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anno 7° n. 1 Gennaio 2012 Il coraggio di una storia che anima il presente Il coraggio di una storia che anima il presente Il coraggio di una storia che anima il presente … nella sfida della nuova evangelizzazione … nella sfida della nuova evangelizzazione … nella sfida della nuova evangelizzazione PROVINCIA PROVINCIA PROVINCIA M. . . IMMACOLATA IMMACOLATA IMMACOLATA” - ROMA ROMA ROMA Ricordiamo i nostri defunti: Santino e Alberto: cugini di sr. Carla Contini Amabile: cugina di sr. Daniela Boa Carlo: zio di sr. Silvia Magagna Antonia; zia di sr. Clarita Pesce Marilou: cugina di sr. Teresita A. Dulatre P P P ennellat ennellat ennellat e e e ... ... ... di vita di vita di vita Riprendiamo la pubblicazione di Pennellate, dopo l’assemblea capitolare che ci ha visto riu- nite intorno al tema del 150° anniversario con- gregazionale, arricchito dalla sottolineatura nella sfida della nuova evangelizzazione’. E’ su questo impegno infatti che ci confronteremo nel prossimo triennio, in sintonia con tutta la Chiesa che, dal 7 al 28 ottobre di quest’anno, riunirà i vescovi “per tracciare, in comunione con il Santo Padre Benedetto XVI, … nuovi mo- di ed espressioni della Buona Notizia da tra- smettere all’uomo contemporaneo con rinnova- to entusiasmo” (Lineamenta –Prefazione). Le Deliberazioni del XIV Capitolo, di pronta pubblicazione, tracceranno il cammino futuro della nostra Provincia, sotto la guida di sr. Mar- ta Camerotto, coadiuvata dal suo Consiglio. Desideriamo che l’entusiasmo suscitato dalle celebrazioni anniversarie non si spenga, al con- trario, ci sproni ad un nuovo impegno missiona- rio, fondato: sulla qualità spirituale della nostra vita, sulla verità delle relazioni fraterne, sulla carità operosa dell’annuncio. Un augurio, quin- di, di buon cammino e buona missione!. La trasmissione della fede è la costante pre- occupazione della Chiesa: Il nocciolo della crisi che stiamo vivendo è la crisi di fede -ovvero la crisi - “delle radici e dei fondamenti dell’essere cristiani, di quel senso umano e degli orienta- menti che stanno alla base dell’essere collettivi- tà”, perché “per essere uomini come singoli e comunità bisogna credere e avere fiducia in qualcosa” (Mons. Crociata). Il 5 gennaio, sr. Theresa ha partecipato al secondo convegno formativo dell’arcidiocesi di Lanciano-Ortona, sul tema: “Evangelizzare educando, Educare evangelizzando”. Il relato- re, prof. Giuseppe Savagnone di Palermo, ha indicato tre modelli del vangelo per essere efficaci educatori: il seminatore che aspetta, con pazienza il frutto della ter- ra; il pescatore che si muove per raggiungere i pesci con le sue reti; il Buon Pastore che mette in pericolo la sua vita per trovare chi è smarrito. Sr. Maribel B. Jabora e Angel Rose E. Solas hanno felicemente terminato il corso di studio nel college Khrist the King a Calbayog (Phl), conseguendo sia il titolo che l’abilitazione di infermiere professionali. Facciamo loro il nostro augurio. Angel si trova ora a Quezon City. A Boso-Boso (Phl), il programma 2012 per i giovani Lfmsc procede con entusiasmo. “Per iniziare il cammino - dice sr. Nida - abbiamo fatto un ritiro spirituale e, da gennaio, abbiamo avviato il percorso di formazione”. Sr. Dila scrive che l’ insegnamento di etica agli alunni sta andando bene, ma ciò che va benissimo è l’impegno pastorale con i ragazzi e i giovani, sempre coinvolti nei programmi della diocesi.. Oltre agli incontri diocesani, partecipano alla pastorale giovanile dei gesuiti e sono da lei seguiti personalmente ogni settimana. scrive sr. Lucy: L’esperienza dell’incontro formativo è stata positiva per tutti: Novizi/Novizie e formatori delle fraternità france- scane. I formandi erano divisi in 3 commissioni: Liturgia, Frater- nità, Educazione. Abbiamo vissuto, tra l’altro, l’esperienza di Greccio, una giornata di ritiro con l’adorazione personale e la Confessione, una veglia e la Festa per il Transito. Eravamo in tutto 91, con 17 formatori. Secondo la veri- fica fatta, i giovani che hanno partecipato annualmente all’esperienza si sono rivelati più responsabili ed impe- gnati. Dice la nostra novizia Annabel: “Ringrazio Dio per la grazia e la benedizione di questo incontro. E’ stato un tempo di gioia, di pace, di preghiera, un tempo per riconoscerci membri di un’unica famiglia francescana. Personalmente ho potuto riflettere su come vivo la fraternità e la sequela di Cristo nello spirito di S. Francesco, sapendo che non sono sola in questo itinerario, che ho una famiglia che prega continuamente con me e per me. Che Cristo faccia vibrare il Suo spirito , affinché io possa ascoltare e vivere il suo insegnamento, secondo il nostro Serafi- co Padre San Francesco. Amen.” Così anche Francine: “Ho fatto un’esperienza di preghiera sia con il gruppo che personale, di silenzio, di solitudine e di relazione. Noi, giovani francescani, abbiamo trovato di avere tante cose in comune. “Per questa ragione, desideravamo scoprire fino in fondo la nostra radice, il DNA francescano. Siamo stati guidati ad incon- trare Francesco e Chiara che hanno seguito Cristo Gesù, il Dio che si è umiliato e, in ob- bedienza al Padre, è diventato minore per amore. Abbiamo colto l’invito a vedere S. Francesco e S. Chiara non solo come icone spirituali, ma come testimoni autentici dell’amore di Gesù Cri- sto, per poter dire a nostra volta: «Ho fatto la parte che Cristo mi aveva chiesto di fare.» Che le preghiere di San Francesco e Santa Chiara ci portino tutte al Cuore di Gesù, mite ed umile Dio.” Quezon City (Phl) Quezon City (Phl) Quezon City (Phl)

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Ricordiamo i nostri defunti:

Santino e Alberto: cugini di sr. Carla Contini Amabile: cugina di sr. Daniela Boa Carlo: zio di sr. Silvia Magagna Antonia; zia di sr. Clarita Pesce Marilou: cugina di sr. Teresita A. Dulatre

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Riprendiamo la pubblicazione di Pennellate, dopo l’assemblea capitolare che ci ha visto riu-nite intorno al tema del 150° anniversario con-gregazionale, arricchito dalla sottolineatura ‘nella sfida della nuova evangelizzazione’. E’ su questo impegno infatti che ci confronteremo nel prossimo triennio, in sintonia con tutta la Chiesa che, dal 7 al 28 ottobre di quest’anno, riunirà i vescovi “per tracciare, in comunione con il Santo Padre Benedetto XVI, … nuovi mo-di ed espressioni della Buona Notizia da tra-smettere all’uomo contemporaneo con rinnova-to entusiasmo” (Lineamenta –Prefazione).

Le Deliberazioni del XIV Capitolo, di pronta pubblicazione, tracceranno il cammino futuro della nostra Provincia, sotto la guida di sr. Mar-ta Camerotto, coadiuvata dal suo Consiglio.

Desideriamo che l’entusiasmo suscitato dalle celebrazioni anniversarie non si spenga, al con-trario, ci sproni ad un nuovo impegno missiona-rio, fondato: sulla qualità spirituale della nostra vita, sulla verità delle relazioni fraterne, sulla carità operosa dell’annuncio. Un augurio, quin-di, di buon cammino e buona missione!.

La trasmissione della fede è la costante pre-occupazione della Chiesa: “Il nocciolo della crisi che stiamo vivendo è la crisi di fede -ovvero la crisi - “delle radici e dei fondamenti dell’essere cristiani, di quel senso umano e degli orienta-menti che stanno alla base dell’essere collettivi-tà”, perché “per essere uomini come singoli e comunità bisogna credere e avere fiducia in qualcosa” (Mons. Crociata).

Il 5 gennaio, sr. Theresa ha partecipato al secondo convegno formativo dell’arcidiocesi di Lanciano-Ortona, sul tema: “Evangelizzare educando, Educare evangelizzando”. Il relato-re, prof. Giuseppe Savagnone di Palermo, ha indicato tre modelli del vangelo per essere efficaci educatori: il seminatore che aspetta, con pazienza il frutto della ter-ra; il pescatore che si muove per raggiungere i pesci con le sue reti; il Buon Pastore che mette in pericolo la sua vita per trovare chi è smarrito.

Sr. Maribel B. Jabora e Angel Rose E.

Solas hanno felicemente terminato il corso di studio nel college Khrist the King a Calbayog (Phl), conseguendo sia il titolo che l’abilitazione di infermiere professionali. Facciamo loro il nostro augurio. Angel si trova ora a Quezon City.

A Boso-Boso (Phl), il programma 2012 per i giovani

Lfmsc procede con entusiasmo. “Per iniziare il cammino - dice sr. Nida - abbiamo fatto un ritiro spirituale e, da gennaio, abbiamo avviato il percorso di formazione”.

Sr. Dila scrive che l’ insegnamento di etica agli alunni

sta andando bene, ma ciò che va benissimo è l’impegno pastorale con i ragazzi e i giovani, sempre coinvolti nei programmi della diocesi.. Oltre agli incontri diocesani, partecipano alla pastorale giovanile dei gesuiti e sono da lei seguiti personalmente ogni settimana.

scrive sr. Lucy: L’esperienza dell’incontro formativo è stata positiva per tutti: Novizi/Novizie e formatori delle fraternità france-scane. I formandi erano divisi in 3 commissioni: Liturgia, Frater-nità, Educazione. Abbiamo vissuto, tra l’altro, l’esperienza di Greccio, una giornata di ritiro con l’adorazione personale e la Confessione, una veglia e la Festa per il Transito.

Eravamo in tutto 91, con 17 formatori. Secondo la veri-fica fatta, i giovani che hanno partecipato annualmente all’esperienza si sono rivelati più responsabili ed impe-gnati.

Dice la nostra novizia Annabel: “Ringrazio Dio per la grazia e la benedizione di questo incontro. E’ stato un tempo di gioia, di pace, di preghiera, un tempo per riconoscerci membri di un’unica famiglia francescana. Personalmente ho potuto riflettere su come vivo la fraternità e la sequela di Cristo nello spirito di S. Francesco, sapendo che non sono sola in questo itinerario, che ho una famiglia che prega continuamente con me e per me.

Che Cristo faccia vibrare il Suo spirito , affinché io possa ascoltare e vivere il suo insegnamento, secondo il nostro Serafi-co Padre San Francesco. Amen.”

Così anche Francine: “Ho fatto un’esperienza di preghiera sia con il gruppo che personale, di silenzio, di solitudine e di relazione. Noi, giovani francescani, abbiamo trovato di avere

tante cose in comune. “Per questa ragione, desideravamo scoprire fino in fondo la nostra radice, il DNA francescano. Siamo stati guidati ad incon-trare Francesco e Chiara che hanno seguito Cristo Gesù, il Dio che si è umiliato e, in ob-

bedienza al Padre, è diventato minore per amore. Abbiamo colto l’invito a vedere S. Francesco e S. Chiara non solo come icone spirituali, ma come testimoni autentici dell’amore di Gesù Cri-sto, per poter dire a nostra volta: «Ho fatto la parte che Cristo mi aveva chiesto di fare.» Che le preghiere di San Francesco e Santa Chiara ci portino tutte al Cuore di Gesù, mite ed umile Dio.”

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Nella giornata mondiale per la Vita Consacrata, sr. Marta, unitamente al Consiglio provinciale, si è data premura di farci arrivare il suo augurio:

Carissime Sorelle, consapevoli che “la vita consacrata costitui-sce la memoria vivente del modo di esistere e di agire di Gesù come Verbo incarnato di fronte al Padre e di fronte ai fratelli” (VC 22), ci impegniamo in un autentico cammi-no

di conformazione a Cristo Crocifisso per essere una te-stimonianza fondamentale alle altre forme di vita cri-stiana e orientare ad un ideale percorso educativo an-tropologico ed evangelico. Pertanto:

Viviamo il primato di Dio!

Testimoniamo la bellezza di Dio, che segue l’uomo con infinita benevolenza e misericordia; spandiamo quel “buon profumo” che può richiamare l’umanità alla sua vocazione fondamentale: la comunione con Dio!

Nell’esistenza trasfigurata dalla bellezza della Sua santità, anticipiamo la comunità “senza macchia e senza rughe”, “il cielo nuovo e la terra nuova” che ogni uomo desidera. Ci accompagni e ci protegga la Vergine Maria, perfetta discepola e dolce maestra. Ci benedicano i nostri fondatori, il cui carisma illumina il nostro cammino, tracciando per noi la strada della vita buona del Vangelo. (Cfr. Messaggio XVI Giornata Mondiale della Vita Consacrata) Con affetto fraterno e stima grande

Sr. Marta Camerotto e Sorelle del Consiglio Provinciale

2 febbraio 2012

… da Scutari 29.01.2012… da Scutari 29.01.2012… da Scutari 29.01.2012

Sr. Cristiana e sr. Lirie stanno conducendo un ‘Laboratorio di Preghiera e Vita’: la prima nella chiesa di S. Nicola e la seconda nella cattedrale di Scutari. Sr. Cri-stiana e' alla seconda esperienza, sr. Lirie alla prima.

Si tratta di una scuola per imparare a pregare, un me-todo pratico. Ogni sessione ha un suo tema e dura circa due ore: si ascolta la Parola di Dio, si condivide, si impa-rano i diversi metodi di pregare, di creare il silenzio inte-riore necessario per poter entrare in comunione con il Signore.

Il percorso durerà 15 settimane, quindi finiranno in maggio con una giornata di deserto. E' una iniziativa molto bella e necessaria insegnare a pregare con la Paro-la di Dio e vivere secondo la stessa Parola!

Le suore affidano anche alla preghiera di tutte il buon esito di questa attività.

Per il resto tutto procede: la catechesi con 7 gruppi di ragazzi, gli incontri dei giovani, la preparazione dei nuovi catechisti sia per Dushaj che per Scutari.

Anche il gruppo della Legione di Maria, seguito da sr. Cristiana, continua bene e le iscritte sono molto respon-sabili nel loro dovere di fare apostolato nell'ospedale, nella psichiatria, nei pensionati per anziani, nelle famiglie dove ci sono malati e di aiutare le diverse necessità della chiesa di S. Nicola.

Le sorelle hanno tradotto in lingua albanese il regola-mento dei Lfmsc e stanno pensando a come aprirsi an-che a questa realtà.

… da Dushaj… da Dushaj… da Dushaj

Sr. Lia, in Italia per la visita in famiglia, ci ha dato le ultime notizie della missione che continua il suo iter tra le montagne di Tropoja: sr. Vangie insegna inglese ai bambini e ne riceve in cambio lezioni pratiche di albane-se, continua inoltre con le catechesi e le lezioni di chitar-ra, il suo pezzo forte.

Sr. Mary unisce al prezioso servizio in ambulatorio, l’impegno pastorale con gli ammalati e la catechesi.

La casa non è mai vuota e gode di un alternarsi conti-nuo di gruppi di volontari che vi approdano per tempi di formazione personale, di progettazione e di servizio, im-pegnando le nostre sorelle in un generoso servizio di accoglienza.

Gli STATUTI e le DELIBERAZIONI del XIV Capitolo provin-

ciale sono stati redatti e sr. Marta Camerotto, superiora provinciale, provvederà alla consegna del testo alle comuni-tà, secondo le modalità programmate.

Ci disponiamo ad accogliere con fede quanto lo Spirito Santo ha suggerito per il cammino personale e comunitario, consapevoli della responsabilità di testimonianza reciproca verso traguardi di santità.

Benedetto XVI ci esorta a guardare con speranza al no-stro tempo - “che offre anche molto di buono” … “di non vedere soltanto il negativo”, ma di cogliere in esso “la neces-sità di una svolta, annunciarla, annunciare che essa non può avvenire senza una conversione interiore”.

E’ un invito anche per noi.