Quadro normativo ed evoluzione tecnica a supporto degli Enti locali Ferrara – 25 maggio 2007

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1 Quadro normativo ed evoluzione tecnica a supporto degli Enti locali Ferrara – 25 maggio 2007 Relatore: Ing. Franco Maggio Agenzia del Territorio - Direttore Centrale Aggiunto Cartografia, Catasto e Pubblicità Immobiliare Il Decentramento catastale

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Il Decentramento catastale. Quadro normativo ed evoluzione tecnica a supporto degli Enti locali Ferrara – 25 maggio 2007 Relatore: Ing. Franco Maggio Agenzia del Territorio - Direttore Centrale Aggiunto Cartografia, Catasto e Pubblicità Immobiliare. L’agenda dell’incontro. - PowerPoint PPT Presentation

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Quadro normativo ed evoluzione tecnica a supporto degli Enti locali

Ferrara – 25 maggio 2007

Relatore: Ing. Franco Maggio

Agenzia del Territorio - Direttore Centrale Aggiunto Cartografia, Catasto e Pubblicità Immobiliare

Il Decentramento catastale

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Quadro normativo di riferimento

Decreto Legislativo del marzo 1998, n. 112• art. 65 (modificato dall’art. 1 comma 194 della L. 296/06)• art. 66 (modificato dall’art. 1 comma 194 della L. 296/06)• art. 67

Protocollo d’Intesa Governo – ANCI del 28 settembre 2006• La “Cabina di regia” e le sue finalità

Legge “Finanziaria 2007” del 27 dicembre 2006, n. 296 (art. 1 commi 194-200)• In particolare, art. 1 commi 195 e 197

Ripartizione delle disposizioni nell’ambito dei futuri DPCM Protocollo d’intesa

• Comitati di coordinamento e monitoraggio• Le opzioni per l’esercizio delle funzioni catastali• Le informazioni a supporto dei Comuni

Infrastrutturazione tecnologica Le attuali componenti L’infrastruttura per il decentramento Modalità di connessione dei Comuni Dimensionamento della rete e requisiti delle postazioni di lavoro

L’accesso alla base dei dati catastali La logica di interscambio Il Portale per i Comuni Le forniture disponibili

L’agenda dell’incontro

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1 . Sono mantenute allo Stato le funzioni relative:

a) allo studio e allo sviluppo di metodologie inerenti alla classificazione censuaria dei terreni e delle unità immobiliari urbane;

b) alla predisposizione di procedure innovative per la determinazione dei redditi dei terreni e degli immobili urbani ai fini delle revisioni generali degli estimi e del classamento;

c) alla disciplina dei libri fondiari;d) alla tenuta dei registri immobiliari, con esecuzione delle formalità di trascrizione,

iscrizione, rinnovazione e annotazione, nonché di visure e certificati ipotecari;e) alla disciplina delle imposte ipotecarie, catastali, delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali,

ivi compresa la regolamentazione di eventuali privilegi, di sgravi e rimborsi, nonchè dell'annullamento dei carichi connessi a tali imposte;

f) all'individuazione di metodologie per l'esecuzione di rilievi e aggiornamenti topografici e la formazione di mappe e cartografie catastali;

g) al controllo di qualità delle informazioni e dei processi di aggiornamento degli atti;h) alla gestione unitaria e certificata della base dei dati catastali e dei flussi di aggiornamento

delle informazioni di cui alla lettera g), assicurando il coordinamento operativo per la loro utilizzazione a fini istituzionali attraverso il sistema pubblico di connettività e garantendo l'accesso ai dati a tutti i soggetti interessati.

Quadro normativo di riferimento – art. 65 D.Lgs 112/98 modificato

Le competenze mantenute dallo Stato

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1. Sono attribuite, ai sensi dell'articolo 4, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, ai comuni le funzioni relative:a) alla conservazione, all’utilizzazione ed all’aggiornamento degli atti

catastali, partecipando al processo di determinazione degli estimi catastali, fermo restando quanto previsto dall’articolo 65 comma 1 lettera h;

b) soppresso (dal D.Lgs. 29/10/1999 n. 443 art. 9);c) alla rilevazione dei consorzi di bonifica e degli oneri consortili gravanti

sugli immobili.

2. Nelle zone montane le funzioni di cui al comma 1 possono essere esercitate dalle comunità montane d'intesa con i comuni componenti.

Quadro normativo di riferimento – art. 66 D.Lgs 112/98 modificato

Le competenze attribuite ai comuni

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1. Allo svolgimento dei compiti di cui alle lettere d), g) e h) del comma 1 dell'articolo 65, e al coordinamento delle funzioni mantenute allo Stato e di quelle attribuite ai comuni, si provvede attraverso l'istituzione, con i decreti legislativi di cui all'articolo 9 del presente decreto legislativo, di un apposito organismo tecnico, assicurando la partecipazione delle amministrazioni statali e dei comuni.

2. Alla formazione di mappe e di cartografia catastale e speciale, al rilevamento e aggiornamento topografico, all'elaborazione di osservazioni geodetiche e all'esecuzione delle compensazioni di reti trigonometriche e di livellazione, provvedono, per quanto di rispettivo interesse, lo Stato, le regioni, le province e i comuni, anche attraverso alle comunita' montane, avvalendosi di norma dell'organismo tecnico di cui al comma 1.

3. Allo svolgimento dei compiti di cui al comma 1 i comuni possono, al fine di contenere le spese, provvedere anche mediante convenzioni con l'organismo tecnico di cui allo stesso comma 1 e le amministrazioni che svolgono corrispondenti funzioni a livello centrale.

Quadro normativo di riferimento – art. 67 D.Lgs 112/98 modificato

Organismo tecnico

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La “Cabina di regia” è stata prevista, nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto tra Governo ed ANCI, quale strumento in grado di promuovere un rapido sviluppo dei provvedimenti attuativi attraverso il coinvolgimento dei soggetti interessati e l’implementazione delle fasi operative, in modo da consentirne il concreto effettivo decollo a partire dal 1° novembre.

Gli obiettivi sono:

promuovere l’elaborazione dei contenuti dei provvedimenti attuativi previsti dalla “Finanziaria 2007”, ivi comprese le intese ANCI/Agenzia del Territorio, per sottoporli all’istruzione formale degli Organi competenti, stabilendo ordini di priorità e scadenze;

pianificare e monitorare le scadenze affinché tutti gli atti ed i provvedimenti siano elaborati in tempo utile alla loro formalizzazione.

Quadro normativo di riferimento: il protocollo d’intesa tra Governo ed ANCI

La “Cabina di regia” e le sue finalità (1/2)

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In particolare, essa dovrà:

assumere decisioni relative ad eventuali “variabili critiche” implicate nel processo; verificare lo stato di evoluzione dell’architettura del sistema informativo che supporta il

processo di decentramento, nell’ottica dell’integrazione con i sistemi comunali; assicurare la cornice di consultazione sindacale che dovrà svilupparsi secondo quanto

previsto dalla norma contenuta nel comma 197 dell’art. 1 della legge “Finanziaria 2007”; elaborare proposte in merito ai contenuti degli ulteriori accordi attuativi previsti dal

protocollo d’intesa Governo/ANCI.

Quadro normativo di riferimento: il protocollo d’intesa tra Governo ed ANCI

La “Cabina di regia” e le sue finalità (2/2)

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Quadro normativo di riferimento – “Finanziaria 2007”

195. A decorrere dal 1° novembre 2007, i comuni esercitano direttamente, anche in forma associata, o attraverso le comunità montane, le funzioni catastali loro attribuite dall'articolo 66 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, come da ultimo modificato dal comma 194 del presente articolo, fatto salvo quanto stabilito dal comma 196 per la funzione di conservazione degli atti catastali. Al fine di evitare maggiori oneri a carico della finanza pubblica, resta in ogni caso esclusa la possibilità di esercitare le funzioni catastali affidandole a società private, pubbliche o miste pubblico-private.

….

197. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, attraverso criteri definiti previa consultazione con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, tenuto conto delle indicazioni contenute nel protocollo di intesa concluso dall'Agenzia del territorio e dall'ANCI, sono determinati i requisiti e gli elementi necessari al convenzionamento e al completo esercizio delle funzioni catastali decentrate, ivi compresi i livelli di qualità che i comuni devono assicurare nell'esercizio diretto, nonchè i controlli e le conseguenti misure in caso di mancato raggiungimento degli stessi, e, in particolare, le procedure di attuazione, gli ambiti territoriali di competenza, la determinazione delle risorse umane strumentali e finanziarie, tra le quali una quota parte dei tributi speciali catastali, da trasferire agli enti locali nonchè i termini di comunicazione da parte dei comuni o di loro associazioni dell'avvio della gestione delle funzioni catastali.

In particolare, i commi 195 e 197…

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PRIMO D.P.C.M.Il contenuto del provvedimento disciplina, in generale: le procedure di attuazione, con riferimento ad ambiti territoriali e bacini di utenza ed ai criteri di determinazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie, tra le quali una quota parte dei tributi speciali catastali; lo schema di convenzione Agenzia/Comune; l’infrastruttura tecnologica.

SECONDO D.P.C.M. Avrà per oggetto gli aspetti organizzativi riguardanti, tra l’altro, la ripartizione delle risorse umane, strumentali e finanziarie, sulla base del quadro che, provincia per provincia, sarà offerto dalle opzioni conseguenti al primo DPCM. A tal fine, verranno attivati a livello regionale tavoli ANCI/Agenzia per individuare ambiti ottimali di gestione del servizio e supportare le autonomie locali nelle loro scelte.

TERZO D.P.C.M. (da emanare entro settembre 2007)E’ quello previsto dal comma 196 dell’art. 1 della “Finanziaria 2007” che disciplinerà la decorrenza dell’esercizio delle funzioni catastali.

Ripartizione delle disposizioni nell’ambito dei futuri DPCM

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L’Agenzia del territorio e l’ANCI costituiscono un Comitato paritetico centrale di indirizzo e programmazione e Comitati tecnici a livello regionale al fine di:

a) attuare le previsioni del protocollo d’intesa;b) supportare e coordinare l’avvio del processo di decentramento;c) monitorare costantemente la sua evoluzione, con riferimento all’intero sistema catastale

nazionale;d) definire congiuntamente l’esame e le soluzioni degli elementi di criticità che dovessero

evidenziarsi;e) definire ed organizzare ogni iniziativa atta all’attuazione delle previsioni degli emanandi

DPCM previsti dal comma 197, art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296;f) supportare le amministrazioni comunali nei processi formativi, di comunicazione ed

organizzativi inerenti l’assunzione e l’esercizio diretto delle funzioni catastali.

Il Comitato paritetico centrale si doterà di adeguata organizzazione, anche con eventuale presenza di segreteria tecnica.

La definizione organizzativa e la composizione dei comitati di cui ai commi precedenti sarà oggetto di apposito protocollo da sottoscriversi entro 30 giorni dall’emanazione del primo DPCM.

Protocollo d’intesa – Comitati di coordinamento e monitoraggio

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Protocollo d’intesa – Le opzioni per l’esercizio delle funzioni catastali

Le modalità di esercizio vengono disciplinate in tre diverse modalità di gestione, riconducibili a tre livelli di opzione:

Opzione a) – primo livello (consultazione, certificazione, aggiornamento intestazioni catastali e toponomastica)

Opzione b) - secondo livello (accettazione degli atti di aggiornamento)

Opzione c) - terzo livello (accettazione e trattazione degli atti di aggiornamento)

Per ciascun livello, è prevista una specifica forma di Convenzione.

La tenuta degli archivi cartacei generati dall’esercizio delle funzioni catastali gestite in forma diretta, con particolare riguardo all’opzione di terzo livello, è assicurata dal Comune, aggregazione di comuni o Comunità montana, a far data dall’avvio dell’operatività, anche con riferimento a quanto verrà stabilito dal DPCM di cui all’art. 1, comma 196 della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Nel dettaglio….

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Opzione di primo livello

1. consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e servizi di visura catastale;

2. certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata;

3. aggiornamento della banca dati del catasto mediante trattazione delle richieste di variazione

delle intestazioni e delle richieste di correzione dei dati amministrativi, comprese quelle inerenti

la toponomastica;

4. riscossioni erariali per i servizi catastali.

Protocollo d’intesa – Le opzioni per l’esercizio delle funzioni catastali

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Oltre alle funzioni previste all’opzione di primo livello, si aggiungono:

1. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto Fabbricati;

2. confronto con gli atti di pertinenza del comune delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento e segnalazione degli esiti all’Agenzia del territorio per la definizione dell’aggiornamento del Catasto Fabbricati;

3. verifica formale e accettazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto Terreni;

4. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto Terreni.

Opzione di secondo livello

Protocollo d’intesa – Le opzioni per l’esercizio delle funzioni catastali

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Oltre alle funzioni previste all’opzione di primo livello, si aggiungono:

1. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto Fabbricati;

2. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto Terreni;

3. verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto Terreni;

4. definizione dell’aggiornamento della banca dati catastale sulla base delle proposte di parte, ovvero sulla base di adempimenti d’ufficio.

Opzione di terzo livello

Protocollo d’intesa – Le opzioni per l’esercizio delle funzioni catastali

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L’Agenzia del Territorio, entro venti giorni dalla sottoscrizione del protocollo, rende disponibili sul proprio sito internet le informazioni relative alle quantità di servizi maggiormente significativi erogati nel corso di una annualità e a valenza di territorio comunale, nonché dati di consistenza delle banche dati, sempre con valenza comunale, unitamente ad ulteriori utili elementi.

Ciascun Comune individua l’opzione ritenuta preferibile e praticabile in funzione della propria situazione organizzativa e tecnologica, secondo le modalità ed i termini indicati nel primo DPCM attuativo, stipulando, in ogni caso, con l’Agenzia del Territorio apposita convenzione finalizzata a regolare i profili di collaborazione corrispondenti al livello di opzione prescelto.

Protocollo d’intesa – Le informazioni a supporto delle scelte dei Comuni

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L’architettura d’ambiente

Uffici Provinciali AdT

RUPADominio Finanze

Sistema centralizzato di autenticazione

Anagrafe Tributaria - Roma

Comuni o loro associazioni

RUPAinterdominio

Infrastrutturazione tecnologica – le attuali componenti

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Sistema di Interscambio:

• colloquio AdT–Comune• servizi di cooperazione istituzionale

Funzioni catastali:

• Comuni• Uffici dell’AdT

Banche dati del Comune

Banca dati unitaria del

CatastoConsultazione dati catastali:

• Comuni • Altri enti pubblici• Cittadini

Internet SPCConsultazione e trasmissione proposte di aggiornamento:

• Professionisti• Tecnici• Notai

Portale per le Autonomie Locali:

• trasferimento dati• servizi di cooperazione istituzionale

Infrastrutturazione tecnologica - l’infrastruttura per il decentramento

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Per l’accesso alle funzioni catastali fruibili mediante collegamento Sistema Pubblico di Connettività (SPC), il Comune potrà avvalersi di una delle seguenti modalità:

connessione diretta, mediante sottoscrizione con il fornitore di rete di un accesso a SPC Interdominio;

connessione tramite rete regionale, laddove la Regione disponga di un contratto Interdominio (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Basilicata e Calabria).

Relativamente alle sole funzioni di consultazione, sarà sufficiente la disponibilità di una linea analogica per l’accesso ad Internet.

Infrastrutturazione tecnologica - modalità di connessione dei Comuni

Modalità d’accesso

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Infrastrutturazione tecnologica – dimensionamento della rete e requisiti delle postazioni di lavoro (1/2)

Tabella di riferimento per il dimensionamento della rete sulla base dei fattori contrattuali del Servizio Pubblico di Connettività (SPC)

POSTI DI LAVORO PER COMUNE / POLO

SERVIZIO SPC BMA DA ACQUISIRE DI TIPO INFRANET (CDS = MISSION CRITICAL)

1-2 Servizio Always/on Asimmetrico 1.000/250 Kb/s

1.000 Kb/s

Fino a 10 Servizio Always/on Asimmetrico 1.600/500 Kb/s

1.600 Kb/s

Fino a 20 Servizio Always/on Simmetrico 1 Mb/s

1 Mb/s

Fino a 30 Servizio Always/on Simmetrico 2 Mb/s

2 Mb/s

Reti locali: Fast Ethernet 10/100 Mbits/sec switched

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Componenti SW

Sistema operativo:

- Ms Windows XP con SP2

- MS Internet Explorer 6.0

Componenti HW

Capacità elaborativa:

- processore Pentium IV 2,8 Ghz

- Ram 512 Mb

- Scheda grafica 64 Mb

Storage minimo 60 Gb

Stampante

- Qualsiasi, purchè dotata di driver per windows

Altri utilities:- Sun Java virtual Machine vers. 1.5.0.2

-Adobe Reader vers. 5.0

(entrambi scaricabili da home page Territorio)

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Infrastrutturazione tecnologica – dimensionamento della rete e requisiti delle postazioni di lavoro (2/2)

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Il comma 54 dell’art. 37 del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, prevede che, “in attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 59, comma 7-bis, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, come modificato dal decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 159, la circolazione e la fruizione della base dei dati catastali gestita dall'Agenzia del territorio deve essere assicurata entro il 31 dicembre 2006...”.

Il citato art. 59, comma 7-bis, del decreto legislativo n. 82/2005, peraltro, dispone che le regole tecnico economiche per l’utilizzo dei dati catastali, per via telematica, da parte dei sistemi informatici di altre amministrazioni siano definite con decreto del Direttore dell’Agenzia del territorio, di concerto con il Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle pubbliche amministrazioni in coerenza con le disposizioni che disciplinano il sistema pubblico di connettività.

L’Agenzia, nelle more della costituzione del Comitato, ha (cfr. Circolare n. 7 del 15 dicembre 2006):

predisposto un Sistema d’Interscambio, basato sulla cooperazione applicativa tra i propri sistemi informatici e quelli delle altre pubbliche amministrazioni, per assicurare la disponibilità della base dei dati catastali per lo svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali (cfr. progetto Sigmater);per i Comuni e le Comunità Montane che potrebbero, ad oggi, essere sprovvisti di una infrastruttura tecnologica adeguata, ha istituito un apposito canale comunicativo telematico denominato “Portale per i Comuni” accessibile dal sito internet www.agenziaterritorio.gov.it.

L’accesso alla base dei dati catastali (1/2)

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In quest’ambito, si inserisce il provvedimento che dovrà emanare il Direttore dell’Agenzia del territorio, come richiamato al comma 198 dell’art. 1 della legge 296/2006:

“L'Agenzia del territorio, con provvedimento del Direttore, sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, nel rispetto delle disposizioni e nel quadro delle regole tecniche di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, predispone entro il 1° settembre 2007 specifiche modalità d'interscambio in grado di garantire l'accessibilità e la interoperabilità applicativa delle banche dati, unitamente ai criteri per la gestione della banca dati catastale. Le modalità d'interscambio devono assicurare la piena cooperazione applicativa tra gli enti interessati e l'unitarietà del servizio su tutto il territorio nazionale nell'ambito del sistema pubblico di connettività.”

L’accesso alla base dei dati catastali (2/2)

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SistemaInformativo AdT

Sistema Informativo

Ente della P.A.Infrastruttura di

trasporto dedicata

Servizi XML

Servizi Esposti (AdT)

Servizi XML

Porta applicativa AdT Porta applicativa Ente

Ambiente di interscambio

Servizi esposti da Ente

della P.A.

L’accesso alla base dei dati catastali – la logica di interscambio

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L’accesso alla base dei dati catastali – il Portale per i Comuni

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Tutti gliEnti territoriali*

A: Attraverso:

•Catasto terreni - Catasto Fabbricati - Cartografia vettoriale–Dati attualizzati (“fotografati”) ad una determinata data–aggiornamenti degli atti catastali registrati in un intervallotemporale dato

Sistema Interscambio

Portale per i Comuni

Oggetto/Tipo di fornitura:

Comuni“Forniture specifiche”

•Catasto Fabbricati (L. 311/2004)–Tutti i dati metrici del Catasto Fabbricati attualizzati("fotografati") alla data di servizio [per fini TARSU]–Aggiornamenti degli atti registrati in un intervallotemporale dato [per fini TARSU]–Esiti attività art. 1 comma 336 L. 311/2004–Dati derivanti da “adempimento unico” [per fini ICI]

•DOCFA–Accatastamenti e variazioni ex art. 34 quinquies L. 80/2006

•Catasto Terreni–Dati derivanti da “adempimento unico” [per fini ICI]

Sistema Interscambio

Portale per i Comuni

* L’Agenzia prevede di estendere tali tipologie di forniture a tutta la Pubblica Amministrazione (come previsto dall’art. 7 bis- del D.Lgs 82/2005)

L’accesso alla base dei dati catastali – le forniture disponibili

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