Psichiatria, stop a Grugliasco A PAGINA 41 Giuseppe Legato 1° 9° … · 2018-07-17 · le...

6
Un mini-bollo per Gpl e bi-fuel Scatterà a partire dal sesto anno di proprietà Vetture a metano esenti Maurizio Tropeano A PAGINA 43 AUTO ECOLOGICHE Psichiatria, stop a Grugliasco 400 malati “pericolosi” un rebus per la Regione I soldi ci sono (6,5 milioni) ma il Piemonte è in ritardo di otto mesi sulla realizza- zione dei cosiddetti Rems, i nuovi ospedali psichiatrici giudiziari. Questo fa sì che per 400 malati mentali rite- nuti «socialmente pericolo- si» siano state approntate soluzioni temporanee e spesso inadeguate. Noemi Penna A PAGINA 40

Transcript of Psichiatria, stop a Grugliasco A PAGINA 41 Giuseppe Legato 1° 9° … · 2018-07-17 · le...

Page 1: Psichiatria, stop a Grugliasco A PAGINA 41 Giuseppe Legato 1° 9° … · 2018-07-17 · le bottiglie), Instagram, Netflix, streaming on demand, Alibaba, azienda cinese dell’e-commer-ce,

�����������A

LA STAMPAMERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2015 TORINOVia Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003,e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected]

& PROVINCIA

A difesadei pedoni

feriti

545Scrivete a [email protected] Twitter hashtag #pedoniarischio

11mortiinvestiti

556Ci sono strade, a Torino, che so-no un pericolo per i pedoni, adogni ora del giorno. Zone dellacittà dove quotidianamente at-traversare a piedi una via o una

piazza è una scommessa. Dov’èpericoloso addirittura cammi-nare sul marciapiede. Ci sonostrisce pedonali che gli auto-mobilisti non considerano mai,

semafori che non vengono mi-nimamente rispettati. Segnala-teci (anche con una foto, se vo-lete) qual è la strada pericolosavicino a casa vostra.

Chetempoche fa

1° 9°DomaniBanchi di nebbia in pianura tra la notte e il primo mattino e dopo il tramonto, ma condizioni soleggiate nelle ore centrali. Mite sulle Alpi.

2° 10°VenerdìAbbastanza soleggiato tra velature a tratti estese. Possibili neb-bie in pianura tra la notte e il primo mattino e dopo il tramonto.

SituazioneDopo il transi-to di una veloce pertur-bazione nella notte torna a rafforzarsi l’alta pressio-ne con tempo stabile alme-no fino a Natale e temperature miti in mon-tagna.

4° 11°OggiEstesi passaggi nuvolosi tra la notte e il primo mattino ma ampi rasserenamen-ti in giornata con condizioni soleggiate e temperature in aumento.

Diario

Ferrero addioPino: “Per noiperdita grave”Il Comune collinareteme ripercussionisui commercianti

Antonella TorraA PAGINA 55

Litiga per stradacon un anzianoe lo investeArrestato per tentatoomicidio: l’ha inseguitoper trenta chilometri

Massimiliano PeggioA PAGINA 47

noi ci siamo, è la prima volta perun marchio italiano», ha dettoieri il patron di Eataly, OscarFarinetti, alla presentazionedel tavolo Pangea, portato a To-rino dopo sei mesi all’Expo. Ea-taly si piazza al 23° posto su 25brand innovativi. Definito «spa-zioso bazar del cibo», sguazzacon dignità tra Waze, la piùgrande community per le infor-mazioni sul traffico, Houzz il si-to di design degli interni, CocaCola (per la novità dei nomi sul-le bottiglie), Instagram, Netflix,streaming on demand, Alibaba,azienda cinese dell’e-commer-ce, e al primo e secondo postoUber e Airbnb.

Eataly sbanca in Ameri-ca ed entra nella classi-fica di Forbes, tra i 25

marchi più innovativi delmondo. La rivista statuniten-se di economia e finanza, cheogni anno stila la lista degliuomini più ricchi del pianeta,ha pubblicato l’elenco di quelliche, a suo giudizio, sono ibrand più dirompenti. I mar-chi che sanno coinvolgere iconsumatori, anticipare mo-de, fanno sentire il cliente par-te dell’azienda, cambiano glischemi della comunicazione edel mercato. «Caro sindaco,

LETIZIA TORTELLO

Eataly sbarca su Forbes

Il sottosegretario: “Licenziamenti da revocare”. La risposta è un “no”

NESSUNA AVVISAGLIA DI INVERNO: IN VIA VENTIMIGLIA LA FOTOGRAFIA DI UNA STAGIONE «IMPAZZITA»

Quei ciliegi in fiore a dicembre

Ieri l’incontro tra il commissario di Nichelino ed Euroristorazione

Cacciate per un post su FacebookScontro tra ministero e azienda

LA STORIA

Astrid Callegari in seianni di Medicina nonaveva mai imparato

«che una bambina con le gam-be ustionate può essere cura-ta con il miele». Né sapeva co-me fare se, in terapia intensi-va, salta la corrente. All’ospe-dale di Wolisso c’era un soloecografo: «La mia idea inizialeche avrei saputo fare chissàcosa era sbagliata».

“Il nostrobattesimoda mediciin Africa”

FABRIZIO ASSANDRI

Un mini-bolloper Gpl e bi-fuelScatterà a partire dalsesto anno di proprietàVetture a metano esenti

Maurizio Tropeano A PAGINA 43

AUTO ECOLOGICHE

Nemmeno il ministero del La-voro sembra capace di risolvereil caso delle due dipendenti li-cenziate per un post dalla dittache gestisce le mense di Niche-lino. Il sottosegretario Bellano-va ha telefonato al commissariodella città, per convincere Eu-roristorazione a reintegrare lelavoratrici: niente da fare.

Giuseppe LegatoA PAGINA 41

Psichiatria, stop a Grugliasco

400 malati “pericolosi”un rebus per la RegioneI soldi ci sono (6,5 milioni)ma il Piemonte è in ritardodi otto mesi sulla realizza-zione dei cosiddetti Rems, inuovi ospedali psichiatricigiudiziari. Questo fa sì cheper 400 malati mentali rite-nuti «socialmente pericolo-si» siano state approntatesoluzioni temporanee espesso inadeguate.

Noemi Penna A PAGINA 40

Temperature superiori alla media, non c’è nulla cheparli di inverno in questi giorni a Torino. A cominciaredalla fioritura, decisamente precoce, dei ciliegi in via

Ventimiglia, la fotografia dell’impazzimento di questastagione in cui le temperature massime raggiungono i10°-11° e le minime non scendono mai sotto lo zero.

CONTINUA A PAGINA 49

VENDITARICAMBI AUTO

TORINO - Str. SAN MAURO, 18TEL. 011.274.15.25 - 011.198.62.241

FAX 0112241887Orario continuato 8.00-19.00

www.autoricambiral.it

®

TORINO - C.so REGINA MARGHERITA, 256TEL. 011.437.50.64/88 - FAX 011.473.47.00

Aperto il Sabato

R A L

Sabrina
Rettangolo
Page 2: Psichiatria, stop a Grugliasco A PAGINA 41 Giuseppe Legato 1° 9° … · 2018-07-17 · le bottiglie), Instagram, Netflix, streaming on demand, Alibaba, azienda cinese dell’e-commer-ce,

40 .Cronaca di Torino .LA STAMPA

MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2015

�����������

EMERGENZA PSICHIATRIA

Il Piemonte avrebbe dovuto dotarsi di una clinica detentiva otto mesi fa

Il caso dei 400 malati “pericolosi”Parcheggiati in strutture temporanee. Il progetto Grugliasco è arenato ma i soldi ci sono

Prima c’erano i manicomi cri-minali. Alla fine degli anni ’70sono stati istituti gli Opg, ospe-dali psichiatrici giudiziari, su-perati, dal primo aprile di que-st’anno, dalle Rems, residenzeper l’esecuzione della misura disicurezza sanitaria. Almeno,così prevedeva la legge. La no-stra Regione è fuori regola da258 giorni: da otto mesi avreb-be dovuto prendersi carico deipiemontesi ricoverati negliOpg di tutta Italia. Ma non es-sendosi attrezzata per tempocon strutture adeguate perospitare i nuovi pazienti – oltreai 400 giudicati dalla giustizia«socialmente pericolosi», at-tualmente affidati ai serviziterritoriali – si trova a doverpagare cifre da capogiro allaLombardia, che sta provviso-riamente tenendo in custodia ipazienti non trasferiti, si trovaa prendere tempo.

Fondi non impiegatiQuesta volta non è un proble-ma di soldi. C’erano e ci sonoancora. Si tratta di qualcosacome 6,5 milioni di euro, stan-ziati dal Comitato Intermini-steriale per la Programmazio-ne Economica per il supera-mento degli Opg fra il 2012 e2013. Dovevano servire percreare due Rems, una da 30 po-sti a Cascina Spandonara diAlessandria e un’altra da tren-ta nell’ex Rsa Madonna Doro-tea di Bioglio, in provincia diBiella. Entrambi sono stati de-liberati dalla Giunta Cota: peril primo non è partita neanchela progettazione; sul secondoera stata prevista una ristrut-turazione mai avviata. Con leelezioni regionali, cambiano inomi e arriva la scadenza mini-steriale del 31 marzo sull’appli-cazione delle Rems, a cui la Re-gione si presenta a mani vuote.Per rimediare, in extremis, vie-ne approvata la riconversionedella San Michele di Bra: unasoluzione temporanea, inquanto clinica privata. Avreb-be dovuto ospitare 30 pazienticriminali, ma è entrata a regi-me a fine ottobre con 18 postiletto. Quelli che non ci stanno –parliamo di 30 persone, fra cuidieci casi ad alto rischio – per

ora rimangono nell’ex Opg diCastiglione delle Stiviere, a cuila Regione deve già più di 2,5milioni di euro. Per questamancanza, il sottosegretarioalla Salute Vito De Filippo hapreannunciato al garante re-gionale dei detenuti l’invio alPiemonte di una diffida.

A Grugliasco tutto fermoLa soluzione individuata dalla Regione è l’apertura di unadoppia Rems al Barrocchio diGrugliasco. Proposta bocciatadal Comitato provinciale perl’ordine e la sicurezza pubblicadella Prefettura, in quanto unadelle due strutture è occupatada 20 anni da un centro sociale.Lì erano stati individuati 40 po-sti, che scendono a 15 se si con-sidera l’unica palazzina utiliz-zabile, che sarebbe dovuta en-trare in attività il prossimo feb-braio. Tutto ora è bloccato per

«motivi di ordine pubblico».L’unico modo per iniziare i la-vori è lo sgombero degli squat-ter, a oggi non previsto. Sullacarta rimane l’alternativa diBioglio: per l’operatività biso-gna mettere in conto 36 mesi.

Accordo tamponeÈ proprio dal fondo del Cipe da6,5 milioni di euro che ora nevengono prelevati due, destina-ti ai servizi territoriali che sioccupano dei pazienti psichia-trici criminali a piede libero.Lunedì è stato firmato l’accor-do con la Magistratura per in-centivare percorsi di cura al-ternativi alla detenzione. Si statrascurando che proprio a Ca-stiglione delle Stiviere ci sono ipazienti piemontesi più «diffi-cili», per cui è necessaria la de-tenzione. Ma dove? Domanda acui nessuno, con in tasca 4,5milioni di euro, sa rispondere.

Gli ex OpgI vecchi mani-comi crimina-

li, diventati Ospedali

Psichiatrici Giudiziari

negli anni ’70, dal primo

aprile si chia-mano Rems

(residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza)

Lo specialista

“Sbagliato affidareai servizi la custodiadi queste persone”

I servizi territoriali dovrebbero cura-re i malati psichiatrici, non custodirli:non ne siamo capaci, non abbiamo i

mezzi e non vogliamo farlo». A racconta-re come le Asl si prendono cura dei 400 «social-mente pericolosi» affidati al territorio dai tribu-nali è il dottor Enrico Zanalda, direttore del Di-partimento di salute mentale della To3.

Dottore, chi sono i socialmente pericolosi?«È un termine che andrebbe superato, perchéin questa categoria rientrano pure gli psichia-trici che hanno commesso reati minori, adesempio contro il patrimonio, o che hanno reite-rato un comportamento. I veri casi che rappre-sentano un pericolo sono circa il 10%».

Quali sono le misure cautelari previste?«Chi in passato sarebbe stato destinato a unOpg, oggi viene affidato alle Rems. Il problema èche da quando sono statiistituiti, essendo struttureterapeutiche più che deten-tive, i giudici sono più predi-sposti a mandarli lì rispettoa quanti ne destinavano agliospedali giudiziari. Per tuttigli altri viene studiato unpercorso di cura territoria-le, a piede libero: non hannoalcun obbligo di firma, ma il70% dei casi viene destinatoa comunità terapeutiche. Ilrestante 30% torna a casapropria, con obbligo di se-guire le terapie: se non si presenta alle visite,vengono allertate le autorità».

Cosa causa la mancanza di strutture adeguate?«Sono favorevole all’istituzione di percorsi dicura alternativi e il finanziamento da 2 milioniprevisto dalla Regione sarà utile per ampliarli efar meglio il nostro lavoro. Ma i sevizi territoria-li non si possono prendere cura di tutti. Sonopochi, ma fra chi commette reati c’è anche chiha disabilità, mentale e fisica: per loro servireb-bero delle strutture assistenziali. Poi ci sono gliincurabili e i violenti che proprio non possiamogestire, per cui servirebbe la creazione di appo-site strutture carcerarie che al momento nonesistono. Con l’aumento di sentenze a favoredelle Rems, può poi capitare che ci finiscano an-che persone più “criminali” che “psichiatriche”,e questo è assolutamente controproducente. Inogni caso, il Piemonte si deve dotare di una Rems pubblica il prima possibile». [N. PEN.]

NOEMI PENNA

L’assessore bacchettato dal partito

Pd contro Saitta sul riordino della rete“Ritiri la delibera e faccia il politico”

Inodi della psichiatriastanno costando cari. Al-la Regione, così come al-

l’assessore Antonio Saitta.Chi gli è più vicino dice chesta pagando le conseguenzedi scelte impopolari causatedal piano di rientro e dei taglidel governo. Mentre il suopartito ha preferito bacchet-tarlo a mezzo stampa. La se-

greteria regionale del Pd hainfatti «stilato un documento,frutto di numerosi incontrisvolti dalla referente regiona-le alla Sanità del Pd, Maria Pe-ano, con tutte le realtà asso-ciative interessate. Sono stateascoltate le famiglie, le coope-rative che gestiscono le strut-ture, i proprietari delle strut-ture e gli ordini professionali».

Insomma, il partito ha fattoquello che le malelingue dico-no all’assessore di non averfatto, firmando una deliberasul riordino della rete dei ser-vizi residenziali della psichia-tria troppo in fretta, deliberaora sospesa dal Tar.

Delibera da ritirareI giudici amministrativi entre-ranno nel merito del ricorso il13 gennaio. Intanto, per indo-rare la pillola il documento ri-conosce «alcuni meriti di chia-rezza compiuti dalla Giunta»,ma ritiene che la delibera del 3giugno sia «di difficile applica-zione e inappropriata in alcunipunti fondamentali, come lacompartecipazione delle fami-

glie o dei comuni per gli inca-pienti. Alla luce delle proble-matiche emerse, il Partito De-mocratico chiede alla Giuntadi ritirare l’atto e di costituireun tavolo di monitoraggio».

Picchetto dei sindacati L’attacco all’assessore arrivada più fronti. Oltre al suo parti-to e alla minoranza, oggi scen-dono in campo i sindacati, con

un presidio dalle 11,30, davantia Palazzo Lascaris. Fp Cgil, Ci-sl Fp e Uil Fpl denunciano «ilmancato confronto con l’as-sessorato su carenza di perso-nale, tagli della sanità privata,rete psichiatrica, prestazioniin appalto e riorganizzazionedella territorialità e delle curedomiciliari». Una data di in-contro, però, era stata fissata,il 18 dicembre, disdetta ieri da

una sigla sindacale.

Dirigenti scontentiPure in corso Regina Marghe-rita non si respira aria buona.A esprimere la sua amarezza èinaspettatamente Vittorio De-micheli, direttore dell’Assi-stenza sanitaria e socio terri-toriale della Regione, che dasettembre ricopre in assesso-rato «un ruolo in cui non misento per niente a mio agio». Sisente con le mani legate: «Leregole ci sono e spesso sonoanche ben fatte, ma non riu-sciamo a farle rispettare», hadichiarato lunedì durante unatavola rotonda sulla salutementale, dai Tso agli Opg, or-ganizzato dall’Asl To1. [N. PEN.]

Presidio dei sindacatiOggi, dalle 11,30, davanti

a Palazzo Lascaris, i sindacati della Sanità sono in presidio, per protestare sulla carenza

di personale e sulla riorganizza-zione delle cure domiciliari

REPORTERS

Retroscena

258giorni

Da 8 mesi la Regione avrebbe dovuto prendere

in carico i malati piemontesiricoverati

in tutt’Italia

6,5milioni

Solo per il Piemonte il governo ha stanziato

6,5 milioni peril superamento

degli Opg

30malati

Sono 30 gli psichiatrici piemontesi detenuti

a Castiglione delle Stiviere, 10 sono casi pericolosi

EnricoZanalda

Direttore dip. Salute Mentale

Asl To3

Page 3: Psichiatria, stop a Grugliasco A PAGINA 41 Giuseppe Legato 1° 9° … · 2018-07-17 · le bottiglie), Instagram, Netflix, streaming on demand, Alibaba, azienda cinese dell’e-commer-ce,

7* 503*/0 $30/"$" laRepubblica .&3$0-&%¹ �� %*$&.#3& ����

$"3-055"�30$$*

/ELLO e Michael hanno condi-viso, anche se in momenti di-versi, la stessa stanza di

ospedale al pronto soccorso del Martini e due disavventure quasi identiche, vittime entrambi di due automobilisti violenti. Il primo ha 65 anni, è sposato, e qualche gior-no fa è stato inseguito e poi investi-to da un uomo con cui aveva avuto una discussione per un sorpasso. Il secondo ne ha 22, è un operaio ed è stato aggredito da un uomo che, lu-nedì pomeriggio lo ha tamponato con una Fiat Ulysse in strada delle Vallette, non lontano da Villa Cristi-na. «Ero sceso per valutare i danni e accordarmi con l’altro automobili-sta. Lui invece, avrà avuto 40 anni ed era un omone ben piazzato, mi ha assestato prima un pugno nel co-stato, poi in testa», racconta Mi-chael Lovetro poche ore dopo esse-re stato dimesso. «Non sono riusci-to a prendere il numero di targa ma spero che chi ha assistito alla scena possa aiutarmi a identificare quell’uomo che è risalito in macchi-na ed è scappato».

L’aggressore di Nello Sciolla, in-vece, è stato arrestato dagli agenti del commissariato San Paolo su di-

sposizione del pm Antonio Rinau-do. Per Dino Fischetti, 53 anni, l’ac-cusa è di tentato omicidio. I due au-tomobilisti si sono incontrati sulla statale che collega Poirino a Villano-va d’Asti. «Il mio cliente racconta di essersi spaventato quando l’al-tro automobilista a bordo di una Grande Punto lo ha sorpassato per poi infilarsi subito davanti quando ha visto arrivare un’altra auto - spiega il legale di Fischetti, Flavia Pivano- Il mio cliente ha iniziato a suonare e voleva andassero insie-me dalla polizia». E dalla polizia so-

no finiti, in effetti, qualche ora do-po ma non per denunciare l’auto-mobilista “avventato”. Fischetti in-fatti ha seguito Sciolla per chilome-tri fino a Torino. Ha provato a fer-marlo più volte prima a Mirafiori su-bito fuori dalla tangenziale, poi nel parcheggio di un supermercato e al-la fine in corso Racconigi, davanti al commissariato San Paolo. Qui i due sono scesi e hanno ricomincia-to a discutere poi il più giovane ha colpito l’altro con la portiera della macchina. L’automobilista, barcol-lante sotto gli occhi terrorizzati del-

la moglie, ha provato a discutere ancora ma l’altro è risalito in mac-china e lo ha investito prima di fare manovra e scappare. L’intera sce-na è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza della zona. Nel frat-tempo sono intervenuti gli agenti del commissariato che hanno inse-guito l’aggressore bloccandolo po-co più avanti. Sciolla è stato traspor-tato in ospedale con traumi alla te-sta e alle gambe. Non è in pericolo di vita. I medici lo hanno dimesso con una prognosi di 7 giorni.

+"$010�3*$$"

j/ON avrei mai pensato che per un sorpasso a Villano-va mi seguisse fino a Tori-

no per picchiarmi. Ero con mia mo-glie e ci siamo spaventati molto». So-no passate un paio di settimane da quando Nello Sciolla è stato vittima dell’aggressione davanti al commis-sariato San Paolo, ma il sessanta-treenne pensionato della Fiat conti-nua a non capire: «Sono una perso-na tranquilla e non ho avuto nessun diverbio con quell’uomo, non mi ero nemmeno accorto che fosse rimasto dietro a noi per tutto quel tempo. Vi-

cino a via Monginevro me lo sono trovato a fianco che prendeva a calci la portiera. L’unica cosa che ho pen-sato è stata di scappare e andare al commissariato, ma lui ha continua-to». L’uomo, dopo un paio di giorni all’ospedale Martini con un trauma cranico è tornato nella sua casa nell’Astigiano e cerca di ripercorre quella giornata di follia.

Cos’è successo sulla statale?«Nulla di particolare. Eravamo

tra Poirino e Villanova, c’era un po’ di nebbia e ho sorpassato comun-que quella Seicento. Mentre ero nel-la corsia di sorpasso ho visto arriva-re un camioncino nell’altro senso e

mi sono riportato rapida-mente dal mio lato. Quello dietro ha iniziato a strom-bazzare, ma non ci erava-mo nemmeno toccati. così gli ho fatto un gesto con la mano per dire di lasciar per-dere».

Vi siete fermati? Avete discusso?«No, mia moglie può con-

fermarlo. Ho tirato dritto, non l’ho nemmeno mandato a quel paese, solo un gesto per dire di non prendersela tanto. Fino a Torino non mi sono più reso conto di lui per-ché c’erano un sacco di macchine e

non ci ho più pensato».E l’aggressione?«In via Monginevro, all’angolo

con il corso mi ha sorpassato e bloc-cato. Sceso dalla macchina ha preso a calci la mia portiera. Sono scappa-to, ma lui ci ha seguito fino al com-missariato. Gridava che ero matto, che volevo uccidere due persone, ma lui era solo. Poi mi ha sbattuto la portiera in faccia e spaccato gli oc-chiali ed è tornato verso la sua auto. Ho cercato di bloccarlo e mi ha inve-stito.Poi non ricordo più nulla, ho battuto la testa. Per fortuna mia mo-glie è riuscita a chiamare la polizia».

-�*/5&37*45"�*-�1&/4*0/"50�53"70-50�3"$$0/5"��i/0/�1&/4"70�.*�4&(6*44&�1&3�1*$$)*"3.*w

i2VBOEP�IP�DFSDBUP�EJ�GFSNBSMP �NJ�IB�NFTTP�TPUUPw

-"�10-&.*$"

4BOJUË �MP�TDJPQFSPÒ�OB[JPOBMFMB�QSPUFTUB�MPDBMF

$JORVBOUFOOFBDDVTBUP�EJ�UFOUBUP�PNJDJEJP

-B�TUPSJB

*M�UBMMPOBNFOUP�EB�7JMMBOPWB�B�DPSTP�3BDDPOJHJ

<DALLA PRIMA DI CRONACA

4"3")�."35*/&/()*

5RE INDAGINI sono state aperte dai pm Andrea Padalino, Gian-franco Colace e Laura Longo

solo a Torino ma la donna è sotto ac-cusa anche in altre regioni. Un pro-cesso contro Aurora Mustacchio è già stato fissato: è finita imputata per essere riuscita a portare avanti una serie di “colpi”, nel mondo dell’arte. L’intricata storia giudizia-ria che la vede protagonista parte dal suo viaggio da Crotone a Torino, dove, secondo l’accusa, avrebbe scelto come prede facoltosi anziani con cui intrecciare relazioni per car-pirne la fiducia. Così sarebbe riusci-ta ad appropriarsi di 7 opere d’arte con una serie di truffe ai danni della

galleria Weber, in via San Tomma-so, e a sottrarre 3 opere all’artista to-rinese Nicola De Maria. Per poi spo-starsi a Fusacchio, intrecciare una

relazione con Carmassi, farsi conse-gnare da lui un prezioso Fontana, so-stituirla con un falso e diventare poi l’erede di tutto il suo patrimonio.

A Torino, secondo le indagini del nucleo carabinieri Tpc, dei carabi-nieri della procura di Torino e della polizia postale, Aurora Musacchio

arriva nel 2011, e si presenta come imprenditrice. Riesce a carpire la fi-ducia del gallerista Alberto Weber, da cui si sarebbe fatta consegnare 7 opere per un valore di 90 mila euro, fatte ritirare da un complice pluri-pregiudicato, pagate con assegni scoperti. Nel frattempo va a convive-re con un facoltoso imprenditore del-la Crocetta, Pietro Tesio, da cui si fa consegnare 100 mila euro per acqui-stare opere d’arte e 200 mila per comprare una tabaccheria a Croto-ne. Nel gennaio 2013, si presenta co-me Eliana Tesio nella casa-studio in piazza Vittorio dell’artista Nicola De Maria, insieme alla complice “Titti Ricci”, (in realtà Vita Sposa-to): dicono di essere collezioniste, gli scattano una foto, e dopo averlo distratto gli sottraggono tre opere

da 70 mila euro. Ma mancava l’au-tentica. Così Aurora Musacchio tre giorni dopo torna dal pittore a chie-dergliela, mostrandogli la foto nel frattempo “truccata” grazie a un fo-tomontaggio per dimostrargli che quelle opere gliele aveva vendute. Ma il pittore si accorge del furto e fa denuncia. Morto Desio, Aurora si sposta a Fucecchio dove si fa ospita-re da Carmassi. Lui le consegna un “Fontana” che lei porta alla fonda-zione a Milano per l’autentica: ma l’opera risulterà falsa. Il sospetto è che quella vera, donata dall’artista all’amico pittore, sia stata forse so-stituita e nascosta dalla donna. Una parte di questa storia si chiarirà in aula, ma fra un po’: il primo proces-so per lei sarà il 28 maggio 2019.

/ESSUN coinvolgimento: «è mancato il confronto con l’assessore», dicono

Cgil, Cisl e Uil che questa mattina organizzano un presidio questa davanti alla sede di Palazzo Lascaris . «C’era stata un richiesta di convocazione per questo venerdì ma non c’era la disponibilità di tutti», ribatte Saitta. Dalla psichiatria alle assunzioni, dalle difficoltà della sanità privata, all’assistenza territoriale sono molti i temi ritenuti centrali sui quali le organizzazioni sindacali chiedono di essere ricevuti questa mattina dai capigruppo del Consiglio. Il sit-in sindacale si intreccia allo sciopero nazionale dei medici al quale in Piemonte ha aderito anche la Fimmg, la Federazione dei medici di base che ha annunciato la chiusura dei 3200 studi in Piemonte. Un altro presidio sarà davanti all’ospedale Molinette organizzato da Anaao. � T�TUS�

*-�7*%&0

6O�JNNBHJOF�EFMM�BHHSBTTJPOF�OFM�WJEFP�HJSBUP�EBMMF�UFMFDBNFSF�EFM�DPNNJTTBSJBUP

%010�0550�"//*�40-0�46-�8&#

4&3*&�%*�*/%"(*/*�$0/530�-"�13&4*%&/5&�%&--"�'0/%";*0/&�$"3."44* �1*5503&�%"�$6*�-&*�)"�&3&%*5"50�6/"�'0356/"

"�QSPDFTTP�QFS�USVGGB�M�BNNBMJBUSJDF�EFHMJ�BSUJTUJ

ª3*130%6;*0/&�3*4&37"5"

ª3*130%6;*0/&�3*4&37"5"

j.USEO del Cinema, un rinnovo annunciato?»

Questo il titolo del question time di Chiara Appendino, candidata sindaco del Movimento 5 stelle. Oggi alle 11,30 è in programma una riunione dei soci fondatori del Museo, all’interno della quale sarà affrontato anche il tema della nomina del direttore. Quella di Alberto Barbera scade infatti a fine anno. Appendino sottolinea il doppio incarico di Barbera, anche direttore del Festival di Venezia, e pone la questione della legge Madia. La richiesta è di procedere ad un bando pubblico internazionale per identificare il prossimo direttore della Fondazione Adriana Prolo. «Vorremmo anche sapere - si aggiunge - se una eventuale nomina dell’attuale direttore non rientri fra le situazioni previste dalla legge Madia». � T�TUS�

-"�10-&.*$"

.VTFP�EFM�$JOFNB"QQFOEJOP�BDDVTBTVM�DBTP�#BSCFSB

ª3*130%6;*0/&�3*4&37"5"

"MUSF�OPUJ[JF�F�JNNBHJOJTV�UPSJOP�SFQVCCMJDB�JU

1&3�4"1&3/&�%*�1*Ä

ª3*130%6;*0/&�3*4&37"5"

*OTFHVJUP�F�JOWFTUJUPQFS�VO�TPSQBTTP"HHSFTTPSF�BSSFTUBUP*M�DBTP�EBWBOUJ�B�VO�DPNNJTTBSJBUP��D��VO�WJEFP�(JPWBOF�QSFTP�B�QVHOJ�EPQP�FTTFS�TUBUP�UBNQPOBUP

/VPWBTPDJFU�UPSOB�JO�FEJDPMB

μ TORNATA nelle edicole “Nuovasocietà”. Il periodico nato nel 1972 aveva cessato le pubblicazioni nel 2008 per diventare un

quotidiano online: il web ora è affiancato da una pubblicazione mensile cartacea. L’obbiettivo del periodico uscito , spiegano dalla redazione, è quello di «dare vita a uno strumento che abbia come linea un confronto civile delle rispettive idee». Il mensile è diretto dall’ex sindaco Diego Novelli, affiancato dai due vicedirettori Andrea Doi e Giorgio Merlo. E si avvale di firme prestigiose tra cui quella di Umberto Eco. � H�H�

ª3*130%6;*0/&�3*4&37"5"

*-�'050.0/5"((*0

/JDPMB�%F�.BSJB�OFM�VO�GPUPNPOUBHHJP�EFMM�BDDVTBUB

-B�EPOOB�BWSFCCF�BODIF�TPUUSBUUP�PQFSF�B�BO[JBOJ�F�GBDPMUPTJ�DPMMF[JPOJTUJ%FOVODJBUB�EB�%F�.BSJB�

*-�1&/4*0/"50

/FMMP�4DJPMMBJM�QFOTJPOBUP�JOWFTUJUPQFS�VOB�MJUF�TUSBEBMF ª3*130%6;*0/&�3*4&37"5"

Copia di 423ee23ce0390da8184fce9ab8e6121a

Page 4: Psichiatria, stop a Grugliasco A PAGINA 41 Giuseppe Legato 1° 9° … · 2018-07-17 · le bottiglie), Instagram, Netflix, streaming on demand, Alibaba, azienda cinese dell’e-commer-ce,

DOPO IL PRESIDIO ED IL VOLANTINAGGIO A TORTONA

Ospedale, la protesta oggi va in Regione Il comitato torna in piazza sabato per il sit in

Al presidio di ieri mattina, da-vanti all’ospedale di Tortona,contro ridimensionamenti echiusura dei reparti, i sinda-calisti di Cgil, Cisl e Uil hannoannunciato un’altra protesta per oggi, dalle 11 alle 13, a Tori-no, davanti al palazzo del Con-siglio regionale, per i tagli allaSanità in tutto il Piemonte.«Accelerano solo nell’Ales-sandrino però - dice GiancarloMartinetti della Cisl -. Sareb-be stato meglio aspettarequalche mese e vedere se laRegione riusciva a venir fuoridalla situazione in cui si trova.

Chiusura di tre repartiA Tortona c’è il problema del-la chiusura di ulteriori tre re-

parti, Pediatria, Cardiologia eNeurologia, e adesso si parlaanche di Endoscopia. Non restamolto». «E’ vergognoso - diceFabrizio Sala, segretario pro-vinciale Cisl Funzione pubblica- che si continuino a costruirecattedrali nel deserto spenden-do i soldi dei cittadini». «E’ ne-cessario che la Regione ripensialla sanità alessandrina - diceAngelo Di Dio, rsu Uil Funzionepubblica -. L’ospedale di Torto-na non deve morire».Intanto il Nuovo Comitato

Uniti per Tortona ha organizza-to un sit-in in piazza Felice Ca-vallotti (ingresso Cup), sabato,alle 15. «Scendiamo di nuovo inpiazza - dice Elena Piccinini -per protestare contro la scelle-rata decisione della dirigenzaAsl di anticipare la chiusura deireparti senza attendere la sen-tenza definitiva del ricorso alTar che dovrebbe pronunciarsitra un mese circa. I cittadini so-no invitati a sedersi insieme anoi davanti all’ospedale».

CORTE D’ASSISE PER L’OMICIDIO DEL 2013 IN UN CAPANNONE DI PONTECURONE

Il cadavere nel bagagliaio“Non ci fu premeditazione”Monti: “Loiacono agì d’impeto”. Gatti: “De Filippi non era presente”

«L’omicidio di Franco Dome-nico Belsito non fu premedi-tato». È il punto comune, sal-do e irremovibile, delle tesidifensive dell’avvocato PieroMonti, che difende Alessan-dro Loiacono, e del legale Vit-torio Gatti, che tutela Anto-nio De Filippi, accusati inconcorso del delitto del cin-quantaduenne gaviese, ucci-so il 28 novembre 2013 in uncapannone di Pontecurone. Ilcadavere fu poi caricato nel bagagliaio della Croma di proprietà delle vittima e por-tato fino a Lu Monferrato:non fu, però, abbandonato; alcontrario, Loiacono suonò al-la porta dell’amico di Belsitoe gli lanciò le chiavi dell’auto:«Vai a vedere che fine ha fat-to» gli disse.«E chi ha un comporta-

mento del genere - ha rilevatoieri in arringa il difensore Monti - è uno che ha premedi-tato il delitto? Senza neppu-re, con “frigido pacatoque animo” per dirla con un’effi-cace sintesi latina, prepararsiun alibi? E senza concordarecon De Filippi una versioneda dare?».

«Manca la prova»L’avvocato Monti non ha dub-bi: «Non c’è prova che l’ucci-sione di Belsito sia stata pre-meditata. Anzi, al contrario,tutti gli elementi fanno pen-sare al dolo d’impeto». Montiripercorre fatti e testimo-nianze sulla vita di Loiaconoprima del fattaccio: «È un ra-gazzo che non ha mai fattomale a nessuno, non è un vio-lento; si stava impegnando inuna nuova attività; da diecianni, poi, aspettava un figlioe, proprio poche settimaneprima, era diventato padre diuna bambina. E improvvisa-mente diventa uno spietatoassassino premeditando undelitto?». E con quale moven-te? Secondo la tesi accusato-ria avrebbe ucciso «per orgo-glio». Per la brutta figura,cioè, che Belsito gli avrebbe fatto fare lamentandosi con ilpadre che vive al Sud. «Ma seè stato Loiacono stesso a tele-

fonare alla madre per dirgli difare intervenire il genitore, checonosceva Belsito, essendo conterranei!» ha replicato il di-fensore. «Belsito, per motidid’affari, lo minacciava, anchenegli affetti più cari, la bambi-na soprattutto». Ecco l’impeto,la paura, lo stato di tensione. «Cosa sia successo nel capan-none non lo sapremo mai - haaggiunto Monti -, ma non èfrutto di premeditazione». Non si saprà mai che cosa

sia accaduto veramente là den-tro, perchè, insiste anche l’av-vocato Vittorio Gatti, il suo as-sistito De Filippi non era pre-sente: ha sempre dichiarato diesser rimasto fuori. «E perché

premeditato l’assassinio di Belsito - ucciso con un colpo(«trovato» dal secondo medicolegale, Roberto Torti) partitoda una pistola (mai trovata). Asuo parere gli imputati merita-no il massimo della pena: l’er-gastolo che, per effetto dellosconto dovuto alla scelta del ri-to abbreviato, si quantifica in30 anni ciascuno. Il legale diparte civile, Katiuscia Bonetto,ha chiesto un risarcimento di500 mila euro (provvisionale di200 mila). Il secondo difensoredi Loiacono, Fabrizio Cardina-li, parlerà il 26 gennaio. Il 23febbraio repliche e poi senten-za della Corte d’Assise, presie-duta da Aldo Tirone.

SILVANA MOSSANOALESSANDRIA

I sindacalisti davanti all’ospedale durante il volantinaggio

LA STAMPA

MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2015 .Tortona e Valle Scrivia .45��

non si dovrebbe credergli? Èl’unico che ha sempre detto laverità e ha fornito indicazioni per consentire alla pubblicaaccusa di ricostruire la vicen-da. Se è stato sincero quandodisse di aver visto Belsito cade-re e picchiare la testa controuna parete su cui, poi, effettiva-mente, furono trovate tracce,perché non dovrebbe esserloquando afferma di non aver vi-sto nessuna pistola, di non sa-pere assolutamente come si si-ano svolti i fatti nel capannonee di aver solo sentito, a un trat-to, un frastuono?». Un «ciocco»lo definì, fin a subito, nel primointerrogatorio al pm FabrizioGivri il quale, ora, ritiene che fu

Gli imputatiSopra, Anto-

nio De Filippi, in stato

di libertà,e, a sinistra, Alessandro

Loiacono, arrestato

dopo il delitto del 28 no-

vembre 2013 di cui ha sempre

scagionatol’amico

Per la pubblicità su:

Filiale Piemonte Sud(Alessandria, Asti, Cuneo)

Corso Giolitti, 21 bis - 12100 CUNEOTel. 0171.609.122

Fax 0171.488.249

Page 5: Psichiatria, stop a Grugliasco A PAGINA 41 Giuseppe Legato 1° 9° … · 2018-07-17 · le bottiglie), Instagram, Netflix, streaming on demand, Alibaba, azienda cinese dell’e-commer-ce,

40 .Asti .LA STAMPA

MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2015

��

OGGI CONSIGLIO COMUNALE. LA SOCIETÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI PUNTA A POTENZIARE LA SUA AZIONE

Va sul mercato un “pezzo” di GaiaBando per cedere il 45% di azioni a un socio che disponga di termovalorizzatore

È prevista per domani la con-vocazione delle assemblee di«Gaia spa» (la società di ge-stione dei rifiuti) e del «Con-sorzio di bacino dei rifiuti del-l’Astigiano»; le assemblee do-vranno approvare lo schema del bando a evidenza pubblicaper l’individuazione di un so-cio privato operativo di «Ga-ia», il nuovo statuto e i «pattiparasociali». Per questo moti-vo il Consiglio comunale, inprogramma da oggi (alle18,30), dovrà autorizzare ilrappresentante del Comunein seno a «Gaia» e al «Consor-zio rifiuti» a esprimere parerefavorevole alla procedura perl’individuazione del partnerdella spa dei rifiuti. Sarà il Co-mune capoluogo a bandire lagara, con cui verrà ceduto il45 per cento delle azioni dellasocietà di gestione dei rifiuti,pari a 7 milioni e 300 mila eu-ro, tramite la sottoscrizione diun aumento di capitale. La du-rata dell’appalto è di 15 anni.

Ruolo importanteIl socio avrà un ruolo strategi-co nel potenziamento di «Ga-ia». Tra i requisiti richiesti aiconcorrenti la titolarità e di-sponibilità di uno o più termo-valorizzatori in grado di rice-vere tra le 15 e le 30 mila ton-

nellate annue di immondizia. Alsocio dovrà essere inoltre affi-data la gestione dei servizi direcupero e smaltimento dei ri-fiuti solidi urbani e assimilati eanche la riqualificazione degliimpianti, compresa la discaricadi Cascina Boschetto a CerroTanaro; l’invaso ha una volume-tria complessiva autorizzata di660 mila metri cubi ed è in attoun progetto per incrementarnela capacità di altri 300 mila me-tri cubi.

Gli impiantiGestirà inoltre le ecostazioni el’impianto dell’organico di SanDamiano, provvedendo inoltre

GaiaGli impianti di

«Gaia » a Valterza. La

società cerca mediante

gara un socio privato. Tra le

clausole il mantenimen-

to dei livelli occupazionali

FRANCO CAVAGNINOASTI

alla riqualificazione dellastruttura per la quale è in cor-so un progetto che porterà lacapacità da 24.600 tonnellateall’anno a 48 mila. Analogo in-tervento di rafforzamento sul-l’impianto di valorizzazionedei materiali provenienti dallaraccolta differenziata, per untotale di 40 mila tonnellate emezzo annue. La gestione e ri-qualificazione impiantistica ri-guarda inoltre gli impianti dipre trattamento della spazza-tura di Valterza: in questo casoil totale annuo autorizzato èpari a 44 mila tonnellate di ri-fiuto. In ultimo il socio dovràattuare strategie commerciali

per consentire l’utilizzo a pie-no regime dell’intera rete im-piantistica di «Gaia spa».

Gaia e Consorzio «Gaia» è una società per azionidi cui fanno parte 115 Comunidell’Astigiano e si occupa dellagestione integrata dei rifiuti.Presidente del Consiglio di am-ministrazione è l’ingegner Lui-gi Visconti. Al Consorzio di ba-cino dei rifiuti aderiscono 115Comuni. Lo presiede l’assesso-re comunale Maria Bagnaden-tro. Svolge tutte le funzioni digoverno di Bacino e di Ambitoterritoriale ottimale relative alservizio dei rifiuti urbani.

� Il 28 dicembre Fa-biola Gianotti, direttri-ce generale del Cern di Ginevra (Consiglio eu-ropeo per la ricerca nu-cleare) verrà insignitadella cittadinanza ono-raria dai Comuni di Asti e Isola, paese originariodel papà. La cerimonia si svolgerà in Provincia: alle 11,30 saluto delleautorità, poi l’incontrodi Fabiola Gianotti con amministratori, im-prenditori, club di ser-vizio, docenti, studenti e cittadini. Alle 12,30 la consegna della cittadi-nanza onoraria, poi pranzo benefico e alle 16 visita al centro studi e ricerche sulla migra-zione astigiana «Gio-vanni Angelo Bergo-glio». L’iniziativa dellacittadinanza è di «Asti Ali e Radici nel mondo» e comitato Papa Fran-cesco. [F. C.]

Fabiola GianottiLa cittadinanza

il 28 dicembre

In breveLuttoDomani l’ultimo saluto al bluesman Griffioen�Saranno celebrati do-mani alle 14 nella chiesa N.S.di Lourdes (Torretta) i fune-rali di Jos «Grifo» Griffioen,noto appassionato di bluesolandese trapiantato da anniad Asti, dove gestiva una so-cietà di export di componentiper biciclette sportive. Oltrea suonare con alcune band,da 4 anni organizzava la Sa-gra del Blues a Valmanera.Lascia moglie e una figlia. Stasera alle 20 sarà recitatoil rosario.

VinoLunedì si parla di commercio con l’estero�Lunedì 21, alle 14,30 allaCamera di Commercio, siterrà un seminario dedicatoagli adempimenti per la ven-dita all’estero di bevande ealimenti, alle strategie pertutelare il vino all’estero eall'etichettatura del vino perl’invio nei paesi europei edextraeuropei. La partecipa-zione è gratuita, ma le iscri-zioni saranno accettate sinoal 19 via mail: [email protected], oppurefax allo 011/56.69.238. [R.CO.]

SolidarietàSabato e domenica «Natale di Libera Terra» �Sabato e domenica, dal-le 10 alle 13 e dalle 15,30 alle19,30, alla bottega Altromer-cato di via Cavour 83 appun-tamento con «Il Natale di Le-bera terra»: associazioni, no-mi e numeri contro le mafie.Organizza la cooperativa del-la rava e della fava, in collabo-razione con Libera. Sempresabato, in corso Alessandria216, «Rava e Fava» inaugura«In&Out» con l’aperitivo conmenù natalizio dello chef ve-gano Eduardo Ferrante.

AslDoppio appuntamentobilancio e auguri�Due gli appuntamenti incalendario per l’AslAt: mar-tedì 22, alle 15, nella sala con-vegni del Don Bosco, l’azien-da sanitaria presenta il docu-mento sulle attività del 2014.Il giorno successivo ci si spo-sterà nella piazza del Mas-saja per la presentazione delbilancio sociale ai cittadini.Momento istituzionale chesarà seguito dalla tradiziona-le festa di Natale. [E.SC.]

INTERVENTO

Ecco perché i medici oggi scioperanoa difesa di una Sanità equa e solidale

Oggi tutti i medici italia-ni, ospedalieri e delterritorio, si asterran-

no dal lavoro con una primagiornata di sciopero totale. E’una decisione estrema checomporterà qualche disagioper i cittadini, cosa di cui ciscusiamo, ma che si è resa ne-cessaria di fronte alla sorditàdel governo centrale e dei go-verni regionali sul grido di al-larme dei medici relativamen-te alla sostenibilità e alla so-pravvivenza stessa del Servi-zio Sanitario Nazionale. Il cro-nico sottofinanziamento eduna serie infinita di tagli più o

meno mascherati ha reso il Ser-vizio Sanitario sempre menouniversale, equo e solidale. Er-roneamente la salute è ritenutasolo un costo e non una risorsaimportante per la Nazione eperché il federalismo sanitarioha creato difformità e disegua-glianze inaccettabili. Contem-poraneamente cresce il numerodelle persone che rinunciano al-le cure perché non si possonopermettere le spese per ticketsanitari e farmaci. Negli ultimi anni i medici so-

no stati progressivamente mar-ginalizzati nelle scelte decisio-nali, ormai appannaggio quasi

esclusivo dei governanti di tur-no, e sono stati oberati da in-combenze burocratiche e da di-sposizioni o provvedimentispesso contrastanti con la liber-tà di scelta e di autonomia nelledecisioni che sono principi del-la buona pratica medica.Per anni l’attività degli Ospe-

dali si è potuta svolgere in modo

accettabile, con punte di eccel-lenza, solo grazie all’abnegazio-ne e allo spirito di servizio deimedici, sottoposti a turni di la-voro massacranti e stressanti.Non a caso l’Europa ha sanzio-nato il nostro Paese, introdu-cendo l’obbligo del rispetto diun orario settimanale massimo,con congrui periodi di riposo: eciò avra’ ripercussioni negativesui servizi. Sui medici di fami-glia poi si è abbattuta una piog-gia di umilianti limitazioni, diincombenze burocratiche chehanno progressivamente erosoil tempo dedicato alle attività diprevenzione, diagnosi e cura eprovocato un diffuso senso di frustrazione che rischia di tra-sformarsi in demotivazione.Le Regioni hanno bloccato

per anni la sostituzione dei me-dici ritirati dal lavoro col risulta-to che, con organici ridotti all’os-so, le liste di attesa per accerta-

menti strumentali e interventichirurgici si sono dilatate, cre-ando i presupposti per una sani-tà a due velocità, una per chi puòsi può permettere di pagare lecure e una, lentissima, per chinon se lo può permettere. Senzadimenticare che corruzione esprechi, quasi mai per responsa-bilità della classe medica, hannosottratto risorse alle attività didiagnosi e cura. In sintesi mani-festiamo con lo sciopero e lo fa-remo anche in futuro, se inascol-tati per difendere il Sistema Sa-nitario Nazionale. Chiediamo al-le istituzioni di essere messi incondizione di esercitare la no-stra professione, che riteniamo la migliore del mondo, in modo libero seppur consapevole deldifficile contesto economico. Seciò sarà possibile i primi a bene-ficiarne saranno i cittadini.

Ordine dei medici di AstiOrganizzazioni sindacali medici

L’ingresso dell’ospedale

Page 6: Psichiatria, stop a Grugliasco A PAGINA 41 Giuseppe Legato 1° 9° … · 2018-07-17 · le bottiglie), Instagram, Netflix, streaming on demand, Alibaba, azienda cinese dell’e-commer-ce,

LA STAMPA

MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2015 .Novara e provincia .43�����

DA QUESTO MESE PER LE EMERGENZE DELLA RETE REGIONALE 118

Elisoccorso di notte da BorgomaneroIl Comune ha allestito la base con pista sul campo di calcio vicino alla sede della Cri e all’ospedale

Elisoccorso del 118 in servizioanche nelle ore notturne aBorgomanero. Da questo me-se i velivoli del sistema diemergenza sanitaria dellaRegione Piemonte sono ope-rativi qui con la base nella struttura sportiva comunaledella frazione di Santa Crocea Nord della città.

Il Comune ha provvedutoad adeguare il campo di cal-cio per permettere l’atter-raggio e il decollo degli elicot-teri anche al buio. Per rende-re possibile queste operazio-ni sono stati attivati sistemiautomatici radiocomandatidi accensione e spegnimentodei fari che illuminano l’areainteressata, che si trova fral’altro vicinissima alla sededella Croce Rossa e a neppu-re mezzo chilometro di di-stanza dall’ospedale «Santis-sima Trinità».

Concessa l’abilitazioneDopo il sopralluogo dei tecni-ci della commissione regio-nale elisoccorso, e l’effettua-zione del volo di prova che siè conclusa con successo, èstato deliberato che la super-ficie del campo di calcio èoperativa per gli interventi diemergenza sanitaria con l’eli-cottero ed entrerà a far partedelle piazzole di atterraggio edecollo con abilitazione al vo-lo notturno del sistema diemergenza sanitaria 118 delPiemonte. Quella di Borgo-manero è l’unica area attrez-zata della zona per questa ti-pologia di interventi.

L’attivazione è stata resapossibile grazie a un accordosiglato tra il Comune di Bor-gomanero e il servizio del 118con la collaborazione del-

I DUE NUOVI DIACONI DELLA DIOCESI

Il cancelliere della Procura“Mia moglie mi ha supportato”Zanetti Chini si divide fra casa, chiesa e tribunale

Le omelie e il lavoro nella dialisi“Ogni giorno conforto chi soffre”Castellano è anche fra i cantori a San Bartolomeo

E’ un cancelliere della Procu-ra di Verbania ed è stato ap-pena ordinato diacono. FabioZanetti Chini, 44 anni, diArona, è sposato da dodici.Eppure può celebrare i ritidel battesimo, nozze o sepol-ture. Può proclamare il Van-gelo o tenere un’omelia: sul-l’altare a fianco del sacerdo-te. Non può presiedere l’Eu-carestia o assolvere dai pec-cati. Di diaconi permanentinella diocesi di Novara ades-so ce ne sono 23, ognuno confamiglia e un mestiere. Za-netti Chini è stato ordinatol’8 dicembre a Borgomanerodal vescovo Brambilla.

A Novara e Galliate Laureato in giurisprudenza,Zanetti Chini ha vinto diversiconcorsi: «Sono stato co-mandante dei vigili ad Ange-ra, vice a Galliate e vigile aMacugnaga – racconta - . Co-me cancelliere ho lavorato aiTribunali di Borgomanero eNovara, in Procura di BustoArsizio e ora a Verbania». Ladecisione di diventare diaco-

no permanente: «Volevo met-termi a servizio della comuni-tà con più impegno. Non c’èstato un evento particolareper decidere: la vocazione èmaturata poco per volta e miamoglie ha condiviso: è indi-spensabile che la coniuge siad’accordo». Per diventare dia-cono ci sono voluti cinque an-ni: una laurea in Scienze reli-giose e una formazione spiri-tuale: «Ho dovuto sostenerepiù esami di quando studiavoGiurisprudenza. Mi sono

iscritto all’Istituto di scienzereligiose di Novara e ho segui-to un cammino con un padrespirituale del seminario». Nel-la professione, Zanetti Chiniha avuto sempre a che fare conlegalità e giustizia. Cosa cam-bia ora? «Il diacono vive il mi-nistero nella società civile. An-che un ufficio giudiziario puòessere luogo di testimonianza.Ho sempre cercato di svolgereil mio lavoro da cristiano. Perme gli imputati sono prima ditutto delle persone».

La sua prima omelia l’ha pro-nunciata domenica nella par-rocchiale della frazione di San-to Stefano a Borgomanero. MaStefano Castellano, 37 anni,non è un «don» ma quasi. Il ve-scovo l’ha appena consacratodiacono permanente, un gradi-no sotto il sacerdote: «Un dia-cono permanente si occupadella catechesi, segue i ragazziall’oratorio, celebra l’omelia,ma non celebra messa né am-ministra i sacramenti».

«Resterò celibe»Per Stefano, che è celibe, la scelta del diaconato significache non potrà sposarsi: «Il dia-conato permanente richiedeche tu rimanga nella stessacondizione di quando lo ricevi;io sono single e quindi rimarròtale». Studi da perito chimicoall’istituto tecnico di Borgo-manero e un forte impegno nelvolontariato, a cominciare dal-l’Anffas, l’associazione di fami-glie con figli disabili. «Ho senti-to questa vocazione al servizioper gli altri fin da giovane - rac-conta - e ho la fortuna di svol-

gere una professione che è asuo modo un autentico servi-zio. Da dieci anni lavoro comeoperatore sociosanitario inospedale a Borgomanero, indialisi. Aiuto gli infermieri, si-stemo gli impianti, preparoquello di cui c’è bisogno e, seappena posso, cerco di dare aiuto psicologico ai pazienti.Questo per me è un servizioimportantissimo me l’ha ricor-dato anche il vescovo quandomi ha ordinato». Per Stefano,che non ha svolto studi classi-

ci, il cammino verso il diacona-to non è stato semplice: «Ave-vo le lezioni a Novara, in semi-nario, tre volte la settimana edovevo far quadrare il tempo adisposizione coi turni all’ospe-dale. Poi c’erano materie chenon avevo mai affrontato, co-me filosofia. E per fortuna chenon c’era latino». Stefano haesperienze negli oratori: Cres-sa, Suno, Momo e nella frazio-ne di Santo Stefano. Ha unasplendida voce: è cantore nellaCollegiata di San Bartolomeo.

Fabio Zanetti Chini, 44 anni, è stato anche vigile a Macugnaga Stefano Castellano al «Santissima Trinità» di Borgomanero

CINZIA BOVIOARONA

MARCELLO GIORDANIBORGOMANERO

OperativoPer rendere

possibilile fasi

di decolloe atterraggio

sono stati attivatisistemi

automatici radiocoman-

datidi accensione e spegnimen-

to dei fari cheilluminano

l’area vicina alla sede Cri

e all’ospedale

Nei due distretti del Medio Novarese

I sindaci hanno votato il piano“La vittoria? Posti letto e fondi”Approvato il Piano di assi-stenza territoriale dell’Aslma solo con clausole che sal-vaguardano i posti letto al-l’ospedale di Borgomanero ela continuità assistenziale.Dopo avere incontrato l’as-sessore regionale AntonioSaitta, stavolta i sindaci deidistretti Asl di Arona e Bor-gomanero hanno votato il do-cumento, lunedì ad Arona.Contrari al taglio di posti let-to all’ospedale SantissimaTrinità, i sindaci si erano ri-fiutati a inizio novembre divotare il Piano d’assistenzaterritoriale (Pat) dell’Asl No-vara. Avevano chiesto un in-contro urgente con Saitta, preoccupati per la possibileriduzione di posti letto a Bor-gomanero da 282 a 200, pre-vista nella delibera regionaledi riordino della rete ospeda-liera. Saitta ha incontrato il 3dicembre i sindaci a Torinospiegando loro di non potermodificare le delibere di pro-gramma, prima di avere ri-solto il problema dell’indebi-tamento sanitario regionalea Roma.

Tappe e scadenzeI sindaci si erano assuntil’impegno di votare il Pat macon integrazioni. Dario Piola,presidente dei primi cittadi-ni del distretto borgomane-rese: «Nel documento cheadesso abbiamo approvato è

ben chiaro: la programmazio-ne territoriale non può pre-scindere dall’organizzazioneospedaliera. E’ evidenziatoche va rivista la quota pro ca-pite assegnata dalla Regioneall’Asl Novara, ora la più bassadi tutto il Piemonte. Dovrannoesserci assegnati 45 posti lettodi continuità assistenziale e iletti ospedalieri non potrannoessere meno di 240». Intantoad Arona è conto alla rovescia.All’ex ospedale arriveranno 12letti di continuità assistenzialeper pazienti dimessi da ospe-dalie ancora bisognosi di curee 8 letti per l’hospice: «Unicain provincia, la continuità assi-stenziale – conferma il sindacodi Arona, Alberto Gusmeroli -sarà attivata tra dicembre egennaio. L’hospice aprirà agiugno». [C. BOV.]

Antonio Saitta

l’Azienda sanitaria locale e del-la Croce Rossa.

Reparti prontiIl servizio arricchisce anchel’offerta dell’ospedale cittadi-no, dove funzionano da anni al-cuni reparti pronti a gestire leemergenze, e per questo ilcommento del sindaco AnnaTinivella, medico, è positivo:«L’elisoccorso negli interventidi emergenza sanitaria - affer-ma Tinivella - è una risorsafondamentale, averlo disponi-bile anche nelle ore notturne èmolto importante sia per il no-stro ospedale che per la nostracomunità. Per Borgomanero sitratta di un servizio fonda-mentale visto anche l’elevatonumero di utenti che ricorro-no al nostro ospedale». [M. G.]

�Le altre località del Piemonte Orientale con elisoc-corso notturno, e aree appositamente attrezzate, so-no Novara, Alessandria (base elisoccorso), Biella (Ospedale Nuovo), Borgosesia (base) e Casale Monfer-rato. Le prime procedure per rendere gli elicotteri po-tenzialmente operativi e in sicurezza 24 ore su 24 sonostate messe a punto da Enav su commissione della Re-gione. Il progetto prevede un network di rotte satelli-tari e relative procedure per il collegamento capillare tra elisuperfici. A regime saranno operative in regione25 aree d’atterraggio e la rete di tratte di volo fra i pun-ti nevralgici dell’assistenza sanitaria. Il rilascio dellaprima procedura in un convegno il 19 giugno scorso a Torino. Tutta la rete regionale andrà a regime dal set-tembre 2016 dopo la fase sperimentale. [M. G.]

Tutta la mappaA Novara e nel resto del Piemonte