DUC IN ALTUM! Un villaggio educante per vivere la scuola ...
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2° Circolo Didattico Niscemi
aa. ss. 2015/2016- 2016/2017- 2017/2018
PTOF Piano triennale dell’offerta formativa
A. S. 2016/2017
COPIA CON AGGIORNAMENTI ED INTEGRAZIONI
“Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non
si semina è certo che non ci sarà raccolto.” CARLO MARIA MARTINI
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Carissimi Alunni, Carissime Famiglie,
Mi presento: sono il nuovo Dirigente Scolastico. Mi
chiamo Franco Ferrara e raccolgo l’impegnativo compito
passatomi dalla stimatissima collega, Prof.ssa Alessandra
Camerota, che in questi anni ha realizzato, insieme ai
docenti e a tutto il personale, la nuova identità che
caratterizza il 2° Circolo Didattico di Niscemi.
Il mio desiderio, per l’anno scolastico appena iniziato,
è che tutta la Comunità Educante, Alunni, Docenti,
Personale e Famiglie, possa continuare a crescere in
spirito di collaborazione, in serenità, in ricchezza
culturale.
Sono certo che sapremo camminare insieme con l’impegno e
l’entusiasmo utili per affrontare le difficoltà valoriali
dei nostri tempi ancorandoci , come sempre, ai principi
fondanti dell’educare: l’inclusività, la solidarietà, il
rispetto e la legalità.
Il CAMBIAMENTO sembra essere il tema centrale dell’anno
scolastico in corso, grazie anche alle novità introdotte
dalla legge 107/2015 della “Buona Scuola”, sulla quale
non mi soffermo; vorrei, invece, condividere con voi
l’importanza di saper affrontare in modo costruttivo e
produttivo qualsiasi cambiamento, trovando insieme
soluzioni e iniziative.
A tutti auguro un lavoro sereno e … buon anno scolastico!
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IL PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
CHE COSA È IL PTOF?
PREMESSA
IL PIANO SECONDO LA LEGGE 107/2015
I PRINCIPI ESSENZIALI E LINEE DI INDIRIZZO
I PRINCIPI ISPIRATORI DEL PTOF
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PREMESSA
A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, come stabilito dalla legge 107/2015 IL PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA ( PTOF ) sostituisce IL PIANO ANNUALE DELL’OFFERTA FORMATIVA.
Il PTOF raccoglie e illustra gli elementi fondamentali dell’offerta formativa ed è aggiornato ogni qualvolta si renda
necessario, di norma all’inizio di ogni anno scolastico per gli aspetti organizzativi e progettuali dell’offera formativa.
La normativa richiede che l'istituzione scolastica effettui “la programmazione triennale dell'offerta formativa per il
potenziamento dei saperi e delle competenze degli alunni e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il
pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”.
Il presente Piano Triennale dell'Offerta Formativa rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale del 2° Circolo Didattico di Niscemi ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa che la scuola intende adottare nell'ambito della propria autonomia.
E’ il documento di impegno tra la scuola e il territorio, incentrato sul rapporto scuola- alunni- famiglia , tenendo conto
di tutti i portatori di interesse che contribuiscono all’ampliamento dell’offerta formativa.
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IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF)
LEGGE 107/2015
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è redatto nel rispetto di quanto previsto
dalla L.107/2015, commi 14, 1, 7, 11, 12, 24, 28, 57-58, 70-72, 124.
Comma14 (sostituzionedell’Art.3del275)«Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). -
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti,
il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente.Il piano e' il documento
fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le
singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
2. Il piano e' coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di
studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico della realta' locale, tenendo conto della
programmazione territoriale dell'offerta formativa.Esso comprende e riconosce le
diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti
professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire:
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del
monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei
curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma
restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste
a legislazione vigente;
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.3- Il piano indica
altresì il fabbisogno relativo a:- i posti del personale amministrativo, tecnico e
ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto
dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190,- il fabbisogno di
infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché- i piani di miglioramento
dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 28 marzo 2013, n.
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PRINCIPI ESSENZIALI E LINEE DI INDIRIZZO
(in coerenza con quanto previsto dalla L.107/2015 art.1 c.14)
A. Innalzare le competenze degli alunni con i traguardi fissati e attesi dalle indicazioni
nazionali per il curricolo 2012
Attraverso:
Messa a punto del curricolo verticale, linguistico, matematico, tecnologico e digitale.
Progettazione di attività didattiche curricolari ed extracurricolari in coerenza con i risultati di
apprendimento degli alunni.
Definizione di percorsi di continuità e di orientamento per gli alunni
Previsione di indicatori efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni
previste dal P.T.O.F.
B. Contrastare le disuguaglianze socio-culturali e prevedere percorsi e azioni per valorizzare la
scuola intesa come comunità attiva.
Attraverso:
Pianificazione delle attività che comportino concretamente lo sviluppo delle competenze
chiave di cittadinanza
Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti.
Attuazione dei principi di pari opportunità sulla base delle iniziative di educazione
all’affettività, alla prevenzione della violenza in genere, al piano dell’inclusività..
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I PRINCIPI ISPIRATORI DEL P.T.O.F.
La scuola e le persone che in essa operano (Dirigente scolastico, insegnanti, personale non docente)
si ispirano ai Principi educativi e di progettazione formativa che seguono.
Autonomia scolastica:
La scuola dell’autonomia è quella dove vengano valorizzate le libertà, le capacità di decisione e di
assunzione di responsabilità a tutti i livelli.
Allo stesso modo è valorizzata l’autonomia di ricerca e di sviluppo e quindi le capacità progettuali
e di elaborazione culturale originali di tutti e di ciascuno.
Progettazione:
La scuola di qualità, quella che progetta consapevolmente, è la stessa in cui tutti si impegnano al
miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa e di servizio, attraverso le attività di
progettazione – attuazione – controllo – valutazione – riprogettazione – documentazione, sulla base
di parametri definiti e condivisi collegialmente.
Collegialità:
Modalità di organizzazione della scuola di qualità che si articola in gruppi di lavoro, condivisione
di progetti, rispetto e assunzione di decisioni prese a livello di Collegio Docenti, di Gruppi di
Ambito, sottogruppi, di Team-work e di Consigli di classe e intersezione.
Ricerca, Aggiornamento e Autoaggiornamento continuo:
Utilizzazione dei momenti di programmazione collegiale come occasione di confronto e
approfondimento delle proprie competenze professionali
Affermazione dell’ aggiornamento continuo come dovere professionale.
Sviluppo consapevole di un atteggiamento di ricerca e spirito di innovazione.
Scuola attiva e creativa:
Quella dallo stile sperimentale e creativo diffuso, in cui tutti i soggetti interessati si sentano
impegnati a costruire percorsi di crescita reale per tutti gli alunni, volti costantemente alla ricerca
delle soluzioni più confacenti, nonché da attori e osservatori orientati ad interpretare, ed
eventualmente autocorreggersi, anche un processo di miglioramento.
Di apprendimento:
La scuola attenta a progettare intorno all’alunno ambienti ricchi di occasioni di formazione,
apprendimento, crescita, benessere.
Orientamento
La scuola capace di orientare attraverso la conoscenza del sé, delle proprie attitudini, delle
aspirazioni e capace di aprirsi al mondo entrando in relazione positiva con le opportunità del
territorio e della comunità umana.
Successo formativo:
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Il nuovo modello di scuola che implica una metodologia didattica capace di sviluppare interessi,
vocazioni, scelte e di sostenere gli alunni nel processo di formazione dell’identità personale e di
acquisizione della capacità di autodirezione
Personalizzazione:
La scuola attenta ai ragazzi in difficoltà di apprendimento, che elabora percorsi differenziati e piani
educativi personalizzati, per raggiungere sinergicamente con le famiglie i medesimi obiettivi di
orientamento, capace di stimolare progetti di vita che proseguiranno poi nei successivi gradi
d’istruzione.
Servizio alle persone: .
La scuola capace di definire la propria offerta formativa, il proprio progetto educativo, sapendo
interpretare ed interagire con i bisogni, gli interessi, le aspettative degli alunni, dei genitori e della
committenza sociale.
La scuola partecipata, in cui gli utenti assumano un ruolo nella determinazione delle caratteristiche,
dell’efficacia, della qualità dell’offerta formativa, in cui si generi valore nella relazione attraverso la
soddisfazione, sia di chi eroga il servizio sia di chi ne fruisce.
Diversità e inclusione:
La scuola capace di valorizzare le diversità e di promuovere l’integrazione.
Comunità:
La scuola in grado di crescere come Comunità, di educare attraverso:
la condivisione dei valori della nostra Carta Costituzionale, nella quale alunni, genitori, insegnanti,
Dirigente scolastico, personale amministrativo e collaboratori scolastici interagiscono per
promuovere la crescita dei nostri ragazzi e della loro personalità umana.
Patto formativo
La scuola capace di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica
attraverso la condivisione e il confronto tra gli attori del processo educativo: alunni, insegnanti,
genitori e associazioni di genitori.
Rapporto con il territorio:
La scuola che entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio circostante, recependo i
bisogni formativi e stimolando gli Enti locali, le associazioni, il volontariato, le realtà economiche e
le forze sociali a collaborare alla loro realizzazione.
Certificazione.
La scuola capace di valorizzare le competenze di ciascuno proponendo percorsi di eccellenza e
promuovendo la cultura della certificazioni.
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AREA
DELL’ORGANIZZAZIONE
E
DELL’INCLUSIONE
LA MISSION DELLA NOSTRA SCUOLA
APPROCCI METODOLOGICI
SCUOLA DELLA CONTINUITÀ
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
SCUOLA DELL’INCLUSIONE E DEL SUCCESSO FORMATIVO
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LA MISSION DELLA NOSTRA SCUOLA: “il dover essere di ciascuno di noi ”
La “mission” del 2° Circolo Didattico si concretizza verso:
I diritti dei bambini
Le bambine ed i bambini, che vengono a scuola chiedono implicitamente / esplicitamente di trovare
un clima sereno, adulti capaci di ascoltare, richieste chiare, coerenti, semplici, comportamenti
lineare e la meta chiara di ogni azione così come di ogni regola. Ecco perché la scuola deve
orientare.
Una scuola per tutti e per ciascuno
La scuola ascolta, osserva prima di progettare. Pensa ai bisogni collettivi e quelli individuali. Ha
un’organizzazione rigorosa proprio per rassicurare ed allo stesso tempo è flessibile sotto il profilo
didattico perché consapevole che l’apprendimento è frutto di un processo e non di un percorso
lineare [lezione – ascolto – ripetizione]. Tale flessibilità prevede il coinvolgimento consapevole e
fortemente partecipativo dei soggetti che vengono a scuola per crescere ed imparare.. Ecco perché
la scuola deve orientare.
Una scuola sveglia ed attenta al futuro
Ogni bambino deve SCOPRIRSI prima di conoscersi e REALIZZARSI. Ecco perché la scuola
deve orientare.
La Mission del nostro Circolo mira a garantire il successo formativo di ogni bambino, favorendo:
La maturazione e la crescita umana
Lo sviluppo delle potenzialita’ e personalita’
Le competenze sociali e culturali
L’azione educativa è orientata ai seguenti:
Valori
Identita’
Integrita’
Solidarieta’
Accettazione della diversita’ e dello svantaggio nel rispetto della persona
Dialogo
Confronto
La nostra scuola si pone di conseguire:
La promozione della prima alfabetizzazione culturale
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attraverso l’organizzazione dei vari linguaggi finalizzati al sapere, al saper fare, al saper essere e al
saper divenire. Realizzare le conoscenze e abilità di base che valorizzino le risorse dell’intelligenza
in tutte le sue espressioni, per uno sviluppo pieno della personalità.
La formazione della persona
e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione della Repubblica Italiana e delle
direttive della Comunità Europea
Le lingue e i nuovi linguaggi
La promozione delle conoscenze delle lingue comunitarie nel quadro delle competenze europee e i
linguaggi dell’alfabetizzazione informatica.
Le educazioni
L’educazione alla pace e alla gestione consapevole dei conflitti, per superare positivamente
attraverso accordi, patti, compromessi e divergenze personali e di gruppo nella vita sociale,
L’educazione alla salute e al benessere dell’organismo psico-fsico come modalità di prevenzione
attiva del disagio;
L’educazione alla legalità per promuovere la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole
l’educazione all’ambiente attraverso l’uso attivo e consapevole di metodologie scientifiche
L’educazione al piacere della lettura e alla fruizione personale del patrimonio culturale e artistico e
storico.
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APPROCCI METODOLOGICI
La pratica metodologica si organizza con modalità diverse, finalizzate a rendere più efficace
l’intervento formativo, attente alle eventuali necessità di personalizzare i percorsi per gli alunni:
lezione collettiva nel contesto della classe
attività per gruppi ristretti
discussione e condivisione dei risultati
interventi individualizzati
percorsi progettuali realizzati con la classe singola o a livello di interclasse
applicazione di nuove metodologie e di strumenti informatici innovativi
La scuola non può prescindere dalla riflessione sulle strategie didattiche per rendere più efficace
l’insegnamento, adeguandolo alle nuove esigenze culturali e ai nuovi strumenti tecnologici,
indirizzati verso metodologie che superino la visione di una scuola meramente trasmissiva di
conoscenze.
la relazione educativa:
Nel rispetto della libertà d’insegnamento di ogni docente, si propone un modello in cui al centro di
ogni processo di insegnamento- apprendimento insiste la relazione educativa centrata sull’allievo.
In questo modo l’alunno trova piena corrispondenza nei suoi bisogni di crescita e la comunità
educante ( famiglia, docenti, istituzione scolastica, enti formativi territoriali) può positivamente
concorrere a potenziare e sostenere tale processo.
Il benessere organizzativo:
In un clima di accoglienza positivo alunni e insegnanti devono vivere l’esperienza scolastica in
modo sereno e gratificante. Tutti devono sentirsi accettati per quello che sono e ciascuno per quello
che è.
L’apprendimento cooperativo:
Altro aspetto particolarmente importante è quello di considerare l’immagine sociale
dell’apprendimento. La condivisione di idee ed esperienze è essenziale perché la costruzione del
sapere è sostanzialmente un fatto sociale, esso si costruisce nell’interagire comunitario, il cosiddetto
Cooperative Learning. Allora gli alunni devono essere abituati a confrontarsi, a discutere, a
dibattere, per arrivare a decisioni condivise e scelte il più possibile rispettose del parere di ciascuno.
Si promuove così la costruzione di un sapere articolato che tenda a sviluppare una visione sistemica
della realtà utilizzando un’integrazione tra le varie discipline di studio.
Perché il sapere sia teoricamente efficace per gli alunni, si auspica di partire sempre dalle
conoscenze già acquisite dai bambini per ampliarle man mano attraverso un procedimento ricorsivo
e la loro organizzazione in mappe concettuali.
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Il nostro Circolo utilizza le opportunità comunicative messe a disposizione dalle nuove tecnologie
della comunicazione promuovendo la corrispondenza scolastica, e utilizza piattaforme nelle quali
viene promosso l’apprendimento collaborativo.
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SCUOLA DELLA CONTINUITÀ
Il nostro Circolo è formato da due ordini di scuola: infanzia e primaria, La scuola mette in atto una
serie di azioni e strategie organizzative per favorire la continuità fra i due segmenti e prevenire il
disorientamento e il disagio nel passaggio fra gli ordini. Innanzitutto la continuità è favorita dalla
gestione unitaria dell’istituto da parte del Dirigente Scolastico assicurando condizioni di dialogo e
confronto fra le varie componenti della scuola.
Incontri scuola infanzia-primaria-secondaria sono istituite le commissioni: infanzia-primaria e
primaria-secondaria, per la formazioni delle classi e per il passaggio delle informazioni sulle
caratteristiche complessive degli alunni.
Sono previsti incontri dipartimentali, consistenti in momenti di raccordo e di verifica del
curricolo tra insegnanti della scuola dell’infanzia e insegnanti della scuola primaria; momenti di
raccordo e di verifica del curricolo di Circolo tra insegnanti della scuola primaria e insegnanti dei
dipartimenti disciplinari della scuola secondaria di primo grado
Il 2° Circolo adotta un curricolo unitario dai 3 ai 10 anni, sulla base delle Indicazioni Nazionali per
il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, per garantire continuità ed
efficacia ai processi d’apprendimento.
La risorsa tempo è un elemento fondamentale nella gestione degli apprendimenti e delle
competenze. I contenuti generali verranno declinati nelle programmazioni individuali degli
insegnanti in contenuti specifici partendo da una lettura consapevole dei bisogni della singola classe
e dei suoi alunni. I contenuti proposti saranno funzionali all’acquisizione di abilità che saranno
connesse al profilo in uscita delle competenze che possederanno gli allievi al termine del primo
ciclo d’istruzione.
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EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Le attività di educazione alla salute e di informazione sui danni alla salute sono inquadrate nello
svolgimento ordinario delle attività educative e didattiche attraverso l’approfondimento di
specifiche tematiche in connessione a iniziative progettuali offerti dal territorio, da associazioni (
UNICEF ) e da enti . L’evoluzione della nozione di salute verso una concezione meno statica esige
che l’educazione alla salute abbia come obiettivo il pieno sviluppo delle possibilità dell’individuo di
vivere in armonia col suo ambiente. Tale educazione deve essere orientata a far prendere coscienza
a ciascuno delle proprie responsabilità nel mantenimento della salute attraverso una condotta
consapevole di vita sana e cibo sano.
Rendersi conto che il proprio benessere personale è legato alle buone relazioni familiari e sociali,
per cui si aiuteranno gli alunni ad integrarsi in modo armonioso nella vita e nella società attraverso
una partecipazione costruttiva e responsabile.
E’ necessario quindi predisporre un percorso educativo che, attraverso la conoscenza (sapere)
induca comportamenti (saper fare) coerenti con un modello di vita improntato al benessere globale
della persona (saper essere).
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SCUOLA DELL’INCLUSIONE E DEL SUCCESSO FORMATIVO
L’inclusione e il successo formativo di tutti i nostri alunni sono lo scopo principale della scuola. In
modo particolare, la risposta alle nuove problematiche della disabilità, dei disturbi specifici di
apprendimento e dei bisogni educativi speciali rappresentano un obiettivo strategico della nostra
scuola. Il Circolo attua la piena accoglienza nei loro confronti consapevole che la diversità è una
risorsa e che un’utenza sempre più diversificata che presenta una pluralità di bisogni formativi, ed
un variegato ventaglio di disagi sono l’evoluzione normale di un ambito territoriale in crescita e con
forte flusso immigratorio. Per fare fronte a queste problematiche la scuola si è dotata di due organi
funzionali. Il gruppo di lavoro per l’handicap GLH e il gruppo di lavoro per l’inclusione scolastica
GLI .
Integrazione degli alunni con disagi L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle
sezioni/classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno.
Nell’assegnazione dei docenti alle classi/sezioni, nella formulazione degli orari e dei criteri di
utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature) l’istituzione scolastica presta particolare
attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni diversamente abili. Per ciascun alunno
in situazione di handicap, la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del
servizio territoriale predispone un apposito Piano educativo individualizzato.
Per favorire l’integrazione la scuola si avvale di insegnanti statali specializzati e dei collaboratori
scolastici con “Incarichi specifici”.
La scuola, inoltre, segnala le necessità di assistenza specialistica alla persona agli Enti Locali che, a
loro volta, forniscono il personale necessario come supporto all’attività docente.
In ogni caso le attività di integrazione e il conseguente intervento degli operatori riguardano tutta la
classe o tutto il gruppo in cui è inserito alunno con handicap; le attività di tipo individuale sono
espressamente previste nel piano educativo. Per affrontare in modo sistematico le varie
problematiche connesse, la scuola ha istituito il Gruppo di lavoro per l’Handicap.
Il G.L.H, discende direttamente dalla normativa D.M. 122/94 e LEGGE 104/92 e si occupa in
modo specifico di tutto quanto riguarda la gestione delle dinamiche educative, relazionali e
burocratiche legate alla disabilità: dall’assegnazione alla classe al monitoraggio dell’azione
educativa, ai rapporti con le famiglie e con gli specialisti della ASL.
E’ composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, dagli insegnanti di sostegno dai coordinatori
di classe e dai genitori degli alunni disabili, dall’assistente sociale del comune e dall’equipe psico-
pedagogica della ASL.
Funzioni: Il GLH cura tutte le problematiche relative agli alunni riconosciuti diversamente abili.
promuove la collaborazione e il dialogo con le famiglie coinvolte e con i vari enti deputati al
problema della disabilità. Promuove la sperimentazione di buone prassi e la promozione di un
ambiente favorevole per l’apprendimento degli alunni diversamente abili. Il Gruppo H (GlH), si
riunisce ad inizio d’anno ed ogni volta che se ne ravvisi la necessità, su convocazione del dirigente
scolastico.
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Il nostro Circolo, già negli anni passati, si è impegnato attivamente in un progetto di ricerca azione
per la prevenzione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, grazie anche all’impegno del
referente del gruppo in quanto persona già specializzata in campo.
La normativa sui disturbi specifici di apprendimento (DSA) in ambito scolastico ha introdotto, per
la prima volta in un testo di legge, sia la definizione di DSA, sia quelle di dislessia, disgrafia,
disortografia e discalculia, e ne ha disciplinato gli opportuni interventi.
Attraverso una mirata attività dell’insegnante specialista la nostra Scuola ha avviato un processo di
riflessione e scoperta sui DSA, “disturbi” subdoli, in quanto non hanno un’identità ben identificata
e, soprattutto, non sono mai identici nelle loro manifestazioni.
Gli insegnanti hanno partecipato alle iniziative di formazione promosse negli anni.
Nei confronti degli alunni con DSA, la scuola:
Attua iniziative mirate di prevenzione delle difficoltà e dei disturbi specifici di
apprendimento fin dalla scuola dell’Infanzia ;
Monitora i processi di apprendimento evidenziati dagli alunni in lettura e scrittura attraverso
l’utilizzo di prove oggettive ;
Collabora con l’ASL per l’individuazione precoce dei Disturbi specifici dell’apprendimento,
con il coinvolgimento delle famiglie;
Predispone gli strumenti necessari per la piena attuazione del diritto di apprendimento;
Elabora i Piani Didattici Personalizzati, in base alla normativa prevista ( linee Guida per
alunni con DSA e Legge 170/2010 .
La direttiva del 2012, con cui il MIUR ha accolto gli orientamenti da tempo presenti in molti Paesi
dell’Unione europea, precisa il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES), che si basa su una
visione globale della persona fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto. La
direttiva amplia al di là dei DSA l’area delle problematiche prese in considerazione, quali, ad
esempio, i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria,
dell’attenzione e dell’iperattività, nonché il funzionamento intellettivo limite, e introduce il tema
dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
Si evidenzia il ruolo fondamentale dell’azione didattica ed educativa, e quindi il dovere della Scuola
di realizzare la personalizzazione del processo formativo di ogni alunno, facendo attenzione nel
distinguere tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento.
Nei confronti dei BES il nostro Circolo rileva:
i casi all’interno dei Consigli di classe/intersezione e individua le aree di funzionamento della
persona nelle quali intervenire;
adegua le programmazioni delle discipline ai casi, attraverso la strutturazione di un Piano Didattico
Personalizzato;
Al fine di gestire in modo sistematico e integrato le varie problematiche la scuola ha istituito il
Gruppo di lavoro per l’Inclusione scolastica il G.L.I.
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Ha la funzione di analizzare le situazioni di alunni con disturbi specifici di apprendimento D.S.A.,
bisogni educativi speciali B.E.S. e alunni con ritardi di apprendimento a rischio di dispersione
nell’ambito dei plessi di competenza, e di coordinare le risorse dell’Istituto sia umane sia materiali
al fine di trovare ed impiegare le strategie didattiche ed educative più appropriate.
Obiettivi : IL G.L.I. ha l’ obiettivo è di favorire i processi di inclusione, la piena integrazione al
gruppo classe e le condizioni per il successo formativo di tutti gli alunni e in particolare per coloro
che si trovano in situazione di disagio. A tal fine esso si fa promotore delle seguenti azioni:
a- rileva le situazioni di disagio e gli alunni con bisogni formativi speciali;
b- promuove, per tutti gli alunni con disturbi specifici di apprendimento DSA e bisogni educativi
speciali BES, un Piano Didattico Personalizzato che, in considerazione della natura dei
disturbi/svantaggi riconosciuti, faccia seguire una proposta didattica adeguata e condivisa con la
famiglia, in cui tutti gli operatori siano messi a conoscenza delle scelte metodologiche da adottare
sinergicamente ed eventualmente da compensare con interventi che garantiscano il benessere psico-
fisico dell’alunno. I Piani personalizzati di norma sono consegnati alle famiglie entro il mese di
novembre, sono obbligatori per i D.S.A. certificati e da estendere su proposta del consiglio di classe
anche agli alunni B.E.S. La legislazione nazionale sui BES favorisce l’introduzione di percorsi
personalizzati per tutti gli alunni che richiedano risposte specifiche a specifici problemi.
Per l’anno scolastico in corso, i gruppi predisporranno un Piano Annuale per l’Inclusività (PAI)
dove si forniranno elementi di riflessione da inserire come integrante del PTOF d’Istituto (CM
8/2013).
Nell’ottica del piano delle attività per l’inclusione, a favore dell’apprendimento di tutti gli alunni,
devono essere valorizzate tutte le possibili flessibilità organizzative: la pratica laboratoriale, le
classi aperte, i gruppi di lavoro ecc.
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AREA
DELLA FORMAZIONE
FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
PIANO DI FORMAZIONE
DOCENTI – ATA - ALUNNI - 2015/2018
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FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
La formazione e parte integrante della funzione del docente e gli utenti del servizio pubblico, nel
nostro caso alunni e genitori, infatti, hanno diritto ad un servizio di qualita che dipende in maniera
decisiva dal miglioramento della qualità degli insegnanti. Essi devono, infatti, saper progettare
l’azione formativa gestendo le nuove condizioni di flessibilità, di modularita e di discrezionalita
metodologica, ma nello stesso tempo garantire il raggiungimento degli standard prefissati, valutare i
risultati e promuovere azioni di miglioramento.
L'art. 1 comma 124 della L. 107/2015 prescrive che "la formazione in servizio dei docenti di ruolo è
obbligatoria, permanente e strutturale" e che "le attivita di formazione sono definite dalle singole
istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale e con i risultati emersi dai piani di
miglioramento delle istituzioni scolastiche" sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano
nazionale di formazione.
Obiettivo prioritario della nostra scuola è la promozione della collaborazione e dello spirito di
unione tra i docenti, nella prospettiva dell'affermazione sempre più netta di una comunita
professionale autoriflessiva, proiettata verso una continua crescita professionale e in funzione di una
politica mirante alla valorizzazione del merito.
L’attività viene definita in coerenza con:
IL POF
IL PIANO TRIENNALE DEL'OFFERTA FORMATIVA
I RISULTATI EMERSI DAL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano annuale di Aggiornamento e Formazione deve offrire, quindi, ai docenti una vasta gamma
di opportunità e si deve sviluppare nel rispetto delle priorità individuate. Deve essere, inoltre,
coerente con i bisogni rilevati all’interno del Circolo per implementare strategie educative e per
ottimizzare negli alunni le competenze sociali e culturali affinché producano un’effettiva ricaduta
per un’ efficace prassi didattica ed organizzativa.
Le attivita di formazione e di aggiornamento si ispirano :
all’ arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal processo
di riforma in atto, sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli disciplinari,
linguaggi non verbali, tematiche trasversali), puntualizzazione dei metodi e organizzazione
dell’insegnamento, integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e
valutazione degli esiti formativi articolata e organizzata secondo le specificita disciplinari;
all’ attenzione e sostegno alle diverse attivita di autoaggiornamento per favorire il confronto e lo
scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno gia acquisito esperienze
professionali; in questo senso sono ammessi anche gruppi di lavoro e di progetto sull’innovazione
dei contenuti e sulla ricerca metodologica e didattica, che facciano della scuola un centro attivo di
sviluppo professionale sempre aperto alla collaborazione con il contesto esterno.
22
Considerato:
il c. 12 dell’art. 1 della Legge 107/15 che prevede l’attività formativa rivolta al personale docente e
amministrativo, tecnico e ausiliare
il c. 124 che stabilisce nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la
formazione in servizio obbligatoria, permanente e strutturale
il risultato dei sondaggi in seguito alla somministrazione dei questionari di preferenza rivolti al
personale docente ed ATA
il 2° Circolo, in coerenza con il PTOF e con i risultati emersi dal Piano di Miglioramento,
definisce, per l’anno scolastico 2016/2017, le seguenti attività di formazione:
ANNO CORSI DI FORMAZIONE DOCENTI ALUNNI AA CC
2016/17
Formazione alunni scuola primaria
di primo soccorso (base)
X
Formazione personale docente ed
ATA primo soccorso avanzato
X X
Corsi per salvaguardare la
sicurezza a scuola (D. Lg 81/2008 ,
mod e integr.) e tutelare la
privacy;
x
X
-Iniziative di Formazione docenti
sulle competenze digitali avanzate
(alfabetizzazione informatica,
impiego del registro digitale e di
altri software per la gestione
informatizzata dell’attività
didattica e delle attività funzionali
all'insegnamento);
X
23
Formazione sulla gestione degli
atti amministrativi e contabili
X
Corso di formazione sulle
competenze trasversali(
competenze chiave europee)
X
Percorsi di formazione ed
aggiornamento in ambito
disciplinare ( programmazione per
competenze, approcci didattici
innovativi, metodologie
laboratoriali etc...)
X
Approfondimento di tematiche
trasversali: metodo di studio,
motivazione scolastica, didattiche
alternative
X
Corso di lingua inglese base e
avanzato per acquisizione
competenze B1
X
24
Il piano di formazione e aggiornamento del Circolo prevede, altresì, la libera adesione dei docenti,
del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione
organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati.
25
L’AREA
DEL TERRITORIO
IL TERRITORIO
SERVIZI RIVOLTI AGLI ALUNNI
L’ENTE LOCALE
CENTRI DI ASSISTENZA
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
MANIFESTAZIONI E PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO
26
IL TERRITORIO
Il 2 ° Circolo Didattico opera in una realtà territoriale geograficamente posta nel centro
sud della regione Sicilia. Il Comune di Niscemi, storicamente a vocazione agricola, ha una
popolazione che supera i 28 mila abitanti.
Il paese è in calo demografico, l’agricoltura e la produzione di prodotti ortofrutticoli che in
passato ha dato l’occasione ai tanti di produrre nel mercato le primizie locali, oggi non
consente di poter stabilizzare il tenore di vita delle famiglie più povere.
Negli ultimi anni si è visto un cospicuo flusso immigratorio che, nelle fasce più recenti,
mostra difficoltà di integrazione socio-economica. Le famiglie extracomunitarie pro-
vengono soprattutto dalla Romania e da nazioni del nord-Africa:Marocco e Tunisia. Sono
queste etnie che versano in situazione disagiata e faticano ad integrarsi. La fascia più ampia
della popolazione, ivi compresa quella scolastica, appartiene a coltivatori agricoli e salariati
seguiti numericamente da addetti ai servizi e pubblici dipendenti. La popolazione è
concentrata tra il Centro storico e altri quartieri minori anche di recente urbanizzazione. Nel
Comune sono presenti varie strutture di aggregazione sociale: associazioni culturali, gruppi
di volontariato, società sportive, gruppi parrocchiali.
Il 2° Circolo Didattico di Niscemi, costituito da due plessi, abbraccia l’utenza di due popolosi
quartieri, Macello e Poggio Matrice, che si colloca tra le zone piu svantaggiate del territorio. La
sede centrale “Mario Gori” e uno degli istituti piu vecchi e piu grandi di Niscemi.
Servizi rivolti ai bambini in età scolare:
Biblioteca comunale
Parrocchie
varie associazioni sportive
Volontari della Protezione civile.
Associazione di volontariato
L’Ente Locale
L’Ente Locale Primo punto di riferimento per la scuola è l’Amministrazione Comunale
Le collaborazioni attuali si incentrano prevalentemente sui seguenti aspetti:
assistenza agli alunni disabili
interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici
erogazione del servizio di refezione scolastica nella scuola dell’infanzia.
27
Centri di Assistenza Sociale la scuola riceve assistenza e sostegno sotto varie forme (personale
assistente, consulenza, supporto all’attività didattica,..) per gli alunni diversamente abili.
RAPPORTI COL TERRITORIO
Il comma 2 della L.107/2015 anticipa un contenuto importante: si tratta della programmazione
triennale dell’offerta formativa per l’innalzamento dei livelli d’istruzione, per la prevenzione
dell’abbandono e della dispersione scolastica e per l’apertura della comunità scolastica al territorio
con il coinvolgimento delle istituzioni, quali il Comune e delle realtà locali.
L’Istituzione Scolastica promuove, in ogni forma possibile, il raccordo e la collaborazione con le
Associazioni culturali, sportive e dei servizi del territorio allo scopo di:
-mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso
integrate e congruenti con le linee-guida indicate nel presente Piano
-valorizzare le competenze professionali di quanti operano all’interno delle Associazioni· -
valorizzare l’opera di volontariato dell’associazionismo
Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa, l’Istituzione
Scolastica può stipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio. Tali accordi
sono finalizzati in particolar modo a :
promuovere il pieno utilizzo e la valorizzazione delle risorse professionali del territorio in
modo volontario e in accordo con i docenti
promuovere scambi e incontri fra le scolaresche·
realizzare progetti didattici , educativi , sportivi o culturali di interesse territoriale comu IL
CORPO E LA VOCE ni.
31
PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO PER L’ANNO
SCOLASTICO 2016-2017
Titolo Collaborazioni esterne
Sport di classe
Io leggo perchè
La cultura siciliana del territorio: proverbi dialettali
del niscemitano
Prof. Incarbone Giuseppe
Orto a scuola Associazione SLOW FOOD
Quando i bambini fanno oh! Associazione CLESSIDRA
La scuola che vorrei. Comune di Niscemi e associazione Penelope.
Market solidale con la Misericordia Associazione MISERICORDIA
Durante il corso dell'anno scolastico 2016-17 la scuola aderisce ad altri progetti che non potranno
essere inseriti nella presente tabella perche proposti da Enti ed Associazioni dopo la data di
pubblicazione del presente Piano, sarà possibile prenderne visione nello spazio dedicato all'interno
del sito dell'Istituto.
32
AREA
“LA STORIA SIAMO NOI” 2° CIRCOLO DIDATTICO:
LE SCUOLE DELL’INFANZIA
LE SCUOLE PRIMARIE
GLI UFFICI DI SEGRETERIA
L’UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
LA NOSTRA SCUOLA VISTA DAGLI UTENTI
PLESSSO MARIO GORI PLESSO POGGIO MATRICE
SCUOLA DELL'INFANZIA
CALATAFIMI
33
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
La nostra scuola e le sue risorse
Il 2° Circolo Didattico di Niscemi è così strutturato:
SCUOLA dell’INFANZIA
Plesso via Calatafimi
Plesso Don Milani
La scuola dell’infanzia denominata Don Milani si fonda sui principi del grande Maestro di vita :
“La ricchezza degli uomini sta nella loro capacità di comunicare “( Don Milani )
Don Lorenzo era, infatti, un uomo che, per le sue scelte nette e coerenti, le sue rigide prese di
posizione, il linguaggio tagliente e preciso, la sua logica stringente di ragionare e argomentare, si
tirava facilmente addosso grandi consensi. Su di lui è stato detto e scritto molto, sono state fatte
opere teatrali e quattro films, però resta ancora molto da scoprire sopratutto in quella dimensione
religiosa che è l’aspetto fondamentale di tutta la sua vita e delle sue opere.
La scuola dell’Infanzia è formata da 11 sezioni funzionanti a Tempo Pieno. E’ strutturata su 40 ore
settimanali distribuite su 5 giorni lavorativi dalle ore 8.000 alle ore 16.00
La contemporaneità del personale docente viene gestita in modo flessibile al fine di consentire
attività personalizzate, per piccoli gruppi, per didattica di laboratorio.
Nei due plessi viene erogato un servizio Mensa. Le sale mensa, allestite nei reparti di appartenenza,
sono il punto da cui parte la distribuzione dei pasti ai piccoli alunni delle nostre scuole.
Il cibo viene servito dal personale della Cooperativa e l’assistenza è a cura dei docenti e/o del
personale ATA di turno.
Una Commissione Mensa (formata da docenti) individuano miglioramenti o correzioni da apportare
e formulano regole di comportamento affinchè anche lo spazio dedicato ai pasti rappresenti un
momento educativo. I menù variano di giorno in giorno, secondo tabelle dietetiche predefinite.
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO “MARIO GORI”
Plesso Poggio Matrice
Il plesso “Mario Gori” prende il nome in onore del poeta niscemese ( nato nel 1926 a Niscemi,
muore a Catania nel 1970) ed è costituito da due ordini di scuola: scuola dell’infanzia e scuola
primaria.
Mario Di Pasquale, in arte Mario Gori, proveniente da una famiglia umile, con la sua poetica ha
messo in evidenza i sentimenti, le amarezze, le sofferenze degli emigranti e i problemi della povera
gente del suo paese.
I temi dei suoi versi, infatti, sono: il paese, l’amore, il dolore, la povertà, i ricordi dell’infanzia che
lo aiutano a liberarsi dalle insidie e dai fantasmi della maturità.
34
Si legge:
Sarò sempre un bambino
che s’incantava con i racconti lunghi
delle sere d’inverno. M’è rimasto
d’azzurro il paradiso dell’infanzia,
……….C’è qualcuno ancora
che sogna in questo mondo desolato. (da”La rondine morta”).
La scuola primaria è costituita da un plesso ubicato nel centro storico e da un altro in periferia.Le
aule e i servizi degli edifici ubicati risultano idonei ad accogliere tutti gli alunni.
L’edificio centrale è dotato di un ampio cortile e di spazi adibiti a vari laboratori: scientifico
informatico, linguistico, multimediale...
L’altra sede è attrezzata di ampi spazi esterni, di un anfiteatro, di palestra ben strutturata, di notevoli
laboratori e di una sala mensa.
GLI UFFICI DI SEGRETERIAE DI DIREZIONE
Sono collocati in via Calatafimi.
La Segreteria svolge le attività amministrative funzionali all’erogazione del servizio scolastico.
Gli uffici sono aperti tutti i giorno: dal lunedì al venerdì.
L’orario di ricevimento degli uffici di segreteria per docenti, alunni, genitori e collaboratori
scolastici:
orario antimeridiano:11.00- 13.00
orario pomeridiano: 15.30- 16.30
Il Dirigente Scolastico riceve i genitori in qualunque momento previo appuntamento telefonico al
numero:
0933-951434
35
LA NOSTRA SCUOLA VISTA DAGLI UTENTI
Nel mese di maggio, come da prassi consolidata, vengono consegnati dei questionari agli alunni ed
alle loro famiglie, con lo scopo di rilevare atteggiamenti, suggerimenti e considerazioni circa la
percezione che essi hanno della scuola, delle dinamiche relazionali vissute al suo interno, nonché di
eventuali proposte per migliorare la qualità del sistema.
L’indagine sull’utenza e i riscontri istituzionali di autovalutazione d’istituto vengono posti alla base
della definizione del Piano di Miglioramento al fine di sperimentare nuovi strumenti per il
miglioramento continuo del servizio di istruzione, formazione ed educazione attivato da codesto
Circolo.
Dalle rilevazioni effettuate è possibile affermare che i percorsi attivati negli anni passati hanno
trovato una convergente uniformità di pareri favorevoli (alunni/famiglie) nonché un feedback
qualitativamente positivo sulle progettualità proposte da codesta scuola.
Di conseguenza, è possibile disegnare un profilo di questa scuola come:
- ambiente del vivere e del convivere;
- luogo di crescita;
- realtà attenta ai bisogni delle famiglie;
- centro di elaborazione di strategie educative;
- scuola aperta al confronto, alle innovazioni, all’uso di nuove tecnologie e della LIM
- scuola che valorizza le tradizioni artistiche e religiose locali (presepe, carnevale, cc…)-
-scuola attenta alla solidarietà attraverso la partecipazione a iniziative promosse da
TELETHON,UNICEF,
- scuola aperta al territorio con la partecipazione ad iniziative locali (anniversario Mario Gori, ,
Carnevale, i giorni della memoria., i diritti dei bambini …).
Si caratterizza, altresì, come promotrice della professionalità di tutte le figure che in esse operano,
promuove e valorizza la continuità e si attiva a prevenire la dispersione scolastica.
36
AREA
DEL
CURRICOLO
RIPARTIZIONE DEL CURRICOLO PER DISCIPLINA
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO NELLA NOSTRA SCUOLA
CURRICOLO: MOTIVAZIONI-FINALITA’-METODOLOGIE- STRUTTURAZIONE
COMPETENZE CHIAVE
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RIPARTIZIONE DEL CURRICOLO PER DISCIPLINA Anno Scolastico 2016-2017
TEMPO NORMALE
CLASSI 1^ 2 ^ 3^ 4 ^ 5^
Italiano 6 6 5 5 5
Cittadinanza e costituzione 1 1 1 1 1
Matematica 5 4 4 4 4
Geografia –Storia- Studi sociali 3 3 3 3 3
Scienze 2 2 2 2 2
Inglese 1 2 3 3 3
Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1
Arte ed immagine 2 2 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Musica 2 2 2 2 2
Religione 2 2 2 2 2
TOTALE ORE 27 27 27 27 27
Da quest’anno, utilizzando le risorse umane interne alla scuola, si attivano laboratori educativo -
didattiche specialistiche sia nella scuola primaria sia nell’infanzia secondo il seguente prospetto:
scuola primaria:
laboratorio musicale,
laboratorio informatico e multimediale
laboratorio scientifico
laboratorio di arte e immagine
laboratorio sostegno
Scuola dell’infanzia:
laboratorio di arte e immagine
laboratorio di educazione fisica
laboratorio di lingua inglese
laboratorio di informatica
38
ATTIVITA ESPRESSIVE E DI RECUPERO/APPROFONDIMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA
Sono previste delle attivita espressive, di recupero e sviluppo degli apprendimenti organizzate sia
per gruppo classe, sia per gruppi di livello, programmate e quindi oggetto di valutazione.
LABORATORI ESPRESSIVI DI:
lettura animata
canto corale
ceramica,
pittura,
teatro,
perché favoriscono nel bambino lo sviluppo di capacita creative ed espressive, valorizzando la sua
crescita emotiva e relazionale, in un ambiente gratificante e positivo, attraverso l'acquisizione di
precise competenze nell'ambito dei diversi linguaggi.
ATTIVITA DI APPROFONDIMENTO , RECUPERO E SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI
Le attività per il recupero e lo sviluppo dell'apprendimento si adattano e si differenziano a seconda
delle esigenze dei singoli alunni. Non sono riservate esclusivamente ai bambini “in difficoltà” ma a
tutti gli allievi della classe, in quanto per ognuno di essi sono necessari momenti, strategie, tecniche
diverse, con l’utilizzo di sussidi e strumenti didattici per rendere significativo e motivante cio che si
e appreso e per sviluppare ulteriormente le competenze individuali.
39
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DELLA NOSTRA SCUOLA
“Il curricolo di Circolo è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al
tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del
curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione
educativa.
Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al
profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle
competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.
A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci,
le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le
discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento
dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche” recitano le
indicazioni nazionali, affermazione che se da un lato impone la prescrittività dei traguardi per lo
sviluppo delle competenze, dall’altro lascia alle scuole le modalità strategiche per raggiungere i
risultati ma soprattutto, lascia alle scuole la possibilità di partire dai problemi di una determinata
realtà.
E’ evidente che la scuola programmi, a seconda delle diverse età degli alunni classi/sezioni attività
non frammentarie o occasionali, ma pensate e ordinate, in percorsi metodologico –didattico
coerenti, infatti i percorsi tradizionali non sono più sufficienti, una scuola avulsa dalla realtà,
centrata su un livello meccanicistico: “io insegno, tu impari” è improponibile e le stesse indicazioni
lo evidenziano ampiamente.
40
CURRICOLO: MOTIVAZIONI-FINALITA’-METODOLOGIE- STRUTTURAZIONE
MOTIVAZIONI FINALITA’ METODOLOGIE STRUTTURAZIONE DEL
CURRICOLO VERTICALE
PER DISCIPLINE
Evitare
frammentazioni,
segmentazioni,
ripetitività del sapere
Tracciare un percorso
formativo unitario
Costruire una
“positiva”
comunicazione fra i
diversi ordini di
scuola
Consentire un clima di
benessere psico-fisico
che è alla base di ogni
condizione di
apprendimento
Favorisce la libera
espressione delle
proprie emozioni e
delle abilità cognitive
e comunicative
Assicurare un
percorso graduale
di crescita globale
Consentire
l’acquisizione di
competenze, abilità,
conoscenze
adeguati alle
potenzialità di
ciascun alunno
Favorire la
realizzazione del
proprio “progetto di
vita”
Laboratoriale
Esperienziale
Comunicativa
Partecipativa
Ludico-espressiva
Esplorativa (di ricerca)
Collaborativa (di gruppo)
Interdisciplinare
Trasversale (di
integrazione)
E’distinto per scuola
dell’infanzia, scuola
primaria e scuola
secondaria di I grado
È organizzato per campi
di esperienza e discipline
Alla fine di ogni disciplina
vi è inserita la griglia di
valutazione
Ogni griglia riporta la
descrizione dei risultati di
apprendimento declinare
in competenze, abilità e
conoscenze
Le Indicazioni Nazionali fanno riferimento alle competenze chiave di cittadinanza (D.M. 139/2007):
41
COMPETENZE CHIAVE
Definite dal Consiglio dell’Unione Europea e dal Parlamento Europeo
Competenze chiave SCUOLA
DELL’INFANZIA
(campi di esperienza)
SCUOLA PRIMARIA
(aree e ambiti
disciplinari)
SCUOLA SECONDARIA DI I
GRADO
(materie e discipline)
COMUNICARE NELLA
MADRELINGUA
I discorsi e le parole Area linguistica Italiano
COMUNICARE NELLE
LINGUE STRANIERE
I discorsi e le parole Area linguistica Inglese
francese
COMPETENZA
MATEMATICA E
COMPETENZE DI BASE IN
SCIENZA E TECNOLOGIA
La conoscenza del
mondo
Area matematico-
scientifico-tecnologica
Matematica
Scienze
Tecnologia
Geografia
COMPETENZA DIGITALE
Tutti i campi di
esperienza
Tutti i campi di
esperienza
Tutte le discipline
IMPARARE AD IMPARARE
Tutti i campi di
esperienza
Tutti i campi di
esperienza
Tutte le discipline
COMPETENZE SOCIALI E
CIVICHE
Il sé e l’altro
Tutti i campi di
esperienza
Ambito socio-
antropologico
Tutti i campi di
esperienza
Storia
Cittadinanza e Costituzione
Tutte le discipline
SPIRITO DI INIZIATIVA E
IMPRENDITORIALITÀ
Tutti i campi di
esperienza
Tutte le aree e gli ambiti
disciplinari
Tutte le discipline
CONSAPEVOLEZZA ED
ESPRESSIONE CULTURALE
Il corpo e il movimento,
Immagini, suoni, colori
Area motoria
Ambito espressivo
Storia , Arte e immagine,
Musica, Scienze motorie e
Religione
42
AREA
DELL’OFFERTA FORMATIVA
E DEI PROGETTI
PROMOSSI DAL MIUR E ENTI
LA PROMOZIONE DELLE COMPETENZE
43
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2016/2017
I NOSTRI PROGETTI
Scuola Primaria- Scuola Infanzia
1.1. Denominazione progetto
Il fumetto in classe
1.2. Docente Referente
Blanco Giuseppa
1.3. Destinatari
Alunni classi 3 Sezioni A/B/C con n ° 58 alunni
1.4. Finalità/Obiettivi
Promuovere il lavoro di grippo e le relazioni tra i pari.
Favorire l’acquisizione della tecnica per realizzare il fumetto.
Incrementare il vocabolario della lingua italiana mediante la produzione di frasi semplici da
inserire all’interno del fumetto.
1.5. Denominazione progetto
Continuità verticale: un percorso comune tra la scuola dell’Infanzia e la scuola
Primaria.
1.6. Docente Referente
Spata Rosa
1.7. Destinatari
Insegnanti e bambini di 5 anni della scuola dell’Infanzia, insegnanti e alunni di 1^ e 5^ classe
della scuola Primaria.
1.8. Finalità/Obiettivi
Favorire il passaggio al successivo ordine di scuola.
44
Creare un continuum significativo di apprendimento attraverso la progettazione di micro
percorsi comuni tra la scuola dell’Infanzia e scuola Primaria.
1.9. Denominazione progetto
Recupero di Italiano
1.10. Docente Referente
Spata Rosa
1.11. Destinatari
Alunni in difficoltà di apprendimento della classe 2^ sezz. A-B-C-D
1.12. Finalità/Obiettivi
Favorire il recupero e il potenziamento delle capacità di lettura, scrittura e produzione
scritta.
1.13. Denominazione progetto
Recupero Lingua Italiana
1.14. Docente Referente
Amaro Caterina
1.15. Destinatari
N.6 alunni delle classi 2° Sezioni A/B
1.16. Finalità/Obiettivi
Il presente progetto si propone come finalità di rimuovere gli ostacoli cognitivi relazionali che
impediscono di trasformare in vere competenze le capacità dell’alunno.
L’insegnante propone, pertanto, il presente progetto con l’obiettivo di favorire il recupero e il
potenziamento delle abilità di base. Gli alunni potranno usufruire di un lavoro più capillare,
utilizzando strategie e tecniche di individualizzazione tenendo conto delle difficoltà apprenditive di
ciascun alunno.
45
1.17. Denominazione progetto
Recupero di Italiano
1.18. Docente Referente
Spata Anna Lisa
1.19. Destinatari
Alunni in difficoltà di apprendimento della classe 3^sez.B-C-
1.20. Finalità/Obiettivi
Favorire il recupero e il potenziamento delle capacità di lettura, scrittura e produzione
scritta.
1.21. Denominazione progetto
Recupero di Matematica
1.22. Docente Referente
Maugeri Francesca
1.23. Destinatari
Alunni in difficoltà di apprendimento della classe 2^ sezz. C-D
1.24. Finalità/Obiettivi
Far acquisire agli alunni in modo più consapevole e sicuro le capacità di scrivere, usare i
numeri e riconoscerli nel contesto di vita quotidiana.
1.25. Denominazione progetto
Laboratorio teatrale
1.26. Docente Referente
Schembri Francesca – Rinaudo Nicoletta
1.27. Destinatari
Alunni delle classi quinte Sezz. C-D
1.28. Finalità/Obiettivi
Creare un’abitudine all’osservazione e all’ascolto di se stessi e degli altri, per porre le basi
di rapporti reciproci più rispettosi, coscienti e sinceri.
46
1.29. Denominazione progetto
Improve your English
1.30. Docente Referente
Privitera Luisa
1.31. Destinatari
Le eccellenze delle classi 5^sezz. A-B-C-D- E- F (gruppo di circa 20 alunni)
1.32. Finalità/Obiettivi
Potenziare la capacità di ascolto e comprensione orale.
Migliorare la fluenza espessivo- comunicativa.
Arricchire il repertorio lesicale.
Potenziare la padronanza fonologica.
Incrementare la padronanza di strutture grammaticali e modelli sintattici.
Preparare alla certificazione europea delle competenze linguistiche.
1.33. Durata
1.34. Denominazione progetto
Recupero delle competenze matematico- logiche e scientifiche.
1.35. Docente Referente
Stefanini Concetta
1.36. Destinatari
N. 15 alunni delle classi 1^ sezz. C-D
1.37. Finalità/Obiettivi
Recupero delle conoscenze e delle abilità di base nell’aria logico- matematica
necessarie ad affrontare il percorso educativo- didattico programmato per la classe
prima.
Acquisire la strumentalità di base.
Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione.
Sviluppare le competenze logico- matematiche.
1.38. Denominazione progetto
Recupero delle competenze Linguistiche
1.39. Docente Referente
47
Fidone Mariolina
1.40. Destinatari
N. 15 alunni delle classi 1^ sezz. C-D
1.41. Finalità/Obiettivi
Recupero delle conoscenze e delle abilità di base nell’aria linguistica necessarie ad
affrontare il percorso della classe prima.
Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione.
Arricchire il codice verbale.
1.42. Denominazione progetto
Tutti in scena
1.43. Docente Referente
Piscopo Giuseppa
1.44. Destinatari
Alunni 1^ sezz. A-B
1.45. Finalità/Obiettivi
L’obiettivo che ci si prefigge è quello di costruire un percorso di Educazione teatrale,
partendo proprio dagli stessi bambini e dalla loro teatralità spontanea, istintiva,
naturale, sotto la guida delle insegnanti, che cercheranno di metterla in luce, di
arricchirla, valorizzarla, farla “venir fuori”, ma anche di contenerla e canalizzarla verso
vie proficue. Le attività proposte non saranno finalizzate alla sola “esibizione” ma
funzionali al potenziamento o al recupero di abilità trasversali.
1.46. Denominazione progetto
La bottega delle belle arti
1.47. Docente Referente
Blanco Giuseppa
1.48. Destinatari
Alunni classi 3^ A-B-C
1.49. Finalità/Obiettivi
Favorire relazioni positive fra adulti e bambini, al fine di garantire a ciascuno la
possibilità di sviluppare al massimo le proprie potenzialità.
48
1.50. Denominazione progetto
I miei amici colori 2
1.51. docente Referente
Maria Antonietta
1.52. Destinatari
Alunni classi 4^ sezz.A-B
1.53. Finalità/Obiettivi
Comunicare ricorrendo a diverse forme di linguaggio.
Acquisire la capacità di osservare, descrivere, rappresentare la realtà,
utilizzando specifici linguaggi disciplinari.
Favorire lo sviluppo di attività meta cognitive attraverso la costruzione e
l’utilizzo di modelli e schemi.
Favorire al bambino la possibilità di affermarsi mediante l’uso del linguaggio
espressivo e decodificare i mezzi di comunicazione per servirsene come
strumento d’espressione e cultura.
1.54. Denominazione progetto
Recupero di italiano
1.55. Docente Referente
Schembri Francesca
1.56. Destinatari
Alunni classi 5^ sezz. C-D
1.57. Finalità/Obiettivi
Potenziare la fiducia e l’autostima del bambino, facilitando i processi di
apprendimento.
Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio.
Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare.
Innalzare il tasso di successo scolastico.
1.58. Denominazione progetto
Recupero di Matematica
1.59. Docente Referente
Rinaudo Nicoletta
49
1.60. Destinatari
Alunni classi 5^ sezz. C-D
1.61. Finalità/Obiettivi
Potenziare la fiducia e l’autostima del bambino, facilitando i processi di
apprendimento.
Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio.
Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare.
Innalzare il tasso di successo scolastico.
1.62. Denominazione progetto
Musical “ Voci in festa”
1.63. Docente Referente
Giarrizzo Irene
1.64. Destinatari
N. 35 alunni delle classi 1^sezz. C-D
1.65. Finalità/Obiettivi
Avvicinare gli alunni al mondo del suono e della musica con interesse e dare la
possibilità di esprimersi liberamente, senza competizione e paura di insuccessi.
Educare i partecipanti allo stare insieme, che veicolato dall’elemento sonoro-
musicale, può divenire estremamente gradevole, pur se talvolta complesso o
difficoltoso.
Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione.
1.66. Denominazione progetto
Metafore terapeutiche
1.67. Docente Referente
Buscemi Carmen
1.68. Destinatari
Alunni delle classi 4^
1.69. Finalità/Obiettivi
Gestire emozioni forti.
Superare situazioni come: l’abbandono, la violenza. La diversità, il bullismo.
Liberare l’immaginazione.
Consolidare le relazioni affettive adulto- bambino
50
1.70. Denominazione progetto
Happy english
1.71. Docente Referente
Buscemi Carmen
1.72. Destinatari
Alunni delle classi 4^E-F
1.73. Finalità/Obiettivi
Apprendere una lingua straniera attraverso forme comunicative e meccanismi
simili a quelli per l’acquisizione della lingua di origine.
Consolidare le relazioni affettive adulto- bambino in un rapporto comunicativo
per stimolare il suo desiderio di parlare una lingua diversa.
1.74. Denominazione progetto
Visita guidata a Piazza Armerina- Morgantina
1.75. Docente Referente
Blanco Giuseppa
1.76. Destinatari
Alunni classi 3^ A-B-C
1.77. Finalità/Obiettivi
Favorire la socializzazione , lo scambio culturale e la scoperta delle opere d’arte.
Consentire di approfondire la conoscenza del territorio.
Acquisire informazioni e realizzare le esperienze formative.
1.78. Denominazione progetto
Visita guidata al Parco Avventura dell’Etna.
1.79. Docente Referente
1.80. Destinatari
Alunni classi 2^ sezz. A/B – C/D-E/F
51
1.81. Finalità/Obiettivi
Conoscenza del territorio.
Sapersi orientare in uno spazio circoscritto.
1.82. Denominazione progetto
Visita guidata ad Agrigento
1.83. Docente Referente
Scivoli Maria Antonietta
1.84. Destinatari
Alunni classi 5^ sezz.E/F
1.85. Finalità/Obiettivi
Consolidamento delle conoscenze acquisite attraverso l’esperienza diretta.
Favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed artistici degli
argomenti trattati.
1.86. Denominazione progetto
Visita guidata a Catania - Taormina
1.87. Docente Referente
Rinaudo Nicoletta
1.88. Destinatari
Alunni classi 5^ A-B-C-D
1.89. Finalità/Obiettivi
Favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed artistici degli
argomenti trattati.
Confrontare realtà territoriali diverse con quelle del proprio territorio
approfondendo gli aspetti ambientali, culturali e storici cogliendo le
trasformazioni avvenute nel corso del tempo.
Offrire occasioni privilegiate di socialità per consolidare l’educazione al vivere
insieme.
1.90. Denominazione progetto
“La magia del Natale”
(visita Guidata – destinazione: Belpasso “Santa Claus Village”-complesso fieristico “Etnapolis”)
52
1.91. Docente Referente
ins. Mulè Antonina Maria
1.92. Destinatari
Alunni classi 1e A/B, C/D, E, F/G
1.93. Finalità/Obiettivi
Valorizzare la dimensione religiosa nella vita umana.
Riconoscere il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale.
Riconoscere la propria identità religiosa. Promuovere lo sviluppo di una coscienza civile, etico-religiosa, nel rispetto delle
diversità e del pluralismo.
1.94. Denominazione progetto
“Il magico mondo degli insetti”
(Visita Guidata – Destinazione: “Viagrande - Zafferana Etnea”)
1.95. Docente Referente
ins. Mulè Antonina Maria
1.96. Destinatari
Alunni classi 1e A/B, C/D, E, F/G
1.97. Finalità/Obiettivi
Finalità:
I bambini visiteranno:
“Casa delle farfalle” e l’annesso boschetto a Viagrande;
un’azienda di apicoltura a Zafferana Etnea.
Il progetto si prefigge l’approfondimento di contenuti disciplinari (la metamorfosi da
bruco a farfalla, l’organizzazione sociale delle api, l’ecosistema bosco…) attraverso
l’esplorazione diretta di spazi, ambienti e paesaggi, al fine di:
Accrescere la motivazione ad apprendere. Promuovere la conoscenza del territorio.
Favorire l’acquisizione di comportamenti corretti per la tutela dell’ambiente. Favorire lo sviluppo socio-affettivo-emotivo.
53
1.98. Denominazione progetto
Visita guidata Catania - Viagrande
1.99. Docente Referente
Maria Antonietta
1.100. Destinatari
Alunni classi 4^ sezz. A-B-C-D-E-F
1.101. Finalità/Obiettivi
Promuovere la conoscenza del territorio.
Crescita nei rapporti interpersonali.
1.102. Denominazione progetto
Visita guidata alle Gole Alcantara e Taormina
1.103. Docente Referente
Ferranti Maria Rosaria
1.104. Destinatari
Alunni delle 3^sezz. D-E del plesso “Poggio Matrice”.
1.105. Finalità/Obiettivi
Fare osservare agli alunni gli elementi costitutivi di un paesaggio.
Conoscenza diretta delle diversa tipologie di paesaggi.
Crescita nei rapporti interpersonali.
SCUOLA DELL’INFANZIA
1.106. Denominazione progetto
Ciak si gira “Progetto cinema”
1.107. Docente Referente
Ristagno Anna Maria
1.108. Destinatari
Alunni scuola dell’infanzia
54
1.109. Finalità/Obiettivi
Portare gli alunni alla conoscenza dei linguaggi iconici.
Potenziare le abilità mimiche, gestuali e vocali.
Creare un cortometraggio.
1.110. Denominazione progetto
Genitori e figli a scuola di Web
1.111. Docente Referente
Ins. Virga Francesco
1.112. Destinatari
Alunni della scuola dell’infanzia delle sezz. A-B-C-D-E-F-G-H-I-L
Docenti scuola dell’infanzia (che daranno la disponibilità alla gestione dei moduli)
Genitori degli alunni della scuola dell’infanzia.
1.113. Finalità/Obiettivi
Sviluppare e potenziare le competenze informatiche dei soggetti coinvolti.
Preparare i genitori, non sempre consapevole del loro compito, all’uso del
sistema informatico per gestire la soluzione costruttiva produttiva dei compiti.
Promuovere la convivenza democratica e il rispetto delle regole.
Promuovere le relazioni positive tra pari e gli adulti.
1.114. Denominazione progetto
Bla bla bla…un mare di parole
1.115. Docente Referente
Gatto Gaetana
1.116. Destinatari
N. 26 alunni scuola dell’infanzia sez F
1.117. Finalità/Obiettivi
Potenziare le abilità di base.
Avvio alla letto- scrittura.
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PROGETTI PROMOSSI DAL MIUR E DA ENTI
Anno scolastico 2016/2017
Progetto “Sport di classe” a.s.2016/17;
Progetto” Io leggo perché”;
Progetto” Biblioteca scolastica digitale”;
Progetto” Orto a scuola” e “Orto in vaso”;
Progetto” Quando i bambini fanno oh”;
Progetto” La scuola che vorrei”;
Progetto” MARCKET SOLIDALE” con la Misericordia;
PON” Per la Scuola, Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020;
Avviso pubblico” progetti inclusione sociale e lotta al disagio” Asse 1- Istruzione-
Fondo Sociale Europeo( FSE )
Progetto piano nazionale per la promozione dell’educazione alla salute, all’educazione
alimentare e a corretti stili di vita.
PON “per la scuola competenze e ambienti per l’apprendimento 2014-2020
FSE Azione 10.8.4 “Formazione del personale della scuola e della Formazione su
tecnologie e approcci metodologici innovativi”.
Progetto “Verso una Scuola Amica” MIUR- UNICEF- A.S.2016/17;
Progetto finalizzato allo sviluppo della metodologia CLIL ( Content and language
integrated learning) –art. 29 del d. m. 663 del 2016;
Progetto “Frutta nelle scuole” a. s. 2016/17;
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LA PROMOZIONE DELLE COMPETENZE
I progetti predisposti e pianificati nel nostro Circolo arricchiscono un disegno di vita che conduce
gli alunni all’acquisizione delle competenze personali, articolate nei seguenti ambiti: identità ed
autonomia, orientamento, educazione alla cittadinanza.
Identità e autonomia. Durante il primo ciclo di istruzione l’alunno: prende coscienza delle
dinamiche che affermano la propria identità; impara ad interagire con i compagni e con gli adulti; si
pone in modo attivo di fronte alle informazioni e alle sollecitazioni comportamentali esterne: le
decifra, le riconosce, le valuta.
Orientamento a conclusione. L’alunno: è in grado di pensare; collabora responsabilmente con la
scuola e con la famiglia.
Educazione alla cittadinanza. Alla fine del ciclo di istruzione l’alunno: affronta con responsabilità
ed indipendenza i problemi quotidiani; conosce l’organizzazione costituzionale ed amministrativa
del nostro paese e gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali; riflette sui
propri diritti-doveri di cittadino; conosce i rischi connessi a comportamenti disordinati; si comporta
in modo da rispettare gli altri; rispetta l’ambiente, lo conserva e cerca di migliorarlo.
58
VERSO UNA SCUOLA 2.0
“Per un’educazione sempre più Europea”
Il 2° Circolo Didattico intende utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione per realizzare una didattica più moderna, motivante e coinvolgente, per un modello
organizzativo più razionale ed efficiente e per un rapporto con il territorio più trasparente e
partecipato.
Le nuove tecnologie
Sono proprio le nuove tecnologie della informazione e comunicazione a rendere fattibili gli obiettivi
di questo tipo di progettualità formativa. Essa si basa essenzialmente sull’approccio metodologico
della ricerca nelle attività dell’insegnamento apprendimento. I docenti, ma anche gli alunni ed il
personale amministrativo affrontano i propri ambiti concettuali attraverso un lavoro di ricerca on-
line utilizzando Internet e poi sperimentano sul campo gli esiti della ricerca. La rete rende possibile
a chiunque lo svolgimento della propria attività attraverso un lavoro continuo di ricerca on-line e di
affinamento dei dati con il confronto di esperienze.
Tutti ricercatori:
Oggi tutti possiamo essere ricercatori, ma a maggior ragione gli insegnanti devono porsi con spirito
di ricerca nello svolgimento del loro lavoro, poiché essi trattano i materiali della conoscenza e nella
rete si addensa il sapere moderno. Oggi, inoltre, tutti possiamo esser editori in quanto tutto può
essere documentato ed editato in rete in modo semplice e senza costi, contribuendo al filone della
ricerca, in un processo teso ad alimentare la produzione di contenuti culturali multimediali. Ciò
consente di gestire in una contestualità spaziale e temporale i contenuti dell’esperienza con il
mondo esterno e permette così alla scuola di diventare, nel suo piccolo, un centro di propagazione
culturale. Il dirigente scolastico e lo staff di dirigenza sono direttamente coinvolti nella
ristrutturazione organizzativa verso l’utilizzo pieno delle nuove tecnologie digitali della
comunicazione e dell’informazione. Esse rappresentano lo strumento fondamentale per lo scambio
informativo esterno ed interno. Circolari, comunicazioni, direttive, inviti, presentazioni,
informazioni generali sulle attività didattiche e formative trovano tutte spazio in web-part dedicate.
Il sito web
IL sito web scolastico realizza la coesione strutturale fra i diversi dipartimenti e le diverse
articolazioni funzionali che ha la scuola. Le funzioni strumentali, i collaboratori del dirigente, i
coordinatori di classe, hanno tutti una web part dedicata attraverso la quale consentono la
partecipazione e l’interazione dell’intera comunità scolastica alle attività svolte.
Attività laboratoriali: gli alunni, guidati dai docenti, sono chiamati a svolgere sempre più attività
laboratoriali.
Tutto deve avere un riscontro e una documentabilità multimediale sulla piattaforma Internet della
scuola e questo implica il pieno sviluppo delle competenze digitali. A tal fine la scuola perseguirà il
59
rinnovamento e il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche con la prospettiva di dotazione di
una LIM in ogni classe e un’amplificazione informatica anche nella scuola dell’infanzia.
Inoltre, ogni aula diventerà un laboratorio didattico o ambiente per l’apprendimento, connesso in
rete LAN.
61
ORGANICO POTENZIATO
Il DDL 2994/2015 ART. 10 Comma 1 e Art. 2 riporta: “Per l’anno scolastico 2015/2016, il Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca è autorizzato ad attuare un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di
personale docente per le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado, per la copertura dei posti vacanti e
disponibili nell’organico dell’autonomia. A tale fine, l’organico dell’autonomia, limitatamente ai posti del
potenziamento nella scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado, è determinato entro quindici giorni
dalla data di entrata in vigore della presente legge, sulla base delle indicazioni del dirigente scolastico, fermo restando
quanto stabilito dall’articolo 8”
L’organico potenziato ha lo scopo di pianificare interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Esso
nasce dal Piano di miglioramento del rapporto di autovalutazione che evidenzia le esigenze della nostra scuola.
All’effettiva assegnazione dei docenti, in coerenza con il POF, verranno elaborati piani operativi per il recupero
degli alunni in difficoltà di apprendimento e di potenziamento in modo da attuare azioni di recupero
personalizzate, di compensazione e di riequilibrio culturale (specie linguistiche e logico-matematiche), facendo
ricorso ad una differenziata metodologia di insegnamento.
INDIRIZZI GENERALI PER LA GESTIONE ORGANIZZATIVA DELL’OFFERTA
FORMATIV ( azioni )
( in conseguenza delle possibilità offerte dall’organico potenziato)
-Creare uno stretto raccordo tra i plessi attraverso esperienze formative laboratoriali comuni;
-ricorrere alle figure strutturali (collaboratrici del DS, funzioni strumentali, coordinatori di plesso,
referenti didattici, ecc) per costituire gruppo in grado di gestire, coordinare e guidare il servizio in
maniera unitaria, assumendo uno stile professionale che valorizzi il risultato, condividendo la
mission verso cui si è diretti;
sviluppare e potenziare il sistema e il procedimento di valutazione della nostra Istituzione
scolastica;
migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
prendere in seria ed operativa considerazione sperimentazioni ed innovazioni didattiche, anche
nell’ottica di integrare l’impostazione metodologia cooperativa e laboratoriale nella pratica di
classe/sezione;
migliorare e sistematizzare i processi di osservazione e di misurazione degli apprendimenti degli
alunni attraverso il confronto per classi parallele, per consolidare il forte nesso tra valutazione e
curricolo di Circolo;
operare in una logica di continuità verticale nel passaggio da scolastico e orizzontale all’interno del
team docente;
prevedere l’adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed enti pubblici e privati di
cui all’art. 7 del DPR 275/99;
prevedere attività di formazione e aggiornamento per personale docente al fine di innovare la
didattica;
implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
62
rendicontare i risultati.
INDIRIZZI GENERALI PER LA GESTIONE DELLA COMPONENETE
COMUNICATIVO-RELAZIONALE (azioni )
Costruire un clima favorevole che porti ad una maggiore collaborazione tra tutte le componenti
della comunità scolastica;
migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli
alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi
perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
consolidare la gestione e aggiornamento del sito WEB.
Nella realizzazione di tali indirizzi programmatici, si intende richiedere un organico potenziato
anche attinto a nuovi profili professionali. In particolare, come prevede il comma 20 della L.
107/2015, si auspica il potenziamento dell’organico di fatto con l’utilizzazione di ulteriori docenti
con competenze certificate, anche abilitati per altri gradi di scuola, in qualità di specialisti sin
dall’anno 2015-2016.
DETERMINAZIONI -FABBISOGNO ORGANICO DELL’AUTONOMIA -
SCUOLA DELL’INFANZIA
Situazione attuale
N. 22 Docenti
N.2 Docenti di sostegno
SCUOLA PRIMARIA
Situazione Attuale
N. 40 Posto Comune
N.11 Posto Sostegno
Visto il c.14 a) dell’art. 1 della Legge 107/15, considerato il numero delle classi a tempo normale
(30) con un monte orario degli insegnamenti pari a 27 ore settimanali, valutata la quota di
flessibilità e il numero di alunni con disabilità, (14 ) il Collegio dei Docenti Consultando le
proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, determina il seguente fabbisogno
dei posti :
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA
classi 11 confermato 30 confermato
docenti 22 confermato 40 comfermato
63
Oltre ai docenti curricolari, si ritiene che l’organico di sostegno possa consolidarsi sui seguenti
numeri: Scuola dell’Infanzia n° 2 docenti, Scuola Primaria n° 11 docenti.
Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno è così
definito:
Assistenti Amministrativi: conferma degli attuali 4 posti
Collaboratori Scolastici: conferma degli attuali 14 posti (11+ 3 accantonamenti), tenuto conto
che l’Istituto è composto da 2 plessi.
RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO
ART. 1,comma 7 Legge 107/2015
AREE OMOGENEE DI ATTIVITA’
- Semiesonero 1° collaboratore del D. S. – 12 h scuola primaria –
Esigenza organizzativa: coordinamento delle attività in un Istituto che presenta numerose
complessità a causa dell’elevato numero di alunni ( circa 900 alunni) e della particolarità del contesto
territoriale (2 plessi).
Semiesonero 2° collaboratore del D. S. – 12 h scuola primaria –
Esigenza organizzativa: coordinamento delle attività in un Istituto che presenta numerose
complessità a causa dell’elevato numero di alunni ( circa 900 alunni) e della particolarità del contesto
territoriale (2 plessi).
n. 1 posto Area a) – Scuole Primarie
Esigenza progettuale: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione
europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning.
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie
n. 1 posto Area b) – Scuole Primarie
Esigenza progettuale:potenziamento delle competenze matematico–logiche scientifiche.
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie
n. 1 posto Area c) – Scuole Primarie
Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali e di
diffusione dei suoni. Propedeutica al corso musicale delle Scuole Secondarie .
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie
n. 1 posto Area g) – Scuole Primarie
Esigenza progettuale: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di
vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela
del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie.
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n. 1 posto Area h) – Scuole Primarie
Sviluppo delle competenze digitali digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
n. 1 posto Area c) – Scuole Primarie
Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze nell'arte e nella storia dell'arte, nel
cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini;
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie
n. 1 posti Area Linguistica – lettera l) – 1 posti Scuola Primaria
Esigenza progettuale: prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento
dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei
servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e le associazioni di settore.
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie
n. 1 posto Area n) – 1 posto Scuola Primaria
Esigenza progettuale: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di
studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo
scolastico o rimodulazione del monte ore rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al DPR
20 marzo 2009, n. 89.
Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie
Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno è così
definito:
Assistenti Amministrativi: conferma degli attuali 4 posti
Collaboratori Scolastici: conferma degli attuali 14 posti (11+ 3 accantonamenti), tenuto conto
che l’Istituto è composto da 2 plessi.
POTENZIAMENTO PERSONALE AMMINISTRATIVO, AUSILIARIO
Visto l’art. 1 c. 14 della Legge 107/15; considerato l’allegato documento che definisce gli indirizzi
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione, al fine di soddisfare gli
obiettivi formativi del PTOF, quali:
Per il fabbisogno relativo ai posti del personale ATA il Collegio dei Docenti determina:
N.2 POSTI DI LIVELLO GESTIONALE;
N 16 POSTI DI COLLABORATORE SCOLASTICO tenere conto dei posti da accantonare ex LSU
e incarichi contratti Co.Co.Co. pari al 25%;
La richiesta, per il plesso D. Milani, è motivata dall'esigenza di poter garantire un servizio costante
di almeno due persone per la scuola primaria e due per la scuola dell'infanzia, con servizio
strutturato su due turni in modo tale di garantire la quotidiana apertura della scuola dalle 7.00 alle
65
18.00 e la sostituzione in caso di collega assente.
La richiesta, per il plesso M. Gori, è motivata dall'esigenza di poter garantire un servizio costante di
almeno quattro persone per la scuola primaria, quattro per la scuola dell'infanzia ed una all'ingresso
a supporto degli uffici, con servizio strutturato su due turni in modo tale di garantire la quotidiana
apertura della scuola dalle 7.00 alle 18.00 e la sostituzione in caso di collega assente.
N. 5 POSTI DI ASSISTENTE AMMINISTRATIVO;
Al fine di poter garantire l'ordinario funzionamento dei servizi amministrativi, anche in
considerazione dei maggiori adempimenti imposti dal MIUR e dalla normativa vigente,che tra
l'altro non consente di poter sostituire il personale assente con supplenze brevi e saltuarie, si chiede
il ripristino della quinta unità di assistente amministrativo da sempre presente presso questa
istituzione scolastica.
N. 1 POSTO DI ASSISTENTE TECNICO AREA INFORMATICA
Per la gestione informatica della segreteria, del sito internet, del registro elettronico e del notevole
patrimonio informatico (33 LIM , 31 PC portatili, 2 laboratori mobili, 4 laboratori fissi) acquisito
dalla scuola negli ultimi due anni, si chiede l'assegnazione di un tecnico area informatica.
Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali
Per quanto concerne il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, previsto dal c. 3 art. 3
della Legge 107/15, il Collegio dei Docenti indica:
Un ascensore presso il plesso Don Milani
Una biblioteca plesso Poggio Matrice;
Laboratorio di musica presso il plesso Poggio Matrice
Teatro/sala conferenze con adeguate attrezzature presso il plesso Poggio Matrice
Attrezzature adeguate per la palestre Poggio Matrice
Uno spazio verde attrezzato con una palestra coperta presso il plesso “Mario Gori”;
Collegamento internet e rete Lan in tutti i plessi
LIM nella scuola dell’infanzia dei plessi
Computers nella scuola infanzia
Attrezzature adeguate per i laboratori di arte, musica, manipolativi nei plessi
66
AREA
DELLA VALUTAZIONE
VERIFICA E VALUTAZIONE
STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE
RUBRICA DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
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VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione rappresentano i momenti cruciali ed imprescindibili dell’attività
educativa e didattica, pertanto, implicano:
esatta definizione degli obiettivi da valutare;
scelta di opportuni strumenti di misurazione;
rilevazione dei risultati;
interpretazione dei risultati.
Si valuteranno:
IL LIVELLO DI APPRENDIMENTO DI CIASCUN ALUNNO
IL LIVELLO DI APPRENDIMENTO DEL GRUPPO CLASSE
I risultati conseguiti regoleranno la programmazione per organizzare interventi di:
consolidamento,
recupero,
potenziamento.
La valutazione rende flessibile il progetto educativo e didattico in quanto permette ai docenti di:
soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;
adeguare tempestivamente la proposta didattica;
stabilire il livello delle competenze raggiunte;
determinare la validità delle soluzioni didattiche adottate.
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VALUTAZIONE
Punto forte del nostro sistema organizzativo, per misurare il processo di insegnamento-
apprendimento e l'organizzazione della Scuola, è la valutazione .
Il sistema di valutazione utilizzato risulta un valido e necessario strumento di diagnosi per
individuare le aree di eccellenza, le cause dell’insuccesso scolastico e della dispersione dei discenti,
il clima relazionale e il livello di gradimento dell’offerta formativa.
La nostra Scuola ha realizzato una seria lettura dei bisogni formativi degli utenti e del territorio. Ha
ORGANIZZATO in modo efficace ed efficiente la propria attività e cerca di ADEGUARSI ai
repentini cambiamenti e alle continue innovazioni, accompagnando costantemente i ragazzi, veri
protagonisti della nostra azione didattica e formativa, nei processi di apprendimento, ma soprattutto
nella loro crescita umana.
La VALUTAZIONE, a scansione iniziale, intermedia e finale, è l’ “espressione numerica” di un
monitoraggio costante del percorso di insegnamento–apprendimento. Si utilizza la metodologia
della Ricerca-Azione che aiuta il docente a calarsi nel reale contesto del gruppo-classe attraverso
una verifica continua ed estemporanea. Essa si propone di incentivare il massimo sviluppo della
personalità (valutazione formativa), di confrontare i risultati ottenuti con quelli previsti
(valutazione sommativa ), misurare l’eventuale distanza degli apprendimenti dell’alunno dai
traguardi delle competenze (valutazione comparativa), tenendo conto delle “personali”
conoscenze, competenze e capacità di ognuno, dei diversi ritmi di apprendimento, nonché dei
progressi fatti rispetto alla situazione di partenza, della partecipazione e dell’impegno profusi
nello studio. Per garantire l’oggettività e la trasparenza, la valutazione, periodica e annuale, sarà
effettuata con l’ausilio di griglie con indicatori specifici che delineano la corrispondenza tra voto e
obiettivi raggiunti. Ogni volta che il docente lo riterrà opportuno, farà produrre al discente un
documento scritto, comprendente domande e risposte, per favorire maggiormente il processo di
autovalutazione e autoeducazione, che sarà inserito nel fascicolo personale dell’alunno insieme
agli altri documenti.
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STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE
Nella Scuola dell’Infanzia si farà riferimento soprattutto alla griglia predisposta secondo i
criteri specifici dei campi di esperienza , dei comportamenti e all’ osservazione e analisi
delle esperienze effettuate.
Nella Scuola Primaria le prove di verifica degli apprendimenti saranno di vario tipo:
Screening alunni in entrata classi prime
• Risultati INVALSI
• Griglie CAF
Ponendosi la valutazione come sistema continuo di controllo e di verifica delle ipotesi
didattiche, essa sarà:
globale, in quanto documenta sia gli obiettivi conseguiti dall’alunno sul piano cognitivo, sia
i traguardi formativi raggiunti sul piano della maturazione e della personalità;
orientativa, in quanto deve stimolare l’autostima aumentando la motivazione allo studio ed
evidenziando interessi e attitudini per promuovere capacità di scelta.
Ogni alunno avrà comunque la possibilità di sviluppare totalmente le proprie potenzialità e
pertanto, per gli alunni in difficoltà, saranno definiti Piani di studi personalizzati con
obiettivi differenziati e adeguati alle condizioni di partenza.
Le informazioni riguardanti il processo formativo verranno discusse con i genitori durante le
assemblee, secondo un calendario stabilito.
I risultati intermedi e finali terranno conto degli obiettivi dell’alunno e dei progressi
compiuti. Saranno espressi attraverso voti e giudizi sintetici e formalizzati nelle schede di
valutazione del nostro Circolo che contengono gli indicatori per ciascuna disciplina e le
valutazioni delle competenze metacognitive.
Ad esse si aggiungono le griglie di valutazione dei bimbi della Scuola dell’Infanzia per
rendere efficace il processo educativo-formativo nella Continuità dell’Istituto.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
I docenti, al fine di attuare una valutazione di qualità degli apprendimenti e del comportamento attenzioneranno i seguenti criteri valutativi:
a. la validità, l'attendibilità, l'accuratezza, la trasparenza e l'equità;
b. la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio; c. la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;
d. il rigore metodologico nelle procedure;
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e. la valenza informativa.
PARAMETRI CONCORDATI PER LA COMPILAZIONE DELLE SCHEDE DI
VALUTAZIONE
Secondo il decreto legge del 28 agosto del 2008 – Disposizioni urgenti in materia di Istruzione e
Università – art. 2 “Valutazione del comportamento degli studenti”, il Collegio dei Docenti delibera
quanto segue: La valutazione del comportamento è espressa con un giudizio sintetico secondo il
seguente schema:
Griglia valutazione comportamento
Alunno con comprovato comportamento aggressivo o offensivo della
dignità dei compagni, insegnanti o personale della scuola; che abbia
provocato danni materiali o situazioni di pericolo per l’incolumità di tutti;
Non Sufficiente
Alunno con sporadiche violazioni dei propri doveri (assenze ingiustificate,
spostamenti non autorizzati dal proprio banco, dall’aula e sosta nei
corridoi, mancanza ai doveri scolastici, disinteresse e negligenza abituali,
interruzione continua delle lezioni) come previsto dal regolamento di
disciplina
Sufficiente
Alunno con comportamento generalmente corretto e rispettoso dei doveri,
pur in presenza di lievi e non frequenti violazioni al regolamento di
disciplina (tendenza alla distrazione e alla chiacchiera, non sempre
regolare nello svolgimento delle consegne)
Buono
Alunno con comportamento corretto ed educato, socievole, con un ruolo
positivo e collaborativo nel gruppo classe e rispettoso delle regole.
Distinto
Alunno con comportamento corretto ed educato, socievole, con un ruolo
positivo e collaborativo nel gruppo classe e rispettoso delle regole.
Ottimo
Il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente e, in caso di insufficienza,
determina la non ammissione al successivo anno di corso.
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE
voto descrittori
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
5 I contenuti non sono appresi
in modo limitato e
Applica procedure ed
effettua analisi e sintesi in
modo impreciso Ha
Comprende in modo limitato
e impreciso testi, dati e
informazioni Commette
71
disorganizzato difficoltà di riconoscimento
di proprietà e classificazione
Anche se guidato, non
espone con chiarezza
errori sistematici
nell’applicare conoscenze e
abilità in contesti semplici
6 I contenuti non sono appresi
in modo superficiale,
parziale e/o meccanico
Applica procedure ed
effettua analisi e sintesi in
modo parziale e solo in
compiti noti. Guidato, riesce
a riconoscere proprietà ed a
classificare. Necessita di
guida nell’esposizione
Comprende solo in parte e
superficialmente testi, dati e
informazioni Se guidato,
applica conoscenze e abilità
in contesti semplici
7 I contenuti sono appresi in
modo globale, nelle linee
essenziali e con
approfondimento solo di
alcuni argomenti
Applica procedure ed
effettua analisi e sintesi in
modo consapevole.
Riconosce proprietà e
regolarità e applica criteri di
classificazione Espone in
modo semplice, ma chiaro
Comprende in modo globale
testi, dati e informazioni Se
applicare conoscenze e
abilità in vari contesti in
modo complessivamente
corretto
8 I contenuti sono appresi in
modo ordinato, sicuro con
adeguata integrazione alle
conoscenze preesistenti
Applica procedure ed
effettua analisi e sintesi in
modo consapevole, corretto
e con assoluta autonomia.
Riconosce con sicurezza e
precisione proprietà e
regolarità, che applica nelle
classificazioni Sa esprimere
valutazioni personali ed
espone in modo preciso e
ordinato
Comprende a vari livelli
testi, dati e informazioni Se
applicare conoscenze e
abilità in vari contesti in
modo corretto Sa orientarsi
nella soluzione di problemi
complessi
9 I contenuti sono appresi in
modo completo, sicuro e
autonomo
Applica procedure ed
effettua analisi e sintesi con
piena sicurezza e autonomia.
Riconosce proprietà e
regolarità, che applica
autonomamente nelle
classificazioni Sa esprimere
valutazioni personali ed
espone in modo chiaro,
preciso e sicuro
Comprende in modo
completo e approfondito
testi, dati e informazioni
Applica conoscenze e abilità
in vari contesti in modo
corretto e sicuro Sa
orientarsi nella soluzione di
problemi complessi
10 I contenuti sono appresi in
modo completo, sicuro e
organico, riuscendo
autonomamente ad integrare
conoscenze preesistenti
Applica procedure con piena
sicurezza ed effettua analisi
e sintesi corrette,
approfondite e originali. Sa
utilizzare proprietà e
regolarità per creare idonei
criteri di classificazione
Esprime valutazioni
personali pertinenti e
Comprende in modo
completo e approfondito
testi, dati e informazioni
Applica conoscenze e abilità
in vari contesti sicurezza e
padronanza Sa orientarsi
nella soluzione di problemi
complessi
73
RUBRICA DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
La valutazione permette di orientare l’attività didattica, di valorizzare le esigenze e le potenzialità di ciascun bambino e
del gruppo sezione nel suo complesso, di ri-calibrare gli interventi educativi sulla base dei risultati raggiunti.
Valutazione dei processi formativi
Autonomia
No In parte si
È autonomo nella cura della persona
È autonomo nella cura del materiale
È autonomo nell’esecuzione delle consegne
Relazione
No In parte si
Rispetta le norme generali di comportamento
Coopera volentieri con i compagni
Possiede autocontrollo nei rapporti con i compagni
Riconosce l’autorevolezza dell’adulto
Sa interagire con gli adulti
Affronta le difficoltà senza rinunciare
Cerca continuamente l’attenzione degli insegnanti
Partecipazione alle attività
No In parte si
Partecipa spontaneamente
Mantiene l’attenzione
Nelle attività riesce a concentrarsi per un tempo adeguato
Porta a termine un’attività intrapresa
Svolge le attività nei tempi stabiliti
Dimostra interesse per ciò che viene proposto
Accetta di assumere incarichi
74
Difficoltà fonetiche riscontrate
Aspetti caratteriali particolari
Atteggiamenti posturali particolari
Valutazione finale
Autonomia Essenziale Consolidato avanzato
Relazione
Partecipazione alle attività
Rispetto delle regole
Competenze raggiunte
La valutazione individua diversi livelli di competenza ed è espressa con i seguenti termini:
ESSENZIALE : il bambino ha raggiunto i traguardi per lo sviluppo delle competenze in prevalenza con l’aiuto
dell’insegnante.
CONSOLIDATO : il bambino ha acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze.
AVANZATO : il bambino ha pienamente acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze,
dimostrando creatività operativa anche in situazioni complesse ed interagendo con gli altri.
ESSENZIALE
CONSOLIDATO
AVANZATO
ASCOLTARE
Presta attenzione ai messaggi verbali
Comprende le elementari consegne verbali
Comprende e ricorda il senso generale di una
comunicazione
(racconto, fiaba, rappresentazione, spettacolo,
televisione).
75
PARLARE
Pronuncia correttamente le parole
Denomina correttamente oggetti e situazioni
Si esprime utilizzando frasi complete
DIFFICOLTÀ FONETICHE riscontrate
LEGGERE
Legge semplici immagini
Legge e decodifica simboli vari
ESPRIMERSI - CREARE
Sperimenta con piacere materiali grafico –
pittorici
Utilizzo del disegno come forma espressiva e
comunicativa
Colorazione entro margini e confini definiti
SPAZIO – TEMPO
Sa riconoscere e riordinare sequenze temporali
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Esplora gli oggetti e l’ambiente usando i diversi
canali sensoriali
Riconosce le principali figure geometriche
Colloca correttamente nello spazio se stesso e gli
oggetti
NUMERO
Confronta quantità
Conta e rappresenta quantità
RELAZIONI – DATI – PREVISIONI
Sa individuare relazioni
Compie classificazioni in base a due attributi
Compie seriazioni
MOTRICITÀ
Sa rappresentare la figura umana e denomina le
parti
Ha una buona coordinazione generale dei
movimenti
77
Ha una buona capacità nei compiti di motricità
fine
Coordina i movimenti della mano
Organizza lo spazio grafico
Atteggiamenti posturali
particolari
Quali …
Valutazione finale
Autonomia Essenziale Consolidato avanzato
Relazione
Partecipazione alle attività
Competenze raggiunte
( riportare il livello ottenuto in base alla valutazione dei Processi Formativi e delle Competenze
considerando che :
ESSENZIALE = SUFFICIENTE
CONSOLIDATO = BUONO
AVANZATO = OTTIMO
78
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria vengono fissati i traguardi per lo
sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.
Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche
da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.
Nella Scuola del Primo Ciclo i traguardi costituiscono anche i criteri per la valutazione delle
competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando cosi le
istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema
nazionale e della qualità del servizio. (Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola
dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione 2012).
La scuola nella propria autonomia e responsabilità organizza e sceglie l’itinerario piu opportuno per
consentire agli alunni il miglior conseguimento dei risultati.
Finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al
termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che
saranno oggetto di certificazione.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, nella propria autonomia didattica, progetta
percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze.
Particolare attenzione e posta a come ciascuno studente mobilita e coordina le proprie risorse,
conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà
quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialita e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è
possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria attraverso i modelli che sono
adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza
delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola
del secondo ciclo. (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo
d’Istruzione 2012)
80
RISORSE FINANZIARIE
I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna all’Istituto Comprensivo vengono utilizzati
con la massima tempestività possibile:
per garantire il normale funzionamento amministrativo generale; per garantire il
funzionamento didattico ordinario della scuola; per realizzare i progetti specifici ai quali
sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi.
L’istituzione scolastica è da sempre impegnata a reperire ulteriori risorse mediante la
presentazione di specifici progetti a:
Enti Locali;
Enti sovracomunali (Provincia e Regione);
Soggetti privati, anche sotto forma di convenzione o sponsorizzazione.
Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse
alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, in particolare per quanto attiene:
gite scolastiche
visite didattiche trasporti
attività sportive e attività teatrali
altre attività di arricchimento del curricolo (laboratori musicali, concerti, ecc. . . )
attività di progetti con esperti esterni;
assicurazione per infortuni
e per la responsabilità civile verso terzi.
Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il DSGA, predispone all’inizio dell’anno
apposito programma annuale dell’esercizio finanziario, con l’indicazione dettagliata delle
diverse voci secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.
Gli obiettivi che la segreteria del Circolo, diretta dal DSGA, persegue, sono coerenti con le
linee guida, tengono conto del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche
amministrazioni, delle norme sulla riservatezza dei dati personali e sulla partecipazione ai
procedimenti amministrativi.
81
AREA
DELLA VALUTAZIONE DI
CIRCOLO RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE RAV
AREA DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROGETTUALE
AREA DELL’ORGANIZZAZIONE A SUPPORTO DELLA DIDATTICA
82
AUTOVALUTAZIONE DI CIRCOLO
Il 2° Circolo Didattico, nell’intento di raggiungere obiettivi di qualità e conseguire una maggiore
produttività del sistema scolastico, si è dotato di un organo strumentale: Il nucleo di
Autovalutazione dell’istituto con l’obiettivo di:
– provvedere alla continua verifica della validità dei percorsi formativi progettati e realizzati
– innescare nell’attività dell’Istituto processi di feedback, funzionali alla riprogettazione, anche in
itinere, di quanto programmato.
La nostra Scuola procede all’autovalutazione d’Istituto al fine di rilevare i punti di debolezza da cui
partire per attivare interventi migliorativi del sistema scolastico, atti a conseguire efficacia ed
efficienza. Strumento importante per l’attuazione pratica di tali intenti sarà la compilazione del
Rapporto di Auto valutazione (RAV).
Rapporto di autovalutazione RAV
In applicazione del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione adottato con il DPR 80/13,
tutte le scuole sono state chiamate a redigere, entro luglio 2015, il documento rapporto di
autovalutazione dell’istituzione scolastica.
La compilazione del RAV ha contribuito a definire un quadro di sintesi del contesto in cui opera la
scuola.
Il team di valutazione ha svolto con entusiasmo tale impegno, consapevole delle grandi potenzialità
connesse al progetto intrapreso. La possibilità di aprire la propria riflessione al confronto con altre
scuole, allargandola ad altri campi è stata accolta in modo alquanto positivo. Del resto, il clima di
lavoro tra i colleghi, nel nostro Circolo rappresenta un vero punto di forza. La maggiore difficoltà
incontrata e che ha generato maggiori riflessioni e valutazioni, è stata quella di far rientrare il
giudizio sulla nostra scuola in una Rubrica di valutazione strutturata. Il Nucleo di Valutazione si è
confrontato in uno scambio di opinioni e pensieri che per la Scuola è vera ricchezza; abbiamo scelto
di raccontare la nostra realtà, le nostre difficoltà, di calare i nostri successi sul piano dei problemi
incontrati, sicuri che solo partendo dagli errori, dalle difficoltà e dalle necessità si possa crescere,
migliorando anche quegli aspetti di eccellenza che rendono il nostro Istituto forte e competitivo.
Tale scelta ha comportato, ovviamente, una circoscrizione degli aspetti sui quali puntare e lavorare
in prospettiva migliorativa nel periodo di tempo triennale.
Il RAV è uno strumento tramite il quale la scuola compie un’autoanalisi dei propri punti di forza e
di criticità, alla luce di dati comparabili. Inoltre, consente di porre in relazione gli esiti di
apprendimento con i processi organizzativi-didattici, all'interno del contesto socio-culturale, di
individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento che verranno esposti nel PdiM (Piano di
Miglioramento).
L’analisi puntuale del documento ci consente :
83
sia di comprendere il livello di ammissibilità e adeguatezza della nostra scuola rispetto alle
indicazioni normative, verificando se le strategie adottate finora e le azioni avviate siano congrue e
coerenti con il processo indicato;
sia di colmare l’eventuale divario apportando i necessari correttivi che dovranno essere
immediatamente realizzati attraverso la pratica quotidiana dell’autovalutazione.
Questa, infatti, vista in relazione alla necessita di avere una immagine precisa della nostra
istituzione e di ogni sua singola azione in funzione del miglioramento, diventa lo strumento per
creare, nel tempo, una nuova cultura in funzione dell’efficacia e dell’efficienza, quindi del
conseguimento della qualita. Qualita non autoreferenziale ma certificata.
L’esame del questionario ci fornisce anche alcune importanti indicazioni direttamente collegate alla
pratica della didattica ed al suo modo di concepirla, organizzarla, valutarla.
Nel questionario si nota subito l’importanza data agli ESITI, suddivisi in quattro aree che, a loro
volta, sono ben distinte da quelle dei processi che sono di meno. L’area dei processi è piu estesa di
quella degli esiti ma meno determinante.
Quindi:
cio che conta e ragionare bene e fare molta attenzione agli esiti;
il miglioramento deve essere predisposto sugli esiti;
nel miglioramento e necessario distinguere tra priorita di esiti, traguardi sempre di esiti.
AREA DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROGETTUALE
In base alle priorita selezionate e indicate nel RAV pubblicato dalla scuola, dopo un’attenta
indagine, si evince che la scuola ha il compito di portare avanti un’azione di miglioramento nel
prossimo triennio improntata alle seguenti linee di azione:
elaborazione del curriculo delle competenze chiave e di cittadinanza mirando essenzialmente
all’obiettivo trasversale dell’ ”imparare ad imparare”.
Nel dettaglio la progettazione curriculare ed extracurriculare dovrà mirare all’acquisizione di
conoscenze, abilita, competenze , per la crescita educativa degli alunni, quali la sicurezza,
l’ambiente, la legalità e la cittadinanza attiva, la continuità, il benessere psicofisico, il recupero e il
potenziamento in tutte le discipline, le pari opportunita, la lotta alla discriminazione e alla violenza,
la seconda lingua straniera, l’approfondimento della lingua madre e delle abilità logico-
matematiche, le diverse forme artistiche ed espressive, ecc.;
la predisposizione di percorsi individualizzati per i Bes (sostegno, Dsa e alunni svantaggiati o
stranieri) da organizzare in forma generale a livello e per ordine di scuola e in forma personalizzata
sul singolo alunno, utilizzando strategie e tecniche innovative nell’ottica di una didattica realmente
inclusiva, in collaborazione con le famiglie e le agenzie educative presenti nel territorio, a garanzia
del successo formativo;
la realizzazione di attività di inclusione, continuità ed orientamento partendo sempre dai reali
bisogni formativi degli allievi, tra i quali hanno certamente un posto rilevante l’educazione alla
84
legalita e alla cittadinanza attiva, l’educazione alla salute, al benessere psicofisico e al rispetto
ambientale, tute le svariate forme espressive, la comprensione del senso estetico e della bellezza in
tutte le sue forme;
l’introduzione di percorsi educativi innovativi, motivanti e significativi per gli allievi, non solo
improntati alla classica lezione frontale, ma alla nuova didattica laboratoriale, capace di coinvolgere
attivamente da un punto di vista emotivo e psicofisico gli alunni e di stimolarli a costruire il proprio
stile cognitivo.
La ricchezza delle dotazioni tecnologiche e laboratoriali della scuola deve portare necessariamente
ad una stimolazione attiva della crescita professionale dei docenti e ad un serio impegno a rinnovare
i processi di insegnamento- apprendimento, promuovendo tra i ragazzi un uso critico e consapevole
dei nuovi linguaggi tecnologici e sociali;
la definizione delle aree per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni emersi
e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell’Istituzione scolastica ;
l’organizzazione flessibile dei gruppi-classe, sia nella programmazione curriculare che
extracurriculare, per avvicinare quest’ultima il piu possibile alle esigenze degli alunni, quali, ad
esempio, il potenziamento delle eccellenze e il recupero delle situazioni di svantaggio;
la collaborazione e il dialogo con le famiglie, al fine di coinvolgerle nei processi didattici ed
organizzativi della scuola e di stimolarle a vivere quest’ultima come luogo attivo e ambiente di
apprendimento non solo per i propri figli ma anche per se stessi come soggetti corresponsabili
dell’azione educativa della scuola;
l’implementazione dei processi di valutazione educativa e della documentazione di riferimento
sia attraverso un uso del registro elettronico più mirato al coinvolgimento delle famiglie, le prove
nazionali Invalsi e la creazione di una rubrica di valutazione.
AREA DELL’ORGANIZZAZIONE A SUPPORTO DELLA DIDATTICA
l’organizzazione generale a supporto delle attivita didattiche (Organi Collegiali, collaboratori,
referenti, gruppi di progetto, commissioni di lavoro, staff di direzione ecc.), visto che la legge di
riforma non ha introdotto nessuna innovazione relativamente all’esonero totale dei collaboratori del
Ds, i quali sono costretti a caricarsi di notevoli impegni organizzativi in concomitanza con la
gestione della classe
l monitoraggio, la comunicazione e il report delle attivita svolte al fine di ampliare e presentare
sempre piu trasparenti le pratiche scolastiche e a rendere visibili le iniziative intraprese dalla scuola,
facendo acquisire gradualmente la generale percezione sulla qualita del servizio erogato.
la condivisione della mission della scuola ci permettera una piu attenta e puntuale presa in carico
delle varie situazioni di svantaggio e/o eccellenza degli alunni. La progettazione comune giocherà
un ruolo fondamentale e la programmazione di prove di ingresso, in itinere e finali comuni, porterà
a ridurre la varianza di risultati delle prove Invalsi nelle classi e a migliorare le competenze di base
nell'area linguistica e logico- matematica.
85
Il potenziamento delle eccellenze passera attraverso percorsi didattici con certificazione finale
(Trinity, Eipass) e la partecipazione a concorsi,.
potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, teatrale e artistica, anche
mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione
alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale e all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico;
potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e
laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana.
Inoltre, una migliore qualita della didattica, un maggiore raccordo tra docenti e genitori
contribuiranno a ridurre il numero di alunni che non hanno ancora raggiunto un pianificato
successo formativo
Con pubblicazione del RAV si apre la fase di formulazione e attuazione del piano di Miglioramento
(Pd M).
Il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica così come scaturito dal rapporto di
autovalutazione del 2° Circolo, è il necessario presupposto e punto di riferimento sul quale costruire
il progetto triennale dell’offerta formativa e a partire dal quale individuare le priorità di intervento.
Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi sono strettamente legati agli obiettivi di Esito e
di Processo individuati nel rapporto di autovalutazione
87
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
Dirigente Scolastico
Prof. Franco Ferrara
Collaboratori del Dirigente Scolastico
Buscemi Carmen, Ferranti Maria, Ristagno Anna Maria, Mule’ Antonina , Russo Elena
Funzioni strumentali
Area 1: Gestione del PTOF e coordinamento progetti curriculari- Briga Rosaria (supporto: Ristagno Anna Maria, Tinnirello
Salvina)
Area 2: Valutazione ed autovalutazione –Maria Antonietta (supporto Russo Elena)
Area 3: Sito Web e supporto informatico ai docenti – Lo Bartolo Giuseppe( scuola primaria)- Virga Francesco(scuola
dell’infanzia)
Area 4: Interventi e servizi per gli studenti – Spata
Area 5: Inclusione (H, BES, DSA) – Amato Rosa Alba (supporto Buscemi Carmen)
Area 6: Rapporti con gli Enti Esterni – Rinaudo Nicoletta, Schembri Francesca (supporto Ferranti Maria)
Area 7: Progettazione (PON, POR, MIUR, Enti Esterni) D’Agostino ( supporto Mulè Antonina)
Referenti di Plesso Scuola dell’Infanzia:
Cantaro Maria
Cinardo Ivana
Incarbone Ignazia
Nicosia Agata
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Direttore dei Servizi
Generali e
Amministrativi
Assistenti
Amministrativi Collaboratori Scolastici
Scardilli Giuseppe
Antonella Muscia
Giuseppe Di Corrado
Tiziana Giugno
Gaetana Di Vincenzo
Plesso Mario Gori:
Campoforte Giovanni, Grazio, Vitale Marianna,
Cervellione, Bonvissuto.
Plesso Don Milani:
Federico Franco, Di Corrado Vincenzo Salvatore,
Castelletti, Mannella, Sagona Rocca .
Plesso San Martino:
Conti, Fiore.
GRUPPI DI LAVORO
COMMISSIONI.
Gruppo H
Scuola dell’infanzia:, Virga Francesco.
Scuola primaria: Amato Rosa Alba, Cipolla Rosa Maria, Di Pasquale Maria Concetta, Giugno
Giovanna, Salemi Teresa, Spata Anna Lisa, Gullotto Alessandra
BES: Amato Rosa Alba, Spata Anna Lisa, Giovanna Giugno.
GLI:, Salemi Teresa,
Dispersione scolastica:, Di Pasquale Maria Concetta.
Progettazione extrascolastica: Amato Caterina
Continuità:, Gatto Gaetana, Nicosia Agata.
Valutazione: Di trapani Giuseppa.
Viaggi di istruzione: Salvo Sonia, Caruso Gabriella.
Commissione orario: Spata Rosa, D’Agostino Gabriella, Amato Caterina (Plesso Mario Gori),
Gentile Lucia( Plesso Don Milani), Schembri Francesca (Plesso San Martino).
Commissione Mensa scuola infanzia: Gatto Gaetana, Incarbone Ignazia.
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DIRETTORI DI LABORATORI
Laboratorio Linguistico: D’Agostino Gabriella ( plesso Mario Gori ), Buscemi Carmen (plesso Don
Milani).
Laboratorio Scientifico: Gagliano Rosaria ( plesso Mario Gori), Gentile Lucia (plesso Don Milani).
Laboratorio Artistico: Ragusa Gaetana Franca (plesso M. Gori),Erostrato Rosanna (plesso Don
Milani).
Laboratorio Informatico: Virga Francesco (M. Gori), Giammusso Maria Pia( plesso Don Milani).
Laboratorio Multimediale: Salvo Aida (plesso M.Gori), Battiato Franca (plesso Don Milani).
Laboratorio Motorio: Cinardi Ivana.
RSU: Ristagno Anna Maria, Di Vincenzo Gaetana, Spata Anna Lisa.
RSPP: Buscemi Carmen
RLS: Ristagno Anna Maria
Componenti del Consiglio di Istituto
Genitori: Azzolina Irene, Di Modica Laura, Di Simone Rosario, Presti Giuseppe, Ristagno
Giuseppe Fulvio, Gentile Fida, Liliana,.
Docenti scuola dell’infanzia: Di Trapani Pina, Ristagno Anna Maria.
Docenti scuola primaria:Stefanini Concetta, Mulè Antonina, Schembri Francesca, Spata Rosa,
Rizzo Piscopo Francesca, Fidone Mariolina.
Personale ATA: Di Corrado Vincenzo Salvatore, Muscia Antonina.
Componenti della Giunta esecutiva
Ferrara Franco ( Dirigente Scolastico)
Scardilli Giuseppe ( Direttore S.G.A.)
Ristagno Anna Maria ( Docente)
Muscia Antonina (ATA)
Gentile Fida (genitore)
Di Modica Laura (genitore)
90
RAPPRESENTANTI GENITORI CLASSI/SEZIONI
SCUOLA PRIMARIA - PLESSO “ M.GORI”
CLASSE RAPPR. DI CLASSE CLASSE RAPPR. DI CLASSE
1^ A LO MONACO ALESSANDRA 1^ B BLANCO IRENE
1^ C DE MITRI CINZIA 1^ D RAVALLI FRANCESCA
1^ E ZAPPULLA M.GRAZIA 2^ A TINNIRELLOVALENTINA
2^ B CONTRAFATTO M.GRAZIA 2^ C MOSCATO ELISA
2^ D BERGAMO MARGHERITA 3^ A PUMILIA LOREDANA
3^B TINNIRELLO TANYA 3^ C ARCERITO SONIA
4^ A CIPOLLA CONCETTA ERIKA 4^ B MANGIONE ROCCA
SCUOLA PRIMARIA - PLESSO “ SAN MARTINO”
CLASSE RAPPR. DI CLASSE CLASSE RAPPR. DI CLASSE
4^ C FILIZZOLA BRUNA 4^ D ALMA MARIA CONCETTA
5^ A DI PASQUALE GISELLA 5^ B ARCERITO ANNAMARIA
5^ C PRESTI LAURA 5^ D PARDO MARIA SIMONA
SCUOLA PRIMARIA - PLESSO “ POGGIO MATRICE”
CLASSE RAPPR. DI CLASSE CLASSE RAPPR. DI CLASSE
1^ F GATTO CONCETTA 1^ G CAMAGNA ELISABETTA
2^ E DI MODICA LAURA 2^ F PARISI SAMANTHA
3^ D IACONA ALESSANDRA 3^ E ALARIO ROSSELLA
4^ E ARCERITO VERONICA 4^ F ALLIA ROSALBA
5^ E MORGANO SILVIA 5^ F CULTRARO DANIELA
91
SCUOLA INFANZIA - PLESSO “ CALATAFIMI E DON MILANI”
SEZIONE RAPPR. DI SEZIONE SEZIONE RAPPR. DI SEZIONE
A CIPOLLA MARIA B PARISI MARINA
C MIGLIORE MARIANNA D MAUGERI PALMIRA
E GENTILE FIDA F CONA VALERIA
G SAMMARTINO ANGELA H PARISI JESSICA
I RIGGIO ANNA L CONA MARIA ELENA
93
PATTO EDUCATIVO
di CORRESPONSABILITÀ
tra genitori, alunno e scuola art.3
DPR 21 novembre 2007, n°235
All’atto dell’ingresso del bambino a scuola, si stipula un patto di corresponsabilità tra istituzione scolastica, genitori e
alunno, con il quale ognuno di essi si impegna a rispettare diritti e doveri di ciascuno delle parti.
LaScuola
si impegna a :
La Famiglia
si impegna a :
L’Alunno/a
si impegna a :
OFFERTA
FORMATIVA
Garantire un piano
formativo basato su
progetti ed iniziative volte a
promuovere il benessere e
il successo di ogni
studente, la sua
valorizzazione come
persona, la sua
realizzazione umana e
culturale.
Prendere visione del piano
formativo, condividerlo,
discuterlo con i propri figli,
assumendosi la
responsabilità di quanto
espresso e sottoscritto.
Condividere con gli
insegnanti e la famiglia la
lettura del piano formativo,
discutendo con loro ogni
singolo aspetto di
responsabilità.
RELAZIONE
Comunicare costantemente
con le famiglie,
informandole
sull’andamento didattico e
disciplinare degli alunni.
Creare un clima sereno in
cui stimolare il dialogo e la
discussione, favorendo la
conoscenza ed il rapporto
reciproco tra studenti,
l’integrazione,
l’accoglienza, il rispetto di
sé e dell’altro.
Condividere con gli
insegnanti linee
educative comuni,
consentendo alla scuola di
dare continuità alla
propria azione educativa.
Mantenere costantemente
un comportamento
positivo e corretto,
rispettando l’ambiente
scolastico inteso come
insieme di persone, oggetti
e situazioni.
Ascoltare e coinvolgere
gli studenti e le famiglie,
richiamandoli ad
un’assunzione di
responsabilità rispetto a
quanto espresso nel patto
formativo.
Collaborare attivamente
con l’istituzione scolastica
al fine di favorire una
assidua frequenza dei
propri figli alle lezioni .
Partecipare agli organismi
collegiali e controllare le
comunicazioni provenienti
Frequentare regolarmente
e assolvere assiduamente
agli impegni di studio.
Favorire in modo positivo
lo svolgimento
dell’attività didattica e
formativa, garantendo
94
PARTECIPAZIONE
Fare rispettare le norme di
comportamento,
regolamenti e i divieti.
Prendere adeguati
provvedimenti disciplinari
in caso di infrazioni.
dalla scuola.
Prendere visione di tutte
le comunicazioni
provenienti dalla scuola,
discutendo con i figli di
eventuali decisioni e
provvedimenti disciplinari,
stimolando una riflessione
sugli episodi di conflitto e
di criticità.
la propria attenzione e
partecipazione alla vita
scolastica.
AMBIENTE
Offrire un ambiente
favorevole alla crescita
integrale della persona,
garantendo un servizio
didattico di qualità e
favorendo il processo di
formazione di
ciascuno alunno, nel
rispetto dei suoi ritmi e
tempi di apprendimento,
promuovendo, dove
possibile, il talento e
l’eccellenza.
Valorizzare l’istituzione
scolastica, instaurando un
positivo clima di dialogo,
nel rispetto delle scelte
educative e didattiche
condivise, oltre ad un
atteggiamento di reciproca
collaborazione
con i docenti
Prendere visione di tutte le
comunicazioni
provenienti dalla scuola,
discutendo con i figli di
eventuali decisioni e
provvedimenti
disciplinari, stimolando
una riflessione sugli
episodi di conflitto e
dicriticità
Rispettare e valorizzare
l’ambiente scolastico
Rispettare i tempi
programmati e concordati
con i docenti per il
raggiungimento del proprio
Curricolo
Accettare, rispettare e
aiutare gli altri e i diversi
da sé, impegnandosi a
comprendere le ragioni dei
loro comportamenti
95
PIANO DI MIGLIORAMENTO
2° CIRCOLO DIDATTICO
-NISCEMI-
CLEE02100B
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le
attività, i progetti, gli obiettivi inseriti nel POF essendone parte integrante e fondamentale. Il PDM,
quindi, rappresenta la politica dell'istituzione scolastica per una azione di Qualita. Dal raffronto tra
POF e RAV si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l'attuazione del Miglioramento
prioritariamente al potenziamento della qualità del processo di insegnamento-apprendimento e
contestualmente al potenziamento delle relazioni interpersonali fra i docenti dell'intero Circolo,
della comunicazione e delle relazioni con il territorio.
RESPONSABILE DEL PIANO: Dirigente Scolastico Prof. Ferrara Franco
Composizione del gruppo che segue la progettazione del P d M
Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento
Franco Ferrara Dirigente scolastico Responsabile del PdM
Giuseppe Scardilli Direttore dei SS.GG.AA. Responsabile piano amministrativo
Ristagno Anna Maria
Maria Antonietta
Iinsegnante scuola infanzia
insegnante scuola primaria
Collaboratore D.S.
Funzione strumentale area 2
Buscemi Carmen Insegnante scuola primaria Collaboratore D.S.
Spata Rosa Insegnante scuola primaria Funzione strumentale Area 4
Rinaudo Nicoletta
Schembri Francesca
insegnante scuola primaria
insegnante scuola primaria
Funzione strumentale Area 6
Funzione strumentale Area 6
Briga Rosaria Insegnante scuola primaria Funzione strumentale Area 1
Di Vincenzo Gaetana Assistente Amministrativo collaboratore
D'Agostino Gabriella Insegnante scuola primaria Funzione strumentale Area 7
Amato Rosa Alba Insegnante scuola primaria Funzione strumentale 5
Mulè Antonina Insegnante scuola primaria Collaboratore D.S.
Ferranti Maria Rosaria Insegnante scuola primaria Collaboratore D.S.
Russo Elena Insegnante scuola primaria Collaboratore D.S.
96
Virga Francesco Insegnante scuola infanzia Funzione strumentale 3
Lo Bartolo Giuseppe Insegnante scuola primaria Funzione strumentale 3
PRIMA SEZIONE : Scenario di riferimento
Scenario di riferimento
Il 2° Circolo Didattico di Niscemi comprende due ordini di scuola : primaria e infanzia.
L’attuale Dirigente Scolastico è di nuova nomina ed è in servizio dal 1° settembre 2015.
Il tasso di docenti a tempo indeterminato ( il 97% ) e l'età media ( solo il 15% ha un'età compresa tra i 35 e i 44 anni, mentre
il 45% ha un'età compresa tra i 45 e i 54 anni e il 40% ha più di 55 anni ) sono più alti rispetto ai benchmark , ma ciò può
considerarsi una opportunità in quanto si tratta di docenti che hanno, oltre all'esperienza, anche l'entusiasmo di rinnovare la
didattica, infatti negli anni quasi tutti hanno accettato la formazione per utilizzare le nuove strumentazioni tecnologiche
presenti nella scuola.
Inoltre nella scuola si registra una grande stabilità nel servizio scolastico, infatti il 58,7% dei docenti insegna nella scuola da
oltre 10 anni, questo è un tasso molto al di sopra di tutti i benchmark; ad esso si aggiunge la percentuale del 15,9 % che vi
insegna da 6 a 10 anni.
Grazie anche a questa stabilità e continuità professionale, negli anni si sono costruite delle relazioni professionali molto
proficue, che permettono di lavorare in equipe e di ottenere risultati positivi.
La scuola dispone di risorse umane qualificate con competenze informatiche e linguistiche ( docenti laureati e docenti
specializzati
INFORMAZIONI RITENUTE
NECESSARIE PER LA SPIEGAZIONE
DELLE SCELTE DI MIGLIORAMENTO
Dovendo scegliere il percorso di Miglioramento su cui articolare le
azioni di intervento si sono tenuti in considerazione alcuni fattori per
individuare l’iniziativa prioritaria.
Il grado di priorità è stato riconosciuto, come suggeriscono le risorse del
modello, in base all’impatto che l’area di miglioramento ha sui fattori
critici di successo e in base alla capacità/fattibilità della scuola: tempi,
risorse e autonomia operativa
IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE IN
CUI LA SCUOLA È INSERITA
( reti sul territorio, caratteristiche sociali e
culturali dell’ambiente in cui la scuola è inserita,
modelli educativi di riferimento, offerte per la
gestione del tempo libero)
La scuola mantiene rapporti di collaborazione non solo con le
associazioni presenti nel territorio, ma anche con gli specialisti e
psicologi locali costituendo un punto di riferimento fondamentale per
l’intera comunità.
Negli ultimi anni la diminuzione della popolazione locale , dovuta al
trasferimento di famiglie per motivo di lavoro, è bilanciata dall’arrivo di
immigrati proveniente soprattutto dal l’Africa.
Lo stato socio economico e culturale delle famiglie degli studenti oscilla
tra un livello basso e medio basso. Ciò si concretizza nelle difficoltà
delle famiglie a sostenere spese anche contenute, come la mensa nella
scuola dell'Infanzia o le uscite didattiche.
Il tasso di disoccupazione dei genitori degli studenti della scuola è
particolarmente alto.
97
L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
( composizione popolazione scolastica alunni,
strategie della scuola per il coinvolgimento delle
famiglie, obiettivi del Pof) Modalità di
condivisione metodologica e didattica tra
insegnanti, gestione della scuola, sistemi di
comunicazione
La popolazione scolastica conta-1116-alunni
Scuola
infanzia
Scuola
primaria
Toale alunni
273 893 Alunni H 18
Altre
confessioni
stranieri
Il POF prevede dei filoni principali che vanno confermati e attualizzati:
ricerca e documentazione
il territorio come risorsa scienze ed alfabeti
idee per comunicare
scuola 2.0
Le famiglie dimostrano una grande fiducia nella istituzione scolastica, in
modo particolare hanno un rapporto positivo con i docenti, sia
dell'Infanzia che della Primaria; accolgono proposte e attività senza
entrare in polemica. La maggior parte delle famiglie mostra interesse e
collabora con la scuola, rispondendo alle richieste, sono isolati i casi di
estremo disagio in cui la famiglia si disinteressa del tutto dei propri
figli. In un ambiente povero di stimoli e di opportunità culturali, le
famiglie accolgono con entusiasmo le proposte formative che arrivano
dalla scuola, partecipano in massa soprattutto se tali proposte non hanno
costi.
Sulla base del principio che la scuola è comunità educante, la
progettazione didattica ha impostato la sua azione educativa riferita a :
-organizzazione gruppo docente
-organizzazione della didattica ( azioni formative per classi parallele e
per ambiti disciplinari)
organizzazione della gestione (gruppo classe, laboratorio, classe/sezione
aperte, piccolo e grande gruppo)
-verifica dei processi e dei prodotti.
Inoltre vengono progettati itinerari comuni per gruppi di alunni da poter
realizzare sia in ambito curricolare, che in ambito extracurricolare.
98
IL LAVORO IN CLASSE
( relazione docenti-alunni, gli ambienti di
apprendimenti, progetti di recupero e
potenziamento degli apprendimenti, utilizzo
delle nuove tecnologie per la didattica)
La scuola presta attenzione particolare alle dinamiche relazionali tra
alunni e docenti e tra pari, sono infatti, in atto politiche miranti a
favorire le relazioni e l’integrazione mediante un Patto di
Corresponsabilità e un sistema di regole condivise, ma anche mediante
la collaborazione degli alunni in svariate attività e progetti per i quali si
sentono motivati e ai quali partecipano con entusiasmo anche i genitori.
Per gli alunni che necessitano di particolare attenzione, la scuola
prevede attività di inclusione e di potenziamento.
Vengono svolte varie attività extracurricolari di ampliamento
dell’offerta formativa : progetti area a rischio, laboratorio teatrale,
laboratorio di arte creativa, ecc…
PDCA- plan- do- check-act ( miglioramento continuo della qualità in un’ottica a lungo raggio )
Dall’analisi delle debolezze e dei punti di criticità emersi dal rapporto di autovalutazione e dal RAV, si individuano le
priorità da perseguire, i punti forza rilevati costituiscono le strategie d’indirizzo da adottare e perseguire.
DESCRIZIONE DEI PROCESSI CHE
HANNO PORTATO
ALLA SCELTA DEGLI OBIETTIVI DI
MIGLIORAMENTO
Nel punto RAV sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
subarea formazione si evince che la formazione non coinvolge
pienamente i docenti e il personale ATA in progetti di formazione o
aggiornamenti attivati.
Si ritiene di utilizzare le risorse economiche , effettuando
preventivamente un’analisi dei bisogni, con l’obiettivo di mirare
successivamente alla creazione di corsi attinenti alla richiesta.
99
Risultati della valutazione
esterna ( prove INVALSI )
Criticità individuate
Piste di miglioramento
Punti di forza
risorse
Rapporto di valutazione
Processo: sviluppo professionale delle
risorse
I docenti, pur lavorando con
dedizione, in gruppo
classe/sezione e
interclasse/intersezione, e pur
sfruttando materiali diversi
per realizzare, non fruiscono
in modo adeguato di corsi di
formazione volti a valorizzare
ulteriormente le loro
professionalità
Processo: gestione strategica delle
risorse
Scarso investimento delle risorse_
I corsi di formazione rivolti a tutto il
personale in grado di rispondere ai
bisogni formativi e di crescita
professionale devono essere indirizzati
in ambito più specificatamente
metodologico-didattico,
potenziamento e perfezionamento
degli ambienti scolastici e dei
laboratori
Processo: sviluppo professionale delle risorse
Forte senso di appartenenza e di
collaborazione fra tutte le figure
della scuola con una ricaduta
positiva sull’ambiente di
apprendimento degli alunni
100
Gestione strategica delle risorse
La ripartizione delle risorse risulta coerente
con le scelte strategiche e le finalità del POF
Risultato della valutazione
esterna
PROVE INVALSI
Scuola primaria
Il cheating è superiore il seguente -
classi seconde - Italiano 23,1 e 34,7;
Matematica 31,9; - classi quinte -
Italiano 41,7; Matematica 10,2.
La variabilità tra le classi seconde
(italiano 18,5% e matematica 23,00 %
) è, sia in italiano che in matematica,
superiore alla media, sia del sud e isole
sia nazionale; invece la variabilità
dentro le classi seconde (italiano
81,5% e matematica 77% ) è, sempre
sia in italiano che in matematica, più
bassa sia del sud e isole che della
media nazionaleLa variabilità tra le
classi quinte ( italiano 20,2% e
matematica 13,2% ) è in italiano di
poco inferiore alla media del sud e
delle isole e molto più alta di quella
nazionale, in matematica di molto più
bassa rispetto a quella del sud e delle
isole e di poco più alta a quella
nazionale. La variabilità dentro le
classi quinte ( italiano 79,8% e
matematica 86,8% ) è in italiano di
poco più alta a quella del sud e delle
isole e più bassa rispetto alla media
nazionale, in matematica invece più
alta di quella del sud e delle isole e
solo di poco più bassa rispetto alla
media nazionale.
Scuola primaria
Il punteggio medio ( italiano 67,70%
matematica 70,00% ) nelle classi II è
superiore a tutti i benchmark.
- Il punteggio medio ( italiano 61,40%
matematica 62,70 % ) nelle classi V è
superiore a quello della Sicilia e del sud,
invece è pari a quello nazionale.
-Le classi risultano sostanzialmente
eterogenee all'interno e omogenee tra di loro,
rispetto ai benchmark regionali.
- Apprezzabile diversità di concentrazione
nelle classi per fasce di livello, sia in italiano
che in matematica.
101
Risultati dei processi di
autovalutazione
RAV
Non adeguata relazione tra prassi
didattica e prove valutative
Curricolo verticale non ancora definito
RAV
Percorsi progettuali comuni tra scuola
primaria e scuola dell’infanzia
Collegialità
Partecipazione ad iniziative che coinvolgono
l’intera scuola
Linea strategica del piano Sviluppo professionale e gestione strategica delle risorse a
disposizione della scuola attraverso la formazione in servizio del
personale con ricaduta diretta sugli insegnanti e indiretta sugli alunni
circa:
la programmazione del curricolo verticale
la rubrica di valutazione competenze chiave di cittadinanza
l’utilizzo delle tecnologie e della dimensione laboratoriale per
innovare, facilitare i processi di insegnamento-apprendimento e
migliorare gli esiti degli alunni.
Definizione di
Obiettivi strategici
Innovare i processi di insegnamento-
apprendimento attraverso la didattica per
competenze
Migliorare i risultati degli alunni nelle
prove invalsi
Sperimentare metodologie innovative e
strategie didattiche finalizzate alla
personalizzazione dei percorsi formativi
nella scuola dell’Infanzia e scuola
primaria
Indagare sull’efficacia di metodi e
strategie funzionali al conseguimento
delle competenze relative agli obiettivi di
apprendimento dei diversi ambiti disciplinari e campi di esperienza
Conquistare relazioni efficaci e
Indicatori
Numero alunni coinvolti nei percorsi
formativi;
Numero attestati di partecipazione
rilasciati agli alunni;
Indice di “varianza” tra le classi;
Numero docenti coinvolti nel percorso di
formazione;
percentuale di docenti che sperimentano
metodologie e strategie innovative;
Misura del gradimento espresso dai
docenti in ordine alle azioni formative
(questionario);
Numero attestati di partecipazione rilasciati ai docenti;
102
sinergiche nella condivisione della vision
e della mission del circolo
Incrementare l’uso delle prove autentiche
per la certificazione delle competenze
Aggiornare le pratiche didattiche
mediante l’incremento dell’uso delle
tecnologie digitali
Arricchire la comunicazione con gli utenti
mediante il sito web
Potenziare la comunicazione tra i plessi
ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
(secondo l’ordine di priorità)
Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
Pratiche educative e didattiche
1 Curricolo, progettazione e
valutazione
definire in maniera più strutturata i
criteri di valutazione comuni per le
diverse discipline : creare una rubrica
di valutazione,
valutare le competenze chiave e di
cittadinanza con la nuova
certificazione delle competenze in
uscite.
elaborare un curricolo verticale(
scuola infanzia/primaria/secondaria)
1 Elaborare una rubrica di valutazione per
disciplina
1 -1Progettazione del curricolo verticale d'istituto
in un’ottica innovativa ed elaborazione di unità di
lavoro, materiali e strumenti necessari allo
sviluppo di una didattica laboratoriale, da
diffondere anche nella normale attivita di classe.
1-2 Mgliorare negli alunni del primo biennio le
competenze chiave, consolidare il processo di
insegnamento/apprendimento ed elevare il livello
delle competenze (esiti Prove INVALSI)
2 creare una comunita di apprendimento
1
103
Inclusione e differenziazione
2 Potenziamento e valorizzazione
Potenziare e valorizzare le eccellenze
Migliorare gli interventi didattici per
gli alunni che necessitano di
inclusione.
Gli obiettivi educativi sono
scarsamente definiti
3 Continuita' e orientamento
Progettare un percorso didattico per
l’orientamento
Potenziare le attività di continuità tra
gli ordini di scuola
Monitorare le attività di continiutà
Ambiente di apprendimento
4 Dimensione organizzativa
Avviare la didattica di laboratorio e
apprendimento cooperativo,
progettare/realizzare percorsi didattici
e fornire relativa documentazione per
la promozione delle competenze
praticare didattica laboratoriale per
classi/sezioni aperte
5 Sviluppo e valorizzazione delle
risorse umane
Promuovere iniziative di formazione
per docenti ed ATA
Migliorare lo scambio tra le figure
professionali
Integrazione con il territorio e
costantemente al passo con le innovazioni
tecnologiche, metodologiche e normative
2-11migliorare il grado di benessere a scuola di
alunni, personale e famiglie e consentire un
miglioramento della capacità di inclusione da
parte della scuola.
3 accompagnare la continuita verticale tra i
diversi ordini di scuola e la continuita fra i plessi
del medesimo livello scolastico al fine di
giungere ad una vera identita della scuola
3-1 condividere dee progettuali, sia orizzontali
che verticali e volgere attenzione
all’individuazione ed alla definizione dei progetti
che meglio soddisfino i bisogni espressi
dall'utenza.
4 Formazione ricerca azione sulla didattica
laboratoriale realizzata nella modalità del
laboratorio per promuovere un sistema di lavoro
cooperativo tra docenti.
4-1 Progettazione e sperimentazione di micro
curricoli in verticale nelle classi parallele.
4-2 Modificare l’organizzazione e realizzare un
cambio di passo, fare in modo alternativo, cioè
rendersi conto quanto fatto nel modo tradizionale
non funziona.
4-3 acilitare la creazione di un contesto pratico-
laboratoriale entro cui diventi naturale
condividere problemi e soluzioni. E’ solo
condividendo conoscenze diversificate che
nascono idee e intuizioni in maniera naturale.
5 Razionalizzazione delle proposte di
arricchimento dell’offerta formativa identificando
2
3
4
5
104
rapporti con le famiglie
6 Collaborazione con il territorio
Coinvolgimento con le famiglie
Realizzare una maggiore
condivisione della mission della
nostra scuola con le famiglie e con il
territorio.
Potenziare gli incontri formali con le
famiglie
linee prioritarie da svilupparsi nell’ambiente
scolastico
5-1 incrementare il numero di docenti ed il
numero di ore dedicate all’aggiornamento ed alla
formazione nelle aree :
5-2 aggiornamento alla luce delle nuove esigenze
dell’utenza ( docenti e ATA) e delle scelte
curricolari (curricolo verticale) per soli docenti
La scuola, in quanto organizzazione complessa,
che si relaziona con soggetti estremamente
diversi tra loro (famiglie, aziende, istituzioni,
personale), deve poter soddisfare l’utenza tutta e
creare un sistema comunicativo efficace per
coinvolgere nel processo educativo
progressivamente tutti i soggetti interessati, ma
soprattutto a costituire alleanze e accordi che
sboccano in percorsi didattici di miglioramento.
6
105
AREA
DEL POTENZIAMENTO LE PRIORITÀ
PROG. CONTINUITÒ E ORIENTAMENTO
PROG. INCLUSIONE E VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
PROG. COLLABORAZIONE RAPPORTI CON IL TERRITORIO E LE FAMIGLIE
PROG. DIDATTICA DI LABORATORIO
106
TIPOLOGIA DI SCUOLA
INFANZIA E PRIMARIA DI ENTRAMBI I PLESSI
ANNI SCOLASTICi
2015/2016
2016/2017
2017/2018
PROGETTO:
Continuità e orientamento - accompagnare la continuità verticale tra i due ordini di scuola -
DOCENTE REFERENTE : SPATA ROSA
DESTINATARI
Insegnanti e bambini di 5 anni della scuola dell’Infanzia, insegnanti e alunni di 1a e 5a classe della scuola Primaria
PREMESSA
ll progetto nasce dall'esigenza di garantire all'alunno un percorso formativo organico e completo, cercando di prevenire
eventuali difficoltà che potrebbero insorgere nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e che a volte sono causa di
malessere emotivo per gli alunni.
I presupposti pedagogici sulla continuità, ovvero che il bambino debba essere visto nella sua globalità e che la scuola si
debba porre in continuità e complementarietà con le esperienze che egli compie nei vari ambiti scolastici, sono alla base
delle varie normative scolastiche prodotte dai legislatori a partire dal 1977 (L. 517/77) fino ai nostri giorni.
Attuare la continuità verticale tra i diversi segmenti scolastici significa non solo garantire all'alunno un percorso formativo
che gli permetta, pur nei cambiamenti, di costruire la sua particolare identità, ma significa anche contrastare il fenomeno
della Dispersione Scolastica perché un percorso formativo improntato sulla continuità è condizione essenziale per
assicurare a tutti e a ciascuno un positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.
FINALITÀ
Favorire l'inserimento degli alunni ed il passaggio naturale alla scuola di grado successivo.
Far familiarizzare gli alunni della scuola dell’Infanzia con l’istituzione della scuola primaria.
Avviare tra le docenti uno scambio di informazioni utili sui bambini e sui percorsi didattici effettuati .
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE (disciplinari)
Potenziamento di abilità pro-sociali.
Sviluppo di capacità manipolative, grafico-pittoriche, di comprensione di testi di vario tipo e loro riproduzione.
OBIETTIVI
Conoscere l'ambiente e l’organizzazione scolastica nel suo complesso
Programmare attività comuni tra gli anni ponte.
Condividere idee progettuali
Predisporre modalità correlate per l’osservazione degli alunni volti ad individuare difficoltà di apprendimento e di relazione
107
Ricercare e sperimentare strategie di intervento utili alla prevenzione.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO
Progettazione di un percorso comune tra i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e gli alunni della 1a classe
dellaScuola Primaria
Individuazione concreta degli argomenti da trattare per la realizzazione del percorso (da concordare tra i docenti dei due
ordini di scuola).
Gli incontri avverranno con cadenza quindicinale a partire da novembre fino al completamento delle azioni programmate.
Accoglienza ai bambini di cinque anni da parte degli alunni delle classi quinte: visita dei locali della scuola primaria per
conoscerne strutture, servizi, modalità organizzative.
Inizio percorso comune: scambio di esperienze, e attività di laboratorio.
Gli incontri tra i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell'Infanzia e gli alunni della Scuola Primaria di entrambi i plessi,
avverranno nei mesi di Marzo e Aprile, nei giorni stabiliti dai docenti interessati.
Spazi: aule, laboratori, biblioteca scolastica, palestra, Aula Magna, spazi esterni.
Mezzi:
per il raggiungimento di tali obiettivi sono:
• priorità ad esperienze che promuovano il gusto e la disponibilità ad apprendere,
• interconnessione tra un singolo campo di esperienza e gli altri,
• programmazione coordinata di obiettivi, metodi e strumenti di osservazione tra docenti della scuola dell’Infanzia e della
Scuola Primaria,
• test a tutti gli alunni di 5 anni volti ad accertare il livello di competenze in uscita,
• trasmissione di dati per la conoscenza dell’alunno ( colloqui tra docenti, compilazione
108
di una scheda informativa-orientativa su tutti gli aspetti della personalità del bambino per la formazione delle classi),
• esperienze tra classi ponte.
Strumenti:
testi di vario genere; computer; materiale cartaceo di facile consumo; macchina fotografica; LIM.
RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)
Passaggio sereno da un ordine di scuola all’altro prevenendo le difficoltà che spesso sono causa di dispersione scolastica.
Motivazioni positive alla frequenza scolastica e all’apprendimento.
Sviluppo delle capacità grafico – pittoriche, manipolative, di animazione alla lettura, di ascolto e comprensione di discorsi,
narrazioni, testi e loro produzione.
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti di
controllo dei risultati attesi)
Per verificare le capacità e le competenze acquisite, si valuterà:
il grado di interesse e partecipazione del singolo alunno
gli elaborati realizzati
le modalità di produzione e la creatività inventiva
schede strutturate di verifica relative agli argomenti trattati.
Pianificazione attuata
FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).
FASE 1 - Approccio a livello conoscitivo: studio e approfondimento, nelle singole classi e sezioni, del materiale relativo
ai contenuti proposti.
FASE 2 - Approccio a livello manipolativo/pittorico: realizzazione comune, da parte degli alunni degli anni ponte, di
elaborati vari e di cartelloni murali.
FASE 3 - Approccio a livello ludico e di ascolto attraverso il cooperative learning.
FASE 4 - Mostra finale con esposizione del materiale prodotto, documentativa dell’esperienza svolta.
TEMPI E DURATA
109
colorare le celle corrispondenti alla durata delle fasi attuate
anno 2015/2016 2016/2017 2017/2018
FASE 1
FASE 2
FASE 3
FASE 4
Monitoraggio
MONITORAGGIO E VERIFICA
Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:
Frequenza;
Gradimento;
Conoscenze apprese;
Competenze acquisite.
STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:
X questionario gradimento
X presenze
test di valutazione dei contenuti
X test di valutazione delle competenze
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:
Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale in formato
word su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail eventualmente arricchita da
fotografie (max 3)o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il materiale fotografico e/o video di momenti
significativi del percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative tramite
sito web, mostre, open day…
Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli indicatori sopra
scelti.
CRITERI DI MIGLIORAMENTO
Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale; in particolare:
-se le azioni sono in linea con gli obiettivi
-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti
-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori.
110
MONTE ORE COMPLESSIVO
PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO
FONTI DI FINANZIAMENTO
A carico della scuola
XFinanziamento specifico (specificare) _FIS__
Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________
COSTI PREVISTI
MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €
SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €
COMPENSO PER ESPERTI €
ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €
COSTO TOTALE DEL PROGETTO €
2015/2016
111
TIPOLOGIA DI SCUOLA: infanzia e primaria
PROGETTO: inclusione e valorizzazione delle eccellenze “NON UNO DI MENO”
Anni scolastici:
2015/2016
2016/2017
2017/2018
DOCENTE REFERENTE : SPATA ROSA
DESTINATARI
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
comprendenti.
Disabilita ai sensi della legge 104/92 e 517/77
Disturbi evolutivi specifici legge 170/2010 legge 53/2003
Circolare ministeriale n.8 6 marzo 2013 “ Indicazioni operative alla Direttiva
ministeriale 2012 ”
Alunni con svantaggio socio economico, linguistico e/o culturale.
Valorizzazione delle eccellenze
PREMESSA
E’ importante e fondamentale garantire a tutti gli alunni il successo formativo nel rispetto dei tempi e degli stili cognitivi
propri di ognuno e rispondere a tutti i bisogni.
L’individualizzazione e la personalizzazione dell’insegnamento, intese come strategie pedagogiche volte a riconoscere,
rispettare e valorizzare la diversità, sono finalizzate a garantire l'integrazione e la partecipazione sociale di tutti gli alunni.
La calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo, è
condizione essenziale per realizzare un’autentica pedagogia inclusiva.
112
FINALITÀGENERALI
- creare un ambiente che accolga e supporti l’alunno nel percorso formativo;
- sostenere l’apprendimento attraverso una personalizzazione del curricolo, coinvolgendo tutta la - comunità educativa
scolastica;
- favorire, all’interno della classe, un clima collaborativo, nel quale l’alunno si senta adeguato alle richieste;
- promuovere pratiche inclusive attraverso una stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante;
- favorire i processi di integrazione ed inclusione degli alunni con disabilita;
- sviluppare e potenziare le capacità di concentrazione, attenzione e memorizzazione; -
- sviluppare l’autocontrollo e l’autostima
- favorire e incoraggiare le eccellenze
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE (disciplinari)
Il raggiungimento delle autonomie di base
Il miglioramento dell’autostima e dei rapporti relazionali
Il potenziamento di abilità comunicative, relazionali, cooperative
Lo sviluppo di capacità creative
OBIETTIVI
Favorire la crescita dell'autostima, lo sviluppo della motivazione allo studio, la strutturazione degli automatismi, lo
sviluppo ottimale delle potenzialità
Promuovere le relazioni tra gli alunni sperimentando forme di aiuto reciproco (cooperative learning)
Valorizzare la cultura d’origine e la storia personale di ogni alunno
Ridurre le difficoltà di apprendimento tramite appositi progetti di recupero/potenziamento mirati allo sviluppo delle
competenze deficitarie.
113
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO
Intervenire e gestire le differenze per promuovere l’integrazione attraverso lo :
Sportello di Ascolto
La realizzazione di uno spazio d’ascolto e di confronto rivolto ad alunni –docenti -genitori della scuola, risponde
all’esigenza di valorizzare l’individuo nella sua interezza, stimolando la sua crescita cognitiva ed emozionale, agendo non
solo su di lui, ma sui suoi sistemi di riferimento più prossimi: la scuola e la famiglia. Infatti, Lo spazio di Ascolto
psicologico offre al bambino, al genitore e all’insegnante in difficoltà, la possibilità di essere aiutato da un professionista a
definire obiettivi, prendere decisioni, risolvere problemi in rapporto a difficoltà personali, sociali, educative o scolastiche;
permette inoltre, all’intero comparto scolastico, tramite l’uso degli strumenti della psicologia, di rilevare e fronteggiare
adeguatamente le problematiche evolutive e sociali che emergono all’interno dell’ambiente scolastico.
ATTIVITA’
Le attivita sono articolate in tre fasi:
esplorazione, sensibilizzazione e coinvolgimento;
esecuzione e approfondimento delle attivita proposte, attraverso canali visivi, uditivi e motori;
consolidamento, verifica e valutazione.
Nello specifico:
APercorsi di insegnamento dell’italiano L2 per alunni stranieri
Costruzione di “reti di aiuto territoriale” con le Associazioni culturali del territorio (FIDAPA - Parrocchia Sacro
Cuore)
Recupero delle competenze chiave attuando progetti anche in orario extrascolastico
Progetti inerenti l’Area a rischio
Diversificazione dell’offerta formativa e didattica in relazione ai bisogni specifici degli alunni (PEI – PDP -
PED)
Attuazione di un laboratorio di integrazione
Stesura di un protocollo di accoglienza
per la valorizzazione delle eccellenze:
Selezionare e potenziare gli alunni dotati di particolari attitudini per la Matematica e le Scienze e contestualmente
stimolare quelli piu insicuri e meno motivati.
Partecipazione degli alunni alle gare Nazionali dei Giochi delle Scienze Sperimentali e dei giochi matematici .
Spazi: aule, laboratori, biblioteca scolastica, palestra, Aula Magna, spazi esterni.
114
Mezzi e strumenti: testi di vario genere; computer; materiale cartaceo di facile consumo; macchina fotografica; LIM.
RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)
Crescita del benessere socio-relazionale in classe.
Riduzione delle difficolta d’apprendimento e dei problemi comportamentali individuali.
Condivisione di idee, proposte, materiali e strumenti tra docenti di sostegno
Condivisione di materiali tra i docenti tramite il sito della scuola
sollecitare la curiosità
valorizzare l’iniziativa personale
comunicare l’emozione della scoperta
promuovere stupore e motivazione spontanea
sviluppare creatività e fantasia
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti
di controllo dei risultati attesi)
Per verificare le capacità e le competenze acquisite, si valuterà:
il grado di interesse e partecipazione del singolo alunno
gli elaborati realizzati
115
le modalità di produzione e la creatività inventiva
schede strutturate di verifica relative agli argomenti trattati.
Pianificazione attuata
FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).
FASE 1 - Recupero delle abilita essenziali di matematica per il raggiungimento degli obiettivi essenziali e integrazione
ed inclusione degli alunni con bisogni speciali
Fase 2 - coordinare /organizzare attivita in occasione di saggi e concerti ( concerto di Natale e di fine anno) nonche per
eventuali manifestazioni pubbliche.
FASE 3 -. Attivita di solidarieta .
Diffondere l’esigenza di un giornale di Circolo , raccogliere e coordinare gli articoli, costituire una redazione.
Fase 4 - Attivita di avviamento alle pratiche sportive. Campionati studenteschi.
TEMPI E DURATA
colorare le celle corrispondenti alla durata delle fasi attuate
anno 2015/2016 2016/2017 2017/2018
FASE 1
FASE 2
FASE 3
FASE 4
Monitoraggio
MONITORAGGIO E VERIFICA
Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:
Frequenza;
Gradimento;
116
Conoscenze apprese;
Competenze acquisite.
STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:
X questionario gradimento
X presenze
test di valutazione dei contenuti
X test di valutazione delle competenze
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:
Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale in formato
word su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail eventualmente arricchita da
fotografie (max 3)o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il materiale fotografico e/o video di momenti
significativi del percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative
tramite sito web, mostre, open day…
Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli indicatori sopra
scelti.
CRITERI DI MIGLIORAMENTO
Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale; in particolare:
-se le azioni sono in linea con gli obiettivi
-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti
-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori.
MONTE ORE COMPLESSIVO
PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO
FONTI DI FINANZIAMENTO
A carico della scuola
X Finanziamento specifico (specificare) ___FIS____________________________________________
Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________
COSTI PREVISTI
MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €
117
SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €
COMPENSO PER ESPERTI €
ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €
COSTO TOTALE DEL PROGETTO €
TIPOLOGIA DI SCUOLA
INFANZIA E PRIMARIA DI ENTRAMBI I PLESSI
ANNI SCOLASTICI
118
2015/2016
2016/2017
2017/2018
PROGETTO:
Collaborazione con il territorio e con le famiglie
“PER UN COINVOLGIMENTO DI QUALITÀ:
ASCOLTARE ED ESSERE ASCOLTATI”
DOCENTI REFERENTI : RINAUDO NICOLETTA - SCHEMBRI FRANCESCA
DESTINATARI
Tutti i genitori e tutti i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria
PREMESSA
Nelle situazioni comunitarie non
si può fare da soli. “
L'apertura della Scuola alla corresponsabile partecipazione delle famiglie è da perseguire con ogni accorgimento affinché il
dialogo a scuola diventi il più possibile dialogo a casa e, augurabilmente, dialogo nel paese, con il meraviglioso effetto di una
diffusione importantissima del progetto di vita pensato ed illuminato, che la Scuola è sempre in grado di produrre.
Grande importanza e valenza assume anche il rapporto con gli Enti locali e le altre agenzie educative del territorio, per cui si
cercherà di instaurare una sintonia efficace e produttiva.
Occorre quindi un necessario intervento di mediazione tra la Scuola, la Famiglia e il Territorio al fine di costruire alleanze
e accordi per avviare programmi di sensibilizzazione su temi specifici.
Incontri di gruppo con genitori, associazioni, esperti organizzati nella forma del seminario/convegno su temi individuati
sulla base di un questionario precedentemente distribuito.
FINALITÀ
Arricchire l’Offerta formativa del nostro Circolo
Promuovere il benessere psicologico, lo stare bene a scuola attraverso l’ascolto, la prevenzione e la condivisione dei
problemi.
Promuovere l’interazione fra scuola e famiglia fornendo una opportunità di dialogo e confronto su tematiche legate
allo sviluppo, all’educazione, all’apprendimento dell’alunno
119
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE (disciplinari)
Promuovere il corretto e completo sviluppo dell'affettività
Favorire l’acquisizione di una maggiore consapevolezza della sfera emozionale dei ragazzi
Prevenire la crescita dei disturbi comportamentali, dei disturbi dell'attenzione e iperattività, dei fenomeni di violenza
nelle classi (bullismo), dei problemi affettivi conseguenti al disagio familiare e sociale.
Porre un argine agli insuccessi formativi, all'abbandono scolastico, al disagio delle Famiglie
Fornire un sostegno ai genitori in difficoltà attraverso una serie di azioni operative
.
OBIETTIVI
Valutare l’importanza della relazione nella comunicazione genitore/figlio.
Riflettere sulle norme sociali.
Avviare al dialogo e alla partecipazione insegnanti e genitori per un fine comune.
Favorire una maggiore integrazione fra realtà scolastica, socio-familiare e servizi sul territorio.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO
discussione casi;
consulenza psicologica specialistica
ricerca di soluzioni alternative a situazione critiche nel tentativo di dimostrare che le scelte operative più efficaci
possono essere diverse da quelle che per abitudine sembrano obbligate.
attività in piccoli gruppi auto-gestite dai genitori attraverso stimoli forniti da esperti e un approccio interattivo ed
esperienziale
Spazi: aule, laboratori, Aula Magna, spazi esterni.
120
Mezzi:
conversazioni e incontri per vivere esperienze di gruppo
attività per sperimentare la cooperazione
uso di strumenti informatici
Strumenti:
computer, riprese, lavoro di gruppo, uso di questionari.
RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)
promozione di azioni e modelli di interazione tra scuola e territorio
potenziamento degli incontri scuola-famiglia-territorio
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti di
controllo dei risultati attesi)
Si provvederà alla somministrazione di griglie per rilevare i dati di sviluppo e avanzamento dell’iniziativa progettuale.
Pianificazione attuata
FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).
FASE 1 - avvio, ,ricerca di tematiche e costituzione di gruppi di lavoro.
FASE 2 – consulenza con equipe del territorio su problematiche varie che interessano i singoli alunni
FASE 3 – per i genitori: seminari a tema, incontri informativi /formativi con esperti e docenti. .
TEMPI E DURATA
colorare le celle corrispondenti alla durata delle fasi attuate
anno 2015/2016 2016/2017 2017/2018
FASE 1
FASE 2
FASE 3
121
Monitoraggio
MONITORAGGIO E VERIFICA
Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:
Gradimento;
Conoscenze apprese;
STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:
X questionario gradimento
presenze
test di valutazione dei contenuti
test di valutazione delle competenze
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:
Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale in formato word
su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail eventualmente arricchita da fotografie
(max 3)o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il materiale fotografico e/o video di momenti significativi del
percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative tramite sito web, mostre,
open day…
Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli indicatori sopra
scelti.
CRITERI DI MIGLIORAMENTO:
Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale; in particolare:
-se le azioni sono in linea con gli obiettivi
-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti
-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori.
MONTE ORE COMPLESSIVO
PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO equipe socio-psico
FONTI DI FINANZIAMENTO
A carico della scuola
Finanziamento specifico (specificare) _ _
Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________
COSTI PREVISTI
122
SCHEMA DI ANDAMENTO PER LE ATTIVITA’ DEI PROGETTI
MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €
SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €
COMPENSO PER ESPERTI €
ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €
COSTO TOTALE DEL PROGETTO €
Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi
dall’avvio) Note
Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto)
Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi
Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi
Verde = attuata S O N D G F M A M
Formazione team di
progettazione
DS SU MANDATO
DEL CD x Attuata
Stesura PdM e progetto
n. 3 ad esso afferente
Team per il
Miglioramento
x x Attuata
Analisi disponibilità
finanziarie
DS-DSGA
x
Validazione idea-guida
dell’azione progettuale
ed inserimento nel POF
CD-CI x Attuata
Realizzazione attività SPATA
ROSA x x x x
Non ancora attuate
Monitoraggio azioni
progettuali
Team per il
Miglioramento
x x Non ancora attuata
123
Valutazione e riesame
del PdM e delle azioni
progettuali
OOCC
Team per il
Miglioramento
x Non ancora attuata
Diffusione/comunicazione
risultati
DS- OOCC
Team per il
Miglioramento
x Non ancora attuata
Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi
dall’avvio) Note
Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto)
Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi
= giallo non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi
Verde = attuata
S O N D G F M A M
Formazione team di
progettazione
DS SU MANDATO
DEL CD x ATTUATO
Stesura PdM e progetto
n. 6 ad esso afferente
Team per il
Miglioramento
x x Attuato
Analisi disponibilità
finanziarie
DS-DSGA
x
Validazione idea-guida
dell’azione progettuale
ed inserimento nel POF
CD-CI x Attuato
Realizzazione attività Rinaudo
Schembri
x x x x x Non ancora attuata
Monitoraggio azioni
progettuali
Team per il
Miglioramento
x x Non ancora attuata
Valutazione e riesame
del PdM e delle azioni
progettuali
OOCC
Team per il
Miglioramento
x Non ancora attuata
124
Progetto
Obiettivi operativi
Indicatori
Target
Risultati ottenuti* *da compilare a fine del Piano di Miglioramento
Note
125
TIPOLOGIA DI SCUOLA: INFANZIA E PRIMARIA DI ENTRAMBI I PLESSI
ANNi SCOLASTICi 2015/18
PROGETTO: SPERIMENTO E UTILIZZO IL CORPO E LA VOCE E COLORI... PER IMITARE E PRODURRE
DOCENTI REFERENTI: Ristagna Anna Maria (Infanzia) - Maria Antonietta (Primaria)
DESTINATARI: Tutti gli alunni di scuola dell'infanzia e di scuola primaria di entrambi i plessi
PREMESSA (descrizione delle motivazioni dell’iniziativa progettuale):
I laboratori costituiscono un’opportunità di arricchimento formativo ed educativo in quanto strumento
complementare alla didattica. La loro finalità, infatti, consiste nell’apprendimento di percorsi nuovi
attraverso i quali rendere possibile il passaggio dalla conoscenza soggettiva ad una dimensione oggettiva.
In un simile contesto, il bambino sperimenta diversi linguaggi culturali (artistico, musicale, manuale) e, per
mezzo dei canali sensoriali, dell’ascolto e del confronto con le sensazioni, le impressioni e le idee dei
compagni, ottiene una visione completa della realtà fisica e sociale, analizzata da differenti punti di vista.
Inoltre, trova l’ambiente adatto per partecipare attivamente ed esprimersi liberamente con l’aiuto degli
insegnanti operando in compresenza e a livello interdisciplinare, favoriscono la creatività e l’attuazione
delle potenzialità di ciascun componente del gruppo.
FINALITÀ:
Il potenziamento della metodologia di laboratori dei linguaggi non verbali (Grafico- Pittorico, Manipolativo, Musicale, Teatrale)
vuole privilegiare:
la didattica dell'inclusione mediante dei percorsi centrati sull'apprendimento cooperativo e sulla scoperta del sé, favorendo lo sviluppo di conoscenze e abilità utili a costruire le competenze cognitive, meta-cognitive e sociali degli alunni;
il superando della dimensione trasmissiva dell’insegnamento rivolte a ricercare metodologie didattiche innovative centrate sul soggetto in apprendimento.
A tale proposito sarà attenzionata la sfera emozionale del bambino che sarà avviato a conoscere e
sfruttare le proprie capacità cognitive ed emozionali atte a rispondere alla vita di ogni giorno e acquistare
autoconsapevolezza di se stesso e degli altri, adattandosi ai propri conflitti interiori e alle condizioni
esterne. Sarà attivato un modello di progettazione per competenze utile a favorire il coinvolgimento
attivo dei docenti e di ogni alunno, costruttore della propria conoscenza e protagonista consapevole dei
percorsi di apprendimento gestiti in collaborazione con i compagni. Si darà inoltre spazio a un modello
formativo per favorire il ruolo attivo, riflessivo e propositivo dell'alunno e del docente al fine di attivare un
processo di transfert didattico e sperimentare nuovi modi di insegnare e di apprendere. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE (disciplinari):
La comunicazione nella madrelingua - Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta e
interagire adeguatamente sul piano linguistico in vari contesti culturali e sociali.
126
La comunicazione nella lingua straniera - Affrontare in lingua straniera una semplice ed essenziale comunicazione .
Imparare a imparare - Acquisire, elaborare e assimilare le nuove conoscenze e abilità per usarle e applicarle in contesti
diversificati.
Le competenze sociali e civiche - Interagire in modo costruttivo nella vita sociale per partecipare alla vita civile in modo propositivo e
costruttivo. Consapevolezza ed espressione culturale - Osserva e ascolta opere, le commenta dal punto di vista delle proprie sollecitazioni emotive e prova a cogliere il
messaggio dell’autore. - Utilizza le conoscenze relative ai linguaggi visivi, musicali ed espressivi per riprodurre semplici opere. - Utilizza il linguaggio corporeo ed espressivo per esprimersi in modo semplice (attraverso la drammatizzazione e le
esperienze ritmico - musicali).
OBIETTIVI SPECIFICI comuni (obiettivi didattico-educativi del progetto)
ALUNNI DOCENTI
127
AREA COMUNICATIVA
- Comprendere messaggi di diverso tipo - Comunicare idee e informazioni
utilizzando diversi canali espressivi.
AREA COMUNICATIVA
Affinare la capacità di esprimere idee, informazioni, dati,
opinioni, intuizioni, dubbi, richieste ad alunni e colleghe
utilizzando linguaggi e supporti diversi
AREA COGNITIVA
- Progettare la situazione di compito riguardante il percorso svolto, utilizzando le conoscenze apprese e le abilità acquisite.
- Rielaborare esperienze personali e situazioni contingenti attraverso diversi canali espressivi.
AREA COGNITIVA
- Affinare la capacità di progettare percorsi didattici inclusivi.
- Affinare la capacità di osservare processi, azioni, relazioni e di ascoltare attivamente gli alunni “in azione".
- Usare strumenti, materiali e nuove tecnologie in maniera interattiva.
- Affinare la capacità di documentare processi e
prodotti.
AREA METACOGNITIVA
- Imparare ad imparare – organizzare il proprio apprendimento utilizzando varie fonti e varie strategie metacognitive (meta-ascolto e meta-comprensione).
- Essere consapevoli dei propri diritti, doveri e responsabilità, nel rispetto di quelli altrui.
AREA METACOGNITIVA
- Affinare la capacità di riflettere costantemente sulle azioni intraprese al fine di riprogettare con maggiore incisività e consapevolezza
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE - Interagire in modo costruttivo contribuendo
all’apprendimento condiviso e alla realizzazione di prodotti comuni.
AREA AFFETTIVO- RELAZIONALE - Affinare la capacità di interagire in modo costruttivo con i
colleghi nei momenti di progettazione e documentazione dell’UDA, in una logica cooperativa che valorizzi la scuola come comunità di pratiche.
128
OBIETTIVI SPECIFICI (obiettivi didattico-educativi del progetto)
Favorire l’espressione di sé, la comunicazione e l’apprendimento attraverso tutti i linguaggi comunicativi che l’uomo
ha a sua disposizione: corporeo, grafico, pittorico, plastico, musicale e teatrale.
Stimolare il pensiero creativo, utile nella risoluzione dei problemi.
Promuovere lo sviluppo delle competenze dei bambini attraverso la consapevolezza delle proprie conoscenze
pregresse.
Correggere atteggiamenti di egocentrismo che danno luogo ad episodi di antagonismo e protagonismo
esagerato.
Sviluppare la coordinazione fine .
Favorire lo sviluppo dell’autostima attraverso la consapevolezza delle proprie capacità .
Favorire una prima formazione di atteggiamenti ed abilità avviando il bambino al riconoscimento della esistenza di
problemi, alla possibilità di affrontarli e di formulare ipotesi di risoluzione; alla possibilità di confrontare con altri le
proprie opinioni; alla verifica delle ipotesi formulate.
Sensibilizzare il bambino ad avere cura e rispetto per l'ambiente.
Sviluppare la capacità senso percettiva e le abilità coordinative.
Osservare con curiosità; “cos’è”, “com’è”, “com’è fatto”, “cosa succede se…” avviando il bambino ad un approccio di
tipo sperimentale con la realtà osservata.
Formulare ipotesi relative ai fenomeni osservati e verificarle.
Lavorare con gli elementi e vari materiali per sviluppare la manualità e affinare differenti percezioni.
Stabilire relazioni temporali/causali/logiche.
Passare dall'esplorazione senso percettiva alla rappresentazione del vissuto.
Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e aiutarsi reciprocamente.
Stimolare comportamenti “ecologici” nei riguardi dell’ambiente.
Educare al rispetto di regole.
Avviare alla formazione di una personalità armonica e in costante equilibrio con l’ambiente naturale e culturale. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO
(modalità e fasi del lavoro, strumenti e spazi, scansione temporale, metodologia)
Metodologia:
per la realizzazione dei laboratori è fondamentale l’atteggiamento dell’insegnante, che deve avere il ruolo di facilitatore
dell’apprendimento fornendo al bambino occasioni di sperimentare, agire, esprimere e costruire in modo da
imparare attraverso l’azione;. Gli alunni lavoreranno individualmente, dando libero sfogo alla propria personalità, e per
gruppi imparando a collaborare, divertendosi, per il raggiungimento di un fine ultimo: la produzione di un prodotto
finito.
Ogni alunno, prima di potersi esprimere, sarà stimolato a richiamare nella propria mente una serie di esperienze e di
emozioni. Una volta individuata la tematica, sarà aiutato a pensare e a prendere coscienza delle proprie sensazioni, a
fare chiarezza sulle intuizioni, ad ampliare le conoscenze, ad arricchire le proprie immagini mentali e,
conseguentemente, ad attivare la composizione espressiva.
Si cercherà di favorire l’interazione sociale attraverso il processo creativo e di aumentare le capacità di ascolto e fiducia
verso i compagni nella coscienza, all’interno del gruppo, della responsabilità del singolo per il successo del lavoro di tutti.
La fase operativa sarà preceduta da momenti di confronto collettivo, a richiami alle conoscenze precedenti e all’esperienza diretta sulla tematica scelta. Spazi: aule, laboratori di pittura, palestra, Aula Magna, Anfiteatro, spazi esterni.
Mezzi e strumenti: Le attività proposte nei laboratori saranno sempre collegate alle proposte didattiche proposte
dall'insegnante; la conoscenza di ogni argomento sarà contestualizzata all’interno di un’esperienza motivante e
coinvolgente, che favorisca un approccio multidisciplinare e permetta pertanto la partecipazione attiva di TUTTI gli
alunni.
Saranno utilizzati: libro di testo e altre fonti, materiale predisposto ad hoc dai docenti, laboratori presenti nella
scuola( informatico, linguistico, scientifico, grafico- pittorico), mezzi audiovisivi (registratore, videoregistratore,
proiettore, televisore) lim, biblioteca, materiale di facile consumo e di recupero ( cartoncino, colori, pennarelli,
129
RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)
L’alunno:
- prende coscienza delle proprie potenzialità comunicative ed espressive; - potenzia l'interesse, la motivazione, l'entusiasmo l'impegno la partecipazione ai vari momenti educativi proposti nel
progetto; - potenzia le capacità espressive, comunicative e manipolative utilizzando l'ambito culturale della globalità dei linguaggi; - utilizza in modo creativo le diverse tecniche; - utilizza correttamente l'approccio metodologico proposto; - acquisisce atteggiamenti e comportamenti orientati al rispetto. - sviluppa le competenze intellettuali, motorie e creative; - interagisce all'interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze diversi; - rispetta la collettività (il singolo, le diversità religiose, sociali e psichiche), per realizzare una comunicazione facilitata; - sperimenta il movimento corporeo per realizzare semplici coreografie; - crea un ambiente di lavoro collaborativo, creativo e comunicativo.
- utilizza gli elementi di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (fotografia,
manifesti, opere d’arte);
- utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici
tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico – espressivi, pittorici);
- legge alcuni aspetti formali delle opere d’arte che gli vengono presentate; apprezza opere d’arte;
- conosce i principali beni artistico – culturali presenti nel proprio territorio e mette in atto pratiche di rispetto e
salvaguardia.
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti di controllo dei
risultati attesi)
La verifica e la valutazione si effettueranno in itinere e al completamento del progetto. Si terrà conto:
1. della situazione iniziale;
2. delle verifiche intermedie
3. delle verifiche finali
4. dell’analisi del comportamento di ogni allievo rispetto alla situazione iniziale in relazione a:
-socializzazione;
-coinvolgimento;
-produzione.
Pianificazione attuata
FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).
FASE 1 anno 2015/16
FASE 2 anno 2016/17
FASE 3 anno 2017/18
130
TEMPI E DURATA
colorare le celle corrispondenti agli anni e alla durata delle fasi attuate
anno 2015/16 2016/17 2017/18
FASE 1
FASE 2
FASE 3
Monitoraggio
MONITORAGGIO E VERIFICA
Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:
Frequenza; Gradimento; Conoscenze apprese; Competenze acquisite.
STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:
intervista
questionario gradimento
presenze
test di valutazione dei contenuti
test di valutazione delle competenze
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:
CRITERI DI MIGLIORAMENTO:
Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale; in particolare:
-se le azioni sono in linea con gli obiettivi
-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti
-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori.
Faranno parte integrante della relazione finale tutte le informazioni relative al monitoraggio della frequenza , del
gradimento e delle competenze.
MONTE ORE COMPLESSIVO
PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO
FONTI DI FINANZIAMENTO
131
A carico della scuola
Finanziamento specifico (specificare) _______________________________________________
Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________
COSTI PREVISTI
MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €
SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €
COMPENSO PER ESPERTI €
ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €
COSTO TOTALE DEL PROGETTO €
132
Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi
dall’avvio) Note
Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto)
Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi
= giallo non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi
Verde = attuata
S O N D G F M A M
Formazione team di
progettazione
DS SU MANDATO
DEL CD x ATTUATO
Stesura PdM e progetto
n. 4 ad esso afferente
Team per il
Miglioramento
x x Attuato
Analisi disponibilità
finanziarie
DS-DSGA
x
Validazione idea-guida
dell’azione progettuale
ed inserimento nel POF
CD-CI x Attuato
Realizzazione attività Maria
Ristagno
Schembri
x x x x x Non ancora attuata
Monitoraggio azioni
progettuali
Team per il
Miglioramento
x x Non ancora attuata
Valutazione e riesame
del PdM e delle azioni
progettuali
OOCC
Team per il
Miglioramento
x Non ancora attuata
TIPOLOGIA DI SCUOLAInfanzia e Primaria
133
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
PROGETTO(titolo): “GENITORI E FIGLI A SCUOLA DI WEB”
DOCENTE REFERENTE Ins. Buscemi Carmen
DESTINATARI:
Alunni scuola infanzia e primaria
Docenti scuola dell’infanzia e primaria ( che daranno disponibilità alla gestione dei moduli )
Genitori degli alunni scuola infanzia e primaria.
PREMESSA
Ai genitori, agli insegnanti e tutti quelli che hanno a che fare con i bambini, la grande rete di Internet fa un po' paura
perché non ci sembra un luogo, dove lasciare che i piccoli possano giocare,
Da qui la nascita del progetto "genitori e figli a scuola di WEB come navigare in internet senza rischi"
Il progetto, rivolto a i genitori della scuola dell’infanzia del nostro Circolo mira ad istruire gli atteggiamenti da
adottare per evitare brutte esperienze, dare quei consigli indispensabili affinché i propri figli imparino in sicurezza a
muovere i primi passi in internet.
FINALITÀ :
Sviluppare e potenziare le competenze informatiche dei soggetti coinvolti. Preparare i genitori, non sempre consapevoli del loro compito, all’uso del sistema informatico x gestire la
soluzione costruttiva produttiva dei compiti. Promuovere la convivenza democratica e il rispetto delle regole. Promuovere le relazioni positive tra pari e con gli adulti.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
trovare un ambiente sereno dove esprimersi insieme genitori e figli comunicare liberamente la gioia di stare con gli altri vivere esperienze significative per la formazione avere risposte “vere “ alle prime domande di significato favorire un approccio spontaneo e ludico alle nuove tecnologie accostare i bambini ad un diverso codice espressivo utilizzare il computer per eseguire semplici giochi didattici mettere i piccoli nella condizione di produrre messaggi sviluppare atteggiamenti di apprendimento cooperativo
OBIETTIVI SPECIFICI:
abituare il bambino a porsi in modo critico nei confronti delle nuove tecnologie
offrirgli precisi punti di riferimento per selezionare le informazioni e orientare le
azioni.
promuovere la capacità di imparare secondo un processo di ricerca, scoperta e
134
auto apprendimento di concetti
potenziare abilità in riferimento ai vari ambiti disciplinari
sviluppare la capacità di eseguire giochi didattici, utilizzare Word, programmi
multimediali, internet
consentire l’esecuzione di lavori didattici per fasce di livello
maturare progressivamente la capacità di progettare semplici ipertesti
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO
• Esplorazione di immagini e di forme differenti di animazione
• Approccio all’uso del computer
• Disegno creativo
• Esecuzione di giochi didattici
•Attivita di laboratorio per un percorso formativo dall’alfabetizzazione alla competenza informatica;
uso delle Lavagne Interattive Multimediali ( genitori )
•Operazioni fondamentali del sistema operativo Windows.
•Utilizzo di Internet. (genitore e alunno )
•Salvataggio e stampa di immagini e testi da internet.
•Rischi di internet e truffe online.( genitori )
Programmi utili liberamente scaricabili ( giochi didattici operativi )
RISULTATI ATTESI
• valorizzare l’iniziativa personale
• comunicare l’emozione della scoperta
• promuovere stupore e motivazione spontanea
• rendereil destinatario artefice del proprio apprendimento
• sviluppare la creatività e fantasia
• organizzareattività di gruppo: genitori e figli insieme
• proposte basate sull’esperienza diretta
• partecipazione ad attività laboratoriali
• impiego di strategie che assicurino la partecipazione ad ogni campo di esperienza
135
• grande attenzione a processi e proposte di apprendimento che favoriscono la
libera iniziativa del bambino, l’attività operativa, riflessiva e mentale
• valorizzazione dell’apprendimento cooperativo e del lavoro di gruppo
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO
Test di ingresso
Grado di Interesse
Produzione di elaborati personali
Condivisione e creatività
Pianificazione attuata
FASI DEL PROGETTO
FASE 1 presentazione di griglie e testi per valutare le competenze di base (genitori e alunni)
FASE 2presentazione del progetto e formazione dei gruppi di lavoro
FASE 3 attività di gruppo
FASE 4creazioni libere e guidate con il web
TEMPI E DURATA
colorare le celle corrispondenti ai mesi e alla durata delle fasi attuate
mese 11/16 12/16 01/17 02/17 03/17 04/17 05/17 06/17
FASE 1 X
FASE 2 x
FASE 3 x
FASE 4
Monitoraggio
136
MONITORAGGIO E VERIFICA
Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:
Frequenza; Gradimento; Conoscenze apprese; Competenze acquisite.
STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:
intervista
questionario gradimento
presenze
test di valutazione dei contenuti
test di valutazione delle competenze
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:
Entro il 15 maggio 2017 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazionefinale in
formato word su apposito modello fornito dal coordinatore del PTOF (insegnante Briga Rosaria) e allo
stesso inviarla via e-mail<[email protected]>eventualmente arricchita da fotografie (min 3)o
presentazione multimediale (min 3 diapositive). Il materiale fotografico e/o video di momenti significativi
del percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative
tramite sito web, mostre, open day…
Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli
indicatorisopra scelti.
Faranno parte integrante della relazione finale tutte le informazioni relative al monitoraggio
dellafrequenza , del gradimento e delle competenze.
MONTE ORE COMPLESSIVO
PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO
FONTI DI FINANZIAMENTO
A carico della scuola
Finanziamento specifico (specificare) _______________________________________________
Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________
COSTI PREVISTI
MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €
137
Il/I sottoscritto/i docente/i referente/i del progetto sopra proposto _________________________________________ dichiarano, in
caso di approvazione del progetto, di assumersi i seguenti compiti e responsabilità:
disponibilità a svolgere l’incarico come indicato nella proposta di progetto; documentazione delle attività svolte; seguire il percorso formativo indicato nel progetto; produrre i lavori di monitoraggio e verifica del progetto; redigere tutti gli atti del progetto (schede degli allievi, registro delle attività, avvisi ed autorizzazioni, ecc.); predisporre e somministrare le prove di verifica; trasmettere via e-mail al coordinatore del PTOF, entro e non oltre il 15 maggio 2017, tutte le informazioni relative al
monitoraggio della frequenza, del gradimento e delle competenze in formato digitale perché provveda alla documentazione di monitoraggio delle attività progettuali svolte nel nostro istituto da illustrare alla fine dell’anno scolastico e da conservare agli atti.
SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €
COMPENSO PER ESPERTI €
ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €
COSTO TOTALE DEL PROGETTO €
138
INTESTAZIONE DELLA SCUOLA 2° Circolo Didattico - Niscemi
TIPOLOGIA DI SCUOLA primaria e infanzia
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
PROGETTO Cinema CIAK... si gira
DOCENTE REFERENTE: Ferranti Rosaria e Anna Maria Ristagno
DESTINATARI alunni scuola primaria e scuola infanzia
PREMESSA
Il progetto intende avvicinare gli alunni ad una forma particolare di espressione artistica : il cinema.
Ha lo scopo di contribuire a sviluppare una propria capacità critica, e di rielaborare le informazioni e i concetti acquisiti.
Attraverso attività di riflessione e approfondimento, s’intende migliorare nei bambini la capacità di esprimere il mondo
delle proprie emozioni, e dei propri sentimenti.
Nell’anno scolastico 2015/2016 il nostro Circolo ha inserito nei locali del plesso Don Milani un’attrezzatura consona alla
proiezione di film, per offrire agli alunni la visione di film su grande schermo e in situazione collettiva. La visione di film
consente di condividere emozioni, di prendere coscienza di determinate sensibilità delle diverse realtà e di individuare e
cercare tracce per ideare un breve cortometraggio.
FINALITÀ
Educare gli alunni a diventare spettatori consapevoli.
Accrescere la loro sensibilità estetica e capacità critica
Offrire agli alunni una proposta formativa orientata verso lo studio dei linguaggi audiovisivi
Offrire ulteriori occasioni per stare bene a scuola
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
sviluppare il senso dell’identità personale
riconoscere ed esprimere sentimenti e emozioni
dimostrare autonomia nel movimento e nella relazione
riconoscere bisogni e segnali di benessere e di malessere
vivere pienamente la propria corporeità
comunicare, esprimere emozioni, racconta, utilizzando il linguaggio del corpo
inventare storie e saperle esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative
139
utilizzare materiali e strumenti, tecniche espressive e creative, esplorando le potenzialità offerte dalle tecnologie.
OBIETTIVI SPECIFICI
Accedere al mondo della fruizione cinematografica in modo guidato e ragionato tramite percorsi specifici, sia
tematici sia inerenti al linguaggio filmico
Sviluppare lo spirito di osservazione e la disponibilità all’ascolto
Potenziare la capacità di riflessione e ampliare il lessico
Sviluppare le capacità di dialogo, di comunicazione e confronto di idee e di esperienze
Migliorare la capacità di lavorare in modo autonomo
Rafforzare l’attitudine a cooperare all’interno di un gruppo per uno scopo comune
Stimolare la relazione, il confronto ed il rispetto delle idee altrui
Analizzare eventi, comportamenti, stati d’animo per acquisire senso di
responsabilità attraverso l’identificazione
Acquisizione mediata del rispetto delle regole
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO
(modalità e fasi del lavoro, strumenti e spazi, scansione temporale, metodologia)
Il piano delle attività sarà attivato in base a percorsi didattici di promozione dell’osservazione filmica. Si propone l’uso
del film come parte integrante e come sostegno all’attività didattica curriculare.
Quest’anno, per la prima volta, sarà introdotto nel Progetto il mezzo multimediale della LIM, che consentirà agli insegnanti
di presentare in modo più dettagliato il percorso, interagendo simultaneamente con i bambini.
Si prevede un percorso base:
suddivisione della trama in sequenze
analisi dei personaggi
messaggio del film.
Utilizzazione della LIM: analisi filmica
possibilità di proiettare il film suddividendolo in sequenze da analizzare
utilizzazione del fermo immagine per soffermarsi a cogliere il valore delle immagini del film (personaggi,
ambienti, ecc.);soffermarsi su un’immagine per analizzare l’emozione che se ne riceve
catturare l’importanza della luce e del colore all’interno delle scene.
Prodotto finale:
l’uso della LIM offre la possibilità di realizzare, insieme agli alunni, il montaggio di un cortometraggio
Gli strumenti utili alla realizzazione del Progetto saranno:
lettori DVD;
film in DVD;
videocamera digitale;
140
macchina fotografica
LIM
materiali di facile consumo: cartoncini colorati, carta da pacchi e da imballo, colle, pennarelli, CD, DVD, ecc.
Tempi:
da fine gennaio a fine maggio 2017
Metodologia:
visione di film
conversazioni guidate
raccolta di pareri e confronto con il gruppo
lavoro di gruppo
RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)
Assunzione di comportamenti responsabili e collaborativi
Crescita dell’autostima
Piacere e condivisione nella realizzazione di un obiettivo comune
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti di
controllo dei risultati attesi)
La valutazione iniziale dei bambini, volta a delineare un quadro delle loro capacità in entrata, verrà effettuata attraverso
conversazioni, lavori individuali e di gruppo.
Quella in itinere e finale si baseranno sulla verbalizzazione delle esperienze didattiche, sulla raccolta degli elaborati dei
bambini e sulle abilità dimostrate.
Modalità di verifica
Partecipazione
Interesse
Produzione
141
Pianificazione attuata
FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).
FASE 1
Febbraio/marzo
LETTURE E CONVERSAZIONI su tematiche
PRODUZIONI PERSONALI
FASE 2
Marzo/aprile
VISIONE DI DUE FILMS
BRAIN STORMING;
FASE 3
Aprile/maggio
RIELABORAZIONE DEI MESSAGGI
CREAZIONE BREVE CORTOMETRAGGIO
TEMPI E DURATA
colorare le celle corrispondenti ai mesi e alla durata delle fasi attuate
mese 10/15 11/15 12/15 01/16 02/16 03/16 04/16 05/16 06/16
FASE 1 X
FASE 2 X X
FASE 3 X X
FASE 4
Monitoraggio
MONITORAGGIO E VERIFICA
Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:
Frequenza; Gradimento; Conoscenze apprese; Competenze acquisite.
STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:
intervista
questionario gradimento
142
Il/I sottoscritto/i docente/i referente/i del progetto sopra proposto _________________________________________ dichiarano, in
caso di approvazione del progetto, di assumersi i seguenti compiti e responsabilità:
disponibilità a svolgere l’incarico come indicato nella proposta di progetto; documentazione delle attività svolte; seguire il percorso formativo indicato nel progetto; produrre i lavori di monitoraggio e verifica del progetto;
presenze
test di valutazione dei contenuti
test di valutazione delle competenze
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:
Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale
in formato word su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail
eventualmente arricchita da fotografie (max 3) o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il
materiale fotografico e/o video di momenti significativi del percorso progettuale e di eventuali
prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative tramite sito web, mostre, open day…
Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli
indicatori sopra scelti.
Faranno parte integrante della relazione finale tutte le informazioni relative al monitoraggio della
frequenza , del gradimento e delle competenze.
MONTE ORE COMPLESSIVO
PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO
FONTI DI FINANZIAMENTO
A carico della scuola
Finanziamento specifico (specificare) _______________________________________________
Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________
COSTI PREVISTI
MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €
SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €
COMPENSO PER ESPERTI €
ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €
COSTO TOTALE DEL PROGETTO €
143
redigere tutti gli atti del progetto (schede degli allievi, registro delle attività, avvisi ed autorizzazioni, ecc.); predisporre e somministrare le prove di verifica; trasmettere al coordinatore del POF, entro e non oltre il 15 maggio 2016, tutte le informazioni relative al monitoraggio
della frequenza, del gradimento e delle competenze in formato digitale perché provveda alla documentazione di monitoraggio delle attività progettuali svolte nel nostro istituto da illustrare alla fine dell’anno scolastico e da conservare agli atti.
145
INTESTAZIONE DELLA SCUOLA 2° CIRCOLO DIDATTICO - NISCEMI-
TIPOLOGIA DI SCUOLA: primaria
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
PROGETTO: “MI ESPRIMO CON LA MUSICA”
DOCENTI REFERENTI :AMATO CATERINA – RAGUSA GAETANA FRANCA
DESTINATARI :
Alunni scuola primaria
PREMESSA :
nota
Come da riferimento progetto già presente nel PTOF anno scolastico 2015//2016 “IL CORPO E LA VOCE.., nell’anno corrente si
intende riprendere tale percorso potenziandolo ed ampliandolo grazie all’opera dei docenti specialisti presenti
nell’istituzione scolastica.
Nell’ambito dell’ immensa varietà di percorsi educativo-formativi possibili per i bambini della scuola
primaria, la pratica musicale rappresenta una vera e propria strategia per un apprendimento completo, ove
vengono chiamate in causa la sfera emotiva, espressiva, comunicativa, sociale di ogni singolo individuo.
FINALITÀ:
Il progetto mira ad avvicinare i bambini alla musica in modo graduale e globale, con mezzi adeguati alla
loro eta .
Attraverso metodologie specifiche e un coinvolgimento attivo dei bambini intendiamo "fare musica"
insieme col corpo, con la voce, con oggetti sonori e strumenti.
Successivamente si avvierà un percorso di esercizio al fine di condurre gli alunni alla conoscenza, all’uso
e alla padronanza di uno specifico strumento musicale.
Il percorso proposto vuole diventare altresì occasione di confronto e scambio con le insegnanti delle
singole classi per sviluppare insieme a loro attività particolarmente significative per l'apprendimento del
linguaggio musicale e contemporaneamente adottare strategie e metodologie idonee a far vivere al
bambino la musica in modo piacevole e arricchente sia per un discorso di aggregazione e socializzazione,
sia per una crescita personale.
OBIETTIVI FORMATIVI
Sviluppare la percezione sensoriale
Sviluppare la sfera affettiva ed emotiva
Sviluppare le capacitò interpretative
Sviluppare le capacità espressive
Potenziare le capacità comunicative
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OBIETTIVI COGNITIVI
Impostazione della voce attraverso la pratica della respirazione fisiologica e del canto
Miglioramento delle capacità linguistiche (pronuncia, scansione ritmica delle parole, approccio con
le lingue straniere…
OBIETTIVI METACOGNITIVI
Sviluppo della capacità di attenzione e concentrazione
Sviluppo delle capacità mnemoniche
Conoscenza e consapevolezza nella gestione della fisicità (capacità di autocontrollo )
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO:
•Prima alfabetizzazione musicale attraverso esercizi e giochi di rilassamento e scioglimento
della muscolatura,
•Esercizi di respirazione e vocalizzi, fonemi, vocali, …
•Vocalizzi per lo sviluppo di: risonanza, ed estensione vocale.
•Giochi di coordinazione gesto-suono-ritmo,
•Canti finalizzati all’apprendimento dei primi elementi del linguaggio musicale.
•Canti di repertorio italiano e internazionale
•Scansioni ritmiche del corpo) a fini espressivi
•Uso di strumento
•Produzione brani musicali
Tempi:
da fine gennaio a fine maggio 2017
METODOLOGIA
Le diverse attività saranno proposte in situazioni coinvolgenti che abbiano come momento centrale il “fare
musica”, utilizzando ogni mezzo a disposizione: dal corpo, alla voce, agli oggetti, agli strumenti musicali
veri e propri.
Attraverso il canto, l’ascolto, il movimento e la danza si arrivera progressivamente alla percezione e
all’interiorizzazione delle strutture musicali riferite al ritmo, al tempo, alla forma musicale, alle
caratteristiche del suono: durata, intensita, altezza, timbro.
Partendo dalla simbolizzazione grafica dei suoni e da codici di lettura e scrittura non convenzionali, si
potra giungere gradualmente alla conoscenza e all’uso degli elementi fondamentali della grammatica
147
musicale.
RISULTATI ATTESI :
Comprensione delle relazioni tra codici differenti di comunicazione
maggiore consapevolezza del mondo sonoro;
Sviluppo della capacità ritmica;
Graduale apprendimento della grammatica musicale;
Interesse a svolgere attività con ragazzi di altra scuola
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO:
Prove strutturate in ingresso
interesse all’attività
partecipazione
produzione.
Pianificazione attuata
FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).
L'intervento si muoverà su quattro fasi principali:
fase 1 educazione all'uso della voce e al canto
fase 2 espressione corporea e movimento
fase 3 uso di strumenti musicali
fase 4 ascolto musicale attivo.
MONITORAGGIO E VERIFICA
Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:
Frequenza; Gradimento; Conoscenze apprese; Competenze acquisite.
STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:
intervista
questionario gradimento
presenze
148
test di valutazione dei contenuti
test di valutazione delle competenze
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:
Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale in
formato word su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail
eventualmente arricchita da fotografie (max 3) o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il materiale
fotografico e/o video di momenti significativi del percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà
per la socializzazione delle iniziative tramite sito web, mostre, open day…
Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli
indicatori sopra scelti.
COSTI PREVISTI
MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €
SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €
COMPENSO PER ESPERTI €
ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €
COSTO TOTALE DEL PROGETTO €
Il/I sottoscritto/i docente/i referente/i del progetto sopra proposto _________________________________________ dichiarano, in caso di
approvazione del progetto, di assumersi i seguenti compiti e responsabilità:
disponibilità a svolgere l’incarico come indicato nella proposta di progetto; documentazione delle attività svolte; seguire il percorso formativo indicato nel progetto; produrre i lavori di monitoraggio e verifica del progetto; redigere tutti gli atti del progetto (schede degli allievi, registro delle attività, avvisi ed autorizzazioni, ecc.); predisporre e somministrare le prove di verifica; trasmettere al coordinatore del POF, entro e non oltre il 15 maggio 2016, tutte le informazioni relative al monitoraggio della
frequenza, del gradimento e delle competenze in formato digitale perché provveda alla documentazione di monitoraggio delle attività progettuali svolte nel nostro istituto da illustrare alla fine dell’anno scolastico e da conservare agli atti.
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LOCALI E SUSSIDI DIDATTICI
La sede centrale, plesso Mario Gori ubicata su due piani dispone:
Al piano terra
Aule scuola primaria
La Biblioteca
L’Aula Magna;
Le sezioni di scuola dell’infanzia e le sale mense
Aule informatiche
Ufficio di Presidenza;
Ufficio di Segreteria;
Una guardiola per il personale
Al secondo piano :
aule per attività didattiche e i laboratori.
Plesso Poggio Matrice /Don Milani
al piano sottostante è collocata la palestra, ambienti destinati a laboratori vari, anfiteatro
al piano
aule didattiche primaria e infanzia
laboratorio multimediale
laboratorio artistico e creativo
due saale computers
sala mensa
150
Gli ambienti descritti sono serviti da un ampio cortile/giardino, utilizzabile come spazio
aperto per momenti di gioco.
I due plessi dispongono dei seguenti sussidi:
lavagne luminose,
televisori, lettori dvd
computer portatili;
videoproiettori,
LIM,
rete connessione internet,
rete didattica e software,
stampanti in rete
laboratori:
scientifico
matematico
artistico
linguistico
musicale
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INDICE
Premessa
Il piano triennale dell’offerta formativa legge 107
I principi essenziali
I principi ispiratori
La mission della scuola
Approcci metodologici
Scuola della continuità
Educazione alla salute
Scuola dell’inclusione e successo formativo
Formazione e aggiornamento
Il territorio
L’istituzione scolastica
La nostra scuola vista dagli utenti
L’organizzazione del curricolo
Competenze chiave
L’ampliamento dell’offerta formativa
I progetti promossi dal Miur e da Enti
La promozione delle competenze
Verso una scuola 2.0
Organico potenziato
Verifica e valutazione
Strumenti di valutazione
Rubrica di valutazione
Certificazione delle competenze
Risorse finanziarie
Autovalutazione di Circolo
Risorse umane e professionali
PEC
152
Piano di miglioramento
Continuità ed orientamento
Inclusione e valorizzazione delle eccellenze
Scheda delle attività
Didattica di laboratorio
Locali e sussidi didatticiInizio documento
153
153
GRUPPO DI LAVORO:
funzione strumentale
Area 1 Ins .Briga Rosaria
Commissione:
Inss. Ristagno Anna Maria, Tinnirello Salvina
COLLABORAZIONE :
Funzioni strumentali
Area2 Ins. Maria Antonietta
Area3 Ins. Lo Bartolo Giuseppe- Virga Francesco
Area4 ins. Spata Rosa
Area 5 Ins. Amato Rosa Alba
Area 6 Rinaudo Nicoetta-Schembri Francesca
Area 7 D’Agostino Gabriella
Collaboratori del Dirigente:
Russo Elena
Ferranti Maria Rosaria
Mulè Antonina
Buscemi Carmen
Ristagno Anna Maria
Collaboratore Amministrativo
Di Vincenzo Gaetana