QUALCHE DATO ED UNA PROVOCAZIONE Iniziamo così…. 2000. La previsione.

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QUALCHE DATO ED UNA PROVOCAZIONE

Iniziamo così…

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2000. La previsione

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CONSIGLIO EUROPEO STRAORDINARIO -MARZO 2000-

LA STRATEGIA DI LISBONA

OBIETTIVI QUANTITATIVI:

•Tasso medio di crescita economica al 3%;•Tasso di occupazione generale al 70%•Tasso di occupazione femminile al 60%

OBIETTIVO QUALITATIVO:

Riaffermazione della centralità del contratto a tempo pieno

e indeterminato

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2011. La realtà

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Dati pubblicati da Eurostat(Ufficio europeo di statistica)

63.9%: il tasso di occupazione delle donne italiane tra i 24 e i 54 anni, senza figli.

75.8%: media europea del tasso di occupazione delle donne tra i 24 e i 54 anni, senza figli.

59%: il tasso di occupazione delle donne italiane tra i 24 e i 54 anni, con figli.

71.3%: media europea del tasso di occupazione delle donne italiane tra i 24 e i 54 anni, con figli.

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Una considerazione Dati Alma laurea :60.1%: le laureate che, non solo finiscono prima

gli studi, ma conseguono anche un maggior profitto.

Dati Istat:10%-25%: il gap salariale tra uomini e donne,

gap che cresce al crescere dei livelli di studio.

60%: lavoratici che hanno un contratto precario.

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UOMINI E DONNEquando GIOVANI, sono sulla stessa barca

29%: il tasso di disoccupazione giovanile, novembre 2010

57%: il tasso di occupazione giovanile, novembre 2010

Dati Istat

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Una riflessione 1° PROBLEMA:

Il Lavoro non c’è.

2° PROBLEMA:

Quando il Lavoro c’è, è spesso caratterizzato da contratti atipici, flessibili (guardando la questione con occhi ottimisti) o precari (se

assumiamo una prospettiva più pessimistica).

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Una preghiera

“San Precario lavora per noi”…

A. ACCORNERO San Precario lavora per noi, Ed. Rizzoli, 2006

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Il pericolo

La precarietà del lavoro da problema sociale a sindrome,

con il rischio di creare una generazione di ansiosi.

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Una nota biografica

La “mia” questione femminile e giovanile.

Come fronteggiare la precarietà del mercato, con la flessibilità personale

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Morale della storia 1: il problema in comune

UOMINI E DONNEquando GIOVANI, sono sulla stessa barca

Precarietà, stato sociale patriarcale e una cittadinanza difficile da conquistare.*

*C. PATEMAN The Disorder of Women: Democracy, Feminism, and Political Theory. Polity Press, 1989

Precarietà: il Lavoro, da “significato” a mero “significante”. Una strategia di emergenza: “il presente esteso”.*

*C. LECCARDI Sociologie del tempo, Laterza editori, 2009

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Precarietà, stato sociale patriarcale e una cittadinanza difficile da conquistare.*

*C. PATEMAN The Disorder of Women: Democracy, Feminism, and Political Theory. Polity Press, 1989

Se un individuo ottiene il riconoscimento da parte degli altri cittadini quale cittadino ugualmente degno soltanto attraverso

la sua partecipazione al mercato, se il rispetto di se stesso e il rispetto come cittadino vengono

conseguiti nel mondo pubblico della Società del Lavoro, allora le donne (e i giovani) sono ancora

privi dei mezzi per essere riconosciuti come cittadini a pieno titolo.

Esempi di mancato riconoscimento quali cittadini a tutto tondo:

• Il diritto all’indennità di maternità ?!• Il diritto all’indennità di disoccupazione ?!

• Il diritto agli assegni famigliari ?!

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Si corre un rischio…Di creare Cittadini di serie A

e Cittadini di serie B“E ci sarà un motivo se i liceali di Parigi sono scesi in piazza contro il governo,

i giovani egiziani hanno trovato il fiato per gridare contro il loro rais, gli universitari inglesi hanno messo a ferro e fuoco le città, i colombiani, i

birmani, gli ugandesi e i libici hanno scoperto di potere dire basta ai loro rispettivi regimi, gli studenti italiani hanno inventato i “book blocks” e gli americano hanno risposto con la “greenevolution” (una scelta economica

alternativa per salvare la terra e guadagnare posti al sole)”.Di Giovanni N. Ciullo Velvet “La Repubblica”, Maggio 2011

“Quando c’è una forza lavoro che non lavora, ma è molto istruita, le persone sono meno disposte ad obbedire alle autorità”

Jack Goldstone –George Mason University-

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Per fronteggiare tempi in cui ci è tolto qualsiasi controllo sul futuro, poiché il futuro diventa dimensione evanescente, ci si concentra solo sul presente (presente esteso).

Ad un presente esteso spesso si succede un altro presente esteso senza soluzione di continuità.

Tutto questo porta:1. ad uno svuotamento del Lavoro (da significato a

significante) –es. la frammentarietà del curriculum vitae-2. ad una nuova ed ulteriore forma di alienazione del

lavoratore precario, che si barcamena tra tante esperienze diverse, senza avere mai l’opportunità (e il tempo necessario), per crearsi una professionalità e costruire su questa una propria identità specifica.

Precarietà: il Lavoro, da “significato” a mero “significante”. Una strategia di emergenza: “il presente esteso”.*

*C. LECCARDI Sociologie del tempo, Laterza editori, 2009

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Morale della storia 2: il problema specifico

Mercato del lavoro e inconciliabilità del lavoro di produzione e di riproduzione

Il “doppio sì” (dove la flessibilità del lavoro può essere una nuova strada di conciliazione)

Diventa il “se…se” (dove la flessibilità si fa “ghetto”).

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Nella sfera privata, qualcosa sta cambiando: i giovani uomini sono pronti a sperimentare quella pluralità di tempi propria delle donne, che i loro padri, solo qualche decennio fa, ignoravano.

Questa inconciliabilità, d’altra parte, è rimarcata in Italia dove sono pressoché inesistenti le strutture a sostegno delle donne che lavorano (dove sono gli asili nido?!).

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Esping-Andersen (Analisi comparativa del 2000) La disponibilità di asili nido incide in modo cruciale sui

tassi di occupazione femminile. Incide meno, invece, la ridistribuzione dei compiti tra

uomini e donne. I paesi con la maggiore copertura di asili nido sono

anche quelli con la più elevata offerta di servizi di cura per anziani e famiglia. Ciò dimostra come il walfare state social democratico (che è proprio dei paesi nordici, ad es.) favorisca l’occupazione delle donne grazie ad un processo di de-familizzazione:

Trasferimento dei carichi di lavoro dalla famiglia alla collettività

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Italia ed Europa Meridionale

Regime Conservatore di Walfare State

Considera gli interventi pubblici soltanto sussidiariamente alla famiglia, cui è riservato il ruolo di assistenza

ELa cui sicurezza sociale, considera le donne non tanto come

individui, ma soprattutto come spose.*

*E. Reyneri, SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO, Il Mulino, 2002

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Il mercato del lavoro e inconciliabilità dei tempi .

Morale della storia 2: il problema specifico

La “cultura della presenza”: un’ulteriore penalizzazione per le donne

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“Non è passato ancora il concetto che non è tanto il tempo di lavoro, quanto il risultato a determinare la prestazione del lavoro”*.

E’ esemplare l’immagine della tela con maglie larghe che si infittiscono salendo verso i posti di maggior responsabilità:

RESPONSABILITA’=POTERE=NECESSITA’ DI ESSERE PRESENTI*

Old boy Network: le donne si trovano spesso a dover essere valutate da superiori uomini che, anche inconsapevolmente, tendono a seguire criteri di affinità elettiva.

*R. FONTANA, Uomini tra Resistenza e Resa, Ed. Guerini e Associati, 2006

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La difesa

Una nuova rete di solidarietà tra donne (coetanee e non) per fronteggiare la

solitudine che nasce lì dove l’ideologia della responsabilizzazione

individuale scarica sempre sulle spalle del singolo/a, contraddizioni che sono

invece sistemiche.

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Tra le maggiori contraddizioni sistemiche

Un mercato del lavoro sempre più vorace di qualità femminili,

che però non include le donne se non

obbligandole ad assumere ritmi e tempi non propri.

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Una situazione schizzofrenica

Le organizzazioni reclutano più donne, anche a livello di ingresso, data

l’elevata istruzione, ma ne bloccano la carriera a i livelli iniziali.*

*E. Raynieri, SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO,

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“Il dilemma di Wollstonecraft”: da un lato le donne chiedevano (chiedono) che

l’ideale della cittadinanza fosse esteso anche a loro,

dall’altro hanno anche insistito, (spesso contemporaneamente, come fa appunto Mary

Wollstonecraft), sul fatto che in quanto donne, hanno particolari capacità, talenti,

bisogni e interessi, motivo per cui l’espressione della loro cittadinanza dovrà

essere diversa da quella degli uomini”.

*C. PATEMAN The Disorder of Women: Democracy, Feminism, and Political Theory. Polity Press, 1989

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Ecco perché oggi il lavoro è un’esperienza impossibile da lasciare impensata…

… perché è un’esperienza che va oltre se stessa e, nel farsi questione di vita,

diventa questione di civiltà.