Quindici anni di ricerche su ozono e vegetazione a Brescia...
Transcript of Quindici anni di ricerche su ozono e vegetazione a Brescia...
Quindici anni di ricerche su ozono e vegetazione a Brescia: cosa abbiamo imparato
Pisa, 24 novembre 2016
Giacomo Gerosa1, Riccardo Marzuoli1, Angelo Finco1, Maria Chiesa1
+ molti colleghi di altre Università o Enti di Ricerca !!!
1 Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia – Dipartimento Matematica e Fisica
Pisa, 24 Novembre 2016 Pisa, 24 Novembre 2016
Esperimenti in open-top chambers Misure a livello fogliare e di singola pianta
CRINES facility – Realizzata nel 2003, rinnovata nel 2007. - 16 Open-Top Chambers (OTC) che operano per filtrazione e/o addizione di ozono
- Sistema automatico di irrigazione per esperimenti sullo stress idrico.
- Torre meteorologica, sensori agrometeorologici, lisimetri, dendrometri
- Software per controllo e acquisizione dati in tempo reale
- Laboratorio per la conservazione el’analisi di campioni fogliari
- Strumenti per la misura di scambi gassosi a livello fogliare, porometri, fluorimetri.
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Cosa abbiamo imparato
Specie sensibili
Fagiolo
Soia
Erba medica
Pomodoro
Lattuga
Frumento tenero
Pioppo
Frassino
Specie tolleranti
Leccio
Corbezzolo
Carpino bianco
C’è variabilità nelle risposte della vegetazione all’ozono fra le diverse specie…
Specie intermedie
Frumento duro
Pino silvestre
Faggio
Quercia (Farnia)
Il primo determinante della risposta è la genetica
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Cosa abbiamo imparato
… ma anche a livello intraspecifico
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Colombo Gallereta Pharaon sculptur Vitron
Gra
ms
Cultivars
Resa media in granella
CF
EN
ns ns ns * ns
-10%
+1%
+2%
-16%
+5%
Triticum durum 2013
CF OTC
NF+ OTC
Il primo determinante della risposta è la genetica
Monga et al. 2015 . Varietal screening of ozone sensitivity in Mediterranean durum wheat. Atmospheric Environment 110, 18-26
P.s. le cv più
produttive sono
spesso quelle che
manifestano le
maggiori perdite
da ozono.
Occhio alla
selezione…
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Cosa abbiamo imparato
… e la comparsa di sintomi visibili non è necessariamente indice
di un significativo impatto a livello di produttività …
Il primo determinante della risposta è la genetica
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Virgilio Neodur
gram
mi
Triticum durum 2011 resa media in granella per pianta
CF-OTC
CF-OTC
NF+ OTC
NF+ OTC
In presenza di
O3 compaiono
sintomi fogliari,
ma la produzione
rimane invariata
Comparsa di
sintomi
fogliari non
significa
bassa
produttività
in presenza
di O3
Gerosa G. et al. 2014. Contrasting effects of water salinity and ozone …. Environmental Pollution 193, 13-21
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Tomato
Mediterranean
evergreen
species
Fruit yield Fruit quality
Mediterranean broadleaved
deciduous species
Lettuce
Ab
ove
gro
un
d
bio
ma
ss
Ab
ove
gro
un
d
bio
ma
ss
Ma
rke
tab
le
bio
ma
ss
Gonzalez et al. 2014.
Alonso et al., in prep
Gerosa et al., 2015.
Marzuoli et al., 2017. In preparation.
Marzuoli et al., 2017 in press.
Il secondo determinante della risposta è la dose stom.
Cosa abbiamo imparato
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Quercus robur (gmax = 355 mmol H2O m-2 s-1)
Il calcolo della dose richiede la modellazione della
conduttanza stomatica
-30%
f(O3)
Il danno è legato alla dose stomatica di ozono
Il calcolo della dose richiede la modellazione della conduttanza stomatica
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Cosa abbiamo imparato
L’interazione con altri fattori di stress abiotici può causare
deviazioni nelle risposte all’O3
Effetto di differenti livelli di deposizione azotata sulla produzione di biomassa
-29%
+65%
Gerosa et al., 2017. Increased nitrogen wet deposition enhances the negative effects of ozone on the biomass of Carpinus betulus (L.) young trees . In preparation
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Misure micrometeorologiche
a livello di ecosistema
Oak-Hornbeam mixed forest
Wheat
Holmoak Cala Violina
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Cosa abbiamo imparato
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11/07/2010 11/08/2010 11/09/2010 11/10/2010
Ozo
ne
flu
xes
[m
mo
l m-2
]
POD1 (Larch + Grass) Ftot cumulated
110 mmol m-2
31 mmol m-2
38 kg O3 / ha
15 kg O3 / ha
In 3 months
53 kg O3 / ha
Lariceto, Valcamonica, 2010
72%
28%
L’ assorbimento stomatico è solo una frazione (in genere piccola) dell’ozono rimosso a livello ecosistemico
Gerosa et al. 2013. Ozone Fluxes to a Larch Forest Ecosystem at the Timberline in the Italian Alps. In: Management Strategies to Adapt Alpine Space Forests to Climate Change Risks, Intech, Rieka .
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L’uptake stomatico varia nella stagione
ed anche tra un anno e l’altro
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pp
b
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ol m
-2s-1
Ftot Fst Fnst [O3]
June July August September October
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pp
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ol m
-2s-1
Ftot Fst Fnst [O3]
April May June July August
44% 38% 40% 31% 17%
43% 53% 54% 55% 49%
2012
2013
Querco-Carpineto, Bosco Fontana
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L’uptake stomatico varia in funzione
della disponibilità idrica della vegetazione
Gerosa et al. 2007. Comparison of different algorithms for stomatal ozone flux determination from micrometeorological measurements. Water Air Soil Pollution 179, 309–321.
Cipolla, Voghera (PV), 2004 5 irrigazioni
Pisa, 24 Novembre 2016
NO
NO
O3 + NO NO2 + O2
Soil biochemistry (denitrification): NO emissions and NO2 deposition (fluxes) at the mixed Oak-Hornbeam forest
La deposizione non stomatica: il ruolo
della soil biochemistry (denitrificazione)
Finco et al. 2017. Ozone fluxes and concentrations at five levels above and inside a forest canopy: interactions with nitric oxide and implications for the ozone flux partition. In preparation
NO
NO
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La deposizione non stomatica:
contributo relativo dei diversi processi
Querco-Carpineto, Bosco Fontana, 2012
Destruction on non-living plant surfaces !
Soil biochemistry !
VOC chemistry !
(Nemitz et al. 2013)
27%
30%
40%
3%
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La dep. non-stomatica è importante:
solo quantificandola è possibile stimare
correttamente la dose stomatica
[O3
] Aerodynamic
Ra
Laminar sublayer
Rb
Stomatal
RS Chemist
ry
Soil
Non-Stomatal
RNS
Cuticular
O3 = 100 ppb Ra = 50 s/m Rb = 25 s/m RS = 100 s/m fissa (uno si aspetta che la dose stomatica non cambi …)
RNS = variabile
0%
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40%
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0
0.1
0.2
0.3
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0.6
0.01 0.1 1 10 100
Flu
sso
sto
mat
ico
(p
pb
m/s
)magnitudo gns rispetto a gs (gns/gs)
Flusso stomatico
Fs
70%
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Prospettive e sinergie
• Approfondire risposte incrociate (interazioni) con cambiamento climatico (T, UV)
• Studio delle basi genetiche della risposta
• Misure pluriannuali/decennali (istituire siti permanenti rappresentativi dei diversi ecosistemi/condizioni)
• Puntare alla comprensione dei processi di deposizione anche allargando lo spettro delle misure (e.g. ossidi di azoto)
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Prospettive future…
I nostri siti sono disponibili per fare ricerca con voi
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Grazie per l’attenzione
Angelo Maria Riccardo
Pisa, 24 Novembre 2016 Pisa, 24 Novembre 2016
Con la collaborazione di
• Università degli Studi di Firenze – Prof. Filippo Bussotti & co.
• Università degli Studi di Milano – Prof. Franco Faoro & co.
• Università Bicocca di Milano – Prof. Roberto Colombo & co.
• Università La Sapienza di Roma – Prof. Fausto Manes & co.
• IPLA Torino – Dr. Francesco Tagliaferro & co.
• Università degli Studi di Sassari – Prof.ssa Donatella Spano & co.
• CIEMAT, Madrid – Dr. Rocìo Alonso & co.
• CIHEAM, Bari – Dr. Mladen Todorovic & co.