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I NOSTRI ARTICOLI

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COL PASSARE DEGLI ANNI LA TECNOLOGIA SI E’ EVOLUTA GRAZIE ALL’INTRODUZIONE DI

SMARTPHONE, TABLET, PC, TV ULTRAPIATTE IN HD O 4K ECC.

ULTIMAMENTE SI PARLA TANTO DELL’USO DEI TABLET A SCUOLA: ALCUNI SONO CONTRARI E

ALTRI, INVECE, FAVOREVOLI.

SECONDO ME SAREBBERO TANTI I VANTAGGI, MA ANCHE GLI SVANTAGGI:

NONOSTANTE GLI SVANTAGGI, IO SONO FAVOREVOLE ALL’USO DEI TABLET A SCUOLA PERCHE’

LA LEZIONE SAREBBE MOLTO PIU’ INTERESSANTE, SI POTREBBERO MANDARE RAPIDAMENTE I

COMPITI ASSEGNATI IN CLASSE AGLI ASSENTI E SI POTREBBERO FARE ANCHE DELLE LEZIONI

VIRTUALI. INOLTRE, I TABLET POTREBBERO RAPPRESENTARE UN MEZZO UTILE PER I RAGAZZI

DIVERSAMENTE ABILI.

VANTAGGI SVANTAGGI

DIMINUIZIONE DEL PESO DELLA CARTEL-LA

POTREBBE ESSERE UN DISTRATTORE

DIMINUIZIONE DEL DISBOSCAMENTO SI RISCHIEREBBE DI USARLO SCORRET-TAMENTE

L’USO DEI TABLET A SCUOLA di ImEd Bellaraj (II B)

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I SOCIAL NETWORKS

Al giorno d’oggi, l’uso dei networks è presente in ogni momento della giornata: le aziende

si fanno pubblicità, i professori postano lezioni e compiti online e i siti specializzati nella

ricerca dell’anima gemella sono sempre più numerosi. Ma quello che non tutti capiscono

è l’importanza di tutelare la privacy in modo che non avvengano spiacevoli incidenti. Tutti

possono sapere cosa fai, quando lo fai, con chi e dove. Un problema persistente dei social

è l’inaffidabilità delle fonti e ancora più grave l’isolamento dalla vita reale soprattutto

frequente nei giovani, che per trovare conforto morale e psicologico intrattengono amici-

zie e rapporti virtuali con persone dall’altra parte del mondo. Le persone, molte volte,

nascondendo la loro vera natura, costruiscono una vita finta per trovare popolarità e

fama, senza aver mai fatto nulla di epico . Nonostante si cerchi di evitare i social ne-

tworks (o internet in generale) questi ti coinvolgono comunque come un predatore che

caccia la sua preda cibandosi e arricchendosi dei suoi dati personali. Una sola immagine,

video o qualsiasi altro messaggio può essere usato contro gli altri.

Malgrado ciò, Internet, se saputo utilizzare nel modo giusto può essere una grande risor-

sa per tutti noi.

Amanda Butucel 3^ a

CYBORG REALTÀ O FANTASCIENZA?

Stamani con il prof. di Tecnologia Luciano Barbieri abbiamo visto un documentario che parlava degli uomini cyborg vedendone

gli effetti sia positivi (facilitare le azioni abituali) che negativi (essere rintracciati geograficamente). Gli scienziati Svedesi hanno

inventato dei cip che grazie a un lettore riesce a far visualizzare i dati dell’animale e anche a chi appartiene, questo cip viene

utilizzato in seguito dagli uomini per facilitargli le azioni abituali tipo fare pagamenti in modo wireless risparmiando tempo.

Inoltre anche i dipendenti di Amazon utilizzano un braccialetto con al suo interno il medesimo cip che consente di rintracciarli

nel luogo di lavoro. L’esoscheletro è un apparecchio cibernetico esterno in grado di potenziare le capacità fisiche dell'utilizzato-

re che ne viene rivestito e che costituisce una sorta di "muscolatura artificiale", da poco l’esercito Statunitense ha investito un

grande capitale nelle ricerche di tale tecnologia per favorirne l’impiego durante le guerre. Da poco è stato inventato il sesto dito

bionico che offrirebbe le capacità di un secondo pollice opponibile avendo gli stessi benefici di un pollice comune senza avere

una mutazione genetica. Oltre a questa apparecchiatura esistono anche degli strumenti in grado di far percepire ai ciechi i colori

grazie a una telecamera che tramite a delle vibrazioni può far percepire i colori al paziente che soffre di cecità. Tramite a questa

apparecchiatura è stato possibile inventare degli occhiali in grado di far vedere almeno le sagome ai ciechi senza subire un in-

tervento chirurgico. In Italia negli ultimi anni è stata inventata una macchina che tramite un casco pieno di sensori è in grado di

capire quali sensazioni stiamo provando al momento, ad esempio il macchinario sarebbe in grado di percepire le nostre sensa-

zioni nel momento in cui mangiamo una mela.

Ilir, Harminder, Andrea 3 C

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I SOCIAL NETWORKS,COME ORMAI DA TEMPO SI SA, HANNO INVASO LA VITA DELL’ UOMO. SPESSO LA MENTE TENDE AD IGNORARE LA PE-RICOLOSITÀ E I LATI NEGATIVI DEI MEDIA COME FACEBOOK, INSTA-GRAM E WHATSAPP, MOTIVO PER IL QUALE È NECCESARIO CONO-SCERLI A FONDO PER TUTELARE LA PROPRIA PRIVACY. ANTONIO SODA, ESPERTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE,HA INIZIATO CHIEDENDO QUANTI DEI PRESENTI HANNO WHATSAPP, QUANTI INSTAGRAM E QUANTI FACEBOOK. IL PIU USATO FRA I SOCIAL È WHATSAPP SEGUI-TO DA INSTAGRAM E FACEBOOK CHE NON HA RISCOSSO MOLTO SUC-CESSO. BASANDOSI SU UNA STORIA VERA DI UNA RAGAZZA, CHE, A CAUSA DI FOTO AMBIGUE POSTATE SU FACEBOOK IL SUO NUMERO IN-SIEME A UNA FOTO SONO STATI HACKERATI E PUBBLICATI SU UN SITO PORNO. QUESTO È UNO DEI MOLTEPLICI RISCHI CHE SI CORRE PUB-BLICANDO SUI SOCIAL. IN CONCLUSIONE, ANTONIO SODA CI HA LA-SCIATI DICENDOCI CHE LE NUOVE TECNOLOGIE SI POSSONO USARE SO-LO DOPO AVER RAGIONATO. AKRAM 3^A ARIANNA 3^A YAHYA 3^A

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La scuola in cui noi ogni giorno andiamo (tranne la domenica) è un luogo in cui impariamo argo-

menti nuovi, ma leggiamo spesso testi noiosi e studiamo troppo!!!

La scuola che vorremmo noi ci dovrebbe permettere di fare qualsiasi cosa noi vogliamo:

- avere meno compiti per casa

- andare a scuola solo quando si ha voglia (quindi mai… praticamente…)

- avere tablet al posto dei quaderni

- non sostenere interrogazioni e verifiche

- far durare l’intervallo per tutte le 5 ore

- partecipare a lezioni dalla durata di un minuto

Sarebbe molto bello…

Riflettendoci SERIAMENTE su… in realtà… non impareremmo nulla a fare così.

La scuola ci permette, infatti, di:

ampliare le nostre conoscenze

imparare nuovi argomenti

mantenere un buon comportamento con i professori e i compagni

imparare a riflettere e a ragionare con la propria testa

Un paese senza istruzione è un paese non libero e in un paese non libero molte persone non

sarebbero in grado di trovare lavoro e non sarebbero in grado di ribellarsi alle ingiustizie.

LA SCUOLA COME LA VORREMMO NOI di BORGHI S. – KHAN Z. (I B)

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Di Irene Ganapini 1D

L’anno scorso sono andata in Svezia per l’estate e ho scoperto che è un paese super bello.

Là c’è una temperatura diversa dalla nostra, c’è molto più freddo; ma il panorama è

meraviglioso.

COSA MI è PIACIUTO DI PIÙ?

Beh non so cosa mi sia piaciuto di più in realtà, mi è piaciuto tutto; dal castello medievale

del re ai suoi animali come renne o alci ma

mi è piaciuto anche la moneta dove

sopra c’è il re. Ho visto anche

molti musei e i cannoni reali. Per esempio a una

mostra ho visto un relitto chiamato:

“VASA” era enorme, bellissimo, il più bello che avessi mai visto. La loro

moneta è fantastica.

Il mio viaggio cominciava così: arrivati a Stoccolma, la capitale della Svezia, abbiamo lasciato

le valigie nelle nostre abitazioni e subito abbiamo iniziato a girare per Stoccolma. Il

panorama è mozzafiato e le sculture molto realistiche. Il giorno dopo siamo saliti su un

battello a vapore per raggiungere l’isola Sandhamn, dove io ho preso

una agenda. L’isola era piena di alberi, navi e natura di ogni genere.

Un cibo tipico è il salame alla renna , non troppo bello da vedere, a me non piace

assaggiare cibi diversi da cui sono abituata perciò ho mangiato solo carne di cavallo. Il

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COSA METTERE IN VALIGIA PER ANDARE IN

SVEZIA? Di Hamza Syed Ali e Singh Ravjot

In inverno: vestiti molto caldi,

calzamaglia, pile, parka con

cappello, berretto di lana, guanti,

sciarpa.

In estate: vestiti di mezza stagione,

con la possibilità di coprirsi e

scoprirsi, t-shirt, ma anche

pantaloni lunghi, felpa o maglione;

impermeabile o ombrello.

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1-macchina fotografica per immortalare i vostri momenti

migliori e i panorami mozzafiato

2-occhiali da sole per proteggere gli occhi

3-dizionario italiano-svedese per comunicare

4-un kit di pronto soccorso con le medicine per i piccoli

problemi di tutti i giorni

5-scarponi e calze adatte per le escursioni eccezionali

6-attrezzatura da montagna per andare a sciare

7-vestiti lunghi caldi per resistere al freddo

8-vestiti corti e leggeri, se fa caldo

9-un carica batteria per telefono e adattatore per presa

svedese

10-un documento valido: passaporto o carta d’identità

10

Noi alunni della classe 3^c abbiamo fatto un lavoro sulla

mafia. Questo argomento mi ha colpito tanto. Faccio

l’esempio delle baby gang. Noi dovremmo aiutarli a capire

e dovremmo spiegargli che per raggiungere un obiettivo

potrebbero passare tutta la vita in prigione. La mafia è

criminalità, è peste, è violenza. Anche il silenzio è mafia,

perché come ho visto nel film su Giovanni Falcone le

persone che sanno e non parlano per paura di essere

uccise, non fanno altro che assecondare la mafia. Gli

strumenti per fermare la mafia sono la televisione, i

giornali, i social networks e l’ altro strumento ancora più

importante sono le persone. Perché le persone possono

parlare, dire alla polizia cosa hanno visto.

SWERA 3C

Il silenzio è mafia

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CONTRO LA MAFIA… SEMPRE!

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Ben Johnson è stato un campione di

atletica canadese. Vinse la medaglia

d'oro dei 100 metri alle Olimpiadi di

Seul del 1988, correndo in 9''79 e sta-

bilendo il nuovo record del mondo.

Pochi giorni dopo però i controlli sulle

sue urine evidenziarono la presenza di

steroidi: Johnson fu qualificato e furo-

no annullate sia la sua vittoria che il

record mondiale. Johnson ammise poi

di essere stato dopato anche durante i

mondiali del 1987, che vinse ottenendo

un nuovo record del mondo.

.

Il doping consiste nell'uso di una sostan-

za o di una pratica medica a scopo non

terapeutico, ma finalizzato al migliora-

mento dell'efficienza psico-fisica durante

una prestazione sportiva, sia agonistica

sia non agonistica, da parte di un atleta.

II ricorso al doping avviene spesso in

vista o in occasione di una competizione

agonistica ed è un'infrazione sia dell'eti-

ca dello sport, sia dei regolamenti dei

Comitati olimpici sia della legislazione

penale italiana, inoltre espone ad effetti

Wada

Il Codice Mondiale Anti-doping

WADA è un documento redatto al

fine di conformare i regolamenti

anti-doping in tutti gli sport e in

tutte le nazioni. All'interno dello

stesso è presente una lista, ag-

giornata ogni anno, delle sostan-

ze proibite e dei metodi che gli

sportivi non possono utilizzare o

assumere.

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.

L’ EVOLUZIONE DELL’ABITAZIONE

Moscara L. e Righi N. (II B)

PALEOLITICO

DURANTE IL PALEOLITICO L’UOMO, PER TROVARE

RIPARO DALLE INTEMPERIE E DAGLI ANIMALI SLVATICI,

SI RIFUGIA IN GROTTE O CAVERNE CHE DECORA CON

GRAFFITI E DISEGNI.

NEOLITICO

DURANTE IL NEOLITICO L’ UOMO SI EVOL-

VE E COMPAIONO LA PRIME CAPANNE, CO-

STRUITE A TERRA O SUGLI ALBERI.

AL TERMINE DELL’ ETA’ NEOLITICA VENGO-

NO COSTRUITE LE PRIME CASE DI PIETRA E

ARGILLA.

I SUMERI

I SUMERI, ABILISSIMI ARCHITETTI, COSTRUISCONO GRANDIOSI PALAZZI, TEMPLI

E CASE, USANDO IL BITUME COME LEGANTE.

LE LORO ABITAZIONI HANNO LE STANZA DISPOSTE INTORNO A UN CORTILE

CENTRALE SUL QUALE SI APRONO LE FINESTRE E LE PORTE DI ACCESSO.

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I GRECI

LE PRIME ABITAZIONI GRECHE SONO CAPANNE CONICHE; NEL XII SEC. A.C. SI DIFFONDE IL

COSIDDETTO SCHEMA PELASGICO, CON LOCALI EDIFICATI IN PIETRA ATTORNO A UN CORTILE.

NEL PERIODO ELLENISTICO, LA CASA E’ CARATTERIZZATA DA UN MODELLO PIU’ COMPLESSO:

HA UNA PIANTA RETTANGOLARE CIRCONDATA DA UN MURO ESTERNO NEL QUALE L’UNICA

APERTURA E’ LA PORTA D’INGRESSO. TRE LATI SONO OCCUPATI DA UN COLONNATO COPER-

TO CON TETTOIA CHE CIRCONDA LA CORTE, IN FONDO ALLA QUALE SI TROVANO I LOCALI

DEL PROPRIETARIO DISPOSTI SU DUE PIANI CON COPERTURA IN LEGNO E TEGOLE.

I ROMANI

• A ROMA LA PLEBE VIVE NELLE INSULAE: CASE PLURIFAMILIARI DI 3-4

PIANI AFFOLLATE E MALSANE. PRIVE DI SERVIZI E DI ACQUA POTABILE,

SONO REALIZZATE IN LEGNO E MATTONI.

• I RICCHI ABITANO INVECE NELLA DOMUS, CARATTERIZZATA DA UNO

SPAZIO CENTRALE (ATRIUM) IN CUI SI TROVA L’IMPLUVIUM, UNA VASCA

PER LA RACCOLTA DELL’ACQUA PIOVANA. LE STANZE SI APRONO

SULL’ATRIO CENTRALE, DA CUI RICEVONO ACQUA E LUCE. I MURI

SONO IN MATTONI COTTI O PIETRE INTONACATI A CALCE; I TETTI

CON TRAVI IN LEGNO E TEGOLE IN LATERIZIO.

• LE VILLAE, BELLISSIME CASE DI CAMAGNA UTILIZZATE COME CENTRI DI

AZIENDE AGRICOLE O LUOGO DI RIPOSO E DI SVAGO DALLE CLASSI

PIU’ ABBIENTI, SONO MOLTO AMPIE E PRESENTANO GRANDI GIARDI-

NI.

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IL MEDIOEVO

DURANTE IL MEDIOEVO, LE CASE HANNO UN ASPETTO MASSICCIO

E PESANTE. A PIU’ PIANI E IN PIETRA, CON NEGOZI AL PIANO TERRA,

COL TEMPO EVOLVONO NELLE CASE TORRE.

I CASTELLI SONO INVECE CARATTERIZZATI DALLE MURA, DALLA

CORTE E DALLA ROCCA, L’ELEMENTO DIFENSIVO PIU’ ALTO E RUBU-

STO.

IL RINASCIMENTO

NEL RINASCIMENTO SI RIPRENDONO LE FORME DELL’ARCHITETTURA GRECA E RO-

MANA. LA CASA SIGNORILE DI CITTA’, SU DUE PIANI, HA UNA PIANTA RETTANGO-

LARE CON SALONI DECORATI, LOCALI CON SOFFITTI A VOLTE AFFRESCATI E FAC-

CIATE SUDDIVISE SECONDO VARI ORDINI E CARATTERIZZATE DA FASCE E TRABEA-

ZIONI.

LA CASA

CONTEMPORANEA

LA CASA CONTEMPORANEA, DI VARIE

TIPOLOGIE, NON E’ UNA CASA STERE-

OTIPATA, MA CARATTERIZZATA DA

UNA MOLTEPLICITA’ DI MATERIALI E

SOLUZIONI ARCHITETTONICHE CHE

VARIANO IN BASE AI PRINCIPI COMPO-

SITIVI DEL PROGETTISTA, AL LUOGHI E

ALLE ESIGENZE DEI COMMITTENTI.

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PENSIERI..PAROLE..SOGNI Ogni persona vorrebbe un universo personale, nel quale far entrare solo le persone, cose, avventure, città che vuole.

Ci sono persone che vorrebbero un mondo tutto rosa e con gli unicorni. Altre che vorrebbero svegliarsi la mattina con

un pallone da calcio come cuscino e andare direttamente a vedere

tutti gli sport possibili e immaginabili nel mondo. Ma alla domanda:

“come è il mondo che vorrei?”, non ne ho proprio idea. Sicuramente

la matematica rimarrebbe fuori dal mio universo. Per seconda cosa,

per quanto riguarda il mondo della scuola, vorrei che i voti partisse-

ro dal 6 in su e le lezioni dovrebbero essere strutturate come in

Svizzera, cioè all’aria aperta e con frequenti pause tra una lezione

e l’altra. Nel mio mondo vorrei solo due stagioni: inverno e estate.

Inverno, per la neve e gli sci, l’estate per l’energia e il sole. Le mac-

chine sarebbero sicuramente elettriche, così da non inquinare il

globo. Queste richieste non verranno mai esaudite, ma penso, anzi

sono convinta, che sperare non costi nulla.

Arianna Santi 3A

NEL MONDO CHE VORREI NON ESISTE LA VIOLENZA, NON ESISTE LA SOFFERENZA, NESSUNO ARRIVA MAI

AD UTILIZZARE LA FORZA PER OTTENERE QUELLO CHE VUOLE. NEL MONDO CHE VORREI IL DIALOGO È LA

FORMA MIGLIORE PER COMUNICARE. NEL MONDO CHE VORREI NON CI SONO CLASSI SOCIALI, NON ESI-

STE LO SFRUTTAMENTO, NON ESISTE LA DIFFERENZA TRA CHI HA TROPPO E CHI HA TROPPO POCO. TUT-

TO è DISTRIBUITO EQUAMENTE. NEL MONDO CHE VORREI NESSUNO è ARRABBIATO O TRISTE, NESSUNO

CERCA CONFORTO NELLE DROGHE E NESSUNO SUBISCE LE CONSEGUENZE PER LE SCELTE SBAGLIATE

DEGLI ALTRI. NESSUNO HA SECONDI FINI, NESSUNO DELUDE I PROPRI CARI, OGNUNO OTTIENE QUEL

CHE SI MERITA. NEL MONDO CHE VORREI IL DURO LAVORO è SEMPRE RICOMPENSATO, CHI STUDIA PER

ANNI è SICURO DI TROVARE UN POSTO DI LAVORO IN ITALIA,SENZA ESSERE COSTRETTO A FUGGIRE DAL

PROPRIO PAESE E LASCIARE I PROPRI CARI. NEL MONDO CHE VORREI NON CONTA SOLO L’APPARENZA, I

RAGAZZI NON SI DIVERTONO SOLO CON L’ALCOOL E LA DROGA E LE RAGAZZE HANNO ANCORA QUALCO-

SA DA NASCONDERE, MANTENGONO ANCORA LA LORO PUREZZA E IL LORO FASCIN0.

IMAN BADDOU 3 A

Io vorrei un mondo senza guerra e senza persone cattive. Vorrei un mondo con meno

animali feroci e meno insetti velenosi, con meno macchine perché inquinano e vorrei

un mondo pulito. Vorrei che la gente non fumasse e non bevesse perché fa male sia a

sé stessa che alla gente intorno.

Yaya 3A

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IL SUPER POTERE CHE VORREI

Il super potere che vorrei è la super velocità

perché:

-potrei fare i compiti velocemente capendo tutto;

-potrei giocare bene a calcio;

-potrei fare le cose che gli altri fanno in un anno,

in un solo secondo;

- in un secondo potrei vincere tutte le gare.

Immagino un tizio muscoloso, bello, con un

costume rosso e giallo, delle scarpe rosse e delle

ali gialle ai piedi. Il simbolo sarebbe un fulmine

(un po' stile FLASH).

ABDUL 1 A

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LA NOSTRA SCUOLA

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LA NEVE A SCUOLA

Giorno 1 marzo 2018 in tutta l’Emilia Romagna ha nevicato.

Non nevicava da due anni! La neve è durata fino a giorno 7 marzo 2018.

Io mi sono svegliato alle h. 06.00 e, dal balcone, ho visto la neve.

Sembrava un sogno… Ero così felice che non vedevo l’ora di venire a scuola.

Appena sono sceso dal pullman e sono entrato nel cortile della scuola mi hanno lanciato una palla di

neve in faccia e, da lì, è iniziata la guerra delle palle di neve. Anche i ragazzi più seri giocavano…

Io ho lanciato una palla di neve a un mio amico e lui, per vendicarsi, mi ha messo una palla di neve nei

pantaloni. Che freddo!!!

Bassidou (I B)

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PROGETTO TEATRALE CON ARS 21 Mercoledì 21 gennaio io e la mia classe abbiamo partecipato a un progetto di teatro con ARS 21. Per conoscerci

ci siamo messi a cerchio e abbiamo detto il nostro nome, poi lo abbiamo ripetuto una seconda volta con un

ritmo musicale. Come secondo gioco ci siamo divisi in due file opposte e a coppie ci siamo presentati e abbia-

mo dovuto dire una cosa che ci piace molto, ma stando molto attenti a quello che diceva il nostro compagno

perché dopo avremmo dovuto ripeterlo. Dopo ci siamo rimescolati, ma questa volta abbiamo dovuto dire una

cosa che odiamo, e poi ripetere quella del nostro compagno. E per finire abbiamo rifatto delle nuove coppie,

ma questa volta abbiamo dovuto dire una bugia. Nell’ ultimo gioco abbiamo dovuto pensare ad una frase e

mentre giravamo per l’aula abbiamo dovuto ripetere quella frase in diversi toni : arrabbiato, triste o felice. Do-

po aver finito i giochi, ci siamo rimessi a cerchio e ci hanno consegnato un foglio, dove c’era la storia

dell’odissea con diversi personaggi e noi abbiamo dovuto recitarne alcuni.

Mercoledì 28 abbiamo partecipato alla seconda lezione del progetto teatrale con ARS 21. Abbiamo cominciato

mettendoci a cerchio e facendo un gioco molto divertente chiamato “Gioco dell’energia”. Abbiamo dovuto

passare l’energia al nostro compagno di fianco attraverso un battere di mani e, successivamente con un verso

e con lo sguardo anche a un compagno distante. Nel secondo gioco abbiamo dovuto invece scegliere una pic-

cola frase che abbiamo dovuto dire lentamente o velocemente a seconda di un comando mentre ci muoveva-

mo per lo spazio sempre con la velocità che ci

era stata imposta per la voce. Dopo abbiamo

preso delle sedie e ci siamo divisi in due gruppi:

uno doveva restare seduto e guardare mentre

l’altro doveva mettersi prima in posizioni comuni

sulla sedia come se stesse facendo un tema o

fosse seduto al cinema e, successivamente in

posizioni strambe e divertenti come con la sedia

ribaltata o in testa e, mentre ognuno lo faceva

doveva dire la propria frase in associazione a

come se fosse seduto. Nel gioco successivo ab-

biamo dovuto dividerci su due file e, a turno,

incontrandoci con il corrispettivo dell’altra fila

recitare la nostra frase in toni differenti e, a se-

conda del tono che avevamo scelto l’ altro avreb-

be dovuto rispondere con un altro reagendo. Se

ad esempio il tono iniziale era triste l’altro sareb-

be stato di conforto. Alla fine ci è stato distribui-

to un foglio su cui c’era la parte dell’ Odissea in

cui la maga Circe trasformava in porci i compagni di Ulisse e abbiamo dovuto recitarne i perso-

naggi.

Lara Rughetti 2 A

Filippo Righi 2 A

Alejandro Gusolfino 2 A

21

Mercoledì 21 e lunedì 26 febbraio abbiamo partecipato al progetto

di teatro dell’Ars 21 con Antonella (collaboratrice dell’Ars

21). Era un progetto con una finalità didattica ma è stato anche

molto divertente, in quanto ci ha fatto socializzare. Il nostro gioco

preferito è stato quello dal nome ?abitare le sedie” dove bisognava

mettersi in posizioni “strane” sulle sedie e far finta di abitarle. In

un altro ci siamo messi in cerchio e ognuno doveva spedire la pro-

pria energia ai propri compagni facendo un gesto con le mani. Non

potevamo cambiare subito direzione dal senso orario a quello antiora-

rio ma dopo ognuno poteva cambiarla. Alla fine dei due incontri ab-

biamo letto parti dell’Odissea, scegliendole a seconda dei vari per-

sonaggi. Molto bello, anzi fantastico, anche perché ci ha fatto co-

noscere meglio i gusti degli altri e le loro emozioni in determinati

contesti.

SOFIA VALLA e ZINAT BATT 2°D

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SOLFATO DI RAME + IDROSSIDO DI SODIO = PROTEINE

Lunedì 12 febbraio insieme al professore Giorgio Tamagnini siamo andati in aula di informatica per fare

“un’esperienza” di scienze con una geologa specializzata in chimica dell’alimentazione che ha studiato con

il nostro prof. all’università.

Lo scopo dell’esperienza è stato quello di identificare proteine e zuccheri negli alimenti attraverso reazioni

chimiche diverse che ora vi spiegheremo.

Iniziamo dalle proteine che hanno il compito di formare i nostri muscoli, che sono presenti nelle uova,

nella carne, nel latte ed in generale nei latticini. Per identificare le proteine nei liquidi (latte, succo, acqua e

albume d’ uovo) bisogna mischiarli con solfato rame (sostanza di colore blu) e idrossido di sodio (sostanza

di colore trasparente). Se il composto ottenuto risulta del colore previsto non contiene proteine (es. succo

d’arancia, di colore arancione, + solfato di rame, di colore blu, + idrossido di sodio, trasparente = colore

verde scuro), se invece risulta di un colore della gradazione del viola vuol dire che contiene proteine.

N.B. L’idrossido di sodio è una sostanza corrosiva per le materie organiche, quindi anche per la nostra

pelle, perciò mettetevi sempre i guanti prima di usarli

ESPERIMENTI:

SUCCO D’ARANCIA + SOLFATO DI RAME + IDROSSIDO DI SODIO =VERDE INTENSO

LATTE + SOLFATO DI RAME + IDROSSIDO DI SODIO = VIOLA CHIARO

ACQUA + SOLFATO DI RAME + IDROSSIDO DI SODIO = TRASPARENTE

Sofia Valla Adil Saba Prabh Toor 2D

Laboratorio “La chimica degli alimenti”

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PROTEINE E ZUCCHERI

Lunedì 12 è stato un giorno interessante perché l’ultima ora

invece di fare matematica abbiamo fatto un laboratorio di

chimica con un’amica dell’università del nostro professore.

Consisteva nel vedere se alcuni elementi che beviamo e

mangiamo contengono proteine o no.

Mescolando i seguenti ingredienti con tintura di iodio,

idrossido di sodio una sostanza trasparente e solfato di

rame una sostanza azzurra con succo, acqua, latte,

albume dell’uovo e le fette biscottate.

Se il colore diventava viola significava che conteneva le

proteine (es. albume uova era viola scurissimo quasi nero),

invece se non c’erano le proteine restava dei colori

mescolati (acqua con i le tre sostanze restava azzurra

perché non aveva proteine).

Siamo molto contenti dell’esperienza fatta e ringraziamo il

nostro professore Giorgio tamagnini.

2D

24

Abbiamo considerato:

1)Come usare le strisce pedonali.

2)Seguire sempre i cartelli stradali.

3)Seguire sempre le indicazioni dell’ausiliare del

traffico.

4)Rispettare sempre il limite di velocità

5)Usare sempre i vestiti adatti per il ciclismo

notturno.

Mattia

Cannata 1A

Incontro con le forze dell’ordine

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Il 7 marzo 2018, 3 poliziotti sono venuti a parlarci dell’educazione stradale. Ci hanno spiegato

il significato di molti segnali stradali che noi ancora non capivamo. Ci hanno fatto vedere un

video che parlava dell’abbigliamento corretto in bici di notte. In seguito ci hanno fatto vedere

un video-cartone che parlava di un ragazzo che era un pilota, che fece un grave incidente

poiché andava oltre il limite di velocità, così al ragazzo dovettero amputare le gambe. Lui era

molto triste, ma usando alcune protesi vinse le Olimpiadi paraolimpiche. Infine ci hanno fatto

vedere un altro video di tutti i loro mezzi di soccorso, tra cui

macchine, furgoni ed elicotteri, ma quello che stupì tutti era una

Lamborghini. È stata un’esperienza molto bella e ci ha fatto

comprendere molte cose.

Rayan IA

L’educazione stradale

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INCONTRO CON LA P0LIZIA STRADALE Il giorno 7\03\2018 le classi prime hanno eseguito un progetto di nome “educazione stradale”. Tre poliziotti sono

venuti a spiegarci, e a farci vedere dei video sulla strada. Prima di tutto di hanno fatto vedere sulla Lim delle foto

sui segnali stradali e ci hanno spiegato delle regole, che sono:

-non utilizzare i cellulari mentre si è in bici o alla guida di un veicolo.

-di notte quando si va in bici si indossano i catarinfrangenti.

- quando si deve attraversare la strada si deve guardare sia a sinistra che destra.

-quando si è in macchina ci si mette sempre la cintura.

Quasi alla fine ci hanno fatto vedere due filmati uno era un cartone animato e l’altro era un filmato dove faceva-

no vedere la macchina Lamborghini nella quale trasportano gli organi interni. Nel cartone abbiamo visto questo

ragazzo che da grande vorrebbe essere un motociclista ma non ci riesce perché fa un incidente e non ha più le

gambe quindi è disabile, però lui vuole a tutti i costi diventare forte e ci riesce. Questo ragazzo riesce ad andare

alle olimpiadi dei disabili. Questo progetto ci ha insegnato molte cose.

Rajwinder 1 A

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EDUCAZIONE STRADALE Il 7/03/2018 sono venuti dei poliziotti nella nostra scuola da Reggio Emilia per farci

educare sulla sicurezza stradale.

Ci hanno insegnato che:

-dobbiamo sempre allacciare le cinture di sicurezza

-camminare sulle strisce pedonali

-quando si guida la bici di notte si deve indossare un abbigliamento visibile e mettere

sopra le ruote della bici le catarifrangenti

-non trasformare la propria macchina in una “discoteca”.

Abbiamo visto anche alcuni video sulla sicurezza e su alcuni incidenti; dopo di che

abbiamo visto un piccolo cartone animato che parlava di un ragazzo che aveva una

passione per le moto e vinceva in tutte le gare, ma un giorno stava andando veloce

in moto mentre c’era la pioggia e si scontra contro un’auto perdendo le gambe.

Visto che avevamo ancora del tempo i poliziotti ci hanno mostrato un video della

Lamborghini della polizia.

Abdul 1 A

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Venerdì 9 Marzo, noi e la nostra classe abbiamo partecipato insieme alla classe 2D

all’attività di educazione stradale condotta dagli assistenti capo Iotti Augusto e Gri-

santi Corrado.

Ci hanno insegnato come attraversare la strada correttamente con delle immagini:

abbiamo imparato che come ciclisti potremmo attraversare solo sui quadrati e quan-

do non sono presenti bisognerebbe scendere dalla bicicletta e attraversare come

pedoni.

Ci hanno fatto vedere un video su un ragazzo che veniva investito da un autobus per-

ché aveva attraversato senza guardare. Fortunatamente

il ragazzo non si è fatto niente ma ci ha dimostrato come

per un attimo di distrazione ci si può rovinare la vita. C’è

stato confermato dal video che abbiamo visto successi-

vamente, dove un ragazzo di nome Brian durante un

incidente in moto ha perso entrambe le gambe, ma dopo

un primo momento di depressione è riuscito a rivivere la

sua vita come disabile diventando un campione parao-

limpico. Ci hanno mostrato un video che, come ciclisti, ci

ha spiegato come vestirci durante la notte per non corre-

re pericoli e ci hanno fatto vedere anche come senza

tutte le luci, i catarifrangenti e i vestiti fosforescenti un

ciclista diventa invisibile alle macchine.

Abbiamo terminato l’incontro ammirando la loro favolo-

sa Lamborghini Aventador addetta al trasporto organi.

Alejandro Gusolfino 2 A

Filippo Righi 2 A

Lara Rughetti 2A

29

“MAGIA DELLE PIANTE”

Sabato 21 aprile, una studiosa delle piante, è

venuta da noi per spiegarci alcune cose sulle

piante. Ci ha spiegato molte cose, tra cui: la

forma delle foglie degli alberi, la struttura di

un albero e il nome di certe foglie. La parte

migliore doveva ancora cominciare: ANDARE

FUORI PER TUTTA LA SCUOLA A VEDERE

DEGLI ALBERI E CAPIRNE IL NOME CON

DEGLI INDIZI. Ci siamo divertiti un sacco

perché è bello imparare divertendosi. È stata

un’esperienza indimenticabile e sarebbe

bello farla ogni tanto.

Rayan 1 A

30

Questa è la storia di

una ribellione, o per

meglio dire, di una

staffetta.

Eva Lini è stata innanzi

tutto una bambina, u-

na piccola anima a cui

è stata insegnata l'im-

portanza dell'istruzio-

ne. Ha sempre creduto

che la cultura fosse alla

base di ogni uomo. Si

riteneva e ritiene ancor

oggi fortunata perché

ha avuto il privilegio di

conoscere in parte il

mondo.

Proseguì gli studi e si

laureò, ma in tutto

questo c'è stata una

seconda vita, fatta di

sacrifici, di fatica ma

anche fatta con la vo-

glia di lottare per con-

quistare la libertà. La

libertà che è stata per

molti anni il sogno di

tanti uomini.

E' nata il 25 Luglio

1924 ha vissuto quella

che è passata alla sto-

ria come la Resistenza

che portò avanti dal

01 Giugno 1944 sino

alla Liberazione.

Tutti i membri della

sua famiglia erano an-

tifascisti. Il padre le

insegnò cosa volesse

dire vivere in un mon-

do di pace, dove tutti

gli uomini possono

avere le stesse occa-

sioni, gli stessi diritti.

Suo padre non la ob-

bligò a fare la staffet-

ta intendo. Era una

sua decisione, una su-

o desiderio.

Un desiderio diverso

dai nostri...lei deside-

rava vivere libera noi,

invece, desideriamo

essere accettati da

questa società fatta di

illusioni. I sogni sono

ciò per cui noi lottia-

mo. Tuttavia la guerra

oggi si fa per una futi-

le aspirazione al pote-

re. Potere che, in real-

tà, dovrebbe essere

usato per fare del be-

ne.

Lei andava a Reggio

almeno due volte al

giorno con la sua bici-

cletta, per portare i

messaggi ai partigiani

(uomini della resisten-

za). Rischiava, rischia-

va tutto per la sua li-

bertà. Non si è' mai

fermata e ancora oggi

continua a diffondere

la sua idea ovvero che

l'istruzione e' la fonte

principale della co-

scienza, della libertà,

della cultura e della

vita di ogni essere u-

mano.

Capitava, a volte, che

venisse fermata dai

nazisti, aveva paura di

essere scoperta, ma

ne è uscita sempre

vincitrice. Vincitrice

perché sotto il corpo

di una giovane donna

si trovava un cuore

stanco ma pieno di

Incontro con Eva Lini

Di Ludovica Braglia

speranza.

Sapeva che il fattore dominan-

te era la collaborazione. Porta-

va nel cuore quelli che sono i

principi, le virtù che ognuno di

noi deve farsi carico.

Lei soffriva nel vedere le sue

compagne prive del diritto allo

studio, desiderava la accompa-

gnassero negli anni successivi

della sua vita. Anche qui rico-

nosciamo il suo animo buono,

aperto e generoso.

-Se uno sbaglia non ha il diritto

d'essere ucciso- questo è quel-

lo in cui ha sempre creduto,

una riflessione totalmente giu-

sta, pensata da una persona

che ha sentito la paura della

fine ma ha continuato a batter-

si per quello che credeva.

Quando incontra i ragazzi ricor-

da sempre loro che viviamo in

un periodo fortunato, dove la

scuola ha un grande influenza

in questa nostra crescita per-

ché capace di sensibilizzare l'a-

nimo di noi ragazzi vinti dalla

paura di non essere mai abba-

stanza.

31

32

CUCINA IN ALLEGRIA Sabato 7 aprile abbiamo partecipato al laboratorio “cucina in allegria”,

presso il convitto “Corso” di Correggio.

Ci hanno diviso in due gruppi primari: uno per la preparazione di piatti

salati e un altro per la preparazione di piatti dolci. Dopo ci hanno divisi in

altri 6 gruppi secondari: tre per il salato e tre per il dolce.

Salato:

-il primo gruppo ha preparato le pizzette

-il secondo gruppo ha preparato i tramezzini

-il terzo gruppo ha preparato dei rotolini di pasta sfoglia farciti con i

wurstel

Dolce: p

-il primo gruppo ha fatto i biscotti alla panna

-il secondo gruppo

ha fatto i cupcake

-il terzo gruppo

ha fatto i bignè

Dopo aver cuci-

nato tutto abbia-

mo portato tutto

sul tavolo della

sala dove siamo

stati accolti da al-

cuni ragazzi del

convitto. Abbia-

mo così assaggiato

quello che avevamo preparato. Nel frattempo l’insegnante di cucina ci

ha parlato dell’indirizzo alberghiero della scuola.

Ci è piaciuto molto cucinare sia pietanze dolci che pietanze salate, anche

se erano più buone quelle dolci; tuttavia anche il salato non era male.

Adil Saba, Stefano Lei, Prabh Toor

33

34

35

36

I TORNEI SCOLASTICI

La scuola organizza ogni anno dei tornei per tutte le classi: per

le classi 3 pallamano e basket, per le classi 2 calcetto e per le

classi 1 pallamano. La nostra classe 1 A, il 20 aprile ha giocato

contro la 1D. La partita è iniziata alle 9:05 ed è finita alle

10:05. La partita è stata un po’ difficile e quando la stavamo

per finire eravamo 10- 2 per la 1D. Purtroppo il risultato finale

è stato 13- 8 sempre per la 1D. Dobbiamo ancora fare due in-

contri con le altre due classi 1. Nelle prossime partite speria-

mo di essere più pronti, anche perché sbagliando si impara.

Rayan, Abdul, Rajwinder e Mattia 1A

37

Per la corsa campestre tutte le classi prime si sono recate, ver-

so le 10, alla pista di atletica. Una volta lì, il prof. Sassi ha diviso

i maschi dalle femmine e ad ogni ragazzo/a le prof hanno asse-

gnato un cartellino con un numero, che corrispondeva a ognu-

no di noi. Al momento della partenza, ci hanno fatto mettere

dietro ad una riga bianca e ci hanno dato il via, battendo l’ una

contro l’ altra due stecche di legno. Il percorso sembrava corto

ma poi ci si rendeva conto che non finiva più. Non è stato facile

giungere alla fine del percorso, infatti non so come abbia fatto

Margherita, una mia compagna di classe, ad arrivare3^. Finita

la corsa abbiamo mangiato e ci siamo riposate, mentre i ma-

schi cominciavano la loro gara. Al momento delle premiazioni

non mi hanno chiamato perché sono arrivata 7^ e premiavano

fino alla 6^ posizione. Ci abbiamo riso sopra, mentre tornava-

mo a scuola.

Venerdì Sassi ci ha letto le classifiche e ci ha fatto i complimen-

ti.

Irene Ganapini 1^D

38

39

40

41

42

SABATO 12 MAGGIO NOI ALUNNI DELLA SCUOLA “ANDREOLI” ABBIAMO PARTECIPA-TO ALLA MANIFESTAZIONE SPORTIVA SVOLTASI NELL’ ANELLO DELLA PISTA D’ATLETICA DI CORREGGIO DALLE ORE 8:10 ALLE ORE 13:00.

SI POTEVANO SCEGLIERE VARIE DISCIPLINE E QUELLA CHE MI E’ PIACIUTA DI PIU’ E’ STA-TA IL LANCIO DEL VORTEX.

ABBIAMO TRASCORSO UNA BELLA GIOR-NATA PERCHE’ C’ERA TANTO SOLE E PERCHE’ E’ STATO MOLTO DIVERTENTRE FARE SPORT CON I COMPAGNI DI CLASSE.

GIOCHI D’ ATLETICA DI RIGHI N.

43

RECENSIONI SU SCHOOL TIME

44

45

SPECIALE ORIENTAMENTO 3D

46

Incontri con l'esperta

Federica Borelli

I ragazzi dell’annata 2004,

quest’anno, dovranno af-

frontare una scelta molto

importante, ovvero quella

della scuola superiore.

I professori dell’Istituto

Comprensivo Correggio 2,

per aiutarli, hanno invitato

degli esperti esterni; si so-

no svolti molti incontri con

la psicologa Federica Borel-

li, di cui gli studenti sono

rimasti molto contenti.

Federica li ha aiutati a sco-

prire le loro passioni e ca-

pacità. In questo modo i

ragazzi hanno potuto sce-

gliere al meglio la loro

scuola pensando a quello

che amano fare.

“Essendo una decisione

molto complicata, perché

alla nostra età non tutti

hanno le idee chiare su

quello che vorranno fare da

grandi, è stato molto impor-

tante assistere a queste

lezioni”, dice Dimitri, uno

degli studenti.

Attraverso il percorso i

ragazzi hanno messo a con-

fronto l’età adulta con l’età

infantile. Ciò li ha aiutati a rendersi conto del periodo della vita che stanno af-frontando e a prepararsi per l'imminente scelta.

COSA PIACE AGLI STUDENTI?

Una scelta difficile

I ragazzi di terza si sono trovati recentemente a do-ver affrontare una scelta importante: la scuola supe-riore. Non è certo una cosa facile ed è possibile sbaglia-re, anche se a mio parere la cultura non è mai troppa.

Chi si sbaglia nella scelta potrebbe trovarsi, infatti, a studiare materie che non gli piacciono A Pag. 2

EDITORIALE

GLI STUDENTI SI LAMEN-

TANO DEL CARICO DI

STUDI!

La fine di gennaio coincide

con la fine del quadrimestre e i

professori, bisognosi di voti

per poter stabilire le valutazio-

ni di fine anno, concentrano

verifiche e interrogazioni.

“Rischiamo di morire annegati

nei libri.”

“Dormo più sui libri che sul

letto.”

Frasi come queste si sentono

tutti i giorni: “Dovranno fon-

dare il W.W.F. per salvare gli

studenti, non i panda.” Come

orientarci in questo marasma?

Per di più in questo periodo

dovremo anche scegliere la

scuola superiore!

Nel nostro giornale vi daremo

alcuni consigli per provare a

uscire indenni dal primo qua-

drimestre di terza media e a

prendere la decisione migliore

per il vostro futuro.

Articoli per giovani

molto indecisi!

Ronzoni Caterina

Ligabue Giulia

ASCOLTIAMO LA PROFESSORESSA VILMA FAIETA

Qualche consiglio da chi ci è già passato...

I nostri giornalisti si sono recati nel laboratorio artistico allo scopo di fare un’intervista alla

prof di arte, Vilma Faieta. La professoressa ha raccontato di aver frequentato il liceo classi-

co nella sua città natale, Ortona?? La decisione di scegliere la scuola, in realtà, fu presa dai

suoi genitori. La prof. non era molto contenta di questa decisione, nonostante ciò è riuscita

ad avere una buona media scolastica. A pag.2

Giulia Ligabue, Martina Ferrari

Ronzoni Caterina

Di Caterina Ronzoni, Giulia Ligabue, Martina Ferrari, Dimitri Shamov e Sunil Mehmi 3^ D

47

Una volta conclusa la scuola

superiore, si è dedicata alle

materie che davvero le inte-

ressavano, arrivando alla sua

carriera attuale. Condivide

con noi un ricordo. “Il primo

giorno del liceo, dei ragazzi

avevano scritto su un muro: -

Lasciate ogni speranza voi

che entrate, riprendendolo

da una frase della Divina

Commedia. Questa frase ci

aveva molto colpiti e, all'ini-

zio, anche un po' spaventati”.

“Scegliete una scuola che vi piaccia davvero e vi interessi” consiglia la professoressa, salutando i giornalisti.

appreso gli sarà utile

nella vita. Magari non

nel mondo del lavoro,

ma come cultura di base

personale.

Ritengo anche che sia

molto difficile fare la

scelta perfetta per il pro-

prio futuro lavorativo a

13 anni. Quindi, a parer

mio, la cosa migliore è

tenersi aperte molte

strade e non scegliere

solo le materie che ci

vengono meglio e ci

sembrano più facili, ma

piuttosto quelle che ci

piacciono davvero. E

attenzione: le due cose

sono diverse e ben

distinte!

Giulia Ligabue,

Martina Ferrari

ASCOLTIAMO LA PROFESSORESSA VILMA FAIETA

Qualche consiglio da chi ci è già passato... “Scegliete una

scuola che vi piac-

cia davvero e vi

interessi”

Ronzoni Caterina

UNA SCELTA DIFFICILE

Articoli per giovani molto indecisi!

48

INCONTRO CON ENRI-

CO DAVOLIO

Il giorno … gli alunni

della scuola Andreoli

hanno incontrato Enrico

Diavolio, esperto di o-

rientamento. L’esperto

ci ha fornito molte infor-

mazioni pratiche e utili

per aiutarci nella difficile

scelta della scuola supe-

riore, spiegandoci i vari

indirizzi, ma soprattutto

facendoci capire gli erro-

ri che tante volte faccia-

mo in questo delicato

momento.

IL LICEO CLASSICO: UNA

Il giorno 18 gennaio 2018 il liceo Rinaldo

Corso ha aperto le sue porte ai ragazzi di

terza media interessati al liceo classico.

Nel biennio, le materie diverse dai pro-

grammi delle scuole medie sono il latino,

il greco, le permanenze dell’antico nella

modernità e geostoria. Perché studiare

latino e greco, nella nostra epoca? I pro-

fessori ci hanno fatto capire che le lingue

antiche sono molto utili per sviluppare e

consolidare la logica nei ragazzi.

1 9 F E B B R A I O 2 0 1 8

Corriere della scuola

Il “Corriere della

Scuola” nasce dal

bisogno dei ragazzi

delle medie di avere

una guida durante il

difficile periodo del-

la scelta. Nel quoti-

diano il tema domi-

nante è

l’orientamento verso

la scuola superiore.

Noi della redazione

ci impegniamo a

fornire a voi lettori

un giornale comple-

to, che vi guidi nella

scelta della scuola

secondaria di secon-

do grado.Speriamo

che la lettura del

nostro corriere pos-

sa aiutarvi a capire

se la strada che in-

traprenderete sarà

quella giusta.

Ci auguriamo inoltre

di riuscire a scioglie-

re almeno alcuni dei

dubbi che avete ri-

guardo il vostro futu-

ro.

Il caporedattore,

Ferrara Serena

EDITORIALE

Sabato 16 dicembre 2017 la scuola secondaria

di secondo grado Iodi-Galvani ha aperto le sue

porte ai ragazzi di terza media interessati ai

suoi vari indirizzi.

L’istituto ha tre corsi: ottico, odontotecnico e

socio-pedagogico. Noi ci soffermeremo su

quest’ultimo.

CONTINUA A PAG. 2

Ti piace lavorare con le persone?

Ecco la scuola giusta per te! Di Martina Figurati

CONTINUA A PAG. 2

CONTINUA A PAG.3

Sede redazione: via conte Ippolito

Caporedattore: Serena Ferrara

Redattore: Martina Figurati

49

Nel programma dell’indirizzo socio-pedagogico le materie principali sono psi-

cologia, diritto ed economia e igiene.

In psicologia si studia la mente umana in preparazione a un futuro lavoro da

psicologo o psicologa. In igiene si studiano le malattie del corpo umano per

aiutare i ragazzi a prevenirle. In diritto ed economia si studiano i diritti e i do-

veri dei cittadini e i fattori economici italiani.

Questo indirizzo dalla terza superiore si divide in due rami: socio-pedagogico

tradizionale, nel quale si studia principalmente per diventare maestra d’asilo, e

nell’indirizzo O.S.S. (operatore sociosanitario), dove si studia per diventare

infermieri, che però non possono somministrare farmaci.

Durante la visita, i professori e alcuni alunni della scuola ci hanno guidati alla

scoperta dell’edificio. Abbiamo visitato le aule, i laboratori e ciò che ci ha col-

piti di più è stato…

Ci siamo presentati all’incontro con tante aspettative e dobbiamo riconoscere

che sono state quasi tutte soddisfatte...

Questa scuola offre l’opportunità di imparare a praticare lavori a contatto con

le persone ed è consigliabile per ragazzi aperti e disponibili, ai quali piaccia sta-

re in mezzo agli altri.

Martina Figurati

Davolio, infatti, ci ha detto che i licei non sono migliori delle altre scuole. Gli

studenti delle medie e i loro genitori pensano che i licei siano migliori degli

studi professionali e dei tecnici, commettendo in questo modo un grave erro-

re: i licei, certo, danno un’ottima preparazione, ma uscendo da queste scuole

si è obbligati a iscriversi all’università, poiché al liceo si studiano solo materie

teoriche, mentre ai tecnici e ai professionali si praticano anche attività manua-

li.

Per concludere, non siate troppo affettati nella scelta, ma soprattutto non fa-

tevi condizionare da false notizie o da consigli sbagliati. Informatevi, parlatene,

andate su internet, leggete e non dimenticate mai che la scelta è sempre so-

prattutto vostra.

Chiara Bossi

TI PIACE LAVORARE CON LE PERSONE? ECCO LA

INCONTRO CON ENRICO DAVOLIO

Gli studenti delle

medie e i loro

genitori pensano

che i licei siano

migliori degli studi

professionali e dei

tecnici,

commettendo in

questo modo un

grave errore

Pagina 49

50

Durante l’ora di per-

manenza dell’antico

nella modernità, si

studia la letteratura

latina, in compre-

senza con

l’insegnante di storia

dell’arte, per dimo-

strare quanto per-

manga dell’antico

anche nell’epoca

moderna

In geostoria i ragazzi

studiano storia e ge-

ografia, che formano

così una sola mate-

ria. Grazie a questo

tipo di studi, che a-

prono la mente a

trecentosessanta

gradi, lo studente

potrà scegliere qual-

siasi tipo di studio

universitario e ogni

professione durante

la vita.

Questa scuola, infat-

ti, è indicata per per-

sone che hanno vo-

glia di studiare e

che, dopo le scuole

superiori, hanno in-

tenzione di andare

all’università.

Speriamo di avere

soddisfatto almeno

alcune delle vostre

curiosità. Il consiglio

migliore che possia-

mo darvi, però, è

quello di rimanere

aperti ai cambia-

menti e alle novità e

attenti a tutte le op-

portunità che si pre-

senteranno sul vo-

stro cammino. Buon

viaggio!

Serena Ferrara

IL LICEO CLASSICO: UNA SCUOLA CHE TI APRE LA MENTE

“Grazie a questo

tipo di studi, che

aprono la mente

a

trecentosessant

a gradi, lo

studente potrà

scegliere

qualsiasi tipo di

studio

universitario e

ogni professione

durante la vita.”

Pagina 50

Corriere della scuola

51

DICEMBRE

Bilancia 9 1/2

Ariete 7-

Leone 8

Vergine 9

Acquario 7+

Pesci 7+

Toro 7

Cancro 7

Sagittario 6

Gemelli 8 1/2

Scorpione

7/8

Capricorno

6 1/2

AIUTANDO GLI ALTRI HO AIUTATO ME

STESSO

di Montanari Fabio

Un bel giorno d’autunno, alla scuola Andreoli, come ogni

anno, i ragazzi di prima, seconda e terza hanno illustrato in

tutti i suoi aspetti la nostra scuola ai genitori e ai ragazzini di

quinta elementare. Vi racconto com’è stata la mia esperienza,

per certi versi eccitante, ma per altri piuttosto spaventosa!

L’EVOLUZIONE

EDITORIALE

POSSA LA FORTUNA ESSERE

SEMPRE A VOSTRO FAVORE

di Becchi Gaia

Cari colleghi studenti,

quest’anno abbiamo sudato,

pianto, ci siamo spremuti le

meningi…

OK. Forse sto leggermente esagerando. In ogni caso, avrete capito che sto par-lando della temutissima, terribile SCELTA DELLE

SUPERIORI.

Sinceramente non credo di potervi rassicurare sulla vostra scelta, perché sono la persona più indecisa sulla faccia della terra e

probabilmente vi farei solo

venire dei dubbi.

Per questo vi parlerò semplice-

mente della mia esperienza e

di come ho vissuto la scelta.

Partendo dal presupposto che

penso troppo su tutto, sono

riuscita a rendere ansiogeno il

tutto anche per mio nonno. E

non scherzo (scusa nonno).

Sommario:

’Aiutando gli altri ho aiutato 2

Possa la fortuna essere sem-

pre a vostro favore

3

Togliamo le spine alla rosa 3

Ansia ma non troppa 4

Oroscopo 4-5

Continua a pagina 2

Continua pagina 3

ANSIA MA NON TROPPA

Di Becchi Gaia

Come speriamo abbiate ormai capito, il nostro giornale, “L’Evoluzione”, tratta di orientamentoe della nostra “evoluzione personale”, la nostra crescita, insomma. Temi difficili, non posso negarlo, su cui ognuno ha idee diverse, come è giusto e bello che sia. Si tratta di una scelta importante, che deve essere ragionata, ma che non deve per forza farci sentire in ansia. Ovviamente, se avete letto il mio editoriale intitolato “Possa la fortuna essere sempre a vostro favore”,

SPALLA

17

2017

- VENERDì -

Open Day! SCUOLA S. TOMASO

OPEN DAY Di Amatruda Alfonso A Dicembre ho avuto la possibili-

tà di visitare la scuola San Toma-

so, durante la giornata di

“Scuole Aperte”.

Vorrei specificare che ognuno

ha i suoi gusti e che quello che

scriverò riguarda il mio persona-

le punto di vista. Scrivo questo

articolo soprattutto per dare

l’idea di cosa si fa e di cosa

viene detto durante un open day,

per chi non vi è mai stato. Io e la

mia famiglia siamo entrati e

subito una ragazza ci ha accolti

e accompagnati in un salone, in

cui il preside stava tenendo un

discorso sulla scola e sulle varie

attività e programmi propo-

sti.Dopo il preside, sono interve-

nuti tre studenti del terzo anno,

frequentanti l’indirizzo socio-

pedagogico, accompagnati da

un loro professore, e altri tre

dell’indirizzo socio-economico,

che ci hanno mostrato dei video

sui rispettivi corsi.T erminati i

video, abbiamo fatto un breve

giro della scuola, che è finito in

un’aula, dove si sono esibiti dei

ragazzi che frequentavano tea-

TOGLIAMO LE SPINE ALLA ROSA

Di Montanari Fabio

Innanzi tutto come si chiama?

Orietta di nome e Rosa di cogno-

me, ma molti si confondono.

Per non chiederle quanti anni ha,

le chiediamo quanti Natali ha

passato?

*ride* Gli stessi del prof. Levrini.

Continua a pagina 3

Inserto speciale sul difficile passaggio alla scuola superiore

tro. Dopo siamo entrati in un'al-

tra aula, dove il professore di

educazione fisica proiettava dei

video coi progetti svolti nel

corso dell’anno.

Infine ci hanno proposto

un’aperi-cena con loro, alla

quale, per mia sfortuna, non

sono potuto andare.

Tutto sommato la presentazione

mi è piaciuta tanto, e l’ho trova-

ta dettagliata e piacevole,

un’ottima opportunità per gli

indecisi.

Continua a pagina 4

OROSCOPO

52

Siccome ero andato a questa pre-

sentazione anche l’anno scorso,

pensavo non fosse cambiato nien-

te, mentre quest’anno c’erano

veramente molti argomenti, alcuni

che neanche io conoscevo.

Presentavano ragazzi dalle prime

alle terze, quindi le persone che

partecipavano a questa presenta-

zione erano tantissime!

Ma andiamo ora con ordine, poi-

ché sono talmente tante le cose

accadute che non è difficile per-

dere il filo del discorso.

Iniziò tutto una mattina. Quella

mattina in terza mi nasceva in

continuazione un’idea, un presen-

timento, una sensazione che però

il mio cervello non riusciva a deci-

frare, permettendomi così di capi-

re cosa fosse successo, cosa mi

fossi dimenticato.

Arrivai a scuola con ancora ad-

dosso quella brutta sensazione di

essermi dimenticato qualcosa.

Era un lunedì e stavamo discu-

tendo col prof. Levrini, quando

sentimmo un pugno sbattere sul-

la porta: “Toc-toc”, “Avanti” disse

qualcuno. “Indietro”, qualcun al-

tro. Era la professoressa Iotti che,

indicando me, Gaia, Chiara e Se-

rena, ci ricordava e aspettava in

aula di arte per fare le prove ge-

nerali della manifestazione che si

sarebbe svolta il giorno dopo.

Credo che il colore della mia fac-

cia fosse più o meno simile a

quello che ha un coniglio bianco

verniciato di bianco riposto in

candida e freschissima neve

bianca.

Ero bianco, se non si fosse capito.

Sussurrai qualcosa a una delle

mie tre compagne, non mi ricordo

chi fosse, perché ormai il mio cer-

vello era circondato da fittissima

nebbia grigia. Grigia,

non bianca. Chiesi a

una di queste se aves-

simo dovuto preparare

il testo da esporre; una

di loro mi disse che sì,

il testo era da finire per

quel giorno poiché dopo

lo avremmo esposto

nelle prove. Tirai fuori dal mio

L’EVOLUZIONE

zaino il primo pezzo di carta che

trovai: io avevo come tema

l’orientamento, in particolare

quando i ragazzi delle superiori

vengono a scuola per presentarci

la loro. Scrissi un testo privo di

verbi, preposizioni e articoli e, poco

dopo, io e il mio testo precario an-

dammo in aula di arte.

Fortunatamente, un attimo prima

che mi chiedessero di esporre, mi

diedero un altro compito: quello di

creare sul momento insieme a Se-

rena un testo per presentare il no-

stro diario scolastico, che poi io e

lei avremmo dovuto esporre insie-

me ai nostri due testi iniziali.

La mattinata finì così.

Il giorno dopo mi recai a scuola un

po’ prima, perché io e Riccardo

Braglia dovevamo distribuire i vo-

lantini che permettevano alle per-

sone di seguire prima il discorso

della preside e, dopo, il nostro.

I miei volantini erano inversamen-

te proporzionali al numero di geni-

tori: i volantini finivano, i genitori

aumentavano. Tutti bisbigliavano:

“Questa scuola è la migliore del

paese”. Altri invece: “Andrebbe

demolita!”. In un istante tutti si

placarono: era entrata la preside.

Iniziò a parlare, perciò io e Braglia

raggiungemmo i nostri coetanei.

Peccato che il passaggio fosse o-

struito dalle sedie. Quindi restam-

mo accanto alla porta, in piedi e

schiacciati tra i genitori. E io che

contavo di migliorare il mio testo

precario!.

Finito il discorso, la massa si dira-

dò e riuscimmo a scappare via.

Io dovevo esporre come terzultimo

e ultimo.

Iniziarono ad esporre ai genitori i

ragazzi di prima, poi quelli di se-

conda ed infine fu il turno di noi di

terza. In tutto questo tempo non

toccai il mio testo precario, perché

tutte le volte che ci provavo i prof

mi accusavano di distrarre i geni-

tori. Avevano anche ragione, ma io

ho il vizio di fare le cose importanti

all’ultimo.

Mi chiamarono ed entrai in scena:

“Buongiorno, cioè no… buonasera,

sono Montanari Fabio di 3a D”. I

genitori mi guardavano, farfu-

gliai qualcosa, provai a ripensa-

re alla mia scaletta mentale.

Niente. Iniziai a improvvisare.

Improvvisai qualcosa, non so

cosa. Improvvisai in modo che

sembrava sapessi il mio testo a

memoria.

Guardando le facce compiaciute

dei genitori presi lo slancio per

continuare e uscii di scena con

un gran sorriso.

Avevo improvvisato come mai

avevo fatto e mi era piaciuto.

Tornai davanti a tutti come ulti-

mo, per esporre il diario e mi

ricordo che iniziai più o meno

così: “Buonasera e non buon-

giorno. Sono sempre Fabio Mon-

tanari e sono ancora di 3a D”,

misi il foglietto scritto con Sere-

na in tasca e mi lanciai

nell’improvvisazione. Non sape-

vo cosa mi aspettava e questo

mi piaceva, e direi anche ai ge-

nitori. Tornando al posto una

prof mi fermò: “Quello che hai

detto non c’era nel foglio”. “Sì”,

risposi. “Hai fatto bene”, disse

lei.

Da questa esperienza, nata per

aiutare gli altri, sono riuscito ad

aiutare me stesso. E ho capito

che l’improvvisazione è una di

quelle abilità che mi hanno sal-

vato in tante interrogazioni.

Montanari Fabio

53

L’EVOLUZIONE

EDITORIALE

Proprio per questa mia tendenza, ho cambiato idea completamente almeno dieci volte e ho fatto

del mio meglio per posticipare il momento fatidico dell’iscrizione.

Ma una bella sera di febbraio, eccomi lì. Io, un computer e una domanda d’iscrizione al Liceo Clas-

sico. “Cosa faccio?! No, no, no. Forse se mi iscrivessi allo Scientifico… No! Ma scienze… Però c’è

matematica… Al Classico c’è greco, magari mi piace… Io mollo tutto. Vado a vivere sotto un ponte.

Dov’è il più vicino?”.

Eppure alla fine l’ho fatto. Ho mandato la domanda al Classico. E mi hanno anche presa. Ne sono

molto felice e spero che anche voi abbiate scelto bene.

Ma un esame ci aspetta miei prodi! Quindi, che possa la fortuna essere sempre a vostro favore!!

Becchi Gaia

TOGLIAMO LE SPINE ALLA ROSA

Qual è la sua paura più grande?

* dice di farle questa domanda dopo

tutte le altre, ma giunti al termine

dell’intervista ancora non apre bocca al

riguardo, che la sua paura più grande

siano proprio le interviste? *

Come ha passato l’infanzia?

Ho passato la mia infanzia in Basilicata,

felice e serena, con tanti amici. La mia

non è stata un’infanzia particolare, era

tranquilla e senza preoccupazioni.

Ha mai pensato di fare la gelataia?

* ride e ci guarda male * No, non ho

mai pensato di fare la gelataia.

Quando ha deciso che avrebbe arricchito

i ragazzini con i più importanti idiomi

di codesto pianeta?

* ride facendomi una faccia disperata *

Ho deciso di insegnare circa sedici anni

fa, nel 2002, anche se inizialmente avevo

intenzioni diverse.

Dov’era e che classe aveva nel suo primo

anno da prof?

Ero in Basilicata, nel mio paese, e avevo

due terze.

Cosa insegnava e come è stato? Le è

piaciuto?

Insegnavo tedesco ed è stata

un’esperienza piacevole.

Cosa pensa, invece, della nostra classe?

Potreste essere meglio, rispetto all’anno

scorso in certi aspetti avete fatto un pas-

so indietro, ma siete ugualmente una

bellissima classe, con tanta voglia di

fare, anche nelle attività extra-

scolastiche. Siete una classe molto affia-

tata e dove si respira un bell’ambiente.

Dopo queste commoventi parole, parlia-

mo ora dei suoi pensieri personali. Sic-

come lei insegna inglese, cosa ne pensa

della Brexit?

* sogghigna * Penso che gli inglesi si

siano sempre sentiti “i migliori”, sono

sempre stati molto legati alle tradizioni,

sono un popolo distaccato e non si rico-

noscevano pienamente nell’UE.

Qual è il suo cibo preferito?

La pizza è il mio cibo preferito, però

deve avere l’impasto napoletano e la

mozzarella di bufala.

Insegnando inglese, ma essendo italiana,

lei la colazione la fa con uova e bacon o

brioche e cappuccino?

* ride * Brioche e caffè.

Le piacerebbe insegnare altre lingue?

Da insegnante mi vanno bene quelle che

già so, mi piacerebbe impararne altre.

Dopo quest’ anno le nostre strade si

separeranno, le dispiacerà?

Certo che mi dispiacerà, dopo un po’ di

tempo ci si affeziona in generale ad una

classe.

Visto che tra poco dovremo scegliere,

cosa consiglia di fare a noi ragazzi di

terza?

Di non andare in una scuola solo

perché altri ragazzi hanno detto che

sia più facile: in tutte ci vuole sempre

serietà ed impegno. Bisogna pensare a

quello che si è bravi a fare e che piace

fare.

Molti prof ci dicono che le nostre

ricreazioni durano sempre due o tre

minuti in più del previsto. Lei cosa

pensa dei succhini bevuti dopo

l’intervallo?

* ride per non ucciderci * Penso che si

potrebbero comodamente bere duran-

te l’intervallo.

Sappiamo che ha una bellissima figlia

di tredici anni, ce la presenta?

* ride * No, non ho figlie di tredici

anni.

Dal vostro inviato è tutto, ringrazia-

mo vivamente la prof. Rosa Orietta

non andare in una scuola solo perché altri ragazzi hanno detto che sia più facile

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saprete che per me non è stato così. Ma diciamolo seriamente, io sono

un caso a parte.

Noi abbiamo deciso di fornirvi il nostro punto di vista, tentando di par-

larne in modo ironico, ma anche, si spera, utile.

In ogni caso, la scelta è fatta (anche se potete sempre cambiare idea,

ma silenzio, così rendo il tutto un po’ più drammatico) e poi dobbiamo

ancora finire la terza media! Avrete tempo dopo per l’ansia.

Becchi Gaia

L’EVOLUZIONE

OROSCOPO

Scoprite insieme a noi come sarà il vostro futuro alle Superiori

Di Alfonso Fox

Pesci Sguazzerete nella nuova scuola da pesce rosso, perdendovi in un

bicchiere d’acqua, ma poi troverete il vostro banco e diventerete squali. A-

MORE: 3 su 5 AMICIZIA: 3 ,5 su 5 VOTO: 7+

Bilancia Ogni azione che farete avrà un peso sulla vostra vita, quindi

non sovraccaricatevi di impegni con gli amici e iniziate a studiare con serie-

tà, o ci saranno dei sacchi ben più pesanti. AMORE: 1 su 5 AMICIZIA: 2 su 5 VOTO:

9,5

Sagittario Nella nuova scuola galopperete verso il successo, conquistan-

do buoni voti. Purtroppo, nel vostro galoppare veloce, non avrete molto tem-

po per i vostri compagni. AMORE: 2 su 5 AMICIZIA: 1 su 5 VOTO: 6

Ariete All’inizio sarete delle pecorelle smarrite, non trovando il vostro

gregge. Lo scoprirete a metà anno, diventando un gruppo molto unito, ma i

voti caleranno. In compenso avrete amici fidati e forse qualcuno da amare. AMORE: 3,5 su 5 AMICIZIA:4,5 su 5 VOTO: 7

Toro Siete una forza della natura e tutti vi temeranno per colpa del vostro

atteggiamento impulsivo. Non avrete ottimi voti, ma per fortuna nella vostra

scuola troverete la mandria giusta. AMORE: 2 su 5 AMICIZIA:4 su 5 VOTO: 7

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L’EVOLUZIONE

Leone Sarete i nuovi re della scuola: vi farete un sacco di amici e uccide-

rete un paio di gazzelle indifese; state attenti alle iene che vi girano intorno!

Non andrete male con i voti e potreste trovare una leonessa disposta ad a-

marvi. AMORE: 4,5 su 5 AMICIZIA:4 su 5 VOTO: 8

Vergine Sarete puri e casti per tutto l’anno. I vostri rendimenti scolastici

saranno ottimi. L’amore non è il vostro forte, ma recupererete con l’amicizia. AMORE: 1,5 su 5 AMICIZIA:4 su 5 VOTO: 9

Cancro Perderete parte

dell’anno per colpa di una ma-

lattia. Non farete molte nuove

amicizie, ma conoscerete una

persona molto speciale e avrete

ottimi voti. AMORE: 5 su 5 AMICIZIA: 2

su 5 VOTO: 8-

Acquario Nel vostro anno

scolastico avrete modo di cono-

scere tanti nuovi pesci, che ar-

ricchiranno il vostro acquario.

Ne incontrerete di molti tipi, qua-

si tutti adatti a voi. AMORE: 2 su 5

AMICIZIA: 4 su 5 VOTO: 7+

Scorpione Vi rivelerete vele-

nosi ai vostri compagni, ma loro

troveranno un antidoto per curare la vostra rabbia e riuscirete a trovare dei

migliori amici. AMORE: 2 su 5 AMICIZIA: 4,5 su 5 VOTO: 7/8

Capricorno Troverete l’amore in un ariete, che sarà una distrazione dal-

la scuola, ma verso la fine dell’anno i voti saliranno. AMORE: 4,5 su 5 AMICIZIA:

2,5 su 5 VOTO: 6,5

Gemelli Sebbene non abbiate un gemello, troverete un amico che funge-

rà da tale. Vi aiuterà a scuola, facendovi ottenere buoni voti. AMORE: 1 su 5

AMICIZIA: 4 su 5 VOTO: 8,5

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GIOCHI

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REBUS

DI IMAD (II B)

PA NTE Rebus: 6;8

COLMI PER TUTTI I GUSTI...

DI GAMBARELLI S. E BORGHI S. (I B)

Qual è il colmo per una rosa? Stare sempre sulle spine!

Qual è il colmo per un coccodrillo? Andare in giro con la BORSETTA!

Qual è il colmo per un orologio? Avere I MINUTI contati!

Qual è il colmo per una giornalista? Avere il mal di mare quando si va in ONDA!

Cosa fanno 8 cani in mare? Un CANOTTO!

Qual è il colmo per una sarta? Perdere il FILO del discorso!

Qual è il colmo per un idraulico? Non capire un TUBO!

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INDOVINELLI

DI BASSIDOU E KHAN (I B)

SQUADRA DI CALCIO MOLTO FAMOSA IN ITALIA

J _ _ _ _ _ _ S

IL GIOCATORE PIU’ BRAVO DEL REAL MADRID

R _ _ _ _ _ O

CANTANTE POPOLARE TRA GLI ADOLESCENTI

S _ _ _ _ E _ _ _ _ _ A

LABIRINTO

DI DITTAMO E. S. E SINGH A. P. (I B)