Quadrimestrale edito dagli alunni del V Circolo “Giovanni ... · gli alunni della classe 4 C,...

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C arissimi, nel numero precedente vi parlavo del nostro «Progetto Giornalino … memo- ria delle molte esperienze vis- sute dagli alunni, protagonisti e “giornalisti dilettanti” ma pieni di entusiasmo, di deside- rio di imparare ed approfondi- re la comprensione dei mezzi di informazione». A riscontro di ciò è arrivato inaspettato il premio alla nostra testata Noi e il mondo , da parte dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, che ci ha riempito di soddisfazione perché «… realizzare un gior- nale non è una cosa semplice, richiede tempo, impegno, forza di volontà, rispetto delle regole ed assunzione di responsabili- tà». Questo risultato è stato re- alizzato con la partecipazione di tutti gli attori della scuola: grazie a tutti! Cari ragazzi, i vostri articoli ci trasmettono il grande entu- siasmo con cui avete vissuto le esperienze scolastiche e la pas- sione che avete profuso nelle tante attività progettuali, spor- tive, educative e formative che hanno reso più coinvolgente il lungo percorso della conoscen- za di cui siete stati protagonisti. Durante questo cammino avete condiviso con noi la vostra gio- ia, la vostra vivacità ed il vostro affetto. Vi abbiamo visto cre- scere giorno per giorno sempre con un bel sorriso sulle labbra e negli occhi. Complimenti a tutti voi! Con questa bella afferma- zione ci avviamo alla conclu- sione di quest’anno scolastico ricco di tante attività e di nuove esperienze. Ma anche un anno complesso che ha posto la scuo- la di fronte a tanti cambiamenti normativi che cominciano ad avere i primi effetti anche sugli aspetti organizzativi del ser- vizio scolastico. Di fronte alle innovazioni inevitabilmente si genera un certo dissenso, per questo invito tutto il personale scolastico ed i genitori a non la- sciarsi spaventare dalle novità o dalle detrazioni che a volte inve- stono la scuola. L’attuale clima di incertezza può essere supera- to abbandonando atteggiamenti paternalisti o ostativi, rafforzan- do la fiducia, l’ascolto ed il cor - retto affidamento reciproco, nel rispetto della personalità e del ruolo di ciascuno. È più facile ma poco costruttivo trovare col- pe e mancanze negli altri, senza avere consapevolezza dei propri limiti ed errori: solo insieme si può crescere, nel massimo ri- spetto per il ruolo della scuola, dei suoi operatori, della sua or- ganizzazione e del suo lavoro. Altresì spero nell’importante sostegno da parte di ognuno de- gli attori coinvolti nel percorso scolastico, finalizzato sempre a conseguire la migliore istruzio- ne e formazione degli alunni ed a garantire i diritti di tutti. Nel ringraziare tutto il perso- nale scolastico per l’impegno profuso, tutti i genitori per il supporto accordatoci e tutti gli alunni per aver reso indimenti- cabile quest’anno scolastico, ad ognuno porgo i miei migliori auguri di un’estate serena, bella e piena di ogni bene. Angela Tucci è Finita la scuola... W la scuola! pag. 9 incontri pag. 5 è tempo di valori pag. 3 IL PREMIO Il saluto della Dirigente Quadrimestrale edito dagli alunni del V Circolo “Giovanni Palatucci” di Avellino - Anno XI - Numero 2 - Giugno 2016 - Distribuzione gratuita dopo un anno IMPEGNATIVO e RICCO di novità, finalmente le sospirate vacanze II B/C - F. SCANDONE Venerdì 27 maggio, insieme alle nostre maestre, siamo andati al Carcere Borbonico, per festeggiare il terzo compleanno, del Giardino degli odori. Appena siamo arrivati, siamo stati accolti dagli alunni del Liceo “Pietro Colletta” che ci hanno fatto da guida. I ragazzi ci hanno fatto entrare nel cortile del Carcere, dove si trova un magnifico giardino pieno di piante officinali. Ci hanno spiegato che, in passato, conosce- re le piante e le loro caratteristiche era importantissi- mo perchè venivano usate per curare molte malattie. Oggi molte di queste piante sono utilizzate per fare profumi, creme, dentifricio... e in cucina. Dopo siamo andati a visitare la Mostra delle Fontane della via regia delle Puglie. Alle 11,00 ci hanno fatto sedere in una bella sala dove si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno partecipato tante persone tra cui il Prov- veditore agli Studi, la nostra Dirigente, gli assessori, i giornalisti e ...il papà di Ginevra. Alla fine ci sono state regalate alcune piantine di odori. A questo punto, con le nostre piantine in mano, siamo tornati a scuola e vi assicuriamo che per la strada eravamo veramente spettacolari! Il Giardino degli Odori

Transcript of Quadrimestrale edito dagli alunni del V Circolo “Giovanni ... · gli alunni della classe 4 C,...

Carissimi, nel numero precedente vi parlavo del nostro «Progetto Giornalino … memo-

ria delle molte esperienze vis-sute dagli alunni, protagonisti e “giornalisti dilettanti” ma

pieni di entusiasmo, di deside-rio di imparare ed approfondi-re la comprensione dei mezzi di informazione». A riscontro di ciò è arrivato inaspettato il premio alla nostra testata Noi e il mondo, da parte dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, che ci ha riempito di soddisfazione perché «… realizzare un gior-nale non è una cosa semplice, richiede tempo, impegno, forza di volontà, rispetto delle regole ed assunzione di responsabili-tà». Questo risultato è stato re-alizzato con la partecipazione di tutti gli attori della scuola: grazie a tutti!Cari ragazzi, i vostri articoli ci trasmettono il grande entu-siasmo con cui avete vissuto le esperienze scolastiche e la pas-

sione che avete profuso nelle tante attività progettuali, spor-tive, educative e formative che hanno reso più coinvolgente il lungo percorso della conoscen-za di cui siete stati protagonisti. Durante questo cammino avete condiviso con noi la vostra gio-ia, la vostra vivacità ed il vostro affetto. Vi abbiamo visto cre-scere giorno per giorno sempre con un bel sorriso sulle labbra e negli occhi. Complimenti a tutti voi! Con questa bella afferma-zione ci avviamo alla conclu-sione di quest’anno scolastico ricco di tante attività e di nuove esperienze. Ma anche un anno complesso che ha posto la scuo-la di fronte a tanti cambiamenti normativi che cominciano ad avere i primi effetti anche sugli

aspetti organizzativi del ser-vizio scolastico. Di fronte alle innovazioni inevitabilmente si genera un certo dissenso, per questo invito tutto il personale scolastico ed i genitori a non la-sciarsi spaventare dalle novità o dalle detrazioni che a volte inve-stono la scuola. L’attuale clima di incertezza può essere supera-to abbandonando atteggiamenti paternalisti o ostativi, rafforzan-do la fiducia, l’ascolto ed il cor-retto affidamento reciproco, nel rispetto della personalità e del ruolo di ciascuno. È più facile ma poco costruttivo trovare col-pe e mancanze negli altri, senza avere consapevolezza dei propri limiti ed errori: solo insieme si può crescere, nel massimo ri-spetto per il ruolo della scuola,

dei suoi operatori, della sua or-ganizzazione e del suo lavoro. Altresì spero nell’importante sostegno da parte di ognuno de-gli attori coinvolti nel percorso scolastico, finalizzato sempre a conseguire la migliore istruzio-ne e formazione degli alunni ed a garantire i diritti di tutti.Nel ringraziare tutto il perso-nale scolastico per l’impegno profuso, tutti i genitori per il supporto accordatoci e tutti gli alunni per aver reso indimenti-cabile quest’anno scolastico, ad ognuno porgo i miei migliori auguri di un’estate serena, bella e piena di ogni bene.

Angela Tucci

è Finita la scuola...W la scuola! pag. 9 incontri

pag. 5 è tempo di valori

pag. 3 IL PREMIO

Il saluto della Dirigente

Quadrimestrale edito dagli alunni del V Circolo “Giovanni Palatucci” di Avellino - Anno XI - Numero 2 - Giugno 2016 - Distribuzione gratuita

dopo un anno IMPEGNATIVO e RICCO di novità, finalmente le sospirate vacanze

II B/C - F. SCANDONE

Venerdì 27 maggio, insieme alle nostre maestre, siamo andati al Carcere Borbonico, per festeggiare il terzo compleanno, del Giardino degli odori.Appena siamo arrivati, siamo stati accolti dagli alunni del Liceo “Pietro Colletta” che ci hanno fatto da guida.

I ragazzi ci hanno fatto entrare nel cortile del Carcere, dove si trova un magnifico giardino pieno di piante officinali. Ci hanno spiegato che, in passato, conosce-re le piante e le loro caratteristiche era importantissi-mo perchè venivano usate per curare molte malattie.Oggi molte di queste piante sono utilizzate per fare profumi, creme, dentifricio... e in cucina. Dopo siamo

andati a visitare la Mostra delle Fontane della via regia delle Puglie. Alle 11,00 ci hanno fatto sedere in una bella sala dove si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno partecipato tante persone tra cui il Prov-veditore agli Studi, la nostra Dirigente, gli assessori, i giornalisti e ...il papà di Ginevra. Alla fine ci sono state regalate alcune piantine di odori. A questo punto, con le nostre piantine in mano, siamo tornati a scuola e vi assicuriamo che per la strada eravamo veramente spettacolari!

Il Giardino degli Odori

2 NOI E IL MONDO

GIULIA PETROZZIELLO

In questi cinque anni ci siamo cono-sciuti, abbiamo studiato e siamo diventati amici.Ricordo la prima, quando eravamo piccoli ed impauriti.Le maestre si sono subito rimboccate le maniche e ci hanno catapultato in un mondo nuovo: la scuola primaria. Quando siamo arrivati in quinta ricor-davamo quel giorno come se fosse ieri.Grazie alle nostre maestre che prima di ogni prova di verifica ci incoraggia-vano a fare il nostro meglio.Ci pentiamo delle nostre battute offen-sive, le litigate tra di noi… Non dimenticheremo mai tutto ciò, perché sarà una parte di noi.Un immenso GRAZIE a TUTTI.

Gli alunni della VB - F. Scandone salutano la scuola primariaEsperienze

IV C - F. SCANDONE

In occasione della gior-nata mondiale della poesia, il 21 marzo, gli alunni della classe

4 C, hanno partecipato a un evento organizzato da Giovanna Mauro autrice

del blog “Mondodiluna” dedicato all’infanzia e da Alessandra Argenio pro-prietaria del laboratorio “L’orto di zia Giulia”. Le due giovani donne amano definirsi due mamme attente al concetto e alla pratica di una città a misura di bambino e non è la

prima volta che intrapren-dono delle azioni volte ad abbellire la città e a rendere i suoi spazi giocosi e più fruibili dai bambini. Così, quando Giovanna ha proposto alla scuola la partecipazione all’even-to “Alberi in poesia”, gli

alunni hanno colto con grande entusiasmo questo invito anche perché si al-lineava con quello che stavano facendo in quel periodo: un percorso sulla poesia come metodo per stimolare la loro imma-ginazione creativa e per decondizionarli dagli ste-

reotipi verbali. È infatti attraverso l’ascolto e la lettura delle poesie che gli alunni imparano a ricono-scere e usare la similitudi-ne, la metafora, l’ossimoro e tutti quegli “ingredienti poetici” che trasmettono significati in maniera ricca e suggestiva penetrando nel cuore delle cose. Per avvicinare gli alunni alla poesia, senza avvertire un senso di insofferenza, è indispensabile aiutarli a scoprire che la poesia, come afferma Donatella Bisutti, nel suo saggio La poesia salva la vita, “non deve essere considerata una specie di vestito da sera, ma una cosa di tutti i giorni, come i jeans, e a non sentirsi quindi in sog-gezione”. Leggere poesie agli alunni, fare poesia è diventato un “allena-mento” quasi quotidia-no, i bambini si sentono liberi di esprimersi perché sanno che le loro inven-

zioni verbali, i salti acro-batici dei loro pensieri, le loro idee più ardite non saranno represse e censu-rate ma saranno accolte, discusse, perfezionate per incoraggiare l’espressione personale e potenziare le competenze linguistiche emozionali. Ecco quindi che dopo aver parlato, sperimentato sulla poesia per diverse settimane, gli alunni si sono cimenta-ti nelle prime creazioni verbali a tema libero e sono nati brevi componi-menti poetici e acrostici che domenica 21 marzo, in un incontro anche con altre scuole di Avellino, sono state allacciate agli alberi di Corso Europa, proprio gli stessi alberi che erano stati rivestiti qualche mese prima, da colorate sciarpette di lana. Chiun-que passi di lì, si ricordi che, accanto alle foglie, troverà anche le poesie dei bambini di Avellino abbracciate agli alberi in fiore.

TRAMONTOZZI LORENA - V B - F. SCANDONE

Sono passati 5 anni da quando siamo entrati in questo Istituto e se ci giriamo indietro, ci sembra ancora il primo giorno di scuola, quando con lo zaino attacca-to alle spalle, che quasi ci toccava i piedi, entrava-mo timorosi in classe pensando se era lo zaino troppo grande o le nostre gambe troppo corte. Entravamo in classe timorosi ma pieni di sogni e aspettative qualche volta disattese. Ma il tempo è volato e siamo cresciu-ti e con noi anche tutti i sogni. Questo percorso di vita ha insegnato a guardare in avanti, a puntare più in alto, a crescere. Vogliamo dirvi grazie sempre e comunque; porteremo con noi le esperienze vissute e faranno parte del nostro bagaglio di crescita. Grazie alle maestre che con la loro diversità ci hanno inse-gnato che non tutto è come ce lo aspettiamo. Grazie alla Dirigente che ogni tanto ha fatto capolino come per dire:- Io ci sono!-. Grazie alle segretarie che se pur sempre chiuse nel loro ufficio sono state una pre-senza. Grazie a Pietro che con la sua presenza paterna e le sue barzellette ha allietato la nostra frequenza in questa scuola. Grazie a Gina che se pur con la sua espressione severa è riuscita ad essere rassicurante in tutti i momenti, e grazie a Felice pronto a regalare un sorriso. E un ciao ad ogni bambino. Grazie a tutti.

Saluto alla scuola

La festa della Poesia

In giro

Progetti

Progetto lettura“Il draghetto senza fuoco”

CHIARA DE IASI

Ringraziamo questa scuola perché ci ha regalato candidi sorrisi.Ringraziamo le maestre per l’incoraggiamento e per averci insegnato il rispetto.Ringraziamo la Dirigente per averci fatto fare ginnastica. Ringraziamo i bidelli per aver pulito ogni nostro disastro.Grazie per tutto l’affetto.

ALESSANDRO SESSA

Il mio saluto è semplice ma sentito, sono stato fortunato ad avere queste maestre e questi amici con i loro geni-tori hanno reso felice la mia infanzia.

D’ORSI JONAS

Che disperazione,per noi alunni. Dopo aver vissuto5 anni insieme,ci lasceremo per sempre,ma restando sempre amici!Speriamo che le maestre non ci dimenticheranno.Ci sarà una grande nostalgia!

IANDOLI CARMINE ENZO

L’ultima campanella sta per suonare,ma io vorrei che il tempo si potesse fermare.Cinque anni son passatie noi siamo maturati.Ora un nuovo percorsodobbiamo cominciare.I cambiamenti fanno paura,ma con coraggio affronteremo la nuova avventura.Angela, Teresa, Tina, Nuccia, Marina, Colomba,siete state le nostre maestre,ci avete dato tanto e vi porteremo sempre nel cuore.

GRIMALDI BENEDETTA

I cinque anni son finiti,e oggi ci troviam qui riuniti,ma non sarà più lo stesso,non avrò più le mie maestre,che mi han accompagnato fino adesso.Care maestre vi dovrò lasciare, ma ogni volta vi verrò a trovare,salirò pochi gradini,perchè è questa la vita di noi bambini.

ARRIVABENE FRANCESCA

In questi cinque anni sono certa di aver gettato delle solide basi per il mio cammino negli studi. Sono fortunata di essere capitata in questa classe, di aver condiviso con voi tutti i momenti difficili alternati a momenti belli dove il vostro supporto non è mai venuto meno. Care maestre ci mancherete tanto perché siete state come mamme e come tali avrete per sempre riservato un posticino nel cuore di ognuno di noi. Vi vogliamo tanto bene.Con affetto la vostra Francesca Arrivabene.

SILVIA MELE - V B - F. SCANDONE

N oi alunni delle quinte di Scandone abbiamo effettuato l’ultima gita della scuola prima-ria a Paestum e all’oasi dell’Alento, il 22 aprile 2016. Arrivati all’Oasi dell’Alento un

signore ci ha accolto e ci ha portato a vedere la diga, spiegandoci davvero tante cose interessanti. La cosa che ci ha colpito sicuramente di più è stata quando ci hanno fatto attraversare il tunnel per l’ispe-zione delle acque: ci siamo davvero emozionati! Nel pomeriggio siamo andati a vedere i templi a Paestum e il museo, la guida ci ha mostrato tanti reperti antichi: vasi e statue. Questa gita è stata molto divertente perchè sono stata con i miei compagni; la ricorderò per sempre, infatti è stata l’ultima occasione per stare tutti insieme.

La nostra ultima gita

GINEVRA CIRIELLO

Cinque anni ormai son passati, non si puo’ piu’ tornare indietro.In questa scuola non ho imparato solo le materie,ho imparato anche come affrontare la vita.Ringrazio i miei compagni che mi hanno accompagnato in questo viaggio stupendo, non siamo stati sempre amici ma pian piano siamo cresciuti,diventando sempre piu’ amici veri.Ringrazio le maestre non solo insegnanti, ma anche maestre di vita.Infine ringrazio la Dirigente perche’ senza di lei tutto questo non sarebbe successo.Grazie a tutti per questi cinque anni meravigliosi.

CAGGIANO GAIA

Piccoli siamo entrati grandi siamo diventati. Ogni anno veloce è volatoma tanto abbiamo imparato.L’amicizia abbiamo scoperto insieme siamo armoniosi come in un concerto. Ogni giorno allegri siamo,perché fuori scuola ci rincorriamo. Cinque anni sono passati ora siamo tutti emozionati.Tante maestre abbiamo conosciuto,ad ognuna un ringraziamento e un saluto.Da domani ciascuno la sua strada percor-rerà ma in cuor suo il ricordo di questi cinque anni porterà.

I C - F. SCANDONE

3NOI E IL MONDO

V C - F. SCANDONE

Sono stati gli alunni della scuola primaria G. Pala-tucci a ritirare il premio 2016 per il concorso “Fare il giornale nelle scuole,” insieme ad altri sessantacinque istituti premiati su tutto il territorio nazionale.Una delegazione del consiglio comunale dei ragazzi del quinto circolo, accompagnati dalla Dirigente Sco-lastica, Dott.ssa Angela Tucci, e da tre insegnanti, ha ritirato il premio presso il teatro Bonci di Cesena. In tale occasione i ragazzi hanno ricevuto un diploma e

una medaglia direttamente dal vicepresidente dell’or-dine dei giornalisti, Santino Franchina. Il concorso ha visto la partecipazione di seicento scuole italiane, ma solo sessantasei sono state quelle premiate.Il giorno prima dell’evento, gli alunni sono stati in-vitati nell’aula magna della facoltà di Psicologia, per partecipare al forum degli studenti: “Giornalismo e social media oggi”, tematiche attuali che vedono coinvolta la figura dei giornalisti e le conseguenze che questi nuovi mezzi determinano sulla loro professio-ne e sulla società.Dopo i saluti di Antonio Farnè, giornalista Rai, e gli interventi del vice presidente dell’ordine dei giornali-sti e di altre figure di rilievo, è stato svolto un dibat-tito, durante il quale gli studenti hanno interagito con i giornalisti presenti, rivolgendo loro delle domande per avere maggiori chiarimenti sul tema.Il soggiorno a Cesena ha consentito agli alunni di visitare anche luoghi di spiccato interesse culturale, quali la Rocca Malatestiana e l’omonima Biblioteca monastica, inserita dall’UNESCO da giugno 2005 nel registro della memoria del Mondo per i suoi splendi capolavori.L’interesse e la partecipazione dei ragazzi è stata no-tevole come pure lo spirito di aggregazione manife-stato reciprocamente durante i due giorni di trasferta.

Riconoscimento nazionale per gli alunni del quinto Circolo Giovanni Palatucci di Avellino

Ritirato il Premio 2016 “Fare il Giornale nelle Scuole”Due giorni a Cesena all’ insegna del giornalismo e alla scoperta della città

II A - F. SCANDONE

Ciao bambini! Eccoci qui, ancora una volta, pun-tuali all’appuntamento con quello che abbiamo eletto il nostro “LIBRO DEL MESE”.

Si tratta nuovamente di una storia con protagonista un animale. Il titolo è “Una gattina senza paura”. Questo racconto è tratto da una storia realmente accaduta.Sosa è una bella gattina nera con una macchia bianca al centro della fronte. Vive felice con la sua padrona Lisette e un criceto di nome Spugna in una cittadina del Canada. Non è proprio una tigre, ma ha certi artigli davvero robusti e affilati per una gatta domestica. Si vede che è una vera felina quando, nelle notti di luna piena, si nasconde in giardino a caccia di prede: insetti, topolini e lucertole fuggono terrorizzati!Ma, proprio una notte di luna piena, un serpente viene lanciato nel giardino di casa. È un serpente sco-nosciuto, dal veleno mortale! Sosa lo vede scompa-rire nell’erba alta e capisce che la salvezza di Lisette dipende solo da lei. Così la piccola Sosa, rischiando la propria vita, inizia con il serpente una battaglia all’ul-timo sangue per salvare la sua amata padroncina.La nostra maestra, alla fine del libro, ci ha fatto tante domande sulle sensazioni e le emozioni che abbiamo provato durante l’ascolto di questa storia ed ognuno ha avuto qualcosa da dire: c’è chi ha notato che gli animali sono molto importanti nella vita delle persone; chi ha detto che, a volte, un animale può di-mostrarsi più fedele ed affettuoso di noi “umani”; c’è stato, inoltre, chi ci ha raccontato di qualche parente che, rimasto solo dopo aver perso tutti i suoi affetti, ha trovato una grande compagnia in un cane o un gatto ormai diventato come un figlio! Che bella storia

è stata! Ci è venuta voglia di accarezzare la dolce e coraggiosa gattina e di darle tanti bacini su quel musetto bianco! Insomma, abbiamo trovato questo racconto tenero ed entu-siasmante ed invitiamo tutti voi a leggerlo: vi farà molto pensare...

Il libro del meseIV A/B - F. SCANDONE

Il giorno 28 Aprile, ci siamo ra-dunati nel piazzale antistante lo Stadio Partenio-Lombardi, per poi partire alla volta di Paestum

e Centro Storico di Salerno per il nostro primo viaggio culturale fuori provincia. Aspettavamo da tanto questo momento, quindi, dopo i consueti ma scrupolosi controlli ai pullman da parte della polizia

stradale, tra l’agitazione dei nostri genitori e la nostra euforia, siamo partiti. Durante il viaggio, durato circa un’ora, abbiamo giocato, cantato, ascoltato musica, fatto merenda e osservato il panorama.Giunti a destinazione, Adele, la nostra guida, molto preparata e professionale, ci ha condotti al museo Archeologico che docu-menta, in diverse sezioni, la storia di Paestum, dalla fondazione della colonia greca, all’istituzione della colonia romana, fino alla decaden-za. La guida ci ha fatto subito notare dei resti di lastre, rappresentanti le

dodici fatiche di Ercole.Continuando nel nostro percor-so, abbiamo ammirato altri reperti storici: vasi di terracotta e di ce-ramica dipinti a mano, armature di guerrieri, gioielli, statue tra cui quella di Era, la moglie di Zeus, protettrice del matrimonio e della fertilità, spesso rappresentata con una melagrana nella mano destra.Ciò che ci ha più affascinati è stata la “Tomba del Tuffatore”, risalente al 480-470 a.C., l’unica rinvenuta in una città greca, con le pareti interne della cassa ed il coperchio decora-ti con scene di vita quotidiana. Ma l’immagine più famosa è quella di un giovane che, nel tuffarsi in uno specchio d’acqua, esprime simboli-camente il passaggio dalla vita alla morte. Terminata la visita al Museo, Adele, con la sua bandierina aran-cione, ci ha condotto verso il Parco Archeologico; lì abbiamo potuto ammirare il templio di Era, il più antico dei templi greci di Paestum, quello di Atena, la dea della guerra e quello di Poseidone (Nettuno), con gli altari per i sacrifici ancora intatti. Successivamente siamo entrati nell’anfiteatro romano, in cui i gladiatori combattevano contro belve feroci o altri gladiatori e anche nella sala in cui si svolgeva la vita politica. Verso le 13.30 è ar-rivato il momento del relax; in un bar-ristorante abbiamo consumato la nostra ricca colazione al sacco. Dopo aver acquistato dei simpatici souvenir, siamo risaliti sui pullman per raggiungere il Centro Storico

di Salerno. Lì abbiamo visitato il Duomo, al quale si accede attra-verso tre porte, di cui solo quella centrale è in bronzo con incisioni in argento. L’interno è a dir poco solenne e grandioso: giganteschi pilastri, archi, ampie cappelle, mosaici e monumenti sepolcrali tra cui la tomba di Papa Gregorio VII.Scendendo attraverso due scale di

marmo abbiamo raggiunto la cripta di San Matteo, patrono della città: siamo stati abbagliati da un trionfo di colori, sembrava di essere all’in-terno della cassaforte di Paperon de’ Paperoni!Al centro della cripta abbiamo ammirato la statua di bronzo del Santo, bifronte, in questo modo le “due facce” potevano essere vene-rate sia da chi pregava, sia da chi assisteva alla messa. Infine, verso le 17.30, stanchi ma felici, siamo saliti sui nostri pullman e, tra canti e scherzi, siamo ritornati ad Avellino. Ad attenderci c’erano i nostri geni-tori che ci hanno accolto con baci e abbracci. E’stata un’esperienza fan-tastica, soprattutto perché abbiamo trascorso un’intera giornata con i compagni e con le nostre maestre.

A spasso tra i templiLa gita scolastica

4 NOI E IL MONDO

Che bellofesteggiareil 25 aprile!

I A/B/C - II A - F. SCANDONE

Il Miur promuove iniziative e approfondimenti nelle aule per celebrare la Giornata Internazio-nale della Donna. Questa iniziativa, organizzata insieme al Dipartimento delle Pari Opportunità

della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata lanciata dal Miur e ha preso il via l’8 marzo in occa-sione della Giornata Internazionale della Donna. L’intento è quello di promuovere riflessioni e mo-menti di sensibilizzazione sui temi legati alla parità di genere. Il mese delle Stem (acronimo di Science, Technology, Engineering and Math) vuole sensibiliz-

zare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado allo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche, superando il divario di genere. Solo il 38% delle studentesse indirizza il proprio per-corso formativo e professionale verso le discipline co-siddette Stem. Le ragioni sono da ricercare anche ne-gli stereotipi di ordine culturale che vogliono le donne meno predisposte a queste materie. L’iniziativa ha ottenuto il sostegno della sede italiana della Commissione Europea. Le classi 1ˆA/B/C e 2ˆA hanno lavorato su una grande personalità: Rita Levi Montalcini.

Il mese delle STEM Iniziative

III C - F. SCANDONE

La festa del 25 APRILE è chiamata anche FESTA DELLA LIBERTA’. Ora che siamo più grandi abbiamo capito che questo giorno, non è bello soltanto perché non si viene a scuola, ma si celebra la libertà, che non è una “cosa” che esiste automaticamente, è stata con-quistata e va difesa giorno per giorno. Nell’ambito del progetto lettura e in storia abbiamo letto un libro chiamato “Cattive Ragazze”, dove vengono descrit-te la vita di donne nella storia. Abbiamo, così, avuto modo di conoscere Onorina Brambilla. Chi è????? Una semplice “Donna” che al tempo della seconda guerra mondiale è stata una partigiana, venne nomi-

nata ufficiale di collegamento, cioè procurava cibo, indumenti e armi ai partigiani nascosti in montagna. Finita la guerra, per tutta la sua vita, cercò di far co-noscere ai ragazzi, andando per le scuole con la sua testimonianza, i valori della Resistenza. “Eravamo giovani, ci sentivamo belle, allegre. Non eravamo in-coscienti, sapevamo di correre dei rischi. Volevamo un’Italia diversa, libera, non c’era altra scelta a quella di resistere e combattere”. W il 25 APRILE!

Il consiglio dei ragazzi si rinnova

Luisa Izzo nuovo baby SindacoElezioni

V A/C - F. SCANDONE

Dopo una settimana di propaganda, che ha visto impegnati i componen-ti delle liste, finalmente, tra i bambini candidati è stato annunciato il nuovo baby sindaco.Si tratta di Luisa Izzo, un’alunna della classe 5^C del Plesso F. Scandone.Le elezioni si sono arti-colate in due momenti. Nella prima fase, che si è svolta il 29 gennaio, i candidati presenti nelle liste sono stati votati, nei plessi di appartenenza, dagli alunni delle quarte

e delle quinte. In questa occasione, sono stati eletti i consiglieri e il candidato a baby sindaco. Successivamente, con le votazioni definitive del 4 febbraio, gli alunni delle quinte di tutto il circolo hanno votato il sindaco, il vice sindaco e gli as-sessori.Prima dell’elezione, gli aspiranti sindaco hanno esposto il proprio pro-gramma ai votanti.Il momento dello scruti-nio è stato ricco di emo-zioni sia per i candidati che per gli elettori. La proclamazione del vin-

citore è stata accompa-gnata dal fragoroso ap-plauso dei sostenitori, che ha fatto arrossire la neo baby sindaco. Ad-dirittura, colti dall’en-tusiasmo, i compagni di classe l’hanno sollevata e portata in trionfo.Alla fine delle elezioni, la Dirigente scolastica, la prof.ssa Angela Tucci, ha consegnato la fascia tri-colore alla neoeletta.L’intero consiglio si riunirà al più presto per riflettere sui programmi presentati dagli stessi membri, per il migliora-mento della scuola sul

piano didattico-formati-vo e strutturale. Questa esperienza è stata ap-prezzata da tutti, perché

ha favorito la crescita dei ragazzi e l’accrescimento del senso di cittadinanza.

III A/C - F. SCANDONE Il giorno 8 Maggio la maestra ci ha dato un libro dal nome “Cattive Ragazze” e noi abbiamo letto delle storie, tra cui ricordiamo quella di Marie Curie, una donna insignita di due Premi Nobel, per la fisica e per la chimica. Un’al-tra storia che ci è pia-ciuta particolarmente è quella di Elizabeth Jane Cochran, una donna coraggiosa vissuta nel 1885. Elizabeth si fece assumere al “Dispatch”,

da Madden, e divenne giornalista. Qualche settimana prima era apparso sul giornale l’ar-ticolo chiamato “A cosa Servono Le Ragazze”. Un editorialista di Pittsburgh (Erasmus Wilson) scrisse che le donne servivano per crescere figli, ecc.. Ma al giornale arrivarono lettere di protesta: una, firmata Little Orphan Girl, stupì Madden per l’intelligen-za; pubblicò un annun-cio di lavoro, pensando che quella lettera fosse

di un uomo. Si presentò la 21enne Elizabeth, che inventò il nome d’arte Nellie Bly. L’attività di Nellie fu molteplice: fingeva, per esempio, di essere pazza per farsi rin-chiudere in manicomio in modo da poter raccontare la vita delle detenute.

Nelly Bly La storia di Elizabeth Jane Cochran

Il ricordo più belloI C - F. SCANDONE

5NOI E IL MONDO

Progetto continuità

II B/C - F. SCANDONE

I nostri nonni ci hanno raccontato che alla nostra età vivevano in città o in campagna. Il lavoro più diffuso era quel-lo del contadino. C’erano molti artigia-ni, ma c’erano anche medici, insegnanti, avvocati, ferrovieri... Le donne erano quasi tutte casalinghe, le case erano piccole e le famiglie nu-merose. A quel tempo non c’erano gli elettrodomestici e si faceva tutto a mano. Non si possedevano tanti vestiti ed erano indossati da tutti i figli. A scuola si an-dava a piedi, le classi erano molto nu-merose e gli insegnanti severissimi; se un bambino si alzava o parlava senza permesso veniva punito con le fatidiche “bacchettate”. Il materiale scolastico era essenziale ed era composto da: un qua-derno a righe, un quaderno a quadretti, il sillabario, un libro in cui c’erano tutte le materie, una penna con il pennino... Le materie di studio erano italiano, arit-metica, storia, geografia e religione. I giocattoli erano quasi inesistenti e i pochi che c’erano erano fatti a mano. I maschi giocavano a pallone, a nascondino o

andavano in bicicletta; le femmine gio-cavano con bambole di porcellana che indossavano vestiti fatti dalle mamme o dalle nonne. Uno dei giochi più diffusi era la “settimana”. Poche famiglie pote-vano permettersi di andare in vacanza in genere si rimaneva a casa. Il cibo non era molto diverso da quello di oggi ma non c’erano tutte le “schifezzelle” che siamo abituati a mangiare noi. I mezzi di tra-sporto più usati erano la filovia, qualcu-no possedeva l’automobile, la bicicletta, ma si camminava molto a piedi. I mezzi di comunicazione erano il telefono, le lettere, le cartoline e i telegrammi. Le malattie più diffuse erano il morbillo, la scarlattina, la tubercolosi, oggi queste malattie sono scomparse quasi del tutto grazie ai vaccini. Le famiglie si riuniva-no nei giorni di festa e si mantenevano vive le tradizioni. Oggi è ancora così anche se molte cose si sono modificate. L’incontro con i nonni è stato per noi un momento magico perché abbiamo po-tuto conoscere tante cose del passato, ma soprattutto è stato bello averli nella nostra scuola e vivere insieme a loro un momento della nostra giornata.

I B - F. SCANDONE

Il mio tesoroè l’amoreIl mio tesoro è l’amore

e non i soldi che ti danno rancore.L’amore te lo dà il cuoreche ti dà la vita eterna.

L’amore è miglioredella guerra che ti dà un dolore.

Il dolore è un sentimentoche sul viso ti lascia un pianto.

L’amore è un sentimento d’onoreche dà gioia al cuore.

Finiamo la guerrae cacciamo l’amore.

ANTONIO PORMILE - III B - F. SCANDONE

Un giorno speciale

Incontri

I nonni raccontano È tempo di valori

III B - F. SCANDONE

Oggi è stato un giorno molto speciale: è venuto Dino (il mio papone!) a spiegarci cosa si fa in caso di incendio. Ci si deve avvolgere in coperte se si incendiano i vestiti, gattonare se l’incendio avviene in casa e uscire con molta calma se si ve-rifica in aula. Ci ha anche fatto vedere un cartone e dopo ci ha mostra-to delle immagini sulla combustione. Abbiamo inoltre fatto la prova di evacuazione ed abbiamo imparato tante nuove cose sulla sicurezza. Ci

ha detto per esempio che dove c’è uno strano car-tellino non si deve buttare acqua in caso di incendio, ma si deve usare l’estin-tore. Altri oggetti ancora sono particolarmente in-fiammabili. Inoltre ci ha detto che se butti a terra un mozzicone di sigaretta acceso rischi di provoca-re un incendio e se prende fuoco la maglia è meglio non toglierla sfilandola dalla testa, poiché bru-ceresti i capelli. Dino ha spiegato molto bene ed ha detto tante importan-ti regole da rispettare in caso di incendio, per la sicurezza di tutti.

PRIMARIA - INFANZIA - F. SCANDONE

Gli alunni delle classi 1^A - 1^B -1^C del plesso di via Scandone hanno incon-trato gli alunni della Scuola dell’Infanzia per svolgere insieme questo progetto. Dopo la visione del cartone animato “Inside out” gli alunni hanno svolto attività sulle cinque emozioni proposte: Gioia, Rabbia, Paura, Tristezza e Disgusto.

Quando incontrarsi diventa un’emozione

Festeggiamo il compleanno di InternetInternet DaySEZ. A. - GIOVANNI PAOLO II - F. SCANDONE SEZ. D. - GIANNI RODARI - VIA PIAVE

Tutti insieme bambini e maestre a rac-contare come l’Italia si è collegata ad Internet 30 anni fa. La narrazione è stata trattata attraverso figure rappresentan-ti i protagonisti della storia che ogni bambino ha interpretato sulla scena.E… per restare in tema di tecnologia, en-tusiasmo ed interesse ha suscitato il la-boratorio di coding e robotica (“Coding e Dintorni 4 kids”) attivato quest’anno nelle nostre sezioni. L’obiettivo è stato quello non solo di far acquisire ai piccoli alunni i concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding) ma di educarli, attraverso un apprendi-mento innovativo, a riconoscere nelle

tecnologie il mezzo e non il fine delle attività, rendendoli soggetti attivi che costruiscono, progettano, pensano, provano e verificano. Con i bambini piccoli, ovviamente è risultato necessa-rio trovare strumenti ludici tecnologica-mente appetibili, che li attirassero senza renderli fruitori passivi, quindi software e attrezzature semplici che utilizzano le immagini al posto delle parole scritte. L’APE PINA si è rivelata un’amica pre-ziosa che ha aiutato i bambini a svilup-pare la logica e la creatività attraverso la tecnologia. Si ringrazia la Dott.ssa Marinella Arnone dell’associazione “Coding e Dintorni” per aver dato a noi docenti l’opportunità di sperimentare una didattica innovativa.

Progetto sicurezza:il fuoco

6 NOI E IL MONDO

I A - U. NOBILE

Noi bambini della classe I A di U. Nobile, alla fine del percorso “La mia scuola c’è”abbiamo scoperto che dobbiamo dire “No alla pigrizia” e seguire semplici regole

di benessere:

stare bene con gli altri, muoversi e fare sport, giocare con gli amici, mangiare sano, sorridere, aiutare i compagni... in poche parole “vivere meglio”

V A - U. NOBILE

Il giorno 30 marzo, al ritorno dalle vacanze pasquali, abbiamo trovato una gradita sorpresa: le insegnanti ci hanno accompagnato al Corso della nostra città per assistere ad una lezione sulla Sicu-rezza Stradale tenuta dagli agenti della Polizia Stradale. Eravamo tutti eccitati perché avremmo assistito ad una lezione in un contesto diverso e senz’altro più piacevole. Nonostante la distanza della nostra scuola dal Corso eravamo ben felici di fare questa lunga passeggiata, e poi era una splendida giornata di sole, cosa potevamo chiedere di più.Arrivati davanti alla villa comunale, abbiamo notato un assembramento di molte persone e tantissimi poliziotti. La

prima cosa che ci ha colpito è stata una nuovissima Lamborghini che non smet-tevamo di osservare con somma curio-sità, vuoi perché non ne avevamo mai vista una da vicino, vuoi perché non ca-pivamo a cosa potesse servire. Alla fine un gentilissimo poliziotto, con un forte accento romano, ci ha aperto il vano an-teriore della vettura, dove di solito c’è il vano motore e abbiamo notato che una buona parte di esso era occupato da una valigetta che serve per il trasporto di cose surgelate o da tenere al freddo. Ci ha, quindi, spiegato che tutto ciò era per gli organi umani che andavano tra-sportati in maniera veloce al più vicino ospedale per l’impianto ad una eventua-le persona che ne avesse bisogno. Siamo stati poi colpiti da una grossa Goccia di Sangue che si muoveva intorno a noi, che ci ha abbracciati, ci ha fatto fare un bel girotondo e poi ci

ha condotto vicino ad uno stand dove alcune persone ci invogliavano a riferire ai nostri genitori a donare sangue presso un qualsiasi ospedale pubblico per aiutare le persone che ne hanno bisogno in seguito ad incidenti automobilistici. Quindi un’altra persona ci ha fatto fare un’esperienza davvero unica. Abbiamo indossato a turno degli occhiali molto speciali che simulavano gli effetti dell’a-buso di alcool e di stupefacenti, era ve-ramente molto difficile camminare a zig zag in mezzo ai birilli con tutto che ti girava intorno e vedevi anche doppio. Hanno provato anche le maestre e anche loro hanno detto che era terribile.Dopo abbiamo aspettato il turno per salire su un grosso pullman sempre della Polizia dove due altri poliziotti ci hanno fatto assistere ad alcuni trailer di film d’animazione che simulavano alcune regole stradali; è stato molto diverten-te ed interessante anche perché due simpatici poliziotti di Brescia ci hanno dato un sacco di spiegazioni e regole da rispettare quando attraversiamo la strada in bici o siamo in macchina con i nostri genitori; ad esempio bisogna

stare seduti nel sedile dietro fino a che non raggiungiamo un metro e mezzo di altezza ed allacciare sempre le cinture di sicurezza. Quando siamo scesi dal pullman ci hanno regalato dei fogli con cui poi avremmo ritagliato e costruito delle automobili per ricordarci le regole che abbiamo appreso. Arrivata l’ora di tornare a scuola eravamo un po’ meno allegri di quando siamo partiti, ma fe-licissimi di aver scoperto tante cose in maniera così piacevole.

Sicurezza stradale

Umberto NobilePensiamo e creiamo con la nostra testaIV A/ B - U. NOBILE

Tre giornate di lavoro con il progetto del “Coding” per noi alunni della Scuola pri-maria U. Nobile. Prima con questo corso si sono cimentate le nostre docenti e dopo è toccato a noi: allievi delle quarte e quinte della scuola primaria. Tre mat-tinate intense, piene di momenti di ri-flessione, di ricerca-azione per elaborare una presentazione, squisitamente digita-le, dal titolo: “DONNE E SCIENZA”. Ritornando a noi... si è scelto di svol-gere l’attività, in tre ambienti scolastici diversi: la prima, nello “spazio palestra”, dove insieme abbiamo discusso sulla figura dello scienziato e lo abbiamo rap-presentato singolarmente. E’ stato sor-

prendente scoprire che ognuno di noi associava a tale figura un uomo. Ma alle domande: - Ci sono donne scienziate? Ce ne sono state nel passato? Perché non ce ne sono molte? … il dubbio e la curiosità ci hanno assaliti… Ed ecco, in nostro aiuto la tecnologia, cioè il nostro laboratorio informatico, dove, nella seconda giornata, abbiamo effettuato una ricerca in Internet e scoperto l’esi-stenza di tante donne scienziate del 900, che hanno contribuito alla ricerca senza nessun riconoscimento. Nello specifico, una giovane scienziata di nome Susan Jocelyn Bell e la sua straordinaria sco-perta... la PULSAR! In piccoli gruppi abbiamo selezionato le informazioni e le immagini che ci occorrevano per la

presentazione dell’attività. È stato emo-zionante scorgere la soddisfazione sui volti di alcuni compagni man mano che andavamo avanti nel lavoro e il sorriso di molti, al termine dello stesso. Tutti hanno partecipato... nessuno escluso...tutti dentro... come parte di un unico gruppo. C’è stato chi, dopo aver comple-tato il lavoro, dopo un po’ ha preferito fotografare i compagni per immortalare i momenti più belli di questa esperien-za. La terza mattinata, nell’aula LIM, abbiamo potuto rivedere finalmente la presentazione in Power Point ultimata e capire meglio quello che il Coding ha rappresentato per noi … Ecco alcuni feedback sull’esperienza : “...è stato bellissimo lo rifarei tutti i giorni; .... ogni

volta che io e i miei compagni andava-mo avanti nel lavoro sentivo un brivido lungo la schiena”; “...un’esperienza esaltante”; “...è stato bello fare il Coding e poi ho lavorato con compagni nuovi”; “...il Coding lo rifarei tutti i giorni perché ho capito come fare”. Queste sono solo poche tra le tante frasi, ciò che è da sottolineare è che tutti noi abbiamo voglia di continuare questa esperienza dove ciascuno ha imparato qualcosa. La collaborazione, la condivisione, la capa-cità di esprimere il proprio pensiero, la voglia di fare e imparare cose nuove e tutti insieme sono state gli elementi che hanno caratterizzato il nostro buon pro-dotto … GRAZIE CODING!!

Alleniamoci a crescere benePercorso “La mia scuola c’è”

I corsi in città

7NOI E IL MONDO

IV A /B- U. NOBILE

“Un viaggio d’i-struzione nel Cilento: un tuffo nella natura dell’o-asi e nell’antichità

dei templi”. La scuola è bella, ma lo è ancora di più se organizza viaggi d’istruzione come quello che abbiamo vissuto noi alunni delle classi quarte e quinte all’oasi dell’Alento e ai templi di Paestum, il 12 Maggio 2016. Ci siamo incontrati tutti di mattina presto e verso le 8:00, dopo i con-trolli dei pullman, siamo finalmente partiti: l’ansia accumulata nei giorni precedenti si è trasforma-ta in un’allegria comune. Il viaggio è stato bellis-simo ma anche molto lungo, finché alle 11:00 non abbiamo scorto dai finestrini un’enorme scritta posta su una parete di collina artificiale: OASI FIUME ALENTO. “Il cuore batteva dall’e-mozione perché final-mente potevamo con i nostri occhi osservare da vicino ciò che ci era stato spiegato dalle maestre. L’oasi è situata a valle di

una diga e costruita come un’opera in perfetto equi-librio fra l’ingegneria umana e l’ambiente con lo scopo di rivitalizza-re il territorio. Il parco verde, inoltre, è animato da fontane e ruscelli ed animali come l’alpaca e

strani uccelli di colore giallo e rosso. L’orto bo-tanico, dove si pratica la coltivazione biologica, è ricco di varie specie di piante, tra cui il milto che emana un buonis-

simo odore. Il percorso più accattivante è quello nei cuniculi: un tunnel lunghissimo dove si può sentire l’umido prove-niente dalle pareti...che forte emozione! Dopo l’oasi la seconda parte del viaggio è continua-ta a Paestum: una città antica, che con i suoi resti ancora intatti rac-

conta lo splendore della civiltà Lucana ai tempi dei Greci. Il museo, ricco di reperti come statue, armature, resti di tombe e affreschi, ci ha ripor-tato nel passato. Parti-colarmente ci ha colpito l’affresco della tomba del tuffatore che simbo-leggia il passaggio dalla vita alla morte. Ancora più accattivante è stato ammirare i templi di Hera e Nettuno nella loro maestosità ed interezza...che spettacolo e che me-raviglia per i nostri occhi. E lì per immortalare la nostra presenza ci siamo scatenati a fotografarci e a fotografare tutta quella bellezza. Testimonianza di ciò è la nostra foto di gruppo con lo sfondo del tempio di Hera. E’ stato

un viaggio meraviglioso che ci ha dato la possibi-lità di conoscere ed ap-prezzare ambienti diversi frutto della modernità e storia del passato, perciò lo consigliamo a tutti con questo motto: “SE UN VIAGGIO ME-RAVIGLIOSO VUOI FARE, A PAESTUM DEVI ANDARE!!!”

Un viaggio d’istruzione nel Cilento Buon appetito!

II A - U. NOBILE

Per partecipare al concorso “Diventa il tuo atleta preferito” gli alunni della classe 2^ di U. Nobile si sono cimentati nella stesura del seguente testo teatrale: “BUON APPETITO”E’la festa di Anna. Nel salone c’è una grande tavola imbandita. Ad un tratto un grissino, con un bel vestito di pro-sciutto, si solleva dal tavolo e, come la bacchetta di Herry Potter, dà inizio alla magia. Le pietanze iniziano a chiac-chierare o meglio a litigare fra loro.COCA-COLA - Che bello, la festa è iniziata! I ragazzi verranno subito da me.SUCCO DI LIMONE - Su questo non c’è dubbio, basta ascoltare tutti i ruttini che fai fare.COCA-COLA - Ma quanto sei acido!SUCCO DI LIMONE - Sarò anche acido, ma sono ricco di vitamina C e sono utilissimo a difendere l’organi-smo dal raffreddore ecc… ecc… Tu invece sei buona a sturare i lavandini e a corrodere tutto il grasso che tappa i tubi di scarico. Saresti capace di bucare anche lo stomaco dei bambini.SUCCO DI FRUTTA CONFEZIO-NATO - Sono io la bevanda più buona!COCA-COLA - Parli proprio tu che sei pieno di conservanti, additivi, colo-ranti e aromi di frutta, ma di frutta vera neppure l’ombra.MACEDONIA - Io non ho bisogno di presentazioni. Sono naturale, dolce, gustosa e importantissima per la salute. Non ho sostanze tossiche. Io svolgo la funzione protettiva.PIZZETTA - Zitti! Ascoltate me. Io sono piena di carboidrati e posso dare molta energia. Fra poco si inizierà a ballare e senza energia gli ospiti po-tranno dire addio alle danze.ZEPPOLA - Lo so. Siete tutti invi-

diosi di me perché sono gustosissima e piena di crema.PIZZETTE - Ma anche zeppa di olio, sei proprio quello che ci vuole per in-grassare come un bue.BISTECCA - Io ho tante proteine che servono per crescere forti e belli.TORTA - Fermi tutti, io sono la regina della tavola con la mia corona di frutta.TUTTE LE PIETANZE - Che pre-suntuosa!PIZZETTE - Ma chi si crede di essere!TUTTE LE PIZZETTE -È l’alimen-to perfetto per chi vuole avere il culetto pieno di ciccia e la faccia piena di brufoli.PATATINE - Siamo noi le più sfiziose. Infatti il nostro vassoio è sempre vuoto. I bambini ci adorano ma anche i grandi non scherzano.ACQUA - Ma siete anche grasse, fritte e salate. Per fortuna ci sono io a colmare la sete. Io sono la bevanda più salutare. Scommetto i miei sali minera-li che nessuno può vivere senza di me.POP - CORN - Hai ragione, sono unte e grasse. Noi invece cuociamo senza olio, danziamo come ballerine e scoppiettiamo come fuochi d’artificio. Siamo il modo migliore per concludere una festa.PIZZETTE - Sapete che vi dico? Non litighiamo più. Se i bambini mangiano un po’ di tutto, senza esagerare, staran-no bene in salute perché ognuno di noi serve a qualcosa.TUTTI INSIEME - Hai ragione.Ad un tratto si sente un forte rumore: BOOM! Era un invitato che aveva fatto una bella scorpacciata e gli era scop-piata la pancia.

Lavoro di gruppo di Adelaide, France-sco, Pasquale, Sabrina, Paola, Maria Cristina, Francesca, Sara, Adrien.

Teatro

RIONE PARCO Nel corso dell’anno scolastico gli alunni della classe 2^ hanno partecipa-

to con molto

interesse alle Olimpiadi della Frutta, organizzate nell’ambito delle Misure di Accompagnamento per le scuole pri-marie che, come la nostra, partecipano al programma comunitario Frutta nelle Scuole. Si tratta di un campionato in-terscolastico su scala nazionale strut-turato in un percorso multidisciplinare a tappe successive che ha il duplice scopo di ampliare le conoscenze degli alunni partecipanti e di modificare re-almente i loro comportamenti e le loro abitudini alimentari allo scopo di incre-mentare il consumo di frutta e verdura. Insieme con l’arrivo periodico di frutta e di verdura da gustare in classe, questa iniziativa ha colto proprio nel segno, poiché tutti gli alunni hanno effettiva-mente incrementato il loro consumo di frutta e di verdura. Infatti, svolgendo le simpatiche e divertenti attività legate ai vari compiti via via assegnati durante l’anno scolastico, hanno tutti sviluppa-to una grande sensibilità per quelli che

hanno voluto chiamare i “colori della salute” (bianco, rosso arancione, blu-viola e verde), ossia il colore della frutta e delle verdure consumate, nonché per la quantità di frutta e di verdura consu-mata giornalmente e settimanalmente da tutta la classe, gareggiando con tutti i compagni per scoprire chi consuma più frutta e verdura durante l’intero arco della settimana. A partire dalla prima tappa, “hOcKey sui sensi”, passando per il “Salto ai legumi” e per la terza tappa “Miro ai colori”, i piccoli alunni sono giunti alla tappa più simpatica, il “Lancio del piatto”: hanno dovuto in-ventare un piatto contenente i 5 colori della salute tra frutta e verdure. Insieme con i compagni della pluriclasse I/III/ IV/ V i bambini hanno inventato l’In-salata Arlecchino, anche detta “Magic Salad” perché “Mangi sano e salvi la linea!” Se volete la ricetta eccola! Con molta modestia i bambini la condivido-no volentieri con tutti voi ricordando

che … Più colore vuol dire Più salute!

INSALATA ARLECCHINOMAGIC SALADIngredienti

400 gr di valeriana 2 finocchi 3 carote1 melone piccolo5 ravanelli12 fragole grandi250 gr di crauti neriolio extra-vergine di olivaaceto di mele / succo di limone

Preparazione

Lavare la frutta e le verdure. Tagliare a fettine sottili le verdure e a cubetti la frutta. Condire con olio, sale e aceto di mele o succo di limone.

BUON APPETITO E PIATTO PULITO!

Plesso di Parco a tutta...frrrruttaaa!

8 NOI E IL MONDO

I A/B - M. T. DI CALCUTTA

Le due classi prime del plesso “Madre Teresa di Calcutta”, sabato 7 maggio 2016, si sono recate presso l’Azienda Agricola “del Nonno” di Cesinali, a seguito

dell’adesione al Progetto “Fattorie Aperte” indetto dalla Regione Campania.

Giunte a destinazione, dopo un breve e tran-quillo viaggio, il respon-sabile dell’Azienda, il

sig. Mattia, ha accolto la scolaresca ed avviato la descrizione delle principali attività svolte dall’Azienda stessa: col-tivazioni e produzioni.Di seguito, agli alunni è stata offerta una merenda sana e nutriente, con pro-dotti realizzati in casa: pane e confettura, pane e olio. Durante la visita ai vigneti, tra l’altro ro-vinati dal freddo gelido dei giorni scorsi, gli alunni hanno osservato

e analizzato, attraverso l’uso dei sensi, alcune piante aromatiche e me-dicamentose, quali ca-momilla, menta, alloro, ruta…. Hanno scoperto le proprietà e le finalità di una serra, oltre che ru-dimentali strumenti per allontanare talpe e topi dalle piantine.In una gigantesca voliera gli alunni hanno potuto osservare un gruppo di pavoni ed una simpatica ghiandaia parlante.Alquanto insolito è risul-tato l’allevamento delle lumache, che ha incurio-sito i bambini soprattutto perché ne vedevano solo i gusci. Stanchi, ma soddisfatti, gli alunni sono rientrati a scuola con la richiesta di fare a breve un’altra uscita in autobus.

Fattorie aperteGli alunni della prima in visita guidata

All’aperto

I A/B - M. T. DI CALCUTTA

Gli alunni delle classi 1^A e 1^B del plesso “Madre Teresa di Calcutta” hanno ospitato i piccoli compagni della Scuola dell’Infanzia di via Piave, per realizzare insieme la prima attività del Progetto di Continuità dal titolo “Quando incontrarsi diventa un’emozione”. In questo primo incontro gli alunni si sono confrontati sulle cinque emozioni proposte dal cartone animato “Inside out”: Gioia, Rabbia, Paura, Tristezza e Disgusto. Attraverso la visione di slide, in cui i protagonisti del film hanno presentato le caratteristiche e le motivazioni delle emozioni in questione, i bambini si sono divertiti non solo a riconoscere momenti di gioia, di rabbia, di paura, di tristezza e di disgusto in immagini di cartoni a loro molto noti, bensì anche a identificar-si in situazioni simili tratte dalla vita reale. Sono

riusciti a cogliere le differenze nelle espressioni del volto a seconda dell’emozione provata e ad esprimerla sul proprio viso in un breve gioco di simulazione.Hanno completato il lavoro scegliendo l’emozione più congeniale ad ognuno di loro e colorando il protagonista del film che la rappresentava.Divertente ma prevedibile il disgusto provato da tutti nei confronti delle verdure!!Così come tutti gli alunni sono stati concordi nel preferire i momenti di gioia, perché ci permettono di sorridere sempre.Nel secondo incontro del Progetto gli alunni hanno realizzato un gigantesco gioco dell’Oca sulle emozioni in questione, interpretando ruoli di tutor dei compagni più piccoli. Hanno realizzato le caselle del gioco, i segnapunti, i dadi e le card. Il successivo incontro è stato altrettanto piacevole e divertente.

Cinque emozioni da condividere!!!Progetto continuità

II A - M. T. DI CALCUTTA

In questo secondo quadrimestre ci siamo proprio divertiti. Abbiamo svolto tantissime attività dedi-cate allo sport. Grazie al progetto “A mare sicuri”, abbiamo partecipato a circa dieci lezioni di un’ora in piscina. Accompagnati dalla maestra di educa-zione fisica, è stato proprio divertente prendere lo scuolabus, farsi le docce negli spogliatoi e so-prattutto imparare a nuotare con istruttori esperti e qualificati. Ma non finisce qui; un altro progetto chiamato “Sport di classe” ci ha fatto conoscere un nuovo maestro, Gianluca, bravo e gentile. Ci ha insegnato tante cose sull’attività motoria e sportiva facendoci sempre divertire. Ogni martedì non ap-pena entravamo in classe la domanda era sempre la stessa: “Oggi viene Gianluca?” Per non parlare delle urla di gioia quando si affacciava alla porta dell’aula e diceva: “Siete pronti?” Con lui abbiamo anche partecipato ad un concorso sull’importan-za di una sana alimentazione abbinata allo sport. C’era anche lui sabato 4 giugno, presso il Campo CONI di Avellino, insieme agli altri istruttori, ai docenti e alla nostra Dirigente per la 14^ edizio-ne della Festa dello Sport ed il 1° Torneo Rapid Scacchi 2016, organizzati dal nostro Circolo con il sostegno di Istruttori Federali e della Delega-zione Provinciale CONI. È stata una giornata di festa all’insegna del divertimento, dell’amicizia e dello sport.

Noi e lo sportMadre Teresa di Calcutta

Una giornata in fattoriaIII A/ B - M. T. DI CALCUTTA

Per il decimo anno consecutivo la Regione Campania ha redatto per gli alunni delle scuole del territorio il Progetto “ FATTORIE DIDATTICHE”, offrendo a tutte le scolaresche che ne avessero fatto richiesta, la possibilità di visitare gratuitamente una delle 240 Fattorie che hanno aperto ancora

una volta le loro porte, offrendo un nutrito programma di attività con laboratori e percorsi.E così, sabato 7 maggio, siamo andati alla “Fattoria Ippocrate”, un’azienda agricola che si trova a Montefredane, un paesino della nostra provincia.L’azienda è posta tra castagneti e noccioleti della Valle del fiume Sabato ed è costruita intorno ad una maestosa fontana, la “Fontana Angelica”, da cui sgorga un’acqua ricchissima di sali minerali, già nota e molto apprezzata dagli antichi Romani.Siamo stati accolti in una grande sala dove il Dottor Fusco ci ha parlato dei cibi che quotidiana-mente mangiamo e ci ha insegnato come distinguere gli alimenti genuini dagli alimenti nocivi, quelli cioè che fanno male al nostro organismo. Ci ha mostrato dei filmati e ha paragonato il nostro corpo a una macchina che,

per funzionare bene, ha bisogno di un buon carburante e di cure e ma-nutenzioni continue.Poi ci hanno offerto una merenda composta da cibi bio preparati con i prodotti del loro orto biodinamico: pizzette con patate, con origano e con pomodoro e mozzarella, pane impastato con farina di legumi e patate e… per finire… vari dolci semplici ma molto gustosi. Era tutto squisito! Più tardi ci hanno invitati ad uscire in giardino e ci hanno fatto sentire gli odori e i profumi di varie piante aromatiche di cui ci hanno descritto le varie caratteristiche. Nell’orto abbiamo anche piantato delle piantine di spinaci! E’ stato divertentissimo!Dopo aver giocato un po’ all’aria aperta e aver fatto foto-ricordo è arrivata l’ora di fare rientro a scuola con il nostro autobus…. peccato! E’ stata davvero una bellissima giornata che ci auguriamo di ripetere anche il prossimo anno!

V A - M. T. DI CALCUTTA

Martedì 7 giugno, alle ore 10,00, nel plesso “Madre Teresa di Cal-cutta” c’è stata l’intitolazio-ne dell’aula “Smart Future” al nostro compagno Aniello non più tra noi dall’8 febbraio di quest’anno, ma che da allora è sempre nei nostri cuori. Erano presenti all’evento la Dirigente

Scolastica, l’assessore alla P.I. Michela Mele, Padre Rosario della chiesa Cuore Immacolata di Maria, i genitori e la nonna di Aniello, insegnanti, alunni e genitori delle classi quinte. Ha fatto pervenire il suo saluto anche la D.T. Cinthia Buonopa-ne, purtroppo impegnata fuori sede. Con questa intitolazione, vogliamo resti sempre vivo il

ricordo del nostro compagno pieno di vita, che non si fermava un momento, che amava lo sport (grande tifoso della Juve), ma anche le moderne tecnologie: computer, tablet, cellulari, con i quali era bravissimo. L’Aula Smart Future è una grande op-portunità che la Samsung School ci ha offerto e che abbiamo colto al volo, tra i primi in Campa-nia e che lasceremo agli alunni delle classi successive, i quali potranno sperimentare non solo l’uso dei tablet, ma anche una moderna metodologia “A scuola con gli EAS” (episodi di appren-dimento situato), in collabora-zione con il prof. Cesare Rivol-

tella, dell’Università Cattolica di Brescia. La cerimonia si è aperta con una canzone che descrive un mondo colorato e pieno di affetti, “Come un pittore” dei Modà, a seguire la benedizione della targa, poi l’Inno d’Italia e l’“Inno alla gioia” per coro e strumento, quindi la recita di una poesia sull’amicizia che non finisce mai, il video dei nostri momenti più belli dei 5 anni trascorsi insieme e ancora altre poesie. Dopo l’intervento delle autorità presenti e dei ge-nitori tutto si è concluso con una canzone-saluto dal titolo “Buon viaggio” di Cesare Cremonini.

SIMONE D., MICHELE T., DINA Z. V A/B - M. T. DI CALCUTTA

AVELLINO, 6 APRILE 2016. Noi alunni del Consiglio dei ragazzi del 5° Circolo, il Baby-Sindaco Luisa Izzo, il Vice Sindaco Dina Zerella, Assessori e Consiglieri, accompagnati dalla nostra Dirigente e dalle maestre Antonietta Camarca, responsabile del progetto, e Angela Masucci, siamo andati al comune di Avellino per incontrare il sindaco Paolo Foti e visitare il Comune. Alcuni assessori molto gentili ci hanno accolti nell’Ufficio Anagrafe e ci hanno spiegato che tutti i nostri dati vengono raccolti e conservati lì. La seconda tappa è stata l’ufficio stampa, dove le notizie più importanti vengono pubblicate sui giornali e abbiamo incon-trato dei giornalisti, che ci hanno spiegato il loro ruolo e l’or-ganizzazione dell’ufficio. La terza tappa è stata la Sala Con-siliare, dove abbiamo visto i posti a sedere del Sindaco, del Vice sindaco, degli assessori, dei consigliere e del pubblico. Infine, siamo andati dal Sindaco che ci ha ricevuto nel suo ufficio ampio e arredato con scrivania, librerie e bei quadri.

Gli abbiamo fatto una piccola intervista che riportiamo.Domanda: “Quando finiranno i lavori di Piazza Libertà?”.Sindaco: “Parte dei lavori finiranno sicuramente entro maggio”.D: “Era un suo sogno diventare Sindaco o è capitato per caso?”.S: “E’ capitato e non mi sono potuto tirare indietro, ma dovete sapere che è un impegno molto importante, ma anche gravoso e problematico”.D: “E cosa ne sarà della Scuola di Via Piave?”.S: “La scuola è inagibile, pertanto sarà abbattuta e verrà co-struito un nuovo edificio, sede distaccata del Tribunale; pur-troppo il calo demografico non ci permette di ricostruire la scuola”.D: “Qual è il momento più bello del suo lavoro?”.S: “Ragazzi è proprio questo, quando parlo con voi e rispon-do alle vostre domande e curiosità”.Al termine dell’incontro il Sindaco, ci ha offerto caramelle e cioccolatini, ringraziandoci della nostra visita e salutandoci affettuosamente.

9NOI E IL MONDO

V B - M. T. DI CALCUTTA

SABATO 7 MAGGIO 2016. Noi alunni delle classi 4^A e 5^A-B del plesso “Madre Teresa di Calcutta”, siamo andati alla fattoria didattica “Baffone”, che si trova a Santo Stefano del Sole, per vivere un’esperienza nell’agriturismo attraver-so i cinque sensi.Appena arrivati le cose che ci hanno colpito sono state il verde dell’erba, la pulizia e l’ordine. La nostra guida, Giusep-pe, si è presentato, ci ha accolto in modo cortese e simpatico, invitando tutti noi ad usare i cinque sensi, per ascoltare i suoni e rumori della campagna, ammirare la bellezza del

paesaggio, annusare i diversi odori, accarezza-re gli animali e gustare i prodotti naturali prepara-ti da loro.All’inizio ci ha mostra-to una mucca “pezzata rossa”, dal mantello bianco a chiazze rossa-stre; abbiamo assistito alla sua mungitura sia manuale che meccanica con la mungitrice, che ha permesso in breve tempo di ottenere tra i 10 e i 12 litri di latte. Il latte, appena munto era caldo limpido e profu-mava di buono. Subito dopo ci hanno offerto una merenda a base di un fragrante panettone alle mele appena sfornato ancora caldo, fettine di pane con marmellate ai fichi, alle fragole e succo

di albicocca, il tutto prodotto e realizzato in modo naturale in fattoria.Al termine abbiamo vi-sitato le stalle, dove c’erano tante mucche, tori e vitelli; i cavalli, Cristina, Tinka e Mr Gray, l’asinella Stella, di una razza in via di estin-zione, piccola e dal pelo morbidissimo e ancora la scrofa con il suo ma-ialino e le caprette a cui abbiamo dato il mais per farle avvicinare e loro ci leccavano le mani e ci facevano il solletico. Poi ancora, galline, ma-estosi galli, chioccia che covava le uova, i por-cellini d’India e i crice-tini nati da poco. Vedere questi animali è stata una cosa stupenda e abbiamo fatto tante foto. Uscendo dalle stalle abbiamo anche toccato ed annusa-to il fieno e la paglia.Quindi siamo andati sul trenino-trattore a vedere i campi di grano ancora verdi, una leggera brezza li accarezzava e li piegava formando delle

onde; il noccioleto, gli alberi con le ciliegie non ancora mature, campi di patate e di altri ortaggi, ma anche un importante acquedotto che fornisce acqua alla città di Napoli. Infine, abbiamo visitato il museo degli antichi attrezzi agricoli: falci per mietere il grano, bilance con i vari pesi, trappole per i topi e talpe, asce e seghe per tagliare la legna, il “passenatu-ro” per piantare piccole piantine, chiavi, tanti altri attrezzi delle varie dimensioni, ordinati dal più piccolo al più grande e perfino una mietitreb-biatrice, che serviva a mietere il grano e separa-re i chicchi dalla paglia.È stata proprio un’espe-rienza davvero emozio-nante, interessante e bel-lissima, al termine della quale abbiamo ringra-ziato e salutato con en-tusiasmo la nostra guida e i suoi numerosi fratelli che, insieme ai genitori, con tanta passione gesti-scono l’agriturismo.

Da BaffoneGiornata “Fattorie aperte”

IV A - M. T. DI CALCUTTA

L’11 dicembre 2015 è ini-ziata per noi alunni di quarta A un’avventura che si è rivelata molto interessan-te. Il maestro Pasquale De Guglielmo ci ha avvicina-ti al mondo degli scacchi. All’inizio, oltre che curiosi, eravamo anche un po’ pre-occupati, ma poi, grazie alla bravura, al garbo e alla sim-patia del maestro, ci siamo appassionati al punto da aspettare con ansia il venerdì per poter imparare regole, mosse, strategie e anche per metterci alla prova. Di lezione in lezione siamo di-ventati sempre più bravi, alcuni addirittura “super bravi”. E dire che all’ inizio le compagne di classe pensavano che gli scacchi fossero per maschi! Questo Progetto ha contribuito a farci socializzare, a meglio interagire con l’ avversario, a capire l’importanza del rispetto delle regole, a sviluppare la logica, a ricercare strategie, ad accettare anche la sconfitta. Alla luce della nostra esperienza consi-gliamo a tutti di cimentarsi con gli scacchi. Naturalmente contiamo di poter ripetere questa esperienza anche nel prossimo anno scolastico!

Progetto scacchi

Il consiglio dei ragazzi incontra i colleghi più grandi!

SEBASTIANO D.R. - V A - M. T. DI CALCUTTA

Cara Maestra ElenaTra un’addizione ed una sottrazione c’è sempre stata una grande attenzione.Tra una moltiplicazione e una divisionec’è sempre stata una grande concentrazione.Le quattro operazioni che ci hai insegnatoper tutta la vita le ricordiamo.Grazie maestra per i tuoi saggi insegnamentisempre molto intelligenti.Hai sempre addizionato felicità e determinazionee hai fatto si che nella nostra classenon ci fosse divisione.Hai sempre sottratto la noia al lavoroperché di questa materia ne facessimo tesoro.Hai sempre moltiplicato divertimento edattenzione in ogni occasione.Hai sempre diviso il gioco dal lavoroportando insegnamenti d’oro.Cara maestra ti ringraziamoper quel che ci hai donatoe un saluto ti lasciamo.

Maestre Tina ed Elena,vogliamo salutarvi così:

L’Aula “Aniello Nigro”Intitolazione dell’aula “Smart Future” al compagno Aniello Nigro

SIMONE D.D. - V A - M. T. DI CALCUTTA

Ciao Maestra ElenaSol quest’anno t’ho incontratae nel cuore mi sei entrata,tante figure mi hai insegnatoun esempio è il quadrato.Delle scienze ho imparatosensi, organi ed apparati,conti, numeri e sistemiper risolvere i problemi.Or che la scuola stai per lasciarenon ti devi preoccupareuna nuova vita dovrai affrontaree potrai più riposare.Cara maestra grazie con amoreti porterò sempre nel mio cuore.Ogni tuo insegnamento conserveròe mai più ti scorderò.

Ciao,

III A/B - M. T. DI CALCUTTA

Alla Maestra TinaGrazie Maestraper averci accolto ogni mattina,per noi ogni giorno è stata una sorpresadalla sera sempre tanto attesa.Con te abbiamo imparato le regole necessarie alla nostra vita.E ora che un’altra strada tu prenderaiqui nel nostro cuore resterai,con un bacio ti salutiamoe tutti insieme a gran voce gridiamofelici e commossi:“Viva la Maestra Tina!!!”

Incontri

10 NOI E IL MONDO

III A - CAPRIGLIA IRPINA

In occasione dell’Internet Day, le maestre ci hanno detto che questa grande invenzione tecnologica, il 30 Aprile ha compiuto trent’anni anche in Italia.Ognuno di noi ha fatto un acrostico con la parola Internet e ha trovato anche un aggettivo o una parola per ogni lettera dell’alfabeto per descrivere Internet: è stato un lavoro di gruppo divertente e sono venute fuori delle cose bizzarre. Ci piace fare questo tipo di attività, perché ridiamo e ci rilassiamo. Poi, abbiamo scritto un

testo per esprimere il nostro pensiero su cosa pensavamo di Internet e abbiamo detto quali sono, secondo noi, i pro e i contro sull’argomento.

Certamente, siamo tutti d’accordo, sul fatto che è stata una vera rivoluzione, infatti diciamo sempre che dopo l’Homo Sapiens Sapiens è arrivato l’Homo

Tecnologicus, cioè noi! Infine, abbiamo ricercato sui giornali parole e immagini che andassero bene per raccontare l’e-voluzione di Internet e abbiamo realizzato un bellissimo libricino a fisarmonica con i cartoncini colorati. E’stato molto interessante vedere come si poteva raccontare qualcosa con poche immagini e con parole scelte in modo attento.Buon Compleanno, Internet!!! In fondo, sei ancora giovane, ma moltooo saggio, infatti, sai rispondere sempre a tutto!

Internet day: happy birthday Internet

IV / V A - CAPRIGLIA IRPINA

Il giorno 16 e 17 maggio abbiamo avuto occasione di realizzare un vero e proprio mosaico con il ma-estro Felice Nittolo. La nostra sala si è trasformata in un’officina vera e propria: tessere colorate di tante

tonalità: verde chiaro, verde scuro, giallo, avorio e oro, celeste, bianco panna. E ancora polvere d’oro, ce-mento, spatole e cazzuole. Uno scintillare di schegge lucenti che pian piano si sono accostate per formare la nostra Chiesetta di san Felice. E’ bello essere guida-ti da un vero maestro d’arte! E’ emozionante veder crescere sotto le nostre mani le forme e i colori dei muri, del lampione, del tetto e del cielo. Ma è ancora più emozio-nante vedere le tessere con i nostri nomi fissate sul disegno. Lui, il maestro, è di poche parole, dolce con noi e attento nello spiegare il processo di lavoro. Silvia, la mo-glie, ci aiuta e ci incita per non far

seccare il cemento.Qualcuno di noi ha pensato a quan-do, grandi, vedremo il mosaico esposto al pubblico. Sicuramente il ricordo di ognuno di noi andrà a questo fantastico giorno.Grazie, Felice! Per averci donato questa emozione.

Mosaicisti per un giorno!

Tecnologia

Ma che bellagitarella...

In gita scolastica

IA - II A - CAPRIGLIA IRPINA

Ma che bella gitarella… (cit. Carmine Guerriero)Abbiamo aspettato tanto il 10 maggio per andare in gita e finalmente il giorno tanto atteso è arrivato.Direzione Benevento e Mirabella Eclano. Abbiamo aspettato davanti alla scuola che i carabinieri con-trollassero il pullman e … via!!!! Partiti!!! Ci hanno accompagnato tutte le maestre e abbiamo avuto una guida, una ragazza molto dolce e simpatica di nome Enza.La nostra prima tappa è stata la Chiesa di Santa So-fia, una bellissima Chiesa a forma di stella, di cui Enza ci ha raccontato la storia; abbiamo imparato che, molto tempo fa, tante parti del paese furono conquistate dai Romani e che ci fu un fortissimo terremoto che scosse la vita delle persone.Proseguendo il nostro viaggio, Enza ci ha guidato fino al museo Arcos; per prima cosa abbiamo indos-sato gli occhialini per vedere dei filmati, addirittura in 3d; che paura!!!!! Ad un certo punto è comparsa la dea Iside e il simbolo Ankh. Grazie a questa espe-rienza abbiamo imparato il culto di Iside e il mito delle streghe.Benevento era di fuoco, abbiamo camminato tanto, un caldo!!! Il teatro romano era bello e grande, la nostra guida ci ha detto che, un tempo, le donne non potevano partecipare agli spettacoli e che gli uo-mini, perciò, interpretavano anche ruoli femminili. Camminando, abbiamo ammirato “l’arco di Traia-no” in tutta la sua bellezza. Arrivata l’ora di pranzo, abbiamo finalmente mangiato una pizza deliziosa e montagne di patatine. Abbiamo cantato insieme a Bruno. Nel pomeriggio abbiamo visitato due musei: il “museo dei misteri” ed il “museo del carro”. Nel primo museo abbiamo visto scolpita la storia e la passione di Cristo. Il secondo museo ci è piaciu-to proprio tanto perché ad accoglierci c’era proprio l’artista in persona, Giotto, il quale ci ha raccontato la sua infanzia trascorsa a osservare il nonno che intrecciava la paglia e che, addirittura, non ha mai giocato a pallone.Saliti sul pullman, abbiamo ascoltato musica, parla-to, riso e ballato. La gita ci è piaciuta tantissimo, ora già pensiamo alla prossima.

IA - II A - CAPRIGLIA IRPINA

Il 10 maggio per noi bambini del plesso di Capriglia Irpina è stata una giornata fantastica: siamo andati in gita scolastica con tutte le nostre maestre. Siamo partiti intorno alle ore nove e la prima tappa è stata la città di Benevento, che anticamen-te si chiamava Maleventum in onore di Apollo Maloeis. Fu fondata dagli Osci e successivamente fu occupata dai Sanniti e poi, ancora, dai Romani che gli mutarono il nome in Bene-ventum, perché di buon augurio. Abbiamo visitato la chiesa di S. Sofia che fu fondata dal Duca Longobardo Arechi in-torno al 760, con una pianta molto originale ed il particolare mosaico sul portone d’ingresso, e la Torre Campanara che si trova distante dalla Chiesa. Lungo il Corso Garibaldi c’è il museo del Sannio Arcos che da tempo aspettavamo di visita-re, avendo studiato gli Egizi. Nel museo abbiamo ammirato

alcuni reperti archeologici: statue e sculture di epoca egizia e romana. In particolare la guida del Museo ci ha spiegato come i reperti provengono direttamente dal tempio beneven-tano dedicato alla dea Iside, “signora di Benevento” e che molti di essi sono stati concessi al più famoso Museo egizio di Torino per la realizzazione di una mostra. Ci ha colpito molto la proiezione di alcuni filmati in 3D in cui viene pre-sentato il culto della dea. A piedi, poi, abbiamo raggiunto il Teatro Romano. Bellissimo! A noi sembrava un piccolo Colosseo con le gradinate. Anche l’Arco di Traiano è stato uno spettacolo! Verso le 13.30 abbiamo lasciato Benevento e ci siamo diretti a Mirabella Eclano presso il ristorante “Cuc-chiarone” dove abbiamo mangiato una buonissima pizza con patatine e un nostro compagno Bruno ha cantato per noi. Il posto che più ci ha colpito però è stato il museo del carro a Mirabella, dove ci siamo diretti dopo pranzo. Ad attenderci c’era l’artista Giotto Faugno, ultimo erede di questa straor-dinaria arte d’intreccio della paglia, utilizzata per realizzare

IV / V A - CAPRIGLIA IRPINA

Il 15 maggio la scuola Primaria di Capriglia Irpina ha ospitato un evento molto importante l’inaugurazione dell’esposizione di Felice Nittolo. Quando la nostra maestra ci ha parlato dell’evento, non ci ha detto chi

fosse, ma ci ha consigliato di chiederlo ai nostri geni-tori, avremmo, così, da soli, capito il motivo di questa scelta artistica. Tutti i nostri genitori conoscono Felice Nittolo perché Felice è nato proprio nel nostro paese e ha frequentato la scuola elementare proprio nel nostro edificio scolastico di San Felice. Felice oggi è uno dei principali artisti dell’arte contemporanea; espone le sue opere nei più importanti musei di tutto il mondo e collabora con grandi artisti del mondo della musica e del teatro. “Il Ritorno” è il titolo del progetto che ini-zia il 15 maggio a San Felice e terminerà nel febbraio 2017, toccando tanti piccoli centri dell’Irpinia. Questo è proprio un ritorno nei luoghi dove l’artista ha vissu-to la sua infanzia con i suoi genitori e fratelli. Inoltre, l’evento coincide con i festeggiamenti in onore di san Felice da Cantalice, nella piccola frazione di Capriglia Irpina. Con noi alunni della scuola primaria il 16 e il 17 maggio l’artista ha realizzato un laboratorio didatti-co per avvicinarci alla preziosa arte del mosaico.

Arte musiva a Capriglia

il famoso “carro”. La tradizione vuole che ogni anno que-sto carro venga trasportato al centro del paese in onore della Madonna dell’Addolorata, il terzo sabato del mese di set-tembre. Il carro, alto 25 metri, divisi in 7 piani, viene trainato da 6 paia di buoi e retto in equilibrio tramite 34 funi tirate da centinaia di persone; Giotto, invece, dirige il trasporto con l’aiuto di 8 collaboratori. E’ uno spettacolo da non perdere perché un domani tutti potranno raccontare di aver parteci-pato a un evento davvero unico! Per concludere abbiamo visitato il museo dei misteri di Gesù dove ci sono statue di cartapesta antichissime e colorate con colori naturali. Prima di fare rientro a Capriglia abbiamo mangiato un gelato in piazzetta e giocato a” strega ghiacciata”. Che dire di questa giornata, piena di avventure emozionanti. Ci siamo divertiti tantissimo e il tempo è stato meraviglioso, abbiamo impa-rato tante cose nuove e interessanti. Peccato che sia passata così in fretta!!!!

11NOI E IL MONDO

ALUNNI DEL PLESSO PICARELLI

“Con i nostri amici grandi, è più facile e divertente imparare!” Questo lo slogan degli alunni della Scuola dell’Infanzia del Plesso “A. Manganelli” di Picarelli che nel corso dell’intero Anno Scolastico hanno vissuto tante esperienze didatti-

co-educative con i loro amici più grandi della Pluriclasse 1^-2^-3^ dello stesso Plesso scolastico. Ad accoglierli c’è stato un nuovo amico comune “il pesciolino Arcobaleno” che si è reso loro complice in tante attività; il Vigile Urbano, regalando la sua “paletta”, li ha accompa-gnati nella scoperta delle

regole della strada; i pro-tagonisti del film d’ani-mazione “Inside Out” li hanno aiutati nella consapevolezza delle emozioni… Insomma, i nostri alunni hanno vinto perché a vincere sono state le relazioni positive che solo in un Plesso, in cui i due ordini di scuola convivono, è possibile realizzare.

Ambiente

Insieme è meglioALUNNI DEL PLESSO PICARELLI

Quest’anno gli alunni del Plesso scolastico di Picarelli sono stati coinvolti in numerose attività legate al potenziamento dell’Educazione Fisica, una scelta dimostratasi da subito vincente per vari motivi.Innanzitutto, gli alunni hanno spe-rimentato nuove e più coinvolgen-ti coreografie di gruppo riuscendo ad ampliare i loro orizzonti nell’ambito del linguaggio corporeo e del movimento in un’ottica inclusiva ed in continuità con i bambini della Scuola dell’Infanzia.Il Progetto “Sport di classe” guidato dall’Istruttore CONI ha insegnato ai ragazzi nuovi e divertenti giochi di squadra, oltre all’attività di ginnastica di base, permettendo loro di crescere dal punto di vista motorio nel rispetto dell’altro e delle regole di gioco.Grande entusiasmo ha suscitato nei piccoli alunni anche il Maestro di Scherma Ramesh Rajiput che ha saputo toccare le note giuste per infiammare

l’animo di tutti gli alunni iniziandoli alle regole di base della Scherma e al senso della sfida, agendo in maniera positiva anche sullo sviluppo della logica. In quest’ottica si inserisce il Progetto “Scacchi a scuola” che ha coinvolto gli alunni delle classi 4^ e 5^. Guidati dall’ istruttore FSI Pasquale De Guglielmo, gli alunni sono stati spinti ad osservare, riflettere, pianificare, gestire corretta-mente tempi e spazi, risolvere problemi, collegare le cause agli effetti, operare scelte, cogliere intrecci e relazioni, nonché a rispettare le regole sia di gioco che di corretto rapporto interpersonale, ad accrescere l’autostima e a ridurre comportamenti inadeguati.Infine, anche in Lingua Inglese i piccoli alunni della Scuola dell’Infanzia, in continuità con i ragazzi della Scuola Primaria, sono stati i protagonisti di Action Songs, canzoni animate, che li hanno immersi in maniera naturale nella lingua straniera con l’ausilio

prezioso del linguaggio corporeo al ritmo di canzoncine tipiche della tradizione inglese.In definitiva, alla Scuola “A. Manganelli” di Picarelli grande movimento e grande divertimento per tutti… nessuno escluso!

• Se la febbre vuoi levaretante arance dovrai schiacciare• Per favore dammi un’albicoccaho l’acquolina in bocca• Il pomodoro sano e tondo sembra proprio un mappamondo• Se la schiena vuoi raddrizzareuna banana dovrai sbucciare• Se la vita vuoi allungarefrutta e verdura dovrai sempre mangiare.

Mens sana in corpore sano

Un’esperienza fruttuosa

Meno male...

Riflessioni di bimbiALUNNI DI I - PICARELLI

Pensa...

Picarelli

IV E V - PICARELLI

Il Programma “Frutta nelle scuole” offerto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha avuto lo scopo di promuovere in noi bambini il consumo della frutta e delle verdure. Infatti, il Progetto ci ha offerto occasioni per verificare concretamente i prodotti naturali in varietà e tipologia, sviluppando in noi la capacità di fare scelte consapevoli su comportamenti e abitudini più sani ed equilibrati.La nostra società e l’epoca del consumismo ci hanno abituati a vedere la frutta coloratissima ben ordinata in cassette sul banco del fruttivendolo o nei supermercati, albicocche in inverno, arance in estate, ciliegie e cocomeri a capodanno…Se la natura è ciclica e saggia, perché tutto questo?Stiamo contribuendo ad inquinare la nostra Terra, perché la maggior parte

di questi prodotti arrivano dall’altro capo del mondo, dove è sempre estate e spesso non ci sono i controlli sulle colti-vazioni. Ciò comporta che la frutta o la verdura devono viaggiare per migliaia di chilometri ed essere conservata per mesi in celle frigorifere per poi arrivare sulle nostre tavole.Ecco la nostra consapevolezza: è meglio aspettare, con l’acquolina in bocca, il ciclo delle stagioni per assaporare la frutta naturalmente dolce, gustosa e profumata.Uno stile di vita corretto e rispettoso per la natura ci aiuta a vivere bene e a preservarci dalle malattie, ma soprattutto contribuisce a non inquinare il Pianeta.

“I pensieri migliori sono quelli che si staccano da soli dalla mente e si tramutano in azioni, come frutti maturi dall’albero”.

IV E V - PICARELLI

Lo sapevate che anche frutti e ortaggi possono essere a rischio di estinzione? In passato si mangiava ciò che noi non abbiamo mai assaggiato: susine mirabelle, mele ruggine, biricoccoli, mele cotogne, giuggiole, more di gelso, corbezzolo, ramolacci, cardi, topinambur...Meno male che agronomi appassionati e scrupolosi cercano di recuperare i semi e le piante di varietà antiche. Chissà, grazie al loro impegno, un giorno anche noi potremmo gustare i frutti dei nostri nonni.

Progetto grafico e impaginazionea cura di :: etacomper il Quinto Circolo G. Palatucci

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[email protected]

Pensa alla fruttaquando vedi un fiore.

Pensa alle fragolequando senti il profumo

della Primavera.Pensa alle mele

quando vedi un arcobalenoaccarezzare le nuvole.

Pensa alla gioiaquando vedi i colori

della natura.Pensa, senti, vedi,

rispetta e amase vuoi essere felice.

ALUNNI DI II E III - PICARELLI