Psicomotricità

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Direzione Didattica 3° Circolo di Carpi Scuola dell’infanzia ALBERTARIO Sezione 4 anni Psicomotricità Anno scolastico 2010 -2011 A cura di Bellei Maria Rita e Magnani Miriam

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percorso di educazione psicomotoria

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Direzione Didattica 3° Circolo di Carpi

Scuola dell’infanzia

ALBERTARIO

Sezione 4 anni

Psicomotricità

Anno scolastico 2010 - 2011

A cura di Bellei Maria Rita e Magnani Miriam

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Progetto psicomotorio con particolare riferimento alla componente relazionale

sviluppato e condotto dalla Dott. Elisa Montanariin collaborazione

con il Comune di CarpiUnione Terre d’Argine

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Pentolone, pentolone di chi è questo piedone?

Il gioco dell’appello per conoscersi e ritrovarsi …..

Attività a piccoli gruppi basata sul “gioco simbolico” ossia su una forma di gioco libero che diventa linguaggio e strumento di comunicazione.

Le tre regole: “non ci si deve fare male,

non si fa male agli altri e non si

distruggono i giochi degli altri”.

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L’utilizzo di materiale non strutturato (palline,tappeti,cerchi, corde,stoffe …)agevola lo sviluppo del pensiero creativo.

La pscicomotricista si offre come figura adulta che parla coerentemente con tutto il corpo, ascolta i diversi linguaggi dei bambini utilizzando il linguaggio corporeo non verbale e risponde allo stesso livello in modo da restituire risposte rassicuranti ed incoraggianti.

Giochi con le stoffe

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Il ricorso al gioco libero e simbolico è lostrumento privilegiato per far evolvere ed armonizzare dinamiche fisiche,affettive e cognitive dei bambini

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Giochi con cerchi e corde

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Il grande telo colorato che ci unisceeuforia e divertimento …

La componente affettiva e relazionale del movimento e del gioco (Lapierre)

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Giochi di collaborazione a piccoli gruppi

Il piccolo gruppo è contenitore adeguato per significati e vissuti emotivi individuali ed è contesto ideale per una osservazione approfondita del bambino.

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Stendere i teli colorati per giocare e costruire i propri spazi e prendersi cura di sé….

Sviluppare capacità di adattamento a situazioni nuove

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Giochi di fantasia

Giochi di squadra

Giochi di creatività

In questo ambito pedagogico - educativo legato soprattutto all’interiorizzazione di regole sociali la finalità principale è quella di promuovere l’integrazione e l’armonizzazione dello sviluppo del bambino, agevolando l’apertura alla comunicazione e al pensiero simbolico.

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La palla grossa da abbracciare, da conquistare

e da utilizzare per coccolarsi ….

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La piscina delle palline

I gattini ammalati Il gioco della forza

I cagnolini

La creatività in gioco :

Sviluppare il pensiero simbolico ….

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Giochi di movimento La costruzione della casa

Con i tubi di gomma …

Le battaglieScegliamo il colore e poi giochiamo …..

Facilitare la comunicazione e confermare l'autostima nelle relazioni utilizzando linguaggi espressivi diversi,complementari ed integrati

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Dal gioco individuale ….

Alla costruzione partecipata del gioco a piccolo

gruppo ed infine al coinvolgimento di tutti ….

Facilitare L’apprendimento di limiti e regole

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Socializzazione e cooperazione all’interno del gruppo

Interiorizzazione di regole socialiUtilizzo del linguaggio corporeo non verbale

Giochi di coppia

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Aumentare la consapevolezza del proprio

schema corporeo e delle proprie capacità …..

Salti e tuffi in libertà …..

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Il rilassamento ….

Il riposo e il riordino come momenti finali dell’attività permettono al bambino di “staccarsi”dal contesto sala e di “riaggregarsi” per ritornare in sezione in modo più sereno.

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“Trovate un posto dove riposare ….”

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Il riordino e il saluto della stanza

dei giochi una costante nei vari

gruppi di gioco ….

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Il momento finale di saluto del materiale preferito .... “chiudiamo tutto dentro il telo colorato e ciao... ciao ....!”

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Il disegno finale come strumento di osservazione e di rielaborazione dei vissuti emotivi del bambino scaturiti all’interno della sala.

la tata Elisa e le palle gialle ….

Noi giochiamo e le stoffe…volano

I cuscini e i cerchi

Il gioco dei gatti ammalati ….

Noi …. e la pallona…..

Siamo noi dentro alla tenda ….

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Rielaborazione dell’esperienzaVerbalizzazione dei bambini:Alessia: a me piace il gioco dei cani,quello con la corda che facevamo ilguinzaglio …Sabrina: quando abbiamo fatto i cerchi io e la Paola abbiamo fatto il nome con i cerchi.Alice Z: quando siamo entrati eravamo al gioco dei lupi …. Elisa tirava dalla porta là e noi tiravamo dalla porta là …Giulia: era bello quando là giocavamo con i cuscini e la tata Elisa.Samuel: mi piace quando dormivamo …

Alice Z: a me piaceva perché stavamo a maniche corte e perché correvamo.Samuel: io e Giuseppe stavamo giocando con i bastoni di gomma …Anna: facevamo i gatti e Elisa ci legava le corde.Gretha: a me piaceva giocare con la Sofia con le stoffe e i cuscini.Claudio: Elisa è carina perché gioca sempre con noi.Simona : io gli lanciavo la palla e lei me la lanciava.Francesco : Elisa ha fatto lo squalo e io scappavo …Giuseppe: anch’io scappavo e lei faceva lo squalo.Paola : Elisa mi prendeva e poi mi abbracciava ….Sofia : mi piaceva perché ha preso una palla e mi faceva rimbalzare sopra …

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Alcuni genitori raccontano .....

“Mamma è oggi che mi metto la tuta?”. “Quand'è che viene Elisa?”. “Mamma muoviti, oggi c'è ginnastica!”. Ora capisco molto di più di quello che definivo “smania di giocare....” Ad Elisa devo il merito di aver traghettato la mia bimba in un mondo di condivisione e rispetto dell'altro, aiutandola a scoprire i suoi limiti e le sue potenzialità... Un particolare ringraziamento perché attraverso il gioco, la dolcezza e la complicità ha permesso a Sofia di metabolizzare un periodo per noi, ma soprattutto per lei, molto delicato.Sofia ha “dottorato” insieme ai suoi amici, i cagnolini, i gattini e i cavalli che si erano mutati grazie alla fervida fantasia. Ha costruito il suo ospedale con corde, tubi e stoffe, dove ha rielaborato la sua ospedalizzazione e anche la paura del

“batticuore” poteva essere trasformata in gioco.Grazie ...di cuore! Monica

Il venerdì “il giorno in cui viene Elisa” è diventato importante per tutti in famiglia. “Mamma ricordati che mi devi mettere la tuta … quando c'è Elisa dobbiamo arrivare presto!...” Inoltre non possiamo dimenticare il viso stupito e perplesso del nonno quando Alice afferma “Nonno, oggi mi devi portare in Atelier!” Ben presto sentendo le parole appassionate di Alice che ci raccontava del gioco del pentolone,dei cavalli che correvano ed Elisa li teneva per la corda, dei lupi, dei cani ammalati e dei tamburi, abbiamo capito come queste attività stimolassero una stupenda potenzialità propria dell'infanzia, quella di inventare e creare da semplici materiali, giochi e scenari sempre nuovi. Pensiamo che questa forza infantile valga molto di più di tutti i cassetti di giocattoli che riempiono le camerette dei nostri bambini. Significativi sono stati anche i momenti di confronto e scambio offerti a noi genitori. Per questo ringraziamo tutte le persone che hanno reso possibile questo percorso insieme: Elisa per la sua professionalità, le insegnanti Miriam e Rita, per le capacità organizzative, la disponibilità e le competenze e

Manuela nel dover sistemare subito e bene per il pranzo.Siamo convinti che tutto questo faccia della scuola una …... buona Scuola d'Infanzia!.

Grazie Paola e Mauro

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Ad Elisa …..

Un saluto e un grazie da parte di tutta la sezione

Con i genitori a livello assembleare di sono condivisi obiettivi e finalità e si sono creati momenti di confronto educativo.

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Conclusioni

Questo tipo di intervento ha sviluppato e preso in considerazione le capacità di comunicazione e di relazione di tutti i bambini ed è stata una stimolante opportunitàpositiva di crescita.Noi insegnanti abbiamo seguito il percorso da “osservatori esterni”. Questo ci ha dato la possibilità di analizzare le modalità relazionali dei nostri bambini e ci ha reso consapevoli delle potenzialità individuali.Con l'esperta si sono creati momenti di condivisione di esperienze educative con particolare accento alle relazioni interpersonali che i bambini sono stati in grado di attivare e l'attività è diventata integrazione e complementarietà alla nostra azione educativa.

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