Questioni di rango: risolvere i conflitti con la deep democracy · re e a dare più spazio...

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di Melania Bigi D a che ne abbiamo memoria, le guerre squarciano le esisten- ze di milioni di persone nel mondo. Sono una costante della no- stra storia, che alimenta un circolo di sofferenza e morte al quale sembra che nessuno riesca a porre rimedio. Spesso ci domandiamo di chi sia la colpa: la politica? Gli interessi delle multinazionali? Il petrolio? A chi dobbiamo dare la responsabilità dei conflitti armati, che non siamo in gra- do di dirimere una volta per tutte? Nel farci queste domande, non fac- ciamo altro che porre la guerra lon- tano da noi, dal nostro quotidiano, e indirettamente proclamiamo la no- stra impotenza di fronte ad essa. Ma la guerra non è solo quella che si combatte nelle trincee dei fronti. Ce n’è un altro tipo, più subdolo e si- lenzioso, che alimenta le nostre vite di odio, infelicità e angoscia. Si ma- www.terranuovaedizioni.it 38 nuovi paradigmi Questioni di rango: risolvere i conflitti con la deep democracy Le guerre che vedono in lotta interi Stati e le tensioni che viviamo nella nostra quotidianità hanno qualcosa in comune e sono profondamente interconnessi. Arnold Mindell, docente e terapeuta americano, propone un percorso innovativo per affrontare in modo costruttivo i macro e i micro conflitti che a più livelli feriscono le nostre società. Scopriamo insieme come. TN0513 38-43 nuovi paradigmi_nuovi paradigmi 04/04/13 23:41 Pagina 38

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di Melania Bigi

Da che ne abbiamo memoria, leguerre squarciano le esisten-ze di milioni di persone nel

mondo. Sono una costante della no-stra storia, che alimenta un circolo disofferenza e morte al quale sembrache nessuno riesca a porre rimedio.

Spesso ci domandiamo di chi sia lacolpa: la politica? Gli interessi dellemultinazionali? Il petrolio? A chidobbiamo dare la responsabilità deiconflitti armati, che non siamo in gra-do di dirimere una volta per tutte?

Nel farci queste domande, non fac-ciamo altro che porre la guerra lon-

tano da noi, dal nostro quotidiano,e indirettamente proclamiamo la no-stra impotenza di fronte ad essa. Mala guerra non è solo quella che sicombatte nelle trincee dei fronti.Ce n’è un altro tipo, più subdolo e si-lenzioso, che alimenta le nostre vitedi odio, infelicità e angoscia. Si ma-

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nuovi paradigmi

Questioni di rango:risolvere i conflitti conla deep democracy

Le guerre che vedono in lotta interi Stati e le tensioni che viviamo nella nostra

quotidianità hanno qualcosa in comune e sono profondamente interconnessi.

Arnold Mindell, docente e terapeuta americano, propone un percorso

innovativo per affrontare in modo costruttivo i macro e i micro conflitti che a

più livelli feriscono le nostre società. Scopriamo insieme come.

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nifesta nella tensione che caratteriz-za i nostri rapporti quotidiani con glialtri, siano essi estranei o meno, ed èdirettamente collegata alle guerreche si combattono con i missili, coni carri armati e le bombe. Se ci fer-massimo un attimo a guardarci e os-servarci, noteremmo che siamo tut-ti indistintamente percorsi da senti-menti di ostilità, come rabbia, ner-vosismo e impazienza, che sono di-ventati il tratto distintivo delle rela-zioni in famiglia, negli ambienti di la-voro, persino con noi stessi. Alloraviene da domandarsi: come possiamopretendere di porre fine alle guerrenel mondo se non siamo consapevolidi quelle a noi più prossime, checombattiamo giornalmente contro lepersone a noi vicine?

I macro e microconflitti che ca-ratterizzano le nostre società sonoprofondamente interconnessi, e pen-sare di risolverne uno senza prenderein considerazione gli altri, difficil-mente porta a soluzioni a lungotermine. L’approccio del worldworke della deep democracy di ArnoldMindell, docente e terapeuta ameri-cano, fondatore della process orien-ted psychology, si basa proprio sul-l’idea che i problemi non si posso-

no affrontare in modo lineare, unoalla volta, poiché vanno analizzati eaffrontati tutti contemporaneamen-te, nella loro globalità.

Il concetto di rangoÈ importante comprendere che guer-ra e abuso sono due termini stretta-mente connessi, che si accordanocome le due facce di una stessa me-daglia. Quante volte ci siamo senti-ti impotenti in un ufficio pubblico,o abbiamo dovuto tacere le nostreidee per essere accettati da un grup-po. Tutti, almeno una volta nella vita,abbiamo sperimentato cosa si pro-va nell’essere scherniti dai compagnidi classe o dagli insegnanti a scuola.

Secondo Mindell, l’abuso, a tuttii livelli, dal rapporto di coppia alla di-mensione più sociale, nasce spessoladdove, in presenza di una dispari-tà di rango, questa non viene rico-nosciuta. Ma cos’è il rango?

Mindell definisce il rango comequel potere, conscio o inconscio, chedetermina molti dei nostri compor-tamenti comunicativi, in base allaconsapevolezza che ne abbiamo.

Tutti possediamo qualche tipo dirango. Anzi, possiamo averne diversicontemporaneamente, e più ne ab-biamo, meno siamo consapevoli de-gli effetti negativi che questi eserci-tano sugli altri e, allo stesso tempo,più è difficile riconoscere il valore dichi ha un rango più basso. Per fareun esempio, pensiamo a quello cheaccade nelle strutture gerarchiche, inparticolare nel mondo degli affari.Chi sta in alto, come i dirigenti, dif-ficilmente comprende le ragioni dichi occupa i gradini più bassi della pi-

ramide, dimenticando il propriopotere e accusando i propri sotto-posti di tutti i problemi societari.

Esistono diversi tipi di rango, inparte ereditari, in parte costruitisulla base delle proprie esperienze.Ad esempio, il mio rango sociale sicostruisce su elementi di origine fi-sica e su elementi ereditati dalla fa-miglia (sono una donna, bianca, diorigine cattolica, occidentale, etero-sessuale, fisicamente sana) e questomi conferisce un certo status all’in-terno della società in cui vivo. È piùdifficile per me trovare un posto dilavoro rispetto a un uomo, ma è piùfacile rispetto a una donna prove-niente da un paese extraeuropeo.

Il rango subisce delle trasforma-zioni, non è qualcosa di dato e fisso,può accrescersi o perdere di impor-tanza in base alle scelte di vita che fac-ciamo: l’essere laureata eleva la miaposizione, così come il vivere in unecovillaggio (specialmente tra i lettoridi questa rivista! Il rango è anchecontestuale…), ma il fatto di non es-sere sposata e non avere figli fa sì cheil mio rango sia più basso rispetto auna donna della mia età già madre.Dunque, il rango si modifica edevolve nel tempo perché dipende damolti fattori: in un dato momentosono una giornalista e ho il potere dimandare un messaggio a lettori piùo meno consapevoli, in un altrovengo manipolata dalla pubblicitàocculta di Facebook; oggi sono unagiovane imprenditrice rampante al-l’apice della carriera con dieci di-pendenti, domani mi nasce un figlioe mi trovo ad essere economicamentedipendente dal mio compagno.

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Il profeta della deep democracyArnold Mindell nasce negli Stati Uniti nel 1940. Dopoaver conseguito un master in fisica al Mit di Cam-bridge, arriva a Zurigo dove si appassiona alla psi-canalisi. Diventato analista junghiano, ma si allontanadalle teorie del maestro per lavorare sui sintomi cor-porei e sul sogno. Elabora così, grazie anche a con-cetti attinti dallo sciamanesimo e dal taoismo, un ori-ginale approccio terapeutico internazionalmente notocome process oriented psychology (process work).In seguito modifica ulteriormente la propria metodo-logia, conferendo alla terapia una dimensione so-vraindividuale, attenta alle componenti sociali e politiche, arrivando così a ge-stire la conflittualità in gruppi numerosi ed estremamente eterogenei (worldwork),seguendo il principio della deep democracy.

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Oltre al rango sociale, esiste poi quello psicologico, cheha origine dalla mia storia, dall’educazione ricevuta, dalfatto che sono «sopravvissuta» a certi abusi, agli incontri,alla sofferenza: sono le caratteristiche di reazione che sisviluppano dalle ferite primarie. Infine, c’è un potere chenasce dalla fede: è il rango spirituale, qualcosa di pro-fondo, un’aura energetica invisibile e potentissima.Questo tipo di rango è inalienabile, poiché indipendentedal contesto e dagli altri tipi di rango.

Oggi io domani te«Oggi io, domani te»: questo è l’assunto fondamenta-le della deep democracy. Riconoscere il proprio rangoe quello altrui non significa rimanere prigionieri dellapropria storia, ma comprendere i meccanismi psicolo-gici che ci condizionano e, soprattutto, accogliere i di-versi ruoli, perché tutti noi, prima o poi, sperimentia-mo l’esser vittime e l’esser carnefici, l’essere lupi e agnel-li, vegetariani e carnivori, in cima e in fondo alla scala.In questa o nella prossima vita…

Ognuno ha un rango differente, perché diverse sonole nostre storie: la difficoltà (e la potenzialità di questostrumento) sta nel riconoscere il proprio e quello altrui,per costruire un mondo migliore. È soltanto speri-mentando in prima persona i diversi ruoli che si può ac-cedere a un grado di consapevolezza più alto, che per-mette di non giudicare, di andare oltre, di poter «vedere»sia la vittima che l’oppressore.

Da quando ho conosciuto la teoria di Mindell mi ap-proccio con una consapevolezza diversa alle relazioni:siamo talmente abituati a utilizzare il nostro potere, op-primendo chi sta sotto e servendo chi sta sopra di noi,che non ci accorgiamo neanche più degli abusi che ne sca-turiscono.

Cosa possiamo fareIl primo passo è quello di iniziare a riconoscere il pro-prio rango e potere, comprendere come i nostri scontriquotidiani nascano da una differenza di rango, ascolta-re le voci inespresse del nostro inconscio, la rabbia e lapaura. Ogni volta che ci troviamo in una situazione diconflitto, affrontiamolo, proviamo a pensare alle nostrereciproche posizioni, a cosa ci muove la persona che cista di fronte: «stiamo nel fuoco», ascoltiamone l’energia,esploriamone l’origine, riconosciamo i ruoli.

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nuovi paradigmi

Da questo numero, ogni mese estraiamo per voi, dal ric-co humus delle potenzialità e delle forze mature del-l’essere umano, alcuni noti insegnamenti e i loro por-

tavoce. Per quanto disponibile sul campo, sarà nostrapremura inserire orientamenti e ambasciatori appartenentialle più diverse correnti di pensiero e non-pensiero.

Sono benvenute le vostre segnalazioni a: [email protected]

LA SCELTA DEL MESE• 28 maggio - 2 giugno, Olanda, Doorn

Rupert Spira, Menas Kafatos, Shantimayi, David Peat, Ulisse diCorpo e molti altriSand Gathering 2013Celebrare la meraviglia! La scienza e il mistero della percezione.Il secondo incontro europeo di scienza e non dualità è un even-to internazionale dove più di 30 tra scienziati di punta, filosofie insegnanti spirituali si riuniscono a esplorare una nuova com-prensione di chi siamo veramente, come individui e come società[email protected] - scienceandnonduality.com

• Firenze, Teatro Verdi, 8 maggioUto Ughi e i filarmonici di RomaViolino romantico: musica classica da ascoltare con le orecchiedel [email protected]

• Bologna, 11-12 maggioIgor Sibaldi e altri relatoriEnergia e immaginazione - le strumentazioni segrete per au-mentare la creatività nella tua vita personalen° verde gratuito: 800 035157 - [email protected]

• Osho Miasto, Siena, 15-19 maggioAlvina, Deva Prasad (Wadud), Prem Leela (Waduda)L’arte segreta della relazionetel 0577 960124 - [email protected]

• Roma, 17-19 maggioBrian WeissSeminario intensivo di ipnosi regressivan° verde gratuito: 800 034534 - [email protected]

• Parona (Vr), 18-19 maggioMarina BorrusoLa fine della prigione dell’ego. Cosa comporta, come e cosa ac-cade.tel 045 8010845 - solelunaverona.it

• Paganico, Bagno di Romagna (Fc), 22-26 maggioAntonio de FalcoCorso di orto sinergico, 1° livello - La fattoria dell’autosufficienzan° verde gratuito: 800 089433 - [email protected]

• Firenze, Cinema Odeon, 20 maggioVandana ShivaProiezione del documentario «Semi di Libertà», di Jess Philli-more. Con Jeremy Irons e Vandana Shiva, che sarà presente.tel 055 214068

• Milano, 24-26 maggioRichard Bandler, Alessio Roberti, John La Valle40 anni di PNL: le origini, i protagonisti, le scoperten° verde gratuito: 800 234616 - [email protected]

• Pomaia (Pisa), Istituto Lama Tzong Khapa, 26-29 maggioVincenzo TallaricoNyu ne – pratica di digiuno e prostrazionetel 050 685654, int 1 - [email protected]

• Modena, Hotel Raffaello, 31 maggioAngaangaqIl grande sciamano e guaritore eschimese invita ad aprire il cuo-re e a dare più spazio all’amoretel 331 1060 263 - [email protected]

Voci, eventi, pratiche, formazioni, meditazioni, silenzi per un fertile compost evolutivo.

CONCIMI NATURALI PER IL RISVEGLIO a cura di Elsa Masetti

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Per vivere insieme e costruire unsistema alternativo a quello basatosull’abuso e sulla violenza, è impor-tante riconoscere da dove questenascono, e riuscire a comprendere larabbia che ne deriva. La consapevo-lezza del rango, da parte di entram-bi gli interlocutori, può aiutare a ri-durre notevolmente i microconflit-ti a livello dei rapporti di coppia, neigruppi di lavoro, nella famiglia e, nonultimo, anche a livello globale.

Allora, il mio obiettivo è di trovareuna comunicazione che non sia tan-to «politically correct», ma che sial’espressione della mia verità: è piùcostruttivo urlare il proprio dolore,che non nasconderlo sotto mentitespoglie di gentilezza, è più sanogiudicare ed esprimere la propria in-tolleranza piuttosto che accettarepassivamente quello che accade in-torno a noi.

In questo modo, esprimendociliberamente, senza paura della rea-zione dell’altro, capiremo che qua-lunque scontro si può trasformare inun incontro. Andando oltre le parolee le emozioni che queste possonoprovocare, arriveremo a un punto incui sentiremo che non c’è alcuna dif-ferenza tra «me» e «te», e potremocomunicare da quella parte profon-da di noi, che alcuni chiamano cuo-re, altri anima.

[…] Alcuni di voi, leggendo di un conflitto in Russia, potrebberopensare: «Non è un mio problema». Sbagliato. Qualunque con-flitto è un problema di tutti. Il problema del rango non si puòrisolvere a livello locale, va elaborato mondialmente. In fondo,la gerarchia è la struttura sociale della nostra cultura e la nostracultura sta dietro alla nostra inconsapevolezza.Pensate ai bianchi nel mondo occidentale. Dimenticano le per-sone di colore non solo per razzismo, ma perché l’educazioneche ricevono è totalmente eurocentrica. Pensate ai maschi. I ma-schi sono inconsapevoli di negare le donne, esattamente comegli eterosessuali si comportano come se gli omosessuali fosseroinvisibili. I sani non possono capire la violenza dei malati. I ge-nitori pensano che i figli attraversino delle «fasi». Sono tutti at-teggiamenti insegnati e alimentati dalla cultura.Il rango non si vede guardandosi allo specchio. È uno statosottile della mente. Se appartenete al gruppo più favorito dellavostra cultura, penserete di essere normali e che tutti quelli di-versi da voi siano marginali. […]Il rango è una droga che annulla la consapevolezza delle sof-ferenze degli altri e spinge a guardarli dall’alto in basso comedelle «povere vittime». Ci fa credere di poter trascendere i pro-blemi degli altri: noi ne siamo al di sopra, staccati dai problemidegli svantaggiati. Il nostro io ci isola. Anche se in passato ab-biamo subito delle forme di oppressione, non riveliamo nessuna

volontà di impegnarci contro le oppressioni attuali. So-steniamo che gli altri devono arrivare dove siamo noi, in-vece di uscire dal nostro io per capire dove sono loro.Il rango è una droga che ci fa sentire bene. Dimentichiamopersino che la stiamo prendendo e, come l’eroina, ab-biamo bisogno di dosi sempre più massicce per sentircibene. Per alimentare la nostra dipendenza, derubiamo ilbenessere degli altri e l’ambiente. Ma alla fine gli altri nonsopportano più e si ribellano. […]

tratto da:

ESSERE NEL FUOCOUna guida per imparare a gestire i conflittinei gruppi di lavoro e di affinità al fine dimigliorare la società

di Arnold Mindell

AnimaMundi e Terra Nuova Edizioni

cm 12 x 19 - cod. EA098 - pp. 381

€ 15,00 (per gli abbonati € 12,75)

Ordini: www.terranuovalibri.it

oppure: tel 055 3215729

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Corso di deep democracyPer costruire comunità e gruppi sostenibili e resilientiIl 22-26 maggio presso l’ecovillaggio La Città della Luce (Ripe, Ancona) si terràun seminario esperienziale per counselor, facilitatori, comunità e ecovillaggi, perapprendere strumenti e tecniche nella gestione dei gruppi, costruire la visionecomune, facilitare i conflitti e trasformarli in energia creativa, migliorare l’inclu-sività nei processi decisionali.

Per informazioni e prenotazioni: tel 071 7959090 - 339 4454286•

[email protected] - www.lacittadellaluce.org

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Non bisogna dimenticare, poi, che collegati al concettodi abuso sono quelli di paura e rabbia. Si tratta di ener-gie che, se compresse, rischiano di esplodere quandomeno ce lo aspettiamo. In questo caso, l’obiettivo è im-parare ad accettarle come sentimenti vitali che tutti spe-rimentiamo quotidianamente, e a utilizzarle come stru-menti per la crescita e l’evoluzione. Possiamo sceglieredi bloccarci su equilibrati principi, conformarci a comoderegole di buona convivenza, arroccarci solitariamente sul-la cima della montagna dell’ego; oppure possiamo scen-dere a valle, incontrare l’altro, guardarlo come se ci stes-simo specchiando.

Guarire il mondo dai conflittiAttraverso la relazione conosciamo noi stessi, entriamoin contatto con le nostre ferite, abbiamo la possibilità dicrescere, di guarire, di evolverci. Alla base della teoriadi Mindell c’è il concetto di «coscienza collettiva». Lesue riflessioni si concentrano su un obiettivo finale: l’evo-luzione della specie umana. Per cui, nella sua interpre-tazione, ogni volta che affrontiamo un conflitto nella vitadi tutti i giorni, guariamo una relazione. Guarendo le no-stre relazioni, possiamo liberare il mondo intero dallaguerra. Per usare le parole di Mindell: «Quando i pro-blemi bussano alla nostra porta, c’è la possibilità di unnuovo tipo di comunità. La nuova comunità non si basasoltanto sulla conoscenza reciproca, ma sulla decisionedi entrare nell’ignoto, nei problemi: in quel fuoco, cheè il prezzo della libertà». l

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nuovi paradigmi

Dieci weekend all’anno per tre anni di intenso studio e di profonda alchimia spirituale

La scuola intende preparare al discepolato e al cammino iniziatico, fornendo gli strumenti teorici e pratici per focalizzare stabilmente la propria coscienza sul piano dell’anima, requisito fondamentale per poter operare nel campo della guari-gione esoterica. Il programma, estremamente vasto, spazierà dalla conoscenza dei chakra, dell’aura, dei corpi sottili, al karma, alla psicologia esoterica, alla conoscenza e all’uso dell’energie di raggio. Un guaritore esoterico deve poter aiutare ��������������������������������������������������������������� �����������������������������������������������������������pratica. L’iscrizione alla scuola comporta una decisa scelta di vita nel senso della trasformazione del proprio sè inferiore e del servizio agli altri. Chi non avesse questi precisi intenti sappia che non potrà essere accettato nella scuola, che sarà fra l’altro a numero chiuso.

Conferenze gratuite della scuola Energheia per l’anno 2013-2014

8 maggio ore 20,30 “Psicologia dello yoga: trasformazione delle emozioni negative”

5 giugno ore 20,30 “Alchimia Spirituale: dal sé inferiore al Sé superiore”

18 settembre ore 20,30 “Salute, malattia e guarigione esoterica”

25 settembre ore 20,30 “Il Sentiero alla scoperta dell’anima”

A Firenze le conferenze si terranno c/o Ass. Shakti – via Paolo Schiavo 5/r (zona Isolotto) info: Anna Todisco cell. 328 9636352 - ������������������������������

Per maggiori informazioni sulla scuola e sulle conferenze organizzate nelle altre sedi

di Bergamo,Lecce, Milano, Modena, Padova, Roma, Torino

www.yogavitaesalute.it

La deep democracy in azione: alcuni momenti di worldwork, chesi pone l’obiettivo di lavorare sulla conflittualità in gruppi nu-merosi ed estremamente eterogenei (foto: worldwork.org)

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