quest’anno abbiamo venduto noi di quinta; è stato molto...

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GIORNALINO QUADRIMESTRALE N.1 SETTEMBRE- GENNAIO della V C, Scuola Primaria Statale P.Calamandrei, Zola P. (Bo), anno scolastico 2014-2015 Coordinatrice: insegnante Zani Claudia Quest’anno la scuola è iniziata il 15 settembre. Abbiamo fatto molte uscite didattiche belle e, siccome la maestra Claudia si doveva operare un ginocchio, abbiamo avuto una supplente, Antonella, dal 7 ottobre a dopo le vacanze di Natale, quindi al 7 gennaio. Con Antonella, il 28 ottobre siamo andati al museo Crespellani di Bazzano a fare delle attività sugli dei Greci e ci siamo anche travestiti! Il 15 dicembre abbiamo fatto il mercatino di Natale e quest’anno abbiamo venduto noi di quinta; è stato molto bello! Il ricavato andrà come ogni anno in beneficenza. Dopo le vacanze di Natale è tornata la maestra Claudia la quale ci ha fatto fare un laboratorio teatrale dal 12 gennaio con l’esperto, che abbiamo avuto anche l’anno scorso, Alessandro Bedosti. Il 21 gennaio con la VB e la maestra Fiorenza siamo andati a Palazzo Poggi a vedere l’anatomia umana e quella animale. Abbiamo persino visto la camera dell’ostetrica dove fanno vedere i bambini che nascono in posizioni diverse. Il 29 gennaio in occasione della Giornata della Memoria (27 gennaio) abbiamo visto il film “La vita è bella” di Benigni; questo film ci ha fatto molto ridere, all’inizio, e commuovere dopo, perché parlava di una famiglia che è stata deportata in un campo di concentramento. Questo primo quadrimestre è stato molto bello e durante le uscite ed altre attività ci siamo divertiti molto. Giulia Giovannitti e Luca Cristian Pop

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GIORNALINO QUADRIMESTRALE N.1 SETTEMBRE- GENNAIO della V C,

Scuola Primaria Statale P.Calamandrei, Zola P. (Bo), anno scolastico 2014-2015 Coordinatrice: insegnante Zani Claudia

Quest’anno la scuola è iniziata il 15 settembre.

Abbiamo fatto molte uscite didattiche belle e, siccome la

maestra Claudia si doveva operare un ginocchio, abbiamo

avuto una supplente, Antonella, dal 7 ottobre a dopo le

vacanze di Natale, quindi al 7 gennaio.

Con Antonella, il 28 ottobre siamo andati al museo

Crespellani di Bazzano a fare delle attività sugli dei Greci e

ci siamo anche travestiti!

Il 15 dicembre abbiamo fatto il mercatino di Natale e

quest’anno abbiamo venduto noi di quinta; è stato molto bello!

Il ricavato andrà come ogni anno in beneficenza.

Dopo le vacanze di Natale è tornata la maestra Claudia la quale ci ha fatto fare un laboratorio

teatrale dal 12 gennaio con l’esperto, che abbiamo avuto anche l’anno scorso,

Alessandro Bedosti.

Il 21 gennaio con la VB e la maestra Fiorenza siamo andati a Palazzo Poggi a

vedere l’anatomia umana e quella animale. Abbiamo persino visto la camera

dell’ostetrica dove fanno vedere i bambini che nascono in posizioni diverse.

Il 29 gennaio in occasione della Giornata della Memoria (27 gennaio) abbiamo

visto il film “La vita è bella” di Benigni; questo film ci ha fatto molto ridere,

all’inizio, e commuovere dopo, perché parlava di una famiglia che è stata

deportata in un campo di concentramento.

Questo primo quadrimestre è stato molto bello e durante le uscite

ed altre attività ci siamo divertiti molto.

Giulia Giovannitti e Luca Cristian Pop

Quest’anno abbiamo iniziato l’anno scolastico con delle novità: alcune belle, altre

brutte.

Appena arrivati in classe abbiamo visto

che ci avevano montato la L.I.M., che è

un enorme pannello grande come una

lavagna, appeso al muro con un proiettore,

è molto bella e la possiamo usare anche

noi, per esempio ascoltare canzoni,

guardare film e per fare delle ricerche;

solo che a volte ha problemi di connessione.

Ma c’è anche la notizia brutta: il nostro compagno Pietro si è trasferito in

Olanda, a noi manca molto ma fortunatamente ci viene a trovare spesso.

A causa dei terremoti hanno messo dei bulloni sulle pareti, per non fare crollare

la scuola, non è molto bello da vedere, ma

almeno ci protegge.

Anche la maestra di inglese è cambiata: al

posto di Lucia c’è Francesca, è molto brava, ci

insegna tante cose ed è la maestra che

avevamo in prima.

La cattedra non è più davanti a noi, ma è di

fianco, a causa della L.I.M., e nei primi giorni

non eravamo abituati e ci sembrava di non

avere la maestra.

Dopo tanto tempo è stato bello rivedere i nostri compagni e le maestre.

Yumi Pasquini e Alexandra Maria Vanut

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Quest’anno la maestra Claudia, purtroppo ha dovuto fare un’operazione al ginocchio,

perciò è stata a casa dai primi di ottobre agli ultimi di dicembre ed è venuta a

sostituirla la supplente Antonella.

Prima che andasse via noi ragazzi ci siamo

organizzati nelle ricreazioni per fare un bel

cartellone per lei, senza che lo sapesse. L’ultimo

giorno gliel’abbiamo dato ed è stata molto

contenta.

Il primo giorno è venuta Antonella, una

supplente giovane e carina che veniva dalla

Sicilia. Antonella è una persona snella, di altezza

media, con dei lunghi capelli castani e lisci. Di solito si vestiva con una maglietta

scollata e con dei jeans e stivali di vario tipo. Antonella insegnava le materie della

maestra Claudia: Italiano, Storia, Tecnologia, Arte… in quest’ultima materia ci ha

fatto fare delle figure con il compasso per fare un fiore e ci

ha fatto costruire il lavoretto di Natale, un centrotavola-

ghirlanda abbellito in modo particolare, e un biglietto di

auguri in tema natalizio.

A volte era molto severa e urlava spesso, soprattutto

quando qualcuno non si comportava bene e quando i primi

giorni alcuni ragazzi si approfittavano di lei riguardo alle

regole.

Al ritorno di Claudia eravamo felici, ma anche un po’ tristi,

perché c’eravamo affezionati ad Antonella.

Furlati Natalia e Ferracaku Adriana

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Il 28 ottobre siamo andati al museo Crespellani di Bazzano, nel quale eravamo già andati in terza per

fare altre esperienze.

Appena arrivati ci hanno accolto, in una piccola stanza, due signore molto gentili. Abbiamo subito

cominciato a parlare di che cos’è il mito e da questo argomento

siamo passati agli dei.

All’inizio abbiamo parlato del Caos, cioè quella confusione che i

Greci pensavano ci fosse prima che nascesse la Terra. Dopo

arrivarono Gea, dea della terra, e Urano, dio del cielo, che

fondarono il mondo.

In seguito alla spiegazione del mito che parlava di Crono e suo

figlio Zeus, Rita ce ne raccontò un altro, nel quale si stabilì che

Afrodite era la dea più bella di tutte le dee.

Una dea non molto conosciuta e ci ha colpito molto era Fato, la

dea del destino. Viene raffigurata con del filo in mano che rappresenta la vita delle persone e quando

voleva tagliava un filo e quello significava la fine della vita di qualcuno. C’era anche un dio molto buffo,

cioè quello del vento chiamato Eolo (da lui hanno dato il nome a uno dei sette nani).

In seguito ci hanno portati in un’altra saletta dove abbiamo fatto il gioco a quiz: chi indovinava di quale

dio si parlava, si travestiva dal dio che aveva scoperto. La nostra compagna Alisia aveva indovinato il

dio del vino Dioniso ed era molto bella: aveva dei

grappoli d’uva in testa e una lunga gonna. Simone era

vestito da Medusa, cioè la moglie di Poseidone (Luca),

aveva dei serpenti in testa e un lungo scialle da donna,

era buffo.

Ognuno di noi ha indovinato una divinità e si è travestito,

abbiamo fatto anche delle bellissime foto.

E’ stata una bellissima uscita didattica, peccato che non

ci fosse la maestra Claudia con noi.

Sara Marcheselli e Francesca Sisianu

Quest’anno come lavoretto natalizio abbiamo fatto un centrotavola. Abbiamo comprato questo materiale: alcuni piatti di plastica rossi, delle farfalle (un tipo di pasta), della tempera verde, palline natalizie di diverse dimensioni, Vinavil e fiori di plastica. Per costruire il nostro centrotavola abbiamo fatto così: prima di tutto abbiamo

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ritagliato il centro del nostro piatto di plastica e lo abbiamo buttato, successivamente le maestre ci hanno portato in un’aula dove abbiamo dipinto la pasta con la tempera verde, quando era ormai asciutta, l’abbiamo incollata con il Vinavil sul cartoncino circolare, in seguito abbiamo incollato (come volevamo) i fiori e le palline, ottenendo così un bel risultato. Per Natale abbiamo anche costruito un bigliettino augurale. Per fare il bigliettino abbiamo preso cartoncini di diverso colore, abbiamo stampato diversi Babbo Natale, presi da Internet, e abbiamo utilizzato biro colorate, glitter liquidi e in polvere, nastri colorati, carta da regalo, nastro elastico, pennarello indelebile color oro, stampe di

campane e palline. Il procedimento per costruire il bigliettino è questo: abbiamo piegato il cartoncino a meta’, poi abbiamo colorato il Babbo Natale e lo abbiamo attaccato sul biglietto, dopo fuori dal biglietto abbiamo incollato una striscia di carta da pacchi, abbiamo colorato le campane e le palline e le abbiamo incollate fuori dal biglietto, poi con i restanti materiali abbiamo decorato il biglietto, infine abbiamo scritto con le biro un saluto ai nostri genitori e abbiamo “impacchettato” il

biglietto. Martina Bedonni e Luca Schiavi

Il 15 dicembre, subito dopo la scuola, abbiamo fatto il mercatino di Natale e noi di quinta dovevamo

vendere i lavoretti.

Subito è arrivata tanta gente che ci pagava solo con le banconote

e non sapevamo come dare loro il resto, quindi per un po’ ci

siamo fatti pagare con gli spicci.

Sul nostro bancone di vendita c’erano molti lavoretti di varie

classi, tra cui i nostri che sono andati a ruba: i nostri lavoretti

attiravano tanta gente e con essi abbiamo guadagnato tanti soldi.

All’ inizio avevamo solo 250

euro, ma poi siamo arrivati a

650 euro e passa. Dopo solo

mezz’ora avevamo già sgombrato mezzo tavolo, c’erano rimasti

solo pochi lavoretti, poi avremmo svuotato il bancone.

Sfortunatamente però, erano rimasti i lavoretti più semplici e

nessuno ha osato avvicinarsi; pensavamo che non avremmo più

guadagnato un soldo, ma dopo un po’ un ragazzino ha comprato

tre di quei lavoretti e ci sono tornate le speranze.

Le ultime cose rimaste erano: dei vasi dipinti, dei sottopentole

fatti coi tappi di bottiglia, pigne e cornici di carta.

Alla fine non è rimasto niente, ormai vendevamo anche la tovaglia!!!

Siamo andati a casa tutti soddisfatti, avevamo fatto proprio un bel lavoro!!! Il ricavo della vendita è

stata 904 euro, che verranno dati in beneficenza per le adozioni a distanza.

DANIELE BELLINI E LORENZO BONIFAZI

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Quest’anno abbiamo fatto il laboratorio teatrale con l’esperto Alessandro Bedosti.

Alessandro era il “regista” che avevamo anche l’anno scorso. E’ quasi calvo, magro, di

media statura ed ha un carattere d’oro, perché

aveva una gran pazienza, ripeteva le cose molte

volte perché non ascoltavamo e a volte

esageravamo e lui si arrabbiava minacciando che

non avrebbe fatto il laboratorio con noi se non

avessimo cambiato il comportamento, allora la

nostra maestra Claudia ci ha cambiato l’orario

anziché dalle 15:00 alle 16:30 abbiamo fatto il

laboratorio di lunedì dalle 13:30 alle 15:00,

perché in quell’orario eravamo meno agitati.

I primi esercizi erano quelli che facevamo anche l’anno scorso, ma più avanti ne

abbiamo fatti dei nuovi.

Uno che abbiamo fatto anche l’anno scorso era “La presentazione” cioè che ci

posizionavamo in un certo modo per raggiungere il massimo del rilassamento e

concentrarci meglio per il laboratorio.

Invece un nuovo esercizio che ci è piaciuto è ”L’asticella”: eravamo in coppia e

bisognava tenere su un dito un’asticella, la coppia doveva guardarsi negli occhi

tenendo l’asticella senza farla cadere, mentre camminavamo.

Durante il laboratorio abbiamo anche

preparato le scene per uno spettacolo finale,

che faremo vedere alle altre classi quinte il 23

febbraio e sarà filmato dal nonno di Sara.

Ognuno di noi si è divertito tanto con

Alessandro e ci dispiace lasciarlo.

Vincenzo Legnani e Simone Benuzzi

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Il 21-01-2015 siamo andati al museo Palazzo Poggi, in via Zamboni 33 a Bologna, dove c’è un museo che comprende diverse collezioni. Una parte importante di questo museo si deve a Ulisse Aldrovandi, che era un professore di filosofia. Fu il fondatore dell’ Orto Botanico e della Storia Naturale moderna , e fece nascere a Bologna uno dei centri della ricerca naturalistica Europea. Visto che lui non poteva allontanarsi si faceva portare dagli amici oggetti di vario tipo, come animali imbalsamati, da tutto il mondo; per prima cosa abbiamo osservato una sua collezione.

In un’altra sala invece c’era la collezione di Galli, un medico bolognese che fece fare delle tavole anatomiche di cera , a sue spese, per istruire nell’arte dei parti, le levatrici e i chirurghi . Le cere mostrano le fasi della gravidanza e le diverse situazioni in cui si poteva trovare il feto, che era in argilla. Per far esercitare gli studenti, li bendavano e dovevano estrarre il bambino, sotto lo sguardo del maestro. La guida ci ha fatto vedere tutte le riproduzioni in creta .

In seguito siamo entrati in un’ altra stanza, dove c’era la riproduzione del “Giardino dei Semplici”: è un giardino dove venivano coltivate le piante semplici che venivano poi utilizzate in medicina. I laboratori dove avvenivano le lavorazioni delle piante si chiamavano officine, da qui il termine piante officinali.

L’ultima sala che abbiamo visitato conteneva un’altra collezione di Aldrovandi, c’erano oggetti antichi e animali imbalsamati, come alligatori, anaconde , corna di cervo ed uova di struzzo…

Nel 1757 il museo diviene un‘ istituzione pubblica.

È stata un’uscita molto interessante e abbiamo scoperto molte cose.

Alisia Salza e Italo Cascardo

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Il 29 gennaio 2015 abbiamo visto il film “La Vita è Bella”, in occasione della giornata della memoria (il 27-01-2015). Raccontava di una famiglia ebrea, c’erano Guido e Dora che dopo varie avventure si sono sposati ed hanno avuto un figlio di nome Giosuè, ed erano una famiglia felice fino a quando i tedeschi li prelevarono e li portarono nei campi di concentramento. Il padre aveva fatto vivere questa disgrazia come un gioco a suo figlio dicendogli che quando si ottenevano 1000 punti si vinceva un carro armato vero.

Il film inizialmente era comico, c’era il protagonista, Guido, che era un cameriere e aveva conosciuto una ragazza carina di nome Dora, a Guido piaceva molto, la chiamava “principessa”. Una sera, durante una cena galante del fidanzamento tra Dora e il suo fidanzato, c’era Guido che, visto che a Dora non piaceva il suo fidanzato, fece di tutto per portarsela via e ci riuscì. Dopo un po’ di tempo si sposarono ed ebbero un figlio di nome Giosuè. Un giorno, mentre Dora stava tornando a casa con sua madre, vide che la casa era tutta sottosopra e non c’erano Giosuè e Guido, capì subito che erano stati i nazisti a prelevarli, allora andò alla stazione dove partivano i treni dei deportati. Dora disse al

capostazione che voleva salire anche lei per stare con la famiglia, il capostazione fece fermare il treno, la caricarono e andarono nei campi di concentramento. Appena arrivati si divisero tra uomini e donne. Guido tenne Giosuè sempre nascosto.

Un giorno Guido disse a Giosuè che doveva restare dentro un armadietto fino a quando non sentiva neanche un rumore e non vedeva nessuno. Giosuè eseguì l’ordine e non si accorse che intanto uccidevano suo padre; ad un certo punto vide un uomo sopra un carro armato che parlava l’inglese e Giosuè pensò di essere arrivato primo e avere vinto il carro armato. Il soldato americano lo caricò e lo portò dalla sua mamma. Questo film ci ha fatto capire quanto è stata dura la vita nei campi di concentramento e com’è brutta la guerra.

Riccardo Baietti e Oussama Ait Zaina

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