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Qualità nel Turismo Gennaio Febbraio 2011 Anno 4 Numero 1 www.fisturismo.it [email protected] [email protected] Redazione [email protected] Organo Ufficiale F.I.S.T. Federazione Italiana Settore Turismo Parlamentino del Turismo italiano Alcuni dei relatori del Summit Verso il Congresso per il rinnovo del Consiglio Direttivo FIST: risultati positivi e obiettivi ambiziosi Si conclude il primo triennio di attività che, per statuto, prevede il Congresso elettivo per il rinnovo del Consiglio Direttivo FIST. Si svolgerà a Castel San Pietro Terme presso il Centro Congressi ARTEMIDE che, in quella occasione, sarà presentata come nuova sede operativa nazionale FIST e Parlamentino del Turismo Italiano. La data è ancora da stabilire in quanto sarà inserita in un evento di caratura nazionale prevista i primi giorni di marzo. E’ tempo di bilanci dunque per un primo mandato che si chiude con risultati sicuramente superiori a qualsiasi ottimistica previsione di partenza. Senza trionfalismo e senza annoiare con resoconti dettagliati di attività, vale la pena riconoscere l’importanza di aver creato il primo Parlamentino del Turismo in Italia, di aver accolto in esso 40 importanti organizzazioni di settore, di aver posto in essere 2 eventi nazionali all’anno (tutti riusciti al meglio), di aver preso parte a iniziative di caratura internazionale, di poter disporre di strumenti di comunicazione adeguati, di aver presentato il primo Manifesto per la Qualità nel settore Turismo e di averlo usato come motivo ispiratore di ogni singola iniziativa, locale, nazionale, internazionale. Ora è tempo di programmi e obiettivi ambiziosi per il prossimo triennio che si esprimeranno con le candidature per il rinnovo del Consiglio Direttivo FIST. Un importante momento di costruttivo confronto e di democrazia interna che rafforzerà ulteriormente la nostra presenza e la nostra azione. Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che con dedizione e passione hanno reso possibile la nascita e la costante crescita della “creatura”. Roberto Faraotti Presidente FIST e Parlamentino del Turismo Da sinistra: Erasmo COLARUOTOLO, Roberto FARAOTTI, Vincenzo DI MARCO, Rossella MENGUCCI, Elio CARFAGNA. foto di Paolo Gentili

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Qualità nel Turismo Gennaio Febbraio 2011

Anno 4 Numero 1

www.fisturismo.it

[email protected]

[email protected]

Redazione

[email protected]

Organo Ufficiale F.I.S.T.

Federazione Italiana Settore Turismo

Parlamentino

del Turismo italiano

Alcuni dei relatori del Summit

Verso il Congresso per il rinnovo del Consiglio Direttivo FIST:

risultati positivi e obiettivi ambiziosi

Si conclude il primo triennio di attività che, per statuto, prevede il Congresso elettivo per il rinnovo del Consiglio Direttivo FIST. Si svolgerà a Castel San Pietro Terme presso il Centro Congressi ARTEMIDE che, in quella occasione, sarà presentata come nuova sede operativa nazionale FIST e Parlamentino del Turismo Italiano. La data è ancora da stabilire in quanto sarà inserita in un evento di caratura nazionale prevista i primi giorni di marzo. E’ tempo di bilanci dunque per un primo mandato che si chiude con risultati sicuramente superiori a qualsiasi ottimistica previsione di partenza. Senza trionfalismo e senza annoiare con resoconti dettagliati di attività, vale la pena riconoscere l’importanza di aver creato il primo Parlamentino del Turismo in Italia, di aver accolto in esso 40 importanti organizzazioni di settore, di aver posto in essere 2 eventi nazionali all’anno (tutti riusciti al meglio), di aver preso parte a iniziative di caratura internazionale, di poter disporre di strumenti di comunicazione adeguati, di aver presentato il primo Manifesto per la Qualità nel settore Turismo e di averlo usato come motivo ispiratore di ogni singola iniziativa, locale, nazionale, internazionale. Ora è tempo di programmi e obiettivi ambiziosi per il prossimo triennio che si esprimeranno con le candidature per il rinnovo del Consiglio Direttivo FIST. Un importante momento di costruttivo confronto e di democrazia interna che rafforzerà ulteriormente la nostra presenza e la nostra azione. Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che con dedizione e passione hanno reso possibile la nascita e la costante crescita della “creatura”.

Roberto Faraotti Presidente FIST e Parlamentino del Turismo

Da sinistra: Erasmo COLARUOTOLO, Roberto FARAOTTI, Vincenzo DI MARCO, Rossella MENGUCCI, Elio CARFAGNA.

foto di Paolo Gentili

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Organizzato da FIST Federazione Italiana Settore Turismo, in collaborazione con l’Istituto Statale Alberghiero di Formia LT e le organizzazioni aderenti ARFA Scuola e SNAIPO si è svolto il CONVEGNO SEMINARIO

I nuovi Istituti per l’ENOGASTRONOMIA e l’OSPITALITA’ ALBERGHIERA:

Cosa è cambiato e cosa deve cambiare? Autonomia, flessibilità e competenze per valorizzare il saper fare

che ha avuto luogo Sabato 27 Novembre 2010 dalle ore 9 alle ore 13 presso l’Istituto Statale Alberghiero di Formia 

Si è svolto a Formia, Sabato 27 Novembre 2010, dalle 9.00 alle 13.00, presso l’Istituto Statale Alberghiero di Formia il CONVEGNO SEMINARIO (riconosciuto per l’aggiornamento professionale dal Ministero dell’Istruzione) sul tema “I nuovi Istituti per l’ENOGASTRONOMIA e l’OSPITALITA’ ALBERGHIERA: Cosa è cambiato e cosa deve cambiare? Autonomia, flessibilità e competenze per valorizzare il saper fare”. L’evento era organizzato da FIST, ARFA Scuola e SNAIPO, organizzazioni che nell’ambito del Parlamentino del Turismo Italiano assumono, fin dalla fondazione, un ruolo primario e trainante. Notevole la partecipazione di pubblico e di stampa, importante lo spessore dei contenuti degli interventi dei relatori. Fra questi Erasmo Colaruoloto (Dirigente Scolastico dell’Istituto ospitante) si è soffermato sugli aspetti di storia recente degli Istituti Alberghieri e sull’importanza non solo della formazione tecnico pratica (che va rafforzata) ma anche dell’innalzamento culturale generale dei futuri operatori di settore;

Paolo Gentili (Presidente ARFA Scuola) ha parlato del Sistema delle competenze e dello schema europeo dei titoli, soffermandosi su proposte e idee per ottimizzare i ritorni degli scarsi spazi che l’Autonomia e la Flessibilità consente agli Istituti; Vincenzo Di Marco (Segretario Generale Nazionale SNAIPO) è entrato nel merito delle conseguenze professionali e sindacali provocate dalla Riforma Gelmini, prefigurando una serie di azioni di sensibilizzazione e pressione per un suo miglioramento che necessitano di una maggiore compattezza della Categoria degli Insegnanti Tecnico Pratici, sottolineando che il Progetto CAMPUS dello SNAIPO è ancora attuale e può rappresentare una onorevole via d’approdo della Riforma; Roberto Perrone (Segretario Regionale SNAIPO Lazio) ha spiegato i motivi ispiratori del Convegno; Roberto Faraotti (Presidente FIST e Parlamentino del Turismo) ha svolto le funzioni di Chairman (moderatore)

accennando al previsto Registro Nazionale delle Professionisti del Turismo che la FIST sta per lanciare; Elio Carfagna (Delegato della Rete Nazionale Istituti Alberghieri e membro della Commissione Tecnica presso il Ministero del Turismo) si è soffermato sulle figure professionali del futuro, sul ruolo della RENAIA in questo contesto e sulla sua disponibilità a portare in Commissione Tecnica (Ministero del Turismo) alcune delle proposte emerse nel Convegno; Giuliana Rosetti Cimatti (Membro della Commissione DE TONI) ha ripercorso tutti i passaggi e gli scogli attraverso cui il processo di riforma si è sviluppato, soffermandosi in particolare sulle contraddizioni e sui problemi ancora da risolvere (in particolare nel rapporto tra Istruzione Statale e formazione Regionale); Silvio Barbero (Vice Presidente di Slow Food Italia) è entrato nel merito del recupero delle tradizioni locali e della valorizzazione del prodotto tipico di qualità anche nell’ambito della formazione di settore; Rossella Mengucci (Dirigente Ministeriale intervenuta in rappresentanza del Direttore Generale Nardiello e del Ministro Mariastella Gelmini) ha concluso i lavori con un ampio intervento tecnico di commento e di apertura alla possibilità di recepimento delle varie istanze di qualità poste all’attenzione del Ministero. Al termine dei lavori, oltre a un breve dibattito e alla distribuzione degli Attestati di partecipazione, ha avuto luogo un Lunch Buffet offerto dall’Istituto ospitante L’evento ha suffragato il ruolo attivo e propositivo del Parlamentino del Turismo Italiano (ed in particolare delle Associazioni aderenti FIST, ARFA Scuola e SNAIPO) nei rapporti con le Istituzioni e tutte le anime produttive del Turismo, creando importanti presupposti per continuare l’incessante e puntuale azione di richiamo alle necessità del settore in un’ottica di Qualità. Una azione dichiarata 2 anni fa in occasione della presentazione ufficiale del Manifesto FIST a Castel San Pietro Terme e che, da allora, non conosce tregua. Gaetano Maria Agazzi

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DA TTG ON LINE DEL 24/01/2011 I maggiori cambiamenti del turismo in Italia secondo l'ultimo rapporto Ocse "Oecd ItalyTourism Policy Review 2011" sono: l’incremento degli short trip in Italia, il rapido sviluppo del turismo nelle città d'arte e la forte crescita di strutture ricettive che non appartengono alla categoria alberghiera. Cambiamenti che, ha detto Sergio Arzeni, direttore del Centro per l'imprenditorialità, le Pmi e lo sviluppo locale di Ocse, "si scontrano con i fattori di debolezza del turismo italiano: governance, infrastrutture, statistiche di settore e promozione". Il turismo in Italia rappresenta il 40% delle esportazioni di servizi: un dato che ci vede secondi solo alla Spagna e che sottolinea l'importanza di progetti di sviluppo a lungo termine e, soprattutto, "di una strategia a livello nazionale".

DA TTG ON LINE DEL 31/01/2011 Dopo il vespaio di polemiche suscitato con la tassa di soggiorno, che ha visto tutte le associazioni di categoria degli albergatori sul piede di guerra, leggiamo su TTG che il Ministro Michela Vittoria Brambilla intende intervenire per modificare il testo del decreto sul federalismo fiscale municipale e prevede specifiche misure di sostegno alle strutture ricettive, incluse esenzioni ed agevolazioni, inoltre punta a far riconoscere il ruolo delle imprese e delle associazioni di categoria nel determinare i criteri di attuazione del provvedimento. “Solo attraverso il riconoscimento del ruolo strategico ricoperto da tali categorie imprenditoriali e avvalendoci del loro know-how commenta Brambilla - potremmo far si che questa tassa di scopo possa effettivamente trasformarsi in una opportunità di crescita per il settore”. A. C.

Piano Nazionale del Turismo A cura di Federturismo Confindustria e Pricewaterhouse Coopers Advisory

Federturismo Confindustria conscia della crisi in atto ha e l a b o r a t o u n p i a n o , c o n l ’ a d v i s o r P r i c e wa t e r h o u s e C o o p e r , l ’ o r g a n i zza z i o n e internazionale di servizi alle imprese, con questo obiettivo: come ottenere benefici in termini di competitività, ricchezza, occupazione sfruttando i fattori caratterizzanti del Paese. Constatando che la crisi è principalmente dovuta alla perdita di quote di mercato provocata dalla crescita della competizione a livello mondiale, alle carenze della qualità dell’offerta, nonché all’inefficienza degli investimenti infrastrutturali e alle divergenze a livello territoriale. E’ quindi necessario un piano strutturato e strutturale, che consenta all’Italia di tornare leader internazionale per capacità di attrazione turistica. Propongono quindi cinque opzioni strategiche per portare la quota del PIL turismo dal 9,5 al 18,5% in meno di dieci anni, con un beneficio per l’occupazione di quasi due milioni in più di addetti. Il baricentro dei flussi turistici si sta spostando verso i Paesi emergenti,ad esempio Asia sud – orientale, nel contempo crescono le opportunità derivanti dai nuovi flussi originati da Paesi in fase di crescita economica, come la Cina. Il nostro Paese non sta sfruttando il suo enorme potenziale di “ dotazioni naturali”, basti pensare al numero dei siti dell’Unesco, e deve competere sulla qualità, perché non può farlo sui prezzi in quanto sono più alti rispetto alla Spagna ed agli altri Paesi del Mediterraneo. Il GAP oltre alla qualità è anche sulla stagionalità, sul livello della formazione del personale e sulla qualità delle infrastrutture. La forte stagionalità provoca scarsa capacità di occupazione delle strutture ricettive e instabilità del mercato del lavoro. Il livello di istruzione è insufficiente: i diplomati sono il

17% del totale, mentre per i competitor sono pari al doppio. In più ci sono significative carenze nella qualità delle infrastrutture. Il turismo al sud, sempre secondo il rapporto, è poco differenziato ed è concentrato prevalentemente sul mare e si riscontra una minore incidenza degli stranieri rispetto al nord. Il rilancio del turismo deve quindi passare attraverso una strategia di differenziazione, creando e promovendo prodotti intersettoriali basati sugli aspetti basilari del settore e interventi finalizzati alla gestione del rapporto qualità/prezzo . Partendo dall’attuale situazione il piano prevede 5 opzioni strategiche i cui benefici potranno vedersi entro il 2020.

Opzione strutturale che prevede investimenti nelle infrastrutture, riforme della governance utili ad attirare i turisti stranieri con un aumento atteso del 2,8% per il periodo 2010 – 2020.

Opzione destagionalizzazione tramite offerte integrate, competitive e di sviluppo su prodotti specifici.

Opzione sviluppo del sud facendo perno sui segmenti meno sviluppati, per ridurre il gap con il resto del Paese, soprattutto per quanto riguarda le presenze straniere.

Opzione sviluppo dei mercati esteri di maggiore rilevanza per l’Italia e con maggiore potenzialità di crescita.

Opzione eventi : attraverso l’organizzazione di iniziative di grande eco internazionale, accrescendo la capacità di sistema e proponendo pacchetti turistici in grado di prolungare la permanenza media dei visitatori e stimolare il loro ritorno.

L.S.

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Giulio Biasion Celso De Scrilli e Graziano Prantoni

L’OSPITALITA’ A BOLOGNA

L’occasione della presentazione del libro 'Le Emozioni dell'Ospitalità' edito da Franco Angeli

si è tenuto un incontro con gli Autori e alcuni operatori sul tema dell’Ospitalità e del Turismo a Bologna.

Testo e foto Di Eugenio Sibona Lunedì 24 gennaio, alla sede dell’Ascom di Bologna si è svolta la presentazione del volume “Le emozioni dell’ospitalità”, del professore Costantino Cipolla e di Giulio Biasion, il quale ha aperto i lavori, sottolineando che il testo affronta tutte le novità del settore. “Bisogna però fare una premessa – ha esordito -. Il primo atto del ministro Brambilla ha riguardato la categoria delle stelle: che è stato importante, perché prima l’unità nazionale era approssimativa, ma si poteva fare di più. Era meglio affrontare il problema in modo più ampio e meno frettoloso”. Ha poi concluso sottolineando la carenza di promozione, che è a suo avviso una delle lacune attuali più importanti del settore. È stata allora la volta dell’assessore provinciale al turismo, Graziano Prantoni, che ha indicato il turismo come un’alternativa importante anche per l’occupazione, soprattutto in questo periodo di crisi. “Ma bisogna avere una strategia precisa – ha ammonito -, perché il turismo vale il 12-15% del PIL, quindi è una risorsa da sfruttare bene, e per raggiungere la qualità nell’accoglienza ci si deve basare sul fattore umano. Ci vuole un contesto generale per fare rete, perciò a metà dicembre è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Camera di Commercio, Provincia e Comune di Bologna, per ovviare a un bisogno di collaborazione tra pubblico e privato, stabilendo alcuni obiettivi condivisi: il sostegno, finora quasi assente, alle imprese; la difesa dei diritti dei consumatori; infine, la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, artistico e ambientale. Nel 2010 Bologna ha riscontrato un aumento degli arrivi di turisti, attorno al 10 % e questo dimostra l’appeal delle città d’arte. Anche la provincia, ha registrato un rialzo del 6 %, pur venendo da un periodo di crisi in cui Imola ha perso il Gran Premio di Formula Uno. Abbiamo capito che il turista non vuole solo vedere, ma anche vivere emozioni (profumi, sensazioni, avvenimenti). C’è quindi un nuovo modo di comunicare, legato alla condivisione e alla partecipazione. Nell’ultimo anno quasi un miliardo di persone si sono mosse per viaggiare e in futuro è stato stimato che se ne muoveranno 600mila in più. Quindi il settore è in crescita. I luoghi non si possono delocalizzare, come fanno le imprese. Le strutture alberghiere però non riescono ad essere redditizie, perché non sanno cogliere le nuove opportunità. Oggi la gente non si muove più per sanità, studio e lavoro, quindi la competizione si gioca su altre caratteristiche. Per questo l’Unione delle città d’arte vuole promuovere una forte integrazione, per offrire il territorio nella sua complessità, per non disperdere energie e risorse, e bisogna saper offrire in maniera adeguata tutto ciò che esso offre: terme, montagna, arte, shopping e verde. Dal 2000 al 2010 c’è stato un aumento delle camere d’albergo del 42,5 % e del numero degli alberghi di qualità (soprattutto quelli a quattro e cinque stelle) e una diminuzione di quelli di basso valore (una stella). Anche il settore extra-alberghiero, come i Bed & Breakfast, ha registrato dati positivi per circa il 62,7 %. Un problema di molte piccole e medie imprese è che cercano di imitare le grandi, ma così aumentano anche i propri problemi, quindi devono avere ben chiara la propria identità. Un altro grande ostacolo è dato dalla tassa di soggiorno”.

Ha concordato sulla tassa il Presidente Best Western Italia, Celso De Scrilli, “per com’è venuta fuori e com’è stata proposta. A Roma, dove è già operativa, i turisti non ne sanno niente, magari si fermano due giorni e devono pagare 200 euro in più. E danno la colpa all’albergatore. Inoltre, soprattutto in un momento di crisi, essa colpisce solo un settore, mentre il turismo dà soldi a tutto il territorio, non solo agli alberghi. Invece, in altre città dove viene applicata, come New Work, colpisce ogni attività imprenditoriale e i soldi arrivano ad organismo privati che si occupano di promuovere il territorio, mentre a Roma finiscono alla Pubblica Amministrazione per riempire i buchi del bilancio romano”. Il turismo è fondamentale, perché in Europa il settore industriale produce poco e in Italia quasi nulla. Anche le fiere perdono interesse, e una è stata persa, la Cersaie. Quindi bisogna coinvolgere di più la città, soprattutto a Bologna dove è collegata alla fiera, a differenza di città come Milano. Anche i congressi sono importanti, perché i clienti che arrivano spendono più dei turisti. Vengono anche stranieri che nel loro paese sono “opinion leaders”, quindi, se da noi si trovano bene, quando torneranno nella loro patria, parleranno bene della loro esperienza. Un altro punto deficitario riguarda gli eventi, perché, quei pochi che vengono fatti a Bologna, non sono promossi. “C’era, per esempio, - ha ricordato - un’eccezionale mostra di Morandi, che però ha avuto in tutto 45mila visitatori, e neanche i bolognesi sapevano che ci fosse. Non sappiamo vendere i nostri prodotti, anche nelle cose più semplici: il titolo della mostra su Amico Aspertini, "Amico Aspertini 1474-1552. Artista bizzarro nell'età di Dürer e Raffaello", non spiegava niente. Il problema è che il Comune, anche attualmente con la Cancellieri, non ha mai investito in promozione. Una scelta positiva, invece, l’ha fatto l’Aeroporto, decidendo d’investire sulle compagnie low cost, ed è stato uno dei pochi al mondo a crescere, portando gente che si è fermata anche più giorni”. I prezzi si abbassano, al di sotto del limite della redditività. Così le aziende devono ridurre i costi di servizi, personale e qualità e alcune stanno per chiudere.

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AIPMT Associazione Italiana Manager e Professionisti del Turismo,

in partnership con tsm - Trentino School of Management,

ha organizzato la quarta edizione del Summit del Turismo nelle Regioni.

I sistemi turistici locali alla prova dei fatti: dalle criticità ai modelli di successo

Alla fine dello scorso novembre si è svolto a Vicenza il 4° Summit del turismo delle regioni dedicato ai sistemi turistici locali, alle loro criticità ed evoluzioni possibili. E’ stata l’occasione per un confronto ed una riflessione per assessori, dirigenti e funzionari di organizzazioni turistiche territoriali pubbliche e private, onde esaminare le varie criticità e le modalità per superarle al fine di vincere le sfide del nuovo turismo. “E’ vero gli STL hanno evidenziato forti limiti – ha affermato Josep Ejarque, presidente di AIPMT – ma per superare queste criticità ognuno deve agire nel proprio ambito. E’ necessario innovare, lavorare sul prodotto e non più sul territorio: il turismo è cambiato e dobbiamo farlo anche noi. Dobbiamo ascoltare il mercato e fornire proposte che il mercato accetti e desideri. Un STL che non attrae i turisti e che non genera business per gli operatori, non ha senso. Il turismo non è più di destinazione, ma di motivazione, quindi occorre dare un prodotto che permetta al turista di avere una vera e propria esperienza, di averne piacere. E’ l’epoca del turismo liquido, di un mercato che corre e cambia velocissimamente, mentre l’Italia rimane ancorata al turismo solido, statico”. “ Se vogliamo pensare ad una promozione per il futuro, ad una strategia che guardi al 2020, allora non ha più senso parlare di STL – ha affermato Paolo Rosso , dirigente turismo regionale Veneto – questi sono superati e ci sono sistemi più adatti a questo obiettivo. Occorre rinsaldare il rapporto del pubblico con il privato ed il concetto di specificità “. “Ripartiamo da zero – dice Giuseppe Costantino, dirigente Distretti turistici Regione siciliana – abbiamo in corso uno studio della domanda ed uno dell’offerta, per riposizionare la Sicilia. Ci stiamo approcciando con un metodo scientifico basato sui distretti che saranno territoriali, quindi specifici, e tematici, cioè trasversali. Il nostro sarà un documento unico e, in termini di governance, la regione riconoscerà i distretti lasciandoli poi liberi”. “Si perde competitività quando ci si presenta individualmente – afferma Caterina Cittadino, capo dipartimento del Ministero del Turismo – la promozione unitaria risponde al principio costituzionale”. Mentre Paolo Audino, di TTG, rileva “ La necessità che la promozione sia centralizzata per il rischio che si perda il brand Italia non è detto che sia vera. Francia e Spagna hanno centralizzato la gestione, non la promozione, e i modelli funzionano bene”. Luigi Sibona

A volte, inoltre, le licenze vengono date a caso, solo per frutto di scelte politiche, così si vedono costruire alberghi in posizioni strane, dove difficilmente andranno i turisti, perché sono solo alberghi commerciali. Tra ottobre e novembre, la classifica dei commenti dei clienti ha definito Bologna la terza città in Europa, segno che ha una struttura alberghiera appetibile. L’Unione di prodotto è stata una scelta molto innovativa, però è nata nel 1998, quindi ora dovrebbe essere aggiornata. Ci sono città, infatti, come Rimini e i lidi ravennati, che non possono essere vendute assieme, quindi in alcuni casi bisogna investire sulla singola città. “A mio avviso, la parte del libro più interessante – ha concluso -, è quella che parla del personale dell’albergo, perché è la risorsa che offre più qualità, quindi concordo sul fatto di insistere sulla scuola e la formazione”. A tal proposito, è intervenuto Giulio Biasion, ricordando l’esempio della scuola di Stresa è stata eccellente fino a 20 anni fa, ma ora non vale niente. A seguire, il docente di Sociologia del turismo Asterio Savelli ha fatto notare le profonde trasformazioni subite dall’albergo nell’ultimo secolo. “Nel testo – ha illustrato - la sua nascita viene collegata al Grand Hotel, inteso come norma sociale, per esprimere una gerarchia di valori in una società fortemente divisa in classi, dove il turismo riguardava aristocratici in decadenza e borghesi in ascesa. Era quindi un segno di distinzione in una fase di competenza tra classi agiate o leisure classes. Ora invece la caratteristica della nostra epoca è la solidarietà comune. Infatti, dopo gli anni Settanta, c’è stato un periodo di crisi e incertezza, e gli alberghi sono rimasti spiazzati dai nuovi problemi, dalle nuove esigenze cui si sono trovati di fronte. Quindi il libro evidenzia giustamente il senso di sfida che l’albergo deve affrontare. I modelli di comportamento sono sempre più incerti e il viaggiatore attribuisce al turismo non più un senso di imitazione, come quando provava ad identificarsi con le classi più agiate, ma un mezzo per conquistare un’identità perduta. Oggi, il processo di comunicazione non è più verticale, ma circolare: ogni esperienza vale allo stesso modo e tutti possono esprimerla per dialogare fra loro, attraverso forum, web community e le varie piattaforme web. Quindi sono sorte competenze nuove, relazionali.” Ha concluso quindi Cipolla, che ha bocciato il modello Brambilla, definendolo “improponibile e impraticabile”, perché esclude l’aspetto umano. Quindi, “con questo testo, vogliamo colmare le lacune della scarsa letteratura sulla qualità, analizzandola dal lato degli ospiti. Questi, infatti, non riescono ad effettuare una ricerca seria di alternative, con un minimo di scientificità. Il libro, allora, vuole essere oggetto di discussione soprattutto per i giovani che entrano nel mondo del lavoro”.

Giulio Biasion, Celso De Scrilli e Graziano Prantoni

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ARTEFIERA ART FIRST di Maria Assunta Baldazzi

Anche quest’ anno si è svolto a Bologna il tradizionale appuntamento di fine gennaio di ARTE FIERA, giunto alla 35° edizione. Si tratta di una delle prime e più importanti fiere italiane del settore che attrae immancabilmente galleristi provenienti da tutto il mondo, collezionisti, artisti e semplici appassionati d’ arte desiderosi di scoprire nuovi talenti e gli ultimi traguardi dell’ arte contemporanea. Questa fiera risulta, infatti, una grande occasione per poter osservare da vicino ed eventualmente fotografare le opere d’ arte dal primo Novecento italiano, fino alle più recenti tendenze, offrendo anche la possibilità di acquisto. Erano presenti più di 200 gallerie italiane e straniere che hanno proposto opere di qualità all’interno di un range di spesa a partire dai mille euro fino al milione. L’ arte è sempre più non solo un piacere per gli appassionati, ma anche un mercato nel quale fare ottimi investimenti. Moltissimi artisti italiani fanno registrare sistematicamente aumenti delle loro quotazioni nelle principali aste di tutto il mondo. Oltre alle opere pittoriche, spesso polimateriche, e alle rielaborazioni fotografiche, molto spazio è stato dedicato alle installazioni e alle sculture che hanno particolarmente stimolato gli spettatori coinvolgendoli in un nuovo concetto spaziale. In aggiunta ai tre grandi padiglioni dell’ esposizione, la fiera ha proposto quest’ anno tre novità composte dallo spazio ART TALKS organizzato come una interessante serie di incontri per discutere sui temi d’ attualità, due Premi speciali dedicati ai nuovi talenti e il Premio Furla, sempre rivolto ai giovani artisti contemporanei.

La visita ad Arte Fiera non si esaurisce comunque nella sostanziosa presenza nei padiglioni fieristici, ma continua in tutta la città che per quattro giorni è teatro di molteplici manifestazioni che culminano nella Notte Bianca dell’ Arte di sabato sera nella quale l’ arte diventa protagonista invadendo tutto il centro storico con eventi, aperture straordinarie e gratuite di musei, gallerie e negozi della città, fino a mezzanotte. Quindi ancora un’occasione per scoprire palazzi e luoghi storici della città e farli dialogare con conferenze, installazioni, mostre,performance, narrazioni poetiche e musicali proprie dell’ arte moderna, creando un nuovo impatto visivo e sensoriale. In questo contesto artistico, come suo solito, Bologna non dimentica i più piccoli. Arte Fiera collabora con le istituzioni cittadine proponendo nel weekend per bambini e ragazzi per un’esperienza a contatto con l’ arte contemporanea al MAMBO, curata dal dipartimento educativo del museo.

Un immagine di ARTE FIERA (foto Luigi Sibona)

Alcune opere esposte ad ARTE FIERA (foto Luigi Sibona)

Qualità nel Turismo

Redazione: via Toffano 13, Bologna

Editore Fist, Federazione Italiana Settore Turismo.

Stampa in proprio

Direttore Responsabile: Luigi Sibona

Direttore Editoriale: Roberto Faraotti

In redazione: Eugenio Sibona Collaboratori:

Gaetano Maria Agazzi Maria Assunta Baldazzi

Antonio Camilleri Piero Piergiovanni

Grafica Pietro Gurriero

Autorizzazione del tribunale di Bologna N.

7813 del 27/11/2007

Tutela della privacy: nel caso in cui “Qualità nel Turismo”” pervenga via e-mail si rende noto che essendo in possesso del solo indirizzo, ai sensi della legge 675/96, rimane p i e n o d i r i t t o dell’interessato chiedere la cancellazione o la rettifica.

W W W … Scopri tutte le novità de l l ’Assoc iaz ione visitando il sito u f f i c i a l e www.fisturismo.it. Tutti i mesi puoi trovare il periodico on line, le news relative alle nostre attività e tutto quanto riguarda il mondo del turismo. Diventa anche tu socio della nostra a s s o c i a z i o n e e potremo migliorare insieme la “Qualità del Turismo” in Italia. www.f is tur ismo. i t [email protected]

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Lettere al Direttore Ricevo dal caro amico e consocio Piero Piergiovanni il ricordo di questa persona da poco deceduta, Gilberto Benvenuti. Ne approfitto per fare le mie più sentite condoglianze alla famiglia, anche da parte del Presidente Roberto Faraotti. Luigi Sibona Direttore carissimo, sapendo della tua disponibilità nell'offrirmi uno spazio, mi ero preparato mentalmente a comporre un pezzo sulla "formazione professionale" ma una notizia giuntami stamane, mi ha condotto a variare l'argomento per fare qui, "il ricordo di un grande Professionista del mondo alberghiero". Mi permetto di rammentarne il nome a chi ha avuto il piacere di conoscerlo ed a chi sarebbe stato piacevole il poterlo conoscere: il Comm. Gilberto Benvenuti. Ci ha lasciati improvvisamente con la sua solita impressionante rapidità, che è stata caratteristica di tutta la sua vita. Io avevo conosciuto il Direttore Benvenuti nel 1968, quando, assunto alla SEMI/AGIP dal "grande" Direttore Generale Comm. Leonetto Filippi, ero stato mandato a sostituire Gilberto nella direzione del Centro Vacanze a Borca di Cadore, a pochi kilometri da Cortina d'Ampezzo, con circa 2000 posti letto, e lui, allievo preferito del Maestro Filippi, con il quale aveva esordito al mitico Grand Hotel Gritti di Venezia, veniva inviato a terminare i lavori del Centro Vacanze a Pugnochiuso nel Gargano, dove entro poco tempo inaugurò il favoloso Hotel del Faro ed il delizioso Hotel degli Ulivi, oltre a decine di prestigiose ville, centri sportivi ed altro ancora. Abbiamo trascorso 9 anni nella medesima Società, poi le nostre strade professionali si sono divise, pur seguitando sempre a tenerci in stretto e fraterno contatto. Gilberto, mi ha poi anticipato nel ruolo di Direttore gestionale di ATAHOTELS, dove io sono giunto quando lui era già diventato Direttore Generale di Albarella, una Isola felice dove tutti ancora lo ricordano. Più tardi, trasferitosi a Trieste, unitamente alla sua "Socia" di sempre la brava e dolcissima Consorte Hedy, ha conquistato proprietà prestigiose, quali il Grande Hotel dei Duchi d'Aosta e l'Hotel e Residence Riviera & Maximillian's trasformando il tutto in locali di prestigio internazionale. Da tempo aveva coinvolti i figli Alex e Susy nella conduzione Aziendale di Magesta, la Holding della Famiglia, ai quali aveva affidati i medesimi compiti che lui aveva assolti, per conto di capitali altrui, quando aveva la stessa età della eccellente progenie. Gilberto Benvenuti: ovvero un autentico "guerriero dell'ospitalità"; un Uomo mai domo di fronte ad ogni tipo di difficoltà,

Il primo di febbraio si è svolto a Milano l’ Ancillary Revenue Conference”, nell’ambito di TTG LAB, per discutere dell‘ extra core-business: creare occasioni di consumo ulteriori rispetto al business principale di ciascuna azienda. Dalla conferenza è emerso che entro il 2015, nel turismo, oltre il 60% degli operatori punterà su questi prodotti. Questi dati sono stati presentati da Roberto Bertoldo, direttore marketing Amadeus Italia, il quale ha anche tenuto a sottolineare come il termine stia: “ entrando a pieno titolo nella nostra dialettica comune, infatti può essere una fonte di guadagno molto rilevante per gli operatori del settore”. Come ospite d’onore c’era Michael Smith, uno fra i principali esperti in materia, che ha rilevato: “ Il primo punto su cui occorre far chiarezza è cosa l’azienda ritiene essere un ricavo ancillare e cosa invece non lo sia. Una volta stabilito occorre calcolare l’entità di questi introiti, tenendo conto che andrà ad agire su un mercato estremamente dinamico che richiede costanti novità”. Il continuo modificarsi dei comportamenti di consumo, impone forte attenzione alle richieste e aspettative. “ Per gli hotel i servizi ancillari – ha spiegato Giovanna Manzi, ceo di Best Western Italia – non devono comportare grossi investimenti. Una delle strade più battute è quella della personalizzazione del servizio in camera, strutturato ad esempio per le donne che viaggiano da sole oppure per le mamme, alle quali si offre il ceck out in orario pomeridiano, la colazione con alimenti per bambini, dvd e playstation in camera: plus che prevede un investimento minimo, ma che per le nostre clienti hanno un valore altissimo”. In Best Western le camere kids hanno chiuso l’anno con un ricavo medio superiore del 44% a quello delle stanze ordinarie. A.C.

sempre pronto ad aiutare l'amico (ma a volte anche il nemico!) perchè spinto dalla grande molla della passione per un lavoro che lo ha visto sempre nel ruolo di protagonista. Un protagonista che ha dato a molte decine di uomini e donne una prospettiva di vita operosa e serena, senza mai indulgere a compromessi, ma sempre e solo animato dal desiderio di avuta la fortuna di conoscerlo, un futuro sempre migliore del presente, in grado di consolidarsi con l'onestà ed il lavoro. Caro Gigi, lasciami ancora un breve spazio per un saluto personale. Oggi sono in molti a piangere la tua perdita Gilberto. La grande famiglia dell'albergheria e del turismo ha perso uno dei suoi Campioni. Io non ho parole capaci di alleviare tanto dolore, ma sono certo che, ancora una volta, sarai tu a cercare di risollevare il nostro spirito. Sei stato grande in tutto e la tua forza aiuterà i tuoi cari ed anche chi, come me ti ha voluto sinceramente bene e seguiterà a volerne a chi ti rappresenta, non fare mai venire meno il tuo afflato. Grazie di tutto. Piero Piergiovanni

ANCILLARY REVENUE CONFERENCE

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Giancarlo Dall’Ara, Manuale dell’Albergo Diffuso. Franco Angeli, Milano 2010 - pagg.128 - € 15,00 L’idea di Albergo Diffuso è relativamente recente, si sviluppa negli anni ottanta e successivamente ha subito un’evoluzione che ha portato ad offrire ai turisti qualcosa di più di un semplice letto dove dormire mentre si è in vacanza, ma un modello che possa permettere ai visitatori di vivere i borghi e i centri storici che raggiungono, accanto ai residenti, vivendo quindi pienamente l’atmosfera della città. Per ora tredici regioni italiane hanno dato anche una normativa organica a questo sistema, ma ci sono ancora dei passi da fare, quindi questo libro fornisce gli strumenti per aiutare a coniugare a questa nuova filosofia anche i servizi tipici dell’albergo, attraverso le consuete strategie aziendali. Così, si scopre come bisogna progettare l’albergo dentro, a

livello di architettura, di ricevimento, di allestimento delle camere, e fuori, quanto a pubblicità e marketing. Molto utile è l’appendice con la normativa e una panoramica sugli esempi di AD in Italia, per poter confrontare come s i possono effettivamente coniugare i consigli offerti.

Costantino Cipolla, Giulio Biasion (a cura di) Le emozioni dell’ospitalità, Franco Angeli Milano 2010 - pagg.159 - € 20,00 Questo libro nasce per colmare le lacune sia della formazione che della qualità stessa degli alberghi, che, rispetto agli ottimi livelli raggiunti in passato, gli autori giudicano peggiorata in rapporto alle esigenze attuali. Vengono definite due linee guida, accoglienza ed ospitalità (quindi con un forte accento sul lato della persona), che si snodano attraverso sei aree funzionali: le relazioni sociali, l’albergo, il design, la camera, il ristoro e i servizi vari. Tutti elementi che devono puntare a cogliere le emozioni dei clienti, ma che attualmente, a causa di scarsi investimenti delle aziende alberghiere nella formazione, non vengono ben valorizzati. Soprattutto bisogna tenere conto che, per effetto delle nuova normativa, cambierà il metro di assegnazione delle “stelle”, per cui si dovrà anche ridefinire il rapporto qualità-quantità, sia nei processi macroeconomici, come la logistica, sia nell’offrire piccoli gadget ai clienti nelle loro camere. Vengono, infine, sottolineate le perplessità riguardo alla verifica dell’assegnazione delle stelle, perché non è ancora stato definito l’organo competente a tale funzione.

Valeria Roncuzzi e Mauro Roversi Monaco (a cura di) Parole e immagini attraverso i secoli, Minerva Edizioni, BOLOGNA 2010 - € 18,00 Dante, Testoni, Pasolini e D’Annunzio: questi e tanti altri grandi personaggi sono stati scelti per raccontare un’originale storia di Bologna. Non una mera biografia, dunque, ma un percorso che si muove attraverso le memorie che hanno ispirato diversi autori e che raccontano e giudicano com’è cambiata la storia della città attraverso i secoli, fino alla metà del Novecento, alternando poesia e prosa. Architettura, storia e costumi, nonché piccoli e grandi episodi locali che sono racchiusi nelle sue misteriose strade. Ma anche foto e illustrazioni spesso inedite, provenienti da

collezioni private, per permettere di affiancare un collegamento spaziale al viaggio intellettuale.

Valeria Roncuzzi, L’Archiginnasio di Bologna, Minerva edizioni, Argelato (BO) 2010 - € 9,90 Viene qui esaminato un importante simbolo di Bologna, il Palazzo dell’Archiginnasio, e ciò che l’ha reso famoso, lo Studio che ha attratto studenti da tutto il mondo, per poi introdurre l’omonima biblioteca civica, la più importante d’Italia. L’autrice scava nei profondi significati dei simboli e nelle raffigurazioni dell’architettura del palazzo, dove convivono misteri mitologici accanto a raffigurazioni cristiane. Costruito nel 1500, l’Edificio aveva infatti la funzione di raccogliere le varie scienze in un’unica sede, perché potessero essere controllate meglio dalla Chiesa. Progettato secondo complessi rapporti matematico-geometrici, il palazzo rappresenta lo spirito politico culturale del tempo, che invitava lo studente a prodigarsi seriamente e a raggiungere una elevata statura morale. Nella seconda parte, infine, viene descritta com’è ora la biblioteca, quali servizi offre e l’importante funzione del laboratorio di ricerca e conservazione della memoria nazionale e locale.

L’Angolo del Lettore a cura di Eugenio Sibona