Psicomotricità ed educazione psicomotoria · Questo processo deve essere globale ed interessare...

35

Transcript of Psicomotricità ed educazione psicomotoria · Questo processo deve essere globale ed interessare...

PSICOMOTRICITA’

Un po’ di storia ….. „ La Psicomotricità nasce in Francia, in ambito neuropsichiatrico con l’idea di superare il dualismo cartesiano (mente – corpo). Si evidenziano che certi approcci corporei e motori possono colmare aspetti cognitivi, affettivi e relazionali „ Negli ultimi anni, la Psicomotricità ha conosciuto un notevole sviluppo in diversi ambiti, in particolare quello educativo e quello terapeutico „ Nel primo caso si tende a favorire e sostenere le dinamiche di piacere e apprendimento… � Nel secondo, s’interviene quando sono presenti manifestazioni cliniche complesse accompagnate da sintomi disfunzionali cognitivi, emotivi, comportamentali o relazionali

Definizione „ La Psicomotricità è una pratica e un sapere che affronta il

corpo dal punto di vista della sua pensabilità : storicizza, studia e valuta la conversione e la trasformazione del movimento nell’atto psichico e sociale

„ La Psicomotricità è una tecnica che evolve il movimento, il gesto (e i relativi contenuti affettivi ed emotivi) in conoscenza,

pensiero, linguaggio, segno: riguarda e sviluppa la presa di coscienza nel soggetto, la sua crescita emotiva, cognitiva e

motoria

Dalla motricità alla psicomotricità „ Motricità: attività che privilegia “il corpo e il

movimento”

Psicomotricità: riprende integralmente il termine

“motricità”, ritenendo che ogni aspetto motorio non

possa essere considerato estraneo all’influenza

emotiva, cognitiva e simbolica

Tutto ciò che siamo, le nostre emozioni, i nostri

sentimenti e la nostra attività cognitiva sono in generale

legate alla nostra corporeità e pertanto inseparabili dal

nostro corpo

„ Il corpo non è solo veicolo di conoscenza, ma anche

mezzo di comunicazione e relazione con il mondo

Si tratta di un'azione educativa. Attraverso l’applicazione dei mezzi che offre l'educazione motoria, la psicomotricità migliora le possibilità di lavoro mentale del soggetto trattato. Il progresso si ripercuote anche sulla qualità dei gesti.

La vita attiva e il gioco aiutano: - a rafforzare le masse muscolari - la personalità del soggetto. E’ bene esercitare l’attività motoria, sollecitare ed aiutare i soggetti, compatibilmente con i propri impedimenti. In questo senso ogni attività motoria è terapeutica.

Attraverso una maggiore educazione all'immagine del sé corporeo e ad una migliore definizione dello schema corporeo è possibile prevenire e/o tentare una correzione di atteggiamenti e di comportamenti scorretti. Questo processo deve essere globale ed interessare non solo alcuni momenti della giornata come quelli dedicati all'attività motoria, ma tendere verso una presa di coscienza quotidiana.

Scopo dell'educazione psicomotoria è lo sviluppo dell'aspetto comunicativo del corpo, che suppone lo stare bene nella propria pelle e di conseguenza lo stare bene con gli altri e con la realtà circostante.

IL CONCETTO DI PSICOMOTRICITA' E L'APPRENDIMENTO MOTORIO

Il termine psicomotricità vuole designare l'attuazione dei movimenti muscolari ed il loro livello qualitativo come risultato dell'attività psichica di colui che li effettua.

L'io si afferma attraverso e nello sforzo muscolare. Lo sforzo muscolare è il fondamento della vita psichica. E' nell'azione che l'io prende coscienza di sé e del mondo.

Lo sviluppo motorio ed intellettivo sono strettamente legati durante la prima infanzia. Poco a poco si scindono e prendono uno slancio proprio. Essi conosceranno sempre dei rapporti reciproci.

La psicomotricità è una disciplina educativa, rieducativa e terapeutica che si attua attraverso la relazione.

Essa comprende un insieme di pratiche e modalità di intervento che utilizzano metodi e tecniche a

mediazione corporea (attività percettive, cognitive, ludico espressive, rilassamento) che si

modellano sul gioco spontaneo e sull’espressività dei bambini. Proponendo essi stessi le situazioni di

gioco, i bambini realizzano assieme allo psicomotricista uno spazio di sicurezza e di benessere.

L’obiettivo è quello di accompagnare, e se necessario aiutare, l'evoluzione e lo sviluppo della

personalità, intesa come unità di corpo, mente ed emozione, nelle diverse fasi della crescita e della vita. Quando parliamo di psicomotricità prendiamo inevitabilmente in considerazione la globalità

dell'essere umano, riferendoci prima di tutto alla sua unità psicosomatica. Soprattutto nell'infanzia

rileviamo l'evidenza di questa globalità; nell'azione del bambino infatti si articolano tutta la sua

affettività e tutti i suoi desideri, ma anche tutte le sue possibilità di comunicazione e di concettualizzazione.

L’espressività psicomotoria L'espressività psicomotoria è il modo d’essere

unico e originale del bambino e include:

la sensorialità, la motricità, l'affettività, la vita

immaginaria, lo sviluppo intellettivo del bambino e

quindi tutto il bambino.

La sala di psicomotricità dove si

effettuano le sedute è un ambiente

caldo, piacevole, accogliente, col

pavimento in sughero o in legno, dotato

di materiali morbidi e colorati con i quali

i bambini giocano a piedi nudi.

Nella seduta di psicomotricità il tempo è strutturato per favorire un percorso di maturazione psicologica che potrebbe essere sintetizzato nella frase: “Dal corpo al linguaggio”. Il primo tempo è riservato all’espressività motoria, il secondo alla narrazione

di una storia ed il terzo all’espressività plastica e grafica.

Il ruolo dello psicomotricista si delinea come osservatore dell’espressività psicomotoria che i bambini manifestano attraverso il gioco e le relazioni che stabiliscono con il mondo esterno: con lo spazio, il tempo, gli oggetti e gli altri.

La Psicomotricità dunque attiene alle due dimensioni dello sviluppo del bambino: quella motoria o funzionale e quella psicodinamica.

1) Il gioco e il movimento nella DIMENSIONE MOTORIA Come già sottolineato il gioco e il movimento hanno una

funzione fondamentale nella disciplina psicomotoria poiché tramite essi il bambino ha la possibilità di:

-scaricare le tensioni interne;

-riproporre le proprie emozioni anche conflittuali legate alle esperienze della

quotidianità ed elaborare nuove strategie per viverle più serenamente;

-affrontare i diversi aspetti della sua crescita: il rapporto con le figure

genitoriali, con i coetanei, con le richieste dell'ambiente.

Lo psicomotricista mette a disposizione del bambino oggetti speciali, meglio dette Forme, che hanno la capacità di mettere in movimento le immagini

che stanno dentro di lui e consentono allo psicomotricista di comprendere il

senso del suo agire. Queste forme

sono la palla, il cerchio, la corda, il

bastone, la forma informe

e possono essere oggetti

morbidi o duri.

- Orientamento-spaziale

Prende consapevolezza che gli oggetti, i diversi elementi

dell’ambiente e il proprio corpo sono correlati gli uni rispetto

agli altri secondo rapporti topologici: dentro-fuori, sottosopra,

avanti-indietro, vicino-lontano,ecc.

- Orientamento-temporale

Il bambino di comprende le relazioni temporali e causali

intercorrenti tra eventi che si svolgono in successione: primadopo,

prima-adesso-dopo, ecc.

2) La DIMENSIONEPSICODINAMICA

Invece riguarda il suo sviluppo psicomotorio, che si articola nei seguenti fattori di maturazione:

- Schema corporeo

Il bambino assume consapevolezza del proprio corpo: di quali e quante parti è formato, a cosa servono le diverse parti del corpo a livello motorio, grafico e mentale.

- Lateralizzazione

Il bambino acquisisce consapevolezza che il suo corpo è

costituito da due parti simmetriche e che è portato ad usare

in modo dominante un lato del corpo: destro o sinistro.

Disegno un omino sempre con la testa grande, occhi, bocca, naso e un corpo

Calcio sempre con lo stesso piede

…vicino e lontano, lungo e corto…

Comincio a usare le

parole ieri,

domani, ma non le

capisco molto

Domani sono stato al cinema

La Psicomotricità comprende una serie di tecniche riabilitative che vanno dall’educazione psicomotoria alla terapia psicomotoria.

Psicomotricità educativa L’educazione psicomotoria è un’attività di prevenzione

rivolta a bambini in età evolutiva al fine di:

1) raggiungere un armonico sviluppo psicomotorio,

2) prevenire disagi nella relazione e negli apprendimenti nei bambini in età evolutiva;

3) dare al bambino un momento di

Genuino svago

e divertimento attraverso il gioco

motorio, di cui spesso è privato

per mancanza di spazio,

di compagni e di attenzioni.

Essa favorisce la manifestazione dell'espressività psicomotoria infantile nonché il suo sviluppo verso tre obiettivi che si completano e si arricchiscono vicendevolmente:

- la comunicazione;

- la creazione (intesa come creatività, che comprende una "produzione" molto ampia:

gestuale, vocale, grafica, sonora,

verbale e anche cognitiva);

- l'operazione (nel senso

della formazione al pensiero

operativo).

Terapia Psicomotoria Lo Psicomotricista attua anche interventi con finalità

terapeutiche con soggetti in età evolutiva che presentano ritardi e sindromi psicomotorie, disturbi del comportamento e della comunicazione con i conseguenti disturbi dell'apprendimento. Scopo della terapia è quello di armonizzare o riequilibrare lo sviluppo psicomotorio, per il superamento dei deficit motori, cognitivi e relazionali utilizzando sempre come strumento la mediazione corporea e privilegiando la dimensione relazionale. Per operare una proficua scelta terapeutica risulta prioritaria un’analisi plurifattoriale (valutazione psicomotoria), in quanto ogni caso prospetta una propria problematica che permetterà la diagnosi sulla gravità dei disturbi.

L’intervento della Terapia Psicomotoria è indirizzato a: Problematiche comportamentali aggressività iperattività inibizione maldestrezza goffaggine deficit di attenzione fragilità emozionale crisi di rabbia, di ansia Problematiche psicomotorie ritardi nello sviluppo psicomotorio (disturbi di laterizzazione…) disprassie (difficoltà a compiere gesti coordinati e diretti ad un fine) debilità motorie disturbi psicomotori settoriali (tic, balbuzie…) ritardi nel linguaggio

Problematiche varie e relazionali

psicosi

Nevrosi

autismo

disturbi del processo di socializzazione

disturbi dell'alimentazione

crisi di abbandono, durante i momenti difficili della separazione dei genitori

disturbi del sonno

enuresi

Sindromi genetiche

sindrome di Down

Ambito formativo Lo Psicomotricista svolge infine anche attività di

formazione indirizzata agli

adulti (educatori, insegnanti, operatori dell'ambito socio-sanitario e

assistenziale) allo scopo di favorire l'ascolto di sé e dell'altro, per un

miglioramento delle dinamiche relazionali nella consapevolezza

dell'importanza che assume l'espressività

del corpo in ogni rapporto umano.

" Tre cose ci sono rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini." (Dante Alighieri)