Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

116
RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO I.P. 8 051773 595363 N.5 N.5 Quaderni tecnici Tecnored Rivista di informazioni tecniche comunicazione tempo libero arte cultura Recuperato con Inietta&Consolida. il “Turrazzo” di Falerna - Cosenza. Di Vincenzo Mantuano Architetto d’interni Pag. 32

description

Quaderni tecnici Tecnored Recuperato con Inietta&Consolida. il “Turrazzo” di Falerna - Cosenza. Di Vincenzo Mantuano Architetto d’interni Pag. 32 8 0 5 1 7 7 3 5 9 5 3 6 3 N.5N.5 I.P. SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ member of: Since 1982 EDITORIALE DOTT. PAOLO MARIANI - AMM. UNICO TECNORED

Transcript of Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

Page 1: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO

I.P.

RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO - N°5 Quaderni tecnici della Tecnored S.r.l.

8 051773 595363

N.5N.5Quaderni tecnici

Tecnored

Rivista diinformazioni

tecnichecomunicazionetempo libero

artecultura

�R E D E S I G N

SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ

Tribute to Banksy

Un muro umido disperde calore.Risanatelo una volta per sempre e risparmiate

con Dry Kit System

Non nascondete l’umiditàdietro un intonaco!

37141 VERONA - Via San Michele di Montorio 3/a - Tel/Fax 045 8921020

Since 1982

Recuperato con Inietta&Consolida.

il “Turrazzo” diFalerna - Cosenza.

DiVincenzo MantuanoArchitetto d’interni

Pag. 32

Page 2: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

®R E D E S I G N

SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ

member of:

Since 1982

Deumidifi cazione muratureBARRIERA CHIMICA DRY KIT

RECUPERO:IL PRODOTTO SPECIFICO

PER LA SOLUZIONEDI OGNI PROBLEMA

SCHEDE PRODOTTI E TECNOLOGIE

pag. 68

Deumidifi cazione muratureDRY GEL

Deumidifi cazione muratureINIETTA&RISANA

Impermeabilizzazione dei muri contro terraINIETTA&IMPERMEABILIZZA

Consolidamento di qualsiasi tipo di muraturaINIETTA&CONSOLIDA

Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE

Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esternePARA PIOGGIA

Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esterneANTI AGE CREAM

Protezione e igienizzazione delle superfi ci internePROTEGGI AMBIENTI

Rinforzo strutturale dei solaiCONNETTORE NO LIMITS

Intonaci macroporosi per l’asciugatura rapida di nuove costruzioniINTONACA&DEUMIDIFICA

Manutenzione massetti ed intonaci decoesionatiSPLENDIDO GARAGE

Coibentazione esterna e “cappotti rovesci”INTONACA&COIBENTA

pag. 100

pag. 98

pag. 88

pag. 104

pag. 110

pag. 94

pag. 86

pag. 80

pag. 76

pag. 114

pag. 108

pag. 102

pag. 92Impermeabilizzazione terrazze RIPARA TERRAZZA

Page 3: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

3

Ha suscitato molto scalpore ed

interesse la decisione dell’imprenditore

Diego Della Valle di sponsorizzare il

restauro del Colosseo a Roma.

Lodevolissima iniziativa: ma perché

tanto clamore quando progetti analoghi

dovrebbero essere per noi normali o

addirittura ovvi, se appena consapevoli

del nostro passato e delle implicazioni

ad esso collegate?

Questa consapevolezza di solito si

trasferisce “geneticamente” agli individui

che hanno avuto la fortuna di nascere

in ambienti “sensibili”, come descritto

da Pierre Bourdieu nella sua opera “La

distinzione – Critica Sociale del Gusto”.

Come fare allora ad ampliare la

platea delle persone consapevoli

e partecipanti per sopperire ad un

modello educativo insuffi ciente?

Come evitare la separazione troppo

marcata che queste hanno sin

dall’infanzia tra l’arte e la cultura ad

essa collegata?

Basterebbe forse che dalle scuole

materne, proseguendo in quelle

dell’obbligo e nelle superiori, fosse

trasferita la coscienza dell’ enorme

fortuna derivante dall’essere nati in un

Paese unico quale l’ Italia.

Non ci riferiamo solamente agli

individui nati nelle città d’arte, ma

anche a quelli di tutto il territorio in

quanto, anche nei rarissimi borghi

privi di monumenti o di testimonianze

signifi cative, la Cultura è insita nel

paesaggio e nella natura che l’hanno

generata nel corso dei millenni.

Coscienza culturale: prima di portare

un ragazzino in un museo (non è

pronto, è troppo piccolo, non ha ancora

respirato a suffi cienza informazioni

che gli permettano di apprezzarne

e comprenderne i contenuti),

bisognerebbe accompagnarlo a

visitare la costruzione più antica del

paese, indipendentemente dalla sua

destinazione (chiesa, museo, rustico

ecc.) e fargli disegnare i muri in mattoni

o in sasso, oppure fargli riprodurre con

degli acquarelli i disegni e i colori che

nel corso di centinaia d’anni si sono

creati sui vecchi intonaci, spiegandogli

che tutto questo è cultura, in quanto

prodotto dal tempo che ha contribuito

ad un inserimento dolce e non

traumatico nell’ambiente circostante.

Di più: quel muro, infatti, è stato dipinto

dal tempo che lentamente e con

naturalezza si è integrato perfettamente

nel paesaggio circostante, aiutato dall’

edera, dalla pioggia e dai licheni che lo

hanno fatto diventare parte integrante

dello stesso.

Bisognerebbe spiegargli inoltre che

l’apparente semplicità costruttiva di

quei muri nasce in realtà dai ritmi e

dalle esperienze maturate in centinaia

d’anni; che nulla era improvvisato o

lasciato al caso, bensì migliorato o

modifi cato a seguito di eventi, talvolta

anche cruenti (rinforzi, protezioni,

inferiate, merlature, ...) e dalle diverse

necessità abitative di quel luogo.

Questa era e rimane cultura del fare.

“Un oggetto culturale, inoltre, racconta

una storia, e quella storia può essere

cantata, recitata, scolpita, pubblicata o

dipinta sul corpo…” (Wendy Griswold

– Sociologia della cultura – Ed. Mulino

Saggi – pag. 26)

Parliamo quindi della cultura del vivere

quotidiano, cultura e conoscenza che

in situazioni ideali raggiungeva livelli di

eccellenza e raffi natezza straordinari,

in grado di produrre i capolavori che

ci sono arrivati in eredità, dei quali oggi

dobbiamo essere gelosissimi custodi ed

esperti conservatori.

TECHNICAL FEEDBACK

EDUCARE ALLA CULTURA DELLA CONSERVAZIONE.

EDITORIALE

DOTT. PAOLO MARIANI - AMM. UNICO TECNORED

“Vi ringraziamo sentitamente per esservi interessati ai nostri quaderni e per averli trasformati, di fatto, in rivista specifi ca del

settore. Ci riferiamo a tutti i Professionisti ed ai Tecnici del recupero e del restauro che, inviandoci sempre più frequentemente

ricche ed esaustive documentazioni dei lavori effettuati con le nostre tecnologie e prodotti, consentiranno a breve la

pubblicazione di nuovi numeri con cadenze sempre più ravvicinate. Potranno così trovare la loro giusta collocazione tutte le

schede che, per evidenti motivi di spazio, non compaiono in questo numero.”

Page 4: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

4 Rivista di informazioni tecniche di Tecnored S.r.l. Marchi e nomi registrati. Testi, foto e immagini riservate. È consentita la riproduzione solamente con autorizzazione scritta della Tecnored S.r.l.

Entrepreneur Diego Della

Valle’s decision to sponsor the

restoration of the Coliseum in

Rome aroused a lot of interest

and attention.

It was a highly laudable initiative,

but why did it cause a sensation

when such projects should be a

normal logical consequence of

awareness of our past and the

implications associated with it?

This awareness is usually

transferred “genetically” to

individuals that were lucky

enough to be born into

“sensitive” environments, as

described by Pierre Bourdieu in

his work “Distinction: A Social

Critique of the Judgement of

Taste”.

How can we compensate for an

insuffi cient educational model

and broaden the number of

informed people and active

participants?

How can we bridge the marked

gap between art and its

associated culture that people

grow up with? It might be

enough to pass on awareness

of how incredibly lucky they are

to have been born in a unique

country like Italy throughout

their education from nursery

school to secondary school.

We are not only referring to

those born in cities of art, but

also to those from other areas

of the country, as Art is an

integral part of the landscape

and nature that have generated

it over the centuries even in the

rare places where there are no

major monuments or heritage.

Cultural awareness: before

taking a child to a museum (it’s

too soon; he’s too young and

has not yet taken in suffi cient

information to enable him to

understand and appreciate its

exhibits), you should take him

to visit the oldest building in

his town, regardless of its use

(church, museum, cottage etc.)

and ask him to draw the brick

or stone walls.

Alternatively, you could ask him

to reproduce the patterns and

colours that have been created

on old plasterwork over the

centuries using watercolours,

explaining that it is all part of

our culture as it is produced by

the effects of time, contributing

to gentle non-traumatic

integration into the surrounding

environment.

What’s more, the wall has

been painted by time with a

perfect process of slow natural

integration into the surrounding

environment, helped by the

ivy, rain and lichen that have

made it become an integral

constituent part.

You should also explain to the

child that the apparent simplicity

of the construction of such

walls really stems from rhythms

and experiences accumulated

over hundreds of years and that

nothing has been improvised or

left to chance.

Instead, the walls have been

improved or altered by events

that were sometimes bloody

(reinforcements, protection,

gratings, battlements, etc) and

the different living requirements

of the place in question.

This was and still is a “doing”

culture, a culture of daily living,

an awareness that at its height

reached extraordinary levels of

excellence and sophistication,

capable of producing the

masterpieces that have

formed our heritage, which

we should now guard jealously

and conserve as effectively as

possible.

CONSERVATION CULTURE AWARENESS.By Paolo Mariani

EDITORIAL

Page 5: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

5

CASACLIMA 28 Tecnologie per il ripristino della coibentazione naturale

Di Michele Perlini - Arcstudio Perlini

108 Deumidifi cazione murature DRYGEL

104 Protezione e igienizzazione delle superfi ci interne PROTEGGIAMBIENTI

102 Coibentazione esterna e “cappotti rovesci” INTONACA&COIBENTA

98 Intonaci macroporosi per l’abitabilità immediata di edifi ci di nuova costruzione INTONACA&DEUMIDIFICA

88 Rinforzo strutturale dei solai CONNETTORE NO-LIMITS

86 Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE

80 Consolidamento di qualsiasi tipo di muratura INIETTA&CONSOLIDA

76 Impermeabilizzazione dei muri controterra INIETTA&IMPERMEABILIZZA

UMIDITÀ E UMIDITÀ

DIDATTICA

6 L’umidità di risalita nelle murature “fuori terra”

12 L’umidità nei muri “controterra”

15 L’umidità relativa ed i fenomeni condensativi

16 L’umidità di costruzione

19 L’umidità meteorica

COMPARAZIONI 20 Tecniche di risanamento a confronto

CONSOLIDAMENTO 33 Il restauro conservativo del turrazzo di Falerna

Di Vincenzo Mantuano - Architetto d’interni

TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK

LA CURA 24 Il risanamento e il restauro della chiesa di San Gaudenzio An.

Di Mauro Gastreghini e Giacomo Gaiano Saffi - Architetti associati Roma

CASE HYSTORYHYSTORY

60 TEMPO ARTISTICO-FOTOGRAFIAProgetto Ofelia, Progetto 9th, Catti vita, Cassandra

SOMMARIO

NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACY 38 Murature Affrescate

SCHEDE PRODOTTIPRODOTTI

INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI UN EDIFICIO IN ACITREZZA (CATANIA) 42 Edilizia privata

Il CASTELLO VISCONTEO DI SANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD 44 Strutture fortifi cate

RIUSO DELLE EX AMBASCIATE A BELGRADO (SERBIA) 46 Ex ambasciate

LA BASILICA DI SAN CIRIACO (ANCONA) 45 Ex ambasciate

L’HANGAR ELICOTTERI DEI VIGILI DEL FUOCO (GENOVA) 48 Edilizia industriale

IL VILLAGGIO ARABO DEL PARCODIVERTIMENTI GARDALAND (LAZISE- VERONA) 49 Gas beton - poroton

INTERVENTI DI DEUMIDIFICAZIONE 50 Ville e palazzi

CASE RURALI E CHIESE, EDIFICI DIVERSI MA CON PROBLEMATICHE E SOLUZIONI COMUNI

54 Cascinali, rustici e agriturismo

CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE CON RIPRISTINO STRUTTURALE DELLE MALTE DI ALLETTAMENTO

56 Dimore in Campagna

TECNORED IN SPAGNA 58 Propiedad Real y Patrimonio Civil

68 Deumidifi cazione murature DRYKIT SYSTEM

92 Membrana molecolare non pellicolante per impermeabilizzare terrazze RIPARATERRAZZA

94 Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esterne PARA PIOGGIA

110 Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esterne ANTIAGE CREAM

114 Nuove barriere ecologiche contro l’umidità INIETTA&RISANA

100 Manutenzione massetti ed intonaci decoesionati SPLENDIDOGARAGE

64 TEMPO LIBERO-RAFTINGUmidità no fear!

66 TEMPO UTILE-PROTEZIONE CIVILEReparto Volo Emergenze-Carosello delle divise

WHICH TIMETIME?

Page 6: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

6

INTRODUZIONE ALLA CAPILLARITÀ:

Il fenomeno della capillarità s’incontra spesso nella

vita quotidiana ed è legato alla bagnabilità, cioè alla

capacità dei liquidi, per esempio l’acqua, di bagnare

le superfi ci solide. Questa forza di adesione1 tra

liquido e parete solida, prevalente su quelle di coe-

sione tra le molecole del liquido, è responsabile, nei

capillari, della risalita del liquido lungo la parete, in

contrasto con la forza di gravità.

L’altezza raggiunta dal liquido è quella nella quale si

equilibrano la forza di gravità e quella di coesione da

una parte, e quella di adesione dall’altra.

Se invece è la forza di coesione a prevalere su quel-

la di adesione, la parete respinge il liquido verso il

basso, in contrasto con la legge dei vasi comunican-

ti3. Questo fenomeno si osserva ad esempio sulle

superfi ci idrorepellenti.

La risultante delle forze di adesione e di coesio-

ne lungo la superfi cie del liquido è detta tensione

superfi ciale4 . Essa sarà diretta verso l’alto nel caso

della risalita del liquido lungo il capillare, e verso

il basso nel caso dell’abbassamento del livello del

liquido nel capillare. Nel primo caso la superfi cie del

Tecnica e didatticaPrima di affrontare le tematiche relative ai prodotti per contrastare i danni prodotti dall’umidità, riteniamo utile descrivere le diverse tipologie del fenomeno con il quale ci confrontiamo quotidianamente.Questa conoscenza ci faciliterà enormemente nella scelta delle soluzioni ottimali per mantenere in equilibrio l’impre-scindibile binomio “costo-benefi ci”.

L’UMIDITÀ DI RISALITA NELLEMURATURE “FUORI TERRA”

1) Forza di adesione.Si dice forza di adesione quando le molecole d’acqua aderiscono al contenitoreo materiale di contatto.

2) Forza di coesione.In fi sica, la coesione è la forza di attrazione che si crea tra le particelle elementari di una sostanza, tenendole unite e opponendosi alle eventuali forze esterne, che tendono a separarle.

3) Vasi comunicanti.Il principio dei vasi comunicanti è quel principio fi sico secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori comunicanti tra loro raggiunge lo stesso livello. L’acqua, come tutti i liquidi, non ha una forma propria ma assume la forma del recipiente che la contiene.

4) Tensione superfi ciale.La tensione superfi ciale (gene-ralmente indicata con γ) è una particolare proprietà dei fl uidi che opera lungo la superfi cie di separazione, trattenendo gli stessi come in una pellicola elastica.

Gasγlg

γgs γls

θLiquido

Solido

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 7: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

7

Page 8: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

8

laterali, ma non verso l’esterno.

La risultante delle forze che

agiscono sulle molecole di su-

perfi cie è una forza diretta verso

l’interno del liquido. A sua volta, la

forza di coesione fra le molecole

fornisce una forza tangenziale

alla superfi cie. La superfi cie di

un liquido si comporta dunque

come una membrana elastica

che avvolge e comprime il liquido

sottostante. La tensione superfi -

ciale esprime la forza con cui le

molecole superfi ciali si attirano

l’un l’altra.

ANGOLODI BAGNABILITÀ:È esperienza comune che una

goccia di liquido posta su una

superfi cie piatta mostri una ten-

denza a modifi care la sua forma

a seconda delle caratteristiche

della superfi cie e del liquido

usati. Più la goccia è simile alla

superfi cie solida, più la goccia

sarà piatta. Se, al contrario, tra la

superfi cie solida ed il liquido non

vi sono interazioni apprezzabili,

la goccia avrà una forma simile

ad una sfera, per minimizzare il

contatto con essa. Per quantifi -

care tale fenomeno si introduce

il concetto di angolo di contatto,

defi nito come angolo α, che la

superfi cie orizzontale forma con

la tangente nel punto di contat-

to dell’interfaccia liquido-aria,

liquido-solido, solido-aria.

L’angolo di contatto fornisce

diverse informazioni sull’affi nità

tra il solido, il liquido e l’aria.

La relazione tra l’angolo di con-

tatto e la tensione superfi ciale è:

cosα = γsa-γsl

γla

Dove: γsa = tensione all’inter-

faccia solido-aria; γsl = tensione

all’interfaccia solido-liquido;

liquido apparirà concava, nell’al-

tro apparirà convessa verso il

basso. Il centro della superfi cie

del liquido si chiama menisco5

ed è a partire da questo valore

che si misura l’innalzamento o

l’abbassamento del livello.

La direzione del vettore risultante

è la stessa della tangente alla

superfi cie del liquido e l’angolo

che forma si chiama angolo di

bagnabilità.

Si noti che l’innalzamento o l’ab-

bassamento del livello non dipen-

dono solo dal liquido, ma anche

dal materiale della parete.

L’acqua, ad esempio, risale in

un capillare di vetro, mentre si

abbassa in uno di tefl on.

TENSIONESUPERFICIALE:

La molecola di un liquido attira le

molecole che la circondano ed a

sua volta è attratta da esse. Per

le molecole che si trovano all’in-

terno del liquido, la risultante di

queste forze è nulla ed ognuna di

esse si trova in equilibrio rispetto

alle altre. Quando invece queste

molecole si trovano sulla super-

fi cie, esse vengono attratte dalle

molecole sottostanti e da quelle

Scarsa bagnabilità

α

α

Elevata bagnabilità

h

rθFF

h

θ FF

Page 9: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

9

γla = tensione all’interfaccia

liquido-aria.

Il valore del coseno6 cosα è un

numero compreso tra -1 ed 1

relativamente all’angolo che lo

produce. Questo valore è uti-

lizzato dalla formula di Yurin7

per determinare l’altezza della

colonna d’acqua in un capillare.

Ora calcoliamo l’altezza h che

raggiunge il liquido all’interno di

un capillare. Se la superfi cie del

liquido è concava verso l’alto, la

forza della tensione superfi ciale

in corrispondenza delle pareti

del tubo sarà diretta verso l’alto;

la componente verticale di questa 5) Il menisco è una conca su-perfi ciale di un liquido presente in qualsiasi contenitore (per esempio in una pipetta, in un cilindro o in un becker).

6) Coseno.Dato un triangolo rettangolo, il coseno di uno dei due angoli interni adiacenti all’ipotenusa è defi nito come il rapporto tra le lunghezze del cateto adiacente all’angolo e dell’ipotenusa.Più in generale, il coseno di un angolo α, espresso in gradi o radianti, è una quantità che dipende solo da α, costruita usando la circonferenza unitaria.

7) James Yurin (15 Dicembre 1684 – 29 Marzo 1750): fu uno scienziato ed un fi sico ricordato per i suoi lavori inerenti la capillarità.

La forza F verticale F = (2πr)(cosα)

Dove: = tensione superfi ciale; (2πr) = circonferenza; (cosα) = rapporto dipendente dall’angolo α.

il volume V del liquido nel capillare V = (πr2)h

Dove (πr2) = superfi cie della sezione capillare; h = altezza della colonna di fl uido nel capillare.

il peso P del liquido nel capillare: P = (πr2)h fg Dove (πr2)h = volume del fl uido; f = densità del liquido; g = accelerazione di gravità.

Eguagliando la forza F, diretta verso l’alto, al peso P della colonna di liquido, si ha: (2πr)(cosα) = (πr2)hfg da cui si ricava l’altezza h raggiunta dal liquido

LEGGE DI YURIN:LEGGE DI YURIN: h =h = 22 coscosααrfgrfg

forza, applicata a tutto il bordo

del liquido aderente al capillare,

è quella che sorregge il liquido

ed ha modulo (F cosα), dove

l’angolo è quello individuato,

detto angolo di contatto. Se la

superfi cie del liquido è conves-

sa verso l’alto, invece, la forza

della tensione superfi ciale in

corrispondenza delle pareti del

tubo sarà diretta verso il basso.

Ora, considerando che il bordo di

contatto corrisponde alla circon-

ferenza del capillare (2πr), si pos-

sono calcolare alcuni elementi

trascurando la lieve curvatura

sulla superfi cie:

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 10: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

10

Sali disciolti nel terreno e successivamente trasportati all’interno della muratura attraverso l’acqua di risalita capillare (Fig. 1). Evaporazione dell’acqua con successiva cristallizzazione dei sali residui all’interno delle murature e degli intonaci (Fig. 2). Aumento del volume dei sali in prossimità della superfi cie esterna con l’elevarsi dei valori dell’umidità relativa ambientale e conseguente inizio delle dinamiche disgregative (Fig. 3). Demolizione dei vecchi intonaci e rifacimento degli stessi protetti dall’idratazione dell’acqua d’impasto dalle boiacche antisaline specifi che (Fig. 4).

I DANNI PROVOCATIDALLA RISALITACAPILLARE

Il degrado delle murature,

degli intonaci e delle eventuali

pitture o decorazioni è proprio

causato dall’acqua di risalita

capillare. Interessa l’edilizia ci-

vile in genere e gran parte del

nostro patrimonio immobiliare.

In tempi remoti tale fenomeno

era ampiamente conosciuto,

ma considerato dai costruttori

quasi ineludibile dalla struttura

stessa. Oltre ai danni estetici,

l’umidità ascendente aumen-

ta la dispersione del calore

dall’interno dell’edifi cio verso

l’esterno e favorisce inoltre

l’aumento dell’umidità relativa

interna, provocando problemi

igienici ed ambientali.

PERCHÉ GLI INTONACIE LE PIETRESI SGRETOLANO

Tutti i materiali da costruzione

sono porosi; questo fa sì che

infi ltrazioni d’acqua in genere,

o quelle di risalita capillare,

possano far trasmigrare in

superfi cie i sali contenuti nella

muratura stessa oppure quelli

che si trovano disciolti nel

terreno.

Questi sali, non potendo come

l’acqua evaporare dai muri,

una volta raggiunta la super-

fi cie esterna cristallizzano,

rimanendo per sempre condi-

zionati dalle continue variazio-

ni dei tassi di umidità relativa

ambientale, anche dopo aver

eliminato le cause della risalita

capillare.

I sali cristallizzati sulle super-

fi ci, essendo fortemente igro-

scopici, riescono ad assorbire

l’acqua contenuta nell’aria

provocando un notevole au-

mento del loro volume (come

la formazione del ghiaccio ad

esempio) passando dallo stato

anidro a quello saturo in pre-

senza di aria secca o umida.

La conseguenza di ciò è

una forte azione meccanica

demolitiva in grado negli anni

di sgretolare, oltre agli intonaci

di rivestimento, anche materiali

da costruzione estremamente

compatti come il mattone, le

pietre calcaree e addirittura

i graniti (es.: nelle chiese le

pietre di rivestimento, i gradini

degli altari, etc.).

Si può facilmente comprendere

l’importanza di impedire che

questi sali raggiungano le su-

perfi ci esterne, ma rimangano

inerti all’interno dei materiali da

costruzione e quindi non più a

contatto con l’aria esterna.

PER RISOLVERE LE PROBLEMATICHE LEGATE AI SALI È DECISAMENTE PREFERIBILE IL SISTE-MA “FISICO” A QUELLO CHIMICO.

Le principali categorie dei

sali presenti nei materiali da

costruzione possono essere

sommariamente raggruppate

in: cloruri, solfati, nitrati e nitriti

11 22 33 44

con caratteristiche degene-

rative sui muri più o meno

evidenti in funzione della loro

concentrazione e della natura

del materiale stesso.

I vantaggi di utilizzare il siste-

ma fi sico, quale l’applicazione

delle boiacche antisaline

specifi che prima della stesura

dei nuovi intonaci, risulta-

no essere quelli relativi alla

certezza del risultato indipen-

dentemente dal tipo di sale

presente nella muratura.

Tutti i sistemi antisale a

precipitazione chimica, invece,

necessitano della conoscen-

za precisa della categoria

del sale presente al fi ne di

utilizzare il neutralizzante corri-

spondente.

Ovviamente, in presenza di

intonaci affrescati, le tecni-

che di desalinizzazione più

appropriate risultano essere

quelle realizzabili con impac-

chi adsorbenti, il cui costo,

congruo in questi casi, non è

certamente proponibile per gli

interventi di edilizia civile.

Soluzione salina veicolata dalleinfi ltrazioni d’acqua o dalla risalita capillare

Cristallo di sale anidro all’internoo sulla superfi cie delle murature

Cristallo di sale saturo sulla superfi cie delle muraturemaggiore sino a 50 volte rispetto a quello anidro.

Page 11: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

11

DryKitScheda prodotto pag. 68

DryGelScheda prodotto pag. 108

Inietta&RisanaScheda prodotto pag. 114

Boiacche AntisalineScheda prodotto pag. 86

I prodotti Tecnored per eliminareil fenomeno della risalita capillaree per inibire le effl orescenze saline.

Page 12: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

12

8) Ortogonalmente.L’ortogonalità o perpendicolarità è un concetto geometrico che indica la presenza di un angolo retto tra due entità geometri-che. Queste possono essere ad esempio due rette in un piano, oppure una retta ed un piano o due piani incidenti nello spazio.

9) Tensione meccanica.Essa è defi nita come la forza di contatto per unità di area, cioè è il limite del rapporto tra la forza agente e l’area della superfi cie su cui agisce. Essa è una quantità vettoriale e la sua unità di misura è il Pascal.

10) Grandezza intensiva.Le proprietà intensive sono quelle che non dipendono dalla quantità di materia o dalle dimensioni del campione ma soltanto dalla natura e dalle condizioni nelle quali si trova.

11) Proprietà colligativa.È una proprietà delle soluzioni che dipende solo dal numero di particelle distinte - molecole, ioni o aggregati sopramole-colari - che compongono la soluzione e non dalla natura delle particelle stesse. Quando si aggiunge un soluto non vo-latile a un solvente, le proprietà fi siche della soluzione che si forma sono diverse da quelle del solvente puro.

PRESSIONE:

La pressione è una grandezza

fi sica, defi nita come il rapporto

tra la forza agente ortogonalmen-

te8 su una superfi cie e la super-

fi cie stessa. Il suo opposto (una

pressione con verso opposto) è la

tensione meccanica9. La pressio-

ne è una grandezza intensiva10 e

quindi si intende sempre riferita

all’unità di superfi cie.

P = Pressione

F = Forza

S = Superfi cie

Pressione e tensione, nel caso

in cui siano interne ad un corpo,

possono essere generalizzate nel

concetto di sforzo meccanico.

La pressione può essere classifi -

cata in due modi:

Pressione assoluta (o reale):

determina la pressione effettiva

che viene esercitata.

Pressione relativa: determina la

pressione differenziale o perce-

pibile; (ad esempio l’atmosfera

terrestre, pur agendo una pres-

sione di un’atmosfera, non viene

percepita dal corpo umano, men-

tre viene percepita la differenza

di pressione). Spesso viene presa

come riferimento per la valuta-

zione della pressione relativa la

pressione atmosferica (che quindi

vale 1 atm in senso assoluto e 0

atm in senso relativo).

PRESSIONE OSMOTICA:

La pressione osmotica è una

proprietà colligativa11 associata

alle soluzioni. Quando due solu-

zioni con lo stesso solvente ma a

concentrazioni diverse di soluto

sono separate da una membrana

semipermeabile, le molecole di

solvente si spostano dalla solu-

zione con minore concentrazione

di soluto alla soluzione con mag-

giore concentrazione di soluto, in

modo da uguagliare le concen-

trazioni delle due soluzioni.

L’UMIDITÀNEI MURI “CONTROTERRA”

Tecnica e didatticaContrariamente al fenomeno della risalita capillare, dove la pressio-ne atmosferica non esercita alcun ruolo nella manifestazione del fenomeno stesso, risulta invece determinante nel caso delle murature interrate.Conseguentemente la scelta delle tecnologie per contrastare questo tipo di umidità dovrà essere orientata verso materiali idonei.Un esempio per tutti: l’utilizzo di intonaci macroporosi (fortemente permeabili) “direttamente” su tali murature produrrà l’effetto opposto di quanto desiderato.Basterà in questo caso utilizzare come sottofondo una boiacca im-permeabilizzante sulla quale successivamante potrà essere applicato l’intonaco macroporoso con evidenti vantaggi “anticondensativi”.

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 13: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

13

Inietta&ImpermeabilizzaScheda prodotto pag. 76

RiparaTerrazzaScheda prodotto pag. 92

Boiacche ImpermeabilizzantiScheda prodotto pag. 98

Sigillante TRH710

I prodotti Tecnored per contrastareil fenomeno delle infi ltrazioni d’acquae l’umidità di contatto

Page 14: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

14

Intonaca&CoibentaScheda prodotto pag. 102

Intonaca&Deumidifi caScheda prodotto pag. 98

ProteggiAmbientiScheda prodotto pag. 104

I prodotti Tecnored per contrastareil fenomeno della condensazionee per igienizzare i locali inquinati da muffe, funghi e licheni

Page 15: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

15

13) Umidità relativa (o UR).È il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in una massa d’aria e la quantità massima di vapore acqueo che la stessa massa d’aria riesce a contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione

14) Igrostato.Apparecchio che regola automaticamente l’umidità dell’aria in un ambiente

15) Empiricamente.Che si basa sull’esperienza, su ciò che può essere dimostrato sperimentalmente

16) Sd.Acronimo di Superfi ce Diffusione vapore.

COMFORT ABITATIVO

L’umidità presente all’interno delle abi-

tazioni è determinata, in parte, anche da

un’ elevata produzione di vapore da parte

delle persone che le utilizzano. Attività

quali cucinare, lavare asciugare il bucato

sui caloriferi eccetera, producono valori

indicativi che possono essere quantifi cati

in 10 litri di acqua (sotto forma di vapore)

per nucleo familiare di quattro persone/

giornata.

Il mantenimento dello stato di benessere

si raggiunge impedendo che l’umidità rela-

tiva dei locali non superi il 65-70%.

Valori superiori a quelli indicati provo-

cheranno problematiche importanti quali

condensazioni superfi ciali che favoriranno

la proliferazione di microorganismi, funghi,

licheni, producendo cattivi odori, degrado

delle strutture ed inquinamento ambien-

tale.

Meno dell’1%, dell’aria umida riesce ad

essere smaltita attraverso la traspirazione

delle murature; il 99%, pertanto, viene

eliminato mediante il ricambio dell’aria

(aprendo le fi nestre) o attraverso una cap-

pa di aspirazione, o tramite deumidifi catori

e/o climatizzatori.

L’importante è prenderne coscienza, fi -

dandosi della tecnologia e di quanto detto

sopra, lasciando perdere le fantasie com-

merciali di chi afferma che sia necessaria

e risolutiva una “respirazione dei muri”.

Quando l’umidità relativa13 raggiunge

un valore pari al 65-70%, deve essere

attivata una forma di areazione. L’ideale è

un igrostato14 collegato ad una bocchetta

di scambio con l’esterno che immette o

espelle aria in relazione alla percentuale di

umidità relativa riscontrata. In assenza di

tecnologia sarà suffi ciente areare le stan-

ze aprendo le fi nestre per circa 5 minuti.

Rivestendo le pareti ed i soffi tti interni con

del cartongesso, oppure utilizzando un ri-

vestimento traspirante con un coeffi cente

µ basso, otterremo il caratteristico effetto

spugna – ciò non al fi ne di “far respirare il

muro”, bensì per utilizzare la fi nitura inter-

na come “polmone” nei momenti in cui la

produzione del vapore acqueo aumenta,

per poi ricederla quando la percentuale

relativa ritorna entro i limiti di comfort.

TRASPIRABILITÀ DEIMATERIALI:

µ - resistenza alla diffusione al vapo-

re; rapporto fra la permeabilità dell’aria

(190x10-9 g/s m Pa) e la permeabilità

del materiale. (numero adimensionale

sempre maggiore di 1).

δv - permeabilità al vapore;

rappresenta la quantità di vapore che

passa nell’unità di tempo attraverso una

sezione unitaria di una parete di spessore

unitario sotto una determinata differenza

di pressione. (g/s m Pa – grammo/secon-

do metro Pascal)

In edilizia, per traspirabilità di un materiale

si intende la capacità di un materiale di

essere attraversato dall’aria umida.

La traspirabilità è in genere correlata alla

porosità del materiale.

Tanto più un materiale è traspirante, tanto

più bassa è la possibilità che si crei con-

densa sulla sua superfi cie.

La traspirabilità permette anche un miglio-

re isolamento termico; l’aria secca, infatti,

in condizioni stagnanti, costituisce un

buon isolante.

La principale unità di misura impiegata

viene identifi cata con una lettera greca: µ

(mu).

Il µ è la resistenza che oppone il materiale

al passaggio del vapore in relazione alla

resistenza data da un metro di aria. Si trat-

ta quindi di una grandezza adimensionale

(un coeffi ciente misurato empiricamente15

in laboratorio). Più questo valore è basso

(mai, comunque, inferiore ad 1), tanto più

facilmente il vapore riuscirà ad attraversa-

re il materiale.

Nella pratica quotidiana e nelle schede

tecniche, si impiega ormai sempre più

frequentemente il valore Sd16, che si

ottiene moltiplicando il µ del materiale per

lo spessore del prodotto espresso in metri.

Si ottiene così lo spessore dello strato di

aria equivalente, che oppone una resisten-

za uguale a quella del prodotto specifi co.

Un altro modo di quantifi care la capacità

traspirante dei materiali è la diffusione al

vapore (WDD5 “wasserdampfdurchlässi-

gkeit” o permeabilità al vapore acqueo),

cioè la quantità di acqua (espressa in

grammi) sotto forma di vapore che passa

attraverso un metro quadrato di membra-

na nelle 24 ore (gr/m2 24h).

L’UMIDITÀ RELATIVA ED I FENOMENI CONDENSATIVI

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 16: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

16

UMIDITÀ RESIDUALE

Tutta l’acqua impiegata nelle diverse

operazioni di edifi cazione di un manufatto

nuovo necessita di periodi oscillanti da

uno a tre anni per disperdersi ed evapo-

rare completamente.

Conseguentemente, i valori di coibenta-

zione delle nuove strutture originariamen-

te calcolati entreranno a regime solamen-

te dopo tale periodo.

In questo lasso di tempo l’edifi cio non

dovrebbe essere abitato per evitare il

superamento dei valori limite dell’umidità

ambientale favorendo, in questi casi, con-

densazioni superfi ciali e relative proble-

matiche annesse.

La fase di maturazione dei calcestruzzi

e delle altre strutture edili potrà essere

accelerata utilizzando uno o più deumidi-

fi catori ambientali avendo cura di chiude-

re porte e fi nestre per evitare la deumidi-

fi cazione dell’aria esterna.

La movimentazione dell’aria con pale a

lenta rotazione favorirà ulteriormente le

operazioni di asciugatura.

L’IMPORTANZA DEGLIINTONACI MACROPOROSI

Dovendo abitare l’edifi cio il più rapida-

mente possibile risulterà di fondamentale

L’UMIDITÀDI COSTRUZIONE

UMIDITÀ&UMIDITÀ

importanza l’impiego di intonaci macro-

porosi in grado di assorbire e restituire

all’ambiente notevoli quantità d’acqua

(effetto spugna) evitando le problematiche

delle condensazioni superfi ciali garan-

tendo nel contempo un’ottimo comfort

abitativo.

Generalmente questi intonaci particolari

vengono impropriamente utilizzati nel

risanamento dei muri affetti da umidità

ascendente ma, senza il preventivo blocco

della risalita capillare operata con barriere

chimiche o meccaniche, la durata degli

stessi risulterà estremamente limitata.

Ciò a causa dei sali disciolti nell’acqua

che, non potendo evaporare unitamente

alla stessa, si accumuleranno nelle super-

fi ci murarie producendo le disgregazioni

ed i danni noti.

L’ottimo rapporto qualità prezzo raggiunto

dalla Tecnored in questo settore è stato

possibile grazie alla scelta di fornire il

TRH780® esclusivamente nella formula-

zione “concentrata”.

Sono stati evitati così, tutti gli inutili costi

aggiuntivi legati ai trasporti dei leganti

idraulici e degli inerti che interessano oltre

il 90% del prodotto stesso.

L’utilizzo del TRH780® concentrato con-

sente inoltre di utilizzare leganti idraulici

ed inerti del luogo totalmente in linea

con la fi losofi a corrente del restauro e

nel contempo avere un prodotto sempre

in grado di sviluppare completamente le

proprie specifi che caratteristiche espansi-

ve aeranti.

CONTESTAZIONI EVITABILI

La conoscenza delle dinamiche relative

a questo tipo di umidità consentirà di

evitare inutili e costose contestazioni tra

committente ed impresa per vizi costruttivi

molte volte inesistenti che possono essere

facilmente previsti o evitati.

Esempio: nel grafi co riportato si eviden-

ziano le problematiche legate alla conden-

sazione superfi ciale di un appartamento

causate da uno stile di vita inadeguato

confrontate a quelle dell’identico apparta-

mento adiacente abitato correttamente.

“Pennetta” elettronica per rilevare automaticamente le variazioni dell’umidità relativa e della temperatura ambientale.

FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA

TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI

APPARTAMENTO ABITATO NON CORRETTAMENTE

24-05 01-06

13.5

21.6

29.7

37.8

(°C)

09-06 17-06 (data)

FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA

TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI

APPARTAMENTO ABITATO NON CORRETTAMENTE

24-05 01-06

13.5

21.6

29.7

37.8

(°C)

09-06 17-06 (data)

Periodo esaminato: dal 25-05-11 al 20-06-11

temperatura

umidità relativa

punto di condensa

Page 17: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

17

Intonaca&Deumidifi caScheda prodotto pag. 98

I prodotti Tecnored per contrastarel’umidità di costruzionee per abitare da subito l’edifi cio nuovo

Page 18: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

18

Para PioggiaScheda prodotto pag. 94

AntiAge CreamScheda prodotto pag. 110

I prodotti Tecnored per proteggeree contrastare l’umidità meteorica

Page 19: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

19

L’AZIONE COMBINATADELL’ACQUA E DEL VENTO SULLE SUPERFICI VERTICALI

Questa manifestazione diversa di umidità

viene spesso sottovalutata e non presa

nella giusta considerazione soprattutto ri-

guardo le conseguenze da essa derivanti.

Infatti, mentre un comune acquazzone

non produrrà alcun tipo di danni sulle su-

perfi ci di un edifi cio e basteranno alcuni

giorni per farle tornare perfettamente

asciutte, lo stesso fenomeno, in presen-

za di vento, comporterà per lo stabile

problematiche importanti e ripercussioni

di lungo periodo.

Fatta eccezione per le strutture in CLS,

l’azione combinata dei due elementi per-

metterà all’acqua di penetrare in profon-

dità per la pressione esercitata dal vento

sulla superfi cie, superando agevolmente

l’intonaco attraverso le sue cavillature

e micro fessurazioni per interessare

successivamente gran parte, o la totalità,

della muratura stessa.

In questo caso si avranno tempi lunghis-

simi di asciugatura (mesi o, in alcuni casi,

anni) con relativa perdita di coibentazione

con valori non inferiori al 70% rispetto

alla stessa muratura asciutta.

Conseguentemente sulle superfi ci inter-

ne si potranno produrre condensazioni

superfi ciali creando il terreno favorevole

alla successiva proliferazione di muschi,

UMIDITÀ METEORICA

funghi o licheni. Inoltre durante la fase di

asciugatura della muratura in questione si

potranno verifi care trasmigrazioni saline

o di carbonati sulle superfi ci con conse-

guenti ulteriori danni meccanici ed estetici.

L’IMPORTANZA DELLAPROTEZIONE

Come sono per noi importanti ombrello

ed impermeabile quando piove, risulta

fondamentale per qualsiasi tipo di manu-

fatto costruito la protezione dagli agenti

atmosferici.

Ciò può essere ottenuto utilizzando idrofo-

bizzanti dell’ultima generazione al fl uoro-

carbonio in solventi eteropolari (TRF500

Para Pioggia scheda prodotto a pag. 94)

non pellicolanti, ed in grado di non modifi -

care anche in minima parte il coeffi ciente

di traspirabilità dei materiali trattati.

Per realizzare protezioni non solamente

superfi ciali ma profonde, soprattutto nelle

zone costiere, dove all’azione combinata

dell’acqua e del vento si unisce quella

dell’atmosfera marina salmastra, potranno

essere utilizzati gel protettivi studiati spe-

cifi catamente per ogni tipo di materiale, in

grado di penetrare sino a 2 cm di profon-

dità, garantendo una protezione superiore

ai dieci anni per quelli recenti e superare

addirittura i venti anni nei materiali più

antichi.

PROTEZIONE:UN ESEMPIO ILLUMINANTE

Per rendere l’idea dell’importanza della

protezione dei materiali da costruzione

riporteremo brevemente una signifi cativa

esperienza.

Alcuni anni or sono, dovendo realizzare un

progetto di deumidifi cazione per un edifi cio

industriale dismesso, notavamo parecchie

pannellature di grandi dimensioni in CA

precompresso appoggiate alle pareti dello

stabile.

Fatta eccezione per tre di esse, sulle quali

erano state realizzate delle campionature di

colorazione con pitture a calce, le rimanen-

ti, indistintamente, presentavano la perdita

totale o parziale dello strato “copriferro”

rendendole completamente inutilizzabili.

È bastata infatti la semplice protezione di

un prodotto non specifi co quale una pittura

a calce per evitare alle pannellature dipinte

l’ossidazione dei ferri ed il loro successivo

degrado, mantenendo le stesse quasi inal-

terate per oltre 10 anni...

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 20: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

20

Tecniche di risanamentoa confrontoSistemi tradizionali e innovazioni

Intonaci deumidifi canti Utilizzando gli intonaci

macroporosi, la muratura si

presenterà per alcuni anni

apparentemente asciutta.

L’interno, però, risulterà

perennemente umido, con

fortissima dispersione

termica ed accumulo di sali

sulla superficie degli into-

naci, sino alla saturazione

degli stessi con successiva

ripresa dei fenomeni disgre-

gativi.

Tecniche di risanamento a confronto

Ventilation spaces and conveyors All ventilation systems crea-

ted using different methods

such as chutes with grates,

Dehumidifying plaster Using macroporous plaster,

the wall will maintain a dry

appearance for a few years.

However, the inside will

remain perpetually damp

with major heat dispersion

and accumulation of salt

on the plaster surface until

it becomes saturated, thus

starting the disintegration

process again.

Vespai areati econvogliatori

Tutti i sistemi di aerazione

che si possono ottenere

con svariate metodologie,

tra le quali canalette con

griglie, canalizzazioni d’aria

tra vespai areati (tipo Igloo)

e murature esterne, sifoni

aeratori passanti, non pas-

santi, inseriti a varie ango-

lazioni con alette elicoidali

ecc. ecc, non eliminano in

alcuna maniera la risalita

d’acqua per capillarità.

Ciò in quanto il contatto

della muratura stessa con

il terreno rimane invariata;

anzi, la maggiore evapora-

zione che si verifica sulle

superfici murarie ad opera

di tali dispositivi favorisce

un maggior accumulo di sali

sulle superfici stesse, acce-

lerandone il più delle volte il

degrado.

I notevoli vantaggi che si

ottengono in ogni caso con

l’utilizzo dei citati vespai

areati riguardano esclusiva-

mente le pavimentazioni tut-

te, che risultano sicuramen-

te più asciutte ed isolate

termicamente. Proprio per

questo motivo (e per non

sottrar loro calore) si scon-

siglia di collegare il vespaio

areato con l’esterno, anche

per evitare alloggiamenti in-

desiderati di piccoli roditori

e animali in genere.

air ducts between ventila-

tion spaces (like in an igloo)

and outside walls with

through and non-through

ventilator siphons inserted

at different angles with

mechanical flaps do not

eliminate rising damp in any

way. Insomuch as wall con-

tact with the soil remains

unchanged, the greater

evaporation which occurs

on wall surfaces where

these devices are employed

favours a greater accumula-

tion of salt on the surfaces,

which usually accelerates

the process of decay.

The notable advantages

always obtained from using

the aforementioned ventila-

tion spaces are exclusively

related to flooring, which

is certainly drier and more

thermally insulated. For this

very reason and so as not to

lose heat, we do not recom-

mend connecting ventilation

spaces to the outside, also

in order to prevent them

becoming unwelcome ho-

mes for small rodents and

animals in general.

Page 21: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

21

dità anche dopo l’intervento,

sostenendo la necessità

di mantenere una “giusta

dose” d’acqua per evitare lo

sgretolamento delle stesse,

vengono inequivocabilmen-

te contraddette dal fatto

che tutte le murature al di

sopra della quota massima

interessata dai fenomeni di

risalita risultano perfetta-

mente asciutte con valori

in peso acqua materiale

prossimi allo zero, senza per

questo manifestare alcun

tipo di sgretolamento o

frantumazione.

Tali fenomeni, infatti, sono

legati esclusivamente alla

presenza di sali igroscopici

trasmigrati sulle superfici

a seguito dell’evaporazione

dell’acqua di risalita capilla-

re. (Vedere capitolo: “dina-

mica disgregativa dei sali”)

Active and passiveelectro-osmosis

More than 96% of cau-

ses of the phenomenon of

rising damp are linked to

the wettability angle which

water assumes inside a

capillary with limited or no

surface tension, as explai-

ned in the following pages

by Yurin’s Law.

Therefore, it is pointless

Elettrosmosi attiva e passiva Il fenomeno della risalita

d’acqua per capillarità è

legato per oltre il 96% delle

cause all’angolo di bagna-

bilità che l’acqua assume

all’interno di un capillare

con limitata o nulla tensione

superficiale, come spiegato

nelle pagine successive

dalla legge di Yurin.

Intervenire pertanto con

sistemi di elettrosmosi

attiva o passiva sul restante

4% del problema, legato

sostanzialmente alla diffe-

renza di potenziale elettrico

esistente tra il terreno e la

muratura fuori terra, risulta

quanto meno vano e privo

di qualsiasi presupposto

logico e razionale.

Le motivazioni, infatti, spes-

so addotte da chi utilizza

questi sistemi per giustifi-

care il permanere dell’umi-

Tecniche di risanamento a confronto

to say the least and totally

without logical and ratio-

nal premises to interve-

ne with active or passive

electro-osmosis systems

on the remaining 4% of the

problem, largely connected

to the difference in existing

electrical potential between

the soil and walls above the

ground.

Indeed, the reasons often

given by those who use

these systems to justify the

persistence of damp even

after the intervention, clai-

ming that it is necessary to

maintain the “right dose” of

water to prevent crumbling,

are unequivocally contradic-

ted by the fact that all walls

above the maximum height

affected by rising damp are

perfectly dry with water-ma-

terial weight values close

to zero and do not register

any kind of crumbling or

cracking. These phenome-

na are exclusively linked

to the presence of hygro-

scopic salt, which moves to

the surface following the

evaporation of rising damp.

(See chapter: “disintegra-

tion dynamics of salt”)

Taglio meccanico Il taglio meccanico blocca

definitivamente la risali-

ta d’acqua per capillarità,

favorendo l’asciugatura

completa della muratura

e ripristinando i valori di

coibentazione tipici della

muratura stessa.

Si possono verificare in

ogni caso lesioni o assesta-

menti della struttura, che

limitano l’utilizzo di questa

tecnica a pochissime zone

individualizzabili nella nuova

mappa sismica nazionale.

Mechanical cuttingMechanical cutting defini-

tively blocks rising damp,

leading to completely

dry walls with restoration

of their typical insula-

tion values. However, the

structure may nevertheless

be damaged or deformed,

thereby limiting the use of

this technique to a very few

areas marked on the new

national seismic map.

Page 22: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

22Tecniche di risanamento a confronto

Tecniche di risanamentoa confrontoSistemi tradizionali e innovazioni

Iniezione di resine occludenti

Le barriere chimiche realiz-

zate con iniezioni a basse

o alte pressioni a base di

resine occludenti del tipo

epossidico, poliestere,

poliuretanico, acrilico ecc.

producono indubbiamen-

te benefici da un punto di

vista statico alla struttura

(consolidamento della zona

interessata), ma difficilmen-

te riescono a garantire una

distribuzione omogenea

all’interno della muratura

per realizzare nella stessa

uno strato impermeabile

continuo e uniforme, che in-

terrompa definitivamente la

risalita capillare. Le resine

iniettate, infatti, tenderanno

inevitabilmente a seguire

le vie preferenziali prodotte

dalle malte di allettamento

oppure andranno a satura-

re le fessurazioni e i vuoti

presenti in tutti gli edifici di

vecchia costruzione.

I vantaggi effettivi risulte-

ranno quindi in funzione del-

la omogeneità del materiale

da costruzione interessato,

oltre all’altezza della barrie-

ra stessa, che non dovrebbe

mai essere inferiore a circa

50 cm di spessore e realiz-

zata almeno su tre/quattro

livelli differenti.

Injection of blocking resins The chemical barriers

created through low or

high pressure injections of

different blocking resins

such as epoxide, polyester,

polyurethane or acrylic

produce definite benefits

for the structure in static

terms (consolidation of the

relevant area), but rarely

manage to guarantee homo-

genous distribution inside

the wall to create a conti-

nuous uniform waterproof

layer inside, which can block

capillary rise once and for

all. The injected resins will

inevitably tend to follow the

preferred routes produced

by mortar beds or else will

saturate the cracks and

spaces present in all old

buildings.

The real advantages will

therefore depend on the

homogeneity of the relevant

building material, as well as

alta concentrazione conte-

nenti gli specifici agenti pe-

netratori e non presentano

i forti limiti operativi degli

analoghi formulati idrofobiz-

zanti a base siliconica;

2. la metodologia utilizzata

per l’imbibizione è quel-

la della lenta trasfusione,

che è l’unica a garantire la

sostituzione dell’acqua pre-

sente all’interno dei capillari

con il formulato specifico

(vedere le sezioni dei capil-

lari nella nostra letteratura

tecnico - descrittiva);

3. gli appositi diffusori bre-

vettati in cellulosa, facenti

parte dell’attrezzatura usa e

getta, assicurano l’assorbi-

mento del formulato anche

in presenza di fori o cavità,

garantendo la continuità

della barriera stessa.

Conseguentemente, la bar-

riera realizzata con il DryKit

System, oltre a risolvere

definitivamente il problema

dell’umidità ascendente,

ripristina i valori originali di

coibentazione della mura-

tura asciutta mantenendoli

inalterati nel tempo.

Non sussistono inoltre

controindicazioni di tipo

geologico o sismico su tutto

il territorio nazionale per

l’uso di questa tecnologia

che può essere applicata su

qualsiasi tipo di materiale e

spessore.

on the height of the barrier,

which should never be less

than about 50 cm thick and

should be created on at

least three/four different

levels.

Barriera chimica DryKit a lenta diffusione

La certezza del risultato che

la barriera chimica Drykit

System assicura nel tempo

può essere sintetizzata in

questi tre punti di forza:

1. i formulati che vengono

utilizzati da quasi trent’anni

sono esclusivamente a base

silanica o polisilossanica ad

wwwwwwwwwwwwwww

Page 23: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

23

Dry Kit barrierby slow diffusionThe certainty of the result

guaranteed by a Drykit Sy-

stem chemical barrier over

time can be summarised in

the following three

strengths:

1. for nearly thirty years we

have made exclusive use of

high concentration sila-

nic or polysiloxanic-based

formulae containing special

penetrating agents, which

are free of the strong ope-

rating restrictions of similar

silicone-based hydrophobi-

sing formulae;

2. the imbibition method

used is slow transfusion,

the only one which can

guarantee that water inside

capillaries will be replaced

with the special formula.

(see the section on capilla-

ries in our technical-expla-

natory literature);

3. the special patented cel-

lulose diffusers are part of

the disposable equipment

and ensure that the formula

is absorbed, even when the-

re are holes or cavities.

This guarantees the conti-

nuity of the barrier.

Consequently, in addition to

providing a definitive solu-

tion to the problem of rising

damp, the barrier created

using DryKit System resto-

res the original insulation

values of the dry wall and

maintains them unaltered

over time. There are also

no geological or seismic

contraindications all over

Italy regarding the use of

this technology, which may

be applied to any type of

material or thickness.

Tecniche di risanamento a confronto

Sfere magnetizzanti, Lampadari deumidifi -canti, Oscillatori del Capitan Kirk, Scatole magiche, ecc. Da sempre attenti alla

ricerca e allo sviluppo

di tecniche innovative e

affidabili contro l’umidità a

livello mondiale, non pren-

diamo in considerazione

per i raffronti tutte quelle

pratiche che riguardano

più che altro l’occulto e il

paranormale.

Magnetising balls,Chandeliers dehumidi-fying, Star Trek Oscilla-tor, Magic boxes, etc. As we have always focused

on researching and deve-

loping reliable innovative

techniques for fighting

damp at a worldwide level,

we do not even consider

all those procedures more

related to the world of the

occult and the paranormal.

Page 24: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

24

LA CURAIl risanamento ed il restaurodella chiesa di San Gaudenzio a Morro d’Alba (An)Progetto e Direzione Lavori:SMT Studio Giacomo Gajano Saffi , Mauro Gastreghini Architetti associati, Roma.Assistente d.l: Ing. Stefania Capparoni, Dottoressa Ricercatrice, Morro D’Alba Ancona.

La chiesa parrocchiale di S.

Gaudenzio, ubicata all’interno

del centro murato di Morro

d’Alba, in Piazza Romagnoli, è

una grande mole edilizia che

sorge quasi a ridosso delle

mura castellane ed è lambita

in parte, a livello del piano

terreno, dal camminamento

detto “della Scarpa” che coro-

na l’intero incastellamento.

La facciata, tutta in mattoni

faccia a vista, con portale e

finestrone nel mezzo, è costi-

tuita da due ordini di lesene

sormontate da capitelli dorici

con l’inferiore più ampio e

diviso rispetto a quello supe-

riore, che si conclude in un

coronamento a timpano.

Nel transetto e nelle cappelle

laterali si trovano altari tutti

diversi riccamente decorati

con colonne, stucchi, pitture e

statue.

Per avere un quadro com-

pleto delle vicende storiche

dell’edificio è stata effettuata

un’attenta ricerca d’archivio al

fine di rintracciare eventuali

documenti relativi al progetto

della chiesa, che è stata rie-

dificata dalle fondamenta in

ARCHITETTO MAURO GASTREGHINITECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK

epoca settecentesca, in luogo

di un precedente edificio sa-

cro ascritto al XV secolo.

Gli interventi di restauro,

iniziati nel marzo 2008 e

portati avanti sotto l’alta

vigilanza della Soprintenden-

za per i Beni Architettonici e

per il Paesaggio delle Mar-

che, con il prezioso e cospi-

cuo contributo della C.E.I. e

della Fondazione CariVerona,

hanno restituito alla chiesa

un’immagine pregevole sotto

il profilo artistico, che ne

esalta la centralità architet-

tonica nel centro murato e il

ruolo di fulcro spirituale della

comunità. Tale risultato è

stato raggiunto partendo dal

restauro delle superfici ester-

ne, mediante un accurato

lavaggio dei paramenti murari

e la rimozione degli elementi

pericolanti, la ripresa delle

lesioni murarie e la stuccatu-

ra delle connessure. Queste

operazione di restauro hanno

incluso la revisione e siste-

mazione completa di tutti gli

elementi decorativi delle fac-

ciate: lesene, capitelli, cornici

e qualsiasi altro dettaglio di

finimento, compreso il portale

in arenaria. Gli accurati lavori

di pulitura sono stati preceduti

da interventi di risanamento

dall’umidità ascendente, che

interessava la parte bassa

delle murature della facciata,

attraverso l’applicazione di una

barriera chimica ad impregna-

zione capillare “DryKit” della

Tecnored di Verona.

Anche la protezione degli

sporti e di altri elementi lapi-

dei esterni è stata realizzata

con idrorepellenti incolori

non pellicolanti sempre forniti

dall’azienda veronese.

Di particolare interesse è

stato il restauro degli interni,

durante il quale sono state

rinvenute una pregevole pa-

vimentazione in pietra sca-

glia bicroma, completamente

restaurata e integrata nelle

lacune, oltre ad un complesso

apparato decorativo parieta-

le con candelabre in oro alle

paraste, fregio del cornicione

con putti monocromi e oro.

Notevoli anche gli altari in

marmi dipinti, e la cassa

dell’organo del Montecucchi

con decorazioni policrome.

ARCHITETTO GIACOMO GAJANO SAFFI

Page 25: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

25

Posa in opera della barriera chimica DryKit - Laying the DryKit chemical barrier

Page 26: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

26

The parish church of S.

Gaudenzio, located in Piazza

Romagnoli, inside the walled

town of Morro d’Alba, is a lar-

ge building which rises almost

sheltered by the castle walls

and is accompanied, in part,

at ground floor level, by the

“della Scarpa” walkway, which

crowns the entire encastel-

lation. The façade, which is

made completely of decorative

brickwork, with the doorway

and window in the middle,

is made up of two orders of

pilasters and is finished with

curved gables.In the transept

and the chapels at the side,

there are different kinds of

alters, all richly decorated with

columns, plaster work, pictu-

res and statues.

In order to have a complete

picture of the building’s histo-

rical background, painstaking

archive research was conduc-

ted to trace any documents

relative to the church’s plans,

which had been rebuilt from

its foundations during the se-

venteenth century, in place of

a previous, holy building that

dated back to the fifteenth

century.

The restoration work began La chiesa restaurata - The church restored

The repair and resto-ration of the church of San Gaudenzio in Morro d’Alba (Ancona)

TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK

Page 27: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

27

La chiesa di San Gaudenzio prima dei lavori - The church of San Gaudenzio prior to work being carried out

in March 2008, carried out

under the strict supervision

of the Soprintendenza per

i Beni Architettonici (the

Italian Superindency for the

architectural and landscape

heritage) and the Paesaggio

delle Marche, and with the

assistance of the valuable

and conspicuous dona-

tions made by the C.E.I. (the

Catholic Church) and the

Fondazione CariVerona (the

CariVerona Bank Foundation),

returned the Church an esti-

mable image from an artistic

point of view, which exalts the

central, architectural position

occupied in the walled town

and the role of the commu-

nity’s spiritual fulcrum. This

result was achieved starting

from the external surfaces,

by means of carefully wa-

shing the walls and removing

any dangerous elements, the

recovery of damage to the

masonry and the plastering of

the commissures. This resto-

ration operation also included

the review and complete

overhaul of all the decorati-

ve elements on the façades:

pilasters, capitals, cornices

and any, other toothing de-

tails, including the sandstone

doorway. The precise cleaning

operations were preceded by

repair of the rising dampness,

which concerned the lower

part of the façade’s masonry,

by means of the application

of a capillary impregnation

chemical barrier, “DryKit” by

Tecnored in Verona. Even

the protection of the eaves

and other, external, stone

elements was achieved using

transparent, water-repellent,

non-film-forming materials

which were always supplied

by the company from Verona.

The restoration of the interior

design was of particular inte-

rest, during which a valuable

floor made of two-coloured

scaglia stone was discovered,

completely restored and with

the missing parts duly inte-

grated, as well as a complica-

ted, decorative wall appliance

with golden sconces on the

pilasters and a monochrome

cornice frieze with golden

cherubs. The painted marble

alters and the Montecucchi

organ wind-chest with poly-

chrome decorations are both

of considerable interest.

Page 28: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

28

Le tecnologie Tecnored per eliminarel’umidità dalle murature ripristinandola coibentazione naturaleDi Michele Perlini

UN EDIFICIO RURALE DEL SETTECENTO IN

PROVINCIA DI VERONA

Il vasto patrimonio architettonico del passato si presen-

ta ai nostri occhi non solo attraverso le grandi opere e i

monumenti, ma anche nel recupero di edifici che portano

testimonianza di una cultura, di uno stile di vita, di una

coscienza popolare.

ARCStudio Perlini®, consapevole della potenzialità di

sviluppo e dell’importanza culturale di tale patrimonio, ha

sapientemente progettato il recupero di un edificio rurale

del 1700 rendendolo esempio di riqualificazione a basso

consumo energetico, in grado di offrire un elevato com-

fort abitativo garantito anche dalla scelta dei materiali a

basso impatto ambientale.

Un ritorno all’edificio del passato con il comfort del pre-

sente e la volontà di preservare il futuro ambientale.

RECUPERO IN CLASSE A: UNA REALTÀ

Lo sviluppo di nuove tecnologie nell’ambito dell’edilizia

ha consentito di ripensare e reinterpretare il concetto di

restauro, non solo in termini di rispetto per il passato ma

anche di rispetto per l’ambiente. Tale impegno nella ricer-

ca ha visto la nascita di studi specializzati in architettura

e restauro a basso consumo energetico che si fonda-

IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVOCERTIFICATO IN CASACLIMACLASSE A NATURE IN ITALIA

MICHELE PERLINI-ARCSTUDIO PERLINI®TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK

Page 29: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

29

www.arcstudioperlini.com

Page 30: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

30

no sull’esperienza e sulla

conoscenza di professioni-

sti sensibili alle tematiche

ambientali. Per questo la

ricerca nel settore dei ma-

teriali anche per il restauro

continua, per fornire solu-

zioni sempre più adeguate

che incontrino le ambizioni

progettuali di chi crede nel

risparmio energetico.

MACROPOROSI O

BARRIERA? LA DIFFE-

RENZA TRA NASCON-

DERE E RISANARE

I fortissimi aumenti dei costi

per il riscaldamento hanno

evidenziato i limiti per l’utilizzo

degli intonaci macroporosi o

da “risanamento” nella solu-

zione delle problematiche dei

muri umidi.

Una muratura affl itta dall’umi-

dità ascendente, infatti, può di-

minuire anche dell’ottanta per

cento le proprietà coibentanti

proprie della stessa struttura,

ma asciutta.

Gli intonaci “anti umido” di fat-

to nascondono il problema, in

quanto l’interno della muratura

rimane costantemente impre-

gnato di umidità, con enorme

riduzione della coibentazione

e conseguente aumento della

dispersione termica.

Fondamentale risulta pertanto

BLOCCARE la risalita dell’ac-

qua per capillarità alla base

della muratura e questo si può

ottenere esclusivamente con il

taglio meccanico della stessa

con interposizione di uno stra-

to impermeabile oppure con

la creazione di una barriera

chimica idrofobizzante a base

silanica o polisilossanica inse-

rita a lenta diffusione.

L ’utilizzo del metodo del

taglio meccanico delle mura-

ture è possibile comunque su

limitatissime zone del territorio,

in quanto la nuova mappa

sismica nazionale preclude di

fatto tale possibilità.

Da qui l’impiego sempre mag-

giore della tecnologia DryKit®

System per eliminare defi ni-

tivamente da qualsiasi tipo di

muratura, materiale o spessore

il fenomeno dell’umidità ascen-

dente ottenendo l’effettivo

risanamento delle murature,

conseguente ripristino dei

valori ottimali di coibentazione

e forte riduzione sui costi per il

riscaldamento.

IL CONTRIBUTO DELLA

TECNORED

Deumidificando le murature

umide del cascinale con la

tecnologia consolidata Dry-

Kit® System della Tecnored

siamo riusciti a ripristinare i

valori naturali di coibentazio-

ne delle murature asciutte

anche al piano terra.

Il risparmio energetico

conseguente sia per il

riscaldamento che per il

raffrescamento risulta in-

credibilmente alto e troppo

spesso sottovalutato.

Se a ciò aggiungiamo i

vantaggi analoghi ottenuti

su tutte le superfici verticali

“in pietra faccia a vista”

con il prodotto specifico

al fluorocarbonio TRF500

Parapioggia, il contributo

tecnologico/energetico del-

la Tecnored in tutto il nostro

progetto risulta significativo

e decisamente apprezzabile.

A RURAL EIGHTEENTH-

CENTURY BUILDING

IN THE PROVINCE OF

VERONA

The huge architectural

heritage of the past takes

shape not only in major

works and monuments but

also in the restoration of

Il cascinale prima dell’intervento

ARCSTUDIO PERLINI®

IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVO CERTIFICATOCASACLIMA IN CLASSE A

TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK

Page 31: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

31

ARCStudio PERLINI & il sistema DryKit di Tecnored

TRF 500 ProtettivoPara Pioggia

SISTEMA DryKit

buildings that bear witness

to a culture, lifestyle and

popular consciousness.

Aware of the potential

for development and the

cultural importance of this

heritage, ARCStudio Perlini®

expertly planned the re-

storation of an eighteenth-

century rural building as

an example of renovation

with low energy consum-

ption, able to offer a high

level of living comfort, also

guaranteed by the choice of

materials with a low envi-

ronmental impact.

The result was a return to

the building of the past with

the comforts of the present

and the desire to preserve

the future of the environ-

ment.

CLASS A RESTORATION:

A REALITY

The development of new

technologies in the con-

struction field has made it

possible to rethink and rein-

terpret the concept of resto-

ration, not only in terms of

respect for the past but also

respect for the environment.

This dedication to research

has led to the launch of spe-

cialised studies in architec-

ture and restoration with low

energy consumption, based

on the experience and ex-

pertise of professionals that

are sensitive to environmen-

tal issues. Research in the

field of materials, also for

restoration purposes, con-

tinues to provide increasin-

gly suitable solutions that

match the design ambitions

of those who believe in sa-

ving energy.

MACROPOROUS OR

BARRIER? THE DIFFE-

RENCE BETWEEN HI-

DING AND RESTORING

Major increases in heating

costs have highlighted the

limits of the use of ma-

croporous or “restorative”

plaster to solve problems of

damp walls.

A wall afflicted by rising

damp may reduce the

insulating properties of the

building when dry by up to

eighty per cent.

“Humidity-proof” plaster

hides the problem as the

inside of the wall remains

constantly impregnated

with humidity, with a huge

reduction in insulation and

consequent increase in

thermal dispersion. It Is the-

refore essential to BLOCK

rising damp at the base of

the wall, which can only be

achieved through mechani-

cal cutting by interposing a

waterproof layer or creating

a silane or polysiloxane-

based hydrophobising che-

mical barrier inserted with

slow diffusion. However, the

mechanical cutting tech-

nique can only be used on

walls in highly limited areas

of the country as a result

of the new national sei-

smic map. DryKit® System

technology is therefore

used increasingly often to

eliminate the phenomenon

of rising damp once and for

all from any type of wall,

material or thickness and

restore the wall effective-

ly, thereby re-establishing

optimal insulation values

and allowing major savings

in heating costs.

TECNORED’S

CONTRIBUTION

By dehumidifying the damp

walls of the farmhouse

using Tecnored’s DryKit®

System consolidated tech-

nology we managed to re-

establish the natural insula-

tion values of the dry walls

even on the ground floor.

The resulting energy saving

both in terms of heating

and cooling is incredibly

high, a factor which is too

often undervalued.

If we also consider the

similar advantages obtai-

ned on all exposed vertical

surfaces by using our spe-

cial fluorocarbon product

TRF500 Rainguard, Tec-

nored made an extremely

significant technological/

energetic contribution

throughout the project.

Page 32: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

32

Page 33: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

33

IL CONSOLIDAMENTOED IL RESTAURO

CONSERVATIVO DEL “TURRAZZO” DI FALERNA

VINCENZO MANTUANO Architetto d’interni

Il fabbricato è posizionato a 270 m

s.l.m., a circa due km dalla battigia del

mar Tirreno, sul versante nord/est del

centro storico di Castiglione Marittimo.

La torre, per la sua ubicazione, può

essere definita una Torre di collina.

La torre a forma tronco conica si pre-

senta con una base circolare. L’altezza

attuale della costruzione risulta essere

di 8,90 m.

TECNICI INCARICATI:Vincenzo Mantuano Architetto d’interni

Guido de Marco IngegnereGiuseppe Cerchiara Geologo

Impresa Geometra Angelo Pontieri

LE CARATTERISTICHE DEL FABBRICATO

TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK

Page 34: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

34

Lo spessore dei muri portanti varia da

m 1,00 circa a m 0,60 circa.

La struttura portante è in muratura di

pietra mista irregolare con il paramen-

to interno verticale e l’esterno a scar-

pa avente un’inclinazione di circa 20.

Il reticolo delle fondazioni si trova in

continuità dei muri perimetrali. Si tratta

di fondazioni dirette, con una profon-

dità variabile da mt 1,10 a m 1,50,

costituita da elementi lapidei simile a

quelli utilizzati per la muratura.

Nonostante si siano eseguiti molti

studi non è stato possibile identificare

l’epoca d’appartenenza della torre.

È probabile che la torre sia nata addi-

rittura nel periodo bizantino.

DESCRIZIONE DEGLIINTERVENTI I criteri adottati nella scelta del tipo

d’intervento scaturiscono da uno stu-

dio preliminare dell’organismo edilizio

riguardante in particolare:

1. le caratteristiche, nella situazione

esistente, sotto il profilo architettonico,

strutturale e della destinazione d’uso;

2. l’evoluzione storica delle predette

caratteristiche con particolare riferi-

mento all’impianto edilizio originario ed

alle principali modificazioni intervenute

nel tempo;

3. l’analisi complessiva del comporta-

mento strutturale al fine di accertare

le cause ed il meccanismo di eventuali

dissesti in atto.

L’intervento è stato suddiviso in due

parti: la prima riguarda il restauro con-

servativo degli apparati architettonici

di pregio ancora rintracciabili, mentre

la seconda (molto più consistente ri-

spetto alla prima) interessa il recupero

funzionale dell’edificio per trasformarlo

definitivamente in fabbricato rurale/

residenziale.

OPERE DI CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE

L’edificio, per molti anni in totale

stato di abbandono, privo di qualsiasi

intervento manutentivo, esposto alle

intemperie climatiche, nel suo insie-

me è risultato non del tutto integro.

Dal quadro fessurativo è emerso che

oltre alla mancanza di coesività della

muratura perimetrale era presente un

importante cedimento fondale. Inoltre,

il dilavamento superficiale e l’infiltra-

zione della pioggia battente hanno

fortemente alterato gli scisti della

muratura portante, fino agli strati più

profondi ed impermeabili, favorendo

fenomeni di argillificazione riscontrabili

al piede delle fondamenta (fino a circa

m 1,5 di profondità).

L’intervento di consolidamento è stato

rivolto maggiormente alla muratura

perimetrale. Essa è stata sottoposta

ad un rigoroso intervento di consolida-

mento non solo sulla facciata esterna

ma soprattutto all’interno della struttu-

ra, mediante il sistema delle iniezioni

a bassa pressione, affinché potesse

riprendere l’originale capacità di resi-

stenza ai carichi e ad eventuali azioni

sismiche (legge 14/05/1981 NO 219

art. 10 norme tecniche per la ripara-

zione degli edifici in muratura danneg-

giati dal sisma).

Tra gli interventi eseguiti, quelli mag-

giormente espressivi sono stati:

- operazioni provvisionali di puntella-

tura e sbadacchiatura completa, della

struttura muraria della torre esistente;

- ricuciture delle lesioni e rinforzo

strutturale delle pareti in muratura,

attraverso iniettori o tiranti elicoidali in

IL CONSOLIDAMENTOED IL RESTAURO

CONSERVATIVO DEL “TURRAZZO” DI FALERNA

TECHNICAL FEEDBACK

Page 35: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

35

acciaio e successiva stuccatura, con

malta sigillante;

- rinforzi e consolidamenti delle fon-

damenta esistenti, con setti di collega-

mento;

- interventi di consolidamento su 39

metri lineari di fondazione, con posa in

opera di 30 minipali MP/60 in ac-

ciaio cemento, inseriti nelle apposite

camicie in precedenza posizionate nel

cordolo in c.a.;

- chiusura delle riseghe d’incastro dei

solai esistenti e ricostruzione della

muratura mancante;

- consolidamento della muratura a

sacco in struttura mista di pietra.

Questo è stato l’intervento più efficace

e interessante dell’opera di ristruttura-

zione. La muratura portante si pre-

sentava totalmente slegata, fessurata

in più punti e in alcuni zone comple-

tamente mancante. Sono state dun-

que utilizzate malte a base di leganti

idraulici micronizzati ad alta resistenza,

unitamente ad elementi sferoidali e

resine reticolanti in grado di aumenta-

re sensibilmente, oltre alla resistenza a

compressione, anche quella relativa al

taglio diagonale e a quella di trazione

conseguente all’incollaggio strutturale

generato.

La malta bicomponente adoperata per

quest’intervento è stata Inietta & Con-

solida della TECNORED. Essa è stata

applicata nel reticolo di fori secondo

uno schema prestabilito e iniettata ini-

zialmente dall’interno, dal basso verso

l’alto, con una pressione massima tra

1,5˜2 bar, iniettando la boiacca dopo

aver disposto dei petali di plastica

compresi di corona, lunghi circa 40 cm

in ogni foro con diametro di 20-30 mm

fino a saturazione, utilizzando dei tappi

di chiusura per evitare la fuoriuscita di

materiale. A ritiro avvenuto (dopo circa

24/48 ore), si è eseguita la compen-

sazione del ritiro ripetendo l’opera-

zione. Successivamente si è praticato

un foro centrale aggiunto al reticolo

di foratura preesistente ed eseguita

una nuova iniezione. A conclusione

del lavoro i tubicini ed i fissaggi sono

stati rimossi ed i fori del reticolo sono

stati sigillati con la medesima malta.

L’operazione è terminata quando l’in-

tero corpo murario ha presentato una

compattezza omogenea; nei punti di

discontinuità si è ripetuta l’operazione,

anche dall’esterno, nel tratto di mura-

tura con maggiore spessore. A distan-

za di circa un anno dall’intervento la

struttura muraria si presenta integra,

priva di qualsiasi tipo di microlesioni e

asciutta. Pulitura, risanamento e con-

solidamento della muratura esistente.

LA PROTEZIONEDEL MANUFATTO

Per garantire la conservazione nel tempo

e la protezione del manufatto, a conclu-

sione delle operazioni descritte, è stato

applicato su tutte le superfi ci “faccia a

vista” l’impregnante idrorepellente protetti-

vo Para Pioggia di TECNORED.

Si tratta di un monocomponente, silanico

al fl uorocarbonio, resistente all’invecchia-

mento, incolore e non pellicolante.

Questa protezione eviterà l’assorbimento

dell’acqua meteorica e garantirà le super-

fi ci verticali della torre fortemente esposte

all’aggressione dell’atmosfera marina.

Gli iniettori del sistema “Inietta&Consolida” posizionati su di un reticolo standard di cm 100x100 con successivo foro centrale per la compensa-zione dei ritiri. Reticolo fi nale di iniezione: cm 50x50.

Page 36: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

36

CHARACTERISTI-CS OF THEBUILDING

The building is located

at 270 m.a.s.l., about

two kilometres from

the foreshore of the

Tyrrhenian Sea on the

north/east side of the

historical centre of

Castiglione Marittimo.

Due to its position, the

tower can be defined

as a hill tower.

The tower has a

truncated-conical sha-

pe with a circular base

and is currently 8.90

m high.

The thickness of the

supporting walls varies

from about 1 m to ap-

proximately 0.60 m.

The supporting struc-

ture features irregular

mixed stone walls with

vertical internal pa-

rameter and external

scarp wall at an angle

functional restoration

of the building to tran-

sform it permanently

into a rural/residential

building.

STRUCTURAL CONSOLIDATION WORK

The building was

partly damaged as a

result of the fact that

it had been comple-

tely abandoned for

many years without

any maintenance work

and exposed to bad

weather conditions.

The pattern of cracks

showed that there

was major subsidence

of the foundations

in addition to a lack

of cohesiveness in

the perimeter walls.

Furthermore, surface

wash-out and infiltra-

tions of pouring rain

had seriously altered

of about 20.

The foundations are

a continuation of the

perimeter walls. They

are direct foundations,

with depth varying

between 1.10 m and

1.50 m, consisting of

stone elements similar

to those used for the

walls.

Although many stu-

dies were carried out,

it was impossible to

identify the period in

which the tower was

built.

It is probable that the

tower dates back as

far as the Byzantine

age.

DESCRIPTION OFWORK

The criteria adopted in

the choice of the type

of work to be carried

out stem from a pre-

liminary study of the

structure, with particu-

lar reference to:

1. characteristics of

its existing state in

terms of architecture,

structure and use;

2. the historical evo-

lution of the above

characteristics with

special reference to

the original building

structure and the main

alterations made over

time;

3. overall analysis of

structural behaviour

in order to identify the

causes and mecha-

nism of any current

disorders.

Work was divided into

two parts: the first

involved the preser-

vative restoration of

valuable architec-

tural elements that

still exist, while the

second (much more

substantial than the

first) focused on the

Prospetto ovest della torre prima del restauro

CONSOLIDATIONAND PRESERVATIVE RESTORATIONOF THE “TURRAZZO” IN FALERNA

TECHNICIANS APPOINTED:

TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK

Page 37: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

37

the supporting schist

walls as far as the

deepest waterproof la-

yers, leading to claying

at the base of the

foundations (as deep

as approx. 1.5 m).

Consolidation work

focused mainly on the

perimeter walls with a

thorough programme

carried out not only

on the external façade

but most of all inside

the building using a

system of low-pressu-

re injections in order

to restore its original

capacity of resistance

to loads and possible

seismic activity (art.

10 of law no. 219 of

14/05/1998, tech-

nical norms for the

repair of masonry

buildings damaged by

earthquakes).

The most significant

work included:

- provisional work for

a picked finish and

complete shoring of

the wall structure of

the existing tower;

- repairing cracks and

structural strengthe-

ning of masonry walls

through injectors or

steel helical tie bars

with subsequent filling

using sealing grout;

- strengthening and

consolidation of exi-

sting foundations with

connecting structures;

- consolidation work

on 39 linear metres of

foundations by laying

30 concrete steel

MP/60 minipiles, in-

serted into the special

sleeves previously po-

sitioned in the concre-

te curbing;

- repair of offset joints

in the existing floors

and reconstruction of

the missing walls;

- consolidation of

rubble stone walls in

mixed stone structure.

This was the most ef-

fective and interesting

stage of the restructu-

ring work. The suppor-

ting walls were totally

disconnected, cracked

in several places and

completely missing

in some areas. Mor-

tar made with high-

resistance micronized

hydraulic binders was

therefore used, toge-

ther with spheroidal

elements and reticular

resins to significantly

increase resistance to

diagonal cutting and

traction as a result of

the resulting structural

bonding, as well as

resistance to compres-

sion.

The two-component

mortar used for this

work was TECNO-

RED’s Inject & Conso-

lidate. It was applied

to the grid of boreho-

les following a pre-

established plan and

injected initially from

the inside from bottom

to top with a maximum

pressure of 1.5˜2 bar,

injecting the grout

after placing plastic

“petals” about 40 cm

long with diameter of

20-30 mm fitted with

crowns in each hole

until saturation was

reached, using closure

plugs to prevent the

material from seeping

out. When shrinkage

was complete (after

about 24/48 hours),

the procedure was re-

peated for compensa-

tion. A central boreho-

le was then added to

the pre-existing grid

and a new injection

was made. Pipes and

fittings were removed

at the end of this step

and the holes in the

grid were sealed using

the same mortar. Work

finished when the

whole wall structure

showed homogeneous

compactness; the pro-

cedure was repeated

at points of discon-

tinuity, also from the

outside, in the thickest

section of wall. About

a year after this work

was carried out the

appearance of the wall

structure is now intact,

without microlesions

of any kind, and it is

dry. Cleaning, restora-

tion and consolidation

of the existing walls.

PROTECTIONOF THE BUIL-DING

In order to guaran-

tee the conservation

and protection of the

building over time, at

the end of the above-

mentioned procedure

Le iniezioni del composto Inietta&Consolida

Il trattamento protettivo sul paramento esterno effettuato con il formulatoTRF 500 al fl uorocarbonio

TECNORED’s protec-

tive hydro-repellent

impregnating agent

Rainguard was applied

to all exposed surfa-

ces.

This is a single com-

ponent product with

fluorocarbon silane,

which is resistant to

ageing and is co-

lourless and non-film-

forming.

This form of protec-

tion prevents rainwa-

ter being absorbed

and acts as a gua-

rantee for the vertical

surfaces of the tower

that are strongly expo-

sed to attacks by the

marine atmosphere.

Page 38: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

38

Murature affrescateC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T

Anche se, a tutt’oggi, solamente per

le superfici affrescate e risanate

dall’umidità con il formulato TRF500

del DryKit System abbiamo superato

abbondantemente le mille unità, nella

rappresentazione delle stesse ci ritro-

viamo molte volte a ripro-

porre immagini riguardanti

interventi di venti o addirittu-

ra trenta anni or sono. Ciò è

dovuto alle difficoltà sempre

maggiori per l’ottenimento

delle necessarie “liberatorie”,

spesso ostacolate da diritti

NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACYpregressi per le opere pubbliche o

dalla comprensibile gelosia dei privati

riguardo i loro tesori. Se agli affreschi

aggiungiamo le decorazioni a tempera,

i bassorilievi, le modanature di pregio,

le sculture in cotto anche policromo

insistenti nelle murature stesse, le

colonne, gli altari realizzati con le tec-

niche e i materiali più diversi, il numero

dei manufatti artistici risanati sia in

Italia che all’estero oggi si avvicina agli

undicimila.

Questi numeri significativi

sono stati conseguiti grazie

ai risultati oggettivi ottenuti

su oltre cinquecento chiese

ed altrettante ville, conventi

e palazzi pubblici o privati di

epoche diverse, che vanno

dal periodo romanico al

tardo novecento.

NUMBERS, PRIVACY AND RELIABILITY

Even though we have comfortably

exceeded the figure of a thousand

projects purely in terms of restoring

frescoed surfaces and eliminating

humidity using DryKit System formula

TRF500, we frequently recycle images

of work carried out twenty or even

thirty years ago when illustrating our

achievements. This is due to the fact

that it is increasingly difficult to obtain

the necessary “releases”, which are

often hindered by previous rights for

CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA-AFFRESCHI DI ANDREA MANTEGNA

public works or the understandable

possessiveness of private customers

with regard to their valuable property.

The number of artistic structures

restored in Italy and abroad is now ap-

proaching eleven thousand if we group

frescoes together with tempera deco-

ration, bas-reliefs, refined moulding,

wall-mounted monochrome or poly-

chrome terracotta sculptures, columns

and altars made using a wide variety

of different techniques and materials.

These significant results have been

obtained from working on more than

five hundred churches and just as

many villas, convents and public or

private buildings from different eras,

ranging from the Romanesque period

to the late twentieth century.

TEATRO OLIMPICO VICENZAAFFRESCHI DI FRANCESCO MAFFEI

AFFRESCO TRECENTESCO IN UN PALAZZETTO TREVIGIANO.

Page 39: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

39

Page 40: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

40 VILLA GASPARINI LOREDAN VENEGAZZÙ TREVISOTEMPERE SETTECENTESCHE NEL SALONE EGIZIO

VILLA SETTECENTESCA CÀ ZENOBIO TREVISOAFFRESCHI DI FRANCESCO FONTEBASSO E G. LAZZARONI

CAPPELLA SAN BIAGIO VERONAAFFRESCHI DI GIOVANNI MARIA FALCONETTO

BASILICA DI SAN’ANASTASIA VERONAARCA POLICROMA DI GIANESELLO DA FOLGARIA

CONVENTO DI SAN FRANCESCO CONEGLIANO TVAFFRESCHI NEL CHIOSTRO DEL 1400

CHIESA DEI SANTI NAZARO E CELSO IMPERIAAFFRESCHI DI PIETRO GUIDO DA RANZO

Page 41: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

41CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVAAFFRESCHI DEL GUARIENTO

Page 42: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

42

L’intervento in questione riguarda due porzioni attigue di un edifi cio dei primi del ’900 posizionato sulla scogliera del borgo marinaro di Acitrezza quasi di fronte al faraglione grande denominato “isola Lachea.” Da quanto osservato l’edifi cio riscontrava evidenti problemi di umidità di risalita per capillarità nelle murature interne ed in quelle esterne, costituite prevalentemente da blocchi squadrati di pietra lavica con ricorsi di mattoni pieni in laterizio.Gli intonaci esterni, come del resto quelli interni, erano ricchi di effl orescenze che nel tempo hanno demolito gli intonaci anche ad altezze superiori il metro ed ottanta. Analogamente si riscontravano manifestazioni simili di cristal-lizzazione dei sali anche nella pavimentazione.Contro l’umidità ascendente nelle murature si è provveduto ad utilizzare la barriera chimica a lenta diffusione TRE128 per il trat-tamento dei seguenti quantitativi:17,20 m di muratura spessore 0,60 m15,45 m di muratura spessore 0,30 m11,45 m di muratura spessore 0,15 mMentre per le fasi di reintona-catura, al seguito di evitare i lunghi tempi di asciugatura di una muratura risanata condizionata da diverse variabili, ed onde evitare le trasmigrazioni saline sui nuovi intonaci interni ed esterni, si è

INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DIUN EDIFICIO IN ACITREZZA CATANIA

provveduto, prima dell’applica-zione degli stessi, a stendere due mani di boiacca antisalina TRH745 additivata con TRB305 per chiudere defi nitivamente il ciclo umidità/sali. Solamente per gli intonaci interni nell’impasto tradizionale si sono aggiunti i quantitativi necessari di TRH780 per realizzare intonaci macropo-rosi ad elevata evaporazione per eliminare l’umidità residua nelle muratura.

The project in question concerns two adjoining sections of a building dating from the early twentieth century located on the cliffs in Acitrezza, a seaside town almost opposite the large rock stack of Lachea Island. When we examined the building we found clear rising damp pro-blems in the internal and external walls, which mainly consisted of square blocks of lava stone with courses of solid brick masonry. Both the external and internal plasterwork was covered with effl orescence that had destroyed the plaster over time, even at a height of over one metre eighty. At the same time similar manife-stations of crystallised salts were also found in the fl ooring. Slow-diffusion chemical barrier TRE128 was used to combat rising damp in the following wall sections:17.20 m of wall with thickness of 0.60 m15.45 m of wall with thickness of 0.30 m

Progettisti:Prof. Ingegnere Santi Maria CasconeImpresa esecutrice Ars Aedifi catoria S.r.l.

Edilizia privataC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T

Page 43: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

43

11.45 m of wall with thickness of 0.15 m. With regard to the replastering work, in order to avoid long drying times for a renovated wall infl uenced by different variables and to prevent the movement of salt on the new internal and external plasterwork, we applied two coats of anti-salt grout TRH745 with added TRB305 to end the humidity/salt cycle defi nitively. In addition, the traditional mix for the internal pla-sterwork also included necessary added quantities of TRH780 to create high-evaporation macropo-rous plaster so that any residual humidity in the walls could be eliminated.

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRE128Scheda prodotto pag. 68

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86

Page 44: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

44

Strutture fortifi cateC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T

Grossi spessori: nessun problema

Il parere del direttore dei lavori, Architetto Arturo Sclavi di Pavia:«Da sempre le problematiche dell’umidità sono risultate di dif-fi cile soluzione soprattutto in pre-senza di murature antiche e, come nella ristrutturazione del castello di S. Angelo Lodigiano, di notevole spessore.La soluzione proposta dalla Tec-nored di Verona e di seguito da noi accettata consiste nella realiz-zazione di una barriera chimica a lenta diffusione a base di micro-emulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati TRE128, inserita attraverso appositi diffusori “a perdere” in cellulosa pressata. Tali diffusori, oltre a garantire la perfetta imbibizione delle mura anche in presenza di cavità all’in-terno, venivano forniti per qualsiasi lunghezza venisse da noi richiesta consentendo il trattamento dei no-tevoli spessori tipici dei castelli e delle fortifi cazioni.A tal proposito, l’azienda ci spiega-va di avere in corso contempora-neamente ai lavori di Lodi il risana-mento di un castello nella Spagna Meridionale con murature di oltre 3,50 metri di spessore. Fatto salvo l’approvvigionamento delle punte di perforazione da parte dell’Impresa Foglia di Parma esecutrice dei la-vori, non abbiamo rilevato proble-matica alcuna durante l’effettua-zione dei lavori di deumidifi cazione anche per merito dell’ottima assi-stenza fornita dall’organizzazione Mattei di Milano che rappresenta la Tecnored in tutta la Lombardia.».

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRE128Scheda prodotto pag. 68

wwwwwwwwwwwwwww

1

2

Muratura a sacco (1). Fascia idrofobizzata (2).

Thick walls: no problem

The opinion of the works director, Architect Arturo Sclavi di Pavia:«Humidity problems have always proved diffi cult, above all in an-cient walls and in considerably thick ones, as in the restoration of S. Angelo Lodigiano castle. The solution proposed by Tecnored of Verona that we accepted consi-sted in creating a slow diffusion chemical barrier. This was based on a siloxane micro-emulsion in hydrolysed hetero-polar solvents – TRE128 - inserted via special “disposable” diffusers made of pressed cellulose. Apart from gua-ranteeing perfect wall soaking even in the presence of internal cavities,

these diffusers were supplied in any lengths we required, permitting the very thick walls of castles and fortifi cations to be treated. On this subject, the company explained to us that it had work in progress at the same time as that at Lodi in a castle in southern Spain with walls more than 3.50 metres thick. Except from obtaining the boring drills from the Foglia company at Parma, we experienced absolutely no problems in executing the de-humidifi cation work, also thanks to the excellent assistance supplied by the Mattei organisation at Milan that represents DryKit® throughout Lombardy».

Il CASTELLO VISCONTEO DISANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86

Page 45: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

45

Sostituzioni di tecnologieC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T

I LAVORI NELLA CRIPTA. SOSTITU-ZIONE DI TECNOLOGIAÈ stato possibile realizzare questo intervento di risanamento all’altez-za del pavimento della cripta in quanto il perimetro della stessa era separato dal contatto con il terreno da un opportuno cunicolo. Anche in questo caso, come in altri analo-ghi riscontrati nel corso degli anni, il sistema di risanamento DryKit® è stato adottato in sostituzione di apparecchiature ad inversione di polarità che non avevano soddi-sfatto la committenza.Committente: Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici delle Marche. La struttura attuale, a croce greca, deriva dalla radicale trasformazione di una preesistente basilica paleocristiana intitolata a S. Lorenzo.

LA BASILICA DISAN CIRIACO ANCONA

Dove altri sistemi falliscono

WORK IN THE CRIPT REPLACE-MENT TECNOLOGYThis restoration work was made possible at the height of the fl oor of the crypt because the perimeter of the same was separated from contact with the ground by a sui-table trench.Also in this case, as in other simi-lar ones over the years, the DryKit® System restoration system was adopted to replace solutions with polarity inversion, unsatisfactory in the eyes of the customer. Customer: Monuments and Envi-ronment Offi ce of the Marche.The current structure, in the form of a Greek cross derives from the radical transformation of a pre-existing early Christian basilica named after St. Lorenzo.

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRS114Scheda prodotto pag. 68

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86

Page 46: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

46

Ex ambasciateC A S E H Y S T O R Y I N I E T T A & I M P E R M E A B I L I Z Z A - D R Y G E L - B O I A C C H E

Il programma del Governo Serbo per il recupero di circa 300 stabili dismessi, utilizzati sino alla fi ne degli anni 90 quali sedi di amba-sciate oppure ad uso foresteria per l’alloggio di diplomatici e impiegati, ha visto coinvolta la nostra azienda nella fornitura dei prodotti e delle tecnologie necessarie a questo fi ne.Anche in questa occasione si è dimostrata vincente la validità delle nostre proposte commerciali che uniscono all’ elevata qualità dei prodotti certifi cati e all’esperienza trentennale nel settore, le attrezza-ture usa e getta che semplifi cano notevolmente le operazioni di posa in opera e garantiscono nel con-tempo la certezza del risultato.

RIUSO DELLE EX AMBASCIATEA BELGRADO SERBIA

Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic

La nuova scuola mater-na per il quartiereLe immagini di queste pagine si riferiscono alla nuova destinazio-ne d’uso di questa ex ambasciata divenuta oggi una scuola materna modello dotata delle migliori at-trezzature e presidi.Di particolare rilievo sono risultate le impermeabilizzazioni realizzate con Inietta&impermeabilizza che hanno consentito unitamente al DryGel e alle Boiacche Antisaline di recuperare tutti i locali inter-rati fortemente compromessi da infi ltrazioni e umidità e divenuti successivamente refettorio, sala giochi, salette per il personale e vani tecnici.

Chiaramente visibili i fori diiniezione del Dry Gel

Le murature interrate prima delleiniezioni bentonitiche“Inietta&Impermeabilizza

Progetto e direzione lavori:Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic

Kajmakcalanska - BelgradoAssistente: Ing. Arch. Bijana Petrovic

Impresa: Vlastimir TrokanResp. estero: Dott. David Slobec

Consulenze e intermediazioni commerciali:Agenzia Giorgio Levorato

Page 47: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

47

Prodotti:Inietta&ImpermeabilizzaScheda prodotto pag. 76 DryGelScheda prodotto pag. 108Boiacche AntisalineScheda prodotto pag. 86

Our company was involved in the Serbian government’s programme to restore approximately 300 di-sused buildings, which served as embassies or were used by other countries for housing diplomats and employees until the late ‘90s, by supplying the relevant necessa-ry products and technology. The excellence of our range of pro-ducts and services was once again demonstrated on this occasion, a combination of the high quality of certifi ed products with thirty years

of experience in the sector with disposable equipment that signifi -cantly simplifi es laying procedures and at the same time guarantees the certainty of the result. .

A new neighbourhood infant schoolThe pictures on this page show the new use for this former embassy building; it has become the blue-

print for an infant school equipped with the fi nest equipment and fa-cilities.The waterproofi ng work carried out using Inject&waterproof to-gether with Dry Gel and Anti-salt Grout was especially signifi cant, as it made it possible to restore all basement rooms heavily affected by water infi ltration and damp, transforming them into a dining hall, games room, staff rooms and equipment rooms.

Page 48: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

48

Edilizia industrialeC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T

STRUTTURE IN CEMENTO E CALCESTRUZZO:

Calcestruzzi e prefabbricati rea-lizzati con impasti “magri” o non adeguatamente isolati possono sicuramente generare fenomeni di risalita d’acqua per capillarità con le problematiche note, lega-te al successivo distacco delle “rasature” o delle pitture nella parte bassa delle pareti, con an-tiestetiche macchie e perdita della già scarsa coibentazione tipica di questi materiali. Nei capannoni industriali e nei depositi spesso sono presenti questi fenomeni in quanto l’utilizzo fi nale, come nel caso illustrato, non viene previsto con fi nalità abitative.Gli agenti penetratori contenuti nei formulati idrofobizzanti del DryKit® System permettono il trattamento con successo di questi conglomerati anche in presenza di alcalinità particolarmente elevate. Il trattamento del calcestruzzo comporta spesso il non completo assorbimento delle quantità stan-dard previste nel manuale istruzio-ni in quanto la limitata capillarità viene rapidamente saturata con un quantitativo minimo di formulato. Il residuo potrà essere riutilizzato nei fori successivi solamente per i for-mulati monocomponenti. In quelli bicomponenti l’eventuale residuo potrà essere impiegato esclusiva-mente quale protettivo per mura-ture faccia a vista, ma non per la realizzazione di barriere chimiche.

CEMENT AND CONCRETE STRUCTURES:

Concrete and pre-fabricated bu-ildings created with “lean” mixes or with unsuitable insulation can certainly generate capillary water ascent.Here, we have the known problems tied to the successive detachment of the “skims” or paint-work at the bottom part of the walls with unsightly marks and a loss of the already poor insulation typical of these materials.These phenomena are often pre-sent in industrial buildings and warehouses, because the fi nal use – as in the illustrated case – is not expected to be residential.The penetrating agents contained in the water-repellent formulae of the DryKit® System also permit the successful treatment of conglome-rates even with especially high alkalinity present.When concrete is treated, the standard quantities established in the instruction manual are often not completely absorbed.This is because the limited ca-pillarity is rapidly saturated with a minimum amount of formula. The residue can only be used in successive holes with the single component formulae.With the two-part formulae, any residue can be exclusively used to protect wall facades, but not for creating chemical barriers.

L’HANGAR ELICOTTERI DEIVIGILI DEL FUOCO GENOVA

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRE128Scheda prodotto pag. 68

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86

Page 49: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

49

Gas beton - porotonC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T

Non solamente gli edifi ci storici o le chiese affrescate sono soggetti a fenomeni di risalita capillare dell’umidità. Tale fenomeno risul-tava particolarmente oneroso nei lavori annuali di manutenzione programmata dell’Amministrazione del Parco, in quanto gli intonaci che ricoprivano il materiali della costruzione realizzata in mattoni di “gas beton”, erano lavorati ed antichizzati con tecniche ed ela-borazioni scenografi che e pittori-che particolarmente suggestive e d’effetto.

Not just historical buildings or churches are subject to the capil-lary rising damp phenomenon.This phenomenon proved especial-ly burdensome in the annual main-tenance work planned by the Park Administration as the plasterwork covering the construction material made of “breeze block” bricks were processed and made to look ancient.This work involved especially im-pressive and effective scenic and pictorial techniques.

Il villaggio arabo del parcodivertimentiGardaland LAZISE VERONA

Risanate con DryKit® e TRH780®, tutte le murature realizzate in “gas beton”

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRE128Scheda prodotto pag. 68

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86

Page 50: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

50

Ville e palazziC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T - D R Y G E L

INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DIVILLA ZERBI REGGIO CALABRIA

Progettisti e D.L: Ing. Giuseppe ArenaCollaboratrice: Arch. Carmela BarillàResp. al progetto: Arch. Giovanni DittoResp. Comm. di zona: Luigi Totino

PALAZZO COMUNALECESARINI SFORZA

CIVITANOVA MARCHE AN

PALAZZO DE PROBIZER“EX PELLAGROSARIO”

ROVERETO TN

PALAZZO COMUNALESAN MARTINO B. ALBERGO

VERONA

Prodotto: DryKitFormulati impiegati

TRE128 TRX118TRF135 TRS114Scheda prodotto pag. 68

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 TRB305Scheda prodotto pag. 86

Prodotto: DryGelFormulato impiegato

TRE404Scheda prodotto pag. 108

Page 51: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

51

DryKit System è molto apprezzato dal-le Amministrazioni Pubbliche in quanto consente di ridurre sensibilmente i costi dell’intervento perchè può essere facilmen-te applicato dal proprio personale (addetti alla manutenzione, carpentieri, giardinieri, volontariato ecc.). Può essere inoltre fa-cilmente acquistato utilizzando “buoni di spesa” riducendo i tempi delle delibere e quelli per le gare d’appalto.

DryKit System is very popular with local au-thorities as it can easily be applied by their employees (maintenance staff, carpenters, gardeners, volunteers etc), thereby redu-cing working costs signifi cantly.It can also be purchased easily using vou-chers, therefore saving time on decision-making and competitive bidding.

PALAZZO DEL QUIRINALE ROMARisanati uffi ci e archividell’ala ovest

PALAZZO DUCALE DEI GONZAGAGUASTALLA REGGIO EMILIA

VILLA DE MERZIVILLAZZANO TN

VILLA GASPARINI LOREDANVENEGAZZÙ TV

VILLA BIANCHI SERTORIOCAVASO DEL TOMBA TV

Page 52: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

52

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRS114Scheda prodotto pag. 68

Ville e palazziC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T - D R Y G E L - B O I A C C H E A N T I S A L I N E

Villa Settecentesca denominata “delle cento fi nestre” soprastante il piccolo borgo di Covelo.Mirabile, negli interni, il ciclo di af-freschi di Carlo Henrici sulle pareti deumidifi cate con Drykit System

An eighteenth century villa called “hundred windows”, above the small hamelt of Covelo.Inside there is an impressive cycle of frescoes by Carlo Henrici on walls dehumidifi ed using the Dry-Kit System.

VILLA DELLECENTO FINESTRE Perotti TorielloCOVELO DI TERLAGO TN

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRF135Scheda prodotto pag. 68

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86

Page 53: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

53

Deumidifi cazione effettuata con-testualmente ai lavori di restauro eseguiti dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici per Napoli e Provincia.Di stile greco-romano, è opera dell’architetto Pietro Valente, e decorata dall’artista fi orentino Gu-glielmo Becchi (1791-1852).

Villa Pignatelli and its Pompei style sitting room were dehumidifi ed at the same time as the restoration works were performed by the Mo-numents and Fine Arts Offi ce for Naples and the Province.This Greek-Roman style villa crea-ted by architect Pietro Valente was decorated by Florentine artist Gu-glielmo Becchi (1791-1852).

VILLA PIGNATELLISalottino PompeianoNAPOLI

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRF135-TRS114Scheda prodotto pag. 68

Page 54: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

54

Prodotto: DryGelFormulato impiegato

TRE404Scheda prodotto pag. 108

Cascinali, rustici e agriturismoC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T - D R Y G E L - I N I E T T A & R I S A N A

La presenza di sostan-

ze organiche presenti

nel terreno e traspor-

tate nelle murature

dall’acqua di risalita

capillare dà origine,

assieme al calcio con-

tenuto nelle stesse,

alla formazione di sali

nitrati o nitriti.

Questo “salnitro”,

come viene spesso

chiamato, è l’origine

della demolizione mec-

canica degli affreschi,

delle pietre di rivesti-

mento, degli altari, dei

mattoni o degli into-

naci delle case. Nelle

chiese il fenomeno è

spesso originato dalla

presenza di antiche

sepolture che tradi-

CASE RURALI E CHIESE,edifi ci diversi ma con problematicheE SOLUZIONI COMUNI

zionalmente venivano

inumate all’interno.

In campagna la

vicinanza di stalle e

di edifici per l’alleva-

mento o l’utilizzo di

fertilizzanti provoca

di fatto le medesime

problematiche sulla

parte bassa di tutte le

murature. Negli ultimi

decenni, con l’avvento

dei silani e dei polisi-

lossani unitamente ad

una tecnologia collau-

data a lenta diffusione,

abbiamo risolto defini-

tivamente tali problemi

senza compromettere

la statica degli edifici.

Ci occupiamo di deu-

midificazione e restau-

ro sin dalla prima metà

degli anni settanta:

per questo abbiamo

sempre cercato le so-

luzioni migliori, quelle

che di fatto riuscivano

e riescono a conciliare

il binomio imprescindi-

bile del giusto rappor-

to costo/benefici.

Essere riusciti a

trasformare

una collaudata

tecnologia in un

“prodotto” facil-

mente utilizzabile

da chiunque e

garantendo il

risultato finale ha

contribuito non

poco a decretare

il successo di

questa formula

innovativa.

Prodotto: DryKit

TRE128 - TRX118Scheda prodotto pag. 68

Prodotto: Inietta&RisanaFormulato impiegato

TRV300Scheda prodotto pag. 114

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86

Page 55: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

55

Organic substances

present in the ground

are transported into

walls by rising damp.

Together with the

calcium found in them,

they give rise to the

formation of nitrate

and nitrite salts.

“Saltpetre”, as this is

often called, is the

starting point for the

mechanical demolition

process that affects

frescoes, stone clad-

ding, altars, bricks and

plaster in houses.

The phenomenon

often originates in

churches due to the

presence of ancient

tombs, as burials were

traditionally carried

out inside.

The same problems

are caused at the

base of all kinds of

walls in the countrysi-

de due to the proxi-

mity of stables and

buildings for breeding

animals, or use of fer-

tilisers. We have been

able to solve these

problems once and for

all without affecting

building statics

in the last few

decades sin-

ce silanes and

polysiloxanes became

available and through

the use of tried and

tested slow-diffusion

technology.

We have been wor-

king in the fields of

dehumidification and

restoration since the

early seventies and

have always looked

for the best solutions,

namely those that

enabled us to create

a winning combination

by providing the right

cost-benefit ratio and

continue to do so.

The success of this

innovative formula was

determined in no small

part by managing to

turn tried and tested

technology into a

user-friendly “product”

with guaranteed final

results.

Page 56: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

56

Dimore in campagnaC A S E H Y S T O R Y I N I E T T A & C O N S O L I D A

CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURECON RIPRISTINO STRUTTURALEDELLE MALTE DI ALLETTAMENTO

EDIFICIO DI CAMPAGNA CON ANNESSI RUSTICIIN PROVINCIA DI VERONA

Particolare ingranditodell’andamento delle fessurazioni

La parte antica dello stabile

Gli annessi rustici

Prodotto: Inietta&ConsolidaFormulato impiegato

TRN100+TRB308Scheda prodotto pag. 80

Page 57: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

57

ATTENZIONE ALLE VIBRAZIONIPer questo edifi cio di campagna ristrutturato nel 1988 si sono rivelate fatali le vibrazioni prodotte dal martello demolitore utilizzato quasi a fi ne restauro per rimuovere una vasca di pigiatura in cemento realizzata nel piano terra attorno agli anni cinquanta.Il collassamento delle malte di allettamento ha provocato il cedimento delle pareti perimetrali (spessore 50/60 cm – ciotoli di fi ume e malta magra di calce e sabbia) con aperture di crepe verticali in corrispondenza di porte e fi nestre, interessando anche gli stipiti in pietra (cm 20x30) appena sostituiti. L’intervento tempestivo con “Inietta&Consolida” ha bloccato defi nitivamente ogni tipo di movimento, evitando le previste tirantature con piastre in acciaio.Anche a distanza di vent’anni dall’intervento di consolidamento, l’effi cacia del sistema “Inietta&Consolida” risulta più che mai palese ed evidente.

WATCH OUTFORVIBRATIONS In this country building renovated in 1988, the vibrations produced by a concrete breaker used near the end of restoration work to remove a cement crushing tank put in on the ground fl oor in the fi fties has a critical effect.The collapse of the mortar beds caused the perimeter walls to subside (thickness 50/60 cm) river pebbles and lean mortar with lime and sand) and vertical cracks opened up at the doors and windows, also affecting the stone door frames (cm 20x30) just replaced.Timely use of “Inject&Consolidate” defi nitively blocked all kinds of movement, sidestepping the scheduled anchors with steel plates. Twenty years after the consolidation work was carried out, the effectiveness of the “Inject&Consolidate” system is just as clear and pronounced as ever.

Page 58: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

58

TECNORED IN SPAGNA

Propiedad Real y Patrimonio CivilC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T

Alla fi ne degli anni ’90 la Tecnored ha iniziato ad operare sul territorio spagnolo in collaborazione con la società Taller De Restauracion El Barco S.L. di Madrid. Dal 2001, in considerazione degli interessanti sviluppi riscontrati, si è deciso assieme di costituire una nuova società creata ad hoc, denominata Demsa.In questi anni con le tecnologie DryKit System e con i prodotti TRH745, TRB305 e TRH780, sono stati risanati su tutto il territorio spagnolo innumerevoli edifi ci storici e monumentali sia delle Propiedad Real che del Patrimonio Civil.Gli interventi di seguito elencati sono quelli tra i più signifi cativi sino ad oggi realizzati in Spagna, mentre non vengono elencati per motivi di spazio e, in osservanza alle leggi sulla privacy, quelli relativi ai privati o delle varie Associazioni locali.

DESPACHO EN EL COMPLEJO DE LA MONCLOA - IGLESIA DE SAN PEDRO EN RIBATEJADA: Madrid - FACHADA DE LA CASA DE LOS GIL DE BORJA: Tarazona

(Zaragoza) - PALACETE DEL SIGLO XVII EN C/COMPÁS DE LA VICTORIA N°5: Málaga - PARROQUIA DE NUESTRA SEÑORA DE LA ASUNCIÓN DE ALGETE: Madrid -

TEATRO SALÓN CERVANTES: Alcalá de Henares (Madrid) - MUSEO PÉREZ GALDÓS - PALACIO REAL DE ARANJUREZ: Madrid - GALERÍA DE ENTRADA DEL CASTILLO

DE FERRÁN, SIGLO XII I: Tarragona - IGLESIA EN ELDA: Alicante - RESIDENCIA GERIÁTRICA MONTE ALTO: Jerez de la Frontera, Cadiz - CASA PALACIO SEDE DE LA

DIPUTACIÓN: Córdoba - EDIFICIO EN COMPLEJO MONCLOA (PRESIDENCIA DEL GOBIERNO): Madrid - AYUNTAMIENTO DE CAMPO DE CUELLAR: Segovia - RESI-

DENCIA DE ANCIANOS EN THARSIS: Huelva - SALA DE AUDIENCIAS, PALACIO DE QUINTA DE EL PARDO: Madrid - MUSEO PÉREZ GALDÓS: Las Palmas de Gran

Canaria - CASITA DEL PRÍNCIPE, PALACIO REAL DE EL PARDO: Madrid - RESIDENCIA MONTE VAL: Valdepeñas (Ciudad Real) - REAL MONASTERIO DE SANTA CLARA:

Tordesillas (Valladolid) - CONVENTO MADRES PASIONISTAS: Madrid - CENTRO DE SALUD LAS CORTES: Madrid - COMPLEJO DE LA MONCLOA: Madrid - CLAUSTRO

IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - RESIDENCIA DE ANCIANOS: Tharsis, Huelva - REHABILITACIÓN DEL CONVENTO DE SAN AGUSTÍN: Zaragoza - SANEAMIENTO DE

LOS MUROS SEL ARCHIVIO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - REHABILITACIÓN DE LA PARROQUIA DE SAN JOSÉ: Águilas (Murcia) - REHABILITACIÓN

DE PARANINFO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - AYUTAMIENTO DE LETUX: Zaragoza - CENTRO DE SALUD Y SALUD MENTAL EN C/PEÑA GORBEA:

Madrid - PLAZA ESPAÑA: Sevilla - PALACIO DE MAYORALGO: Cáceres - PATIO DE BANDERAS: Sevilla - FACHADA DEL MUSEO ARQUEOLÓGICO: Granada - MUSEO

CASA-COLÓN: Las Palmas de Gran Canaria - IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - IGLESIA PARROQUIAL SANTA MARÍA DE LAS ANGUSTIAS: San Juan, Ciudad Real.

Tecnored started working in Spain at the end of the ‘90s together with Madrid-based company Taller De Restauracion El Barco S.L.. Following the subsequent interesting developments, a joint decision was taken to found a new tailor-made company, Demsa, in 2001. Dry Kit System technologies and the products TRH745, TRB305 and TRH780 have been used over the years to restore numerous historical buildings and monuments in the Propiedad Real and Patrimonio Civil categories.The work listed below includes some of the most important projects carried out so far in Spain. For reasons of space and in accordance with the privacy laws, work carried out for private parties or local associations is not listed.

Page 59: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

59

TORDESILLAS -VALLADOLID - REAL CONVENTO DE SANTA CLARA

SEVILLA - PLAZA ESPAÑA

TERUEL - IGLESIA DE SAN PEDRO

MADRID - CASITA DEL PRINCIPE PALACIO REAL DE EL PARDO

MADRID - PALACIO DE LA QUINTA DE EL PARDO.

CÒRDOBA - PALACIO DE LA DEPUTACIÒN, EX DE LA MERCEDES

MADRID - PALACIO REAL DE ARANJUEZ

Page 60: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

60

www.diambramariani.it

Diambra Mariani è nata e vive a

Verona.

Dopo la laurea in Giurisprudenza

con specializzazione in Crimi-

nologia ha deciso di dedicarsi

completamente alla fotografia.

Ha seguito per due anni le lezio-

ni della fotoreporter Alessandra

Garusi e nel 2009 ha frequentato

il Master in Fotografia e Immagi-

ne Digitale allo IED di Venezia.

Nel 2010 ha vinto il Premio

INAIL-PROSPEKT ed insieme alla

collega Valentina Merzi è stata

selezionata per una serie di

mostre in giro per l’Italia.

Si tratta della rassegna “Confini

08” che farà tappa a Milano,

Torino, Firenze, Roma, Genova,

Trieste e Palermo.

È attualmente rappresentata

dalla galleria Kn Studio di Verona

e collabora con Onlus ed ONG

nella realizzazione di laboratori

di sensibilizzazione sociale

attraverso il mezzo fotografico.

Il progetto Ofelia, realizzato

nel 2010 da Diambra Mariani

e Valentina Merzi con la colla-

borazione dell’attrice teatrale

Rossella Terragnoli, rappresenta

la prima tappa di un percorso

di indagine sulle icone tragiche

femminili, rielaborate in chiave

contemporanea.

Ofelia. LENS BASED ART SHOW Torino - 2010

WHICHTime?TEMPO ARTISTICOTEMPO ARTISTICO

PROGETTOO F E L I A

Sponsored by Tecnored

Page 61: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

61

Diambra Mariani was born in

Verona, where she lives today.

After graduating in Law

(specialising in Criminology)

she decided to devote all her

attentions to photography.

For two years she followed

the lessons given by the photo

reporter Alessandra Garusi and

in 2009 she followed a Master of

Arts course in Photography and

Digital Imaging at the European

Madama Butterfly. Immagini d’Autore - Marghera 2010

Institute of Design in Venice.

In 2010 she won the INAIL-

PROSPEKT prize and, together

with her fellow photographer

Valentina Merzi, was selected

for an itinerant exhibition (the

Confini 2008 show) due to stop

in the Italian cities of Milan,

Turin, Florence, Rome, Genoa,

Trieste and Palermo.

She is currently represented by

the gallery Kn Studio in Verona

and she works with non-profit-

making organisations and NGOs

running workshops to raise

social awareness through the

medium of photography.

Page 62: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

62

WHICHTime?TEMPO ARTISTICOTEMPO ARTISTICO

CATTI VITAIl progetto Catti_vita, realizzato

tra il 2009 ed il 2010 da Diam-

bra Mariani e Valentina Merzi

negli zoo di Berlino (Germania) e

di Cali (Colombia), ha ad oggetto

la raffigurazione di anima-

li in cattività, elevati a figure

simboliche che rappresentano

la condizione dell’uomo nella

contemporaneità.

Il lavoro, selezionato per l’ottava

edizione della rassegna sulla

fotografia contemporanea Confini,

è stato esposto a Roma, Milano,

Genova, Trieste, Palermo, Firenze

e Torino. E’ stato inoltre esposto

nella galleria Kn Studio di Vero-

na, in occasione di una mostra

personale dal titolo “Leggerezza

in penombra”, curata dalla critica

d’arte Gaia Guarienti.

CASSANDRAGENOVA 2010/11Cassandra è una mostra sui fatti del decennio. Il suo nome rende omaggio alla capacità di visione del movimento che nel 2001 si radunò a Genova contrapponendo al vertice dei potenti un’agenda alternativa, con al centro i diritti, la giustizia sociale, la pace. Il forum fu brutalmente represso, in una delle pagine peggiori della nostra democrazia, ma la sua lettura dei fe-nomeni economici, etici e geopolitica risultò straordinariamente lucida, e le sue previsioni si sono storicamente avverate.Le conseguenze delle politiche neoliberiste - crac fi nanziari, guerre, dissesti climatici, fame, ingiustizia sociale - sono apparse nella loro evidenza negli anni recenti. “Cassan-dra, Genova 2001 - Genova 2011” racconta questi dieci anni di storia, dal g8 alla p4, dall’Afghanistan al Maghreb, con una serie di reportage fotografi ci, brevi testi, video.Realizzata da Progetto Comuni-

cazione, Cassandra è allestita a Palazzo Ducale dal primo al 24 luglio nell’ambito del percorso “Verso Genova 2011. Loro la crisi. Noi la speranza”, con il patrocinio del Comune di Genova, della Provincia di Genova e della Regione Liguria. Apre la mostra, nel suggestivo spazio del Sottoporticato di Palazzo Ducale, la cronologia del decennio: su grandi pannelli illustrati, le notizie da non dimenticare; ogni anno, le vignette di Altan, Ellekappa e Vauro, tre per autore; sui monitor, tutta la cronaca, giorno per giorno, con video, prime pagine, memorie web.Inoltre, un album di foto e video racconta i dieci anni di World Social Forum, da Porto Alegre a Dakar, con un commento di Anna Pizzo e Gigi Sullo.La sezione dedicata a economia e lavoro, con testi di Alberto Burgio, Roberto Romano e Jean Ziegler, ospita i reportage fotografi ci di

Francesco Cito, sui lavoratori della pastorizia e della pesca in Sardegna, e di Justin Jin, che ritrae le dure condizioni degli operai in Cina, dove l’Europa delocalizza per fare profi tti. Un racconto fotografi co collettivo, nella sezione società e diritti, mostra i bambini nelle scuole del mondo; Massimo Di Nonno ferma in immagini l’arrivo dei migranti a Lampedusa, Eros Mauroner ritrae i migranti in lotta a Brescia. I testi sono di: Fulvio Aurora, sulla salute; Checchino Antonini, sulla scuola; Erri De Luca, sulle vie del mare; Laura Eduati, sul corpo dei migranti; Rosanna Frati, sui femminicidi e sull’informazione; Marco Pitzen, sul diritto alla casa. Una sala della mostra è dedicata a guerra e repressione, con reportage di Fernando Moleres dal carcere minorile in Sierra Leone, di Samuele Pellecchia sulla rivolta in Egitto e di Ivo Taglietti sull’identifi cazione delle vittime di Srebrenica; sono esposti

anche i disegni di Fernando Botero sugli orrori di Abu Ghraib. Hanno scritto: Chawki Senouci, sulle rivolte in Nordafrica; Piero Maestri, sui con-fl itti recenti; Gino Strada, sul rifi uto di ogni guerra. Per la sezione dedicata ai beni comuni, Claudio Jampaglia racconta la vittoriosa battaglia per l’acqua pubblica e Alex Zanotelli saluta il movimento che si rimette in cammino. Due grandi affreschi collet-tivi dei fotografi dell’agenzia Prospekt: il primo sull’acqua, il secondo, di Diambra Mariani, sui disastri climatici e ambientali delle alluvioni in Veneto e a New Orleans, USA. Ezio Bertok elenca le battaglie locali-globali per la difesa del bene comune, dalla Valsusa allo stretto di Messina. Cassandra dedica una stanza ai fatti di Genova 2001, con fotografi e, fumetti, video e con il punto su verità e giustizia di Vittorio Agnoletto, Carlo Bachsch-midt, Lorenzo Guadagnucci e Mario Portanova.

Sponsored by Tecnored

Page 63: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

63

PROGETTOTHE 9th WARD

Il progetto The 9th Ward è stato realizzato tra il 2010 e il 2011

a New Orleans, Lousiana, USA.

Il 9th Ward è stato uno dei quartieri più colpiti dall’Uragano

Katrina e ancora oggi, a distanza di 6 anni, versa in condizioni

di disagio.

Molte delle abitazioni che lo compongono sono state

abbandonate e mai più riqualifi cate e danno ospitalità ai molti

senzatetto, per lo più minorenni, che popolano New Orleans.

Il lavoro Flooded Veneto è stato realizzato nel novembre del

2010 durante l’alluvione che ha colpito il Veneto.

Due persone hanno perso la vita, 3 mila sono stati gli sfollati,

150 mila è la stima dei capi di bestiame annegati. Queste due

immagini sono state esposte al Palazzo Ducale di Genova in

occasione della mostra Cassandra – Genova 2001/2011.

Page 64: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

64

RICONCILIARSI CON L’ELEMENTO “ACQUA”!

NON SOLO PROBLEMI EPREOCCUPAZIONI

WHICHTime?

TEMPO LIBEROTEMPO LIBERO

www.raftingvaldisole.it

Con l’ausilio dei prodotti TECNORED tutte le fonti di preoccupazione causate

dall’acqua nella vostra casa, sotto forma di umidità, infi ltrazioni, muffe,

sgretolamenti, ecc. sono ormai un ricordo.

Rilassatevi e concedetevi una meritata vacanza rigenerante.

Sponsored by Tecnored

Page 65: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

65

CON I PRODOTTI TECNORED L’AVVENTURA È GRATIS!

UMIDITÀ: NIENTE PAURAIN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO VAL DI SOLE UNA STRAORDINARIAOPPORTUNITÀ PER RICONCILIARSI CON L’ACQUA IN UN PAESAGGIO VERA-MENTE RILASSANTE E RIGENERANTE

Non solamente rafting. Al centro XRAFT potrete praticare anche hydrospeed, canoa-kayak, escursioni in kayak biposto nei fi ordi del lago di s. Giustina, mountainbike, orienteering, canyoning, nordic walking ecc..

In collaboration with the Val di Sole centre, this is an incredible opportunity to learn to love water again in truly relaxing revitalising surroundings.

UMIDITY: NO FEAR

AVVENTURE OUTDOOR

Page 66: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

66

REPARTOVOLOEMERGENZEImpegno socialeper laProtezione Civile

Appassionati da sempre a tutte quelle attività che ci consentono di immergerci letteralmente nella natura (rafting – paracadutismo – ski – canoa fl uviale - deltaplano - vela – idrospeed – windsurf – wild water jetski ecc), da una ventina d’anni abbiamo trovato la sintesi perfetta nella pratica del volo idrovolante che unisce mirabilmente gli elementi aria ed acqua.Rendendoci conto delle enormi possibilità fornite da questa passione nell’ambito della Protezione Civile abbiamo aderito dal 2005 al Reparto Volo Emergenze con base al Centro Volo Scaligero del Comandante Davide Burei che svolge questa attività in coordinamento con la Regione Veneto.L’idrovolante anfi bio I 3524 – Buccaner two Catalina Wing, sponsorizzato dalla nostra Società, e da noi pilotato, è stato pertanto messo a disposizione per operazioni di pattugliamento, ricerca, avvistamento incendi ecc.

We’ve always been mad on all those activities which allow us to quite literally immerse ourselves in nature (rafting – parachuting – skiing – river canoeing – hang-gliding - sailing – hydrospeed – windsurfi ng – jet-skiing etc), and around twenty years ago we found the perfect synthesis in fl ying seaplanes, an excellent way to combine the elements of air and water. Realising the enormous opportunities this passion offers in the fi eld of civil defence, in 2005 we joined the Emergency Flight Department based at Centro Volo Scaligero run by Captain Davide Burei in liaison with Veneto Regional Government. As a result, an amphibious seaplane I 3524 – Buccaneer Two Catalina Wing, sponsored and fl own by our company, has been made available for surveillance, research, fi re sighting etc.

WHICHTime?TEMPO UTILETEMPO UTILE

Sponsored by Tecnored

Provincia di Verona

Page 67: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

67

Destinata a livellonazionale, l’iniziativapromossa dalReparto Volo Emergenze. Sabato 28 maggio, all’interno del PalaFerroli di San Bonifacio (Verona), si è svolto il “Carosello delle divise”, un interessante progetto ideato e sviluppato dal Reparto Volo Emergenze, Onlus all’avanguardia nelle operazioni di soccorso e in materia di prevenzione delle emergenze.Il “Carosello delle divise”, patrocinato dalla Regione Veneto e dalla Provincia di Verona, è nato con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza verso il mondo degli operatori della sicurezza: Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, forze volontarie.Sono tutte fi gure che ci accompagnano nella nostra quotidianità, svolgendo un lavoro spesso silenzioso ma sempre e comunque di elevato valore, perché costantemente legato alla tutela della collettività.I primi a benefi ciare di questa opportunità sono stati gli abitanti del Comune di San Bonifacio, in particolare le scuole del I circolo della zona, che hanno potuto interagire personalmente con le tante “divise” presenti all’evento.L’obiettivo, come accennato, è avvicinare la realtà delle Forze dell’ordine alla popolazione, in questo caso i bambini dai 6 agli 11 anni, in modo da diffondere e condividere modalità di autoprotezione dell’individuo e di attivazione in caso di pericolo o emergenza.

Durante l’incontro le varie realtà hanno potuto creare le prime basi per un codice di comunicazione condiviso da utilizzare in caso di necessità: come segnalare in modo chiaro le informazioni, quali operatori contattare, come comportarsi di fronte ad un’emergenza.L’incontro tra il mondo delle Forze dell’Ordine e quello della scuola fornisce senza dubbio un valore aggiunto all’esperienza, concretizzando un confronto costruttivo che non mancherà di tradursi in una gestione più attenta all’interno degli spazi scolastici.Erano presenti all’appuntamento rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri; Guardia di Finanza Soave; Polizia Locale; Vigili del Fuoco; Gruppo Protezione Civile San Bonifacio; AGESCI Scout – Croce Rossa; Carabinieri in congedo; Reparto Volo Emergenze.Il Reparto Volo Emergenze, convenzionato con la Regione Veneto, costituisce un’organizzazione di Protezione Civile e Protezione Ambientale al servizio dei cittadini, avente lo scopo di salvaguardare la vita delle persone e la conserva-zione dei beni. Il progetto Solem (Smart OnLine Emergency) consente di gestire in tempo reale le immagini foto e video geo-referenziate trasmesse dai velivoli del Reparto Volo Emergenze.

“CAROUSEL OF UNIFORMS”Aimed at the national level, the initiativesponsored by Flight Emergency Department. Saturday May 28th, it took place in the PalaFerroli (San Bonifacio, Verona) the “Carousel of uniforms,” an interesting project designed and developed by Flight Emergency Department, a non-profi t organization at the vanguard of relief operations and in prevention emergencies.The “Carousel of uniforms,” sponsored by the Veneto Region and the Verona’s Province, was born with the aim to sensitize the citizens to the world of security operators: Carabinieri, Guardia di Finanza, Local Police, Firefi ghters, voluntary forces.They are all fi gures that accompany us in our daily lives, doing a work often si-lent but always high-value, because constantly connected to the e community’s protection.The fi rst benefi ciaries of this opportunity were the inhabitants of San Bonifacio, particularly schoolchildren, which were able to interact personally with the many “uniforms” present at the event.The goal, as mentioned, is to bring the reality of the security forces to the population, in this case children aged 6 to 11 years, so as to spread and share individual self-protection techniques and activation mode in case of danger or

emergency.During the meeting the security operators have been able to create the founda-tions for a shared code of communication to use in case of need: how to report information in a clear, who to contact, how to deal with an emergency.The encounter between the world of law enforcement agencies and the school supplies undoubtedly add value to the experience, realizing a constructive dialogue that will result in a more attentive management in school spaces.Present at the event the representatives of: Carabinieri; Guardia di Finanza Soave; Local Police; Fire Brigade; Civil Defence Group San Bonifacio; AGESCI Scout – Red Cross; Carabinieri on leave; Flight Emergency Department.The Flight Emergency Department, in agreement with the Veneto Region, is an organization of Civil Protection and Environmental Protection in the service of citizens, and its purpose is to safeguard the lives of people and to preserve property.Solem project (Smart OnLine Emergency) allows to manage real-time images and video geo-referenced images transmitted from the aircraft Flight Emergency Department.

“CAROSELLO DELLE DIVISE”

Page 68: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 68BarrieraChimica DryKit

BarrieraCChimica DryKit

DEUMIDIFICAZIONEDEHUMIDICATION

TRE 128 TRX 118 TRS 114 TRF 135

Contro l’umidità ascendente un esclusivo sistemagarantito, che eliminaper sempre il problema.Con le più avanzate tecniche per il risana-

mento delle murature umide abbiamo re-

alizzato un pratico kit per le imprese e per

gli amanti del “fai da te”, facile da utilizzare.

DryKit® è un esclusivo sistema brevettato

che interviene nelle opere murarie median-

te la formazione di una barriera chimica,

composta da formulati idrofobizzanti all’ac-

qua o in solvente. Le caratteristiche speci-

fi che, nonchè i campi d’impiego consigliati

per ogni prodotto, vengono chiarite nelle

schede specifi che, illustrando il formulato

più idoneo alle esigenze del risanamento.

Risanare defi nitivamentei muri umidi, da soli,

o con la propriaimpresa di fi ducia.

È semplicissimocon DryKit !

Forare il muro a 15 cm dal terreno distanziando le perforazioni una dall’altra di 15 cm (Fig. 1). Inserire nel muro i diffusori con le corone (Fig. 2). Sigillare le corone con l’aiuto di un cazzuolino, gesso e/o cemento rapido (Fig. 3).

15cm

15 cm

11 22 33

Prodotto Certifi cato

Page 69: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

69BarrieraChimica DryKit

Applicare le pockets al muro collegando il tubicino alle corone. Riempire le pockets con il formulato specifi co (Fig. 4). Ad assorbimento avvenuto, rimuovere i vecchi intonaci (Fig. 5). Per evitare trasmigrazioni saline risulta di fondamentale importanza l’applicazione delle boiacche antisaline prima della stesura dei nuovi intonaci (Fig. 6).

Più facile di così...I tempi di trasfusione sono estremamente

rapidi. Entro le 24 ore la muratura riesce

ad assorbire completamente la quantità

di formulato prevista per il risanamento,

mentre i tempi di asciugatura risultano

variabili in funzione dello spessore e del

materiale di cui è costituita la muratura

(vedi Manuale istruzioni).

Tutte le rispostenel manuale istruzioniIl kit è composto da pratiche pockets con

scala graduata di facile lettura, un’imboc-

catura nella parte superiore per il riem-

pimento del formulato, corredata di una

piccola “linguetta” appositamente studiata

per impedire il contatto del prodotto con

elementi esterni (calcinacci, acqua piova-

na, ecc.), i diffusori in cellulosa pressata

a perdere con corona ed il tubo vitrex di

collegamento con regolatore di fl usso.

È inoltre corredato dal “Manuale tecnico

di istruzioni” con disegni ed indicazioni

utili per la posa in opera del kit di risa-

namento, che include anche le modalità

operative ed i tempi necessari per il ripri-

stino degli intonaci.

A richiesta si fornisce assistenza tecnica

alla posa con personale specializzato.

An exclusive patented system for fi ghting rising damp, which eliminates the problem for goodUsing the most advanced techniques for

repairing damp walls, we have crated a

practical user-friendly kit for companies

and do-it-yourself enthusiasts. DryKit® is

an exclusive patented system which acts

on masonry through the formation of a

chemical barrier consisting of water or

solvent-based hydrophobising formulae.

The special features and recommen-

ded fi elds of use for each product are

explained on special data sheets, which

illustrate the most suitable formula for

your renovation needs.

44 55 66

It couldn’t be easier…The transfusion times are extremely fast.

The wall manages to completely absorb

the required amount of formula for repair

in less ten 24 hours, while the drying

times vary according to the thickness and

wall material (see instruction manual).

Our highly practicalinstruction manual has all the answersThe kit consists of practical pockets with

an easy-to-read graduated scale, an ope-

ning in the upper part for fi lling up with

formula and are equipped with a spe-

cially designed small fl ap to prevent the

product coming into contact with external

elements (plaster, rainwater, etc.), pressed

cellulose injectors with crown and a Vitrex

connection tube with fl ow adjuster. It is

also supplied with a technical instruction

manual with diagrams and useful infor-

mation for laying the repair kit and which

also includes the operating procedure and

necessary times for restoring plaster.

Technical assistance can be supplied

for the laying procedure on request with

specialised personnel.

Page 70: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 70

Il degrado delle murature, degli intonaci

e delle eventuali pitture o decorazioni

è causato dalla risalita dell’acqua per

capillarità nei materiali di costruzione: un

fenomeno che interessa l’edilizia civile in

genere e gran parte del nostro patrimo-

nio immobiliare.

Anche in tempi remoti tale fenomeno era

ampiamente conosciuto, ma considera-

to dai costruttori quasi ineludibile dalla

struttura stessa.

L’umidità ascendente è causata dalla

presenza d’acqua nel terreno e dalla

capillarità dei materiali di costruzione; si

manifesta soprattutto con la comparsa

di macchie alla base della muratura, con

sgretolamento delle tinteggiature, con

distacco degli intonaci o di frammenti del

materiale di costruzione (pietre, mattoni,

ecc.). I canali microscopici dei capillari, a

causa della poca tensione superfi ciale, permettono la risalita dell’acqua che, in caso di presenza di sali disciolti nel terreno o nei materiali di costruzione, si

estende ulteriormente verso l’alto.

Oltre ai danni estetici, l’umidità ascendente

aumenta la dispersione del calore dall’in-

terno dell’edifi cio verso l’esterno e favori-

sce inoltre l’aumento dell’umidità relativa

interna, provocando problemi igienici ed

ambientali.

The importance of anti-salt grout in restoration of pla-ster, after dehumidifi cation treatmentBefore new plaster coatings are applied,

it is particularly important to apply a base

coat of anti-salt grout TRH 745 added to

TRB 305 to close the humidity/salt cycle

defi nitively. Without this grout, during the

BarrieraChimica DryKit

Livello raggiunto dall’umidità (1). Zona barriera Dry Kit (2). Stonacatura (3).Applicazione boiacche antisaline (4). Applicazione nuovo intonaco (5).

1 2 3 4 5

Palazzo Terzi, del Comune di Sommacampagna (VR) dopo l’intervento di deumidifi cazione effettuato nel 1985.

L’IMPORTANZA DELLE BOIACCHE ANTISALINE: Il ripristino degli intonaci dopo il trattamentodi deumidifi cazione.

Pareti affrescateFormulato impiegato

TRF135Scheda prodotto

pag. 68

Pareti non affrescateFormulato impiegato

TRX118Scheda prodotto pag. 68

application of the new plaster the water in

the mix could hydrate the salts present in

the masonry, making them transmigrate to

the surface during the drying stage.

Being hygroscopic, these salts would

absorb humidity from the air and their

variation in volume (from anhydrous to

saturated) could cause aesthetic damage

to the fi nal paintwork. Old plaster can be

removed starting on the day following the

injection of the formula into the wall. This

procedure has the triple effect of impro-

ving the input of carbon dioxide inside the

wall, favouring the evaporation of residual

humidity above the chemical barrier and

removing salt which has saturated pla-

sterwork over time. On frescoes walls the

latter procedure is replaced by localised

desalination through absorbent packs.

The drying times for a repaired wall vary

according to the material with which it is built, the typical climatic conditions in the area where the work was carried out, the thickness of the wall and the choice of formula used, water or solvent-based*.

Page 71: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

71

PREVENTIVI E GARANZIE

Per ricevere un preventivo gratuito ba-

sterà che ci facciate pervenire un fax con

una planimetria in scala 1:100 indicante

i muri che intendete risanare. Riceverete

una nostra offerta dettagliata indican-

te la quantità di materiale necessario

unitamente al computo dell’attrezzatura

specifi ca “usa e getta”.

Per ricevere la polizza nominale di garan-

zia prodotto sarà suffi ciente inviare alla

Tecnored di Verona una fotocopia della

fattura di acquisto del DryKit® ove risulti-

no indicate le quantità ritirate unitamente

ad una planimetria in scala 1:100 con

evidenziate le zone trattate. Quantità di

formulato inferiori a quelle indicate nella

tabella del manuale istruzioni, in rapporto

alla muratura risanata, renderanno auto-

maticamente nulli i benefi ci della polizza

stessa.

BarrieraChimica DryKit

I nostri uffi ci rimangono a vostra comple-

ta disposizione per qualsiasi informazione

o per mettervi in contatto con il respon-

sabile di zona più vicino.

To receive a free estimate just send us a

fax with a 1:100 scale plan showing the

walls to be repaired. We will send you

back a detailed offer indicating the ne-

cessary quantities of materials together

with a calculation of the special “dispo-

sable” equipment.

Our offi ces are always at your complete

disposal for any information or to put you

in touch with your nearest area manager.

L’estensione della garanzia potrà ri-

guardare anche gli intonaci inviando la

documentazione relativa all’acquisto delle

boiacche antisaline con documentazione

fotografi ca relativa alle zone di applica-

zione.

To receive the product guarantee nomi-

nal policy just send Tecnored in Verona

a photocopy of the purchase invoice for

DryKit®, which should also indicate the

number of items bought and a 1:100

scale plan which highlights the treated

areas. If the amount of formula is less

than the fi gure indicated in the table in

the instruction manual, in relation to the

repaired wall, the benefi ts of the policy

will automatically be rendered null and

void.

The guarantee may also be extended to

plaster coatings by sending the docu-

mentation from the purchase of anti-salt

grout and indicating the areas of appli-

cation.

La polizza nominale di garanzia prodotto

Un preventivo gratuito con una semplicetelefonata...

Page 72: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 72BarrieraChimica DryKit

TRE 128 ECOLOGICOSoluzione bicomponente A+B a base di microemulsione silossanica in

solventi eteropolari idrolizzati a catalisi separata con agenti promotori

della penetrazione. Formulato ad elevata resistenza allo stoccaggio (oltre

3 anni dalla data indicata sulla confezione).

Componente A: catalizzatore con agenti promotori della penetrazione e

sostanza attiva di base. Componente B: Microemulsione attiva reattiva.

Caratteristiche e campi d’impiego: prodotto idrofobizzante della nuova

generazione con alto potere di penetrazione, adatto per la realizzazione

di barriere chimiche idrofobizzanti su murature edifi cate con materiali da

costruzione antichi e/o recenti. Realizzato con solventi idrolizzati atossici

ad elevato potere di penetrazione, permette il trattamento di edifi ci

abitati potendo riutilizzare i locali anche dopo pochi giorni dall’intervento.

Preparazione: versare il contenuto “B” nel recipiente “A” e mescolare

velocemente per 7/9 minuti con miscelatore ad elica. Una volta miscela-

to, il formulato dovrà essere impiegato entro 12 ore. L’eventuale residuo

di formulato rimasto nelle sacche a distanza di 24 ore dal riempimento

delle stesse, non potrà essere utilizzato nei fori successivi. Potrà essere

invece utilizzato quale idrofobizzante protettivo di superfi ci di muratura

faccia a vista o intonacate esposte agli agenti atmosferici.Considerazioni

e prevenzioni: il formulato TRE 128 può sostituire egregiamente il TRS

114 in tutte le situazioni ove i tempi di asciugatura limitati lo richiedano,

fatta eccezione per le murature affrescate ove è consigliabile il formulato

specifi co TRF135. Il componente “B” è infi ammabile mentre il compo-

nente “A” ed il preparato fi nale A+B risultano infi ammabili oltre i 90° C.

Durante la perfusione si dovranno pertanto attuare le misure protettive

del caso, quali: l’utilizzo dei guanti protettivi ed eventuali occhiali con

protezione. Tenere lontano dai bambini ed avere dell’acqua pura a

disposizione per eventuali lavaggi agli occhi nel caso di contaminazione

o contatto con gli stessi.

TRX 118 GRANDI QUANTITÀSoluzione bicomponente A+B a base di silani monomeri bicomponenti a

catalisi separata con agenti promotori della penetrazione. Formulato ad

elevata resistenza allo stoccaggio (Oltre 3 anni dalla data indicata sulla

confezione).

Componente A: catalizzatore con agenti promotori della penetrazione e

sostanza attiva di base. Componente B: sostanza attiva reattiva.

Caratteristiche e campi di impiego: è adatto alla realizzazione di barriere

chimiche idrofobizzanti su qualsiasi tipo di muratura. Particolarmente

indicato per interventi di vasta entità. Tempi di asciugatura leggermen-

te più lunghi degli altri formulati in quanto contenenti anche acqua

demineralizzata. Ottimo il rapporto qualità/prezzo. Preparazione: versare

il contenuto “B” nel recipiente “A” e mescolare velocemente per 7/9

minuti con miscelatore ad elica. Una volta miscelato, il formulato dovrà

essere impiegato entro 15 ore. L’eventuale residuo di formulato rimasto

nelle sacche a distanza di 24 ore dal riempimento delle stesse, non

potrà essere utilizzato nei fori successivi. Potrà essere invece utilizzato

quale idrofobizzante protettivo di superfi ci di muratura faccia a vista o

intonacate esposte agli agenti atmosferici. Considerazioni e prevenzioni:

Il componente (B) è infi ammabile mentre il componente (A) ed il prepa-

rato fi nale A+B risultano non infi ammabili ma leggermente corrosivi.

Durante la perfusione si dovranno pertanto attuare le misure protettive

del caso, quali: l’utilizzo dei guanti protettivi ed eventuali occhiali con

protezione. Tenere lontano dai bambini ed avere dell’acqua pura a

disposizione per eventuali lavaggi agli occhi nel caso di contaminazione

o contatto con gli stessi.

TRS 114 INTONACI ANTICHISoluzione di polisilossano oligomerico in solvente alfatico dearomizzato

con agenti promotori della penetrazione - Formulato pronto all’uso.

Caratteristiche e campi d’impiego. È un formulato polivalente adatto alla

realizzazione di barriere chimiche contro la risalita d’acqua per capillarità

su qualsiasi tipo di materiale da costruzione (tufo, roccia lavica,

calcariniti, calcestruzzi, mattoni, ecc.). Ideale nel trattamento di murature

antiche ove non sia possibile la successiva demolizione degli intonaci

originali. (N.B.: ovviamente tali intonaci dovranno essere successivamen-

te desalinizzati). Non produce sottoprodotti di reazione degni di nota

derivanti dal processo di polimerizzazione. I vantaggi relativi al fatto di

non immettere soluzioni acquose in murature umide, si ripercuotono

ovviamente sui tempi di asciugatura che risultano con questo formulato

estremamente brevi. Considerazioni e prevenzioni: l’utilizzo in cantiere

non comporta alcuna problematica se non il rispetto di elementari norme

di sicurezza antincendio, trattandosi di formulato in solvente, conseguen-

temente infi ammabile. Nell’utilizzo su edifi ci abitati si dovrà prevedere

una adeguata ventilazione dei locali per 30/40 giorni dall’applicazione

sino a completa evaporazione dei solventi. Anche a distanza di 20/30

giorni dall’intervento la parte aromatica dei solventi potrà essere avvertita

olfattivamente in presenza di fi amme libere (accensione di sigaretta,

riscaldamento a gas metano, ecc.), potendo indurre a falsi allarmi per

fughe di gas inesistenti.

TRF 135 MURATURE AFFRESCATESoluzione di polisilossani modifi cati in solventi super rettifi cati con agenti

penetratori e tensioattivi equilibratori in Formulato pronto all’uso.

Caratteristiche e campi d’impiego. IL TRF 135 è un formulato apposita-

mente studiato per la formazione di barriere chimiche contro l’umidità

ascendente su murature interessate da affreschi o pitture a tempera.

Il formulato risulta estremamente bilanciato e raffi nato per l’utilizzo

specifi co, in maniera da non provocare il minimo danno al supporto o

alla pellicola pittorica. Non produce ovviamente sottoprodotti di reazione

e la miscela di solventi super rettifi cati unitamente ai tensioattivi

equilibratori conferiscono al prodotto una totale affi dabilità consentendo

successivamente lo svolgimento delle normali fasi di ritocco e restauro.

Sugli affreschi particolarmente degradati, prima di procedere all’appli-

cazione sarà necessario prevedere la posa in opera di adeguati “velatini

con paraloid B72” da parte di un restauratore, onde prevenire distacchi o

perdite materiche. Si consiglia di effettuare una campionatura preventiva

sulla pellicola pittorica per individuare eventuali ritocchi realizzati negli

anni 50 e 60 con prodotti non conformi solubili prima dell’inizio dei

lavori. Considerazioni e prevenzioni: l’utilizzo in cantiere non comporta

alcuna problematica se non il rispetto di elementari norme antincendio,

trattandosi di formulato in solvente infi ammabile. Nell’utilizzo su edifi ci

abitati si dovrà inoltre prevedere una adeguata ventilazione dei locali per

2 o 3 settimane sino a completa evaporazione dei solventi.

DryKKit: Formulati

Page 73: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

73BarrieraChimica DryKit

TRE 128 ECOLOGICALTwo-part solution A+B based on a siloxane micro-emulsion in

hydrolysed heteropolar solvents with separate catalysis and penetration

encouraging agents formulated with a long shelf-life (More than three

years from the date indicated on the packaging).

Component A: catalyst with penetration encouraging agents and active

base substance.

Component B: active reactive substance.

Characteristics and fi elds of use: A new generation water repellent

product with high penetration power, suitable for creating water-repellent

chemical barriers in walls built with ancient and/or recent construction

materials. Created with non-toxic hydrolysed solvents with a high

penetration power, it permits occupied buildings to be treated because

the rooms can be re-used even a few days after intervention.

Preparation: Pour content “B” into recipient “A” and mix rapidly for 7/9

minutes with propeller mixer. Once mixed, the formula must be used

within 12 hours. Any residual formula remaining in the sacks 24 hours

after they have been fi lled cannot be used in the successive holes. It

can however be used as a protective water-repellent for facade wall

surfaces or for plasterwork exposed to atmospheric agents.

Considerations and prevention: Formula TRE 128 can happily replace

TRS 114 in all situations with limited drying times, except for frescoed

walls where we recommend the specifi c TRF135 formula.

Component (B) is infl ammable while component “A” and the fi nal

preparation A+B are infl ammable over 90° C.

During perfusion, all necessary protective measures must therefore be

implemented, such as: using protective gloves and possibly goggles with

protection.

Keep far away from children and have pure water available for eye-

washing in the event of contamination or contact with the same.

TRX 118 LARGE QUANTITIESTwo-part solution A+B based on two-part silane monomers with

separate catalysis and penetration encouraging agents, formulated with

a long shelf-life (More than three years from the date indicated on the

packaging). Component A: catalyst with penetration encouraging agents

and active base substance.

Component B: active reactive substance

Characteristics and fi elds of use: Suitable for creating water-repellent

chemical barriers in all kinds of walls. Especially recommended for work

on a vast scale. Slightly longer drying times than the other formulae as

it contains distilled water.

Excellent quality/price ratio.

Preparation: Pour content “B” into recipient “A” and mix rapidly for 7/9

minutes with propeller mixer. Once mixed, the formula must be used

within 15 hours. Any residual formula remaining in the sacks 24 hours

after they have been fi lled cannot be used in the successive holes.

It can however be used as a protective water-repellent for facade wall

surfaces or for plasterwork exposed to atmospheric agents. Considera-

tions and prevention: Component “B” is infl ammable while component

“A” and the fi nal preparation A+B are not infl ammable, but slightly

corrosive.

During perfusion, all necessary protective measures must therefore be

implemented, such as: using protective gloves and possibly goggles with

protection.

Keep far away from children and have pure water available for

eye-washing in the event of contamination or contact with the same.

TRS 114 ANCIENT PLASTEWORKAn oligomer solution of polysiloxane in a de-aromatised aliphatic solvent

with penetration encouraging agents-Ready-to-use formula.

Characteristics and fi elds of use.

This is a multipurpose formula suitable for creating chemical barriers

against capillary water ascent in any kind of construction material (tufa,

lava rock, calcareous, concrete, bricks, etc.).

Ideal when treating ancient walls where the successive demolition of the

original plasterwork is not possible. (N.B. this plasterwork must obviously

be successively desalinated). It does not produce sub-products worthy of

note deriving from the polymerisation process. The advantages deriving

from not introducing watery solutions into damp walls are obviously

gained in the extremely short drying times offered by this formula.

Considerations and prevention.

Use on-site it does not lead to any problems other than respecting

elementary fi re prevention safety standards.

When used in inhabited buildings the premises must be suitably ventila-

ted for 30/40 days from application, until the solvents have completely

evaporated.

Even at 20/30 days after the intervention, the aromatic part of the

solvents may be noticed in an olfactory way in the presence of naked

fl ames (cigarette lighting, methane gas heating, etc.), perhaps inducing

false, non-existing gas leak alarms.

TRF 135 FRESCOES WALLSSolution of modifi ed polysiloxanes in super reticulating solvents with

penetrating agents and balancing surfactants-Ready-to-use formula.

Characteristics and use fi elds.

TRF 135 is a formula especially studied to form chemical barriers

against rising damp in walls decorated with frescoes or whitewash paint.

The formula proves extremely balanced and refi ned for this specifi c use,

in that it does not cause any damage to the support or to the pictorial

fi lm. It obviously does not produce reaction sub-products and the mix-

ture of super reticulating solvents united with the balancing surfactants

confers total reliability. It therefore permits the normal touch-up and re-

storation phases. On particularly degraded frescoes, a restoration worker

must apply suitable “veils with paraloid B72” to prevent parts falling off

or material losses, before proceeding with the application.

We recommend performing preventive sampling on the paint surface to

identify any touch-ups performed in the 50’s and 60’s with non-confor-

ming soluble products before starting work.

Considerations and prevention.

Use on-site does not lead to any problems other than respecting

elementary fi re prevention safety standards, as this is a formula in

infl ammable solvent.

When used in inhabited buildings the premises must be suitably ventila-

ted for 2 - 3 weeks from application, until the solvents have completely

evaporated.

Page 74: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 74

Risanamento di murature in genere, di qualsiasi tipo, materiale o spessoreEsecuzione di barriera chimica idrofobizzante DryKit® System mediante

l’impiego del formulato specifi co TRE 128 ECOLOGICO a base di

microemulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati a catalisi

separata con agenti promotori della penetrazione. In alternativa: median-

te l’impiego del formulato specifi co TRS 114 a base di polisilossani in

solvente alfatico dearomizzato con agenti promotori della penetrazione.

In alternativa: mediante l’impiego del formulato specifi co TRX 118 a

base di silano monomeri in soluzione acquosa a catalisi separata con

agenti promotori della penetrazione, da conseguirsi seguendo le modalità

descritte nell’apposito manuale istruzioni numerato e brevemente così

riassunte: inserimento degli appositi diffusori in tubopress di cellulosa

pressata in una serie di fori quasi passanti - Ø mm 22, interasse cm 15,

predisposti ad un’altezza di 15 cm dalla quota pavimento.La trasfusione

nei diffusori, per gravità, verrà assicurata da pockets o sacche conteni-

trici precedentemente fi ssate e collegate ad essi, dotate di regolatore di

fl usso e contenenti formulati prescritti nelle quantità occorrenti.

Risanamento di murature in territorio lagunare veneziano (no terraferma)Esecuzione di doppia barriera chimica idrofobizzante DryKit® System

mediante l’impiego del formulato specifi co TRE 128 ECOLOGICO a base

di microemulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati,

In alternativa: mediante l’impiego del formulato specifi co TRS 114 a

base di polisilossani in solvente alifatico dearomatizzato, da conseguirsi

inserendo appositi diffusori in tubopress di cellulosa pressata in una

serie di fori quasi passanti - o mm 22, interasse cm 15, predisposti ad

un’altezza di 15 cm dalla quota pavimento relativamente alla prima bar-

riera. Successivamente, seguendo le modalità precedentemente descritte

dovrà essere realizzata una seconda barriera posta ad una quota di 170

cm da quella relativa al livello 0 sul “medio mare”. La trasfusione nei

diffusori, per gravità, verrà assicurata da pockets o sacche contenitrici

precedentemente fi ssate e collegate ad essi, dotate di regolatore di

fl usso e contenenti formulati prescritti nelle quantità occorrenti. Prima

di procedere alle operazioni di reintonacatura, sulle murature oppor-

tunamente stonacate e pareggiate si dovranno applicare 4 mani delle

boiacche antisaline TRH745 additivate a TRB305 dalla quota del piano

campagna sino a 3 metri d’altezza.

L’eventuale lato che dovesse rimanere “faccia a vista” andrà trattato sino

a rifi uto con impregnante polimerico TRP650.

N.B. La barriera chimica idrofobizzante Dry Kit System come pure il

taglio meccanico della muratura con interposizione di qualsiasi tipo di

guaina impermeabile (piombo, poliesteri, epossidici, bituminosi ecc), pur

bloccando defi nitivamente la risalita d’acqua per capillarità non esclude

la possibilità di un lentissimo degrado nel tempo della murature stessa a

causa dell’elevatissimo tenore salino contenuto nel cotto del territorio la-

gunare. Ciò potrebbe essere evitato esclusivamente trattando le murature

in questione con un ciclo a percolamento tramite acqua deionizzata i cui

costi relativi generalmente non giustifi cano tali metodologie. Il fortissimo

rallentamento generato dall’utilizzo delle barriere chimiche DryKit®

System sul patrimonio immobiliare trattato giustifi ca invece totalmente

l’impiego di tali tecnologie riguardo ai costi di manutenzione, conserva-

zione e isolamento termico conseguente.

Risanamento di murature affrescateEsecuzione di barriera chimica idrofobizzante DryKit® System mediante

l’impiego del formulato specifi co TRF135 a base di polisilossani modi-

fi cati in solventi super rettifi cati con agenti penetratori e tensioattivi equi-

libratori, appositamente studiato per il trattamento di murature affrescate

da conseguirsi seguendo le modalità descritte nell’apposito manuale

istruzioni numerato e brevemente così riassunte: inserimento degli appo-

siti diffusori in tubopress di cellulosa pressata in una serie di fori quasi

passanti - Ø mm 22, interasse cm 15, predisposti ad un’altezza di 15

cm dalla quota pavimento. La trasfusione nei diffusori, per gravità, verrà

assicurata da pockets o sacche contenitrici precedentemente fi ssate e

collegate ad essi, dotate di regolatore di fl usso e contenenti formulati

prescritti nelle quantità occorrenti.

Boiacche antisaline specifi cheSulle murature precedentemente deumidifi cate, prima della stesura dei

nuovi intonaci, applicare due mani incrociate di boiacche antisaline

specifi che “TRH 745” a base di stereato di zinco a bassa granulometria

ed additivi organici da impastare con acqua ed aggrappante acrilico a

maglia larga “TRB305”.

La boiacca dovrà essere applicata sul sottofondo di murature accura-

tamente stonacate e pareggiate, in ragione di 2 kg per metro quadrato.

Il rapporto di miscelazione risulterà di 8 litri di TRB 305 ogni 25 kg di

TRH 745.

Intonaco macroporoso deumidifi cante ad evaporazione controllata TRH 780Realizzazione di intonaci macroporosi deumidifi canti ottenuti da impasti

tradizionali mediante l’aggiunta dell’additivo specifi co TRH 780 in

ragione di 1 kg ogni 10 kg di legante idraulico con esclusione di quelli

gessosi o contenenti anidriti. Le quantità e le qualità degli inerti potranno

essere variate in funzione delle necessità di cantiere. L’additivo dovrà

essere impiegato sia per gli impasti di sottofondo che su quelli di fi nitura

nelle medesime percentuali indifferentemente con leganti idraulici a base

di cemento e/o calce. Lo spessore minimo dell’intonaco additivato non

dovrà essere inferiore ai due centimetri.

DryKKit: Voci di capitolato

BarrieraChimica DryKit

Page 75: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

75

Restoration of walls in general, of any type, material or thicknessThe execution of a DryKit® System water-repellent chemical barrier

using the specifi c TRE 128 ECOLOGICO formula based on siloxane

micro-emulsion in hydrolysed hetero-polar solvents with separate

catalysis and penetration enhancing agents,

alternatively: by using the specifi c TRS 114 formula based on polysiloxa-

ne substances in a de-aromatised aliphatic solvent with penetration

enhancing agents;

alternatively: by using the specifi c TRX 118 formula based on silane

monomers in an aqueous solution with separate catalysis and penetra-

tion enhancing agents, performed according to the methods described

in the dedicated, numbered instruction manual and briefl y summarised

as follows.

The insertion of pressed cellulose “tubopres” diffusers in a series of

holes that almost go through the wall – Ø 22 mm. - spaced at 15 cm.

and arranged at a height of 15 cm. from the fl oor level.

The gravity transfusion into the diffusers is ensured by container pockets

or sacks previously fi xed and connected to them, equipped with a

fl ow regulator and containing the prescribed formulas in the necessary

amounts.

Restoration of walls in the Venetian lagoon area (not on dry land)Creation of a Drykit System hydrophobising double chemical barrier

using special formula TRE 128 ECOLOGICAL, made up of siloxane

microemulsion in hydrolysed heteropolar solvents.

Alternatively: for the fi rst barrier, use the special formula TRS 114, made

up of polysiloxanes in dearomatised aliphatic solvent, and insert special

Tubopress pressed cellulose dispensers into a series of semi-through

holes – diam. 22 mm, centre distance 15 cm, positioned at a height

of 15 cm from ground level. Subsequently, create a second barrier fol-

lowing the previously described procedure located at a height of 170 cm

above the one related to “mean sea level”. Transfusion in the dispensers

occurs by means of gravity and is guaranteed by pockets or container

bags previously fi xed and interconnected, fi tted with fl ow regulator and

containing the necessary amounts of the required formulae. Before doing

any replastering work, make sure that plaster is suitably removed and

walls are smoothed out and then apply 4 coats of TRH745 anti-saline

grout added to TRB305 from ground level to a height of 3 metres.

If a wall remains “exposed”, it must be treated using as much polymer

impregnation agent TRP650 as possible.

N.B. Although use of the DryKit System hydrophobising chemical barrier

and mechanical wall cutting with the interpositioning of any type of

waterproof sheath (lead, polyesters, epoxies, bitumens etc.) both block

rising damp once and for all, they do not exclude the chance that the

wall may deteriorate slowly over time as a result of the extremely high

salt content in terracotta in the lagoon area. This can only be prevented

by treating the walls in question with a percolation cycle using deionised

water. However, the corresponding costs do not generally justify the

use of such methods. In contrast, the marked slowdown resulting from

treating our building heritage with DryKit System chemical barrier tech-

nology is completely justifi ed in terms of the subsequent maintenance,

conservation and thermal insulation costs.

Restoration of frescoed wallsThe execution of a DryKit® System water-repellent chemical barrier

using the specifi c TRF135 formula based on modifi ed polysiloxane sub-

stances in super rectifi ed solvents with penetrating agents and balancing

surfactants, especially studied for treating frescoed walls performed

according to the methods described in the dedicated, numbered instruc-

tion manual and briefl y summarised as follows. The insertion of pressed

cellulose “tubopres” diffusers in a series of holes that almost go through

the wall – 22 mm. Δ - spaced at 15 cm. and arranged at a height of

15 cm. from the fl oor level.

The gravity transfusion into the diffusers is ensured by container pockets

or sacks previously fi xed and connected to them, equipped with a

fl ow regulator and containing the prescribed formulas in the necessary

amounts.

Special anti-salt groutsBefore laying any new plaster on previously dehumidifi ed walls apply

two crossed coats of special anti-salt grout “TRH 745”, made up of zinc

stearate with low aggregate grading and organic additives, mixing it with

water and broad-based acrylic primer “TRB305”.

After the plaster has been carefully removed and the wall has been

smoothed out, the grout must be applied to the foundation of the wall

using 2 kg per square metre. The mix ratio is 8 litres of TRB 305 for

every 25 kg of TRH 745.

Dehumidifi yng macro-porous plaster-work with controlled evaporation TRH 780Creating dehumidifying macro-porous plasterwork obtained from

traditional mixes with the addition of specifi c additive TRH 780 using

1 kg for every 10 kg of hydraulic binder with the exception of chalky

ones or ones containing anhydrides. The quantities and the kinds of inert

materials can be varied depending on site requirements.

The additive must be used both for base mixes and for the fi nishing

ones in the same percentages, indifferently with cement and / or lime

based hydraulic binders.

The minimum thickness of the plaster containing the additives must not

be less than two centimetres.

BarrieraChimica DryKit

Page 76: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

76Inietta&Impermeabilizza

SCHEDA PRODOTTO

Inietta&&Impermeabilizza

IMPERMEABILIZZAZIONI SPECIALI : KIT BICOMPONENTESPECIAL WATERPROOFING: - DUAL COMPONENT KIT

TRH 777 TRG 301

SI UTILIZZA PER BLOCCAREL’ACQUA E L’UMIDITÀ NEI MURI CONTROTERRA

Bloccare l’umidità e l’acqua nelle mu-

rature controterra di edifi ci realizzati in

pietra, mattoni o sassi, quando non sia

possibile rimuovere il terreno adiacente,

per effettuare una nuova impermeabiliz-

zazione, risulta molto spesso arduo e di

diffi cile soluzione.

I limiti degli intonaci impermeabili

risultano evidenti in quanto, oltre alla

necessità di una adeguata armatura e

spessore, la perimetrazione degli stessi

risulta sempre critica ed il più delle volte

insoddisfacente.

Ecco perchè avere oggi a disposizione

una tecnica ampiamente collaudata

anche in situazioni estreme, quali sono i

sottovia ferroviari con massicciata sopra-

stante, oppure il caveau di una banca

con annessa area espositiva sotterranea,

risulta essere estremamente interessan-

te per tutti i tecnici e progettisti quotidia-

namente impegnati su questo insidiosis-

simo fronte.

Si tratta del sistema

Inietta&Impermeabilizza descritto di se-

guito, a base di bentoniti sodiche modifi -

cate, la cui preparazione è stata sempli-

fi cata al massimo e gli appositi iniettori

brevettati ne consentono l’applicazione a

qualsiasi impresa del settore.

Inietta&Impermeabilizza®

consente di effettuare impermeabi-

lizzazioni dell’estradosso delle mu-

rature controterra evitando scavi e

sbancamenti del terreno con indubbi

vantaggi e rapidità di intervento.

Può essere impiegato su tutti i tipi di

murature: mattoni, pietra, tufo, miste,

ecc. prive di impermeabilizzazioni.

KIT PER IMPERMEABILIZZAREMURATURE TRADIZIONALIIN MATTONI, PIETRA MISTA, ECC.

AA BB CC

Prodotto Certifi cato

Page 77: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

77

C: gli iniettori “usa e getta”.Gli appositi iniettori brevettati consentiranno di

utilizzare la boiacca impermeabilizzante specifi ca

sia a caduta, sia con l’impiego di una pompante. Il

beccuccio a diametro variabile esterno può essere

raccordato facilmente ai vari tipi di manichette, men-

tre il diametro interno permette l’impiego con tutte le

pompanti che adottano il beccuccio standard delle

cartucce sigillanti. Anche le tolleranze dei diametri

di perforazione consentono di utilizzare indifferen-

temente punte da 20 sino a 30 mm. L’adattamento

degli iniettori ad angoli con diversa inclinazione

delle perforazioni è garantito dai petali separati della

corona di fi ssaggio dell’iniettore stesso.

Componente B: TRG 301 Miscela fl uidaimpermeabilizzante.Confezione 23 l. È una soluzione glucogenata

additivata a solventi etero polari in grado di garantire

la perfetta miscelazione del composto bentonitico

evitando la formazione di grumi e addensamenti

disomogenei. Tale soluzione, oltre ad assicurare il

perfetto funzionamento della “pompante”, garantisce

l’assoluta impermeabilità del composto iniettato

anche nei casi di riporti con spessori minimi.

Componente A: TRH 777 Bentoniti sodiche modifi cate e leganti idraulici micronizzati.Confezione kg 20. È composto da bentoniti sodiche

modifi cate e leganti idraulici micronizzati. Adatto alla

maggior parte delle problematiche legate all’umidità

diffusa, anche con stillicidio d’acqua delle murature

controterra.

Una volta miscelato al componente B (23 litri) deve

essere impiegato entro le sei ore successive.

GLI ELEMENTI DEL KIT IMPERMEABILIZZANTE

Inietta&Impermeabilizza

Page 78: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 78Inietta&Impermeabilizza

Voci di capitolato Impermeabilizzazione delle murature

contro terra con sistema bentonitico bi-

componente mediante iniezioni realizzate

nell’estradosso delle stesse miscelando il

composto A - TRH777 a base di bentoniti

sodiche modifi cate e leganti idraulici mi-

cronizzati, al componente B - TRG301 so-

luzione glucogenata additivata a solventi

eteropolari in grado di garantire la perfetta

miscelazione del composto. Le iniezioni

Limiti operativiSu murature in calcestruzzo, ed in presen-

za di importanti problematiche di falda su

terreni non drenanti, si consiglia di interve-

nire dall’intradosso in maniera tradizionale

con applicazione di boiacche impermeabi-

lizzanti tipo TRH 750 evitando le

perforazioni passanti.

Realizzare un reticolo di fori inclinati passanti ø 20/30 mm con interassi variabili da 100 a 130 cm. Iniziare la prima linea di fori a circa 10 cm. dal piano del pavimento (Fig. 1). Inserire nel muro gli iniettori adattando i petali delle corone all’inclinazione dei fori. Con l’aiuto di un cazzuolino fi ssarli alla muratura con del cemento rapido (Fig. 2). Ora la muratura è pronta per le iniezioni impermabilizzanti. Le dimensioni del reticolo (cm. 100x100) sono indicative e potranno essere variate in funzione delle diverse necessità del cantiere (Fig. 3).

AvvertenzeNei casi in cui la destinazione d’uso dei

locali impermeabilizzati risulti abitativa e/o

espositiva consigliamo, prima dell’applica-

zione dei nuovi intonaci, la stesura delle

boiacche antisaline di sottofondo TRH

745 additivate a TRB 305. Ciò per evitare

l’idratazione dei sali sempre presenti sulle

superfi ci interessate da anni all’evapo-

razione dell’umidità. Questi sali, essendo

igroscopici, assorbirebbero umidità dall’aria

e la loro variazione di volume (da anidri a

saturi) potrebbe provocare danni estetici

agli intonaci e alle pitture di fi nitura.

Collaudo e verifi cadell’impermeabilizzazioneTrattandosi di impermeabilizzazioni

“cieche”, prima dell’applicazione dei nuovi

intonaci si consiglia di attendere un evento

meteorico oppure di bagnare a monte

dell’applicazione intervenendo se necessa-

rio con iniezioni localizzate per completare

la protezione delle zone ove si dovessero

manifestare ulteriori infi ltrazioni.

2211

100 cm.

10 cm.

33

100 cm.

100 cm.

100 cm.

POSA IN OPERA SEMPLICE E TECNICA

dovranno avvenire dal basso verso l’alto

utilizzando una pompante con pressione

di esercizio variabile da 1,5 a 2,0 bar dopo

aver realizzato un idoneo reticolo di fora-

tura di circa cm 100x100 con perforazioni

inclinate passanti (Ø 20-30 mm) ed aver

posizionato opportuni iniettori con petali

separati in grado di consentire il posiziona-

mento degli stessi alle inclinazioni deside-

rate. Gli iniettori dovranno essere muniti di

tappo a pressione per la chiusura rapida

degli stessi ed evitare così fuoriuscite del

composto bentonitico dai fori adiacenti a

quelli iniettati. Le iniezioni dovranno essere

effettuate sino alla completa saturazione

dell’estradosso della muratura e ripetute

il giorno successivo per compensarne i

ritiri fi siologici. Tale operazione si realizzerà

praticando nuovi fori al centro del reticolo

precedentemente realizzato ripetendo

le operazioni sopra descritte. La verifi ca

della completa tenuta impermeabile potrà

essere effettuata non prima di venti giorni

dall’intervento e potrà essere realizzata

tramite abbondante bagnatura a monte.

Eventuali ulteriori stillicidi potranno essere

defi nitivamente bloccati con singole inie-

zioni localizzate.

Page 79: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

79

Utilizzando un trapano con frullino mescolatore unire il componente B al componente A sino ad ottenere un impasto fl uido ed omogeneo (Fig. 4). Con l’impiego di una pompante (1,5 - 2 bar.), riempire la muratura sino a saturazione. Iniziare dal basso verso l’alto utilizzando i tappi di chiusura, per evitare fuoriuscite dai fori adiacenti (Fig. 5). Effettuare la compensa-zione dei ritiri a distanza di 24 /48 ore, praticando un foro centrale aggiuntivo al reticolo di foratura ripetendo le operazioni precedenti (Fig. 6).

Inietta&Impermeabilizza

Kit for waterproofi ng tradi-tional walls made of bricks, mixed stone, etc.Inject & Waterproof® makes it possible to

waterproof the extrados of retaining walls,

avoiding excavations and earthworks on

the land with defi nite benefi ts and rapid

work times. It can be used on all types

of masonry: brick, stone, tufa, mixes, etc.

without waterproofi ng.

Used to lock water and hu-midity in foundation wallsIt is often a hard unproductive task to

block damp and water in retaining walls

in stone or brick buildings when it is not

possible to remove nearby earth to carry

out new waterproofi ng.

The limits of waterproof plaster are clear,

as besides the need for adequate rein-

forcement there are also problems with

delimiting the relevant areas, which is a

vital procedure but is usually done in an

unsatisfactory way.

This is why having a technique which has

been rigorously tested even in extreme

situations, such as railway underpasses

with ballast above or bank vaults with

annexed underground exhibition area, will

be of great interest to all technicians and

44 55 66

designers who work in this highly tricky

sector on a daily basis.

The system in question is

Inject&Waterproof, made with modi-

fi ed sodium bentonite. The preparation

procedure has been simplifi ed greatly

and special patented injectors enable any

company in the sector to apply it. Here

follows a description.

Operating limitOn non-draining soils in the presence of

previous waterproofi ng and/or concrete

walls, we recommend using external wa-

terproofi ng grout type TRH 750 in order

to avoid the possibility of potentially large

perforations in the water pools.

Component A: TRH 777 - Modifi ed sodium bentonites and micronized hydraulic binders.20 kg pack. It consists of modifi ed sodium

bentonites and micronized hydraulic

binders. It is suitable for most problems

connected to widespread damp, even with

water dripping in retaining walls. After

being mixed with component B

(23 litres), it must be used within the next

six hours.

Component B: TRG 301 - Waterproofi ng fl uidifying blend23 l pack. This is a glycogenated solution

added to heteropolar solvents, which can

guarantee the perfect mixing of bentonite

compounds, preventing the formation of

lumps and inhomogeneous thickening. Be-

sides guaranteeing the perfect functioning

of the pump, this solution ensures the total

water tightness of the injected compound,

even in cases of minimum thickness.

Disposable injectorsThese special patented injectors make it

possible to use special consolidating grout

either by pouring or using a pump. The

spout has an adjustable external diameter

and can easily be connected to different

types of hose, while the internal diameter

is compatible with all pumps which have a

standard sealing cartridge spout. The tole-

rances of the perforation diameters make

it possible to use a range of tips from 20

to 30 mm. The injectors are guaranteed

to adapt to corners which have a different

perforation angle by separate nozzles in

the fi xing crown in the injectors.

LAYNG: SIMPLE AND SPECIALISED

Page 80: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 80Inietta&Consolida

Kit per consolidaretutti i tipi di murature

Inietta&&Consolida

CONSOLIDAMENTO MURATURE: KIT BICOMPONENTEWALL CONSOLIDATE: DUAL COMPONENT KIT

TRN 100 TRB 308

Si utilizza per consolidarele murature con maltecollassateNel momento in cui si affronta il re-

stauro ed il recupero di un vecchio

edifi cio, un aspetto che sempre stupisce

e genera interrogativi ed anche qual-

che apprensione è sicuramente quello

relativo al numero di rimaneggiamenti

subiti nel corso degli anni da quasi tutte

le murature dell’edifi cio stesso.

Apertura e successiva chiusura di porte

o fi nestre con tamponature superfi ciali

senza il necessario ripristino strutturale

in sezione; percorsi di canne fumarie

contorti e spesso dimenticati, coincidenti

a zone di ancoraggio di nuovi solai o

rampe di scale; sovraccarichi strutturali

di solai lignei per cambi di destinazione

d’uso senza i necessari rinforzi del caso

ecc. ecc.

Tutto ciò, e moltissimo altro ancora,

dovrebbe far rifl ettere e soprattutto

considerare l’importanza di una rigene-

razione delle malte di allettamento, quasi

sempre originariamente magre e ormai

prossime al collasso.

Tale rigenerazione può essere sicu-

ramente ottenuta con l’ impiego delle

boiacche specifi che “Inietta&Consolida”

a base di leganti idraulici micronizzati ad

alta resistenza, unitamente ad elementi

sferoidali e resine reticolanti in grado di

aumentare sensibilmente, oltre la resi-

stenza a “compressione”, anche quella

relativa al “taglio diagonale” e a quella

di “trazione” conseguente all’incollaggio

strutturale generato.

A B CC

Inietta & Consolida® semplifi ca tutte

le operazioni di consolidamento del-

le murature “slegate” o fortemente

lesionate, garantendo una distri-

buzione diffusa dei leganti idraulici

sferoidali ad alta resistenza coadiu-

vati dalle speciali resine acriliche re-

ticolanti che risolvono brillantemente

le problematiche di adesività anche

in presenza di polveri.

Prodotto Certifi cato

AAAAAA BBBBBBINCLUSI NELLE CONFEZIONI GLI APPOSITI INIETTORI CON TAPPO RAPIDO DI CHIUSURA

Page 81: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

81

C: gli iniettori “usa e getta” Gli appositi iniettori brevettati consenti-

ranno di utilizzare la boiacca consolidante

specifi ca sia a caduta, sia con l’impiego

di una pompante. Il beccuccio a diametro

variabile esterno può essere raccorda-

to facilmente ai vari tipi di manichette,

mentre il diametro interno permette

l’impiego con tutte le pompanti che adot-

tano il beccuccio standard delle cartucce

sigillanti. Anche le tolleranze dei diametri

di perforazione consentono di utilizzare

indifferentemente punte da 20 sino a 30

mm. L’adattamento degli iniettori ad angoli

con diversa inclinazione delle perforazioni

è garantito dai petali separati della corona

di fi ssaggio dell’iniettore stesso.

Componente B: TRB 308 Aggregatore reticolantea base acrilica.Il componente B è realizzato con l’impiego

di un promotore di aggregazione reticolan-

te a base acrilica. Oltre ad aumentare sen-

sibilmente la resistenza a compressione

dello speciale legante idraulico TRN100,

conferisce allo stesso elevate caratteri-

stiche di permeabilità al vapore evitando

zone di condensazione indesiderate.

Componente A: TRN 100Leganti idraulicimicronizzati.Il componente A è composto da leganti

idraulici micronizzati ad alta resistenza con

elementi sferoidali in grado di favorire lo

scorrimento e la penetrazione capillare

all’interno delle cavità delle murature.

Fortemente desalinizzato e stabile nel

tempo può essere impiegato su tutte le

tipologie costruttive delle diverse tessiture

murarie.

Inietta&Consolida

Campi di impiegoIdeale per il consolidamento di tutti i tipi di

murature tradizionali o storiche realizzate

in mattoni, pietra mista, ciotoli di fi ume, a

sacco ecc. Può essere vantaggiosamente

impiegato nel consolidamento di pilastri,

volte o dadi di fondazione. Risolve bril-

lantemente l’ancoraggio di tiranti e barre

d’armatura oltre all’incollaggio di intonaci

“cartellati”.

Intonaci di contenimento e lesioniPer il contenimento delle boiacche di inie-

zione si consiglia di operare con gli intonaci

preesistenti ancora in essere o di effettuare

opportune stilature ove necessario. In pre-

senza di lesioni signifi cative si consiglia di

posizionare alcuni iniettori in corrisponden-

za delle stesse, effettuando una stuccatura

superfi ciale prima dell’iniezione.

I COMPONENTI DEL KIT PER CONSOLIDARE

L’impiego del TRB308 nell’impasto evita

tutte le operazioni di lavaggio preventivo

che vengono solitamente effettuate per

questo tipo di lavoro, garantendo una per-

fetta adesione per la presenza di polveri e

sostanze grasse

Page 82: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 82Inietta&Consolida

QUANDO USARE INETTA&CONSOLIDA

Malte collassate e consolidamentoNel momento in cui si affronta il restauro ed il recu-

pero di un vecchio edifi cio, un aspetto che sempre

stupisce e genera interrogativi ed anche qualche

apprensione è sicuramente quello relativo al numero

di rimaneggiamenti subiti nel corso degli anni da

quasi tutte le murature dell’edifi cio stesso.

Apertura e successiva chiusura di porte o fi nestre

con tamponature superfi ciali senza il necessario

ripristino strutturale in sezione; percorsi di canne

fumarie contorti e spesso dimenticati, coincidenti a

zone di ancoraggio di nuovi solai o rampe di scale;

sovraccarichi strutturali di solai lignei per cambi di

destinazione d’uso senza i necessari rinforzi del

caso ecc. ecc.

Tutto ciò, e moltissimo altro ancora, dovrebbe far

rifl ettere e soprattutto considerare l’importanza di

una rigenerazione delle malte di allettamento, quasi

sempre originariamente magre e ormai prossime al

collasso.

Tale rigenerazione può essere sicuramente ot-

tenuta con l’ impiego delle boiacche specifi che

“Inietta&Consolida” a base di leganti idraulici micro-

nizzati ad alta resistenza, unitamente ad elementi

sferoidali e resine reticolanti in grado di aumentare

sensibilmente, oltre la resistenza a “compressione”,

anche quella relativa al “taglio diagonale” e a quella

di “trazione” conseguente all’incollaggio strutturale

generato.

Collapsed mortar andconsolidationWhen an old building needs to be restored and

renovated, one factor which is always a source of

amazement, puzzlement and even a few worries

regards the number of times the walls in the buil-

ding have been restructured over the years. Related

problems include the opening and subsequent clo-

sure of doors or windows with superfi cial cladding

without the necessary structural section restoration,

warped and often forgotten fl ue systems coinci-

ding with fi xing areas for new fl oors or staircases

and structural overloading of wooden fl oors due to

changes in use without the necessary adjustments

for the purpose etc.

All this and much more besides should provide food

for thought and highlight the importance of resto-

ring mortar beds, which were almost always thin to

start with and close to collapse.

Restoration work can be done using special

“Inject&Consolidate” grout made with high resi-

stance micronized hydraulic binders with spheroidal

elements and cross-linking resins, which can notably

increase resistance to “diagonal cutting” and “trac-

tion” resulting from the structural fi xing generated,

as well as resistance to “compression”.

Page 83: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

83Inietta&Consolida

Voci di capitolato

Consolidamento delle murature lesionate e/o deco-

esionate mediante iniezioni della boiacca fl uidifi cata

e fortemente desalinizzata ottenuta miscelando il

componente A TRN100, a base di leganti idraulici

micronizzati ed elementi sferoidali ad alta resistenza,

al componente B – TRB308 promotore di aggrega-

zione reticolante a base acrilica.

Le iniezioni dovranno avvenire dal basso verso l’alto

utilizzando sistemi a caduta oppure una pompante

con pressione di esercizio variabile da 1,5 a 2,0 bar.

Si dovrà realizzare un idoneo reticolo di foratura

(cm 100x100 - 90x90 - 80x80 ecc. in funzione

della tessitura muraria) con perforazioni Ø 20-30

mm inclinate, interessando 3/4 dello spessore della

muratura. Andranno quindi posizionati gli iniettori

RESISTENZA A COMPRESSIONE DIAGONALE - (TAGLIO) LAT. D.M. 20/11/87

TIPO DI MURATURA

DIMENSIONI MURETTO (mm)

TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE

CARICO MAS. SOPPORTATO

TIPO DI ROTTURA

Laterizi: mattone pieno

500x500x100 tradizionale: calce, sabbia, cemento

28 giorni 16,78 kN a taglio, 45° in corrispon-denza del letto di malta

Laterizi: mattone pieno

500x500x100 componenti A+BInietta&Consolida

28 giorni 380,43 kN fessurazione verticale

Rapporto di prova cerifi cato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.

RESISTENZA A COMPRESSIONE - REALIZZATE SECONDO LE NORME UNI 6132-72

CAMPIONE DIMENSIONI (cm) TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE RESISTENZA UNITARIA

cubetto 15x15x15 tradizionale: calce, sabbia, cemento 28 giorni 7,1 N/mm2

cubetto 15x15x15 componenti A più silice 28 giorni 23,0 N/mm2

cubetto 15x15x15 componenti A+B Inietta&Consolida 28 giorni 44,0 N/mm2

Rapporto di prova cerifi cato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.

ADERENZA AL SUPPORTO - INCOLLAGGIO STRUTTURALE - REALIZZATE SECONDO LE NORME UNI EN 1015-12

TIPO DI MURATURA

TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE

CARICO MASSIMO

CARICO MAS. UNITARIO

TIPO DI ROTTURANOTE

mattone pieno recuperato da

vecchio edifi cio

tradizionale: calce, sabbia, cemento

28 giorni 650 N 0,33 MPa 100% adesione latterizio impasto

mattone pieno recuperato da

vecchio edifi cio

componenti A+BInietta&Consolida

28 giorni 4950 N 2,52 MPa 95% coesione laterizio5% coesione impasto

mattone pieno nuovo

tradizionale: calce, sabbia, cemento

28 giorni 800 N 0,41 MPa 90% coesione laterizio10% coesione impasto

mattone pieno nuovo

componenti A+BInietta&Consolida

28 giorni 6150 N 3,3 MPa 80% coesione laterizio20% coesione impasto

Rapporto di prova cerifi cato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.

DATI TECNICI E CERTIFICAZIONIDATI TECNICI E CERTIFICAZIONI

con petali separati in grado di ottenere le inclinazioni

desiderate.

Gli appositi tappi a pressione per la chiusura rapida

degli iniettori eviteranno fuoriuscite del composto

consolidante dai fori adiacenti a quelli iniettati.

Le iniezioni dovranno essere effettuate dal basso

verso l’alto sino alla completa saturazione della

muratura. Il giorno successivo, per compensare i ritiri

fi siologici del materiale iniettato, andranno effettuate

nuove iniezioni praticando i fori al centro del reticolo

precedentemente realizzato.

I valori di resistenza a compressione della boiacca

iniettata non dovranno essere inferiori a 44,0 N/

mm2.. Tale verifi ca non dovrà essere effettuata prima

di 30 giorni dall’intervento.

Page 84: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 84Inietta&Consolida

Realizzare un reticolo di fori inclinati quasi passanti Ø 20/30 mm. con interassi variabili da 100 a 150 cm. Iniziare la prima linea di fori a circa 50 cm. dalla quota del piano campagna (Fig. 1). Inserire nel muro gli iniettori adattando i petali delle corone all’inclinazione dei fori. Con l’aiuto di un cazzuolino fi ssarli alla muratura con del cemento rapido (Fig. 2). Reticolo di foratura standard. Muratura pronta per il consolidamento. Le dimensioni del reticolo risultano indicative e potranno essere variate in funzione delle diverse necessità del cantiere (Fig. 3).

22 33100 cm.

100 cm.

100 cm.

11

100 cm. 50 cm.

POSA IN OPERA SEMPLICE E TECNICA

Kit to consolidate all type of wallInject & Consolidate® simplifi es all con-

solidation work on “broken” or seriously

cracked masonry, guaranteeing widespre-

ad distributionof high-resistance spheroi-

dal hydraulic binders assisted by special

cross-linking acrylic resins which perfectly

solve problems of adhesion even when

dust is present.

It is used to consolidate masonry mortars collapseWhen an old building needs to be restored

and renovated, one factor which is always

a source of amazement, puzzlement and

even a few worries regards the number

of times the walls in the building have

been restructured over the years. Rela-

ted problems include the opening and

subsequent closure of doors or windows

with superfi cial cladding without the

necessary structural section restoration,

warped and often forgotten fl ue systems

coinciding with fi xing areas for new fl oors

or staircases and structural overloading

of wooden fl oors due to changes in use

without the necessary adjustments for

the purpose etc. All this and much more

besides should provide food for thought

and highlight the importance of restoring

mortar beds, which were almost always

thin to start with and close to collapse. Re-

storation work can be done using special

“Inject&Consolidate” grout made with high

resistance micronized hydraulic binders

with spheroidal elements and cross-linking

resins, which can notably increase resi-

stance to “diagonal cutting” and “traction”

resulting from the structural fi xing genera-

ted, as well as resistance to “compression”.

Component A: TRN 100 - Modifi ed sodium bentonites and micronized hydraulic bindersComponent A consists of high-resistance

micronized hydraulic binders with spheroi-

dal elements which assist movement and

capillary penetration inside wall cavities.

Heavily desalinized and stable over time, it

may be used on all construction types of

different masonry textures.

Component B: TRB 308 - Waterproofi ng fl uidifying blendComponent B is created with the use of

an acrylic-based cross-linking aggregation

promoter. Besides notably increasing the

compression resistance of special hydrau-

lic binder TRN 100, it gives it strong

vapour permeability properties, preventing

areas of unwanted condensation.

The use of TRB 308 in the mix means

that the preliminary washing which is

usually carried out is not required, gua-

ranteeing perfect adhesion even in the

presence of dust or fatty substances.

Page 85: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

85

Utilizzare un mescolatore per unire il componente B al componente A sino ad ottenere un impasto fl uido ed omogeneo. I componenti miscelati devono essere impiegati entro 2/3 ore (Fig. 4). Con l’impiego di normali imbuti o di una pompante (1,5 - 2 bar), riempire la muratura sino a saturazione. Iniziare dal basso verso l’alto utilizzando i tappi di chiusura per evitare fuoriuscite dai fori adiacenti (Fig. 5). La compensazione dei ritiri potrà essere effettuata a distanza di 24 /48 ore. Basterà praticare un foro centrale aggiuntivo al reticolo di foratura ripetendo le operazioni precedenti (Fig. 6).

Inietta&Consolida

44 55 66

LAYNG:SIMPLE BUT SPECIALISED

Disposable injectorsThese special patented injectors make it

possible to use special consolidating grout

either by pouring or using a pump.

The spout has an adjustable external

diameter and can easily be connected to

different types of hose, while the internal

diameter is compatible with all pumps

which have a standard sealing cartridge

spout. The tolerances of the perforation

diameters make it possible to use a range

of tips from 20 to 30 mm. The injectors

are guaranteed to adapt to corners which

have a different perforation angle by

separate nozzles in the fi xing crown in the

injectors.

Field of useIdeal for the consolidation of all types of

traditional masonry made of brick, mixed

stone, river pebble, cement core, etc. It can

be used benefi cially to consolidate pillars,

vaults or base nuts It is perfect for ancho-

ring tie rods and armature bars as well as

fi xing detached plaster.

Plaster for containment and cracksFor the containment of injection grout

we recommend working with pre-existing

plaster or carrying out appropriate sea-

ling work where necessary. If there are

major cracks, we recommend positioning

injectors on them and carrying out surface

fi lling before injecting.

Specifi cation itemsDamaged and/or destabilised walls can

be consolidated through injections of

liquid strongly desalinated grout obtained

by mixing component A TRN100, made

with micronized hydraulic binders and high

resistance spheroidal elements, with com-

ponent B – TRB308, an acrylic-based

cross-linking aggregation promoter.

Injections must be carried out from

bottom to top using gravity systems

or a pump with operating pressure

between 1.5 and 2 bar, after having

created a suitable drilling grid of about

100x100 cm with angled holes (Ø

20-30 mm) over 3/4 of the thickness

of the wall, and after having positioned

special injectors with separate petals,

which enable them to be placed at the

desired angles. Injectors must be fi tted

with a pressure cap for rapid closu-

re and to prevent the consolidating

compound from leaking out of holes

next to the injected ones. Injections

must be carried out until the wall is

completely saturated and repeated

the following day to compensate for

physiological shrinkage. This procedu-

re is carried out by making new holes

in the centre of the previously created

grid and repeating the steps described

above. The compression resistance

values of the injected grout should not

be less than 44.0 N/mm2 and che-

cked no less than 30 days after the

work has been carried out.

Page 86: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 86Boiacche Antisaline

Kit BoiaccheAAntisaline

PROTEZIONE: PROTECTIONSISTEMA CONTRO LE TRASMIGRAZIONI SALINE: SYSTEM AGANIST THE TRANSMIGRATION OF SALT

TRB 745 TRB 305

11 22 33

SI UTILIZZA PER LANEUTRALIZZAZIONE DEI SALI DI QUALSIASI NATURA ALL’INTERNODELLE MURATURESistema antisalino bicomponente in grado di

impedire fi sicamente l’idratazione dei sali da parte

dei nuovi intonaci durante la fase di applicazione e

asciugatura degli stessi.

Le boiacche garantiscono così nel tempo la durata

degli intonaci, siano essi tradizionali e/o macropo-

rosi.

Rispetto agli interventi chimici di “precipitazione”

le boiacche antisaline specifi che garantiscono il

risultato indipendentemente dal tipo e dalla natura

dei sali stessi.

Modalità di impiegoPer ogni fusto del componente A TRH745 andranno

aggiunti 8/9 litri del componente B TRB305. Con

l’aiuto di un trapano con frusta o di un miscelatore

si otterrà dopo qualche minuto un impasto suffi -

cientemente fl uido per essere steso con l’apposito

applicatore a setole dure contenuto in dotazione nel

fusto del componente A.

Applicazione: sulle superfi ci delle murature sto-

nacate, rese omogenee con la chiusura dei fori e

delle irregolarità come precedentemente descritto,

andranno applicate 2/3 mani a pennello (fresco su

fresco) della boiacca antisalina specifi ca sino ad

ottenere una ricopertura totale della superfi cie con

spessore di circa 2/3 mm.

Direttamente sulle murature prima della stesura dei nuovi intonaciLe boiacche antisaline specifi che devono essere

utilizzate sulle murature precedentemente stonacate

oggetto di interventi di deumidifi cazione (chimica,

meccanica, per elettro-osmosi, con intonaci macro-

porosi ecc.) oppure in assenza di trattamenti per al-

lungare notevolmente la durata degli intonaci e delle

fi niture. Preparazione del sottofondo: si dovranno

spazzolare le murature per rimuovere eventuali

parti incoerenti. Anche i residui dei vecchi intonaci

o in fase di distacco andranno rimossi. Le murature

sconnesse che presentino fori, superfi ci disomoge-

nee o mancanza di stilatura tra sasso e sasso e tra

mattone e mattone dovranno essere preventivamen-

te stuccate con un impasto realizzato con sabbia

cemento e TRB305 (componente B).

Per le superfi ci omogenee di mattoni o cemento,

una volta spazzolate e lavate si potrà applicare diret-

tamente la boiacca antisalina specifi ca.

ImpiantisticaAnche eventuali tracce o scanalature per il pas-

saggio di tubazioni o cavi per nuova impiantistica

dovranno essere trattate con le boiacche antisaline

specifi che.

Per evitare assorbimento di umidità attraverso l’intonaco, inserire provvisoriamente una tavola spessa 1/2 cm durante l’applicazione per separare lo stesso dal contatto con il pavimento. Effettuare le fasi 3-4-5 ad una temperatura minima di + 3° C. Dopo la stesura omogenea delle boiacche lasciar passare 4 giorni prima dell’applicazione del nuovo intonaco.

Prodotto Certifi cato

Page 87: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

87Boiacche Antisaline

44 55

Is used for neutralisation of salts on any kind of indoor masonryA bicomponent anti-salt system which can physically prevent the hydration of salts by new plaster during the application and drying stages. Grout guarantees the duration of plaster over time whether in traditional and/or macroporous form. Compared to chemical “precipitation” procedures, spe-cial anti-salt grout guarantees the result independently from the type and nature of the salts. After the grout has been laid homogeneously, leave for 4 days

before applying new plaster.

PlantAlso any tracks or channels for

the passage of pipes or cables

for the new plant will be treated

with specifi c anti-salt slurries.

Directly on walls before laying new plasterSpecial anti-salt grout must be used on previously deplastered masonry on which dehumidifi -cation work has been carried out (chemical, mechanical, by electro-osmosis, with macro-porous plaster, etc.) or, in the absence of treatment, to extend the duration of the plaster and fi nishes considerably.Preparation of sub-base: brush the masonry to remove any irregular parts. Residue of old or fl aking plaster must also be removed. Rough masonry with holes or irregular surfaces or which lacks pointing between stones or bricks must be coated inadvance with a mix made from cement sand and TRB305 (com-ponent B).For homogenous brick or cement surfaces, the special anti-salt grout can be applied directly

after they have been brushed

and washed. System layout: even

traces or grooves for pipes or

cables for the new layout must

be treated with the same anti-

salt grout.

Directions for use For each drum of component A

TRH745, 8/9 litres of compo-

nent B TRB305 must be added.

Use a drill with whip or mixer

to obtain a suffi ciently fl uid mix

after a few minutes which can be

laid using the special hard-bristle

applicator supplied with the com-

ponent A drum.

Application: apply 2/3 brush

coats (fresh on fresh) of the

special anti-salt grout on depla-

stered masonry surfaces made

regular with the closure of holes

and imperfections as previously

described, until the surface is

totally covered with a thickness

of about 2/3 mm.

66

Prove tecniche prima dell’applicazione delle boiacche in alcuni saloni dell Complesso Gallerie dell’Accademia a Venezia

Per la preparazione si raccomanda di utilizzare un miscelatore elettrico

Il Kit delle Boiacche Antisaline comprensivo dell’aggrappante e dell’apposito pennello in fi bra che ne facilita l’applicazione

Page 88: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 88

L’adeguamentostrutturale dei solaiL’adeguamento strutturale dei so-

lai è un problema che si presenta

in quasi tutte le ristrutturazioni

più o meno recenti.

Sia per i solai in latero/cemento,

sia per i solai lignei di rustici e

palazzi, l’incremento della portata

è una necessità costante.

La sostituzione degli stessi

comporterebbe costi altissimi con

problematiche per la logistica e

la sicurezza del cantiere non di

poco conto con tempistiche lun-

ghe e di diffi cile prevedibilità.

Connettore No-limits

Connettore NNo-limits

INNOVAZIONE - INNOVATIONRINFORZO STRUTTURALE DEI SOLAI - STRUCTURAL STRENGTHENING OF FLOOR

Prodotto Certifi cato

SUPER CONNETTOREA SECCO

PER IL RINFORZO STRUTTURALEDEI SOLAI IN LEGNO E CALCESTRUZZO

Edifi ci storici emonumentali Non parliamo poi degli edifi ci

storici dove vincoli e natura dei

materiali impongono di fatto

soluzioni di altissimo livello e

affi dabilità.

Un’importantecollaborazione La convergenza di punti di vista

circa la qualità e l’innovazione

tecnica nel settore del recupero

edilizio ci ha portato a stringere

un’importante alleanza con gli

inventori del connettore a secco

Rino Zenari e suo fi glio Ingegner

Christian per la distribuzione

sul territorio nazionale di questo

importante brevetto europeo.

Si tratta di modifi che signifi cative

apportate ad un connettore clas-

sico, tali da incrementarne note-

volmente le prestazioni strutturali,

verifi cabili con il programma di

calcolo disponibile sul nostro

sito, ed elaborato sui valori della

connessione legno-calcestruzzo

ottenuto con il metodo “Turrini”.

Il super connettore NO LIMITS,

che può essere impiegato indif-

ferentemente su legno o calce-

struzzo, consente un notevole

risparmio sul numero dei connet-

tori da impiegare, per non parlare

dei ridottissimi tempi di posa

derivanti dalla semplicità della

stessa.

Page 89: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

89Connettore No-limits

Si utilizza perconsolidare i solaiin legnoIl super connettore NO LIMITS

nasce in tempi recentissimi per

migliorare il consolidamento dei

solai in legno. È destinato a sosti-

tuire la maggior parte dei metodi

utilizzati negli ultimi 20 anni.

È composto da un unico perno

metallico ottenuto da una barra

16 opportunamente lavorata

con fi lettatura per legno nella

parte da fi ssare sulla travatura.

Nella porzione corrispondente

all’assito la barra rimane liscia,

mentre torna con lavorazione a

testa esagonale dotata di sca-

nalature nella parte da annegare

nel calcestruzzo. È costituito da

un unico perno opportunamente

sagomato per il miglioramento

dell’aggancio meccanico al legno

e al calcestruzzo.

SUPER CONNETTORE A SECCO NO-LIMITSSCHEMA DI CONNESSIONE PER ALCUNI TIPI DI SOLAIO IN LEGNO CON CAPPA IN CLS

LUCE SOLAIO (in cm) 400 450 500 550 600

sezione travi 12x18 12x18 12x18

interasse agli appoggi 34,5 29,5 26

interasse centrale 40 36 32,5

incidenza al m2 5,40 6,94 8,65

sezione travi 14x19 14x19 14x19

interasse agli appoggi 33 29 25,5

interasse centrale 40 36 31,5

incidenza al m2 6,22 7,78 9,76

sezione travi 15x20 15x20 15x20

interasse agli appoggi 37 31,5 27,5

interasse centrale 40 39,5 34,5

incidenza al m2 5,85 7,13 8,99

sezione travi 18x23 18x23 18x23

interasse agli appoggi 40 38 33

interasse centrale 40 40 40

incidenza al m2 6,25 7,06 8,30

N.B. per gli esempi sopra calcolati risultano costanti i seguenti elementi: Assito cm 2 - CLS cm 5 - interasse cm 50 - SOVRACCARICO E ACCIDENTALE 400 kg/m2 - Freccia max 1/300 l’interasse agli appoggi va considerato per luce/4 , l’interasse centrale per la rimanente metà solaio. La verifi ca dei connettori può essere eseguita utilizzando il valore di modulo di scorrimento determinato sperimentalmente dai certifi cati riprodotti nella pagina a fi anco.

VantaggiÈ possibile la completa ricon-

versione in origine. Acquista

maggior resistenza al fuoco.

Nessuna resina impiegata per la

posa, il getto è tenuto separato

da un telo impermeabile.

Massima semplicità di applicazio-

ne, non necessita di manodopera

specializzata.

Inserendo un pannello isolante

tra i tralicci si migliorara l’isola-

mento termoacustico.

Migliora l’intersezione di tutte le

sue parti (legno/murature).

Speciale per il consolidamento

dei solai in CLS. Completo recu-

pero statico delle parti in legno.

Costo altamente competitivo.

I soffi tti decorati del ‘500 prima del restauro e del rinforzo strutturale

Page 90: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 90Connettore No-limits

Dim

ensi

oni r

eali

It is used to consolidate the wood fl oorsThe NO LIMITS super connector was created recently to improve the consolidation of wooden

fl oors. It is destined to replace most methods used over the last 20 years. It consists of a single

metal pin obtained from a 16 bar suitably worked with threading for wood in the part to be

fi xed to girders. The bar is smooth in the part for fl oor boards, while the part to be sunk into

concrete is hexagon-headed with grooves. It consists of a single pin suitably shaped to improve

mechanical coupling to wood and concrete.

SUPER FLOOR SLAB CONNECTORFOR STRUCTURAL REINFORCEMENT

OF WOODEN AND CONCRETE FLOORS

Page 91: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

91Connettore No-limits

Resistenza a trazione ± kg 2500Tensile strength ± 2500kg

Resistenza al taglio su assito ± kg 2200Shear strength on planks ± 2200 kg

A major collaborationThe convergence of opinion

regarding quality and technical

innovation in the construction

restoration sector led us to set

up a major partnership with Rino

Zenari, the inventor of the dry

connector, and his son Cristian

for the distribution of this impor-

tant European patent all over the

country. Important adjustments

have been made to the tra-

ditional connector in order to

make signifi cant improvements

to its structural performance,

which can be checked using the

calculation program available on

our web site, and processed with

the wood-concrete connection

values obtained from using the

“Turrini” method. The NO LIMITS

super connector, which can be

used on wood or concrete alike,

enables notable savings on the

number of connectors to be

used, without mentioning the

highly reduced laying times as a

result of its simplicity.

Structural adjustment of fl oorsThe structural adjustment of fl o-

ors is a problem to be addressed

in almost all restructuring work,

whether recent or not. Increased

capacity is a constant necessity

both for clay/cement fl oors and

wooden fl oors in rustic houses

and buildings. Replacement

would be extremely expensive

and create signifi cant problems

in terms of logistics and the

safety of the work site, with long

schedules diffi cult to plan.

Historical andmonumental buildings

This is not to mention historical

buildings, where restrictions and

the nature of the materials mean

that top-of-the-range reliable

solutions must be used.

StrengthsEnables complete reconversion to the original stateAcquires greater fi re resistance. Extremely simple application, does not require specialised manpowerOpportunity to improve thermo-acoustic insulation by inserting an insulating panel between the trellisesImproves intersection of all parts (wood/masonry)Resins are not used during laying.The jet is separated by a water-proof sheet.Especially for the consolidation of concrete fl oors.Highly competitive cost.

Specially designed forstrengthening concrete fl oors

Speciale per il consolidamentodi solai in CLS

Page 92: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 92RiparaTerrazza

MEMBRANA MOLECOLARENON PELLICOLANTE.

PER IMPERMEABILIZZARE TERRAZZEIN GRES, KLINCHER, PORFIDO, CALCESTRUZZO, ECC.

Semplicissima da usare: basta versare il prodotto sulla terrazza asciutta e pulita facendolo penetrare nelle connessure e nelle

lesioni utilizzando un pennello o un rullo.Ripetere l’operazione e, a due giorni dall’applicazione, lavare la

terrazza con acqua e sapone.

RiparaTTerrazza

IMPERMEABILIZZAZIONI: MEMBRANA MOLECOLARE NON PELLICOLANTEIMPERMEABILIZATION: NON FILM FORMING MEMBRANE!

TRP 650

Infi ltrazioni sulle terraz-ze dei vecchi edifi ciSe invece il problema delle infi ltra-

zioni d’acqua si presenta nelle ter-

razze o sui balconi di vecchi edifi ci si

dà quasi sempre per scontato che la

vecchia impermeabilizzazione prima

o poi avrebbe ceduto. Rimangono in

ogni caso i disagi e gli alti costi per

il rifacimento della pavimentazione,

necessario per procedere alla ste-

sura di una nuova guaina imperme-

abile. Se le infi ltrazioni poi riguar-

dano un condominio o un edifi cio

in centro storico le complicazioni

aumentano in maniera esponenziale.

Infi ltrazioni su terrazze nuoveQuando l’edifi cio è nuovo, oppure la

terrazza è appena stata rifatta ed il

problema si ripresenta puntuale al

primo rovescio di pioggia, capirne

le cause e trovare i rimedi del caso

sino a 18 anni or sono era quasi

impossibile.

Problemi diversi unica soluzioneLa formulazione del Riparaterrazza

originale risale al 1990. Si basa

sull’impiego di ben 6 componenti in

grado di saturare la porosità della

soletta assicurando una nuova tenu-

ta alle infi ltrazioni per lunghi periodi.

Il successo è stato notevolissimo

e il “passaparola” ha fatto il resto.

Ad oggi il Riparaterrazza vanta ben

dodici imitazioni.

Descrizione Prodotto impermeabile protettivo tra-

sparente adatto a forti idrofobizzazioni

superfi ciali con parziale occlusione delle

porosità. Formulato a base di composti

polissilossanici e copolimeri poliuretanici

ad elevata penetrazione.

UtilizzoServe per l’impermeabilizzazione non

pellicolantedi superfi ci orizzontali

quali terrazze in gres, klincher, porfi do,

calcestruzzo, ecc. Il prodotto, penetran-

do principalmente nelle connessure

del materiale da costruzione, reticola

impedendo il passaggio dell’acqua per

la forte tensione superfi ciale ottenuta

dai composti polissilossanici unitamente

alla parziale occlusione delle porosità ad

opera dei copolimeri poliuretanici

Prodotto Certifi cato

DA COSÌ...A COSÌ

Page 93: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

93RiparaTerrazza

1 2 3

Versare il prodotto “Riparaterrazza” sulle superfi ci pulite e asciutte (Fig. 1). Farlo penetrare nelle con-nessure o nelle fessurazioni per mezzo di un rullo o di un pennello sino a saturazione (Fig. 2). A due giorni dall’applicazione rimuovere i residui eccedenti con acqua e sapone (Fig. 3).

Water seepage onterraces on oldbuildings.When water seepage becomes a

problem on terraces or balconies

on old buildings, it is almost always

taken for granted that the old water-

proofi ng was going to lose its effect

sooner or later anyway. However,

this does not take away the inconve-

nience and high cost of the recon-

struction of the paving necessary to

lay a new waterproof foundation. If

the seepage affects a block of fl ats

or building in a historical centre, the

complications multiply considerably.

Seepage onnew terracesIf, on the other hand, the building

is new or the terrace has just been

repaired and the problem reoccurs

after the fi rst downpour, under-

standing the causes and fi nding a

solution was almost impossible until

18 years ago.

For waterproofi ng ter-races made of stone-ware, klinker bricks, porphyry, concrete, etc. It’s very simple to use: just pour the

product onto a dry clean terrace,

making it penetrate into the cracks

and joints using a brush or a roller.

Repeat the procedure and wash the

terrace with soap and water two

days after the application.

Different problems, the same solutionThe original Repairterrace formula

dates back to 1990.

It is based on the use of 6 compo-

nents which can saturate the poro-

sity of paving slabs, guaranteeing a

new seal against seepage for long

periods. The level of success was

considerable and word of mouth did

the rest.

DescriptionThis transparent protective waterpro-

ofi ng product is suitable for effective

hydrophobising on surfaces with partial

occlusion of porosity. The formula con-

sists of polysiloxanic compounds and

polyurethane copolymers with a high

level of penetration.

UseIt is used to waterproof terraces made

of stoneware, klinker bricks, porphyry,

concrete, etc. Mainly by penetrating into

the cracks in the construction material,

the product reticulates and prevents the

passage of water through the strong

surface tension created by the polysilo-

xanic compounds together with partial

occlusion of the porosity through the

polyurethane copolymers.

Page 94: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 94Para Pioggia

Para PPioggia

PROTEZIONE SUPERFICI - SURFACE PROTECTIONTRATTAMENTI IDROFOBIZZANTI - HIDROPHOBISING TREATMENTS

TRF 500

Il degrado dellesuperfi ci murarieLa causa maggiore del rapido

degrado delle murature si deve

all’azione combinata dell’acqua e

del vento. Tale combinazione rie-

sce infatti a far penetrare l’acqua

in profondità attraverso le lesioni

e le microlesioni sempre presenti

nelle superfi ci. Le conseguenze

principali sono quelle di una forte

perdita del potere coibentante

della parete, favorendo la crea-

zione di ponti termici e conse-

guente proliferazione di muschi,

funghi o licheni all’interno delle

abitazioni.

Anche durante il successivo

periodo di asciugatura, l’acqua

produrrà sulle superfi ci esterne

ulteriori danni estetici per la

PROTETTIVO IDROREPELLENTEDI ULTIMA GENERAZIONEAD ELEVATA RESISTENZA ALL’INVECCHIAMENTOPER SUPERFICI INTONACATE E “FACCIA A VISTA”

trasmigrazione di sali o di residui

calcarei. Per mantenere intatte

nel tempo le fi niture degli stabili e

nel contempo conservare il valore

degli immobili risulta di fondamen-

tale importanza prevedere una

manutenzione periodica e ade-

guata delle superfi ci utilizzando il

protettivo di nuova generazione

TRF500.

Manutenzione: rispar-mio e convenienzaI costi per la protezione delle

superfi ci vengono ammortizzati in

tempi rapidissimi in quanto, oltre

a ridurre in maniera considere-

vole gli interventi di riparazione

e manutenzione, le murature

asciutte evitano la formazione di

ponti termici in grado di favo-

rire la proliferazione di muschi,

funghi e licheni sia all’interno che

all’esterno dell’edifi cio, produ-

cendo, tra l’altro, un notevole

risparmio energetico.

Caratteristichee precauzioniProdotto non pellicolante in gra-

do di non ridurre la permeabilità

DA COSÌ... A COSÌ

Prodotto Certifi cato

Page 95: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

95Para Pioggia

����

���

���

�� �

� �

�������������� � � � ��

���

����

���������� Assorbimento d’acqua sulle superfi ci trattate con idrofobizzanti tradizionali.

Assorbimento d’acqua sulle superfi ci non trattate.

Assorbimento d’acqua sulle superfi ci trattate con idrofobizzante TRF500 al fl uorocarbonio.

dei supporti trattati. Prodotto non

infi ammabile. Da non ingerire.

Tenere lontano dalla portata dei

bambini. Non produce variazioni

cromatiche sui supporti trat-

tati. Non produce alcun tipo di

sottoprodotto da reazione. Non

contiene solventi alifatici.

DescrizioneIl copolimero silanico fl orurato in

soluzione idroalcolica deminera-

lizzata è in grado di proteggere

tutti i tipi di murature dall’azione

combinata dell’acqua e del vento.

Formulato monocomponente,

particolarmente indicato per trat-

tamenti protettivi idrofobizzanti

di tutti i materiali lapidei e da

costruzione esposti agli agenti

atmosferici. Si caratterizza per

elevate doti di idrorepellenza uni-

tamente a una forte resistenza

all’invecchiamento da raggi UV.

Perchè trattare il calcestruzzoL’importanza di preservare il

“copriferro” nelle opere in CLS

risulta ampiamente conosciuta.

Il TRF500, oltre a garantire tale

necessità con costi contenutissi-

mi rispetto ai vari cicli di verni-

ciatura coprenti, assicura la non

ossidazione dei ferri d’armatura e

nel contempo mantiene la super-

fi cie “faccia a vista” come ideata

dal progettista.

����

���

���

�� �

� �

�������������� � � � ��

���

����

������

����

���

���

�� �

� �

�������������� � � � ��

���

����

������

Page 96: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 96Para Pioggia

Decay of wallsurfacesThe main cause of the rapid

deterioration of walls is due to

the combined action of water

and wind. As a result of this

combination, water penetrates

deeply through the cracks and

micro-cracks which are always

present in surfaces. The main

consequence is major loss of

the insulating power of the wall,

favouring the creation of heat

bridges and consequently a proli-

feration of moss, fungus or lichen

inside the house. Even during

LATEST GENERATIONPROTECTIVE WATER REPELLENT

WITH STRONG RESISTANCE TO AGEINGON PLASTERED AND “EXPOSED” SURFACES

the successive drying period,

water will cause further aesthetic

damage to outside surfaces as

a result of the transmigration of

salts or lime residue.

To preserve fi nishes on buildings

intact over time, while at the

same time protecting the value

of the property, it is fundamental-

ly important to carry out appro-

priate periodic maintenance

work on the surfaces using the

protection of new generation

TRF500.

Maintenance: savings and convenienceThe costs for protecting surfaces

are amortized in a short time,

as in addition to considerably

reducing the necessary repair

and maintenance work, dry walls

prevent the formation of heat

bridges, which can favour the

proliferation of moss, fungus and

lichen both inside and outside

the building, resulting in nota-

ble energy saving among other

things.

Page 97: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

97Para Pioggia

Rimuovere le polveri dalle superfi ci aggettanti mediante spazzolatura a secco o con l’uso di aspiratori (Fig. 1). Proteggere le superfi ci lignee e quelle vetrate coprendole con fogli in polietilene o giornali (Fig. 2). Applicare il prodotto sino a rifi uto con apparecchiatura a spruzzo, rullo, o pennello (Fig. 3).

Characteristics and precautionsNon-fi lm-forming product which

does not reduce the permeability

of treated supports. Non-fl am-

mable product. Do not ingest.

Keep away from children. It does

not alter the colour of treated

supports. It does not produce

any kind of reaction by-product.

It does not contain aliphatic

solvents.

Description

A fl uorinated silane copolymer in

a demineralised hydroalcoholic

solution. This monocomponent is

particularly suitable for hydro-

phobising protective treatment

of all stone and construction

materials exposed to weathering.

It stands out for its strong water-

repellent properties, together

with strong resistance to ageing

from UV rays.

Why treatconcrete?The importance of preserving the

“reinforcement cover” in concre-

te constructions is well known.

In addition to guaranteeing this

need with highly contained costs

compared to cycles of cover

paint, TRF500 also guarantees

that the reinforcing rods are

not oxidised and that exposed

surfaces are maintained exactly

as they were planned by the

designer.

11 22 33

Page 98: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 98Intonaca&Deumidifi ca

Utilizzo e vantaggiMescolato all’impasto dell’intonaco, TRH 780®

Intonaca&Deumidifi ca produce una considerevole espansione

della massa, creando all’interno della stessa microbolle calibrate

collegate tra di loro, in grado di far trasmigrare l’acqua contenuta

nella muratura verso l’ambiente esterno sotto forma di vapore.

Tale conformazione dell’intonaco permette inoltre ai sali idrosolu-

bili (contenuti talvolta nell’acqua di risalita capillare) di espandersi

all’interno delle microbolle per lungo tempo senza esercitare le

tipiche disgregazioni meccaniche che tali sali esercitano negli

intonaci tradizionali per la loro variazione di volume da anidri a

saturi. Una caratteristica peculiare degli intonaci macroporosi

realizzati con TRH 780® è quella di poter assorbire l’eventuale

vapore acqueo in eccedenza negli ambienti, senza permettere la

condensazione dello stesso sulle superfi ci, restituendolo succes-

sivamente non appena i valori dell’umidità relativa eccedente si

saranno normalizzati.

Tinteggiatura e materiali per la fi nituraA distanza di un mese dall’applicazione dell’intonaco macropo-

roso sarà possibile procedere alla tinteggiatura delle superfi ci,

avendo cura di utilizzare materiali altamente traspiranti quali

calci pigmentate, naturali o pitture a base di silicati o di

Intonaca&&Deumidifi ca

RISANAMENTO - REPAIR

TRH 780

Versatilità totaleIl concentrato TRH780® consente di realiz-

zare intonaci macroporosi ad elevata eva-

porazione scegliendo gli inerti ed i leganti

più idonei al tipo di lavoro da effettuare.

Si possono così realizzare intonaci con

pozzolana, calce, cemento, misti, ecc.

unitamente ad inerti del tipo cocciopesto,

sabbie di cava, sabbie di fi ume, pietre maci-

nate, sabbie quarzifere, cereali, ecc. ecc.

SOSTANZA ATTIVACONCENTRATAPER REALIZZAREINTONACI MACROPOROSI

Prodotto Certifi cato

resine polisilossaniche.

Si dovranno evitare nel modo più assoluto fi niture plastiche o

fi lmogene.

Gli intonaci esterni potranno essere altresì resi idrorepellenti con

il nostro formulato specifi co TRF500® Para Pioggia.

ConsumiPer preparare l’intonaco basterà aggiungere nella be-

toniera di impasto: 1confezione da 5 kg di TRH780®

Intonaca&Deumidifi ca ogni 50 kg di legante idraulico (cemento,

calce, grassello, pozzolana, con esclusione del gesso). Il rapporto

con gli inerti (sabbia di fi ume, sabbia di cava, cocciopesto, ceneri

laviche, residui cerealicoli o altro) risulta uguale a qualsiasi

impasto tradizionale: tre parti di inerti per ogni parte di legante

(1 secchio di legante + 3 secchi di inerti). Lo spessore comples-

sivo dell’intonaco non dovrà mai essere inferiore ai 2 cm. Anche

la fi nitura civile dovrà essere realizzata additivando il TRH 780®

all’impasto.

Caratteristiche e precauzioniProdotto in polvere. Non infi ammabile. Non ingerire.

Tenere lontano dalla portata dei bambini.

Utilizzare guanti ed occhiali durante la miscelazione.

Page 99: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

99Intonaca&Deumidifi ca

Complete versatilityWith TRH 780® concentrate you can make

high evaporation macroporous plaster by

choosing the most suitable aggregates and

binders for the type of work to be carried

out. In this way plaster can be made with

pozzolana, lime, cement, mixes, etc. toge-

ther with aggregates such as cocciopesto,

quarry sand, river sand, ground stone,

quartz sand, cereals, etc.

UseWhen blended into the plaster mix,

TRH780® Plaster&Dehumidify makes the

mass expand considerably by creating in-

terconnected calibrated micro-bubbles insi-

de, which makes the water in the masonry

transmigrate to the outside environment in

the form of vapour.

This plaster conformation also enables

water-soluble salts sometimes found in

capillary rise water to expand inside the

micro-bubbles without exercising the

Prima cosa chiudereil rubinettoAsciugare un muro umido è semplice solo

in apparenza. Sembrerà banale, ma la

prima cosa da fare è quella di “chiudere il

rubinetto”.

Ci spieghiamo meglio: se la causa è

legata alla risalita dell’acqua per capillarità,

bisognerà prima bloccarne la risalita dalla

base. Se il muro assor-

be l’acqua dal terreno

addossato bisognerà

preventivamente imper-

meabilizzarlo ecc.

Il corretto utilizzodegli intonaci macroporosiSolamente dopo, per consentire l’evapo-

razione dell’umidità residua, si potranno

utilizzare, sfruttandone appieno tutte

le potenzialità, gli intonaci macroporosi

destinati altrimenti ad una vita breve ed

ingloriosa.

Meglio all’internoRispetto all’intonaco tradizionale, quello

macroporoso ha minore resistenza alla

compressione, è più delicato e fortemente

assorbente. Se applicato all’esterno deve

essere adeguatamente protetto con pittu-

re silaniche o polisilossaniche altamente

traspiranti.

Importanti possibilità poco sfruttate:ideale per le abitazioninuoveAbitare da subito un edifi cio nuovo

si scontra sempre con i tempi tecnici

(generalmente 1 / 2 anni) necessari alla

struttura per asciugare.

Evitare condense, formazioni di muffe,

disagi di ogni tipo potrebbe essere preven-

tivamente risolto impiegando negli intonaci

delle pareti interne l’additivo specifi co TRH

780® per renderli macroporosi.

RISANAMENTO: ELEMENTI IMPORTANTI DA NONDIMENTICARE

typical mechanical break-up that these

salts exercise in traditional plaster due to

their variation in volume from anhydrides

to saturates.

A special feature of macroporous pla-

ster made using TRH780® is that it can

absorb any excess water vapour in rooms

without allowing it to condense on the

surfaces, subsequently restoring it as

soon as the surplus relative humidity

values have gone back to normal.

Painting and fi nishingmaterialsA month after the application of the

macroporous plaster it will be possible

to paint the surfaces, taking care to

use highly breathable materials such as

pigmented lime, natural or painting with

silicates or polysiloxane resins. Plastic or

fi lm-forming fi nishes must be avoided at

all costs.

ConsumptionTo make the plaster just add 1 5-kg pack

of TRH 780® Plaster&Dehumidify to the

concrete mixer for every 50 kg of hydrau-

lic binder (cement, lime, putty, pozzolana,

with exclusion of gypsum). The ratio

for aggregates (river sand, quarry sand,

cocciopesto, lava ash, cereal residue or

others) is the same as for any traditional

mix: three parts of aggregate for every

part of binder (1 bucket of binder + 3 bu-

ckets of aggregate). The overall thickness

of the plaster must never be less than 2

cm. Two-coat fi nishes must also be made

by adding TRH 780® to the mix.

Characteristics andprecautionsProduct in powder form. Non-fl ammable.

Do not ingest. Keep away from children.

Use gloves and goggles during mixing

procedure.

Page 100: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 100SplendidoGarage

11 22 33

Aspirare le polveri dalle pavimentazioni e rimuovere le macchie con benzina o acetone (Fig. 1). Versare Splendido Garage e distribuirlo con un rullo sino a rifi uto (Fig. 2). Ripetere l’applicazione a distanza di 24 ore sulle superfi ci particolarmente decoesionate (Fig. 3).

VantaggiBloccapolvere adatto per tutte le

pavimentazioni cementizie.

Allunga la durata di intonaci e

pitture.

Ideale per pavimentazioni di ma-

gazzini con transito di muletti.

Dispersione acril-poliuretanica

semplicissima da applicare,

pronta all’uso.

SplendidoGGarage

MANUTENZIONI - MAINTEANCETRATTAMENTI ANTIPOLVERE CONSOLIDANTI - CONSOLIDATING DUSTPROOF TREATMENTS

TRG 850

DA COSÌ... A COSÌ

BLOCCA POLVERECONSOLIDANTESERVE PER IL CONSOLIDAMENTO SUPERFICIALE DI TUTTE LE PAVIMENTAZIONI CEMENTIZIE

Poco cemento etanta sabbiaQuando nei massetti o negli

intonaci il rapporto inerti/leganti

idraulici risulta sbilanciato (in

favore dei primi) le conseguenze

sono facilmente intuibili.

“Sfarinamento” superfi ciale,

decoesionamento, perdita della

tenuta, rapido invecchiamento,

polvere ecc. Un rimedio facile e

di sicuro effetto è quello che si

può ottenere sia su pavimenta-

zioni piane di garage e capannoni

sia su quelle verticali di intonaci

“magri” di rivestimento con il pro-

dotto specifi co SplendidoGarage

applicato più volte sino a rifi uto.

UtilizzoMigliora l’aggregazione degli iner-

ti ai leganti idraulici delle superfi ci

trattate. Alta durabilità e resisten-

za all’abrasione. Considerevole

effetto antimacchia.

Caratteristiche eprecauzioniProdotto non infi ammabile. Non

ingerire. Tenere lontano dalla

portata dei bambini.

Ravviva la tonalità delle superfi ci

rendendole traslucide.

Lavare subito con acqua i vestiti

o le scarpe eventualmente mac-

chiate durante l’applicazione.

ConsumiI consumi possono variare da 200 a 400 grammi per m2 in funzione delle granulometrie degli inerti unitamente ai dosaggi dei leganti idraulici utilizzati per la re-alizzazione della pavimentazione.

Page 101: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

101SplendidoGarage

UseIdeal for the surface consoli-

dation of all cement fl ooring,

improving the aggregation of ag-

gregates to hydraulic binders on

treated surfaces. High durability

and resistance to abrasion.

A little cement and a lot of sandWhen screeds or plaster have an

unbalanced inert-hydraulic binder

ratio (in favour of the former), it

is easy to guess the consequen-

ces: surface “chalking”, decohe-

sion, loss of seal, rapid ageing,

dust etc.

An easy solution with guaranteed

effect can be obtained by using

special product Splendid Garage

on garage and shed fl oor paving

and vertical paving with “lean”

covering plaster.

It should be applied as many

times as possible.

ConsumptionConsumption can vary from 200

to 400 grams per m2 depending

on the grain size of the aggre-

gates together with the doses of

hydraulic binder used to make

the fl ooring.

Characteristics and precautions Non-fl ammable product. Do not

ingest. Keep away from children.

It puts the colour back into surfa-

ces and makes them translucent.

Wash clothes or shoes immedia-

tely with water if they are stained

during application.

StrengthsAcrylic-polyurethane dispersion.

Simple to apply, ready to use -

Acrylic-polyurethane dustbuster

for all cement fl oors - Extend the

life of plaster and paintwork -

Ideal for warehouses

where forklifts are in transit

ApplicationClean dust off the fl ooring and

remove stains with petrol or

acetone.

Pour on Splendid Garage and

distribute with a roller to satura-

tion point.

Repeat the application after 24

hours on particularly uncohesive

surfaces.

Page 102: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 102Intonaca&Coibenta

Intonaca&&Coibenta

COIBENTAZIONE - INSULATEINCREMENTO DELL’ISOLAMENTO - INCREASE IN INSULATING PROPERTIES

TRH 888

UtilizzoIl sistema di isolamento termico che si

ottiene con il TRH888 contribuisce a

risolvere brillantemente tutte le problema-

tiche legate ai costi per il riscaldamento e

il raffrescamento degli edifi ci, riducendo

notevolmente le spese relative.

Le particolari doti ignifughe e la facilità

di applicazione lo rendono ottimale, oltre

all’utilizzo classico del rivestimento a cap-

potto esterno, anche per quello “INVER-

SO” per le pareti interne.

Tale soluzione permette di risolvere effi ca-

cemente tutte le problematiche di isola-

mento degli edifi ci “faccia a vista” e quelle

degli edifi ci condominiali in mancanza dei

consensi assembleari necessari.

Risolve inoltre tutte le problematiche

legate ai ponti termici e conseguente

eliminazione della formazione di muschi

funghi e/o licheni.

ConsumiCon un sacco da 11kg si realizzano oltre

due metri quadri di intonaco coibentante

di un centimetro di spessore.

PREMISCELATOALTAMENTE COIBENTANTEA BASE DI CALCE NATURALECON INERTI VETROSI CAVI

DescrizioneIntonaco premiscelato termoisolante a

base di calci idrauliche naturali, inerti ve-

trosi cavi, silicati purissimi e fi bre naturali

per facilitarne l’applicazione anche per in-

genti spessori. Le notevolissime doti di re-

sistenza alla compressione, di traspirabilità

ed inerzia al fuoco, ottenute con materiali

naturali ed ecologici, lo rendono ideale

sia in tutti gli interventi di isolamento nella

“bioedilizia“ che in quelli di recupero e

adeguamento alle nuove normative.

Modalità di impiegoApplicare l’intonaco su superfi ci pulite,

previa spazzolatura e rimozione delle parti

incoerenti e delle polveri.

Soprattutto d’estate, bagnare preventiva-

mente il supporto. Se applicato su super-

fi ci particolarmente lisce, procedere pre-

ventivamente ad una picchettatura oppure

utilizzare reti portaintonaco fi ssate in più

punti con l’adesivante speciale TRK999.

Se utilizzato per l’isolamento in modalità

“inversa” (applicato all’interno anziché

all’esterno) basterà applicare sull’intonaco

a pennello due mani del prodotto specifi -

co TRB303 prima della pittura fi nale. Per preparare Intonaca&Coibenta basterà aggiungere acqua fi no alla consistenza desiderata, applicandolo indifferentemen-te a mano o a macchina. Per spessori superiori ai 2 cm procedere per strati successivi. Non applicare a temperature

inferiori a + 3° C.

VantaggiElevato risparmio energetico garantito in tutte le stagioni.Risolve brillantemente tutte le probemati-che di coibentazione. Nessuna alterazione ai raggi UV.Massima durata nel tempo.Eccezionali doti di versatilità.

Alta permeabilità al vapore acqueo.

Caratteristiche eprecauzioniDurante la preparazione ventilare le zone

di lavoro proteggendo le vie respiratorie

con apposite mascherine antipolvere. In

caso di contatto accidentale con gli occhi

lavare abbondantemente con acqua pulita.

Page 103: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

103Intonaca&Coibenta

UseThe thermal insulation system obtained

with TRH888 contributes to providing a

perfect solution to all problems connec-

ted to expenses for heating and cooling

buildings, considerably reducing the

relative costs. Its special fl ame-retardant

properties and ease of application make

it excellent for the “INVERSE” coating

on indoor walls, as well as the traditional

use for outdoor top coatings. This solution

effectively solves all insulation problems

for “exposed” buildings and communal

buildings without the need for the neces-

sary approval in meetings. It also solves all

problems connected to heat bridges and

the subsequent elimination of the forma-

tion of moss, fungus and/or lichen.

ConsumptionAn 11 kg bag can make more than two

square metres of one centimetre-thick

insulated plaster.

CARATTERISTICHE TECNICHE

sigla identifi cativa TRH 888

colore beige

resistenza alla diffusione del vapore acqueo = 5

lambda termico λ 0,07 W/m2K = 0,81

test di invecchiamento raggi U.V. no modifi cazioni

reazione al fuoco 0

classe di resistenza al fuoco REI 120

durata del prodotto confezionato 18 mesi

applicazione a cazzuola si

applicazione a spruzzo si

VERIFICHE TERMOIGRONOMETRICHE SU MURATURE INTONACATE CON TRH 888

SITUAZIONI AMBIENTALI

TIPOLOGIA E SPESSORE MURATURE

RESISTENZA TERMICA DELLE MURATURE

PRIVE DI ISOLAMENTO

RESISTENZA TERMICA DELLE MURATURE ISOLATE

CON 4 cm DI TRH 888

temperatura esterna: -6°C

umidità relativa esterna: 88%

temperatura interna: +21°C

umidità relativa interna: 52%

mista con sassi: cm 30 W/m2K = 1,80 W/m2K = 0,91

mattone pieno: cm 30 W/m2K = 1,77 W/m2K = 0,90

laterizio cellulare: cm 30 W/m2K = 0,90 W/m2K = 0,59

gas beton: cm 30 W/m2K = 0,81 W/m2K = 0,55

DescriptionA thermoinsulating pre-mixed plaster

made with natural hydraulic lime, hollow

vitreous aggregates, pure silicates and

natural fi bres to aid application even for

notable thicknesses. The strong proper-

ties of resistance to compression, perspi-

rability and fi re resistance, obtained using

natural eco-friendly materials, make it

ideal both for “bioconstruction” insulation

work and procedures to renovate and

adapt to new standards.

Direction for useApply plaster to clean surfaces by

brushing and removing irregular parts

and dust. Wash the support in advance,

especially in summer. If applied to particu-

larly smooth surfaces, proceed in advance

with speckling or use plaster-holder nets

fastened in several places with special

tackifi er TRK999. If used for insulation in

the “inverse” way (applied indoors instead of outdoors), just apply two coats of spe-

cial product TRB303 onto the plaster by brush before the fi nal painting. To prepare Plaster&Insulate just add water until the desired consistency is obtained and apply by hand or by machine. For thicknesses greater than 2 cm proceed to subsequent layers. Do not apply in temperatures lower

than + 3° C.

Benefi tsGuaranteed considerable energy saving in every season - Brilliantly solves all insulation problems - No alteration from UV rays. Maximum durability over time - Exceptionally versatile properties. High

water vapour permeability

Characteristics andprecautionsDuring preparation, ventilate the work are-as and protect the respiratory tract using special dust masks. In the event of acci-dental contact with eyes, wash abundantly with clean water.

Page 104: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 104ProteggiAmbienti

ProteggiAAmbienti

PROTEZIONE E DISINQUINAMENTO - PROTECTION AND CLEAN-UPRIPRISTINO DELLE SUPERFICI INQUINATE - RESTORATION OF POLLUTED SURFACES

TRM 600

Le causeLa diffusione di muschi,

funghi, licheni e muffe

sulle murature degli ap-

partamenti è fortemente

legata alle condizioni

microclimatiche interne.

Tassi eccessivi di umidità

relativa ed insuffi cien-

te isolamento termico

sono quasi sempre la

causa scatenante della

proliferazione abnorme

di questi fastidiosissimi

microrganismi.

Le conseguenze per la

salute si evidenziano

molto rapidamente spe-

cie nei bambini e nelle

persone anziane con

manifestazioni allergiche

oppure con sintoma-

tologie alle vie aeree o

asmatiche.

Non di poco conto risul-

tano inoltre i disagi deri-

vanti dal cattivo odore di

talune specie di funghi

in grado di contaminare

ANTIBIOTICOA LARGO SPETTRO

CONTRO TUTTI I TIPI DI MUFFE,MUSCHI, LICHENI E BATTERI

PRESENTI SULLE SUPERFICI

in breve tempo abiti e

tessuti anche all’interno

di contenitori e armadi.

La riproduzione delle muffee dei funghiLe colonie di funghi

unicellulari si moltipli-

cano prevalentemente

per gemmazione. Dalla

cellula madre viene pro-

dotta una protuberanza

chiamata gemma che

quando è matura si se-

para dalla cellula madre

gemmando anche fi no a

40 volte e poi muore.

Insuffi ciente isolamentotermicoLe conseguenze di

quanto sopra esposto

riguardo le pareti poco

isolate non sono certa-

mente di poco conto e,

soprattutto oggi, devono

essere tenute nella mas-

sima considerazione.

Per lo strettissimo

legame esistente tra

queste problematiche, i

nostri prodotti specifi ci

“Intonaca&Coibenta”

e “ProteggiAmbienti”

sono fortemente legati

nel loro utilizzo per la

soluzione delle patologie

inerenti l’umidità relativa

ambientale.

Modalitàd’impiegoPer eliminare o preve-

nire la contaminazione

delle muffe che si

manifesta con macchie,

puntini di vario aspetto

colore e spessore o

in altre forme diffi cil-

mente distinguibili sulle

superfi ci interessate, è

indispensabile applica-

re il prodotto specifi co

TRM600 come indicato

su questa scheda per i

due possibili utilizzi “pre-

ventivo” o “risolutivo”.

Per l’utilizzo risoluti-

vo, oltre alle superfi ci

chiaramente inquinate,

risulta di fondamentale

importanza pulire con

uno straccio imbevuto di

TRM600 anche le zone

retrostanti degli armadi,

dei quadri, dei divani

ecc., a diretto contat-

to con le pareti. Tale

trattamento ristabilisce

così l’ equilibrio igienico

ambientale ottimale

dei locali e consente

di intervenire suc-

cessivamente con

l’intonaco coiben-

tante ad elevate ca-

ratteristiche isolanti

“Intonaca&Coibenta”.

In tal modo, oltre

all’effetto, saranno

eliminate anche le

cause dei fenomeni

di condensazione

rimuovendo dalle

pareti i ponti termici

Piastre con colonie di funghi e celluledi muffe osservate al microscopio

Page 105: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

105ProteggiAmbienti

che li generano.

Intonaca&Coibenta po-

trà essere utilizzato nella

modalità classica “a cap-

potto” per un isolamento

esterno, oppure nella

modalità “inversa” appli-

cato all’interno dei locali

sulle pareti interessate.

Il confezionamento in

pratici sacchi da undici

chilogrammi ne facilitano

il trasporto e agevolano

la movimentazione.

Potrete richiedere al

Vostro rivenditore di

fi ducia la scheda tecnico

illustrativa relativa.

Utilizzopreventivo persuperfi ci nuoveApplicare a pennello il

TRM600 sulle pareti

lasciando asciugare

qualche ora.

Applicare in seguito

due strati di idropittura

murale a cui sia stato

aggiunto il TRM600 nel

rapporto di un litro di

TRM600 ogni cinque di

idropittura pronta all’uso.

Nel caso di fi nitura con

tappezzerie, si dovrà ag-

giungere il TRM600 al

collante per tappezzerie

nel rapporto di un litro

per ogni chilogrammo di

collante concentrato.

Utilizzorisolutivoper superfi ciinquinateÈ importante NON pro-

cedere all’asportazione

delle spore mediante

spazzolatura od altro

sistema, se non dopo

averle sterilizzate con

TRM600.

Applicare con un pen-

nello direttamente sulle

superfi ci inquinate una

mano di TRM600.

Dopo qualche ora, ad

essiccazione avvenuta,

spazzolare o asportare le

muffe trattate. L’ope-

razione andrà ripetuta

nelle zone di forte inqui-

namento, tinteggiando

le pareti con idropittura

murale aggiungendo il

TRM600 nel rapporto

di un litro ogni cinque di

pittura pronta all’uso.

ConsumiCon 1 litro di TRM600

si realizzano 4/6 m2 per

ogni strato di idropittura.

Con 1 litro di TRM600 si

realizzano 8/10 m2 per

ogni strato di fi ssativo.

Caratteristiche e precauzioniNon disperdere il

contenitore nell’ambien-

te dopo l’uso. Tenere

lontano dalla portata

dei bambini. Utilizzare

durante l’applicazione

guanti protettivi.

Page 106: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 106

The CausesThe spread of mosses,

fungi, lichens and mould

on the walls of apart-

ments is closely linked

to the microclimate

inside the home.

Eccessive levels of

humidity caused by

inadequate thermal

insulation are almost al-

ways the trigger for the

abnormal proliferation of

these incredibly irritating

microrganisms.

The consequences for

our health don’t take

long to become clear,

especially in children

and in elderly people

suffering from allergic

reactions or with asthma

and other diffi culties

with the airways.

Plus, we can’t ignore

the unpleasantness of

the smells coming from

some species of fungus.

These odours can quic-

kly contaminate clothes

and fabrics, even when

they’re stored inside

wardrobes or boxes.

Reproduction of Moulds and FungiColonies of unicellular

yeasts mostly multiply

through budding. The

parent cell develops a

bulge, known as a bud,

which separates from

the parent cell when it

reaches maturity. Each

bud can reproduce

up to 40 times before

dying.

Inadequate ThermalInsulationThe consequences of

what we talked about

above regarding badly

insulated walls shouldn’t

be underestimated – on

the contrary, in today’s

world they should be

given serious attention.

As these problems

are very closely lin-

ked, the use of our

dedicated products

“Plaster&Insulate” and

“RoomProtection” are

also closely related: they

work in tandem to com-

bat the problems caused

by relative humidity in

the home environment.

Howto UseTo prevent or eliminate

growths of mould –

which are distinguished

by spots, dots of various

shapes, colours and si-

zes, or other shapes that

can be diffi cult to make

out – on your household

surfaces, it is necessary

to apply the special-

ly designed product

TRM600 as explained

in this information sheet,

in either “prevention” or

“elimination” mode.

When using the product

to eliminate moulds, it

is vital to clean not only

the visibly contaminated

surfaces using a cloth

soaked with TRM600,

but also the areas be-

hind wardrobes, pictures,

ProteggiAmbienti

WIDE SPECTRUMANTIBIOTIC

AGAINST ALL TYPES OF MOULD,MOSS, LICHEN AND BACTERIA

FOUND ON HOUSEHOLD SURFACES

Page 107: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

107

sofas, etc. where the fur-

niture touches the walls.

This treatment restores

the optimum hygienic

conditions in your home

and prepares the walls

for the subsequent use

of the high-performance

insulating plaster

“Plaster&Insulate”. By

doing all this, you will re-

move not only the effect,

but also the cause of

the growths by elimi-

nating from your walls

the thermal bridges that

generate them.

Plaster&Insulate can be

used in the classic EIFS

mode for external insu-

lation, or in the “inverse”

mode by applying it to

the affected walls within

your home. Packaged in

handy eleven-kilogram

sacks, this product is

easy to transport and

carry.

You can ask a trusted

retailer for the relevant

explanatory technical

sheet.

Using the Pro-duct for Pre-vention on New SurfacesUsing a paintbrush,

apply TRM600 to the

walls and leave it to dry

for several hours.

Once dry, apply two

coats of water-based

wall paint which has

had TRM600 added to

it (quantity: one litre of

TRM600 every fi ve litres

of ready-to-use paint).

When wallpaper is to be

hung, TRM600 needs to

be added to the wallpa-

per glue (quantity: one

litre of TRM600 per

kilogram of concentra-

ted glue).

Using the Pro-duct to Elimina-te Mould from SurfacesIt is important NOT to try

to eliminate the spores

by scrubbing or any

other methods unless

you have fi rst sterilized

the area using TRM600.

Using a paintbrush,

apply a coat of TRM600

directly to the affect

surfaces.

After several hours,

when the surface is

completely dry, scrub or

wipe away the ste-

rilized mould. In very

contaminated areas the

operation will have to be

repeated and the walls

will have to be pain-

ted using water-based

wall paint mixed with

TRM600 (one litre of

product every fi ve litres

of ready-to-use paint).

Quantities1 litre of TRM600

covers 4-6 m² for every

coat of paint.

1 litre of TRM600 co-

vers 8-10 m² for every

coat of fi xative.

Characteristics and PrecautionsPlease dispose of the

container carefully. Keep

out of reach of children.

When applying the

product, use protective

gloves.

ProteggiAmbienti

Page 108: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 108AsciugaMattoni

Realizzare una linea di fori di Ø 20 mm quasi passanti (spessore del muro meno 5 cm) a 15 cm dal pavimento con interasse di 15 centimetri Fig. 1. Collegare alla cartuccia uno o più iniettori in maniera da raggiungere tutta la profondità del foro. Iniziare ad iniettare il gel ritraendo la pistola sino a completo riem-pimento Fig. 2. Rimuovere i vecchi intonaci ed attendere almeno 1 giorno per ogni cm. di spessore della muratura prima della nuova intonacatura Fig. 3.

11 22 33

AsciugaMMattoni

DEUMIDIFICAZIONI - DEHUMIDIFICATIONNUOVE BARRIERE ECOLOGICHE CONTRO L’UMIDITÀ

TRE 404

DescrizioneFinalmente un sistema sem-

plicissimo ed effi cace per

bloccare la risalita dell’acqua

per capillarità sulle murature in

mattoni pieni.

Trent’anni di esperienza speci-

fi ca nel settore della deumidifi -

cazione unitamente alla ricerca

continua per la semplifi cazione

delle metodologie applicative

hanno consentito la realizza-

zione di questa innovativa e

vantaggiosa tecnologia.

Facilità di utilizzoL’apposito iniettore prolun-

gabile brevettato garantisce

Adatto al risanamento di murature umide realizzate con materiali omogenei. Mattoni pieni, tufo, cemento.

Prodotto Certifi cato

GEL SILANICOA RILASCIO PROFONDO,CONTRO LA RISALITA DELL’ACQUAPER CAPILLARITÀ

il totale riempimento del foro

con il gel favorendo l’espulsio-

ne dell’aria interna tramite le

apposite alette distanziatrici.

VantaggiCosta meno del taglio mecca-

nico mantenendo la continuità

della struttura dal punto di

vista sismico e strutturale.

Si applica in maniera estre-

mamente semplice, pulita ed

effi cace. Basta riempire il foro

utilizzando una pistola per

sigillanti.

EcologicoLa formulazione ecologica

all’avanguardia, priva di solventi

alifatici, assicura una diffusio-

ne a largo raggio attorno alla

zona di iniezione, garantendo

la creazione di una barriera

idrofobizzante continua e inal-

terabile nel tempo.

I “trucchi”del mestiereUtilizzando le polveri resi-

due delle perforazioni per

le successive operazioni di

stuccatura si potranno otte-

nere superfi ci omogenee con

risultati estetici estremamente

soddisfacenti.

BASTA UNA SOLA CARTUCCIA PER RISANARE UN METRO LINEARE DI MURO DA 20 CENTIMETRI DI SPESSORE

Dry Gel:Tutte le risposteD: dove devono essere fatte le

perforazioni?

R: Si possono effettuare

le perforazioni secondo le

proprie necessità, nei mattoni

o nelle fughe, l’importante è

mantenere una distanza di 15

cm tra un foro e l’altro.

D: Quanto tempo impiega la

barriera a formarsi?

R: Indipendentemente dallo

spessore del muro ci vogliono

dai 20 ai 30 giorni perchè la

barriera diventi continua.

D: Dopo l’intervento, quanto

tempo impiega una muratura

Page 109: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

109AsciugaMattoni

DescriptionAt last a simple and effective system to stop water rising up solid brick walls through capillary action. Thirty years of specifi c experience in the dehumidifi cation sector united with continuous research into ways to make the products simpler to use have allowed us to create this innovative and

advantageous technology.

Ease of useThe patented extendible injec-

tor guarantees that the gel will

completely fi ll the hole; any air

inside is expelled thanks to its

spreader fi ns.

44

PROTETTIVO TRF 500 PER MATTONI FACCIA A VISTA

55

BOIACCHE ANTISALINE TRH 745 + TRB 305

66

NUOVO INTONACO

Volendo lasciare i mattoni “faccia a vista” si consiglia di applicare il protettivo specifi co TRF 500 Para Pioggia Fig. 4. Prima dei nuovi intonaci applicare SEMPRE le boiacche antisaline specifi che TRH 745 con TRB 305 chiudendo i fori con impasto cementizio Fig. 5. Per informazioni più dettagliate, consigli, sopralluoghi o per conoscere tutti gli altri prodotti specifi ci visitate il nostro sito, o rivolgetevi alla vostra rivendita di fi ducia Fig. 6.

INCLUSO NELLA CARTUCCIA L’APPOSITO INIETTORE BREVETTATO PROLUNGABILE CHE FACILITA L’INIEZIONE

AdvantagesCosts less than cutting away the affected surfaces with machinery and guarantees that the structure will maintain its general and antiseismic pro-perties. It’s totally easy to apply, clean and effective. Simply fi ll

the hole using a sealant gun.

EcologicalOur cutting-edge ecological formula is free from alipha-tic solvents and guarantees wide-reaching effects around the injection hole, creating a water-repellent barrier that will ensure constant protection over time.

ad asciugare?R: Se la muratura è priva di intonaco da entrambi i lati occorre mediamente un giorno per ogni centimetro di spessore (es. 30 giorni per un muro da 30 cm). Questi tempi devono essere raddoppiati o triplicati in caso di presenza di intonaco da uno oppure da entrambi i lati.D: Che tipo di fi niture devono essere previste dopo l’inter-vento?R: Se i mattoni rimarranno “faccia a vista” sarà suffi cien-te proteggerli con il prodotto specifi co TRF500 Parapiog-gia. Se invece si prevede la stesura di un intonaco si dovranno preventivamente ap-

plicare sui mattoni le boiacche

antisaline specifi che TRH745

con TRB305

D: Se il problema del’umidità è

nelle murature di sasso o pie-

tra mista può essere utilizzato

il Dry Gel?

R: Dry Gel va benissimo

anche in questi casi, tuttavia

consigliamo di impiegare la

tecnologia specifi catamente

studiata per questo tipo di

problematiche denominata

DryKit System.

Oltre all’apposita attrezzatura

usa e getta, DryKit System

prevede l’utilizzo di formulati

mono e bicomponenti di cui

uno specifi co per le superfi ci

affrescate.

NEW ECOLOGIC BARRIER AGAINST DAMP

Page 110: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 110

AntiAge Cream protegge le superfi ci dai fenomeni di invec-chiamento causati dall’assorbimento di acqua meteorica, dai fenomeni di carbonatazione, dai sali, dalle atmosfere marine e dalle piogge acide. Eccezionale resistenza ai raggi U.V.A.

AntiAge Cream

AntiAAge Cream

PROTEZIONE SUPERFICI - SURFACE PROTECTION

TRF 555 TRF 556 TRF 557 TRF 558

CREME SILANICHEA PENETRAZIONE PROFONDA

AL FLUORO CARBONIOPER LA PROTEZIONE PROLUNGATA

DI TUTTE LE FACCIATE

VERTICAL SURFACE: START INNOVATION

SUPERFICI: Altissima protezione contecnologia LOW V.O.C.

La crescita sempre maggiore di una coscienza am-

bientale responsabile, sta impegnando gli operatori

del settore del recupero e del restauro nella ricerca

di prodotti in grado di migliorare le caratteristiche

specifi che degli stessi per ridurre drasticamente gli

intervalli delle manutenzioni programmate e nel con-

tempo abbassare od eliminare la quantità di Compo-

sti Organici Volatili (V.O.C.) in essi contenuti.

Specifi co per murature intonacate,anche colorate o decorate.

TRF555Specifi co per murature in tufo e pietre

arenarie in genere.

TRF556Specifi co per facciate in calcestruzzo e

gas beton. Anticarbonatazione.

TRF557Specifi co per murature in mattoni e

pietra mista “faccia a vista”.

TRF558

PROTEZIONENuove frontieresilaniche.La perfetta sintesi tra esperienza e ricerca ha por-

tato allo sviluppo di emulsioni idroalcoliche silaniche

ad elevata impregnazione con caratteristiche perfor-

manti sino a qualche anno or sono impensabili.

I vantaggi della nuova tecnologia messa a punto dai

nostri collaboratori e sviluppata appositamente con

silani al fl uoro carbonio possono essere brevemente

così riassunti:

Particelle di dimensioni nano – tecnologiche.

Livello di tensioattivi quasi inesistenti.

Ottima stabilità di conservazione.

Possibilità di verifi ca delle dispersioni.

Riproducibilità dell’eccellenza qualitativa.

Page 111: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

111AntiAge Cream

CALCESTRUZZO – INTONACO – MATTONE – PIETRA MISTAUn prodotto perfettamente calibrato per ogni tipo disuperfi cie.La necessità di conservare e preservare nella ma-

niera più appropriata le superfi ci di diversa natura

dei manufatti antichi o di recente costruzione ci ha

portato a realizzare quattro formulazioni opportu-

namente calibrate (sostanza attiva, residuo secco,

densità, etc.) per ogni tipo di superfi cie.

Ciò al fi ne di sfruttare al massimo le possibilità

offerte da queste nuove tecnologie ed ottenere i

più alti valori di protezione in rapporto alla diversa

natura dei materiali trattati.

PROTEZIONE SUPERFICIALEO PROFONDA:differenze sostanzialiLe differenze della nuova linea AntiAge Cream ri-

spetto ai protettivi idrorepellenti tradizionali, all’acqua

o in solvente, risulta facilmente comprensibile nel

caso della protezione del calcestruzzo.

È risaputo, infatti, quanto sia importante mantenere

asciutto tale materiale per evitare che vi penetri

l’acqua all’interno e produca nelle armature i noti

fenomeni ossidativi derivanti dall’umidità e dagli ioni

cloruri in grado di produrre successivamente l’ero-

sione e la fessurazione del calcestruzzo stesso.

La penetrazione degli AntiAge Cream, rispetto agli

idrorepellenti tradizionali, risulta superiore del 10%

– 12% e può essere ulteriormente incrementata

riapplicando il prodotto a distanza di un mese dalla

prima applicazione. Si possono ottenere, in questi

casi, protezioni superiori ai 20/30mm, rispetto ai

2/3mm sino ad oggi possibili.

Cm. 1

Cm. 2

Cm. 3

Cm. 4

Anche visivamente la differenza di penetrazione e conseguentemente del potere protettivo tra il campione “A” idrofobizzato con idrorepellenti tra-dizionali e il campione “B” trattato con AntiAge Cream risulta evidente..

Lunga durata: mentre l’effetto protettivo del campione”A” è destinato a ridursi nel tempo per l’azione di invecchiamento prodotta dai raggi UV,il campione “B”, realizzato con il gel silanico “AntiAge Cream” manterrà inalterata la sua protezione per oltre 20 anni.

BA

ImpiegoAntiAge Cream va applicato sulle superfi ci asciutte

e precedentemente pulite eliminando le polveri, i

residui carboniosi, i muschi e le effl orescenze saline.

Anche eventuali crepe o fessurazioni superiori a 0,5

millimetri dovranno essere stilate prima del tratta-

mento.

Il prodotto può essere applicato con rulli in fi bra,

sistemi a spruzzo tipo airless, oppure con spatole in

gomma.

La profondità del trattamento risulterà variabile in

funzione della quantità del prodotto impiegato unita-

mente alla porosità del materiale stesso.

Temperature di utilizzo da +3°C a +35°C.

Page 112: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 112AntiAge Cream

CaratteristicheI gel tixotropici ad elevate caratteristiche idro-

repellenti per materiali lapidei o da costruzione

in genere sono stati opportunamente formulati

e differenziati per la protezione profonda dei

supporti anche di elevata densità.

Gli AntiAge Cream si caratterizzano inoltre per:

* assenza completa di effetti fi lmogeni pellico-

lanti;

* elevata resistenza alle piogge acide e alle

sostanze alcaline;

* elevatissima permeabilità al vapore acqueo

degli spessori trattati;

* elevatissimo effetto idrorepellente;

* prevengono i fenomeni disgregativi legati ai

cicli dell’acqua (gelo-disgelo) e a quelli dei sali

(anidro-saturo);

* impediscono la penetrazione ai cloruri;

* elevato potere di penetrazione anche su ma-

teriali compatti e scarsamente assorbenti;

* effetto stabilizzante ai raggi UV;

* assenza di variazioni cromatiche dopo la com-

pleta penetrazione del prodotto (si consigliano

sempre prove preliminari);

* possono essere applicati anche su materiali

precedentemente idrofobizzati.

SupportiGli AntiAge Cream sono stati realizzati con for-

mulazioni ad hoc, per il bilanciamento ottimale

della sostanza attiva e della densità, garanten-

do la protezione di lungo periodo di into-

naci anche colorati, calcestruzzi, mattoni

e cotto in genere, cemento armato, pietre,

arenarie e calcare, eccetera.

Caratteristiche chimico fi sicheSostanza attiva: dal 35% al 46% in

funzione della formulazione prescelta

(TRF555/6/7/8).

Densità: 0,8/1,2 in funzione della formula-

zione prescelta (TRF555/6/7/8).

Aspetto fl uido.

Colore opalino.

Ph: 6,5/8 in funzione della formulazione

prescelta (TRF555/6/7/8).

PrecauzioniEvitare, per quanto possibile, il contatto

diretto con la pelle mediante l’utilizzo di

opportuni guanti da lavoro.

Stoccaggio

Il prodotto può essere conservato per

un periodo non superiore ai 10 mesi nei

recipienti originali e sigillati, conservati ad

una temperatura compresa tra i +3°C ed

i +35°C.

Chiudere eventuali crepe o fessurazioni superiori a 0,5 millimetri Fig. 1.Eliminare polveri, residui carboniosi, muschi e le effl orescenze saline lavando accuratamente le superfi ci da trattare Fig 2.AntiAge Cream può essere applicato utilizzando rulli in fi bra, sistemi a spruzzo tipo airless, oppure spatole in gomma. Temperature di impiego: da 3 a 35°C Fig. 3.

1 2 3

Page 113: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

113AsciugaMattoni

Surfaces: Top-level protection with

LOW V.O.C. technology

The growing awareness of environmental

issues and sustainable practices has led

operators in the restoration and redeve-

lopment fi eld to look for products with

ever-improving characteristics in order to

drastically reduce the intervals between

each planned maintenance operation and

at the same time to reduce or eliminate

the amounts of Volatile Organic Com-

pounds (V.O.C.) they contain.

ProtectionNew frontiers for silanes

The perfect combination of experience

and research has led to the development

of highly penetrative silane-based hydroal-

coholic emulsions with performance levels

that were unthinkable even just a few

years ago.

The advantages of the new technology

perfected by our staff and developed

specially with fl uorocarbon silanes can be

summarized in brief as follows:

Microscopic particles of nanotechnology

size, almost inexistent amounts of surfac-

tants.

Great stability and durability, possibility to

check on seepage, ability to reproduce top

quality results.

Concrete, plaster, brickwork and sto-neworkA perfectly balanced product for every kind of surface

The need to fi nd the most appropriate

ways to protect and preserve different

types of surfaces in period buildings and

recent constructions has driven us to cre-

ate four perfectly balanced formulations

(blending the active substance, dry resi-

due, density, etc.) for every kind of surface.

This is so we can fully exploit the potential

of the new technologies and reach higher

levels of protection, depending on the

nature of the materials to be treated.

Surface or deep protection?

If we compare the new AntiAge Cream

line with traditional water-repellent protec-

tive coatings (whether water- or solvent-

based), it is easy to see the difference.

Let’s take concrete as an example:

It is well known how important it is to

keep concrete dry to avoid water ingress

that can lead to the notorious oxidation

processes caused by humidity and chlori-

de ions, which can further lead to erosion

and cracking in the concrete.

The penetration obtained by our AntiA-

ge Cream is 10% – 12% higher than

traditional water repellents, and this fi gure

can be further increased by reapplying

the product one month after the fi rst

application. By doing this, you can reach

a protection depth upwards of 20/30mm,

whereas until now the maximum depth

has been 2/3 mm.

Surface

The AntiAge Cream line is based on ad

hoc formulations so that every user can

get the optimum blend of active substan-

ce and density, thus guaranteeing long-

lasting protection for white and coloured

plaster, concrete, bricks and fi red clay

products in general, reinforced concrete

and different types of stone, e.g. sandsto-

ne, limestone, etc.

Use

The AntiAge Cream is to be

applied to dry surfaces that

have been cleaned to elimi-

nate any dust, carbonaceous

residue, mould or saline

effl orescence.

Any cracks or fi ssures over

0.5 millimetres need to be fi lled in before

the treatment.

The product can be applied using cloth

rollers, airless sprayers or rubber spatulas.

The depth of protection obtained can vary

depending on the amount of product used

and the porousness of the material being

treated.

Temperature for use: from +3°C to +35°C.

Characteristics

These highly water- repellent thixotropic

gels for use on stone and general con-

struction materials have been specially

formulated and differentiated in order

to provide deep protection even on very

dense surfaces.

Our AntiAge Cream are also distinguished

by the following features: complete lack of

fi lm-forming effects - strong resistance to

acid rain and alkaline substances - extre-

mely high water vapour permeability on

the treated surfaces - top hydrophobing

effect - they prevent the decay caused by

water cycles (freeze and thaw) and salt

cycles (anhydrous and hydrated) - they

stop the ingress of chlorides - able to pe-

netrate deeply even into compact and low-

absorbency materials - UV rays stabilized

- no colour changes once the product has

penetrated completely into the material

(treating a trial patch fi rst is always advisa-

ble) - can also be applied to materials that

have been previously hydrophobed.

Physical characteristics andchemical composition

Active substance: from 35% to 46%

depending on the desired formula

(TRF555/6/7/8).

Density: 0.8 to 1.2 depen-

ding on the desired formula

(TRF555/6/7/8).

Fluid appearance.

Milky-white colour.

pH: 6.5-8 depending

on the desired formula

(TRF555/6/7/8).

Page 114: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

SCHEDA PRODOTTO 114

DESCRIZIONEResina silano acrilica in grado di penetrare nel-le malte di allettamento e nei materiali porosi per realizzare uno strato impermeabile in grado di impedire la risalita d’acqua per capillarità.Il componente silanico conferisce alla barriera caratteristiche idrorepellenti aumentandone l’effi cacia.

UTILIZZODopo aver realizzato alla base della muratura una doppia linea di fori distanziati tra loro 15 cm, quasi passanti, (diametro a scelta da 12 a 28 mm), effettuare l’iniezione del formulato utilizzando una pompante, oppure serbatoi con pressione di esercizio variabile da 1.5 a 3 bar.In caso di utilizzo degli iniettori con tappo di chiusura Tecnored, il diametro della perforazio-ne non dovrà essere inferiore ai 20 mm. Il formulato può essere inserito anche a caduta utilizzando imbuti con tubi di collegamento più o meno lunghi in funzione della pressione che si vuole esercitare.

CONSUMIMediamente occorrono circa 30 litri di TRV300 per il trattamento di un metro di mu-ratura di spessore 100 cm equivalenti a circa 3 metri di muro con spessore di 30 cm. Le quantità intermedie possono essere ottenu-te per interpolazione prevedendo in ogni caso consumi superiori per murature porose ed infe-riori per il trattamento di calcestruzzi “magri” e per le murature in pietra.

BOIACCHE ANTISALINEPrima dell’applicazione dei nuovi intonaci risul-ta di particolare importanza l’applicazione delle boiacche antisaline di sottofondo TRH745 additivate a TRB305, per chiudere defi nitiva-mente il ciclo umidità e sali.Senza tali boiacche, infatti, durante l’applica-zione del nuovo intonaco, l’acqua dell’impasto potrebbe idratare i sali presenti nella muratura facendoli trasmigrare in superfi cie durante la fase di asciugatura.

CARATTERISTICHE EPRECAUZIONIProdotto non infi ammabile. Non ingerire. Tene-re lontano dalla portata dei bambini. Protegge-re accuratamente le pavimentazioni in cotto e pulire subito eventuali tracce del formulato con acqua e/o acido cloridrico diluito.

DESCRIPTIONThis acrylic silane resin is able to penetrate into mortar beds and porous materials to create a waterproof layer that prevents rising damp. The silane component provides the barrier with water repellent characteristics and increases its level of effectiveness.

USEAfter boring a double line of through holes 15 cm apart at the base of the masonry (diameter from 12 to 28 mm), inject the formula usinga pump or tanks with operating pressure from

1.5 to 3 bar. In the event of using Tecnored injectors with closure cap, the diameter of the perforation must not be less than 20 mm.The formula may also be applied using the drop method with funnels and connecting tubes of varying lengths depending on the desired operating pressure.

CONSUMPTIONOn average about 30 litres of TRV300 are ne-eded to treat a metre of wall with a thickness of 100 cm, or 3 metres of wall with a thickness of 30 cm. Other amounts can be obtained by interpolation, anticipating a higher consumption for porous walls and a lower consumption for treating “lean” concrete and stone walls.

ANTI SALT GROUTSBefore laying any new plaster on previously dehumidifi ed walls apply two crossed coats of special anti-salt grout “TRH 745”, made up of zinc stearate with low aggregate grading and organic additives, mixing it with water and broad-based acrylic primer “TRB305”.After the plaster has been carefully removed and the wall has been smoothed out, the grout must be applied to the foundation of the wall using 2 Kg per square metre. The mix ratio is 8 litres of TRB 305 for every 25 Kg of TRH 745.

CHARACTERISTICS AND PRECAUTIONSNon-fl ammable product. Do not ingest. Keep out of reach of children. Take care to protect terracotta paving and wash off any traces of the formula immediately with water and/or diluted hydrochloric acid.

Inietta&&Risana

DEUMIDIFICAZIONI - DEHUMIDIFICATIONNUOVE BARRIERE ECOLOGICHE CONTRO L’UMIDITÀ

TRV 300

RESINA SILANOACRILICAPER SBARRAMENTI

CHIMICICONTRO LA RISALITA D’ACQUA

PER CAPILLARITÀ

IMPIEGABILE AD INIEZIONE OPER ASSORBIMENTO

Inietta&Risana

Prodotto Certifi cato

Page 115: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

®R E D E S I G N

SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ

member of:

Since 1982

Deumidifi cazione muratureBARRIERA CHIMICA DRY KIT

RECUPERO:IL PRODOTTO SPECIFICO

PER LA SOLUZIONEDI OGNI PROBLEMA

SCHEDE PRODOTTI E TECNOLOGIE

pag. 68

Deumidifi cazione muratureDRY GEL

Deumidifi cazione muratureINIETTA&RISANA

Impermeabilizzazione dei muri contro terraINIETTA&IMPERMEABILIZZA

Consolidamento di qualsiasi tipo di muraturaINIETTA&CONSOLIDA

Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE

Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esternePARA PIOGGIA

Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esterneANTI AGE CREAM

Protezione e igienizzazione delle superfi ci internePROTEGGI AMBIENTI

Rinforzo strutturale dei solaiCONNETTORE NO LIMITS

Intonaci macroporosi per l’asciugatura rapida di nuove costruzioniINTONACA&DEUMIDIFICA

Manutenzione massetti ed intonaci decoesionatiSPLENDIDO GARAGE

Coibentazione esterna e “cappotti rovesci”INTONACA&COIBENTA

pag. 100

pag. 98

pag. 88

pag. 104

pag. 110

pag. 94

pag. 86

pag. 80

pag. 76

pag. 114

pag. 108

pag. 102

pag. 92Impermeabilizzazione terrazze RIPARA TERRAZZA

Page 116: Quaderni_Tecnici_Tencored_n5_2011

RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO

I.P.

RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO - N°5 Quaderni tecnici della Tecnored S.r.l.

8 051773 595363

N.5N.5Quaderni tecnici

Tecnored

Rivista diinformazioni

tecnichecomunicazionetempo libero

artecultura

�R E D E S I G N

SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ

Tribute to Banksy

Un muro umido disperde calore.Risanatelo una volta per sempre e risparmiate

con Dry Kit System

Non nascondete l’umiditàdietro un intonaco!

37141 VERONA - Via San Michele di Montorio 3/a - Tel/Fax 045 8921020

Since 1982

Recuperato con Inietta&Consolida.

il “Turrazzo” diFalerna - Cosenza.

DiVincenzo MantuanoArchitetto d’interni

Pag. 32