raccontarefare impastare - Popoli e Culture Onlus · intero, le cui origini risalgono agli antichi...

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raccontare...fare... impastare... Progetto “L’apprendimento in contesti accessibili” F-3-FSE_POR_PUGLIA-2013-67

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Progetto “L’apprendimento in contesti accessibili”

F-3-FSE_POR_PUGLIA-2013-67

Vi proponiamo un viaggio culinario nelle nostre nazioni e nei nostri paesi belli ed affascinanti, ricchi di storia e cultura, assolutamente splendidi e particolari e degni di essere apprezzati ed ammirati in ogni loro particolarità e sfumatura, attraverso la scoperta delle cucine tradizionali e tipiche, legate per ricette, ingredienti e metodi di cottura, a diverse e singolari identità nazionali, e per questo indubbiamente affascinanti ed accattivanti, meritevoli di essere provate.Il nostro ricettario vuole far conoscere e diffondere la cultura della cucina etnica e salentina offrendo, a chi ne vorrà usufruire, l’occasione di scoprire ricette e piatti tipici e, cimentarsi così con nuove pietanze ideali per cene sfiziose e fantasiose.

Conoscere infatti la cultura gastronomica di un paese è uno dei modi migliori per venire a contatto con le tradizioni di una nazione diversa e magari lontana, un ottimo mezzo per avvicinarsi ad usi e costumi assolutamente peculiari, imparando ad apprezzare profumi, sapori ed aromi…Vi proponiamo quindi ricette, che porteranno ad un percorso che si articola tra i continenti del mondo, fermandosi sulle singole identità e sulla cultura di ogni luogo, affinché l’interesse verso una nazione non si limiti alla sola conoscenza dei suoi monumenti e dei suoi paesaggi, ma coinvolga anche la cultura, le usanze e le abitudini alimentare dei popoli.

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Le ricette di : Daniel, Kumria, Emerson, Diana, Gabriel, Andrei, Sivamirojan, Mathusha, Manpreej.

La cucina di Daniel

ALBANIA la cucina delle aquile

L'Albania è il più piccolo degli stati balcanici. Il suo nome in albanese è “Shqiperia” o «Terra delle aquile». La cucina albanese è simile alla cucina greca e a quella turca. Il piatto nazionale è il riso pilaf e il tasqebap, ricetta a base di bocconcini di vitello. Si usa molto la carne, in particolare quella di agnello, maiale e vitello. Normalmente, nella cucina casalinga, i primi e i secondi piatti sono sostituiti da un piatto unico. La pasta o “makaronash”, servita come “antipaste” (dall'italiano antipasto), a pranzo o a cena, è molto popolare, per l'influenza della vicina Italia. Nella tradizione gastronomica albanese non può mancare il ritule delle mezze, di derivazione araba, equivalente ad uno spuntino consumato con una bevanda. Può essere alquanto modesto, costituito solo da bocconi di cibi saporiti come dadini di formaggio, olive, noci salate e fettine di carne fredda, oppure più elaborato, fatto di svariati piatti freddi e caldi. Il mezze ha lo scopo di stimolare la sete e allo stesso tempo di evitare di ubriacarsi bevendo a digiuno. A quanto risulta, gli antichi “illiri” (gli antenati degli albanesi) iniziarono a produrre formaggio fin da epoca remota; oggi i formaggi albanesi più diffusi sono il djathé i bardhë, un formaggio bianco salato simile alla feta greca, e il djathé kaçkavall, giallo e a pasta dura, che ricorda il caciocavallo italiano, un formaggio fatto con una cagliata di latte intero, le cui origini risalgono agli antichi Romani. Il latte serve anche per fare lo yogurt, detto kos, largamente usato puro in zuppe fredde, in varie salse e in piatti cotti al forno. Alcuni dei dolci tradizionali dell’area sono: bakllava, kadaif, hallva ecc. L'Albania produce alcuni buoni vini da tavola. La bevanda nazionale è però il “raki”, una grappa di prugne o di uva.

Tasqebap

! ! ! ! ! !Ingredienti:

500 g di carne di vitello2 cipolle3 cucchiai di olio d'oliva1 cucchiaio di farinamezzo bicchiere di vino bianco3 cucchiai di polpa di pomodoro2 foglie di alloro2 peperoncini3 spicchi d'aglio e sale q.b

Preparazione.Tagliare la carne in piccoli pezzetti e mettere a rosolare con l'olio d'oliva. Poi aggiungere la cipolla tritata finemente e rosolarla per bene insieme alla carne. Aggiungere la farina e rosolare ancora, poi sfumare con vino bianco. Dopo che il vino evapora aggiungere la polpa di pomodoro, le foglie di alloro, gli spicchi d'aglio, peperoncino, il sale e anche l'acqua. Cuocere a fuoco lento per un’ ora o anche di più. Si può anche asciugare del tutto o mangiare sempre con il suo brodo corposo in abbondanza.

Ingredienti per 6 persone:

800 g di carne di vitello, 1 cipolla grossa (o 2 piccole)1/2 peperone (o 1 piccolo), 1 pomodoro grande ben maturo200 g di ricotta di buona qualità, 50 g di formaggio quartirolo (o qualche formaggio simile)50 g di formaggio gratugiato, (grana o parmigiano), 1/2 bicchiere di vino bianco, 80 g di burro, olio extravergine1 cucchiaio di farina (o 2 cucchiai di besciamella), 1 spicchio d'agliospezie varie, prezzemolo, peperoncino in polvere

Preparazione.Sbucciate e tagliate la cipolla a pezzettini e il peperone a cubetti. Asciugate la carne con carta da cucina e tagliate anche questo in cubetti piccoli. Soffriggete con olio d'oliva e poco burro la cipolla e il peperone. Appena la cipolla prende colore, aggiungete la carne a cubetti, fateli prendere colore. Aggiungete poi il vino bianco, fatelo evaporare, poi aggiungete il pomodoro tagliato a cubetti e fate appassire. Aggiungete al composto brodo caldo (o acqua calda), e fate bollire a fuoco basso, finche' la carne non diventi tenera.Nel frattempo, tritate l'aglio con un pò di olio e peperoncino, lasciate da parte. In un pentolino, sciogliete il burro, e aggiungete la farina, soffrigete leggermente (se usate la besciamella, mescolatelo col burro sciolto e diminuite la quantità del burro), spegnete il fuoco e aggiungete al burro e alla farina, la ricotta e i formaggi. Aggiungete il composto di burro e formaggi alla carne, aggiungete anche 1 cucchiaio di olio al sapore di aglio, aggiungete spezie varie (pepe, peperoncino, rosmarino, origano, prezzemolo e 2 fogli d'alloro).Versate il composto ottenuto in una pentola di coccio (oppure usate quelle monoporzioni), cuocete in forno precedentemente riscaldato a 250° per 20-25 minuti.

Tave Balte

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

La cucina di Kumria e Emerson

Balcani Multietnica

Dieci paesi si trovano interamente o in parte all’interno di questa penisola: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Grecia continentale, Croazia, Turchia europea, Macedonia, Slovenia, ex Iugoslavia (Serbia e Montenegro). Secoli di integrazione sotto la dominazione turca e la forte influenza della cucina greca, della chiesa ortodossa e dell’Islam hanno creato una cucina comune, con qualche variazione connessa alle tre maggiori zone climatiche della penisola: freddo rigido nelle alte montagne, clima continentale nelle regioni settentrionali (inverni freddi, estati calde), e caldo clima mediterraneo nel sud e lungo le coste di Ionio e Adriatico, che permette lo sfruttamento di olivi e agrumi. Il fondamento della dieta di questa regione è sempre stato il trittico: cereali, frutta, verdura, integrato da latte e latticini. La gastronomia dei paesi Balcanici è in genere aromatica, fatta con quantità di carni grigliate (rostilj): spiedini, polpette, ma anche agnelli e porcelli interi, arrostiti allo spiedo sul fuoco di legna. Il cavolo, nelle sue diverse varietà, è uno degli ingredienti tipici di questa cucina. Economico e duttile viene utilizzato nella preparazione di varie ricette di riso o carne. Questa verdura costituisce inoltre la base di molti stufati e arrosti, in virtù del fatto che anche con cotture prolungate riesce a mantenere la sua consistenza. Sono popolari in tutta la regione piatti come il “musaka”, pasticcio di melanzane e ragù d’agnello (origine greche), i “baklava” o i “kadaif” dolci (origini turche), e la “tresnja strudel” torta allo yogurt con ciliegie.

Jota balcanica (stufato di carne, fagioli e cavolo)

Ingredienti:

1 cavolo200 gr. di fagioli cannellini.400 gr. di patate500 gr. di costine affumicate (potete usare anche pancetta o altra carne di maiale affumicata)aglio, alloro, cipolla, olio d’oliva,concentrato di pomodoro,sale

PreparazioneIn tegame lessare dei fagioli cannellini. In una pentola d’acqua bollente lessare delle patate sbucciate. In una casseruola piena d’acqua far lessare del cavolo tagliuzzato e un pezzo di prosciutto affumicato con l’osso. Quando il cavolo sarà a metà cottura, versare i fagioli con il loro liquido, le patate schiacciate e continuare a fuoco moderato. In una padella con olio d’oliva cialdellare delle cipolle tritate finemente finché saranno leggermente dorate. Aggiungere quindi allo stufato le cipolle, aglio schiacciato, concentrato di pomodoro, una foglia d’alloro, e far legare il tutto per qualche minuto a fuoco lento. Salare e pepare a piacere.

Ingredienti:300 g di carne di vitello,

50 g di okra fresco, 

30 g di burro o margarina,  ½ dl di panna acida, 

30 g di farina, 80 g di misto di carote,

prezzemolo e cipolle, 

2 tuorli, sale, pepe, 

100 g di succo di limone.

Preparazione

Tagliate il vitello a cubetti, scaldate il burro o la margarina in una padella e aggiungetevi la carne ed il battuto di cipolla, carota e prezzemolo. Fate rosolare il tutto a fuoco medio fino a quando sia la carne che le verdure si siano ammorbidite. A questo punto, aggiungete la farina ed incorporatela al resto degli ingredienti. Trasferite, quindi, la carne con le verdure in una pentola ed aggiungetevi l’acqua, l’okra, il sale e il pepe e portate ad ebollizione. Miscelate, in una ciotola a parte, i tuorli, la panna acida e il succo di limone amalgamando bene gli ingredienti. Versate il composto di tuorli e panna acida nella zuppa. Eseguito questo passaggio non fate bollire la zuppa oltre, il limone darà al tutto uno speciale aroma.

Zuppa Sarajevo

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

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Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

La cucina di Gabriel

Brasile e churrasco

Questo paese è un melting pot di razze e culture gastronomiche. La base è, e resta africana, perché erano le schiave negre che cucinavano per tutti, ma i tanti contributi hanno creato un sistema estremamente variegato e raffinato. L’ingrediente cardine è l’olio di palma, un grasso totalizzante. Il secondo ingrediente è la carne salata che grazie a questa tecnica poteva essere conservata senza problemi in un ambiente caldo e umido. Il terzo ingrediente sono i fagioli, onnipresenti. Il quarto la frutta, con un’offerta di qualità e quantità incredibile.Una delle tecniche sviluppate in maniera eccelsa dai brasiliani è la marinatura della carne arricchita di frutta (sopratutto papaia) che rende questo alimento profumato e tenero.La tradizione più importante e più antica però è il Churrasco tranci di carne arrostiti sul fuoco su grossi spiedi di legno conficcati nel suolo.Negli anni ‘60, dopo diverse trasformazioni, i chioschi di churrasco si diffusero lungo le strade di collegamento tra le città grazie ai camionisti che apprezzavano quel tipo di cibo. Il churrasco prevedeva tradizionalmente solo l’uso della carne bovina, oggi nelle churrascherie si può ormai degustare una gran varietà di carni (maiale, tacchino, pollo, cinghiale e cacciagione), servite coreograficamente da camerieri che sporzionano direttamente nel piatto dei commensali i bocconi migliori.Oggi il piatto nazionale è la feijoada, uno stufato di fagioli rossi o neri e carne salata di maiale (indispensabile l'orecchio), servito con riso pilaf, coste rosolate, salsa di olio e peperoncino, e farofa (farina di manioca cotta con pancetta e salamella). La cucina brasiliana è conosciuta nel mondo grazie alla popolarità delle sue churrascherie, locali specializzati nella preparazione delle carni alla brace.

Feijoada brasiliana

Ingredienti

1 orecchia di maiale, 300 g costine di maiale

200 g pancetta affumicata

2 cipolle, 3 spicchi d’aglio, olio di oliva q.b.,

prezzemolo q.b., 1 foglia alloro, sale q.b., pepe q.b.

Preparazione

Lasciate i fagioli a bagno per una notte intera in un recipiente con molta acqua e una foglia di alloro e fate altrettanto con i pezzi di maiale. Bollite i pezzi di maiale per mezz’ora e, dopo averli scolati, sistemateli in una pentola dai bordi alti insieme ai fagioli e alla salsiccia tagliata a pezzetti. Coprite con acqua, salate e cuocete per due ore a fuoco lento, poi aggiungete le costine. In una padella a parte soffriggete olio, aglio, cipolla e pancetta, incorporate un pò del brodo dei fagioli, del prezzemolo tritato e riversate il tutto nella zuppa, mescolando e lasciando cuocere a fuoco lento, fino a quando la feijoda sarà densa e le carni ben cotte. La feijoada dovrebbe essere servita in terrine di coccio accompagnata da una salsa cruda di cipolla, prezzemolo, aglio, pomodori tritati finemente, olio e succo di limone.

Salpicão di pollo

Ingredienti

120 grammi di petto di pollo100 grammi di carote 30 grammi di mais  in scatola30 grammi di piselli in scatola15 grammi di uva passa 20 grammi di Ketchup5 grammi di mostarda 100 grammi di maionese 50 grammi di patate  fritte, tagliate a bastoncini sottili (batata palha) 

Preparazione.

Cuocere il pollo e sfilacciarlo.Pulire le carote e grattuggiarle con la grattugia grande.Mescolare il pollo, le carote, i piselli e il mais e mettere il tutto da parte.In un altro contenitore, miscelare maionese, ketchup e mostarda.Unire la miscela al pollo e alle verdure.

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

La cucina di Diana

ROMANIA cucina rustica

La cucina nazionale rumena fa parte della tradizione balcanica. I prodotti della terra vengono cucinati in modo semplice e non si bada particolarmente alla presentazione dei piatti, che quindi mantengono un aspetto piuttosto rustico e contadino. Gustosissima e molto più leggera delle cucine russa, austroungarica e turca che l'hanno influenzata, ama le spezie e l'agrodolce, perfettamente interpretati nella deliziosa minestra di verdure chiamata ciorbă. I primi piatti più consumati in tutto il paese equivalgano alle nostre zuppe. Una delle specialità popolari è la mămăliga, un pasticcio di mais che assomiglia alla nostra polenta, servita accompagnata da un formaggio di pecora o da una tochitură (polpettine di fegato di pollo e di carne di maiale). Molto diffuse, le mititei sono delle piccole salsicce arrostite, insaporite con aglio e aromatizzate. Nei giorni festivi, ai rumeni piace servire la plăcinta che è una sfogliata salata (con carne, formaggio ed erbette) o dolce, di ispirazione ottomana. Per quanto riguarda i formaggi vanno ricordati la brânză de burduf, formaggio di pecora avvolto in scorza di abete; il caşcaval (caciocavallo) e l'urda, prodotto con latte di pecora. Non manca il pane, proposto in vari modi, la cui preparazione è un vero e proprio culto. Tra i dolci che vengono preparati soprattutto durante le feste, c'è la plăcinta, millefoglie con marmellata di mele o formaggio dolce.La più tradizionale bevanda alcolica è la ţuica, acquavite estratta dalle prugne. Ottimi anche la birra locale e il caffè alla turca.Ogni regione della Romania vanta comunque specialità proprie.

Mamaliga rumena

Ingredienti per 6 persone1 l di acqua, 250 g di farina gialla,sale q. b., 300 g di formaggio fermentato, 250 g di burro, 200 cl di panna acida.

PreparazioneCon acqua, farina e sale fare una polenta abbastanza consistente e lasciarla intiepidire (nota: la polenta sarà già pronta).Con le mani bagnate, prendere una porzione di polenta (grande quanto una palla da tennis), schiacciarla facendo un buco nel centro e aggiungere un cucchiaio di formaggio fermentato (oppure formaggio di pecora tipo feta greca).Modellare la polenta nelle mani fino ad ottenere una palla rotonda (con queste dosi dovrebbero risultare 12 palline).Friggere le palline in abbondante burro, oppure burro misto ad olio.Servire aggiungendo la panna acida (oppure yogurt greco mescolato a panna fresca).

Minestra di Trippa Rumena  (Ciorba de Burta)

 

Ingredienti per 4 persone: 300 g di trippe (miste: millefoglie, cuffia, rumine) 300 g di ossa di vitello con la cartilagine (oppure 300 g di carne da brodo) Aromi per il brodo (1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla). 1 costa di sedano, 1 cuore di sedano, 3 carote 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, prezzemolo, 3 cucchiai di olio di oliva 100 ml di panna fresca, peperoncino, sale 

Preparazione.Preparate un brodo con le ossa oppure con la carne e i soliti aromi (sedano, carota, cipolla). Lavate in abbondante acqua la trippa acquistata già precotta. Affettatela a listarelle sottili che poi taglierete in segmenti di circa tre centimetri di lunghezza, in modo che possano essere raccolte dai commensali con il cucchiaio. Fate un trito con 1 costa di sedano, 1 carota, lo spicchio di aglio, il prezzemolo e la cipolla. Scaldate l’olio in un tegame possibilmente di terracotta e mettetevi ad appassire a fuoco basso il battuto di verdure. Dopo una decina di minuti, aggiungete la trippa, salate, unite il peperoncino tritato e fate insaporire per cinque minuti. Quindi bagnate con il brodo di ossa. Durante gli ultimi quaranta minuti di cottura aggiungete 2 carote tagliate a rondelle e il cuore di sedano a rondelle. A fine cottura unite la panna fresca e prezzemolo tritato. Servite con fette di pane casereccio abbrustolito. 

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

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Ricetta :

La cucina di Andrei, Mathusha, Sivamirojan e Manpreej.

Asia (Filippine -Sri Lanka)

La cucina asiatica è divisa in tre principali aree geografiche a causa della grande estensione di questo continente. Si distinguono pertanto la cucina del Sud-Ovest (India, Pakistan, Sri Lanka e Birmania), la cucina del Nord-Est (Cina, Corea e Giappone), la cucina del Sud-Est (Tailandia, Laos, Filippine, Cambogia, Vietnam, Indonesia, Malesia, Singapore e Brunei).Il curry è un ingrediente fondamentale nelle cucine del sud. Il riso invece è predominante in tutte e tre le regioni. Oltre al riso, le cucine del sud-ovest includono una grande varietà di pani. La grande maggioranza delle popolazioni di queste regioni sono musulmane e quindi sottoposte alle rigide regole del Corano, tra le quali quella più conosciuta del divieto di mangiare carne di maiale e carne di animali non uccisi.La cucina filippinaLa cucina filippina è molto ricca e varia, come il suo popolo e la sua cultura. Essa ha assorbito elementi di varie cucine internazionali, ma soprattutto di quella cinese, malese e spagnola. L'ingrediente più importante della cucina delle Filippine è il riso, che accompagna i piatti più diffusi nel Paese, tra cui la carne e le verdure cotti con aceto e aglio, la cernia alla griglia, gli stufati di carne e vari tipi di zuppe (con riso o taglierini in brodo di manzo, pollo, fegato o verdure).La più famosa ricetta della cucina filippina sono senz’altro i Lumpia, parenti dei celeberrimi involtini primavera cinesi (senza carne), street food per antonomasia per le vie del mercato di Manila. Altri piatti tipici che si consumano durante i pasti sono il pesce fermentato e la pasta di gamberi, mentre come contorno viene spesso servita papaya acerba tagliata a strisce.Il dolce più tipico delle Filippine è invece l'halo halo, fatto con riso insaporito con caramelle, frutta e latte, mentre insieme alle bevande alcoliche vengono serviti i pulutan (stuzzichini). L'halo halo talvolta viene fatto con uno zucchero particolare che viene coltivato e usato proprio nelle Filippine, che si chiama Mascobado. Lo zucchero Mascobado è uno zucchero integrale estratto dalla canna, di colore scuro, che viene prodotto con un metodo semplice e artigianale, che gli permette di conservare tutti i suoi principali principi nutritivi. Quando si assaggia questo zucchero lo si può riconoscere perché in bocca lascia un retrogusto di liquirizia.

$ Lumpia Ingredienti10 cialde di riso250 gr di carne di suino macinata1 scalogno o cipollotto grande1 carota grande2 coste di sedano bianco1 zucchina grandeolio - sale1/4 di dado vegetale sbriciolatosalsa agrodolce

Preparazione. Ripieno: dopo aver lavato ed asciugato le verdure, tagliarle a listarelle sottili, avendo cura di eliminare i filamenti dal sedano e pelare la carota. In una wok mettere un filo d'olio, aggiungere la carne di suino macinata e la cipolla tagliata sottile, far appassire e non appena la carne prende colorito aggiungere le altre verdure tutte insieme. Sbriciolare 1/4 di dado vegetale e salare se occorre, Rigirate le verdure per circa 10 minuti, non di più devono rimanere croccanti, aggiungete 3 o 4 cucchiai di salsa agrodolce rimestate e fate in modo da far asciugare il liquido di cottura. Fate raffreddare scolando il liquido in eccesso. Cialde di riso: prendete un piatto grande  da pizza e versateci un poco d'acqua. Prendete una cialda di riso, immergetela nell'acqua tiepida e fatela ammorbidire rigirandola un paio di volte per non più di 30-40 secondi, non appena la cialda si ammorbidisce, adagiarla su un canovaccio e tamponarla. Metteteci un cucchiaio circa di ripieno e arrotolate seguendo le istruzioni sotto. Continuate così fino alla fine.Cottura: In una padella antiaderente dai bordi alti portate a temperatura abbondante olio di mais, e quanto ben caldo immergete gli involtini, rigirateli delicatamente e appena avranno fatto una leggera crosticina e preso un colorito dorato, toglieteli e metteteli su carta addorbente, tamponateli e impiattate subito.

Ingredienti:

275 di mais, 2,5 l di latte, 200 g di zucchero, 1 cucchiaino di semi di anice tostato. Per il latik 750ml di latte di cocco denso.

Preparazione.

Preparate il latik facendo sobbollire il latte di cocco a fuoco lento in un wok, mescolando continuamente per circa 1 ora fino a quando la parte oleosa si sarà separata, il liquido sarà evaporato e il latte di cocco solidificato. Friggete la parte solida nell'olio: questa sfoglia croccante è il latik. Estraetela con un mestolo forato e mettetela ad asciugare su carta assorbente da cucina in un piatto freddo; versate in un contenitore la parte oleosa e tenetela da parte. Ungete un piatto da portata con poco olio di cocco. Frullate il mais in un mixer con 500 ml di latte fino a quando non diventerà morbido e senza grumi, quindi versatelo in una padella per eliminare eventuali pezzetti solidi. Aggiungete il resto del latte e lo zucchero e fate cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente, fino a quando il composto comincierà ad addensarsi. Abbassate la fiamma e versate 125 ml dell'olio di cocco messo da parte, amalgamando con cura. A questo punto, aggiungete i semi di anice, sempre continuando a mescolare. Versate il composto nel piatto di portata unto e fate raffreddare. Guarnite con un pezzetto di latik e servite con infuso allo zenzero. L'originale latik ha un colore giallo delicato: appena assume questa colorazione, va tolto subito dall'olio e trasferito in un piatto freddo, per evitare che scurisca troppo. In frigorifero si conserva per 1 settimana.

Torta di cocco al mais (Maja blanca maiz)

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura

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Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura

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Ricetta :

La cucina srilankese

La cucina srilankese non è molto elaborata e risulta influenzata, oltre che dalla vicina India, dalle usanze gastronomiche dei mercanti e degli invasori del passato: portoghesi, olandesi e malesi. Il piatto principale è il riso al curry piuttosto piccante (con carne, pesce, o verdure) con sambol (condimento a base di peperoncino, mischiato alla polpa di cocco grattugiata e limone), chutney (agro dolce, fatto con mango o altra frutta), lunudehi (detto anche lime-pickle, lime seccato al sole, insieme al sale) ecc. Di curry ne esistono due varietà: una è similare a quello giallo indiano, l’altra è di colore nero-marrone ed è generalmente usata per aromatizzare piatti di carne. Ogni srilankese prepara il suo personale curry, miscelando sapientemente le diverse componenti. Tutti gli ingredienti che costituiscono la mistura vengono tassativamente prodotti in loco: coriandolo, cumino, chiodi di garofano, cannella, cardamomo, curcuma (polvere prevalente) e pepe. Altra spezia utilizzata per insaporire il riso dopo averlo bollito nel latte di cocco, è lo zafferano. I curry vegetali sono preparati con qualsiasi tipo di frutta o di verdura disponibile: banana, fiore di banana, frutto o fiore dell’albero del pane, mango, zucca, patate, fagioli, ecc (le varieta’ di verdure in Sri Lanka sono veramente infinite…); ma un pasto non è completo senza il parripou, uno squisito curry di lenticchie rosse. Tra le specialità culinarie che accompagnano, anch’esse, il riso, troviamo: la purea di lenticchie rosse, gombo (piccolo ortaggio simile ad un zucchino), patate dolci e papadams (frittelle). Preparazione gastronomica di sicura tradizione mussulmana è il biriyani (a base di riso saltato con verdure, carne di pollo o di montone ed un uovo sodo). Pietanze tipiche sono: i granchi in salsa di cocco o curry, le carni agrodolci (tutto sempre fritto con un goccio di olio di cocco), i chutnyes (conserve) ai sottaceti con riso (agrodolci) e per la prima colazione, speciale è senza dubbio lo hopper o aappa (una crèpe a base di farina di riso e latte di cocco e fatta lievitare con il toddy (ricavato dalla fermentazione di germogli di palma in fusti di bambù ) e lo string- hopper o indiappa (preparato invece con spaghettini di riso e servito dolce o piccante).

Nell’entroterra viene cucinata prevalentemente la carne, mentre lungo la costa sono maggiormente preparate pietanze di pesce: sarde, sgombri, crostacei vari, aragoste, gamberi, calamari ed altri molluschi e pesci di acqua dolce. Pasticcerie e bancarelle vendono favolosi spuntini dolci e salati, come: i rotties (panzerotti salati, ripieni di verdure speziate ed uovo sodo), le patties (frittelle di verdura), i cutlets (frittelline a base di lenticchie, pesce, e spezie) ed i vadai (ciambelle di farina di lenticchie). La produzione di frutta tropicale è eccellente. Le banane, di diverse grandezze, vanno dal verde chiaro, all’oro scuro, e perfino al rosso passando per tutte le gradazioni cromatiche del giallo; gli ananas, dolci come il miele in tutte le stagioni; la noce di cocco, di cui si utilizza tutto, è presente nella varietà chiamata reale (king coconut); i mango, che crescono nel centro-nord del paese, sono tra i migliori del mondo; la papaia, ha proprietà digestive che la rendono complemento ideale di ogni pasto; il frutto dell’albero del pane (una grossa palla verde irta di spine), che si mangia bollito come una verdura; l’enorme frutto del jacktree(molto simile all’albero del pane), ha una polpa dolce e di colore arancione. Inoltre, altri frutti esotici, quali: guaiava (frutto esotico rosa, dal sapore simile al miele), rambutan,  melograni, frutti della passione e deliziosi mangostani (bacche dal gusto acidulo). Ma anche pere, ciliege e fragole che crescono sulle montagne di Nuwara Eliya. Le bevande nazionali sono: il rinomato tè di Ceylon (considerato il migliore al mondo) e l’Arak (bevanda alcolica locale, ottenuta dalla distillazione del succo della palma da cocco).

Pollo al curry con banane.

Ingredienti dosi per 6 persone1 pollo pulito di circa 1400 G, sale, 1 cucchiaio paprica dolce, 2 spicchi aglio, 3 cucchiai olio di semi di soia, 2 cucchiai strutto, 1 cipolla, 2 cucchiai zenzero fresco grattugiato, 1 cucchiaino curcuma in polvere, 1 cucchiaino peperoncino in polvere, 2 cucchiaini coriandolo in polvere, 1 cucchiaio semi di cumino, 1 rametto foglie di curry, 50 cl brodo di pollo, 6 banane piccole.

PreparazioneTagliate il pollo in 12 pezzi di dimensioni uniformi, poneteli in una terrina e cospargeteli con una grossa presa di sale, la paprica, l'aglio tritato finemente e qualche goccia d'olio di semi di soia. Lasciate marinare la carne per circa mezz'ora. Fate scaldare un cucchiaio di strutto e soffriggetevi la cipolla tritata, quindi mettete nel recipiente i pezzi di pollo, ben sgocciolati dalla marinata, e fateli rosolare a fuoco vivo da ogni lato. Aggiungete le spezie (zenzero, curcuma, coriandolo, peperoncino, cumino, foglie di curry) e il brodo di pollo e fate cuocere a calore moderato per 25-30 minuti. Al termine togliete la carne dal wok e tenetela in caldo. Fate scaldare nel wok il resto dello strutto e rosolatevi brevemente le banane, sbucciate e tagliate a metà nel senso della lunghezza. Unite alla frutta i pezzi di pollo, fate scaldare il tutto e servite con riso al vapore.-- CONSIGLI. Questo delizioso piatto a base di pollo è originario dello Sri Lanka, dove viene chiamato ''Kukul mas curry''. Nella versione originale risulta molto piccante, probabilmente troppo per noi occidentali, poco abituati all'uso massiccio del peperoncino. Per renderlo meno ''ardente'' potete eliminare i semi dei peperoncini, prima di ridurli in polvere, ed eventualmente cospargere la preparazione con noce di cocco grattugiata. La caratteristica del piatto è costituita dall'uso delle ''foglie di curry'', una spezia che in Europa è quasi introvabile e che conferisce al pollo un sapore particolare. Tuttavia, anche senza le ''curry leaves'' il piatto risulterà gustoso e piacevolmente esotico.

Malu Abulthiyal

Ingredienti dosi per 4 persone900 g di pesce (alibut salmone o tonno),

10-15 pezzi di goraka o garcinia, 1 1/2 cucchiaio di sale, 

1 1/2 cucchiaio di pepe nero macinato,  1/4 cucchiaino di curcuma in polvere, 1 rametto di foglie di curry, 2 pezzi di cannella,

2 spicchi d'aglio schiacciati, 1/2 cuccchiaino di polvere di curry tostata, 1 tazza d'acqua

Preparazione

Lavate e tagliate il pesce in 15-20 pezzi. Trasferite i pezzi di goraka in una casseruola, aggiungete un po' d'acqua a coprire e fate sobbollire per circa 5-10 minuti (fino a quando il goraka risulti tenero). Miscelate insieme il sale, il pepe, il peperoncino in polvere, la curcuma e la polvere di curry, ricoprite con questo composto i pezzi di pesce. Scolate il goraka e schiacciatelo fino a renderlo una pasta grossolana. Miscelate questo composto con l'acqua scolata e aggiungetela al pesce, amalgamate bene. Versate il tutto, pesce e liquido, in una casseruola ed aggiungetevi una tazza d'acqua. Fate ruotare la casseruola in modo tale che il pesce venga completamente ricoperto con il liquido. Aggiungete le foglie di curry, la cannella e l'aglio schiacciato. Cuocete a fuoco basso fino a cottura ultimata del pesce. Per un piatto completamente asciutto, trasferite il pesce e la salsa densa in un contenitore adatto alla cottura in forno e riponetelo nel forno caldo fino a quando risulterà asciutto.

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

La cucina indiana

Parlare in modo univoco della cucina indiana ha poco senso: per l’estrema varietà di ambienti, aree climatiche, precetti alimentari religiosi adottati dalle numerose comunità (sikh, mussulmani, buddhisti, cristiani, jainisti, induisti). La cucina indiana è senza dubbio la più speziata del mondo. Questa è la terra d’origine del pepe, della cannella e del cardamomo. Da tempo immemorabili chiodi di garofano, noce moscata, macis, zenzero, curcuma e cumino, coltivati in India e nelle regioni vicine, sono ingredienti fondamentali in tutte le tradizioni regionali dell'area. In generale l’arte del baburchi, lo chef indiano, ruota intorno all’arte di miscelare e dosare le spezie (masala) nei suoi piatti, non solo per ottenere quella tipicità del gusto ma anche per sfruttare al meglio le virtù dei « principi attivi » contenuti da erbe e spezie. Fondamentale poi padroneggiare le tecniche di marinatura per insaporire e intenerire le carni, cotte nel tandoor particolare forno verticale in terracotta a forma di otre. In generale valgono i precetti alimentari coranici e induisti: con la messa al bando della carne di maiale e di manzo, a vantaggio della carne di pollo e agnello, l’utilizzo di alcune tecniche particolari, come la marinatura delle carni in una miscela di yogurt e spezie preliminare alla cottura alla brace (seekh kebab). In tutto il subcontinente indiano è molto diffusa la tradizione di servire il pasto sopra un vassoio con tante ciotoline (thali), di materiale metallico al nord, sostituito da una foglia di banano al sud. Un thali si compone di tante piccole porzioni: non mancano mai riso lesso in bianco (basmati o patna) o saltato con spezie, verdure e frutta secca (pulao), legumi stufati (dal, chana, toovar, urad, masoor), e moltissimi pani di frumento sopratutto non lievitati, aromatizzati con erbe e spezie, cotti al forno tandoor, alla piastra o fritti (chapati, naan, paratha, roti, puris).Sulla tavola non mancano mai una serie di salsine: rinfrescanti a base di yogurt o latte di cocco e spezie; piccanti a base di verdure e frutta tropicale (chatny, achar, pickles), servite con piadine croccanti di farina di ceci (pappadam).Da non dimenticare poi gli ottimi dolci preparati con latte di bufala ristretto (reduced milk) e aromatizzati al nord con zafferano e al cardamomo, al sud con latte di cocco. L'offerta dei dessert prosegue con i gelati al pistacchio o alla polpa di mango (pista o mango kulfi), i dessert al cucchiaio con riso e spezie (kheer, firni), i boulettes di pastella fritte allo sciroppo di rose (gulab jamun), tutti talvolta decorati con foglie commestibili d’oro e d’argento, come si usava nei banchetti regali dei Maharajah.

Pollo tandoori

Ingredienti

1 pollo tagliato a pezzi piccoli come per una cacciatora.

500 g. di yoghurt intero, 2 spicchi d'aglio, un cucchiaio raso di zenzero in polvere,1 cucchiaio di succo di limone,

1 cucchiaio di pepe di peperoncino in polvere, 1 cucchiaio di paprica dolce,

1 cucchiaino di curcuma macinata, 1 cucchiaino di semi di coriandolo macinati,

1 cucchiaino di cumino macinato,

sale marino integrale, olio di semi di arachide.

Preparazione

Togliete la pelle ai pezzi di pollo e praticate delle incisioni sulla polpa con la punta di un colpetto affilato. Pelate gli spicchi di aglio e pestateli nel mortaio. Mescolate lo zenzero allo yoghurt e al succo di limone. Unite l'aglio pestato, il sale e il misto di spezie indicate negli ingredienti. Fate marinare il pollo in frigo per 6 ore. Scolate i pezzi di pollo dalla marinata e trasferiteli in una teglia con fondo antiaderente appena unta con olio di semi. Cuocete in forno pre-riscaldato a 200° per 50 minuti circa. Durante la cottura girate spesso i pezzi di pollo ungendoli con l'olio. Servite caldissimo.

Ingredienti:100 gr di cipolla tagliata a pezzi, 2 gambi di sedano tagliati a pezzi1 carota, a cubetti, 60 gr di burro, 22 gr di farina7 gr di curry in polvere, 940 ml di brodo di pollomezza mela, pulita e tagliata, 50 gr di riso bianco1 metà di petto di pollo senza pelle, dissossato - tagliato a cubettisale, pepe nero macinato, 1 pizzico di timo secco, 100 ml di panna grassa, scaldata.

Preparazione:Rosola cipolle, sedano, carote e burro in una pentola. Aggiungi farina e curry, e cuoci per altri 5 minuti.Aggiungi il brodo di pollo, mescola bene e porta ad ebollizione.Fai bollire lentamente per circa mezz’ora. Aggiungi mela, riso, pollo, sale, pepe e timo. Fai bollire per 15-20 minuti, o finchè il riso non è cotto. Quando servi, aggiungi la panna calda.

Zuppa Mulligatawny

La nostra cucina salentina

PUGLIA

Quella pugliese è una cucina semplice legata soprattutto al lavoro della terra, che non conosce gli apporti delle corti, ma che ha elaborato piatti tipici dai molti sapori e profumi. Quattro i cardini di questa gastronomia: olio, grano, verdure e pesce.

Salento e i suoi prodotti

Lecce, Brindisi e Taranto, con le loro rispettive provincie da secoli ormai danno lustro a questo lembo d'Italia che da sempre desiderano dire la loro. La nostra cucina è rustica, casereccia, genuina, povera nel senso di semplice, sapori contadini privi di sofisticazioni, intensi profumi di campagna e di erbe mediterranee. Le risorse provengono essenzialmente dal mare e dalla terra, il clima naturalmente favorisce alcune colture e sublima la crescita delle erbe aromatiche della macchia mediterranea come: rosmarino, salvia, basilico, timo, maggiorana ed altre ancora che, in alcune zone del Salento possono fare invidia alle migliori erbe di Provenza. L'olio ed il vino sono senz'altro gli elementi fondamentali della nostra economia, ma anche ortaggi e verdure si fanno strada prepotentemente; latticini e i formaggi sono eccezionali la recòtta scànte = ricotta forte salata e la burrata  sono uniche e irripetibili, alcuni cacioricotta e pecorini riescono a dare emozioni tanto grandi da sollecitare i profumi, i colori, i sapori. Gli ortaggi, sono certamente un biglietto da visita della nostra cucina: pomodori clamorosi, zucchine, melanzane, peperoni, carciofi, bietole, cicorielle selvatiche e asparagi selvatici vanno a comporre una sorta di mappa dell'ortaggio che ci vede protagonisti non solo nel Meridione d'Italia.La pasta fatta in casa è speciale ovunque, e man mano che si scende nel Salento, le farine divengono sempre più scure nei loro impasti, per un vero caleidoscopio di orecchiette e maccheroncini al "ferretto", "sagne 'ncannulàte" e "pizzarièddhi", "lagane" e "laganièddhi", la "trìa" che va a comporre la "ciceri e trìa" [pasta e ceci alla leccese] uno dei piatti che il grande Luigi Sada ha ritenuto un esempio di archeologia vivente, e che si trova solo da noi. A Lecce poi le orecchiette si cuociono insieme ai maccheroncini tirati al ferretto [minchiarièddi] per dar vita ad un piatto memorabile che nel passato si preparava nei pranzi di matrimonio come piatto portafortuna.

La nostra terra é inoltre generosa di uva e cereali, ottimi grani, fichi e mandorle, miele, carni bianche. Per quanto riguarda gli antipasti, bisogna ricordare soprattutto i frutti di mare crudi quali: noci, vongole, ricci di mare, cannulicchi, peti te crapa; e altri pesci cosiddetti poveri come sarde, polpi e cozze. Ma l'espressione più alta della cucina marinara del Salento sono le aragoste di Leuca pescate con le nasse, o quelle di Castro Marina, piccole e saporitissime, i frutti di mare ed il pesce di Gallipoli: saraghi, orate, spigole, cernie, scorfani, gallinelle di mare o pesce angelo, i gamberi rossi ed i gamberoni gallipolini, irripetibili e buoni come pochi in Italia, i granchi che a Gallipoli chiamano carri. Una comune caratteristica della cucina salentina è data dal famoso subbratàula [letteralmente sopra la tavola], sul nostro desco, oltre ai bicchieri, le posate e la bottiglia del vino, non mancano mai sedani, finocchi, ravanelli, cicorie, fichi secchi, mandorle, favette bianche abbrustolite, noci, lupini, ceci fritti ed altro ancora. In tutto il territorio è altrettanto famoso anche il piatto di fave fresche col baccello [fave col cappotto] da offrire con i formaggi freschi quali marzotiche e pecorini, formaggi di capra [da servire anche con il miele di timo] e d'estate le friselle [o frise], è una specie di pane biscottato, una sorta di ciambella di grano duro o d'orzo a lunghissima conservazione duro come una pietra e che s'intenerisce dopo essere stato tenuto in acqua per qualche secondo e, restituendo tenerezza, si ripropone con il suo buon sapore di grano da esaltare con pomodori al filo, cetrioli, origano, rucola, cipolla, olio d'oliva, sale e peperoncino. Poi ancora un’altra leccornia: la puccia [vulijata] è un pane-companatico tipico della cucina povera dei contadini, infatti si tratta di pane cotto con olive nere piccole e saporitissime, cipolla, zucchina e peperoncino. Due piatti tipici sono la taièddha, preparata con cipolle, zucchine, patate, carciofi, cozze nere e condita con olio, pomodoro fresco e prezzemolo e la parmigiana, fatta con melanzane, polpettine di carne, uova sode, mozzarelle e ragù. Per quanto riguarda i dolci il pasticciotto leccese è un dolce tipico fatto di pastafrolla e riempito di crema pasticciera. La cupeta è un torrone con le mandorle. Porceddhuzzi o Struffoli sono dolci tipici natalizi.

Ciceri e tria

Ingredienti• 500 g di ceci, 500 g di polpa di pomodori• 2 cipolle, 1 spicchio d’aglio• 1 gambo di sedano, 1 carota• peperoncino, olio• sale, pepe• 150 g di semola di grano, 150 g di farina 00• acqua tiepida, olio• parmigiano

Preparazione

Lasciate i ceci a bagno in acqua tiepida per 12 ore. Sgocciolateli, metteteli in una casseruola, ricopriteli d’acqua fredda, portate a bollore e ritirate. Trasferite i ceci sgocciolati in un tegame di terracotta, aggiungete una cipolla intera, la carota, aglio e sedano, copriteli d’acqua, cuocete 2 ore. Intanto preparate le “tria”: mescolate gli ingredienti unendo l’acqua necessaria per ottenere un impasto sodo. Stendete la pasta a disco e ricavatene alcune strisce larghe 1/2 cm e lunghe 6 cm. Friggete 1/3 della pasta in olio caldo e tenete da parte. Lessate le restanti “tria” nell’acqua di cottura dei ceci e sgocciolatele. Fate la salsa: in una casseruola fate stufare l’altra cipolla tritata con un po’ d’acqua e un pizzico di sale, evaporato il liquido aggiungete due cucchiai d’olio e il peperoncino, fate dorare. Unite la polpa dei pomodori e cuocete 10 minuti. Versate nel recipiente i ceci sgocciolati (tenete da parte l’acqua) e fate insaporire alcuni minuti. Passatene al setaccio metà e versate la purea ottenuta nella casseruola, salate e pepate, aggiungete le “tria” lessate, portate a cottura bagnando con il brodo di ceci necessario. Trasferite “ciceri e tria” in un grande piatto concavo, conditele con un giro d’olio versato a filo e servitele con, a parte, le “tria” fritte e formaggio grattugiato.

Ingredientigr 500 di fave bianche seccheuna patata sbucciatauna cipolla piccolaaglioolio extravergine d’olivaun pomodoro maturouna costa di sedanocicorie selvatiche

PreparazioneLa sera che precede la cottura, mettere le fave a bagno in acqua fredda, cui si aggiunge un cucchiaino di sale.La mattina dopo, scolare le fave, sciacquarle sotto l’acqua corrente, metterle in una pignata di coccio e ricoprirle d’acqua fredda; aggiungere uno spicchio d’aglio, la cipolla intera, la patata cruda tagliata a piccoli tocchetti, il pomodoro ed il sedano, quindi, regolare di sale. Far cuocere per un’ora a fiamma alta e, da quando inizia il bollore, togliere gradualmente la schiuma che si va formando. Mescolare con un cucchiaio di legno e, man mano che il liquido si consuma, aggiungere acqua bollente. Togliere l’aglio, il sedano ed il pomodoro;abbassare la fiamma e continuare a mescolare energicamente fino a quando le fave si saranno ridotte in purè. Spegnere il fuoco, scolare le cicorie che nel frattempo avrete fatto bollire in abbondante acqua bollente salata. Servire il purè di fave con, a fianco, le cicorie calde, il tutto irrorato con dell’ottimo olio extravergine d’oliva.

CICUREDDHE CU LE FAVE NETTE (CICORIE SELVATICHE CON LA PUREA DI FAVE)

Pasticciotti leccesi

Ingredienti: 

Per la pasta frolla:- 500 gr di farina 00- 250 gr di strutto - 250 gr di zucchero semolato - 150 gr uova-  ammoniaca per dolci (la punta di un cucchiaio) - scorza di limone-arancio  q.b. grattugiata finissimaPer la crema pasticcera:- 1 lt di latte- 5 tuorli (uova medie)- 180 gr di farina 00- 370 gr di zucchero semolatoPer la lucidatura:1 uovo sbattutoStampi ovali in alluminio

Preparazione:Prepariamo la frolla!Seguendo quest'ordine avremo la massima garanzia del risultato! Nella planetaria (ma si può fare tranquillamente anche a mano) versiamo lo zucchero e lo strutto a temperatura ambiente e facciamoli amalgamare bene. raccomandazione:se volete assaggiare gli originali  pasticciotti leccesi, non sostituite assolutamente lo strutto con il burro, commettereste un sacrilegio e, di sicuro, non avreste   il risultato sperato! E' proprio lo strutto che dopo la cottura donerà alla frolla quella caratteristica ed eccezionale friabilità che lo rende unico! Aggiungiamo le uova, lasciamole incorporare e poi versiamo la farina (non è necessario    setacciarla), l'ammoniaca e  la scorza grattugiata di limone-arancia e impastiamo bene.La frolla va categoricamente lavorata fredda, quindi una volta terminato l'impasto ricopriamolo con la pellicola e facciamolo raffreddare in frigorifero

per almeno un'ora (possiamo preparare la frolla anche il giorno prima e conservarla in frigo o congelarla ed utilizzarla nei giorni seguenti dopo averla scongelata in frigorifero!).Veniamo al ripieno! La crema pasticcera dovrà essere fredda e dalla consistenza molto soda quindi prepariamola qualche ora prima in modo che si rassodi bene.Nella planetaria mixiamo i tuorli con lo zucchero, aggiungiamo la farina setacciata e aggiungiamo un po' di latte. Amalgamiamo bene il tutto versiamo il composto nel latte rimasto (a temperatura ambiente). Accendiamo a fiamma bassissima e mescoliamo fino a raggiungere il bollore. Per far in modo che la farina si cuocia bene e la crema abbia un gusto vellutato la cottura dovrà essere molto lenta! Appena giunge a bollore spegniamo il fuoco,   trasferiamo la crema in una ciotola di vetro per farla intiepidire poi e successivamente trasferiamola in frigorifero coperta da pellicola a contatto. Prepariamo i pasticciotti! Prendiamo la frolla, spolverizziamo leggermente il tavolo con la farina, facciamo un salsicciotto e tagliamo dei grossi tocchi di pasta di circa  5-6 cm di diametro. Con il palmo delle mani schiacciamo i pezzi di pasta ottenuti, lasciando la pasta alta circa 1/2 cm. Senza ungere gli stampi, copriamoli completamente  con la frolla e lasciamo che la pasta esca fuori dai bordi. Con un cucchiaio (o con una sac-a-poche) riempiamo completamente gli stampi con la crema  e ricopriamoli con un'altro strato di frolla (stesa leggermente più sottile). Sigilliamo i bordi con cura in modo che le due frolle si uniscano. Con le dita premiamo sul bordo della frolla in modo da conferire al pasticciotto la sua tradizionale forma a cupoletta e con le mani eliminiamo la pasta in eccesso.Raffreddiamoli! Mettiamoli a raffreddare in frigorifero per un'ora:  ( la crema fredda, una volta in forno, non andrà in ebollizione... altrimenti la frolla potrebbe spaccarsi o la crema fuoriuscire dai lati!) La cottura è fondamentale: dev'essere veloce e ad alta temperatura, solo cosi' il pasticciotti si presenteranno perfetti.Prima di cuocerli spennelliamoli con un uovo sbattuto, poi   inforniamoli i  (in forno rigorosamente preriscaldato) a 220° forno statico per 7'-8' , giriamo la teglia e  cuociamo ancora per 3'-5' nella parte medio-bassa, ma ognuno conosce il proprio forno! Assicuriamoci che la cottura sia uniforme osservandone il colore: devono risultare ben dorati in superficie e sopratutto al centro, dove la cottura arriva solo alla fine.Dopo un paio di minuti fuori dal forno, si possono facilmente sfilare dagli stampi e farli raffreddare su una gratella.

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

Preparazione--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ricetta :

Ingredienti: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tempo di cottura ---------------------------------------------------------

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Ricetta :