Rapporti sintagmatici e associativi Rapporti sintagmatici (in praesentia): basati sul principio...

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Rapporti sintagmatici e Rapporti sintagmatici e associativi associativi Rapporti sintagmatici ( Rapporti sintagmatici ( in praesentia in praesentia ): basati ): basati sul principio della linearità del sul principio della linearità del significante ( significante ( prendere il largo prendere il largo , , forzare la mano forzare la mano , , spezzare una lancia spezzare una lancia ) ) Rapporti associativi ( Rapporti associativi ( in absentia in absentia ): uniscono ): uniscono due o più termini in una serie mnemonica due o più termini in una serie mnemonica di associazioni, guidate da aspetti di associazioni, guidate da aspetti morfologici ( morfologici ( giornale, giornalista, giornalismo giornale, giornalista, giornalismo ) ) oppure semantici ( oppure semantici ( carta, notizia, scrittura carta, notizia, scrittura ecc.) ecc.)

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Rapporti sintagmatici e Rapporti sintagmatici e associativiassociativi

Rapporti sintagmatici (Rapporti sintagmatici (in praesentiain praesentia): basati sul ): basati sul principio della linearità del significante principio della linearità del significante ((prendere il largoprendere il largo, , forzare la manoforzare la mano, , spezzare una spezzare una lancialancia) )

Rapporti associativi (Rapporti associativi (in absentiain absentia): uniscono due o ): uniscono due o più termini in una serie mnemonica di più termini in una serie mnemonica di associazioni, guidate da aspetti morfologici associazioni, guidate da aspetti morfologici ((giornale, giornalista, giornalismogiornale, giornalista, giornalismo) oppure ) oppure semantici (semantici (carta, notizia, scritturacarta, notizia, scrittura ecc.) ecc.)

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Riepilogo Riepilogo sull’arbitrarietàsull’arbitrarietà

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Arbitrarietà del segno o arbitrarietà verticaleArbitrarietà del segno o arbitrarietà verticale

Il legame tra significato e significante nel segno è immotivato (dal Il legame tra significato e significante nel segno è immotivato (dal punto di vista naturale e logico) (Locke): non c’è rapporto di punto di vista naturale e logico) (Locke): non c’è rapporto di necessità naturale (necessità naturale (phuseiphusei) tra la forma del significante delle parole ) tra la forma del significante delle parole e la consistenza dei possibili referenti denotabili con quella parola. e la consistenza dei possibili referenti denotabili con quella parola. Tale rapporto è regolato per una legge (Tale rapporto è regolato per una legge (nomoinomoi) e per un accordo ) e per un accordo ((theseithesei) () (katà xunthéken, ad placitumkatà xunthéken, ad placitum) (legisegno per Peirce). ) (legisegno per Peirce).

Immotivatezza: indipendenza reciproca dei significanti e dei Immotivatezza: indipendenza reciproca dei significanti e dei significati nel loro costituirsi come facce del segno.significati nel loro costituirsi come facce del segno.

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Arbitrarietà materialeArbitrarietà materiale Possibilità teorica di usare qualunque materiale per dare Possibilità teorica di usare qualunque materiale per dare

sostanza ai significati e ai significanti dei codici sostanza ai significati e ai significanti dei codici semiologici. Non esiste alcuna intrinseca vocazione di certi semiologici. Non esiste alcuna intrinseca vocazione di certi materiali a fungere da senso piuttosto che da espressione. materiali a fungere da senso piuttosto che da espressione. La specie umana utilizza svariati canali: ottico-mimico-La specie umana utilizza svariati canali: ottico-mimico-prossemici, ottico-gestuali, ottico-grafici, olfattivi, fonico-prossemici, ottico-gestuali, ottico-grafici, olfattivi, fonico-uditivi, ecc.) per dare corpo alle espressioni delle sue uditivi, ecc.) per dare corpo alle espressioni delle sue semiotiche (vedi la questione del valore).semiotiche (vedi la questione del valore).

Possibili inversioni di ruolo tra entità che in una semiosi Possibili inversioni di ruolo tra entità che in una semiosi fungono da espressioni o da sensi: un mio gesto può fungono da espressioni o da sensi: un mio gesto può significare “ma che dici?”, una frase può designare lo significare “ma che dici?”, una frase può designare lo stesso gesto; lo stesso può darsi nel rapporto tra lettera e stesso gesto; lo stesso può darsi nel rapporto tra lettera e suono.suono.

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Arbitrarietà come Arbitrarietà come classificazione dell’esperienzaclassificazione dell’esperienza

Suono i/i: opposizione non pertinentizzata in italiano: vino / vi:noSuono i/i: opposizione non pertinentizzata in italiano: vino / vi:noma pertinentizzata in inglese: ship /sheepma pertinentizzata in inglese: ship /sheep

Grammaticalizzazione del duale in certe lingue (es. greco) ma non in altreGrammaticalizzazione del duale in certe lingue (es. greco) ma non in altre Articolazione diversa delle distinzioni lessicali (in italiano distinzione Articolazione diversa delle distinzioni lessicali (in italiano distinzione

lessicale tra foglio e foglia che in altre lingue non c’è: es. spagn. /hoja/; il lessicale tra foglio e foglia che in altre lingue non c’è: es. spagn. /hoja/; il francese francese boisbois copre l’area semantica che in tedesco è suddivisa tra copre l’area semantica che in tedesco è suddivisa tra HolzHolz e e WaldWald, e in it. tra , e in it. tra legnolegno e e boscobosco))

Diversa suddivisione del continuum temporale: es.: l’italiano ha Diversa suddivisione del continuum temporale: es.: l’italiano ha l’imperfetto, l’inglese non ce l’ha. l’imperfetto, l’inglese non ce l’ha.

Il sistema della lingua per Saussure si determina in modo completamente Il sistema della lingua per Saussure si determina in modo completamente autonomo rispetto al pensiero che essa è incaricata di organizzare autonomo rispetto al pensiero che essa è incaricata di organizzare ((Arbitrarietà radicaleArbitrarietà radicale). Questa impostazione è motivata da ragioni ). Questa impostazione è motivata da ragioni epistemologiche: tentativo di costruire la linguistica come disciplina epistemologiche: tentativo di costruire la linguistica come disciplina autonoma rispetto alla logica, alla psicologia e alla sociologia.autonoma rispetto alla logica, alla psicologia e alla sociologia.

Rischio: produzione di un circolo vizioso tra significato e significante che Rischio: produzione di un circolo vizioso tra significato e significante che si presuppongono reciprocamente, perdendo ogni aggancio alla si presuppongono reciprocamente, perdendo ogni aggancio alla dimensione extralinguistica (realtà/pensiero).dimensione extralinguistica (realtà/pensiero).

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Arbitrarietà e relativismo Arbitrarietà e relativismo linguisticolinguistico

Le categorie ritagliate dalla lingua genererebbero quelle del Le categorie ritagliate dalla lingua genererebbero quelle del pensiero e, a lingua diversa, corrispondenderebbe un diverso pensiero e, a lingua diversa, corrispondenderebbe un diverso sistema di analisi della realtà, un diverso pensare e un diverso sistema di analisi della realtà, un diverso pensare e un diverso sentire (cosiddetta ipotesi Sapir-Whorf).sentire (cosiddetta ipotesi Sapir-Whorf).

Una opposta lettura antiarbitrarista accentua il ruolo giocato da Una opposta lettura antiarbitrarista accentua il ruolo giocato da condizionamenti e processi prelinguistici o addirittura non condizionamenti e processi prelinguistici o addirittura non linguistici nel modo in cui vengono elaborate le categorie del linguistici nel modo in cui vengono elaborate le categorie del linguaggio.linguaggio.

L’argomento dei colori (basato sulla natura della percezione): L’argomento dei colori (basato sulla natura della percezione): Berlin e Kay, 1969 dimostrano che i modi di categorizzare i colori Berlin e Kay, 1969 dimostrano che i modi di categorizzare i colori non sono arbitrari perché tutte le distinzioni di colore nelle lingue non sono arbitrari perché tutte le distinzioni di colore nelle lingue dipendono da alcuni colori focali: se una lingua ha solo due nomi dipendono da alcuni colori focali: se una lingua ha solo due nomi per il campo “colore”, questi saranno bianco e nero; se ne ha tre, per il campo “colore”, questi saranno bianco e nero; se ne ha tre, si aggiungerà il rosso; se ne ha quattro, il giallo, poi il verde ecc. si aggiungerà il rosso; se ne ha quattro, il giallo, poi il verde ecc. fino a un totale di 11 colori universali.fino a un totale di 11 colori universali.

Metafore e schemi corporei: Johnson e Lakoff, Metafore e schemi corporei: Johnson e Lakoff, Metafora e vita Metafora e vita quotidianaquotidiana, 1982 (1980); Manetti, , 1982 (1980); Manetti, ComunicazioneComunicazione, 2011: 84-87., 2011: 84-87.

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Limiti dell’arbitrarietàLimiti dell’arbitrarietà Sul piano fonologico, tutte le lingue devono rispettare dei Sul piano fonologico, tutte le lingue devono rispettare dei vincoli formalivincoli formali

(individuare ad esempio un numero non troppo basso ma neppure troppo (individuare ad esempio un numero non troppo basso ma neppure troppo alto di classi di suono (fonemi), che in genere si aggira intorno alla trentinaalto di classi di suono (fonemi), che in genere si aggira intorno alla trentinaEsiste inoltre una dimensione simbolica nelle lingue, che assegna forza Esiste inoltre una dimensione simbolica nelle lingue, che assegna forza espressiva ai singoli suoni: per es. la “a” è il suono fisicamente più ricco di espressiva ai singoli suoni: per es. la “a” è il suono fisicamente più ricco di energia nella lingua italiana e ciò può essere talvolta sfruttato nella energia nella lingua italiana e ciò può essere talvolta sfruttato nella comunicazione, in particolare nella poesia e in pubblicità. Altri casi di comunicazione, in particolare nella poesia e in pubblicità. Altri casi di fonosimbolismo: “i”, “r”, vedi Dogana, fonosimbolismo: “i”, “r”, vedi Dogana, Le parole dell’incantoLe parole dell’incanto, Angeli, 1990., Angeli, 1990.

Sul piano lessicale le parole non possono essere troppo lunghe, ma neppure Sul piano lessicale le parole non possono essere troppo lunghe, ma neppure troppo brevi (ridondanza)troppo brevi (ridondanza)

Forme sintattiche che riproducono la sequenza degli eventi: Forme sintattiche che riproducono la sequenza degli eventi: via via / molto via via / molto molto / veni, vidi, vicimolto / veni, vidi, vici

I nomi dei numeri da zero a dieci sono arbitrari, ma non i successiviI nomi dei numeri da zero a dieci sono arbitrari, ma non i successivi

Le derivazioni morfologiche funzionano per analogia: insegnante, insegnare, Le derivazioni morfologiche funzionano per analogia: insegnante, insegnare, insegnamento, ecc.insegnamento, ecc.

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Arbitrarietà, naturalità, Arbitrarietà, naturalità, convenzionalitàconvenzionalità

Gensini,Gensini, Manuale di semiotica Manuale di semiotica, 1999: Arbitrarietà non si oppone a naturalità: , 1999: Arbitrarietà non si oppone a naturalità: “L’arbitrarietà del sistema sussiste all’interno di un primordiale vincolo di ordine “L’arbitrarietà del sistema sussiste all’interno di un primordiale vincolo di ordine biofisico e adattativo. È un’arbitrarietà limitata dal punto di vista materiale e biofisico e adattativo. È un’arbitrarietà limitata dal punto di vista materiale e biologico” (p. 47). biologico” (p. 47). La naturalità va intesa come “uno sfondo di vincoliLa naturalità va intesa come “uno sfondo di vincoli di tipo di tipo biologico e adattativo entro i quali soltanto può situarsi l’arbitrarietà che biologico e adattativo entro i quali soltanto può situarsi l’arbitrarietà che istituisce il codice” (p. 49).istituisce il codice” (p. 49).

La convenzionalità è il meccanismo in virtù del quale una comunità attribuisce La convenzionalità è il meccanismo in virtù del quale una comunità attribuisce un certo significato a un certo significante. Si tratta di un aspetto importante un certo significato a un certo significante. Si tratta di un aspetto importante anche nella lingua, che però non va confuso con l’arbitrarietà: gli accordi anche nella lingua, che però non va confuso con l’arbitrarietà: gli accordi convenzionali sono indipendenti dal fatto che i segni siano arbitrari (immotivati): convenzionali sono indipendenti dal fatto che i segni siano arbitrari (immotivati): le figure stilizzate di un uomo e di una donna sono iconiche (in quanto legate da le figure stilizzate di un uomo e di una donna sono iconiche (in quanto legate da un rapporto di somiglianza con i loro referenti), ma la loro semanticità è fissata un rapporto di somiglianza con i loro referenti), ma la loro semanticità è fissata da una convenzione sociale: il codice è iconico, ma il suo uso è convenzionale.da una convenzione sociale: il codice è iconico, ma il suo uso è convenzionale.

Secondo Gensini (Secondo Gensini (Elementi di semioticaElementi di semiotica, Carocci, 2002), l’iconicità, indicando un , Carocci, 2002), l’iconicità, indicando un rapporto non arbitrario tra significante e significato, non può essere ricondotta rapporto non arbitrario tra significante e significato, non può essere ricondotta solo alla similarità: occorre distinguere tra iconicità come “motivatezza solo alla similarità: occorre distinguere tra iconicità come “motivatezza naturale” e “iconicità come motivatezza logica”. I codici lasciano oscillare i segni naturale” e “iconicità come motivatezza logica”. I codici lasciano oscillare i segni da un massimo grado di iconicità a un massimo grado di arbitrarietà.da un massimo grado di iconicità a un massimo grado di arbitrarietà.

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Arbitrarietà come convenzioneArbitrarietà come convenzione: attribuzione volontaria : attribuzione volontaria di un significante a un significato e viceversadi un significante a un significato e viceversa

Limiti dell’idea di una imposizione convenzionale di un nome: Limiti dell’idea di una imposizione convenzionale di un nome: Deve essere preventivamente identificabile una classe di referentiDeve essere preventivamente identificabile una classe di referenti Deve esistere un’altra lingua entro cui sia formulata e sancita Deve esistere un’altra lingua entro cui sia formulata e sancita

l’imposizione convenzionalel’imposizione convenzionale

Queste condizioni non sussistono nel caso delle lingue: Queste condizioni non sussistono nel caso delle lingue: a) non esiste un mondo di classi precostituite alle partizioni di a) non esiste un mondo di classi precostituite alle partizioni di

significati della lingua; significati della lingua; b) non si può immaginare una condizione originaria di imposizione b) non si può immaginare una condizione originaria di imposizione

dei primi nomi.dei primi nomi.

L’arbitrarietà convenzionale non può valere come fondamento L’arbitrarietà convenzionale non può valere come fondamento delle lingue perché ne presuppone l’esistenza.delle lingue perché ne presuppone l’esistenza.

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Osservazioni di Benveniste Osservazioni di Benveniste sull’arbitrarietà del segnosull’arbitrarietà del segno

Natura del segno linguisticoNatura del segno linguistico (1939), 2009: 22 (1939), 2009: 22

““Qualsiasi contributo sull’essenza del linguaggio o sulle modalità del discorso Qualsiasi contributo sull’essenza del linguaggio o sulle modalità del discorso comincia enunciando il carattere arbitrario del segno linguistico”comincia enunciando il carattere arbitrario del segno linguistico”

Secondo Benveniste c’è una incongruenza nell’argomentazione di Saussure: Secondo Benveniste c’è una incongruenza nell’argomentazione di Saussure: “Per ‘arbitrario’ Saussure intende che «è immotivato, vale a dire “Per ‘arbitrario’ Saussure intende che «è immotivato, vale a dire arbitrario in rapporto al significato, col quale non ha nella realtà alcun arbitrario in rapporto al significato, col quale non ha nella realtà alcun aggancio naturale»”(CLG:87). Qui – osserva Benveniste – “il ragionamento aggancio naturale»”(CLG:87). Qui – osserva Benveniste – “il ragionamento è falsato dal ricorso automatico e fittizio a un terzo termine, assente nella è falsato dal ricorso automatico e fittizio a un terzo termine, assente nella definizione inziale (del segno). Questo terzo termine è la cosa stessa, la definizione inziale (del segno). Questo terzo termine è la cosa stessa, la realtà.realtà.In verità “il legame tra significato e significante non è arbitrario, anzi è In verità “il legame tra significato e significante non è arbitrario, anzi è proprio necessario. Per me il concetto /bue/ è necessariamente identico proprio necessario. Per me il concetto /bue/ è necessariamente identico all’insieme fonico (significante) all’insieme fonico (significante) böfböf.[…] tra i due vi è una simbiosi così .[…] tra i due vi è una simbiosi così stretta che il concetto /bue/ è come l’anima del significante acustico stretta che il concetto /bue/ è come l’anima del significante acustico böf.böf. (p.24)(p.24)

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Se i significati e i significanti sono arbitrari dal punto di vista logico, non lo sono Se i significati e i significanti sono arbitrari dal punto di vista logico, non lo sono dal punto di vista del parlante (e della comunità): questo problema è quanto dal punto di vista del parlante (e della comunità): questo problema è quanto Benveniste definisce “il problema metafisico dell’accordo tra la mente e il mondo” Benveniste definisce “il problema metafisico dell’accordo tra la mente e il mondo” (p. 25).(p. 25).

““Per il soggetto parlante, fra la lingua e la realtà vi è adeguazione completa: il Per il soggetto parlante, fra la lingua e la realtà vi è adeguazione completa: il segno controlla e comprende la realtà; o meglio è questa realtà (segno controlla e comprende la realtà; o meglio è questa realtà (nomen omennomen omen, , parole tabù, potere magico del verbo e così via)”parole tabù, potere magico del verbo e così via)”

Per un parlante il legame tra le due facce del segno è impresso nella mente, cioè è Per un parlante il legame tra le due facce del segno è impresso nella mente, cioè è naturalizzatonaturalizzato, tra i due lati del segno si stabilisce una simbiosi, sono come l’anima , tra i due lati del segno si stabilisce una simbiosi, sono come l’anima e il corpo, meglio come l’idrogeno e l’ossigeno nell’acqua (p. 53 nota).e il corpo, meglio come l’idrogeno e l’ossigeno nell’acqua (p. 53 nota).

La mente non contiene forme vuote, concetti senza nome, né forme sonore che non La mente non contiene forme vuote, concetti senza nome, né forme sonore che non servano a supportare rappresentazioni.servano a supportare rappresentazioni.

Arbitrario non è dunque il legame interno al segno ma che un certo segno venga Arbitrario non è dunque il legame interno al segno ma che un certo segno venga applicato a una certa realtà (problema aristotelico del rapporto phusei/thesei).applicato a una certa realtà (problema aristotelico del rapporto phusei/thesei).

E’ questo il problema metafisico del rapporto tra mente e mondo, che forse un giorno E’ questo il problema metafisico del rapporto tra mente e mondo, che forse un giorno il linguista sarà in grado di risolvere ma che per ora farà meglio a ignorare.il linguista sarà in grado di risolvere ma che per ora farà meglio a ignorare.

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Lingua come formaLingua come formaMa se la lingua è forma, occorre lasciare la sostanza (meglio il referente) Ma se la lingua è forma, occorre lasciare la sostanza (meglio il referente)

fuori dalla portafuori dalla porta

““Se la lingua è diversa da un conglomerato fortuito di nozioni erratiche e di Se la lingua è diversa da un conglomerato fortuito di nozioni erratiche e di suoni emessi a caso, è proprio perché nella sua struttura, come in ogni suoni emessi a caso, è proprio perché nella sua struttura, come in ogni altra, è immanente una necessità” (p. 27)altra, è immanente una necessità” (p. 27)

““Chi dice sistema dice disposizione e convenienza delle parti in una Chi dice sistema dice disposizione e convenienza delle parti in una struttura che ne trascende gli elementi e li spiega. Tutto vi è così struttura che ne trascende gli elementi e li spiega. Tutto vi è così necessario che i mutamenti generali e particolari si condizionano necessario che i mutamenti generali e particolari si condizionano reciprocamente. La relatività dei valori è la prova migliore che reciprocamente. La relatività dei valori è la prova migliore che essi dipendono strettamente l’uno dall’altro […] tutti i valori essi dipendono strettamente l’uno dall’altro […] tutti i valori infatti sono “in negativo” e si definiscono solo in base alla loro infatti sono “in negativo” e si definiscono solo in base alla loro differenza. Opposti, si tengono in reciproco rapporto di necessità” differenza. Opposti, si tengono in reciproco rapporto di necessità” (p. 27)(p. 27)

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Émile BenvenisteÉmile Benveniste

(Aleppo 1902 - Versailles (Aleppo 1902 - Versailles 1976)1976)

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Émile BenvenisteÉmile Benveniste Allievo di Antoine Meillet all’ Allievo di Antoine Meillet all’ ÉÉcole des Hautes cole des Hautes ÉÉtudes, dove tudes, dove

nel 1927 diviene “Directeur d’études” di Grammatica nel 1927 diviene “Directeur d’études” di Grammatica comparata dell’Indo-europeo e di Iranico.comparata dell’Indo-europeo e di Iranico.

Alla morte di Meillet, nel 1937, ne prende il posto come Alla morte di Meillet, nel 1937, ne prende il posto come Professore al Collège de France (fino al 1969).Professore al Collège de France (fino al 1969).

Dal 1959 al 1970 è stato segretario della Societé de Dal 1959 al 1970 è stato segretario della Societé de linguistique de Parislinguistique de Paris

Nel 1960 entra all’Académie des inscriptions et belles-lettres; Nel 1960 entra all’Académie des inscriptions et belles-lettres; nel 1965 all’Accademia dei Lincei.nel 1965 all’Accademia dei Lincei.

Nel 1961 fonda la rivista Nel 1961 fonda la rivista L’HommeL’Homme in collaborazione con il in collaborazione con il geografo P. Gourou e con l’antropologo C. Lévi-Strauss.geografo P. Gourou e con l’antropologo C. Lévi-Strauss.

E’ stato il primo presidente dell’I.A.S.S. (International E’ stato il primo presidente dell’I.A.S.S. (International Association for Semiotic Studies).Association for Semiotic Studies).

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Principali pubblicazioni:Principali pubblicazioni:

1935 1935 Origines de la formation des noms en IndoeuropéenOrigines de la formation des noms en Indoeuropéen 1948 1948 Noms d’agent et noms d’action enNoms d’agent et noms d’action en IndoeuropéenIndoeuropéen 19691969 Vocabulaire des institutions indoeuropéen Vocabulaire des institutions indoeuropéen (I e II) (I e II)

(tra. it. Einaudi 1976)(tra. it. Einaudi 1976) 1966 e 19711966 e 1971 Problèmes de linguistique générale Problèmes de linguistique générale (I e II)(I e II)

(trad. it. il Saggiatore 1971 (I) e 1985 (II), nuova (trad. it. il Saggiatore 1971 (I) e 1985 (II), nuova traduzione antologica Benveniste, traduzione antologica Benveniste, Essere di parolaEssere di parola, Bruno , Bruno Mondadori 2009)Mondadori 2009)

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Ha prodotto opere innovatrici e fondamentali nel Ha prodotto opere innovatrici e fondamentali nel campo della indoeuropeistica e una serie di campo della indoeuropeistica e una serie di contributi sulla teoria del linguaggio che hanno contributi sulla teoria del linguaggio che hanno decisamente influenzato la ricerca semiotica e decisamente influenzato la ricerca semiotica e linguistica.linguistica.

Non si tratta solo di riflessioni generali sul Non si tratta solo di riflessioni generali sul linguaggio ma di “una vera costruzione teorica di linguaggio ma di “una vera costruzione teorica di linguistica generale” (Gambarara, linguistica generale” (Gambarara, IntroduzioneIntroduzione a a Lingua, discorso, societàLingua, discorso, società, Pratiche, 1975:6), Pratiche, 1975:6)

Il suo è un approccio problematologico: nelle Il suo è un approccio problematologico: nelle scienze umane ciò che conta davvero non sono le scienze umane ciò che conta davvero non sono le risposte ma le domanderisposte ma le domande

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Benveniste e SaussureBenveniste e Saussure Attenzione costante e partecipe alle correnti di linguistica Attenzione costante e partecipe alle correnti di linguistica

generale che da Saussure avevano preso le mosse.generale che da Saussure avevano preso le mosse.

Benveniste resta fortemente ancorato al modello di Saussure, Benveniste resta fortemente ancorato al modello di Saussure, pur proponendone una trasformazione critica nel senso di un pur proponendone una trasformazione critica nel senso di un ampliamento della linguistica della langue.ampliamento della linguistica della langue.

È coerente con l’indicazione di Saussure e la sua ricerca di È coerente con l’indicazione di Saussure e la sua ricerca di problemi comuni a tutte le lingue, pur nella diversità delle problemi comuni a tutte le lingue, pur nella diversità delle strutture: “cercare le forze che in modo permanente e strutture: “cercare le forze che in modo permanente e universale sono in gioco in tutte le lingue ed estrarre le leggi universale sono in gioco in tutte le lingue ed estrarre le leggi universali cui possono ricondursi tutti i particolari fenomeni universali cui possono ricondursi tutti i particolari fenomeni della storia” (CLG:15). Le lingue storiche presentano in forme della storia” (CLG:15). Le lingue storiche presentano in forme diverse categorie che sono universali perché appartengono al diverse categorie che sono universali perché appartengono al linguaggio, alla facoltà simbolica dell’uomo, di cui esse sono la linguaggio, alla facoltà simbolica dell’uomo, di cui esse sono la determinazione specifica. La stessa possibilità di pensiero è determinazione specifica. La stessa possibilità di pensiero è legata alla facoltà di linguaggio, anche se indipendente dalle legata alla facoltà di linguaggio, anche se indipendente dalle specifiche strutture linguistiche.specifiche strutture linguistiche.

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Qual è il posto della lingua Qual è il posto della lingua tra i sistemi di segni?tra i sistemi di segni?

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Semiologia della lingua Semiologia della lingua (1969)(1969)

Limiti della posizione di Peirce:Limiti della posizione di Peirce:

non ha individuato le caratteristiche non ha individuato le caratteristiche

specifiche della linguaspecifiche della lingua della lingua ha considerato soltanto le della lingua ha considerato soltanto le

parole, collocandole per lo più tra i parole, collocandole per lo più tra i simbolisimboli

per lui tutto è segnoper lui tutto è segno

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Necessità di Necessità di comprendere un segno entro un sistema comprendere un segno entro un sistema

di segnidi segni Individuare analogie e differenze tra Individuare analogie e differenze tra

diversi sistemi di segnidiversi sistemi di segni

Modello della linguistica saussuriana, i cui Modello della linguistica saussuriana, i cui compiti sono:compiti sono: Descrivere in sincronia e diacronia tutte le Descrivere in sincronia e diacronia tutte le

linguelingue Estrarre le leggi generali che sono all’opera in Estrarre le leggi generali che sono all’opera in

tutte le linguetutte le lingue Delimitare e definire se stessaDelimitare e definire se stessa

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Prima esigenza di metodo:Prima esigenza di metodo:

Separare la lingua dal linguaggio:Separare la lingua dal linguaggio:

Il linguaggio è multiforme ed eteroclitoIl linguaggio è multiforme ed eteroclito È ad un tempo fisico, fisiologico e psichicoÈ ad un tempo fisico, fisiologico e psichico

La lingua è in sé una totalitàLa lingua è in sé una totalità La lingua è un principio di classificazioneLa lingua è un principio di classificazione

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L’intera nostra esistenza è presa nelle maglie di L’intera nostra esistenza è presa nelle maglie di segni, riconducibili a diversi sistemi. Loro segni, riconducibili a diversi sistemi. Loro caratteristica comune è la caratteristica comune è la proprietà di significare proprietà di significare e di essere composti in unità di significanzae di essere composti in unità di significanza..

Per Benveniste, come per Saussure, la lingua è il Per Benveniste, come per Saussure, la lingua è il più importante sistema di segnipiù importante sistema di segni

Il Il principio di unità e il principio di principio di unità e il principio di classificazioneclassificazione (all’opera nella lingua) (all’opera nella lingua) introducono la semiologiaintroducono la semiologia

Ciò che collega inoltre linguistica e semiologia è Ciò che collega inoltre linguistica e semiologia è il il principio dell’arbitrarietàprincipio dell’arbitrarietà, che sta al centro , che sta al centro della linguistica saussurianadella linguistica saussuriana

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Oggetto della semiologiaOggetto della semiologia

Sistemi di segniSistemi di segni

Relazioni tra questi sistemiRelazioni tra questi sistemi

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Cosa individua un sistema Cosa individua un sistema semiologico?semiologico?

Condizioni esterneCondizioni esterne:: Modo di operare: canale sensoriale attraverso Modo di operare: canale sensoriale attraverso

cui agisce e a cui si rivolgecui agisce e a cui si rivolge Campo di validità: quello in cui si impone e in Campo di validità: quello in cui si impone e in

cui operacui opera

Condizioni interneCondizioni interne Natura e numero dei segniNatura e numero dei segni Tipo di funzionamento: relazione che unisce i Tipo di funzionamento: relazione che unisce i

segni e attribuisce loro una funzione distintivasegni e attribuisce loro una funzione distintiva

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Condizioni interne: Condizioni interne: a) numero dei segnia) numero dei segni

Codici chiusi (codici della certezza, perché Codici chiusi (codici della certezza, perché ritagliano un campo noetico quanto mai ristretto): ritagliano un campo noetico quanto mai ristretto): prevedono un numero di segni chiuso, spesso il prevedono un numero di segni chiuso, spesso il grado zero (stato inerziale) è pertinentizzato come grado zero (stato inerziale) è pertinentizzato come significante (principio di economia)significante (principio di economia)

A due segni (binari): A due segni (binari): spia accesa/spia spentaspia accesa/spia spenta Sì /noSì /no Bandiera ammainata / abbassataBandiera ammainata / abbassata Semaforo: rosso/verde (ma anche a tre: giallo)Semaforo: rosso/verde (ma anche a tre: giallo)

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A più segni:A più segni: ZodiacoZodiaco Alfabeto: campo noetico costituito dal tipo di suoni che si Alfabeto: campo noetico costituito dal tipo di suoni che si

producono o sentono in una linguaproducono o sentono in una lingua Minicodice delle cifre comprese tra zero e nove: campo Minicodice delle cifre comprese tra zero e nove: campo

noetico costituito dalla quantità degli insiemi che vanno noetico costituito dalla quantità degli insiemi che vanno dall’insieme vuoto, con nessuna quantità all’insieme con dall’insieme vuoto, con nessuna quantità all’insieme con nove unitànove unità

Vantaggi dei codici della certezza:Vantaggi dei codici della certezza: Il campo noetico è strettamente delimitato ed è Il campo noetico è strettamente delimitato ed è

rigorosamente sezionato e ripartito in un numero ristretto di rigorosamente sezionato e ripartito in un numero ristretto di classi differenticlassi differenti

SvantaggiSvantaggi Non consentono di esprimere formalmente novità o Non consentono di esprimere formalmente novità o

sfumaturesfumature

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Codici aperti, a segni non articolatiCodici aperti, a segni non articolati

Linguaggio gestuale spontaneoLinguaggio gestuale spontaneo Iconologia paleocristianaIconologia paleocristiana Simbologia politica: l’aquila, falce e martello, rosa, fiamma, Simbologia politica: l’aquila, falce e martello, rosa, fiamma,

ecc.ecc. Ideogrammi, geroglifici: il significato di ciascun segno è una Ideogrammi, geroglifici: il significato di ciascun segno è una

parola; il significante è un disegno,parola; il significante è un disegno,

Sintatticità povera: ciascun significante si contrappone Sintatticità povera: ciascun significante si contrappone nella sua interezza a tutti gli altri previsti dal codice nella sua interezza a tutti gli altri previsti dal codice (rapporti di contrapposizione globale)(rapporti di contrapposizione globale)

Tendono a funzionare localmente e non sistematicamenteTendono a funzionare localmente e non sistematicamente I significanti hanno spesso una base naturale o iconica, che I significanti hanno spesso una base naturale o iconica, che

ne aiuta la memorizzazione e l’apprendimentone aiuta la memorizzazione e l’apprendimento L’evocazione di un significato non richiede il richiamo ad L’evocazione di un significato non richiede il richiamo ad

altri segnialtri segni

VantaggiVantaggi: apparentemente più trasparenti e motivati: apparentemente più trasparenti e motivati SvantaggiSvantaggi: caricano la memoria. Nella terminologia : caricano la memoria. Nella terminologia

di Benveniste, sono semantici, ma non semiotici.di Benveniste, sono semantici, ma non semiotici.

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Condizioni interne: Condizioni interne: b) natura dei segnib) natura dei segni

Significatività / non significatività delle unità di Significatività / non significatività delle unità di base:base:

Le unità di base del Braille, del morse e dei sistemi fonematici Le unità di base del Braille, del morse e dei sistemi fonematici delle lingue sono asemantiche (e tali sono anche le unità della delle lingue sono asemantiche (e tali sono anche le unità della musica, le note). Hanno solo una musica, le note). Hanno solo una funzione diacriticafunzione diacritica, servono , servono cioè a distinguere un significante dall’altro (cfr. fonemi delle cioè a distinguere un significante dall’altro (cfr. fonemi delle lingue)lingue)

Le unità di base dei sistemi di cifrazione araba, romana, Le unità di base dei sistemi di cifrazione araba, romana, greca, le lettere dell’alfabeto sono semantiche. Queste unità di greca, le lettere dell’alfabeto sono semantiche. Queste unità di base sono base sono direttamente significativedirettamente significative e ciascuna conserva la e ciascuna conserva la sua diretta significatività entrando in combinazione con altre sua diretta significatività entrando in combinazione con altre unità nella formazione di significanti (cfr. monemi nelle unità nella formazione di significanti (cfr. monemi nelle lingue).lingue).

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L’insieme delle unità minime segmentabili (commutabili) di L’insieme delle unità minime segmentabili (commutabili) di un codice è l’un codice è l’inventario inventario (o repertorio) delle unità di base (o repertorio) delle unità di base

Le regole che prescrivono come possono essere fatti i Le regole che prescrivono come possono essere fatti i raggruppamenti (se cioè è distintivo l’ordine, se è raggruppamenti (se cioè è distintivo l’ordine, se è distintiva la ripetizione, se alcune sequenze sono escluse) distintiva la ripetizione, se alcune sequenze sono escluse) sono le sono le regole sintatticheregole sintattiche

Le sequenze di occorrenze sono le Le sequenze di occorrenze sono le stringhestringhe (ben formate, (ben formate, sintatticamente connesse sono quelle che rispettano sintatticamente connesse sono quelle che rispettano l’inventario e le regole sintattiche; mal formate o prive di l’inventario e le regole sintattiche; mal formate o prive di connessità sono quelle che non rispettano l’inventario e/o connessità sono quelle che non rispettano l’inventario e/o le regole sintattiche)le regole sintattiche)

Il tipo o i tipi di ordinamento che le n unità di base hanno Il tipo o i tipi di ordinamento che le n unità di base hanno nelle stringhe ben formate è la struttura (nelle stringhe ben formate è la struttura (arca, cara, racaarca, cara, raca hanno una struttura diversa).hanno una struttura diversa).

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Principio di rapporti tra i Principio di rapporti tra i significatisignificati

In gran parte dei codici naturali (animali) e costruiti In gran parte dei codici naturali (animali) e costruiti (classificatorie, cifrazioni, simbologie matematiche e (classificatorie, cifrazioni, simbologie matematiche e scientifiche) vale un scientifiche) vale un rapporto di esclusione tra i segnirapporto di esclusione tra i segni::

ogni possibile senso di un campo noetico appartiene a uno e ogni possibile senso di un campo noetico appartiene a uno e uno soltanto dei significati possibili. Non si dà sinonimia*uno soltanto dei significati possibili. Non si dà sinonimia*

Cfr.Cfr.Comunicazione animale e linguaggio umanoComunicazione animale e linguaggio umano (1952): “il (1952): “il linguaggio delle api è caratterizzato da: linguaggio delle api è caratterizzato da:

fissità del contenutofissità del contenuto invariabilità del messaggioinvariabilità del messaggio rapporto con un’unica situazionerapporto con un’unica situazione non scomponibilità dell’enunciatonon scomponibilità dell’enunciato sua trasmissione unilateralesua trasmissione unilaterale

** Rapporti di sinonimia si danno nelle lingue ma anche in Rapporti di sinonimia si danno nelle lingue ma anche in aritmetica, in cui segni di struttura diversa, composti da morfi aritmetica, in cui segni di struttura diversa, composti da morfi diversi, possono ridursi a uno stesso valore numerico: 5+5 = 11-diversi, possono ridursi a uno stesso valore numerico: 5+5 = 11-1, ecc.1, ecc.

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Significatività dell’ordine Significatività dell’ordine delle unitàdelle unità

Il modo in cui le unità si strutturano nelle stringhe delle disposizioni Il modo in cui le unità si strutturano nelle stringhe delle disposizioni concorre a distinguere i significanti dei segni possibili, e quindi i concorre a distinguere i significanti dei segni possibili, e quindi i significati previsti dai codici.significati previsti dai codici.

Significatività indirettaSignificatività indiretta (sistemi fonematici delle lingue): il diverso (sistemi fonematici delle lingue): il diverso ordinamento delle unità fonematiche distingue significanti diversi e ordinamento delle unità fonematiche distingue significanti diversi e attraverso questi significati diversi (attraverso questi significati diversi (tara, ratatara, rata, , arca, caraarca, cara). Qui il diverso ). Qui il diverso ordinamento opera come ordinamento opera come funzione diacriticafunzione diacritica dei significanti dei significanti

Significatività direttaSignificatività diretta: il diverso ordinamento delle unità individua : il diverso ordinamento delle unità individua direttamente significati diversi (es.: cifrazione romana: IX, XI): ha sia direttamente significati diversi (es.: cifrazione romana: IX, XI): ha sia funzione diacritica sia direttamente semanticafunzione diacritica sia direttamente semantica

Nelle lingue storico-naturali il diverso ordinamento (Nelle lingue storico-naturali il diverso ordinamento (distribuzionedistribuzione) degli ) degli stessi morfi concorre stessi morfi concorre direttamente al diverso significatodirettamente al diverso significato delle frasi. (Es.: delle frasi. (Es.: Paolo guarda MariaPaolo guarda Maria / / Maria guarda PaoloMaria guarda Paolo).).

L’ordine, la posizione o la distribuzione è il modo più semplice per L’ordine, la posizione o la distribuzione è il modo più semplice per segnalare i rapporti che un morfo ha con altri morfi nella stringa: segnalare i rapporti che un morfo ha con altri morfi nella stringa: serve ad esempio a distinguere i morfi omonimi, con uguale serve ad esempio a distinguere i morfi omonimi, con uguale significante e diverso significato; es. #guado#, #canto#, #sbarra#, significante e diverso significato; es. #guado#, #canto#, #sbarra#, #faccia#: verbo/sostantivo) (gli omonimi sono circa il 30-55% dei #faccia#: verbo/sostantivo) (gli omonimi sono circa il 30-55% dei morfi nelle lingue); soprattutto a distinguere nelle lingue neolatine il morfi nelle lingue); soprattutto a distinguere nelle lingue neolatine il ruolo di soggetto, oggetto, complemento di un morfo. ruolo di soggetto, oggetto, complemento di un morfo.

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Principio di Principio di riformulabilità o riformulabilità o

discorsivitàdiscorsivitàPrincipio dirimente, che separa le lingue storico-naturali e i Principio dirimente, che separa le lingue storico-naturali e i calcoli da un lato dal restante universo semiotico.calcoli da un lato dal restante universo semiotico.

Non c’è limite alla riformulazione di qualunque segnoNon c’è limite alla riformulazione di qualunque segno Ma in codici chiusi (senza sinonimia) la riformulazione Ma in codici chiusi (senza sinonimia) la riformulazione

comporta la riforma o la trasformazione del codice (il comporta la riforma o la trasformazione del codice (il passaggio ad altro codice): Es.: i segni del vigile urbano passaggio ad altro codice): Es.: i segni del vigile urbano rispetto a quelli del semafororispetto a quelli del semaforo

Nei codici con sinonimia la riformulabilità è possibile restando Nei codici con sinonimia la riformulabilità è possibile restando all’interno del medesimo codice, uscendo però dal segno:all’interno del medesimo codice, uscendo però dal segno: Sono sinonimi: il cartello di obbligo ad andare dritto, quello di Sono sinonimi: il cartello di obbligo ad andare dritto, quello di

divieto di svolta a destra, quello di direzione vietata sulla strada di divieto di svolta a destra, quello di direzione vietata sulla strada di destradestra

La riformulabilità senza uscire né dal codice (calcoli e lingue) La riformulabilità senza uscire né dal codice (calcoli e lingue) né dal segno né dal segno è possibile solo in un codice dotato di operatori è possibile solo in un codice dotato di operatori sincategorematici, tra cui indicatori di uguaglianza e di sincategorematici, tra cui indicatori di uguaglianza e di diversitàdiversità Nelle lingue: predicazione (verbi copulativi: Nelle lingue: predicazione (verbi copulativi: èè) e predicazione ) e predicazione

negativa (negativa (non ènon è))

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Mentre nel calcolo i significati dei morfi devono essere Mentre nel calcolo i significati dei morfi devono essere esplicitabili in modo univoco e devono costituire una serie esplicitabili in modo univoco e devono costituire una serie chiusa, in corrispondenza biunivoca con i significanti dei chiusa, in corrispondenza biunivoca con i significanti dei morfi.morfi.

Nella lingua ciascun morfo è capace di avere una pluralità di Nella lingua ciascun morfo è capace di avere una pluralità di sensi diversi (polisemia) e ammette una pluralità di sinonimi sensi diversi (polisemia) e ammette una pluralità di sinonimi ((indeterminatezza semanticaindeterminatezza semantica). ). Il vocabolario di base contiene un gran numero di parole Il vocabolario di base contiene un gran numero di parole polisemiche. Es.: polisemiche. Es.: diversodiverso = «non simile», ma anche = «non simile», ma anche «parecchio»; casi di enantiosemia: es. «parecchio»; casi di enantiosemia: es. fondere una campana = fondere una campana = distruggere/creare una campanadistruggere/creare una campana..

Dunque, non si dà corrispondenza biunivoca tra significati e Dunque, non si dà corrispondenza biunivoca tra significati e significanti: una stessa parola può avere diversi significati significanti: una stessa parola può avere diversi significati (Es., omonimi assoluti: (Es., omonimi assoluti: canto, rombo, lega; boa)canto, rombo, lega; boa); uno stesso ; uno stesso oggetto può avere diversi significanti (es.: geosinonimi).oggetto può avere diversi significanti (es.: geosinonimi).

Si distingue perciòSi distingue perciò una direzione onomasiologica (nomi diversi per una stessa cosa : sinonimi).una direzione onomasiologica (nomi diversi per una stessa cosa : sinonimi). una direzione semasiologica (sensi diversi per una stessa parola: omonimi)una direzione semasiologica (sensi diversi per una stessa parola: omonimi)

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Relazioni tra sistemi Relazioni tra sistemi semioticisemiotici

Le relazioni sono governate da due principiLe relazioni sono governate da due principi

Principio di Principio di non-ridondanzanon-ridondanza tra sistemi: non si può dire tra sistemi: non si può dire la stessa cosa con sistemi semiotici differentila stessa cosa con sistemi semiotici differenti

Principio della Principio della differenza funzionaledifferenza funzionale del segno entro del segno entro ciascun sistema e della ciascun sistema e della indifferenza della sua identità indifferenza della sua identità sostanzialesostanziale: il valore di un segno si stabilisce all’interno : il valore di un segno si stabilisce all’interno del suo sistema, non esistono segni trans-sistematici (es. del suo sistema, non esistono segni trans-sistematici (es. il segno rosso della bandiera non equivale al segno rosso il segno rosso della bandiera non equivale al segno rosso del semaforo)del semaforo)

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Le relazioni sono di tre tipi:Le relazioni sono di tre tipi:

Relazioni di Relazioni di generativitàgeneratività: un sistema può generare un : un sistema può generare un altro sistema (p.es. la lingua verbale genera quella altro sistema (p.es. la lingua verbale genera quella logico-matematica; l’alfabeto classico genera il Braille, logico-matematica; l’alfabeto classico genera il Braille, la scrittura ordinaria genera quella stenografica)la scrittura ordinaria genera quella stenografica)

Relazioni diRelazioni di omologi omologia: connessioni parziali tra due a: connessioni parziali tra due sistemi distinti, stabilita su base intuitiva o ragionata, sistemi distinti, stabilita su base intuitiva o ragionata, sostanziale o strutturale, concettuale o poetica (p.es. sostanziale o strutturale, concettuale o poetica (p.es. per Baudelaire “i profumi, i colori e i suoni si per Baudelaire “i profumi, i colori e i suoni si rispondono” (questione della sinestesia), per Panovsky rispondono” (questione della sinestesia), per Panovsky si dà omologia tra architettura gotica e pensiero della si dà omologia tra architettura gotica e pensiero della scolastica)scolastica)

Relazione diRelazione di interpretanza interpretanza: rapporto fondamentale : rapporto fondamentale basato sulla distinzione tra sistemi che articolano e basato sulla distinzione tra sistemi che articolano e sistemi che sono articolatisistemi che sono articolati

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I rapporti tra sistemi semiotici sono a loro volta di I rapporti tra sistemi semiotici sono a loro volta di natura semiotica: natura semiotica:

si stabiliscono tra un sistema che interpreta e un sistema si stabiliscono tra un sistema che interpreta e un sistema che è interpretato. che è interpretato.

Qui si pone la questione dei rapporti tra lingua e società: la Qui si pone la questione dei rapporti tra lingua e società: la prospettiva della semiologia è ribaltata rispetto a quella prospettiva della semiologia è ribaltata rispetto a quella della sociologia, la relazione di interpretanza è semiologica, della sociologia, la relazione di interpretanza è semiologica, la relazione di inclusione è sociologica cfr. saggio la relazione di inclusione è sociologica cfr. saggio Struttura Struttura della lingua e struttura della società, 1968: della lingua e struttura della società, 1968: il rapporto tra il rapporto tra lingua e società va considerato su due livelli, quello storico e lingua e società va considerato su due livelli, quello storico e quello formale). Tale questione va confrontata con la quello formale). Tale questione va confrontata con la distinzione saussuriana tra linguistica esterna e linguistica distinzione saussuriana tra linguistica esterna e linguistica interna.interna.

Il linguaggio prima ancora di far comunicare serve a vivere (p. Il linguaggio prima ancora di far comunicare serve a vivere (p. 59). Se diciamo che senza linguaggio non sarebbero 59). Se diciamo che senza linguaggio non sarebbero possibili né l’umanità né la società è in virtù della specifica possibili né l’umanità né la società è in virtù della specifica capacità di sifnificazione del linguaggiocapacità di sifnificazione del linguaggio

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Metalinguisticità Metalinguisticità riflessivariflessiva

Un calcolo, linguaggio formale non-creativo, non può descrivere Un calcolo, linguaggio formale non-creativo, non può descrivere se stesso, essere al contempo linguaggio oggetto e se stesso, essere al contempo linguaggio oggetto e metalinguaggiometalinguaggio. .

La logica scolastica sottolinea le conseguenze contraddittorie La logica scolastica sottolinea le conseguenze contraddittorie derivanti dalla mancata distinzione tra derivanti dalla mancata distinzione tra suppositio formalissuppositio formalis e e suppositio materialissuppositio materialis

es.: es.: Mus est syllaba, Syllaba non rodit caseum, Ergo mus non rodit Mus est syllaba, Syllaba non rodit caseum, Ergo mus non rodit caseumcaseum

GGli usi metalinguistici riflessivi sono una conseguenza della li usi metalinguistici riflessivi sono una conseguenza della indeterminatezza e della illimitatezza semantica delle lingue: indeterminatezza e della illimitatezza semantica delle lingue: possiamo estendere il significato del morfo #mus# fino a servircene possiamo estendere il significato del morfo #mus# fino a servircene per designare il morfo stesso. Tali usi servono anche a bilanciare gli per designare il morfo stesso. Tali usi servono anche a bilanciare gli effetti della indeterminatezza semantica, degli usi idiolettali e effetti della indeterminatezza semantica, degli usi idiolettali e sociolettali.sociolettali.

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Pluriplanarità del piano Pluriplanarità del piano del contenutodel contenuto

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Pluriplanarità del piano Pluriplanarità del piano dell’espressione e dell’espressione e

semiotiche connotativesemiotiche connotativeHjelmslev chiama denotazione il rapporto tra il piano Hjelmslev chiama denotazione il rapporto tra il piano

dell’espressione e il piano del contenutodell’espressione e il piano del contenutoE (R) C = denotazioneE (R) C = denotazione

Ma il piano dell’espressione può essere pluristratificato Ma il piano dell’espressione può essere pluristratificato (esempio: varietà regionali che prevedono pronunce (esempio: varietà regionali che prevedono pronunce diverse, ordinamenti sintattici diversi, geosinonimi, lessico diverse, ordinamenti sintattici diversi, geosinonimi, lessico regionale ecc.; oppure varietà stilistiche che individuano usi regionale ecc.; oppure varietà stilistiche che individuano usi individuali della lingua; oppure intonazioni differenti che individuali della lingua; oppure intonazioni differenti che esprimono gioia, ira ecc.; o ancora registri che modulano la esprimono gioia, ira ecc.; o ancora registri che modulano la formalità o l’informalità; i sottocodici, i linguaggi settoriali formalità o l’informalità; i sottocodici, i linguaggi settoriali che diventano veri e propri gerghi legati alle professioni).che diventano veri e propri gerghi legati alle professioni).

In tutti questi casi si hanno secondo Hjelmslev delle In tutti questi casi si hanno secondo Hjelmslev delle semiotiche connotative, cioè semiotiche il cui piano semiotiche connotative, cioè semiotiche il cui piano dell’espressione è una semiotica” (Traini, dell’espressione è una semiotica” (Traini, Le due vie della Le due vie della semioticasemiotica, 2006:81):, 2006:81):

(Ed R Cd) R Cc = Connotazione(Ed R Cd) R Cc = Connotazione

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Pluriplanarità del piano del Pluriplanarità del piano del contenuto e metalinguisticitàcontenuto e metalinguisticità

Nei calcoli i contenuti si collocano su un unico piano; nelle Nei calcoli i contenuti si collocano su un unico piano; nelle lingue possiamo scandire il campo noetico in piani diversi, lingue possiamo scandire il campo noetico in piani diversi, potenzialmente illimitati (formazione dei linguaggi potenzialmente illimitati (formazione dei linguaggi specialistici), es. di Galileo: lessico specialistico della specialistici), es. di Galileo: lessico specialistico della fisica.fisica.

Metasemiotiche saranno quelle il cui piano del contenuto è a Metasemiotiche saranno quelle il cui piano del contenuto è a sua volta una semiotica, un metalinguaggio che parla di un sua volta una semiotica, un metalinguaggio che parla di un linguaggiolinguaggio

Em R (Ed R Cd)Em R (Ed R Cd)

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I livelli dell’analisi I livelli dell’analisi linguisticalinguistica

(1962)(1962)

Per rendere giustizia alla natura articolata del Per rendere giustizia alla natura articolata del linguaggio e al carattere discreto dei suoi linguaggio e al carattere discreto dei suoi elementi, l’analisi della lingua, come sistema elementi, l’analisi della lingua, come sistema organico di segni, deve consistere nelle due organico di segni, deve consistere nelle due operazioni di operazioni di segmentazione e sostituzionesegmentazione e sostituzione che consentono di identificarne gli elementi. che consentono di identificarne gli elementi.

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UnitàUnità Nella lingua ci sono tre unità fondamentali: Nella lingua ci sono tre unità fondamentali:

Fonema (unità) (segmentabili in tratti distintivi o merismi: limite Fonema (unità) (segmentabili in tratti distintivi o merismi: limite inferiore della scomposizione: inferiore della scomposizione: Il merisma si definisce solo come Il merisma si definisce solo come integranteintegrante))

Segno (forma libera (Segno (forma libera (parolaparola) o forma congiunta (morfema))) o forma congiunta (morfema))(parole autonome e sinnome (sincategorematiche): es. (parole autonome e sinnome (sincategorematiche): es. lala, , con, dicon, di, , ecc.)ecc.)

Frase (non è un segno, si definisce solo in base ai suoi Frase (non è un segno, si definisce solo in base ai suoi costituenti: p. 55)costituenti: p. 55)

Definizione di Definizione di parolaparola: “la più piccola unità significante libera : “la più piccola unità significante libera suscettibile di realizzare una frase e di essere essa stessa realizzata suscettibile di realizzare una frase e di essere essa stessa realizzata da fonemi”da fonemi”

Definizione di Definizione di segnosegno: “la più piccola unità della frase passibile di essere : “la più piccola unità della frase passibile di essere riconosciuta come identica in un contesto diverso e di essere riconosciuta come identica in un contesto diverso e di essere sostituita da una unità diversa in un contesto identico” (p. 56)sostituita da una unità diversa in un contesto identico” (p. 56)

Definizione di Definizione di frasefrase: Unità di discorso; “Con la frase si abbandona il : Unità di discorso; “Con la frase si abbandona il campo della lingua come sistema di segni e si entra in un altro campo della lingua come sistema di segni e si entra in un altro universo, quello della lingua come sistema di comunicazione, la cui universo, quello della lingua come sistema di comunicazione, la cui espressione è il discorso” p. 55).espressione è il discorso” p. 55).

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FraseFrase La frase contiene segni ma non è un segno; variabile, La frase contiene segni ma non è un segno; variabile,

indefinibile, dotata di indefinibile, dotata di senso e di riferimentosenso e di riferimento, , è l’unità del è l’unità del discorsodiscorso, portatrice dell’atteggiamento del locutore e delle , portatrice dell’atteggiamento del locutore e delle funzioni interumane (dare una informazione, chiedere una funzioni interumane (dare una informazione, chiedere una informazione, orientare un comportamento: affermativa, informazione, orientare un comportamento: affermativa, interrogativa, imperativa).interrogativa, imperativa).

Non è una classe formale che contenga unità opponibili. Sul Non è una classe formale che contenga unità opponibili. Sul livello fonematico distinguiamo diversi fonemi, ma sul livello livello fonematico distinguiamo diversi fonemi, ma sul livello categorematico, quello della frase, non troviamo tipi di frase categorematico, quello della frase, non troviamo tipi di frase distinguibili, perché essi si riconducono tutti distinguibili, perché essi si riconducono tutti (indipendentemente dal numero di segni che comportano) a (indipendentemente dal numero di segni che comportano) a uno solo: la proposizione predicativa. uno solo: la proposizione predicativa.

Sono perciò necessarie due linguistiche diverse, una per la Sono perciò necessarie due linguistiche diverse, una per la langue, insieme di sensi formali, individuali, classificabili, langue, insieme di sensi formali, individuali, classificabili, strutturati e sistematici, e un’altra per la manifestazione del strutturati e sistematici, e un’altra per la manifestazione del linguaggio nella comunicazione viva, nel discorso linguaggio nella comunicazione viva, nel discorso attualizzato in frasi (pp. 55-6).attualizzato in frasi (pp. 55-6).

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Costituenti e integrantiCostituenti e integranti

Per poter identificare una unità occorre fare riferimento Per poter identificare una unità occorre fare riferimento alla unità superiore che la contiene: p. es. per alla unità superiore che la contiene: p. es. per identificare il fonema /c/ occorre fare riferimento al identificare il fonema /c/ occorre fare riferimento al morfema /casa/ morfema /casa/

Se però scompongo il fonema nei suoi tratti distintivi, ne Se però scompongo il fonema nei suoi tratti distintivi, ne ottengo la forma.ottengo la forma.

I merismi (tratti distintivi) rappresentano il limite I merismi (tratti distintivi) rappresentano il limite inferiore e possono definirsi solo come integranti.inferiore e possono definirsi solo come integranti.

La frase non ha alcuna funzione integrante: è l’unità La frase non ha alcuna funzione integrante: è l’unità superiore massima, è definita solo dai suoi costituenti, superiore massima, è definita solo dai suoi costituenti, però costituisce un tutto non riducibile alla somma però costituisce un tutto non riducibile alla somma delle parti.delle parti.

La distinzione tra costituenti e integranti fonda il La distinzione tra costituenti e integranti fonda il rapporto tra forma e sensorapporto tra forma e senso

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Analisi del linguista e Analisi del linguista e analisi del parlanteanalisi del parlante

L’analisi del linguista procede dalle unità L’analisi del linguista procede dalle unità elementari alla frase.elementari alla frase.

Quella del parlante procede in senso inverso, dal Quella del parlante procede in senso inverso, dal discorso al segno: il parlante prende discorso al segno: il parlante prende consapevolezza del segno sotto forma di parola e consapevolezza del segno sotto forma di parola e inizia l’analisi linguistica partendo dalla frase inizia l’analisi linguistica partendo dalla frase nell’esercizio del discorso.nell’esercizio del discorso.

E’ nel discorso attualizzato in frasi che la lingua si E’ nel discorso attualizzato in frasi che la lingua si forma e si configura. Là comincia il linguaggio. forma e si configura. Là comincia il linguaggio. Rivedendo una formula classica, potremmo dire: Rivedendo una formula classica, potremmo dire: “nihil est in lingua quod non pius fuerit in “nihil est in lingua quod non pius fuerit in oratione” (p. 56)oratione” (p. 56)

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SensoSensoQuesta analisi si differenzia dal distribuzionalismo americano per il Questa analisi si differenzia dal distribuzionalismo americano per il

costante riferirsi costante riferirsi al senso al senso ((“Cosa non si è fatto per espellere il senso! “Cosa non si è fatto per espellere il senso! Tutto inutile, questa testa di Medusa è sempre là, nel cuore della lingua, Tutto inutile, questa testa di Medusa è sempre là, nel cuore della lingua, ad affascinare quanti la contemplano”, p. 52)ad affascinare quanti la contemplano”, p. 52)

Senso di un’unità linguistica è il suo essere significativa, il costituire Senso di un’unità linguistica è il suo essere significativa, il costituire un’unità discreta identificabile dai parlanti, che è cosa diversa dal un’unità discreta identificabile dai parlanti, che è cosa diversa dal domandarsi che senso ha. Il primo senso è implicito e inerente al sistema domandarsi che senso ha. Il primo senso è implicito e inerente al sistema della lingua organizzata in segni, il secondo è il riferimento del della lingua organizzata in segni, il secondo è il riferimento del linguaggio al mondo degli oggetti (per la frase, a situazioni concrete e linguaggio al mondo degli oggetti (per la frase, a situazioni concrete e specifiche, per le unità inferiori, ad oggetti frutto della esperienza o specifiche, per le unità inferiori, ad oggetti frutto della esperienza o della convenzione linguistica).della convenzione linguistica).

Il “senso” è la capacità di una unità di integrare un’unità di livello Il “senso” è la capacità di una unità di integrare un’unità di livello superiore.superiore.

Il senso è una determinazione interna, inerente al sistema; va tenuto Il senso è una determinazione interna, inerente al sistema; va tenuto distinto dalla designazione o referentedistinto dalla designazione o referente (p. 53-4) (cfr. Frege: (p. 53-4) (cfr. Frege: SinnSinn, , BedeutungBedeutung).).

La frase è dotata sia di senso che di referenza: di senso perché è La frase è dotata sia di senso che di referenza: di senso perché è scomponibile in parti costituenti, dotate di significato, di scomponibile in parti costituenti, dotate di significato, di referenza perché fa parte di un discorso sul mondo rivolto ad referenza perché fa parte di un discorso sul mondo rivolto ad altri.altri.

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FormaForma

Benveniste propone di considerare la “forma” di Benveniste propone di considerare la “forma” di una entità come la sua capacità di scomporsi in una entità come la sua capacità di scomporsi in costituenti di livello inferiore.costituenti di livello inferiore.

La scomposizione di ogni livello fa emergere solo la struttura La scomposizione di ogni livello fa emergere solo la struttura formaleformale

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In sintesi:In sintesi:

Forma di una unità linguistica = sua capacità di Forma di una unità linguistica = sua capacità di scomporsi in costituenti di livello inferiorescomporsi in costituenti di livello inferiore

Senso di una unità linguistica = sua capacità di Senso di una unità linguistica = sua capacità di integrare unità di ordine superiore.integrare unità di ordine superiore.

Forma e senso sono dunque proprietà congiunte e Forma e senso sono dunque proprietà congiunte e inseparabili legate alla natura articolata del inseparabili legate alla natura articolata del linguaggio.linguaggio.

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La forma e il senso La forma e il senso (1966)(1966)

Questa distinzione è al centro della questione più Questa distinzione è al centro della questione più importante: la significazione.importante: la significazione.

Questioni terminologiche (p. 62):Questioni terminologiche (p. 62): Semiolessemi = monemi, morfemi liberi, lessicaliSemiolessemi = monemi, morfemi liberi, lessicali Semiocategoremi = morfemi legati, grammaticali e Semiocategoremi = morfemi legati, grammaticali e

derivazionaliderivazionali Semiofonemi = fonemi e tratti distintivi, relativi alla Semiofonemi = fonemi e tratti distintivi, relativi alla

struttura formale del significantestruttura formale del significante

Chi dice semiotico dice intralinguisticoChi dice semiotico dice intralinguistico

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Intendiamo perciò instaurare nella lingua una Intendiamo perciò instaurare nella lingua una divisione fodamentale del tutto diversa da quella divisione fodamentale del tutto diversa da quella che Saussure ha tentato tra langue e parole. Ci che Saussure ha tentato tra langue e parole. Ci sembra che si debba tracciare attraverso l’intera sembra che si debba tracciare attraverso l’intera lingua una linea che separi due specie e due lingua una linea che separi due specie e due domini del senso e della forma, benché, e questo domini del senso e della forma, benché, e questo è un altro paradosso del linguaggio, gli elementi è un altro paradosso del linguaggio, gli elementi che verranno a trovarsi da una parte e dall’altra che verranno a trovarsi da una parte e dall’altra saranno esattamente gli stessi, anche se dotati di saranno esattamente gli stessi, anche se dotati di statuti differenti. Esistono per la lingua due modi statuti differenti. Esistono per la lingua due modi di essere appunto lingua nel senso e nella forma di essere appunto lingua nel senso e nella forma (Forma e senso).(Forma e senso).

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Linguistica della lingua e Linguistica della lingua e linguistica del discorsolinguistica del discorso

Si tratta di due universi eterogenei, benchè Si tratta di due universi eterogenei, benchè attinenti alla stessa realtà e che danno luogo a attinenti alla stessa realtà e che danno luogo a due linguistiche diverse: Da un lato c’è la lingua, due linguistiche diverse: Da un lato c’è la lingua, insieme di segni formali, rilevati da procedure insieme di segni formali, rilevati da procedure rigorose, dall’altro la manifestazione della lingua rigorose, dall’altro la manifestazione della lingua nella comunicazione vivente” (pp. 55-6).nella comunicazione vivente” (pp. 55-6).

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Semiotico e semanticoSemiotico e semantico

La lingua è il solo sistema che comprenda entrambe le dimensioni, La lingua è il solo sistema che comprenda entrambe le dimensioni, quella semiotica e quella semantica (anche se nelle patologie del quella semiotica e quella semantica (anche se nelle patologie del linguaggio questi due modi sono spesso dissociati) (relazione con la linguaggio questi due modi sono spesso dissociati) (relazione con la teoria dei due campi, indicativo e simbolico, in Bühler,teoria dei due campi, indicativo e simbolico, in Bühler, Sprachtheorie Sprachtheorie, , 1934). Gli altri sistemi hanno o il semiotico senza il semantico (p.e. 1934). Gli altri sistemi hanno o il semiotico senza il semantico (p.e. gesti di cortesia), o il semantico senza il semiotico (espressioni gesti di cortesia), o il semantico senza il semiotico (espressioni artistiche). Questa caratteristica conferisce al linguaggio verbale la artistiche). Questa caratteristica conferisce al linguaggio verbale la capacità metalinguisticacapacità metalinguistica e ne fa perciò l’interpretante di tutti gli altri e ne fa perciò l’interpretante di tutti gli altri sistemi.sistemi.

La lingua significa in un modo specifico che nessun altro sistema è in La lingua significa in un modo specifico che nessun altro sistema è in grado di riprodurre; è un modello di sistema semiotico nella sua grado di riprodurre; è un modello di sistema semiotico nella sua struttura formale e nel suo funzionamento; è investita cioè di una struttura formale e nel suo funzionamento; è investita cioè di una doppia significanza, in quanto combina il modo semiotico e il modo doppia significanza, in quanto combina il modo semiotico e il modo semantico:semantico:

Si manifesta attraverso l’Si manifesta attraverso l’enunciazioneenunciazione sempre ancorata a una situazione sempre ancorata a una situazione data (data (livello semanticolivello semantico))

È costituita da È costituita da unità distinte, i segniunità distinte, i segni ( (livello semioticolivello semiotico)) È prodotta e ricevuta secondo i medesimi valori condivisi da una comunitàÈ prodotta e ricevuta secondo i medesimi valori condivisi da una comunità È l’unico mezzo per la comunicazione intersoggettivaÈ l’unico mezzo per la comunicazione intersoggettiva

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Il semiotico è l’ordine di significanza del segno come unità di un Il semiotico è l’ordine di significanza del segno come unità di un sistema, tessuto di relazioni tra segni: esso va semplicemente sistema, tessuto di relazioni tra segni: esso va semplicemente riconosciutoriconosciuto (cfr. p. 20, riconoscere = percepire l’identità tra il (cfr. p. 20, riconoscere = percepire l’identità tra il dato e l’anteriore o il virtuale). È una proprietà della lingua, gli dato e l’anteriore o il virtuale). È una proprietà della lingua, gli appartengono il segno e il paradigma. Chi dice semiotico dice appartengono il segno e il paradigma. Chi dice semiotico dice intralinguistico (p. 63).intralinguistico (p. 63).

In semiotica non ci si occupa mai della relazione del segno con le In semiotica non ci si occupa mai della relazione del segno con le cose designate, né dei rapporti tra lingua e mondo. cose designate, né dei rapporti tra lingua e mondo.

Il semantico è il modo di significanza della produzione di messaggi Il semantico è il modo di significanza della produzione di messaggi che hanno referenti: essi vanno compresi (p. 20; comprendere = che hanno referenti: essi vanno compresi (p. 20; comprendere = percepire la significazione di una nuova enunciazione). Dipende percepire la significazione di una nuova enunciazione). Dipende dal locutore che mette in azione la lingua e comprende le parole e dal locutore che mette in azione la lingua e comprende le parole e il sintagma.il sintagma.

Alla base sta il sistema semiotico: il potere significante della lingua Alla base sta il sistema semiotico: il potere significante della lingua supera ampiamente quello di dire qualcosa (p. 68)supera ampiamente quello di dire qualcosa (p. 68)

Distinzione valida anche per le condizioni della traduzione: si può Distinzione valida anche per le condizioni della traduzione: si può trasporre la semantica da una lingua all’altra, ma non la semioticatrasporre la semantica da una lingua all’altra, ma non la semiotica

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Benveniste rifiuta l’identificazione della sua opposizione Benveniste rifiuta l’identificazione della sua opposizione semiotico/semantico con quella saussuriana langue/parole: i semiotico/semantico con quella saussuriana langue/parole: i suoi termini sono più ristretti, concernono il sistema virtuale suoi termini sono più ristretti, concernono il sistema virtuale e il processo attuale. Questa distinzione per Benveniste e il processo attuale. Questa distinzione per Benveniste attraversa l’intera lingua e separa due campi, quello del senso attraversa l’intera lingua e separa due campi, quello del senso e quello della forma. Inoltre mette a fuoco due modalità e quello della forma. Inoltre mette a fuoco due modalità fondamentali della funzione linguistica, quella di fondamentali della funzione linguistica, quella di significare – significare – relativa alla semiotica –, e quella di comunicare – relativa alla relativa alla semiotica –, e quella di comunicare – relativa alla semanticasemantica. La nozione di comunicare introduce al campo della . La nozione di comunicare introduce al campo della lingua nel suo impiego in atto. Qui si considera della lingua la lingua nel suo impiego in atto. Qui si considera della lingua la sua funzione mediatrice tra uomo e uomo e tra uomo e sua funzione mediatrice tra uomo e uomo e tra uomo e mondo, fra la mente e le cose: la funzione della lingua di mondo, fra la mente e le cose: la funzione della lingua di organizzare l’intera vita degli umani, la lingua come mezzo di organizzare l’intera vita degli umani, la lingua come mezzo di descrizione e di ragionamento (p. 64). descrizione e di ragionamento (p. 64).

Ricoeur osserva che il concetto di semantica in Benveniste Ricoeur osserva che il concetto di semantica in Benveniste permette di ristabilire una serie di mediazioni fra il mondo permette di ristabilire una serie di mediazioni fra il mondo chiuso dei segni (semiotica) e la presa che il nostro linguaggio chiuso dei segni (semiotica) e la presa che il nostro linguaggio in quanto semantica ha sul realein quanto semantica ha sul reale..

La sua terminologia è diversa però da quella diffusa in La sua terminologia è diversa però da quella diffusa in linguistica e di provenienza logica, risalente a Charles Morris, linguistica e di provenienza logica, risalente a Charles Morris, Foundations of the Theory of SignsFoundations of the Theory of Signs, 1938 (cfr. Caffi, p. 20)., 1938 (cfr. Caffi, p. 20).