Disprassia, Disturbi della Coordinazione Motoria, Disgrafia · Disprassia, Disturbi della...

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Disprassia, Disturbi della Coordinazione Motoria, Disgrafia Caterina Pacilli Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva [email protected] Torino, 10 e 24 marzo 2015 1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento 2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico 3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi. 6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico ) 4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria 5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura 7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento 8. Il percorso riabilitativo 9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e dispensativi in ambito scolastico DISPRASSIA DCM DISGRAFIA - PROGRAMMA

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Disprassia, Disturbi della Coordinazione Motoria,

Disgrafia

Caterina PacilliTerapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva

[email protected]

Torino, 10 e 24 marzo 2015

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo

9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e dispensativi in ambito scolastico

DISPRASSIA DCM DISGRAFIA - PROGRAMMA

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo

9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e dispensativi in ambito scolastico

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NEUROPSICOMOTRICITÀ E APPRENDIMENTO SCOLASTICO

PRATICA RIABILITATIVA

ABILITÀ DI BASE(PREREQUISITO)

ABILITÀ DI DOMINIO SPECIFICO(GRAFOMOTRICITA’)

Si interviene sulle ABILITÀ CARENTIin modo da favorire l’acquisizione delle

competenze necessarie ad accedere agli apprendimenti

NEUROPSICOMOTRICITÀ E APPRENDIMENTO SCOLASTICO

DIFFICOLTA' DI ORGANIZZAZIONE MOTORIA E APPRENDIMENTO

•Disgrafia

•Interferenze in materie con chiara implicazione motoria (Ed. fisica, tecnica,

artistica)

Altre difficoltà di apprendimento (area logico-matematica, organizzazione del testo…)

??OK!

ESPERIENZA MOTORIA EFFICACE

CONOSCENZA E ACQUISIZIONE DI

ABILITA’ E CONCETTI

(p.e.SPAZIALI)

INTERIORIZZAZIONE

RAPPRESENTAZIONE

ESPERIENZA MOTORIA EFFICACE

SVILUPPOCOGNITIVO

e NEUROPSICOLOGICO

SVILUPPOEMOTIVO

SVILUPPO DELLE AUTONOMIE

ESPERIENZA MOTORIA EFFICACE

SISTEMA ATTENTIVO

CONTROLLO VISIVO

(guida e monitoraggio)

ATTO MOTORIO ATTO MOTORIO

FINALIZZATO FINALIZZATO

ALLALL’’USO DI USO DI

OGGETTIOGGETTI

PRASSIAPRASSIA

““INTERVENTO MOTORIOINTERVENTO MOTORIO””sulla realtà esterna con strategie adeguate, economiche, rapide ed efficaci

Input e anticipazioneRAPPRESENTAZIONE MENTALE dell’attività

Conoscenza degli oggetti

Conoscenza delle azioni (repertorio motorio)

Processazione e programmazione dell’attivitàFormulazione del programma motorio

Sequenza delle azioni

Esecuzione e verificaRealizzazione dell’azione

Controllo dell’azione e del risultato attraverso

informazioni visive, tattili, cinestesiche…

SISTEMA

ATTENTIVO

ATTO MOTORIO ATTO MOTORIO

FINALIZZATO FINALIZZATO

ALLALL’’USO DI USO DI

OGGETTIOGGETTI

PRASSIAPRASSIA

““INTERVENTO MOTORIOINTERVENTO MOTORIO””sulla realtà esterna con strategie adeguate, economiche, rapide ed efficaci

Input e anticipazione

Processazione e programmazione dell’attività

Esecuzione e verifica

SISTEMA

ATTENTIVO

COMPONENTE PROGETTUALE

COMPONENTE ESECUTIVA

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo

9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e dispensativi in ambito scolastico

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““Che cosa fare, in quale Che cosa fare, in quale modomodo””

Il risultato viene raggiunto Il risultato viene raggiunto con fatica con fatica

o non viene raggiuntoo non viene raggiunto

““Come fareCome fare””Il risultato viene Il risultato viene raggiunto, ma con raggiunto, ma con

scarsa qualitscarsa qualitàà

QUANDO VI EQUANDO VI E’’ UNA COMPROMISSIONEUNA COMPROMISSIONE……

Difficoltà inerenti

l’armonia, la fluidità,

l’economia del gesto, l’uso

della forza e della

resistenza

Difficoltà nelle abilità

relative ai problem-solving

della vita pratica e delle

capacità adattive

COMPONENTE PROGETTUALE

COMPONENTE ESECUTIVA

famiglia insegnanti

Individuazione dei segni e scelta di rivolgersi ad uno specialista

…… E POI?E POI?

Età prescolare•Si orienta verso una Diagnosi(compromissione significativa)• Inizia, eventualmente, la collaborazione tra operatori di riferimento, famiglia, scuola•Si lavora in Prevenzione(compromissione lieve)

Dai 6 agli 11 anni•Si orienta verso una Diagnosi

•Inizia il percorso terapeutico

•Inizia la personalizzazione del

percorso didattico

Dagli 11 ai 14 anni•Diagnosi tardive

•Il ragazzo è diagnosticato, ma può non essere autonomo nell’uso di strumenti compensativi e dispensativi

Dai 14 anni in poi•Il ragazzo potrebbe essere autonomo (?!), ma possono subentrare dinamiche conflittualirispetto agli strumenti di supporto

A CHI POTREBBE ARRIVARE IN PRIMA BATTUTA IL BAMBINO CON SOSPETTO DI

DCD, DISPRASSIA O DISGRAFIA?IN RELAZIONE ALLE DIFFICOLTA’ PIU’ EVIDENTI E AL CONTESTO

“SOCIO-SANITARIO”:

• al medico npi

• al foniatra

• al fisiatra

• allo psicologo

• al logopedista

• al neuropsicomotricista

• all’oculista/optometrista/ortottista

• ………..

LA SCELTA DELLO SPECIALISTA E’ IMPORTANTE!

DIAGNOSI

Valutare il Q.I., escludere la presenza di psicopatologie, patol. neuromotorie, dist.

sensoriali e cognitiviValutare l’organizzazione

neuropsicomotoria e nello specifico le abilità motorio-prassiche

Valutare funzionalità visiva, abilità visuo-percettive e visuo-spaziali, la loro integrazione con

le abilità motorie e l’implicazione con i processi di

letto-scritturaValutare le abilità di lettura,

scrittura, calcolo, individuare la compresenza con DSA (diagnosi

differenziale)

DIAGNOSIMedico

Psicologo

Medico NPI, Psicologo, Neuropsicologo,

Foniatra, Fisiatra…

Terapista della Neuro e Psicomotricitàdell’Età Evolutiva

Logopedista, Neuropsicologo

Oculista, Neuroftalmologo,

Ortottista,Optometrista

ICD – 10 Asse II, Cod. F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoriaDSM – V 315.4 Disturbo dello sviluppo della coordinazione

DISTURBI CO-OCCORRENTIVALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE

DSADISLESSIA

DISORTOGRAFIA

DISGRAFIA

DISCALCULIA

DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO

(DSM V)

ALTRE CATEGORIE DIAGNOSTICHE DI

DISTURBI)

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

ADHD

DISTURBI D’ANSIA..........

DIAGNOSI

COMORBIDITA’

Maldestrezz

aDCD

Disturbo della coordinazione

motoria

DMM Disturbo minore del

movimento

DANVDisturbo dell’apprendimento

non verbale

DisprassiaGoffaggine

DISPRASSIA EVOLUTIVA

• QI nella norma• Assenza di patologie

neuromotorie conclamate• Assenza di

psicopatologie conclamate

In concomitanza con patologie neuromotorie, psichiche, genetiche, disturbi cognitivi, DPS…

DISPRASSIA

DIAGNOSI

SCELTETERAPEUTICHERIABILITATIVE

SCELTE

DIDATTICHE

SCELTE

PSICOPEDAGOGICHE

DIAGNOSI

TNPEE,LOGOPEDISTA, OPTOMETRISTA/ ORTOTTISTA,

NEUROPSICOLOGO, PSICOLOGO

INSEGNANTI

PSICOLOGO, PEDAGOGISTA, EDUCATORE

Si costruisce una “rete”PER il bambino, CON la

famigliaF

A

M

I

G

L

I

A

LE CAUSE

Sono in corso ricerche per ottenere ulteriori evidenze cliniche

Disturbo su base neurobiologica

Alterazioni funzionali a carico di determinate

aree cerebrali e di alcuni circuiti neurali

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo

9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e dispensativi in ambito scolastico

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LA QUOTIDIANITA’

ELA SCUOLA

L’interferenza del disturbo sull’autonomia, le relazioni sociali,

l’apprendimento

Le autonomie della vita quotidianapossibili ripercussioni

• Difficoltà ad apprendere i movimentinecessari all’ utilizzo corretto delle posate

• Difficoltà nel vestirsi e svestirsi e usare bottoni, cerniere, stringhe ecc..

• Autonomie nella vita pratica (es organizzare gli oggetti per l’igiene personale, organizzazione/memorizzazione di sequenze adattive)

• Riordinare la propria stanza • Gestire la cartella e gli oggetti sul banco• L’approccio agli sport (bicicletta)

Indici predittivi!

L’apprendimento scolastico possibili ripercussioni

• Disgrafia

• Disortografia

• Difficoltà nell’organizzare lo spazio del foglio (p.es. incolonnare, tabelle)

• Difficoltà nell’area logico-matematica

• Difficoltà nell’organizzare lo studio e l’esposizione(compiti sequenziali riassunti, temi, riordinare…)

Indici predittivi!

L’apprendimento scolastico possibili ripercussioni

• Difficoltà nel copiare (lavagna)

• Difficoltà nell’uso di strumenti tecnici quali righello, temperino, forbici, squadrette, compasso ecc…

• Difficoltà nell’affrontare proposte che richiedono una continua analisi visuo-spazialecome schemini e collegamenti con frecce

• Difficoltà a rispettare i tempi di esecuzione

• Difficoltà di attenzione simultaneaIndici predittivi!

La sfera emotivo-relazionalepossibili ripercussioni

• Scarsa autostima e vissuti di inadeguatezza• Reazioni di opposizione o evitamento verso

l’impegno motorio e fisico• Scarsa accettazione degli strumenti di

supporto• Difficoltà ad adattarsi a cambiamenti e

situazioni nuove• Reazioni oppositive e provocatorie, talvolta

panico e fobie

Indici predittivi!

Indici predittivi!

AUTONOMIEAUTONOMIE

MOTRICITMOTRICITÀÀ

GLOBALEGLOBALE

APPRENDIMENTI APPRENDIMENTI

SCOLASTICISCOLASTICICOMPORTAMENTO e COMPORTAMENTO e

RELAZIONI SOCIALIRELAZIONI SOCIALI

ABILITAABILITA’’

MANUALIMANUALI

… POSSIBILI DISTURBI ASSOCIATI

LabilitLabilitàà attentiva e attentiva e cadute nelle funzioni cadute nelle funzioni

esecutiveesecutive

Tendenza allTendenza all’’iperattivitiperattivitàà

Inibizione

Disagio emotivoDisagio emotivo--relazionalerelazionale

… POSSIBILI DISTURBI ASSOCIATI

Variabili

• Età del bambino e età in cui è stato riconosciuto il disturbo

• Dinamiche emotivo-relazionali legate al disagio proprio del bambino e al livello di comprensione e accoglienza del disturbo da parte del contesto familiare e scolastico

• Entità della compromissione

Possono condizionare significativamente il disturbo

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo 9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e

dispensativi in ambito scolastico

DISPRASSIA DCM DISGRAFIA - PROGRAMMA

DISGRAFIA

DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO

Difficoltà a riprodurre graficamente segni numerici ed alfabetici

(aspetti motori coinvolti nella grafia)

SCRITTURA DEFICITARIA PER CRITERI DI:

-- VelocitVelocitàà

-- LeggibilitLeggibilitàà

-- QualitQualitàà della grafia (calligrafia)della grafia (calligrafia)

IN ASSENZA DI SEGNI NEUROLOGICI O COGNITIVI SIGNIFICATIVI

La scrittura è una PRASSIA COMPLESSA!

ICD – 10Asse II, Cod. F82.1 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria

DISGRAFIADISGRAFIA

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INPUT E ANTICIPAZIONERAPPRESENTAZIONE MENTALE DELL’ATTIVITÀ

ESECUZIONE E VERIFICA

SCRITTURA: PRASSIA COMPLESSA

PROCESSAZIONE E PROGRAMMAZIONE

A ATTO MOTORIO

FINALIZZATO

ALL’USO

DELL’OGGETTO

SISTEMA

ATTENTIVO

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ATTO MOTORIO

FINALIZZATO

ALL’USO

DELL’OGGETTO

SCRITTURA: PRASSIA COMPLESSA

A

ATTO MOTORIO sulla realtà esterna con strategie adeguate,

economiche, rapide ed efficaci che consente la PRODUZIONE SCRITTA

SISTEMA

ATTENTIVO

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo

9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e dispensativi in ambito scolastico

DISPRASSIA DCM DISGRAFIA - PROGRAMMA

ABILITA’ NEUROPSICOMOTORIE necessarie all’apprendimento della scrittura

DominanzaDominanza

AbilitAbilitàà visuovisuo--percettivepercettive e

visuovisuo--spazialispaziali

Abilità motorio-prassiche

Organizzazione spazialeOrganizzazione spaziale

SISTEMA ATTENTIVO

ABILITA’ MOTORIO-PRASSICHE

CAPACITÀ DI REGOLAZIONE

DEL TONO MUSCOLARE

COORDINAZIONI CINETICHE

e MOTRICITA’ FINE

REGOLAZIONE DEL TONO MUSCOLARE

• mantenere il CAPO alla giusta distanza dal foglio• mantenere il TRONCO alla giusta distanza dal bordo

del tavolo al fine di avere l’arto superiore libero e sorreggere il capo

• mantenere le SPALLE rilassate• mantenere l’AVAMBRACCIO e il POLSO riposati sul

bordo del foglio

Questi quattro aspetti permettono la dissociazione del movimento delle DITA, necessaria alla

presa dello strumento grafico(45° rispetto al piano del foglio)

ABILITA’ MOTORIO-PRASSICHE

Controllo della postura

REGOLAZIONE DEL TONO MUSCOLAREABILITA’ MOTORIO-PRASSICHE

Evoluzione della capacità di controllo della postura

Tra i 6 e i 12 anni si assiste, durante le attività di scrittura, ad una

PROGRESSIONE nel controllo posturale che riguarda:

•innalzamento del capo

•miglioramento della capacità di sostegno e della stabilità del tronco,

•diminuzione del carico sull’avambraccio e dei movimenti di

sollevamento, flessione e rotazione interna di polso e mano

•adattamento dei rapporti angolari tra mano e piano d’appoggio

•miglioramento della presa dello strumento grafico e della capacità di

dissociazione delle dita

•rilassamento delle articolazioni di SPALLA-GOMITO-POLSO-DITA

COORDINAZIONI CINETICHE

• coordinare le PARTI PROSSIMALIdell’arto superiore tra loro (spalla, braccio, gomito)

• coordinare le PARTI DISTALIdell’arto superiore tra loro (polso, mano, dita)

ABILITA’ MOTORIO-PRASSICHE

ABILITA’ MOTORIO-PRASSICHE

L’ATTO GRAFOMOTORIO È COSTITUITO DALLA SUCCESSIONE

E COMBINAZIONE DI SPOSTAMENTI DI TUTTO L’ARTO

SUPERIORE INSIEME AI MOVIMENTI FINI DIGITALI.

INSCRIZIONE: Movimenti di dita e polso

PROGRESSIONE: Movimento dato dal concatenamento dell’estensione del polso e dello spostamento globale in abduzione dell’arto superiore

• “Grande progressione” (spalla e gomito)

• “Piccola progressione” (polso, mano, dita)

- La mano ruota intorno al polso (lunghezza della parola)

- L’avambraccio ruota sul gomito

- La mano riprende la posizione

- A fine riga la spalla funge da perno per retrocedere

LA PRESA DELLO STRUMENTO GRAFICOLA PRESA DELLO STRUMENTO GRAFICO

• POLLICE E INDICE tengono lo strumento

• MEDIO sostiene lo strumento

• ANULARE E MIGNOLO assicurano il contatto sul foglio

ABILITA’ MOTORIO-PRASSICHE

Eventuali difficoltà correlate riguardano:

• difficoltà di posizione- mano- dita - foglio

• difficoltà toniche- spalle contratte- polso e dita rigide (movimenti quasi assenti)

ABILITA’ MOTORIO-PRASSICHE

…e possono tradursi in:

• Difficoltà nella realizzazione delle FORME

• Difficoltà nel realizzare la PROGRESSIONE, scarsa fluidità, frequenti interruzioni del tratto

• Scarsa regolazione della PRESSIONE (ipo o iper)

• Mancata CONCATENAZIONE tra lettere,

• INVERSIONE nella direzione del gesto grafico

• Crampi, FENOMENI DOLOROSI, sudore, tremori

ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI

Una corretta ANALISI VISUO-SPAZIALE e PERCETTIVA permette:

• il riconoscimento della corretta sagoma delle lettere rispetto al

modello proposto

• la valutazione delle relazioni spaziali tra le lettere e nella pagina

(distanza tra le parole, orizzontalità, margini)

• di integrare e coordinare vista e movimento

(guida del movimento attraverso il controllo visivo)

• di effettuare delle anticipazioni visuo-esplorative del tracciato

Tutto ciò deve essere supportato da una buona ORGANIZZAZIONE SPAZIALE

ORGANIZZAZIONE SPAZIALE

• TOPOLOGICO: conoscenza delle nozioni topologiche semplici• PROIETTIVO: conoscenza delle relazioni spaziali (sopra – sotto, destra – sinistra)

• EUCLIDEO: costanza di grandezza delle dimensioni e delle figure

È necessario che siano acquisiti e integrati i tre aspetti dello spazio

LA LETTERA

Sp. Topologico: aperto-chiuso (c – o)

unione (m – n )separazione (tra una parola e l’altra)

Sp. Proiettivo e Euclideo supportano le relazioni

topologiche al fine di ottenere lettere chiare e leggibili (orientamento, corpo centrale e appendici, confronto

dimensioni e distanze, posizioni relative …)

Conoscenza dello SPAZIO-FOGLIO finalizzato alla scrittura

Eventuali difficoltà correlate alle abilitàvisuo-spaziali e visuo percettive:

• Irregolarità nella dimensione delle lettere

• Irregolarità nei rapporti spaziali tra le lettere e nella pagina

• difficoltà nella riproduzione delle forme

• difficoltà nel copiare dalla lavagna

ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI

DOMINANZA

ASIMMETRIA FUNZIONALE A LIVELLO DEI DIVERSI SEGMENTI CORPOREI

che si traduce con la prevalenza di un elemento sul proprio omologo

PREFERENZA MANUALE ≠ DOMINANZA MANUALEAcquisita con l’esperienza Innata

La discordanza fra le due può talvolta dare origine ad una LATERALITÀ «MALDEFINITA», associata o meno a difficoltà grafiche

La dominanza laterale si stabilisce progressivamente nel corso

dell’infanzia e dopo i 3 anni dovrebbe essere evidente una preferenza

• Orientamento destra sinistra nella riga

• Orientamento del tratto non funzionale per la scrittura occidentale con conseguente lentezza (scarsa economia della traccia )

• Tendenza ad allontanarsi dal margine sinistro nel corso della produzione

• Maggiore affaticabilità in fase di apprendimento

DOMINANZA

Eventuali difficoltà correlate ad una lateralità non definita o a mancinismo:

Disgrafia

Disprassia

Disturbo relazionale

Dominanza manuale instabile

(disgrafia transitoria)

DCMDifficoltà visuo-spaziali e visuo-

percettive

Disprassia,DCM,disgrafia a scuola

PRATICA QUOTIDIANA

PREVENZIONE

INDIVIDUAZIONE DELLE

PROBLEMATICHE

ATTUAZIONE DI STRATEGIE PER

FAVORIRE L’APPRENDIMENTO

O COMPENSARE EVENTUALI

DIFFICOLTA’

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo 9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e

dispensativi in ambito scolastico

DISPRASSIA DCM DISGRAFIA - PROGRAMMA

PREVENZIONE Scuola dell’infanzia e I ciclo scuola primaria

Si propongono attività che FAVORISCANO L’ORGANIZZAZIONE e il CONSOLIDAMENTO

delle abilità prerequisito in considerazione delle differenze di età, contesto socio-ambientale, capacità motorie individuali

Abilità visuo-percettive e visuo-spaziali

Dominanza

Motricità globale e consapevolezza

corporea

Organizzazione spaziale e temporale

Abilitàprassiche e

motricità fine

PROPOSTE PRATICHE

COORDINAZIONICONTROLLO E DISSOCIAZIONE DEI MOVIMENTI REGOLAZIONI TONICHEEQUILIBRIO

PREVENZIONE

MOTRICITÀ GLOBALE

- Percorsi

(p.e. spazi strutturati, traiettorie definite, a diverse velocità…)

- Attività con la palla

- Spingere/colpire ogg. con bastone

- Ripetere movimenti e posture degli altri

- ……

PROPOSTE PRATICHE

- Manipolazioni varie

(plastilina, creta, carta di giornale, pasta di sale,…)

- Prassie semplici

(ritagliare, incollare, infilare, impilare, incastri, puzzle,…)

- Canzoncine/filastrocche con gesti e adattamenti suono-movimento

(utilizzando tutte le parti della mano)

- ……

PREVENZIONE

ABILITÀ PRASSICHE E MOTRICITÀ FINE

ABILITÀ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI

PREVENZIONE

– Trasposizione grafica di modelli realizzati con

bastoncini – Riproduzione grafica di linee formate da

segmenti di colori diversi distanziati o non– Riempire dei quadrati in cui è stato suddiviso il

foglio rispettando direzione sx-dx/alto-basso – Disporre dei dischetti/figure geometriche

sopra-sotto un segmento disegnato su un foglio– Costanza della forma– Velocità visuo-motoria– “Andare a capo”– Ricomposizione di figure

PROPOSTE PRATICHE

- Coordinazione occhio-mano (percorsi, labirinti)- Posizione nello spazio- Ricerca delle differenze- Ricerca di un particolare ripetuto - Discriminazione figura-sfondo - Completamento di figura - Riproduzione di modelli realizzati su un foglio A3 con un cerchio di carta colorata e un bastoncino con 3 punti di riferimento o 2 bastoncini di diversa misura …

PREVENZIONE PROPOSTE PRATICHE

ABILITÀ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI

- Camminare a gambe divaricate a cavalcioni di una riga disegnata a terra- Camminare su mattoncini di colore diverso prima con un piede poi con l’altro- Lanciare e ricevere palline/foulard ora con una mano ora con l’altra- Lasciare l’impronta delle due mani colorate in modo diverso- Specchiarsi in uno specchio colorato per metà(verticalmente) in un modo e per metà in un altro (in modo da vedere il proprio corpo metà di un colore, metà di un altro)- Movimenti crociati (p.e. braccio sx – ginocchio dx e viceversa)

PREVENZIONE PROPOSTE PRATICHEDOMINANZA

PREVENZIONE PROPOSTE PRATICHE

• ATTIVITA’ GRAFICHE CON VARI MATERIALI• SI FAVORISCE L’ESPRESSIVITA’• SI INSEGNA LA MODALITA’ DI UTILIZZO DEI DIVERSI

STRUMENTI

GRAFOMOTRICITA’

- Disegno libero

- Disegno in spazi definiti

- Sperimentazione pressione e velocità

- Studio di forme e tracciati

- Seguire le forme con uno strumento grafico “muto” in modo che

il bambino ponga attenzione al gesto e non alla produzione

- ……

PREVENZIONE PROPOSTE PRATICHE

GRAFOMOTRICITA’

- Riproduzione di icone

-Piccole progressioni con icone che riprendono i segni principali

della scrittura

- Studio delle lettere (attenzione sul percorso della traccia)

L’adulto guida le attività sia verbalmente sia fisicamente facendo sperimentare la motricità

corretta

ICONE E PICCOLE PROGRESSIONI

Si propongono in difficoltà crescente: progressivamente aumenta la complessità del tratto da realizzare e ne diminuisce la dimensione

Vi è una traccia cui il bambino può, inizialmente, far riferimento e via via scompare in modo da favorire l’autonomia

Devono essere proposte una alla volta

Il bambino deve avere sempre il modello a disposizione

Sul banco deve essere disponibile SOLO il materiale necessario

Esempio di modalitàdi proposta

•Postura, postazione di lavoro, disposizione del materiale e

strumenti devono rendere piùagevole lo svolgimento

dell’attività!

FACILITARE L’ ESECUZIONE

Inizialmente il bambino può eseguire il gesto facendo riferimento alla traccia sottostante.Non deve unire i trattini, ma eseguire gesti fluidi nella direzione indicata.

Successivamente il bambino inizia il gesto facendo riferimento alla traccia sottostante, ma prosegue in autonomia (la traccia scompare).

Con l’aumentare delle capacità del bambino si propongono tracciati che richiedono di considerare con precisione rapporti spaziali più complessi (p.es.: alternanza di icone piccole e grandi, salto di quadretti…).

Infine il bambino ha solo il modello davanti e lo riproduce in autonomia su un foglio con la rigatura adatta alla riproduzione del modello dato.

STUDIO DELLE LETTERE

A E’

IMPORTANTE INDICARE LA TRAIETTORIA

!

Vi sono alcuni esercizi mirati a sollecitare in modo differenziato i diversi segmenti dell’arto superiore coinvolti nell’atto grafomotorio.

Favoriscono una maggior consapevolezza dei movimenti implicati nella scrittura, la pianificazione del tratto grafico e la fluidità del gesto.

Possono essere utilizzati come “riscaldamento” prima della riproduzione di icone e progressioni o “ad hoc” di fronte a specifiche difficoltà.

Variando la dimensione, variano i distretti muscolari coinvolti

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo 9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e

dispensativi in ambito scolastico

DISPRASSIA DCM DISGRAFIA - PROGRAMMA

– difficoltà nell’organizzare lo spazio del foglio difficoltànell’area logico-matematica

- difficoltà nei compiti sequenziali, riordinare…

- difficoltà nell’affrontare proposte che richiedono una continua analisi visuo-spaziale come schemini e collegamenti con frecce

- difficoltà nell’uso di strumenti tecniciquali squadrette, compasso ecc

INDIVIDUAZIONE DELLE PROBLEMATICHEI ciclo scuola primaria

– Affaticabilità– Presenza di dolore

INDIVIDUAZIONE DELLE PROBLEMATICHEScrittura

Il bambino è in fase di apprendimento, è necessario FAVORIRE l’evoluzione delle competenze e MONITORARE i

progressi, eventualmente consultando gli specialisti

– Rispetto dei rapporti spaziali(p.e. margini, rapporti tra le lettere e le parole)

– Orientamento (p.e. scrittura al contrario)

- Estrema lentezza- Difficoltà a copiare dalla

lavagna- Dominanza laterale instabile- Arto scrivente poco sciolto- Impugnatura non funzionale

POSTURA

FAVORIRE L’APPRENDIMENTO

QUADERNI

MANCINIALFABETO

LINEA DEI NUMERI

SCRITTURA

e l fa AA

a A STRUMENTI GRAFICI

FAVORIRE L’APPRENDIMENTO

i u tooooooo!!!o

FAVORIRE L’APPRENDIMENTO

IMPAGINAZIONE

– difficoltà nell’organizzare lo spazio del foglio difficoltànell’area logico-matematica

- difficoltà nell’organizzare lo studio e l’esposizione(compiti sequenziali riassunti, temi, riordinare…)

- difficoltà nell’affrontare proposte che richiedono una continua analisi visuo-spaziale come schemini e collegamenti con frecce

- difficoltà nell’uso di strumenti tecniciquali squadrette, compasso ecc

PERSISTENZA DELLE PROBLEMATICHE

– LEGGIBILITÀ– Rispetto dei rapporti spaziali

(p.e. margini, rapporti tra le lettere e le parole)

– Orientamento(p.e. scrittura al contrario)

– LENTEZZA- PRESENZA DI SINCINESIE- Difficoltà a copiare dalla

lavagna - Arto scrivente poco sciolto- Movimenti di aggiustamento- Impugnatura non funzionale- PRESENZA DI ECCESSIVI

STACCHI DELLA PENNA (corsivo)

– Affaticabilità– Presenza di dolore

PERSISTENZA DELLE PROBLEMATICHEScrittura

DIAGNOSI

INTERVENTO RIABILITATIVO

STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E

STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della

scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo

9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e dispensativi in ambito scolastico

DISPRASSIA DCM DISGRAFIA - PROGRAMMA

L’intervento riabilitativo neuropsicomotorio

ESAME PSICOMOTORIO

e

VALUTAZIONI EFFETTUATE DURANTE IL PERCORSO

DIAGNOSTICO

Permettono di focalizzare in modo specifico quali le abilità

carenti.

Consentono di valutare

l’interferenza delle dinamiche

emotivo-relazionali

Abilità di base

Abilità di dominio specifico

Dinamiche emotivo-relazionali

METODOLOGIA

L’intervento riabilitativo neuropsicomotorio

Abilità di base“prerequisito per la realizzazione delle prassie e della scrittura”

MOTRICITÀ GLOBALE (coordinazione,

dissociazione dei movimenti, regolazione tonica, coord. oculo-

manuali globali)MOTRICITÀSETTORIALE

(controllo segmentario)

Consapevolezza corporea e SCHEMA CORPOREO

(conoscenza delle parti del corpo, asse corporeo,

lateralità, spazio gestuale)

AbilitàVISUO-PERCETTIVE e

VISUO-SPAZIALI ORGANIZZAZIONE SPAZIALE e TEMPORALE

L’intervento riabilitativo neuropsicomotorio

PRATICA RIABILITATIVA- Abilità di base

Abilità di dominio specificoMotricità fine- Prassie - Scrittura

PRASSIE IDEATIVE

PRASSIE IDEOMOTORIE PRASSIE VISUO-

COSTRUTTIVE

PRASSIE DELL’ABBIGLIAMENTO

MOTRICITA’ FINE

L’intervento riabilitativo neuropsicomotorio

ABILITA’GRAFOMOTORIE

(SCRITTURA)

Abilità

prassiche

PRATICA RIABILITATIVA- Abilità di dominio specifico

Abilità

grafomotorie

PRATICA RIABILITATIVA- Abilità di dominio specifico

Abilità di base“prerequisito per la realizzazione delle prassie”

Abilità di dominio specificoMotricità fine- Prassie

Sistema Attentivo

L’intervento riabilitativo neuropsicomotorio

Funzioni Esecutive(pianificazione, memoria

di lavoro, ecc…)

Compiti complessi

sostengono

la realizzazione

implemento

sollecitazione

L’intervento riabilitativo neuropsicomotorio

Dinamiche emotivo-relazionali

CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE

CAPACITA’ E DIFFICOLTA’

CAPACITA’ DI AUTOVALUTAZIONE

TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE

COINVOLGIMENTO ATTIVO NEL PERCORSO RIABILITATIVO

ACCOGLIENZA E COMPRENSIONE DEL DISTURBO

DA PARTE DEL CONTESTO FAMILIARE E SCOLASTICO

L’intervento riabilitativo neuropsicomotorio

DIAGNOSI

INTERVENTO RIABILITATIVO

STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E

STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI

1. Correlazione tra disturbi dell’organizzazione motoria e difficoltà di apprendimento

2. Disprassia e Disturbi della Coordinazione Motoria (DCM): i segni e il percorso diagnostico

3. Interferenze con le attività quotidiane, gli apprendimenti scolastici e la sfera emotivo-relazionale. Gli indici predittivi.

6. Favorire l’acquisizione dei prerequisiti neuropsicomotori agli apprendimenti (prevenzione in ambito scolastico )

4. Disgrafia: definizione e correlazione con i disturbi dell’organizzazione motoria

5. Grafia e Disgrafia: le abilità neuropsicomotorie prerequisito all’apprendimento della scrittura

7. Individuazione di problematiche in ambito scolastico: come favorire l’apprendimento

8. Il percorso riabilitativo

9.Attuazione di strategie individualizzate e scelta di strumenti compensativi e dispensativi in ambito scolastico

DISPRASSIA DCM DISGRAFIA - PROGRAMMA

• Ridurre il più possibile l’interferenza del disturbosugli apprendimenti scolastici

• Favorire l’accesso agli apprendimenti utilizzando strategie adeguate al singolo individuo

• Evitare la demotivazione all’apprendimento(questi bambini studiano spesso il doppio degli altri, fanno molta più fatica,con ripetizioni, terapie e compiti a casa con un rendimento molto inferiorerispetto agli altri studenti)

• Contenere gli eventuali disagi emotivi associati quali scarsa autostima, ansia da prestazione

Con versatilità, fiducia, rispetto

STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI

SUPPORTARE LA PIANIFICAZIONE

FACILITARE L’ ESECUZIONE Processi di esecuzione motoria, analisi visiva, organizzazione spaziale,…

Processi di programmazione mentale e sequenzialità

Strategie adeguate al singolo alunno!

STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI

RIDUZIONE DEL CARICO ESECUTIVOp.e. : Verifiche a scelta multipla (impaginate ad hoc)

Testi di problemi e schede prescritte

Preferire VERIFICHE ORALI

Lasciare più TEMPOper lo svolgimento di temi o in genere produzioni scritte lunghe

QUADERNIcon spazi e righe segnati

QUADERNIcon spazi e righe segnati

STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI

Il carattere di scrittura deve essere effettivamente gradito al bambino ed efficace anche per le scuole di

ordine e grado superiore

Concedere che venga utilizzato lo stampatello maiuscolo o il CARATTERE DI SCRITTURApreferito dal bambino, purchépermetta di ottenere leggibilità(p.e. caratteri mescolati) Utilizzo del

correttore di impugnatura o di una PENNA adatta

Valutare UNA ABILITÀ ALLA VOLTA

(p.e. ortografia/testo,calcolo/problema, ….)

STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI

Per un utilizzo efficace del computer occorrono velocità di scrittura adeguata e discreta dimestichezza

nell’uso del mouse e dei programmi base

CALCOLATRICE e/o tavola pitagorica

come strumenti di verifica, nei problemi

matematici e geometrici,…

COMPUTERper produzioni scritte lunghe

con, eventualmente, correttore ortografico.

Ev. software mirati (p.e. appunti)

STANCIL per il disegno geometrico, RIGHELLO e squadrette modificate

STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI

Se necessario favorire, nelle verifiche orali, il ricorso a SCHEMI o MAPPE che facilitino la sequenzialità dell’esposizione

Promuovere l’utilizzo di tabelle, formulari e promemoria cui ricorrere in autonomia anche nelle PRODUZIONI SCRITTE

Laddove è possibile, evitare richieste in cui è necessarioPASSARE RAPIDAMENTE DA UNA

COMPETENZA/CONOSCENZA AD UN’ALTRAlimitando così il dispendio di energie attentive

(p.e. no espressioni + problemi nella stessa prova)

STRATEGIE DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI

PREREQUISITI E REQUISITI

AUTONOMIA!

METACOGNIZIONE

CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE ABILITÀ E DIFFICOLTÀ

AUTOVALUTAZIONE E AUTOSTIMA

SCELTA EFFICACE DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI

INDIVIDUAZIONE

COMPENSO

Riferimenti bibliografici

• C. Ambrosini, K. Zaghen, L’intervento terapeutico psicomotorio con i bambini disgrafici, Psicomotricità-Vol.13, n. 2, giugno 2009, Ed. Erickson

• L.Blason, M. Borean, L. Bravar, S. Zoia, Il corsivo dalla A alla Z, 2004-Ed. Erickson

• C.Huron, Il bambino disprassico, indicazioni per genitori e insegnanti, 2014- Ed. Erickson

• A. Kirby, Disprassia, un disturbo nascosto, 2003-Ed. La Scuola

• Lisa A. Kurtz, Disturbi della coordinazione motoria. Come aiutare i bambini goffi a casa e a scuola, 2006-Ed. Erickson

• M. Lee Dunn, Imparo a…scrivere, 1992-Ed. Erickson• M.Pratelli, Disgrafia e recupero delle difficoltà grafo-

motorie, 1995-Ed. Erickson