Psicofarmaci ai Bambini

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  • 8/6/2019 Psicofarmaci ai Bambini

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    Edizioni Senza Guinzaglio 2007

    PSICOFARMACI

    AI BAMBINI

    dott.ssa Mitzi Plavier

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    Agli inizi degli anni 80, alcuni

    psichiatri riaffermarono con decisione

    lesistenza di una malattia mentale

    dellinfanzia, della quale troviamo le

    prime tracce gi nel lontano 1845 in un

    trattato del medico Heinrich Hoffman.

    Questo disturbo a loro dire colpisce i bambini, e consiste

    essenzialmente nel fatto che questi (i

    bambini etichettati come malati) sono

    marcatamente distratti, disattenti e

    troppo vivaci, agitati ed ingestibili, a

    volte irrispettosi con linsegnante o

    violenti nei confronti dei propri

    compagni di classe.

    La malattia, dopo i primi tentativi dicatalogazione diagnostica degli anni

    50, fu successivamente inserita

    nonostante il parere contrario di

    autorevoli ricercatori e specialisti

    nel Manuale Diagnostico e Statistico

    (DSM, Diagnostic and Statistical

    Manual), testo di riferimento per la

    psichiatria mondiale, con il nome

    Disturbo da Deficit dellAttenzione eIperattivit (Attention

    Deficit Hyperactivity

    Disorder siglato

    ADHD).

    Nel DSM enumerata una lista di

    comportamenti o atteggiamenti

    differenti: per perfezionare una

    diagnosi di ADHD sufficiente che

    chiunque ne abbia interesse riempia

    con delle crocette le caselle degli

    appositi questionari. Sono sufficienti

    sei risposte affermative su nove suuna di due diverse liste e la diagnosi

    perfezionata.

    Le domande (riferite anche a bambini

    della scuola materna) sono del tipo:

    muove spesso le mani o i piedi o siagita sulla sedia?

    distratto facilmente da stimoliesterni?

    ha difficolt a giocare quietamente?spesso chiacchiera troppo?spesso origina delle risposte prima

    che abbiate finito di fare la

    domanda?

    spesso sembra non ascoltare quantogli viene detto?

    spesso interrompe o sicomporta in modo

    invadente verso gli

    altri, per esempio

    irrompe nei giochi di

    altri bambini?

    e altre di questo tenore.

    Il Ministero per la Salute vuole creare una rete di controllo sui bambini, che verranno

    inquadrati e schedati per questi presunti problemi comportamentali, e poi verranno

    sottoposti a terapie a base di psicofarmaci stimolanti. Poi compileremo la lista dei morti

    come negli Stati Uniti. Lo voglio dire chiaramente: il Ministero non sa quello che fa ed a

    cosa andr incontro.

    prof. Giorgio Antonucci, medico e psicoanalista,

    gi collaboratore di Franco Basaglia.

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    Psicofarmaci e bambini

    a cura della dott.ssa Mitzi Plavier, psicologa clinica con la collaborazione del dott. Claudio Ajmone

    I medici sono chiamati ad una piena responsabilizzazione ed a tutelare davvero il diritto alla salutedei pazienti, specie se minorenni. Non si pu pensare di risolvere tutto con lapertura di unregistro, e si pu continuare a prescrivere psicofarmaci contestati ed a rischio di abuso:questo atteggiamento ormai, come dimostrano anche le cronache giornalistiche, definitivamentesul banco degli imputati.

    prof. Claudio Ajmone, psicoterapeuta, membro dellAssociazione Europea di Psicoanalisi.

    Il Ministero per la Salute vuole creare una rete di controllo sui bambini, che verrannoinquadrati e schedati per questi presunti problemi comportamentali, e poi verranno sottoposti aterapie a base di psicofarmaci stimolanti. Poi compileremo la lista dei morti come negli StatiUniti. Lo voglio dire chiaramente: il Ministero non sa quello che fa ed a cosa andr incontro.

    prof. Giorgio Antonucci, psicoanalista, gi collaboratore di Franco Basaglia.

    Agli inizi degli anni 80, alcuni psichiatririaffermarono con decisione lesistenza di unamalattia mentale dellinfanzia, della qualetroviamo le prime tracce gi nel lontano 1845 inun trattato del medico Heinrich Hoffman.Questo disturbo - a loro dire - colpisce ibambini, e consiste essenzialmente nel fatto chequesti (i bambini etichettati come malati)sono marcatamente distratti, disattenti e troppovivaci, agitati ed ingestibili, a volte irrispettosicon linsegnante o violenti nei confronti deipropri compagni di classe. La malattia, dopo iprimi tentativi di catalogazione diagnosticadegli anni 50, fu successivamente inserita nonostante il parere contrario di autorevoliricercatori e specialisti - nel ManualeDiagnostico e Statistico (DSM, Diagnosticand Statistical Manual), testo di riferimentoper la psichiatria mondiale, con il nomeDisturbo da Deficit dellAttenzione eIperattivit (Attention Deficit HyperactivityDisorder siglato ADHD). Nel DSM

    enumerata una lista di comportamenti oatteggiamenti differenti: per perfezionare unadiagnosi di ADHD sufficiente che chiunque

    ne abbia interesse riempia con delle crocette lecaselle degli appositi questionari. Sonosufficienti sei risposte affermative su nove - suuna di due diverse liste - e la diagnosi perfezionata.

    Le domande (riferite anche a bambini dellascuola materna) sono del tipo:

    muove spesso le mani o i piedi o si agitasulla sedia?

    distratto facilmente da stimoli esterni?ha difficolt a giocare quietamente?spesso chiacchiera troppo?spesso origina delle risposte prima che

    abbiate finito di fare la domanda?

    spesso sembra non ascoltare quanto gli vienedetto?

    spesso interrompe o si comporta in modoinvadente verso gli altri, per esempio irrompenei giochi di altri bambini?

    e altre di questo tenoreSi noti lassoluta assenza di scientificit didefinizioni come spesso e frequentemente

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    nonch la genericit di altre significativevariabili del comportamento quali il contesto, ladurata, lintensit e la forma del disturbo.

    Inoltre, secondo gli attuali protocollidiagnostici:

    alcuni dei sintomi di iperattivit edisattenzione devono essere presenti primadei 7 anni det. Ci chiediamo: perch nontutti i sintomi? E quali di essi? Per qualedurata temporale devono aver persistito?

    una certa menomazione, a seguito dei sintomi,deve essere presente in due o pi contestisociali (scuola/lavoro/casa) Certa perchpresente con certezza o certa perchidentificabile per intensit e tipo? E qualemenomazione in particolare?

    deve essere presente una evidentecompromissione - clinicamente significativa -del livello di sviluppo e del funzionamentosociale, scolastico, o lavorativo. Chi puvalutarla retrospettivamente a distanza dianni? Ci si basa solo sui ricordi di genitori einsegnanti? Cosa si intende per normalelivello di sviluppo? Esiste una soglia per lanormale impulsivit? Quanto disattentoun soggetto considerato nella norma?

    A queste e ad altre simili domande non vienenormalmente fornita unadeguata risposta.Ovvio quindi che i fautori della soluzionepsicofarmacologica siano sempre pifrequentemente accusati di imperdonabilesuperficialit nelle diagnosi, tanto pi inconsiderazione dellestrema delicatezza dellafascia det sulla quale tali diagnosi insistono.Desta inoltre stupore che i criteri diagnosticisiano sempre i medesimi, a prescindere dallet

    dei soggetti diagnosticati.Il dott. prof. William Carey, laureatoall'Universit di Harvard e Clinical Professor diPediatria presso l'Universit della Pennsylvania,esperto riconosciuto a livello internazionalenella misurazione della variazioni ditemperamento dell'infanzia, afferma senza alcundubbio che "il corrente sistema diagnosticoignora il ruolo dell'ambiente ed ignora ancheogni prospettiva evolutiva.

    Tornando ai questionari utilizzati perdiagnosticare l'ADHD essi sono altamentesoggettivi ed impressionistici. Le differenze di

    esperienza, tolleranza, stato emotivo etcdell'intervistatore non vengono tenute in alcunconto, e nonostante questa vaghezza enonostante il fatto che le scale di valutazioneutilizzate non soddisfino i criteri psicometrici dibase, i sostenitori di questo approcciopretendono che questi questionari forniscano

    una diagnosi accurata" .La malattia (ADHD) si diffusa comeunepidemia. Nei soli USA i bambini etichettaticome malati erano 150.000 nel 1970, mezzomilione nel 1985, un milione nel 1990, oltre 8milioni ad inizi 2003 e circa 11 milioni oggi: il18-20% dellintera popolazione infantilescolastica di quella nazione pare soffrire diquesta sindrome, che peraltro, continua a nonavere una definizione di carattere clinico

    sufficentemente precisa da non generarepolemiche.

    I farmaci pi utizzati come terapia per lADHDsono a base di metilfenidato (derivatodellanfetamina), un eccitante che fino a pochianni or sono era inserito nella stessa tabella incui ritroviamo eroina e cocaina. Per un effettoparadosso -contrario a quanto ci siaspetterebbe, in virt del particolaremetabolismo dei bimbi - questi eccitantiderivati dellanfetamina tranquillizzano ibambini, permettendo agli stessi una diversa epi mirata gestione del proprio livello diattenzione nei confronti degli stimoli esterni(p.es. la lezione dellinsegnante a scuola, od icompiti a casa).

    Questi farmaci sono in teoria somministrabilisolo sotto stretto controllo medico, etassativamente non a minori di et inferiore ai 7

    anni.In realt sono acquistabili su internet anchesenza ricetta, e vengono comunquecorrentemente prescritti anche a bambini di 2/3anni; sono state registrate prescizioni anche nelperiodo neonatale (meno di un anno di et). Trai numerosi effetti collaterali, segnalata confrequenza non trascurabile anche la sindromedi Gilles de la Tourette: una serie di tic nervosiincontenibili, grossolani e gravemente

    invalidanti, estesi a tutto il corpo, che nonregrediscono neanche con leventualeinterruzione della somministrazione delfarmaco. Numerosi potenziali effetti collaterali

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    anche gravi, dalle convulsioni al coma epatico rilevati durante le sperimentazioni successivealla messa in commercio del farmaco, nonfigurano inoltre sui foglietti illustrativi cheaccompagnano le confezioni in commercio.

    Diverse centinaia di bambini sono decedutimentre erano sotto terapia con questimedicinali, la maggioranza per impiccagione,alcuni con lossido di carbonio, un numerorilevante per attacco cardiaco, in quanto lusoprolungato di questo tipo di anfetaminedanneggia il miocardio. Anche la Food & DrugAdministration (il Ministero della Sanit inUSA, ndr) riporta per cause direttamenteimputabili alluso di psicofarmaci - solo nelterritorio americano e solo fino allanno 2000 -186 bambini ed adolescenti morti, e 569

    ricoveri durgenza, dei quali 36 attualmente arischio di morte; queste statistiche escludonoovviamente tutti gli effetti collaterali di lungoperiodo.

    Tuttavia i derivati anfetaminici non sonolunico tipo di psicofarmaci prescritti in questicasi: diversi psicofarmaci di nuovagenerazione stanno venendo immessi sulmercato, apparentemente con effetti collateralimeno distruttivi, ma ancora tutti da collaudarealla prova dei fatti: latomoxetina ad esempio,venduta come la nuova soluzione priva oquasi di effetti collaterali, che in realt unvecchio antidepressivo, mai autorizzato alcommercio a causa della sua pericolosit, ericiclato oggi come farmaco-prodigio per ibambini. Ricordiamo peraltro come anche iderivati dellanfetamina furono immessi sulmercato sicuri al 100%, sulla base dellerisultanze di ricerche scientifiche spesso

    finanziate dalle stesse case farmaceuticheproduttrici, mentre oggi come oggi lapericolosit di queste soluzioni farmacologiche sotto gli occhi di tutti, dimostratascientificamente grazie a numerose edaccreditate ricerche indipendenti.

    Inoltre, le altre ragioni mediche chespiegherebbero un atteggiamento di iperattivite disattenzione del bambino (alto livello dipiombo nellambiente, alto livello di mercurionel corpo, eccesso di pesticidi, coloranti,additivi o di zuccheri nel cibo, carenze nutritive,etc), sono sistematicamente ignorate da molti

    psichiatri, cos come le relative terapie, chegarantirebbero probabilmente unefficacerisoluzione del problema senza necessit diterapie psicofarmacologiche invasive. Anche iproblemi di relazione con il prossimo, con idocenti o con i familiari (problematiche antichecome il mondo e non necessariamente correlate

    ad alcun tipo di sindrome) sono quasi sempreignorate da molti esperti, i quali privilegiano aldialogo soluzioni pi facili quali quella dellapillola miracolosa che pare risolvere tutto.

    evidente che questo approccio disinvolto adun problema cos delicato ha generato un accesodibattito nel mondo scientifico ed accademico,contrapponendo la classe medica e buona partedegli psichiatri ad una minoranza di sostenitoridella soluzione farmacologica ad oltranza.

    Come spesso accade in questi casi, troviamo suquesto argomento tutto ed il contrario ditutto.

    Possiamo per sollecitare alcune riflessioni,prendendo spunto dalla posizione di alcuneassociazioni italiane sponsor della soluzionefarmacologica.

    Criticando aspramente ogni tentativo dipromuovere una serena riflessione

    sullargomento, queste associazioni sischermano dietro il paravento del diritto allacura: il loro punto di vista in sintesi chi nonsomministra psicofarmaci ai bambini con questidisagi li priva della cura, quindi non ha a cuorela salute dei bambini stessi, quasi che lasomministrazione di potenti psicofarmaci sialunica soluzione efficace percorribile.Cerchiamo dunque di prendere in esame alcuneaffermazioni che caratterizzano questa presa di

    posizione, ricca di apparenti certezze quanto diclamorose inesattezze:

    la prima, iniziale descrizione di questidisturbi psichiatrici dellinfanzia risale ad

    inizio 900

    Questaffermazione dimostra una notevolesuperficialit, ed inesatta, dal momento chequesti disturbi vennero descritti la prima voltagi nel 1845 dal medico Heinrich Hoffman inuna pubblicazione intitolata The story ofFidgety Philip, e solo in un secondo momentoriconosciuti come un problema psichiatrico, inseguito ad una serie di conferenze tenute da Sir

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    George Still per il Royal College of Physicians,in Inghilterra nel 1902;

    "tutta la comunit scientifica concordenell'affermare che l'ADHD e gli altri disturbi

    comportamentali dell'infanzia sono di origine

    biologica"

    Questa affermazione falsa, in quanto ildibattito nella comunit scientifica tutt'oraaperto, in Italia ed all'estero, ed anzi la maggiorparte degli specialisti indipendenti nega chel'ADHD in particolare sia una vera e propriamalattia e che abbia origini biologiche.

    Le prove scientifiche in tal senso sono parzialied insufficenti, ed anche gli studi effettuati conla tecnica della neuroimmagine - a seguito deiquali si afferm la "possibilit" (mai la

    certezza) dell'origine biologica del disturbo,sono stati messi in discussione: recenti ricerchescientifiche affermano che "l'iperattivit e ladisattenzione possono essere causati da diversifattori nocivi cerebrali non riconducibiliall'ADHD, come un basso peso prenatale,l'intossicazione da piombo, la sindrome feto-alcolica, etc"1 e che "nei bambini diagnosticatiADHD non sono stati riscontrati indicatorineurologici particolari, n strutturali, n

    funzionali, n chimici"2

    . I dati scientifici nondepongono a favore di un'anomalia cerebrale,ma suggeriscono invece che i comportamentidei bambini presentino variazioni nellapopolazione generale, e non gi secondo deipicchi specifici con variazioni tali daevidenziare un preciso disturbo. Icomportamenti "anormali" propri dell'ADHD

    1

    Max, J. E., Arndt, S., Castillo, C. S., Bokura, H.,Robin, D. A., Lindgren, S. D., Smith, W. L. Jr.,Sato,Y, & Mattheis, P. J. "Attention deficithyperactivity symptomatology after traumatic braininjury: a prospective study" (Journal of the AmericanAcademy of Child and Adolescent Psychiatry, 37)2 Peterson B. S.: "Neuroimaging in child andadolescent neuropsychiatric disorders" (Journal of theAmerican Academy of Child and AdolescentPsychiatry, 34)

    Zametkin, A. J., Ernst, IA., & Silver, R.: "Laboratory

    and diagnostic testing in child and adolescentpsychiatry: a review of the past 10 years" (Journal ofthe American Academy of Child and AdolescentPsychiatry, 37)

    non sono infatti quasi mai distinguibili dallenormali variazioni del temperamento3, esostenere a priori l'origine biologica dell'ADHDha quindi pi a che fare con un sorprendente"pregiudizio" che non con un approccioscientifico basato sulle evidenze.

    lorigine strettamente biologica dellADHDsar forse controversa clinicamente, ma ci

    vero anche per altre malattie quali

    lAlzheimer, le convulsioni od il diabete,

    patologie per le quali non esisteva alcun

    esame clinico affidabile che ne permettesse la

    diagnosi o delle quali non si conosceva la

    causa, eppure nessuno si sognerebbe di

    negare lesistenza di queste malattie.

    Questa affermazione spesso citata dai

    sostenitori dellorigine strettamente biologicadellADHD, per giustificare linesistenza diesami medici di laboratorio atti a diagnosticarelADHD e gli altri disturbi del comportamentodellinfanzia. Queste affermazioni sonoscientificamente del tutto infondate e sintomo dimala fede. Gi nel 1940, venivano infattiidentificate con un metodo detto diBielschowski le placche senili che nellacorteccia cerebrale causano la malattiadellAlzheimer4, al giorno doggi chiaramentediagnosticabile con metodi moderni quali larisonanza magnetica e la tomografia ademissione di positroni. Le crisi epilettiche,comunemente dette convulsioni non sono unamalattia, ma un insieme di sintomi ricorrenti eperiodici dovuto ad una scarica simultanea edeccessiva da parte di una popolazione dineuroni cerebrali5, e possono essere imputabilialle cause le pi varie (traumi cerebrali,avvelenamenti, disfunzioni neurologiche, etc), e

    per tanto non costituiscono unentit patologicaa se stante. Sono cio leffetto, un sintomoche evidenzia una problematica dellarea delsistema nervoso, e non una malattia vera e

    3 Carey William B., Clinical Professor of Pediatrics,University of Pennsylvania: "ADHD, la sindrome dadeficit di attenzione con iperattivit: gli interrogativinon risolti" (Civic Research Institute. 2002)4 Manuale di Psichiatria, prof. dott. Guido Moglie,Universit di Roma, Luigi Pozzi Editore, 1940.5 Manuale di Neurologia, prof. Fazio e prof Loeb,Universo Edizioni, Roma.

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    propria. Per il diabete, la situazione ancor pievidente, dal momento che da tempomisurabile con appositi test clinici e presentauna sua precisa anatomia patologica.

    Se lADHD fosse una malattia di originebiologica, inoltre, dovrebbe afferire al campodella neurologia (la scienza che studia i danni ele patologie del sistema nervoso centrale eperiferico) e non della psichiatria: perch ineurologi invece non si occupano di ADHD?

    La contraddizione in termini quindi evidente.In definitiva, tutte le malattie sono tracciabilimediante esami di laboratorio - che si conoscala causa remota della malattia o meno -mediante disamina delle variazioni nei valorifisici di riferimento o delle alterazioni dei

    tessuti (prelievo in vita o post-mortem), odanche mediante esami a livello cellulare omolecolare. Tutte tranne lADHD e gli altridisturbi del comportamento dellinfanzia, tantoche la circostanza pare suggerire che queste nonsiano malattie vere e proprie, ma benssintomi - reali anchessi, ovviamente - cheevidenziano un ben preciso disagio delbambino. Catalogando invece questi disturbicome malattie di per se (e non come sintomi),rifiutiamo quasi sempre di indagare a fondo ildisagio del minore e di porvi rimedio."Labuso di psicofarmaci potr forse

    generare qualche problema, ma luso corretto

    secondo prescrizione medica assolutamente

    no, sufficiente rispettare le regole".

    Ecco unennesima affermazione contestabile edindice di probabile mala fede. Un recente studioscientifico del Dipartimento di MedicinadellUniversit del Texas6, che seguito ad altri

    studi dello stesso tipo giunti alle medesimeconclusioni, ha infatti fatto chiarezza su questopunto. La ricerca - effettuata non su cavie madirettamente su bimbi in normale cura conmetilfenidato - conferma infatti untriplicamento delle anomalie nei cromosomidopo soli 3 mesi di terapia, associata ad unaumento del rischio tumore oltre la norma.

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    dott.ri Randa A. El-Zein, Matthew J. Hay, Mirtha S.Lopez, Melissa L. Bondy, Debra L. Morris, Sherif Z.Abdel-Rahman e Marvin S. Legator (University ofTexas, Medical Branch).

    stato abbastanza sorprendente che tutti ibambini che assumevano metilfenidatomanifestassero un aumento di anormalitgenetiche in un cos breve periodo di tempo,afferma il dott. Randa A. El-Zein, Professore diEpidemiologia al M.D. Anderson. Luso - nonlabuso -di metilfenidato (principio base del

    Ritalin e di altri psicofarmaci somministrati aiminori) pu causare quindi una maggioreesposizione al rischio di cancro e di mutazionigenetiche per i bambini.

    Una recente ricerca coincide con ogni altra precedente nellaffermare che non sussiste

    evidenza che il trattamento con psicofarmaci

    nella fanciullezza e/o adolescenza sia

    associato al rischio di abuso o ad una

    maggiore frequenza nelluso - di sostanze

    stupefacenti nelladolescenza ed in etadulta

    Questaffermazione falsa, dal momento chediverse accreditate ricerche scientifiche7provano il contrario, ovvero che lassunzione diquesti potenti psicofarmaci incide sensibilmentesulla capacit di reazione neuronale agli stimoliesterni, con effetti che persistono nei periodi divita successivi, inclusa la predisposizioneallabuso di sostanze stupefacenti inadolescenza e nellet adulta. Questa evidenzascientifica riscontrabile anche in ricercheanaloghe svolte in Florida8 nonch in altriesperimenti9 svolti presso ospedali e clinicheuniversitarie.

    la somministrazione di psicofarmacinellinfanzia ed adolescenza non alla causa

    di alcuna apprezzabile modifica nel

    comportamento in et adulta

    Anche questaffermazione falsa, dal momentoche diverse ricerche scientifiche dimostranoesattamente il contrario. Una recente ricerca10

    7 dott. Cindy Brandon e dott. Frank White, ChicagoMedical School.

    dott. Susan Andersen ed altri, Mc Leal Hospital.8 dott. Mendes e dott. Anderson, Dipartimento diPsichiatria dellUniversit di Miami (USA)9

    dott. sa Nadine Lambert e dott. sa CarolynHartsoungh, Journal of Learning Disabilities10 dott. Carlos Bolanos, dott. Michel Barrot, dott.Oliver Berton, dott. Deanna Wallace Black, dott. Eric

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    dimostra ad esempio - oltre ogni ragionevoledubbio - che il trattamento con questo tipo dipsicofarmaci altera in misura significativa in etadulta la risposta comportamentale alleemozioni. Sono infatti ormai sempre pinumerosi gli esperimenti che dovrebberoindurre gli operatori sanitari ad una ben

    maggiore prudenza.la somministrazione di psicofarmaci

    nellinfanzia ed adolescenza non altera in

    alcun modo la struttura del cervello

    Stesso dicasi per questa affermazione,venduta come una granitica certezza, e cheinvece per lo meno scientificamentediscutibile. I ricercatori sanno gi da tempo chealcuni tipi di esperienze, come quelle coinvolte

    nell'apprendimento, possono modificarefisicamente la struttura del cervello einfluenzare il comportamento.

    Per contro, i pi recenti studi dimostrano chel'esposizione a psicofarmaci stimolanti puridurre la capacit di specifiche cellule cerebralidi mutare come conseguenza dell'esperienza."La capacit delle esperienze di alterare lastruttura del cervello - spiega infatti la dott. saNora Volkow11 - forse uno dei meccanismi

    principali con cui la rielaborazione delpassato pu influire sul comportamento e lacognizione nel futuro. Tuttavia, quando questealterazioni vengono prodotte da psicofarmaci, lasituazione cambia. In unaltra ricercascientifica12, gli esperti hanno effettuato unaserie di esperimenti per studiare come glipsicofarmaci interagissero per produrrecambiamenti nella struttura del cervello,scoprendo che questi psicofarmaci aumentano

    la ramificazione e la densit dei neuroni inalcune regioni, riducendola per in altre, ecausando quindi una diversa reazione aicambiamenti strutturali indotti dall'ambiente edall'esperienza. A conclusioni simili sono

    Nestler ed altri, Dipartimento di Psichiatria eNeuroscienze dellUniversit del Texas11 National Istitute on Drug Abuse (NIDA), Stati Uniti12

    dott. Bryan Kolb ed altri colleghi dell'Universit diLethbridge in Canada e dott. Terry Robinson ecolleghi dell'Universit del Michigan in USA, ricercafinanziata dal National Istitute on Drug Abuse (USA)

    giunte diverse altre ricerche scientifiche: alcunehanno provato che la somministrazionequotidiana di psicofarmaci ai bambini direttamente la causa di modificazioni di alcunigeni a livello di sistema nervoso centrale13,

    altre hanno per la prima volta accertatocambiamenti duraturi - e persistenti moltodopo il termine dei trattamenti - nello sviluppodi parti del sistema nervoso centrale, causatidalla somministrazione precoce di psicofarmacistimolanti durante la fase giovanile14.

    non assolutamente dimostrato che lasomministrazione di psicofarmaci stimolanti

    nellinfanzia sia la causa di disfunzioni

    cardiache

    Questa circostanza invece pi che dimostrata,

    dal momento che la continua somministrazionedi questo tipo di farmaci pu danneggiareirreversibilmente il miocardio (una zonaspecifica del muscolo cardiaco). Richiamiamo atal proposito una nota ricerca scientifica15:cambiamenti patologici ed una vasta catenadi alterazioni furono osservate dopo 14settimane di sperimentazione, sia in soggettisottoposti a somministrazione di psicofarmaci amezzo iniezione, che in soggetti sottoposti a

    somministrazione per via orale. Le osservazionimostrano definitivamente che nei soggettitrattati con dosi terapeutiche si presentavanolesioni cardiache, e che esse persistevano anchedopo la sospensione delle somministrazioni.Degno di nota fu anche il rapido sviluppo deicambiamenti patologici (a volte entro sole 3settimane). La possibilit dirreversibilit e iprofondi cambiamenti strutturali osservati in unpaziente in terapia a lungo termine con

    psicofarmaci stimolanti, suggerisce che questescoperte possono avere conseguenze clinichedelle quali i medici dovrebbero esserecoscienti

    13 dott. ri Chase, Brown, Carrey e Wilkinson delDipartimento di Fisiologia e BiopsichiatriadellUniversit di Halifax (Canada)14 dott. ri Moll, Hause, Ruther, Rothenberger edHuether, del Dipartimento di Psichiatria dellInfanzia

    e dellAdolescenza dellUniversit di Gottingen(Germania)15dott. ri Henderson e Fischer, The American Journalof Cardiovascular Pathology

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    la somministrazione di psicofarmaci aibambini non ne riduce la crescita, se non

    marginalmente e con effetti destinati a

    riassorbirsi nel tempo

    Anche questaffermazione superficiale ederrata. Gli stessi ricercatori che hanno affermatoche gli effetti degli psicofarmaci nellinibire lacrescita dei bambini erano tenui e passeggeri, sistanno ricredendo. In una recente ricerca16,consistente in due grandi studi pediatriciprofessionali di lungo periodo, gli esperti hannoaffermato che luso quotidiano di psicofarmacistimolanti rallenta significativamente la crescitadei bambini. La scoperta ha indicatoinequivocabilmente che leffetto riduttivo dellacrescita derivante dalla somministrazione diquesti psicofarmaci ben pi elevato di quanto

    precedentemente sospettato. Queste risultanzesono state confermate anche da analoghi studipediatrici17 e da altre autorevoli ricercheuniversitarie18, le quali hanno dimostrato casi diarresto quasi completo dello sviluppo inbambini sottoposti a terapie con psico-farmacistimolanti. Anche tenendo ben conto dellericerche i cui risultati tendono a minimizzarequesto rischio, lo scenario sufficientementepoco chiaro da suggerire grande prudenza.

    I farmaci stimolanti agiscono sul particolaremetabolismo dei soli bambini malati di

    ADHD grazie ad un effetto paradosso, per il

    quale lo psicofarmaco calma liperattivit del

    bimbo migliorandone lattenzione

    Questaffermazione dimostra ancora unasuperficiale preparazione scientifica, non attentaalle pi recenti scoperte. certamente vero che,poich queste sostanze erano viste come

    stimolanti nel loro effetto sul sistema nervosocentrale ma erano invece calmanti nel loroeffetto terapeutico su bambini disagiati, gli

    16 dott. Lisska e dott. Rivkees, Dipartimento diPediatria della Scuola di Medicina dellUniversit diYale (USA)17 dott. Poulton e dott. Cowell, Dipartimento diPediatria del Nepean Hospital, Australia18 dott. ri Holtkamp, Peters Wallraf, Wuller, Pfaaffle

    ed Herpertz Dahlmann, del Dipartimento diPsichiatria e Psicoterapia dellInfanzia edellAdolescenza dellUniversit di Aachen(Germania)

    effetti dello psicofarmaco sul disordine diattenzione furono interpretati come fosseroparadossali. Nondimeno, unautorevolericerca19, svolta anche su bambini, adolescenti egiovani adulti normali, ha indicatochiaramente come questi psicofarmacistimolanti hanno effetti comportamentali simili

    sia in bambini iperattivi che in bambininormali. Anche in questo caso quindi, la nonunivocit del parere degli esperti devesuggerirci perlomeno la necessit di prestareuna grandissima attenzione prima di procederealla somministrazione di psicofarmaci ad unminore.

    la terapia a base di psicofarmaci, comedimostrato da numerose ricerche,

    assolutamente quella pi efficace nella cura

    di questi disagi dei bambini

    Ecco unaltra affermazione che sembra a primavista indiscutibile (il farmaco agisce in modopi rapido che ogni altro tipo di terapia), ma chead un approfondimento rivela come tutte leprecedenti evidenti punti di debolezza.Laffermazione infatti basata su una ricercadel 1999, la quale tuttavia statasuccessivamente criticata da diversi esperti inquanto viziata da rilevanti carenze metodologi-che. Successivamente, unequipe di specialisti20ha fornito informazioni dettagliate sullariduzione dei sintomi del disordine dadisattenzione ed iperattivit, comparando unprogramma di addestramento dei genitori conterapia cognitivo-comportamentale (senzalausilio di psicofarmaci), con un esperimentoclinico con psicofarmaci stimolanti: entrambi igruppi mostrarono un miglioramento nei lorosintomi, ma non ci fu differenza in efficacia nei

    due gruppi di trattamento. Lefficacia delleterapie cognitivo-comportamentali e dipedagogia clinica non supportate dapsicofarmaci stata anche confermata da altri

    19 dott. Rapoport e dott. Inoff, Divisione di PsichiatriadellInfanzia del National Institute of Mental Health(USA)20dott. ri Montiel Nava, Pena, Espina Marines, Ferrer-Hernandez, Lopez-Rubio, Puertas Sanchez e CardozoDuran, Universit di Maracaibo, (Venezuela)

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    studi21, e da successivi esperimenti, perfezionatianche in Italia, di imminente pubblicazione22.Molti operatori continuano a pensare che, se glistimolanti portano ad un miglioramento nelcomportamento del bambino, questa di per seuna buona ragione per persistere con la diagnosiADHD e proseguire nella somministrazione dei

    farmaci. Ci che viene trascurato che tutti glistimolanti cerebrali, inclusi quelli di originenaturale come la caffeina, ottengono il risultatodi migliorare le prestazioni cognitive di tutti isoggetti, inclusi quelli normali. Ma a qualeprezzo le prestazioni vengono migliorateutilizzando psicofarmaci?

    Lo scopo della nostra iniziativa non tuttaviaquello di entrare nel merito della disputascientifica, promuovendo una battaglia pro o

    contro lopportunit di sottoporre i bambini acure a base di psicofarmaci, oppure arrivando apretendere di valutare lefficacia di questa oquella terapia, farmacologica od alternativa. il metodo di approccio etico che deve cambiareradicalmente, dal momento che le certezzeincrollabili di oggi possono tramutarsirapidamente in dubbi od in certezze oppostedomani. Gli esami di laboratorio sui topi nonpossono da soli continuare ad essere una valida

    guida, tanto pi quando in gioco la salute e lavita dei nostri bambini, che sono il nostrofuturo.

    Non si pu inoltre non riprendere e ribadire gliaspetti sociali, culturali ed ambientali alla basedi molte delle espressioni di disagio dei bambini( e, spesso, degli adulti); i bambini vivono deiritmi di vita che non sono i loro ma chedipendono solo ed esclusivamente dal contestoadulto, soprattutto nei contesti urbani: otto ore

    di scuola, e poi attivit varie, il tempo liberoviene cancellato. A tutto questo occorreaggiungere una riflessione sulliperstimolazione

    21dott. ri Frolich, Dopfner, Berner e Lehmkuhl, PraxKinderpsycol Kinderpsychiatric22diversi protocolli diagnostici e di intervento subambini iperattivi sono stati applicati nel nostropaese, specie a cura di pedagogisti clinici, ma non

    solo. Gli esiti di questi interventi, positivi anche inassenza di supporto far-macologico, sono in fase dicompilazione e verranno pubblicati non appenadisponibili

    determinata dai tempi ma anche dai modi in cuii bambini delle societ cosiddette avanzate sonoimmersi: luso di strumenti tecnologici (dallaplay station alla televisione) determina inbuona parte quelliperattivit che sempre pifrequentemente insegnanti e genitoririscontrano. In ultimo, ma non per importanza,

    laspetto ambientale: linquinamento,lassunzione di cibi con presenza di sempre pisostanze nocive, laumento di sostanzepotenzialmente allergiche, produceconseguenze che a volte sono alla basedelliperattivit e/o dei disturbidellapprendimento.

    Molti a questo punto chiedono: ma cosdunque questa malattia?

    Perch si diffonde cos rapidamente? Secondole fonti pi critiche nei confronti della soluzionepsicofarmacologica - tra i quali autorevolimedici, pediatri, psicologi e stampa di settore -le principali multinazionali del farmaco (i cuiesperti sono spesso anche consulenti deiMinisteri per la Sanit dei vari paesi e dellestesse commissioni governative che dispongonola messa in commercio dei farmaci) procedonocome segue:

    1.iniziano a comparire sui media servizi cheinformano che tale sindrome esiste e cheoccorre fare qualcosa al riguardo. I pareridegli esperti sono tutti improntati allaprudenza, trattandosi di bambini, e si affermache per la nazione in questione sono staterilevate inizialmente alcune centinaia di casi;

    2.i genitori e gli insegnanti vengono informati,con messaggi sempre pi continui e pressantiattraverso i media, che se un bambino

    distratto, scatenato, ingestibile o violento,questi in realt malato di ADHD o di altresindromi dellinfanzia;

    3.il farmaco per curare la sindrome, se non giin commercio, riceve rapidamente leopportune autorizzazioni per la vendita; maattenzione prima di procedere allasomministrazione di psicofarmaci ad unminore.

    4.gli articoli dei media aumentano, e gli espertinelle loro dichiarazioni incominciano aparlare di migliaia di casi.Progressivamente il numero dei bambini

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    malati si attesta intorno al 4-6% dellapopolazione infantile;

    5.si formano associazioni di familiari dibambini sofferenti di ADHD, che offronoaiuto e contemporaneamente promuovonocon vigore la soluzione farmacologica;

    6.le scuole vengono coinvolte in progettipilota atti a valutare lefficacia dellostrumento dello screening (questionari arisposte chiuse) al fine di identificare findallesordio i disturbi comportamentalidellinfanzia. La diagnosi deve esseresecondo gli esperti effettuata in tenera et -entro i 7/8 anni al massimo - altrimenti isintomi scompaiono (in questo modo pochipossono sfuggire dallessere sottoposti al

    trattamento, considerato che, com noto edevidente, i bambini crescendo tendono atranquillizzarsi);

    7.i risultati dello screening mostrano che lapercentuale di bambini affetti dalla sindrome ancora maggiore (ci naturale, consideratii criteri poco scientifici adottati nella fase dirilevamento), e quindi si approvano decretiper lo screening di massa indifferenziato intutte le scuole. La diagnosi viene

    perfezionata direttamente a scuola, dallopsichiatra di quartiere, oppure sonoaddirittura gli insegnanti a compilare le listee a segnalare i casi ai servizi psichiatrici dizona;

    8.se una famiglia dubita della diagnosi e rifiutadi sottoporre il proprio bambino alla terapia,si procede attraverso il Tribunale dei Minorimediante il ricorso allistituto giuridico delTrattamento Sanitario Obbligatorio,

    sottraendo il bambino alla tutela dellafamiglia stessa, al fine di somministrargli lecure farmacologiche coattivamente. Oppure,pi semplicemente, la famiglia vieneinformata che non acconsentendospontaneamente alla somministrazione delfarmaco la direzione didattica non avraltra scelta se non quella di relegare ilbambino in classi speciali su modello diquelle predisposte per i bimbi disabili o

    mentalmente ritardati con tutti i problemiconseguenti a tale isolamento eghettizzazione. Pur di non sottoporre ilproprio figlio a tale stress un danno per lo

    sviluppo sereno della personalit del bimbo i genitori acconsentono allasomministrazione di psicofarmaci, informatiche quella soluzione la migliore per latutela della salute del bambino, e che ilpiccolo, avendo diritto ad essere curato,non potr che trarre giovamento nel lungo

    periodo da tale trattamento. Quanto sopra evidenziato al lettore sempre cercando dievitare di entrare nel merito delle soluzionifarmacologiche proposte, a detta di moltiesperti in larga misura destinate a lasciarepesanti tracce sul lungo periodo in termini didipendenza ed effetti collaterali.

    Questo quanto avvenuto negli USA ed in altripaesi. Lo scopo - a detta di molti medici - piuttosto quello di vendere prestazioni e

    prescrizioni sanitarie sottoponendo a terapiapsicofarmacologica milioni di pazienti intenerissima et. Ma anche supponendo e cosnon univocit di pareri circa lopportunitclinica di sottoporre a somministrazione coattadi psicofarmaci ampi strati della popolazioneunder 18 (i minorenni non hanno ovviamentepotere di scelta nel merito, dipendendo dallapotest dei genitori), restano evidentementeancora aperti tutti i problemi di carattere etico

    che queste terapie sui soggetti in giovane etcomportano. Ricordiamo a puro titolo diesempio le vivaci polemiche suscitate anni faper la proposta di rendere obbligatorio il testcontro lAIDS al fine di schedare i portatoridi virus HIV: dove finisce il diritto allatranquillit della popolazione, e dove inizia lamedicalizzazione di massa e quello cheunautorevole psichiatra americano ha definitolo Stato Terapeutico? Nonostante alcune

    dichiarazioni improntate alla prudenza rilasciateda esperti del settore, c il timore che accadaanche in Italia quanto gi avvenuto negli USAe in altre nazioni europee. Leuropa parevainfatti lontana dagli abusi doltre oceano, ma di pochi mesi fa la notizia di unindagine adampio spettro in 609 scuole francesi: il 12%della popolazione studentesca oltralpe ha gifatto uso di psico-farmaci. interessante notarecome in Italia, i punti (1) e (2) dello schema di

    cui sopra sono stati portati a buon fine, ed stato dato recentemente il via liberaallapprovazione ed alla commercializzazione

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    dei farmaci (punto n 3); da poco sono statiportati a buon fine i punti (4), (5) e (6), essendoiniziati e terminati i primi progetti pilota discreening nelle scuole in molte regioni dellapenisola, gestiti in autonomia da numerose ASLdirettamente presso le singole scuole. Inunincredibile confusione di cifre, secondo i

    ricercatori dellIstituto Mario Negri di Milano ildisturbo colpirebbe non pi del 7 per mille dellapopolazione scolastica; secondo il Dipartimentodi neuropsichiatria infantile dellUniversit diRoma, il 3% dei bambini in et scolare; secondouna circolare dellASL di Nuoro tra il 5 ed il10% dei bimbi tra i 6 ed i 10 anni, e secondoinfine lASL di Oristano circa il 20% (unbambino su cinque dellintera popolazionescolastica!).

    Il Progetto Prisma, ricerca nazionalefinanziata con fondi del Ministero per la Salute,ha recentemente presentando le proprieconclusioni: secondo questa indagine, 10bambini su 100 in Italia presenterebbero isintomi del disagio mentale, ed andrebberoquindi sottoposti a terapie a base dipsicofarmaci. Precisiamo inoltre che gliscreening vengono sovente presentati comeindagini di carattere puramente statistico, ma

    hanno invece potenzialmente tutte lecaratteristiche della schedatura dei piccolisoggetti, in quanto riportano ancheunanagrafica del bambino (nome, data dinascita, scuola e classe, etc). In effetti pressolIstituto Superiore di Sanit in corso dipredisposizione il Registro nazionale deibambini affetti da ADHD, apparentemente alloscopo di garantire unadeguata attenzioneterapeutica a bimbi sofferenti di questa

    sindrome. Diverse associazioni di genitori icui figli paiono affetti da questi problemicomportamentali e che hanno trovato nelleterapie a base di psicofarmaci la soluzione aidisagi propri e dei propri bambini promuovono intense campagne finalizzate adorientare lopinione pubblica creandoaccettazione per la soluzione farmacologica, aloro dire lunica soluzione efficace per questogenere di problema dei bambini, e comunque la

    pi rapida negli effetti.Per contro, la stessa giustizia ordinaria si staoccupando di questi sempre pi frequenti abusi:

    il Procuratore della Repubblica di TorinoRaffaele Guariniello ha recentemente iscrittosul registro degli indagati 74 medici cheprescivevano con frequenza psicofarmaci cheinducevano i bambini al suicidio. Il primomaggio del 2000, negli USA stata presentataunimportante denuncia (nel Texas) contro

    lAssociazione Psichiatrica Americana, controlAssociazione per il Disturbo da Deficit diAttenzione e Iperattivit (che riunisce famigliefavorevoli alla scelta farmacologica) e contro leaziende farmaceutiche che producono questipsicofarmaci (che risulta dagli atti abbianofinanziato in misura massiccia le attivit dellaprima e della seconda associazione citate). Sonotutte accusate (riportiamo testualmente dai capidimputazione) di aver pianificato, cospirato e

    essere colluse, al fine di creare, sviluppare,promuovere e confermare la diagnosi dellamalattia ADHD, allunico fine di vendere iprodotti farmaceutici denominati (segueelenco). Nel settembre del 2000, altre cinquedenunce similari sono state presentate nelloStato della California. Diversi esposti sono statoritirati, altri archiviati, e di nuovi ne sono statirecentemente presentati, ma al di l dellemodalit di conclusione di queste vertenze

    legali, ci che emerge un grande disagio suquesto soggetto: negli ultimi 4 anni, 20 Statidegli USA hanno approvato leggi che cercanodi limitare il fenomeno, impedendo lo screeningindifferenziato dei bambini nelle scuole, finoallapprovazione di un provvedimento Federaledi tutela dei bambini, recentemente votato con435 voti a favore ed uno solo contrario, il qualepermette ai genitori di non sottoporre i propribambini a terapie a base di psicofarmaci, dal

    momento che fino allapprovazione di questalegge coloro che si rifiutavano di somministrareil farmaco potevano essere citati in giudizio pernegligenza, e la terapia poteva essere sommini-strata coattivamente nonostante lopposizionesia dei genitori che dei figli. I soggettifavorevoli alla somministrazione dipsicofarmaci ai bambini sono passati per alcontrattacco, distribuendo in USA giornali afumetti che invitano bambini e ragazzi a

    richiedere loro stessi lo psicofarmaco infamiglia, al fine di non far preoccupare pap emamma e non recare pregiudizio al lavoro dellainsegnante ed al sereno svolgersi delle lezioni

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    agli altri alunni. Questi libretti a fumetti sonostampati anche in Europa, e stanno venendodistribuiti massicciamente ad esempio inGermania, dove la stampa del fumetto inquestione finanziata dalla casa farmaceuticache produce lo psicofarmaco di elezione perqueste terapie. Unultima annotazione di

    carattere storico: il progetto dello screeningpsicologico di massa dei bambini nelle scuolevenne ideato dal professor Goering (cugino delpi noto gerarca nazista) nella Germania neglianni 30, e poi ampliamente applicato - in tempisuccessivi -nella Russia di Stalin. La medesimaprudenza che deve animare gli operatori quandosi discute di sindrome da iperattivit e deficitdellattenzione, dovrebbe animarli riguardo aqualunque disagio di carattere psichico di

    bambini ed adolescenti, specie quando le terapieprevedono luso massiccio di psicofarmaci, ilcui abuso nella somministrazione (o larepentina interruzione, che causa astinenza alpari di una comune droga da strada) dasempre pi addetti ai lavori posta in relazionediretta con gli improvvisi ed imprevedibilieccessi di violenza incontrollata a volteomicida od autodistruttiva da parte di unnumero crescente di adolescenti. Per fenomeni

    quali ad esempio la depressione, nella secondamet degli anni 90 si abbandonarono glipsicofarmaci di vecchia generazione e siincominci a prescrivere entusiasticamente icosiddetti inibitori della ricaptazione dellaserotonina (farmaci in grado di bloccare laritrasmissione di un particolare neurotra-smettitore nel cervello, migliorando i sintominei casi di depressione). Paroxetina, Fluoxetina,Sertralina, entrarono nel vocabolario di medici e

    famiglie, fino alla pubblicazione delle pirecenti ricerche scientifiche, che hannodimostrato che se solamente 1 bimbo su 10risponde in qualche modo al farmaco, per irestanti 8 non c alcun miglioramento, mentreun altro bimbo su 10 ha reazioni avversegravissime, che vanno dalla labilit emotiva altentativo di suicidio23. A quale categoria

    23prof. Irving Kirsch, University of Connecticut; dott.

    Thomas J. Moore, The George WashingtonUniversity School of Public Health and HealthServices; prof. Alan Scoboria e prof. ssa Sarah S.Nicholls, University of Connecticut; The Emperor's

    appartiene Tuo figlio, Tuo fratello, il Tuoalunno? La realt deludente, appena 5 annidopo lintruduzione di questi miracolosipsicofarmaci di nuova generazione che ifarmaci anti-depressivi hanno una minima onessuna efficacia sulla depressione infantile odadolescenziale, come afferma la ricercatrice

    dott.ssa Garland24. Inoltre gli effetti avversi aglipsicofarmaci spesso vengono confusi con unpeggiorare della malattia, con il risultato che imedici quasi sempre aumentano il dosaggio delfarmaco anzich diminuirlo. Per tacere poi dellecomplicazioni di carattere giudiziario, con unagrande multinazionale del farmaco sotto accusaa New York, per aver deliberatamente per annioccultato quattro importanti studi scientifici cheprovavano che un noto psicofarmaco per

    bambini induceva al suicidio, in quanto(dichiaravano in circolari aziendali interne)pubblicare tali ricerche avrebbe nuociuto alprofilo commerciale del prodotto. La vertenzaverr certamente sistemataextragiudizialmente con il pagamento di multeed indennizzi, ma ormai sotto gli occhi di tuttiche gli sforzi per stabilire una base scientificaper questi fenomeni e per i disagi propri delletdellinfanzia e delladolescenza sono

    seriamente compromessi dalla mole di ricercanon pubblicata, e dallaccettazione non criticadei dati pubblicati. La Food & DrugAdministration (il Minister della Sanit inUSA) ha recentemente disposto che su tutte leconfezioni di antidepressivi per uso pediatricovenga riportato in appositi riquadri (i cosiddettiblack box) che tali prodotti possono indurre ibambini al suicidio: baster questa misura disicurezza per limitare le prescrizioni

    indiscriminate di psicofarmaci?Inoltre: chi assicura lobiettivit delle ricerchequando ad esempio il presidentedellorganizzazione inglese che recluta ivolontari per gli studi scientifici (mr. John Bell) anche direttore della casa farmaceutica

    New Drugs: An Analysis of AntidepressantMedication Data Submitted, U.S. Food and DrugAdministration; Prevention & Treatment, Volume 5,Article 23, 15/07/200224 prof. Jane Garland, ordinaria di Psichiatria ClinicaallUniversit di British Columbia (Canada)

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    Roche? Con questo livello di coinvolgimento, sisentir veramente obbligata una casafarmaceutica a pubblicare informazioni sullainefficacia o sulla pericolosit di uno dei propriprodotti?

    Il fatto che il farmaco ridotto a mera merce,e proprio questa riduzione a merce statadenunciata qualche anno fa dal Guardian aproposito di uno psicofarmaco che non trovavauno sbocco commerciale adeguato. Come si faper un prodotto qualsiasi, la ditta in questione(GlaxoSmithKline) ha affidato ad una agenziacompetente in pubbliche relazioni, la Cohn &Wolfe, la promozione del prodotto,. Il modusoperandi della GlaxoSmithKline scrive ilGuardian decisamente tipico: promuovere ilmercato di una malattia piuttosto che vendere

    un farmaco. Attraverso campagne volte adattirare persone insicure ed in crisi ariconoscersi in una nuova malattia, il considettodisturbo dansia generalizzato, con lausiliodi pubblicit ma anche con partecipazione atrasmissioni televisive di grande ascolto statacreata nel pubblico lattesa per una rispostafarmacologica a tale disturbo. Una voltapreparato il terreno ed ottenuta lapprovazioneda parte delle autorit, il farmaco stato gettato

    sul mercato, ovviamente preparando anche glispecialisti a prescriverlo. Il Guardian, cheriprende un articolo del periodico USA MotherJones, cita con nome e cognome i ricercatoriche, pur essendo sul libro paga della casafarmaceutica produttrice, si spacciavano peresperti indipendenti. Risultato: nel giro di dueanni il farmaco in questione (il Paxil, ndr) avevasoppiantato un altro farmaco concorrente come

    numero due nelle vendite.

    Si invitano tutti i genitori, gli insegnanti e glioperatori che hanno quotidianamente a che farecon bambini e ragazzi, a riflettere e adinformarsi attentamente sulle vere origini diquesta sindrome e di altre malattie mentalidellinfanzia e delladolescenza. Una diagnosidi ADHD troppe volte ha significato: Tuofiglio sembra vivace e scatenato come tutti ibambini della sua et, a volte davveroingestibilein realt un malato di mente.Soluzioni forse appropriate per dei casiestremi rischiano quindi di venir esportate sudi una quota veramente significativa dellapopolazione studentesca. Ma quale basescientifica pu avere la diagnosi di una malattiaottenuta grazie alla compilazione di questionari,

    basati su opinioni, ricordi ed interpretazioni delcomportamento di un bambino, spesso rilevateda parte di un estraneo che non conosce neidettagli il suo ambiente familiare e sociale?. Ilnostro un invito alla riflessione ed alladiscussione animate dal buon senso, un invitoalla prudenza ed un appello a rivolgersi a due opi specialisti, per verificare con puntiglio ognieventuale diagnosi e per non restare - magari intutta buona fede - vittima delle apparenze. in

    gioco il futuro e la salute dei nostri coetanei,figli, allievi, nipoti.

    Per unanalisi esaustiva di tutti gli aspettiscientifici e bioetici del problema opportunorimandarvi alla navigazione del portalewww.giulemanidaibambini.org da cui abbiamoliberamente attinto il materiale necessario per lacostruzione di questo piccolo opuscoloinformativo.

    IL NIDO DEL CUCULOwww.nido-del-cuculo.anti-psichiatria.com

    Trasmissione radiofonica antipsichiatrica a cura di Tristano Ajmone e Paola Peste.

    OGNI GIOVED // ORE 16:0017:00su Radio Blackout 105.250 FM (Torino)

    www.radioblackout.orgAscoltabile via internet streaming:htt ://stream.radioblackout.or /blackout.m 3

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    Appendice 1Patologie e condizioni che possono mimare l'ADHD

    IMPORTANTE: CI SONO TUTTA UNA SERIE DI VERE PATOLOGIE PEDIATRICHE CHEPOSSONO "MIMARE" L'ADHD, OVVERO CHE PRESENTANO CARATTERISTICHE ESINTOMI DEL TUTTO SIMILI E SOVRAPPONIBILI. ETICHETTARE COME "ADHD" UNBAMBINO, SIGNIFICA SPESSO METTERSI IN CONDIZIONE DI NON POTERIDENTIFICARE IL VERO MOTIVO DEL DISAGIO E POI RISOLVERLO.....

    PSEUDO ADHD, ovvero patologie e condizioni che possono mimare l'ADHD (a cura del dott.Claudio Ajmone):

    www.pseudo-adhd.oism.info

    1. Abusi Sessuali e fisici

    2. Ansia da separazione

    3. Ansia generalizzata

    4. Bambini prodigio

    5. Bambini viziati

    6. Bambini indisciplinati

    7. Bulimia

    8. Depressione9. Disordine da stress post traumatico

    10. Disturbo Oppositivo-provocatorio

    11. Disturbi dell'Adattamento con sintomi diDisturbo della condotta 12.Disturbo dellaCondotta

    13. Disturbi dell'Umore

    14. Disturbo ossessivo compulsivo

    A Problematiche Psicologiche

    Disturbi specifici dell'apprendimento:

    15. Disturbo del Calcolo

    16. Disturbo della Coordinazione Motoria(DSM-IV), Disturbo evolutivo specificodella funzione motoria (ICD- 10)

    17. Disturbo della Lettura

    18. Disturbi Specifici della scrittura odell'espressione scritta Disturbo pervasivodello sviluppo:

    19. Autismo infantile

    20. Sindrome di Rett

    21. Disturbo disintegrativo dell'infanzia

    22. Sindrome di Asperger

    23. Disturbi generalizzati dello sviluppo nonaltrimenti specificati (comprendentil'autismo atipico dell'ICD-1O)

    24. Sindrome iperattiva associata a ritardomentale e movimenti stereotipati (ICD-10).

    25. Enuresi

    26. Encopresi

    27. Fobia sociale

    28. Gioco d'azzardo

    29. Problemi situazionali, ambientali,familari, scolastici, qualit dellavita

    Psicosi:

    30. Dissociativi

    31. Disturbo bipolare

    32. Disturbi di personalit

    33. Mania

    34. Schizofrenia

    35. Ritardo mentale ambientale

    36. Sindrome di Gilles de la Tourette37. Tics

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    B Patologie Mediche

    38. Accesso subclinico post traumatico

    39. Akatisia

    40. Allergie 41. Anemia

    42. Ascessi del Lobo frontale

    43. Asma bronchiale44. Cardiache (malattie e disfunzioni)

    45. Celiachia

    46. Cisti cerebrali

    47. Corea

    48. Diabete precoce

    49. Emicrania

    50. Epilessia

    51. Ferite e danni alla testa52. Fibromialgia Genetiche:

    53. Deficienza della CoA-transferasi dei 3-oxoacidi

    54. Disordine primario di vigilanza (sindromedi Weinberg)

    55. Distrofia miotonica congenita o giovanile

    56. Emofilia

    57. Fenilchetonuria58. Incrementata attivit nucleotidasecellulare

    59. Lunghezza del cromosoma Y

    60. Malattia di Wilson

    61. Mosaicismo trisomia 17

    62. Sindrome cromosoma 8 ad anello

    63. Sindrome di Dubowitz

    64. Sindrome di Down

    65. Sindrome di Prader-Willi

    66. Sindrome di Rett

    67. Sindrmome velo-cardio-facciale

    68. Sindrome X fragile

    69. Inalamento volontario o involontario disostanze

    Infezioni:

    70. Adenoidite71. Candida Albicans

    72. Encefalite virale

    73. Meningite

    74. Tonsillite

    75. Streptococco Beta-Emolitico (infezioneda)

    76. Integrazione sensoriale (disfunzione)

    77. Ipersensibilit elettrica

    78. Ipertiroidismo

    79. Ipotiroidismo

    80. Ipoglicemia

    81. Ipossia (malattia cardiaca congenita,disordine del sonno, asma, deterioramentoventilatorio cronico, instabilitrespiratoria)

    82. Lesioni del sistema colinergico corticale

    della porzione basale del cervelloanteriore

    83. Lupus Eritematoso Sistemico

    84. Malattia di Legg-Calv-Perthes

    85. Metabolici (disordini)

    86. Monossido di carbonio (avvelenamentoda)

    87. Obesit

    88. Otite media

    89. Parassiti intestinali (infestazione)

    90. Parto (complicazioni da)

    91. Perinatali (fattori sfavorevoli)

    92. Porfiria

    93. Prenatali (scarsa salute e malnutrizionedella madre, uso di droghe)

    94. Problemi spinali

    95. Ritardo mentale biologico e genetico

    96. Rene (malattia renale cronica)97. Sindrome delle gambe irrequiete

    98. Sindrome da stanchezza cronica

    99. Sonno (disturbi del)

    100. Sistema di complemento (deficit nelsangue di proteine di difesa contro leinfezioni virali e batteriche, es. proteinaC4B)

    101. Tossine (esposizione alle)Tumori:

    102. Cerebrali incipienti

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    103. Neoplasie del Lobo frontale

    104. Neuroepiteliale disembrioplastico

    105. Neurofibromatosi tipi

    106. Udito (disordine dei processi centraliauditivi)

    107. Vasculopatia lenticolostriata

    Vista

    108. Acuit visiva lontano

    109. Acuit visiva vicini

    110. Convergenza

    111. Disfunzione accommodativa

    112. Inseguimento

    113. Integrazione visuomotoria

    114. Iperopia115. Stereopsi

    116. Visione del colore

    117. Vivacit fisiologica

    C Sostanze psicotrope

    118. Acido d-lisergico (LSD)

    119. Alcool

    120. Caffeina121. Cocaina

    122. Colle e aerosol (inalazione)

    123. Eroina

    124. Fenilciclidina (PCP)

    125. Marijuana

    126. Nicotina

    D AlimentazioneAmminoacidi (carenza):

    127. Fenilalanina

    128. Tirosina

    129. Triptofano

    130. Istidina

    131. Isoleucina

    132. Calcio (carenza di)

    133. Conservanti alimentari134. Coloranti sintetici alimentari

    135. Dieta errata

    136. Ferro (carenza di)

    137. Iodio (carenza di)

    138. Magnesio ionico (carenza di Mg(2+)

    139. Malnutrizione

    140. Manganese (alto livello di)141. Magnesio (carenza di)

    142. Omega 3 (carenza di)

    143. Rame (carenza di)

    144. Vitamine (eccesso di)

    145. Vitamina B (carenza di)

    146. Zinco (carenza di)

    E Situazioni Sfavorevoli

    147. Affaticamento

    148. Chemioterapia per il cancro

    149. Dolore fisico

    150. Fame

    Medicinali (principi attivi)

    151. Antiallergici da banco che contengonoantistaminici o stimolanti

    152. Antibiotici153. Sinusite: medicinali da banco che

    contengono antistaminici o stimolanti

    154. Raffreddore: medicinali da banco checontengono antistaminici o stimolanti

    155. Sonniferi che compromettono laconcentrazione e vigilanza

    Antiasmatici

    156. Antistaminici

    157. Ephedrine

    158. Pseudoephedrine

    159. Teofillina

    Antidepressivi

    160. Citalopram

    161. Escitalopram

    162. Fluoxetina

    163. Fluvoxamina164. Paroxetina

    165. Sertralina

  • 8/6/2019 Psicofarmaci ai Bambini

    18/18

    Antiepilettici

    166. Carbamazepina

    167. Divalprex Sodio

    168. Fenitoina

    169. Gabapentin

    Antipsicotici170. Aloperidolo

    171. Clorpromazina

    172. Flufenazina

    173. Olanzapina

    174. Proclorperazina

    175. Quetiapina

    176. Risperidone

    177. Tioridazina178. Tioxanteni

    Barbiturici

    179. Amobarbital

    180. Butabarbital

    181. Fenobarbital

    182. Pentobarbital

    183. Secobarbital

    Stimolanti del SNC, inclusi gli stessifarmaci usati per curare l'ADHD

    184. Desossiefedrina

    185. Destroamfetamine

    186. Metilfenidato

    187. Pemolina

    Tranquillanti minori, sedativi, sonniferi

    188. Alprazolam

    189. Clonazepam

    190. Clordiazepossido

    191. Diazepam

    192. Flurazepam

    193. Lorazepam

    194. Triazolam

    Stabilizzanti dell'umore

    195. Litio carbonato196. Verapamil

    197. Movimento (mancanza di esercizio)

    198. Nuove tecnologie (uso intensivo e/oprecoce del computer, videogiochi,TV)

    Steroidi

    199. 4-chlorodehydromethyltestosterone

    200. Boldenone Undecilenato

    201. Fluossimesterone202. Mesterolone

    203. Metandrostenolone/ metandienone

    204. Metenolone Enantato

    205. Mibolerone

    206. Nandrolone Decaonato

    207. Nandrolone Fenilpropionato

    208. Ossimetolone

    209. Ossandrolone210. Stanozololo

    211. Trenbolone

    212. Testosterone (variamente esterificato)

    213. Prednisone

    F Inquinamento Ambientale

    214. Alluminio (alti livelli)

    215. DDT216. PCB (policlorobifenili)

    217. Piombo (moderati o alti livellidi)

    218. Mercurio (alto livello di)