radiazione

37
Abbiamo visto dalle equazioni di Maxwell che le correnti( o le densita' di carica corrispondenti ) sono le sorgenti del campo elettromagnetico. Come calcolare il campo elettromagnetico assegnate le sorgenti? La risposta e' molto semplice: risolvete il sistema di equazioni di Maxwell ma il procedimento non e' per niente banale se non in casi particolari ( onde piane ) Esiste una tecnica numerica ( FDTD ) che approssima le derivate parziali con le differenze finite e quindi integra numericamente.Diversi programmi basati sulla FDTD sono disponibili ( commercialmente e no ) Ma possiamo anche risolvere il problema per via analitica in modo abbastanza semplice con l'impiego del Potenziale scalare V e del potenziale vettore A

description

radiazione

Transcript of radiazione

Abbiamo visto dalle equazioni di Maxwell che le correnti( o le densita' di carica corrispondenti ) sono le sorgenti del campo elettromagnetico.

Come calcolare il campo elettromagnetico assegnate le sorgenti?

La risposta e' molto semplice: risolvete il sistema di equazioni di Maxwellma il procedimento non e' per niente banale se non in casi particolari ( onde piane )

Esiste una tecnica numerica ( FDTD ) che approssima le derivate parziali con le differenze finite e quindi integra numericamente.Diversi programmi basati

sulla FDTD sono disponibili ( commercialmente e no )

Ma possiamo anche risolvere il problema per via analitica in modo abbastanza semplice con l'impiego del Potenziale scalare Ve del potenziale vettore A

2

Una risposta analitica si ottiene con i potenziali

Sistema delle eq. di Maxwell

Equazioni dei potenziali

Potenziali

V A

Sistema di 6 eq.diff in 6 incognite

Ex, Ey, Ez

Hx, Hy, Hz

∫4 equazioni djfferenziali

Ax, Ay, Az, V

t∂∂⋅∇

∇×∇

,

,

E H

3

Iniziamo dal caso statico

∂ /∂t = 0

∇xE = 0

e quindi E= - ∇V

con V potenziale scalare

Nel caso di una singola carica Q

V = Q/4πεr

nel caso di una distribuzione di cariche ρv ( in Coulomb/m3 )

V e' la soluzione dell'eq. di Poisson

∇2V = - ρv/ε

0

4

R = Ri + R'

il cubetto Δν' crea in R un potenziale dV = ρvdν'/ 4πε |R'|

Tutto il volume crea un potenziale :

V(R) = ∫∫∫v'

(ρv/ 4πε |R'|) dν'

5

Il potenziale vettore A

Dalla relazione ∙∇ B =0

possiamo porre B = x∇ A

(Ricordando che la divergenza di un rotore è sempre nulla)

∇xB = x x∇ ∇ A = ∙∇∇ A- ∇2A = μoJ

In base al teorema di Helmotz posso imporre che la divergenza di A sia nulla e ottengo

∇2A = - μoJ

∇2 Ax

= - μ0J

x

∇2 Ay

= - μ0J

y

∇2 Az

= - μ0J

z

e notiamo che sono identiche all'equazione di Poisson

∇2V = - ρv/ε

0

la soluzione della equazione di Poisson per il potenziale elettrico nel caso statico

V(R) = ∫∫∫vol

(ρv /4πε

o |R' | )dν'

E quindi

A(R) = ∫∫∫ vol

(μoJ / 4π |R' | )dν'

ove |R' | e' la distanza dal generico punto del volume ν' dove sono le sorgenti al punto ove calcolo il potenziale scalare V o il potenziale vettore A ed R indica il punto ove calcolo i potenziali

CASO GENERALE (∂/∂t ≠ 0 )

Dalla quarta di Maxwell ∙ ∇ B = 0

ottengo B = ∇xA

dalla prima di Maxwell x ∇ E = - ∂B/∂t

ottengo x ( ∇ E + ∂A / ∂t ) = 0

e quindi E = - V -∂∇ A/∂t

Dalla terza di Maxwell

∙ ∇ E =ρv /ε

o

Se sostituisco l'espressione di E

∙∇ E = ∙ (- V -∂∇ ∇ A/∂t )ottengo

∇2V + ∂( ∙A)∇ /∂t = -ρv /ε

o

9

Analogamente dalla seconda di Maxwell

∇x H = J + ∂D / ∂t

si ottiene ( ∙∇ ∇ A) - ∇2A + εμ (∂V/∂t) +ε∇ μ ∂2A/∂t2= μ J

se pongo ∙A ∇ = -εμ ∂V/∂t ( scelta di Lorentz)

l'equazione in A si semplifica drasticamente

∇2A -εμ ∂2A/∂t2=- μ J

10

Voglio risolvere

∇2A -εμ ∂2A/∂t2=- μ J

di cui nel caso statico ( ∂/∂t =0)

∇2A = - μ J

conosco la soluzione

A(R) = ∫∫∫ vol

(μoJ / 4π |R' | ) dυ'

11

DAL CASO STATICO AL CASO DINAMICO BISOGNA DARE TEMPO ALLA PERTURBAZIONE ELETTROMAGNETICA DI SPOSTARSI DALLA SORGENTE AL PUNTO DI OSSERVAZIONE CON LA SUA VELOCITA' ( c = 3 108 m/sec ).

Definisco tempo di transito τ il tempo che un'onda e.m. impiega a percorrere la distanza R'

τ = R'/c

Il potenziale “ ritardato “ calcolato all'istante t e' legato alla carica all'istante t – τ

A (R,t)= (μ/4π) ∫∫∫vol

( 1/R') J( t – R'/c ) dυ'

se la corrente oscilla come cos ( ωt ) il potenziale a distanza r varia nel tempo come cos [ω(t – τ )]

12

Analogamente per il potenziale scalare

13

Le grandezze del campo elettromagnetico si ottengono dalleespressioni di A e di V differenziando in funzione della variabile (t- τ), ritardata nel tempo.

ove τ = R/c

In base alle considerazioni fatte si deduce che é richiesto uncerto tempo τ per la trasmissione delle onde elettromagnetiche,perché si sentano gli effetti delle cariche e delle correntivariabili nel tempo in punti distanti R da queste.

c : velocita' della luce

14

se la corrente e' espressa da e j ω t il potenziale “ritardato “ A varia come e j ω( t -τ) = e j (ω t -βr)

con β =ω /c

15

L'equazione

∇2A - εμ ∂2A/∂t2= μ J

diventa ( ∂/∂t=jω)

∇2A + β2 A=- μ J

con β2 = ω2εμ

la scelta di Lorentz diventa

∙∇ A = - j ωεμV

si noti l'analogia con la continuita' della corrente

∇⠐J =- j ωρv

per mezzo della scelta di Lorentz ∇V= ( j

ωεμ)-1 ∙∇∇ A

16

Da E = - V -j∇ ωA

ottengo E = -j ω ( ∙∇∇ A)/ β2 - j

ω A

B = ∇xA

17

In definitiva:correnti variabili nel tempo creano un campo elettromagneticoil potenziale vettore A ritardato si calcola dalla densita' di corrente J mediante un integrale di volume. Dal potenziale vettore A si calcolano il campo elettrico E e quello magnetico H con semplici operazioni di derivazione

18

Dipolo di Hertz ( o dipolo elettrico )

Elemento di lunghezza infinitesimo dl percorso da corrente costante

Er

I

Il dipolo e' nell'origine e diretto lungo z.

19

Calcolo A e quindi E ed H

Er =(η I dl /4π) cosΘ ( 2/r2+ 2/jβr3) e-iβr

EΘ =(η I dl /4π ) sin Θ (jβ/r + 1/r2 + 1/jβr3) e-iβr

EΦ = 0

Hr = H θ =0

HΦ = jβ I dl sinθ (1 +1/ jβr)/(4πr) e-iβr

nel vuoto ( spazio libero)η = (μ/ε)½ = 377 Ωβ = 2π/λ = 2πf/c

20

21

22

23

HΦ = jβ I dl sinθ(1 +1/ jβr)/(4πr) e-iβr

1/βr = 1 perro = 1/β

a distanze maggiori di ro

1/βr diventa ' trascurabile rispetto a 1ricordiamo che β = 2π/λ e quindi 1/β =λ/2π (all'incirca λ/6 )

24

Nella zona di campo lontano r → ∞ ( in pratica per r >λ/6 )

HΦ = EΘ/η

-il campo elettrico varia come sinθ :e' massimo nella direzione ortogonale al dipolo e nulla sull'asse del dipolo; -e' proporzionale alla corrente I-e' proporzionale a βdl ossia al rapporto dl/λ

Il campo magnetico e' perpendicolare al campo elettricoe alla direzione di radiazione r

EΘ =jη I βdl sinΘ e-iβr/4πrHΦ = jβ I dl sinθ e-iβr/(4πr)

ossia

25

26

27

28

Per r → ∞

1) le ampiezzecdi E e di H diminuiscono con la distanza come 1/r

2) Il rapporto tra le ampiezze vale η = 120π Ω

3) E ed H sono in fase nel tempo

4) E ed H sono perpendicolari nello spazio

e perpendicolari alla direzione di propagazione

Il campo e' localmente assimilabile ad un'onda piana

29

Potenza irradiata →P

x

y

z

dS→

• Campo elettrico e campo magnetico variano come 1/r

• La densita' di potenza (Poynting ) varia come 1/r2

• La direzione di P e' radiale

30

se considero una sorgente puntiforme che genera un'onda sferica la potenza che attraversa due sfere concentriche deve essere costante e pari alla potenza trasmessa.Quindi la densita' di potenza per unita' di superficie deve diminuire col quadrato della distanza ed il campo elettrico con l'inverso della distanza

31

La zona di campo lontano dipende fortemente dalla lunghezza d'onda e quindi dalla frequenza

Esempio

A 50 Hz ( frequenze industriali ) λ e' dell'ordine di migliaia di chilometri

a 1 MHz ( stazioni MA) λ/6= 300/6 = 50 metri

a 100 MHz ( stazioni MF) λ/6= 3/6 = 0,5 metri

a 1 Ghz ( Stazioni Radio per TF) λ/6= 5 centimetri

32

~

I

dl

dl

ρ

Una qualsiasi sorgente( corrente )

e' la somma di tanti dipoli di Hertz

Il campo totale e' la somma del campo radiato dal generico dipolo

DIPOLO PER RISCALDAMENTO DI VENE ED ARTERIE

34

Radiazione da una spiraNell'ipotesi 2πa << λ ; a << r ; Iφ = I0 = cost

Per r → ∞ EΦ =η (βa)2 I sin Θ e-iβr/4r Hθ = - (βa)2 I sin Θ e-iβr/4r

Anche in questo caso il campo e' localmente assimilabile ad un'onda piana|E |/|H| =η

35

36

37