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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 Anno XXXV N.21 21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 COPIA OMAGGIO di BRUNO JORILLO a pag.38 DALLA REGIONE di FOSCA COLLI a pag.40 POMEZIA Si rinnova il gemellaggio tra Pomezia e Çanakkale ROMA ARDEA di NICOLA GILARDI a pag 19 LATINA ANZIO-NETTUNO di LUIGI CENTORE a pag.40 L’uno contro l’altro: Tarantino (Cambiamo) replica alle affermazioni del Sindaco a pag 39 ROMA, INFARTO E STROKE: OGNI MINUTO CONTA FEDERLAZIO INDAGINE CONGIUNTURALE I° SEMESTRE 2019 APRILIA - IL PD SI CANCELLA: GRUPPO DIRIGENTE IN ITALIA VIVA CHIUDE LA COMMISSIONE SPECIALE “Uniti Per l’Ambiente” La denuncia del sindaco di Aprilia dopo l’inchiesta di Report sul federalismo fiscale 13 MILIONI DI EURO ALL’ANNO DI INVESTIMENTI MANCATI SU APRILIA ABBVIE:“IL VALORE DELL’INNOVAZIONE PER UNA CRESCITA SOSTENIBLE di NICOLA GILARDI a pag. 20

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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO

Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977

Anno XXXV N.21 21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019COPIAOMAGGIO

di BRUNO JORILLO a pag.38

DALLA REGIONE

di FOSCA COLLI a pag.40

POMEZIASi rinnova il

gemellaggio traPomezia e Çanakkale

ROMA

ARDEA

di NICOLA GILARDI a pag 19

LATINA

ANZIO-NETTUNO

di LUIGI CENTORE a pag.40

L’uno contro l’altro:Tarantino (Cambiamo)

replica alle affermazionidel Sindaco

a pag 39

ROMA, INFARTOE STROKE: OGNIMINUTO CONTA

FEDERLAZIO INDAGINECONGIUNTURALE I°

SEMESTRE 2019

APRILIA - IL PD SI CANCELLA:GRUPPO DIRIGENTE

IN ITALIA VIVA

CHIUDE LACOMMISSIONE SPECIALE

“Uniti Per l’Ambiente”

La denuncia del sindaco di Aprilia dopo l’inchiesta di Report sul federalismo fiscale

13 MILIONI DI EURO ALL’ANNO DIINVESTIMENTI MANCATI SU APRILIA

ABBVIE:“IL VALORE DELL’INNOVAZIONE PER

UNA CRESCITA SOSTENIBLE

di NICOLA GILARDI a pag. 20

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di Gianfranco Compagno

Federica Angeli, giornalistasotto scorta a Latina. Incontrofortemente voluto dal sindacodi Latina Damiano Coletta, cheaveva conosciuto la giornalistadi “La Repubblica” un paio dianni fa in incontro pubblico.All’evento dal titolo “Il giorna-lismo sotto scorta” che si ètenuto venerdì, 8 novembre ore18.00, nella sala “Enzo De Pas-quale” del Comune di Latina,moderato dalla giornalistaRoberta Sottoriva Oltre haicitati Coletta e Angeli, è inter-venuto Gianpiero Cioffredi,

presidente dell’Osservatorioregionale Sicurezza e Legalità.La figura di Federica Angeli,suo malgrado, per aver fatto ilproprio dovere di cittadina egiornalista, è diventato un sim-bolo alla lotta contro le mafie,in particolare la mafia autocto-na di Ostia (municipio X),quartiere di Roma sul litorale,con oltre 200mila abitanti, hacatalizzato un grosso interesse,che ha visto una grande parteci-pazione, tanto che molti conve-nuti non hanno trovato posto asedere. Presenti, seduti in prima fila: il

vice prefetto vicario VittoriaCiaramella, il sostituto procu-ratore della Repubblica di Lati-na Daria Monsurrò, il questoredi Latina Rosaria Amato, ilcomandante provinciale deiCarabinieri col. Gabriele Vita-gliano e il comandante provin-ciale della Guardia di Finanzacol. Michele Bosco. FedericaAngeli, 44 anni, sposata, ha trefigli, laureata in sociologia nel2003 a “La Sapienza”, per lesue inchieste è stata minacciatadi morte. Dal 2013 FedericaAngeli vive sotto scorta perma-nente. Per il suo impegno, susua iniziativa, il presidentedella Repubblica Sergio Matta-rella l’ha insignita dell’onorifi-cenza di “Ufficiale Ordine alMerito della Repubblica Italia-

na” in data 21 dicembre 2015,con la seguente motivazione:“per il suo impegno nella lottaalle mafie”. Collabora comecronista di nera e giudiziariacon il quotidiano romano “LaRepubblica” dal 1998, dal 2005è redattrice. È autrice di diversilibri: “Cocaparty”, storie diragazzi tra sballi, sesso e cocai-na, con Federico Radice -Bompiani 2008; “Rose al vele-no, stalking”, storie d’amore ed’odio scritto insieme a EmilioRadice - Bompiani 2009; “Ionon taccio”: l’Italia dell’infor-mazione che dà fastidio, Edi-zioni Cento Autori, 2015; “Il

mondo di sotto”, cronachedella Roma criminale, Castel-vecchi 2016; “A mano disarma-ta”, cronaca di millesettecentogiorni sotto scorta Baldini +Castoldi 2018, che ha ispiratol’omonimo il film “A ManoDisarmata”, film di ClaudioBonivento, interpretato daClaudia Gerini nei panni diFederica Angeli. Uscito nellesale lo scorso 6 giugno 2019,una pellicola di impegno civileche ha ricevuto il Nastro dellaLegalità. E infine “Il gioco diLollo”, edito da Baldini +Castoldi, nelle librerie dal 31

ottobre 2019. Nel libro la gior-nalista scrittrice racconta lamafia vista dagli occhi di unodei suoi tre figli. “Una madre,una giornalista e una città (unquartiere di Roma ndr), Ostia,dove si spara per le strade. Èpensando proprio ai suoi bam-bini ancora piccoli che Federi-ca Angeli decide di denunciarequel che ha visto una notte dalbalcone di casa. A Ostia tuttitacciono, anche quella notte.Lei no, perché sa che domani isuoi figli, diventati adolescenti,potrebbero camminare perquelle vie trasformate in farwest. Lollo è il maggiore e hasolo otto anni quando i suoigenitori gli annunciano che lamamma ha vinto quattro autisticome premio per un suo artico-

lo. È invece la scorta che le èstata assegnata dopo la suadenuncia. Per Federica Angelicombattere i clan che avvelena-no la vita di Ostia è una priori-tà, lo fa ogni giorno dalle pagi-ne di «la Repubblica», armatasoltanto della sua penna, con leindagini che smascherano ilmalaffare e ne provano l’im-

pronta mafiosa. Ma la serenitàdei suoi figli conta ancora dipiù, ed ecco allora che con ilmarito trasforma magicamentela sua lotta alla malavita in ungioco, come il Guido di ‘Lavita è bella’ di Benigni, cheriesce a nascondere il figlioGiosuè dicendogli di giocare anascondino mentre i tedeschifanno strage dei deportati rima-sti nel campo di concentramen-to. È l’unico modo per non stra-volgere la loro esistenza, tra-sformare le guardie del corponegli autisti vinti come premio,le minacce continue in prove dasuperare per accumulare puntiin vista di un regalo ancora piùgrande, una villa degna di unarockstar. Se in “A mano disar-mata”, Federica Angeli hadescritto i suoi millesettecentogiorni sotto scorta, in “Il giocodi Lollo” cede la voce al figlio,che in queste pagine ci raccontala mafia vista dagli occhi di unbambino. Lollo e i suoi fratellisono in prima linea, anche senon lo sanno. Giorno dopogiorno scopriranno la verità,imparando dall’esempio della

loro mamma che, uniti, anche imostri peggiori si possonos c o n f i g g e r e ” .https://www.ibs.it/gioco-di-l o l l o - l i b r o - f e d e r i c a -angeli/e/9788893882095. “ilsindaci Damiano Coletta eFederica Angeli in questi annihanno rappresentato una testi-monianza importante per la

legalità. Ha detto GianpieroCioffredi. Latina e comunque èstata l’unica città del Lazio adavere una fortissima reazionecivile. Ricordo ancora concommozione la manifestazionea seguito dell’operazione dellaPolizia di Stato “Don’t touch.Circa 5.000 cittadini si sonoradunate sotto la Questura diLatina per ringraziare la Poliziadi Stato. In questi anni Latina èuscita da un buco nero graziealle attività investigativa.Ancora vive un buco neromediatico perché quello chesuccede alla fine a me ti ride-rebbe spazio sui media. Federi-ca Angeli in conclusione deisuoi interventi, sollecitati dallamoderatrice Roberta Sottoriva,ha rivelato: “La paura ce l’haisempre addosso. Oggi ci puoiessere domani no. Ora io sonosotto scorta. Ho a fianco unostato forte. Ho degli uominiprofessionisti dei Carabinieriche sono pronte a prenderti l’e-ventuale proiettile, in più diuna occasione mi hanno coper-to con un loro corpo. Se sieted’accordo dedicherei un grandeapplauso”. Immediata la rispo-sta del pubblico e della autori-tà. Tutti in piedi per un lungoapplauso. Imperturbabili i dueuomini della scorta. Conssci difare solamente il loro dovere.

Foto di Gianfranco Compagno

21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 2 IL GIORNALE DEL LAZIO

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LAZIOIL GIORNALE DELIL GIORNALE DEL

LAZIO

LATINA, “IL GIORNALISMO SOTTO SCORTA”: INCONTRO CON FEDERICA ANGELIOMAGGIO AI CARABINIERI DELLA SCORTA PRESENTI IN SALA

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 3IL GIORNALE DEL LAZIO

La denuncia del sindaco di Aprilia dopo l’inchiesta di Report sul federalismo fiscale

13 MILIONI DI EURO ALL’ANNO DIINVESTIMENTI MANCATI SU APRILIA

I cittadini avrebbero diritto ogni anno a 173 euro in più per i serviziRidotti all’osso istruzione, welfare, collocazione al lavoro, cultura e sicurezza

di Riccardo Toffoli

Ogni anno Aprilia ottiene inve-stimenti dallo Stato centraleper i suoi servizi inferiori diben 13 milioni di euro rispettoallo standard minimo. Ognicittadino all’anno dovrebbeavere la bellezza di 173 euro inpiù per istruzione, assistenza,politiche di welfare, colloca-zione al lavoro, cultura e sicu-rezza. È il quadro che emergedal servizio di Report a firmadi Manuele Bonaccorsi suglieffetti del federalismo fiscalevoluto da Calderoli nel 2009 ediventato legge 42 nel 2009.Una legge che ha rivoluzionatoil sistema fiscale italiano con-cedendo autonomia agli entilocali. La legge prevede undoppio canale di fiscalità: lanazionale e la locale gestita subase autonoma. La nazionaleperò, sarebbe servita a riequili-brare le diverse realtà produtti-ve dei Comuni attraverso icosiddetti “lep” ossia i livellistandard delle prestazioni a cui

ogni cittadino avrebbe diritto.Insomma una sorta di budgetannuo destinato ad ogni citta-dino per garantire l’accesso a

tutti i servizi. Purtroppo, però,come ha riportato nell’inchie-sta Manuele Bonaccorsi, que-sti lep non sono mai stati appli-cati e gli investimenti dellostato agli enti locali sono statidecisi sulla base della “spesastorica” dell’ente: ossia tantohai speso tanto ti do. Vennestabilito un “fondo di solida-

rietà” che però è stato finanzia-to al minimo e che ora il nuovogoverno ha portato al 100%.Così ci sono Comuni come

Reggio Emilia dove i servizifunzionano benissimo perchéci sono soldi di molto superioriai livelli standard per finanzia-re i servizi quali ad esempio gliasili nido. E ci sono Comunicome Reggio Calabria che nonhanno i fondi neppure permantenere pulite le scuole. Maperché avviene questo? Dipen-

de in parte dall’efficienza dellepubbliche amministrazioni main parte dallo stato di salute deisuoi bilanci in cui è stata regi-

strata la “spesa storica” comefaceva notare il sindaco diReggio Calabria Giuseppe Fal-comatà. Quando venne decisoil finanziamento su base stori-ca spettante a Reggio Calabria,infatti, il Comune aveva uncommissariamento sul bilan-cio e pertanto tutte le speseerano ridotte all’osso. È quan-

to è successo più o meno adAprilia che, rispetto al suofabbisogno standard, avrebbeun ammanco annuo di ben 13milioni di euro. Durante glianni immediatamente prece-denti e successivi al 2009,ossia al varo della legge, lacittà aveva subito la più diffici-le situazione economica dovu-ta alla guerra all’A.ser, la mistache gestiva il servizio tributi incittà e che, faceva fatica ariversare i soldi dei cittadininelle casse comunali. La storiaè nota. Ovviamente ciò hacomportato una riduzione dellaspesa per evitare il dissesto. Aquesto si aggiunge il cronicoaumento del numero degli abi-tanti nel Comune. In base alleinformazioni istat Aprilia dal2009 ad oggi è cresciuta di ben5 mila abitanti. Ovviamente unfinanziamento dei servizi sulla“spesa storica” non potrà rap-presentare al meglio la foto-grafia di una città che, infatti,si ribatta quotidianamente per

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 4 IL GIORNALE DEL LAZIO

rimanere in ogni caso dignito-sa. L’unico asilo nido di Apri-lia è stato costruito con ilfinanziamento dell’UnioneEuropea ed è stato voluto dalsindaco Domenico D’Alessio acui è intitolato. La situazionedella città si avvicina alle real-tà dell’hinterland napoletanosecondo i dati ricostruiti dallafondazione openpolis. Giulia-no ad esempio ha un ammancodi 33 milioni all’anno, ReggioCalabria 41 milioni di euro,Napoli 159 milioni di euro. Lerealtà più colpite ovviamentesono quelle del sud Italia. Lasituazione della provincia Lati-na e dei Comuni limitrofi èmeglio di Aprilia. Solo Pome-zia ha 121 euro a cittadino inpiù rispetto al livello standard.Ardea 87 euro in meno, Cister-na meno 115 euro e Latina 64.Il commento amaro del sinda-co di Aprilia Antonio Terra si èfatto sentire sulla sua paginaface. “In uno dei primi servizi,-ha detto il primo cittadino- igiornalisti hanno messo final-mente in luce le distorsioni deimeccanismi di perequazionetra i Comuni. Distorsioni chefanno sì che ad un cittadino diAprilia spettino ogni anno 173euro in meno rispetto ai biso-gni di cui ha bisogno e a cuiavrebbe diritto. È una mancataapplicazione di quanto previ-sto dalla legge sul federalismofiscale approvata nel 2009,esattamente dieci anni fa, che è

poi l’arco di tempo esatto daquando la coalizione civicagoverna Aprilia. Sono cifreche fanno riflettere. Questasettimana, abbiamo deciso di

ridurre la Tari per i cittadiniapriliani e di non aumentarel’addizionale Irpef. Tutto que-sto, nonostante lo Stato - alme-no da un decennio a questaparte - non faccia arrivare alComune i soldi necessari agarantire i servizi e le opere dicui la Città avrebbe bisogno”.

TARIFFE INVARIATEPER IL PROSSIMO ANNO.LA TARI SCENDE AL3,6%: SI, NO, FORSENonostante i mancati investi-menti statali, l’amministrazio-ne ha deciso di non “ritoccare”le tasse locali per il prossimo

anno. Il sindaco ha ancheannunciato una riduzione dicirca il 3,6% per la Tari. “Sitratta di un impegno preso giàda tempo – conferma il Sinda-

co di Aprilia Antonio Terra –che intendiamo rispettare.Anche perché crediamo siagiusto premiare il comporta-mento virtuoso degli apriliani.Quest’anno, grazie alle azionimesse in campo nella lottaall’evasione e all’assenza di“aumenti a sorpresa” dei costidei conferimenti Rida, riuscia-mo a riprendere il percorso diriduzione della Tari, che siamostati costretti a sospendere loscorso anno”. Solo qualchesettimana fa, il Comune diAprilia ha annunciato con sod-disfazione che la percentualedi raccolta differenziata in

Città ha superato l’80% nelmese di agosto, portando lamedia annua poco sotto il75%. “La scelta di continuarenella direzione della riduzione

della Tari – continua il primocittadino – non è un fattosecondario. In questi anniabbiamo garantito a questaCittà conti in ordine e scelteimprontate sempre al massimorigore contabile e amministra-tivo. Lo abbiamo fatto in unmomento storico non certofacile e di fronte ai continuitagli dello Stato centrale neiconfronti delle autonomielocali”. Ma Movap, il gruppopolitico che strizza l’occhio alPd, fa sapere che non c’è stataaffatto alcuna riduzione dellaTari. “Leggendo l’ormai notoPiano Economico Finanziario

della TA.RI. 2020 –si legge inuna nota stampa del movimen-to- ci si accorge che quantodetto non corrisponde alla real-tà. Per le utenze non domesti-che nessuna tipologia di attivi-tà produttiva beneficia di unapositiva ricaduta della gestionedei rifiuti da parte dell’ammi-nistrazione comunale, anzi alcontrario tutte subiscono rica-dute negative. Passando poialle utenze domestiche l’eclet-tismo contabile, ma anchepolitico, raggiunge l’apice. Perlasciare nelle tasche di unafamiglia di 4 componenti l’e-sosa cifra di 7 euro l’anno si“gioca” sull’indubbia riparti-zione dei costi, tra quelli fissi equelli variabili, perché secon-do il civismo nostrano nonsono le persone che produconoi rifiuti, ma al contrario i mq diun’abitazione. Far passare, perle utenze domestiche, unadiversa redistribuzione delcarico fiscale per una riduzio-ne è una grandissima “geniala-ta”. Giocare con i numeri nonfa bene alla città che da anniattende una seria riduzione deicosti di gestione della raccoltadei rifiuti, unica via da percor-rere per ridurre le tasse, soprat-tutto per un territorio come ilnostro che da anni smaltisce irifiuti di mezza Regione Lazioe rispetto ai quali l’ammini-strazione Terra non è neancheriuscita a recuperare quel“ristoro ambientale” che perlegge spetterebbe agli aprilia-ni”.

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di Riccardo Toffoli

“Vediamo al contrario protrarsi un istinto di conser-vazione e una logica di separazione tra i vari corpidel Partito Democratico sempre più povera di novi-tà”. Mentre Nicola Zingaretti getta le basi di unarivoluzione all’interno del Partito Democratico aBologna, tutti i vertici locali del Pd si dimettono edecidono di aderire ad Italia Viva seguendo MatteoRenzi. Con queste parole, Alfonso Longobardi com-missario locale del Pd, Vincenzo Giovannini capo-gruppo del Pd, Katiuscia Baldassare presidente delcircolo Aprilia Centro e Fiorenzo Iannotta presiden-te del circolo Aprilia Borghi hanno dato il loro com-miato al Pd. Un terremoto politico che rivoluzioneràgli attuali assetti del centrosinistra apriliano e chelascia il Pd senza neanche una rappresentanza inConsiglio comunale e alle ceneri. Queste le paroleinserite nel comunicato: “Abbiamo appena forma-lizzato dimissioni irrevocabili dal partito democrati-co per aderire al progetto politico di Italia Viva.Lasciare un partito dopo molti anni è anche unascelta umana per cui importante, difficile e soffertama per noi indifferibile. Una profonda riflessione ciha portato a ripercorrere nei ricordi tutti gli anni diimpegno politico dalla nascita del PD, alla qualeabbiamo partecipato, per arrivare ad oggi sintetiz-zando che il Partito Democratico può avere unsenso, una “ragione sociale”, se saprà trovare ilcoraggio di essere all’altezza del nome che si è volu-to dare altrimenti, purtroppo, mancherà alle premes-se e alle promesse in cui tanti, noi per primi, abbia-mo creduto. Vediamo al contrario protrarsi un istintodi conservazione e una logica di separazione tra ivari corpi del Partito sempre più povera di novità.Abbiamo assistito in questi anni ad una inarrestabiledegenerazione di quelli che erano stati i valori fon-danti cha hanno lasciato il posto a lotte intestine eautolesionistiche tese alla supremazia delle indivi-dualità che ha di fatto annullato il tentativo dicostruire la casa comune dei democratici. Riteniamoinvece interessante il “nuovo cammino” intrapresoda Matteo Renzi che riaccende, oltre che la passio-ne, la voglia di fare, di partecipare alla costruzionedi un nuovo soggetto politico, luogo di confronto incui selezionare le migliori idee e programmi per ilbene comune. Un progetto valido che guarda alfuturo con vivace dinamicità, lungimiranza e deter-minazione. Avendo condiviso e sostenuto da sempreil “percorso politico” di Matteo Renzi, dalle prima-rie, all’azione di governo, al referendum per la rifor-ma costituzionale, aderiamo a Italia Viva ricono-scendo quel positivo e coraggioso tentativo di pro-muovere politiche riformiste e progressiste su svi-luppo, lavoro e diritti nella convinzione che i valoridi centrosinistra non sono in discussione. Sarebbestato più facile, forse, restare a guardare e fare sceltedi opportunismo in realtà preferiamo iniziare unnuovo cammino sicuramente impegnativo ma ancheavvincente”. Questo è quanto scritto da Longobardie Giovannini. Una scelta “sofferta”, ci continua adire Vincenzo Giovannini che subito dopo l’uscitadi Renzi dal Pd, ci aveva dichiarato orgoglioso divoler rimanere nel partito. Tutto il gruppo dirigentedimissionario ha avviato le procedure del nuovocongresso che si chiuderanno il 31 dicembre prossi-mo ma lasceranno un partito “vuoto” perché nessu-no di loro e neppure i loro sostenitori, hanno rinno-vato la tessera. Lasciano una prateria da coltivare sucui i gruppi politici fuoriusciti negli anni comeMovap hanno già strizzato l’occhio. Dal Pd neglianni sono usciti: Omar Ruberti e Monica Laurenziche hanno fondato Aprilia Democratica e poi sonostati tra i fondatori della lista del sindaco AntonioTerra, Vincenzo Castrillo, Filippo Treiani, RitaAntonelli e Roberto Fiorentini che hanno seguitoPippo Civati in Possibile e ora in Europa Verde,Alessandro Mammucari, Giovanna Tomassetti chehanno fondato Movap. Poi ci sono le liste “civiche”vicino ai valori del Pd ma che non si sono mai rico-nosciuti nella direzione locale oppure nella condu-zione nazionale di Matteo Renzi: il gruppo dei“socialisti” storici come i fratelli Biolcati, FiorattiSpallacci e Bruno Di Marcantonio in Aprilia Doma-ni e liste “civiche” che non fanno parte della mag-gioranza come FuturAprilia movimento fondato daGiorgio Giusfredi e Pierino Ferrulli e in cui gravita-

no anche il consigliere comu-nale Davide Zingaretti e ungruppo molto unito e laboriosodi Rigenerazione Apriliana. Inpiù c’è il gruppo moderato cheruota intorno all’ex assessoreGiustino Izzo che non si è pre-sentato alle elezioni ma che haappoggiato alcune candidaturenazionali e regionali del Pd.Una “costellazione” disomo-genea e disunita, che si è abi-tuata alle divisioni e ha fatto diqueste un punto di forza alivello “personale”. La sfidapolitica è rinunciare al perso-nalismo e trovare una sintesi

21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 5IL GIORNALE DEL LAZIO

Giovannini: “Ci siamo sentiti abbandonati dai vertici provinciali e regionali”APRILIA -IL PD SI CANCELLA: GRUPPO DIRIGENTE IN ITALIA VIVA

“Un partito troppo diviso dove si lotta l’un contro l’altro”

GIOVANNINI E LONGOBARDIcontinua a pag.6

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 6 IL GIORNALE DEL LAZIO

per presentarsi uniti allaprossima competizione elet-torale. “PD CHIUSO IN SESTESSO CON UN PRO-GETTO LEGATO ALPASSATO”Abbiamo fatto una lungaintervista a Vincenzo Gio-vannini per far capire ai let-tori e soprattutto agli elettoridel Pd la sua scelta. Vincen-zo Giovannini è stato uno deifondatori del Pd. Provenientedal gruppo de La Margheritae molto legato all’ex sindacoGianni Cosmi, primo segre-tario locale del partito. Eral’amministrazione CalogeroSantangelo, Vincenzo Gio-vannini ricoprì la carica divicesindaco dando il via al“ribaltone” amministrativoche portò in maggioranza ilPartito Democratico. Il falli-mento di quella politicaportò la sfiducia del sindacoCalogero Santangelo e leconseguenti dimissioni diGianni Cosmi alla guida delpartito. Il Pd volle candidarenel 2009 Alfonso Longobar-di naturale prosecutore diquella linea politica. Il cen-trosinistra si divise. Vinse leelezioni Domenico D’Ales-sio con una corazzata di listeciviche, lui sempre stato edefinito “socialista”. L’exsindaco si era impegnato aricostruire una coalizione dicentrosinistra portando inmaggioranza un Pd rinnova-to, questo almeno l’accordoassunto per l’appoggio delPd nel ballottaggio. Un per-corso però, venuto meno a

causa della morte prematuradi D’Alessio. Il vicesindacoAntonio Terra diventa primocittadino. Nelle elezioni del2013 Vincenzo Giovanniniviene candidato alle primariedal partito, ma Carmen Por-celli per 5 voti, lo supera ediventa la candidata a sinda-co del centrosinistra. Gio-vannini continua il suo per-corso in Consiglio comunalespesso non in linea con l’excandidata sindaco. Nel 2019appoggia la candidatura diGiorgio Giusfredi e come luistesso ammette: “il Pd hafatto un grande sacrificio.Perché con questa candidatu-ra ha deciso di regalare il suosecondo consigliere comuna-le”. Nel tempo ha subito lascissione del gruppo Lauren-zi-Ruberti, del gruppoCastrillo-Treiani, del gruppoMammucari-Tomassett i .Vincenzo Giovannini è statosicuramente il gestore indi-scusso della politica del Pddal 2009 ad oggi. Lei in una intervista aridosso dell’uscita dal Pd diMatteo Renzi ci avevadetto che non avrebbe mailasciato il partito. Cos’ècambiato?“Dico al Pd e agli elettori delPd che mi dispiace tantissi-mo. È stata una scelta soffer-ta che non mi ha portato adormire per ben quattro gior-ni. Una scelta ponderata percarità, e che secondo me,porterà una ventata di novitàa livello locale e farà bene atutti. Noi abbiamo appoggia-to Matteo Renzi, abbiamocondiviso e condividiamoancora oggi il suo progetto

politico. Crediamo che possadare risposte concrete alpaese perché innovativo. IlPd invece, continua a rima-nere chiuso in se stesso conun progetto legato al passa-to”.Lei però è stato il fondatoredi questo partito ed anchecolui che ha governato ilpartito in tutti questi anni.Insomma non è di certouna “minoranza”. Che cosaè successo?“Quello che dice è vero.Abbiamo fatto un percorsocondiviso all’interno del Par-tito Democratico. La demo-crazia però, è fatta di con-fronti e di scelte. Mi dispiaceper Aprilia perché in Consi-glio comunale non avrà larappresentanza del Pd. D’al-tro canto però, abbiamo scel-to un partito vivo con unnuovo modo di fare politicanel territorio. Oggi lo dicoapertamente togliendomiqualche sassolino dalla scar-pa: a livello provinciale nonsiamo mai stati tenuti in con-siderazione”.In che senso? Ci spieghimeglio.“Aprilia è la seconda cittàdella provincia e ci sono per-sone preparate e capaci chefanno politica da anni eppurea livello provinciale il partitolocale non è stato mai valo-rizzato sul territorio. Vorreisolo ringraziare ClaudioMoscardelli che in tutti que-sti anni ha portato avantidelle battaglie importanti esenza il quale, diciamolochiaramente, non sarebbestato spazzato via il sistemaLatina. Per il resto il partito

non ha mai lasciato spazio adaltri. Sono stato vicepresi-dente provinciale eppurecome avviene ovunque, non-ostante l’elezione a consi-gliere del presidente Salvato-re La Penna, non hanno tenu-to conto del mio ruolo. NelPd c’è un problema di meto-do, di crescita e di valorizza-zione della classe politica. Epurtroppo non vedo che se neesce fuori”.Il Pd ha sempre preferito“dialogare” con questo oquell’altro gruppo civicopiuttosto che fare un inve-stimento di crescita sul par-tito. E questo ovviamente siripercuote sulla forza cheavete avuto in questi anniin città?“Certamente. Quest’ultimoanno le dico francamente diessermi sentito abbandonato.I vertici regionali hanno pre-ferito accaparrarsi le simpa-tie di questo o quell’altrogruppo che poi a livello loca-le si mettevano l’uno control’altro. Le divisioni sonoanche un altro grandissimoproblema del Pd. Le facciol’esempio dell’ultimo delica-to passaggio politico. Al bal-lottaggio, i vertici del partitohanno deciso di appoggiarel’attuale coalizione guidatada Antonio Terra. È stata unascelta valutata e appoggiatadalla segreteria provinciale eregionale. In questo anno diamministrazione, gli stessivertici provinciali e regionaliche hanno voluto questascelta al ballottaggio, nonhanno mai preso posizionenei confronti del sindacoTerra. Almeno una forma di

chiarezza politica per chiu-dere un percorso avviato. Èmancato il sostegno politicodella classe dirigente del par-tito e ci siamo sentiti davveroabbandonati”.Cosa comporterà la suadecisione di aderire a ItaliaViva?“Sarà un arricchimento per ilcentrosinistra. Porterà in cittàaria nuova, persone nuoveche alimenteranno un proget-to politico nuovo e innovati-vo. A livello provincialesiamo ancora gli unici. Forseper gli stessi motivi, decideràin tal senso il sindaco di Min-turno Stefanelli. Ma già ilfatto che non esiste un verti-cismo stabilito e imposto,rende l’idea di un partito ingrado di accettare la sfida dalbasso e sapersi rinnovare.Attualmente tutto è in manoai comitati civici e ad Apriliagià se ne sono creati due.Questo permetterà di allarga-re gli attuali orizzonti e pre-sentarsi ai cittadini di Apriliacon un progetto finalmentediverso rispetto al passato incui il Pd era al centro di ungruppo di forze civiche”. Quali saranno le priorità?“Noi guarderemo al territorioe ai suoi problemi. Sollecite-remo maggiori investimentisu Aprilia per dare più rispo-ste possibili. Se vogliamovedere un’ulteriore differen-za con il Pd è proprio questa:noi siamo per la propostanon per la critica. Tutti com-mettiamo degli errori mal’importante è proporre dellesoluzioni, fare qualcosa per icittadini”.

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 8 IL GIORNALE DEL LAZIO

La giunta Terra vuole privatizzare i parcheggi e riqualificare piazza Roma e i piazzali delle stazioni ferroviarie

APRILIA - PARCHEGGI A PAGAMENTO IN MANO AI PRIVATIUn coro di no e proteste contro la proposta. Giovannini chiede la convocazione di una commissione lavori pubblici

di Riccardo ToffoliRivoluzione parcheggi: la giuntavuole affidare ad una ditta esternaper 18 anni la possibilità di gestio-ne di tutti i parcheggi a pagamentodel Comune con l’obbligo diriqualificare piazza Roma e i piaz-zali delle stazioni di Campoleonee Aprilia. I parcheggi a pagamentonel Comune di Aprilia vennerointrodotti dall’amministrazioneMeddi, erano gli anni 2000. Ilpiano dei parcheggi venne affidatoall’azienda speciale Multiservizida poco costituita e che ha conti-nuato a gestirli finora. In tutti que-sti anni, l’azienda municipalizzataha sicuramente investito poco. Agestire la sosta erano all’inizio icosiddetti “parcheggiatori”. Solosuccessivamente sono state intro-dotte le macchinette e fino al 2009queste avevano numerosi proble-mi di funzionamento. Solo nel2008 le soste a pagamento sonostate estese ai due piazzali dellestazioni ferroviarie di Aprilia eCampoleone e comunque, sonostati privilegiati gli abbonamenticon dei prezzi vantaggiosissimiper chi faceva l’abbonamento.Successivamente si è sempre par-lato di una ristrutturazione dellesoste a pagamento, ma niente erastato ancora materialmente pro-dotto. Ora con la delibera 197 del14 novembre 2019, la giunta deci-de (con l’assenza del sindacoAntonio Terra) di esternalizzare ilservizio ad un privato. La ditta AjMobilità Srl che già gestisce il ser-vizio per alcuni comuni limitroficome Nettuno, ha manifestato ilproprio interesse ad assumere lagestione in concessione dei par-cheggi pubblici a pagamento delterritorio comunale e ha presentatouna proposta di project financingper l’affidamento della concessio-ne inerente l’intervento per lagestione dei posti a pagamento araso della città di Aprilia compresala riqualificazione di Piazza Romache sarà realizzata in base ad unconcorso di idee, con annesso edi-ficio multifunzionale, e dei par-cheggi delle stazioni ferroviarie diAprilia e Campoleone. Il costototale d’investimento è pari a 6milioni 229 mila 400 euro e 73centesimi per una concessione fis-sata in 18 anni. Il Comune pagheràalla ditta un canone annuo di 120mila euro per un totale di 2 milioni160 mila euro in 18 anni.

L’ASSESSORE CAPORASO:“ANDIAMO VERSO UNASMART CITY”

“La delibera approvata – com-menta l’assessore ai Lavori Pub-blici Luana Caporaso – ci permet-te di ripensare il centro urbano diAprilia e al contempo implemen-tare l’utilizzo di tecnologie e ser-vizi digitali, tipiche delle politichedalla Smart City, le nuove Città“intelligenti” capaci di rimodularei servizi a favore dei cittadini gra-zie a soluzioni innovative. Lanuova piazza Roma può essere, inquesto senso, un progetto pilotaper altri interventi. Insieme al cen-tro urbano, potremo intervenire inperiferia risolvendo le criticità checaratterizzano gli snodi rappresen-tati dalle Stazioni FS”. “Vorrei rin-graziare il personale e gli uffici delComune – conclude l’Assessore–che stanno lavorando in questoperiodo non solo nel trovaremodalità di finanziamento idoneea realizzare opere pubbliche attesedai cittadini, ma anche per portareavanti i progetti in corso, secondole tempistiche che ci siamo dati.Proprio in questi giorni il Sindacoè a Torino per presentare il proget-to di Prossima Apertura all’eventointernazionale Urbanpromo. Men-tre proseguono celermente –tempo permettendo – sia i lavori inpiazza della Comunità Europeache quelli in piazza delle Erbe, checonsentirà – proprio insieme allariqualificazione di piazza Roma –di riconsiderare complessivamenteil centro urbano”.GIOVANNINI: “SERVE COM-MISSIONE LAVORI PUBBLI-CI”La proposta della giunta ha provo-cato una serie di reazioni negative.Vincenzo Giovannini di ItaliaViva chiede la convocazione diuna seduta della commissionelavori pubblici. “Chiediamo diaprire un confronto serio e costrut-tivo all’interno dell’aula consiglia-re tramite lo strumento delle com-missioni, -ha detto Giovannini-anche perché qui ci sono dellescelte precise e importanti chedelineeranno  una visione di città:1) la scelta di privatizzare un ser-vizio; 2)  la trasformazione dipiazza Roma con la realizzazionedi un edificio di 250 mq; 3) ladurata di 18 anni dell’affidamento;4) il costo di 120.000 euro anno;5) non c’è chiaro che costo avran-

no dopo i par-cheggi special-mente nelle sta-zioni ferrovia-rie  dove cisono pendolaridi studenti elavoratori chetutti i giorniprendono iltreno; 6) chefine farà  laforza lavoroesistente; 7)quanti parcheg-gi gestiranno, se gli esistenti, o seci sarà  un ampliamento; 8) dacapire meglio la gestione dellesanzioni amministrative; 9) i gior-ni di pagamento della sosta, se èanche nei giorni festivi; 10) nelperiodo di manifestazioni cosa siprevede visto che i parcheggi nonpossono essere usati; 11) se sonoprevisti abbonamenti o agevola-zioni per le categorie menoambienti. E tanti altri spunti chepossono venire fuori dal confrontoin commissione”.FUTURAPRILIA: “UNOSCEMPIO SU PIAZZAROMA”Ad intervenire è Pietro Ferrulli diFuturAprilia che parla dell’ennesi-mo scempio su piazza Roma senzauna precisa programmazione.“Nella delibera –dice il movimen-to- si parla di una generica “ riqua-lificazione di piazza Roma conannesso edificio multifunzionale”. Nel leggerlo, facciamo un balzosulla sedia. Che significa questo?Un nuovo centro commerciale?Un parcheggio multipiano? Aquanto pare l’amministrazionenon ritiene necessario specificarlo,ma certamente per l’ingentesomma che si investe si è autoriz-zati ad essere preoccupati per l’av-vio di un nuovo scempio o, nelmigliore dei casi, di un ennesimoepisodio in cui si fanno degli inter-venti senza né capo e né coda, chenon si inseriscono in alcuna visio-ne. Basti pensare, ad esempio, allebacheche di strada allocate qual-che tempo fa nel centro città o aquel muro di cemento che si staevidenziando a Piazza delle erbe.E’ il solito approccio parziale,senza alcuna visione e progettocomplessivo della città. Dunquechiediamo all’amministrazione, inrelazione a questo fantomaticoedificio multifunzionale: Qual è

questo edificio? E’ esistente o almomento c’è un buco e deve esse-re costruito? Chiediamo quindiall’amministrazione di renderenota l’esatta ubicazione dell’edifi-cio e dare chiarezza circa le “mul-tifunzioni” a cui dovrebbe dareluogo”.MOVAP: “SPUNTA UN CEN-TRO COMMERCIALE APIAZZA ROMA”“Senza un minimo coinvolgimen-to della città si avvia un progettoche sconvolgerebbe l’assetto urba-nistico del nostro centro cittadinocon un progetto di finanza checome avvenuto in altre città si ècaratterizzato per forti concessionial privato e pochi benefici per lacollettività. –ha detto il movimen-to politico Movap- Al contrario ènecessario promuovere un veroprocesso di partecipazione dellacittà nel delineare la riqualifica-zione del centro urbano che datroppi anni attende un serio inter-vento. Un concorso di idee coin-volgendo tutti i soggetti interessa-ti, dal mondo degli architetti pergiungere a quello dei commercian-ti per individuare la migliore pro-posta di rigenerazione centro urba-no. Un concorso di idee con l’o-biettivo di avviare un processo vir-tuoso di miglioramento diffusodella parte più antica e vissuta diAprilia, attraverso l’elaborazioneda parte dei concorrenti di unaproposta ideativa, che miri allacorrezione di consolidate situazio-ni di vero è proprio degrado urba-no”.

COMITATO PRO CENTROSTORICO: “GIU’ LE MANIDA PIAZZA ROMA”Il presidente del Comitato CentroStorico Giuliano Pacentin annun-cia che con un team di tecnici estorici parteciperà al concorso di

idee per riqualificare la piazza sto-rica di Aprilia e valorizzarla, sal-vandola dalla “barbarie”. “PiazzaRoma nasce da una politica, sba-gliata o no che sia, di rifacimentodel centro abitato negli anni ’70 –spiega Piasentin- è stata abbattutala casa del fascio ed è stato modi-ficato in maniera sostanziale l’as-setto urbanistico di fondazione.Ora non importa dire se questo èstato giusto o sbagliato. È diventa-ta storia di questa città. PiazzaRoma è stata realizzata negli anni’70 ed è uno degli esempi più bellidi architettura italiana di queglianni. Modificarla significa ripete-re gli errori di quando venneabbattuta la casa del fascio. Oratutta l’architettura razionalista ita-liana è stata rivalutata ed è consi-derata arte. Così capiterà a piazzaRoma tra vent’anni e noi abbiamoil dovere di preservarla dalla bar-barie. Per questo proporremo alconcorso di idee, una riqualifica-zione di piazza Roma che va aripristinare gli elementi architetto-nici e urbanistici originari e ade-guarli alle attuali normative peruna maggiore fruibilità di tutti icittadini”. Piazza Roma, cosìcome si vede ora, è stata realizzatanel ’74 su progetto dell’architettoRoberto Nardinocchi. L’ideadell’architetto nasce dall’assenzadi “quinte” che racchiudono l’arealibera della piazza. I dislivellidella pavimentazione sopperisco-no a questa mancanza: invece diguardarsi intorno si guarda a terra.Al centro della piazza, nel proget-to originario, sarebbe dovuta esse-re collocata una statua a forma disfera di Arnaldo Pomodoro. Lasfericità della statua di Pomodorosi sarebbe emanata come un’ondasu tutta la piazza. Anzi come dueonde sferiche: la prima centrale, laseconda nel lato della fontana.Sono le due forme sferiche che sivedono a terra al centro di piazzaRoma. Al posto della statua diPomodoro, è stata successivamen-te collocata “Evoluzione”, l’ulti-ma scultura del Maestro UmbertoMastroianni che è attualmente unsimbolo insieme al campanile,della città di Aprilia. Piazza Romaè stata considerata da molti artisticome Luca Zevi o Luigi Gheno,una delle più belle piazze italianeed è attualmente, insieme ad Evo-luzione, una delle immagini sim-bolo della città.

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 9IL GIORNALE DEL LAZIO

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 10 IL GIORNALE DEL LAZIO

Il market è aperto tutti i giorni dalle 08.00 - 22.00 domenica compresa SUPERMERCATI CICCOTTI - CARREFOUR APERTO IL NUOVO REPARTO PESCHERIA

Per l’occasione è stata allestito un banco di assaggio di vini del Lazio, selezionati dalla ricca enoteca

di Gianfranco Compagno

Rinnovato il settore pescheriadel supermercato Ciccotti-Carrefour di via Grazia Deled-da di Aprilia. Il banco pesche-ria è il biglietto di visita delmarket, posto immediatamenteall’ingresso del punto vendita.L’appuntamento per la presen-

tazione è stato fissato per gio-vedì 14 novembre 2019 a par-tire dalle ore 18.00. ad acco-glierci è stato Stefano Ciccotti,uno dei due titolari. “Abbiamorinnovato questo settore dellapescheria, esordisce StefanoCiccotti, scegliendo un partnerimportante del territorio. Sitratta di una affermata aziendadi Anzio. Una società chesposa la qualità e quindi lanostra politica per servire almeglio il consumatore semprepiù attento. Abbiamo un assor-timento importante con arrivi

giornalieri, domenica compre-sa, pesce fresco che provienedalle aste, dove siamo presentidue volte al giorno per potergarantire il massimo servizio ela massima freschezza al con-sumatore”. Pesce frescosoprattutto di Anzio: calamaro,paranza di Anzio, paranzamista, paranza triglia, pesce

San Pietro, orate di mare, gal-linelle, alcuni tipi di pescatosul banco descritti dall’opera-tore. Il pesce è un’ottima alter-nativa alla carne, senza spen-dere di più. In occasione delrinnovo della pescheria i fra-telli Ciccotti hanno allestito unbanco di assaggio, nell’areadella fornitissima “EnotecaCiccotti”, dove sono stati postiin degustazione i vini delle“Vigne del Lazio”. Ha parlarcidell’enoteca è stato GiancarloCiccotti. I fratelli Ciccottihanno una passione particolare

per il vino. Negli anni passatihanno frequentato corsi disommelier curati AIS (Asso-ciazione Italiana Sommelier) aRoma, sotto la guida del mae-stro Franco Maria Ricci.Questa passione l’hanno volu-ta trasmettere agli altri, perquesto motivo da qualche annoorganizzano corsi professiona-li di primo livello di sommelierin collaborazione con l’AIS. Ilcorso 2019-2020 è iniziatopochi giorni fa. Si tiene unavolta a settimana presso l’EneaHotel di Aprilia dalle 20.00alle 22.30. “Negli ultimi anni

sono circa 50 i partecipanti ainostri corsi che hanno ricevutol’attestato di sommelier. I corsivanno molto bene la gente èmolto interessata. La culturadel vino biologico diventasempre più importante. Le per-sone sono sempre più interes-sate ad andare a fare le visite in

cantina, per capire, pervedere realizzata la vinifi-cazione e le fasi successi-ve fino all’imbottiglia-mento. I prezzi dei vinisono allineati a quelli dellecantine. Seguiamo le indi-cazioni che ci danno i pro-duttori” conclude Giancar-lo Ciccotti. LA STORIA DEI SUPER-MERCATI CICCOTTILa famiglia Ciccotti è nel set-tore dell’alimentazione adAprilia dal 1951. Achille Cic-cotti (cl. 1928) da garzonepresso il negozio di alimentari

della zio a Cecchina venne adAprilia. Iniziò gestendo unnegozietto di alimentari di soli30 metri quadrati in largo Mar-coni, che acquistò due annidopo. Nel 1953 il primo trasfe-rimento sulla stessa via, in unnegozio più grande (100 mq).Dieci anni dopo (1963) si tra-

ferì in un locale ancora piùgrande al civico 20 di via Mar-coni. Nel 1973 l’ “Alimentari -Salsamenteria - Drogheria”Ciccotti si trasferì in viaOleandri,20 si trasforma inSupermercato Ciccotti (400mq). Attualmente è l’attivitàstorica, gestita da Achille Cic-cotti, sino alla morte. Ricordo,in particolare il pomeriggio,puntuale apriva la serranda.Nel 1990 ( 12 dicembre) venneaperto, il secondo punto vendi-ta, il nuovo supermercato invia Grazia Deledda (circa 1000mq). Achille Ciccotti si è spen-to sabato 15 febbraio 2003 aRoma, spento a 75 anni. Nellostesso anno (agosto 2003) ilsupermercato di Grazia Deled-da fu ampliato, aumentando lasuperficie a 1.500 metri qua-drati. Il 17 settembre 2015 sirinnovano entrambi i puntivendita, al colore verde del-l’insegna Ciccotti, si è aggiun-to il rosso al franchisor Carre-four Market. Di questi giorniil rinnovo del reparto pesche-ria. … E la storia continua.Foto di Gianfranco Compagno

Giancarlo e Stefano Ciccotti

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 11IL GIORNALE DEL LAZIO

ALESSANDRO COSMI, MEMBRO DELLA SEGRETERIA COMUNALE RESTA E RACCONTA I RETROSCENA

IL PD DI APRILIA AFFONDA, “DIRIGENTI” IN FUGANon era mai accaduto che il Pd (Pci, Pds, Ds), non fosse rappresentato in consiglio comunale

di Gianfranco Compagno

Gli ultimi mesi del 2019, verrannoricordati come l’anno zero per ilPD di Aprilia (e la sua storia (Pci,Pds, Ds), il culmine di una lungacrisi attraversata da un partitouscito dalle elezioni amministrati-ve dello scorso anno ridotto al 6%,con un solo consigliere eletto, unintero gruppo di fuoriusciti con-fluiti poi in Movap, segretariocompreso, senza una sede e senzapiù la possibilità di organizzare laFesta Democratica dell’Unità. Unpartito che non riesce ad esprimereun candidato a sindaco del centrosinistra dal 2009. L’impressione,dopo l’annuncio delle dimissioniprima della referente del circoloAprilia Centro Katiuscia Baldas-sare, poi nell’ordine del consiglie-re eletto Vincenzo Giovannini, delsegretario Alfonso Longobardi edel coordinatore del circolo Apri-lia Borghi Fiorenzo Iannotta, chehanno lasciato per aderire a ItaliaViva e sposare il progetto politicodi Matteo Renzi, è quella di unanave che affonda e vede coman-dante e cabina di regia darsi allafuga. Ricorda la tragica vicendadel 2012 dell’ex comandante della“Costa Concordia” FrancescoSchettino, che abbandonò la nave,mentre i passeggeri e l’equipaggiotentarono di salvarsi. Dopo aver toccato il fondo però,contando nel direttivo ormai ridot-to a sole tre persone, di fatto deca-duto, per il Partito Democraticopotrebbe aprirsi una lunga fase dicommissariamento ma anche dellenuove opportunità per il futuro. Adauspicarlo Alessandro Cosmi, giàsegretario dei DS tra il 2003 finoalle dimissioni avvenute nel 2006e che in seguito seppur senza più

ricoprire ruoli apicali ha semprelavorato dietro le quinte all’inter-no del PD. Oltre a svelare i retro-scena di una “fuga” annunciata datempo verso Italia Viva, Cosmi haripercorso le fasi salienti chehanno portato il PD verso la situa-zione attuale e parlando di futuropreannuncia una prossima e ormaicerta fase di commissariamento.“La scelta di Longobardi, Giovan-nini e degli altri - spiega Cosmi -era nell’aria da qualche settimanae la pubblicazione della notizia sulquotidiano Latina Editoriale Oggidella Giornalista Francesca Caval-li probabilmente ha acceleratol’annuncio. Rispetto la decisionedegli ex compagni, anche se lareputo sbagliata, ma certamente èlegittimo fuoriuscire da un partitoper aderire a un movimento dicaratura nazionale; meno com-prensibili a mio avviso le scelteopportuniste di chi si dice civico alivello locale, ma tesserato e appa-rente al PD a Roma o a Latina,come accaduto in passato al PD enon solo”. Un riferimento neanchetroppo velato, quello di Alessan-dro Cosmi, al consigliere OmarRuberti e Monica Laurenzi, oggiparte integrante della maggioranzadi Antonio Terra ma ancora legatial PD seppur non a livello locale.“Per molti di noi - prosegue Ales-sandro Cosmi - Giovannini èapparso come un ostacolo, untappo per il Partito Democratico,ma mi rendo conto che si tratta diuna visione autoassolutoria e par-ziale. Vincenzo, ufficializzando lasua uscita dal partito lo ha anchedetto, ma personalmente credo chenon basti la sua scelta a risolvere iproblemi del partito. Di sicuroperò ora nessuno ha più scuse espero che chi ha aderito a MovAp

ora torni sulle sue decisioni”. Unmovimento, quello ribattezzatoMovAp, nato l’indomani del bal-lottaggio tra i candidati Terra eVulcano e sulla scia del malcon-tento per la decisione del PD diappoggiare Terra e poi inaugurarel’inizio di un percorso con la mag-gioranza. Un riavvicinamento traMovAp e PD in effetti c’è statodopo la lettera inviata ai vertici delpartito e con la partecipazione allacampagna per il tesseramento del6 ottobre scorso. “Dopo il ballot-taggio - spiega Cosmi - e con lanascita di MovAp, ci siamo trovatinell’assurda situazione in cui ungruppo di tesserati ha iniziato a farpolitica - e tenere in piedi ancheun tavolo con i verdi e con le listelegate al consigliere Giorgio Gius-fredi - pur senza aver mai lasciatoil partito. Una anomalia, ma abbia-mo lasciato correre confidando diricomporre la frattura. Ora conquesta nuova fase e meno tensione- anche perché non abbiamo piùun consigliere - la musica dovreb-be cambiare, ma è chiaro cheanche chi ha aderito a MovApdebba porsi delle domande”. Mal-grado gli errori commessi nel2006, con l’ingresso nella maggio-ranza Santangelo (GiovanniniVice- PPI prima PD dopo), poiancora con il sostegno al sindacoDomenico D’Alessio e con il pro-gressivo calo di consensi, Alessan-dro Cosmi non rinnega la sceltafatta un anno fa, di sostenere Anto-nio Terra per “arginare l’avanzatadella destra”. “Bisogna precisareche Giorgio Giusfredi - chiarisce -candidato non scelto dal sottoscrit-to, ha ottenuto un eccellente risul-tato: la coalizione in termini asso-luti ha ottenuto 5.900 voti, contro i4.600 della precedente tornata,

recuperando unelettore su seirispetto ai 9mila voti persida Terra. Ilnostro sostegnoalla coalizionecivica, anche adetta del centro-destra è statadecisiva e allaluce della rottu-ra per fatti mar-ginali tra Boi eVulcano, direi che è un bene che quellacoalizione non si trovi a governa-re. La coalizione delle liste chehanno sostenuto Giusfredi hannodeciso di rompere con il PD chepure chiaramente aveva fatto pre-sente di voler dare chiare indica-zioni di voto: ma il PD dopo ledichiarazioni pro Terra di NicolaZingaretti, già segretario in pecto-re del partito e dei dirigenti pro-vinciali, ha deciso di dare il soste-gno alle civiche per iniziare unpercorso in vista del 2023. Solocon il centrosinistra compatto e ilsostegno delle civiche più riformi-ste si può sperare di tornare algoverno e non è detto che il cen-trodestra continui a sbagliare can-didato o campagna elettorale. Ciònon vuol dire che il PD fosseentrato in maggioranza, anche per-ché non c’è alcun accordo politico,non abbiamo mai votato un bilan-cio e mai partecipato a riunioni dimaggioranza”. Nel frattempo peròil PD si ritrova fuori dal consiglio,per via della scelta del consigliereVincenzo Giovanni di aderire alpartito di Renzi (Italia Viva). Idirigenti regionali, in particolareSalvatore La Penna (al quale hochiesto un’intervista, ma non

risponde alle mie sollecitazione,però continua a inviare comunicatistampa, evitando il confronto, unclassico), sono impegnati a ripren-dere le redini di un partito allosbando, ascoltando la voce di chiper disaccordo o per opportuni-smo, pur non uscendo dal PDindossa oggi la casacca civica. “Abreve, nei tempi tecnici necessariin questi casi - conclude Alessan-dro Cosmi - si aprirà la fase delcommissariamento e mi augurovenga gestita da un commissarioesperto sulle vicende locali. Il con-gresso probabilmente ci sarà dopoquello nazionale che si terrà in pri-mavera. Farlo oggi del resto conun partito dove “siamo rimasti intre” (come il titolo della canzonedi Domenico Modugno) - io,Sabrina Resta e Giansilla Cincon-ze - sarebbe assurdo. Tutti siamoutili ma nessuno è indispensabile,tuttavia le porte sono aperte perchi ha voglia di lavorare insiemeper perseguire un obiettivo comu-ne”. Foto di Gianfranco Compagnovideointervista ad AlessandroCosmihttps://www.facebook.com/1479924775623819/posts/2513586588924294/

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 12 IL GIORNALE DEL LAZIO

Per l’ex candidato sindaco del centrodestra la colpa è della Giunta che non stanzia i soldi per la manutenzione

STRADE COLABRODO: LA DENUNCIA DI VULCANOLe piogge hanno messo ko le strade apriliane sia delle periferie che del centro urbano

di Riccardo Toffoli

La pioggia mette ko le stradedi Aprilia. Vulcano: “Mancala manutenzione”. Il maltem-po degli ultimi giorni hamesso in crisi l’intera nazio-ne. Venezia è sott’acqua. Èforse l’immagine simbolo diquesto periodo che ha messoin luce l’incapacità dellapolitica di dare risposte aiproblemi. Ma non se la pas-sano meglio i Comuni delTrentino alle prese con laneve e le valanghe, Materadove gli allagamenti hannocompromesso i Sassi, Firen-ze dove l’Arno è sui livelli diguardia, Roma dove tutto ilsistema di trasporto pubblicoè stato messo in forte diffi-coltà con stazioni della metrocompletamente allagate.Sicuramente la situazionecritica ha messo in allertaanche il nostro territorio. Ilsindaco Antonio Terra hachiuso le scuole superiori persabato 16 novembre a causadell’allarme arancione dira-mato dalla Protezione Civile.Complici bombe d’acqua,temporali diffusi e intensiuniti a forti burrasche divento, novembre sicuramentenon è iniziato nei miglioriauspici. A farne le spese, lacondizione del manto strada-

le. Pontina ma soprattuttoNettunense, sono diventateimpercorribili. Un camionci-no sulla Nettunense è in con-tinua allerta, pronto a metteretoppe su un manto stradaleche da almeno un anno aspet-ta di essere rifatto. Buche,spesso larghe e molto profon-de, provocano danni gravissi-mi alle autovetture e pattu-

glie delle forze dell’ordinesono costrette a lasciare altriinterventi, per i danni subitidagli automobilisti impegnatiper quanto possibile, ad evi-tare incidenti gravi. Nelleperiferie, allagamenti sonoall’ordine del giorno maanche al centro la situazioneè fortemente compromessa.

Lamentele dei cittadini suisocial provengono da tutto ilterritorio: Fossignano, Torredel Padiglione, ma anche dalcentro urbano. Per il consi-gliere Domenico Vulcano, excandidato sindaco del centro-destra, la colpa è dell’attualegiunta “incapace” di garanti-re una buona manutenzione.“Puntualmente –dice- come

ogni autunno, o comunqueogniqualvolta si verificanomaltempo e precipitazionieccezionali, il territoriocomunale di Aprilia finisce dinuovo in ginocchio a causadel dissesto del manto strada-le. È superfluo dire che stra-de così malridotte rappresen-tano un grave pericolo per

tutti gli utenti, automobilisti,passeggeri e pedoni. Il disse-sto del manto stradale è quin-di pericoloso e causa di moltiincidenti, ma anche espres-sione di una realtà parallela econtraria rispetto a quantodecantato dall’amministra-zione sulla bellezza del cen-tro commerciale naturale.Altro che decoro e qualità deiservizi offerti: stiamo ini-ziando a temere che cittadinie visitatori scapperanno dallevie di Aprilia anziché affol-larle. Ma è soltanto colpadella pioggia? Come potrem-mo attribuire le sole respon-sabilità ad un fenomeno natu-rale che si ripete ciclicamentee perfettamente prevedibilecome una prolungata serie diacquazzoni? È evidente chele cause del dissesto delmanto stradale vanno rintrac-

ciate nella cattiva ammini-strazione che non stanziafondi a sufficienza per lavoripubblici di manutenzioneordinaria, non programmainterventi ma vive alla gior-nata, rattoppando dove può erincorrendo lavori straordi-nari che avrebbero potutonon rivelarsi come tali in pre-senza di una migliore pro-grammazione ed una più sanagestione del denaro pubblico.Siamo curiosi di sapere quan-ti soldi stanzierà l’ammini-strazione l’anno prossimoper le strade. Tuttavia, vistigli esigui fondi stanziati deglianni precedenti e osservandoin queste ore i risultati in ter-mini di buche e voragini sullenostre strade, ci permettiamodi esprimere forti perplessi-tà”.

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 14 IL GIORNALE DEL LAZIO

ABBVIE:“IL VALORE DELL’INNOVAZIONEPER UNA CRESCITA SOSTENIBILE”

MERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE DALLE ORE 11:30 ALLE ORE 13:00. GLI OSPITI HANNO VISITATO IL POLO PRODUTTIVO

di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno

AbbVie, azienda biofarmaceu-tica globale basata sulla ricer-ca, continua ad investire sullaproduzione: 130 milioni dieuro investiti in Italia negliultimi anni, nuove linee pro-duttive e un ampliamentodell’impianto chimico, un sitoindustriale sempre più ‘green’.

Nello stabilimento di Campo-verde si producono farmaciinnovativi a supporto di diver-se aree terapeutiche, tra cui inuovi farmaci per il trattamen-to di patologie cronicheautoimmuni, come artrite reu-matoide e psoriasi. Proprio iltema dell’innovazione è statoal centro del convegno “Ilvalore dell’innovazione per

una crescita sostenibile” svol-tosi mercoledì 6 novembre.Sono intervenuti: FabrizioGreco, AD AbbVie; GiuseppeVenturelli, MD Doxa Pharma;Daniela Toia, Site Director,Operations AbbVie; AnnalisaIezzi, Medical Director Abb-Vie; Alessandro Armuzzi,Segretario Generale IG-IBD -Ketty Peris, Consigliere SIDe-MaST; Mauro Galeazzi, Past

President SIR; Nicoletta Car-bone, giornalista, conduttricedi “Obiettivo Salute” Radio24, moderatrice. INNOVAZIONE ABBVIE -«In un contesto in cui le risorsesono scarse e la congiunturaeconomica non è favorevole -ha detto Fabrizio Greco -,AbbVie, come azienda biofar-maceutica globale, rinnova il

suo impegno conun importante ecrescente contribu-to in termini diinnovazione, inve-stimenti, export,occupazione ericerca a beneficiodei pazienti e dellasostenibilità delsistema sanitario.Solo una nuovagovernance di set-tore fondata sulvalore delle terapiee sul loro rapidoaccesso da partedei pazienti potràperò consentire di beneficiarepienamente del valore che leimprese basate sulla ricercagenerano per i pazienti, lasocietà e il sistema economicodel nostro paese».NICOLETTA CARBONE -Sull’importanza dell’innova-zione si è espressa la modera-trice dell’evento, una vocemolto conosciuta per gli ascol-tatori della radio, la giornalistaNicoletta Carbone, conduttricedella trasmissione “ObiettivoSalute” di Radio 24: «La ricer-ca aiuta nella vita quotidiana ecerchiamo con la nostra tra-smissione di portarla nelle casedegli ascoltatori. In questoevento abbiamo parlato moltodi malattie autoimmuni e di

come in questi 15 anni sianocambiati gli approcci terapicisoprattutto in relazione alleinnovazioni tecnologiche escientifiche. Si stanno verifi-cando delle rivoluzioni ed èvenuto fuori un messaggioimportante, che è quello che lenuove cure garantiscono unaqualità della vita migliorerispetto al passato».IL POLO DI CAMPOVER-DE - Costituito nel 1963 e pas-sato con la nascita della nuovaazienda biofarmaceutica nel2013 ad AbbVie, il polo pro-duttivo di Campoverde diAprilia (LT) si estende su unasuperficie di circa 270.000metri quadrati e comprende unimpianto di formulazione econfezionamento di prodotti

finiti, due impianti chimici,laboratori di qualità e di inno-vazione/sviluppo e servizi cor-relati. Il sito industriale produ-ce principi attivi e confezionaprodotti farmaceutici per ilnetwork AbbVie. Lo stabil-mento di AbbVie in Italia, cheesporta più dell’80% della suaproduzione, si pone all’avan-guardia in termini di riduzionedell’impronta ambientale edefficienza energetica. Non-ostante un aumento della pro-duzione, si registra un abbatti-mento di oltre il 50% dell’uti-lizzo dell’acqua di falda, l’au-toproduzione di circa il 90%del fabbisogno di energia, zerorifiuti inviati in discarica eoltre l’85% destinato al riciclo.Foto di Gianfranco Compagno

foto ABBVIE

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 16 IL GIORNALE DEL LAZIO

7 giorni di prognosi mentre per l’automobilista sono scattate le denunce per resistenza a pubblico ufficialeLa Cisl Fp: “il Comune si costituisca parte civile e doti la Polizia Municipale di strumenti di difesa”

APRILIA - VIGILE URBANO AGGREDITO PER AVER DIFESO UN POSTO DISABILINeanche un mese dopo quanto accaduto nel quartiere Toscanini, un ennesimo atto di aggressione e violenza

di Riccardo Toffoli

Non passa neanche un mese, esiamo di fronte ad un nuovoatto di violenza nei confrontidelle forze dell’ordine. Dopoquanto successo al quartiereToscanini nei confronti di unapattuglia dei Carabinieri il 10ottobre scorso, ad essere oraaggredito è un agente dellaPolizia Municipale. L’agente èstato spintonato a terra, insul-tato e minacciato da un auto-mobilista a cui era stato inti-mato di spostare il suo veicolofermo su un posto riservato aidisabili. L’agente ha riportatoferite giudicate guaribili daimedici del Pronto Soccorso in7 giorni, mentre l’automobili-sta è stato denunciato a piedelibero per i reati di resistenza apubblico ufficiale, lesioni eminacce. “Esprimiamo pienasolidarietà al collega – affermaGiancarlo Cosentino, Coordi-natore Nazionale della Cisl FPdella Polizia Locale – e riba-diamo come gli episodi di vio-lenza, minaccia e aggressioneverso agenti di Polizia Localein servizio e dei dipendentipubblici in generale, sianosempre più frequenti, e pertan-to non possono più essere tol-lerati necessitando di provve-dimenti e pene più severe diquelle vigenti”. “A pochi gior-

ni dal ferimento di quattroagenti a Velletri, aggrediti daun uomo ubriaco e drogato, edopo che analoghi casi si sonoverificati nel corso dell’annoin molti comuni – affermaCosentino – non è più tollera-bile che agenti di Polizia Loca-le siano in servizio in stradasenza una completa dotazionedi dispositivi di sicurezza eprotezione o, come in questocaso ad Aprilia, che prestinoaddirittura servizio in strada dasoli. Nello stesso comune inpochi anni si sono già verifica-ti altri casi, denunciati sempredalla CISL FP, come quello diuna collega aggredita mentreprestava servizio sempre dasola dinanzi ad una scuola ed adue colleghi che avevano fer-mato un automobilista che gui-

dava a forte velocità”. “Invie-remo una richiesta di incontrourgentissimo al Sindaco Anto-nio Terra ed al Comandante,affinché siano forniti immedia-tamente adeguati strumenti diautodifesa, attualmente gliagenti sono privi dell’arma diordinanza e dispongono solo dimanette e spray antiaggressio-ne, chiederemo la fornitura diguanti a giubbetti antitaglio masoprattutto che i servizi sianoespletati con due agenti, comeperaltro avviene negli altricomuni. Chiediamo ancorauna volta che il Comune diAprilia si costituisca partecivile dato che inspiegabil-mente fino ad oggi non cirisulta lo abbia mai fatto perepisodi analoghi. Se non sare-mo convocati annunciamo fin

d’ora un’assembleacon i lavoratori el’attivazione ditutte le iniziativesindacali e legali alfine di tutelare lasicurezza degliagenti e ufficialidella Polizia Loca-le di Aprilia”.IL PRECEDEN-TE A TOSCANI-NIIl 10 ottobre qual-cuno pensava chefosse un “caso iso-lato”. Ma evidente-

mente non è così. Ad Apriliac’è emergenza civiltà. Questogiornale denuncerà ogni formadi aggressione alle forze del-l’ordine che svolgono il loroservizio a vantaggio di tutti icittadini di Aprilia e nel rispet-to delle regole che servono peril benessere di tutti. Siamovicini e solidali alle forzedell’ordine e agli agenti colpitida aggressioni perché questonon diventi la normalità inun’Aprilia che deve continuaread essere civile. Erano le 22,30circa del 10 ottobre scorso,almeno da quanto si apprendedalle ricostruzioni effettuatedagli organi di stampa locale,quando una pattuglia delNorm, il nucleo radiomobiledell’Arma, è intervenuta in

supporto di un’ambulanza perun soccorso. Mentre si svolge-vano le operazioni di soccorso,uno scooter a tutta velocità condue uomini a bordo non siferma all’alt dei Carabinieri.Cercando di investire le forzedell’ordine, si sono dati allafuga. I due uomini erano muni-ti di casco integrale. I militaridel’Arma li hanno, quindi,inseguiti e li hanno bloccati. Aquel punto, in via Francia, nelquartiere Toscanini è successol’impensabile. I due hannoopposto resistenza e hanno ini-ziato ad inveire contro i Cara-binieri incitando una quindici-na di persone residenti a“ribaltare l’auto dei Carabinie-ri”. È stato diffuso un video nelquale uno dei due ha pronun-ciato minacce di morte versoun Carabiniere intervenuto,che non ha dato seguito adalcuna reazione, con professio-nalità unica ed esemplare.Parole terribilmente violenteche non rappresentano ilcomune sentire di Aprilia. Aquel punto dalle palazzinevicine alcuni residenti hannolanciato dei vasi in direzionedei Carabinieri che per fortunanon sono stati colpiti. È laparte più incredibile di tutta lavicenda. Aprilia si ribella atutto questo. La politica dia deisegnali chiari.

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 18 IL GIORNALE DEL LAZIO

Inaugurata la sede dell’AIDA nel Quartiere Toscanini, in via Parigi, 36

APRILIA, GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE 2019“Proteggi la tua famiglia e il rischio può essere ridotto adottando azioni semplici”

di Gianfranco Compagno

Prevenire il diabete non soloattraverso iniziative sporadiche,ma con un presidio che garanti-sca un supporto valido a sensibi-lizzare la popolazione sull’esi-genza di modificare il propriostile di vita. Proprio questo lo

scopo principale dell’Aidaonlus, l’associazione presiedutada Giustino Izzo che insiemeall’associazione di tango Pas-sion de Vida ha iniziato a opera-re presso i locali comunali di viaParigi. Il taglio del nastro dellanuova sede ha coinciso con laGiornata Mondiale del diabete,promossa a livello nazionale daDiabete Italia, che si è svoltasabato 16 e domenica 17 novem-bre. Malgrado la scarsa parteci-pazione di sabato a causa delmaltempo, oltre 120 personenella giornata di domenica

hanno usufruito degli screeninggratuiti per il controllo della gli-cemia, peso, circonferenza vita,misurazione della pressione evisita audiometrica effettuati dainfermieri e medici volontari e sisono avvalsi della consulenzadella dottoressa Grazia Pia Ric-ciardi, diabetologa e responsabi-

le del reparto di diabetologiadella Asl Distretto 1. Alle 12 anche il sindaco AntonioTerra ha preso parte all’inaugu-razione della nuova sede di Aidanegli spazi concessi dal Comunedi Aprilia, alla presenza di resi-denti, rappresentanti del Comi-tato di quartiere e del centroanziani di Toscanini. “Circa unanno e mezzo fa abbiamo parte-cipato al bando del Comune diAprilia - ha dichiarato il presi-dente di Aida onlus GiustinoIzzo - e siamo stati giudicati ido-nei per l’assegnazione dei locali

del Comune. Siamo fieri di poterlavorare in questo quartiere, cheha sì tanti problemi ma anchetante potenzialità e instaurare unrapporto di collaborazione con ilcomitato. Un ringraziamento vaagli imprenditori che ci hannoconcretamente aiutato a effettua-re i lavori per rendere operativa

questa sede: Urbano Tesei, Ste-fano Fili, Stefano Funari, DarioDe Noni, Mirco Brun, StefanoGraziani, Domenico Ciglia, Gio-vanni Alotta, Stefano Gazzi,Luca Pieralisi, Coimper, Ugo eMaurizio, idraulici che ci hannodato una mano con la manodo-pera. Voglio ringraziare il Comi-tato di quartiere Toscanini, ilsindaco di Aprilia Antonio Terrae l’architetto Roberta Pennini,funzionario del Comune di Apri-lia. A breve opereranno quianche altre associazioni”.“Siamo molto soddisfatti - ha

aggiunto il sindaco AntonioTerra - di vedere finalmente illu-minata una porzione di questopalazzo, grazie alle associazioniche offrono il loro prezioso con-tributo per risolvere i problemiquotidiani. Dopo essere finitosotto i riflettori per vicende pocoedificanti, questo quartiere deve

tornare man mano alla normalitàgrazie ai servizi che man manoaggiungeremo. Non ultimo ilProgetto Prossima Apertura,apprezzato a Torno per i rivoltiurbanistici e sociali”. Oltre ad unservizio per il quartiere, la sededell’Aida garantirà anche la pre-senza di un presidio valido perinstillare nella popolazione l’im-portanza della prevenzione enell’adozione di un corretto stiledi vita. “E’ importantissimoavere questa sede - ha ribadito ladottoressa Grazia Pia Ricciardi -affinchè non ci sia solo un even-

to una volta l’anno ma una pre-senza costante per le personeche hanno bisogno di essereseguite e aiutate nella modificadello stile di vita. Anche perquesto partirà a breve un corsosulla corretta alimentazione. Adoggi il diabete riguarda in Italia3 milioni di persone e 1 milionedi malati non sa ancora di esser-lo. Ad Aprilia riguarda il 7%della popolazione e i maggioriproblemi riguardano proprio laprevenzione. Abbiamo effettuatooltre 120 screening, riscontran-do un 30% di alterata glicemia escovato qualche soggetto diabe-tico che non sapeva ancora di esserlo

Foto Gianfranco Compagno

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 19IL GIORNALE DEL LAZIO

ORMAI EMERGE UNA DIFFUSA PREOCCUPAZIONE SUL FUTURO

FEDERLAZIO INDAGINE CONGIUNTURALE I° SEMESTRE 2019 Il presidente Sacchi ha voluto ringraziare per l’impegno del presidente del Tribunale di Latina Caterina Chiaravallotti

di Nicola Gilardi

Si è svolta mercoledì 13novembre, presso la sede del-l’azienda associata ”FarlaSocietà Cooperativa” di Latina,la conferenza stampa di presen-tazione dei dati congiunturalidel primo semestre 2019. Laconsueta indagine Federlazioche, da oltre 25 anni, misura lostato di salute delle PMI e che

viene effettuata su un campionerappresentativo di imprese. Idati sono stati presentati dalpresidente della Federlazio diLatina, Franco Giacomo Sacchie dal direttore Claudio Malago-la. All’incontro sono interve-nuti, tra gli altri, il sindaco delcapoluogo, Damiano Coletta, ilpresidente della Provincia,Carlo Medici, la docente di

Economia degli IntermediariFinanziari dell’Università “LaSapienza” di Roma, SabrinaLeo, il presidente della Cameradi Commercio Italia Bielorus-sia, Angelo Ilardi. L’analisi delquadro economico regionalerileva una situazione di stagna-zione nonostante un dato signi-ficativo sul fronte dell’Export(+21%) registrato, soprattutto,con i paesi extra-Ue. Qualche

timido segnale positivo arrivadal saldo demografico delleimprese pari a +0,11% contro il-0,36% registrato a livellonazionale. Il tasso di occupa-zione è rimasto pressochécostante intorno all’11,5%,mentre c’è un sensibile aumen-to delle ore di Cassa Integrazio-ne: +29,5%. Analizzando, inve-ce, i dati della provincia di

Latina, si rileva che i saldi diopinione del fatturato scendonoin modo sensibile passando dal30,8% al 11,1% e quello esterofa un passo indietro moltosignificativo, dal 40,2% di fine2018 a -12% del I semestre diquest’anno. Il presidente Sac-chi ha voluto, infine, ringrazia-re l’impegno del presidente delTribunale di Latina: «La nostravolontà di lottare per migliora-

re la situazione delle impresedeve diventare più aspra – hadetto Sacchi -. Questo puòavvenire solo con la collabora-zione di tutti. Ciò che sta acca-dendo all’interno del Tribunaledi Latina in questi giorni, e ciòche è accaduto nel recente pas-sato, non può lasciare indiffe-renti né tantomeno si può taceresu una problematica che riguar-

da da vicino tutto il mondoimprenditoriale. Il ricorso alTribunale per l’imprenditore èsempre stato sinonimo dirichiesta di aiuto per trovareuna soluzione ad una crisi diimpresa, tutelando la proprietà,i lavoratori e i creditori. Pur-troppo però , i fatti di questiultimi anni, ci hanno dimostra-to che, a causa di un sistema

deviato e manipolato da alcuni,ma non certo da tutti, molteaziende sono state artatamentetrascinate in un vortice che leha risucchiate svuotandole eaccompagnandole alla totalecancellazione lucrando, nellamaggior parte dei casi, sulledifficoltà delle stesse. Il tuttosenza un reale tentativo di sal-vataggio dell’azienda ed a tute-la dei posti di lavoro e dei cre-ditori. Per questo esprimiamo ilnostro apprezzamento alla pre-sidente del Tribunale di LatinaCaterina Chiaravallotti, che havoluto, prima fra tutti, affronta-re coraggiosamente ,e ci augu-riamo, una volta per tutte, laricognizione degli incarichi perevitare concentrazioni di nomi-ne ed incompatibilità. Conti-nuando, in ogni caso, a valoriz-zare i professionisti del Territo-rio». Foto di Gianfranco Compagno

Presidente Federlazio Latina Franco Giacomo Sacchi

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO

ASL LATINA - Fondazione Italiana Cuore e Circolazione - ARES 118

ROMA, INFARTO E STROKE: OGNI MINUTO CONTAResponsabile scientifico il prof. Francesco Versaci, direttore UOC cardiologia e UTIC - emodinamica Ospedale “SMG” – Latina

Il simposio si è tenuto a Roma l’8 novembre 2019 presso l’Auditorium Aurelia di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno

“Infarto e stroke: ogni minutoconta”. È questo il titolo del con-vegno che si è svolto ‘8 novembreall’Auditorium Aurelia di Roma.Ad organizzare l’evento è statoproprio l’Azienda Sanitaria Localedi Latina, da anni impegnata inquesto senso con la rete per l’in-farto per garantire ai cittadini unacopertura di alto livello che le èvalso il titolo di “Città cardiopro-

tetta”. È stata questa un’occasioneper medici e addetti del settoresanitario per confrontarsi sull’im-portanza della creazioni di retiefficienti di soccorso nella lottaalle emergenze cardiologiche rela-tive agli infarti. Durante questoevento è stata consegnata, da partedel sindaco di Latina DamianoColetta, una targa di riconosci-mento al professor Francesco Ver-saci, primario dell’unita Uoc diLatina e coordinatore dell’evento,come segno di riconoscimento

dell’amministrazione comunale diLatina con la seguente motivazio-ne: “al Professor Francesco Versa-ci a tutti i suoi collaboratori peraver contribuito con grande com-petenza e professionalità lo svilup-po della rete dell’infarto, realtànazionale orgoglio del nostro terri-torio - 8 novembre 2019 - il sinda-co Damiano Coletta”. Il sindacoColetta ha consegnato un’altratarga: “riconoscimento: “Città diLatina – Riconoscimento al pro-fessor Davide Antoniucci per il

contributo scientifico umano cheha cambiato il destino dei pazienticon infarto del miocardio - Il sin-daco Damiano Coletta - 8 novem-bre 2019”. A margine dell’eventoabbiamo intervistato il professorVersaci: «Lo stroke non è altro chel’ictus cerebrale, che può portare aproblematiche molto gravi. In Ita-lia ce ne sono 200mila ogni anno,per l’80% sono nuovi episodi e peril restante 20% sono recidive. Sitratta della seconda causa dimorte».

Secondo il primario della Uoc diLatina, il nodo centrale sarebbeproprio la creazione di reti dimedici che possano lavorare insie-me, improntando un approcciomedico multidisciplinare: «Serveuna sinergia interdisciplinare tramedici ed il sistema delle emer-genze – ha detto Versaci -. Questoincontro ha fatto emergere come laprovincia di Latina sia diventatoun vero e proprio modello daseguire. Anche quest’anno abbia-mo incrementato il numero di trat-tamenti dell’infarto avvicinandoci

alla soglia delle 500 mila». Inaiuto della medicina cardiologica,inoltre, sta arrivando anche la tec-nologia, con la creazioni di appli-cazioni dedicate agli smartphoneche permettono realmente di sal-vare la vita alle persone: «C’èun’app che si chiama “Where areu” che permette, in caso di malore,di contattare in automatico il 112 edi avviare la geolocalizzazione. Èsuccesso che un cacciatore è statosoccorso in questo modo dall’eli-

cottero per infarto. Non bisognaaspettare, ma interagire con i soc-corsi per accorciare i tempi di dia-gnosi». MULTIDISPILINARITÀ - Ilpunto di contatto per un’improntamultidisciplinare, per il professorVersaci, sembra essere vicino,soprattutto per il trattamento dicasi come l’infarto e l’ictus: «C’èuna comunione di intenti tra car-diologi e neurologi, si arriverà adun momento nel quale i medicilavoreranno insieme». Il profes-

sore si è poi espresso sulla conse-gna della targa, che ha voluto con-dividere con tutti i suoi collabora-tori: «La targa la dedico a tutto ilpersonale che lavora con me, daiportantini agli infermieri che cipermettono di poter lavorarebene».

PRESIDENTI: Dr. MassimoAnnicchiarico: Direttore Gene-rale, AO S. Giovanni Addolorata– Roma; Dr. Giorgio Casati:Direttore Generale ASL Latina;Dr.ssa Maria Paola Corradi:Direttore Generale ARES 118 –Lazio; Dr. Fabrizio D’Alba:Direttore Generale, AO S. Camil-lo-Forlanini – Roma; Prof. CiroIndolfi: Direttore UOC Cardiolo-gia, Mater Domini – CatanzaroProf. Francesco Romeo: Diretto-re UOC Cardiologia, PoliclinicoTor Vergata – Roma; Prof. Fran-cesco Versaci: Direttore UOCCardiologia e UTIC EmodinamicaOspedale S. Maria Goretti – Lati-naFoto di Gianfranco Compagno

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 21IL GIORNALE DEL LAZIO

Il progetto della “piazza della memoria” è dell’arch.Otello Lazzari, che anche direttore dei lavori

PROSEGUONO I LAVORI DELLA PIAZZETTA DEL MERCATO COPERTODopo la realizzazione del “Muro”, arrivano le prime critiche. L’associazione degli architetti di Aprilia tace

di Gianfranco Compagno

La piazzetta del merato (trattofinale di via dei Garofani) inizia aprendere forma. Sono partiti il 2settembre scorso i lavori di riqua-

lificazione finanziati per 445 milaeuro dalla Regione Lazio, utili pertrasformare in una piazza il par-cheggio antistante il mercatocoperto e già si intravede chiara-mente la sagoma degli elementi diarredo urbano pensati per l’inter-vento di recupero dello spaziopubblico. La seduta palco, la sta-tua adibita a proiettore, ma soprat-tutto il tanto discusso muro chesepara lo spazio pubblico dall’areadove trovano posto le case e leattività commerciali. Ribattezzato“nuovo muro di Berlino”, la quintarealizzata in cemento armato e cheverrà ricoperta di gres porcellana-to, ha già attirato diverse criticheda parte di cittadini e soprattuttodei residenti “intrappolati” al di làdella barriera. Eppure proprio larealizzazione della quinta ha una

funzione ben precisa oltre che unsignificato simbolico nell’econo-mia della nascitura opera pubbli-ca. Ne abbiamo parlato con l’ar-chitetto Otello Lazzari, che aveva-mo già intervistato un anno fa,

quando il progetto realizzato incollaborazione con gli architettiMaria Eleonora Bevilacqua, Anto-nio Capasso, gli ingegneri PietroRaponi e Maurizio Consolandi fuapprovato dalla giunta. “Anchepiazza Roma realizzata dall’archi-

tetto Nardinocchi - si difendeOtello Lazzari rispondendo allecritiche di cittadini e anche di col-leghi - all’epoca fu contestata, maoggi è considerata un unicumtanto da apparire in testi di livello.Questo accade perché ogni nuovaopera ha un impatto e finisce peressere apprezzata solo con iltempo. Chi viveva in queste caseabitava con affaccio su un par-cheggio e si ritroverà una piazza.La quinta in realtà non è altro cheuna pilastrata con una trave dicoronamento. Solo la parte termi-nale è rappresentata da un muroche assume un valore polisemanti-co: di base rappresenta il mercatocoperto rimesso a nudo, con la suastruttura in cemento armato, mate-riale inviso ai fascisti perché poco

autarchico e per questo ricopertocon travertino e mattoni. Questomuro traforato ricorda anche ibombardamenti che rasero alsuolo la città e non risparmiarononeppure il mercato coperto, ma i16 fori sono stati realizzati in

onore dei 16 gruppi di progettistiche presero parte al concorso diidee per la realizzazione di Aprilia(il 17° progetto non è stato consi-derato perché fu escluso). Nellaparte centrale del muro troviamoun’onda curvilinea, che in originedoveva essere più piccola ma chesu richiesta della soprintendenzaabbiamo deciso di ampliare”. La

scorsa settimana proprio la soprin-tendenza ai beni culturali ha fattovisita al cantiere. Il mercato coper-to infatti è stato ricostruito sulloscheletro della struttura originarianegli anni ‘50 e poi modificatocon la copertura negli anni succes-sivi. In futuro i box del mercatodovranno essere spostati per potergarantire la riapertura degli archioriginari. “Sebbene per ora i lavorihanno riguardato solo lo spaziodel parcheggio - spiega OtelloLazzari - non vincolato, la soprin-tendenza ha voluto verificare imateriali impiegati. I lavori proce-dono spediti. Abbiamo già realiz-zato le fognature e fuori terra si

intravede la sagoma di quella chesarà l’isola con funzioni di sedutae palcoscenico, la torre adibita aproiezioni, anche se per ora ilproiettore non verrà alloggiatoall’interno e la quinta in cementoarmato, che come il pavimentoverrà ricoperta con gres porcella-nato. Dividere lo spazio pubblicocon il muro da quella che è la parte

privata corrisponde a una precisavolontà, funzionale anche per leattività commerciali. La casa infondo, di proprietà della banca abreve dovrebbe essere adibita asala convegni: sarebbe auspicabilese vi sorgesse un pub o un risto-rante. Quanto agli operatori delmercato, al timore che venendomeno il parcheggio venisse menoanche la clientela, si è sostituta lacuriosità e la speranza che i lavorifiniscano presto. Dopo grazie auno spazio pubblico riqualificato econ la possibilità di somministra-zione agli operatori, questo spaziopotrebbe tornare a vivere”.

Foto di Gianfranco Compagno

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 22 IL GIORNALE DEL LAZIO

Nessuna risposta sul fronte delle opere di compensazione in favore del territorio con l’incubo della discarica

LA GOGNA: NUOVO RINVIO PER IL DEPURATORE DI VIA CRATIManca la messa a terra all’impianto elettrico, i tecnici non se ne avvedono e il passaggio rimane al palo

di Lorenzo Lauretani

Avevamo lasciato i dirigenti delConsorzio e i cittadini di LaGogna e Fossignano il 24 Otto-bre scorso, durante la manifesta-zione di protesta che, dopo l’en-nesimo cronoprogramma disat-teso dall’amministrazione, liaveva spinti fin sotto il Munici-pio di Piazza Roma.In quell’occasione furono lostesso Sindaco, Antonio Terra, el’Assessore ai Lavori Pubblici,Luana Caporaso, a scendere trala gente e a rassicurarli che ildepuratore sarebbe passato sottola gestione di Acqualatina S.p.A.il 15 Novembre e che di lì a pocoavrebbero potuto finalmenteallacciarsi alla rete pubblica didepurazione delle acque dome-stiche, ponendo fine a oltre diecianni di attesa.Nel frattempo gli enti - il Comu-ne di Aprilia e AcqualatinaS.p.A. - si sarebbero dovutiincontrare per riordinare lecarte, per compiere le ultimemisurazioni da allegare agli attie darsi appuntamento al fatidico15 per sancire il trasferimentodella gestione dell’impianto dal-l’uno all’altra.Per bocca dell’Assessore aiLavori Pubblici i dirigenti delConsorzio avevano saputo che lerilevazioni metriche sarebberostate compiute martedì 29 Otto-bre ma nessuno si è fatto vederein via Crati fino al giorno suc-cessivo quando i tecnici di

Acqualatina S.p.A. e del Comu-ne di Aprilia hanno potuto con-statare che, nonostante fossestato commissionato il rifaci-mento dell’intero impianto elet-trico di alimentazione del depu-ratore dopo i furti di rame delloscorso anno, mancava tuttavia ilcollegamento di scarico a terradelle sovratensioni, la “messa aterra” insomma.Ci si chiede dunque come maniesperte non si siano accorte chel’impianto fosse incompleto eche mancasse un elemento cosìimportante per il funzionamentodell’impianto stesso.Peraltro sarebbe interessantecapire in quale maniera il cavoin rame di messa a terra possaessere stato sottratto dai ladriquando questo penetra il terrenoper metri e che, per essere sfilatoe rubato, si debba scavare edivellere i perni di ancoraggio.Ad ogni modo l’inconveniente ècostato l’ennesimo rinvio delpassaggio di consegne e hasuscitato le ire del Consorzioche emesso sul proprio blog uncomunicato. Questo il testo: “Nell’ultimo comunicato delConsorzio La Gogna, pubblicatosul blog borgatenews. blog-spot.com esprimevamo nel titolola preoccupazione che   l’impe-gno assunto dal Sindaco sul pas-saggio di gestione del depurato-re il 15 novembre alla SocietàAcqua Latina, poteva   ancora

una volta non essere rispettatoper le motivazioni che abbiamo

riportato sullo stesso post. E questo è avvenuto e il titolodel comunicato, che riporteremosul blog, sarà lo stesso, ma con ilpunto esclamativo al posto diquello interrogativo.Il 15 Novembre è passato, inquesti giorni continua a pioveree quindi non sarà possibile ese-guire i lavori necessari e nonsappiamo quale sarà la nuovascadenza che ci verrà comunica-ta, ammesso che usino questacortesia, non tanto per i dirigentidel Consorzio, ma almeno per icittadini della borgata.Il Consiglio Direttivo del Con-sorzio, riunito oggi, ha discussodi questa nuova situazione che siè creata, ritenendola un   altroesempio   di quei limiti cheabbiamo già denunciato nellagestione delle diverse fasi chehanno riguardato  i lavori per larealizzazione del depuratore. Sembra a noi, pur se non espertidella materia, che se al terminedei lavori per il ripristino del-l’impianto elettrico, si fosse pro-ceduto al suo collaudo o a altraforma di controllo della lororegolare esecuzione questo fattonon sarebbe accaduto.Per questo il Consiglio Direttivoha deciso di inviare al Sindaco larichiesta di un incontro, da effet-tuare nei primi giorni della pros-sima settimana, nel quale  venireinformati delle iniziative assu-merà, che si ritiene dovrannoessere soprattutto di caratterepolitico, per dare il segno della

volontà di chiudere questavicenda, nell’interesse dei citta-dini e del prestigio dell’Ammi-nistrazione. In relazione alla risposta cheavremo su quanto diremo al Sin-daco, nel caso ci convochi, o cheporteremo all’attenzione dei cit-tadini, nel caso ciò non avvenga,il Consiglio Direttivo tornerà ariunirsi per decidere   le conse-guenti iniziative.”Da uno sguardo veloce alle pre-visioni meteorologiche, sembrache su Aprilia pioverà ininterrot-tamente per almeno un’altra set-timana e, stando a quanto dice ilConsorzio, non saranno eseguitilavori fino alla fine delle preci-pitazioni. Sorge però spontaneala perplessità circa la impossibi-lità di compiere azioni di manu-

tenzione su un impianto elettricoin presenza di maltempo,ovviando evidentemente con ladisconnessione dall’impiantostesso dalla rete di alimentazio-ne e accelerando i tempi dimessa di funzione dell’apparato.Peraltro il perenne regime diemergenza in cui ci si trova agestire le continue riparazionigiustifica forzature alle procedu-re di assegnazione dei lavori e ilricorso alle chiamate direttedelle ditte appaltatrici.Tutto mentre è ancora da dirime-re la questione delle opere dicompensazione delle quasi 1200utenze di cui disporrebbe lasocietà con l’attivazione deldepuratore e mentre su LaGogna si assiepa l’incubo di unanuova discarica.

Latina avvia simile procedura. Il sindaco Damiano Coletta dice sì alla propostaI VERDI DI APRILIA CHIEDONO LA CITTADINANZA

ONARIA PER LILIANA SEGREdi Riccardo ToffoliI Verdi di Aprilia chiedono la citta-dinanza onoraria alla senatriceLiliana Segre: “un segno contro lemanifestazioni di odio di tutti igiorni”. Mentre i Verdi di Apriliachiedono al sindaco questo impor-tante atto, Latina accelera i tempi. Ilsindaco di Latina Damiano Colettaha deciso di accogliere la propostadel Pd e di dare la cittadinanza ono-raria di Latina alla senatrice Segre.Un evento che sarà significativo perLatina, ancorata ancora al suo pas-sato di fondazione durante il perio-do fascista e che si ribellò non pocoal cambio di nome imposto dallanuova giunta al parco “Mussolini”ora “Falcone-Borsellino”. “Ilnostro Paese vive un momentomolto delicato, -scrivono i Verdi diAprilia- nel quale gli insulti, lemanifestazioni d’odio e, purtroppo,persino episodi di violenza a sfondorazziale divengono, ogni giorno,sempre più frequenti. La Città diAprilia, da sempre punto d’incontrodi culture diverse, tollerante edaccogliente per sua natura, deveprendere una posizione netta suquesti fatti, senza ambiguità, senzapaure. Negli scorsi giorni alla Sena-trice Liliana Segre, che ogni giornoè vittima di insulti e minacce, èstata affidata una scorta. Un fattograve, vergognoso, che non possia-mo definire umiliante per il nostroPaese. Liliana Segre, infatti, è unadelle più importanti attiviste nellalotta contro la perdita della memo-ria di ciò che è stato l’Olocausto, diciò che i nazisti, con la complicitàdei fascisti italiani, hanno compiu-to. Criminali senza onore le cuimalefatte rischiano un colpevoleoblio. Liliana Segre, a tredici anni,fu deportata nel campo di concen-

tramento di Ausch-witz insieme allasua famiglia.Venne immediata-mente strappata dalpadre e dai suoinonni che, pocotempo dopo, furo-no barbaramenteuccisi. Dei 776bambini italiani dietà inferiore ai 14anni che furonodeportati ad Ausch-witz, Liliana Segrefu una dei 25 superstiti. Oggi, nel2019, ad 89 anni, la Senatrice Segredeve rivivere in parte quella stagio-ne di odio, insultata da chi, senzaalcuna vergogna, continua a soste-nere ideologie criminali e razziste.Soltanto dieci giorni fa, durantel’approvazione in Senato dellacommissione da lei proposta controchi istiga all’odio e alla violenza,Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia,si sono astenuti e hanno scelto dinon alzarsi in piedi, in segno dirispetto verso la Senatrice Segre ein ricordo di quei giorni terribili.Per questi motivi, come già staaccadendo in molte Città d’Italia,proponiamo che anche Aprilia con-ferisca la Cittadinanza Onorariaalla Senatrice Segre, un gesto chericordi, a tutti noi, che la battagliacontro l’odio e il razzismo non èmai terminata. Sogniamo un Paeseaperto e libero, che guardi al futurocon gioia e fiducia e che non abbiapaura di schierarsi in difesa deidiritti di tutti gli uomini”. A Latinainvece, la proposta è stata accolta.“Accolgo con grande favore l’ini-ziativa del PD di Latina, sostenutadai due consiglieri comunali Forte eZuliani, -dice il sindaco Damiano

Coletta- di conferire la cittadinanzaalla senatrice a vita Liliana Segre.Trovo che sia un modo costruttivoper riaffermare i valori su cui lanostra Repubblica si fonda. ComeComune abbiamo deciso di accom-pagnare gli studenti di Latina in unpercorso, dal titolo ‘Il futuro dellamemoria’, che li aiuti ad approfon-dire il senso del ‘fare memoria’, ecioè la sua capacità di permettere lacostruzione di un futuro senza incu-bi. Un percorso che inizierà Il 21Novembre, presso il Liceo Classicodi Latina, giorno in cui riproporre-mo un incontro testimonianza conSami Modiano, reduce dal campodi sterminio di Auschwitz, con glistudenti degli istituti superiori. Eche proseguirà con l’avvio di unconcorso su Primo Levi, il Viaggiodella Memoria e altre iniziative.Proprio per uscire dalla contingen-za delle polemiche e per rafforzareil lavoro sulla Memoria che stiamofacendo credo sia importante se,insieme a Liliana Segre, ricono-scessimo in consiglio comunaleanche la cittadinanza a SamiModiano, per riconoscere il valoredella testimonianza, della memoriae della tolleranza”.

L’iniziativa di FuturAprilia mette in collaborazionediverse associazioni per uno spettacolo unico

“SINERGIE” PER DE ANDRE’Appuntamento domenica 1 dicembre presso il polo dell’ex Claudia

“Sinergie: OperaArtistica Collettiva”è lo spettacolo che siterrà all’ex Claudia il1 dicembre prossimograzie al coordina-mento di FuturApri-lia e che sarà unomaggio a FabrizioDe Andrè. “Lo spiri-to motore dello spet-tacolo –ci dicono gliorganizzatori- è lariscoperta e la valo-rizzazione dellenumerose realtà arti-stiche del territorio,soprattutto quelleche hanno meno visi-bilità, così come ilrecupero dei luoghideputati a “contene-re” cultura che, permotivi diversi, restano invece inutilizzati”. L’evento, gratuito,quest’anno vuole essere un omaggio a Fabrizio De André e allaimmensa produzione musicale e poetica del cantautore. Lo spettacolo è costruito in modo corale e sinergico, e prevede

la partecipazione dei seguenti artisti: Associazione Arte Mediter-ranea – Danza Artè – Loro di Napoli – La Bottega degli Artisti –Focus Foto – Veruska Vertuani. La giornata, inoltre, sarà allietatadalla amichevole partecipazione del Trio acustico Archetipo.“L’iniziativa –continua FuturAprilia- si prefigge anche una fina-lità solidale: alla fine dello spettacolo sarà possibile lasciareun’offerta libera a favore del Centro Antiviolenza di Aprilia“Donne al Centro”. Un ringraziamento di vero cuore va a tuttigli sponsor che, anche in un momento storico così complicato,hanno deciso di dare il loro prezioso contributo alla realizzazionedi questo evento”. Appuntamento quindi per domenica 1 dicembre presso ilpolo CulturAprilia (ex Claudia), via Pontina km 46,600.Primo spettacolo ore 11:00 – secondo spettacolo ore 17:00.

R.T.

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Aprilia negli anni ha accolto tantissime le famiglie provenienti da diverse regioni italiane GAETANO PRINCIPE “IL BARBIERE” RACCONTA ASSORO, IL SUO PAESE DI ORIGINE

Ha sempre mantenuto un forte legame con il suo paese in provincia di Enna: “é un posto da visitare”

di Noemi Reali Una delle peculiarità dellanostra città è di aver accoltopersone provenienti da ogniregione. Tra questi Gaetano “IlBarbiere”, di origine siciliana.Il suo paese natale è Assoro, unpiccolo comune di 5.000 abi-tanti sui monti Erei in provin-cia di Enna. Gaetano Principearriva ad Aprilia all’età di 13anni, ma sono molte le fami-glie che dalla Sicilia si trasferi-scono qui. Tra i capostipitiricordiamo le famiglie Giuntae Guarrera. Tutti ricordanoanche Carmelo Lorello, predi-

catore, detto “Varecchina” peri prodotti che vendeva. È il1967quando Gaetano arriva adAprilia con la sua famiglia ini-

ziandol’attiva in centro e nel 1978decide di mettersi in proprio.Oggi ha 65 anni, è sposatoMichelina Di Giorgio, origina-

ria della provin-cia di Casertaconosciuta quied insiemehanno avuto unfiglio. Il bello diAprilia è averreso possibileincontri tra per-sone provenientida varie parti d’Italia. Gaetano èrimasto moltolegato al propriopaese, infatti,nel periodo diSan Michele,lascia Apriliaper recarsi adAssoro. Gaeta-no, però, non è ilsolo ad avereancora questo

forte legame con le proprieradici ci racconta di un suoamico; Santino Sanfilippo.“Tornare ad Assoro vuol dire

tornare indietro nel tempo, aquei momenti intrisi di affettidimenticati, ma che mettonoinsieme le persone che hannotracciato i momenti spensieratidi chi ora è anziano, facendoricordare anche chi non c’èpiù. Santino Sanfilippo, chesuona il trombone della bandamunicipale di Leonforte si èimpegnato chiamando ad unamarcord i compagni di scuoladi 55 anni fa, quando frequen-tavamo l’Elementare alla“Pantano - Riccioli” di Assoro,con l’insegnante, ormai scom-parso, Pino Pontorno. Si trattadi Filippo Lupo , AngeloAssennato, Angelo Giammel-lo, Paolo Salatino, GiovanniPergola, Mario Zambito, Giu-seppe Ingui, Gaetano Principe,Santo Rondinella, VincenzoMuratore, Antonio Giunta,Salvatore Paxia, Pietro LaPorta, Nicolino Di Marco,Ernesto Pesco, Antonio Tutto-bene, Giuseppe Fili.” Il 28 set-tembre hanno organizzato tuttiinsieme questa cena con lacomunità elementare dopo 55

anni. A Gaetano brillano gliocchi nel raccontare questimomenti e ci invita a visitare ilsuo paese. L’attaccamento adAssoro è ben visibile anche dailibri che tiene nel suo negozio.Oggetto particolare è l’orolo-gio alla parete che segna leundici, ma Gaetano sa chesono le sette e cinque minuti.“Questo orologio gira al con-trario. Ho sempre avuto tantiorologi, ma nessuno segnaval’ora italiana.” Ci racconta diquando ha regalato un suo oro-logio a forma di disco al pre-fetto di Mostardas, cittàgemellata con Aprilia, chesegnava l’orario della città bra-siliana. Gaetano alla domanda:“una volta in pensione, torne-resti stabilmente ad Assoro?”;non nasconde che l’idea glipiacerebbe molto e che con lamoglie hanno già messo gliocchi su una casa situata nelcomune siciliano.

foto di G .Compagno e archivio G. Principe

PRIMO RADUNO E-BIKE ASD CICLISTICA APRILIA Aprilia, Lanuvio, Genzano Rocca di Papa e ritorno. Un giro di 60km tra asfalto terra e acqua

ASD Ciclistica Aprilia haorganizzato il primo raduno E-bike. L’evento si è svolto nellagiornata di domenica 10novembre. La giornata è ini-ziata presto, il sole non ha tar-dato a presentarsi mentre pres-so il ristorante le isole gli e-bikers si preparavano a monta-re sulle montenbike tirate anuovo.Raduno, iscrizione e via! LaPedalata è trascorsa lisciasenza intoppi e tra le risate ele facce sorprese di chi incon-trava il gruppo numeroso, nonsono mancati i momenti ago-nistici dove sfoggiare le pro-prie doti ma soprattutto quelledel mezzo! Che con i loro wattpermettono a molti di affronta-re salite ed ostacoli come i pro-fessionisti. Il giro organizzatoha toccato le città limitrofi diLanuvio e Genzano per giun-gere nel parco dei Castelliromani che seguendo i sentie-ri, ben mantenuti dalla fore-stale, ha poi toccato il sottobosco di Rocca di Papà, Gen-zano e fatto ritorno ad Aprilia,completando così un giro di60km tra asfalto terra e acqua.Al termine con le e-bike menosfavillanti,ma con il sorriso suivolti dei partecipanti, l’ASD

Ciclistica Aprilia ha offertoun brindisi a tutti per la bel-lissima giornata. Il pranzopresso il ristorante poi hadato modo di consolidarevecchie e nuove amicizie, econoscere meglio chi èvenuto da lontano (Rieti,Ostia e Latina)...Un ringraziamento è dovutoa tutti i partecipanti e orga-nizzatori, che lungimirantisul futuro de questa nuovadisciplina ha creato questoprimo raduno test, per getta-re le basi per il prossimoanno ed allargare il “giro” leamicizie ed essere semprepiù numerosi. L’ASD Cicli-stica Aprilia vi saluta e viaspetta numerosi l’annoprossimo.

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SE SMETTO DI MANG-GIARE COMPULSIVA-MENTE, SI SVILUPPE-RANNO ALTRI SINTOMI?SE NON RIESCO ADAFFRONTARLI LA MIAANSIA DOVE ANDRA’ AFINIRE?

Se non risolve un’abitudinecompulsiva, e cerca di liberar-sene con il semplice aiuto dellavolontà potrà sostituire unacompulsività con un’altra.Però se termina una compulsi-vità con tolleranza verso sestesso, non ne troverà un’altra.Cosa devo fare quandovoglio rimproverarmi? Nonriesco a immaginarmi senzarimproverarmi quando miguardo allo specchio.Ho posto la stessa domanda adiverse pazienti. Una mi harisposto “Quando si abbando-na il disprezzo, rimane solol’ansia!” Questa signora avevatrascorso una vita dicendosiche era grassa e aveva provatomolta ansia quando cominciòad alimentarsi più cosciente-mente perché aveva scopertocose di se stessa che la rende-vano nervosa. Si era creataun’idea molto rigida di cosadeve essere una persona “cor-retta” e molti pensieri che lecausavano le crisi di cibo nonrientravano in questa catego-ria. Al riconoscere questo, sisentì più nervosa che grassa.Qualcuno mi ha risposto: “Sisostituisce il rimprovero con larealtà”. In effetti, quando siabbandona il mangiare com-pulsivo, si affronta la realtà. Larealtà è meno soggetta allesoluzioni magiche come ladieta e molta gente si lamentache la realtà porta disillusione.“Io sento che dentro di me c’èuna persona più amabile,nuova, serena” mi disse un’al-tra. “Non mi critico, ma nonsono nemmeno indulgente,non mi sgrido se mangio quan-do ho fame, ho tutti i cibi chemi piacciono, scelgo i vestiticon cui mi sento più comoda.Quando mangio per fame buc-cale, e non riesco ad immagi-nare cosa mi sta succedendo,penso al perché mi sta capitan-do e cerco di rimangiare perfame stomacale. Questa cosami permette di pensare e disentire qualunque cosa, e dichiamare le cose con il loro

vero nome.” Io voglio realmente liberar-mi dei problemi del cibo peròso che se potessi perdere unpo’ di peso mi sentirei piùsano, mi muoverei con piùfacilità e mi sentirei menooppresso fisicamente.Pensi all’ultima volta in cui haperduto peso rapidamente.Quanto tempo ha impiegatoper recuperare il peso perduto?Le statistiche indicano chequando le persone riaumenta-no di peso dopo una dieta,acquistano più peso di quelloche avevano prima della dieta.E’ sicuramente importante per-dere peso per vestirsi con piùfacilità, per un aspetto piùattraente e per avere migliorioccasioni sociali, non si posso-no negare questi fatti, ma finoad ora i suoi sforzi diligenti edecisi non hanno avuto risulta-to e, secondo me, la cosamigliore per cambiare aspetto,anche in relazione all’interven-to chirurgico, è resistere allanozione culturale di un solocorpo accettabile, quellomagro, e quindi applicarsi allacausa della sua dipendenza dalcibo che, a parte tutto, è lacausa dei suoi problemi, men-tre l’obesità ne è l’effetto.So che è difficile ammettereche fino a che non smetterà dimangiare in modo non naturaleper il suo organismo e spesso,magari, per ansietà il cambionel suo corpo non sarà rag-giunto, però è così.Sto lottando al meglio perperdere peso. Sicuramenteho perso troppo tempo dellamia vita aumentando e dimi-nuendo di peso. Ho la spe-ranza di poter scendere inmodo magari lento, ma defi-nitivo cercando di vivere inmodo differente la mia rela-zione con il cibo. Mentre fac-cio così, voglio vivere piena-

mente, esattamente come mitrovo adesso. Cerchi di mangiare quello cheil suo corpo richiede e smettadi mangiare esattamente nelmomento in cui si sente soddi-sfatto.Lei mangia oltre la sensazionedi essere soddisfatto perchénon ha sviluppato la sensazio-ne di cosa voglia dire esserepieno?Il cibo ha ancora per lei unacarica emozionale molto forte?Alcune persone hanno lanecessità subcosciente di esse-re grassa, o hanno paura didiventare magri. Essere magroo grasso ha un significato chesupera la sua coscienza, che ilnostro corpo “grande” signifi-chi, in realtà, potere, presenza,forza, o qualcosa di diverso.Immagini di essere più grassodi quello che è in realtà e tentidi vedersi in questo nuovostato. Cosa le succede? Cosasta facendo e come si sente?Anche se le può sembrare stra-no, cerchi per un attimo di con-siderare il fatto di essere gras-so come un fatto positivo e chesta facendo qualcosa di utileper se stesso. Tenti di scoprirein quale forma le è utile esseregrasso.“Odiavo l’idea di essere gras-sa” mi diceva una paziente,però mi sorpresi a considerar-mi più forte, come una dellematrone della Bibbia. Miimmaginavo come se moltepersone venissero da me perchiedermi consiglio, come sefossi la donna saggia dellacomunità. Nella mia fantasianon mi muovevo assolutamen-te, tutto il mondo intorno veni-va da me senza che io mi muo-vessi, e questa sensazione erabellissima”. Questi sentimentirelativi al grasso non sonoinfrequenti. Questa paziente haavuto coscienza del suo desi-

derio di non volersi sforzare.In realtà questa paziente esigemolto da se stessa e nella suafantasia, non dover fare nullaera un lusso assai apprezzato.Molti mangiatori compulsivinon sono coscienti di fino ache punto desidererebbero“non fare niente”. La fantasiadella paziente è espressione diquesto desiderio e anche divolersi sentire considerata einfluente. E’ comprensibileche molte persone simbolizza-no nel grasso il fatto di esserediventati adulti e di averecomando. Quando eravamopiccoli, gli adulti ci sembrava-no “grandi”, forti e con potereassoluto su tutto, e a volte, lesensazioni di impotenza cifanno ritornare alla nostrainfanzia. Nella sua fantasia,questa paziente dedusse chequando si sente impotente esenza controllo vede il grassocome lo vedeva quando erapiccola.Quando anche lei comincerà acapire la funzione che ha perlei il grasso, sarà in condizionedi sapere questo desiderio dalgrasso. Ricordi che le unicheproprietà del grasso sono quel-le che lei gli attribuisce. Lamagrezza, in se stessa, non haa sua volta, nessun significatoe la potrà sorprendere che leiattribuisce anche al significatodi magro significati differenti,non tutti positivi. Come per ilgrasso, avrà modo di effettuaregli esercizi che le consiglio piùavanti anche per il magro, emagari verificare che ancheper lei non sempre il magrocorrisponde a qualcosa di posi-tivo. Ad esempio, potrà verifi-care una similitudine fra esseremagra ed essere piccola, debo-le e fragile o magari sentirsicolpevole per immaginarsimagro e “mostrarsi” agli altri. La fantasia di sentirsi più gras-

so e più magro di quello che siè sono altri mezzi per impararequalcosa circa le aree dellanostra vita che ci creano con-flitto. Lo scopo non è necessa-riamente quello di risolvere iproblemi della sua vita, anchese conoscerli costituisce unprimo passo in questa direzio-ne. Riconoscere i significatiche attribuiamo al grasso e almagro significa decifrare alcu-ni degli ostacoli che si frap-pongono al suo progetto diimparare a mangiare secondole esigenze del suo corpo.Quando chiarirà il significatoche attribuisce all’essere gras-so o magro, il suo corpo sarànelle condizioni di tornare alpeso naturale e avrà aumentatola conoscenza di se stesso.Quando non imporrà significa-ti alle dimensioni del suocorpo, sarà nelle condizioni diabbandonare una ossessione edentrare nella vita reale.Quanto tempo richiede tuttoquesto? Quanta gente èriuscita? Calerò di peso?Il nostro obbiettivo primarionon è farla scendere di peso,anche se, in conseguenza alfatto di mangiare secondo leesigenze dell’organismo, ilpeso diminuisce. La possibilitàdi usare quello che leggedipende dal fatto di fare qual-cosa di molto diverso dalladieta, e ognuno ha il suo cam-mino. Quando comincerà afare le cose che le abbiamoconsigliato, ricordi che l’ali-mentazione a richiesta dell’or-ganismo è un atto di autoaffer-mazione, ogni volta che simangia è perché si ha famestomacale, ci si sta prendendocura di noi stessi in formadiretta. Quanto più lo riuscirà afare tanto meglio si sentirà conse stesso e sarà capace dimanipolare correttamente ifatti che le capitano.

Dott.ssa

Anna De Santis(Psicologa - Psicoterapeuta)

LA PSICOLOGA RISPONDE21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 29IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 29

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di Noemi Reali

Evidente situazione di degra-do in via Enna, angolo viaToscanini ad Aprilia. Cabinaelettrica o discarica? A volerdenunciare lo stato di unadelle cabine dell’ Enel è lasignora Livia Gabrielli, diorigine molisana, vive ora inFrancia, vedova di AntonioGabrielli. Oltre aldegrato c’èuno stato di pericolo, dovutaad una superfetazione, cherischia di crollare. Ogni annotorna ad Aprilia nella casadella famiglia marito, ora disua proprietà, per un paio dimesi. La cabina elettrica che

viene posta alla nostra atten-zione è situata in via Enna,numero 2. La signora Liviavuole rivolgere un appello alsindaco di Aprilia AntonioTerra. Richiede che vengasistemata la cabina che,ormai, si sta tramutando inuna vera e proprio discarica.Si tratta di una storia già vistae rivista. Sono molte le cabi-ne nella nostra città ad essereabbandonate a loro stesse.

Livia Gabrielli si è rivolta alnostro giornale per attirarepiù attenzione possibile efare in modo che la sua vocevenga ascoltata. Ci mostra lasporcizia che sovrasta nella

zona interessata dallacabina dell’Enel. “ Inquesta zona vivonoanche dei bambini edei ragazzi. La situa-zione può degenerareed essere pericolosa.Non si può avere unimmobile vicino auna cabina in questostato. Tornare dallaFrancia e trovarequesta situazione nonè possibile”, hadichiarato. É inim-maginabile che unapersona debba viverein questa circostanza.Chiaramente ladenuncia non è rivol-ta alla cabina in sé,ma allo stato didegrado che la cir-conda. Si richiedeper questa ragionel’intervento delComune di Aprilia edella DirezioneGenerale dell’Enel.Sporcizia e fili dellacorrente esposti sonosotto gli occhi ditutti, ma nulla è stato

fatto. Un immagine che siscontra con quella di unPaese civile. La signora LiviaGabrielli è in partenza per laFrancia, ci auguriamo che alsuo ritorno possa trovare un

miglioramento. Speriamoche per prima cosa ci sia unintervento per eliminare lasporcizia che sovrasta la zonae immediatamente dopo un

intervento sulla cabina stes-sa. Nel frattempo Livia rin-grazia per l’attenzione e lacomprensione.

Foto di G.Compagno

21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 30 IL GIORNALE DEL LAZIO

Stiamo parlando del manufatto di via Enna, angolo con via Toscanini

CABINA ELETTRICA, IN UNO STATO DI DEGRATO E PERICOLOLa signora Livia Gabrielli, che vive in Francia, tramite noi, fa appello al sindaco Antonio Terra

Le cabine dell’Enel di Aprilia sono tutte in questo stato, salvo l’intervento di privati

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Miei cari lettori, Ognuno di noi nella vita siritrova a vivere momenti disconforto e di crisi, momenti incui dobbiamo lottare con il gri-gio che abbiamo nel cuore. Imomenti di crisi possono crear-si per i motivi più disparati ediversi: la fine di un rapporto,una crisi economica personale,dover affrontare un lutto oavere dei gravi problemi disalute. Anche cercare di rag-giungere un obiettivo, concen-trare i propri sforzi per raggiun-gere un determinato traguardo,senza ottenere il risultato spera-to può gettarci in un pozzonero. Ne sono l’esempio queglistudenti che arrivano ad inven-tare una laurea inesistente e chefiniscono con il suicidarsi nelfinto giorno della presunta dis-cussione o quelle donne checadono in depressione perché ilfiglio tanto desiderato non arri-va. Che cos’è una “crisi”? Unavolta mi sono imbattuta in que-sta frase: “Crisi è quelmomento in cui il vecchiomuore ed il nuovo stenta anascere” e credo che non ci sianulla di più adatto per descrive-re questo particolare momentodella vita. Le difficoltà, non-ostante tutti i disagi e le com-plicazioni che possono portare,possono essere anche un’occa-sione di rinascita. Farò unodegli esempi più banali: la fine

di un amore. Non importa se seiun’adolescente alle prime armi,un giovane che ha già avuto lasua scorta di delusioni amoroseo una persona adulta. La fine diuna storia d’amore ci gettasempre nel più nero sconforto.Ci sentiamo traditi, vulnerabili,disillusi e soli. La nostra auto-stima ha un duro colpo e ricer-chiamo nel nostro passato glisbagli che potremo aver com-messo per averci portato almomento di rottura. Ci ritrovia-mo a pensare che non potremopiù essere felici, che non potre-mo più amare e dare fiducia dinuovo. Ci sentiamo soli in ungiardino congelato nell’inver-no. Ma all’improvviso un rag-gio di sole colpisce il giardino,la neve si scioglie e l’estateritorna di nuovo e possiamoscoprirci innamorati di unamore grande e vero, quello pernoi stessi e della nostra forza. Enon è detto che non ci sia unanuova persona, un nuovo sorri-so, a scaldarci il cuore. Comeera il detto? Chiusa una porta siapre un portone? Teniamolosempre al mente. Nulla è persempre. Nemmeno il dolore.Nella vita bisogna avere ottimi-smo per superare gli ostacolidella vita. Questo vale per gliuomini ma soprattutto per ledonne. Lo stesso si può dire per unacrisi lavorativa ed economica.Nulla resta per sempre nero,tetro e fermo. La vita è un con-tinuo cambiamento e noi stes-si dobbiamo essere parte diquel cambiamento. Una crisi

lavorativa può essere l’occasio-ne per reinventarci nuovamentee per trovare noi stessi e unaprofessione che ci appaga dipiù. Invece di essere tristi per-ché non troviamo lavoro, cer-chiamo di pensare a cosa vorre-mo davvero fare e cerchiamosu internet corsi per formarciprofessionalmente. Un pochinomeno facile il discorso quandoa subire una crisi è una impre-sa. Da imprenditrice mi sentodi dedicare qualche rigaanche ai quegli imprenditoriche stanno passando momen-ti difficili. I fattori di una crisiaziendale possono essere attri-buiti o a fattori esterni, peresempio la nascita di una nuovaconcorrenza, o a fattori interni.Non essere in grado di affronta-re una crisi aziendale può por-tare a un fallimento che si river-serà non solo sull’imprenditorestesso ma anche sui singolilavoratori che si ritroverannoall’improvviso senza lavoro.Un imprenditore ha sulle suespalle non solo se stesso maanche le sorti di altre perso-ne. Per questo gioca un fattoreimportante la velocità e iltempo: deve essere in grado didare al più presto stabilità all’a-zienda, magari riducendo icosti o adottando nuove strate-gie. Una crisi aziendale vaaffrontata con coraggio e laconsapevolezza di tentaretutto il possibile per nonavere dei rimorsi.Ultimamente, soprattutto suisocial network, va di moda unaparola, utilizzata soprattutto dai

più giovani. Questa parola è“resilienza”. La resilienza,secondo la definizione stan-dard, è la capacità di un siste-ma di adattarsi al cambia-mento. In psicologia è la capa-cità, invece, di far fronte inmaniera positiva agli eventitraumatici. Ho scoperto in que-sti giorni che questa parolarispecchia il mio carattere per-sonale e grazie alla resilienzami ritrovo con una forza daDio.Quello che auguro a tutte lepersone che si ritrovano adover affrontare momentidifficili è di trovare la forzadentro di loro. I momenti diffi-cili si possono superare. Ricor-datevi sempre che tutto nellavita nasce piccolo e si ingrandi-sce con il tempo. Solo la tri-stezza nasce grande e poi con iltempo tende a sparire. E quan-do sparisce del tutto, ti riscopri

più forte di prima. Ci sono deicasi però in cui la tristezza conil tempo non tende a diminuirema tende ad aumentare con l’a-vanzare del tempo. In questocaso c’è un’unica soluzione:scendere a patti e farsi aiutareda persone competenti, primache la situazione diventi gravee irrecuperabile. Non esistonocavalieri nella bianca arma-tura pronti a salvarvi. Potetesalvarvi solo voi. Il primopasso è ammettere di staremale, il secondo passo, invece,è quello di chiedere aiuto. E lavita prosegue così: a piccolipassi. Continuate a mettere unpiede dopo l’altro. Arriverà ilgiorno in cui i passi diventeran-no sempre più grandi e ti accor-gerai di essere già a metà deltuo cammino. In quel momentopotrai guardare al futuro sorri-dendo e saprai che non è maitardi per riscoprirsi.

21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 31IL GIORNALE DEL LAZIO

a cura di Sihem Zrelli

La forza di superare tutto…!!!Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore

“APRILIA SI…CURA” - Imprenditoria, economia, cultura e turismo

o ed il mio amico Ugo è la sto-ria di un cane buffo, dal musettosempre allegro e di Vittorio, unragazzo arrabbiato e delusodalla vita. Un giorno Vittorioassiste ad una scena terribile,degli uomini stanno affogandodei cagnolini, lui riesce a sal-varli e tra questi c’è Ugo. Daquel momento in poi inizia unastoria d’amore coinvolgente edemozionante, con episodi che vifaranno sorridere, piangere ecommuovere.Io ed il mio amico Ugo è unlibro di esordio sorprendente,un racconto scritto in modoappassionato, con un linguag-gio semplice ed asciutto. E’ unastoria bellissima, quell’amorepuro che siamo abituati a legge-re solo nelle favole, ma la mera-viglia di questo libro è che narraattimi di vita vissuta, sofferta egraffiata. Sullo sfondo scorronoscorci di vita personale dell’au-tore tra alti e bassi, gioie e dolo-ri, successi e delusioni, non èforse la vita un romanzo daassaporare in ogni attimo? Vit-torio ha conosciuto l’amorepuro, quel sentimento che gli èstato negato dalla figura piùimportante di ognuno di noi. Lo

ha incontrato negli occhi di uncane, che spesso rappresentanola parte migliore delle persone eallora perdetevi tra le pagine diquesta fantastica storia, nessunoaveva mai descritto così profon-damente l’amore tra un uomoed un cane e il legame magicoche dura da millenni tra noi equesti esseri meravigliosi aquattro zampe. Può l’amore per un cane trasfor-

mare una persona? Leggendo questo libro trovereteuna risposta...

“E poi lui mi guardò, abbassòla testa, le orecchie e mi guar-dò, non potrò mai più cancella-re quello sguardo, non potròmai più dimenticare quelmomento. Il suo sguardo cosìpuro entrò nel mio cuore e inquel momenti capii che quel

cane, sarebbe stato il dono piùgrande dei tutta la mia vita, ilregalo più autentico e meravi-glioso di sempre! Tratto dal libro Io ed il mioamico Ugo di Vittorio Bellucci

Io ed il mio amico Ugo è untesto adatto a qualunque età,puo’ essere un bellissimo regalodi Natale e si acquista solo suAmazon, sia in versione carta-cea che kindle ed ebook. Poteteinoltre visitare la pagina Face-book Io ed il mio amico Ugo.Per qualunque dubbio od infor-mazione contattateci al [email protected]

Vittorio ed Ugo

IO ED IL MIO AMICO UGO diVittorio Bellucci

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 32 IL GIORNALE DEL LAZIO

Eleonora è un’educatrice che daanni si occupa di bambini spe-ciali. Bambini che fanno faticaa sorridere, relazionarsi, comu-nicare. Bambini che il mondo,talvolta lascia indietro, che nonsempre li prende per mano, chea volte non vede. Eleonora Zingali è una educa-trice e una terapista Aba e oggici spiega cos’è l’Applied Beha-vior Analysis

L’Applied Behavior Analysis(ABA) è l’applicazione deiprincipi dell’analisi del com-portamento e delle procedure etecnologia da essi derivate, perla soluzione di problemi di rile-vanza sociale.Le “Linea guida per Il tratta-mento dei Disturbi dello Spet-tro Autistico (ASD) nei bam-bini e negli adolescenti” consi-gliano l’utilizzo delle procedurederivate dall’ABA per il tratta-mento di dette condizioni, allaluce dei numerosi studi che nesostengono l’efficacia nelmigliorare le abilità intellettive,il linguaggio, i comportamentiadattivi ed, in generale, la quali-tà della vita in bambini con dis-turbo dello spettro autistico (enon solo!).

Trattamento ABAIl trattamento si basa sui con-cetti e sui principi dell’ABA.L’ABA è l’acronimo di AppliedBehavior Analysis e rappresen-ta l’insieme delle procedurebasate sui principi dell’analisidel comportamento per miglio-rare comportamenti socialmen-te significativi e dimostrare chegli interventi impiegati sonoresponsabili del miglioramentonel comportamento (Cooper2007). Le sessioni di trattamen-to includono sia momenti ditraining strutturato DTT (Dis-crete Trial Traning), siamomenti di apprendimento inun setting naturale NET (Natu-ral Environment Training). Ven-gono effettuati interventi intutte le aree di funzionamentodel bambino come il comporta-mento verbale, il gioco, iltempo libero, gli apprendimentiscolastici (lettura, scrittura, cal-colo), le autonomie, l’interazio-ne sociale.Lo scopo è quello di insegnarglile abilità che saranno poi neces-sarie in un ambiente più natura-le, nella sua quotidianità e neidiversi contesti relazionali. Il

trattamento dei comportamentiproblema si basa su proceduredi osservazione sistematica e dianalisi funzionale in cui vieneindividuata la funzione delcomportamento e di conseguen-za selezionata la procedura dirinforzamento differenziale perestinguere il comportamentodisfunzionale.Oltre all’intervento che vienesvolto direttamente con il bam-bino in una modalità uno aduno, un buon trattamento habisogno anche di incontri diParent-training con i genitorifinalizzati alla conoscenza,comprensione e gestione dellecaratteristiche cognitivo-com-portamentali del proprio figlio,all’implementazione di regolecondivise e programmi di modi-ficazione comportamentale.

Chi svolge il trattamentoABA?

Viene svolto da psicologi, edu-catori, psicomotricisti chehanno conseguito un masteruniversitario in AppliedBehavior Analysis e cheseguono i programmi definitidal supervisore del progettoindividualizzato del bambinotramite una programmazionemensile e la registrazionecostante dei dati che vengonoosservati nel corso del tratta-mento. Il terapista è l’operatoreche svolge la propria attivitànella prevenzione e nel tratta-mento riabilitativo delle patolo-gie che rientrano nel disturbodello spettro autistico in etàevolutiva. Quindi:- Segue programmi individua-lizzati volti al miglioramentodelle abilità deficitarie,- Pratica sotto supervisione delsupervisore l’attività terapeuti-ca dove vengono effettuatiinterventi in tutte le aree di fun-zionamento del bambino comeil comportamento verbale, ilgioco, il tempo libero, gliapprendimenti scolastici (lettu-ra, scrittura, calcolo), le autono-mie, l’interazione sociale affin-ché il bambino possa apprende-re abilità necessarie per la suaquotidianità,- Monitora costantemente l’effi-cacia del proprio intervento alla

luce dei dati che emergonodall’osservazione che vengonopoi discussi con il supervisoredel programma per il raggiungi-mento degli obiettivi stabiliti.

Quando richiederetrattamento ABA?

Il trattamento viene richiestodalla famiglia del bambinoquando è già presente una dia-gnosi di disturbo dello spettroautistico o quando si hanno dia-gnosi di ritardi non specificidello sviluppo per cui è richie-sto un intervento preventivovolto a verificare se a seguitodello stesso i deficit individuatinell’area dello sviluppo per-mangono o mostrano un’evolu-zione da rivalutare a distanza diun dato periodo di tempo dall’i-nizio del trattamento.

Un trattamento ABA è giustoo è troppo difficile e faticoso?L’ABA non è solo “lavoro atavolino”: chi fa quest’osserva-zione dimentica, o non sa, cheper essere efficace un interven-to comportamentale, certamen-te sarà fatto “del lavoro a tavo-lino” ma, al contempo, verran-no create varie opportunità diapprendimento nell’ambientenaturale del bambino, in situa-zioni di gioco da solo e con ipari, a casa con i genitori ,nonni e fratellini e così, persinopreparare i biscotti diventeràun’attività in cui il bambinosarà in grado di apprenderenuove abilità che lo aiuterannoa ridurre la distanza che lo sepa-ra dai pari normo tipici.Inoltre, gli interventi di stam-po ABA si basano sulle prefe-renze e motivazioni dei bambinistessi, quindi se implementatanel modo corretto, non vi èragione alcuna per cui possadefinirsi “adatta per un bambi-no e non adatta per un altro”.Ogni bambino è diverso daglialtri, le sue preferenze sarannodiverse da quelle degli altri econ il tempo si sostituiranno. È proprio per essere sempresicuri di seguire le preferenze emotivazioni dei bambini checostantemente vengono effet-tuate delle “valutazioni dellepreferenze” .

Dott.ssa Cinzia De AngelisDot.t in scienze e tecnichepsicologiche, Pedagogista

abilitata Esperta in didatticaspeciale - Scrittrice

Per porre domande alladott.ssa Cinzia De Angelis

inviare una e-mail al seguenteindirizzo di posta elettronica:[email protected]

SOS CRESCITAEDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA

TUTTI I BAMBINI SPECIALI HANNO BISOGNO DI PERSONE SPECIALIChe cos’è l’ABA?

La rassegna dedicata ai compositori per cori è giuntaalla decima edizione

GRANDE SUCCESSO PER LO SPECIALGIORGIO SUSANA

Ideata e portata al successo dal maestro Alessia Calcagndi Riccardo Toffoli

Sabato due novembre si ètenuta presso lo stupendosalone d’onore del museodelle civiltà delle arti e tradi-zioni popolari di Roma ladecima edizione della rasse-gna dedicata ai compositoriper la vocalità corale. Unabellissima iniziativa ideatadal maestro Alessia Calca-gni che ha portato Roma e il Lazio ad essere il centro italiano della voca-lità contemporanea. Questa decima edizione ha avuto come special guestil compositore Giorgio Susana. “E’ stata una giornata indimenticabile –cicommenta Alessia Calcagni- eclettica, trascinante, varia, energica, a voltesospesa ed introspettiva come il bellissimo “luci serene e chiare”, cantatomeravigliosamente dal coro Diapason di Fabio De Angelis che tocca l’a-nima, a volte straripante e piena di gioia, con un ouverture andante quasimadrigalistica come “Sono Coriandoli”, che esplode all’improvviso conun ritmo jazz che ti fa cantare ballando (a me dedicato) e cantato a coriuniti da tutti i cori di bimbi, altre volte contaminata da sprazi Mozartianiinseriti dentro un brano costruito con una melodia a 2 voci in apparenzasemplice ma geniale impreziosita da un bellissimo arrangiamento pianisti-co come il brano “Se fossi io a fare la città” eseguito dal Coro Schola Can-torum al Massimo e i fiori musicali di Cristina Bortolato, e poi “Ognunoha un luogo da cantare”: eccolo il luogo con delle voci splendide del coroMelicus, o gli arrangiamenti carichi di energia di Cuccurucuccu o dellaTasche piene di sassi, o, ancora, dell’allegro quasi strumentale dell’ arran-giamento di Cielito lindo eseguito dal Coro dell’Angolo, fino ad arrivareal genere sacro dei brani cantati dall’Ethos ensemble. O la gioia trasci-nante di Torchiato samba eseguito dal coro di voci bianche primaveradiretto Laura Barchi, bimbi pieni di voglia di cantare. Aggiungo un grazieenorme a Francesco Aquilanti e al Museo delle Arti e Tradizioni Popolaridi Roma nonché ai meravigliosi pianisti chapeau: Mario Madonna, Gian-luigi Clemente e Giorgio Susana”. Il prossimo appuntamento sarà perdomenica 1 marzo 2020 alle ore 15 sempre al museo delle arti e tradizionipopolari con uno speciale dedicato a Mauro Marchetti, con il patrocinio diNuova Consonanza, CHORUS INSIDE Federazione Cori Italiani e in col-laborazione del MIUR Comitato Nazionale per l’apprendimento praticodella Musica per tutti gli studenti.

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di Riccardo ToffoliTorna dal 18 al 24 novembre Osmosi, ilfestival delle culture di Aprilia nato nel2016, quest’anno organizzato dalla ProLoco con il contributo dell’amministra-zione comunale di Aprilia, deliberatonella seduta di Giunta del 5 novembre. Sitratta della quarta edizione dell’eventoche coinvolge studenti e associazioni inun “intreccio” - appunto “osmosi”, ben-ché la parola sia anche acronimo di Offi-cine Specializzate: Mostre, Opere, Suoni,Idee – di forme artistiche che spazianodalla musica all’arte, passando per i labo-ratori, il teatro, l’artigianato, lo sport. Ilfestival si tiene nei locali recuperati dellaex Claudia e nel teatro della scuolaPascoli, spostandosi anche nelle scuole diAprilia. Nei giorni del festival, 30 asso-ciazioni culturali e 25 operatori culturaliproporranno laboratori artistici ed espres-sivi, percorsi didattici multidisciplinare,dibattiti e mostre: momenti di confronto eriflessione rivolti ad adulti e bambini checonsentono una crescita del tessuto apri-liano sotto ogni punto di vista. Qualchenumero: 9 appuntamenti con le mostre,exposmosi arte, storia, storiaprilia, foto-grafia artistica; 4 laboratori artistici nellescuole; 3 workshop; 6 eventi spettacolo,teatro/danza/musica; 8 percorsi tematici,green/social/arte/conferenze; 4 appunta-menti culturali. Novità di quest’anno saràla “Dichiarazione dei sentimenti”, cheprende spunto dalla “Declaration of senti-ments” firmata dalle donne di SenecaFalls (USA), primo atto dell’emancipa-zione femminile. Dieci impegni che rap-presentano i diritti/doveri, rivolti princi-palmente a noi stessi, che saranno sotto-scritti da adulti e bambini: la Dichiarazio-ne sarà poi consegnata al Sindaco di Apri-lia affinché diventi un atto ufficiale delComune. Anche per questo il motto del-l’edizione di 2019 di Osmosi è “La cultu-ra è nelle nostre mani”. «Crediamo molto

in questa manifestazione – spiega l’As-sessore alla Cultura Elvis Martino – per lasua capacità di far dialogare tra loro leassociazioni del territorio e avvicinarle almondo della scuola. Una cultura cheviene costruita dal basso e che contribui-sce a consolidare lo spirito di comunità.Osmosi ormai rappresenta un contenitoreartistico per la nostra città e rientra negliobiettivi della nostra Amministrazionecomunale di valorizzazione del mondodell’associazionismo. Peraltro Osmosirende protagonista un luogo, il CulturA-prilia, recuperato grazie ai fondi europei eche a breve sarà protagonista di una forteazione di rilancio».

IL PROGRAMMA18 NOVEMBRE: ORE 9.45 EX CLAU-DIA apertura della IV edizione con lettu-ra dell’oleandro di Daniela Saurini einterpretazione di Giuliano Leva. Esibi-zione dell’orchestra de I Giovani Filar-monici PontiniORE 18 – 19.15 e 20.30 EX CLAUDIA“Imago urbis” tra mito e realtà a curadelle associazioni Assinarch, LiberiCantores, Archeoclub Aprilia, Energie delTerritorio19 NOVEMBRE: ORE 18 EX CLAU-DIA Da Osmosi verso Ada - Percorsi perla creazione di una base documentalepubblica sulla identità apriliana A curadell’associazione Energie del Territorio 20 NOVEMBRE: ORE 9 AULAMAGNA LICEO MEUCCI “POSSODIRE LA MIA?” Giornata  dedicata allapromozione dei diritti dei minori, VII edi-zione. ORE 18 EX CLAUDIA Donne imprendi-trici in Aprilia in Latium A cura delleimprese di Aprilia in Latium ORE 18 TEATRO PASCOLI Il mondo èmio….da Mary Poppins a Pocahontas acura dell’Associazione Nuovi Armonici  21 NOVEMBRE: ORE 9 PRESSO

TENUTA CALISSONI BULGARI Festadell’albero a cura della Tenuta CalissoniBulgari

ORE 16 EX CLAUDIA Educare i bam-bini all’empatia e alla pro socialità: unfuturo migliore senza violenza! A curadell’associazione Life  ORE 18 EX CLAUDIA Serr 2019. Dalle

buone idee alle azioni: le attività virtuosedel territorio si presentano A cura di Ales-sandra Lombardi, moderatrice e delegataalle politiche verso Rifiuti Zero della cittàdi Aprilia  ORE 20.30 PRESSO TEATRO PASCO-LI Il noce insanguinato: la strega Mat-teuccia da Todi A cura dell’associazione Kammermusik edell’I.C. “Giacomo Matteotti“ 22 NOVEMBRE: ORE 16 EX CLAU-DIA I raggi dal buio a cura delle associa-zioni La Bottega degli Artisti, Arte Medi-terranea, Diapason, Compagnia TeatraleLoro di Napoli ORE 18 EX CLAUDIA Donne R-Esi-stenti  A cura delle associazioni ANPIAprilia sezione “Vittorio Arrigoni”,ANPI Pomezia sezione “Teresa Mattei ele altre”, Compagnia Teatrale Loro di

Napoli.  ORE 20.30 EX CLAUDIA Donna è… Acura delle associazioni Diapason, DanzaArtè, Loro di Napoli, Arte Mediterranea 23 NOVEMBRE: ORE 10 EX CLAU-DIA oderdojo Aprilia: Ada Lovelace e ilCoding a cura della CoderDojo di ApriliaORE 16 EX CLAUDIA Prevenire la vio-lenza: come imparare a gestire i conflittia partire dalle relazioni familiari a curadell’associazione PSI.COL a.p.s. ORE 18 EX CLAUDIA DONNE EGUERRA: le donne nei conflitti mondia-li. Immagini dalla storia per non dimenti-care a cura dell’associazione Un ricordodella pace, Corpo delle Infermiere Volon-tarie della C.R.I. ORE 20.30 TEATRO PASCOLI CECI-

TÁ a cura dell’associazione CompagniaTeatrale “Colori del Mondo” 24 NOVEMBRE ORE 19: SALA CON-SILIARE Lettura di Ludovica Leva della“Dichiarazione dei Sentimenti” e conse-gna ufficiale alla amministrazione comu-nale. Omaggio all’artista “Marco Panic-cia”. Premiazione per il “Murales Osmo-si2019”, Esibizione Musicale MediterrA-nima. 

21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 33IL GIORNALE DEL LAZIO

Dopo le polemiche estive l’assessore organizza la nuova edizione

RIPARTE OSMOSI: IL FESTIVAL DELLA CULTURA APRILIANACoinvolte associazioni e scuole con appuntamenti dal 18 al 24 novembre

di Riccardo Toffoli

“La fucina del demone auli-co”. È il titolo della mostra chePietro Torosani ha organizzatopresso Max’s Caffè di via deiPeri. Una mostra pensata per lanotte di Halloween e che inve-ce, è diventata una vera e pro-pria chicca per gli appassionatidi armi e di steampunk. Nellasala interna del bar, PietroTorosani ha messo in mostra ilfrutto del lungo lavoro dellasua passione: armi di ognigenere riprodotti dal mondodella fantasia. Il genere “fan-tasy” ospita armi di film e car-toni fantastici. C’è l’ascia delnano del Signore degli Anelli,ma anche martelli, armi celti-che riprodotte fedelmente dalcinema come il Trono di

Spade. Una sezione è dedicataal videogioco Bloodborne. È lastoria complessa di un “caccia-tore” che ha il compito di ripu-lire la città di Yharnam dellesue mostruosità infette. Unvideogioco in voga tra i giova-ni. Torosani ha riprodotto tuttele armi del “cacciatore” com-presa una bellissima ascia aforma di arco. Altra sezioneinfine è dedicata al materialeSteampunk. Lo steampunk èun filone della narrativa fanta-stica e, più nel dettaglio, dellafantascientifica che introduceuna tecnologia anacronisticaall’interno di un’ambientazio-ne storica, spesso il XIX seco-lo e in particolare la Londravittoriana. “E’ il mio generepreferito –ci racconta l’artista-e i prossimi lavori saranno

interamente dedicati a questogenere”. Ha riprodotto dellepistole ma anche ridipinto armidi plastica in versione steam-punk. L’arte di Torosani èveramente versatile ed unica.Ogni materiale viene prestatoalla “trasformazione”, diventauno strumento duttile per rea-lizzare ciò che lui ha in mente.Non si tratta solo di plasmarele lastre in pvc o materiale inlegno. Viene utilizzata lagomma, la plastica, smontateborse e borsette per renderel’oggetto più verosimile possi-bile. “Per lavorare ad un’armaora mi occorrono più o menosette ore –ci rivela- ma non c’ènulla di pronto in ciò che fac-cio. È tutto frutto di un lavoromolto minuzioso e curato neiminimi dettagli dovuto al

materiale che ho a disposizio-ne, a vari passaggi di vernice eai dettagli”. La passione diTorosani è sempre stata questa,ma da quando ha partecipatocon il figlio al Romics questapassione si è trasformata invera e propria arte. La mostra èproseguita per tutte le primedue settimane di novembre.“Ora mi dedico ai presepi per-

ché sono tra i fondatori dell’as-sociazione apriliana dei prese-pi –ci dice- ma voglio conti-nuare a lavorare sullo steam-punk. Questo filone mi affasci-na tantissimo”. Inoltre conti-nuerà a svolgere attività divendita, scambio di giocattolicon “Barbalocchi”.Per info: 3737575796 oppure3490545534

La mostra unica nel suo genere di Pietro Torosani presso il barMax’s Caffè di via dei Peri

LA FUCINA DEL DEMONE AULICORiprodotte armi di film, videogiochi famosi e in stile steampunk

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Care lettrici e lettori oggi vi pre-sento il Movimento ATD QuartoMondo, che ho avuto il piacere diconoscere in occasione dellacommemorazione davanti alla lapi-de dedicata ai poveri nella giornata disabato 9 novembre, prima dellaSanta Messa nella Basilica di SanGiovanni in Laterano per la festadella Dedicazione. Così il Papaha dato ufficialmente inizio allaterza Giornata Mondiale deiPoveri, che culmina nella cele-brazione della Messa di domenica17 novembre nella Basilica diSan Pietro. Una esperienzastraordinaria per la vicinanza aPapa Francesco che ha incontratola delegazione del MovimentoATD Quarto Mondo, per recitareinsieme la preghiera dei fedelicomposta dal Servo di Dio e fon-datore padre Joseph Wresinsk(1917 - 1988). Una preghieracorale per abbracciare i milioni dibambini, di giovani, di uomini edonne sofferenti che voglionocomunque amare, pregare e lavo-rare “perchè nasca una terra soli-dale” e per chiedere a Dio chemandi “operai” per la sua messe.L’incontro con la delegazione del

Movimento è avvenuto presso lalapide dedicata alle vittime dellamiseria. Posta sul Sagrato dellaBasilica di San Giovanni in Late-rano, la lapide è una copia diquella voluta ed inaugurata il 17ottobre del 1987 nel quartiereTrocadero di Parigi da Wresinskie su cui sono incise leparole: “Laddove gli uomini sonocondannati a vivere nella mise-ria, i diritti dell’uomo sono viola-ti. Unirsi per farli rispettare è undovere sacro”. Per questo france-se di origini poverissime, “pretetra il suo popolo”, come amavadefinirsi, il richiamo verso idimenticati e sofferenti dellaterra, il “Volto di Gesù Cristo”,diventa dunque la sua più profon-da vocazione.  “ Questi uomini,abbrutiti e spossati nel corpo enello spirito, sanno cose che glialtri rischiano di non comprende-re mai, nemmeno di immaginare(padre Wresinski) . E’ nell’annodel Grande Giubileo del 2000, eprecisamente il 15 ottobre, cheuna copia della lapide viene postasul Sagrato della Basilica di SanGiovanni in Laterano a Roma.Oggi, nel mondo, ci sono 30riproduzioni di questa incisioneche urla al cielo e agli uomini ilpassaggio dei più poveri ed invi-sibili su questa terra: quelli che lastoria non ricorderà mai ma su cuila storia è costruita.“ Nessunastele, nessun monumento è statoinnalzato, nessuna targa comme-morativa è stata posta... solo lacarne degli uomini ne porta lacicatrice. Eppure, in questi luoghil’umanità ha sofferto come innessuna altra parte. Abbiamovisto bambini mendicare, rico-perti di vergogna. Abbiamo vistograndi umiliazioni... Chi le

saprà? Chi ne sarà testimone?(padre Wresinski) ”. Il Movi-mento ATD Quarto Mondo.L’associazione Internazionalenasce nel 1957 dal testimone diPace Padre Joseph Wresinski.Polacco, trasferitosi in Franciaper gli studi di sacerdozio e sem-pre al servizio dei poveri e degliultimi. L’arrivo a Noisy, il 14luglio 1956, suggella il suo desti-no. In questo “campo di transito”,fondato dall’Abbé Pierre nel1954, trova due mila personecirca in condizioni disperate,abbandonati al disprezzo edall’indifferenza del mondo circo-stante: p. Joseph capisce imme-diatamente che questi sono il suopopolo, e che la sua vita è defini-tivamente legata alla loro. P.Joseph sceglie di vivere con loro,vuole riabilitare il suo popolo,restituendogli la libertà di asso-ciazione e di opinione, unendo lefamiglie contro la miseria. Riabi-litare vuol dire fare capire a tuttiche i più poveri non sono colpe-voli dello stato di miseria in cuisono ridotti, ma ne sono le vitti-me, e che la miseria può esseresconfitta unendosi insieme.Riabilitare vuol dire recidere lasudditanza che lega le famigliedel Campo a qualsiasi forma diassistenza. La mensa popolare èsostituita da un asilo infantile, unlaboratorio e una biblioteca, ecostruisce una cappella convolontari di cinque religioni (cat-tolici, protestanti, israeliti, musul-mani e induisti), senza contare inon credenti. Cresce l’impegno ecresce l’opposizione, la violenza:il nuovo asilo infantile, il centroculturale, e anche l’ufficio dip.Joseph sono più volte dati allefiamme ... Senza contare gli

incendi involontari che distruggo-no le fatiscenti abitazioni ed ucci-dono dei bambini. Alcuni voglio-no costringerlo ad andarsene, perchiudere il Campo e disperdere isuoi abitanti. Per resistere, p.Joseph fonda nel 1957, con lefamiglie nella miseria, una primaassociazione, ma il Ministerodegli Interni nega il proprio con-senso. La soluzione è una asso-ciazione, che includa sia le fami-glie più indigenti, che i volontarie gli alleati di ogni condizionesociale. Un amico protestante,confondatore, propone di chia-marla Aide à toute détresse; saràl’origine dell’attuale Movimentointernazionale ATD QuartoMondo. Negli anni 60 la lottacontro la miseria diventa lotta perla cultura, per il diritto all’identitàstorica, alla presa di parola e diresponsabilità di fronte al mondocircostante. Vengono organizzatiincontri pubblici, è fondata unarivista, stabilite relazioni con ilmondo scientifico ed universita-rio, avviate ricerche, che porte-ranno nel 1962 alla creazione diun ufficio di ricerca sociale - chediventerà nel 1968, l’istituto diricerca e di formazione alle rela-zioni umane. In quegli stessi anniWresinski effettua diversi viaggiall’estero, in particolare in Indianel 1965, da cui trae origine lafutura estensione del suo Movi-mento verso il Terzo Mondo. Edil “suo popolo” inizia a prendereil nome che diverrà proprio: ilQuarto Mondo. È l’inizio deglianni ’70, quando sorgono gliincontri regolari tra famiglie delQuarto Mondo e persone pronte adialogare con loro, che divente-ranno poi Università popolari;seguono quindi i grandi raduni

internazionali: il Congresso delleDonne del Quarto Mondo nel1975, delle Famiglie nel 1976,quindi dei bambini, dei giovani,ecc. Padre Wresinski è diventatoormai un personaggio pubblico:nel 1979 è nominato membro delConsiglio Economico e Socialedella Repubblica Francese perassicurare a livello nazionale unarappresentanza permanente deipiù poveri; nel 1987 è incaricatodi preparare il Rapporto Grandepovertà e precarietà economica esociale; il suo Movimento puòavvalersi di statuti consultivi dialto livello presso organismiinternazionali come l’ONU. P.Wresinski vive questa dimensio-ne sempre chiedendosi: “Sono lavoce del mio popolo che soffre eche spera oppure sono diventatoun personaggio a sé stante?” Il 17ottobre 1987, sul Sagrato dellelibertà e dei Diritti dell’Uomo, alTrocadero, a Parigi, il PadreJoseph Wresinski inaugura solen-nemente, davanti una folla di100.000 persone, una Pietra incommemorazione di tutte le vitti-me della miseria e pronuncia undiscorso profetico: “Rendo testi-monianza a voi, poveri di tutti itempi ...” D’ora in poi questo attosarà ricordato ogni 17 ottobre,come la Giornata mondiale dellalotta contro la miseria, data uffi-cialmente riconosciuta dal 1992dalle Nazioni Unite. P. Josephmuore il 14 febbraio 1988 inseguito ad un banale interventochirurgico. La Cattedrale di NotreDame il 18 febbraio, per i suoifunerali, è affollata di uomini edonne di ogni condizione. Il 19marzo 1997 nella diocesi di Sois-sons si è aperta ufficialmente laCausa di Beatificazione.

21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 34 IL GIORNALE DEL LAZIO

A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazionesociale. Per scrivermi:[email protected]

Vi presento il Movimento ATD Quarto Mondo. Insieme aPapa Francesco per combattere la miseria e l’indifferenza

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Cari amici lettori, a volte capitache la realtà scavalchi la fanta-sia. Quando ho iniziato a scriverequesto articolo, ascoltavo la TVe, mi è successo che la realtàche ascoltavo superasse, nonsolo la fantasia, ma addiritturail pregiudizio. Volevo avvicinare la lente diingrandimento a questo mondodecisamente sconosciuto amolti, quello della disoccupa-zione e dei suoi effetti tra lavo-ratori ultracinquantenni, licen-ziati, donne e uomini ritenutitroppo giovani per accederealla pensione e, al tempo stes-

so, troppo vecchi per trovare unaltro posto di lavoro regolare,né nero, né grigio. Cari amici, sulla disoccupazio-ne giovanile si sa abbastanza, imedia – se non la politica –sono stati attenti ad evidenziar-lo; inchieste, saggi, analisi,convegnistica e letteratura giu-stamente hanno contribuito arendere se non altro visibilequesto tsunami che ha sommer-so e sommerge almeno duegenerazioni di italiani. Invece, della disoccupazionedei lavoratori ultracinquantennirigettati in casa dalla crisi edalle ricette liberiste, non siconoscono neppure i numerireali, non c’è Istat che li rac-conti. Sugli ultracinquantenni, laposta in gioco e troppo alta eanche coloro che in aziendanon ci sono ancora, non ci sonopiù, o non ci saranno mai,

dovrebbero capirlo e agire diconseguenza. Persone costrette a vivere senzareddito, in solitudine, l’unicascelta è di impegnarsi nelvolontariato, per fare qualcosadi utile e al tempo stesso percombattere l’isolamento.Cari amici, con la crisi dellavoro è notevolmente cresciu-to il numero di aspiranti volon-tari che cercano di dare unsenso alla propria vita sospesa:nulla di male, anzi, potrebberorappresentare potenziali risorse

per le associazioni, le onlus. Dunque, mi sono detto, scrivodi questi cinquantenni senzal’arte né parte, persone in carnee ossa sbianchettate e private diogni forma e speranza di reddi-to dalle spietate performancesdella new economy. Cari amici, subito ho capito chela mia idea andava sottoposta aprofonda revisione: questilavoratori, vittime di una rotta-mazione forzata, hanno paura,riprovano un sentimento chenei conflitti del lavoro sembra-va archiviato o almeno forte-mente ridimensionato dopo lelotte e le conquiste sindacali elegislative seguite all’Autunnocaldo del ’69. Invece questo sentimento oggiritorna, veicolato da una con-trorivoluzione normativa e cul-turale che riporta le relazionisindacali a un passato remoto. Il diritto di licenziare riconse-gnato dal Governo Renzi agli

imprenditori dopo 45 anni didemocrazia, con gli attacchi acolpi di accetta allo Statuto deicittadini lavoratori, ha colpitola dignità di chi lavora, o nonlavora più, o non riesce a trova-re o ritrovare un lavoro. Cari amici, la paura, di rimane-re senza lavoro, si manifesta inmille forme, spesso accompa-gnata dalla consapevolezza chele scelte politiche degli ultimigoverni, rischiano di scatenareuna guerra tra poveri. È questo che si vuole, mettendo

lavoratori contro altri lavorato-ri, divisi fra loro dal livello diprecarietà, dall’età, dal sesso,dal colore della pelle. Alla basedi tutto si colloca il mantradella fine della lotta di classe: ilconflitto oggi non è più vertica-le, tra capitale e lavoro, maorizzontale, come i rematori diuna nave da guerra che hannocome controparte non il capita-no o l’armatore (“siamo tuttisulla stessa barca”, ci racconta-no) bensì i rematori della navenemica che vogliono conqui-

stare le stesse terre e gli stessimari. Cari amici lettori, il sogno libe-rista è mutato oggi i lavoratorisono alla stregua dei quattrocapponi che Renzo portava daAzzeccagarbugli: legati tra diloro da Agnese. I quattro sventurati il cui desti-no era segnato, invece di becca-re chi li stava portando a mortesicura si beccavano tra di loro. Cari amici, oggi la metafora è,dai capponi di Renzo ai polli diConte.

21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 35IL GIORNALE DEL LAZIO

di Salvatore Lonoce

Dai capponi di Renzo ai polli di Conte

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 36 IL GIORNALE DEL LAZIO

Mi chiamo Dante e ho presoin affitto un locale commer-ciale per esercitare la miaattività. Mi sono impegnatocon il locatore a pagare lespese di condominio però,secondo me, alcune vocicome per esempio l’ascenso-re, che io non uso dato che illocale ha un ingresso separa-to ed indipendente, non misembra giusto che ricadanosu di me. Ho ragione? Possocontestare queste spese ?Grazie. Dante M.

Caro Dante, andando ad ana-lizzare il rapporto inquilinoproprietario relativamentealle spese condominiali èopportuno ricordare alcuniprincipi codificati dallalegge: l’art. 9 della legge n.392 del 1978 che elenca glioneri accessori a carico delconduttore e l’art. 79 dellamedesima legge che commi-na la nullità ad ogni accordoche attribuisce al locatore uncanone o un vantaggio incontrasto con la legge392/1978. Dalla legge del1978 n. 392 si può dedurreche il contratto di locazionepuò prevedere degli oneriaccessori a carico dell’inqui-lino. Il problema, semmai, èdato dal fatto che ancheall’interno delle spese condo-miniali indicate dall’art. 9della legge 392/1978 l’inqui-lino non deve pagarle sempree comunque, ma deve pagar-le solo se l’immobile ha unbeneficio dalla spesa oppure,detto in modo diverso, l’in-quilino deve pagare tali spesesolo se l’immobile è connes-so al relativo servizio oimpianto condominiale(oggetto della spesa). Nellelocazioni non abitative, ilproprietario non può preten-dere dal conduttore il paga-mento di oneri accessori espese straordinarie per servi-zi non fruiti. È quanto preci-sato da una recente sentenzadella Cassazione [Cass. sent.n. 5795 del 8.03.2017. ]. Laclausola del contratto di loca-zione non abitativa che pre-veda il pagamento, da partedel conduttore, di spesestraordinarie e oneri accesso-

ri (per esempio spese condo-miniali) relativi a servizi dicui il conduttore stesso nonha beneficiato, è nulla perchécontraria alla legge. Infatti, inmateria di locazione diimmobili adibiti ad usodiverso da abitazione, ènulla, ai sensi dell’art. 79della legge n. 392 del 1978,ogni pattuizione che consen-ta al locatore di pretenderedal conduttore un pagamentonon giustificato dal sinallag-ma contrattuale; con la con-seguenza che, con riguardoagli oneri condominiali,come anche desumibiledall’art. 9 della citata legge,possono essere poste a caricodel conduttore solo le spesecollegate al godimento effet-tivo, da parte sua, di un servi-zio, con conseguente esclu-sione degli oneri straordinariche riguardino, non solo l’u-nità immobiliare, ma l’edifi-cio condominiale nel suocomplesso, stante l’assenzadi ogni rapporto sinallagma-tico con il bene locato Nelcaso di locazione ad uso nonabitativo, affinchè il proprie-tario possa addebitare al con-duttore le spese sopra descrit-te, occorre il godimentoeffettivo dei relativi servizida parte di quest’ultimo. Ciòvuol dire che il conduttorenon dovrà pagare le speserelative all’edificio condomi-niale nel suo complesso, lequali restano a carico del pro-prietario. Per esempio, il con-duttore non è tenuto a pagarele spese di pulizia dell’andro-ne dell’edificio se l’unitàimmobiliare locata si trovaall’esterno, così come non ètenuto a pagare le spese diriscaldamento condominialese esso non si estende ai loca-li commerciali o, come nelcaso del nostro lettore, se l’a-scensore non serve i localioggetto del contratto. Il prin-cipio di diritto affermatodalla Cassazione in materiadi spese e oneri accessorinella locazione ad uso diver-so da quello abitativo, è, insintesi, il seguente: il condut-tore è tenuto a pagare solo lespese relative ai servizi effet-tivamente fruiti o comunquefruibili. È nulla la clausoladel contratto di locazione chepone a carico del conduttoretutte le spese straordinarie,senza considerarle in rappor-to con il contratto stesso econ la fruibilità dei relativiservizi.

Avv. Margherita Corneli

Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]

CONTRATTO DI LOCAZIONE AD USO DIVERSO DALL’ABITATIVO: CHI PAGA GLI ONERI CONDOMINIALI?

L’AVVOCATO RISPONDE

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Giove è il “buon padre” del-l’Olimpo.. dall’universo stella-to guarda i suoi amati conbenevolenza e a gran voceesclama: “guardate più inalto!” .. quasi a voler dire che èproprio ora di risvegliare in noil’entusiasmo ..Qualcuno potrebbe dire: “maio sono già colmo di entusiasmoe sorrido alla vita!!” .. qualcunaltro potrebbe invece risponde-re in questo modo: “ma come sifa a guardare più in alto quan-do le preoccupazioni sono tantee l’ansia fa il suo lavoro?”.. per la prima affermazione nullada dire!! Per la seconda affer-mazione qualcosa invece lapossiamo elaborare insieme,vediamo un po’.. è il caso diricordare che in questo temponuovo, dove tutte le cose cam-biano affinché il passato con isuoi vecchi modelli possa usci-re di scena lasciando spazio alpresente con tutto ciò che dinuovo c’è e ci sarà.. in questotempo dicevo, è tutto così diffi-cile che diventa ancor più diffi-cile trovare in noi stessi lerisorse che possano attivare lagiusta energia creativa orienta-ta a trasformare in positivoanche i nostri stessi stati d’ani-mo.. Ecco.. esattamente: trasforma-re i nostri stati d’animo!! Evi-dentemente tutto dovrebbe par-tire da lì; per poter cambiarequalcosa nella nostra vita, perpoter ribaltare i vecchi modellie i vecchi sistemi appunto, dob-biamo partire da noi stessi inquanto la nostra vita è la nostra“lunga estensione”.. di questonon si parla mai, quasi a direche noi siamo noi e la nostravita ci cammina a fianco!! Men-tre in realtà noi e la nostra vitasiamo la stessa cosa! Se soma-tizziamo un disagio ne risenteanche la nostra vita! bastaimmaginare la possibilità diqualcuno che purtroppo si famale e non può muoversi dacasa.. non potrà andare a lavo-rare, non potrà accudire la suacasa, dovrà evitare almeno perun periodo alcune cose che nor-malmente rientrano nella sua“vita quotidiana”.. questoesempio è già sufficiente percomprendere il concetto appenaesposto: noi e la nostra vitasiamo la stessa cosa.. pensarlo,ma soprattutto “osservare”questa verità e comprenderla,potrebbe aiutare chi aspetta “lafortuna” o chi spera di vedercambiare magicamente ognicosa e situazione proprio comeaccade nei sogni.. Questo non vuol dire che tuttociò non possa accadere.. il cieloè provvidenziale e ad un certo

punto fa girare la ruota dellavita stessa invertendone il motoe allora le cose cambiano.. maa volte occorre il tempo.. altrevolte invece, non ci rendiamoconto che la situazione sta cam-biando e rimaniamo nell’ansiache ormai è divenuta unamodalità di vita: un’abitudinecome ce ne sono tante..È proprio il caso di considerarela possibilità di “andare oltre”il disagio.. di non centrare l’at-tenzione solo sulla possibilitàdi “risolvere” e a tutti i costi.. avolte, “riportare ordine” nellesituazioni vuol dire anche: “èandata così e se non si può farealtro o altrimenti, vado avanti,vado oltre.. questo non vuoldire “parlare in modo semplici-stico” ma piuttosto “poterpensare in modo diverso spo-standosi da ciò che era e cheora non è più..” La prima cosa per andareoltre è “accettare” e poiriprendere il cammino.. “perandare dove”?? direbbe qual-cuno.. la risposta potrebbeessere questa: “intantoriprendiamo a camminare..strada facendo incontreremoil nuovo e.. potremo andareoltre!!”Giove in Sagittario è ancoralì, a guardare quaggiù dove simuove “gioia e dolore”.. è lìad insistere sensibilizzando ilnostro “sentire” che invecespesso non ascoltiamo.. quasiad esortarci a fare questosalto di qualità per cambiarele cose.. per trovare ciò checerchiamo!! Nel segno delSagittario ci sono “le idee”!!!ci sono i nuovi modelli cheattraverso quelle “Idee-Dee”prendono forma in noi attra-verso immagini, sogni, ideali..crediamoci allora!! Attiviamol’ascolto dice Giove! Questogrande pianeta che rimane unanno in ogni segno zodiacale,sensibilizza di quel segno tuttele caratteristiche ma soprat-tutto le risorse che offre.. inquesto caso la risorsa piùgrande è “la possibilità” perarrivare poi a realizzare“L’abbondanza”!! “guardare in alto” quindi,vuol proprio dire “alzare losguardo”.. chi guarda inbasso vede solo la tristezza,l’umiliazione, il dolore, l’im-possibilità.. in alto c’è il cieloinfinito e colmo di stelle che ciricorda che anche in noi esisteun cielo infinito abitato damille e mille stelle, ognunadelle quali rappresenta unapossibilità, una risorsa, untalento.. ma dobbiamo guar-dare su! dobbiamo crederci!Giove rimarrà in Sagittariofino a Dicembre e poi entreràin Capricorno.. in questosegno è presente la possibilitàdi poter realizzare ciò cheabbiamo pensato di attivare..allora dobbiamo farlo ora!Ora dobbiamo pensare di“andare oltre” quel sistema,che forse oggi non è piùnecessario continuare a trat-tenere perché tutto cambia etutto sta cambiando dalle cosepiù piccole alle più grandi..

tutto si sta trasformando perdar vita al nuovo.. lo dice ilcielo! E allora affidiamoci aquesta possibilità; impariamo aguardare più in alto!! A coloro

che guardano inesorabilmentein basso, Giove grida più forteattivando nel suo grido il suointento paterno e così dice:“non ti preoccupare! Non per-

mettere a niente e a nessuno dilimitare il tuo passo.. riprendi iltuo cammino e crea.. la vita tiaiuterà”..

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 38 IL GIORNALE DEL LAZIO

GENDER PAY GAP, MATTIA: “PARITA’ RETRIBUTIVA PER PROSEGUIREIL MODELLO LAZIO. ANCORA ADESIONI DALLE COLLEGHE:

UN SOSTEGNO AMPIO PER FARE PRESTO”“L’iniziativa “Stop Gender Pay Gap”, organizzata dalla consigliera regionale di parità,Valentina Cardinali, ci ha offerto alla Regione Lazio un’occasione di confrontoimportante, nel percorso della proposta di legge sulla parità retributiva, avviato con lapresentazione in Consiglio regionale. i dati forniti dalla Cardinali fanno riflettere e cispingono a lavorare con ulterioreimpegno in un sistema che è viziato,alla base, da un approccio culturaleche ci trasciniamo da lontano e chevogliamo cambiare radicalmente”. Lo dichiara Eleonora Mattia (Pd),presidente della IX Commissionepari opportunità del Lazio, prima fir-mataria della P.L.182 “Disposizioneper la promozione della parità retri-butiva tra i sessi, il sostegno dell’oc-cupazione e dell’imprenditoria fem-minile di qualità e la valorizzazionedelle competenze delle donne”. “Non è un caso – sottolinea la Mattia– che la legge continui a riscuotereadesioni in seno al Consiglio regio-nale del Lazio: dopo le collegheMarta Bonafoni, Sara Battisti,Valentina Grippo e Michela DiBiase, che ringrazio personalmente,ho ricevuto la richiesta di sottoscri-zione anche da parte di altri gruppipolitici. Una condivisione ampia checi consentirà di procedere in modopiù rapido e funzionale verso la suaapprovazione”. “Questa proposta – precisa la presidente della IX Commissione – si inserisce in unmodello Lazio, voluto dal presidente Nicola Zingaretti, che vuole recuperare il ruolodella donna e tutelarne con forza i diritti. Dopo aver approvato, nel 2019, la legge n.6che introduce il principio dell'equo compenso per le libere professioniste e i liberi pro-fessionisti, che sono tra quelli che i dati Istat dicono subire maggiormente gli effettidella crisi, siamo prossimi ad approvare in Commissione un’ulteriore proposta dilegge, che mi vede prima firmataria, sulla riforma del sistema integrato di educazionee di istruzione, il cosiddetto 0-6, che va a colmare un ritardo, in tema di asili nido, edu-cazione ed istruzione, di quasi 40 anni”. “La PL sulla parità retributiva di cui abbiamo discusso oggi – conclude la Mattia –impegna la Regione a favorire la parità retributiva nel settore privato del Lazio, intro-ducendo una lista di tutte le aziende virtuose che rispettano la parità di salario tra uomoe e donna; istituendo una Giornata contro le discriminazioni sul lavoro; concedendoagevolazioni fiscali alle imprese laziali che rispettano questo principio e contributi eco-nomici a chi assume donne vittima di violenza e donne con contratti a tempo indeter-minato e full time, oggi spesso impegnate soprattutto con contratti part time. Al con-trario, abbiamo stabilito di togliere i contributi alle aziende che hanno subito condannaper il mancato rispetto della legge sulla tutela della maternità e della paternità”.

LSU: CON LEGGE VOTATA ALL’UNANIMITA’ IN CONSIGLIO SOLUZIONE PER 320 LAVORATORI

Lavoratori Socialmente Utili, votato dalla Pisana il testo di legge su emendamenti dellaGiunta del Lazio detta nuove e definitive regole per la gestione del bacino dei Lavora-tori Socialmente Utili.Ecco cosa prevede: un investimento di 16,8 milioni nel biennio 2020-2021 per il soste-gno alla stabilizzazione di questi lavoratori nelle amministrazioni locali e incentivi aisingoli per la fuoriuscita volontaria dal bacino protetto. L’obiettivo è quello di svuotarecompletamente entro il 2022 il bacino regionale, in continuità e implementando leazioni virtuosamente intraprese dal 2013 a oggi, che hanno portato alla riduzione delnumero dei lavoratori socialmente utili da 1334 (2013) a 320 (2019).

In particolare, si prevede un contributo massimo di 60mila euro – erogati in tre annua-lità in favore delle amministrazioni pubbliche, degli enti pubblici e delle società a par-tecipazione pubblica. Per l’incentivo alla fuoriuscita, invece, è prevista una somma aciascun lavoratore, una tantum fino 55mila euro, individuando degli scaglioni in baseall’età.Il testo votato all'unanimità è stato il frutto di un lavoro di collaborazione fra la Giuntae l'intero Consiglio regionale.“Con la legge di oggi testimoniamo ancora una volta il senso di responsabilità dimo-strato negli anni dalle Giunte Zingaretti nei confronti di queste persone. Ci siamo fatticarico di assicurare loro un futuro certo, garantendo negli anni la contribuzione mensilee incentivi. La legge prevede inoltre l’istituzione di un fondo unico dedicato ai lavora-tori socialmente utili e un monitoraggio costante sia del numero dei lavoratori coinvoltisia degli interventi” - così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e nuovi diritti.

LA REGIONE LAZIO E ANEC PRESENTANO “BUONA LA PRIMA!”La Regione Lazio e ANEC portano gli studenti al cinema con Buona la prima! Tra

novembre 2019 e dicembre 2020 in programma 133 appuntamenti gratuiti dedicati aglistudenti delle scuole di ogni ordine e grado di cui 15 riservati ai titolari di Lazio YouthCard: una ricca proposta di proiezioni e non solo, anche approfondimenti, dibattiti eincontri con i protagonisti nel settore, tra cui registi, attori, critici ed esperti del mondodel cinema.Un’iniziativa ambiziosa, una grande agorà culturale dove i cinema si trasformeranno inveri e propri luoghi di formazione e attraverso cui il giovane pubblico potrà sperimen-tare la magia della settima arte. Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio e realizzatoda ANEC Lazio in collaborazione con ANICA, Agiscuola, NUOVOIMAIE, SNCCI,ANAC e ALI, nasce con l’obiettivo di stimolare e formare le giovani generazioni allacorretta decodificazione del linguaggio audiovisivo proponendo una serie di opere fil-miche di grande qualità artistica e interesse culturale.La programmazione si articola in 9 aree tematiche: Cinema ed emozioni; Cinema eGlobalizzazione; Cinema e Lingue Straniere; Cinema e Disabilità; Cinema, Legalità eDiritti; Cinema e Letteratura; Cinema e Arte; Cinema e Musica; Cinema e Memoria.Previsto, inoltre, un ciclo di eventi speciali in streaming: incontri e proiezioni che ver-ranno trasmesse in live streaming per consentire agli studenti di ogni parte del Lazio diprendere parte al progetto e assistere agli appuntamenti con alcuni prestigiosi protago-nisti del mondo del cinema.Un’occasione unica di confronto e crescita culturale, un intero anno dedicato al cinemadi qualità e d’essai che prevede il coinvolgimento di oltre 30.000 spettatori tra studenti,giovani dai 14 ai 29 anni possessori di Lazio Youth Card, ma anche docenti e semplicispettatori. Un progetto ambizioso volto a offrire una nuova e stimolante chiave di let-tura delle opere filmiche che, con il loro fondamentale slancio creativo, sono in gradodi sollecitare nuove interpretazioni su tutto ciò che ci circonda. L’obiettivo è quello diriportare il giovane pubblico nelle sale cinematografiche e far rivivere loro, attraversola scuola, luoghi fondamentali dal punto di vista culturale ma anche di socialità e con-divisione. Per ulteriori informazioni sulle modalità di adesione al progetto, visitare il sitowww.aneclazio.com In alternativa, è possibile scrivere all’indirizzo email [email protected] i ragazzi è a disposizione anche il sito dedicato alla LazioYouthCard, con tutte leinfo per scaricare l’app.“Crediamo che il cinema di qualità sia uno strumento di studio e conoscenza comple-mentare a quelli tradizionali e che, all’interno del sistema educativo, possa giocare unruolo importante, anche perché rimette al centro la socialità e promuovere approfondi-menti, riflessioni e dibattiti” - così Claudio Di Berardino, Assessore Lavoro e nuovidiritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Politiche per la ricostru-zione.“Siamo orgogliosi di aver intrapreso un percorso educativo che coinvolge giovani egiovanissimi, comprese le classi del primo ciclo – afferma la Presidente di ANECLazio Piera Bernaschi – in quanto le nuove generazioni sono sempre più sensibili allinguaggio delle immagini. Negli incontri che organizzeremo – continua la PresidenteANEC Lazio - a partire dal mezzo audiovisivo, verranno affrontati temi impegnativi,siano essi storici, sociali, giuridici o letterari, con la consapevolezza che la visione col-lettiva aiuti il confronto con il prossimo e rappresenti un’occasione di formazione peri nostri ragazzi”.

dallaRegionedi Bruno Jorillo

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 39IL GIORNALE DEL LAZIO

ANZIO - NETTUNOAl via il video spot “Anzio Regina dell’Inverno, tra storia, cultura, enogastronomia

ed antiche tradizioni marinare”, per promuovere i Parchi, i Musei, l’Ufficio delTurista, il pescato km zero e la migliore cucina marinara al mondo

E’ stato pubblicato sui social,nell’ambito della campagnamarketing invernale, il primovideo spot per promuovere i Par-chi, i Musei, l’Ufficio del Turi-sta, il pescato km zero e lamigliore cucina marinara almondo. “Anzio Regina dell’In-verno, tra storia, cultura, enoga-stronomia ed antiche tradizionimarinare”, è il messaggio sceltoper lanciare le promozioni e ledegustazioni, dall’11 al 18novembre, nei ventiquattroristoranti che hanno aderito alprogetto, sulla rinomata “Trigliadi Anzio” protagonista conmagnifiche ricette e promozioni.Nel materiale pubblicitario dinovembre, insieme alla triglia,sono stati promossi il ParcoArcheologico della Villa diNerone (da novembre a febbraioaperto venerdì, sabato e domeni-ca dalle 10.00 alle 13.00 e dalle15.00 alle 17.00), il Parco delVallo Latino Volsco (in invernoaperto dal giovedì alla domenicamattina, dalle 10.00 alle 12.30 edalle 14.30 alle 17.00), la Riser-va Naturale di Tor Caldara(aperta giovedì, sabato e dome-nica dalle 9.00 alle 14.00), ilParco di Villa Adele (aperto tuttii giorni dalle 7.00 alle 18.00), ilMuseo Civico Archeologico(aperto tutti i giorni dalle 10.30alle 13.00 e dalle 16.00 alle18.00), il Museo dello Sbarco diAnzio (aperto martedì, giovedì,sabato e domenica dalle 10.00alle 13.00 e dalle 16.00 alle

18.00) ed il nuovo Ufficio delTurista e del Cittadino, in PiazzaPia 19 (aperto dal lunedì alvenerdì dalle 10.00 alle 12.00 edil sabato e la domenica dalle10.00 alle 12.00 e dalle 15.30alle 18.30). “Ho dato disposizione - affermail Sindaco di Anzio, Candido DeAngelis - di attivare le procedu-re per il prolungamento degliorari d’apertura, con l’attiva-zione dell’orario continuato,alla Riserva Naturale di TorCaldara ed al Parco Archeologi-co della Villa di Nerone. Insiemealla promozione del pescatolocale e della cucina marinara,stiamo implementando i servizi egli orari d’apertura dei parchi edei siti storici del territorio”.L’iniziativa di marketing territo-riale, coordinata dall’UfficioPromozione Turistica in collabo-razione con l’Associazione deicommercianti, artigiani e risto-ratori, si pone anche l’obiettivodi sensibilizzare le personerispetto al consumo consapevolee conveniente del pescato a km 0e della tellina del litorale, presi-dio slow-food, che sarà al centrodella campagna prevista ad ago-sto 2020. Il progetto “Anzio, la migliorecucina marinara al mondo”, cheha visto nella minestra deipescatori la definizione di unvero e proprio brand enogastro-nomico cittadino, proseguirà,dall’11 al 18 dicembre, con lacampagna di marketing sulla

seppia, dall’8 al 15 gennaio2020 con il polpo, dal 19 al 26febbraio con il merluzzo, dall’11al 18 marzo con la pannocchia,dal 15 al 22 aprile con le alici,dal 13 al 20 maggio con i frago-lini, dal 10 al 17 giugno con igamberi, dal 13 al 17 luglio conil pesce spada, dal 17 al 21 ago-sto con le telline, dal 10 al 17settembre con il cefalo e la lam-puga, dal 16 al 23 ottobre 2020con l’arzilla.Al progetto hanno collaboratol’Assessore alle attività produtti-ve e turismo, Valentina Salsedo,l’Assessore alla cultura, LauraNolfi, l’Associazione Commer-cianti ed Artigiani guidata daBarbara Chiarello, i ristoratorianziati ed il Consigliere Comu-nale, Flavio Vasoli, che avevagià lavorato al riconoscimentodel marchio De.C.O. per laminestra dei pescatori pordodan-zesi. Per le informazioni sui servizidel Comune di Anzio, sulle ini-ziative turistiche e per le segna-lazioni all’AmministrazioneComunale, al centro storico diAnzio, in Piazza Pia 19, è apertol’Ufficio del Turista e del Citta-dino. L’Ufficio, gestito diretta-mente dal Comune di Anzio, dallunedì al venerdì, è attivo dalleore 10.00 alle ore 12.00; il saba-to e la domenica, invece, è aper-to dalle ore 10.00 alle 12.00 edalle ore 15.30 alle 18.30.Alla campagna di marketing ter-ritoriale, relativa alle promozio-

ni sulla triglia km 0,sulla cucina marinaraanziate, hanno aderito iseguenti ristoranti:Alceste Caffè, Al Sara-go, Al Terzo, Baia diPonente, Capo d’An-zio, Da Alceste alBuongusto, Da Genna-ro, Da Pierino, DaRomolo, Il Grecale, IlPorticciolo, Il Riccio,La Fraschetta delMare, La Piazzetta, LeLeccornie Del Gatto,Maraschino, Mistral,Oltremare, PepeRosso, Porto Blanco,Porto Innocenziano,Turcotto, Vittorio alPorto, Zenzero.Nell’ambito delle pro-mozioni km 0 i ristora-tori anziati, in collabo-razione con l’ufficioPromozione Turisticadell’Ente, hanno lan-ciato sui social e sulle cartolinepubblicitarie la ricetta dei“Tagliolini con Triglie di Anzioe basilico”:320 grammi di tagliolini impa-

stati con uova, farina, sale eacqua di pomodoro ottenutafrullando e decantando 24h l’ac-qua di 1 kg di pomodori ramatisenza pelle- 400 grammi di triglie sfilettate-200 gr di pomodorini-1 alice salata- 100 ml di vino bianco- aglio, olio

- sale e peperoncino.

Si soffrigge l’aglio, che poi sitoglie, un’alice salata, si sfumacon poco vino bianco, si gettanoi pomodorini tagliati in quattro esi lascia andare fino a cottura. Inacqua bollente si calano i taglio-lini e contemporaneamente letriglie sfilettate nella salsa, aven-do cura di non sfaldarle troppocosa che avverrà durante la man-tecatura della pasta. Prima del-l’impiattamento mettere duefoglioline di basilico e servire.(ricetta per 4 persone).

CHIUDE LA COMMISSIONE SPECIALE “Uniti Per l’Ambiente”Uniti Per l’Ambiente ha passato il segno: ha propostodi parlare di ambiente in Consiglio Comunale. Dopoaver interpellato una dozzina di Consiglieri comunali,di maggioranza e di opposizione, dai quali aveva otte-nuto un’unanime disponibilità; dopo aver sentitoinformalmente il Sindaco, ricevendone l’assenso;dopo averne parlato con la Presidente del ConsiglioComunale, che aveva recepito la richiesta favorevol-mente, era stata convocata la riunione della Commis-sione Speciale di cui la richiesta di dibattito è statal’unico argomento all’Ordine del Giorno. Il 13novembre alle 11,30 la saletta della Giunta era pienadi cittadini in maglietta gialla ed il tavolo delle riunio-ni pieno di rappresentanti della politica di Anzio chia-mati a discutere ed approvare una richiesta di discus-sione in Consiglio di alcune problematiche ambien-tali delle quali una sintesi era stata fornita ai parteci-panti. “Questo dibattito viene proposto dal coordina-mento di Associazioni, Comitati ed Enti U NITI PERL’AMBIENTE, al fine di dare risposte e chiarimentisu quanto sta avvenendo ad Anzio in materia ambien-tale. Un dibattito che la politica di Anzio deve neces-sariamente affrontare per diradare dubbi e sospetti,alimentati anche da atti giudiziari, che non da oggihanno attraversato le attività che ad essa si riferisco-no. Questo dibattito non viene proposto in contrastocon la Politica che governa Anzio ma intende solle-citarne ed integrarne l’azione nello spirito della dife-sa del bene comune. Un dibattito che potrà avvenirein seno al Consiglio Comunale che è l’Organo depu-tato a deliberare azioni e comportamenti del Governodi Anzio e che, è auspicabile, possa decidere inmodo unitario. Come già accaduto, per casi analoghi,la Politica di Anzio, in sede assembleare, ha sempredeliberato all’unanimità perchè la difesa del nostroterritorio e della salute dei suoi abitanti non può avereun colore politico”. Questo era lo spirito della propo-sta e gli argomenti su cui discutere erano stati limitatied esposti in forma sintetica: Centrale biogas della

Spadellata e necessità di portare il problema all’at-tenzione della Regione, per grave anomalia riferitaalle distanze di sicurezza; pessima gestione nellagestione della raccolta dei rifiuti; carente organizza-zione nell’ambito della materia ambientale che si tra-duce in danno per i cittadini. Tre argomenti asetticiche i molti Consiglieri, preventivamente interpellati,avevano considerato come congrui e plausibili.Durante la riunione della Commissione Speciale che,bisogna sottolineare, è l’unica che include, comemembri, un rappresentante dei cittadini e tre tecniciesterni, le posizioni sono state riviste e corrette. “I cit-tadini devono ricorrere al veicolo politico per dialo-gare con l’Istituzione e non possono farlo attraversorichieste di dibattito dirette”. E poi “la CommissioneSpeciale non ha più ragione di esistere in quanto essaha fornito la sua relazione al Sindaco (si tratta deldossier Libralato) ed è al Sindaco che bisogna rivol-gersi”; è del tutto irrilevante che non si conosca larisposta alle domande ed alle verifiche che quel dos-sier proponeva. “Le argomentazioni relative ai rifiutied al mancato pagamento della TARI da parte di oltreil 50% dei cittadini, vanno discusse nell’appositaCommissione Ambiente” . Dove, secondo la dichiara-zione del Consigliere Brignone, non se ne parla affat-to. E la dichiarazione del Consigliere Maranesi che“se dipendesse da me ne farei altre di centrali Bio-gas”. Alla domanda se si riferisse anche quella cheinfrange le regole sulla sicurezza, il Consigliere nonfa distinzioni e questo ha fatto imbestialire alcuniabitanti della Sacida che erano intervenuti alla riunio-ne. E’ stato inutile ribadire che non si stava parlandodella tecnologia biogas ma del pericolo di un impian-to posto in un luogo sbagliato. Dialogo fra sordi.Reato di lesa maestà. Una proposta formulata inmodo genuino secondo lo spirito della democraziapartecipata è stata rigettata e i Commissari si sonoapprestati a votare una mozione di chiusura dellaCommissione che ha dato voce ai tanti cittadini che

Uniti Per l’Ambiente rappresenta. La politica la devo-no fare i politici: i cittadini devono stare al loro posto.Ma i cittadini non sono d’accordo a soggiacere all’ar-roganza di persone che, fatta qualche eccezione, nonsono capaci di recepire istanze giuste e plausibili e didibattere davanti ai cittadini problemi dagli stessi pro-posti. Si è negato un dibattito aperto ai cittadini suargomenti e sui problemi che gli stessi vivono sullaloro pelle.

Sergio Franchi

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019pagina 40 IL GIORNALE DEL LAZIO

POMEZIA Una delegazione si è recata in Turchia per una 2 giorni

Si rinnova il gemellaggio tra Pomezia e ÇanakkaleVanto dell’Associazione cultu-rale Tyrrhenum è quella di avervoluto e tenacemente mantene-re vivo il gemellaggio con lacittà turca di Çanakkale. Ilpatto di amicizia venne strettoufficialmente nel 2005 e daallora si sono intrecciate alcu-ne iniziative che hanno fortifi-cato questo patto di amiciziatra due popolazioni così lonta-ne e diverse, ma accomunatedal mito di Enea. Çanakkale,infatti, è laddove sorgeva l’an-tica Troia.Il giorno 29 ottobre è una datache viene ricordata in entram-be le città (29/10/1939: inau-gurazione della Città di Pome-zia; 29/10/1923: Proclamazio-ne della Repubblica di Tur-chia) quindi riveste una parti-colare importanza.In questa occasione una foltadelegazione del noto sodaliziopometino si è recata a Çanak-kale per una due giorni ricca dieventi: un tour unico e comple-to della Penisola di Gallipoli,teatro di una delle battaglie piùsanguinose della Prima GuerraMondiale; la partecipazione

alla fiaccolata per festeggiarela Repubblica di Turchia, cheha visto la delegazione diPomezia mescolarsi a migliaiadi abitanti di Çanakkale, in unamanifestazione commovente emolto sentita dalla popolazio-ne.La cerimonia, a cura del Grup-

po Storico “Lavinium”, con icostumi dell’Antico Lazio e ipersonaggi dell’Eneide, pressoil sito archeologico di Troia,che ha permesso “il ritorno acasa” dell’eroe troiano Enea;

infine, l’incontro in Aula con-siliare con il Sindaco diÇanakkale, Ülgür Gökhan, cheha accolto il sodalizio pometi-no con il calore e la consuetaospitalità. Il primo cittadino haribadito l’importanza dellerelazioni tra Italia e Turchia eha proposto diversi progetti

per incrementare l’amicizia trale nostre due città. “In unperiodo storico in cui sembra-no avere la meglio paura e dif-fidenza, - hanno detto gli espo-nenti dell’Associazione

Tyrrhenum - durante il qualediventa molto semplice caderepreda dei pregiudizi, il gemel-laggio è un’opportunità dipace. La cultura diventa unostrumento di rispetto e cono-scenza reciproca tra due popo-li che hanno una storia mille-naria e tanti punti in comune”.

Ora si spera di rivedere prestouna delegazione di Çanakkalea Pomezia, magari in occasio-ne della XXVII edizione delloSbarco di Enea e dei quindicianni della firma del gemellag-gio.

Fosca [email protected]

CRONACHE POMETINE(a cura di Fosca Colli)

MOBILITÀ ELETTRICA, RECORD DI COLONNINEPER LA RICARICA Taglio del nastro per le nuove colonnine Enel per la ricaricadelle auto elettriche installate a Pomezia. 36 le infrastrutture intutto il territorio, di cui 21 già attive compresa la ricarica “FastRecharge Plus” Enel presso la stazione di servizio Eni in viaPontina. Ad inaugurare le nuove 15 colonnine elettriche il Sin-daco di Pomezia Adriano Zuccalà, l’Assessore ai Lavori Pub-blici Federica Castagnacci e il Responsabile Zona Lazio,Abruzzo e Molise Enel X Italia Cristiano Gigante.RACCOLTA DIFFERENZIATA, PUNTI INFORMATIVIProsegue sull’intero territorio pometino l’attività di formazionee sensibilizzazione sulla raccolta differenziata in collaborazio-ne con la società Formula Ambiente e la cooperativa Erica.Sono stati dislocati diversi punti informativi dove gli operatoridel servizio saranno a disposizione degli utenti per fornireinformazioni e chiarire dubbi sul porta a porta e sulle correttemodalità di conferimento delle diverse tipologie di rifiuti. Sonoin corso, inoltre, degli incontri con la popolazione per potermeglio spiegare come funziona la raccolta differenziata e comefarla al meglio.POMEZIA DICE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNEIn occasione della Giornata internazionale contro la violenzasulle donne, il Comune di Pomezia organizza – in collaborazio-

ne con le scuole superiori e le associazioni del territorio – unagiornata in ricordo delle donne vittime di femminicidio. L’ap-puntamento è per lunedì 25 novembre, alle ore 10.00, presso ilparco delle Rimembranze (ex giardini Pucci di via Varrone),per la cerimonia inaugurativa della targa in ricordo delle vittimedi femminicidio e di una panchina rossa, simbolo del contrastoalla violenza di genere. Alle ore 10.30, in piazza Indipendenza,si terrà un flash mob degli studenti.

Il Sindaco: “Preoccupati per il destino dei 96 dipendenti”

Addio allo stabilimento Sammontana?Ancora un’altra tegola rischia di abbattersi come un macigno sula giù fragile situazione occupa-zionale di Pomezia. Una delle ditte più importanti e storiche presenti sul territorio, la Sammonta-na, sembra proprio che si destinata ad abbassare per sempre le saracinesche. La data dell’addiosarebbe il 20 novembre prossimo.Comprensibile la preoccupazione dei 96 dipendenti e delle loro famiglie che rischiano di rimane-re praticamente dall’oggi al domani senza un posto. Campanelli di allarme erano già risuonatioltre un anno fa allorquando vi fu la chiusura di una delle due linee di produzione; i lavoratoripassarono da 134 agli attuali 96; nella primavera passata, si iniziarono a rincorrere voci su unadefinitiva chiusura del sito con la produzione spostata presso il polo principale di Sammontana,a Verona. Un presagio che parrebbe star per diventare tragica realtà.Il tutto è visto con apprensione anche dalla massima autorità cittadina. Il Sindaco Adriano Zuc-calà si è, infatti, detto molto amareggiato per come stanno evolvendo le trattative con l’azienda,il che non lascia presagire nulla di buono. Una paventata chiusura dello stabilimento Sammontanache mette a rischio il futuro di 96 lavoratori e andrebbe ad indebolire ancor di più il tessuto pro-duttivo del territorio. “Fin dal primo momento, abbiamo intavolato un discorso prima con i sin-dacati e poi con l’azienda stessa. – ha detto il Primo Cittadino - Abbiamo in cantiere diversi pro-getti, programmi e investimenti per rendere sempre più interessante investire nel nostro territorio.Questa programmazione è colpevolmente mancata negli ultimi decenni e oggi ci troviamo a dovercostruire da zero. Abbiamo chiesto a più riprese un incontro con la Regione per discutere, tuttiallo stesso tavolo, del futuro delle aziende sul territorio, non solo per rincorrere situazioni pun-tuali, ma per instaurare un dialogo che possa creare terreno fertile per gli investimenti”.Purtroppo, ha sottolineato il sindaco, questa collaborazione ad oggi è mancata e ci si trova a par-lare, ancora una volta, di esuberi. Ora l’attenzione è tutta rivolta a lunedì 25 novembre, quandoci sarà un incontro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per affrontare la situa-zione. In tale sede, il Primo Cittadino confida nella possibilità che si possano individuare altresoluzioni per mantenere il sito in città e garantire ai lavoratori un futuro sereno; questo in quantoè necessario un ulteriore sforzo per supportare una realtà importante presente sul territorio pome-tino.In campo anche le forze politiche, con il consigliere di Pomezia Domani, Stefano Mengozzi, cheha chiesto un consiglio comunale “aperto” ai cittadini, ai sindacati e a tutte le istituzioni coinvoltee coinvolgibili: “Pomezia è una città ferita, un’altra tragedia occupazionale che si abbatte sulnostro territorio. - ha rimarcato - Chiude la Sammontana di via delle Monachelle, stabilimentostorico che sotto diversi gruppi industriali ha dato lavoro per decenni a centinaia di persone.Chiude per una delocalizzazione “regionale”, spostando la produzione a Verona. Chiude ancheperché il nostro territorio non è più in grado di sostenere industria e lavoro. La “città del lavoro”ormai è una città fantasma, una città di cassintegrati, popolo enorme a cui si aggiungeranno, conquesta chiusura, altre cento persone, per lo più donne. Quando do le aziende si trovano costrettea razionalizzare, tagliano le sedi nel nostro comune. È accaduto ormai in decine di casi senza chenessuno si sia posto il problema. - ha aggiuto Mengozzi - Cosa c’è che non va nel nostro territo-rio? Banalmente, tutto. Non funziona la viabilità, non funzionano i servizi (quello stabilimento haoperato fino ad oggi senza rete idrica!), c’è una rete logistica frammentata. Risultato: le aziendescappano e a rimanere sono migliaia di lavoratrici e lavoratori disoccupati o cassintegrati. Ben-venuti a Pomezia, la (ex) città del lavoro. Oggi capitale della disperazione”.

Fosca [email protected]

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21 NOVEMBRE - 5 DICEMBRE 2019 pagina 41IL GIORNALE DEL LAZIO

ARDEAL’uno contro l’altro: Tarantino (Cambiamo) replica alle affermazioni del Sindaco

Tarantino: “Trovo singolari tutte le affermazioni fatte dal Sindaco contro la mia persona, a cui ho fatto anche da segretaria”

“Trovo singolari tutte le affer-mazioni fatte dal Sindaco con-tro la mia persona sopratuttodopo aver trascorso mesi lette-ralmente gomito a gomito, diimpegno comune. Troppotempo ho trascorso al suo fian-co, e su sua diretta richiestasono arrivata persino a farglida segretaria, visto che nonaveva personale di segreteriache gioco forza non avevapotuto mantenere per i vincolidi bilancio“.Apre così il suo comunicatostampa, il consigliere ex penta-stellato Anna Maria Taranti-no, ora passata al gruppo delgovernatore della Liguria,Giovanni Toti, “Cambiamo“.“In quei mesi ho fatto di tutto– prosegue Tarantino -, dallagestione dell’agenda fino aproteggerlo da attacchi e ten-tativi di irruzione nella casacomunale ad opera di cittadiniinfuriati.Troppe volte hoingoiato bocconi amari per-ché il mio stesso gruppo consi-liare, non sapendo spessocome e con quale spirito disacrificio trascorressi le miegiornate al suo fianco, hanutrito sfiducia nei miei con-fronti. Gelosia? Forse tanta.Mai avrei pensato di poterdiventare un suo errore”.Il consigliere Tarantino conti-nua nel suo comunicato met-tendo in risalto una pratica

contrastante che, evidentemen-te, sta andando stretta a molticonsiglieri locali del M5S,ovvero, da una parte renderepubbliche alcune situazioniintrinseche al Governo localeche non interessano ai cittadinie che sono frutto di rapportiinterni quotidiani; dall’altrarileva la mancanza, all’inter-no del gruppo stesso, di unalibertà di parola e pensiero.Libertà tanto decantata in tuttele piazze italiane al momentodella scalata, da parte del parti-to di “Casaleggio & Co.“,nelle stanze istituzionali delloStato.“Resto altresì perplessa eattonita – aggiunge il Consi-

gliere – nel rilevare come daun lato citi il patto di corre-sponsabilità che abbiamo con-diviso ad inizio mandato econtemporaneamente mette inpiazza dinamiche interne cheai cittadini poco importano.E cosa ne pensa il rimanentegruppo di maggioranza? A luiè permesso? Avranno dareplicare o nicchierannocome sono soliti fare? Proba-bilmente non lo sapremo mai.Se poi tanto ardore serve ariabilitarsi con persone da cuisi era allontanato scaricandoingiustamente la responsabilitàdell’accaduto ad altri, speroche almeno questo gli serva arecuperare rapporti umani“.

Infine, la Tarantino invita ilsuo ex Movimento e lo stessoSindaco a tralasciare le parolee a dedicarsi di più con i fattinel promuovere e mettere inatto, concretamente, soluzioniai problemi che investono lacittà di Ardea. Atti che nonsono stati prodotti dalla mag-gioranza e che hanno contri-buito a far allontanare il con-sigliere ex pentastellato dalM5S.“Al giro di boa di una legisla-tura – precisa Tarantino – ilcittadino non tappa le buchecon le telenovelas girate allaRocca. Al cittadino non impor-ta chi ha detto cosa: il cittadi-no attende fatti. I fatti, ahimè,

accadono non per volere diquesta amministrazione, e disicuro non per espressa volon-tà politica. Stento infatti aricordare un solo fattivo prov-vedimento, al di là dei regola-menti, che questa maggioran-za sia riuscita a decidere edimporre. Ciò che è stato fattofinora è stato fatto di Giunta,della quasi totalità dei casi.Ecco perché ho deciso dichiudere l’esperienza con ilM5S, ma Mario Savarese nonpuò dire queste cose per ingra-ziarsi gli altri di maggioranza,sempre di meno….perché nonè così che si dimostra pesopolitico”.“Ardea oggi è all’angolo –sottolinea il consigliere eaggiunge -, le sue impresesono sempre più in ginocchio.Bisogna cambiare e non farela politica delle piccole cose!”Il consigliere conclude il suocomunicato rivolgendosi inmodo diretto al Sindaco:  “Nonmi venire a dire che toglierequattro affitti piccoli perprenderne uno grande sia larivoluzione delle rivoluzio-ni!“.Lo dichiara in un comunicatostampa il consigliere comunaleAnna Maria Tarantino (Cam-biamo).

(In collaborazione con IlFaro online)

Dopo che i consiglieri delComune di Ardea mi sfidu-ciarono nel anno 2001, sfi-ducia politica non di certodei cittadini che ancora oggisi chiedono il perché di quel-l’operazione visto che il terri-torio di Ardea, in quelperiodo, aveva conosciutoun netto miglioramento diabitabilità e soprattutto unaprospettiva di posti di lavo-ro. Sono trascorsi 18 anni,diverse amministrazioni sisono avvicendate, ma adoggi di sicuro si è notato uncontinuo declino dellavivibilità, a cominciaredalla sicurezza abitativa, aquella della circolazione ea quella ambientale ecc. In questo territorio io ciabito e pago regolarmente letasse, che per quanto mirisulta molti non fanno, dicerto l’inefficienza ammini-strativa del comune fa como-do a qualcuno !!!. L’amministrazione di uncomune deve essere fondatasu tre principi fondamentaliquali l’efficienza, l’efficacia

ed economicità, elementiquesti che l’attuale Ammini-strazione disconosce in toto.Al contrario sono state fattescelte scellerate che hannoulteriormente distrutto il ter-ritorio.E’ bastata un po’ di pioggia

per rendere le strade del ter-ritorio completamente impra-ticabili con buche profondeche stanno creando seripericoli alla circolazione alleautovetture per non parlaredell’impossibilità della circo-lazione delle moto. A questo

punto, visto il perseguiredella assoluta mancanza dimanutenzione delle strade, sideve cominciare a pensaremale .Al problema della mancanzadi sicurezza nella circolazio-ne stradale si deve aggiun-gere la problematica degliaumenti dei furti nelle abita-zioni che sono in continuoaumento nonostante un con-tinuo sforzo di indagine esorveglianza dei pochi uomi-ni e mezzi della TenenzaCarabinieri, un organicosempre più esiguo rispetto adun aumento esponenzialedella popolazione. Che Ardea sia un quartieredi Roma non vi sono dubbi,

basta rilevare il notevoleflusso di cittadini che sonocostretti ad utilizzare la pro-pria auto per recarsi ognimattina verso la Capitale perrecarsi al lavoro. Già nelperiodo in cui io ero Sinda-co, unitamente al Sindaco diPomezia, fu chiesta unametropolitana leggiera,opera che non essendo statapiù seguita è rimasto un pro-getto nel cassetto.Quale futuro per un comunea così alta densità abitativase gestiti da un’Amministra-zione ceca insensibile allenecessità dei cittadini chepagano le tasse !!!

Martino Farneti

Comunicato stampa dell’ex sindaco MartinoFarneti, noto perito balistico di fama mondiale

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Ti è mai capitato di pensare chese oggi non stai vivendo i tuoisogni è perché ad un certo puntodella tua vita hai avuto paura difare una scelta?Hai avuto paura che il tuo sognonel cassetto non sarebbe statocompreso o ancora peggio nonsarebbe stato accettato da chi tistava intorno.Hai avuto paura di percorrere lastrada meno facile e di trovartimagari di fronte ad un vicolocieco.Hai avuto paura di nonvenire  accettato per via deltuo aspetto fisico, del tuo  lavo-

ro, della tua età, della tua estra-zione sociale e continui ancoraoggi, a vivere una vita costruitasul timore dell‘ umiliazione ,dell’esclusione dell’emargina-zione.Essere amati ed accettati da chiti circonda è uno dei nostri biso-gni umani essenziali e tale biso-gno è così importante che unadelle paure più diffuse è propriola paura del giudizio degli altri. Ma pensa che se ti liberi da que-sta paura ti scrollerai di dossouno zaino pieno di sassi, che ral-lenta ogni tua scelta, ma soprat-tutto ostacola la tua corsa versoil successo e la tua realizzazio-ne.Per un’intera esistenza non haifatto altro che correre dietro leaspirazioni di altri (genitori,amici, società, colleghi di lavo-ro ) e vuoi davvero arrivare aituoi ultimi giorni di vita e avereil rimpianto di non aver fatto ciòche amavi, per la paura chequalcuno ti avrebbe potuto giu-dicare? Vuoi la soluzione ?La chiave della soluzione è den-tro di te. Dentro la tua mente.Perche’ non sono gli altri che tigiudicano ma sei tu che staigiudicando te stesso e proietti

sugli altri ciò che stai pensandodi te.In sintesi quindi temere il giudi-zio degli altri significa in realtàtemere il proprio il tuo giudizio. Smettila quindi di cercare di

piacere a tutti. Per quanto tu possa sforzarti,per quanto tu possa cercare lasimpatia degli altri, per quantotu possa fare tutto nel miglioredei modi , ci sarà sempre ecomunque qualcuno che ti giu-dicherà in maniera negativa.Liberarsi completamente daigiudizi altrui è impossibile.Quello che puoi fare è impararea ignorare i giudizi specialmen-te delle persone senza importan-za, a non dargli peso, o a capireil perché certe persone ti giudi-cano.Ma non ossessionarti e non pen-sare che tutti intorno a te sianopronti a giudicarti ,perche’ ilmondo ha molto di meglio dafare che pensare a te.E se sbagli ? Rilassati perche’anche se sbagli non succedenulla di irrimediabile perche’ inrealtà, il più delle volte, le con-seguenze dei giudizi sono irrile-vanti .Se vai in giro vestito male od inmodo strano , se canti per stra-da, se sbagli un congiuntivocosa succede? Niente. Assolu-

tamente niente.Charlie Chaplin (ilmitico Charlot), attore celebratocome uno dei più grandi genicomici di sempre, ha scritto:“Ti criticheranno sempre, parle-ranno male di te, e sarà difficileche incontri qualcuno al quale tupossa piacere cosi come sei,quindi vivi, e fai quel che il tuocuore ti suggerisce”Quando ti senti giudicato, dis-prezzato e umiliato, ricordati

che le persone che contano dav-vero nella tua vita, sono quelleche ti vogliono bene e ti accetta-no per come sei, che ti incorag-giano ad essere autentico, a direciò che pensi.Quando riesci a dire a te stes-so “Sono come sono, e va benecosì”, non solo ritroverai pace ,positivita’ ed ottimismo, ma igiudizi altrui diventano secon-dari perche’una volta che sei inpace con te stesso, quello chepensano gli altri non ti interesse-ra’ piu’ e sai perche ? Perche hai ottenuto l’approva-zione ed il rispetto della perso-na più importante della tua vital’unica che ti vuole bene e chesarà sempre con te.Te stesso.E se rispetti te stesso, anche glialtri saranno portati a rispettartiperche’ ricorda che gli altri titrattano come tu permetti loro ditrattarti.Purtroppo il mondo in cuisiamo inseriti ci invita ad rin-correre premi, trofei, pezzi dicarta, posizioni nella società,nella comunità, una corsa folleall’accumulo, nel mito di chi hala macchina più bella e grande ,di chi ha più soldi, ha piùmuscoli, più tatuaggi ,più donnee piu’ successo.E se ci pensi, tutto questo nonha significato perchè l’impor-tante non è avere di più ma èessere di più. E questo nuovoessere migliorera’ te stesso.Migliorare te stesso miglioreràdi conseguenza anche il mondoin cui sei inserito e se ti concen-

tri su questo processo, smetteraidi giudicarti , di giudicare esmetterai di ascoltare il giudizioaltrui. Ricorda che se il giudizio chehai su di te ti può limitare oti può potenziare, il giudiziodegli altri ti può immobilizzaree farti sentire come in una pri-gione.Ricordo il mio vecchio Maestrodi Arti Marziali che prima diogni gara diceva che vincereuna medaglia in una gara in unacompetizione è importante , maè più importante, anche se arri-vi ultimo, la sfida che hai fattocon te stesso quando l’interes-se di vincere sugli altri, passa insecondo piano. Il tuo primo obiettivo non è vin-cere a tutti i costi, ma è superaree vincere i tuoi giudizi .Il secondo è quello di arrivarecomunque al traguardo nonascoltando il giudizio di chi èarrivato prima di te. Vince chi corre. Non chi giudicastando seduto in panchina.E chiudo con una frase di Sene-ca:“Impara a piacere a te stesso.Quello che pensi tu di te stesso èmolto più importante di quelloche gli altri pensano di te.”

( Michele d’Auria )Life Coach & Mental CoachPer consulenze private : Mobile:335/6211475Email: [email protected]

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ARDEA Movimenti politici.... in corsaL’EX SINDACO DI POME-ZIA FABIO FUCCI ENTRANELLA LEGA “SALVINIPREMIERL’ex sindaco di Pomezia FabioFucci entra nella Lega “SalviniPremier” e con altri due consi-glieri con lui candidatisi, qualiEmanuela Pecchia e Massimo

Abbondanza. Una cordata cherafforzerà il gruppo leghista inconsiglio comunale. A benedi-re l’ingresso del nuovo gruppoil deputato On Zicchieri e laconsigliera regionale Corrotti etanti simpatizzanti accorsi allaconferenza stampa pressol’Hotel Selene di Pomeziadove il discorso di Fucci èstato più volte interrotto daapplausi a scena aperta. Soddi-sfazione dei vertici locali.Ormai la convinzioni di quantilasciano il M5S ha detto unesponente come Pagliuso cheha aderito anch’esso alla Legaè che il M5S, ha tradito i valoriper cui era nato diventando difatto una setta. Nel litoraleormai sembra esserci un’emor-ragia che affina sempre più leliste del M5S. Del resto se il

M5S di Ardea piange quello diPomezia non ride.

L’EX VICE SINDACO M5SCOLUCCI ADERISCE A“ C A M B I A M O ”“Siamo lieti di accogliere nellafamiglia di “Cambiamo” l’exvicesindaco della giunta M5S

di Ardea, Giovanni Colucci”.Ad annunciarlo, in una nota,sono i consiglieri regionali delLazio di “Cambiamo”, Adria-no Palozzi e Pasquale Ciaccia-relli, il responsabile del comi-tato promotore regionale di“Cambiamo” Lazio, MarioAbbruzzese, e il responsabiledel comitato promotore “Cam-biamo” della Provincia diRoma, Massimiliano Giordani.Che sottolineano: “Siamomolto soddisfatti dell’ingressodi Giovanni Colucci nel movi-mento politico di GiovanniToti. Colucci è una persona perbene, che ha sempre lavoratoper il bene del territorio e rap-presenta una professionalità diassoluto livello umano e politi-co. Prosegue, dunque, con suc-cesso il percorso di radicamen-

to e partecipazione di “Cam-biamo” nell’area metropolita-na di Roma Capitale e in tuttala Regione Lazio”. Giovanni Colucci, nato il 26dicembre del 1968, è dottorecommercialista e revisore con-tabile e ha ricevuto l’incaricodi membro del comitato pro-motore regionale “Cambiamo”Lazio: “E’ un grandissimoonore entrare a far parte dellasquadra del presidente Toti eringrazio tutti per la fiducia ela stima riposte – spiegaColucci -. Cambiamo rappre-senta un progetto politico auto-revole, che mi ha convintosubito perché basato su princi-pi di trasparenza, meritocrazia,rinnovamento della classe diri-gente e vicinanza ai territori.Principi totalmente avulsi dalM5S di Ardea, imploso in lotteintestine e inutili ambizionipersonali: ragioni che a suotempo hanno portato ad allon-tanarmi da un Movimentosempre più distante dai bisognidella gente. Oggi sono prontoper la nuova avventura politicain “Cambiamo” con il fonda-mentale obiettivo di tutelare leistanze delle nostre famiglie e

dei nostri territori”, concludeGiovanni Colucci.

ARDEA, MASSIMILIANOGIORDANI LASCIA FDI EADERISCE A “CAMBIA-MO”“Dopo una serena eattenta riflessione ho deciso dilasciare Fratelli d’Italia peraderire al Movimento politicoCambiamo”. Ad annunciarlo,in una nota, il consiglierecomunale di Ardea ed ex can-didato sindaco, MassimilianoGiordani, che poi sottolinea:“E’ un onore e un piacereentrare a far parte della grandefamiglia di “Cambiamo” e rin-

grazio il presidente GiovanniToti, il consigliere regionaleAdriano Palozzi e il responsa-bile del comitato promotoreregionale Cambiamo Lazio,Mario Abbruzzese, per la fidu-cia e la stima in me riposta”.Massimiliano Giordani, infatti,andrà a svolgere l’incarico diresponsabile del comitato pro-motore Cambiamo Provinciadi Roma: “Si tratta di un inca-rico autorevole, all’interno diun grande percorso di radica-mento e rinnovamento che ci

porterà nei prossimi mesi aicongressi territoriali. Insieme atutti i membri del comitatopromotore provinciale, inaccordo con il regionale di“Cambiamo” Lazio stiamooperando sul territorio metro-politano di Roma per coinvol-gere cittadini, amministratoried esponenti locali nel nostroprogetto, nella assoluta con-vinzione che “Cambiamo” rap-presenti una novità importante,inclusiva e meritocratica nelpanorama del centrodestralocale e nazionale”.

FABIO FUCCI

GIOVANNI COLUCCI

MASSIMILIANO GIORDANO

Il giudizio degli altri

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SPORT Il Gran Galà dello Sport organizzato dalla Sport & ProEventper il nono anno consecutivo ha riscosso il pieno di consensi

Il Gran Galà dello Sport orga-nizzato dalla Sport & ProEventdi Lucia Banzato, per il nonoanno consecutivo ha riscosso ilpieno di consensi da partedelle società sportive aprilianee dalle autorità cittadine. IlTeatro Europa ha visto alter-narsi sul palco oltre 70 asso-ciazioni sportive del territorio,a riprova del vivacissimomovimento apriliano.I primi a ricevere l’ambito pre-mio sono stati i ragazzi dellastruttura Il Giardino dei Sorrisiimpegnati nel progetto “Caro-vana dello Sport Integrato”,così spiegato dalla responsabi-le del plesso Luisella Zanchet-

tin: «Lo sport non ha limiti.Esiste per garantire il dirittoalla felicità per tutti. Proprioper questo riteniamo importan-te fare rete con le varie asso-ciazioni che se ne occupanoper far comprendere a tuttiquanto è importante lo sportper i nostri ragazzi». Un mes-saggio ribadito da Giovanni DiGiorgi, che sul palco ha spie-gato l’iniziativa “Special SportDay”: «Come diceva Einstein:è più difficile rompere un pre-giudizio rispetto ad un atomo.Con questo progetto noivogliamo portare nelle scuolela conoscenze necessarie asuperare i preconcetti che

accompagnano i ragazzidisabili. Tra i quali, ovvia-mente, quelli legati allapossibilità per loro di pra-ticare sport».Anche quest’anno nonsono mancati i nomi eccel-lenti dello sport italiano,saliti sul palco per rendereomaggio alle società attivesul territorio apriliano perpromuovere le varie disci-pline. Sul palco di CorsoGiovanni XXIII sono salitiil campione del mondoWBA supermedi GiovanniDe Carolis, l’olimpionicodi Atlanta ’96 e guida diAnnalisa Minetti alle Para-limpiadi di Londra 2012Andrea Giocondi ed ilbronzo olimpico di taek-

wondo a Barcellona ’92 LucaMassaccesi. Loro, insieme adaltri 12 campioni, porterannopresto anche ad Aprilia l’Os-servatorio su bullismo e cyber-bullismo operativo soprattuttoin ambito scolastico.per la Danza premiata La crewdi Hip Hop le "SISTER-HOOD" fondata dall'insegnan-te Dalila Iorillo è stata premia-ta per essere stata l'unica crewdi Aprilia ad essere scelta perrappresentare l'Italia alla finaleEuropea del concorso spagno-lo "Vive tu sueño". Compli-menti a tutto il gruppo che siimpegna costantemente perottenere ottimi risultati.

I premi speciali di questa IXedizione del Gran Galà delloSport sono andati a DiegoMonaldi (atleta dell’anno),Runforever Aprilia (societàdell’anno), Raffaele Perna(premio alla carriera), RubenOlivera (premio alla carriera IlCorriere Sportivo Aprilia),Francesco Montella (premioFausto Catozzi), Paolo Cen-cioni (Premio Unione Veteranidello Sport) e al Centro Sporti-vo Primavera (premio per lastagione sportiva).La nona edizione ora lasciaspazio ai preparativi per laprossima: lo sport non si fermamai.

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