QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI...

25
QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà Sociale Ufficio Programmazione Territoriale A. Barbara Bisset Antonella Ferrero Debora Labate Marzo 2006

Transcript of QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI...

Page 1: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI

PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO

Provincia di Torino Servizio Solidarietà Sociale Ufficio Programmazione Territoriale A. Barbara Bisset Antonella Ferrero Debora Labate

Marzo 2006

Page 2: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

2

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI

CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CSSAC CHIERI1 (25 COMUNI)

CHE COS’E’: - organo di responsabilità tecnico-politica - organo di regia cui spetta la redazione del Piano di Zona ed il monitoraggio dello stesso COMPOSIZIONE: - Consorzio del Chierese - 6 Comuni consorziati (su 24) - ASL 8 - Provincia di Torino - i coordinatori dei tavoli tematici COMPITI: - individuazione e condivisione del percorso metodologico da seguire - prima definizione delle scelte strategiche prioritarie - analisi dei materiali prodotti dai tavoli tematici, integrandoli con elaborazioni sulle linee strategiche ed indirizzi utili alla costruzione del Piano di Zona - stesura conclusiva e verifica del Piano di Zona prodotto - stipula dell’accordo di programma

* La regia del processo è affidata al CSSAC del Chierese

CHE COSA SONO: un’articolazione tecnica dell’Ufficio di Piano, suddivisi in coerenza con le aree di intervento del Piano Nazionale ARTICOLAZIONE: 1) Resp. familiari e minori (Comune di Chieri) 2) Handicap (CSSAC) 3) Anziani (CSSAC) 4) Contrasto delle povertà (CSSAC) 5) Immigrazione (Asl) 6) Droghe (Sert) I tavoli sono integrati e misti, e per ognuno è nominato un coordinatore. COMPOSIZIONE: - Consorzio e Comuni - ASL 8 - Cooperative sociali - Associazioni di volontariato - Sindacati - Scuole e Centri di formazione - Camera del lavoro - Case di riposo - Fondazioni - Banca del tempo COMPITI ( per ogni tavolo): - costruire la base conoscitiva di partenza (problemi, bisogni, risorse, priorità sociali di intervento) - predisporre la documentazione contenente le analisi realizzate - elaborare proposte conclusive da presentare, e far validare, all’Ufficio di Piano -co-progettare le modalità integrate delle priorità analizzate dall’Ufficio di Piano.

Dall’avvio del processo (2002), sono stati individuati 2 consulenti come supporto metodologico e accompagnamento al lavoro di analisi dei bisogni dei tavoli. Ciò è stato possibile con un finanziamento da parte della Provincia di Torino sul progetto “La valutazione della qualità dei servizi e dei progetti nell’ambito della L. 328/00” (Studio APS). Nell’ottobre 2005 è stato finanziato dalla Provincia il progetto “Sistema di valutazione degli interventi previsti nel PdZ” affidato allo Studio APS come formazione propedeutica alla creazione di sistema di valutazione sul Piano di Zona. AVVIO: Settembre 2002

-Insediamento Ufficio di Piano -Presentazione pubblica del percorso di programmazione -Costituzione e composizione tavoli tematici -Avvio lavori tavoli -Analisi dei bisogni -Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Riavvio attività dei tavoli t. -Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (in progetti) - Validazione priorità, obiettivi e risorse necessarie (UdP) - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Approvazione formale (Deliberazioni Cons. comun.) - Sottoscrizione Accordo di Programma - Formazione e costruzione di un impianto di monitoraggio e valutazione degli interventi programmati nel PdZ - Co-progettazione nei tavoli - Attivazione, attuazione e gestione dei progetti previsti

1 L’Assemblea dei Sindaci è stata individuata quale organo di responsabilità politica con il compito di deliberare gli indirizzi generali e di approvare il Piano di Zona.

Page 3: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

3

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

COMUNI DI MONCALIERI, LA LOGGIA TROFARELLO 2

CHE COS’E’: - organismo tecnico responsabile della redazione e del successivo monitoraggio del Piano di Zona COMPOSIZIONE: - Comuni di Moncalieri (capofila), La Loggia, Trofarello - CISSA Moncalieri - ASL 8 -Centro per l’impiego Moncalieri - Patto territoriale - Provincia di Torino FUNZIONI di: - regia operativa del processo di elaborazione del Piano di Zona - coordinamento operativo dei diversi attori in campo - presidio della funzione di realizzazione e attuazione del Piano - presidio delle attività di monitoraggio e valutazione - istruttoria tecnica e supporto decisionale al coordinamento politico

* La regia del processo è affidata al Comune di Moncalieri (capofila)

CHE COSA SONO: Gruppi di lavoro su specifiche aree tematiche di analisi individuate dall’Ufficio di Piano. ARTICOLAZIONE: 1) Resp. familiari e minori (CISSA) 2) Disabilità (CISSA) 3) Contrasto alla povertà (Comune di Moncalieri) 4) Anziani (CISSA) 5) Dipendenze (Sert) 6) Stranieri (Comune di Moncalieri) Ogni tavolo è: - dotato di una struttura organizzativa e di una metodologia specifica (con griglie di lavoro omogenee) COMPOSIZIONE: - i 3 Comuni - CSSA Moncalieri - ASL 8 - Coop. sociali e Ass. volontariato - Scuole e Centri di formazione - Centro per l’impiego e Sindacati - Patto Territoriale COMPITI: - riflettere su punti di forza, criticità e potenzialità del territorio -valorizzare gli strumenti conoscitivi, le ricerche e le analisi raccolte a livello loc. - elaborare griglie descrittive del territorio comuni a tutte le tematiche dei tavoli -realizzare l’analisi dei bisogni del target di riferimento di ogni tavolo - individuare le priorità di intervento soc

Nella fase preliminare alla definizione del processo, si è affidato ad un’agenzia di consulenza una prima raccolta di dati propedeutica alla costruzione della base conoscitiva del Piano di Zona. Nella fase iniziale, dopo aver individuato i tavoli tematici, si è affidato ad un collaboratore del Comune di Moncalieri l’organizzazione di momenti di formazione/informazione (30 h) per i conduttori dei tavoli Nel 2005 il Comune di Moncalieri ha affidato ad un consulente esterno l’accompagnamento formativo e metodologico alla costruzione di un sistema di monitoraggio e valutazione del Piano di Zona. AVVIO: Febbraio 2003

-Insediamento Ufficio di Piano - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni -Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Riavvio attività dei tavoli - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Formazione impianto di monitoraggio e valutazione degli interventi programmati nel Piano di Zona - Sottoscrizione dell’AdP - Costruzione impianto di monitoraggio e valutazione - Co-progettazione nei tavoli - Attivazione, attuazione e gestione dei progetti previsti

2 Si è individuato un c.d. Tavolo di Concertazione, composto dai rappresentanti politici (i Sindaci dei Comuni di Moncalieri, la Loggia, Trofarello), in qualità di coordinamento politico di ambito distrettuale, deputato a deliberare gli indirizzi generali ed approvare il Piano di Zona.

Page 4: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

4

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

COMUNI DI RIVOLI, ROSTA, VILLARBASSE, VAL DELLA TORRE E ALPIGNANO3

In data 25-11-2003 i tavoli tematici hanno presentato il lavoro sull’analisi dei bisogni realizzato. CHE COS’E’: Nel maggio del 2004 è stato formalmente istituito l’Ufficio di Piano, organo di responsabilità tecnica-politica che si occuperà delle procedure di redazione del PdZ. COMPOSIZIONE: - Referente di Piano: Funzionario Ufficio Progettazione Sociale Comune di Rivoli -Dirigente Area Servizi sociali Comune di Rivoli -Direttore CISA Rivoli -Direttore CISSA Pianezza -Presidente CISA Rivoli -1 responsabile di area CISSA Pianezza -Assessore Politiche Sociali Comune di Alpignano -Funzionario Comune di Alpignano -Sindaco Comune di Val della Torre -Assessore Politiche Sociali Comune di Villarbasse -Direttore Distretto Sanitario 2 Asl 5 -Provincia di Torino

* La regia del processo è affidata al Comune di Rivoli (capofila)

In questa zona territoriale si è avviato il processo di costruzione del Piano di Zona partendo dall’attivazione dei tavoli tematici. La metodologia adottata negli specifici gruppi di lavoro mira a: - creare un linguaggio comune a tutti i partecipanti - far emergere “pari dignità” alle diverse rappresentanze - realizzare un percorso di progettazione partecipata ARTICOLAZIONE: 1) Minori (Comune di Rivoli) 2) Disabilità (Comune di Rivoli) 3) Adulti (Comune di Rivoli) 4) Anziani (Comune di Rivoli) COMPOSIZIONE: I tavoli sono stati composti da rappresentanti - i 5 Comuni e i Consorzi afferenti - ASL 5 e 6 - Cooperative sociali - Associazioni di volontariato - Organizzazioni sindacali - Scuole e Parrocchie COMPITI ( per ogni tavolo): - dare voce ai bisogni del territorio, esaminando le risposte già esistenti - valutare il livello di soddisfazione delle risposte esistenti per poter procedere a lavorare sulla % di insoddisfazione - preparare documenti di sintesi sui lavori precedentemente realizzati - elaborare proposte per l’Ufficio di Piano

Non sono stati previsti contributi consulenziali. AVVIO: Gennaio 2003

- Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli - Costituzione dell’UdP -Incontri dell’UdP per riprendere il lavoro di predisposizione del PdZ - Validazione analisi dei bisogni dall’Ufficio di Piano - Validazione del livello politico sul lavoro di analisi dei bisogni precedentemente svolto dai tavoli - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) IN PREVISIONE: - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

3 Il Comitato dei Sindaci ha individuato nel proprio consesso l’organo di responsabilità politica ai fini della realizzazione del Paino di Zona

Page 5: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

5

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

COMUNITAMONTANA VAL SANGONE4 (6 COMUNI)

CHE COS’E’ - organo di responsabilità tecnico e politica - organo di regia cui compete la predisposizione del Piani di Zona e la valutazione dello stesso COMPOSIZIONE: - Sindaci, Assessori e funzionari dei 6 Comuni

- Distretto 4 - ASL 5 -Funzionari della Comunità Montana - Provincia di Torino COMPITI - realizzazione incontri introduttivi ed informativi sui Piani di Zona - organizzazione dell’Assemblea Plenaria, in cui sono stati convocati tutti i soggetti (pubblici e del privato sociale) coinvolti nel Piano di Zona - predisposizione delle attività di ricerca, di concertazione e pianificazione

* La regia del processo è affidata alla Comunità Montana Val Sangone

CHE COSA SONO: uno strumento metodologico dell’Ufficio di Piano per raccogliere non solo le risorse, ma anche i diversi finanziamenti messi in essere a favore di servizi di rete. ARTICOLAZIONE: 1) Minori e giovani (Terzo Settore) 2) Anziani (Asl) 3) Disabili (Comunità Montana) 4) Marginalità e politiche attive per l’occupazione e l’integrazione sociale (Sert) COMPOSIZIONE: - I servizi sociali dei Comuni della Valle - La Comunità Montana - Distretto 4 - ASL 5 - Coop. sociali e ass. di volontariato - Scuole e Centri di formazione - Sindacati e Centro per l’Impiego - Patto Territoriale COMPITI: - analizzare l’articolazione dei servizi e delle prestazioni essenziali - elaborare l’analisi dei bisogni prioritari e una scheda di mappatura delle risorse - individuare gli obiettivi di priorità sociale - predisporre un’analisi dei punti di forza e di debolezza (interni e esterni) del processo di costruzione del PdZ - effettuare uno studio-ricerca per l’attivazione di nuovi finanziamenti - studiare le modalità di monitoraggio e verifica per la valutazione del piano

Dall’avvio del percorso di programmazione è stato affidato un incarico, a tempo parziale, con funzioni di segreteria amministrativa ed organizzativa del Piano di Zona. Nell’ottobre 2004 è stato finanziato dalla Provincia il progetto “Costruzione di un sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi sociali” la cui realizzazione è stata affidata a 2 consulenti esterni. Nel 2005 la Provincia ha finanziato il corso “Consolidamento e applicazione sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi sociali inseriti nel PdZ” come prosecuzione del corso di formazione di cui sopra (2004) AVVIO: Marzo 2003

-Insediamento Ufficio di Piano - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Riavvio attività dei tavoli - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale (Delib. Cons. comun.) - Formazione su monitoraggio e valutazione degli interventi programmati nel PdZ - Sottoscrizione dell’Accordo di Programma - Costruzione impianto di monitoraggio e valutazione - Co-progettazione nei tavoli - Attivazione, attuazione e gestione dei progetti previsti

4 Il Comitato dei Sindaci del Distretto 4 (ASL 5) ha deliberato di individuare nella Comunità Montana, quale organismo rappresentativo dei Comuni Associati, il soggetto deputato a promuovere, d’intesa con l’ASL 5, la costruzione del Piano di Zona di tale area territoriale. E’ stata prevista altresì la costituzione di un “tavolo di coordinamento” delle attività finalizzate alla definizione concertata del piano stesso, composto dagli Assessori alle Politiche Sociali dei Comuni e della Comunità Montana (che presiede il tavolo).

Page 6: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

6

TERRIT. UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI STATO DEI LAVORI CISA 31 CARMAGNOLA 5 (8 COMUNI)

CHE COS’E’ Organo di responsabilità tecnica con funzioni di: - coordinamento per la redazione concertata del Piano di Zona - sovraintendimento dell’attività dei tavoli tematici COMPOSIZIONE - il Presidente e il Direttore CISA 31 - i 3 Assessori alle politiche sociali comunali individuati dal Comitato dei Sindaci - Funzionari designati dai Comuni - ASL 8 - Provincia di Torino COMPITI - promuovere l’attivazione del processo programmatorio sul Piano di Zona nel territorio, assumendo un ruolo strategico di coinvolgimento e sensibilizzazione dei soggetti istituzionali e degli attori locali - individuar articolare i tavoli tematici - coordinare e gestire le diverse fasi di lavoro del percorso - collaborare nella fase operativa dei tavoli tematici, partecipando ai lavori e coinvolgendo i diversi enti -scegliere le modalità metodologiche di avvio del percorso e percorsi di lavoro condivisi - predisporre attività di ricerca, concertazione e pianificazione

*La regia del processo è affidata al CISA 31

L’Ufficio Tecnico di Piano si è riunito per decidere sull’individuazione e l’organizzazione dei tavoli tematici, concordando su: - la scelta delle aree tematiche di intervento dei tavoli - l’organizzazione di una giornata formativa per i coordinatori dei tavoli (su: gestione dei gruppi, cultura della rete e filosofia del Piano) - la necessità di predisporre due tipologie di schede (una per i Comuni, ed una per il Consorzio) relativamente ai servizi attualmente offerti - l’opportunità di elaborare una scheda anche sulle risorse/criticità/priorità da far compilare agli enti partecipanti ai tavoli ARTICOLAZIONE: L’Ufficio Tecnico di Piano ha individuato le aree di analisi dei tavoli in coerenza con le aree di intervento del Piano Naz.: 1) Minori e giovani (CISA 31) 2) Disabilità (ASL) 3) Contrasto alla povertà ed inclusione sociale (Comune di Carmagnola) 4) Anziani (CISA 31) 5) Dipendenze (Sert) L’ufficio Tecnico di Piano concorda sulla trasversalità dei temi immigrazione e responsabilità familiari per tutti i tavoli, che saranno tematizzati e ricompresi all’interno dei lavori dei singoli tavoli. Ai tavoli è prevista la partecipazione di tutti gli attori già impegnati nel sociale che vorranno partecipare alla definizione del PdZ, garantendo la loro presenza in termini di risorse umane ed economiche.

Dall’avvio del percorso di programmazione è stato affidato un incarico, a tempo parziale, con funzioni di segreteria amministrativa ed organizzativa del Piano di Zona Nell’ottobre 2004 è stato finanziato dalla Provincia il progetto “Formazione e accompagnamento al Piano di Zona ” la cui realizzazione verrà affidata alla società M&R di Padova. Nel 2005 la Provincia ha finanziato il corso “Sviluppo del sistema di monitoraggio e gestione delle azioni del PdZ” come prosecuzione del corso di formazione di cui sopra (2004) AVVIO: Giugno 2003

-Insediamento Ufficio di Piano - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione dell’analisi a livello politico - Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli - Riavvio attività dei tavoli - Costruzione di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Stesura conclusiva del PdZ - Formazione e costruzione impianto di monitoraggio e valutazione degli interventi programmati nel PdZ - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale IN PREVISIONE: - Sottoscrizione dell’AdP - Costruzione impianto di monitoraggio e valutazione - Co-progettazione nei tavoli

5 Il Comitato dei Sindaci del Distretto dell’ASL 8 di Carmagnola (coincidente con il territorio del CISA 31) è stato individuato quale organo di responsabilità politica nel processo di costruzione del Piano di Zona, con il compito di deliberare gli indirizzi generali e di approvare il Piano di Zona.

Page 7: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

7

TERRIT. UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI STATO DEI LAVORI CIDIS ORBASSANO 6 (6 COMUNI)

CHE COS’E’ Il Comitato dei Sindaci ha istituito l’Ufficio di Piano (Tavolo Tecnico) definendone responsabilità, obiettivi, impegni e risorse, come organo di responsabilità tecnica e tavolo permanente a supporto del tavolo politico COMPOSIZIONE - Direttore Generale del Consorzio - Direttore Distretto Sanit. 3 - ASL 5 - 1 rappresentante Comune Rivalta - 1 rappres. Comune di Orbassano - 3 rappresentanti Forum III Settore - 2 rappresentanti Provincia Torino COMPITI - attivazione di un processo culturale mediante incontri assembleari per la partecipazione degli attori locali, e attraverso la costituzione dei tavoli -attività di pianificazione delle strategie di intervento e delle finalità del processo del PdZ - costituzione dei tavoli tematici ed avvio dei lavori - costituzione e organizzazione di un servizio amministrativo di supporto - presentazione percorso e obiettivi -definizione dell’impianto di monitoraggio e valutazione del PdZ - stesura e valutazione del progetto di fattibilità del PdZ -approvazione Accordo Programma

* La regia del processo è affidata al Cidis Orbassano

CHE COSA SONO: Gruppi di lavoro su specifiche aree tematiche di analisi individuate dall’Ufficio di Piano, e costituiti da Novembre 2003. ARTICOLAZIONE: 1) Minori e giovani (Comune di Rivalta) 2) Disabili (Terzo Settore) 3) Adulti in difficoltà (Cidis Piossasco) 4) Anziani (Comune di Beinasco) COMPOSIZIONE: Tavoli composti da rappresentanti di: - i Comuni - il Consorzio - il Presidio Sanitario - Cooperative sociali - Associazioni di volontariato - Sindacati e Patronati - Scuole e Parrocchie - Ipab e Fondazioni - Patto Territoriale COMPITI:

- fare gruppo - conoscere ed esplicitare gli

obiettivi - definizione fabbisogni conoscitivi - raccolta dati - analisi dei bisogni - individuazione priorità - incrocio tra bisogni/priorità/

servizi e risorse esistenti - identificazione strategie di

intervento

E’ stato affidato ad un collaboratore esterno, per l’intero periodo di programmazione, un incarico con funzioni di segreteria organizzativa del Piano di Zona, ed un ruolo di supporto all’Ufficio di Piano e ai tavoli tematici. AVVIO: Giugno 2003

-Insediamento Ufficio di Piano - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione a livello politico - Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli - Riavvio attività dei tavoli - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ IN PREVISIONE: - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

6 Il Comitato dei Sindaci del Distretto 3 di Orbassano ha definito le linee di indirizzo dei Comuni associati per la definizione del Piano di Zona, individuando quale organo di responsabilità politica un Tavolo di Coordinamento delle attività finalizzate alla definizione concertata del Piano di Zona, presieduto dal Presidente del Comitato dei Sindaci e composto dai Sindaci dei Comuni, da un rappresentante dell’ASL 5 e dal Presidente del Consorzio C.I. di S.

Page 8: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

8

TERRIT. UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI STATO DEI LAVORI IN RE.TE. IVREA7 (57 COMUNI)

L’Assemblea Consortile ha deliberato di nominare il tavolo politico, come tavolo permanente di regia, indirizzo politico e verifica, composto da: - il Presidente del Consorzio (coordinatore del tavolo) - 7 Sindaci - i 3 Presidenti delle Com. Montane - 2 invitati permanenti: l’Assessore alla Sol. Soc. Provincia e il Direttore Generale dell’ASL 9. L’Assemblea ha deliberato anche l’istituzione del tavolo tecnico, tavolo permanente che supporterà quello politico con un ruolo di staff, così composto: - 1 componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio - il direttore del Consorzio (coordinatore del tavolo) - 3 funzionari del Consorzio - 5 funzionari dei Comuni - 2 funzionari della Provincia - 1 Dirigente Asl dei servizi sanitari territoriali.

* La regia del processo è affidata al Consorzio In RETE

CHE COSA SONO: I tavoli di area rappresentano tavoli di partecipazione e concertazione su singole aree tematiche. ARTICOLAZIONE: - Minori (comp. tav.pol.+ IN RETE) - Adulti (comp.tav.pol.+Comune di Ivrea) - Disabili (comp. tav.pol.+IN RETE) -Anziani(comp.tav.pol.+Co. di Samone) - Immigrati (comp. tav.pol.+ IN RETE) COMPOSIZIONE: - 1 componente del tavolo politico - 1 componente del tavolo tecnico - Amministratori comunali - Tecnici del Consorzio - Tecnici dei Comuni - Tecnici Asl di area specifica. Inoltre, a seconda dell’area tematica, verranno coinvolti: rappresentanti della scuola, dell’AA.GG., del CSSA, rappresentanti del volontariato e della cooperazione sociale, del Patto Territoriale, delle Ipab, onlus, Fondazioni, Enti religiosi, OOSS. I tavoli di area saranno coordinati ciascuno da 1 componente del tavolo politico, supportato da un componente del tavolo tecnico COMPITI: - costruire la base conoscitiva - individuare punti di: forza, debolezza, sviluppo per ogni area - partecipare alla scelta degli obiettivi e delle priorità - supportare il tavolo politico nell’allocazione delle risorse

Nella prima parte del percorso programmatorio è stata affidata una consulenza esterna al Dott. F. Vernò come accompagnamento metodologico. Nel 2005 la Provincia ha finanziato il corso “Lo sviluppo del bilancio sociale di zona” affidato all’Agenzia Labser di Milano. AVVIO: Dicembre 2003

- Insediamento tavolo politico - Insediamento UdP e 1° conferenza di piano - Costruzione rappresentanze e insediamento tavoli tematici - Costruzione base conoscitiva - Analisi domanda, utenza, risorse e relazioni tra soggetti istituzionali e comunitari - Suddivisione attività e servizi nella aree di promozione, prevenzione e cura–tutela - Focus group su bisogni e sistema di relazioni esistente - Diagnosi di comunità - Individuazione e proposta obiettivi e priorità - Stesura elaborati da parte dei tavoli tematici - Documento Tavolo Tecnico - Definizione priorità da parte del Tavolo Politico - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ IN PREVISIONE: - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

7 L’Assemblea Consortile ha approvato le linee di indirizzo del processo programmatorio del Piano di Zona.

Page 9: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

9

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CSSAC CALUSO (18 COMUNI)

Si sono costituiti e avviati: - un Tavolo politico composto da rappresentanti di Comuni grandi (2), Comuni medi (2), Comuni piccoli (1) e a cui partecipa sempre il coordinatore del tavolo tecnico; - un Tavolo tecnico che funge da “tecnostruttura” al tavolo politico. COMPOSIZIONE TAV. TECNICO: - Direttore del CSSAC (coordinatore) - 2 responsabili di area - 3 funzionari di 2 Comuni grandi e 1 piccolo -1 componente del CdA (trait d’union con il tavolo politico). COMPITI TAVOLO TECNICO: Il tavolo tecnico non deve definire, ma riportare e proporre al tavolo politico le sue rilevazioni e analisi. Si è già avviato un percorso di conoscenza preliminare all’avvio del processo programmatorio partecipato per la predisposizione del Piano di Zona, interno alle istituzioni locali. Allo stato attuale, il tavolo tecnico ha predisposto un lavoro “di base” per i tavoli tematici che descrive la situazione del Consorzio da cui partire per realizzare l’analisi dei bisogni. *La regia del processo è stata affidata al CSSAC Caluso

ARTICOLAZIONE: Si sono costituiti 4 tavoli tematici: 1) minori (CSSAC) 2) anziani (CSSAC) 3) disabili (CSSAC) 4) adulti e famiglie in difficoltà (CSSAC) COMPITI:

- l’analisi dei bisogni - la mappatura delle risorse

esistenti - la rilevazione dei servizi del

sociale allargato dei Comuni. COMPOSIZIONE: Ai tavoli è prevista la partecipazione di tutti gli attori, istituzionali e non, già impegnati nel sociale e nel socio-sanitario che vorranno partecipare alla definizione del PdZ, garantendo la loro presenza in termini di risorse umane ed economiche.

Nella prima parte del processo di programmazione non sono state previste consulenze specifiche, anche se, insieme ai Consorzi di Ivrea e Cuorgnè, l’anno precedente ci si è avvalsi di un contributo specialistico. Nel 2005, invece, la Provincia ha finanziato il corso “Formazione e accompagnamento alla costruzione del PdZ” affidato all’Agenzia MR di Padova. AVVIO: Luglio 2003

-Insediamento Ufficio di Piano - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni

- Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione dell’analisi a livello politico - Riavvio attività dei tavoli IN PREVISIONE: - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 10: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

10

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CONISA VAL SUSA (37 COMUNI)

CHE COS’E’ E COMPITI: Un Ufficio di piano tecnico-politico, quale organo di responsabilità cui compete la regia operativa del processo di elaborazione del PdZ:

- l’individuazione del percorso metodologico da seguire;

- il coordinamento delle diverse fasi del percorso;

- l’analisi e l’integrazione dei materiali prodotti,

- la definizione delle scelte strategiche prioritarie e degli indirizzi utili alla costruzione del PdZ;

- la stesura conclusiva del piano, e il suo successivo monitoraggio.

COMPOSIZIONE: - il Presidente dell’Assemblea

dei Sindaci del Con.I.S.A.; - 8 amministratori locali -

Sindaco o Assessore alle Politiche Social -, n. 2 per area territoriale);

- 2 rappresentanti delle Comunità Montane;

- un membro del CdA del Con.I.S.A. Val Susa;

- il Direttore del Con.I.S.A; - 2 responsabili di area del

Con.I.S.A; - il Direttore del Distretto

Sanitario 5 dell’ASL 5; - 2 funzionari della Provincia.

* La regia del processo è affidata al Conisa Valle di Susa

CHE COSA SONO E COMPITI: gruppi di lavoro che affiancano l’Ufficio di Piano e che, attraverso l’approfondimento di specifiche aree tematiche, hanno l’obiettivo di costruire la base conoscitiva di partenza (problemi, bisogni, risorse, priorità sociali e di intervento) , realizzare analisi ed elaborare proposte da presentare e far valicare all’ufficio di Piano, dando in tal modo voce ai bisogni del territorio. ARTICOLAZIONE: 1) Minori e giovani (Con.I.S.A. Val Susa) 2) Disabili (Con.I.S.A. Valle di Susa) 3) Anziani (Con.I.S.A. Valle di Susa) 4) Adulti (Con.I.S.A. Valle di Susa) Temi quali il contrasto alla povertà, le responsabilità familiari, le dipendenze e l’immigrazione, considerati trasversali, saranno verranno trattati all’interno dei lavori dei singoli tavoli. Questi tavoli saranno condotti da un coordinatore e da un co-coordinatore, individuati dall’Ufficio di Piano, i quali, oltre a coordinare le iniziative, si renderanno garanti di una corretta ed omogenea metodologia di lavoro COMPOSIZIONE:

- Comuni e Comunità Montane - Asl - Scuole e Agenzie formative - Centro per l’Impiego - OO.SS - Cooperative sociali - Associazioni di volontariato e del

privato sociale - Case di riposo

È’ stata prevista una consulenza, attraverso un finanziamento provinciale dell’ottobre 2003, affidata all’agenzia M&R di Padova, della durata complessiva di 7 giornate formative. Nell’ottobre 2004 è stato finanziato dalla Provincia il progetto “Lo sviluppo del PEG come punto di partenza per l’implementazione del bilancio sociale e del Piano di Zona” la cui realizzazione è stata affidata all’agenzia MR di Padova. Nel 2005, invece, la Provincia ha finanziato il corso “Formazione e accompagnamento alla costruzione del PdZ” affidato all’Agenzia MR di Padova, come prosecuzione del corso di formazione di cui sopra (2004) AVVIO: Ottobre 2003

-Insediamento Ufficio di Piano - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli

- Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione dell’analisi a livello politico - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Stesura conclusiva del PdZ IN PREVISIONE: - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 11: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

11

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

COMUNITAMONTANA VAL PELLICE (7 COMUNI)

Si è istituito il tavolo politico, composto da Assessori comunali, Distretto Val Pellice Asl 10 e Servizio Socio-assistenziale Val Pellice. Il tavolo politico ha individuato i componenti del tavolo tecnico: - funzionari del Servizio Socio-assistenziale Val Pellice - rappresentanti dei Comuni - Distretto Val Pellice Asl 10 - rappresentanti del Terzo Settore - funzionari della Provincia - Scuola - coordinatori tavoli tematici. Il tavolo tecnico si sta incontrando con il compito di nominare i coordinatori e individuare i partecipanti ai tavoli tematici, e di definire il cronoprogramma dei lavori. Ciò al fine di consentire l’avvio del percorso di costruzione del PdZ. * La regia del processo è affidata alla Comunità Montana Val Pellice

CHE COSA SONO Gruppi di lavoro su specifiche aree tematiche di analisi individuate dal Tavolo Tecnico, su indicazione del Tavolo Politico. ARTICOLAZIONE: 1) Minori e famiglie (Comunità Mont.) 2) Politiche giovanili (Com. Mont.+ IIIS) 3) Adulti in difficoltà (Com. Mont.+ IIIS) 4) Disabili (ASL) 5) Anziani (Comunità Mont.) Tali tavoli potranno avvalersi dell’apporto di sottogruppi di approfondimento per tematiche specifiche (es. immigrazione, povertà, alcolismo, ecc) COMPOSIZIONE (ipotizzata, a seconda della aree tematiche): - Comunità Montana - Comuni della Valle - Asl 10 - Coordinamento Volontariato Val Pellice - Cooperative sociali - Tutte le scuole - Tribunale Minorile - Centri di formazione professionale - Centro per l’Impiego - Presidi Anziani - Comunità Alloggio - Associazioni Imprenditoriali COMPITI: - individuare fabbisogni formativi - reperire dati informativi esistenti e costruire i dati necessari all’analisi - costruire la mappatura delle risorse esistenti effettuare la diagnosi di comunità (incrocio bisogni/risorse)

E’ previsto un supporto organizzativo-amministrativo con una Segreteria di Piano. I tecnici coinvolti nella programmazione sul PdZ hanno preso parte ai 2 corsi di formazione sul PdZ finanziati dalla Provincia al CISS Pinerolo (anni 2002 e 2004). AVVIO: Gennaio 2004

-Insediamento Tavolo Tecnico - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione dell’analisi a livello politico

- Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) IN PREVISIONE: - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 12: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

12

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CISS PINEROLO (22 COMUNI)

L’Assemblea dei Comuni Consorziati ha nominato un Tavolo di lavoro politico, con funzioni di regia, indirizzo politico e verifica,composto:- 6 rappresentanti dei Comuni (Assessori alle politiche sociali) - 3 membri del CdA - il Direttore del Consorzio - il Direttore dell’Asl 10 - l’Assessore Politiche Soc. della Provincia. Contemporaneamente, si è istituito il tavolo di lavoro tecnico, come tavolo permanente di supporto al tavolo politico, così composto: - Direttore del Consorzio - 4 funzionari del Consorzio - 3 funzionari dei Comuni - 1 Dirigente dell’Asl 10 - 2 funzionari della Provincia * La regia del processo è affidata al CISS Pinerolo

CHE COSA SONO: I tavoli di Area partono come “tavoli di partecipazione” e potranno diventare “tavoli di concertazione” in base alle responsabilità aggiuntive che i partecipanti metteranno a disposizione. ARTICOLAZIONE: 1) Persone anziane (CISS) 2) Persone disabili (CISS) 3) Adulti in difficoltà (CISS) 4) Giovani (CISS) 5) Bambini (CISS) Tutti i tavoli saranno coordinati da funzionari del Consorzio di competenza. COMPOSIZIONE: - 1 componente del tavolo politico - 1 componente del tavolo tecnico - funzionari del Consorzio dell’area - funzionari dei Comuni dell’area - Scuole - Autorità Giudiziarie - Centro per l’impiego - Associazioni di Volontariato - Cooperazione sociale - Patto Territoriale - Ipab, Onlus e fondazioni - Enti religiosi - Enti di patronato e/o OOSS COMPITI: - raccogliere i dati e le informazioni per costruire la base conoscitiva - individuare i punti di forza , di debolezza e di sviluppo del territorio - partecipare alla scelta degli obiettivi e delle priorità - supportare i politici nell’allocazione delle risorse

Sono state previste due consulenze, una affidata all’agenzia M&R come supervisione tecnica (da corso approvato e finanziato dalla Provincia nell’anno 2002) ed una al Dott. Vernò per momenti di formazione accompagnamento metodologico.

Nell’ottobre 2004 è stato finanziato dalla Provincia il progetto “Formazione per la costruzione del Piano di Zona” la cui realizzazione è stata affidata all’agenzia M&R di Padova, come prosecuzione del corso di formazione di cui sopra (2002).

AVVIO: Novembre 2003

-Insediamento Tavolo Tecnico - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni -Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Validazione dell’analisi a livello politico - Stesura conclusiva del PdZ IN PREVISIONE: - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 13: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

13

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CISSP SETTIMO (4 COMUNI)

L’Assemblea Consortile del Cissp ha deliberato di avviare il processo di programmazione sul Piano di Zona, con il compito di tracciare le linee guida e le finalità del processo, validare ufficialmente il modello organizzativo e formalizzare i programmi triennali di intervento. COMPOSIZIONE: L’ UdP istituito è costituito da: - CISSP(Direttore, Presidente e Responsabili di Area) - 4 Comuni (Assessori e funzionari) - Asl 7 (Direttore di Distretto)

- Provincia (2 funzionari) COMPITI: -concertare il modello organizzativo del percorso (soggetti, funzioni, fasi, strumenti e tempi) - costruire le procedure e le fasi per l’avvio del PdZ -individuare e supportare i lavori dei tavoli tematici - validare il lavoro dei tavoli, da trasmettere al livello politico - elaborare stesura conclusiva PdZ -verificare annualmente applicazione del PdZ * La regia del processo è stata affidata congiuntamente al Cissp Settimo ed al Comune di Settimo

COMPITI: - svolgere l’analisi dei bisogni -svolgere la mappatura delle risorse -elaborare programmi di intervento negli specifici settori -elaborare il documento complessivo del PdZ, in collaborazione con l’UdP -verificare annualmente l’applicazione del PdZ ARTICOLAZIONE: 1) Anziani (CISSP+ASL) 2) Età evolutiva, giovani e responsabilità familiari (Comune di Settimo + ASL) 3) Adulti in difficoltà (CISSP+ASL) 4) Disabilità (CISSP+ ASL) COMPOSIZIONE: Tavoli composti, a seconda delle aree tematiche, da rappresentanti di: - i Comuni - il Consorzio - il Presidio Sanitario - Cooperative sociali - Associazioni di volontariato - Sindacati e Patronati - Scuole e Parrocchie - Centri di formazione - Centro per l’impiego - Ipab - Fondazioni bancarie - Associazioni Imprenditoriali

Si è affidato ad un operatore del CISSP la segreteria tecnica-organizzativa dell’intero processo sul PdZ. La Provincia di Torino nell’autunno 2004 ha finanziato al Cissp un progetto di “formazione/accompagnamento alla costruzione del PdZ e del disegno per il suo monitoraggio”, la cui realizzazione è stata affidata alla società di consulenza Emmeerre di Padova. AVVIO: Luglio 2003

- Insediamento dell’UdP - Costruzione e validazione del modello organizzativo per il percorso di programmazione del PdZ -Individuazione/composizione dei tavoli tematici - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni -Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) IN PREVISIONE: - Validazione dell’analisi a livello politico - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 14: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

14

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CIS CIRIE’ (17 COMUNI)

Per avviare il percorso di elaborazione del Piano di Zona, sono stati costituiti: - un tavolo di lavoro politico, con funzioni di regia, indirizzo e verifica. Questo tavolo sarà costituito da sette rappresentanti individuati dall’assemblea dei Comuni, due componenti del consiglio di amministrazione del CIS, il direttore generale dell’ASL 6 (o suo delegato) - un tavolo di lavoro tecnico (UdP) che supporta il tavolo politico, organizza e coordina le fasi tecniche del processo e coordina le attività dei tavoli tematici di area. Questo tavolo sarà composto da funzionari del Consorzio, dei Comuni, dell’Asl e della Provincia

* La regia del processo è affidata al CIS Ciriè

COMPITI: promuovere la conoscenza dei

vari interventi posti in essere da parte dei vari soggetti

collaborare nella raccolta dei dati, delle informazioni e dei bisogni del territorio per costruire la base conoscitiva

collaborare nell’individuazione dei punti di forza e di debolezza, per aree di intervento formulare proposte per la scelta

degli obiettivi e delle priorità e per l’allocazione delle risorse.

ARTICOLAZIONE: I tavoli tematici sono i seguenti: 1) Anziani (CIS) 2) Disabili (CIS) 3) Età evolutiva (CIS) 4) Adulti in difficoltà (CIS) COMPOSIZIONE: - 1 componente del tavolo politico - 1 componente del tavolo tecnico -funzionari del consorzio - rappresentanti dei Comuni - funzionari dell ’A.S.L dell’area specifica - scuola - autorità giudiziarie - funzionari del C.P.I. - associazioni di volontariato - cooperazione sociale - IPAB - ONLUS e Fondazioni - enti di patronato e/o OOSS

La Provincia di Torino nell’anno 2003 ha finanziato al Consorzio il progetto formativo “Il PdZ dei servizi alla persona: supporto al processo programmatorio e di sviluppo della rete dei servizi” inalizzato a promuovere l’avvio del PdZ, che è stato affidato al Dott. Vernò di Milano. Nel 2005 è stato finanziato dalla Provincia il progetto “Il PdZ dei servizi alla persona: supporto al processo di realizzazione della prima annualità” la cui realizzazione è affidata al Dott. Vernò come prosecuzione del corso di formazione di cui sopra (2003) AVVIO: Settembre 2004

- Realizzazione di un percorso formativo sia con la Direzione e gli Amministratori, sia con gli operatori ed il personale tecnico della P.A. - Presentazione pubblica del percorso di programmazione -Insediamento Tavolo Tecnico - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni -Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Validazione dell’analisi a livello politico -Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli - Stesura conclusiva del PdZ IN PREVISIONE: - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 15: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

15

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

COMUNITA’ MONTANA VALLI CHISONE E GERMAN. (16 COMUNI)

Con Deliberazione assunta in data 26/04/04 dal Consiglio della Comunità Montana è stato costituito il tavolo di coordinamento politico-istituzionale per la stesura del PdZ: - presieduto dall’Assessore ai Serivizi Sociali della Comunità Mont. - partecipano 3 rappresentanti nominati dal Consiglio e 2 dalla giunta, il Direttore generale dell’Asl 10, il Direttore dell’area socio-assistenziale della Comunità Mont. - è un tavolo permanente con funzioni di regia, di indirizzo politico e di verifica. Il tavolo politico istituzionale nello svolgimento delle sue funzioni si avvale dell’Ufficio di Piano che: - è presieduto dal Direttore dell’area socio-assistenziale della Comunità - vi partecipano un funzionario dei Servizi Sociali della Comunità M., un Dirigente dell’Asl 10 dei Servizi territ. e 1 funzionario della Provincia - è un tavolo permanente che supporta il tavolo politico nello svolgimento delle sue funzioni * La regia del processo è affidata alla Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca

COMPITI: - raccogliere i dati e le informazioni per costruire la base conoscitiva - individuare i “punti di forza e di debolezza” per aree tematiche di intervento - partecipare alla scelta degli obiettivi e delle priorità - supportare i politici nell’allocazione delle risorse ARTICOLAZIONE: I tavoli tematici sono i seguenti: 1) Persone anziane 2) Persone disabili 3) Adulti in difficoltà 4) Giovani e minori COMPOSIZIONE: - 1 componente del tavolo politico e/o un amministratore comunale - 1 componente dell’UdP - funzionari della Comunità Montana - funzionari dell’Asl - rappresentanti della scuola - rappresentanti dell’autorità giudiziaria - funzionari del CPI - rapp. della cooperazione sociale - rapp. di associazioni di volontariato - rapp. di fondazioni e Onlus - rapp. di enti di patronato - rapp. di enti riconosciuti delle confessioni religiose

I tecnici coinvolti nella programmazione sul PdZ hanno preso parte ai 2 corsi di formazione sul PdZ finanziati dalla Provincia al CISS Pinerolo (anni 2002 e 2004). AVVIO: Aprile 2004

- Presentazione pubblica del percorso di programmazione -Insediamento Tavolo Tecnico - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) IN PREVISIONE: - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 16: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

16

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CISAP COLLEGNO GRUGLIASCO (2 COMUNI)

Con Deliberazione del 19/12/2002 il Comitato dei Sindaci del Distretto 1 -Asl 5 ha dato avvio alla definizione del Piano di Zona, costituendo: - un “tavolo tecnico-politico” di coordinamento, composto dagli Assessori alle politiche sociali dei Comuni di Collegno e Grugliasco, il Presidente del Cisap, il Direttore del Distretto 1 dell’Asl 5, il Direttore del Cisap e i Dirigenti dei Settori Politiche Sociali dei 2 Comuni - un “tavolo tecnico” preposto alle attività di ricerca, concertazione e elaborazione, costituito da funzionariindividuati dai singoli Comuni, dall’Asl 5, dal Cisap e dalla Provincia * La regia del processo è affidata al CISAP

COMPITI: - Ricerca e formazione per una visione condivisa dei problemi - Lavoro di analisi delle dinamiche sociali e le politiche poste in essere - Successiva attività di progettazione ARTICOLAZIONE: 1) Adolescenti e preadolescenti (Comune di Collegno) 2) Anziani (CISAP) 3) Disabilità (Asl 5) 4) Marginalità (CISAP) 5) Responsabilità genitoriali (Comune di Grugliasco) Per coordinare i tavoli, sono stati individuati 5 conduttori tra il personale delle amministrazioni come rappresentanti tecnici “di parte pubblica” e punto di riferimento per i partecipanti. COMPOSIZIONE: - Associazioni di volontariato - Cooperative sociali - Fondazioni - Patronati - Enti di promozione sociale

Nell’anno 2003 è stato affidata una consulenza metodologica e di accompagnamento allo Studio Associazione Servizi Nuovi (Dott. Montebugnoli) AVVIO: Primavera 2003

-Insediamento Tavolo Tecnico - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Validazione dell’analisi a livello politico - Stesura conclusiva del PdZ - Validazione politica del PdZ - Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli IN PREVISIONE: - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 17: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

17

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CISA GASSINO (7 COMUNI)

Con Deliberazione 04/2004 assunta dal Comitato dei Sindaci si è avviato il processo di costruzione del PdZ, individuando: - nel Comitato dei Sindaci (Comuni associati e Asl 7) l’organismo istituzionale deputato a formulare gli indirizzi generali per la realizzazione dello stesso - nell’Ufficio di Piano (composto da Comuni, CISA, Asl e Provincia) l’organo di responsabilità tecnica e politica cui spetta la redazione e il monitoraggio del piano - nell’Ente Gestore (CISA) la regia del processo di costruzione del piano * La regia del processo è affidata al CISA Gassino

ARTICOLAZIONE: I tavoli tematici individuati per l’analisi dei bisogni sono: 1) Anziani 2) Disabili 3) Minori 4) Adulti in difficoltà COMPOSIZIONE: - Funzionari del Cisa - Funzionari dei Comuni - Funzionari dell’Asl 7 - Rappresentanti del Terzo Settore (cooperative soc. e associazioni) - Scuole del territorio - Centro per l’Impiego - Centri di formazione professionale - Organizzazioni Sindacali - Fondazioni - Tribunale dei Minori - Ipab - Parrocchie - Associazioni imprenditoriali - Patto Territoriale

Nel 2005 è stato finanziato dalla Provincia il progetto “Formazione e accompagnamento alla costruzione del PdZ: dall’analisi dei bisogni alla progettazione delle azioni e alla redazione dell’Accordo di Programma” la cui attuazione è stata affidata all’agenzia MR di Padova. AVVIO: Aprile 2004

- Insediamento del tavolo di coordinamento politico-istituzionale -Insediamento Ufficio di Piano - Conferenza di Piano come presentazione pubblica del percorso di programmazione -Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) IN PREVISIONE: - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Validazione dell’analisi a livello politico - Stesura conclusiva del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 18: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

18

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CISA 12 NICHELINO (4 COMUNI)

Nel mese di aprile u.s. è stato attivato il Comitato dei Sindaci per il Distretto Sanitario di Nichelino dell’Asl 8, che ha elaborato le seguenti linee di indirizzo: - promuovere, d’intesa con l’Asl 8, la definizione del PdZ dell’area intercomunale di Nichelino, None, Vinovo e Candiolo; -di costituire un “tavolo di coordinamento” delle attività finalizzate alla definizione concertata del Piano di Zona stesso. Tale tavolo sarà presieduto dall’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Nichelino, e vi parteciperanno dagli Assessori alle Politiche sociali dei Comuni ed il Presidente del CISA e dal Direttore del Distretto Sanitario; - di costituire un “Ufficio di Piano ” preposto alle attività di ricerca, concertazione e pianificazione, e al coordinamento dell’attività dei tavoli tematici. Il tavolo sarà coordinato da un Referente di Piano (Dirigente/funzionario del Comune di Nichelino) e composto dai funzionari designati dai singoli Comuni e della Provincia, dai Direttori del Distretto Sanitario e del CISA 12, da rappresentanti del Terzo Settore e dei Sindacati. * La regia del processo è affidata al CISA 12

COMPITI: - Analizzare i bisogni del territorio - Formulare ipotesi di intervento in risposta ai bisogni individuati -costruire una “mappa” delle risorse esistenti ARTICOLAZIONE: - Minori e responsabilità famigliari (CISA) - Disabilità (CISA) - Anziani (CISA) - Dipendenze patologiche (Asl) - Contrasto delle povertà e immigrazione (Comune di Nichelino) COMPOSIZIONE: - funzionari dei 4 Comuni - funzionari del CISA 12 - i diversi Servizi dell’Asl 8 - Cooperative sociali - Associazioni di volontariato - Scuole del territorio - Sindacati - Centro per l’Impiego - Fondazioni

Nell’anno 2003 è’ stata affidata una consulenza allo Studio APS per formazione ed aggiornamento metodologico sulla costruzione del Piano di Zona. Nel 2005 è stato finanziato dalla Provincia il progetto “Governance e programmazione: strumenti e metodologie” affidato alla Cooperativa Paradigma. AVVIO: Aprile 2004

-Insediamento Tavolo Tecnico - Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione dell’analisi a livello politico - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Stesura conclusiva del PdZ - Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP IN PREVISIONE: - Costruzione impianto di monitoraggio e valutazione - Co-progettazione nei tavoli - Attivazione, attuazione e gestione dei progetti previsti

Page 19: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

19

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

CISSA PIANEZZA (6 COMUNI)

L’Assemblea consortile del CISSA ha deliberato, nel dicembre 2005, l’individuazione delle linee guida, degli strumenti e delle modalità organizzative-gestionali del PdZ. Organo di responsabilità politica: - composto da una rappresentanza dei sindaci dei Comuni della zona, dal Presidente del Consorzio e dal Direttore dell’Asl 6 - con funzioni di definire le priorità e gli obiettivi a livello locale, le risorse da destinare, verificare le azioni progetto e valutare i risultati finali Organo di responsabilità tecnica (UdP): - composto dal Direttore del CISSA (Referente di Piano), il referente tecnico dell’Asl 6, i referenti tecnici dei comuni scelti, i funzionari della Provincia e i coordinatori dei tavoli tematici - con funzioni di attivazione e supporto ai tavoli, stesura del documento di programmazione, predisposizione degli atti e del sistema di valutazione del Piano. * La regia del processo è affidata al CISSA Pianezza

CHE COSA SONO: La sede per l’analisi partecipata dei bisogni e delle risorse territoriali per la costruzione del Piano di Zona, hanno il compito di individuare le priorità emerse, monitorare il processo di redazione del Piano e costruire le azioni stesse. ARTICOLAZIONE: I tavoli tematici ipotizzati sono i seguenti: 1) Minori (CISSA) 2) Handicap (CISSA) 3) Anziani (CISSA) 4) Adulti (CISSA) COMPOSIZIONE: - Funzionari dei Comuni - Funzionari del Cissa - Funzionari dell’ASL - Funzionari dell’Asl 6 - Cooperative sociali - Associazioni - Organizzazioni di volontariato - Scuole - CPI - Organizzazioni sindacali - Parrocchie

La Provincia di Torino nell’autunno 2004 ha finanziato al Cissa un progetto di “valutazione e controllo all’attuazione del Piano di Zona”, il cui affidamento è ancora in via di definizione. Sono stati inoltre affidati due incarichi esterni: - uno di consulenza specifico per il coordinamento dei coordinatori dei tavoli - uno con funzioni di segreteria organizzativa AVVIO: Gennaio 2005

- Presentazione pubblica del percorso di programmazione - Costituzione e composizione tavoli tematici - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni -Insediamento Ufficio di Piano - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) N PREVISIONE: - Validazione dell’analisi a livello politico - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Stesura conclusiva del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 20: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

20

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

C.I.S.S. CHIVASSO (16 COMUNI)

A partire da fine 2003 con successivi atti deliberativi dell’Assemblea Consortile è stato attivato il processo programmatorio per la predisposizione del Piano di Zona, individuando: - il tavolo di coordinamento politico-istituzionale composto dal Presidente dell’Assemblea Consortile, Presidente del CdA del Consorzio, Direttore generale dell’Asl 7 e da almeno 5 Sindaci (o delegati), con la funzione di determinare e verificare tutto l’iter procedurale del PdZ - l’Ufficio di Piano organismo tecnico composto da dal Direttore del Consorzio, 3 tecnici di area (minori, anziani, disabili), Direttore del Distretto e/o altri rappresentanti dell’Asl e 5 funzionari comunali, con il compito di effettuare la rilevazione del contesto e dei bisogni, attivare e coordinare i tavoli di concertazione e stendere il documento di Piano conclusivo, monitorandone poi la realizzazione * La regia del processo è affidata al CISS Chivasso

CHE COSA SONO E COMPITI: I tavoli di concertazione per aree tematiche proposti dal tavolo politico sono la sede in cui si attua la programmazione partecipata e l’elaborazione progettuale ed effettiva del Piano di Zona. ARTICOLAZIONE: - Anziani - Disabili - Minori e giovani - Disagio sociale e sostegno alle famiglie E’ stato stabilito che un membro del C.d.A. fungerà, per ciascun tavolo, da Presidente dell’area tematica COMPOSIZIONE: - Funzionari e operatori del CISS - Funzionari dei Comuni - Funzionari dell’ASL - Cooperative sociali - Associazioni - Organizzazioni di volontariato - CPI - Centri di formazione professionale - Scuole -Organizzazioni sindacali - Diocesi - Agenzia per la casa - Tribunale giudice tutelare - Strutture socio-assistenziali

La Provincia di Torino nell’autunno 2004 ha finanziato al Ciss un progetto di “azioni di supporto per l’elaborazione e la gestione del Piano di Zona”, la cui realizzazione è stata affidata alla società di consulenza Cresa di Torino. AVVIO: Fine 2003

- Insediamento del tavolo di coordinamento politico-istituzionale - Presentazione pubblica del percorso di programmazione -Insediamento Ufficio di Piano - Costituzione e composizione tavoli di concertazione per aree tematiche - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione dell’analisi a livello politico - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) IN PREVISIONE: - Stesura conclusiva del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 21: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

21

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

C.I.S.S. 38 CUORGNE’ (33 COMUNI)

A marzo 2005 l’Assemblea dei Sindaci ha aggiornato le linee di indirizzo sul Piano di Zona (già formalizzate nel 2003), definito il cronoprogramma delle attività e individuato i seguenti organismi competenti: - Tavolo politico composto da 5 componenti rappresentanti degli Enti Locali dei Comuni + 1 rappresentante del CdA del CISS 38 -Ufficio di Piano composto da: 1 rappresentante del CdA, 3 funzionari comunali, il Direttore del CISS, i funzionari individuati dal Consorzio, 1 rappresentante dell’Asl 9, 2 rappresentanti della Provincia * La regia del processo è affidata al CISS 38

CHE COSA SONO E COMPITI: si costituiscono per aree tematiche e sono la sede in cui si attua la programmazione partecipata e l’elaborazione concertata di progetti e interventi che comportano la messa in rete di responsabilità e risorse aggiuntive ARTICOLAZIONE: Sono stati ipotizzati i seguenti tavoli: - Famiglie e minori (CISS 38) - Anziani (CISS 38) - Disabilità (CISS 38) - Adulti in Difficoltà (CISS 38) - Immigrazione (CISS 38) COMPOSIZIONE: Si è predefinito di formare i tavoli tematici con: - rappresentanti del tavolo politico -rappresentanti del tavolo tecnico (udp) -amministratori locali -tecnici del Consorzio, dell’Asl e dei comuni dell’area specifica -rappresentanti scuole/enti di formazione - tecnici della Provincia e del CPI - rappresentanti Autorità Giudiziaria - rappresentanti volontariato - rappresentanti cooperazione sociale - rappresentanti Ipab -rappresentanti Onlus e Fondazioni - rappresentanti OOSS - rappresentanti Enti religiosi

E’ stata prevista una consulenza-assistenza da parte del Dott. F.Vernò, sin dall’inizio del processo di programmazione. La Provincia di Torino nell’autunno 2005 ha finanziato al Ciss 38 il progetto di formazione “Formazione e assistenza tecnica-percorso di realizzazione del PdZ” la cui realizzazione è stata affidata al Dott. Vernò di Milano. AVVIO: 2005

- Insediamento del tavolo di coordinamento politico-istituzionale - Presentazione pubblica del percorso di programmazione -Insediamento Ufficio di Piano - Costituzione e composizione tavoli di concertazione per aree tematiche - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) - Validazione dell’analisi a livello politico - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli IN PREVISIONE: - Stesura conclusiva del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 22: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

22

TERRITORIO

UFFICIO DI PIANO* TAVOLI TEMATICI CONSULENZE E TEMPI

STATO DEI LAVORI

COMUNITAMONTANA VALLI DI LANZO (21 COMUNI)

Il Tavolo di coordinamento politico è l’organismo rappresentativo dei Comuni associati e dell’ASL n. 6, deputato a formulare gli indirizzi generali per la realizzazione del piano ed è composto da: - 12 Sindaci - il Presidente e l’Assessore all’Assistenza della Comunità Montana. Partecipano: Il Direttore Generale dell’Asl 6; il Segretario Direttore e il Responsabile del Servizio Socio-Assistenziale della Comunità. L’Ufficio di Piano è l’organismo tecnico che ha i seguenti compiti:

- Organizzare e coordinare le fasi tecniche del processo - Definire la base conoscitiva del territorio relativa ai dati, ai bisogni ed alle risorse pubbliche e private; - Formulare proposte al tavolo politico-istituzionale; - Elaborare la bozza del Piano di Zona sulla base degli obiettivi e delle priorità individuate; - Supportare il tavolo politico-istituzionale nella fase di allocazione delle risorse; -- Collaborare all’individuazione di strumenti di valutazione dei risultati.

* La regia del processo è affidata alla Comunità Montana Val di Lanzo

CHE COSA SONO E COMPITI: I compiti dei tavoli tematici sono di: - raccogliere dati e informazioni per costruire la base conoscitiva del Piano - individuare i “punti di forza e di debolezza”, nonché i “possibili punti di sviluppo” per le aree di intervento - partecipare alla scelta degli obiettivi e delle priorità - supportare i politici nell’allocazione delle risorse messe a disposizione da Enti Pubblici e Privati ARTICOLAZIONE:

1) Adulti in difficoltà 2) Disabili 3) Minori 4) Anziani

COMPOSIZIONE:

- Comuni - Comunità Montana - ASL 6 - Scuola - Centri per l’impiego - IPAB - Strutture residenziali - Parrocchie - Volontariato - Cooperazione sociale - Associazioni - Organizzazioni sindacali - Enti di patronato - Fondazioni

AVVIO: Aprile 2005

- Insediamento del tavolo di coordinamento politico-istituzionale - Presentazione pubblica del percorso di programmazione -Insediamento Ufficio di Piano - Avvio lavori tavoli - Analisi dei bisogni - Prima verifica analisi dei bisogni (Ufficio di Piano) IN PREVISIONE: - Validazione dell’analisi a livello politico - Costruzione concertata di priorità, obiettivi e risorse attivabili (progetti) - Presentazione pubblica dei lavori dei tavoli - Stesura conclusiva del PdZ - Assunzione del PdZ con conseguente approvazione formale - Sottoscrizione dell’AdP

Page 23: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

23

COMUNI CAPOFILA DEGLI AMBITI TERRITORIALI DELLA PROVINCIA DI TORINO Per tutti gli ambiti territoriali della Provincia di Torino, gli Enti capofila della programmazione sul Piano di Zona corrispondono agli Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali sopra citati (siano essi Consorzi e/o Comunità Montane), ad eccezione di: -Comuni di Moncalieri, La Loggia, Trofarello: il cui Comune capofila è Moncalieri. -Comuni di Rivoli, Rosta, Villarbasse, Val della Torre e Alpignano: il cui Comune capofila è Rivoli. -CISSP Settimo: la regia del processo è stata affidata congiuntamente al Consorzio (Cissp Settimo) e al Comune di Settimo, in qualità di Comune capofila dell’ambito di riferimento

I REFERENTI DI PIANO

- CSSAC del Chierese: RAFFAELA GUERCINI telefono: 011/9427136 e-mail: [email protected] - Comune di Moncalieri: INES TOLOSA telefono: 011/ 6401432 e-mail: [email protected] - Comune di Rivoli: RAFFAELLA MASERI telefono: 011/9513524 e-mail: [email protected] - Comunità Montana Val Sangone: GIUSEPPE GROSSO telefono: 011/9365296 e-mail:[email protected] - Cisa 31 Carmagnola: CLARA GENESIO telefono: 011/ 9715000 e-mail: [email protected]

Page 24: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

24

- Cidis Piossasco: CRISTINA PUKLY telefono: 011/ 9065257-669 e-mail: [email protected] - IN.RE.TE. Ivrea: CARLA AVALLE telefono: 0125/646111 e-mail:[email protected] - Comunità Montana Val Pellice: CARLA COMBA telefono: 0121/9524217 e-mail: [email protected] - CISS Pinerolo: GAETANA CIPRIANI telefono: 0121/325001 e-mail: [email protected] - Con.I.SA Valle di Susa: ANNA BLAIS telefono: 0122/623103 e-mail: [email protected] - CSSAC Caluso : NADIA MARIN telefono: 011/9893511 e-mail: [email protected] - CISSP Settimo: BRUNA MARINO telefono: 011/8169011 e-mail: [email protected] - CIS Ciriè: FRANCO MONDINO telefono: 011/9212896 e-mail: [email protected] - Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca: LIVIO VIGNA telefono: 0121/802525 e-mail: [email protected] - CISA Gassino: ANTONIO RUSSO telefono: 011/9819911 e-mail: [email protected]

Page 25: QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI ... - Provincia di … · QUADRO RIASSUNTIVO DELLO SVILUPPO DI PROGRAMMAZIONE LOCALE IN PROVINCIA DI TORINO Provincia di Torino Servizio Solidarietà

25

- CISA Nichelino: VIRGILIO SCANSETTI telefono: 011/6807854 e-mail: [email protected] - CISS Chivasso: RAFFAELLA VITALE telefono:011/9109034 e-mail:[email protected] - CISS 38 Cuorgnè: MASSIMO RIVOIRO telefono: 0124/657912 e-mail: [email protected] - COMUNITA’ Montana Valli di Lanzo: ANDREINA POY telefono: 0123/28416 e-mail: [email protected] Dalle esperienze del territorio della provincia di Torino sul Piano di Zona sopra descritte, emerge fortemente come, grazie al lavoro parallelo, sinergico e integrato, degli Uffici di Piano e dei tavoli tematici, in raccordo e di concerto con il livello politico, nei territori che stanno lavorando, pur avendo sviluppato il percorso di programmazione con modalità organizzative, gestionali, metodologiche e decisionali differenti, a seconda delle peculiarità locali, il percorso di lavoro sinora realizzato risulta essere, in linea con la filosofia della programmazione (bottom up) concertata che ha ispirato la Legge 328/00, il risultato di un percorso di lavoro collettivo. Tale lavoro, infatti, coordinato e gestito dagli Uffici di Piano, ha coinvolto, sin dalla fase di avvio e organizzazione del percorso stesso, ma anche nel lavoro dei tavoli, molti enti ed istituzioni pubbliche (quali: Comuni, Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali, Asl, Provincia, Centro per l’Impiego, Scuole, Sindacati, Ipab, Parrocchie), oltre che diversi soggetti del privato sociale (quali: Fondazioni, Cooperative sociali, associazioni di volontariato, Agenzie formative, eccetera). La Provincia è impegnata per la realizzazione del processo di definizione e attuazione dei Piani di Zona locali tramite la propria presenza ai lavori degli Uffici Tecnici di Piano dei diversi ambiti territoriali via via costituiti (di cui in tabella), proponendo indirizzi metodologici, tecnici, organizzativi e strumenti quali-quantitativi utili ad accompagnare e sostenere programmazioni efficaci a livello locale, in un’ottica di incremento dello sviluppo locale del territorio provinciale. Il duplice obiettivo di questa azione di intervento è sostenere il territorio nel percorso di predisposizione del Piano di Zona e favorire, al contempo, l’integrazione e il raccordo tra le singole programmazioni locali e la programmazione nei diversi settori dell’Ente coinvolti nel Piano di Zona.