Provvedimento n. 631 del 05/11/2008

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1 Provincia di Ravenna settore ambiente e suolo Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provvedimento n. 631 del 05/11/2008 Oggetto: D.LGS. 59/05 - L.R. 21/04 DITTA RIVOIRA S.P.A. AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA) PER LIMPIANTO CHIMICO ESISTENTE PER LA PRODUZIONE DI IDROGENO (PUNTO 4.2.A ALL. I D.LGS. 59/05) SITO IN COMUNE DI RAVENNA, VIA BAIONA, N. 107 PRESSO ISOLA 14 STABILIMENTO MULTISOCIETARIO VOLTURA - IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO PREMESSO che con proprio provvedimento n. 740 del 09/11/2007 così come modificato con successivo provvedimento n. 25 del 18/01/2008 è stata rilasciata l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ai sensi dell’art 10 della L.R. n. 21/04, al sig. Bosio Sergio in qualità di gestore di: attività esistente per la produzione di idrogeno svolta nell’impianto di purificazione di gas di sintesi e connesso impianto Reformer per la produzione di gas di sintesi; attività esistente, connessa con la precedente, per la produzione di gas tecnici (ossigeno, azoto, argon) aria strumenti e aria servizi, svolta nell’impianto criogenico di frazionamento aria e liquefazione/compressione fluidi; della Ditta Rivoira S.p.A. avente sede legale in Comune di Milano, Via Durini, n. 7 e impianto in Comune di Ravenna, Via Baiona, n. 107 presso Isola 14 – Stabilimento Multisocietario, per la prosecuzione delle attività sopracitate riconducibili rispettivamente a: attività di cui al punto 4.2.a dell’Allegato I al D.Lgs. n. 59/05 - “Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di base, quali gas come ammoniaca, cloro o cloruro di idrogeno, fluoro o fluoruro di idrogeno, ossidi di carbonio, composti di zolfo, ossidi di azoto, idrogeno, biossido di zolfo, bicloruro di carbonile“; attività svolta dall’azienda nel medesimo sito che per tipologia non ricade nelle fattispecie di cui all’Allegato I del D.Lgs. n. 59/05, ma è comunque attività funzionalmente e tecnicamente connessa con l’attività soggetta ad AIA; VISTA la comunicazione, pervenuta a questa Provincia in data 19/09/2008 (PG 78590/2008 del 19/09/2008), di variazione nella titolarità della gestione dello stabilimento Rivoira S.p.A. di Ravenna e che il gestore è ora individuato nel sig. Lucentini Massimo; RICHIAMATO il Decreto Legislativo 18 Febbraio 2005, n. 59 “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”; RICHIAMATO in particolare l’art. 10 “Modifica degli impianti o variazione del gestore” del D.Lgs. n. 59/05; VISTA la Legge Regionale n. 21 del 11 ottobre 2004 che attribuisce alle Province le funzioni amministrative derivanti dalla disciplina della prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento; CONSIDERATO che per il rilascio dell’AIA di cui al sopracitato provvedimento n. 740 del 09/11/2007 così come modificato con successivo provvedimento n. 25 del 18/01/2008 è stato assunto a riferimento, da parte della Provincia, un fac-simile standard di AIA “speditiva” per i settori industriali, in cui vengono ripresi e fatti propri condizioni, prescrizioni e limiti contenuti nelle precedenti autorizzazioni settoriali; VALUTATA pertanto l’occasione di esplicitare, oltre ai contenuti del Piano di Monitoraggio dell’impianto, le condizioni, i valori limite di emissione e le prescrizioni gestionali che il gestore deve rispettare per l’esercizio dell’impianto, già contenute nelle precedenti autorizzazioni settoriali e formalmente sostituite dall’AIA “speditiva”; PRESO ATTO della proposta formulata dalla Ditta e pervenuta a questa Provincia in data 31/03/2008 (PG 36803/2008 del 03/04/2008) in merito ad alcuni indicatori che a partire dai dati noti di produzione, consumo di materie prime ovvero risorse idriche ed energetiche, emissioni rendono conto della performance ambientale dell’impianto e possono pertanto essere utilizzati come indicatori indiretti di impatto ambientale; tali indicatori di performance ambientale vengono acquisiti come parte integrante del Piano di Monitoraggio aziendale;

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Provincia di Ravenna settore ambiente e suolo Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4

Provvedimento n. 631 del 05/11/2008 Oggetto: D.LGS. 59/05 - L.R. 21/04 – DITTA RIVOIRA S.P.A. – AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (AIA)

PER L’IMPIANTO CHIMICO ESISTENTE PER LA PRODUZIONE DI IDROGENO (PUNTO 4.2.A ALL. I D.LGS. 59/05) SITO IN COMUNE DI RAVENNA, VIA BAIONA, N. 107 PRESSO ISOLA 14 – STABILIMENTO MULTISOCIETARIO – VOLTURA -

IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO

PREMESSO che con proprio provvedimento n. 740 del 09/11/2007 così come modificato con successivo provvedimento n. 25 del 18/01/2008 è stata rilasciata l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ai sensi dell’art 10 della L.R. n. 21/04, al sig. Bosio Sergio in qualità di gestore di: • attività esistente per la produzione di idrogeno svolta nell’impianto di purificazione di gas di sintesi

e connesso impianto Reformer per la produzione di gas di sintesi; • attività esistente, connessa con la precedente, per la produzione di gas tecnici (ossigeno, azoto,

argon) aria strumenti e aria servizi, svolta nell’impianto criogenico di frazionamento aria e liquefazione/compressione fluidi;

della Ditta Rivoira S.p.A. avente sede legale in Comune di Milano, Via Durini, n. 7 e impianto in Comune di Ravenna, Via Baiona, n. 107 presso Isola 14 – Stabilimento Multisocietario, per la prosecuzione delle attività sopracitate riconducibili rispettivamente a: • attività di cui al punto 4.2.a dell’Allegato I al D.Lgs. n. 59/05 - “Impianti chimici per la fabbricazione di

prodotti chimici inorganici di base, quali gas come ammoniaca, cloro o cloruro di idrogeno, fluoro o fluoruro di idrogeno, ossidi di carbonio, composti di zolfo, ossidi di azoto, idrogeno, biossido di zolfo, bicloruro di carbonile“;

• attività svolta dall’azienda nel medesimo sito che per tipologia non ricade nelle fattispecie di cui all’Allegato I del D.Lgs. n. 59/05, ma è comunque attività funzionalmente e tecnicamente connessa con l’attività soggetta ad AIA;

VISTA la comunicazione, pervenuta a questa Provincia in data 19/09/2008 (PG 78590/2008 del 19/09/2008), di variazione nella titolarità della gestione dello stabilimento Rivoira S.p.A. di Ravenna e che il gestore è ora individuato nel sig. Lucentini Massimo; RICHIAMATO il Decreto Legislativo 18 Febbraio 2005, n. 59 “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”; RICHIAMATO in particolare l’art. 10 “Modifica degli impianti o variazione del gestore” del D.Lgs. n. 59/05; VISTA la Legge Regionale n. 21 del 11 ottobre 2004 che attribuisce alle Province le funzioni amministrative derivanti dalla disciplina della prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento; CONSIDERATO che per il rilascio dell’AIA di cui al sopracitato provvedimento n. 740 del 09/11/2007 così come modificato con successivo provvedimento n. 25 del 18/01/2008 è stato assunto a riferimento, da parte della Provincia, un fac-simile standard di AIA “speditiva” per i settori industriali, in cui vengono ripresi e fatti propri condizioni, prescrizioni e limiti contenuti nelle precedenti autorizzazioni settoriali; VALUTATA pertanto l’occasione di esplicitare, oltre ai contenuti del Piano di Monitoraggio dell’impianto, le condizioni, i valori limite di emissione e le prescrizioni gestionali che il gestore deve rispettare per l’esercizio dell’impianto, già contenute nelle precedenti autorizzazioni settoriali e formalmente sostituite dall’AIA “speditiva”; PRESO ATTO della proposta formulata dalla Ditta e pervenuta a questa Provincia in data 31/03/2008 (PG 36803/2008 del 03/04/2008) in merito ad alcuni indicatori che a partire dai dati noti di produzione, consumo di materie prime ovvero risorse idriche ed energetiche, emissioni rendono conto della performance ambientale dell’impianto e possono pertanto essere utilizzati come indicatori indiretti di impatto ambientale; tali indicatori di performance ambientale vengono acquisiti come parte integrante del Piano di Monitoraggio aziendale;

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VISTA la relazione annuale presentata dal gestore, ai sensi dell’art. 7, comma 6) del D.Lgs. n. 59/05, a questa Provincia in data 31/03/2008 (PG 36801/2008 del 03/04/2008), contenente la descrizione delle attività di monitoraggio effettuate nel corso dell’anno 2007 e dei relativi risultati con una verifica di conformità rispetto ai limiti e alle prescrizioni contenute nell’AIA; VISTA la nota pervenuta a questa Provincia in data 28/10/2008 (PG 88524/2008 del 29/10/2008) dalla Ditta Ravenna Servizi Industriali S.C.p.A. (soggetto individuato dalle Società coinsediate nello Stabilimento Multisocietario “ex Enichem” di Ravenna, tra cui appunto Rivoira, cui affidare la predisposizione prima e l’esecuzione poi degli interventi per l’adeguamento del sistema di intercettazione e trattamento delle acque di prima pioggia di Sito, ad esclusione delle aree di pertinenza di Yara Italia S.p.A.) intesa a relazionare sullo stato di avanzamento dei lavori; al riguardo, si prende atto che l’articolazione e la complessità di taluni aspetti relativi alle opere da realizzare hanno determinato la necessaria ridefinizione delle tempistiche, con il conseguente procrastinarsi al 31/12/2009 del termine per la realizzazione degli interventi per la regimazione e trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia e quindi lo slittamento a tale data del termine ultimo per il completamento degli stessi; Si informa che ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/03 il titolare dei dati personali è la Provincia di Ravenna, con sede in Piazza dei Caduti, n. 2/4 e che il Responsabile del trattamento dei medesimi dati è il Dirigente del Settore Ambiente e Suolo – Dott. Stenio Naldi. VISTO l’art. 107, comma 5) del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n. 267; VISTO l’art. 4, comma 8) del Regolamento di attribuzioni di competenze al Presidente della Provincia, alla Giunta Provinciale, ai Dirigenti e al Segretario generale che stabilisce che: ...“Ai Dirigenti competono, in generale, nell’esercizio delle attribuzioni di competenza: il rilascio, la sospensione, la revoca, la riforma, le modifiche delle licenze delle autorizzazioni e delle concessioni previste dalle leggi statali, regionali, dallo Statuto e dai regolamenti”; SU proposta del Responsabile del procedimento:

DISPONE

1. Di volturare la titolarità dell’AIA rilasciata con proprio provvedimento n. 740 del 09/11/2007, così come modificato con successivo provvedimento n. 25 del 18/01/2008, dal sig. Bosio Sergio al sig. Lucentini Alessandro in qualità di gestore di: • attività esistente per la produzione di idrogeno svolta nell’impianto di purificazione di gas di

sintesi e connesso impianto Reformer per la produzione di gas di sintesi; • attività esistente, connessa con la precedente, per la produzione di gas tecnici (ossigeno, azoto,

argon) aria strumenti e aria servizi, svolta nell’impianto criogenico di frazionamento aria e liquefazione/compressione fluidi;

della Ditta Rivoira S.p.A. avente sede legale in Comune di Milano, Via Durini, n. 7 e impianto in Comune di Ravenna, Via Baiona, n. 107 presso Isola 14 – Stabilimento Multisocietario, per la prosecuzione delle attività sopracitate riconducibili rispettivamente a: • attività di cui al punto 4.2.a dell’Allegato I al D.Lgs. n. 59/05 - “Impianti chimici per la

fabbricazione di prodotti chimici inorganici di base, quali gas come ammoniaca, cloro o cloruro di idrogeno, fluoro o fluoruro di idrogeno, ossidi di carbonio, composti di zolfo, ossidi di azoto, idrogeno, biossido di zolfo, bicloruro di carbonile“;

• attività svolta dall’azienda nel medesimo sito che per tipologia non ricade nelle fattispecie di cui all’Allegato I del D.Lgs. n. 59/05, ma è comunque attività funzionalmente e tecnicamente connessa con l’attività soggetta ad AIA;

2. Di aggiornare l’AIA per l’attività esistente di produzione di idrogeno e connessa attività di produzione di gas tecnici (ossigeno, azoto, argon), aria strumenti e aria servizi della Ditta Rivoira S.p.A. sostituendo tutte le condizioni e prescrizioni dell’AIA impartite con proprio provvedimento n. 740 del 09/11/2007, così come modificato con successivo provvedimento n. 25 del 18/01/2008, nell’allegato “Condizioni dell’AIA” con l’allegato del presente provvedimento;

3. Di subordinare la validità dell’AIA con le relative condizioni e prescrizioni di cui all’allegato, parte integrante del presente provvedimento, al rispetto delle seguenti condizioni e prescrizioni:

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• ai sensi di quanto previsto all’art. 5, commi 2) e 3) della L.R. n. 21/04 e all’art. 5, comma 14) del D.Lgs. n. 59/05, fatta salva la normativa di cui alla direttiva 96/82/CE relativa la controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose e le disposizioni previste dalla relativa normativa nazionale di attuazione di cui al D.Lgs. n. 334/99 e s.m.i., il presente provvedimento sostituisce le seguenti autorizzazioni settoriali già di titolarità della Ditta:

- autorizzazione alle emissioni in atmosfera provenienti dall’impianto Reformer per la produzione di gas di sintesi rilasciata, ai sensi del DPR n. 203/88, dalla Provincia di Ravenna con provvedimento del Dirigente del Settore Ambiente e Suolo n. 351 del 28/06/2005;

- autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali inorganiche contenenti “sostanze pericolose” unite ad acque meteoriche di dilavamento e acque reflue domestiche, tramite tubazione diretta all’impianto di trattamento (linea TAPI) della ditta Ecologia Ambiente s.r.l. sito in Comune di Ravenna, Via Baiona, n. 182, cointestata alle Società coinsediate nello Stabilimento Multisocietario sito in Comune di Ravenna, Via Baiona - Borregaard Italia S.p.A. – Cementerie Aldo Barbetti S.p.A. - Cray Valley Italia s.r.l. - Chemtura Manufacturing Italy s.r.l. – Ecofuel S.p.A. – Endura S.p.A. – Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing – Enipower S.p.A. – Ineos Vinyls Italia S.p.A. – Yara Italia S.p.A. – Polimeri Europa S.p.A. – Rivoira S.p.A. – Ravenna Servizi Industriali S.C.p.A. – Syndial S.p.A. – Vinavil S.p.A., rilasciata, ai sensi del D.Lgs. n. 152/99 e s.m.i., dalla Provincia di Ravenna con provvedimento del Dirigente del Settore Ambiente e Suolo n. 63 del 23/01/2006, così come modificato con successivi provvedimenti n. 313 del 17/05/2006, n. 621 del 25/10/2006 e n. 72 del 05/02/2007;

Il presente provvedimento revoca altresì la seguente autorizzazione settoriale già di titolarità della Ditta:

- autorizzazione alle emissioni in atmosfera provenienti dall’impianto di purificazione idrogeno rilasciata, ai sensi del DPR n. 203/88, dalla Provincia di Ravenna con provvedimento del Dirigente del Settore Ambiente e Suolo n. 543 del 08/09/2004;

• gli impianti dovranno essere condotti con le modalità tecniche, prescrizioni e condizioni previste nel presente atto in continuità con le autorizzazioni settoriali di cui al precedente punto;

• il gestore deve comunicare a questa Provincia la data di entrata in esercizio del nuovo impianto per la produzione di azoto gassoso denominato N-250 UHP;

• il presente provvedimento è comunque soggetto a riesame nei casi di seguito indicati: - qualora si verifichi una delle condizioni previste dall’art. 9, comma 4) del D.Lgs. n. 59/05; - qualora si verifichino modifiche sostanziali sull’assetto dell’impianto rispetto alle condizioni

indicate nella domanda per l’impianto esistente; - sulla base del quadro informativo ottenuto a seguito dell’esame dei dati del piano di

monitoraggio e controllo; • nel caso in cui intervengano variazioni nella titolarità della gestione dell’impianto, il vecchio

gestore e il nuovo gestore ne danno comunicazione entro 30 giorni alla Provincia di Ravenna anche nelle forme dell’autocertificazione;

• in caso di modifica degli impianti il gestore comunica alla Provincia di Ravenna, all’ARPA e al Comune di competenza le modifiche progettate dell'impianto. Tali modifiche saranno valutate ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. n. 59/05;

• il gestore è tenuto a presentare eventuale CONGUAGLIO alle spese istruttorie come previsto dalla Delibera di Giunta Regionale del 11 Aprile 2005, n. 667 “Modalità per la determinazione da parte delle Province degli anticipi delle spese istruttorie per il rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)”;

4. Di mantenere inalterata la scadenza dell’AIA indicata al 09/11/2013 nel proprio provvedimento n. 740 del 09/11/2007, così come modificato con successivo provvedimento n. 25 del 18/01/2008.

Per il rinnovo della presente autorizzazione, almeno sei mesi prima della scadenza, il gestore deve inviare a questa Provincia una domanda, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'art. 5, comma )1 del D.Lgs. n. 59/05. Fino alla pronuncia dell'Autorità competente in merito al rinnovo, il gestore continua l'attività sulla base della precedente AIA.

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Il monitoraggio e il controllo delle condizioni dell’AIA sono esercitate dalla Provincia di Ravenna ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. n. 59/05, avvalendosi del supporto tecnico, scientifico e analitico di ARPA, al fine di verificare la conformità dell’impianto alle condizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione.

La Provincia, ove rilevi situazioni di non conformità alle condizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione, procederà secondo quanto stabilito nell’atto stesso o nelle disposizioni previste dalla vigente normativa nazionale e regionale.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO

(Dott. Stenio Naldi)

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Condizioni dell’AIA – Allegato

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ALLEGATO A) SEZIONE INFORMATIVA L’area chimica e industriale di Ravenna costituisce un Ambito Produttivo Omogeneo (APO) caratterizzato da specifici settori di attività che hanno la chimica come principale denominatore comune, oltre alla produzione di energia e alla fornitura di servizi ambientali in gran parte asserviti alle stesse attività produttive. L’APO corrisponde alla maggior parte dell’area industriale di Ravenna di cui la zona portuale è parte integrante e complementare: diverse attività si affacciano sullo specchio d’acqua portuale e nell’area chimica sono presenti 2 banchine attrezzate per sbarco/imbarco di materie prime e/o prodotti. Tutta l’area industriale è situata in un contesto territoriale “sensibile” e di particolare complessità per la presenza della zona turistica lungo la costa, di una pineta litoranea e di un sistema idrico caratterizzato dalle Pialasse Baiona e Piombone. La città di Ravenna è situata in direzione Sud-Ovest a pochi chilometri dall’area industriale che all’estremità Nord/Nord-Ovest confina con il Parco del Delta del Po. Elemento caratteristico dell’area chimica e industriale di Ravenna è la presenza, all’interno dell’APO, di un Sito Multisocietario in cui sono coinsediate le seguenti aziende:

- Borregaard Italia S.p.A.; - Acomon s.r.l.; - Cray Valley Italia s.r.l.; - Ecofuel S.p.A.; - Ecologia Ambiente s.r.l.; - Endura S.p.A.; - Enipower S.p.A.; - Ineos Vinyls Italia S.p.A.; - Yara Italia S.p.A.; - Polimeri Europa S.p.A.; - Rivoira S.p.A.; - Ravenna Servizi Industriali S.C.p.A.; - Syndial S.p.A.; - Vinavil S.p.A.;

che presentano connotati di connessione tecnica e funzionale fra gli impianti. Il Sito Multisocietario si caratterizza per tutta una serie di attività ausiliarie e di servizio gestite a livello consortile (fognature, approvvigionamento acqua industriale, sicurezza e sistemi di monitoraggio ambientale) ovvero fornite da un gestore agli altri coinsediati (energia elettrica, vapore, gas tecnici, depurazione acque reflue, incenerimento sfiati gassosi). Elemento rilevante di connessione fra i soggetti coinsediati nel Sito Multisocietario è la presenza di un depuratore centralizzato per il trattamento di tutte le acque reflue gestito dalla Società Ecologia Ambiente. Per la gestione dei flussi di scarico dei singoli coinsediati verso il depuratore centralizzato è stato definito un Regolamento Fognario così come è regolamentato il flusso degli gassosi di processo verso i sistemi centralizzati di combustione (torce e forno incenerimento). Al depuratore centralizzato del Sito Multisocietario sono collegati altri 2 insediamenti produttivi attigui ed esterni (Polynt S.p.A. e Evonik Degussa Italia S.p.A.), mentre altri 2 insediamenti produttivi attigui (Cementerie Aldo Barbetti S.p.A e Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing) convogliano le acque reflue inorganiche e meteoriche di dilavamento nella fognatura consortile del Sito Multisocietario che recapita al depuratore centralizzato. Dal punto di vista dell’inquadramento territoriale, l’area su cui insiste lo stabilimento chimico Rivoira, avente un’estensione di circa 2.800 m2, si colloca in posizione centrale (Isola 14) all’interno del Sito Multisocietario di Ravenna, in Via Baiona n. 107/111; sempre all’interno del medesimo Sito Multisocietario (nell’Isola 7) la ditta gestisce altresì un impianto denominato TEXACO per la produzione di gas di sintesi, che attualmente risulta disattivato.

A1) Informazioni sull’impianto L’attività di Rivoira S.p.A. oggetto della presente AIA si sviluppa all’interno dell’area chimica e industriale di Ravenna, presso l’Isola 14 del Sito Multisocietario (denominato ex Enichem): si tratta di un impianto di purificazione di gas di sintesi per la produzione di idrogeno e connesso impianto Reformer per la produzione di gas di sintesi. L’idrogeno purificato e compresso così prodotto viene caricato su carri bombolai per la commercializzazione ovvero distribuito a mezzo di pipeline ad una parte delle società coinsediate nelle stesso Sito Multisocietario e alla limitrofa società Marcegaglia; il waste gas derivante dall’impianto produttivo di idrogeno viene inviato ai bruciatori del reattore dell’impianto Reformer: qui avviene la combustione del waste gas (insieme ad una piccola quantità di metano e di fuel gas inviato da Ecofuel) fornendo il calore necessario per la reazione del reforming.

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Condizioni dell’AIA – Allegato

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La ditta Rivoira S.p.A. gestisce nel medesimo sito (Isola 14 dello Stabilimento Multisocietario di Ravenna) anche un impianto criogenico di frazionamento aria con le relative sezioni di compressione gas e vaporizzazione liquidi; tale attività, tecnicamente connessa con la precedente, è volta alla produzione di gas tecnici (ossigeno, azoto, argon) aria strumenti e aria servizi. I prodotti ottenuti allo stato gassoso (O2 e N2) e l’aria strumenti/aria servizi vengono distribuiti tramite tubazioni fisse alle aziende coinsediate nel Sito Multisocietario, mentre i prodotti liquidi (O2, N2, Ar) vengono trasportati tramite autocisterne criogeniche al mercato esterno. Sempre all’interno dello Stabilimento Multisocietario di Ravenna (nell’Isola 7) la Ditta gestisce altresì un impianto denominato TEXACO per la produzione di gas di sintesi, che attualmente non è in esercizio: con l’entrata in servizio (anno 2006) del nuovo impianto Reformer per la produzione di gas di sintesi, connesso con l’impianto di purificazione di gas di sintesi e produzione di idrogeno, l’impianto denominato TEXACO è stato disattivato, ma mantenuto comunque in riserva fredda. A tal proposito si assumono le informazioni descrittive degli impianti esistenti riportate nella domanda di AIA presentata. Si prende infine atto degli interventi di modifica prospettati dalla Ditta consistenti nell’installazione di un impianto per la produzione di azoto gassoso all’interno del proprio stabilimento, presso l’Isola 14 dello Stabilimento Multisocietario di Ravenna. Tale impianto, denominato N-250 UHP, si configura come impianto di back-up dell’esistente impianto criogenico di frazionamento aria (T400NA/MPL3): l’azoto gassoso prodotto dal nuovo impianto N-250 UHP è infatti previsto ad integrazione dell’azoto liquido vaporizzato prodotto nell’impianto di frazionamento esistente T400NA/MPL3, per garantire la fornitura di azoto agli utenti in caso di disservizio prolungato dell’impianto principale criogenico di frazionamento aria e liquefazione/compressione fluidi, aumentando l’affidabilità del sistema di fornitura alle reti azoto dello stabilimento petrolchimico.

A2) Autorizzazioni sostituite

Elenco autorizzazioni settoriali sostituite: - autorizzazione alle emissioni in atmosfera provenienti dall’impianto Reformer per la produzione di gas di

sintesi rilasciata, ai sensi del DPR n. 203/88, dalla Provincia di Ravenna con provvedimento del Dirigente del Settore Ambiente e Suolo n. 351 del 28/06/2005;

- autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali inorganiche contenenti “sostanze pericolose” unite ad acque meteoriche di dilavamento e acque reflue domestiche, tramite tubazione diretta all’impianto di trattamento (linea TAPI) della ditta Ecologia Ambiente s.r.l. sito in Comune di Ravenna, Via Baiona, n. 182, cointestata alle Società coinsediate nello Stabilimento Multisocietario sito in Comune di Ravenna, Via Baiona - Borregaard Italia S.p.A. – Cementerie Aldo Barbetti S.p.A. Cray Valley Italia s.r.l. - Chemtura Manufacturing Italy s.r.l. – Ecofuel S.p.A. – Endura S.p.A. – Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing – Enipower S.p.A. – Ineos Vinyls Italia S.p.A. – Yara Italia S.p.A. – Polimeri Europa S.p.A. – Rivoira S.p.A. – Ravenna Servizi Industriali S.C.p.A. – Syndial S.p.A. – Vinavil S.p.A., rilasciata, ai sensi del D.Lgs. n. 152/99 e s.m.i., dalla Provincia di Ravenna con provvedimento del Dirigente del Settore Ambiente e Suolo n. 63 del 23/01/2006, così come modificato con successivi provvedimenti n. 313 del 17/05/2006, n. 621 del 25/10/2006 e n. 72 del 05/02/2007;

Il presente provvedimento revoca altresì la seguente autorizzazione settoriale già di titolarità della Ditta: - autorizzazione alle emissioni in atmosfera provenienti dall’impianto di purificazione idrogeno rilasciata, ai

sensi del DPR n. 203/88, dalla Provincia di Ravenna con provvedimento del Dirigente del Settore Ambiente e Suolo n. 543 del 08/09/2004.

B) SEZIONE FINANZIARIA La Ditta ha provveduto al versamento dell’anticipo delle spese istruttorie per il rilascio dell’AIA per complessivi € 1.450,00 conformemente a quanto previsto dall’Allegato I alla DGR n. 667/05, con versamento di € 1.400,00 in data 20/12/2005 successivamente integrato con versamento di € 50,00 in data 21/09/2007 a seguito di un errore riscontrato nel versamento effettuato contestualmente alla presentazione della domanda AIA. Eventuale conguaglio sarà versato ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n. 667 del 11 aprile 2005. C) SEZIONE DI VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DELL’IMPIANTO Si dà atto che alla luce del quadro informativo attualmente disponibile, quadro che dovrà essere integrato e migliorato utilizzando i dati che deriveranno dal piano di monitoraggio e controllo, e delle valutazioni effettuate rispetto alle precedenti autorizzazioni settoriali, l’attuale assetto dell’impianto risponde ai principi della normativa IPPC (art. 3 del D.Lgs. n. 59/05).

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Condizioni dell’AIA – Allegato

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D) SEZIONE DI VALUTAZIONE DEL PIANO DI ADEGUAMENTO DELL’IMPIANTO E PROPOSTE VOLONTARIE AVANZATE DAL GESTORE PER IL MIGLIORAMENTO AMBIENTALE

Nella considerazione che a livello sia nazionale che comunitario non sono stati redatti documenti di riferimento (Linee Guida ovvero BRefs) che specificatamente prendano in esame un impianto per la produzione di idrogeno, con riferimento alla valutazione delle prestazioni ambientali dell’impianto di cui al precedente punto C), si conviene nel ritenere non necessaria la predisposizione di un Piano di Adeguamento non essendosi riscontrate disarmonie evidenti rispetto alle Migliori Tecniche Disponibili (MTD) applicabili alla realtà in esame; tuttavia vi sono alcuni aspetti per i quali si ritiene opportuno fornire le seguenti prescrizioni e considerazioni:

Resta salvo l’obbligo per la Ditta di provvedere, insieme con gli altri gestori coinsediati, all’adeguamento alla direttiva DGR n. 286/05 del sistema di intercettazione e trattamento delle acque di prima pioggia di tutto il Sito Multisocietario secondo il progetto presentato e in corso di realizzazione sulla linea acque reflue industriali inorganiche. Al fine di perseguire un continuo miglioramento delle performances ambientali dell’insediamento produttivo, dovrà comunque essere mantenuto attivo e aggiornato il Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2004 di cui la Ditta è già in possesso. Dovrà altresì essere garantita continuità al programma di miglioramento della compatibilità ambientale dell’Ambito Produttivo Omogeneo (APO) costituito dall’area chimica e industriale di Ravenna, che la Ditta ha intrapreso partecipando ad un accordo volontario con le Pubbliche Amministrazioni orientato alla registrazione EMAS d’Area per le Aziende dell’APO, attuando le azioni definite nel Programma Ambientale dell’APO la cui responsabilità e attuazione è ascrivibile alla stessa Azienda (che le ha mutuate dal proprio programma di miglioramento previsto nel SGA). Dato atto che il nuovo impianto Reformer per la produzione di gas di sintesi, previsto in sostituzione dell’impianto denominato Texaco attualmente in riserva fredda, si configura sostanzialmente come intervento di miglioramento delle prestazioni ambientali complessive dell’intero sito produttivo in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2, degli scarichi idrici, dei consumi di gas naturale ovvero idrici ed energetici, la Ditta dovrà fornire continuità al programma già in uso del tipo LDAR per il controllo/contenimento delle emissioni fuggitive ascrivibili al sito produttivo in oggetto.

E) SEZIONE EMISSIONI (CONDIZIONI DI ESERCIZIO DELL’IMPIANTO)

E1) Condizioni generali per l’esercizio dell’impianto Per l’esercizio dell’impianto il gestore deve rispettare le condizioni, i valori limite di emissione e le prescrizioni gestionali di seguito indicate, in continuità con le autorizzazioni settoriali di cui al precedente punto A2) formalmente sostituite dalla presente AIA. E2) Emissioni in atmosfera Limiti emissioni I limiti risultano i seguenti, in condizione di “normale funzionamento” così come definito nel D.Lgs. n. 152/06 (art. 268 definizioni bb) cc) dd) ee)): “il numero delle ore in cui l’impianto è in funzione, con l’esclusione dei periodi di avviamento e di arresto e dei periodi di guasto, salvo diversamente stabilito dalle normative adottate ai sensi dell’art. 271, comma 3, o della autorizzazione (art. 271, comma 14 e art. 273, comma 8 del D.Lgs. n. 152/06). Punto di emissione E1 - IMPIANTO REFORMER Portata massima [Nm3/h] 15.000 Altezza minima [m] 22 Durata [h/d] 24 Concentrazione massima ammessa inquinanti [mg/Nm3] Polveri totali 5 NOx 200 SOx 10

Si prende altresì atto delle caratteristiche dell’emissione in atmosfera continua ascrivibile al nuovo impianto per la produzione di azoto gassoso, costituita dal waste gas (composto da azoto, ossigeno e argon) sfiatato in atmosfera tramite la valvola automatica PV-8130MG. I flussi gassosi di scarto (continui e di emergenza) provenienti dallo stabilimento chimico Rivoira sono destinati al sistema Rete Torce e Forno Incenerimento Sfiati (FIS) di cui è dotato lo Stabilimento Multisocietario di Ravenna per la termodistruzione di una serie di sfiati gassosi non clorurati continui e discontinui (occasionali ovvero di emergenza). I due sistemi (Rete Torce e Forno FIS) sono complementari e integrati garantendo, la Rete Torce, la termodistruzione anche degli sfiati destinati, di norma, al FIS in caso di fermata o blocco di quest’ultimo; la Rete Torce è gestita dalla Società consortile Ravenna Servizi Industriali (R.S.I.), mentre il Forno FIS è gestito dalla Società Ecologia Ambiente.

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Al sistema integrato Rete Torce – Forno FIS sono collegati gli impianti di Rivoira come di seguito specificato: • gli scarichi di esercizio di tutte le valvole di sfiato dai punti di bonifica delle linee/apparecchiature e

valvole di sfiato (dovute ad avviamenti o transitori) dell’impianto di purificazione gas di sintesi e connesso impianto Reformer per la produzione di gas sintesi sono di norma destinati al Forno FIS;

• gli scarichi di emergenza di tutte le valvole di sicurezza dell’impianto di purificazione gas di sintesi e connesso impianto Reformer per la produzione di gas sintesi sono indirizzati alla Torcia Isola 19.

Si prende infine atto della Torcia G nell’Isola 7 alla quale vengono convogliati gli scarichi della valvola automatica di sfiato del SynGas (gas di sintesi ricco di idrogeno) prodotto dall’impianto Reformer durante i transitori (avviamento, fermata, mancanza di prelievo di gas dall’impianto per la produzione di idrogeno posto a valle).

Prescrizioni 1. Deve essere rispettato quanto previsto al successivo punto F) “Sezione Piano di Monitoraggio

dell’impianto”, parte integrante della presente AIA. 2. La data, l’orario, il risultato delle misure di autocontrollo, le caratteristiche di funzionamento dell’impianto

nel corso dei prelievi dovranno essere annotati su un apposito registro con pagine numerate e bollate dal Servizio Territoriale di ARPA – Distretto Ravenna e firmato dal responsabile dell’impianto, a disposizione degli organi di controllo competenti.

3. Per la verifica del rispetto dei valori limite di emissione sopraindicati, dovranno essere utilizzati i metodi di prelievo e analisi e le strategie di campionamento adottati dall’UNI così come modificati con Decreto del 25/08/2000 ed integrati da norme tecniche di successiva emanazione.

4. Per l’effettuazione delle verifiche è necessario che i condotti di adduzione e scarico degli impianti di abbattimento siano dotati di prese di misura posizionate e dimensionate in accordo con quanto specificatamente indicato nella norma tecnica UNI 10169.

5. In caso di emissioni in atmosfera accidentali non prevedibili dovrà essere data comunicazione a mezzo fax nel più breve tempo possibile alla Provincia di Ravenna e all’ARPA secondo quanto stabilito dal Protocollo operativo relativo al sistema di allertamento e informazione in caso di eventi anomali sottoscritto dalle aziende dell’Area Chimica ed Industriale di Ravenna in data 19/09/2005.

6. In caso di incidenti che prevedano l’attivazione dei Piani di Emergenza Interna di sito e/o del Piano di Emergenza Esterna la comunicazione agli enti competenti dovrà essere effettuata secondo quanto previsto nei piani stessi.

7. Restando in capo a R.S.I. e Ecologia Ambiente la responsabilità della gestione del sistema Rete Torce - Forno FIS nel suo complesso e delle emissioni in atmosfera che ne derivano, i gestori coinsediati collegati al sistema ed in particolare Rivoira sono, in ogni caso, responsabili, per i flussi di loro competenza destinati alla termodistruzione, di garantire il rispetto di quanto segue:

- le condizioni e le caratteristiche; - la modalità di gestione prevista nella procedura di gestione del sistema torce di Sito e nella

procedura di gestione dei flussi verso il FIS per cui sono adottati specifici regolamenti interni.

E3) Scarichi idrici Nel sito produttivo in esame si individua un unico flusso di scarico di acque reflue industriali inorganiche destinato a trattamento nell’impianto centralizzato di depurazione della Società Ecologia Ambiente, che ai sensi di quanto previsto dall’art. 108 del D.Lgs. n. 152/06 è riconducibile alla fattispecie di “scarico parziale” di sostanze pericolose da sottoporre a regolamentazione ai limiti di batteria (piè d’impianto) nel punto di consegna al trattamento da parte della Società Ecologia Ambiente, secondo quanto previsto dal predetto decreto e dalla DGR. n. 1053/03 in materia di scarichi di sostanze pericolose. In particolare, con riferimento allo schema di seguito riportato nella Figura 1, le acque reflue industriali inorganiche riconducibili all’insediamento produttivo Rivoira, quali le acque meteoriche di dilavamento, le acque di raffreddamento e occasionalmente acque di condensa a perdere, sono convogliate alla rete fognaria denominata linea 4 presente nel Sito Multisocietario preposta all’allontanamento del flusso comune delle Società Coinsediate di acque reflue industriali inorganiche. Per le acque meteoriche di dilavamento e di processo inorganiche tutte le Società Coinsediate nello Stabilimento Multisocietario consegnano gli scarichi da trattare in diversi punti della rete, in cui sono individuati i corrispondenti pozzetti di consegna (rappresentati dai pozzetti RIV01, RIV02, RIV03, RIV04 per la Società Rivoira), assumendo la responsabilità condivisa della qualità dei reflui vettoriati nel punto finale del sistema fognario al punto di consegna all’Impianto TAS. La rete fognaria unitaria (linea 4), gestita dalla Società Consortile R.S.I., convoglia le acque reflue industriali inorganiche alla vasca di raccolta denominata S5 che viene assunta come punto di consegna del flusso cointestato ai limiti di batteria con l’impianto centralizzato di depurazione.

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Dalla predetta vasca di raccolta S5 il flusso unitario di acque reflue inorganiche delle Società Coinsediate viene rilanciato all’Impianto TAS per il trattamento chimico-fisico nella sezione TAPI. Si rileva inoltre un flusso di acque meteoriche di dilavamento proveniente dall’area di pertinenza dell’impianto TEXACO attualmente disattivato (Isola 7) che confluisce nella fogna acque di processo azotate dello Stabilimento Multisocietario; tale rete fognaria, di proprietà della Società Yara Italia, raccoglie le acque di processo azotate scaricate dagli impianti della stessa Società (linea 2).

Le ditte coinsediate nel Sito Multisocietario e la Società Ecologia Ambiente hanno redatto e sottoscritto il “Regolamento di gestione del sistema delle reti fognarie delle acque reflue industriali e meteoriche dell’insediamento multisocietario di Ravenna convogliate agli impianti della Società Ecologia Ambiente”. Tale Regolamento, che viene assunto integralmente ai fini della regolamentazione degli scarichi idrici parziali verso l’impianto centralizzato di depurazione, definisce le modalità operative, le competenze e la regolamentazione dei singoli flussi di scarico delle acque reflue industriali di ciascuna Società presente nel Sito Multisocietario, l’identificazione dei pozzetti di prelevamento al limite di batteria (pozzetti di consegna) e i valori limite di immissione che le acque reflue industriali devono rispettare per l’accettazione all’Impianto TAS, oltre ai programmi di monitoraggio. Il suddetto scarico di acque reflue industriali inorganiche provenienti dall’impianto chimico Rivoira e contenenti “sostanze pericolose”, tramite tubazione diretta, all’impianto centralizzato di trattamento (linea TAPI) della Società Ecologia Ambiente deve essere effettuato nel rispetto delle condizioni e prescrizioni di seguito indicate in continuità con la precedente autorizzazione.

Prescrizioni a) Lo scarico delle acque reflue industriali inorganiche al punto di consegna ai limiti di batteria

dell’impianto centralizzato di trattamento della Società Ecologia Ambiente s.r.l. è costituito da un flusso indifferenziato di acque di processo inorganiche unite ad acque reflue domestiche e acque meteoriche di dilavamento, contenenti “sostanze pericolose” in concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità, convogliato tramite un sistema fognario unitario a cui tutte le Società Coinsediate nello Stabilimento Multisocietario di Ravenna (Borregaard Italia S.p.A. – Cementerie Aldo Barbetti S.p.A. - Cray Valley Italia s.r.l. - Acomon s.r.l. – Ecofuel S.p.A. – Endura S.p.A. – Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing – Enipower S.p.A. – Ineos Vinyls Italia S.p.A. – Yara Italia S.p.A. – Polimeri Europa S.p.A. – Rivoira S.p.A. – Ravenna Servizi Industriali S.C.p.A. – Syndial S.p.A. – Vinavil S.p.A.) consegnano gli scarichi

altri coinsediati

Ecologia Ambiente TAPO

Rivoira

Ineos Vinyls Italia

Acomon

Borregaard Italia

Vinavil

Endura

Ecofuel

linea

3

Yara Italia

Polimeri Europa

linea

2

linea

1

linea 4

Ravenna Servizi Industriali

S 20

Scarico in

Canale Candiano

Reflui interni Ecologia Ambiente F2/F3/FIS + trattamento rifiuti ATB

Ecologia Ambiente

TAPI

Scarico in

Canale Cupa

Pialassa Baiona

Sfioro in canaletta acque meteoriche

Acque di raffreddamento

Enipower

S 33

Evonik Degussa

Italia

S 5

Fognatura acque “bianche” inorganiche Cray Valley Italia –

- Borregaard Italia – Ecofuel – - Endura - Enipower – Acomon -

- Ineos Vinyls Italia – Yara Italia – Polimeri Europa –

- Ravenna Servizi Industriali – - Rivoira – Syndial - Vinavil

Cementerie Aldo Barbetti

ENI

Polynt

Polynt

- Figura 1- Schema Sistema Fognario dello Stabilimento Multisocietario di Ravenna

Scarichi idrici parziali della Società Rivoira S.p.A. verso l’impianto centralizzato di trattamento della Società Ecologia Ambiente s.r.l.

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da trattare in diversi punti della rete, assumendo la responsabilità condivisa della qualità dei reflui vettoriati nel punto finale del sistema fognario al punto di consegna ad Ecologia Ambiente. Nello stesso sistema fognario possono eventualmente essere convogliati flussi occasionali, ma comunque programmati secondo i criteri del Regolamento di cui al successivo punto g), provenienti dai cosidetti well-point installati nel sito multisocietario in occasione di lavori di escavazione.

b) Il punto di consegna del flusso indifferenziato di acque reflue industriali inorganiche, ai limiti di batteria dell’impianto centralizzato di trattamento della Società Ecologia Ambiente s.r.l., è identificato nella vasca di raccolta denominata S5, come indicato nello schema riportato in Figura 1, parte integrante del presente provvedimento. Sulla rete fognaria unitaria (linea 4) sono stati altresì individuati singoli pozzetti di consegna da parte delle Società Coinsediate in corrispondenza dei limiti di batteria di ciascun gestore (rappresentati dai pozzetti RIV01, RIV02, RIV03, RIV04 per la Società Rivoira); tali pozzetti sono riportati nella planimetria di cui al successivo punto n) e allegata al Regolamento di cui successivo punto g).

c) Lo scarico nel punto di consegna S5 è qualificato come “scarico parziale” di sostanze pericolose ai sensi dell’art. 108 del D.Lgs. n. 152/06 e della DGR. n. 1053/03.

d) L’elenco delle “sostanze pericolose” presenti nel flusso indifferenziato (vasca S5) in concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento è indicato nella Tabella 1 di seguito riportata, parte integrante del presente provvedimento, con i relativi limiti di rilevabilità da assumere.

- Tabella 1 - Limiti di rilevabilità dei metodi analitici per le sostanze pericolose presenti nello scarico

(vasca S5) delle acque reflue industriali inorganiche delle Società Coinsediate

Sostanza pericolosa Limite di rilevabilità [mg/l]

Arsenico 0,005 Cadmio 0,002 Cromo totale 0,008 Nichel 0,001 Piombo 0,004 Rame 0,001 Selenio 0,005 Zinco 0,001 Fenoli totali 0,001 Idrocarburi totali 0,1 1,2-Dicloroetano 0,001 1,1-Dicloroetano 0,001 Cloroformio (triclorometano) 0,001 IPA 0,00001 Cloruro di vinile (cloroetene) 0,001

Qualora dagli esiti dei programmi di autocontrollo e monitoraggio, ovvero dai controlli di ARPA, emerga la presenza di altre sostanze pericolose ovvero alcune non siano più rilevate, si dovrà provvedere all’aggiornamento della predetta tabella (Tabella 1), fermo restando quanto previsto al successivo punto e) relativamente ai limiti massimi ammissibili.

e) Lo scarico del flusso cointestato di acque reflue industriali inorganiche unite ad acque meteoriche di dilavamento e acque reflue domestiche, nel punto ufficiale di prelevamento P22 (vasca S5), dovrà essere conforme ai valori limite di emissione indicati per lo scarico in acque superficiali nella Tabella 3 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. n. 152/06, incluse le sostanze pericolose e i parametri specifici presenti in concentrazione superiore ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento indicati nella Tabella 1 soprariportata, con l’esclusione dei parametri Solidi Sospesi Totali, pH e Zinco. A tale riguardo lo scarico dovrà rispettare i valori limite di emissione indicati nell’omologa di accettazione del flusso cointestato stabilita da Ecologia Ambiente. Ai fini del rispetto dei limiti sopracitati nel punto di scarico cointestato (vasca S5), i singoli gestori dovranno garantire, nei pozzetti di consegna alla rete unitaria in corrispondenza dei limiti di batteria (rappresentati dai pozzetti RIV01, RIV02, RIV03, RIV04 per la Società Rivoira), il rispetto dei valori massimi per le sostanze pericolose indicati nelle rispettive omologhe effettuate secondo le modalità indicate nel Regolamento di cui al successivo punto g). Nei singoli pozzetti di consegna individuati ai limiti di batteria di ogni gestore coinsediato si procede all’eventuale prelievo di campioni contestualmente al prelievo nel punto P22 ovvero ai fini della rintracciabilità delle sostanze presenti nel punto S5. Ai fini della verifica del rispetto dei limiti indicati, le determinazioni analitiche sono, di norma, riferite ad un campione medio prelevato nell’arco di 3 ore secondo le modalità indicate al successivo punto l).

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f) Per le sostanze pericolose di cui ai precedenti punti c) e d) in caso di sostanze non contenute nella Tabella 3 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. n. 152/06, si assumono i valori limite relativi alle classi e/o famiglie di composti a cui tali sostanze sono riconducibili per similitudine e, in ogni caso, i limiti massimi di accettabilità indicati per tale flusso nell’omologa contenuta nel Regolamento di cui al successivo punto g). L’omologa di accettazione del flusso unitario di acque di processo inorganiche delle Società Coinsediate nel punto di consegna S5, sottoscritta dagli interessati, è parte integrante della presente autorizzazione e viene allegata. In caso di modifiche, la nuova scheda di omologa dovrà essere trasmessa alla Provincia di Ravenna e all’ARPA territorialmente competente.

g) Le condizioni definite con il “Regolamento di gestione del sistema delle reti fognarie delle acque reflue industriali e meteoriche dell’insediamento multisocietario di Ravenna convogliate agli impianti della Società Ecologia Ambiente” con i relativi allegati, sottoscritto da tutte le Società interessate, vengono acquisite come parte integrante della presente autorizzazione. Copia originale del Regolamento vigente è depositata presso la Provincia di Ravenna e il Servizio Territoriale ARPA di Ravenna. Tale Regolamento viene periodicamente sottoposto a revisioni e/o modifiche che devono essere comunicate alla Provincia di Ravenna e al Servizio ARPA sopracitato.

h) Devono essere assicurati gli autocontrolli previsti dal “Piano di Controllo del sistema delle reti fognarie delle acque reflue industriali e meteoriche dell’insediamento multisocietario di Ravenna” contenuti nel Regolamento di cui al precedente punto g), ricompresi nel Piano di Monitoraggio della Ditta Rivoira che costituisce parte integrante della presente autorizzazione (punto F dell’Allegato). In particolare, si dovrà procedere alle verifiche previste sui campioni di acque reflue prelevate nel punto di consegna finale S5 del flusso indifferenziato cointestato delle Società Coinsediate (linea 4) e nei singoli pozzetti di consegna sulla rete unitaria secondo i criteri, le modalità e le frequenze previste nell’Allegato 8 al Regolamento stesso.

i) Eventuali variazioni e/o integrazioni del Piano di Controllo previsto dal Regolamento di cui al precedente punto g) che si determinassero a seguito del recepimento delle prescrizioni di cui ai punti h) e j) dovranno essere gestite secondo quanto previsto allo stesso punto g).

j) I punti ufficiali di prelievo ai fini del controllo vanno mantenuti costantemente accessibili, a disposizione degli organi di vigilanza. Su di essi va garantita una periodica attività di manutenzione e sorveglianza per mantenere una costante efficienza del sistema. Il campionamento ufficiale sul punto P22 (vasca S5) ed eventualmente nei singoli pozzetti di consegna ai limiti di batteria di ciascun gestore coinsediato, viene effettuato tramite un prelievo di un campione medio nell’arco di 3 ore. Le determinazioni analitiche dei parametri (compresi i metalli pesanti) sono effettuate, di norma, sul campione tal quale, ad eccezione di Ferro, Manganese, Alluminio e Boro per cui la determinazione viene effettuata sul campione dopo sedimentazione di 2 ore, considerate le rese di abbattimento determinate su tali sostanze dal processo di sedimentazione dei Solidi Sospesi nella linea TAPI. Il prelievo nel punto ufficiale P22 da parte degli organi di controllo viene effettuato alla presenza di personale della Società R.S.I. in rappresentanza delle Società coinsediate.

k) Sul punto di prelievo ufficiale P22 (vasca S5) è installato un campionatore automatico gestito dalla Società R.S.I., mentre la misura di portata viene effettuata, tramite misuratore continuo, all’interno dei limiti di batteria della Società Ecologia Ambiente, sull’ingresso alla linea TAPI. Sempre all’interno dei limiti di batteria della linea di trattamento TAPI della Società Ecologia Ambiente provvede, tramite campionatore, al controllo delle sostanze pericolose con cadenza quindicinale.

l) La planimetria della rete fognaria denominata “Identificazione scarichi liquidi di stabilimento (fogna acqua inorganica) - Disegno RSI N. RA-GB-1121-E-06014-A rev. 0 del 19/02/2007” allegata al Regolamento di cui al precedente punto g) costituisce parte integrante della presente autorizzazione e va resa disponibile agli agenti accertatori in caso di eventuale controllo.

m) Ogni eventuale variazione strutturale che modifichi permanentemente il regime o la qualità degli scarichi va comunicata alla Provincia di Ravenna e all’ARPA territorialmente competente.

n) Nel caso si verifichino imprevisti tecnici ovvero eventi anomali che modificano provvisoriamente il regime e la qualità degli scarichi, ne va data immediata comunicazione alla Provincia di Ravenna e all’ARPA territorialmente competente. Nel Regolamento di cui al precedente punto g) sono definite le procedure con cui vengono gestite le verifiche periodiche sui limiti stabiliti nelle omologhe e le eventuali relative non conformità. Nello stesso Regolamento sono altresì codificati i diversi casi riconducibili ad anomalie e/o emergenze che possono determinare impatti sullo scarico finale del depuratore centralizzato. Per tali evenienze, che devono essere comunicate, vengono definiti i criteri e le procedure di intervento.

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o) Per quanto non disposto con la presente autorizzazione è in ogni caso fatto salvo quanto previsto dal Regolamento di cui al precedente punto g). Si fa riserva di aggiornare e /o modificare le prescrizioni di cui ai punti c), e), f) sulla base di eventuali direttive applicative del D.Lgs. n. 152/06.

p) Relativamente alla compresenza di acque reflue industriali e di acque reflue meteoriche e dilavamento nella fognatura unitaria che recapita nel punto di consegna S5, viene assunto il progetto definitivo presentato in applicazione della DGR n. 286/05 per l’intercettazione e il trattamento delle acque di prima pioggia. Il progetto definitivo è articolato in 2 stralci fra loro complementari di competenza, rispettivamente, di Yara Italia S.p.A. per le aree di propria pertinenza e di Ravenna Servizi Industriali S.C.p.A. (R.S.I.) per le restanti aree del sito multisocietario di competenza di tutte le altre società coinsediate e cointestate nell’autorizzazione. La realizzazione degli interventi per la regimazione e il trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia deve essere completata entro il 31/12/2009. Tre mesi prima del completamento degli interventi, a cura di Yara Italia e R.S.I. deve essere trasmessa una nota tecnica ai fini dell’eventuale aggiornamento dell’autorizzazione.

- Figura 2 - Planimetria della rete fognaria delle acque di processo inorganiche

dello Stabilimento Multisocietario di Ravenna - Società Rivoira S.p.A. (Isola 14)

E4) Consumi idrici Il gestore, attraverso gli strumenti gestionali in suo possesso, deve utilizzare in modo ottimale la risorsa idrica, con particolare riguardo alle MTD. Il gestore è tenuto ad effettuare gli autocontrolli dei propri prelievi idrici secondo quanto stabilito nel Piano di Monitoraggio: questo tipo di dati relativi ai consumi idrici saranno inseriti nel rapporto annuale come indicato al successivo punto F) – “Sezione Piano di Monitoraggio dell’impianto”, parte integrante della presente autorizzazione.

E5) Emissioni sonore L’impianto chimico Rivoira è ubicato nell’area chimica e industriale di Ravenna e, precisamente, all’interno dello Stabilimento Multisocietario. In particolare, tale impianto che si estende su un’area di circa 2.800 m2 a fronte di una superficie globale del petrolchimico di Ravenna di circa 270 ettari, è collocato in posizione centrale nel Sito Multisocietario (Isola 14). L’area oggetto di studio viene ad interessare il Comune di Ravenna, il quale nel settembre 1992 ha predisposto la classificazione acustica in zone del proprio territorio ai sensi del DPCM 01/03/1991; tale zonizzazione è valida in regime transitorio.

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In tali condizioni i limiti da tenere in considerazione sono quelli indicati dal DPCM 01/03/1991 – DPCM 14/11/1997; per poter confrontarsi con i valori limite di immissione applicabili è stata fatta l’ipotesi di una futura zonizzazione acustica. In particolare, in previsione di una futura adozione da parte del Comune di Ravenna della zonizzazione acustica definitiva, ed ai fini di una più corretta valutazione, seguendo i criteri dettati dalla DGR n. 2053/01 “Criteri e condizioni per la classificazione acustica del territorio” si è valutato lo scenario più verosimile di classificazione del territorio prendendo come riferimento il PRG vigente. L’area di interesse ricade all’interno della zona D5 “comparti produttivi soggetti a programmi unitari di intervento”, di cui all’art. VII.12 delle norme di attuazione del PRG vigente del Comune di Ravenna; nello specifico, con riferimento al Comparto produttivo all’interno del quale si trova Borregaard Italia, denominato “ENICHEM-ANIC – zona portuale”, si evidenzia che tra i vari sub-comparti costituiti per entità produttive omogenee introdotti dal relativo Programma Unitario di Comparto (PUC), Rivoira ricade all’interno del sub-comparto (A) “Enichem”. In applicazione dei criteri del DPCM 01/03/1991, il Comune di Ravenna ha provveduto ad attribuire a tale area la classe acustica VI (area esclusivamente industriale), con limiti di immissione sonora di 70 dBA sia nel periodo diurno che notturno. In base all’inquadramento territoriale sopradescritto, tutti i recettori potenzialmente esposti alle emissioni sonore provenienti dallo stabilimento Rivoira sono riconducibili pertanto alla classe VI in quanto interni allo Stabilimento Multisocietario di Ravenna e il limite di zona VI dista dai confini dell’impianto chimico in oggetto non meno di 500 m; il ricettore più critico risulta la palazzina uffici di Borregaard Italia nell’adiacente Isola 13. Dalle indagini svolte non si evidenziano comunque problematiche sotto l’aspetto dell’inquinamento acustico prodotto connesso all’esercizio dello stabilimento chimico Rivoira.

E6) Produzione rifiuti La produzione dei principali rifiuti derivanti dalle attività svolte all’interno dello stabilimento chimico Rivoira ha carattere periodico, in funzione della tipologia dei rifiuti stessi (catalizzatori, carbone attivo e adsorbente esausti). Al momento della produzione, tali rifiuti sono confezionati in big-bags direttamente allo scarico e contestualmente inviati a smaltimento esterno senza pertanto realizzarne il deposito (neanche temporaneo). Per tutte le altre tipologie di rifiuti prodotti, riconducibili sostanzialmente all’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti oltre che imballaggi, in attesa del conferimento a terzi per le opportune operazioni di recupero/smaltimento, è consentito il deposito temporaneo nelle preposte aree individuate nel sito, purché attuato in conformità a quanto previsto dall’art. 183 del D.Lgs. n. 152/06 ovvero nelle procedure gestionali individuate dalle MTD. In generale, per tutti i rifiuti prodotti, la loro classificazione e la loro gestione dovrà avvenire secondo quanto previsto alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/06, anche attraverso l’utilizzo di determinazioni di carattere analitico; il gestore è tenuto a verificare che il soggetto a cui consegna i rifiuti sia in possesso delle necessarie autorizzazioni.

E7) Consumi energetici Il gestore, attraverso gli strumenti gestionali in suo possesso, deve utilizzare in modo ottimale l’energia, con particolare riguardo alle MTD. Il gestore è tenuto ad effettuare gli autocontrolli dei propri consumi energetici, sia elettrici che termici, secondo quanto stabilito nel Piano di Monitoraggio: questo tipo di dati saranno inseriti nel rapporto annuale come indicato al successivo punto F) – “Sezione Piano di Monitoraggio dell’impianto”, parte integrante della presente autorizzazione.

E8) Preparazione all’emergenza Con riferimento al Sistema di Gestione Ambientale (SGA) conforme alla norma UNI EN ISO 14001 già adottato dalla Ditta, integrato con la parte riguardante il Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) previsto dal D.Lgs. n. 334/99 e s.m.i., tutte le emergenze dovranno essere gestite secondo le procedure individuate nel suddetto Sistema, compresa la preparazione del personale; a tale scopo con cadenza annuale andrà aggiornato il SGA. In caso di emergenza ambientale, il gestore deve immediatamente provvedere agli interventi di primo contenimento del danno informando dell’accaduto la Provincia di Ravenna e l’ARPA, telefonicamente e via fax; successivamente il gestore è tenuto ad effettuare gli opportuni interventi di bonifica.

E9) Dismissione e ripristino del sito Fondata nel 1920, Rivoira è stata una delle prime aziende in Italia ad operare nel settore dei gas industriali; oggi fa parte del gruppo multinazionale PRAXAIR, leader nella produzione e distribuzione dei gas e nello sviluppo di nuove tecnologie. Lo stabilimento Rivoira di Ravenna, inserito nel Distretto Chimico e Industriale di Ravenna storicamente nato con lo Stabilimento ANIC nel 1957 e sviluppatosi e diversificatosi nel corso degli anni con la presenza di numerose importanti realtà industriali operanti per la quasi totalità nel settore della chimica, ha iniziato la sua attività nel 1998; il sito di interesse è stato pertanto occupato in un’epoca relativamente recente.

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Nella considerazione che al tempo di un eventuale futuro intervento di ripristino ambientale dell’area, gli impianti e le strutture potrebbero aver subito modifiche e integrazioni oggi non prevedibili, in risposta ad esigenze funzionali e a vincoli normativi futuri, non appare pertanto realistico delineare oggi un piano di ripristino e reinserimento del sito. All’atto della cessazione dell’attività, il sito su cui insiste l’impianto chimico Rivoira dovrà essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale, tenendo conto delle potenziali fonti permanenti di inquinamento del suolo e del sottosuolo ovvero degli eventi accidentali che si siano manifestati durante l’esercizio. In ogni caso il gestore dovrà provvedere a: • lasciare il sito in sicurezza; • svuotare vasche, serbatoi, contenitori, reti di raccolta acque reflue (canalette, fognature) provvedendo ad

un corretto recupero ovvero smaltimento del contenuto; • rimuovere tutti i rifiuti provvedendo ad un corretto recupero ovvero smaltimento degli stessi. Prima di effettuare le operazioni di ripristino del sito, la Ditta dovrà comunicare alla Provincia di Ravenna un cronoprogramma di dismissione approfondito, relazionando sugli interventi previsti. F) SEZIONE PIANO DI MONITORAGGIO DELL’IMPIANTO

F1) Finalità del monitoraggio Il monitoraggio è mirato principalmente a: • verifica del rispetto dei valori di emissione previsti dalla normativa ambientale vigente; • raccolta dati per la conoscenza del consumo di risorse e degli impatti ambientali dell’azienda inserita nel

contesto territoriale in cui opera; • all’implementazione del Sistema di Gestione Integrato (SGI) con procedure del Sistema di Gestione

Ambientale (SGA) per rispondere alle esigenze di controllo e conoscenza degli impatti.

F2) Tipologia del monitoraggio E’ stata svolta un’analisi dell’impianto finalizzata alla stima dei livelli di rischio potenziale di inquinamento dell’ambiente. In base alle risultanze di queste stime si è definito il Piano di Monitoraggio aziendale che individua: • i parametri significativi dell’attività dell’azienda caratterizzanti le emissioni idriche e in atmosfera; • le frequenze dei monitoraggi; • i metodi di campionamento e analisi, nonché i riferimenti per la stima dell’incertezza del dato; • i monitoraggi in condizioni eccezionali prevedibili; • le comunicazioni degli esiti dei controlli e dei monitoraggi all’Autorità competente.

La documentazione presentata costituente il Piano di Monitoraggio è vincolante al fine della presentazione dei dati relativi alle attività, di seguito indicate per le singole matrici, monitorate. Qualsiasi variazione in relazione alle metodiche analitiche, strumentazione, modalità di rilevazione, ecc. dovranno essere tempestivamente comunicate all’Autorità competente e ad ARPA: tale comunicazione costituisce modifica del Piano di Monitoraggio. Tutte le verifiche analitiche e gestionali svolte in difformità a quanto previsto dalla presente AIA verranno considerate non accettabili e dovranno essere ripresentate nel rispetto di quanto sopraindicato.

F3) Prescrizioni Generali • Il gestore dovrà attuare il presente Piano di Monitoraggio rispettando frequenza, tipologia e modalità dei

diversi parametri da controllare. • Il gestore è tenuto a mantenere in efficienza i sistemi di misura relativi al presente Piano di Monitoraggio,

provvedendo periodicamente alla loro manutenzione e alla loro riparazione nel più breve tempo possibile.

• ARPA effettuerà i controlli programmati dell’impianto rispettando quanto previsto al successivo punto G) - Piano di Controllo, parte integrante della presente autorizzazione.

• ARPA può effettuare il controllo programmato in contemporanea agli autocontrolli del gestore. • Come previsto dall’art. 7 comma 6) del D.Lgs. n. 59/05, la Ditta è tenuta a redarre annualmente una

relazione descrittiva delle attività di monitoraggio effettuate e dei relativi risultati con una verifica di conformità rispetto ai limiti e alle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione. Tale relazione deve essere inviata a questa Provincia, al Comune di Ravenna e all’ARPA territorialmente competente entro il 30 aprile dell’anno successivo al presente provvedimento. Una volta disponibili saranno forniti al gestore i modelli standard per il reporting dei dati. Fino a quel tempo i dati del monitoraggio vengono forniti sulla base di formati standard eventualmente già in uso ovvero su modelli predisposti dal gestore stesso.

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SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE IN NORMALI CONDIZIONI DI ESERCIZIO E IN CONDIZIONI ECCEZIONALI PREVEDIBILI

Gli impianti dovranno essere eserciti secondo le procedure previste dal SGA conforme alla norma UNI EN ISO 14001 già adottato dalla Ditta, opportunamente modificate, ove necessario, dalle prescrizioni indicate nel presente Piano di Monitoraggio. Deve essere garantito il corretto funzionamento dei sistemi analitici e strumentali di cui dispongono gli impianti, con particolare riguardo ai sistemi asserviti alla sicurezza ambientale, che segnalando andamenti anomali concorrono a prevenire possibili situazioni di emergenza ambientale. Nel caso in cui si verifichino delle particolari circostanze quali superamento dei VLE (Valori Limite Emissioni), emissioni non controllate da punti di emissione non regolati dall’AIA, malfunzionamenti e fuori uso dei sistemi di controllo e monitoraggio, incidenti, oltre a mettere in atto le procedure previste dai Piani di Emergenza di sito, occorrerà avvertire la Provincia di Ravenna, l’AUSL, l’ARPA territorialmente competente e il Comune di riferimento nel più breve tempo possibile anche rivolgendosi ai servizi di pubblica emergenza (118) e per le vie brevi con contatto telefonico diretto.

MATRICE ARIA Tenendo in considerazione quanto indicato al precedente punto E2) “Emissioni in atmosfera”, il Piano di Monitoraggio aziendale prevede, vista la produzione di idrogeno svolta nell’impianto di purificazione di gas di sintesi e connesso impianto Reformer per la produzione di gas di sintesi, oltre la produzione di gas tecnici (ossigeno, azoto, argon) aria strumenti e aria servizi svolta nell’impianto criogenico di frazionamento aria e liquefazione/compressione fluidi, il monitoraggio del flue gas derivante dalla combustione di metano, waste gas (da impianto di purificazione gas di sintesi) e rich gas (da Ecofuel) nel forno R4101 dell’impianto Reformer; in particolare:

Per il punto di emissione E1 la Ditta è tenuta ad effettuare almeno un autocontrollo semestrale per tutti i parametri autorizzati (Polveri, NOx, SOx); con la medesima frequenza la Ditta effettua altresì la misura del diossido di carbonio (CO2).

Per la verifica dei parametri sopraindicati si fa riferimento ai metodi indicati dall’azienda con le relative incertezze e precisamente: Parametro Metodo Portata massima UNI 10169/01 Velocità effluente UNI 10169/01 Temperatura UNI 10169/01 Polveri totali UNI EN 13284-1 Ossidi di azoto (come NO2) UNI 9970

Ossidi di zolfo (come SO2) UNI 9967 UNI 10246-1

CO2 UNI 9968

L’impianto di combustione afferente al punto di emissione E1 è inoltre dotato di sistema per il monitoraggio in continuo dell’eccesso di ossigeno ai bruciatori.

Modalità operative Per la verifica dei limiti dovranno essere utilizzati dei format specifici di ritorno delle informazioni, oltre ai risultati degli autocontrolli; in particolare possono essere considerate ottimali le informazioni previste ed indicate dal Rapporto ISTISAN 91/41, punto 7 ovvero:

ditta, impianto, fase di processo, condizioni di marcia e caratteristiche dell’emissione; data del controllo; area della sezione di campionamento, temperatura, umidità e velocità dell’effluente; portata volumetrica e percentuale di ossigeno; metodo di campionamento ed analisi, durata del campionamento; risultati della misura: sostanza determinata, concentrazione e unità di misura; condizioni di normalizzazione dei risultati della misura.

Tali informazioni possono essere anche riportate in documenti quali verbali di prelievo, schede di misura e campionamento alle emissioni, ecc. che vengono allegati ai rapporti di prova o ai rapporti tecnici. I risultati dei controlli e la relativa relazione tecnica, previsti dal Piano di autocontrollo, devono essere tenuti a disposizione degli enti di controllo. Tale relazione tecnica dovrà contenere le valutazioni in merito al rispetto o meno dei valori limite autorizzati.

Verifica di conformità e rispetto dei limiti Per ogni misura di inquinante e/o parametro di riferimento effettuata alle emissioni in atmosfera sia in maniera continua che periodica, deve essere reso noto dal laboratorio/sistema di misura l’incertezza della

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misura con un coefficiente di copertura almeno pari a 2 volte la deviazione standard (P95%) del metodo utilizzato. Per la verifica delle caratteristiche delle emissioni autorizzate possono essere utilizzati:

metodi UNI/Unichim/UNI EN metodi normati metodi ufficiali (nazionali o internazionali) o pubblicati su autorevoli riviste scientifiche

I metodi utilizzati alternativi e/o complementari ai metodi ufficiali devono avere un limite di rilevabilità complessivo che non ecceda il 10% del valore limite stabilito. In casi particolari l’utilizzo di metodi con prestazioni superiori al 10% del limite deve essere preventivamente concordato con la Provincia ed ARPA. Qualora non fosse indicata l’incertezza della misura eseguita si prenderà in considerazione il valore assoluto della misura per il confronto con il limite stabilito. I rapporti di prova relativi agli autocontrolli devono riportare, insieme al valore del parametro analitico, il metodo utilizzato e la relativa incertezza estesa (P95%) conformi, devono riportare altre all’esito analitico, anche le condizioni di assetto dell’impianto durante l’esecuzione del rilievo, se pertinenti. Per quanto concerne i metodi presentati dal laboratorio di riferimento nel Piano di Monitoraggio, si ribadisce che al momento della presentazione dei rapporti di prova, relativi a quanto previsto nel Piano stesso, dovrà essere data evidenza dell’incertezza estesa associata al dato analitico. Si rammenta altresì che l’incertezza estesa deve essere compatibile con i coefficienti di variazione (Cv) di ripetibilità indicati nei Metodi ufficiali.

Accessibilità dei punti di prelievo e loro caratteristiche I camini in cui si devono eseguire i controlli manuali e/o automatici devono essere dotati di prese di misura posizionate in accordo a quanto specificato nei metodi di riferimento e dimensionate in accordo a quanto indicato dall’ARPA. Per quanto riguarda l’accessibilità, per l’esecuzione dei controlli alle emissioni autorizzate, l’azienda è tenuta a renderle accessibili e campionabili secondo quanto previsto dalle norme tecniche (UNI 10169, ecc.) e dalle normative vigenti sulla sicurezza. Per quanto riguarda i lavori da eseguire per svolgere i controlli alle emissioni in atmosfera, la loro numerazione (in modo indelebile), il corretto posizionamento e dimensionamento delle prese di misura, nonché l’accesso alle stesse in condizioni di sicurezza, tali compiti possono essere verificati e prescritti da ARPA, che ne può fissare i termini temporali per la loro realizzazione. Nel caso tali prescrizioni non venissero realizzate nei tempi richiesti, le emissioni saranno considerate non campionabili.

MATRICE ACQUA L’azienda è insediata all’interno dello Stabilimento Multisocietario presente nell’area chimica e industriale di Ravenna nel quale è vigente il “Regolamento di gestione del sistema delle reti fognarie delle acque reflue industriali e meteoriche dell’insediamento multisocietario di Ravenna convogliate agli impianti della Società Ecologia Ambiente” che definisce le modalità operative, le competenze e la regolamentazione dei singoli flussi di scarico delle acque reflue industriali di ciascuna Società presente nel Sito Multisocietario, l’identificazione dei pozzetti di prelevamento al limite di batteria (pozzetti di consegna) e i valori limite di immissione che le acque reflue industriali devono rispettare per l’accettazione all’Impianto TAS, oltre ai programmi di monitoraggio. Secondo le indicazioni del Regolamento Fognario dello Stabilimento Multisocietario sottoscritto da Rivoira, risulta predisposta apposita procedura per la gestione, oltre che delle attività di controllo interne di monitoraggio degli scarichi idrici, anche di eventuali situazioni anomale ovvero di emergenza. Nel caso di scarichi idrici di emergenza dovuti a rotture, errori di manovra, malfunzionamenti di apparecchiature, parallelamente alle attività necessarie per intercettare e arginare lo sversamento, viene avvisato l’impianto centralizzato di trattamento di Ecologia Ambiente con un fonogramma che individua la fogna interessata e riporta una stima dell’entità del flusso di scarico, la durata, le sostanze inquinanti, ecc. Tenendo in considerazione quanto indicato al precedente punto E3) “Scarichi idrici”, il Piano di Monitoraggio prevede con cadenza programmata i seguenti autocontrolli aziendali delle acque reflue inorganiche come previsto dal “Piano di Controllo del sistema delle reti fognarie delle acque reflue industriali e meteoriche dell’insediamento multisocietario di Ravenna”, parte integrante del predetto Regolamento Fognario.

Oltre alle verifiche previste sui campioni di acque reflue prelevate nel punto di consegna finale S5 del flusso indifferenziato cointestato delle Società Coinsediate (linea 4), per ciascun utente della rete fognaria unitaria sono individuati ai limiti di batteria di ogni gestore coinsediato dei pozzetti di consegna sui quali vengono effettuati i controlli dei parametri previsti nell’omologa di riferimento. A tal proposito per lo scarico di acque reflue industriali inorganiche contenenti “sostanze pericolose”, tramite tubazione diretta, all’impianto centralizzato di trattamento (linea TAPI) della Società Ecologia Ambiente, la Ditta è tenuta ad effettuare le seguenti verifiche sui campioni di acque reflue prelevate nei pozzetti RIV01, RIV02, RIV03, RIV04:

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RIV01, RIV02, RIV03, RIV04 Determinazioni Frequenza

Materiale in sospensione semestrale pH semestrale Azoto nitroso semestrale Azoto nitrico semestrale Azoto totale (TKN+Nitrico+Nitroso) trimestrale Alluminio semestrale Arsenico semestrale Cadmio semestrale Cromo esavalente semestrale Cromo totale semestrale Ferro semestrale Manganese semestrale Mercurio semestrale Nichel semestrale Piombo semestrale Rame semestrale Selenio semestrale Zinco semestrale Fluoruri semestrale Fosforo totale mensile Solfuri totali trimestrale Fenoli totali semestrale COD semestrale Idrocarburi totali semestrale Tensioattivi totali semestrale Pesticidi fosforati semestrale Idrocarburi policiclici aromatici semestrale Solventi organici aromatici semestrale Solventi organici azotati semestrale Solventi organici alogenati semestrale

Per la verifica dei parametri sopraindicati si fa riferimento ai metodi analitici e relativi limiti di rilevabilità previsti dal sopracitato Piano di Controllo contenuto nel Regolamento Fognario e precisamente:

Determinazioni Metodi Limiti di rilevabilità Materiale in sospensione APAT CNR IRSA 2090B Man 29/2003 10 mg/l pH APAT CNR IRSA 2060 Man 29/2003 0,05 Azoto nitroso APAT CNR IRSA 4050C Man 29/2003 0,025 mg/l N Azoto nitrico APAT CNR IRSA 4020 Man 29/2003 0,1 mg/l N Azoto totale (TKN+Nitrico+Nitroso) Vedere: TKN, Azoto Nitroso, Azoto Nitrico Alluminio EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,01 mg/l Al Arsenico EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,005 mg/l As Cadmio EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,002 mg/l Cd Cromo esavalente APAT CNR IRSA 3150 C Man 29/2003 0,1 mg/l Cr Cromo totale EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,008 mg/l Cr Ferro EPA 6010C 2000 – EPA 3015A 1998 0,05 mg/l Fe Manganese EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,002 mg/l Mn Mercurio EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,0001 mg/l Hg Nichel EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,001 mg/l Ni Piombo EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,004 mg/l Pb Rame EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,001 mg/l Cu Selenio EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,005 mg/l Se Zinco EPA 6020A 1998 + EPA 3015A 1998 0,001 mg/l Zn Fluoruri APAT CNR IRSA 4020 Man 29/2003 0,1 mg/l Fl Fosforo totale APAT CNR IRSA 4110A2 Man 29/2003 0,06 mg/l P Solfuri totali APAT CNR IRSA 4160 Man 29/2003 1 mg/l H2S Fenoli totali APAT CNR IRSA 5070A2 Man 29/2003 0,001 mg/l COD ISO 15705 - 2002 20 mg/l O2 TKN (Azoto totale Kiedahl) IRSA CNR 5030 Quad. 100/1994 1 mg/l Idrocarburi totali (come n-esano) EPA 8015D 2003 – EPA 5021A 2003 0,1 mg/l Tensioattivi anionici (MBAS) APAT CNR IRSA 5170 Man 29/2003 0,05 mg/l Tensioattivi non ionici UNI 10511-2 1996 0,05 mg/l Tensioattivi totali Vedere: Tensioattivi anionici, tensioattivi non ionici

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Determinazioni Metodi Limiti di rilevabilità Pesticidi fosforati EPA 3510C 1996 + EPA 8270D 2006 0,01 mg/l Idrocarburi policiclici aromatici EPA 8270 D 2006 + EPA 3510C 1996 0,01 μg/l Solventi organici aromatici EPA 8260C 2006 – EPA 5030C 2003 0,001 mg/l Solventi organici azotati EPA 8260C 2006 – EPA 5030C 2003 0,05 mg/l Solventi organici alogenati EPA 8260C 2006 – EPA 5030C 2003 0,001 mg/l

Modalità operative I campionamenti dovranno essere effettuati nei punti denominati RIV01, RIV02, RIV03, RIV04 indicati nella planimetria di cui al punto l) del precedente punto E3) “Scarichi idrici”, con le modalità previste nel “Regolamento di gestione del sistema delle reti fognarie delle acque reflue industriali e meteoriche dell’insediamento multisocietario di Ravenna convogliate agli impianti della Società Ecologia Ambiente”, acquisito come parte integrante della presente AIA.

Verifica di conformità e rispetto dei limiti Per ogni misura di inquinante e/o parametro di riferimento effettuata allo scarico sia in maniera continua che periodica deve essere reso noto dal laboratorio/sistema di misura l’incertezza della misura con un coefficiente di copertura almeno pari a 2 volte la deviazione standard (P95%) del metodo utilizzato. Per la verifica delle caratteristiche delle emissioni autorizzate possono essere utilizzati:

Metodi normati quali: - Metodiche previste nel Decreto 31 gennaio 2005 “Emanazione di line Guida per l’individuazione e

l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell’allegato I del Decreto legislativo n. 59/05

- Manuale n° 29/2003 APAT/IRSA-CNR Metodi normati emessi da Enti di normazione

- UNI/Unichim/UNI EN - ISO - ISS (Istituto Superiore Sanità) - Standard Methods for the examination of water and wastewater (APHA-AWWA-WPCF)

I metodi utilizzati alternativi e/o complementari ai metodi ufficiali devono avere un limite di rilevabilità complessivo che non ecceda il 10% del valore limite stabilito. I casi particolari con l’utilizzo di metodi con prestazioni superiori al 10% del limite devono essere preventivamente concordati con la Provincia e ARPA. Qualora non fosse indicata l’incertezza della misura eseguita si prenderà in considerazione il valore assoluto della misura per il confronto con il limite stabilito. I rapporti di prova relativi agli autocontrolli devono riportare insieme al valore del parametro analitico il metodo utilizzato e la relativa incertezza (P95%) conformi devono riportare oltre all’esito analitico anche le condizioni di assetto dell’impianto durante l’esecuzione del rilievo se pertinenti.

Accessibilità dei punti di prelievo e loro caratteristiche Il punto di prelievo dovrà essere posizionato e manutentato in modo da garantire l’accessibilità in ogni momento e da permettere il campionamento in sicurezza nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza. Inoltre l’azienda dovrà assicurare la presenza di idonei strumenti per l’apertura (chiavi, paranchi, ecc) del pozzetto d’ispezione onde consentire il prelievo dei reflui. Il pozzetto di campionamento, parimenti agli altri manufatti quali tubazioni, sistemi di depurazione e trattamento, pozzetti di raccordo ecc, dovranno sempre essere mantenuti in perfetta efficienza e liberi da sedimenti, al fine di permettere il regolare deflusso dei reflui e la loro depurazione.

MATRICE RUMORE Nel caso di installazione di nuove significative sorgenti di rumore dovrà essere effettuata un’indagine previsionale di impatto ai sensi della DGR n. 673/04; tale relazione dovrà essere inviata alla Provincia di Ravenna, all’ARPA territorialmente competente e al Comune di pertinenza. coefficiente di copertura almeno pari a 2 volte la deviazione standard (P95%) del metodo utilizzato.

MATRICE SUOLO E SOTTOSUOLO Nel perimetro di stabilimento non sono presenti serbatoi interrati; gli impianti in oggetto inoltre non trattano ovvero non hanno al proprio interno fluidi organici a parte minime quantità di oli per la lubrificazione delle parti meccaniche rotanti, per cui sono previsti appositi pozzetti stagni atti a raccogliere e accumulare le eventuali emulsioni in uscita dai drenaggi dei compressori. In merito alla componente ambientale suolo e sottosuolo, lo stabilimento Rivoira si configura come società in diritto di superficie, mentre il proprietario dei terreni è Polimeri Europa S.p.A. (ex Enichem) che ha predisposto, congiuntamente alle altre Società coinsediate nel Sito Multisocietario “ex Enichem” di Ravenna, un Piano di Caratterizzazione di sito comprendente anche le aree occupate dalle Società coinsediate con diritto di superficie (tra cui appunto Rivoira) e aderisce al Protocollo di Intesa per la gestione ambientale del

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Distretto Chimico e Industriale, in attuazione del quale sono previsti periodici monitoraggi volti ad identificare i possibili impatti delle attività industriali sulla falda freatica, attraverso una caratterizzazione idrodinamica del flusso di falda, nonché una caratterizzazione del chimismo delle acque sotterranee.

MATERIE PRIME E DI SERVIZIO/AUSILIARIE - PRODOTTI Per quanto attiene al ciclo produttivo, la Ditta dovrà registrare con scadenza almeno quadrimestrale e tenere a disposizione dell’Autorità competente i consumi delle materie prime e di servizio/ausiliarie (così come indicate nella Scheda C della domanda di AIA). La Ditta dovrà registrare con scadenza almeno quadrimestrale e tenere a disposizione dell’Autorità competente le quantità dei prodotti ottenuti (secondo lo schema della Tabella D1 – Scheda D della domanda di AIA); con la medesima frequenza dovrà altresì essere aggiornata la Tabella D2 – Scheda D della domanda di AIA relativa ai prodotti intermedi che si ottengono nel processo produttivo di idrogeno. Tutte le registrazioni e i consuntivi annuali devono essere resi disponibili alle autorità di controllo.

CONSUMI IDRICI E ENERGETICI Il controllo dei consumi idrici ed energetici (elettrici e termici) da parte della Ditta dovrà essere effettuato mensilmente con la verifica dei lettori fiscali e la registrazione dei dati in opportuni files di gestione aziendali. Tutte le registrazioni e i consuntivi annuali devono essere resi disponibili alle autorità di controllo.

INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE Per quanto attiene agli indicatori di prestazione ambientale dell’impianto, si prende atto della proposta formulata dalla Ditta in merito ad alcuni indicatori che a partire dai dati noti di produzione, consumo di materie prime ovvero risorse idriche ed energetiche, emissioni rendono conto della performance ambientale dell’impianto e possono pertanto essere utilizzati come indicatori indiretti di impatto ambientale, quali: • Indice specifico di consumo di gas naturale per la produzione di idrogeno - riferito all’unità di prodotto

finito – Quantità totale di gas naturale consumato (metano chimico+metano termico) / quantità totale di idrogeno gas prodotto [Nm3 di gas naturale consumato / Nm3 di idrogeno gas prodotto] L’impianto per la produzione di idrogeno è costituito dall’unità Steam Reformer, dove si produce la miscela ricca di idrogeno denominata syngas, e dall’unità di purificazione idrogeno, dove il syngas viene purificato per la produzione di idrogeno puro con produzione di waste gas. L’unità Steam Reformer consuma gas naturale sia per il processo di reazione con il vapore (metano chimico, circa il 95% del totale), sia per la generazione di calore nel reattore (metano termico, circa il 5% del totale).

• Indice specifico di consumo di energia elettrica per la produzione di idrogeno - riferito all’unità di prodotto finito – Quantità totale di energia elettrica consumata (nell’unità Steam Reformer+nell’unità purificazione idrogeno) / quantità totale di idrogeno gas prodotto [kWh di energia elettrica consumata / Nm3 di idrogeno gas prodotto] Le due unità Steam Reformer e di purificazione idrogeno consumano una quantità ridotta di energia elettrica per pompe, ventilatori, compressori e servizi ausiliari.

• Indice specifico di consumo di energia termica per la produzione di idrogeno - riferito all’unità di prodotto finito – Quantità totale di energia termica consumata da fonti esterne (da metano+da rich gas) / quantità totale di idrogeno gas prodotto [kWh di energia termica da fonti esterne consumata / Nm3 di idrogeno gas prodotto] L’unità Steam Reformer utilizza come combustibili per la generazione di calore nel reattore R-4101 (necessario per sostenere la reazione endotermica di reforming), oltre a waste gas derivante dall’unità di purificazione syngas, metano termico e rich gas proveniente dallo stabilimento Ecofuel. Il waste gas costituisce un fluido intermedio nel processo di produzione di idrogeno; l’energia termica prodotta nel reattore R-4101 e proveniente da fonti esterne è pertanto quella derivante dalla combustione di metano e rich gas.

• Indice specifico di consumo di energia totale per la produzione di idrogeno - riferito all’unità di prodotto finito – Quantità totale di energia (elettrica+termica) consumata / quantità totale di idrogeno gas prodotto [kWh di energia elettrica e termica da fonti esterne consumata / Nm3 di idrogeno gas prodotto]

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• Indice specifico di consumo di acqua demineralizzata per la produzione di idrogeno - riferito all’unità di prodotto finito – Quantità totale di acqua demineralizzata consumata / quantità totale di idrogeno gas prodotto [m3 di acqua demineralizzata consumata / Nm3 di idrogeno gas prodotto] L’unità Steam Reformer prevede l’utilizzo di acqua demineralizzata che, trasformata in vapore nell’unità stessa, costituisce un fluido di reazione per la produzione di syngas.

• Indice specifico di emissioni di CO2 per la produzione di idrogeno - riferito all’unità di prodotto finito – Quantità totale di acqua demineralizzata consumata / quantità totale di idrogeno gas prodotto [kg CO2 emessa / Nm3 di idrogeno gas prodotto] Dalla combustione di waste gas, metano termico e rich gas nell’unità Steam Reformer per la generazione di calore del reattore R-4101 deriva un gas combusto (flue gas) afferente al punto di emissione in atmosfera E1. Le emissioni di CO2 sono basate su misure sia dirette (autocontrolli), sia indirette (correlate alla produzione di syngas tramite dati di progetto).

I valori degli indicatori di performance ambientale sopraripotati sono determinati sia su base mensile che come media progressiva annuale; tutte le registrazioni e i consuntivi annuali devono essere resi disponibili alle autorità di controllo. Si rammenta che gli indicatori di performance ambientale devono essere: 1. semplici; 2. desumibili da dati di processo diretti monitorati e registrati e verificabili dalla Provincia e dall’ARPA; 3. definiti da algoritmi di calcolo noti e depositati.

COMUNICAZIONI • Ad eccezione degli scarichi delle acque reflue destinate al depuratore centralizzato del Sito Multisocietario

per cui devono essere seguite le procedure indicate nel “Regolamento di gestione del sistema delle reti fognarie delle acque reflue industriali e meteoriche dell’insediamento multisocietario di Ravenna convogliate agli impianti della Società Ecologia Ambiente” di cui al punto g) - E3) “Scarichi idrici” della presente AIA, qualora nel corso delle verifiche e autocontrolli svolti dalla Ditta sia rilevato il superamento certo (P95%) di un limite stabilito dalla presente autorizzazione deve essere data comunicazione, nel più breve tempo possibile dalla disponibilità del dato, alla Provincia di Ravenna e all’ARPA territorialmente competente. Insieme con la comunicazione ovvero a seguire nel minimo tempo tecnico dovranno altresì essere documentate con breve relazione scritta da inviare alla Provincia e all’ARPA le cause di tale superamento e le azioni correttive poste in essere per rientrare nei limiti previsti dall’autorizzazione. Per i casi gestiti in conformità alle procedure del sopracitato Regolamento Fognario deve essere tenuta a disposizione degli organi di controllo tutta la documentazione relativa alle azioni di verifica e correttive intraprese.

• In caso di emissioni accidentali in aria, acque e suolo non prevedibili e con potenziali impatti sull’ambiente dovrà essere data comunicazione, a mezzo fax, nel più breve tempo possibile alla Provincia e all’ARPA secondo quanto previsto dal protocollo per la segnalazione degli eventi anomali e seguendo le procedure previste dai piani di emergenza di sito nei casi ivi previsti.

G) SEZIONE PIANO DI CONTROLLO - ORGANO DI VIGILANZA (ARPA)

CICLI PRODUTTIVI • Verifica Ispettiva con periodicità BIENNALE per il controllo dell’applicazione di quanto previsto dal

Piano di Monitoraggio • Verifica ANNUALE degli indicatori di prestazione ambientale dell’impianto

CONSUMO DI RISORSE - MATERIE PRIME E DI SERVIZIO/AUSILIARIE • Verifica Ispettiva con periodicità TRIENNALE per il controllo dei dati relativi al consumo di risorse,

materie prime e di servizio/ausiliarie con particolare riguardo all’utilizzo di sostanze pericolose

SCARICHI IDRICI • Verifica Ispettiva con periodicità BIENNALE per il controllo delle modalità con cui vengono effettuati

gli scarichi di acque reflue industriali inorganiche, tramite tubazione diretta, all’impianto centralizzato di depurazione, anche ricorrendo eventualmente ad un prelievo (per ricerca sostanze pericolose e parametri specifici)

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• Verifica Ispettiva con periodicità BIENNALE delle analisi effettuate sulle acque reflue industriali inorganiche, destinate a trattamento alla linea TAPI dell’impianto centralizzato di depurazione, con particolare riguardo alle sostanze pericolose e ai parametri specifici

EMISSIONI IN ATMOSFERA • Verifica Ispettiva con periodicità TRIENNALE per il controllo del registro degli autocontrolli delle

emissioni in atmosfera • Verifica Ispettiva con periodicità BIENNALE dello stato di implementazione del protocollo di stima e

monitoraggio delle emissioni fuggitive (LDAR)

EMISSIONI SONORE • Verifica Ispettiva ad hoc nel caso di modifica sostanziale dell’impatto acustico derivante

dall’insediamento di nuove significative fonti di emissione sonora

RIFIUTI • Verifica Ispettiva periodica per il controllo del registro di carico/scarico rifiuti.

La periodicità riportata è da ritenersi indicativa e comunque da valutarsi anche in base alle risultanze contenute nei report periodici che la Ditta è tenuta a fornire, come da prescrizioni e da Piano di Monitoraggio, alla Provincia e all’ARPA. Le spese occorrenti per le attività di controllo programmato da parte dell’Organo di Vigilanza (ARPA) previste nel Piano di Controllo dell’impianto, oltre alla verifica del Piano di Adeguamento, sono a carico del gestore e saranno determinate secondo quanto previsto nel Piano stesso. Il corrispettivo economico relativo al Piano di Controllo verrà valutato in base alle tariffe in corso di definizione a livello regionale per questa attività; in mancanza di tale riferimento, verrà utilizzato il tariffario delle prestazioni di ARPA Emilia-Romagna. Il corrispettivo economico delle determinazioni analitiche sarà valutato in base ai costi industriali relativi alle attività analitiche, mentre le altre attività verranno rendicontate in base alla tariffa oraria, secondo quanto definito dal Tariffario delle prestazioni di ARPA Emilia-Romagna.

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SCHEDA DI OMOLOGA ACQUE DI PROCESSO INORGANICHE Flusso Cointestato (vasca S5)

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SCHEDA DI OMOLOGA ACQUE DI PROCESSO INORGANICHE Flusso Cointestato (vasca S5)

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