Punti critici nella protezione del vigneto dalle malattie
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Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia applicata, Università degli Studi di Bari
Punti critici nella protezione del vigneto dalle malattie
F. Faretra
Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”, Locorotondo (BA)
Evoluzione delle strategie di protezione
Lotta Difesa Protezione delle coltureGestione delle malattie
Lotta chimicaTrattamenti “a turno fisso” o “a calendario”“Lotta guidata” Protezione integrata
• Reg. CEE n. 2078/92 - misura A1 “Sensibile riduzione dell’impiego dei fitofarmaci”
• Disciplinari di protezione/produzione regionali• Grande Distribuzione Organizzata (GDO)
Aspetti normativi: revisione
• Dir. UE n. 414/91 del 15.7.1991: revisione dei prodotti fitosanitari per valutarne i rischi/benefici alla luce delle attuali conoscenze scientifiche (entro luglio 2003)
• Reg. CE 2076/2002 del 20.11.2002: proroga al 31/12/2005 il termine delle prime due fasi ed al 31/12/2008 per la terza fase - revoca dell’autorizzazione all’impiego di 320 principi attivi (oltre 50 registrati in Italia)
• Per molti prodotti fitosanitari, spesso non più coperti da brevetto, l’industria non ha interesse a sostenere i costi della revisione (problemi specialmente per le colture minori)
� La siccità autunno-invernale può ostacolare la maturazione delle oospore
� La siccità primaverile può inibire la germinazione delle oospore
� Incrementi termici in fine inverno possono far germinare le oospore eventualmente mature in assenza di vegetazione recettiva
Fattori avversi alla malattia
� Regola dei 3 dieci e calcolo del ciclo di incubazione?
� Pioggia infettante?
� Modelli previsionali?
Difficoltà nella previsione delle infezioni
2 trattamenti ad inizio e fine fioritura
FenilammidiDimethomorph
Fosetyl aluminiumIprovalicarb
QoI e QiIZoxamide
Tolylfluanid
Alla comparsa dei sintomi, effettuare 2-3 interventi
con cymoxanil alla distanza di 2-3 giorni e
proseguire con formulati di maggiore persistenza
sino a quando le condizioni ambientali sono favorevoli alla
malattia
1-2 applicazioni
con formulati rameiciAlla comparsa dei sintomi,
effettuare 2-3 interventi con cymoxanil alla distanza di 2-3 giorni e proseguire con
formulati di maggiore persistenza sino a quando le condizioni ambientali
sono favorevoli allamalattia
Linee guida di intervento
DimethomorphMorfoline
ZoxamideBenzammidi
FolpetFtalimmidi
TolylfluanidSolfoanilidi
CyazofamidQiI
Azoxystrobin, famoxadone, fenamidone, pyraclostrobin+metiram
QoI
IprovalicarbCarbammati
Benalaxyl, metalaxyl, metalaxyl-MFenilammidi
CymoxanilCianoacetamidi
Etilfosfito di alluminioFosfonati
Mancozeb, metiramDitiocarbammati
Ossicloruri, ossiduli, idrossido, …Derivati rameici
Fungicidi
Riduzione del rame in agricoltura biologica
Reg. UE 473/2002 del 15/3/2002 Circ. MiPAF n. 1 del 4/4/2002 (G.U. n. 105 del 7/5/2002)
1 gennaio 2003 – 31 dicembre 2007 max 36 kg/ha
1 gennaio 2004 – 31 dicembre 2008 max 34 kg/ha
1 gennaio 2005 – 31 dicembre 2009 max 32 kg/ha
1 gennaio 2006 – 31 dicembre 2010 max 30 kg/ha
nel quinquennio
�Accurati e frequenti monitoraggi sulla coltura�Rispetto delle dosi di applicazione
� Idonei mezzi di distribuzione�Volumi di distribuzione non inferiori a 800-1000 l/ha
per il tendone e 600-700 l/ha per le controspalliere�Passaggio dei mezzi di distribuzione in tutti gli
interfilari�Grappoli resi liberi dall’effetto schermante della
vegetazione
Punti critici della protezione
Criterio di intervento
PREVENTIVOPREVENTIVO
Attendere la comparsa dei primi sintomisignifica compromettere la produzione ed eseguire più trattamenti del necessario
Fungicidi
Pirimidine, triazoli, spiroketalamine
IBS
QuinoxyfenFenossichinoline
Azoxystrobin, kresoxim-methyl, trifloxystrobin, pyraclostrobin+metiram
QoI
Zolfi per trattamenti liquidi o in polvere
Zolfo
Agricoltura biologica
Antagonisti microbiciAmpelomyces quisqualis
Sostanze naturaliZolfo, oli minerali, bicarbonati,Sali di potassio di acidi grassi
Difficoltà della protezione
• Necessità di effettuare numerosi interventi
• Rischio della presenza di residui di fungicidi nell’uva
• Rischio di acquisizione di resistenza ai fungicidi da parte del patogeno
Linee guida di intervento
Protezione continua
da inizio fioritura ad invaiatura
Interventi prima dell’inizio fioritura solo quando necessario
• Riduzione quantitativa delle produzioni
• Predisposizione del vino alla rottura del colore o casse ossidasica
Le conseguenze
Pratiche agronomiche
- Ridurre il vigore vegetativo delle viti (concimazioni, irrigazioni);
- Contenere le produzioni;- Sistemare i grappoli sia per facilitare la loro esposizione agliinterventi sia per favorirnel’arieggiamento;- Gestire la protezione degliagenti di ferita
Fungicidi e antagonisti microbici
TolylfluanideSulfamidi
Fludioxonil (+cyprodinil)Fenilpirroli
Trichoderma harzianumAntagonisti
FenhexamidIdrossianilidi
Pyrimethanil, Mepanipyrim, Cyprodinil (+fludioxonil)
Anilinopirimidine
Iprodione, ProcymidoneDicarbossimidici
FolpetTioftalimmidici
Linee guida di intervento
Scelta dei fungicidi con diverso meccanismo d’azione per evitare fenomeni di resistenza
Prechiusura del grappolo
Prima decade di agosto
Successivi modulati sulla base dell’epoca di vendemmia, della persistenza dei fungicidi impiegati e dell’andamento meteorologico
Pratiche agronomiche
- Ridurre il vigore vegetativo delle viti (concimazioni, irrigazioni);
- Contenere le produzioni;- Sistemare i grappoli sia per favorirne l’arieggiamento;- Gestire la protezione degliagenti di ferita
Protezione
Composti (solo parzialmente efficaci):Rame (ispessimento dell’epidermide)Folpet (attività antifermentativa)
Prevenzione
I fungicidi antibotriticinon hanno attività nei
confronti del marciume acido
•Nefrotossica, epatotossica, immunotossica, teratogenica e cancerogena•In cereali, oleaginose, cacao, caffè, frutta secca, spezie, birra, carne suina e derivati•1993: iscrizione nel gruppo 2B (IARC)
Ocratossina A (OTA)
CH2 CH
COOH
NH C
O
O
CH3
O
Cl
Comitato Scientifico Alimentazione Umana: esposizione minima possibile nell’intervallo 1,2-14 ng kg-1 peso corporeo al giorno (ad es., 5 ng kg-1)
15% di OTA assunta con il vino (Codex AlimentariusCommission)
Decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali (7.4.2000) “Linee guida nella produzione vitivinicola per la prevenzione della potenziale contaminazione da micotossine”
L’importanza
La legislazione
Regolamento CE n. 472/2002 del 12.3.2002:
Cereali non lavorati (5 ng g-1), prodotti derivati da cereali (3ng g-1), frutti essiccati della vite (10 ng g-1)
La legislazione
Reg. (CE) N. 123/2005 del 26.1.2005:2,0 µg kg-1 (ppb) il limite massimo tollerabile di OTA in vino (rosso, bianco e rosé), altri vini e/o bevande a base di succo d’uva, succo d’uva, nettare d’uva e succo concentrato, mosto d’uva e mosto d’uva concentrato ricostituito destinati direttamente al consumo umano. In applicazione per i vini prodotti dopo la vendemmia del 2005.
Gradiente crescente da nord a sud nella frequenza ed importanza della contaminazione
Ocratossina nel vino
Chi produce l’ocratossina A?
Aspergillus aculeatusAspergillus alliaceusAspergillus auricomusAspergillus awamoriAspergillus carbonariusAspergillus foetidusAspergillus fumigatusAspergillus glaucusAspergillus japonicusAspergillus lacticoffeatusAspergillus melleus
Aspergillus nigerAspergillus ochraceusAspergillus ostianusAspergillus petrakiiAspergillus sclerotiorumAspergillus sclerotionigerAspergillus sulphureusAspergillus versicolorAspergillus wentii Penicillium nordicumPenicillium verrucosumPenicillium viridicatum
"
Benevento
Foggia
Bari
Taranto
Potenza
Lecce
Brindisi
Crotone
Avellino
Campobasso
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Aglianico, Barbera, Bianco d’Alessano, Bombino bianco, Bombino nero, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Carignano, Chardonnay, Fiano, Gaglioppo, Greco nero, Lambrusco, Magliocco, Malvasia nera, Merlot, Montepulciano, Negroamaro, Nerello, Nero d’Avola, Nero di Troia, Petit verdò, Piedirosso, Primitivo, Sangiovese, Sauvignon, Syrah, Toccarina, Trebbiano bianco, Uva di Troia
30 vitigni212 vigneti
7 anni
2000 2001 2002 2003 2004
0
20
40
60
80
%Diffusione delle diverse forme di
marciume del grappolo
Muffa grigia
Marciume acido
Aspergillus sp.
Penicillum sp.
P. variable (43%) - P. paxilli (27%)
P. janthinellum (14%) - P. implicatum (12%)
P. purpurogenum (3%) - P. brevicompactum (1%)
A. carbonarius(14%)
A. wentii (1,6%)
A. niger (84%)
A. aculeatus(0,4%)
Aspergillus
Penicillium
Rilascio di OTA in bacche colonizzate da A. carbonarius
OTA in quantitàvariabile da 532 a
1.028 µg
OTA in conidiquiescenti
(es 41 ng da103 conidi).
0
2
4
6
8
10
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
3,81
0,35
1,72
0,57
1,49
0,48
1,84ngm
l-1di
mos
to
Anno di indagine
Ocratossina A nel mosto
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
Correlazione
Diffusione Aspergillus sp.: UFC di A. carbonarius
0,800,90
0,87
Diffusione Aspergillus sp.: contenuto di OTA
UFC di A. carbonarius: contenuto di OTA
0 2 4 6 8 10 12
‘Primitivo ’ Vigneto n. 9 (anno 2005)
xxIprodione/
Cyprodinil + fludioxonil
xxIprodione/
mepanipirim
xxIprodione/
pyrimethanil
xxIprodione/
procymidone
--Non trattato
xxIprodione/
fehexamid
xxRame idrossido
CB
ng ml-1 di mosto
ab AB
abc AB
c B
bc AB
c B
a A
OTA
bc AB
1 2 3 4 5
‘Negroamaro ’ Vigneto n. 15 (anno 2005)
x
x
x
x
x
x
-
C
xxIprodione/
Cyprodinil + fludioxonil
xxIprodione/
mepanipirim
xxIprodione/
pyrimethanil
xxIprodione/
procymidone
--Non trattato
xxIprodione/
fehexamid
xxRame idrossido
DB
ab
a
b
Aspergillus carbonarius
UFC ml-1 di mosto
ab
b
b
ab
ab
OTAA. carbonarius
Aglian
icoNeg
roam
aro
Bianco
d’Ales
sano
Bombi
no bi
anco
Fian
o
Aglian
icoNeg
roam
aro
Bianco
d’Ales
sano
Bombi
no bi
anco
Fian
o
1 2 1 2 1 2 1 2 1 2
ng m
l-1
0
0,2
0,4
0,6
1 2 1 2 1 2 1 2 1 2
UF
C m
l-1 m
osto
0
2000
4000
6000
8000
Suscettibilità clonale – campo di omologazione
Correlazione
Diffusione tignoletta: contenuto OTA
Diffusione tignoletta: UFC di A. carbonarius
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
Diffusione tignoletta: diffusione Aspergillus sp.
0,800,900,87
Conclusioni
• Le metodologie di protezione del vigneto devono essere sempre più finalizzate a processi di produzione sostenibili ed eco-compatibili che
– permettano l’ottenimento degli standard quantitativi e qualitativi richiesti dal mercato
– forniscano garanzie di sicurezza alimentare e di ridotto impattoambientale
• E’ indispensabile – un costante ed importante sforzo di ricerca
– un servizio di assistenza tecnica, pubblica o privata, competente e aggiornato, capace di trasferire le innovazioni agli agricoltori
– che i produttori si dotino di sistemi di organizzazione tali da premettere di tracciare accuratamente le produzioni dal campo alla tavola (Reg. CE 178/2002 del 28.1.2002)