PTOF - secondocircoloniscemi.gov.it · aa. ss. 2015/2016- 2016/2017- 2017/2018 ... Il mio...

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1 2° Circolo Didattico Niscemi aa. ss. 2015/2016- 2016/2017- 2017/2018 PTOF Piano triennale dell’offerta formativa A. S. 2016/2017 COPIA CON AGGIORNAMENTI ED INTEGRAZIONI “Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto.” CARLO MARIA MARTINI

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Carissimi Alunni, Carissime Famiglie,

Mi presento: sono il nuovo Dirigente Scolastico. Mi

chiamo Franco Ferrara e raccolgo l’impegnativo compito

passatomi dalla stimatissima collega, Prof.ssa Alessandra

Camerota, che in questi anni ha realizzato, insieme ai

docenti e a tutto il personale, la nuova identità che

caratterizza il 2° Circolo Didattico di Niscemi.

Il mio desiderio, per l’anno scolastico appena iniziato,

è che tutta la Comunità Educante, Alunni, Docenti,

Personale e Famiglie, possa continuare a crescere in

spirito di collaborazione, in serenità, in ricchezza

culturale.

Sono certo che sapremo camminare insieme con l’impegno e

l’entusiasmo utili per affrontare le difficoltà valoriali

dei nostri tempi ancorandoci , come sempre, ai principi

fondanti dell’educare: l’inclusività, la solidarietà, il

rispetto e la legalità.

Il CAMBIAMENTO sembra essere il tema centrale dell’anno

scolastico in corso, grazie anche alle novità introdotte

dalla legge 107/2015 della “Buona Scuola”, sulla quale

non mi soffermo; vorrei, invece, condividere con voi

l’importanza di saper affrontare in modo costruttivo e

produttivo qualsiasi cambiamento, trovando insieme

soluzioni e iniziative.

A tutti auguro un lavoro sereno e … buon anno scolastico!

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IL PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA FORMATIVA

CHE COSA È IL PTOF?

PREMESSA

IL PIANO SECONDO LA LEGGE 107/2015

I PRINCIPI ESSENZIALI E LINEE DI INDIRIZZO

I PRINCIPI ISPIRATORI DEL PTOF

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PREMESSA

A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, come stabilito dalla legge 107/2015 IL PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA FORMATIVA ( PTOF ) sostituisce IL PIANO ANNUALE DELL’OFFERTA FORMATIVA.

Il PTOF raccoglie e illustra gli elementi fondamentali dell’offerta formativa ed è aggiornato ogni qualvolta si renda

necessario, di norma all’inizio di ogni anno scolastico per gli aspetti organizzativi e progettuali dell’offera formativa.

La normativa richiede che l'istituzione scolastica effettui “la programmazione triennale dell'offerta formativa per il

potenziamento dei saperi e delle competenze degli alunni e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il

pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”.

Il presente Piano Triennale dell'Offerta Formativa rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell'identità

culturale e progettuale del 2° Circolo Didattico di Niscemi ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,

educativa e organizzativa che la scuola intende adottare nell'ambito della propria autonomia.

E’ il documento di impegno tra la scuola e il territorio, incentrato sul rapporto scuola- alunni- famiglia , tenendo conto

di tutti i portatori di interesse che contribuiscono all’ampliamento dell’offerta formativa.

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IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF)

LEGGE 107/2015

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è redatto nel rispetto di quanto previsto

dalla L.107/2015, commi 14, 1, 7, 11, 12, 24, 28, 57-58, 70-72, 124.

Comma14 (sostituzionedell’Art.3del275)«Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). -

1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti,

il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente.Il piano e' il documento

fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche

ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le

singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.

2. Il piano e' coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di

studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del

contesto culturale, sociale ed economico della realta' locale, tenendo conto della

programmazione territoriale dell'offerta formativa.Esso comprende e riconosce le

diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti

professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire:

a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del

monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei

curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma

restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste

a legislazione vigente;

b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.3- Il piano indica

altresì il fabbisogno relativo a:- i posti del personale amministrativo, tecnico e

ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto

del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto

dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190,- il fabbisogno di

infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché- i piani di miglioramento

dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della

Repubblica 28 marzo 2013, n.

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PRINCIPI ESSENZIALI E LINEE DI INDIRIZZO

(in coerenza con quanto previsto dalla L.107/2015 art.1 c.14)

A. Innalzare le competenze degli alunni con i traguardi fissati e attesi dalle indicazioni

nazionali per il curricolo 2012

Attraverso:

Messa a punto del curricolo verticale, linguistico, matematico, tecnologico e digitale.

Progettazione di attività didattiche curricolari ed extracurricolari in coerenza con i risultati di

apprendimento degli alunni.

Definizione di percorsi di continuità e di orientamento per gli alunni

Previsione di indicatori efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni

previste dal P.T.O.F.

B. Contrastare le disuguaglianze socio-culturali e prevedere percorsi e azioni per valorizzare la

scuola intesa come comunità attiva.

Attraverso:

Pianificazione delle attività che comportino concretamente lo sviluppo delle competenze

chiave di cittadinanza

Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti.

Attuazione dei principi di pari opportunità sulla base delle iniziative di educazione

all’affettività, alla prevenzione della violenza in genere, al piano dell’inclusività..

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I PRINCIPI ISPIRATORI DEL P.T.O.F.

La scuola e le persone che in essa operano (Dirigente scolastico, insegnanti, personale non docente)

si ispirano ai Principi educativi e di progettazione formativa che seguono.

Autonomia scolastica:

La scuola dell’autonomia è quella dove vengano valorizzate le libertà, le capacità di decisione e di

assunzione di responsabilità a tutti i livelli.

Allo stesso modo è valorizzata l’autonomia di ricerca e di sviluppo e quindi le capacità progettuali

e di elaborazione culturale originali di tutti e di ciascuno.

Progettazione:

La scuola di qualità, quella che progetta consapevolmente, è la stessa in cui tutti si impegnano al

miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa e di servizio, attraverso le attività di

progettazione – attuazione – controllo – valutazione – riprogettazione – documentazione, sulla base

di parametri definiti e condivisi collegialmente.

Collegialità:

Modalità di organizzazione della scuola di qualità che si articola in gruppi di lavoro, condivisione

di progetti, rispetto e assunzione di decisioni prese a livello di Collegio Docenti, di Gruppi di

Ambito, sottogruppi, di Team-work e di Consigli di classe e intersezione.

Ricerca, Aggiornamento e Autoaggiornamento continuo:

Utilizzazione dei momenti di programmazione collegiale come occasione di confronto e

approfondimento delle proprie competenze professionali

Affermazione dell’ aggiornamento continuo come dovere professionale.

Sviluppo consapevole di un atteggiamento di ricerca e spirito di innovazione.

Scuola attiva e creativa:

Quella dallo stile sperimentale e creativo diffuso, in cui tutti i soggetti interessati si sentano

impegnati a costruire percorsi di crescita reale per tutti gli alunni, volti costantemente alla ricerca

delle soluzioni più confacenti, nonché da attori e osservatori orientati ad interpretare, ed

eventualmente autocorreggersi, anche un processo di miglioramento.

Di apprendimento:

La scuola attenta a progettare intorno all’alunno ambienti ricchi di occasioni di formazione,

apprendimento, crescita, benessere.

Orientamento

La scuola capace di orientare attraverso la conoscenza del sé, delle proprie attitudini, delle

aspirazioni e capace di aprirsi al mondo entrando in relazione positiva con le opportunità del

territorio e della comunità umana.

Successo formativo:

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Il nuovo modello di scuola che implica una metodologia didattica capace di sviluppare interessi,

vocazioni, scelte e di sostenere gli alunni nel processo di formazione dell’identità personale e di

acquisizione della capacità di autodirezione

Personalizzazione:

La scuola attenta ai ragazzi in difficoltà di apprendimento, che elabora percorsi differenziati e piani

educativi personalizzati, per raggiungere sinergicamente con le famiglie i medesimi obiettivi di

orientamento, capace di stimolare progetti di vita che proseguiranno poi nei successivi gradi

d’istruzione.

Servizio alle persone: .

La scuola capace di definire la propria offerta formativa, il proprio progetto educativo, sapendo

interpretare ed interagire con i bisogni, gli interessi, le aspettative degli alunni, dei genitori e della

committenza sociale.

La scuola partecipata, in cui gli utenti assumano un ruolo nella determinazione delle caratteristiche,

dell’efficacia, della qualità dell’offerta formativa, in cui si generi valore nella relazione attraverso la

soddisfazione, sia di chi eroga il servizio sia di chi ne fruisce.

Diversità e inclusione:

La scuola capace di valorizzare le diversità e di promuovere l’integrazione.

Comunità:

La scuola in grado di crescere come Comunità, di educare attraverso:

la condivisione dei valori della nostra Carta Costituzionale, nella quale alunni, genitori, insegnanti,

Dirigente scolastico, personale amministrativo e collaboratori scolastici interagiscono per

promuovere la crescita dei nostri ragazzi e della loro personalità umana.

Patto formativo

La scuola capace di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica

attraverso la condivisione e il confronto tra gli attori del processo educativo: alunni, insegnanti,

genitori e associazioni di genitori.

Rapporto con il territorio:

La scuola che entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio circostante, recependo i

bisogni formativi e stimolando gli Enti locali, le associazioni, il volontariato, le realtà economiche e

le forze sociali a collaborare alla loro realizzazione.

Certificazione.

La scuola capace di valorizzare le competenze di ciascuno proponendo percorsi di eccellenza e

promuovendo la cultura della certificazioni.

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AREA

DELL’ORGANIZZAZIONE

E

DELL’INCLUSIONE

LA MISSION DELLA NOSTRA SCUOLA

APPROCCI METODOLOGICI

SCUOLA DELLA CONTINUITÀ

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

SCUOLA DELL’INCLUSIONE E DEL SUCCESSO FORMATIVO

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LA MISSION DELLA NOSTRA SCUOLA: “il dover essere di ciascuno di noi ”

La “mission” del 2° Circolo Didattico si concretizza verso:

I diritti dei bambini

Le bambine ed i bambini, che vengono a scuola chiedono implicitamente / esplicitamente di trovare

un clima sereno, adulti capaci di ascoltare, richieste chiare, coerenti, semplici, comportamenti

lineare e la meta chiara di ogni azione così come di ogni regola. Ecco perché la scuola deve

orientare.

Una scuola per tutti e per ciascuno

La scuola ascolta, osserva prima di progettare. Pensa ai bisogni collettivi e quelli individuali. Ha

un’organizzazione rigorosa proprio per rassicurare ed allo stesso tempo è flessibile sotto il profilo

didattico perché consapevole che l’apprendimento è frutto di un processo e non di un percorso

lineare [lezione – ascolto – ripetizione]. Tale flessibilità prevede il coinvolgimento consapevole e

fortemente partecipativo dei soggetti che vengono a scuola per crescere ed imparare.. Ecco perché

la scuola deve orientare.

Una scuola sveglia ed attenta al futuro

Ogni bambino deve SCOPRIRSI prima di conoscersi e REALIZZARSI. Ecco perché la scuola

deve orientare.

La Mission del nostro Circolo mira a garantire il successo formativo di ogni bambino, favorendo:

La maturazione e la crescita umana

Lo sviluppo delle potenzialita’ e personalita’

Le competenze sociali e culturali

L’azione educativa è orientata ai seguenti:

Valori

Identita’

Integrita’

Solidarieta’

Accettazione della diversita’ e dello svantaggio nel rispetto della persona

Dialogo

Confronto

La nostra scuola si pone di conseguire:

La promozione della prima alfabetizzazione culturale

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attraverso l’organizzazione dei vari linguaggi finalizzati al sapere, al saper fare, al saper essere e al

saper divenire. Realizzare le conoscenze e abilità di base che valorizzino le risorse dell’intelligenza

in tutte le sue espressioni, per uno sviluppo pieno della personalità.

La formazione della persona

e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione della Repubblica Italiana e delle

direttive della Comunità Europea

Le lingue e i nuovi linguaggi

La promozione delle conoscenze delle lingue comunitarie nel quadro delle competenze europee e i

linguaggi dell’alfabetizzazione informatica.

Le educazioni

L’educazione alla pace e alla gestione consapevole dei conflitti, per superare positivamente

attraverso accordi, patti, compromessi e divergenze personali e di gruppo nella vita sociale,

L’educazione alla salute e al benessere dell’organismo psico-fsico come modalità di prevenzione

attiva del disagio;

L’educazione alla legalità per promuovere la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole

l’educazione all’ambiente attraverso l’uso attivo e consapevole di metodologie scientifiche

L’educazione al piacere della lettura e alla fruizione personale del patrimonio culturale e artistico e

storico.

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APPROCCI METODOLOGICI

La pratica metodologica si organizza con modalità diverse, finalizzate a rendere più efficace

l’intervento formativo, attente alle eventuali necessità di personalizzare i percorsi per gli alunni:

lezione collettiva nel contesto della classe

attività per gruppi ristretti

discussione e condivisione dei risultati

interventi individualizzati

percorsi progettuali realizzati con la classe singola o a livello di interclasse

applicazione di nuove metodologie e di strumenti informatici innovativi

La scuola non può prescindere dalla riflessione sulle strategie didattiche per rendere più efficace

l’insegnamento, adeguandolo alle nuove esigenze culturali e ai nuovi strumenti tecnologici,

indirizzati verso metodologie che superino la visione di una scuola meramente trasmissiva di

conoscenze.

la relazione educativa:

Nel rispetto della libertà d’insegnamento di ogni docente, si propone un modello in cui al centro di

ogni processo di insegnamento- apprendimento insiste la relazione educativa centrata sull’allievo.

In questo modo l’alunno trova piena corrispondenza nei suoi bisogni di crescita e la comunità

educante ( famiglia, docenti, istituzione scolastica, enti formativi territoriali) può positivamente

concorrere a potenziare e sostenere tale processo.

Il benessere organizzativo:

In un clima di accoglienza positivo alunni e insegnanti devono vivere l’esperienza scolastica in

modo sereno e gratificante. Tutti devono sentirsi accettati per quello che sono e ciascuno per quello

che è.

L’apprendimento cooperativo:

Altro aspetto particolarmente importante è quello di considerare l’immagine sociale

dell’apprendimento. La condivisione di idee ed esperienze è essenziale perché la costruzione del

sapere è sostanzialmente un fatto sociale, esso si costruisce nell’interagire comunitario, il cosiddetto

Cooperative Learning. Allora gli alunni devono essere abituati a confrontarsi, a discutere, a

dibattere, per arrivare a decisioni condivise e scelte il più possibile rispettose del parere di ciascuno.

Si promuove così la costruzione di un sapere articolato che tenda a sviluppare una visione sistemica

della realtà utilizzando un’integrazione tra le varie discipline di studio.

Perché il sapere sia teoricamente efficace per gli alunni, si auspica di partire sempre dalle

conoscenze già acquisite dai bambini per ampliarle man mano attraverso un procedimento ricorsivo

e la loro organizzazione in mappe concettuali.

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Il nostro Circolo utilizza le opportunità comunicative messe a disposizione dalle nuove tecnologie

della comunicazione promuovendo la corrispondenza scolastica, e utilizza piattaforme nelle quali

viene promosso l’apprendimento collaborativo.

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SCUOLA DELLA CONTINUITÀ

Il nostro Circolo è formato da due ordini di scuola: infanzia e primaria, La scuola mette in atto una

serie di azioni e strategie organizzative per favorire la continuità fra i due segmenti e prevenire il

disorientamento e il disagio nel passaggio fra gli ordini. Innanzitutto la continuità è favorita dalla

gestione unitaria dell’istituto da parte del Dirigente Scolastico assicurando condizioni di dialogo e

confronto fra le varie componenti della scuola.

Incontri scuola infanzia-primaria-secondaria sono istituite le commissioni: infanzia-primaria e

primaria-secondaria, per la formazioni delle classi e per il passaggio delle informazioni sulle

caratteristiche complessive degli alunni.

Sono previsti incontri dipartimentali, consistenti in momenti di raccordo e di verifica del

curricolo tra insegnanti della scuola dell’infanzia e insegnanti della scuola primaria; momenti di

raccordo e di verifica del curricolo di Circolo tra insegnanti della scuola primaria e insegnanti dei

dipartimenti disciplinari della scuola secondaria di primo grado

Il 2° Circolo adotta un curricolo unitario dai 3 ai 10 anni, sulla base delle Indicazioni Nazionali per

il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, per garantire continuità ed

efficacia ai processi d’apprendimento.

La risorsa tempo è un elemento fondamentale nella gestione degli apprendimenti e delle

competenze. I contenuti generali verranno declinati nelle programmazioni individuali degli

insegnanti in contenuti specifici partendo da una lettura consapevole dei bisogni della singola classe

e dei suoi alunni. I contenuti proposti saranno funzionali all’acquisizione di abilità che saranno

connesse al profilo in uscita delle competenze che possederanno gli allievi al termine del primo

ciclo d’istruzione.

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EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Le attività di educazione alla salute e di informazione sui danni alla salute sono inquadrate nello

svolgimento ordinario delle attività educative e didattiche attraverso l’approfondimento di

specifiche tematiche in connessione a iniziative progettuali offerti dal territorio, da associazioni (

UNICEF ) e da enti . L’evoluzione della nozione di salute verso una concezione meno statica esige

che l’educazione alla salute abbia come obiettivo il pieno sviluppo delle possibilità dell’individuo di

vivere in armonia col suo ambiente. Tale educazione deve essere orientata a far prendere coscienza

a ciascuno delle proprie responsabilità nel mantenimento della salute attraverso una condotta

consapevole di vita sana e cibo sano.

Rendersi conto che il proprio benessere personale è legato alle buone relazioni familiari e sociali,

per cui si aiuteranno gli alunni ad integrarsi in modo armonioso nella vita e nella società attraverso

una partecipazione costruttiva e responsabile.

E’ necessario quindi predisporre un percorso educativo che, attraverso la conoscenza (sapere)

induca comportamenti (saper fare) coerenti con un modello di vita improntato al benessere globale

della persona (saper essere).

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SCUOLA DELL’INCLUSIONE E DEL SUCCESSO FORMATIVO

L’inclusione e il successo formativo di tutti i nostri alunni sono lo scopo principale della scuola. In

modo particolare, la risposta alle nuove problematiche della disabilità, dei disturbi specifici di

apprendimento e dei bisogni educativi speciali rappresentano un obiettivo strategico della nostra

scuola. Il Circolo attua la piena accoglienza nei loro confronti consapevole che la diversità è una

risorsa e che un’utenza sempre più diversificata che presenta una pluralità di bisogni formativi, ed

un variegato ventaglio di disagi sono l’evoluzione normale di un ambito territoriale in crescita e con

forte flusso immigratorio. Per fare fronte a queste problematiche la scuola si è dotata di due organi

funzionali. Il gruppo di lavoro per l’handicap GLH e il gruppo di lavoro per l’inclusione scolastica

GLI .

Integrazione degli alunni con disagi L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle

sezioni/classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno.

Nell’assegnazione dei docenti alle classi/sezioni, nella formulazione degli orari e dei criteri di

utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature) l’istituzione scolastica presta particolare

attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni diversamente abili. Per ciascun alunno

in situazione di handicap, la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del

servizio territoriale predispone un apposito Piano educativo individualizzato.

Per favorire l’integrazione la scuola si avvale di insegnanti statali specializzati e dei collaboratori

scolastici con “Incarichi specifici”.

La scuola, inoltre, segnala le necessità di assistenza specialistica alla persona agli Enti Locali che, a

loro volta, forniscono il personale necessario come supporto all’attività docente.

In ogni caso le attività di integrazione e il conseguente intervento degli operatori riguardano tutta la

classe o tutto il gruppo in cui è inserito alunno con handicap; le attività di tipo individuale sono

espressamente previste nel piano educativo. Per affrontare in modo sistematico le varie

problematiche connesse, la scuola ha istituito il Gruppo di lavoro per l’Handicap.

Il G.L.H, discende direttamente dalla normativa D.M. 122/94 e LEGGE 104/92 e si occupa in

modo specifico di tutto quanto riguarda la gestione delle dinamiche educative, relazionali e

burocratiche legate alla disabilità: dall’assegnazione alla classe al monitoraggio dell’azione

educativa, ai rapporti con le famiglie e con gli specialisti della ASL.

E’ composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, dagli insegnanti di sostegno dai coordinatori

di classe e dai genitori degli alunni disabili, dall’assistente sociale del comune e dall’equipe psico-

pedagogica della ASL.

Funzioni: Il GLH cura tutte le problematiche relative agli alunni riconosciuti diversamente abili.

promuove la collaborazione e il dialogo con le famiglie coinvolte e con i vari enti deputati al

problema della disabilità. Promuove la sperimentazione di buone prassi e la promozione di un

ambiente favorevole per l’apprendimento degli alunni diversamente abili. Il Gruppo H (GlH), si

riunisce ad inizio d’anno ed ogni volta che se ne ravvisi la necessità, su convocazione del dirigente

scolastico.

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Il nostro Circolo, già negli anni passati, si è impegnato attivamente in un progetto di ricerca azione

per la prevenzione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, grazie anche all’impegno del

referente del gruppo in quanto persona già specializzata in campo.

La normativa sui disturbi specifici di apprendimento (DSA) in ambito scolastico ha introdotto, per

la prima volta in un testo di legge, sia la definizione di DSA, sia quelle di dislessia, disgrafia,

disortografia e discalculia, e ne ha disciplinato gli opportuni interventi.

Attraverso una mirata attività dell’insegnante specialista la nostra Scuola ha avviato un processo di

riflessione e scoperta sui DSA, “disturbi” subdoli, in quanto non hanno un’identità ben identificata

e, soprattutto, non sono mai identici nelle loro manifestazioni.

Gli insegnanti hanno partecipato alle iniziative di formazione promosse negli anni.

Nei confronti degli alunni con DSA, la scuola:

Attua iniziative mirate di prevenzione delle difficoltà e dei disturbi specifici di

apprendimento fin dalla scuola dell’Infanzia ;

Monitora i processi di apprendimento evidenziati dagli alunni in lettura e scrittura attraverso

l’utilizzo di prove oggettive ;

Collabora con l’ASL per l’individuazione precoce dei Disturbi specifici dell’apprendimento,

con il coinvolgimento delle famiglie;

Predispone gli strumenti necessari per la piena attuazione del diritto di apprendimento;

Elabora i Piani Didattici Personalizzati, in base alla normativa prevista ( linee Guida per

alunni con DSA e Legge 170/2010 .

La direttiva del 2012, con cui il MIUR ha accolto gli orientamenti da tempo presenti in molti Paesi

dell’Unione europea, precisa il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES), che si basa su una

visione globale della persona fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto. La

direttiva amplia al di là dei DSA l’area delle problematiche prese in considerazione, quali, ad

esempio, i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria,

dell’attenzione e dell’iperattività, nonché il funzionamento intellettivo limite, e introduce il tema

dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

Si evidenzia il ruolo fondamentale dell’azione didattica ed educativa, e quindi il dovere della Scuola

di realizzare la personalizzazione del processo formativo di ogni alunno, facendo attenzione nel

distinguere tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento.

Nei confronti dei BES il nostro Circolo rileva:

i casi all’interno dei Consigli di classe/intersezione e individua le aree di funzionamento della

persona nelle quali intervenire;

adegua le programmazioni delle discipline ai casi, attraverso la strutturazione di un Piano Didattico

Personalizzato;

Al fine di gestire in modo sistematico e integrato le varie problematiche la scuola ha istituito il

Gruppo di lavoro per l’Inclusione scolastica il G.L.I.

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Ha la funzione di analizzare le situazioni di alunni con disturbi specifici di apprendimento D.S.A.,

bisogni educativi speciali B.E.S. e alunni con ritardi di apprendimento a rischio di dispersione

nell’ambito dei plessi di competenza, e di coordinare le risorse dell’Istituto sia umane sia materiali

al fine di trovare ed impiegare le strategie didattiche ed educative più appropriate.

Obiettivi : IL G.L.I. ha l’ obiettivo è di favorire i processi di inclusione, la piena integrazione al

gruppo classe e le condizioni per il successo formativo di tutti gli alunni e in particolare per coloro

che si trovano in situazione di disagio. A tal fine esso si fa promotore delle seguenti azioni:

a- rileva le situazioni di disagio e gli alunni con bisogni formativi speciali;

b- promuove, per tutti gli alunni con disturbi specifici di apprendimento DSA e bisogni educativi

speciali BES, un Piano Didattico Personalizzato che, in considerazione della natura dei

disturbi/svantaggi riconosciuti, faccia seguire una proposta didattica adeguata e condivisa con la

famiglia, in cui tutti gli operatori siano messi a conoscenza delle scelte metodologiche da adottare

sinergicamente ed eventualmente da compensare con interventi che garantiscano il benessere psico-

fisico dell’alunno. I Piani personalizzati di norma sono consegnati alle famiglie entro il mese di

novembre, sono obbligatori per i D.S.A. certificati e da estendere su proposta del consiglio di classe

anche agli alunni B.E.S. La legislazione nazionale sui BES favorisce l’introduzione di percorsi

personalizzati per tutti gli alunni che richiedano risposte specifiche a specifici problemi.

Per l’anno scolastico in corso, i gruppi predisporranno un Piano Annuale per l’Inclusività (PAI)

dove si forniranno elementi di riflessione da inserire come integrante del PTOF d’Istituto (CM

8/2013).

Nell’ottica del piano delle attività per l’inclusione, a favore dell’apprendimento di tutti gli alunni,

devono essere valorizzate tutte le possibili flessibilità organizzative: la pratica laboratoriale, le

classi aperte, i gruppi di lavoro ecc.

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AREA

DELLA FORMAZIONE

FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

PIANO DI FORMAZIONE

DOCENTI – ATA - ALUNNI - 2015/2018

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FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO

La formazione e parte integrante della funzione del docente e gli utenti del servizio pubblico, nel

nostro caso alunni e genitori, infatti, hanno diritto ad un servizio di qualita che dipende in maniera

decisiva dal miglioramento della qualità degli insegnanti. Essi devono, infatti, saper progettare

l’azione formativa gestendo le nuove condizioni di flessibilità, di modularita e di discrezionalita

metodologica, ma nello stesso tempo garantire il raggiungimento degli standard prefissati, valutare i

risultati e promuovere azioni di miglioramento.

L'art. 1 comma 124 della L. 107/2015 prescrive che "la formazione in servizio dei docenti di ruolo è

obbligatoria, permanente e strutturale" e che "le attivita di formazione sono definite dalle singole

istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale e con i risultati emersi dai piani di

miglioramento delle istituzioni scolastiche" sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano

nazionale di formazione.

Obiettivo prioritario della nostra scuola è la promozione della collaborazione e dello spirito di

unione tra i docenti, nella prospettiva dell'affermazione sempre più netta di una comunita

professionale autoriflessiva, proiettata verso una continua crescita professionale e in funzione di una

politica mirante alla valorizzazione del merito.

L’attività viene definita in coerenza con:

IL POF

IL PIANO TRIENNALE DEL'OFFERTA FORMATIVA

I RISULTATI EMERSI DAL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano annuale di Aggiornamento e Formazione deve offrire, quindi, ai docenti una vasta gamma

di opportunità e si deve sviluppare nel rispetto delle priorità individuate. Deve essere, inoltre,

coerente con i bisogni rilevati all’interno del Circolo per implementare strategie educative e per

ottimizzare negli alunni le competenze sociali e culturali affinché producano un’effettiva ricaduta

per un’ efficace prassi didattica ed organizzativa.

Le attivita di formazione e di aggiornamento si ispirano :

all’ arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal processo

di riforma in atto, sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli disciplinari,

linguaggi non verbali, tematiche trasversali), puntualizzazione dei metodi e organizzazione

dell’insegnamento, integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e

valutazione degli esiti formativi articolata e organizzata secondo le specificita disciplinari;

all’ attenzione e sostegno alle diverse attivita di autoaggiornamento per favorire il confronto e lo

scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno gia acquisito esperienze

professionali; in questo senso sono ammessi anche gruppi di lavoro e di progetto sull’innovazione

dei contenuti e sulla ricerca metodologica e didattica, che facciano della scuola un centro attivo di

sviluppo professionale sempre aperto alla collaborazione con il contesto esterno.

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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

Anno scolastico 2016/2017

22

Considerato:

il c. 12 dell’art. 1 della Legge 107/15 che prevede l’attività formativa rivolta al personale docente e

amministrativo, tecnico e ausiliare

il c. 124 che stabilisce nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la

formazione in servizio obbligatoria, permanente e strutturale

il risultato dei sondaggi in seguito alla somministrazione dei questionari di preferenza rivolti al

personale docente ed ATA

il 2° Circolo, in coerenza con il PTOF e con i risultati emersi dal Piano di Miglioramento,

definisce, per l’anno scolastico 2016/2017, le seguenti attività di formazione:

ANNO CORSI DI FORMAZIONE DOCENTI ALUNNI AA CC

2016/17

Formazione alunni scuola primaria

di primo soccorso (base)

X

Formazione personale docente ed

ATA primo soccorso avanzato

X X

Corsi per salvaguardare la

sicurezza a scuola (D. Lg 81/2008 ,

mod e integr.) e tutelare la

privacy;

x

X

-Iniziative di Formazione docenti

sulle competenze digitali avanzate

(alfabetizzazione informatica,

impiego del registro digitale e di

altri software per la gestione

informatizzata dell’attività

didattica e delle attività funzionali

all'insegnamento);

X

23

Formazione sulla gestione degli

atti amministrativi e contabili

X

Corso di formazione sulle

competenze trasversali(

competenze chiave europee)

X

Percorsi di formazione ed

aggiornamento in ambito

disciplinare ( programmazione per

competenze, approcci didattici

innovativi, metodologie

laboratoriali etc...)

X

Approfondimento di tematiche

trasversali: metodo di studio,

motivazione scolastica, didattiche

alternative

X

Corso di lingua inglese base e

avanzato per acquisizione

competenze B1

X

24

Il piano di formazione e aggiornamento del Circolo prevede, altresì, la libera adesione dei docenti,

del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione

organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati.

25

L’AREA

DEL TERRITORIO

IL TERRITORIO

SERVIZI RIVOLTI AGLI ALUNNI

L’ENTE LOCALE

CENTRI DI ASSISTENZA

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

MANIFESTAZIONI E PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO

26

IL TERRITORIO

Il 2 ° Circolo Didattico opera in una realtà territoriale geograficamente posta nel centro

sud della regione Sicilia. Il Comune di Niscemi, storicamente a vocazione agricola, ha una

popolazione che supera i 28 mila abitanti.

Il paese è in calo demografico, l’agricoltura e la produzione di prodotti ortofrutticoli che in

passato ha dato l’occasione ai tanti di produrre nel mercato le primizie locali, oggi non

consente di poter stabilizzare il tenore di vita delle famiglie più povere.

Negli ultimi anni si è visto un cospicuo flusso immigratorio che, nelle fasce più recenti,

mostra difficoltà di integrazione socio-economica. Le famiglie extracomunitarie pro-

vengono soprattutto dalla Romania e da nazioni del nord-Africa:Marocco e Tunisia. Sono

queste etnie che versano in situazione disagiata e faticano ad integrarsi. La fascia più ampia

della popolazione, ivi compresa quella scolastica, appartiene a coltivatori agricoli e salariati

seguiti numericamente da addetti ai servizi e pubblici dipendenti. La popolazione è

concentrata tra il Centro storico e altri quartieri minori anche di recente urbanizzazione. Nel

Comune sono presenti varie strutture di aggregazione sociale: associazioni culturali, gruppi

di volontariato, società sportive, gruppi parrocchiali.

Il 2° Circolo Didattico di Niscemi, costituito da due plessi, abbraccia l’utenza di due popolosi

quartieri, Macello e Poggio Matrice, che si colloca tra le zone piu svantaggiate del territorio. La

sede centrale “Mario Gori” e uno degli istituti piu vecchi e piu grandi di Niscemi.

Servizi rivolti ai bambini in età scolare:

Biblioteca comunale

Parrocchie

varie associazioni sportive

Volontari della Protezione civile.

Associazione di volontariato

L’Ente Locale

L’Ente Locale Primo punto di riferimento per la scuola è l’Amministrazione Comunale

Le collaborazioni attuali si incentrano prevalentemente sui seguenti aspetti:

assistenza agli alunni disabili

interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici

erogazione del servizio di refezione scolastica nella scuola dell’infanzia.

27

Centri di Assistenza Sociale la scuola riceve assistenza e sostegno sotto varie forme (personale

assistente, consulenza, supporto all’attività didattica,..) per gli alunni diversamente abili.

RAPPORTI COL TERRITORIO

Il comma 2 della L.107/2015 anticipa un contenuto importante: si tratta della programmazione

triennale dell’offerta formativa per l’innalzamento dei livelli d’istruzione, per la prevenzione

dell’abbandono e della dispersione scolastica e per l’apertura della comunità scolastica al territorio

con il coinvolgimento delle istituzioni, quali il Comune e delle realtà locali.

L’Istituzione Scolastica promuove, in ogni forma possibile, il raccordo e la collaborazione con le

Associazioni culturali, sportive e dei servizi del territorio allo scopo di:

-mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso

integrate e congruenti con le linee-guida indicate nel presente Piano

-valorizzare le competenze professionali di quanti operano all’interno delle Associazioni· -

valorizzare l’opera di volontariato dell’associazionismo

Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa, l’Istituzione

Scolastica può stipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio. Tali accordi

sono finalizzati in particolar modo a :

promuovere il pieno utilizzo e la valorizzazione delle risorse professionali del territorio in

modo volontario e in accordo con i docenti

promuovere scambi e incontri fra le scolaresche·

realizzare progetti didattici , educativi , sportivi o culturali di interesse territoriale comu IL

CORPO E LA VOCE ni.

28

29

30

31

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO PER L’ANNO

SCOLASTICO 2016-2017

Titolo Collaborazioni esterne

Sport di classe

Io leggo perchè

La cultura siciliana del territorio: proverbi dialettali

del niscemitano

Prof. Incarbone Giuseppe

Orto a scuola Associazione SLOW FOOD

Quando i bambini fanno oh! Associazione CLESSIDRA

La scuola che vorrei. Comune di Niscemi e associazione Penelope.

Market solidale con la Misericordia Associazione MISERICORDIA

Durante il corso dell'anno scolastico 2016-17 la scuola aderisce ad altri progetti che non potranno

essere inseriti nella presente tabella perche proposti da Enti ed Associazioni dopo la data di

pubblicazione del presente Piano, sarà possibile prenderne visione nello spazio dedicato all'interno

del sito dell'Istituto.

32

AREA

“LA STORIA SIAMO NOI” 2° CIRCOLO DIDATTICO:

LE SCUOLE DELL’INFANZIA

LE SCUOLE PRIMARIE

GLI UFFICI DI SEGRETERIA

L’UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

LA NOSTRA SCUOLA VISTA DAGLI UTENTI

PLESSSO MARIO GORI PLESSO POGGIO MATRICE

SCUOLA DELL'INFANZIA

CALATAFIMI

33

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

La nostra scuola e le sue risorse

Il 2° Circolo Didattico di Niscemi è così strutturato:

SCUOLA dell’INFANZIA

Plesso via Calatafimi

Plesso Don Milani

La scuola dell’infanzia denominata Don Milani si fonda sui principi del grande Maestro di vita :

“La ricchezza degli uomini sta nella loro capacità di comunicare “( Don Milani )

Don Lorenzo era, infatti, un uomo che, per le sue scelte nette e coerenti, le sue rigide prese di

posizione, il linguaggio tagliente e preciso, la sua logica stringente di ragionare e argomentare, si

tirava facilmente addosso grandi consensi. Su di lui è stato detto e scritto molto, sono state fatte

opere teatrali e quattro films, però resta ancora molto da scoprire sopratutto in quella dimensione

religiosa che è l’aspetto fondamentale di tutta la sua vita e delle sue opere.

La scuola dell’Infanzia è formata da 11 sezioni funzionanti a Tempo Pieno. E’ strutturata su 40 ore

settimanali distribuite su 5 giorni lavorativi dalle ore 8.000 alle ore 16.00

La contemporaneità del personale docente viene gestita in modo flessibile al fine di consentire

attività personalizzate, per piccoli gruppi, per didattica di laboratorio.

Nei due plessi viene erogato un servizio Mensa. Le sale mensa, allestite nei reparti di appartenenza,

sono il punto da cui parte la distribuzione dei pasti ai piccoli alunni delle nostre scuole.

Il cibo viene servito dal personale della Cooperativa e l’assistenza è a cura dei docenti e/o del

personale ATA di turno.

Una Commissione Mensa (formata da docenti) individuano miglioramenti o correzioni da apportare

e formulano regole di comportamento affinchè anche lo spazio dedicato ai pasti rappresenti un

momento educativo. I menù variano di giorno in giorno, secondo tabelle dietetiche predefinite.

SCUOLA PRIMARIA

PLESSO “MARIO GORI”

Plesso Poggio Matrice

Il plesso “Mario Gori” prende il nome in onore del poeta niscemese ( nato nel 1926 a Niscemi,

muore a Catania nel 1970) ed è costituito da due ordini di scuola: scuola dell’infanzia e scuola

primaria.

Mario Di Pasquale, in arte Mario Gori, proveniente da una famiglia umile, con la sua poetica ha

messo in evidenza i sentimenti, le amarezze, le sofferenze degli emigranti e i problemi della povera

gente del suo paese.

I temi dei suoi versi, infatti, sono: il paese, l’amore, il dolore, la povertà, i ricordi dell’infanzia che

lo aiutano a liberarsi dalle insidie e dai fantasmi della maturità.

34

Si legge:

Sarò sempre un bambino

che s’incantava con i racconti lunghi

delle sere d’inverno. M’è rimasto

d’azzurro il paradiso dell’infanzia,

……….C’è qualcuno ancora

che sogna in questo mondo desolato. (da”La rondine morta”).

La scuola primaria è costituita da un plesso ubicato nel centro storico e da un altro in periferia.Le

aule e i servizi degli edifici ubicati risultano idonei ad accogliere tutti gli alunni.

L’edificio centrale è dotato di un ampio cortile e di spazi adibiti a vari laboratori: scientifico

informatico, linguistico, multimediale...

L’altra sede è attrezzata di ampi spazi esterni, di un anfiteatro, di palestra ben strutturata, di notevoli

laboratori e di una sala mensa.

GLI UFFICI DI SEGRETERIAE DI DIREZIONE

Sono collocati in via Calatafimi.

La Segreteria svolge le attività amministrative funzionali all’erogazione del servizio scolastico.

Gli uffici sono aperti tutti i giorno: dal lunedì al venerdì.

L’orario di ricevimento degli uffici di segreteria per docenti, alunni, genitori e collaboratori

scolastici:

orario antimeridiano:11.00- 13.00

orario pomeridiano: 15.30- 16.30

Il Dirigente Scolastico riceve i genitori in qualunque momento previo appuntamento telefonico al

numero:

0933-951434

35

LA NOSTRA SCUOLA VISTA DAGLI UTENTI

Nel mese di maggio, come da prassi consolidata, vengono consegnati dei questionari agli alunni ed

alle loro famiglie, con lo scopo di rilevare atteggiamenti, suggerimenti e considerazioni circa la

percezione che essi hanno della scuola, delle dinamiche relazionali vissute al suo interno, nonché di

eventuali proposte per migliorare la qualità del sistema.

L’indagine sull’utenza e i riscontri istituzionali di autovalutazione d’istituto vengono posti alla base

della definizione del Piano di Miglioramento al fine di sperimentare nuovi strumenti per il

miglioramento continuo del servizio di istruzione, formazione ed educazione attivato da codesto

Circolo.

Dalle rilevazioni effettuate è possibile affermare che i percorsi attivati negli anni passati hanno

trovato una convergente uniformità di pareri favorevoli (alunni/famiglie) nonché un feedback

qualitativamente positivo sulle progettualità proposte da codesta scuola.

Di conseguenza, è possibile disegnare un profilo di questa scuola come:

- ambiente del vivere e del convivere;

- luogo di crescita;

- realtà attenta ai bisogni delle famiglie;

- centro di elaborazione di strategie educative;

- scuola aperta al confronto, alle innovazioni, all’uso di nuove tecnologie e della LIM

- scuola che valorizza le tradizioni artistiche e religiose locali (presepe, carnevale, cc…)-

-scuola attenta alla solidarietà attraverso la partecipazione a iniziative promosse da

TELETHON,UNICEF,

- scuola aperta al territorio con la partecipazione ad iniziative locali (anniversario Mario Gori, ,

Carnevale, i giorni della memoria., i diritti dei bambini …).

Si caratterizza, altresì, come promotrice della professionalità di tutte le figure che in esse operano,

promuove e valorizza la continuità e si attiva a prevenire la dispersione scolastica.

36

AREA

DEL

CURRICOLO

RIPARTIZIONE DEL CURRICOLO PER DISCIPLINA

L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO NELLA NOSTRA SCUOLA

CURRICOLO: MOTIVAZIONI-FINALITA’-METODOLOGIE- STRUTTURAZIONE

COMPETENZE CHIAVE

37

RIPARTIZIONE DEL CURRICOLO PER DISCIPLINA Anno Scolastico 2016-2017

TEMPO NORMALE

CLASSI 1^ 2 ^ 3^ 4 ^ 5^

Italiano 6 6 5 5 5

Cittadinanza e costituzione 1 1 1 1 1

Matematica 5 4 4 4 4

Geografia –Storia- Studi sociali 3 3 3 3 3

Scienze 2 2 2 2 2

Inglese 1 2 3 3 3

Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1

Arte ed immagine 2 2 2 2 2

Educazione fisica 2 2 2 2 2

Musica 2 2 2 2 2

Religione 2 2 2 2 2

TOTALE ORE 27 27 27 27 27

Da quest’anno, utilizzando le risorse umane interne alla scuola, si attivano laboratori educativo -

didattiche specialistiche sia nella scuola primaria sia nell’infanzia secondo il seguente prospetto:

scuola primaria:

laboratorio musicale,

laboratorio informatico e multimediale

laboratorio scientifico

laboratorio di arte e immagine

laboratorio sostegno

Scuola dell’infanzia:

laboratorio di arte e immagine

laboratorio di educazione fisica

laboratorio di lingua inglese

laboratorio di informatica

38

ATTIVITA ESPRESSIVE E DI RECUPERO/APPROFONDIMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA

Sono previste delle attivita espressive, di recupero e sviluppo degli apprendimenti organizzate sia

per gruppo classe, sia per gruppi di livello, programmate e quindi oggetto di valutazione.

LABORATORI ESPRESSIVI DI:

lettura animata

canto corale

ceramica,

pittura,

teatro,

perché favoriscono nel bambino lo sviluppo di capacita creative ed espressive, valorizzando la sua

crescita emotiva e relazionale, in un ambiente gratificante e positivo, attraverso l'acquisizione di

precise competenze nell'ambito dei diversi linguaggi.

ATTIVITA DI APPROFONDIMENTO , RECUPERO E SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI

Le attività per il recupero e lo sviluppo dell'apprendimento si adattano e si differenziano a seconda

delle esigenze dei singoli alunni. Non sono riservate esclusivamente ai bambini “in difficoltà” ma a

tutti gli allievi della classe, in quanto per ognuno di essi sono necessari momenti, strategie, tecniche

diverse, con l’utilizzo di sussidi e strumenti didattici per rendere significativo e motivante cio che si

e appreso e per sviluppare ulteriormente le competenze individuali.

39

L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DELLA NOSTRA SCUOLA

“Il curricolo di Circolo è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al

tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del

curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione

educativa.

Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al

profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle

competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.

A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci,

le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le

discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento

dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche” recitano le

indicazioni nazionali, affermazione che se da un lato impone la prescrittività dei traguardi per lo

sviluppo delle competenze, dall’altro lascia alle scuole le modalità strategiche per raggiungere i

risultati ma soprattutto, lascia alle scuole la possibilità di partire dai problemi di una determinata

realtà.

E’ evidente che la scuola programmi, a seconda delle diverse età degli alunni classi/sezioni attività

non frammentarie o occasionali, ma pensate e ordinate, in percorsi metodologico –didattico

coerenti, infatti i percorsi tradizionali non sono più sufficienti, una scuola avulsa dalla realtà,

centrata su un livello meccanicistico: “io insegno, tu impari” è improponibile e le stesse indicazioni

lo evidenziano ampiamente.

40

CURRICOLO: MOTIVAZIONI-FINALITA’-METODOLOGIE- STRUTTURAZIONE

MOTIVAZIONI FINALITA’ METODOLOGIE STRUTTURAZIONE DEL

CURRICOLO VERTICALE

PER DISCIPLINE

Evitare

frammentazioni,

segmentazioni,

ripetitività del sapere

Tracciare un percorso

formativo unitario

Costruire una

“positiva”

comunicazione fra i

diversi ordini di

scuola

Consentire un clima di

benessere psico-fisico

che è alla base di ogni

condizione di

apprendimento

Favorisce la libera

espressione delle

proprie emozioni e

delle abilità cognitive

e comunicative

Assicurare un

percorso graduale

di crescita globale

Consentire

l’acquisizione di

competenze, abilità,

conoscenze

adeguati alle

potenzialità di

ciascun alunno

Favorire la

realizzazione del

proprio “progetto di

vita”

Laboratoriale

Esperienziale

Comunicativa

Partecipativa

Ludico-espressiva

Esplorativa (di ricerca)

Collaborativa (di gruppo)

Interdisciplinare

Trasversale (di

integrazione)

E’distinto per scuola

dell’infanzia, scuola

primaria e scuola

secondaria di I grado

È organizzato per campi

di esperienza e discipline

Alla fine di ogni disciplina

vi è inserita la griglia di

valutazione

Ogni griglia riporta la

descrizione dei risultati di

apprendimento declinare

in competenze, abilità e

conoscenze

Le Indicazioni Nazionali fanno riferimento alle competenze chiave di cittadinanza (D.M. 139/2007):

41

COMPETENZE CHIAVE

Definite dal Consiglio dell’Unione Europea e dal Parlamento Europeo

Competenze chiave SCUOLA

DELL’INFANZIA

(campi di esperienza)

SCUOLA PRIMARIA

(aree e ambiti

disciplinari)

SCUOLA SECONDARIA DI I

GRADO

(materie e discipline)

COMUNICARE NELLA

MADRELINGUA

I discorsi e le parole Area linguistica Italiano

COMUNICARE NELLE

LINGUE STRANIERE

I discorsi e le parole Area linguistica Inglese

francese

COMPETENZA

MATEMATICA E

COMPETENZE DI BASE IN

SCIENZA E TECNOLOGIA

La conoscenza del

mondo

Area matematico-

scientifico-tecnologica

Matematica

Scienze

Tecnologia

Geografia

COMPETENZA DIGITALE

Tutti i campi di

esperienza

Tutti i campi di

esperienza

Tutte le discipline

IMPARARE AD IMPARARE

Tutti i campi di

esperienza

Tutti i campi di

esperienza

Tutte le discipline

COMPETENZE SOCIALI E

CIVICHE

Il sé e l’altro

Tutti i campi di

esperienza

Ambito socio-

antropologico

Tutti i campi di

esperienza

Storia

Cittadinanza e Costituzione

Tutte le discipline

SPIRITO DI INIZIATIVA E

IMPRENDITORIALITÀ

Tutti i campi di

esperienza

Tutte le aree e gli ambiti

disciplinari

Tutte le discipline

CONSAPEVOLEZZA ED

ESPRESSIONE CULTURALE

Il corpo e il movimento,

Immagini, suoni, colori

Area motoria

Ambito espressivo

Storia , Arte e immagine,

Musica, Scienze motorie e

Religione

42

AREA

DELL’OFFERTA FORMATIVA

E DEI PROGETTI

PROMOSSI DAL MIUR E ENTI

LA PROMOZIONE DELLE COMPETENZE

43

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

2016/2017

I NOSTRI PROGETTI

Scuola Primaria- Scuola Infanzia

1.1. Denominazione progetto

Il fumetto in classe

1.2. Docente Referente

Blanco Giuseppa

1.3. Destinatari

Alunni classi 3 Sezioni A/B/C con n ° 58 alunni

1.4. Finalità/Obiettivi

Promuovere il lavoro di grippo e le relazioni tra i pari.

Favorire l’acquisizione della tecnica per realizzare il fumetto.

Incrementare il vocabolario della lingua italiana mediante la produzione di frasi semplici da

inserire all’interno del fumetto.

1.5. Denominazione progetto

Continuità verticale: un percorso comune tra la scuola dell’Infanzia e la scuola

Primaria.

1.6. Docente Referente

Spata Rosa

1.7. Destinatari

Insegnanti e bambini di 5 anni della scuola dell’Infanzia, insegnanti e alunni di 1^ e 5^ classe

della scuola Primaria.

1.8. Finalità/Obiettivi

Favorire il passaggio al successivo ordine di scuola.

44

Creare un continuum significativo di apprendimento attraverso la progettazione di micro

percorsi comuni tra la scuola dell’Infanzia e scuola Primaria.

1.9. Denominazione progetto

Recupero di Italiano

1.10. Docente Referente

Spata Rosa

1.11. Destinatari

Alunni in difficoltà di apprendimento della classe 2^ sezz. A-B-C-D

1.12. Finalità/Obiettivi

Favorire il recupero e il potenziamento delle capacità di lettura, scrittura e produzione

scritta.

1.13. Denominazione progetto

Recupero Lingua Italiana

1.14. Docente Referente

Amaro Caterina

1.15. Destinatari

N.6 alunni delle classi 2° Sezioni A/B

1.16. Finalità/Obiettivi

Il presente progetto si propone come finalità di rimuovere gli ostacoli cognitivi relazionali che

impediscono di trasformare in vere competenze le capacità dell’alunno.

L’insegnante propone, pertanto, il presente progetto con l’obiettivo di favorire il recupero e il

potenziamento delle abilità di base. Gli alunni potranno usufruire di un lavoro più capillare,

utilizzando strategie e tecniche di individualizzazione tenendo conto delle difficoltà apprenditive di

ciascun alunno.

45

1.17. Denominazione progetto

Recupero di Italiano

1.18. Docente Referente

Spata Anna Lisa

1.19. Destinatari

Alunni in difficoltà di apprendimento della classe 3^sez.B-C-

1.20. Finalità/Obiettivi

Favorire il recupero e il potenziamento delle capacità di lettura, scrittura e produzione

scritta.

1.21. Denominazione progetto

Recupero di Matematica

1.22. Docente Referente

Maugeri Francesca

1.23. Destinatari

Alunni in difficoltà di apprendimento della classe 2^ sezz. C-D

1.24. Finalità/Obiettivi

Far acquisire agli alunni in modo più consapevole e sicuro le capacità di scrivere, usare i

numeri e riconoscerli nel contesto di vita quotidiana.

1.25. Denominazione progetto

Laboratorio teatrale

1.26. Docente Referente

Schembri Francesca – Rinaudo Nicoletta

1.27. Destinatari

Alunni delle classi quinte Sezz. C-D

1.28. Finalità/Obiettivi

Creare un’abitudine all’osservazione e all’ascolto di se stessi e degli altri, per porre le basi

di rapporti reciproci più rispettosi, coscienti e sinceri.

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1.29. Denominazione progetto

Improve your English

1.30. Docente Referente

Privitera Luisa

1.31. Destinatari

Le eccellenze delle classi 5^sezz. A-B-C-D- E- F (gruppo di circa 20 alunni)

1.32. Finalità/Obiettivi

Potenziare la capacità di ascolto e comprensione orale.

Migliorare la fluenza espessivo- comunicativa.

Arricchire il repertorio lesicale.

Potenziare la padronanza fonologica.

Incrementare la padronanza di strutture grammaticali e modelli sintattici.

Preparare alla certificazione europea delle competenze linguistiche.

1.33. Durata

1.34. Denominazione progetto

Recupero delle competenze matematico- logiche e scientifiche.

1.35. Docente Referente

Stefanini Concetta

1.36. Destinatari

N. 15 alunni delle classi 1^ sezz. C-D

1.37. Finalità/Obiettivi

Recupero delle conoscenze e delle abilità di base nell’aria logico- matematica

necessarie ad affrontare il percorso educativo- didattico programmato per la classe

prima.

Acquisire la strumentalità di base.

Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione.

Sviluppare le competenze logico- matematiche.

1.38. Denominazione progetto

Recupero delle competenze Linguistiche

1.39. Docente Referente

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Fidone Mariolina

1.40. Destinatari

N. 15 alunni delle classi 1^ sezz. C-D

1.41. Finalità/Obiettivi

Recupero delle conoscenze e delle abilità di base nell’aria linguistica necessarie ad

affrontare il percorso della classe prima.

Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione.

Arricchire il codice verbale.

1.42. Denominazione progetto

Tutti in scena

1.43. Docente Referente

Piscopo Giuseppa

1.44. Destinatari

Alunni 1^ sezz. A-B

1.45. Finalità/Obiettivi

L’obiettivo che ci si prefigge è quello di costruire un percorso di Educazione teatrale,

partendo proprio dagli stessi bambini e dalla loro teatralità spontanea, istintiva,

naturale, sotto la guida delle insegnanti, che cercheranno di metterla in luce, di

arricchirla, valorizzarla, farla “venir fuori”, ma anche di contenerla e canalizzarla verso

vie proficue. Le attività proposte non saranno finalizzate alla sola “esibizione” ma

funzionali al potenziamento o al recupero di abilità trasversali.

1.46. Denominazione progetto

La bottega delle belle arti

1.47. Docente Referente

Blanco Giuseppa

1.48. Destinatari

Alunni classi 3^ A-B-C

1.49. Finalità/Obiettivi

Favorire relazioni positive fra adulti e bambini, al fine di garantire a ciascuno la

possibilità di sviluppare al massimo le proprie potenzialità.

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1.50. Denominazione progetto

I miei amici colori 2

1.51. docente Referente

Maria Antonietta

1.52. Destinatari

Alunni classi 4^ sezz.A-B

1.53. Finalità/Obiettivi

Comunicare ricorrendo a diverse forme di linguaggio.

Acquisire la capacità di osservare, descrivere, rappresentare la realtà,

utilizzando specifici linguaggi disciplinari.

Favorire lo sviluppo di attività meta cognitive attraverso la costruzione e

l’utilizzo di modelli e schemi.

Favorire al bambino la possibilità di affermarsi mediante l’uso del linguaggio

espressivo e decodificare i mezzi di comunicazione per servirsene come

strumento d’espressione e cultura.

1.54. Denominazione progetto

Recupero di italiano

1.55. Docente Referente

Schembri Francesca

1.56. Destinatari

Alunni classi 5^ sezz. C-D

1.57. Finalità/Obiettivi

Potenziare la fiducia e l’autostima del bambino, facilitando i processi di

apprendimento.

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio.

Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare.

Innalzare il tasso di successo scolastico.

1.58. Denominazione progetto

Recupero di Matematica

1.59. Docente Referente

Rinaudo Nicoletta

49

1.60. Destinatari

Alunni classi 5^ sezz. C-D

1.61. Finalità/Obiettivi

Potenziare la fiducia e l’autostima del bambino, facilitando i processi di

apprendimento.

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio.

Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare.

Innalzare il tasso di successo scolastico.

1.62. Denominazione progetto

Musical “ Voci in festa”

1.63. Docente Referente

Giarrizzo Irene

1.64. Destinatari

N. 35 alunni delle classi 1^sezz. C-D

1.65. Finalità/Obiettivi

Avvicinare gli alunni al mondo del suono e della musica con interesse e dare la

possibilità di esprimersi liberamente, senza competizione e paura di insuccessi.

Educare i partecipanti allo stare insieme, che veicolato dall’elemento sonoro-

musicale, può divenire estremamente gradevole, pur se talvolta complesso o

difficoltoso.

Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione.

1.66. Denominazione progetto

Metafore terapeutiche

1.67. Docente Referente

Buscemi Carmen

1.68. Destinatari

Alunni delle classi 4^

1.69. Finalità/Obiettivi

Gestire emozioni forti.

Superare situazioni come: l’abbandono, la violenza. La diversità, il bullismo.

Liberare l’immaginazione.

Consolidare le relazioni affettive adulto- bambino

50

1.70. Denominazione progetto

Happy english

1.71. Docente Referente

Buscemi Carmen

1.72. Destinatari

Alunni delle classi 4^E-F

1.73. Finalità/Obiettivi

Apprendere una lingua straniera attraverso forme comunicative e meccanismi

simili a quelli per l’acquisizione della lingua di origine.

Consolidare le relazioni affettive adulto- bambino in un rapporto comunicativo

per stimolare il suo desiderio di parlare una lingua diversa.

1.74. Denominazione progetto

Visita guidata a Piazza Armerina- Morgantina

1.75. Docente Referente

Blanco Giuseppa

1.76. Destinatari

Alunni classi 3^ A-B-C

1.77. Finalità/Obiettivi

Favorire la socializzazione , lo scambio culturale e la scoperta delle opere d’arte.

Consentire di approfondire la conoscenza del territorio.

Acquisire informazioni e realizzare le esperienze formative.

1.78. Denominazione progetto

Visita guidata al Parco Avventura dell’Etna.

1.79. Docente Referente

1.80. Destinatari

Alunni classi 2^ sezz. A/B – C/D-E/F

51

1.81. Finalità/Obiettivi

Conoscenza del territorio.

Sapersi orientare in uno spazio circoscritto.

1.82. Denominazione progetto

Visita guidata ad Agrigento

1.83. Docente Referente

Scivoli Maria Antonietta

1.84. Destinatari

Alunni classi 5^ sezz.E/F

1.85. Finalità/Obiettivi

Consolidamento delle conoscenze acquisite attraverso l’esperienza diretta.

Favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed artistici degli

argomenti trattati.

1.86. Denominazione progetto

Visita guidata a Catania - Taormina

1.87. Docente Referente

Rinaudo Nicoletta

1.88. Destinatari

Alunni classi 5^ A-B-C-D

1.89. Finalità/Obiettivi

Favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed artistici degli

argomenti trattati.

Confrontare realtà territoriali diverse con quelle del proprio territorio

approfondendo gli aspetti ambientali, culturali e storici cogliendo le

trasformazioni avvenute nel corso del tempo.

Offrire occasioni privilegiate di socialità per consolidare l’educazione al vivere

insieme.

1.90. Denominazione progetto

“La magia del Natale”

(visita Guidata – destinazione: Belpasso “Santa Claus Village”-complesso fieristico “Etnapolis”)

52

1.91. Docente Referente

ins. Mulè Antonina Maria

1.92. Destinatari

Alunni classi 1e A/B, C/D, E, F/G

1.93. Finalità/Obiettivi

Valorizzare la dimensione religiosa nella vita umana.

Riconoscere il valore della realtà religiosa come un dato storicamente, culturalmente e moralmente incarnato nella realtà sociale.

Riconoscere la propria identità religiosa. Promuovere lo sviluppo di una coscienza civile, etico-religiosa, nel rispetto delle

diversità e del pluralismo.

1.94. Denominazione progetto

“Il magico mondo degli insetti”

(Visita Guidata – Destinazione: “Viagrande - Zafferana Etnea”)

1.95. Docente Referente

ins. Mulè Antonina Maria

1.96. Destinatari

Alunni classi 1e A/B, C/D, E, F/G

1.97. Finalità/Obiettivi

Finalità:

I bambini visiteranno:

“Casa delle farfalle” e l’annesso boschetto a Viagrande;

un’azienda di apicoltura a Zafferana Etnea.

Il progetto si prefigge l’approfondimento di contenuti disciplinari (la metamorfosi da

bruco a farfalla, l’organizzazione sociale delle api, l’ecosistema bosco…) attraverso

l’esplorazione diretta di spazi, ambienti e paesaggi, al fine di:

Accrescere la motivazione ad apprendere. Promuovere la conoscenza del territorio.

Favorire l’acquisizione di comportamenti corretti per la tutela dell’ambiente. Favorire lo sviluppo socio-affettivo-emotivo.

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1.98. Denominazione progetto

Visita guidata Catania - Viagrande

1.99. Docente Referente

Maria Antonietta

1.100. Destinatari

Alunni classi 4^ sezz. A-B-C-D-E-F

1.101. Finalità/Obiettivi

Promuovere la conoscenza del territorio.

Crescita nei rapporti interpersonali.

1.102. Denominazione progetto

Visita guidata alle Gole Alcantara e Taormina

1.103. Docente Referente

Ferranti Maria Rosaria

1.104. Destinatari

Alunni delle 3^sezz. D-E del plesso “Poggio Matrice”.

1.105. Finalità/Obiettivi

Fare osservare agli alunni gli elementi costitutivi di un paesaggio.

Conoscenza diretta delle diversa tipologie di paesaggi.

Crescita nei rapporti interpersonali.

SCUOLA DELL’INFANZIA

1.106. Denominazione progetto

Ciak si gira “Progetto cinema”

1.107. Docente Referente

Ristagno Anna Maria

1.108. Destinatari

Alunni scuola dell’infanzia

54

1.109. Finalità/Obiettivi

Portare gli alunni alla conoscenza dei linguaggi iconici.

Potenziare le abilità mimiche, gestuali e vocali.

Creare un cortometraggio.

1.110. Denominazione progetto

Genitori e figli a scuola di Web

1.111. Docente Referente

Ins. Virga Francesco

1.112. Destinatari

Alunni della scuola dell’infanzia delle sezz. A-B-C-D-E-F-G-H-I-L

Docenti scuola dell’infanzia (che daranno la disponibilità alla gestione dei moduli)

Genitori degli alunni della scuola dell’infanzia.

1.113. Finalità/Obiettivi

Sviluppare e potenziare le competenze informatiche dei soggetti coinvolti.

Preparare i genitori, non sempre consapevole del loro compito, all’uso del

sistema informatico per gestire la soluzione costruttiva produttiva dei compiti.

Promuovere la convivenza democratica e il rispetto delle regole.

Promuovere le relazioni positive tra pari e gli adulti.

1.114. Denominazione progetto

Bla bla bla…un mare di parole

1.115. Docente Referente

Gatto Gaetana

1.116. Destinatari

N. 26 alunni scuola dell’infanzia sez F

1.117. Finalità/Obiettivi

Potenziare le abilità di base.

Avvio alla letto- scrittura.

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PROGETTI PROMOSSI DAL MIUR E DA ENTI

Anno scolastico 2016/2017

Progetto “Sport di classe” a.s.2016/17;

Progetto” Io leggo perché”;

Progetto” Biblioteca scolastica digitale”;

Progetto” Orto a scuola” e “Orto in vaso”;

Progetto” Quando i bambini fanno oh”;

Progetto” La scuola che vorrei”;

Progetto” MARCKET SOLIDALE” con la Misericordia;

PON” Per la Scuola, Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020;

Avviso pubblico” progetti inclusione sociale e lotta al disagio” Asse 1- Istruzione-

Fondo Sociale Europeo( FSE )

Progetto piano nazionale per la promozione dell’educazione alla salute, all’educazione

alimentare e a corretti stili di vita.

PON “per la scuola competenze e ambienti per l’apprendimento 2014-2020

FSE Azione 10.8.4 “Formazione del personale della scuola e della Formazione su

tecnologie e approcci metodologici innovativi”.

Progetto “Verso una Scuola Amica” MIUR- UNICEF- A.S.2016/17;

Progetto finalizzato allo sviluppo della metodologia CLIL ( Content and language

integrated learning) –art. 29 del d. m. 663 del 2016;

Progetto “Frutta nelle scuole” a. s. 2016/17;

56

AREA

DEL DIGITALE

“PER UN’EDUCAZIONE SEMPRE PIÙ EUROPEA”

LE NUOVE TECNOLOGIE

IL SITO WEB

LA LIM

57

LA PROMOZIONE DELLE COMPETENZE

I progetti predisposti e pianificati nel nostro Circolo arricchiscono un disegno di vita che conduce

gli alunni all’acquisizione delle competenze personali, articolate nei seguenti ambiti: identità ed

autonomia, orientamento, educazione alla cittadinanza.

Identità e autonomia. Durante il primo ciclo di istruzione l’alunno: prende coscienza delle

dinamiche che affermano la propria identità; impara ad interagire con i compagni e con gli adulti; si

pone in modo attivo di fronte alle informazioni e alle sollecitazioni comportamentali esterne: le

decifra, le riconosce, le valuta.

Orientamento a conclusione. L’alunno: è in grado di pensare; collabora responsabilmente con la

scuola e con la famiglia.

Educazione alla cittadinanza. Alla fine del ciclo di istruzione l’alunno: affronta con responsabilità

ed indipendenza i problemi quotidiani; conosce l’organizzazione costituzionale ed amministrativa

del nostro paese e gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali; riflette sui

propri diritti-doveri di cittadino; conosce i rischi connessi a comportamenti disordinati; si comporta

in modo da rispettare gli altri; rispetta l’ambiente, lo conserva e cerca di migliorarlo.

58

VERSO UNA SCUOLA 2.0

“Per un’educazione sempre più Europea”

Il 2° Circolo Didattico intende utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della

comunicazione per realizzare una didattica più moderna, motivante e coinvolgente, per un modello

organizzativo più razionale ed efficiente e per un rapporto con il territorio più trasparente e

partecipato.

Le nuove tecnologie

Sono proprio le nuove tecnologie della informazione e comunicazione a rendere fattibili gli obiettivi

di questo tipo di progettualità formativa. Essa si basa essenzialmente sull’approccio metodologico

della ricerca nelle attività dell’insegnamento apprendimento. I docenti, ma anche gli alunni ed il

personale amministrativo affrontano i propri ambiti concettuali attraverso un lavoro di ricerca on-

line utilizzando Internet e poi sperimentano sul campo gli esiti della ricerca. La rete rende possibile

a chiunque lo svolgimento della propria attività attraverso un lavoro continuo di ricerca on-line e di

affinamento dei dati con il confronto di esperienze.

Tutti ricercatori:

Oggi tutti possiamo essere ricercatori, ma a maggior ragione gli insegnanti devono porsi con spirito

di ricerca nello svolgimento del loro lavoro, poiché essi trattano i materiali della conoscenza e nella

rete si addensa il sapere moderno. Oggi, inoltre, tutti possiamo esser editori in quanto tutto può

essere documentato ed editato in rete in modo semplice e senza costi, contribuendo al filone della

ricerca, in un processo teso ad alimentare la produzione di contenuti culturali multimediali. Ciò

consente di gestire in una contestualità spaziale e temporale i contenuti dell’esperienza con il

mondo esterno e permette così alla scuola di diventare, nel suo piccolo, un centro di propagazione

culturale. Il dirigente scolastico e lo staff di dirigenza sono direttamente coinvolti nella

ristrutturazione organizzativa verso l’utilizzo pieno delle nuove tecnologie digitali della

comunicazione e dell’informazione. Esse rappresentano lo strumento fondamentale per lo scambio

informativo esterno ed interno. Circolari, comunicazioni, direttive, inviti, presentazioni,

informazioni generali sulle attività didattiche e formative trovano tutte spazio in web-part dedicate.

Il sito web

IL sito web scolastico realizza la coesione strutturale fra i diversi dipartimenti e le diverse

articolazioni funzionali che ha la scuola. Le funzioni strumentali, i collaboratori del dirigente, i

coordinatori di classe, hanno tutti una web part dedicata attraverso la quale consentono la

partecipazione e l’interazione dell’intera comunità scolastica alle attività svolte.

Attività laboratoriali: gli alunni, guidati dai docenti, sono chiamati a svolgere sempre più attività

laboratoriali.

Tutto deve avere un riscontro e una documentabilità multimediale sulla piattaforma Internet della

scuola e questo implica il pieno sviluppo delle competenze digitali. A tal fine la scuola perseguirà il

59

rinnovamento e il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche con la prospettiva di dotazione di

una LIM in ogni classe e un’amplificazione informatica anche nella scuola dell’infanzia.

Inoltre, ogni aula diventerà un laboratorio didattico o ambiente per l’apprendimento, connesso in

rete LAN.

60

AREA

DEL POTENZIAMENTO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

61

ORGANICO POTENZIATO

Il DDL 2994/2015 ART. 10 Comma 1 e Art. 2 riporta: “Per l’anno scolastico 2015/2016, il Ministero dell’istruzione,

dell’università e della ricerca è autorizzato ad attuare un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di

personale docente per le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado, per la copertura dei posti vacanti e

disponibili nell’organico dell’autonomia. A tale fine, l’organico dell’autonomia, limitatamente ai posti del

potenziamento nella scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado, è determinato entro quindici giorni

dalla data di entrata in vigore della presente legge, sulla base delle indicazioni del dirigente scolastico, fermo restando

quanto stabilito dall’articolo 8”

L’organico potenziato ha lo scopo di pianificare interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Esso

nasce dal Piano di miglioramento del rapporto di autovalutazione che evidenzia le esigenze della nostra scuola.

All’effettiva assegnazione dei docenti, in coerenza con il POF, verranno elaborati piani operativi per il recupero

degli alunni in difficoltà di apprendimento e di potenziamento in modo da attuare azioni di recupero

personalizzate, di compensazione e di riequilibrio culturale (specie linguistiche e logico-matematiche), facendo

ricorso ad una differenziata metodologia di insegnamento.

INDIRIZZI GENERALI PER LA GESTIONE ORGANIZZATIVA DELL’OFFERTA

FORMATIV ( azioni )

( in conseguenza delle possibilità offerte dall’organico potenziato)

-Creare uno stretto raccordo tra i plessi attraverso esperienze formative laboratoriali comuni;

-ricorrere alle figure strutturali (collaboratrici del DS, funzioni strumentali, coordinatori di plesso,

referenti didattici, ecc) per costituire gruppo in grado di gestire, coordinare e guidare il servizio in

maniera unitaria, assumendo uno stile professionale che valorizzi il risultato, condividendo la

mission verso cui si è diretti;

sviluppare e potenziare il sistema e il procedimento di valutazione della nostra Istituzione

scolastica;

migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;

prendere in seria ed operativa considerazione sperimentazioni ed innovazioni didattiche, anche

nell’ottica di integrare l’impostazione metodologia cooperativa e laboratoriale nella pratica di

classe/sezione;

migliorare e sistematizzare i processi di osservazione e di misurazione degli apprendimenti degli

alunni attraverso il confronto per classi parallele, per consolidare il forte nesso tra valutazione e

curricolo di Circolo;

operare in una logica di continuità verticale nel passaggio da scolastico e orizzontale all’interno del

team docente;

prevedere l’adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed enti pubblici e privati di

cui all’art. 7 del DPR 275/99;

prevedere attività di formazione e aggiornamento per personale docente al fine di innovare la

didattica;

implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;

62

rendicontare i risultati.

INDIRIZZI GENERALI PER LA GESTIONE DELLA COMPONENETE

COMUNICATIVO-RELAZIONALE (azioni )

Costruire un clima favorevole che porti ad una maggiore collaborazione tra tutte le componenti

della comunità scolastica;

migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli

alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi

perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;

consolidare la gestione e aggiornamento del sito WEB.

Nella realizzazione di tali indirizzi programmatici, si intende richiedere un organico potenziato

anche attinto a nuovi profili professionali. In particolare, come prevede il comma 20 della L.

107/2015, si auspica il potenziamento dell’organico di fatto con l’utilizzazione di ulteriori docenti

con competenze certificate, anche abilitati per altri gradi di scuola, in qualità di specialisti sin

dall’anno 2015-2016.

DETERMINAZIONI -FABBISOGNO ORGANICO DELL’AUTONOMIA -

SCUOLA DELL’INFANZIA

Situazione attuale

N. 22 Docenti

N.2 Docenti di sostegno

SCUOLA PRIMARIA

Situazione Attuale

N. 40 Posto Comune

N.11 Posto Sostegno

Visto il c.14 a) dell’art. 1 della Legge 107/15, considerato il numero delle classi a tempo normale

(30) con un monte orario degli insegnamenti pari a 27 ore settimanali, valutata la quota di

flessibilità e il numero di alunni con disabilità, (14 ) il Collegio dei Docenti Consultando le

proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, determina il seguente fabbisogno

dei posti :

SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

classi 11 confermato 30 confermato

docenti 22 confermato 40 comfermato

63

Oltre ai docenti curricolari, si ritiene che l’organico di sostegno possa consolidarsi sui seguenti

numeri: Scuola dell’Infanzia n° 2 docenti, Scuola Primaria n° 11 docenti.

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno è così

definito:

Assistenti Amministrativi: conferma degli attuali 4 posti

Collaboratori Scolastici: conferma degli attuali 14 posti (11+ 3 accantonamenti), tenuto conto

che l’Istituto è composto da 2 plessi.

RICHIESTE DI POSTI DI ORGANICO POTENZIATO

ART. 1,comma 7 Legge 107/2015

AREE OMOGENEE DI ATTIVITA’

- Semiesonero 1° collaboratore del D. S. – 12 h scuola primaria –

Esigenza organizzativa: coordinamento delle attività in un Istituto che presenta numerose

complessità a causa dell’elevato numero di alunni ( circa 900 alunni) e della particolarità del contesto

territoriale (2 plessi).

Semiesonero 2° collaboratore del D. S. – 12 h scuola primaria –

Esigenza organizzativa: coordinamento delle attività in un Istituto che presenta numerose

complessità a causa dell’elevato numero di alunni ( circa 900 alunni) e della particolarità del contesto

territoriale (2 plessi).

n. 1 posto Area a) – Scuole Primarie

Esigenza progettuale: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione

europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning.

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie

n. 1 posto Area b) – Scuole Primarie

Esigenza progettuale:potenziamento delle competenze matematico–logiche scientifiche.

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie

n. 1 posto Area c) – Scuole Primarie

Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali e di

diffusione dei suoni. Propedeutica al corso musicale delle Scuole Secondarie .

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie

n. 1 posto Area g) – Scuole Primarie

Esigenza progettuale: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di

vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela

del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie.

64

n. 1 posto Area h) – Scuole Primarie

Sviluppo delle competenze digitali digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla

produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

n. 1 posto Area c) – Scuole Primarie

Esigenza progettuale: potenziamento delle competenze nell'arte e nella storia dell'arte, nel

cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini;

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie

n. 1 posti Area Linguistica – lettera l) – 1 posti Scuola Primaria

Esigenza progettuale: prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento

dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali

attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei

servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e le associazioni di settore.

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie

n. 1 posto Area n) – 1 posto Scuola Primaria

Esigenza progettuale: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di

studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte ore rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al DPR

20 marzo 2009, n. 89.

Plessi di utilizzazione: Scuole Primarie

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, il fabbisogno è così

definito:

Assistenti Amministrativi: conferma degli attuali 4 posti

Collaboratori Scolastici: conferma degli attuali 14 posti (11+ 3 accantonamenti), tenuto conto

che l’Istituto è composto da 2 plessi.

POTENZIAMENTO PERSONALE AMMINISTRATIVO, AUSILIARIO

Visto l’art. 1 c. 14 della Legge 107/15; considerato l’allegato documento che definisce gli indirizzi

per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione, al fine di soddisfare gli

obiettivi formativi del PTOF, quali:

Per il fabbisogno relativo ai posti del personale ATA il Collegio dei Docenti determina:

N.2 POSTI DI LIVELLO GESTIONALE;

N 16 POSTI DI COLLABORATORE SCOLASTICO tenere conto dei posti da accantonare ex LSU

e incarichi contratti Co.Co.Co. pari al 25%;

La richiesta, per il plesso D. Milani, è motivata dall'esigenza di poter garantire un servizio costante

di almeno due persone per la scuola primaria e due per la scuola dell'infanzia, con servizio

strutturato su due turni in modo tale di garantire la quotidiana apertura della scuola dalle 7.00 alle

65

18.00 e la sostituzione in caso di collega assente.

La richiesta, per il plesso M. Gori, è motivata dall'esigenza di poter garantire un servizio costante di

almeno quattro persone per la scuola primaria, quattro per la scuola dell'infanzia ed una all'ingresso

a supporto degli uffici, con servizio strutturato su due turni in modo tale di garantire la quotidiana

apertura della scuola dalle 7.00 alle 18.00 e la sostituzione in caso di collega assente.

N. 5 POSTI DI ASSISTENTE AMMINISTRATIVO;

Al fine di poter garantire l'ordinario funzionamento dei servizi amministrativi, anche in

considerazione dei maggiori adempimenti imposti dal MIUR e dalla normativa vigente,che tra

l'altro non consente di poter sostituire il personale assente con supplenze brevi e saltuarie, si chiede

il ripristino della quinta unità di assistente amministrativo da sempre presente presso questa

istituzione scolastica.

N. 1 POSTO DI ASSISTENTE TECNICO AREA INFORMATICA

Per la gestione informatica della segreteria, del sito internet, del registro elettronico e del notevole

patrimonio informatico (33 LIM , 31 PC portatili, 2 laboratori mobili, 4 laboratori fissi) acquisito

dalla scuola negli ultimi due anni, si chiede l'assegnazione di un tecnico area informatica.

Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali

Per quanto concerne il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, previsto dal c. 3 art. 3

della Legge 107/15, il Collegio dei Docenti indica:

Un ascensore presso il plesso Don Milani

Una biblioteca plesso Poggio Matrice;

Laboratorio di musica presso il plesso Poggio Matrice

Teatro/sala conferenze con adeguate attrezzature presso il plesso Poggio Matrice

Attrezzature adeguate per la palestre Poggio Matrice

Uno spazio verde attrezzato con una palestra coperta presso il plesso “Mario Gori”;

Collegamento internet e rete Lan in tutti i plessi

LIM nella scuola dell’infanzia dei plessi

Computers nella scuola infanzia

Attrezzature adeguate per i laboratori di arte, musica, manipolativi nei plessi

66

AREA

DELLA VALUTAZIONE

VERIFICA E VALUTAZIONE

STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE

RUBRICA DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

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VERIFICA E VALUTAZIONE

La verifica e la valutazione rappresentano i momenti cruciali ed imprescindibili dell’attività

educativa e didattica, pertanto, implicano:

esatta definizione degli obiettivi da valutare;

scelta di opportuni strumenti di misurazione;

rilevazione dei risultati;

interpretazione dei risultati.

Si valuteranno:

IL LIVELLO DI APPRENDIMENTO DI CIASCUN ALUNNO

IL LIVELLO DI APPRENDIMENTO DEL GRUPPO CLASSE

I risultati conseguiti regoleranno la programmazione per organizzare interventi di:

consolidamento,

recupero,

potenziamento.

La valutazione rende flessibile il progetto educativo e didattico in quanto permette ai docenti di:

soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;

adeguare tempestivamente la proposta didattica;

stabilire il livello delle competenze raggiunte;

determinare la validità delle soluzioni didattiche adottate.

68

VALUTAZIONE

Punto forte del nostro sistema organizzativo, per misurare il processo di insegnamento-

apprendimento e l'organizzazione della Scuola, è la valutazione .

Il sistema di valutazione utilizzato risulta un valido e necessario strumento di diagnosi per

individuare le aree di eccellenza, le cause dell’insuccesso scolastico e della dispersione dei discenti,

il clima relazionale e il livello di gradimento dell’offerta formativa.

La nostra Scuola ha realizzato una seria lettura dei bisogni formativi degli utenti e del territorio. Ha

ORGANIZZATO in modo efficace ed efficiente la propria attività e cerca di ADEGUARSI ai

repentini cambiamenti e alle continue innovazioni, accompagnando costantemente i ragazzi, veri

protagonisti della nostra azione didattica e formativa, nei processi di apprendimento, ma soprattutto

nella loro crescita umana.

La VALUTAZIONE, a scansione iniziale, intermedia e finale, è l’ “espressione numerica” di un

monitoraggio costante del percorso di insegnamento–apprendimento. Si utilizza la metodologia

della Ricerca-Azione che aiuta il docente a calarsi nel reale contesto del gruppo-classe attraverso

una verifica continua ed estemporanea. Essa si propone di incentivare il massimo sviluppo della

personalità (valutazione formativa), di confrontare i risultati ottenuti con quelli previsti

(valutazione sommativa ), misurare l’eventuale distanza degli apprendimenti dell’alunno dai

traguardi delle competenze (valutazione comparativa), tenendo conto delle “personali”

conoscenze, competenze e capacità di ognuno, dei diversi ritmi di apprendimento, nonché dei

progressi fatti rispetto alla situazione di partenza, della partecipazione e dell’impegno profusi

nello studio. Per garantire l’oggettività e la trasparenza, la valutazione, periodica e annuale, sarà

effettuata con l’ausilio di griglie con indicatori specifici che delineano la corrispondenza tra voto e

obiettivi raggiunti. Ogni volta che il docente lo riterrà opportuno, farà produrre al discente un

documento scritto, comprendente domande e risposte, per favorire maggiormente il processo di

autovalutazione e autoeducazione, che sarà inserito nel fascicolo personale dell’alunno insieme

agli altri documenti.

69

STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE

Nella Scuola dell’Infanzia si farà riferimento soprattutto alla griglia predisposta secondo i

criteri specifici dei campi di esperienza , dei comportamenti e all’ osservazione e analisi

delle esperienze effettuate.

Nella Scuola Primaria le prove di verifica degli apprendimenti saranno di vario tipo:

Screening alunni in entrata classi prime

• Risultati INVALSI

• Griglie CAF

Ponendosi la valutazione come sistema continuo di controllo e di verifica delle ipotesi

didattiche, essa sarà:

globale, in quanto documenta sia gli obiettivi conseguiti dall’alunno sul piano cognitivo, sia

i traguardi formativi raggiunti sul piano della maturazione e della personalità;

orientativa, in quanto deve stimolare l’autostima aumentando la motivazione allo studio ed

evidenziando interessi e attitudini per promuovere capacità di scelta.

Ogni alunno avrà comunque la possibilità di sviluppare totalmente le proprie potenzialità e

pertanto, per gli alunni in difficoltà, saranno definiti Piani di studi personalizzati con

obiettivi differenziati e adeguati alle condizioni di partenza.

Le informazioni riguardanti il processo formativo verranno discusse con i genitori durante le

assemblee, secondo un calendario stabilito.

I risultati intermedi e finali terranno conto degli obiettivi dell’alunno e dei progressi

compiuti. Saranno espressi attraverso voti e giudizi sintetici e formalizzati nelle schede di

valutazione del nostro Circolo che contengono gli indicatori per ciascuna disciplina e le

valutazioni delle competenze metacognitive.

Ad esse si aggiungono le griglie di valutazione dei bimbi della Scuola dell’Infanzia per

rendere efficace il processo educativo-formativo nella Continuità dell’Istituto.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

I docenti, al fine di attuare una valutazione di qualità degli apprendimenti e del comportamento attenzioneranno i seguenti criteri valutativi:

a. la validità, l'attendibilità, l'accuratezza, la trasparenza e l'equità;

b. la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio; c. la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;

d. il rigore metodologico nelle procedure;

70

e. la valenza informativa.

PARAMETRI CONCORDATI PER LA COMPILAZIONE DELLE SCHEDE DI

VALUTAZIONE

Secondo il decreto legge del 28 agosto del 2008 – Disposizioni urgenti in materia di Istruzione e

Università – art. 2 “Valutazione del comportamento degli studenti”, il Collegio dei Docenti delibera

quanto segue: La valutazione del comportamento è espressa con un giudizio sintetico secondo il

seguente schema:

Griglia valutazione comportamento

Alunno con comprovato comportamento aggressivo o offensivo della

dignità dei compagni, insegnanti o personale della scuola; che abbia

provocato danni materiali o situazioni di pericolo per l’incolumità di tutti;

Non Sufficiente

Alunno con sporadiche violazioni dei propri doveri (assenze ingiustificate,

spostamenti non autorizzati dal proprio banco, dall’aula e sosta nei

corridoi, mancanza ai doveri scolastici, disinteresse e negligenza abituali,

interruzione continua delle lezioni) come previsto dal regolamento di

disciplina

Sufficiente

Alunno con comportamento generalmente corretto e rispettoso dei doveri,

pur in presenza di lievi e non frequenti violazioni al regolamento di

disciplina (tendenza alla distrazione e alla chiacchiera, non sempre

regolare nello svolgimento delle consegne)

Buono

Alunno con comportamento corretto ed educato, socievole, con un ruolo

positivo e collaborativo nel gruppo classe e rispettoso delle regole.

Distinto

Alunno con comportamento corretto ed educato, socievole, con un ruolo

positivo e collaborativo nel gruppo classe e rispettoso delle regole.

Ottimo

Il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente e, in caso di insufficienza,

determina la non ammissione al successivo anno di corso.

DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE

voto descrittori

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

5 I contenuti non sono appresi

in modo limitato e

Applica procedure ed

effettua analisi e sintesi in

modo impreciso Ha

Comprende in modo limitato

e impreciso testi, dati e

informazioni Commette

71

disorganizzato difficoltà di riconoscimento

di proprietà e classificazione

Anche se guidato, non

espone con chiarezza

errori sistematici

nell’applicare conoscenze e

abilità in contesti semplici

6 I contenuti non sono appresi

in modo superficiale,

parziale e/o meccanico

Applica procedure ed

effettua analisi e sintesi in

modo parziale e solo in

compiti noti. Guidato, riesce

a riconoscere proprietà ed a

classificare. Necessita di

guida nell’esposizione

Comprende solo in parte e

superficialmente testi, dati e

informazioni Se guidato,

applica conoscenze e abilità

in contesti semplici

7 I contenuti sono appresi in

modo globale, nelle linee

essenziali e con

approfondimento solo di

alcuni argomenti

Applica procedure ed

effettua analisi e sintesi in

modo consapevole.

Riconosce proprietà e

regolarità e applica criteri di

classificazione Espone in

modo semplice, ma chiaro

Comprende in modo globale

testi, dati e informazioni Se

applicare conoscenze e

abilità in vari contesti in

modo complessivamente

corretto

8 I contenuti sono appresi in

modo ordinato, sicuro con

adeguata integrazione alle

conoscenze preesistenti

Applica procedure ed

effettua analisi e sintesi in

modo consapevole, corretto

e con assoluta autonomia.

Riconosce con sicurezza e

precisione proprietà e

regolarità, che applica nelle

classificazioni Sa esprimere

valutazioni personali ed

espone in modo preciso e

ordinato

Comprende a vari livelli

testi, dati e informazioni Se

applicare conoscenze e

abilità in vari contesti in

modo corretto Sa orientarsi

nella soluzione di problemi

complessi

9 I contenuti sono appresi in

modo completo, sicuro e

autonomo

Applica procedure ed

effettua analisi e sintesi con

piena sicurezza e autonomia.

Riconosce proprietà e

regolarità, che applica

autonomamente nelle

classificazioni Sa esprimere

valutazioni personali ed

espone in modo chiaro,

preciso e sicuro

Comprende in modo

completo e approfondito

testi, dati e informazioni

Applica conoscenze e abilità

in vari contesti in modo

corretto e sicuro Sa

orientarsi nella soluzione di

problemi complessi

10 I contenuti sono appresi in

modo completo, sicuro e

organico, riuscendo

autonomamente ad integrare

conoscenze preesistenti

Applica procedure con piena

sicurezza ed effettua analisi

e sintesi corrette,

approfondite e originali. Sa

utilizzare proprietà e

regolarità per creare idonei

criteri di classificazione

Esprime valutazioni

personali pertinenti e

Comprende in modo

completo e approfondito

testi, dati e informazioni

Applica conoscenze e abilità

in vari contesti sicurezza e

padronanza Sa orientarsi

nella soluzione di problemi

complessi

72

supportate da

argomentazioni efficaci

Espone in modo chiaro,

preciso e sicuro

73

RUBRICA DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione permette di orientare l’attività didattica, di valorizzare le esigenze e le potenzialità di ciascun bambino e

del gruppo sezione nel suo complesso, di ri-calibrare gli interventi educativi sulla base dei risultati raggiunti.

Valutazione dei processi formativi

Autonomia

No In parte si

È autonomo nella cura della persona

È autonomo nella cura del materiale

È autonomo nell’esecuzione delle consegne

Relazione

No In parte si

Rispetta le norme generali di comportamento

Coopera volentieri con i compagni

Possiede autocontrollo nei rapporti con i compagni

Riconosce l’autorevolezza dell’adulto

Sa interagire con gli adulti

Affronta le difficoltà senza rinunciare

Cerca continuamente l’attenzione degli insegnanti

Partecipazione alle attività

No In parte si

Partecipa spontaneamente

Mantiene l’attenzione

Nelle attività riesce a concentrarsi per un tempo adeguato

Porta a termine un’attività intrapresa

Svolge le attività nei tempi stabiliti

Dimostra interesse per ciò che viene proposto

Accetta di assumere incarichi

74

Difficoltà fonetiche riscontrate

Aspetti caratteriali particolari

Atteggiamenti posturali particolari

Valutazione finale

Autonomia Essenziale Consolidato avanzato

Relazione

Partecipazione alle attività

Rispetto delle regole

Competenze raggiunte

La valutazione individua diversi livelli di competenza ed è espressa con i seguenti termini:

ESSENZIALE : il bambino ha raggiunto i traguardi per lo sviluppo delle competenze in prevalenza con l’aiuto

dell’insegnante.

CONSOLIDATO : il bambino ha acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze.

AVANZATO : il bambino ha pienamente acquisito con autonomia i traguardi di sviluppo delle competenze,

dimostrando creatività operativa anche in situazioni complesse ed interagendo con gli altri.

ESSENZIALE

CONSOLIDATO

AVANZATO

ASCOLTARE

Presta attenzione ai messaggi verbali

Comprende le elementari consegne verbali

Comprende e ricorda il senso generale di una

comunicazione

(racconto, fiaba, rappresentazione, spettacolo,

televisione).

75

PARLARE

Pronuncia correttamente le parole

Denomina correttamente oggetti e situazioni

Si esprime utilizzando frasi complete

DIFFICOLTÀ FONETICHE riscontrate

LEGGERE

Legge semplici immagini

Legge e decodifica simboli vari

ESPRIMERSI - CREARE

Sperimenta con piacere materiali grafico –

pittorici

Utilizzo del disegno come forma espressiva e

comunicativa

Colorazione entro margini e confini definiti

SPAZIO – TEMPO

Sa riconoscere e riordinare sequenze temporali

76

Esplora gli oggetti e l’ambiente usando i diversi

canali sensoriali

Riconosce le principali figure geometriche

Colloca correttamente nello spazio se stesso e gli

oggetti

NUMERO

Confronta quantità

Conta e rappresenta quantità

RELAZIONI – DATI – PREVISIONI

Sa individuare relazioni

Compie classificazioni in base a due attributi

Compie seriazioni

MOTRICITÀ

Sa rappresentare la figura umana e denomina le

parti

Ha una buona coordinazione generale dei

movimenti

77

Ha una buona capacità nei compiti di motricità

fine

Coordina i movimenti della mano

Organizza lo spazio grafico

Atteggiamenti posturali

particolari

Quali …

Valutazione finale

Autonomia Essenziale Consolidato avanzato

Relazione

Partecipazione alle attività

Competenze raggiunte

( riportare il livello ottenuto in base alla valutazione dei Processi Formativi e delle Competenze

considerando che :

ESSENZIALE = SUFFICIENTE

CONSOLIDATO = BUONO

AVANZATO = OTTIMO

78

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria vengono fissati i traguardi per lo

sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.

Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche

da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.

Nella Scuola del Primo Ciclo i traguardi costituiscono anche i criteri per la valutazione delle

competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando cosi le

istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema

nazionale e della qualità del servizio. (Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola

dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione 2012).

La scuola nella propria autonomia e responsabilità organizza e sceglie l’itinerario piu opportuno per

consentire agli alunni il miglior conseguimento dei risultati.

Finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al

termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che

saranno oggetto di certificazione.

Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, nella propria autonomia didattica, progetta

percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze.

Particolare attenzione e posta a come ciascuno studente mobilita e coordina le proprie risorse,

conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà

quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialita e attitudini.

Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è

possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria attraverso i modelli che sono

adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza

delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola

del secondo ciclo. (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo

d’Istruzione 2012)

79

AREA

DELLE RISORSE

FINANZIARIE

80

RISORSE FINANZIARIE

I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna all’Istituto Comprensivo vengono utilizzati

con la massima tempestività possibile:

per garantire il normale funzionamento amministrativo generale; per garantire il

funzionamento didattico ordinario della scuola; per realizzare i progetti specifici ai quali

sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi.

L’istituzione scolastica è da sempre impegnata a reperire ulteriori risorse mediante la

presentazione di specifici progetti a:

Enti Locali;

Enti sovracomunali (Provincia e Regione);

Soggetti privati, anche sotto forma di convenzione o sponsorizzazione.

Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse

alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, in particolare per quanto attiene:

gite scolastiche

visite didattiche trasporti

attività sportive e attività teatrali

altre attività di arricchimento del curricolo (laboratori musicali, concerti, ecc. . . )

attività di progetti con esperti esterni;

assicurazione per infortuni

e per la responsabilità civile verso terzi.

Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il DSGA, predispone all’inizio dell’anno

apposito programma annuale dell’esercizio finanziario, con l’indicazione dettagliata delle

diverse voci secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

Gli obiettivi che la segreteria del Circolo, diretta dal DSGA, persegue, sono coerenti con le

linee guida, tengono conto del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche

amministrazioni, delle norme sulla riservatezza dei dati personali e sulla partecipazione ai

procedimenti amministrativi.

81

AREA

DELLA VALUTAZIONE DI

CIRCOLO RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE RAV

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROGETTUALE

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE A SUPPORTO DELLA DIDATTICA

82

AUTOVALUTAZIONE DI CIRCOLO

Il 2° Circolo Didattico, nell’intento di raggiungere obiettivi di qualità e conseguire una maggiore

produttività del sistema scolastico, si è dotato di un organo strumentale: Il nucleo di

Autovalutazione dell’istituto con l’obiettivo di:

– provvedere alla continua verifica della validità dei percorsi formativi progettati e realizzati

– innescare nell’attività dell’Istituto processi di feedback, funzionali alla riprogettazione, anche in

itinere, di quanto programmato.

La nostra Scuola procede all’autovalutazione d’Istituto al fine di rilevare i punti di debolezza da cui

partire per attivare interventi migliorativi del sistema scolastico, atti a conseguire efficacia ed

efficienza. Strumento importante per l’attuazione pratica di tali intenti sarà la compilazione del

Rapporto di Auto valutazione (RAV).

Rapporto di autovalutazione RAV

In applicazione del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione adottato con il DPR 80/13,

tutte le scuole sono state chiamate a redigere, entro luglio 2015, il documento rapporto di

autovalutazione dell’istituzione scolastica.

La compilazione del RAV ha contribuito a definire un quadro di sintesi del contesto in cui opera la

scuola.

Il team di valutazione ha svolto con entusiasmo tale impegno, consapevole delle grandi potenzialità

connesse al progetto intrapreso. La possibilità di aprire la propria riflessione al confronto con altre

scuole, allargandola ad altri campi è stata accolta in modo alquanto positivo. Del resto, il clima di

lavoro tra i colleghi, nel nostro Circolo rappresenta un vero punto di forza. La maggiore difficoltà

incontrata e che ha generato maggiori riflessioni e valutazioni, è stata quella di far rientrare il

giudizio sulla nostra scuola in una Rubrica di valutazione strutturata. Il Nucleo di Valutazione si è

confrontato in uno scambio di opinioni e pensieri che per la Scuola è vera ricchezza; abbiamo scelto

di raccontare la nostra realtà, le nostre difficoltà, di calare i nostri successi sul piano dei problemi

incontrati, sicuri che solo partendo dagli errori, dalle difficoltà e dalle necessità si possa crescere,

migliorando anche quegli aspetti di eccellenza che rendono il nostro Istituto forte e competitivo.

Tale scelta ha comportato, ovviamente, una circoscrizione degli aspetti sui quali puntare e lavorare

in prospettiva migliorativa nel periodo di tempo triennale.

Il RAV è uno strumento tramite il quale la scuola compie un’autoanalisi dei propri punti di forza e

di criticità, alla luce di dati comparabili. Inoltre, consente di porre in relazione gli esiti di

apprendimento con i processi organizzativi-didattici, all'interno del contesto socio-culturale, di

individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento che verranno esposti nel PdiM (Piano di

Miglioramento).

L’analisi puntuale del documento ci consente :

83

sia di comprendere il livello di ammissibilità e adeguatezza della nostra scuola rispetto alle

indicazioni normative, verificando se le strategie adottate finora e le azioni avviate siano congrue e

coerenti con il processo indicato;

sia di colmare l’eventuale divario apportando i necessari correttivi che dovranno essere

immediatamente realizzati attraverso la pratica quotidiana dell’autovalutazione.

Questa, infatti, vista in relazione alla necessita di avere una immagine precisa della nostra

istituzione e di ogni sua singola azione in funzione del miglioramento, diventa lo strumento per

creare, nel tempo, una nuova cultura in funzione dell’efficacia e dell’efficienza, quindi del

conseguimento della qualita. Qualita non autoreferenziale ma certificata.

L’esame del questionario ci fornisce anche alcune importanti indicazioni direttamente collegate alla

pratica della didattica ed al suo modo di concepirla, organizzarla, valutarla.

Nel questionario si nota subito l’importanza data agli ESITI, suddivisi in quattro aree che, a loro

volta, sono ben distinte da quelle dei processi che sono di meno. L’area dei processi è piu estesa di

quella degli esiti ma meno determinante.

Quindi:

cio che conta e ragionare bene e fare molta attenzione agli esiti;

il miglioramento deve essere predisposto sugli esiti;

nel miglioramento e necessario distinguere tra priorita di esiti, traguardi sempre di esiti.

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROGETTUALE

In base alle priorita selezionate e indicate nel RAV pubblicato dalla scuola, dopo un’attenta

indagine, si evince che la scuola ha il compito di portare avanti un’azione di miglioramento nel

prossimo triennio improntata alle seguenti linee di azione:

elaborazione del curriculo delle competenze chiave e di cittadinanza mirando essenzialmente

all’obiettivo trasversale dell’ ”imparare ad imparare”.

Nel dettaglio la progettazione curriculare ed extracurriculare dovrà mirare all’acquisizione di

conoscenze, abilita, competenze , per la crescita educativa degli alunni, quali la sicurezza,

l’ambiente, la legalità e la cittadinanza attiva, la continuità, il benessere psicofisico, il recupero e il

potenziamento in tutte le discipline, le pari opportunita, la lotta alla discriminazione e alla violenza,

la seconda lingua straniera, l’approfondimento della lingua madre e delle abilità logico-

matematiche, le diverse forme artistiche ed espressive, ecc.;

la predisposizione di percorsi individualizzati per i Bes (sostegno, Dsa e alunni svantaggiati o

stranieri) da organizzare in forma generale a livello e per ordine di scuola e in forma personalizzata

sul singolo alunno, utilizzando strategie e tecniche innovative nell’ottica di una didattica realmente

inclusiva, in collaborazione con le famiglie e le agenzie educative presenti nel territorio, a garanzia

del successo formativo;

la realizzazione di attività di inclusione, continuità ed orientamento partendo sempre dai reali

bisogni formativi degli allievi, tra i quali hanno certamente un posto rilevante l’educazione alla

84

legalita e alla cittadinanza attiva, l’educazione alla salute, al benessere psicofisico e al rispetto

ambientale, tute le svariate forme espressive, la comprensione del senso estetico e della bellezza in

tutte le sue forme;

l’introduzione di percorsi educativi innovativi, motivanti e significativi per gli allievi, non solo

improntati alla classica lezione frontale, ma alla nuova didattica laboratoriale, capace di coinvolgere

attivamente da un punto di vista emotivo e psicofisico gli alunni e di stimolarli a costruire il proprio

stile cognitivo.

La ricchezza delle dotazioni tecnologiche e laboratoriali della scuola deve portare necessariamente

ad una stimolazione attiva della crescita professionale dei docenti e ad un serio impegno a rinnovare

i processi di insegnamento- apprendimento, promuovendo tra i ragazzi un uso critico e consapevole

dei nuovi linguaggi tecnologici e sociali;

la definizione delle aree per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni emersi

e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell’Istituzione scolastica ;

l’organizzazione flessibile dei gruppi-classe, sia nella programmazione curriculare che

extracurriculare, per avvicinare quest’ultima il piu possibile alle esigenze degli alunni, quali, ad

esempio, il potenziamento delle eccellenze e il recupero delle situazioni di svantaggio;

la collaborazione e il dialogo con le famiglie, al fine di coinvolgerle nei processi didattici ed

organizzativi della scuola e di stimolarle a vivere quest’ultima come luogo attivo e ambiente di

apprendimento non solo per i propri figli ma anche per se stessi come soggetti corresponsabili

dell’azione educativa della scuola;

l’implementazione dei processi di valutazione educativa e della documentazione di riferimento

sia attraverso un uso del registro elettronico più mirato al coinvolgimento delle famiglie, le prove

nazionali Invalsi e la creazione di una rubrica di valutazione.

AREA DELL’ORGANIZZAZIONE A SUPPORTO DELLA DIDATTICA

l’organizzazione generale a supporto delle attivita didattiche (Organi Collegiali, collaboratori,

referenti, gruppi di progetto, commissioni di lavoro, staff di direzione ecc.), visto che la legge di

riforma non ha introdotto nessuna innovazione relativamente all’esonero totale dei collaboratori del

Ds, i quali sono costretti a caricarsi di notevoli impegni organizzativi in concomitanza con la

gestione della classe

l monitoraggio, la comunicazione e il report delle attivita svolte al fine di ampliare e presentare

sempre piu trasparenti le pratiche scolastiche e a rendere visibili le iniziative intraprese dalla scuola,

facendo acquisire gradualmente la generale percezione sulla qualita del servizio erogato.

la condivisione della mission della scuola ci permettera una piu attenta e puntuale presa in carico

delle varie situazioni di svantaggio e/o eccellenza degli alunni. La progettazione comune giocherà

un ruolo fondamentale e la programmazione di prove di ingresso, in itinere e finali comuni, porterà

a ridurre la varianza di risultati delle prove Invalsi nelle classi e a migliorare le competenze di base

nell'area linguistica e logico- matematica.

85

Il potenziamento delle eccellenze passera attraverso percorsi didattici con certificazione finale

(Trinity, Eipass) e la partecipazione a concorsi,.

potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, teatrale e artistica, anche

mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori

potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione

alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica

sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale e all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico;

potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la

collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e

laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana.

Inoltre, una migliore qualita della didattica, un maggiore raccordo tra docenti e genitori

contribuiranno a ridurre il numero di alunni che non hanno ancora raggiunto un pianificato

successo formativo

Con pubblicazione del RAV si apre la fase di formulazione e attuazione del piano di Miglioramento

(Pd M).

Il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica così come scaturito dal rapporto di

autovalutazione del 2° Circolo, è il necessario presupposto e punto di riferimento sul quale costruire

il progetto triennale dell’offerta formativa e a partire dal quale individuare le priorità di intervento.

Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi sono strettamente legati agli obiettivi di Esito e

di Processo individuati nel rapporto di autovalutazione

86

AREA

RISORSE UMANE

E

PROFESSIONALI

87

RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

Dirigente Scolastico

Prof. Franco Ferrara

Collaboratori del Dirigente Scolastico

Buscemi Carmen, Ferranti Maria, Ristagno Anna Maria, Mule’ Antonina , Russo Elena

Funzioni strumentali

Area 1: Gestione del PTOF e coordinamento progetti curriculari- Briga Rosaria (supporto: Ristagno Anna Maria, Tinnirello

Salvina)

Area 2: Valutazione ed autovalutazione –Maria Antonietta (supporto Russo Elena)

Area 3: Sito Web e supporto informatico ai docenti – Lo Bartolo Giuseppe( scuola primaria)- Virga Francesco(scuola

dell’infanzia)

Area 4: Interventi e servizi per gli studenti – Spata

Area 5: Inclusione (H, BES, DSA) – Amato Rosa Alba (supporto Buscemi Carmen)

Area 6: Rapporti con gli Enti Esterni – Rinaudo Nicoletta, Schembri Francesca (supporto Ferranti Maria)

Area 7: Progettazione (PON, POR, MIUR, Enti Esterni) D’Agostino ( supporto Mulè Antonina)

Referenti di Plesso Scuola dell’Infanzia:

Cantaro Maria

Cinardo Ivana

Incarbone Ignazia

Nicosia Agata

88

Direttore dei Servizi

Generali e

Amministrativi

Assistenti

Amministrativi Collaboratori Scolastici

Scardilli Giuseppe

Antonella Muscia

Giuseppe Di Corrado

Tiziana Giugno

Gaetana Di Vincenzo

Plesso Mario Gori:

Campoforte Giovanni, Grazio, Vitale Marianna,

Cervellione, Bonvissuto.

Plesso Don Milani:

Federico Franco, Di Corrado Vincenzo Salvatore,

Castelletti, Mannella, Sagona Rocca .

Plesso San Martino:

Conti, Fiore.

GRUPPI DI LAVORO

COMMISSIONI.

Gruppo H

Scuola dell’infanzia:, Virga Francesco.

Scuola primaria: Amato Rosa Alba, Cipolla Rosa Maria, Di Pasquale Maria Concetta, Giugno

Giovanna, Salemi Teresa, Spata Anna Lisa, Gullotto Alessandra

BES: Amato Rosa Alba, Spata Anna Lisa, Giovanna Giugno.

GLI:, Salemi Teresa,

Dispersione scolastica:, Di Pasquale Maria Concetta.

Progettazione extrascolastica: Amato Caterina

Continuità:, Gatto Gaetana, Nicosia Agata.

Valutazione: Di trapani Giuseppa.

Viaggi di istruzione: Salvo Sonia, Caruso Gabriella.

Commissione orario: Spata Rosa, D’Agostino Gabriella, Amato Caterina (Plesso Mario Gori),

Gentile Lucia( Plesso Don Milani), Schembri Francesca (Plesso San Martino).

Commissione Mensa scuola infanzia: Gatto Gaetana, Incarbone Ignazia.

89

DIRETTORI DI LABORATORI

Laboratorio Linguistico: D’Agostino Gabriella ( plesso Mario Gori ), Buscemi Carmen (plesso Don

Milani).

Laboratorio Scientifico: Gagliano Rosaria ( plesso Mario Gori), Gentile Lucia (plesso Don Milani).

Laboratorio Artistico: Ragusa Gaetana Franca (plesso M. Gori),Erostrato Rosanna (plesso Don

Milani).

Laboratorio Informatico: Virga Francesco (M. Gori), Giammusso Maria Pia( plesso Don Milani).

Laboratorio Multimediale: Salvo Aida (plesso M.Gori), Battiato Franca (plesso Don Milani).

Laboratorio Motorio: Cinardi Ivana.

RSU: Ristagno Anna Maria, Di Vincenzo Gaetana, Spata Anna Lisa.

RSPP: Buscemi Carmen

RLS: Ristagno Anna Maria

Componenti del Consiglio di Istituto

Genitori: Azzolina Irene, Di Modica Laura, Di Simone Rosario, Presti Giuseppe, Ristagno

Giuseppe Fulvio, Gentile Fida, Liliana,.

Docenti scuola dell’infanzia: Di Trapani Pina, Ristagno Anna Maria.

Docenti scuola primaria:Stefanini Concetta, Mulè Antonina, Schembri Francesca, Spata Rosa,

Rizzo Piscopo Francesca, Fidone Mariolina.

Personale ATA: Di Corrado Vincenzo Salvatore, Muscia Antonina.

Componenti della Giunta esecutiva

Ferrara Franco ( Dirigente Scolastico)

Scardilli Giuseppe ( Direttore S.G.A.)

Ristagno Anna Maria ( Docente)

Muscia Antonina (ATA)

Gentile Fida (genitore)

Di Modica Laura (genitore)

90

RAPPRESENTANTI GENITORI CLASSI/SEZIONI

SCUOLA PRIMARIA - PLESSO “ M.GORI”

CLASSE RAPPR. DI CLASSE CLASSE RAPPR. DI CLASSE

1^ A LO MONACO ALESSANDRA 1^ B BLANCO IRENE

1^ C DE MITRI CINZIA 1^ D RAVALLI FRANCESCA

1^ E ZAPPULLA M.GRAZIA 2^ A TINNIRELLOVALENTINA

2^ B CONTRAFATTO M.GRAZIA 2^ C MOSCATO ELISA

2^ D BERGAMO MARGHERITA 3^ A PUMILIA LOREDANA

3^B TINNIRELLO TANYA 3^ C ARCERITO SONIA

4^ A CIPOLLA CONCETTA ERIKA 4^ B MANGIONE ROCCA

SCUOLA PRIMARIA - PLESSO “ SAN MARTINO”

CLASSE RAPPR. DI CLASSE CLASSE RAPPR. DI CLASSE

4^ C FILIZZOLA BRUNA 4^ D ALMA MARIA CONCETTA

5^ A DI PASQUALE GISELLA 5^ B ARCERITO ANNAMARIA

5^ C PRESTI LAURA 5^ D PARDO MARIA SIMONA

SCUOLA PRIMARIA - PLESSO “ POGGIO MATRICE”

CLASSE RAPPR. DI CLASSE CLASSE RAPPR. DI CLASSE

1^ F GATTO CONCETTA 1^ G CAMAGNA ELISABETTA

2^ E DI MODICA LAURA 2^ F PARISI SAMANTHA

3^ D IACONA ALESSANDRA 3^ E ALARIO ROSSELLA

4^ E ARCERITO VERONICA 4^ F ALLIA ROSALBA

5^ E MORGANO SILVIA 5^ F CULTRARO DANIELA

91

SCUOLA INFANZIA - PLESSO “ CALATAFIMI E DON MILANI”

SEZIONE RAPPR. DI SEZIONE SEZIONE RAPPR. DI SEZIONE

A CIPOLLA MARIA B PARISI MARINA

C MIGLIORE MARIANNA D MAUGERI PALMIRA

E GENTILE FIDA F CONA VALERIA

G SAMMARTINO ANGELA H PARISI JESSICA

I RIGGIO ANNA L CONA MARIA ELENA

92

PEC

E

PIANO DI

MIGLIORAMENTO

93

PATTO EDUCATIVO

di CORRESPONSABILITÀ

tra genitori, alunno e scuola art.3

DPR 21 novembre 2007, n°235

All’atto dell’ingresso del bambino a scuola, si stipula un patto di corresponsabilità tra istituzione scolastica, genitori e

alunno, con il quale ognuno di essi si impegna a rispettare diritti e doveri di ciascuno delle parti.

LaScuola

si impegna a :

La Famiglia

si impegna a :

L’Alunno/a

si impegna a :

OFFERTA

FORMATIVA

Garantire un piano

formativo basato su

progetti ed iniziative volte a

promuovere il benessere e

il successo di ogni

studente, la sua

valorizzazione come

persona, la sua

realizzazione umana e

culturale.

Prendere visione del piano

formativo, condividerlo,

discuterlo con i propri figli,

assumendosi la

responsabilità di quanto

espresso e sottoscritto.

Condividere con gli

insegnanti e la famiglia la

lettura del piano formativo,

discutendo con loro ogni

singolo aspetto di

responsabilità.

RELAZIONE

Comunicare costantemente

con le famiglie,

informandole

sull’andamento didattico e

disciplinare degli alunni.

Creare un clima sereno in

cui stimolare il dialogo e la

discussione, favorendo la

conoscenza ed il rapporto

reciproco tra studenti,

l’integrazione,

l’accoglienza, il rispetto di

sé e dell’altro.

Condividere con gli

insegnanti linee

educative comuni,

consentendo alla scuola di

dare continuità alla

propria azione educativa.

Mantenere costantemente

un comportamento

positivo e corretto,

rispettando l’ambiente

scolastico inteso come

insieme di persone, oggetti

e situazioni.

Ascoltare e coinvolgere

gli studenti e le famiglie,

richiamandoli ad

un’assunzione di

responsabilità rispetto a

quanto espresso nel patto

formativo.

Collaborare attivamente

con l’istituzione scolastica

al fine di favorire una

assidua frequenza dei

propri figli alle lezioni .

Partecipare agli organismi

collegiali e controllare le

comunicazioni provenienti

Frequentare regolarmente

e assolvere assiduamente

agli impegni di studio.

Favorire in modo positivo

lo svolgimento

dell’attività didattica e

formativa, garantendo

94

PARTECIPAZIONE

Fare rispettare le norme di

comportamento,

regolamenti e i divieti.

Prendere adeguati

provvedimenti disciplinari

in caso di infrazioni.

dalla scuola.

Prendere visione di tutte

le comunicazioni

provenienti dalla scuola,

discutendo con i figli di

eventuali decisioni e

provvedimenti disciplinari,

stimolando una riflessione

sugli episodi di conflitto e

di criticità.

la propria attenzione e

partecipazione alla vita

scolastica.

AMBIENTE

Offrire un ambiente

favorevole alla crescita

integrale della persona,

garantendo un servizio

didattico di qualità e

favorendo il processo di

formazione di

ciascuno alunno, nel

rispetto dei suoi ritmi e

tempi di apprendimento,

promuovendo, dove

possibile, il talento e

l’eccellenza.

Valorizzare l’istituzione

scolastica, instaurando un

positivo clima di dialogo,

nel rispetto delle scelte

educative e didattiche

condivise, oltre ad un

atteggiamento di reciproca

collaborazione

con i docenti

Prendere visione di tutte le

comunicazioni

provenienti dalla scuola,

discutendo con i figli di

eventuali decisioni e

provvedimenti

disciplinari, stimolando

una riflessione sugli

episodi di conflitto e

dicriticità

Rispettare e valorizzare

l’ambiente scolastico

Rispettare i tempi

programmati e concordati

con i docenti per il

raggiungimento del proprio

Curricolo

Accettare, rispettare e

aiutare gli altri e i diversi

da sé, impegnandosi a

comprendere le ragioni dei

loro comportamenti

95

PIANO DI MIGLIORAMENTO

2° CIRCOLO DIDATTICO

-NISCEMI-

CLEE02100B

Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le

attività, i progetti, gli obiettivi inseriti nel POF essendone parte integrante e fondamentale. Il PDM,

quindi, rappresenta la politica dell'istituzione scolastica per una azione di Qualita. Dal raffronto tra

POF e RAV si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l'attuazione del Miglioramento

prioritariamente al potenziamento della qualità del processo di insegnamento-apprendimento e

contestualmente al potenziamento delle relazioni interpersonali fra i docenti dell'intero Circolo,

della comunicazione e delle relazioni con il territorio.

RESPONSABILE DEL PIANO: Dirigente Scolastico Prof. Ferrara Franco

Composizione del gruppo che segue la progettazione del P d M

Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento

Franco Ferrara Dirigente scolastico Responsabile del PdM

Giuseppe Scardilli Direttore dei SS.GG.AA. Responsabile piano amministrativo

Ristagno Anna Maria

Maria Antonietta

Iinsegnante scuola infanzia

insegnante scuola primaria

Collaboratore D.S.

Funzione strumentale area 2

Buscemi Carmen Insegnante scuola primaria Collaboratore D.S.

Spata Rosa Insegnante scuola primaria Funzione strumentale Area 4

Rinaudo Nicoletta

Schembri Francesca

insegnante scuola primaria

insegnante scuola primaria

Funzione strumentale Area 6

Funzione strumentale Area 6

Briga Rosaria Insegnante scuola primaria Funzione strumentale Area 1

Di Vincenzo Gaetana Assistente Amministrativo collaboratore

D'Agostino Gabriella Insegnante scuola primaria Funzione strumentale Area 7

Amato Rosa Alba Insegnante scuola primaria Funzione strumentale 5

Mulè Antonina Insegnante scuola primaria Collaboratore D.S.

Ferranti Maria Rosaria Insegnante scuola primaria Collaboratore D.S.

Russo Elena Insegnante scuola primaria Collaboratore D.S.

96

Virga Francesco Insegnante scuola infanzia Funzione strumentale 3

Lo Bartolo Giuseppe Insegnante scuola primaria Funzione strumentale 3

PRIMA SEZIONE : Scenario di riferimento

Scenario di riferimento

Il 2° Circolo Didattico di Niscemi comprende due ordini di scuola : primaria e infanzia.

L’attuale Dirigente Scolastico è di nuova nomina ed è in servizio dal 1° settembre 2015.

Il tasso di docenti a tempo indeterminato ( il 97% ) e l'età media ( solo il 15% ha un'età compresa tra i 35 e i 44 anni, mentre

il 45% ha un'età compresa tra i 45 e i 54 anni e il 40% ha più di 55 anni ) sono più alti rispetto ai benchmark , ma ciò può

considerarsi una opportunità in quanto si tratta di docenti che hanno, oltre all'esperienza, anche l'entusiasmo di rinnovare la

didattica, infatti negli anni quasi tutti hanno accettato la formazione per utilizzare le nuove strumentazioni tecnologiche

presenti nella scuola.

Inoltre nella scuola si registra una grande stabilità nel servizio scolastico, infatti il 58,7% dei docenti insegna nella scuola da

oltre 10 anni, questo è un tasso molto al di sopra di tutti i benchmark; ad esso si aggiunge la percentuale del 15,9 % che vi

insegna da 6 a 10 anni.

Grazie anche a questa stabilità e continuità professionale, negli anni si sono costruite delle relazioni professionali molto

proficue, che permettono di lavorare in equipe e di ottenere risultati positivi.

La scuola dispone di risorse umane qualificate con competenze informatiche e linguistiche ( docenti laureati e docenti

specializzati

INFORMAZIONI RITENUTE

NECESSARIE PER LA SPIEGAZIONE

DELLE SCELTE DI MIGLIORAMENTO

Dovendo scegliere il percorso di Miglioramento su cui articolare le

azioni di intervento si sono tenuti in considerazione alcuni fattori per

individuare l’iniziativa prioritaria.

Il grado di priorità è stato riconosciuto, come suggeriscono le risorse del

modello, in base all’impatto che l’area di miglioramento ha sui fattori

critici di successo e in base alla capacità/fattibilità della scuola: tempi,

risorse e autonomia operativa

IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE IN

CUI LA SCUOLA È INSERITA

( reti sul territorio, caratteristiche sociali e

culturali dell’ambiente in cui la scuola è inserita,

modelli educativi di riferimento, offerte per la

gestione del tempo libero)

La scuola mantiene rapporti di collaborazione non solo con le

associazioni presenti nel territorio, ma anche con gli specialisti e

psicologi locali costituendo un punto di riferimento fondamentale per

l’intera comunità.

Negli ultimi anni la diminuzione della popolazione locale , dovuta al

trasferimento di famiglie per motivo di lavoro, è bilanciata dall’arrivo di

immigrati proveniente soprattutto dal l’Africa.

Lo stato socio economico e culturale delle famiglie degli studenti oscilla

tra un livello basso e medio basso. Ciò si concretizza nelle difficoltà

delle famiglie a sostenere spese anche contenute, come la mensa nella

scuola dell'Infanzia o le uscite didattiche.

Il tasso di disoccupazione dei genitori degli studenti della scuola è

particolarmente alto.

97

L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

( composizione popolazione scolastica alunni,

strategie della scuola per il coinvolgimento delle

famiglie, obiettivi del Pof) Modalità di

condivisione metodologica e didattica tra

insegnanti, gestione della scuola, sistemi di

comunicazione

La popolazione scolastica conta-1116-alunni

Scuola

infanzia

Scuola

primaria

Toale alunni

273 893 Alunni H 18

Altre

confessioni

stranieri

Il POF prevede dei filoni principali che vanno confermati e attualizzati:

ricerca e documentazione

il territorio come risorsa scienze ed alfabeti

idee per comunicare

scuola 2.0

Le famiglie dimostrano una grande fiducia nella istituzione scolastica, in

modo particolare hanno un rapporto positivo con i docenti, sia

dell'Infanzia che della Primaria; accolgono proposte e attività senza

entrare in polemica. La maggior parte delle famiglie mostra interesse e

collabora con la scuola, rispondendo alle richieste, sono isolati i casi di

estremo disagio in cui la famiglia si disinteressa del tutto dei propri

figli. In un ambiente povero di stimoli e di opportunità culturali, le

famiglie accolgono con entusiasmo le proposte formative che arrivano

dalla scuola, partecipano in massa soprattutto se tali proposte non hanno

costi.

Sulla base del principio che la scuola è comunità educante, la

progettazione didattica ha impostato la sua azione educativa riferita a :

-organizzazione gruppo docente

-organizzazione della didattica ( azioni formative per classi parallele e

per ambiti disciplinari)

organizzazione della gestione (gruppo classe, laboratorio, classe/sezione

aperte, piccolo e grande gruppo)

-verifica dei processi e dei prodotti.

Inoltre vengono progettati itinerari comuni per gruppi di alunni da poter

realizzare sia in ambito curricolare, che in ambito extracurricolare.

98

IL LAVORO IN CLASSE

( relazione docenti-alunni, gli ambienti di

apprendimenti, progetti di recupero e

potenziamento degli apprendimenti, utilizzo

delle nuove tecnologie per la didattica)

La scuola presta attenzione particolare alle dinamiche relazionali tra

alunni e docenti e tra pari, sono infatti, in atto politiche miranti a

favorire le relazioni e l’integrazione mediante un Patto di

Corresponsabilità e un sistema di regole condivise, ma anche mediante

la collaborazione degli alunni in svariate attività e progetti per i quali si

sentono motivati e ai quali partecipano con entusiasmo anche i genitori.

Per gli alunni che necessitano di particolare attenzione, la scuola

prevede attività di inclusione e di potenziamento.

Vengono svolte varie attività extracurricolari di ampliamento

dell’offerta formativa : progetti area a rischio, laboratorio teatrale,

laboratorio di arte creativa, ecc…

PDCA- plan- do- check-act ( miglioramento continuo della qualità in un’ottica a lungo raggio )

Dall’analisi delle debolezze e dei punti di criticità emersi dal rapporto di autovalutazione e dal RAV, si individuano le

priorità da perseguire, i punti forza rilevati costituiscono le strategie d’indirizzo da adottare e perseguire.

DESCRIZIONE DEI PROCESSI CHE

HANNO PORTATO

ALLA SCELTA DEGLI OBIETTIVI DI

MIGLIORAMENTO

Nel punto RAV sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

subarea formazione si evince che la formazione non coinvolge

pienamente i docenti e il personale ATA in progetti di formazione o

aggiornamenti attivati.

Si ritiene di utilizzare le risorse economiche , effettuando

preventivamente un’analisi dei bisogni, con l’obiettivo di mirare

successivamente alla creazione di corsi attinenti alla richiesta.

99

Risultati della valutazione

esterna ( prove INVALSI )

Criticità individuate

Piste di miglioramento

Punti di forza

risorse

Rapporto di valutazione

Processo: sviluppo professionale delle

risorse

I docenti, pur lavorando con

dedizione, in gruppo

classe/sezione e

interclasse/intersezione, e pur

sfruttando materiali diversi

per realizzare, non fruiscono

in modo adeguato di corsi di

formazione volti a valorizzare

ulteriormente le loro

professionalità

Processo: gestione strategica delle

risorse

Scarso investimento delle risorse_

I corsi di formazione rivolti a tutto il

personale in grado di rispondere ai

bisogni formativi e di crescita

professionale devono essere indirizzati

in ambito più specificatamente

metodologico-didattico,

potenziamento e perfezionamento

degli ambienti scolastici e dei

laboratori

Processo: sviluppo professionale delle risorse

Forte senso di appartenenza e di

collaborazione fra tutte le figure

della scuola con una ricaduta

positiva sull’ambiente di

apprendimento degli alunni

100

Gestione strategica delle risorse

La ripartizione delle risorse risulta coerente

con le scelte strategiche e le finalità del POF

Risultato della valutazione

esterna

PROVE INVALSI

Scuola primaria

Il cheating è superiore il seguente -

classi seconde - Italiano 23,1 e 34,7;

Matematica 31,9; - classi quinte -

Italiano 41,7; Matematica 10,2.

La variabilità tra le classi seconde

(italiano 18,5% e matematica 23,00 %

) è, sia in italiano che in matematica,

superiore alla media, sia del sud e isole

sia nazionale; invece la variabilità

dentro le classi seconde (italiano

81,5% e matematica 77% ) è, sempre

sia in italiano che in matematica, più

bassa sia del sud e isole che della

media nazionaleLa variabilità tra le

classi quinte ( italiano 20,2% e

matematica 13,2% ) è in italiano di

poco inferiore alla media del sud e

delle isole e molto più alta di quella

nazionale, in matematica di molto più

bassa rispetto a quella del sud e delle

isole e di poco più alta a quella

nazionale. La variabilità dentro le

classi quinte ( italiano 79,8% e

matematica 86,8% ) è in italiano di

poco più alta a quella del sud e delle

isole e più bassa rispetto alla media

nazionale, in matematica invece più

alta di quella del sud e delle isole e

solo di poco più bassa rispetto alla

media nazionale.

Scuola primaria

Il punteggio medio ( italiano 67,70%

matematica 70,00% ) nelle classi II è

superiore a tutti i benchmark.

- Il punteggio medio ( italiano 61,40%

matematica 62,70 % ) nelle classi V è

superiore a quello della Sicilia e del sud,

invece è pari a quello nazionale.

-Le classi risultano sostanzialmente

eterogenee all'interno e omogenee tra di loro,

rispetto ai benchmark regionali.

- Apprezzabile diversità di concentrazione

nelle classi per fasce di livello, sia in italiano

che in matematica.

101

Risultati dei processi di

autovalutazione

RAV

Non adeguata relazione tra prassi

didattica e prove valutative

Curricolo verticale non ancora definito

RAV

Percorsi progettuali comuni tra scuola

primaria e scuola dell’infanzia

Collegialità

Partecipazione ad iniziative che coinvolgono

l’intera scuola

Linea strategica del piano Sviluppo professionale e gestione strategica delle risorse a

disposizione della scuola attraverso la formazione in servizio del

personale con ricaduta diretta sugli insegnanti e indiretta sugli alunni

circa:

la programmazione del curricolo verticale

la rubrica di valutazione competenze chiave di cittadinanza

l’utilizzo delle tecnologie e della dimensione laboratoriale per

innovare, facilitare i processi di insegnamento-apprendimento e

migliorare gli esiti degli alunni.

Definizione di

Obiettivi strategici

Innovare i processi di insegnamento-

apprendimento attraverso la didattica per

competenze

Migliorare i risultati degli alunni nelle

prove invalsi

Sperimentare metodologie innovative e

strategie didattiche finalizzate alla

personalizzazione dei percorsi formativi

nella scuola dell’Infanzia e scuola

primaria

Indagare sull’efficacia di metodi e

strategie funzionali al conseguimento

delle competenze relative agli obiettivi di

apprendimento dei diversi ambiti disciplinari e campi di esperienza

Conquistare relazioni efficaci e

Indicatori

Numero alunni coinvolti nei percorsi

formativi;

Numero attestati di partecipazione

rilasciati agli alunni;

Indice di “varianza” tra le classi;

Numero docenti coinvolti nel percorso di

formazione;

percentuale di docenti che sperimentano

metodologie e strategie innovative;

Misura del gradimento espresso dai

docenti in ordine alle azioni formative

(questionario);

Numero attestati di partecipazione rilasciati ai docenti;

102

sinergiche nella condivisione della vision

e della mission del circolo

Incrementare l’uso delle prove autentiche

per la certificazione delle competenze

Aggiornare le pratiche didattiche

mediante l’incremento dell’uso delle

tecnologie digitali

Arricchire la comunicazione con gli utenti

mediante il sito web

Potenziare la comunicazione tra i plessi

ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO

(secondo l’ordine di priorità)

Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:

Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità

Pratiche educative e didattiche

1 Curricolo, progettazione e

valutazione

definire in maniera più strutturata i

criteri di valutazione comuni per le

diverse discipline : creare una rubrica

di valutazione,

valutare le competenze chiave e di

cittadinanza con la nuova

certificazione delle competenze in

uscite.

elaborare un curricolo verticale(

scuola infanzia/primaria/secondaria)

1 Elaborare una rubrica di valutazione per

disciplina

1 -1Progettazione del curricolo verticale d'istituto

in un’ottica innovativa ed elaborazione di unità di

lavoro, materiali e strumenti necessari allo

sviluppo di una didattica laboratoriale, da

diffondere anche nella normale attivita di classe.

1-2 Mgliorare negli alunni del primo biennio le

competenze chiave, consolidare il processo di

insegnamento/apprendimento ed elevare il livello

delle competenze (esiti Prove INVALSI)

2 creare una comunita di apprendimento

1

103

Inclusione e differenziazione

2 Potenziamento e valorizzazione

Potenziare e valorizzare le eccellenze

Migliorare gli interventi didattici per

gli alunni che necessitano di

inclusione.

Gli obiettivi educativi sono

scarsamente definiti

3 Continuita' e orientamento

Progettare un percorso didattico per

l’orientamento

Potenziare le attività di continuità tra

gli ordini di scuola

Monitorare le attività di continiutà

Ambiente di apprendimento

4 Dimensione organizzativa

Avviare la didattica di laboratorio e

apprendimento cooperativo,

progettare/realizzare percorsi didattici

e fornire relativa documentazione per

la promozione delle competenze

praticare didattica laboratoriale per

classi/sezioni aperte

5 Sviluppo e valorizzazione delle

risorse umane

Promuovere iniziative di formazione

per docenti ed ATA

Migliorare lo scambio tra le figure

professionali

Integrazione con il territorio e

costantemente al passo con le innovazioni

tecnologiche, metodologiche e normative

2-11migliorare il grado di benessere a scuola di

alunni, personale e famiglie e consentire un

miglioramento della capacità di inclusione da

parte della scuola.

3 accompagnare la continuita verticale tra i

diversi ordini di scuola e la continuita fra i plessi

del medesimo livello scolastico al fine di

giungere ad una vera identita della scuola

3-1 condividere dee progettuali, sia orizzontali

che verticali e volgere attenzione

all’individuazione ed alla definizione dei progetti

che meglio soddisfino i bisogni espressi

dall'utenza.

4 Formazione ricerca azione sulla didattica

laboratoriale realizzata nella modalità del

laboratorio per promuovere un sistema di lavoro

cooperativo tra docenti.

4-1 Progettazione e sperimentazione di micro

curricoli in verticale nelle classi parallele.

4-2 Modificare l’organizzazione e realizzare un

cambio di passo, fare in modo alternativo, cioè

rendersi conto quanto fatto nel modo tradizionale

non funziona.

4-3 acilitare la creazione di un contesto pratico-

laboratoriale entro cui diventi naturale

condividere problemi e soluzioni. E’ solo

condividendo conoscenze diversificate che

nascono idee e intuizioni in maniera naturale.

5 Razionalizzazione delle proposte di

arricchimento dell’offerta formativa identificando

2

3

4

5

104

rapporti con le famiglie

6 Collaborazione con il territorio

Coinvolgimento con le famiglie

Realizzare una maggiore

condivisione della mission della

nostra scuola con le famiglie e con il

territorio.

Potenziare gli incontri formali con le

famiglie

linee prioritarie da svilupparsi nell’ambiente

scolastico

5-1 incrementare il numero di docenti ed il

numero di ore dedicate all’aggiornamento ed alla

formazione nelle aree :

5-2 aggiornamento alla luce delle nuove esigenze

dell’utenza ( docenti e ATA) e delle scelte

curricolari (curricolo verticale) per soli docenti

La scuola, in quanto organizzazione complessa,

che si relaziona con soggetti estremamente

diversi tra loro (famiglie, aziende, istituzioni,

personale), deve poter soddisfare l’utenza tutta e

creare un sistema comunicativo efficace per

coinvolgere nel processo educativo

progressivamente tutti i soggetti interessati, ma

soprattutto a costituire alleanze e accordi che

sboccano in percorsi didattici di miglioramento.

6

105

AREA

DEL POTENZIAMENTO LE PRIORITÀ

PROG. CONTINUITÒ E ORIENTAMENTO

PROG. INCLUSIONE E VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

PROG. COLLABORAZIONE RAPPORTI CON IL TERRITORIO E LE FAMIGLIE

PROG. DIDATTICA DI LABORATORIO

106

TIPOLOGIA DI SCUOLA

INFANZIA E PRIMARIA DI ENTRAMBI I PLESSI

ANNI SCOLASTICi

2015/2016

2016/2017

2017/2018

PROGETTO:

Continuità e orientamento - accompagnare la continuità verticale tra i due ordini di scuola -

DOCENTE REFERENTE : SPATA ROSA

DESTINATARI

Insegnanti e bambini di 5 anni della scuola dell’Infanzia, insegnanti e alunni di 1a e 5a classe della scuola Primaria

PREMESSA

ll progetto nasce dall'esigenza di garantire all'alunno un percorso formativo organico e completo, cercando di prevenire

eventuali difficoltà che potrebbero insorgere nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e che a volte sono causa di

malessere emotivo per gli alunni.

I presupposti pedagogici sulla continuità, ovvero che il bambino debba essere visto nella sua globalità e che la scuola si

debba porre in continuità e complementarietà con le esperienze che egli compie nei vari ambiti scolastici, sono alla base

delle varie normative scolastiche prodotte dai legislatori a partire dal 1977 (L. 517/77) fino ai nostri giorni.

Attuare la continuità verticale tra i diversi segmenti scolastici significa non solo garantire all'alunno un percorso formativo

che gli permetta, pur nei cambiamenti, di costruire la sua particolare identità, ma significa anche contrastare il fenomeno

della Dispersione Scolastica perché un percorso formativo improntato sulla continuità è condizione essenziale per

assicurare a tutti e a ciascuno un positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.

FINALITÀ

Favorire l'inserimento degli alunni ed il passaggio naturale alla scuola di grado successivo.

Far familiarizzare gli alunni della scuola dell’Infanzia con l’istituzione della scuola primaria.

Avviare tra le docenti uno scambio di informazioni utili sui bambini e sui percorsi didattici effettuati .

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE (disciplinari)

Potenziamento di abilità pro-sociali.

Sviluppo di capacità manipolative, grafico-pittoriche, di comprensione di testi di vario tipo e loro riproduzione.

OBIETTIVI

Conoscere l'ambiente e l’organizzazione scolastica nel suo complesso

Programmare attività comuni tra gli anni ponte.

Condividere idee progettuali

Predisporre modalità correlate per l’osservazione degli alunni volti ad individuare difficoltà di apprendimento e di relazione

107

Ricercare e sperimentare strategie di intervento utili alla prevenzione.

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO

Progettazione di un percorso comune tra i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e gli alunni della 1a classe

dellaScuola Primaria

Individuazione concreta degli argomenti da trattare per la realizzazione del percorso (da concordare tra i docenti dei due

ordini di scuola).

Gli incontri avverranno con cadenza quindicinale a partire da novembre fino al completamento delle azioni programmate.

Accoglienza ai bambini di cinque anni da parte degli alunni delle classi quinte: visita dei locali della scuola primaria per

conoscerne strutture, servizi, modalità organizzative.

Inizio percorso comune: scambio di esperienze, e attività di laboratorio.

Gli incontri tra i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell'Infanzia e gli alunni della Scuola Primaria di entrambi i plessi,

avverranno nei mesi di Marzo e Aprile, nei giorni stabiliti dai docenti interessati.

Spazi: aule, laboratori, biblioteca scolastica, palestra, Aula Magna, spazi esterni.

Mezzi:

per il raggiungimento di tali obiettivi sono:

• priorità ad esperienze che promuovano il gusto e la disponibilità ad apprendere,

• interconnessione tra un singolo campo di esperienza e gli altri,

• programmazione coordinata di obiettivi, metodi e strumenti di osservazione tra docenti della scuola dell’Infanzia e della

Scuola Primaria,

• test a tutti gli alunni di 5 anni volti ad accertare il livello di competenze in uscita,

• trasmissione di dati per la conoscenza dell’alunno ( colloqui tra docenti, compilazione

108

di una scheda informativa-orientativa su tutti gli aspetti della personalità del bambino per la formazione delle classi),

• esperienze tra classi ponte.

Strumenti:

testi di vario genere; computer; materiale cartaceo di facile consumo; macchina fotografica; LIM.

RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)

Passaggio sereno da un ordine di scuola all’altro prevenendo le difficoltà che spesso sono causa di dispersione scolastica.

Motivazioni positive alla frequenza scolastica e all’apprendimento.

Sviluppo delle capacità grafico – pittoriche, manipolative, di animazione alla lettura, di ascolto e comprensione di discorsi,

narrazioni, testi e loro produzione.

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti di

controllo dei risultati attesi)

Per verificare le capacità e le competenze acquisite, si valuterà:

il grado di interesse e partecipazione del singolo alunno

gli elaborati realizzati

le modalità di produzione e la creatività inventiva

schede strutturate di verifica relative agli argomenti trattati.

Pianificazione attuata

FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).

FASE 1 - Approccio a livello conoscitivo: studio e approfondimento, nelle singole classi e sezioni, del materiale relativo

ai contenuti proposti.

FASE 2 - Approccio a livello manipolativo/pittorico: realizzazione comune, da parte degli alunni degli anni ponte, di

elaborati vari e di cartelloni murali.

FASE 3 - Approccio a livello ludico e di ascolto attraverso il cooperative learning.

FASE 4 - Mostra finale con esposizione del materiale prodotto, documentativa dell’esperienza svolta.

TEMPI E DURATA

109

colorare le celle corrispondenti alla durata delle fasi attuate

anno 2015/2016 2016/2017 2017/2018

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

Monitoraggio

MONITORAGGIO E VERIFICA

Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:

Frequenza;

Gradimento;

Conoscenze apprese;

Competenze acquisite.

STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:

X questionario gradimento

X presenze

test di valutazione dei contenuti

X test di valutazione delle competenze

MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:

Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale in formato

word su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail eventualmente arricchita da

fotografie (max 3)o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il materiale fotografico e/o video di momenti

significativi del percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative tramite

sito web, mostre, open day…

Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli indicatori sopra

scelti.

CRITERI DI MIGLIORAMENTO

Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale; in particolare:

-se le azioni sono in linea con gli obiettivi

-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti

-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori.

110

MONTE ORE COMPLESSIVO

PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO

FONTI DI FINANZIAMENTO

A carico della scuola

XFinanziamento specifico (specificare) _FIS__

Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________

COSTI PREVISTI

MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €

SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €

COMPENSO PER ESPERTI €

ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €

COSTO TOTALE DEL PROGETTO €

2015/2016

111

TIPOLOGIA DI SCUOLA: infanzia e primaria

PROGETTO: inclusione e valorizzazione delle eccellenze “NON UNO DI MENO”

Anni scolastici:

2015/2016

2016/2017

2017/2018

DOCENTE REFERENTE : SPATA ROSA

DESTINATARI

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

comprendenti.

Disabilita ai sensi della legge 104/92 e 517/77

Disturbi evolutivi specifici legge 170/2010 legge 53/2003

Circolare ministeriale n.8 6 marzo 2013 “ Indicazioni operative alla Direttiva

ministeriale 2012 ”

Alunni con svantaggio socio economico, linguistico e/o culturale.

Valorizzazione delle eccellenze

PREMESSA

E’ importante e fondamentale garantire a tutti gli alunni il successo formativo nel rispetto dei tempi e degli stili cognitivi

propri di ognuno e rispondere a tutti i bisogni.

L’individualizzazione e la personalizzazione dell’insegnamento, intese come strategie pedagogiche volte a riconoscere,

rispettare e valorizzare la diversità, sono finalizzate a garantire l'integrazione e la partecipazione sociale di tutti gli alunni.

La calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo, è

condizione essenziale per realizzare un’autentica pedagogia inclusiva.

112

FINALITÀGENERALI

- creare un ambiente che accolga e supporti l’alunno nel percorso formativo;

- sostenere l’apprendimento attraverso una personalizzazione del curricolo, coinvolgendo tutta la - comunità educativa

scolastica;

- favorire, all’interno della classe, un clima collaborativo, nel quale l’alunno si senta adeguato alle richieste;

- promuovere pratiche inclusive attraverso una stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante;

- favorire i processi di integrazione ed inclusione degli alunni con disabilita;

- sviluppare e potenziare le capacità di concentrazione, attenzione e memorizzazione; -

- sviluppare l’autocontrollo e l’autostima

- favorire e incoraggiare le eccellenze

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE (disciplinari)

Il raggiungimento delle autonomie di base

Il miglioramento dell’autostima e dei rapporti relazionali

Il potenziamento di abilità comunicative, relazionali, cooperative

Lo sviluppo di capacità creative

OBIETTIVI

Favorire la crescita dell'autostima, lo sviluppo della motivazione allo studio, la strutturazione degli automatismi, lo

sviluppo ottimale delle potenzialità

Promuovere le relazioni tra gli alunni sperimentando forme di aiuto reciproco (cooperative learning)

Valorizzare la cultura d’origine e la storia personale di ogni alunno

Ridurre le difficoltà di apprendimento tramite appositi progetti di recupero/potenziamento mirati allo sviluppo delle

competenze deficitarie.

113

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO

Intervenire e gestire le differenze per promuovere l’integrazione attraverso lo :

Sportello di Ascolto

La realizzazione di uno spazio d’ascolto e di confronto rivolto ad alunni –docenti -genitori della scuola, risponde

all’esigenza di valorizzare l’individuo nella sua interezza, stimolando la sua crescita cognitiva ed emozionale, agendo non

solo su di lui, ma sui suoi sistemi di riferimento più prossimi: la scuola e la famiglia. Infatti, Lo spazio di Ascolto

psicologico offre al bambino, al genitore e all’insegnante in difficoltà, la possibilità di essere aiutato da un professionista a

definire obiettivi, prendere decisioni, risolvere problemi in rapporto a difficoltà personali, sociali, educative o scolastiche;

permette inoltre, all’intero comparto scolastico, tramite l’uso degli strumenti della psicologia, di rilevare e fronteggiare

adeguatamente le problematiche evolutive e sociali che emergono all’interno dell’ambiente scolastico.

ATTIVITA’

Le attivita sono articolate in tre fasi:

esplorazione, sensibilizzazione e coinvolgimento;

esecuzione e approfondimento delle attivita proposte, attraverso canali visivi, uditivi e motori;

consolidamento, verifica e valutazione.

Nello specifico:

APercorsi di insegnamento dell’italiano L2 per alunni stranieri

Costruzione di “reti di aiuto territoriale” con le Associazioni culturali del territorio (FIDAPA - Parrocchia Sacro

Cuore)

Recupero delle competenze chiave attuando progetti anche in orario extrascolastico

Progetti inerenti l’Area a rischio

Diversificazione dell’offerta formativa e didattica in relazione ai bisogni specifici degli alunni (PEI – PDP -

PED)

Attuazione di un laboratorio di integrazione

Stesura di un protocollo di accoglienza

per la valorizzazione delle eccellenze:

Selezionare e potenziare gli alunni dotati di particolari attitudini per la Matematica e le Scienze e contestualmente

stimolare quelli piu insicuri e meno motivati.

Partecipazione degli alunni alle gare Nazionali dei Giochi delle Scienze Sperimentali e dei giochi matematici .

Spazi: aule, laboratori, biblioteca scolastica, palestra, Aula Magna, spazi esterni.

114

Mezzi e strumenti: testi di vario genere; computer; materiale cartaceo di facile consumo; macchina fotografica; LIM.

RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)

Crescita del benessere socio-relazionale in classe.

Riduzione delle difficolta d’apprendimento e dei problemi comportamentali individuali.

Condivisione di idee, proposte, materiali e strumenti tra docenti di sostegno

Condivisione di materiali tra i docenti tramite il sito della scuola

sollecitare la curiosità

valorizzare l’iniziativa personale

comunicare l’emozione della scoperta

promuovere stupore e motivazione spontanea

sviluppare creatività e fantasia

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti

di controllo dei risultati attesi)

Per verificare le capacità e le competenze acquisite, si valuterà:

il grado di interesse e partecipazione del singolo alunno

gli elaborati realizzati

115

le modalità di produzione e la creatività inventiva

schede strutturate di verifica relative agli argomenti trattati.

Pianificazione attuata

FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).

FASE 1 - Recupero delle abilita essenziali di matematica per il raggiungimento degli obiettivi essenziali e integrazione

ed inclusione degli alunni con bisogni speciali

Fase 2 - coordinare /organizzare attivita in occasione di saggi e concerti ( concerto di Natale e di fine anno) nonche per

eventuali manifestazioni pubbliche.

FASE 3 -. Attivita di solidarieta .

Diffondere l’esigenza di un giornale di Circolo , raccogliere e coordinare gli articoli, costituire una redazione.

Fase 4 - Attivita di avviamento alle pratiche sportive. Campionati studenteschi.

TEMPI E DURATA

colorare le celle corrispondenti alla durata delle fasi attuate

anno 2015/2016 2016/2017 2017/2018

FASE 1

FASE 2

FASE 3

FASE 4

Monitoraggio

MONITORAGGIO E VERIFICA

Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:

Frequenza;

Gradimento;

116

Conoscenze apprese;

Competenze acquisite.

STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:

X questionario gradimento

X presenze

test di valutazione dei contenuti

X test di valutazione delle competenze

MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:

Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale in formato

word su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail eventualmente arricchita da

fotografie (max 3)o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il materiale fotografico e/o video di momenti

significativi del percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative

tramite sito web, mostre, open day…

Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli indicatori sopra

scelti.

CRITERI DI MIGLIORAMENTO

Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale; in particolare:

-se le azioni sono in linea con gli obiettivi

-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti

-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori.

MONTE ORE COMPLESSIVO

PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO

FONTI DI FINANZIAMENTO

A carico della scuola

X Finanziamento specifico (specificare) ___FIS____________________________________________

Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________

COSTI PREVISTI

MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €

117

SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €

COMPENSO PER ESPERTI €

ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €

COSTO TOTALE DEL PROGETTO €

TIPOLOGIA DI SCUOLA

INFANZIA E PRIMARIA DI ENTRAMBI I PLESSI

ANNI SCOLASTICI

118

2015/2016

2016/2017

2017/2018

PROGETTO:

Collaborazione con il territorio e con le famiglie

“PER UN COINVOLGIMENTO DI QUALITÀ:

ASCOLTARE ED ESSERE ASCOLTATI”

DOCENTI REFERENTI : RINAUDO NICOLETTA - SCHEMBRI FRANCESCA

DESTINATARI

Tutti i genitori e tutti i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria

PREMESSA

Nelle situazioni comunitarie non

si può fare da soli. “

L'apertura della Scuola alla corresponsabile partecipazione delle famiglie è da perseguire con ogni accorgimento affinché il

dialogo a scuola diventi il più possibile dialogo a casa e, augurabilmente, dialogo nel paese, con il meraviglioso effetto di una

diffusione importantissima del progetto di vita pensato ed illuminato, che la Scuola è sempre in grado di produrre.

Grande importanza e valenza assume anche il rapporto con gli Enti locali e le altre agenzie educative del territorio, per cui si

cercherà di instaurare una sintonia efficace e produttiva.

Occorre quindi un necessario intervento di mediazione tra la Scuola, la Famiglia e il Territorio al fine di costruire alleanze

e accordi per avviare programmi di sensibilizzazione su temi specifici.

Incontri di gruppo con genitori, associazioni, esperti organizzati nella forma del seminario/convegno su temi individuati

sulla base di un questionario precedentemente distribuito.

FINALITÀ

Arricchire l’Offerta formativa del nostro Circolo

Promuovere il benessere psicologico, lo stare bene a scuola attraverso l’ascolto, la prevenzione e la condivisione dei

problemi.

Promuovere l’interazione fra scuola e famiglia fornendo una opportunità di dialogo e confronto su tematiche legate

allo sviluppo, all’educazione, all’apprendimento dell’alunno

119

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE (disciplinari)

Promuovere il corretto e completo sviluppo dell'affettività

Favorire l’acquisizione di una maggiore consapevolezza della sfera emozionale dei ragazzi

Prevenire la crescita dei disturbi comportamentali, dei disturbi dell'attenzione e iperattività, dei fenomeni di violenza

nelle classi (bullismo), dei problemi affettivi conseguenti al disagio familiare e sociale.

Porre un argine agli insuccessi formativi, all'abbandono scolastico, al disagio delle Famiglie

Fornire un sostegno ai genitori in difficoltà attraverso una serie di azioni operative

.

OBIETTIVI

Valutare l’importanza della relazione nella comunicazione genitore/figlio.

Riflettere sulle norme sociali.

Avviare al dialogo e alla partecipazione insegnanti e genitori per un fine comune.

Favorire una maggiore integrazione fra realtà scolastica, socio-familiare e servizi sul territorio.

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO

discussione casi;

consulenza psicologica specialistica

ricerca di soluzioni alternative a situazione critiche nel tentativo di dimostrare che le scelte operative più efficaci

possono essere diverse da quelle che per abitudine sembrano obbligate.

attività in piccoli gruppi auto-gestite dai genitori attraverso stimoli forniti da esperti e un approccio interattivo ed

esperienziale

Spazi: aule, laboratori, Aula Magna, spazi esterni.

120

Mezzi:

conversazioni e incontri per vivere esperienze di gruppo

attività per sperimentare la cooperazione

uso di strumenti informatici

Strumenti:

computer, riprese, lavoro di gruppo, uso di questionari.

RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)

promozione di azioni e modelli di interazione tra scuola e territorio

potenziamento degli incontri scuola-famiglia-territorio

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti di

controllo dei risultati attesi)

Si provvederà alla somministrazione di griglie per rilevare i dati di sviluppo e avanzamento dell’iniziativa progettuale.

Pianificazione attuata

FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).

FASE 1 - avvio, ,ricerca di tematiche e costituzione di gruppi di lavoro.

FASE 2 – consulenza con equipe del territorio su problematiche varie che interessano i singoli alunni

FASE 3 – per i genitori: seminari a tema, incontri informativi /formativi con esperti e docenti. .

TEMPI E DURATA

colorare le celle corrispondenti alla durata delle fasi attuate

anno 2015/2016 2016/2017 2017/2018

FASE 1

FASE 2

FASE 3

121

Monitoraggio

MONITORAGGIO E VERIFICA

Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:

Gradimento;

Conoscenze apprese;

STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:

X questionario gradimento

presenze

test di valutazione dei contenuti

test di valutazione delle competenze

MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:

Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale in formato word

su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail eventualmente arricchita da fotografie

(max 3)o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il materiale fotografico e/o video di momenti significativi del

percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative tramite sito web, mostre,

open day…

Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli indicatori sopra

scelti.

CRITERI DI MIGLIORAMENTO:

Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale; in particolare:

-se le azioni sono in linea con gli obiettivi

-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti

-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori.

MONTE ORE COMPLESSIVO

PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO equipe socio-psico

FONTI DI FINANZIAMENTO

A carico della scuola

Finanziamento specifico (specificare) _ _

Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________

COSTI PREVISTI

122

SCHEMA DI ANDAMENTO PER LE ATTIVITA’ DEI PROGETTI

MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €

SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €

COMPENSO PER ESPERTI €

ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €

COSTO TOTALE DEL PROGETTO €

Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi

dall’avvio) Note

Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto)

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi

Verde = attuata S O N D G F M A M

Formazione team di

progettazione

DS SU MANDATO

DEL CD x Attuata

Stesura PdM e progetto

n. 3 ad esso afferente

Team per il

Miglioramento

x x Attuata

Analisi disponibilità

finanziarie

DS-DSGA

x

Validazione idea-guida

dell’azione progettuale

ed inserimento nel POF

CD-CI x Attuata

Realizzazione attività SPATA

ROSA x x x x

Non ancora attuate

Monitoraggio azioni

progettuali

Team per il

Miglioramento

x x Non ancora attuata

123

Valutazione e riesame

del PdM e delle azioni

progettuali

OOCC

Team per il

Miglioramento

x Non ancora attuata

Diffusione/comunicazione

risultati

DS- OOCC

Team per il

Miglioramento

x Non ancora attuata

Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi

dall’avvio) Note

Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto)

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

= giallo non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M

Formazione team di

progettazione

DS SU MANDATO

DEL CD x ATTUATO

Stesura PdM e progetto

n. 6 ad esso afferente

Team per il

Miglioramento

x x Attuato

Analisi disponibilità

finanziarie

DS-DSGA

x

Validazione idea-guida

dell’azione progettuale

ed inserimento nel POF

CD-CI x Attuato

Realizzazione attività Rinaudo

Schembri

x x x x x Non ancora attuata

Monitoraggio azioni

progettuali

Team per il

Miglioramento

x x Non ancora attuata

Valutazione e riesame

del PdM e delle azioni

progettuali

OOCC

Team per il

Miglioramento

x Non ancora attuata

124

Progetto

Obiettivi operativi

Indicatori

Target

Risultati ottenuti* *da compilare a fine del Piano di Miglioramento

Note

125

TIPOLOGIA DI SCUOLA: INFANZIA E PRIMARIA DI ENTRAMBI I PLESSI

ANNi SCOLASTICi 2015/18

PROGETTO: SPERIMENTO E UTILIZZO IL CORPO E LA VOCE E COLORI... PER IMITARE E PRODURRE

DOCENTI REFERENTI: Ristagna Anna Maria (Infanzia) - Maria Antonietta (Primaria)

DESTINATARI: Tutti gli alunni di scuola dell'infanzia e di scuola primaria di entrambi i plessi

PREMESSA (descrizione delle motivazioni dell’iniziativa progettuale):

I laboratori costituiscono un’opportunità di arricchimento formativo ed educativo in quanto strumento

complementare alla didattica. La loro finalità, infatti, consiste nell’apprendimento di percorsi nuovi

attraverso i quali rendere possibile il passaggio dalla conoscenza soggettiva ad una dimensione oggettiva.

In un simile contesto, il bambino sperimenta diversi linguaggi culturali (artistico, musicale, manuale) e, per

mezzo dei canali sensoriali, dell’ascolto e del confronto con le sensazioni, le impressioni e le idee dei

compagni, ottiene una visione completa della realtà fisica e sociale, analizzata da differenti punti di vista.

Inoltre, trova l’ambiente adatto per partecipare attivamente ed esprimersi liberamente con l’aiuto degli

insegnanti operando in compresenza e a livello interdisciplinare, favoriscono la creatività e l’attuazione

delle potenzialità di ciascun componente del gruppo.

FINALITÀ:

Il potenziamento della metodologia di laboratori dei linguaggi non verbali (Grafico- Pittorico, Manipolativo, Musicale, Teatrale)

vuole privilegiare:

la didattica dell'inclusione mediante dei percorsi centrati sull'apprendimento cooperativo e sulla scoperta del sé, favorendo lo sviluppo di conoscenze e abilità utili a costruire le competenze cognitive, meta-cognitive e sociali degli alunni;

il superando della dimensione trasmissiva dell’insegnamento rivolte a ricercare metodologie didattiche innovative centrate sul soggetto in apprendimento.

A tale proposito sarà attenzionata la sfera emozionale del bambino che sarà avviato a conoscere e

sfruttare le proprie capacità cognitive ed emozionali atte a rispondere alla vita di ogni giorno e acquistare

autoconsapevolezza di se stesso e degli altri, adattandosi ai propri conflitti interiori e alle condizioni

esterne. Sarà attivato un modello di progettazione per competenze utile a favorire il coinvolgimento

attivo dei docenti e di ogni alunno, costruttore della propria conoscenza e protagonista consapevole dei

percorsi di apprendimento gestiti in collaborazione con i compagni. Si darà inoltre spazio a un modello

formativo per favorire il ruolo attivo, riflessivo e propositivo dell'alunno e del docente al fine di attivare un

processo di transfert didattico e sperimentare nuovi modi di insegnare e di apprendere. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE (disciplinari):

La comunicazione nella madrelingua - Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta e

interagire adeguatamente sul piano linguistico in vari contesti culturali e sociali.

126

La comunicazione nella lingua straniera - Affrontare in lingua straniera una semplice ed essenziale comunicazione .

Imparare a imparare - Acquisire, elaborare e assimilare le nuove conoscenze e abilità per usarle e applicarle in contesti

diversificati.

Le competenze sociali e civiche - Interagire in modo costruttivo nella vita sociale per partecipare alla vita civile in modo propositivo e

costruttivo. Consapevolezza ed espressione culturale - Osserva e ascolta opere, le commenta dal punto di vista delle proprie sollecitazioni emotive e prova a cogliere il

messaggio dell’autore. - Utilizza le conoscenze relative ai linguaggi visivi, musicali ed espressivi per riprodurre semplici opere. - Utilizza il linguaggio corporeo ed espressivo per esprimersi in modo semplice (attraverso la drammatizzazione e le

esperienze ritmico - musicali).

OBIETTIVI SPECIFICI comuni (obiettivi didattico-educativi del progetto)

ALUNNI DOCENTI

127

AREA COMUNICATIVA

- Comprendere messaggi di diverso tipo - Comunicare idee e informazioni

utilizzando diversi canali espressivi.

AREA COMUNICATIVA

Affinare la capacità di esprimere idee, informazioni, dati,

opinioni, intuizioni, dubbi, richieste ad alunni e colleghe

utilizzando linguaggi e supporti diversi

AREA COGNITIVA

- Progettare la situazione di compito riguardante il percorso svolto, utilizzando le conoscenze apprese e le abilità acquisite.

- Rielaborare esperienze personali e situazioni contingenti attraverso diversi canali espressivi.

AREA COGNITIVA

- Affinare la capacità di progettare percorsi didattici inclusivi.

- Affinare la capacità di osservare processi, azioni, relazioni e di ascoltare attivamente gli alunni “in azione".

- Usare strumenti, materiali e nuove tecnologie in maniera interattiva.

- Affinare la capacità di documentare processi e

prodotti.

AREA METACOGNITIVA

- Imparare ad imparare – organizzare il proprio apprendimento utilizzando varie fonti e varie strategie metacognitive (meta-ascolto e meta-comprensione).

- Essere consapevoli dei propri diritti, doveri e responsabilità, nel rispetto di quelli altrui.

AREA METACOGNITIVA

- Affinare la capacità di riflettere costantemente sulle azioni intraprese al fine di riprogettare con maggiore incisività e consapevolezza

AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE - Interagire in modo costruttivo contribuendo

all’apprendimento condiviso e alla realizzazione di prodotti comuni.

AREA AFFETTIVO- RELAZIONALE - Affinare la capacità di interagire in modo costruttivo con i

colleghi nei momenti di progettazione e documentazione dell’UDA, in una logica cooperativa che valorizzi la scuola come comunità di pratiche.

128

OBIETTIVI SPECIFICI (obiettivi didattico-educativi del progetto)

Favorire l’espressione di sé, la comunicazione e l’apprendimento attraverso tutti i linguaggi comunicativi che l’uomo

ha a sua disposizione: corporeo, grafico, pittorico, plastico, musicale e teatrale.

Stimolare il pensiero creativo, utile nella risoluzione dei problemi.

Promuovere lo sviluppo delle competenze dei bambini attraverso la consapevolezza delle proprie conoscenze

pregresse.

Correggere atteggiamenti di egocentrismo che danno luogo ad episodi di antagonismo e protagonismo

esagerato.

Sviluppare la coordinazione fine .

Favorire lo sviluppo dell’autostima attraverso la consapevolezza delle proprie capacità .

Favorire una prima formazione di atteggiamenti ed abilità avviando il bambino al riconoscimento della esistenza di

problemi, alla possibilità di affrontarli e di formulare ipotesi di risoluzione; alla possibilità di confrontare con altri le

proprie opinioni; alla verifica delle ipotesi formulate.

Sensibilizzare il bambino ad avere cura e rispetto per l'ambiente.

Sviluppare la capacità senso percettiva e le abilità coordinative.

Osservare con curiosità; “cos’è”, “com’è”, “com’è fatto”, “cosa succede se…” avviando il bambino ad un approccio di

tipo sperimentale con la realtà osservata.

Formulare ipotesi relative ai fenomeni osservati e verificarle.

Lavorare con gli elementi e vari materiali per sviluppare la manualità e affinare differenti percezioni.

Stabilire relazioni temporali/causali/logiche.

Passare dall'esplorazione senso percettiva alla rappresentazione del vissuto.

Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e aiutarsi reciprocamente.

Stimolare comportamenti “ecologici” nei riguardi dell’ambiente.

Educare al rispetto di regole.

Avviare alla formazione di una personalità armonica e in costante equilibrio con l’ambiente naturale e culturale. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO

(modalità e fasi del lavoro, strumenti e spazi, scansione temporale, metodologia)

Metodologia:

per la realizzazione dei laboratori è fondamentale l’atteggiamento dell’insegnante, che deve avere il ruolo di facilitatore

dell’apprendimento fornendo al bambino occasioni di sperimentare, agire, esprimere e costruire in modo da

imparare attraverso l’azione;. Gli alunni lavoreranno individualmente, dando libero sfogo alla propria personalità, e per

gruppi imparando a collaborare, divertendosi, per il raggiungimento di un fine ultimo: la produzione di un prodotto

finito.

Ogni alunno, prima di potersi esprimere, sarà stimolato a richiamare nella propria mente una serie di esperienze e di

emozioni. Una volta individuata la tematica, sarà aiutato a pensare e a prendere coscienza delle proprie sensazioni, a

fare chiarezza sulle intuizioni, ad ampliare le conoscenze, ad arricchire le proprie immagini mentali e,

conseguentemente, ad attivare la composizione espressiva.

Si cercherà di favorire l’interazione sociale attraverso il processo creativo e di aumentare le capacità di ascolto e fiducia

verso i compagni nella coscienza, all’interno del gruppo, della responsabilità del singolo per il successo del lavoro di tutti.

La fase operativa sarà preceduta da momenti di confronto collettivo, a richiami alle conoscenze precedenti e all’esperienza diretta sulla tematica scelta. Spazi: aule, laboratori di pittura, palestra, Aula Magna, Anfiteatro, spazi esterni.

Mezzi e strumenti: Le attività proposte nei laboratori saranno sempre collegate alle proposte didattiche proposte

dall'insegnante; la conoscenza di ogni argomento sarà contestualizzata all’interno di un’esperienza motivante e

coinvolgente, che favorisca un approccio multidisciplinare e permetta pertanto la partecipazione attiva di TUTTI gli

alunni.

Saranno utilizzati: libro di testo e altre fonti, materiale predisposto ad hoc dai docenti, laboratori presenti nella

scuola( informatico, linguistico, scientifico, grafico- pittorico), mezzi audiovisivi (registratore, videoregistratore,

proiettore, televisore) lim, biblioteca, materiale di facile consumo e di recupero ( cartoncino, colori, pennarelli,

129

RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)

L’alunno:

- prende coscienza delle proprie potenzialità comunicative ed espressive; - potenzia l'interesse, la motivazione, l'entusiasmo l'impegno la partecipazione ai vari momenti educativi proposti nel

progetto; - potenzia le capacità espressive, comunicative e manipolative utilizzando l'ambito culturale della globalità dei linguaggi; - utilizza in modo creativo le diverse tecniche; - utilizza correttamente l'approccio metodologico proposto; - acquisisce atteggiamenti e comportamenti orientati al rispetto. - sviluppa le competenze intellettuali, motorie e creative; - interagisce all'interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze diversi; - rispetta la collettività (il singolo, le diversità religiose, sociali e psichiche), per realizzare una comunicazione facilitata; - sperimenta il movimento corporeo per realizzare semplici coreografie; - crea un ambiente di lavoro collaborativo, creativo e comunicativo.

- utilizza gli elementi di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (fotografia,

manifesti, opere d’arte);

- utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici

tecniche, materiali e strumenti diversificati (grafico – espressivi, pittorici);

- legge alcuni aspetti formali delle opere d’arte che gli vengono presentate; apprezza opere d’arte;

- conosce i principali beni artistico – culturali presenti nel proprio territorio e mette in atto pratiche di rispetto e

salvaguardia.

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti di controllo dei

risultati attesi)

La verifica e la valutazione si effettueranno in itinere e al completamento del progetto. Si terrà conto:

1. della situazione iniziale;

2. delle verifiche intermedie

3. delle verifiche finali

4. dell’analisi del comportamento di ogni allievo rispetto alla situazione iniziale in relazione a:

-socializzazione;

-coinvolgimento;

-produzione.

Pianificazione attuata

FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).

FASE 1 anno 2015/16

FASE 2 anno 2016/17

FASE 3 anno 2017/18

130

TEMPI E DURATA

colorare le celle corrispondenti agli anni e alla durata delle fasi attuate

anno 2015/16 2016/17 2017/18

FASE 1

FASE 2

FASE 3

Monitoraggio

MONITORAGGIO E VERIFICA

Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:

Frequenza; Gradimento; Conoscenze apprese; Competenze acquisite.

STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:

intervista

questionario gradimento

presenze

test di valutazione dei contenuti

test di valutazione delle competenze

MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:

CRITERI DI MIGLIORAMENTO:

Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno potenziale; in particolare:

-se le azioni sono in linea con gli obiettivi

-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti

-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad obiettivi, tempi e indicatori.

Faranno parte integrante della relazione finale tutte le informazioni relative al monitoraggio della frequenza , del

gradimento e delle competenze.

MONTE ORE COMPLESSIVO

PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO

FONTI DI FINANZIAMENTO

131

A carico della scuola

Finanziamento specifico (specificare) _______________________________________________

Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________

COSTI PREVISTI

MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €

SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €

COMPENSO PER ESPERTI €

ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €

COSTO TOTALE DEL PROGETTO €

132

Attività Responsabile Tempificazione attività (mesi

dall’avvio) Note

Situazione (da compilare durante l’attuazione del progetto)

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

= giallo non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi

Verde = attuata

S O N D G F M A M

Formazione team di

progettazione

DS SU MANDATO

DEL CD x ATTUATO

Stesura PdM e progetto

n. 4 ad esso afferente

Team per il

Miglioramento

x x Attuato

Analisi disponibilità

finanziarie

DS-DSGA

x

Validazione idea-guida

dell’azione progettuale

ed inserimento nel POF

CD-CI x Attuato

Realizzazione attività Maria

Ristagno

Schembri

x x x x x Non ancora attuata

Monitoraggio azioni

progettuali

Team per il

Miglioramento

x x Non ancora attuata

Valutazione e riesame

del PdM e delle azioni

progettuali

OOCC

Team per il

Miglioramento

x Non ancora attuata

TIPOLOGIA DI SCUOLAInfanzia e Primaria

133

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PROGETTO(titolo): “GENITORI E FIGLI A SCUOLA DI WEB”

DOCENTE REFERENTE Ins. Buscemi Carmen

DESTINATARI:

Alunni scuola infanzia e primaria

Docenti scuola dell’infanzia e primaria ( che daranno disponibilità alla gestione dei moduli )

Genitori degli alunni scuola infanzia e primaria.

PREMESSA

Ai genitori, agli insegnanti e tutti quelli che hanno a che fare con i bambini, la grande rete di Internet fa un po' paura

perché non ci sembra un luogo, dove lasciare che i piccoli possano giocare,

Da qui la nascita del progetto "genitori e figli a scuola di WEB come navigare in internet senza rischi"

Il progetto, rivolto a i genitori della scuola dell’infanzia del nostro Circolo mira ad istruire gli atteggiamenti da

adottare per evitare brutte esperienze, dare quei consigli indispensabili affinché i propri figli imparino in sicurezza a

muovere i primi passi in internet.

FINALITÀ :

Sviluppare e potenziare le competenze informatiche dei soggetti coinvolti. Preparare i genitori, non sempre consapevoli del loro compito, all’uso del sistema informatico x gestire la

soluzione costruttiva produttiva dei compiti. Promuovere la convivenza democratica e il rispetto delle regole. Promuovere le relazioni positive tra pari e con gli adulti.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

trovare un ambiente sereno dove esprimersi insieme genitori e figli comunicare liberamente la gioia di stare con gli altri vivere esperienze significative per la formazione avere risposte “vere “ alle prime domande di significato favorire un approccio spontaneo e ludico alle nuove tecnologie accostare i bambini ad un diverso codice espressivo utilizzare il computer per eseguire semplici giochi didattici mettere i piccoli nella condizione di produrre messaggi sviluppare atteggiamenti di apprendimento cooperativo

OBIETTIVI SPECIFICI:

abituare il bambino a porsi in modo critico nei confronti delle nuove tecnologie

offrirgli precisi punti di riferimento per selezionare le informazioni e orientare le

azioni.

promuovere la capacità di imparare secondo un processo di ricerca, scoperta e

134

auto apprendimento di concetti

potenziare abilità in riferimento ai vari ambiti disciplinari

sviluppare la capacità di eseguire giochi didattici, utilizzare Word, programmi

multimediali, internet

consentire l’esecuzione di lavori didattici per fasce di livello

maturare progressivamente la capacità di progettare semplici ipertesti

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO

• Esplorazione di immagini e di forme differenti di animazione

• Approccio all’uso del computer

• Disegno creativo

• Esecuzione di giochi didattici

•Attivita di laboratorio per un percorso formativo dall’alfabetizzazione alla competenza informatica;

uso delle Lavagne Interattive Multimediali ( genitori )

•Operazioni fondamentali del sistema operativo Windows.

•Utilizzo di Internet. (genitore e alunno )

•Salvataggio e stampa di immagini e testi da internet.

•Rischi di internet e truffe online.( genitori )

Programmi utili liberamente scaricabili ( giochi didattici operativi )

RISULTATI ATTESI

• valorizzare l’iniziativa personale

• comunicare l’emozione della scoperta

• promuovere stupore e motivazione spontanea

• rendereil destinatario artefice del proprio apprendimento

• sviluppare la creatività e fantasia

• organizzareattività di gruppo: genitori e figli insieme

• proposte basate sull’esperienza diretta

• partecipazione ad attività laboratoriali

• impiego di strategie che assicurino la partecipazione ad ogni campo di esperienza

135

• grande attenzione a processi e proposte di apprendimento che favoriscono la

libera iniziativa del bambino, l’attività operativa, riflessiva e mentale

• valorizzazione dell’apprendimento cooperativo e del lavoro di gruppo

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO

Test di ingresso

Grado di Interesse

Produzione di elaborati personali

Condivisione e creatività

Pianificazione attuata

FASI DEL PROGETTO

FASE 1 presentazione di griglie e testi per valutare le competenze di base (genitori e alunni)

FASE 2presentazione del progetto e formazione dei gruppi di lavoro

FASE 3 attività di gruppo

FASE 4creazioni libere e guidate con il web

TEMPI E DURATA

colorare le celle corrispondenti ai mesi e alla durata delle fasi attuate

mese 11/16 12/16 01/17 02/17 03/17 04/17 05/17 06/17

FASE 1 X

FASE 2 x

FASE 3 x

FASE 4

Monitoraggio

136

MONITORAGGIO E VERIFICA

Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:

Frequenza; Gradimento; Conoscenze apprese; Competenze acquisite.

STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:

intervista

questionario gradimento

presenze

test di valutazione dei contenuti

test di valutazione delle competenze

MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:

Entro il 15 maggio 2017 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazionefinale in

formato word su apposito modello fornito dal coordinatore del PTOF (insegnante Briga Rosaria) e allo

stesso inviarla via e-mail<[email protected]>eventualmente arricchita da fotografie (min 3)o

presentazione multimediale (min 3 diapositive). Il materiale fotografico e/o video di momenti significativi

del percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative

tramite sito web, mostre, open day…

Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli

indicatorisopra scelti.

Faranno parte integrante della relazione finale tutte le informazioni relative al monitoraggio

dellafrequenza , del gradimento e delle competenze.

MONTE ORE COMPLESSIVO

PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO

FONTI DI FINANZIAMENTO

A carico della scuola

Finanziamento specifico (specificare) _______________________________________________

Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________

COSTI PREVISTI

MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €

137

Il/I sottoscritto/i docente/i referente/i del progetto sopra proposto _________________________________________ dichiarano, in

caso di approvazione del progetto, di assumersi i seguenti compiti e responsabilità:

disponibilità a svolgere l’incarico come indicato nella proposta di progetto; documentazione delle attività svolte; seguire il percorso formativo indicato nel progetto; produrre i lavori di monitoraggio e verifica del progetto; redigere tutti gli atti del progetto (schede degli allievi, registro delle attività, avvisi ed autorizzazioni, ecc.); predisporre e somministrare le prove di verifica; trasmettere via e-mail al coordinatore del PTOF, entro e non oltre il 15 maggio 2017, tutte le informazioni relative al

monitoraggio della frequenza, del gradimento e delle competenze in formato digitale perché provveda alla documentazione di monitoraggio delle attività progettuali svolte nel nostro istituto da illustrare alla fine dell’anno scolastico e da conservare agli atti.

SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €

COMPENSO PER ESPERTI €

ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €

COSTO TOTALE DEL PROGETTO €

138

INTESTAZIONE DELLA SCUOLA 2° Circolo Didattico - Niscemi

TIPOLOGIA DI SCUOLA primaria e infanzia

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PROGETTO Cinema CIAK... si gira

DOCENTE REFERENTE: Ferranti Rosaria e Anna Maria Ristagno

DESTINATARI alunni scuola primaria e scuola infanzia

PREMESSA

Il progetto intende avvicinare gli alunni ad una forma particolare di espressione artistica : il cinema.

Ha lo scopo di contribuire a sviluppare una propria capacità critica, e di rielaborare le informazioni e i concetti acquisiti.

Attraverso attività di riflessione e approfondimento, s’intende migliorare nei bambini la capacità di esprimere il mondo

delle proprie emozioni, e dei propri sentimenti.

Nell’anno scolastico 2015/2016 il nostro Circolo ha inserito nei locali del plesso Don Milani un’attrezzatura consona alla

proiezione di film, per offrire agli alunni la visione di film su grande schermo e in situazione collettiva. La visione di film

consente di condividere emozioni, di prendere coscienza di determinate sensibilità delle diverse realtà e di individuare e

cercare tracce per ideare un breve cortometraggio.

FINALITÀ

Educare gli alunni a diventare spettatori consapevoli.

Accrescere la loro sensibilità estetica e capacità critica

Offrire agli alunni una proposta formativa orientata verso lo studio dei linguaggi audiovisivi

Offrire ulteriori occasioni per stare bene a scuola

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

sviluppare il senso dell’identità personale

riconoscere ed esprimere sentimenti e emozioni

dimostrare autonomia nel movimento e nella relazione

riconoscere bisogni e segnali di benessere e di malessere

vivere pienamente la propria corporeità

comunicare, esprimere emozioni, racconta, utilizzando il linguaggio del corpo

inventare storie e saperle esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative

139

utilizzare materiali e strumenti, tecniche espressive e creative, esplorando le potenzialità offerte dalle tecnologie.

OBIETTIVI SPECIFICI

Accedere al mondo della fruizione cinematografica in modo guidato e ragionato tramite percorsi specifici, sia

tematici sia inerenti al linguaggio filmico

Sviluppare lo spirito di osservazione e la disponibilità all’ascolto

Potenziare la capacità di riflessione e ampliare il lessico

Sviluppare le capacità di dialogo, di comunicazione e confronto di idee e di esperienze

Migliorare la capacità di lavorare in modo autonomo

Rafforzare l’attitudine a cooperare all’interno di un gruppo per uno scopo comune

Stimolare la relazione, il confronto ed il rispetto delle idee altrui

Analizzare eventi, comportamenti, stati d’animo per acquisire senso di

responsabilità attraverso l’identificazione

Acquisizione mediata del rispetto delle regole

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO

(modalità e fasi del lavoro, strumenti e spazi, scansione temporale, metodologia)

Il piano delle attività sarà attivato in base a percorsi didattici di promozione dell’osservazione filmica. Si propone l’uso

del film come parte integrante e come sostegno all’attività didattica curriculare.

Quest’anno, per la prima volta, sarà introdotto nel Progetto il mezzo multimediale della LIM, che consentirà agli insegnanti

di presentare in modo più dettagliato il percorso, interagendo simultaneamente con i bambini.

Si prevede un percorso base:

suddivisione della trama in sequenze

analisi dei personaggi

messaggio del film.

Utilizzazione della LIM: analisi filmica

possibilità di proiettare il film suddividendolo in sequenze da analizzare

utilizzazione del fermo immagine per soffermarsi a cogliere il valore delle immagini del film (personaggi,

ambienti, ecc.);soffermarsi su un’immagine per analizzare l’emozione che se ne riceve

catturare l’importanza della luce e del colore all’interno delle scene.

Prodotto finale:

l’uso della LIM offre la possibilità di realizzare, insieme agli alunni, il montaggio di un cortometraggio

Gli strumenti utili alla realizzazione del Progetto saranno:

lettori DVD;

film in DVD;

videocamera digitale;

140

macchina fotografica

LIM

materiali di facile consumo: cartoncini colorati, carta da pacchi e da imballo, colle, pennarelli, CD, DVD, ecc.

Tempi:

da fine gennaio a fine maggio 2017

Metodologia:

visione di film

conversazioni guidate

raccolta di pareri e confronto con il gruppo

lavoro di gruppo

RISULTATI ATTESI (in termini di competenze)

Assunzione di comportamenti responsabili e collaborativi

Crescita dell’autostima

Piacere e condivisione nella realizzazione di un obiettivo comune

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO (criteri di valutazione, modalità di verifica e strumenti di

controllo dei risultati attesi)

La valutazione iniziale dei bambini, volta a delineare un quadro delle loro capacità in entrata, verrà effettuata attraverso

conversazioni, lavori individuali e di gruppo.

Quella in itinere e finale si baseranno sulla verbalizzazione delle esperienze didattiche, sulla raccolta degli elaborati dei

bambini e sulle abilità dimostrate.

Modalità di verifica

Partecipazione

Interesse

Produzione

141

Pianificazione attuata

FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).

FASE 1

Febbraio/marzo

LETTURE E CONVERSAZIONI su tematiche

PRODUZIONI PERSONALI

FASE 2

Marzo/aprile

VISIONE DI DUE FILMS

BRAIN STORMING;

FASE 3

Aprile/maggio

RIELABORAZIONE DEI MESSAGGI

CREAZIONE BREVE CORTOMETRAGGIO

TEMPI E DURATA

colorare le celle corrispondenti ai mesi e alla durata delle fasi attuate

mese 10/15 11/15 12/15 01/16 02/16 03/16 04/16 05/16 06/16

FASE 1 X

FASE 2 X X

FASE 3 X X

FASE 4

Monitoraggio

MONITORAGGIO E VERIFICA

Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:

Frequenza; Gradimento; Conoscenze apprese; Competenze acquisite.

STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:

intervista

questionario gradimento

142

Il/I sottoscritto/i docente/i referente/i del progetto sopra proposto _________________________________________ dichiarano, in

caso di approvazione del progetto, di assumersi i seguenti compiti e responsabilità:

disponibilità a svolgere l’incarico come indicato nella proposta di progetto; documentazione delle attività svolte; seguire il percorso formativo indicato nel progetto; produrre i lavori di monitoraggio e verifica del progetto;

presenze

test di valutazione dei contenuti

test di valutazione delle competenze

MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:

Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale

in formato word su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail

eventualmente arricchita da fotografie (max 3) o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il

materiale fotografico e/o video di momenti significativi del percorso progettuale e di eventuali

prodotti/elaborati servirà per la socializzazione delle iniziative tramite sito web, mostre, open day…

Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli

indicatori sopra scelti.

Faranno parte integrante della relazione finale tutte le informazioni relative al monitoraggio della

frequenza , del gradimento e delle competenze.

MONTE ORE COMPLESSIVO

PROFILO DELL’ESPERTO, SE PREVISTO

FONTI DI FINANZIAMENTO

A carico della scuola

Finanziamento specifico (specificare) _______________________________________________

Altre fonte di finanziamento (specificare)____________________________________________

COSTI PREVISTI

MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €

SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €

COMPENSO PER ESPERTI €

ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €

COSTO TOTALE DEL PROGETTO €

143

redigere tutti gli atti del progetto (schede degli allievi, registro delle attività, avvisi ed autorizzazioni, ecc.); predisporre e somministrare le prove di verifica; trasmettere al coordinatore del POF, entro e non oltre il 15 maggio 2016, tutte le informazioni relative al monitoraggio

della frequenza, del gradimento e delle competenze in formato digitale perché provveda alla documentazione di monitoraggio delle attività progettuali svolte nel nostro istituto da illustrare alla fine dell’anno scolastico e da conservare agli atti.

144

SCHEDA SINTETICA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTO

PTOF

145

INTESTAZIONE DELLA SCUOLA 2° CIRCOLO DIDATTICO - NISCEMI-

TIPOLOGIA DI SCUOLA: primaria

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PROGETTO: “MI ESPRIMO CON LA MUSICA”

DOCENTI REFERENTI :AMATO CATERINA – RAGUSA GAETANA FRANCA

DESTINATARI :

Alunni scuola primaria

PREMESSA :

nota

Come da riferimento progetto già presente nel PTOF anno scolastico 2015//2016 “IL CORPO E LA VOCE.., nell’anno corrente si

intende riprendere tale percorso potenziandolo ed ampliandolo grazie all’opera dei docenti specialisti presenti

nell’istituzione scolastica.

Nell’ambito dell’ immensa varietà di percorsi educativo-formativi possibili per i bambini della scuola

primaria, la pratica musicale rappresenta una vera e propria strategia per un apprendimento completo, ove

vengono chiamate in causa la sfera emotiva, espressiva, comunicativa, sociale di ogni singolo individuo.

FINALITÀ:

Il progetto mira ad avvicinare i bambini alla musica in modo graduale e globale, con mezzi adeguati alla

loro eta .

Attraverso metodologie specifiche e un coinvolgimento attivo dei bambini intendiamo "fare musica"

insieme col corpo, con la voce, con oggetti sonori e strumenti.

Successivamente si avvierà un percorso di esercizio al fine di condurre gli alunni alla conoscenza, all’uso

e alla padronanza di uno specifico strumento musicale.

Il percorso proposto vuole diventare altresì occasione di confronto e scambio con le insegnanti delle

singole classi per sviluppare insieme a loro attività particolarmente significative per l'apprendimento del

linguaggio musicale e contemporaneamente adottare strategie e metodologie idonee a far vivere al

bambino la musica in modo piacevole e arricchente sia per un discorso di aggregazione e socializzazione,

sia per una crescita personale.

OBIETTIVI FORMATIVI

Sviluppare la percezione sensoriale

Sviluppare la sfera affettiva ed emotiva

Sviluppare le capacitò interpretative

Sviluppare le capacità espressive

Potenziare le capacità comunicative

146

OBIETTIVI COGNITIVI

Impostazione della voce attraverso la pratica della respirazione fisiologica e del canto

Miglioramento delle capacità linguistiche (pronuncia, scansione ritmica delle parole, approccio con

le lingue straniere…

OBIETTIVI METACOGNITIVI

Sviluppo della capacità di attenzione e concentrazione

Sviluppo delle capacità mnemoniche

Conoscenza e consapevolezza nella gestione della fisicità (capacità di autocontrollo )

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ COSTITUENTI IL PROGETTO:

•Prima alfabetizzazione musicale attraverso esercizi e giochi di rilassamento e scioglimento

della muscolatura,

•Esercizi di respirazione e vocalizzi, fonemi, vocali, …

•Vocalizzi per lo sviluppo di: risonanza, ed estensione vocale.

•Giochi di coordinazione gesto-suono-ritmo,

•Canti finalizzati all’apprendimento dei primi elementi del linguaggio musicale.

•Canti di repertorio italiano e internazionale

•Scansioni ritmiche del corpo) a fini espressivi

•Uso di strumento

•Produzione brani musicali

Tempi:

da fine gennaio a fine maggio 2017

METODOLOGIA

Le diverse attività saranno proposte in situazioni coinvolgenti che abbiano come momento centrale il “fare

musica”, utilizzando ogni mezzo a disposizione: dal corpo, alla voce, agli oggetti, agli strumenti musicali

veri e propri.

Attraverso il canto, l’ascolto, il movimento e la danza si arrivera progressivamente alla percezione e

all’interiorizzazione delle strutture musicali riferite al ritmo, al tempo, alla forma musicale, alle

caratteristiche del suono: durata, intensita, altezza, timbro.

Partendo dalla simbolizzazione grafica dei suoni e da codici di lettura e scrittura non convenzionali, si

potra giungere gradualmente alla conoscenza e all’uso degli elementi fondamentali della grammatica

147

musicale.

RISULTATI ATTESI :

Comprensione delle relazioni tra codici differenti di comunicazione

maggiore consapevolezza del mondo sonoro;

Sviluppo della capacità ritmica;

Graduale apprendimento della grammatica musicale;

Interesse a svolgere attività con ragazzi di altra scuola

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ESITI DEL PROGETTO:

Prove strutturate in ingresso

interesse all’attività

partecipazione

produzione.

Pianificazione attuata

FASI DEL PROGETTO (Illustrare le principali fasi da attuare).

L'intervento si muoverà su quattro fasi principali:

fase 1 educazione all'uso della voce e al canto

fase 2 espressione corporea e movimento

fase 3 uso di strumenti musicali

fase 4 ascolto musicale attivo.

MONITORAGGIO E VERIFICA

Ogni progetto verrà valutato secondo i seguenti Indicatori misurabili:

Frequenza; Gradimento; Conoscenze apprese; Competenze acquisite.

STRUMENTI PROPOSTI PER RILEVARE GLI INDICATORI:

intervista

questionario gradimento

presenze

148

test di valutazione dei contenuti

test di valutazione delle competenze

MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:

Entro il 15 maggio 2016 il responsabile referente del progetto dovrà presentare il file della relazione finale in

formato word su apposito modello fornito dal coordinatore del POF e allo stesso inviarla via e-mail

eventualmente arricchita da fotografie (max 3) o presentazione multimediale (max 3 diapositive). Il materiale

fotografico e/o video di momenti significativi del percorso progettuale e di eventuali prodotti/elaborati servirà

per la socializzazione delle iniziative tramite sito web, mostre, open day…

Nella relazione finale dovranno essere riportati i risultati della valutazione del progetto eseguita con gli

indicatori sopra scelti.

COSTI PREVISTI

MATERIALI DI FACILE CONSUMO:(…) €

SUSSIDI ED ALTRI BENI DUREVOLI:(…) €

COMPENSO PER ESPERTI €

ALTRO (ES. SPESE DI TRASPORTO):(…) €

COSTO TOTALE DEL PROGETTO €

Il/I sottoscritto/i docente/i referente/i del progetto sopra proposto _________________________________________ dichiarano, in caso di

approvazione del progetto, di assumersi i seguenti compiti e responsabilità:

disponibilità a svolgere l’incarico come indicato nella proposta di progetto; documentazione delle attività svolte; seguire il percorso formativo indicato nel progetto; produrre i lavori di monitoraggio e verifica del progetto; redigere tutti gli atti del progetto (schede degli allievi, registro delle attività, avvisi ed autorizzazioni, ecc.); predisporre e somministrare le prove di verifica; trasmettere al coordinatore del POF, entro e non oltre il 15 maggio 2016, tutte le informazioni relative al monitoraggio della

frequenza, del gradimento e delle competenze in formato digitale perché provveda alla documentazione di monitoraggio delle attività progettuali svolte nel nostro istituto da illustrare alla fine dell’anno scolastico e da conservare agli atti.

149

LOCALI E SUSSIDI DIDATTICI

La sede centrale, plesso Mario Gori ubicata su due piani dispone:

Al piano terra

Aule scuola primaria

La Biblioteca

L’Aula Magna;

Le sezioni di scuola dell’infanzia e le sale mense

Aule informatiche

Ufficio di Presidenza;

Ufficio di Segreteria;

Una guardiola per il personale

Al secondo piano :

aule per attività didattiche e i laboratori.

Plesso Poggio Matrice /Don Milani

al piano sottostante è collocata la palestra, ambienti destinati a laboratori vari, anfiteatro

al piano

aule didattiche primaria e infanzia

laboratorio multimediale

laboratorio artistico e creativo

due saale computers

sala mensa

150

Gli ambienti descritti sono serviti da un ampio cortile/giardino, utilizzabile come spazio

aperto per momenti di gioco.

I due plessi dispongono dei seguenti sussidi:

lavagne luminose,

televisori, lettori dvd

computer portatili;

videoproiettori,

LIM,

rete connessione internet,

rete didattica e software,

stampanti in rete

laboratori:

scientifico

matematico

artistico

linguistico

musicale

151

INDICE

Premessa

Il piano triennale dell’offerta formativa legge 107

I principi essenziali

I principi ispiratori

La mission della scuola

Approcci metodologici

Scuola della continuità

Educazione alla salute

Scuola dell’inclusione e successo formativo

Formazione e aggiornamento

Il territorio

L’istituzione scolastica

La nostra scuola vista dagli utenti

L’organizzazione del curricolo

Competenze chiave

L’ampliamento dell’offerta formativa

I progetti promossi dal Miur e da Enti

La promozione delle competenze

Verso una scuola 2.0

Organico potenziato

Verifica e valutazione

Strumenti di valutazione

Rubrica di valutazione

Certificazione delle competenze

Risorse finanziarie

Autovalutazione di Circolo

Risorse umane e professionali

PEC

152

Piano di miglioramento

Continuità ed orientamento

Inclusione e valorizzazione delle eccellenze

Scheda delle attività

Didattica di laboratorio

Locali e sussidi didatticiInizio documento

153

153

GRUPPO DI LAVORO:

funzione strumentale

Area 1 Ins .Briga Rosaria

Commissione:

Inss. Ristagno Anna Maria, Tinnirello Salvina

COLLABORAZIONE :

Funzioni strumentali

Area2 Ins. Maria Antonietta

Area3 Ins. Lo Bartolo Giuseppe- Virga Francesco

Area4 ins. Spata Rosa

Area 5 Ins. Amato Rosa Alba

Area 6 Rinaudo Nicoetta-Schembri Francesca

Area 7 D’Agostino Gabriella

Collaboratori del Dirigente:

Russo Elena

Ferranti Maria Rosaria

Mulè Antonina

Buscemi Carmen

Ristagno Anna Maria

Collaboratore Amministrativo

Di Vincenzo Gaetana

154

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