Pubblicazione informativa bimestrale del Collegio...

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EDITORIALE In questo numero Il nuovo Liceo Musicale 2 Imparare l’arabo al Barbarigo 2 Corsi di finanza e leadership 2 Open Day 2010 3 Incontro con il Cardinal Ruini 3 I disegni di Padre Lele 3 Calendario e Comunità 4 Come si pone oggi la domanda su Dio S SANTO DA 50 ANNI… PER NOI! «Questo nostro San Gregorio Barbarigo fu un prelato moderno, nel senso più giusto e ampio del termine. […] ma sotto il velo prezioso della sua modernità, egli coltivò innanzi tutto uno spirito squisitissimo di santità autentica». Con queste parole Giovanni XXIII, il 26 maggio 1960, canonizzava San Gregorio Barbarigo, insigne Vescovo di Padova, fon- datore del Seminario diocesano e patrono del nostro Istituto che, sin dalla fondazione, porta il suo nome. A cinquant’anni da quel memorabile evento la nostra Scuola, in collaborazione con il Seminario, desidera onorarne la memoria, non per un semplice atto di devozione, quanto perché convinti della effettiva “modernità” di questo illustre pastore del ’600, che ha saputo non solo riportare la chiesa diocesana alle radici della vita cristia- na. Spronati anche dalla recente pubblica- zione delle linee pastorali dell’Episcopato italiano per il prossimo decennio dedicate alla sfida educativa, vorremmo tentare di rileggere il progetto pedagogico del Barba- rigo, recuperando quegli aspetti e quelle indicazioni che ancor oggi possono essere di grande utilità per chi è protagonista dell’avventura straordinaria dell’educare: in primis le famiglie, insieme alla Scuola e alla Comunità cristiana. Cercheremo di concretizzare questo no- stro intento, attraverso un momento uffi- ciale al quale sono invitati in particolare gli allievi con i loro genitori e i docenti del Collegio vescovile. Mercoledì 1° dicem- bre, ci ritroveremo alle 18.00 nella chiesa del Seminario Maggiore per celebrare insie- me l’Eucaristia in onore del nostro Patro- no. Alla celebrazione seguirà un convegno di studio su San Gregorio Barbarigo e il suo progetto educativo. Quali provocazioni per noi? che vedrà gli interventi dello storico don Stefano Dal Santo e della docente di Peda- gogia speciale dell’Università di Padova prof. Rinalda Montani. Sarà poi possibile visitare i locali del Seminario Maggiore, in particolare la preziosissima Biblioteca mo- numentale. La serata si concluderà con un momento di convivialità nel Refettorio grande. Auspichiamo che, sotto la paterna prote- zione di San Gregorio, questo evento possa significare un recupero della nostra storia e promuovere il nostro cammino di crescita. Siamo grati a quanti ci hanno permesso di realizzare questo momento e siamo fidu- ciosi che tutti cercheranno di essere pre- senti! don Lorenzo Celi animatore spirituale Il Barbarigo, noto e sconosciuto, famoso e inesplorato: che cosa si sa, in genere, del nostro istituto? Che si dice in giro della vita di una scuola, delle tante persone che la “abitano”, ci girano intorno, vi tornano volentieri, trovano motivi d’interesse per- sonali e lavorativi? E delle iniziative e attivi- tà che la popolano? Ecco perché nasce questo “foglio” informa- tivo, tendenzialmente bimestrale (ma poi speriamo anche mensile), diffuso contando sulla rete internet e sull’amichevole “passaparola” di chi lo riceve. Vogliamo farci conoscere meglio, presentare la viva attualità della nostra scuola, interessare di più genitori e studenti, tenere collegati gli ex allievi, arrivare sullo schermo di tante persone della nostra città e territorio... Parte con l’umiltà di alcune semplici idee, con la disponibilità di chi riesce a stendere qualche articolo o condividere foto, con la grinta di chi ha realtà e valori “grandi” da condividere e comunicare: il Barbarigo è Pubblicazione informativa bimestrale del Collegio Vescovile Barbarigo di Padova ILBARBARIGO Via dei Rogati 17 35122 Padova Tel. 049-8246911 Fax 049-8246950 [email protected] www.barbarigo.edu NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 NUMERO 0 IN PRIMO PIANO stato ed è esperienza preziosa per molte persone, di tutte le età; è un segno di liber- tà e qualità educativa; è tradizione e aper- tura al futuro; è emozione... In mezzo ai giorni che scorrono in via Rogati 17, vor- remmo cogliere notizie, sensazioni, doman- de; dagli incontri con diverse persone, ci piacerebbe riportare impressioni ed emo- zioni ma anche suggerimenti, critiche (costruttive) e indicazioni per crescere. Speriamo di dar voce ai diversi “attori” della vita scolastica, nella libertà espressiva concessa dall’essere strumento informale, senza l’aplomb della carta (“scripta ma- nent”). Affrontiamo questa nuova (semplice) av- ventura con una speranza: che anche un semplice strumento come un notiziario via internet possa servire a costruire comunità, a condividere racconti e storie di vita vissu- ta, ad aprire orizzonti. A far (ri)scoprire il Barbarigo come realtà preziosa. don Cesare Contarini, rettore

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EDITORIALE

In questo numero

Il nuovo Liceo Musicale 2

Imparare l’arabo al Barbarigo

2

Corsi di finanza e leadership

2

Open Day 2010 3

Incontro con il Cardinal Ruini

3

I disegni di Padre Lele 3

Calendario e Comunità 4

Come si pone oggi la domanda su Dio

S

SANTO DA 50 ANNI… PER NOI ! «Questo nostro San Gregorio Barbarigo fu un prelato moderno, nel senso più giusto e ampio del termine. […] ma sotto il velo prezioso della sua modernità, egli coltivò innanzi tutto uno spirito squisitissimo di santità autentica». Con queste parole Giovanni XXIII, il 26 maggio 1960, canonizzava San Gregorio Barbarigo, insigne Vescovo di Padova, fon-datore del Seminario diocesano e patrono del nostro Istituto che, sin dalla fondazione, porta il suo nome. A cinquant’anni da quel memorabile evento la nostra Scuola, in collaborazione con il Seminario, desidera onorarne la memoria, non per un semplice atto di devozione, quanto perché convinti della effettiva “modernità” di questo illustre pastore del ’600, che ha saputo non solo riportare la chiesa diocesana alle radici della vita cristia-na. Spronati anche dalla recente pubblica-zione delle linee pastorali dell’Episcopato italiano per il prossimo decennio dedicate alla sfida educativa, vorremmo tentare di rileggere il progetto pedagogico del Barba-rigo, recuperando quegli aspetti e quelle indicazioni che ancor oggi possono essere di grande utilità per chi è protagonista dell’avventura straordinaria dell’educare: in primis le famiglie, insieme alla Scuola e alla Comunità cristiana.

Cercheremo di concretizzare questo no-stro intento, attraverso un momento uffi-ciale al quale sono invitati in particolare gli allievi con i loro genitori e i docenti del Collegio vescovile. Mercoledì 1° dicem-bre, ci ritroveremo alle 18.00 nella chiesa del Seminario Maggiore per celebrare insie-me l’Eucaristia in onore del nostro Patro-no. Alla celebrazione seguirà un convegno di studio su San Gregorio Barbarigo e il suo progetto educativo. Quali provocazioni per noi? che vedrà gli interventi dello storico don Stefano Dal Santo e della docente di Peda-gogia speciale dell’Università di Padova prof. Rinalda Montani. Sarà poi possibile visitare i locali del Seminario Maggiore, in particolare la preziosissima Biblioteca mo-numentale. La serata si concluderà con un momento di convivialità nel Refettorio grande. Auspichiamo che, sotto la paterna prote-zione di San Gregorio, questo evento possa significare un recupero della nostra storia e promuovere il nostro cammino di crescita. Siamo grati a quanti ci hanno permesso di realizzare questo momento e siamo fidu-ciosi che tutti cercheranno di essere pre-senti!

don Lorenzo Celi animatore spirituale

Il Barbarigo, noto e sconosciuto, famoso e inesplorato: che cosa si sa, in genere, del nostro istituto? Che si dice in giro della vita di una scuola, delle tante persone che la “abitano”, ci girano intorno, vi tornano volentieri, trovano motivi d’interesse per-sonali e lavorativi? E delle iniziative e attivi-tà che la popolano? Ecco perché nasce questo “foglio” informa-tivo, tendenzialmente bimestrale (ma poi speriamo anche mensile), diffuso contando sulla rete internet e sull’amichevole “passaparola” di chi lo riceve. Vogliamo farci conoscere meglio, presentare la viva attualità della nostra scuola, interessare di più genitori e studenti, tenere collegati gli ex allievi, arrivare sullo schermo di tante persone della nostra città e territorio... Parte con l’umiltà di alcune semplici idee, con la disponibilità di chi riesce a stendere qualche articolo o condividere foto, con la grinta di chi ha realtà e valori “grandi” da condividere e comunicare: il Barbarigo è

Pubbl icazione in formativa b imestra le de l Col legio Vescov i le Barbar igo di Padova

ILBARBARIGO

Via dei Rogati 17 35122 Padova Tel. 049-8246911 Fax 049-8246950 [email protected] www.barbarigo.edu

NOVEMBRE-DICEMBRE 2010

NUMERO 0

IN PRIMO PIANO

stato ed è esperienza preziosa per molte persone, di tutte le età; è un segno di liber-tà e qualità educativa; è tradizione e aper-tura al futuro; è emozione... In mezzo ai giorni che scorrono in via Rogati 17, vor-remmo cogliere notizie, sensazioni, doman-de; dagli incontri con diverse persone, ci piacerebbe riportare impressioni ed emo-zioni ma anche suggerimenti, critiche (costruttive) e indicazioni per crescere. Speriamo di dar voce ai diversi “attori” della vita scolastica, nella libertà espressiva concessa dall’essere strumento informale, senza l’aplomb della carta (“scripta ma-nent”). Affrontiamo questa nuova (semplice) av-ventura con una speranza: che anche un semplice strumento come un notiziario via internet possa servire a costruire comunità, a condividere racconti e storie di vita vissu-ta, ad aprire orizzonti. A far (ri)scoprire il Barbarigo come realtà preziosa.

don Cesare Contarini, rettore

IMPARARE L’ARABO AL BARBARIGO

Accanto alle materie fondamentali negli ultimi anni hanno acquisito sempre più importanza anche i corsi che mirano a trasmettere competenze specifiche, spesso direttamente spendibili nel mon-do del lavoro. Il Barbarigo persegue le sue finalità educative tramite un’ampia scelta di corsi integrativi; tra le ultime novità ci sono anche le serie di lezioni di leadership e di educazione finanziaria. Pensati in particolare per l’ITE e l’ITC, questi corsi stanno registrando anche una discreta affluenza da parte degli iscritti agli altri percorsi di studio. L’esigenza dello studio dei metodi della leadership parte dalla constatazione di quanto sia importante al giorno d’oggi la

Da quest’anno il Collegio ospita il nuo-vo Liceo Musicale, attivato in conven-zione col Conservatorio Pollini. Il nuovo corso di studi nasce sulla scia di una lunga e apprezzata tradizione musi-cale, incentrata sull’opera e la figura di Mons. Floriano Riondato, da 65 anni impegnato a far scoprire la bellezza della musica a generazioni intere di ra-gazzi. Negli anni al Barbarigo sono sorti e cresciuti complessi strumentali come l’Orchestra e la Banda dei ragazzi e l’Ensemble Floriana, il più numero-so gruppo di arpe al mondo. Dall’inizio del 2010 inoltre il Collegio Vescovile ospita anche la Scuola diocesana di Musica sacra.

Pur senza tralasciare gli insegnamenti fondamenta l i , qua l i l o s tud io dell’italiano, della matematica e delle lingue straniere, il Liceo Musicale nasce per favorire l’apprendimento tecnico-pratico della musica da parte degli stu-denti, accompagnato dallo studio del suo ruolo nella storia e nella cultura. A questo scopo il Collegio mette a di-sposizione un ampio parco di circa un centinaio di strumenti, raccolti negli anni da Mons. Floriano, disponibili per le ore di esercitazione in classe e per il noleggio. Al termine si conseguono il diploma liceale e una serie di crediti aggiuntivi per l’eventuale iscrizione al Conservatorio.

IL NUOVO LICEO MUSICALE

CORSI DI FINANZA E LEADERSHIP

proprio dal santo vescovo Gregorio Barbarigo, che oltre tre secoli fa fece stampare il Corano a Padova. Il mondo arabo è oggi una realtà di ol-tre 400 milioni di persone, sempre più importante sotto tutti i punti di vista. Un “universo” dal quale ci separano appena poche centinaia di chilometri di mare, ma che negli ultimi anni è sempre più venuto “a casa nostra” (sono mi-gliaia ormai gli arabofoni residenti in Veneto). Ecco perché lo scorso 24 ot-tobre, per il quinto anno consecutivo, il corso base di lingua araba, che si pro-trarrà fino a marzo 2011, per un totale di 40 ore.

Perché una scuola cattolica organizza un corso di lingua araba? Innanzitutto non è sempre vera l’equazione ara-bo=musulmano: pochi sanno che in principio la lingua di Maometto è stata codificata proprio da autori cristiani, e che ancora oggi sono circa 30 i milioni di arabi seguaci di Gesù, per lo più di origine mediorientale. L’intento perseguito dal Collegio è in-nanzitutto quello di fornire uno stru-mento utile, anche da punto di vista professionale, e in secondo luogo di contribuire alla conoscenza reciproca e alla convivenza rispettosa con le perso-ne di cultura diversa. L’esempio viene

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ILBARBARIGO

Il docente Adnan Jasser e la classe durante una lezione

collaborazione creativa ed efficace nell’ambiente di lavoro. Sul versante dell’economia proprio in questo periodo si sta tenendo Econo-mic@mente, organizzato insieme alla Associazione nazionale promotori finan-ziari (www.anasf.it): in esso viene trattato il tema del valore della pianifica-zione finanziaria per raggiungere i pro-pri obiettivi, spiegando gli strumenti messi a disposizione dal mercato per soddisfare le esigenze della vita. L’innovatività del progetto consiste nel partire dalle reali esigenze dei ragazzi per sviluppare attitudini che consentano di perseguire obiettivi definiti sulla base delle proprie priorità.

SCUOLA

SCUOLA

SCUOLA

NOVEMBRE-DICEMBRE 2010

INCONTRO CON IL CARDINAL RUINI Si è tenuto lo scorso martedì 26 otto-bre, presso il teatro dell’Istituto Don Bosco, l’incontro con il Cardinal Camil-lo Ruini, a lungo presidente della Confe-renza Episcopale Italiana e attualmente responsabile del Progetto Culturale della Cei. Lo spunto è stato offerto dal libro “Dio Oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto”, che raccoglie i principali interventi dell’omonimo convegno in-ternazionale, svoltosi a Roma nel dicem-bre 2009 (vedi lo speciale allegato). Di fronte a un Occidente che sembra rinnegare ogni giorno le sue radici, an-che per la Chiesa si pone l’esigenza di non dare più nulla per scontato e di rimettere al centro la riflessione su Dio.

Un’esigenza sentita con particolare ur-genza da Papa Benedetto XVI quando dice che “si tende a ridurre l’uomo ad u n a s o l a d i m e n s i o n e , q u e l l a ‘orizzontale’, ritenendo irrilevante per la sua vita l’apertura al Trascendente”. L’incontro con il Cardinal Ruini, figura centrale del dibattito politico e culturale nell’Italia degli ultimi anni, è stato orga-nizzato dall’Associazione degli ex-allievi del Barbarigo, con l’intervento del pre-sidente Alberto Franceschi e di Don Giancarlo Battistuzzi, ex rettore del Collegio. L’evento ha registrato un grande successo di pubblico ed è stato anche trasmesso da Telechiara.

gli Ex-Allievi

OPEN DAY 2010

I DISEGNI DI PADRE LELE

gli ambienti e le strutture del Collegio e di parlare direttamente con i docenti. Le due giornate di Open Day, come suggerisce la stessa espressione, rappre-sentano un’occasione preziosa per a-prirsi alla città, dando la possibilità ai ragazzi e alle famiglie di conoscere l’offerta formativa del Barbarigo, assie-me ai suoi punti di forza e ai valori per-seguiti. Per questa ragione tutti sono c h i a m a t i a c o l l a b o r a r e all’iniziativa, in primo luogo diffon-dendone la notizia: alunni, famiglie, ex allievi e collaboratori, e in generale tutti gli amici del Collegio. Ovviamente la direzione è disponibile a incontri di presentazione anche in altre occasioni.

Si terranno domenica 28 novembre, giornata della scuola cattolica, dalle 16 alle 18.30, e sabato 15 gennaio 2011 (16- 18.30), i prossimi Open Day del Collegio Vescovile. Il programma del primo incontro prevede di iniziare con un concerto dell’orchestra musica-le del Collegio, seguito dalla presenta-zione del rettore, nella quale verranno illustrati brevemente gli obiettivi gene-rali e le peculiarità dell’Istituto. Verrà quindi spiegato ciascuno dei corsi di studio attivati (Scuola Media, Ginnasio Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Musicale, Istituto Tecnico Economico e Istituto Tecnico Commerciale). Infine i genitori avranno la possibilità di visitare

Appuntamento il 28 novembre e il 15 gennaio per far conoscere sempre più e sempre meglio il Barbarigo

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gnare, fin dagli anni di scuola trascorsi al Barbarigo: dai primi soggetti familiari alle immagini su temi religiosi, fino ai meninhos de rua e agli indios brasiliani, le sue opere ci mostrano passo dopo pas-so la sua sensibilità e la sua crescita interiore, fino al sacrificio estremo del martirio. Interessante anche il catalogo delle ope-re, curato da Fabiano Ramin e da M. Cristina Ferin, pubblicato da Imprimen-da. Un’occasione anche per gli allievi e gli amici del Barbarigo per scoprire e tenere viva la figura di un umile ma grande testimone dei nostri tempi.

A 25 anni dal suo assassinio in terra di missione, il 24 luglio 1985, il ricordo di Ezechiele Ramin invece di diminuire aumenta sempre più, non solo nella mente di chi lo ha conosciuto, bensì anche nelle nuove generazioni. L’esigenza di non dimenticare la figura e la testimonianza di Padre Lele, definito “martire della carità” da Giovanni Paolo II, trova espressione in iniziative come la mostra Frammenti di un mosaico, dedicata ai suoi disegni, che si è tenuta dal 9 al 26 settembre nelle scuderie di Palazzo Moroni, registrando l’afflusso di un pubblico numeroso. Padre Lele non ha mai smesso di dise-

FEDE E CULTURA - EX ALL IEV I

SCUOLA

FEDE E CULTURA

ILBARBARIGO

NOVEMBRE 1-2 Vacanza festività Tutti i Santi 13 Spettacolo teatrale "Noi... Lobace-

vskij" (ore 20.45; repliche il 14, il 19 e il 20, stesso orario)

17 Consiglio di Istituto (ore 16.30) 22-23 Consigli di classe SS1G (ore

16.00) 24 Ricevimento generale Genitori

(ore 15.00 – 18.00) 28 Open Day (ore 16.00 – 18.30)

DICEMBRE 1 50° anniversario della canonizzazio-

ne di S. Gregorio Barbarigo (ore 18.00 – 21.30)

2 Collegio Docenti Unitario 9 Celebrazione eucaristica per l’80°

compleanno di don Alberto Gonzato (ore 18.30, chiesa di San Nicolò)

6-8 Vacanze dell’Immacolata 16 Celebrazione della Parola con

il Vescovo in cattedrale (ore 9.00) 21 Concerto di Natale (ore 21.00)

CALENDARIO

LA NOSTRA STORIA Il Barbarigo pubblicazione informativa bimestrale del Collegio Vescovile Barbarigo, scuola paritaria (Scuola Media, Ginnasio Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Musi-cale, Istituto Tecnico Economico e Isti-tuto Tecnico Commerciale) Direttore: Don Cesare Contarini Coordinamento di redazione: Daniele Mont D’Arpizio Via dei Rogati 17, 35122 Padova Tel. 049-8246911 Fax 049-8246950 [email protected] www.barbarigo.edu

COMUNITÀ ILBARBARIGO nasce non solo per informare, ma anche per essere uno spazio di condivisione di idee ed espe-rienze tra quanti compongono la comu-nità del Collegio Vescovile, a partire dagli studenti e dalle loro famiglie, per arrivare agli ex allievi. Se avete notizie o idee da proporre, ricorrenze felici come compleanni, ma-trimoni e battesimi, oppure meno felici come funerali e memori, non esitate a scrivere al nostro indirizzo di posta elettronica: saremo lieti di rispondervi e, se possibile, di soddisfare le vostre richieste.

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ILBARBARIGO

San Gregorio Barbarigo (Venezia 1625 – Padova 1697)

Classe delle elementari, 1945 circa.

L’ARCHIV IO DI DON FLORIANO

Concerto di Natale, 2008

NOVEMBRE-DICEMBRE 2010

Speciale

Inizio con una domanda: la gente oggi crede ancora o non crede più in Dio? La risposta prevalente tra i sociologi della religione qualche decennio fa era che molta gente ci crede ancora ma la fede in Dio sta diminuendo ed è difficilmente compatibile con lo sviluppo moderno della cultura e della società, almeno in Occidente. Perciò la fede in Dio sarebbe destinata praticamente a scomparire, o a sopravvivere in qualche gruppo che si isoli in se stesso e rifiuti la moderni-tà. Grosso modo, era questa la tesi della “secolarizzazione” come esito fatale della modernità. Oggi questa tesi è molto contestata e per lo più abbando-nata, di fronte al fatto evidente della ripresa delle grandi religioni – in particolare della loro nuova rilevanza sulla scena pubblica – e anche del rinnovato vigore del senso e della ricerca religiosa tra la gente in Occidente. Ma come stanno realmente le cose? Per rispondere faccio riferimento soprattutto all’opera imponente del filosofo, storico e socio-logo canadese Charles Taylor L’età secolare (A Secular Age), pubblicata nel 2007 e tradotta da Feltrinelli nel 2009. Egli nega che esista un rapporto auto-matico tra modernità e perdita o diminuzione della fede in Dio. Ciò può essere vero per alcu-ni paesi, come ad esempio quelli del Nord-Europa, ma non per tutti: ad esempio non è vero per gli Stati Uniti d’America. La netta di-stinzione tra politica e religione, come anche tra la religione e le altre dimensioni dell’esistenza (economiche, scientifiche, artisti-che, ricreative…), è ormai una caratteristica comune delle attuali società democratiche, che può restringere la presenza di Dio nella nostra esperienza di vita ma non contrasta necessaria-mente con la fede in lui. Il cambiamento decisi-vo avvenuto in questo campo può invece riassu-mersi così: dalla metà dell’800, quindi ormai da più di 150 anni, siamo passati da una società nella quale era “virtualmente impossibile non credere in Dio, ad una in cui, anche per il credente più devoto, credere in Dio è solo una possibilità umana tra le altre”. Il vero nucleo della secolarizzazione, secondo Taylor, sta proprio qui: nel consi-derare la fede in Dio come un’opzione tra le altre. Personalmente mi ritrovo in questa analisi e anche nelle indicazioni di massima che Taylor ricava da essa. Secondo lui si è affermata in Occidente, non solo tra le persone di cultura ma ormai anche tra la gente comune, la convinzio-ne di un “fiorire dell’uomo”, cioè di un ideale di pienezza della vita, che sarebbe possibile senza Dio. E’ questa oggi per la fede la sfida decisiva, una sfida chiaramente non solo intellettuale ma spirituale, morale, esistenziale, alla quale non si può rispondere limitandosi a criticare la sensi-bilità attuale e a mettere in evidenza i suoi indubbi limiti, ma piuttosto attingendo alla ricchezza della proposta cri-stiana su Dio e sull’uomo per offrire a questa sensibilità una possibilità di realizzazione ben più piena e ben più grande. Alla base sta la certezza, confermata anche dagli sviluppi attuali della storia, che il rapporto dell’uomo con la religione e con Dio è tanto profondo che, quando cambiano

anche radicalmente i contesti sociali e culturali, la domanda religiosa non si estingue, ma si ricompone in forme più adatte alla nuova situazione. All’interno di questo quadro vorrei precisare, in modo un po’ più organico, l’atteggiamento con il quale va posta la questione di Dio. Anzitutto dobbiamo rinunciare alla prete-sa di un approccio “neutrale”, puramente oggettivo o scien-tifico. La questione di Dio, infatti, coinvolge inevitabilmente la persona, il soggetto che la pone, poiché ha a che fare con il senso e la direzione della nostra vita e con il modo in cui interpretiamo noi stessi e tutta la realtà. Non è esage-rato, dunque, affermare che “con Dio o senza Dio cambia tutto”. Come ha osservato l’allora Cardinale Ratzinger (L’Europa di Benedetto nella crisi delle culture, 2005), non esiste, riguardo a Dio, nemmeno uno spazio di neutralità che ci consenta di rifugiarci in una posizione agnostica: l’agnosticismo, cioè l’astenersi dal prendere posizione ri-guardo all’esistenza di Dio, può infatti essere sostenuto

teoricamente ma è molto più difficile da vivere praticamente. Nella pratica siamo costretti a scegliere tra le due alternative già individuate da Pascal: o vivere come se Dio non esistesse, op-pure vivere come se Dio esistesse e fosse la realtà decisiva della nostra esistenza. Se ci com-portiamo secondo la prima alternativa adottia-mo di fatto una posizione atea, e non soltanto agnostica. Se invece ci decidiamo per la seconda alternativa adottiamo una posizione credente: in concreto la questione di Dio non è dunque evi-tabile. Bisogna subito aggiungere però che, per quanto importante e decisiva possa essere la questione di Dio per la nostra vita e per l’interpretazione di tutta la realtà, non possiamo tuttavia arre-

starci a questo aspetto. Dobbiamo affrontare in maniera diretta anche la domanda riguardo alla realtà di Dio, cioè alla sua esistenza o non esistenza. Se infatti Dio non esi-stesse ogni riconoscimento della sua importanza per noi rimarrebbe inevitabilmente sospeso nel vuoto, anzi sarebbe illusorio. Quindi la domanda a cui la vita stessa rimanda è in ultima analisi quella se Dio ci sia o non ci sia (e, insepa-rabilmente, chi o che cosa egli sia). A questa domanda bisogna dedicare tutto l’impegno e il rigore della nostra intelligenza, pur rimanendo sempre consapevoli che non si tratta di una questione puramente intellettuale e teoretica. Inoltre, la stessa impossibilità di un approccio neutrale alla questione di Dio non costituisce soltanto un nostro limite. Al contrario, racchiude un significato fortemente positivo, che consiste proprio nel totale coinvolgimento di noi stessi, della nostra esperienza di vita, della libertà e degli affetti, insie-me all’intelligenza e alle sue capacità critiche. E’ vera spe-cialmente a questo riguardo la parola di S. Agostino (De diversis quaestionibus, 85,35,2): “si conosce veramente solo ciò che si ama veramente”. Specialmente quando si tratta di Dio è sbagliato dunque rinchiudersi in una pro-spettiva razionalistica.

Card. Camillo Ruini

COME SI PONE OGGI LA DOMANDA SU DIO LA PRIMA PARTE DELLA RELAZ IONE DEL CARD. CAMILLO RUINI ALL ’ INCONTRO “DIO OGGI . CON LUI O SENZA DI LUI , CAMBIA TUTTO”,TENUTOSI A PADOVA IL 26 OTTOBRE 2010

“Non c’è

un rapporto automatico

tra modernità e perdita

o diminuzione della fede in Dio”

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