del Comune di Morcone ANNO III - NUMERO 5 - MAGGIO 2013 ... · opportuno, se non necessario, di...

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Foglio informativo a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Morcone Proverbio morconese Co ro sì te ‘mbicci, co ro no te spicci ANNO III - NUMERO 5 - MAGGIO 2013 NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO Via Roma, 102 /104 / 106 - Morcone (Bn) - Tel/Fax 0824956340 Reperibilità 3358236936 -www.farmaciamurgantina.it Consulenza tricologica - audiometrica - Diete personalizzate Fitoterapia - Cosmesi- Veterinaria - Apparecchi medicali Autoanalisi del sangue sicure e immediate Consegna farmaci a domicilio Un vero e proprio “consenso popo- lare” è stato registrato dalla omo- nima lista del sindaco uscente Costantino Fortunato, che ha di- stanziato di ben 578 voti l’altra lista che proponeva come candi- dato sindaco Giancarlo Mandato. 2013 voti contro 1435 con risultati inequivocabili in ognuna delle sette sezioni presenti sul territorio, da quelle di Morcone centro a quelle delle varie contrade. E’ evidente che gli elettori hanno voluto premiare cinque anni di buon governo che, nonostante la grave crisi economica, ha saputo intercettare e soddisfare i bisogni dei cittadini; ha saputo progettare e realizzare opere utili alla nostra comunità, ma ancor più ha saputo gettare le basi per perseguire e rag- giungere quegli obiettivi che sono nodali per una crescita e uno svi- luppo sostenibile della cittadina morconese. Obiettivi credibili che sono stati descritti nel programma e ampia- mente illustrati e commentati du- rante la campagna elettorale: ambiente, sviluppo, turismo, cen- tro storico, agricoltura, commercio e artigianato, urbanistica, lavoro, welfare, scuola, cultura e, soprat- tutto, sono state indicate le moda- lità e le risorse economiche aggiuntive cui attingere per realiz- zare condizioni di vita più soddi- sfacenti sia sul piano socio-economico, sia sul piano cul- turale. La campagna elettorale della lista “Consenso popolare” è stata breve, è durata appena quattordici giorni. L’11 maggio, presso l’area fiera, c’è stato il primo incontro con i citta- dini e, siccome il buon giorno si vede dal mattino, la massiccia af- fluenza registrata in quella serata memorabile (non meno di sei/set- tecento persone) e la presenza dei sindaci dei paesi circostanti aveva già fatto presagire un’eclatante vit- toria. Si poteva anche chiuderla lì; ma il copione vuole e impone gli appun- tamenti zonali e di contrada dove ogni sera, con grande partecipa- zione, ci sono stati incontri e con- fronti condotti con toni sereni, di- scutendo pacatamente delle pro- blematiche locali, cercando di trovare soluzioni adeguate. Una sola pausa, peraltro doverosa, il 19 maggio, vigilia del santo pa- trono, quando la tradizione vuole che la sera vengono accesi i falò in onore di San Bernardino da Siena. Il 24 maggio la chiusura della cam- pagna elettorale con comizi prima a Morcone e poi a Cuffiano. Nel tardo pomeriggio del 27 maggio “tre colpi scuri”, come nella mi- gliore tradizione, hanno sancito inequivocabilmente il successo della lista “Consenso popolare”. La campagna elettorale della lista “Insieme per cambiare” è stata molto più lunga e più articolata. E’ iniziata circa due mesi prima; in al- cune contrade i candidati hanno doppiato le riunioni, hanno incon- trato separatamente le associa- zioni, i giovani, le categorie produttive e hanno voluto dedicare una serata anche ai problemi legati alla vicenda Cammo. I candidati avevano la necessità di presentarsi e di farsi conoscere; hanno utilizzato al meglio gli or- gani di informazione con articoli a raffica sulla stampa provinciale, con locandine dedicate esposte quotidianamente davanti alle edi- cole; con manifesti con foto, con lettere agli elettori, con reportage e videoclip sul web, con comunica- zioni e messaggi su Facebook e su Twitter, utllizzando la “rete” forse anche in modo abnorme. In verità ci spiace registrare una caduta di stile verificatasi la sera della chiusura della campagna elet- torale quando, forse su suggeri- mento dei “soliti noti”, sono state distribuite fotocopie di atti giudi- ziari riguardanti un candidato delle lista opposta. Tutto ciò non ha sortito gli effetti sperati, non ha portato risultati lusinghieri, anzi tutt’altro. Forse c’è un perché, c’è una spiegazione che siamo sicuri abbiano capito, anche se tardiva- mente, Giancarlo Mandato e i suoi candidati. Noi del “Murgantino” con molta simpatia, stima e affetto per i can- didati della lista “Insieme per cam- biare” riteniamo che sarebbe opportuno, se non necessario, di lasciar perdere e abbandonare de- finitivamente le vecchie logiche fatte di scontri e di dure contrap- posizioni, organizzate non per fatti politici ma per fatti personali; di abiurare gli insulti, la denigra- zione, il dileggio, i ricorsi e le de- nuncie giudiziarie, attività queste che non portano a nulla, anzi por- tano al fallimento di chi le pro- pone. Riteniamo altresì che gli eletti al- l’opposizione abbiano capacità e competenze per poter operare au- tonomamente e sicuramente nella positività, sfruttando al meglio le loro potenzialità attraverso il dia- logo e il confronto e ancor di più utilizzando i mezzi di comunica- zione e soprattutto la “rete” in modo costruttivo perché questa, almeno nei piccoli centri come Morcone dove tutti conoscono e sanno di tutti, potrebbe più che altro andare bene per prendere i pesci e i cittadini morconesi non sono tonni, sarde o merluzzi. La redazione La lista “Consenso popolare” ha fatto il pieno. Vince con un scarto di circa seicento voti: 2.013 contro i 1.435 registrati dalla lista “Insieme per cambiare” IL SINDACO E’ DI NUOVO FORTUNATO Il “day after” delle comunali del 26 e 27 maggio, è quello della continuità per l’Amministrazione Fortunato, la cui rielezione non è stata affidata al caso, bensì fortemente voluta dai cittadini. Ester D’Afflitto e Ferdinando Pisco, sono i consiglieri più votati, in assoluto, nel cuore del paese; in due infatti, hanno ottenuto più di mille voti. “Figli” essi stessi del centro storico, “Ricevuti dalle famiglie con entusiasmo e calore, fin dalle prime battute della campagna elettorale”, - così dichiarano all’unisono - non avrebbero mai pensato di raccogliere tanti consensi. Hanno lavorato con impegno, serietà e umiltà nell’arco di questi cinque anni e, alla fine, qualche merito gli è stato riconosciuto. “La gente non si è lasciata abbacinare dalle parole, ha guardato i fatti e adesso vogliamo più che mai completare i progetti iniziati, sperando che sia finita l’epoca dei ba- stoni tra le ruote”. “Altra nota positiva è rappresentata dalla forte presenza femminile in consiglio comunale, in quanto – continua il vicesindaco – l’essere in quattro, incluso il consigliere di minoranza, potrebbe aprire il discorso delle pari opportu- nità, se sarà possibile confrontarsi in maniera costruttiva e lavorare in sinergia”. Il sindaco Costantino Fortunato, dal canto suo, è partico- larmente entusiasta dei voti ottenuti, in quanto, le vicende legate ai lavoratori della “Carlina” e all’installazione dei pali eolici, avevano creato malanimo tra la popolazione, proprio nel periodo immediatamente precedente alle ele- zioni, in realtà, senza poi influire in maniera determi- nante, ma queste vicende, rappresentavano, pur tuttavia, un’incognita, un nodo da sciogliere. “È ormai certo che, laddove questa dovesse essere stata una strumentalizzazione, la sagacia dei morconesi è an- data al di là e ne sono felice, - afferma Fortunato – perché, dopo una campagna elettorale così combattuta, se fossi stato rieletto con uno scarto di solo una decina di voti sul mio avversario, non mi sarebbe piaciuto e l’avrei consi- derata una vittoria a metà”. Luella De Ciampis QUATTRO DONNE IN CONSIGLIO COMUNALE A pag. 4 Intervista al sindaco Costantino Fortunato Apertura della campagna elettorale della lista “”Consenso popolare” (foto: G. Ansaldi) Scuola media, sede dei seggi eletto- rali (foto: G. Ansaldi)

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Foglio informativo a curadell’Assessorato alla Cultura

del Comune di Morcone

Proverbio morconeseCo ro sì te ‘mbicci,co ro no te spicciANNO III - NUMERO 5 - MAGGIO 2013 NUOVA EDIZIONE - COPIA OMAGGIO

Via Roma, 102 /104 / 106 - Morcone (Bn) - Tel/Fax 0824956340Reperibilità 3358236936 -www.farmaciamurgantina.it

Consulenza tricologica - audiometrica - Diete personalizzateFitoterapia - Cosmesi- Veterinaria - Apparecchi medicali

Autoanalisi del sangue sicure e immediateConsegna farmaci a domicilio

Un vero e proprio “consenso popo-lare” è stato registrato dalla omo-nima lista del sindaco uscenteCostantino Fortunato, che ha di-stanziato di ben 578 voti l’altralista che proponeva come candi-dato sindaco Giancarlo Mandato.2013 voti contro 1435 con risultatiinequivocabili in ognuna dellesette sezioni presenti sul territorio,da quelle di Morcone centro aquelle delle varie contrade.E’ evidente che gli elettori hannovoluto premiare cinque anni dibuon governo che, nonostante lagrave crisi economica, ha saputointercettare e soddisfare i bisognidei cittadini; ha saputo progettaree realizzare opere utili alla nostracomunità, ma ancor più ha saputogettare le basi per perseguire e rag-giungere quegli obiettivi che sononodali per una crescita e uno svi-luppo sostenibile della cittadinamorconese.Obiettivi credibili che sono statidescritti nel programma e ampia-mente illustrati e commentati du-rante la campagna elettorale:ambiente, sviluppo, turismo, cen-tro storico, agricoltura, commercioe artigianato, urbanistica, lavoro,welfare, scuola, cultura e, soprat-tutto, sono state indicate le moda-lità e le risorse economicheaggiuntive cui attingere per realiz-zare condizioni di vita più soddi-sfacenti sia sul pianosocio-economico, sia sul piano cul-turale.La campagna elettorale della lista“Consenso popolare” è stata breve,è durata appena quattordici giorni.

L’11 maggio, presso l’area fiera, c’èstato il primo incontro con i citta-dini e, siccome il buon giorno sivede dal mattino, la massiccia af-fluenza registrata in quella seratamemorabile (non meno di sei/set-tecento persone) e la presenza deisindaci dei paesi circostanti avevagià fatto presagire un’eclatante vit-toria.Si poteva anche chiuderla lì; ma ilcopione vuole e impone gli appun-tamenti zonali e di contrada doveogni sera, con grande partecipa-zione, ci sono stati incontri e con-

fronti condotti con toni sereni, di-scutendo pacatamente delle pro-blematiche locali, cercando ditrovare soluzioni adeguate.Una sola pausa, peraltro doverosa,il 19 maggio, vigilia del santo pa-trono, quando la tradizione vuoleche la sera vengono accesi i falò inonore di San Bernardino da Siena.Il 24 maggio la chiusura della cam-pagna elettorale con comizi primaa Morcone e poi a Cuffiano. Neltardo pomeriggio del 27 maggio“tre colpi scuri”, come nella mi-gliore tradizione, hanno sancito

inequivocabilmente il successodella lista “Consenso popolare”.La campagna elettorale della lista“Insieme per cambiare” è statamolto più lunga e più articolata. E’iniziata circa due mesi prima; in al-cune contrade i candidati hannodoppiato le riunioni, hanno incon-trato separatamente le associa-zioni, i giovani, le categorieproduttive e hanno voluto dedicareuna serata anche ai problemi legatialla vicenda Cammo.I candidati avevano la necessità dipresentarsi e di farsi conoscere;hanno utilizzato al meglio gli or-gani di informazione con articoli araffica sulla stampa provinciale,con locandine dedicate espostequotidianamente davanti alle edi-

cole; con manifesti con foto, conlettere agli elettori, con reportagee videoclip sul web, con comunica-zioni e messaggi su Facebook e suTwitter, utllizzando la “rete” forseanche in modo abnorme.In verità ci spiace registrare unacaduta di stile verificatasi la seradella chiusura della campagna elet-torale quando, forse su suggeri-mento dei “soliti noti”, sono statedistribuite fotocopie di atti giudi-ziari riguardanti un candidatodelle lista opposta. Tutto ciò nonha sortito gli effetti sperati, non haportato risultati lusinghieri, anzitutt’altro. Forse c’è un perché, c’èuna spiegazione che siamo sicuriabbiano capito, anche se tardiva-mente, Giancarlo Mandato e i suoicandidati.Noi del “Murgantino” con moltasimpatia, stima e affetto per i can-didati della lista “Insieme per cam-biare” riteniamo che sarebbeopportuno, se non necessario, dilasciar perdere e abbandonare de-finitivamente le vecchie logichefatte di scontri e di dure contrap-posizioni, organizzate non perfatti politici ma per fatti personali;di abiurare gli insulti, la denigra-zione, il dileggio, i ricorsi e le de-nuncie giudiziarie, attività questeche non portano a nulla, anzi por-tano al fallimento di chi le pro-pone.Riteniamo altresì che gli eletti al-l’opposizione abbiano capacità ecompetenze per poter operare au-tonomamente e sicuramente nellapositività, sfruttando al meglio leloro potenzialità attraverso il dia-logo e il confronto e ancor di piùutilizzando i mezzi di comunica-zione e soprattutto la “rete” inmodo costruttivo perché questa,almeno nei piccoli centri comeMorcone dove tutti conoscono esanno di tutti, potrebbe più chealtro andare bene per prendere ipesci e i cittadini morconesi nonsono tonni, sarde o merluzzi.

La redazione

La lista “Consenso popolare” ha fatto il pieno. Vince con un scarto di circaseicento voti: 2.013 contro i 1.435 registrati dalla lista “Insieme per cambiare”

IL SINDACO E’ DI NUOVO FORTUNATO

Il “day after” delle comunali del 26 e 27 maggio, è quellodella continuità per l’Amministrazione Fortunato, la cuirielezione non è stata affidata al caso, bensì fortementevoluta dai cittadini.Ester D’Afflitto e Ferdinando Pisco, sono i consiglieri piùvotati, in assoluto, nel cuore del paese; in due infatti,hanno ottenuto più di mille voti. “Figli” essi stessi delcentro storico, “Ricevuti dalle famiglie con entusiasmo ecalore, fin dalle prime battute della campagna elettorale”,- così dichiarano all’unisono - non avrebbero mai pensatodi raccogliere tanti consensi.Hanno lavorato con impegno, serietà e umiltà nell’arco diquesti cinque anni e, alla fine, qualche merito gli è statoriconosciuto.“La gente non si è lasciata abbacinare dalle parole, haguardato i fatti e adesso vogliamo più che mai completarei progetti iniziati, sperando che sia finita l’epoca dei ba-stoni tra le ruote”.“Altra nota positiva è rappresentata dalla forte presenzafemminile in consiglio comunale, in quanto – continua il

vicesindaco – l’essere in quattro, incluso il consigliere diminoranza, potrebbe aprire il discorso delle pari opportu-nità, se sarà possibile confrontarsi in maniera costruttivae lavorare in sinergia”.Il sindaco Costantino Fortunato, dal canto suo, è partico-larmente entusiasta dei voti ottenuti, in quanto, le vicendelegate ai lavoratori della “Carlina” e all’installazione deipali eolici, avevano creato malanimo tra la popolazione,proprio nel periodo immediatamente precedente alle ele-zioni, in realtà, senza poi influire in maniera determi-nante, ma queste vicende, rappresentavano, pur tuttavia,un’incognita, un nodo da sciogliere.“È ormai certo che, laddove questa dovesse essere statauna strumentalizzazione, la sagacia dei morconesi è an-data al di là e ne sono felice, - afferma Fortunato – perché,dopo una campagna elettorale così combattuta, se fossistato rieletto con uno scarto di solo una decina di voti sulmio avversario, non mi sarebbe piaciuto e l’avrei consi-derata una vittoria a metà”.

Luella De Ciampis

QUATTRO DONNE IN CONSIGLIO COMUNALE

A pag. 4

Intervistaal sindacoCostantinoFortunato

Apertura della campagna elettorale della lista “”Consenso popolare” (foto: G. Ansaldi)

Scuola media, sede dei seggi eletto-rali (foto: G. Ansaldi)

2 ANNO III - NUMERO 5 MAGGIO 2013

19 maggio, vigilia del santo pa-trono San Bernardino da Siena. Latradizione vuole che a Morconevengono accessi “ri pagliari”; unrito che si perde nella notte deitempi e che quest’anno è stato ri-visitato in chiave artistica ed evo-cativa. “Morcone in fiamme” è ilnome che si è voluto dare alla ma-nifestazione organizzata dall’asso-ciazione “Adotta il tuo paese” incollaborazione con la comunitàparrocchiale, con il Forum dei gio-

vani e con la Pro Loco.Un’iniziativa che, come nella mi-gliore tradizione, fonde il sacro e ilprofano, a testimonianza del fattoche il fuoco origina dal divino ed èfin dagli albori, elemento fonda-mentale della vita dell’uomo. Ilprogramma religioso è stato cu-rato dal parroco Don Nicola Ga-gliarde che, tra l’altro, durante lefunzioni della novena dedicate alsanto di Siena, ha benedetto le fa-scine di ogni contrada e delle as-

sociazioni presenti sul territorio.Intorno a San Bernardino ruotanodelle leggende che hanno lasciatouna scia di tradizioni, ma l’usanzapiù radicata, mai persa nel tempo,rimane quella legata ai falò cheanche quest’anno sono stati accesiun po’ dovunque. Nel centro citta-

L’associazione “Adotta il tuo paese”, in collaborazione con la comunità parrocchiale, la Pro Loco e il Forum deigiovani, ha organizzato una vigilia speciale in onore del patrono San Bernardino da Siena. Fede, tradizione,spettacolo e gastronomia gli ingredienti salienti. Positivi gli apprezzamenti del folto pubblico intervenuto

MORCONE SI “INFIAMMA” PER SAN BERNARDINOdino i più significativi sono stati il“grande pagliaro” acceso nel vec-chio campo sportivo e l’altro pro-prio in piazza San Bernardino,luogo in cui si è conclusa la mani-festazione con l’accensione, daparte del Sindaco, del “pagliaromonumentale” raffigurante la fac-

ciata e il campanile dell’anticachiesa. Qui, dopo la benedizione diPadre Eliseo, i rappresentanti ditutte le contrade e delle associa-zioni, alla presenza di un foltopubblico, hanno portato in proces-sione dalla villa comunale le fa-scine benedette per alimentare lefiamme del bellissimo falò. I fu-namboli del fuoco, presenti per laprima volta, hanno animato ed ese-guito riti propiziatori quale auspi-cio beneaugurante per il futurodella nostra comunità. La serata siè conclusa con la degustazionedella “Zuppa di San Bernardino”preparata con fave, carciofi, pisellie pancetta, preparata dall’aziendaagrituristica Di Fiore.Un sentito ringraziamento a tutticoloro che hanno collaborato perla buona riuscita della manifesta-zione, in particolare ai ragazzi delForum dei giovani che hanno par-tecipato con grande entusiasmo.Una manifestazione molto riuscitae partecipata, che l’associazione“Adotta il tuo paese” ha intenzionedi far diventare un vero e proprioevento da riproporre ogni anno.

Ruggiero CataldiI funamboli del fuoco in azione (foto: nardo 2013)

... ed ecco il risultato! (foto: Cataldi)

... il Sindaco Costantino Fortunato lo accende... (foto: Nardo 2013)

Padre Eliseo benedice l’artistico “pagliaro”... (foto: Nardo 2013)

Ave Maria, poiché il mese di maggio è a Te dedicato,vo-glio scriverTi per parlarTi di un fatto che sta diventandouna piaga della nostra società.Certamente avrai sentito parlare della violenza contro ledonne, in particolare dell’ultima, perpetrata contro unaragazzina di 16 anni, prima accoltellata e poi bruciata vivadal suo fidanzato (puah!).E’ molto difficile difendersi da chi ha una forza fisica mag-giore di quella femminile. Chissà se non sarebbe il casodi istituire un corso di autodifesa, karate o altro, presso lescuole, aperto anche alle adulte, perché le vittime sono divaria età? Tu che ne pensi? Vorrei chiederTi comunque difare qualcosa. Questa volta, però, non devi limitarti a la-crimare, come facesti a Siracusa tanti anni fa. Magariqualche volenteroso potrebbe offrirTi una boccetta di col-lirio, temendo che Tu sia affetta da congiuntivite. Dovre-sti usare, insomma, un sistema più energico.E’ vero che il Tuo Figlio Divino ci ha insegnato che dob-

biamo porgere l’altra guancia, ma in certe occasioni que-sto gesto non salva una vita. Certamente è stata un’ottimacosa che il Parlamento italiano abbia ratificato la Con-venzione di Istanbul; dubito, tuttavia, che il marito o fi-danzato o compagno che si accinge ad ammazzare unadonna, si soffermi a leggere il testo della Convenzionesuddetta.Ti chiedo, perciò, di rivolgere all’Altissimo la stessa pre-ghiera che Santa Rita, disperata per la cattiva condottadel marito e dei figli, indirizzò a Dio Padre: “Signore,chiànteli ‘na saetta” (così mi fu raccontata tanti anni fa lastoria della santa di Cascia).Scusami per la durezza delle mie parole, ma anche il no-stro parroco ci dice che dobbiamo pregare con forza, anzicon rabbia e Ti assicuro che adesso la mia rabbia è dav-vero grande.Ti saluto io, la solita vecchia rompiscatole.

Irene Mobilia

LETTERA ALLA MADONNA

L’11 maggio è stato inaugurato e benedetto l’altare e lagrotta della Madonna Immacolata collocati lungo il percorsodel parco didattico comunale in via di completamento. Talesito è stato realizzato grazie al contributo del Comune diMorcone, delle associazioni locali, di maestranze del territo-rio e da persone di buona volontà.Alle ore 18,00, partendo dalla villa comunale, la nuova sta-tua della Madonna Immacolata è stata portata in proces-sione lungo il sentiero del parco fino a raggiungere il sitodedicato dove è stata collocata in una nicchia di pietre ap-

positamente realizzata dove è stata celebrata una santamessa.Questo luogo vuole rappresentare una sosta di ristoro spiri-tuale immersa nel verde di una natura incontaminata sita abreve distanza dal centro abitato. Un’opera questa per dare atutti i morconesi e non un luogo spirituale all’aperto dove po-tersi fermare durante una passeggiata per pregare, meditare,sostare, riprendere il passo per ritornare ossigenati alle pro-prie case.

La redazione

Benedizione e inaugurazione del sito spirituale mariano realizzato all’interno del parco didattico comunale di Morcone

Il folto pubblico assiste all’incendio del falò monumentale (foto: Cataldi)

3ANNO III - NUMERO 5MAGGIO 2013

Nel corso dell’anno scolastico2012/2013, alcuni di noi alunnidell’I.I.S. ‘’ Don Peppino Diana’’ diMorcone, in collaborazione conl’avvocato Romina Amicolo e l’As-sociazione Mani Tese Morcone, ab-biamo preso parte a un progettopromosso dal Cesvob che ci hapermesso di riflettere sulle difficilie spesso drammatiche condizionidi vita in cui molti bambini, ra-gazzi e adulti sono costretti a so-pravvivere nelle più ‘’dimenticate’’regioni dell’Africa, in particolaredel Congo.L’obiettivo di questo progetto, cheprende il nome “ La cooperazioneinternazionale nei paesi in via disviluppo: il contrasto allo sfrutta-mento minorile”, è stato proprioquello di riportare alla luce, so-prattutto agli occhi dei giovani,una situazione troppo importanteper poter essere trascurata daimass media e, pertanto, nascostaal mondo.Il lavoro è stato egregiamente or-ganizzato dall’avvocato RominaAmicolo che, in collaborazione conDon Gaetano Papa Kilumba e l’As-sociazione Mani Tese Morcone, ciha illustrato, attraverso una seriedi video, slides e approfondite do-cumentazioni, le drammatichecondizioni in cui ragazzi, nostricoetanei in molti casi, sono co-stretti a sopravvivere. Noi eravamoall’oscuro delle inenarrabili catti-verie e malvagità che tanti uomini,donne e bambini sono costretti asubire ingiustamente per soddi-sfare i bisogni delle grandi potenzemondiali di quest’epoca. La dotto-ressa Amicolo ci ha spiegato, conl’indispensabile aiuto di Don Gae-tano che ha vissuto in prima per-sona questa difficile situazione, lostile di vita di ragazzi della nostrastessa età. Abbiamo, così, saputoche tutta l’attuale tecnologia è inrelazione alla vita di stenti di queiragazzi.

I bambini e i giovani, sin dalla te-nera età, vengono rinchiusi in buieminiere per estrarre il coltan, unminerale indispensabile per la co-struzione di computer, cellulari,MP3 e quant’altro. Una volta var-cato l’ingresso di quelle oscure epericolose miniere, la maggiorparte dei ragazzi non vede più laluce del sole; le condizioni di vita,infatti, sono talmente precarie chemolti di loro non riescono a so-pravvivere alla dura e disumana re-altà che li circonda, perchétrascinati nel baratro della morte.Per tale motivo, il coltan, viene de-finito ‘’sabbia nera’’; nera perchéresponsabile della morte di essere

umani innocenti, nera perché ta-glia senza pietà la strada a giovanivite.Successivamente, ci siamo divisi inquattro gruppi, di tre/quattro ra-gazzi ciascuno, ognuno dei quali siè concentrato su un aspetto parti-colare del progetto. Un gruppo haprestato attenzione alla storiadella Repubblica Democratica delCongo, analizzando le diverse erestoriche che si sono susseguite nelcorso degli anni. Un altro gruppoha analizzato la morfologia del ter-ritorio, mentre gli altri due si sonointeressati alle cause del conflittoe alle risorse minerarie, di cui faparte anche la famosa “sabbia

Progetto CESVOB. “La cooperazione internazionale nei paesi in via di sviluppo: il contrasto allo sfruttamentominorile”. Questo il tema trattato, nel corso dell’anno scolastico 2012-2013 da alcuni alunni del Liceo Scientifico“Don Peppino Diana” di Morcone in collaborazione con l’associazione di volontariato “Mani Tese Morcone”

DUE FACCE DI UNA STESSA MEDAGLIA

nera”. Ogni gruppo ha realizzatodiverse slides assemblate, poi, inun unico lavoro.A noi ragazzi è stato proposto disottoporci a un’intervista curatadall’avvocato Romina Amicolonella sede dell’Associazione ManiTese Morcone, nel corso dellaquale abbiamo illustrato il lavorosvolto nei diversi incontri. Cisiamo trasformati per qualche mi-nuto in relatori professionisti e,grazie alle interessanti domandeposte dalla dottoressa Amicolo,abbiamo presentato e raccontato lenostre testimonianze, conoscenzee stati d’animo su quanto discussoe appreso precedentemente. Questa esperienza, innanzitutto, ciha fatto riflettere profondamentesu quanto gli strumenti che ani-mano la nostra quotidianità e cipermettono di essere al passo coni tempi, in realtà causino la nongiustificata morte di essere umaniche, proprio come noi, hanno di-ritto alla vita e alla felicità. Osser-vare con i nostri stessi occhi ciòche succede in quelle regioni, chenon sono poi così lontane comesiamo portati a credere, ha fattomaturare in noi un senso di grandee pesante responsabilità; credo cheognuno di noi abbia capito cheogni cellulare utilizzato ha segnatoper sempre la vita di un nostrocoetaneo che vive a “pochi chilo-metri” da noi.Ma, cosa abbiamo imparato datutto ciò? Noi crediamo che legrandi potenze mondiali debbanoinstaurare dei rapporti di reciprocacollaborazione con i paesi del-l’Africa che, come il Congo, possie-dono minerali indispensabili allosviluppo tecnologico, cercando diprodurre e coltivare risorse chesiano vantaggiose per tutti e non

Il contenuto dell’articolo redattodagli studenti coinvolti nel pro-getto, ma anche l’attenzione el’entusiasmo con cui gli alunni ditutte le classi del Liceo Scienti-fico “Don Peppino Diana” di Mor-cone hanno seguito le varie fasidella manifestazione conclusivadel progetto, svoltasi lo scorso 11maggio nell’Aula Magna della no-stra Scuola, sono quanto mai elo-quenti. Non solo, infatti, siconfigurano come la più chiaratestimonianza degli importanti ri-sultati formativi raggiunti, in virtùdei quali la Scuola può certa-mente vantarsi di avere scrittoun’altra pagina importante dellasua storia, ma rappresentanoanche la certezza che l’esempiopositivo offerto dal gruppo “li-ceali di Mani Tese” è solo l’iniziodi un processo che vedrà progres-sivamente lievitare il numero digiovani studenti impegnati nel so-ciale, a vantaggio dell’intera Co-munità.

Maria Grazia Cataldi

solo per i più fortunati e ricchi.Ci auguriamo, quindi, di poter col-laborare fruttuosamente e congioia alle numerose iniziative checi verranno proposte dall’Associa-zione Mani Tese Morcone e dallascuola stessa, che si è dimostrataincline a questo tipo di progetti.Speriamo che il nostro piccolo, masentito contributo possa miglio-rare le condizioni di vita dei citta-dini del Congo e che sia d’esempioper altre istituzioni affinché talesfruttamento venga denunciato esia reso pubblico in tutto il mondo.Ci auguriamo, inoltre, che quella‘’sabbia nera’’, nel giro di pochianni, si trasformi in una ‘’polverecolorata’’ che sia positiva per tuttie non implichi più lo stroncamentodi nessuna vita.Sentitamente ringraziamo il tutorl’avvocato Romina Amicolo, il pre-sidente onorario dell’Associa-zione Mani Tese Morcone DonGaetano Papa Kilumba Ilenge, ilCesvob, rappresentato dalladott.ssa Brunella Severino, il diri-gente scolastico Luigi Mottola, laprofessoressa Maria Grazia Ca-taldi, collaboratore vicario dellanostra scuola, sempre disponibilea ogni nostra necessità; la profes-soressa Maria Pia Naselli, vice pre-sidente dell’Associazione ManiTese Morcone, che ha collaboratocon noi nell’organizzazione del la-voro (mostra fotografica, slides,relazioni), e poi ancora PinoGreco, socio dell’Associazione checi è stato di grande aiuto per larealizzazione di un video e, dulcisin fundo, tutti gli amici dell’Asso-ciazione Mani Tese Morcone (pre-sidente Franca Maselli) che cihanno accolto con simpatia nellaloro sede, proponendoci attivitàfuture come mercatini della Soli-darietà e campi-scuola per contri-buire al bene dei congolesi e nonsolo.

I liceali di Mani Tese Morcone

I liceali di Mani Tese Morcone in una foto di gruppo con i rappresentanti la scuola e l’associazione Mani Tese

Era, il giovane Fetonte, quel figliodi Apollo e Climene che, dopomolte insistenze, ottenne dal padreil permesso di guidare il cocchiodel Sole, di cui questi era l’incon-trastato signore. Ma, presto, i fo-cosi cavalli ebbero ragionedell’inesperto guidatore, propriocome accade, quando i nostri ra-gazzi ci chiedono di provareun’auto magari troppo potente eperciò inadatta per chi è alle primearmi nel campo della guida.Così, gli animali imbizzarriti, abi-tuati alla mano ferma di Apollo, senza controllo, uscironodal consueto cammino e, avvicinatisi troppo alla terra ri-schiarono di provocare una catastrofe universale: le cittàbruciavano, arse da un fuoco improvviso e i popoli peri-vano, si incendiavano monti e selve tanto che, molte zonedella superficie terrestre, come la Libia, si trasformaronoin deserti. Fu allora che gli Etiopi assunsero il colore nerodella pelle. Ma le rovine non finirono qui, in quanto, i ca-valli, strattonando ancora il carro, salirono troppo in alto,bruciando un tratto del cielo e generando la via Lattea che,

da quel momento, assunse quelsuo aspetto opaco e lattiginoso,caratteristica che designò poi ilsuo nome.La rovina del mondo sembrava im-minente, ma intervenne Zeus chefulminò all’istante l’improbabileauriga, cosicché Fetonte, solcò ilcielo come una stella cadente eprecipitò nel Po. Le sorelle, che loamavano molto, lo piansero alungo sugli argini del fiume, fin-ché, gli dei impietositi da tanto do-lore, le tramutarono in pioppi

mentre trasformarono in ambra le loro lacrime. Troppo alto fu il prezzo pagato da Fetonte e troppe lacrimefurono versate, come sempre accade quando una giovanevita si spezza all’improvviso. Quante sciagure evitate, seApollo non avesse ceduto alle pressioni del figlio, se fosseriuscito ad arginare la sua richiesta insensata e, se maifosse possibile prevenire le intemperanze, imprescindibilidalla giovinezza, le quali, spesso hanno un costo troppoalto, di certo, di meno sarebbero le “stelle cadenti”.

Luella De Ciampis

LE INTEMPERANZE DELLA GIOVINEZZA

4 ANNO III - NUMERO 5 MAGGIO 2013

ELEZIONI COMUNALI 2013: INTE sua squadra. Insieme al Sindaco,cinque consiglieri della precedenteamministrazione sono stati ricon-fermati: tra loro vi sono stati se-gnali importanti di un significativoaumento degli elettori rispetto acinque anni fa. Tutti questi ele-menti, insieme a un successo nu-mericamente così importante,

testimoniano come il lavoro svoltodurante questi anni sia stato ap-prezzato dalla maggior parte deicittadini e di noi giovani.Due sono i giovani consiglierinuovi eletti: si tratta di AntonellaSantucci e Patrizia Mennillo, allaloro prima esperienza in politica.A loro va il nostro in bocca al lupo,

Le elezioni comunali del 26 e 27maggio 2013 hanno decretato ilsuccesso del Sindaco Dott. Costan-tino Fortunato, che giunge così alsuo secondo quinquennio di am-ministrazione del Comune di Mor-cone.Innanzitutto è doveroso porgereauguri e complimenti a lui e alla

sicuri che dimostreranno impegnoe che porteranno nuove idee.Una menzione va anche ai consi-glieri della precedente amministra-zione, che si sono impegnati inquesti cinque anni, ma che nonsono stati riconfermati: le nuovenorme che regolano il sistema elet-torale e la composizione dei consi-gli comunali hanno portato allaloro esclusione, ma è stato comun-que apprezzato il loro lavoro e laloro presenza sul territorio. Siamocerti che continueranno a essereattivi e partecipi nella vita della no-stra comunità.Lo stesso augurio rivolgiamo aimembri della lista del Dott. Gian-carlo Mandato, che si sono impe-gnati nel confronto elettorale.Nonostante una scarsa attenzioneiniziale al nostro organismo, tra-sformatasi poi in una repentina ri-chiesta di confronto con noi e con“altri giovani” condita da com-menti infelici sul nostro operato,porgiamo anche qui i nostri auguri:al capolista e ai due consiglieri diminoranza, Bernardo Bao e MarisaDi Fiore, anch’essi giovani di buonesperanze, chiediamo partecipa-zione e idee concrete e positive.Una delle prerogative del nostroForum è l’apertura culturale e dipensiero. Ogni ragazzo ha una pro-venienza, un’esperienza e una cul-tura diversa. Ciò che viene visto daalcuni come un “rischio”, cioèquello di non poter ricondurre igiovani a un’unica idea, in realtà èun valore inestimabile.Nelle stesse giornate in cui veni-vamo accusati di banalità nel no-stro operato, sostenendoaddirittura che la nostra organiz-zazione non ha bisogno di unasede, in quanto dediti solo all’ozioo allo svago (tutto ciò a poche set-timane dall’ennesima iniziativa dibeneficenza, e proprio nei giorni in

cui ci riunivamo nella stessa sedeinsieme a circa 30 ragazzi di 7paesi diversi del distretto per di-scutere sui progetti del 2014) cisiamo confrontati su tanti temi tracui la politica locale. Le nostreidee, seppur così distanti tra diloro, ci hanno permesso di avereognuno una visione più chiaradelle tematiche attuali e delle vi-cende passate, e ci hanno sicura-mente portato – ciascuno nella suaindividualità – a un voto più con-sapevole.Ciò che avevamo auspicato alla vi-gilia di questa tornata elettorale,sono le stesse cose in cui conti-nuiamo a credere oggi: la paurache attanaglia noi giovani è la man-canza delle condizioni fondamen-tali per creare lavoro e sviluppo,necessari a permetterci di conti-nuare a vivere nel nostro paese, diprodurre e poter allo stesso tempodedicare parte del nostro tempo adisposizione per la crescita dellacomunità. Ci aspettiamo dunqueche non si perpetui l’abbandonarsia sterili polemiche, né tantomenoad attacchi strumentali volti a fer-mare le attività di tutta un’Ammi-nistrazione, con ripercussioninegative sulla nostra comunità: chiama davvero il proprio paese portaavanti ciò che c’è, lo migliora e creadel nuovo; non produce di certoimmobilismo, in un contesto in cuila necessità e la volontà di tutti èquella di riprendere a correre enon, ovviamente, quella di fer-marsi.Il Forum dei Giovani proseguirànelle sue attività e noi che nesiamo i protagonisti continueremoa mettere tutto il nostro entusia-smo e il nostro impegno per con-tribuire a rendere Morcone – nelnostro piccolo – una Città vitale eun paese migliore in cui vivere.

Alberto Marino

Sindaco, anzitutto auguri. Ci dà un giudizio a caldosul voto?Ovviamente sono molto soddisfatto di come sono an-date le cose. Esprimo tutta la mia gratitudine ai citta-dini che hanno creduto in noi, nella nostra lista esoprattutto nel nostro operato. È stata una campagnaelettorale che mi ha dato tanto, dove ho cercato diesporre i fatti sugli anni appena trascorsi e di presen-tare, ai cittadini che abbiamo incontrato sera per seranei diversi incontri elettorali, il nostro programma ele nuove iniziative.

Come ha vissuto la campagna elettorale? Quali sonostati i momenti più gratificanti?E’ stata una campagna elettorale che, come dicevoprima, mi ha dato tanto, mi ha arricchito dal puntodi vista umano e politico. Ho ricevuto dimostrazionidi affetto che si palesavano sera dopo sera, con lagrande partecipazione, e tutto ciò fin dal primo mo-mento, quando è stata presentata la lista “Consensopopolare”.Nei diversi incontri ho cercato, insieme ai consiglieri,di trasmettere alla gente la nostra passione, le nostreragioni, le nostre idee. Ho cercato di far capire cheuna campagna elettorale può essere tenuta senza al-zare i toni, senza personalismi ma semplicementeparlando di contenuti.Siamo stati aperti al dialogo, alle proposte che ci ve-nivano fatte e anche ai chiarimenti richiesti, insommatanto confronto e tanta disponibilità.Credo che tutto ciò, unito alla semplicità delle nostrepersone, sia stato compreso e premiato dai cittadini.

Nessun consigliere a rappresentare la popolosa Cuf-fiano, come pensa di affrontare la situazione?Nonostante i risultati molto più lusinghieri rispettoalla scorsa tornata elettorale, non posso che espri-mere il mio rammarico per l’esclusione di alcuni con-siglieri che hanno fatto parte della mia squadra neicinque anni appena trascorsi. A loro va il mio ringra-ziamento e la mia stima. Non posso però non sottoli-neare il meccanismo della nuova legge elettorale cheha caratterizzato le nostre elezioni, penalizzando unacontrada che ha avuto sempre un ruolo preponde-rante nella storia politica e amministrativa di Mor-cone. Quale Sindaco di questa comunità, mi faròcarico di risolvere il problema.

Tra le tante, quali sono le priorità che intende af-frontare nell’immediato?I problemi sono molteplici e per affrontarli e risolverli

sono necessarie risorse economiche adeguate. Comeda programma, abbiamo puntato sulle energie rinno-vabili (parco eolico, centrale idroelettrica e fotovol-taico) al fine di reperire i relativi fondi.Ci sono tante cose da affrontare e sicuramente in-sieme ai consiglieri stabiliremo quali problemi sonoprioritari rispetto ad altri. Sicuramente cercheremo diportare a termine, e spero in tempi ragionevoli, la rea-lizzazione del polo scolastico, che con il completa-mento del centro sociale e con la costruzione dell’asilonido, sarà un valore aggiunto per la nostra comunità. Prioritaria è la risoluzione dell’emergenza idrica, delmiglioramento dei servizi, come la pulizia delle stradee il verde pubblico ecc. Cercheremo altresì di acce-dere a tutte le occasioni che potrebbero portare fondiaggiuntivi e di partecipare a bandi di finanziamenti re-gionali e europei. Dedicheremo più spazio al settore agricolo e ad altrisettori che possano generare sviluppo del territorio.Abbiamo prodotti eccellenti, che meritano di esserevalorizzati e che sono una risorsa inestimabile. Moltaattenzione al mondo della scuola, della cultura e delsociale, al quale abbiamo dedicato tanto spazio neglianni precedenti, e al quale ci dedicheremo nei pros-simi cinque anni.

Sindaco un’ultima battutaCi attendono ancora grandi sfide in un momento nonfacile, ma i cittadini hanno espresso chiaramente conil loro voto la volontà di continuare nel cambiamentoiniziato cinque anni fa. Bisognerà dare ancora dellerisposte concrete. Il nostro entusiasmo e quello dichi ci ha sostenuto e votato dovrà essere il motoreche ci permetterà di amministrare bene il nostro Co-mune in questa legislatura appena iniziata.E ora consentitemi di formulare i doverosi ringrazia-menti.Grazie a tutti i cittadini e ai politici che in questi anninon hanno mai mancato di farci sentire il loro soste-gno e il loro incoraggiamento.Grazie alle testate giornalistiche e ai giornalisti che cihanno seguito e ci hanno permesso di far sentire lanostra voce e divulgare le nostre attività.Grazie infine a tutti i nostri avversari, che in questacompetizione elettorale ci hanno contrastato con le-altà e che hanno saputo riconoscere con grande cor-rettezza il nostro successo. Con loro e con tutti icittadini siamo disposti fin da subito a collaborareperil bene comune, così come abbiamo semprefatto. Morcone lo merita.

La redazione

Di seguito riportiamo in ordine l’articolo di Alberto Marino, presidente del Forum dei giovani di Morcone, l’in

UN INVITO ALLA PARTECIPAZIONE E UN APPELLO A TUTTI I GIOVANI CONSIGLIERI

Appena dopo la proclamazione abbiamo intervistato il vincitore CostantinoFortunato. Con lui abbiamo scambiato alcune battute che di seguito riportiamo

INTERVISTA AL RIELETTO SINDACO

LISTA N. 1Candidato sindaco

FORTUNATO COSTANTINOSezione 1 voti 341Sezione 2 voti 224Sezione 3 voti 379Sezione 4 voti 361

Sezione 5 voti 346Sezione 6 voti 164Sezione 7 voti 198TOTALE 2.013

SEZIONE 1 2 3 4 5 6 7 TOT.SOLLA GIUSEPPE 14 4 49 134 82 13 26 322D'AFFLITTO ESTER 189 168 107 84 74 9 40 671DI MUCCIO ARCANGELO 10 4 103 93 14 2 9 235RUZZO CARLO SEBASTIANO 5 2 43 2 5 98 51 206CASSETTA SAVERIO 18 3 18 4 3 38 94 178PISCO FERDINANDO 161 127 57 77 44 1 2 469CAPOZZI BERNARDO 17 7 29 10 129 2 4 198CIRELLI MARZIO 87 59 22 26 40 2 6 242MENNILLO PATRIZIA 58 15 77 103 41 28 13 335SANTUCCI ANTONELLA 18 5 49 22 115 15 5 229TOTALE 577 394 554 555 547 208 250 3085

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5ANNO III - NUMERO 5MAGGIO 2013

ERVISTE, COMMENTI E RISULTATI

Quelli che ne volevano “vedere delle belle”, confondendo le elezioniamministrative con quelle di “Miss Alto Tammaro”.Quelli che asseriscono di aver vinto tutte le elezioni comunali, senzamai essersi presentati.Quelli che fanno ricorsi e poi perdono le cause.Quelli che fanno la campagna elettorale solo davanti ai bar e su Fa-cebook e poi usano la faccia degli altri.Quelli che scrivono tanto e leggono poco.Quelli che scrivono tanto e in pochi li leggono.Quelli che scrivono tanto e si “cliccano”pure.Quelli che scrivono di essere della Montagna… ma con Morcone chec’azzeccano?Quelli che salvaguardano la Montagna pensando che fosse proprietàprivata.Quelli che negano i fatti e non hanno mai fatto i fatti.

E ORA RIDIAMOCI SU!Elezioni dedicate a...

La tornata elettorale per l’elezionedel sindaco di Morcone è appenafinita ed è opportuno stilare unprimo bilancio.L’Amministrazione uscente, gui-data da Costantino Fortunato, èstata rieletta con un ampio con-senso da parte dei cittadini morco-nesi, dando alla stessa lapossibilità di continuare i tantiprogetti, sia quelli che sono incorso d’opera, sia quelli già finan-ziati e che sono solo da avviare.Negli incontri avuti con i cittadini,il sindaco Fortunato, con la mas-sima pacatezza e senza offenderechicchessia, più volte ha rimarcatoil concetto della “continuità nelcambiamento” avviato cinque annifa. Era necessario cioè mantenerela distanza col vecchio modo diconcepire la politica e, soprattutto,tenere lontani pericolosi “politi-canti”. La scelta operata allora, èstata vincente anche oggi!La campagna elettorale appena tra-scorsa è stata condotta dalle dueliste in modo diametralmente op-posto, sia nei contenuti, sia neimodi e sia nei tempi. Anche se que-sto tema è stato trattato in ognidettaglio nell’articolo di apertura,io che l’ho vissuta direttamente enon da spettatore, posso solo af-fermare che i contatti con gli elet-tori sono stati sempre cordiali,sereni e soprattutto franchi. Eroovviamente contenta quando micongedavo da loro dopo aver in-cassato dei consensi, ma ero al-trettanto serena quando, quellerare volte, ho incontrato personeche la pensavano diversamente,apprezzando molto la loro onestàintellettuale.Tutto bene, quindi. Anzi no, sa-rebbe stato troppo bello e anchetroppo comodo!Infatti, dopo soli due giorni dalleelezioni, puntuali come le bollette,sono arrivate le prime critiche del“nuovo corso” dirette alla mia per-sona in quanto Assessore alla Cul-tura che cura questo giornale, ilpiù diffuso a Morcone, apprezzato

da molti e inviso ad alcuni. Criticheche, lo dico subito, rispedisco im-mediatamente al mittente, poichédefinirle sterili è solo un edulco-rato eufemismo. Mi riferisco aquanto scritto dal dott. Mandatonell’articolo apparso qualchegiorno fa sul sito Morconiani.netdal titolo “Cari cittadini morco-nesi…”.Il fatto. All’indomani delle elezioni“Il Murgantino” è uscito con uno“speciale” che riportava, oltre i ri-sultati delle votazioni, un solo ar-ticolo, a firma di Luella DeCiampis, avente il seguente oc-chiello: “(omissis) Per ora possiamosolo affermare che attraverso leurne i cittadini morconesi hannovoluto dare alla lista “Insieme percambiare” capeggiata dal “bocco-niano” Giancarlo Mandato…”, e ilseguente titolo: “Una sonora bato-sta”. A quanto pare il titolo è statocapito, accettato e condiviso“senza ironia” (sic!); l’occhiello unpo’ meno.L’accusa. Il “grande tema” posto indiscussione dal dott. Mandato èche “Meno comprensibile mi ap-pare questa insistenza sul “bocco-niano”, che è stato un po’ illeit-motiv di questa campagna elet-torale e che, noto, prosegue anchedopo. Francamente appare un po’singolare che un foglio edito del-l’assessorato alla cultura del Co-mune di Morcone ironizzi suun’università unanimemente consi-derata al top nel mondo universita-rio e culturale e italiano einternazionale …”.Data la pochezza dell’argomento,il primo pensiero, istintivo, è statoquello di lasciar correre; ma poi,convinta che il giornale non è unamia proprietà, nel rispetto diquanti offrono gratuitamente la

loro collaborazione e, soprattutto,dei tanti lettori che ci seguono evogliono capire, ho cambiato ideaed eccomi qui pronta a replicare.Caro dottor Mandato, chiariamosubito un concetto: il termine “boc-coniano” non è mai stato usato néin maniera allusiva, né, peggio an-cora, in modo ironico e questo sianei confronti del celebre ateneomilanese, sia nei confronti di co-loro che, come lei, lo hanno fre-quentato ricevendone unaformazione di caratura internazio-nale. Ovviamente parlo a nomemio, dei miei compagni di lista edella redazione tutta del “Murgan-tino”; se invece questo termine, ri-ferito o scritto in un’accezione a leipoco gradita, è stato usato da terzi,la invito garbatamente a rivolgeread altri il suo disappunto.Detto questo, ora mi preme farequalche ulteriore considerazione.La prima è che se il termine “boc-coniano” è diventato il leit-motivdella campagna elettorale, le ri-cordo che è stato proprio lei, findalla sua presentazione avvenutaattraverso i media, a riferire al-l’elettorato in maniera reiterataquesto suo titolo. In verità, e micorregga se sbaglio, ricordo addi-rittura un “siparietto” avvenuto suFacebook con un giovane laure-ando che si era permesso sempli-cemente di esprimere un proprioparere e che le faceva notare diavere solo 22 anni; lei, con unaspocchia inusitata, testualmente,lo ha così ammonito: “Io alla tuaetà ero già laureato alla ‘Bocconi‘con il massimo dei voti ed ero pro-iettato al mondo del lavoro e a co-struirmi una famiglia”. Tanto dicappello per i suoi meriti e per isuoi progetti, un po’ meno per ilsuo stile arrogante! Ma di questone parliamo dopo.Caro dottore, le ricordo che fre-quentare l’università non statale“Luigi Bocconi” di Milano non è datutti e non solo per le capacità diapprendimento, ma anche e so-prattutto per motivi economici.Non tutti sono “figli di papà”, anzi,la maggior parte degli universitariappartiene a famiglie i cui genitoristentano ad arrivare a fine mese efanno salti mortali e senza rete diprotezione per mantenere i proprifigli allo studio.Caro dottore, le faccio notare che aMorcone, cittadina che lei avrebbevoluto rappresentare e ammini-strare, nei casi più frequenti i ge-nitori si “accontentano” diiscrivere i propri figli negli ateneidi Campobasso, Benevento o, nellamigliore delle ipotesi, di Napoli oRoma.A proposito dello stile di cui sopra,ho qualcosa anch’io “da eviden-ziare” e arrivo alla seconda consi-derazione.Caro dottore, le ricordo che al mo-mento della proclamazione, avve-

nuta da parte del presidente Raffa-ella Lombardi, il neoeletto Sindacoha ringraziato tutti, compreso icomponenti della lista avversaria,auspicando una opposizione co-struttiva e basata sul dialogo,stessi concetti da me ripetuti e ri-portati da qualche quotidiano(scripta manent… e i video pure,caro dottore). Tra gli astanti, però,non ricordo la sua presenza. Credoche avrebbe fatto una bella figura arimanere con i suoi e con tutti noi;avrebbe innanzitutto onorato leistituzioni che in quell’occasionerappresentavano lo Stato e poi,sportivamente, avrebbe avutomodo di formulare gli auguri aivincitori e ricevere il giusto onoreche si concede ai vinti. Invece hapreferito imitare il comandanteSchettino!Terza considerazione.Caro dottore, lei prima afferma dinon aver mai dato la colpa aglielettori e poi ri-cita Giovenale, as-serendo che i morconesi hanno“freddato” la sua proposta. Delledue l’una: o le sue idee valgonopoco, o vuole dire che i morconesicapiscono poco.Caro dottore, lei ha ringraziato isuoi elettori, e bene ha fatto. Li hadefiniti 1.400 cittadini liberi, comese gli altri 2.000 e passa fosserostati condotti al voto con la palla alpiede o minacciati con un’arma opeggio ancora irretiti. E ancora. Leiasserisce che la “buona politica”non viene mai premiata e questonon è vero. Per me la buona poli-tica è stare tra la gente, è ascoltarele mille problematiche di tante fa-miglie, è conoscere l’intero territo-rio comunale, è condividere iltempo libero con i propri compae-sani, è stare al servizio degli altri.La politica è missione… e siamostati premiati!Caro dottore, noi, a differenza sua,

ringraziamo tutti gli elettori, anchequelli che democraticamentehanno deciso diversamente, e lo saperché? Perché da cinque anni vi-viamo al loro fianco la vita dipaese, condividiamo le loro pro-blematiche, per loro ci battiamoquotidianamente, ascoltiamo leloro lamentele e talvolta riceviamoi loro complimenti, è loro che rap-presentiamo quando ci rechiamofuori o quando riceviamo ospiti.Caro dottore, non so se è chiaro:lei, con le sue affermazioni circal’esito del voto e il suo comporta-mento al momento della procla-mazione, ha offeso i cittadini diMorcone e questo non glielo con-sento.Eppure, caro dottore, sono con-vinta che lei è una personabuona, con notevoli capacità che,nell’immediato futuro, possonodare un valido contributo allanostra comunità e, poiché la ri-tengo anche una persona di pa-rola, sicuramente la suacompetenza, attraverso il dia-logo in Consiglio e fuori, potràsoddisfare le aspettative di tutti,comprese le mie.Ultima considerazione. Se da unlato il largo consenso ottenuto cirende soddisfatti e felici, è purvero che ora ci sentiamo carichi diresponsabilità. Ricambiare la fidu-cia accordataci sarà un’impresanon facile, ma cinque anni di am-ministrazione ci hanno forgiato ab-bastanza, crediamo di avere tutti irequisiti per poter affrontare ognitipo di difficoltà sperando, nell’in-teresse della cittadinanza, che que-ste ultime siano solo quellederivanti da situazioni impondera-bili e non quelle calcolate a tavo-lino dai “soliti noti”.Sono contenta che ancora oggi,nelle campagne elettorali dominateda alleanze “interessate” che na-scondono un preoccupante vuotoetico e politico, essere personeoneste e semplici riesce ancora apagare.Empowering talent, caro dottore.Buon lavoro a tutti.

Ester D’Afflitto

Caro dottore... ntervista al Sindaco neoeletto e una sentita e accorata lettera di Ester D’Afflitto, assessore all Cultura uscente

LISTA N. 2Candidato sindaco

MANDATO GIANCARLOSezione 1 voti 318Sezione 2 voti 189Sezione 3 voti 273Sezione 4 voti 235

Sezione 5 voti 231Sezione 6 voti 75Sezione 7 voti 114TOTALE 1.435

SEZIONE 1 2 3 4 5 6 7 TOT.BAO BERNARDO 73 30 95 80 89 3 1 371BASILONE GIORGIA 13 4 5 4 1 54 44 125DI FIORE MARISA 85 31 79 89 90 1 11 386D'OCCHIO DOMENICO 8 2 37 46 12 0 2 107DI BRINO GIOVANNA 46 33 149 51 58 0 1 338LOMBARDI ANTONELLA 97 65 15 17 17 3 1 215PATERNOSTRO TONI 14 3 29 17 3 56 98 220PIETRODANGELO DOMENICO 87 88 15 8 17 0 0 215RINALDI CARMINE 26 7 7 1 65 0 0 106SANTUCCI BERNARDINO 41 12 17 51 20 0 2 143TOTALE 490 275 448 364 372 117 160 2226

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Un’Adunata tutta particolarequella di Piacenza, la 86a, dove glialpini trovano l’occasione di incon-trarsi e trascorrere insieme anchebelle serate tra canti e fiumi di vinoche inebriano quelle penne nerecontribuendo a creare tanta alle-gria e portando buon umore tra lapopolazione che accoglie quellamarea di uomini di montagna.Come sempre, sono stati presentianche gli alpini del Gruppo Sanni-tico della Sezione di Napoli e quellidi tutti i gruppi della Sezione Mo-lise.E’ consuetudine, in quell’occasionedi salutarsi perché la due sezionidel Sud sfilano una dietro l’altra eil contatto è di routine. Purtroppo,quest’anno, ci sono state due im-portanti assenze: l’avvocato Ro-molo Vascello, quasi semprepresente perché mai ha volutomettere lo zaino a terra. L’ultimasua presenza al Raduno di Guar-diaregia nel luglio 2012 e l’assenzaa Benevento nel mese di settembredello stesso anno per un banale di-sguido ci hanno insegnato che ra-ramente gli alpini mettono lo zainoa terra perché sono abituati a cam-minare sempre verso le vette piùardite.Un’assenza fisica, dunque, dovutaalla sua dipartita che nel gergo al-pino si dice “E’ andato avanti” op-pure “Riposa nel Paradiso diCantore”. Nonostante la sua avan-zata età, per Morcone è stata unaperdita notevolissima perché rap-presentava l’ultima importantememoria vivente esistente nella co-munità, riferimento per chi scrive,ma anche per tanti morconesi.L’altra grande assenza all’Adunatadi Piacenza, anche se solo colcuore perché da molti anni, nono-stante la sua notevole attività perl’Associazione, non partecipava fi-sicamente all’Adunata, è stataquella del Dott. Michele D’Allocco,artigliere alpino dal cuore im-menso, se ricordiamo gli anni divolontariato spesi nell’assistere eraccogliere cani abbandonati checurava con tanto amore al puntoche una volta mi disse ridendo “Seesiste l’anima, ce l’hanno anche icani perché sono gli unici animaliche, se anche gli fai uno sgarbo,continuano a scodinzolarti lacoda”, come hanno sostenutoanche grandi uomini come Giu-

seppe Verdi, Giovanni Pascoli eLord Bayron.Al di là di queste importanti nostreassenze l’Adunata è stata, in ognicaso, un momento straordinario inuna città ricca di antichi monu-menti e importante perché consi-derata la “Primogenita”, in quantogià nel 1848 fu la prima città cheaderì al Regno di Sardegna dive-nuto dopo più di un decennioRegno d’Italia.Interessanti sono state anche le vi-site alle località limitrofe tra cuiBrescello, piccolo centro urbano dicirca 2500 abitanti, dove furono gi-rati quei quattro capolavori cine-matografici che portarono sul setle straordinarie storie di Giovan-nino Guareschi, mirabilmente in-terpretate da Gino Cervi nellamemorabile figura di Peppone eFernandel nell’incomparabile ruolodi Don Camillo, grandiosi perso-naggi usciti dall’arguta penna delgiornalista-scrittore di Roncole. Equi è interessante raccontare i re-troscena di quelle imprese cinema-tografiche, poco conosciute algrande pubblico perché, scimmiot-tando il Guareschi, “Sono storie delGrande Fiume che si raccontano inpaese”.Innanzitutto i luoghi in cui furonogirati i film sono rimasti così comeerano agli inizi degli anni cin-

quanta, quando la Democrazia Cri-stiana e il Partito Comunista Ita-liano, agli inizi della GuerraFredda, si tiravano per la giacca at-traverso una notevole propagandaelettorale nelle piazze di tutti ipaesi d’Italia infestandole e riem-piendole di manifesti con allegoriedi ogni genere. In occasione delleelezioni vi si tenevano comizi elet-torali con folle di simpatizzanti adapplaudire continuamente gli ora-tori che si alternavano sui balconio sui palchetti appositamente co-struiti.All’epoca, la piazza di Brescello erala più brutta tra quelle visitatenella zona dal regista francese Ju-lien Duvivier, incaricato dalla Riz-zoli Film di realizzare il primo filme, per tale motivo, fu scelta comeset per girare il primo lungome-traggio della serie. Il Duvivier, in-fatti, sosteneva che la bruttezzadella piazza avrebbe concentratol’attenzione degli spettatori anzi-ché sul luogo, sui protagonistidella storia da raccontare. Inoltre,rispetto all’ubicazione della chiesa,l’edificio comunale era di lato equesto avrebbe privilegiato la po-sizione dell’elemento religioso, es-senziale per la buona riuscitadell’opera.Il regista francese per l’interpreta-zione di Don Camillo, pretese e ot-tenne dalla Rizzoli Film,produttrice, la partecipazione del-l’attore comico francese Fernandel,anche per marcare la sua naziona-lità francese. E a Fernadel, comepattuito, fu affidata la parte di Don

Camillo. Per l’interpretazione dellaparte di Peppone fu scelto, per lesue qualità artistiche, l’attore emi-liano Gino Cervi.Il problema nacque quando alCervi fu comunicato che avrebbedovuto interpretare la parte di Pep-pone, comunista di ferro e nonquella di Don Camillo che avrebbeinterpretato volentieri. Però, dopole prime riprese, Gino Cervi rinun-ciò perché essendo iscritto alla Se-zione della Democrazia Cristianadi Bologna, non poteva esporsi inmaniera così evidente come perso-naggio comunista.Per sostituirlo fu chiamato l’autoredel racconto, Giannino Guareschiche iniziò l’interpretazione di Pep-pone. Ma, quando si arrivò allascena del dopo la partita di calcioall’interno degli spogliatoi in cuiPeppone doveva esternare tutta lasua rabbia con le minacce verso igiocatori, Guareschi, dopo bentrenta prove rinunciò. Si dovette ri-chiamare di nuovo Gino Cervi e,raccontano in paese, l’imprendi-tore Rizzoli, per convincerlo ad ac-cettare il ruolo dello scomodopersonaggio, fu costretto a sbor-sargli sotto banco la bella sommadi cento milioni di lire, cifra che di-

cevano, era sufficiente per com-prarsi l’intera Brescello. Fu così chequella piazza divenne famosa. Altra notizia attinta in paese èquella che il Vescovo di Parma nonvolle concedere l’autorizzazione agirare le scene in chiesa, perchéavrebbero turbato la folla di fedeliper cui si ritiene che esse furonogirate a Roma a Cinecittà, mentreper gli esterni fu costruito un pro-nao in cartone che, all’occorrenzaveniva montato e rismontato da-vanti l’ingresso dell’edificio sacro.Siccome questo si ripetè anche peri film successivi, il parroco del-l’epoca chiese a Rizzoli di realiz-zarlo in muratura e lasciarlo lì persempre, in quanto arricchiva la fac-ciata della chiesa.Il Crocifisso originale è attual-mente conservato in una cappellalaterale all’interno della chiesa. Pergirare i film ne fu costruita unacopia più leggera con la testasmontabile perché veniva sosti-tuita per seguire gli spostamenti diDon Camillo. Infatti ne furonofatte quattro, per i vari momentiraccontati nei film. Lo scultore sirecò a Brescello dove si trattennetutto il tempo per realizzarel’opera, attraverso stampi e calchirealizzati sul posto.Gran parte del materiale utilizzatoper girare il film è conservato in tremusei comunali, e tra questo cisono anche gli strumenti di ri-presa, le valigie usate nelle variescene, il famoso bastone di DonCamillo, le biciclette e centinaia difoto scattate durante le riprese,nonché manifesti italiani e francesie tante locandine originali. Attualmente la piazza è arredatacon le statue di bronzo di Pepponedavanti all’edificio comunale e diDon Camillo davanti la chiesa, aipiedi del sagrato. La Casa del Po-polo è attualmente in via di ri-strutturazione, mentre in unospazio laterale, dove sono i musei,è conservato anche il famoso carroarmato, prestato per il film dal-l’Esercito Americano e donato suc-cessivamente al museo e lasciatoin visione ai turisti.

Paolo Mastracchio

Gli alpini del Gruppo Sannitico presenti all’Adunata nazionale tenutasi a Piacenza l’11 e 12 maggio 2013.La visita alla vicina Brescello ci ha fatto conoscere fatti inediti in merito alle riprese dei celebri film diretti daDuvivier e interpretati da Gino Cervi e Fernandel. Ne riportiamo quelli che ci hanno maggiormente colpito

SULLE ORME DI PEPPONE E DON CAMILLO

Il dott. Michele D’Allocco nella suaultima partecipazione alla manife-stazione di Morcone-Sassinoro (foto:P. Mastracchio)

L’avv. Romolo Vascello durante l’ul-tima partecipazione attiva alla ma-nifestazione di Sassinoro (foto: P.Mastracchio)

Un comizio di Peppone (foto: P. Mastracchio)

La bicicletta e la valigia di Peppone(foto: P. Mastracchio)

Il bastone di Don Camillo e la mac-china da scrivere di Peppone (foto: P.Mastracchio)

Don Camillo e Peppone in un mani-festo dell’epoca (foto: P. Mastracchio)

Appello del sindaco di Brescello allacittadinanza (foto: P. Mastracchio)

7ANNO III - NUMERO 5MAGGIO 2013

Via Roma, 9 - Morcone (BN) - Tel. 0824956062

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ROSARIO CAPOZZI

Lavorazionemarmi,pietree graniti

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Per chi osserva dall’esterno con occhio inesperto, iconti non tornano, qualcosa non quadra, c’è molto diincomprensibile nelle manifestazioni di giubilo intutta Italia, per la vittoria della Juventus domenica 5maggio per 1-0 (su calcio di rigore contestato), sul pe-ricolante Palermo, poi retrocesso in serie “B”.Tanta esultanza, appare sproporzionata! E’ vero chel’ennesima vittoria stagionale dà al popolare club bian-conero la certezza matematica della conquista, a tregiornate dalla conclusione delle ostilità, del 29° scu-detto a partire dall’inizio dell’ambita manifestazionenel lontano 1898, (due titoli sono stati sottratti per ri-scontri poco limpidi).E’ altrettanto vero che l’impresa è considerevole, fa ilbis a quella della passata edizione, i festeggiamenti cistanno, ma non i tanti proclami, solo considerandoche è ancora nell’aria la delusione generale degli spor-tivi, per la recente avvenuta eliminazione della squa-dra torinese dall’ambita Champions League a seguitodelle successive sconfitte (esterna e interna), entrambeper 2-0, a opera del Bayern Monaco, società poi, è vero,vincitrice della manifestazione. Ciò, non è certo dasottovalutare per la squadra più volte campione d’Ita-lia, se non dovendo considerare che il livello del calciolocale è scaduto oltremodo di validità, non è più com-petitivo in campo internazionale, atteso che anchetutte le altre squadre di testa nel campionato nazio-nale sono state eliminate dalle manifestazioni euro-pee.Quali le motivazioni di tale scadimento, consideratol’entusiasmo che il calcio continua a suscitare nellecompetizioni in Italia a tutti i livelli?Secondo me va presa in seria considerazione quantodichiarato ai quotidiani, all’indomani del trionfo incampionato, dal tecnico timoniere della squadra:“Centrato il bis, adesso si aspettano i colpi (rinforzi)per l’Europa”. Si prospetta l’arrivo di Gonzalo Higuain,attaccante del Real Madrid e della nazionale argentina,di Zlatan Ibrahimovic, centravanti, capitano della na-zionale svedese, attualmente al Paris Saint Germain, ealtre stelle spaziali, in tutto sette, oppure otto, per am-pliare un organico che deve esprimere in campo un-dici calciatori nelle competizioni. I costi degli acquistisono esorbitanti, centinaia di milioni di euro, in tempiin cui la parola d’ordine è “sobrietà”, a tutti i livelli èchiesto stretto rigore.Altri tecnici di grido, risulta ancora, scappano dalle

società di appartenenza, pur dopo aver conseguito ri-sultati importanti, per approdare in squadre dove ipresidenti sono disposti a spendere di più per acqui-sti. Tutto ciò rimarca una corsa al rialzo, la realtà di unmondo extraterrestre che non conosce misure. Quindinon c’è voglia di dimostrare, inventare, costruire; alcontrario, tutto risulta legato alla possibilità di spen-dere. Il calcio è bello viverlo e seguirlo, è lo sport po-polare per antonomasia, ma il concetto attuale che nederiva a chi lo segue con spontaneità, senza scrutarenei labirinti, è di crescente sregolatezza.Un tempo, il “mister” veniva gratificato non tanto peri successi nelle manifestazioni, se pur indubbiamenteimportanti, quanto per il tono in più che riusciva adare alla squadra, il maggior entusiasmo che sapevatrasmettere ai calciatori disponibili in campo, dal nu-mero più o meno elevato di talenti che riusciva a faremergere, poiché ciascuna società considerava unevento, imbattersi in un talento naturale, farlo cre-scere come campione e poter contribuire così al pre-stigio internazionale del proprio paese. L’immaginedella nazione era senz’altro anche quella rappresen-tata dai propri calciatori nelle grandi manifestazioni.Oggi i termini di riferimento sono diversi, risultanodel tutto ribaltati, la priorità va al successo immediato,al dominio assoluto, alla vittoria a tutti i costi. C’ècorsa nella caccia al campione, indipendentementedalla nazionalità di origine, dal luogo di provenienza,a scapito senz’altro di un’attenta valutazione dei vivainazionali. Le società al contrario, dovrebbero privile-giare la massima maturazione dei ragazzi disponibili,puntare decisamente con impegno paziente e dura-turo alla loro crescita sportiva e umana, tale da ren-derli disponibili domani nelle competizioni nazionalie internazionali, tenendo in considerazione che l’in-serimento in prima squadra di un giovane costituiscela dimostrazione della validità del lavoro svolto daltecnico e rappresenta lo stimolo per tutti gli altri ra-gazzi del settore giovanile a migliorarsi.Il calcio che conta, quello professionistico, sembra in-vece approdato in un mondo surreale, quello delle fa-vole, dove tutto diventa possibile attraverso l’uso della“bacchetta magica”. Oggetto prestigioso, costituito daldenaro, il seducente denaro, reso disponibile attra-verso i proventi dei marchi pubblicitari, delle tivù edegli affezionati alla sfera di cuoio che continuano afrequentare gli stadi, a ritenere lo sport sana divaga-

zione dello spirito, perpetuazione del-l’ideale olimpico di pace e aggregazione trai popoli, com’è nelle attese di ognuno.Sorprende, dicevamo, a chi osserva dal-l’esterno con occhio inesperto, il verificarsiche il mister che ha appena conquistato iltitolo più prestigioso a livello nazionale,portato in trionfo dagli artefici della mira-bile impresa, propone, chiede alla dirigenzadel proprio club l’acquisto di un nuovo pac-chetto di “star internazionali”, per potercompetere a livello europeo. Non intra-prende una sfida con se stesso e il suogruppo per andare oltre, sforzo comune permigliorarsi, tendere assieme a ulteriori con-quiste, ma avvia invece la disgregazione delgruppo, il declassamento dei compagni diviaggio, per puntare su altri di più elevatoprestigio, per un diverso assemblaggio.A soffrirne è il calcio locale con la nazionaledi Cesare Prandelli che finirà per trovarsisenza forze fresche da inserire nell’orga-nico da utilizzare. Che importa, per i fede-lissimi delle squadre di Club è la stradagiusta!Al cospetto di tanto, affiora l’aberrante ideadella devianza del gioco del calcio. La pro-gressiva perdita di umanità in un gioco,come altri, che finisce per violare i principidello sport, finalizzato a offrire spettacoloattraverso nuove invenzioni, fantasia, ar-monia nel gruppo da gratificare, non certonell’accaparrarsi il facile successo, attra-verso l’uso incontrollato del denaro.Al contrario, piace nel contempo conside-rare che, allo stato, la paziente politica suigiovani premia la Germania, col dominionelle coppe internazionali. Paese dove non acaso, anche l’economia ruota su orbite di-verse.

Arnaldo Procaccini

FORZA MORCONEIl 26 settembre del 2009 i dirigenti dell’A.S.D. Murgantia, quando fondaronouna nuova società di calcio non avrebbero mai pensato che dopo soli quat-tro anni avrebbero raggiunto il lusinghiero risultato di vincere il campionatodi Seconda categoria e, quindi, poter partecipare, dal prossimo mese di set-tembre, alla categoria successiva. E domenica 19 maggio è accaduto l’im-ponderabile, ciò che cinque anni fa sembrava solo una chimera. Aparteciparlo ai tanti morconesi disattenti, come accade nelle migliori tradi-zioni, è stato un corteo di auto strombettanti guidate da atleti, dirigenti e ti-fosi che inneggiavano alla vittoria.Per l’occasione abbiamo intervistato l’ex calciatore Clementino Cioccia, fi-gura presente a vario titolo da più di quarant’anni nel calcio provinciale epersona che riteniamo il protagonista di questa bella avventura. “L’A.S.D. Murgantia – dice Clemente – nasce il 26 settembre 2009 dopo loscioglimento della Polisportiva Morcone fusasi con il Real Solopaca. Il primopresidente fu Tommasino Rinaldi, rimasto in carica fino al 2012 e sostituitoda Carmine Rinaldi tutt’ora alla guida della società”.“Approdare alla Prima categoria in soli quattro anni – continua l’amico Cle-mente – costituisce un vero e proprio record, soprattutto se si considera ilfatto che è stato raggiunto con pochi mezzi sia economici (circa seimila eurol’anno passato) sia umani, ma grazie alla dedizione, alla tenacia e alla com-petenza di tutto lo staff e di tutti gli atleti, questo risultato è stato possibile”.“In questi anni – afferma Clemente -, dopo un inizio molto duro in quantosiamo ripartiti da zero, abbiamo avuto la forza anche di creare un vivaiomolto nutrito, il quale, essendo a pagamento, ci dà un doppio vantaggio:avere le somme necessarie per far fronte alle esigenze economiche che,anche se ridotte al minimo, esistono (sostenere la prima squadra, spese perle trasferte, rimborsi spese per gli istruttori, pagamento iscrizioni ai varicampionati, ecc.). Ma la cosa più importante è che col vivaio ci siamo creatistesso in casa, a costo zero, la rotazione necessaria degli atleti da inserirenella prima squadra”.“Una importante considerazione a cui tengo particolarmente – ci confessaClemente – è che dirigo un gruppo molto affiatato. I ragazzi, protagonisti diquesta bella vittoria, sono volenterosi, altruisti, svolgono il proprio impegnocon dedizione e, poiché sono quasi tutti di Morcone, sono anche orgogliosidella maglia che indossano. La loro serietà, unita a quella della dirigenza,ha fatto sì che, oltre alla vittoria sportiva avuta sul campo, l’A.S.D. Murgan-tia si è classificata nei primi posti della speciale graduatoria formulata dallaF.I.G.C. LND Molise inerente la Coppa disciplina”.“E ora – conclude Clemente – desidero formulare i più sentiti ringraziamentiai dirigenti e ai calciatori che, insieme a me, ogni anno offrono gratuita-mente il proprio impegno. Un altro ringraziamento va all’Amministrazionecomunale che, a titolo gratuito, mette a disposizione l’intero impianto spor-tivo del Sant’Erasmo , in particolare all’assessore allo sport Fedinando Piscoe all’assessore Saverio Cassetta che tanto si è adoperato per il raggiungi-mento di questo prestigioso obiettivo. Infine, un ultimo ringraziamento va atutti i soci sostenitori, al “Kibanda” e alla lavanderia “La Sirena” di Ma-rianna Chiarizia”.Dopo questa bella storia noi della redazione facciamo solo una considera-zione. Quando si hanno persone come Clementino Cioccia, Elio e Gepy Fo-careta che svolgono molteplici mansioni va da sé che bastano solo poco piùdi cinquemila euro all’anno per vincere un campionato. Ma, grazie a Cle-mente & co. l’A.S.D. Morcone, come l’Araba Fenice, è risorta dalle ceneri edè tornata a volare.

ORGANIGRAMMA 2013DirettivoPresidente: Carmine Rinaldi; Vicepresidente: Angelo Fusco; Segretario: ElioFocareta; Cassiere: Clementino Cioccia; Dirigente accompagnatore: AntonioDi Mella.La squadraPortieri: Francesco Viglione (Pontelandoflo); Fabiano Mastrantone (Mor-cone);Difensori: Pellegrino Longo (Morcone); Gianluca Santini (Morcone); Dome-nico Savino (Morcone); Cristian Santucci (Morcone); Giuseppe Focareta(Morcone); Primiano Mastrovalerio (Morcone); Antonio Di Muccio (Morcone).Centrocampisti: Igor Giusti (Morcone); Davide Mastrogiacomo (Morcone);Mirko Cioccia (Morcone); Nicolino Narciso (Morcone); Carmine Perugini(Pontelandolfo); Michele Scasserra(Morcone); Gabriele Bettini (Morcone);Luigi Bollella (Morcone); Andrea Lombardi (Morcone); Antonello Rinaldi(Morcone).Attaccanti: Mattia Cioccia (Morcone); Francesco Denza (Campolattaro); Fran-cesco Cipolletti (Morcone).Istruttori Settore giovanileCategoria Primi calci (da 6 a 8 anni): Mattia Cioccia;Categoria Pulcini (da 8 a 10 anni): Clementino Cioccia;Categoria Esordienti (da 10 a 12 anni): Giuseppe (Pino) Fusco;Categoria Allievi (da 12 a 14 anni): Giuseppe (Gepy) Focareta.

La redazione

SIGNORI COSI’ NON VAIl mondo del calcio è pervaso da una crescente sregolatezza

FARMACIAFARMACIADELLA RINASCITADELLA RINASCITA

8 ANNO III - NUMERO 5 MAGGIO 2013

Direttore responsabile:Mariaelena Furno

Aut. Trib. Benevento n. 5/12

[email protected]

Scripta Manent EdizioniVia degli Italici, 29 - Morcone (Bn)

la proposta dei [email protected]

I consiglieri di opposi-zione (avv. F. Parente e sig.A. Lentini) dell’Ammini-strazione municipale diSassinoro, durante la metàdel mese di maggio, hannopresentato al Sindaco eper conoscenza al Prefettodi Benevento, una interro-gazione scritta per otte-nere delucidazioni inmerito alle modalità di fi-nanziamento della mani-festazione denominata“Sassinoro Paese dell’ac-qua” che da alcuni anniviene organizzata per ilgiorno 22 marzo. I quesiti formulati rispettoai quali l’opposizione hapreteso una rispostascritta e urgente sono statii seguenti:- chi e come promuove laraccolta di contributi fi-nanziari;- chi e come li eroga;- chi di tutta l’iniziativatiene il rendiconto, seppureinformale, per abbozzareun consuntivo della mani-festazione e una valuta-zione costi-benefici;- quali sono i nominativi delle im-prese e delle associazioni chehanno contribuito finanziaria-mente alla realizzazione della ma-nifestazione;- l’elenco di tutte le ditte che hannoprestato servizi o hanno fornitobeni; - le modalità di pagamento dellesuddette ditte.Le interrogazioni, in base a quantosostenuto dai consiglieri firmataridella nota datata 14 maggio 2013,scaturiscono dalla necessità di ap-profondire una questione già sol-levata in precedenza da parte dellastessa opposizione, la quale avevapresentato all’Ente una richiesta di

accesso agli atti relativi alla citatamanifestazione, istanza, che erastata inoltrata con due distintenote, rispettivamente del 18 marzoe del 3 aprile 2013. A tale richiesta è seguito un ri-scontro da parte del Sindaco indata 22 aprile 2013 e, proprio inconsiderazione di tale risposta, adetta dei firmatari non esaustiva,che i consiglieri Parente e Lentinihanno sentito la necessità di ap-profondire la questione facendo ri-corso all’interrogazione.I rappresentanti della opposizione,infatti, nella nota depositata loscorso 15 maggio, dopo avere la-mentato la tardività con cui è statodato riscontro alla loro istanza del

marzo 2013, che liavrebbe penalizzati impe-dendo loro di esercitarela funzione di controllonella fase organizzativadell’evento, hanno messoin luce alcuni aspetti che,a loro parere, evidenzie-rebbero contraddizioni eincongruenze “nel modusoperandi dell’Ammini-strazione”.In particolare gli istantihanno sollevato perples-sità in merito alle moda-lità di gestione efinanziamento del-l’evento. I firmatari della nota ri-tengono, infatti, di averrilevato una evidente in-coerenza nelle afferma-zioni del Sindaco il quale,da una parte, firma undecreto sindacale nelmese di febbraio 2013con cui decide di patro-cinare la manifesta-zione autorizzandol’uso della palestra co-munale e disponendoall’uopo l’impiego di

una somma di euro 2.500,00 perl’adeguamento del locale, dall’al-tro, dichiara che la manifesta-zione stessa non ha richiestoalcun impegno di spesa a caricodel bilancio comunale per esserestata interamente sovvenzionatacon i contributi offerti, dalle as-sociazioni di volontariato e dalleimprese che operano sul territo-rio, il tutto, senza indicare le mo-dalità con cui sono stateeffettuate le erogazioni.Di qui la necessità per la mino-ranza, che rivendica il suo ruoloistituzionale di controllo, di otte-nere approfonditi chiarimenti sullaquestione.

Agostino Jamiceli

I consiglieri di minoranza, Parente e Lentini, chiedono delucidazionisulla gestione della manifestazione “Sassinoro: paese dell’acqua”

SASSINORO

SOLDI SCIALACQUATI?

“Cronaca di una morte annunciata”, quella qui riferita.Lunedì 27 maggio, intorno alle 15,00 mentre l’interopaese era in fermento per conoscere i risultati delle ele-zioni amministrative, si è diffusa la notizia della morte diRomualdo Guerrera, conosciuto da tutti come Gianni, tro-vato impiccato nella sua casa di via dei Cappellai, dalladonna delle pulizie che era tornata sul posto di lavorodopo due giorni di assenza.Momenti di panico di fronte al macabro ritrovamento del-l’uomo, malato di depressione già da tempo, aggravatosiulteriormente, da quando, qualche anno fa, aveva perso lagiovane e amatissima moglie Katia.Sul posto sono accorsi i carabinieri e i medici del 118 chene hanno costatato il decesso, quindi è stata predispostal’autopsia dal magistrato di turno e poi la salma è statatrasferita al “Rummo” di Benevento, al solo scopo di ac-certare l’ora esatta del decesso, visto che sulle cause nonc’è stato alcun dubbio fin dai primi istanti, perché Gianniviveva ormai da solo con i suoi cani, in paese non lo sivedeva da due giorni e la morte potrebbe essere avvenutaproprio nelle quarantotto ore precedenti al ritrovamento.

Una brutta storia di dolore e di solitudine, con la quale,una comunità piccola come Morcone, dove ci si conoscetutti e non è impossibile che ci si tenda la mano permutuo soccorso, fa fatica a rapportarsi. Ma, in questocaso l’aiuto esterno non sarebbe bastato, perché, datroppi anni l’uomo combatteva contro il demone della de-pressione, sempre difficilissimo da sconfiggere, maancor più invincibile, per una persona, avanti negli anniche aveva via, via, perso punti di riferimento, interessi estimoli alla vita.Eppure aveva scelto gli animali come compagni di viaggionell’ultimo periodo della sua vita, che danno tanto amore,senza chiedere nulla in cambio, ma ahimé, non sono riu-sciti a colmare i vuoti troppo profondi, a rimarginare le fe-rite di un’anima sola che, forse nella morte ha cercato etrovato la pace.La redazione del “Murgantino” abbraccia Gianni e glichiede scusa, interpretando anche il sentimento dell’in-tera comunità, per non aver compreso quanto grandefosse il suo disagio.

Luella De Ciampis

UNA MORTE ANNUNCIATA

Sarei grato a questo periodico,così diffuso sul territorio, se vo-lesse ospitare questo “articolo”finalizzato a stimolare l’utilizzoottimale del servizio 118.

L’EMERGENZA TERRITORIALEISTRUZIONI PER L’USO

Il SAUT (Servizio Assistenza UrgenzaTerritoriale) 118 è un servizio pubblicoattivo su tutto il territorio nazionale.Ha l’obiettivo di garantire, tutto l’anno,24 ore al giorno, una risposta adeguataalle situazioni di urgenza o emergenzasanitaria mediante l’invio di mezzi disoccorso adeguati. Il servizio 118 nellaprovincia di Benevento, dopo un avvio,approssimativo si completa nel 2003con la costituzione dell’équipe di inter-vento (medico, infermiere e autista-soccorritore); in precedenza il servizio,meno professionale dell’attuale, eragarantito dalle associazioni, non vi eral’ausilio infermieristico e i soccorritorierano volontari approssimativamenteaddestrati.Il SAUT di Morcone (uno dei tre pre-senti nel distretto sanitario nord-est)copre il territorio dell’Alto Tammaro,comprendente i comuni di Morcone,Sassinoro, S. Croce del Sannio, Cir-cello, Colle Sannita, Castelpagano,Reino, Fragneto Monforte, FragnetoL’Abate, Campolattaro, Pontelandolfo,Casalduni. Ha in dotazione 6 medici:Dr. Mucci (responsabile del Presidio)Dr. Ciccone, Dr. Majorano, Dr.ssa Pu-gliese, Dr. Romanelli, Dr.ssa Valenti;5 infermieri: i.p. Cusano, i.p. Blasio,i.p. Falaguerra, i.p. Lombardi, i.p.Meoli; 5 autisti soccorritori: Bao, Ian-nella, Lombardi, Mobilia, Narciso.LA CENTRALE OPERATIVALe principali funzioni svolte dalla Cen-trale Operativa sita c\o il P.O.M.Rummo di Benevento, sono: la ge-stione delle richieste di soccorso; l’in-vio delle autoambulanze;l’accompagnamento assistito del pa-ziente nelle strutture ospedaliere di de-stinazione più idonee; la registrazionedegli eventi; le comunicazioni tra Cen-trale Operativa e mezzi di soccorso; ilcoordinamento con Centrali Operativedi altre istituzioni coinvolte nell’attivitàdi urgenza ed emergenza (112, 113,ecc.).La Centrale Operativa è costituita daoperatori addestrati e personale me-dico e infermieristico in grado di valu-tare al meglio quanto riferito dallapersona chiamante.L’operatore del 118, ricevuta la richie-sta di soccorso, assegna un “codice co-lore” in base alla valutazione di gravitàe invia il mezzo di soccorso più ade-guato e più vicino al luogo in cui è statosegnalato l’evento.Eseguito l’intervento di soccorso, il pa-ziente viene trasportato nel presidioospedaliero di riferimento o, su deci-sione della Centrale Operativa, pressoil presidio ospedaliero più idoneo adaffrontare e risolvere la situazione sa-nitaria di emergenza.Le ambulanze sono costantemente mo-nitorate dalla Centrale Operativa, aessa vengono comunicati gli orari dipartenza, di arrivo sul posto, ripartenzae arrivo in Pronto Soccorso, permet-tendo così di ottimizzare percorsi etempi, per essere sempre tempestivisugli interventi.QUANDO CHIAMARE IL 118?Si utilizza correttamente il 118 quando

si richiede un interevento che deve es-sere IMMEDIATO per evitare di metterein pericolo la vita o di compromettereuna funzione vitale del soggetto coin-volto.Si utilizza correttamente il 118 quandosi richiede l’intervento per un pazienteche abbia una delle seguenti caratteri-stiche: GRAVE, IN PERICOLO DI VITA,NON TRASPORTABILE IN P.S. CONALTRI MEZZI. Quindi per: grave malore, grave trau-matismo (incidente stradale, dome-stico, sportivo, sul lavoro), ricoverod’urgenza, ogni situazione certa oppurepresunta di pericolo di vita.Si ricordi che distrarre il servizio conrichieste inappropriate, significa nonrenderlo disponibile per casi di realenecessità.COME CHIAMARE IL 118?Comporre su qualsiasi telefono il nu-mero 118.La chiamata è gratuita: non occorregettone o tessera, si può chiamareanche dai cellulari che abbiano esau-rito il credito. Attendere risposta dallaCentrale Operativa 118; è assoluta-mente importante comunicare concalma e precisione: dove è successo(comune, via, numero civico, telefono,riferimenti stradali – ponte, chiesa –supermercato …); cosa è successo (in-cidente, malore …); il numero dellepersone e/o dei mezzi coinvolti. E se siè in grado riferire se: sono coscienti(parlano o sono assopite), respirano,sono incastrate, vi sono emorragie, visono fratture evidenti.RICORDARE: Fornire indicazioni pre-cise rispondendo alle domande non si-gnifica perdere tempo, maguadagnarlo.In base alle informazioni ricevute, in-fatti, l’operatore può farsi un’idea piùprecisa dell’evento e inviare il mezzodi soccorso più idoneo.Nella maggior parte dei casi i mezzi disoccorso vengono già inviati automati-camente mentre è in corso la telefo-nata.COSA FARE IN ATTESA DEI SOCCORSI?Bisogna mantenere la calma e fare at-tenzione a: NON muovere e/o cambiarela posizione della persona bisognosa disoccorso; NON somministrare bevandeo cibo; NON somministrare farmaci;NON schiaffeggiare o scuotere il pa-ziente per farlo rinvenire; proteggere ilpaziente dalle intemperie; liberare lospazio utile al transito del mezzo edegli operatori per facilitarne l’arrivo.QUANDO NON CHIAMARE IL 118?Per richiesta di autoambulanza per in-terevento non urgente (ricoveri pro-grammati, dimissioni ospedaliere,ecc.). Per richiesta di visite afferibili al me-dico di assistenza primaria o di conti-nuità assistenziale.All’uopo si ricorda che nel territoriodell’Alto Tammaro ci sono: C. A. di S.Croce del Sannio che copre anche Mor-cone e Sassinoro; C. A. di Circello checopre anche Colle Sannita, Castelpa-gano e Reino; C. A. di Fragneto Mon-forte che copre anche Pontelandolfo,Casalduni, Campolattaro e FragnetoL’Abate.PERCHE’ IL SAUT NON SVOLGE ATTIVITA’AMBULATORIALEla normativa regionale non la prevedeperché: vi sono altre strutture a totalecopertura territoriale deputate a questaforma di assistenza; ritarderebbe uneventuale intervento territoriale.Grazie per l’attenzione

Osvaldo Mucci