Questa dispensa ha lo scopo di aiutare a fare bene la
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Questa dispensa ha lo scopo di aiutare a fare bene la raccolta differenziata dei rifiuti e di fare conoscere il
percorso dei rifiuti dopo la raccolta differenziata perché ciascun materiale segue un percorso ben preciso
che consente di valorizzare al massimo i rifiuti separati e ottenere così nuovi materiali e/o prodotti.
La nostra è un’economia costruita secondo un “modello lineare” dove preleviamo risorse naturali
dall’ambiente e le trasformiamo in rifiuti che producono danni all’ambiente stesso.
Affinchè il nostro mondo non finisca per morire soffocato dai propri rifiuti è necessario costruire insieme una
nuova alternativa ovvero quella dell’ “Economia Circolare” nella quale i rifiuti ridiventano risorse e quindi
materie prime.
Se un mondo senza rifiuti è impossibile, con il minor numero di discariche è invece realizzabile ma per fare
questo serve il contributo di tutti perchè i rifiuti non si riducono per magia.
Una delle strade da percorrere per ridurre i rifiuti in maniera sensibile è sicuramente quella della corretta
raccolta differenziata dei rifiuti da fare a casa, come in ufficio, come a scuola, ecc.
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PERCHÉ FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
• per ridurre i rifiuti portati alla discarica e per limitare l’uso di materie prime nella realizzazione di nuovi prodotti • perché con un po’ di organizzazione e buona volontà, anche con poco spazio, la Raccolta Differenziata diventa un’abitudine • perché i rifiuti che tu separi, noi li ricicliamo • perché ognuno deve fare la sua parte, per migliorare la qualità della vita di tutti e salvaguardare l’ambiente • perché è un dovere nei confronti delle generazioni future
CONSIGLI UTILI
PER RIDURRE I RIFIUTI • VUOTO A RENDERE: provare a tornare ad una vecchia buon Abitudine. • NO USA E GETTA: eliminare il più possibile i prodotti usa e getta. • RICARICHE: usare il più possibile prodotti con “ricariche”, l’imballo è più leggero. • NO USA E GETTA: eliminare il più possibile i prodotti usa e getta. • PRODOTTI ALLA SPINA: utilizzare prodotti sfusi per i quali il medesimo contenitore può essere adoperato più volte. • RIPARAZIONE DEGLI OGGETTI: è un’azione di grande valore che evita di sprecare cose ancora in buono stato.
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Che cosa è un RIFIUTO?
Un RIFIUTO è qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’obbligo di disfarsi.
I rifiuti possono essere distinti in varie tipologie a seconda della loro provenienza, della composizione, del
grado o meno di pericolosità e si posso suddividere in RIFIUTI URBANI e RIFIUTI SPECIALI.
I RIFIUTI URBANI sono quelli provenienti da insediamenti civili:
rifiuti domestici, anche ingombranti
rifiuti provenienti dalla pulizia delle strade o abbandonati in aree pubbliche, di qualsiasi natura e
provenienza e i rifiuti vegetali derivati da giardini, parchi e cimiteri
rifiuti provenienti da attività commerciali ma assimilati agli urbani per quantità e qualità
I RIFIUTI SPECIALI sono quelli provenienti da:
lavorazione industriale o attività commerciali
attività di recupero e smaltimento dei rifiuti, fanghi prodotti da trattamenti delle acque e dalla
depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi
attività sanitarie, macchinari e apparecchiature deteriorati e obsoleti, veicoli a motore, rimorchi e simili
fuori uso e loro parti
I Rifiuti Urbani e i Rifiuti Speciali si suddividono a loro volta in pericolosi e non pericolosi.
In particolare i Rifiuti Urbani Pericolosi (RUP) sono:
medicinali scaduti
pile
batterie
vernici
solventi
toner
neon
mentre i Rifiuti Urbani NON Pericolosi sono in pratica quelli oggetto della Raccolta Differenziata dei Rifiuti
ovvero:
organico
carta e cartone
multimateriale leggero (imballaggi in plastica, imballaggi in alluminio, imballaggi in acciaio,
imballaggi in poliaccoppiati)
vetro e imballaggi in vetro
indifferenziato
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Raccolta Differenziata dei Rifiuti
La Raccolta differenziata dei Rifiuti si effettua tramite il sistema di raccolta “porta a porta “ o mediante
contenitori stradali e riguarda le seguenti tipologie di rifiuto:
La frazione organica
Gli imballaggi (imballaggi in carta e cartone, imballaggi in vetro, il multimateriale leggero ovvero
gli imballaggi in plastica, imballaggi in alluminio, imballaggi in acciaio, imballaggi in
poliaccoppiato)
I rifiuti indifferenziati
mentre ai Centri di Raccolta (o Isola Ecologica) è possibile portare le seguenti tipologie di rifiuto:
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
Farmaci Scaduti
Rifiuti Ingombranti
Toner Esauriti
Pile e Batterie esaurite
Sfalci e Potature
Oli Vegetali usati
Oli minerali usati
Pneumatici fuori uso
Calcinacci e Inerti
Contenitori Etichettati T/F, X
Abiti usati
Legno, Ferro
Esaminiamo ora nei dettagli le varie tipologie di rifiuti
e come si fa la corretta
Raccolta Differenziata dei Rifiuti
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Ricorda che:
per legge i rifiuti organici vanno raccolti in sacchetti biodegradabili e
compostabili, perché si degradano completamente durante il processo di
compostaggio, riducendo la quantità di scarti da smaltire e ottenendo un
compost privo di impurità.
I sacchetti biodegradabili e compostabili pieni di frazione organica devono
essere conferiti nel mastello antirandagismo di colore marrone nel caso di
raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” o nel contenitore dell’organico nel
caso di raccolta stradale.
Raccolta differenziata dell’organico
Il rifiuto umido, o frazione organica del rifiuto solido urbano
(forsu), è costituito da scarti alimentari e di cucina e altri rifiuti
facilmente biodegradabili. La frazione organica costituisce la
parte più rilevante dei rifiuti differenziati dei cittadini (oltre il
40%) e il suo recupero riveste quindi un ruolo strategico per la
tutela dell’ambiente. E’ fondamentale che gli scarti alimentari
e i resti biodegradabili in genere siano differenziati dagli altri
rifiuti per garantire un corretto successivo recupero degli
stessi così da produrre compost e ridurre la frazione
indifferenziata dei rifiuti.
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cosa conferire nell’organico
Alimenti avariati, avanzi di cucina crudi e cotti Nocciolo della frutta
Fondi di caffè Lische di pesce
Filtri per il tè Cenere spenta del camino
Bucce Stuzzicadenti
Cialde caffè in tessuto Gusci d' uovo e frutta secca
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cosa conferire nell’organico
Bastoncini in legno per gelati Tappo di sughero
Stoviglie biodegradabili e compostabili Carta da cucina unta di cibo
Cartone della pizza particolarmente sporco Tovaglioli unti di cibo
di cibo nell’organico (se pulito nella carta)
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cosa NON conferire nell’organico
Gli sfalci e potature NON devono essere I gusci di molluschi NON devono essere
conferiti nell’organico ma devono essere conferiti nell’organico perché sono
portati al Centro di Raccolta oppure verifica composti da costituenti inorganici come il
se nel tuo Comune è attivo un servizio carbonato di calcio.
di raccolta domiciliare. I gusci dei molluschi devono quindi
essere conferiti nell’indifferenziato
I fazzoletti sporchi (per la pulizia del naso) La segatura sporca (in piccoli quantitativi)
NON devono essere conferiti nell’organico NON devono essere conferiti nell’organico
ma devono essere conferiti nell’indifferenziato ma devono essere conferiti nell’indifferenziato
I capelli non sono sostanze organiche L’olio vegetale (da frittura) NON deve
e quindi NON devono essere conferiti essere conferito nell’organico ma deve
nell’organico. I capelli devono essere essere portato al Centro di Raccolta
conferiti nell’indifferenziato. conferito nell’apposito contenitore.
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Il recupero dei rifiuti organici e l’impianto di compostaggio
Il recupero dei rifiuti organici avviene in impianti di compostaggio, dove, su scala industriale, è riprodotto ,in maniera accelerata e controllata dall’uomo, il naturale processo di decomposizione della sostanza organica e la sua trasformazione in nuova materia, il compost. Nel processo di compostaggio le diverse matrici organiche opportunamente miscelate, subiscono inizialmente un processo di degradazione da parte di diverse tipologie di microrganismi (fase di biossidazione), che operano in condizioni controllate di umidità ed aerazione. L’attività microbica determina un forte aumento della temperatura (oltre 70 °C), garantendo così l’igienizzazione della biomassa trattata. Successivamente altri microrganismi provvedono ad una successiva trasformazione della sostanza organica (fase di maturazione) che porta alla formazione di un materiale simile ad un terriccio, ricco di humus, di colore scuro, dal tipico odore di sottobosco, il compost.
Un altro impianto per il recupero dei rifiuti organici è l’impianto di “digestione anaerobica” che è un impianto di ricicalaggio che permette la trasformazione della frazione organica in due prodotti: un materiale organico (digestato) che, dopo trattamento di compostaggio, sarà raffinato per ottenere compost di qualità, e un biogas (principalmente composto da metano e anidride carbonica) che viene utlizzato come combustibile per produrre calore ed energia elettrica. Il processo di digestione anaerobica è anaerobico e quando è accelerato e controllato dall’uomo, avviene in un impianto che lavora in condizioni di assenza di ossigeno e temperature maggiori di quella ambiente, dove i batteri che vivono in queste condizioni degradano la sostanza organica.
Il prodotto finale : il compost
Il compost ottenuto da scarti organici selezionati alla fonte è un
ottimo ammendante che viene utilizzato in agricoltura da pieno
campo, orticoltura, frutticoltura, florovivaismo, realizzazioni di
aree a verde pubblico, di interesse naturalistico e nel recupero
ambientale. L’utilizzo maggiore del compost è l’impiego presso le
aziende agricole come ammendante al fine di ripristinare la
fertilità dei terreni. Inoltre sta assumendo importanza il settore del
florovivaismo, ovvero l’utilizzo del compost sfuso nell’industria dei
fertilizzanti che viene confezionato e venduto all’utenza
hobbistica, attraverso la grande distribuzione.
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Il compostaggio domestico
Il compostaggio è una pratica realizzabile anche nel
proprio giardino. Il compostaggio domestico
permette di recuperare la propria frazione organica
dei rifiuti attraverso un processo naturale che
consente di ricavare un buon terriccio per fiori e
piante. Tutti coloro che hanno un giardino, un orto o
comunque un pezzo di terra più o meno ampio
hanno la possibilità di attuare questa pratica.
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utili sulle caratteristiche, la
conservazione e tutto quanto è necessario sapere (anche per rispettare determinate norme) su un
determinato oggetto.
Gli imballaggi si suddividono in:
- primari, (per la vendita) ovvero quelli direttamente a contatto con il prodotto che contengono e che confezionano il prodotto pronto al consumo;
-assieme due lattine di bibita). Il
prodotto, una volta tolto dall’imballaggio secondario, si presenta nel suo imballaggio primario, inalterato
e pronto all’uso.
- terziari, ovvero quelli che contengono più prodotti ( ad esempio lo scatolone che raggruppa più scatole di
pasta e di biscotti ecc.). In generale l’imballaggio terziario è destinato a proteggere e a facilitare la
movimentazione delle merci durante il trasporto.
Oggi quasi un terzo dei rifiuti domestici è costituito da rifiuti di imballaggio, che sono realizzati con materiali
diversi che devono essere selezionati per avviarli a riciclo. Le aziende produttrici di imballaggi si sono da
tempo attivate sul fronte della ricerca sia per ridurre la quantità di materiali utilizzati per produrre gli imballaggi,
sia per identificare soluzioni che
e il
riciclo.
promuove, coordina e
garantisce il recupero e il riciclo dei sei materiali da imballaggio - acciaio, alluminio, carta, legno,
plastica e vetro - provenienti dalla raccolta differenziata.
CONAI indirizza inoltre l’attività e garantisce i risultati di recupero di 6 Consorzi dei materiali: acciaio
(Ricrea,
www.coreve.it), garantendo
il necessario raccordo tra questi e la Pubblica Amministrazione.
Esaminiamo ora nel dettaglio come si effettua
la corretta Raccolta Differenziata di:
carta e cartone
imballaggi in vetro
multimateriale leggero.
Il MULTIMATERIALE LEGGERO comprende:
imballaggi in plastica
imballaggi in alluminio
imballaggi in acciaio
imballaggi in poliaccoppiato
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DECALOGO CONAI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI QUALITA’
1. Separa correttamente gli imballaggi in base al materiale di cui sono fatti e mettili nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata. Grazie a te che separi gli imballaggi e al comune che li raccoglie, CONAI e i Consorzi di filiera fanno rinascere l’acciaio, l’alluminio, la carta, il legno, la plastica e il vetro.
2. Riduci sempre, se possibile, il volume degli imballaggi: schiaccia le lattine e le bottiglie di plastica richiudendole poi con il tappo, appiattisci carta e cartone. Se fai questo, renderai più efficace il servizio di raccolta differenziata.
3. Dividi, quando è possibile, gli imballaggi composti da più materiali, ad esempio i contenitori di plastica delle merendine dalla vaschetta di cartone oppure i barattoli di vetro dal tappo di metallo. Se fai questo, limiterai le impurità e permetterai di riciclare più materiale.
4. Togli gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata. Se fai questo, ridurrai le quantità di materiali che vengono scartate.
5. Sappi che la carta sporca (di cibo, di terra, di sostanze velenose come solventi o vernici), i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno nel contenitore della carta; inoltre il loro conferimento peggiora la qualità della raccolta differenziata di carta e cartone.
6. Fai attenzione a non mettere nel contenitore del vetro bicchieri e oggetti di
cristallo, stoviglie in ceramica, porcellana, pyrex e lampadine. Inserire tali materiali può vanificare i tuoi sforzi perché rovina la raccolta del vetro.
7. Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in alluminio. Oltre alle più note lattine per bevande, separa anche vaschette e scatolette per il cibo, tubetti, bombolette spray e il foglio sottile per alimenti.
8. Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in acciaio, solitamente riportano le sigle FE o ACC. Le trovi su barattoli per conserve, scatolette del tonno, lattine e bombolette, fustini e secchielli, tappi corona e chiusure di vario tipo per bottiglie e vasetti.
9. Introduci nel contenitore per la raccolta differenziata della plastica tutte le tipologie di imballaggi. Fai attenzione a non introdurre altri oggetti, anche se di plastica, come giocattoli, vasi, piccoli elettrodomestici, articoli di cancelleria e da ufficio.
10. Ricorda che se hai imballaggi in legno li puoi portare alle isole ecologiche comunali attrezzate. Cassette per la frutta e per il vino, piccole cassette per i formaggi, contenitori di legno, sono tutti imballaggi che possono essere riciclati.
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Ricorda che:
la carta e cartone devono essere differenziati evitando di conferire impurità che
rendono più difficoltoso e costoso il riciclaggio (ad esempio carta sporca, carta
chimica, resti di cellophane). E’ una buona pratica acquistare prodotti in carta
riciclata per alimentare il mercato del riciclo.
A seconda del tuo Comune di appartenenza puoi conferire la carta nei sacchi di carta
forniti oppure nel mastello di colore bianco (raccolta differenziata porta a porta) o in
alternativa nei cassonetti stradali (se presenti nel tuo Comune).
Le scatole di cartone devono essere ridotte di volume (si possono aprire,
schiacciare, appiattire) prima di conferirle sacco di carta o mastello se di piccole
dimensioni o conferiti a lato degli stessi se di grandi dimensioni. Riduci il volume
delle scatole di cartone anche in caso di conferimento nei contenitori stradali, se
presenti nel tuo Comune.
Raccolta differenziata di carta e cartone
La carta è un sottile strato di fibre di cellulosa intrecciate da varie sostanze
aggiuntive come collanti, coloranti e sostanze minerali. La materia prima della
carta è la cellulosa, una pasta ricavata dal legno di alberi e liberata dalla lignina,
la sostanza che dà durezza e rigidità al legno. Ma per fare la carta si possono
usare anche riso, lino, cotone ed altri materiali. Per liberare il legno dalla lignina
si usano tecniche diverse da cui risultano tipi di paste diverse da cui dipendono
la qualità e le prestazioni della carta che si otterrà. Per produrre una tonnellata di
carta occorro oltre 2 tonnellate di legname, e quindi abbattimento di alberi, ed è
per questo importante che la cellulosa provenga dal riciclo di carta e cartone.
La carta, assieme al cartone, è il rifiuto che da più anni viene differenziato ed è
intercettata separatamente per evitare che venga sporcata dalle impurità delle
altre frazioni di rifiuto.
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cosa conferire nella carta
Giornali e riviste Libri
Busta di carta con finestra Vassoio da pasticceria
(anche se non si toglie la finestra in plastica)
Buste di carta per il pane Contenitori in cartone per alimenti
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cosa conferire nella carta
Carta per asciugamani Volantini di carta
Cartone Carta da pacchi
Cartone per la pizza pulito Faldoni per ufficio
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cosa conferire nella carta
Sacchetti per carta Gratta e Vinci
La coppetta del gelato può essere Pirottini puliti
conferita nella carta
Biglietto del treno Bolletta
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cosa NON conferire nella carta
Gli SCONTRINI, LA CARTA FORNO, I FAZZOLETTI DI CARTA SPORCHI
NON devono essere conferiti nella carta ma vanno conferiti nell’indifferenziato.
La carta sporca di cibo NON deve essere La carta stagnola NON deve essere conferita
conferita nella carta ma nell’organico. nella carta ma nel multimateriale leggero.
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Impianto di Recupero di carta e cartone e la Cartiera.
La carta e cartone vengono selezionati presso un Impianto di Recupero, ovvero vengono eliminati tutti gli elementi non cellulosici (metalli, plastica, legno, vetro, ecc.) scartati perché non utili al processo di produzione della carta. Vengono quindi pressati e confezionati in balle. A questo punto sono già considerati materie prime seconde da avviare alla cartiere per il riciclo vero e proprio.
La carta da macero non è tutta uguale ed il suo valore, sia tecnico che economico, aumenta quanto più definita è la selezione per tipologia e qualità. Il processo del riciclo inizia in Cartiera con uno “spappolatore” che trita e trasforma tutto in poltiglia in vasche (maceratori) con l’aggiunta di acqua calda. Questo impasto viene filtrato per eliminare le impurità più grossolane e posto in un depuratore che separa la pasta di cellulosa da altre scorie. Alla pasta proveniente dalla carta di recupero può essere mescolata la cellulosa vergine, in quantità diverse secondo l’utilizzo futuro. Se serve, la pasta di carta viene poi “sbiancata” per eliminare gli inchiostri. Per fare i cartoni da imballaggio viene spalmata su un nastro trasportatore e portata all’interno di una macchina che le dà la forma di fogli. Pesanti rulli comprimono i fogli per fare uscire i residui di acqua. Il materiale asciutto è cartone pronto all’utilizzo. Qualsiasi tipo di carta può essere prodotta al 100% con carta riciclata. Quando la carta di fibra riciclata non ha più la consistenza indispensabile per produrre altra carta, diventa un combustibile per produrre energia con un buon potere calorifero, in quanto fibra derivante dal legno.
Il prodotto finale : la carta riciclata
In Italia l’utilizzo della carta da macero raggiunge percentuali molto elevate
nella produzione di cartoncini e cartoni per imballaggi e sotto forma di libri,
giornali e riviste. In particolare per produrre cartone ondulato e cartoncino si
utilizza prevalentemente carta riciclata.
Quasi il 90% dei quotidiani italiani viene stampato su carta riciclata.
Quasi il 90% di scatole di pasta, riso, calzature e altri prodotti di uso
comune sono realizzate in cartoncino riciclato.
Il 100% degli scatoloni usati per imballaggio di beni di consumo e merci
sono realizzati in cartone riciclato.
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Ricorda che:
gli imballaggi in vetro (bottiglie e vasetti) devono essere vuoti e
privi di tappi, fascette, plastiche e sugheri prima di conferirlo
nell’apposito contenitore (campana o cassonetto stradale). Non
conferire ceramica, terracotta, cristalli e altri materiali che
compromettono il corretto riciclaggio. Evitare di conferire lampade,
specchi e altri oggetti in vetro che non sono imballaggi.
Raccolta differenziata degli imballaggi in vetro
Il vetro si ottiene fondendo una miscela di silice, carbonato di sodio e di calcio.
L’ingrediente base è la silice (sabbia di cava) che costituisce il 70% del
composto ma, dato che la sua fusione avviene a temperature molto elevate
(1700°), si ricorre al carbonato di sodio per abbassare il punto di fusione intorno
ai 1500°. Maggiore è il contenuto di sodio e più lentamente avviene il processo di
solidificazione che permette una lavorazione più lenta. Il carbonato di calcio
rende più stabile e meno opaco il vetro. A questi materiali viene aggiunto il
solfato sodico che facilita la fuoriuscita delle bolle gassose dal prodotto di
fusione e ne migliora l’omogeneità.
La raccolta differenziata degli imballaggi in vetro riguarda solo gli imballaggi
ovvero solo “i contenitori” quali bottiglie e vasetti prive del tappo.
Il vetro è un ottimo materiale per imballaggi ed è considerato il contenitore ideale
per gli alimenti perché e inerte e resistente al caldo e permette quindi di
conservare gusto e aromi. E’ un ottima barriera per gli agenti inquinanti, è
resistente, isolante, trasparente ed è anche riciclabile. Il vetro mantiene
inalterate le sue qualità anche dopo numerosi trattamenti di riciclo.
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cosa conferire negli imballaggi in VETRO
Nell’imballaggio in VETRO devono essere conferiti
solo BOTTIGLIE E VASETTI in vetro
senza tappi, fascetti, plastiche e sugheri.
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cosa NON conferire negli imballaggi in VETRO
I bicchieri di vetro non sono imballaggi in vetro e devono essere conferiti nell’indifferenziato
I bicchieri di cristallo e altri oggetti in cristallo devono essere conferiti nell’indifferenziato
Le stoviglie in ceramica e porcellana devono essere conferiti nell’indifferenziato
Gli oggetti in vetroceramiche e le pirofile in Pyrex devono essere conferiti nell’indifferenziato
Vetri per finestra Specchio
I vetri per finestra e lo specchio NON sono imballaggi in vetro
e devono essere conferiti presso il Centro di Raccolta.
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Impianto di Recupero di imballaggi in vetro e la Vetreria.
Gli imballaggi in vetro, subito dopo la raccolta, vengono inviati ad Impianto di Recupero per essere sottoposti ad una operazione di selezione e pulizia che consente la separazione da altri materiali con cui è raccolto, e dalle frazioni estranee. Una volta pulito, il rottame di vetro viene macinato e ridotto in piccole pezzature (frammenti vetrosi) e avviato alla Vetreria come “vetro pronto al forno”.
Qui viene frantumato e mescolato al materiale grezzo, quindi inviato ai forni di fusione per ottenere pasta di vetro che servirà per produrre nuovi contenitori.
Non ci sono limiti al suo impiego, ma l’aumento delle quantità utilizzate nell’industria vetraria dipende strettamente dalla quantità del rottame.
Riciclare il vetro permette di ridurre molto le attività di cava (per la raccolta delle sabbie per fare il vetro), di evitare la produzione dei residui tossici della fusione e di risparmiare un considerevole quantitativo di energia (per fare il vetro si utilizzano forni ad altissima temperatura).
Il prodotto finale : il vetro riciclato
In Italia più di una bottiglia su due viene prodotta utilizzando
esclusivamente vetro recuperato di provenienza nazionale. Grazie alla
natura del materiale, i contenitori usati possono essere riciclati infinite volte
dando vita a nuove bottiglie o vasi o flaconi. Generalmente si raccoglie
vetro di colore misto (non separato per colore) con cui si producono
contenitori in vetro colorato. Il rottame di vetro misto non è quindi utilizzabile
per la produzione di vetro bianco, che si ottiene dal riciclaggio di solo vetro
di tale colore.
Il vetro è un materiale riciclabile al 100% e per innumerevoli volte.
Utilizzando 100kg di rottami di vetro si ricavano ben 100kg di prodotto
nuovo, mentre occorrono 120kg di materie prime vergini per avere 100kg di
prodotto nuovo.
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Raccolta differenziata degli imballaggi in plastica (multimateriale leggero)
Per IMBALLAGGI in PLASTICA si intendono tutta quella serie di “contenitori” in plastica che
vengono raccolti insieme ad altre frazioni riciclabili come gli imballaggi in alluminio,
imballaggi in acciaio, i poliaccoppiati, ovvero la raccolta del multimateriale leggero.
Esaminiamo ora quali tipi plastiche esistono per la produzione degli imballaggi, perché ne esistono
di tante tipologie diverse. La caratteristica comune è quella di essere sostanze artificiali prodotte
dall’industria utilizzando soprattutto petrolio oltre che gas naturale e carbone per l’energia. Sono
costituite dall’aggregazione di molecole dette monomeri in macromolecole più grandi dette polimeri, cui
vengono aggiunte sostanze chimiche per fornire le diverse caratteristiche richieste.
Esistono tanti tipi di plastiche diversi tra loro per aspetto, caratteristiche e destinazione d’uso ma la
caratteristica comune è quella di essere resistenti, leggere, lavabili, economiche e facilmente
riproducibili in serie. Sono funzionali anche per la conservazione dei cibi.
Le materie plastiche più diffuse sul mercato dei prodotti di consumo sono:
il PE (polietilene) è la plastica più diffusa. A seconda della lavorazione si presenta sotto forma di
sacchetti, bottiglie e flaconi per detergenti, giocattoli, pellicole e altri imballi.
il PP (polipropilene), utilizzato per usi diversi: dagli oggetti per l’arredamento ai contenitori per
alimenti, dai flaconi per detersivi e prodotti per l’igiene personale alle moquette, ai mobili da
giardino.
il PVC (cloruro di polivinile) è utilizzato per le vaschette per le uova, film e tubi. E’ utilizzato anche
nell’edilizia, nei giocattoli, in materiali di varia natura.
il PET (polietilentereftalato) : è utilizzato soprattutto per le bottiglie di bibite e acqua minerale e una
volta riciclato può essere trasformato in fibre sintetiche ed utilizzato nell’abbigliamento sportivo.
il PS (polistirene), più noto come polistirolo, si trasforma in vaschette per alimenti, posate, piatti,
tappi.
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Ricorda che:
gli imballaggi in plastica devono essere vuoti e conferiti nel multimateriale
leggero, riducendo il volume ove possibile. A seconda del tipo di raccolta presente nel
tuo Comune puoi conferire il multimateriale leggero in sacchi semitrasparenti di colore
azzurro o nel mastello antirandagismo di colore blu (raccolta porta a porta) o nel
contenitore stradale, dove presente.
Gli imballaggi in plastica
Le caratteristiche della plastica, leggera e versatile, rendono questo
materiale molto adatto a divenire un imballaggio per il contenimento ed il
trasporto dei prodotti alimentari, ed altri prodotti non commestibili.
Il 90% dei contenitori per prodotti liquidi per la pulizia della casa e per
l’igiene personale sono di plastica PP.
E’ buona norma evitare i prodotti con imballaggi superflui prendendo in
considerazione anche i prodotti sfusi.
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cosa conferire negli imballaggi in PLASTICA
(multimateriale leggero)
Bottiglia di acqua minerale Flacone detersivo Vaschetta affettato
Vaschetta per alimenti Piatti e bicchieri in plastica Spruzzino (tipo sgrassatore)
Flacone shampoo Flacone ketchup Barattolo yogurt
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cosa conferire negli imballaggi in PLASTICA
(multimateriale leggero)
Vaschetta gelato in polistirolo Vassoio scatola di cioccolatini Sacchetto patatine
Sacchetto merendina o snack Flacone sapone con beccuccio Film per cluster 6 bottiglie
Cassetta frutta di plastica Shopper Grucce appendiabiti
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cosa conferire negli imballaggi in PLASTICA
(multimateriale leggero)
Blister trasparenti preformati Sacchetto spaghetti Vaschetta portauova
Imballaggio TV Bottiglia bibita Vaschetta per pomodori
Reti per frutta e verdura Vasi in plastica di Plateau in plastica per vivaisti
di piccole dimensioni
(di grandi dimensioni vanno conferiti al CDR)
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cosa conferire negli imballaggi in PLASTICA
(multimateriale leggero)
Contenitori in plastica per Bolle d’aria per imballaggio
prodotti liquidi (pluriball)
Reggette in plastica per legature pacchi Busta in plastica copriabiti
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Impianti di Selezione di imballaggi in plastica e Impianti di Recupero
Gli imballaggi in plastica provenienti dalla raccolta differenziata del multimateriale leggero è inviata in Impianti di Selezione dove viene prima di tutto separata dalle frazioni estraneee e dagli altri materiali con cui è raccolta (imballaggi in alluminio, imballaggi in acciaio, imballaggi in poliaccoppiato). Vengono quindi suddivisi, generalmente tramite selettori ottici, nelle sue componenti principali, ovvero : bottiglie in PET (ulteriormente suddivise in colori, colorate e azzurrate), flaconi in HDPE, film plastici, imballaggi misti di piccole dimensioni e cassette.
Il materiale selezionato viene confezionato in balle di prodotto omogeneo e avviato al successivo processo di lavorazione in Impianti di Recupero , il riciclo, che consente di ottenere da questi rifiuti, nuove risorse. Da questa prima fase di riciclo meccanico si ottengono granuli che saranno utilizzati per la produzione di nuovi oggetti. La qualità della plastica così ottenuta è molto importante ed è migliore se in partenza è tutta dello stesso tipo; diversamente si ottiene un materiale eterogeneo, meno pregiato ma altrettanto resistente. In Toscana, la Revet ricicla anche le plastiche eterogenee (plasmix) trasformandole in un granulato che viene poi utilizzato per produrre oggetti di varia natura.
Il prodotto finale : gli oggetti in plastica riciclata
Dal riciclo di PET, oltre a produrre nuovi contenitori, si ottengono fibre per imbottiture,
maglioni in pile, moquette, interni per auto, lastre per imballaggi vari.
Dal riciclo di PVC si producono tubi, scarichi per l’acqua piovana, raccordi, passacavi e
altri prodotti, soprattutto per l’edilizia.
Dal riciclo del PE, oltre a nuovi contenitori per detergenti per la casa o per la persona, si
ottengono i tappi, film per sacchi della spazzatura, pellicole per imballaggi, casalinghi, ecc.
Dal riciclo del Plasmix, si ottengono panchine ed arredi per esterni, prodotti per la casa e
scocche per ciclomotori.
Con 27 bottiglie di plastica si confeziona una felpa in pile.
Con 67 bottiglie dell’acqua si fa un’imbottitura per un piumino matrimoniale.
Con 45 vaschette e qualche metro di pellicola in plastica si fa 1 panchina.
Con 11 flaconi di detersivo si fa 1 annaffiatoio.
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Ricorda che:
gli imballaggi in alluminio devono essere vuoti e conferiti nel
multimateriale leggero, riducendo il volume ove possibile. A seconda del
tipo di raccolta presente nel tuo Comune puoi conferire il multimateriale
leggero in sacchi semitrasparenti di colore azzurro o nel mastello
antirandagismo di colore blu (raccolta porta a porta) o nel contenitore
stradale, dove presente.
Raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio (multimateriale leggero)
Per imballaggi in alluminio si intendono tutta quella serie di “contenitori” in alluminio (lattine,
vaschette, tubetti, scatolame, ecc.) che vengono raccolti insieme ad altre frazioni riciclabili
come gli imballaggi in plastica, imballaggi in acciaio, i poliaccoppiati, ovvero la raccolta
del multimateriale leggero. L’alluminio in natura è estratto dalla bauxite, minerale molto
comune, che si presenta sotto forma di argilla granulosa o rocciosa di vario colore. Il processo
d’isolamento dell’alluminio è complesso e si svolge in due fasi: la fase chimica, la bauxite è
frantumata e ridotta in polvere ed attraverso una serie di processi si ottiene una polvere bianca,
simile nell’aspetto al sale, detta comunemente allumina; la fase elettrolitica, l’allumina, attraverso
l’apporto di energia elettrica, viene separata dall’ossigeno riducendosi a metallo fuso che viene
successivamente colato in lingotti. L’alluminio così prodotto è detto alluminio primario, differente
da quello secondario prodotto dal riciclaggio dei rottami di alluminio. L’alluminio ha buone
proprietà, è leggero ma resistente agli urti, durevole, atossico, a-magnetico, resistente alla
corrosione e per questo che viene impiegato in tanti molti settori come la produzione di
imballaggi. Gli imballaggi in alluminio garantiscono infatti ottime prestazioni con minimo peso,
permettono un ottimo effetto barriera che protegge il contenuto da luce, aria, umidità. Queste
proprietà permettono lunghi periodi di conservazione senza far perdere la qualità dei prodotti. Gli
imballaggi in alluminio vengono distinti tra : imballaggi rigidi (lattine per bevande, bombolette,
scatolame ecc.), imballaggi semi-rigidi (vaschette e vassoi, tubetti, capsule del caffè, ecc.),
imballaggi flessibili (foglio di alluminio ecc.). Gli imballaggi in alluminio possono essere riciclati
molte volte con un notevole risparmio in termini di energia.
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Impianto di Recupero di imballaggi in alluminio e la Fonderia
Gli imballaggi in alluminio arrivano all’Impianto di Recupero e di primo trattamento dove, grazie ad un particolare separatore, vengono divisi da eventuali metalli magnetici come il ferro, o da altri materiali.
Dopo la selezione, gli imballaggi in alluminio, prima raccolti poi pressati in balle,
vengono avviati a riciclo in Fonderia. Sostanzialmente qui il materiale viene pre-
trattato a circa 500° per essere epurato da vernici o altre sostanze aderenti e poi
fuso a 800° per ottenere alluminio liquido da cui si ottengono lingotti e placche
destinate a essere lavorate per la produzione di semilavorati e nuovi manufatti.
L’alluminio riciclato ha le stesse proprietà e qualità dell’alluminio originario e
viene impiegato nell’industria automobilistica, nell’edilizia, nei casalinghi e per
nuovi imballaggi.
La raccolta differenziata, il riciclo e recupero dell’alluminio apportano numerosi
benefici alla collettività in termini di:
- Economia, il riciclo dell’alluminio è un’attività particolarmente importante per
l’economia del nostro Paese, storicamente carente di materie prime.
- Energia. il riciclo dell’alluminio permette di risparmiare il 95% dell’energia
necessaria a produrlo dalla materia prima.
- Materia, il riciclo degli imballaggi in alluminio permette di recuperare materia
prima preziosa, utilizzabile per la realizzazione di nuovi prodotti.
- Ambiente, il riciclo dell’alluminio permette di salvaguardare l’ambiente e le sue
importanti risorse naturali.
Il prodotto finale : l’alluminio
Il riciclo di alluminio consente di produrre nuovo alluminio che può essere
utilizzato per ottenere nuovamente scatolette, lattine, bombolette ecc.
Con 640 lattine di alluminio riciclate si può fare un cerchione per auto.
Con 3 lattine si realizza un paio di occhiali.
Con 800 lattine per bevande si ottiene una bicicletta.
Con 37 lattine riciclate si può fare una moka da 3 tazze.
Con 130 lattine si fa un monopattino.
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Ricorda che:
gli imballaggi in acciaio devono essere vuoti e conferiti nel multimateriale
leggero, riducendo il volume ove possibile. A seconda del tipo di raccolta presente
nel tuo Comune puoi conferire il multimateriale leggero in sacchi semitrasparenti di
colore azzurro o nel mastello antirandagismo di colore blu (raccolta porta a porta) o
nei contenitore stradale, dove presente.
Raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio (multimateriale leggero)
Per imballaggi in acciaio si intendono tutta quella serie di “contenitori” in acciaio
(lattine, scatolette per alimenti, bombolette spray, ecc.) che vengono raccolti insieme
ad altre frazioni riciclabili come gli imballaggi in plastica, imballaggi in alluminio,
i poliaccoppiati, ovvero la raccolta del multimateriale leggero. L’acciaio è uno dei
materiali più diffusi al mondo, secondo solo al cemento. E’ una lega di ferro contenente
carbonio in quantità variabile fino ad un massimo del 2%, una percentuale a cui si
aggiungono altri elementi metallici e non metallici in quantità controllate che gli
conferiscono particolari proprietà in funzione degli usi a cui è destinato. Le
caratteristiche principali dei contenitori in acciaio sono la robustezza, la totale
riciclabilità, la capacità di proteggere dagli agenti esterni, che lo rendono molto
utilizzato negli imballaggi. Negli imballaggi in acciaio sono compresi: la banda
stagnata, conosciuta come latta, è un foglio di acciaio ricoperto su entrambi i lati da un
sottile strato di stagno di spessore variabile, che rappresenta un’efficace barriera
all’ossidazione e alla corrosione del materiali. I suoi impieghi nel mondo degli
imballaggi sono molteplici, dalle conserve alimentari, al caffè, dai biscotti ai cosmetici;
la banda cromata che si differenzia dalla banda stagnata per la diversa copertura
dell’acciaio con cromo e ossidi di cromo. E’ meno costosa ma non consente una
perfetta saldatura come la banda stagnata e per questo motivo è utilizzata per la
produzione e coperchi di tappi corona; il lamierino o banda nera è un foglio di acciaio
laminato a freddo, senza rivestimenti di altri materiali, con buone doti di resistenza
all’ossidazione e alle sollecitazioni meccaniche; può essere trattato con ogni tipo di
vernice o di rivestimento; è il materiale ideale per la fabbricazione dei fusti industriali.
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cosa conferire negli imballaggi in ACCIAIO
(multimateriale leggero)
Nelle nostre case possiamo trovare tanti imballaggi in acciaio:
- Barattoli (che contengono pelati, conserve vegetali, frutta sciroppata);
- Scatolette (ad esempio per carne e tonno) e scatole per alimenti (ad esempio biscotti);
- Coperchi per i vasi di vetro delle conserve;
- Tappi corona (per bibite, birra o acqua minerale in bottiglia di vetro);
- Bombolette aerosol (che non contengono sostanze pericolose).
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Impianto di Recupero di imballaggi in acciaio e la Acciaieria
Gli imballaggi in acciaio che provengono dalla raccolta differenziata vengono selezionati ed avviati ad aziende del settore del recupero dei rottami ferrosi, che li puliscono, riducono, frantumano e li destagnano (ovvero separano lo stagno dall’acciaio). Dopo tali trattamenti gli imballaggi proseguono il loro cammino verso le acciaierie e/o le fonderie per essere rifusi e trasformati in nuovo acciaio. Gli imballaggi in acciaio avviati al riciclo tornano a nuova vita sottoforma di semilavorati da quali si può ottenere, oltre a nuovi imballaggi, parti in acciaio di veicoli, elettrodomestici, rotaie, tondino per l’edilizia, travi per ponti, ecc. Un imballaggio in acciaio può essere riciclato al 100% e infinite volte.
Il prodotto finale : l’acciaio
Il riciclo dell’acciaio consente di produrre nuovo acciaio che può essere
utilizzato per ottenere tondini utilizzati in edilizia, biciclette, padelle, ecc.
Con 7 scatolette da 50gr di acciaio si può ottenere un vassoio
Con 13 barattoli di acciaio si ottiene una padella
Con l’acciaio riciclato da 2.600.000 scatolette da 50gr si può realizzare
1 km di binario ferroviario
Con 19.000 barattoli per conserve si può realizzare un’auto
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Sono imballaggi poliaccoppiati il cartone per bevande, succhi di frutta, latte, verdure, passate, ecc.
Ricorda che:
gli imballaggi in poliaccoppiato devono essere vuoti e conferiti nel multimateriale leggero,
riducendo il volume ove possibile. A seconda del tipo di raccolta presente nel tuo Comune puoi
conferire il multimateriale leggero in sacchi semitrasparenti di colore azzurro o nel mastello
antirandagismo di colore blu (raccolta porta a porta) o nel contenitore stradale, dove presenti.
Raccolta differenziata degli imballaggi in poliaccoppiato (multimateriale leggero)
Per imballaggi in poliaccoppiato si intendono tutti quei “contenitori” costituiti in modo strutturale da più
materiali, che non possono essere separati se non con apposita tecnologia o trattamento e che vengono
raccolti insieme ad altre frazioni riciclabili come gli imballaggi in plastica, imballaggi in acciaio,
imballaggi in alluminio, ovvero la raccolta del multimateriale leggero. Sono costituiti per la gran parte di
carta, cui viene associato, “accoppiato”, alluminio e altri materiali. E’ il caso, ad esempio, del materiale
“Tetra Pak” contenitore ideale per prodotti deperibili a lunga conservazione (latte, succhi di frutta, vino). In
questo caso l’accoppiamento è realizzato con fogli di polietilene, cartone e alluminio, dove quest’ultimo assolve
ad una duplice funzione di barriera alla luce ed all’ossigeno. Tale funzione è importante per mantenere inalterate
le proprietà organolettiche e nutrizionali dei prodotti alimentari contenuti nell’imballaggio. Un contenitore tetrapak
è, in media composto dal 74% di cartone, dal 22% di polietilene e dal 4% di alluminio. Questi contenitori sono
riciclabili, in quanto la carta che ne rappresenta la gran parte della struttura viene separata dal resto e riciclata.
Dalla parte rimanente, alluminio ed altri materiali plastici, si possono ottenere oggetti destinati a gadget.
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cosa NON conferire nel
MULTIMATERIALE LEGGERO
(e come smaltire correttamente il rifiuto)
Utensili da cucina Pennarello, righello, squadretta CD e custodia
Non sono imballaggi e devono essere conferiti nell’indifferenziato.
Tubo da irrigazione Bacinella Frullatore
Non sono imballaggi e devono essere conferiti al Centro di Raccolta
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cosa NON conferire nel
MULTIMATERIALE LEGGERO
(e come smaltire correttamente il rifiuto)
Giocattolo di plastica Palla Tastiera e mouse
(piccole dimensioni)
Non sono imballaggi. Giocattolo (piccole dimensioni, grandi dimensioni al Centro di raccolta.) e palla
devono essere conferiti nell’indifferenziato.
Tastiera e Mouse devono essere conferiti al Centro di Raccolta.
Occhiali Posate di Plastica Cartellina di plastica
Non sono imballaggi e devono essere conferiti nell’indifferenziato
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cosa NON conferire nel
MULTIMATERIALE LEGGERO
(e come smaltire correttamente il rifiuto)
Sedia Stendino per biancheria
Non sono imballaggi e devono essere conferiti al Centro di Raccolta
Penne Sottovasi Siringa
(proteggere l’ago!)
Non sono imballaggi e devono essere conferiti nell’indifferenziato
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cosa NON conferire nel
MULTIMATERIALE LEGGERO
(e come smaltire correttamente il rifiuto)
I guanti monouso in lattice, i guanti di lattice, i guanti in gomma ecc.
NON sono un imballaggi e devono essere conferiti nell’indifferenziato
Le CAPSULE e le CIALDE per caffè
NON devono essere conferite nel multimateriale leggero.
Le capsule per caffè devono essere conferite nell’indifferenziato.
Le cialde per caffè devono essere conferite nell’organico
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cosa NON conferire nel
MULTIMATERIALE LEGGERO
(e come smaltire correttamente il rifiuto)
Il rasoio usa e getta da barba e la lametta
NON sono un imballaggi e devono essere conferiti nell’indifferenziato
Cartucce per stampanti Cassetta in metallo per attrezzi
Non sono imballaggi e devono essere conferiti al Centro di Raccolta
La videocassetta e la cassetta audio non sono imballaggi e devono essere conferiti nell’indifferenziato
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Ricorda che:
A seconda del tipo di raccolta presente nel tuo Comune puoi conferire il rifiuto
indifferenziato nel mastello antirandagismo di colore grigio (raccolta porta a porta) o
nel contenitore stradale, dove presente.
I rifiuti indifferenziati e la Discarica
In questa frazione dei rifiuti solidi urbani rientrano tutti qui rifiuti che non possono essere raccolti in
maniera differenziata per avviarli al riciclo!
Sono rifiuti indifferenziati ad esempio la lettiera del gatto, i cocci di ceramica, lo spazzolino da denti, i
mozziconi di sigaretta ecc.
Anche questa frazione viene trattata prima di essere definitivamente smaltita; i rifiuti indifferenziati sono infatti
sottoposti ad un processo di selezione che ha la funzione di separare la parte ad alto potere combustibile (il
cosiddetto CSS) dalla frazione umida del rifiuto indifferenziato e dai materiali recuperabili, quali quelli ferrosi.
Il CSS è utilizzato per produrre energia in impianti dedicati (i Termovalorizzatori) mentre la frazione umida
stabilizzata (FOS) ed utilizzata per la copertura delle discariche o in attività di recupero ambientale. In questo
modo si attua il processo di recupero,
I rifiuti non recuperabili in altro modo sono destinati allo smaltimento in discarica, dopo essere stati
sottoposti ad un processo di stabilizzazione o trattati nei Termovalorizzatori.
La Discarica è un sito di deposito dei rifiuti solidi urbani e di tutti gli altri rifiuti derivanti da attività umane
(detriti di costruzioni, scarti industriali ecc.) che, dopo la raccolta, non si è potuto o voluto mandare a riciclo,
utilizzare per produrre energia o bruciare come combustibile. Con questo sistema di smaltimento i rifiuti
vengono accatastati ma non eliminati, interrandoli o accumulandoli nel terreno fino ad ottenere vere e proprie
colline di rifiuti. Il deposito dei rifiuti in discarica è stato prevalente in passato, e in parte lo è ancora oggi, ma
l’Unione Europea ha stabilito che in discarica devono finire solo materiali a basso contenuto di carbonio
organico e materiali non riciclabili.
Lo smaltimento dei rifiuti attraverso la combustione ad alta temperatura avviene in particolari impianti detti
Termovalorizzatori cosi chiamati in quanto il calore sviluppato durante la combustione viene recuperato ed
utilizzato per produrre vapore ed energia elettrica o calore (e acqua calda). L’incenerimento dei rifiuti dà
come prodotti finali gas, ceneri e polveri che sono rifiuti speciali, che possono essere recuperati e riciclati
oppure vengono portati in discarica.
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cosa conferire nell’indifferenziato
Accendino Aghi da cucito Assorbenti Pannolini e pannoloni
Audiocassette CD e custodie DVD e custodie Floppy disk
Bigiotteria Tessere plastificate Bottoni Calze
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cosa conferire nell’indifferenziato
Carta carbone Carta Forno Carta vetrata Cerotti
Cotone idrofilo Cosmetici Elastici Evidenziatori
Capsule per caffè Capelli Chewingum
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cosa conferire nell’indifferenziato
Feltrini Fili per cucito Fiori finti
Fotografie e pellicole fotografiche Garze Guanti in gomma/plastica/lattice
Lettiera per animali Mozziconi di sigarette
Rasoi da barba usa e getta Lametta da barba
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cosa conferire nell’indifferenziato
Bambole e piccoli giocattoli Panni per la polvere Occhiali
Penne biro Pettini e spazzole Posate di plastica
Righelli e oggetti di cancelleria Sacchetti aspirapolvere Scontrini
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cosa conferire nell’indifferenziato
Spugne Spazzolini da denti Siringhe
(proteggere l’ago!)
Zoccoli di legno Zoccoli/ciabatte in plastica Tovaglia plastificata
Salviette umidificate Profilattici Fazzoletti sporchi
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I Centri di Raccolta (o Isola Ecologica)
Tra i rifiuti urbani, oltre agli imballaggi, la frazione organica ed i rifiuti indifferenziati
che abbiamo visto si smaltiscono con il sistema di raccolta domiciliare “porta a porta”
o tramite cassonetti stradali dove presenti sul territorio, ci sono altre tipologie di rifiuti
che è bene conoscere e che possono essere smaltite presso i Centri di Raccolta.
I Centri di Raccolta sono strutture attrezzate per la raccolta e avvio del recupero dei
rifiuti ingombranti, delle apparecchiature elettroniche e dei rifiuti speciali come pile,
batterie e calcinacci. Sono aree presidiate ed allestite ove si svolge unicamente
attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto
agli impianti di recupero, trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di
smaltimento, dei rifiuti urbani e assimilati conferiti in maniera differenziata
rispettivamente delle utenze domestiche e non domestiche anche attraverso il
gestore del servizio pubblico, nonché dagli altri soggetti tenuti in base alle vigenti
normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche.
In particolare esaminiamo i seguenti rifiuti che possono essere conferiti ai Centri di Raccolta:
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)
Farmaci Scaduti
Rifiuti Ingombranti
Toner esauriti
Pile e Batterie esaurite
Sfalci e Potature
Oli Vegetali usati
Oli Minerali usati
Pneumatici fuori uso
Calcinacci e Inerti
Contenitori Etichettati T/F, X(che contenevano sostanze pericolose, infiammabili, irritanti)
Abiti Usati
Legno, Ferro
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RAEE – Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
Sono tutti gli oggetti e le apparecchiature che contengono parti elettriche
o elettroniche a fine vita. Si tratta per esempio dei grandi e piccoli
elettrodomestici quali frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, ferri
da stiro, robot da cucina, asciugacapelli, rasoi elettrici, sveglie, bilance;
delle apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni come
televisori, computer, stampanti, cellulari; degli apparecchi di
illuminazione comprese le lampade al neon; di giocattoli e altri oggetti
elettronici per lo sport e il tempo libero.
Impianti di trattamento RAEE
La prima operazione che viene effettuata dopo la raccolta
differenziata dei rifiuti elettronici consiste nella “messa in
sicurezza” che comprende tutte le operazioni necessarie per
rendere sicura l’apparecchiatura per l’ambiente e per la
salute dell’uomo. In particolare viene effettuata la rimozione
di fluidi, preparati e componenti pericolosi (tubi catodici,
condensatori contenenti PCB, batterie, componenti
contenenti mercurio ecc.). Avviene quindi lo smontaggio dei
pezzi riutilizzabili e delle componenti e dei materiali
recuperabili (parti metalliche, plastiche e vetrose), da quelli
destinati allo smaltimento. Le carcasse vengono solitamente
frantumate e compresse.
Impianti di recupero
I materiali recuperabili estratti seguono percorsi distinti.
Quelli già idonei al reimpiego (per esempio plastiche e alcuni
metalli) sono destinati al comparto industriale per la
produzione di nuovi beni. Altri invece devono essere
sottoposti ad ulteriori operazioni di recupero.
Il prodotto finale : il recupero delle
componenti utili
L’importanza della raccolta separata dei RAEE
è dovuta al fatto che questi, contenendo
sostanze pericolose, come ad esempio i metalli
pesanti, rappresentano un potenziale rischio
per l’ambiente e la salute umana se non
vengono trattati o smaltiti in modo adeguato.
Molto importante è inoltre il recupero delle
componenti che, permettendo di ottenere
materiali come ferro, rame, alluminio, ecc.
rappresentano un’importante fonte di
approvigionamento di materie prime per il
settore industriale.
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Farmaci scaduti
I farmaci sono prodotti chimici di sintesi che possiedono una data di scadenza, oltre la quale
non sono più utilizzabili. A questo punto tali prodotti diventano rifiuti e vanno differenziati
per poter essere correttamente smaltiti, in quanto:
- non sono biodegradabili e quindi rimangono a lungo (anche 20anni nell’ambiente);
- contengono principi attivi che possono essere dannosi per gli animali e l’uomo;
- si accumulano nell’ecosistema (sedimenti e acqua) entrando nelle catene
alimentari.
Tali rifiuti vengo raccolti presso i Centri di Raccolta o in appositi contenitori presso le
Farmacie, quindi inviati ai termovalorizzatori per essere bruciati.
I rifiuti ingombranti
Sono qui rifiuti che per dimensioni non posso essere conferiti nei cassoentti stradali
e devono quindi essere ritirati direttamente, dppo avere preso appuntamento al
numero verde Geofor, oppure consegnati ai Centri di Raccolta. Sono composti di
materiali in buona parte riciclabili, ma possono contenere anche sostanze nocive,
quindi vanno smaltiti correttamente.
Toner esauriti
I toner esauriti sono particolari categorie di rifiuti che non possono essere assimilate ai comuni rifiuti solidi urbani. Il loro trattamento può essere eseguito esclusivamente da parte di soggetti autorizzati ed il cittadino privato deve provvedere a conferire questi rifiuti presso i Centri di Raccolta che li indirizzeranno verso il loro corretto smaltimento. Questi rifiuti speciali devono essere smaltiti da operatori autorizzati che, in molti casi, riescono a rigenerare le cartucce allo scopo di rimetterle in commercio. In questo modo si riduce la produzione dei rifiuti destinati alla discarica risparmiando, inoltre, sulle materie prime. Si calcola infatti che per produrre una cartuccia nuova siano necessari ben quattro litri e mezzo di petrolio. Nel caso le cartucce non potessero essere recuperate per intero, queste vengono ridotte in frammenti riciclando separatamente plastica e metalli.
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Pile e batterie esaurite
Pile e batterie, anche quelle ricaricabili, a un certo punto si esauriscono e non sono più in grado di essere
riutilizzate diventando, quindi, rifiuti pericolosi. L’estrazione da fonti naturali delle materie prime
necessarie per la produzione di pile ha un impatto negativo sull’ambiente. Inoltre alcune componenti come
zinco, piombo, cadmio, acidi o soluzioni alcaline, sono molto pericolose perché i microrganismi presenti nel
suolo non possono degradarli e assumere acqua o alimenti contaminati da queste sostanze è
estremamente tossico per la salute. Per questo è necessario riconsegnare le pile usate e riciclarne i
componenti. La raccolta e il recupero delle batterie esauste consente la riduzione del 75% dei rifiuti
potenzialmente prodotti da una batteria in caso di abbandono nell’ambiente.
Impianti di recupero
Negli Impianti di Recupero le batterie vengono inviate tramite nastro trasportatore all’impianto di
frantumazione munito di mulini e martelli. Il prodotto frantumato viene separato : da una parte le
componenti metalliche e dall’altra quelle plastiche. La parte liquida contenente acido solforico viene
inviata all’impianto di neutralizzazione che ne annulla la pericolosità. La plastica (PVC e polipropilene),
lavata e ridotta in scaglie, può essere riutilizzata per produrre nuove scatole di batterie. La parte metallica
più fine viene invece pressata e fusa ad alte temperature. In questi forni, attraverso procedimenti chimici, il
materiale viene trasformato in un composto di piombo che, una volta raffinato, può essere riutilizzato.
Sfalci e Potature
Si tratta di residui vegetali da pulizia di giardini e orti, legno e segatura non trattata, foglie, fiori, erba, rametti, radici, paglia.
Gli Sfalci e Potature devono essere conferiti al Centro di Raccolta o in alternativa possono essere ritirati a domicilio se è attivo questo servizio nel proprio Comune di residenza.
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Oli vegetali usati
Sono tutti gli oli vegetali di origine alimentare (olio di frittura ad esempio) che una volta utilizzato
deve essere smaltito correttamente per non creare inquinamento. Se è invece raccolto
correttamente può essere recuperato e destinato alla produzione di grassi e saponi. Gli oli
alimentari esausti sono inviati a ditte specializzate nel recupero di tali minerali.
L’olio vegetale dopo una prima lavorazione che elimina tutte le impurità può essere trasformato
in additivo per il gasolio (biodiesel), in glicerina da utilizzare nell’industria dei saponi e dei
cosmetici oppure in lubrificante a base vegetale.
Oli minerali usati
Gli oli lubrificanti a base minerale o sintetica sono utilizzati in tutti i motori a combustione
interna, come ad esempio, quelli di auto, veicoli industriali e agricoli, mezzi navali, e nei
macchinari industriali che hanno bisogno di essere lubrificati per funzionare. Gli oli usati sono
un rifiuto speciale pericoloso che, se smaltito in modo scorretto o impiegato in maniera
impropria, può essere altamente inquinante. L’olio usato deve essere portato presso le officine
meccaniche attrezzate per la raccolta o presso i Centri di Raccolta attivi sul territorio da dove
viene ritirato da aziende specializzate ed autorizzate dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati
(CONOU) che garantisce in tutta Italia la raccolta e il riciclo dell’olio lubrificante usato e
promuove iniziative di informazione verso i cittadini affinchè adottino comportamenti ambientali
più consapevoli. La raccolta di olio usato non contribuisce solo alla protezione dell’ambiente,
ma può presentare anche vantaggi economici legati all’attività di recupero. Dall’olio lubrificante
usato si può rigenerare quasi la stessa quantità di olio nuovo, inoltre si possono ottenere altri
prodotti petroliferi: gasolio, olio combustibile e bitume.
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Pneumatici fuori uso
Mentre i pneumatici usati, in buone condizioni, possono essere rigenerate e immesse
nuovamente sul mercato, i pneumatici fuori uso vanno raccolti in maniera differenziata ed avviati
ad un particolare processo di recupero. I materiali con cui sono realizzati i pneumatici
(elastomeri) sono ideati per avere la maggior durata possibile, e per questo sono poco
degradabili, ma possono essere reimpiegati dando origine a nuovi prodotti.
La gomma viene recuperata attraversi diversi processi. Attraverso un processo chimico detto
“pirolisi” le gomme vengono trattate col calore ottenendo una parte liquida, una solida e una
gassosa che possono essere utilizzate come combustibile.
Il processo “meccanico”, invece, prevede taglio e triturazione dei pneumatici per separare le
diverse componenti (gomma, acciaio e fibra) ottenendo un materiale in grani utilizzabile per
realizzare mattonelle, pannelli antirumore, superfici sportive, pavimentazioni antitrauma per
aree giochi, suole per calzature, ruote per carrelli, asfalto, componenti per automobili, ecc.
Calcinacci e Inerti
I calcinacci e altri inerti come i sanitari possono essere portati al Centro di Raccolta in
piccole quantità (solo utenza domestica).
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Contenitori etichettati T/F, X
I contenitori etichettati vuoti che contenevano sostanze pericolose T (sostanze
pericolose), F (sostanze infiammabili), X (sostanze irritanti) possono essere portati al
Centro di Raccolta per il loro corretto smaltimento.
Abiti usati
Gli abiti usati (anche quelli non più utilizzabili) possono essere conferiti al Centro di Raccolta o nei
Contenitori Stradali appositi ove disponibili.
L’attività di raccolta ed il recupero con la valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani ha diverse ricadute positive.
Ambientale. Prolunga la vita di prodotti e materiali, riducendo quindi il consumo di materie prime ed energia per produrne di nuovi. Riduce lo smaltimento in discarica ed il recupero energetico con le conseguenti emissioni.
Economiche. I costi della raccolta sono ad oggi sostenuti grazie ai ricavi dell’attività e quindi non gravano sui cittadini; inoltre le pubbliche amministrazioni risparmiano i costi dello smaltimento di circa 130.000 tonnellate anno di rifiuti che ai prezzi attuali si possono stimare in circa 2,5 milioni di euro anno.
Sociali. Questo tipo di attività, soprattutto per quanto riguarda la raccolta, viene svolto in gran parte da cooperative sociali che garantiscono l’inserimento di personale delle categorie svantaggiate. Complessivamente si stima che il settore crei in Italia oltre 1.000 posti di lavoro, senza considerare i benefici effetti occupazionali sull’indotto generato in altri Paesi.
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Legno
La raccolta differenziata del legno provenienti dalle abitazioni consistono principalmente in
cassette e mobili vecchi. Possono essere conferiti al Centro di Raccolta i rifiuti da imballaggi
costituiti da legno (cassette per ortofrutta, piccoli contenitori alimentari in legno, bancali), e le
frazioni merceologiche similari, ovvero mobili rotti, porte, infissi ecc.
I rifiuti legnosi sono avviati ad impianti di recupero dove viene effettuata la prima selezione e
pulitura dei materiali per eliminare tutte le frazioni estranee. Poi vengono ridotti di volume,
pressati e triturati in modo da essere consegnati ai riciclatori già pronti per la lavorazione
industriale. Presso i riciclatori i rifiuti legnosi vengono triturati, puliti ed essiccati per ottenere
scaglie di legno di diverse grammature (chips). I chips diventano nuova materia prima per il
circuito industriale produttivo: saranno usati per comporre il cuore dei pannelli a base di legno.
Ferro
Il ferro è solido, malleabile, versatile, durevole nel tempo. Di questo materiale sicuramente tutti
prima o poi hanno la necessità di smaltirlo (tubi, fil di ferro, lamiere e quant’altro) e la forma
corretta è di portarlo presso un Centro di Raccolta.
Il ferro si utilizza in varie forme (ghisa, acciaio da costruzione, acciaio speciale, acciaio per
utensili) in base alle specifiche caratteristiche che sono richieste: durezza, malleabilità,
resistenza fisica o chimica. Il riciclaggio dei materiali ferrosi consente, una volta arrivato in
Impianti di Recupero e presso una Fonderia, di essere nuovamente lavorati e ritornare tra le
nostre mani.
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