Qui magazine settembre2014

100

description

 

Transcript of Qui magazine settembre2014

Page 1: Qui magazine settembre2014
Page 2: Qui magazine settembre2014
Page 3: Qui magazine settembre2014
Page 4: Qui magazine settembre2014
Page 5: Qui magazine settembre2014
Page 6: Qui magazine settembre2014
Page 7: Qui magazine settembre2014
Page 8: Qui magazine settembre2014
Page 9: Qui magazine settembre2014
Page 10: Qui magazine settembre2014
Page 11: Qui magazine settembre2014
Page 12: Qui magazine settembre2014
Page 13: Qui magazine settembre2014
Page 14: Qui magazine settembre2014
Page 15: Qui magazine settembre2014
Page 16: Qui magazine settembre2014
Page 17: Qui magazine settembre2014

n principio ci fu il 2 e 3 giugno del 1946 con il referendum tra monar-chia e repubblica che chiese per la prima volta in Italia il voto colsuffragio universale, indipendentemente dal sesso e dal censo.

Prima, dal 1913, si contemplò il diritto di voto (per quello che contava)soltanto per gli ultra-trentenni e nel 1918 ad appena 21 anni, ma solomaschi in regola con il ruolo nell’esercito mobilitato. Oggi, nel 2014, inItalia si torna a votare per censo, come fu nell’America del Settecento,stavolta per quello che rimane delle amministrazioni provinciali che sonostate trasformate dall’ipocrisia della spending review, all’indomani di unatornata di scandali non nelle Province ma nelle Regioni, in una sorta dirappresentanza ristretta non più dei cittadini ma dei loro amministratoricomunali, quelli non ancora commissariati. La politica sta già dando il suoindecoroso spettacolo in Italia e a Frosinone, con il gioco delle alleanze ele spaccature dei e nei partiti: del resto la situazione è complessa, per dirlacon un eufemismo, già a Roma, con le “mezze-larghe” intese di Renzi edel Nuovo Centrodestra, figuriamoci nelle fila territoriali, lì dove i sepa-rati in casa d’ogni libertà del Pd se la devonovedere con i divorziati con addebito di ForzaItalia e Ncd. In una situazione così fluida, natura-le che ci scappino tradimenti e flirt passeggeri.Evidentemente anche stavolta a rimetterci saran-no i cittadini, privati di un’occasione in più peresprimere il loro pensiero e per difendere il pro-prio territorio, rischiando di perdere totalmente ilcontatto e la residua fiducia nei partiti e in quelleistituzioni che si allontanano sempre di più dalpensiero reale sia nel pensiero politico che nella rendicontazione dell’ope-rato. Certo, fino ad oggi la provincia ha mostrato tutti i suoi limiti e le suecarenze, ha dimostrato quanto la classe politica si sia involgarita e impo-verita negli anni e nella sensibilità amministrativa. Ma quello che si intra-vede all’orizzonte, per un’istituzione che sarà privata di rappresentanti mache resterà in vita tale e quale a prima, non è certo meglio del passato.

SETTEMBRE 2014

17

L’illusionedel risparmioe la certezza

che cambieràben poco

Camillo [email protected]

Oggi, nel 2014, in Italia si torna a votare per censo. Come fu nell’America del Settecento

Il prossimo numero sarà in edicola il 19 ottobre

I

PROVINCIA:VOTO

ANCH’IO? NO TU NO

Page 18: Qui magazine settembre2014
Page 19: Qui magazine settembre2014

altro giorno, sotto il gratta-cielo, ho incontrato Massimo.Ci siamo fermati a chiacchie-

rare, come sempre. E come semprestava a tremila. Ciao bello, che fai? Mipreparo. A fare cosa? A votare. Ah sì?Sì… per fortuna un’elezione non sinega a nessuno. Tranne che agli eletto-ri. In compenso, gli altri, sono tuttieccitati: Gian Franco, l’ultimo deiMohicani socialisti, sogna il gran ritor-no. Mentre il buon Francesco Scalia,che invece ha qualche schietroma nel-l’armadio, ha gli incubi. Altro chesogni. Come se non bastasse ha glischeletri nel Pd. Nel frattempo il cen-trodestra dorme. Male ma dorme. Erussa. Alla faccia di De Angelis ePallone: se ne stanno tranquilli al bardel dopolavoro… Del dopoche? Come

non detto… stanno al bar. E basta. Allavoro ci penseranno. Forse. Per orastanno lì. E aspettano ErnestoSparalesto Tersigni, prossimo disoccu-pato. Per fortuna che c’è PeppinoPatrizi, l’unico a tenere alto il livello ditestosterone. Ancora non ha capito chel’hanno fatto fuori ma lui è contentocosì…

Massimo mi ha sorriso, mi ha salu-tato e se n’è andato. Aspetta, non mihai detto come stanno combinati questidi Frosinone. E che vorresti sapere?Per esempio ho saputo che ClaudioCaparrelli è appena tornato dallevacanze e ha fatto conquiste.Verissimo, il buon Claudio VanDamme Caparrelli è rientrato tuttoabbronzato e finalmente fidanzato.Con una che si chiama Siri. Solo chelei ancora non lo sa. E appena Claudiole ha chiesto di uscire ha risposto: Midispiace, credo di non aver capito.Forse è un problema di software…

Il buonFrancesco Scaliaha semprequalche schietromanell’armadio

CHI SOGNA LE ELEZIONIE CHI HA GLI INCUBI

[email protected]

Page 20: Qui magazine settembre2014
Page 21: Qui magazine settembre2014

nche Qui a Brisbane, inAustralia, all’altro capo delmondo esatto rispetto a

Frosinone, questa appena trascorsa èstata l’estate della camicia bianca,indossata come un talismano dalvostro premier Renzi prima in cam-pagna elettorale e poi ogni giorno algoverno. Anche Qui i politici localihanno fatto a gara ad emularlo: tra iprimi c’è stato il suo delegato territo-riale, il senatore Frankie Stairsia cheha acquistato due dozzine di camiciedi puro Lino lavate con Dianash chepiù bianco non si può. Subito ad imi-tarlo l’omonimo The Angeles che hasfoderato un modello regimental consbottonata a sinistra mentre il piccoloBruce Keen di bianco ha sfoderatouna mezze maniche e schiaffoni

modello Old America. Dall’altraparte della barricata, mentre il sinda-co di Brisbane Nick Octopussy hacontinuato a preferire la camicianera, la camicia bianca è stata sfog-giata dal moderato Little JosefPatricks, l’uomo che non deve chie-dere mai. Anche perché nessuno glirisponde. Invece c’è voluto il lavorodi cento ultimi schiavi cantori di spi-ritual in un’intera piantagione dicotone della Louisiana per confezio-nare le due camicie manica largaall’ex assessore regionale FrankFlowerito, ancora pronto per il rien-tro trionfale, mentre per l’ex presi-dente della Provincia, Antony Jan O’Rally, sono state consegnate seicamicie manica talmente lunga chevanno incrociate e allacciate dietro laschiena da personale espertoanch’esso vestito con camice bianco.C’è chi dice che siano camicie diforza. Ma si tratta dei soliti maligni.

CAMICIA BIANCA E CAMICIA DI FORZA

Una piantagione di cotone per le due camicie manica larga di Frank Flowerito

Ruggiero Cioci(ciociaro emigrato Australia)

[email protected]

una città agli antipodi

A

Page 22: Qui magazine settembre2014
Page 23: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

23

Page 24: Qui magazine settembre2014

chiuso in redazione il 16 settembre 2014tiratura 15.175 copie – distribuzione: 13.000 in edicola– 1.400 sped. abb. postale – distributore: Carlo Fiorini& C. sas – Frosinone

www.quionline.itmensile di informazione, attualità, cultura,satira e tempo libero. Registro della StampaTribunale di Frosinone n. 308

direttore responsabile: MASSIMO [email protected] editoriale: DANIELE [email protected]

redazione: [email protected] [email protected] MUGNAIO [email protected] [email protected] [email protected]: GIACOMO [email protected]

hanno collaborato a questo numero:CIRO ALTOBELLI, PIETRO ANTONUCCI,NICOLA CENTO, RUGGERO CIOCI, IVAN QUISELLI, ACHILLE REALI, FERNANDO RICCARDI,ANTONIO RENZI, AMERICO ROMA, LUCA SERGIO, CORRADO TRENTO, STEFANIA TURCHETTA, ROCCO ZANI

segreteria: DANIELA [email protected]: ARTI GRAFICHE BOCCIA SpaSalernodirezione artistica: SALVATORE LALA e BIANCA POLTICELLIgrafica: BIANCA POLTICELLIadv: DONATELLA FRANCATI

redazione: via Fratelli Rosselli, 4903100 Frosinone - tel. [email protected]

pubblicità: NICOLA D’[email protected]

testi, foto e ogni altro materiale, anche se non pubbli-cati, non verranno restituiti. I materiali pervenuti e lecollaborazioni prestate, si intendono esclusivamentea titolo gratuito. QUI Magazine prezzo di copertinaeuro 1,00. Arretrati: il triplo del prezzo di copertinaattuale al momento dell’ordine, indipendentementedal numero del fascicolo richiesto. La disponibilità dicopie arretrate è limitata, salvo esauriti, all’ultimoanno. Abbonamenti: abbonamento annuale (sconto20%) Euro 9,60. Sped. in A.P. - 45% art. 2 comma 20 BL. 662/96 D.C.B. Frosinone. L’abbonamento andrà incorso dal primo numero raggiungibile e può avere ini-zio in qualsiasi periodo dell’anno. Garanzia della pri-vacy (L. 675/96): l’editore garantisce la massimariservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibi-lità di richederne gratuitamente la rettifica o la can-cellazione. Le informazioni custodite nell’archivioelettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviareagli abbonati proposte commerciali. Le comunicazio-ni si intendono acquisite se effettuate nei confrontidell’editore.

EDITORIALE QUI srl

som

mar

io

SETTEMBRE 2014

POLITICApag. 27 PILLOLE E PUNTURE DI SPILLOpag. 30 A TU PER TU CON… MARIA SPILABOTTEpag. 32 PROVINCIA: UN VOTO PER LA CASTA

ATTUALITÀpag. 34 CRONACHE DAI COMUNIpag. 44 DOMENICO POLSELLI, UN MEDICO

NEL REGNO DELLA FARINApag. 52 ALL’ALBA DI UN NUOVO GIORNO,

LA NUOVA AVVENTURA EDITORIALE

44

32

Page 25: Qui magazine settembre2014

rubr

iche

CULTURA&SPETTACOLIpag. 63 THE ANTHEM,

VIAGGIO TRA POP E PUNKpag. 66 TEATRO,

LA STAGIONE RICOMINCIA DA ROMApag. 69 ARTE, GUIDA ALLE MOSTRE

DA NON PERDERE

SPORTpag. 78 IL FROSINONE E LA NUOVA SFIDA

DI FEDERICO DIONISI

eccoci qui 17

sotto il grattacielo 19

cronache da Brisbane 21

visti da qui 23

consigli per l’ascolto 64

live 65

l’angolo del libro 71

al cinema 73

qui comics 74

grandangolo 84

chi, come, dove, quando 92

photoshow 95

così com’era 98

66 69

63 78

Page 26: Qui magazine settembre2014
Page 27: Qui magazine settembre2014

In occasione delle elezioni regionali sostenne Mauro Buschini,eletto poi consigliere. Poi il percorso di avvicinamento diDomenico Marzi (nella foto) al Pd si è fermato. Adesso però

l’ex sindaco di Frosinone ha sottoscritto la candidatura di GianFranco Schietroma in occasione della previsione delle primariedei Democrat per la presidenza della Provincia. Marzi ha una sto-

ria politica chiara: Pci-Pds-Ds, mai Pd però. Con unaparentesi in occasione delle provinciali quando guidò

il Terzo Polo nell’ambito di un’alleanza imperniatasull’Udc. A proposito, forse c’è un rimpianto: nonsi fosse dimesso da consigliere provinciale, oggiMarzi poteva essere preso in considerazione per lapresidenza dell’ente di piazza Gramsci. Ad ogni

modo, evidentemente nei confronti del partito cherappresenta l’evoluzione del Pci-Pds Marzi ha una

sorta di “richiamo della foresta”. A questo punto biso-gnerà vedere quali saranno le prese di posizione politiche in

Consiglio. Può rappresentare una sorpresa.Se Renzi fosse arrivato prima...

Gli esponenti dell’area di Matteo Orfinihanno conquistato spazi importanti

MOSSA STRATEGICALA SORPRESA MARZI

SETTEMBRE 2014

27

Nel braccio di ferrointerno al Partitodemocratico tra i due

“Francesco” (De Angelis eScalia) è passata inosservata,ma non agli addetti ai lavori.Sara Battisti (nella foto), giàsegretario e adesso presidenteprovinciale del Pd, fa partedell’area di Matteo Orfini. Èstata protagonista non di unamediazione ma di un percor-

DEMOCRATBattisti e Gatti “strategici”

Ha sottoscritto la candidatura di Schietroma

LA DESTRADIVISANON SOLTANTODALLE… CENEI retroscenadella resa dei contitra Forza Italiae l’Ncd di Pallone

Prima di ferragosto c’erapiù che una mezza idea diindicare Giuseppe Patrizicome candidato di tutto ilcentrodestra. Era incorso un tentativo portatoavanti dal consigliereregionale MarioAbbruzzese da una partee il Nuovo Centrodestradall’altra, soprattuttoattraverso ErnestoTersigni. Poi è cambiatotutto, con l’Ncd che hastretto un accordo con ilPd che fa riferimento aScalia e con Forza Italiache ha iniziato a confron-tarsi con il Pd che si rico-nosce in De Angelis peruna convergenza sullapresidenza della Saf. Lacena tra Scalia, Pallone,Fardelli e molti ammini-stratori ha segnato unpunto di non ritorno. Peròsarebbe riduttivo ed erra-to ricondurre tutto (solo)a questo. Tra Forza Italiae il Nuovo Centrodestrale frizioni c’erano già nComuni come quelli diFrosinone e Sora. E traPallone e Abbruzzese laresa dei conti è in atto datempo. Le scelte arrivateed esplicitate successiva-mente hanno in effettipreso atto dell’incomuni-cabilità kafkiana.Divergenze annunciate

so di legittimazione impor-tante della sua area, che ha inLuciano Gatti una delle mentipensanti. La Battisti, insiemead un leader di livello nazio-nale come Claudio Mancini,ha incontrato tutti i protago-nisti del centrosinistra pro-vinciale. Non del Pd, del cen-trosinistra. In una fase calda.E, anche attraverso dei comu-nicati stampa mirati, hafatto capire bene che inquesto momento la suaarea è decisiva non sol-tanto nei rapporti di forzainterni al Pd provinciale,ma perfino per le strate-gie di una coalizione cheha smarrito da tempo lavocazione unitaria puravendo numeri esorbi-tanti. La Battisti ha fissa-to diversi paletti.

Bastone e carota

Le elezioniprovinciali,la Safe le tensioninei comuni

SOGNANDOIL CENTRO

GLI ULTIMIIMMORTALI

La Balena biancanon muore mai

La Dc è ancora viva.Costantino Crescenziè stato nominato

segretario provincialedirettamente dal leadernazionale AngeloSandri. Crescenzi, giàassessore della giun-ta Fanelli aFrosinone, dovràavviare le operazionidi tesseramento e proce-dere alla convocazionedell’assemblea congressua-le provinciale. Il tutto men-tre nell’Udc provinciale sifatica a comprendere comestanno le cose: l’ex parla-mentare Anna TeresaFormisano (nella foto)tempo fa si è autosospesa eda allora non ci sono statealtre comunicazioni ufficia-li, mentre il consigliereregionale Marino Fardelliha detto chiaramente di nonriconoscersi più nelle posi-zioni del partito. E infatti èdato vicino al Pd. Al di làdella logica bipolare, allafine i democristiani comun-que recitano un ruolo.

Gli ultimi immortali

Page 28: Qui magazine settembre2014
Page 29: Qui magazine settembre2014

Se Scaliaricorreai “superiori”Perché bypassarei livelli locali?

Che in un partito del 40%ci sia una spaccaturacome quella traFrancesco De Angelis eFrancesco Scalia (nellafoto) non meraviglia.Sinceramente. E tuttoquello che è successo esta succedendo rientra inuna dialettica esasperatae perfino nella competi-zione per una candidatu-ra alla Camera quando sivoterà. Probabilmente ilprossimo anno. Quelloche però si fatica a com-prendere è perché deb-bano delegittimarsi gliorgani provinciali: ildirettivo, la segreteria, lacommissione di garanzia.Da che mondo e mondosi decide a maggioranzae la minoranza nedovrebbe prendere atto.Invece l’area del senato-re Scalia non solo non neprende atto, ma si rivol-ge (mediaticamente enon solo) ai livelli supe-riori, regionali e naziona-li. In questo modo che

fine fanno i concettidell’autonomia terri-toriale di una federa-zione di partito? Le‘battaglie’ dovrebbe-ro essere fatte sulterritorio, altrimenti

si dà la sensazione divoler ricorrere ai ‘supe-

riori’. Perdendo inevita-bilmente autonomia ecarisma.Poco sportivo

SETTEMBRE 2014

29

Sulla sanità siamo tuttitravolti dalla pioggiadei… numeri: posti

letto, medie nazionali e loca-li, tempi di attesa, personale.Ma in questo modo non si vada nessuna parte. E neppurecontinuando ad elencare qualisono le grandi tematiche o leaspettative.

Ad ottobre la dottoressa

SANITÀLASCIA O… RADDOPPIA

Nazzareno Pilozzi, eletto deputato nelle file di SinistraEcologia e Libertà, da alcuni mesi ha lasciato il partito diVendola, seguendo Gennaro Migliore. Tutte le circostan-

ze inducono a ritenere che alla fine possa aderire al Partito demo-cratico. D’altronde le trattative politiche con Migliore le staconducendo direttamente il vicesegretario nazionaledei Democrat, Lorenzo Guerini. Per NazzarenoPilozzi, ex sindaco di Acuto, dunque si aprirebbeun nuovo capitolo della sua carriera politica.Non è l’unico però che presto potrebbe passarenel Pd: da mesi si rincorrono le voci di una pos-sibile adesione al partito di Renzi di due consi-glieri regionali, Daniela Bianchi (Per il Lazio) eMarino Fardelli (eletto nell’Udc). La prima, fedelis-sima di Zingaretti, il secondo vicino all’area di Scalia.Ma, per quanto riguarda il livello regionale, entrambi sanno chetutte le scelte passeranno per Mauro Buschini (nella foto), giàpresidente della commissione bilancio e in pole position per unassessorato.

Tutti in fila

Pilozzi, Bianchi, Fardelli pronti a entrareMa dovranno tenere conto degli “spazi”

IN FILA PER IL PD

LA RIVINCITADEI SINDACI

NELLA MAPPAPOLITICA

I primi cittadinisaranno decisivi

Avranno un ruolo decisi-vo, anzi... ponderato. I

sindaci, soprattutto quellidei Comuni più grandi,

“peseranno” in manieradecisiva nell’elezione del

presidente dellaProvincia. Nicola

Ottaviani (Frosinone),Giuseppe Golini

Petrarcone (Cassino),Ernesto Tersigni (Sora),

Fausto Bassetta(Anagni), Antonio

Pompeo (Ferentino),Simone Cretaro (Veroli) etutti gli altri. D’altronde il

“cuore” della riformaDelrio è proprio quello di

valorizzare il ruolo deiprimi cittadini. È evidente

che con loro ci sarannoanche i consiglieri dimaggioranza. È una

sorta di rivincita, vistoche negli ultimi anni gli

amministratori comunalierano stati messi un po’

all’angolo. E vale la penadi sottolineare il fatto che

la tipologia di elezioneper la Provincia dà a sin-daci e consiglieri il “palli-

no” in mano. Perfino lesegreterie politiche deivari partiti sono in una

condizione di “svantag-gio”, perché alla fine, in

un caso o nell’altro, sonogli amministratori a darele carte. E a fare la diffe-

renza.E qui comando io...

Isabella Mastrobuono, diret-tore generale della Asl, dovràpresentare ed illustrare l’AttoAziendale. Che poi dovràessere inviato alla Regione.Le chiacchiere stanno a zeroe sono sempre le stesse, indi-pendentemente da manager ecommissari che guidano laAsl. Qui si tratta di andareoltre i numeri e di provare afar capire a Roma che la pro-vincia di Frosinone sullasanità vuole alzare la voceper rivendicare ciò che èscritto nelle nome e nellalogica: i posti letto vanno rad-doppiati, il Dea di secondolivello a Frosinone servecome il pane. Così come c’èbisogno di medici ed infer-mieri. Per la Mastrobuono èla prova del nove: o batte ipugni sul tavolo o elencarenumeri e cifre non servirà.

Ora della verità

Provincia:ora sarannogli amministratoria dare le carte.Per davvero

PuntureDI SPILLOAtto aziendale, prova del nove per la Mastrobuono

Page 30: Qui magazine settembre2014

A 42 anni senatrice dei DemocratSi rilassa correndo e ama viaggiare

Diciamo l’età…«42 anni. E lo diciamo ad alta voce».Senatrice della Repubblica: punto di partenza o di arrivo?«Grande opportunità, ma anche riconoscimento ad anni e

anni di militanza e passione politica».Lavoro?«Sono una professionista della politica. Orgogliosamente».Musica?«Tutta: da Nicola di Bari a Lenny Kravitz, agli Scorpions.

Adoro la musica».Libri e film preferiti?«Mi piacciono i libri della mitologia greca. Per quanto

riguarda i film, uno su tutti: Ufficiale e gentiluomo».Per Richard Gere?«Il film è bellissimo. Quanto a Richard Gere, insomma,

non era male…».Sport?«Corro, quasi tutti i giorni. È la mia ora di silenzio e liber-

tà, fondamentale per ricaricare le batterie».Come ti rilassi?«Sempre correndo. E prendendo il sole».Però di sport ne hai praticati tanti…«È vero: dal nuoto al karate».Come ti definiresti caratterialmente?«Determinata. Sono una persona mite ma so trasformarmi

in una “leonessa” se le circostanze lo richiedono».Studi?«Liceo classico innanzitutto. Poi laurea in valorizzazione e

promozione dei beni culturali. Mi manca un esame per otte-nere anche una specializzazione in archeologia: ci tengomolto».

Oggetti dai quali non puoi separarti?«Tablet, telefonino, computer. E poi il profumo: mi piace

che arrivi prima la… scia. Infine, purtroppo, i primi occhialiper la presbiopia…».

Ti piace viaggiare?«Da matti. Adoro visitare le capitali e le grandi città, voglio

conoscere culture e tradizioni. Camminando, visitando i luo-ghi, incontrando le persone. La vacanza relax non fa per me.Ma c’è un’eccezione».

Quale?«Non disdegno, ogni tanto, quarantotto ore in un centro

benessere».Quando hai capito che la politica sarebbe stata la tua pas-

sione ma anche il tuo lavoro?«In realtà da sempre. Nella mia famiglia la politica si è

sempre respirata, ci sono anche rapporti di parentela con illeader socialista Gian Franco Schietroma. Quando ho inizia-to a lavorare nella federazione dell’allora Pds mi è sembratoperfino… naturale».

Qualche rimpianto?«Neppure uno».Parliamo del centro storico di Frosinone?«È la mia infanzia, la mia vita. Lì sono cresciuta. Fa male

vedere oggi tutte quelle serrande abbassate e constatare quelsenso di abbandono».

SETTEMBRE 2014

30

A TU PER TU CON

MARIA SPILABOTTE

1

3

2

a cura di Corrado Trento

4

5

Page 31: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

31

scarpe da runner Nike Lunarglide 6

magnete (ne ha una collezione intera)

agenda Moleskine, un classico

lettore mp3 Philips (alquanto vintage!)...

...e iPod Shuffle (di riserva, non si sa mai)

smartphone Samsung S5

Galaxy tab 2 della Samsung

ferro di cavallo, un piccolo portafortuna

primo profumo (Boucheron)

secondo profumo (Giorgio Beverly Hills)

braccialetto modello tennis

MARIA SPILABOTTEFrusinate del centro storico,una vita a sinistra,dal 2013 è senatricedel Partito democratico

foto Donatella Francati

Alla faccia della BoschiRaffinata, elegante, sobria ma non castigata. Non sem-bra neanche del Pd. Rossetto “aggressive” per ladonna che non deve chiedere mai, abitino Max Mara suscarpe Marc Ellis, immancabile Rolex al polso eocchiali Twinsoptical che fanno tanto “supplente nellaclasse dei ripetenti”. La gamba abbronzata, rigorosa-mente senza calze, è il vero tocco stiloso

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

DUE/TRE COSE CHE... PARLANO DI ME

7

6

8

9 11

10

Page 32: Qui magazine settembre2014

Il 12 ottobre si torna a votare per eleggere presidente e consiglieriA decidere non saranno i cittadini ma la solita casta dei politici

LA RIFORMATRADITA

SETTEMBRE 2014

32

PROVINCIA

foto Giacomo Cestra

Page 33: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

33

Eh già, sono ancora qua. Ma nonè Vasco Rossi. E neanchePierluigi Bersani. Sono le

Province. Che, sebbene trasformate inenti di secondo livello, non sono stateabolite.

Il 12 ottobre si voterà per l’elezionedel presidente e dei dodici consiglieriprovinciali. Soltanto che alle urne,dalle 8 alle 20, non si presenteranno icittadini ma 1.049 amministratori:sindaci e consiglieri di 88 Comuni su91, dal momento che Ceccano,Pontecorvo e Patrica non sarannodella partita perché commissariati. Lavera novità è questa: il “popolo sovra-no” starà a guardare quella che è unapartita di Palazzo. Sembra di esseretornati ai tempi della PrimaRepubblica, quando il sindaco venivaeletto dai consiglieri comunali. Non cisaranno più gli assessori e anche iconsiglieri saranno meno rispetto alpassato. Ma può essere questa unariforma epocale in grado di tagliare icosti della politica in maniera forte?Evidentemente no. La legge Delriovieta i compensi per i nuovi rappre-sentanti della Provincia, i quali rico-prendo già un’altra carica (sindaci oconsiglieri comunali) non possonopercepire due indennità. Si tratta dun-que di funzioni esercitate a titolo gra-tuito. Ma il Parlamento, nell’articolo23, ha stabilito che «restano a caricodelle Provincia gli oneri per i permes-si retribuiti, per i rimborsi spese e leindennità di missione, per la parteci-pazione alle associazioni rappresenta-tive degli enti locali e gli oneri previ-denziali, assistenziali e assicurativi».Si tratta dei rimborsi, difficilmentequantificabili, anche perché parame-trati spesso ai chilometri percorsi. Edunque parliamo, in ogni caso, di unavoce che di fatto reintroduce un costo

a carico dell’ente e quindi dei cit-tadini. D’altronde la Provincia

manterrà diverse competen-ze. E precisamente, secon-do la legge Delrio, avrà ledeleghe alla pianificazio-ne territoriale, all’am-biente, ai trasporti, allaprogrammazione della

rete scolastica e alle pariopportunità. Insomma, ci

sarà una cura dimagrante manon quel cambiamento epocale

che era stato ipotizzato. A dimostra-

zione che il Gattopardo resta davveroil simbolo di un’Italia che non vuolecambiare. Considerando anche unmeccanismo di voto che definire com-plicato è un piacevole eufemismo.

Ricordiamo come si sviluppa ilmeccanismo del voto ponderato perfasce demografiche. Il voto di sindacie consiglieri dei due comuni più gran-di, Frosinone e Cassino, avrà un valo-re di 305 punti per ogni singolo ammi-nistratore (sono 33 a Frosinone e 25 aCassino). Ad Alatri, Anagni,Ferentino, Isola del Liri, Monte SanGiovanni, Sora e Veroli il valore diogni singolo voto sarà di 264. E ognu-no di questi Comuni ha 17 ammini-stratori che votano. Quindi si prose-gue seguendo il numero degli abitan-ti: valore 119 ciascuno nei 12 Comunicon popolazione tra 5.000 e 10.000abitanti (ognuno di questi enti ha 13amministratori tra sindaco e consi-glieri), valore 67 nei 15 Comuni da3.000 a 5.000 abitanti (13 amministra-tori a Comune), valore 32 nei 52Comuni più piccoli (ognuno dei qualiha 11 amministratori).

In questi mesi abbiamo assistito aun braccio di ferro durissimo da partedei big della politica. Tutti protagoni-sti: Gian Franco Schietroma, AntonioPompeo, Giuseppe Patrizi, FrancescoDe Angelis, Francesco Scalia, AlfredoPallone, Mario Abbruzzese, AntonelloIannarilli e tutti gli altri.

Alla fine non saranno 18 consiglie-ri in meno a determinare chissà qualerisparmio. Il presidente resterà in cari-ca quattro anni, il Consiglio due. Ma il13 ottobre, il day after, cosa succede-rà? Probabilmente nulla. La montagnaha partorito il topolino, questa è laverità. Il nuovo presidente, sebbene diun ente di secondo livello, rappresen-terà la Provincia nei rapporti con loStato, con il Governo, con la Regione.Avrà un profilo istituzionale enorme.Così come i dodici consiglieri provin-ciali avranno un profilo da “probiviri”sul piano territoriale e il loro pesopolitico è destinato ad aumentare.

Fra le altre cose materie come quel-le dei rifiuti e della gestione del servi-zio idrico sono di tale importanza cherichiederanno un impegno moltoforte.

Hanno cambiato tutto per non cam-biare nulla, secondo il celebre affre-sco del Gattopardo.

Niente assessorie meno consiglieri.Ma c’è la scappatoiadei rimborsi.Altro che risparmio

Page 34: Qui magazine settembre2014

Era il 6 dicembre 1926 quandol’allora capo del governoBenito Mussolini istituì 17

nuove Province, tra le qualiFrosinone. Da allora ci sono stati 30tra presidenti e commissari alla guidadell’ente di piazza Gramsci. Il primofu Alberto Fico, nel 1927. Dopo di luiVittorio Ravot, Carlo Bergamaschi,Lino Camilloni, Francesco Caredda,Filippo Berardi, Arduino De Persis,Giovanni Garassi, Domenico Marzi,Cesare Augusto Fanelli, OttoneImperi, Carlo Scala, Quirino Gentile,Pietro Malatesta, Emanuele Lisi,Alfredo Colafranceschi, EugenioGiovannini, Domenico Gargano,Antonio Ferraro e Massimo Struffi.Quindi Valentino D’Amata, FrancescoGargani, Mario Coratti, OrazioRiccardi, Domenico Testani, LoretoGentile, Francesco Scalia, FilippoMateriale, Antonello Iannarilli. Daultimo, il commissario GiuseppePatrizi.

Nomi che hanno fatto la storia poli-tica della provincia di Frosinone, nelpassato più remoto come in quelloprossimo. Ma l’elenco continuerà, conil prossimo presidente della Provinciadi Frosinone: ente di secondo livellosicuramente, ma in grado di conserva-re autorevolezza e prestigio.Altrimenti non si spiegherebbe la“guerra santa” che è stata scatenata adogni livello, in tutti i partiti, nelle coa-lizioni. Quel 6 dicembre 1926 BenitoMussolini scrisse, comunicando lanotizia al podestà di Frosinone:«Oggi, su mia proposta, il Consigliodei Ministri ha eletto codesto Comunealla dignità di capoluogo di Provincia.

Sono sicuro che con il lavoro, con ladisciplina e con la fede fascista code-sta popolazione si mostrerà sempremeritevole della odierna decisione delGoverno fascista». Prima di alloraFrosinone faceva parte dello StatoPontificio, tra delegazioni e circonda-ri e poi provincia di Roma. Ma poi,finita la storia, è mancata la politica.Nel senso che la città di Frosinone nonè mai stata percepita come capoluogo,né da Cassino né da Sora. Tradizioni,culture e storie profondamente diffe-renti, ma la sostanza del discorso èstata che l’AmministrazioneProvinciale, fondamentale nel ruolo dirappresentanza di questo territorio coni livelli superiori, non ha mai davveroeffettuato quel salto di qualità cheavrebbe dovuto collocarla su un livel-lo diverso rispetto a quello deiComuni o di altri enti.Paradossalmente, quando si è iniziatoa parlare di riforma e di trasformazio-ne in ente di secondo livello, allora, inquel preciso momento, tutti si sonoresi conto che l’Istituzione (sì, con lalettera maiuscola) andava salvaguar-data. Certamente alcune cose cambie-ranno in un passaggio comunque epo-cale sul piano della valenza dell’ente.Il presidente e i dodici consiglieri peròhanno l’opportunità per invertire unatendenza rimasta inalterata per decen-ni. Ricordandosi che il motto checampeggia (di fronte e in alto) allaprima scalinata dell’ente di piazzaGramsci è sempre lo stesso: “Ferociorad bellandum”. A sottolineare lo spiri-to guerriero di questa terra. E allora,hai visto mai? Magari ora si fa il mira-colo.

SETTEMBRE 2014

34

Un territorio vasto,91 comuni, culturee tradizioni diverse.E oggi una grandeoccasione

Page 35: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

35

Il 6 dicembre 1926 Benito Mussolini, allora capo del governo, diede rango di capoluogo di provincia a Frosinone.

Da allora, nellʼente di piazza Gramsci, ci sono stati 30 tra presidenti e commissari, ma Frosinone non è mai stata percepita come “centrale” da Cassino e Sora. Il salto di qualità della classe dirigente non cʼè stato

PROFUMO DI STORIAE POLITICA DEBOLE

Page 36: Qui magazine settembre2014
Page 37: Qui magazine settembre2014

Cinquant’anni fa, erail 24 ottobre del1964, con la lettera

apostolica “Pacis Nuntius”papa Paolo VI proclamavaSan Benedetto, il padre delmonachesimo occidentale,“celeste patrono principaledell’intera Europa”. E lofece proprio daMontecassino dove eravenuto in visita per consa-crare la nuova basilicamirabilmente ricostruitadalle macerie provocatedalle bombe e dalla follia

Sembra essere tornato il sereno, dopo gli screzi deigiorni scorsi, tra l’amministrazione comunale diCassino e l’Amedea, la società cui è affidata la

gestione del Teatro Manzoni. E così può essere program-mata in tutta serenità un’altra grande stagione di spettaco-li. «L’obiettivo è quello di non fermare il trend positivo

che il Teatro Manzoni continua a mantenere da cinqueanni – così Fabio Alescio, amministratore delegato

di Amedea – Un apprezzamento che arriva nonsolo dal pubblico ma anche dalle compagnie tea-trali che ormai considerano Cassino una tappaimportante da inserire nei loro tour». Se poi siriuscissero una volta per tutte a risolvere alcuni

problemi antichi che affliggono il teatro dellacittà martire (le infiltrazioni di acqua piovana dal

tetto e l’insonorizzazione dell’ambiente) si potrebbedire di aver trovato finalmente la fatidica quadratura delcerchio. «Presto troveremo una soluzione adeguata anchea questi problemi» ha assicurato l’assessore municipaleDanilo Grossi che spera di poter risolvere il tutto in tempibrevi e, comunque, entro il 2015. F.R.

TEATRO MANZONIVERSO LA NUOVA STAGIONE

Infiltrazioni e insonorizzazione: ecco le incognite

della guerra. Una ricor-renza speciale che lacomunità monastica cas-sinese, guidata dall’am-ministratore apostolicodom Augusto Ricci, inten-de celebrare con la dovutasolennità, alla presenzadel cardinale mons. PietroParolin (nella foto), segre-tario di Stato Vaticano,che sarà presente aMontecassino nella gior-nata di sabato 25 ottobreprossimo. Per l’occasionesaranno presenti, come datradizione, i rappresentan-ti delle più importantiabbazie del continenteeuropeo e gli ambasciato-ri d’Europa, accanto,ovviamente, alle autoritàlocali e diocesane.

Fernando Riccardi

Mons. Pietro Parolin in abbazia il 25 ottobre

In difficoltà un comparto per decenni strategico

Da qualche anno lacittà in riva al Liri,in passato punto di

riferimento per un territoriovastissimo, sta attraversan-do un difficile periodo didecadenza. Il segnale piùeclatante della crisi delcommercio sorano si puòosservare lungo il corsoVolsci, oggi con sempre piùnegozi con la scritta “affit-tasi”. Ma anche le altrezone del centro e la perife-ria stanno subendo da annigli effetti devastanti dellarecessione. Tanti i motiviche hanno portato ad unasituazione così difficile, apartire dall’avvento deicentri commerciali. In città,nel passato, si è tentato dirilanciare il settore con ini-ziative come il centro com-merciale naturale, che perònon ha avuto per niente glieffetti sperati. Si era parlatoanche di zona francaurbana, a tassazio-ne agevolata, manonostante unprovvedimentodel governo,poi anche que-sto progetto èfinito con un nulladi fatto. Ora più chemai c’è bisogno di qualchebuona idea.

Ciro Altobelli

SORA

SETTEMBRE 2014

37

CASSINO

CASSINO

TRAFFICO IN TILTLA FRANAÈ SEMPRE LÌCittà paralizzatae opere al palo

PONTECORVO Traffico intilt e strutture sportive incompleto abbandonosono i leitmotiv chescandiscono la ripresadopo le ferie estive. Via laCupa, unica strada dicollegamento, alle ore dipunta, vale a dire alle8.10, alle 13 e alle 17.30,è bloccata; per percor-rerla servono almeno 30minuti. Per quantoriguarda le strutturesportive, il degrado ègaloppante e, ci si chie-de, cosa fa l’amministra-zione su questi temi? Ilquesito non ha fini pole-mici ma di ennesimo sol-lecito a rendere pubblici,qualora ci fossero, i ten-tativi messi in atto dalsindaco e dalla giuntaper risolvere l’annosaquestione della frana divia Lungoliri che ha dan-neggiato la circolazioneviaria del paese e quelliper restituire un dignito-so impianto natatorio aicittadini. Intristisce pen-sare che, dall’inizio delmandato, l’amministra-zione non ha trovato unasoluzione per la rimessain funzione della piscinacomunale, richiestaavanzata da tutti. Qualisono i problemi insor-montabili che non per-mettono l’avvio di unbando di gara per laristrutturazione dell’im-pianto? Il paese ha biso-gno di risposte serie erisolutrici, non di pro-messe elettorali.

Stefania Turchetta

COMMERCIOUNA CRISIINFINITA

Il segretario di Stato VaticanoA MONTECASSINO

Page 38: Qui magazine settembre2014
Page 39: Qui magazine settembre2014

SEGRETARIODI PARTITOCERCASIIl Pd cittadino apre il tesseramento per il nuovo direttivo

«Andiamo avanti,nonostante tutto»;è con queste paro-

le il primo cittadino diAnagni Fausto Bassetta(nella foto) ha commentatola mancata riunione dellaConferenza dei Servizi chenei giorni scorsi ad Anagniavrebbe dovuto discuteresulle modalità da attuare perla bonifica della discarica diRadicina. Gli enti che eranostati invitati infatti, tra cuiRegione, Provincia ed Asl,

RADICINANiente conferenzaIl procedimento amministrativo va avanti comunque

Parte la lunga rincorsadel Partito democra-tico di Veroli al suo

nuovo segretario. Parte conla riapertura del tessera-mento prevista ed organiz-zata dalla segreteria inpiazza del Plebiscito. Lastrada sarà quella di arriva-re al congresso cittadinoche dovrà decidere seGiampiero Martelluzzi suc-cederà a se stesso oppureavrà un successore. In que-sto secondo caso le duecorrenti cittadine dovrannodefinire un panorama cheabbia un segretario di gra-dimento comune, oppureuno scelto da una sola partein virtù della maggioranzadelle tessere. Questo ultimocaso potrebbe essere il peg-giore sotto il profilo demo-cratico del Pd, dal momen-

to che connoterà unaconquista di posi-

zioni ancora piùarroccate rispettoa quelle mostratein campagna elet-torale. Uno dei

nodi principali delnuovo segretario sarà

quello di decidere se asse-gnare il simbolo alla rap-presentanza Pd presente inconsiglio comunale.

Achille Reali

Protagonisti anche in Liguria i ragazzi della Banda comu-nale di Ceccano. La formazione diretta dal MaestroAdamo Bartolini è stata ospite della nona rassegna

Interregionale di bande musicali e pittura, propostadalla provincia di La Spezia e dal Comune di VezzanoLigure e organizzato dal corpo bandistico locale edall’Associazione pittorica “Arte”. Il festival sisvolge a settembre e coinvolge numerosi artisti ediversi gruppi bandistici italiani e francesi. Lebande partecipanti hanno proposto un nutrito reper-torio presentando diversi generi musicali. La Bandadi Ceccano ha avuto l’onore di concludere il concertocon un repertorio che ha divertito proprio tutti in virtù dellagrande varietà di musica e per le splendide coreografie e icostumi delle ragazze pon pon, guidate da Cristina Bartoliniche, intramezzandosi tra i vari momenti musicali, hanno creatoquel diversivo che soltanto la danza riesce a regalare.

non si sono presentati. Solol’Arpa ha inviato una notascritta al riguardo. «La con-ferenza di servizi è un pas-saggio obbligato nel procedi-mento di bonifica – ha affer-mato il sindaco FaustoBassetta – è obbligatorioconvocarla, non è obbligato-rio parteciparvi (tutto sta allasensibilità e all’interessedegli enti convocati).L’importante è che si sia fatta(peraltro era presenteRetuvasa, tra le associazioniconvocate), perché questo ciconsente di proseguire nelprocedimento amministrati-vo». Dunque, il comune vaavanti, in attesa dei fondi dalMinistero o dei finanziamen-ti europei previsti per labonifica della Valle.

Ivan Quiselli

CECCANO

ANAGNI

VEROLI

Musicisti e ragazze pon pon ospiti della rassegnain provincia di La Spezia

LA BANDA BARTOLINIDI SCENA IN LIGURIA

SETTEMBRE 2014

39

Sanità La battaglia

di MoriniIl sindaco contro

il depotenziamentodel San Benedetto

ALATRI La lettera apertadel sindaco Giuseppe

Morini, con la quale invi-ta gli amministratori

della Ciociaria, a pre-scindere dal colore, adastenersi dalla parteci-

pazione alle prossimeelezioni provinciali rap-presenta un forte pas-

saggio di indubbio inte-resse. Da un lato, vi è laquestione dalla quale è

scaturita la lettera: iltema della Sanità e losmantellamento degliospedali, in primis del

“San Benedetto”. Nellacittà ernica, è chiara la

percezione di un comple-to de-potenziamento deireparti con tutto ciò che

ne consegue, sia a livellodi assistenza sia a livellodi immagine politica. E, a

proposito di politica, lasensazione che emerge èquella di una differenzia-zione di posizioni dovuta

all'appartenenza allediverse anime interneche compongono il Pd

ciociaro. Pertanto, sonoda valutare le possibili

risposte da parte dei col-leghi di Morini e com-

prendere quale direzioneverrà presa. In poche

parole, la sortita del sin-daco alatrense è unsasso nello stagno,

destinato a smuovere leacque.

Pietro Antonucci

Page 40: Qui magazine settembre2014
Page 41: Qui magazine settembre2014

Le aziende informano

Dall’epoca del suo lancio, nel2009, ad oggi, il sistema numeri-co Mr Blue è divenuto un vero

partner per i centri ottici. Quest’anno, conil lancio di Mr Blue 2.0, questa piattafor-ma ibrida ed evolutiva apre una nuovaopportunità di personalizzazione nellafase di montaggio. È M’eye Sign, lanuova funzionalità che permette la micro-incisione delle lenti con un livello di pre-cisione, comfort ed efficienza ineguaglia-bili. Che sia fiero delle sue iniziali, pazzoper uno sport o appassionato di ideogram-mi cinesi, con M’eye Sign di Mr Blue 2.0il cliente può scegliere di far micro incide-re sulla superficie della lente ciò che piùama. Insomma un metodo che rivoluzional’ottica nel senso tradizionale nel termine.

Sono solo due i Centri ottici in Italiache la Essilor ha selezionato per la presen-tazione di questo sistema di personalizza-zione delle lenti.

Uno di questi è l’Ottica Bucciarelli diCeccano, di Isabella e Antonio Bucciarelli(nella foto in alto).

I motivi di questa scelta? Facile. IlCentro è stato selezionato perché tra i piùattenti in Italia all’innovazione tecnologi-ca, un centro di eccellenza che con questoriconoscimento si è “diplomato” comepunta di diamante nel settore.

Presso l’Ottica Bucciarelli la lente,con M’eye Sign, diventa paragonabile aduna camicia di sartoria: personalizzando-la, ad esempio con le iniziali del nome,l’occhiale diventa distintivo di una perso-na attenta ai particolari, alle belle cose.

p.zza Berardi, 46 - Ceccanotel. 0775.625628 - 320.7490491

Al centro ottico di Ceccano con Mr Blue 2.0l’ultima frontiera della personalizzazione

OTTICA BUCCIARELLI: CON M’EYE SIGNL’OCCHIALE È UNICO

Page 42: Qui magazine settembre2014
Page 43: Qui magazine settembre2014
Page 44: Qui magazine settembre2014

La storia della famiglia Polselli, il connubio tra tradizione e te

cnologia, il ciclo indust

riale

SETTEMBRE 2014

44

L'azienda è leaderin Italia e in Europanella produzionedi farine per pane,dolci e pizze

DOMENICO POLSELLINato ad Arce nel 1951, si è laureato in Medicina e Chirurgiaall’Università La Sapienza di Roma e ha conseguitoun master in Scienze dell’alimentazione. Dal 1981è amministratore della Polselli Spa. Rappresentanteper il Lazio nel Consiglio nazionale degli industrialimugnai e pastai d’Italia, dal maggio di quest’annoè il nuovo presidente della Banca Popolare del Frusinate

Page 45: Qui magazine settembre2014

I segreti di un successo iniziato ad Arce nel dopoguerra

È TUTTAFARINA

Un cammino all’interno del“regno della farina”, per cono-scere i segreti di un successo

che dura da settant’anni. Un percorsonella tradizione, dentro una realtàindustriale importante. Soprattutto unviaggio nella storia di una famiglia.Benvenuti nella Polselli Spa.

Nata ad Arce nella prima metà delNovecento da una piccola realtà arti-giana, oggi è protagonista nel settoremolitorio di qualità in Italia e leadernella produzione di farine per pane,dolci e pizza.

Ad aspettarci all’ingresso del-l’azienda c’è il presidente DomenicoPolselli. Gli occhi che brillano: conorgoglio descrive la vita che scorreall’interno e all’esterno della “sua”industria, il ciclo di lavorazione di cui“visualizza” anche la più piccola fase,i passaggi per giungere al prodottofinito. Ma anche il sudore, i sacrifici,le soddisfazioni. Sottotraccia scorre la

sua stessa vita, un’esistenza trascorsatra quei capannoni, nel laboratorio,negli uffici ad analizzare, decidere,gestire, organizzare i grandi e i picco-li passi della società di famiglia.Nessun angolo delle strutture gli èsconosciuto, né c’è uno stadio di lavo-razione – anche minuscolo – di cuiignora tempi e modalità. Così congrande sicurezza descrive le venti-quattro fasi che trasformano il grano,che entra in azienda con camion o surotaia, fino al prodotto finale confe-zionato.

Un ciclo continuo che inizia alle 6del lunedì mattina e termina all’albadel sabato, distribuito su tre turni neicinque giorni lavorativi.

Si inizia con l’arrivo in azienda delgrano, proveniente dall’Italia e dapaesi come Francia, Canada e Russia:la scelta iniziale viene fatta sull’anali-si delle caratteristiche reologiche.Vale a dire la qualità proteica, il con-

SETTEMBRE 2014

45

DEL SUOSACCO

ANTONIO RENZIfoto MASSIMO SCACCIA

Page 46: Qui magazine settembre2014
Page 47: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

47

tenuto proteico, la capacità di fermen-tazione, l’estensibilità.

L’avventura inizia dalla sala lami-natoi, il cuore pulsante dell’aziendadove il grano viene lavorato e trasfor-mato in farina e crusca. L’odore acregraffia la gola. Il fruscio del grano cheviene passato ai piani superiori, dovesi trovano i setacci, ti avvolge facendodistinguere i differenti tipi di chicchiche vengono spostati dai silos aisetacci. I tubi di collegamento sonovere e proprie “vene”. Proprio questispostano da una parte all’altra del-l’azienda dapprima i chicchi di granopoi la farina. Un aspetto che non vienemai tralasciato è il controllo dellostato del grano in ingresso e in uscita,con la stessa cura di un medico neiconfronti del proprio paziente.

Questo compito è svolto dal cervel-lo dell’azienda, il laboratorio indu-striale dove vengono effettuate le ana-lisi giornaliere, dopo la fase di maci-nazione per verificare la corrispon-denza delle caratteristiche richieste esul prodotto finale. Qualità, trasparen-za e affidabilità sono i valori su cui sibasa la passione della famigliaPolselli per il grano. Principi che sitraducono nell’utilizzo solo di granodi qualità e in un lavoro costante permantenere elevati standard qualitativi.

«In ufficio si fa tutta la programma-zione della lavorazione dell’impiantoindustriale», spiega DomenicoPolselli nel mostrare il mulinetto perla macinazione che anticipa, su uncampione di 250 grammi, quella chesarà la macinazione industriale e gli

ANCHE IL GIAPPONE HA PANE PER I SUOI DENTIEsportare la qualità italiana e conquistare il mondo: la nuova sfida è questaLa capacita di guardare oltre, non fermarsi al “recinto” di casa ma proiettarsi nel futuro con la consapevolezza dei pro-pri mezzi. La tradizione si mescola all’innovazione. «Insegniamo ai giapponesi a fare il pane», questa la sfida cheDomenico ed Emiliano Polselli, responsabile dell’export, vogliono vincere con l’intento di scalzare il ruolo predominantedella baguette francese. «Sui mercati esteri c’è una forte presenza del pane tipo francese o dei pani soffiati particolari –

illustra Emiliano – E riuscire a imporsi con un pane italiano è difficile. In Giappone abbiamoiniziato questo percorso grazie anche a un mercato che riceve ben volentieri tutto ciò che èmade in Italy. I giapponesi si sono recati in accademia per fare formazione sulla pizza, mahanno anche voluto che insegnassimo loro come si fa in Italia il pane, per avere il pane italianoin Giappone. Oggi possiamo affermare di essere i primi a esportare farina per pane inGiappone. Ovviamente è un consumo circoscritto ai ristoranti di nicchia. Per noi è motivo in piùdi orgoglio». Un percorso che si inserisce in un discorso molto più ampio dell’export di casaPolselli. Con le sue farine è presente in cinque continenti. In tutt’Europa e altre realtà comeSud Africa, Dubai, Singapore, Arabia Saudita, Usa, Canada, Brasile, Australia per un totale di

oltre 40 Paesi. Inoltre Polselli Spa è protagonista nelle fiere internazionali come il Sial di Parigi, il Summer Fancy Fooddi New York, l’Fhc China di Shanghai. «Un aspetto importate – sottolinea Emiliano – è che noi oltre a dare un prodottospecifico per pizza esportiamo anche la nostra conoscenza: il saper fare. E questa è la nostra arma vincente».

La Polselli Spaprotagonistanelle fiereinternazionali

Emiliano Polselli responsabile export

Page 48: Qui magazine settembre2014
Page 49: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

49

altri strumenti come l’alveografo(consistenza o forza della pasta), ilfarinografo (stabilità della farina, ilcontenuto proteico, l’assorbimento),l’estensografo (elasticità della pasta) eil reofermentografo (capacità di fer-mentazione della farina).

L’azienda è guidata da quasi unsecolo dall’esperienza imprenditorialedi una famiglia oggi giunta alla terzagenerazione: Domenico, Mario, Lino(seconda generazione), Loredana,Andrea, Emiliano (terza generazione).Nasce in un periodo di profonda crisi,come il periodo della ricostruzione, edè viva e vegeta in un periodo di crisicome quello attuale. In una sola paro-la: “passione”.

«Nasciamo come mulino industria-le nel 1955 – ricorda Domenico –Però ancora prima da mio padre conun mulino con le macine a pietra.Siamo nell’immediato dopoguerra,alla fine della seconda guerra mondia-le, nel 1946. La forte passione e lafamiglia sono gli ingredienti vincenti,non è una persona ma un gruppo difamiglie che ogni giorno si impegna-no per raggiungere questi risultati».

«E questo vince: l’impegnoe una passione per il pro-

dotto. Passione che cispinge ad immaginaremondi e approccidiversi», ribadisceEmiliano Polselli,responsabile del-l’export. Tradizionee innovazione, que-

ste sono le paroled’ordine: innovazione

di prodotto, attraversoun impegno costante per

ottenere un’elevata qualitàorganolettica, igienica e nutrizionale;e innovazione di processo.

«È in arrivo un nuovo macchinarioper il confezionamento», afferma ilpresidente Polselli. «Un macchinarioad atmosfera modificata: la farinaviene conservata ad atmosfera con-trollata. È molto importante perché lafarina è un prodotto vivo, quindi conil tempo e l’umidità tende a rovinarsi.Così saremo in grado di garantire unprodotto conservabile più a lungo.Questo macchinario è un prototipo,saremo i primi in Italia ad averlo conqueste caratteristiche».

Altro fiore all’occhiello è l’accade-mia dove si sono tenuti corsi di forma-zione e le numerose “ricette” come lanuova pizza alla canapa o al granoarso. «Stiamo avviando un percorsonuovo con prodotti specifici per pizzache hanno almeno nella fase inizialeun interesse prettamente nazionale –spiega Emiliano – Abbiamo la fortunadi collaborare con molte associazionied è anche da loro che riceviamo inputimportanti per realizzare prodottinuovi». Quindi non solo farine “clas-siche” (oltre 28 miscele) ma anchepersonalizzate.

«Grazie al laboratorio siamo ingrado di produrre su ricetta – chiarisceDomenico – Se c’è un cliente con unaparticolare esigenza o c’è bisogno diprodurre uno specifico tipo di farinacon determinate caratteristiche, noisiamo in grado di farlo. Siamo ingrado di soddisfare qualsiasi tipo diesigenza».

Un’azienda ma soprattutto uominiche riescono a evolversi velocementee a seguire i cambiamenti della socie-tà. Un esempio è “Pizza OK”: un’ap-plicazione gratuita per smartphone,rivolta a pizzaioli e amanti dellapizza, che fornisce dati certi per lapreparazione della pizza.

Dalle macine a pietra alle appsullo smartphone:un viaggio lungoquasi un secolo

UN’AZIENDA MODELLOEsperienza, passione, sacrificio. La Polselli Spa di Arce è una delle aziende più importanti in Italia nella produzione di farine di qualità.Dopo tre generazioni, le parole d’ordine restano ancora tradizione e ricerca

Page 50: Qui magazine settembre2014

Le aziende informano

DEFIBRILLATORED’OBBLIGO

Page 51: Qui magazine settembre2014

Il susseguirsi di tristi casi di cronaca,relativi alla morte in campo di giova-ni atleti (basti pensare al decesso del

calciatore Morosini e del pallavolistaBovolenta), ha portato il legislatore adintervenire nel più breve tempo possibileper la regolamentazione di alcuni aspettidi prevenzione durante l’attività sportiva,nell’intento di salvaguardare la salute e lavita degli atleti.

Il presidente dell’ordine degli infer-mieri di Frosinone, Paolo Masi, lancia unappello a tutti i dirigenti: «Il rischio che sicorre è troppo alto, l’adeguamento siaimmediato».

Un appello quello del dottor Masi chenasce dalla consapevolezza del rischioche si corre quando si pratica sport.«L’intervento immediato con il defibrilla-tore è essenziale per strappare atleti allamorte in caso di malore o scontro digioco, per cui l’Ipasvi Frosinone accogliecon grande favore il decreto emanatorecentemente che obbliga le società e leassociazioni sportive ad adeguarsi, in pra-tica devono dotarsi di un defibrillatore edi personale strumentalmente adatto».

Il decreto riguarda la “Disciplinadella certificazione dell’attività sportivanon agonistica e amatoriale e linee guidasulla dotazione e l’utilizzo di defibrillato-

ri semiautomatici e di eventuali altri sal-vavita”.

Le società dilettantistiche hanno tren-ta mesi di tempo per adeguarsi, quelleprofessionistiche solo sei mesi.

Gli oneri sono a carico delle società,ma queste possono associarsi se operanonello stesso impianto sportivo, oppurepossono accordarsi con i gestori degliimpianti purchè siano questi a farsenecarico.

«Il decreto ministeriale contiene lineeguida dettagliate sulla dotazione e l’utiliz-zo dei defibrillatori. Dovrà essere presen-te personale formato e pronto a interveni-re e il defibrillatore deve essere facilmen-te accessibile, adeguatamente segnalato esempre perfettamente funzionante. I corsidi formazione sono effettuati dai Centri diformazione accreditati dalle singoleRegioni», dice il dottor Masi.  

Il decreto riforma anche la disciplinadei controlli e dei certificati medici: i sog-getti non tesserati alle Federazioni sporti-ve nazionali, alle Discipline associate,agli Enti di promozione sportiva ricono-sciuti dal Coni, che praticano attività ama-toriale (ovvero non regolamentata daorganismi sportivi e non occasionale)devono sottoporsi a controlli mediciperiodici secondo indicazioni precise. 

via Morolense – località Le Lame residence Le Torri – palazzina B int. n° 11503100 Frosinonetel. 0775/260420 - fax 0775/[email protected]

Dopo gli ultimi tristi casi di cronaca registrati sui campi sportivi,scatta l’obbligo per le societàdi munirsi dell’apparecchiatura salvavita

Paolo Masi,presidente del Consiglio direttivodel collegio di Frosinonedell’Ipasvi

Page 52: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

52

NUOVO

UN NUOVO GIORNALE?NOUN GIORNALE

Page 53: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

53

C’era bisogno di un nuovogiornale nel pieno di unacrisi economica e in un ter-

ritorio che questa crisi sta impoveren-do ancora più che altrove per la vora-cità di Roma Capitale e l’impotenzadella politica? Possiamo capire chi, aquesta domanda, risponderebbe deci-samente di no. Sono questi gli annidell’editoria che annaspa, così comedei bilanci familiari costantementevicini al rosso, e poi le notizie volanosu internet gratuitamente e a tempirecord...   Che bisogno c’è, allora, diun foglio che racconti questa provin-cia?

Noi abbiamo sempre creduto nontanto in un “nuovo giornale”, ma in un“giornale nuovo”. E per questo abbia-mo scelto di chiamarlo IlNuovogiorno. Ci abbiamo credutododici anni fa, disegnando quel mira-colo del freepress territoriale che èQui Magazine, un mensile che hainondato e vivacizzato la vita politicae culturale, innovando il modo di scri-vere e raccontare le notizie, attingen-do alle tinte della satira e dell’ironiaper sdrammatizzare e far emergerepersonaggi e fatti nella giusta luce,senza trucco, smitizzando un ambien-te che fino ad allora sembrava intoc-

cabile. Ci abbiamo creduto ancora,ogni settimana, da oltre sei anni, conQui Sette, distribuendo decine dimigliaia di copie gratuitamente, perquasi 300 numeri, ad una popolazionedi oltre centomila lettori potenzialiche è andata crescendo esponenzial-mente (anche su internet e sui socialmedia) e in modo omogeneo su tutto ilterritorio, espandendosi grazie a unadistribuzione capillare e al passaparo-la degli estimatori.

E vogliamo farlo ancora, dal primoottobre, con un “giornale nuovo” – enon un “nuovo giornale” – perchésiamo convinti che a questa terraserva uno scudo umano, fatto anche dicarta e inchiostro, anzitutto per difen-derci dalla Roma-padrona che, permeglio ripararsi dalla crisi, mangia lerisorse regionali destinate alle provin-ce, disperde le energie della politicarubandole il primato e asservendolaalle fredde tabelle dell’economia cheimpoveriscono tutto lasciando i terri-tori in balìa della speculazione, siaessa commerciale, finanziaria, indu-striale e culturale. Vogliamo spezzarele catene di questa schiavitù perifericache non ci fa sentire né italiani néeuropei, che ci priva di diritti fonda-mentali come avviene oggi con il digi-tal divide, che possa ripartire dalbasso, da ognuno di noi, da un’econo-mia sostenibile, armonica con il terri-torio (bellissimo e prezioso, il nostroterritorio) e con la sua gente, cheriporti nei giovani la speranza di unfuturo qui e ora, anche acquistando ilgiornale che fa di tutto per difenderlo,questo futuro, qui e ora.

Vogliamo spezzare monopoli edequilibri antichi (che ci hanno portatofino a questo profondo stato di coma),vogliamo raccontare quello che nonva ma senza piangerci addosso,affiancandolo in pagina a quello cheva (e ce ne sono tante di esperienzepositive) analizzando le cause delle

Nasce Il Nuovogiorno: attualità, cronaca, politica, sportDal primo ottobre ci saremo anche noi

MASSIMO PIZZUTI

Accenderemoi fari sulla provinciaraccontandovi tutti i fatti della quotidianità

Page 54: Qui magazine settembre2014
Page 55: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

55

sconfitte e quelle delle vittorie.Vorremmo contribuire a ridare alla

politica quella sua centralità che haormai perduto con la crisi dei partiti,perché non vorremmo privare i ragaz-zi e i giovani del diritto democraticodi poter contribuire loro stessi inprima persona per partecipare a quel-la formidabile e insostituibile scuoladi civiltà e di vita che è la dialetticapolitica, e poi scrivere loro stesseesperienze esaltanti nei partiti e nelleorganizzazioni sociali.

Ma oggi, con i centri di poteredistanti dal territorio e dalla gente,con i giochi che si svolgono altrove esu altri tavoli, con i partiti impazzitinella disperata missione di mantenere(per i pochi intimi rimasti) poltrone eprebende, spartendosi quel che restadei gangli dello Stato, non c’è appa-rente motivo, per un giovane intelli-gente, per avvicinarsi a un qualsiasischieramento politico. I partiti devonoconvincersi che questa è l’ultimachiamata per ridare spazio vero allabase, non soltanto una settimanaprima del congresso o nella conta deitesserati. Noi faremo di tutto per con-

vincerli: non ci sono mai piaciuti iMangiafuoco (e non solo fuoco) chedal retro del palco tirano i fili dellemarionette, né abbiamo mai condivisoe accettato i canoni distanti di unapolitica calata dall’alto, i diktat roma-ni (o milanesi), le scelte fondamentali

prese non nell’interesse dello stato edei cittadini ma per i ben soliti motivi.

Non ci sono mai piaciuti i docu-menti prodotti non alla luce del solema alla riunione ristretta dei “mam-masantissima”, adunate segrete perlo-più notturne, con la classica cena fini-ta un po’ sbronzi dove vince chi restapiù sobrio. Non abbiamo mai accetta-to, e lo abbiamo scritto a carattericubitali, la trasandata e sciatta condot-ta dei “big” che “scendono” una tan-tum in provincia a farci vedere la lorobella faccia tumefatta di trucco, peruna volta fuori dal salotto di Vespa,fin nella nostra piazzetta. Certo,secondo alcuni pecchiamo di ingenui-tà. Ma credere in un’idea a volte esigedi partire dalla grande forza delsogno, perché se tutto deve continua-re ad andare come è sempre andato,allora è inutile stampare anche laSettimana enigmistica e Topolino.

Vogliamo scrivere e riportare l’at-tenzione su tutto questo. E sulla cro-naca locale in tutte le sue realtà, per-ché la cronaca – anche quella “nera”,la “bianca” e tutto il resto – è la natu-rale conseguenza della visione politi-

ca del territorio e delcorretto amministrare.Tutto questo lo faremo,con profonda convin-zione, dal primo ottobrecon un nuovo formida-bile strumento quotidia-no che si affiancheràall’appuntamento setti-manale di Qui Sette e aquello mensile di QuiMagazine.

Un bouquet vario ecolorato, un fascio difiori profumato per ledonne e gli uomini diquesta terra che trove-ranno tra le nostre pagi-

ne il loro spazio e le loro speranze, iloro pensieri e le loro legittime aspira-zioni.

Ci vediamo (e ci leggiamo) l’unl’altro dal primo ottobre. In tutte leedicole.

Page 56: Qui magazine settembre2014
Page 57: Qui magazine settembre2014

CAMILLO SAVONE

SETTEMBRE 2014

57

Dietro il nostro progetto tutto lʼamore per questa terra

Domani è un altro giorno diceRossella O’Hara in Via colvento. E con questa battuta,

che chiude il film, affida allo spettato-re la speranza che non deve morire peril futuro, almeno quella di riconqui-stare Rhett Butler. Dalla Carolina delSud a Frosinone il passo non è breve,ma la speranza nel futuro resta la stes-sa anche se noi, più che riavere soloRhett, vogliamo conquistare altri let-tori, altri compagni di viaggio, altrisostenitori, altre donne e uomini chevogliono credere di poter contribuirea cambiarlo, questo futuro. Perchél’incendio – qui come a Tara –   hadivorato tutto, dalla politica ai servizi,dal territorio alla dignità di un popolo,di una storia e della terra di mezzomilione di persone che, decenniodopo decennio, stanno perdendo con-siderazione e diritti. Domani è unnuovo giorno diciamo noi. E lo fac-ciamo con un giornale nuovo, un pro-dotto editoriale che è animato e è ilnaturale sviluppo di una squadra–  quella di Qui Magazine e Qui Sette–  che da quindici anni ha portato unapiccola-grande rivoluzione nella cartastampata di area locale, prima con unmensile che ha bruciato le tappe,aggiudicandosi primo assoluto il pre-stigioso Premio Nazionale Cento allastampa locale nel 2007, e poi con unsettimanale che è diventato, in pochianni, la dose minima e indispensabiledi informazione, satira, ironia e autoi-ronia, aggregazione e lifestyle persopravvivere in un territorio emargi-nato dai grandi circuiti regionali. Dalprimo ottobre Il Nuovogiorno sarà inedicola: dietro le pagine di informa-zione e pubblicità c’è un lavoro dura-to anni, dettato anzitutto dalla passio-ne e dall’amore per questa terra. I pro-grammi sono vasti e articolati, le idee

ambiziose e dirompenti, l’energia incircolo c’è tutta, la forza non cimanca. Vi chiediamo di continuare astarci vicini, come avete fatto con QuiMagazine e Qui Sette, di sostenerci eaffiancarci – con la lettura, i consigli,le lettere, frequentando le edicole e ilsito internet – aiutandoci ad aggiusta-re il tiro e rendere possibile questomiracolo di cambiare in meglio la vitadi una provincia che annega da decen-ni nei medesimi problemi. Perchédomani potrebbe essere davvero unNuovo giorno. Anzi, Il Nuovogiorno.

QUOTIDIANOVIA COL LA SCHEDA

Il Nuovogiorno saràin edicola a partiredal 1° ottobre, tutti igiorni. Il formatosarà quello classicodel tabloid. La stam-pa interamente acolori con una folia-zione che varieràdalle 40 alle 48 pagi-ne.  Grande spazioallo sport con risul-tati e classifiche ditutti i tornei, anchegiovanili. Due leredazioni: una aFrosinone, in viaFratelli Rosselli 1, euna a Cassino, in viaBari (angolo via DeNicola). Il lancio saràpreceduto da unamassiccia campagnapubblicitaria incen-trata sulle bontà deinostri prodotti eno-gastromici con loslogan “Finalmenteun quotidiano cheparla come mangi”.

MARIELAGARRIGATestimonial della campagnapubblicitaria de Il Nuovogiorno

Page 58: Qui magazine settembre2014
Page 59: Qui magazine settembre2014
Page 60: Qui magazine settembre2014
Page 61: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014QUI MAGAZINE

LIFE STYLECULTURAARTE TEATROCINEMAMUSICALIBRISPORTCUCINA

TeatroSi riparteda Roma

a pagina 66

Arte, guidaalle mostreda non perdere

a pagina 69

Federico Dionisi:a Frosinoneuna nuova sfida

a pagina 78

IL POP-PUNK È QUIMetà ciociari e metà pontini: ecco a voi The Anthema pagina 63

Page 62: Qui magazine settembre2014
Page 63: Qui magazine settembre2014

THE ANTHEMHigh Five

Bullion Records

Draw You OverCambodiaAeroplane

Michael CardiganCall Me Weever

High FiveI Need A Comeback

Friends Stealing GirlfriendsMexican Standoff

Finger Lickin’ GoodThe Best Is Yet To Come

SETTEMBRE 2014

63

Li ascolti e torni teenager. Vedispiagge americane, skateboard,bikini, palme. E invece no.

Vengono per metà dalla Ciociaria eper metà dalla provincia di Latina.Sono una delle più solide realtà delpanorama pop-punk italiano. Sulpalco con band del calibro di AllTime Low, You me at six, YoungGuns  e praticamente in tour perenneda quattro anni, The Anthem (al seco-lo Piergiorgio, Dario, Paolo e Matteo)rappresentano una realtà in ascesa,per pubblico e addetti ai lavori italia-ni.  Dopo “High Five”, album d’esor-dio acclamato dalla critica, con laproduzione di Daniele Autore(Vanilla Sky) e tour promozionali inEuropa e Russia, sono al lavoro perun nuovo disco. Proprio la Russia è

uno dei paesi in cui la band ha strut-turato una fan base molto numerosa.Altro paese cardine dell’attività deiThe Anthem è il Giappone, dove“High Five” in breve tempo li ha resinoti a pubblico e critica. Anche suisocial network hanno numeri impor-tanti, con migliaia di  follower suTwitter, Facebook e altrettanti playdei video ufficiali su Youtube.Menzione speciale proprio per laparte videografica che ha visto la col-laborazione di youtuber come MatteoBruno e Claudio Di Biagio, autori frale tante cose di “Freaks!”, la piùamata webserie italiana. Il loro soundè un’esplosione di emozioni giovaniliche rimanda alle prime produzioni diBlink182 e Fall Out Boy, ma anchealle tante realtà del panorama musica-

le statunitense come Friday NightBoys, Mayday Parade e Panic! At thedisco. Brani brevi e carichi di melo-die e riffoni di chitarra, con ritmisemplici e compatti. Entro il primominuto hai il ritornello che ti entra intesta e non ti molla più. È proprio perquesto motivo che non dovremmostupirci se prossimamente li dovessi-mo ascoltare in un network radiofoni-co nazionale o se dovessimo vedereThe Anthem sul grande schermo,magari come colonna sonora delprossimo “American Pie”.

Look da Mtv, idee chiare e passospedito verso una collocazione inter-nazionale che non stupirà chi li seguedal principio. E allora, per dirla comesi dice oggi, big up per i The Anthem.

AMERICO ROMA

foto Polia

THE ANTHEMI FANTASTICI 4 DEL POP-PUNK

Met

à ci

ocia

ri, m

età

pont

ini e

100

% fe

nom

eni

Page 64: Qui magazine settembre2014

Lilly WoodPrayer in C1. Enrique Iglesias

Bailando (versione spagnola)2. Enrique IglesiasBailando (versione inglese)3.

SETTEMBRE 2014

64

a cura di Americo Roma

FLAMING LIPS7 Skies H3Warner Bros

I Flaming Lips sono una leggenda dell’indie mondiale. Trafendenti di chitarra scordata, ritmi incalzanti e brani diagonali,sono divenuti uno degli “specchi” più amati in cui si è riflessa lagenerazione X. Ipnotici, quasi lisergici, per un album che ègonfio di psichedelia. Moderni Velvet Underground, sono unaband che sembra estendere le frontiere di quello che ha dadire, ancora una volta, molto oltre dove ti aspetti.  Monumentoalla musica

Ideale per: cercare (e trovare) le radici profonde dell’indie

voto:

BECKSong Reader Virgin

Nel 2012 Beck fece uscire “Song reader”, una raccolta di ventispartiti di canzoni inedite. Operazione sicuramenteinteressante. Ora ha deciso di suonarle con un manipolo diartisti (da Jack White a Jarvis Cocker passando per NorahJones) intenti a eseguire le partiture fedeli all’unica regolaimposta da Beck, vale a dire “non ci sono regole diinterpretazione”. Il risultato è un lavoro sperimentale,personale, eclettico, lunatico. Praticamente Beck

Ideale per: assaporare le cose preziose della vita

voto:

SICK TAMBUROSenza VergognaLa Tempesta Dischi

“Senza Vergogna”, terzo disco degli ex Prozac+/Sick Tamburo èun bel rientro sulle scene. Un cammino ossessivo e incalzanteche evoca immagini desertiche, narcotico e scuro tra synth esuoni sporchi. L’imprinting “allucinato” è sempre lo stesso.Strani come soltanto loro sanno essere. Freak reali in un mondoalienato. Un salto in avanti artistico importante per una bandmatura e non per tutti

Ideale per: cambiare punto di vista

voto:

DENOVOKamikaze bohemienViceversa Records

Avete letto bene, Denovo. La storica rock band catanese atrent’anni dall’esordio torna con un album per celebrarel’evento. Un ibrido che si compone per due terzi di brani ineditipiù alcuni vecchi b-side. Il combo guidato da Mario Venuti  eLuca Madonia si ripresenta con un sound fortemente 80’s, tranew-wave e  post-punk . Un disco che è specchio esatto dellostile che ha fatto le fortune dei cinque catanesi 

Ideale per: gli amanti del vecchio e sano rock made in Italy

voto:

LA TOP THREE I PIÙ SCARICATI DA ITUNES

aggiornata al 12 settembre 2014

Page 65: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

65

SEBADOH:L’INDIE ROCKÈ VIVOLa band statunitensefa tappa nella capitaleI Sebadoh sono “il” gruppo indie rock.Americani del Massachusetts, si formanonel 1986 grazie a Eric Gaffney e LouBarlow. Insieme a band come Pavement,Dinosaur Jr e Guided by Voices sonoconsiderati tra le leggende dell’indie.Occasione imperdibile per rivederli dalvivo al Circolo degli artisti, venerdì 24ottobre. Per gli hipster di tutto il mondo,questo non è moda, questo è rock

24 OTTOBRECircolo degli artistivia Casilina Vecchia, 42 – Roma€ 12 + d.p. – i-ticket.it 

IL CONCERTODEL MESE

≥ giovedì 25 settembreInspiral Carpets

≥ venerdì 3 ottobreSohn

≥ giovedì 16 ottobreHelmet

Traffic Livevia Prenestina, 738 – Romaw trafficlive.org

≥ sabato 4 ottobreHardsoundsfest: w/ Beheaded +The Foreshadowing + Nero Di Marte

Palalottomaticap.le dello Sport (zona Eur) – Romaw palalottomatica.it

≥ sabato 11 ottobreDear Jack

Auditoriumvia della Conciliazione – Romaw auditoriumconciliazione.it

≥ venerdì 24 ottobreGilberto Gil

FROSINONECantina Mediterraneo

via Armando Fabiw facebook.com/lacantinamediterraneo

≥ venerdì 26 settembreProvocate Punk Rock Festival

≥ sabato 27 settembreProvocate Punk Rock Festival

≥ venerdì 3 ottobreSanta Muerte/Flying Vaginas

≥ sabato 4 ottobreMutonia

≥ domenica 5 ottobreDancing in the dark (Bruce Springsteen night)

≥ sabato 11 ottobreI-Taki Maki

≥ sabato 18 ottobreLa ragione delle mani: Emidio Clementi/Corrado Nuccini

ROMA & DINTORNICircolo degli Artisti

via Casilina Vecchia, 42 – Romaw circoloartisti.it

PROSSIMAMENTE TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Teatro Brancacciovia Merulana 244 – Romaw teatrobrancaccio.it

≥ martedì 21 ottobreNoa

Orionviale J.F. Kennedy, 52 – Ciampinow orionliveclub.com

≥ sabato 4 ottobreRichard Benson

≥ lunedì 6 ottobreEdGuy

≥ mercoledì 15 ottobreGotthard

Page 66: Qui magazine settembre2014

LA GRANDESTAGIONEDEL TEATRODELL’ OPERAApertura affidataall’Aida di Verdi

Carlo Fuortes ha presentatoil cartellone di opera eballetto della stagione 2014-2015 del Teatro Costanzi dipiazza Beniamino Gigli.Aumentati gli spettacoli e lerepliche con personaggi delcalibro di Riccardo Muti (cheaprirà il cartellone  a ottobrecon l’Aida per la regia diPier’Alli e tornerà per Lenozze di Figaro). A Romatornerà Rigoletto, diretto daGaetano d’Espinosa einterpretato da GeorgePetean, e poi la ripresa dellaprima edizione di Tosca conla prestigiosa direzione diDonato Renzetti. A seguireLa dama di picche diCiajkovskij, direttore JamesColon e regia di Peter Stein,la novità di grande interesse“I Was Looking at therCeiling then I Saw the Sky”,di John Adamsnell’allestimento delTheatre du Chatelet, e“Ascesa e caduta della cittàdi Mahagonny” di Weil –Brecht. Per il balletto ci saràLo schiaccianoci con lacoreografia di AmedeoAmodio, Giselle nellaversione di Patrice Bart,Coppelia nell’edizione diRoland Petit, Le chant duRossignol, di Stravinskij conla storica coreografia diLeonide Massine e infineCarmina Burana di Carl Orff,nella versione di  Micha vanHoeke, direttore del  Corpodi Ballo del teatrodell’Opera. Info al sitowww.operaroma.it

SETTEMBRE 2014

66

a cura di Camillo Savone

Nozze d’argento con il teatro comico: Alessandro Di Carlo li festeggerà alteatro Olimpico con un nuovo spettacolo dedicato al suo pubblico che ormailo segue con simpatia dai tempi delle prime performance nei locali romani.

Una cavalcata comica nel corso della quale Alessandro raccon-terà la sua parabola, dalle balere e dalle discoteche fino aiteatri di tutta Italia. Protagonista anche la musica conl’omaggio alla grande tradizioneromana. Il tutto trascinato dall’ener-gia e dall’umanità che contraddi-stinguono questo divertenteimprovvisatore, un vero e pro-prio clown dei nostri giorni.

AllʼOlimpico arriva il ciclone Alessandro Di Carlo

VENTICINQUE ANNIDA RIDERE

Giorgio Albertazzi, invece, di anni ne hacompiuti novantuno per oltre settanta dicarriera. Al Quirino a fine ottobre porta

ancora il suo Shylock de “Il mercante di Venezia”in un nuovo allestimento con la regia di

Giancarlo Marinelli. Si tratta di unanuova  produzione del teatro Ghione (dove

Albertazzi a gennaio sarà Re Lear con lostesso regista) nel 450° anniversario sha-kespeariano. Da non perdere per applau-dire il monumento più sorprendente delteatro italiano, molto più giovane ditanti giovanissimi interpreti.

Giorgio Albertazzi continua a stupire nei panni di ShylockIL MERCANTE NOVANTUNENNE

dal 21 ottobre al 9 novembre

IL MERCANTE DI VENEZIAdi William Shakespeareregia Giancarlo Marinellicon Giorgio Albertazzi, Stefania Masala, Sergio Basile, Gaspare Di Stefano, FrancescoMaccarinelli, Ivana Lotito, Cristina Chinaglia

TEATRO QUIRINO – ROMA06.6790616 – 06.6783042

dal 7 al 12 ottobre 

25 (ANNI DI VARIE FOLLIE)di Alessandro Di Carloregia Alessandro Di Carlocon Alessandro Di Carlo, Pino Cutrupi

TEATRO OLIMPICO – ROMA06.3265991

Page 67: Qui magazine settembre2014
Page 68: Qui magazine settembre2014
Page 69: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

69

A Fiuggi le opere di Ortelio, Nunzia Scarano, Domenico Verdone e Rocco Lancia

Ortelio, Nunzia Scarano, DomenicoVerdone, Rocco Lancia. Quattroartisti, quattro idee.

Rispettivamente:   Arte della musica,Mnemosyne, Intarsio cromatico, RoccoFluo. Ma un’unica mostra. Ospitata nellesale del Palazzo della Fonte di Fiuggi, lacollettiva raccoglie i diversi percorsi,umani e professionali, e li riunisce ideal-mente in un evento che si propone di get-tare uno sguardo oltre. La location, forse ilpiù bello e prestigioso hotel della provin-cia, carico di storia e gonfio di un passatostraordinario, non toglie nulla alla manife-stazione, semmai aggiunge un contrastoche rende l’appuntamento ancora più sug-gestivo. Orario 10-20.

Arte al Palazzo della Fonte Grand Hotel Palazzo della Fonte – Fiuggifino al 30 settembre

QUATTRO ARTISTIA PALAZZO

Sipario sulla retrospettiva dellʼartista anagnino

Una mostra con i “cartoni” diItalo Turri è sempre una piace-vole occasione per riscoprire

uno degli autori più originali di que-sta terra. La retrospettiva ordinatanegli spazi della Fonte BonifacioVIII di Fiuggi e che si conclude ilprossimo 30 settembre ha il meri-to di presentare alcune delleopere più significative dell’artista

scomparso nel 1995. Curata dallafiglia Anna, resterà visibile tutti i

giorni dalle 8 alle 12.30 e dalle 15.30alle 19.30.

Italo Turri, in pittura MonzonFonte Bonifacio VIII – Fiuggifino al 30 settembre

NEI CARTONIDI ITALO TURRI

a cura di Rocco Zani

DOMENICO VERDONEPaesaggio con natura mortaolio su tela

PAOLOBATTISTUTTA:ASSURDITÀA COLORIA Roma la personaledell’autore friulano

Un’assurdità non viene maida sola. Una frase di JosèSaramago (Saggio sullalucidità). E il titolo dellamostra di Paolo Battistuttainaugurata qualche giornofa nello Studio Arte FuoriCentro di Roma. Battistutta,classe 1985, è nato a Villottadi Chions, in provincia diPordenone, dove vive elavora. Dopo una primaesperienza artisticasviluppatasi nell’ambitodella grafica, si è dedicatoallo studio delle forme e delcolore, rappresentate al difuori di quelli che sono iconsueti canoni pittori. Neglispazi di via Ercole Bombellipresenta una serieinteressante di lavori.L’esposizione, curata daAnna Soricaro, rimarràaperta fino al 3 ottobre con ilseguente orario: dal martedìal venerdì dalle 17 alle 20.

La familiaresmalti su cartone

Page 70: Qui magazine settembre2014
Page 71: Qui magazine settembre2014

QUANTO È UMANOL’ING. BRANDANINon ha vinto lo Strega, né avrebbepotuto vista la contingenza politica(questa sì sarebbe stata una notizia daprima pagina), ma quei sessanta voti e ilterzo posto in classifica certo nonattestano l’estremo valore letterario diquesto libro che ormai è un classico eche qui segnaliamo per chi lo avessefinora mancato tra le diverse lettureestive. Editi da Ponte alle Grazie, ipensieri dell’ingegner (di tutt’altrepassioni) Ivo Brandani sono quelli di unagenerazione (tra il ‘45 e il ‘70) che ha sìsempre vissuto in tempo di pace ma cheè stata sconfitta dalla rabbia, dalladisillusione, dal cinismo della profondadecadenza del nuovo secolo. «Un librospaventoso» ha detto qualcuno, disicuro un romanzo capace diemozionare e commuovere, uncapolavoro di questo Fantozzicontemporaneo che palpita di slanci emeschinità che ci rappresentano oltreogni ragionevole supposizione.

LA VITA IN TEMPO DI PACE di Francesco PecoraroEdizioni Ponte alle Graziepagine 509, € 16,80

FANTASTICAATWOOD«In principio, vivevate dentro l’Uovo. Eralì che Crake vi aveva fatti. Sì, il buono,gentile Crake. Per piacere, smettete dicantare o non posso continuare ilracconto». Così, con il suo stileparticolarissimo e spiazzante, si aprel’ultimo libro di Margaret Atwood,“L’altro inizio”, edito da Ponte alle Grazie,che esce in questi giorni a completare la“Trilogia dell’Adamo Pazzo” composta da“L’ultimo uomo” e “L’anno del diluvio”.La maggiore scrittrice vivente dinarrativa e fantascienza (o narrativaspeculativa) più premiata e conosciuta inEuropa, paladina delle femministe epunto di riferimento anche per le sueprese di posizione sulla politica e losviluppo (e il degrado), è stata in questigiorni al festival internazionale di Roma,e per l’occasione Ponte alle Grazie hamandato in ristampa il suo best seller“L’assassino cieco”, ormai un classicodella letteratura inglese, inserito tra icento migliori titoli di ogni tempo. Daleggere.

L’ALTRO INIZIOMargaret Atwood Edizioni Ponte alle Graziepagine 512, € 19,80

LA GUERRADELLA MATERNITÀ«Dopo il terzo figlio, mi chiamarono emi dissero: Senti, abbiamo capito chevuoi fare la mamma, ti diamo un’ottimabuonuscita, pensaci». Sono queste legiovani mamme di oggi con indomiteaspirazioni professionali, le guerriereche stanno cambiando il mondo:

Elisabetta Ambrosi neracconta le gesta, lesfide, le sconfitte e,con ironia e sarcasmo,il dramma. Giornalistaromana con illustricollaborazioni e ormaial suo sesto libro – tracui “Chi ha paura diNichi Vendola?”(Marsilio) e “Mamma amodo mio” (Urra-Feltrinelli) – laAmbrosi collabora conIl Fatto Quotidiano e suVanity Fair col blog

Sex and (the) stress. In questo lavoroper Chiarelettere, con la prefazione diLia Celi, scopre un esercito celato sottoil conformismo ottenendo due risultati:far scoprire alle giovani madri di nonessere le uniche a vivere col cuore ingola e a tutti gli altri dà un colpo bassoai soliti stereotipi e alle stupide convinzioni.Il che, per un libro, non è affatto poco.

GUERRIEREElisabetta Ambrosi Chiareletterepagine 288, € 14

TUTTE LE DONNE DI CAMILLERIRacconti d’amore, sentimenti, misteri. E la Sicilia sullo sfondoNon si tratta del solito “cherchez la femme” inserito nel colpo di scena del romanzo giallo col commissariosiculo. Stavolta il padre di Montalbano ci stupisce con una serie di racconti brevi e brevissimi, magari trattidalla sua vita, storie d’amore o di mistero e follia, della cronaca o dell’immaginazione, con sullo sfondouna Sicilia antica e sanguigna che abbiamo imparato a osservare e apprezzare anche grazie alcommissario più amato dagli italiani. Si chiamino Angelica, Beatrice, Carmela, Helga, Maria, Zina, ciinnamoreremo di ognuna, dalla A alla Z, sia per la penna e la soavità dei tratti, sia per la fierezza dei loroprofili e la decisione dei caratteri: per loro gli uomini si sono dimostrati e proclamati pronti a tutto,sfidando tempi, pericoli, trappole e destini. A noi basterà leggere queste pagine lievi eppureindimenticabili per vivere gli stessi sentimenti e tornare a palpitare come a sedici anni. Che si vuole di piùda un libro?

DONNE – Andrea CamilleriRizzoli – pagine  210, € 17

SETTEMBRE 2014

71

a cura di Camillo Savone

Page 72: Qui magazine settembre2014
Page 73: Qui magazine settembre2014

dal 25 settembre

PASOLINIdi Abel Ferraracon Willem Dafoe, Maria de Medeiros, RiccardoScamarcio, Giada Colagrande, Roberto Zibetti, Adriana Asti, Valerio Mastandrea, Diego Pagotto, biografico – Belgio, Italia, Francia 2014, 85 minuti

Ostia, 1975. È la mattina del 2 novembrequando Pier Paolo Pasolini, uno dei piùinfluenti intellettuali italiani del secolo scorso,viene ritrovato senza vita, barbaramenteassassinato e abbandonato su una spiaggia.Con coraggio, Abel Ferrara ripercorre leultime ore di Pasolini, tentando anche unaricostruzione dell’omicidio, frutto di ricerche enuove documentazioni. Straordinarial’interpretazione di Willem Dafoe, perfetto neipanni dello scrittore e regista ucciso appenacinquantatreenne

da vedere se: ANDATE OLTRE I COMPLOTTI

GIGOLÒ PER CASOdi John Turturrocon John Turturro, WoodyAllen, Sharon Stone, SofíaVergara, Vanessa Paradis, LievSchreiber, Bob Balaban,M’barka Ben Taleb, TonyaPinkins, Aubrey Joseph commedia – Usa2013, 98 minuti (dvd e blu-ray)

Woody Allen è come il buonvino, invecchiando migliora.La dimostrazione è Gigolòper caso, quinta fatica diTurturro regista, qui ancheattore principale, checonfeziona un gioiellinospaziando tra sesso, denaroe cliché sugli ebreiamericani. Il risultato èun’opera divertente egarbata. Nonostantel’argomento piccante…

dal 16 ottobre

IL GIOVANE FAVOLOSOdi Mario Martonecon Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio,Isabella Ragonese, Anna Mouglalis, Valerio Binasco, continua»Paolo Graziosi, Iaia Forte, Sandro Lombardi, RaffaellaGiordano, Edoardo Natoli biografico – Italia 2014, 137 minuti

«A me interessa raccontare la storia di un uomo inconflitto col proprio tempo, con il conformismo diun’epoca». Parola di Mario Martone, regista de Il giovanefavoloso, ovvero la vita di Giacomo Leopardi, reduce dalFestival di Venezia. Girato tra Recanati, Napoli, Firenze eRoma con un budget di otto milioni di euro, il film è unospaccato sull’esistenza del poeta e dell’uomo, le suepaure, i desideri, i sogni. E soprattutto la dimostrazioneche il cinema italiano di qualità esiste ancora

da vedere se: NAUFRAGAR V’È DOLCE IN QUESTO MARE

VIDEOI FILM A CASA TUA

La buca di Daniele Ciprì

GLI ALTRI FILM IN USCITA

SETTEMBRE 2014

73

a cura di Nicola Cento

HOME

Winter sleep di Nuri Bilge Ceylan

9ottobre

Le date di uscita possono subire variazioni

25settembre

dal 25 settembre

LUCYdi Luc Bessoncon Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Amr Waked, Min-sik Choi, Analeigh Tipton,Mason Lee, Claire Tran, Frédéric Chaufantascienza – Usa, Francia 2013, 90 minuti

Un film di Luc Besson è sempre un evento. Espesso una garanzia. Il regista, sceneggiatoree produttore francese torna, dopo un paio diflop e qualche pellicola da dimenticare, allafantascienza. Lo fa con Scarlett Johansson,alias Lucy, una studentessa che vive a Taiwane che si trova costretta a consegnare unavaligetta dal contenuto misterioso a uncriminale coreano. Tra mafia, droga, scienziatie superpoteri, Lucy dovrà affrontare unadifficile realtà. Inseguimenti, tanta azione euna certezza: Scarlett è fantastica

da vedere se: ADORATE LE EROINE COME NIKITA

12 ANNI SCHIAVOdi Steve McQueencon Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, BenedictCumberbatch, Paul Dano, Brad Pitt, Paul Giamatti,drammatico – Usa2013, 134 minuti (dvd e blu-ray)

Tre Oscar, tantissimiriconoscimenti e incassi darecord. Arriva finalmente invideoteca “12 anni schiavo”,l’ultimo lavoro di SteveMcQueen. Ingannato da duefalsi agenti di spettacolo, ilviolinista Solomon Northupviene rapito, privato deidocumenti e portato inLouisiana, dove rimarrà inschiavitù fino al 1853. Un capolavoro

• • •

Page 74: Qui magazine settembre2014
Page 75: Qui magazine settembre2014
Page 76: Qui magazine settembre2014
Page 77: Qui magazine settembre2014
Page 78: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

78

Èun Frosinone con tutte le inten-zioni di stupire ancora, quelloche si è presentato tre settimane

fa ai nastri partenza del campionato diSerie B. Per farlo, il club canarino hapuntato, giustamente, sul gruppo cheha fatto benissimo in Prima divisionenella passata stagione, rinforzato adovere con l’arrivo di alcuni calciato-ri abbastanza giovani, ma allo stessocon esperienza da vendere nella seriecadetta. Tra questi Federico Dionisi.Ventisette anni compiuti a giugno eoltre centocinquanta presenze in Bcon quarantuno reti all’attivo, il neoattaccante canarino era uno dei pezzipregiati dell’ultimo calciomercatodella serie cadetta. La dirigenza cana-rina è riuscita ad accaparrarsene leprestazioni, grazie soprattutto all’otti-mo rapporto tra lo stesso calciatore eil direttore sportivo dei ciociari MarcoGianniti, che già in passato lo avevaavuto (esattamente a Celano) alle suedipendenze. Un giocatore sul quale ilFrosinone punta moltissimo, e che noiproviamo a conoscere meglio, primacome uomo e poi come calciatore.

«Fuori dal campo – dice – sono unapersona molto tranquilla, cosa chepotrebbe non sembrare a chi mi vedegiocare, che ama soprattutto stare acasa con la compagna, Mariangela, ela nostra bimba di dieci mesi, Giulia.

Allo stesso tempo, di tanto in tanto,non disdegno di trascorrere qualcheserata insieme ai compagni».

Anche se è arrivato nel capoluogociociaro da poco più di un mese,Federico si è già ambientato a dovere.

«Al di là del fatto che stiamo par-lando di una città molto tranquilla,dove per chi ha famiglia come me èfacile trovare il proprio spazio, c’èanche da dire che in tutto ciò sonostato aiutato da Soddimo. ConoscoDanilo da quando eravamo ragazzi, evivendo lui a Frosinone da oltre unanno, mi ha dato una mano adambientarmi nel migliore dei modi».

Per Federico nessun hobby partico-lare. Un libro di tanto in tanto e qual-che film. Al cinema fino alla nascitadi Giulia, e ora soprattutto in tv.

«Con l’arrivo della nostra bambinaio e Mariangela stiamo chiaramenterinunciando a qualcosa. Soprattuttoadesso che è piccola. Per cui non aproun libro da tempo, tanto da non ricor-dare nemmeno il titolo dell’ultimoche ho letto, mentre per vedere qual-che thriller, il mio genere di film pre-ferito, mi accontento della televisio-ne. Se ascolto musica? Diciamo chenon sono uno patito, ma allo stessotempo non disdegno quella italiana».

Parlando di Dionisi calciatore, que-sti, a suo modo di vedere, sono i pregi

DANIELE CIARDIfoto FEDERICO PROIETTI

Il Frosinone si è rinforzato acquistando calciatori giovani ma espertiUn esempio è l’ex del Livorno che arriva in Ciociaria con l’intento di rilanciarsi

LA MIAOCCASIONE

Page 79: Qui magazine settembre2014

e i difetti.«Una domanda alla quale potrebbe

rispondere benissimo una qualsiasipersona che mi ha visto giocare, osolo allenarmi. Sono uno che nonmolla mai. Su ogni pallone cerco didare sempre il massimo. È questo ilmio maggior pregio. Ma, purtroppo,anche il mio grande difetto. Perchécon questo carattere mi faccio prende-re troppo dalla gara, mentre tantevolte servirebbe restare molto piùlucidi».

In passato (tre volte a inizio stagio-ne 2009 e una nel 2013) l’attaccantedel Frosinone ha anche calcato icampi della A (indossando la magliadel Livorno), e non ha problemi adammettere che se fin qui l’esperienzanella massima serie non ha trovatocontinuità, la colpa è soltanto sua.

«Ognuno nella vita, sia quotidia-na che lavorativa, ha semprequello che si merita. Per cui sesono arrivato in A ma non cisono rimasto, le responsabi-lità e le colpe sono soltantomie. Devo dare di più, esoprattutto fare un ulterio-re passo di maturazionese voglio tornare agiocare nella serie Ae restarci per tantotempo».

Nessun dubbio per Dionisi riguardoquello che fin qui è stato il momentopiù bello della sua carriera calcistica.

«La promozione nella massimaserie con il Livorno, dopo aver vinto iplay off superando in semifinale ilBrescia e in finale l’Empoli».

Ma anche per quanto riguarda ilmomento più brutto...

«Il 14 aprile del 2012. L’immaginedi Piermario (Morosini, ndr) che siaccascia a terra e poco dopo muorenon si cancellerà mai dalla mia testa».

Cresciuto con il mito di Alex DelPiero c’è, però, un altrocalciatore

FEDE

RICO

DION

ISI

SETTEMBRE 2014

79

Page 80: Qui magazine settembre2014
Page 81: Qui magazine settembre2014

L’amore per il calcio,la compagna Mariangelae la piccola Giulia

SETTEMBRE 2014

81

al quale Federico si ispira in manieraparticolare.

«Per caratteristiche fisiche e tecni-che da ragazzino mi dicevano chesomigliavo a Shevchenko. Un para-

gone che, chiaramente, mi face-va immenso piacere, e alla

fine in qualche modo hocominciato a ispirar-

mi a lui».Tra i diversi alle-natori avuti, lapunta canarinaindica senza titu-banza quello che

fin qui gli ha inse-gnato e dato di più.

«Davide Nicola. Èil tecnico che mi porto

dentro con maggiore affet-

to. E non solamente perché con lui hovinto il campionato di Serie B. Incampo una persona preparatissima efuori sempre un uomo leale, moltoleale».

Nessun sogno nel cassetto perFederico, ma solo una realtà daaffrontare quotidianamente sempre almassimo.

«In questo momento non penso aritornare un giorno a giocare in serieA o altro. Guardo soltanto al presente.A fare il massimo per il Frosinone alivello personale, e poi insieme aimiei compagni. Un gruppo unito, cheha voglia di fare bene e raggiungerenel più breve tempo possibile quota51 punti. Una volta tagliato questotraguardo, chissà…».

L’attaccanteha un obiettivopersonale:migliorare il recorddi 13 reti in B

FEDERICO DIONISINasce a Rieti il 16 giugno del 1987. Muove i primi passi nella Polisportiva Cantalice. Poi, a 15 anni, si traferisce a Monterotondo e l’anno successivo aMessina, ma senza fare l’esordio nella formazione siciliana. Nella stagione seguente (2004-2005) il ritorno in Serie D nel club capitolino, dove collezio-na 33 presenze e soprattutto realizza 14 reti. Esordisce tra i professionisti (Atletico Roma nell’allora C2) nel 2005-2006 disputando dieci gare senzasegnare gol. A fine stagione viene acquistato dal Celano. Con gli abruzzesi gioca tre campionati di C2 (74 presenze e 27 reti). Nel 2009 il grande saltoin A con la maglia del Livorno. Poco, però, lo spazio per mettersi in evidenza (tre presenze in campionato e due in Tim Cup), e a gennaio viene cedutoin prestito alla Salernitana in B dove. Qui, al contrario, colleziona 18 presenze segnando 10 reti. Nella stagione 2010-2011 rientra dal prestito aLivorno, che intanto è sceso in B, dove diventa titolare inamovibile (38 partite e 10 gol). Con il club toscano rimane per altri due campionati, il secondodei quali coronato con l’ascesa in A. Il 25 agosto 2013 il nuovo esordio nella massima serie, contro la Roma, ma qualche giorno più tardi viene cedutoin prestito nella Primeira Liga portoghese e più esattamente all’Olhanense

Page 82: Qui magazine settembre2014
Page 83: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

83

Dal 6 settembre è operativa la nuova sede dell’agenzia UniAssifin a Ceprano,in via Campidoglio, 95. Questa apertura porta avanti il programma di conso-lidamento della presenza di UniAssifin sul territorio provinciale. L’agenzia è

già presente nei più importanti centri con quattro sedi (Frosinone, Cassino, Sora eoggi Ceprano). Ad inaugurare la sede la senatrice Maria Sbilabotte e il presidentedella Commissione Bilancio della Regione Lazio Mauro Buschini, che hanno parte-cipato al classico taglio del nastro. Vladimiro De Angelis, amministratore delegatodella UniAssifin, ha mostrato tutta la sua soddisfazione: «Sono contento per l’aper-tura di questa sede a Ceprano che rende ancora più importante la presenza sul terri-torio. L’inaugurazione è stata anche l’occasione per festeggiare insieme a tutta le reteil prestigioso riconoscimento ricevuto dalla direzione generale di Unipol Sai di“Agente dell’anno 2014” dopo averlo già ricevuto nel 2013».

Inaugurati gli uffici in via Campidoglio

UniAssifinA CEPRANO LA NUOVA SEDE

Page 84: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

84

Il vincitore del Mini Challenge 2014 Gianluca Calcagni del team L’Automobile Mauro Tallini, Antonio Annunziata, Rolando Cellitti e tutto il team deL’Automobile di Frosinone festeggiano I meccanici al lavoro Rolando Cellittidella concessionaria BMW Mini di Frosinone

Page 85: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

85

Tutto secondo copione. Sul circuito “Piero Taruffi” diVallelunga (comune di Campagnano, Roma) è arrivata la vit-toria di Ivan Tramontozzi che ha legittimato una stagione fan-

tastica, regalando ulteriori punti al vincitore dellaserie 2014, Gianluca Calcagni, con il quale hadiviso la Mini Cooper S in tutti gli appuntamentitranne Franciacorta. Si chiude così un anno trion-fale per la squadra de L’Automobile di Frosinonenel Mini Challenge 2014 conclusosi sabato 13settembre sul tracciato laziale. GianlucaCalcagni, portacolori de L’Automobile, e cam-pione con un week end di gare d’anticipo, hachiuso la classifica finale del Mini Challenge con208 punti, seguito da Nicola Crocioni (163punti), Alessandro Sebasti Scalera (109), Luca

Gori (78) e Nicola Franzoso (50). Una grande soddisfazione per ilpilota romano e per il team di casa nostra. L’appuntamento è perl’edizione 2015.

L’AUTOMOBILECHIUDE IN BELLEZZA

Con un grandeweek end di sportsul circuito Taruffitermina una stagione fantastica

foto Luisa Nieddu

Sipario sul Mini Challenge 2014, vince CalcagniMa a Vallelunga trionfa Tramontozzi

Page 86: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

86

Sapete creare una torta da pasticceria? Un pupazzo completamente di zucchero?Un muffin così perfetto che sembra finto? Se no da sabato 6 settembre è possi-bile imparare con i corsi attivati al Carolina’s Cake Design Store, di Carolina

Touson. Il nuovo punto vendita di prodotti e accessori per realizzare, modellare edecorare le torte, cake toppers, caramelle, leccalecca e libri, inaugurato in piazzale DeMattheis, al centro commerciale Eni, organizza corsi di formazione ed eventi per gliamanti del Cake Design e di dolci in generale. Ospiti della giornata inaugurale erano:La torta che vuoi tu di Tiziana Benvegna, vincitrice del Cake Festival diRoma, Valentina Mamy’s Cakes di Roma, Rita Le Torte di Clari e Giovanni GioviAirbrush. Un appuntamento brioso per iniziare al meglio l’avventura di Carolina’sCake Design Store.

A DE MATTHAEIS UN MONDO DI ZUCCHERO

Corsi di cake design da Carolinaʼs Store

Inaugurazione in grande stile, come è giusto che sia, sabato 6 settembre, al centrocommerciale Eni di Frosinone (Portico Tittino Turriziani), in piazzale DeMatthaeis, per Caramel, il nuovo punto Hair, Beauty e Nails che ha aperto i batten-

ti con una festa raffinata per dare il via ad un’attività che garantisce ai clienti qualitàed originalità. Del resto, lo afferma Ylenia, titolare dell’attività produttiva, “la modapassa, lo stile resta per sempre”.

CARAMELTUTTA UN’ALTRA MODAA Frosinone un nuovo centro hair, beauty e nails

foto Massimo Scaccia

Page 87: Qui magazine settembre2014
Page 88: Qui magazine settembre2014
Page 89: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

89

Un bellissimo incontro, quello con Francesco Piccolo (premio Strega con “Ildesiderio di essere come tutti”, Einaudi), organizzato dalla biblioteca diFrosinone Norberto Turriziani con l’aiuto della casa editrice per premiare i

migliori e più assidui lettori della scorsa stagione. Nella bella sala Purificato della pre-fettura, alla presenza del prefetto Emilia Zarrilli, dell’assessore alla cultura GianpieroFabrizi e del direttore della biblioteca Angelo Agostini, Piccolo si è confrontato consincerità davanti al pubblico dei lettori prima presentando la storia del suo libro e dellasua produzione, anche come sceneggiatore e autore, poi rispondendo alle domandelegate alla politica, alla contingenza economica e al ruolo dei giovani nel territorio.Un altro appuntamento, riservato alle scuole, ci sarà al Nestor il 3 ottobre alle 10.30.

LA BIBLIOTECA INCONTRAFRANCESCO PICCOLOLo scrittore a Frosinone per confrontarsi con i lettori

foto Luisa Nieddu

Page 90: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

90

Il venerdì culturale a Frosinone ha visto coincidere due incontri di rilievo:nelle stesse ore dell’iniziativa della biblioteca, infatti, la Banca Popolare delCassinate ha organizzato una conferenza di Paolo Mieli, giornalista e stori-

co di prim’ordine. All’appuntamento hanno partecipato le massime autoritàprovinciali e cittadine e i vertici della banca.Mieli, che ha presentato il suo libro “I conti conla storia” (Rizzoli), ha sottolineato l’importanzadella lettura per comprendere un mondo semprepiù complesso. Ha quindi parlato dell’intrecciotra oblio e memoria: «Se è vero che la conoscen-za del passato è utile a capire il nostro tempo –ha detto – è anche vero che l’oblio, ovvero lacapacità di guardare avanti e non preservaremotivi di rancore e di odio, è fondamentale perpoter costruire il futuro».

Il giornalista ha aperto la rassegna culturale 2014organizzata dalla Banca Popolare del Cassinate

PAOLO MIELILA VOCE DELLA STORIA

Recorddi presenze.L’ex direttoredel Corriereha presentatoil suo ultimo libro

foto Massimo Scaccia

Page 91: Qui magazine settembre2014
Page 92: Qui magazine settembre2014

via San Paolo della Croce, 35 - tel. 0775/621009 - cell. 339/3276778

Uno dei migliori agriturismi della Ciociaria, in località Badia di Ceccano,è la location ideale per eventi, riunioni, domeniche in famiglia e perorganizzare comunioni e matrimoni. L’agriturismo promuove laborato-ri didattici, corsi di cucina e visite all’annessa fattoria. In tavola i prodot-ti dell’annessa azienda agricola, disponibili anche nel punto vendita perun gustoso ricordo della giornata nella tenuta

Agriturismo Tenuta Valle delle GinestreCECCANO

via del Plebiscito, 49 - tel. 0775.856632 - 339.4729050

La parola “Ciociaria” evoca da sempre il concetto di “genuinità” nel ciboe nella vita degli abitanti. Il ristorante Ratafià si propone di fare proprioquesto “credo” e lavora per offrire una ristorazione di qualità, curata neidettagli e nell’armonia dei sapori ma attenta al costo. Materie seleziona-te e prodotti tra i migliori del territorio ciociaro. Il tutto lavorato e prepa-rato rigorosamente in casa

RatafiàFROSINONE

via S.S. 155 Osteria di Alatri - tel. 0775/408384 - www.osteriaporcavacca.net

Nel locale, arredato con gusto, ci si può fermare dalla colazione allacena. Con una certezza: la ricerca della qualità in ogni momento.Perché ogni istante trascorso qui deve destare buoni ricordi. Ecco allo-ra una varietà di pizze e di antipasti guarniti con i migliori prodotti delterritorio, gli oli e gli ingredienti di primissima scelta e un menù ricco estuzzicante. L’annessa enoteca garantisce una grande carta dei vini

Osteria Porca VaccaTECCHIENA DI ALATRI

via Tiburtina, 175 - tel. 0775/271184 - [email protected]

Un mix tra piatti tradizionali e ricette più innovative con attenzione allemigliori materie prime. Oltre alla gran varietà di pizze, vanno citati itaglieri ricchi di salumi e formaggi; i saltimbocca preparati come paninifarciti ma ripieni dentro la pasta della pizza cotta espressa a legna. E poii primi piatti della tradizione partenopea come gli scialatielli con vongo-le, zucchine e parmigiano, i garganelli alla caprese o i paccheri ubriachi

Pepe NeroFROSINONE

via Adige, 1 - tel. 0775/824261

Il titolare Danilo e il suo staff hanno fatto di questo locale il ritrovo pre-ferito di professionisti, imprenditori e gourmet alla ricerca di piatti crea-ti con passione e ingredienti di primissima scelta. Basti pensare alleinfinite proposte a base di pesce che esaltano sempre per gusto e fre-schezza a partire dagli antipasti. Attenta la selezione dei dolci e dei vinidella carta. Servizio catering per eventi e cerimonie

La GinestraFROSINONE

via Gaeta, 114 – Tel.0775.1887741 – la domenica aperto a pranzo

Questo è il posto, dalla cucina semplice e di grande qualità, dove assa-porare, per esempio, degli ottimi bucatini all’amatriciana o alla griciaoppure una carbonara di pesce. E poi scegliere tra tagliate di manzo,bistecche di chianina o selezionatissime entrecote. I dolci vi stupirannocosì come l’apericena, ogni sera dalle 19.30. Un locale dove trascorrerepiacevoli serate in compagnia di amici

Ristorante Le VigneFROSINONE

chi, come, dove, quando RISTORANTI, PIZZERIE, ENOTECHE, CLUB di qualità segnalati da QUI

Page 93: Qui magazine settembre2014

COSAc’è

IN GIRO

s.s. Monti Lepini km 11,300 - tel. 0775/222459 - www.dalpatricano.it

Dal Patricano per riscoprire il piacere dei sapori tipici di una volta. Il fioreall’occhiello è la braceria con tagli di carni nazionali ed estere. Tutti igiorni pollo ruspante alla griglia, fiorentina, filetto, bisonte canadese eblack angus statunitense. Eccezionale è il tiramisù del Patricano. Buonala carta dei vini. Ogni giorno è disponibile un menù a partire da 16 euro.Dal Patricano è anche hotel con stanze da sogno da 50 euro

Dal PatricanoPATRICA

via Basciano, 5 (strada per Veroli) - tel. 348/7108182 - www.ilgirasoleagriturismo.it

Una vecchia casa colonica risalente al 1940 trasformata in ristorantetipico, con soffitti in legno e camino, dove la cucina custodisce scrupo-losamente le tradizioni dei sapori antichi. Una vecchia stalla con fienile,da cui è stato ricavato un piccolo albergo dotato di ogni comfort, doveregna il legno e il ferro battuto. Un ambiente familiare dove è forte ilsenso di ospitalità

Il Girasole AgriturismoTECCHIENA DI ALATRI

via Polledrara, 12 - tel. 393/7421963 - Chiuso il lunedì - ampio parcheggio

Per passare una serata indimenticabile, in compagnia degli amici, in unambiente allegro e familiare a costi accessibilissimi, gustando i piatti dellacucina ciociara, la carne locale e argentina, la pizza cotta nel forno a legna,la polenta. Venite a trovarci e la qualità dei nostri piatti, la varietà dellepizze, la genuinità degli ingredienti, vi convinceranno a tornare. Siamo ingrado di soddisfare le vostre esigenze anche per cerimonie e banchetti

S1mone - Braceria - Ristorante - PizzeriaTECCHIENA DI ALATRI

via Monti Lepini, 45 - tel. 0775/200822 - 338/2919182

Decisamente uno dei locali più belli e accoglienti del capoluogo. Ottimodesign e un riuscitissimo mix tra luci e colori per il rinnovatissimo JinFeng, il cinese per eccellenza. Dove ai piatti della tradizione orientale siaggiungono tante deliziose incursioni nella cultura gastronomica medi-terranea. Servizio eccellente, cura dei dettagli e un conto mai esagera-to. Da provare per festeggiare una ricorrenza o per una cena di lavoro

Ristorante da Jin FengFROSINONE

viale della Libertà (giardinetti) - tel. 0775/602150

Dall’esperienza e dal successo del Ristorante Catering Cerroni nascequesto splendido gioiellino dal design e dall’atmosfera raffinati. Adattoper cene e colazioni di lavoro o per un incontro tra amici il ristorantepropone chianine, selezionatissime carni argentine, angus irlandese ein esclusiva Ribeye americana. Deliziosi i primi così come gli sfiziosiantipasti. Da provare

Ristorante CerroniCECCANO

s.s. per Campocatino km 2,7 - tel. 0775.46565 - www.roccadirivituro.it

Una rocca risalente ai primi secoli del passato millennio, ora trasforma-ta in ristorante-albergo con un connubio fra rustico ed elegante che lorende adatto a ogni tipo di cerimonia. Una cucina locale e tradizionaleche riporta alla luce i sapori perduti di un tempo. La pizza cotta a punti-no con ingredienti freschi e fantasiosi. Albergo con venti posti letto conogni comfort e vista panoramica. Chiuso il lunedì

Rocca di RivituroGUARCINO

A Vico torna la tradizione.La sagna e fagioli vienepreparata, cotta e distri-buita nella piazza di S.Maria. Il tutto è accompa-gnato da vino locale, canti,balli e musica popolare.

VICO NEL LAZIO4-5 ottobre

SAGRA DELLE SAGNEE FAGIOLI

Il primo weekend di otto-bre, sabato 4 e domenica5, grandi festeggiamenti aPiglio in onore del vinoDOC più antico dellaCiociaria, ora DOCG con la41° Sagra del Cesanesedel Piglio. Per l’occasionevengono riaperte le anti-che cantine del centrostorico, con fiumi di vino eprodotti tipici a volontà. Adallietare la manifestazioneanche canti e balli dellatradizione ciociara.

PIGLIO 4-5 ottobre

CESANESE DEL PIGLIOPROTAGONISTA

Page 94: Qui magazine settembre2014
Page 95: Qui magazine settembre2014

SETTEMBRE 2014

95

FOTO ALBERTO BUZZANCA

MARTINA MASSOLIN

Page 96: Qui magazine settembre2014
Page 97: Qui magazine settembre2014
Page 98: Qui magazine settembre2014

ne, che sono compromessi con il potere(cioè sono autoreferenziali), che i gior-nalisti si sono impiegatizzati dimenti-cando il gusto delle inchieste stando instrada per registrare cosa pensa il cittadi-no e chi lamenta l’eccessivo ricorso alleparole straniere. Ci sono caduti tra i tanti(troppi) anche Daniela Ranieri, citataall’inizio, e un acuto giornalista, di origi-ne frusinate, come Dario Di Vico, ilquale nel “Corriere della Sera” del 5 set-tembre ha accennato allo “speech” diDraghi. Un anglicismo che costringe asmanettare su internet. Non parliamo poidegli svarioni conseguenze o di sciatte-ria o di ignoranza. Insomma, si confermache è più difficile scrivere in modo sem-plice piuttosto che usare paroloni. Tantioperatori hanno purtroppo dimenticatol’aurea regola delle “cinque w”. Per con-cludere, una situazione deli-catissima che dovrebbeindurre tutti – ma soprattut-to i giovani – a un seriariflessione per cercare dicapire dove si è sbagliato etrovare le vie d’uscita. Lequali sono quelle finoraignorate. Se si voglionoriconquistare i lettori perdu-ti e, magari, trovarne deinuovi…

«La lingua è slittata dalla realtà.La notizia non aderisce alfatto, lo spreme per cavarne

termini». «La politica nostrana, che è ilnonsense al potere, domina la foliazionedei giornali, che relegano i grandi eventimondiali in spazietti». Ancora: «Untempo la cronaca era analogica, certa, eaveva nel mondo fisico un referentereale e tangibile. La storia non subiva lostorytelling, non veniva tradotta nellaneo-lingua che serve a pompare un realescrauso». Tre periodi estrapolati dall’ar-ticolo di Daniela Ranieri su “Il FattoQuotidiano” del 10 settembre per conti-nuare la nostra disamina sullo stato del-l’arte della stampa iniziata nello scorsonumero (“Giornalismo, serve umiltà”) epercorsa da una crisi senza precedenti.L’emorragia dei lettori è consistente econtinua: in provincia, dove peraltro si èletto sempre molto poco, le copie deigiornali venduti nelle edicole si sonopraticamente dimezzate e a livello nazio-nale sono scese da sei a quattro milioni(dopo che tre anni fa si era finalmentesuperata la soglia dei cinque del periodofascista). Crisi nera, dunque, preoccu-pante per chi vede nel giornale un utilestrumento di maturazione civica, politi-ca, morale oltreché di informazione econoscenza. La marcia a ritroso delbenessere economico a 30 anni fa ditante persone ha certamente influito einfluisce, ma non basta a spiegare unafuga così massiccia dalle edicole. Fatterare eccezioni, i giornali e i periodici –senza escludere i locali, che pure aveva-no contribuito a incrementare la diffusio-ne – hanno evidentemente qualcosa dafarsi rimproverare. Le diagnosi, alriguardo, non sono convergenti: chi diceche fanno i “pappagalli” della televisio-

GIORNALICACCIA AI LETTORI

Luca Sergio

In provinciacome a livellonazionalele copiedei quotidianisi sono dimezzate

Coinvolgerei cittadini,guardare oltre,indagare: il modoper riconquistarei lettori perdutie trovarne di nuoviesiste eccome

SETTEMBRE 2014

98

Page 99: Qui magazine settembre2014
Page 100: Qui magazine settembre2014