Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone ... · Gianni), sia i probi viri...

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Mensile a cura dell’associazione “Adotta il tuo Paese” Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella – Redazione: Via Porres, 119 – 82026 Morcone (Bn) – e-mail: www.adottailtuopaese.org Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% – Aut. 110/ATSUD/BN Caffè in grani - Cialde - Capsule - Capsule compatibili Nespresso Distributore: DI MELLA ICE s.r.l. c.da Piana z. i. 22, Morcone (BN) - Tel. 0824 956185 - fax 0824 957480 Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Pontelandolfo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro Prèta che rùcela no’ mette musco ANNO V - N. 7 - LUGLIO 2015 NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO a pag. 2 Una comunità alla prova Il Murgantino a pag. 2 a pag. 2 Ed è giunto anche il nostro turno. È ufficiale, prossima- mente anche a Morcone arri- verà un congruo numero di migranti, così come imposto dallo Stato tramite la Prefet- tura di Benevento. Saranno i locali del carcere in contrada Piana (peraltro mai entrato in funzione) ad alloggiare i nuovi ospiti. Per la nostra piccola e son- nacchiosa comunità, scossa di tanto in tanto solo da qualche modesto fatto di cronaca, si tratterà di una questione che mai avrebbe pensato di af- frontare. Ma prima chiariamo una cosa. Nella vicenda che ormai acca- drà, due saranno gli attori pro- tagonisti: i migranti e il popolo morconese. Su questo cre- diamo che nessuno avrà da ri- dire, neanche il nostro critico mensile! E siccome non cono- sciamo i prossimi ospiti (a meno di fare processi in con- tumacia o procedere per luo- ghi comuni) in questa prima fase possiamo solo parlare di noi perché noi ci conosciamo bene! La comunità già comincia a porsi delle domande. Tra quanto tempo arriveranno? Quanti saranno? Da dove ven- gono? Sono neri o bianchi? Costituiranno un pericolo? Chi si occuperà di loro? Domande legittime, dettate dai dubbi della vigilia. Ma dopo la vigilia arriverà il giorno della verità e a quel punto bisognerà agire. Come? Magari non facendo nulla, cioè non ostacolando chi si curerà a pag. 2 Buone vacanze... ...a tutti i lettori e ai nostri inserzionisti il Murgantino I migranti dei barconi tra qualche mese giungeranno anche a Mor- cone e toccheremo con mano ciò che finora abbiamo visto solo in televisione. Anche la nostra piccola comunità sarà chiamata ad agire IMMIGRAZIONE di Ruggiero Cataldi Nel novembre 2014 fu visionato lo stabile demaniale, ex sede della Casa Mandamentale di questo co- mune, da utilizzare per l’acco- glienza temporanea dei migranti. Al sopralluogo parteciparono rap- presentanti della Prefettura di Be- nevento e di quella di Napoli, nonché dell’Agenzia del Demanio e del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche accompa- gnati, naturalmente, da rappresen- tanti del nostro Comune. Per otto mesi nessuna comunica- zione è pervenuta al Comune di Morcone, per cui si immaginava che l’ipotesi di utilizzo della strut- tura fosse stata abbandonata; se- nonché qualche settimana fa, come un fulmine a ciel sereno, il sindaco Costantino Fortunato, ve- niva convocato ad horas presso gli uffici del Palazzo del Governo di Benevento per vedersi consegnare una nota a firma del Prefetto Ga- leone che testualmente recitava: Il Ministero dell’Interno conside- rata la persistente pressione mi- gratoria che si registra nelle zone di frontiera, marittime e terrestri, del nostro paese e la conseguente necessità per questa Amministra- zione di reperire ulteriori soluzioni alloggiative, con nota n 8034 del 29/7 u.s ha manifestato interesse all’acquisizione del predetto im- mobile per l’utilizzo, una volta ef- fettuati i necessari lavori di ripristino e riadattamento funzio- nale, quale struttura di accoglienza dei migranti. Pertanto ha chiesto di conoscere l’orientamento della S.V. in merito all’acquisizione dell’im- mobile anche ai fini del suo futuro assetto gestionale, precisando, in particolare, se intenda optare per la non acquisizione dell’immobile, lasciando il medesimo nella pro- prietà dello Stato, nello specifico del Ministero dell’Interno, che prov- vederà ad affidarne la gestione a soggetti terzi, secondo la vigente normativa, ovvero se intenda ac- quisire il predetto bene, assumen- done la gestione direttamente o tramite operatori economici terzi, con indubbie ricadute positive a li- vello economico-occupazionale. In entrambe le ipotesi prospettate, si assicura fin d’ora la copertura fi- nanziaria delle somme necessarie L’approdo di Chiara De Michele Da circa un mese la nuova Pro Loco è all’opera. Ebbene sì, dopo due decenni di gestione “Par- cesepe”, il timone è passato nelle mani del pro- fessor Alberto Petrillo. Un avvicendamento annunciato; si parlava di un rinnovo del direttivo da tempo e finalmente si è giunti alla fatidica data delle elezioni (lo scorso 13 luglio). Una cinquantina di soci chiamati a vo- tare che hanno nominato sia membri del consi- glio direttivo  (Di Mella Fabrizio, Petrillo Alberto -poi eletto presidente-, Ansaldi Guido, Solla An- gela, Fiorenza Carmelina, Falaguerra Samanta, Lombardi Vittorio, Mazzucco Giancarlo e Ma- sone Luigi); sia il collegio dei revisori dei conti (Gentile Angelida, D’Addona Tonino e Di Brino Gianni), sia i probi viri (Parcesepe Giuseppina, Marino Federica e Cardo Teresa). Le attese sono tante e la popolazione già scalpita. Cerchiamo di capire come intenderà agire il gruppo neo in- sediato. A farci da “Cicerone” è il presidente Pe- trillo.   di Luella De Ciampis Si contraggono i tempi per la messa in opera dei lavori di mobilità nel cen- tro storico del comune di Morcone, mentre è stata affidata la nuova dire- zione dei lavori per gli alloggi a ca- none sostenibile. C’è la delibera di Giunta ad approvare il progetto definitivo dei lavori di Mo- bilità nel centro storico, predisposto dall’impresa aggiudicataria Co.Ge.Fra PRO LOCO MORCONE ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO srl, contestualmente all’approvazione del quadro economico, che prevede la spesa di 1.997.000 euro. Ma si è contratta anche l’entità del progetto che non prevede gli ascensori previsti dal programma iniziale, che avrà fina- lità turistiche e non a servizio della comunità. In loro vece, sarà predi- sposto un intervento mirato sui nodi stradali cruciali del centro storico. Con determina del responsabile del MOBILITÀ NEL CENTRO STORICO Si contraggono i tempi, ma anche le risorse eco- nomiche. La Giunta approva il progetto definitivo Luglio 2015 n. 7_Il Murgantino 10/08/2015 10.01 Pagina 1

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Mensile a cura dell’associazione“Adotta il tuo Paese”

Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella – Redazione: Via Porres, 119 – 82026 Morcone (Bn) – e-mail: www.adottailtuopaese.orgPoste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% – Aut. 110/ATSUD/BN

Caffè in grani - Cialde - Capsule - Capsule compatibili Nespresso

Distributore: DI MELLA ICE s.r.l.c.da Piana z. i. 22, Morcone (BN) - Tel. 0824 956185 - fax 0824 957480

Questo giornale è distribuito gratuitamente nei comuni di Morcone, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Pontelandolfo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro

Prèta che rùcela no’ mette musco

ANNO V - N. 7 - LUGLIO 2015NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO

a pag. 2

Una comunitàalla prova

Il Murgantino

a pag. 2 a pag. 2

Ed è giunto anche il nostroturno. È ufficiale, prossima-mente anche a Morcone arri-verà un congruo numero dimigranti, così come impostodallo Stato tramite la Prefet-tura di Benevento. Saranno ilocali del carcere in contradaPiana (peraltro mai entrato infunzione) ad alloggiare i nuoviospiti.Per la nostra piccola e son-nacchiosa comunità, scossa ditanto in tanto solo da qualchemodesto fatto di cronaca, sitratterà di una questione chemai avrebbe pensato di af-frontare.Ma prima chiariamo una cosa.Nella vicenda che ormai acca-drà, due saranno gli attori pro-tagonisti: i migranti e il popolomorconese. Su questo cre-diamo che nessuno avrà da ri-dire, neanche il nostro criticomensile! E siccome non cono-sciamo i prossimi ospiti (ameno di fare processi in con-tumacia o procedere per luo-ghi comuni) in questa primafase possiamo solo parlare dinoi perché noi ci conosciamobene!La comunità già comincia aporsi delle domande. Traquanto tempo arriveranno?Quanti saranno? Da dove ven-gono? Sono neri o bianchi?Costituiranno un pericolo? Chisi occuperà di loro? Domandelegittime, dettate dai dubbidella vigilia.Ma dopo la vigilia arriverà ilgiorno della verità e a quelpunto bisognerà agire. Come?Magari non facendo nulla, cioènon ostacolando chi si curerà

a pag. 2

Buone vacanze...

...a tutti i lettorie ai nostri inserzionisti

il Murgantino

I migranti dei barconi tra qualche mese giungeranno anche a Mor-cone e toccheremo con mano ciò che finora abbiamo visto solo intelevisione. Anche la nostra piccola comunità sarà chiamata ad agire

IMMIGRAZIONEdi Ruggiero Cataldi

Nel novembre 2014 fu visionato lostabile demaniale, ex sede dellaCasa Mandamentale di questo co-mune, da utilizzare per l’acco-glienza temporanea dei migranti.Al sopralluogo parteciparono rap-presentanti della Prefettura di Be-nevento e di quella di Napoli,nonché dell’Agenzia del Demanioe del Provveditorato Interregionaleper le opere pubbliche accompa-gnati, naturalmente, da rappresen-tanti del nostro Comune.Per otto mesi nessuna comunica-zione è pervenuta al Comune diMorcone, per cui si immaginavache l’ipotesi di utilizzo della strut-tura fosse stata abbandonata; se-nonché qualche settimana fa,come un fulmine a ciel sereno, ilsindaco Costantino Fortunato, ve-niva convocato ad horas presso gliuffici del Palazzo del Governo diBenevento per vedersi consegnareuna nota a firma del Prefetto Ga-leone che testualmente recitava:“Il Ministero dell’Interno conside-rata la persistente pressione mi-gratoria che si registra nelle zonedi frontiera, marittime e terrestri,del nostro paese e la conseguentenecessità per questa Amministra-zione di reperire ulteriori soluzionialloggiative, con nota n 8034 del29/7 u.s ha manifestato interesseall’acquisizione del predetto im-mobile per l’utilizzo, una volta ef-fettuati i necessari lavori diripristino e riadattamento funzio-nale, quale struttura di accoglienzadei migranti. Pertanto ha chiesto diconoscere l’orientamento della S.V.in merito all’acquisizione dell’im-mobile anche ai fini del suo futuroassetto gestionale, precisando, inparticolare, se intenda optare perla non acquisizione dell’immobile,lasciando il medesimo nella pro-prietà dello Stato, nello specificodel Ministero dell’Interno, che prov-vederà ad affidarne la gestione asoggetti terzi, secondo la vigentenormativa, ovvero se intenda ac-quisire il predetto bene, assumen-done la gestione direttamente otramite operatori economici terzi,con indubbie ricadute positive a li-vello economico-occupazionale.In entrambe le ipotesi prospettate,si assicura fin d’ora la copertura fi-nanziaria delle somme necessarie

L’approdo

di Chiara De Michele

Da circa un mese la nuova Pro Loco è all’opera.Ebbene sì, dopo due decenni di gestione “Par-cesepe”, il timone è passato nelle mani del pro-fessor Alberto Petrillo.Un avvicendamento annunciato; si parlava di unrinnovo del direttivo da tempo e finalmente si ègiunti alla fatidica data delle elezioni (lo scorso13 luglio). Una cinquantina di soci chiamati a vo-tare che hanno nominato sia membri del consi-glio direttivo  (Di Mella Fabrizio, Petrillo Alberto

-poi eletto presidente-, Ansaldi Guido, Solla An-gela, Fiorenza Carmelina, Falaguerra Samanta,Lombardi Vittorio, Mazzucco Giancarlo e Ma-sone Luigi); sia il collegio dei revisori dei conti(Gentile Angelida, D’Addona Tonino e Di BrinoGianni), sia i probi viri (Parcesepe Giuseppina,Marino Federica e Cardo Teresa). Le attese sonotante e la popolazione già scalpita. Cerchiamodi capire come intenderà agire il gruppo neo in-sediato. A farci da “Cicerone” è il presidente Pe-trillo.   

di Luella De Ciampis

Si contraggono i tempi per la messain opera dei lavori di mobilità nel cen-tro storico del comune di Morcone,mentre è stata affidata la nuova dire-zione dei lavori per gli alloggi a ca-none sostenibile.C’è la delibera di Giunta ad approvareil progetto definitivo dei lavori di Mo-bilità nel centro storico, predispostodall’impresa aggiudicataria Co.Ge.Fra

PRO LOCO MORCONEELETTO IL NUOVO DIRETTIVO

srl, contestualmente all’approvazionedel quadro economico, che prevedela spesa di 1.997.000 euro. Ma si ècontratta anche l’entità del progettoche non prevede gli ascensori previstidal programma iniziale, che avrà fina-lità turistiche e non a servizio dellacomunità. In loro vece, sarà predi-sposto un intervento mirato sui nodistradali cruciali del centro storico.Con determina del responsabile del

MOBILITÀ NEL CENTRO STORICOSi contraggono i tempi, ma anche le risorse eco-nomiche. La Giunta approva il progetto definitivo

Luglio 2015 n. 7_Il Murgantino 10/08/2015 10.01 Pagina 1

RIFLESSIONIA MANOVELLAdel Grillo sparlante

Anno V - n. 7 - Luglio 2015Dalla prima pagina

Rubrica irriverente di satira murgantina

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di Ruggiero Cataldi

In diverse aree del Comune di Morcone, si verificano, inmodo indiscriminato e incontrollato, continui abbandoni dirifiuti da parte dei cittadini, dando luogo alla formazione divere e proprie micro discariche. Ciò avviene indistinta-mente sia nei pressi dei cassonetti ma anche in aree iso-late del territorio comunale. È noto che l’abbandono deirifiuti costituisce un grave problema per l’ambiente circo-stante causando, contestualmente, una ricaduta negativastrettamente connessa al calo della percentuale di raccoltadifferenziata dei rifiuti. È il caso di ricordare che recente-

mente la Provincia di Benevento ha quasi raddoppiato iprezzi per il conferimento dell’indifferenziato presso l’im-pianto Stir di Casalduni, da 109,09 a 199,03 oltre Iva, inci-dendo pesantemente sugli oneri per la gestione del ciclodei rifiuti. Per quanto rappresentato, l’Amministrazione co-munale ha ritenuto necessario installare, a campione, si-stemi di video sorveglianza (anche con foto-trappole) neipressi delle aree interessate da sversamenti incontrol-lati/abusivi o comunque non conformi alle modalità indi-cate nelle ordinanze comunali. Ciò al fine di prevenire ereprimere l’abbandono indiscriminato di rifiuti e l’inosser-vanza delle ordinanze emanate in materia.

INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

LE CORNA E LE “SCÉLLE”E sso ddui ! Signori della redazione, ma che vi siete messi in testa?Tempo fa eravate convinti di stampare un “giornale che conta”, soloperché “contavate” su “Morconiani” le cliccate degli scritti che par-lavano di voi. Ora addirittura siete convinti di compiere miracoli!Se ne è accorto persino l’Anonimo Murgantino (a proposito: com-plimenti per la fantasia; che copione, anche se qualcuno mi ha fattonotare che questo è un vizio di… redazione!). Io però non ho capitose lui ai miracoli ci crede oppure no. Prima vi dà dei creduloni e poidice che “spesso (i miracoli) li contribuite a fare”. Mah, Anonimo (?)lo scrittore e sibillino il significato.Vagliù (si fa per dire), i’ ve saccio ! Niente niente vi sarete messi intesta che attraverso questo giornale avete contatti con i “piani su-periori”? Già ve crerete chisà che, ve manca sulo chesto !Spero che non vi sarete convinti che con questo giornale avete ri-stabilito equità nella comunicazione a Morcone. Scommetto chesiete certi di aver costruito l’altra campana che controbatte colposu colpo tutto ciò che dicono i denigratori di professione sulla no-stra amata cittadina.Se questo fosse vero, sarebbe un miracolo!Scommetto che vi siete messi in testa che con questo giornale du-rante la campagna elettorale per le comunali avete rotto le… uovanel paniere a quanti credevano di avere già la vittoria in tasca.Prima cinquecento voti, poi mille di scarto. Diamine, un po’ di sensodella misura, mica quelli dell’altra parte erano andati in vacanza!No, redattori “murgantini”, non ve sciascìate. Mica crederete chequei cinquecento voti di scarto li avete spostati voi...Se tutto questo fosse vero, sarebbe un altro miracolo!Ma vi conosco. Siete incontenibili e incontentabili.Eh sì, l’ultima l’avete veramente sparata grossa. Addirittura credetedi esservi messi a società con San Domenico per recuperare la suafesta che ormai steva pe’ l’acqua abbascio.Se questo fosse vero, sarebbe l’ennesimo miracolo.Vagliù, però mo basta. Vi ricordo che sono un grillo: di questopasso co tutti sti miracoli me s’accurtene le corna e me spontenele scelle!

di loro, non creando falsi allar-mismi e contribuendo acreare un clima di distensione.Ci riusciremo? Sarà…I più intraprendenti potreb-bero rendersi parte diligente eaiutare le autorità preposte,ammesso che questo saràpossibile.Molti di noi circoscrivono l’im-migrazione ai cadaveri inmare, alle bare allineate suimoli, ai barconi stracolmi, alleproteste per la precarietà deicentri di accoglienza. Solo inpochi ricordano gli atti di soli-darietà delle popolazioni diLampedusa e di tutti quei cen-tri della Sicilia che ormai daanni condividono con questepersone parte della propriotempo.Tra qualche mese saremochiamati ad agire per reagireai soprusi che questa gente hasubito nel proprio paese. Do-vremo agire per rendere lapermanenza di costoro la piùserena possibile. Infine do-vremo agire per mettere inpratica le tante omelie dome-nicali a cui abbiamo annuitodai banchi della chiesa o percoerenza ai buoni propositidelle tante associazioni cheoperano a Morcone. Questo,almeno per quanti dicono dicredere in certi valori.Vedremo...

Cosa ha ereditato la “nuova ge-stione”?Abbiamo ereditato un’occasionemeravigliosa per servire il nostropaese e per migliorare tutte le at-tività turistiche e culturali. La dire-zione della Pro loco sarà unagrande prova per me, o meglio pertutto il mio gruppo, che ha comescopo primario la promozione delnostro territorio.Il direttivo abbraccia una fascia dietà abbastanza larga ed eteroge-nea, è facile lavorare?Sono tutti giovani, seri e motivati.Sono certo che si potrà lavorarebene.Su cosa si punterà in quest’Estatemorconese?Numerose sono le attività chestiamo cominciando a proporre ea studiare. Purtroppo, poiché il di-rettivo si è formato il 15 luglio nonc’è stato il tempo utile per orga-nizzarsi, quindi faremo del nostromeglio puntando, in ogni caso, suattività culturali, sportive e gastro-nomiche.Quali saranno le novità?Proprio in questi giorni ne stiamovagliando alcune. Lancio alcunechicche: Girolago, Cronoscalata,Giocare con la scienza, Convegnosu tematiche ambientali, Calici distelle, Visite guidate a luoghi ca-ratteristici della montagna di Mor-cone. Insomma vogliamovalorizzare il territorio.Cosa verrà riproposto?Saranno rispolverati alcuni eventisportivi e musicali. Probabilmente

per rendere immediatamente frui-bile l’ex Casa Mandamentale, chesaranno accreditate sul compe-tente capitolo di bilancio, previapresentazione del quadro prelimi-nare dei costi preventivati per iquali questa prefettura dovrà ac-quisire il parere di congruità degliorgani tecnici. Si resta in attesa dicortese urgente riscontro al fine diriferire in merito al Ministero per ledeterminazioni di competenza.”f.to Il Prefetto Galeone.Una nota che non lascia nessunmargine di trattativa per quanto ri-guarda la venuta dei migranti aMorcone. C’è solo da decidere ilnumero delle persone da ospitaree se la gestione verrà fatta diret-tamente dal Ministero o verrà affi-data al Comune; l’amministrazionein carica dovrà riscontrare conogni urgenza, cosi come richiesto,la nota sopra citata. Un altrogrosso problema che investe lanostra comunità e una brutta“gatta da pelare” per i nostri am-ministratori. C’è da dire che la pro-

settore tecnico e attività produttive del Comune, Bruno Parlapiano, èstato conferito l’incarico di direzione dei lavori  e coordinatore della si-curezza, nella fase di esecuzione del recupero edilizio del fabbricato de-nominato “Casa Gagliardi”, per la realizzazione di 7 alloggi a canonesostenibile, allo studio “KR e Associati srl”, con sede legale e ammini-strativa in via Francesco Crispi a Napoli. La liquidazione delle compe-tenze professionali non dovrà comunque superare l’importo massimo di30.000 euro. Il provvedimento ha fatto seguito alla revoca dell’incaricoper la direzione dei lavori a Demetre Mitracos, a causa di una serie di ina-dempienze contestategli che, di fatto, per quanto attestato nella deter-mina, hanno rallentato le attività del cantiere e hanno rischiato di causaredanni economici all’Ente. Sono infatti rimaste inevase molte richiesteavanzate dal Rup e sono state altresì riscontrate anomalie nei requisitirichiesti al professionista per il normale svolgimento delle procedure ne-cessarie alla realizzazione dell’opera.

Mobilità nel centro storico

I lavori presso Casa Gagliardi

Una comunitàalla prova

vincia di Benevento ospita giàcirca 800 immigrati dislocati, oltreche in città, in vari paesi del terri-torio e nulla lascia presagire, almomento, che il fenomeno possaregredire, anzi, come quotidiana-mente apprendiamo dai media, ifratelli stranieri che approdanosulle nostre coste sono sempre dipiù e provenienti oramai, non solodall’Africa ma anche dai paesi me-diorientali.Sicuramente l’immigrazione, spe-cialmente quella di massa, è un fe-nomeno che influenza la politicasociale ed economica di un paesee l’Italia è tra i paesi europei piùinteressati dall’immigrazione. Varisono i motivi che spingono gli ex-tracomunitari a raggiungere il no-stro Stato: guerre, mancanza dilavoro, sogno di trovare benesserenel paese di destinazione e l’Italia,oltre che per la facilità di approdo,viene vista come meta da rag-

giungere per trovare benessereo come paese di transito perraggiungere altri stati del nordEuropa. Il nostro Paese, essendola prima volta che si vede sotto-posto a un così grande flusso mi-gratorio, non ha ancora definitoun propria linea di comporta-mento e il Governo sta affron-tando l’argomento in manieranon adeguata, stante anche latotale assenza di politiche co-munitarie europee che possanoin qualche modo controllare ecalmierare il fenomeno e i con-seguenziali effetti negativi.Comunque, senza addentrarcitroppo nell’argomento che sicu-ramente è di una complessità no-tevole e visto che oramai ilfenomeno ci tocca da vicino, se-guiremo con ogni attenzione,cautela e prudenza gli eventi chesi susseguiranno nelle prossimesettimane e nei prossimi mesi,pronti a riferire e informare i no-stri lettori.

L’approdo

L’edificio che ospiterà gli immigrati

PRO LOCO MORCONE ELETTO IL NUOVO DIRETTIVO

qualche sagra.Negli ultimi anni l’evento di punta,il 15 agosto, per esigenze econo-miche è stato ridimensionato. As-sisteremo a un rilancio?Dipende dai punti di vista. La si-tuazione economica attuale non cipermette di largheggiare. Persistesulla nostra nazione, ma potreidire sul mondo intero, una condi-zione di austerity e, purtroppo, nonpotremo aspettarci molto per ilFerragosto. Non sarebbe nem-meno giusto. Le casse sono vuotee gli artisti hanno cachet di unacerta entità. Di sicuro possiamopromettere qualcosa di meglio perl’anno venturo poiché avremo

tutto il tempo di verificare la di-sponibilità per spettacoli con unbuon rapporto qualità prezzo.La collaborazione con le altre as-sociazioni verrà intensificata?Già nel precedente direttivo ave-vamo una buona collaborazionecon tutte le altre associazioni. In-tensificheremo certamente ogniforma di collaborazione e ci assi-cureremo la massima partecipa-zione di tutte le risorse disponibili.Se siamo uniti faremo grandi cose.Il segreto di questo nuovo direttivoè promuovere e intensificare lecollaborazioni. Per esempio dapochi mesi abbiamo nel nostro ter-ritorio il Museo Scuola Achille San-

nia, ente ancora fortemente sco-nosciuto per molti morconesi.Quest’associazione collaborerà in-sieme a tutte le altre a miglioraremaggiormente l’offerta turisticadel nostro paese.Quali sono gli obiettivi da rag-giungere?Svilupperemo le attività turistiche,valorizzeremo i prodotti tipici dellaenogastronomia nostrana, pubbli-cizzeremo ancor di più l’artigianatolocale e la tradizione popolare. Tu-teleremo e salvaguarderemo i pa-trimoni storici, artistici,architettonici, culturali e ambientali.I buoni propositi ci sono, non ci restache augurare l’in bocca al lupo!

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Nel cuore del borgo

di Ruggiero Cataldi

La passione per i motori a Mor-cone è sempre stata viva. Lo testi-moniano la pista di kart dovegiovani e meno giovani “mettonoin moto” la voglia di correre e lapresenza di numerosi appassionatidi veicoli d’epoca che ogni annoorganizzano una mostra.Molti ricordano sicuramente ilrally “Città di Morcone” che si di-sputava nelle estati degli anni ‘80il cui tracciato coinvolgeva anchequalche vicino comune e dome-nica 2 agosto, grazie all’Ammini-strazione comunale e allascuderia Testa Corse di Cervinara(AV), a Morcone si sono rivissutiquei momenti. Molti spettatori sisono dati appuntamento lungo lastrada Panoramica sud Matesedove si è svolto il Primo slalom insalita “Città di Morcone”. La gara,dopo le verifiche tecniche tenu-tesi presso il parco comunale“Tommaso Lombardi”, ha avutoinizio alle 13,30 e ha visto la par-tecipazione di circa 50 piloti pro-venienti dalla Campania, dal

Molise, dalla Puglia, dalla Basili-cata e dalle Marche. Divisi per ca-tegoria (Gruppo N, Gruppo A,Gruppo Speciale, Prototipi), i piloti,a distanza di 30 secondi, sono par-titi per contendersi il trofeo lungoil tracciato di 3 km che, alla finedelle tre manche, è stato vinto daManganiello Vincenzo su Fiat 126motorizzata Suzuky.La manifestazione, molto bella eappassionante, è stata anche benorganizzata grazie all’impegnodell’amico Mimì parcsepe. Sotto la

guida del Direttore di gara e Com-missario tecnico Domenico Testa,i commissari di percorso e i verifi-catori hanno fatto la loro bella fi-gura. Si è vista in azione anche lasafety car guidata dall’amico “mur-gantino” Armando Di Brino, cheper l’occasione ha messo ha di-sposizione una fiammante 500 L.Infine un ringraziamento particolareè rivolto ai Carabinieri della localestazione, alla Polizia Municipale ealla Misericordia. Anche grazie aloro tutto è filato liscio.

SLALOM “CITTÀ DI MORCONE”Una cinquantina di piloti provenienti da varie re-gioni, hanno dato vita a una gara molto avvincente

di Gabriele Palladino

“La Rota”, un nome, una storia, una indimenticabile,eterna leggenda, che ci riporta alla mente il tempodelle giovanili esperienze nella “Villa”, il luogo che perdecenni ha rappresentato il punto di ritrovo e di in-contro di generazioni e generazioni morconesi e nonsolo. Tanti, tantissimi, infatti, sono stati anche i giovanibaldanzosi dei paesi viciniori attratti dalla magia diquel luogo, dove musica e divertimento diventavanoun unico forte richiamo per tutti.Oggi la “Villa”, che celebra la memoria di TommasoLombardi, il mitico “don Tomasi”, indomito spirito san-nita, monumento statuario della politica provincialedepositario di cristallina moralità e profonda sag-

gezza, si riveste dell’antico splendore e si presentaagli occhi del paese ordinata, pulita, profumata.È qui che oggi il “ragazzo del muretto” del tempo chefu, seduto all’ombra della panchina, dove un giornolontano provò l’emozione del primo bacio alla ragazzadei suoi sogni, si riempie il cuore di gioia nostalgicamentre ascolta il mormorio della primitiva fonte, in ununico afflato con l’arcano silenzio che ovatta il monu-mento eretto in onore degli eroici soldati morconesi,caduti e dispersi in guerra per l’ideale di una grande,invincibile Italia.I bambini giocosi, liberi di correre, come accadeva untempo, a briglie sciolte, sulla ghiaia sottile dei vialetti,ridesta il ricordo e ci fa guardare al futuro con rinno-vata speranza.

di Luigi Moffa

Sono state rese note le graduatorie dei candidati di servizio civilenazionale per due progetti avviati dal Comune di Campolattaro.Per il progetto “Culturando 2014” sono risultati idonei Maria Con-cetta Rubo e Antonello Basilone, mentre per “Informapolis 2014” gliidonei sono Fabrizio Palladino e Gianluca Mella.I candidati ammessi hanno sostenuto il colloquio il 14 maggio. Nonè stata ancora definita la data di inizio del servizio, ma con moltaprobabilità le attività previste dai due percorsi formativi prende-ranno il via nel mese di settembre. Questi quattro volontari si vannoad aggiungere ad altri quattro giovani già in servizio civile presso ilComune di Campolattaro: due sono in servizio presso la bibliotecacomunale e altri due presso il fondo Garanzia Giovani.Con il progetto “Informapolis 2014” si vuole migliorare la qualità ela quantità dell’informazione e della comunicazione nella pubblicaamministrazione, con la finalità generale di mettere al correntel’utenza sulle possibilità di accesso alle informazioni e di interazionecon la gestione dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche.In particolare si vuole facilitare la fruizione delle informazioni e deiservizi dell’ente nel campo dell’assistenza, della protezione civile,dell’ambiente, del patrimonio artistico e dell’educazione culturale,istituendo sportelli ad hoc, o potenziando quelli già esistenti in talisettori.Invece, il modello di sviluppo e di implementazione del progetto“Culturando 2014” vuole intervenire strutturalmente e metodologi-camente nell’intero settore per innescare la tutela, valorizzazione epromozione delle biblioteche, ma anche accrescere la partecipa-zione attiva delle amministrazioni e della comunità.

Cronaca d’altri tempidi Luella De Ciampis

È partito giovedì 20 luglio il servi-zio gratuito di consegna a domici-lio dei farmaci, promosso daFederfarma.Il servizio, patrocinato dal Mini-stero della Salute, che ha caratterenazionale, sarà svolto da tutte le103   farmacie associate a Feder-farma, presenti sul territorio dellaprovincia di Benevento ed è rivoltoa persone non deambulanti, acausa di patologie croniche o graviche non abbiano a disposizione fa-miliari che possano recarsi in far-macia.“L’adesione dei nostri associati èstata totale – dice Tommaso Cu-sano presidente provinciale di Fe-derfarma – nonostante si potessescegliere liberamente se aderireo meno all’erogazione del servi-zio. Per accedervi c’è il numeroverde, 800 189 521, divulgato suun banner attraverso il quale sipotrà entrare nel nostro sito, dovesono pubblicati i limiti e le condi-zioni del servizio di consegna adomicilio.Un operatore risponderà al-l’utente per verificare, medianteuna breve intervista, la sussi-stenza dei requisiti per benefi-ciare della consegna, destinataesclusivamente a chi ne abbiareale bisogno. Il numero verde èattivo nei giorni feriali, dal lunedìal venerdì, dalle 9 alle 18. Verràinoltre rispettato in assoluto il co-dice deontologico, nell’osserva-zione della normativa sullaprivacy, cosicché sarà sempre esolo il farmacista a effettuare leconsegne e a stabilire insieme al

di Fiorella De Michele

Giunta ormai alla sua 54esima edizione, inizierà il 31luglio per ben otto giorni, fino al giorno 7 agosto, la“Settimana Folkloristica” di Pontelandolfo. Manife-stazione che è cresciuta nel corso degli anni, ac-quistando sempre più i caratteri e le peculiarità diuna vera e propria rassegna culturale.A imprimere prestigio a queste serate di festa, sonosicuramente due eventi in particolare: il Premio Lan-dolfo d’oro (31 luglio) e il Comicron, Festival Inter-nazionale del Cortometraggio Comico (4 e 5agosto), entrambi firmati Maestro Ugo Gregoretti. Giunto all’ottava premiazione, l’ambito Landolfod’oro è un premio che viene assegnato a quanti sisono distinti nel mondo dello spettacolo, del gior-nalismo, della cinematografia. Quest’anno, con laconduzione affidata nuovamente a Mimmo Liguoro,la bella “statuetta” sarà consegnata alla scrittriceElena Venditti, all’attrice Simona Marchini, agli attoriMariano Rigillo e Cicci Romano, al compositore non-ché Direttore dell’Accademia di Santa Cecilia Mi-chele Dell’Ongaro, il direttore di Slow Food ItaliaGaetano Pascale e la dirigente Rai Cecilia Valma-rana. Evento imperdibile anche la proiezione dei 12 cor-tometraggi comici scelti dal Maestro Gregoretti traben 110 partecipanti provenienti da ben 15 Paesi delmondo. Nonostante si tratti solo della seconda edi-zione, il Comicron sta già avendo un’alta risonanzanegli ambienti artistici-culturali; novità, bella, di que-

st’anno è l’assegnazione del premio “Youth JuryAward” ad opera di una Giuria “giovani” compostada studenti provenienti dalle varie scuole della pro-vincia di Benevento.L’appuntamento è quindi a Pontelandolfo per unasettimana all’insegna del divertimento sì, ma anchee soprattutto della cultura.

PONTELANDOLFO

paziente le modalità per il ritirodella ricetta medica. Insomma, unprimo passo è fatto nel camminoverso la garanzia di una maggioreattenzione all’utenza.La Federfarma di Benevento – con-clude Cusano – con la collabora-

zione dei propri associati, vale adire le 103 farmacie operanti sututto il territorio provinciale, è vi-cina a chi vive la solitudine e so-prattutto a chi la vive in condizionidi fragilità e, per di più, senza as-sistenza”.

PREMIO LANDOLFO D’ORO E COMICRON

CAMPOLATTARORese note le graduatorie deicandidati per il servizio civile

FEDERFARMA BENEVENTOAttivato il servizio gratuito per la consegna dei farmaci a do-micilio. Gli aventi diritto potranno telefonare al numero verde

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Certe curve non si possono s…piegare, possiamoperò provare a raccontarle. Per farlo, chiediamo unpassaggio a uno dei motociclisti intervenuti alla se-conda edizione della Motocavalcata verso il Lago diScanno e Villetta Barrea, un evento che coinvolgequattro regioni (Campania, Molise, Abruzzo, Lazio) eoltre un centinaio di bikers di ogni età.Subito il ruggito delle moto ci avvolge, mentre rag-giungiamo numerosi il “Maebi Lounge Bar”, primatappa designata per la colazione, dove la signoraEsterina ci accoglie con la sua cordialità e le sue pre-libatezze. Verso le dieci infiliamo i caschi e sfilando inuna rumorosa scia diamo inizio alla motocavalcatache ci porterà fino ai duemila metri di Passo Goti, trale vette incontaminate di Civitella Alfedena e infinesulle rive del Lago di Scanno, dove un caldo sole ac-

compagna il pranzo al sacco dei più spartani. Per ibikers più esigenti, è prevista una tappa gastronomicaal ristorante e poi di nuovo via, verso Morcone, perraggiungere il Maebi, dove ha inizio la festa, aperta atutti.La serata si annuncia sfavillante: ad accenderla, unasuggestiva danza in mezzo al fuoco, ad opera dellaleggiadra Scintilla, preceduta dalla performance mu-sicale dei “Second Hand”. I momenti più spassosi: la“gara della birra con la cannuccia” e il taglio dellatorta.Protagonisti dell’evento, anche quest’anno, la pas-sione per le due ruote e la voglia di stare insieme di-vertendosi. Quando si spengono gli ultimi fuochid’artificio (sparati a intermittenza e mettendo a duraprova il riposo degli abitanti nei pressi del Maebi), ti-riamo giù il cavalletto e ce ne andiamo a dormire, so-gnando già il prossimo raduno.

MOTOCAVLCATA “VILLETTA BARREA – SCANNO” 2015

UN’ALLEGRA BRIGATA

di Giacomo Romano

Grande successo per la manifestazione “Lo Spettacolo dei Pianeti e delleCostellazioni” svoltasi all’Oasi WWF Lago di Campolattaro il 18 luglio.Dopo L’accoglienza al Centro Visite “Il Gruccione” (sito in località Selva-piana, Morcone), i visitatori si sono recati al sito di osservazione, unabellissima terrazza sul lago, attraversando il sentiero illuminato da fiac-cole e dalla suggestiva luce del tramonto. Ad attenderli il Prof. MicheleMaddaloni e gli esperti dell’Umac, gemellati per l’occasione con ilGruppo Astrofili Beneventani, che con telescopi e attrezzature multime-diali hanno svelato i segreti del “Cielo Estivo”.Nella prima parte della serata gli oltre 150 curiosi hanno osservato Ve-nere, Giove e una piccola falce della Luna. È seguita una interessantepresentazione sull’Astronomia e la Mitologia ad essa collegata; nel frat-tempo i telescopi sono stati puntati verso la costellazione dello Scor-pione dove Saturno con i suoi anelli si mostrava in tutta la sua bellezza.A fine serata un piccolo aperitivo a km zero con pizza, zuppa con ver-dure di stagione, birra e vino.È stata una serata incantevole dove l’anfiteatro naturale dell’Oasi e la di-vulgazione scientifica hanno stimolato la curiosità e la conoscenza deitanti partecipanti.

di Tilde Prozzillo

Dopo l’esperienza dello scorso anno ad UmbriaJazz, i primi giorni di luglio di quest’anno, la Sas-sinfunky Street Band, si è esibita nuovamente a Pe-rugia in occasione del Conad Jazz Contest Preview.Il 19 luglio 2015 riceve a S. Salvatore Telesino, l’im-portante premio nazionale “Anselmo Mattei”, con ilquale sono stati insigniti illustri personaggi dellospettacolo e del mondo musicale, tra i quali, FaustoCigliano, Lino Patruno, James Senese, Andrea Rea,Daniele Scannapieco, Michael Supnick.Il premio consegnato dal sindaco Avv. Romano, èstato così motivato: “Alla Sassinfunky Street Bandper la loro originalità stilistica e per il loro estro mu-sicale particolarmente coinvolgente. Per la loro ca-pacità di aver saputo aggiornare il repertorio

classico con ritmi funky e sonorità jazz”. La band haomaggiato il sindaco con il cd pubblicato lo scorsoanno. Un riconoscimento ulteriore, il gruppo lo ha rice-vuto vedendosi immortalato nella fotografia utiliz-zata dalla pagina facebook del premio “A. Mattei”,come immagine di copertina.Le date dei prossimi concerti:1 agosto - Macchia Valfortore (CB); 5 agosto - Pie-tracatella (CB); 7 agosto - Cercepiccola (CB); 9 ago-sto - Sassinoro (BN); 10 agosto - San Giuliano delSannio (CB); 12 agosto - Morcone (BN); 13 agosto -Santa Croce del Sannio (BN); 15 agosto - Sepino(CB); 16 agosto - Riccia (CB); 20 agosto - Castelpe-troso (IS); 21 agosto - Grottaminarda (AV); 22 agosto- Sant’Angelo Limosano (CB); 23 agosto - Ferrazzano(CB).

di Fiorella De Michele

Uno dei molteplici fiori all’occhiello della comunità di Pontelandolfo èsicuramente il corposo e bel gruppo dei volontari della protezioneCivile, guidati dal Presidente Stefano Baldini. Da anni ormai impegnati,sia a livello locale che nazionale, e nelle situazioni più difficili(ricordiamo la presenza dei nostri volontari a L’Aquila, colpita da unterribile terremoto nel 2009), e come coordinatori dell’ordine pubblicoin moltissime manifestazioni di rilievo, ricordiamo, giusto per citarnealcune, il raduno internazionale delle mongolfiere a Fragneto Monfortee il presepe vivente nella suggestiva città di Pietrelcina.Ma forse non tutti sanno, o immaginano, che dietro tutte questeattività si cela un grande e impegnativo (spesso faticoso) lavoro dipreparazione e addestramento dei volontari, che devono esserepronti e forti (anche moralmente) nell’affrontare le situazioni piùpericolose. Per questo, nell’ambito di un programma di corsi eaddestramenti approvato in sede di Consiglio Direttivo, il 12 luglio ivolontari della Protezione Civile di Pontelandolfo, hanno simulatola ricerca e il conseguente ritrovamento di persone scomparse inun luogo aperto come l’alta montagna.Ai partecipanti sono state innanzitutto fornite informazioni espiegazioni dettagliate sull’utilizzo della bussola e come riuscire aleggere correttamente una mappa topografica, strumenti questiutilissimi in caso di ricerca di dispersi. Dopo aver recuperato lesagome dei dispersi (appositamente nascoste prima dell’inizio dellasimulazione), si è tenuto un briefing tra la centrale operativa e ivolontari per relazionare sulla simulazione, evidenziare pertanto leproblematiche riscontrate durante l’addestramento e fornire diconseguenza suggerimenti e ulteriori idee in vista delle prossimeesperienze. Come sempre instancabili, i volontari della Protezione Civile hannoanche preso parte alla Maratona podistica che si è svolta aPontelandolfo sabato 25 luglio; per l’occasione sono intervenuti ancheatleti diversamenti abili che sono stati supportati e coordinati daquesto bel gruppo di volontari che arricchiscono, in ogni circostanza,il bagaglio sociale e professionale della nostra comunità.

di Ruggiero Cataldi

Domenica 2 agosto il centro storico di Circello ha fatto da cornice allamostra di motocicli d’epoca.In esposizione si sono potuti ammirare una cinquantina di motociclette,scooter e motorini che negli anni Cinquanta e Sessanta hanno consen-tito la mobilità dei nostri padri e dei nostri nonni.Rigorosamente tirati a lucido e regolarmente funzionanti, Moto Guzzi,Gilera, Vespa e Lambretta sono stati l’attrazione dei tanti visitatori, ap-passionati ma anche semplici curiosi, che quella domenica hanno rag-giunto il caratteristico paesino sannita.Onore al merito ai collezionisti che quotidianamente dedicano tempo,passione e, perché no, anche denaro per conservare la storia del mo-tociclismo italiano che, ieri come oggi, contribuisce a tenere alto il nomedell’Italia nel mondo, sia in campo sportivo, sia in quello economico.

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Costellazione dello Scorpione

COL NASO ALL’INSÙOASI WWF LAGO DI CAMPOLATTARO

SASSINFUNKY STREET BANDDopo la partecipazione al Conad Jazz Contest, la band san-nita a S. Salvatore Telesino riceve il premio “Anselmo Mattei”

CIRCELLODUE RUOTE D’EPOCAUn evento retrò nella cornice del centro storico

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La nostra Oasirubrica dell’Oasi WWF Lago di Campolattaro

di Pedro Jesús Gea GinésBiologo

C’ERA UNA VOLTA. Correva l’anno 1872 e appenaundici anni dopo l’unificazione d’Italia e circa undi-cimila anni dopo che un gruppo di essere umanicamminasse sull’ultimo ponte di Beringia, per figu-rare tra i primi abitanti del continente americano,un altro gruppo di esseri umani, giunto dall’Est viamare e spinto dai venti alisei, creava la prima AreaNaturale Protetta (ANP) nella storia dell’Umanità. IlParco Nazionale di Yellowstone. Parco che oltre adaccogliere due terzi dei geiser del pianeta, pae-saggi mozzafiato, numerose specie vegetali ende-miche, animali emblematici salvati al limitedell’estinzione come il bisonte americano e testi-monianze delle tribù degli Shoshoni che gli diederola caccia, costituisce il punto di partenza per lacreazione e lo sviluppo delle attuali ANP di tutto ilmondo. Spazi che, quasi un secolo e mezzo dopo,nonostante abbiano ampliato le funzioni mera-mente protettive ed estetiche dei loro predeces-sori, mantengono vivo lo “Spirito di Yellowstone”con l’obiettivo di evitare le minacce e conservareambienti naturali di estremo valore.DI COSA PARLIAMO. Sebbene un’Area Naturale po-trebbe definirsi come un insieme di ecosistemi na-turali conservati nel tempo senza subire modifiche,oltre a quelle derivate dai processi naturali, è veroche la pressione antropica in natura è stata così si-gnificativa che è difficile trovare un luogo nelmondo dove la presenza dell’uomo non si sia fattanotare, soprattutto in area mediterranea. Per que-sto motivo, nella maggior parte dei casi, si parlapiuttosto di spazi “seminaturali” che, anche se inparte modificati dall’uomo, conservano essenzial-mente la loro struttura, le specie primitive e le lorointerazioni, così come la cultura associata alle ri-sorse naturali presenti.Una serie di qualità straordinarie come la presenzadi elementi singolari, la biodiversità, la fragilità, l’im-portanza ecologica e scientifica, l’interesse socio-economico (solo per citarne alcune) rendonoun’area naturale meritevole di essere protetta. Nonsolo attraverso una legislazione efficace, ma anchemediante la conservazione che, secondo la Strate-gia Mondiale per la Conservazione della Natura, siintende come la gestione della biosfera in modo daprodurre il maggior beneficio per le generazioni at-tuali e allo stesso tempo mantenere le potenzialitàper soddisfare le necessità e le aspirazioni delle ge-nerazioni future.Le cose sono cambiate molto dalla creazione delleprime ANP. Come la concezione estatica ed elitariadi protezione solo giuridica di “santuari naturali” iso-lati che prevalse per quasi un secolo e che è stataampiamente superata grazie ad una maggiore sen-sibilizzazione sociale che ha portato alla comparsadei primi organismi specializzati (UICN, WWF, etc)e ad eventi come la Conferenza su Ambiente e Svi-luppo di Rio de Janeiro o il IV Congresso Mondiale

delle Aree Protette a Caracas, entrambi del 1992.Eventi che hanno favorito l’integrazione delle ANPnella politica globale di conservazione e segnatouna svolta verso una gestione decentralizzata, unaprotezione basata sulla pianificazione, la coordina-zione e la cooperazione, creando reti di aree natu-rali collegate da corridoi ecologici.In Europa, il miglior esempio di questa nuova con-cezione è rappresentato dalla “Rete Natura 2000”,costituita da Zone di Protezione Speciale (ZPS) eSiti di Interesse Comunitario (SIC), che vengonosuccessivamente designati quali Zone Speciali diConservazione (ZSC). A COSA SERVONO. Mentre nessuno mette in dub-bio i vantaggi di un oliveto o di una mucca da latte,non saranno pochi i lettori che si stanno chiedendoquale sia l’utilità delle ANP. Oltre alla protezione e conservazione dell’ambientebiofisico e culturale, sono tante le funzioni di unaANP. Se la ricerca scientifica permette di migliorarela conoscenza dei processi naturali, la funzione edu-cativa può contribuire in modo decisivo a sensibi-lizzare la società sulle questioni ambientali, mentrela funzione ricreativa permette di godere di unospazio dove contemplare la natura e respirare ariapulita. Infine, la funzione socio-economica, di normaconsiderata opposta alle altre funzioni, prevede losfruttamento delle risorse volto al raggiungimentodi una produzione sostenibile per lo sviluppo dellepopolazioni interessate dalla presenza dell’ANP.E’ importante sottolineare che solo in Italia, i ParchiNazionali sono capaci di produrre il 3,2% della ric-chezza dell’intero paese, permettendo all’agricol-tura e al turismo di generare rispettivamente il 6,5%e il 5,9% del valore aggiunto nazionale nei loro set-tori. Nella zona dell’Alto Tammaro, appena fuori dalle no-stre case, è possibile visitare, durante tutto l’anno,numerose Aree Naturali Protette nonché laghi, fiumie montagne, paesaggi di estrema bellezza, habitatunici immersi in una cultura che affonda le sue ra-dici nel passato per alimentare con i suoi frutti ilpresente ed il futuro.In conclusione, alla domanda del perché dovremmoconservare le ANP, io risponderei come fece G.L.Mallory quando, prima della sua ultima e fataleascensione all’Everest, gli chiesero del perché sca-lava le montagne. La leggenda racconta che si li-mitò a rispondere «Perché sono lì». Io aggiungereiche le ANP devono continuare ad essere lì se vo-gliamo mantenere vivo lo Spirito di Yellowstone.

Eventi all’Oasi e dintorni. Agosto 2015:8 agosto “Giro in bici alla scoperta degli uccelli del-l’Oasi”9 agosto “Passeggiata sul Monte Muschiaturo”21 agosto “Il cinema incontra la natura: serata di ci-nema all’aperto”

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Aree Naturali Protette: una lunga storia

di Irene Mobilia

In attesa di scoprire quale sia il santo meteorologo,che presiede al freddo e al caldo, ultimamente un po’troppo intenso, mi rivolgo a te Plutone.Tu che eri noto come dio della ric-chezza, e dunque divinità con largo se-guito, ora che sei stato raggiuntonascosto in quel pianeta che porta iltuo nome, mi hai delusa non poco.Ho scoperto, infatti, che sei il pianetapiù piccolo del sistema solare. Pen-sando a te come Ade, il dio degli Inferi,come rapitore di Persefone e, comun-que, protagonista di altre grandi im-prese, mi è parso riduttivo attribuirti dimensioni dipoco superiori ad una pallina da tennis (fatte le debiteproporzioni).Al di là di queste considerazioni, tuttavia, vorrei chie-derti di fare qualcosa per ridurre un poco le tempe-rature, che in questi giorni ci stanno rendendo similia porchette buone per panini da scampagnata. Tu hai

delle montagne di ghiaccio altissime, perciò non do-vresti incontrare grosse difficoltà a mescolare un po’di quello con l’anticiclone africano, prima che questoci frigga del tutto. E’ forse una vendetta dell’Africa il

caldo fuori misura, visto che noi del-l’emisfero boreale non siamo troppobenevoli con gli africani? Mah, la rispo-sta la lascio a te che da lassù veditutto.In ogni caso ti siamo grati in quantodio della ricchezza perché, fra nonmolto, saremo tutti più facoltosi graziealla riduzione delle tasse annunziatadal presidente del Consiglio. Tu cicredi? No? E neppure noi dal momento

che non è la prima volta che, considerandoci gentedalla intelligenza primitiva e rudimentale, ci è statogettato in faccia il taglio di tasse e imposte.Per non comportarci sempre da Bastian contrari, vo-gliamo dare credito a quel pover’uomo, che non sapiù che cosa inventare per tenerci buoni. Ti faremosapere. Addio.

CARO PLUTONE...

di Gaetano Cipolletti

PREMIO STREGALo scorso 2 luglio 2015 è stato as-segnato il “Premio Strega” alloscrittore Nicola Lagioia, autore dellibro “La ferocia”.Il prestigioso premio letterario ita-liano è un concorso a cui hannopartecipato autori di libri editi dal1° aprile del 2014 al 31 marzo del2015.Il Premio Strega fu istituito nel1947 presso il salotto letterario diMaria e Goffredo Bellonci con lapartecipazione di Guido Alberti,proprietario della nota aziendabeneventana produttrice di li-quori.La giuria che sceglie il candidatovincitore è chiamata “gli amicidella domenica”, dal giorno delloro incontro, è composta da 400uomini e donne di cultura. Ognicomponente propone un candi-dato, nel mese di giugno si desi-gnano le cinquine vincitrici e lavotazione finale avviene il primogiovedì di luglio presso Villa Giuliaa Roma.Il libro “La ferocia” di Nicola Lagioiaha vinto con 145 voti, il secondoposto è stato assegnato allo scrit-tore Mauro Covacich con “La sposa”con 89 voti, mentre il terzo posto èstato conferito alla scrittrice ElenaFerrante con “Storia della bambinaperduta”, con 59 voti.Nicola Lagioia è uno scrittore ita-liano, esordisce nel 2001, con il ro-manzo Tre sistemi per sbarazzarsidi Tolstoj.Il libro “La ferocia” è edito da Ei-naudi, la trama è ambientata aBari.“In una calda notte di primavera,una giovane donna cammina nelcentro esatto della strada statale.È nuda e coperta di sangue. Astagliarla nel buio, i fari di uncamion sparati dritti su di lei.Quando, poche ore dopo, la ritro-veranno ai piedi di un autosilo, lasua identità verrà finalmente alla

luce: è Clara Salvemini, prima figliadella più influente famiglia dicostruttori locali. Per tutti è un sui-cidio. Ma le cose sono davvero an-date così? Cosa legava Clara agliaffari di suo padre? E il rapportoche la unisce ai tre fratelli – in par-ticolare quello con Michele, l’om-broso, l’instabile, il ribelle – puòaver giocato un ruolo determi-nante nella sua morte? Le villedella ricca periferia barese, i de-clivi di ogni rapida ascesa sociale,le tensioni di una famiglia in bilicotra splendore e disastro: utiliz-zando le forme del noir, del gotico,del racconto familiare, scandite daun ritmo serrato e da una galleriadi personaggi e di sguardi chespostano continuamente il cuoredell’azione, l’autore mette in scenail grande dramma degli anni chestiamo vivendo”.La Biblioteca Comunale, che af-ferisce al Polo Culturale BAM “En-rico Sannia”, ha onorato talevittoria pubblicando sulla paginaface book, Bam Enrico Sannia, linkrelativi al concorso letterario, in-oltre, ha promosso, grazie allarubrica settimanale “il libro allafinestra”, la monografia dell’autoreche è parte integrante dell’interopatrimonio: Nicola Lagioia, Occi-dente per principianti, Torino, Ei-naudi, 2004.

CARMINUCCIOL’associazione Adotta il tuo Paese,l’Accademia Murgantina, il polo Cul-turale BAM “Enrico Sannia” e le ami-che della Pantera onlus rendononoti a tutti l’evento che si terrà il 10agosto 2015, “ Carminuccio va in Bi-blioteca pe ri sopporti”; Carminuc-cio Leone, all’anagrafe CarminePolzella, interpretato da Fabrizio diMella, accompagnerà i bambini trale chiese di Morcone: chiesa di SanNicola e attraversando il sopportoin prossimità di via Roma giungerealle chiese di Sant’Onofrio, S. Ber-nardino e dell’Annunziata; la pas-seggiata si concluderà presso il poloBAM “Enrico Sannia”.La finalità dell’evento è la promo-zione e conoscenza dei beni cul-turali custoditi presso il centrostorico di Morcone e presso il PoloCulturale BAM “Enrico Sannia”, laconnessione tra conoscenza escoperta è affidata ad un perso-naggio caro alla storia popolare,Carmine Polzella, a cui anche lascuola ha attinto per il progettolettura e per la pubblicazione dellaMonografia.Dal mese scorso sulle pagine fa-cebook Bam Enrico Sannia, Adottail tuo Paese è stata avviata unacampagna conoscitiva del perso-naggio che ha previsto la pubbli-cazione della copia dell’atto dinascita di Carminuccio, offertagentilmente dall’Ufficio Anagrafedel Comune di Morcone, la ricercae pubblicazione di frasi da lui pro-nunciate, inoltre, la conoscenza, at-traverso le fonti, del suo vissuto,tutti questi espedienti hanno atti-vato un dialogo fra gli utenti dellerispettive pagine facebook intes-suto di personali ricordi di questacara e rispettosa persona morco-nese.Costruire la nostra storia significaosservare rispettosamente il pas-sato, conoscerlo e trarre le paroleper vivere il nostro presente ed es-sere un anello della catena storiada trasmettere al futuro.

POLO CULTURALE BAM

DUE EVENTI IMPORTANTI

Luglio 2015 n. 7_Il Murgantino 10/08/2015 10.02 Pagina 5

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Una nuova pubblicazione su Morcone, peri tipi della casa editrice Scripta Manent, dalmese di settembre sarà in libreria. Il nuovolibro è opera della giovane autrice DanielaAgostinone, da tempo nostra collaboratricela Redazione

“Il castello di carte” è un rac-conto avvincente ambien-tato a Morcone. Infatti lastoria è costituita dai luoghi-simbolo, quali il Ponte dellaVedova, la Grotta della Mo-naca, il Castello, PalazzoSannia, il Convento, la Villacomunale...; dalla gastrono-mia tradizionale: cavatelli,scorpelle, panzarotti, fio-roni...; dalla descrizione ac-curata di leggende efestività.Questi elementi non solofungono da sfondo, ma, in-

teragiscono con una vi-cenda “inventata” che vedeprotagonista un pre-adole-scente, Matteo, studentedella Scuola Media che,mettendo a frutto le sue ca-pacità di fine disegnatore,realizza delle carte che si ri-veleranno possedere magicipoteri. Questa componentemagica, che si innesta sullaverosimiglianza della vi-cenda, non ha nulla di so-prannaturale; piuttosto vaad esaltare la suggestivitàdei luoghi rappresentati e lanecessità di coglierne esclu-sivamente la carica positiva.

UN NUOVO LIBRO SU MORCONE

IL CASTELLO DI CARTE

di Oriana Caviasca

Sebastiano Vassalli, scomparso di recente, era l’au-tore che non partecipava a premi letterari (ma cheha vinto lo “Strega”): “Il mestiere d’artista dovrebbeessere una missione, uno stile di vita, lontano daogni mondanità e soprattutto fuori da ogni compe-tizione” (parole dello scrittore).Un uomo isolato, che ha vissuto la sua vita dedi-candola completamente alla scrittura come sefosse un monaco, senza nessun rapporto con lamondanità e con i premi letterari. Era questo Seba-stiano Vassalli, uno scrittore che ha avuto il corag-gio di essere così antiretorico eferoce nei confronti della società,lontano dagli ambienti letterari.Per lui, prima ancora della lette-ratura, veniva la necessità delracconto. Vassalli ha pescato dalla grandestoria pezzi di piccole storie, incui grandi personaggi della sto-ria incrociavano vite minime. Vas-salli ha realizzato una specie dicontrostoria d’Italia.Ha ricostruito grandi pezzi dellastoria italiana: ha raccontato la fi-gura di Virgilio e il tempo di Au-gusto nel libro “Un infinitonumero”, arriva indietro nei se-coli alla battaglia dei Cimbri e deiTeutoni  con “Terre Selvagge”, sisposta al Medio Evo e passa al‘600 con “La Chimera”. Per capire chi era SebastianoVassalli, consiglio di leggere“L’oro del mondo”, l’unico verolibro autobiografico. Una sorta diautobiografia condensata dellasua giovinezza, in cui esprime ilsuo rapporto terribile con ilpadre, che nel libro chiama “il

merda”. Uno scrittore che ha il coraggio di esserecosì antiretorico e violento nei confronti del propriogenitore, dimostra di avere uno sguardo molto fe-roce e molto lucido. Questo lo rende un narratoreinteressante. Il libro racconta anche i suoi rapportitormentati con l’editore Giulio Einaudi. Vassalli erauno che non aveva difficoltà nel mettere a nudo i di-fetti propri e altrui, non da anti-italiano, ma da ita-liano-contro. Come sottolinea nei suoi diversi libri, ilproblema degli italiani è sempre stato quello di de-legare la responsabilità a qualcun altro.Libro dopo libro, Vassalli ci restituisce la storia d’Ita-lia, con lucidità e in maniera molto feroce.

SEBASTIANO VASSALLILo scrittore antiretorico e isolato

dere il sole sia nato negli anni Ses-santa-Settanta. Invece questo mo-saico non solo ci smentisce ma ciinsegna anche una grande lezione:il grado di civiltà raggiunto dai Ro-mani, civiltà distrutta dai barbarima anche da quegli eremiti eunu-chi, ciechi, infatuati che vedevanonella donna un pozzo di pudiciziae la via della perdizione. Eppure,Gesù, nelle sue continue lezionialle folle non faceva che esaltarela straordinarietà della donna com-pagna dell’uomo e la sua bellezza,mostrandocela attraverso tre crea-ture: la Samaritana convertitasi, laMaddalena peccatrice, ma capacedi redimersi, e sua Madre come lacreatura più bella che Dio abbiacreato. Pensate se quella gran-dezza di Roma non fosse tramon-tata cosa sarebbe il mondo oggi.In duemila anni quale salto di qua-lità avrebbe fatto l’umanità intera,ad esempio dove saremmo oggicon le conquiste spaziali: duemilaanni sono tanti. Eppure, nel mondooccidentale una parte di quella re-sponsabilità va attribuita al com-portamento degli uomini chehanno governato la Chiesa per se-coli, fino al Rinascimento quandola mentalità generale è incomin-ciata ad evolversi mettendo daparte pregiudizi e anatemi obso-leti. Nel mondo arabo, dove quellegrandiose civiltà egiziana e per-siana sono state bloccate da unaideologia ugualmente retrograda,contraria all’evoluzione e alladonna e a tutto ciò che potesserendere migliore la vita di un po-polo. Indubbiamente si sono di-stinti uomini da entrambi i lati chehanno cercato di esternare nuoveidee, ma sono sempre stati fermatie spesso messi alla gogna.

Questo, dunque, si legge in quellostraordinario mosaico che sembraappartenere alla cultura odierna.Eppure appartiene a un tempocosì lontano, duemila lunghi anniche ci separano dalla stessa vi-sione del mondo.

di Paolo Mastracchio

L’immagine a lato di una donna inbikini è di circa duemila anni fa. Èuno straordinario mosaico conser-vato tra quelli di Villa Armerina,ben tenuto e restaurato con cura.Il Casale di Villa Armerina èun’area archeologica ubicata nellaSicilia in provincia di Enna in unavallata che oggi è ricca di acqua emette a repentaglio la ricchezza dimosaici e le strutture dell’anticomanufatto. I restauri dovrebberoessere conclusi perché sono tra-scorsi diversi anni da quando fu-rono stanziati 18 milioni di Euro perla messa in sicurezza dell’area. In-fatti al progetto parteciparono laRegione Sicilia, il Museo della Villa,la Sopraintendenza Archeologica,il Cnr e l’Enea tanto era complessoil lavoro per mettere al sicuro af-freschi e mosaici.Perché parliamo di qualcosa cheall’apparenza sembra non appar-tenerci perché ubicata in Sicilia?Per svariati motivi. Innanzitutto lacultura appartiene a tutti e in par-ticolare quegli elementi che defi-niscono la nostra storia che, tral’altro, sono unici. Infatti, proprio inquesti giorni presso l’Expo di Mi-lano si è tenuto un convegno pro-prio sui beni culturali, sulla loroimportanza storica e sulla neces-sità di proteggerli, a qualsiasi po-polo essi appartengano.Infatti si è menzionato il dannoperpetrato all’umanità in questimesi a Palmira, in Siria, auguran-dosi che atti del genere non deb-bano assolutamente ripetersi. Si èampiamente parlato di Pompeimettendo in risalto un concettoessenziale che dovrebbe essere il“credo” dell’umanità: “Una Nazionerimane viva solo quando rimaneviva la sua cultura”. Significa cheognuno di noi deve sforzarsi perfar sì che non scompaiano antichimanufatti, aree archeologiche, an-tiche chiese, antichi riti, antichi usio consuetudini, antiche tradizionisacre e profane, nonostante tantireligiosi e teologi vorrebbero de-sertificare la vita intorno a noi.Questo vale anche per coloro chegestiscono il potere, immaginandoun mondo a loro piacimento e tra-scurando la storia delle comunitànelle quali vivono.Al convegno di Milano, il Ministrodella Cultura Franceschini, nelchiudere la manifestazione, ha ri-cordato proprio ai politici una ri-sposta che il grande Churchilldiede a un suo generale che glichiedeva di sottrarre risorse aiBeni Culturali per destinarli alla Di-fesa. Churchill rispose in manierasemplice: “Ma per cosa combat-tiamo?”.L’altro motivo per cui ho voluto chesi pubblicasse questa bella foto èperché siamo in piena estate, si vaal mare, in piscina e il bikini è l’in-dumento più usato dalle donne. Edè straordinario ammirare la bel-lezza e l’eleganza della donna in bi-kini raffigurata nel mosaico chesembra un’opera attuale.Quasi certamente e quasi tuttipensano che l’invenzione di que-sto indumento femminile per pren-

“Potevo uccidere o impazzire. Per questo ho cercato altrestorie”

Sebastiano Vassalli

I MOSAICI DI VILLA ARMERINALa straordinaria bellezza femminile attraverso una raffigurazione di duemila anni

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a cura diLuella De CiampisBREVI DA MORCONE

L’eredità del dottorPasquale Lombardi

RACCONTI MURGANTINIdi Daniela Agostinone

Sarà maschio e nascerà tra poco, si chiamerà Pasquale. Non come suo nonno,ma come il dottor Pasquale Lombardi. Glielo devo, anche se non l’ho mai cono-sciuto: una cosa privata fra me e lui. Sorrido, mentre accendo l’ennesima sigarettasul terrazzo dell’ospedale e riprendo a percorrerne il pavimento opaco avanti e in-dietro. Tra poco nascerà: il mio primo figlio. Avrà gli occhi verdi di sua madre o i miei

capelli biondi. O forse no. Forse i capelli scuri di Monica e la sua pelle chiara, manon importa: quel che conta è averla conosciuta. Quel giorno – sembra ieri – persempre stampato nel mio cuore; l’aria immobile di quell’afoso pomeriggio di lu-glio appiccicata per sempre ai miei ricordi.Non c’era modo di arrivare a lei, così bella e intelligente, tutta presa dalla sua

passione per l’architettura e proprio io, che non avevo mai avuto problemi con leragazze, di fronte a lei diventavo insicuro. Di certo Monica doveva aver notato lamia abbronzatura sotto la camicia appena sbottonata, quel giorno all’esame e comei miei occhi blu riflettessero il cielo sopra di noi, ma ciò non bastava a infondermiil coraggio per invitarla a uscire. Con quale scusa avrei potuto rivederla ora chel’ateneo chiudeva per ferie?! Forse quel volume sul Seicento che lei stringeva tra lebraccia mentre chiacchieravamo timidamente sotto il sole poteva suggerirmi qual-cosa? Già, proprio quello.«Conosci il mio paese, Morcone? Abbiamo anche noi una chiesa del Millesei-

cento. Si trova nel centro storico; nel 1987 è stata ristrutturata e adibita ad audi-torium, dopo essere stata devastata da un incendio.»Il suo sguardo s’accese e così riuscii a strapparle un appuntamento: sarebbe ve-

nuta da Campobasso quel fine settimana per visitarla. Volevo fare bella figura, di più: volevo incantarla! Così mi documentai. Appresi

che l’ex chiesa di San Bernardino, edificata in onore del Santo divenuto poi pa-trono del paese, era stata costruita tra il 1515 e il 1608 e che il suo nome era legatoa quello del dottor Pasquale Lombardi, medico condotto di Morcone e Sassinoro,nato nel 1867 e morto nel 1944.Doveva essere stato davvero un uomo straordinario, in quanto egli non s’era li-

mitato a prodigarsi nella sua professione con umanità e passione, specie verso i piùumili, tralasciando una carriera di prestigio in città, ma s’era occupato anche diarte e di storia, in particolare quella di Morcone e Sassinoro, guadagnandosi addi-rittura la nomina di Ispettore onorario per le Antichità e le Arti.Scrittore instancabile di studi storici sulle origini di Morcone e leggende mor-

conesi, curò anche una raccolta di fossili e monete antiche rinvenute nel territorio.Ero rimasto affascinato dalla sua figura e mi pare di ritrovarmi ora, mentre

siedo sulla panchina davanti al reparto maternità, a diciannove anni seduto da-vanti al computer di casa, appassionato da quella ricca biografia. Legato oggi a miavolta a quella chiesa di San Bernardino che aveva avuto il suo splendore per secoli,essendo stata il fulcro della vita ecclesiale del paese, e legata a me e a Monica in-sieme. Sì perché il dottor Lombardi aveva fatto di più: addolorato dalla distru-zione della chiesa, avvenuta nel 1917 a causa di una candela dimenticata accesa,ne aveva curato una descrizione architettonica pubblicata nell’Archivio storico delSannio.«Devo assolutamente vederla!» mi ero detto quell’estate, pieno d’entusiasmo:

quella sarebbe stata la chicca che avrei offerto a Monica per stupirla! Ma i giorni a mia disposizione prima dell’appuntamento erano pochi e la bi-

blioteca universitaria chiusa per ferie.Mentre tentavo di procedere nelle mie ricerche tramite internet, immaginavo il

dottor Pasquale Lombardi con la testa tra le mani alla notizia dell’incendio dellasua amata chiesa, che s’affrettava a correre in strada per prestare aiuto. Me lo fi-guravo chino sulle sue carte dopo il lavoro – sua moglie Anita che lo coccolava conuna camomilla preparata coi fiori di campo, omaggio di qualche anziana pazienteaffezionata – incurante della stanchezza, la stilografica tremante per l’emozione nelfermare su carta, per sempre, le tre navate e il tetto spiovente della sua preziosachiesa, unico modo per restituirla ai morconesi intatta nel tempo.A guidarlo, quello stesso fervore che aveva profuso negli studi scientifici e che

gli era valso una medaglia d’oro quale primo premio a un concorso per medici ditutt’Italia a cui aveva partecipato con un lavoro sulla “medicina preventiva e curadelle malattie nelle popolazioni rurali”. E io, io avrei saputo far fruttare la mia esi-stenza riempiendola di cose buone come aveva fatto il dottore? Mi ero chiestospesso negli anni a seguire mentre i miei studi di architettura procedevano. Me lochiedo anche ora, che sto per diventare padre, e questo mi sembra già di per sé unimpegno che richiede doti eccezionali! Il mio passo è lento mentre percorro il corridoio che mi conduce alla sala tra-

vaglio, lentamente perso nell’immagine del viso dolce di Monica, ingenua com’eraquel giorno, affascinata dalle mie spiegazioni, mentre percorrevamo i segreti del-l’auditorium. Avevo colto sulle sue labbra un’emozione quando m’ero voltato versodi lei ritrovandomela vicina, troppo vicino. Non ero riuscito ad accedere in tempoall’Archivio storico del Sannio, mi rammaricavo, ma Monica disse che ci avremmoriprovato insieme. Di più: ci saremmo documentati sull’originaria architetturadella chiesa e ne avremmo fatto un rendering, una riproduzione in 3d, dello studiodi suo padre e avremmo restituito al lavoro del dottor Lombardi una nuova di-mensione. E quello sarebbe stato il nostro primo lavoro insieme. Il nostro capola-voro invece, sta per nascere ora, e, lo abbiamo deciso insieme, porterà il nome deldottore che ci ha fatti avvicinare. Indosso la mascherina e i copri scarpe prima di raggiungere mia moglie in sala

travaglio e penso, emozionato: sarà un maschio e si chiamerà Pasquale.

7Anno V - n. 7 - Luglio 2015Di tutto un po’

MEMORIAL “AURORA MARINO”GARE A PARTIRE DAL 31 LUGLIO

EOLICOAL VIA GLI ESPROPRI

DELITTO MARINOLA CAUSA FISSATA

PER IL PROSSIMO 16 OTTOBRE

di Arnaldo Procaccini

Dopo una lunga malattia che ne ha condizionato il normale relazionarsi con il mondo esterno, venerdì 10luglio, all’età di 66 anni, è venuto a mancare presso la vicina Campolattaro l’amico Ugo Gigante, “vecchiagloria” del Morcone Calcio.Atleta solido, versatile nella disciplina, si distinse nelle file delle squadre giovanili di Morcone nella sta-gione calcistica 1964/65 e successive. Per ragioni di lavoro si trasferì a Torino, dove approdò tra i semi-professionisti del Cenisio Calcio. Nuovamente al paese d’origine, incontrò Wilma, la solerte compagnadella vita.Dal felice matrimonio l’arrivo di Caterina, poi dei gemelli Antonio e Mariano, amabili creature che nehanno arricchito il senso della vita.La prematura dipartita, lascia un vuoto profondo tra i familiari e i tanti che ne hanno beneficiato del-l’amicizia, se pur Ugo dall’alto, di certo non cesserà di volgere il suo sguardo sereno verso chi ne hacolto i tratti che lo hanno distinto nel percorso terreno, che comunque lascia rimpianti.

CAMPOLATTAROLA DIPARTITA DI UGO GIGANTE

È stata fissata per il 16 ottobre 2015 la datadel processo per definire la pena da inflig-gere a Damiano De Michele, attualmente de-tenuto presso il carcere di Bellizzi Irpino,accusato di omicidio mediante 30 coltellate eoccultamento di cadavere, presso la casa cheaveva in uso in via Porres  nel comune di Mor-cone, dell’assicuratrice cinquantunenne Au-rora Marino.Il giudice per le indagini preliminari, RobertoMelone, ha notificato alle parti, vale a dire al-l’avv. Andrea De Longis junior, difensore del-l’accusato e agli avv. Claudio Conte cherappresenta i genitori e il fratello della vittimae Riccardo Venditti, legale rappresentante del

marito della Marino, il decreto di giudizio im-mediato, rito speciale del diritto processualepenale, caratterizzato dalla mancanza del-l’udienza preliminare.I requisiti principali perché si proceda al giu-dizio immediato ci sono tutti, sia l’evidenzadella prova di colpevolezza, in quanto De Mi-chele è reo confesso, che il provvedimentodi custodia cautelare, in carcere o ai domici-liari. Nel decreto di giudizio immediato è al-legato l’avviso che stabilisce che l’imputatopuò chiedere l’applicazione della pena su pat-teggiamento o il giudizio abbreviato che com-porta la riduzione di un terzo della pena.

Al via gli espropri nei comuni di Morcone e diCircello per la costruzione di un impiantoelettrico da energia eolica, costituito da 16 ae-rogeneratori.Con decreto dirigenziale della Regione Cam-pania è stato predisposto, in favore della CO-GEIN srl, l’esproprio e l’asservimento degliimmobili di proprietà privata siti in agro neicomuni di Morcone e di Circello.Nel 2012 la COGEIN era stata autorizzata dallaRegione a costruire un impianto di produ-zione elettrica da fonte eolica nei suddetti co-muni  che prevedeva l’esproprio e

l’asservimento di aree site nel comune diMorcone e interessate dalla costruzione dellastazione di trasformazione, dalla stazione dismistamento e dai raccordi aerei dell’ultimastazione all’elettrodotto di Pontelandolfo –Castelpagano già in fase di costruzione. Suc-cessivamente, la società proponente ha ri-chiesto e ottenuto l’emissione di un ulterioredecreto di esproprio nei comuni di Morconee Circello, per la realizzazione dei tralicci peril passaggio delle linee elettriche aeree, deicavidotti per le linee interrate e delle linee dirispetto.

È partito il 31 luglio il torneo di tennis terza equarta categoria nazionale, maschile e fem-minile, dal nome: “I° Memorial Aurora Marino”,in ricordo di Aurora prematuramente e tragi-camente scomparsa lo scorso gennaio.Il TC Morcone, nel nome di Aurora, presidentedell’ex circolo tennis  Sant’Erasmo che, dasempre appassionata della disciplina, ha par-tecipato come atleta a innumerevoli gare nelcorso degli anni, realizzerà il torneo di tennische si svolge dal 31 luglio al 9 agosto a Mor-cone.“Io e il Consiglio di Amministrazione all’una-nimità abbiamo pensato che fosse il modomigliore per mantenere alta l’attenzione sul

caso di Aurora – ha affermato il presidentedel TC, Girolamo Iacobelli –  per non dimen-ticare quanto è accaduto da poco più di seimesi. Abbiamo chiesto e ottenuto il consensodei genitori, del marito e del fratello perpoter realizzare questo torneo in memoriadella nostra amica e compagna e siamo certidi interpretare il pensiero dell’intera comunitàmorconese”. “Non c’è bisogno di ricordarecosa sia accaduto ad Aurora – ha continuatoIacobelli    – ci basta ricordarla com’era sulcampo, sorridente, entusiasta e semprepronta ad affrontare una nuova sfida. Anzi,avremo forte la sensazione che sarà in mezzoa noi a condividere le emozioni del torneo”.  

Luglio 2015 n. 7_Il Murgantino 10/08/2015 10.02 Pagina 7

L’amica dimenticata Rubrica di botanica a curadel prof. Vincenzo Iorio

Anno V - n. 7 - Luglio 2015Di tutto un po’

La pianta che fiorisce ogni meseLA CALENDULA

Mi volto indietro e...mi rivedo piccolina a giocare,a volte con gli amici,ma era solitudine ch’io ero solita cercare!Fin da allora l’anima mia poco obbediente alle leggi terrenein giro piroettando se ne andavaa succhiare ovunque l’intimo senso di quel che capitava!Era altro mondo, il mio mondo alterno...ove avrei voluto vivere in eterno...perché nell’aere leggero vi librava ogni mio sentire:emozioni, sensazioni, in continuo divenire...ma ecco, il quotidiano si faceva presente e mi rapivada quell’eden intimo ove l’anima libera d’estasi gioiva...così, impotente, iniziai a fermare su carta ciò che sentivo:un vortice caotico che m’accendeva come il fuoco vivo!Ha origine così la mia prima poesiaha inizio il primo vero senso della vita mia!In parallelo scorreva la mia vita qualunque:

la scuola, gli amici, la famiglia e l’amore,e nel viver io attraversavo in pieno ogni gioia e dolorecosì da aver poi dentro, la moltitudine d’essenze di vitache dà un motivo a tutto e ti fa dire “non è finita”!Incontri occasioni persone, qualcuno pur speciale,facenti parte della vita per altri “reale”,io spesso rifuggevo ad ogni ribollìo del cuoreche mi chiamava a scrivere a tutte le ore!Così mi son salvata dal vivere comuneche mi riconduceva a mia triste condizione...Così arrivo io oggi ai 40 anni mieicon moti e tumulti dentro, molteplici ed eterei...ivi l’anima mia sussulta ad ogni sentirelo porta al cuore dentro e la mano ha l’impeto di scrivere!Io sono questa: nella realtà di tutti, persona indefinita...ma nel mio mondo dentro, io trovo il senso della vita:ch’è l’arte dello scrivere di ciò che dentro smuovelasciandomi rapire da quel che è puro e assoluto cuore!

Raffaella Morelli

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Estate calda... rinfreschiamoci con giudizio

salute & benesserea cura del dott. luigi formisano

PER I MIEIQUARANT’ANNI

Voglio precisare che non sono néun’erborista né un saccente estre-mista della cultura fitoterapica. Iocerco solo di trovare nella vita ditutti i giorni il giusto equilibrio delnostro essere con le sconfinate ri-sorse messe a disposizione dallanatura. Molte volte al presentarsidi un sintomo qualsiasi di un no-stro malanno passeggero, siamoabituati a rivolgerci subito ad unmedico o ancora peggio a ricor-rere direttamente a una farmaciaper trovare in un composto chi-mico di sintesi la soluzione al no-stro problema. A volte, nel tentativo di curare lanostra affezione, non valutiamo irischi o gli effetti collaterali delprodotto che utilizziamo. Se perun banale mal di testa che si pre-senta per un giorno o addiritturache dura appena qualche ora, co-minciamo a ingurgitare intruglichimici strani o compresse mira-colose, senza provare prima unabella camomilla o una tisana diMenta piperita (che non presentaalcun effetto collaterale fasti-dioso), allora è veramente utileseguire questa nostra rubrica checi insegna soprattutto a volercibene di più.Un mio amico molto caro ungiorno mi disse: “Questi rimedi er-boristici possono essere moltosalutari, ma io li trovo personal-mente scomodi; è praticamenteimpossibile oggi nell’attività fre-netica della vita moderna fer-marsi un attimo e prepararsi unatisana di erbe”. È proprio questo ilpunto, dobbiamo fermarci un at-timo. Involontariamente il mioamico mi ha dato la risposta checercavo. Attraverso la pratica fito-terapica, infatti, si esercita un pla-cebo straordinario sul nostroorganismo. Questa influenza è giàampiamente conosciuta dalle cul-ture orientali che la esercitano datempo memorabile. Attenzione, lepiante officinali posseggono prin-cipi attivi di indiscutibile efficacia,molti di questi principi attivi sonoutilizzati per preparare farmaci at-tualmente presenti in commercionelle migliori farmacie di tutto ilmondo. Quello che intendo dire èche la pratica di usare le piantecome terapia per alcune lieve af-fezioni del nostro organismo,porta la coesistenza di due effettibenefici. Il primo beneficio è in-dubbiamente legato alla presenzadel principio attivo presente al-l’interno della pianta, l’altro è lapredisposizione mentale del sog-getto a essere curato tramite unapratica che gli richiede una sortadi rito da eseguire per la prepa-razione del prodotto. Pensate peresempio agli ansiosi che sono co-stretti a preparare la loro razionedi biancospino utilizzando la tisa-niera, facendo bollire l’acqua, ag-giungendovi un cucchiaino dizucchero di canna e attendendoquei dieci minuti necessari affin-chè l’infuso sia pronto. Tutto que-sto rituale è di straordinariaefficacia per la cura della loro agi-tazione nervosa. Quindi in un nu-mero molto elevato di casi èpossibile trovare nelle piante unrimedio molto efficace, completoe privo di controindicazioni per lenostre lievi disfunzioni organiche. In questo numero vorrei parlarvidella Calendula Arvenisis. La ca-lendula è una piantina apparte-nente alla grande famiglia dellecomposite. È una pianta annualeo raramente biennale, presentafusti poco pelosi alti da 40 a 50cm. Il nome calendula viene dallatino Kalendae, calende, primo

giorno del mese nel calendarioromano, perché la pianta fiorisceogni mese. I latini la chiamavanoanche Solsepium (seguace delsole) poiché i fiori si aprono e sichiudono al sorgere e al calaredel sole. Cresce nei campi, nellevigne e nei giardini di tutta l’areamediterranea. Certamente aveteosservato anche voi nei giorni difebbraio e di marzo, negli gli in-colti e sui bordi delle strade deipiccoli fiorellini gialli che si schiu-dono e che molti profani chia-mano margherite.Si conoscono due specie caratte-ristiche di piantine: la calendulaarvensis e la calendula officinale.Quest’ultima è largamente utiliz-zata dai fitoterapici per le sueproprietà medicinali. La C. offici-nale chiamata anche Fiorrancioha dei fiori un po’ più grandi dellaC. arvensis, inoltre i fiori della ca-lendula officinale risaltano di unbel colore arancione presente so-prattutto nella parte terminale deipetali. La C. arvensis invece hafiori piccoli e gialli e solo in alcunicasi i petali presentano lungo ibordi una striatura arancione. Lefoglie della C. officinale sono piùgrandi, alterne, sinuato-ondulate.Le foglie della C. arvensis sonopiù piccole, sinuate-ondulate lan-ceolate. Le calendule contengonograndi quantità di carotenoidi, fla-

vonoidi, saponine, olio essenzialead azione antibiotica e una so-stanza amara chiamata calendina.La calendula è molto conosciutaper le sue proprietà cicatrizzanti.È usata per il trattamento di feritealla gamba. Il caule pestato e ap-plicato ai calli e alle verruche neprovoca il rapido distacco. È usataanche per gargarismi e sciacquiin caso di infiammazioni gengivalie faringiti. La pianta esercita inol-tre una certa azione antispasticae antiinfiammatoria sugli organiinterni, soprattutto fegato e bile.È molto indicata inoltre per rista-bilire i cicli femminili infatti è unmedicamento emmenagogo. In al-cune preparazioni culinarie i pe-tali della calendula vengonoaggiunti all’insalata per dare untocco di colore. Se in primavera,passeggiando di mattina per qual-che sentiero di campagna scor-gete un fiore arancione conl’interno più giallo che rassomigliaa una margherita e lo vedete in-teramente nella sua bellezzaeretto sul suo fusto verde car-noso, non potete sbagliarvi, sitratta di una calendula officinale.Il suo portamento, la sua bellezza,l’ampia apertura del suo calice, èun segno della primavera che èiniziata e vi sta soprattutto assi-curando la splendida giornata disole che vi si presenterà.

L’ondata peggiore di caldo torrido,secondo i metereologi, è oramaialle spalle, ma l’estate è ancora nelvivo e quindi “ci tocca sudare” an-cora per un po’. Uno dei pericoli più subdoli e sot-tovalutati in questi periodi, restaper questo, la disidratazione, cioèla perdita costante di liquidi (so-prattutto attraverso la sudora-zione eccessiva nelle ore calde)non completamente reintegrati at-traverso l’alimentazione e le be-vande. Se teniamo inconsiderazione il dato che il no-stro corpo è composto per circa il60 % di acqua si capirà facilmentequale sia la sua importanza per lanostra vita e il nostro benesseregenerale. Alla perdita di liquidi,spesso si accompagnano anchedelle importanti diminuzioni deisali minerali circolanti che seppurin quantità ridotte rispetto ai nu-trienti principali (grassi, proteine ezuccheri) non devono comunquemai mancare se si vuol garantireil buon funzionamento del nostroorganismo. Bisogna ricordare, in-fatti, che è vero che rappresen-tano non più del 4-5 % del pesocorporeo ma, contribuiscono albenessere osseo e cartilagineo,permettono di regolare l’aciditàdei tessuti, aiutano a veicolarecorrettamente i nutrienti nei tes-suti e viceversa regolano l’espul-sione dei prodotti di rifiuto daquesti ultimi, facilitano gran partedelle reazioni chimiche che av-vengono nel nostro corpo e assi-curano la funzione plastica. Comese non bastasse tutto ciò, sono in-dispensabili per il corretto funzio-namento di muscoli, sistemanervoso e cuore; questi microele-menti in sintesi sono quindi di vi-tale importanza per la nostra vita. Vediamo come ci si può aiutare aevitare eventuali carenze con leg-gerezza, gusto e semplicità.Prima di tutto ricordiamo cheancor di più in questo periodo, l’in-dicazione di consumare tra le duee le tre porzioni di frutta giorna-liere, deve essere rigidamente os-servata, se si vogliono affrontarele giornate calde con una buona

riserva di energia, liquidi, vitaminee sali minerali e una quantità mi-nima di calorie introdotte. Ricor-diamo poi, che una buonaporzione di frutta, consumata conregolarità, oltre che “spegnere” inmaniera pratica, immediata e so-prattutto salutare i morsi dellafame, “educa” velocemente l’orga-nismo a non richiedere per spun-tino alimenti eccessivamentegrassi e/o zuccherati (sembreràstrano a molti ma il nostro corpo èinfatti una macchina che può es-sere programmata a dare il me-glio di sé, anche attraverso unacorretta alimentazione), a tuttovantaggio del nostro star bene.Variare la frutta che viene consu-mata (un segreto per ottenere imassimi risultati è quello di man-giarne di colori diversi), permetteinoltre di abituarci anche a nuovisapori assumendo così un’impor-tante quota di fibre utili per il be-nessere intestinale (e non solo) ealtrettanto importanti svariate vi-tamine a effetto antiossidante;che significa prodotti tutta naturadisintossicanti e ringiovanenti.Un’ottima idea a tal proposito èquella di preparare delle vere eproprie macedonie “arcobaleno”che potranno risvegliare in noienergie sopite dal caldo, ridandonuova forza alle nostre giornate.Un’alternativa altrettanto valida edefficace è quella dei frullati, anchequesti da prepararsi utilizzandofrutta quanto più varia possibile eassociando quest’ultima semprein base soprattutto ai propri gustipersonali. Alcuni personali sugge-rimenti possono essere l’accop-piata fragole leggermente acide acausa, per fortuna, dell’alto conte-nuto di vitamina C, e banana, checon il suo sapore dolciastro per-metterà di evitare aggiunte ulte-riori di zucchero (da limitaresempre per quanto possibile), op-pure per chi vuole dare un’accele-rata al proprio metabolismo unfrullato di ananas con succod’arancia e dello yogurt naturale(provare per credere). Una terzaalternativa veramente rinfre-scante, può essere poi l’accop-

piata melone e limone, la cui aci-dità di quest’ultimo può esserestemperata dall’aggiunta di un po’di latte scremato; tutti ingredientida tenere rigorosamente in frigoprima della preparazione. Spesso sottovalutata perché li-quida e quindi per opinione co-mune: “…è acqua … non riempie… non dà sostanza = non serve”,la spremuta, di qualunque tipoessa sia (meglio se naturale e nonconfezionata), è uno dei prodottipiù veloci, freschi e rivitalizzantiche possano essere consumati.So che a questo punto, in molti,staranno pensando che da nutri-zionista continuerò a raccontare di“rimedi” al caldo opprimente, chesi tengano quanto più possibilelontani dall’alimento tabù per ec-cellenza per chi è a dieta: il ge-lato. Non sarà così. Non sarò io adetronizzare il re indiscusso deifreschi piaceri delle nostre torrideestati! Non dimenticando mai la regolaaurea, che tutti i cibi naturali (omeglio non trattati) sono utili seconsumati con moderazione, inquesto caso bisogna ricordare cheun gelato artigianale alla frutta for-nisce attraverso il latte una impor-tante dose di calcio che migliorala solidità cartilaginea e ossea,previene i sintomi della sindromepremestruale e riduce le possibi-lità di sviluppare il cancro al colon.Il gelato inoltre regala importantivitamine tra le quali la vitamina A,B6 e B12, le vitamine C , D ed E,nonché la vitamina K fondamen-tale per mantenere stabili i livellidi alcuni fattori di coagulazioneematica (vedi Il Murgantino diMarzo). Facendo riferimento sem-pre al gelato artigianale è utile ri-cordare che un gelato al gustopistacchio o nocciola può aggiun-gere alle virtù già citate l’apportodi omega 3 e omega 6 dalle rico-nosciute proprietà anticolesteroloe antinvecchiamento; si è rivelatoinoltre un ottimo alimento ancheper chi è affetto da diabete inquanto ad indice glicemico bassoe quindi con capacità di evitare ipicchi di insulina. Infine numerosistudi scientifici hanno confermatoche il consumo di gelato stimola laproduzione di serotonina (l’or-mone della felicità) riducendo il li-velli di stress, e l’aminoacidoL-triptofano contenuto nel latte,aiuta a rilassare il sistema nervosoa tutto vantaggio del nostroumore. Addirittura secondo i neu-roscienziati dell’Istituto di Psichia-tria di Londra, mangiare gelatoregala al cervello lo stesso piacereche si prova ascoltando la propriamusica preferita.Piccola parentesi finale sull’ap-porto calorico del gelato. Perquanto riguarda i gusti a basecrema è di circa 300 kcal per 100gr. (quanto un piatto di 80 grammidi pasta al sugo di pomodoro) maper i gusti a base frutta le caloriediventano circa la metà cioè 150kcal per 100 gr. Per concludere è importante fareuna precisazione finale riguardo alcaffè, ricordando che una buonatazzina di caffè freddo con pocozucchero contiene non più di 20-30 kcal (quanto una porzionemedia di frutta), ma la stessaquantità di crema di caffè freddopuò arrivare ad equivalere in ter-mini calorici ad una fetta di pizzaMargherita, cioè circa 150 kcal.Scegliamo …. ma sempre con con-sapevolezza.

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se convergeranno il dono di gene-rosità degli anziani e il gusto del-l’accoglienza di gratitudine deigiovani. Meditate gente.Oh…! Non avrò mica rovinato levacanze di qualcuno!?

sostegno per un aiuto che spessonon vogliamo riconoscere a noistessi. Quanti errori vedono daparte nostra, e che ripropongonola loro stessa esperienza giovanileche li ha portati anche a sbagliare.Da qui il loro fermo impegno di evi-tarci quella porzione di amarezzagratuita della vita che non fa partedella vita medesima ma dell’orgo-glio di una vita inesperta e chiusaad ogni confronto e consiglio.È vero, spesso nei loro raccontisono ripetitivi. La ragione non èsempre da attribuirsi ad una ma-lattia che incalza, ma ad un mes-saggio forte che bisogna essere ingrado di ritenere: ciò che li ha im-pressionati deve impressionare, af-finché venga salvaguardata allenuove generazioni la sapienzaumana. D’altro canto, il loro reite-rato racconto è come una gocciagentile ed indolore, ma nel con-tempo costante e puntuale, ca-pace di scavare e scolpire la duraroccia dell’esuberanza giovanile.Tanta ricchezza esistenziale non ècontemplata in nessun pacchettodi agenzia di vacanze. Eppure ègratuito e a continua portata dimano. Ma se si fa del tempo dellevacanze un tempo di evasionedalla bellezza della propria vita,con tutto l’universo dei suoi affettied emozioni, inseguendo falsi mo-delli di divertimento, beh…, tuttocambia. Attenti, però: il cambia-mento più traumatico lo va a de-terminare la vita senza il nostropermesso, quando decreterà ilmomento di sottrarci definitiva-mente tali fonti di ricchezza…Un codificato adagio dei nostri an-ziani così recita: “Ciò che sonostato tu sei. Ciò che sono tu sarai”.La parabola della vita per le gene-razioni sarà sempre in crescendo

di Fra Luigi M. Lavecchia

La memoria liturgica dei santi Gio-acchino e Anna, che in molti paesidel nostro circondario assume to-nalità di vera e propria solennità, ri-propone alle nostre coscienze ilvalore che gli anziani, i nonni,hanno per la storia e la formazioneumana di ciascuno, nonché il va-lore in se stesso dell’età senile al-l’interno della famiglia e dellasocietà. Certo, san Giovanni PaoloII ha spostato il ricordo della festadei nonni al 2 ottobre, festa degliangeli custodi, perché - diceva -sono loro i primi custodi dell’infan-zia e il sostegno per un’età adultache spesso arranca nelle respon-sabilità testimoniali e pedagogiche.Il tempo d’estate ripropone ognianno per efficaci spot televisivi ilgiusto problema di non abbando-nare gli animali per dedicarsi allevacanze. Ma gli anziani? Chi pensaa loro? Chi si preoccupa di leggerequegli sguardi pensierosi che af-fondano i loro ricordi in un passatodi giovinezza che non è più e in unpresente di nascosta delusioneper una constatata gerarchia valo-riale in cui essi non compaionocome priorità per i loro cari.No, lungi dall’essere peso per qual-cuno, è giusto che a loro si dia ri-sposta a una domanda: che pesohanno per una società che, di-menticando la memoria, il passato,avrà senz’altro un futuro pieno difoschia e d’incomprensione, ove fa-cile è lo smarrimento?Dobbiamo ribadirlo con toni forti:l’anziano non ha un ruolo margi-nale nella società e nella famiglia,e men che meno per la crescita inumanità e sapienza dei giovani.Essi sono i giganti d’esperienzasulle spalle dei quali ciascuno dinoi nani va a salire per poter am-mirare l’orizzonte della vita che ciattende, e nel contempo incomin-ciare ad impegnarci in un presentefatto di serietà, sacrifici, ma anchedi sogni e desideri che, per essererealizzati, necessitano dell’inco-raggiamento di testimoni credibilidi esempio e di affetto.Per far questo è necessario che glisguardi si sintonizzino tra le gene-razioni. Chi ha avuto ha bisogno didare; chi attende di avere è giustoche abbia. Ma tutto questo passaattraverso la gioia dell’incontro, ildono del tempo e la bellezza delracconto. All’anziano vanno dati lospazio di esistenza e la gioia delrelazionarsi per non credere che lapropria vita vada a disperdersi nel-l’oblio del tempo che passa in unafrenesia di inutilità; ed infine il di-ritto di raccontarsi. Certo, raccon-tarsi, e non solo raccontaremediante una disincarnata aned-dotica. Il loro racconto è carico divita vissuta e di esperienze fatte,che come preziosità testamentaleessi liberamente e con gioia con-segnano alle generazioni presenti,col fermo proposito di aiutarli, af-finché gli errori del passato non siripetano e i valori del bene, delgiusto, del bello si affermino conla forza della giovinezza e la re-sponsabilità dell’età adulta.Il guardarci degli anziani è sempreun accorgersi che abbiamo biso-gno di loro e un riproporsi come

TEMPO D’ESTATE CHI PARTE E CHI RESTA

SASSINORO RINNOVATA LA FESTA DELLA MADONNA DEL CARMINEdi Paolo Mastracchio

Da antichissima tradizione la Chiesausa festeggiare il 16 luglio la Ma-donna del Carmine, conosciutacome la Madonna dello Scapolareper via di quell’apparizione che fecea san Simone Stok invitandolo a in-dossare quell’abitino che regge tramani insieme al Bambinello. La-sciamo ai testi specifici per l’appro-fondimento di questa apparizione.Il culto nel Sannio è abbastanza pra-ticato. Nelle nostre zone quello dimaggiore spicco è la grande festacon la fiera che si tiene a Casaldunida vecchia memoria. Infatti, in quell’occasione i sassinoresi usavano re-carvisi sia per acquistare le mercanzie che per acquistare i maialettisbozzati, da ingrassare e macellare con i primi freddi. Questa tradi-zione era tanto radicata che fino ad alcuni decenni orsono ancora sirecavano a Casalduni per la festa.A Sassinoro il culto della Madonna del Carmelo è ugualmente anticoo.Probabilmente fu istituito quando fu costruito il primo cimitero ex-traurbano alla località Valle, intorno al 1850. In una delibera comunaledel periodo risulta l’acquisto del terreno per realizzarvi tale opera. Neparleremo dettagliatamente in una prossima occasione.Dunque, nel cimitero fu costruita una cappella all’interno della qualespiccava un bellissimo quadro della Madonna. L’opera era pregevoleperché dipinta su vetro e, dunque abbastanza rara. La Madonna colBambinello era raffigurata alla raffaellesca maniera però su di un fondonero, come usavano fare gli artisti bizantini.Il quadro era fissato a una pedana sulla quale erano rappresentate atre dimensioni in carta leccese le fiamme dell’inferno e tra queste,emergevano le teste in terracotta delle anime sofferenti che implora-vano la Madonna.Era una raffigurazione molto bella che si portava in processione due

volte. Infatti, dopo la novena di pre-ghiere nella cappella del cimiteroche si faceva nel tardo pomeriggiodurante i nove giorni che prece-dono la festa, la sera del 15 luglio,vigilia della ricorrenza mariana.Dopo la novena si portava in pro-cessione il quadro fino alla chiesamadre dove restava esposto fino altardo pomeriggio del 16 luglio perportarlo in processione per le viedel paese e riportarlo nella cappelladel cimitero dove era esposto sul-l’unico altare in testa alla chiesa.Questa bellissima raffigurazione, oper incuria o per ignoranza dell’au-

torità civile e religiosa, verso la metà degli anni Cinquanta fu bruciatala sera della festa dei Santi, insieme a tutte le vecchie croci in legnoche si toglievano dalle tombe quando queste venivano occupate daaltri defunti nel corso dell’anno. Infatti, il quadro era stato sostituito dauna statua lignea fatta realizzare per interessamento di Giuseppe Pa-rente. È quella che si venera attualmente.La festa portata agli alti livelli durante gli anni Sessanta, quando si ce-lebrava con tutti gli onori, si chiudeva al cimitero con spettacolari fuo-chi pirotecnici, dopo una lunga processione fiaccolata per le vie diSassinoro. Oggi è rimasto l’essenziale e quest’anno, il nuovo parrocoha provato a ripristinare la vecchia tradizione anche se in modo som-mario. Però, durante la processione nel tardo pomeriggio della festa,una delle donne che portavano a spalla la sacra immagine ha inciam-pato su di una pietra della piazza, ha perso l’equilibrio facendo venirmeno uno dei quattro appoggi della pedagnola. La statua si è ribaltatae per fortuna non è finita a terra perché l’hanno tenuta le altre donne.È la prima volta che succede a Sassinoro. Mi è venuto in mente quandoa Santa Croce del Sannio finì a terra il san Pasquale e, qualche annofa, a Pescara sant’Andrea. La processione si è conclusa devotamente,come sempre, al cimitero.

Carissimi Fratelli e Sorelle, anche quest’anno rivivremoil bel momento di religiosità, fede e tradizione rigur-danti le festività di San Rocco e della Madonna As-sunta.Siamo tutti chiamati a celebrare assieme il novenariomattutino in onore di San Rocco per farci vivere ilsenso cristiano del pellegrinaggio e cioè essere pel-legrini di amore, speranza e solidarietà. San Rocco, in-namorato di Cristo e di Maria, viveva questo amorecontemplandolo nei cuori e sul volto dei fratelli cheavevano maggiormente bisogno: gli appestati.Anche noi siamo chia-mati a seguire lo stessosuo percorso di vitasforzandoci di aiutare itanti fratelli e sorelleche oggi hanno biso-gno nell’anima e nelcorpo. Il gesto simbo-lico della “fresa” chenoi andremo a bagnarenella fonte posta a valledella chiesetta, ci devericordare il gesto sem-plice e umile di provve-dere, come San Rocco,alle necessità dei fra-telli che non hanno bi-sogno solo del paneche perisce ma anchedi quello che dura perla vita. Diamo loro ilpane per saziare lafame biologica ma so-prattutto doniamo loroil pane dell’amore, dellacomprensione, dell’ami-cizia, del dialogo, dellafraternità, del rispetto.La nostra comunità

morconese ha bisogno di uomini e donne capaci dispezzarsi quotidianamente per il bene di tutti.In questo pellegrinaggio d’amore continuo verso ilprossimo, ci aiuti non solo l’esempio di S. Rocco chesi è spogliato di se stesso per rivestirsi di Cristo e do-narsi agli altri, ma anche l’esempio luminoso di S. Ber-nardino e di S. Domenico posti a protezione dellanostra città, e anche la nostra Mamma del cielo che cideve aiutare a raggiungere suo Figlio attraverso ilbene fatto ai nostri fratelli.Anche la tradizione del 15 agosto che ci vede impe-

gnati a portare in pro-cessione sia laMadonna che SanBer-nardino e San Dome-nico dia a noi la forzae il coraggio di proce-dere ogni giorno aedificare, costruire eassicurare la pacedentro e fuori di noi.Mi auguro che tutti noimorconesi possiamovivere questi momentidi fede con impegno ededizione e cheognuno compi il pro-prio dovere nel co-struire ponti di dialogoed essere costruttoridi momenti di benecomune. Più siamo vi-cini al prossimo e piùsaremo nel cuore diDio.San Rocco, San Dome-nico, San Bernardino ela Vergine Maria ci be-nedicano e ci proteg-gano.

Luglio 2015 n. 7_Il Murgantino 10/08/2015 10.03 Pagina 9

Mensile a cura dell’associazione “Adotta il tuo Paese”Direttore responsabile: Luigia De Ciampis detta Luella

Aut. Trib. Benevento n. 5/12Redazione: Via Porres, 119 - Morcone (Bn)

[email protected] - www.adottailtuopaese.orgEditore: Scripta Manent - Tipografia: Scripta Manent

Via degli Italici, 29/A - Morcone (Bn)

COME ABBONARSIBollettino postale intestato a: Ass. Adotta il tuo Paese - via Porres, 119 - 82026 Morcone (Bn)

Bonifico bancario - Codice Iban: IT31 I076 0115 0000 0101 6196 436Conto corrente n.: 001016196436

Anno V - n. 7 - Luglio 2015Sport e Tempo libero10

di Arnaldo Procaccini

Dopo una giornatacome tante assaimovimentata, fai ri-torno per ricapito-lare, programmare,guardare oltre, poi tiadagi per rigene-rarti, divagare, estra-niarti da ciò che piùti coinvolge nel quo-tidiano.È martedì 24 giugno2015, la tivù tra-smette un eventoimportante per chisegue il calcio: Italia-Inghilterra Under 21,gara valevole perl’accesso alle semifi-nali del campionatoeuropeo della cate-goria, organizzatodalla Repubblica Ceca. La vittoriafinale è esigenza indispensabileper entrambe le contendenti, siaper superare il turno di qualifica-zione, benché legato al risultatodell’incontro in contemporaneaPortogallo-Svezia dello stesso gi-rone, che per l’accesso all’Olim-piade “Rio 2016”.Ti concentri, entri nel vivo dellamanifestazione: piacevole, coinvol-gente, meritevole di essere se-guita quale spettacolo di massimolivello. Qualche incertezza in fasedi contenimento a inizio gara, l’In-ghilterra ne approfitta, impegnal’estremo difensore FrancescoBardi tra i pali, in strepitosi inter-venti che tengono in equilibrio il ri-sultato. L’ostacolo si profila assaiostico, difficile da superare. Coltrascorrere dei minuti la forma-zione del tecnico Gigi Di Biagioemerge, prende quota, mostra leeffettive potenzialità, ridimensionail valido avversario. Con gol capo-lavoro in acrobazia, sblocca il ri-sultato, apre le marcature AndreaBelotti. L’Italia si porta in vantaggiodi un gol, l’idea di partenza di farproprio il risultato va concretiz-zandosi.Nondimeno dalla tribuna, si molti-plicano i cori d’incitamento dei so-stenitori in maggioranza di marcabritannica, che hanno fiducia nellapropria squadra in campo, chie-dono l’immediato recupero dellosvantaggio. Inconsistente la rispo-sta degli atleti inglesi, sono co-munque gli “azzurrini” a tenere inmano il pallino del gioco, a mo-strare maggiore determinazione,l’avversario soffre, annaspa, cedespazi vitali, non riesce ad arginarele pungenti trame offensive che sisusseguono. È l’Italia delle grandioccasioni che appassiona, tra-scina, fa tornare alla mente im-prese calcistiche passate allastoria. Al gol capolavoro di AndreaBelotti, ne segue altro ugualmentebello di Marco Benassi, con pallaradente nell’angolo basso, alla si-nistra dell’estremo difensore, dopoaver superarto in stretto dribblingun primo e un secondo avversario.È evento che coinvolge, inebria,mette finalmente a tacere i ri-scontri deprimenti che talvolta fra-stornano e offuscano il calcioattuale.

L’undici in campo si esalta, fa suoil confronto, snobba, riduce l’av-versario, mentre i sostenitori in-glesi in tribuna non smettono diincitare i propri giocatori. Si va alriposo con l’Italia in vantaggio didue gol, mentre Svezia e Porto-gallo restano sullo 0-0; iniziano abalenare sospetti di risultato di pa-rità combinato in partenza (favo-revole ad entrambe le formazioniai fini del superamento del turnodi qualificazione).Nella ripresa altro gol di Marco Be-nassi, con schiacciata sotto portadi testa, è il 3-0 che mette presso-ché fine alla contesa. Poi la notiziaattesa, sperata: la Svezia è in van-taggio con gol messo a segno daPaciencia, esulta l’Italia in campo ein tribuna, ciascuno a casa festeg-gia, il turno è quasi superato, man-cano pochi spiccioli alla fine, lagiornata capolavoro si avvia al ter-mine in maniera trionfale, è attesosollievo per il nostro calcio asse-tato di riscatto. Insignificante, il golmesso a segno dall’Inghilterra afine gara, il 3-1 non stravolge le at-tese. A conclusione la beffa, con lebottiglie sollevate già pronte dastappare, a qualche minuto dal fi-schio finale, il dato che annichili-sce, tarpa le ali agli entusiasmi: ilPortogallo pareggia all’89° con golche stupisce, messo a segno daTibbling, l’Italia è fuori sia dall’eu-ropeo che dall’Olimpiade, a qualifi-carsi sono le formazioni che alladistanza hanno raggiunto la divi-sione della posta in palio, com’eraper entrambe conveniente.È il risultato, per i più, scontato inpartenza, che alla fine non si smen-tisce, arriva puntuale. Viene menol’obiettivo lungamente sognato del-l’accesso nella competizione al tra-guardo finale, ma resta la squadra,il gruppo affiatato e coeso di gio-vani emergenti, pronto alle sfideche seguiranno. Arrivare tra le ottoformazioni più accreditate d’Eu-ropa, è comunque un traguardo im-portante. In volto dei ragazzi cheescono dalla competizione c’è pro-fonda delusione, difficile convin-cersi della buona fede nel pari cheli ha estromessi dalla manifesta-zione, che intanto va accettatosenza drammatizzare, stante il prin-cipio di lealtà che governa lo sport.Tra gli osservatori in tribuna al se-

guito della squadra, ci sono il pre-sidente della Federazione GiocoCalcio Carlo Tavecchio, e il sele-zionatore della nazionale maggioreAntonio Conte, che indubbiamentesapranno cogliere elementi utilidalla competizione per l’Italia anzi-tempo interrotta. Nel prosieguodella manifestazione sabato 27 giu-gno nelle semifinali, la Svezia su-pera la Danimarca col punteggio di4-1, mentre il Portogallo batte laGermania per 5-0. Nella finale chesegue martedì 30 giugno, la Sveziaè campione d’Europa Under 21, su-pera di un solo gol ai calci di rigorel’altra finalista Portogallo. Intantopermane il dubbio sulla regolaritàdella gara precedente che ha por-tato all’eliminazione dell’Italia dallacompetizione e viene spontaneoda considerare: nelle competizioniche si susseguono nella vita, mai fi-darsi nell’altrui lealtà. Al contrario,esprimere al meglio le proprie ca-pacità, quando si è in tempo!

Gli “azzurrini” di Gigi Di Biagio e l’europeo di calcio Under 21

ESCLUSIONE CON... SOSPETTO

La formazione scesa in campo

di Ruggiero Cataldi

Ci piace segnalare alcune manifestazioni or-ganizzate dalla nostra associazione “Adotta iltuo Paese”, dall’Accademia Murgantina e da“Metec Alegre” in collaborazione con altri so-dalizi. Alcune di queste sono già presenti, informa sintetica, nel cartellone della 58a EstateMorconese.

Nel ringraziare la Pro Loco per averci inseritonel programma e per essere riuscita a raccor-dare e a dare una logica (impresa ardua e dif-ficile) agli eventi organizzati sul territorio,cogliamo l’occasione per far pervenire al neoeletto presidente Alberto Petrillo e a tutti i suoicollaboratori gli auguri più veri e più sinceri dibuon lavoro con l’auspicio di operare con unitàdi intenti e di propositi, per poter più facilmente

raggiungere obiettivi e traguardi comuni.Abbiamo inteso caratterizzare e promuoverele nostre manifestazioni con volantini e locan-dine che di volta in volta verranno stampate,affisse e distribuite a mo’ di invito, cercando dicoivolgere quante più persone possibili.Come gli altri anni, tuttti i riportati appunta-menti, andranno sotto il nome “Lo Straordina-rio quotidiano”.

LO STRAORDINARIO QUOTIDIANO

Lunedì 10 agosto, ore 17,00inizio percorso da “‘Ngoppa a la Lampia”

Ex chiesetta di S. Nicola

Carminuccio Donatello va in bibliotecaItinerario storico-religioso

per bambini e ragazzi

Lunedì 17 agosto, ore 19,00Giardini di Casa sannia

Il libro in vetrina“L’uomo Francesco Forgione”

di Fr. Luigi Lavecchia O.F.M. Capp.con suggestioni musicali e agape fraterna

Mercoledì 12 agosto, ore 21,30Piazza San Bernardino

Morcone Sannio JazzMaria Giannetti e Nicola Alesini in

“Paesaggi sonori inusuali e visionari con dialo-ghi tra sassofoni sulle ali dell’improvvisazione”

Giovedì 13 agosto, ore 21,30Piazza San Bernardino

Morcone Sannio JazzSassinfunky in concerto

dal 21 agosto al 6 settembre - ore 10/12Auditorium San Bernardino

Magica montagnaSeminari e work shop musicali di danza e

teatrali sulla Santeria cubana della compagniateatrale italo-cubana “Metec Alegre”

Mercoledì 26 agosto, ore 21,30Piazza San Bernardino

Morcone Sannio JazzEsibizione degli allievi

dell’accademia di musica e canto moderno“Fondazione Arturo Vernillo”

Venerdì 21 agosto, ore 21,00Piazza San Bernardino

Magica montagnaCabaret cubano - “ASSOLI”

della compagnia teatrale italo-cubana“Metec Alegre”

Giovedì 27 agosto, ore 21,00Giardini di Casa Sannia

Musica, cultura e gastronomia- Illustrazioni e assaggi di eccellenze culinarie conil prof. Ettore Varricchio dell’Università del Sannio

- Jam session con contaminazioni musicali

Lunedì 14 settembre, ore 21,00Auditorium San Bernardino

TeatroAnteprima “Cuento de aguas”

para voces y orquestradella compagnia italo-cubana “Metec Alegre”

Luglio 2015 n. 7_Il Murgantino 10/08/2015 10.03 Pagina 10