Questi punti erano tacitamente accettati dalla cosmologia in auge fino all'inizio del XX secolo:...

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Questi punti erano tacitamente accettati dalla cosmologia in auge fino all'inizio del XX secolo : 1. che l'universo abbia estensione infinita 2. che l'universo esista da infinito tempo e sia immutabile 3. che l'universo sia omogeneo ed isotropo , ovvero le stelle siano disposte in modo uniforme nello spazio . Perché il cielo, di notte è NERO?

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Questi punti erano tacitamente accettati dalla cosmologia in auge fino all'inizio del XX secolo:

1. che l'universo abbia estensione infinita 2. che l'universo esista da infinito tempo e sia

immutabile 3. che l'universo sia omogeneo ed isotropo, ovvero le

stelle siano disposte in modo uniforme nello spazio .

Perché il cielo, di notte è NERO?

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Quale risposta?

• Oltre le stelle c’è un fondo scuro.

• le galassie e le stelle sono di numero finito

• la luce delle galassie più distanti non ci è ancora arrivata perché viaggia con velocità finita ed è partita da molto lontano

• la luce delle galassie più distanti viene oscurata da nubi di polvere sparse qua e là nell'universo, perciò non le vediamo

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Fondo oscuro

• Era la risposta ai tempi del geocentrismo: Astri su un fondo scuro.

Presuppone, appunto, la terra al centro dell’universo. FALSO

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Universo finito

Non sappiamo se l'universo è finito o infinito, visto che le osservazioni compiute finora dall'uomo non hanno ancora raggiunto i suoi confini. FALSO

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Nubi oscuranti

Questa è la spiegazione che diede Olbers, quando ancora non si conosceva la struttura dell'universo.

E’ un pò strano che le nubi siano disposte in maniera così particolare da far vedere le galassie e le stelle in quel modo...

Inoltre, se le nubi assorbissero la radiazione delle stelle, si riscalderebbero e dovrebbero poi riemettere questa energia sotto forma di radiazione o altro: questa energia, invece, non è mai stata rivelata. FALSO

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Velocità Limitata: Espansione

Anche se l' universo fosse infinito, esisterebbe un limite al numero di galassie che possiamo vedere in qualsiasi direzione del cielo. La luce di una stella o di una galassia impiega un certo tempo per giungere fino a noi, quindi ad un certo istante possiamo vedere solo una quantità finita di galassie. La radiazione si propaga infatti con velocità finita: se per esempio una galassia si trova ad una distanza di 15 miliardi di anni luce, possiamo vedere solo la luce che ha emesso 15 miliardi di anni fa; quella emessa dopo non ha ancora fatto a tempo ad arrivarci. Se questa galassia si è formata e ha cominciato ad emettere per esempio 10 miliardi di anni fa, la sua luce impiegherà ancora altri 5 miliardi di anni ad arrivarci: adesso non la possiamo vedere. VERO

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La singolarità si chiama così perché, di fronte ad essa la fisica descritta dalla Relatività si ferma. Nelle soluzioni delle equazioni che descrivono il sistema fisico compaiono degli infiniti (si dice che le soluzioni divergono) e la teoria viene meno. Di conseguenza la dove appaiono degli infiniti, la teoria attuale smette di funzionare, e quindi probabilmente deve entrare in gioco una diversa fisica.

Una singolarità, in astrofisica, è un punto dello spazio-tempo (considerato come una stessa entità geometrica) in cui la forza gravitazionale diviene infinita e quindi la teoria della Relatività Generale di Einstein (che funziona molto bene nel descrivere la struttura dell'Universo) non riesce più a dirci nulla.

Lo stesso Einstein aveva previsto l’esistenza di una singolarità