RAPPORTO GENERALE DI MONITORAGGIO...• POR CReO FESR: le risorse finanziarie destinate al programma...

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REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE RAPPORTO GENERALE DI MONITORAGGIO ALLEGATO ALLA PROPOSTA DI DPEF 2014

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REGIONE TOSCANA

GIUNTA REGIONALE

RAPPORTO GENERALE DI MONITORAGGIO

ALLEGATO ALLA PROPOSTA DI DPEF 2014

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PRESENTAZIONE

Già la precedente normativa regionale in materia di programmazione (LR 61/2004 di modifica della LR 49/1999) aveva disposto che la Giunta regionale presentasse ogni anno al Consiglio un Rapporto sullo stato d’attuazione delle politiche d’intervento, con l’indicazione delle risorse previste e utilizzate e con riferimento ai contenuti del DPEF dell’anno corrispondente. Con l’avvio della nuova legislatura il Consiglio regionale, con la risoluzione n. 31 del 7.12.2010, ha impegnato la Giunta a presentare un resoconto semestrale sullo stato di attuazione del PRS 2011-2015. A seguito di ciò la Giunta regionale, in occasione della presentazione (novembre 2012) della proposta di DPEF 2013, ha predisposto e trasmesso al Consiglio un report sui risultati conseguiti nel 2012 dalle politiche regionali di intervento. Questa impostazione è stata recepita e sistematizzata dalla nuova legge regionale sulla programmazione (LR 44/2013, art. 15, comma 2), la quale prevede che la Giunta regionale trasmetta al Consiglio un Rapporto generale di monitoraggio annuale in occasione della presentazione del rendiconto di cui all'articolo 40 della LR 36/2001, e un aggiornamento di tale Rapporto in occasione della presentazione del Documento annuale di programmazione. L’obiettivo di questo sistema di reporting strategico è fornire agli interlocutori istituzionali della Giunta uno strumento organico di conoscenza e valutazione dell’azione di governo e un panorama delle principali realizzazioni: sia per quanto riguarda gli aspetti di sviluppo e innovazione delle politiche, sia con riferimento ai risultati conseguiti dai programmi d’intervento. Questo Rapporto assume come riferimento primario la struttura e i contenuti del PRS 2011-2015 e del DPEF 2013, offrendo una presentazione dei risultati conseguiti dall’azione di governo coerente con tale quadro programmatico. I capitoli del Rapporto sono stati infatti individuati con riferimento alle Aree tematiche del PRS e agli Ambiti d’intervento del DPEF 2013, riconducendo ad essi (in base a criteri di affinità prevalente) i temi su cui si sono comunque registrati risultati significativi nel periodo. Il Rapporto concentra la sua attenzione sugli elementi significativi dell’anno di riferimento, ma presenta anche un quadro complessivo di portata pluriennale sui risultati conseguiti dall’azione di governo, per fornire agli organi regionali un più adeguato supporto conoscitivo. E’ stato confermato un taglio meno discorsivo e più sintetico-strutturato, ponendo particolare attenzione alla esposizione dei risultati conseguiti e dei relativi indicatori di realizzazione (finanziari e non finanziari): ne consegue una forte selezione/sintesi nella trattazione degli argomenti, limitata agli aspetti essenziali e di rilievo.

NOTA DI LETTURA

Il Rapporto è suddiviso in 26 capitoli, corrispondenti agli Ambiti di intervento individuati dal DPEF 2013; i capitoli sono così strutturati: una parte iniziale introduttiva, in cui sono riassunte, in forma più discorsiva, le tematiche generali, i principali filoni di intervento, etc., dando conto in particolare:

- dello stato di avanzamento complessivo dei piani/programmi che supportano le singole politiche (programmazione regionale, nazionale e comunitaria); - delle principali innovazioni del quadro normativo regionale (leggi e regolamenti approvati o proposti).

una seconda parte in formato tabellare, che presenta, per ciascuna delle Linee di intervento [LdI] in cui si articola ogni Ambito di intervento, le Azioni previste dal DPEF 2013, accompagnate dalla descrizione delle attività realizzate e dei risultati conseguiti. Tale quadro è stato integrato da alcune Linee di intervento e Azioni non previste dal DPEF 2013, ma inserite in quanto ritenute comunque significative e di rilievo per dare conto dei risultati conseguito dalla politiche regionali; tali elementi aggiuntivi sono rappresentati in corsivo; Particolare attenzione è stata data alla rappresentazione in termini quantitativi dei risultati conseguiti, segnalando in grassetto gli eventuali indicatori di realizzazione disponibili per le singole Azioni: finanziari (risorse stanziate, attivate o impegnate) e non finanziari (numero progetti, beneficiari, etc.).

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1. COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E CAPITALE UMANO In questi anni un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della Toscana è stato svolto dai programmi sviluppati nell’ambito delle politiche di coesione 2007-2013, finanziati con le risorse comunitarie, statali e regionali All’interno di una logica di integrazione e di complementarietà assicurata dalla programmazione regionale, il POR CReO FESR e il PAR FAS hanno assunto un carattere più marcatamente trasversale e intersettoriale, contribuendo in ogni caso a sostenere la competitività del sistema economico-produttivo toscano e a sviluppare l’adeguatezza infrastrutturale del territorio. Questo il loro stato di attuazione complessiva: • POR CReO FESR: le risorse finanziarie destinate al programma ammontano a 1.126 milioni (338,5 milioni dall’Unione Europea, 515,8 milioni statali, 102,2 milioni regionali e 169,6

milioni di altri soggetti pubblici), oltre a 27,3 milioni di finanziamenti di privati. A giugno 2013 è stata approvata una rimodulazione del programma per favorire un’ulteriore accelerazione delle operazioni di assegnazione e utilizzo delle risorse residue e destinare 7,5 milioni per interventi di messa in sicurezza del territorio nelle aree della Toscana colpite da eventi atmosferici e alluvionali del novembre 2012. A metà agosto è stata avviata la proposta di revisione del POR CreO FESR per favorire il pieno utilizzo delle risorse programmate ancora inutilizzate, per l’attivazione di interventi in materia di edilizia abitativa a favore delle comunità emarginate e per ulteriori modifiche al piano finanziario e ai contenuti tecnici degli Assi prioritari. A settembre 2013 risultano impegnati sul bilancio regionale, nel 2007-2013, risorse per 885,7 milioni (di cui 88,7 milioni assunti nel 2013), il 92,6% delle risorse disponibili (956,5 milioni); effettuati pagamenti per 412,9 milioni, consistenti per il 63,7% in trasferimenti ad ARTEA e il 17,6% in favore di FIDI Toscana (organismi intermedi) per l’attuazione degli interventi e l’assistenza tecnica. Gli impegni giurdicamente vincolanti assunti dalla Regione e dagli altri beneficiari degli interventi ammontano a 1.107,2 milioni; la spesa sostenuta dai beneficiari è pari a 587,7 milioni. La spesa certificata alla Commissione europea, sulla base delle spese effettivamente sostenute dai beneficiari fino al 17/6/2013, è pari a 512,6 milioni di contributo pubblico, il 50,7% del piano finanziario. Sono stati avviati 2.887 progetti per infrastrutture, aiuti alle imprese e servizi, oltre 2.000 i progetti di investimento delle imprese realizzati con strumenti di ingegneria finanziaria. Approvato a giugno 2013 il Rapporto annuale di esecuzione al 31 dicembre 2012; tale documento illustra l’attività svolta dall’Amministrazione regionale per l’attuzione del programma, rilevando uno stato di avanzamento complessivamente soddisfacente sia sotto il profilo finanziario, che procedurale e dei risultati e degli impatti di tipo fisico rilevati a livello del territorio regionale; conseguito per il quarto anno consecutivo l’obiettivo di spesa fissato per la fine 2012.

• PAR FAS:il programma prevedeva in origine una dotazione finanziaria di 757,3 milioni, di cui 47,6 milioni congelati a seguito dell’Accordo Stato-Regioni del febbraio 2009. Con la delibera CIPE 1/2011 è stato poi disposto una riduzione dei fondi FAS di 71 milioni; conseguentemente il finanziamento statale del FAS si è assestato a 638,7 milioni. A giugno 2013 è stata approvata una rimodulazione del programma per incrementare le risorse assegnate alla linea internazionalizzazione (+2,4 milioni) e aiuti al turismo e commercio (+1,1 milioni) e ridurre le linee per servizi qualificati (-2,4 milioni) e infrastrutture per il turismo e il commercio (-1,1 milioni). A settembre 2013 risultano impegnati sul bilancio regionale, per il periodo 2007-2013, risorse per 470 milioni (di cui 17,3 milioni assunti nel 2013 sugli esercizi 2013-2014), il 73,6% delle risorse FAS; effettuati dalla Regione pagamenti per 194,5 milioni, consistenti in larga parte in trasferimenti ad ARTEA (organismo intermedio) per l’attuazione degli interventi e per l’assistenza tecnica. Sono 1.136 i progetti avviati per la realizzazione di infrastrutture, aiuti alle imprese e servizi, per un investimento sul territorio di circa 800 milioni. A fronte di tali investimenti, i beneficiari finali hanno già impegnato 597,5 milioni e pagato 350,9 milioni. A ottobre 2013 la spesa complessivamente certificata al Ministero dello Sviluppo economico, sulla base delle spese effettivamente sostenute fino a metà settembre 2013, è pari a 141,1 milioni (il 22,1% della dotazione FAS).

Per quanto riguarda il contributo di questi due programmi alla realizzazione degli obiettivi programmatici della Regione, si rinvia ai vari capitoili interessati. Per la programmazione del POR CRO FSE, si rinvia al Capitolo 1.04 Creazione di lavoro qualificato, riduzione della precarietà e sostegno al reddito, per il PO Italia Francia Marittimo al Capitolo 4.06 Attività internazionali, per il Programma di sviluppo rurale e il FEP pesca al capitolo 1.08 Competitività del sistema agro-forestale.

La nuova programmazione 2014-2020 La Giunta regionale si è posta l’obiettivo di avviare tempestivamente gli interventi del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020, in anticipazione rispetto alla formale approvazione dei nuovi programmi da parte della Commissione europea; a tali fini, nel 2012-2013 sono state poste le basi per l’impostazione del nuovo ciclo. In tale ambito, nel febbraio 2012, è stata istituita una Cabina di regia permanente per l’attuazione delle politiche regionali di coesione e per un maggiore coordinamento delle strutture coinvolte. Ad aprile 2012 sono stati individuati i rappresentanti regionali e i tecnici referenti per la fase di pre-negoziato ed approvate le linee guida per l’impostazione metodologica. A febbraio 2013 è stato approvato il Position Paper “Quadro strategico regionale 2014-2020” che costituisce il documento di riferimento per l’impostazione e lo sviluppo dei futuri programmi operativi e il primo contributo al futuro Accordo di partenariato per l’Italia. A marzo 2013 la Giunta ha avviato l’elaborazione delle proposte dei programmi operativi regionali collegati ai fondi FESR, FSE, FEASR e

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del programma Italia Francia Marittimo, definendo la tempistica e le fasi del processo. A fine settembre 2013 approvato il cronoprogramma dei POR e definito il percorso per l’avvio in anticipazione nel 2014 del nuovo ciclo.

1.01 Rafforzamento del sistema della ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico Le azioni regionali per lo sviluppo dello spazio della ricerca e innovazione si attuano sia tramite il coordinamento e la promozione degli interventi, in collaborazione con università e centri di ricerca, sia tramite attività di promozione dell’innovazione, della ricerca industriale e del trasferimento tecnologico allo scopo di generare ricadute positive sul sistema economico regionale. Tutto ciò sulla base (oltre che delle norme comunitarie e statali) della normativa regionale in materia di ricerca e innovazione ed in materia di attività produttive, del PRSE e dell’Atto di indirizzo in materia di ricerca e innovazione 2011-2015. La Regione intende sviluppare la capacità di attrarre e utilizzare al massimo le risorse nazionali e comunitarie, ma anche l'impegno di far collaborare maggiormente le Università e i centri di ricerca con il mondo produttivo;tutto questo anche per qualificare e sviluppare le competenze umane e creare nuovi e migliori lavori. Pertanto i temi della ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico, valorizzazione dei risultati della ricerca e della promozione del capitale umano caratterizzano trasversalmente la maggior parte delle iniziative regionali, il cui coordinamento è attuato tramite tre livelli integrati di governance: interna all’amministrazione regionale, regionale fra gli attori operanti sul territorio toscano (attraverso la Conferenza per la ricerca e l’innovazione), fra livelli istituzionali regionale, nazionale e sovranazionale.

• Atto di indirizzo per la ricerca e l’innovazione 2011-2015: approvato nel luglio 2011, formula le indicazioni strategiche per l’attuazione degli interventi regionali e la diffusione e il progresso della conoscenza e della ricerca quale fattore fondamentale di sviluppo. L’atto contiene anche una ricognizione delle risorse (oltre 500 mln. per il 2011-2013) messe a disposizione per gli interventi in materia di ricerca dai piani e programmi settoriali (in primo luogo il PRSE). Dal 2011 gli impegni per interventi relativi sia alla ricerca di base che all’innovazione e trasferimento tecnologico ammontano a 454 mln. (281 assunti nel 2012/2013). Proseguono le attività sia della Conferenza regionale per la ricerca e l’innovazione per il coordinamento degli attori della ricerca e innovazione che operano in Toscana (governance regionale) sia dell’Antenna di Bruxelles, presso l’ufficio della Regione a Bruxelles, punto di riferimento degli attori toscani della ricerca nata per favorire la partecipazione alle varie azioni e opportunità di finanziamento a livello europeo. Nel 2012 si è rafforzato il raccordo tra il sistema toscano della ricerca presente sul territorio regionale e l’ufficio di Bruxelles; sono state individuate le aree strategiche di specializzazione della ricerca toscana e, a maggio, è stato organizzato un evento di presentazione alle istituzioni comunitarie, Regioni europee, paesi terzi e potenziali partner industriali del sistema toscano della ricerca. I mesi successivi hanno visto la presentazione di varie proposte di ricerca e l’organizzazione di un workshop scientifico per la promozione dell’eccellenza toscana in questo campo. La Toscana si colloca al trentesimo posto fra le Regioni UE per spesa pubblica in ricerca e sviluppo, posizionandosi fra le prime tre Regioni italiane per progetti europei finanziati nell’ambito del VII Programma quadro di ricerca; significativa la capacità di partecipazione ai programmi di ricerca europei nelle scienza della vita e ICT, nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione.

• PRSE 2012-2015: gli interventi per ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico vengono finanziati anche tramite il nuovo PRSE 2012-2015, in attuazione del quale al 30 settembre 2013 risultano complessivamente impegnati nel quadriennio 390,2 mln (comprensivi di 225 mln. di risorse POR CReO FESR e 76,2 mln. di risorse PAR FAS). Di questi, 283 mln. riguardano l’Asse I “Il sistema regionale delle politiche industriali”, relativo sia al sostegno della ricerca e innovazione che gli aiuti alle imprese. Nell’ambito dell’attuazione dell’Asse I: - impegnati 182 mln. per la Linea di intervento “Sostegno alle attivita' di ricerca sviluppo e innovazione (RSI); - impegnati 21,3 mln. per la Linea “Acquisto servizi per innovazione e trasferimento tecnologico” (acquisizione servizi qualificati); - impegnati 4,6 mln. per la Linea di intervento “Aiuti ai poli di innovazione e incubatori di impresa”.

AP LI Az Azione Attività realizzate 1.01 1 0 Linea 1. Sostegno alle attività di ricerca, sviluppo e innovazione per

le PMI

1.01 1 1 Azione 1. Verranno sostenuti programmi integrati di investimento per ricerca industriale e sviluppo sperimentale, anche attraverso forme di alleanza strategica su specifici progetti, la creazione di reti e altre forme di cooperazione a livello nazionale e trasnazionale. In particolare:

1.01 1 1 - si avvieranno a completamento i progetti di ricerca industriale e Bando 2008: finanziati 219 progetti di investimento (di cui realizzati 173) in materia di

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AP LI Az Azione Attività realizzate sviluppo sperimentale individuati con i bandi 2008 e 2010 a valere sulla Linea di intervento 1.3a POR CreO FESR.

ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle PMI. L’investimento complessivo ammesso è di 52,5 mln. e il contributo pubblico di 20,1 mln.. I pagamenti dei beneficiari ammontano a 14,4 mln.. Bando 2010: finanziati ad oggi 268 progetti di investimento (di cui, al momento, realizzati 130) in materia di sviluppo sperimentale delle PMI. L’investimento complessivo ammesso è di 61,9 mln. e il contributo pubblico di 25,5 mln. I pagamenti dei beneficiari ammontano attualmente a 12,2 mln..

1.01 1 1 - si avvieranno a completamento i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale individuati con il bando unico 2008 e con il bando progetti strategici del 2010, nel frattempo si avvieranno i progetti relativi al bando unico 2012. Con il possibile avvio del Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese (FRI) si potrà operare anche con risorse addizionali statali, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, mediante agevolazioni nella forma dell’aiuto non rimborsabile;

Bando unico 2008: ammessi a finanziamento tra il 2009 e il 2010 139 progetti di investimento in materia di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per sostenere prodotti a maggior valore aggiunto che privilegiano tecnologie chiave dell’economia regionale e/o settori ad alta tecnologia;a programma concluso, risultano portati a termine 121 progetti. L’investimento complessivo è di 145,9 mln. e il contributo pubblico di 89,1 mln.. I pagamenti dei beneficiari ammontano a 75,6 milioni. A questo bando è seguito nel 2010 il bando per il sostegno a progetti strategici di R&S in materia di ICT e meccanica avanzata, robotica, meccanotronica; ad oggi risultano finanziati 11 progetti per un investimento di 90,6 mln. e un contributo pubblico di 51,7 mln.. I pagamenti dei beneficiari finali ammontano a 19,5 milioni

1.01 1 1 Bando unico 2012: prevede 3 linee di azione: la linea A, per la creazione di alleanze di filiera fra PMI; la linea B si riferisce a grandi progetti a sostegno di investimenti delle imprese dei settori ad alta tecnologia; la linea C incentiva gli investimenti delle PMI nei settori delle tecnologie innovative. Coinvolti moltissimi settori di punta dell’economia e della ricerca toscana (Hi tech, Ict, nanotecnologie, biorobotica,farmaceutica, spazio) e centri di ricerca, imprese di comparti più tradizionali del manifatturiero come meccanica, conciario, tessile, moda, farmaceutica. Ad oggi risultano finanziati 117 progetti per 140,2 mln. (di cui 101,7 per aiuti in conto capitale e 38,5 a favore del Fondo unico rotativo, sez. aiuti ad investimenti in RS&I).

1.01 1 1 relativamente ai Bandi Era-SME 2009 I Edizione, e Manunet 2009 Manunet 2010, Manunet 2011, Crosstexnet 2010 e Crosstexnet 2011, proseguiranno le erogazioni alle imprese finanziate e, a partire da dicembre 2012, avrà luogo la realizzazione dei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale del Bando Manunet 2012 e la presentazione dei progetti del bando BiophotonicsPlus 2012.

Relativamente ai Bandi Era-SME 2009 I Edizione e Manunet 2009, si sono conclusi e sono stati pagati tutti i progetti; relativamente ai bandi Era-SME 2009 II Edizione, Manunet 2010, Manunet 2011, proseguono le erogazioni alle imprese finanziate. Manunet - progetto europeo per progetti di ricerca e sviluppo tramite alleanze strategiche e cooperazione transnazionale tra imprese: per quanto riguarda il bando 2012, ammessi 9 beneficiari e impegnati 1,8 mln.; nel 2011 finanziati 5 progetti (1 mln.). Ulteriori 2 mln. destinati per il triennio 2013/2015 alla proposta progettuale "Biophotonic Plus - ERANET Plus on 'Photonic appliances for life sciences and health”, dedicata alla ricerca e sviluppo nel campo della biofotonica; a 2013 pubblicata graduatoria dei progetti (approvati 6 progetti in materia di ricerca sanitaria per 3,1 mln., di cui 2 mln. di risorse regionali e 1,1 risorse comunitarie). Crosstexnet (progetti di ricerca e sviluppo nel settore manifatturiero di partenariati transnazionali di imprese): proseguita l'attività di finanziamento dei bandi (approvati nel 2010 (ammesse 3 domande) e nel 2011 (5 domande ammesse), per ciascun bando destinato 1 mln. di euro; nel corso del 2013 revocati 2 progetti.

1.01 2 0 Linea 2. Aiuti ai poli di innovazione, ai distretti tecnologici e agli

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AP LI Az Azione Attività realizzate incubatori di impresa

1.01 2 1 Azione 1. Sarà data continuità agli interventi finalizzati allo sviluppo e al potenziamento dei Poli/Distretti tecnologici e degli incubatori di impresa, anche promuovendo le attività di animazione per migliorare la collaborazione, la creazione di reti e l’apprendimento, ivi comprese le attività di benchmarking, foresight e marketing territoriale dell’innovazione. Nel corso dell’anno sarà promosso il “terzo cardine” delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico, vale a dire la rete regionale dei laboratori pubblici e privati di ricerca industriale e applicata; infine, si procederà a definire e verificare il sistema di valutazione delle attività delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico come base di riferimento per l’attribuzione di finanziamenti, che saranno basati su “contratti di performance” già sperimentati per la rete degli incubatori e dei poli di innovazione. Sul piano della governance la Regione intende promuovere processi di razionalizzazione ed aggregazione, che tengano conto della sostenibilità finanziaria della struttura, della capacità di stare sui mercati, oltre che della qualità dell’offerta e delle performance.

Distretti tecnologci: prosegue l’attività dei 5 Distretti costituiti in Toscana a partire dal 2010 “ICT -Tecnologia telecomunicazioni e robotica” (22 mila occupati e 500 imprese); “Scienze della vita” (91 imprese, oltre 10 mila addetti); “Tecnologie beni culturali e città sostenibile”; “Tecnologie efficienza energetica, energie rinnovabili, green economy”; “Tecnologie ferroviarie, alta velocità e sicurezza reti “ (3 università, CNR di Pisa, 4 imprese). Nel 2012 il Distretto ICT è stato trasfromato in “Distretto tecnologico integrato” per l’informatica, optoelettronica, fotonica, telecomunicazioni, robotica, altre tecnologie connesse”, includendo anche il Polo di innovazione Optoelettronica. A giugno 2013 il Distretto tecnologico integrato è stato esteso anche al settore "spazio". L’attività dei Distretti ha finalità più ampie rispetto a quella dei Poli di innovazione i quali sono organizzazioni che erogano servizi ai soggetti che aderiscono al Polo stesso mentre i Distretti concorrono allo sviluppo el coordinamento della competitività del territorio mediante attività di ricerca ed innovazione, attività di partnership tra imprese, università ed istituzioni di ricerca in uno specifico ambito tecnologico. Progetto Atene: firmata un’intesa con Nuovo Pignone, Università di Firenze e Pisa, PontLab per lo sviluppo della nuovo Pignone sul territorio in relazione al sistema della ricerca pubblica ed alla rete delle PMI dell’indotto; nel 2012 approvata un’ulteriore intesa con Nuovo Pignone per sviluppare nuove tecnologie (turbine a gas); nel 2013 impegnati 1,2 mln. per i progetti di Università di Firenze e Pontlab per il potenziamento di due laboratori.

1.01 2 1 Poli di innovazione: sono raggruppamenti di imprese indipendenti attivi in un particolare settore per attività di innovazione e trasferimento nonché messa in rete delle informazioni tra le imprese che aderiscono al Polo. Dal 2010 sono stati costituiti 12 Poli nei settori moda, cartario, ICT, nautica, mobile, lapideo, meccanica, optoelettronica e spazio, energie rinnovabili, scienze della vita, telecomunicazioni, robotica, nanotecnologie. A ottobre 2013 risulta assegnato ai Poli di innovazione un contributo di 7,1 mln. che ha finanziato 12 progetti (investimento 9,9 mln.). Nel 2013: approvata collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia per la valutazione delle politiche di trasferimento tecnologico (destinate 160 mila euro, di cui 120 mila quota Regione). A settembre 2013 inaugurato a Empoli il Laboratorio sulle nanotecnologie presso il Polo universitario cofinanziato dalla Regione con fondi europei per 2,5 mln. (oltre 725 mila euro del Comune di Empoli e 65 mila della Cassa Risparmio S.Miniato).

1.01 2 1 Incubatori di impresa: il bando per l’aiuto agli incubatori approvato nel 2010 per attirare nuove imprese all’interno dell’incubatore e per promuovere l’incubazione e i risultati dell’attività stessa ha finanziato 13 progetti (dati aggiornati a ottobre 2013) con un contributo di 3,9 mln. (investimento 5,3 mln.).

1.01 2 1 Nell'ambito di "Tecnorete" - costituita nel 2010 per aggregare soggetti pubblici e privati per attività di trasferimento tecnologico alle imprese e gestione di infrastrutture e reti per il trasferimento - nel 2012 sono stati costituiti 2 gruppi di lavoro per individuare i servizi alle imprese connessi alle attività dei Poli e i criteri di valutazione dell’attività degli stessi. Smart Specialisation and Foresight - a gennaio 2013 approvato il bando e destinate 325 mila

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AP LI Az Azione Attività realizzate euro per il cofinanziamento dell'attività svolta dai gestori dei Poli: definizione strategia di smart specialisation nel settore in cui opera il Polo; definizione di orientamenti e prospettive tecnologiche e applicazioni. A maggio ammesse 13 domande e sono state impegnate 321 mila euro (investimento totale di 323,8 mila euro).

1.01 2 2 Azione 2. L’azione promuove la realizzazione, anche attraverso il recupero e la riqualificazione di spazi fisici degradati, di centri di competenza per le imprese, vale a dire infrastrutture di servizi avanzati per le imprese, per il trasferimento tecnologico, per l’innovazione e la creazione di nuove imprese. In via prioritaria e attraverso meccanismi valutativi premiali, saranno sostenuti progetti con elevati livelli di sostenibilità ambientale:

La Regione finanzia i Centri di competenza quali infrastrutture per servizi avanzati e qualificati per le imprese, per il trasferimento tecnologico e l’innovazione; in attuazione del PRSE, a fine 2011 impegnati 30,7 mln. per progetti di potenziamento del sistema del trasferimento tecnologico per centri di ricerca e eccellenza, poli tecnologici, centri servizi. L'attività è proseguita nel 2012 e 2013 con l'approvazione dei progetti definitivi e/o l'eventuale rimodulazione della progettazione iniziale.

1.01 3 0 Linea 3. Supporto a progetti di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale da parte di organismi di ricerca e imprese

1.01 3 1 Azione 1.In attuazione dell’Accordo di Programma tra Regione Toscana e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per il finanziamento congiunto di progetti di ricerca, sarà avviato il bando congiunto Regione Toscana-MIUR finalizzato a cofinanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati in collaborazione fra organismi di ricerca e imprese: - nuove tecnologie del settore energetico con particolare riferimento al risparmio energetico e alle fonti rinnovabil; - piattaforma tecnologica integrata per l’optoelettronica, la fotonica, le telecomunicazioni e le altre tecnologie abilitanti connesse.

Accordo di programma MIUR Regione: ad agosto 2012 firmato un protocollo con il MIUR per progetti di ricerca congiunta fra imprese e organismi di ricerca nei settori: a) nuove tecnologie energetiche; b) fotonica, telecomunicazioni e altre tecnologie abilitanti connesse. A maggio 2013 sottoscritto il relativo accordo di programma che destina 51,4 mln. (21,4 di fondi FAS e 30 di fondi FAR) al finanziamento di progetti di ricerca congiunti università/imprese nei due ambiti tecnologici suddetti. A settembre 2013 approvato un ulteriore accordo di programma quadro fra MIUR, MISE e Regione Toscana il quale, assorbendo l’accordo precedente, definisce le linee guida per i finanziamenti ed aggiunge ulteriori 14,6 mln. per progetti di ricerca in materia di qualità della vita e salute; pertanto, complessivi 66,1 mln. sono a disposizione per progetti di ricerca congiunti tra imprese e università.

1.01 3 2 Azione 2. Saranno sostenute azioni di coordinamento per: 1.01 3 2 - progetti di ricerca in materia di qualità della vita, della salute

dell’uomo, biomedicale, l’industria dei farmaci innovativi; A giugno 2012 presentato ufficialmente il Distretto regionale delle scienze della vita e il suo programma strategico; avviato dal MIUR il percorso di costituzione di Cluster nazionali, cui la Regione partecipa con la selezione di 4 progetti di ricerca industriale; inoltre la Regione coordina la partecipazione di imprese e soggetti pubblici toscani alle proposte progettuali pervenute al tavolo nazionale. Sono progetti del Distretto regionale i progetti di ricerca finanziati dal POR CReO FESR in partenariato fra imprese e organismi pubblici e/o privati in materia di salute. Nel corso del 2012, per lo scorrimento della graduatoria del bando 2009 FESR, avviati ulteriori 7 progetti. In tutto sono attivi 25 progetti finanziati attraverso due procedure ad evidenza pubblica per un contributo totale di 31,7 mln.; i progetti riguardano lo sviluppo di tecnologie innovative, nuovi farmaci, standardizzazione di procedure diagnostiche. Attivati (dicembre 2012) 700 mila euro a favore della Fondazione Toscana Life Sciences di Siena nel ruolo di segreteria tecnica del distretto. A maggio 2013 approvati protocolli di intesa con vari soggetti della Provincia di Siena per la valorizzazione del Polo tecnologico sulle scienze della vita di Siena. Nel giugno 2012 il Ministero della Salute ha pubblicato la graduatoria del bando Ricerca finalizzata 2010; sono stati finanziati 18 progetti presentati dalla Regione Toscana (avviati a

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AP LI Az Azione Attività realizzate novembre 2012) con. 4,8 mln. del Ministero e 1,3 mln. di cofinanziamento regionale. La Regione ha inoltre cofinanziato 2 progetti dell'IRCSS Stella Maris con 312 mila euro. A dicembre 2012 finanziati progetti di ricerca in campo oncologico a seguito del bando ITT 2010 finanziato con 3,7 mln. per il 2013/2015 (presentate 146 proposte). A luglio 2013, nell'ambito del bando Ricerca finalizzata 2011/2012 del Ministero, la Toscana ha presentato 302 progetti (153 ordinari, 99 giovani ricercatori, 27 programmi di rete, 23 progetti estero) stanziando un cofinanziamento di 1,5 mln.in favore degli Enti attuatori. A settembre 2013 sottoscritta intesa triennale con soggetti istituzionali pubblici della Provincia di Pisa, l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, la Scuola S.Anna e due strutture di ricerca per la cooperazione nel campo della ricerca finalizzata allo studio prevenzione e trattamento del danno biologico indotto da cause genetiche e ambientali. Proseguito il finanziamento della ricerca in campo oncologico sia per le attività di formazione che per il completamento dei laboratori e il funzionamento del Core Research Laboratory: finanziamenti 2012, 3,6 mln.; finanziamento 2013/2015, 2,8 mln.. Finanziata l’AOU Pisana per Unità di ricerca Oncogenomica; impegnati nel 2012 296 mila euro. Approvati a ottobre 6 progetti in materia di ricerca sanitaria nell’ambito bando “Biophotonic Plus” finanziati con 3,1 mln.(vedi anche azione 1.01.1.1).

1.01 3 2 - progetti di ricerca orientati ad applicazioni sperimentali nell’ambito agro-alimentare;

Cluster Agrifood: in attuazione del PRAF 2012 finanziati progetti di ricerca integrati rivolti alle Università ed enti ricerca, coerentemente con gli ambiti tematici del Cluster Nazionale “Agrifood”; in questo ambito destinate 600 mila euro per progetti di valorizzazione proprietà degli alimenti; nuove tecnologie; qualità e tracciabilità dei prodotti; prodotti innovativi. Adesione all’Associazione Cluster agroalimentare nazionale (CLAN) trmite Te.Re.To. – Terre regionali di toscana. Rete ERIAFF: a febbraio 2013 presentata la “Rete delle regioni europee per l’innovazione in agricoltura” promossa dalla Toscana ed alla quale aderiscono altre 20 regioni italiane ed europee; la Toscana ha individuato come priorità: alimentazione, cambiamenti climatici e agricoltura sostenibile (agricoltura di precisione). Il 2 ottobre le Regioni si sono riunte a Bruxelles per la Conferenza europea "Regioni europee per l'innovazione in agricoltura, alimentazione e foreste: innovazione rurale in movimento". Il documento di attuazione del PRAF 2013 ha destinato 1,4 mln. all’Azione A.1.2 “Promozione dell’innovazione e trasferimento tecnologico nel settore agricolo-forestale”, di cui 44 mila euro per il supporto alle Reti regionali ed europee per l’innovazione (settore agroalimentare e agricolo forestale).

1.01 3 2 PIS Filiere corte e agroindustria: avviata l’elaborazione del PIS per la parte riguardante il sostegno allo sviluppo del Polo, per supportare imprese e consorzi della filiera nei progetti di innovazione, accesso ai servizi avanzati, collegamento con il mondo della ricerca, internazionalizzazione, miglioramento della competitività. Nel 2013 approvato un protocollo (con Azienda Alberese, Provincia di Grosseto, Unioncamere, Università …) per la costituzione di un Polo agroalimentare che connetta in rete i soggetti del settore agricolo e agro-alimentare e quelli della ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.

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AP LI Az Azione Attività realizzate 1.01 3 2 - progetti di ricerca nell’ambito dei bandi MIUR (Avviso per lo

sviluppo e potenziamento di Cluster Tecnologici Nazionali di cui al DD 257/Ric del 30/5/2012 e Avviso per la presentazione di Idee progettuali per Smart Cities and Communities and Social Innovation di cui al DD 391/Ric del 5/7/2012);

Nel 2012 approvato il sostegno ai Cluster Nazionali energia, agrifood, tecnologie per ambienti e smart communities, scienze della vita, mobilità di superficie terrestre e marina, aerospazio (nel 2013 per i rapporti con il MIUR è stato individuato un referente unitario per i Cluster e le attività del bando Smart Cities and Communities). Il MIUR nel 2012 ha approvato un avviso "Smart cities and smart communities and social innovation" per progetti di ricerca industriale da parte di partenariati di imprese: a fine 2012 la Regione ha aderito a 3 progetti quale pubblica amministrazione beneficiaria della sperimentazion mentre a marzo 2013 ha approvato la manifestazione di interesse per i 24 progetti presentati sull’avviso.

1.01 3 2 - il proseguimento del progetto FAIV (Faster Access to Innovative Vaccines).

Dopo l'approvazione del progetto di ricerca e sviluppo FAIV, in collaborazione con Novartis e la fondazione Gates in tema di vaccini innovativi per prevenire le malattie infettive nei paesi in via di sviluppo, a maggio 2012 la Commissione UE ha dato il via libera all’aiuto di Stato per il progetto.

1.01 4 0 Linea 4. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico e supporto a percorsi di alta formazione in raccordo con il sistema produttivo

1.01 4 1 Azione 1. Sarà dato supporto alla terza funzione delle università favorendo un migliore raccordo fra il sistema universitario e il sistema produttivo regionale finanziando il rafforzamento delle capacità e competenze necessarie al presidio della terza funzione delle università toscane. Potranno essere finanziati progetti che, proposti da Università ed Enti di ricerca operanti in Toscana, orientati a favorire:

1.01 4 1 - percorsi di alta formazione, di esperienza e sperimentazione nell’ambito della valorizzazione della ricerca, della brevettazione e licensing, dello scouting di imprese e trasferimento tecnologico;

Pubblicato l'avviso pubblico per il finanziamento di proposte progettuali finalizzate alla creazione di reti tra Università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale e promozione della ricerca e dell’innovazione presentate da Università pubbliche, istituti di istruzione universitaria ad ordinamento speciale, altri soggetti equiparati e enti di ricerca pubblici nazionali aventi sede in Toscana (destinati 600 mila euro).

1.01 4 1 - corsi di imprenditorialità orientati a dottorandi, dottorati e ricercatori;

Il bando è in fase di predisposizione, verrà pubblicato entro il 2013; vengono finanziati corsi di formazione all’imprenditorialità accademica volti ad integrare i percorsi di istruzione universitaria e post laurea offrendo a laureati, dottorandi, assegnisti e ricercatori le conoscenze di base necessarie per attivare un’attività imprenditoriale a partire da un’esperienza di ricerca o in ambiti innovativi collegati alla ricerca.

1.01 4 1 - percorsi di ricerca post-doc per esperti in materia di tutela della proprietà intellettuale, progettazione europea, scouting di impresa.

All’interno del bando voucher alta formazione all’estero per laureati e dottori di ricerca sono stati finanziati 3 programmi di studio all’estero sui temi del trasferimento tecnologico e della valorizzazione della ricerca.

1.01 4 2 Azione 2. Saranno finanziate borse di studio finalizzate a dottorati di ricerca industriali e assegni di ricerca congiunta in cui gli studenti realizzino parte della propria attività di ricerca presso e/o in collaborazione con imprese del territorio regionale. (intervento previsto nel progetto Giovani Sì)

Finanziati percorsi di alta formazione di giovani laureati e dottorati, con la partecipazione a progetti di ricerca presso università o enti di ricerca pubblici presenti in Toscana (intervento compreso nel Progetto Giovani Sì). Avviati 164 progetti presentati da Università e altri Enti per un totale di 191 assegni di ricerca (impegnati 5,9 mln.). vedi Az. 1.5.2.7.

1.01 4 2 Promozione di iniziative di raccordo e confronto tra ricercatori Conferenza Europea “Marie Curie 2013” – sempre nell’ambito del Progetto Giovani Sì, prevista

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AP LI Az Azione Attività realizzate europei e imprese, centri di ricerca e Università toscane (Conferenza europea Marie Curie).

a novembre 2013 la Conferenza annuale Marie Curie. L’evento, finanziato dall’UE e cofinanziato dalla Regione, richiamerà in Toscana oltre 400 ricercatori provenienti dai paesi europei; verranno organizzati momenti di raccordo e visite presso le imprese, centri di ricerca e le Università toscane.

1.01 5 0 Linea 5. Governance del sistema regionale della ricerca e innovazione

1.01 5 1 Azione 1. Proseguirà l’attività di mappatura delle competenze e capacità di ricerca del sistema regionale tramite l’osservatorio della ricerca: sarà perfezionata la banca dati sulla ricerca conto terzi realizzata da Università e centri di ricerca operanti in Toscana

L'osservatorio della ricerca sta proseguendo la sua attività.

1.01 5 2 Azione 2. Sarà realizzato un sistema informativo che consenta di recuperare tempestivamente per ogni azione a supporto di RS&I realizzata dalla Regione Toscana, i nominativi dei soggetti finanziati, l’oggetto del finanziamento, lo stato di avanzamento dei progetti, gli obiettivi previsti e quelli conseguiti.

Il progetto, svolto in collaborazione con Sviluppo Toscana e IRPET, è in fase di realizzazione.

1.02 Sostegno alle PMI Le politiche regionali in questo ambito prevedono un percorso di sviluppo sostenibile, innovativo e dinamico orientato al rilancio di settori produttivi, distretti e filiere. Le azioni programmate intendono promuovere, tra l’altro, l’aumento della produttività regionale tramite: incentivazione delle ristrutturazioni e dei processi di innovazione delle imprese più dinamiche; concentrazione degli investimenti su tecnologie, prodotti e servizi ad alto potenziale di crescita economica e occupazionale e di miglioramento ambientale; incentivazione dei processi di aggregazione e crescita dimensionale delle PMI con la creazione di reti tra grandi imprese, PMI e centri di ricerca; sostegno a partnership tra soggetti pubblici e privati su progetti regionali; crescita dell’attrattività per gli investimenti esteri in aree dedicate a grandi insediamenti industriali e sostegno all’internazionalizzazione delle imprese. • PRSE 2012-2015: il Piano, approvato dal Consiglio a luglio 2012, ha questi obiettivi: rafforzare la competitività del sistema produttivo toscano; promuovere l’economia regionale e

sostenere i processi di internazionalizzazione e attrazione di nuovi investimenti; sviluppare, qualificare e promuovere il sistema dell’offerta turistica e commerciale. Previsti il rafforzamento delle imprese tramite sinergie con il sistema della ricerca e innovazione (anche mediante la costituzione di reti) e il sostegno finanziario (fondi rotativi e di garanzia e strumenti di ingegneria finanziaria) per facilitare l’accesso al credito. Ad oggi, risultano impegnati complessivi 390,2 mln. (225 mln. di risorse POR CreO FESR e 76,2 mln. di risorse PAR FAS FAS) per il quadriennio, distribuiti su 3 Assi di intervento ed assistenza tecnica: Asse 1 ““Sistema regionale delle politiche industriali”, 283 mln.; Asse 2 “Internazionalizzazione, promozione e attrazione investimenti”, 23,7 mln.; Asse 3 “Turismo, commercio e terziario”, 78,2 mnl.; Assistenza tecnica, 5,3 mln.. Al 30.09.2013 risultano impegnati per il quadriennio 283 mln. per l’Asse I “Sistema regionale delle politiche industriali”, che comprende sia le risorse destinate agli aiuti alle imprese che quelle per ricerca e innovazione; le risorse impegnate includono 193 mln. di risorse POR CreO FESR e 53,4 mln. di risorse PAR FAS. In particolare, per quanto riguarda il sostegno alle imprese, sono stati impegnati: - oltre 11 mln. per il sostegno ai processi di internazionalizzaizone; - 28,2 mln. per interventi di ingegneria finanziaria; - 2,3 mln. a favore di Artex per il piano di attività; - impegnati anche 19,6 mln. a favore di Toscana Promozione per interventi di promozione economica, ricadenti nell’Asse 2 (Internazionalizzazione, promozione e attrazione

investimenti). • Legge sulla competitività: approvata la LR 38/2012, di modifica della legge sugli interventi in materia di attività produttive (LR 35/2000), che prevede: un fondo unico dellle risorse

destinate alle imprese per investimenti; un fondo per la reindustrializzazione; la razionalizzazione degli interventi di politica industriale; un significativo processo di semplificazione

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in coerenza con gli obiettivi dello Small Business Act; il sostegno formativo alla cultura d’impresa e la possibilità di attivare agevolazioni fiscali; l’istituzione dell’Osservatorio unificato sull’impresa e una Banca dati. La Regione infatti - anche utilizzando una quota degli introiti derivanti dalle azioni di contrasto all’evasione fiscale delle imprese - dal 1° gennaio 2013 prevede agevolazioni fiscali per: le imprese che si insediano in aree integrate di sviluppo regionale o interessate da progetti di rigenerazione; le imprese in settori innovativi; le imprese giovanili, femminili o per le reti di impresa; per le operazioni di capitalizzazione, per gli investimenti in efficienza energetica; per gli investimenti sulla tracciabilità di prodotto.

• PIS “Cluster per la meccanica avanzata e la componentistica”: il progetto – approvato a giugno 2013 - si articola in 12 linee di intervento: ricerca, sviluppo e innovazione; servizi per innovazione e trasferimento tecnologico; poli di innovazione e incubatori di impresa; aree per insediamenti produttivi; infrastrutture per il trasferimento tecnologico; ingegneria finanziaria; integrazione tra imprese; internazionalizzazione delle PMI; promozione economica; imprenditoria giovanile, femminile e lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali; capitale umano, adattabilità e occupabilità; competitività e sostenibilità del sistema energetico.

• PIS “Progetto integrato di sviluppo di sviluppo del distretto lapideo”: approvato a ottobre 2013, il progetto opera tramite varie linee di intervento: revisione normativa regionale in materia di cave e miniere; ricerca, sviluppo e innovazione; servizi per innovazione e trasferimento tecnologico; aiuti ai Poli di innovazione e incubatori di impresa; aree per insediamenti produttivi; infrastrutture per il trasferimento tecnologico; ingegneria finanziaria; internazionalizzazione delle PMI; integrazione fra imprese; promozione economica; imprenditoria femminile, giovanile e lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali; interventi per il capitale umano e occupabilita; competitività e sostenibilità del sistema energetico; riciclaggio della marmettola prodotta dal distretto lapideo.

• NwMat4Manifacturing: ad aprile 2013 la Giunta ha approvato - nell’ambito del programma quadro europeo per la competitività e l’innovazione per la sperimentazione di politiche volte al sostegno di cluster nei cosiddetti settori emergenti - la presentazione di un progetto “NwMat4Manifacturing”, con la Toscana Regione capofila (costo totale 745 mila euro).

• Carta internazionale dell’artigianato: ad aprile 2013 sottoscritta la Carta, strumento che definisce le linee strategiche a livello europeo e internazionale per promuovere e tutelare il settore dell’artigianato artistico.

• Fidi Toscana: approvata la LR 33/2012, che ha previsto la trasformazione di Fidi, con attività incentrate sulla concessione di credito prevalentemente di firma (garanzie) e sulle altre attività consentite agli organismi vigilati dalla Banca d’Italia, e con abbandono delle funzioni relative alle partecipazioni societarie di natura non strumentale all’attività finanziaria; modificato anche l’oggetto sociale di Sviluppo Toscana per consentirle, quale società partecipata “in house” dalla Regione, di svolgere anche attività per la riconversione industriale di aree in crisi.

AP LI Az Azione Attività reazzate 1.02 1 0 Linea 1. Ingegneria finanziaria e microcredito 1.02 1 1 Azione 1. Saranno implementate azioni a sostegno delle PMI per la

liquidità e gli investimenti nei settori dell’industria, del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato, attraverso interventi di garanzia diretta, esplicita, incondizionata, irrevocabile ed escutibile a prima richiesta. In attesa del completamento della procedura di gara gli interventi sono attuati ai sensi della Delibera G.R. n. 431/2012.

Fondi di garanzia: con i 2 Fondi (circa 90 mln. di cui 33 di risorse FESR) dal 2009 ad oggi attivati finanziamenti per oltre 1,37 miliardi; gli interventi sono stati accompagnati da un Protocollo d’intesa con oltre 60 banche e un plafond di ulteriori 440 mln. Al settembre 2013, il Fondo di garanzia per gli investimenti (attualmente chiuso) ha concesso garanzie a 2.364 imprese - di cui 651 per il microcredito - per 396 mln. di finanziamenti mentre il Fondo per la liquidità ha concesso garanzie a 5.556 imprese per oltre 1 miliardo di finanziamenti. Sostegno ai CONFIDI: ad oggi finanziati 7 progetti per un investimento di 12,6 mln.. Fondo Toscana Innovazione: ad oggi ha investito in 17 aziende per circa 19 mln.. A luglio 2013 il Fondo è stato chiuso. Fondo unico rotativo: articolato nelle sezioni Artigianato (ad oggi finanziate 580 imprese con 69 mln.), Industria (finanziate 157 imprese con 51,9 mln.) e Cooperazione (finanziate 11 imprese con 7,5 mln.).

1.02 1 1 Gestore unico: nell’ambito del processo di ottimizzazione delle risorse e interventi, la Regione sta procedendo all’individuazione del vincitore del bando per il gestore unico di una serie di interventi gestiti da diversi uffici regionali. I servizi che verranno affidati sono: gestione dei fondi rotativi per i finanziamenti (che vengono riuniti in un fondo unico); agevolazioni in conto capitale e interessi legati a garanzie o prestiti; valutazione del merito di credito delle imprese.

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AP LI Az Azione Attività reazzate Ad agosto 2013 approvate - nell'ambito degli interventi di garanzia per l'emergenza economia - nuove direttive per l'introduzione di MINI BOND (emissione di obbligazioni da parte delle PMI quale alternativa ai prestiti in banca); Fidi Toscana fornirà garanzie alle imprese fino all'80% dei bond emessi, per un massimo di 1,5 mln. in modo tale che chi sottoscriverà le emissioni potrà contare su una diminuzione del rischio.

1.02 1 2 Azione 2. Attraverso la costituzione di fondi per prestiti, saranno favorite le concessioni di finanziamento a tasso agevolato alle PMI dei settori dell’industria, della cooperazione e dell’artigianato, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo aziendale, l’industrializzazione dei risultati di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale ed il trasferimento di impresa.

Nuovo "Fondo di garanzia": costituito a giugno 2013, sostituisce 3 precedenti fondi nell'ambito di un processo di razionalizzazione degli stessi (viene alimentato dagli smobilizzi dei vecchi fondi). Il nuovo Fondo di garanzia si articola in 4 sezioni: sostegno agli investimenti (dotazione di 1,5 mln.) e alla liquidità (dotazione di 1 mln.) delle PMI dei settori industria, artigianato, cooperazione e altri settori; sostegno all'imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali (dotazione 7,6 mln.); sostegno alla liquidità e investimenti dei settori turismo e commercio (dotazione 3 mln.). Ad oggi sono state concesse 445 garanzie per un importo di 71 mln..

1.02 1 3 Azione 3. L’intervento sul microcredito sarà attivato mediante speciali fondi di garanzia: con un ammontare contenuto di risorse pubbliche (che si liberano via via che il debito viene rimborsato) si potrà ottenere la moltiplicazione (fino a 10/15 volte) delle risorse finanziarie messe a disposizione dal sistema bancario. Saranno definite con le banche condizioni massime di tasso e procedure semplificate di istruttoria e saranno coinvolte le associazioni di volontariato e il terzo settore.

Nell'ambito degli interventi per l'emergenza economia vengono concesse garanzie alla imprese sul Fondo per gli investimenti, di cui 651 garanzie concesse per il microcredito. Nel 2013 approvato il Regolamento di attuazione dell’art. 60 della legge finanziaria 2013 che prevede il sostegno all’inclusione sociale e alla lotta contro la povertà previsti in progetti presentati da soggetti del terzo settore. A gennaio 2013 la Giunta ha approvato interventi di microcredito sociale e di impresa: un intervento di microcredito per la creazione di impresa (nella forma di un fondo rotativo per finanziamenti a tasso zero); un ruolo delle associazioni di categoria quali interlocutori delle imprese per l’accesso al fondo; risorse da utilizzare, 5 mln.. L’intesa con le associazioni che presteranno assistenza ad aziende e professionisti che potranno chiedere piccoli prestiti è stato firmato ad agosto (Sviluppo Toscana gestisce i finanziamenti, la Regione ha destinato 3 mln.). A settembre 2013 approvati gli indirizzi per la concessione di prestiti di emergenza alle microimprese previsti dalla legge finanziaria e destinati 3 mln..

1.02 1 4 Azione 4. Proseguirà il processo finalizzato alla possibile attivazione del Fondo di ingegneria finanziaria in cooperazione con Cassa Depositi e Prestiti, per il sostegno di interventi infrastrutturali realizzati in partenariato pubblico-privato attraverso fondi per lo sviluppo urbano e per le infrastrutture per lo sviluppo economico. La prossima conclusione della fase di programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali e l’approvazione dei nuovi regolamenti per il periodo 2014-2020, oltre che i nuovi orientamenti comunitari sugli aiuti di stato alle infrastrutture, tutti ancora da definire, richiedono una verifica attenta sulla fattibilità del fondo. Nel corso dell’anno sarà costituito uno sportello con Cassa Depositi e Prestiti per sostenere la realizzazione di studi di fattibilità per le opere strategiche che saranno individuate dalla Giunta Regionale. E’ inoltre allo studio l’eventuale costituzione di un fondo di progettazione regionale che operi complementariamente ad analogo fondo istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti.

Approvati a gennaio 2013 gli indirizzi per la costituzione di un "Fondo di progettazione per interventi strategici", prioritariamente destinato a studi di fattibilità economico-finanziaria di opere pubbliche, progettazione di opere pubbliche per le quali si intende attivare un partenariato pubblico privato (PPP), studi di fattibilità di interventi integrati territoriali, progettazione di opere pubbliche. A marzo assegnato al Fondo un primo stanziamento (5 mln. per il 2013-2014) ed individuati i primi interventi di carattere strategico: recupero e valorizzazione delle aree e immobili degli ex ospedali dismessi di Massa, Lucca, Pistoia, Prato e Livorno; rigenerazione e riqualificazione urbana nell'ambito di piani di reindustrializzazione di Piombino e Livorno, completamento sistema di mobilità su ferro dell'area metropolitana fiorentina. A settembre approvato il disciplinare del Fondo.

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AP LI Az Azione Attività reazzate 1.02 1 5 Azione 5. Nel corso dell’anno sarà data attuazione alle previsioni

della L.R. 38/2012 (legge sulla competitività) con l’approvazione del bando standard unico, che darà applicazione alla disciplina nazionale sulle semplificazioni; così come la realizzazione della banca dati delle agevolazioni. Questa azione si raccorda con l’ambito 4.4 Semplificazione della PA, Linea 1, Az. 5 Predisposizione di un manuale per la predisposizione dei bandi.

Avviata la realizzazione di: una banca dati delle agevolazioni regionali per le imprese; un sistema informativo che consenta sia l'informazione all'utenza che lo svolgimento telematico del procedimento amministrativo; una modulistica standard. Vedi anche l’ambito 4.4 Semplificazione della PA, Linea 1, Azione 5

1.02 2 0 Linea 2. Acquisto servizi per l’innovazione ed il trasferimento tecnologico

1.02 2 1 Azione 1. Saranno concessi aiuti diretti alle PMI in forma singola o aggregata per supportarle nell’accesso ai servizi qualificati ed avanzati definiti nell’apposito catalogo approvato dalla Giunta regionale e periodicamente aggiornato. Saranno previste forme di sostegno a programmi di investimento nel settore Ricerca Sviluppo e Innovazione. A fine 2012 la Giunta ha integrato i servizi del Catalogo, inserendo i servizi per processi di internazionalizzazione delle imprese.

Acquisto servizi qualificati: la graduatoria delle domande presentate dalle PMI al 31.12.2012 e approvata ad aprile 2013 ha ammesso 279 domande, di cui 100 finanziate per un totale di 3,6 mln.. A luglio finanziate ulteriori 51 domande presentate al 30 aprile con 2,7 mln.. Ad aprile 2013 approvato il nuovo bando dei servizi qualificati per i settori turismo e terziario (destinate 110 mila euro).

1.02 2 2 Azione 2. Saranno sperimentate procedure semplificate di concessione degli aiuti per l’acquisto di servizi qualificati, con riferimento alla utilizzazione del voucher garantendo comunque l’efficacia dell’intervento, anche in collegamento allo sviluppo della rete di laboratori di ricerca industriale e applicata. All’interno della misura relativa all’acquisizione di servizi qualificati, è previsto il sostegno alla introduzione di strategie di responsabilità sociale.

L'ultima versione del Catalogo dei servizi avanzati e qualificati, aggiornata al 27 novembre 2012, prevede che per specifiche tipologie di servizi o settori potranno essere sperimentate delle procedure che prevedono il rilascio di voucher. Tra le tipologie di servizi, il Catalogo comprende anche quelli di supporto all'innovazione dei sistemi di gestione aziendale finalizzati ad ottenere la loro certificazione secondo gli standard relativi alla certificazione ambientale, alla responsabilità sociale, alla salute e sicurezza. A luglio 2013 approvate le azioni regionali per la promozione e diffusione della responsabilità sociale delle imprese. Individuati 5 obiettivi: capitalizzazione dei risultati del progetto Responsible MED; partecipazione al progetto interregionale-transnazionale “Creazione di una rete per la responsabilità sociale d’impresa”; rafforzamento dell’integrazione della responsabilità sociale d’impresa nell’ambito delle politiche regionali; rafforzamento del legame tra RSI e impresa sociale; partecipazione a eventuali progetti di cooperazione.

1.02 2 3 Azione 3. Saranno promossi interventi finalizzati al sostegno della domanda di servizi avanzati che riorientino l’attività di trasferimento dei Centri di competenza riferiti alla Tecnorete e che operino per favorire la creazione di un mercato qualificato per la fornitura dei servizi da parte di operatori privati.

1.02 3 0 Linea 3. Sostegno ai programmi di sviluppo PMI industriali, artigiane e cooperative

1.02 3 1 Azione 1. Saranno sostenute e incentivate le attività connesse ai processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese attraverso la concessione di contributi alle PMI singolarmente individuate o in forma aggregata (consorzi, RTI, reti di imprese), in conto capitale a fondo perduto. In particolare, le aree di attività ritenute strategiche riguarderanno i servizi per la messa a

Internazionalizzazione: tramite il PRSE sono finanziati interventi per partecipare a fiere; creare uffici e strutture logistiche all’estero, azioni promozionali. Il nuovo Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per informare le imprese sui servizi in materia di innovazione comprende ora anche quelli per l’internazionalizzazione. Per l'internazionalizzazione delle imprese dal 2010 ad oggi finanziati 177 progetti (costo totale 36,4 mln.) con un contributo di oltre 18 mln.. Gli indirizzi per i nuovi bandi sono stati approvati a fine 2012 mentre a marzo 2013 approvato

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AP LI Az Azione Attività reazzate disposizione di infrastrutture funzionali all’internazionalizzazione e i servizi di consulenza per l’internazionalizzazione. Saranno definite nuove soluzioni per la semplificazione ed accelerazione delle procedure di erogazione degli aiuti a favore delle imprese per l’acquisizione dei suddetti servizi.

un protocollo per diffondere le linee guida OCSE (responsabilità sociale delle imprese e investimenti internazionali) tra le PMI.

1.02 3 2 Azione 2. Saranno sostenuti i processi di industrializzazione attraverso il cofinanziamento regionale di investimenti industriali di rilevante entità, altamente innovativi, operanti in settori strategici di attività e dal grande impatto sull’economia e l’occupazione locale, definiti attraverso procedure negoziali.

Approvato a settembre 2013 il Disciplinare di attuazione dei Protocolli di insediamento (Pdi) per incrementare i processi di reindustrializzazione del tessuto produttivo regionale tramite il sostegno a investimenti di rilevanza strategica, di di mensione significativa e in grado di produttre occupazione aggiuntiva. Approvati nel 2012 i progetti di reindustrializzazione della provincia di Massa Carrara e del polo siderurgico di Piombino; la Regione ha chiesto e ottenuto nel 2013 il riconoscimento delle aree di Massa Carrara, Piombino e del polo produttivo della componentistica automotive di Livorno Collesalvetti quali aree di crisi complessa.

1.02 3 3 Azione 3. Proseguiranno le azioni di sostegno ai processi di integrazione aziendale attraverso la realizzazione dei progetti già finanziati dal bando 2011. E’ inoltre prevista l’emanazione di un nuovo bando a sostegno dei processi in oggetto.

Processi di integrazione attuati nell’ambito del PRSE (risorse PAR FAS): nel 2011 impegnati 2,6 mln. per 17 imprese; nel 2012 impegnate 404 mila euro per 4 progetti.

1.02 4 0 Linea 4. Progetto integrato di sviluppo dell’area pratese Previsto dal PRSE 2011-2015 e dal DPEF 2013 per la riqualificazione dello sviluppo e competitività dell’area attraverso una pluralità di interventi che richiedono azioni coordinate da parte dei soggetti istituzionali coinvolti e la partecipazione attiva dei soggetti pubblici e privati in un’ottica di innovazione e integrazione tra le varie politiche. Dall’aprile 2011 il Distretto è stato riconosciuto come area di crisi complessa dal Ministero dello Sviluppo economico. Sempre nel 2011 Regione, Provincia e comuni dell’area pretese hanno firmato un protocollo per istituire il Tavolo Istituzionale del Progetto Prato (TIPP) per concordare azioni comuni per contrastare la crisi economica del Distretto e promuoverne l’immagine. Nel 2012 il Tavolo ha lavorato all’individuazione di priorità attuative nell’ambito del “Progetto integrato di sviluppo dell’area pratese” e presentato 41 schede tematiche relative a possibili temi prioritari, successivamente valutati dalla C.C.I.A.A di Prato che ha proposto alcuni ambiti quali priorità tematiche. Sulla base delle proposte la Giunta regionale a giugno 2013 ha individuato 3 progetti particolarmente rilevanti attivandone da subito l’operatività, anche in considerazione delle risorse disponibili (impegnate a settembre 200 mila euro): "Mappatura della filiera tessile", Welfare di distretto", "Approccio ai nuovi mercati" nell’ambito del “Progetto di sviluppo integrato per l’area pratese”. Approvato inoltre un accordo di collaborazione con la CCIAA per l’attuazione dei progetti operativi. Successivamente (luglio) la Giunta ha approvato le priorità del Progetto per il 2013/2015, specificabili e attuabili mediante la successiva approvazione di progetti operativi (entro 4 mesi è prevista la presentazione di un documento di monitoraggio dei principali interventi e progetti attivati nell'area pratese): Sostegno e valorizzazione della filiera del cardato rigenerato; Mappatura della filiera tessile; Welfare di distretto; Supporto allo sviluppo del settore ICT; Vivibilità del territorio; Approccio a nuovi mercati; Efficienza energetica; Emersione delle imprese e del lavoro non regolare; Innovazione nel welfare; Certificazione di qualità dei prodotti tessili; Centro di ricerca italo-cinese; Valorizzazione delle arti e delle conoscenze.

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AP LI Az Azione Attività reazzate 1.02 4 1 Azione 1. Saranno promosse alternative strategiche condivise per

l’economia del distretto, tramite il sostegno a progetti concreti di trasformazione dell’economia e della società (open innovation per nuove applicazioni nel tessile, allungamento della filiera e microfiliere di eccellenza, “vetrina delle aziende” – progetti da “For Prato” CCIAA) e interventi per la promozione del “Distretto verde” dell’eco-efficienza e della sostenibilità ambientale come fattore di sviluppo produttivo e di competitività per le imprese (“Progetto Fabbriche di Energia”).

4PRATO (Progetto per il rilancio del distretto pratese in ambito internazionale), "cluster Iniziatives" finanziate tramite il programma di promozione economica 2012: Tech; Fast (iniziative per il segmento moda); Green (promozione di una reputazione green di distretto); Mercati lontani (esplorazione dei principali mercati); Relations/connect. Nel 2013 il Distretto tessile pratese - insieme a quello dell'abbigliamento di Empoli, del conciario di Santa Croce e calzaturiero di Capannori - ha ottenuto l'attestato EMAS, grazie anche alla partecipazione al progetto IMAGINE (Innovations for a made green in Europe) cofinanziato dall'UE per promuovere le certificazioni ambientali EMAS ed Ecolabel tra le aziende del sistema moda toscano. Prosegue in Valbisenzio il progetto "Fabbriche di energia", finanziabile anche tramite il bando per il sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili finanziato con 8 mln. (risorse FESR, linea 3.1). Il progetto - che coinvolge 20 aziende del tessile consorziate, 24 aziende locali e 9 enti pubblici per la produzione di energia nelle aree industriali tramite impianti mini idroelettrici, fotovoltaici e a biomassa - è stato inserito anche all'interno del "Progetto Prato". A giugno 2013 – nell’ambito del finanziamento statale alle imprese produttrici di prodotti tessili cardati – la Giunta ha approvato e trasmesso al Ministero un progetto regionale di aiuti alle imprese per un fabbisogno stimato di 2 mln..

1.02 4 2 Azione 2. Saranno sostenute le attività di ricerca e sviluppo per l’innovazione del sistema produttivo, con l’insediamento del Centro di Ricerca e Alta Formazione e l’attuazione degli impegni assunti con la sottoscrizione di progetti di cooperazione internazionale (Toscana-Zhejiang).

Nel 2011 la Regione ha siglato accordi per fondare centri di ricerca italo-cinesi nel distretto pratese, in particolare per un centro per la ricerca del tessile e dei nuovi materiali: uno con il Ministero della Repubblica Popolare cinese; un’intesa con la provincia dello Zhejiang; una lettera di intenti tra la società Centro Ricerche ed Alta Formazione - CREAF di Prato e la soc. cinese Wenzhou Garment Development. Firmato a luglio 2012 un Protocollo con Provincia di Prato e 7 comuni dell’area che individua CREAF quale responsabile del progetto per lun Centro di ricerca italo-cinese con sede a Prato (destinati 200 mila euro).

1.02 4 3 Azione 3. Saranno promossi interventi per la certificazione di qualità dei prodotti, per il controllo finalizzato alla salute dei consumatori e alla sicurezza dei lavoratori, anche attraverso la costituzione di un “Osservatorio per la sicurezza chimica, fisica e meccanica dei prodotti della Filiera Moda”.

Facendo seguito all'intesa sottoscritta a gennaio 2012 con l'istituto Buzzi, la Provincia ed i comuni dell'area pratese - finalizzato a coordinare le varie iniziative per politiche di intervento e contrasto alla crisi economica - l'accordo con l'istituto è stato implementato includendo anche: supporto ai progetti nell'ambito del sostegno alle imprese e degli accordi di cooperazione internazionale; "Osservatorio per la sicurezza chimica, fisica e meccanica dei prodotti della filiera moda".

1.02 4 4 Azione 4. Proseguiranno le azioni di sostegno e accompagnamento all’emersione delle attività produttive e del lavoro non regolare, con la promozione di interventi di tutela della sicurezza, della qualità del lavoro e di educazione civica, inclusi gli interventi di contrasto all’illegalità fiscale, alla criminalità economica, alle transazioni finanziarie sospette.

Facendo seguito all'intesa firmata a gennaio 2012 per lo svolgimento di attività connesse al "Progetto Prato", proseguita la collaborazione tra Regione e PIN (Polo universitario città di Prato) e approvato il programma di attività del PIN (inclusione sociale e emersione del lavoro nero; iniziative strategiche per l’area; coordinamento del Tavolo delle conoscenze; accordo di collaborazione); impegnati 140 mila euro per le attività svolte dal PIN nell’ambito del Progetto Prato. Progetto ASCI (capofila PIN srl): a settembre 2013 presentata al PIN la prima fase attuativa della linea “Emersione” del Progetto Prato, cioè il bando per la formazione di tecnici per la valorizzazione di risorse locali. Il bando si rivolge a 15 giovani (almeno il 30% donne) di età non superiore ai 29 anni, immigrati o inattivi.

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AP LI Az Azione Attività reazzate 1.02 4 5 Azione 5. Sarà favorita la progettazione e sperimentazione di

interventi per favorire e rilanciare la coesione e l’integrazione sociale, sostenere la genitorialità, promuovere la carriera scolastica e contrastarne l’abbandono, contrastare la segmentazione etnica abitativa.

Firmato un accordo per l’accoglienza degli alunni stranieri e lo sviluppo interculturale del territorio pratese approvato nel 2011 e integrato nel 2012: destinate 400 mila euro per il 2011-2013 e 30 mila euro per la Provincia di Prato quale ente capofila. Firmato un accordo con la Società della Salute Area Pratese per realizzare sul territorio una sperimentazione sulla valorizzazione delle reti di welfare e di comunità. A giugno 2013 siglato un accordo Regione-Provincia di Prato per contrastare l’abbandono scolastico (25 mila euro quota Regione, altre risorse verranno attivate da enti locali).

1.02 4 6 Azione 6. E’ prevista l’elaborazione di progetti per la valorizzazione della cultura e per la promozione del turismo e del commercio, con attenzione allo sviluppo di attività conoscitive e di progetti finalizzati al rilancio dell’immagine del territorio ed alla valorizzazione della cultura e delle arti.

Oltre agli interventi per la Via Francigena, vari interventi di valorizzazione dell'offerta turistico-culturale della Toscana sono realizzati dalla Regione tramite Toscana Promozione. E’ stato siglato, nell’ambito del Progetto Prato un accordo di collaborazione con la Fondazione Museo del Tessuto per sostenerne la programmazione espositiva annuale, che costituisce un elemento di interesse per Prato e per la Toscana, al fine di promuovere il rilancio della cultura e del turismo attraverso la valorizzazione dell’immagine del distretto tessile pratese.

1.02 4 7 Azione 7. Sarà assicurata la partecipazione attiva al tavolo “Prato sicura”, con il Ministero degli Interni, la Prefettura e le Istituzioni locali, contribuendo alla realizzazione di attività di formazione del personale “interforze”, con particolare riferimento a progetti di contrasto all’evasione fiscale e contributiva, progetti per attività di controllo su manufatti appartenenti alla filiera moda, interventi per lo sviluppo dei sistemi di videosorveglianza.

A dicembre 2012 approvato il Patto per la sicurezza relativo alla Provincia di Prato (vedi anche l'Azione 3.05.2.1)

1.02 4 8 Azione 8. Saranno sostenute le attività del laboratorio delle conoscenze sul distretto, coordinato operativamente da PIN s.c.r.l (DGR 1084/2011), per il coordinamento scientifico di azioni conoscitive, la promozione di ricerche, l’individuazione e l’analisi comparativa di buone prassi europee ed italiane sul versante dello sviluppo, dell’integrazione e della coesione sociale.

L'attività di ricerca applicata del PIN scrl presso il polo pratese si concretizza attraverso le ricerche di 17 laboratori universitari operanti in una pluralità di settori produttivi e specializzati per competenze tematiche diversificate: Ambiente ed Energia, Arte e Beni culturali, Economia e Management, ICT, Scienze sociali. applicate, Tecnologie industriali e logistica.

1.03 Riqualificazione aree industriali e attrazione investimenti Nell’ambito delle politiche di intervento per lo sviluppo dell’economia, con un’attenzione all’uso sostenibile del territorio, la Regione promuove l’incremento dell’attrattività toscana degli investimenti esteri, sia sviluppando nuovi strumenti di intervento finanziario e di procedura negoziale pubblica, sia identificando alcune aree dedicate a grandi insediamenti industriali insieme ad una normativa attenta a favorire il riuso dei volumi esistenti anziché il consumo di suolo verde. Data la trasversalità del processo di attrazione investimenti, l’attività viene svolta in maniera integrata dagli uffici regionali tramite un sistema di network che coinvolge varie DG, Toscana Promozione, Invitalia, UPI, Anci Toscana, enti territoriali, in particolare Province e Comuni, ed associazioni di categoria. La finalità di attrazione degli investimenti è un elemento importante anche degli interventi per il rafforzamento del sistema della ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico (cfr. la scheda “Rafforzamento del sistema ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico”). • PRSE 2012-2015: gli interventi per la riqualificazione delle aree industriali e l’attrazione degli investimenti sono finanziati dal 2012 con il nuovo PRSE 2012-2015, anche attraverso

l’utilizzo di risorse FESR e FAS (per i dati sull’avanzamento complessivo del Piano si rinvia alla scheda “Sostegno alle PMI”). Il Piano ha complessivamente impegnato per il quadriennio 390,2 mln., di cui 283 per “Il sistema regionale delle politiche industrialii” e 23,7 mln. per “Internazionalizzazione, promozione e attrazione investimenti”. In particolare, per la riqualificazione delle aree industriali e attrazione degli investimenti: - 3,2 mln. (risorse POR CreO FESR) sono stati impegnati per iniziative di marketing territoriale finalizzate all’attrazione degli investimenti; - 32,7 mln. sono stati impegnati per interventi relativi alle aree per insediamenti produttivi ed infrastrutture per il trasferimento tecnologico.

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AP LI Az Azione Attività reazzate 1.03 1 0 Linea 1. Riqualificazione grandi poli industriali 1.03 1 1 Azione 1. Proseguimento del Progetto Piombino con azioni

finalizzate allo sviluppo e alla qualificazione del tessuto urbanistico e ambientale della città con particolare riferimento ad interventi quali:

Il Progetto Piombino, approvato formalmente nel marzo 2012 per ridare competitività al settore siderurgico interviene sulle seguenti aree tematiche: bonifica e ripristino aree pubbliche del SIN (sito di interesse nazionale), accessibilità stradale e ferroviaria al porto, consolidamento grande industria siderurgica, riqualificazione waterfront urbano. Gli interventi sono finanziati con risorse statali, regionali e del Comune di Piombino; costo totale previsto 112,5 mln., contributo regionale 13,3 mln. La Regione ha finanziato una prima tranche con 7 mln., oltre a 1,5 mln. impegnati a novembre 2012 per la viabilità di collegamento fra stabilimento Dalmine e porto. In questo ambito a dicembre 2012 approvati 2 progetti (Piazza Bovio e Parcheggio spiaggia ex Bernardini) presentati dal Comune di Piombino; per i 2 progetti (investimento totale 3,3 mln.) a dicembre 2012 impegnati 2 mln. Nel 2012 approvata l’istanza di accertamento del Poli di Piombino e Livorno e Collesalvetti (componentistica automotive) quali aree di crisi complessa (Vedi anche l'azione prioritaria 1.03, linea 1, azioni 1 e 2).

1.03 1 1 - la bonifica ed il ripristino delle aree pubbliche del Sito di Interesse Nazionale (SIN), che costituisce l’oggetto dell’Accordo di Programma tra Ministero, Regione, Provincia, Autorità portuale e Comune di Piombino, sottoscritto in data 18 dicembre 2008;

Nel "Progettto Piombino" è prevista anche la bonifica ed il ripristino delle aree pubbliche del SIN. Ad aprile 2013 la Giunta ha approvato la proposta al Ministero dell'Ambiente di riperimetrazione dei Siti di interesse nazionale (SIN) di Piombino, Massa Carrara e Livorno. Se la richiesta verrà accolta gran parte della zona diventerà Sito di interesse regionale (SIR) e sarà la Regione a gestire direttamente - e quindi in maniera più veloce e più snella - le attività di bonifica.

1.03 1 1 - l’accessibilità viaria e ferroviaria al porto di Piombino: il prolungamento della SS 398 già oggetto di specifici accordi e intese tra cui l’APQ Piombino-Bagnoli e il Protocollo d’intesa del 2010 siglato tra il Comune, la Provincia, la Regione, il Ministero delle infrastrutture e la SAT; il potenziamento dei collegamenti ferroviari per merci e passeggeri oggetto di accordi ulteriori tra cui l’Accordo di Pianificazione del 2009 tra il Comune di Piombino, l’Autorità Portuale, la Provincia e la Regione Toscana e, sempre nel 2009, il protocollo d’intesa tra il Comune e la Regione sul riordino del sistema dei trasporti della Val di Cornia-Elba;

La Regione ha finanziato la viabilità di collegamento fra stabilimento Dalmine e porto (impegnati 1,5 mln. a novembre 2012). Nell’Intesa generale quadro sulle infrastrutture il Ministero si è impegnato a reperire 20 mln.. La Regione ha inserito in bilancio 20 mln. A gennaio 2013 SAT ha trasmesso il progetto definitivo del tratto 1 “Svincolo geodetica-Gagno (3 km circa)” e del tratto 2 “Gagno-Poggio Batteria (3 km circa)”: - il tratto 1, la cui realizzazione è a carico di SAT nell’ambito dell’A12, viene ripresentato tenendo conto delle osservazioni espresse, fra gli altri, dalla Regione; costo stimato 46 mln.; tempi di realizzazione ipotizzati 24 mesi (deve essere riattivata la procedura di VIA e di localizzazione). - il tratto 2 tiene conto delle indicazioni fornite a SAT dal Comune di Piombino; realizzazione a carico del Comune con i finanziamenti di cui al protocollo di intesa; il costo non è definito (una stima fatta a fine 2011 ipotizza un costo di 94 mln.); tempi di realizzazione ipotizzati 30 mesi (deve essere attivata la procedura di VIA e di approvazione).

1.03 1 1 - la riqualificazione del waterfront urbano con azioni di consolidamento geologico della costa urbana, di ripristino degli accessi alle spiagge e di riqualificazione dei viali e degli spazi pubblici a mare quali fattori essenziali dell’identità urbana e dell’attrazione turistica e culturale della città.

A luglio 2012 Regione e Comune di Piombino hanno firmato il protocollo attuativo del “Progetto Piombino” (vedi sopra, Azione 1); per riqualificare il waterfront urbano, con interventi di consolidamento geologico della costa, sono individuati 2 progetti per 15,7 mln. (8,5 per consolidare le frane urbane e 7,2 per riqualificare i piazzali a mare).

1.03 1 2 Azione 2. Aggiornamento del Piano di reindustrializzazione della provincia di Massa Carrara - riconosciuta quale area di crisi complessa con impatto significativo sulla politica industriale nazionale - con interventi finalizzati alla predisposizione di un pacchetto di incentivi regionali e locali ulteriori rispetto a quelli ai quali è possibile accedere a livello nazionale, che renda

A maggio 2012 approvato il “Progetto Massa Carrara”, anche documento per il “Piano di reindustrializzazione”: definiti gli interventi infrastrutturali per azioni di sviluppo urbanistico e ambientale e altri interventi per la reindustrializzazione. A gennaio 2013 aggiornato il Piano di reindustrializzazione e definito un pacchetto di incentivi (previsto un plafond di 9 mln., di cui 3 per finanziamenti a tasso zero e 6 per la concessione di garanzie) per gli insediamenti delle imprese; a marzo avviate le procedure per l’accesso ai finanziamenti a tasso zero (destinati 3

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AP LI Az Azione Attività reazzate sufficientemente attrattivo per le imprese l’insediamento nell’area. Proseguiranno comunque gli interventi attualmente previsti dal Piano di reindustrializzazione e relativi a: la bonifica ed il ripristino ambientale del SIN di Massa Carrara; l’industrializzazione ed il consolidamento occupazionale del polo industriale Nuovo Pignone con la creazione di condizioni idonee per lo sviluppo il montaggio e la spedizione di manufatti di particolare complessità tecnica e dimensionale; la reindustrializzazione dell’area Eaton e l’eventuale acquisizione dell’area; la salvaguardia funzionale ed occupazionale dei Nuovi Cantieri Apuania; gli interventi di sostegno alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico per il settore lapideo; gli interventi infrastrutturali e di attrazione degli investimenti produttivi e gli interventi di ingegneria finanziaria.

mln., gli altri 3 al momento non sono disponibili causa Patto di stabilità). Il “Piano di reindustrializzazione” di Massa Carrara prevede anche la reindustrializzazione produttiva del sito industriale ex Eaton. Nel 2013 approvato il quadro finanziario del progetto “Centro tecnologico per il trasferimento dell’innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei (CT)” presentato dalla I.M.M. Carrara Spa per un investimento di 439 mila euro a fronte di un contributo di euro 333 mila euro. A luglio 2013 firmati l'Accordo di programma per la reindustrializzazione dell’area ex Eaton e il Protocollo per lo sviluppo, industrializzazione e consolidamento occupazionale della Zona Industriale Apuana, che si collocano all'interno del Piano di reindustrializzazione. L'obiettivo dell'Accordo è il rilancio del territorio per dare continuità alle aziende già insediate e per creare un ambiente favorevole all'insediamento di nuove realtà, anche attraverso attività di scouting per favorire investimenti esterni. Il soggetto attuatore del programma sarà il Consorzio ZIA (Zona Industriale Apuana), che predisporrà uno studio di fattibilità entro 90 giorni; una volta valutato positivamente lo studio la Regione metterà a disposizione un cofinanziamento fino a 5 mln. Il Protocollo prende atto della sottoscrizione dell'Accordo e impegna i firmatari a collaborare, in particoolare tramite attività di concertazione e condivisione dello studio di fattibilità che verrà predisposto dal consorzio ZIA, con particolare attenzione alle prospettive di assorbimento occupazionale dei lavoratori ex Eaton. A luglio 2013 chiusi i termini per la presentazione delle domande di agevolazione delle imprese industriali e cooperative della provincia di MS sul fondo prestiti e altri strumenti finanziari del POR CReO FESR (complessivi 6 mln. di cui 3 al momento indisponibili, come sopra specificato) in quanto le richieste pervenute erano già superiori ai 3 mln. disponibili presso i soggetti gestori. A ottobre 2013 approvato il PIS “Progetto integrato di sviluppo di sviluppo del distretto lapideo”(vedi l’ambito 1.02 “Sostegno alle PMI).

1.03 1 PIS "Polo della chimica" Approvato a luglio 2013 il PIS "Progetti di riqualificazione dei grandi poli industriali-Polo della chimica" che si propone di valorizzare la filiera in relazione al progetto comunitario “Reach” (obiettivo, la sicurezza delle sostanze chimiche nei processi produttivi). Il progetto si inserisce, fra l’altro, nell’ambito della proposta regionale di rafforzamento del polo chimico di Rosignano, in provincia di Livorno e della creazione di un parco tecnologico produttivo per la chimica verde e le energie rinnovabili che potrebbe essere promosso con il Comune di Rosignano Marittimo. Ad oggi per il comparto chimico erogati complessivi 25 mln., oltre 43 per interventi di ingegneria finanziaria che hanno attivato il doppio di investimenti. Il PIS è stato presentato al pubblico il 4 ottobre 2013. Il PIS "Polo della chimica" prevede interventi in materia di: ricerca, sviluppo e innovazione, trasferimento tecnologico, infrastrutture per il trasferimento, ingegneria finanziaria, integrazione e internazionalizzazione delle imprese, sostegno ai lavoratori, imprenditoria giovanile, femminile e lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali, interventi per il capitale umano, adattabilità e occupabilità.

1.03 2 0 Linea 2. Identificazione aree industriali Linea 2. Identificazione aree industriali 1.03 2 1 Azione 1. Rilevamento dell’offerta toscana (pubblico/privata) per

insediamenti produttivi/direzionali attraverso l’inserimento di Banca dati: attivata a fine 2011, fino al 30 novembre 2013 sarà possibile inviare e consultare proposte di aree ed edifici disponibili per attività produttive, industriali e direzionali.

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AP LI Az Azione Attività reazzate aree ed edifici in apposito data entry consultabile da parte degli investitori. Promozione della conoscenza dello strumento mediante l’organizzazione di incontri pubblico/privati e attraverso campagne di sensibilizzazione.

Su "Investintuscany.com" pubblicate 20 proposte di insediamento, mentre altre 8 sono in fase istruttoria. Pubblicata una guida in inglese “Invest in Tuscany”.

1.03 2 2 Azione 2. Ricognizione tecnica di aree macro territoriali, di livello sovra comunale, e specificatamente al loro interno di Aree integrate di sviluppo per una loro valorizzazione ai fini dell’attrazione di nuove imprese. Attivazione di una serie di incontri a livello territoriale per ciascuna area a cui segue attività di verifica field da parte di Sviluppo Toscana.

Nel 2012 approvato l'avvio di una ricognizione field su macro aree territoriali (aree integrate di sviluppo) per attrarre nuove imprese. Riguardo a 8 aree integrate effettuata una prima indagine field sui Comuni interessati e dossier di rilevazione delle info relative ai fabbisogni infrastrutturali. Sulla rilevazione effettuata che ha rilevato 34 proposte di aree tra pubbliche e private sono in corso le necessarie verifiche. A marzo 2013 è stata prorogata al 31.12.2013 la durata della convenzione con Sviluppo Toscana per la realizzazione delle attività residue.

1.03 3 0 Linea 3. Attività di attrazione degli investimenti (progetti di iniziative locali e regionali)

1.03 3 1 Azione 1. Attivazione di iniziative mirate di marketing territoriale finalizzate ad attrarre gli investimenti attraverso l’attuazione di progetti di iniziativa locale da parte dei Comuni Piuss.

Attualmente i progetti locali e quello regionale sono tutti in fase di attuazione.

1.03 3 2 Azione 2. Attivazione di iniziative regionali di marketing territoriale e coordinamento delle iniziative approvate a livello locale attraverso l’attuazione del Piano di Marketing unitario nel suo complesso, sviluppando in particolare le attività di lead generation e di scouting, svolte in collaborazione con Toscana Promozione.

A luglio 2012 approvato l'accordo tra Regione e Toscana Promozione per la presentazione e realizzazione del Progetto di Marketing Unitario (PMU) finalizzato all'attrazione di investimenti con riferimento alle progettualità del programma PIUSS. A marzo 2013 è stato approvato il PMU e impegnati 2 mln. in favore di Toscana Promozione che ha destinato risorse aggiuntive per 563 mila euro.

1.03 3 3 Azione 3. Identificazione e contatto di potenziali investitori diretti su cui focalizzare le attività di promozione degli investimenti in Toscana, di follow up e lead generation, nei mercati prioritari: Europa, Giappone, Usa e Canada. Direct marketing del Presidente alle multinazionali tra le attività di lead generation.

Ad aprile 2013 aggiudicata la gara per il “Servizio finalizzato alla identificazione e al contatto con investitori diretti su cui focalizzare le attività promozione degli investimenti diretti verso la Toscana, di relativo follow up e di lead generation nei mercati prioritari: Europa, Giappone, Usa e Canada, e nei mercati emergenti (Cina, India) con particolare riferimento a settori di interesse per la Regione Toscana” per la quale erano state destinate 233 mila euro. Avviati 11 progetti di investimento (prevalentemente di radicamento e acquisizione).

1.03 3 4 Azione 4. Potenziamento del servizio di assistenza all’investitore finalizzato ad accompagnarlo durante tutte le principali fasi decisionali del progetto di investimento: dal servizio relativo al pre–insediamento, al sostegno durante l’insediamento e post insediamento (after-care).

Assistenza ai potenziali investitori: pervenute 20 richieste, assistenza pre o post insediamento; approntati dossier mirati di risposta.

1.03 3 5 Azione 5. Implementazione degli strumenti informativi per la promozione e l’assistenza agli investitori al fine di fornire informazioni rapide sul contesto di investimento e sulle possibili forme agevolative previste.

In fase di elaborazione e consegna dei seguenti strumenti: guida “doing business in Tuscany “, guida “sui costi di impresa”, documentazione di presentazione dei settori per l’Attrazione Investimenti. Aggiornamento sito www.investintuscany.com.

1.03 4 0 Linea 4. Aree per insediamenti produttivi 1.03 4 1 Azione 1. Sostegno alla realizzazione di opere di urbanizzazione

primaria e/o indotta su aree caratterizzate dalla presenza e dalla gestione unitaria ed integrata di infrastrutture e servizi idonei a garantire il rispetto dell’ambiente in un’ottica di sviluppo

Fondo infrastrutture produttive: finanzia iniziative per la realizzazione, recupero e riqualificazione di aree da destinare ad insediamenti produttivi per la localizzazione di PMI industriali, artigiane e di servizi, compresa la riqualificazione ambientale delle aree (finanziamenti nell’ambito del PRSE). Nel 2011 approvati 17 progetti (bando per la riqualificazione ambientale) e impegnati 20 mln. per

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AP LI Az Azione Attività reazzate sostenibile, in conformità ai principi di prevenzione e controllo integrati dell’inquinamento, con la finalità di conseguire, unitamente alla competitività del sistema produttivo, la salvaguardia dell’ambiente, della salute e della sicurezza. Gli interventi dovranno prevedere la qualificazione ambientale delle aree esistenti o delle nuove aree destinate ad insediamenti produttivi, anche attraverso l’acquisizione della denominazione di “Aree produttive ecologicamente attrezzate” (di cui al Regolamento emanato con DPGR. 74/R/2009).

il 2011-2013. A fine 2012 finanziati con 9,9 mln. (investimento 15,9 mln.) 15 progetti di 13 comuni, Navicelli e Pianvallico SpA per riqualificazione ambientale di aree produttive e interventi infrastrutturali.

1.03 4 1 Sono considerati interventi di carattere innovativo e strategico, ai sensi del Fondo per infrastrutture produttive (L.R. 35/2000, PRSE 2012-2015 e DGR 964/2012): la Strada dei Marmi (Comune di Carrara) e il Laboratorio caratterizzazione materiali (Internazionale Marmo e Macchine) del Piano di reindustrializzazione di Massa - Carrara (ex DGR 373/2012); gli interventi da destinare alle Aree integrate di sviluppo ex DGR 440/2012; le infrastrutture per le attività produttive previste dal Protocollo di intesa Regione Toscana - Provincia di Livorno - Comune di Livorno (ex DGR 102/2012); il completamento del Polo tecnologico Valdera; l’ampliamento delle aree per insediamenti produttivi nel Comune di Sesto Fiorentino per nuovi investimenti industriali; le opere strategiche di interesse regionale che saranno previste dal Fondo di progettazione in partenariato con Cassa Depositi e Prestiti.

Strada dei marmi: realizzata nella provincia di MS, è in collaudo; a fine 2012 impegnati 5 mln. per aggiungere il tratto Foce-Aurelia. A fine 2012 impegnate 700 mila euro per l'aumento del capitale sociale di Internazionale Marmi e Macchine di Carrara nell'ambito degli interventi per il rilancio dei poli espositivi. A Massa Carrara, presso il consorzio Erica (costituito da operatori privati e Internazionale Marmi e Macchine) opera il "Laboratorio tecnologico per la caratterizzazione e certificazione dei materiali lapidei e compositi e di nuovi materiali" svolgendo servizi di testing di base per la caratterizzazione dei materiali lapidei e compositi. A dicembre 2012 la Scuola Superiore Sant’Anna (Polo Valdera - Istit. di BioRobotica) ha firmato un accordo con la Regione e il Comune di Pontedera per lo sviluppo del Polo mediante completamento di un immobile destinato a centro per la ricerca e il trasferimento tecnologico. Il Comune ha presentato progetti per: collettore reflui; centro robotica industriale e automazione; parcheggio; riqualificazione sicurezza urbana per i quali sono stati destinati 10 mln. sul Fondo per le infrastrutture produttive; firmato un accordo e destinate 328 mila euro: il Polo è disponibile a ristrutturare l’immobile.

1.04 Creazione di lavoro qualificato, riduzione della precarietà e sostegno al reddito Per quanto riguarda il lavoro la regione si è data l’obiettivo di rafforzare la “buona occupazione” (lavoro qualificato, sviluppo, innovazione e imprese più competitive), intervenendo soprattutto con le risorse FSE e FESR sul settore manifatturiero, sul rafforzamento della presenza industriale esistente, e favorendo l'insediamento di nuovi investimenti. Le politiche per il lavoro e per la formazione che la Regione ha messo a punto in questi anni sono state ulteriormente rafforzate per fare fronte alla brusca frenata dell'economia e alle sue inevitabili ripercussioni sul mercato del lavoro. Il perdurare della crisi economica impone alla Regione un forte impegno per difendere il reddito dei lavoratori e l'occupazione. Per questo sono stati messi in campo diversi strumenti, accanto al ruolo che la Regione svolge nelle vertenze aziendali e per i progetti di reindustrializzazione. Negli ultimi due anni l’unità di crisi della Regione ha seguito 73 vertenze, che interessano circa 18.000 lavoratori. La Regione, inoltre, ha adottato come strategia di governo il principio dell'assunzione di un'ottica di genere in tutte le politiche regionali, e ha sviluppato in questi anni un impegno costante alla promozione delle pari opportunità. Questo lo stato di attuazione in sintesi dei programmi che danno attuazione alla politica: • Piano di indirizzo generale integrato (PIGI): le politiche di intervento in materia di istruzione, formazione e lavoro sono state attuate attraverso il Piano di indirizzo generale

integrato (PIGI), che comprende anche interventi finanziati con il POR CRO FSE 2007-2013. Ad aprile 2012 il Consiglio ha approvato il nuovo PIGI 2012-2015 con il quale si confermano gli strumenti già collaudati che hanno dato risultati favorevoli e attivate azioni nuove, indirizzate al potenziamento dei sistemi (dell’istruzione, della formazione professionale, dei servizi per il lavoro) in correlazione con i progetti per il rilancio dell’impresa e dei

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territori. Il nuovo PIGI continua a operare in sintonia con le strategie europee e nazionali, soprattutto con il POR FSE 2007-2013 e con le nuove proposte UE relative al FSE 2014-2020. Al 30/9/2013 le risorse impegnate ammontano a 506,7 mln.; di queste le risorse impegnate per le azioni in materia di lavoro realizzate direttamente dalla Regione (escluse le attività FSE delegate alle Province) ammontano a circa 136 mln.

• POR CRO FSE 2007-2013: all’interno del PIGI, la più stretta connessione si trova con il POR CRO FSE 2007-2013: le risorse destinate sono 660 mln. (dopo la modifica di giugno 2013, dovuta allo storno di risorse a favore dell’Emilia Romagna colpita dal terremoto nel 2012); sul bilancio regionale sono stati impegnati, al 30 settembre 2013, 607 mln.. Al 31 agosto 2013, gli impegni dei soggetti attuatori ammontano a 579 mln., pagati per 423 mln. La programmazione finanziaria del POR FSE 2007-2013 è stata interessata da un processo di ristrutturazione per destinare una parte delle risorse al finanziamento della cassa integrazione straordinaria in deroga: la Toscana ha modificato il Piano finanziario trasferendo complessivamente 101,5 mln dalla competenza delle Province e dei Circondari alla competenza regionale, mentre 10 mln. sull’Asse IV “Capitale umano” dalla competenza regionale a quella provinciale. Nel 2013 il POR FSE rimodulato per stanziare (stornando dalle altre Assi) sull’Asse 2 “Occupabilità” 10,7 mln. da destinare agli interventi nel campo degli aiuti all’occupazione del progetto Giovani Sì. Complessivamente al 31/8/2013 i progetti avviati dal FSE sono stati oltre 48 mila (di cui 40 mila conclusi), di questi circa 43 mila sono destinati al sostegno al lavoro, compresi gli interventi per la formazione per il lavoro.

Di seguito sono illustrati i principali atti normativi in materia: • Approvata, ad agosto 2013, la L.R. 45 “Interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale”.

Tra gli interventi previsti, la concessione di contributi a copertura degli interessi e prestazione di garanzie su finanziamenti erogati a lavoratori in difficoltà economica temporanea da istituti bancari sottoscrittori di uno specifico accordo con la Giunta (il finanziamento concedibile è di 3000 euro; per il triennio 2013-2015 destinati 5 mln. annui; (la misura sarà operativa a partire da novembre). A settembre approvato l’accordo di progetto con gli istituti bancari e integrato il fondo per i lavoratori in difficoltà con i primi 5 mln.

• A giugno 2012 approvata la modifica alla LR 32/2002 e al regolamento attuativo in materia di apprendistato, per adeguarsi alle modifiche introdotte dal d.lgs 167/2011.

Per gli interventi in materia di creazione di lavoro qualficato e riduzione della precarietà afferenti al progetto Giovani Sì, si rimanda allo specifico capitolo.

AP LI Az Azione Attività realizzate 1.04 1 Linea 1. Rafforzare l’efficacia del sistema di governo del mercato

del lavoro tramite il potenziamento della rete dei servizi e l’integrazione tra intervento pubblico privato

1.04 1 1 Azione 1. Interventi per il potenziamento e l’integrazione della rete dei Servizi per il lavoro a livello territoriale attraverso l’adeguamento del Sistema Informativo del lavoro ai nuovi standard tecnologici e infrastrutturali e attraverso la reingegnerizzazione del Sistema Informativo, con una nuova e più versatile interfaccia grafica che garantisca una gestione più efficace di tutti gli adempimenti e i servizi di competenza della rete dei servizi per l’impiego.

Destinati 7 mln., dei quali impegnati 1,9 (risorse FSE) per il proseguimento delle attività dei centri per l'impiego delle Province toscane fino al 30/6/2015. E’ stata completata l’attività di reingegnerizzazione di IDOL (Sistema informativo lavoro) e, da fine 2012, tutta la rete dei Centri per l’Impiego in Toscana utilizza la nuova procedura per la gestione di tutte le funzioni (iscrizioni, gestione comunicazioni obbligatorie, scheda anagrafico-professionale, collocamento mirato, incontro domanda offerta, graduatorie, politiche attive, certificazioni, tirocini, ecc.).

1.04 1 2 Azione 2. Revisione del sistema dell’accreditamento dei servizi per il lavoro.

Nell’ambito dell’Accreditamento regionale ai servizi al lavoro, al 30/9/2013 sono pervenute, da parte di soggetti privati, 6 richieste di rinnovo. Per quanto riguarda invece le richieste di iscrizione nell’elenco regionale dei soggetti accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro, sono pervenute, sempre da soggetti privati, 5 richieste. Le domande presentate sono state tutte accolte. Nell’ambito dell’iscrizione all’Albo regionale delle agenzie per il lavoro, al 30/9/2013, non sono pervenute nuove domande.

1.04 1 3 Azione 3. Potenziamento degli strumenti on-line per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso la realizzazione di una

Nell’ambito del completo rifacimento della procedura IDOL è stata realizzata la procedura IdolWeb per la gestione on line delle attività di incontro domanda-offerta di lavoro. Tale

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AP LI Az Azione Attività realizzate interfaccia web per cittadini e aziende in grado di gestire on-line la ricezione e la pubblicazione delle offerte di lavoro, la gestione di prenotazioni ed autocandidature da parte dei cittadini. La procedura dovrà inoltre connettersi e interagire con la Borsa Lavoro Toscana e con il portale ministeriale dei servizi al lavoro “ClicLavoro”.

procedura (al momento utilizzata da 5 province ma entro breve tempo anche le altre provvederanno ad installarla) ha reso possibile una uniforme e riconoscibile interfaccia per tutta la rete dei servizi pubblici per l’impiego, e consente la piena integrazione e interazione sia con il sistema informativo IDOL sia con la Borsa Lavoro Toscana e il portale ministeriale ClicLavoro.

1.04 1 4 Azione 4. Attività di monitoraggio e analisi dei sistemi del lavoro. Nell’ambito dell'Osservatorio Regionale sul mercato del lavoro si sono effettuati ricerche e monitoraggi periodici. I risultati sono stati pubblicati trimestralmente sulle pagine web del sito della Regione Toscana dedicate all’Osservatorio (http://web.rete.toscana.it/orml/index.jsp) per offrire agli utenti interessati un punto di riferimento informativo e statistico, universalmente disponibile e di facile accesso. Sono stati inoltre pubblicati rapporti annuali (quali "il Mercato del Lavoro in Toscana", "Dati occupazionali dei Servizi per l'Impiego della Toscana" e "Masterplan regionale dei Servizi per l'Impiego") e report trimestrali. Bimestralmente il Settore Lavoro ha realizzato e pubblicato un report statistico con l’analisi degli ammortizzatori sociali in deroga e delle relative politiche attive erogate.

1.04 2 Linea 2. Supportare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, promuovendo le forme di lavoro qualificato attraverso misure e sostegni diversificati, con specifica priorità all’occupabilità femminile e alla tutela dei lavoratori atipici

1.04 2 1 Azione 1. Informazione, assistenza e consulenza a supporto dei lavoratori atipici.

Finanziato (con risorse FSE) il progetto Prometeo3 - una rete di sportelli che opera in connessione con il sistema dei Servizi per l'impiego, con funzioni di informazione, orientamento e rafforzamento delle competenze per rispondere ai vari bisogni del lavoratore atipico, per prevenire il rischio di disoccupazione e favorire il passaggio a forme di impiego stabile. Attraverso il Protocollo di intesa siglato con CGIL, CISL e UIL, gli sportelli Prometeo sono diventati un punto di riferimento anche per i lavoratori in CIG e mobilità in deroga. Nel 2012 gli utenti sono stati oltre 18 mila. Con un ruolo integrativo rispetto ai servizi offerti dai CPI, questi sportelli offrono servizi di accoglienza e informazione generale, primo orientamento, formazione e tutoraggio individuale (impegnati 5,4 mln., di cui 2,7 nel 2012).

1.04 2 2 Azione 2. Prosecuzione dell’intervento del fondo di garanzia per l’accesso al credito dei lavoratori atipici (in parte nel progetto GiovaniSì) al fine di aumentare le possibilità di accesso al prestito per migliorare la propria situazione familiare, alloggiativa, scolastica, formativa, lavorativa e di salute, nonché all’acquisto di beni strumentali che ne aumentino la possibilità di assunzione in pianta stabile.

La Regione ha istituito un fondo speciale rischi per la prestazione di garanzie a favore di lavoratori/trici non in possesso di contratto di lavoro a tempo indeterminato. Attraverso il fondo, la cui gestione è affidata ad ARTEA, la Regione si fa garante nei confronti delle Banche affinché i lavoratori/trici che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato possano ottenere un prestito fino ad un massimo di € 15.000 a tassi agevolati. Il fondo, dal 2011 ha consentito la garanzia per 450 persone di cui 173 nel 2012. Dal 2009 impegnati 3,5 mln.. Vedi Azione 1.05.4.3

1.04 2 3 Azione 3. Misure per l’inserimento e reinserimento delle donne nel mercato del lavoro, in parte previste nel progetto Giovani Sì.

Previsti contributi per l'assunzione di alcune categorie di soggetti: donne sopra i 30 anni; giovani laureati e dottori di ricerca (intervento compreso nel PIS Giovani Sì); lavoratori provenienti dalle liste di mobilità; stabilizzazione di lavoratori da tempo determinato a tempo indeterminato con incrementi in questi ultimi due casi (mobilità e stabilizzazione) per le donne over 45 e gli uomini over 50; soggetti che hanno perso il lavoro a non più di 5 anni dalla

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AP LI Az Azione Attività realizzate pensione. A fine 2012, per il 2013, confermati gli interventi a sostegno dell'occupazione e approvato un pacchetto di agevolazioni per favorire il reingresso nel mercato del lavoro di lavoratori e lavoratrici in mobilità e licenziati (dote del lavoratore). Sull'avviso occupazione 2012 sono state incentivate 3.150 assunzioni di lavoratori per oltre 16 mln. di contributi ammessi. Per il 2013 destinate risorse per 17,6 mln.. Vedi Azione 1.05.3..3

1.04 2 4 Azione 4. Fondi per la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato e per il mantenimento al lavoro di lavoratori a tempo determinato e collaboratori a progetto.

vedi Azione 1.04.2.3

1.04 2 5 Azione 5. Supporto all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, in particolare quelli affetti da disabilità.

Si interviene con lo strumento FSE "Sovvenzione globale per l'inserimento di soggetti svantaggiati". Impegnati 7,5 mln., di cui 2,2 per il 2012-2013. Inoltre da giugno 2012 è operativo l’Avviso per le misure di politica attiva per l’inserimento e reinserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio nel mercato del lavoro. (donne over40 disoccupate/inoccupate da oltre 6 mesi, persone over50, disabili, soggetti svantaggiati ai sensi della L. 381/91 e della D.G.R. 768/2012). ). Da giugno 2012 a giugno 2013 oltre 600 lavoratori sono stati destinatari degli interventi. Impegnati 5,7 mln. per il 2012-2013.

1.04 2 6 Azione 6. Sostegno all’imprenditoria giovanile (in parte in GiovaniSì) e femminile, anche tramite l’attivazione di interventi di microcredito.

Finanziato lo sviluppo delle nuove imprese di giovani dai 18 ai 40 anni (per le donne e per i soggetti svantaggiati non è previsto limite di età). Da dicembre 2011 a luglio 2013, 1101 domande deliberate da Fidi toscana, per un totale di 64,1 mln. di finanziamento deliberato. 665 i finanziamenti erogati dagli Istituti bancari per 40 mln.. Nel 2012 approvati specifici bandi integrati a sostegno di PMI di giovani nel settore turismo, commercio e terziario, per investimenti in materia di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell'ambito di progetti regionali dedicati al turismo sostenibile e competitivo. A dicembre 2012 approvate le graduatorie: ammessi a finanziamento 6 progetti e impegnati 446 mila euro. Nel 2013 impegnati 8 mln. per il fondo per le agevolazioni in c/interessi.

1.04 2 Programma “welfare to work” – per le politiche di reimpiego Il programma, attualmente chiuso, è stato approvato a ottobre 2010 ed è rivolto ai datori di lavoro per l’assunzione di soggetti disoccupati o inoccupati appartenenti alle seguenti tipologie: donne, giovani diplomati e laureati, soggetti con un reddito ISEE non superiore ai 17 mila euro e soggetti di età uguale o superiore ai 45 anni. Nel 2011 ha favorito l’inserimento lavorativo di 742 persone (impegnati, nel 2011, 3,6 mln.). A causa dell’esaurimento delle risorse, altre 262 domande, per un importo complessivo di 1,3 mln. sono state ulteriormente finanziate in seguito all’assegnazione delle risorse da parte del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali a dicembre 2012.

1.04 3 Linea 3. Sviluppare un sistema integrato per il sostegno ai processi di crisi e alle ristrutturazioni in un’ottica di sostenibilità del modello di intervento e di rilancio dell’economia regionale

1.04 3 1 Azione 1. Sostegno ai lavoratori beneficiari di ammortizzatori in deroga e ai lavoratori posti in cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e rimasti privi di reddito.

Dopo la riprogrammazione finanziaria del POR FSE 2007-2013 per l'utilizzo di una parte delle risorse per il finanziamento della cassa integrazione straordinaria in deroga, nel 2013 approvate le nuove linee guida per gli ammortizzatori sociali in deroga che consentiranno di snellire le procedure e consentire una migliore fruibilità da parte dei lavoratori di questo strumento di sostegno al reddito. A ottobre 2013 le domande di CIGS accolte sono state 59.448 per 73.155 lavoratori (in larga parte provenienti dal settore manifatturiero), alle quali si aggiungono 5.386 domande autorizzate di mobilità in

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AP LI Az Azione Attività realizzate deroga. Si sta procedendo, in raccordo con INPS e il Ministero del Lavoro, alla chiusura dell’operazione 2009-2012 di cofinanziamento regionale con risorse FSE relativamente agli ammortizzatori sociali in deroga (impegnati nel 2013 8,4 mln. per cofinanziarie le richieste CIGD pervenute entro dicembre 2012 ed erogate nei primi mesi del 2013).

1.04 3 2 Azione 2. Fondo di incentivazione all’assunzione di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, per garantire l’erogazione di un contributo una tantum all’impresa che assume tale categoria di lavoratori, e all’assunzione di lavoratori prossimi alla pensione e privi di ammortizzatori sociali.

vedi Azione 1.04.2.3

1.04 3 3 Azione 3. Fondo per la concessione di integrazioni al reddito per i lavoratori che aderiscono ai contratti di solidarietà.

È un ammortizzatore sociale che permette alle imprese di contenere eventuali esuberi attraverso la riduzione dell'orario di lavoro; con riferimento alle unità operative in Toscana, dal 2009 la Regione eroga un integrazione al reddito per i lavoratori di imprese che aderiscono ai contratti di solidarietà subordinatamente all’intervento governativo, differenziata in base alla tipologia delle imprese: dal 2009 ad agosto 2013 sono state istruite 370 domande per 13.950 lavoratori (impegnati complessivamente 19., mln di cui 9 mln per il 2013).

1.04 3 4 Azione 4. Assistenza e mediazione nelle vertenze aziendali, per trovare soluzione a crisi aziendali evitando pesanti ricadute sul lavoro e sui redditi delle persone e delle famiglie.

La Regione svolge un ruolo di mediazione e assistenza nelle vertenze aziendali e per i progetti di reindustrializzazione. Negli ultimi due anni l'unità di crisi della Regione ha seguito 73 vertenze, che hanno interessato circa 18.000 lavoratori.

1.05 Promozione dei percorsi di autonomia dei giovani Nel 2011, in attuazione delle priorità del nuovo Programma di governo, è stato avviato un progetto integrato di sviluppo rivolto ai giovani, denominato Giovani Sì. Il progetto si propone di coordinare strumenti e politiche, ottimizzando gli interventi. L’obiettivo è quello di garantire dinamismo ed opportunità ad una generazione “a rischio di affermazione” in termini di sviluppo delle capacità individuali, di qualità e stabilizzazione del lavoro, di emancipazione e partecipazione sociale. Un punto nevralgico per il futuro della Toscana è “ridare un futuro” ai giovani, che non sono soggetti da assistere, bensì una risorsa su cui investire. Le iniziative previste dal progetto comprendono vari filoni di intervento: - Casa: sostegno al pagamento del canone di locazione e sostegno all'acquisto della prima casa. - Diritto allo studio e incentivi all'alta formazione: per supportare il diritto allo studio, la formazione, l’apprendimento e la specializzazione, attraverso azioni specifiche che valorizzino

il merito e l’impegno dei giovani toscani, sono attivati percorsi di sostegno allo studio (borse di studio e alloggio per studenti universitari, voucher alta formazione, prestiti d’onore e prestiti fiduciari), alla formazione professionale e formazione tecnica superiore, nonché azioni a supporto (borse di dottorato e assegni di ricerca) della frequenza di corsi di dottorato e di percorsi di ricerca congiunta università-impresa.

- Avvicinamento al lavoro e formazione continua: si prevede di incrementare l'accesso al servizio civile, rafforzare lo strumento dei tirocini e stages retribuiti da svolgersi anche presso le strutture della Giunta, incrementare l'assunzione di giovani laureati e dottori di ricerca, attuare maggiori garanzie nei contratti di apprendistato, si prevede inoltre di concedere contributi alle imprese per il rinnovo di contratti a tempo determinato e per la loro trasformazione in tempo indeterminato, finanziare voucher a favore delle madri con bambini di età inferiore a tre anni per permettere l'inserimento nel mondo del lavoro. Si finanziano anche percorsi articolati di alta formazione/lavoro e ricerca/sperimentazione per incoraggiare il trasferimento di competenze e tecnologie tra il modo della ricerca e quello della produzione.

- Sostegno ad attività economiche: gli incentivi previsti sono destinati ai giovani imprenditori, con specifici interventi per le imprese femminili, ai giovani professionisti ai giovani agricoltori, ai lavoratori atipici per aumentare la possibilità di assunzione in pianta stabile.

- Contributi per la mobilità all'estero: sono previste varie azioni finanziate nnell’ambito del POR FSE 2007-2013, quali, ad esempio, la partecipazione ai progetti di mobilità per intere

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classi al fine di sviluppare le competenze linguistiche, oltre agli stages all'estero per gli studenti IFTS e progetti di mobilità ai fini professionali e i voucher per l’alta formazione all’estero.

- Recentemente il Progetto è stato segnalato a livello europeo come una esperienza positiva; complessivamente gli impegni assunti ammontano a 308 mln.

Di seguito sono illustrati i principali atti normativi e attuativi che riguardano il progetto: • Approvata la L.R. 3/2012, di modifica alla L.R. 32/2002 che disciplina la materia dei tirocini, inglobando la “carta dei tirocini” approvata nel 2011; nel marzo 2012 approvato anche

il regolamento di questa legge. • A novembre 2012 approvata la proposta di modifica alla L.R. 32/2002 in materia di servizi educativi per la prima infanzia (maggiore sinergia tra sistema pubblico e privato per

garantire accoglienza e qualità dell’educazione) e di tirocini (per tirocini di soggetti svantaggiati e per le modalità di concessione di contributi alle aziende ospitanti). • A marzo 2012 è stata approvata la rimodulazione e l'aggiornamento operativo del progetto; tra le varie modifiche si segnala l'ampliamento di alcune iniziative ad un raggio più

ampio di utenti, l'aumento dell'importo minimo concesso ai tirocinanti e l'apertura dei punti giovani Sì territoriali, per i quali è già stato approvato il protocollo d'intesa e ne sono stati attivati 21. A gennaio 2013 firmato un accordo per dare attuazione alle attività 2013 dei 21 punti Giovani Sì attraverso la sottoscrizione dell’Accordo e la conferma dei ventuno Punti attivati nella fase sperimentale.

• A giugno 2013 rimodulato il POR FSE per stanziare (stornando dalle altre Assi) sull’Asse 2 “Occupabilità” oltre 10 mln. da destinare agli interventi del progetto nel campo degli aiuti all’occupazione.

• A fine marzo 2013 approvata una rimodulazione del progetto con l’introduzione di nuove iniziative, tra le quali l’arricchimento delle borse Erasmus, l’avvio di interventi per controbattere il fenomeno NEET e l’attivazione di esperienze/lavoro nell’ambito delle istituzioni culturali. Si propone anche la creazione di spazi aggregativi sperimentali denominati “casa giovani Sì” e l’istituzione di una carta per accedere ai servizi chiamata “carta giovani Sì”.

AP LI Az Azione Attività realizzate 1.05 1 Linea 1. Emancipazione dei giovani dalle famiglie d’origine 1.05 1 1 Azione 1. Sostegno al pagamento del canone di locazione per

l’emancipazione dalla famiglia di origine proseguendo gli interventi avviati nel 2012 e ampliando la fascia di età anche ai beneficiari a partire dai 18 anni.

Con il primo bando sostenuti 688 nuclei familiari, complessivamente 860 persone (impegnati 3,9 mln. di cui 1,9 a gennaio 2013). Per il secondo bando impegnati 3,1 mln. (a fine marzo pubblicata la graduatoria) ammesse al contributo 1.092 domande. A agosto 2013, per il terzo bando, accolte 979 domande con un impegno di 2,8 mln.

1.05 2 Linea 2. Diritto allo studio, formazione, apprendimento, specializzazione

1.05 2 1 Azione 1. Attività di orientamento e tutoring per diminuire la dispersione e l’abbandono degli studenti universitari.

Nel 2012 attivato un progetto rivolto agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori (T.U.O.), per arginare e ridurre il fenomeno dell'abbandono universitario. Realizzati work shop e stage full immersion estivi di 300 studenti degli ultimi anni delle superiori presso i 3 atenei e gli istituti universitari ad ordinamento speciale della Toscana; impegnati 700 mila euro. Il progetto è confermato anche per il 2013, 360 i posti a disposizione.

1.05 2 2 Azione 2. Attivazione di borse di studio e contributi mobilità volti a garantire il diritto dei giovani all’istruzione universitaria, con particolare attenzione agli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi ma anche alla generalità degli studenti universitari.

Il sistema del DSU sostiene la frequenza e il successo formativo di tutti gli studenti universitari, con particolare riferimento agli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi. Gli interventi sono sia a carattere selettivo/concorsuale (borse di studio, alloggio, contributo mobilità) che rivolti alla generalità degli studenti (servizi ristorativi, culturali, sportivi etc.). A luglio 2012 emanati gli indirizzi all’ARDSU per l’erogazione dei servizi – a.a. 2012/2013. Nel 2012 (a.a. 2011/12) assegnate 11.157 borse di studio (100% idonei), 4.200 posti alloggio gratuiti e oltre 2.000 contributi affitto; 221 i borsisti che hanno fruito di contributi per soggiorni di studio all’estero; erogati nel 2012 circa 4 milioni di pasti a quasi 90 mila utenti. Tutti gli studenti richiedenti in possesso dei requisiti hanno avuto la borsa di studio. L’investimento fatto per borse di studio e contributi di mobilità è fra i 36 e 40 mln. annui.

1.05 2 3 Azione 3. Sostegno per la frequenza a dottorati di ricerca Borse di studio "Pegaso" - Sostegno a dottorati di ricerca internazionali degli atenei toscani: la

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AP LI Az Azione Attività realizzate internazionale e alla mobilità internazionale: borse triennali Pegaso per la frequenza a corsi di dottorato a forte carattere internazionale e in settori/ambiti strategici per la ricerca regionale.

linea di intervento è stata avviata nel 2011 ed è proseguita nel 2012-2013. A giugno 2012 attivata la collaborazione con l'Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e ricerca per borse di studio in settori strategici ai fini della valutazione dei dottorati da finanziare Nel 2011-2013 sono state assegnate 220 borse e investiti 11,8 mln.

1.05 2 4 Azione 4. Rilascio di garanzie per prestiti d’onore per percorsi universitari di alta specializzazione in Italia ed all’estero, sino ad esaurimento del fondo di garanzia e salvo una sua implementazione, tramite il bando per l’accesso agevolato e garantito al credito da parte di giovani under 35 anni che vogliano investire nella propria formazione post laurea.

Nel 2012 approvato il nuovo “Regolamento del Prestito d’onore per l’alta formazione e modalità di presentazione della domanda". Nel 2013 si è operata una ulteriore modifica al regolamento. I beneficiari nel 2012 e 2013 sono 54, 61 le richieste presentate.

1.05 2 5 Azione 5. Voucher per la frequenza a percorsi di alta formazione post laurea, finalizzati in particolare a rimborsare le quote di iscrizione a master e specializzazioni di I e II livello ed a dottorati di ricerca.

Hanno l'obiettivo di sostenere lo sviluppo di competenze e specializzazioni nei giovani laureati attraverso percorsi di alta formazione post laurea da realizzare in Italia o all’estero; i contributi sono finalizzati al rimborso delle spese di iscrizione di Master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca e specializzazioni, sino ad un massimo di 4000 euro. Nel 2012 approvato un ulteriore bando, con il quale sono stati finanziati 406 voucher e impegnati 1,3 mln.. Vedi Azione 1.05.5.3.

1.05 2 6 Azione 6. Proseguimento delle attività inerenti i percorsi di formazione professionale (Sistema IeFP).

Ad aprile 2013 sono stati approvati gli Indirizzi per la realizzazione dell'offerta regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP); anni scolastici e formativi 2013/2016. Impegnate risorse per 16 mln.. Per il 2012-2013 approvati 837 corsi, (18 mila allievi iscritti) presso 65 istituti professionali statali (IPS), impegnati 10,1 mln. Per il 2013-2014 (Formazione Professionale per i drop-out) impegnati 7 mln. degli 11,5 destinati. Ulteriori 4,5 destinati per il 2014/2015

1.05 2 7 Finanziamento assegni di ricerca volti a indirizzare giovani ricercatori verso percorsi di ricercacongiunta fra organismi di ricerca e imprese.

Vedi Azione 1.01.4.2.

1.05 2 Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) E’ un canale formativo post-secondario finalizzato a assicurare una formazione tecnico-professionale, con un elevato grado di conoscenze culturali e tecnico-scientifiche. Per il 2012 attivati 19 corsi per un finanziamento totale di 2,3 mln.. Nel 2013 approvate le nuove linee-guida e l’avviso pubblico per la presentazione dei progetti per i corsi 2013, saranno finanziati 21 corsi per un totale di 2,5 mln.

1.05 3 Linea 3. Inserimento nel mondo del lavoro 1.05 3 1 Azione 1. Attivazione di azioni di diffusione del Servizio civile

regionale e finanziamento dei progetti. Attivati i bandi annuali, con il finanziamento di progetti relativi ai settori: sanità, ambiente, istruzione, cultura, aiuto alla persona, protezione civile, immigrazione, tutela dei consumatori, pari opportunità, commercio equo e solidale, cooperazione internazionale. Partito il nuovo bando con scadenza 24/9/2013 per la presentazione delle domande di servizio civile regionale per 2.034 posti. Nel 2012 i progetti avviati sono stati 237, coinvolgendo 1.159 giovani (impegnati 10 mln. dall'inizio del 2011). È stata approvata la modifica della normativa in materia di Servizio civile (L.R. 7/2012) in modo da potenziare e migliorare il servizio.

1.05 3 2 Azione 2. Attivazione di tirocini retribuiti. Finanziati i tirocini dei giovani presso aziende: nel 2012 avviati 4.252 tirocini (attivazioni + proroghe), nei primi 7 mesi del 2013 avviati 4.571 tirocini (attivazioni + proroghe). Complessivamente risultano impegnati ad oggi 9,8 mln..

1.05 3 3 Azione 3. Contributi per l’assunzione di giovani laureati e dottori di All'interno dell'avviso occupazione 2012 previsti contributi per l'assunzione di giovani laureati e

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AP LI Az Azione Attività realizzate ricerca. dottori di ricerca. Nel 2012 assunte 143 persone, impegnati 700 mila euro.

1.05 3 4 Azione 4. Assegnazione di buoni servizio per la conciliazione tra tempi di vita e lavoro a favore delle donne con bambini (3-36 mesi) collocati in lista di attesa per i nidi comunali e volte all'abbattimento delle tariffe per i nidi (e degli altri servizi integrativi per la prima infanzia) privati accreditati.

Gli interventi sono finalizzati all'inserimento dei bambini da 0 a 3 anni presso servizi educativi per la prima infanzia, sia pubblici che privati accreditati e convenzionati con i Comuni, per il 2013/2014 i Comuni richiedenti sono 95. Per l'anno educativo 2012/2013 impegnati 3,6 mln.. Per l'anno educativo 2013/2014 impegnati 2,4 mln. e destinato 1 mln. in seguito all’intesa del 2012 in Conferenza Unificata tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli Enti Locali per l'utilizzo di risorse da destinare al finanziamento di azioni per le politiche a favore della famiglia

1.05 3 5 Azione 5. Assegnazione alle Province dei fondi vincolati per le attività formative dei contratti di apprendistato

Nel 2012 ripartite tra le Province e il Circondario Empolese Valdelsa le risorse per la formazione esterna per l'apprendistato (330 mila euro). Per il 2013 destinata la stessa cifra.

1.05 3 6 Azione 6. Proseguimento delle attività inerenti il fondo incentivi assunzioni e il fondo incentivi assunzioni per i tirocinanti.

vedi Azione 1.04.2.3.

1.05 3 7 Azione 7 Apprendistato alta formazione (art. 4 Dlgs 167/11) – avvio sperimentazione dell’istituto per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca

E’ stato approvato a settembre 2013 il protocollo di intesa con le Università e le parti sociali per attivare la sperimentazione dell’apprendistato alta formazione per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca. Giovani ammessi ai corsi di dottorato, e assunti da un’impresa con tale contratto, potranno completare il percorso di studi e conseguire il relativo titolo, alternando momenti di studio e ricerca presso l’Università a momenti di ricerca e lavoro presso l’impresa, sulla base di un progetto formativo individuale concordato fra Università ed impresa.

1.05 4 Linea 4. Facilitazione all’avviamento di impresa e all’attività imprenditoriale

1.05 4 1 Azione 1. Agevolazioni per l’avvio di nuove imprese e per l’attività imprenditoriale.

vedi Azione 1.04.2.6.

1.05 4 2 Azione 2. Attivazione di misure per la concessione di garanzie a favore di giovani professionisti o tirocinanti.

Approvato, nel 2013, lo schema di accordo di progetto tra la Regione, Fidi toscana e un gruppo di banche per la concessione di garanzie a giovani professionisti attraverso un fondo regionale. Nel 2012 impegnato 1 mln.; stessa cifra prevista anche per il 2013; 48 le garanzie rilasciate.

1.05 4 3 Azione 3. Prosecuzione delle attività del fondo regionale per i lavoratori atipici.

La Regione Toscana ha istituito un fondo speciale rischi per la prestazione di garanzie a favore di lavoratori/trici non in possesso di contratto di lavoro a tempo indeterminato. Attraverso il fondo, la cui gestione è affidata ad ARTEA, la Regione si fa garante nei confronti delle Banche affinché i lavoratori/trici che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato possano ottenere un prestito fino ad un massimo di € 15.000 a tassi agevolati Il fondo, dal 2011 ha consentito la garanzia per 450 persone di cui 173 nel 2012. Dal 2009 impegnati 3,5 mln.. Vedi Azione.1.04.2.2.

1.05 4 4 Azione 4. Attivazione di un’azione integrata rivolta a PMI di giovani nei settori turismo e commercio.

Vedi Azione. 1.04.2.6.

1.05 4 5 Azione 5. Completamento degli interventi relativi ai giovani imprenditori agricoli.

Incentivi per i giovani agricoltori per favorire il ricambio generazionale e consentire ai giovani di accedere contemporaneamente a più misure del PSR, ampliando le possibilità di investimento; ciò si traduce in un premio di "primo insediamento" a fondo perduto (dai 20 ai 40 mila euro a seconda degli investimenti previsti), che si aggiunge ai contributi sulle spese effettuate (dal

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AP LI Az Azione Attività realizzate 20% al 60% degli investimenti ammessi). Bando 2012: 634 domande pervenute di cui 372 finanziate: tra queste, 140 le imprese femminili e 132 le domande di giovani tra i 18 e i 24 anni.

1.05 4 6 Azione 2. Corsi di formazione all’imprenditorialità accademica , volti a integrare i percorsi di istruzione universitaria e post laurea

E’ previsto il finanziamento di corsi di formazione all’imprenditorialità accademica , volti a integrare i percorsi di istruzione universitaria e post laurea, offrendo a laureati, dottorandi, assegnisti e ricercatori le nozioni e conoscenze di base necessarie per attivare una attività imprenditoriale a partire da una esperienza di ricerca o in ambiti innovativi collegati alla ricerca. Vedi Azione 1.01.4.1.

1.05 5 Linea 5. Sostegno ad esperienze formative e lavorative all’estero 1.05 5 1 Azione 1. Attivazione dei progetti di mobilità dei ricercatori. E' stata favorita la partecipazione delle Università, degli organismi di ricerca, dei ricercatori e

delle imprese pubbliche e private agli inviti al VII Programma quadro di attività comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione 2007-2013 (FP7), concedendo contributi per la preparazione e presentazione delle proposte, concorrendo a sostenere le spese relative alla elaborazione delle proposte stesse ed alla ricerca dei partner di progetto. Sono stati finanziati 65 progetti in ambito sociale, economico, di salute pubblica, ambientale e industriale futuro su 4 programmi (cooperazione, idee, persone, capacità) - impegnati 782 mila euro.

1.05 5 2 Azione 2. Incentivazione della mobilità all’estero di studenti e giovani al fine di acquisire competenze, svolgere stage e work experience.

Finanziati progetti di mobilità degli studenti, per intere classi, che riguardano lo sviluppo delle competenze linguistiche e della formazione professionale. E' attivo il nuovo bando 2013 con scadenza al 25/10/2013 per la presentazione delle domande. Per l'anno scolastico 2011/2012 approvati stage per 409 studenti e 45 professori; per l'anno scolastico 2012/2013 finanziati stage per 734 studenti (impegnati complessivamente 1,2 mln.)

1.05 5 3 Azione 3. Voucher per la frequenza a percorsi post laurea e post dottorato all’estero: bando finalizzato a sostenere le spese di iscrizione, di viaggio ed alloggio per soggiorni di studio e ricerca all’estero per la frequenza di master, dottorati di ricerca e corsi post dottorato presso Università e istituti di ricerca all’estero.

Hanno l'obiettivo di sostenere lo sviluppo di competenze e specializzazioni nei giovani laureati attraverso percorsi di alta formazione post laurea esclusivamente realizzati all’estero. A gennaio 2013 approvato il bando. I percorsi finanziabili spaziano da master e dottorati a percorsi post doc, da soggiorni di studio e ricerca per dottorandi a corsi e stage per sviluppare competenze nell'ambito delle attività a supporto delle attività di ricerca. Oltre alle quote di iscrizione sono rimborsati anche i costi di alloggio e viaggio nell’ambito di tetti di spesa definiti, sino ad un importo massimo di 30 mila euro. Finanziati 48 voucher e impegnati 700 mila euro. Vedi Azione 1.05.2.5.

Linea 6. Attività trasversali al progetto GiovaniSì 1.05 6 1 Azione 1. Apertura a regime di Infopoint GiovaniSì territoriali. Sono stati aperti 21 punti giovaniSì territoriali comunali e 10 punti provinciali

itineranti. A gennaio 2013 è stato firmato un accordo per dare continuità all’attuazione alle attività 2013 dei 31 punti Giovani Sì. Dal giugno 2012, gli Infopoint comunali hanno organizzato un totale di 111 eventi informativi di cui 45 Focus tematici (eventi su presentazione di singole azioni di GiovaniSì) e 66 Infoday (eventi generici di presentazione dell’intero progetto). Nello stesso periodo i punti provinciali hanno organizzato un totale di 282 eventi informativi, di cui 154 Sportelli mobili (presenza a sportello in luoghi diversi dalle sedi provinciali), 43 Focus tematici e 85 Infoday. Il numero di utenti complessivi di front office (giovani arrivati direttamente allo sportello per chiedere informazioni), ammonta, in 12 mesi, a 7.258 persone, ai quali si aggiungono ulteriori 6 mila contatti tra e.mail e telefonate.

1.05 6 2 Azione 2. Raccordo con iniziative comunitarie e nazionali in materia A fine marzo 2013 approvata una rimodulazione del progetto con l’introduzione di nuove

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AP LI Az Azione Attività realizzate di politiche giovanili (Youth Guarantee, Erasmus, Programma Fixo). iniziative, tra le quali l’arricchimento delle borse Erasmus, l’avvio di interventi per

controbattere il fenomeno NEET e l’attivazione di esperienze/lavoro nell’ambito delle istituzioni culturali.

1.05 6 3 Azione 3. Azioni trasversali per contrastare il fenomeno dei NEET (Not in Education, Employement or Training).

Vedi Azione 1.05.6.2.

1.05 6 4 Azione 4. Attivazione Carta GiovaniSì. Vedi Azione 1.05.6.2. 1.05 6 5 Azione 5. Realizzazione di ulteriori azioni trasversali (borse e tirocini

regionali, GiovaniSì Live). Finanziati i tirocini dei giovani presso la Giunta regionale. Presso la Giunta, dal 2011 sono stati avviati 76 tirocini e 12 borse (impegnati 388 mila euro). A luglio 2013 approvati ulteriori 52 tirocini e 13 borse di studio.

1.06 Innalzamento standard dei percorsi formativi Le politiche per il lavoro e per la formazione che la Regione ha messo a punto in questi anni mirano a investire sul capitale umano. L'obiettivo è quello di aumentare le capacità e le competenze dei cittadini, anche dei più svantaggiati. Per questo la Regione garantisce la possibilità di imparare per tutta la vita sviluppando intelligenze, creatività, talento. La crisi che da fine 2008 ha investito anche la Toscana ha ulteriormente rafforzato questa convinzione: solo investendo di più nel capitale umano se ne potrà uscire con un sistema economico più forte e innovativo. La gestione della maggior parte della attività formative è realizzata dalla Regione attraverso le Province. Fra le iniziative che la Regione promuove direttamente ci sono i percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) che consentono di ottenere qualifiche professionali assolvendo all'obbligo di istruzione fino a sedici anni, i corsi di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), pensati per i giovani diplomati e una serie di interventi nel campo dell’alta formazione post laurea, che dal 2011 sono stati rafforzati diventando uno dei punti di forza del progetto Giovani Sì. Questo lo stato di attuazione in sintesi del programma che sostiene la politica: • Piano di indirizzo generale integrato (PIGI): Le politiche di intervento in materia di istruzione, formazione e lavoro sono state attuate attraverso il Piano di indirizzo generale

integrato (PIGI), che comprende anche interventi finanziati con il POR CRO FSE 2007-2013. Ad aprile 2012 il Consiglio ha approvato il nuovo PIGI 2012-2015 con il quale si confermano gli strumenti già collaudati che hanno dato risultati favorevoli e attivate azioni nuove, indirizzate al potenziamento dei sistemi (dell’istruzione, della formazione professionale, dei servizi per il lavoro) in correlazione con i progetti per il rilancio dell’impresa e dei territori. Il nuovo PIGI continua a operare in sintonia con le strategie europee e nazionali, soprattutto con il POR FSE Ob. 2 2007-2013 e con le nuove proposte UE relative al FSE 2014-2020. Le risorse impegnate nel 2012 per le azioni in materia di formazione realizzate direttamente dalla Regione (escluse le attività FSE delegate alle Province) ammontano a 40 mln.

Di seguito sono illustrati i principali atti normativi in materia: • Nel 2012 approvate alcune modifiche alla LR 32/2002 e al suo regolamento attuativo, tra le quali quelle in materia di tirocini formativi (introdotti vari tipi di tirocinio (formazione e

orientamento, di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro destinati a diverse categorie di soggetti, quali inoccupati, in mobilità, in cassa integrazione, in situazioni di svantaggio); in materia di apprendistato (per adeguarsi alle modifiche introdotte dal d.lgs. 167/2011).

• A gennaio 2013 approvata un’altra modifica al regolamento attuativo della L.R. 32/2002 in materia di sistema regionale delle competenze e di procedure di rendicontazione, monitoraggio e verifica degli interventi formativi.

Per gli interventi in materia di formazione afferenti al progetto Giovani Sì, si rimanda allo specifico Capitolo.

AP LI Az Azione Attività realizzate 1.06 1 Linea 1. Strutturazione di una offerta formativa stabile e qualificata

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1.06 1 1

Azione 1. Costituzione di una rete di Poli formativi tematici (in relazione ai Poli di innovazione), nelle aree di specializzazione produttiva della Toscana, che risponda all’esigenza di garantire in specifici ambiti un’offerta formativa stabile e continuativa nel tempo.

A ottobre 2013 approvato dalla Giunta regionale il preliminare di proposta di modifica della LR 32/2002, in materia di riforma del sistema di formazione professionale: il fulcro di questa riforma saranno i poli formativi che saranno al centro di una rete che vedrà la sinergia tra istruzione tecnica e professionale, organismi di formazione, università, centri di ricerca e innovazione imprese e sindacati.

1.06 1 2

Azione 2. Costituzione dei Poli formativi di base finalizzati a garantire un’offerta formativa sulle cosiddette competenze chiave (Racc. CE 12/12/2006), tra le quali in primis le competenze linguistiche, l’alfabetizzazione informatica e la formazione di base trasversale oggetto dell’offerta integrativa pubblica nell’apprendistato professionalizzante.

Vedi Azione 1.06.1.1.

1.06 3 Linea 3. Costituire un catalogo dell’offerta formativa della Formazione Professionale della Toscana

1.06 3 1 Azione 1. Definizione del catalogo dell’offerta formativa regionale, come contenuto nel PIGI 2012-2015, che costituisca l’insieme dei corsi di formazione regionale definendone anche la loro articolazione temporale. Si configura quindi come uno strumento utile non solo per orientare la domanda degli utenti, ma anche per dare maggiore stabilità e continuità all’offerta formativa.

Ad aprile 2013 approvati 19 progetti per la costituzione del catalogo dell’offerta formativa regionale nell’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere.

1.06 4 Linea 4. Altri interventi in materia di formazione professionale 1.06 4 Riforma del sistema regionale di istruzione e formazione

professionale Attuata la riforma del sistema regionale di istruzione e formazione professionale, in linea con la normativa statale. Il percorso formativo prevede esperienze di stage e avvicinamento al lavoro. Per il 2011/2012 approvati 534 corsi (10.941 mila allievi iscritti) presso 60 Istituti professionali statali per 22 figure professionali.

1.06 4 Percorsi di alternanza scuola-lavoro Dopo la firma del protocollo d’intesa con Ufficio scolastico regionale, UPI Toscana e Unioncamere Toscana, a luglio 2013 firmata una convenzione con l’ufficio scolastico regionale per l’inserimento degli studenti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro presso le strutture della giunta regionale. Assegnati 1,7 mln. di risorse delegate FSE alle Province. Nell’a.s. 2011/2012 finanziati 25 progetti.

1.06 4 Progetti di formazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro destinati ai soggetti della prevenzione aziendale e progetti di formazione destinati alla diffusione in ambito scolastico della cultura della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Nel 2013 recepito l’accordo “Stato Regioni Province autonome” per la formazione dei lavoratori e approvati i criteri per progetti sperimentali che prevedano l’utilizzo delle modalità di apprendimento e-learning anche per questo tipo di formazione, successivamente approvati i format di presentazione delle domande e dei progetti. Nel 2011 finanziati 14 progetti, impegnati 1,5 mln. I corsi si sono svolti nel 2012 coinvolgendo 669 aziende per un totale di 2.220 utenti. Per quanto riguarda l’ambito scolastico, nel 2011 finanziati 17 progetti, impegnati 1,5 mln. I corsi si sono svolti nel 2012 coinvolgendo circa 6.000 utenti (direttori scolastici, docenti e personale ATA).

1.06 4 Iniziative formative in alcuni settori economici, ritenuti in grado di promuovere lo sviluppo di ambiti innovativi e dinamici dell'economia.

Nel 2011 per 18 progetti sono stati impegnati 5,1 mln. I corsi si sono svolti nel 2012/2013 e finiranno a dicembre 2013. Di questi 18 progetti, 14 sono già conclusi mentre 4 sono attualmente in corso di realizzazione, comunque con scadenza entro dicembre 2013

1.06 4 Progetti formativi afferenti ai finanziamenti per la formazione alle imprese in ristrutturazione (L. 236/93) e alle imprese che attivano i

Per formazione a imprese nel 2011-2013: 6 progetti finanziati con 2,3 mln. per la L.236/93 e 18 progetti finanziati con 2 mln. per la L. 53/2000.

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AP LI Az Azione Attività realizzate 1.06 1 Linea 1. Strutturazione di una offerta formativa stabile e qualificata

1.06 1 1

Azione 1. Costituzione di una rete di Poli formativi tematici (in relazione ai Poli di innovazione), nelle aree di specializzazione produttiva della Toscana, che risponda all’esigenza di garantire in specifici ambiti un’offerta formativa stabile e continuativa nel tempo.

A ottobre 2013 approvato dalla Giunta regionale il preliminare di proposta di modifica della LR 32/2002, in materia di riforma del sistema di formazione professionale: il fulcro di questa riforma saranno i poli formativi che saranno al centro di una rete che vedrà la sinergia tra istruzione tecnica e professionale, organismi di formazione, università, centri di ricerca e innovazione imprese e sindacati.

1.06 1 2

Azione 2. Costituzione dei Poli formativi di base finalizzati a garantire un’offerta formativa sulle cosiddette competenze chiave (Racc. CE 12/12/2006), tra le quali in primis le competenze linguistiche, l’alfabetizzazione informatica e la formazione di base trasversale oggetto dell’offerta integrativa pubblica nell’apprendistato professionalizzante.

Vedi Azione 1.06.1.1.

contratti di solidarietà

1.07 Sviluppo servizi educativi e crescita qualitativa sistema scolastico In questo settore la Regione si è impegnata in modo prioritario, tanto che nei servizi educativi per la prima infanzia è oggi ai primi posti a livello nazionale per la qualità e la risposta alle famiglie. Una parte rilevante delle politiche e delle risorse è stata infatti destinata in questi anni alla realizzazione di una rete ampia e qualificata di servizi educativi per l’infanzia in ragione della loro duplice valenza: da un lato la funzione educativa, dall’altro la priorità delle politiche per migliorare le opportunità di occupazione delle donne. Le priorità strategiche degli interventi previsti e realizzati sono la diffusione dei servizi anche nei territori sprovvisti, nella riduzione delle liste d’attesa nei nidi, da compensare con l’erogazione dei buoni servizio lo sviluppo e il potenziamento di tutti i vari servizi sul territorio e la generalizzazione delle scuole dell'infanzia. La lotta alla dispersione scolastica e la diffusione dell’istruzione secondaria superiore rappresentano gli assi portanti degli interventi per il diritto allo studio e dello sviluppo della qualità dell’istruzione. Sono state adottate varie misure per sostenere il diritto allo studio scolastico: a) i tradizionali incentivi per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado (buoni libro, borse di studio ordinarie e per residenti nelle isole minori) dall’anno scolastico 2012/13 sono confluiti in un’ unica forma di incentivo denominato “pacchetto scuola” variabile nell’importo a seconda dell’ordine e del grado di scuola nonché dell’ anno di iscrizione; b) contributi per la frequenza delle scuole dell’infanzia paritaria privata e degli enti locali. Un’attenzione particolare è stata posta al filone di intervento del diritto allo studio universitario, confermando l’impegno per garantire agli studenti migliori condizioni di studio, di soggiorno e di ospitalità. Gli interventi sono molteplici: borse di studio, servizi abitativi, servizi di ristorazione, servizi per studenti lavoratori, supporto alle attività culturali e sportive degli studenti. Questo lo stato di attuazione in sintesi del programma che dà attuazione alla politica: • Piano di indirizzo generale integrato (PIGI): Le politiche di intervento in materia di istruzione, formazione e lavoro sono state attuate attraverso il Piano di indirizzo generale

integrato (PIGI), che comprende anche interventi finanziati con il POR CRO FSE 2007-2013. Ad aprile 2012 il Consiglio ha approvato il nuovo PIGI 2012-2015 con il quale si confermano gli strumenti già collaudati che hanno dato risultati favorevoli e si attivano azioni nuove, in correlazione con i progetti per il rilancio dell’impresa e dei territori. Il nuovo PIGI continua a operare in sintonia con le strategie europee e nazionali, soprattutto con il POR FSE 2007-2013 e con le nuove proposte UE relative al FSE 2014-2020. Le risorse impegnate nel 2012-2013 per le azioni in materia di istruzione realizzate direttamente dalla Regione (escluse le attività FSE delegate alle Province) ammontano a 214 mln.

Di seguito sono illustrati i principali atti normativi in materia: • A novembre 2012 approvata la proposta di modifica alla L.R. 32/2002 in materia di servizi educativi per la prima infanzia (maggiore sinergia tra sistema pubblico e privato per

garantire accoglienza e qualità dell’educazione) e di tirocini (per tirocini di soggetti svantaggiati e per le modalità di concessione di contributi alle aziende ospitanti). • Ad aprile 2012 approvata la modifica al regolamento della LR 32/2002 in materia di accreditamento dei nidi domiciliari.

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• Nel corso del 2012 approvate alcune modifiche alla LR 32/2002 e al suo regolamento attuativo, tra le quali quella in materia di accreditamento dei nidi domiciliari e quella in materia di servizi all’infanzia.

• Nel 2013 approvato il regolamento in materia di servizi educativi per l’infanzia, nel quale, tra l’altro, si fissano i nuovi standard dei servizi educativi, i requisiti professionali degli educatori, si sperimentano i centri “zerosei” per la continuità educativa da 0 a 6 anni. Attualmente in Toscana i servizi educativi per la prima infanzia sono 1.037, con una ricettività di 28.742 posti, di cui 16.068 in strutture pubbliche. Il rapporto tra posti disponibili e bambini residenti nella fascia 3-36 mesi è del 31,7%: una percentuale molto superiore alla media nazionale.

Per gli interventi in materia di istruzione (voucher alle madri per i progetti di conciliazione tra vita familiare e lavorativa, promozione di esperienze di studio all’estero per gli studenti delle scuole superiori, interventi di orientamento e sostegno allo studio universitario anche all’estero) afferenti al progetto Giovani Sì, si rimanda allo specifico capitolo.

AP LI Az Azione Attività realizzate 1.07 1 Linea 1. Sostegno e sviluppo dei servizi per la prima e la seconda

infanzia, in un'ottica di continuità educativa da 0 a 6 anni

1.07 1 1 Azione 1. Saranno definiti e implementati, in base a linee guida regionali, i Progetti educativi zonali (PEZ) per l'Infanzia finalizzati al consolidamento, allo sviluppo e all'organizzazione dei servizi educativi per la prima infanzia, nonché alla diffusione di esperienze di continuità educativa tra servizi per la prima e la seconda infanzia, nonché ad interventi relativi alla formazione e al coordinamento pedagogico nell'ottica del potenziamento del sistema integrato a livello locale.

È stato attivato uno strumento coordinato ed organico riferito all'ambito territoriale di tutta una zona, che integra e razionalizza i precedenti piani zonali e i progetti integrati di area; il Progetto integra interventi, risorse e soggetti (istituzionali e non): per la fascia 0-6 anni le risorse per il 2012-2013 ammontano a 8 milioni, per la maggior parte dedicate al sostegno dei servizi. Per il 2013-2014 impegnati 7,4 mln.

1.07 1 2 Azione 2. Anche per l'anno scolastico 2013/2014 la Regione finanzierà l’attivazione di sezioni di scuola per l’infanzia (Sezioni Pegaso) per sopperire alla mancata assegnazione dell'organico da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e della conseguente creazione di liste di attesa su tutto il territorio regionale.

Dal 2009 sottoscritti accordi annuali con l'Ufficio scolastico regionale e l'ANCI Toscana per l'attivazione di sezioni di scuola per l'infanzia la cui mancata attivazione è dovuta alla riduzione delle risorse finanziarie da parte del MIUR. Nel 2012 sostenuta l’apertura di 107 sezioni per circa 3 mila bambini (impegnati 5,9 mln.). Per il 2013 impegnati 5,8 mln. per aprire 145 sezioni per tremila bambini.

1.07 1 3 Azione 3. Sarà sostenuta l’attività delle scuole paritarie dell'infanzia private e degli enti locali anche attraverso la concessione di contributi di carattere annuale, al fine di garantire la generalizzazione della scuola dell'infanzia, rendendo effettivo il diritto all'apprendimento e all'istruzione scolastica.

Sono concessi annualmente per garantire il soddisfacimento della domanda dell'utenza per rendere effettivo il diritto all'apprendimento e all'istruzione scolastica. Nel 2012 finanziate 804 sezioni nelle scuole private e 356 sezioni nelle scuole degli Enti locali. (impegnati 3,7 mln.). Nel 2013 finanziate 795 sezioni nelle scuole private e 342 sezioni nelle scuole degli Enti locali (impegnati 3,7 mln.). A ottobre 2013 approvato l’avviso pubblico per la concessione di “buoni scuola” alle famiglie – con ISEE inferiore a 30 mila euro - che hanno figli che frequentano scuole dell’infanzia paritarie e di enti locali.

1.07 Infrastrutture per l’infanzia e edilizia scolastica L’obiettivo è realizzare una rete di edifici sicuri, organicamente distribuiti sul territorio e realizzati in coerenza con la funzione educativa che in essi si esercita. .

Dal 2010 finanziati 86 progetti con impegni per 33,4 mln. (costo complessivo 52,5 mln., risorse FESR e FAS). A marzo 2013 finanziati 20 progetti, bando FAS di marzo 2012 – servizi per la prima infanzia e scuola per l’infanzia 0-6 - per 6,4 mln: 11 per la fascia 0-6, 5 per i nidi e 4 per i servizi per l’infanzia. A questi interventi si aggiungono quelli effettuati con risorse regionali, che dal 2009 hanno finanziato 69 progetti con 11,2 mln., nel 2012 destinati 9 mln. di fondi regionali per gli anni 2012, 2013 e 2014 - finanziati 8 progetti con 2,3 mln. A ottobre 2013 approvata la graduatoria regionale per l’attuazione di misure urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali: finanziati 34 progetti con 10 mln. di risorse statali disponibili.

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AP LI Az Azione Attività realizzate 1.07 2 Linea 2. Prevenzione del disagio in età scolare, contrasto

all’abbandono scolastico e attivazione interventi per il completamento dei percorsi di istruzione superiore di studenti appartenenti a famiglie a basso reddito

1.07 2 1 Azione 1. Sarà rinnovato l’intervento per il diritto allo studio scolastico, finalizzato a promuovere e sostenere la frequenza, nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado, di studenti appartenenti a famiglie in condizioni di basso reddito. A seguito della DGR 494/2012, a partire dall’anno scolastico 2012/2013 verrà erogato il “pacchetto scuola”, ovvero un unico incentivo economico quantificato in base all’ordine ed al grado di scuola, all’anno di frequenza e a eventuali difficoltà logistiche (residenza nelle isole minori), che riunisce le diverse finalità degli incentivi economici per il diritto allo studio.

Nel 2012 adottati nuovi indirizzi per la programmazione degli interventi per l'a.s. 2012/2013: è stato messo a punto un unico incentivo economico “Pacchetto scuola” quantificato in base all'ordine e al grado della scuola, all'anno scolastico di iscrizione e a particolari situazioni logistiche (isole minori). L' incentivo, che unifica risorse e finalità delle precedenti borse di studio e rimborsi libro, contribuisce alle spese di istruzione (libri, corredo scolastico etc.) di studenti di nuclei familiari con ISEE non superiore a 15 mila euro. Impegnate le risorse regionali per l'anno scolastico 2012/2013 (3,9 mln.) a favore delle Province. A tali risorse si aggiungono i 3,5 mln. dello Stato per i rimborsi libro. In tutta la Toscana sono stati erogati, nel 2013, circa 53 mila pacchetti scuola. E’ stata confermata anche per l’a.s. 2013/2014 la stessa tipologia di intervento impegnando risorse proprie pari a 3,4 mln. cui vanno ad aggiungersi risorse statali per rimborso libri di testo pari a 1,8 mln. La delibera di indirizzo continua a dare facoltà alle Province di utilizzare parte delle risorse (nei limiti di 20 mila euro per ciascuna Provincia) del pacchetto scuola per il comodato gratuito dei libri di testo nelle scuole secondarie superiori del territorio.

1.07 2 3 Azione 3. Saranno definiti e implementati, in base a linee guida regionali, i Progetti educativi zonali (PEZ) per l'Età Scolare finalizzati, da un lato, alla promozione dell'inclusione della disabilità e della diversità di lingua e cultura e, dall'altro, alla promozione di percorsi di educazione e socializzazione, complementari e integrativi rispetto ai momenti formali di istruzione e formazione.

É uno strumento coordinato ed organico riferito all'ambito territoriale di tutta una zona, che integra e razionalizza i precedenti piani zonali e i progetti integrati di area; il Progetto integra interventi, risorse e soggetti (istituzionali e non): per la fascia 6/18 anni le risorse per il 2012-2013 ammontano a 3,8 milioni, per la maggior parte dedicate all'inclusione degli alunni con disabilità o diversità di lingua e cultura. Per il 2013-2014 impegnati 4,5 mln..

1.07 2 4 Azione 4 finanziamento delle attività di trasporto studenti disabili iscritti alle scuole secondarie di secondo grado e avvio del supporto all’assistenza educativa, con trasferimento delle risorse alle Province, per la assegnazione ai Comuni, in base ai bisogni individuati sul territorio.

Per l'anno scolastico 2012/2013 è stato assegnato e liquidato un importo complessivo di 1 mln., ripartito tra le Province in base alla popolazione scolastica con certificazione di disabilità. Per l'anno 2013/2014 un analogo finanziamento avverrà anche in base ai rendiconti delle Province e, per il supporto all'assistenza educativa, in base ai bisogni che verranno rilevati

1.07 3 Linea 3. Incremento del tasso di partecipazione degli adulti alle iniziative di apprendimento permanente per conseguire l’obiettivo europeo in materia (> del 15%)

1.07 3 1 Azione 1. Saranno approntati interventi integrati tra i sistemi dell’istruzione, della formazione professionale e dell’orientamento, in modalità blended (in presenza e a distanza), finalizzati all’innalzamento dei livelli di istruzione secondaria di II grado della popolazione adulta.

Dopo l'impegno di 900 mila euro a maggio 2012 (3 le iniziative finanziate), a luglio 2012 approvato l'accordo tra Regione e Ufficio scolastico regionale della Toscana per la promozione e la realizzazione di interventi sperimentali in modalità blended per l'istruzione degli adulti a livello di scuola secondaria di II grado. Per la realizzazione degli interventi sono state individuate tre aree sovraprovinciali. 374 i destinatari degli interventi nel 2012.

1.07 4 Linea 4. Miglioramento della qualità del sistema scolastico: indirizzi alle istituzioni scolastiche e interventi a sostegno della qualità dell’offerta didattica

1.07 4 1 Azione 1. Sarà perseguita la diminuzione dei quindicenni con Per promuovere il miglioramento della qualità nell'insegnamento delle scienze e della

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AP LI Az Azione Attività realizzate competenze insufficienti in matematica per avvicinarsi all’obiettivo europeo che prevede una percentuale inferiore al 15%, con riferimento agli articoli 6 e 7 del Regolamento istitutivo delle Autonomie Scolastiche (DPR 275/1999), per migliorare l’apprendimento degli alunni nelle discipline scientifiche: realizzazione dei Laboratori del Sapere Scientifico, intesi come gruppi permanenti di ricerca/sviluppo per una didattica innovativa nelle discipline scientifiche anche attraverso la promozione della verticalizzazione del curricolo verticale delle scienze e/o della matematica attraverso il coinvolgimento congiunto delle scuole del I e del II ciclo

matematica la Regione è intervenuta finanziando la realizzazione di laboratori di sapere scientifico nelle scuole di ogni ordine e grado: a partire dall’anno scolastico 2010-2012 sono stati impegnati circa 1,3 mln..

1.07 4 2 Azione 2. Saranno messi a punto e sperimentati Piani di Gestione delle Diversità nelle scuole toscane di ogni ordine e grado: attività di formazione-formatori rivolte a dirigenti scolastici, docenti, figure di sistema e operatori delle scuole toscane di ogni ordine e grado, sul tema dell’integrazione per l’elaborazione del piano di gestione delle diversità come stabilito dalla DGR 530/2008. Si tratta di un’azione di sistema, rivolta a tutte le scuole della Toscana volta a promuovere attivamente una cultura della convivenza, del dialogo e del rispetto tra identità e modi di essere diversi.

Dopo l'approvazione, a febbraio 2012 approvato il bando per la formazione di dirigenti scolastici, docenti, figure di sistema e operatori delle scuole di ogni ordine e grado sul tema della gestione delle diversità. A luglio 2012 finanziati 3 progetti a livello di area sovraprovinciale, (impegnati 1,3 mln.).

1.07 4 3 Azione 3. Verranno promossi progetti di educazione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, mediante la definizione e attuazione di un percorso educativo sulla risorsa Acqua, quale bene fondamentale alla vita, che i cambiamenti climatici ed un uso sconsiderato stanno rendendo problematico. L’azione prevede la realizzazione di moduli educativi e formativi specifici, attività informative e promozione di buone pratiche nelle scuole toscane di ogni ordine e grado.

Approvato, a ottobre 2012, il documento "Azione di sistema: un patto per l'acqua". La finalità del progetto è la promozione di comportamenti virtuosi nei confronti della risorsa acqua e individua la scuola come ambito privilegiato di intervento, con particolare riferimento ai ragazzi, alle loro famiglie, al personale docente e non docente. Impegnati 432 mila euro.

1.07 4 Sostegno alla qualità dell’offerta didattica - “Scuola digitale” Nel 2012 sottoscritto un accordo tra la Regione Toscana, il M.I.U.R. e l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana per lo sviluppo del Piano Nazionale Scuola Digitale

Destinati 2,5 mln. (1,8 statali e 700 mila regionali). A dicembre 2012 emesso il bando per le risorse regionali. A giugno 2013 approvata la graduatoria: 137 le scuole beneficiarie. Previsto a breve l’impegno delle risorse.

1.08 Competitività del sistema agro-forestale La politica regionale agricolo-forestale, il cui obiettivo principale è quello di integrarsi con quanto previsto dalla riforma della Politica agricola comunitaria (PAC), si è attuata tramite interventi finalizzati a: sviluppare la competitività delle imprese agricole e i processi di innovazione e di ricerca, il ricambio generazionale, l’accesso al credito e la diversificazione degli investimenti verso le agro-energie; l’integrazione di filiera tra produttori e distributori; rafforzare occupazione e reddito nelle aree rurali; salvaguardare la biodiversità e la tutela del paesaggio; sostenere le produzioni florovivaistiche; tutelare la risorsa forestale e la sua multifunzionalità; migliorare il patrimonio faunistico venatorio, ittico delle acque interne e delle aree marine. Le politiche regionali, in raccordo con la programmazione comunitaria, sono state oggetto di un organico processo di reimpostazione culminato nel 2012 con l’approvazione del Piano regionale agricolo forestale (PRAF) che, in sostituzione del precedente Piano agricolo regionale, comprende la programmazione dei settori agricolo, zootecnico, faunistico-venatorio, forestale e della pesca.

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Questo lo stato di attuazione in sintesi dei principali programmi che sostengono la politica: • Piano regionale agricolo forestale PRAF 2012-2015: Nel 2012 approvato il nuovo Piano regionale agricolo forestale (PRAF) 2012-2015 che comprende la programmazione del

settore agricolo, zootecnico, faunistico-venatorio, forestale e della pesca tramite 19 obiettivi specifici che attuano i 3 obiettivi generali: Miglioramento della competitività del sistema agricolo forestale, agroalimentare e del settore ittico mediante l’ammodernamento, l’innovazione e le politiche per le filiere e le infrastrutture; Valorizzazione degli usi sostenibili del territorio rurale e la conservazione della biodiversità agraria e forestale; Valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale. Il PRAF viene attuato tramite il Documento di attuazione annuale. A fine 2012 risultano destinati all’attuazione del PRAF 64,6 mln. (di cui 14 mln. già in possesso di ARTEA quali avanzi delle gestioni precedenti). ARTEA ha pagato a 1.260 soggetti beneficiari 34 mln.; ulteriori 8 mln. di euro sono stati utilizzati direttamente dalla Regione, senza il tramite di ARTEA. Anno 2013 - Il Documento di attuazione annuale ha previsto 72,6 mln.; ad oggi sono stati ripartiti tra le varie misure 67,8 mln. (di questi, 12,3 derivano da avanzi delle gestioni precedenti e 55,54 vengono trasferiti o destinati ad ARTEA); la restante quota resta a disposizione della Giunta per ulteriori necessità nell'ambito del Piano. Al giugno 2013 risultano impegnati complessivi 9,9 mln., di cui 834 mila pagati.Tra le novità, viene finanziato con 300 mila euro l’ente “Terre Regionali della Toscana” (istituito con LR 80/2012), che ha riunito le aziende agricole regionali per una migliore gestione delle aziende e dei boschi; a settembre 2013 la Giunta ha approvato le Direttive all’ente per il Piano di attività 2013-2014. Costituita anche la “Banca della Terra”, primo esempio in Europa di strumento pubblico per favorire l’accesso degli imprenditori privati ai terreni agricoli e forestali del demanio regionale.

• Piano di sviluppo rurale 2007-2013 (PSR) – Il Piano destina per il 2007-2013 complessivi 870,1 mln. di spesa pubblica e 525,8 di spesa privata a investimenti nelle imprese agricole, forestali e agroindustriali, protezione del territorio agroforestale, energie alternative e servizi alla popolazione nelle zone rurali, compreso l’accesso a Internet veloce mediante banda larga. Le risorse pubbliche iniziali sono state decurtate a fine 2012 di 5,6 mln. destinati all’Emilia Romagna colpita dal terremoto; trasferite ad ARTEA le quote delle risorse regionali di cofinanziamento (assegnati ai beneficiari 747 mln., pari all’86% delle risorse programmate). I pagamenti effettuati da ARTEA ammontano a oltre 500 mln., il 90% dei quali sulle Assi 1 e 2. Sostenuti più di 20.000 beneficiari, costituiti da imprese, enti pubblici e altri soggetti; le risorse sono destinate a investimenti nelle imprese agricole, forestali e agroindustriali, protezione del territorio agroforestale, energie alternative e servizi alla popolazione nelle zone rurali, compreso l’accesso a Internet veloce mediante banda larga. Oltre alle buone pratiche in termini di progetti realizzati, una buona pratica di gestione del programma è da considerarsi il manuale di esecuzione dei controlli sui Gruppi di azione locale che è stato presentato al Comitato di sorveglianza. La Regione toscana è la prima in Italia ad avere adempiuto alle disposizioni del Reg. UE65/2011. Giovani agricoltori: nell’ambito del PSR sono previsti incentivi integrati per i giovani agricoltori (compresi nel progetto Giovani Sì) per favorire il ricambio generazionale e consentire ai giovani di accedere contemporaneamente a più misure del PSR; la Regione ha destinato 43,6 mln. e impegnato 40,5 mln.. Sul bando 2011 sono state costitute 877 nuove imprese. Il bando 2012 ha assegnato incentivi a 372 aziende; tra queste, 140 le imprese femminili e 132 le domande di giovani tra i 18 e i 24 anni. Le imprese assegnatarie hanno sede nelle province di: Grosseto (69), Arezzo e Siena (53), Pistoia (48), Pisa (30), Firenze (38), Lucca (39), Massa Carrara e Livorno (20), Prato (2).

Di seguito sono illustrati i principali atti normativi in materia: • Agriturismo: approvata a settembre 2013 una proposta di legge regionale di modifica della LR 30/2003 in materia di agriturismo con riferimento alle fattorie didattiche. • Regolamento potenziale viticolo: Ad aprile 2013 la Giunta ha approvato un regolamento per adeguare la normativa regionale sulla disciplina e gestione del potenziale viticolo (LR

68/2012) alla legislazione nazionale con riferimento a: schedario viticolo, idoneità dei vigneti, elenchi degustatori. • Fondo europeo pesca (FEP) 2007-2013: finanzia interventi strutturali in favore della pesca professionale e acquacoltura; le risorse pubbliche ammontano a 11,9 mln., oltre a 10,6

mln. di privati. Impegnati 8 mln. Nel corso del 2012 sono state approvate due modifiche del Documento di attuazione regionale del FEP. Sempre nel 2012 pubblicati i bandi relativi alla misure 1.4 (piccola pesca costiera), 1.5 (compensazioni socio-economiche). Inoltre, nell’ambito dell’Asse IV, è stato selezionati il gruppo di azione costiera “Costa di Toscana” ed approvato il relativo Piano di sviluppo locale (PSL); è stato altresì finanziato il progetto esecutivo da realizzarsi direttamente dal Gruppo di azione costiera (GAC). A gennaio 2013 sono stati approvati i bandi per le misure 3.1 (azioni collettive), 3.2 (fauna e flora acquatiche), 3.5 (progetti pilota) e per la presentazione dei piani per la gestione locale della pesca per la misura 3.1., lettera m; nel mese di aprile 2013 è stato pubblicato il bando per la misura 1.3 (ammodernamento flotta peschereccia). Nel corso del 2013 è stato inoltre modificato il Piano finanziario del FEP. La modifica ha comportato la cessione al MiPAAF delle risorse necessarie per consentire l’erogazione dei premi ai pescatori toscani che hanno effettuato il fermo biologico negli anni 2012 e 2013.

• Attività vivaistica: approvata la LR 41/2012 (la Toscana è la prima Regione ad adottare una legge specifica per il sostegno all’attività vivaistica e qualificazione del verde urbano). La norma interviene per valorizzare la funzione economica, sociale ed ambientale dell’attività vivaistica e prevede, tra l’altro, di rafforzare la competitività delle imprese vivaistiche sul mercato. A giugno 2013 la Giunta ha approvato la bozza del regolamento di attuazione, trasmessa al Consiglio per il parere di competenza.

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• Marchio prodotti di qualità: ad aprile 2013 la Giunta ha approvato una proposta di legge per un “Marchio comunitario collettivo per la valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità” al fine di valorizzare i prodtti che appartengono a sistemi di qualità riconosciuti dall’Unione europea.

• Usi civici: la Giunta ha approvato nel marzo 2013 la proposta di legge “Disciplina dell’esercizio delle funzioni in materia di demanio collettivo civico e diritti di uso civico”, attualmente in discussione in Consiglio. La proposta attualizza la legge quadro nazionale, cercando di valorizzare il ruolo dei beni civici e delle comunità proprietarie che con la loro gestione sostenibile di boschi e aree rurali hanno conservato nei secoli un patrimonio di particolare valenza paesaggistica.

AP LI Az Azione Attività reazzate 1.08 1 0 Linea 1. Miglioramento della competitività del settore agricolo e

forestale

1.08 1 1 Azione 1. Ammodernamento delle aziende agricole con lo scopo di migliorarne la competitività e il rendimento globale.

Il documento annuale 2013 del PRAF ha destinato 21,7 mln. per interventi del settore “Agricoltura e zootecnia – Obiettivo 1, “Migliorare la competitività del sistema agricolo, forestale, agroalimentare e del settore ittico mediante l’ammodernamento, l’innovazione e le politiche per le filiere e le infrastrutture”. Il Programma di Sviluppo rurale nel 2007/2013 ha assegnato alla misura 121 (Ammodernamento aziende agricole ) 106 mln. di euro, di cui circa 2 mln. nel 2013.

Per 1 2 Azione 2. Crescita del valore economico delle foreste mediante la creazione o il miglioramento di infrastrutture di servizio alle stesse, il miglioramento delle condizioni delle superfici forestali, l’ottimizzazione della gestione delle risorse forestali e l’aumento dell’efficienza della filiera bosco–legno.

Filiera bosco-legno-energia: firmata nel 2012 un’intesa per attivare, entro il 2015, 70 piccoli impianti alimentati a biomassa (oltre 50 Comuni sono disponibili ad ospitare gli impianti); l'intesa fa parte di un percorso di promozione della filiera corta bosco legno energia avviato già nel 2011. Nell’ambito del PRAF destinate 80 mila euro ad UNCEM per un progetto di intervento biennale di animazione per la promozione della filiera bosco-legna-energia. Foresta modello: continua il processo di diffusione della rete internazionale delle Foreste modello di cui la Regione Toscana è parte. A fine 2012 è stata ufficialmente riconosciuta dal Governo canadese la prima foresta modello italiana nel territorio del Valdarno Valdisieve. Nel 2013 tale realtà sarà interessata dall’organizzazione del Med Forum 2013 che vedrà rappresentanti delle reti di tutto il mondo afferenti alla rete internazionale partecipare all’evento. Nell’ambito del PRAF sono destinati 25 mila euro per attività di divulgazione e promozione della foresta modello sul territorio regionale.

1.08 1 3 Azione 3. Miglioramento e potenziamento delle infrastrutture a servizio delle unità produttive agricole e forestali, al fine di garantire le condizioni di base per rendere competitivo il settore agro-forestale e migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operatori agro-forestali; sviluppo delle filiere regionali.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 1,5 mln. alla misura F.1.10 Az.a “Erogazione di un contributo ad imprese inserite in un contratto di filiera e di Distretto di interesse regionale (Decreto Mipaaf 22 novembre 2007)”.

1.08 1 4 Azione 4. Promozione di innovazioni, sperimentazioni, progetti pilota, ricerca e relativo trasferimento, servizi alle imprese, attività di consulenza aziendale, divulgazione, informazione ed animazione.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 362 mila euro per la misura A.1.2 “Promozione dell’innovazione e trasferimento tecnologico nel settore agricolo-forestale” per l’attuazione di: - progetti di ricerca, sperimentazione, trasferimento dell’innovazione e della conoscenza di interesse regionale; - progetti di ricerca e innovazione congiuntamente all’Area di Coordinamento della “Ricerca”; supporto alle Reti regionali ed europee per la conoscenza e l'innovazione nel settore agricolo, forestale ed agroalimentare.

1.08 1 5 Azione 5. Difesa delle colture agro-forestali e degli allevamenti dalle avversità e dalle calamità naturali.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 100 mila euro alla misura D.2.2.a “Monitoraggio fitopatie in ambito forestale e supporto degli interventi di difesa -

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AP LI Az Azione Attività reazzate interventi di difesa sanitaria”; previste anche misure per ridurre gli oneri assicurativi degli agricoltori a difesa delle avversità atmosferiche e zootecniche, oltre a 12,7 mln. per indennizzi per eventi climatici avversi. Il Documento, inoltre, destina 110 mila euro per “Interventi per la tutela della sanità animale pubblica”.

1.08 2 0 Linea 2. Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale attraverso la gestione del territorio

1.08 2 1 Azione 1. Attivazione di misure agroambientali per contribuire alla promozione del risparmio idrico, alla conservazione della biodiversità e tutela delle specie selvatiche e di quelle coltivate o allevate, a mitigare i cambiamenti climatici ed alla conservazione e miglioramento del paesaggio.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 657 mila euro per la tutela delle varietà locali toscane a rischio di estinzione e dell’agrobiodiversità in generale in attuazione della LR 64/2004 per la valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari, delle risorse ittiofaunistiche ed equilibri biologici. La Misura 214.b2 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 ha destinato 190 mila euro per attività di conservazione delle risorse genetiche vegetali per la salvaguardia della biodiversità sempre in attuazione della LR 64/04 (825 varietà locali toscane delle quali 702 a rischio di estinzione, supporto ai coltivatori custodi, alla Banca regionale del germoplasma - sistema regionale di 10 banche del germoplasma - i progetti locali di reintroduzione e valorizzazione delle varietà locali a rischio di estinzione, l’attivazione di Terre regionali toscane come nuovo ente competente, subentrante alla Regione Toscana).

1.08 2 2 Azione 2. Ricostituzione del potenziale forestale ed interventi preventivi per migliorare la funzionalità degli ecosistemi forestali e garantire la pubblica incolumità tramite la prevenzione degli incendi boschivi, delle calamità naturali o di altre cause di distruzione dei boschi, nonché la ricostituzione dei boschi danneggiati o distrutti; valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 30,7 mln. al settore forestale, comprendenti anche le risorse (circa 11 mln.) per la prevenzione/lotta agli incendi boschivi.

1.08 2 3 Azione 3. Investimenti non produttivi rivolti al miglioramento, alla tutela ed alla valorizzazione delle foreste, al fine di potenziare la biodiversità, la conservazione degli ecosistemi forestali anche di grande pregio e il consolidamento della funzione protettiva delle foreste.

Il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 comprende le misure 227 per il "Sostegno agli investimenti non produttivi" (previsti per il 2007-2013 8,9 mln. di spesa pubblica) finalizzati all'uso sostenibile dei terreni forestali e 226 "Ricostituzione del potenziale forestale ed introduzione di interventi preventivi" (previsti complessivi 51,6 mln. di spesa pubblica). Attualmente sono stati assegnati più di 43 mln., mentre sono in corso di presentazione le domande per l’assegnazione dei fondi residui; ad oggi sono stati liquidati più di 16 mln..

1.08 2 4 Azione 4. Promozione e valorizzazione delle tecniche ecologicamente compatibili e delle produzioni OGM free; miglioramento, gestione e conservazione del patrimonio genetico e della biodiversità vegetale e animale.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 1,5 mln. per la valorizzazione dei prodotti biologici e relativi punti vendita (Mis. A.1.26). Adottato a marzo 2013 il Piano controlli e vigilanza in attuazione delle norme in materia fitosanitaria e di qualità sull’agricoltura biologica ed integrata, produzioni DOP e IGP; prevista anche la sorveglianza sull’introduzione di colture OGM.

1.08 2 5 Azione 5. Valorizzazione e tutela dei prodotti e delle attività produttive toscane.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 1 mln. alla promozione economica di prodotti agricoli, agroalimentari e vivastici (Az. A.1.3) Organizzazione Comune di Mercato (OCM) del settore vitivinicolo: a luglio 2013 le risorse assegnate alla Regione dal Programma Nazionale di Sostegno (Reg. CE 1234/2007- campagna 2012/2013) sono 29,6 mln.: 9 per promozione dei vini sui mercati di paesi terzi; 17,4 per ristrutturazione/riconversione vigneti; 3,2 per investimenti; 3 mila euro per la vendemmia verde.

1.08 2 6 Azione 6. Tutela dell’ambiente. Per creare il mercato volontario dei crediti ambientali e del carbonio, anche a seguito della

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AP LI Az Azione Attività reazzate modifica delle legge forestale che vuole promuovere tale iniziativa, è stata attivata una misura sul PRAF stanziando 80 mila euro a favore di UNCEM per la realizzazione del mercato; tale attività è la prosecuzione di un accordo precedente siglato nel 2011 tra Regione e UNCEM Toscana.

1.08 2 7 Azione 7. Promozione dell’uso sociale del bosco e delle attività agricole.

Per interventi di agricoltura sociale destinati ad ARTEA 2 mln. (1 residuato dal PAR e 1 impegnato nel 2012) per finanziare 133 progetti, ancora in fase di luquidazione. Beneficiari sono 368 soggetti (problemi psichici, tossicodipendenti, autistici, detenuti, difficoltà varie); di questi, 153 hanno tra i 18 e i 30 anni.

1.08 3 0 Linea 3. Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale

1.08 3 1 Azione 1. Promozione degli investimenti finalizzati a diversificare le attività delle aziende agricole per incrementare il reddito aziendale complessivo ed attivare rapporti economici con soggetti operanti al di fuori del settore agroalimentare.

La Misura 311 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 finanzia investimenti finalizzati a diversificare le attività delle aziende agricole per incrementare il reddito e attivare rapporti economici con soggetti esterni al settore agroalimentare: 62,5 mln. la spesa pubblica, oltre a 94 mln. di spesa privata.

1.08 3 2 Azione 2. Sostegno e diffusione delle tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) nei territori e nel contesto produttivo rurale per migliorare la competitività del sistema delle imprese e lo sviluppo delle aree rurali più marginali, che evidenziano sia un declino socio-economico che un progressivo invecchiamento e riduzione della popolazione. Gli interventi finanziati rientrano nel Progetto Nazionale denominato “Banda larga nelle aree rurali d’Italia” notificato alla Commissione Europea e da questa approvato con Decisione del 30 aprile 2010 (Aiuto di Stato n. 646/2009).

Destinati, per lo sviluppo della banda larga nelle aree rurali, 8,1 mln. nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2007-2013; impegnati nel 2012 1,4 mln.. (per gli interventi relativi alla banda larga vedi anche Azione 4.05.1.1).

1.08 4 0 Linea 4. Progetti integrati di filiera 1.08 4 1 Azione 1. Attivazione di progetti integrati di filiera attraverso bandi

multimisura per azioniintegrate volte a rafforzare le imprese collegate da accordi di filiera tra i partecipanti

Progetti Integrati di Filiera (PIF) PSR - Bando 2012: finanziati 14 PIF, per un investimento complessivo di 47,6 mln.. Nuove risorse hanno permesso di finanziare ulteriori 7 progetti della graduatoria 2012 per 22,6 mln. di investimenti. I progetti finanziati riguardano, tra l’altro: agricoltura biologica, vivaismo sostenibile, settore apistico, ortofrutta, filiera pane toscano. Una novità riguarda il finanziamento anche di alcuni progetti di filiera corta. Nell’ambito del PSR, per il miglioramento e sviluppo infrastrutture in parallelo con lo sviluppo e l'adeguamento dell'agricoltura e della silvicoltura (parte di iniziativa regionale) - risorse idriche,– previsti 13,6 mln. per il 2007-2013.

1.08 5 0 Linea 5. Programmazione Metodo Leader 1.08 5 1 Azione 1. promozione delle attività finalizzate ad affrontare la

debolezza progettuale e gestionale delle unità territoriali sostenendone l’animazione e l’acquisizione di competenze per mobilitare il potenziale endogeno locale e sviluppare capacità autonome di programmazione e gestione, rafforzando i partenariati locali, raccordando le molteplici ridotte unità territoriali in un soggetto dotato di maggiori potenzialità operative

All'interno del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 è prevista l'Asse 4, "Metodo Leader" con la quale vengono sostenuti investimenti per le microimprese artigiane, commerciali e turistiche, vengono sostenute le associazioni di produttori per attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti di qualità o la cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie, nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale, vengono sostenuti investimenti pubblici per il miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali (servizi sociali, commerciali, energia da biomassa e banda larga) ed a sostegno della tutela, valorizzazione e riqualificazione del patrimonio rurale del territorio (culturale, naturale e dei piccoli centri abitati).

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AP LI Az Azione Attività reazzate I gruppi di azione locale (GAL) redigono le Strategie integrate di sviluppo locale (SISL), a livello regionale operano 7 GAL, alcuni anche a livello sovraprovinciale; complessivamente sono stati previsti 67,5 mln. di spesa pubblica.

1.08 6 0 Linea 6. Sviluppo sostenibile e miglioramento della governence del “sistema pesca”

1.08 6 1 Azione 1. Miglioramento della gestione e conservazione delle risorse attraverso la promozione di metodi e attrezzature di pesca selettivi; azioni per favorire la rimozione dai fondali degli attrezzi di pesca smarriti; migliorare le condizioni di lavoro e sicurezza, la trasparenza dei mercati dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, la qualità e sicurezza dei prodotti alimentari, le competenze professionali e lo sviluppo di nuovi metodi e strumenti di formazione, favorire lo sviluppo dell’organizzazione della catena di produzione, trasformazione e commercializzazione.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 1,2 mln. per la pesca marittima e acquacoltura (Misura B) e 663 mila euro per la pesca nelle acque interne (Misura E).

1.08 6 2 Azione 2. Sviluppo e protezione della fauna e flora acquatiche attraverso la costruzione o l’installazione di elementi fissi o mobili, il recupero delle acque interne, l’attuazione di misure di preservazione e miglioramento dell’ambiente per i siti facenti parte della rete ecologica europea “Natura 2000”.

FEP: la misura 3.2 "Misure intese a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatica” (approvato il bando e destinate 369 mila euro) finanzia: installazione di elementi fissi o mobili per preservare la fauna e flora acquatiche; recupero delle acque interne; preservazione e miglioramento dell'ambiente per i siti facenti parte della rete ecologica europea "Natura 2000". Sono state presentate 3 domande che, a seguito del procedimento istruttorio, sono risultate non ammissibili a contributo.

1.08 6 3 Azione 3. Sperimentazione di tecnologie innovative, piani di gestione e piani di ripartizione dello sforzo di pesca, metodi per migliorare la selettività degli attrezzi e ridurre le catture accessorie, i rigetti in mare e l’impatto ambientale, in particolare sui fondali marini.

FEP: per la misura "Progetti Pilota" (approvato il bando e destinate 292 mila euro) per: sperimentare la fattibilità tecnica o economica di una tecnologia innovativa; sperimentare piani di gestione e di ripartizione dello sforzo della pesca; sperimentare metodi per migliorare la selettività degli attrezzi e ridurre le catture accessorie, i rigetti in mare e l'impatto ambientale, in particolare sui fondali marini; sperimentare metodi alternativi di tecniche di gestione di pesca. Sono state presentate 4 domande; a seguito dell’istruttoria è risultata ammissibile a contributo una domanda per un importo di 38 mila euro.

1.08 6 4 Azione 4. Misure per la piccola pesca costiera per iniziative volontarie di riduzione dello sforzo di pesca, l’organizzazione della catena di produzione, trasformazione e commercializzazione, l’utilizzo di innovazioni tecnologiche, la diversificazione delle attività, l’aggiornamento delle competenze professionali.

FEP: approvato nel 2012 il bando "Piccola pesca costiera" (destinate 776 mila euro) per: iniziative collettive volontarie degli operatori per la riduzione dello sforzo di pesca; organizzazione della catena di produzione, trasformazione e commercializzazione prodotti; diversificazione delle attività; riconversione professionale in ambiti diversi dalla pesca marittima; aggiornamento professionale, in particolare dei giovani pescatori. Sono state presentate 20 domande (di cui 7 fanno parte di un unico progetto); a seguito dell’istruttoria è stata ammessa al premio una sola domanda per un importo di circa 25 mila euro.

1.08 6 5 Azione 5. Sostegno alla diversificazione e alla riconversione dei pescatori verso altre attività produttive esterne al settore della pesca e miglioramento delle condizioni socio-economiche degli addetti.

Il Documento di attuazione per il 2013 del PRAF ha destinato 99 mila euro alla misura B.2.1.A “Sviluppo di attivita' secondarie all'attivita' di pesca e acquacoltura (diversificazione delle attivita' di pesca)”.

1.08 6 5 Azione 6. Realizzazione di azioni di interesse comune tra le quali quelle finalizzate al miglioramento della gestione delle risorse, delle condizioni di lavoro e sicurezza, del mercato dei prodotti, della loro qualità, dei siti acquicoli, delle atrezzature collettive per la

FEP: approvato nel 2013 il bando relativo alla misura 3.1 “Azioni collettive” (destinati 609 mila euro) per iniziative di interesse comune finalizzate al miglioramento della gestione delle risorse, delle condizioni di lavoro e sicurezza, del mercato dei prodotti, della loro qualità, dei siti acquicoli, delle attrezzature collettive per la produzione, la trasformazione o la

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AP LI Az Azione Attività reazzate produzione, la trasformazione o la commercializzazione, delle competenze professionali del partenariato tra scienziati e operatori del settore della pesca.

commercializzazione, delle competenze professionali del partenariato tra scienziati e operatori del settore della pesca. Sono state presentate 11 domande, di cui 4 risultate ammissibili a contributo per un importo di 276 mila euro.

1.08 6 5 Azione 7. Misura per l’ammodernamento delle barche da pesca per il miglioramento della sicurezza a bordo, delle condizioni di lavoro, dell’igiene e della qualità dei prodotti, dell’efficienza energetica e della selettività.

FEP - Approvato nel 2013 il bando “Investimenti a bordo dei pescherecci e selettività” (destinati 562 mila euro) per l’ammodernamento delle barche da pesca; si finanziano, in particolare, i lavori sullo scafo, sul motore e per l’acquisto di attrezzature a bordo. Sono state presentate 22 domande, attualmente in corso di istruttoria.

1.08 6 5 Azione 8. Misura per la concessione di premi per interventi di compensazione socio-economica, in particolare per diversificare le attività, aggiornare le competenze professionali, instaurare un regime di riconversione professionale in ambiti diversi dalla pesca marittima, acquisire per la prima volta la proprietà di un peschereccio.

FEP - Approvato nel 2013 il bando “Compensazioni socio economiche” (destinate 295 mila euro) per: interventi di compensazione socio-economica, in particolare per diversificare le attività, aggiornare le competenze professionali, instaurare un regime di riconversione professionale in ambiti diversi dalla pesca marittima, acquisire per la prima volta la proprietà di un peschereccio. E’ stata presentata una domanda che, a seguito di istruttoria, non è stata ammessa al premio.

1.09 Promozione di un’offerta turistico-commerciale di eccellenza Le politiche regionali sono orientate a sviluppare, con un approccio fortemente integrato, il complesso del sistema terziario puntando ad una maggiore qualificazione dell’offerta turistica e distributiva. La nuova programmazione si indirizza, tra l’altro, verso interventi infrastrutturali funzionali allo sviluppo sostenibile e competitivo del turismo e del commercio con un approccio intersettoriale, prevedendo investimenti pubblici finalizzati alla qualificazione delle strutture per la valorizzazione dell’offerta turistica, commerciale e culturale in coerenza con modelli gestionali innovativi e con la creazione di attrazioni tematiche. • PRSE 2012-2015: gli interventi per la promozione dell’offerta turistico-commerciale sono finanziati dal 2012 con il nuovo PRSE, sia attraverso l’Asse 3 specificamente dedicato

(“Turismo, commercio e terziario”) per il quale al 30.9.2013 sono stati impegnati 78,2 mln. (di cui 28,6 di risorse FESR e 22,7 di risorse FAS) per il quadriennio sia, dato il carattere trasversale degli interventi, tramite gli aiuti alle imprese degli altri Assi (per i dati sull’avanzamento complessivo del Piano si rinvia alla scheda “Sostegno alle PMI”). In attuazione dell’Asse 3 sono stati impegnati, in particolare: - 21 mln. per il sostegno alle PMI, EE.LL. e soggetti pubblici per la promozione e l'innovazione ai fini della competitività e la sostenibilità dei territori; - 44,8 mln. per le infrastrutture per la competitività e sostenibilità del turismo, commercio e terziario; - 9,4 mln. per progetti integrati tematici e territoriali; - 1,5 mln. per il sostegno a sistemi integrati di micro imprese artigiane, del turismo e del commercio; - 360 mila euro per aiuti per la certificazione dei servizi turistici e commerciali. Impegnate inoltre, 848 mila euro di risorse regionali per interventi di promozione turistica integrata nell’ambito dell’Asse 2.

• Normativa in materia di esercizi commerciali (LR 28/2005, Codice del commercio): approvata la LR 13/2013, di modifica del Codice del commercio per adeguarsi ai principi e alle normel, comunitarie e statali, in materia di liberalizzazione salvaguardando nel contempo il tessuto toscano; le modifiche riguardano in particolare i requisiti obbligatori delle grandi strutture di vendita e dei nuovi impianti di distribuzione carburanti e il recepimento dell’intesa della Conferenza Unificata in materia di commercio su aree pubbliche. La LR 13/2013 è stata impugnata davanti alla Corte Costituzionale.

• Per garantire l’assegnazione di posteggi su aree pubbliche (fiere e mercati) in maniera omogenea su tutto il territorio regionale a giugno 2013 è stato approvato lo schema di un’intesa da stipulare con ANCI, Confesercenti e Confcommercio; il protocollo è stato sottoscritto dalle parti l’11 ottobre 2013.

• Testo unico turismo (LR 42/2000): approvata la LR 21/2013, di modifica del Testo unico per definire le caratteristiche di individuazione delle strutture di facile rimozione collegate alle attività turistico ricreative svolte dagli stabilimenti balneari; questa innovazione consente ai gestori degli stabilimenti di scegliere, nel rispetto degli strumenti urbanistici, di poter svolgere le loro attività con adeguate tipologie di strutture (approvata a settembre anche la modifica del regolamento).

• Regolamento rete escursionistica: Approvata a dicembre 2012 una modifica al regolamento finalizzata ad agevolare la fruizione della rete escursionistica della Toscana (RET).

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• Nuove norme attività professionali: Approvata la LR 29/2013, di disciplina dell’attività di acconciatore (prevista, tra l’altro, l’abilitazione all’esercizio dell’attività e approvati gli indirizzi per realizzare i corsi di formazione); è attualmente all’esame della Commissione consiliare la proposta di legge regionale che disciplina l’attività di tintolavanderia.

AP LI Az Azione Attività reazzate 1.09 1 0 Linea 1. Incrementare la Rete di destinazioni turistiche di eccellenza

e sperimentazione di modelli europei di gestione sostenibile del turismo

1.09 1 2 Azione 2. Sarà realizzata una piattaforma informatica da gestire in collaborazione con ANCI per garantire un flusso di dati e indicatori funzionali allo sviluppo sostenibile e competitivo delle destinazioni turistiche.

Nell’ambito del progetto Toscana turistica sostenibile e competitiva, è stata costituita nel 2011 la “Rete degli Osservatori turistici di destinazione” (OTD) per la gestione delle attività turistiche in modo sostenibile e competitivo secondo il modello della Rete delle regioni europee (NECSTouR), di cui la Toscana ha la presidenza. Nel 2010-2012 impegnati complessivamente 3 mln. (di cui 1 mln. impegnato nel 2012) a favore di: 68 Comuni, 10 Province, UPI e ANCI. Il termine per la conclusione dei progetti è stato prorogato al 31.12.2013. Con l'avviso per gli OTD è stato affidato ad ANCI un ruolo di supporto e interfaccia fra i Comuni toscani e la Regione nella costituzione degli osservatori.

1.09 2 0 Linea 2. I grandi progetti 1.09 2 1 Azione 1. Valorizzazione della Via Francigena (V.F.), anche in chiave

di fruizione turistica: attuazione del “Piano operativo della Via Francigena 2012-2014” per l’infrastrutturazione del percorso in Toscana.

Via Francigena: nel 2013 sono in corso di realizzazione i progetti degli Enti Locali finanziati in attuazione del Piano Operativo 2012-2014, ricompresi nei due Accordi di Programma sottoscritti nel 2012 (si tratta complessivamente di 63 interventi di investimento, di cui 11 destinati al finanziamento di strutture ricettive di servizio al percorso, per un totale di contributi regionali assegnati di 8,54 mln.). A luglio 2013 si è conlcusa una fase di concertazione con gli Enti Locali interessati dal percorso che ha portato alla selezione di ulteriori 15 interventi di investimento a completamento del Piano Operativo, 3 dei quali sono stati finanziati con 530 mila euro. L’impegno entro il 2013 dei fondi stanziati a favore degli altri progetti selezionati è subordinato ai vincoli posti dal patto di stabilità.

1.09 2 2 Azione 2. Valorizzazione della Via Francigena (V.F.), anche in chiave di fruizione turistica: verrà promossa una campagna di comunicazione al turista potenziale del prodotto già disponibile, con gli obiettivi di incrementare la visibilità dell’azione regionale nella comunicazione delle attività e delle opere infrastrutturali già realizzate; sarà rivista e potenziata la comunicazione in rete della V.F. (sito regionale, sito della Associazione Europea delle Vie Francigene, altri link).

Ad aprile 2012 la Giunta ha impegnato 45 mila euro per finanziare due progetti dell'AEVF (Associazione Europea delle Vie Francigene): "Festival Via Francigena Collective Project" e progetto sperimentale per censire e inserire nel portale www.viafrancigena.eu le strutture di ospitalità presenti sull'itinerario toscano entro un raggio di 200 metri dal tracciato ufficiale. Realizzato anche un manuale per fornire linee guida per la progettazione e realizzazione di un prodotto turistico integrato incentrato sui bisogni del turista/pellegrino. Sono proseguite le azioni promozionali previste nell’ambito del Progetto Interregionale di sviluppo turistico “La Via Francigena” e sono state avviate, in continuità, le azioni previste dal Progetto di eccellenza “La Toscana della Via Francigena”. In particolare sono stati impegnati 78 mila euro a favore di AEVF per azioni promozionali, tra cui il "Festival Via Francigena Collective Project". Per altre azioni promozionali (spettacoli di animazione sulla Via, partecipazione a eventi e manifestazioni convegnistiche) sono stati impegnati fondi per un totale di 52 mila euro.

1.09 2 3 Azione 3. Valorizzazione della Via Francigena (V.F.), anche in chiave di fruizione turistica: entro il 2013 saranno collaudate le prime sette delle quattordici tratte che compongono l’itinerario toscano della V.F..

Nel biennio 2011/2012 sono state messe in sicurezza e rese percorribili 4 tratte; a ottobre 2013 sono state inaugurate ulteriori 2 tratte, per altre 5 è prevista l’inaugurazione entro fine 2013.

1.09 2 4 Azione 4. Vetrina Toscana: saranno aggiornati i requisiti di La “Rete regionale Vetrina Toscana” ad oggi aggrega 750 ristoranti e 270 negozi i quali

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AP LI Az Azione Attività reazzate funzionalità degli esercizi commerciali aderenti alla rete, in accordo con il partner Unioncamere.

hanno sottoscritto un preciso impegno sul tema della qualità. Per il 2013 sono in programma oltre 100 eventi. Nel 2012 impegnati 1,5 mln. per il 2012-2014 per il progetto di di Unioncamere e approvati gli ambiti di intervento per la predisposizione dei programmi di attività. A marzo 2013 approvati nuovi disciplinari di adesione alla Rete e, ad aprile, inaugurato il nuovo sito Internet che indica gli eventi realizzati dal Progetto Vetrina Toscana e dove ogni soggetto aderente potrà inserire il programma delle proprie iniziative.

1.09 2 5 Azione 5. Vetrina Toscana: Saranno avviate iniziative di qualificazione dell’offerta integrata, organizzazione, selezione, programmazione della comunicazione degli eventi. Vetrina Toscana offre la grande occasione, per la quale bisogna lavorare fin da ora, per presentare il Brand Toscana all’EXPO 2015.

A luglio 2013 approvato il progetto "Vetrina Toscana Workshop", per presentare in modo integrato le attività individuate da Vetrina Toscana. Approvato accordo con "Porto di Livorno 2000 srl" e Unioncamere Toscana che prevede: mostra, vendita prodotti; ristorazione, degustazioni, spettacoli; seminari; corsi di cucina; esposizioni, mostre d'arte, giochi; didattica per le scuole; vendita viaggi e turismo. Approvato a maggio il progetto “New art & wine in Tuscany” (destinate 35 mila euro) e individuata la Federazione Strade del Vino e Sapori quale soggetto attuatore dell’azione a regia regionale “New art & wine in Tuscany in Vetrina Toscana”.

1.09 2 6 Azione 6. MICE in Toscana: saranno attivate azioni propedeutiche alla nascita del Convention Bureau Toscana che nascerà, in una prima fase (2013) in Toscana Promozione.

Ad aprile 2013 è stato presentato a Viareggio da Toscana Promozione il "Toscana Convention Bureau" che coordinerà i Convention Bureau già presenti nella regione ridefinendone forme giuridiche, finalità, ruolo e funzionamento.

1.09 2 7 Azione 7. MICE in Toscana: si promuoveranno azioni di sostegno alla qualificazione dei sistemi congressuali esistenti in Toscana e alla creazione di un sistema di destinazioni di eccellenza espressamente riferite ad una offerta turistica integrata e collegata al settore congressuale, con il coinvolgimento dei Comuni e dei sistemi di imprese che rispondono a specifici requisiti.

La Regione finanzia alcuni Progetti di eccellenza approvati nell’ambito dell’intesa con il Ministero del turismo: La Toscana della Via Francigena; Turismo.in(novazione) Toscana.it, per un aumento della conoscenza digitalizzata fruibile con i diversi dispositivi ICT; MICE in Italia, per la creazione di un sistema integrato di offerta turistica; In Etruria, per individuare nuove offerte turistiche. A fine 2011 approvati i 4 progetti (costo totale 8 mln., 807 mila euro la quota regionale per il 2011-2013) e, in seguito, sottoscritti gli Accordi di programma con il governo il quale ha impegnato le risorse di propria competenza; è in corso di erogazione la prima tranche di finanziamenti. Protocollo di intesa con Enit, Federcongressi, Coordinamento Regioni italiane in materia di turismo e Regioni italiane aderenti al progetto MICE in Italia: a luglio 2013 approvato il protocollo per il coordinamento delle azioni di sviluppo dell'offerta congressuale italiana. Il progetto prevede interventi autonomi da parte degli aderenti (azioni per presa di contatto con i propri territori; campagne promozionali, realizzazione di materiali; congressi, educational, workshop, analisi di settore, incentivi per l'avvio dei Convention Bureau, formazione).

1.09 2 8 Azione 8. MICE in Toscana: sarà garantita la partecipazione, con tutta l’offerta dei “cluster” congressuali toscani, e il sostegno alla “Borsa del turismo congressuale” (BTC), che dal 2013 tornerà a Firenze.

La Regione Toscana è capofila del progetto "MICE Italia" (approvato nel 2011, la quota regionale è di 860 mila euro) che si propone di valorizzare l'offerta congressuale delle regioni aderenti; in questo ambito, Firenze è stata scelta come sede per l'edizione 2013 della Borsa del turismo congressuale (a novembre 2012 destinate 50 mila euro a favore della Provincia di Firenze per la realizzazione dell'iniziativa).

1.09 2 10 Azione 10. Ciclopiste toscane/Turismo attivo/sportivo: capitalizzando gli interventi infrastrutturali che sono stati realizzati per qualificare e aumentare la rete di ciclopiste in Toscana, si interverrà anche per la promozione dell’offerta turistica collegata al settore, approfittando dello svolgimento in Toscana, nel 2013, dei campionati mondiali di ciclismo.

Nell'ambito dei progetti interregionali finanziati con la L. 135/2001 è presente anche "Cicloturismo" (ad oggi risultano impegnate 240 mila euro, di cui 23 mila nel 2012). A giugno 2013 inaugurato a Livorno un nuovo anello della rete dei percorsi ciclabili (da Colline-Coteto a Via Cattaneo-Via Allende).

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AP LI Az Azione Attività reazzate 1.09 3 0 Linea 3. Progetto Impresa (Turismo, Commercio & Terziario):

razionalizzazione/integrazione tra prodotti finanziari, garanzie per le imprese deboli ma vitali, supporto all’innovazione, supporto alla promozione e marketing.

1.09 3 1 Azione 1. Sarà realizzato un pacchetto integrato di interventi a sostegno delle piccole imprese che operi su cinque linee:

Con il bando PAR FAS relativo alla valorizzazione delle risorse culturali e qualificazione dell'offerta turistica e commerciale (Az. 4.1.2) sono concesse agevolazioni alle PMI del turismo e commercio per investimenti rivolti al miglioramento e adeguamento delle strutture. Il bando è stato approvato a dicembre 2012 (nel 2013 impegnati 7,1 mln., di cui 3 per i progetti dei comuni colpiti dagli eventi atmosferici del 2012). Per aiuti alle imprese che gestiscono aree sciabili nel 2013 finanziati 23 progetti con 3 mln..

1.09 3 2 Azione 2. Sarà avviato un intervento mirato rivolto alle piccole imprese affinché, con la nuova normativa regionale, unica in Italia, possano raddoppiare (da 150 fino a 300 mq di superficie di vendita) la grandezza dei negozi con procedure molto snelle e semplificate, riservando specifiche risorse finanziarie.

Con la LR 52/2012, che ha modificato il Codice del commercio, le micro e piccole imprese commerciali possono avviare un'attività in fondi fino a 300 metri quadri con una semplice segnalazione certificata di inizio attività. Approvato a giugno 2013 il progetto "Piccolo è grande", finanziato con 865 mila euro; il progetto si propone di dare un sostegno integrato alle piccole e micro imprese commerciali che vogliono crescere dal punto di vista delle dimensioni e della qualità dei servizi commerciali offerti attraverso forme di riorganizzazione e riqualificazione aziendale, oltre a sostenere processi di aggregazione e a stimolare l'entrata dei giovani nel mondo imprenditoriale.

1.09 3 3 Azione 3. Sono previsti interventi finalizzati all’introduzione di innovazione di processo e di prodotto e alla creazione di reti o cluster di imprese.

Il bando integrato giovani turismo e commercio (ricompreso nel progetto Giovani Sì) finanzia, tra l'altro, con risorse FESR: progetti di investimento in materia di ricerca per sviluppare reti tra destinazioni turistiche (poli produttivi), alleanze strategiche di filiera e cluster di imprese, nuove metodologie di collaborazione imprese/ricerca. Approvata la graduatoria a fine 2012 e impegnate 220 mila euro (Linea 1.5d) per 2 progetti. Ad agosto 2013 impegnati 1,8 mln. per 8 progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per un turismo sostenibile e competitivo.

1.09 3 4 Azione 4. Saranno avviati interventi a sostegno delle imprese termali pubbliche e dei poli espositivi toscani nel contesto dei piani straordinari di investimento per la loro riqualificazione.

Proseguita l'attuazione del Programma straordinario degli investimenti con riferimento al rilancio dei poli espositivi e congressuali, dal 2003 ad oggi sono state stanziate risorse regionali per 82,6 mln. (di cui 50,4 impegnati) a favore di: Firenze Fiera (destinati 42,2 mln.); Auditorium Montecatini Terme (2 mln.); Polo Expo area ex-Banci di Prato (10 mln.); Immobiliare Marmi e Macchine di Carrara (10,2 mln.); Centro Affari di Arezzo (13,3 mln.); Com.i Chianciano Terme (5 mln.).

1.10 Valorizzazione e qualificazione dell’offerta e del patrimonio culturale In questi anni la Regione ha assicurato un consistente finanziamento nel settore della cultura, anche in un periodo in cui si sono avuti forti tagli delle risorse statali. ad oggi la toscana può contare oltre 600 musei, con i loro 20 mln. di visitatori, 1.000 biblioteche, 250 teatri funzionanti, 48 grandi istituzioni culturali, 3 Università e una miriade di associazioni; sono stati censiti oltre 20 mila beni culturali e 8 mila aree e immobili sottoposti a vincolo. Questo lo stato di attuazione dei Piani attraverso i quali viene data attuazione alla politica: • Giunto a conclusione nel 2012 il Piano della cultura 2008-2010 (prorogato). Le risorse complessivamente impegnate ammontano a 196 mln di cui 39 nel 2012. • A luglio 2012, approvato dal Consiglio il nuovo Piano della cultura 2012-2015, che prevede tre grandi obiettivi: fruizione del patrimonio e dei servizi culturali (qualificazione

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dell’offerta museale, servizi bibliotecari di qualità, sviluppo della conoscenza e catalogazione del patrimonio documentario toscano, sostegno a Enti e Fondazioni costituenti il sistema dello spettacolo); promozione e qualificazione dell’offerta culturale (valorizzazione dei musei ai fini dello sviluppo locale e del turismo, promozione di attività di formazione musicale, consolidamento del sistema regionale per l’Arte contemporanea); conservazione e valorizzazione beni e attività culturali (conservazione del patrimonio culturale, sviluppo della sua conoscenza, valorizzazione). Le risorse previste dal Piano per il 2012-2015 ammontano a oltre 170 mln., di cui quasi la metà per investimenti; in particolare per quanto riguarda lo stralcio 2012 del Nuovo Piano le risorse di 40 mln. sono state impegnate al 68,7%. Nel 2013 le risorse assegnate di 52 mln. sono state impegnate al 45,5%.

AP LI Az Azione Attività realizzate 1.10 1 0 Linea 1. Musei, arte contemporanea e promozione del patrimonio 1.10 1 1 Azione 1. Applicazione della L.R. 21/2010 “Testo unico delle

disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali” per l’accreditamento annuale degli istituti di rilevanza regionale toscani, secondo le categorie di musei, ecomusei, sistemi museali.

Si è chiuso il bando ed è stata approvata la graduatoria delle domande per il riconoscimento della qualifica di museo o ecomuseo di rilevanza regionale. Riaperti i termini ordinari. Su 64 domande presentate, ne sono state accolte 28.

1.10 1 2 Azione 2. Sostegno alla promozione del patrimonio culturale toscano e all’attività espositiva della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze; attivazione di collaborazioni finalizzate alla formazione del personale tecnico dei musei.

Approvata a maggio 2013 la bozza di convenzione con la Fondazione Palazzo Strozzi per la promozione e realizzazione di manifestazioni espositive e culturali per il 2013/2015; Contributo regionale di 1,2 mln nel triennio sul totale costo progetto di oltre 12 mln.

1.10 1 3 Azione 3. Potenziamento del ruolo del museo Luigi Pecci di Prato per lo sviluppo del sistema regionale dell’arte contemporanea, secondo il ruolo di coordinamento ad esso affidato dall’art 48 comma 2/b della L.R. 21/2010.

Le risorse sono in larga parte destinate al proseguimento del sostegno delle convenzioni con il Museo Pecci di Prato quale struttura centrale dell’area metropolitana nell’ambito del progetto d’iniziativa regionale. Realizzato un bando per ideazione, progettazione e realizzazione “Toscanaincontemporanea 2012”, per la promozione e divulgazione dell’arte contemporanea.Ammesse a finanziamento 18 domande su 25 presentate; impegnati 400 mila euro.

1.10 2 0 Linea 2. Investimenti nei beni culturali 1.10 2 1 Azione 1. Attuazione degli interventi previsti dagli Accordi di

valorizzazione con il Ministero per i beni e le attività culturali, la Regione Toscana e la Consulta delle fondazioni di origine bancaria della Toscana, fra cui il completamento del Teatro dell’Opera di Firenze.

E’ proseguita l’attuazione dei programmi di investimento nei beni culturali, finanziati col POR CReO FESR, FAS e risorse regionali. In tale ambito si segnala il protocollo d’intesa con MIBAC e Consulta delle fondazioni bancarie che individua 6 progetti di investimento per i quali sono stati sottoscritti tre Accordi di programma per un contributo pubblico di 9 mln. e un investimento di 16. A luglio 2013 per interventi di tutela e valorizzazione di beni di interesse storico, archoitettonico di proprietà di Enti religiosi, impegnati 600 mila euro per 2 progetti nei Comuni di Castiglion Fiorentino e Fiesole. Complessivamente impegnati 197 mln., di cui 112 mln. del FAS e 51 mln. del POR CReO FESR, per finanziare 144 progetti, e 34 mln. di risorse regionali per finanziare 136 progetti. Avviata la fase conclusiva per la realizzazione del nuovo Parco della musica di Firenze, iniziata con la stipula nel 2010 dell'Accordo di programma per il primo stralcio di lavori; il costo complessivo ammonta a 237 mln. quello del primo stralcio lavori a 157 mln. Finanziamento regionale di 40 mln. (34,2 mln. del FAS). A fine 2011, conclusa la prima fase dei lavori con l’inaugurazione del Parco, nell’ambito delle attività per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia; in seguito l’edificio è stato chiuso per consentire di terminare l’opera. Firmato un protocollo di intesa col Comune di Firenze per la realizzazione del secondo stralcio del primo lotto del Teatro dell’Opera di Firenze (importo di 46 mln.). A dicembre sottoscritto Accordo di Programma. La Regione ha impegnato risorse per 21 mln. (5,6 sul 2012 e 15,6 sul 2013), il Comune di Firenze mette a disposizione 10 mln.; la

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AP LI Az Azione Attività realizzate differenza stanziata dal Governo in attuazione del Piano città varato dal Ministero delle Infrastrutture. I lavori sono già avviati.

1.10 2 3 Azione 3. Sostegno alla candidatura delle Ville Medicee a patrimonio Unesco e ai piani di gestione dei siti Unesco in Toscana.

Accolta a maggio 2013 la candidatura della RT delle ville e giardini medicei per il riconoscimento come patrimonio mondiale dell'UNESCO con la valutazione positiva da parte dell’Icomos in attesa del pronunciamento del comitato del patrimonio mondiale che si riunirà a giugno in Cambogia. Tra le ville per quella di Careggi di proprietà della Regione è stato approvato un progetto di restauro da 10 mln. grazie ad un accordo di programma con il Ministero. Per villa La Magia sono stati stanziati 3,8 mln. ed alcuni lavori sono già stati ultimati. A Pratolino è in corso il recupero della scuderie e del muro di recinzione (1,4 mln. il contributo della Regione), mentre a Cafaggiolo sono stati presi accordi con privati per la valorizzazione e lo sviluppo della villa, della tenuta e dell’area circostante. A Seravezza il restauro è già stato completato, grazie a 1,3 mln.di fondi regionali.

1.10 2 Piano della cultura 2012/2015 - progetto regionale n. 4 “Investire in cultura”.

Ad aprile 2013 approvata attuazione del progetto regionale n. 4 “Investire in cultura” per la valorizzazione del patrimonio culturale della Regione e dei siti UNESCO. Risorse attivate 2013 per oltre 10 mln.

1.10 3 0 Linea 3. Sistema regionale dello spettacolo dal vivo 1.10 3 1 Azione 1. Sostegno agli Enti di rilevanza regionale (Fondazione del

Maggio musicale fiorentino, Fondazione Teatro Metastasio, Fondazione Pontedera Teatro, Fondazione Sipario Toscana, Fondazione Festival Pucciniano) e ai Teatri di Tradizione riconosciuti dallo Stato, al fine di promuovere le attività proprie degli Enti per lo sviluppo equilibrato dell’offerta e della domanda di spettacolo e l’incontro tra il prodotto artistico qualificato ed il pubblico.

A dicembre 2012 approvata l’intesa con Comune, Provincia di Firenze e Fondazione Maggio musicale fiorentino per lo sviluppo e la valorizzazione di quest’ultima, con la presentazione di un piano di riorganizzazione pluriennale idoneo a risanare il debito accumulato.L’impegno consiste sia nell’aumento per il 2012-2014 del contributo annuale, sia nell’attivare iniziative nei confronti di Governo e Parlamento per garantire adeguate forme di finanziamento delle Fondazioni lirico sinfoniche italiane. Avviata la realizzazione dei progetti individuati dal nuovo Piano per la cultura 2012-2015 per il sistema regionale dello spettacolo dal vivo: in particolare per il sostegno delle attività degli Enti di rilevanza regionale assegnati 150 mila euro per il Festival pucciniano. Nel 2013 attivati per ciscun anno del triennio 2013/2015 6 mln.

1.10 3 2 Azione 2. Sostegno e promozione delle attività delle fondazioni regionali (Fondazione Toscana Spettacolo, Fondazione Orchestra Regionale, Fondazione Sistema Toscana) al fine di promuovere le attività delle fondazioni e sviluppare le funzioni volte a strutturare e consolidare l’impianto del Sistema regionale dello Spettacolo dal vivo.

Avviata la realizzazione dei progetti individuati dal nuovo Piano per la cultura 2012-2015 per il sistema regionale dello spettacolo dal vivo: in particolare per le Fondazioni regionali le risorse attivate ammontano a 2 mln. Nel 2013 attivati per ciascun anno del triennio 2013/2015 3 mln.. A luglio 2013 approvata la graduatoria dei progetti ammessi a contributo per le residenze artistiche per favorire la creatività degli artisti e la crescita dell’offerta di spettacolo sui territori. Delle 45 domande presentatene sono state finanziate 34 relative a 21 residenze per impegni complessivi di 5 mln nel triennio 2013/2015.

1.10 3 3 Azione 3. Sostegno alle attività teatrali, di danza e di musica e al sistema delle Residenze al fine di alimentare la crescita ed il dinamismo del Sistema attraverso il rinnovamento dell’offerta di spettacolo e il riequilibrio territoriale del consumo culturale.

Prosegue e raddoppia nel 2012 Dotline, il progetto regionale di promozione della danza contemporanea, che prevede un percorso programmatico e un itinerario artistico che unisce luoghi e residenze, compagnie e protagonisti, in un’ottica di incontro e di ospitalità. Individuati 8 centri di eccellenza quali punti di riferimento e spazi di lavoro raccolti sotto la sigla DaTo/Danza in Toscana. Oltre 100 gli eventi da novembre 2011 a marzo 2012; altri 80 da ottobre a dicembre 2012. Nell’ambito del riassetto del sistema teatrale toscano, approvati alcuni progetti sulle residenze teatrali e la danza. Nel 2012 finanziati 45

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AP LI Az Azione Attività realizzate progetti con 1,2 mln. di risorse impegnate. Avviata la realizzazione dei progetti individuati dal nuovo Piano per la cultura 2012-2015 per il sistema regionale dello spettacolo dal vivo: in particolare per le attività teatrali di danza e di musica le risorse attivate ammontano a 1,8 mln. Nel 2013 attivati per ciascun anno del triennio 2013/2015 1,9 mln..

1.10 4 0 Linea 4. Sistema Cinema di qualità in Toscana 1.10 4 1 Azione 1. Sostegno alla programmazione delle sale d’essai, ai

festival del cinema e alla individuazione e prima costituzione della Casa del Cinema, al fine di promuovere il cinema di qualità e valorizzare l’immagine e l’offerta culturale della Regione Toscana, anche attraverso la Fondazione Sistema Toscana.

A marzo 2013 approvata l’attuazione del progetto regionale “Sistema cinema di qualità in Toscana”. Attivate risorse 2013 per 2,7 mln. Nell’ambito del progetto la Toscana dei Festival, approvato il finanziamento dei festival cinematografici toscani di rilievo nazionale Nel 2012 finanziati 35 progetti con 1,3 mln. di risorse impegnate. A febbraio 2013 approvato il progetto locale “La Toscana dei festival” Attivate risorse 2013 per 1,3 mln. A luglio 2013 approvato accordo di collaborazione con il Comune di Firenze per la realizzazione del progetto "Casa del Cinema" per il sostegno al cinema di qualità e lo sviluppo e diffusione della cultura cinematografica, con un contributo di 175 mila euro.

1.10 5 0 Linea 5. Promozione della cultura musicale 1.10 5 1 Azione 1. Promozione della diffusione della musica e sostegno alla

Scuola di musica di Fiesole, Siena Jazz, e al sistema regionale delle bande, cori e scuole di musica.

Approvato ad aprile 2013 progetto di iniziativa regionale “Promozione della cultura musicale: educazione e formazione di base alla musica e al canto corale”, finanziato con 400 mila euro. Approvati gli interventi e le modalità di attuazione per il 2013 per il sostegno dei progetti di musica colta, jazz e di musica popolare contemporanea, finalizzati alla diffusione della cultura musicale e alla promozione della ricerca e della sperimentazione con risorse attivate nel 2013 per 1 mln.

1.10 6 0 Linea 6. Sostegno al sistema documentario regionale 1.10 6 1 Azione 1. Formazione della Tabella regionale delle istituzioni

culturali riconosciute di rilievo regionale per sostenere le attività scientifiche e culturali che le istituzioni culturali toscane svolgono sui patrimoni di cui hanno la disponibilità, promuovendo la loro capacità di innovazione, gestionale e di prodotto.

Approvata a marzo 2013, ai sensi dell’articolo 31, comma 1 della legge regionale 25 febbraio 2010, n. 21 la tabella delle istituzioni culturali di rilievo regionale, ammesse ai contributi regionali per il periodo 2013-2016.

1.10 6 2 Azione 2. Sviluppo dei servizi archivistici e bibliotecari ai cittadini offerti dalle reti documentarie toscane attraverso il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture per il funzionamento della rete documentaria toscana, dei servizi e delle attività a carattere specializzato a supporto della rete documentaria toscana e dei servizi e delle attività di promozione della biblioteca, del libro e della lettura a carattere di “buona pratica”.

Promossi i programmi realizzati in materia di biblioteche e archivi “La Toscana del Libro” per la valorizzazione dei festival librari toscani, e la campagna di comunicazione sulle biblioteche toscane “In biblioteca perché c'é il futuro della tua storia”, che si svolge in ottobre. Sostenute 2 iniziative di promozione della lettura rivolte ai ragazzi: Liberfest (Rete fiorentina SDIAF) e Alla scoperta dei giovani lettori (Biblioteca di Sesto Fiorentino) e il coordinamento dei festival librari toscani, a cura della Provincia di Pisa. Nel 2011-2012 organizzati quasi 600 eventi per il mese di ottobre, dedicato alle biblioteche toscane. E’ proseguito il progetto Leggere per non dimenticare, che prevede occasioni di incontro con grandi personaggi attraverso narrativa, filosofia, linguistica, psicoanalisi, architettura, saggistica. Il progetto prevede 46 occasioni di incontro fra ottobre 2012 e maggio 2013. Approvato nel 2012 il PIR Garantire il diritto di tutti all’informazione: biblioteche e archivi. Nel 2012 finanziati progetti di iniziativa regionale per 2 mln. E 12 progetti locali delle reti documentarie toscane per 1,2 mln.

1.10 6 3 Azione 3. Tutela del patrimonio bibliografico non statale tramite il sostegno alla realizzazione di interventi conservativi e di restauro

Per la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, sviluppati i progetti banca dati Codex sui manoscritti medievali, AST-archivi storici toscani e Archivi di personalità-Censimento

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AP LI Az Azione Attività realizzate del patrimonio bibliografico, incluso quello ecclesiastico, nell’ambito di progetti organici di salvaguardia delle raccolte librarie che prevedano adeguate modalità di fruizione delle stesse. Verrà anche garantito il supporto alle attività di conservazione dei documenti facenti parte dell’archivio della produzione editoriale regionale.

dei fondi toscani tra Otto e Novecento. Approvati a febbraio 2013 gli interventi del Progetto locale “Biblioteche e archivi nella società dell’informazione e della conoscenza” che prevede interventi per la conservazione il potenziamento e la promozione del patrimonio documentale delle reti documentarie. Attivate risorse 2013 per 1,1 mln.

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2. SOSTENIBILITA’, QUALITA’ DEL TERRITORIO E INFRASTRUTTURAZIONE

2.01 Adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici e sostegno alla diffusione della green economy La Regione promuove la razionalizzazione e la riduzione dei consumi energetici, lo sviluppo delle energie rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e dei processi produttivi, la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, per favorire un modello industriale basato sulla “green economy” promuovendo le filiere produttive (ecoedilizia, le filiera del legno e del calore, il fotovoltaico di nuova generazione, micro-turbine), ma anche lo sviluppo di un network di ricerca regionale in materia di tecnologie per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. La Regione ha finanziato impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica, l’installazione di impianti solari termici per produrre acqua calda sanitaria nelle abitazioni, e programmi rivolti ai Comuni per incentivare l’ecoefficienza energetica e la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili (dal 2008 impegnati 60 mln.). Per assicurare l’approvvigionamento energetico con il gas metano, più sostenibile del petrolio, è stata sostenuta la realizzazione del terminale offshore per la rigassificazione di GNL (gas naturale liquefatto) al largo della costa tra Pisa e Livorno e del metanodotto Galsi (fino a Piombino); la nave-rigassificatore della Olt Offshore è stata ormeggiata a 22 chilometri dalla costa e a settembre 2013 è stata completata la prima operazione di scarico di GNL. Un altro filone di intervento per sviluppare la green economy consiste nella trasformazione dei rifiuti in risorse promuovendo il mercato delle materie riciclate. La LR 37/2012 promuove la sostenibilità ambientale dei consumi della PA: per ottenere gli incentivi regionali i bandi degli enti locali, su lavori forniture e servizi in tipologie suscettibili di acquisti verdi, devono prevedere una percentuale di acquisti verdi almeno del 35%. La frequenza degli eventi atmosferici anche estremi (piogge, inondazioni, caldo e siccità) ha un forte impatto sui territori; per affrontare le alluvioni e le calamità naturali la Regione programma interventi, soprattutto preventivi, per la difesa del suolo e la riduzione del rischio idrogeologico, il recupero e riequilibrio del litorale, la tutela la qualità delle acque interne e costiere, e promuove un uso sostenibile della risorsa idrica. La Toscana è impegnata inoltre a razionalizzare i consumi energetici e promuovere un corretto utilizzo delle risorse idriche per evitare il fenomeno della subsidenza nella Piana di Lucca e completare le infrastrutture esistenti per la depurazione delle acque. È in corso di stesura il nuovo Piano ambientale ed energetico regionale (PAER), in cui confluiscono il PRAA, il programma regionale delle aree protette, il PIER e la programmazione per la tutela della biodiversità; a ottobre 2012 la proposta di piano è stata pubblicata sul sito web della Regione ed è stata aperta una fase pubblica di consultazione (conclusa a gennaio 2013). E’ stata elaborata la proposta finale di piano, che sarà approvata dalla Giunta e inviata al Consiglio. In attuazione del PRAA 2007-2010 impegnati complessivamente 686 mln. (86,5 mln. tra il 2012 e il 2013). Questi i principali provvedimenti adottati in materia: • La LR 69/2011 ha ridisegnato il sistema della governance dei servizi pubblici istituendo l’Autorità idrica toscana e tre Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani,

prevedendo inoltre un Piano di interventi strategici (allegato al PAER) che assicuri l’approvvigionamento idrico regionale. • La LR 21/2012 “Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d’acqua”, vieta nuove edificazioni, la realizzazione di manufatti di qualsiasi natura o

trasformazioni morfologiche in aree pericolose, nuovi tombamenti dei corsi d'acqua e disciplina gli interventi ammessi. • La LR 24/2012, ”Norme per la gestione delle crisi idriche ed idropotabili” prevede procedure accelerate per gli interventi e le misure del piano di emergenza (e l’eventuale esercizio

di poteri sostitutivi). • La LR 33/2012 consente a FIDI di prestare garanzie finanziarie alle società di gestione del servizio idrico integrato per opere e interventi infrastrutturali (vedi anche sotto). • La LR 35/2012 ha stabilito una disciplina semplificata per l’attribuzione dei finanziamenti regionali per gli interventi di manutenzione straordinaria prioritari di difesa del suolo. • La LR 66/2012 ha stanziato 100 mln per l’attuazione di un Piano Straordinario di interventi pubblici urgenti e indifferibili di ripristino e messa in sicurezza idrogeologica per far

fronte alle conseguenze degli eventi alluvionali del novembre 2012 (vedi anche sotto e l’Azione 3.05 in “Sicurezza dei cittadini e cultura della legalità”). • La LR 79/2012 in materia di difesa del suolo ha ridefinito la disciplina in materia di Consorzi di Bonifica (vedi anche l’Azione 2.04). • La LR 51/2013 “Norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto e promozione di energie alternative” prevede il nuovo piano regionale di tutela

dall’amianto e incentiva la sostituzione delle coperture degli edifici contenenti amianto con impianti solari.

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AP LI Az Azione Attività realizzate 2.01 1 0 Linea 1. Razionalizzare e ridurre i consumi energetici 2.01 1 1 Azione 1. Attuazione del programma per la promozione

dell’efficienza energetica negli edifici pubblici, con riferimento ai progetti di cui al bando “Programma incentivazione finanziaria in materia di utilizzo, produzione di energia da fonti rinnovabili nonché di efficienza” rivolto ai Comuni (DGR 972/2010). Attivazione del monitoraggio della realizzazione dei progetti da parte dei Comuni e valutazione dei benefici ambientali realizzati in termini di minore emissione di CO2.

Impegnati oltre 4,9 mln tra il 2011 e il 2012 per progetti di teleriscaldamento, illuminazione pubblica, centrali a biomasse, coibentazione, corpi illuminanti a basso consumo, solare termico.

2.01 1 Promozione della green economy e elaborazione di una strategia di sviluppo energetico per raggiungere gli obiettivi assegnati alla Toscana dal burden sharing.

A settembre 2013 la Giunta ha approvato il protocollo d'intesa tra Regione e GSE per favorire lo sviluppo dell'efficienza energetica e la diffusione delle energie rinnovabili.

2.01 1 2 Azione 2. Promozione di interventi per l'efficienza energetica degli immobili di civile abitazione e degli impianti di illuminazione della pubblica amministrazione.

A luglio 2013 è stato costituito un gruppo di lavoro per definire una legge regionale, attuativa del DL 63/2013, in materia di efficienza energetica degli edifici con consumo energetico il più vicino allo zero.

2.01 2 0 Linea 2. Aumentare la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili

2.01 2 1 Azione 1. Attivazione del fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili di cui all’articolo 103 della LR 66/2011 “Legge finanziaria per l’anno 2012”.

A luglio 2013, dopo il parere del Consiglio, la Giunta ha approvato il regolamento di attuazione del fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili (prestiti a persone, PMI, Enti locali e società sportive dilettantistiche, per interventi di riqualificazione energetica e impianti per produrre energia elettrica e termica alimentati da fonti rinnovabili.

2.01 2 2 Azione 2. Attuazione del bando, finanziato con l’impiego di fondi comunitari, per il miglioramento dell’efficienza energetica dei sistemi produttivi, tramite la diffusione di impianti solari fotovoltaici integrati, in particolare nelle aree industriali complesse di Massa e Prato.

Il POR CreO FESR, finanzia la diffusione di impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili e le azioni di efficienza energetica. A ottobre 2012 è stato pubblicato un bando che finanzia in via prioritaria impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nelle aree di crisi industriale complessa di Prato e Massa e Carrara e impianti solari fotovoltaici integrati e innovativi. A giugno 2013 sono state approvate la graduatorie dei progetti ammissibili e lo schema di accordo volontario. Ad agosto sono state modificate le graduatorie e sono stati impegnati 8 mln per 37 interventi: 3 mln per 17 interventi nelle aree di crisi industriale e 5 mln per 20 interventi inerenti impianti solari fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative.

2.01 2 3 Azione 3. Avvio di un programma di sviluppo della produzione di energia elettrica da media entalpia mediante il coinvolgimento sia dei Comuni sia delle società titolari dei permessi di ricerca, nel quadro della creazione di una “filiera del calore”.

A maggio 2013 Regione e ENEL hanno firmato un protocollo d'intesa sulla geotermia per promuovere lo sviluppo socio-economico delle aree geotermiche come un polo territoriale di ricerca e trasferimento tecnologico per le energie rinnovabili; tra gli altri impegni si favoriscono esperienze di “green economy” per individuare soluzioni tecnologiche per i sistemi di teleriscaldamento, la produzione energetica da biomasse (e biomassegeotermia), il riscaldamento con pompa di calore anche geotermica, la produzione di impianti geotermici per media ed alta entalpia. La Regione sta inoltre per sottoscrivere un Protocollo d’intesa con la Rete geotermica toscana (vedi sotto, Linea 7 Azione 2).

2.01 2 4 Azione 4. Definizione di misure volte a favorire la rimozione delle coperture in amianto ed il ricorso al fotovoltaico integrato, anche con il supporto di una specifica norma regionale in materia.

Alcuni interventi sono previsti nell'ambito della Linea di intervento 3.1 del POR FESR: vedi sopra, azione 2, bando di ottobre. A ottobre 2012 la Giunta ha approvato un nuovo accordo per promuovere la diffusione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli immobili da parte di società ESCo e il programma di

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AP LI Az Azione Attività realizzate azioni per attivare l’accordo. A settembre 2013 è stata approvata la LR 51/2013 “Norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto e promozione di energie alternative”, che prevede il nuovo piano regionale di tutela dall’amianto e incentiva la sostituzione delle coperture degli edifici contenenti amianto con impianti solari.

2.01 2 5 Azione 5. Definizione delle Aree non idonee per fotovoltaico, eolico, biomasse e geotermia, volte a regolamentare e favorire la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, nell’ambito del nuovo PAER.

Il PAER è in corso di stesura; a ottobre 2012 la proposta di piano è stata pubblicata sul sito web della Regione ed è stata aperta una fase pubblica di consultazione (conclusa a gennaio 2013); sono state recepite le osservazioni pervenute; è in corso l'approvazione in Giunta per l’invio al Consiglio. A febbraio 2013 sono stati approvati i criteri per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra e su frangisole.

2.01 3 0 Linea 3. Gestire in maniera integrata la fascia costiera e il mare 2.01 3 1 Azione 1. Revisione del Programma regionale di interventi di

recupero e riequilibrio della costa (DGR 47/2003). A dicembre 2012 il Consiglio (DCR 107/2012) ha rimodulato e modificato il programma di attuazione degli interventi prioritari di recupero e riequilibrio del litorale del 2003; le risorse complessive sono 103 mln (impegnati 59,6 mln e liquidati 47,8). Per accelerarne la realizzazione gli interventi del programma sono stati individuati quali opere di interesse strategico regionale (secondo la LR 35/2011 e la DGR 843/2011). È in corso di esame il documento preliminare alla proposta di legge “Disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa e degli abitati costieri”; l’obiettivo è una programmazione annuale degli interventi di contrasto dell’erosione, l’istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio e una disciplina semplificata delle autorizzazioni.

2.01 3 2 Azione 2. Attività di verifica e monitoraggio delle fasi di realizzazione e attuazione degli interventi ai sensi di quanto stabilito dalla LR 35/2011 in materia di opere strategiche.

Al 30/6/2013 sono 41 gli interventi monitorati, 21 sottoposti a verifica di criticità: alcune criticità sono state superate, come nel caso dell’intervento di difesa della costa alla foce del Fiume Albegna in cui è stato firmato un accordo di programma per il quale la Regione è soggetto attuatore.

2.01 3 3 Azione 3. Aggiornamento, implementazione e diffusione dei quadri conoscitivi.

Oltre alla prosecuzione delle attività ordinarie di monitoraggio ai fini della balneazione e ambientale marino-costiero, la Regione collabora col Ministero dell’Ambiente per l’attuazione della Direttiva 2008/56 CE Marine Strategy (intesa sottoscritta nel dicembre 2012; in questo contesto la Toscana è stata nominata Regione capofila della sottoregione marina Mediterraneo occidentale).

2.01 4 0 Linea 4. Mantenimento e recupero dell’equilibrio idraulico e idrogeologico

2.01 4 1 Azione 1. Aggiornamento degli strumenti normativi in materia di difesa del suolo e tutela-gestione delle risorse idriche ed attuazione delle nuove disposizioni normative.

La LR 79/2012 riforma i consorzi di bonifica con una nuova delimitazione dei comprensori di bonifica e il riordino dei relativi enti gestori, per garantire la sicurezza idraulica, la difesa del suolo, la manutenzione del territorio, la tutela e valorizzazione delle attività agricole, del patrimonio idrico, la provvista e l’utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo, la tutela dell’ambiente e delle sue risorse naturali; gli enti gestori della bonifica sono ridotti da 26 a 6 e i comprensori di bonifica da 41 a 6. Un solo programma di spesa regionale per la difesa del suolo, sulla base del PAER, individuerà anche le ”opere strategiche”, realizzate direttamente dalla Regione. Ad aprile 2013 sono stati nominati sei Commissari, uno per comprensorio (per organizzare le prime elezioni e convocare la prima assemblea) e sono stati approvati indirizzi per lo

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AP LI Az Azione Attività realizzate svolgimento delle elezioni. Ad agosto sono stati pubblicati gli elenchi provvisori degli aventi diritto al voto. A settembre e ottobre sono stati approvati altri indirizzi per svolgere le elezioni, previste per il 30 novembre.

2.01 4 2 Azione 2. Scorrimento della graduatoria del bando “Difesa del suolo” di cui al DD 2616/2011 finalizzato al finanziamento di interventi di mitigazione e messa in sicurezza del territorio per la difesa del suolo, il rischio frana e l’erosione costiera e ammissione a finanziamento di interventi per i territori colpiti dagli eventi calamitosi del Marzo 2013

Sono state impegnate le risorse del POR CReO 2007-2013 per interventi di mitigazione e messa in sicurezza del territorio: 25,1 mln per 74 progetti (40 avviati) di cui 14,6 mln del bando di cui al DD 2616/2011. Nel giugno 2013, per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza idraulica e idrogeologica nei territori colpiti dagli eventi atmosferici del marzo 2013 sono stati destinati 4,4 mln; le risorse sono state impegnate nel settembre 2013 per l’ammissione a finanziamento di 10 progetti. (vedi anche l’Azione 3.05 in “Sicurezza dei cittadini e cultura della legalità”).

2.01 4 Mitigazione del rischio idrogeologico (Accordo di programma del novembre 2010 con il Ministero dell'Ambiente per interventi urgenti e prioritari)

A novembre 2012 è stato sottoscritto il II atto integrativo dell’Accordo; finanziamento ridefinito in 118,7 mln (58,4 della Regione e 60,3 dello Stato): 49,9 per ridurre il rischio idraulico e di frana (39 interventi), 20,1 mln per 38 interventi la messa in sicurezza delle aree (FAS) e 48,7 per la difesa dei centri abitati dall’erosione costiera (27,2 compresi nel programma straordinario regionale). Riduzione del rischio idraulico: liquidati 11,1 mln (5,6 mln a dicembre 2012). Erosione costiera: liquidati 1,7 mln a ottobre 2011 a difesa dell'abitato di Follonica e 2 mln a dicembre 2012 a difesa dell'abitato di Marina di Cecina. Messa in sicurezza: impegnate tutte le risorse, 20,1 mln per 38 interventi (13,8 mln a dicembre 2012). Gennaio 2013: firmata da Regione e Governo un’intesa per avviare un programma pilota di interventi di mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico; l’obiettivo è individuare le migliori metodologie per aggiornare i piani di assetto idrogeologico. A novembre 2012 la Regione ha inviato al Ministero un elenco di interventi.

2.01 4 3 Azione 3. Attività di verifica e monitoraggio delle fasi di realizzazione e attuazione degli interventi ai sensi di quanto stabilito dalla LR 35/2011 in materia di opere strategiche.

Al 30 giugno 2013 sono 91 gli interventi sottoposti a verifica di criticità, di questi 24 sono risultati critici. E’ in fase di ultimazione e test un nuovo sistema di monitoraggio per il quale si prevede l’avvio entro il 2013.

2.01 4 Attuazione del Piano straordinario di ripristino e messa in sicurezza idrogeologica ai sensi della LR 66/2012.

Il Piano straordinario, che inizialmente prevedeva uno stanziamento di 100 mln, è stato rimodulato a seguito del DPCM del 23.03.2013: attualmente prevede 113 mln (30 regionali e 83 statali). Sono stati attivati 334 interventi, di cui 102 conclusi, 166 in corso e 66 non ancora aggiudicati; sono stati liquidati 25,8 mln; 4 mln. sono in attesa di autorizzazione alla liquidazione da parte del Genio civile.

2.01 5 0 Linea 5. Tutelare la qualità delle acque interne e promuovere un uso sostenibile della risorsa idrica

2.01 5 1 Azione 1. Presidio della realizzazione degli interventi sul sistema idrico integrato contenuti nel Piano degli Interventi di cui alla LR 69/2011, sia in relazione alla continuità e diffusione del sevizio che agli aspetti qualitativi della risorsa distribuita.

Assegnate (luglio 2012) all’Autorità idrica toscana, quale ulteriore finanziamento per gli interventi di depurazione, le risorse FAS per la tutela integrata delle risorse idriche; i fondi FAS finanziano con 13,3 mln 9 interventi in provincia di Arezzo, Firenze, Massa, Siena, Pisa, Livorno; a novembre 2012 sono stati impegnati quasi 4,9 mln (tra il 2009 e il 2011 impegnati i fondi regionali, 6,7 mln, a favore delle province di Massa, Pisa e Firenze). A dicembre 2012 è stata impegnata a favore dell’Autorità idrica la terza tranche delle risorse previste dall’accordo di Programma del 2002 con lo Stato per interventi urgenti nei settori

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AP LI Az Azione Attività realizzate fognatura e depurazione. Impegnati 7,3 mln (5,8 mln erano stati impegnati nel 2003 e 2,6 mln nel 2005).

2.01 5 Azioni di promozione a favore del servizio idrico integrato: realizzazione di opere e interventi infrastrutturali contenuti nei piani d'ambito assicurando priorità a quelli necessari al rispetto degli adempimenti comunitari in materia di qualità delle acque ed al soddisfacimento dei bisogni dell'utenza

In attuazione della LR 66/2011, finanziaria regionale 2012, a marzo 2012 la Giunta ha individuato, quali azioni regionali per sostenere l'accesso al credito da parte dei gestori del servizio idrico integrato, la prestazione di garanzie sui finanziamenti per realizzare le opere e gli interventi infrastrutturali previsti dai gestori per il 2012. La Giunta ha anche approvato il programma degli interventi urgenti ed indifferibili: per il 2012 sono previsti investimenti attivabili per 118 mln (su complessivi 492 mln). La LR 66/2011 autorizza una spesa massima di 20 mln per il 2012; la LR 33/2012 permette l’aumento di capitale di FIDI di 20 mln e la modifica dello statuto. Sono stati stanziati 11,3 mln per esercitare il diritto di prelazione sull'emissione di azioni per le quote azionarie che restassero inoptate. Da ottobre 2012 liquidati 8,7 mln per l’opzione regionale sull'aumento di capitale (corrispondente alla quota di partecipazione azionaria del 43,5%).

2.01 5 2 Azione 2. Integrazione dell’Accordo di Programma per la riorganizzazione della depurazione industriale del comprensorio del cuoio e di quella civile del Circondario empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Valdinievole di cui alla DGR 261/2008 e presidio della realizzazione degli interventi nello stesso richiamati

Ad aprile 2013 è stato firmato l’aggiornamento dell'accordo integrativo per la tutela delle risorse del Basso e Medio Valdarno e del Padule di Fucecchio riorganizzando la depurazione del comprensorio del cuoio e del circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole; l’obiettivo è coniugare sviluppo industriale e tutela dell’ambiente (razionalizzazione della depurazione urbana e industriale, salvaguardia della falda e il riutilizzo delle acque reflue). L’accordo 2013 prevede investimenti per 204 mln: 46 mln del Ministero, 39 mln della Regione, 14 mln della Associazioni dei conciatori, 105 mln a carico della tariffa del servizio idrico integrato. Con le risorse immediatamente disponibili sono attivabili interventi per 145 milioni quali la riorganizzazione della depurazione civile e industriale del Circondario Empolese, della Valdelsa, della Valdera e della Val di Nievole, la realizzazione del depuratore civile di Ponte Buggianese con dismissione dei vecchi impianti e gli interventi per la tutela e risanamento del Padule di Fucecchio. Lo stato di attuazione di tali interventi è in linea con il cronoprogramma stabilito dall'accordo.

2.01 5 Subsidenza nella piana lucchese Il Programma di interventi per il superamento delle situazioni di crisi idrica prevede anche azioni di tutela delle risorse idriche del Serchio e degli acquiferi della Piana Lucchese, di Capannori e Porcari e del Padule di Bientina: la risoluzione dei problemi connessi ai fenomeni di subsidenza nella Piana di Lucca e nel Padule di Bientina, l’adeguamento del depuratore di Casa del Lupo a servizio del distretto cartario, e il riutilizzo di parte delle acque reflue depurate nei settori produttivi e l’adeguamento della depurazione di Lucca, Montecarlo e Pescaglia. Su 36 milioni di finanziamento pubblico sono stati impegnati in totale 24,2 mln, di cui 1,2 nel 2012 (200 mila per ripristinare la funzionalità idraulica dello schema idrico pubblico condotto- Canale Nuovo; 433 mila per l’adduttrice Incile Canale Nuovo e 535 mila per la rete fognaria del Comune di Montecarlo).

Sviluppo delle interconnessioni delle reti idropotabili con il sistema Montedoglio

Ad aprile 2013 è stato aggiornato l’accordo del 2008 con un programma di interventi per l’uso idropotabile dell'acqua proveniente dall'Invaso di Montedoglio e dall'Acquedotto Del Vivo”. Gli interventi sono in corso secondo il cronoprogramma stabilito; sono già stati impegnati i 10 mln di finanziamento pubblico rispetto al costo totale di 33 mln. La ricostruzione dello sfioratore di superficie della diga di Montedoglio è tra gli interventi

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AP LI Az Azione Attività realizzate previsti dal piano straordinario di emergenza per la gestione della crisi idrica e idropotabile, annualità 2013/2014 (DPGR 142/2012), in attuazione della LR 24/2012. Ad aprile 2013 il Consiglio di amministrazione dell’EAUT ha approvato il progetto definitivo, attualmente in esame alla Direzione Dighe.

Tutela del lago di Burano e dell’acquifero della piana di Albegna L'accordo di programma prevede azioni per la tutela del lago di Burano e a protezione dell’acquifero della piana di Albegna come, tra l'altro, la riorganizzazione della rete di collettamento acque reflue del Comune di Capalbio, il recupero di funzionalità del Lago di San Floriano, azioni per la riduzione dei consumi agricoli, oltre ad interventi già conclusi come la riduzione delle perdite nella rete idropotabile nei comuni di Orbetello e Capalbio, azioni per la tutela della biodiversità e per l'adeguamento della rete di monitoraggio. Su circa 9,5 mln di finanziamento pubblico sono stati impegnati 4,7 mln di cui circa 3 mln nel 2012.

Emergenza idrica 2012 A luglio 2012 è stato approvato, ai sensi della LR 24/2012, il Piano straordinario di emergenza (DPGR 142/2012) per fronteggiare la crisi idrica e idropotabile che ha interessato la Toscana dall’inizio del 2012. Oltre alle azioni ritenute prioritarie il Piano comprende il programma degli interventi di competenza dei gestori del servizio idrico per le annualità 2012 e 2013-2014. Ad agosto 2013 risultavano conclusi 91 interventi per 14,7 mln e gli interventi per il superamento delle deroghe sull'acqua potabile per 20 mln; sono in corso 27 interventi per 12,3 mln e sono da avviare 38 interventi per 19,1 mln.

2.01 5 3 Azione 3. Interventi per la razionalizzazione e riduzione dei prelievi e per l'incremento del riuso delle acque reflue a fini industriali, civili e agricoli.

A luglio 2013 la Giunta ha approvato indirizzi e priorità per l’effettuazione, da parte delle Province, del censimento delle utilizzazioni idriche in atto e ha approvato l’elenco dei corpi idrici a criticità su cui effettuare prioritariamente il censimento delle utilizzazioni. E’ stata completata l’istruttoria tecnica del nuovo regolamento “Disposizioni per la riduzione dei consumi di acqua utilizzata a scopi diversi da quelli idropotabili”.

2.01 6 0 Linea 6. Distretto Tecnologico (DT) dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e della green economy

2.01 6 1 Azione 1. Attività di animazione del cluster attraverso gli strumenti previsti dallo specifico Accordo col Ministero (in corso di definizione).

A dicembre 2012 è stato sottoscritto un accordo di programma con il MIUR in materia di ricerca e innovazione, che prevede risorse per 52 milioni; l’obiettivo è l’integrazione tra il sistema della ricerca e alta formazione e il sistema produttivo regionale, con particolare riferimento alle nuove tecnologie del settore energetico, al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili; sono previste anche azioni per la Piattaforma tecnologica integrata per l’optoelettronica, la fotonica, le telecomunicazioni e le altre tecnologie abilitanti connesse.

2.01 6 2 Azione 2. Definizione della governance del Cluster Nazionale dell'Energia.

Sul sito http://www.dte-toscana.it è disponibile il Programma strategico di sviluppo del Distretto, che fissa obiettivi, tematiche specifiche e linee di azione per la costituzione e la messa in rete dei distretti tecnologici nonché delle attività che essi intendono realizzare nel 2012-2015; parte del documento è dedicata alla definizione di un modello di governance.

2.01 6 3 Azione 3. Partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei per la realizzazione di progetti di ricerca.

Bando unico 2012 (con risorse POR CReO FESR 2007-2013 e PAR FAS 2007-2013): ammesse 169 domande su 292. Il bando prevede 3 linee di azione: la creazione di alleanze di filiera fra piccole e medi imprese; grandi progetti a sostegno di investimenti delle imprese dei settori ad alta tecnologia; incentivi agli investimenti delle piccole e medie imprese nei settori delle tecnologie innovative. Sono stati finanziati 116 progetti per 141,3 mln (102,7 mln per aiuti in conto capitale e 38,5 mln a favore del Fondo unico rotativo, sezione Aiuti ad investimenti in RS&I, istituito presso Fidi Toscana, per aiuti rimborsabili alle grandi imprese).

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AP LI Az Azione Attività realizzate 2.01 7 0 Linea 7. Diffusione di filiere sostenibili 2.01 7 1 Azione 1. Promozione della filiera del legno favorendo: la

partecipazione diretta dei territori alla individuazione di siti adeguati ad accogliere piccoli impianti la cui produzione di elettricità e calore venga totalmente impiegata; la partecipazione del sistema del credito a tali operazioni per consentire la realizzazione degli impianti; l'innovazione tecnologica anche ai fini del miglior impatto ambientale.

Dicembre 2012: firmato un protocollo d'intesa per lo sviluppo della filiera bosco legno energia per produrre energia sviluppando fonti energetiche rinnovabili e prevenire il rischio idrogeologico (con la coltivazione del bosco e il presidio sul territorio). L'obiettivo è creare entro il 2015 una rete di piccoli impianti (per meno di 70 MW) per produrre energia elettrica e termica, alimentati da biomassa legnosa da filiera corta. A luglio 2013 è stato presentato il portale del sistema Green Economy Toscana, primo risultato del protocollo.

2.01 7 2 Azione 2. Promozione della filiera del calore, incentrata sulla produzione di energia elettrica e termica sfruttando il calore della terra (geotermia) per: diffondere le attività di produzione geotermoelettrica; regolare lo svolgimento delle attività di ricerca e, successivamente, di produzione energetica; favorire in Toscana la nascita di un'industria di produzione di impianti e di componenti con tecnologie sviluppate anche grazie all'apporto del mondo della ricerca toscano.

Novembre 2012: ripartite le risorse del fondo geotermico per il 2011 per promuovere l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti di energia, le attività di ricerca, la realizzazione e gestione di reti di teleriscaldamento geotermico e l’approfondimento dello studio epidemiologico del 2011 sulle aree geotermiche: rispetto alle risorse disponibili, quasi 10,2 mln, 6,6 mln. sono stati versati da Enel Green Power SpA direttamente a COSVIG, su richiesta della Regione. Sono stati impegnati 2,1 mln. Maggio 2013: Regione e ENEL hanno firmato un protocollo d'intesa sulla geotermia per promuovere lo sviluppo delle aree geotermiche come un polo territoriale di ricerca e trasferimento tecnologico per le energie rinnovabili; a luglio 2013 la Regione e i soggetti interessati hanno firmato un Protocollo d'intesa per il riposizionamento dell'area sperimentale di Sesta a supporto dell'innovazione tecnologica nel settore dell'oil & gas e delle energie rinnovabili, primo passo per creare un polo tecnologico energetica; previsti 5 mln per l'adeguamento tecnologico del laboratorio. E’ prevista a breve la sottoscrizione di due protocolli di intesa: - con MISE, Provincia di Pisa, Università di Pisa, Istituto Sant’Anna, COSVIG, Energea ecc per sviluppare una metodologia multidisciplinare per la valutazione delle potenzialità geotermiche nella piana alluvionale di Pisa; - con la Rete geotermica toscana (rete di imprese costituita da soggetti industriali titolari dei permessi di ricerca per risorse geotermiche conferiti in Toscana) per lo sviluppo e lo sfruttamento delle risorse geotermiche in Toscana, per sostenere e incentivare l’utilizzo di tecnologie sviluppate in sede nazionale, dare impulso alle ricerche universitarie e al settore industriale.

2.01 7 3 Azione 3. Promozione di azioni finalizzate al recupero e riciclo della materia, rinnovando metodi e strumenti introdotti nei bandi del 2012 per acquisti verdi e di prodotti durevoli in plastica riciclata e per l’erogazione di contributi ai Comuni per la raccolta monomateriale del vetro.

A luglio 2012 sono stati riaperti i due bandi del 2011 per riutilizzare i rifiuti e i prodotti ottenuti dalla raccolta differenziata (plastica, compost e vetro); sono previsti contributi ai Comuni per acquisti verdi (3,1 mln. per i prodotti in plastica riciclata - arredo urbano per parchi e giardini pubblici, prodotti per la viabilità e allestimento percorsi, contenitori per la raccolta differenziata - e 1,4 mln. per finanziare la raccolta monomateriale del vetro). A gennaio 2013 è stato firmato un protocollo d’intesa triennale tra Regione, Ricrea, Conai e Revet per incrementare la raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi di acciaio, anche sostenendo altre forme di selezione.

2.02 Realizzazione di grandi opere per la mobilità e della piattaforma logistica La Regione opera per garantire la qualità e l’efficienza della rete infrastrutturale, promuovendo la realizzazione delle grandi opere stradali e ferroviarie di interesse nazionale, il

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rafforzamento del sistema regionale della viabilità e della logistica, lo sviluppo dei sistemi di mobilità urbana (ad es. la tramvia di Firenze); coordina inoltre gli interventi in materia di sicurezza stradale. La Toscana sostiene inoltre la nautica e i sistemi portuali, sviluppando reti tra le imprese con innovazione e trasferimento tecnologico, e la riqualificazione dei porti turistici; ha l’obiettivo di realizzare il terzo polo aeroportuale nazionale, integrando l’offerta degli aeroporti di Firenze e Pisa; promuove l’adeguamento del sistema infrastrutturale e dei servizi degli operatori logistici. Il Distretto tecnologico per le tecnologie ferroviarie, primo in Italia, promuove la ricerca, l’innovazione e sinergie tra grandi e piccole aziende per rilanciare la competitività della filiera ferrotranviaria con treni all’avanguardia tecnologica capaci di competere su tutti i mercati; svolge inoltre un ruolo di coordinamento nella partecipazione al bando del Ministero dell'università per creare un raggruppamento tecnologico nazionale sui trasporti di superficie e marittimi. È in corso di attuazione il Programma sulla viabilità regionale, che comprende la FI-PI-LI, finanziato dal 2001 con 1.121 mln (913,5 gestiti dalla Regione, comprese le risorse FAS); restano da programmare altri 7,9 mln Impegnati 780,7 (di cui 9,4 nel 2013); completati 158 interventi su 215. É stato deciso di risolvere (novembre 2011), perché troppo oneroso, il contratto per la progettazione, realizzazione e gestione della Bretella Lastra a Signa-Prato (è previsto il recupero dei 28,9 mln anticipati nel 2006, garantito da una polizza assicurativa di cui la Regione ha chiesto l’escussione a gennaio 2012). A ottobre 2013 il Consiglio ha approvato l’ultimo stato di attuazione e, in attuazione della legge finanziaria regionale 2013, l’aggiornamento del programma con uno stanziamento straordinario di 29,8 mln: 14,8 mln per interventi di miglioramento e potenziamento della viabilità regionale e della sicurezza stradale nei Comuni di Lastra a Signa, Signa, Campi Bisenzio (sulla base del Protocollo d’intesa firmato con i Comuni a maggio 2013); 15 mln a Lucca; per la costruzione del nuovo ponte sul fiume Serchio (previsto dal Protocollo firmato a marzo 2012 da Regione, Provincia di Lucca, Comune di Lucca e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca). Successivamente potranno essere firmati con gli enti locali Accordi di programma attuativi degli interventi. Questi i principali provvedimenti adottati: • La LR 55/2011 istituisce il Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità (PRIIM) i cui obiettivi sono: realizzare le grandi opere infrastrutturali di interesse regionale e statale;

qualificare i servizi di trasporto pubblico locale; sviluppare la mobilità sostenibile; potenziare infrastrutture e servizi per la piattaforma logistica; azioni trasversali per l’informazione e la comunicazione. A luglio 2013 la Giunta ha approvato la proposta del Piano, quale atto di programmazione integrato in materia di infrastrutture e mobilità (ferrovie, autostrade, porti, aeroporti, interporti, trasporto pubblico locale, viabilità regionale e mobilità ciclabile). Il Piano è all’esame del Consiglio.

• La LR 23/2012 ha istituito l’Autorità portuale regionale, per realizzare una pianificazione più efficace di tutti gli interventi per i porti di Viareggio, Giglio, Porto S. Stefano e Marina di Campo; successivamente sono stati adottati i provvedimenti di attuazione (tra cui, a ottobre 2012, i criteri per la redazione dei piani annuali delle attività per i quattro porti sede di Autorità; a marzo 2013 costituita la Commissione tecnica temporanea di supporto agli organi regionali e ad aprile costituiti i 4 Comitati portuali; ad aprile 2013 la Giunta ha approvato gli indirizzi per le attività di service e supporto tecnico e amministrativo, da parte degli uffici regionali, all'Autorità Portuale, per la progettazione e la realizzazione delle opere portuali e per l’elaborazione del piano regolatore portuale.

AP LI Az Azione Attività realizzate 2.02 1 0 Linea 1. Realizzazione delle grandi opere per la mobilità di interesse

nazionale e regionale

2.02 1 1 Azione 1. In merito alle principali infrastrutture per la viabilità, le priorità sono legate all’individuazione delle modalità per promuovere l’adeguamento e la messa in sicurezza della SGC FI-PI-LI e del raccordo autostradale Firenze-Siena; alle ulteriori azioni per il completamento dell’Autostrada Tirrenica; alla prosecuzione delle azioni per la strada di collegamento al Porto di Piombino, per cui deve essere assicurata continuità nell’investimento.

Approvato (luglio 2012) un accordo tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Regione e ANAS per coordinare gli adempimenti di adeguamento e messa in sicurezza della SGC FI-PI-LI e del raccordo autostradale Firenze-Siena. Sono in corso di definizione gli interventi di adeguamento, le forme di gestione e il finanziamento ed è stata approfondita l’ipotesi di adeguamento della SGC FIPILI tramite finanza di progetto. La Regione, a fronte di una situazione economico finanziaria di particolare difficoltà, si è impegnata con ANAS, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ottenendo la riprogrammazione di un primo finanziamento di 20 mln. per opere di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del raccordo autostradale Firenze-Siena; sono in corso lavori su tre cantieri per migliorare le condizioni di sicurezza della circolazione stradale (i lavori

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AP LI Az Azione Attività realizzate si concluderanno entro agosto 2014). A ottobre 2013 il Consiglio ha approvato l’integrazione dell’aggiornamento del programma della viabilità di interesse regionale dei giugno 2013; per mantenere e potenziare la FI-PI-LI sono stati individuati interventi, da attuare in 10 anni, per 100 mln. Si prevede di ricorrere al pedaggiamento selettivo per reperire le risorse finanziarie per interventi sulla SGC Fi-Pi-Li, da istituire con legge regionale (non prima del 1 gennaio 2016), verificando la possibilità di avviare taluni interventi urgenti ed ulteriori rispetto a quelli programmati con risorse del PPI. A novembre 2012 sono state impegnate le risorse, 1,5 mln (1,1 regionali e 420 mila CIPE), per il progetto definitivo di adeguamento della strada di collegamento tra gli stabilimenti industriali ed il porto di Piombino (approvato a gennaio 2012). Corridoio tirrenico (A12): nel 2012 la Regione ha espresso le valutazioni sul progetto definitivo dei tratti tra S. Pietro in Palazzi e il confine regionale (lotti 2, 3, 4, 5a e 6b). Ad agosto 2012 il CIPE ha approvato con prescrizioni il progetto definitivo dei lotti 2, 3, 5a e 6b (148 Km, 1,3 miliardi). Il DL 179/2012 prevede il trasferimento alla Regione di una quota del canone legato al completamento dell'A12 per agevolazioni tariffarie per i residenti dei Comuni interessati. Lotto 5b, tratto tra Fonteblanda e Ansedonia: ad aprile 2013 la Regione deciso di esprimere la propria preferenza al Ministero per il tracciato di circa 25 Km più vicino all’Aurelia e alla ferrovia costiera, con varianti a protezione dei centri abitati. A gennaio 2013 SAT ha trasmesso il progetto definitivo della Bretella di Piombino, lotto 7 dell'A12 (comprendente il tratto 1 da Geodetica a Gagno e il tratto 2 da Gagno a Poggio Batteria).

2.02 1 Realizzazione della SGC E78 Grosseto-Fano (Due mari): SGC E78 sono in corso i lavori; a settembre 2011 è stata completata la gara d’appalto per quattro lotti del tratto Siena-Grosseto (5, 6, 7, e 8, per 12 km; opera da 233,7 mln). A ottobre 2012 la Giunta ha espresso parere positivo sul progetto definitivo di adeguamento a 4 corsie del tratto Civitella-Paganico di circa 3 Kmi (condizionato al recepimento delle condizioni e prescrizioni regionali). Sul tratto Siena-Grosseto sono percorribili 37 Km su 63; sono in esercizio i lotti 1, 2, 3, 10, 11 e il nuovo svincolo di Paganico. A giugno 2013 sono stati avviati ufficialmente i lavori per i lotti 5-6-7 e 8; i lavori, da 233,7 mln, su 11,8 km saranno conclusi in 27 mesi. Sul tratto Siena-Bettolle sono aperti al transito già da tempo i lotti 1, 2 e 3. A giugno 2013 risultano ultimati ed in esercizio 127 Km. Gli interventi per il nodo di Arezzo sono in fase di progettazione (previsto un investimento di 520 mln). Sono in esercizio i tratti tra Palazzo del Pero e Le Ville di Monterchi. Alla fine di settembre 2013 le Regioni interessate dal tracciato hanno annunciato l’imminente invio al Ministero della delibera con la volontà di costituire una holding, società di progetto senza scopo di lucro, anche consortile, partecipata dai soggetti aggiudicatori e dai soggetti pubblici interessati alla realizzazione della E78. La Giunta ha approvato gli indirizzi per il completamento della E78. La ‘Due Mari’ è stata inserita tra le reti strategiche di interesse nazionale e comunitario, la rete transeuropea di trasporto TEN-T (questo consentirà di ottenere risorse nell’ambito della programmazione europea 2014-2020).

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AP LI Az Azione Attività realizzate 2.02 1 Terza corsia dell’A11 Per il tratto Firenze-Pistoia è in corso la procedura di VIA nazionale; il tratto Pistoia-Montecatini

è previsto nel protocollo d’intesa di agosto 2011. Sono previsti 390 mln per realizzare il tratto Firenze-Pistoia e 450 mln per il tratto Pistoia-Montecatini. A luglio 2013 la Giunta ha espresso parere favorevole, con prescrizioni e raccomandazioni su qualità dell’aria, aspetti idraulici e idrogeologici, vegetazione ed ecosistemi e rumore, trasmesse al Ministero dell’Ambiente per la VIA, sul progetto di Autostrade per l’Italia di ampliamento della terza corsia dell’Autostrada A11 nel tratto Firenze-Pistoia.

2.02 1 Sistema tangenziale di Lucca (adeguamento valichi appenninici) Marzo 2013: predisposti progettazione preliminare e studio di impatto ambientale; attivata la procedura di approvazione (in corso di definizione). Ad aprile 2013 la Giunta ha inoltre espresso il proprio parere favorevole (con alcune condizioni) sul progetto preliminare degli assi viari ad est di Lucca, in particolare per i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli della A11 del Frizzone (Capannori) e di Lucca Est. A settembre 2013 si è aperta la conferenza dei servizi sul progetto preliminare del sistema tangenziale est di Lucca. Con la LR 40/2013, seconda variazione di bilancio di previsione 2013, è stato previsto il finanziamento di 500 mila euro per la progettazione definitiva dell’intervento. E’ in corso di predisposizione uno specifico accordo con ANAS. A settembre è stato inoltre annunciato che il Governo stanzierà 80 mln per realizzare l'opera nel "decreto del fare" o nella legge di stabilità (prevista per ottobre 2013); a queste risorse si aggiungono quelle programmate dalla Regione, 15 mln per il ponte sul Serchio (vedi sotto, Azione 3 ), 15 mln per le opere collaterali, 2 mln per lo sviluppo della progettazione definitiva. L'appalto è previsto entro il 2014.

2.02 1 2 Azione 2. La Regione conferma il valore strategico della realizzazione degli interventi nelle infrastrutture ferroviarie, con priorità ai raccordi ferroviari per il porto di Livorno, per cui possono essere valutate le modalità di finanziamento più adeguate anche sulla base dell’avanzamento procedurale e alla tratta ferroviaria Pistoia-Montecatini, per cui deve essere assicurata continuità nell’investimento.

A luglio 2012 è terminata la progettazione del collegamento ferroviario con il porto di Livorno. Il progetto definitivo per realizzare i raccordi ferroviari Livorno-Pisa a servizio del porto di Livorno è stato oggetto di accertamento di conformità urbanistica (settembre 2012). Sono in corso le procedure di appalto, il cui esito è comunque condizionato dalla verifica da parte della Commissione europea della sussistenza delle condizioni di aiuto di Stato e della sua eventuale compatibilità: a luglio 2013 la Regione ha formalmente avviato la procedura di notifica, integrata a settembre su richiesta della Commissione. Le procedure per l’approvazione del progetto per potenziare la linea ferroviaria Pistoia-Lucca, in particolare il tratto Pistoia-Montecatini Terme, già attivate, sono sospese in attesa di integrazioni progettuali e dei pareri definitivi dei Comuni interessati. E’ in corso la definizione di uno stralcio attuativo comprendente alcuni interventi di soppressione di passaggi a livello e di sistemazione delle stazioni di Pistoia e Montecatini Terme.

2.02 1 3 Azione 3. Nell’ambito della viabilità regionale e locale, prosegue l’avvio e il completamento degli interventi già programmati per l’adeguamento e la messa in sicurezza, oltre alla necessaria manutenzione, della rete della viabilità regionale. Sarà costantemente verificata la compatibilità della programmazione e degli investimenti alle esigenze di bilancio, a fronte del “patto di stabilità”. Interventi specifici interesseranno la viabilità locale nelle Province di Lucca e Firenze, da attuarsi tramite appositi accordi di programma e mediante l’inserimento dei medesimi nel Programma

La Legge finanziaria regionale 2013 prevede un contributo straordinario di 29,8 mln per interventi di viabilità locale con funzioni di integrazione alla viabilità regionale. A ottobre 2013 il Consiglio ha approvato l’integrazione del programma della viabilità di interesse regionale: sono stanziati 29,8 mln di cui 14,8 mln per interventi di miglioramento e potenziamento della viabilità regionale e della sicurezza stradale nei Comuni di Lastra a Signa, Signa, Campi Bisenzio (sulla base del Protocollo d’intesa firmato con le amministrazioni comunali a maggio 2013) e 15 mln a Lucca per la costruzione del nuovo ponte sul fiume Serchio ((previsto dal Protocollo firmato da Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca a marzo 2012).

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AP LI Az Azione Attività realizzate degli investimenti sulla Viabilità Regionale. E’ prevista infine la realizzazione degli interventi per i Mondiali di ciclismo in attuazione dell’Accordo di Programma approvato con DPGR 169/2012.

Il Mondiale di ciclismo si è svolto a settembre 2013. A gennaio 2012 la Regione e gli Enti Locali del Comitato istituzionale hanno firmato un protocollo d’intesa per coordinare gli interventi per lo svolgimento della manifestazione e l’adeguamento e messa in sicurezza delle strade; su tale base a settembre 2012 è stato firmato l'accordo di programma da 32,6 mln (di cui 20 regionali, ad aprile 2013 ridotti a 18,5 mln), per asfaltare le strade e restaurarne il manto. A ottobre 2012 sono stati impegnati i 18,5 mln previsti dall’accordo e altri 1,3 mln per realizzare asfalto fonoassorbente. A maggio 2013 la Regione le Province e i Comuni interessati hanno firmato un protocollo d’intesa integrativo dell’accordo di settembre 2012 per finanziare altri interventi con le risorse dei ribassi d’asta sugli appalti già assegnati (oltre un milione); alcune opere: il velodromo ed una pista ciclabile a Lucca, la ristrutturazione di una sala delle Terme Regina a Montecatini Terme, interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione del Complesso Padovani, della Palestra dell’Affrico e di altre infrastrutture sportive a Firenze.

2.02 2 0 Linea 2. Sviluppo della piattaforma logistica toscana 2.02 2 1 Azione 1. Proseguiranno le azioni a sostegno dei porti commerciali e

l’attivazione della prima fase di interventi da parte dell’Autorità Portuale Regionale, con particolare riferimento agli interventi di dragaggio del porto di Livorno e alle attività di supporto per la redazione dei piani regolatori portuali, anche in funzione dei progetti di riqualificazione dei poli industriali. La Regione conferma la priorità di adeguamento dello Scolmatore dell’Arno con la necessaria rimodulazione nel bilancio di previsione 2013-2015, in coerenza con le previsioni di spesa e le indicazioni dell'Accordo di Programma sottoscritto l'11 gennaio 2012.

In merito all'Autorità portuale regionale, a febbraio 2013 la Giunta ha stanziato quasi 7,2 mln per i 4 porti sede dell’Autorità: 6,2 mln per gli investimenti (dragaggio, insabbiamento, opere portuali, indagini) e 960 mila euro (impegnati a marzo e luglio 2013) per le spese correnti (gestione e manutenzione). La costituzione di tutti gli organi istituzionali dell’Autorità è avvenuta entro maggio 2013 con il Collegio dei revisori dei conti. A luglio 2013 sono stati impegnati 198 mila euro per il funzionamento di parte corrente dell'Autorità. A luglio 2013 la Giunta ha definito la dotazione organica dell'Autorità Portuale Regionale. A luglio 2013 la Giunta ha approvato in via definitiva gli indirizzi per l'elaborazione del piano annuale 2014 delle attività e dei criteri per individuare le priorità degli interventi per ciascuno dei 4 porti (Viareggio, Isola del Giglio, Porto Santo Stefano e Marina di Campo) interessati dall’Autorità portuale regionale. É in corso di approvazione l'individuazione delle risorse 2014 per ciascun ambito portuale. Riguardo alla gestione delle Vie navigabili (Canale Burlamacca e Canale dei Navicelli), è in corso la programmazione per il 2014. È stato definito con l’Autorità portuale di Livorno il programma di finanziamento delle attività di dragaggio. A marzo 2013 la Giunta ha approvato i criteri di assegnazione, erogazione e rendicontazione dei contributi per l’escavo del Porto di Livorno (disponibili 4,5 mln, stanziati con la LR 77/2012). A ottobre 2013 la Giunta ha assegnato le risorse per il 2013 (3 mln.) e il 2014 (1,5 mln.). In merito all’accordo di programma per mettere in sicurezza lo Scolmatore d’Arno firmato a gennaio 2012 che prevede 51 mln di cui 35 regionali, per scavi, rifacimento argini e la realizzazione della foce armata; la Regione prevede 6,4 mln per il 2014 e 6 mln e per il 2015. A luglio 2012 è stato firmato l’accordo per gli interventi e i servizi di gestione delle chiuse nel tratto del Canale dei Navicelli fra Scolmatore d’Arno e Darsena toscana (a fine 2012 impegnati 300 mila euro per opere di disconnessione e per l’affidamento dei servizi di gestione); sono in corso le attività di gestione e coordinamento degli interventi.

2.02 2 Qualificazione della rete della portualità turistica Ad agosto 2013 Regione, Provincia di Livorno e Comune di Marciana Marina hanno firmato l’accordo di pianificazione per l’approvazione della variante al piano strutturale relativo alla

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AP LI Az Azione Attività realizzate riqualificazione e ampliamento delle strutture portuali del Comune di Marciana Marina. A ottobre 2013 il Consiglio ha approvato la ratifica dell’accordo. Ad agosto 2013 la Giunta ha approvato l’intesa preliminare per la variante al piano strutturale del Comune di Castiglion della Pescaia (Grosseto) relativo alla riqualificazione e ampliamento del porto di Punta Ala.

2.02 2 Accordo di programma per il Porto di Piombino A giugno 2013 è stato firmato con il Ministero dello sviluppo economico l’accordo per realizzare opere di ammodernamento, riqualificazione e potenziamento del nuovo porto di Piombino. Ad agosto la Regione e i Ministeri interessati, la Provincia di Livorno il Comune di Piombino e l’Autorità portuale di Piombino hanno firmato il protocollo per l’infrastrutturazione, la riqualificazione e la reindustrializzazione dell’area portuale di Piombino e successivamente l’Accordo di programma quadro (firmato separatamente dai 4 Ministeri interessati). L’obiettivo è realizzare il molo foraneo sottoflutto, la banchina da 370 metri, il piazzale da 8 ettari, oltre l’escavo che porterà i fondali a 20 metri di profondità. A queste opere, previste nel protocollo, si aggiungerà la realizzazione della strada di collegamento diretto tra il piazzale e la viabilità nazionale. L’accordo di programma quadro prevede oltre 133 mln, di cui 111,5 per opere portuali e 21,6 per le bonifiche del SIN. Sono stati inoltre previsti altri 50 mln a carico della SAT per realizzare il primo lotto della bretella di collegamento 398 con il porto da Montegemoli al Gagno (che, svincolata dal progetto dell’autostrada Tirrenica; dovrà passare dall’approvazione del CIPE). A luglio 2013 il Consiglio ha approvato il nuovo Piano regolatore predisposto dall’Autorità Portuale di Piombino: le priorità sono il potenziamento infrastrutturale con la realizzazione di banchine, aree e fondali ed il miglioramento dell’accessibilità (stradale e ferroviaria). Ad agosto 2013 è stato firmato l’accordo di programma per la prima fase di attuazione.

2.02 2 2 Azione 2. Nel 2013 sono previsti ulteriori passaggi per l’integrazione del sistema aeroportuale regionale. Si conferma la priorità del progetto di qualificazione dello scalo aeroportuale fiorentino nel quadro delle specializzazioni di funzioni dei due scali principali. E’ prevista inoltre l’attuazione delle azioni di supporto allo sviluppo aereo in coerenza con le decisioni comunitarie. Sarà portata a compimento la strategia per garantire la continuità aerea con l’Isola d’Elba, anche attraverso la fusione della società di gestione con la società proprietaria dell’aeroporto ed il superamento delle criticità finanziarie pregresse attraverso una contestuale ricapitalizzazione.

A febbraio 2013 è stato firmato l’accordo tra SAT e AdF per l’integrazione e lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano; sono in corso le procedure per l’individuazione degli advisors giuridico e finanziario. Aprile 2013: firmato il patto parasociale tra Regione e SO.GI.M. S.p.A. su AdF per prendere i controllo dello scalo fiorentino e far decollare la holding tra Firenze e Pisa, per potenziare il sistema aeroportuale. A luglio 2013 la Giunta ha approvato l’atto integrativo dell’accordo per la ricognizione delle linee guida per l’integrazione e lo sviluppo del sistema aeroportuale. Sempre a luglio 2013 sono stati avviati da ENAC e MIT i lavori per l'elaborazione del Piano aeroportuale nazionale, a partire dalla proposta pubblicata da ENAC nel settembre 2012. La Regione è stata coinvolta all'interno dei lavori Commissione interregionale infrastrutture e nel successivo confronto con il Governo. Aeroporto di Marina di Campo: firmata (giugno 2012) con Alatoscana la convenzione per i contributi a titolo di compensazione degli oneri sostenuti per l'aeroporto (sicurezza, antincendio, controllo traffico aereo, dogane). Impegnate a luglio 2012 tutte le risorse previste dalla Convenzione per il 2012-2014 (1,4 mln). La Regione concorre al pagamento degli oneri di servizio pubblico per i collegamenti aerei necessari ad assicurare la continuità territoriale dell’Isola d’Elba (la legge finanziaria regionale 2013 prevede un contributo straordinario di 350 mila euro l’anno per il 2014-2016, che si aggiungono ai 1,5 mln già stanziati dal Ministero dei Trasporti; per il bando sulla continuità territoriale saranno quindi disponibili 2,6 mln). A gennaio

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AP LI Az Azione Attività realizzate 2013 la Conferenza dei servizi per la continuità territoriale dello scalo di Marina di Campo, convocata dalla Regione, ha definito un bando triennale, anche con risorse regionali, per i collegamenti aerei con Pisa, Firenze e Milano. L'avvio della continuità territoriale tra l'aeroporto Galilei di Pisa, Vespucci di Firenze, Milano Linate e aeroporto di Marina di Campo è previsto per la primavera 2014. Per riequilibrare la situazione patrimoniale di Alatoscana e permettere nuovi investimenti la LR 77/2012, finanziaria 2013, autorizza la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale fino a un massimo di 1 milione. A marzo 2013: l’assemblea dei soci di Alatoscana (tra cui la Regione), ha approvato il nuovo piano industriale 2013-2015, la fusione con AerElba e un aumento di capitale (da 1 mln a 3 mln) per rilanciare l’aeroporto Marina di Campo. A luglio 2013 la Regione ha deciso di investire 3 mln per lo sviluppo dell'aeroporto di Marina di Campo all'Elba: 1 mln per aumentare il capitale sociale di Alatoscana (impegnato a settembre) e 2 mln per migliorare l'infrastruttura.

2.02 2 Collegamenti aerei dagli aeroporti di Firenze e Pisa A dicembre 2012 è stato pubblicato il bando per la concessione di contributi pubblici (previsti 564 mila euro per aeroporto). È stata presentata una sola offerta per l’aeroporto di Firenze: ad agosto 2013 sono stati impegnati 564 mila euro a favore della società “Vueling Airlines S.A.”, contributo relativo al lotto 2 – Aeroporto di Firenze.

2.03 Qualificazione del trasporto pubblico locale e azioni per la mobilità sostenibile È in corso la riforma dei servizi di TPL che prevede un solo gestore rispetto agli attuali 14, l’adozione di criteri di spesa basati su costi e ricavi standard e un contratto di servizio di 9 anni. La Conferenza regionale dei servizi, dopo il lavoro di approfondimento con i territori, ha concluso i lavori a maggio 2012: Regione, Province e Comuni hanno quindi firmato un’intesa sulla rete delle linee bus e sui punti alla base del capitolato per la gara europea per individuare il nuovo gestore unico del servizio. La Regione ha assicurato lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale anche dopo i tagli effettuati dal Governo, con interventi di razionalizzazione e riorganizzazione della spesa; l’aumento del prezzo dei titoli di viaggio da novembre 2012, che occorre per ridurre i corrispettivi contrattuali, prevede tariffe differenziate secondo le fasce di reddito ISEE. Prosegue anche l’azione regionale per completare il sistema di alta velocità regionale dei servizi ferroviari, per la realizzazione della tramvia di Firenze e per rinnovare il materiale rotabile (oltre a quanto previsto dal contratto di servizio con Trenitalia, la Regione intende acquistare treni diesel per le tratte non elettrificate della rete ferroviaria). Il nuovo Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità, in corso di elaborazione, prevede inoltre la realizzazione di 6 grandi vie ciclabili (la Ciclopista dell'Arno; la Ciclopista Tirrenica; la Ciclopista della Via Francigena, l'Itinerario ciclabile dei Due Mari; il collegamento FI-BO; ciclopista tiberina) e una rete regionale di ciclostazioni vicino alle stazioni ferroviarie.

AP LI Az Azione Attività realizzate 2.03 1 0 Linea 1. Gara per il lotto unico regionale su gomma 2.03 1 1 Azione 1. Definizione conclusiva e pubblicazione degli atti della gara

per il lotto unico regionale su gomma. Alle azioni attuate, ovvero in corso di attuazione nel 2012, seguiranno nel corso del 2013 la stesura definitiva del capitolato e dei documenti di gara, la loro approvazione con atti ed il loro invio ai soggetti economici che hanno risposto all’Avviso di manifestazione di interesse, e quindi la presentazione delle offerte, la loro valutazione, l’aggiudicazione provvisoria e definitiva e la stipula del contratto di servizio.

A giugno 2012 la Giunta ha recepito con un'intesa gli esiti della Conferenza dei servizi e ha approvato i primi indirizzi per la gara. Ad agosto 2012 è stata approvata l’analisi delle reti di TPL, sono stati individuati gli ambiti di attuazione ed è stata avviata la procedura di gara, con la pubblicazione sulla Gazzetta europea e su quella italiana dell’avviso per individuare i soggetti interessati all’affidamento in concessione dei servizi TPL su gomma (lotto unico regionale); entro la scadenza (ottobre 2012) sono pervenute 7 manifestazioni di interesse. A febbraio 2013 la Giunta ha integrato le indicazioni sulla rete dei servizi e gli ambiti di attuazione, coordinate con le disposizioni statali (DL 95/2012 e L 228/2012); nel giugno 2013 è stato pubblicato il DPCM che definisce i criteri e le modalità di riparto alle Regioni delle risorse statali del Fondo nazionale trasporti; ciò, ha consentito il perfezionamento tecnico (in corso)

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AP LI Az Azione Attività realizzate dell’Intesa con gli Enti Locali, che definisce reti, risorse, tariffe. A settembre 2013 la Giunta ha approvato le linee guida per la valutazione dei beni nell'ambito della procedura per l'affidamento dei servizi di TPL. Definita l’entità delle risorse, la Regione nell’ottobre 2013 ha ripubblicato con integrazioni l’avviso dell’agosto 2012; la scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 6 dicembre 2013; dopo tale data e nel corso del 2014 saranno approvati il capitolato e gli altri documenti di gara e inviata la lettera di invito ai soggetti che hanno manifestato interesse; quindi, espletate le procedure di gara, si procederà all’assegnazione.

2.03 2 0 Linea 2. Mobilità sostenibile 2.03 2 1 Azione 1. Realizzazione del sistema tramviario a Firenze e del people

mover di collegamento tra stazione e aeroporto a Pisa, per cui possono essere valutate le modalità di finanziamento più adeguate sulla base dell’avanzamento procedurale.

Il POR CReO FESR cofinanzia la realizzazione delle linee tramviarie di Firenze; a settembre 2012 è stato firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Firenze che riguarda tra l’altro l’avanzamento dei lavori delle linee 2 e 3.1, le ipotesi di realizzazione della linea 4 (Leopolda Piagge) e l’integrazione della rete tramviaria per Sesto Fiorentino e per Campi Bisenzio. Rispetto allo stanziamento previsto dal POR CReO FESR, 47 mln, sono stati impegnati 38,9 mln. La spesa rendicontata ai soli fini del POR CReO FESR dai beneficiari è stata di 93,9 mln. La Linea 1 è in funzione dal febbraio 2010. La Regione sta verificando la definitiva destinazione dei 36 mln di finanziamenti UE previsti per realizzare le linee 1, 2 e 3 della tramvia di Firenze entro il 2015 (il Comune di Firenze ha evidenziato difficoltà sul completamento dell’opera nei tempi richiesti). Con la rimodulazione 2011 del POR CReEO FESR è stato deciso il finanziamento del People Mover (e opere connesse), un nuovo mezzo di trasporto per collegare la stazione di Pisa Centrale e l’aeroporto Galilei. Gli interventi previsti sono: People Mover; adeguamento della viabilità; parcheggi scambiatori. Firmato a settembre 2012 l’accordo fra pubbliche amministrazioni che ha permesso l’avvio della progettazione definitiva. Previsto uno stanziamento sul POR CReO FESR per 27,8 mlni; sono stati impegnati 19,7 mln (12,7 a dicembre 2011 e 7 a dicembre 2012). Dicembre 2012: firmato il contratto con il concessionario per la progettazione, la costruzione e la gestione del People Mover e delle opere connesse. A giugno 2013, conclusa la procedura di notifica grande progetto, la Commissione europea ha dato il via libera al cofinanziamento POR CReO FESR. L’inizio dei lavori è previsto per la primavera del 2014 e la conclusione entro dicembre 2015.

2.03 2 2 Azione 2. Avvio di un nuovo bando nel 2013 per gli enti locali in materia di sicurezza stradale che porterà all’avvio dei lavori nel 2014.

Ad aprile 2013 la Giunta ha definito gli indirizzi per la redazione del nuovo bando regionale per migliorare la sicurezza stradale e lo ha attivato: i campi d’intervento sono quelli già individuati nel bando attuativo del 4° e 5° Programma del PNSS, con l’introduzione di un ulteriore campo per contrastare il fenomeno degli incidenti dovuti alla fauna selvatica (previsti 5 mln per interventi e opere e 80 mila euro per l’incidentalità con animali selvatici). A maggio è stato approvato il disciplinare tecnico per la presentazione delle domande da parte di Province e Comuni (entro l’anno saranno individuati gli interventi da cofinanziare).

2.03 2 Costituzione dell’Osservatorio regionale della sicurezza stradale Nel 2012 il Consiglio ha costituito l’Osservatorio regionale della sicurezza stradale. Ad agosto 2013 si è svolta la seduta istitutiva dell’Osservatorio; a 2013 la Giunta ha individuato la struttura tecnica di supporto alle attività dell’Osservatorio.

2.03 2 3 Azione 3. Avvio degli interventi di realizzazione della ciclopista Dicembre 2012: definite le azioni operative per realizzare il sistema integrato della ciclopista

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AP LI Az Azione Attività realizzate dell’Arno. dell’Arno avviando una selezione delle proposte di Province e Comuni che individui le tratte

prioritarie da finanziare. Il progetto della ciclopista segue il corso del fiume dalla sorgente alla foce. Il tracciato previsto sarà lungo 375 km, considerando i percorsi locali nei 48 Comuni bagnati dall’Arno. È previsto un investimento di 12 mln in tre anni.

2.03 2 Altri interventi per lo sviluppo della mobilità ciclabile Dicembre 2012: avviate le attività per lo sviluppo e la diffusione della mobilità ciclabile e pubblicato un avviso di selezione, a seguito del quale ad agosto 2013 sono stati finanziati con 50 mila euro 3 progetti destinati a studi, sugli itinerari di interesse regionale e interregionale, sulle ciclopiste, sulle banche dati georeferenziate delle piste e dei percorsi ciclabil.

2.03 3 0 Linea 3. Informazione e Comunicazione 2.03 3 1 Azione 1. Consolidamento dell’attività dell’osservatorio per la

mobilità ed i trasporti anche attraverso azioni che implementano la qualità e quantità dei dati di trasporto di persone e merci da parte dei diversi soggetti interessati con specifiche azioni di supporto (infomobilità).

Nel 2012, dopo la gara d’appalto, è stato sottoscritto il contratto per le attività di supporto all’Osservatorio regionale mobilità e trasporti. Il POR CReO 2007/2013 cofinanzia la realizzazione di una infrastruttura informativa geografica per l’accessibilità. Rispetto allo stanziamento previsto per gli interventi di Mobility e infomobilità, 8.08 mln, sono stati impegnati 5,9 mln, su due linee di intervento: una cofinanzia 25 progetti degli enti locali per la gestione di informazioni sul traffico in tempo reale e una, attuata direttamente dalla Regione, per la realizzazione del Mobility Information Integration Center.

2.03 4 Linea 4. Altri interventi in materia di TPL: acquisto materiale rotabile e razionalizzazione del servizio

2.03 4 Rinnovo parco rotabile ferro Firmata a novembre 2012 la convenzione con Trenitalia per l'acquisto, l'immissione in servizio e la gestione di nuovo materiale rotabile diesel. É prevista una spesa di 48 mln per 10 treni diesel; la correlata gara di Trenitalia per l’acquisto del materiale è oggetto di ricorso presso il Consiglio di Stato e l’intervento è sospeso. Prosegue l’attuazione del programma di rinnovo del materiale rotabile con carrozze Vivalto di ultima generazione: a ottobre 2013 è stato immesso in servizio ulteriore materiale; ad oggi sono state immesse in servizio 48 delle 150 carrozze previste dal contratto di servizio.

2.03 4 Rinnovo bus A luglio 2013 la Giunta ha approvato criteri, modalità e vincoli per assegnare i contributi per rinnovare il materiale rotabile per il TPL su gomma. Sono disponibili 13,6 mln (8 mln di fondi MATTM, 5 mln PAR FAS e 530 mila euro da economie) per un investimento di 22 mln, per comprare nuovi bus (80-100) a minor impatto ambientale o ad alimentazione non convenzionale. Sono previsti 7,6 mln per l’acquisto di autobus urbani per lo svolgimento dei servizi di TPL nei comuni che hanno superato i limiti di emissione nell’atmosfera di sostanze inquinanti, 5,5 mln per l’acquisto di autobus extraurbani per i servizi di TPL e 505 mila euro per l’acquisto da parte dei soli Enti Locali di autobus extraurbani per i servizi di TPL “deboli”. A settembre 2013 la Giunta ha integrato il provvedimento di luglio stanziando altri 25 mln (fondi PAR FAS), per un investimento complessivo stimato in 60 mln. I 38 milioni di cofinanziamento stanziati dalla Regione permetteranno di acquistare circa 300 autobus, circa il 10% circa di quelli circolanti in Toscana.

2.03 4 Razionalizzazione del servizio Alla fine di settembre 2013 la Giunta ha approvato alcuni interventi per razionalizzare, velocizzare e modernizzare il servizio ferroviario; l’offerta è stata rimodulata sulla linea Firenze-Lucca-Viareggio mantenendo le stazioni ma sopprimendo tre coppie di treni lenti sulla tratta

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AP LI Az Azione Attività realizzate Pistoia-Lucca in fasce orarie non pendolari; è stato riorganizzato il servizio sulla Firenze-Pisa aeroporto per i lavori di realizzazione del People mover; l'offerta sulla Arezzo-Firenze è stata integrata con quattro nuovi treni, di cui due in fascia pendolare; saranno aggiunte fermate nel percorso di alcuni treni Regiostar; grazie ad uno scambio di materiale rotabile con il Piemonte sarà potenziato il servizio, con sei treni Minuetto, sulle linee non elettrificate (diesel) più critiche (Faentina, Empoli-Siena, Siena-Chiusi). L’attivazione degli interventi è prevista fra dicembre 2013 (entrata in vigore del nuovo orario ferroviario) e giugno 2014. A ottobre 2013 la Giunta ha approvato il Documento di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale e ferroviario, previsto dalla L 228/2012, cui è collegata l’attribuzione premiale del 10% pro quota delle risorse del Fondo Nazionale Trasporti (per la Toscana circa 44 milioni).

2.04 Uso sostenibile delle risorse naturali, prevenzione del rischio sismico e corretta gestione dei rifiuti La Regione pianifica le politiche in materia di prevenzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti nonché in materia di siti inquinati da bonificare e sostiene gli incentivi alla raccolta differenziata, con la diffusione di raccolte domiciliari e di prossimità, e lo sviluppo della green economy per trasformare i rifiuti in risorse, promuovendo il mercato delle materie riciclate. La gestione dei rifiuti segue la gerarchia stabilita dall’UE che prevede di diminuirne la produzione, prepararli per il riutilizzo, riciclarli anche attraverso il recupero energetico e, solo alla fine, smaltirli in discarica. La Regione integra il sistema di gestione dei rifiuti con la bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati e investe risorse per garantire l’autosufficienza del ciclo integrato dei rifiuti, realizzando nuovi impianti di smaltimento e migliorando l’efficienza di quelli esistenti. La Regione assicura la tutela e la conservazione della biodiversità e delle aree consolidando il sistema regionale delle aree protette e realizzando infrastrutture per facilitarne la fruizione e la valorizzazione. Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività di riduzione del rischio sismico. È stata realizzata la revisione della governance del sistema dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti. La Regione incentiva l’aggregazione dei gestori del servizi per poter generare maggiori investimenti, economie di scala, competitività e maggiore qualità del servizio: la LR 69/2011 “Istituzione dell’Autorità idrica toscana e delle Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani” istituisce un unico ATO per il servizio idrico integrato e conferma i tre ATO dei rifiuti. Il Consiglio ha approvato: lo statuto dell’Autorità idrica toscana (luglio 2012) e gli indirizzi per la sua articolazione (settembre); lo statuto delle autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani (settembre). Nel 2012 sono state avviate le procedure per costituire l'Osservatorio del servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani e il Comitato consultivo per la qualità del servizio. A maggio 2013 è stato costituito presso il Consiglio, il Comitato per la qualità del servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani, con il compito di segnalare all’autorità idrica e alle autorità servizio rifiuti eventuali criticità, formulare proposte su qualità, efficienza e efficacia del servizio, esprimere pareri preventivi e osservazioni su specifici atti. È stata prorogata la validità del V Programma triennale regionale delle aree protette 2009-2011 che prevede investimenti, promozione, raccordo con il sistema della biodiversità e risorse per gli enti parco (impegnati 27,5 mln di cui 10,5 per investimenti e 16,2 per gli enti parco). Questi i principali provvedimenti adottati: • A settembre 2013 la Giunta ha approvato la proposta al Consiglio del nuovo Piano di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati 2013-2020 che unifica tutti i settori

d'intervento (rifiuti urbani e speciali, bonifiche). • A dicembre 2012 la Regione ha riformato (LR 79/2012) i consorzi di bonifica con una nuova delimitazione dei comprensori di bonifica ed il riordino dei relativi enti gestori, per

garantire la sicurezza idraulica, la difesa del suolo, la manutenzione del territorio, la tutela e valorizzazione delle attività agricole, del patrimonio idrico, la provvista e l’utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo, la tutela dell’ambiente e delle sue risorse naturali; gli enti gestori della bonifica sono ridotti da 26 a 6 e i comprensori di bonifica da 41 a 6. Un solo programma di spesa regionale per la difesa del suolo, sulla base del PAER, individuerà anche le ”opere strategiche”, realizzate direttamente dalla Regione. A giugno 2013 il Consiglio ha approvato il reticolo idrografico e di gestione. Ad aprile 2013 sono stati nominati sei Commissari, uno per comprensorio (per organizzare le prime elezioni e convocare la prima assemblea) e sono stati approvati indirizzi per lo svolgimento delle elezioni. Ad agosto sono stati pubblicati gli elenchi provvisori degli aventi diritto al voto. A settembre-ottobre sono stati approvati altri indirizzi per svolgere le

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elezioni, previste per il 30 novembre. I tributi, 65 mln annuali, saranno gestiti dai Consorzi, soggetti privati, che svolgeranno la manutenzione; le Province hanno compiti di controllo e vigilanza sui corsi d’acqua, la Regione coordina il lavoro di Province e Consorzi e realizza le opere strategiche. La LR 79/2012 stabilisce che pagheranno il tributo solo i consorziati che riceveranno un beneficio “specifico e diretto” dall’attività del Consorzio.

• È in corso di formazione il Piano regionale qualità dell'aria (PRQA); il Consiglio ha discusso l’informativa preliminare a settembre 2011. Il Piano è soggetto anche alle procedure della LR 1/2005.

A ottobre 2012 è stata aggiornata la classificazione sismica e approvato il regolamento che riclassifica le zone sismiche, individuando nuove fasce di pericolosità nelle zone a bassa sismicità e il campione da verificare. 168 Comuni (su 287) sono inseriti in una grande zona 3, divisa in tre fasce, per aumentare la percentuale del controllo di circa il 7%.

AP LI Az Azione Attività realizzate 2.04 1 0 Linea 1. Aumentare la fruibilità e la gestione sostenibile delle aree

protette e conservare la biodiversità terrestre e marina

2.04 1 1 Azione 1. Attuazione alle azioni ritenute più urgenti della Strategia Regionale per la Biodiversità, che costituiranno parte integrante del nuovo PAER.

E’ stata elaborata la Strategia regionale per la biodiversità (allegata al PAER), strumento per conservare efficacemente la biodiversità terrestre e marina. La Toscana è la prima Regione a produrre tale documento, risultato di un accordo del 2008 con WWF Italia ed è stato dato avvio alla realizzazione di alcune azioni individuate come prioritarie. E’ stato siglato un accordo di collaborazione con l’Università di Firenze per la definizione e l’aggiornamento delle misure di conservazione dei SIR con particolare riferimento ai SIC della Rete Natura 2000 e sono stati erogati contributi per la redazione dei piani di gestione dei siti.

2.04 1 2 Azione 2. Educazione ambientale, informazione, comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini in materia di biodiversità e di aree protette anche attraverso l’aggiornamento delle banche dati, l’implementazione del sito internet regionale e la messa in rete del materiale scientifico e divulgativo prodotto.

Informazioni disponibili alla alle pagine: http://www.regione.toscana.it/enti-e-associazioni/ambiente/biodiversita http://www.regione.toscana.it/enti-e-associazioni/ambiente/parchi-e-aree-protette e alle pagine degli enti gestori competenti. Impegnati ad ottobre 2013 215 mila euro per interventi di sensibilizzazione e divulgazione relativi alle iniziative 2013 "Estate nei parchi" (soggiorni estivi nei Parchi e nelle aree naturali protette per ragazzi nella fascia della scuola dell'obbligo) e "Giornata dei parchi" (manifestazioni, visite guidate e feste)..

2.04 1 3 Azione 3. Verifica dello stato di conservazione finalizzato alla redazione del 3° report nazionale sullo stato di attuazione della direttiva Habitat attraverso degli archivi georeferenziati con dati provenienti da segnalazioni e dal monitoraggio sullo stato di conservazione previsto dalla Direttiva Habitat e Uccelli.

A ottobre 2012 è stato approvato lo schema di Convenzione per l’attuazione dell’Accordo di collaborazione scientifica con l’Università di Firenze (firmato il 16/10/2012) per lo svolgimento di attività di ricerca per il monitoraggio dello stato di conservazione di specie e habitat e la definizione delle misure di conservazione (impegnati 60 mila euro), integrato nel corso del 2013. L’accordo ha già consentito la verifica dello stato di conservazione e l’invio dei dati necessari al MATTM.

2.04 1 4 Azione 4. Completamento e razionalizzazione del sistema esistente attraverso la revisione normativa volta ad unificare in un testo unico la LR 56/00, LR 49/95, LR 7/98, LR 65/97 e LR 24/94.

E’ stata predisposta la bozza di documento preliminare.

2.04 1 5 Azione 5. Avvio di un progetto finalizzato alla valorizzazione turistica, culturale ed economica dei Parchi Regionali.

Acquisito il software per il passaggio alla contabilità economica dei Parchi regionali (impegnati 30 mila euro a ottobre 2013). Nel 2013 si sono conclusi 14 progetti finanziati con la linea attività 2.2. del POR-CReO; i progetti hanno come obiettivo la valorizzazione e la conservazione delle aree protette e dei SIR.

2.04 2 0 Linea 2. Prevenire il rischio sismico e ridurre i possibili effetti 2.04 2 1 Azione 1. Definizione di criteri per la valutazione delle condizioni di

rischio sismico e di risposta in caso di emergenza al fine di migliorare È stata approvata (maggio 2012) la graduatoria degli edifici pubblici strategici ammessi al contributo per prevenire i danni da rischio sismico (bando 2011). A luglio 2012 la Giunta ha

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AP LI Az Azione Attività realizzate le condizioni di sicurezza del patrimonio edilizio esistente con particolare riferimento al patrimonio pubblico.

ripartito le risorse per la prevenzione del rischio sismico su edifici pubblici (4,4 mln) e privati (1 mln), definito le direttive per gli interventi su edifici privati e modificato quelle per gli edifici pubblici strategici. A maggio 2012 sono state ammesse 13 domande e impegnati quasi 1,1 mln per i primi due interventi; a dicembre 2012 sono stati impegnati quasi 4,4 mln per altri 7 interventi su edifici pubblici strategici.

2.04 2 2 Azione 2. Monitoraggio del livello di sismicità del territorio; valutazione delle condizioni di pericolosità sismica e di vulnerabilità del patrimonio edilizio esistente; indagini e studi di microzonazione sismica dei centri urbani al fine di acquisire maggiori e più approfondite informazioni per la valutazione delle condizioni di pericolosità sismica.

Novembre 2012: approvato il programma 2012, previsto dal protocollo d'intesa sulla prevenzione sismica tra Regione e Università di FI, PI, SI (approvati gli accordi di collaborazione scientifica con le tre università e impegnati 80 mila euro). Dicembre 2012: approvati tre accordi per studi sulla prevenzione sismica con CNR di Pisa, DISTAV di Genova e CeRS GEO di Chieti (impegnati 114 mila euro a marzo 2013).

2.04 2 3 Azione 3. Sostegno alle azioni di prevenzione del rischio sismico di edifici pubblici e strategici rilevanti anche attraverso l’assegnazione di contributi.

Ad agosto 2012 sono stati approvati l’avviso di manifestazione di interesse per finanziamenti statali 2011 e le nuove specifiche tecniche per indagini e studi di microzonazione sismica. A ottobre 2012 è stata approvata la graduatoria; impegnati 413,2 mila euro per 31 Comuni (122 quelli finanziabili). A luglio 2013 la Giunta ha ripartito le risorse assegnate alla Toscana dallo Stato per la prevenzione sismica, 7 mln: 5,6 mln per interventi di prevenzione sismica sugli edifici pubblici e 1,4 per immobili privati. Alla Toscana, per l’annualità 2012, sono anche stati assegnati oltre 658 mila euro per le indagini di microzonazione sismica.

2.04 3 0 Linea 3. Ridurre la percentuale di popolazione esposta ai livelli di inquinamento superiore ai valori limite

2.04 3 1 Azione 1. Adozione del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria, come strumento di coordinamento degli interventi volti a ridurre la popolazione esposta all’inquinamento atmosferico

Sono stati elaborati la proposta di piano e l’aggiornamento dei quadri conoscitivi.

2.04 3 2 Azione 2. Interventi per il miglioramento della qualità dell’aria, mediante la definizione di indirizzi per il coordinamento dei Piani di Azione Comunali e l’attuazione di progetti finanziati con risorse europee e regionali

Nel 2012 impegnati 11 mln per 50 progetti: 4,6 del bando POR 2011-2013 (23 progetti: infrastrutture di ricarica elettrica per car/bike sharing, metanizzazione impianti termici, piste ciclabili) e i 6,4 mln regionali (27 progetti: acquisto da parte dei Comuni di veicoli da adibire a car/bike sharing elettrico e infrastrutture di ricarica elettrica).

2.0 3 Attuazione dell’accordo 2011 con Stato e Comune di Firenze per attuare un programma regionale di interventi per migliorare la qualità dell'aria nelle aree urbane riducendo le emissioni inquinanti

Stanziamento di 27,8 mln (di cui 15 statali e 5 regionali). Stanziate (aprile 2012) le risorse statali, 4,8 mln, per rinnovare il parco autobus TPL con mezzi a minor impatto ambientale. Risorse regionali: impegnati 1,8 mln, dii cui 1 mln per l’elettrificazione del Porto di Livorno. Risorse statali: attivati 15 mln, quasi tutti impegnati, per 17 interventi di risparmio energetico, piste ciclabili, impianti geotermici a bassa entalpia, rinnovo parco bus (impegnati a dicembre 2012 4,5 mln per acquistare 37 autobus) e per proseguire il progetto PATOS (interventi per lo sviluppo di strumenti di valutazione per la gestione dell’inquinamento da materiale particolato, per cui a settembre 2013 sono stati firmati due accordi tra Regione Toscana e Università degli Studi di Firenze e sono stati impegnati 507 mila euro).

2.04 3 3 Azione 3. Prosecuzione dell’attività di monitoraggio dello stato dell’inquinamento atmosferico, del clima acustico e della radioattività

Giugno-dicembre 2012: approvati adeguamenti normativi alla LR 89/1998 per semplificare la presentazione della documentazione di impatto acustico e la relazione revisionale di clima

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AP LI Az Azione Attività realizzate ambientale presente sul territorio regionale. acustico.

Settembre 2012, maggio 2013: assegnato ad ARPAT il compito di implementare il catasto regionale dell’inquinamento acustico. Settembre 2012: assegnato al LaMMa il compito di informatizzare i piani comunali di classificazione acustica e di risanamento acustico, le mappe acustiche degli agglomerati e degli assi stradali ferroviari principali. Marzo 2013: costituito il Comitato regionale per il controllo dell’inquinamento acustico. Dicembre 2012: approvate le linee guida con i criteri per l'elaborazione della relazione biennale sullo stato acustico dei Comuni con più di 50 mila abitanti. Dicembre 2012: impegnati 143,8 mila euro per il monitoraggio acustico. A novembre 2012 sono state individuate le aree ad elevata probabilità di alte concentrazioni di attività di gas radon: identificati 13 Comuni a maggior rischio. Alla fine di settembre 2013 la Giunta ha approvato il Piano di azione delle strade regionali con traffico compreso tra 3 e 6 mln di veicoli l'anno e i documenti correlati. Definiti a ottobre 2013 i criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico.

2.04 3 4 Azione 4. Interventi di pianificazione delle installazioni, controllo e risanamenti degli impianti di radiocomunicazione e degli elettrodotti.

A luglio 2013 è stato costituito il Comitato tecnico per gli impianti di cui all'art 7 della LR 49/2011 sugli impianti di radiocomunicazioni, che svolge consulenza ai Comuni sulla pianificazione delle installazioni e il risanamento.

2.04 3 5 Azione 5. Interventi di riduzione della popolazione esposta all’inquinamento acustico e alla radioattività naturale.

Dicembre 2012: impegnati 2,9 mln per interventi di risanamento acustico. Nel 2012-2013 sono stati realizzati alcuni interventi per la riduzione della popolazione esposta al gas radon (impegno di 100 mila euro nel dicembre 2011; predisposizione documenti per bando di qualificazione soggetti pubblici e privati per le misure di radon, attuazione interventi di rimedio in edifici pilota). A ottobre 2013 la Giunta, a seguito del mutato quadro normativo, ha individuato le nuove attività di competenza delle ASL e dell’ARPAT in materia di tutela dall'inquinamento acustico.

2.04 4 0 Linea 4. Ridurre la produzione totale di rifiuti, migliorare il sistema di raccolta differenziata aumentando il recupero e il riciclo; diminuire la percentuale conferita in discarica

2.04 4 1 Azione 1. Adozione del Piano Rifiuti e Bonifiche comprensivo del Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti.

A settembre 2013 la Giunta ha approvato la proposta al Consiglio del nuovo Piano di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati 2013-2020 che unifica tutti i settori d'intervento (rifiuti urbani e speciali, bonifiche) ed è incentrato sulla differenziata (da portare al 70%), sul porta a porta e sul riciclo, con l’obiettivo di ridurre le discariche da 12 a 5 (passando da 1 milione 350 mila t/a di rifiuti urbani al 2020). Per quanto riguarda i SIN, che diverranno di competenza regionale, l’obiettivo è accelerare le procedure di recupero ambientale e produttivo.

2.04 4 2 Azione 2. Incentivazione del riciclo e della Raccolta Differenziata di qualità.

A ottobre 2012 sono stati definiti criteri e modalità del bando 2012 per la concessione dei contributi regionali per il finanziamento di studi e ricerche in campo ambientale, in particolare per la ricerca sul riciclo delle plastiche miste. A dicembre 2012 è stato approvato il bando dei contributi 2012 per sostenere la ricerca e l’innovazione in campo ambientale, per favorire il riciclo delle plastiche miste derivate dall’attività di selezione delle raccolte differenziate. Stanziati 100 mila euro per il 2012-2013 (50 mila per anno). Luglio 2012: firmato un protocollo d'intesa triennale con CIAL, CANAI E REVET per aumentare la

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AP LI Az Azione Attività realizzate raccolta e il riciclo dell'alluminio estendendo il sistema di raccolta del multimateriale leggero (plastiche, acciaio, poliaccoppiati). A ottobre 2012 sono stati presentati i dati sulla raccolta differenziata: raggiunto il 42,1% (+ 2 rispetto al 2010, 40,1%); i rifiuti urbani pro capite sono passati da 670 a 630 kg. Prodotti meno di 2,4 mln di tonnellate di rifiuti (-5,6% rispetto al 2010). A gennaio 2013 è stato firmato un protocollo d’intesa triennale con Ricrea, CONAI e Revet per aumentare la raccolta e il riciclo dell’acciaio e la qualità di quanto viene avviato a riciclo (vedi anche in “Adattamento ai cambiamenti climatici”, linea 7, azione 3).

2.04 4 Bando 2012 per la concessione dei contributi regionali per finanziare studi e ricerche in campo ambientale, in particolare per la ricerca sul riciclo delle plastiche miste derivate dalla selezione delle raccolte differenziate.

A ottobre 2012 sono stati definiti criteri e modalità del bando, approvato a dicembre 2012; stanziati 100 mila euro per il 2012-2013 (50 mila per anno).

2.04 4 5 Azione 5. Attivazione di una filiera industriale del riciclo basata sulla: razionalizzazione, recupero e riciclaggio degli scarti dell’attività agricola; incentivazione delle imprese che fanno ricerca e innovazione; incentivazione dei produttori di prodotti da riciclo; massimizzazione del riutilizzo e del riciclaggio della marmettola prodotta dal Distretto Lapideo Apuo-Versiliese; minimizzazione della produzione e massimizzazione del riutilizzo e riciclaggio dei sottoprodotti e dei rifiuti del Polo Siderurgico di Piombino; riduzione della produzione e massimizzazione del riutilizzo dei gessi rossi prodotti dal Polo Chimico di Scarlino; ottimizzazione del recupero dei fanghi di depurazione civile e di composizione analoga.

A ottobre 2013 la Giunta ha approvato il PIS del distretto lapideo, che prevede tra gli interventi il riutilizzo e riciclaggio della marmettola prodotta dal distretto lapideo apuo-versilese; anche il nuovo Piano regionale rifiuti e bonifiche, approvato dalla Giunta, prevede una linea d’intervento per riutilizzare e riciclare la marmettola; l’obiettivo è migliorare il riciclaggio dei materiali promuovendo la ricerca per riutilizzare le marmettole, o, in alternativa, definire un sistema per conferirle a condizioni ambientalmente sostenibili. Il piano sostiene la ricerca e l’innovazione tecnologica per migliorare il riciclaggio della marmettola.

2.04 4 6 Azione 6. Attuazione delle nuove norme regionali per l’applicazione del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (art. 3 della legge 28 dicembre 1995, n 549 “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”) mediante la revisione dei criteri di definizione del tributo (ecotassa). La Giunta regionale si adopera affinché le risorse derivanti dal gettito del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (ecotassa), siano destinate come di seguito specificato: a) agli investimenti in materia di valorizzazione ambientale del sistema di gestione dei rifiuti e a misure idonee per il completamento infrastrutturale del ciclo dei rifiuti in Toscana; b) agli interventi di bonifica dei siti inquinati; c) al contributo ambientale per il conferimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti del loro trattamento in impianti di smaltimento ubicati in ambiti territoriali ottimali diversi da quello di produzione.

La LR 77/2012, finanziaria regionale per il 2013, modifica la LR 25/1998 e la LR 60/1996 prevedendo: nuove aliquote per determinare il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti urbani ed assimilati agli urbani, per disincentivare il ricorso allo smaltimento in discarica, semplificare la disciplina per l’applicazione del tributo medesimo, adeguando inoltre il sistema sanzionatorio; l’istituzione di un contributo ambientale per il conferimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti del loro trattamento in impianti di smaltimento ubicati in ATO diversi da quelli di produzione. Tra ottobre 2012 e giugno 2013 sono state impegnate le risorse per il 2012, i 1,6 mln, a favore delle Province del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. A luglio 2013 sono stati impegnati 235 mila euro per il primo trimestre 2013. Dicembre 2012: modificata la scheda di dichiarazione annuale del tributo. A dicembre 2012 sono state ripartite le risorse 2012, 10,3 mln, attribuite all’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, per valorizzare e migliorare il sistema di gestione dei rifiuti (raccolta differenziata e recupero); impegnati 3,4 mln. A luglio 2012 la Giunta ha aggiornato i criteri e le modalità di erogazione dei finanziamenti per gli interventi di bonifica delle aree inquinate; sono privilegiati gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza e/o misure di prevenzione. A dicembre 2012 è stato approvato un bando per interventi di messa in sicurezza d'emergenza e/o misure di prevenzione (disponibili 2,2 mln): interventi di rimozione rifiuti, caratterizzazione, analisi di rischio, progettazione e bonifica di siti contaminati

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AP LI Az Azione Attività realizzate 2.04 5 1 Azione 1. Riperimetrazione e bonifica dei Siti di Importanza

Nazionale nonché per la bonifica dei siti di competenza pubblica e privata.

Ad aprile 2013 la Toscana ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di ridurre il perimetro dei SIN di Massa-Carrara, Livorno e Piombino: l’obiettivo è lasciare di competenza statale solo le bonifiche che non possono costituire oggetto di revisione del perimetro mentre il resto diventerebbe di competenza regionale (SIR). A maggio 2013 è stata esaminata la comunicazione relativa alle azioni da intraprendere a seguito della riperimetrazione dei SIN di Massa Carrara, Livorno e Piombino. A seguito della Conferenza dei servizi del luglio 2013 si è trovato un accordo sulla proposta di revisione del SIN di Massa-Carrara. Impegnati 3,1 mln (dicembre 2012) nell’ambito degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese nel SIN di Massa Carrara per la prima fase di messa in sicurezza e bonifica della falda. A ottobre 2013 la Regione, il MATTM, la Provincia e il Comune di Livorno, il Comune di Collesalvetti e l’Autorità portuale hanno raggiunto un accordo sulla revisione del perimetro del SIN di Livorno e la creazione del SIR di Livorno.

2.05 Sviluppo e promozione di politiche territoriali integrate La LR 1/2005 sul governo del territorio regola l'insieme delle attività relative all'uso del territorio per la tutela, valorizzazione e trasformazione delle risorse territoriali e ambientali. La norma è in corso di revisione per definire in maniera più puntuale gli strumenti e gli atti della pianificazione: la Regione vuole in particolare finalizzare le azioni di trasformazione del territorio, oltre che alla tutela e valorizzazione degli aspetti ambientali e paesaggistici, al recupero del patrimonio edilizio esistente e all’utilizzo delle aree già urbanizzate, evitando nuovo consumo di suolo e qualificando il territorio rurale. Prosegue inoltre l’implementazione del Piano di indirizzo territoriale con la revisione del Piano paesaggistico. La Regione promuove l’aumento dell’efficienza energetica e della qualità costruttiva degli edifici, anche come strumento di sviluppo economico e territoriale; per la realizzazione degli edifici, in particolare quelli pubblici, l’obiettivo è favorire l’uso di materiali ecocompatibili e riciclabili, delle risorse e delle filiere produttive locali (come quella del legno) e promuovere l’innovazione e la ricerca sulla qualità architettonica. Questi i principali provvedimenti adottari: • Alla fine di settembre 2013 la Giunta ha approvato la proposta di legge di riforma della legge 1/2005 sul governo del territorio; l’obiettivo è definire in maniera più puntuale gli

strumenti e gli atti della pianificazione (vedi anche sotto). • La LR 21/2012 ha introdotto disposizioni urgenti relative alle misure di prevenzione del rischio idraulico (divieto di edificazione nelle aree a pericolosità molto elevata). • La LR 52/2012 ha modificato il Codice del commercio, prevedendo, tra l’altro, la pianificazione sovracomunale delle grandi strutture di vendita, con priorità al riutilizzo delle

strutture già esistenti e introducendo nuovi criteri di valutazione della sostenibilità nonché la perequazione degli oneri di urbanizzazione a livello d'ambito. • La LR 26/2012 ha istituito la commissione regionale per il paesaggio (costituita a novembre 2012) e ha disciplinato il procedimento per la dichiarazione di notevole interesse

pubblico di immobili ed aree di particolare pregio paesaggistico. • La LR 45/2012 ha previsto agevolazioni fiscali per gli investimenti privati di promozione e organizzazione di attività culturali e la valorizzazione del patrimonio culturale e del

paesaggio. • La LR 8/2012 (modificata con LR 17/2012 e LR 82/2012) ha recepito la legge 214/2011, per semplificare e razionalizzare le procedure per valorizzare il patrimonio immobiliare

pubblico; disciplina i procedimenti di formazione dei programmi unitari di valorizzazione territoriale (PUV) e di approvazione delle varianti urbanistiche sui piani di alienazione e valorizzazione. È in corso l’attuazione della legge (vedi sotto).

• La LR 6/2012, “Disposizioni in materia di valutazioni ambientali”, ha modificato: la LR 10/2010 in tema di VAS e di VIA e di valutazione d’incidenza; la LR 1/2005, eliminando la

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valutazione integrata degli strumenti e atti di governo del territorio, allineando adempimenti e tempistiche dei procedimenti urbanistici con quelli di VAS e modificando la formazione del piano strutturale; la LR 56/2000, rendendo più completa e certa l’applicazione della valutazione di incidenza.

• La LR 1/2005 è stata modificata a maggio 2013 con la LR 25/2013 per adottare un regolamento con definizioni tecniche e parametri urbanistici e edilizi uniformi a livello regionale; (per il regolamento vedi sotto).

• A luglio 2013 il Consiglio (DCR 74/2013) ha approvato la variante al PIT che consentirà la creazione del Parco agricolo della piana, la qualificazione dell’aeroporto di Firenze e il prolungamento delle tramvie (vedi anche sotto).

• A ottobre 2013 la Giunta ha approvato, per l’acquisizione del parere del Consiglio, il regolamento di attuazione della LR 45/2012 in materia di agevolazioni fiscali per favorire, sostenere e valorizzare la cultura ed il paesaggio in Toscana: dal 2014 chi finanzia iniziative culturali o contribuisce alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio, sostenendo ad esempio il recupero di immobili posti sotto tutela, potrà contare su un sconto sull'IRAP.

Tra le politiche territoriali integrate rientrano le azioni per lo sviluppo delle zone montane sostenute dal Fondo per la montagna, di cui all’articolo 87 della LR 68/2011 “Norme sul sistema delle autonomie locali”; sono finanziati anche interventi per le infrastrutture sciistiche, il rilancio turistico e commerciale delle zone montane, e per gli agricoltori delle zone montane o svantaggiate.

AP LI Az Azione Attività realizzate 2.05 1 0 Linea 1. Modifica LR1/2005 “Norme per il governo del territorio” 2.05 1 1 Azione 1. Conclusione del percorso di revisione della LR 1/2005. Alla fine di settembre 2013 la Giunta ha approvato la proposta di legge di riforma

della legge 1/2005 sul governo del territorio. Il provvedimento tutela il patrimonio rurale, promuove il riuso e la riqualificazione per evitare nuovo consumo di suolo, migliora la governance interistituzionale e riduce da 6 2 anni il tempo per la redazione degli strumenti di governo del territorio.

2.05 1 3 Azione 3. Approvazione di un regolamento che uniformi a livello regionale la documentazione da presentare per la formazione dei titoli edilizi; approvazione del regolamento per uniformare le definizioni dei parametri urbanistico edilizi (art. 144 LR 1/2005); approvazione linee guida per l'elaborazione dei regolamenti edilizi (regolamento edilizio tipo).

Il regolamento è stato approvato in via definitiva dalla Giunta a ottobre 2013; sono definiti i parametri urbanistici e edilizi e le definizioni tecniche che i Comuni debbono applicare nel piano strutturale, nel regolamento urbanistico, nei piani attuativi e nel regolamento edilizio.

2.05 1 4 Azione 4. Linee guida per la progettazione di edifici sicuri. Ad aprile 2013 sono state pubblicate le Linee guida (approvate a dicembre 2012 dalla Giunta) in materia di miglioramento della sicurezza d’uso delle abitazioni che contengono schede tecniche per orientare la progettazione.

2.05 2 0 Linea 2. Revisione e completamento dei contenuti paesaggistici del PIT vigente

2.05 2 1 Azione 1. Completamento della vestizione dei vincoli per decreto e avviamento della vestizione dei vincoli ex Galasso in collaborazione con le direzioni regionali e nazionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali (MIBAC).

A ottobre 2012 la Regione Toscana e il MiBAC hanno firmato l’intesa sulle schede di vincolo. relative a immobili e aree di notevole interesse pubblico ex art. 136 del D.Lgs 42/2004, per l’integrazione paesaggistica del PIT. A ottobre 2012 la Giunta ha presentato al Consiglio la proposta di delibera per l’adozione dell’integrazione paesaggistica del PIT in relazione agli immobili e alle aree di notevole interesse pubblico per la parte relativa agli artt. 136 e 143 comma 1 lett.b) del D.Lgs 42/2004. Prorogate le misure di salvaguardia per la parte paesaggistica del PIT (LR 77/2012, finanziaria per il 2013).

2.05 2 2 Azione 2. Condivisione dei contenuti del Piano con i diversi livelli territoriali coinvolgendo associazioni, enti locali e società civile.

A luglio 2012 e tra aprile e maggio 2013 si è svolto il “tour paesaggio”, una serie di presentazioni pubbliche per presentare l’impostazione e i contenuti del Piano paesaggistico; si sono svolti 12 incontri (Calenzano, Bagnone, Buti, Ribolla-Roccastrada, Montespertoli, Poppi e Convento di Camaldoli, Rapolano Terme, Piombino, Lucca, Val di Cecina, Rosignano, Pracchia).

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AP LI Az Azione Attività realizzate 2.05 2 3 Azione 3. Attivazione di Progetti di Paesaggio con la collaborazione

di enti locali interessati, Associazioni, cittadini, da sviluppare anche sotto forma di progetti di cooperazione territoriale europei con particolare riferimento alla dimensione transfrontaliera (Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia “marittimo”).

Nel 2011 è stato approvato il bando “Interventi in materia di paesaggio”; le risorse sono state destinate ai Comuni con meno di 15.000 abitanti e alle associazioni e fondazioni senza scopo di lucro con finalità di tutela e valorizzazione del paesaggio. Dopo l’approvazione delle graduatorie, finanziati 31 progetti su 47 (impegnati 339 mila euro per 30 progetti comunali, 152 mila euro per 17 progetti delle associazioni). A ottobre 2012 sono stati approvate le convenzioni (successivamente siglate con i Comuni, le associazioni e fondazioni senza scopo di lucro). A luglio 2012 si è concluso il progetto LAB.net+ (PO Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo) in cui la Regione Toscana ha elaborato le Linee Guida “Qualità del progetto/qualità del paesaggio” e le “Linee guida per la valorizzazione dei paesaggi e delle identità locali”.

2.05 2 Costituzione della Commissione Regionale del Paesaggio, come previsto dal D.Lgs.42/2004 e dalla LR 26/2012 per la verifica delle aree soggette a dichiarazioni di notevole interesse pubblico

A maggio 2013 è stata costituita la Commissione regionale del paesaggio ed è stato approvato il suo regolamento di funzionamento; la Commissione si è già riunita diverse volte per la validazione dei perimetri di aree sottoposte a dichiarazione di notevole interesse pubblico.

2.05 2 Interventi in materia di paesaggio: accordo di collaborazione scientifica per l’anno 2013 tra Regione Toscana e Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio.

L’Accordo di collaborazione scientifica tra Regione CIST firmato a marzo 2013 stabilisce le priorità di ricerca, e le competenze del CIST (supporto scientifico-metodologico) e della Regione (individuazione dei criteri). A giugno 2013 la Giunta ha approvato lo schema di accordo di collaborazione scientifica per il 2013 tra Regione e Centro interuniversitario di scienze del territorio per lo sviluppo della ricerca "Contributi scientifico-metodologici alla elaborazione del piano paesaggistico e suo inquadramento normativo"; sono disponibili 71 mila euro (56 mila regionali, impegnati).

2.05 3 0 Linea 3. Miglioramento dell’efficacia delle politiche regionali per la rigenerazione urbana

2.05 3 1 Azione 1. Sviluppo di un'attività di regia che favorisca l'integrazione e la messa a sistema dei processi di rigenerazione urbana coerenti con le modifiche della LR 1/2005, con la LR 40/2011 e con i recenti indirizzi europei al fine di massimizzarne l'efficacia, anche attraverso l'elaborazione di uno strumento guida costruito sul modello del Protocollo ITACA per la valutazione della sostenibilità energetica ed ambientale degli edifici.

A gennaio 2013 è stata presentata la proposta di legge consiliare "Disciplina della certificazione di sostenibilità degli edifici". A luglio 2013 sono state esaminate le possibili azioni da sviluppare in materia di efficienza energetica degli edifici. È stata esaminata la proposta di costituzione di un gruppo di lavoro interdirezionale per la definizione di una legge regionale, attuativa del DL 63/2013, in materia di efficienza energetica degli edifici con consumo energetico il più vicino allo zero. A ottobre 2013 Regione e ITACA hanno firmato un accordo per definire un protocollo di sostenibilità urbana; la Regione coordina un gruppo di lavoro di 8 Regioni, istituti di ricerca e altri enti per definire il protocollo. L’obiettivo è realizzare un sistema di valutazione di qualità e sostenibilità ambientale degli interventi di trasformazione urbana e definire linee guida per la qualità delle città..

2.05 3 PUV (LR 8/2012) – Rigenerazione urbana Valutate le proposte di piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari di alcuni Comuni. Per valorizzare il patrimonio immobiliare non strumentale delle ASL sono stati approvati 3 protocolli d'intesa con i Comuni e le ASL di Massa Carrara (settembre 2012), Lucca (ottobre 2012; complesso ospedaliero Campo di Marte) e Pistoia (febbraio 2013). Costituito un gruppo di lavoro misto per identificare le destinazioni d’uso. Approvato (ottobre 2012) un protocollo d’intesa con l’Agenzia del demanio sulle condizioni per migliorare la valorizzazione di immobili pubblici.

2.05 3 2 Azione 2. Promozione di piani e programmi di edilizia certificata sul piano del risparmio energetico e ambientale e di interventi di

Agosto 2012: approvato il masterplan del programma per la delocalizzazione degli edifici pubblici siti in zona a rischio idraulico nella ex area ferroviaria della Città di Aulla.

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AP LI Az Azione Attività realizzate riqualificazione delle aree urbanizzate marginali o degradate come punti nodali per la rigenerazione urbana di molte città.

Novembre 2012: approvato il progetto preliminare per realizzare gli interventi del Masterplan; per il comparto scolastico disponibili 17,4 mln (8,5 per progettazione e realizzazione nido, scuola materna, scuola elementare, e 8,9 mln per progettazione e realizzazione scuola media).

2.05 3 4 Azione 4. Collaborazione con altri soggetti istituzionali e con i diversi settori regionali per la predisposizione di piani/programmi coerenti con la nuova programmazione europea dei fondi strutturali.

Nel 2012 è stata istituita una Cabina di regia permanente per l’attuazione delle politiche regionali di coesione e per un maggiore coordinamento delle strutture coinvolte (febbraio) e sono stati individuati i rappresentanti regionali e i tecnici per la fase di pre-negoziato ed approvate le linee guida per l’impostazione metodologica (aprile). A febbraio 2013 è stato approvato il Position Paper “Quadro strategico regionale 2014-2020”, documento di riferimento per l’impostazione e lo sviluppo dei futuri programmi operativi e primo contributo al futuro Accordo di partenariato per l’Italia. A marzo 2013 la Giunta ha avviato l’elaborazione delle proposte dei programmi operativi regionali collegati ai fondi FESR, FSE, FEASR e del programma Italia Francia Marittimo, definendo tempistica e fasi del processo. A fine settembre 2013 approvato il cronoprogramma dei POR. Ad agosto 2013 sulla base del documento preliminare al rapporto ambientale del POR FESR “Investimenti a favore della crescita e l’occupazione” anni 2014-2020 è stata avviata la fase di consultazione della VAS, conclusa a metà settembre, sulla cui base il NURV dovrà esprimersi entro ottobre.

2.05 4 0 Linea 4. Progetti di territorio di rilevanza regionale (PTRR) 2.05 4 1 Azione 1. Prosecuzione dell'attuazione del progetto “Parco Agricolo

della Piana” attraverso la sottoscrizione di uno specifico accordo di pianificazione con le amministrazioni coinvolte nel progetto, come definito nell’Integrazione paesaggistica del PIT deliberata dalla Giunta regionale, per l’attuazione degli ulteriori interventi ammessi a finanziamento con il relativo bando di selezione.

A luglio 2013 la Giunta ha avviato il procedimento per l'accordo di pianificazione per realizzare il parco definendone la perimetrazione e armonizzando gli strumenti di pianificazione territoriale degli enti interessati. A luglio 2013 il Consiglio ha approvato la variante al PIT (approvata dalla Giunta a febbraio 2013) per consentire la creazione del Parco agricolo della piana, la qualificazione dell’aeroporto di Firenze e il prolungamento delle tramvie. La Regione ha deciso di tutelare 7mila ettari di territorio (il Parco sarà il più grande d’Italia), di prolungare la linea 2 della tramvia da Peretola verso il Polo scientifico di Sesto e in direzione di Campi. Sono individuati: ulteriori impegni ad integrazione del progetto di Parco agricolo della Piana, come parco agricolo integrato e multifunzionale; azioni di risanamento e miglioramento della qualità dell’aria; lo sviluppo delle infrastrutture per la mobilità; sono incluse le valutazioni sulle nuove ipotesi di orientamento della pista aeroportuale. Ad agosto 2013 sono stati pubblicati l'avviso di avvio delle consultazioni ex art. 25 LR 10/2010 e l'avviso per le osservazioni ex art. 17 LR 1/2005.

2.05 4 Attuazione degli interventi relativi al parco Agricolo della Piana a favore dei Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano, Prato, Poggio a Caiano e Carmignano e delle Province di Firenze e Prato

Approvata (agosto 2012) la graduatoria del bando sul contributo regionale ancora disponibile, 6 mln (1,9 mln sono stati impegnati nel 2011): ammessi 17 progetti (per un investimento previsto di 16 mln). Ottobre 2012: impegnati i 6 mln per 11 progetti (un ponte ciclo-pedonale nella sede del ponte storico Leopoldo II a Poggio a Caiano, la valorizzazione dell’area archeologica di Gonfienti...).

2.05 4 2 Azione 2. Avvio e sviluppo di ulteriori Progetti di Territorio di Rilevanza Regionale con particolare riferimento al progetto “Sistema fluviale dell'Arno” e al progetto per la qualificazione della costa.

Dicembre 2012: presentato il progetto “Sistema fluviale dell’Arno” per promuovere la riqualificazione del fondovalle, con il recupero funzionale delle aree di pertinenza fluviale (urbanizzate e libere) e la loro integrazione con il fiume. Le risorse, 2,3 mln, ripartite tra le Province di Arezzo, Firenze e Pisa, sono utilizzate per progetti di territorio e interventi di edilizia sostenibile.

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AP LI Az Azione Attività realizzate 2.05 5 0 Linea 5. Sistema informativo territoriale e ambientale 2.05 5 1 Azione 1. Aggiornamento (in forma di Carta Tecnica Regionale o di

Database Topografico) della cartografia in scala 1:10.000 (già in corso di realizzazione per le province di MS, GR, PI, LI, PT, PO e SI) e della cartografia in scala 1:2.000, sulla base di appositi nuovi rilievi aerei.

Approvato (luglio 2012) l’Atto di indirizzo per realizzare la base informativa geografica regionale e l’infrastruttura geografica; per il 2012-2014 sono disponibili 5,7 mln per tutte le azioni. A ottobre 2012 sono state approvate le convenzioni tra Regione e Enti Locali in attuazione dell’atto di indirizzo. Per la cartografia sono stati impegnati 3,8 mln: 1,1 mln per la cartografia 1:10.000 (per 7 province), e 1,5 mln per quella 1:2.000 (per 50 comuni), 686 mila per rilievi aerei. Per l'aggiornamento della Cartografia Topografica in scala 1:10.000 l'Atto di indirizzo 2013 (approvato ad aprile 2013) stanzia 180 mila euro (impegnati a luglio 2013) e 108,8 mila euro per riprese aeree e riprese LIDAR (impegnati a settembre).

2.05 5 2 Azione 2. Raccolta nella base informativa geografica dei dati dell'Agenzia del Territorio tramite le funzionalità fornite dal sistema Sigmater, realizzato e mantenuto nell'ambito del relativo partenariato interregionale.

Atto di indirizzo 2012 per realizzare la base informativa geografica regionale e l’infrastruttura geografica: impegnati 11,5 mila euro per la manutenzione del sistema Sigmater. Con l’atto di indirizzo 2013 sono stati impegnati altri 26,3 mila euro.

2.05 5 3 Azione 3. Manutenzione e gestione del Continuum Geologico Regionale e implementazione delle banche dati Geologica e Pedologica.

Atto di indirizzo 2012 per realizzare la base informativa geografica regionale e l’infrastruttura geografica: impegnati 133,4 mila euro per manutenzione e gestione del continuum geologico regionale. Per la manutenzione, implementazione e gestione banche dati geologiche e banca pedologiche l'atto di indirizzo 2013 stanzia 100 mila euro (impegnati).

2.05 5 4 Azione 4. Avvio della implementazione delle basi cartografiche storiche e di un Repertorio Toponomastico.

Atto di indirizzo 2012 per realizzare la base informativa geografica regionale e l’infrastruttura geografica: impegnati 250 mila euro per l'implementazione delle basi cartografiche storiche e di un repertorio toponomastico. Sono stati avviati; il progetto di acquisizione e documentazione di fondi di cartografia storica della Toscana relativi ai secoli XV-XIX per l’implementazione del progetto regionale CASTORE relativo alle mappe dei catasti toscani preunitari; il progetto di revisione della toponomastica presente nella Cartografia Tecnica Regionale.

2.05 5 5 Azione 5. Prosecuzione della implementazione delle banche dati di Uso del Suolo.

E' stato completato l'aggiornamento della cartografia di Uso del Suolo alla scala 1:10.000. È stata elaborata e diffusa la Banca dati dell’uso del suolo della classe “Territori modificati artificialmente”. E' stato avviato il completamento della Banca dati dell’uso del suolo con metodologia di rilievo per punti di campionamento con le classi di uso del suolo relative ai territori agricoli e forestali.

2.05 5 6 Azione 6. Partecipazione ai progetti promossi dal Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici/Comitato Permanente per i Sistemi Geografici (CISIS/CPSG) e dall'Intesa Stato/Regioni; collaborazione con il mondo della ricerca (Lamma, Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio - CIST, Università, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA, ecc.) e con altri soggetti istituzionali (Istituto Geografico Militare - IGM, Agenzia del Territorio, Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura - AGEA, Ministero dell'Ambiente, Province, Comuni, Unioni di Comuni, Autorità di Bacino, altre Regioni, CISIS, ecc.) per la implementazione di banche dati e di standard e specifiche tecniche comuni per garantire la interoperabilità dei dati

Atto di indirizzo 2012 per realizzare la base informativa geografica regionale e l’infrastruttura geografica: impegnati 30 mila euro per l'attività "Partecipazione ai progetti interregionali CISIS/CPSG e dell'intesa Stato/Regioni". La Toscana ha partecipato ai progetti interregionali per realizzare l’interoperabilità delle banche dati topografiche e geografiche; l’attività è proseguita nel 2013 con il coinvolgimento anche dell'IGM (impegnati altri 30 mila euro nell’ambito dell'atto di indirizzo 2013).

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AP LI Az Azione Attività realizzate territoriali ed ambientali prodotti. Avvio della derivazione di un database topografico in scala 1:25.000 in collaborazione con l'IGM.

2.05 5 7 Azione 7. Collaborazione con altri soggetti istituzionali per la implementazione dell'infrastruttura geografica regionale, quale nodo di quella nazionale e tramite quella dell'infrastruttura geografica europea (INSPIRE); avviare la implementazione del portale webGIS del Sistema Informativo Territoriale e Ambientale - SITA e dell'Archivio Aerofotografico Digitale.

A maggio 2013 sono state individuate le tipologie di licenze Creative Commons da assegnare ai dati geocartografici prodotti dalla Regione Toscana e diffusi a mezzo servizi web o ceduti in copia; si avvia inoltre la progressiva pubblicazione su web dei dati geocartografici, per i quali non sussistano vincoli alla divulgazione, nell'ambito della infrastruttura geografica regionale, anche attivando servizi di scaricamento dei dati nonché della relativa metainformazione o documentazione. La direttiva europea INSPIRE prevede la condivisione delle banche dati geografiche realizzate dalle amministrazioni; a maggio 2013 si è svolto a Firenze un seminario sui servizi di condivisione realizzati e previsti dalla Regione Toscana. A maggio 2013 la Giunta ha approvato lo schema della convenzione per la collaborazione e lo scambio dati territoriali fra la Regione Toscana e l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - ATO Toscana Sud per uniformare e favorire le modalità della fruizione dei dati territoriali e disciplinare le modalità di accesso ai dati da parte delle amministrazioni firmatarie. Atto di indirizzo 2013 per realizzare la base informativa geografica regionale e l’infrastruttura geografica (approvato ad aprile 2013): impegnati 50 mila euro a settembre 2013 per l'implementazione del portale webGIS del Sistema informativo territoriale ed ambientale.

2.05 6 0 Linea 6. Politiche integrate per i territori montani 2.05 6 1 Azione 1. Attività di sostegno alla realizzazione di un polo

tecnologico di innovazione nel campo delle energie rinnovabili in località Campo Tizzoro nel comune di San Marcello Pistoiese anche attraverso l’utilizzo delle risorse del contributo regionale per interventi straordinari a favore dei territori montani, di cui all’articolo 138ter della LR 65/2010 “Legge finanziaria per l’anno 2011”.

A marzo 2013 è stato assegnato il contributo regionale 2013 per interventi straordinari a favore dei territori montani; impegnati 999 mila euro per il “Progetto Mo.To.R.E” /Montagna Toscana Ricerca Energia)" presentato dal Comune di San Marcello Pistoiese (investimento complessivo di 1,1 mln) per facilitare, in coerenza con la LR 77/2012 (finanziaria 2013), l’insediamento di un polo per le energie rinnovabili a Campo Tizzoro.

2.05 6 Contributo regionale 2012 per interventi straordinari a favore dei territori montani

Nel 2012 le risorse sono servite al rilancio del sistema neve; finanziati con 1 mln 7 progetti nelle zone dell’Amiata, Garfagnana, Lunigiana e Montagna pistoiese. A questi si è aggiunto un contributo una tantum di 100 mila euro destinato al Comune di Abetone. A luglio 2012 la Giunta ha modificato i criteri e le modalità di accesso al contributo regionale.

2.05 6 2 Azione 2. Ripartizione del Fondo regionale per la montagna agli enti montani, privilegiando la sua utilizzazione come quota parte di progetti sostenuti da finanziamenti europei, nazionali o regionali.

Tra ottobre e dicembre 2012 la Giunta ha approvato il Programma annuale 2012 del Piano d’indirizzo con la ripartizione delle risorse del Fondo regionale per la montagna, 4,4 mln (2,3 regionali e 2,1 statali), impegnati a dicembre 2012 per 85 progetti (3,3 mln per 55 progetti di 18 Unioni, 986 mila euro per 26 progetti di Comuni non in unioni e 156,4 mila per 4 progetti della Provincia di Livorno). Le risorse del Fondo nel 2010-2012, 13 milioni (11 milioni regionali), hanno attivato 55 milioni di investimenti. Dalla nascita (1995) del Fondo sono stati investiti oltre 82 milioni (34 regionali e 48 statali); sono stati finanziati 612 progetti (la maggioranza su turismo e commercio).

2.05 6 Relazione sull’attuazione delle politiche per la montagna A giugno 2013 la Giunta ha approvato la relazione 2013 al Consiglio sull’attuazione delle politiche per la montagna; sono stati investiti 878 milioni tra il 2010 e il 2013: 376 milioni, il 42,8%, regionali, 142 milioni statali, e 192 milioni da fondi europei - ripartiti tra FEASR (15,9%), FESR (5,9%) e FSE).

2.05 6 3 Azione 3. Adozione del Regolamento per l’assegnazione delle risorse Approvato a maggio 2013 il regolamento di attuazione dell'art. 87 della LR 68/2011

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AP LI Az Azione Attività realizzate del Fondo regionale per la montagna previsto al comma 7 dell’articolo 87 della LR 68/2011 “Norme sul sistema delle autonomie locali”.

sulla ripartizione del Fondo regionale per la montagna: individuati i criteri di riparto; il procedimento di attribuzione dei contributi e le modalità di verifica dei risultati raggiunti; i casi di revoca del finanziamento.

2.05 7 0 Linea 7. Interventi in materia di pianificazione territoriale 2.05 7 Contributi ai Comuni per assicurare la coerenza dei diversi strumenti

di pianificazione. Febbraio 2012: approvato il bando per erogare ai Comuni con meno di 5.000 abitanti dei contributi per elaborare gli strumenti di pianificazione territoriale e degli atti di governo del territorio (piano strutturale e regolamento urbanistico).Approvata la graduatoria (dicembre 2012): sono stati impegnati 300 mila euro per finanziare 19 domande (su 49 ammesse).

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3 DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

3.01 Riordino del sistema sanitario regionale La politica socio sanitaria toscana è stata sviluppata in questi anni con l’obiettivo principale dell’integrazione fra le varie tematiche e linee di intervento; in particolare è stato attivato un processo di riordino del sistema, per collocare al centro il cittadino e la sua partecipazione informata a tutte le attività e i servizi che lo riguardano. In questi anni la RT ha messo in atto una serie di iniziative per ridisegnare l’organizzazione del sistema sanitario toscano sia sul versante dell’appropriatezza che su quello della semplificazione e del controllo della spesa. A partire da giugno 2012 è stata avviata una generale azione di efficienza che ha portato una riduzione dei costi di produzione del 3% pari a circa 100 mln. In particolare nel 2012: • Ad agosto sono state approvate azioni di indirizzo alle Aziende e agli Enti del SSR attuative del DL 95/2012 per la farmaceutica i beni e i servizi, e quelle di riordino dei servizi del

SSR; • A novembre la L.R. 81/2012, collegata alla Finanziaria 2013, ha introdotto misure urgenti di contenimento dei costi tra cui l’adozione di misure per le spese del personale che non

devono superare il corrispondente ammontare dell’anno 2004 diminuito dell’1,4%; la rinegoziazione dei contratti e accordi per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti accreditati per l’assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale; la rivisitazione del sistema territoriale di emergenza urgenza, privilegiando una maggiore flessibilità organizzativa ed operativa del servizio; il contenimento della spesa farmaceutica che nel 2012 è passata da un costo del rimborso di quelli venduti in farmacia di 575 mln. a 502 (meno 13%). Le ragioni del calo hanno a che fare anche con il ticket (tassa sulle ricette e minori acquisti).

• A fine anno sono state approvate le Linee di indirizzo per il riordino del Sistema sanitario regionale con l’attribuzione di risorse alle Aziende per 20 mln. più ulteriori 21,8 mln. in base ai risultati in termini di appropriatezza delle prestazioni. In particolare per la prima parte delle risorse (20 mln.) nel 2013 sono stati definiti i criteri di riparto e individuati alcuni settori prioritari fra i quali l’implementazione del modello assistenziale Casa della Salute, la razionalizzazione della rete trasfusionale, della rete dei laboratori per esami e diagnostica genetica, lo sviluppo delle cure intermedie, l’identificazione degli ospedali focalizzati attraverso la concentrazione di specifiche attività organizzate in percorsi in determinati ospedali individuati a livello di Area vasta, lo sviluppo della prevenzione collettiva. Per tali progetti è stato predisposto uno stanziamento di 20 mln di euro.

Nell’ambito delle politiche di riordino del Sistema sanitario regionale riveste particolare importanza l’equilibrio economico che in questi anni ha dimostrato come la RT, nonostante la riduzione significativa di risorse del Fondo sanitario nazionale, abbia un Sistema sanitario in sostanziale equilibrio, infatti non è mai stata sottoposta ad alcun tipo di piano di rientro da parte dello specifico Tavolo Ministeriale di verifica (fino al 2011 compreso dal punto di vista economico la sanità toscana è in pareggio). Alla luce delle criticità emerse nel corso degli ultimi anni la RT ha rafforzato il sistema dei controlli introducendo nuovi strumenti di monitoraggio e verifica tra i quali il Bilancio autorizzativo, il monitoraggio regionale trimestrale, la gestione sanitaria accentrata, la certificazione da parte di un soggetto esterno del coordinamento dei controlli. Particolare importanza riveste l’appropriatezza dei servizi offerti, con una sempre maggiore integrazione fra ospedale e territorio, per garantire da una parte lo sviluppo del percorso assistenziale offerto dall’altra la minore ospedalizzazione possibile (con una conseguente maggiore personalizzazione del trattamento e un contenimento dei costi). In particolare per quanto riguarda il tasso di ospedalizzazione sono migliorati tutti gli indicatori relativi all’appropriatezza dei ricoveri con una diminuzione di quelli inappropriati; rispetto al 2011 si è avuta una diminuzione di oltre il 3%. Inoltre il miglioramento dei servizi territoriali, attraverso sia il lavoro svolto dai medici di famiglia, che l’attivazione sempre più ampia della sanità di iniziativa e del Chronic care model, ha permesso di ridurre le ospedalizzazioni per malattie croniche e gli accessi al pronto soccorso. Di rilievo, nell’ambito dell’integrazione ospedale territorio, la sottoscrizione a settembre 2013 dei “Patti territoriali” con i Comuni e le Asl che ridefiniscono il ruolo dei piccoli ospedali sul territorio regionale migliorandone il livello qualitativo e i servizi offerti ai cittadini. Proseguito il progetto Carta sanitaria elettronica con l’attivazione di oltre 1 milione di carte da parte dei cittadini. Inoltre la Regione in questi anni ha portato avanti una politica di investimenti, sia con la costruzione di nuovi ospedali sia con la riqualificazione delle strutture sanitarie, anche attraverso l’implementazione e il rinnovo del parco tecnologico delle Aziende. Grande importanza rivestono anche gli interventi per la non autosufficienza e disabilità, attualmente finanziati solo con risorse regionali dopo l’azzeramento del fondo statale. Altro tema di rilievo è quello dei ticket, reintrodotti dal Governo nel 2011, per i quali la Regione ha disposto un’applicazione più equa rimodulandoli in base al reddito (individuate più fasce, di cui la più bassa esente) e attivando servizi presso INPS e CAAF, dove i cittadini possono ottenere la certificazione ISEE. Relativamente alla valutazione del sistema sanitario regionale, i risultati 2012 del “bersaglio” (il sistema di valutazione della sanità toscana) evidenziano una performance positiva con l’aumentato impegno delle Aziende sanitarie a ridurre l’uso inappropriato della risorsa ospedaliera; infatti il tasso di ospedalizzazione è sceso del 3,4% con una riduzione anche della degenza media. La maggiore efficienza ospedaliera non ha determinato una riduzione della qualità dei servizi di ricovero dove si registra invece un netto miglioramento degli indicatori

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specifici. Grande attenzione è stata data alla sicurezza del paziente e alla gestione del rischio clinico. Sul versante dell’assistenza territoriale confermati i risultati positivi della “sanità d’iniziativa” anche per quanto riguarda il progetto AFA (Attività fisica adattata) rivolto a ultra sessantacinquenni con patologie croniche. I corsi AFA ad alta disabilità hanno avuto un aumento del 39% mentre dell’11% quelli a bassa disabilità. Diminuita anche la spesa farmaceutica territoriale con una riduzione del 7% pro capite. Molti dei risultati sono stati conseguiti anche grazie ad un sistema informativoin continua espansione capace di misurare processi e risultati. In tale ambito significativo l’avvio della Carta sanitaria elettronica. Inoltre il sistema sanitario regionale è riuscito in alcuni casi a ridurre la variabilità interregionale garantendo una maggiore equità per i cittadini. Anche il Programma nazionale esiti (PNE) 2012, curato dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, pone la Toscana ai primi posti per qualità di cure ospedaliere dove la percentuale delle strutture con prestazioni migliori della media è la più alta tra tutte le regioni. Con l’inizio della nuova legislatura è stata avviata la predisposizione del nuovo Piano 2011-2015 la cui proposta di deliberazione al Consiglio è stata approvata dalla Giunta a dicembre 2011; il Piano per la prima volta integrerà sanità e sociale, e sarà focalizzato sul diritto alla salute della persona. Allo stato attuale il Piano è in corso di ridefinizione.

AP LI AZ Azione Attività realizzate 3.01 1 0 Linea 1. Riequilibrio del sistema territorio – ospedale - residenzialità 3.01 1 1 Azione 1. Saranno perseguite azioni per il rafforzamento del ruolo

del territorio attraverso: - il riassetto dell’organizzazione distrettuale; lo sviluppo delle cure primarie e il potenziamento dell’integrazione delle stesse con quelle intermedie e l’assistenza ospedaliera a medio-bassa intensità;

A fine 2012 sono state approvate le Linee di indirizzo per il riordino del Sistema sanitario regionale con l’attribuzione di risorse alle Aziende per 20 mln. più ulteriori 21,8 mln. in base ai risultati in termini di appropriatezza delle prestazioni. In particolare per la prima parte delle risorse (20 mln.) nel 2013 sono stati definiti i criteri di riparto e individuati alcuni settori prioritari fra i quali l’implementazione del modello assistenziale Casa della Salute, lo sviluppo delle cure intermedie, l’identificazione degli ospedali focalizzati attraverso la concentrazione di specifiche attività organizzate in percorsi in determinati ospedali individuati a livello di Area vasta. Per tali progetti è stato predisposto uno stanziamento di 20 mln.. A maggio 2013 approvati i progetti attuativi da parte delle Aziende sanitarie toscane di 54 Case della salute (che arrivano quindi a 90) finanziate con 8,2 mln. A giugno approvati indirizzi per lo sviluppo delle cure intermedie e i progetti presentati dalle Asl per l'attivazione di ulteriori 549 posti letto che porta il totale complessivo a 1.604. A settembre 2013 siglati con i Sindaci i Patti territoriali per la ridefinizione del ruolo dei piccoli ospedali sul territorio regionale ognuno dei quali avrà una sua specializzazione al fine di migliorare il livello qualitativo degli stessi e dei servizi offerti ai cittadini. I piccoli ospedali saranno ricollocati in una nuova rete che comprenderà anche gli ospedali provinciali e universitari.

3.01 1 1 - la responsabilizzazione dei medici di medicina generale e lo sviluppo di modelli a rete multiprofessionali;

Proseguito l'adeguamento dei sistemi informativi dei medici convenzionati (trasmissione telematica dati ricette, certificazioni di malattia, carta sanitaria elettronica). Impegnato 1 mln. a favore delle ASL per spese per la connettività, l’installazione di lettori e la formazione. Inoltre liquidati a ESTAV 7,5 mln per adeguamento sistemi informativi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta convenzionati. Governo della specialistica ambulatoriale interna nel territorio. Sottoscritto accordo con A.C.N. Medici Specialisti ambulatoriali, medici veterinari e altre professionalità ambulatoriali. Governo della medicina generale nel territorio con istituzione delle AFT (aggregazioni funzionali territoriali) e delle UCCP (unità complesse di cure primarie).Sottoscritto accordo con A.C.N. Medici di medicina generale ed assegnati i medici di assistenza primaria alle AFT. Sottoscritto il preaccordo per la continuità assistenziale, finalizzato all’inserimento dei medici di continuità assistenziale nelle AFT, in corso di attuazione.

3.01 1 1 - il potenziamento della rete informatico/informativa sul territorio. Realizzato il progetto di Sistema centralizzato per l’erogazione di informazioni e servizi ai cittadini, che doterà le ASL di monitor (posizionati nelle sale di attesa e transito, consentiranno di gestire la comunicazione veicolando messaggi specifici) e totem interattivi (che

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AP LI AZ Azione Attività realizzate consentiranno al cittadino di ricevere informazioni e servizi personalizzati per mezzo della nuova tessera sanitaria). Finanziamento di 680 mila euro; ad aprile 2012 firmato il contratto di gara. Proseguono gli interventi nell'ambito del progetto Carta sanitaria elettronica, con l'approvazione dello schema di Accordo di collaborazione con l’Unione regionale toscana titolari di farmacia e la Confederazione italiana servizi pubblici enti locali per l’attivazione anche presso le farmacie convenzionate. Ha aderito al progetto il 70% delle farmacie (774 su 1.109). Il 31% dei cittadini (1.150.000 persone) ha attivato la CSE; sono 534.000 i cittadini che la utilizzano; per il 2015 si punta a raggiungere l'80% dei toscani. Per realizzare la CSE sono stati attivati 30 mln. per il 2010-2015.

3.01 1 1 - il riassetto delle cure intermedie attraverso la differenziazione dell’offerta residenziale e di servizi per la popolazione anziana e non autosufficiente

Stanziate anche per il 2012 dalla Regione le risorse del Fondo per la non autosufficienza, destinate al potenziamento dei servizi socio-assistenziali (servizi domiciliari, centri diurni, servizi Alzheimer), agli interventi per disabili under 65 e alle quote sanitarie aggiuntive RSA (per ridurre le liste di attesa).Nel 2012 impegnati 46 mln. per l'estensione servizi domiciliari, 3,9 mln. quale Fondo non autosufficienza 0-64 anni e 24,9 mln. per quote sanitarie aggiuntive in RSA; queste risorse consentono di fornire risposte appropriate ad una popolazione di circa 40.000 persone. Risorse 2013 ammontanti a 74 mln. (46 mln estensione sevizi domiciliari, 3 Fondo non autosufficienza 0-64 anni e 25 quote sanitarie aggiuntive in RSA).

3.01 1 A fianco del programma vero e proprio si segnalano:- assistenza domiciliare ai malati di SLA, - destinati a fine 2012 3,3 mln.e ulteriori 2,8 a fine maggio 2013 - il progetto per la Sorveglianza attiva per la persona anziana e fragile;- destinati 2,3 mln. nel 2010, altri 2 nel 2011; - nel 2013 recepito Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, Province, Comuni e Comunità montane sulla prevenzione degli effetti delle ondate di calore; approvate Linee comportamentali e distribuito materiale informativo - il progetto dell’assistenza personale finalizzata alla vita indipendente e autodeterminata (a febbraio 2012 approvato l’atto di indirizzo, modificato a febbraio 2013 e avviata la fase a regime).- fase pilota: 410 contributi; a regime: impegnati 5,2 mln. ad oggi 630 contributi. Nel 2013 attivate risorse per oltre 8 mln.

3.01 1 2 Azione 2. Nell’ambito della revisione della rete ospedaliera, l’azione regionale sarà orientata: alla concentrazione delle attività di più alta complessità nelle AOU; al riorientamento delle attività ad alto volume e bassa-media complessità su presidi territoriali, con individuazione di punti di riferimento per specifica casistica; all’eliminazione delle duplicazioni di strutture/attività; alla revisione della rete dei centri di elevata qualifica regionali.

Proseguiti i progetti già avviati: Chronic care model (punto unico di accesso e team aziendale degli specialisti per la presa in carico della persona con demenza) e, a favore della deospedalizzazione, il progetto di continuità assistenziale ospedale-territorio per la popolazione non iscritta al servizio sanitario nazionale. A settembre 2011 impegnati 2,3 mln. per la prosecuzione dei progetti già attivati. A dicembre 2012 attivate ulteriori 2,3 mln. per la prosecuzione dei progetti già avviati. Coperto circa il 40% della popolazione toscana affetta da patologie croniche.

3.01 2 0 Linea 2. Evoluzione del sistema di Emergenza Urgenza 3.01 2 1 Azione 1. Per la riorganizzazione della rete del sistema di

emergenza-urgenza sono previste azioni di: sviluppo di nuove soluzioni organizzative della rete territoriale; omogeneizzazione dell’organizzazione a livello aziendale; razionalizzazione delle risorse (personale e mezzi) a livello di Area Vasta; riqualificazione delle risorse umane coinvolte; verifica del rispetto degli indirizzi relativi

Approvata a dicembre 2012 la sperimentazione del modello di risposta assistenziale See and Treat nei Pronto Soccorso pediatrici della AOU Meyer e dell'Azienda USL 9 di Grosseto attraverso uno specifico processo di formazione; il modello prevede il Triage in modo tale da garantire, nella fascia assistenziale a bassa intensità, una gestione prevalentemente infermieristica; Avviato da parte delle Aziende sanitarie il lavoro per l’individuazione delle Centrali 118 in

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AP LI AZ Azione Attività realizzate agli standard regionali per il servizio di elisoccorso. ambito di Area vasta. È prevista una fase di valutazione dei progetti che indicativamente si

chiuderà nel mese di maggio 2013. In via di completamento la mappatura di tutti i PET (Punti Emergenga Territoriale) con le funzioni svolte e le dotazioni. A giugno destinati per il 2013 15,7 mln. di finanziamento per il servizio regionale di elisoccorso. A marzo 2013 approvata una serie di progetti nel campo dell’emergenza-urgenza in particolare per lo sviluppo e l’organizzazione di attività formative per gli operatori con un finanziamento di 400 mila euro. Approvato ad aprile 2013 il documento “Procedure infermieristiche di emergenza sanitaria territoriale 118 della Regione Toscana” per garantire l’omogeneità delle prestazioni svolte dal personale infermieristico a bordo dei mezzi di soccorso di emergenza sanitaria territoriale.

3.01 3 0 Linea 3. Prevenzione 3.01 3 1 Azione 1. Sono previste azioni per la semplificazione organizzativa

dei Dipartimenti attraverso: la riorganizzazione delle strutture professionali e funzionali, l’individuazione di attività gestibili a livello regionale, la semplificazione delle procedure, la centralizzazione delle attività di supporto. Sono inoltre previsti: il completamento del sistema informativo, attraverso un processo di dematerializzazione, e la revisione della rete dei laboratori di sanità pubblica.

E’ stato dato ulteriore impulso alla programmazione di Area vasta, con la presentazione a marzo di un’informativa al Consiglio sugli indirizzi e le iniziative di razionalizzazione del SSR. Ad agosto 2012 approvati dalla Giunta gli indirizzi alle Aziende e agli enti del SSR attuativi del DL 95/2012, e le azioni di riordino e razionalizzazione dei servizi. iniziata la predisposizione delle proposte di Piano di Area vasta.

3.01 4 0 Linea 4. Riorganizzazione dei Laboratori 3.01 4 1 Azione 1. Saranno infine attivate azioni per la razionalizzazione delle

risorse e la crescita dell’appropriatezza attraverso: il ridisegno della rete dei laboratori di analisi chimico cliniche, di medicina trasfusionale, di genetica medica, di anatomia patologica e di prevenzione oncologica; la definizione di percorsi diagnostici, di elenchi di prestazioni a rischio di inappropriatezza, di procedure prescrittive, con il coinvolgimento dei professionisti specializzati nella individuazione delle prestazioni da erogare.

A novembre 2012 deliberata l’assunzione di iniziative tese a promuovere l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie e la omogeneità dei comportamenti tra le diverse aziende sanitarie.Impartiti alle Aziende sanitarie gli indirizzi per la rideterminazione delle dotazioni di posti letto per acuti in base a criteri di efficienza e appropriatezza organizzativa. Costituzione presso ciascuna Area Vasta di apposito gruppo tecnico di controllo con compiti di verifica campionaria.In atto riorganizzazione del Sistema trasfusionale toscano con l’attivazione di un’Officina trasfusionale con una sede per Area vasta. Avvio prima Officina trasfusionale entro giugno 2013. A giugno 2013 approvato progetto "Obiettivi qualitativi e quantitativi per lo sviluppo del Sistema trasfusionale toscano". Ad agosto 2013 finanziato con 160 mila euro il progetto, presentato dall'AOU Careggi in accordo con l'AOU Meyer, per la centralizzazione dei laboratori di genetica nell'edificio polifunzionale denominato Cubo3 che utilizzerà tecnologie di ultima generazione e di elevata innovazione in materia di diagnostica molecolare avanzata. Individuati i nuovi standard di riferimento per i Diagnosis related groups (DRG) ad alto rischio di inappropriatezza del Patto per la Salute 2010-2012. Per garantire il contenimento della spesa e l’appropriatezza prescrittiva, la Regione definisce nell’ambito della programmazione dei costi degli enti ed aziende del servizio sanitario regionale, specifici budget economici per la farmaceutica ospedaliera e territoriale e per i dispositivi medici. Istituiti due gruppi di lavoro per l'adozione di linee di indirizzo per la terapia farmacologica in oncologia e per l'impiego di farmaci antivirali e per l'adozione di linee di indirizzo per l'appropriatezza dell'impiego e l'uso razionale delle risorse. A giugno 2013 attivate risorse per 1,5 mln. per la promozione del Polo oncologico di

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AP LI AZ Azione Attività realizzate Careggi con l'implementazione del percorso di diagnosi e cura anche attraverso l'apparecchiatura Cyberknife nella logica dell'unitarietà del percorso assistenziale. Nel 2010 approvato il Piano regionale della Prevenzione (PRP) 2010-2012 (prorogato al 2013), per un omogeneo livello di attuazione delle azioni di prevenzione sul territorio; l’obiettivo è migliorare l’integrazione fra le politiche sanitarie e ambientali, dettare nell’assistenza ospedaliera condizioni organizzative e modelli operativi idonei a prevenire il riacutizzarsi di patologie croniche, evitando il ricovero e garantendo la continuità ospedale-territorio. Migliorata l'estensione degli screening oncologici: mammografico (94% nel 2011), cervice (96%) colon-retto (86%); per l'attuazione del Piano previsti oltre 16 mln. Approvati i Progetti strategici 2012/2013 presentati dall’ISPO per l’insieme delle attività di prevenzione primaria e secondaria. A novembre 2012 attivate risorse per 2,3 mln. di cui 750 mila per il 2012 e 1,6 mln. per il 2013.

3.01 5 0 Linea 5. Revisione del modello organizzativo per l’integrazione dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali

3.01 5 1 Azione 1 Sarà presentata entro marzo 2013 una proposta di legge di revisione dell’attuale modello organizzativo, disciplinato al Capo III-bis-società della salute della L.R. 40/2005. La proposta di revisione si conforma ai seguenti principi: - superamento del modello organizzativo consortile delle società della salute, attraverso la definizione di una nuova forma di cooperazione che consenta, fra l’altro, un rafforzamento dei processi di governance (governo condiviso) fra l’Azienda USL e i Comuni del territorio a livello di Zona distretto; - adozione di percorsi condivisi di pianificazione strategica e programmazione per obiettivi, attraverso la conferma degli attuali strumenti del Piano Integrato di Salute e del Programma attuativo annuale; - definizione dei livelli di spesa programmati, in coerenza con gli obiettivi e i programmi di attività, e rispetto degli equilibri economico-finanziari concordati; - individuazione di un organismo tecnico-amministrativo di supporto al nuovo processo di governance, costituito dalle professionalità già operanti presso l’Azienda USL e i Comuni del territorio; - ridefinizione del ruolo e delle modalità di nomina del responsabile di zona distretto, quale direttore dell’organismo tecnico di supporto di cui alla lettera precedente; - consolidamento delle forme di partecipazione già garantite dalla normativa vigente; - definizione della normativa transitoria per la regolazione del processo di superamento del modello consortile delle Società della Salute - SdS, assicurando per le problematiche connesse alla gestione del personale, operante presso le stesse, il necessario coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.

Avviato il percorso per il superamento dell’assetto consortile delle Società della salute e la semplificazione del sistema: elaborata una proposta che prevede tra l’altro la creazione della Conferenza per l’integrazione socio sanitaria, il rafforzamento della Zona distretto, la possibilità di sottoscrivere specifici accordi di collaborazione fra Comuni e ASL.

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AP LI AZ Azione Attività realizzate 3.01 6 0 Linea 6. Patrimonio e Infrastrutture sanitarie 3.01 6 Riqualificazione del patrimonio sanitario Nell’ambito dei nuovi investimenti per rinnovo e implementazione del parco tecnologico e

riqualificazione delle strutture sanitarie, istituito un fondo rotativo per anticipare alle ASL/AOU le risorse non ancora disponibili per ritardi nella vendita del patrimonio immobiliare. Stanziati 150 mln. annui per il 2011-2013 (impegnati 276 mln.) e 50 mln. per il 2014.

3.01 6 Riorganizzazione rete ospedaliera toscana Proseguito il completamento del programma di investimenti sanitari per l’ammodernamento, lo sviluppo, la riorganizzazione della rete ospedaliera toscana avviato negli anni Novanta, nonostante la crisi e la diminuzione delle risorse statali. Con tale programma il numero degli ospedali è stato ridotto da 93 agli attuali 41.

3.01 6 Nuovi ospedali In corso la conclusione del percorso di realizzazione dei 4 Nuovi Ospedali. Complessivamente si tratta di oltre 1.700 posti letto con 44 sale operatorie e 35 fra sale parto e travaglio. Il costo globale è di 657 mln. (169 dello Stato, 161 della Regione, 128 delle ASL, 199 dei privati). Inaugurato e attivato a luglio 2013 il nuovo ospedale di Pistoia. A settembre 2013 inaugurato quello di Prato che conta 540 posti letto, 15 sale operatorie, 5 sale travaglio/parto, 20 posti di osservazione breve intensiva, 40 posti dialisi, 2 sale operatorie parto. A Lucca, la fine dei collaudi è prevista entro settembre 2013, e a febbraio 2014 l’inizio dell’attività. Per l’ospedale delle Apuane, a giugno 2013 assegnate risorse per 9 mln all’Asl 1 per il completamento delle opere infrastrutturali. A settembre 2014 previsto il collaudo, e a novembre l’inizio dell’attività. L'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha giudicato positivamente le procedure di costruzione dei quattro nuovi ospedali (Apuane, Lucca, Pistoia, Prato) rilevando grande attenzione alla qualità dei materiali, standard elevati e controlli puntuali sulla sicurezza dei cantieri; aumento dei costi giustificato dall’impegno di investimenti aggiuntivi per rendere gli ospedali più funzionali e all’avanguardia; i tempi di realizzazione presentano ritardi contenuti.

3.01 6 Riqualificazione, ammodernamento e innovazione tecnologica delle struttura sanitarie

Prosegue nel 2012 l'attività del Piano investimenti 2011-2013 per il rinnovo del parco tecnologico delle ASL/AOU e la riqualificazione delle strutture sanitarie; gli obiettivi sono il completamento della rete degli ospedali portanti della Toscana, la riqualificazione delle strutture delle AOU (tra cui il nuovo Careggi), la realizzazione di strutture per la continuità assistenziale. Stanziati per il 2011-2013 650 mln., tutti assegnati alle Aziende (più altri 100 mln. per il 2014); a fine 2012 attivati ulteriori 120 mln. di risorse straordinarie (impegni complessivi per 570 mln.); il valore totale degli interventi finanziati è di 3,3 miliardi. In tale ambito a dicembre 2012 firmato accordo con ASL 6 per la realizzazione del primo lotto delle opere infrastrutturali relative alla viabilità intorno alla zona di costruzione del Nuovo ospedale di Livorno. Le risorse destinate al Comune di Livorno che procederà all’approvazione del progetto esecutivo ammontano a 3,5 mln. A febbraio 2013 sbloccate dal Governo parte delle risorse statali del piano 2008/2009 per la riqualificazione, ammodernamento e innovazione tecnologica delle struttura sanitarie. A febbraio 2013 sbloccate dal Governo parte delle risorse statali del piano 2008/2009 per la riqualificazione, ammodernamento e innovazione tecnologica delle struttura sanitarie

3.01 7 0 Linea 7. Compartecipazione alla spesa sanitaria regionale 3.01 7 Ticket sanitario Operata a settembre 2012 una rimodulazione, con l’aumento del ticket sia per la farmaceutica

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AP LI AZ Azione Attività realizzate che per la specialistica. Confermata per il 2012 e 2013 l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per prestazioni di specialistica ambulatoriale per i lavoratori disoccupati dal 1/1/2009, in cassa integrazione e mobilità. A gennaio 2013 approvate le Linee guida per uniformare le procedure di riscossione dei Ticket delle Aziende sanitarie. Prevista l’approvazione di ulteriori indirizzi per l’ottimizzazione del processo di controllo attraverso anche un Protocollo di intesa con la Guardia di Finanza. Previsto il pagamento per intero della prestazione usufruita, se non ritirati i risultati, anche da parte dei cittadini esenti. Prorogata al 31 ottobre 2013 la validità degli attestati di esenzione alla compartecipazione alla spesa sanitaria in attesa del completamento delle procedure di adeguamento del sistema informativo regionale che ne consentano la rilevazione da parte dei medici prescittori al momento della compilazione della ricetta elettronica.

3.01 7 Attestazione ISEE Approvato a fine 2011 un protocollo di intesa con ANCI, Università e OOSS per utilizzare l’ISEE come metodo di valutazione della situazione economica degli utenti. Avviata un’intesa con l’INPS per agevolare l’acquisizione da parte dei cittadini dell’attestazione ISEE (modulistica disponibile sul sito INPS, presso CAAF, Comuni, ASL e sul sito regionale); approvato un accordo per definire le modalità del collegamento telematico della banca dati dell’INPS relativa all’ISEE con gli enti erogatori di servizi sanitari, sociosanitari e sociali e per l’accesso agevolato ai servizi pubblici locali ed un altro con il CAAF per garantire un supporto ai cittadini per la predisposizione dell`ISEE. Attivati un numero telefonico dedicato e un indirizzo e-mail per la richiesta di informazioni.

3.01 8 0 Linea 8. Altri interventi in materia di sanità 3.01 8 Contrasto alle dipendenze Consolidata la rete dei centri antifumo attualmente presenti sul territorio regionale in

n. di 27. Proseguite le azioni regionali in materia di didendenze da droghe, alcol, gioco d’azzardo e le problematiche correlate con particolare riferimento alle persone in condizioni di m,arginalità sociale, alle donne in gravidanza e ai giovani. Complessivamente le risorse destinate ammontano a 2,3 mln. Attuato il riordino delle strutture residenziali e semiresidenziali per garantire risposte appropriate ai bisogni di cura ed un sistema tariffario articolato per le diverse aree di intervento. Avviato l’accreditamento istituzionale dei SERT. Per i servizi ambulatoriali e residenziali definiti i requisiti di esercizio e di accreditamento.

3.01 8 Salute mentale Proseguito il percorso diretto a favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate per un miglior esito dei percorsi di recupero e di riabilitazione attraverso linee guida per l’affidamento di servizi alle cooperative sociali per l’inserimento delle persone svantaggiate. Favorito il coinvolgimento del volontariato per contribuire alla crescita di un sistema di servizi di salute mentale di comunità. Stipulato un protocollo d’intesa con il Coordinamento toscano associazioni per la salute mentale.

3.01 8 Istituti penitenziari Proseguiti gli interventi per individuare percorsi alternativi al carcere per la presa in carico di detenuti con problemi di dipendenza; sbloccato inoltre (febbraio 2012) il progetto per la realizzazione di una sezione a custodia attenuata per le detenute madri con i propri figli. Per la presa in carico di detenuti impegnati 670 mila euro nel 2012; assegnato un

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AP LI AZ Azione Attività realizzate finanziamento di 400 mila euro per la ristrutturazione di un edificio per le detenute madri ai quali si aggiungono a ottobre 2013 ulteriori 221 mila euro. A giugno 2013 assegnate alle Asl 390 mila euro di risorse trasferite dal Ministero delle Finanze per l’anno 2011 per la prevenzione e assistenza dei detenuti tossicodipendenti e alcooldipendenti negli Istituti Penitenziari. Proseguita l’implementazione dell’assistenza psicologica per la tutela della salute in carcere; attivati i percorsi per la formazione del personale sanitario e penitenziario e per la prevenzione del rischio suicidario minorile, i corsi sulle tecniche di rianimazione, sulla gestione del rischio clinico, i corsi sulla sicurezza alimentare per i detenuti che effettuano la preparazione degli alimenti. Impiegati 286 mila euro nel 2012; impegnati 119 mila euro per la formazione di detenuti, personale sanitario e penitenziario. A giugno 2013 approvato il progetto dell’Asl 11 di Empoli “Penelope - il ritorno a casa” per prevenire l’insorgenza di patologie psichiatriche nella popolazione femminile detenuta con l’assegnazione di 25 mila euro. Attivata indagine epidemiologica della popolazione detenuta nei 20 istituti penitenziari della Toscana attuata da ARS in collaborazione delle Az. USL per la verifica dello stato di salute della popolazione detenuta (adulti e minori). Proseguiti i percorsi terapeutici per il reinserimento nel territorio di provenienza dei pazienti internati nell’Ospedale psichiatrici giudiziario di Montelupo, aventi i requisiti sanitari e giuridici di dimissibilità. Impiegati 600 mila euro, con il reinserimento di 23 pazienti toscani dimessi, 4 in più rispetto al previsto. Attivato il percorso di semplificazione degli organismi regionali competenti in materia di sanità in carcere con l’istituzione dell’ Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria e l’abrogazione di quattro organismi preesistenti. A febbraio 2013 approvate le linee di intervento prioritarie in materia di salute della popolazione detenuta negli Istituti penitenziari toscani per il biennio 2013-2014. Attivate risorse per 660 mila euro a favore delle Aziende sanitarie in cui hanno sede gli Istituti

3.01 8 Cooperazione sanitaria internazionale Ad aprile 2012 approvata la Strategia di Cooperazione Sanitaria Internazionale 2012 per la definizione dei principi le priorità e gli indirizzi operativi. Stanziati 2 mln per progetti di cooperazione sanitaria svolti da Aziende del SSR, università, associazioni e per ricoveri a carattere umanitario. A ottobre istituito, presso l'AOU Meyer, il Centro di Salute Globale Ad aprile 2013 confermata la strategia di cooperazione sanitaria internazionale. Stanziamento 2013 pari a 2 mln.

3.01 8 Miglioramento dei tempi di pagamento del SSR Il tempo medio ponderato di pagamento della sanità toscana è di 162,2 giorni (a partire dalla data di protocollo); per migliorare tale dato sono state attivate alcune azioni: - l’anticipazione di qualche giorno del trasferimento mensile di cassa agli enti e aziende del SSR; - la fissazione (dicembre 2012) dei criteri di quantificazione delle erogazioni, allo scopo di parametrare i trasferimenti regionali alle reali esigenze di pagamento; - l’attribuzione di un contributo di 220 mln. per il finanziamento degli investimenti effettuati in passato con risorse regionali (per la carenza dei finanziamenti statali), che ha consentito

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AP LI AZ Azione Attività realizzate l’immissione di nuove risorse e la riduzione delle tensioni di cassa degli enti e aziende del SSR (c.d. “riallineamento fonti-impieghi”) - l’introduzione di un sistema di “cash-pooling”, per ottimizzare la gestione della liquidità - la definizione degli indirizzi per gli accordi tra i soggetti del SSR e i relativi fornitori, finalizzati a far ottenere a questi ultimi la certificazione dei crediti (allo scopo di agevolarne la cessione al sistema bancario)

3.01 8 Sicurezza sui luoghi di lavoro Proseguita l'azione regionale con l'approvazione nel 2011 del Piano mirato “Azioni di prevenzione in edilizia” e del documento “SISPC Notifiche preliminari cantieri edili”, che definisce le linee di progetto per lo sviluppo del tracciato delle informazioni della notifica. Impegnato 1 mln. per il 2011-2013. Approvate le Linee guida per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro, del sostegno all’occupazione e dell’ecosostenibilità nell’affidamento di servizi sanitari e sociali da enti del SSR, per definire buone pratiche in materia di appalti pubblici, a garanzia dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità dei lavori. A luglio 2013 approvato schema di protocollo di intesa triennale fra RT e INAIL per l'erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria in favore degli infortunati sul lavoro. Proseguita la gestione del Fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di infortuni mortali sul lavoro (LR 57/2008), che ha una dotazione di 1 mln. annuo. Per il 2012 sono stati impegnati 850 mila euro a fronte di 40 domande. 303 mila euro gli impegni 2013

3.02 Contrasto alla povertà e alle disuguaglianze L’insieme degli interventi in materia è stato realizzato in questi anni attraverso una serie di azioni coordinate nell’ambito del Piano integrato sociale regionale (PISR). In particolare, per quanto riguarda la politica della Regione in materia di contrasto alla povertà e disuguaglianze, i temi prioritari sono gli interventi in favore della famiglia (che comprendono anche la tutela e protezione dei minori); il tema dell’immigrazione al quale la Regione ha prestato nel corso degli anni particolare attenzione (nel marzo 2011, con l’emergenza immigrati a Lampedusa, la Regione ha dato la sua disponibilità ad accogliere i profughi secondo un modello che, anziché utilizzare un unico grande centro, prevede la distribuzione in strutture più piccole, più facilmente integrabili, diffuse sul territorio e gestite dal volontariato e dalle istituzioni; ciò ha consentito di tutelare la sicurezza dei cittadini e il rispetto dei diritti umani, anche grazie all’approvazione di un protocollo di intesa fra Regione, ANCI e Province per la definizione del “modello toscano di accoglienza”). Approvato inoltre il Piano di indirizzo integrato per le politiche sull’immigrazione 2012/2015 che delinea i riferimenti per l’applicazione della Legge sull’immigrazione (LR 29/2009). Nel 2012-2013 impegnati oltre 3,3 mln., di cui 1,2 per aiuto a donne e minori in condizioni di fragilità e per la promozione del lavoro di cura delle assistenti familiari. A luglio 2013 approvato documento annuale di intervento per l’anno 2013 che finanzia una serie di interventi attuativi per 250 mila euro. Nell’ambito degli interventi in materia, la Regione ha inoltre attivato azioni riguardanti le politiche per la cittadinanza di genere; a febbraio 2012 il Consiglio ha approvato il Piano regionale per la cittadinanza di genere 2012-2015; le risorse disponibili, esclusivamente regionali, ammontano a 3,6 mln., 897 mila euro per ogni anno di vigenza del piano. A giugno 2013 è stato approvato il documento di attuazione 2013. Questi i principali provvedimenti normativi: • a dicembre 2012 è stata approvata la LR 75/2012 che permette ai Comuni di istituire commissioni territoriali per contenere il disagio abitativo delle famiglie sfrattate cui potranno

partecipare, oltre ai rappresentanti dei Comuni, quelli delle organizzazioni sindacali degli inquilini e dei proprietari immobiliari, e quelli di Prefetture e Questure; a marzo 2013 la Giunta ha approvato le modalità attuative e gli indirizzi operativi per le commissioni territoriali;

• approvata ad agosto 2013 la L.R. 45/2013 "Interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e il contrasto al disagio sociale" che prevede Interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, attraverso contributi annuali o una tantum in particolare per le famiglie numerose o con figli disabili.

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AP LI Az Azione Attività realizzate 3.02 1 0 Linea 1. Sostegno per le famiglie e potenziamento dei servizi

territoriali

3.02 1 1 Azione 1. Promozione e sostegno di azioni di microcredito a favore delle famiglie in particolari situazioni di disagio. L’azione sarà realizzata attraverso un bando per la presentazione di progetti da parte di soggetti del volontariato e del terzo settore, che saranno chiamati a compartecipare agli interventi. Saranno utilizzate risorse regionali e sarà verificata la possibilità di utilizzare risorse comunitarie.

Approvato ad aprile 2013 dalla Giunta il Regolamento di attuazione dell’art. 60 della LR 77/2012 (Finanziaria 2013) che prevede interventi di sostegno all’inclusione sociale e alla lotta contro la povertà attraverso iniziative di microcredito a favore di famiglie e persone fisiche, in condizioni di difficoltà, previste in progetti presentati progetti da soggetti del terzo settore. Lo stanziamento complessivo per il 2013 ammonta a 5 mln. A giugno 2013 si è chiuso il bando per la presentazione dei progetti che sono stati n. 49 di cui 38 approvati. Entro fine settembre prevista l’attivazione di 250 Centri di ascolto che in raccordo con i servizi sociali territoriali saranno incaricati di svolgere colloqui con i cittadini e accogliere le domande. Il prestito potrà essere restituito fino a 36 mesi senza interessi, spese di istruttoria né richiesta garanzie, anche sotto forma di attività di utilità sociale.

3.02 1 2 Azione 2. Attivazione di interventi di sostegno a favore delle famiglie numerose (con quattro o più figli), monogenitoriali e con presenza di figli minori, attraverso agevolazioni tariffarie e/o erogazioni di contributi a favore delle famiglie in difficoltà. In particolare sono previsti interventi di sostegno economico, finalizzati ai percorsi educativi, scolastici e alle attività ricreative e sportive.

Il progetto regionale “Famiglie numerose, servizi più leggeri” conclusosi nel dicembre 2012 ha raggiunto più di 2000 famiglie numerose e ha permesso l’erogazione di contributi per oltre 1,8 mln. Il progetto ha previsto il raccordo a livello territoriale dei Comuni e delle SdS/Zone Distretto. Nel corso del 2013 sono proseguite le azioni a favore delle famiglie in difficoltà con particolare riguardo a quelle numerose (con quattro o più figli), monogenitoriali e con presenza di figli minori con risorse erogate per oltre 2,3 mln per interventi di sostegno che prevedono agevolazioni tariffarie e/o erogazione di contributi. Tra il 2013 e il 2014 saranno destinate alle famiglie numerose in difficoltà ulteriori risorse per 1,8 mln.

Confermata per il 2012 e 2013 l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per prestazioni di specialistica ambulatoriale per i lavoratori disoccupati dal 1/1/2009, in cassa integrazione e mobilità. Approvato a fine 2011 un protocollo di intesa con ANCI, Università e OOSS per utilizzare l’ISEE come metodo di valutazione della situazione economica degli utenti. Avviata un’intesa con l’INPS per agevolare l’acquisizione da parte dei cittadini dell’attestazione ISEE (modulistica disponibile sul sito INPS, presso CAAF, Comuni, ASL e sul sito regionale); approvato un accordo per definire le modalità del collegamento telematico della banca dati dell’INPS relativa all’ISEE con gli enti erogatori di servizi sanitari, sociosanitari e sociali e per l’accesso agevolato ai servizi pubblici locali ed un altro con il CAAF per garantire un supporto ai cittadini per la predisposizione dell`ISEE. Attivati un numero telefonico dedicato e un indirizzo e-mail per la richiesta di informazioni. Approvata ad agosto 2013 la L.R. 45/2013 "Interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e il contrasto al disagio sociale". Individuate per il triennio 2013/2015 risorse finanziarie per complessivi 76,5 mln. per interventi connessi alla presenza di nuovi nati (contributo una tantum di 700 euro per ogni figlio nato adottato o in affido dal 1/1/2013), figli disabili (contributo annuale di 700 euro per ogni figlio disabile) nuclei familiari numerosi (contributo annuale di 700 euro per almeno 4 figli + 175 euro per ogni figlio oltre il quarto). Approvato a settembre 2013 un protocollo di intesa con l'ANCI per la definizione degli indirizzi operativi. A ottobre 2013 firmato un protocollo d'intesa con ANCI per semplificare, accelerare e uniformare sul territorio regionale le procedure per l'applicazione della legge 45 /2013. ANCI

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AP LI Az Azione Attività realizzate Toscana si impegna a svolgere un'adeguata opera di informazione circa le opportunità offerte. Per presentare le domande gli interessati potranno rivolgersi ai rispettivi Comuni a partire da lunedì 7 ottobre, ma per farlo avranno tempo fino al 31 gennaio 2014. E' in corso di allestimento anche un apposito sito internet. Si chiama "Toscana solidale" e permetterà di presentare le richieste anche per via telematica. A giugno 2013 approvato il Piano delle attività 2013 dell'Istituto degli Innocenti di Firenze per la promozione e tutela dei minori con un'assegnazione per il 2013 di 750 mila euro. Approvata ad agosto 2013 la ripartizione delle risorse destinate alla RT dal Dipartimento delle politiche per la famiglia della Presidenza del C.M. ammontanti a 1,6 mln. di cui 1 mln per il finanziamento di interventi di sostegno al sistema dei servizi per la prima infanzia.

3.02 1 3 Azione 3. Creazione di un “sistema unitario regionale” di gestione dei servizi per le famiglie e gli assistenti familiari che sarà gestito a livello provinciale attraverso i Centri per l'Impiego e sarà reso disponibile ai Comuni per la successiva fase di accreditamento di cui alla L.R. 82/2009 “Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato”.

A fianco del programma vero e proprio per la non autosufficienza si segnala il progetto Sistema integrato di servizi per le famiglie e gli assistenti familiari con l'approvazione nel 2012 di un protocollo di intesa per un sistema integrato di servizi sul territorio regionale e di una bozza di convenzione biennale con le Province - /Circondario Empolese Valdelsa ( impegnati nel 2012 1,2 mln. per la bozza di convenzione con Province; 90 mila euro per l'accordo con ANCI Toscana; 3 mln per la copertura delle spese sostenute dalle famiglie per gli assistenti familiari.). Approvata ad agosto 2013 la ripartizione delle risorse destinate alla RT dal Dipartimento delle politiche per la famiglia della Presidenza del C.M. ammontanti a 1,6 mln. di cui 600 mila euro per il finanziamento di interventi a sostegno di anziani beneficiari di assistenza domiciliare integrata. Siglato a giugno 2013 l'Accordo con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che per il finanziamento di azioni in favore degli anziani e della famiglia (promozione e supporto alla permanenza della persona anziana presso il proprio domicilio attraverso l'assistenza domiciliare socio-assistenziale; assegnazioni economiche per il sostegno della domiciliarità e dell'autonomia personale; trasporto sociale) prevede 1,5 mln.

3.02 1 4 Azione 4. Creazione di una banca dati unitaria regionale degli assistenti familiari, finalizzata all'incontro domanda e offerta di lavoro di cura, riportante tutte le informazioni relative al percorso formativo, al curriculum e all'accreditamento.

Nel corso del 2013 è partita la sperimentazione, a livello provinciale, della banca dati regionale degli assistenti familiari, azione prevista dal progetto regionale Sistema integrato di servizi per le famiglie e gli assistenti familiari.

3.02 1 5 Azione 5. Potenziamento di servizi territoriali in sinergia con le Amministrazioni Provinciali, i Comuni, le Società della Salute (Punti Insieme, P.U.A.), la rete degli operatori privati (i soggetti autorizzati di cui al DM 20.09.2011 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), il terzo settore e tutti i soggetti interessati che operano sul tema dell’assistenza domiciliare.

Sono in corso di realizzazione le azioni previste dal progetto regionale Sistema integrato di servizi per le famiglie e gli assistenti familiari, previste dalle convenzioni siglate con le Province

3.02 1 6 Azione 6. Realizzazione di corsi di formazione rivolti ad Assistenti Familiari disoccupati/inoccupati ed occupati.

I corsi di formazione per assistenti familiari sono partiti nel territorio regionale nel corso del 2012 e del 2013 a fronte di un impegno nel 2011 di 1,4 mln di cui 1 mln. per inoccupati/disoccupati e 400.000,00 per occupati.

3.02 2 0 Linea 2. Sostegno alla locazione 3.02 2 1 Azione 1. Consolidamento del fondo regionale per il sostegno alla

locazione previsto dall’art. 11 della L. 431/1998 “Disciplina delle Dopo la diminuzione del fondo statale, sono state incrementate le risorse regionali per mantenere l’importo sui livelli del 2010. Fondo 2012: impegnati 14,7 mln.

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AP LI Az Azione Attività realizzate locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo” con risorse regionali ad integrazione del fondo statale ormai quasi azzerato.

3.02 2 2 Azione 2. Sviluppo del “fondo sfratti” per consentire ai comuni di intervenire nelle situazioni critiche di morosità incolpevole per cercare di evitare il provvedimento di rilascio.

Dopo aver impegnato nel 2011 4 mln per le mediazioni tra proprietario e inquilino su 4.338 sfratti per morosità eseguiti nel 2010 (effettuati 462 interventi con 2,5 mln), nel 2012 la Giunta ha stanziato altri 4 mln (a dicembre) per il 2013 per prevenire l'esecutività degli sfratti per morosità (cui si aggiungeranno i 1,5 mln avanzati delle risorse 2012). Nel 2013 sono stati impegnati 2,4 mln. Ad aprile 2013 la Giunta ha esaminato la rendicontazione e gli esiti della sperimentazione della misura di sostegno della locazione attraverso la prevenzione dell'esecutività degli sfratti per morosità; su queste basi ha quindi modificato e integrato gli indirizzi operativi, i criteri e le modalità per l’accesso al fondo. A dicembre 2012 è stata inoltre approvata la LR 75/2012 che permette ai Comuni di istituire commissioni territoriali per contenere il disagio abitativo delle famiglie sfrattate cui potranno partecipare, oltre ai rappresentanti dei Comuni, quelli delle organizzazioni sindacali degli inquilini e dei proprietari immobiliari, e quelli di Prefetture e Questure. A marzo 2013 la Giunta ha approvato le modalità attuative e gli indirizzi operativi per le commissioni territoriali.

3.02 3 0 Linea 3. Lotta alla povertà e al disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari

3.02 3 2 Azione 2. Monitoraggio degli interventi e definizione di una mappatura a livello regionale per il recupero delle eccedenze alimentari sul territorio toscano, all'interno del programma di lavoro dell' Osservatorio Sociale Regionale (art. 40 della L.R. 41/2005 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”). Sviluppo di un adeguato sistema informativo

Approvato a dicembre 2012 l’aggiornamento 2012 del Programma di interventi biennale presentato dall’Associazione Banco Alimentare per la Toscana Onlus per combattere la povertà ed il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari con un contributo di 50 mila euro.

3.02 4 0 Linea 4. Immigrazione 3.02 4 Progetto Rete e cittadinanza Proseguito il progetto "Rete e cittadinanza. La Toscana orienta/forma i cittadini di paesi terzi",

elaborato con le Province e l’UNCEM toscane, Università per stranieri di Siena e Centro Nord-Sud della Provincia di Pisa. Il progetto è finanziato dal Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini dai paesi terzi per 327 mila euro.

3.02 4 Rete territoriale di contrasto alle discriminazioni Firmato il protocollo di intesa con UNAR (Ufficio Nazionale contro la discriminazione razziale) per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni, che prevede la costituzione di una rete territoriale, coordinata dalla Regione, dei soggetti pubblici e del terzo settore.

3.02 4 Insegnamento lingua italiana Approvato schema di accordo con l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana e Rete toscana CTP, e firmato l'accordo con il Ministero del Lavoro per il finanziamento di un programma di interventidi insegnamento della lingua italiana da attuare nel 2012 con impegni per oltre 1 mln.

3.02 5 Linea 5. Politiche per la cittadinanza di genere 3.02 5 Azioni per la cittadinanza di genere Approvato a gennaio 2013 il Programma attuativo regionale in attuazione di quanto previsto

dall’Intesa tra il Governo e le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali, sul documento recante "Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per il 2012"; 1 milione di finanziamento statale previsto per la Regione.

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AP LI Az Azione Attività realizzate Nel 2013 ha preso avvio la 6° edizione del percorso formativo gratuito “Busy-Ness Women – Madrefiglia” organizzato da Regione e Unioncamere Toscana; scaduto il 19 aprile il termine per la presentazione delle domande. Impegnati (giugno 2013) 40 mila euro un favore di Unioncamere per la realizzazione del progetto. A giugno 2013 è stato approvato il documento di attuazione per la cittadinanza di genere 2013; 895 mila euro il finanziamento regionale per la realizzazione delle iniziative di cui 760 mila euro stanziati per gli accordi territoriali di genere delle Province annualità 2013, 67 i progetti presentati. Approvata la graduatoria del bando associazioni relativo all’annualità 2012-2013; 12 i progetti ammessi per complessivi 90 mila euro. Avviato (luglio 2013) il percorso per l’adozione del bilancio di genere della Regione Toscana. Presentata (ottobre 2013) la nuova banca dati dei saperi delle Donne

3.02 6 Linea 6. Politiche di contrasto all’omofobia 3.02 6 Azioni contro le discriminazioni determinate dall’orientamento

sessuale e dall’identità di genere Nel 2013 è previsto l’ampliamento alle Prefetture, Questure, Carceri ed Aziende Sanitarie del territorio della Regione dell’indagine conoscitiva, avviata nel 2012 nei Comuni toscani (93% di risposte), dall’Osservatorio regionale per la lotta alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. Sono in corso di organizzazione 3 giornate informative alle forze dell’ordine locali con la collaborazione della Scuola Interregionale di Polizia Locale delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. Avviata la seconda fase del progetto “Omofobia, transfobia e bullismo”, rivolto ai ragazzi della Scuola primaria e secondaria, e patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana. Prosegue l’impegno della Regione Toscana nella Ready, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni, nata per iniziativa dei Comuni di Torino e Roma; a fine ottobre 2013 si terrà a Torino l’incontro annuale dei partner della Rete. Avviato il percorso per il coinvolgimento della Regione Toscana nella strategia nazionale di contrasto all’omofobia.

3.03 Innovazione sociale L’insieme degli interventi in materia è stato realizzato in questi anni attraverso una serie di azioni coordinate nell’ambito del Piano integrato sociale regionale (PISR), che ha costituito la cornice programmatica e organizzativa per l’implementazione delle politiche sociali regionali. • A febbraio 2012 è stata approvata l’attuazione per il 2012 del PISR 2007-2010 (prorogato in attesa del nuovo Piano socio sanitario integrato), con l’attivazione di risorse regionali

per 17,5 mln. (18 mln. per il 2013), destinate alle Zone socio sanitarie e 3mln per il bando di assegnazione del Fondo regionale di solidarietà interistituzionale. I temi di rilievo riguardano le politiche giovanili, con progetti mirati a sviluppare la rappresentanza e la cittadinanza; Di grande importanza anche l’attuazione di progetti per infrastrutture sociali, che consentono di finanziare centri diurni per l’accoglienza di soggetti con handicap, centri servizi e polifunzionali, laboratori, comunità per minori, etc.

• Un ulteriore filone di intervento riguarda le azioni per la tutela e difesa dei consumatori-utenti: a febbraio 2012 il Consiglio ha approvato il Piano di indirizzo 2012-2015; le risorse regionali previste ammontano a 1,1 mln., 274 mila euro per ogni anno di vigenza del piano.

• Infine, nel 2012 è stato approvato dal Consiglio il nuovo Piano regionale per la promozione della cultura e della pratica delle attività sportive e motorio-ricreative 2012-2015; il

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Piano intende sviluppare ulteriormente i principi e gli obiettivi individuati dai tre precedenti piani: promuovere la consapevolezza dell’importanza dei benefici dell’attività sportiva e motorio-ricreativa, intesa come strumento di attuazione del diritto alla salute. Il quadro finanziario prevede risorse complessive 2012-2015 per 7,3 mln., di cui 6,3 mln per investimenti negli impianti sportivi; Le risorse impegnate ammontano a 5,2 mln.

AP Li Az Azione Attività realizzate 3.03 1 0 Linea 1. Politiche di sostegno alla disabilità 3.03 1 1 Azione 1. Attivazione di azioni finalizzate all’identificazione e

all’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità quali: l’abbattimento barriere architettoniche nei luoghi pubblici e di pubblico interesse e in ambito domestico; la revisione delle previsioni normative relative alla mobilità con mezzi pubblici; l’accessibilità alle aree ZTL dei mezzi privati che trasportano persone disabili; la stabilizzazione del “Centro di Documentazione Regionale sull’Accessibilità” per monitorare e fornire informazioni utili al miglioramento delle condizioni di vita dei soggetti con disabilità attraverso l'uso di nuove tecnologie.

Inerventi per eliminazione barriere architettoniche in edifici e spazi sul territorio toscano: attivate risorse 2012 per 3 mln (pervenute 230 domande); contributi per eliminazione barriere architettoniche nelle civili abitazioni: attivate risorse 2012 per 2 mln.

3.03 1 2 Azione 2. Interventi di sostegno alla frequenza e alla partecipazione scolastica, comprese le attività ludiche, ricreative e sportive previste dal sistema scolastico, per sostenere il pieno sviluppo del potenziale umano da parte delle persone con disabilità, della propria personalità, dei talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sino alle loro massime potenzialità.

A giugno 2012 affidato servizio di trascrizione testi in braille a I.RI.FO.R. Regionale Toscano Onlus; approvato a settembre 2012 accordo di collaborazione tra la Regione Toscana e l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti - Consiglio Regionale Toscano Onlus per la realizzazione di attività per favorire l'autonomia e l'inserimento sociale e scolastico di soggetti colpiti da disabilità visiva.

3.03 3 0 Linea 3. Politiche giovanili e servizio civile 3.03 3 Politiche giovanili Rinnovato a dicembre 2011 il protocollo di intesa fra Regione e UNCEM per la sperimentazione

di azioni di sviluppo e diffusione delle politiche giovanili sul territorio toscano. Proseguita inoltre l’attuazione dei progetti previsti dall’Accordo di programma del 2008. Finanziati 486 progetti: 158 in tema di partecipazione, socializzazione e impegno sociale; 98 per promuovere il protagonismo e la responsabilizzazione; 83 per strumenti di informazione e promuovere la creatività; 33 per la cultura della legalità; 45 per sviluppare la rappresentanza e la cittadinanza attiva, oltre a 69 progetti a regia regionale (di cui 19 di investimenti); i progetti sono finanziati con 40,6 mln. (17,3 della Regione, 11 impegnati).

3.03 3 Servizio civile Attivati i bandi annuali per il servizio civile, con il finanziamento di progetti relativi ai settori: sanità, ambiente, istruzione, cultura, aiuto alla persona, protezione civile, immigrazione, tutela dei consumatori, pari opportunità, commercio equo e solidale, cooperazione internazionale. Nel 2011 sono stati avviati 217 progetti, con il coinvolgimento di 955 giovani. Nel 2012 i progetti avviati sono stati 237, coinvolgendo 1159 giovani (impegnati 10 mln. dall’inizio del 2011). Partito il nuovo bando con scadenza 26/4/2013 per la presentazione dei progetti di servizio civile regionale per ulteriori 1.000 posti. È stata approvata la modifica della normativa in materia di Servizio civile (L.R. 7/2012) in modo da potenziare e migliorare il servizio.

3.03 4 0 Linea 4. Altri interventi in materia di Innovazione sociale 3.03 4 Infrastrutture sociali Approvati alcuni progetti per infrastrutture sociali nell’ambito dei PIUSS (POR CReO FESR

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AP Li Az Azione Attività realizzate 2007-2013). Nel 2010-2011 finanziati 23 progetti esecutivi (investimento 38,3 milioni, di cui 22,2 di finanziamento regionale); centri diurni per handicap, centri servizi, polifunzionali, di accoglienza, laboratori, comunità per minori, etc..

3.03 4 Tutela e difesa dei consumatori-utenti Approvato a giugno 2013 il Documento di attuazione delle iniziative per la tutela del consumatore utente per il 2013, con un finanziamento di 303 mila euro. A settembre approvata l’integrazione al Documento di attuazione; acquisiti finanziamenti statali per 615 mila euro per l’attuazione del programma generale di intervento denominato COESO.

3.04 Valorizzazione e qualificazione del patrimonio edilizio La Regione ha tra i suoi obiettivi lo sviluppo dell’edilizia sociale, aumentando l’offerta di alloggi pubblici e in locazione, in particolare aiutando i giovani ad emanciparsi con contributi per acquistare la prima casa (45 mln) o pagare l’affitto (30 mln), e con interventi per le fasce sociali più deboli (90 mln per 2.100 nuovi alloggi). Inoltre la Regione promuove: nuove forme di convivenza (co-housing) e interventi di autorecupero e autocostruzione; la qualità delle politiche di edilizia residenziale sociale in termini di sostenibilità ambientale; l’innovazione, l’efficienza energetica, la riqualificazione e la qualità costruttiva degli edifici con tecniche innovative di edilizia sostenibile; il riuso dei volumi esistenti, riducendo il consumo del suolo. • È in corso di attuazione il Piano straordinario per l'edilizia sociale, approvato dal Consiglio a luglio 2009, che prevede misure straordinarie urgenti e sperimentali e stanzia 143 mln

per realizzare oltre 2.500 nuovi alloggi popolari: dal 2010 sono stati impegnati 70,2 mln di cui (13,8 nel 2012 e 4,2 mln nel 2013). • È in corso una riforma complessiva delle norme regionali sull’edilizia residenziale pubblica che riguarda: il superamento della legge sul blocco delle alienazioni degli alloggi ERP e la

ridefinizione dei criteri di acquisto per evitare la svendita del patrimonio pubblico, la modifica della governance del sistema ER,e la revisione della disciplina relativamente all’assegnazione, gestione e determinazione del canone di locazione e sull'istituzione, il funzionamento e il coordinamento delle Agenzie sociali per l'alloggio (vedi anche sotto).

AP LI Az Azione Attività realizzate 3.03 2 0 Linea 1. Sviluppo dell’edilizia sociale 3.04 1 1 Azione 1. Interventi per incrementare l’offerta di alloggi di edilizia

sociale destinati alle fasce più deboli della popolazione: alloggi ERP o con accesso agevolato rispetto al mercato (locazione a canone moderato, locazione con patto di futura vendita).

Sono stati firmati 10 protocolli per realizzare alloggi pubblici da destinare alla locazione a canone sociale per i territori di Lucca (12 mln, di cui 4,1 regionali; spesi 2,5 mln per acquistare 41 alloggi per locazione a canone sostenibile); Pisa, Firenze (20 mln, di cui 4,3 mln impegnati a dicembre 2012 per 18 alloggi volano, inaugurati nel 2013); Prato, Aulla (9,7 mln: 5,4 mln per 48 alloggi, e 4,3 mln per opere di urbanizzazioni primarie e secondarie), Grosseto, Empolese Valdelsa (5 mln per realizzare 57 alloggi), Livorno, Castellina Marittima, Arezzo. Le proposte di intervento seguono criteri di autosufficienza energetica per i nuovi alloggi e tecniche di riqualificazione energetica per le ristrutturazioni. Alla fine di settembre 2013 la Giunta ha approvato la proposta di intervento presentata dal Comune di Livorno attraverso CASALP Spa per ricostruire, dopo la demolizione degli ediifici esistenti, 3 edifici per 60 alloggi e recuperare 28 alloggi. È prevista una spesa di 9,3 mln (8,5 mln regionali e 1,5 mln POR 2008-2010).

3.04 1 Piano nazionale di edilizia abitativa (accordo 2011) Approvati nel 2012 la convenzione da sottoscrivere con i Comuni ammessi al finanziamento (giugno) e i criteri per rimodulare il piano coordinato degli interventi della Regione (agosto). Le convenzioni con i Comuni sono state firmate a luglio 2012. Sono previsti in tutto 43,7 mln (21,8 regionali) per realizzare 350 alloggi. Scelti 2 tipi di intervento: incremento alloggi ERP (per i Comuni sotto i 30 mila abitanti) e programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale che include ERP, alloggi a canone sostenibile, edilizia libera, co-housing e servizi e attrezzature (per i Comuni oltre i 30 mila abitanti).

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AP LI Az Azione Attività realizzate A settembre 2013 sono stati impegnati oltre 1,2 mln per realizzare 15 alloggi nel Comune di Prato, 540 mila euro per 7 alloggi nel Comune di Coreglia Antelminelli (LU), 281 mila euro per 4 alloggi nel Comune di Sambuca Pistoiese (PT) e 750 mila euro per 11 alloggi nel Comune di Montemurlo (PO).

3.04 1 Sostegno del canone di locazione (PIS Giovani Sì) Sono stati pubblicati 3 bandi; per il terzo a marzo 2013 la Giunta ha aggiornato e modificato gli indirizzi e i criteri (la LR 77/2012, finanziaria 2013) ha modificato la LR 65/2010 abbassando a 18 anni il limite minimo d’età per accedere al contributo. Con i primi due bandi sono state sostenute 1849 persone e sono stati attivati 11,5 mln (7 mln impegnati, di cui 5 nel 2013). Terzo bando: ad agosto 2013 ammesse 979 domande; impegnati 2,8 mln.

3.04 1 2 Azione 2. Progressivo aggiornamento del sistema normativo di settore, per garantire il conseguimento di più alti e misurabili livelli di economicità, di efficacia e di efficienza dell’azione pubblica.

È in corso una riforma complessiva delle norme regionali sull’edilizia residenziale pubblica che riguarda: il superamento della legge sul blocco delle alienazioni degli alloggi ERP e la ridefinizione dei criteri di acquisto per evitare la svendita del patrimonio pubblico, la modifica della governance del sistema ERP e la revisione della disciplina relativamente all’assegnazione, gestione e determinazione del canone di locazione. A luglio 2012 la Giunta ha approvato una proposta di legge per riaprire la vendita di alloggi ERP ad un prezzo il più possibile vicino ai prezzi di mercato (con meccanismi per prevenire speculazioni), primo passo della riforma complessiva del sistema ERP; il termine per completare le vendite dei 2.500 alloggi opzionati prima del blocco di maggio 2008 è spostato al 31.12.2014 (le risorse saranno usate per aumentare l’offerta abitativa e riqualificare il patrimonio esistente). A febbraio 2013 sono state avviate le consultazioni. A novembre 2012 la Giunta ha approvato il documento preliminare sulla proposta di legge di modifica della LR 77/1998 di riordino di competenze in materia di edilizia residenziale pubblica. A marzo 2013 la Giunta ha approvato il documento preliminare sulla proposta di legge di disciplina del sistema dell’edilizia residenziale pubblica sociale (modalità di assegnazione, gestione e determinazione del relativo canone di locazione). Alla fine di settembre 2013 la Giunta ha approvato il documento preliminare relativo alla proposta di legge sull'istituzione, il funzionamento e il coordinamento delle Agenzie sociali per l'alloggio; l’obiettivo è disciplinarne l’istituzione e il funzionamento, e coordinare la loro azione con le politiche sociali e abitative promosse dalla Regione.

3.04 2 0 Linea 2. Modelli abitativi non convenzionali di housing sociale 3.04 2 1 Azione 1. Interventi, in via sperimentale, che prevedano forme

innovative di residenza, con il potenziamento dei legami solidaristici e la promozione di esperienze di mutuo-aiuto.

In attuazione del Piano straordinario per l'edilizia sociale a maggio 2012 è stato pubblicato il bando per la bioedilizia su tre linee di intervento finanziate con 13 mln: 6,5 milioni per interventi pilota di cohousing secondo tecniche di bioarchitettura e bioedilizia (costruzione o recupero di alloggi da dare in affitto ad un canone inferiore a quello di mercato), 3,25 mln per la costruzione di alloggi di rotazione destinati cioè a persone o famiglie che si trovano in una condizione temporanea di disagio abitativo e 3,25 mln per interventi sperimentali di autocostruzione o autorecupero. La Giunta ha approvato le graduatorie a luglio 2013. È stato deciso di finanziare con 12,7 mln 18 progetti su 51: quasi 6,6 mln per 5 progetti di cohousing a Incisa Valdarno (FI), Bientina (PI), Capannori (LU), Prato e Livorno; 3,1 mln per 4 progetti per alloggi temporanei a Pontassieve (FI), Livorno, Cascina (PI) e Firenze; 3 mln per 9 progetti di autocostruzione e autorecupero di cui 5 a Firenze e poi a Chiusi della Verna (AR), Santa Maria a Monte (PI),

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AP LI Az Azione Attività realizzate Collesalvetti (LI), Arezzo.

3.04 3 0 Linea 3. Innovazione nell'edilizia e nelle forme abitative 3.04 3 1 Azione 1. Promozione della realizzazione di interventi di riuso e

riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. Programma di riqualificazione dei quartieri e alloggi a canone sostenibile (accordo 2011 con lo Stato): i 5 Comuni, Monsummano Terme, Massa, Serravezza, Pisa e Livorno, che hanno ottenuto l’approvazione dei progetti, hanno firmato le convenzioni (ottobre 2011) per l’avvio della fase attuativa: il finanziamento supera i 31,5 mln (4,9 regionali, il 30% delle risorse statali assegnate). Previsti 143 alloggi ERP e 54 alloggi da dare in affitto a canone sostenibile. Nel 2012 sono stati impegnati quasi 3 milioni: 797 mila euro (luglio; 184 mila reg) per realizzare a Monsummano Terme 18 alloggi ERP e un parco urbano; 1,1 mln (ottobre; 250 mila regionali) per 12 alloggi ERP e urbanizzazioni nel Comune di Serravezza; 1,1 mln (dicembre; 256 mila reg) a favore del Comune di Livorno per alloggi ERP, alloggi in locazione e urbanizzazioni. A marzo 2013 sono stati impegnati oltre 1,4 mln (333 mila euro regionali) per realizzare 22 alloggi a canone agevolato nel Comune di Monsummano Terme (PT) e 583 mila euro (135 mila regionali) per un intervento di urbanizzazione secondaria nel Comune di Seravezza (LU). Stanziati a ottobre 2013 10 mln per recuperare e riqualificare alloggi ERP non assegnati e non assegnabili per grave degrado o inadeguatezza funzionale..

3.04 3 3 Azione 3. Introduzione di nuovi processi e prodotti ecosostenibili come veicolo di qualità negli edifici e di innovazione tecnologica e sostenibile da estendere a tutti i soggetti coinvolti nel processo edilizio.

A giugno 2013 è stato inaugurato a Montaione un edificio di 10 alloggi costruiti in legno, costato circa 1,5 milioni (finanziato per circa metà dalla Regione) che ha ricevuto la prima certificazione Casa Clima classe A attribuita in Toscana ad un edificio di edilizia sociale. L'edificio di Montaione con l'intervento di recupero dell'ex Cinema Excelsior di Montelupo Fiorentino e il progetto pilota Via da Fabriano di Pisa, è stato proposto quale migliore pratica nazionale da inserire nel progetto di monitoraggio europeo Power House nearly-Zero energy challenge (il progetto prevede 5 best practices italiane: tre sono toscane).

3.05 Sicurezza dei cittadini e cultura della legalità Per la realizzazione dell’obiettivo una “Toscana più sicura” la Regione ha attivato interventi relativi al sostegno di politiche locali per la sicurezza dei cittadini, anche tramite l’organizzazione e lo svolgimento delle funzioni di polizia amministrativa locale, e per la diffusione di una cultura e una educazione alla legalità promuovendo anche iniziative di prevenzione e di contrasto nei confronti dell’usura e degli altri fenomeni criminali ad essa correlati. Inoltre in questi anni la Regione si è sempre attivata tempestivamente per interventi di protezione civile. Dopo l’accoglienza, nel corso del 2011, dei profughi provenienti da Lampedusa, a partire da fine 2011 l’azione della Regione si è concentrata sugli eventi calamitosi che hanno colpito nel 2011 la Lunigiana e l’Isola d’Elba, nel novembre 2012 e nel marzo 2013 la gran parte del territorio regionale, oltreché sulla tragedia della Costa Concordia.

• A maggio approvata la LR 23/2013 di modifica alla LR 11/1999 “Provvedimenti a favore delle scuole, delle Università toscane e della società civile per contribuire, mediante l'educazione alla legalità e lo sviluppo della coscienza civile democratica, alla lotta contro la criminalità organizzata e diffusa e contro i diversi poteri occulti”; l’atto introduce semplificazioni sia di carattere redazionale che sostanziale e aggiorna alcuni articoli alla normativa intervenuta dopo l’entrata in vigore della legge.

AP LI AZ Azione Attività realizzate 3.05 1 0 Linea 1. Promozione della cultura della legalità democratica 3.05 1 1 Azione 1. Promozione di iniziative per i giovani in ambito scolastico Agosto 2012: approvato lo schema di convenzione con ARCI Comitato regionale toscano, Libera

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AP LI AZ Azione Attività realizzate ed extrascolastico e per la cittadinanza, anche con il sostegno del Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica della Regione Toscana.

Associazioni e Associazione Cieli Aperti di Prato per realizzare il Progetto Campi di lavoro, di studio e animazione nelle terre confiscate alle mafie, edizione 2012 (per 3 progetti impegnati complessivamente 134 mila euro). Gennaio 2013: siglato l’accordo di collaborazione fra la Regione e l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Via dei Georgofili per la realizzazione di iniziative finalizzate alla documentazione della strage, alla conservazione della sua memoria e alla diffusione della sua conoscenza (impegnati 25 mila euro). A settembre 2013 sono state approvate dal Consiglio regionale le direttive per la promozione della cultura della legalità democratica con gli indirizzi per gli anni 2013-2015.

3.05 1 2 Azione 2. Realizzazione del progetto Agricoltura e antimafia sociale, in collaborazione con le amministrazioni locali e l’associazionismo, per un uso dell’Azienda agricola Suvignano che, parallelamente alla valorizzazione delle attività produttive proprie dell’Azienda, operi nel senso della diffusione delle buone pratiche nel campo della lotta alle mafie, nelle progettualità inerenti l’educazione e la formazione in particolare dei giovani, nell’utilizzo dei beni confiscati.

L'Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata ha destinato alla vendita all'asta (agosto 2013) i beni dell'Azienda di Suvignano non tenendo in considerazione la proposta di affidare la Tenuta alla Regione per realizzarvi, con gli enti locali e le associazioni antimafia, un progetto di grande valore sociale e congruo sotto il profilo produttivo. La Regione si è prontamente attivata ricorrendo al TAR contro il decreto dell'Agenzia Grazie inoltre al pressing della Regione sul Governo l'Azienda di Suvignano non sarà più venduta all'asta; la Regione dovrà ora avviare il progetto per il recupero dell’Azienda.

3.05 2 0 Linea 2. Interventi di promozione delle politiche di sicurezza urbana e sostegno alle polizie locali

3.05 2 1 Azione 1. Promozione di azioni di controllo e presidio del territorio accompagnate da adeguate iniziative per il contenimento di quei fenomeni di degrado sociale e ambientale che possono ingenerare una diffusa percezione di insicurezza o costituire il punto di partenza per lo sviluppo di dinamiche criminose. Saranno promossi e sottoscritti i Patti per la sicurezza con il coinvolgimento di enti territoriali e organi centrali e periferici dello Stato.

Dicembre 2012: approvati il patto per la sicurezza relativo alla Provincia di Prato e alla Provincia di Grosseto.

3.05 2 2 Azione 2. Attività di formazione per gli operatori di recente assunzione nella polizia locale, di aggiornamento e specializzazione professionale, attraverso la fondazione Scuola interregionale di polizia locale, creata insieme alle Regioni Emilia-Romagna e Liguria ed al Comune di Modena.

Nel 2012 effettuate circa 5000 ore di formazione che hanno coinvolto oltre 4100 operatori di Polizia Locale. Concessi alla Scuola Interregionale di Polizia locale per l'organizzazione delle iniziative formative contributi per 399 mila euro nel 2012, 380 mila euro nel 2013.

3.05 3 0 Linea 3. Protezione civile – Eventi calamitosi 3.05 3 Lunigiana – Attivazione interventi in seguito agli eventi calamitosi di

fine ottobre 2011. Dichiarato lo stato di emergenza nella provincia di Massa Carrara ed in particolare nella zona della Lunigiana. Il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato ed ha approvato il Piano degli interventi per la ricostruzione. Destinati: - circa 77,6 mln. all’attuazione degli interventi; a settembre 2013 dei 57 interventi

previsti 26 risultano conclusi, 13 in corso (consegnati e/o aggiudicati) e 18 sono ancora da aggiudicare. Molti interventi sono stati realizzati nel 2012 (di messa in sicurezza e ripristini); sono in corso gli interventi per viabilità, difesa del suolo, opere pubbliche (tra cui le case ERP, le scuole da delocalizzare, i tre ponti distrutti per i quali è in corso di approvazione il progetto definitivo con un investimento di 17,5 mln.). Aggiudicata (settembre 2013) la gara per realizzare il polo scolastico di Aulla con un investimento

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AP LI AZ Azione Attività realizzate regionale di circa 14,5 mln.;

- 13,9 mln. alle imprese per il rimborso dei danni subiti (289 le imprese ammesse a contributo per 13,4 mln.);

- 7,7 mln. a privati: 4,2 mln. per beni immobili distrutti/danneggiati (201 famiglie beneficiarie); 500 mila euro di contributi (300 erogati) per autonoma sistemazione e traslochi; 2,8 mln. per i beni mobili registrati danneggiati/distrutti (erogati 1,5 mln. a 352 beneficiari più 166 mila euro a 160 beneficiari); 150 mila euro per benefici del volontariato;

- 9,9 mln. per spese di soccorso e urgenze. A novembre 2012 è terminata la gestione commissariale; a febbraio 2013 sono state approvate le modalità per completare gli interventi del Piano. Inoltre, per evitare infiltrazioni mafiose negli appalti per i lavori di ricostruzione è stato sottoscritto un protocollo con la prefettura di Massa Carrara.

3.05 3 Isola d’Elba – Attivazione interventi in seguito agli eventi calamitosi nel territorio dell’isola d’Elba (Comuni di Campo nell’Elba e di Marciana) del novembre 2011.

Dichiarato a novembre 2011 lo stato di emergenza. Il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato per la ricostruzione; a marzo 2012 sono stati approvati il Piano generale e il 1° Piano stralcio. Nel 2012 si è concluso un intervento di ripristino strutturale; gli interventi per viabilità e difesa del suolo sono in corso. Per il comune di Marciana Marina è stato firmato l’Accordo di programma per interventi di riduzione del rischio idraulico; per realizzare un'Area Centro Servizi (località Procchio), a febbraio 2013 è stato firmato un accordo integrativo con il Comune di Marciana e la Società proprietaria dell'Area. La gestione commissariale è terminata a fine 2012; ad aprile 2013 sono state approvate le modalità per completare in regime ordinario gli interventi del Piano. In totale le risorse destinate ammontano a 10,3 mln.(7,3 da Regione e 3 da Stato): - circa 5 mln. destinati ad interventi di ripristino e messa in sicurezza a cura degli enti locali

individuati quali soggetti attuatori; a settembre 2013 dei 20 interventi previsti 8 sono conclusi, 4 in corso (consegnati e/o aggiudicati) e 8 sono ancora da aggiudicare;

- 4,6 mln. di risorse (2,4 di risorse statali e 2,2, di risorse regionali) destinate a 161 imprese per il rimborso dei danni subiti;

- 650 mila euro a privati per beni mobili danneggiati/distrutti: 500 mila euro destinati dal Piano degli interventi (a giugno 2013 ammessi a contributo 133 beneficiari per 296 mila euro); 150 mila euro di ulteriori risorse regionali (a giugno 2013 ammessi a contributo 46 beneficiari per 45 mila euro);

- 80 mila euro per i benefici di legge a favore dei volontari impiegati. 3.05 3 Isola del Giglio - Nel gennaio 2012 la Regione si è mobilitata per

affrontare la tragedia della Costa Concordia per la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale.

Da maggio 2012 è operativo l’Osservatorio di monitoraggio (coordinato dalla Regione) sulla rimozione della nave che presidia i lavori e le misure di prevenzione; con ARPAT è stato realizzato il sistema di monitoraggio delle acque e con LAMMA il sistema di analisi delle condizioni meteomarine e di previsioni. Ad agosto 2012 è stato firmato il protocollo d’intesa con il Consorzio Micoperi, incaricato del recupero della nave, per definire gli impegni. A marzo 2013 il Governo ha indicato (su proposta della Regione) Piombino come sito per smantellare la nave e dato avvio ai lavori di infrastrutturazione del porto, necessari ad accogliere la nave. Per accelerare i lavori, il

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AP LI AZ Azione Attività realizzate Presidente della Regione è stato nominato Commissario. A settembre 2013 è stato portato a termine il raddrizzamento della Costa Concordia, ora il relitto verrà stabilizzato e verranno effettuate tutte le operazioni finalizzate al montaggio dei cassoni sulla fiancata riemersa, previsto per la prossima primavera, e infine lo scafo verrà rigalleggiato per consentire lo spostamento verso la sede di smantellamento. Il 18 ottobre si è conclusa la gara per l’affidamento del primo lotto di lavori del porto di piombino.

3.05 3 Eventi alluvionali novembre 2012 – Attivazione interventi in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza nei comuni e nelle province di Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Siena.

La Regione ha stanziato 100 mln. per l’attuazione di un piano straordinario di interventi pubblici urgenti e indifferibili (approvato nello stesso mese di novembre). Il Piano, rimodulato dopo l’assegnazione delle risorse statali stanziate con la Legge di stabilità 2013, prevede attualmente 113 mln. (30 regionali e 83 statali) per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza idrogeologica. A maggio 2013, in attesa del trasferimento delle risorse statali, è stata approvata un’anticipazione di risorse in contabilità speciale fino a 110,9 mln. (83 mln. per gli interventi di ripristino e 27,9 mln. di contributi a imprese e privati). In totale sono stati stanziati 146,9 milioni (110,9 della L 228/2012, 30 della LR 66/2012 e 6 del PRAF) così ripartiti: - 113 mln. per interventi di ripristino e messa in sicurezza idrogeologica; a settembre 2013,

dei 334 interventi previsti 102 risultano conclusi, 166 in corso (consegnati e/o aggiudicati) e 66 ancora da aggiudicare;

- 18,8 mln. per le imprese extra-agricole; approvata a luglio 2013 la graduatoria provvisoria: 338 le imprese extra agricole ammesse a contributo per 12,8 mln. (4,8 mln. a Grosseto, 3,6 a Massa Carrara, 670 mila euro a Lucca, 314 mila euro a Siena 248 mila euro a Pistoia e 31 mila euro a Pisa);

- 7,2 mln. per le imprese agricole (di cui 6 mln. nell’ambito del PRAF); - 7,9 mln. per i privati.

Ai 146,9 mln. di risorse si aggiungono inoltre: - 3 mln. di risorse FAS (tutte impegnate), destinate nel dicembre 2012 alle PMI turistiche

e commerciali; - 14 mln. per gli interventi di soccorso alla popolazione e somma urgenza stanziate

nell’ambito dell’ OCDPC 32/2012. L’Autorità idrica toscana, su invito della Regione, ha stabilito la riduzione per il 2013 delle tariffe idriche di oltre il 50% per le popolazioni alluvionate.

3.05 3 Attivazione interventi per gli eventi calamitosi verificatisi nel corso del 2013 sul territorio regionale.

Avversità atmosferiche marzo 2013: dichiarato lo stato di emergenza regionale nelle Province di Arezzo, Firenze, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato; 149 i comuni interessati distribuiti in 8 province. In seguito è stato riconosciuta l’emergenza nazionale per cui l’ OCDPC 86/2013 ha previsto uno stanziamento statale di 6 mln. di euro per gli interventi di soccorso e somma urgenza, ed è stato approvato il piano degli interventi e la sua rimodulazione con successive ordinanze commissariali. Nel giugno 2013, per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza idraulica e idrogeologica nei territori colpiti sono state destinate 4,4 mln risorse FESR; le risorse sono state impegnate nel settembre 2013 per l’ammissione a finanziamento di 10 progetti. Evento sismico gennaio 2013: approvato (marzo 2013) un protocollo d’intesa tra Regione

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AP LI AZ Azione Attività realizzate toscana, Comune di Coreglia Antelminelli e Comune di Piazza al Serchio per la messa in sicurezza di due scuole, situate nei suddetti comuni, danneggiate dal sisma. Evento sismico giugno 2013: dichiarato lo stato di emergenza regionale nelle Province di Massa Carrara e Lucca; individuati i comuni colpiti dall’evento e destinati 500 mila euro agli EELL quale rimborso per gli interventi disposti in emergenza. Mareggiate del maggio 2013: dichiarato lo stato di emergenza regionale nelle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno; individuati i comuni colpiti dalle mareggiate, destinati 300 mila euro ai gestori degli stabilimenti balneari e 200 mila euro alle amministrazioni pubbliche.

3.05 3 Approvazione piano operativo regionale di protezione civile Previsto entro fine ottobre 2013 l’invio del Piano operativo regionale di protezione civile in CTD per approvazione e successiva delibera di proposta al Consiglio regionale.

3.05 3 Approvazione regolamento sulle organizzazioni di volontariato che svolgono attività di protezione civile

Ad agosto 2013 il regolamento è stato approvato dalla Giunta regionale. Attualmente in via di consultazione in Consiglio regionale. Entro il 15 novembre 2013 previsto approvazione con DPGR.

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3. GOVERNANCE, EFFICIENZA DELLA P.A., PROIEZIONE INTERNAZIONALE DELLA TOSCANA

4.01 Riorganizzazione dell’amministrazione regionale La Regione ha avviato con la IX Legislatura una profonda revisione della spesa regionale, volta non solo a contenerla ma anche a qualificarla, per essere sempre più efficiente. La legge finanziaria regionale per il 2012 ha proseguito e rafforzato il processo di razionalizzazione della spesa di funzionamento (già attivato in misura consistente con la legge finanziaria e di bilancio per il 2011) e verificato l’efficacia delle politiche di spesa sotto il profilo dell’allocazione delle risorse, attraverso le metodologie di spending review (che coinvolge oltre alla Regione anche gli enti dipendenti e gli organismi facenti parte del sistema regionale). Inoltre l’aggravamento della crisi finanziaria internazionale e italiana e la necessità di far fronte agli ulteriori tagli apportati dallo Stato hanno reso necessarie azioni correttive, anche complesse, per garantire al massimo livello la continuità delle politiche regionali di intervento.

Le principali linee d’intervento dell’azione regionale riguardano, oltre alle manovre per il contenimento nel comparto sanitario e della spesa farmaceutica, la riorganizzazione degli enti e delle agenzie regionali, e la riduzione delle spese di funzionamento. Le spese sostenute nel 2012 per il funzionamento generale degli uffici della Giunta (al netto della spesa per il personale) ammontano a 22,4 milioni, con una riduzione di 1,4 milioni (5,9%) rispetto al 2011. In particolare si registrano importanti risparmi su alcune tipologie di spesa (incarichi di studio e consulenza, spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, spese per missioni, spesa per la formazione, spese per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture) in larga parte dovuti all’attuazione dell’art. 6 della L 122/2010. • Ad aprile 2013 la Giunta ha approvato la LR 12/2013 di modica della LR 30/2009 sull’ARPAT che affida al direttore generale il compito di individuare il personale che svolge attività

ispettive riconducibili ex lege alle funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria.

AP LI Az Azione Attività realizzate 4.01 1 0 Linea 1. Riorganizzazione degli uffici della Giunta regionale 4.01 1 1 Azione 1. Riorganizzazione delle funzioni trasversali e di macchina

con particolare riferimento a: funzioni di gestione dei flussi documentali (posta e protocollo); gestione presenze/assenze del personale; attività informatica e dei referenti informatici.

Prosegue il percorso di riorganizzazione delle funzioni trasversali di supporto (posta e protocollo, gestione del personale, attività informatica e dei referenti informatici) con l'accentramento di tali funzioni all'interno della DG Organizzazione. Entro ottobre 2013 sarà attivo presso tutte le DG il nuovo servizio di assistenza tecnica, hardware e software denominato ASTI (Assistenza ai Servizi Telematici e informatici).

4.01 1 2 Azione 2. Contenimento del numero del personale in servizio mediante il blocco del turn over.

Confermato anche per il 2013 il blocco delle assunzioni sia a tempo indeterminato che determinato; la restrizione è rivolta anche a tutti gli Enti e Agenzie regionali (è fatta eccezione solo per le assunzioni obbligatorie e per quelle di personale a tempo determinato per i progetti comunitari). Sarà possibile invece la mobilità fra la Regione e gli enti dipendenti, incluse le ASL/AOU. Si prevede che nel 2013 cesseranno dal servizio 14 unità; la loro non sostituzione consentirà un risparmio di circa 530 mila euro.

4.01 1 3 Azione 3. Diminuzione del numero delle strutture dirigenziali (Aree di Coordinamento/settori) compatibilmente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione regionale.

Al 1.9.2012 negli uffici della Giunta (comprese le strutture di supporto agli organi politici) risultavano istituite 136 strutture dirigenziali, con 130 dirigenti in servizio; al 1.9.2013 risultano istituite 124 strutture dirigenziali, con 120 dirigenti in servizio.

4.01 1 4 Azione 4. Diminuzione del numero complessivo delle responsabilità di Posizione Organizzativa in maniera coerente con le esigenze di funzionalità dell'ente.

Nell'aprile 2013 tutte le DG hanno confermato l’attuale assetto delle posizioni organizzative nonché i relativi responsabili fino alla completa definizione del processo avviato di riorganizzazione della struttura operativa della Giunta regionale e comunque non oltre il 30/6/2015. Al 1.9.2013 risultano coperte 447 PO, con una diminuzione di 6 unità rispetto al 1.9.2012.

4.01 1 5 Azione 5. Riorganizzazione delle sedi di lavoro (sia uffici che archivi) in modo da diminuire i costi relativi alla gestione dei locali.

Prosegue il percorso di riorganizzazione delle sedi regionali con la messa a punto del progetto per la dismissione entro il 2014 di tutte le locazioni passive in cui hanno sede gli uffici regionali (esclusa la sede di Roma). Approvato (novembre 2012) il Piano contenente il cronoprogramma

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AP LI Az Azione Attività realizzate delle azioni finalizzate al rilascio delle sedi e la nuova collocazione del personale connessa alla dismissione delle stesse. Risparmio previsto a regime 3,6 mln.; nel corso del 2012 sono state rilasciate 3 sedi (risparmio a regime annuo per gli affitti di circa 380 mila euro). Nel 2013 sono state rilasciate 3 sedi (Via Bardazzi, Viale Toscana e Via Galliano): il risparmio a regime annuo per gli affitti di tali sedi è di circa 1,5 mln. di euro. Dal 2014, grazie agli affitti già dimessi, la spesa per gli affitti pagati sarà più bassa di quella per gli affitti riscossi.

4.01 2 0 Linea 2. Svolgimento di attività trasversali e internalizzazione 4.01 2 1 Azione 1. Attribuzione agli uffici della Giunta regionale, qualora se

ne ravvisi la convenienza, delle funzioni trasversali e di macchina attualmente eseguite dagli enti dipendenti con particolare riferimento alla gestione giuridico-economica del personale e alle attività informatiche.

Nel corso del 2013 sono state individuate le attività che gli uffici regionali potranno svolgere a favore dell’Autorità Portuale Regionale e dell’Ente Terre regionali toscane tra cui le attività inerenti la gestione giuridico-economica del personale e quelle informatiche, previa stipula di apposite convenzioni tra la Regione Toscana e gli Enti.

4.01 2 3 Azione 3. Individuazione, nel rispetto dell'autonomia del Consiglio regionale, delle tipologie di attività, finalizzate al funzionamento degli uffici del Consiglio e attualmente svolte dallo stesso (ad esempio servizi tecnici e informatici), che possono essere eseguite dalla struttura della Giunta regionale in un'ottica di economicità e razionalizzazione della spesa.

Sono in corso contatti con il Consiglio regionale per verificare la possibilità di ricondurre in seno alla Giunta attività riguardanti il funzionamento degli uffici consiliari, attualmente svolte dallo stesso.

4.01 4 0 Linea 4. Altri interventi 4.01 4 Revisione delle norme sulla programmazione regionale in un’ottica di

semplificazione del sistema. Approvata la LR 44/2013 “Disposizioni in materia di programmazione regionale”; l’atto è il risultato di un gruppo di lavoro, formato da consiglieri regionali, con il supporto delle strutture tecniche di Giunta e Consiglio, costituito nel marzo del 2012 per predisporre una riforma organica della materia. Il Piano regionale di sviluppo (Prs) sarà ancora l’atto fondamentale di indirizzo della programmazione regionale, ma la sua struttura sarà più snella e, soprattutto, potrà essere modificato, anche integralmente, nel corso della legislatura, a fronte di rilevanti cambiamenti nella congiuntura economica e di nuove valutazioni politiche. Sarà il Documento annuale di programmazione (Dap) a fornire la cornice programmatica dei bilanci di previsione annuale e pluriennale, come pure della manovra finanziaria. Entro giugno la Giunta presenterà un documento preliminare, sul quale il Consiglio entro luglio potrà approvare specifici indirizzi. Entro il 10 novembre di ogni anno la Giunta adotterà il DAP, che sarà approvato dall’assemblea nella sessione di bilancio. Agli strumenti ordinari di programmazione sarà affiancato un sistema di monitoraggio e valutazione. La Giunta trasmetterà al Consiglio un rapporto generale, con riferimento al ciclo di programmazione precedente, in occasione della presentazione del Prs, e un rapporto annuale in occasione del rendiconto. Sono previste forme specifiche di raccordo con la programmazione locale e la pianificazione del territorio. Sarà possibile attivare processi partecipativi che integrano le forme tradizionali della concertazione.

Dismissione partecipazioni societarie non considerate strategiche. Dopo la decisione della Giunta di dismettere le partecipazioni societarie non strategiche, avviate le procedure di offerta delle quote azionarie da dismettere. Sei le SpA interessate; conclusa la cessione della partecipazione nella Autocamionabile della Cisa. Confermata (marzo 2012) la volontà della Regione di uscire da tutte le cooperative. Individuato un gruppo di 8 cooperative per le quali la dismissione avverrà a partire dal 1 gennaio 2014.

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4.02 Riforma del sistema istituzionale Nell’ambito delle azioni per la riforma del sistema istituzionale è stata approvata la LR 68/2011 (Norme sul sistema delle autonomie locali), che ha come obiettivi: sviluppare la cooperazione istituzionale e finanziaria, sostenere l’esercizio associato di funzioni fondamentali; disciplinare il funzionamento delle unioni e favorire le fusioni di Comuni; definire le nuove politiche regionali a favore dei territori montani. Sono previsti contributi alle Unioni di comuni con premialità per l’efficiente gestione, contributi ai piccoli comuni in situazione di disagio, un fondo di anticipazione per spese progettuali, un fondo di anticipazione per temporanee esigenze di bilancio delle Unioni, iniziative per garantire i servizi di prossimità. Successivamente è stata approvata la LR 59/2012 di modifica alla LR 68/2011 per adeguarla alle disposizioni della Legge 135/2012; fra i vari interventi di modifica è previsto l’inserimento della città metropolitana, ente locale che sarà costituito dal 1/1/2014, e l’adeguamento della disciplina regionale al nuovo elenco di funzioni fondamentali individuate dallo Stato. Tutta la materia istituzionale comunque sarà oggetto di riesame una volta definita la complessa vicenda degli assetti locali derivante dal riordino territoriale delle Province e dal riordino delle funzioni loro attualmente attribuite. Con LR 73/2012 di modifica alla LR 68/2011 sono state dettate le disposizioni per la liquidazione dei rapporti oggetto di successione nelle unioni di comuni; con LR 47/2013 sono state apportate ulteriori modifiche, volte, tra l’altro, ad aggiornare la disciplina della LR 68/2011 al regime delle incompatibilità degli amministratori. • Nel corso del 2012/2013 sono stati adottati i provvedimenti attuativi della LR 68/2011, che ne consentono l’operatività, e sono state presentate o sono in corso di presentazione da

parte della Giunta regionale le proposte di legge di fusione di comuni in attuazione della LR 68/2011. • Approvata la LR 3/2013 che detta le disposizioni urgenti in materia di svolgimento dei referendum consultivi sull’istituzione, derivante da fusione, di nuovi comuni.

Fra le iniziative non strettamente riconducibili alle tematiche istituzionali, ma comunque attinenti al ruolo di governance della Regione nei cfr. degli Enti locali vi sono: la proposta di legge da parte della Giunta per la creazione e gestione di nuove forme e strutture di decentramento partecipativo negli enti locali; la nuova legge sulla partecipazione regionale, le azioni per l’organizzazione dei Mondiali di ciclismo 2013 in Toscana, per la preparazione e lo svolgimento dei quali la Regione ha attivato una serie di interventi e iniziative con gli enti locali coinvolti dall’evento sportivo.

AP LI Az Azione Attività realizzate 4.02 1 0 Linea 1. Sviluppo dei processi aggregativi dei comuni mediante

unione, finalizzate all’esercizio delle funzioni fondamentali e all’organizzazione di interventi per servizi di prossimità

4.02 1 1 Azione 1. Incentivazione alla promozione, alla stabilità e all’efficienza delle Unioni di Comuni, mediante contributi regionali di premialità, previo accertamento dello svolgimento delle funzioni fondamentali per i comuni obbligati a detto esercizio, verifica degli indicatori di efficienza, promozione degli interventi di salvaguardia dei servizi di prossimità nei territori disagiati.

Modificata (aprile 2013) la tabella per l’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario delle Unioni per adeguarla ai nuovi parametri individuati dallo Stato per i comuni. Effettuata una ricognizione degli atti e degli statuti delle unioni di comuni e degli elementi agli atti ai fini della concessione dei contributi. Approvate le modifiche alla disciplina sui criteri e sulle modalità per la concessione dei contributi per il 2013. Approvato a maggio 2013 lo schema di relazione, relativo alle iniziative intraprese dalle unioni di comuni per garantire i servizi di prossimità nei territori interessati da fenomeni di carenza e rarefazione dei servizi medesimi. Approvato ad agosto 2013 lo schema di protocollo d'intesa con le Prefetture per la nomina dei commissari in caso di mancata approvazione da parte delle unioni di comuni degli atti di bilancio obbligatori. Nel 2012 sono stati concessi contributi per 8,3 mln. di cui 2,1 di risorse statali. Al 30 giugno 2013 concessi contributi per 3,6 mln. a 25 Unioni di comuni (156 i Comuni coinvolti); a ottobre 2013 sono state concesse le restanti risorse regionali (2,4 mln) per premialità alle unioni, sulla base degli indicatori di efficienza e dei servizi di prossimità attivati.

4.02 1 2 Azione 2. Sostegno ai progetti promossi dalle associazioni dei comuni per la costituzione e il rafforzamento delle unioni.

Approvati (febbraio 2013) modalità, termini e misure dei contributi straordinari per il 2013; destinati 150 mila euro. A luglio 2013 impegnati 140 mila euro in favore di ANCI Toscana per progetti promossi dalla stessa associazione.

4.02 1 3 Azione 3. Sostegno ai piccoli comuni disagiati in coerenza con gli Aggiornati i criteri di definizione dell’indicatore unitario del disagio dei Comuni (il nuovo IUD è stato definito nel 2012); approvate le modalità per l’assegnazione dei contributi. Nel 2012 sono

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AP LI Az Azione Attività realizzate obiettivi delle azioni 1 e 2. stati concessi contributi per 2,2 mln. a 94 piccoli Comuni in situazione di disagio.

Nell’ottobre 2013 sono stati concessi contributi per 2,1 mln a 82 comuni che al 1° gennaio 2013 sono risultati adempienti agli obblighi di esercizio associato delle funzioni fondamentali.

4.02 1 Fondo di anticipazione per spese progettuali Nel 2012 concessi 510 mila euro a titolo di anticipazione a 8 Comuni; al settembre 2013 concessi 314 mila euro a 2 Comuni.

4.02 1 Fondo di anticipazione per spese progettuali delle Unioni di Comuni a cui partecipano Comuni montani

Nel 2012 concessa all’Unione dei comuni Media Valle del Serchio una anticipazione per 92 mila euro.

4.02 2 0 Linea 2. Sviluppo dei processi aggregativi dei comuni mediante fusione

4.02 2 1 Azione 1. Svolgimento dei referendum previsti dalla L.R. 68/2011 per le ipotesi di fusione di comuni avanzate nel corso del 2012 e approvazione, ad esito positivo, delle corrispondenti leggi regionali.

Si sono svolti 14 referendum per la fusione di 35 comuni (14 nuovi comuni) sulla base delle proposte di legge presentate tra il 2012 e luglio 2013. Sono state approvate 3 leggi di fusione; su una proposta di legge il CR ha deciso di non procedere; entro il 2013 il CR provvederà ad esprimersi sulle restanti 9 proposte di legge.

4.02 2 2 Azione 2. Promozione di intese per ipotesi di fusione, coinvolgendo i comuni obbligati dalla normativa vigente all’esercizio associato di funzioni fondamentali.

La Giunta regionale ha approvato 10 proposte di legge di fusione d’intesa con i comuni interessati. Trattasi delle proposte di legge relative alla fusione dei comuni di Figline e Incisa, di Pian di Scò e Castelfranco di sopra, di Fabbriche di Vallico e Vergemoli, di Castel San Niccolò e Montemignaio, San Piero a Sieve e Scarperia, Campiglia Marittima e Suvereto, Casciana Terme e Lari, Crespina e Lorenzana, Villafranca in Lunigiana e Bagnone, Aulla e Podenzana (10 comuni obbligati all’esercizio associato di fusioni fondamentali). Su altre due iniziative, non promosse dalla Giunta regionale, la Giunta ha effettuato incontri per verificare il raggiungimento di intese, constatando la non condivisione da parte di alcuni comuni.

4.02 3 0 Linea 3. Riordino delle funzioni locali 4.02 3 1 Azione 1. Avvio del processo di riordino delle funzioni locali e

conseguente adozione di leggi regionali di riforma, e adeguamento complessivo dell’ordinamento regionale al nuovo assetto istituzionale derivante dalla revisione della distribuzione delle funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitana.

Approvata la LR 59/2012 di modifica alla LR 68/2011 per adeguarla alle disposizioni della Legge 135/2012; fra i vari interventi di modifica l’adeguamento della disciplina regionale al nuovo al nuovo elenco di funzioni fondamentali individuate dallo Stato. Tutta la materia istituzionale comunque sarà oggetto di riesame una volta definita la complessa vicenda degli assetti locali alla luce dell’assetto definitivo della normativa nazionale sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni.

4.02 4 0 Linea 4. Altre azioni di carattere istituzionale 4.02 4 Mondiali di ciclismo – realizzazione interventi per la sistemazione del

percorso e organizzazione iniziative di accompagnamento ai mondiali.

32,6 mln. l’investimento complessivo di cui 20 mln. di risorse regionali Destinati inoltre:

550 mila euro (di cui 400 mila impegnati) al Comitato organizzatore per la compartecipazione alle spese per l’organizzazione dell’evento;

600 mila euro (di cui 576 mila impegnati) per iniziative di accompagnamento ai mondiali. Previsti:

400 mila i visitatori 2.000 nuovi posti di lavoro

227 mln. di maggiore PIL (metà a vantaggio del PIL toscano) 4.02 4 Approvazione nuova legge regionale sulla partecipazione.

Approvata la LR 46/2013 “Dibattito Pubblico regionale e promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche locali e regionali”. La novità più significativa dell’atto è la nuova

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AP LI Az Azione Attività realizzate disciplina del Dibattito Pubblico regionale per il quale è prevista l’obbligatorietà date certe soglie finanziarie e determinate fattispecie. Viene confermata la natura indipendente dell’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione ma viene superata la sua natura monocratica e viene istituita un’Autorità collegiale, composta da tre componenti, due nominati dal Consiglio Regionale e uno nominato dal Presidente dalla Giunta. Sono state inoltre introdotte importanti innovazioni per semplificare le procedure di sostegno ai processi partecipativi locali.

4.02 4 Approvazione legge regionale per sviluppare nuove forme e strutture di decentramento partecipativo negli enti locali.

Approvata (maggio 2012) dalla Giunta regionale la proposta di legge; con tale atto si propone fra l’altro di sperimentare e promuovere il diritto di voto dei giovani dai 16 anni, e di coinvolgere maggiormente gli immigrati regolarmente residenti nelle attività dei nuovi organismi decentrati. La proposta di legge ha avuto un primo passaggio nella I Commissione del Consiglio regionale.

4.03 Attuazione Federalismo fiscale Il processo di attuazione a livello nazionale del federalismo fiscale è in questo momento in una fase di stallo dovuta alla situazione finanziaria generale, che ha portato al taglio di risorse che avrebbero dovuto costituire la base per la fiscalizzazione delle entrate per il finanziamento delle funzioni fondamentali (trasporto, istruzione, sociale, etc.). La Regione comunque prosegue l’attuazione del federalismo fiscale a livello regionale per lo sviluppo di un sistema territoriale integrato con gli enti locali. A tal fine la LR 68/2011 individua i principi e gli ambiti della cooperazione finanziaria tra Regione ed enti locali: prevede l'istituzione del Sistema informativo sulla finanza degli enti locali (già operante) e del Sistema informativo catasto e fiscalità (realizzato con specifico progetto); detta le disposizioni sugli adempimenti degli enti locali e della Regione per la trasmissione dei dati di bilancio, e dei dati utili al monitoraggio del patto di stabilità e all'applicazione delle misure di riduzione dell'indebitamento; detta la nuova disciplina del patto di stabilità territoriale, che aggiorna quella della LR 46/2010; introduce alcune norme sulla partecipazione degli enti locali all'accertamento di tributi regionali, con premialità diversificate; prevede una misura per gli enti locali che estinguono i debiti. In attuazione di questa nuova disciplina normativa, operante in un’ ottica di sistema, la Regione ha approvato nell’ottobre 2012 il regolamento che disciplina le modalità di concreta realizzazione delle azioni di contrasto all’evasione da parte di Enti Locali e loro associazioni rappresentative prevedendo a tal fine anche un sostegno finanziario. E’ inoltre in corso di attuazione il PIS Contrasto all’evasione fiscale e all’illegalità economica (aggiornato nel dicembre 2012), con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il recupero delle entrate fiscali e contributive della Regione e degli enti impositori presenti sul territorio. Nel 2012 sono stati recuperati oltre 120 mln. in larga parte su bollo auto, IRAP e ruoli coattivi.

AP LI Az Azione Attività realizzate 4.03 1 0 Linea 1. Recupero basi imponibili regionali e locali 4.03 1 1 Azione 1. Gestione diretta da parte della Regione del sistema

informativo delle tasse automobilistiche ai fini dell’ottimizzazione dello stesso ed integrazione con il sistema di tributi provinciali sui veicoli.

Tasse automobilistiche: realizzato nel 2012 nuovo modello organizzativo di esercizio diretto delle competenze amministrative in materia, anche in relazione allo sviluppo ed entrata a regime del sistema informativo GTART. Avviate le procedure per uno studio di fattibilità di un nuovo modello di gestione integrata della tassazione regionale e provinciale sui veicoli, passando attraverso una prima fase di costruzione di un datamart operante, al contempo, sui dati relativi alla tassa auto contenuti in GTART e su quelli riguardanti l’imposta provinciale di trascrizione. Positivo l’esito dell’analisi condotta nel 2012 al fine della valutazione di fattibilità per la gestione dei tributi provinciali attraverso l’archivio GTART. Nel 2013 si è proceduto (anche in conseguenza della revisione degli obiettivi del Pis contrasto all’evasione fiscale e all’illegalità economica), in collaborazione con province e UPI toscana, verso la concreta realizzazione della gestione integrata delle banche dati tributarie regionali e provinciali sui veicoli attraverso l’analisi e la definizione dei contenuti informativi necessari a rendere possibile

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AP LI Az Azione Attività realizzate la gestione medesima.

4.03 1 2 Azione 2. Recupero e controllo della base imponibile dell’imposta regionale sulle concessioni demaniali tramite piattaforma di scambio dati Regione-Enti, ottimizzazione degli archivi e collaborazione con gli Enti di vigilanza.

Prevista l’ottimizzazione degli archivi regionali e l’ampliamento della collaborazione con gli Enti di vigilanza. Consolidata la base imponibile anche con la verifica delle attività concessorie negli ambiti portuali. Avviata la riduzione dei tempi di recupero. Per il 2013 ancora non sono stati inviati gli atti ai concessionari degli ambiti gestiti dalle Autorità portuali, anche a causa di un contenzioso in corso.

4.03 1 3 Azione 3. Sostegno agli interventi degli enti locali relativi allo svolgimento delle attività di controllo e ispettive della Polizia locale inerenti la verifica degli adempimenti tributari.

Nel 2013 impegnati 150 mila euro in favore dei Comuni toscani che hanno presentato domanda (Firenze, Prato, Lucca, Fucecchio, Massarosa, Cascina, Calcinaia, Ponsacco, Pontassieve, Ponedera, Santa Maria a Monte).

4.03 1 4 Azione 4. Sostegno agli interventi degli enti locali e delle loro associazioni rappresentative relativi a progetti di contrasto all’evasione fiscale.

Approvato il Regolamento di attuazione 62/R/2012 dell’art. 15 della LR 68/2011 come sostituito dall’art. 43 della LR 35/2012. Approvata a marzo 2013 la delibera che individua, per l’anno 2013, le necessità di intervento, gli elementi essenziali delle proposte progettuali e i relativi criteri di valutazione. Finanziati nel 2013 25 progetti di comuni e 1 progetto di unione di comuni per un importo complessivo di 801 mila euro.

4.03 1 5 Azione 5. Realizzazione di una base dati per misurare il “tax gap” a livello locale.

La LR 68/2011 art. 9 prevede la trasmissione da parte degli EE.LL. alla Regione di informazioni utili per l’alimentazione degli archivi utilizzati per il contrasto all’evasione. Raccolti nel 2012 i dati relativi a ICI e Tarsu per il quinquennio 2006-2010; sulla base di tali dati è stato realizzato un archivio informatico per l’analisi del “tax gap” a livello locale aggiornato annualmente tramite un sistema informatizzato di scambio dati “caf web”. E’ stato inoltre predisposto e inviato ai comuni toscani, nel corso del 2013, un questionario per acquisire informazioni sul funzionamento degli enti in merito alla gestione e all’accertamento tributario al fine di disporre di un quadro conoscitivo idoneo ad una miglior comprensione dei dati forniti annualmente.

4.03 1 6 Azione 6. Definizione e implementazione di un progetto regionale per la riscossione, il controllo e il recupero dei ticket sanitari.

A gennaio 2013 la Giunta ha approvato le linee guida per uniformare le procedure di riscossione dei ticket delle aziende sanitarie; al giugno 2013 il 50% delle Aziende sanitarie ha recepito con proprio atto le linee guida regionali. A agosto 2013 le linee guida sono state integrate e modificate, in particolare, sono stati indicati gli indirizzi a cui le Aziende sanitarie devono attenersi nella fase di iscrizione a ruolo delle somme non pagate dagli utenti.

4.03 2 0 Linea 2. Compliance fiscale – Conoscenza del sistema fiscale toscano 4.03 2 1 Azione 1. Diffusione delle informazioni tributarie tramite una

piattaforma di comunicazione on line, per migliorare il tasso di adempimento spontaneo da parte dei contribuenti.

Conclusa la definizione di struttura informativa e funzionalità della piattaforma (marzo 2012) nonché la condivisione del progetto con redazione web e software house (luglio 2012). Avviata la fase di collaudo finale; il rilascio in produzione avverrà nel secondo semestre 2013.

4.03 2 2 Azione 2. Completamento del processo di messa a regime del sistema integrato di riscossione dei tributi regionali e locali.

Avviata la piattaforma dei pagamenti on line con la pubblicazione delle posizioni relative alle TTAA con scadenza 2013.

4.03 3 0 Linea 3. Cooperazione – Interoperabilità – Collaborazioni tra Enti e Istituzioni

4.03 3 1 Azione 1. Attività di dispiegamento del sistema TOSCA (Sistema informativo Catasto, fiscalità e territorio) presso i comuni tocani e conseguente supporto al suo utilizzo.

Il sistema è in corso di diffusione tra i Comuni toscani. Nel 2012 ANCI Toscana è subentrata al Comune di Fabbriche di Vallico come soggetto responsabile del dispiegamento del Sistema tra i Comuni toscani. Al 31/12/2012 risultavano aderenti al sistema 101 Comuni, 32 dei quali sono in attivazione in questo anno.

4.03 3 2 Azione 2. Sostegno alla gestione in forma associata delle funzioni afferenti all’attività di contrasto all’evasione fiscale dei comuni.

Nel 2013 erogati 120 mila euro a 4 Unioni di Comuni.

4.03 3 3 Azione 3. Promozione di una collaborazione tecnica interistituzionale Approvato a settembre 2013 lo schema di protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Anci

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AP LI Az Azione Attività realizzate tra diversi livelli di governo territoriale a fini di contrasto all’evasione fiscale.

Toscana e IRPET per la realizzazione di attività di ricerca a supporto delle politiche di contrasto all’evasione della Regione e dei Comuni.

4.03 3 4 Azione 4. Realizzazione di attività per l’interscambio dati con le Amministrazioni dello Stato.

Si tratta delle convenzioni previste dagli articoli 9 e 10 del DLgs 68/2011 in materia di gestione dei tributi regionali. Non sono state stipulate poiché ad oggi mancano ancora i relativi decreti attuativi.

4.03 3 5 Azione 5. Stipula di accordi con le Amministrazioni dello Stato in materia di contrasto all’evasione: nuova convenzione con l’Agenzia delle Entrate per la gestione dei tributi regionali, Protocollo con la Guardia di finanza per l’attivazione di controlli mirati, attuazione del Protocollo INPS finalizzato al controllo dati ISEE.

A gennaio 2013 firmato protocollo d’intesa tra la Regione e la Guardia di finanza per il potenziamento delle azioni di controllo delle entrate regionali e per il coordinamento dei controlli sostanziali della posizione reddituale e patrimoniale dei beneficiari delle prestazioni assistenziali o dei servizi di pubblica utilità. Stipulata a maggio 2013 la nuova convenzione tra Regione Toscana e Agenzia delle Entrate per la gestione dell’IRAP e dell’Addizionale regionale IRPEF. Approvato a settembre 2013 lo schema di accordo tra Regione Toscana, INAIL, INPS e le parti sociali per la semplificazione dell’accesso ai dati in materia di regolarità contributiva previdenziale.

4.03 4 0 Linea 4. Altri interventi in materia di federalismo fiscale e finanza locale

4.03 4 Attuazione del Patto di stabilità territoriale. Nel giugno 2013 sono stati rivisti i criteri per la cessione di spazi finanziari ai comuni e alle Province. Per il 2013 è stato messo a disposizione degli EELL un plafond complessivo pari a 94,2 mln; grazie a ciò gli EELL saranno in grado di incrementare i propri pagamenti, a vantaggio delle imprese.lo schema di delibera di attuazione Approvato a settembre 2013 lo schema di delibera che definisce i criteri per l’attuazione del patto orizzontale 2013 ai fini dell’acquisizione del parere del Consiglio delle autonomie locali.

4.04 Semplificazione della PA In questo periodo è proseguita l’azione regionale di semplificazione dei processi attraverso cui la pubblica amministrazione si relaziona con il territorio (cittadini, enti, associazioni, professioni e sistemi di impresa). Per rafforzare l’azione di snellimento delle procedure e dell’assetto normativo, il PRS 2011-2015 ha previsto uno specifico PIS sulla semplificazione il cui documento di attuazione è stato approvato nel dicembre 2012. Per completare sul versante legislativo questo processo, recependo le recenti novità della normativa statale, il Consiglio ha approvato la LR 9/2013 di modifica alla LR 40/2009 sulla semplificazione; con tale atto è stata effettuata una razionalizzazione dell'ordinamento regionale, riunendo in un unico testo di legge la normativa regionale in materia di semplificazione e trasparenza fino a questo punto contenuta in diverse leggi, che sono state abrogate; fra le novità più significative introdotte si segnala la modifica della disciplina degli istituti della conferenza di servizi e degli accordi di programma, nonché il completamento delle garanzie di conclusione del procedimento entro tempi certi, con la revisione della figura del responsabile della correttezza e della celerità del procedimento e l'introduzione della figura di titolare dei poteri sostitutivi. Si segnala anche l'adeguamento della normativa regionale a quella statale in relazione all'utilizzo più esteso della telematica nei rapporti fra privati e pubbliche amministrazioni. Approvata (gennaio 2013) la relazione al Consiglio sullo stato di attuazione della LR 40/2009. • A dicembre è stata approvata la LR 69/2012 di semplificazione dell’ordinamento regionale 2012; l’atto prevede misure di semplificazione relative ai titoli abilitativi per l'esercizio di

attività economiche e dei controlli sulle imprese, e l’introduzione di norme di liberalizzazione in materia di trasporto pubblico di linea. • Approvata ad agosto la LR 47/2013 di manutenzione dell’ordinamento regionale 2013.

AP LI Az Azione Attività realizzate 4.04 1 0 Linea 1. Misurazione e riduzione dei tempi burocratici e degli oneri

amministrativi (MOA) che gravano su cittadini e imprese e

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AP LI Az Azione Attività realizzate valutazione di impatto

4.04 1 1 Azione 1. Predisposizione, sulla base dei risultati delle misurazioni già effettuate, di piani di riduzione degli oneri amministrativi e dei tempi burocratici; attuazione degli interventi di semplificazione normativa e amministrativa definiti dai piani.

Avviata a maggio 2013 l’elaborazione di piani di riduzione degli oneri amministrativi e dei tempi burocratici nelle aree di regolazione oggetto delle MOA regionali identificate dal programma MOA 2011. Sottoscritto (novembre 2012) un protocollo d’intesa per strutturare un sistema di governance multilivello, tra Regione, enti locali e associazioni di categoria delle imprese, per la riduzione degli oneri amministrativi.

4.04 1 2 Azione 2. Raggiungimento della piena operatività della sede stabile di coordinamento istituzionale e tecnico-operativo prevista dalla L.R. 40/2009 “Legge di semplificazione e riordino normativo 2009” per strutturare un sistema di governance multilivello per la riduzione degli oneri amministrativi e dei tempi burocratici che coinvolga enti locali e destinatari delle prescrizioni legislative e amministrative da semplificare, valorizzandone il ruolo di co-protagonisti delle politiche di semplificazione.

Il protocollo d'intesa con le autonomie locali e le associazioni di categoria del novembre 2012 per la riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese (vedi Azione 4.04.1.1) ha individuato nel tavolo tecnico di concertazione la sede di coordinamento politico-istituzionale, e ha demandato il coordinamento tecnico-operativo ad un apposito Nucleo, che è stato costituito nel febbraio 2013. Sono stati quindi costituiti i gruppi tecnici tematici per la predisposizione dei piani di riduzione. A livello interistituzionale la Regione, fa parte del Comitato paritetico Stato, Regioni ed Enti locali per il coordinamento delle metodologie di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi, istituito presso la Conferenza unificata in attuazione del decreto-legge 70/2011 per garantire il necessario raccordo tra le attività di MOA dei diversi livelli di governo. In quest’ambito, la Regione ha aderito al programma di misurazione congiunta su materie di competenza concorrente e preso parte alla prima MOA congiunta in materia di edilizia privata che si è conclusa nel gennaio 2013. Partecipa inoltre ai lavori del Gruppo edilizia del Tavolo istituzionale per la semplificazione - istituito nell’ambito della Conferenza Unificata a seguito dell’Accordo Stato Regioni ed EE.LL. del 10 maggio 2012 – che sono diretti alla definizione di interventi di semplificazione in materia di edilizia privata sulla base degli esiti della misurazione congiunta.

4.04 1 3 Azione 3. Promozione di un’attività sistematica di valutazione ex ante degli oneri amministrativi introdotti e/o eliminati da provvedimenti normativi e amministrativi regionali, da affiancare all’attività di MOA ex post sulla legislazione vigente.

E’ stata definita una bozza di proposta metodologica per l’avvio di un’azione sistematica di MOA ex ante presentata e discussa in CTD nell’ottobre 2013. Si è proceduto al recepimento nella LR 40/2009 dei principi e criteri direttivi in materia di semplificazione e di oneri amministrativi definiti dalla normativa statale (principio di proporzionalità e gradualità nell’introduzione di nuovi adempimenti e oneri, principio di invarianza degli oneri e divieto di goldplating).

4.04 1 4 Azione 4. Conferimento di sistematicità all’attività di analisi di impatto della regolazione (AIR), con particolare riferimento ai principi dettati dallo Small Business Act e alla valutazione di impatto sulle PMI delle nuove iniziative legislative e amministrative (test PMI).

La Regione partecipa ai lavori del Tavolo tecnico interistituzionale AIR-VIR istituito in sede di Conferenza unificata diretto al coordinamento delle metodologie AIR e VIR tra Stato Regioni ed Autonomie locali.

4.04 1 5 Azione 5. Predisposizione di un manuale per la redazione dei bandi con l’obiettivo di semplificare e standardizzare gli stessi sia sotto il profilo redazionale/comunicativo che sostanziale (documentazione richiesta, modalità di verifica, ecc).

Costituito un gruppo interdirezionale per l’elaborazione del manuale. Garantito un apporto tecnico nell’elaborazione del bando standard ai sensi dell’art. 5 sexies della LR 35/2000.

4.04 2 0 Linea 2. Semplificazione normativa e dei processi nella PA 4.04 2 1 Azione 1. Conferimento di sistematicità agli adempimenti previsti

dalla L.R. 35/2011 “Misure di accelerazione per la realizzazione delle Nel 2012, proseguito il lavoro per dare attuazione alla LR 35/2011 sulle opere pubbliche di interesse strategico regionale, con la messa a regime del sistema di monitoraggio, la definizione

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AP LI Az Azione Attività realizzate opere pubbliche di interesse strategico regionale e per la realizzazione di opere private. Modifiche alla legge regionale 3 settembre 1996, n. 76 (Disciplina degli accordi di programma)”, migliorando la qualità dei flussi informativi tra Regione e soggetti attuatori e garantendo piena operatività al Nucleo di valutazione unitario per coordinare l'attività delle strutture regionali volta al periodico monitoraggio dello stato di realizzazione delle opere e al superamento delle criticità rilevate.

delle disposizioni applicative di dettaglio e quelle organizzative conseguenti. Sono stati approvati il regolamento di attuazione e la relazione al Consiglio sullo stato di attuazione della legge. Dal monitoraggio al 30.6.2013 risultano 772 le opere pubbliche di interesse strategico sottoposte a verifica di criticità per un costo complessivo di 3 miliardi, di cui oltre 2,2 miliardi di finanziamento gestito attraverso il bilancio regionale; 73 le opere con criticità segnalate fino ad oggi.

4.04 2 2 Azione 2. Semplificazione degli adempimenti per accedere alle agevolazioni regionali a favore delle imprese, realizzando una banca dati di tutte le agevolazioni, un sistema informativo che consenta sia l’informazione all'utenza che lo svolgimento telematico del procedimento amministrativo e una modulistica standard.

Approvata la LR 38/2012, di modifica alla LR 35/2000, che disciplina gli interventi regionali in materia di attività produttive e competitività delle imprese (vedi capitolo “Sostegno alle PMI”). L’atto in particolare promuove azioni volte a semplificare le procedure per l’accesso alle agevolazioni regionali nonché alla riduzione degli oneri amministrativi. Avviata la realizzazione e implementazione di: una banca dati delle agevolazioni regionali per le imprese (con una sezione dedicata al de minimis); un sistema informativo che consenta sia l’informazione all’utenza che lo svolgimento telematico del procedimento amministrativo; una modulistica standard.

4.04 2 3 Azione 3. Modifica alla L.R. 40/2009, con particolare riferimento all’introduzione dei principi in materia di oneri amministrativi, all’implementazione di modalità di comunicazione tra cittadini, imprese e PA che forniscano le stesse garanzie della posta elettronica certificata ma risultino meno onerose, al rafforzamento delle garanzie di conclusione del procedimento amministrativo entro tempi certi.

Approvata la LR 9/2013 di modifica alla LR 40/2009 sulla semplificazione; con tale atto è stata effettuata una razionalizzazione dell'ordinamento regionale, riunendo in un unico testo di legge la normativa regionale in materia di semplificazione e trasparenza fino a questo punto contenuta in diverse leggi, che sono state abrogate; fra le novità più significative introdotte si segnala la razionalizzazione della disciplina degli istituti della conferenza di servizi e degli accordi di programma, nonché il completamento delle garanzie di conclusione del procedimento entro tempi certi con la revisione della figura del responsabile della correttezza e della celerità del procedimento e l'introduzione della figura di titolare dei poteri sostitutivi. Si segnala anche l'adeguamento della normativa regionale a quella statale in relazione all'utilizzo più esteso della telematica nei rapporti fra privati e pubbliche amministrazioni.

4.04 3 0 Linea 3. Digitalizzazione dei processi e dei procedimenti della PA e dematerializzazione

4.04 3 1 Azione 1. Realizzazione e piena fruibilità per i cittadini della banca dati (“Anagrafe”) di tutti i procedimenti i cui termini di conclusione sono stabiliti in atti amministrativi regionali al fine di garantire trasparenza e semplificazione della PA.

L'azione è confluita nell'ambito delle iniziative che la Regione realizzerà per dare attuazione alle disposizioni del DLgs 33/2013 sull'Amministrazione Trasparente. A tali fini il CTD ha istituito nel maggio 2013 un gruppo di lavoro; il gruppo ha effettuato la verifica dei contenuti obbligatori, l'analisi dei dati e dei soggetti coinvolti, rilevando come parte dei dati sia già presente, parte da integrare o riorganizzare in apposita banca-dati. L'agenzia di informazione e il settore Comunicazione organizzativa e tutela della privacy hanno provveduto a ridisegnare il sito, operativo dal 9 luglio. Sono in corso gli adempimenti per pubblicare dati mancanti e integrazioni.

4.04 3 2 Azione 2. Supporto all'attuazione, nell’ambito di infrastruttura di rete regionale (RTRT), del modello di governance del sistema della PA toscana in materia di SUAP e supporto all'avvio della Conferenza telematica dei servizi.

Approvato un protocollo d’intesa per il dispiegamento del sistema SUAP in Toscana. Approvate le modalità per organizzare e gestire le banche dati SUAP e le regole di codifica dei procedimenti in materia di SUAP telematico. Approvato ad aprile 2013 il regolamento per l’attività del Tavolo tecnico regionale (TTR) attivato nell’ambito del sistema SUAP. Avviati i servizi di interoperabilità della rete SUAP per le ASL. Approvata (agosto 2013) la convenzione con gli Enti attuatori per la realizzazione della Banca Dati prevista dalla LR 40/2009. Nel 2012:

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AP LI Az Azione Attività realizzate 93 gli sportelli SUAP in linea il 94% dei Comuni dispone di SUAP informatizzato (57% nel 2009) nel 15% dei Comuni il SUAP consente alle imprese di attivare il servizio tramite web e di

concludere l’iter procedurale (0,6% nel 2009) 4.04 3 3 Azione 3. Attivazione e consolidamento degli strumenti e dei sistemi

che permettono l’interazione con la PA in via telematica, includendo il potenziamento dei sistemi per la dematerializzazione delle comunicazioni e lo scambio telematico dei documenti, l'attivazione dei servizi per la conservazione digitale, la diffusione del servizio di cancelleria telematica per la giustizia.

Dematerializzazione delle comunicazioni: proseguita la diffusione di servizi telematici per le funzioni di Protocollo, per lo scambio telematico di documenti digitali tra PA e tra PA toscana e privati (progetti Interpro e AP@CI). Approvate (giugno 2013) le disposizioni per gli uffici della Giunta regionale in materia di trasmissione dei documenti. Conclusa (luglio 2013) la redazione del Manuale di gestione del protocollo e dei flussi documentali. Al 30 giugno 2013 sono 27 gli Enti locali attivati sulla piattaforma per lo scambio di documenti digitali tra cittadini e PA; Cancelleria telematica: consolidamento del sistema di cancelleria telematica per gli uffici giudiziari e diffusione dei servizi digitali in ambito di giustizia orientati al Processo civile telematico (PCT) con la realizzazione del Punto di accesso unico. Al 30 giugno 2013 oltre 10.000 gli utenti accreditati del sistema Cancelleria Telematica; 1.500.000 i fascicoli disponibili on-line. E’ in corso la progettazione dell’interazione con i servizi ministeriali.

4.05 Promozione Agenda digitale In questi anni la Regione, in linea con le politiche europee e nazionali in tema di Agenda digitale, ha proseguito le azioni per assicurare il progressivo completamento delle infrastrutture tecnologiche e la presenza di prodotti e di servizi utili a promuovere lo sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza a favore di cittadini ed imprese. • A dicembre 2012 il Consiglio ha approvato il Programma per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della Società dell'informazione e della conoscenza 2012-

2015: 29 gli obiettivi specifici, facenti capo a 3 obiettivi generali: infrastrutture e piattaforme di servizio, cittadinanza digitale e competitività, semplificazione e amministrazione digitale. Il programma prevede per la realizzazione degli interventi risorse per 128,9 mln.; nel 2012-2013 per l’attuazione del programma sono state impegnate 41,3 mln di risorse. A luglio 2013 sono stati destinati 1,8 milioni alla Fondazione Sistema Toscana per la collaborazione nella realizzazione delle azioni attuative 2013 del Programma per la società dell’informazione e della conoscenza 2012-2015. Approvato (agosto 2013) un protocollo d’intesa con UNCEM Toscana finalizzato al coordinamento delle azioni relative ai settori dell'innovazione tecnologica ed organizzativa e per lo sviluppo della Società dell'Informazione e della conoscenza.

Inoltre molti dei temi relativi alla promozione dell’Agenda digitale sono finalizzati ad azioni di semplificazione della PA (per questi si rinvia alla scheda relativa).

AP LI Az Azione Attività realizzate 4.05 1 0 Linea 1. Dispiegamento e diffusione delle infrastrutture tecnologiche

e delle piattaforme di servizio

4.05 1 1 Azione 1. Attuazione dei primi interventi di collegamento in fibra ottica nelle aree individuate, come previsto dal piano operativo per la banda larga sottoscritto dal Ministero per lo Sviluppo Economico, e monitoraggio dell'attivazione dei servizi di connettività. Completamento degli interventi relativi alla connettività nelle aree più disagiate, in particolare le aree rurali e montane.

Nell’ambito del POR CReO FESR 2007-2013 per il potenziamento e la diffusione delle infrastrutture in Banda larga nelle aree rurali e a bassa densita' territoriale della Toscana (intervento I livello) e per il superamento del digital divide (intervento II livello) sono previste risorse sul bilancio regionale per 21,3 mln. A febbraio 2013 approvato lo schema del Primo Atto Integrativo all’Accordo di programma tra Regione e MiSE (2010) per lo Sviluppo della banda larga; 42 mln. le risorse destinate di cui 20 mln. di risorse regionali. A fine settembre 2013 risultano impegnati:

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AP LI Az Azione Attività realizzate - per la banda larga nelle aree rurali (intervento I livello) 5,2 mln. per 8 lotti territoriali (progetto concluso); - per il superamento del digital divide (intervento II livello) 16 mln di risorse FESR (di cui 10 mln nel 2011 relativi alla convenzione con il Mise e 6 mln nel 2013 relativi al I Atto integrativo all’accordo con il MISE) e 14 mln. di risorse regionali. Gli interventi ad oggi realizzati nell’ambito dell’Accordo di programma per il superamento del digital divide (intervento II livello) sono il 28% del totale degli interventi previsti (36 interventi su 127 programmati). La copertura del territorio toscano in banda larga via cavo è pari a circa il 96%. Vedi anche Azione 1.08.3.2 "Sviluppo della banda larga nelle aree rurali"

4.05 1 2 Azione 2. Promozione dell'utilizzo dei servizi, in ottica cloud computing, da parte degli enti dipendenti e di alcuni enti locali; definizione del piano operativo per il porting presso il TIX dei servizi del mondo sanitario regionale.

Avviato il piano di porting per il trasferimento dei servizi del mondo sanitario presso il TIX. Sono in corso la progettazione e l’attuazione delle misure per il Disaster Recovery e la progettazione dell'evoluzione del TIX.

4.05 1 3 Azione 3. Sviluppo di un’infrastruttura di cooperazione applicativa regionale, che garantisca l'interoperabilità dei sistemi informativi, con l'obiettivo di consentire l'accesso alla rete tramite applicazioni verticali di soggetti pubblici e privati; avvio della sperimentazione dell'implementazione di un'infrastruttura per la pubblicazione dei dati in formato Linked Open Data a disposizione di imprese e soggetti interessati; definizione del processo e individuazione degli strumenti che consentono alla PA e ai soggetti privati di condividere il software in modalità open source.

Realizzata l'infrastruttura per la pubblicazione dei dati in formato Open data che consente a soggetti pubblici e privati di utilizzare i dati messi a disposizione per creare nuovi servizi e applicazioni in grado di migliorare l’accesso all’informazione e la trasparenza. Approvate (gennaio 2013) le Linee guida recanti i criteri generali per gli open data in Regione Toscana e la realizzazione di una piattaforma open data. Sono 31 i dataset a disposizione di tutti coloro che vorranno utilizzarli connettendosi all’indirizzo web http://dati.toscana.it/dataset

4.05 1 4 Azione 4. Promozione della diffusione della Carta Sanitaria Elettronica (CSE)/Carta Nazionale dei Servizi (CNS) come strumento per l'accesso autenticato e semplificato ai servizi della PA, anche mediante il potenziamento e l'estensione delle infrastrutture necessarie alla gestione dei servizi a valore aggiunto e a consentire l'accesso ai servizi su dispositivi mobili.

Approvato (gennaio 2013) il manuale operativo per l’Utilizzo della Tessera Sanitaria (TS-CNS) con funzione di Carta Nazionale dei Servizi. Realizzata la componente generalizzata per la scrittura di servizi a valore aggiunto sulla TS-CNS. Un primo utilizzo è stato completato secondo le specifiche di cui alla DGR 218 del 02.04.2013 con la quale sono state definite le modalità tecniche e organizzative per l’attestazione e la verifica dell’appartenenza degli utenti alle fasce ISEE tramite l’utilizzo della CNS.

4.05 1 5 Azione 5. Diffusione dell'uso della piattaforma regionale per gli acquisti telematici presso gli enti locali del territorio toscano.

E-procurement – prosegue l’attività di diffusione del sistema di e-procurement presso la PA Toscana (prevista conclusione dicembre 2013). E’ in corso la realizzazione dell'evoluzione della piattaforma regionale per gli acquisti telematici, per consentire agli enti locali lo svolgimento di affidamenti diretti e le procedure in economia al prezzo più basso in modalità semplificata.

4.05 1 6 Azione 6. Promozione della completa diffusione del sistema di fatturazione elettronica nel sistema sanitario regionale e realizzazione di un'analisi di fattibilità per l'implementazione della piattaforma regionale di fatturazione elettronica in Regione Toscana.

Il progetto Sirius ha realizzato il passaggio dal cartaceo al digitale delle procedure di acquisto dei farmaci da parte del SSR. Con il progetto la Regione nei primi 9 mesi del 2012 ha stimato un risparmio per 700 mila euro, cui si sommano quelli dell’industria farmaceutica (stimati in 382 mila euro). E’ in corso di elaborazione l’analisi di fattibilità per la realizzazione di una piattaforma regionale.

4.05 1 7 Azione 7. Attivazione della piattaforma regionale per l'erogazione di servizi di pagamento elettronico, compreso il servizio di pagamento

Sono in corso di realizzazione l'integrazione con il sistema di Poste Italiane e con il nodo nazionale dei pagamenti.

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AP LI Az Azione Attività realizzate on line del bollo auto, e integrazione della stessa con alcuni sistemi in uso presso enti locali toscani.

4.05 1 8 Azione 8. Promozione della diffusione dei sistemi di telefonia via internet e di videoconferenza, procedendo al trasferimento dei fondi assegnati ai Comuni toscani nell'ambito dell'avviso per la selezione e il cofinanziamento di progetti per l'acquisizione di sistemi VoIP e di videoconferenza e supportando l'avvio dei primi interventi.

A luglio 2013 indetto un avviso per la selezione e il cofinanziamento di progetti dei Comuni toscani per l’acquisizione di sistemi VoIP e di multivideoconferenza (fondi FAS). Destinati 2,7 mln. per il 2012-2013; approvata la graduatoria dei progetti e il relativo cofinanziamento, impegnati 2,1 mln.

4.05 2 0 Linea 2. Cittadinanza digitale e competitività 4.05 2 1 Azione 1. Creazione e sviluppo dei fascicoli elettronici tramite i quali

il cittadino può verificare e avere a disposizione informazioni e dati che lo riguardano in formato digitale e in un unico punto di accesso.

Sono stati creati i seguenti fascicoli elettronici: fascicolo delle posizioni debitorie, fascicolo dei processi civili.

4.05 2 2 Azione 2. Definizione del processo e acquisizione degli strumenti per consentire alla PA di pubblicare Data Set e ai soggetti privati di poterli utilizzare.

Messa a disposizione degli strumenti regionali per la pubblicazione dei Data Set e utilizzo da parte di tre soggetti pubblici. Definizione di ulteriori strumenti a supporto.

4.05 2 3 Azione 3. Realizzazione di interventi per innalzare le competenze digitali della cittadinanza presso la rete dei PAAS (Punti di Accesso Assistito).

Creazione della nuova rete dei PAAS 2.0: - approvato (novembre 2012) lo schema di contratto di servizio, il regolamento quadro e le linee guida sugli aspetti comunicazionali; - approvato (aprile 2013) il nuovo accreditamento rete dei PAAS 2.0, lo schema di domanda, la domanda on line, la nuova mappatura dei punti che ha visto coinvolti i primi nuovi 70 punti PAAS; in corso la verifica per altri 70. Testato il primo esperimento che ha riguardato il coinvolgimento di 10 PAAS (nei comuni di Abbadia San Salvatore, Bagnone, Fabbriche di Vallico, Massa, Montemignaio, Monterotondo Marittimo, Pienza, Sambuca Pistoiese, Sestino e Vernio) nel progetto denominato “Ecco Fatto!”.

4.05 2 4 Azione 4. Supporto tecnologico all'innovazione nei servizi della PA d'interesse per il sistema regionale (infomobilità, scuola, lavoro, cultura, ecc.).

Sono in corso le attività di progettazione e supporto tecnologico per la realizzazione di progetti/servizi in diversi ambiti settoriali tra cui scuola, infomobilità, cultura.

4.05 2 5 Azione 5. Avvio della sperimentazione, nei territori individuati, per l'integrazione dei servizi elettronici nell'ambito del progetto “Villaggio Digitale” ed elaborazione di un avviso rivolto agli enti locali per il coinvolgimento di tutto il territorio toscano.

Approvato (gennaio 2013) lo schema di accordo per la promozione del “villaggio digitale”; l’azione prevede l’attivazione di una piattaforma che integri tutti i servizi disponibili della PA regionale e locale, rivolta ai cittadini, associazioni e imprese, con accesso autenticato tramite CNS. Approvato (agosto 2013) l’avviso pubblico per l'individuazione di idee progettuali per la creazione e la promozione di “Villaggi Digitali” in Toscana; 575 mila euro le risorse destinate.

4.05 3 0 Linea 3. Semplificazione ed amministrazione digitale 4.05 3 1 Azione 1. Attivazione di interventi per migliorare e potenziare il

sistema informativo regionale nelle sue componenti al fine di garantire maggiore integrazione di dati e più funzionalità.

Sono in corso gli interventi per lo sviluppo e l'evoluzione del sistema infromativo regionale di cui alla L.R 54/2009.

4.05 3 2 Azione 2. Verifica dei livelli di sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, della diffusione ed uso dei servizi digitali, della digitalizzazione nella PA, attraverso un’indagine statistica sullo stato della società dell'informazione in Toscana.

Realizzata un'indagine statistica sullo stato della società dell'informazione in Toscana che analizza i dati sulla diffusione e l'utilizzo delle principali tecnologie ICT avendo come ambiti di analisi da un lato i cittadini toscani, dall'altro le imprese con almeno 10 addetti e infine le Pubbliche Amministrazioni locali.

4.05 3 3 Azione 3. Promozione di azioni mirate a consolidare e aumentare le Sono in corso di realizzazione corsi formativi sulle seguenti aree tematiche:

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AP LI Az Azione Attività realizzate competenze degli operatori della PA sui tempi dell'innovazione tecnologica, dei servizi digitali e dell'amministrazione elettronica.

a) Cancelleria telematica (servizi telematici per la giustizia): previsto il coinvolgimento di circa 1700 partecipanti tra personale pubblico (dipendenti dell’avvocatura regionale, degli EE.LL. e delle cancellerie dei tribunali) e soggetti privati (avvocati iscritti all’ordine); b) Semplificazione e innovazione (il processo di dematerializzazione, biblioteca digitale, la diffusione delle competenze digitali della Pubblica Amministrazione tramite il potenziamento dei punti di accesso assistito - PAAS): previsto il coinvolgimento di circa 1300 partecipanti tra personale pubblico (dipendenti regionali, EE.LL. e personale della soprintendenza archivistica,) e soggetti privati (giovani archivisti e addetti alla gestione documentale e agli archivi, cooperative che gestiscono il servizio di biblioteca e personale delle cooperative/associazioni aderenti alla Rete dei PASS).

4.05 3 4 Azione 4. Supporto agli enti del territorio toscano, soprattutto quelli di minor dimensioni e con minori capacità organizzativa, per l'attivazione dei servizi telematici e l'utilizzo delle infrastrutture regionali con particolare riferimento al sistema SUAP, agli strumenti/processi di dematerializzazione, al sistema di cancelleria telematica, ecc.

In relazione al Programma regionale 2012-2015 ed all'Agenda digitale toscana è stata svolta in collaborazione con ANCI ed UNCEM una attività di informazione e promozione che ha coinvolto in maniera particolare quattro territori (Valdera, Empolese-Valdelsa, Lunigiana, Valdinievole) per un totale di 43 comuni e 3 Unioni. Tutto ciò è stato attivato sulla base di specifici protocolli di intesa stipulati con ANCI ed UNCEM e relative convenzioni attuative. Sulle base di tali protocolli, le due associazioni hanno anche svolto attività di animazione generale sui loro associati, nello specifico su tutti gli enti montani (circa 140 comuni) e sugli altri territori a cura di ANCI. Inoltre per il tramite di RTRT è stata data corrente informazione sul Porgramma Regionale e sulle azioni per i Villaggi Digitali.

4.06 Attività internazionali La Toscana ha individuato nella dimensione europea e internazionale un punto di riferimento fondamentale della propria azione di governo, sviluppando una pratica costante di rapporti e scambi con realtà locali, nazionali europee ed extraeuropee. Un campo nel quale è forte e crescente l’impegno della Toscana è quello del sostegno alle azioni di cooperazione internazionale coi paesi in via di sviluppo: la Regione continua l’importante collaborazione con l’Unione Europea e con il Ministero degli affari esteri, partecipando alle varie iniziative promosse da queste istituzioni; per la realizzazione delle varie iniziative, la Regione interagisce con enti pubblici e privati, e organizzazioni non governative, italiani e stranieri. La Toscana riveste anche un ruolo come centro di eccellenza per la promozione della cultura di pace e dei diritti umani. Il quadro degli interventi e delle azioni regionali sul fronte internazionale comprende anche gli interventi a favore dei toscani all’estero. Infine, la Regione partecipa (nell’ambito della programmazione europea 2007-2013) all’obiettivo comunitario di “Cooperazione territoriale”, diretto a superare le disparità che ostacolano lo sviluppo equilibrato, armonico e sostenibile del territorio. Questo lo stato di attuazione in sintesi del programma che sostiene la politica: • Ad aprile 2012 il Consiglio regionale ha approvato il Piano integrato delle attività internazionali 2012-2015 che mira a creare un “sistema toscano delle attività internazionali”; tra gli

obiettivi prefissati, il sostegno allo sviluppo di un sistema toscano delle attività internazionali basato sui principi dell’internazionalizzazione responsabile; l’affermazione del ruolo della Regione Toscana verso l’esterno e nei confronti di istituzioni internazionali; l’ampliamento, per la cooperazione internazionale, delle dimensioni fino a area vasta o macroregionale; la valorizzazione delle comunità dei toscani nel mondo e l’integrazione delle iniziative attuate fino a oggi con gli interventi previsti dalla programmazione UE. Tra le priorità geografiche di intervento troviamo: il Mediterraneo-Medio Oriente, l’Africa, l’America Latina, i paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa). I rapporti con i paesi europei riguardano gli interventi di cooperazione territoriale UE.

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• Obiettivo “Cooperazione territoriale”: nella nuova programmazione europea l’obiettivo “Cooperazione territoriale” è diretto ad intensificare la cooperazione europea per uno sviluppo equilibrato, armonico e sostenibile del territorio; l’obiettivo è realizzato attraverso Programmi operativi; la Toscana partecipa a quattro Programmi: MED, ENPI cross border cooperation, Interreg IV e Italia Francia marittimo. Avviate le procedure per il finanziamento delle varie iniziative e sono stati assunti i relativi impegni: al 30 giugno 2013 per gli interventi previsti dal PIAI sono stati impegnati 59,6 mln.; di questi, 50,2 mln. sono relativi agli interventi collegati ai Programmi dell'Unione europea ai quali la Regione attualmente partecipa: MED, Interreg IV C, e, sopratutto PO Italia Francia marittimo.

Di seguito sono illustrati i principali atti normativi in materia: • A marzo 2012 approvata una legge di modifica alla LR 26/2009 “Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana” mirata a qualificare la

partecipazione dei Toscani nel mondo alle attività di proiezione internazionale della Regione Toscana; a valorizzare l’apporto delle comunità toscane nel mondo; a razionalizzare gli organismi disciplinati e alla riduzione dei costi. A dicembre è stata approvata una modifica al regolamento della LR 26/2009 nella parte relativa alle attività in favore dei toscani all’estero.

AP LI Az Azione Attività realizzate 4.06 1 Linea 1. Cooperazione internazionale 4.06 1 1 Azione 1. Per garantire l’efficacia del Sistema regionale delle

attività internazionali saranno sviluppate le attività di supporto al Sistema Toscano delle attività internazionali come l’assistenza tecnica, il monitoraggio e la comunicazione.

Dopo l’espletamento delle procedure per la selezione è stato individuato il soggetto incaricato del supporto tecnico al sistema delle attività internazionali. E' stato inoltre selezionato il soggetto incaricato della valutazione ex ante dei progetti semplici. E' stato attivato il protocollo con l’ANCI e UPI per le attività di cooperazione internazionale ed è stato predisposto il relativo piano di lavoro.

4.06 1 2 Azione 2. Nel 2013 è prevista l’implementazione del funzionamento del Sistema Integrato delle Attività Internazionali, attraverso il cofinanziamento di proposte progettuali presentate dagli attori del Sistema Toscano delle Attività Internazionali, coerenti con le priorità geografiche e tematiche.

Nel 2012 emesso l'avviso pubblico per i progetti strutturanti per la cooperazione internazionale:12 i progetti finanziati, nel 2013 impegnato oltre il 50% della seconda annualità. E' stato pubblicato il bando dei Progetti semplici sull’Asse 1 e sull’Asse 3. Sono stati finanziati 16 progetti sull’Asse 1 e 4 progetti sull’Asse 3. E' in corso la valutazione dei progetti di cui al Bando pubblicato a settembre 2013. Sono pervenute 5 proposte. Approvati lo schema di convenzione con i soggetti beneficiari e le linee guida per la rendicontazione dei progetti.

4.06 1 3 Azione 3. Nel 2013 proseguirà l’attività della Cabina di regia per gli interventi nell’area mediterranea di cui alla DGR 386/2012, che sarà chiamata a definire contenuti e modalità di realizzazione di specifiche progettualità, con riferimento alle aree tematiche individuate dal PIAI.

Approvato il finanziamento per un progetto sui servizi socio sanitari di base in Libano in collaborazione con l’ASL 8 di Arezzo. Il progetto è in continuità con le attività realizzate negli anni passati in alcune aree del Libano. Pubblicato, a settembre 2013, un bando per proposte progettuali sul sostegno alle produzioni artigianali in Tunisia. Le proposte sono in valutazione. Iniziate le procedure per evento Giovani e Mediterraneo in collaborazione con il progetto GiovaniSì.

4.06 1 4 Azione 4. Sarà perseguito il rafforzamento della presenza della Toscana nelle sedi decisionali europee ed internazionali in materia di cooperazione allo sviluppo e internazionalizzazione, con particolare riferimento alla promozione in ambito internazionale ed europeo delle politiche a favore dei giovani e dei trasporti (corridoio mediterraneo balcanico), attraverso la partecipazione del Presidente o di un suo delegato alle attività della Conferenza delle

Continua, anche per il 2013, la partecipazione della Toscana alle attività delle varie associazioni europee. Nel 2013 si è svolta a Firenze la riunione dell'ufficio politico della Commissione intermediterranea della CRPM. La Regione Toscana è membro del FOGAR e partecipa alle riunioni. Continua la partecipazione alle iniziative di Platforma con la relativa sottoscrizione del cofinanziamento 2013.

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AP LI Az Azione Attività realizzate Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM), della Commissione interMediterranea (CiM) della Conferenza, delle associazioni internazionali FOGAR e PLATFORMA. Sarà inoltre organizzato a Firenze il Bureau politico della CiM nel febbraio 2013.

4.06 2 Linea 2. Toscani nel mondo 4.06 2 1 Azione 1. Saranno proseguite e migliorate le azioni di

comunicazione integrata per la realizzazione di un network on–line dei toscani nel mondo e per la promozione della Toscana da un punto di vista turistico, culturale e socio-economico con l’obiettivo di facilitare lo sviluppo di un nuovo ruolo dei toscani nel mondo come testimonial e ambasciatori della toscana, con implicazioni non solo sul piano culturale e turistico ma anche economico, promozionale e di immagine. Sarà favorito il trasferimento di conoscenze, know-how e opportunità dai paesi di residenza alla Toscana.

Realizzata la nuova pagina web del sito dedicato ai toscani nel mondo. Gestiti i social media dedicati ai toscani nel mondo, promossa la creazione di un network di toscani nel mondo.

4.06 2 2 Azione 2. Le azioni di formazione dei giovani toscani nel mondo saranno portate avanti mediante almeno due iniziative di formazione, finalizzate alla valorizzazione e diffusione delle eccellenze toscane, con l’obiettivo di incrementare il numero dei giovani coinvolti nelle attività formative culturali, linguistiche e professionali. Lo scopo ultimo di tali attività sarà duplice: valorizzare le eccellenze toscane e contribuire al recupero e alla diffusione della memoria storica dell’emigrazione toscana nel mondo.

Promosse attività di formazione linguistica-culturale e professionale per giovani di origine toscana residenti all'estero, finalizzate anche alla valorizzazione e diffusione delle eccellenze toscane all'estero: 40 posti per giovani da inserire nei corsi di lingua e cultura italiana; 20 posti per giovani da inserire nel percorso formativo sull’imprenditoria toscana; finanziate 4 borse di studio per assistenti linguistici. A giugno 2013 pubblicato il nuovo avviso per le borse di formazione professionale per l'inserimento di 12 giovani in stage aziendali da tenersi nel territorio toscano, e altri percorsi formativi.

4.06 2 3 Azione 3. Per contribuire alla qualificazione delle attività proposte dalle associazioni dei toscani nel mondo, prioritariamente nel campo socio-culturale, ed attivare interventi a favore dei soggetti sfavoriti o in difficoltà socio-economiche saranno pubblicati degli avvisi per progetti socio-culturali delle associazioni dei toscani nel mondo, per contributi ai rientri definitivi, per contributi ai disagiati e per i soggiorni di anziani.

Contributi alle attività proposte dalle associazioni dei toscani nel mondo (funzionamento, attività socio-culturali e di tipo sociale). Finanziati 77 progetti socio-culturali di altrettante associazioni. Attualmente i circoli e le associazioni di Toscani nel mondo sono 110 (78 di adulti e 32 di giovani) e riuniscono 12 mila persone.

4.06 3 Linea 3. Diritti umani 4.06 3 1 Azione 1. Proseguirà il sostegno e l’adesione alla rete

internazionale per gli scrittori rifugiati ICORN e alla convenzione con il Comune di Chiusi per iniziative di accoglienza, formazione ed istruzione di giovani provenienti da aree di conflitto. Saranno inoltre realizzati il Meeting studentesco annuale sui diritti umani, le attività di formazione degli insegnanti e di coinvolgimento continuativo degli studenti ad esso correlate.

L'adesione alla rete internazionale per gli scrittori rifugiati ICORN è stata confermata anche per il 2013. A settembre 2013 è stato individuato lo scrittore ospite della città di Chiusi per i prossimi 2 anni e l'adesione del Comune di Firenze alla Network ICORN che si concretizzerà nel 2014. Nel 2012 il meeting sui diritti umani è stato dedicato all'approfondimento delle tematiche relative al diritto al lavoro (9300 studenti coinvolti) e sono state realizzate le attività dei Laboratori di partecipazione democratica conclusi a maggio del 2012. Nel 2013 il tema del meeting riguarderà la condizione femminile, a settembre 2013 gli studenti iscritti ai corsi formativi e alla giornata sono circa 9.800. E' stata comunicata in via informale l'approvazione del progetto “Do the right(s) thing” da

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AP LI Az Azione Attività realizzate parte di EuropAid sulla linea di finanziamento “educazione allo sviluppo”; il contratto sarà firmato entro dicembre 2013 e il progetto inizierà a giugno 2014.

4.06 3 2 Azione 2. Per stimolare la consapevolezza delle istituzioni e della società civile toscana sulle relazioni nord/sud e sull’interdipendenza, anche nell’ottica di rafforzare la coerenza fra le politiche locali della Toscana e le politiche internazionali, saranno attivate procedure di evidenza pubblica per il finanziamento di proposte degli attori del sistema toscano della cittadinanza globale.

Dopo l'emissione dell'avviso pubblico, a ottobre 2012 approvati e finanziati i Progetti di interesse regionale (PIR) 2012. A dicembre 2012 finanziati anche i progetti strutturanti. A maggio 2013 approvati gli avvisi per i progetti di interesse regionale 2013. Realizzato nell'ambito dei PIR 2012 il primo Forum dei giornalisti del Mediterraneo, e selezionati per l'accoglienza presso la struttura di Rondine 14 studenti provenienti da zone di conflitto. A luglio 2013 approvati e finanziati i Progetti di interesse regionale (PIR) 2013, ad agosto approvata la graduatoria di 13 progetti semplici ammissibili al finanziamento, a settembre 2013 finanziata la seconda annualità dei progetti strutturanti 2012.

4.06 4 Linea 4. Cooperazione territoriale europea 4.06 4 2 Azione 2. Sarà acquisita dallo stato membro francese la richiesta di

partecipazione della Regione PACA all’attuale spazio di cooperazione Italia-Francia Marittimo, in modo da promuoverne l’allargamento.

Nel "position paper" - Quadro strategico regionale del febbraio 2013 - viene confermato il parere favorevole dello Stato francese all'ampliamento del territorio partecipante al programma Italia Francia marittimo.

4.06 4 Programma MED Ha l’obiettivo di migliorare la competitività dello spazio mediterraneo per garantirne la crescita e assicurare l’occupazione per le nuove generazioni oltre a promuovere la protezione dell’ambiente in una logica di sviluppo sostenibile. Da gennaio 2012 la Toscana presiede il comitato nazionale del Programma. A aprile 2012 presentate due proposte progettuali su un bando del programma

Approvati 8 progetti in materia di politiche marittime, sicurezza dei trasporti, logistica, sviluppo reti di cooperazione (impegnati 2,2 mln., di cui 1 mln. per il progetto “Medgovernance” - nuova governance nell’area mediterranea).

4.06 4 Programma ENPI Cross border cooperation. Il programma intende contribuire a promuovere il processo di cooperazione sostenibile e armonioso a livello di Bacino del Mediterraneo, affrontando le sfide comuni e rafforzando il potenziale endogeno per costruire una zona di stabilità, sicurezza e benessere.

Approvati i progetti “T-NET”, in tema di sviluppo locale e “The Route to Peace: Tourism between Israel and Palestine towards Peaceful Coexistence”.

4.06 4 Programma Interreg IV C Ha l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle politiche di sviluppo regionale attraverso lo scambio e la condivisione di buone prassi maturate dalle autorità locali europee

Approvati 7 progetti in materia di innovazione e economia della conoscenza, governo delle aree periurbane, prevenzione incendi boschivi, impegnati 3,3 mln., (di cui 1,4 per il progetto “Erik action” sull’innovazione ed economia della conoscenza e 1,1 per il progetto “Periurban” finalizzato al buon governo delle aree periurbane, viste come elemento di conservazione degli ambienti naturali nel rapporto tra città e campagna).

4.06 4 PO Italia Francia Marittimo È finalizzato a migliorare e qualificare la cooperazione fra le aree transfrontaliere del Mediterraneo sud europeo per accrescere l’accessibilità, l’innovazione, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali per assicurare la coesione territoriale e favorire nel tempo occupazione e sviluppo sostenibile; coinvolge quattro Regioni (Toscana - che ha il ruolo di Autorità di gestione - Liguria, Sardegna e Corsica); per il 2007-2013 le risorse complessive ammontano

Il Programma si articola su 4 Assi: Accessibilità e reti di comunicazione, Innovazione e competitività, Risorse naturali e ambientali, Integrazione risorse e servizi. A giugno 2013 finanziati, con risorse aggiuntive, 19 progetti semplici che hanno individuato investimenti materiali e immateriali: complessivamente i progetti finanziati sono 76 semplici e 9 strategici. Gli impegni ammontano a 131,8 mln.. Al 26/9/2013, la spesa certificata ammonta a 77,9 mln .