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Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione Prof.ssa Arianna Bello e-mail: [email protected]

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Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione

Prof.ssa Arianna Bello

e-mail: [email protected]

Argomento di studio Materiali Sviluppo Infantile ieri e oggi Processi e Periodi di sviluppo Questioni legate allo sviluppo

Capitolo 1. Introduzione

Sviluppo = dinamiche di cambiamento che si verificano tutto il corso della vita.

Che cosa è la Psicologia dello Sviluppo?

Q: Che cosa è lo Sviluppo?

Una base di conoscenze

in grado di agevolare la comprensione della natura dell’infanzia e delle caratteristiche distintive dei singoli

bambini

Psicologia dello Sviluppo

1. Individuare le tappe fondamentali che ricorrono durante

il ciclo di vita.

2. Si focalizza sulle differenze individuali (cause e tempi di

maturazione) tra esseri umani.

Obiettivi

Oggi noi concepiamo l’infanzia come un periodo molto ricco di avvenimenti

che pone le basi della vita adulta ed è completamente distinta da essa.

Nel corso dei secoli la nostra visione dell’infanzia è cambiata radicalmente

Idea di Infante

Prospettiva del peccato originale consiste nell’idea che i bambini appena venuti al mondo siano creature malvagie e

fondamentalmente cattive alla nascita. L’educazione ha lo scopo di rimuovere il peccato dalla loro vita.

Prospettive storiche

Chagall. Le Jardin del l’Eden

Prospettiva della tabula rasa Locke J. (1632-1704), sostiene che i bambini non sono cattivi alla nascita ma sono

“tabula rasa”. La mente è come un foglio di carta bianca ove nulla ancora è scritto.

Educazione e Esperienza sono fondamentali per determinare le caratteristiche della persona adulta

Esempio di tavola cerata che viene raschiata usata dai romani per scrivere

Prospettiva della bontà innata Rousseau J.J. (1712-1778) sostiene l’idea che i bambini siano innatamente buoni.

L’approccio alla psicologia umana, passa da una prospettiva strettamente filosofica

a osservazioni ed esperimenti sistematici.

Necessità di metodi scientifici per studiare il comportamento dei neonati,

bambini, adolescenti

Lo studio moderno dello sviluppo infantile

Lo studio moderno dello sviluppo infantile

Ø  Alfred Binet (1857-1911): elabora compiti per studiare

l’attenzione e la memoria; il primo test di intelligenza. Ø  G. Stanley Hall (1844-1924): uso di questionari da usare

con ampi gruppi di bambini; Ø  Arnold Gesell (1880-1961): tecnica della ripresa

fotografica per analizzare comportamento infantile.

Hall affermava che lo sviluppo infantile segue un corso evolutivo naturale che può essere spiegato attraverso lo studio

del bambino. Ipotizza che lo sviluppo si verifica in fasi, con motivazioni e capacità diverse per ogni stadio.

Lo studio moderno dello sviluppo infantile

Lo studio moderno dello sviluppo infantile

Progressi metodologici nell’osservazione (ad es. tecniche di imaging per lo studio del funzionamento cerebrale)

Nuovo concetto di sviluppo: Periodo che si estende dalla nascita, all’adolescenza e alla vita adulta e alla vecchiaia.

(Psicologia del Ciclo di Vita)

Nuovo concetto di Infanzia: maggiore attenzione al benessere dei bambini e alla loro cura, quindi verso

tematiche quali

Oggi

Ø  Salute e benessere I professionisti indagano i ruoli giocati dallo stile di vita e dalle condizioni psicologiche nel determinare il benessere dell’individuo. Ø  Genitorialità (Parenting) Il modo con cui i genitori crescono i figli, determinano differenze nello sviluppo dei figli. I genitori che si impegnano a creare un ambiente supportivo, efficace, stimolante, sicuro, sviluppano il potenziale dei loro figli. Ø  Educazione

Oggi

Contesti socioculturali e diversità

Salute e benessere, capacità genitoriali ed educazione sono influenzati dai contesti socio-culturali.

Contesti, sono i setting influenzati a fattori storici, economici, sociali e culturali nei quali avviene lo sviluppo. Vi sono 4 contesti importanti che dobbiamo considerare:

ü  Cultura ü  Status socio-economico ü  Genere ü  Etnicità

Cultura

§  I tipi di comportamento, le credenze e tutti gli altri prodotti di un gruppo, che sono trasmessi da una generazione a quella successiva.

§  studi cross-culturali:confronto tra due o più culture. Danno informazioni sul grado con cui lo sviluppo dei bambini è simile tra le culture o è cultura-specifica.

Culture collettivistiche, enfatizzano l’armonia sociale e l’adattamento al gruppo. Culture Individualistiche, enfatizzano l’auto-espressione, la libertà, il successo separato dalla famiglia più ampia.

Genere Le caratteristiche delle persone

in quanto maschi e femmine

Le differenze di genere nelle capacità di cura, negli interessi professionali, negli stili di gioco. S i t r a t t a d i d i f f e r e n z e d o v u t e al l ’ambiente ( inf luenza sociale , educazione) o fattori biologici innati?

La povertà compromette lo sviluppo. Espone a molteplici problemi : nascere meno sani; frequentare scuole meno buone; vivere in spazi non appropriati o pericolosi; difficoltà a trovare lavoro.

Status Socio-Economico (SES)

Categorizzazione basata sull’insieme di caratteristiche occupazionali, educative ed economiche della persona.

Processi chiave nello sviluppo

Lo sviluppo è il risultato dell’interazione

di diversi processi, biologici, cognitivi e socio-emotivi.

Processi biologici: Cambiamenti fisici dell’individuo. (es. geni ereditati dai genitori; lo sviluppo del cervello; aumento di altezza e peso; i cambiamenti ormonali della apubertà) Processi cognitivi: Cambiamenti nel pensiero, nell’intelligenza e nel linguaggio. (es. produrre frasi di 2 parole; memorizzare poesia; risolvere un problema). Processi socio-emotivi: Cambiamenti nelle relazioni dell’individuo con altre persone, nella sfera emotiva e nella personalità. (es. Il sorriso del neonato nei cf della carezza della madre; l’aggressione del bambino nei confronti di un compagno di giochi; lo sviluppo della sicurezza di sè da parte di una ragazza) ■ ì

Processi biologici, cognitivi e socio-emotivi

Concatenazione tra diversi processi

Es.

Il sorriso di un bambino in risposta alla carezza della madre

dipende processi biologici (natura fisica della carezza e abilità a rispondere a essa), cognitivi, (comprensione dell’intenzione dell’azione), socio-emotivi (sorridere aiuta il bambino a entrare in relazione con gli altri)

Questioni relative allo sviluppo

§  Natura vs. Cultura §  Continuità vs. Discontinuità §  Prime esperienze vs Esperienze successive

Natura vs Cultura

§  Implica il dibattito che cerca di stabilire se lo sviluppo è

influenzato prima di tutto dalla natura o dalla cultura (Kagan & Herschkowitz, 2005; Lippa, 2005)

§  Natura: l’eredità biologica di un organismo §  Cultura: influenze ambientali a cui è esposto un individuo §  I sostenitori della “natura” ritengono che l’influenza più

significativa sullo sviluppo sia quella esercitata dall’eredità biologica; i sostenitori della “cultura” ritengono che siano le esperienze derivate dall’ambiente le più importanti.

■  Dibattito è volto a determinare se lo sviluppo è

costituito da cambiamenti graduali e cumulativi (continuità), o da fasi distinte tra loro (discontinuità).

■  Lo sviluppo umano è più simile a quello di un germoglio che cresce fino a diventare una quercia o a quello di un bruco che improvvisamente diventa farfalla?

Continuità vs Discontinuità

§  Il dibattito si concentra sulla misura in cui le prime

esperienze (specialmente durante la prima infanzia) o le esperienze successive sono fattori-chiave nello sviluppo infantile.

§  Le culture occidentali tendono a supportare l’idea che le prime esperienze siano più importanti di quelle successive

§  La maggior parte delle altre culture, invece, crede che sino più importanti per lo sviluppo le esperienze successive alla prima infanzia.

Prime esperienze vs esperienze Successive

Periodi Evolutivi dello sviluppo infantile

§  Periodo Prenatale (dal concepimento alla nascita) §  Prima Infanzia (dalla nascita a 18-24 mesi): linguaggio percezione/

azione, pensiero simbolico, imitazione §  Seconda Infanzia (dai 24 mesi a 5-6 anni): autonomia, cura di sè,

gioco, interazione tra pari §  Fanciullezza (dai 6 ai 11 anni): lettura-scrittura, esposizone al mondo

esterno, autocontrollo.

§  Adolescenza (dai 10-12 anni fino a 18-22 anni): desiderio di indipendenza e autonomia e ricerca di identità, pensiero astratto e logico