Quaresima è immaginare un mondo nuovo - WebDiocesi · un mondo nuovo In questa sosta che...

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Carissimi amici, discepoli missionari, immaginiamo ci sia un luogo, da qualche parte, in cui sono conservati i nostri falli- menti, dove sono stati archiviati quei tentativi caduti misera- mente nel sacco della spazzatu- ra della nostra casa comune; che essi siano stati stoccati per sempre in una discarica dove si trovano relazioni spezzate, pro- getti non riusciti. Immaginiamo che davvero esistano luoghi come questo e che quest'area ecologica venga visitata da giovani che non si sono rassegnati alla sconfitta e alla disillusione; che questi giovani usando la loro fantasia riescano a riutilizzare quelle vicende, quelle storie e narra- zioni e a ricostruire un nuovo modo di vivere questo mondo. Immaginiamo che da que- sta esperienza rinascano uomini e donne nuovi, capaci di tessere nuove relazioni: più umane, più rispettose, più delicate. Immaginiamo che succeda un miracolo e che quel mondo riceva nuova vita... Che quel mondo possa fare a meno di tanti prodotti consi- derati indispensabili oggi. Immaginiamo che la vita diventi più sobria, rispetti l'ambiente, non maltratti nes- suno. Che i fallimenti patiti vengono riletti in una luce nuova, primaverile, promet- tente. Che in quel mondo vi sia perdono e pace. Maggiore rispetto e tenerezza. Immaginiamo ora che in qualcuno che vive tra noi, nel primo mondo, nasca il deside- rio di visitare quel mondo che ancora fatica e soffre per por- tare sollievo e gesti di solida- rietà... Presumiamo che per fare questo tipo di passeggiata sia richiesta un po' di preparazio- ne, la pazienza e la capacità di non giudicare. Supponiamo che per riac- quistare lo spirito si debba guardare ai bambini, riscopri- re i valori della nostra infan- zia, riprendere la propria vita e tirarla su da quel pozzo che offre acqua viva, che disseta e guarisce. Crediamo che ci dobbiamo perdonare e battezzare con lo Spirito di Gesù che dona la nuova nascita. Questo significa rileggere la pagina del Vangelo di Giovanni che ci parla dello scriba e maestro Nicodemo che smette di insegnare e si decide ad andare una sera da Gesù per ascoltarlo più a lungo. Carissimi, i missionari della Diocesi di Ivrea vi augu- rano buona e santa Quaresima di fraternità. don matteo somà Q Q u u a a r r e e s s i i m m a a d d i i F F r r a a t t e e r r n n i i t t à à 2 2 0 0 1 1 7 7 Quaresima è... immaginare un mondo nuovo In questa sosta che rinfranca… la missione rigenera! La missione fa la Chiesa!. Quest’affermazione di Papa Francesco destabilizza e scardina anche gli schemi più consolidati, perché siamo sempre stati abituati a sentire giusto l’opposto. Col tempo, addirittura, abbia- mo messo in stand by anche l’imperativo evangelico che, da secoli, muove il cuore di tante persone: “Andate fino agli estremi confini”. Ecco, perciò, spiegata l’insi- stenza di papa Francesco a “uscire” e l’invito urgente a essere tutti noi “discepoli missionari”. È un incoraggia- mento a muoverci, a prendere l’iniziativa, a reagire a quest’assopimento spirituale che ci vede pronti a dele- gare ad altri l’annuncio del Vangelo. La missione fa la Chiesa e la rigenera continua- mente! Sì, la missione è capace di rigenerare e far rina- scere vita anche nei luoghi e nei cuori più freddi, intor- piditi e assetati; ci aiuta a ritrovare la gioia di essere cri- stiani e di appartenere a una comunità di discepoli per- donati. La missione – vissuta come incontro personale con Gesù e adesione al progetto del Regno – rigenera il cuore e la mente, risveglia consapevolezza e auspica uno stile di vita conforme alla prassi del Vangelo. Francesco lo ricorda insistentemente, in tutti i momenti del suo servizio apostolico, in ogni incontro o abbrac- cio. Lo grida con parole e gesti da ogni latitudine: in Centrafrica, varcando la prima porta della Misericordia a Bangui o a Lund tra i fratelli riformati. In questo tempo di quaresima, sarà senz’altro utile sostare davanti a Gesù, missionario del Padre, lascian- doci rigenerare e interrogare dal Vangelo, prendendo sul serio l’annuncio pasquale – vedi inserto estraibile – riportato dall’evangelista Giovanni: “Va’ dai miei fratelli e dì loro…Buon cammino, allora, tra i tornanti primaverili della Quaresima, augurando a ciascuno di voi che l’an- nuncio della Risurrezione di Gesù inondi ogni cuore e la Chiesa tutta! d.g.b. il risveglio popolare 6 16 marzo 2017 • quaresima di fraternità

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Carissimi amici, discepolimissionari,

immaginiamo ci sia unluogo, da qualche parte, in cuisono conservati i nostri falli-menti, dove sono stati archiviatiquei tentativi caduti misera-mente nel sacco della spazzatu-ra della nostra casa comune;che essi siano stati stoccati persempre in una discarica dove sitrovano relazioni spezzate, pro-getti non riusciti.

Immaginiamo che davveroesistano luoghi come questo eche quest'area ecologica vengavisitata da giovani che non sisono rassegnati alla sconfitta ealla disillusione; che questigiovani usando la loro fantasiariescano a riutilizzare quellevicende, quelle storie e narra-zioni e a ricostruire un nuovomodo di vivere questo mondo.

Immaginiamo che da que-sta esperienza rinascanouomini e donne nuovi, capacidi tessere nuove relazioni: piùumane, più rispettose, piùdelicate.

Immaginiamo che succedaun miracolo e che quelmondo riceva nuova vita...Che quel mondo possa fare ameno di tanti prodotti consi-derati indispensabili oggi.

Immaginiamo che la vita

diventi più sobria, rispettil'ambiente, non maltratti nes-suno. Che i fallimenti patitivengono riletti in una lucenuova, primaverile, promet-tente. Che in quel mondo visia perdono e pace. Maggiorerispetto e tenerezza.

Immaginiamo ora che inqualcuno che vive tra noi, nelprimo mondo, nasca il deside-rio di visitare quel mondo cheancora fatica e soffre per por-tare sollievo e gesti di solida-rietà...

Presumiamo che per farequesto tipo di passeggiata siarichiesta un po' di preparazio-ne, la pazienza e la capacitàdi non giudicare.

Supponiamo che per riac-quistare lo spirito si debbaguardare ai bambini, riscopri-re i valori della nostra infan-zia, riprendere la propria vitae tirarla su da quel pozzo cheoffre acqua viva, che disseta eguarisce.

Crediamo che ci dobbiamoperdonare e battezzare con lo

Spirito di Gesù che dona lanuova nascita.

Questo significa rileggerela pagina del Vangelo diGiovanni che ci parla delloscriba e maestro Nicodemoche smette di insegnare e sidecide ad andare una sera daGesù per ascoltarlo più alungo.

Carissimi, i missionaridella Diocesi di Ivrea vi augu-rano buona e santaQuaresima di fraternità.

don matteo somà

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la missione rigenera!“La missione fa la Chiesa!”. Quest’affermazione di

Papa Francesco destabilizza e scardina anche gli schemipiù consolidati, perché siamo sempre stati abituati asentire giusto l’opposto. Col tempo, addirittura, abbia-mo messo in stand by anche l’imperativo evangelicoche, da secoli, muove il cuore di tante persone: “Andatefino agli estremi confini”. Ecco, perciò, spiegata l’insi-stenza di papa Francesco a “uscire” e l’invito urgente aessere tutti noi “discepoli missionari”. È un incoraggia-mento a muoverci, a prendere l’iniziativa, a reagire aquest’assopimento spirituale che ci vede pronti a dele-gare ad altri l’annuncio del Vangelo.

La missione fa la Chiesa e la rigenera continua-mente! Sì, la missione è capace di rigenerare e far rina-scere vita anche nei luoghi e nei cuori più freddi, intor-piditi e assetati; ci aiuta a ritrovare la gioia di essere cri-stiani e di appartenere a una comunità di discepoli per-donati.

La missione – vissuta come incontro personale conGesù e adesione al progetto del Regno – rigenera ilcuore e la mente, risveglia consapevolezza e auspicauno stile di vita conforme alla prassi del Vangelo.Francesco lo ricorda insistentemente, in tutti i momentidel suo servizio apostolico, in ogni incontro o abbrac-cio. Lo grida con parole e gesti da ogni latitudine: inCentrafrica, varcando la prima porta della Misericordiaa Bangui o a Lund tra i fratelli riformati.

In questo tempo di quaresima, sarà senz’altro utilesostare davanti a Gesù, missionario del Padre, lascian-doci rigenerare e interrogare dal Vangelo, prendendosul serio l’annuncio pasquale – vedi inserto estraibile –riportato dall’evangelista Giovanni: “Va’ dai miei fratellie dì loro…”

Buon cammino, allora, tra i tornanti primaverilidella Quaresima, augurando a ciascuno di voi che l’an-nuncio della Risurrezione di Gesù inondi ogni cuore e laChiesa tutta!

d.g.b.

il risveglio popolare6 16 marzo 2017•• qquuaarreessiimmaa ddii ffrraatteerrnniittàà

•• qquuaarreessiimmaa ddii ffrraatteerrnniittàà il risveglio popolare 716 marzo 2017

Carissimi amici delle missioni,una domanda ricorrente nei primi mesi del-

l'anno agli operatori del Centro missionario diIvrea è questa: "Che cosa organizzate quest'an-no per i giovani?". Una domanda che neglianni passati ha trovato tante risposte e cheoggi coinvolge tutti: giovani e meno giovani,educatori e famiglie. Tutti sono in cerca diesperienze forti e durature; tutti sono dispostia osare e rischiare qualche cosa di altrettantoduraturo per raggiungere l'obbiettivo più forteofferto da Gesù: "Andate in tutto il mondo,annunciate il Vangelo ad ogni creatura".

Queste parole di Gesù sono l'anima e ilcorpo di ogni esperienza missionaria. Oggi imezzi per raggiungerla sembrano più a portatadi mano, forse perché è facile prendere unaereo e trovare qualcuno che ospita in unamissione al di la del mare. Tuttavia non appe-na si comincia a programmare il viaggio ci sitrova davanti l'ostacolo del tempo a disposizio-ne e del denaro necessario. Infatti un viaggioprogrammato nelle missioni d'Africa od'America Latina, una buona esperienza benpianificata dura almeno due o tre settimane ecosta dai mille ai millequattrocento euro.

Disponibilità e allenamentoIl tempo e il denaro sono importanti, ma

più importanti sono le disposizioni : una voltagiunti sul posto ci vogliono disponibilità ealtruismo. Disposti a viaggiare sul pick upsulle piste polverose, disposti a incontri con lagente nei villaggi più poveri, disposti alla diffi-coltà di parlarsi in una lingua locale non cono-sciuta perfettamente, disposti ad una alimenta-zione differente da quella italian, disponibilitàa fare i trattamenti terapeutici adeguati allezone endemiche che si raggiungeranno… Tuttosuperabile con un po' di allenamento.Allenamento al sacrificio, alla fatica, al caldotorrido, all'umidità delle piogge, alle poche oredi sonno… Occorre disponibilità a mettere inquarantena soprattutto la nostra cultura peraprirsi ad altre culture e sensibilità: il viaggio èuna buona scuola di pazienza e sopportazione.Tutto si deve decidere nel dialogo, per raggiun-gere un'intesa rispettosa di tutti.

Il Centro missionario di Ivrea ha unadiscreta esperienza di viaggi, perché ogni annone organizza almeno uno o due. Anche que-st 'anno le mete sono due: il Brasile e ilMozambico.

In BrasileIn Brasile visiteremo la missione di Lidice

(stato brasiliano dello Espirito Santo), dove esi-ste una esperienza di catechismo molto inte-ressante coordinata dal nostro carissimo donNanni Fantini.

Successivamente ci sposteremo a Barreiras(stato brasiliano della Bahia), a incontrare ildiacono Danilo Grindatto, coordinatore diinnumerevoli progetti di salvaguardia delladignità dei minori. Un'esperienza di salvaguar-dia del creato e di ecologia umana di prim'ordi-ne creata da oltre un ventennio in quella zonadel mondo.

Visiteremo Mansidao (stato della Bahia) eparteciperemo alla festa dei 20 anni di attivitàdell'Asilo Laura Pasqua sostenuto dal gruppovolontari "Amici di Lalla" di San GiorgioCanavese.

Riusciremo anche a visitare la dottoressaLaura Orunesu che da oltre 30 anni vive lamissione immersa nella realtà delle famiglie diAngical.

Infine ci sposteremo a Salvador de Bahiaper salutare padre Cristoforo Testa, nostromissionario che da oltre 25 anni lavora in peri-feria nella grande città di Salvador de Bahia.Accompagneranno il viaggio don GianniGiachino e don Guido Griffo.

In MozambicoIn Mozambico visiteremo

Maimelane (Distretto diInhambane) e conosceremo larealtà di un popolo in crescita epropenso a progredire dopo lunghelotte di guerra civile che hannolasciato ferite personali e sociali. Lapresenza di padre Josè Bergesionostro prete di Ivrea, ci ha suggeri-to di organizzare il viaggio insiemealla Diocesi di Vercelli. Infatti condon Josè lavora un prete della dio-cesi di Vercelli che insieme alladiocesi di Ivrea sostiene la missio-ne di Maimelane. E' stato propriodon Josè ha dare vita ad un gemel-laggio diocesano proficuo e innova-tivo. Accompagneranno il viaggiodon Patrizio del Clero di Vercelli eil nostro animatore Paolo Amione.

Il mese di Agosto 2017I viaggi sono previsti per il

mese di agosto, che per noi ètempo di vacanza scolastica egeneralmente anche lavorativa.

Agosto ci sembra lontano guar-dandolo dall'attuale mese di marzo,ma non è così. Ci vuole tempo apreparare tutto: Incontri illustrati-vi, documenti, trattamenti sanitarie qualche piccola iniziativa di sen-sibilizzazione per la nostra comu-nità di origine, in modo da essereaccompagnati dalla simpatia ditutti.

CoraggioCoraggio dunque, si può riceve-

re molto da un viaggio missionario.Soprattutto se ci si prepara bene.

a cura del centro missionario diocesano di ivrea

QQQQuuuuaaaarrrreeeessssiiiimmmmaaaa ddddiiii FFFFrrrraaaatttteeeerrrrnnnniiiittttàààà 2222000011117777

…PER INFORMAZIONI rivolgersi a:

CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO Via Varmondo 9

10015 IVREA (TO)

orario ufficio: lunedì/venerdì, ore 9-12Tel. 0125-641097

e-mail: [email protected]

VViiaaggggii nneellllee mmiissssiioonnii:: uunnaapprrooppoossttaa aappeerrttaa aa ttuuttttii!!

DDaallll’’aallttoo:: ddoonn NNaannnnii FFaannttiinnii,, iill ddiiaaccoonnoo DDaanniilloo GGrriinnddaattttoo

ee ppaaddrree CCrriissttooffoorroo TTeessttaa

QQuuii aa ddeessttrraa,, llaa ddoott--ttoorreessssaa LLaauurraa

OOrroonneessuu,, cchhee ooppeerraaaadd AAnnggiiccaall

((BBrraassiillee))..SSoottttoo,, dduuee iimmmmaaggiinnii

ddeell MMoozzaammbbiiccoo::iill vvoolloonnttaarrii PPaaoollooAAmmiioonnee ee LLaauurraa

PPaaggnnoottttaa ee ddoonn JJoossèè BBeerrggeessiioo

ccoonn aallccuunnii bbiimmbbiiddeellllaa mmiissssiioonnee ddii MMaaiimmeellaannee