PROVINCIA LOMBARDO VENETA – ORDINE OSPEDALIERO … · DIETA DEI GRUPPI SANGUIGNI Peter J....
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Dieta mediterranea e
antiossidante:
la promozione della salute si apparecchia a tavola
Dieta mediterranea e
antiossidante:
la promozione della salute si apparecchia a tavola
Simona Cossai – Dietista D. H. Centro Pilota Regionale per la diagnosi, la
ricerca e la cura dei DCA A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
Simona Cossai – Dietista D. H. Centro Pilota Regionale per la diagnosi, la
ricerca e la cura dei DCA A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
San Maurizio Canavese, 14 Maggio 2015San Maurizio Canavese, 14 Maggio 2015
PROVINCIA LOMBARDO VENETA – ORDINE OSPEDALIERODI SAN GIOVANNI DI DIO – FATEBENEFRATELLIPRESIDIO OSPEDALIERO RIABILITATIVO
“BEATA VERGINE CONSOLATA”VIA FATEBENEFRATELLI, 70 – 10077 S. MAURIZIO C.SE (TO)
DATI LETTERATURA INTERNAZIONALEDATI LETTERATURA INTERNAZIONALE
MASS MEDIA DIVULGATORI
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI
MASS MEDIA DIVULGATORI
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI RIVISTE:
seguite dal 27 – 41 % della popolazione
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI RIVISTE:
seguite dal 27 – 41 % della popolazione
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Dieta dell’astronauta
AtkinsAtkins
Dieta a punti o dell’astronautaDieta a punti o dell’astronauta
South beachSouth beach
ZonaZona
ScarsdaleScarsdale
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Associazione Americana di CardiologiaAssociazione Americana di Cardiologia
AUMENTANO IL RISCHIO DI
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
DIETE LOW – CARB:
eccesso di proteine
DIETE LOW – CARB:
eccesso di proteine
Compromissione
funzionalità renale Malattia dell’osso
(le proteine assunte in quantità 2 o 3 volte superiori ai fabbisogni
contribuiscono alla perdita di calcio con le urine)
Malattia dell’osso
(le proteine assunte in quantità 2 o 3 volte superiori ai fabbisogni
contribuiscono alla perdita di calcio con le urine)
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
� La perdita di peso è un fenomeno ditutte le diete dimagranti ed è dovutoalla riduzione delle riserve di acquae glicogeno dei muscoli.
� Sfruttano l’effetto saziante delleproteine .
� La perdita di peso è un fenomeno ditutte le diete dimagranti ed è dovutoalla riduzione delle riserve di acquae glicogeno dei muscoli.
� Sfruttano l’effetto saziante delleproteine .
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
1975
Robert Coleman Atkins
Cardiologo
New York
1975
Robert Coleman Atkins
Cardiologo
New York
DIETE LOW - CARB
elevato apporto grassi animali
DIETE LOW - CARB
elevato apporto grassi animali
Ipercolesterolemia
Tumori del colon
DIETE LOW - CARB
carenze
DIETE LOW - CARB
carenze
Fibre
Vitamine
Sali minerali
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Anni ‘70
Guido Razzoli
Dietologo
Italia
Anni ‘70
Guido Razzoli
Dietologo
Italia
Dieta dell’astronauta
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
InsulinaInsulina
Mobilizzazione grasso corporeoMobilizzazione grasso corporeo
EnergiaEnergia
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Arthur Agatston
Chirurgo
U.S.A.
Arthur Agatston
Chirurgo
U.S.A.
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
EnergiaEnergia
AminoacidiAminoacidi
Sovraccarico del reneSovraccarico del rene
DIETE LOW - CARB
carenze
DIETE LOW - CARB
carenze
Fibre
Vitamine
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Anni ‘90
Barry Sears
Biochimico specialista nella terapia del tumore e nel controllo dietetico delle risposte ormonali
U.S.A.
Anni ‘90
Barry Sears
Biochimico specialista nella terapia del tumore e nel controllo dietetico delle risposte ormonali
U.S.A.
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Situazione alimentare ideale per promuoverela produzione di ormoni buoni (stimolati dalglucagone) e reprimere la produzione diquelli cattivi (stimolati dall’insulina)
Situazione alimentare ideale per promuoverela produzione di ormoni buoni (stimolati dalglucagone) e reprimere la produzione diquelli cattivi (stimolati dall’insulina)
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Eliminati cibi con indice glicemico alto perevitare picchi insulinici e consigliati quelliricchi in proteine che stimolano ilglucagone che utilizza i grassi come fonteenergetica
Eliminati cibi con indice glicemico alto perevitare picchi insulinici e consigliati quelliricchi in proteine che stimolano ilglucagone che utilizza i grassi come fonteenergetica
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Fine anni ‘70
Herman Tarnower
Cardiologo
U.S.A.
Fine anni ‘70
Herman Tarnower
Cardiologo
U.S.A.
DIETE LOW - CARBDIETE LOW - CARB
Osservò i militari americani reduci dalVietnam e notò che avevano un rischiocardiovascolare ridotto con una dietapovera in grassi ed ipocalorica
Osservò i militari americani reduci dalVietnam e notò che avevano un rischiocardiovascolare ridotto con una dietapovera in grassi ed ipocalorica
DIETA METABOLICADIETA METABOLICA
Mauro Di Pasquale
Medico
Canada
Mauro Di Pasquale
Medico
Canada
DIETA METABOLICADIETA METABOLICA
George Watson (biochimico americano)George Watson (biochimico americano)
Diversi tipi metabolici per il dimagrimento:
�lento o ipossidatore - zuccheri e grassi bruciati piùlentamente, persona in sovrappeso;
�veloce o iperossidatore - reazioni energeticheavvengono velocemente, persona magra, scattante,irrequieta e nervosa;
�normale o neutro - processi biochimici equilibrati,normopeso.
Diversi tipi metabolici per il dimagrimento:
�lento o ipossidatore - zuccheri e grassi bruciati piùlentamente, persona in sovrappeso;
�veloce o iperossidatore - reazioni energeticheavvengono velocemente, persona magra, scattante,irrequieta e nervosa;
�normale o neutro - processi biochimici equilibrati,normopeso.
DIETA METABOLICADIETA METABOLICA
4 settimane drastica riduzione carboidrati 30 g / die
4 settimane drastica riduzione carboidrati 30 g / die
stanchezza, nausea, cefalea, ecc.stanchezza, nausea, cefalea, ecc.
Fibre
Vitamine
Fattori protettivi
DIETA METABOLICA
carenze di frutta e verdura
DIETA METABOLICA
carenze di frutta e verdura
DIETA DI MONTIGNACDIETA DI MONTIGNAC
Michel Montignac
Ristoratore
Francia
Michel Montignac
Ristoratore
Francia
DIETA DI MONTIGNACDIETA DI MONTIGNAC
� Si basa sull’indice glicemico che è lavelocità con cui aumenta la glicemianel sangue dopo l’assunzione di cibo
� E’ importante che la glicemia rimanga ilpiù stabile possibile in tutti i pasti,attraverso il consumo di carboidrati abasso indice glicemico
� Si basa sull’indice glicemico che è lavelocità con cui aumenta la glicemianel sangue dopo l’assunzione di cibo
� E’ importante che la glicemia rimanga ilpiù stabile possibile in tutti i pasti,attraverso il consumo di carboidrati abasso indice glicemico
Basso apporto carboidrati
Carenza di frutta e verdura
DIETA DI MONTIGNACDIETA DI MONTIGNAC
Eccesso proteine
DIETE DISSOCIATEDIETE DISSOCIATE
Dieta dissociata classica o di AntoineDieta dissociata classica o di Antoine
Dieta di SheltonDieta di Shelton
Dieta di Beverly HillsDieta di Beverly Hills
CronodietaCronodieta Dieta Schelton
Dieta Antoine
DIETE DISSOCIATEDIETE DISSOCIATE
La prima dieta dissociata fu inventata dalgastroenterologo americano Howard Raynegli anni ’30 e si basa sul concetto di nonabbinare alimenti in conflitto come glialimenti alcalini (carboidrati) con alimentiacidi (proteine)
La prima dieta dissociata fu inventata dalgastroenterologo americano Howard Raynegli anni ’30 e si basa sul concetto di nonabbinare alimenti in conflitto come glialimenti alcalini (carboidrati) con alimentiacidi (proteine)
DIETE DISSOCIATE
carenze
DIETE DISSOCIATE
carenze
Proteine: perdita massa muscolare
Minerali: calcio, zinco, ferro, fosforo, magnesio
Vitamine: niacina, vit. B 2, vit. B 12
DIETA DEI GRUPPI SANGUIGNIDIETA DEI GRUPPI SANGUIGNI
Peter J. D’Adamo
Naturopata
U.S.A.
Peter J. D’Adamo
Naturopata
U.S.A.
DIETE DISSOCIATEDIETE DISSOCIATE
� Gruppo 0: è il più antico, tipico deicacciatori, pertanto sono consigliati glialimenti come la carne e deve praticareattività fisica intensa . Non tollerano iprodotti caseari ed i cereali, in particolare ilglutine
� Gruppo 0: è il più antico, tipico deicacciatori, pertanto sono consigliati glialimenti come la carne e deve praticareattività fisica intensa . Non tollerano iprodotti caseari ed i cereali, in particolare ilglutine
I gruppi sanguigni sono derivati dall’evoluzione
dell’uomo
I gruppi sanguigni sono derivati dall’evoluzione
dell’uomo
DIETE DISSOCIATEDIETE DISSOCIATE
� Gruppo A: comparve con la coltivazione deicereali ed è onnivoro, pertanto deve seguireuno stile alimentare vegetariano . Sonoconcessi il pesce 3 - 4 volte a settimana,piccole quantità di formaggi fermentati, maoccorre limitare il consumo di uova
� Gruppo A: comparve con la coltivazione deicereali ed è onnivoro, pertanto deve seguireuno stile alimentare vegetariano . Sonoconcessi il pesce 3 - 4 volte a settimana,piccole quantità di formaggi fermentati, maoccorre limitare il consumo di uova
DIETE DISSOCIATEDIETE DISSOCIATE
� Gruppo B: si sviluppò a partire dapopolazioni nomadi, per loro non esiste ungruppo alimentare proibito, sonogeneticamente predisposti alla celiachia
� Gruppo B: si sviluppò a partire dapopolazioni nomadi, per loro non esiste ungruppo alimentare proibito, sonogeneticamente predisposti alla celiachia
DIETE DISSOCIATEDIETE DISSOCIATE
� Gruppo AB: di recente formazione, occorreridurre drasticamente il consumo di carne edevono eliminare i fagioli di Spagna e Lima,il granoturco, il grano saraceno, i semi disesamo
� Gruppo AB: di recente formazione, occorreridurre drasticamente il consumo di carne edevono eliminare i fagioli di Spagna e Lima,il granoturco, il grano saraceno, i semi disesamo
DIETA WEIGHT WATCHERSDIETA WEIGHT WATCHERS
Anni ’60
Jean Nidetch
Casalinga
U.S.A.
Anni ’60
Jean Nidetch
Casalinga
U.S.A.
DIETA WEIGHT WATCHERSDIETA WEIGHT WATCHERS
Un gruppo di amiche si riunivanoperiodicamente per scambiarsi opinioni erimedi per combattere le calorie in eccesso .Successivamente si appoggiarono ad ungruppo di medici che elaborarono la dieta(dieta a punti) e introdussero nei gruppiesperti di alimentazione e dietologia .
Un gruppo di amiche si riunivanoperiodicamente per scambiarsi opinioni erimedi per combattere le calorie in eccesso .Successivamente si appoggiarono ad ungruppo di medici che elaborarono la dieta(dieta a punti) e introdussero nei gruppiesperti di alimentazione e dietologia .
DIETA A TEMA O MONOCIBODIETA A TEMA O MONOCIBO
Dieta del minestrone
Tipiche delle riviste femminili propongonodi mangiare un solo alimento (dimagrante)fino a sazietà
Tipiche delle riviste femminili propongonodi mangiare un solo alimento (dimagrante)fino a sazietà
Dieta del minestroneDieta del minestrone
METODO PASTI SOSTITUTIVIMETODO PASTI SOSTITUTIVI
Sostituzione dei pasti con barrette“dietetiche” o buste da sciogliere in acquao “beveroni”
Sostituzione dei pasti con barrette“dietetiche” o buste da sciogliere in acquao “beveroni”
INOLTRE, NEGLI ULTIMI ANNI...INOLTRE, NEGLI ULTIMI ANNI...
http://www.ministerosalute.it
TEST DA NON USARE PERCHE’ NON VALIDATI
Test di provocazione/neutralizzazione sottocutanea e so ttolinguale
Misura dell’attività elettrica cutanea (elettroagop untura)
Chinesiologia applicata
Biorisonanza
ALCAT Test
Test di citotossicità (Cytotoxicity test)
Test chemiotattico per i neutrofili (Neutrophil Che motactic Assay)
Conta delle pulsazioni pre e post cibo sospetto
Iniezioni di urina autogena
Anticorpi IgG4
TEST DI INTOLLERANZA ALIMENTARETEST DI INTOLLERANZA ALIMENTARE
Nel 2004 DIETISTI e MEDICI dell’ADI
hanno fatto uno studio per valutare
informazioni su alimentazione e salute
da parte dei mass media
Nel 2004 DIETISTI e MEDICI dell’ADI
hanno fatto uno studio per valutare
informazioni su alimentazione e salute
da parte dei mass media
analisi di riviste settimanali e mensili
T. Tinozzi, C. Bo*, L. Bioletti**, S. Cossai**, I.E . Fanzola**, M. Sciancalepore***, A. Valla****, T.D. Spagnoli**, O. Sculati °
Ospedale S. Giuseppe Piancavallo (VB), *Servizio Die tetica Ospedale Cardinal Massaia Asti, **SIAN ASL 5 Collegno (TO); ***SIAN A SL 7 Settimo T.se (TO),
****Servizio Dietetica ASO OIRM-S.Anna Torino, °Unità di Nutrizione ASL Brescia
T. Tinozzi, C. Bo*, L. Bioletti**, S. Cossai**, I.E . Fanzola**, M. Sciancalepore***, A. Valla****, T.D. Spagnoli**, O. Sculati °
Ospedale S. Giuseppe Piancavallo (VB), *Servizio Die tetica Ospedale Cardinal Massaia Asti, **SIAN ASL 5 Collegno (TO); ***SIAN A SL 7 Settimo T.se (TO),
****Servizio Dietetica ASO OIRM-S.Anna Torino, °Unità di Nutrizione ASL Brescia
SCOPO DEL LAVOROSCOPO DEL LAVORO
Valutare l’idoneità degli schemi dietetici e imessaggi riferiti dagli articoli di informazionenutrizionale pubblicati dalle riviste italiane amaggior tiratura
Valutare l’idoneità degli schemi dietetici e imessaggi riferiti dagli articoli di informazionenutrizionale pubblicati dalle riviste italiane amaggior tiratura
correttezza dei messaggi nutrizionali
equilibrio calorico e nutrizionale
Nell’ambito del progetto disettore ADI “Stampa ecomunicazione” sono statiesaminati per l’intero anno2004 tutti i fascicoli relativi a15 riviste a pubblicazionesettimanale e mensile sceltetra quelle a maggior tiraturasulla base dei datiaudipress.
Nell’ambito del progetto disettore ADI “Stampa ecomunicazione” sono statiesaminati per l’intero anno2004 tutti i fascicoli relativi a15 riviste a pubblicazionesettimanale e mensile sceltetra quelle a maggior tiraturasulla base dei datiaudipress.
347 FASCICOLI347 FASCICOLIFemminiliFemminili
Salute dieta e fitnessSalute dieta e fitness
MaschiliMaschili
ADEGUATEZZA MEDIA
INSUFFICIENTE!
RISULTATI IIRISULTATI II
16% proteine < 50 g/die
46% kcal troppo basse
calo ponderale troppo rapido
50% micronutrienti
sbilanciati
74% fibre < raccomandazioni
11% colesterolo > raccomandazioni
53% calcio < raccomandazioni
11% zuccheri totali < 100 g/die
22% lipidi totali > raccomandazioni
97% zuccheri semplici
> raccomandazioni
ORIENTARE IL PUBBLICO VERSO STRUTTURE MEDICHE SPECIALISTICHE
CONCLUSIONICONCLUSIONI
L’adeguatezza mediadegli schemi ipocaloriciè risultata insufficiente
L’adeguatezza mediadegli schemi ipocaloriciè risultata insufficiente
Molte delle diete, inadeguatenell’apporto calorico e deinutrienti, potrebbero esporre illettore a rischi di carenzenutrizionali e squilibri metabolici
Molte delle diete, inadeguatenell’apporto calorico e deinutrienti, potrebbero esporre illettore a rischi di carenzenutrizionali e squilibri metabolici
CHE FARE ?CHE FARE ?
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
DIETA� Stile di vita
� Concetto di salute
� Regime alimentare
� Abitudini e pratiche alimentari
DIETA� Stile di vita
� Concetto di salute
� Regime alimentare
� Abitudini e pratiche alimentari
MEDITERRANEAUn luogo preciso:
il bacino del Mediterraneo
MEDITERRANEAUn luogo preciso:
il bacino del Mediterraneo
La dieta mediterranea è la dieta tradizionale delle popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo
La dieta mediterranea è la dieta tradizionale delle popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
Il termine “dieta mediterranea”tradizionale ricalca i modellialimentari tipici di alcune regionimediterranee dei primi anni ’60 ,come Creta, parte della Grecia,Sud Italia, Nord Africa, MedioOriente e Spagna
Il termine “dieta mediterranea”tradizionale ricalca i modellialimentari tipici di alcune regionimediterranee dei primi anni ’60 ,come Creta, parte della Grecia,Sud Italia, Nord Africa, MedioOriente e Spagna
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEALa dieta mediterranea è una dieta tradizionale….
Ma che cos’è la tradizione? …mutamento, non staticità
Le tradizioni culinarie riflettono la storia evoluti va di un popolo, nel suo far fronte a disponibilità di piante e animali, attraverso la caccia, l’agricoltu ra, il commercio… passando attraverso la siccità, le carestie e le malattie
Il cibo riflette la diversità biologica, che intera gisce con quella culturale
La dieta mediterranea è una dieta tradizionale….
Ma che cos’è la tradizione? …mutamento, non staticità
Le tradizioni culinarie riflettono la storia evoluti va di un popolo, nel suo far fronte a disponibilità di piante e animali, attraverso la caccia, l’agricoltu ra, il commercio… passando attraverso la siccità, le carestie e le malattie
Il cibo riflette la diversità biologica, che intera gisce con quella culturale
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
Definizione UNESCO
� La dieta mediterranea è caratterizzata da un modell o nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio
Definizione UNESCO
� La dieta mediterranea è caratterizzata da un modell o nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
Miglioramento delle
condizioni di vita
Miglioramento delle
condizioni di vita
Aumento
disponibilità di cibo
Aumento
disponibilità di cibo
Cambiamento
abitudini alimentari
Cambiamento
abitudini alimentari
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
Progresso
tecnologico
Progresso
tecnologico
Riduzione
dispendio energetico
Riduzione
dispendio energetico
Vita
sedentaria
Vita
sedentaria
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
↓↓↓↓ DELLE CARENZE NUTRIZIONALI↓↓↓↓ DELLE CARENZE NUTRIZIONALI
↑↑↑↑ PATOLOGIE “DA BENESSERE”↑↑↑↑ PATOLOGIE “DA BENESSERE”
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
Documento di Consenso Internazionale
“Olio di oliva e Dieta Mediterranea: implicazioni per la salute in Europa”
� La dieta mediterranea è caratterizzata dall’abbonda nza di alimenti vegetali come cereali e derivati (pane, pa sta, riso, orzo, …), verdura, legumi, frutta fresca e secca; olio ext ravergine di oliva come fonte primaria di grassi; moderato consu mo di pesce, carne bianca, latticini e uova; contenuto consumo d i carne rossa e vino durante i pasti
� Ha un basso contenuto di acidi grassi saturi, è ric ca in carboidrati e fibre (solubili e insolubili) e un el evato contenuto di acidi grassi monoinsaturi (olio EVO)
Documento di Consenso Internazionale
“Olio di oliva e Dieta Mediterranea: implicazioni per la salute in Europa”
� La dieta mediterranea è caratterizzata dall’abbonda nza di alimenti vegetali come cereali e derivati (pane, pa sta, riso, orzo, …), verdura, legumi, frutta fresca e secca; olio ext ravergine di oliva come fonte primaria di grassi; moderato consu mo di pesce, carne bianca, latticini e uova; contenuto consumo d i carne rossa e vino durante i pasti
� Ha un basso contenuto di acidi grassi saturi, è ric ca in carboidrati e fibre (solubili e insolubili) e un el evato contenuto di acidi grassi monoinsaturi (olio EVO)
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
LA PIRAMIDE della DIETA MEDITERRANEA
LA PIRAMIDE della DIETA MEDITERRANEA
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
PIRAMIDE ………..PIRAMIDE ………..
……….. O TEMPIO ?……….. O TEMPIO ?
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
USA: 2003USA: 2003
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
I NUTRIENTI
� Carboidrati 55-60 % kcal totali
� Proteine 10-12 % kcal totali – prevalentemente di or igine vegetale
� Lipidi < 30 % - prevalenza monoinsaturi
� Fibra alimentare secondo le raccomandazioni
� Apporto contenuto di Na
� Elevato apporto di K
� Elevato contenuto di antiossidanti (vit. C, E, caro tenoidi, polifenoli)
I NUTRIENTI
� Carboidrati 55-60 % kcal totali
� Proteine 10-12 % kcal totali – prevalentemente di or igine vegetale
� Lipidi < 30 % - prevalenza monoinsaturi
� Fibra alimentare secondo le raccomandazioni
� Apporto contenuto di Na
� Elevato apporto di K
� Elevato contenuto di antiossidanti (vit. C, E, caro tenoidi, polifenoli)
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
La dieta mediterranea garantisce:
� “Linee guida per una sana alimentazione”
� Varietà alimentare
� Varietà di: colori, sapori, odori
� Disponibilità di alimenti sani, da poter proporre c ome spuntino
� Possibilità di applicare dal punto di vista pratico le indicazioni attraverso uno schema alimentare bilanciato (LARN)
� Proposta pratica di ricette sane e gustose
La dieta mediterranea garantisce:
� “Linee guida per una sana alimentazione”
� Varietà alimentare
� Varietà di: colori, sapori, odori
� Disponibilità di alimenti sani, da poter proporre c ome spuntino
� Possibilità di applicare dal punto di vista pratico le indicazioni attraverso uno schema alimentare bilanciato (LARN)
� Proposta pratica di ricette sane e gustose
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
NON soltanto COSA , ma anche COME….
� Consumo di prodotti locali e a km 0
� Prodotti freschi
� Stagionalità dei prodotti alimentari
� Uso appropriato di aromi, erbe aromatiche e spezie (aglio, cipolla, prezzemolo, basilico, …)
� Prodotti tipici (salvaguardia del patrimonio cultur ale e gastronomico, tradizione, odori e sapori non facilm ente riproducibili)
NON soltanto COSA , ma anche COME….
� Consumo di prodotti locali e a km 0
� Prodotti freschi
� Stagionalità dei prodotti alimentari
� Uso appropriato di aromi, erbe aromatiche e spezie (aglio, cipolla, prezzemolo, basilico, …)
� Prodotti tipici (salvaguardia del patrimonio cultur ale e gastronomico, tradizione, odori e sapori non facilm ente riproducibili)
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
La dieta mediterranea ha effetti favorevoli nella
prevenzione delle malattie cronico-degenerative
� OBESITA’
� DIABETE
� IPELIPEMIA
� IPERTENSIONE
� ATEROSCLEROSI
� ALCUNI TIPI DI TUMORE (mammella, colon)
La dieta mediterranea ha effetti favorevoli nella
prevenzione delle malattie cronico-degenerative
� OBESITA’
� DIABETE
� IPELIPEMIA
� IPERTENSIONE
� ATEROSCLEROSI
� ALCUNI TIPI DI TUMORE (mammella, colon)
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEALa dieta mediterranea è un modello alimentare idone o
alla PROMOZIONE della SALUTE – è considerata la dieta standard per la salute dell’uomo (Tracy, 2013 )
È parte di uno stile di vita salutare, che esalta g li aspetti positivi e gradevoli dell’esistenza
Numerosissime evidenze sperimentali ne indicano l’efficacia della prevenzione delle patologie cronic o-degenerative, patologie cardiovascolari e le neopla sie: riduce il rischio di malattie cardiovascolari, canc ro, Alzheimer, Parkinson (settimana del Cervello, Societ à Italiana di Neurologia – Sin)
La dieta mediterranea è un modello alimentare idone o
alla PROMOZIONE della SALUTE – è considerata la dieta standard per la salute dell’uomo (Tracy, 2013 )
È parte di uno stile di vita salutare, che esalta g li aspetti positivi e gradevoli dell’esistenza
Numerosissime evidenze sperimentali ne indicano l’efficacia della prevenzione delle patologie cronic o-degenerative, patologie cardiovascolari e le neopla sie: riduce il rischio di malattie cardiovascolari, canc ro, Alzheimer, Parkinson (settimana del Cervello, Societ à Italiana di Neurologia – Sin)
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
I risultati di recenti studi confermano la superior ità
della dieta mediterranea , anche in confronto ad al tri regimi alimentari ricchi di vegetali e frutta, nell a prevenzione primaria di patologie cardiovascolari
Le caratteristiche nutrizionali del complesso degli alimenti rivestono un ruolo fondamentale nell’effet to protettivo, piuttosto che i singoli macronutrienti (Pr, HC, Lip) e micro-nutrienti (minerali e vitamine) – T racy, 2013
I risultati di recenti studi confermano la superior ità
della dieta mediterranea , anche in confronto ad al tri regimi alimentari ricchi di vegetali e frutta, nell a prevenzione primaria di patologie cardiovascolari
Le caratteristiche nutrizionali del complesso degli alimenti rivestono un ruolo fondamentale nell’effet to protettivo, piuttosto che i singoli macronutrienti (Pr, HC, Lip) e micro-nutrienti (minerali e vitamine) – T racy, 2013
DIETA MEDITERRANEADIETA MEDITERRANEA
Le popolazioni che consumano adeguate/elevate
quantità di fibra hanno un’incidenza più bassa di malattie infiammatorie croniche, come coliti, DM2, e anche cancro al colon, rispetto a popolazioni che consumano diete a più basso contenuto di fibre (Slavin, 2013)
Uno studio prospettico di 170.000 donne ( Nurses Health Study ) ha dimostrato che l’assunzione con la dieta di fibre è associata a ridotto rischio di mor bo di Crohn (Ashwin et al, 2013)
Le popolazioni che consumano adeguate/elevate
quantità di fibra hanno un’incidenza più bassa di malattie infiammatorie croniche, come coliti, DM2, e anche cancro al colon, rispetto a popolazioni che consumano diete a più basso contenuto di fibre (Slavin, 2013)
Uno studio prospettico di 170.000 donne ( Nurses Health Study ) ha dimostrato che l’assunzione con la dieta di fibre è associata a ridotto rischio di mor bo di Crohn (Ashwin et al, 2013)
EVOLUZIONE della DIETA MEDITERRANEA
EVOLUZIONE della DIETA MEDITERRANEA
DIETA ANTIOSSIDANTE
DIETA ANTINFIAMMATORIA
DIETA ANTIOSSIDANTE
DIETA ANTINFIAMMATORIA
Sers Am Coll Nutr 2009Sers Am Coll Nutr 2009
ALIMENTI E MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE
ALIMENTI E MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE
Studi epidemiologici hanno associato un aumento
delle malattie infiammatorie croniche (DM, asma, arteriosclerosi, epatopatie croniche, malattie autoimmuni, malattie degenerative e malattie cronic he intestinali) alla diffusione della “Western diet”
La “Western diet” è considerata un fattore di rischio per le malattie infiammatorie croniche e il cancro: è caratterizzata da elevati livelli di carne rosse, HC r.a., grassi, cereali raffinati e bassi livelli di vegeta li, frutta e pesce
Studi epidemiologici hanno associato un aumento
delle malattie infiammatorie croniche (DM, asma, arteriosclerosi, epatopatie croniche, malattie autoimmuni, malattie degenerative e malattie cronic he intestinali) alla diffusione della “Western diet”
La “Western diet” è considerata un fattore di rischio per le malattie infiammatorie croniche e il cancro: è caratterizzata da elevati livelli di carne rosse, HC r.a., grassi, cereali raffinati e bassi livelli di vegeta li, frutta e pesce
S Auricchio, M. V. Barone – Laboratorio Europeo per lo Studio delle Malattie indotte da Alimenti (ELFID) Gen-Mar 2014
S Auricchio, M. V. Barone – Laboratorio Europeo per lo Studio delle Malattie indotte da Alimenti (ELFID) Gen-Mar 2014
ALIMENTI E MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE
ALIMENTI E MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE
La “Western diet” è sempre più diffusa nei paesi in v ia
di sviluppo ed il suo consumo correla con il drammatico aumento dell’incidenza delle malattie infiammatorie croniche nelle ultime sei decadi (Bac h, 2002, Devereux, 2006)
La “Western diet” è sempre più diffusa nei paesi in v ia
di sviluppo ed il suo consumo correla con il drammatico aumento dell’incidenza delle malattie infiammatorie croniche nelle ultime sei decadi (Bac h, 2002, Devereux, 2006)
ALIMENTI E MICROBIOTA INTESTINALEALIMENTI E MICROBIOTA INTESTINALE
La dieta esplica i suoi effetti sull’infiammazione
tissutale per azione diretta sulle cellule e perché regola la composizione della flora intestinale (microbiota intestinale)
Il microbiota intestinale, attraverso la sua composizione e per mezzo dei prodotti del metabolismo matterico, influenza la risposta metabolica, immune ed infiammatoria dell’organismo
La dieta esplica i suoi effetti sull’infiammazione
tissutale per azione diretta sulle cellule e perché regola la composizione della flora intestinale (microbiota intestinale)
Il microbiota intestinale, attraverso la sua composizione e per mezzo dei prodotti del metabolismo matterico, influenza la risposta metabolica, immune ed infiammatoria dell’organismo
(Maslowski et al. 2011)(Maslowski et al. 2011)
ALIMENTI E MICROBIOTA INTESTINALEALIMENTI E MICROBIOTA INTESTINALE
Livelli ridotti di fibre nella dieta alterano il mi crobiota
intestinale, con ridotta produzione, da parte dei ba tteri presenti, di composti modulanti la risposta immune (es. acidi grassi a catena corta come il butirrato, il polisaccaride A, i peptidoglicani, …)
Attualmente la ricerca è in pieno sviluppo con implicazioni anche in altri ambiti: il microbiota intestinale modula le anomalie comportamentali e metaboliche presenti in un modello sperimentale di autismo
Livelli ridotti di fibre nella dieta alterano il mi crobiota
intestinale, con ridotta produzione, da parte dei ba tteri presenti, di composti modulanti la risposta immune (es. acidi grassi a catena corta come il butirrato, il polisaccaride A, i peptidoglicani, …)
Attualmente la ricerca è in pieno sviluppo con implicazioni anche in altri ambiti: il microbiota intestinale modula le anomalie comportamentali e metaboliche presenti in un modello sperimentale di autismo
(Jack et al. 2013)(Jack et al. 2013)
PRR (Pattern recognition receptors )PRR (Pattern recognition receptors )
Gli alimenti influenzano, per effetto di alcuni nutr ienti,
direttamente la risposta immune e di conseguenza l’infiammazione tissutale, intestinale ed extra intestinale
I PRR percepiscono sia i patogeni che i nutrienti
L’infiammazione in assenza di patogeni può verificars i in tutti i tessuti in risposta ad un ampio range di stimoli, che causano stress e danno alle cellule (infiammazione sterile)
Gli alimenti influenzano, per effetto di alcuni nutr ienti,
direttamente la risposta immune e di conseguenza l’infiammazione tissutale, intestinale ed extra intestinale
I PRR percepiscono sia i patogeni che i nutrienti
L’infiammazione in assenza di patogeni può verificars i in tutti i tessuti in risposta ad un ampio range di stimoli, che causano stress e danno alle cellule (infiammazione sterile)
(Kubes et al. 2012)(Kubes et al. 2012)
RECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTIRECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTI
Nelle cellule intestinali vi sono diversi recettori
nucleari che sono attivati da ligandi (sostanze este rne alle cellule) come ormoni, lipidi, vitamine e altri costituenti degli alimenti
Dopo l’attivazione, i recettori nucleari attivano fa ttori di trascrizione che regolano l’attivazione di specifi ci geni coinvolti in diverse funzioni cellulari, nell’infiammazione e nella risposta immune
I recettori nucleari connettono la trascrizione a st imoli esterni, tra cui gli alimenti
Nelle cellule intestinali vi sono diversi recettori
nucleari che sono attivati da ligandi (sostanze este rne alle cellule) come ormoni, lipidi, vitamine e altri costituenti degli alimenti
Dopo l’attivazione, i recettori nucleari attivano fa ttori di trascrizione che regolano l’attivazione di specifi ci geni coinvolti in diverse funzioni cellulari, nell’infiammazione e nella risposta immune
I recettori nucleari connettono la trascrizione a st imoli esterni, tra cui gli alimenti
(Veldhoen et al. 2012)(Veldhoen et al. 2012)
RECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTIRECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTI
Numerosi ligandi si trovano nella frutta e nella ve rdura
(metaboliti della vitamina A,la forma attiva della vitamina D, flavonide quercitina, resveratrolo, …)
….ma una dieta supplementata con tutti i nutrienti essenziali, priva però di vegetali, non è sufficient e per mantenere una buona omeostasi della risposta immune intestinale nel topo
Numerosi ligandi si trovano nella frutta e nella ve rdura
(metaboliti della vitamina A,la forma attiva della vitamina D, flavonide quercitina, resveratrolo, …)
….ma una dieta supplementata con tutti i nutrienti essenziali, priva però di vegetali, non è sufficient e per mantenere una buona omeostasi della risposta immune intestinale nel topo
(Kiss et al. 2011)(Kiss et al. 2011)
RECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTIRECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTI
L’equilibrio tra reattività immune e tolleranza può
essere direttamente regolato dai grassi della dieta (Veldhoen et al, 2012)
Gli acidi grassi saturi sono pro-infiammatori
Gli acidi grassi insaturi possono avere proprietà s ia anti-infiammatorie che pro-infiammatorie (Solinas et al, 2006)
Gli acidi grassi omega-3 e omega-6 sono i precursor i di prostaglandine, potenti regolari dell’infiammazio ne
L’equilibrio tra reattività immune e tolleranza può
essere direttamente regolato dai grassi della dieta (Veldhoen et al, 2012)
Gli acidi grassi saturi sono pro-infiammatori
Gli acidi grassi insaturi possono avere proprietà s ia anti-infiammatorie che pro-infiammatorie (Solinas et al, 2006)
Gli acidi grassi omega-3 e omega-6 sono i precursor i di prostaglandine, potenti regolari dell’infiammazio ne
RECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTIRECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTI
Gli omega-3 e esplicano azione anti-infiammatoria
sostituendo gli omega-6 nelle vie metaboliche che l i vedono coinvolti
…l’aumento del rapporto omega-3 / omega-6 si realizza con l’incremento del consumo di pesce azzurro e il ridotto consumo di oli vegetali
…un buon rapporto omega-3 / omega-6 nell’alimentazione ha effetti protettivi nei confron ti di molte patologie (malattie CV, aterosclerosi e Alzheimer)
Gli omega-3 e esplicano azione anti-infiammatoria
sostituendo gli omega-6 nelle vie metaboliche che l i vedono coinvolti
…l’aumento del rapporto omega-3 / omega-6 si realizza con l’incremento del consumo di pesce azzurro e il ridotto consumo di oli vegetali
…un buon rapporto omega-3 / omega-6 nell’alimentazione ha effetti protettivi nei confron ti di molte patologie (malattie CV, aterosclerosi e Alzheimer)
RECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTIRECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTIEsercizio fisico, alimentazione povera di Col e ricca di
Fibre, vitamine e antiossidanti contenuti in frutta e verdura e di grassi insaturi dell’EVO riducono l’incidenza non solo di ipertensione, DM e obesità, ma anche di Alzheimer …
Carenze vitaminiche di folati e B12 possono facilita re l’insorgenza di demenza …mediato da un aumento dell’omocisteina, tossica per i vasi e i neuroni
Antiossidanti (vit C e E, licopeni, antocianine) contrastano l’accumulo di radicali liberi prodotti dalle interazioni della proteina beta amiloide con le strutture cellulari…
Esercizio fisico, alimentazione povera di Col e ricca di
Fibre, vitamine e antiossidanti contenuti in frutta e verdura e di grassi insaturi dell’EVO riducono l’incidenza non solo di ipertensione, DM e obesità, ma anche di Alzheimer …
Carenze vitaminiche di folati e B12 possono facilita re l’insorgenza di demenza …mediato da un aumento dell’omocisteina, tossica per i vasi e i neuroni
Antiossidanti (vit C e E, licopeni, antocianine) contrastano l’accumulo di radicali liberi prodotti dalle interazioni della proteina beta amiloide con le strutture cellulari… (Ferrarese C., Settimana del Cervello 2014)(Ferrarese C., Settimana del Cervello 2014)
RECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTIRECETTORI NUCLEARI e NUTRIENTIL’esercizio fisico svolgerebbe un ruolo sinergico
rispetto a quello dell’alimentazione…
…negli ultimi anni si è proposto il concetto del muscolo scheletrico quale “organo endocrino” in grado, se adeguatamente sollecitato, di produrre sostanze trofiche per i neuroni
L’esercizio fisico svolgerebbe un ruolo sinergico
rispetto a quello dell’alimentazione…
…negli ultimi anni si è proposto il concetto del muscolo scheletrico quale “organo endocrino” in grado, se adeguatamente sollecitato, di produrre sostanze trofiche per i neuroni
(Ferrarese C., Settimana del Cervello 2014)(Ferrarese C., Settimana del Cervello 2014)
ALIMENTI E INFIAMMAZIONEALIMENTI E INFIAMMAZIONEGli alimenti possono influenzare l’infiammazione anch e
in tessuti al di fuori dell’intestino…
L’eccesso cronico di nutrienti e di calorie può ind urre segnali di stress cellulare (es. stress del reticol o endoplasmatico) che portano all’infiammazione dei tessuti, che è alla base della sindrome metabolica
(Osborn et al., 2012)
La resistenza dell’insulina è il difetto alla base d el DM2 e l’obesità è la causa più frequente della resistenza all’insulina
La causa più importante della resistenza all’insulin a è l’infiammazione dei tessuti, generata da eccesso di nutrienti e stress del reticolo endoplasmatico
Gli alimenti possono influenzare l’infiammazione anch e
in tessuti al di fuori dell’intestino…
L’eccesso cronico di nutrienti e di calorie può ind urre segnali di stress cellulare (es. stress del reticol o endoplasmatico) che portano all’infiammazione dei tessuti, che è alla base della sindrome metabolica
(Osborn et al., 2012)
La resistenza dell’insulina è il difetto alla base d el DM2 e l’obesità è la causa più frequente della resistenza all’insulina
La causa più importante della resistenza all’insulin a è l’infiammazione dei tessuti, generata da eccesso di nutrienti e stress del reticolo endoplasmatico
FATTORI di RISCHIO per la SMFATTORI di RISCHIO per la SM
ANTAGONISTI ALIMENTARI dell’INFIAMMAZIONE
ANTAGONISTI ALIMENTARI dell’INFIAMMAZIONE
DIETA ANTIOSSIDANTEDIETA ANTIOSSIDANTE
DIETA ANTIOSSIDANTEDIETA ANTIOSSIDANTE
DIETA ANTIOSSIDANTEDIETA ANTIOSSIDANTE
RISPETTO ALLE VITAMINE …RISPETTO ALLE VITAMINE …
Sostanze fitochimiche hanno un’azione antiossidante
> rispetto alle vitamine, tra queste… i polifenoli, i flavonoidi e i curcumenoidi
Sostanze fitochimiche hanno un’azione antiossidante
> rispetto alle vitamine, tra queste… i polifenoli, i flavonoidi e i curcumenoidi
GLI INGREDIENTI DELLA SALUTEGLI INGREDIENTI DELLA SALUTE
…IN CONCLUSIONE……IN CONCLUSIONE…
Non solo alimentarsi in maniera corretta…ma essere
in sincronia con il luogo e il modo in cui mangiamo…ricordare la dieta mediterranea
Proteggere le connessioni tra cibo, eredità biologi ca e territorio sono alla base del nostro benessere fisi co e psicologico
Non solo alimentarsi in maniera corretta…ma essere
in sincronia con il luogo e il modo in cui mangiamo…ricordare la dieta mediterranea
Proteggere le connessioni tra cibo, eredità biologi ca e territorio sono alla base del nostro benessere fisi co e psicologico
ELFID: svezzare il
lattante a dieta mediterranea…
ELFID: svezzare il
lattante a dieta mediterranea…
…IN CONCLUSIONE……IN CONCLUSIONE…
DIETA MEDITERRANEA
+ DIETA ANTINFIAMMATORIA / ANTIOSSIDANTE
+ ESERCIZIO FISICO ADEGUATO
DIETA MEDITERRANEA
+ DIETA ANTINFIAMMATORIA / ANTIOSSIDANTE
+ ESERCIZIO FISICO ADEGUATO
…sono gli ingredienti
della ricetta per il benessere
e la promozione della salute
…sono gli ingredienti
della ricetta per il benessere
e la promozione della salute
GRAZIE !GRAZIE !