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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana www.ildiariodicastrovillari.it Redazione e-mail: [email protected] Commerciale e-mail: [email protected] Anno XIII – Numero 13 - IN DISTRIBUZIONE SABATO 18 aprile 2015 INFO PUBBLICITA 346.2245173 Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari «La morte fa morire, l’amore fa nascere» cit. Luigi Le Voci E’ scomparso il Maestro Luigi Le Voci, un pezzo pregiato della storia e della cultura castrovillarese foto Nicola Caracciolo www.cercacasa.it Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITA Appartamento 2° piano 100 mq. circa: due camere da letto, cucina, soggior- no e bagno. Annessa soffitta. Riscalda- mento autonomo e terrazzo. euro 42.000 Castrovillari (Contrada Feliceto) VENDITA Terreno agricolo variamente piantumato 4000 mq. circa con entrostante fabbricato rurale 100 mq. circa. euro 36.000 Castrovillari (Via America) VENDITA Appartamento 1° piano 125 mq.: ingresso/soggiorno, cucina abitabile, tre camere da letto, bagno e lavande- ria. Riscaldamento autonomo, cantina e posto auto. euro 88.000 Castrovillari (Via delle Robinie) VENDITA Grazioso appartamento mansardato 85 mq: cucina, soggiorno, due camere da letto e bagno. Riscaldamento autonomo e caminetto. Completamen- te arredato. euro 35.000 Castrovillari (Via T. Campanella) AFFITTO Appartamento secondo piano 190 mq. circa: soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, studio, doppio servizio e ripostiglio. Risc. autonomo. Ottimamente tenuto. euro 380/mese Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITA Appartamento 1° piano 60 mq. 3 locali più ampio terrazzo. Annesso locale deposito al piano terra. Da ristruttura- re. euro 25.000 Castrovillari (Viale del Lavoro) VENDITA Nuovi appartamenti varie metrature. a partire da euro 60.000 Castrovillari (Corso Luigi Saraceni) VENDITA Appartamento 2° e 3° piano 180 mq. circa: 9,5 vani catastali. Da ristruttura- re. Annesso garage. euro 57.000

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Redazione e-mail: [email protected] Commerciale e-mail: [email protected]

Anno XIII – Numero 13 - IN DISTRIBUZIONE SABATO 18 aprile 2015

INFO PUBBLICITA346.2245173

Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari

«La morte fa morire, l’amore fa nascere» cit. Luigi Le VociE’ scomparso il Maestro Luigi Le Voci, un pezzo pregiato della storia e della cultura castrovillarese

foto Nicola Caracciolo

www.cercacasa.it

Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITAAppartamento 2° piano 100 mq. circa: due camere da letto, cucina, soggior-no e bagno. Annessa soffitta. Riscalda-mento autonomo e terrazzo.

euro 42.000

Castrovillari (Contrada Feliceto) VENDITATerreno agricolo variamente piantumato 4000 mq. circa con entrostante fabbricato rurale 100 mq. circa. euro 36.000

Castrovillari (Via America) VENDITAAppartamento 1° piano 125 mq.: ingresso/soggiorno, cucina abitabile, tre camere da letto, bagno e lavande-

ria. Riscaldamento autonomo, cantina e posto auto. euro 88.000

Castrovillari (Via delle Robinie) VENDITAGrazioso appartamento mansardato 85 mq: cucina, soggiorno, due camere da letto e bagno. Riscaldamento autonomo e caminetto. Completamen-te arredato. euro 35.000

Castrovillari (Via T. Campanella) AFFITTOAppartamento secondo piano 190 mq. circa: soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, studio, doppio servizio e ripostiglio. Risc. autonomo. Ottimamente tenuto. euro 380/mese

Castrovillari (Corso Garibaldi) VENDITAAppartamento 1° piano 60 mq. 3 locali più ampio terrazzo. Annesso locale deposito al piano terra. Da ristruttura-re. euro 25.000

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Castrovillari (Corso Luigi Saraceni) VENDITAAppartamento 2° e 3° piano 180 mq. circa: 9,5 vani catastali. Da ristruttura-re. Annesso garage.

euro 57.000

La crisi che attanaglia la politica e i partiti si vafacendo ogni giorno più preoccupante.La questione morale che in maniera dirompentesi è abbattuta sul sistema politico – istituzionale,l’infiltrazione della criminalità nelle istituzioni, lostato fallimentare della finanza pubblica e unaeconomia traballante sono tutti sintomi di unacrisi che investe non solo il sistema dei partiti ole istituzioni, ma la società politica e civile nelsuo complesso.La democrazia italiana viene posta seriamentea rischio, in quanto, ai grandi e difficili problemisopra citati, si è nuovamente aggiunta la fortedelegittimazione dei partiti per effetto dellanuova questione morale.Attualmente diventa necessario avviare un forteprocesso di moralizzazione della politica, chepassi attraverso i partiti, ma che investa anchealtri settori della società civile, i quali, come di-mostrano le inchieste della magistratura, sonoresponsabili di collusione con il potere politico.Lo scioglimento anticipato del consiglio Comu-nale della nostra Città, la scarsa partecipazione

dei Castrovillaresi alle ultime elezioni Europee,le polemiche nate dopo le recenti votazioni perle primarie del PD locale, la guerra fra le diverseanime del centro-destra cittadino per la sceltadel candidato a sindaco, evidenziano comeanche a livello locale è necessario proporre unnuovo modello di vita istituzionale e politica, incui l’attuale sistema dei partiti venga superato.C’è bisogno di riformare in profondità la vitadelle istituzioni e dei partiti garantendo traspa-renzsa nei rapporti tra politica e società civile.E’ indispensabile lavorare per ricondurre la “PO-LITICA” nel suo alveo naturale: quello nel qualechi esprime impegno politico lo esprime per co-struire le condizioni più valide per la difesa e latutela della collettività . La nostra società presenta attualmente unanuova mappa delle classi sociali, con tutti i pro-blemi di ordine socio-politico ed economico checiò comporta.Compito della politica è quello di attivare unaforte iniziativa per farsi carico delle esigenze edei problemi di una società in profonda trasfor-

mazione. Bisogna dare risposte concrete e risol-vere le forti contraddizioni che da questo nuovoassetto sociale scaturiscono.La politica non può restare immobile ; bisognadare risposte edeguate a problemi di grande ri-levanza e portata, quali il lavoro, la forte disoc-cupazione giovanile, la difesa dell’ambiente e latutela del territorio, la sanità pubblica, la scuolae la cultura. E’ necessario garantire una più giu-sta distribuzione della ricchezza e salvagurdarei ceti più deboli, eliminando l’utilizzo dell’assi-stenzialismo fine a se stesso o come merce discambio per il consenso politico-elettorale. Seppure in questa diversa prospettiva, i partitirisultano insostituibili, ma necessitano di un ra-dicale cambiamento del loro modo di essere ;essi devono abbandonare i vecchi metodi e leperverse logiche che ancora li caratterizzano,dovendo ritornare ai compiti e alle funzioni perloro fissati dalla Costituzione.Certamente non è una operazione semplice, maè sicuramente necessaria e non più procrastina-bile , serve un impegno serio e responsabile dei

partiti e dei loro gruppi dirigenti .Il rinnovamento dei partiti e della politica passaattraverso una maggiore partecipazione , attra-verso la capacità di penetrare nella società, dicapirla e di instaurare con essa un confronto chedia il senso della presenza . Rifondare la politica significa prendere posizioniin maniera non equivoca, attraverso denunce,considerazioni, teorie, programmi, proposte,idee su tutti i problemi che interessano la gente.La politica e i partiti devono porre l’attenzionenon sui fatti esclusivamente nominalistici o for-mali , ma su questioni di contenuto e sulla so-stanza, cioè sui problemi e sugli obiettivi.Per riempire il vuoto lasciato dalla caduta degliideali e dall’assenza di etica politica, è necessa-ria un’etica pubblica e laica che racchiuda i valorifondamentali a cui l’uomo aspira, cioè la ricercadi una giustizia giusta, il progresso in un am-biente sano, un mercato controllato, la libertà,la democrazia, l’eguaglianza.L’etica di cui c’e bisogno è quella dei doveri,delle scelte serie , delle assunzioni di responsa-bilità, delle riforme e del modo di intendere lapolitica. Per fare questo è necessario uno sforzocollettivo serio, serve un rinnovamento credibilee necessita di individuare percorsi e strumentidi attuazione per avviare iniziative non più dif-feribili .

Dr. Nicola Filidoro

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 3

VERSO LE AMMINISTRATIVE

Nicola Filidoro:«Rinnovare la Politica»

«Il gruppo locale intende sottolineare il dirittodei cittadini tutti, di agire in autonomia met-tendo da parte le solite politiche assistenzialiche ledono, talvolta, la dignità dell’individuo, vo-lendole cosi sostituire con un approccio struttu-rale tale da mettere in condizione gli individuidi agire autonomamente e liberi di spostarsi incittà usufruendo dei servizi necessari all’esple-tamento di tutte le azioni che per chi non soffredel disagio specifico, da per scontate in quanto,alcune barriere, vengono viste solo da chi portail fardello di vivere in una città in cui alcuni di-ritti hanno bisogno di essere pretesi attraversoiniziative come queste.Il ciclo di eventi che coinvolgono la manifesta-zione di denuncia, sensibilizzazione e propostadel Meetup Castrovillari a 5 Stelle inizierannogiorno 26 aprile: Agorà con i ragazzi del Meetupi quali illustreranno, attraverso la riproduzione di video già pubblicati sul Canale Youtube Ca-

strovillari a 5 Stelle e sulla pagina Facebook delgruppo, le disattenzioni strutturali e civili dellacittà.Nell’occasione saranno raccolte segnalazioni eproposte.Domenica 17 maggio invece, si darà spazio alla“Passeggiata Cittadina” in cui si percorrerannoalcune delle vie della città per evidenziare l’evi-dente disagio delle persone con difficoltà mo-torie, ma anche di mamme con passeggini estrumenti per la mobilità dolce.Gli Attivisti invitano tutti i cittadini, soprattuttocoinvolti e interessati direttamente dal disagiodelle barriere architettoniche (a volte anche ina-spettate come vedremo), a partecipare alla pas-seggiata per testimoniare l’impossibilità di agirein autonomia di alcuni cittadini.La chiusura (si fa per dire) di questo ciclo dieventi si avrà il 24 maggio.In questa occasione ci sarà modo di discutere

del percorso fatto assieme: le proposte dei cit-tadini, le segnalazioni e la testimonianza dellamanifestazione verranno raccolte in un docu-mento che verrà portato all’attenzione della fu-tura amministrazione. Compatibilmente con gliimpegni istituzionali, potranno partecipare iportavoce del Movimento 5 Stelle in Parla-mento.Il Meetup auspica che l’evento coinvolga citta-dini di ogni ideologia e bandiera politica poichéal di là del’interesse del singolo, le barriere, sonosegno di inciviltà e di arretratezza culturale».

P.s. il gruppo locale afferma con decisione la lottaa favore dell’abbattimento delle barriere architet-toniche che proseguirà anche nel futuro consigliocomunale: Castrovillari avrà la sua squadra a 5stelle!

Meetup Castrovillari a 5 Stelle

Nessuno deve rimanere indietro! Stop Barriere!!!Castrovillari avrà la sua squadra a 5 stelle!

Il presidente del Club Forza Silvio "Azione So-ciale" e vice coordinatore provinciale dei Gio-vani di Forza Italia Nicola Aronnne siautosospende dal partito. «Questa scelta è stata maturata dopo aver riu-nito i componenti del mio Club, informato gliex amministratori comunali vicini a me ed i Gio-vani di FIG Castrovillari poiché oggi nel partitogià commissariato e coordinato dell'onorevoleMorrone, non vi è una chiara linea programma-tica e di idee da seguire ma solo sterili persona-lismi di singoli individui che ad ogni costo e adogni modo fremono dalla voglia di candidarsiin qualsiasi lista pur avendo in tasca la tesseradi Forza Italia. Tutto alquanto strano dato chenei mesi scorsi più volte avevo incontrato glialtri componenti e iscritti dei vari Club e chie-sto di stilare il programma elettorale e valutarei nomi da mettere in lista non ricevendo rispo-

sta alcuna. È stato messo in atto un vero e pro-prio complotto per evitare che si presentasse ilpartito di Forza Italia, impedire a tanti giovani evolti nuovi di potersi misurare e distruggere ildialogo nel centro destra che poteva essereforte competitivo e vincente, per favorire altresituazioni dove di sicuro i singoli individui si sa-ranno barattati piatti di torsoli e noccioli ba-sandosi su logiche della vecchia politica da cuiprovengono. Nei mesi scorsi non si è parlato diprogrammi per la città e se Forza Italia è uscitasulla stampa muovendo alcune problematiche,ciò è accaduto solo grazie al sottoscritto e la ras-segna stampa ne è la prova evidente per chi hamemoria storica, nonché la proposta del mioClub di altri nominativi di ottime personalità da

candidare a sindaco e che puntualmente veni-vano bocciati. Gli altri amavano andare solo inradio a denigrare il centro destra o appariresulla stampa come papabili candidati sindacisponsorizzati da questo o quel consigliere Re-gionale di riferimento, oppure ancora sponso-rizzare cognati e compari o peggio ancoraasservirsi a posizioni di singoli individui prove-nienti da NCD. Castrovillari deve avere il grandesenso di responsabilità di stare fuori dai gio-chetti di palazzo e dai baratti. Per questo ed altrimotivi molte personalità che contano in cittànon si sono avvicinate al Partito, non hannodato la disponibilità ad eventuali candidaturein lista, data questa pessima gestione che haspinto i vertici regionali a commissariarlo! Vo-

glio rimarcare la differenza di dialogo e ge-stione del partito che c'è tra il movimento gio-vanile Regionale dove i giovani dirigentidialogano costantemente e decidono e discu-tono insieme e le forti spaccature tra il partitodei Senior a cui la coordinatrice Jole Santelli haavuto il difficilissimo compito di mediare ed hatutta la mia comprensione, anche se nellescelte ci voleva il pugno duro per isolare i sin-goli piagnistei e le autocandidature. Resto a disposizione di una maggiore chiarezzada parte del partito sulla scelta ufficiale di so-stegno a qualche candidato Sindaco e per co-noscere quali eccellenti manovre metterà incampo a soli 18 giorni dalla presentazione delleliste, prima di giungere a conclusioni affrettateda qui la ferma volontà temporanea della auto-sospensione».

Nicola Aronne

Aronne si autosospende da Forza Italia

È un brand ma anche una carta divalori. Un codice etico che pre-senta la volontà di muoversi sutre direttrici specifiche: ambiente,cultura, turismo. Act Castrovillariè stato presentato nel Maggio2014 ed è proprio dal Brand Eco-Sostenibile che riprende il per-corso virtuoso che aveva mosso iprimi passi con l’amministrazioneLo Polito.Castrovillari vuole essere così laprima Città a dotarsi di una cartadei valori e di un codice eticonella gestione di Ambiente, Cul-tura e Turismo, con la volontà didare vita ad una "smart city" che

indirizzi l'azione di sostenibilitàed innovazione come strumentidel cambiamento e che punti arealizzare concretamente un

nuovo modo di fare economia,cultura e benessere diffuso.Un’idea di Città che verrà illu-strata, durante un incontro con icittadini, Venerdì 17 Aprile 2015,presso la Sala Varcasia – Chiesa diSan Francesco – alle ore 18.30: in-trodurrà e modererà il dibattitoLenin Montesanto, Fiduciariodella Condotta Slow Food Pol-lino-Sibaritide-Arberia. Interver-ranno: Sergio Gimigliano,ideatore del progetto ACT Ca-strovillari; Giovanni Gagliardi,ideatore e responsabile del pro-getto vinocalabrese.it ed espertodel settore enogastronomico;

Gianluca Colaci, presidente delConsorzio turistico Borghi del Pol-lino. Concluderà il candidato aSindaco del centrosinistraMimmo Lo Polito. L'idea è promuovere un Brandche individui e valorizzi la messain rete di eccellenze esistenti sulterritorio (artistiche, professionali,enogastronomiche ed artigianali)che sostengano il km0 artisticoproduttivo e sposino la filosofiadell’impatto zero per gli eventi inprogramma.

Ufficio di Coordinamento Candidato Sindaco

Mimmo Lo Polito

Act Castrovillari, il Brand Eco-Sostenibile

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 3

Conferenza stampa del candidato asindaco di Fratelli d’Italia, FrancescoBattaglia. I manifesti che lo accompa-gnano recitano “andiamo avantisenza paura”. E’ il fratello Leo ad aprirela conferenza stampa, il candidato piùvotato a Castrovillari alle scorse ele-zioni regionali, proprio sotto il sim-bolo della Meloni. «A Castrovillari c’èmolto fermento nel centrodestra perindividuare il candidato a sindaco -

dichiara Leo Battaglia - soprattuttodopo il passo indietro di Blaiotta. Noiabbiamo sostenuto fin dal principio esenza condizioni la candidatura diFranco Blaiotta, il cui improvvisopasso indietro fa mutare lo scenario eci mette nelle condizioni di dover ri-valutare la nostra posizione».«Il tempo delle attese è finito - af-ferma Leo Battaglia - e se il centrode-stra a Castrovillari non c’è più di sicuro

c’è la destra».Parole che non lasciano margini di in-certezze su possibili accordi elettoralicon altri candidati, tantomeno conAnna De Gaio, indicata da Forza Italiaa guidare la coalizione di centrode-stra. Dello stesso avviso il segretariocittadino del partito, Vincenzo Ven-tura, capolista in questa competi-zione elettorale con Fratelli D’Italia,unica lista a sostegno di FrancescoBattaglia. Ventura, dopo aver caldeg-giato a lungo la candidatura di FrancoBlaiotta, denuncia un clima di imbar-barimento e di illecite intromissioninel centrodestra, che hanno impeditola candidatura dell’ex sindaco. «Oranon c’è più tempo afferma Ventura - ele altre forze di centrodestra, com-preso quelle che si richiamano all’expresidente del consiglio comunale diCastrovillari, Eugenio Salerno, se lovorranno, potranno confluire su Bat-taglia».Ma al di là delle sigle, puntualizza ilcandidato a sindaco Francesco Batta-glia, a non non ci interessa nè la DeGaio nè Salerno ma la gente di "destrae centrodestra" che vuole sposare unprogetto che si basi su "un candidatoal servizio della città e con un pro-getto". Un progetto che vede prota-

goniste "le fasce più deboli", e capacedi reperire risorse anche dai fitti pas-sivi che questo Comune eroga, nono-stante gli immobili di proprietà.Aiutare le classi più deboli significafarlo subito con un gesto. Quello diBattaglia è simbolico, ed è il primomessaggio lanciato ai suoi avversari.«Rinuncerò allo stipendio da Sindaco,se eletto - afferma Francesco Battaglia- affinché queste risorse siano desti-nate ad aiutare i più deboli. Dovreb-bero farlo tutti i candidati a Sindaco,anzi mi auguro che seguano quantoda me proposto».Sarà solo una lista quella in sostegnodi Battaglia, ma "una lista forte" in cuiconvergeranno le energie tutti i so-stenitori di Fratelli d’Italia. Vecchi enuovi. Antonio Gatto, Giovanni Mar-tino, Giuseppe Bonifati, NicolaAronne, Vittorio Sessa, Roberto In-glese, Daniela Conte e tanti altri tuttipronti a sostenere il progetto di Bat-taglia che spera «che i castrovillaresi,almeno per una volta dicano no ai co-siddetti “portoni” che per anni hannocontaminato la vita politica citta-dina».Quello di Battaglia è un programmache nasce dalla capacità di indivi-duare i bisogni della quotidianità, in-

terpretato attraverso un contatto di365 giorni all’anno con la gente. E’ ilsuo modo di fare politica per capire,conoscere e mettersi "al servizio dellacittà". «Ritengo inoltre - concludeBattaglia - che il partito guidato daGiorgia Meloni, sia quello che oggi in-carni al meglio lo spirito di cambia-mento e di rinnovamento richiesto agran voce dai cittadini. Oggi più chemai è necessario voltare pagina e ri-consegnare alla politica il ruolo chegli compete, mettendosi al serviziodel territorio per dar voce alle istanzedella gente e lavorando per il benecomune.Presente alla conferenza stampaanche Nicola Aronne, uno tra i delusida Forza Italia che ha deciso di dare ilsuo pieno sostegno alla "destra” diBattaglia". “La mia adesione a Fratelli d’Italia – Al-leanza Nazionale è la naturale prose-cuzione di un percorso politicoiniziato con la candidatura alla scorseelezioni regionali. Ritengo inoltre cheil partito guidato da Giorgia Meloni,sia quello che oggi incarni al megliolo spirito di cambiamento e di rinno-vamento richiesto a gran voce dai cit-tadini. Pochi giorni alla chiusura delleliste e Battaglia va avanti, senza paura.

VERSO LE AMMINISTRATIVE

Battaglia: «Il centrodestra è in frantumi, ma la destra c’è»

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra ilConsigliere Regionale, nonché commissario diForza Italia a Castrovillari on. Ennio Morrone e laprof .ssa Anna De Gaio. Al centro della discus-sione, la questione della candidatura a Sindacoper il partito di Forza Italia a Castrovillari. ForzaItalia, tramite il suo locale commissario On, Mor-rone, ha individuato nell’ex vicesindaco dellacitta del Pollino, il candidato a Sindaco che rap-presenterà il partito e possa fare da sintesi e ca-talizzatore, vista la grande esperienza e capacitàpolitico-amministrativa, sia nel partito stesso chenell’intero centro destra. La prof. De Gaio ha di-chiarato: «sono lusingata della designazione del-l’on. Morrone e dal Partito di Forza Italia e misento ancora una volta disposta a mettermi ingioco al servizio della città. Quanto accade e staaccadendo in Forza Italia e più ampiamente nelcentro destra locale, non può non pesare ai finidella mia adesione definitiva, che sarà tale, sol-tanto se tutti gli esponenti politici e militanti,che si richiamano o si sono richiamati a Forza Ita-lia e al centro destra, intendano costruire in-sieme una forte e coesa squadra politicoamministrativa. Castrovillari è una città in cui ilcentro destra ha avuto una grande storia egrandi risultati, che possono continuare ad es-sere tali soltanto se scelte sicuramente dettateda alcuni momenti di disorientamento politicovengano riconsiderate. Per governare bene unacollettività complessa come quella castrovilla-rese in un momento socialmente difficile comequello attuale serve unione, partecipazione , di-scussione, nonché volontà e capacità di convo-gliare le forze verso un unico obbiettivo. Per talimotivi si partirà dal centro destra per andareoltre lo stesso, in quanto la politica e la buonaamministrazione, non si possono chiudere insteccati politici, ma richiedono che tutte le forzesociali possano partecipare alla creazione delloro futuro�.

Il centrodestra in attesa di Anna De Gaio

Il commissario di Forza Italia On. Morrone la indica come candidato a Sindaco

E ' nata “L’alternativa democratica" chericonosce in Eugenio Salerno, l'uomoche vuole provare a mettere insiemele anime che hanno a cuore le sorti diquesta nostra città. «Il progetto - afferma Salerno - nascecon la consapevolezza del momentodifficile che sta attraversando la poli-tica, non solo cittadina, ma anche conil grande desiderio di contribuire epartecipare al cambiamento necessa-rio per una ripresa culturale econo-mica e sociale della nostracastrovillari. Siamo certi che da solinon si riesce in questo arduo compito,ed è per questo che necessita il con-tributo di tutti , perché si possa scri-vere insieme, una nuova pagina dellapolitica cittadina. Mai più un uomosolo al comando affinché la democra-

zia, figlia del confronto e della parte-cipazione, non venga più messa a ri-schio, abbattendo le disuguaglianze eripristinando la dignità delle persone.Vogliamo offrire una seria e reale al-ternativa a tutti coloro che credononei valori sanciti daĺla nostra Costitu-zione, proporremo un programmasnello senza fare false promesse e ga-randendo un governo di "salute pub-blica". Chiederemo il contributo ditutti per ottimizzare la quotidianità e

ascolteremo le proposte di quanti,operando ogni giorno nella nostracittà e nel nostro territorio, conosconole problematiche e sanno dare anchesoluzioni. L'umiltà, la capacità di me-diazione ma nel contempo la deter-minazione, sono prerogative indispensabili per chi si candida a sindaco. Edè per questo che in tanti, ritengono ilsottoscritto, colui che incarna perfet-tamente queste aaratteristiche. Ilsaper stare tra la gente e con la gente,

fare le battaglie per consentire il ripri-stino dei diritti e della dignita dellepersone. Non piu personalismi ma su-peramento del perimetro del proprioorticello in favore del bene comune.Da qui bisogna ripartire per credere inuna rinascita della Città, da un pro-getto come quello che ci auguriamo,possa essere condiviso da tanti. Ci sipuò riuscire. “l' alternativa democra-tica” sta con Castrovillari».

Eugenio Salerno è il candidato a sindaco di “L’alternativa democratica”

«Sembra di essere al mercato, si insultano, siaccusano, si dividono. Ogni tanto si fa unnome dettato da fuori,da qualche cosentinoche vorrebbe dimostrare di raccogliere leanime perse di una destra alla deriva. Ancorauna volta le voci di politici cosentini cercanodi dettare leggi in questa nostra città,che siè vista negli anni penalizzata da politiche delvuoto e da indifferenza verso questo territo-rio. Non ci sono riusciti con un bravo coordi-natore dei circoli, hanno dovuto ricorrere adun vecchio volpone cosentino il quale speradi unire quello che nel tempo hanno diviso.Non si sopportano a vicenda e si fanno losgambetto come bambini capricciosi. Si as-siste a un raggruppamento litigioso e moltodiviso,un teatro di lotte di apparati. Dopo es-sersi espulsi, sfiduciati, dimessi, i candidati asindaco e company ora si trovano di nuovoassieme a chiedere agli elettori quella fidu-cia che avevano avuto e che questi hannonegato alla comunità andando da qualche“NOTAIO” di Trebisacce” per far cadereun’amministrazione che l’elettorato castro-villarese aveva designato a governare per 5anni. Loro hanno preferito ad un sindaco uncommissario ed oggi hanno l’ardire di averfatto bene!! Sarà la gente a dare il giudizio,quella gente che Voi avete ancora una voltapenalizzato dando a questa città non una fi-gura politica, ma un’uomo di legge».

Peppino Pignatarioex consigliere comunale

Pignataro interviene sullacrisi del centrodestra

XI Edizione della Passeggiata di Pasquetta a Monte Sant’Angelo

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 4

XI Edizione della Passeggiata di Pasquetta aMonte Sant’Angelo: quest’anno l’evento, purconservando la passione e la devozione, si èdato un tono di eleganza e gioventù. E’ entrato apieno titolo nella globalizzazione, grazie all’in-terattività di Android e Streaming e soprattuttoè stato un “Melting pot “ per la presenza curiosae poi interessata di giovani africani del Gambia,Ghana, Costa D’Avorio, Nigeria, ospiti a S. Basile.La tradizionale passeggiata alla Chiesetta rupe-stre della Madonna del Riposo, ebbe inizio nel1836, anno in cui, il benefattore Andrea Bellu-sci, fa costruire l’opera. Da allora, il sentiero perraggiungere la bianca chiesetta a forma otta-gonale, incastonata su Monte Sant’Angelo èstato percorso da una infinità di pellegrini devotia testimonianza dell’affetto per la Madonna conil Bambino lì deposta, in atteggiamento di ri-poso. Le presenze assidue, nei dintorni dellachiesa di Monte Sant’Angelo, a pasquetta, vannoman mano scemando e dal 1960 il luogo cadenel dimenticatoio. Saranno in pochi poi a risalireverso quest’eremo, a pulire ed accendere il cerodella speranza e devozione che, un tempo i no-stri nonni alimentavano, per testimoniare l’ap-partenenza al luogo. Il Club alpino italiano diCastrovillari, interessato da sempre a tutelare evalorizzare gli ambienti tematici, si è dedicato a

riprendere questa tradizione castrovillarese insintonia con i tempi attuali, in cui è forte la ri-cerca delle proprie identità insieme alla richie-sta di attività motoria. Ecco, i nostri nonni senzavolerlo, sono stati precursori delle nostre aspira-zioni. Si spiega da solo il fatto, perché oggi, comedi consueto, in ottava di S. Pasqua, alla tradizio-nale passeggiata, inserita nel programma atti-vità del CAI Castrovillari, hanno partecipato 120escursionisti, entusiasti e felici di inondarsi di

sole, sulla collina sovrastante la propria città. Lacollina, 794m è un contrafforte roccioso carsico,calcareo a forma tronco conica verdeggianteche, dà bella mostra di sé, per avere incastonataa mezza costa, l’invitante bianca chiesetta, metadi curiosi ed escursionisti pellegrini. Dalla biancaicona, si dominano con un solo colpo d’occhiole cittadine del comprensorio di Castrovillari:Frascineto, Morano, Saracena S.Basile, SpezzanoA. fino al mar Jonio. E’un punto panoramico al

centro dall’emiciclo formato dai monti del Parconazionale del Pollino su cui svetta la catena delDolcedorme 2267m, ancora oggi, innevata.Prima di noi, è salito qui S. Francesco da Paolaper salutare e benedire la Calabria, in viaggio perla Francia al capezzale di re Luigi XI ammalato.L’escursione della pasquetta è ormai un eventoatteso. Quante volte dentro di noi affiora il desi-derio di voler fare una bella passeggiata, in tuttalibertà, nella natura, al sole, senza allontanarcitroppo da casa, per misurarci con le nostre forze,sedere su un masso, riflettere; giusto quantobasta, per poi tornare alla realtà quotidiana, piùcaricati e consapevoli delle proprie possibilità fi-siche ed anche integrati nel territorio circo-stante! Il Club alpino italiano di Castrovillari,promotore, in queste undici edizioni, è stato te-nace nel mantenere viva questa tradizione e, lapartecipazione numerosa, ha premiato tutti per-ché la missione del sodalizio è promuovere-tu-telare-valorizzare quanto di buono c’è sulterritorio, che altrimenti andrebbe perduto persempre. Un grazie doveroso va ai giovani volon-tari della protezione civile “Pegaso” di Castrovil-lari che hanno seguito l’evento e riordinato ladecenza nella Cappella, dove è stato possibileaccendere il lumino votivo.

Mimmo Filomia

Su invito del Sindaco di Celle Ligure (SV), Gio-vedi 2 aprile alle ore 21.00, davanti ad un pub-blico interessato e partecipe, Pietro Armentanoha presentato il suo libro " Andrea Croccia il co-munista che sognava l'anarchia" Ed. PromoideaPollino. Il Sindaco di Celle, Renato Zunino, haospitato l’iniziativa presso la sala consiliare e hapresieduto l'evento ricordando il ruolo politicoamministrativo che Andrea ha svolto in quellacittà, nonché alcuni simpatici episodi personalitra lui e Andrea. Tra gli altri intervenuti ilprof.Giovanni Cimbalo dell'Università di Bolo-gna che conobbe molto bene Croccia a Firenzequando lui era studente universitario, il prof.Giuseppe Milazzo storico dell'antifascismo sa-vonese il quale ha collegato l'attività antifasci-sta di Andrea Croccia con quella di altriantifascisti liguri ed in particolare con Ireos Cavache giocò nella squadra di calcio del Cosenzanel 1929/30 dove si era trasferito per allonta-narsi da Savona divenuta per lui pericolosa. An-drea Croccia conosceva molto bene la Liguria findagli anni trenta e in particolare nel 1936quando insieme all’anarchico Nino Malara or-ganizzavano gli espatri clandestini di antifascisticalabresi che si recavano a combattere in Spa-gna a fianco dell’esercito repubblicano nelle bri-gate internazionali, passando per Genova e poiper Ventimiglia. Qui il contatto era “Emilio” nomedi battaglia di Giovanni Torello primo sindacocomunista di Genova, che prendeva in conse-gna gli antifascisti accompagnati da Andrea eli faceva imbarcare con “Capitan Galea”. Teneva icontatti anche con le sorelle Lizzari Wanda e Fa-tima altre due antifasciste anarchiche cono-sciute a Firenze nel 1924 insieme ad EnricoMalatesta. Sempre a Genova conobbe nel 1930l’anarchico Luigi Galeani. Infine Nino De Andreisdi Savona uno dei carbonai di contrada Monacadi Alessandria del Carretto dove si era rifugiatoperché disertore col quale insieme ad AlfredoMalara (Tommaso lo scemo) stampavano lastampa clandestina “La Scintilla”.Alla manifestazione erano presenti anche i ni-

poti di Andrea Croccia che abitano in quel co-mune, Lina e Rocco Mitidieri. Ha partecipatoanche l’ex sindaco di Frascineto Agostino Pir-rone che, saputo della iniziativa, da Torino haraggiunto Celle Ligure. Nel suo intervento hasottolineato la determinazione di Andrea per lacostruzione della Casa del Popolo di Frascineto

e il suo impegno nella formazione politica deigiovani. E' stata una bella e coinvolgente mani-festazione che Pietro Armentano ha ritenutodoveroso realizzare anche in quella bellissimacittadina della riviera ligure dove Andrea Crocciavisse per circa metà della sua vita essendosi litrasferito con la moglie Maria Bruzzo di Genova.

Presentato a Celle Ligure il volumedi Armentano su Andrea Croccia

Da marzo fino a giugno sono quasi cinquantagli appuntamenti con la lettura e le storie chei volontari del sodalizio castrovillarese molti-plicano in ogni spazio dove ci sia una per-sona disponibile a far entrare il diritto allalettura. Un lavorio intenso e degno di notache Alessandra Stabile, coordinatrice citta-dina, sta intessendo con la sua rete di volon-tari.

Nati per leggere,un ricco calendario

di letture

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Nonostante Giove Pluvio si è svolta con suc-cesso la giornata dedicata alle vallje 2015. Riccoil programma delle manifestazioni sacre e pro-fane,che hanno avuto inizio il mercoledì giornoin cui,nella tradizione popolare è ancora vival’usanza di portare in chiesa il grano germo-gliato durante il periodo quaresimale,che ser-virà ad abbellire il sepolcro di Cristo,in realtà lastruttura maestosa in origine era un monu-mento all’eucaristia,ma la coscienza popolare loha rivissuto e lo percepisce tuttora come latomba di Cristo che simboleggia la sua sepol-tura e Resurrezione (il grano al buio che germo-glia).Un senso di gioia si può osservare tra lapopolazione la domenica mattina alle ore5.00,quando tutti i fedeli si riuniscono sul sa-grato della chiesa,e con i ceri accesi e con mestasolennità seguono il sacerdote che inizia ilcanto, e avvicinandosi al portone centrale batteper tre volte la croce sulla porta, ripetendo laformula liturgica del rito bizantino “Aprite leporte”. All’interno della chiesa il demonio “djalli”chiede: “chi è questo Re della Gloria?” alla rispo-sta “il Signore degli eserciti è il Re della Gloria” leporte si spalancano il demonio scompare e i fe-deli entrano in chiesa al canto del Cristòs Anesti

-Cristo Risorto, (Kristòs anesti ek nekron thànatothàanaton patisas kie tis en tis mnimasi zaincharisàmenos) ripetuto infinite volte nella mat-tina di Pasqua. Nella tradizione durante la setti-mana santa vengono cantate le Kalimere dalgreco Kalimera “buongiorno” composizionipoetiche tramandate da secoli che hanno un in-trinseco valore poetico nella nostra letteraturapopolare. Molti di questi canti sono anonimialtri sono dovuti a noti poeti della letteratura al-banese come Giulio Variboba. Nella kalimera ilpopolo è protagonista, attore,creatore del rac-conto nel quale con molta facilità inserisce cre-denze,situazioni,immagini della vita quotidiana.Un’atmosfera gioiosa ed armoniosa ha segnatol’intero pomeriggio del martedì nel nostropaese,dove il senso di appartenenza all’etnia di-venta sempre più vivo. Lo storico civitese Sera-fino Basta ne: “Il Regnodelle Due Sicilie descrittoe illustrato di Lorenzo Giustiniani” a propositodelle vallje nel 1855 così scriveva: “Nel dopopranzo di domenica,lunedì,martedì hanno co-stume di riunirsi varie compagnie di giovani, iquali vestiti alla foggia orientale, con turbanti intesta,con spade levate in alto e con bandiere,vanno cantando i fatti guerreschi e le vittorie

dell’eroe di Croia”. Le donne nelle ridde cantano,ancora esse canzoni nazionali ed accrescono ildiletto ai curiosi dei paesi vicini che accorronoa divertirsi. E’ tradizione essere state stabilitequeste feste per avere nel decorso degli anni,una memoria del natio paese, che imperiose cir-costanze costrinsero ad abbandonare,ci duolenon poter riportare quei canti che il tempo vo-race ha ridotto in frazioni sconnesse e siamo do-lenti di veder cadere in disuso le patriecostumanze.Le vallje di Civita quest’anno molto numerosehanno aperto la sfilata dei gruppi di San Mar-zano di San Giuseppe (Ta), Santa Sofia d’Epiro(Cs),Acquaformosa (Cs),San Martino di Finita(Cs), Cerzeto. In serata l’arrivo del Presidentedella Repubblica d’Albania Bujar Nishani è statoricevuto dal Sindaco Alessandro Tocci per l’in-contro istituzionale presso la Sala Consiliare. Al-l’incontro era presente anche il Presidente delParco del Pollino On. Domenico Pappaterra. IlPresidente ha ringraziato per la calorosa acco-glienza ricevuta e ha dichiarato: «l’Albania è fieradi voi, in questi cinque secoli di permanenza insuolo italiano avete sempre portato alto il nomedell’Albania,che dal canto suo non vi ha mai di-menticato. I nostri rapporti devono essere più

intensi e frequenti». La sua visita nella comunitàdi Civita si è conclusa alla Chiesa dell’Assuntaper l’incontro con il Parroco. Soddisfatto il PrimoCittadino, Alessandro Tocci il quale ha dichiaratoche nonostante il freddo e la pioggia la tradi-zione delle Vallje è stata rispettata anche que-st’anno, felici e soddisfatti soprattutto con lapresenza del Presidente della Repubblica d’Al-bania».

Flavia D’Agostino

Il Presidente della Repubblica d’Albania alle vallje di Civita

“Voi con Noi per andare oltre” è il titolo del pro-getto di Servizio Civile che l’ Associazione Fami-glie Disabili di Castrovillari porterà avanti per unanno, condividendo con i volontari un cam-mino, la cui meta è nella consapevolezza cheprendersi cura della persona con disabilità si-gnifica rispondere al suo diritto al benessere, ri-conoscere le emozioni, suscitare attese e darela possibilità di realizzare i desideri.La disabilità non è solo malattia ma condizioneesistenziale, e Il messaggio di questo progetto èche la persona, al di là delle diagnosi, è capacedi sentire e di sognare ed è sempre desiderosadi ricevere nuovi stimoli. L’obiettivo è principal-mente lo stare insieme, aprirsi gli uni con glialtri per entrare nella vita di tutti i giorni dei ra-gazzi disabili. Un triste diaframma divide la realtà in parti di-verse e le carenze di sistema inducono a consi-derare la disabilità come un insieme disituazioni difficili da comprendere, dove la ras-segnazione del “tutto impossibile” conduce al-l’emarginazione. In una fase in cui ifinanziamenti legati al servizio alla personasono così scarsi, è cosa straordinaria trovareuna realtà importante come quella dell’A.F.D.che, gestita e portata avanti con le sempliciforze del volontariato, rappresenta un patrimo-nio indispensabile soprattutto in questo mo-mento storico.I giovani volontari del SCN ci aiuteranno ad ab-battere etichette e stigma diffusi soprattuttoverso chi ha disabilità intellettiva, più vulnera-bile in quanto le barriere della comunicazioneportano a discriminazioni e a pregiudizi. La con-dizione attuale, purtroppo, in tutti i suoi aspettiriflette il disagio della nostra civiltà dove ilmondo della disabilità è ancora a sé stante. Essoè fatto anche dalle famiglie che portano il ca-rico reso più pesante dai silenzi delle istituzioni,le quali, con larvati provvedimenti di aiuti, ca-

muffano l’indifferenza e il non senso dell’agirepolitico. L’organizzazione sociale non offre pariopportunità e alle forze del volontariato toccascrivere una nuova pagina che consiste nelporsi intenzionalmente sul cammino reale dellesituazioni di vita, riscoprendo la dimensione deisentimenti buoni, nel significato etico – filoso-fico di dedicare se stessi ad un più alto ”ordinesovra personale”, secondo principi che oltre-tutto sono storicamente incarnati nella Costitu-zione. I giovani volontari del servizio civileentreranno nelle scuole, nel centro di appoggiodell’ASL, nelle attività della nostra Associazionee sicuramente impareranno a riconoscere le fa-tiche, gli ostacoli e i limiti della disabilità con piùrealismo ma anche con lo sguardo volto allaoperatività, attenti a non assistere passiva-mente a ciò che accade ma desiderosi di pro-muovere il senso del vivere nei nuovi “amici”più deboli. “NOI con Voi per andare oltre” vuolesignificare che è vietato calpestare i sogni, in-tesi come desideri e volontà di esserci, ma vuoleanche dire che riuscire a realizzarli è un benestraordinario perché ci abbiamo creduto in-sieme! Un benvenuto a tutti coloro che vo-gliono rendere prezioso un anno della loro vitaavvicinandosi alla nostra Associazione che li ac-coglierà per orientarli, informarli e renderli con-sapevoli dell’importanza di concretizzare ilriconoscimento del diritto di tutti non solo adesistere ma anche a crescere, ad imparare a svi-luppare le proprie potenzialità all’interno dellacomunità di appartenenza, perché nessuna per-sona è definibile per sottrazione, anche se ènella situazione di handicap. Le domande dipartecipazione devono pervenire entro il 23aprile 2015, ore 14,00. e per maggiori dettaglivisitare il sito www.afdcastrovillari.it o telefo-nare a 0981/26003; 3201480512.

Tina Uva Grisolia -Responsabile del Progetto

PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE

Associazione Famiglie Disabili/Voi con Noi per andare oltre

Foto Iazzolino

Rileggendo in questi giorni il dramma di Giu-seppe Maradei “La voce de lu vientu”, rappre-sentato nei teatri più volte in questi ultimi anni,si ha la possibilità di assaporare l’amarezza diuna vicenda fatta di soprusi, violenze e sopraf-fazioni, seguite all’unità d’Italia. Soprusi e vio-lenze patite dai contadini del Sud, illusi che ilpassaggio da uno Stato all’altro avrebbe portatoliberazione e diritti. Invece la fortissima caratte-rizzazione dei personaggi del dramma ci fa rivi-vere quello che tanti storici da alcuni decennistanno riscoprendo. Non a caso la prefazione di

Pino Aprile apre le pagine di un testo teatraleche molto più di una ricostruzione storica riescea dare spessore ai drammi umani, alle violenzesubite, al potere nuovo che si sovrappone ad unmodo di vita che aveva trovato i suoi equilibri. Ilnuovo regime sconvolse assetti politici, ma nonsociali: chi comandava, cambiando casacca,continuava a comandare, coartando le co-scienze, finanziando i tradimenti, gettando lebasi di quel marasma morale che stette alla basedel gattopardismo delle classi dirigenti. Dopo lavoce isolata di Carlo Alianello, che per moltis-

simi anni fu uno dei pochi, se non il solo, a invo-care una sorta di giustizia storiografica sul bri-gantaggio, una pubblicistica senza complessipsicologici ha via via preso ad analizzare le basiretoriche di una celebrazione continua, este-nuante, unilaterale, che poneva i vinti tra i re-probi ed i vincitori tra i santi. Mancava, in questoquadro di rivalutazione di un fenomeno demo-nizzato, l’attacco poetico, creativo. Lo ha fattoMaradei con il suo dramma, scritto nella linguadelle nostre popolazioni, con le espressioni idio-matiche proprie del popolo meridionale, con lamessa in scena di personaggi veri, vivi, lottanti,dotati di anima e di sogni, frustrati dalle men-zogne e capaci di morire pur di non abdicarealla grandiosa dignità dei poveri.

Luigi Troccoli

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I briganti di Maradei

Castrovillari al centro di un grande incontro cul-turale, nei giorni scorsi, in occasione della IV Edi-zione del festival del “Dialetto e le Lingueminoritarie di Calabria”, evento ideato ed orga-nizzato dal Centro Cultura e Arte 26 con il pa-trocinio del Ministero dei Beni Culturali(Progetto Etnie e Letterature), la Regione Cala-bria, la Provincia di Cosenza, il Comune di Ca-strovillari ed il Parco Nazionale del Pollino. Un incontro che non si limita a consegnare allecronache e agli archivi il resoconto di una rifles-sione sulla centralità dei dialetti (per definizione:sistemi linguistici popolari, di ambito locale oterritoriale) nel XXI secolo, ma dà continuità adun progetto di più ampio respiro che punta, dauna parte, a riunire Castrovillari ed il suo com-prensorio alle aree geograficamente e cultural-mente vicine (della Calabria e della Basilicata) e,dall’altra, a recuperare pezzi importanti della suaidentità storica più autentica. Senza per questocadere nell’errore di chiudersi alla contempora-neità, come provano l’attenzione e lo spazioverso le produzioni letterarie in Lingua di que-ste prime edizioni, in linea con la vocazione delfestival d’essere una sorta di spazio aperto, uncrocevia di racconti scambiati. Attraverso l’incessante opera di promozione cul-turale svolta da Maria Zanoni – studiosa di an-tropologia, esperta di tradizioni alimentarimediterranee, saggista, poetessa, pittrice, foto-grafa, promotrice di mostre di scultura e grafica,o semplicemente cuore pulsante del Centro Cul-tura e Arte 26, che ha fondato nel 1978, ancheper la sua capacità di coinvolgimento e di sintesidi tante esperienze – il festival del “Dialetto e leLingue minoritarie di Calabria” è quindi cresciutonel tempo, ha potuto presentare il lavoro dimolti poeti e scrittori calabresi (ma il termine è inquesto caso riduttivo, perché non dice dei le-gami stabiliti con tradizioni e culture di ogniparte d’Italia, anche attraverso alcuni di questiletterati), ha saputo legarsi ad altre realtà simili einteragire con associazioni attive sui territori.Così si spiega la presenza di poeti e autori diconsiderevoli qualità e fama come (solo perstare a quest’anno) Carmelo Morena, Enzo Cor-dasco e Ciccio De Rose; la scelta di ospitare lapremiazione per il Concorso internazionale let-terario e fotografico legato alla mostra “Memoriedella Grande Guerra 1914-1918”; i legami e le af-finità con “Mystica Calabria” e “I pirrupajini”, dueassociazioni culturali molto attive (l’una partico-

larmente dal punto di vista storico e l’altra daquello teatrale, entrambe sotto il profilo lingui-stico) nel recupero e nella ricerca in ambito iden-titario e tradizioni popolari.Nel corso del festival, arricchito da un reading dipoesie e farse dialettali con intermezzi di musicaetno-popolare, affidati a Luca Oliveto e PasqualeAiello, anche le premiazioni dei poeti ospiti. Conmotivazioni impegnative la cui lettura rendebene l’idea fondante di questa manifestazione.A Carmelo Morena (autore, tra l’altro, de “I me’pinzeri. Vulìssi éssiri suli”), è andato il riconosci-mento critico per la poesia “’A brigata Catan-zàru”, composta in dialetto reggino, in cui“l’autore, attraverso puntuali riferimenti storicidella gloriosa Brigata Catanzàru, riesce a trasfor-mare in forti emozioni i momenti più significa-tivi del dramma della I guerra mondiale”.Altrettanto forte la motivazione al premio asse-gnato al cosentino Ciccio De Rose (“Ditti e mali-ditti”, “Cantu ntuossicatu”, “Purtativi ‘a seggia”)per la poesia “Me nonnu assassinu”, là dove “ildramma della guerra si fa dolore e nello stessoamore sofferto e duraturo per un nemico strap-pato, sine culpa, alla vita, il cui ritratto diventacompagno indelebile, simbolo di catarsi e diammonimento”. Terza motivazione esemplare,quella che è valsa il premio speciale del MiBACT(sezione Progetto Lingue e Letterature) alla poe-sia “Pi’ nu guagliun’ dispers’ ‘nta prima guerr’” diEnzo Cordasco, e che attribuisce al suo “lin-guaggio scavato alle radici del dialetto”, quellodi Francavilla Marittima, la capacità di cogliere“un'espressione etnica nella traduzione di unaciviltà che diventa identità popolare”. A conse-gnare i riconoscimenti, fra gli altri, Francesco Pir-rera e Luigi Troccoli, da sempre attenti alletradizioni e alla storia di questo territorio.

Proprio a Cordasco, autore dell’evocativo “Diroccia e di vento” (ah, le donne ardenti dellaYourcenar…), si collega la più recente iniziativadella signora Zanoni, con la cura e la pubblica-zione per la Collana Percorsi Mediterranei diArte26Editor del saggio "Nella tua nuda e solita-ria stanza - Dialogo immaginario con VincenzoPadula", presentato il 12 aprile scorso proprio aFrancavilla Marittima quale emblema di una ri-

cerca linguistica e perfino sonora, liquida sul Pa-dula più intriso delle acque amiche del Mare No-strum. Un tema, il mare e i suoi simbolismi, chesi ritrova un po’ dovunque nel cammino di Cor-dasco e così bene espresso in quei versi italianiche fanno “Canto la luce del giorno che se va /…/ lascio il posto al disvelamento / e alla verità cheviene dal mare…”.Ritornano nei versi di questi autori le emozioniforti di sempre. Il rimpianto e la malinconia, lapena e l’illusione, il sogno e la passione. Emo-zioni universali, quand’anche scritti in un qual-che dialetto calabro. Perché la poesia nonconosce barriere, non distingue l’alto dal basso,il popolare dall’élitario. È poesia e basta.“Tenanu raggia, cuntanu duluri” dice dei suoiversi Ciccio De Rose in “Ppi ‘ncignari” (Per ini-ziare). Ma è solo una parte della verità. Perchéquegli stessi versi parlano pure di luce e di feli-cità. “Tenanu raggia, cuntanu duluri / ma puruspiranza e ‘nu tantu d’amùri”.

Antonello Fazio

Pensieri di rabbia e di dolore, di speranza e d’amore

Etnie e letteratura nella IV Edizione del Festival su “Dialetto e le lingue minoritarie di Calabria”

Il 10 Aprile, a Palazzo Mezzanotte, in Piazza Af-fari a Milano, si è svolto Il business game 2015organizzato da NIVEA nell’ambito del Progetto“Young Business Talents”, giunto ormai alla suaconclusione. La gara si è disputata dopo settemesi, nei quali 2.321 studenti di scuole superioriitaliane (ovvero il 35% in più rispetto all’edizionedello scorso anno) suddivisi in 643 squadre(+27%) si sono sfidati virtualmente nel redigerepiani annuali di gestione aziendale, per otteneremaggiori profitti per la propria azienda virtuale.Per conquistare il podio, durante la giornata, le75 squadre finaliste hanno usato per l’ultimavolta il simulatore di business. Il Liceo Scienti-fico “E. Mattei” ha partecipato alla gara schie-rando in campo studenti delle classi VA, VB, VD,IV E che hanno formato 7 squadre, per un totale26 studenti. Questi gli alunni selezionati nelleclassi suddette: VB- 2 squadre- con AntonioLanza, Luca Cataldi, Carolina Salvo, Lorena Bar-letta; Necromastery: Mauro Pulice , SimoneRossi, Luigi Pingitore; VC “PUNISHERS” con Fran-cesco Serrago , Pietro De Paola , Maria Frascinoe Mario Rizzo; VC “BLITZKRIEG” con Simone Maz-zuca, Salvatore Elia, Luca Guaragna, Antonio Ba-ratta; Squadra mista “Aperturescience” con

Domenico Laurito , Salvatore Ferraro , CarmineOliveto; VD “ CIMA” con Carmen Motta, AriannaTafuri, Martina Chiarella, Ilaria Giorno; IV Econ“Lociceroproduction”. La finale, disputatadalle 11:00 del mattino e protrattasi fino alle18:30, ha visto le 75 squadre di studenti prove-nienti da varie regioni italiane, divise in gironida cinque, selezionate tra tutte le scuole delPaese, fronteggiarsi nella cultura d’impresa congenuino spirito di sana competizione. Il LiceoScientifico “E. Mattei” , posizionatosi nella classi-

fica generale tra i primi quaranta migliori pro-grammatori d’Italia, grazie alla buona prepara-zione dei suoi studenti, supportaticostantemente dal team dei docenti accompa-gnatori, si è anche piazzato al I posto con unadelle sue squadre, risultata nella rosa delle quin-dici migliori squadre finaliste, aggiudicandosiun premio in denaro di 400 euro, cui si è ag-giunto un bonus per la Scuola. Agli studenti par-tecipanti, in occasione della Cerimonia dipremiazione, sono stati consegnati attestati di

partecipazione e di merito dal Direttore RisorseUmane, Management Unit Sud Europa, dott.ssaLuisa Bianchi, alla presenza del Direttore Gene-rale Marketing Sud Europa della Nivea. Viva sod-disfazione ha espresso il D.S. del Liceo “E. Mattei”,prof. Bruno Barreca, che ha ricordato in unanota, gli obiettivi espressi dal Collegio Docenti,in merito al Progetto: migliorare le propria di-scipline dando loro un valore aggiunto; massi-mizzare il rendimento degli alunni, facendolidivertire, giocare (le cose apprese giocando nonsi dimenticano), applicando la teoria; prepararemeglio gli alunni al clima degli esami; orientaregli alunni: vivendo la gestione aziendale, sa-pranno a priori che cosa fanno le imprese e ve-dranno se è una scelta adeguata per i loro studifuturi e/o la loro futura attività professionale;potenziare lo spirito imprenditoriale avvicinan-doli alle sfide e alle questioni che stimolano levirtù dell’iniziativa; dotare l’ istituto scolasticodi uno strumento d’insegnamento pratico e gra-tuito, avendo la versione junior di un simulatoreimprenditoriale di Praxis MMT, utilizzato nellemigliori università, business school e imprese.

La Referente Comunicazioni EsterneProf.ssa Filomena Bloise

Il Liceo “Enrico Mattei” si misura con la cultura d’impresaOttimo piazzamento nel Business Gamepromosso dall’azienda Nivea

Venerdì24 Aprile 2015, nella Sala 14 del Protoconvento Francescano, alle ore 16, si svolgeràun convegno, organizzato dall’Associazione “ Amici del Cuore “, sui valori e la funzione delvolontariato nella società. Il centro del Convegno è la “Lectio Magistralis” di Mons. VallèjoBald , che affronterà appunto la complessa relazione tra il volontariato e i suoi valori, a con-fronto con i bisogni sociali degli ultimi e con le funzioni delle istituzioni e dello Stato, dall’altodella sua straordinaria esperienza umana, religiosa e sociale. Seguirà l’intervento del dr.Bi-signani, Direttore Scientifico dell’Associazione, nonché Direttore dell’Unità di Cardiologiadell’Ospedale di Castrovillari, e Direttore Scientifico della rete di Conacuore Calabria, assai im-pegnato da anni sia sul fronte medico-scientifico, sia su quello del volontariato sociale, conparticolare attenzione verso i pazienti cardiopatici. Altre partecipazioni sul tema sarannoquelle del Presidente dell’ Associazione “ Amici del Cuore” , prof.ssa Donatella Laudadio, delPresidente della rete di volontariato regionale di Conacuore, Antonello Rossi, e di don Car-mine, assistente spirituale dell’Associazione. Ma soprattutto saranno presenti i volontari del-l’Associazione “ Amici del Cuore “, che sono di supporto logistico-pratico-relazionale pressol’Unità di Cardiologia dell’Ospedale di Castrovillari. Essi sono i veri protagonisti dell’azionesolidale dell’Associazione suddetta, non solo per le prestazioni di tipo pratico e per il sup-porto psicologico nei confronti dei pazienti e dei loro familiari, ma anche per le funzioni di’ac-compagnamento e di guida amorevole alle prestazioni di tipo medico-sanitario, attraversouna regolamentazione di supporto ai bisogni ed alla dignità della persona dei singoli pa-zienti. Alla loro azione solidale si deve l’esistenza stessa dell’Associazione, ed a loro va ilplauso ed il ringraziamento di tutti i cittadini che varcano la soglia del nostro nosocomio.

Il Presidente dell’Associazione “Amici del Cuore”Prof.ssa Donatella Laudadio

Convegno sul volontariato

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG.7

Stanno arrivando in questi giorni nelle case dei Castro-villaresi le bollette per il pagamento del consumo del-l’acqua. Ben pochi sono riusciti a capire di che si trattasse,tant’è che di buon’ora l’ufficio idrico comunale di PalazzoGallo è assediato da una folla di utenti che chiede spie-gazioni. Si tratta di una bolletta riferita ai consumi del2013, per i quali era stata inviata una precedente bolletta.E’ stato spiegato che l’importo richiesto era da conside-rarsi il saldo di quanto dovuto nel 2013. Possibile che ogni volta che arriva una lettera di Equitaliabisogna rivolgersi a un tecnico per capire di che si tratta?Perché non scrivono chiaramente, senza abbreviazioni esenza sigle ed a caratteri grandi qual è il tributo, se è unacconto o un saldo? Anche per la decifrazione delle bol-lette relative ai rifiuti ci sono delle scritte microscopichecon numeri, percentuali e calcoli che dovrebbero spie-gare come si è giunti ad attribuire l’importo ai contri-buenti. Un po’ di carta in più l’Equitalia la potrebbespendere per spiegare ai cittadini che cosa essi debbonoper i servizi comunali, considerando che i contribuenti inminima parte sono ragionieri o ingegneri e per la mas-sima parte sono, invece, popolo di media cultura.

Le illeggibili bollette Equitalia

Apprendiamo, qualche minuto prima di andare in stampa diun tragico fatto di sangue avvenuto a Castrovillari, in via Giof-frè, nella notte di mercoledì 15 aprile. Un cinquantenne, F.S. diCastrovillari avrebbe strangolato il padre e poi tentato il sui-cidio. Il corpo è stato rinvenuto nella mattinata di giovedì esul posto sono intervenute le forze dell’ordine, il magistrato eil medico legale dott. Silvio Trotta. Il cinquantenne, con seriproblemi psicologici, qualche anno fa aveva già tentato il sui-cidio buttandosi da un balcone ma si era miracolosamentesalvato.

UltimoraStrangola il padre

e poi tenta il suicidio

La Corte d’appello di Catanzaro, presieduta dal dott. FabrizioCosentino, ha confermato la sentenza di condanna di I grado,inflitta dal tribunale di Castrovillari alla maestra M.M. Questaera accusata di maltrattamenti in danno di bambini di unascuola materna privata di Castrovillari. I fatti accaddero nel2009. Il Tribunale di Castrovillari aveva condannato la maestraa due mesi di reclusione ed al pagamento delle spese proces-suali. La Corte di appello di Catanzaro, all’esito del dibattimento, haconfermato la sentenza di condanna della M.M., come richie-sto dalla parte civile, sostenuta dall’avv. Andrea Bonifati, edha aggiunto l’obbligo del pagamento delle nuove spese diprocesso.

Maestra condannata per maltrattamenti

Nuova fatica letteraria per lo scrittore-insegnante castrovilla-rese, Michele Messina. Da poco, infatti, è uscito il suo e-book,dal titolo: “Il nipote di Rivera”. Si tratta di una sorta di diario dibordo, nel quale vengono raccontati gli avvenimenti, dall’au-tunno del 1997 al giugno del 1998. Il protagonista del libronon ha un nome e si alterna tra la panchina e il campo, in unasquadra, il cui presidente è il Macedone. Tifa Juventus in modosfegatato e segue le partite del Castrovillari, con apparente di-stacco, inseguendo una figura femminile, Marlene, con lastessa grinta di uno stopper. È un anno particolare, nel qualesta nascendo la televisione a pagamento, e che è segnato dalfamoso episodio del rigore non dato all’Inter (per un presuntoplaccaggio di Mark Iuliano su Ronaldo), da parte dell’arbitroCeccarini, durante la partita tra la Juventus ed i nerazzurri del28 aprile 1998. Fatto, questo, che provocò un’indignata pro-testa della società meneghina, culminata anche in varie in-terrogazioni parlamentari. Nel racconto di Messina,comunque, gli avvenimenti cittadini si confondono con la cro-naca delle vicissitudini italiane, tra serate in birreria, al cinemao semplicemente appoggiati ad un palo, nell’attesa di vederel’oggetto del desiderio, sempre cercato e mai raggiunto.

Domenico Fortunato

Il nuovo e book di Michele Messina“Il nipote di Rivera”

BREVI & CRONACA

C’è forse una buona notizia per quanto riguarda la ria-pertura del viadotto Italia, sull’autostrada A3, chiuso,com’è noto, ormai, da più di un mese, a causa del crollodi una parte della campata, che ha provocato la morte diun giovane operaio rumeno. Nei giorni scorsi, infatti, il de-putato del Partito Democratico, Ernesto Magorno, haavuto un colloquio con il neo ministro delle Infrastrutturee dei Trasporti Graziano Delrio, il quale gli ha fatto saperedi essersi attivato per il ripristino, nei tempi più brevi con-sentiti, del Viadotto Italia il cui crollo –dice Magorno- «ècausa della chiusura di un tratto della Salerno- Reggio Ca-labria, con gravi ed evidenti disagi per i collegamenti conla nostra regione». «Il ministro Delrio mi ha rassicurato –prosegue l’esponente del Pd- riguardo al suo costante in-terfacciarsi con l’Anas per seguire, passo per passo, leattività necessarie affinché si pervenga a una soluzionedella vicenda che, al momento, di fatto isola la Calabria ela Sicilia dalla principale via di collegamento autostra-dale». «L’impegno di Delrio, confortato dalla sua rinomataconcretezza e dalla sensibilità che ha sempre dimostratoper la nostra regione, è un segnale importante –concludeMagorno- non solo per la risoluzione di una vicenda cru-ciale, come quella del Viadotto Italia, ma anche per unadecisa inversione di tendenza nell’attenzione per tutto ilsistema delle infrastrutture calabresi, elemento decisivoper un compiuto sviluppo della nostra regione».

Domenico Fortunato

Per le prossime elezioni amministrative della città, nu-merosi sono i partiti, movimenti, associazioni ed altro,che sono in fibrillazione per proporre e proporsi al go-verno futuro di Castrovillari. Abbiamo bisogno di porta-tori di speranza nel più vero senso della parola. Per moltiil futuro è diventato un enigma. In città incontriamo unaspaventosa indifferenza, una paralizzante rassegnazione.Tuttavia, tutti sappiamo che, per sopravvivere, abbiamobisogno di speranza, non una speranza che venga dalregno delle utopie e delle illusioni. Abbiamo bisogno dipersone delle quali ci si possa fidare. Persone con visioni,prospettive e obiettivi esistenziali, che vanno al di là delproprio giro domestico, familiare, di clan, e guardano alsenso della comunità e non al proprio particolare. Can-didati ai quali si possa dare fiducia, che non sbagliano leparole quando promettono qualcosa. Solo la vera spe-ranza dà coraggio per il domani. “ Il futuro appartiene acoloro che trasmettono alla prossima generazione mo-tivi per sperare “ (P. Teilhard de Chardin) . Auguri alla città.

Gino Perfetti

Elezioni Candidature e speranza

Una novità assoluta per il comparto assicurativo.Nel 2013 la raccolta dei premi assicurativi nelle regionimeridionali, dove non esistono sedi legali o operative dicompagnie di assicurazioni è stata pari a 24 miliardi dieuro. Un fiume di denaro raccolto sul nostro territorio ètrasferito quotidianamente al Nord o all’estero.La Cds (Compagnia del Sud) sarà la prima compagnia diassicurazioni con sede operativa nel Mezzogiorno e unadelle poche imprese assicuratrici in forma cooperativa delnostro Paese. La nostra sfida consiste nel dimostrare cheesiste un Sud operoso e solidale che sa creare autono-mamente sviluppo ed occupazione attraverso una im-prenditoria sana, etica e mutualistica.Vogliamo condividere il nostro sogno con tanti meridio-nali che possano aderire al proggetto e costruire un azio-nariato diffuso e democratico per la Compagnia.Abbiamo al nostro interno esperienza e capacità matu-rate in tanti anni di lavoro nel comparto assicurativo.Abbiamo il sostegno di due Banche e di centinaia di Sociche hanno già aderito alla Società, ma è necessaria la tuapartecipazione, competenza, passione ed il tuo entusia-smo per essere protagonisti di un grande Progetto di svi-luppo del nostro territorio.Oggi, insieme, abbiamo finalmente la possibilità:- di ridurre i costi assicurativi con un piccolissimo e unicoinvestimento;- di ottenere le giuste tariffe per le famiglie e per le im-prese residenti nel Sud Italia che oggi sono mediamentepiù alte del 30% -50% rispetto a quelle applicate nel restod’Italia;- di creare nuovi posti di lavoro per i giovani del Sud;- di pagare i premi delle nostre innumerevoli polizze as-sicurative alla prima ed unica Compagnia del Sud;- di lasciare la ricchezza economica sul territorio meri-dionale.Partecipa per saperne di più alla presentazione ufficialedel progetto che si terrà a Castrovillari domenica 19 aprilealle ore 17,00 presso la Sala Convegni del Jolly HotelCorso Luigi Saraceni a Castrovillari. Ingresso libero.Informazioni: www.cdsscpa.it – www.noisiamolanostra-forza.it– www.compagniadelsud.it

Sta nascendo la Prima Compagnia di assicurazioni

del Sud Italia!Il Ministro Del Rioper il viadotto Italia

Grande successo ha avuto la manifestazione “L’uovo dellaricerca, in occasione della Pasqua. Una bella iniziativa cheha coinvolto tutte le classi del plesso “G. Fortunato” di ViaRoma e le classi prime della scuola “E. De Nicola” di Via Co-scile, scuola secondaria di I° grado di Castrovillari. L’uovodi circa tre chilogrammi è stato assegnato martedì 31marzo tramite un sorteggio a fronte di un contributo didue euro. Aiutare la ricerca sul cancro con il gusto e la dol-cezza del cioccolato ha avvicinato i ragazzi al problema eli ha resi sensibili e partecipi, nonostante la loro giovaneetà.

L’uovo della ricerca

Nasce l’Ecomuseo del Pollino. La struttura, che racconta ilParco in tutti i suoi aspetti, è ospitata nel Complesso mo-numentale di Santa Maria della Consolazione, in Rotonda,dove è già ubicata la sede dell’Ente Parco. L’inaugurazioneavverrà lunedì 20 aprile alle ore 9,30 alla presenza oltreche del presidente dell’Ente Parco, Domenico Pappaterra,dei presidenti delle Regioni Basilicata, Marcello Pittella eCalabria, Gerardo Mario Olivero, del vescovo di Tursi-La-gonegro, mons. Francesco Nolè e dell’amministratore dio-cesano di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Di Chiara.L’ecomuseo del Pollino sarà intitolato al compianto presi-dente della Comunità del Parco, Sandro Berardone. «Lastruttura - spiega il presidente del Parco, Pappaterra - nonè altro che il fulcro della rete dei musei, dei parchi letterari,delle Chiese, delle bellezze naturalistiche, dei borghi, cheraccontano della vita degli uomini e delle donne che abi-tano il Pollino».

Nasce l’Ecomuseo del PollinoIl Gal Alto Jonio "Federico II" vola in Spagna per la Fieradel Turismo Internazionale della Catalogna, "B-Travel", cheospiterà buyers, visitatori e agenzie turistiche da tutto ilMondo. Una fiera aperta al nuovo modo di intendereoggi il turismo: non viaggi fine a sé stessi ma legati adesperienze dirette sul territorio. Il Gruppo di Azione Lo-cale con sede ad Amendolara sarà presente in terra spa-gnola, dal 17 al 19 aprile. L'operazione di marketingterritoriale, rientra nel progetto di Cooperazione Tran-snazionale che comprende Italia, Grecia, Cipro e Porto-gallo e si concentra sulla valorizzazione di itinerari delgusto, sull'educazione per un turismo sostenibile, sullapromozione delle tradizioni locali. All'interno di questospazio allestito con la cucina, dove i vari Gal si alterne-ranno per la preprazione delle proprie ricette, sarannoospitati gli opinion leader del gusto che valuterrano levarie pietanze con l'Alto Jonio che si candida ad un sicuroapprezzamento.

Vincenzo La Camera, ufficio stampa

Il GAL Alto Jonio vola in Spagna per presentare la ricetta dell'Alto Jonio

Aumenta il biglietto e diminuiscono i servizi … una nuova ma-novra politica? No, è quello che sta succedendo con i servizidi trasporto pubblico delle ferrovie della Calabria. Mi capitaspesso di prendere l’autobus delle ferrovie della Calabria. Daquasi un anno non se ne può più: sedili rotti o addirittura man-canti, in condizioni igienico-sanitarie pessime, autobus che sirompono per strada, facendo fare ritardo a tutti i passeggeri,e tutto questo capita a giorni alterni … perché?! Eppure è lostesso autobus! Un giorno è perfetto e l'altro non ci si può ne-anche salire. Parlando con gli autisti (che in qualche modo siimbarazzano senza colpa delle condizioni degli autobus) hoscoperto che non succede solo a Castrovillari, ma in tutte lesedi delle Ferrovie della Calabria, che, appunto, da quasi unanno, ha ridotto i servizi del 50%. Quindi un giorno aggiu-stano e puliscono gli autobus e il giorno seguente no! Io peròcome tutti, il biglietto lo pago tutti i giorni e pure per intero,senza lo sconto del 50%! Mi chiedo: come può la regione Ca-labria fare dei tagli così drastici sull’efficienza e la pulizia dimezzi, invece di potenziare questi servizi essenziali, per atti-rare più viaggiatori possibili e far rinascere una società di pub-blico trasporto?! Almeno che non ricadano su di noipasseggeri questi danni tagli!

Anonimo viaggiatore

Aumenta il bigliettoe diminuiscono i servizi...

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 8

Addio a Luigi Le Voci, l’ultimo grande bohemienC’è grande tristezza in questi giorni a Castrovil-lari, un suo figlio illustre non c’è più. Non si sen-tiranno più risuonare le note del suo mandolinonelle afose sere d’estate né lo si vedrà incedereelegante, nelle sere d’inverno, col lungo cap-potto nero e il cappello a grandi falde, prece-duto dal fischiettio di un’aria classica. La tristenotizia della morte del grande artista Luigi LeVoci, pittore, musicista e scrittore ci arriva da To-rino. Il Maestro se n’è andato a 77 anni, vinto dalmale che da circa un anno lo accompagnava,con una carriera lunghissima alle spalle che loha fatto conoscere in tutto il mondo e una vitache in un romanzo solo non ci sta. Partito da Ca-strovillari, Luigi Le Voci si tramutò rapidamentein amante passionale delle grandi città europee.Già nella seconda metà degli anni ’70 si facevaun gran parlare di quest’artista, e non solo perl’eccellenza e l’originalità dei suoi dipinti, maanche e soprattutto per il suo spirito testimo-niato da una serie di scelte indubbiamente co-raggiose, quali quella di trasferirsi a lavorare aParigi - il sogno di ogni artista. A scoprirlo e se-guirlo fu Bernardi – storico critico del quotidiano

La Stampa – che lo sostenne negli anni passati aTorino, prima come studente della facoltà d’ar-chitettura e poi ribelle e idealista promotore dise stesso con l’apertura, nel 1976, dello SpazioLe Voci, in cui esponeva le sue opere per ven-derle direttamente al pubblico, saltando a pièpari il mondo delle gallerie d’arte. “Un roman-tico nel senso Ottocentesco della parola”, così lodefiniva il grande critico torinese, “candida-mente emotivo […], d’una assoluta sincerità disentimenti, che osa dipingere dei violinisti inestasi, dei frati invasati di misticismo alla Greco,e ricupera i saltimbanchi del primo Picasso […]“Luigi Le Voci è un antico della Magna Greciache s’è reincarnato nelle più rischiose espe-rienze di un’arte audacemente moderna”. Per i

critici d’arte Le Voci ha un linguaggio indivi-duale che s’inserisce nella tradizione dei pittoridi strada e che fa di lui l’ultimo grande bohe-mien; originale proprio per il suo legame alla fi-gura in un periodo storico di costante fugainformale. Un linguaggio pieno di forza e di ten-sione lirica, fatto dell’irrequietezza demoniacadi un universo romantico. In quaranta anni dicarriera tantissime le tappe importanti di que-sto grande artista calabrese, fra le quali ricor-diamo gli anni ’80 con le esposizioni aiconservatori Giuseppe Verdi di Milano – dovedisegna le locandine per i concerti della Scala -e Torino, il tema è: “I disegni dei concerti”. Segueun lungo periodo passato a dipingere tra Parigi,Milano, Torino e Roma. Nel 1984 espone al Ren-

dano di Cosenza e nel 1986 al Centro Culturalefrancese a Milano. Nel 1998 realizza una mostranella città di Alessandria e l’anno dopo dedicauna mostra a Parigi e la realizza nella galleriaPonterosso a Milano. Scrive Silvio Vigliaturo: “Gliangoli di Parigi, gli scorci di Roma, i paesaggi ca-labresi, il massiccio del Pollino, sono tutti ritrattidal vivo, con gesti rapidi e vibranti. I musicisti ri-tratti sui libretti dei teatri d’opera trasudano vi-talità perché Le Voci li ha dipinti mentre liguardava, ne sentiva e ne viveva le note”. Artistapoliedrico e geniale e un uomo “libero”, nella piùalta accezione di questo termine, questo eraLuigi Le Voci. I colori e la musica erano la sua vitaaccanto all’amore smisurato per la sua Castro-villari e per la sua gente. Aveva girato il mondoconoscendo arti e culture diverse e facendo co-noscere la sua di arte, ma ritornava nella sua cit-tadina sempre con grande desiderio. Nellaquiete della casetta, che fu dei nonni, tramutatain un posto quasi incantato, piena di dipinti, vio-lini e maschere, il Maestro amava trascorrere legiornate, a dipingere, leggere, comporre versi esuonare il violino. Aveva trasformato la sua viain una via di fiori piena di colori e profumi, cheal visitatore pareva di essere in una rue parigina.Aveva colorato le mura della città con splendididisegni e ogni anno rendeva omaggio alla Ma-donna del Pollino con una festa gioiosa e dal sa-pore antico. Per scelta non possedeva untelevisore né tantomeno un computer, la suavita era in mezzo alla gente. Un eterno Peter Panper i più piccoli, spesso nelle vesti di “Grillo Par-lante” per gli adulti, mentre gli anziani e le per-sone più deboli trovavano in lui la voglia divivere e l’affetto che spesso gli viene negato.Oggi, questo grande artista non c’è più, la suascomparsa getta un’ombra sul mondo della cul-tura e lascia Castrovillari con un vuoto incolma-bile, ma il suo ricordo rimarrà indelebile in tutticoloro che ebbero modo di conoscerlo comeArtista e come Uomo.

Domenico Donato

Addio a Luigi Le Voci, l’ultimo grande bohemien

Nel ricordo di Luigi Le Voci

Gitano porta nel sanguela linfa, i colori, i profumidella sua terra d’origine.A Castrovillariritorna in tutte le occasioniper gustare i frutti di stagione,e intervenire al rito popolaredella Madonna del Pollino. Annuncia la sua presenzacon scritti illustrati sui muri:motti, denunce. Gioca con Dio come un bambino;gioioso, ironico, mordace,usa con destrezza il pennello d’artistaper comunicare con la gente.Musico, cantore,si lascia rapire da MozartBach, Chopin,e dai suoni rumorosi della bandadi ragazzi che conduce per il paese. Attratto dai canti delle pacchiane,volteggia col suo mantello magiconelle danze popolari.I suoi angeli chagallianiora volano per il cielo con violini e cartigliin suo ricordoper una ballata d’amore,l’ ultima, la più bella.

Adriana De Gaudio

Foto Nicola Caracciolo

Anni 70 -Inaugurazione Galleria d’arte “la Bilancia”

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 9

Il pittore Luigi Le Voci, un giovanissimocastrovillarese residente da anni a To-rino, ha esposto insieme con EugenioComencini un gruppo di disegni al Ca-stello del Valentino, in un salone della fa-coltà di architettura del Politecnico. Nonè la prima volta che il Le Voci si presentaal pubblico piemontese con la sua pro-duzione, la quale comprende varie spe-cie: dipinto, acquarello, tempera,schizzo. Infatti egli ha già tenuto mostrepersonali alla “Conchiglia” e alla “Bodda”oltre che allo stesso Castello del Valen-tino.Anche ora, come rileviamo sui giornalinon vi è mancato il pieno successo. Dilui si è occupata diffusamente la criticapiù autorevole. Il critico ufficiale delquotidiano torinese “La Stampa” hascritto, fra l’altro: “... Abbiamo sott’occhio,ci sembra, due temperamenti diversi:più “architetto” il Comencini, più “pittore”il Le Voci, del quale in altre occasioni giànotammo le singolari qualità appuntopittoriche; ma in entrambi un segno net-tamente “figurativo” e mai tendente aduna generica astrazione, di straordinariaspontaneità, vivezza acume interpreta-tivo, e sempre guidato da una volontà diprecisa definizione. Svariatissimi, sia perComencini che per Le Voci, i motivi pre-scelti, che evadono talvolta nel campodi una vera e propria ritrattistica estem-poranea; ma più numerosi quelli che ri-guardano i complessi urbanistici, lestrutture ambientali, i monumenti ar-chitettonici di Torino. E in questo casoveramente, nello spirito dei due giovani,

la città dei loro studi, rivive e parla convoce inconfondibile, attraverso lineemodulate con estrema freschezza poe-tica che fissano l’impressione visiva e ilsenso storico della realtà urbanistica inimmagini di rigorosa verità...”.In catalogo il Prof. Enrico Pellegrini, delPolitecnico, osserva. “... I disegni di LuigiLe Voci, che potrebbero essere creduti diarchitettura, sono invece dei grafici fattiper trasmettere una tiepida commo-zione.I segni, esaminati uno per uno, sononulli, ma nella loro globalità diventanofrementi di significato; si possono para-gonare a diagrammi emotivi, che, con-trariamente a quanto accade perconsimili grafici di origine scientifica, di-ventano anche portatori di emozione,verso l’interlocutore...Queste considerazioni consentano a LeVoci... di operare nel campo di una visi-bilità legata tanto alle immagini,espresse su carta, quanto in pensieri diarchitettura, che sono spazi, espressianche loro graficamente... La nostra èdunque significativa e pertinente...”.Luigi Le Voci, il nostro Gino che ricor-diamo certamente dai tempi e giochid’infanzia, è laureato in architettura ededica molto tempo anche alla musicae alla poesia. “La Vedetta” è davvero lietadi segnalarlo ai lettori, giacché eglionora con le sue affermazioni non soloCastrovillari, ma anche la Calabria nellalontana terra di Piemonte.

(La Vedetta – 31 Gennaio 1969)

L’esordio di le Voci a Torino

«Un personaggio che da anni caratterizza la vita piuttosto opaca,piuttosto sibarita, piuttosto menefreghista della Castrovillari at-tuale e che cerca in ogni modo di sollecitarla (il che a me pare vo-glia dir libertà d’essere: esistere e comportarsi), è il maestro LeVoci, che da non molto ha licenziato per la stampa «Senza pelisulla lingua», un libro per tanti versi provocatorio, antiletterario,blasfemo, come lo furon al tempo loro gli scritti dell’Angiolieri edell’Aretino, sino al Boudelaire dei ’Fiori del Male”.Le Voci - con stivali, frustino, cappello con piuma quando non inpantaloncini - è come un moderno don Chisciotte, di cui richiamacerto sano coraggio rinascimentale, paladino che ha gesti for-malmente teatrali, ma il cui scopo resta quello d’incentivare “il so-ciale”, bacchettando il latente (ma non troppo) e il sistemaclientelare.Diceva Orazio: ridendo castigat mores. Se non che, il riso di Le Voci(che ha per oggetto la vita reale e mira a considerazioni sui viziumani: fine didascalico sì, ma pure esplicitamente personale, po-lemico) nasconde una capacità psicologica che solo in apparenzae nelle persone facili può suscitare ilarità o disprezzo.Si legga: ’ A putija ’i mastu Pierinu.Da un’iniziale descrizione d’ambiente attraverso i soli utensili, sipassa di botto - la mano del pittore-psicologo si vede, e come! - alvolto dei clienti seduti, fantasmi immobili, stretti come un pugnoserrato, e mansueti, che aspettano il turno per radersi e pare cheveglino un morto! A tale quadro impressionistico e insieme reali-stico concorre l’opacità della luce, che rende l’ambiente simile a unobitorio.- Che fare - si chiede Le Voci - per mettere un tocco d’allegria?Forse, il suono d’un violino potrebbe... Un lampo, ed eccolo lì asuonare. Risultato? Di fronte alla generale indifferenza, il suona-tore vien colto dallo sgomento: Pierino, il barbiere reale, si tramutanel defunto maestro Cavolino, così da suscitare ’na pagura che fasudar freddo il caritatevole suonatore.Finale di una tragicità pirandelliana: «Cavulinu mi guardavi e rirì,cumu rìrinu i vivi quannu su’ murti!»

(Angelo Filomia, Castrovillari, Cent’anni della nostra storia)

Un Maestro versatilepittore, musicista, scrittore

Per il mese di agosto, in via Oriolo fe-stoni e “sciscioli” pendevano dai filitesi delle case dei vicoli. Sembravauno spettacolo inusitato fuori dallanorma. In testa a tutti ed artefice dellariscoperta del valore gratificante delvicinato, in pantaloncini bianchi emaglietta bianca, scaarpe e calzinibianchi, capelli in parte già bianchiLuigi Le Voci , pittore. Età 45 anni,animo di fanciullo anche il suo. Non èmancata qualche lezioni di inglesedata sui gradini delle case da un Ca-strovillarese di New York, Fedele Bat-tipede.

(Angelo Filomia, Castrovillari, Cent’anni della nostra storia)

1985... e via Oriolodiventa

Oriolo Street

P.s. Alla stampa, ancora non è giuntanessuna nota di cordoglio da parte delComune di Castrovillari. E’ vero che nonc’è il sindaco, ma il Commissario Pre-fetttizio in questa fase è la massima au-torità istituzionale e quando alla cittàche si governa, seppur nelle vesti di bu-rocrate, viene a mancare un pezzo pre-giato della sua storia e della sua cultura,ci sono alcuni adempimenti doverosi.Lei magari non ha mai neppure visto unquadro di Le Voci eppure per tutta la co-munità castrovillarese, Le Voci è stato iltestimone più autentico e popolare...Caro Commissario, se il Maestro fosseancora qui, le avrebbe scritto su cartone“migghiu u peggiu sinnecu, ca u’ mig-ghiu commissariu!!!!!

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 10

I concorso "Apprendere con la tecnologia".Anche gli alunni delle classi V A e V B a.s.2013/2014 del Primo Circolo Didattico di Ca-strovillari del plesso di Via Roma hanno parteci-pato all'iniziativa: Repository multimediale,concorso: Apprendere con la tecnologia, riser-vato agli alunni delle scuole di ogni ordine egrado. Due gli e-book prodotti dalle classi, il primo de-nominato: Il Mito di Orfeo e Euridice, il secondodal titolo: "Un Viaggio nella Mitologia Greca"nell’ambito del Progetto Extracurriculare “Il La-boratorio delle Idee e delle discipline. Pra-

tica…Mente ebook”.E' possibile votare i lavori prodotti dagli alunnifino al al 30/04/2015 a questo link:http://www.repositorymultimediale.com/con-corso-apprendere-con-la-tecnologia/scuola-pri-maria-i-lavori/scuola-primaria-i-lavori/ con iltitolo " Il Mito di Orfeo ed Euridice " - " Un Viag-gio nella Mitologia Greca " Primo Circolo Didat-tico - Castrovillari (CS), facendo clic sulle stellinesottostanti. Il progetto èstato ideato, attivato erealizzato con la supervisione della docente-re-ferente Ippolita Gallo e dai docenti-tutors Car-melina Zuccarelli, Assunta Furgiuele, Barbara

Andreassi e Angela Manfredi.Tutto il progetto è visionabile al seguente linkhttp://www.ippolita.it/laboratorio-delle-idee-e-discipline/ La comunità Docenti Virtuali pro-pone, la prima edizione del concorso“Apprendere con la tecnologia” con l’obiettivodi far emergere le esperienze di didattica digi-tale più significative e innovative sviluppatedalle scuole di tutto il territorio nazionale, pro-muovendone la messa in rete e favorendo la dif-fusione dell’innovazione tecnologica. Ilconcorso è rivolto agli studenti delle scuole pri-marie e secondarie di I e II grado.

I concorso "Apprendere con la tecnologia”

Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005Iscrizione R.O.C. n. 13126Edito da Associazione Culturale PromoIdea PollinoSede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - CastrovillariStampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001Tiratura: 5.000 copieDistribuzione gratuita il sabato e la domenicaa Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno

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Pubblicità –328.1046251

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IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINOPeriodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Agostino Miglio, nel 1958, scriveva:“Noi meridionali da secoli ser-viamo da materiale di cava”.Materiale di cava i nostri monti –utilizzati per alimentare i cementi-fici – il nostro suolo - per le paleeoliche, per gli “specchi” e perl’abusivismo edilizio , le acque cri-stalline - inquinate da pesticidi, daiveleni versati in scarichi abusivi. “Serve da materiale di cava finan-che il nostro sangue!”.Per non essere più solo materialedi cava, Miglio indica quale volanodi sviluppo ecosostenibile la mon-tagna, il Pollino, l’agricoltura nellaPiana, il turismo con le “vestigiaclassiche, finalmente scoperte, maancora sepolte”.Castrovillari, invece, non ha maidavvero creduto, preso in conside-razione o investito su questi treassi.Mentre l’uso del legno (che l’Enelvorrebbe utilizzare per l’alimenta-zione nella Centrale) avrebbe po-tuto – e potrebbe ancora, diremonoi – sperimentare e trainarenuove industrie: quelle dei mobili-fici, ad esempio, della carpenteriacivile e navale, della falegnameria,ecc. Pascoli d’altura controllati, conun indotto importante, quale ca-seifici, pellamifici, macellazione dicarni pregiate, salumifici, ecc. Non tralasciando le coltivazioni di

prodotti agricoli di montagna, ifunghi e i frutti del sottobosco, lerinomate e uniche erbe aromati-che e officinali, per lo studio e la ri-cerca e l’utilizzo delle stesse nellamedicina e profumeria, come fecela DEAM - Distillazione delle ErbeAromatiche e Medicinali –(azienda fondata dal dott. MuzioGramazio, a Castrovillari, in SanGiovanni Vecchio, coadiuvato,come ci informa “la Vedetta”, daltecnico di laboratorio con espe-rienze parigine, Ernesto Picardi. LaDEAM produceva olio di lavanda,olio di timo, di rosmarino, di salvia,di sideritis, ecc.).Agostino puntava, però, molto sulturismo, negato finanche dal T.C.I.,che ignorava, nelle sue guide, deltutto gli itinerari del Pollino.Grazie alle sue conoscenze, Miglioriesce a contattare il professore eingegnere Vittorio Zignoli di To-rino, progettista della funivia delMonte Bianco, che, prendendo acuore l’idea di Miglio, quella diunire la città con la montagna conuna funivia, e stila gratuitamente ilprogetto (giace ancora nell’archi-vio locale). Il prof. Zignoli,preve-deva due tronchi: il primo conpartenza da Valle Piana ed arrivosul Pollino, quota 1975; il secondo,sul versante opposto di Castrovil-lari, da Pollino a Piano di Pollino.

Agostino Miglio, che ha rivelatoalla comunità internazionale l’esi-stenza, nella grotta del Romito diPapasidero, del “Boves Primige-nius”, volge lo sguardo anche almeraviglioso Cozzo Pellegrino, No-vacco, Caramolo, l’incomparabilepaesaggio “svizzero” della monta-gna lungrese, senza tralasciare lavalorizzazione dei pittoreschi paesiarberesh e quelli appollaiati sullefalde del Pollino, “che acquistanovisioni fiabesche”.Un intellettuale a tutto tondo Ago-stino, personaggio poliedrico chesi rivolge sempre alla zona, mai alcampanile, che ci urla che il Pollinoè stato abbandonato, dimenticato,quando, invece, resta molto dafare, dove vive ancora tanta poverae abbandonata gente!Ci penserà l’istituzione, la dirigenzadel Parco Nazionale del Pollino piùgrande d’Italia?La Calabria non rientra nell’agendadel governo. Rimane aperta unapagina bianca, macchiata del-l’inettitudine della deputazione ca-labrese che non ha saputoneanche impedire il blocco deiprogetti dell’Alta Velocità, del Cor-ridoio d’Europa 1, i collegamentiferroviari col Nord, l’A3, disseminatidi morti, tangenti e mafia.E…il Pollino sta a guardare!!!

Giuseppe Bellizzi

Parco nazionale del PollinoScoperto ma ancora sepolto“Noi meridionali da secoli serviamo da materiale di cava”

Si è svolto venerdì 27 marzo scorso, nello splendido chiostro del complesso monu-mentale Santa Chiara – Biblioteca Provinciale di Cosenza, la serata inaugurale dellamostra itinerante di pittura sulla vita e i miracoli di San Francesco di Paola del mae-stro Giacomo Vercillo. L’evento patrocinato dalla Provincia di Cosenza dal titolo “Iu-bilaeum Figurarum” ha voluto onorare la figura di San Francesco nel giorno del suocompleanno, attraverso la pittura, ma anche la musica, la poesia e la cucina. Gliospiti, tra cui il presidente della Provincia Mario Occhiuto, dopo aver ammirato i 104dipinti del maestro Vercillo, sono stati allietati dalle poesie di Cesare Reda e affasci-nati dalle splendide melodie, eseguite con arpa e viola di Anna Stella e Rosalba Ci-rigliano. A fare da cornice all’intera serata un ricco e scenografico buffet tematico “Lacucina povera calabrese ai tempi di San Francesco di Paola”, un vero e proprio per-corso storico-culturale, ispirato dall’omonimo testo di Michele Capalbo e organiz-zato dall’Istituto Alberghiero “Karol Wojtyla” di Castrovillari, insieme agli Istituti“Todaro” di Rende, “Mancini” di Cosenza e “San Francesco” di Paola e in collabora-zione con la Biblioteca Provinciale di Cosenza nella persona del dott. Daniele Val-lone. Gli ospiti, infatti, hanno potuto ammirare e degustare una serie di pietanze,tratte dal volume di Capalbo, preparate dai ragazzi delle varie scuole e immergersiin un’atmosfera d’altri tempi all’insegna della semplicità. Sul buffet, tra gli altri piatti,presentati per la degustazione, erano presenti la focaccia di farina, la zuppa di ca-volo, la minestra di scarola e fagioli, la zuppa di ceci, le alici ripiene, il pancotto, la frit-tata di cipolle e farina, nonché dolci come le ciambelline di castagne e miele, lacuccìa e ‘u scavuniscu, un antico dolce contadino a base di farina, mandorle e mostocotto, così denominato per il caratteristico colore scuro. Gli studenti dell’Alberghierodi Castrovillari, inoltre, hanno corredato i vari piatti con una serie di notizie di ca-rattere alimentare e storico-antropologico per contestualizzare le varie ricette e, so-prattutto, per richiamare l’attenzione sugli aspetti culturali di tante preparazioni, incui si rispecchia la storia e la tradizione della nostra regione. Una cucina da semprecaratterizzata da sapori semplici e da ingredienti poveri, che spesso rappresenta-vano il pasto completo di operai e contadini, e che in alcuni casi hanno risentitodell'influenza gastronomica delle regioni limitrofe (Campania, Puglia e Sicilia), purnon perdendo mai di originalità per l'uso esaltante di ortaggi e legumi che da sem-pre si è fatto in Calabria. Piatti semplici, genuini, economici, strettamente legati allestagioni e ai prodotti della terra, dove ogni alimento, anche quello più umile e po-vero veniva sfruttato completamente con fantasia. Semplicità e rigore erano, dun-que, gli elementi principali di queste preparazioni, assaggiate, probabilmente, dallostesso San Francesco che aveva fatto della semplicità e delle privazioni anche ali-mentari, gli elementi basilari del suo stile di vita. San Francesco, infatti, in fedeltàalle regole del suo ordine, raccomandava ai frati di astenersi da certi cibi, in parti-colare dalla carne, che all’epoca rappresentava il cibo mondano per eccellenza:«Tutti i frati di questo Ordine si asterranno completamente dai cibi di carne e nel re-gime quaresimale faranno frutti degni di penitenza sì da evitare del tutto le carni equanto da esse proviene. Pertanto a tutti e a ciascuno di essi è assolutamente e in-contestabilmente proibito di cibarsi, dentro e fuori convento, di carni, di grasso, diuova, di burro, di formaggio e di qualsiasi specie di latticini e di tutti i loro compo-sti e derivati». Tutti gli ospiti, alla fine della serata, hanno espresso il loro plauso perla buona riuscita dell’iniziativa, congratulandosi con le scuole per la professionalitàe la diligenza dei loro allievi. I futuri operatori del settore ristorativo, oltre ad esserepersone molto competenti e capaci, devono essere operatori carichi di entusiasmoe di creatività non dimenticando mai la matrice culturale di tante preparazioni, in cuisi riflette la storia, il paesaggio e la tradizione locale.

Luigi Blotta

L’Alberghiero di Castrovillarialla mostra cosentina

su San Francesco di Paola

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 11

« Come Associazione, ci eravamo già espressi,sin dal primo momento, sin da quando la franasi era portata giù mezza collina, sull'inopportu-nità dello svolgimento dei festeggiamenti civiliin onore della Madonna del Castello, per dareun forte segnale alle Istituzioni, alla Città, al Ter-ritorio affinchè il problema fosse, con immedia-tezza, affrontato e risolto: purtroppo, dopo treanni, siamo ancora quì a discuterne, mentre loscempio aumenta e la collina perde, giornodopo giorno, pezzi importanti che l'assotti-gliano ancor di più, non lasciando ben sperareper il futuro!Nonostante tutto, negli anni passati, la festa ci-vile si è svolta, con grandissima partecipazionepopolare ed ancora, quest'anno, il CommissarioPrefettizio ha predisposto lodevolmente ogni

cosa per renderla più bella, attraente e parteci-pata. Nulla da eccepire, considerando il puntodi vista dell'Amministrazione comunale. Tuttavia, visti l'attuale situazione del sito delSantuario e gli anni trascorsi senza ottenere ri-sultato alcuno, sentiamo il dovere, ancora unavolta, di ribadire il nostro deciso e fermo "no"allo svolgimento dei festeggiamenti civili che,secondo noi, rappresenterebbero un vero e pro-prio "oltraggio" di fronte ad una situazione cherischia di mandare a monte, pardòn a valle, cen-tinaia di anni di Storia religiosa e civile della no-stra Città ! Chi, come noi, frequenta quasi quotidiana-

mente il Santuario, si accorge che l'afflusso po-polare è diminuito di circa l'80% rispetto alpassato: un indicatore molto preoccupante sulla

reale volontà dei Castrovillaresi di risolvere ilgravissimo problema del dissesto idrogeolo-gico. Però, durante i festeggiamenti, migliaia dinostri Concittadini si riversano nelle strade pergodere, giustamente, dei benefici della festa. Se, almeno, una parte di questa folla si recasse

presso il Santuario, non solo per pregare ma peresprimere indignazione e proteste circa il de-grado dei luoghi circostanti, forse il problemasarebbe già avviato, da tempo, a soluzione.Ecco perchè, secondo noi, la sospensione tem-poranea dei festeggiamenti civili potrebbe es-sere un fortissimo segnale indirizzato alleIstituzioni, con il coinvolgimento di miglia dipersone che, finora, non c'è stato: la protesta diun'intera Città di fronte al pericolo di veder can-cellata gran parte della Sua Storia!

Inoltre tale situazione spingerebbe le Associa-zioni Commerciali di categoria, direttamente"toccate" da un'eventualità del genere, ad es-sere coinvolte in questa indignazione generaleche, senz'altro, produrrebbe effetti positivi circala risoluzione del problema. La " mutilazione "della festa patronale più importante della Cittàdi Castrovillari rappresenterebbe, soprattutto,un grido di dolore per le Autorità competentiche non potrebbero rimanere insensibili difronte alla protesta ed alle richieste di una interaPopolazione; mentre il lasciare le cose comestanno potrebbe indurre a pensare che, tuttosommato, il famoso aforisma " panem et circen-ses" si addice, anche, alla nostra Città !»

Prof. Gianni Donato

MADONNA DEL CASTELLO

Gianni Donato:«Inopportuni i festeggiamenti civili»

Migliaia di fascisti, responsabili di crimini diguerra, vennero scarcerati con l’amnistia, pro-mulgata il 22 giugno 1946 da Togliatti, Ministrodi Grazia e Giustizia. La “pacificazione” del do-poguerra fu un atto politico saggio o un’ imper-donabile ingiustizia che compromiseirrimediabilmente l’anima stessa della giovaneRepubblica? Di certo, sappiamo che molti fu-rono i cittadini che si sono spesi per la libertàper un’Italia repubblicana, nata dalla Resistenza. Anche la nostra zona annovera avanguardie dispessore. La vicina Spezzano ha contribuito allacausa con Francesco Nociti e Giovanni Rinaldi,Commissario prefettizio e responsabile del CLNcittadino, che con la sua squadra fornì agli slavi,internati nel campo di Ferramonti, i mezzi ne-cessari per portarsi in Jugoslavia, unendosi coni partigiani del Maresciallo Tito.Nel 1942 Ferramonti “ospitava” 370 slavi, inter-nati perché partigiani o fiancheggiatori: furonotrattati con molta severità dalla Direzione e dagliagenti del campo, in quanto politicizzati rispettoagli altri internati. Infatti, la Direzione ha fatto ditutto per liberarsene e già nel ’43 il gruppo slavocontava meno di cento presenze.La combattiva e orgogliosa Lungro annovera,tra gli altri, il minatore Leccadito, avanguardiaoperaia in miniera e l’intellettuale Angelo Stra-ticò. Il contributo di San Basile è rappresentatoda Raffaele Pugliese, Commissario prefettizio, edal confinato politico Tommaso Sirgiovanni daOriolo. La Resistenza al fascismo da Saracena èquella di Vincenzo Russo e Filippo Di Benedetto.L’acculturata Morano dispiega, invece, Nicola DeCardona con Diego Ferrari. A Mormanno tro-viamo Domenico Fittipaldi, mentre Carlo Alò diSan Lucido, sarto a Parigi fa la spola con Cosenzaper consegnare l’”Unità” e documenti prove-nienti dal Centro del PCI parigino. Anche MarcoDe Simone di Rossano, inviato in Toscana emembro del CLN, fu segretario del PCI di Ra-venna. Il dirigente comunista Andrea Croccia daFrascineto, confinato politico con sorveglianzaspeciale in contrada Bianchini- Palombari di Ca-strovillari, coordinò la rete partigiana della zona.Andrea, oltre a coltivare la terra, “coltivò” moltigiovani della Contrada, impartendo lezioni sco-lastiche, ma anche politiche. Croccia fu attivocon il Soccorso Rosso, ma molto si spese per l’in-formazione e propaganda antifascista. Questeresponsabilità furono condivise con DomenicoArcuri, dirigente dell’organizzazione clandestinadel PCI castrovillarese e responsabile della zonadel Pollino. Micuzzo aveva allacciato rapportipolitici con gli antifascisti Antonio Bozzano diSavona, Marcont D’Alitala di Trieste, Mario Stran-giotti, Andrea Parisi, Furio Corti, ecc., confinatipolitici a Castrovillari, luogo “di pena” che venneindividuato dal Regime. Arcuri era impegnato acurare i rapporti politici con i tanti studenti fuorisede che frequentavano il Liceo classico, tra cuiricordiamo Giorgio Berardi, Basile, GiacintoLuzzi, tutti di Oriolo. Da questi nostri dirigenti,da questa scuola politica, nacquero i partigianiCarmelo Gugliotta, impegnato sul fronte ligure,Francesco Covello - che prima di unirsi ai parti-giani umbri, vestito da frate francescano, allastazione ferroviaria di Paola, riuscì a salire sul

treno con i tedeschi: un vagone prese fuoco, lefiamme da lì a poco raggiunsero le munizioni…la linea rimase bloccata per 48 ore. Il GAP (Gruppi Armati Proletari) agirono anchesulla linea jonica, con vari attentati a Sibari, Tre-bisacce, ecc. I tedeschi rimasero bloccati anchesulla direttrice Castrovillari – Mormanno, bombea mano colpirono alcuni panzer, danneggiandola carreggiata. Il convoglio rimase bloccato percirca mezza giornata. In Piemonte, combatté il partigiano Francesco

Castriota, fucilato dai repubblichini a Cherasco,vicino Cuneo. Un cippo marmoreo ricorda il no-stro concittadino.Dante Castellucci, di Sant’Agata d’Esaro, per laResistenza Comandante Facio, fu fucilato aParma dai repubblichini o da un gruppo di par-tigiani deviato? Questione ancora controversa enon risolta. Il Commissario prefettizio Attilio Schettini, sin-daco di Castrovillari, non fece mancare il paneai suoi concittadini. Invitò le ditte cittadine alla

cooperazione con l’Ente. Galizia e Sanzo conse-gnarono le derrate alimentari, sfamando così lapopolazione. Bari ospitò il primo congresso deipartiti antifascisti. La Camera del Lavoro di Ca-strovillari organizzò il primo maggio: sul palcosalirono Francesco Barletta, Mario Schettini, At-tilio Schettini per il Comitato provinciale antifa-scista e Andrea Croccia per la Federazioneprovinciale del PCI. Nino Woditzka scriveva: “Per far trionfare gliideali di giustizia e libertà, le masse operaie econtadine sapranno insorgere contro chiunqueattentasse all’ unità sindacale”. Abbiamo vistocom’è finita!Andrea Croccia venne nominato delegato del-l’Alto Commissariato per l’Epurazione fascista aCosenza. Molte sono le schede compilate chedenunciavano i crimini e le angherie dei fascisti,ma poco si mosse. Forse, unico caso fu l’allonta-namento dalla direzione della Scuola TecnicaProfessionale di Castrovillari, dell’ing. Nino Bixio,sospeso dal 13 maggio ’44 al 26 ottobre ‘45.Forte la delusione del Comitato provinciale,esternata da una corrispondenza con PietroNenni, Alto Commissario nazionale in Roma.Croccia, deluso dal silenzio e dall’inerzia, si ri-volse, speranzoso, al comunista Palmiro To-gliatti, Ministro di Grazia e Giustizia… aveva giàdeciso l’amnistia!Volutamente, oggi ricordiamo solo alcuni deiprotagonisti dell’antifascismo militante chehanno, in alcuni casi, sacrificato la loro vita per lalibertà, ma cosa ancor più sorprendente è chela lotta armata l’hanno esportata nelle regionidel centro- nord d’Italia. L’immigrazione ci fuanche nella lotta partigiana: oggi, ancora perstudio, lavoro, ricerca, salute, ecc.Grazie a Domenico, Andrea, Bozzano, Gazaneo,Parisi… di averci consegnato un’Italia repubbli-cana, con la “CARTA” più bella del mondo, cheoggi dei cialtroni hanno ferito… BELLA CIAO,Bella ciao…

Giuseppe Bellizzi

Settant’anni da quel 25 AprileBella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao!

1931- Andrea Croccia al confino obbligato in contrada Bianchino a Castrovillari. Da notare il fiocco nero all’anarchica al posto della cravatta

Foto tratta dal volume di Pietro Armentano Andrea Croccia, il comunista che sognava l’anarchia”

Aldilà delle appartenenze e delle posizioni po-litiche ed ideali credo sia inderogabile chie-dere a tutti i candidati a sindaco calabresi dimettere al primo punto dei programmi di go-verno dei Comuni le buone pratiche ammini-strative e la lotta alla corruzione. Le cronachestanno tracciando un quadro sconcertantedella situazione e di recente sia il presidentedella Repubblica, Sergio Mattarella sia PapaFrancesco hanno indicato la corruzione comela piaga della nostra società.Il Pontefice non solo ha rivolto un duro monitonei confronti di chi è corrotto ma ha additatoil fenomeno come una "piaga putrefatta dellasocietà", un "accanimento nel peccato". Ed haavvertito: "Se non la si combatte apertamente,presto o tardi rende complici e distrugge l’esi-stenza". Ma non intendo certo fare prediche. Se, delresto, lo stesso pontefice sottolinea che perdebellare la corruzione “dalla vita personale esociale sono necessarie prudenza, vigilanza,lealtà, trasparenza, unite al coraggio della de-nuncia”, credo che il contesto imponga una ri-flessione per verificare quali antidotiimpiegare, anche a livello amministrativo, per

impedire o comunque ostacolare l'avanzata si-lente dell'azione della corruzione e dell’illega-lità, solo in parte individuata dal contrastogiudiziario. Come nell’esempio classico del-l’iceberg, le analisi più pregnanti segnalano, in-fatti, che finora è emersa solo una piccolaparte del fenomeno. L’allarme, quindi, è piùche giustificato.E’ compito doveroso della Politica, allora, riu-scire a tirar fuori uno scatto di dignità e di ri-gore. Non è possibile delegare esclusivamenteall’attività repressiva della magistratura e degliorgani inquirenti il compito di vigilare.Quello per l’affermazione piena della legalitàlo considero un impegno faticoso e difficileche prescinde dalle appartenenze ed esuladalle visioni politiche e deve essere necessa-riamente collettivo e trasversale.E se non è possibile minimamente sottovalu-tare i rischi, sempre incombenti, di infiltrazionimafiose nelle parti politiche impegnate nellacompetizione e di inquinamento delle liste epoi dello stesso esercizio del voto, meno chemai in Calabria la politica può dribblare unpreciso dovere, quello di promuovere concre-tamente misure e metodi mirati contro prati-

che illegali e corruzione. Chiedo, perciò, che iprogrammi dei candidati a sindaco abbiano alprimo punto dei loro impegni programmaticiterapie d’urto. Penso a misure concrete, qualila velocizzazione degli iter burocratici intro-ducendo una tracciabilità trasparente del pro-cedimento amministrativo. Ma anchel’incentivazione del rispetto dei tempi d’ese-cuzione delle opere pubbliche.A livello amministrativo i sindaci e gli ammini-stratori pubblici possono far molto per velo-cizzare e responsabilizzare la burocraziaadottando la “tracciabilità” del procedimentoamministrativo con una trasparenza totale, sulmodello adottato da Poste italiane per inten-derci, al fine di consentire una verifica passoper passo dell’iter di ogni atto. E un altro puntoprogrammatico qualificante deve essere la co-stituzione di parte civile obbligatoria da partedelle amministrazioni comunali non solo intutti i processi di mafia e corruzione ma anchein quelli avviati contro la malapolitica, mi-rando ad ottenere per le casse pubbliche unrisarcimento-danni materiali e di immagine.

Salvatore Magaròpresidente Associazione Più di Cento

Un impegno contro l’illegalità e la corruzioneLettera aperta ai candidati sindaco

IL DIARIO anno XIII n.13 PAG. 12

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“Sorridi alla vita” , tema scelto dalla Fédération Dentaire Inter-nationale per la campagna di eventi del World Oral Health Day2015 , è anche il messaggio che è stato mandato dall’ Associa-zione Italiana Studenti di Odontoiatria Roma Cattolica ai pa-zienti ricoverati nei tanti reparti del Policlinico Agostino Gemellidi Roma. Il 20 marzo per la celebrazione della Giornata mon-diale della salute orale gli studenti del Corso di Laurea in Odon-toiatria e Protesi Dentaria dell’ Università Cattolica, con l’ aiutodel personale della Clinica Odontoiatrica diretta dal Prof. Anto-nio D’ Addona, e degli specializzandi della Scuola di Ortogna-todonzia del Prof. Roberto Deli, hanno riempito i reparti delPoliclinico iniziando da quello di ostetricia, dove la vita sorride,e continuando con i reparti di pediatria e quelli in cui sono ri-coverate persone in età adulta-senile. I pazienti hanno ricevutoistruzioni sulle manovre di igiene orale attraverso la dimostra-zione, su modelli di bocche in plastica, delle corrette tecnichedi spazzolamento e di utilizzo del filo interdentale necessarieper un’ ottimale rimozione della placca e per evitare di trauma-tizzare i tessuti gengivali causando problemi di natura estetico-funzionale. Oltre alle nozioni pratiche è stata svolta un’ ampiaopera di sensibilizzazione sull’ importanza della prevenzione,fondamentale per combattere le patologie di interesse odon-toiatrico che colpiscono più del 90% della popolazione mon-diale, facendo leva sul notevole risparmio sia in termini di costi

biologici che monetari. Grazie anche allo stand allestito davantil’ ingresso del Policlinico con l’aiuto del Presidente dell’ Asso-ciazione Italiana Odontoiatri Roma Dott. Giovanni Migliano,questi messaggi hanno raggiunto circa duemila persone nell’arco della giornata. Si è parlato anche dei rapporti tra stato disalute orale e condizioni sistemiche durante la presentazionedel WOHD che si è tenuta il 18 marzo al concerto “ Giovani arti-sti per l’ ospedale” nella hall del Gemelli, dove sono intervenutiPier Carmine Passarelli, Local Prophylaxis Officer AISO RomaCattolica, e il Prof. Francesco Somma, professore di endodon-zia e presidente del Corso di Laurea in Igiene Dentale. Semprenell’ ambito della celebrazione del WOHD, l’ AISO Roma Catto-lica ha organizzato il concorso “ Win for brush ” mettendo inpalio otto spazzolini elettrici e il cui ricavato è stato devolutoall’ associazione onlus “ Sorridendo! “ che si impegna nell’ offrireaiuti ai bambini malati o con difficoltà economiche e di inte-grazione. Prevenzione e solidarietà, dunque, sono state le pa-role d’ ordine di questa serie di eventi che hanno avuto ampiarisonanza fra i media e il web, fidelizzando un gran pubblicoche, a causa di malsane campagne pubblicitarie delle tante ca-tene low cost , si sentiva smarrito e dubbioso sul giusto valoreche riveste l’ odontoiatria. Valore che è emerso con tutta la suaimportanza grazie a queste manifestazioni che, ci auguriamo,possano essere sempre più numerose.

PREVENZIONE E SOLIDARIETA’

Giornata Mondiale della Salute Orale al Policlinico Gemelli Di Roma

Intervenuto anche il castrovillarese dott. Pier Carmine Passarelli,

Continua la mostrasu Blacaman

Inaugurata sabato 27 marzo alla presenza di un folto pubblico en-tusiasta della mostra grafico-documentaria sul fachiro castrovil-larese Pietro Aversa, alias Blacaman, continua il calendario dellevisite, durante il sabato e la domenica. Insolito fuori programma,durante la giornata di sabato 11 aprile quando grazie alla corte-sia e disponibilità di “Animal store” pitoni veri hanno reso ancorapiù attrattiva la mostra del nostro incantatore ed ipnotizzare diserpenti. Tra le chicche della mostra anche la riproduzione deicostumi tradizionali di scena del fachiro, riprodotti fedelmente daMena Filpo e da Caterina Furiato. Per chi ancora non ha avuto ilpiacere di visitare la mostra, un consiglio, prenotate una visita gui-data telefonando al n. 346.2245173.

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abato 18 appuntamento da non perdereal Teatro Sybaris. Protagonista della se-rata sarà il Quartetto Euphoria, formatoda quattro brillanti artiste che darannovita ad un coinvolgente concerto musi-comico dal titolo “Euphoria Show!”. Lospettacolo con inizio previsto alle 21,00 èinserito nel ricco cartellone della XVI Sta-gione Teatrale di Castrovillari, organizzatagrazie alla volontà del commissario stra-ordinario, Massimo Mariani, e all’impe-gno del segretario generale dell’ente,Maurizio Ceccherini, in sinergia con le as-sociazioni culturali Khoreia 2000 ed Apru-stum. E allora ci viene da chiedere “Cosaci si può aspettare da un quartetto d’ar-chi? L’esecuzione appassionata di un pro-gramma classico? O magari il confrontocon il grande repertorio, tra evoluzioninarrative e virtuosismi?” Di solito è que-sto ciò che accade. Di solito. Qui è la fan-tasia a regnare sovrana e in libertà,grande ed inaspettata, va a braccetto conil rigore. Lo scatenato Quartetto Eupho-ria, composto da Marna Fumarola e SuviValjus (violini), Hildegard Kuen (viola) eMichela Munari (violoncello), si esibiscein una cornice che solo inizialmente è

quella seriosa dei concerti classici. Nulla,degli inizi misurati, lascia presagire il caossonoro che scuoterà musiciste e parti-ture. Bastano pochi minuti e la confu-sione si sostituisce alla logica. Massimostupore, quindi, se il quartetto si tra-sforma sotto i vostri occhi: gli archetti di-ventano oggetti di scena e gli strumentirivelano possibilità di utilizzo impensate.E allora, a questo punto, si può ancoradire di assistere ad un concerto? Le mu-siciste sono reali? E’ burla? O verità?Noi preferiamo semplicemente pensareche la musica abbia bisogno di essere,oltre che ascoltata, vista e gustata. Tuttoqui! “Euphoria Show!”, in definitiva, è unospettacolo unico nel suo genere, assolu-tamente da godere in versione live.Marna Fumarola, Suvi Valjus, HildegardKuen e Michela Munari hanno fondato ilQuartetto Euphoria nel 1999, contagiatedal virus fantastico della Banda Osiris che,nel 2000, accompagnano nella fortunatatournée di Roll Over Beethoven. Il Quar-tetto Euphoria, spesso ospite di trasmis-sioni televisive Rai, all’impegno teatrale ealle sue esilaranti performance affiancaun’intensa attività concertistica e l’appro-

fondimento del repertorio classico. Col-labora con artisti di fama internazionaletra cui Stefano Bollani, Skin, il duo PetraMagoni e Ferruccio Spinetti, Ron, l’Or-chestra di Piazza Vittorio. Ha preso partea numerosi festival nazionali ed interna-zionali riscuotendo ampi successi di cri-tica e di pubblico. Tra il 2000 e il 2004 harealizzato le colonne sonore dei seguentifilm di Matteo Garrone: “Estate romana”,“L’imbalsamatore” e “Primo amore”. Nel2005 realizza “Guarda che Musica!”, con-certo musicomico per la regia dellaBanda Osiris, partecipa al talk-show “Parlacon me” su Rai3 e si esibisce al Teatro Ari-ston di San Remo, in occasione della 30°edizione del Premio Tenco. L’anno se-guente si esibisce alle Olimpiadi di Torino.Nel 2007 è la volta di “Radio Euphoria”,esilarante spettacolo di teatro musicaleper la regia di Enzo Toma con testi diFrancesco Niccolini. Nel 2008 si esibisceinsieme a Skin alle trasmissioni televisive“Che tempo che fa” su Rai3, “Quelli che ilcalcio” e “Scalo 76” su Rai2.

Domenico Donato

XVI STAGIONE TEATRALE COMUNALE DI CASTROVILLARI

Al Sybaris lo scoppiettante “Quartetto Euphoria”con il concerto musi-comico “Euphoria Show!”

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Il Consiglio comunale ha approvatoad unanimità, e non accadeva datempo, tutti i punti portati dal sin-daco Nicolò De Bartolo all’atten-zione dell’assemblea.Succintamente la cronaca. I lavori,avviati dal vicesindaco Pasquale Ma-radei, che ha svolto le funzioni dipresidente sino all’arrivo del sindaco- impedito nel rispetto dell’orario fis-sato a causa di una imprevista con-vocazione in Prefettura – hannoriguardato in primis la consueta ra-tifica dei verbali relativi alla prece-dente seduta. Per poi passare alladiscussione del secondo argomentoin scaletta: la modifica dell’accordoconsortile tra i Comuni di Morano,Mormanno, Laino Borgo e Laino Ca-stello per la costituzione della Cen-trale Unica di Committenza.Essenzialmente un adempimento,come illustrato da Maradei, resosinecessario a seguito delle modifichenormative introdotte dall’art. 33comma 3 bis, sulle modalità di ac-quisto di servizi e forniture da partedei Comuni con popolazione al disotto di 5000 abitanti dal 01.01.2015e dal 01.07.2015 per l’acquisizionedei lavori, circa le funzionalità enuovi compiti delle Centrali di Com-mittenza (CUC) di cui, peraltro, Mo-rano risulta capofila. Dopo un breve,civile confronto, il Consiglio ha li-cenziato senza alcuna spigolosità.Giunto in aula il primo cittadino, si èsoffermato su alcune comunicazioni.Tra cui quella attinente all’immi-nente viaggio che De Bartolo com-pirà a Porto Alegre (Bra) -partenzafissata per venerdì 10 aprile c.m. - in-vitato in occasione dei festeggia-menti per il 25° anniversario dellafondazione del Centro Calabrese doRio Grande do Sul. Il capo dell’ese-cutivo ha ringraziato i concittadinid’oltreoceano e sottolineato comesia stato autorizzato dal presidentedella Regione, Mario Oliverio a rap-presentare l’intera Calabria durantele manifestazioni ufficiali cui parte-ciperà. Un’articolata relazione del-l’assessore Sonia Forte ha precedutola discussione del terzo punto inagenda: approvazione Regolamentoper l’Organizzazione del Servizio Re-fezione scolastica e Funzionamentodella Commissione Mensa. La Forte

ha fatto notare come, rispetto al vec-chio Regolamento, siano rimasti in-variati i primi cinque articoli,emendati quelli dal sesto al dodice-simo, aggiunti ex novo dal tredice-simo al diciottesimo. Anche inquesto caso l’alzata di mano è stataunanime. Più tempo ha richiesto ildibattito sul Regolamento per laConcessione d’Uso dei Pascoli Co-munali. La relazione affidata all’as-sessore al ramo, Biagio AngeloSeverino, ha tratteggiato le novitàdello strumento, evidenziandocome «si sia invertita la filosofia delPiano, non riferendosi più alla fidapascoli ma ai contratti agrari con ca-none annuale, trasformando in ri-sorsa tangibile il patrimonioagroforestale, spendibile anche e so-prattutto dai giovani e da impreseda loro costituite. Interveniamo – hadetto Severino – sul tipo di gestionee sulle pratiche di allevamento. Iltutto a fronte di tariffe giuste edequilibrate, calcolate sulla base deidati forniti dall’INEA per i fitti dei ter-reni compresi nella provincia di Co-senza. Proponiamo indirizzi diconduzione per la tutela dei pascoli,individuando e rimuovendo i motividi degrado, suggerendo tecniche al-ternative, utili per il miglioramentodella qualità e della produttività. Alcontempo, importantissimo, il costoè stabilito per ettaro e non più perUBA (unità bovino adulto), la qualcosa consente, appunto, la stipula dicontratti agrari in deroga e l’accesso,per gli operatori, alle provvidenzeche la Comunità Europea largiscetramite la Regione». Il Piano, illu-strato dal tecnico incaricato di redi-gerlo, Peppino Anselmi, consta di 25articoli più gli allegati. Trentuno ilotti da bandire, per un totale di circa1245 ettari. Nessun rilievo dalla mi-noranza, che ha condiviso lo spiritoe la sostanza del Piano. Unanime ilconsenso dell’emiciclo. Da segnalarela soddisfazione di De Bartolo. Ilquale, a margine, nel ringraziare gliassessori per l’impegno profuso, hafatto rilevare come, a suo dire, «l’ese-cutivo, più in generale la compagineInsieme per Morano, dimostri neifatti l’apertura al dialogo e trasformitangibilmente in azioni e iniziative leparole e gli annunci»

Morano C./Il Consiglioapprova il Regolamento per laconcessione d’uso dei pascoliApprovati ad unanimità tutti i punti

Il 4 aprile presso l’Auditorium “A.Croccia”dell’Istituto Om-nicomprensivo di Frascineto la nuova associazione cul-turale e turistica “Vorea” il cui scopo è quello dicontribuire alla tutela, salvaguardia , valorizzazione e di-vulgazione della cultura minoritaria attraverso laboratorie attività teatrali in lingua, ha presentato la “I Rassegna diteatro ragazzi in lingua arbëreshe “Çikarele për një teatërarbëresh Cosucce per un teatro arbëresh” per la dram-maturgia di Vincenzo Bruno,consulenza linguistica FlaviaD’Agostino ,costumi Natalia Kotsinka,aiuto regia LuciaMartino,regia Imma Guarasci. Dieci piccoli attori in erbahanno portato in scena due brevi commedie “Orecchieche non sentono insieme ad occhi che non vedono Veshçë nëng gjëgjëjin bashkë me sy çë nëng shohjin” inter-pretata da Giusy Gae Brunetti,Francesca Braile,VincenzoMiranda e “Il Cane Tecnologico Qeni Teknollogjikus” in-terpretata da:Maria Rosaria Braile ,Maria Teresa Braile, Pie-tro Brunetti, Vincenzo Caputo,Giuseppe De Napoli,Angelica Gaetani, Rebecca Randelli. Uno spettacolo cheha emozionato il numeroso pubblico presente,oltre adaver messo in evidenza le doti straordinarie dei ragazzinel campo della recitazione. Quest’anno come ci ha dettola Presidente dell’Associazione “Vorea” la Prof.ssa LuciaMartino, è nato un vero e proprio progetto teatrale lin-guistico un corso di teatro in lingua arbëreshe che vedeimpegnate oltre la stessa presidente le esperte per la lin-gua arbëreshe Flavia D’Agostino e per la recitazione e laregia Imma Guarasci,e il cui scopo è quello di veicolare lalingua e la cultura con la recitazione in modo da intro-durre i giovani al mondo e al vissuto della realtà arbëre-she.La comunità,con la sua tradizionale attitudine alplurilinguismo ed alla convivenza proficua con le conti-gue comunità italofone,è portatrice di valori antichi e nelcontempo moderni, la particolarità etnolinguistica e sto-rica degli arbëreshë è riconosciuta dallo Stato,con inter-venti di normativa per la tutela della minoranza,è stataquindi elaborata e sviluppata l’idea progettuale: un’ideaimperniata attorno alla specificità linguistica,non facen-done l’unico argomento di approfondimento e di studio,ma considerandola come il filo conduttore,il canovac-cio,attorno a cui fare snodare il percorso di conoscenzacomplessiva del territorio. Uno degli elementi che carat-terizzano la conservazione della lingua e della cultura diuna minoranza linguistica è la sua trasmissione attraversola parlata e l’acquisizione di riti,costumi e modalità dicomportamenti alle nuove generazioni,così come unamadre istruisce un figlio alla vita conraccomandazioni,con istruzioni,così una minoranza lin-guistica attua delle strategie affinché i vissuti della pro-pria gente diventino acquisizione e patrimonio condivisodei giovani e dei ragazzi per poi essere ritrasmesso nuo-vamente. In considerazione che la nostra lingua rischial’estinzione e la cultura millenaria sta per subire un forteridimensionamento per tanti fattori,culturali,sociali,lin-guistici che stanno trasformando irrimediabilmente i con-testi di vita e di cultura dei giovani,noi come associazioneabbiamo ipotizzato una metodologia di acquisizione deivalori e della cultura arbëreshe attraverso la nascita di la-boratori teatrali e perché no anche una scuola di teatro,nei quali il coinvolgimento dei ragazzi diventa più facilee immediato ma soprattutto per offrire la possibilità difare un’esperienza di gruppo che permetta loro di met-tersi alla prova,di esprimersi di vincere le proprie paure,divertendosi. Lo spettacolo è il riassunto dei loro sforzi,lagratificazione per il cammino fatto in gruppo che diventa

quindi un mezzo e non il fine ultimo. Ogni spettacolo èbello in quanto unico,in quanto porta con se l’esperienzadi chi lo realizza,un progetto questo realizzato con po-chissime risorse e molto impegno di cui andiamo fieri pertante ragioni. I ragazzi sono stati all’altezza del compitoloro assegnato e soprattutto contenti di questa espe-rienza che ha coinvolto anche le famiglie che hanno par-tecipato attivamente all’esperienze e a cui va unringraziamento particolare,ma un grazie va ai ragazzi perl’impegno che hanno dimostrato .

Flavia D’Agostino

Frascineto : Ciak si recita... Concluso il laboratorio teatrale in lingua arbëreshe

Fervono i preparativi per la V edizionedella gara automobilistica di velocitàin salita Morano/Campotenese. Tantele novità quest’anno. Anzitutto la data:dal 22 al 24 maggio, periodo climaticoideale. Poi la spiccata verve dell’asso-ciazione Morano MotorSport, organiz-zatrice dell’evento, e gli obiettivi daraggiungere. Affatto limitati al risultatosportivo. Che pure sarà importante, lotestimonia il successo degli anni pre-cedenti. Ma non esclusivo. Il progetto acui lavora il responsabile Marketing eComunicazione del sodalizio promo-tore, Luciano Mastrascusa trascende,infatti, il puro agonismo per collocarsiin una visione più estesa e complessa.Fatta di rilancio del territorio e dellesue composite e numerose eccellenze;di vere e proprie strategie pubblicisti-che a servizio di un tessuto economicoche richiede attenzione e visibilità.

In cantiere una serie di proposte checonferiscono alla manifestazione mar-cate nuance sportive, ma anche recla-mistiche. La logistica, in primis,

minuziosamente rivista e ottimizzata,prevede una serie d’interconnessionicon punti di accoglienza, centri infor-mazioni, assistenza alla mobilità, na-vette interne, zona sosta, paddock,segreteria tecnica, maxischermi per se-guire minuto per minuto i momentisalienti della sfida. E poi, una vasta areaminiexpo da allestire nel campo spor-tivo. Ed è forse questo l’elemento piùinnovativo dell’edizione 2015 della

Morano/Campotenese: la volontà,cioè, di accostare alla competizioneautomobilistica un articolato battagereclamistico pensato, da un lato perveicolare l’immagine della Calabria e,in maniera superlativa, il territorio conle sue tipicità, gli endemismi, le nicchieproduttive; dall’altro aumentare il pre-stigio stesso della corsa. Gli ingredientivi sono tutti. Vi è l’affidabilità dei sodalicoinvolti, la bellezza di un percorso -

sette chilometri per un dislivello dicirca 400 m. - giudicato tra i più tecnicid’Italia, con tornanti mozzafiato, retti-linei brucianti e un record da battere,stabilito nel 2013 da D. Cubeda; visono le prerogative culturali della no-bile Morano, le diverse emergenze ga-stronomiche e artigianali, un ambienteaccogliente, una natura genuina e ri-gogliosa.«Stiamo lavorando alacremente peroffrire agli appassionati uno spetta-colo di prima qualità – afferma LucianoMastrascusa: Vogliamo che il pubblicopossa divertirsi e godersi un weekenddi relax. Parcheggiata l’auto, gratuita-mente, si potrà arrivare sul percorsofruendo del servizio navetta ininter-rotto: chi invece volesse seguire la gararestando comodamente seduto, potràfarlo dal settore miniexpo, ove, peral-tro, si potranno incontrare i piloti, assi-stere alle esibizioni che quivi siterranno, misurarsi con i simulatori econdividere la passione per i motori».All’organizzazione giungono i compli-

menti e l’appoggio del sindaco di Mo-rano, Nicolò De Bartolo. Il quale nel-l’elogiare i contenuti dell’iniziativapone l’accento sulla straordinaria pos-sibilità che la tregiorni offre al territo-rio: «Siamo favorevolmenteimpressionati – afferma il primo citta-dino - dal lavoro propedeutico dei ra-gazzi della Morano MotorSport. Siamoal loro fianco, pur nel rigore di un bi-lancio che costringe a grandi sacrifici enon consente elevati margini d’inve-stimento. La gara apprezzata in ambitonazionale, siamo certi non mancheràdi soddisfare le nostre aspettative equelle dell’associazione titolare delmarchio. L’intero comprensorio nonpotrà che trarne beneficio. Occorreperò che, come noi, anche le istituzionisovracomunali credano tangibilmentenella manifestazione: unendo le forzepossiamo trasformare un evento spor-tivo in un meccanismo di sviluppo conriverberi positivi sui flussi turistici e sul-l’economia».

Pino Rimolo

V edizione della gara automobilistica in salita Morano/Campotenese

SARACENA – “Volere è un pò come Volare” e “Mondicolorati a colori”. Sono questi i titoli delle due rap-presentazioni teatrali che chiuderanno il corso peraspiranti teatranti tenuto dall’attore Vincenzo Lesci.Le due manifestazioni sono patrocinate dall’Ammi-nistrazione Comunale che, attraverso l’ufficio di pro-mozione turistica, ha aderito sin da subito alcomplessivo progetto culturale finalizzato alla rivita-lizzazione del centro storico. Ad ospitare, infatti, le le-zioni e le prove è stato l’Auditorium degli OrtiMastromarchi nel cuore della kasbah. È stata un’espe-rienza formativa importante. Lesci, che ha curato rea-lizzazione e messa in scena, ha saputo coinvolgereadulti e bambini. Il primo appuntamento,si è svolto presso la scuola

media cittadinain Contrada San Filippo. “Volere è unpò come volare” è stato realizzato in collaborazionecon il Centro Socio-Psico-Pedagogico di Saracena el’assistente sociale Veronica Viola. I quadri che ac-compagneranno le scene sono stati realizzati da An-gelo Ferraro, Mariantonietta Gioia, RomeoCarlomagno, Rosellina Pesce, Tommaso Genovese eVeronica Russo. Sono 13 i giovani attori protagonisti:Andrea Brasca, Priscilla Diana, Francesco Barletta, Ma-rika Viola, Fabiana Sénatore, Gloria Bellizzi, Carlo LaPolla, Marco Regina, Mariantonietta Celia, FrancescaSancineto, Chiara Padula, Leo Caldarella e Valeria Oli-veto.

Volere è un po’come volare. Mondi colorati

a coloriDue spettacoli teatrali

chiudono il corso di Lesci

Alla fine l’ha spuntata il Fuscaldo. E ilverdetto ci pare giusto. I tirrenicihanno avuto la meglio sui Medici FC,che pure hanno onorato l’impegno almeglio delle loro forze (avevanoanche raggiunto il pareggio su calciodi rigore) e possono avviare la musicaad alto volume per festeggiare la vit-toria della ventesima edizione dellamanifestazione amatoriale. Secondonoi ha vinto la squadra migliore perdue motivi: primo perché ha avutomiglior attacco e miglior difesa (con+11 in media inglese) e in genere chiha questi due primati vince e poi per-ché ha saputo mettere in fila avversaririspettabilissimi nella parte finale delcampionato aggiudicandosi gli scon-tri diretti con Terranova e Roggiano.Quando su quattro match-clou neperdi solo uno (a Roggiano, rimastaunica sconfitta del campionato), nepareggi uno fuori casa (a Terranova) evinci gli altri due nessuno può tac-ciarti di aver rubato il successo. Unmerito particolare va al mister Gio-vanni Carnevale che ha saputo amal-gamare bene giocatori tecnicamenteforti e comunque si è presentato agliappuntamenti sempre con un buonnumero di alternative che alla finehanno contribuito a fare la differenza.Il momento topico è stato certamenterappresentato dalla doppia vittoria in-terna contro Roggiano e Terranova e,perché no, anche dal venticinque-simo minuto della ripresa quando si èsbloccata la penultima gara, quellacol Malvito, improvvisamente diven-

tata difficile da risolvere. E’ chiaro chei meriti della formazione tirrenica simischiano con le mancanze delleconcorrenti che, un po’ a turno, hannofatto a gara per non mantenere laprima posizione di volta in volta con-quistata. Prima il Roggiano, poi il Ter-ranova: tutti arrivati in cima ma cadutinel finale, ovvero nel momento menoopportuno, quando non ci sono imargini per rialzarsi. Ma non sarebbegiusto nascondere il successo del Fu-

scaldo dietro i demeriti altrui: ancheperché chi rimane a ragionare con i see i ma può solo rodersi il fegato, manon cambiare l’esito finale delle par-tite. Tornando alla formazione neocampione, i Costanza, i Cardillo, gli Zi-carelli, ma anche gli uomini della di-fesa, meno appariscenti maugualmente sostanziosi hanno datocontributi non esagerati ma pesantiche, sommati tra di loro, hanno per-messo di raggiungere la vetta della

classifica. Al secondo posto rimane ilTerranova, che ha francamente chiusomale rimediando una cinquina dalCastrovillari e dando dunque l’im-pressione di aver gettato la spugnaprima dell’ultima gara. La rinuncia apartecipare alla Mediolanum Cupgetta un’ombra sulla stagione dellasquadra di Smiriglia da cui ci sa-remmo aspettati il giusto impegnoanche nella seconda parte della sta-gione, a prescindere da motivazioni eobiettivi da raggiungere. Da sottoli-neare anche il campionato del Rog-giano, per molto tempo in vetta allaclassifica e scivolato in gare che sullacarta non sembravano proibitive, perdi più tra le mura amiche. Singolare ildestino della squadra di Miraglia:

anche quest’anno ha inflitto l’unicasconfitta ai vincitori ma non è riuscitoa lottare fino alla fine per il primato.Lo scorso anno il Castrovillari, ora ilFuscaldo. Resta un campionato dasette pieno, impreziosito dalla coppadisciplina conquistata a testimoniareuna sostanziale correttezza mostratanell’arco delle ventidue gare dispu-tate. Detto della pessima figura rime-diata dal Saracena (come si fa arinunciare al piacere del gioco?), lapalla passa ora alla Mediolanum Cup,manifestazione che assegna un trofeoitinerante di anno in anno nelle manidei rispettivi vincitori. Per chi vuole,c’è ancora il tempo di divertirsi.

Gaetano Pugliese

IL DIARIO anno XIII n. 13 PAG. 15

CASTROVILLARI – Si dovrà attendere ancoranovanta minuti per decidere chi dovrà di-sputare i play out. Nonostante la vittoria didomenica scorsa contro il Brancaleone, laformazione del tecnico Mazza dovrà atten-dere l’ultima giornata di campionato per co-noscere il proprio destino. Non è facileevitarli, ma rimane ancora una speranza det-tata dalla classifica. Difficilmente ci sarannoparticolari sorprese. Per adesso Sambiase,Bocale (33 punti in classifica), Brancaleone(32 punti in classifica), Taurianovese ed il Ca-strovillari (31 punti in classifica) sono le for-mazioni a rischio spareggio. Il Sambiaseospiterà il Guardavalle e il Castrovillari andràa Corigliano. Due partite dall’esito scontato.Ecco quindi che i riflettori saranno puntantisu Brancaleone-Gallico e Taurianovese-Bo-cale. La prima gara la sfida tra il Brancaleonee il Gallico, ormai fuori dal discorso play offvisto la distanza in classifica dalla secondaposizione della Vibonese, dovrebbe averepoche insidie per la formazione di casa. Eccoquindi che tutto dipenderà dalla sfida traTaurianovese e Bocale. Chi perderà andrà asfidare quasi certamente (Corigliano per-mettendo) il Castrovillari al “Mimmo Rende”nello spareggio salvezza. Entrambe le for-mazioni quindi si giocheranno la perma-nenza in “Eccellenza”. E’ questa la sfida chevedrà collegati i tifosi rossoneri, il cui risul-

tato diventa fondamentale. Perché in caso disegno “x”, e con la vittoria di Castrovillari eBrancaleone saranno queste due formazionia giocarsi i playout. Tutto quindi è ancora in-certo. L’unica certezza è quella che il Castro-villari in caso dovesse giocarsi i playout avràdalla sua il “terreno amico”. Lo sa bene il ca-pitano e allenatore rossonero, Mario La

Canna, il quale soddisfatto della prestazionerealizzata dalla sua rosa domenica scorsa al“Mimmo Rende” contro la compagine delBrancaleone (2-1 firmato Lombardi –LaCanna) , si dice preoccupato ma allo stessotempo pronto eventualmente per i play-out.“Domenica abbiamo portato a casa tre puntifondamentali. Adesso però il pensiero va adomenica prossima dove noi – afferma LaCanna - giocheremo a Corigliano, e ci augu-riamo di uscire vincitori. E’ chiaro però cheguardiamo con grande attenzione ciò cheaccadrà a Taurianova, dove spero in unsegno x tra le due formazioni. Questo vor-rebbe dire salvezza acquisita senza dover di-sputare lo spareggio play-out”. Ma ilCastrovillari è pronto e consapevole chedovrà fino all’ultimo conquistarsi questa sal-vezza dopo un girone di ritorno molto delu-dente. Ma ormai ciò che è stato è stato. Lo sabene il capitano che crede nella salvezza evuole conquistarla a tutti i costi. “Noi tuttiproveremo a raggiungere l’obiettivo di que-st’anno: la salvezza. Ringrazio –– tutti i tifosi,i quali sono stati, e continuano ad essere,sempre vicini a me e alla squadra, facendocisentire sempre il loro supporto ed il loro af-fetto”.

www.abmreport.it

Plau out: ancora novanta minuti per i lupi del Pollino

CALCIO UISP

Alla fine l’ha spuntata il Fuscaldo

Riprende il campionato dopo le festività pasqualie riprende il cammino verso la vittoria finale il Ba-

yern Monaco che con una doppietta di Capasso euna rete di Aita liquida il Napule per 3 a 0. Ma la di-

retta inseguitrice Dinamo Pollino non molla e conun rocambolesco 4 a 2 batte gli All Blacks. Le retidei ragazzi di Abenante sono di Gatto, Giulio Mar-tino, Bellizzi e autorete di Carlucci. mentre per ineri del Valerio vanno in gol Pagni e D'Ambra.I Fal-chi, freschi vincitori della supercoppa 2014 aidanni del Napule, scalano ancora la classifica rag-giumgendo l'Olympiakos al terzo posto battutoper 2 a 0 con le reti di Cardillo e Sancineto, nelloscontro diretto.La doppietta di Antonello Abe-nante e un autorete di Gazineo permette la RedBull di superare il San Vito per 3 a 0 (foto FrancoOliveto).Nonostante i primi caldi non sono man-cate le reti nella sfida tra Borussia CV, in gol conMarzano, Tricoci e Palmieri e I Fornai, in gol conMusmanno, De Leo e doppietta di Iannibelli.IlBayer Leverkusen ha la meglio contro i Bestioniper 3 a 2. I tedeschi a segno con Pellegrini, Mar-tino e Pontevolpe. Per i ragazzi di Cesarini vannoa segno Maggio e Magnelli.Il Brescia Club vienesconfittol dalla Bianchino per 5 a 0. I gol sono diMarco Triggianese, doppietta di De Sanzo, LoScialpo e Vetere .

Michele Martinisi

Lunedì 13 aprile alle ore 17.00, presso il cinema-tea-tro “A. Tieri” di Cosenza si è svolta la cerimonia an-nuale di premiazione “Gran Galà dello Sport – Il CONIpremia i suoi campioni”. Il tradizionale appunta-mento, durante il quale la Delegazione provincialeassegna premi e riconoscimenti a chi si è particolar-mente distinto in ambito sportivo a livello regionale,nazionale e internazionale, rappresenta un mo-mento di giusta attenzione ad atleti e operatori delsettore - istruttori, dirigenti, tecnici ed educatori -che con impegno e passione si dedicano allo svi-luppo e alla promozione dello sport sul territorioprovinciale. Circa 350 gli atleti, segnalati da federa-zioni e associazioni sportive, hanno ricevuto un at-testato per i risultati conseguiti nel 2014. Dopo ilsaluto iniziale del Presidente del Coni provinciale diCosenza Giuseppe Abate, è iniziata la premiazione Per il tennistavolo Castrovillari sono stati premiatiLuca Lombardi, Antonio Corrado e Roberto Aita.Complimenti dalla redazione del Diario.

Tennis TavoloAtleti del Castrovillari

premiati al Gran Galà del Coni

CALCIO AMATORIALE

Il Bayern Monaco riprende a correre