Rapporto d’attività 2015 - Commissione nazionale per la ... · PDF...

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    Zusammensetzung, Organisation

    Rapporto dattivit CNPT 2015

    Rapporto dattivitCommissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT)

    2015

    Nationale Kommission zur Verhtung von Folter NKVFSchweizerische EidgenossenschaftConfdration suisseConfederazione SvizzeraConfederaziun svizra

    Nationale Kommission zur Verhtung von Folter (NKVF)Commission nationale de prvention de la torture (CNPT)Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT)Cummissiun naziunala per la prevenziun cunter la tortura (CNPT)National Commission for the Prevention of Torture (NCPT)

  • Rapporto dattivit CNPT 2015

  • 1Rapporto dattivit CNPT 2015

    Rapporto dattivitCommissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT)

    2015

  • 2 Rapporto dattivit CNPT 2015

    Impressum Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT)

    Edizione: Commissione nazionale per la prevenzione della tortura,Bundesrain 20, 3003 Bernawww.cnpt.admin.ch

    Redazione: Segreteria CNPT Tradotto dal tedesco e dal franceseMessa in pagina: Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL)

    Distribuzione: Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) Bundesrain 20, 3003 Bernawww.cnpt.admin.ch

  • 3Rapporto dattivit CNPT 2015

    Prefazione del presidente designato 5

    1. Panoramica della CNPT 9

    2. Attivit di controllo nellambito della privazione della libert 15

    3. Altre attivit 25

    4. Constatazioni e raccomandazioni nel quadro delleverifichediistitutiminorilichiusi 31

    5. Panoramica delle raccomandazioni formulate nel 2015 49

    Contenuto

  • 5Rapporto dattivit CNPT 2015

    Prefazione del presidente designato

    Alla CNPT per legge affidato il compito di verificare rego-larmente la situazione delle persone private della libert, visitare regolarmente i luoghi in cui sono detenute e formulare raccoman-dazioni per prevenire la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti e migliorare in generale il trattamento e la situazione delle persone private della libert.

    Si tratta di un compito enorme e difficile da adempiere per una commissione con 12 membri per la maggior parte attivi a titolo onorifico, una segreteria con una scarsa dotazione di personale e con risorse finanziarie molto limitate. Pertanto imperativo con-centrarsi sullessenziale: la strategia va impostata sulla base della vulnerabilit delle persone che sono private della libert o oggetto di misure restrittive. La CNPT ha ben presto identificato le sue prio-rit qualificando come particolarmente vulnerabili i seguenti gruppi di persone: le persone in segregazione cellulare, segnatamente in reparti di sicurezza; i richiedenti lasilo che soggiornano in centri con possibilit di uscita limitate; le persone in carcerazione ammini-strativa secondo il diritto degli stranieri e il rinvio coatto delle stesse mediante voli speciali; i detenuti in carcerazione preventiva; le per-

    Prefazione del presidente designato

  • 6 Rapporto dattivit CNPT 2015

    Prefazione del presidente designato

    sone in esecuzione di misure; i bambini e i giovani; gli anziani; i disabili mentali; e infine anche i membri dei gruppi LGBTI (omoses-suali, lesbiche, bisessuali, transgender e intersessuali).

    Per motivi diversi queste persone sono esposte a rischi parti-colari, per esempio se incontrano difficolt nel comunicare con il mondo esterno a causa della loro et, di una disabilit o della man-canza di conoscenze linguistiche, non hanno parenti in Svizzera che possano occuparsi di loro durante la detenzione, non sono rappre-sentati da un avvocato, non conoscono o non possono esercitare i loro diritti, soltanto per menzionare alcuni fattori.

    Nellanno in esame, come nel 2014, la Commissione ha pre-stato particolare attenzione alla situazione della carcerazione pre-ventiva: una forma di carcerazione caratterizzata dalla presunzione di innocenza e dal fatto che fa seguito allarresto e pu causare in alcuni detenuti uno shock che aumenta il rischio di suicidio. Dopo il suicidio di una madre del Canton Zurigo, lanno scorso vi stata una discussione pubblica sulle possibilit di evitare fatti di questo genere. stata unoccasione per valutare le possibilit di miglio-ramento, anche sulla base delle raccomandazioni della CNPT. Un secondo punto importante per la Commissione consiste nella veri-fica della situazione durante lesecuzione delle misure, una fase molto dura per i collocati in particolare perch non hanno alcuna certezza sul momento del rilascio: ci rende necessari chiari fon-damenti legali e forti correttivi procedurali per porre dei limiti al grande potere e alla responsabilit attribuiti allamministrazione. Infine, nel 2015 la Commissione ha dedicato una particolare atten-zione ai minorenni detenuti in istituti carcerari, siano essi oggetto di una detenzione di diritto penale o civile. La CNPT ha segnatamente esaminato in modo critico i fondamenti legali di livello cantonale, che si sono rivelati ampiamente lacunosi, e le difficili delimitazioni tra misure pedagogiche e sanzioni disciplinari.

    La Commissione ha infine annunciato che nei prossimi anni intende occuparsi anche della situazione delle persone che si trovano in istituti sociali come case di cura o cliniche, segnatamente anziani e disabili. Tale annuncio ha suscitato numerose reazioni, positive e negative. Siamo stati criticati tra laltro perch la situazione nelle case di cura non pu, sotto alcun profilo, essere qualificata come

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    Prefazione del presidente designato

    tortura e per il fatto che questi istituti sono gi sufficientemente controllati. A queste critiche si pu rispondere come segue: siamo consapevoli della problematica legata al nome della Commissione, definito in una legge federale. Tuttavia, il nostro compito non con-siste soltanto nella prevenzione della tortura in senso stretto, ma anche nella prevenzione dei trattamenti degradanti e quindi nella protezione della dignit umana. Larticolo 3 della legge federale sulla Commissione per la prevenzione della tortura ci incarica di esaminare qualsiasi forma di detenzione o incarcerazione oppure il collocamento di una persona in uno stabilimento pubblico o pri-vato dal quale essa non autorizzata a uscire liberamente, ordi-nati da unautorit, su sua sollecitazione o con il suo consenso. In considerazione della loro gi evocata particolare vulnerabilit, questo compito include soprattutto gli anziani e i disabili mentali in istituti di cura e le persone in istituti psichiatrici. Tenuto conto del suo mandato, linteresse della Commissione verte soprattutto sullimpiego proporzionato delle misure restrittive della libert (p. es. le contenzioni), nonch sulla garanzia del massimo possibile rispetto dellautonomia privata. Inoltre, anche la Convenzione sulla parit dei disabili, ratificata dalla Svizzera, incarica gli Stati membri di compiere verifiche indipendenti negli istituti. Fintanto che tali meccanismi di controllo non vengono introdotti in tutti i Cantoni, ci sentiamo nellobbligo di assumere questo compito.

    La CNPT svolge il ruolo di uno strumento di prevenzione, non di un organo istruttorio. Il suo operato basato sulla constatazione che, in tutto il mondo, la civilt un fenomeno precario, come la storia ha ripetutamente mostrato. Nei prossimi anni, i pericoli di ter-rorismo e guerra eserciteranno una forte pressione sui diritti umani. importante adoperarsi mediante il dialogo e la collaborazione tra autorit e societ civile per tutelare la dignit delle persone dete-nute negli istituti sociali. Siamo ben consapevoli di quanto siano limitate le nostre possibilit di intervenire ma vogliamo contribuire al rispetto dei diritti fondamentali e umani nel nostro Paese.

    A inizio 2016 subentro a Jean-Pierre Restellini alla presidenza della Commissione che ha guidato per sei anni, fin dalla sua costitu-zione a fine 2009. La Commissione gli profondamente grata per molte ragioni. Con la sua enorme esperienza e le sue conoscenze specialistiche ha fornito un contributo sostanziale definendo i tratti

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    di questa istituzione, nuova in Svizzera, e facendone unautorit rispettata. Il grande coraggio del suo operato sempre stato tem-perato da un forte realismo. In futuro la Commissione continuer a muoversi nella direzione che egli ha tracciato durante gli anni della presidenza. Per questo e per gli anni ricchi di insegnamenti e di ispirazioni, ringrazio cordialmente Jean-Pierre a nome di tutta la Commissione.

    Alberto Achermann

    Prefazione del presidente designato

  • 9Rapporto dattivit CNPT 2015

    Panoramica della CNPT

    Panoramica della CNPT

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  • 10 Rapporto dattivit CNPT 2015

    1.1 Prioritstrategiche

    Durante lanno in rassegna, la Commissione ha proseguito la veri-fica, in tutta la Svizzera, delle condizioni di detenzione negli istituti di carcerazione preventiva e, in relazione con la pubblicazione del suo ultimo rapporto dattivit, ha formulato diverse proposte al riguardo. Nellottica di una possibile armonizzazione delle condizioni deten-tive, su scala concordataria si sono svolti diversi colloqui, che hanno avuto per oggetto le sue raccomandazioni, con rappresentanti della giustizia e con le direzioni degli istituti interessati. La Commissione ha constatato con soddisfazione che la Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia e, segna-tamente, il Canton Zurigo hanno approfittato delle raccomandazioni della Commissione per avviare una approfondita verifica delle condi-zioni di detenzione negli istituti di carcerazione preventiva. La Com-missione attende con interesse i risultati di queste verifiche.

    Inoltre, la Commissione ha proseguito