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Quaderno n. 3 Report questionario ...E NON FINISCE QUI somministrato al convegno “Tutto quello che avreste voluto sapere sulla prevenzione, ma…” (progetto inter-regionale RELIGO) Autori: C. Celata, G. Gelmi, V. Velasco Quaderni dell e Prevenzione

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Quaderno n. 3

Report questionario ...E NON FINISCE

QUI somministrato al convegno “Tutto quello che avreste voluto sapere

sulla prevenzione, ma…” (progetto inter-regionale RELIGO) Autori: C. Celata, G. Gelmi, V. Velasco

Quaderni delle Prevenzione

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QUADERNO N. 3

Report questionario ...E NON FINISCE QUI

somministrato al convegno “Tutto quello che avreste voluto sapere sulla

prevenzione, ma…” (progetto inter-regionale RELIGO)

Autori: C. Celata, G. Gelmi, V. Velasco

Settembre 2006

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INDICE

Introduzione .........................................................................................................................3

SEZIONE 1 ..........................................................................................................................3

Dati anagrafici......................................................................................................................3

Sesso e fasce d’ età .........................................................................................................3

Titolo di studio ..................................................................................................................4

Ente di appartenenza .......................................................................................................4

Anzianità di servizio nel settore dipendenze e nella prevenzione ....................................6

Ruolo di coordinamento ...................................................................................................7

SEZIONE 2 ..........................................................................................................................8

Temi di approfondimento .....................................................................................................8

Argomenti su cui essere informati......................................................................................13

Conclusioni ........................................ ..............................................................................14

ALLEGATO ........................................... ............................................................................16

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Introduzione

Durante il Convegno nazionale di RE-LIGO “Tutto quello che avreste voluto sapere sulla

prevenzione, ma...” è stato distribuito a tutti i partecipanti un breve questionario per

indagarne le caratteristiche e i possibili interessi sui temi preventivi su cui basare

l’eventuale implementazione di un sistema di coordinamento regionale.

I questionari raccolti sono stati 209, corrispondenti al 71% di quelli distribuiti.

Il questionario era suddiviso in due sezioni:

• dati socio-anagrafici

• temi di approfondimento, strumenti di approfondimento, argomenti su cui essere informati

Nella prima sezione si sono voluti indagare alcuni dati anagrafici dei soggetti come l’età e

il sesso, e alcuni aspetti legati alla professione. In particolare è stato chiesto: il titolo di

studio, l’ente di provenienza, l’appartenenza al settore delle dipendenze, l’anzianità

nell’ambito della prevenzione ed il coinvolgimento nel coordinamento di progetti.

Nella seconda si sono invece elencati una serie di temi legati all’ambito della prevenzione

chiedendo il reale interesse per ognuna di queste tematiche e gli strumenti ritenuti più

adeguati per approfondire tali argomenti. Infine è stato chiesto di indicare su quali

tematiche volessero essere informati.

SEZIONE 1

Dati anagrafici

Sesso e fasce d’ età

I soggetti presenti al Convegno e che hanno risposto al questionario erano per lo più donne

(femmine 68.3%, maschi 31.71%) con un’età che variava dai 22 ai 71 anni. In particolare il

9.9% dei rispondenti aveva un’età compresa fra i 20 e 30 anni, il 28.1% tra i 31 e i 40, il

35.5% fra i 41 e i 50, il 24.6% tra i 51 e i 60 ed infine il 2% tra i 61 e 71 anni.

Figura 1- 2: Soggetti divisi per sesso e classi di età

Sesso

maschi32%

femmine 68%

20-30 10% 51-60

25%

61-71 2% 31-40

28%

41-50 35%

Classi di età

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Titolo di studio

Per quanto riguarda invece il titolo di studio, il 29.8% dei soggetti ha dichiarato di essere

psicologo, il 16.3% medico e il 13.5% educatore prof.le; il 18.3% (38 persone) del

campione ha invece indicato di non avere nessuno dei tradizionali titoli di studio degli

operatori sociali (a questo proposito si segnala che il convegno si rivolgeva anche agli

amministratori degli EELL).

Gli psicologi che hanno risposto al questionario sembrano distribuirsi equamente nelle

diverse classi di età, mentre la maggior parte dei medici ha un’età compresa fra i 41 e i 60

anni; gli educatori prof.li sembrano invece essere più giovani.

Figura 3: Soggetti divisi per titolo di studio

Tabella 1: Soggetti divisi per titolo di studio e classi di età

20-30 anni 31-40 anni 41-50 anni 51-60 n.ass. % n.ass. % n.ass. % n.ass. %

psicologi 10 16.4 15 24.6 19 31.1 17 27.9 medici 0 0 1 3 14 42.4 18 54.5 educatori prof.li 1 3.7 14 51.9 10 37 2 7.4

Ente di appartenenza

Per quanto riguarda invece l’ente di appartenenza, più della metà dei rispondenti al

questionario lavora presso l’ASL (117 soggetti, 56,3%); il 22.6% (47 soggetti) proviene dal

Privato Sociale ed il 7.2% (15 soggetti) dal EELL. Gli altri enti erano invece rappresentati

soltanto in una piccola percentuale.

Se si confrontano coloro che lavorano presso la ASL e coloro che invece provengono dal

Privato Sociale si nota che quest’ultimi sono più giovani. Il 15.2% di coloro che lavorano

per il Privato Sociale ha infatti un’età compresa fra i 20 e i 30 anni, il 54.3% fra i 31 e i 40 e

soltanto il 6.5% fra i 41 e i 50 anni. Per quanto riguarda invece coloro che provengono

dalla ASL, soltanto il 3.5% ha un’età compresa fra i 20 e i 30 anni, il 20.4% fra i 31 e i 40, il

42.5% fra i 41 e i 50 e il 33.6% fra i 51 e i 60 anni.

Titolo di studio ed. prof.

13% ass. san.4%

psicologo 31%

infermiere5%

medico16%

ass. soc.7%

sc. educ.5%

altro19%

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5

Figura 4: Confronto ASL e Privato Sociale per classi di età

Si riscontrano delle differenze fra i due gruppi anche rispetto al titolo di studio. Alcune

figure professionali sono infatti presenti esclusivamente nelle ASL: gli assistenti sociali (9

soggetti), gli assistenti sanitari (8 soggetti), gli infermieri (11 soggetti) e i medici (31

soggetti all’ASL e 1 soggetti nel Privato Sociale). Per quanto riguarda invece gli psicologi,

si rileva che 37 (pari al 74%) provengono dalle ASL e 13 (pari al 26%) dal Privato Sociale.

Se però si considera la rappresentatività di questa figura professionale all’interno dei due

gruppi si rileva che nelle ASL rappresentano il 31.9%, nel Privato Sociale il 27.7%. Gli

educatori prof.li sono divisi equamente tra i due gruppi: il 54.2%, corrispondente a 13

soggetti, provengono dalle ASL, il 45.8%, corrispondenti a 11 soggetti, dal Privato Sociale.

Anche in questo caso, se consideriamo la loro rappresentatività entro ciascun Ente, si

rileva che nelle ASL rappresentano il 11.2% e nel Privato Sociale il 23.4%. Da questo dato

si può inferire che la figura dell’educatore prof.le sia quella più frequente all’interno del

Privato Sociale.

Fra i laureati in Scienze dell’Educazione il 44.4% (4 soggetti) proviene dalle ASL e il

55.6% (5 soggetti) dal Privato Sociale, ma nel primo caso rappresentano soltanto il 3.4%

di tutti coloro che lavorano presso le ASL mentre nel secondo costituiscono il 10.6% di

coloro che provengono dal Privato Sociale.

Infine dai dati emerge che 3 soggetti senza titolo specifico lavorano per le ASL mentre 17

provengono dal Privato Sociale (i restanti 20 soggetti che hanno dichiarato di avere un

titolo di studio diverso da quelli elencati nel questionario provengono prevalentemente

dagli EELL e dal volontariato).

ASL 20-30

4% 31-40 20%

41-50 42%

51-60 34%

Privato Sociale

41-50 22%

51-60 7%

61-71 2%

20-30 15% 31-40

54%

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6

Figura 5: Confronto ASL e Privato Sociale per titolo di studio

Anzianità di servizio nel settore dipendenze e nella prevenzione

Il 67.7% del campione totale lavora nel settore delle dipendenze e l’88.7% si occupa di

prevenzione. Inoltre la maggior parte di chi ha compilato il questionario dichiara di lavorare

in questo campo da vari anni:

• 82 soggetti (40.4%) da più di 10 anni

• 45 soggetti (22.2%) da 6 a 10 anni

• 39 soggetti (19.2%) da 1 a 5 anni

• 10 soggetti (4.9%) da meno di un anno

• le persone in formazione sono invece risultate essere soltanto 4 (2%).

Da questi dati è possibile inferire che ci sia ormai un’esperienza consolidata in questo

settore di attività poichè oltre la metà del campione dichiara di occuparsi di prevenzione da

molti anni.

Figura 6: Soggetti divisi per anni di anzianità nella prevenzione Anni di prevenzione

sono in formazione

2%

da 6 a 10 anni 22%

> 10 anni 41%

non me ne occupo

11%

< 1 anno 5% da 1 a 5 anni

19%

Privato Sociale

Ed.

Profess. 10

Psicologo; 13

Sc.Educaz.5

Infermiere 1

Medico; 1

Altro; 17

ASL

Altro; 3

Psicologo; 37 Medico; 31

Infermiere; 31

Ass.Sanitario8

Ass.Sociale9

Ed. Profess12

Sc.Educaz.; 4

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7

Coloro che lavorano nell’ambito della prevenzione da più di 10 anni provengono per lo più

dalle ASL (66 soggetti, 89.2%) e rappresentano più della metà (57.9%) di tutti coloro che

lavorano presso questi Enti e che hanno risposto al questionario. Fra questi ci sono 23

medici (35.4%) e 23 psicologi (35.4%). Coloro che invece dichiarano di occuparsi di

prevenzione da più di 10 anni e provengono dal Privato Sociale sono 8 soggetti che

rappresentano il 10.8% dei partecipanti al convegno e il 17.4% di tutti coloro che lavorano

presso il Privato Sociale. Di questi la metà (4 soggetti) possiede un titolo di studio diverso

da quelli indicati nel questionario.

Gli operatori che si occupano di prevenzione da 6 a 10 anni e da 1 a 5 anni sono invece

equamente distribuiti fra ASL e Privato Sociale: nel primo caso il 45.7% (16 soggetti)

proviene dall’ASL e il 54.3% (19 soggetti) dal Privato Sociale, nel secondo caso le ASL è

rappresentata dal 57.1% (16 soggetti) ed il Privato Sociale dal 42.9% (12 soggetti).

Figura 7: Confronto ASL e Privato Sociale per anni di anzianità nell’ambito della prevenzione

Ruolo di coordinamento

Infine dai dati è risultato che il 58.1% dei soggetti coordina progetti, fra questi il 70.1%

proviene dall’ASL ed il 29.9% dal Privato Sociale.

Fra coloro che coordinano progetti presso le ASL il 33.3% (20 soggetti) è psicologo, il

31.7% (19 soggetti) medico e l’13.3% (8 soggetti) educatore prof.le. La maggior parte di

questi dichiara inoltre di occuparsi di prevenzione da molti anni: il 66.7% (40 soggetti) da

più di 10 anni e il 20% (12 soggetti) da 6 a 10 anni. Coloro che invece coordinano progetti

nelle organizzazioni del Privato Sociale dichiarano di essere: educatori professionali (7

soggetti, 26.9%), di avere un titolo differente da quelli indicati nel questionario (8 soggetti,

30.8%) o di essere psicologi (6 soggetti, 23.1%). Inoltre più della metà (53.6%, 14

soggetti) dichiara di occuparsi di prevenzione da 6 a 10 anni.

ASL

> 10 anni 66

6-10 anni 16

1-5 anni 16

< 1 anno; 7

Privato Sociale

1-5 anni; 12

6-10 anni 19

> 10 anni; 8

< 1 anno; 2

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Figura 8: Confronto tra ASL e Privato Sociale dei titoli di studio dei coordinatori di progetti

SEZIONE 2

Di seguito si riportano i dati relativi alle sessioni: temi di approfondimento, strumenti per

approfondire tali temi e argomenti su cui essere informati. Per queste analisi sono stati

tenuti in considerazione esclusivamente i soggetti che hanno dichiarato di occuparsi di

prevenzione o di essere in formazione relativamente a questo settore (180 soggetti,

88.7%).

Temi di approfondimento

Per quanto riguarda i temi di approfondimento, i partecipanti al convegno che hanno

risposto al questionario sembrano particolarmente interessati a:

• strumenti di valutazione d’efficacia degli interventi di prevenzione (87.8%);

• strumenti di progettazione (84.5%);

• letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze (63%);

• predisposizione e l’utilizzo degli strumenti di rilevazione (questionari, ecc.) (61.3%);

• modelli di programmazione e policy analisi (56.4%).

Si riscontrano invece percentuali di interesse più basse per quanto riguarda:

• metodi e strumenti per la ricerca di fondi (48.6%),

• legislazione e normativa di settore (42.5%)

• l’utilizzo di software per l’analisi dati (39.4%)

• strumenti e metodi per effettuare ricerche bibliografiche (34.8%).

Sarebbe interessante analizzare le motivazioni che portano i soggetti a voler approfondire

la letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze ma non gli strumenti e

ASL

altro; 2

ed. prof

7

sc. educaz.; 3

ass.sociale 4 ass

sanitario; 1

infermiere; 4

medico19

psicologo 20

Privato Sociale

altro; 7

ed. Prof7

sc. educaz.

3

studente; 2

psicologo 6medico

1

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9

i metodi per effettuare ricerche bibliografiche. Allo stesso modo si nota che la maggioranza

del campione sembra interessato allo studio di strumenti di valutazione d’efficacia degli

interventi di prevenzione e di rilevazione dati ma non all’approfondimento dell’utilizzo di

software per l’analisi dei dati che rappresenta invece uno dei mezzi indispensabili per

realizzare tale attività.

Figura 9: Temi di approfondimento (risposte positive e negative)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

VALUTAZIONE

PROGETTAZIONE

LETTERATURA

STRUMENTI RILEVA...

PROGRAMMAZIONE

FONDINORMATIVA

ANALISI DATI

BIBLIOGRAFIA

SI%

NO%

Se si confrontano gli indici di interesse indicati da coloro che provengono dalle ASL e

coloro che lavorano in organizzazioni del Privato Sociale si possono riscontrare alcune

differenze statisticamente significative. Questi ultimi, infatti, risultano maggiormente

interessati :

• alla letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze;

• ai metodi e strumenti per la ricerca di fondi;

• alla legislazione e normativa di settore.

risposte positive Privato Sociale

risposte positive ASL

chi-quadro Sig.

letteratura scientifica 85.4%, 56.9%, 10.58 p<0.01 ricerca di fondi 73.1%, 41.1%, 12.18 p<0.01 legislazione e normativa 58.5%, 36.7%, 5.81 p<0.05

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10

Figura 10: Temi di approfondimento ed ente di appartenenza (risposte positive)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

PROGETTAZIONE

LETTERATURA

VALUTAZIONE

FONDIPROGRAMMAZIONE

STRUMENTI RILEVA...

NORMATIVA

ANALISI DATI

BIBLIOGRAFIA

ASL

PrivatoSociale

Un ulteriore confronto rispetto a questi temi è stato effettuato tra chi coordina i progetti e

chi no. In base ai dati ottenuti si sono registrate delle differenze statisticamente

significative tra i due gruppi. In particolare i coordinatori sono risultati piu interessati a:

• strumenti di valutazione di efficacia degli interventi di prevenzione (anche se la

percentuale di risposte positive sono molto alte per entrambi i gruppi);

• modelli di programmazione e policy analisi;

• metodi e strumenti per la ricerca di fondi.

risposte positive coordinatori

risposte positive altri

chi-quadro Sig.

Strumenti di valutazione 90.5%, 86.7%, 8.33 p<0.05 Strumenti di programmazione 67.6%, 43.3%, 10.67 p<0.05 ricerca di fondi 56.7%, 37.3%, 6.68 p<0.05

Figura 11: Temi di approfondimento e ruolo di coordinamento (risposte positive)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

VALUTAZIONE

PROGETTAZIONE

LETTERATURA

PROGRAMMAZIONE

STRUMENTI RILEVA...

FONDINORMATIVA

ANALISI DATI

BIBLIOGRAFIA

Coordinatori

Non coordinatori

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11

Infine, se si confrontano le risposte positive di interesse in base agli anni di anzianità nel

settore di prevenzione, si riscontra una differenza statisticamente significativa solo rispetto

alla letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze. I dati mostrano

infatti una minor interesse su questa tematica da parte di coloro che si occupano di

prevenzione da più di 10 anni (51.2%) rispetto agli altri componenti del campione (intorno

al 74%). Si rilevano inoltre delle differenze nelle percentuali di risposte positive di coloro

che si occupano di prevenzione da meno di un anno ma questi dati sono poco significativi

in quanto i “più giovani” rappresentano soltanto il 5% di tutto il campione.

Figura 12: Temi di approfondimento ed anni di anzianità nell’ambito della prevenzione (risposte positive)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

VALUTAZIONE

PROGETTAZIONE

LETTERATURA

STRUMENTI RILEVA...

PROGRAMMAZIONE

FONDINORMATIVA

ANALISI DATI

BIBLIOGRAFIA

>10 ANNI

6-10 ANNI

1-5 ANNI

<1 ANNO

Strumenti di approfondimento

La maggior parte dei soggetti sembra considerare i corsi di formazione (84%) lo strumento

più adeguato per approfondire alcuni temi relativi agli interventi di prevenzione. Seguono,

a scalare:

• convegni e seminari a tema (60.8%);

• siti internet (57.8%);

• tavoli di lavoro a livello inter-provinciale (50.3%).

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12

Figura 13: Strumenti di approfondimento (risposte positive e negative)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

CORSIFORMAZIONE

CONVEGNISEMINARI

SITO INTERNET TAVOLI DILAVORO

NEWSLETTER

SI %

NO %

Rispetto a questa variabile non si rilevano differenze statisticamente significative tra coloro

che provengono dalle ASL e dalle organizzazioni del Privato Sociale. Si riscontrano invece

delle differenze, statisticamente significative, tra chi coordina progetti rispetto a chi non

assume questo ruolo. I corsi di formazione sono infatti ritenuti maggiormente adeguati da

coloro che non coordinano progetti anche se la percentuale di risposte positive risulta

elevata per tutti i rispondenti al questionario. Sono invece ritenuti maggiormente adeguati

da parte di chi coordina progetti i tavoli di lavoro a livello inter-provinciale.

risposte positive coordinatori

risposte positive altri

chi-quadro Sig.

Cosi di formazione 82.9% 88.3%, 6.29 p<0.05 Tavoli lavoro inter-provinciali 60%, 41.7%, 6.03 p<0.05

Figura 14: Strumenti di approfondimento e ruolo di coordinamento (risposte positive)

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%

CORSI FORMAZIONE

SITO INTERNET

TAVOLI DI LAVORO

CONVEGNI SEMINARI

NEWSLETTER

Coordinatori

Non coordinatori

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13

Argomenti su cui essere informati

Per quanto riguarda questi argomenti, una gran parte dei rispondenti al questionario

dichiara la volontà di essere informato su:

• convegni, seminari o corsi nazionali (81,8%);

• risultati di ricerche (79,6%);

• rassegne bibliografiche (68%).

Sembrano invece meno attratti dai convegni, seminari e corsi internazionali (47%).

Figura 15: Argomenti di aggiornamento (risposte positive e negative)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

CONVEGNINAZIONALI

RISULTATIRICERCHE

RASSEGNEBIBLIOGRAFICHE

CONVEGNIINTERNAZIONALI

SI %

NO %

Se si confrontano però le risposte affermative date da coloro che lavorano presso le ASL e

da coloro che provengono dal Privato Sociale, si nota che i primi risultano essere meno

interessati ad un aggiornamento riguardo ai convegni internazionali (percentuali di risposte

positive: ASL 40.4%, Privato Sociale 70.7%, chi-quadro = 10.99, p<0.01).

Figura 16: Argomenti di aggiornamento ed ente di appartenenza (risposte positive)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

RISULTATIRICERCHE

CONVEGNINAZIONALI

RASSEGNEBIBLIOGRAFICHE

CONVEGNIINTERNAZIONALI

ASL

PrivatoSociale

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14

Le differenze significative in base al ruolo di coordinamento si limitano ai risultati delle

ricerche per cui i coordinatori sembrano più interessati rispetto a coloro che non assumono

questo ruolo (percentuali di risposte positive: coordinatori 83.8%, non coordinatori 75%,

chi-quadro = 5.92, p<0.05).

Figura 17: Argomenti di aggiornamento e ruolo di coordinamento (risposte positive)

Non si riscontrano infine grosse differenze in base agli anni di anzianità nel settore della

prevenzione.

Conclusioni

Da un’analisi del campione risulta che la maggior parte dei partecipanti al convegno, e che

hanno risposto al questionario, provengono dalle ASL e dalle organizzazioni del Privato

Sociale. Si sono però riscontrate delle differenze fra questi due gruppi.

I primi risultano essere più numerosi; inoltre dichiarano di avere in maggior misura dei titoli

di studio corrispondenti alla formazione di un’operatore sociale.

Molti di coloro che provengono dal Privato Sociale indicano infatti di avere un titolo di

studio differente da quelli elencati nel questionario. Inoltre quest’ultimi risultano essere più

giovani e dichiarano un minor numero di anni di anzianità nell’ambito della prevenzione.

Infine si rileva che più della metà di coloro che hanno partecipato al convegno e che

provengono dall’ASL hanno un ruolo di coordinamento di progetti.

Per quanto riguarda i temi di approfondimento, si rileva che la maggior parte del campione

è interessato:

• agli strumenti di valutazione d’efficacia degli interventi di prevenzione,

• agli strumenti di progettazione,

0% 10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

RISULTATIRICERCHE

CONVEGNINAZIONALI

RASSEGNEBIBLIOGRAFICHE

CONVEGNIINTERNAZIONALI

Coordinatori

Non coordinatori

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15

• alla letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze

• ai modelli di programmazione e policy analisi.

Inoltre coloro che provengono da organizzazioni del Privato Sociale risultano essere

maggiormente interessati, rispetto a coloro che lavorano per le ASL, alla letteratura

scientifica, ai metodi e strumenti per la ricerca di fondi e alla legislazione e normativa del

settore.

Si riscontrano anche delle differenze fra coloro che coordinano progetti e coloro che non

assumono questo ruolo. In particolare i primi sono più interessati ai modelli di

programmazione e policy analisy e ai metodi e strumenti per la ricerca di fondi.

Infine risulta che coloro che si occupano di prevenzione da meno anni sono più interessati

rispetto ai colleghi con più anni di esperienza ad approfondire la letteratura scientifica sui

modelli di prevenzione delle dipendenze.

Per quanto riguarda gli strumenti di approfondimento i dati indicano che i corsi di

formazione siano quelli ritenuti più adeguati dalla maggior parte dei soggetti. Vengono

valutati positivamente anche i convegni e i seminari a tema. Inoltre i coordinatori di progetti

sono maggiormente interessati, rispetto a chi non assume questo ruolo, ai tavoli a livello

inter-provinciale.

Infine la maggior parte del campione dichiara di voler essere informato sui convegni,

seminari o corsi nazionali, sui risultati delle ricerche e sulle rassegne bibliografiche.

Sembrano invece meno interessati ai convegni, seminari o corsi internazionali, anche se

coloro che provengono dalle organizzazioni del Privato Sociale indicano delle percentuali

di interesse maggiori rispetto a chi lavora per le ASL.

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16

ALLEGATO

……EE NNOONN FFIINNIISSCCEE QQUUII

RACCOLTA DATI PER CONTRIBUIRE ALLA CONTINUITA’ DI C IÒ CHE RELIGO HA INIZIATO… (Da restituire alla segreteria organizzativa del convegno)

Età __________ Sesso � M �F Titolo di studio � Ed. professionale � Infermiere � Laurea scienze educaz. � Ass. sanitario � Medico � In formazione _________ � Psicologo � Ass. sociale � Altro ________________

Ente di � ASL � Ente locale � Istituzione scolastica appartenenza � Privato sociale � Provincia � Università � Volontariato � Regione � Altro ________________

Lavora nel settore delle dipendenze?

� SI � NO

Da quanti anni si � < 1 anno � da 1 a 5 anni � non me ne occupo occupa di prevenz.? � da 6 a 10 anni � > 10 � sono in formazione

Coordina Progetti? � SI � NO

È interessato ad approfondire i seguenti temi?

Letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze � SI � NO Modelli di programmazione e policy analisis � SI � NO Strumenti di progettazione degli interventi di prevenzione � SI � NO Strumenti di valutazione di efficacia degli interventi di prevenzione � SI � NO Legislazione e normativa di settore � SI � NO Metodi e strumenti per la ricerca fondi � SI � NO Utilizzo di software per l’analisi dei dati � SI � NO Predisposizione e utilizzo degli strumenti di rilevazione (questionari, ecc.) � SI � NO Strumenti e metodi per effettuare ricerche bibliografiche � SI � NO

Altro:

Quale strumento ritiene più adeguato per approfondi re i temi precedenti?

Convegni/seminari a tema � SI � NO Corsi di formazione � SI � NO Tavoli di lavoro a livello inter-provinciale � SI � NO Sito internet � SI � NO Newsletter � SI � NO

Altro:

Su quali altri argomenti vorrebbe essere tenuto agg iornato?

Rassegne bibliografiche aggiornate � SI � NO Indicazioni di convegni/seminari/corsi nazionali � SI � NO Indicazioni di convegni /seminari/corsi internazionali � SI � NO Risultati ricerche � SI � NO

Altro:

GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE! Sul retro del foglio c’è spazio per lasciare sugger imenti, riflessioni, comunicazioni…