QUADERNI HYPSOSIS

SAGGI DI TEOLOGIA MORALE

Direttore

Réal TAccademia Alfonsiana (Roma)

Comitato scientifico

Jules MAccademia Alfonsiana (Roma)

Stefano ZAccademia Alfonsiana (Roma)

Marco DFacoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione di Genova

Francesco MPontificia Facoltà Teologica della Sardegna (Cagliari)

Antoine–Marie Zacharie IPontificia Facoltà Teologica Teresianum (Roma)

André–Marie JFacoltà di Teologia di Lugano

Luis Alfredo APontificia Universidad Católica Argentina

QUADERNI HYPSOSIS

SAGGI DI TEOLOGIA MORALE

“E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv ,)

I quaderni Hypsosis sono espressione di un gruppo di ri-cerca, fondato nel dal prof. Réal Tremblay, che inten-de riflettere sul fondamento della vita morale a partiredall’«Innalzamento» del Figlio di Dio sulla croce gloriosa.Nella persona del Figlio di Dio incarnato, morto e risortosi rinviene infatti il fondamento, la radice e l’orizzontedell’agire dell’uomo, figlio nel Figlio. La prospettiva filialeoffre così una feconda possibilità di rilettura di varie te-matiche inerenti alla teologia morale in modo da offrirneun volto più vivo e attraente per l’uomo di oggi. I qua-derni Hypsosis, nella loro essenzialità, vogliono essere uncontributo in questa direzione.

Forza nella debolezza

Fecondità di un paradosso cristologico

a cura diRéal TremblayJules Mimeault

Contributi diLuis Alfredo Anaya

Giorgio InguscioFiladelfio Alberto Iraci

Christian Ngazain NgelesaCristian Squadrani

Réal TremblayStefano Zamboni

Aracne editrice

www.aracneeditrice.itinfo@aracneeditrice.it

Copyright © MMXVIGioacchino Onorati editore S.r.l. – unipersonale

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via Sotto le mura, Canterano (RM)

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I edizione: novembre

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Indice

9 Presentazione (Réal Tremblay)

I- L’eco del Carmelo 15 Un nome insolito, ma significativo: Teresa di Gesù

Bambino e del Volto Santo (Réal Tremblay)

23 Pretesa di onnipotenza e forza della debolezza. Il Don Giovanni di Mozart vs S. Teresa di Lisieux (Filadelfio Alberto Iraci)

37 Forza e debolezza nei Dialoghi delle Carmelitane di Bernanos (Stefano Zamboni)

II- Voci della teologia contemporanea 53 La kenosi del Figlio come manifestazione della

potenza di Dio. L’impostazione della tematica in Hans Urs von Balthasar (Christian Ngazain Nge-lesa)

63 Potenza e debolezza nella teologia di Durrwell (Giorgio Inguscio)

III- La fecondità della debolezza 79 La pazienza di Dio alla luce della teologia morale

filiale (Luis Alfredo Anaya)

93 Dalla debolezza all’invocazione, dal limite al con-fine. L’esperienza della finitudine umana come luogo di relazione (Cristian Squadrani)

9

Presentazione

E io, quando sarò innalzato da ter-ra, attirerò tutti a me. Gv 12,32

La presente pubblicazione inaugura la collana intitolata “Qua-derni Hypsosis”, che vuol essere espressione di un gruppo di ri-cerca in teologia morale fondamentale che, da diversi anni, si riunisce due volte all’anno per riflettere su questioni partico-larmente discusse e attuali in questo settore.

Il metodo di questi incontri non rimanda a quello di una ri-flessione di tipo sistematico, ma a un approccio che si potrebbe definire “estetico”: figure concrete che con la loro esperienza di vita e le riflessioni che l’accompagnano diventano il punto di partenza per considerazioni che illuminano l’agire morale dan-dogli senso e valore per l’oggi. Da questo punto di vista l’organizzazione dei singoli quaderni non può essere definita a priori. Essi prenderanno forma progressivamente, ma sempre in modo da contribuire — è questo l’intento di fondo — a restitui-re alla teologia morale un volto più vivo e attraente, “per la vita del mondo” (Optatam totius, n. 16).

Questo primo “Quaderno Hypsosis”, frutto dell’incontro del gruppo del 8–9 aprile 2016, ha come titolo Forza nella debolez-za. Fecondità di un paradosso cristologico, che si ispira eviden-temente a quanto Paolo scrive all’inizio della Prima Lettera ai Corinzi. In un’epoca in cui la Chiesa ha perso molto del suo lu-stro, almeno nei paesi dell’Occidente secolarizzato, in cui la fe-de è spesso ininfluente ed è ridotta a puro optional, ci si può chiedere qual è la strategia che Dio sta usando in questa situa-zione, dal momento che sappiamo che egli mai abbandona il suo Popolo e il mondo che ha creato. Non cerca forse di mo-strarci che il suo modo di salvare il mondo non è il nostro?

In un mio testo di qualche anno fa scrivevo:

Dio è presente sulla croce in quanto, per la potenza tutta interiore del suo Essere filiale, Gesù si offre al Padre a dispetto della resistenza che tende a separarlo da lui. […] È in questa maniera che senza lasciare il

10 Presentazione

terreno della debolezza cruciforme, si afferma la potenza divina dell’identità filiale di Gesù. Questa potenza proromperà in seguito senza equivoci nella risurrezione, ma rinviando sempre alla croce do-ve ha dovuto dapprima affermarsi per suggellare per sempre pro nobis il dialogo d’Amore tra il Padre e il Figlio1.

* * *

Il Quaderno è strutturato in tre sezioni. La prima (L’eco del Carmelo) è posta sotto il segno della spiritualità carmelitana e di Teresa di Lisieux in particolare. Teresa si mostra consapevole della dialettica fra debolezza e forza, fra piccolezza e grandez-za, già nella scelta del nome — Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo — che manifesta un preciso riferimento a ciò che vi è di più piccolo nella vita del Figlio di Dio (R. Tremblay). L’accostamento, originale e ardito, tra Teresa di Lisieux e il Don Giovanni di Mozart mostra poi come le due esperienze esi-stenziali, riassumibili con l’espressione “Io scelgo tutto”, siano riconducibili all’opposizione fra la pretesa umana di onnipoten-za e la forza della debolezza che si affida a Dio (F.A. Iraci). La lettura del Dialogo delle Carmelitane di Georges Bernanos ri-vela infine come il tema della paura e lo scenario della persecu-zione possano essere affrontati solo in riferimento all’abbandono di Gesù nel Getsemani, recuperando lo spirito di un’autentica infanzia spirituale (S. Zamboni).

La seconda sezione (Voci della teologia contemporanea) si volge all’ascolto di due teologi di prima grandezza. La prima ri-flessione analizza la teologia della kenosi di von Balthasar a partire dalla sua Theologie der drei Tage (1969): qui il teologo svizzero ci offre una densa meditazione sulla kenosi del Figlio di Dio nella sua incarnazione e soprattutto nella sua passione, facendone emergere la radice trinitaria e, nello stesso tempo, facendo risaltare la potenza di Dio nell’impotenza del Figlio in-carnato (C. Ngazain Ngelesa). Nel secondo contributo si mostra come F.–X. Durrwell, mediante quanto rivela/dona il Dio trini-tario nella Pasqua, propone di superare il fraintendimento del

1 R. TREMBLAY, L’«Innalzamento» del Figlio. Fulcro della vita morale, PUL – Mursia, Città del Vaticano – Milano 2001, 45–46.

Presentazione 11

binomio forza/debolezza nella vita dei credenti, fraintendimento radicato in una visione distorta del Dio di Gesù Cristo. È a par-tire da tale rivelazione che si può cogliere ciò che è forza in Dio e quindi nel credente (G. Inguscio).

La sezione conclusiva (La fecondità della debolezza) con-tiene infine due contributi che riflettono rispettivamente sulla “pazienza di Dio” quale espressione che emerge dalla miseri-cordia divina e imprime il ritmo del dinamismo della filiazione (L. Anaya) e sul senso della “debolezza” che è afferrabile solo se in essa vediamo i segni di una relazione attesa, donata e da accogliere e non invece la traccia di una realtà statica che vor-rebbe descrivere l’uomo come essenza autonoma, limitata o di-fettosa (C. Squadrani).

Roma, 28 giugno 2016

Memoria di S. Ireneo

Réal Tremblay Jules Mimeault