Qatar: con il Mondiale il Paese cambierà volto

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ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 5° - 30 marzo 2011 n. 5 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Farnesina (DGSP) - [email protected] QATAR Qatar: con il Mondiale il Paese cambierà volto pag 2 Cantieri aperti per il nuovo appuntamento mondiale pag 5 Con alluminio e batterie, via libera a un polo della componentistica auto pag 8 GERMANIA A Berlino fiducia e occupazione ai massimi dai tempi della riunificazione pag 13 INDIA New Delhi punta sull'industria con meno burocrazia e più equità pag 9 Nel 2010 previsti 9,5 miliardi di euro di investimenti nelle ferrovie pag 11 REGNO UNITO Transport of London organizza subappalti Crossrail sul web pag 15 AUSTRIA L’export austriaco 2010 supera i 100 miliardi euro pag 16 LIBANO L'Italia è il primo fornitore europeo di Beirut pag 17 SETTORI E AZIENDE Agroindustria Costruzioni Finanza Moda Trasporti pag 18 Etiopia Georgia Slovacchia pag 21 PAESI E MERCATI Gradualismo nelle riforme del bilancio presentato da Manmohan Singh per il 2011-2012. En- tro 10 anni il settore manifatturiero dovrà coprire il 25% del PIL. Provvedimenti specifici per i comparti trainanti dell'industria a pagina 9 New Delhi punta sull'industria con meno burocrazia e più equità INDIA Qatar: con il Mondiale il Paese cambierà volto L'emirato del Qatar ha acquisito negli ultimi anni una statura internazionale che supera ampiamente le dimensioni del Paese che ha una popolazione di appena 1,7 milioni di abitanti. Sotto il profilo economico ha registrato tassi di crescita del PIL tra i più elevati al mondo (+9,5% nel 2009 e +14% nel 2010) con un'ulteriore accelerazione prevista per il 2011: +15,8% secondo le previsioni di Economist Intelligence Unit (EIU) a pagina 2 Qatar - Il Lungomare di Doha City

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E C O N O M I A , N O R M A T I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L ’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I T A L I A N E

Sommario

Anno 5° - 30 marzo 2011

n. 5

Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Farnesina(DGSP) - [email protected]

QATARQatar: con il Mondiale ilPaese cambierà volto

pag 2Cantieri aperti per il nuovo appuntamento mondiale

pag 5Con alluminio e batterie,via libera a un polo dellacomponentistica auto

pag 8

GERMANIAA Berlino fiducia e occupazione ai massimi dai tempidella riunificazione

pag 13

INDIANew Delhi punta sull'industria con menoburocrazia e più equità

pag 9Nel 2010 previsti 9,5 miliardi di euro di investimenti nelle ferrovie

pag 11

REGNO UNITOTransport of London organizza subappalti Crossrail sul web

pag 15AUSTRIA

L’export austriaco 2010supera i 100 miliardi euro

pag 16LIBANO

L'Italia è il primo fornitoreeuropeo di Beirut

pag 17

SETTORI E AZIENDE

AgroindustriaCostruzioniFinanzaModaTrasporti

pag 18

EtiopiaGeorgiaSlovacchia

pag 21

PAESI E MERCATIGradualismo nelle riforme del bilancio presentato da Manmohan Singh per il 2011-2012. En-tro 10 anni il settore manifatturiero dovrà coprire il 25% del PIL. Provvedimenti specifici per icomparti trainanti dell'industria

a pagina 9

New Delhi punta sull'industria con meno burocrazia e più equitàINDIA

Qatar: con il Mondiale il Paese cambierà voltoL'emirato del Qatar ha acquisito negli ultimi anni una statura internazionale che

supera ampiamente le dimensioni del Paese che ha una popolazione di appena 1,7

milioni di abitanti. Sotto il profilo economico ha registrato tassi di crescita del PIL

tra i più elevati al mondo (+9,5% nel 2009 e +14% nel 2010) con un'ulteriore

accelerazione prevista per il 2011: +15,8% secondo le previsioni di Economist

Intelligence Unit (EIU)

a pagina 2

Qatar - Il Lungomare di Doha City

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Storicamente, la mossa vincente del Qa-tar è stata quella di puntare, già negli an-ni '90, sulla tecnologia di liquefazione delgas naturale e di continuare ad investirein questa filiera dove si è affermato co-me un vero gigante. Oggi, con una capa-cità produttiva di 77 milioni di tonnellateanno, il Paese è il primo produttore edesportatore mondiale di gnl (gas natura-le liquefatto) e quest'attività fa affluire nel-le casse dello Stato enormi surplus chevengono in gran parte investiti per moder-nizzare il Paese sia sotto il profilo socia-le (scuola, sanità, servizi, cultura, ricer-ca) che delle infrastrutture. La recentedecisione della Fifa di assegnare al Qa-tar i Mondiali di calcio del 2022 è ancheun'occasione per accelerare questo pro-cesso, come spiega a Diplomazia Econo-mica Italiana l'Ambasciatore italiano aDoha, Andrea Ferrari.

Tra vent'anni quindi, il Qatar sarà mol-to differente rispetto a oggi: sotto qua-li aspetti?

L'aggiudicazione dei Mondiali di Calcionel 2022 ha costituito per il Qatar un suc-cesso senza precedenti. In molti avreb-bero piuttosto scommesso su di un di-verso esito della competizione alla vigi-lia della decisione della FIFA il 2 dicem-bre scorso anche perché gli sfidanti delpiccolo Emirato erano Paesi del calibrodi Stati Uniti, Giappone, Australia e Co-rea del Sud.Non vi è dubbio che tale prospettiva, ilcui significato anche in termini di accre-sciuta immagine del Paese sul piano in-ternazionale è sotto gli occhi di tutti, apri-rà una nuova fase di tumultuoso svilup-po, per gestire la quale questa classe di-rigente si sta già attrezzando, intenden-

SVILUPPO

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Doha - I nuovi stadi, disegnati da Albert Speer & Partner, GmbH, rappresentano un ampio salto in avanti nel campo dell’efficienza energetica. I cinque stadi utilizzeranno l’energia solare per alimentare i sistemi di condizionamento dell’aria, indispensabili in quanto il campionato si svolgerà nel pieno dell’estate. Nell’immagine un rendering dello stadio che sorgerà nell’area del porto di Doha

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do peraltro incanalarla lungo i binari delpiù ampio programma di crescita delinea-to nella c.d. Qatar National Vision 2030.Vale a dire, tararla sull'obiettivo di darevita ad una società avanzata, in grado diassicurare un livello ed una qualità di vi-ta elevati per tutta la popolazione, grazieanche alla capacità di garantire al Paeseuna crescita economica adeguata. Unavisione che ha nella modernizzazione enel mantenimento delle tradizioni, equi-librio tra bisogni delle generazioni pre-sente e futura, nonchè tra espansioneeconomica sostenibile, sviluppo socialee tutela ambientale, gestione della di-mensione e qualità della manodoperastraniera, le sue principali sfide.

Vision 2030 si pone il problema dei gio-vani: di come educarli e anche di comemotivarli ad essere protagonisti dellasocietà del futuro. Con quali strumenti?

Il Qatar è un Paese in movimento. Ha cer-tamente i suoi tempi e le sue dinamichema non può definirsi monolitico ed imper-meabile al cambiamento. Guarda avan-ti, alla modernizzazione, senza dimenti-carsi del suo passato e delle sue tradizio-ni. In questa visione, centrali sono la dif-fusione dell'istruzione ed una accentua-ta attenzione all'arte, alla musica ed allacultura in generale che, unitamente aduna progressiva apertura verso l'ester-no, intende diffondere soprattutto tra igiovani un approccio critico al saperequale base essenziale di una loro più at-tiva e consapevole partecipazione alla

crescita del Paese. Da qui, la nascita dimolteplici enti scolastici, anche stranieri,di una vera e propria Città dell'Educazio-ne (Education City), di un Parco Scienti-fico e Tecnologico per la ricerca applica-ta e di un Villaggio Culturale con al suointerno scuole di pittura, scultura e foto-grafia. Ma anche di Musei (ad esempioquelli di Arte islamica e di Arte araba mo-derna), di un'orchestra filarmonica e diun ente cinematografico nazionali.

Un'altra trasformazione sociale do-vrebbe riguardare la composizione elo statuto della consistente popolazio-ne immigrata. Sotto quale profilo?

Il sostenuto sviluppo economico del Qa-tar se, come è attualmente nelle previ-sioni di tutti i principali osservatori, verràmantenuto negli anni a venire, avrà unimpatto anche nella composizione dellastruttura sociale del Paese. Nell'attualefase storica, che non ha nel terziario ilsuo settore prevalente, buona parte del-la popolazione immigrata è scarsamen-te qualificata. In prospettiva, grazie an-che agli sforzi della classe dirigente delPaese in favore di una più accentuata di-versificazione dell'economia nazionale,il settore dei servizi dovrebbe sviluppar-si a tassi più elevati rispetto ad altri e con-seguentemente favorire l'afflusso dal-l'estero di personale di ben altro profiloprofessionale, ma anche di estrazionesocio-culturale più sofisticata che do-vrebbe avere un impatto all'interno nei ri-guardi della popolazione autoctona.

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Il Centro Congressi dell’Education City di Doha, nel progetto dell’architetto giapponese Arata Isozaki

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Sport ma anche cultura e tecnologia-ricerca: nella visione del Qatar di do-mani c'è molto spazio per queste atti-vità. Si aprono quindi anche opportu-nità per istituzioni e imprese italiane inquesti settori?

L'Italia gode in Qatar, come suol dirsi, diottima stampa. A noi da qui si guarda consincera amicizia e considerazione. No-stre aziende hanno contribuito negli an-ni, con la realizzazione di importanti pro-getti industriali nei settori chiave dello svi-luppo del Paese, alla sua sostenuta cre-scita. Sul piano economico-commercia-le l'interscambio bilaterale negli ultimi 5/6anni si è più che quintuplicato, attestan-dosi, secondo le ultime statistiche dispo-nibili che si fermano al novembre 2010,ad oltre 2 miliardi di euro. Sul piano poli-tico, il susseguirsi di delegazioni ad altolivello da e per l'Italia non si è sostanzial-mente mai interrotto, a testimonianza diun sincero interesse reciproco a mante-nere elevato il flusso di contatti. Anchenegli ambiti culturale, dell'educazione escientifico sono allo studio iniziative, conl'Università di Doha, il Villaggio Cultura-le ed il Parco Scientifico e Tecnologico diDoha, dalle quali potranno auspicabil-mente partire dei volani positivi grazie aiquali consolidare la nostra posizione qui.La prospettiva dei Mondiali di calcio del2022 dovrebbe aprire ulteriori opportuni-tà che intendiamo cogliere appieno.

Il Qatar è un Paese molto piccolo, ma di-spone di risorse e influenza in una re-gione strategica del mondo: quale ruo-lo può svolgere sotto il profilo econo-mico e politico in questo contesto?

Per dimensioni geografiche e densità di po-polazione il Qatar è paragonabile al nostroAbruzzo, ma è molto ricco: terzo produttoremondiale di gas, primo esportatore di GNL,uno dei Paesi a più alto reddito pro-capite etasso di crescita in termini reali del PIL. An-che grazie alla sua ricchezza, il Qatar ha sa-puto tessere una estesa rete di contatti erapporti internazionali che gli consentono disvolgere un ruolo crescente sul palcosceni-co non solo regionale. Un ruolo svolto conpragmatismo, in favore del dialogo e dellastabilità, anche al fine di procedere sulla viadello sviluppo e delle riforme, molto saggia-mente avviate al proprio interno.

Negli investimenti esteri il Qatar è forte-mente orientato all’immobiliare, ancheper quanto riguarda l'Italia. È possibile al-largare l'interesse degli investitori versoaltri aspetti del nostro Paese e altre for-me di partnership con imprese italiane?

Come detto il rapporto bilaterale dell'Ita-lia con il Qatar è ottimo sotto tutti gliaspetti, compreso quello degli investi-menti in merito ai quali abbiamo operatoe stiamo operando al fine di espandere econsolidare la partnership.

Doha - L’Anfiteatro del Villaggio Culturale, particolare del portale

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La decisione presa dalla FIFA, nel di-cembre del 2010, di assegnare al Qataril compito di ospitare i mondiali di calciodel 2022, non solo ha contribuito a crea-re un clima di entusiasmo per il caratte-re storico di tale evento, ma si inserisceanche, molto opportunamente, in unprogramma di trasformazione dell'eco-nomia del piccolo Emirato che ha unapopolazione di 1,7 milioni di abitanti euna superficie paragonabile a quelladell'Abruzzo. L'obiettivo è di diminuire ilgrado di dipendenza del Paese dallaproduzione (peraltro in calo) di petrolioe gas naturale, trasformando l'assetto

urbano e potenziando le infrastrutturedel territorio, in vista dello sviluppo deisettori del turismo, dei servizi, della lo-gistica e di attività industriali qualificatead alto valore aggiunto. Il percorso peraltro è già avviato: Dohaha ospitato nel 2006 i Giochi Asiatici erecentemente la FIFA Asian Cup. Per ilnuovo appuntamento del 2022 è già pre-vista la costruzione di 9 nuovi stadi che,unitamente alla ristrutturazione di tre im-pianti già esistenti, porterà la capacitàcomplessiva di queste strutture ad oltre600mila spettatori. I nuovi impianti, peri quali é previsto un investimento di 4

INFRASTRUTTURE

Cantieri aperti per il nuovo appuntamento mondialeSaranno edificati nove nuovi stadi, ma sarà anche accelerato unmassiccio programma di infrastrutture con la costruzione di unarete ferroviaria e metropolitana, un nuovo aeroporto internazionale,un nuovo porto e diversi collegamenti autostradali

Un rendering dello stadio che sorgerà a Lusail

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miliardi di dollari, comprendono l'instal-lazione di tecnologie all'avanguardia edi sistemi di climatizzazione a bassissi-mo impatto ambientale. Al termine del-la competizione una parte sarà sman-tellata e donata a Paesi in via di svilup-po. Lo stadio più grande sarà costruitonel nuovo centro di Lusail. Avrà una ca-pacità di oltre 86.000 spettatori e richie-derà un investimento complessivo di662 milioni di dollari. Gli altri 8 stadi dinuova costruzione avranno ciascuno uncosto compreso tra i 202 (Doha Port Sta-dium) e i 300 milioni di dollari (Qatar Uni-versity Stadium).A breve sarà costituito un comitato incari-cato di valutare la priorità dei singoli pro-getti e di impostare un calendario delle ga-re di appalto e dei lavori.Gli stadi, comunque, non sono l'unicoprogetto. Il programma di trasformazio-ne a lungo termine del Paese (Qatar Na-tional Vision 2030) per il quale è previ-sto, allo stato attuale, un volume com-plessivo di investimenti di 100 miliardi didollari, contempla tra l'altro la costruzio-ne di numerose opere, alcune delle qua-li saranno anticipate in vista dell'appun-tamento mondiale. Le più rilevanti sono:

- il nuovo aeroporto internazionale diDoha (NDIA) con un investimento delvalore complessivo di 14 miliardi di dol-lari. La costruzione dello scalo, in real-tà, é stata iniziata nel 2004 (con la par-tecipazione di alcune aziende italianetra cui Cassina e Permasteelisa) e hasubito diversi ritardi, ma dovrebbe es-sere completata nel 2015. La prima tran-che del nuovo scalo dovrebbe diventa-re operativa già nel 2012. A pieno regi-me si prevede che NDIA sarà in gradodi gestire annualmente 50 milioni di pas-seggeri, 320.000 voli e 2 milioni di ton-nellate di merci, per una capacità totalesei volte superiore a quella dell'attualeaeroporto;- il nuovo porto commerciale a Mesa-ieed, un centro industriale localizzato asud della capitale, destinato a prendereil posto dell'attuale porto situato nel cen-tro di Doha comporterà un investimentodi circa 5,5 miliardi di dollari. La primafase dei lavori dovrebbe essere ultima-ta nel 2014, mentre il completamento éprevisto per il 2023. Al momento la com-pagnia cinese China Harbour é la favo-rita nella gara per aggiudicarsi i lavori diescavazione onshore, mentre la gara

Un rendering del nuovo porto commerciale a Mesaieed

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per i lavori relativi al canale d'ingressodel porto é in fase di pre-qualifica;- una rete ferroviaria e metropolitana infase di progettazione (l'incarico è stato con-ferito nel 2009 alla tedesca DeutscheBahn). La rete metropolitana sarà compo-sta da 4 linee per un totale di 300 km. Il pri-mo segmento collegherà il centro di Dohacol nuovo aeroporto. La rete ferroviaria fa-rà parte di un più ampio progetto volto acollegare tutti i Paesi della regione. Il com-pletamento dei lavori, inizialmente previstoper il 2021, a seguito dell'assegnazionedei Mondiali 2022 subirà un'accelerazioneche prevede l'operatività della rete metro-politana e di quella ferroviaria nazionalegià dal 2016;- il collegamento stradale e ferroviariotra Qatar e Bahrein (Friendship Cause-way) attraverso un ponte, lungo oltre 40km con un investimento complessivo di 4miliardi di dollari; - una strada di 12 km che collegherà ilcentro di Doha alla nuova area urbanaresidenziale di Lusail e alla Perla, un

quartiere residenziale in fase di costruzio-ne su isole artificiali nella baia a nord del-la capitale. L'investimento ammonta a po-co meno di 700 milioni di dollari;- una nuova strada che collegherà Do-ha con Dukhan, centro urbano sulla co-sta occidentale del Qatar, di fronte alle co-ste saudite;- un raccordo autostradale che dal nuo-vo aeroporto dovrebbe attraversare la ca-pitale per poi proseguire verso nord e unir-si alla Friendship Causeway;- un tunnel sottomarino che dovrebbe at-traversare la baia di Doha collegando di-rettamente la Perla al nuovo aeroporto.Nei prossimi 11 anni saranno altresì po-tenziate le strutture ricettive del Paese, fi-no ad una disponibilità di 85-90.000 came-re, rispetto alle 10-15.000 attuali. A ciò vaaggiunta l'annunciata ripresa dei lavori nelcantiere di Lusail City, un'area urbana adestinazione mista residenziale e commer-ciale che si estenderà per 37 kmq a norddi Doha lungo 28 km di costa e che potràospitare fino a 200mila persone.

Il progetto del Boulevard della nuova città di Lusail, a 15 Km da Doha (Foto www.lusail.com)

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In concomitanza con il Motor Show diDoha, il Governo del Qatar ha presen-tato un ambizioso piano che prevede lacostituzione nell'Emirato di un vero eproprio polo della componentistica autospecializzato su due filiere in cui potràmettere a frutto alcuni significativi van-taggi competitivi. La prima riguarda la produzione di com-ponenti in alluminio, in quanto l'utilizzo diquesto materiale da parte dell'industriadell'auto mondiale è in forte crescita. Il Qatar prevede di incentivare, con age-volazioni fiscali e sovvenzioni alla ricer-ca, la costituzione di joint venture concomponentisti di tutto il mondo che po-

tranno localizzare le loro attività a valledel nuovo e modernissimo impianto diQatar Aluminium. In aggiunta, con un occhio al decollo,ancora in fase iniziale, dei veicoli elet-trici, il Qatar punta a diventare un impor-tante produttore di batterie al litio.Anche in questo caso offrirà supporti fi-nanziari e di ricerca, in aggiunta allestrutture portuali del Paese che dovreb-bero consentire una grande efficienzanell'organizzazione della logistica in-bound.

INDUSTRIALIZZAZIONE

Con alluminio e batterie, via libera a un polo della componentistica auto

www.ambdoha.esteri.it

Ashghal, l'ente statale per le opere pubblichedel Qatar, ha assegnato appalti per oltre 400milioni di dollari per la costruzione di nuovestrade, trattamento e depurazione delle ac-que reflue e altre infrastrutture. Saranno com-pletate entro sette anni. Il contratto più con-sistente (149 milioni di dollari) è quello acqui-sito da Bin Omran Trading per la costruzio-ne della rete stradale di Barwa City. Un con-sorzio internazionale di cui fanno parte l'im-presa francese Degremont e Ma-rubeni si é invece ag-giudicato il contrat-to da 73 milioni didollari per i lavori diespansione dell'im-pianto di trattamentodelle acque reflue diDoha West.

China Harbour Engineering costruirà il ter-minale di Mesaieed

China Harbour Engineering Company si è ag-giudicata l'appalto per la realizzazione del nuo-vo terminale container (2 milioni di teu anno) delporto di Mesaieed. La commessa ha un valoredi 880 milioni di dollari. I lavori dovrebbero con-

cludersi fra 4 anni emezzo circa. Nel Gol-fo, China Harbour En-gineering, ha già rea-lizzato parte del por-to saudita di Ras Azed é attualmenteimpegnata in unprogetto infra-strutturale anchenegli Emirati.

LAVORI IN CORSO - Il Governo assegna nuove commesse per 400 mln Usd

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La legge Finanziaria 2011-2012 presen-tata al Parlamento indiano dal Ministrodelle Finanze Mukherjee confermal'orientamento riformista e l'approcciogradualista del Governo guidato daManmohan Singh, consumato ed effi-cace navigatore, da 40 anni, della poli-tica indiana, ma anche una decisa vo-lontà di rafforzare le basi economichedel boom indiano. In questo contesto,ad esempio, è stato annunciato, per laprima volta dopo molti anni, un program-ma di politica industriale. Il Governo siè dato l'obiettivo di portare entro 10 an-ni l'incidenza del settore manifatturierosul PIL del Paese dall'attuale 16% al25%. Il programma prevede un taglio nelsistema di autorizzazioni e procedure

burocratiche gestite dallo Stato, che sa-ranno sostituite da strumenti di autocon-trollo dei settori industriali stessi. Previsto anche un rafforzamento delle Zo-ne Economiche Speciali (ZES) con l'esen-zione dall'imposta sui servizi delle impreseinsediate. Previsto un focus specifico sulsettore auto che nel 2010 ha messo a se-gno il secondo più elevato tasso di crescitaa livello mondiale (30% su base annua). Oral'India, per consolidare i risultati conquista-ti, punta sulla mobilità sostenibile e ha an-nunciato una National Mission for Hybridand Electric Vehicles. Nel contesto del so-stegno alle piccole e medie imprese e allefiliere tradizionali sono state proposte diver-se iniziative, inclusa la creazione, entro il2011, di sette distretti del pellame.

LEGGE FINANZIARIA

New Delhi punta sull'industria con meno burocrazia e più equità

Un modello di auto elettrica della casa indiana Reva

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PPP e nuovi capitali per le infrastrutture

Particolarmente significativo l'impegno perla modernizzazione delle infrastrutture. Laspesa pubblica per trasporti ed energia ve-drà un incremento del 10% rispetto al pre-cedente anno fiscale (2mila 720 miliardi dirupie, quasi 50 miliardi di euro), ma è suun maggiore afflusso di capitali privati, so-prattutto esteri, che il Governo fa principal-mente affidamento. Saranno creati appo-siti fondi obbligazionari per finanziare leopere con regimi fiscali agevolati (ritenuteal 5%, esenzione d'imposta sui profitti).Obbligazioni esentasse per finanziare larete ferroviaria saranno emesse da IndianRailways Finance Corporation e Natio-nal Railways Authority of India. Il limiteall'acquisto di obbligazioni societarie daparte degli investitori istituzionali stranieripasserà dagli attuali 5 miliardi di dollari a25 miliardi per il solo settore delle infra-strutture (gli investimenti stranieri in que-sto comparto si situano attualmente attor-no ai 500 milioni di dollari Usa). Per rime-diare ai ritardi nei tempi di realizzazionedelle opere già avviate sarà definito unnuovo sistema di target quantitativi, che in-corpori sia elementi di responsabilizzazio-ne dei contractor, sia incentivi per quellipiù efficienti. Un esempio di questi ritardi èdato dai tempi di realizzazione della nuo-va rete autostradale del Paese che proce-de con una velocità di 4 chilometri al gior-no rispetto ai 20 proposti come obiettivo.

Agricoltura con meno laccioliNel settore agricolo il Governo di NewDelhi si propone di conciliare la volontàdi evitare tensioni speculative sui prez-zi con l'impegno a una modernizzazio-ne della filiera. Mukherjee ha dichiara-to che sarà data priorità all'eliminazionedei colli di bottiglia nella distribuzione eanche nella produzione, imputabili a fat-tori diversi, incluse molte procedure am-ministrative. Saranno effettuati impor-tanti investimenti per incrementare lecapacità di stoccaggio e conservazionedel Paese (con facilitazioni fiscali perl'acquisto di attrezzature). Sarà ancheavviata una graduale riforma del cosid-detto "mandi system", il meccanismo didistribuzione statale delle derrate.Immediata invece la riforma dei contri-buti statali su grano (e kerosene) per gliindigenti. I sussidi verranno erogati di-rettamente in denaro ai beneficiari, eli-minando le attuali strutture di interme-diazione burocratica. Al via anche unariforma fiscale con l'adozione, dal mesedi aprile, del Direct Tax Code mentreuna serie di emendamenti costituziona-li dovrebbe consentire l'introduzionedella Goods and Services Tax che, unavolta a regime, dovrebbe garantire unmiliardo di dollari di nuove entrate al-l'erario.

Una coltivazione di cavoli nei dintorni di Bhubaneswar (Orissa)

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Il Ministro indiano delle Ferrovie, Signo-ra M. Banerjee ha illustrato in Parlamen-to la proposta di Bilancio 2011/12 cheviene presentata con un documento se-parato rispetto al progetto di Bilancio del-lo Stato. Le ferrovie indiane (Indian Rail-ways) sono una delle reti più vaste nelmondo con oltre 63mila km di linee di cuipoco più di 18mila elettrificati ed in mag-gior parte con scartamento non standard(1676 mm). Hanno trasportato nell'ultimoanno circa 700 miliardi di passeggeri/kme 538 miliardi di tonnellate/km di merciimpiegando 1,4 milioni di persone. I da-ti sono alquanto in ritardo sugli obiettividel Piano Quinquennale (2007-2012),che prevedeva un raddoppio del trafficomerci a 993 miliardi tonnellate/km e unaumento del 40% del traffico passegge-ri a 924 miliardi passeggeri/km. In real-tà anche nel 2011/2012 la crescita pre-

vista per i passeggeri è più modesta, nel-l'ordine del 6,4%. A conclusione del-l'esercizio 2010/2011, secondo i datiesposti dal Ministro, sono entrati in ser-vizio 117 nuovi treni (sui 120 previsti) edè stata aumentata la frequenza delle cor-se. Sono state prese misure per una mi-gliore igiene e per il servizio di ristoro. Infase di ultimazione la costruzione di 94stazioni secondarie, 10 stazioni di primolivello e 93 parcheggi multipiano polifun-zionali.Gli investimenti previsti nel prossimo an-no ammontano a 576,3 miliardi di rupie(circa 9,5 miliardi di euro). Dovrebberoessere coperti per 200 miliardi di rupieda fondi pubblici e per 142 miliardi di ru-pie da risorse interne delle ferrovie india-ne. I restanti 206 miliardi di rupie (3,43 mi-liardi di euro) saranno finanziati tramite ilricorso a prestiti sul mercato.

INFRASTRUTTURE

Nel 2010 previsti 9,5 miliardi di eurodi investimenti nelle ferrovieNuove linee e modernizzazione della rete esistente che già supera i 63mila chilometri

La struttura organizzativa di Indian Railwayssotto il controllo del Ministero delle Ferrovie,è divisa in 16 zone principali a loro volta sud-divise in 68 divisioni ed è composta da 13enti pubblici di gestione, 7 unità produttive(locomotive elettriche e diesel, vagoni fer-roviari) ed altre organizzazio-ni che si occupanodi ricerca e svilup-po, standardizzazio-ne, elettrificazionedelle linee, rete me-tropolitana di Calcut-ta e centri di formazio-ne professionale. Il bi-

lancio preventivo per il 2011-2012 prevedeun volume di ricavi lordi superiori ai 1.000miliardi di rupie (16,8 miliardi di euro) conuna copertura dei costi superiore al 91%.

Saranno mante-nute inalterate siale tariffe per il traf-fico passeggeri(che sono rima-ste invariate ne-gli ultimi ottoanni) sia quelleper il serviziocargo.

Tariffe inalterate e ricavi per 16,8 miliardi di euro

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Interventi a 360 gradiI principali interventi previsti sono la po-sa in opera di 1.300 km di nuove lineeferroviarie, il raddoppio di altri 867 km el'adeguamento dello scartamento per1.017 km, per uno stanziamento di312,79 miliardi di rupie (circa 5,21 miliar-di euro). Saranno introdotti 68 nuovi tre-ni di varie tipologie e 18mila nuove car-rozze ferroviarie per uno stanziamento di138 miliardi di rupie (2,3 miliardi di euro).Previsti inoltre diversi interventi tra cui:- ammodernamento di 236 stazioni;- costruzione di due nuovi terminal pas-seggeri nello stato del Kerala e di un ter-minal ciascuno negli stati dell'Uttar Pra-desh e del Bengala Occidentale;- costruzione di una centrale elettrica ali-mentata a gas da 700 MW che verrà lo-calizzata a Thakurli nello Stato del Maha-rashtra;- realizzazione di due parchi ferroviari aJellingham e New Bongaigaon, un cen-tro per locomotori diesel a Manipur, unafabbrica di ponti ferroviari nello stato diJammu e Kashmir, un istituto di ingegne-ria dei ponti e dei tunnel a Jammu e uncentro di software applicato a Darjeeling;- aggiunta di 47 corse giornaliere per laferrovia suburbana di Mumbai e di 50 perquella di Calcutta;

- attivazione di un portale per e-ticketing(biglietteria online);- introduzione di apparecchiature anticol-lisione e per la sicurezza in caso di neb-bia basate sul GPS; - utilizzo di energia solare, eolica e bio-diesel in stazioni e passaggi a livello (pro-gramma Green Energy).Infine verranno avviati studi di fattibilitàper l'elevazione della velocità dei trenipasseggeri a 160-200 kmh.Banerjee ha inoltre ribadito l'impegno acollegare tramite linee ferroviarie le areepiù arretrate dell'India con l'aggiunta, en-tro i prossimi 10 anni, di 25mila km di nuo-ve linee. A tale scopo, nei prossimi 100giorni, verrà stabilita una task force chedovrà valutare ed approvare le propostedi investimenti e verranno emanate lineeguida semplici ed orientate ad attrarreanche capitali privati, senza però arriva-re ad una privatizzazione delle ferrovie.Annunciata anche l'introduzione di un si-stema unificato per la realizzazione diprogetti in PPP ("Public Private Partner-ship") con l'istituzione di uno sportellounico su cui tuttavia non sono stati forni-ti dettagli.

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Victoria Terminus, la principale stazione ferroviaria di Mumbai

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In Germania si consolida la fiducia diuna stabile ripresa dell'economia. Il re-sponso del test congiunturale realizza-to dall'Istituto Ifo, ad esempio, ha rag-giunto a gennaio scorso il punto più al-to dai tempi della riunificazione. Anchele ultime previsioni del Governo federa-le tedesco prevedono un aumento delPIL nel 2011 pari al 2,3%, inferiore aquello del 2010, ma comunque tale daconfermare il ruolo del Paese di loco-motiva europea. I dati definitivi relativiall'ultimo trimestre del 2010 hanno sta-bilito innanzitutto che la crescita com-plessiva è stata del 3,6%. Tra le voci del-la domanda aggregata, particolarmentesignificativa la crescita degli investimen-

ti in capitale fisso delle aziende (+9,4%annuo). Anche gli ordini di prodotti indu-striali sono aumentati del 2,7% nell'ulti-mo trimestre 2010. Soprattutto, il Pae-se ha confermato il suo elevato grado diinternazionalizzazione. Le esportazionidi beni sono ammontate a quasi 952 mi-liardi di euro (+18,5% rispetto al 2009),mentre le importazioni sono state pariad oltre 797 miliardi di euro (+20%). Ag-giungendo anche l'export di servizi, sirileva che la domanda estera ha coper-to nel 2010 circa il 45% del PIL dellaGermania mentre la quota coperta dal-le importazioni è pari al 41%. Il 44,57%delle importazioni complessive provienedall'Eurozona.

A Berlino fiducia e occupazione ai massimi dai tempi della riunificazione

CONGIUNTURA

I dati emergono dall'ultimo sondaggio dell'IFO e dalle rilevazioni sulmercato del lavoro. La domanda estera nel 2010 ha coperto il 45% delPIL. In forte ripresa anche gli investimenti in capitale fisso

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Un traino anche per l'Italia

Complessivamente l'Italia ha esportatoin Germania beni per un valore di quasi40 miliardi di euro (con un'importantequota di subforniture industriali). Il datocorrisponde a un aumento del 16,7% subase annua. Nel 2010 quasi il 60% dell'export tede-sco è stato diretto in Paesi UE e in par-ticolare il 40,57% in Paesi della zona eu-ro. Nei primi 11 mesi del 2010 le espor-tazioni verso l'Italia sono state di 53,4miliardi di euro (+14,8% annuo). La quo-ta dell'export tedesco diretta verso Pae-si terzi è stata minore, ma ha dimostra-to una dinamica più accentuata (+26%su base annua). Contestuale a questo ultimo aumento ea questa diversificazione è stato l'incre-mento delle assicurazioni pubbliche aicrediti all'esportazione, che ha totaliz-zato 32,5 miliardi di euro (un record sto-rico). Ne hanno beneficiato soprattuttole operazioni con i Paesi emergenti:Russia (3,4 miliardi), Cina (2,2 miliardi),Brasile (1,8 miliardi).

Più occupati anche nell'industria

Nel quarto trimestre del 2010 le personeprofessionalmente attive in Germania am-montavano ad oltre 41 milioni, il livello piùalto dai tempi della riunificazione. La par-te più consistente dell'aumento occupazio-nale proviene dai servizi (+1,3% annuo) incui si registrano 30 milioni di occupati, maper la prima volta dallo scoppio della crisiè aumentato anche il numero degli occu-pati nel manifatturiero (+0,1%). Cresciutoanche il numero delle ore lavorate in me-dia da ogni singolo occupato e positiva èstata anche la dinamica salariale: nel cor-so del 2010 le retribuzioni nette dei lavo-ratori sono aumentate in media del 3,4%.In aggiunta, i recenti - seppur contenuti -sgravi fiscali approvati dal Governo in feb-braio (420 milioni), dovrebbero permette-re alle famiglie di aumentare i consumi equindi rafforzare la domanda interna. Il tut-to si traduce in un forte clima di fiducia checoinvolge anche le aziende.

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Londra non cessa di rinnovarsi: mentrei cantieri delle Olimpiadi stanno arrivan-do sul filo del traguardo, partono i lavo-ri per il Crossrail, una nuova dorsale ditrasporto metropolitano che, entro il2018, migliorerà i collegamenti tra l'areasud-est e il centro della capitale. Com-plessivamente il costo dei lavori è pre-visto in 16 miliardi di sterline che com-prendono lo scavo di 21 km di tunnel ela costruzione di 9 stazioni metropolita-ne collegate con la rete esistente e con4 linee ferroviarie di superficie. Si pre-vede che negli anni di picco dei lavori(2013-2015) oltre 14 mila persone sa-ranno impegnate nell'esecuzione delleopere.Il progetto è gestito da Crossrail Ltd(CRL), società che fa capo alla TFL(Transport for London), l'ente che ge-stisce e controlla la maggior parte dellestrutture di trasporto della capitale bri-tannica. Alla fine del 2010 sono stati ap-paltati lavori di scavo per un ammonta-re pari a 1,25 miliardi di sterline a diver-si gruppi di imprese tra cui BAM NuttallLtd, Ferrovial Agroman UK, Kier Con-struction, Dragados, Sisk & Son (Hol-dings), Alpine BeMo Tunnelling, Bal-four Beatty Civil Engineering, MorganSindall (Infrastructure) e Vinci Con-struction Grands Projects. Queste so-cietà rivestono il ruolo di contractor estanno attualmente definendo i subap-palti per la realizzazione delle opere. Quest'anno è prevista l'assegnazione de-gli appalti per la realizzazione di sei nuo-ve stazioni per un valore previsto di 1,5miliardi di sterline. Per quelle di Paddin-gton e Farringdon sono già stati presele-

zionati i candidati (short list). Farringdonin particolare sarà lo snodo principale dicollegamento con le altre linee ferrovia-rie (Thameslink) e metropolitane. Da Farringdon sarà ora possibile rag-giungere Heathrow in 33 minuti e Cana-ry Wharf in meno di un quarto d'ora. Lealtre stazioni previste sulla linea sonoBond Street, Canary Wharf, CustomHouse, Liverpool Street, TottenhamCourt Road, Whitechapel e Woolwich.Per le gare di primo livello per valori supe-riori alla soglia prevista per le gare europee(forniture 156.442 sterline, lavori 3.927.260sterline) le aziende italiane interessate po-tranno consultare il sito Tenders ElectronicDaily (www.ted.europa.eu). Per tutte le altre gare di appalto e di su-bappalto per beni e servizi dovrà esse-re da tutti obbligatoriamente utilizzato ilsistema Competefor.com, uno stru-mento innovativo attivato per gestire gliappalti delle Olimpiadi del 2012. Il siste-ma consente di dare piena trasparenzaalle gare di appalto e di moltiplicare leopportunità per le piccole e medie im-prese in quanto consente di creare deiveri e propri network di fornitura conoperatori specializzati. Le aziende interessate ad utilizzare il si-stema devono inizialmente registrarsisul sito www.competefor.com creandoun preciso e dettagliato profilo azienda-le che verrà utilizzato per poter riceve-re tutte le informazioni per parteciparealle gare pertinenti per la fornitura di be-ni e servizi.

Transport of London organizza subappalti Crossrail sul web

COSTRUZIONI

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Secondo i dati raccolti dall'Istituto na-zionale di statistica, nei primi undicimesi del 2010 il deficit della bilanciacommerciale austriaca è salito da 3,07(2009) a 3,56 miliardi di euro. Sia leesportazioni che le importazioni sonoaumentate del 15,8% per un ammonta-re pari, rispettivamente, a 99,87 miliar-di e 103,43 miliardi di euro. Il deficit con i Paesi UE è passato dai4,03 miliardi di euro del 2009 a 4,43 mi-liardi di euro nel 2010. Le esportazioniverso gli Stati membri hanno raggiuntola cifra di 70,58 miliardi di (+14,9%),mentre le importazioni si sono attestatea 75,01 miliardi (+ 14,6%).Con i Paesi extra-europei si è registra-to un attivo di bilancio di 875,24 milioni;le esportazioni sono cresciute del 18,1%(29,30 miliardi) e le importazioni del 19,1% (28,42 miliardi). Il Ministro dell'Econo-mia, Reinhold Mitterlehner (Partito Po-polare), si è detto soddisfatto dei risul-tati ottenuti sul fronte delle esportazio-ni, nonostante il saldo negativo dell'in-

terscambio complessivo: "Già a novem-bre abbiamo raggiunto l'obiettivo che cieravamo prefissati di superare i 100 mi-liardi di euro di esportazioni nel 2010. Innovembre con 10,4 miliardi di euro, sia-mo tornati ai livelli raggiunti negli anniprecedenti la crisi. Sono fiducioso che iltrend positivo possa proseguire anchenel 2011 e che le esportazioni continue-ranno a costituire il motore propulsoredello sviluppo". Il Ministro vede un grande potenziale perl'export verso i mercati extra europei, lacui quota è passata dal 14,5% del 2000al 17% del 2010 (novembre). Mitterleh-ner ha sottolineato la forte crescita del-le esportazioni verso Paesi emergentiquali Cina e Brasile. Nel periodo genna-io-novembre 2010 le esportazioni versola Cina sono aumentate del 41,5% ri-spetto allo stesso periodo del 2009 equelle verso il Brasile del 35,7%.

L’export austriaco 2010 supera i 100 miliardi di euro

INTERSCAMBIO

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Vienna - L’Hofburg (Foto wikipedia)

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Dai dati pubblicati dalle Dogane Liba-nesi ed elaborati da ICE Beirut, emer-ge che nel 2010 l'Italia è stato il primofornitore europeo del Libano. A livel-lo mondiale, il nostro Paese risulta es-sere in terza posizione dopo gli USA ela Cina. Nel periodo in esame, il valoredell'export italiano verso il Libano è sta-to pari a 1,39 miliardi di dollari, con unaquota di mercato del 7,8% (in aumentorispetto al 7,5% dell'anno precedente) eun incremento percentuale del 13,8% (ilpiù alto tra i principali concorrenti) men-tre le importazioni si sono attestate sui31 milioni di dollari (+6,9% rispetto al2009), costituiti prevalentemente da rot-tami di metallo e fertilizzanti. Le voci dell'export italiano sono, nell'or-dine, prodotti petroliferi per un valore di529 milioni meccanica per 192 milioni,prodotti chimici per 115 milioni, tessileed abbigliamento per 94 milioni, seguitida metallurgia, alimentari e bevande,materiali edili, mezzi di trasporto, plasti-ca e gomma, calzature.Gli USA hanno esportato merci per 1,91miliardi (+8,2% rispetto al 2009), conuna quota di mercato del 10,6%, segui-ti dalla Cina con 1,63 miliardi (+13,7%)ed una quota di mercato del 9,1%. Alquarto e quinto posto si sono posiziona-te rispettivamente la Germania con 1,26miliardi (+1,8%) e la Francia con 1,19miliardi (-23,9%).Complessivamente, nel 2010 le impor-tazioni del Libano si sono attestate sui

17,96 miliardi, in aumento del 10,6% ri-spetto al 2009. Il deficit commerciale èammontato invece a 13,71 miliardi(+7,5% rispetto al 2009), nonostante l'in-cremento dell'export del 22,07%, per unvalore pari a 4,25 miliardi.Le principali voci dell'import libane-se sono i prodotti petroliferi raffinati con3,79 miliardi, seguiti da macchinari per2,17 miliardi, mezzi di trasporto per 1,94miliardi, prodotti dell'industria chimicaper 1,55 miliardi, metalli e lavori di me-tallo 1,27 miliardi, oreficeria e gioielle-ria per 1,16 miliardi e alimentari per 1,14miliardi (6,4% del totale).I principali prodotti dell'export liba-nese sono invece: oreficeria e gioielle-ria per 1,11 miliardi, macchinari per 742milioni, metalli e lavori di metallo per 460milioni, mezzi di trasporto 361 milioni ealimentari per 324 milioni. I principalimercati di sbocco sono la Svizzera con502 milioni di Usd (-35,4% rispetto al2009), Emirati Arabi Uniti (418 milioni)seguiti da Francia, Sudafrica, Iraq, Ara-bia Saudita, Turchia e Siria. L'export ver-so Svizzera e Sudafrica, è costituitoquasi esclusivamente da rottami d'oro eoro usato.

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L'Italia è il primo fornitore europeo di Beirut

INTERSCAMBIO

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Leggi gli aggiornamenti suwww.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com

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AGROINDUSTRIA

Siria: Damasco organizza una fiera florealicola

Si svolgerà a Damasco dall'8 all'11 mag-gio 2011 la Mostra dei Fiori recisi e dal29 giugno al 9 luglio 2011 la 38° FieraInternazionale dei Fiori, durante laquale verranno esposti piante e fiori conla partecipazione di società del settore,professionisti ed artigiani. Entrambe lemanifestazioni sono organizzate dal Mi-nistero del Turismo in collaborazionecon il comune di Damasco. Il Ministero del Turismo ospiterà fino atre persone per delegazione ufficiale euna persona di società private, offrendogratuitamente un padiglione espositivoed esentando dal pagamento delle tas-se i materiali da esporre, fino ad un va-lore di 30mila euro.

COSTRUZIONI

Malaysia: avviati i lavori per la diga sul Bertam (Salini)

Salini Costruzioni ha avviato la costru-zione in Malaysia di una diga sul fiumeBertam nell'area di Cameron Highlands,nello Stato del Pahang, circa 140 km anord di Kuala Lumpur. L'opera fa partedel progetto idroelettrico denominatoUlu Jelai, del valore di oltre 550 milionidi euro. Salini in partnership con Tinda-kan Mewah aveva vinto in dicembre lagara d'appalto indetta da Tenaga Na-sional Berhad (TNB), la principale uti-lity elettrica malaysiana. La diga, alta ol-tre 80 metri, sarà realizzata con tecno-logia RCC (calcestruzzo rullato compat-tato). Oltre alla diga di circa 800mil m3,il progetto prevede una centrale in ca-verna che accoglierà due turbine da 190MW ciascuna e quasi 26 km di tunnelidraulici. I lavori dovrebbero durare cir-ca 5 anni ed impegneranno oltre 2milatra operai e tecnici specializzati.

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Un allestimento di una passata edizione della Damascus Flower Fair

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FINANZA

Australia: prosegue il boom dei Kangaroo Bond

Secondo i dati pubblicati da Bloom-berg, il valore dei Kangaroo Bondemessi nei primi due mesi di quest'an-no, ammonta a 10 miliardi di dollari au-straliani. I cosiddetti Kangaroo Bond so-no obbligazioni emesse in valuta localeda soggetti non australiani. La maggior parte delle nuove emissioniè stata fatta da investitori istituzionaliquali l'International Bank for Recon-struction and Development (IBRD) ela European Investment Bank (EIB).Un quantitativo importante è stato inol-tre emesso dalla banca tedesca Lan-dwirtschaftliche Rentenbank. Nel2010 l'emissione di kangaroo bond ave-va totalizzato 37,3 miliardi di dollari (cir-ca 28 miliardi di euro), il 17% dei qualiemesso dal Gruppo Banca Mondiale(IBRC e IFC). L'attrattività dell'Australia per gli investi-tori internazionali si motiva soprattuttocon la solidità della valuta australiana(che da alcuni mesi oscilla su livelli re-cord con il dollaro statunitense, l'euro ele altre maggiori valute internazionali) el'elevato differenziale dei tassi d'interes-se australiani rispetto alle altre maggio-ri economie avanzate (il tasso di scon-to in Australia è attualmente fissato al4,75%). I "kangaroo bonds" rispondonoinoltre alla crescente domanda di colla-terali a basso rischio delle banche au-straliane, generata dall'obbligo di rispet-tare i parametri di liquidità richiesti dal-le regole di Basilea II e dall'insufficien-te offerta di titoli pubblici governativi,avendo l'Australia uno dei livelli di debi-to pubblico più bassi al mondo (pari al22% del PIL).

La Borsa di Singapore vuole l’Australian Stock Exchange

La Borsa di Singapore (SGX) ha an-nunciato che presenterà all'AustralianForeign Investment Review Boarduna formale domanda di acquisizionedell'Australian Stock Exchange(ASX). Sulla base delle trattative in cor-so, SGX ha accettato un maggiore pe-so nel board dei membri nominati daASX. Rispetto alla proposta originaria,SGX ha accettato che il numero com-plessivo venga ridotto da 15 a 13, di cui5 nominati dagli australiani.

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MODA

Hong Kong: Woo entra in Ferragamoche si rafforza in Imaginex

Nuova configurazione della ventennalecollaborazione tra il gruppo Ferragamoe il finanziere Peter Woo di Hong Kong(gruppo Wheelock). Woo rileva l'8% diFerragamo che però alzerà dall'attuale50% al 75% la sua quota in Imaginex, lasocietà creata 20 anni fa dal gruppoWheelock, specializzata nella distribuzio-ne di marchi di lusso in Cina, con filiali eduffici a Pechino, Shanghai, Taipei, Macaoe Canton. Grazie a Imaginex oggi Ferra-gamo è distribuita in 90 punti vendita nel-la Repubblica Popolare Cinese, di cui ol-tre la metà gestiti direttamente. Ferraga-mo (che aprì il suo primo negozio a HongKong nel 1986) realizza nella cosiddettaGrande Cina circa il 20% del fatturato.Wheelock, che nasce come società di svi-luppo immobiliare, controlla anche WharfHoldings e Wheelock Properties. Il por-tafoglio di attività include centri commer-ciali, alberghi e attività nei settori televi-sivo e delle telecomunicazioni.

TRASPORTI

Austria: ricava 101 miliardi dall’Autostrada del Brennero

I proventi dal pedaggio dei mezzi pesan-ti lungo l'autostrada del Brennero (A13)confluiti nella casse dell'Ente austriacodi gestione autostradale Asfinag hannoraggiunto nel 2010 i 101 milioni di euro,8 milioni in più rispetto al 2009, anno incui la crisi economica aveva prodottouna consistente flessione del traffico pe-sante attraverso il Tirolo.

Qatar: la compagnia di bandieraapre voli quotidiani su Venezia

A partire dal 15 giugno Qatar Airwayscomincerà ad operare voli diretti da Do-ha a Venezia con frequenza giornaliera.Lo ha annunciato la compagnia di ban-diera del Qatar aggiungendo che il col-legamento sarà assicurato dal nuovoAirbus A320. I 7 voli settimanali su Ve-nezia si aggiungono ai voli giornalieri suMilano e Roma. La decisione di aprire lanuova rotta si inserisce nella strategia dilungo termine della Qatar Airways voltaa collegare destinazioni meno servite,ma potenzialmente molto redditizie, davoli internazionali. E la città lagunare,oltre a essere una delle mete italianepreferite dai turisti del Qatar, è anche alcentro di una delle regioni più dinamichein Italia per quanto riguarda l'industriamanifatturiera orientata all'export. Negliultimi mesi la Qatar Airways ha inaugu-rato nuove rotte su Ankara, Copenha-gen, Barcellona, Nizza, Bucarest, Bu-dapest e Bruxelles portando a 24 il nu-mero di città europee collegate da volidiretti con Doha.

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ETIOPIA

L’Ambasciata di Addis Abeba pubblica la guida agli investimenti

L'Ufficio commerciale dell'Ambasciata d'Ita-lia a Addis Abeba ha elaborato una Guidaagli Investimenti in Etiopia. La pubblica-zione è consultabile online sul sito internetdell'Ambasciata: http://www.ambaddisa-beba.esteri.it/Ambasciata_AddisAbe-ba/Menu/Informazioni_e_servizi/Fare_affari_nel_Paese/L'Etiopia è uno dei Paesi che sta registran-do i più alti tassi di crescita (intorno al 10%)su scala mondiale con un ambizioso pia-no di sviluppo pluriennale che riguarda idiversi settori dell'economia: infrastruttu-re, industria, agricoltura e servizi sociali.Nonostante l'ambiente economico presen-ti aree specifiche di difficoltà (sistema ban-cario, procedure autorizzative) il Paesepresenta moltissime opportunità per le im-prese straniere operanti nel settore mani-fatturiero, agroindustriale e dei servizi.L'Etiopia intende anche rafforzare l'afflus-so di tecnologia e know how che attual-mente è alimentato soprattutto dai Paesiasiatici, diversificando gli interlocutori emigliorando i livelli qualitativi. L'Italia go-de tuttora di grande stima e prestigio inEtiopia, anche e soprattutto dal punto divista della qualità dei suoi prodotti e pro-cessi industriali.

GEORGIA

L'Italia è il secondo fornitoreeuropeo di Tbilisi

L'Italia è tornata ad essere il secondofornitore europeo della Georgia, do-po la Germania. Dai dati Istat relativi all'interscambiocommerciale tra i due Paesi, emergeche le esportazioni italiane verso questopaese hanno totalizzato 91 milioni di eu-ro nei primi 10 mesi del 2010, corrispon-denti a un incremento annuo pari al 30per cento. L'incremento è imputabile in buona par-te ai derivati (lubrificanti) del petrolio eminerali bituminosi (+72,3%) che copro-no da soli circa un quinto del totale. Al-tri voci doganali che contribuiscono inmaniera significativa sono caldaie, mac-chine, apparecchi meccanici.

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Panorama di Addis Abeba

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SLOVACCHIA

Produzione industriale a gonfie vele, +19,7% nel 2010

La produzione industriale slovacca ha regi-strato a dicembre 2010 una forte ripresa(+19,7% annuo). Il dato è stato in larga par-te determinato dall'andamento dell'industriaautomobilistica (+38,1%), produzione dimacchinari (+36,4%), apparecchi informa-tici, elettronici e ottica (+27%), forniture dimacchinari elettrici, per gas, riscaldamentoe condizionatori (+24,4%), metallurgia(+17,8%). L'Istituto di Statistica ha rileva-to invece una contrazione dell'attività pro-duttiva nei comparti della lavorazione delcoke e dei derivati dal petrolio (-4,8%), deltessile, abbigliamento e lavorazione del pel-lame e prodotti finiti (-14,1%). Per l’intero2010, la produzione industriale slovacca haregistrato un aumento su base annua del18,9%. La maggior parte delle aziende sidichiara ottimista anche per il 2011.L'industria automobilistica, settore trainantedell'economia, ha prodotto 563.000 autovet-ture con un incremento di oltre 12.000 unitàrispetto all'anno record 2008. Secondo alcu-ni analisti, nel corrente anno la produzioneindustriale potrebbe registrare una crescitadell'8-10% grazie all'avvio di nuovi progettie investimenti nei comparti dell'industria elet-tronica e all'introduzione di nuovi modelli daparte di Kia Motors, Volkswagen e PSAPeugeot Citroen, nonchè una ripresa del-la produzione dei prodotti petroliferi. La ripre-sa industriale ha fatto rivedere le stime dicrescita economica del Paese che, secon-do il Ministero delle Finanze, per il correnteanno dovrebbe attestarsi tra il 3,3 e il 3,4%e nel 2012 tra il 4,5 ed il 4,8 per cento.

Bratislava dimezza il deficitpubblico dei primi due mesi 2011

Nei primi due mesi del 2011 il deficit diBilancio dello Stato slovacco è statodi 340 milioni di euro, pari alla metà delvalore del deficit dello stesso periododell'anno scorso. È il risultato delle rigi-de misure di austerity adottate, inclusicentinaia di licenziamenti nel settorepubblico e blocco quasi totale dellegrandi opere infrastrutturali. Contestual-mente si è verificata una crescita del20% delle entrate di bilancio (1,8 miliar-di di euro) grazie prevalentemente al-l'aumento dell'IVA e delle accise. Il Mi-nistro delle Finanze ritiene dunquepossibile mantenere l'obiettivo di ridu-zione del deficit delle finanze pubblichesotto il 5% del PIL. Il risultato dipende-rà in parte dalla crescita economica.Il PIL della Slovacchia è cresciuto del4% nel 2010, mentre nel 2009 si era con-tratto del 4,7%. Il prodotto interno lordonell'ultimo trimestre del 2010 ha supe-rato i 17 miliardi di euro, con una cresci-ta su base annua del 3,5. Nel settorebancario, la domanda di prestiti da par-te delle imprese ha registrato nel 2010un aumento dello 0,4% rispetto all'anno2009.Un handicap del Paese è imputabile aicosti dell'energia elettrica (tra i più altiin Europa) sui quali incidono i contribu-ti (322 milioni di euro) per il settore car-bonifero e per le fonti rinnovabili.

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