QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica...

29
SEZIONE PROVINCIALE DI RAVENNA Servizio Sistemi Ambientali QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA: REPORT 2000 (a cura di Saverio Giaquinta)

Transcript of QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica...

Page 1: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

SEZIONE PROVINCIALE DI RAVENNA

Servizio Sistemi Ambientali

QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALIDELLA PROVINCIA DI RAVENNA:

REPORT 2000

(a cura di Saverio Giaquinta)

Page 2: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 2

INDICE:

1. Introduzione pag.32. Reti di monitoraggio delle acque superficiali 4 2.1 I Bacini e la ex Rete di I° grado 5 2.2 La ex Rete di II° grado 123. Il monitoraggio 14 3.1 Il monitoraggio chimico-microbiologico 14 3.2 Monitoraggio biologico 15 3.3 La qualità complessiva degli ecosistemi 19 3.4 Valutazione sulla classificazione ecologica complessiva e sul trend 214. Classificazione di idoneità delle acque dolci alla vita dei pesci

(Dlgs 152/99, ex Dlgs 130/92) e loro monitoraggio. 245. Acqua da potabilizzare 276. Sostanze tossiche 29

Page 3: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 3

1. INTRODUZIONE.

In questo Report viene trattato lo stato dell’ambiente relativo alla qualità delle acquenello specifico settore dei corpi idrici superficiali presenti nel territorio della provinciadi Ravenna. Si è ritenuto opportuno adottare lo schema sintetico impiegatonell’analogo documento 1999, proseguendo nell’applicazione dello spirito della norma-tiva più recente. Anche la descrizione del territorio è riportata solamente per cenni.

In applicazione del Dlgs 152/99 la Regione, a fine 1999, ha operato una razionalizza-zione della rete regionale di campionamento, con riduzione a 16 del numero delle sta-zioni. Comunque, l’integrazione della nuova rete regionale con una rete provinciale op-portunamente ridefinita ha consentito di mantenere nel 2000 un grado di continuitàtemporale nel monitoraggio delle stazioni più che sufficiente.

Il livello di qualità dell’acqua nel monitoraggio dei fiumi e nei principali affluenti e ca-nali viene analizzato utilizzando i due indicatori (LIM ed IBE) e, quando possibile,l’indice (SECA) previsti dal DLgs 152/99 e successive integrazioni:

• LIM: Indicatore di qualità fisico-chimica e microbiologica - valutato mediante setteparametri macrodescrittori: O2 (ossigeno disciolto, espresso in saturazione percen-tuale), BOD5 (domanda biochimica di ossigeno), COD (domanda chimica di ossige-no), N-NH4

+ (azoto ammoniacale), N-NO3- (azoto nitrico), P Totale (fosforo totale)

ed Escherichia coli, rilevati nelle stazioni appartenenti alla rete di monitoraggio diI° grado delle acque superficiali. Se ne ricava, con modalità precisate più avanti, unlivello di qualità (indice LIM, Livello di Inquinamento Macrodescrittori) 2000 perciascun bacino della provincia.

• IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità biotica, usando i valori rilevati dal mappaggio dei corsid’acqua, condotto con il metodo IBE (Indice Biotico Esteso), che utilizza lo statodelle popolazioni dei macroinvertebrati come indicatore indiretto del livellod’inquinamento.

• Indice sintetico dello stato di qualità ambientale (Stato Ecologico, SECA) previstodal Dlgs 152/99, espressione della qualità, della struttura e del funzionamento degliecosistemi acquatici associati alle acque superficiali, ottenuto dalla sovrapposizionedei due indicatori precedenti individuandone il peggiore. A questo vengono affian-cati i dati degli anni pregressi (nella successione dei diversi Report: dal 1993 al1999).

Per altre tipologie di stazioni (“corpi idrici a specifica destinazione” ai sensi del Dlgs152/99 e segg.), quali le acque destinate alla produzione di acqua potabile e quelle clas-sificate idonee alla vita dei pesci salmonidi e ciprinidi (ex DPR 515/82 e DL 130/92),il suddetto Decreto legislativo abroga le norme previgenti, di fatto recependone i limitidi concentrazione; la valutazione dell’idoneità alle specifiche destinazioni d’uso nonviene eseguita attraverso il calcolo di indicatori ma grazie al confronto con detti limiti.

Page 4: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 4

2. RETI DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI

In sintesi, nell’operato dei controlli ambientali 2000 di Arpa ricadono, fra gli altri, i mo-nitoraggi sulle acque superficiali richiamati di seguito, unitamente a quelli attuatividelle norme in merito a corpi idrici a specifica destinazione, ed a quelli legati ad accordilocali:

• Monitoraggio della ex Rete regionale di I° grado delle acque correnti superficiali,(oggi stazioni di tipo A e B) che fu istituita ai sensi della L.R. 9/83 e che aveva indi-viduato sul territorio provinciale i 7 bacini idrografici (naturali e artificiali) da mo-nitorare. Gli Enti delegati hanno a suo tempo individuato i singoli corpi idrici dacensire, le reti di stazioni di misura quali-quantitativa, le metodiche e la frequenzadelle misurazioni, il sistema di raccolta ed elaborazione dei dati, etc … Il rileva-mento delle caratteristiche idrologiche, fisiche, chimiche e biologiche dei corpi idri-ci, delegato alle Provincie, è stato svolto avvalendosi delle Sezioni Provinciali diArpa (allora Presidi Multizonali di Prevenzione delle UU.SS.LL.) per le analisi dilaboratorio e sul campo e dei Servizi Provinciali Difesa del Suolo, Risorse idriche eforestali (allora Uffici del Genio Civile), per le misure di portata e le caratteristicheidrologiche.

• La rete di I° grado è stata integrata a livello provinciale da altre stazioni allo scopodi seguire fenomeni locali soggetti a variazione nel breve periodo, formando cosìuna rete di II° grado costituita da altre stazioni del sistema afferente al Canale in de-stra di Reno, da stazioni sul Canale Candiano, e da alcune stazioni fluviali non re-cepite dalla Rete regionale (cosiddette stazioni di tipo C).

• Il Decreto Legislativo n° 130/92 aveva disposto la valutazione dell’idoneità dei corsid’acqua superficiali al mantenimento della vita acquatica, fissando limiti per i pa-rametri chimico-fisici al di sotto dei quali le acque dolci superficiali risultano idoneeal popolamento della fauna ittica (Salmonidi o Ciprinidi). L’art. 4 del Decreto aveva previsto che ciascuna Regione individuasse, nel rispettivoterritorio, i corsi d’acqua da designare ad acque dolci “salmonicole” e “ciprinicole”;la designazione da parte della RER è stata effettuata con Del. n° 2131/94 e la rete dimonitoraggio regionale è stata così designata, numerata e classificata con D.G.R. n°1240/98 e D.G.R. n° 1620/98.

• Il DPR 515/82, oggi abrogato e recepito dal Dlgs 152/99, regolamentava la classifi-cazione qualitativa delle acque da destinare all’approvvigionamento potabile. Ven-gono monitorate a questo scopo le tre stazioni fluviali a suo tempo individuate, ed ilCanale Emiliano-Romagnolo nella zona in cui l’apposito sifone immette le acquenel Lamone.

Page 5: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 5

2.1 I Bacini e la ex Rete di I° livello (oggi stazioni A e B della rete).Le stazioni della rete di I° grado per il controllo analitico, ubicate sui corsi d’acqua su-perficiali in corrispondenza di sezioni d’interesse, sono state scelte secondo i seguenticriteri:

− sezioni di chiusura del bacino;

− sezioni di chiusura del bacino montano;

− sezioni a monte delle principali confluenze;

− sezioni a monte di importanti derivazioni;

− sezione a valle di scarichi significativi.

La rete provinciale composta di 26 stazioni di prelievo e di misura dal 1998 d’intesa conla Provincia è stata progressivamente ridotta a 16 stazioni di I° livello (Stazioni di tipoA e B della Delibera regionale) con l’eliminazione di alcune stazioni e lo slittamento dialtre entro la rete locale (9 stazioni di II° livello, o stazioni di tipo C). La stazione di Ba-stia (sul Reno), viene monitorata dalla Sezione ARPA di Bologna. I bacini che le sta-zioni monitorano sono sei (Fig. 1 e Tab. 1): a questi va aggiunto il bacino del CanaleCandiano, trattato nel 2000 con uno studio a parte. Le caratteristiche qualitative dellestazioni dipendono dal tratto di fiume/canale cui sono a valle e, per una estensione con-cettuale ragionevolmente plausibile, ma non sempre generalizzabile, ne rappresentano laqualità ambientale.

Page 6: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 6

Fig. 1 - Rete di monitoraggio 2000 delle stazioni di I° grado (stazioni di tipo A e B).

#S

#S

#S

#S

#S#S

#S #S

#S

#S

#S

#S

#S

#S

#S

#S#S

F.Ghiaia

Fiumi Uniti

C.Dx.RenoReno

Senio

Santerno

Sintria

Marzeno

Lamone

Page 7: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 7

Tab. 1 - Stazioni di prelievo, loro tipologia e superficie imbrifera provinciale e totale.Bacini idrografici Stazioni di prelievo Tipo Superficie provinciale /

totale (km2)

RENO 214 / 4172Torrente Santerno a Valle Ponte Mordano Bagnara ATorrente Senio Ponte Peccatrice C

Ponte Riolo Terme BPonte Tebano BFusignano, chiusura Bacino A

Torrente Sintria Villa S.Giorgio in Vezzano BFiume Reno Ponte Madonna del Bosco C

Chiusa Volta Scirocco AC. in DESTRA RENO 651 / 740Canale Destra di Reno La Frascata A

Ponte Madonna del Bosco BPonte Zanzi A

Gambellara Via Merlo CDiversivo Idrovora Sabbadina CTratturo SS Reale CCanalina SS.Reale CFosso Vecchio Via Madrara CLAMONE 198 / 530Torrente Marzeno Cà Piola B

Ponte Verde AFiume Lamone Popolano C

Ponte Molino del Rosso APonte Ronco BPonte 100 Metri A

FIUMI UNITI 42 / 1169Fiumi Uniti Ponte Nuovo ATORRENTE BEVA-NO

209 / 308

Fosso Ghiaia Ponte Pineta ASAVIO 99 / 803Canale Cupa Ponte Maneggio C

(+) dati mancanti (*) non calcolabile

Page 8: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 8

I bacini in Provincia di Ravenna (escludendo il Canale Candiano) sono i seguenti:

Reno: il fiume scorre nella provincia solamente per la sua parte terminale. Incanalatonell’antico alveo del Po di Primaro, dopo aver costeggiato le valli di Campotto prose-gue, alimentato dagli affluenti Santerno e Senio, fino alla chiusa di Volta Scirocco,sbarramento presso il quale avviene la captazione dell’acqua destinata all’acquedotto ealla zona industriale di Ravenna. Sfocia a sud di Lido di Spina. Sulla parte di bacino ap-partenente alla nostra Provincia sono campionate 8 stazioni, di cui 2 sul F. Reno, 1 sulF. Santerno, 4 sul T. Senio e 1 sul T. Sintria, affluente di quest’ultimo.

Stazioni sul T. Santerno:Ponte Mordano - Bagnara: la stazione è posizionata all’ingresso in provincia e si trova acirca 5-6 Km a valle dello scarico del depuratore di Imola.

Stazioni sul T. Senio:Ponte Peccatrice: stazione all’ingresso del fiume in regione e a monte di Casola Valse-nio.

Ponte Riolo Terme: a monte dell’immissione del T. Sintria e di Riolo Terme.

Ponte Tebano: a valle dell’immissione del T. Sintria, che riceve le acque della rete sco-lante della zona collinare agricola circostante. Le portate dei due torrenti sono pratica-mente confrontabili. La stazione inoltre si trova a valle della zona dove è posizionata ladiscarica del comprensorio faentino.

Ponte Fusignano: può rappresentare la stazione di chiusura del bacino montano oltre laquale il corso d’acqua scorre entro argini artificiali pensili.

Stazioni sul T. Sintria:Ponte Villa S. Giorgio in Vezzano: la stazione si trova in corrispondenza dell’ultimoponte prima dell’immissione nel T. Senio.

Stazioni sul F. Reno:Ponte Bastia: a monte dell’immissione del F. Santerno e a valle della confluenza deiTorrenti Idice e Sillaro (monitorata dalla Sezione ARPA di Bologna).

Ponte Madonna del Bosco: a monte dell’immissione del T. Senio e a valledell’immissione del T. Santerno. Per quanto riguarda il T. Santerno, la differenza delleportate dei due corsi d’acqua è veramente notevole, ad esclusione dei rari casi di grossieventi meteorologici nella valle imolese che non abbiano interessato la defluenza del F.Reno da Bologna. La stazione è da non confondere con quella omonima sul Canale DxReno.

Volta Scirocco: è la stazione di chiusura bacino. Si trova a valle dell’immissione del T.Senio e della derivazione che può alimentare l’impianto di potabilizzazione AREA. Inquesta stazione il rallentamento di flusso in corrispondenza della chiusa determina uncerto livellamento del contenuto in fosforo dell’acqua, grazie all’instaurarsidell’equilibrio con i sedimenti del fondo.

Page 9: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 9

Canale in Destra di Reno: il bacino, artificiale, comprende esclusivamente territori dipianura. E’ il principale corso d’acqua non pensile sul territorio, è quindi in grado di ri-cevere gli scoli naturali dei terreni che attraversa. Le stazioni di controllo sono 3. Aqueste si aggiungono altre cinque stazioni appartenenti alla rete di II° grado (vedi oltre).

Ponte La Frascata: la stazione si trova a valle dell’immissione di molti canali di scoloche convogliano i reflui, a onor del vero per la gran parte depurati, dei Comuni di Imola,attraverso lo scolo Gambellara e di Conselice attraverso il Fossatone.

Ponte Madonna del Bosco: la stazione si trova a valle di diversi canali che convoglianogli scarichi dei Depuratori e delle reti fognarie dei Comuni più grossi del comparto lu-ghese (Lugo, che colletta i reflui anche di S.Agata sul Santerno, Castelbolognese, Ba-gnara di Romagna, Cotignola, Solarolo, Voltana, Alfonsine, Fusignano).

Ponte Zanzi: è la stazione di chiusura bacino. Soffre di stasi ed occasionali riflussi.

Lamone: il bacino prosegue dai territori toscani del comune di Marradi. Nel compren-sorio montano il fiume scorre incassato tra strette golene; da 3 Km a sud della via Emi-lia è contenuto entro un’arginatura artificiale che prosegue fino al mare lungo un alveoprevalentemente pensile. Nei periodi di magra, a causa della sua natura torrentizia e, so-prattutto, dei massicci attingimenti a scopo irriguo, necessita dell’immissione di acquadal Canale Emiliano Romagnolo nella zona tra Ravenna e Faenza, per poter avere acquaa sufficienza per le molteplici destinazioni d’uso.

Circa all’altezza dell’attraversamento della strada Ravenna - S. Alberto è presenteun’opera di presa che alimenta un piccolo corso d’acqua in destra del Lamone, dal qualederiva il canale circondariale di Punte Alberete, da cui a sua volta si alimenta il CanaleFossatone; su quest’ultimo sono le paratoie di regimazione di Punte Alberete. Le acquein uscita dalle Punte sono immesse nel Canale Taglio della Baiona che sfocia in PialassaBaiona. Sul piccolo corso d’acqua è presente anche la paratoia di regimazione di ValleMandriole che controlla un sifone che attraversa il fiume.

A valle dell’alimentazione delle Punte Alberete sul Fossatone si ha anche una presadell’acqua di alimentazione della “canaletta“ A.N.I.C., come seconda alternativa perl’impianto di potabilizzazione dell’acquedotto di Ravenna e per l’area industriale.

Il fiume sfocia in mare a nord di Marina Romea. Le stazioni di controllo sono sette, dicui due sul Torrente Marzeno e cinque sul Fiume Lamone.

Sul Torrente Marzeno:Ponte Ca’ Piola: la stazione si trova all’entrata del torrente in Provincia, a valle delloscarico del Depuratore di Modigliana, che riceve, oltre a reflui civili, anche quelli dellazona industriale.

Ponte Verde: la stazione si trova immediatamente a monte della confluenza nel FiumeLamone e può essere intesa come stazione di chiusura del bacino montano. In questastazione sono da segnalare le secche dei periodi estivi dovute, oltre che al carattere tor-rentizio del corso d’acqua, anche agli elevati attingimenti per uso agricolo e ad una de-rivazione oggi presumibilmente inutile (Molino dell’Isola) che agisce da by-pass versoil Lamone.

Page 10: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 10

Sul Fiume Lamone:Ponte Popolano: la stazione si trova appena fuori regione, a valle del Depuratore diMarradi.

Ponte Mulino del Rosso: la stazione si trova a valle della cittadina di Brisighella.

Ponte Ronco: a valle dell’immissione dello scarico del Depuratore di Faenza. Le causedella criticità insita in questo tratto di fiume si possono individuare nell’effetto sinergicodelle scarsissime portate, dovute all’emungimento massiccio effettuato nelle valli amonte di Faenza, unite all’impatto dei reflui di scarico del depuratore, conformi ai limitidi Tab. III della L.R. 42/86 (ma lontani dai limiti del Dlgs 130/92), immessi in un fiumedove per gran parte dell’anno rappresenta quasi l’unica fonte di portata. A valle, il fiu-me inizia a scorrere entro l’arginatura artificiale in un alveo pensile.

Ponte Cento Metri: è la stazione di chiusura bacino, immediatamente a monte della de-rivazione che porta all’impianto di potabilizzazione tramite il Canale Fossatone.

Fiumi Uniti: il bacino dei Fiumi Uniti comprende i sottobacini del Montone-Rabbi edel Bidente–Ronco che si uniscono poco a monte del sobborgo ravennate denominatoPonte Nuovo. Il fiume sbocca a mare a Lido di Dante e delimita a Nord la parte più me-ridionale del Parco del Delta del Po.

Ponte Nuovo dal 1999 ha sostituito la stazione di PortoFuori, tre chilometri a valle. E’del tutto analoga dal punto di vista qualitativo, con minori problemi logistici e nessunaperturbazione imputabile alle risalite di cuneo salino.

Bevano: il torrente Bevano riceve, per pendenza naturale e in zona di foce, le acque delsottobacino del Fosso Ghiaia; un affluente minore, la Bevanella, è immessa in Bevanotramite l’omonimo impianto idrovoro, all’altezza circa della Pineta di Classe.A monte della confluenza nel Bevano, il Fosso Ghiaia riceve le immissioni di altri dueimpianti idrovori, che portano le acque di dreno delle zone depresse circostanti (5° ba-cino medie e 5° bacino basse). La discreta salinità di queste acque è indubbiamente im-putabile alla ridottissima profondità dell’interfaccia salino-dolce del complesso freatico.

Le stazioni di controllo sul Torrente Bevano sono di competenza della Provincia di For-lì, mentre la stazione sul Fosso Ghiaia viene controllata dalla Provincia di Ravenna.

Ponte Pineta: la stazione si trova poco a monte dell’immissione del Fosso Ghiaia nelTorrente Bevano.

Savio: fanno parte di questo bacino, dal punto di vista amministrativo, alcuni piccolibacini artificiali di pianura: Canale Via Cupa, Porto Canale di Cervia (comprensivo delbacino delle Saline) e più a Sud il Canale di scarico dell’Idrovora Tagliata che sfocia amare al confine tra i comuni di Cervia e Cesenatico, cioè al confine di provincia. Ilcontrollo periodico delle caratteristiche quali - quantitative delle acque del fiume Savioè affidato interamente alla Provincia di Forlì per tutte le stazioni fino alla chiusura dibacino, anche perché nella nostra provincia il fiume scorre pensile, senza l’apporto di

Page 11: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 11

alcuna immissione. E’ di competenza della Provincia di Ravenna il controllo dei sotto-bacini del Canale Via Cupa e Porto Canale di Cervia.

Sul Canale Via Cupa: Ponte Maneggio: la stazione si trova a valle dello scarico delDepuratore di Cervia.

Tutte le stazioni di prelievo sopra indicate sono state campionate per le analisi chimico-fisiche e batteriologiche con frequenza mensile, ad eccezione di Chiusa Volta Scirocco(Fiume Reno) e Ponte 100 Metri (Fiume Lamone) campionati con cadenza quindicinale(ai sensi prima del DPR 515/82, poi del Dlgs 152/99). Alcune di queste ed altre vengo-no campionate per la determinazione dell’I.B.E..

Su tutti i campioni sono stati ricercati i 32 parametri chimici, fisici e microbiologici ri-portati in Tab. 2.

Su tutti i campioni effettuati in chiusura bacino: Chiusa Volta Scirocco (Fiume Reno),Ponte 100 Metri (Fiume Lamone) e Ponte Zanzi (Canale Destra di Reno), sono stati de-terminati anche residui di prodotti fitosanitari quali Insetticidi Organo-Clorurati, Insetti-cidi Acaricidi e Diserbanti.

Tab. 2 - Parametri chimici, fisici e microbiologici ricercati nei campioni di acqua dellestazioni della retePar. Chimico - Fisici Sostanze Indicatrici Sostanze tossiche Par. Microbiologici

Temperatura aria

Temperatura acqua

pH

Conducibilità

Torbidità

Ossigeno disciolto

Silice reattiva

Durezza

Solfati

Cloruri

Materiali in sospensione

BOD5

COD

Fosforo totale

Fosforo reattivo

Ammoniaca

Nitriti

Nitrati

Tensioattivi

Fenoli

Fluoruri

Zinco

Manganese

Piombo

Nichel

Cadmio

Cromo totale

Rame

Coliformi Totali

Coliformi Fecali

Streptococchi Fecali

Salmonelle

Page 12: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 12

Il Bacino del Canale CandianoHa caratteristiche fortemente anomale rispetto agli altri bacini già menzionati: ha un ba-cino imbrifero di 385 Km2 formato da canali di bonifica. Il corpo idrico che riceve leacque di dreno, prima di scaricarle a mare, è costituito da alvei di acqua salata o salma-stra strettamente interagenti con il mare e con i suoi movimenti di marea (PialassaBaiona). Il sistema idraulico quindi risulta essere assai diverso da un normale corsod’acqua e molto più assimilabile ad una zona di estuario o di piana di marea. Il bacinoviene trattato in uno studio a parte.

I parametri analitici sono gli stessi ricercati anche nella ex rete di II° grado (Tab. 4).

2.2. La ex Rete di II° grado (stazioni di tipo C).La rete di I° grado fu integrata a livello provinciale da altre stazioni allo scopo di segui-re fenomeni locali soggetti a variazione nel breve periodo (Tab. 3), formando così unarete di II° grado costituita da altre stazioni del sistema afferente al Canale in destra diReno. Dall’entrata in vigore del Dlgs 152/99 la maggior parte di queste sono entrate afar parte della rete locale, integrata da alcune delle stazioni (di fiume o di canale) di exI° livello non più recepite nella rete regionale.

Le acque afferenti al bacino Destra Reno appartengono a tipologie molto diversificate:acque di scolo di campagna sia piovane che irrigue, acque di fogna di centri abitati de-purate e non, acque di scarico per la maggior parte depurate, provenienti da industrie didiverso genere.

Il primo affluente del Destra Reno, spostandosi da ovest verso est, è lo Scolo Gambel-lara che convoglia le acque reflue della zona industriale di Imola e pertanto viene cam-pionato; si immette nello scolo Zaniolo che più a valle infine diviene C. Destra di Reno.

La stazione successiva è sullo Scolo Diversivo in Valle, su cui insistono gli scarichi delDepuratore di Conselice e di una grossa industria alimentare; si immette in Destra diReno attraverso l’Idrovora Sabbadina

Sullo Scolo Tratturo non insistono più gli scarichi non depurati di Voltana, in quantodall’inizio del 1998 tutto l’abitato e la parte industriale vengono collettati all’impianto(ex COMACAR) di depurazione, che scarica nello Scolo Ipo.

La stazione che si trova sulla Canalina riceve, attraverso lo Scolo Arginello, gli scarichidel Depuratore di Lugo (che depura anche le acque provenienti da Cotignola,, Bagnara,Castel Bolognese, Solarolo e, oggi, anche i reflui di Sant’Agata S.S.) e, attraverso loScolo Menata di Fusignano, lo scarico del Depuratore di Fusignano. Si immette nel De-stra di Reno come Canal Vela.

Infine la stazione di Via Madrara si trova sul Canale Naviglio che recapita nel FossoVecchio, che raccoglie reflui delle zone di Granarolo, Cotignola e Bagnacavallo.

Page 13: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 13

Tab. 3 - Stazioni della rete di 2° grado (stazioni C)Bacino Affluente Stazione

Destra Reno

1 Scolo Gambellara v. Merlo, Massalombarda

2 Scolo Diversivo in valle Idrovora Sabbadina, Conselice

3 Scolo Fossatone v. Frascata, Conselice

4 Scolo Tratturo s.s. Reale, Alfonsine

5 Canalina s.s. Reale, Alfonsine

6 Fosso Vecchio s.p. Madrara

Reno

1 Reno Ponte Madonna del Bosco

2 Senio Ponte Peccatrice

Lamone

1 Lamone Popolano

Savio

1 Scolo Cupa Ponte Maneggio

Tab. 4 - Parametri chimici, fisici e microbiologici ricercati nelle stazioni di 2° grado.Temperatura acqua Ossigeno disciolto Ammoniaca COD

Temperatura aria Cloruri Nitrati Tensioattivi

pH Solfati Nitriti

Conducibilità Fosforo totale BOD5

Page 14: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 14

3. IL MONITORAGGIO

3.1 Il monitoraggio chimico-microbiologicoIl Testo Unico Dlgs 152/99 indica i sette parametri più rappresentativi dell’impatto an-tropico (cd. “macrodescrittori”). Si può notare che i sette parametri non coincidono tuttidirettamente con quelli misurati ai sensi della normativa precedente, per cui è necessariorisalire ad essi attraverso opportuni calcoli che solo in parte è possibile automatizzare.Per il parametro Escherichia coli , se assente, questo si assume convenzionalmente parial 90% della carica di Colifermi fecali.

Nei territori privi di scarichi industriali particolarmente problematici i parametri dellaTab.4 All.1 del T.U. sono necessari e sufficienti per le descrizioni e le valutazioni chi-mico-microbiologiche; per ognuno è definita una serie di cinque intervalli di concentra-zione. Il 75esimo percentile della distribuzione dei dati analitici di ciascun anno risul-tante dalle determinazioni di ciascun analita genera un punteggio sulla base del rispetti-vo intervallo di appartenenza (indicato in Tab. 5); quindi si calcola la somma dei settepunteggi e questa, a sua volta, viene collocata all’interno di un’altra serie di intervalli:se ne ricava un indice numerico descrittivo del grado di inquinamento chimico-microbiologico in quella stazione denominato LIM (Livello di Inquinamento Macrode-scrittori) (Tab. 6). Agli indici, che rappresentano il grado progressivo da uno a cinque diallontanamento del corso d’acqua dalla sua condizione ottimale di qualità (dal punto divista dei macrodescrittori) è associato un primo giudizio di qualità (da elevato a sca-dente) ed un colore standard.

Tab. 5 - Attribuzione dei punteggi in base ai risultati delle misure relative ai macrode-scrittori.

Parametro Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5

100–OD (% sat) (*) ≤ | 10 |(#) ≤ | 20 | ≤ | 30 | ≤ | 50 | > | 50 |

BOD5 (O2 mg/l) < 2,5 ≤4 ≤8 ≤15 >15

COD (O2 mg/l) <5 ≤10 ≤15 ≤25 >25

NH4 (N mg/l) <0,03 ≤0,1 ≤0,5 ≤1 >1

NO3 (N mg/l) (°) <0,30 ≤1,5 ≤5 ≤10 >10

Fosforo totale (P mg/l) <0,07 ≤0,15 ≤0,30 ≤0,6 >0,6

Escherichia coli (UFC/100 ml)($) <100 ≤1.000 ≤5.000 ≤20.000 >20.000

Punteggio da attribuire a ciascunrisultato delle analisi dei macrode-scrittori

80 40 20 10 5

(#) in assenza di fenomeni di eutrofia; (*) in assenza di vortici; (°) non considerati i periodi di piena; ($) inrealtà fino al 1998 si sono determinati i coliformi totali, dato peggiorativo rispetto ad E.coli

Di seguito sono commentate e rappresentate, in forma tabellare, le sintesi dei giudizi deilivelli di qualità dei diversi bacini, secondo lo stesso codice colore della Tab. 6.

Page 15: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 15

Tab. 6 - Classificazione dei corsi d’acqua in Livelli (LIM) in base ai risultati delle anali-si dei parametri chimico-microbiologici (macrodescrittori)

3.2 Monitoraggio biologicoLe analisi di tipo chimico e microbiologico sono analisi istantanee, ed in quanto talil’estensione del loro significato a tutti i giorni dell’anno è giustificata solo in parte.Vengono allora integrate con gli Indicatori Biologici che, grazie ad un effetto di“memoria ecologica”, sono in grado di segnalare l’evenienza di inquinamenti pregressiche altrimenti non sarebbero rilevabili. L’indicatore biologico fornisce inoltre una rispo-sta che può stimare contestualmente, però indistintamente, anche gli effetti di altre cau-se di stress agenti sulle comunità acquatiche. Il metodo d’indagine utilizzato è l’IndiceBiotico Esteso – I.B.E, oggi previsto anche dal Dlgs 152/99.

Come i macrodescrittori, anche il valore I.B.E., già dai tempi della sua introduzione(1978-81) viene collocato all’interno di una serie di intervalli: se ne può ricavare un al-tro indice numerico (detto Classe I.B.E.) descrittivo del grado di qualità ecologica inquella stazione. Agli indici, che rappresentano il grado progressivo da uno a cinque diallontanamento del corso d’acqua dalla sua condizione ottimale di qualità (dal punto divista dei macrodescrittori) è associato un giudizio di qualità (da non inquinato a forte-mente inquinato) ed un colore nella grafica (da azzurro a rosso) (Tab. 7).

Tab. 7 - Conversione dei valori I.B.E. in classi di qualità, giudizio relativo e colore as-sociato

Negli anni passati le strategie di indagine ecologica attraverso il monitoraggio I.B.E.sono state consistentemente differenti dal monitoraggio sistematico su rete, e partico-larmente orientate all’indagine di bacino. Pertanto le stazioni monitorate per questeanalisi risultano in un numero maggiore rispetto a quelle indicate per il monitoraggiochimico-microbiologico, e raramente coincidenti nel tempo e nelle località (Fig. 2 eTab. 8). Fino al 1997 i prelievi sono stati effettuati, di norma, con due campagnenell’arco dell’anno nei due regimi idrologici di morbida e magra per verificare le condi-zioni dei corpi idrici, spesso ad anni alterni. Dal 1998 le campagne sono diventate quat-tro. Sono stati deliberatamente trascurati con occasionali eccezioni i bacini minori, e

Page 16: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 16

quelli salmastri nei quali il metodo non è applicabile. Dal 1998 si è avviata la conver-genza tra le stazioni IBE e quelle di campionamento per LIM. Per l’elaborazione deidati sono stati utilizzati in Tab. 9 i valori I.B.E. rilevati sui corpi idrici del territorio inregime idrologico di morbida nel periodo 1993÷1997 e quelli medi dal 1998 al 2000.

Tab. 8 - Stazioni di rilevamento I.B.E. nei vari anni (le stazioni riportate in corsivo sonoappartenenti alla rete di I° grado)

Bacini StazioniLAMONE Camurano

PopolanoS.Martino in GattaraPedrosolaCasaleCastellinaBrisighella CimiteroBrisighella FornaceMulino del RossoSarnaOrto BertoniPonte RoncoBoncellinoGrattacoppaCento Metri

Marzeno T. Acerreta - LutiranoT. Tramazzo - TredozioModigliana SudModigliana NordCà PiolaMarzenoPonte Verde

RENOSenio Molino Quadalto

Ponte PeccatricePonte del CantoneCasola Valsenio monteCasola Valsenio valleBorgo RivolaRiolo TermeTebanoSolarolo - FelisioCotignolaFusignanoAlfonsine

Rio Cestina Monte BattagliaBaffadi

Sintria Poggio ZampiroliBorgo CavinaZattagliaVilla S. Giorgio in Vezzano

Santerno S. Bernardino

Page 17: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 17

Fig. 2 - Rete “storica” del monitoraggio biologico (I.B.E.)

Page 18: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 18

Tab. 9 - Sintesi della qualità complessiva 1997-98-99-2000

Page 19: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 19

3.3. LA QUALITA’ COMPLESSIVA DEGLI ECOSISTEMI

In questo Report lo stato ecologico delle acque superficiali viene valutato conforme-mente al Dlgs 152/99 (All.1 sub. 3.2.3), attraverso l’utilizzo dei prescritti indici di cuisopra; a ciascuna stazione viene attribuita la classificazione ecologica (SECA) peggioretra quella indicata dai macrodescrittori (LIM) e quella individuata dall’I.B.E. (Tab. 9).

Per mantenere un raffronto cronologico senza però appesantire troppo il testo, nellaTab. 9 si sono riportati i soli colori della classe di riferimento (da LIM, da I.B.E., e SE-CA) con riferimento ai dati 1997, 1998, 1999 e 2000. Dal 1999 sono riportati il valorenumerico LIM ed il valore numerico IBE medio. Le note alla tabella indicano qualivalori I.B.E. si sono dovuti desumere od estrapolare da campagne in anni differenti odal lavoro di Colleghi delle province confinanti (dati gentilmente forniti dalle SezioniArpa di Forlì e Bologna). Normalmente comunque l’I.B.E. non si applica ai canali arti-ficiali (nota “/” ) ed ai corpi idrici salati o salmastri (nota “x”). In assenza di I.B.E. edin presenza di LIM non è possibile calcolare il SECA (nota “/” ), ma una indicazionealmeno sulla qualità chimico-batteriologica delle acque è comunque fornita dal LIMmedesimo.

Page 20: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 20

Per completezza si riporta di seguito la classificazione mediante l’indicatore chimico-microbiologico del DLgs 152/99 delle stazioni della ex rete di II° livello), su un numerodi campioni che nel 2000 varia da 3 a 2, a seconda della stazione. Nel 1999 e 2000 è ri-portato anche il valore LIM (Tab. 10)

Tab. 10 - Classificazione LIM delle stazioni della rete di II° grado

Il Dlgs 152/99 (All. 1 tabella 2), nel descrivere lo stato ambientale individuato da cia-scun valore della classificazione complessiva (l’ultima colonna delle tabb. 9 e, con ri-serve, 10) ), adotta le seguenti corrispondenze di termini:

Classe 1 Qualità Elevata

Classe 2 Qualità Buona

Classe 3 Qualità Sufficiente

Classe 4 Qualità Scadente

Classe 5 Qualità Pessima

In realtà il combinato disposto dei paragrafi 2.1.3 e 2.1.4 del medesimo allegato sembrarendere meno automatica questa corrispondenza, che viene condizionata a corpi idrici diriferimento ancora da individuare.

Page 21: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 21

3.4. VALUTAZIONE SULLA CLASSIFICAZIONE ECOLOGICA COM- PLESSIVA E SUL TREND.

In questa sede si aggiorna e rivede, dove necessario, il giudizio già espresso nei Report1997, 1998 e 1999. Si rimanda al primo per confrontare i dati anteriori al 1996, qui ri-chiamati solamente in sintesi.

Per il bacino del Reno le Tabelle 9 e 10 consentono di seguire il monitoraggio con en-trambi i metodi (Livello di inquinamento dei macrodescrittori, LIM ed Indice bioticoesteso, IBE) e la classificazione di sintesi (Stato ecologico complessivo ambientale,SECA) delle stazioni, appartenenti al Santerno, al Senio ed al suo affluente Sintria, edall’asta del Reno medesimo.

Il Reno entra in provincia a Bastia. Riceve il Santerno, che nel ’98 era sceso da terza aquarta Classe (SECA); nel 1999 il SECA di questo affluente risale in terza a Mordano ealla sua chiusura di bacino (S.Bernardino) presenta un LIM che risale a 2. Nel 2000manca il dato di S.Bernardino. A Mordano il LIM migliora leggermente mentre l’IBEscende a 5, in 4a classe di qualità. Il Reno poi raggiunge Madonna del Bosco (presso Al-fonsine) in terza classe, recuperando una classe di qualità e 100 unità LIM. Riceve ilSenio, che negli anni ’97, ’98 e 2000 manteneva in chiusura uno Stato ecologico diClasse 4, risalito in terza solo nel ‘99. Il Reno prosegue mantenendo il medesimo SECAanche in chiusura di bacino, a Volta Scirocco, ma con un modesto miglioramento delLIM tra 1999 e 2000.

L’alto corso del Senio dal confine con la Toscana mantiene negli anni una qualità eco-logica (SECA) di valore 2: si tratta di acqua in buone condizioni sia negli aspetti stret-tamente analitici, sia nelle caratteristiche delle comunità biologiche che vi si riscontra-no. Il dato I.B.E. 1998, 1999 e 2000 pari a 10 e 11, descriverebbe addirittura una Classeprima.

La morfologia naturale del letto agevola il mantenimento di tali condizioni, turbate so-lamente da apporti antropici modesti. Le conseguenze di questi sono ragionevolmenteben contenute grazie all’effetto di diluizione ed all’apprezzabile capacità autodepurativadel corpo idrico, sempre ben ossigenato.

In media collina si manifestano caratteristiche ecologiche peggiori rispetto a quelle cheteoricamente ci si potrebbe aspettare, e costanti nel tempo. In presenza di acque chimi-camente discrete l’estrema mobilità di alcuni tratti del fondale, la considerevole torbi-dità dovuta all’erosione di letto e sponde, e la probabile presenza di consistenti scarichipuntiformi contribuiscono ad impoverire la diversità biologica deprimendo il SECA adun valore pari a 3 già a Riolo Terme.

In bassa collina, a valle della confluenza del Sintria (stazione di Tebano), dal 1996 al1998 il Senio si manteneva in Classe 3 pure in presenza di dati chimici da Classe secon-da. Nel tratto in questione è probabile l’impatto dovuto alla sinergia di lunghi periodisiccitosi alternati a momenti di piena, unito a carichi organici transitori; queste evenien-ze possono aver depresso la composizione delle comunità biologiche. Alla chiusura del

Page 22: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 22

bacino (Fusignano), il fiume nel 2000 peggiora di una classe (da 3 a 4 sia IBE che SE-CA) La morfologia dell’alveo pedecollinare pur non essendo particolarmente innatura-le, si può considerare sostanzialmente similare al tratto di pianura, su letto artificiale epensile. L’affluente Sintria manifesta un netto peggioramento delle caratteristiche bio-logiche (IBE), che si riflette sulla classificazione SECA (nel 2000 da Classe terza aquarta).

Lungo il corso del Lamone la prima stazione si trova a Popolano, in alta collina e, nono-stante si trovi a valle dei paesi di Marradi e di Popolano, si mantiene in seconda classedi qualità LIM. La qualità biologica invece nel 2000 scende a terza classe. In bassacollina, sia per l’effetto delle immissioni brisighellesi, sia per quello di una regimazionepiuttosto incostante, con briglie e prelievi, si scendeva nel 1997 decisamente in terzaclasse. Nel 1998 e 1999 la Classificazione SECA a Molino del Rosso è però risalita allaseconda, conservata nel 2000. Non così la biologica che scende nuovamente in terzaclasse. Immediatamente a valle delle immissioni del depuratore comunale di Faenzala qualità ecologica oscilla tra mediocre e scadente: nel 1998 è scadente sia nella valuta-zione chimico-microbiologica, sia in quella biologica (classe quarta). La lentezza dellacorrente in quel punto e quindi la bassa ossigenazione “meccanica” contribuiscono amantenere l’ecosistema nelle condizioni suddette. Nel 1999 si è osservato un discretomiglioramento di qualità chimica (classe LIM pari a 3) conservato nel 2000 ma accom-pagnato da IBE di classe quinta. Nel tratto planiziale nonostante il Lamone riceva unimportante contributo di acque dal Canale Emiliano-Romagnolo la qualità ecologicapermane scadente, con un modesto progresso da SECA 5 a 4 dal 1998 in poi, ed uninteressantissimo miglioramento nei valori LIM al Ponte Cento metri.

Il Marzeno fino al 1997 riusciva ad autodepurare in buona parte le immissioni del paesedi Modigliana, e il suo alto corso si manteneva costantemente in Classe 2 di stato ecolo-gico. Nel 1998 la qualità chimica (LIM), e di conseguenza quella complessiva (SECA),scendono in Classe 3. Nel 1999 e 2000 la Classe 2 viene però riconquistata, ma nonquella biologica. Alle porte di Faenza ed immediatamente prima della confluenza nelLamone (Ponte Verde), il torrente si presenta spesso con pochissima acqua od in seccaed in cattive condizioni ambientali, anche se con discrete caratteristiche solamentechimiche nel 1998, 1999 e 2000.

La stazione di Ponte Nuovo, sui Fiumi Uniti presenta LIM 3 nel 1999 e LIM 4 nel 2000,e Classe quinta secondo dati I.B.E.

Ponte Pineta, sul Fosso Ghiaia (Bevano), Ponte Maneggio (Cupa, Bacino del Savio) dal1997 al 1998 peggiorano rispettivamente di due ed un valore LIM, passando rispettiva-mente a 4 e 5, valori confermati nel 1999 per entrambe le stazioni, mentre nel 2000queste si allineano in quarta.

Nelle stazioni del Canale in Destra di Reno dopo il test sperimentale del 1996 con i“substrati artificiali” l’IBE non è più stato eseguito, conformemente a quanto prescrittodalla metodica. Il 1999 e 2000 vedono conservati i livelli di inquinamento dei macrode-scrittori (LIM), salvo a Ponte Zanzi dove si recuperea il LIM 4.

Nei canali tributari (ex rete di II° livello) i livelli di inquinamento chimico-batteriologico 1999 sono conservati nei canali Gambellara e Diversivo in Valle, peg-giora di una di due unità nella Canalina. Sembra invece migliorare fino a LIM 2 lo

Page 23: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 23

Scolo Tratturo, ma nel 2000 non c’è la conferma, e Gambellara e Canalina scendono diuna unità.

Complessivamente nel 2000 si conferma solo parzialmente il diffuso miglioramento1999 sul fronte chimico-batteriologico e biologico (IBE), naturalmente più lento nei re-cuperi. Un miglioramento si conferma anche in chiusura del Canale in Destra Reno, manon le variazioni osservate sui corsi d’acqua tributari. Va ricordato tuttavia che la ta-bella 5, che genera il LIM, annota che il punteggio da attribuire per determinati inter-valli di saturazione percentuale di ossigeno vale “in assenza di fenomeni di eutrofia”non meglio specificati, e non dice che punteggio attribuire in presenza di tali fenomeni.Dal momento che, in presenza di acque torbide come sono frequentemente quelledell’ultimo tratto dei corsi d’acqua del nostro territorio, spesso è quasi impossibile indi-viduare tali fenomeni “a vista” ed è difficile farlo attraverso i parametri analitici pre-scritti, in attesa di una definizione comune dei metodi e dei calcoli da adottarere in talieventualità, ci si limita in questa sede a segnalare che, data la realistica possibilità delverificarsi di fenomeni di eutrofizzazione, la qualità chimico-batteriologica può occa-sionalmente essere peggiore del LIM calcolato, soprattutto nelle stazioni in chiusura dibacino.

Si riprende dai Report precedenti il breve commento che segue sullo stato dei fiumi, an-cora parzialmente valido, sulla base di tutte le evidenze disponibili, anche anteriori al1996, complessivamente intese. Le osservazioni che seguono fanno riferimento soprat-tutto a fenomeni fisionomici, di governo del territorio e/o strutturali consolidati.

In estrema sintesi si richiamano tre concetti:

a) la qualità ecologica dei fiumi del ravennate negli anni è venuta leggermente peggio-rando, più che per appesantimento delle immissioni, probabilmente in relazione alclima (precipitazioni, temperature), a variazioni nel drenaggio del bacino (invasi) edel prelievo irriguo e non irriguo. Le condizioni più critiche si osservano su Sintria eMarzeno che spesso si trovano addirittura in asciutta;

b) al contrario si è osservata una complessiva modesta riduzione degli apporti di origi-ne antropica e industriale, probabilmente da ricondurre ai progressi nella razionaliz-zazione delle reti fognarie e scolanti e nella gestione di depuratori, come pure allaristrutturazione in atto dei comparti produttivi;

c) le cattive o pessime condizioni ecologiche che si riscontrano nel tratto planiziale deinostri fiumi meritano un commento a parte: esse esprimono sicuramente l’estremodisagio delle comunità dell’ecosistema acquatico ma, più che evidenziare inquina-menti importanti, esse segnalano l’estrema innaturalità ed instabilità degli alvei,stretti, rettificati e pensili. Una ipotetica rinaturalizzazione che distanziasse gli arginicreando golene più ampie e meandri migliorerebbe alquanto l’ecosistema e contri-buirebbe a ridurre sensibilmente il carico di nutrienti trasferiti a mare.

Page 24: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 24

4. CLASSIFICAZIONE DI IDONEITA' DELLE ACQUE DOLCI ALLAVITA DEI PESCI (Dlgs 152/99, ex DLgs 130/92) E LORO MONITO-RAGGIO.

Nell’anno 2000 è stato proseguito il monitoraggio in applicazione del Dlgs 130/92“Attuazione della direttiva 78/659/CEE sulla qualità delle acque dolci che richiedonoprotezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci”, poi abrogato e ricom-preso integralmente dal Dlgs 152/99. Lo si riporta in quanto esprime la qualità ambien-tale delle stazioni già individuate dal punto di vista della loro idoneità ad una specificadestinazione (idoneità alla vita dei pesci).

Nella prima fase di applicazione del Dlgs 130/92 la Regione Emilia-Romagna avevaprovveduto ad individuare sul territorio le acque dolci salmonicole e ciprinicole che ne-cessitano di protezione o miglioramento. Successivamente, sulla base delle determina-zioni analitiche effettuate da Arpa, la Regione ha effettuato le conseguenti classificazio-ni delle acque in salmonicole e ciprinicole, di cui alla Tabella 11 ed alla Figura n. 3.

Si nota come esistano punti non classificati, localizzati nelle zone umide del Parco delDelta, dove le profondità non sono paragonabili a quelle di un lago e generalmente nonsono superiori a 1,5m.

Tab. 11 - Classificazione delle acque dolci salmonicole e ciprinicoleCorpo idrico N° p.ti mo-

nitoratiParchi e Riserve Designa-

zioneClassifica-

zioneDescrizione

Zona umidadi Punte Al-berete

2 Parco Regionaledel Delta del Po

Ciprinidi Dichiarata di importanzainternazionale ai sensi dellaConvenzione di Ramsar

Zona umidadi ValleMandriole

1 Parco Regionaledel Delta del Po

Ciprinidi Dichiarata di importanzainternazionale ai sensi dellaConvenzione di Ramsar

Ex Cava For-nace Violani

1 Riserva Naturaledi Alfonsine

Ciprinidi Ciprinidi

Fiume Senio 2 Ciprinidi Ciprinidi Tratto nel Comune di Ca-sola Val Senio

Fiume Lamo-ne

2 Ciprinidi Ciprinidi Tratto nel Comune di Brisi-ghella

Torrente Sin-tria

1 Salmonidi Salmonidi Tratto nel Comune di Brisi-ghella e nel Comune di Ca-sola Val Senio

Il campionamento e le analisi 2000 confermano la perfetta conformità delle stazioni flu-viali alla classificazione, ed alcuni superamenti nelle stazioni non classificate (PunteAlberete e Valle Mandriole) del tutto naturali per la particolarità dei siti (Tab. 11). An-che l’I.B.E., eseguito ovviamente solo sulle stazioni fluviali conferma la buona qualitàdegli ambienti, a meno di due episodi di asciutta del Lamone, a Popolano (Tab. 12).

Page 25: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 25

Tab. 11 Idoneità alla vita dei pesci (ex Dlgs 130/92). Percentuali di conformità ai rispettivi limiti e nu-mero di dati conformi e non conformi per singolo parametro analitico (le stazioni di Punte Alberete, ValleMandriole e Cava Violani, quantunque non classificate, sono confrontate con i limiti per Ciprinidi).

Tab. 12 Valori dell’I.B.E. nelle stazioni fluviali ex Dlgs 130/92 (A = asciutta)

Page 26: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 26

Fig. 3 - Rete di monitoraggio relativa al Dlgs 130/82, oggi idoneità alla vita dei pesci ai sensi del Dlgs152/99

Page 27: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 27

5. ACQUA DA POTABILIZZARE.

Nella provincia di Ravenna l’approvvigionamento idrico è quasi totalmente di prove-nienza superficiale. Infatti solamente l’8,3% del volume di acqua distribuita vieneemunta da pozzi profondi (e non tutti nel territorio della provincia). Il rimanente 91.7%del volume viene potabilizzato dall’acqua di: F. Reno, F. Lamone, Rio Cestina, invasodi Ridracoli, invaso di Bubano e T. Campigno.

Il controllo delle acque superficiali ai fini della potabilizzazione (ex DPR 515/82, oggirecepito dal Dlgs 152/99 come idoneità delle acque alla destinazione“potabilizzazione”) si effettua di concerto con il Dipartimento di prevenzionedell’AUSL di Ravenna, solamente per i primi tre corsi d’acqua, mentre sugli altri hannocompetenza altre Sezioni provinciali o Enti extra-regionali.

Le Stazioni della rete, nel territorio provinciale, classificate da anni ai sensi del DPR515/82 dalla Regione Emilia Romagna, sono riportate in: Tab. 13.

Tab. 13 - Stazioni di monitoraggio DPR 515/82, ed oggi Dlgs 152/99.Stazione Corpo idrico Classificazione

Volta Scirocco Fiume Reno A3, I° elenco speciale

S.Alberto Ponte 100 metri Fiume Lamone A3, I° elenco speciale

Cà di Zabatta Rio Cestina A2

Le due stazioni sui fiumi Reno e Lamone si trovano nei tratti terminali dei due corsid’acqua, dove sono confluiti tutti gli apporti antropici ed i fiumi hanno ormai perso illoro potere autodepurante e, soprattutto nel periodo estivo, sono soggetti a forti fioriturealgali. La qualità dell’acqua nelle due stazioni fluviali è già stata descritta in precedenzamediante gli indici del Dlgs 152/99. Le acque dei due fiumi (in percentuali variabili)alimentano l’impianto di trattamento dell’Acquedotto di Ravenna.

La stazione sul Rio Cestina, affluente del F. Senio si trova, invece, a monte di CasolaValSenio e ne alimenta l’acquedotto comunale. Per gli anni dal 1993 al 1997 esistonosia dati di classificazione chimico-microbiologica, sia I.B.E. secondo i quali la stazioneha oscillato tra classe prima e seconda. Dal 1998 è presente solo il monitoraggio chimi-co-microbiologico, che conferma anche nel 1999 e 2000 la qualità dell’acqua comples-sivamente buona.

Al monitoraggio quindicinale delle stazioni in chiusura di bacino e mensile di Ca’ Za-batta si è affiancato quello mensile di Pieve Cesato, sul C.E.R., presso il sifone che incaso di necessità immette acqua in Lamone da destinare poi alla potabilizzazione.

Nel 2000 oltre ai consueti superamenti estivi del limite di temperatura nelle stazioni dipianura, non sono stati oltrepassati valori limite imperativi; sono invece aumentati leg-germente di numero di superamenti dei valori guida (per il BOD5 a Volta Scirocco e P.

Page 28: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 28

Cento metri, per l’Azoto TKN a Volta Scirocco, per la conducibilità e il fosforo totale alP. Cento metri). Per le stazioni di pianura l’esito delle analisi è comunque conforme allecaratteristiche prescritte per la classificazione A3/I° elenco speciale (ai sensi della Deli-bera Interministeriale 26.3.83 la classificazione in I° elenco speciale è consentita alleRegioni per le stazioni con parametri analitici non conformi ai valori Guida in assenzadi corrispondenti valori Imperativi).

Il numero dei controlli analitici dei campioni prelevati dal S.I.P. dell’AUSL di Ravennanegli acquedotti e nelle reti di distribuzione comunali (ai sensi del DPR 236/88) è rias-sunto in Tab. 14.

Il totale di 1584 campioni programmati nel 2000 per la Sezione Arpa di Ravenna sonoripartiti come segue:

Tab. 14 - Controlli acqua in rete della provincia di Ravenna nel 1999Tipologia di

controllo C1 C2 C3, C3/C4 Altro (*)

numero 990 198 260 136

(*) sono intesi i controlli, generalmente mirati, dei parametri compresi nel DPR 236/88, ma nonriconducibili esclusivamente alle altre categorie previste

Page 29: QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE SUPERFICIALI DELLA … · • IBE: Indicatore di qualità biologica (in realtà è esso stesso già un indice) – analiz-zato mediante la qualità

Servizio Sistemi Ambientali - 29

6. SOSTANZE TOSSICHE

In questo paragrafo si intendono “sostanze tossiche” i residui fitosanitari ricercati neipunti di chiusura bacino (Chiusa Volta Scirocco - Fiume Reno, Ponte 100 Metri - FiumeLamone e Ponte Zanzi - Canale Destra di Reno) quali Insetticidi Organo-Clorurati, Aca-ricidi e Diserbanti, ed i metalli riportati nella Tab. 2. Per inconvenienti tecnici la ricercadei pesticidi non è stata eseguita nella seconda metà dell’anno.

Questi parametri non hanno presentato, negli anni, problemi di rilievo. Nel 2000 adesempio i rilevamenti effettuati su tutti i punti e con la frequenza individuata sono quellidelineati in Tab. 15, leggermente inferiori come numero e concentrazione massima aicorrispondenti valori 1999. Minimo, massimo e media si riferiscono ai soli valori posi-tivi. Da notare che tutti questi rientrano nei valori guida di idoneità per le acque da po-tabilizzare di categoria A1 (Dlgs 152/99, ex DPR 515/82) a parte il Nichel (non citatodal decreto) che comunque mantiene concentrazioni dello stesso ordine di grandezza delCromo totale, e gli Antiparassitari totali che rientrano nei limiti della categoria A3. Ilnumero totale dei campioni è pari a 36. Il maggior numero di riscontri positivi (cioè su-periori al limite di rilevabilità del metodo analitico impiegato) si verifica ovviamente aPonte Zanzi, presso la foce del Canale Destra Reno.

Il nuovo T.U. per la classificazione complessiva dello stato ambientale prevede il con-fronto della classe ecologica con i suddetti parametri. E’ sufficientemente logico attri-buire provvisoriamente lo stato ambientale già descritto sulla base di macrodescrittoripiù I.B.E., in quanto i parametri accessori risultano in concentrazioni basse e perciòprobabilmente ininfluenti.

Tab.15 - Parametri relativi alle sostanze tossiche quantificate sopra il limite di rilevabi-lità delle metodiche analitiche nel 2000, su 36 campioni.

Parametro n° rilevamenti

positivi

Cmax

(µg/l)

Cmin

(µg/l)

Cmedio

(µg/l)

Terbutilazina 3 0.16 0.03 0.07

Piombo 1 6 6 6

Nichel 11 9 5 5.7

Cadmio 0 - - -

Cromo totale 0 - - -

Rame 19 6 5 5.3