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Quadro politicomilitare e sociale

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Quadro politico‐militare e sociale

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Violenze contro i civili ‐ Il caso della deportazione‐genocidio degli armeni

1915‐1916 : l’esercito ottomano deporta la popolazione armena dalla zona caucasica, che confina con la Russia, alla Siria

Su 1.500.000 armeni, 370.000 arrivano in Siria, 300.000 passano in Russia

Gli altri muoiono, o sono uccisi, nel tragitto

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Conseguenze economiche e sociali della guerra

Coordinamento statale della produzione

Notevolissimi profitti per gli imprenditori

Buone condizioni retributive

A t d d ll dAumento dovunque delle donne nelle fabbriche e negli uffici

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La svolta della guerra – 1917‐1918

marzo 1917: crisi sociale e politica in Russia scoppio della prima Rivoluzione del 1917 che conduce‐marzo 1917: crisi sociale e politica in Russia scoppio della prima Rivoluzione del 1917, che conduceall’abdicazione dello zar; autunno del 1917: crollo definitivo del fronte russo, in occasione dellaRivoluzione di ottobre, che ha – come conseguenza – l’uscita della Russia dalla guerra

‐ aprile 1917: dichiarazione di guerra degli Stati Uniti alla Germania, in risposta alla guerra sottomarina

‐ 24 ottobre 1917: sfondamento degli austro‐tedeschi a Caporetto; l’avanzata austro‐tedesca è fermatasul Piavesul Piave

‐primavera 1918: offensiva tedesca sul fronte francese, e austro‐tedesca sul fronte italiano: entrambi ifronti resistono all’attacco

‐ agosto 1918: controffensiva dell’Intesa sul fronte occidentale, favorita dalla presenza operativa delletruppe statunitensi

‐ ottobre 1918: controffensiva italiana

‐ 3 novembre 1918: l’Austria chiede l’armistizio; l’11 novembre l’imperatore Carlo I abdica

‐ 9 novembre 1918: rivoluzione a Berlino – Guglielmo II fugge

‐ 11 novembre 1918: i rappresentanti del governo provvisorio tedesco firmano l’armistizio11 novembre 1918: i rappresentanti del governo provvisorio tedesco firmano l armistizio

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Dopo la guerra: forme di elaborazione del lutto collettivo

‐Monumenti

‐ Cimiteri di guerra

‐ Opuscoli in memoria [Oliver Janz, Lutto, famiglia e nazione nel culto dei cadutidella prima guerra mondiale in Italia, in O. Janz e L. Klinkhammer (a cura di), Lamorte per la patria La celebrazione dei caduti dal Risorgimento alla Repubblicamorte per la patria. La celebrazione dei caduti dal Risorgimento alla Repubblica,Donzelli, Roma 2008]

Rit li‐ Rituali

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“Ripara, Italia sui reduci Prodi le offese di guerra / rendili all’opre di pace, che ne accompagnin la vita / Niuna interezza è più sacra di questa Carne ferita / nelaccompagnin la vita / Niuna interezza è più sacra di questa Carne ferita / nel disserrar l’eroiche strade alla patria terra! “Cartolina, Milano, Archivio e Biblioteca delle civiche raccolte storiche, Fondo Cavallotti.Cavallotti.

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Cartolina della serie “I bambini ela guerra”, “La Croce Rossa”Milano, Archivio e Bibliotecad ll h l hdelle civiche raccolte storiche,Dono Bertarelli.

Cartolina della serie “I bambini ela guerra” “Le cure ai feriti”la guerra , Le cure ai feritiMilano, Archivio e Bibliotecadelle civiche raccolte storiche,Dono Bertarelli.Dono Bertarelli.

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Monumenti Italiani della Grande Guerra

Da sin. a destra: Bozzole Monferrato; Novi Ligure; Pisa: Gigi Supino, Monumento aid ti d ll’U i ità di Pi 1924caduti dell’Università di Pisa, 1924

http://www.monumentigrandeguerra.it

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Un fondamentale rituale: il milite ignoto

Francia: 11 novembre 1920: Tomba del Milite nell’Arco di Trionfo a Parigi

G B t 11 b 1920 T b l Milit I t W t i tGran Bretagna: 11 novembre 1920: Tomba al Milite Ignoto a Westminster

11 novembre 1921: USA: Tomba del Milite Ignoto nel Cimitero Militare diArlington, nei pressi di Washington

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Il rituale di inumazione del “milite ignoto” in Italia

28 ottobre – 4 novembre 192128 ottobre – 4 novembre 1921

11 salme di soldati italiani non identificati vengono composte a Gorizia; le loro barevengono trasferite nella Basilica di Aquileiavengono trasferite nella Basilica di Aquileia

28 ottobre 1921: nella basilica Maria Bergamas, triestina, madre di Antonio, disperso inguerra, sceglie una bara tra undici che si trova di frontegue a, sceg e u a ba a t a u d c c e s t o a d o te

La bara del «milite ignoto» viene trasportata da Aquileia a Roma col treno, via Venezia –Bologna – Firenzeg

3 novembre 1921: arrivo a Roma; la salma è deposta nella chiesa diS. Maria degli Angeli,nei pressi della stazione Termini

4 novembre 1921: rituale di inumazione al Vittoriano nell’Altare della Patria

Dal discorso di Vittorio Emanuele III, 4 novembre 1921:

«Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nellei iù di ò il i ll iù b li dd b dtrincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo

senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della Patria»

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Le conseguenze geo‐politiche della guerra ‐ 1

Germania:Germania:‐ dal 9 novembre 1918 è una Repubblica;‐ deve restituire l’Alsazia‐Lorena; parte di Slesia, Posnania e Pomerania devono essere cedute alnuovo Stato di Polonia; Danzica ha lo status di “città libera”.‐ deve inoltre limitare il suo esercito a 100.000 effettivi, rinunciare alla flotta di guerra,smilitarizzare l’area renana.‐ nel 1921 viene stabilito che paghi 132.000.000.000 dm come danni di guerra a Francia, GranB t It liBretagna e Italia.

Austria‐Ungheria:‐ 11 novembre 1918: l’imperatore Carlo I di Asburgo abdica;11 novembre 1918: l imperatore Carlo I di Asburgo abdica;‐ il territorio dell’Impero viene suddiviso in tre repubbliche e due regni: Repubbliche d’Austria;d’Ungheria; di Cecoslovacchia; Regni di Jugoslavia e di Romania (la Romania esisteva già, maottiene notevoli ampliamenti territoriali); Trento, il Trentino, il Sud Tirolo, Trieste e l’Istria sonop )cedute all’Italia.

Russia:d l è l h l l l d bbl‐ dal 1917 è in corso una crisi politica che culmina con la proclamazione di una Repubblica

sovietica;‐ gli effetti immediati della crisi sono le perdite territoriali ad ovest: indipendenza delleRepubbliche di Finlandia Estonia Lettonia Lituania e Polonia; ampliamenti territoriali dellaRepubbliche di Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia; ampliamenti territoriali dellaRomania.

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Le conseguenze geo‐politiche della guerra ‐ 2

Impero Ottomano:p

‐ 1919: truppe greche a Smirne; truppe francesi sulla costa centro‐meridionale della Turchia; truppeitaliane in Antalia (coste sud‐occidentali); truppe inglesi sulla costa sud‐orientale

‐ 1920, 10 agosto: trattato di Sèvres: prevede lo smembramento dell’Impero ottomano; gli stretti delBosforo e dei Dardanelli devono diventare zona internazionalizzata; Smirne e le isole dell’Egeo devonoessere attribuite alla Grecia; il Dodecaneso e Rodi devono essere attribuiti definitivamente all’Italia; i; ;territori medio‐orientali ex‐ottomani devono essere spartiti tra Francia e Gran Bretagna

‐ 1920: costituzione ad Ankara di una forza armata nazionalista turca, guidata da Mustafà Kemal

‐ giugno 1921‐settembre 1922: guerra greco‐turca

‐ 1922, ottobre : nuovi accordi di pace siglati da Mustafà Kemal;p g

‐ 1922, 17 novembre: abdicazione di Maometto VI

1923 24 luglio: il Trattato di Losanna riconosce l’integrità territoriale della Turchia e prevede la‐ 1923, 24 luglio: il Trattato di Losanna riconosce l integrità territoriale della Turchia e prevede ladeportazione di alcune decine di migliaia di turchi dalle isole dell’Egeo o dalla Macedonia greca inTurchia, e di un milione circa di greci dalla Turchia alla Grecia

‐ 1923, 29 ottobre : proclamazione della Repubblica di Turchia

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Le conseguenze geo‐politiche della guerra ‐ 2

2 novembre 1917: Arthur Balfour, ministro degli esteri britannico, informa LordWalter Rotschild, che il governo britannico ha deciso di adoperarsi affinché siacostruita una “national home for the Jewish people” in Palestina, purché venganop p , p grispettati i diritti civili e religiosi dei non ebrei che già vi vivono

La Società delle Nazioni

Gennaio 1920: costituzione a Ginevra della Società delle Nazioni

Consiglio direttivo formato dai rappresentanti di USA, Gran Bretagna, Francia,Italia e Giappone, più i delegati di altri quattro Stati eletti per tre annidall’Assemblea

Il Senato USA boccia l’adesione statunitense alla Società delle Nazioni

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La Russia comunista

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Le due rivoluzioni del 1917: la rivoluzione di febbraio

Effettivi dell’esercito russo: 12.000.000Morti: 1.700.000Feriti 5 000 000Feriti 5.000.000

1916: cattiva annata agricola – aumento dei prezzi dei prodotti alimentari

18 febbraio 1917: sciopero alla fabbrica Putilov di Pietrogrado23 febbraio 1917: manifestazioni di protesta per le strade di Pietrogrado

f bb l’ f26 febbraio 1917: l’esercito interviene: 40 morti tra i manifestanti27 febbraio 1917: un reparto dell’esercito di stanza a Pietrogrado si ammutina e

si unisce ai manifestanti – alla sera il governo non controlla più Pietrogrado

22 febbraio 1917: Nicola II è partito da Pietrogrado per visitare le truppe alfronte

1° marzo 1917: tenta di ritornare a Pietrogrado, ma il treno speciale vienedirottato a Pskov

15 marzo 1917: Nicola II è indotto ad abdicare15 marzo 1917: Nicola II è indotto ad abdicare

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Le due rivoluzioni del 1917 ‐ 2

La Russia diventa una repubblica

Marzo‐ottobre 1917: governi provvisori composti da ministri liberali e daMarzo ottobre 1917: governi provvisori composti da ministri liberali, e damaggio anche da socialisti menscevichi (riformisti) e social‐rivoluzionari; i governidecidono la prosecuzione della guerra

Nascita dei soviet, comitati che uniscono operai e soldati nella richiesta diriforme e di pace

Diversa la posizione dei socialisti bolscevichi, presentata nelle Tesi di aprile,redatte da Lenin:

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Le due rivoluzioni del 1917 ‐ 3

Lenin, Tesi di aprile, “Pravda”, 4 aprile 1917:p p

2. La peculiarità dell’attuale momento in Russia consiste nel passaggio dalla prima tappa della rivoluzione –che a causa dell’insufficiente coscienza ed organizzazione del proletariato, ha dato il potere alla borghesia –alla seconda tappa che deve dare il potere al proletariato e agli strati poveri dei contadini [ ]alla seconda tappa, che deve dare il potere al proletariato e agli strati poveri dei contadini. […]3. Non appoggiare in alcun modo il governo provvisorio; dimostrare la completa falsità di tutte le suepromesse. […]4. […] Finché saremo in minoranza, faremo un lavoro di critica e di spiegazione degli errori, sostenendo in paritempo la necessità del passaggio di tutto il potere statale ai soviet dei deputati operai, affinché le masse, sullabase dell’esperienza, possano liberarsi dei loro errori.5. Niente repubblica parlamentare – ritornare ad essa dopo i soviet dei deputati operai, sarebbe un passoindietro – ma repubblica dei soviet dei deputati operai, dei braccianti e dei contadini, in tutto il paese, dalp p p , , p ,basso in alto. […]6. […] Confiscare tutte le terre dei grandi proprietari. Nazionalizzare tutte le terre del paese e metterle adisposizione dei soviet locali dei deputati dei salariati agricoli e dei contadini poveri. Fare di ogni grandetenuta (da 100 a 300 ettari circa [ ]) una azienda modello coltivata per conto della comunità e sottoposta altenuta (da 100 a 300 ettari circa […]) una azienda modello coltivata per conto della comunità e sottoposta alcontrollo dei soviet dei deputati dei salariati agricoli.7. Fusione immediata di tutte le banche del paese in una unica banca nazionale, posta sotto il controllo deisoviet dei deputati operai.8. Come nostro compito immediato, non l’”instaurazione” del socialismo, ma, per ora, soltanto il passaggio alcontrollo della produzione sociale e della ripartizione dei prodotti da parte dei soviet dei deputati operai.9. Compiti del partito: a) congresso immediato del partito; b) modificare il programma del partito […] c)cambiare il nome del partito (sostituire il nome di Partito Comunista a quello di “socialdemocrazia”; perché icambiare il nome del partito (sostituire il nome di Partito Comunista a quello di socialdemocrazia ; perché icapi ufficiali della socialdemocrazia […] hanno, in tutto il mondo, tradito il socialismo passando alla borghesia).10. Rinascita dell’Internazionale

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Le due rivoluzioni del 1917: la rivoluzione di ottobre

P i 1917 i b l i hi il d l i di Pi dPrimavera‐autunno 1917: i bolscevichi ottengono il sostegno del soviet di Pietrogrado;costituiscono formazioni paramilitari (Guardie rosse).

Crisi di l glio agosto 1917Crisi di luglio‐agosto 1917

24‐25 ottobre 1917: colpo di stato bolscevico; le Guardie rosse e i soldati filo‐bolscevichiattaccano la sede del Governo Nuovo governo provvisorio presieduto da Lenin conattaccano la sede del Governo. Nuovo governo provvisorio, presieduto da Lenin, conTrotskji agli Esteri e Stalin alle Questioni nazionali.

Programma del nuovo governo: immediate trattative di pace; requisizione eProgramma del nuovo governo: immediate trattative di pace; requisizione eredistribuzione delle terre della Chiesa ortodossa e dei grandi proprietari

seggi %25 novembre 1917: elezioni a seggi %

bolscevichi 175 24.5%

social‐rivoluzionari 370 51.7%

25 novembre 1917: elezioni asuffragio universale per l’AssembleaCostituente

altre formazioni (liberali, socialistimenscevichi, ecc.)

170 23.8%Gennaio 1918: scioglimento dellaAssemblea Costituente

e sce c , ecc )

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La guerra continua – 1918‐1921

3 marzo 1918: trattato di pace con3 marzo 1918: trattato di pace conla Germania, firmato a Brest‐Litovsk

1918 1921 l R i i ti è1918‐1921: la Russia sovietica èimpegnata in una guerra su più fronti.Il mancato coordinamento tra gliattaccanti, e l’efficacia con cui Trotskjiorganizza l’esercito sovietico, conducea un pieno successo militare sovietico.

7.000.000 di morti (di cui 2 mil.carestia 1920‐21))

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Tappe fondamentali nella costruzione dello Stato comunista – Politica

Dal 1918 al 1924 il leader comunista è Lenin; dal 1924 al 1953 il leader dello StatoDal 1918 al 1924 il leader comunista è Lenin; dal 1924 al 1953 il leader dello Statosovietico è Stalin, che sin dal 1922 è il segretario del PCUS

Struttura politica non democratica Sistema politica a partito unico (PCUS)Struttura politica non democratica. Sistema politica a partito unico (PCUS)

(1) Eliminazione degli altri partiti politici:‐ gennaio 1918: scioglimento forzato dell’assemblea costituente;ge a o 9 8: sc og e to o ato de asse b ea cost tue te;‐ dal 1918 al 1921: repressione di tutti gli altri partiti – formazione di un sistema politico apartito unico

(2) Sistematica eliminazione del dissenso interno al PCUS:‐ caso Trotskji – 1925: allontanato dal governo – 1928: confinato in Kazakistan; 1929: espulsodall’URSS; 1940: ucciso in Messico da sicari di Stalin‐ 1936: processo a Zinoviev e Kamenev‐ 1938: processo a Bucharin

(3) Governo attraverso la paura – identificazione del nemico «oggettivo» (nemico interno):‐ kulaki; cristiano‐ortodossi; comunità musulmane; seguaci (veri o presunti) di leader cadutiin disgrazia; traditori interni (veri o, più spesso, presunti)

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Bilancio dell’azione repressiva

1930 31: 1 800 000 kulaki vengono deportate in Siberia1930‐31: 1.800.000 kulaki vengono deportate in Siberia

1931: campi di concentramento (esistenti dagli anni ‘20) amministrati dalla GlavnoeUpravlenie Lagerei (Amministrazione Centrale dei Campi – GULAG)Upravlenie Lagerei (Amministrazione Centrale dei Campi GULAG)

1936‐1938: due terzi dei membri del Comitato Centrale del Partito; 1108 su 1196 delegatial Congresso del 1934; 35.000 su 80.000 ufficiali dell’Armata rossa; e molti altri funzionarial Congresso del 1934; 35.000 su 80.000 ufficiali dellArmata rossa; e molti altri funzionarisono condannati per attività contro lo Stato‐ Il 10% dei condannati viene giustiziato; gli altri vengono deportati nei campi diconcentramento

Nel 1940 ne esistono 53 campi di concentramento che rinchiudono oltre 1.000.000 didetenuti, impegnati nei lavori forzati (costruzione di canali, di strade, lavoro in miniera,taglio del legname)‐ Altre 400 colonie penali per il «lavoro correttivo» rinchiudono oltre 1.000.000 di kulaki e dicontadini

1929‐1941: 20.000.000 di cittadini sovietici hanno subito condanne che vanno dallafucilazione a pene amministrative minori. I morti sono stati almeno 10.000.000, forseddi i 13 000 000 [ 150 / 190 ili i]addirittura 13.000.000 [pop. tot. 150 / 190 milioni]

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Tappe fondamentali nella costruzione dello Stato comunista ‐ Economia

D l 1918 i di li i d ll f bb i h d ll b hDal 1918: immediata statalizzazione delle fabbriche e delle banche

1921‐28: NEP – Nuova Politica Economica; parziale liberalizzazione della produzioneagricolaagricola

Dal 1928: economia «pianificata»: rapida industrializzazione e «collettivizzazione»integrale delle aziende agricoleintegrale delle aziende agricole

Resistenze da parte dei proprietari terrieri (kulaki); 1930‐31: 381.173 famiglie di kulaki,per un totale di 1 800 000 persone vengono deportate in Siberiaper un totale di 1.800.000 persone, vengono deportate in Siberia

1932‐33: carestia in Ucraina – alcuni milioni di morti (le stime sulle vittime varianomolto)molto)

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Elementi per la costruzione del consenso

N l i l d l P i i Il P i h i i i i d i li l “ i à”Natura ecclesiale del Partito unico: Il Partito ha i suoi testi sacri dai quali trarre la “verità”;il Partito e i suoi massimi dirigenti sono gli unici depositari della “verità”; gli oppositoriinterni sono nemici “eretici”, traditori della “verità”; la memoria dei leader o degli “eroi”comunisti è una pratica liturgica fondamentale la pratica della memoria vienecomunisti è una pratica liturgica fondamentale; la pratica della memoria vienespettacolarizzata attraverso l’imbalsamazione e l’ostensione permanente della salma diLenin

Intorno a Stalin si costruisce un culto della personalità

Importante anche la pressione educativa attraverso il sistema scolastico e leImportante anche la pressione educativa attraverso il sistema scolastico e leorganizzazioni giovanili del Partito; gli studenti – maschi e femmine – passano da 8.000.000nel 1918‐19 a 35.500.000 nel 1939‐40

Controllo integrale della stampa e del cinema

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Il fascismo

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1.1 – Italia 1918‐1920: instabilità politica e sociale

‐ 1918: introduzione del suffragio universale maschile

1919: fondazione del Partito Popolare Italiano (don Sturzo)‐ 1919: fondazione del Partito Popolare Italiano (don Sturzo)

‐ 1919: XVI Congresso del Psi, che approva il programma “massimalista”:

(1) la rivoluzione sovietica è il modello di azione del PSI;(2) il Psi aderisce all’Internazionale comunista;(2) il Psi aderisce all Internazionale comunista;(3) il Psi può ricorrere alla violenza se ciò è necessario;(4) fine del Psi è la costruzione di «un nuovo ordine comunista».

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1.2. – Italia 1918‐1920: instabilità politica e sociale. Le elezioni del novembre 1919

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1.3. – Italia 1918‐1920: instabilità politica e sociale

‐ Governi liberali (Nitti – 1919‐20; Giolitti, 1920‐21) con una maggioranzaparlamentare sostenuta dall’appoggio del PPI

‐ Aree di tensione:

‐ opinione nazionalista, che protesta per la “vittoria mutilata”b 1919 di b 1920 f i i ili i id d D’A i‐ settembre 1919‐dicembre 1920: formazioni paramilitari guidate da D’Annunzio

occupano Fiume

‐ fortissima conflittualità nelle fabbriche e nelle campagne:

“ b l d‐ estate 1920: “imponibile di manodopera”

t tt b 1920‐ agosto‐settembre 1920: occupazione delle fabbriche

21 gennaio 1921: costituzione‐ 21 gennaio 1921: costituzione del PCd’I

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2.1. ‐ 1919‐1922: il movimento fascista dalla nascita alla «marcia su Roma». I Fasci dicombattimento

‐ 23 marzo 1919: fondati a Milano da Benito Mussolini

programma social nazionale‐ programma social‐nazionale

‐ alle elezioni del novembre 1919 i Fasci si presentano a Milano, dove prendono pochissimivotivoti

‐ mutamento di linea antisocialismo e anticomunismo accentuato nazionalismo –lotta agli “antinazionali” e ricomposizione dell’unità della nazionelotta agli antinazionali e ricomposizione dell unità della nazione

‐ formazione di gruppi paramilitari, le “Squadre d’azione”, finanziate e reclutate dagli agraripadani e dagli industrialipadani e dagli industriali

‐ 1920‐21: “squadrismo”

‐ 1919‐21: guerra civile – morti: 2.000‐3.000 militanti socialisti ‐ 672 fascisti

‐ sostegno, o aperta simpatia, degli apparati dello Stato (esercito, magistratura) neiconfronti delle squadre

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Ambizioni di spiritualità del fascismo

I ff i [ ] h il f i è l i i d i i i iù di i i«Io affermo qui [...] che il fascismo è nel suo insieme uno dei movimenti più disinteressati,più spiritualistici, più idealistici, più religiosi che conosca la storia italiana ed europea.Erano dunque sicari di qualcuno, difensori di qualche cosa – di un uomo o di un interesse,di una casta o di un privilegio questi giovani che prima di sigillare le labbra per sempredi una casta o di un privilegio – questi giovani che prima di sigillare le labbra per semprehanno mormorato, negli spasimi dell'agonia, il grido di «Viva l'Italia!»? Per questi giovaniche sono caduti, per gli altri che rimangono, l'Italia non è la borghesia o il proletariato, laproprietà privata o la proprietà collettiva L'Italia non è nemmeno quella che governa oproprietà privata o la proprietà collettiva. L Italia non è nemmeno quella che governa osgoverna la nazione e non ne intende quasi mai l'anima. L'Italia è una razza, una storia, unorgoglio, una passione; una grandezza del passato, una grandezza più radiosadell'avvenire»dell avvenire»

[Discorso di Mussolini a Modena, 29 settembre 1921, in occasione dei funerali dei fascistimorti in un conflitto avvenuto tre giorni prima]morti in un conflitto avvenuto tre giorni prima]

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La nazione di Mussolini

L i è l li d li i di id i i i é l d i i i i«La nazione non è la semplice somma degli individui viventi, né lo strumento dei partiti peiloro fini, ma un organismo comprendente la serie indefinita delle generazioni di cui i singolisono elementi transeunti; è la sintesi suprema di tutti i valori materiali e immateriali dellastirpestirpe.Lo Stato è incarnazione giuridica della nazione. Gli istituti politici sono forme efficaci inquanto i valori nazionali vi trovino espressione e tutela.I valori autonomi dell’individuo e quelli comuni a più individui espressioni di personeI valori autonomi dell individuo e quelli comuni a più individui, espressioni di personecollettive organizzate (famiglie, comuni, corporazioni, ecc.) vanno promossi, sviluppati edifesi sempre nell’ambito della nazione a cui sono subordinati».[Programma e statuti del Partito Nazionale Fascista novembre 1921][Programma e statuti del Partito Nazionale Fascista, novembre 1921]

«Incomincio col dire che il Fascismo deve provvedere al problema della razza. Forse qualchealtro oratore vi occuperà partitamente di questo problema, ma vi dico subito che se l’Italiaaltro oratore vi occuperà partitamente di questo problema, ma vi dico subito che se l Italiafosse piena di ammalati e di pazzi la grandezza sarebbe un mito. E i fascisti debbonopreoccuparsi della salute della razza perché la razza è il materiale col quale intendiamocostruire anche la storia. Noi partiamo dal concetto di Nazione. Per noi la Nazione è unpfatto che non può essere né cancellato né superato, quindi noi siamo in posizione di nettaantitesi contro tutti gli internazionalismi».[Discorso di Mussolini al Congresso, 8 novembre 1921]

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2.2. ‐ 1919‐1922: il movimento fascista dalla nascita alla «marcia su Roma». Elezioni del maggio 1921

i fascisti si candidano all’interno delle liste del Blocco nazionale (dominate dai liberali) –vengono eletti 38 fascisti (Mussolini compreso), pari al 7% del totale dei seggi

governi: Bonomi (luglio 1921‐febbraio 1922); Facta (febbraio‐luglio 1922 e luglio‐ottobre 1922)

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Iscritti ai Fasci di combattimento poi PNF (ottobre 1920 maggioIscritti ai Fasci di combattimento, poi PNF (ottobre 1920 - maggio 1922)

350000

150000200000250000300000

Iscritti ai Fasci di combattimento, poi PNF (ottobre 1920 - maggio

050000

100000150000 (ottobre 1920 - maggio

1922)

ott-2

0

dic-

20

feb-

21

apr-

21

giu-

21

ago-

21

ott-2

1

dic-

21

feb-

22

apr-

22

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Composizione interna della militanza del Pnf, novembre 1921

commercianti ed esercenti  9,1%industriali  2,8%professionisti  6,6%proprietari terrieri, piccoli agricoltori, affittuari   11,9%impiegati 14,5%impiegati  14,5%insegnanti  1,1%studenti  13,0%l t i d ll’i d t i 15 4%lavoratori dell’industria  15,4%lavoratori della terra  24,2%lavoratori del mare  1,0%,

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2.3. ‐ 1919‐1922: il movimento fascista dalla nascita alla «marcia su Roma».Marcia su Roma

7‐10 novembre 1921, Congresso dei Fasci a Roma: il movimento fascistacambia nome e si ribattezza PNF (Partito Nazionale Fascista)cambia nome e si ribattezza PNF (Partito Nazionale Fascista)

Scissioni nel PSI:gennaio 1921: nascita del PCd’I (Partito Comunista d’Italia)‐ gennaio 1921: nascita del PCd I (Partito Comunista d Italia)

‐ ottobre 1922: nascita del PSU (Partito Socialista Unitario)

i i i d ll fli li à i lDiminuzione della conflittualità sociale

27‐28 ottobre 1922: marcia su Roma

30 ottobre 1922: Vittorio Emanuele III incarica Mussolini di formare unnuovo governog

16 novembre 1922: discorso di presentazione del governo alla Camera deiDeputati:Deputati:

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Dal discorso di Mussolini alla Camera, 16 novembre 1922:

«Mi sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere. Mi sono imposto deili iti Mi d tt h l i li è ll h i bb dlimiti. Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che non si abbandonadopo la vittoria. Con trecentomila giovani armati di tutto punto, decisi a tutto equasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro chehanno diffamato e tentato di infangare il fascismo (Approvazioni a destra).Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli … (vivi applausia destra; rumori; commenti; Modigliani: “Viva il Parlamento! Viva ilParlamento!”; rumori e apostrofi da destra; applausi all’estrema sinistra): potevosprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti.Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo voluto»., q p p

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3.1. ‐ 1922‐1925: Mussolini al governo. Linea politica del governo Mussolini

dicembre 1922: costituzione del Gran Consiglio del Fascismo

gennaio 1923: Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionaleg p

1923: riforma scolastica, Giovanni Gentile‐ obbligo a 14 anniobbligo a 14 anni‐ scuola elementare ‐ ginnasio / classico / scientifico

‐ istituto tecnico / tecnico superioremagistrali‐magistrali

‐ scuola complementare di avviamento professionale

li i i lib i ll i fi l i ddi i l ipolitica economica liberista; alleggerimento fiscale sui redditi alti;abbassamento delle tariffe doganali

luglio 1923: nuova legge elettorale – premio di maggioranza (2/3 dei seggi) alla lista che prende più del 25% dei voti.

aprile 1924: elezioni – Liste Nazionali al 65% dei voti

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3.2. ‐ 1922‐1925: Mussolini al governo. Crisi per il delitto Matteotti

‐ 30 maggio 1924: discorso di accusa alla Camera di Giacomo Matteotti

‐ 10 giugno 1924: uccisione di Matteotti da parte di una squadra fascista

‐ “Aventino” delle opposizioniAventino delle opposizioni

‐ 3 gennaio 1925: discorso di Mussolini alla Camera:

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3 gennaio 1925: discorso di Mussolini alla Camera:

«Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io, q , p q p p p ,assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto (Vivissimi e reiteratiapplausi. Molte voci: “Tutti con voi! Tutti con voi!”).Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se ilf i è t t h li di i i ll i i b d ll i lifascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della miglioregioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono ilcapo di questa associazioni a delinquere! (Vivissimi applausi. Molte voci: “Tutti con voi!”).Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a, p ,me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho creato con unapropaganda che va dall’intervento ad oggi. […]Vi siete fatte delle illusioni! Voi avete creduto che il fascismo fosse finito perché io lo comprimevo […].Ma se io mettessi la centesima parte dell’energia che ho messo a comprimerlo a scatenarlo voiMa se io mettessi la centesima parte dell’energia che ho messo a comprimerlo, a scatenarlo, voivedreste allora. (Vivissimi applausi).[…] L’Italia, o signori, vuole la pace, vuole la tranquillità, vuole la calma laboriosa. Noi, questatranquillità, questa calma laboriosa gliela daremo con l’amore, se è possibile, e con la forza, se saràq q g pnecessario. (Vive approvazioni).Voi state certi che nelle quarantott’ore successive a questo mio discorso, la situazione sarà chiarita sututta l’area. (Vivissimi e prolungati applausi. Commenti).Tutti sappiamo che ciò che ho in animo non è capriccio di persona non è libidine di Governo non èTutti sappiamo che ciò che ho in animo non è capriccio di persona, non è libidine di Governo, non èpassione ignobile, ma è soltanto amore sconfinato e possente per la patria. (Vivissimi, prolungati ereiterati applausi. Grida ripetute di “Viva Mussolini!”. Gli onorevoli ministri e moltissimi deputati sicongratulano con l’onorevole Presidente del Consiglio [cioè con Mussolini]. La seduta è sospesa)».

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4.1. ‐ 1925‐1929: prima fase di costruzione della dittatura fascista

S iStretta repressiva

“Leggi fascistissime” (1925‐26):

‐ Accresciuti poteri, anche legislativi, al capo del governo

‐ Aboliti sindaci elettivi, sostituiti con podestà di nomina governativa

‐ Pena di morte per chi attenti alla vita del re o del capo del governoPena di morte per chi attenti alla vita del re o del capo del governo

‐ Tribunale speciale per i reati politici, i cui giudici sono scelti tra i generalidell’esercito e tra i membri della Milizia volontaria per la sicurezza nazionaledell esercito e tra i membri della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale

‐ Costituzione della Confederazione delle Corporazioni fasciste; vietati i conflitti dillavoro

‐ Legge 9.11.1926: dichiara decaduti tutti i deputati dell’opposizione

‐ 1928: nuova legge elettorale: unica lista nazionale

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4.2. ‐ 1925‐1929 / 1929: l’accordo con la Chiesa cattolica

‐ 11 febbraio 1929: Patti Lateranensi ‐ Concordato

‐ la religione cattolica veniva confermata religione di Statog g

‐ si riconosce il valore civile del matrimonio religioso

‐ l’insegnamento della dottrina cattolica diventa materia ufficiale in tutte le scuole delRegno, ed è considerato «finalità e coronamento dell’istruzione pubblica»;

‐ l’Azione Cattolica, organismo associativo che coordina le varie società cattolicheesistenti nel paese, può continuare ad esistere sotto la guida delle autorità religiose,purché si astenga da qualsiasi attività di tipo politico; l’Azione Cattolica è l’unicapurché si astenga da qualsiasi attività di tipo politico; lAzione Cattolica è l unicaassociazione non fascista tollerata dal regime fascista

‐ Pio XI (1922‐1939) in un discorso agli studenti dell’Università cattolica del 13Pio XI (1922 1939), in un discorso agli studenti dell Università cattolica del 13febbraio 1929, dice che, per raggiungere questo importante accordo, “forse ci volevaanche un uomo come quello che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare”, conriferimento a Benito Mussoliniriferimento a Benito Mussolini.

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4.3. ‐ 1925‐1929    /   Coercizione ‐ consenso

Controllo della scuola

Controllo della stampaControllo della stampa

C t ll d ll t i i i di f i h (1927 EIAR E t It liControllo delle trasmissioni radiofoniche (1927 – EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche)

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Vitalismo fascista

Dal testo dell’inno ufficiale del PNF, Giovinezza:

«Giovinezza, giovinezza,primavera di bellezza:nel Fascismo è la salvezzanel Fascismo è la salvezzadella nostra libertàper Benito Mussolinij j l làeja eja alalà»

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Partito – milizia

«Il Milite fascista deve servire l’Italia in purità con lo spirito pervaso daun profondo misticismo, sorretto da una fede incrollabile, dominato dauna volontà inflessibile sprezzante delle opportunità e della prudenzauna volontà inflessibile, sprezzante delle opportunità e della prudenza,come della viltà, deciso al sacrificio come al fine della sua fede, convintodel peso di un terribile apostolato per salvare la grande madre comunee donarle forza e purità. […]Il Milite fascista ha una sua morale. […] L’onore è per lui, come per icavalieri antichi, una legge che tende, senza mai raggiungerla, alcavalieri antichi, una legge che tende, senza mai raggiungerla, alculmine della perfezione senza limiti anche se cada nell’erroredell’eccesso, prepotente, severa, di giustizia assoluta, anche al di fuori,

l di d ll l itt f l [ ] L ili i f i tsempre al di sopra della legge scritta e formale. […] La milizia fascistarepelle gli impuri, gli indegni, i traditori»

[Regolamento della milizia fascista, 3 ottobre 1922]

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L’esaltazione del martirio

«Tutte le grandi imprese hanno i loro eroi, tutte le fedi hanno i loro santi. Ilculto degli eroi ha certo radice nel fatto che essi, anche dopo la morte,vivono come forze operanti beneficamente per la causa per la quale sonovivono come forze operanti beneficamente per la causa per la quale sonocaduti. Chi affronta la morte per una causa ha la certezza della continuitàdella sua opera oltre il limite della vita mortale; e per questa certezza,sigillata dal martirio, egli veramente vive, come forza immateriale, ma diuna potenza senza limiti, nella continuità delle generazioni» (ArturoMarpicati, Il partito fascista, Milano 1935, pp. 129‐130).Marpicati, Il partito fascista, Milano 1935, pp. 129 130).

Rit l d ll’ llRituale dell’appello

«La memoria dei Fascisti è onorata con il rito dell'appello fascista. Il gerarcapp gpiù elevato in grado pronuncia ad alta voce il nome del Caduto e gli astantirispondono: «Presente», alzando il braccio nel saluto romano mentrevengono levate in alto le insegne» (Dal Regolamento del PNF 1940)vengono levate in alto le insegne» (Dal Regolamento del PNF, 1940).

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Giovanni Greppi e Giannino Castiglioni Sacrario di Redipuglia (Gorizia) 1938 VedutaGiovanni Greppi e Giannino Castiglioni, Sacrario di Redipuglia (Gorizia), 1938. Veduta d’insieme.

40 000 caduti identificati40.000 caduti identificati60.330 caduti non identificati

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Sacrario di Redipuglia (Gorizia), 1938. Dettaglio della tomba del Duca d’Aosta e dei gradoni.

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Il culto del Duce – L’incontro con la folla

Discorso di Mussolini a Milano, 25 ottobre 1932[https://wwwyoutube com/watch?v 2dAZZd29caY[https://www.youtube.com/watch?v=2dAZZd29caYhttps://www.youtube.com/watch?v=IMNoIiZGZxs]

Discorso di Mussolini a Forlì, 30 ottobre 1932[https://www.youtube.com/watch?v=1B2Y_A8V5cE]

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Propaganda audiovisiva nel fascismo

1924: costituzione de L’Unione Cinematografica Educativa (acronimoLUCE, poi sostantivato), grazie ai finanziamenti di diversi organismi statali

1925 (r.d.l. 5 novembre): l’Istituto Nazionale Luce diventa formalmenteun ente alle dipendenze del governo

1926: per legge i cinegiornali vengono proiettati obbligatoriamente intutte le sale cinematografichetutte le sale cinematografiche

1926‐1931: 400 cinegiornali senza sonoro

1931‐1940: 1693 cinegiornali sonori