Quanto costauna casa famiglia

per persone disabiliNote sui prospetti

1Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

Lo studio che segue in queste pagine è il risultato di una minuziosa e attentaanalisi dei costi di una casa-famiglia. Sono state sviscerate fino all'ultimo cente-simo tutte le spese, calcolate le ore di presenza necessarie del personale, fattele dovute somme. Qui di seguito anticipiamo il risultato finale delle somme, enelle pagine che seguono riportiamo il dettaglio di tutti i costi, al fine di poter offrireun documento completo, preciso ed esaustivo, che chi ha il potere di deciderequanto e come stanziare, potrà utilizzare.

L'inadeguatezza delle attuali rette è di assoluta evidenza: si consideri chenel 1995, allorchè nacquero le prime case famiglia di roma, le rette giorna-liere pro capite furono stabilite in Lit. 160.000 (corrispondenti a € 82,63) ein Lit. 210.000 per i più gravi (corrispondenti a € 108,46) e che a DiSTanzaDi SeDiCi anni Sono ferMe DaL 1 Marzo 2007 a € 97,41 e aD € 127,87.Nel medesimo periodo il solo aumento ISTAT è risultato pari al 44,6%, cioè più deldoppio di quanto nel frattempo sono aumentate le rette.Lo studio che segue evidenzia come tali rette siano TOTALMENTE lontane dalleeffettive esigenze.

Nei fogli che seguono sono riportati:- Tabella dei costi fissi e del costo del lavoro- Dettaglio dei costi di gestione

- N. 2 prospetti relativi alle 6 fasce di disabilità da noi ipotizzate. Le cifre cheappaiono nei tondi rappresentano il costo giornaliero per ciascun ospite perogni singola voce descritta nelle frecce laterali e il totale si riferisce alla rettapro-capite pro-die che risulterebbe necessaria. Alla fine di ciascun prospettosono riportate le tabelle riepilogative dei costi e del bisogno assistenzialedegli ospiti.

- N. 2 grafici riepilogativi dei costi.- Tabelle Ministeriali del costo orario per i lavoratori delle Cooperative Sociali.- Un riepilogo generale dei costi delle Case Famiglia secondo le nostre rileva-

zioni ed un riepilogo di quanto costerebbero le Case al Comune in base allenuove rette che emergono dalle nostre considerazioni.

- Note esplicative sui prospetti.- Note conclusive.

Prefazione

Si ipotizzano 6 rette diverse, secondo lo schema che segue

2 Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

Quanto costa, al giorno, la vita in casa famiglia per 6 disabilicon media disabilità (2 operat. 6 disabili)

3Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

4 Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

5Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

6 Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

Quanto costa, al giorno, la vita in casa famiglia per 6 personedisabili con grave disabilità

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8 Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

Costo del Lavoro e di gestione delle strutture - Totali

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12 Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

Costi giornalieri

13Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

ripartizione percentuale dei costi

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15Quanto costa una casa famiglia per persone disabili

17note sui prospetti

1) ore aL Giorno:L'Assistente Sociale non è stato previsto per le Case Famiglia dove sono inseriti disabililievi e medio-gravi. Il ruolo del Responsabile, per tali tipologie di Case, abbiamo previstoche possa essere svolto da un Educatore nel cui monte ore abbiamo considerato il costodella reperibilità h. 24. Dove sono inseriti ospiti con disabilità gravissima, abbiamo consi-derato la presenza di un Assistente Sociale mediamente per h. 2,71 giornaliere. Per lepulizie, si è considerato un carico di ore gradualmente crescente per le Case dove sonoinseriti disabili lievi, medio-gravi e gravissimi e per la cucina sono stati esclusi costi spe-cifici per le Case dove sono inseriti lievi e medio-gravi.

2) CoSTo orario:Il costo orario è quello previsto dalle Tabelle Ministeriali (GU 12 3 2009), per il CCNL dellecoop Sociali.

3) ToTaLe aL Giorno:Rappresenta il costo giornaliero attribuibile ad ogni componente di spesa nell'ipotesi diuna Casa Famiglia con 6 ospiti.

4) ToTaLe Per CiaSCUn oSPi,Te:E' l'incidenza pro-capite e pro-die del costo giornaliero della Casa.

5) in %:E' l'incidenza percentuale delle singole componenti dei costi.

6) affiTTo e ConDoMinio:Si è considerato il costo medio di affitto, in zona non di lusso, di un appartamento di circamq. 130-150 e delle connesse spese condominiali. Il costo della struttura abitativa dovràessere detratto dal calcolo della retta ove la struttura stessa sia messa a disposizionegratuitamente da un Ente Pubblico.

7) CoSTo ViTTo, UTenze, aMMorTaMenTi, ManUTenzioni:Si è considerata equa la cifra mensile di € 2.893 per il vitto e il materiale di consumo, di€ 412 per le utenze e di € 496 per manutenzioni, ammortamenti, oneri assicurativi e si-curezza della Casa. Tali cifre rappresentano dei valori medi rilevati in una decina di CaseFamiglia all'uopo consultate.

8) CoSTi aMMiniSTrazione:Sono rappresentati da spese postali, cancelleria, assicurazione, segreteria, affitto e utenzedella Sede, contabilità, consulente del lavoro, Coordinatore tecnico e amministrativo. L'in-cidenza percentuale dei costi di amministrazione che si attestano mediamente sul 9,3%del totale, appare ovviamente superiore per le Case in cui ci sono disabili lievi (dove d'altraparte l'incidenza del costo degli operatori è nettamente inferiore) mentre si riduce manmano nelle Comunità dei medio-gravi e dei gravissimi dove però è logicamente più fortel'incidenza del costo degli Operatori.

noTe SUi ProSPeTTi

18 note sui prospetti

9) CoSTo ConSULenTe DeL LaVoro:Si è considerato un costo per ciascun Operatore di € 40,00 al mese per le 13 mensilitàper l'elaborazione delle buste paga. Ovviamente l'onere complessivo di tale voce di spesae la sua incidenza percentuale sul totale dei costi è proporzionale al numero degli Ope-ratori. Si evidenziano a titolo esemplificativo alcuni compiti svolti dal Consulente del lavoro:suddivisione contabile delle retribuzioni e dei contributi; elementi delle retribuzioni lordemensili ed annuali a livello individuale per centro di costo, qualifica e sede; tabulato del-l'organico diviso per filiale e per qualifica, con riepiloghi per centro di costo e qualifica; ta-bulato individuale situazione ferie e permessi con riepilogo per filiale, per centro di costoe qualifica, con totale generale; elenco trattenute sindacali cumulativo o distinto per or-ganizzazione sindacale; calcolo e stampa mensile TFR automatizzato per gli accantona-menti; budget e proiezioni del costo del personale; prospetto costo del lavoro individualemensile (c. d. “busta paga trasparente”); mod. 770 generali non riguardanti il personaledipendente ed elaborazioni annuali; modello CUD con copia al dipendente e all'Aziendasu supporto cartaceo; modello 770 semplificato e ordinario; tabulato annuale di tratta-mento di fine rapporto. Libro Unico del Lavoro, Uniemens, INAIL, Unilav, fondi pensione,fondi sanitari, rapporti con enti, contenzioso, etc. Oltre ovviamente all'attività di consulenzapropriamente detta che, in alcuni casi, può essere anche prevalente rispetto all'esecuzionedegli adempimenti amministrativi.(fonte: http://www.consulentidellavoro.it/browse.php?mod=article&opt=view&id=3183)

10) oneri BanCari e aSSiCUraTiVi (2,99%) e iraP:E' stato preso in considerazione il costo del 3% per commissioni sui crediti ceduti pro-so-luto alle Banche. A tale onere (che scende al 2,72% in quanto occorre tener conto diquanto incassato direttamente dagli ospiti per la loro partecipazione e non fatturato al Co-mune) si è aggiunto il costo dello 0,27% derivante da oneri assicurativi vari. L'aliquotaIRAP applicata nel 2010 per le Cooperative Sociali è 4,51% (già tenuto conto dell'incre-mento dello 0,15% applicato nelle Regioni con dissesto del S. S.N. Tra cui il Lazio).

19note conclusive

riteniamo importante sottolineare che, con il presente lavoro, si è cercato di dare unarappresentazione concreta ed il più possibile vicina alla realtà di quelli che sono gli ef-fettivi costi che gli enti Gestori sono chiamati a sostenere per una gestione corretta efunzionale di una Casa famiglia. Ci si rende ben conto che non è possibile pervenire,né lo si richiede, ad un adeguamento immediato delle attuali rette a quelle che emergonodai nostri approfondimenti. Ciò che questo studio si propone è di ricercare una verificaed una condivisione delle reali esigenze sia con tutte le strutture operative, sia con leCentrali Cooperative, sia con i tecnici dell'apparato Pubblico.

Siamo convinti che, partire da dati concreti ed il più ampiamente possibile condivisi, sia il giustomodo di portare avanti quel dialogo fattivo che può consentire di pervenire, nell'arco di alcunianni, ad una equa determinazione delle rette in base alle effettive esigenze degli ospiti. Comegià accennato nelle precedenti note, la misura della retta può essere ridotta nel caso incui la struttura abitativa sia stata messa a disposizione da un ente Pubblico e/o la casadisponga o meno di una autovettura adibita al trasporto degli ospiti. Pertanto una ridu-zione significativa delle rette potrebbe determinarsi ove gli Enti Pubblici utilizzassero alcuniimmobili di loro proprietà concedendoli in comodato agli Enti Gestori.

Quanto alla tipologia delle disabilità ed alla diversificazione da noi fatta per poter giungere adun ventaglio più articolato delle rette, riteniamo che i tecnici del Comune e delle ASL possanosenz'altro trovare alcune definizioni più funzionali e rispondenti alle esigenze, magari basan-dosi sui criteri di disabilità intellettiva e/o motoria, di autonomia, di autosufficienza, di possibilitàdi inclusione sociale e di eventuali disturbi relazionali e comportamentali.

Su tali basi sarà poi più agevole anche determinare (come auspicato da tempo) la percentualedi partecipazione ai costi delle strutture da parte del S. S.N., alla stregua di quanto avviene inquelle Regioni italiane che da anni sono all'avanguardia nell'affrontare il tema della residen-zialità delle persone disabili.

Sottolineiamo infine che al centro della tematica di cui ci stiamo occupando, al di là di ogni di-scorso di tipo economico ed organizzativo, va posto il benessere della persona disabile ed ilsuo assoluto diritto ad avere una soddisfacente qualità di vita. In tale ottica, sarebbe opportunoa nostro avviso avviare un sistema premiante che, sulla base di strumenti già in uso come iMAVS, o di altri criteri che si potrebbero facilmente mettere a punto, individui e gratifichi inqualche modo quella o quelle Case Famiglia della nostra Città che ogni anno si sono partico-larmente distinte per i soddisfacenti risultati conseguiti.

Versione 5.XIII.2011

Le rette attuali sono meno della metà di quello che servirebbe!

noTe ConCLUSiVe

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