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REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Comune di Caneva Provincia di Pordenone LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PALESTRA CENTRO STUDI DI VIA MARCONI PROGETTO ESECUTIVO ALL. C1: RELAZIONE DELL'IMPIANTO IDRO-TERMO-SANITARIO Pordenone, aprile 2013 ARCHITETTO PAOLO SACCARDI Galleria San Marco n.4, 33170 PORDENONE tel/fax 0434 520866

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REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Comune di Caneva Provincia di Pordenone

LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PALESTRACENTRO STUDI DI VIA MARCONI

PROGETTO ESECUTIVO

ALL. C1: RELAZIONE DELL'IMPIANTO IDRO-TERMO-SANITARIO

Pordenone, aprile 2013ARCHITETTO PAOLO SACCARDI Galleria San Marco n.4, 33170 PORDENONE tel/fax 0434 520866

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INDICE1 OGGETTO 2

2 NORMATIVE DI RIFERIMENTO 3

3 ISOLAMENTO TERMICO DELL’EDIFICIO 6

4 IMPIANTO TERMICO 13

5 IMPIANTO ESTRAZIONE E RICAMBIO ARIA 16

6 IMPIANTO IDRICO-SANITARIO 19

7 IMPIANTO SCARICHI 20

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1. OGGETTOOggetto del presente progetto è la manutenzione straordinaria della palestra delle scuole elementari e medie del Comune di Caneva (PN), nel quale saranno previsti interventi sia all’involucro esterno, al fine di migliorare l’isolamento termico della stessa, sia agli impianti presenti all’interno della stessa. Il fabbricato in oggetto è composto da un corpo principale, formato dalla palestra, con un ulteriore locale posto a sud, di altezza inferiore che può essere anch’esso utilizzato come palestra anche se per attività meno intense, ed un corpo esterno dove trovano collocazione gli ambienti destinati a spogliatoi e servizi.Nell’intervento di manutenzione straordinaria vengono realizzate anche delle modifiche interne agli spogliatoi, al fine di creare due spogliatoi destinati agli atleti, con adeguati servizi igienici e docce, e due spogliatoi destinati agli arbitri (di cui che può anche essere utilizzato come infermeria), ciascuno con un proprio servizio igienico all’interno.Nella presente relazione ci si occuperà degli interventi da realizzare sull’involucro dell’edificio, per quanto riguarda l’isolamento termico dello stesso, e l’illustrazione degli interventi riguardanti l’impianto di riscaldamento, l’impianto di ventilazione meccanica e l’impianto idrico-sanitario.Nei paragrafi successivi, dopo un elenco di riferimenti normativi, vengono riportate le specifiche dei singoli interventi sopra citati.

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2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO

Il progetto dell’isolamento termico della palestra e il progetto degli impianti di riscaldamento, idro-sanitario e di ventilazione meccanica è stato eseguito nel rispetto delle vigenti disposizioni legislative in materia e con riferimento alle indicazioni e prescrizioni fornite dalle più recenti normative tecniche di settore.Qui di seguito si riporta un sommario elenco delle leggi e norme di maggior interesse.

Leggi e norme relative al comportamento termico del sistema edificio-impianto (energetica edilizia)Il calcolo energetico è stato eseguito secondo quanto prescritto nelle seguenti normative nazionali:D.Lgs. 192/2005 - “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia.”D.Lgs. 311/2006 - “Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 19 Agosto 2005, n.192 – modifica ed integra il D.lgs.192/2005.”D.Lgs. 115/2008 - “Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE”D.P.R. 59/2009 - “Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia. (09G0068).”

e secondo le più recenti norme tecniche vigenti in materia, le cui principali sono: UNI/TS 11300-1/2008 - ”Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale” UNI/TS 11300-2/2008 - “Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria” UNI/TS 11300-4/2012 - ” Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria” UNI EN ISO 13790/2008 - “Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento” UNI EN ISO 6946/2008 - “Componenti e elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo.”UNI EN ISO 13789/2001 – “Prestazione termica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento – Edifici residenziali” UNI EN ISO 10077-1/2007 - “Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti - Calcolo della trasmittanza termica - Parte 1: Generalità”UNI EN ISO 10077-2/2004 - “Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo numerico per i telai”UNI EN ISO 14683/2001 - “Ponti termici in edilizia – Coefficiente di trasmissione termica lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento” UNI EN ISO 13370/2001 - ”Prestazione termica degli edifici - Trasferimento di calore attraverso il terreno - Metodi di calcolo” UNI 10339/95 - “Impianti aeraulici a fini di benessere - Generalità, classificazione e requisiti - Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura”UNI EN 13779/2008 - “Ventilazione degli edifici non residenziali - Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e di condizionamento”UNI EN ISO 13786/2001 – “Prestazione termica dei componenti per edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche – Metodi di calcolo (calcolo del ritardo del fattore di smorzamento - sfasamento)” UNI 10347/93 – “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Energia termica scambiata tra una tubazione e l’ambiente circostante - Metodo di calcolo”UNI 10348/93 – “Riscaldamento degli edifici - Rendimenti dei sistemi di riscaldamento – Metodo di calcolo”UNI 10349/94 – “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici”UNI 10351/94 - “Materiali da costruzione - Conduttività termica e permeabilità al vapore”UNI 10355/94 – “Murature e solai - Valori della resistenza termica e metodo di calcolo”UNI 7345/99 – “Isolamento termico – Grandezze fisiche e definizioni”UNI EN ISO 10211-1/1998 - “Ponti termici in edilizia - Flussi termici e temperature superficiali - Metodi generali di calcolo”UNI-CTI 10375/95 - “Metodo di calcolo della temperatura interna estiva degli ambienti (durante il periodo estivo in assenza di impianto di climatizzazione)”UNI EN ISO 7730/97 - “Ambienti termici moderati - Determinazione degli indici PMV e PPD e specifica delle condizioni di benessere termico”UNI EN 1264-1-2-3-4/99 - “Riscaldamento a pavimento - Impianti e componenti - Definizioni e simboli - Determinazione della potenza termica - Dimensionamento – Installazione”UNI EN 410/2000 - “Vetro per edilizia – Determinazione delle caratteristiche luminose e solari delle vetrate”UNI EN 673/2005 - “Vetro per edilizia – Determinazione della trasmittanza termica (valore U) – Metodo di calcolo”UNI EN 12207/2000 - “Finestre e porte - Permeabilità all’aria – Classificazione”

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UNI EN 12208/2000 - “Finestre e porte - Tenuta all’acqua- Classificazione”UNI EN 12210/2000 - “Finestre e porte - Resistenza al carico del vento – Classificazione”UNI EN ISO 10456:2001 - “Materiali e prodotti per edilizia - Procedimenti per la determinazione dei valori termici dichiarati e di progetto.”UNI 12524/2001 - “Materiali e prodotti per edilizia – Proprietà igrometriche – Valori tabulati di progetto”Raccomandazione del CTI – R 03/03 - “Sottocomitato n. 6 “Riscaldamento e ventilazione” - Calcolo del fabbisogno di energia primaria per riscaldamento e dei rendimenti di impianto secondo la UNI 10348 - Calcolo del fabbisogno di energia per acqua calda per usi igienico sanitari - Certificazione energetica - Dati relativi all’impianto”UNI EN ISO 10211-2/2003 - “Ponti termici in edilizia - Calcolo dei flussi termici e delle temperature superficiali - Ponti termici lineari”UNI EN ISO 13788/2003 - “Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e condensazione interstiziale - Metodo di calcolo”UNI EN 13465/2004 - “Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d'aria negli edifici residenziali”UNI EN ISO 15927-1/2004 - “Prestazione termoigrometrica degli edifici - Calcolo e presentazione dei dati climatici - Medie mensili dei singoli elementi meteorologici”UNI EN ISO 13790/2005 - “Prestazioni termiche degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento”UNI EN 10412-1:2006 - “Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Requisiti di sicurezza - Parte 1: Requisiti specifici per impianti con generatori di calore alimentati da combustibili liquidi, gassosi, solidi polverizzati o con generatori di calore elettrici”UNI EN ISO 12572/2006 - “Prestazione igrotermica dei materiali e dei prodotti per edilizia – Determinazione delle proprietà di trasmissione del vapore d’acqua”UNI EN 12831:2006 - “Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo di calcolo del carico termico di progetto”UNI EN 14114:2006 - “Prestazioni igrotermiche degli impianti degli edifici e delle installazioni industriali - Calcolo della diffusione del vapore acqueo - Sistemi di isolamento per le tubazioni fredde”UNI EN ISO 6946:2007 - “Componenti ed elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodi di calcolo”UNI EN 15217/settembre 2007 - “Prestazione energetica degli edifici - Metodi per esprimere la prestazione energetica e per la certificazione energetica degli edifici - Energy performance of buildings - Methods for expressing energy performance and for energy certification of buildings”

Leggi e norme relative agli impianti di climatizzazione e di ventilazione meccanicaD.M. 22/1/2008 n°37 - "Regolamento concernente l’attuazione dell’art.11-quaterdieces comma 13 lettera a della legge n°248/2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”D.L. 09/4/2008 n°81 - "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”D.L. 03/8/2009 n°106 – “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”UNI 10339 – “Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura.”UNI EN 13779 - “Ventilazione degli edifici non residenziali - Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e di condizionamento”UNI EN 779 - “Filtri d'aria antipolvere per ventilazione generale - Determinazione della prestazione di filtrazione” UNI EN 1822 - “Filtri per l'aria ad alta efficienza (EPA, HEPA e ULPA)”UNI-CTI 5364 - “Impianti di riscaldamento ad acqua. Regole per la presentazione dell’offerta e per il collaudo”.UNI 5634 - “Colori distintivi delle tubazioni convoglianti fluidi liquidi o gassosi”.UNI 8855 - “Riscaldamento a distanza. Modalità per l’allacciamento di edifici e reti di acqua calda”.UNI 9652 - “Velocità massima di flusso entro le tubazioni”.UNI EN 12098 - “Regolazioni per impianti di riscaldamento – Dispositivi di regolazione in funzione della temperatura esterna per gli impianti di riscaldamento ad acqua calda”.UNI EN 12170 - “Impianti di riscaldamento degli edifici – Procedure per la predisposizione della documentazione per la conduzione, la manutenzione e l’esercizio – Impianti di riscaldamento che richiedono personale qualificato per la conduzione”.UNI EN 12171 - “Impianti di riscaldamento degli edifici – Procedure per la predisposizione della documentazione per la conduzione, la manutenzione e l’esercizio – Impianti di riscaldamento che non richiedono personale qualificato per la conduzione”.UNI ENV 13154-2 - “Comunicazione dati per la rete di campo in applicazione HVAC – Protocolli”.Norma UNI-CTI 8884 - “Caratteristiche e trattamento delle acque dei circuiti di raffreddamento e di umidificazione”.Norma UNI-CTI 8065 - “Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile”.Norma UNI 8364 - “Impianti di riscaldamento – Controllo e manutenzione”.Norme UNI 9317/89 - “Impianti di riscaldamento – Conduzione e controllo”.Norma UNI CTI 6514 e UNI-FA77 - “Corpo scaldanti alimentati ad acqua calda od a vapore bassa pressione – Prova termica”.

Norme relative agli impianti idro-sanitari

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UNI 6363 - “Tubi in acciaio, senza saldatura e saldati, per condotte d’acqua”, aggiornata con FA 199 - 86UNI 6507 - “Tubi in rame senza saldatura per distribuzione fluidi. Dimensioni, prescrizioni e prove”UNI 7441 - “Tubi in PVC rigido (non plastificato) per condotte di fluidi in pressione. Tipi, dimensioni e caratteristiche”UNI 7448 - “Tubi in PVC rigido (non plastificato). Metodi di prova”UNI 7611 - “Tubi di polietilene ad alta densità per condotte di fluidi in pressione. Tipi, dimensioni e requisiti”UNI 7615 - “Tubi di polietilene ad alta densità. Metodi di prova”UNI 9338 - “Tubi di materie plastiche per condotte di fluidi caldi sotto pressione. Tubi di polietilene reticolato (PE – X). Tipi, dimensioni e requisiti”.UNI 9349 - “Tubi di polietilene reticolato (PE – X) per condotte fluidi caldi sotto pressione. Metodi di prova”.UNI 8318 - “Tubi di polipropilene (PP) per condotte fluidi in pressione. Tipi, dimensioni e requisiti”.UNI 8321 - “Tubi di polipropilene. Metodi di prova”.

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3. ISOLAMENTO TERMICO DELL’EDIFICIO

Le opere principali dell’intervento di manutenzione straordinaria in oggetto riguardano la realizzazione dell’isolamento termico dell’involucro del fabbricato oggetto di intervento, al fine di ottenere una riduzione delle dispersioni termiche dovute alla trasmissione attraverso l’involucro esterno, con conseguente miglioramento della classe energetica dello stesso fabbricato.

Definizione condizioni di progetto

I dati di progetto per il progetto dell’isolamento termico dell’edificio sono riportati qui di seguito:LOCALIZZAZIONE Comune: CANEVAZona climatica EGradi giorno (in base al D.P.R. 412 del 26/08/93 e modifiche) 2.451Latitudine 45°58'10"20 NLongitudine 12°27'5"76 EAltitudine (casa comunale) 57 m s.l.m.Periodo di riscaldamento previsto per legge giorni 183 dal 15/10 al 15/4La temperatura minima di progetto dell'aria esterna secondo norma UNI 5364 e successivi aggiornamenti -5.00 °C

Le temperature medie mensili determinate in base alla norma UNI 10349 sono le seguenti:Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic2.10 4.20 7.90 11.90 15.50 18.20 21.30 21.00 18.10 12.70 7.20 3.60

Le irradiazioni medie mensili (espresse in MJ/giorno) relative al periodo di riscaldamento determinate in base alla norma UNI 10349 sono le seguenti:

N NE E SE S SW W NW Oriz.Gen 1.60 1.70 3.70 6.60 8.40 6.60 3.70 1.70 4.50Feb 2.40 3.10 5.90 8.90 10.70 8.90 5.90 3.10 7.50Mar 3.60 5.10 8.40 10.60 11.30 10.60 8.40 5.10 11.40Apr 5.10 7.50 10.30 11.00 10.00 11.00 10.30 7.50 15.00Mag 7.40 10.10 12.50 11.60 9.60 11.60 12.50 10.10 18.90Giu 9.00 11.60 13.70 11.90 9.50 11.90 13.70 11.60 21.10Lug 8.70 11.90 14.50 12.90 10.20 12.90 14.50 11.90 22.00Ago 6.30 9.80 13.40 13.50 11.50 13.50 13.40 9.80 19.50Set 4.10 6.60 10.50 12.50 12.40 12.50 10.50 6.60 14.40Ott 2.80 3.80 7.30 10.60 12.40 10.60 7.30 3.80 9.40Nov 1.70 1.90 3.80 6.20 7.80 6.20 3.80 1.90 4.70Dic 1.40 1.50 3.30 6.20 8.10 6.20 3.30 1.50 3.90

Le Umidità Relative medie mensili esterne determinate in base alla norma UNI 10349 sono le seguenti:Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

80.00 77.30 66.50 65.10 66.20 73.00 68.20 74.80 73.80 69.80 83.20 73.50

L'Edificio Oggetto del Calcolo rientra tra quelli di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico, ai fini dell'art.5, comma 15 del D.P.R. 412 del 26/08/93 e successive modifiche ed integrazioni e dell'Allegato I, comma 14 del D.Lgs. 192/05 e s.m.i..

I locali sono classificati come di seguito riportati, secondo quanto previsto dal D.P.R. 412/93:Palestra: E6 (2) palestre e assimilabili;Palestrina: E6 (2) palestre e assimilabili;Spogliatoi e servizi: E6 (3) servizi di supporto alle attività sportive.

Con il D.Lgs. 192/2005 e il D.Lgs. 311/2006 sono stati introdotti dei limiti al fabbisogno energetico degli edifici e dei limiti alle trasmittanze delle strutture opache e trasparenti degli stessi. In seguito sono riportate le tabelle con l’indicazione di questi limiti, così come previsto nell’allegato C al D.Lgs. 311/06, che variano a seconda della zona climatica (l’edificio in oggetto è in zona climatica E come sopra indicato).

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Sono stati riportati a titolo indicativo anche i valori limite per la trasmittanza di chiusure trasparenti e vetri, anche se nell’intervento in oggetto non è prevista la sostituzione dei serramenti esterni (prevista però con un altro intervento edilizio).Nei paragrafi seguenti sono riportati una descrizione dello stato attuale delle strutture (pareti e solai) e la descrizione degli interventi previsti sui singoli elementi.

Stato di fattoLa palestra e la palestrina hanno una struttura composta da un telaio in c.a. e tamponamenti in blocchi di calcestruzzo (con le strutture di pilastri e travi di spessore maggiore rispetto ai tamponamenti); la copertura della palestra è formata da elementi prefabbicati in c.a. mentre quella della palestrina è formata da un solaio in laterocemento, entrambe senza coibentazione esterna. Gli spogliatoi hanno pareti esterne in blocchi intonacati e solaio in laterocemento con impermeabilizzazione superiore. Nella tabella seguente sono riassunte le caratteristiche delle strutture di pareti e solai.

Tipo struttura DescrizioneParete tamponamento palestra lati nord, est Blocchi in cls a vista + intonaco esternoParete tamponamento palestra lati sud, ovest Blocchi in cls a vistaParete tamponamento palestrina Intonaco interno + blocchi in cls + intonaco esternoPilastri e trave copertura palestra e palestrina Elementi in c.a. a vista sp. 60 cmTravi intermedie palestra e palestrina Elementi in c.a. a vista sp. 30 cmPavimento palestra Massetto in cls + parquet in legno

Pavimento palestrinaMassetto in cls + listelli in legno sp. 3 cm con interposta lana di vetro + tavolato in legno sp. 22 mm + pavimentazione in linoleum

Copertura palestra Copponi prefabbricati in c.a.+ impermeabilizzazioneCopertura palestrina Solaio in laterocemento + massetto cls + impermeabilizzazioneParete esterna spogliatoi Intonaco interno + blocchi in cls + intonaco esternoPavimento spogliatoi Soletta c.a. + massetto in cls + piastrelleCopertura spogliatoi Solaio in laterocemento + massetto cls + impermeabilizzazione

Descrizione intervento di manutenzione straordinariaNel presente paragrafo vengono descritti gli interventi da eseguire sulle strutture esterne dell’edificio in oggetto. Le opere principali di coibentazione sono previste sulle pareti esterne e sulle coperture; per quanto riguarda i pavimenti non sono previsti specifici interventi di isolamento termico, ma ci si limiterà alla sostituzione della pavimentazione della palestra e, per quanto riguarda gli spogliatoi, nella rimozione del massetto esistente (per uno spessore di circa 10 cm anche per permettere il passaggio delle tubazioni a pavimento dei nuovi impianti) e nella realizzazione di un nuovo massetto di tipo isolante e pavimentazione in piastrelle.

Nella palestra sarà rimossa la pavimentazione esistente ed rimosso anche un piccolo strato superiore del massetto e l’installazione di una nuova pavimentazione di tipo sportivo (formata da uno strato isolante inferiore , una struttura portante lignea a strati incrociati ed una pavimentazione sempre in legno), posata sopra una barriera al vapore.

Per quanto riguarda la copertura della palestra sarà realizzato un controsoffitto, sostenuto da adeguati sostegni metallici, con un pannello inferiore in lana di roccia (resistente anche agli urti e adatto per palestre) ed un materassino in fibra di vetro superiore; si crea quindi anche un’intercapedine d’aria tra il controsoffitto e i tegoli di copertura (che aiuta a isolare la copertura); la controsoffittatura della copertura della palestra porta anche una riduzione del volume da riscaldare, dato che in seguito all’intervento l’altezza netta della palestra diventa 7.00 ml mentre attualmente si arriva a 7.80 ml. All’interno del controsoffitto sono previste anche la realizzazioni di 4 zone realizzate con pannelli trasparenti in plexiglass, in corrispondenza dei lucernai esistenti. Un’ulteriore problematica affrontata nell’intervento è la riduzione del ponte termico dovuto alla presenza della trave perimetrale in c.a. di copertura della palestra, che arriva ad un’altezza di circa 6.65 ml dal pavimento (dove terminano le finestre superiori): si è optato per realizzare una fascia perimetrale del controsoffitto della palestra (larga circa 105 cm) inclinata in modo che parta dal controsoffitto (ad altezza 7.00 ml dal pavimento) e termini all’altezza dove arrivano i serramenti; questa soluzione è ritenuta valida per eliminare in ponte termico ed anche più economica rispetto alla realizzazione dei una coibentazione esterna o interna della trave di copertura mediante la realizzazione di un cappotto.Anche nella palestrina è prevista una controsoffittatura, vista la maggior difficolta per isolare la copertura dall’esterno dato che sulla stessa ci sono installati dei pannelli solari termici; il controsoffitto è realizzato con un pannello in fibra minerale inferiore (resistente

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agli urti) ed un materassino in fibra di vetro tra questo e la struttura esistente; nella fascia perimetrale dello stesso soffitto, per una larghezza di circa 30 cm, la controsoffittatura è realizzata applicando al solaio dei pannelli in stiferite dello spessore di 3 cm rasati inferiormente, visto che in questa zona l’abbassamento realizzabile è ridotto dal fatto che bisogna permettere l’apertura a vasistas dei serramenti che attualmente terminano a soffitto.

Sulle pareti esterne degli spogliatoi, sulle pareti perimetrali intonacate della palestra (lati nord ed est) e sulle pareti esterne della palestrina (anche queste allo stato attuale intonacate) è prevista la realizzazione di un cappotto in stiferite dello spessore di 12 cm; sulle rimanenti pareti esterne della palestra, cioè i lati sud e ovest, è prevista la realizzazione di un cappotto in stiferite dello spessore di 14 cm.

Per quanto riguarda le strutture del telaio a vista della palestra e della palestrina, che attualmente si presentano in calcestruzzo faccia a vista e che escono in rilievo sul lato esterno delle pareti perimetrali, si è scelto procedere come descritto:I pilastri vengono isolati esternamente mediante la realizzazione di un cappotto in stiferite dello spessore di 4 cm, utilizzando quindi uno spessore inferiore rispetto a quello delle pareti in quanto l’obiettivo è quello di ridurre il ponte termico degli stessi e non incidere eccessivamente sul costo dell’intervento;Le travi intermedie saranno isolate con cappotto in stiferite di spessore 4 cm, utilizzando uno spessore inferiore rispetto a quello delle pareti ma che permette di ridurre il ponte termico che si viene a formare sulle stesse e permettere di ottenere una superficie complanare della parete a lavorazione ultimata;Le travi perimetrali di copertura, visto che lo spessore molto superiore rispetto ai tamponamenti, non vengono isolate esternamente per non avere un eccessivo costo dell’intervento, ma per eliminare il ponte termico che si verrebbe a creare superiormente è prevista la realizzazione di una fascia perimetrale del controsoffitto inclinata in modo tale che lo stesso termini a contatto con i nuovi serramenti e quindi eliminare il ponte termico.

Di seguito si riporta una tabella riassuntiva della stratigrafica finale delle strutture esterna del fabbricato con evidenziati gli interventi eseguiti sulle stesse.

Tipo struttura Descrizione

Parete tamponamento palestra lati nord, est Blocchi in cls a vista + intonaco esterno + cappotto esterno in stiferite sp. 12 cm

Parete tamponamento palestra lati sud, ovest Blocchi in cls a vista + cappotto esterno in stiferite sp. 14 cm

Parete tamponamento palestrina Intonaco interno + blocchi in cls + intonaco esterno + cappotto esterno in stiferite sp. 12 cm

Pilastri palestra e palestrina Elementi in c.a. a vista sp. 60 cm + cappotto esterno in stiferite sp. 4 cm

Trave copertura palestra Elementi in c.a. a vista sp. 60 cm

Travi intermedie palestra e palestrina Elementi in c.a. a vista sp. 30 cm + cappotto esterno in stiferite sp. 4 cm

Pavimento palestra Massetto in cls + pavimento sportivo elasticizzato con finitura in legno

Pavimento palestrinaMassetto in cls + listelli in legno sp. 3 cm con interposta lana di vetro + tavolato in legno sp. 22 mm + pavimentazione in linoleum

Copertura palestra

Controsoffitto acustico in lana di roccia sp. 50 mm + materassino isolante in lana di vetro sp. 70 mm + intercapedine d’aria (sp. pari all’altezza dell’anima dei copponi) + copponi prefabbricati in c.a.+ impermeabilizzazione

Copertura palestrinaControsoffitto in fibra minerale sp. 15 mm + materassino isolante in lana di vetro sp. 95 mm + solaio in laterocemento + massetto cls + impermeabilizzazione

Copertura palestrina (fascia perimetrale, con spessore di controsoffitto inferiore per permettere l’apertura delle finestre)

Controsoffitto in stiferite rasato inferiormente sp. 3 cm + solaio in laterocemento + massetto cls + impermeabilizzazione

Parete esterna spogliatoi Intonaco interno + blocchi in cls + intonaco esterno + cappotto esterno in stiferite sp. 12 cm

Pavimento spogliatoi Soletta c.a. + massetto alleggerito sp. 9 cm + piastrelleCopertura spogliatoi Solaio in laterocemento + massetto cls + impermeabilizzazione

+ isolamento in stiferite a pavimento sp. 6+6 cm +

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impermeabilizzazione

I valori di trasmittanza che si otterrebbero con le opere di coibentazioni sulle pareti e sui solai di copertura risultano essere inferiori ai limiti di legge (riportati nelle tabelle del paragrafo precedente). Per quanto riguarda le strutture del telaio in c.a. e delle pavimentazioni gli interventi riguardanti l’isolamento termico sono ridotti, anche limiti dovuti al costo complessivo per poter eseguire l’intervento. Ad esclusione travi in c.a. di copertura, che non vengono coibentate ma delle quali viene eliminato il ponte termico prevedendo l’inclinazione del controsoffitto da realizzare sulla palestra in modo che lo stesso temini a contatto con i serramenti perimetrali, gli altri elementi hanno comunque un miglioramento delle prestazioni energetiche ottenendo una riduzione della trasmittanza (anche se non si raggiungono i limiti di legge)In seguito si riporta una tabella dove, per ogni tipologia di tamponamento, si riporta la trasmittanza attuale, la trasmittanza termica finale post intervento, la trasmittanza minima di legge (per verificare che sia superiore a quella che si ottiene dopo l’intervento) e nell’ultima colonna a quanto è stata ridotta la trasmittanza esistente (facendo il rapporto tra quella post-intervento e quella attuale).

Tipo struttura Trasmittanza attuale

Trasmittanzapost-intervento

Trasmittanzaminima

Riduzione trasmittanza

Parete tamponamento palestra lati nord, est 1.134 W/mqK 0.182 W/mqK 0.306 W/mqK * 16.0 %Parete tamponamento palestra lati sud, ovest 1.163 W/mqK 0.160 W/mqK 0.306 W/mqK * 13.8 %Parete tamponamento palestrina 1.113 W/mqK 0.181 W/mqK 0.306 W/mqK * 16.3 %Pilastri palestra 1.456 W/mqK 0.472 W/mqK** 0.306 W/mqK * 32.4 %Pilastri palestrina 1.422 W/mqK 0.468 W/mqK** 0.306 W/mqK * 32.9 %Travi intermedie palestra 2.336 W/mqK 0.537 W/mqK** 0.306 W/mqK * 23.0 %Travi intermedie palestrina 2.247 W/mqK 0.532 W/mqK** 0.306 W/mqK * 23.7 %Pavimento palestra 0.830 W/mqK 0.784 W/mqK*** 0.297 W/mqK * 94.4 %Copertura palestra 3.235 W/mqK 0.222 W/mqK 0.270 W/mqK * 6.9 %

Copertura palestrina 1.559 W/mqK 0.306 W/mqK**** 0.270 W/mqK * 19.6 %

Copertura palestrina (fascia perimetrale) 1.559 W/mqK 0.582 W/mqK**** 0.270 W/mqK * 37.3 %

Parete esterna spogliatoi 1.083 W/mqK 0.180 W/mqK 0.306 W/mqK * 16.6 %

Pavimento spogliatoi 0.966 W/mqK 0.842 W/mqK*** 0.297 W/mqK * 87.2 %

Copertura spogliatoi 1.632 W/mqK 0.203 W/mqK 0.270 W/mqK * 12.4 %NOTE ALLA TABELLA:* Per edifici pubblici o a uso pubblico, i valori limite della trasmittanza vanno ridotti del 10%.** Sulle strutture del telaio in c.a. è previsto solamente la realizzazione di un cappotto in stiferite di spessore 4 cm, per ridurre il ponte termico,

risultando eccessivamente oneroso la realizzazione di un cappotto dello spessore pari a quello realizzato sulle pareti.*** Sui pavimenti di spogliatoi e palestra non sono previsti interventi specifici riguardanti l’isolamento termico, ma ci si limita a sostituire il pacchetto

superiore della pavimentazione con materiali più prestazionali anche dal punto di vista termico (si ottiene comunque un beneficio in termini di isolamento).

**** Sulla copertura della palestrina si interviene internamente, essendo difficoltoso l’intervento esterno per la presenza di impianti in copertura, e gli spessori degli isolamenti sono limitati per ridurre eccessivamente l’altezza e perimetralmente per permettere l’apertura delle finestre.

VentilazioneNel calcolo del fabbisogno energetico del fabbricato si deve considerare, oltre alle dispersioni di calore per trasmissione attraverso le strutture opache e finestrate, anche il calore disperso per la ventilazione (naturale o meccanica) degli ambienti.Il calore disperso per ventilazione sarà funzione del quantitativo d’aria di rinnovo che deve essere garantito agli ambienti. Di seguito sarà spiegato come è stato quantificato il volume d’aria di rinnovo, ed in particolare:è stato individuato il numero di ricambi orari, stabilito dalle normative a seconda della destinazione d’uso degli ambienti;è stato definito il numero di ore giornaliero di utilizzo della struttura;è stato calcolato il volume giornaliero di aria di rinnovo.

Dividendo successivamente il volume giornaliero dell’aria di rinnovo per 24 (numero di ore in una giornata) e per il volume netto delle singole zone si è ottenuto il numero di ricambi d’aria orario considerato nel calcolo del fabbisogno energetico del fabbricato; questo valore è stato confrontato con il valore di 0.5 vol/ora, valore massimo che si ritiene di considerare nella valutazione del fabbisogno energetico del fabbricato (mentre per il dimensionamento dei corpi scaldanti e dell’impianto di ventilazione sarà considerato come volumi di ricambi d’aria quelli previsti dalle norme).

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Per il numero di ricambi d’aria orari sono state seguite le indicazioni della norma UNI 10339, riguardante la gestione degli impianti aeraulici ai fini del benessere, e quanto previsto dalle norme per l’impiantistica sportiva approvate dal CONI con delibera nr. 1379 del 25 giungo 2008; da tali norme si ricava il numero di ricambi d’aria orari per i diversi locali.Questa ultima norma classifica i locali destinati all’attività sportiva e per ognuna stabilisce, nella tabella C, il ricambio d’aria orario.Per i locali palestra e palestrina si ricade tra le sale di attività, e la norma stabilisce un ricambio di 30 mc/h/persona (per zone affollate da atleti, dato che non ci sono zone per pubblico). In fase di progetto si ipotizza che il numero massimo di persone che posso affollare il locale palestra sia nr. 30 persone, mentre per la palestrina sia di nr. 10 persone (data le dimensioni più piccole del locale). Secondo quanto sopra esposto, i ricambi d’aria orari considerati nel progetto sono:

Palestra = 30 mc/h/persona * 30 persone = 900 mc/h Palestrina = 30 mc/h/persona * 10 persone = 300 mc/h Docce e servizi = n° 8 vol/h Spogliatoi = n° 5 vol/h Ingresso = n° 1 vol/h

Moltiplicando i ricambi orari dei locali spogliatoi e servizi per i volumi dei singoli vani si ottiene il volume orario per gli stessi. Nella tabella seguente è riportato il volume orario per i ricambi d’aria dei locali degli spogliatoi; questi ambienti sono stati suddivisi in due zone, così come sono state considerate anche in fase di calcolo del fabbisogno energetico:

Zone spogliatoi atleti, che saranno dotate di impianti di ventilazione meccanica con recuperatore di calore; Spogliatoi arbitri e ingresso, che avranno solamente ventilazione naturale.

Locale Volume netto (mc)

Nr.ricambi aria

(vol/h)Portata oraria

(mc/h)

Spogliatoio atleti 1 50.3 5 251.5Spogliatoio atleti 2 49.2 5 246.0

Disimpegno 1 9.9 8 79.2Disimpegno 2 9.9 8 79.2

WC 1 4.1 8 32.8WC 2 4.1 8 32.8

WC disabili 1 5.8 8 46.4WC disabili 2 5.4 8 43.2

Docce 1 14.2 8 113.6Docce 2 13.9 8 111.2

TOTALE SPOGLIATOI ATLETI 1035.9Spogliatoio arbitri 1 21.1 5 105.5Spogliatoio arbitri 2 18.7 5 93.5

Bagno arbitri 1 9.5 8 76.0Bagno arbitri 2 9.5 8 76.0

Ingresso 46.3 1 46.3TOTALE SPOGLIATOI ARBITRI E INGRESSO 397.3

Nella valutazione delle ore di utilizzo, si è tenuto in considerazione che il fabbricato in oggetto è utilizzato dalle classi delle scuole cui è asservita (fasce mattutine) ed inoltre si è ritenuto che possano essere utilizzate anche al pomeriggio per limitate attività sportive.In base a quanto detto si ipotizza che le ore medie giornaliere di utilizzo siano quelle esposte in seguito, e precisamente:

Palestra = 8 ore/giorno; Palestrina = 4 ore/giorno (uso più limitato rispetto alla palestra viste le dimensioni inferiori); Spogliatoi e servizi = 8 ore/giorno (stesso utilizzo della palestra).

Note le portate di aria di rinnovo per ventilazione e il numero medio di ore giornaliere di utilizzo è stato calcolato il volume giornaliero di aria di rinnovo, suddiviso per le diverse zone come sopra individuate. Dividendo questo volume giornaliero per il volume netto delle singole zone e per il numero di ore al giorno (24), si ottiene il nr. di ricambi d’aria equivalenti per ogni zona (dati inseriti nel software di calcolo e utilizzati per la valutazione del fabbisogno di energia per la ventilazione). Quanto appena descritto è riportato nella tabella seguente.

Zona Portata oraria

Ore utilizzo (h)

Volume ricambio

Volume netto zona

Nr. ricambi aria

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(mc/h)aria

giornaliero (mc/giorno)

(mc) equivalenti (vol/h)

Palestra 900 8 7200 3499.9 0.09Palestrina 300 4 1200 406.1 0.12

Spogliatoi atleti 1035.9 8 8287.2 166.8 2.07Spogliatoi arbitri e atleti 397.3 8 3178.4 105.1 1.26

Per gli spogliatoi si può osservare che il volume di ricambi d’aria equivalenti è superiore a 0.5 vol/ora, valore massimo che si ritiene di considerare nella valutazione del fabbisogno energetico; per queste due zone si considera un ricambio d’aria orario di 0.5 vol/ora, mentre per la zona palestra e la zona palestrina si considera il ricambio d’aria trovato ed esposto nella tabella sopra.

Prestazioni energeticheIn una seconda fase è stato valutato l’indice di fabbisogno energetico per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria dell’edificio, al fine di poter valutare i miglioramenti ottenuti in seguito all’intervento di manutenzione straordinaria in oggetto.Gli interventi di ristrutturazione previsti per la palestra sono stati descritti in precedenza per quanto riguarda l’isolamento termico ed in seguito per quanto riguarda gli impianti.Per il calcolo del fabbisogno di energia per ventilazione sono stati considerati i volumi di ricambio d’aria orari come definiti in precedenza: così facendo si considera l’utilizzo effettivo del fabbricato, che è inferiore rispetto ad un utilizzo convenzionale come previsto dalle norme (che comporterebbe un aggravio di fabbisogno di energia per la ventilazione che avrebbe influito negativamente sulla classificazione energetica che si otterrebbe per il fabbricato stesso). In seguito agli interventi di manutenzione straordinaria l’Edificio rientrerebbe in classe Energetica B, con indice di prestazione energetica globale pari a 13.424 kWh/mc*anno. Valutando la situazione allo stato attuale l’Edificio rientrerebbe in classe Energetica F, con indice di prestazione energetica globale pari a 47.272 kWh/mc*anno; in seguito agli interventi in oggetto l’indice di prestazione energetica si ridurrebbe a circa il 30% dell’esistente.

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4. IMPIANTO TERMICOPer quanto riguarda l’impianto termico, gli interventi previsti si dividono in due parti:

Nella sostituzione degli aerotermi esistenti nei locali palestra e palestrina; Nella realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento all’interno dei locali spogliatoi.

Impianto riscaldamento palestra e palestrinaL’alimentazione agli aerotermi è fornita dalle linee esistenti che alimentano gli attuali aerotermi presenti nella palestra e nella palestrina. Attualmente la palestra è riscaldata da quattro aerotermi posti a soffitto, collegati a quattro linee di acqua calda che giungono dalla centrale termica. Con l’intervento si prevede la rimozione di questi corpi scaldanti e dei tratti delle linee che corrono a soffitto, dato che la realizzazione di un controsoffitto per la copertura della palestra non è compatibile con questa tipologia di apparecchi. Per questo motivo si prevede di intercettare le quattro linee principali sui punti di risalita lungo le pareti perimetrali e realizzare per goni tubazione uno stacco terminale con un giunto a T, al fine di potervi collegare due aerotermi.Infatti è stata ipotizzata l’installazione di due aerotermi a parete su ogni punto di derivazione (per un totale di 8 apparecchi all’interno della palestra) i quali saranno installati ad un’altezza di 4 m dal pavimento; in ogni punto vengono posizionati due aerotermi in posizione ortogonale tra loro. Con questa nuova disposizione si riesce ad avere una zona di influenza per l’aria calda espulsa dagli aerotermi che riesce a coprire in maniera più uniforme l’intera superficie della palestra (se si fosse optati solamente per quattro elementi a parete rimanevano molte zone non coperte dalla ventilazione).Nella palestrina attualmente sono presenti due aerotermi posti a parete nei due angoli adiacenti alla palestra. Nell’intervento in oggetto questi corpi scaldanti saranno rimossi e sostituiti con due nuovi aerotermi installati a parete nella stessa posizione. Per quanto riguarda la potenza necessaria per il riscaldamento si è fatto riferimento alla potenza data dalla somma delle potenze disperse per trasmissione e per ventilazione (considerando un ricambio orario pari a 2 vol/h), verificando che la potenza complessiva fornita dai nuovi corpi scaldanti sia superiore a quella necessaria. La potenza massima complessiva degli aerotermi che sono previsti in progetto è sovrabbondante rispetto a quella strettamente necessaria, perché sono state considerate le lunghezze di gittata dell’aria emessa al fine di riuscire a coprire in maniera più uniforme possibile l’intera superficie da riscaldare.La tipologia di aerotermi scelto è la seguente:

Aerotermo SABIANA Mod. Atlas 6A32, con potenza emessa massima di 16380 W e funzionamento a 900 giri/minuto (lunghezza di lancio pari a 10 m).

Nella tabella seguente, per ogni locale, è riportata la potenza richiesta per riscaldamento (valutata con le considerazioni sopra esposte), il numero di aerotermi installati e la potenza massima complessivamente emessa dagli stessi.

LocalePotenza richiesta

(W)NR.

AerotermiPotenza massima

(W)Palestra 77961 8 131040

Palestrina 10968 2 32760

Impianto riscaldamento spogliatoiL’alimentazione all’impianto di riscaldamento degli spogliatoi è fornita da una dorsale esistente posta a pavimento, che arriva all’interno di detti locali dalla centrale termica; i primi lavori da eseguire sono quelli di individuazione della condotta dorsale esistente, realizzata con tubi di diametro 1” ½, e porre in opera un pozzetto all’interno del quale sarà realizzata la giunzione tra la dorsale stessa e la linea che porterà al collettore.La nuova dorsale arriverà in un unico collettore, che sarà dotato di 12 attacchi di diametro 3/4”, posto su una parete divisoria che si affaccia sul locale ingresso (anche per una facilità di manutenzione futura); all’ingresso del collettore sarà installata una valvola a tre vie, che collegata ad un comando elettrotermico permette il parziale riutilizzo dell’acqua di ritorno per il riscaldamento. Da questo collettore si dirameranno i diversi anelli di alimentazione dei corpi scaldanti, che saranno di tipo componibile e realizzati con elementi tubolari a tre tubi.In testa a ogni corpo scaldante saranno installati dei detentori, al fine di poter regolare le perdite di carico e bilanciare il circuito di distribuzione.

Il numero di elementi che compongono i singoli radiatori è stato calcolato dividendo la potenza necessaria per il riscaldamento per la potenza specifica dell’elemento. La potenza necessaria per il riscaldamento è stata valutata sommando la potenza dispersa per trasmissione e quella per ventilazione.Per quanto riguarda la potenza dispersa per ventilazione, sono state fatte le seguenti considerazioni:

negli spogliatoi e servizi degli atleti è presente un sistema di ventilazione meccanica, che è realizzata con macchine di trattamento aria che riescono ad avere un rendimento di recupero del calore vicino al 90%, quindi riesco ad immettere aria nell’ambiente ad una temperatura vicina ai 20 °C (garantendo le portate d’aria minime richieste dalle norme per questo tipo di ambienti). Per questo motivo non c’è bisogno di riscaldare tutto quanto il volume d’aria che viene immesso

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nell’ambiente, ma basterebbe considerare solamente quel 10% che manca per raggiungere la temperatura di 20 °C; quindi nel calcolo della potenza dispersa per ventilazione è stata considerato un ricambio d’aria pari a 1 vol/h, che è un volume superiore a quello che effettivamente bisognerebbe riscaldare e per considerare che possano esserci delle immissioni di aria fredda provenienti dall’esterno in ambiente (ad es. per l’apertura di finestre durante l’utilizzo degli ambienti);

negli spogliatoi e servizi degli arbitri il ricambio d’aria avviene in maniera naturale, senza l’ausilio di sistemi di ventilazione meccanica. Per questi vani è stato considerato un ricambio orario pari a 2 vol/h, volume ammissibile per un normale utilizzo di questi locali

La potenza del singolo elemento è ricavata dalla scheda tecnica fornita dal produttore, che fornisce la potenza considerando una temperatura di mandata pari a 70°C, con salto termico pari a 10°C, con temperatura interna dei locali di 20°C (per un salto termico di 50 °C). Con tali caratteristiche sarà possibile sopperire al fabbisogno termico degli ambienti.

La potenza necessaria per il riscaldamento è data dalla somma delle potenze disperse per trasmissione e per ventilazione.La tipologia di corpo scaldante è la seguente:

Radiatore IRSAP Mod. Tesi 3 tubi Altezza 750 mm (Potenza Termica elemento 74.3 W).Si riporta in seguito una tabella che, per ogni corpo scaldante (con la numerazione indicata nella tavola grafica nr. 10) indica il locale cui è asservito, la potenza di riscaldamento da garantire, il numero di moduli e la potenza massima dello stesso.

NR. RAD. Locali asserviti

Potenza richiesta

(W)NR.

ModuliPotenza massima

(W)1 Spogliatoio atleti 1 842 14 10402 Spogliatoio atleti 2 720 14 10403 Arbitri/infermeria 627 12 8924 Spogliatoio arbitri 519 12 8925 Locali servizi spogliatoio atleti 1 667 14 10406 Locali servizi spogliatoio atleti 2 771 14 10407 Bagno arbitri 1 311 10 7438 Bagno arbitri 2 323 10 7439 Ingresso 1290 20 1486

L’impianto centralizzato della palestra è in grado di produrre acqua alla temperatura di 70°C, ideale sia per i radiatori che per gli aerotermi; inoltre in seguito agli interventi di coibentazione della struttura è stato ridotto il fabbisogno di energia dovuto alle dispersioni termiche per trasmissione, per cui non si ritiene necessario integrare la potenza esistente dei generatori di calore, essendo sufficiente quella già attualmente garantita.

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Tab. 1 – Dimensionamento radiatori spogliatoi

LocaleSpogliat

o-io atleti 1

Spogliato-io

atleti 2

Arbitri/infermeri

a

Spogliato-io

arbitriServizi atleti 1

Servizi atleti 2

Bagno arbitri

1

Bagno arbitri

2Ingress

o COLL

rad n. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 SPOGL.Potenza W 842 720 627 519 667 771 311 323 1290 6070Dt K 10 10 10 10 10 10 10 10 10 portata l/h 74,3 63,5 55,3 45,8 58,8 68,0 27,4 28,5 113,8 535,3

Tipo IRSAP TESI 3 H 750 H 750 H 750 H 750 H 750 H 750 H 750 H 750 H 750

n.moduli 14 14 12 12 14 14 10 10 20 cont.acqua litri 14,84 14,84 12,72 12,72 14,84 14,84 10,6 10,6 21,2 L m 10,6 17,2 7,5 14,2 16,2 18,1 9,4 15,6 6,2 17,7Di mm 10 10 10 10 10 10 10 10 10 26De mm 14 14 14 14 14 14 14 14 14 32r (diagr.) mm/m 13,5 10,5 8 6,5 9 12 6 6 25 4,5Dzd mmc.a. 143,1 180,6 60 92,3 145,8 217,2 56,4 93,6 155 9v m/s 0,26 0,22 0,20 0,16 0,21 0,24 0,10 0,10 0,40 0,28Re - 6839 5848 5093 4215 5417 6262 2526 2623 10478 18962fa 0,035 0,036 0,037 0,039 0,037 0,036 0,045 0,044 0,031 0,012rv2 34 25 19 13 21 28 5 5 79 38r (calcolo) Pa/m 117 89 70 50 78 100 20 22 246 18Dpd Pa 1238 1528 523 711 1259 1812 192 341 1528 321curve n 8 10 6 8 10 10 8 8 6 8xcurve - 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1,5valvole n 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2xvalvole - 4 4 4 4 4 4 4 4 4 2xradiatore radiat. 3 3 3 3 3 3 3 3 3 6Dzc mmc.a. 53 44 25 20 37 50 7 8 107 88Dpc Pa 504 418 242 192 359 479 69 74 1026 841Dztot mmc.a. 196 224 85 112 183 267 64 101 262 97Dptot Pa 1743 1946 765 903 1618 2292 261 415 2554 1162Dzmax-Dz mmc.a. 71 43 182 155 84 0 204 166 5 364% 37 19 213 138 46 0 320 164 2Kv0,01 l/h 242 242 242 242 242 242 242 242 242Dp Pa 94 69 52 36 59 79 13 14 221Dptot Pa 1837 2015 818 939 1677 2371 274 429 2775 3937DDp Pa 938 760 1957 1836 1098 404 2501 2346 0Detentore n giri 0,9 0,9 0,4 0,4 0,7 1,5 0,25 0,25 T.A.

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5. IMPIANTO ESTRAZIONE E RICAMBIO ARIAIn fase di progetto è stata notata la necessità di installazione di un impianto di ventilazione meccanica a servizio degli spogliatoi degli atleti, in quanto questi non presentano le superfici minime apribili richieste dalle norme. Per gli altri locali, che sono dotati di una superficie aerante sufficiente, i ricambi d’aria saranno realizzati per ventilazione naturale.Per il dimensionamento dell’impianto di estrazione dell’aria sono state seguite le indicazioni della norma UNI 10339, riguardante la gestione degli impianti aeraulici ai fini del benessere, e quanto previsto dalle norme per l’impiantistica sportiva approvate dal CONI con delibera nr. 1379 del 25 giungo 2008. Da tali norme si ricava il numero di ricambi d’aria orari per i diversi locali, e nel nostro caso specifico quanto segue:

ricambi d’aria docce e servizi: n° 8 vol/h ricambi d’aria spogliatoi: n° 5 vol/h

In seguito si riporta una tabella dove sono riassunti, per ogni locale che necessita di ventilazione meccanica, il volume netto, il numero di ricambi d’aria mini e la portata oraria di ricambi d’aria.

Locale Volume netto (mc)

Nr.ricambi aria

(vol/h)Portata oraria

(mc/h)

Spogliatoio atleti 1 50.27 5 251.35Spogliatoio atleti 2 49.21 5 246.05

Disimpegno 1 9.92 8 79.36Disimpegno 2 9.92 8 79.36

WC 1 4.05 8 32.40WC 2 4.05 8 32.40

WC disabili 1 5.80 8 46.40WC disabili 2 5.36 8 42.88

Docce 1 14.21 8 113.68Docce 2 13.86 8 110.88

La soluzione ipotizzata per il ricambio d’aria è quella di realizzare due impianti, a servizio esclusivo di ciascun spogliatoi; per ognuno è prevista l’installazione di una macchina di trattamento aria con recuperatore di calore della portata di 650 mc/h, con una bocchetta di aspirazione posta nel locale servizi e due bocchette per l’immissione dell’aria pura in ambiente. La macchina con il recuperatore di calore ha inoltre due uscite che saranno collegate con tubazioni flessibili fino all’esterno (dove saranno collocati dei comignoli per l’aspirazione in copertura) al fine di espellere l’aria interna e aspirare aria pulita da immettere in ambiente. Il recuperatore di calore interno alla macchina consente di riscaldare l’aria aspirata dall’esterno e immetterla in ambiente a temperatura neutra (20° C in inverno, 26° in estate).

Si riporta di seguito il calcolo delle portate che ciascuna macchina deve fornire, per verificare che siano la portata di 650 mc/h sia sufficiente.MACCHINA Nr.1Ambienti serviti: Spogliatoio atleti 1, Disimpegno 1, WC 1, WC disabili 1, Docce 1Portata d’aria richiesta = 251.35+79.36+32.40+46.40+113.68 = 523.19 mc/h < 650 mc/h MACCHINA Nr.2Ambienti serviti: Spogliatoio atleti 2, Disimpegno 2, WC 2, WC disabili 2, Docce 2Portata d’aria richiesta = 246.05+79.36+32.40+42.88+110.88 = 511.57 mc/h < 650 mc/h

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Tab. 2 – Dimensionamento anelli acqua sanitaria spogliatoio atleti 1

Oggetto WC WC DIS. LAVABO LAVABO DOCCIA DOCCIA DOCCIA DOCCIA LAVABO LAVABO DOCCIA DOCCIA DOCCIA DOCCIA COLL. SERV. 1

COLL. SERV. 1

Portata l/s 0,10 0,10 0,10 0,10 0,15 0,15 0,15 0,15 0,10 0,10 0,15 0,15 0,15 0,15 1,00 0,80 l/h 360 360 360 360 540 540 540 540 360 360 540 540 540 540 3600 2880Pressione mm c.a. 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 8340,4 7759,4 Pa 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 73157,5 73157,5Dzquota mmc.a. Pa L m 4 5,9 2 2,8 6,3 7,5 7,5 8,3 2 2,8 6,3 7,5 7,5 8,3 1,5 1,5Di mm 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 26 26De mm 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 32 32r (diagr.) mm/m 130 130 130 130 300 300 300 300 110 110 230 230 230 230 150 95Dzd mmc.a. 520 767 260 364 1890 2250 2250 2490 220 308 1449 1725 1725 1909 225 142,5v m/s 0,96 0,96 0,96 0,96 1,44 1,44 1,44 1,44 0,96 0,96 1,44 1,44 1,44 1,44 1,88 1,51Re - 28832 28832 28832 28832 43249 43249 43249 43249 28832 28832 43249 43249 43249 43249 127528 102022fa 0,024 0,024 0,024 0,024 0,022 0,022 0,022 0,022 0,024 0,024 0,022 0,022 0,022 0,022 0,017 0,018rv2 Pa 452 452 452 452 1017 1017 1017 1017 452 452 1017 1017 1017 1017 1729 1107r (calcolo) Pa/m 953 953 953 953 1937 1937 1937 1937 953 953 1937 1937 1937 1937 1112 753Dpd Pa 3811 5622 1906 2668 12205 14529 14529 16079 1906 2668 12205 14529 14529 16079 1668 1129curve n 3 4 4 4 5 5 5 5 4 4 5 5 5 5 2 2xcurve - 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1valvole n 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1xvalvole - 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3xcoll/radiat collettore 6 6Dzc mmc.a. 283 331 331 331 850 850 850 850 331 331 850 850 850 850 1989 1273Dpc Pa 2711 3163 3163 3163 8133 8133 8133 8133 3163 3163 8133 8133 8133 8133 19024 12175Dzcirc_tot mmc.a. 5803 6098 5591 5695 7740 8100 8100 8340 5551 5639 7299 7575 7575 7759 10554 9175Dpcirc_tot Pa 55468 57730 54014 54776 69283 71608 71608 73158 54014 54776 69283 71608 71608 73158 93850 86462

Tab. 3 – Dimensionamento anelli acqua sanitaria spogliatoio atleti 2

Oggetto WC WC DIS. LAVABO LAVABO DOCCIA DOCCIA DOCCIA DOCCIA LAVABO LAVABO DOCCIA DOCCIA DOCCIA DOCCIA COLL. SERV. 2

COLL. SERV. 2

Portata l/s 0,10 0,10 0,10 0,10 0,15 0,15 0,15 0,15 0,10 0,10 0,15 0,15 0,15 0,15 1,00 0,80 l/h 360 360 360 360 540 540 540 540 360 360 540 540 540 540 3600 2880Pressione mm c.a. 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 8220,4 7667,4 Pa 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 72382,6 72382,6Dzquota mmc.a. Pa L m 3,7 5,5 2,3 3,1 5,8 7,1 7,1 7,9 2,3 3,1 5,8 7,1 7,1 7,9 2,5 2,5Di mm 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 26 26De mm 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 32 32r (diagr.) mm/m 130 130 130 130 300 300 300 300 110 110 230 230 230 230 150 95Dzd mmc.a. 481 715 299 403 1740 2130 2130 2370 253 341 1334 1633 1633 1817 375 237,5v m/s 0,96 0,96 0,96 0,96 1,44 1,44 1,44 1,44 0,96 0,96 1,44 1,44 1,44 1,44 1,88 1,51Re - 28832 28832 28832 28832 43249 43249 43249 43249 28832 28832 43249 43249 43249 43249 127528 102022fa 0,024 0,024 0,024 0,024 0,022 0,022 0,022 0,022 0,024 0,024 0,022 0,022 0,022 0,022 0,017 0,018rv2 Pa 452 452 452 452 1017 1017 1017 1017 452 452 1017 1017 1017 1017 1729 1107r (calcolo) Pa/m 953 953 953 953 1937 1937 1937 1937 953 953 1937 1937 1937 1937 1112 753Dpd Pa 3526 5241 2192 2954 11236 13754 13754 15304 2192 2954 11236 13754 13754 15304 2781 1882curve n 3 4 4 4 5 5 5 5 4 4 5 5 5 5 3 3xcurve - 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1valvole n 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1xvalvole - 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3xcoll/radiat collettore 6 6Dzc mmc.a. 283 331 331 331 850 850 850 850 331 331 850 850 850 850 2170 1389Dpc Pa 2711 3163 3163 3163 8133 8133 8133 8133 3163 3163 8133 8133 8133 8133 20753 13282Dzcirc_tot mmc.a. 5764 6046 5630 5734 7590 7980 7980 8220 5584 5672 7184 7483 7483 7667 10765 9293Dpcirc_tot Pa 55182 57349 54300 55062 68314 70833 70833 72383 54300 55062 68314 70833 70833 72383 95916 87546

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Tab. 4 – Dimensionamento anelli acqua sanitaria spogliato arbitri

Oggetto WC 1 LAVABO 1

DOCCIA 1 WC 2 LAVABO

2DOCCIA

2LAVABO

1DOCCIA

1LAVABO

2DOCCIA

2COLL.

ARBITRICOLL.

ARBITRIPortata l/s 0,10 0,10 0,15 0,10 0,10 0,15 0,10 0,15 0,10 0,15 0,70 0,50 l/h 360 360 540 360 360 540 360 540 360 540 2520 1800Pressione mm c.a. 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 5000,0 7065,4 6570,4 Pa 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 48945,0 65796,0 65796,0Dzquota mmc.a. Pa L m 2,3 2,6 3,6 2,8 4,4 4,5 2,6 3,6 4,4 4,5 3,7 3,7Di mm 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 11,5 26 26De mm 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 32 32r (diagr.) mm/m 130 130 270 130 130 270 110 160 110 160 85 35Dzd mmc.a. 299 338 972 364 572 1215 286 576 484 720 314,5 129,5v m/s 0,96 0,96 1,44 0,96 0,96 1,44 0,96 1,44 0,96 1,44 1,32 0,94Re - 28832 28832 43249 28832 28832 43249 28832 43249 28832 43249 89270 63764fa 0,024 0,024 0,022 0,024 0,024 0,022 0,024 0,022 0,024 0,022 0,018 0,020rv2 Pa 452 452 1017 452 452 1017 452 1017 452 1017 847 432r (calcolo) Pa/m 953 953 1937 953 953 1937 953 1937 953 1937 596 331Dpd Pa 2192 2477 6974 2668 4193 8718 2477 6974 4193 8718 2205 1224curve n 3 4 5 3 4 5 4 5 4 5 3 3xcurve - 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1valvole n 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1xvalvole - 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3xcoll/radiat collettore 6 6Dzc mmc.a. 283 331 850 283 331 850 331 850 331 850 1063 542Dpc Pa 2711 3163 8133 2711 3163 8133 3163 8133 3163 8133 10169 5188Dzcirc_tot mmc.a. 5582 5669 6822 5647 5903 7065 5617 6426 5815 6570 8443 7242Dpcirc_tot Pa 53848 54585 64053 54324 56301 65796 54585 64053 56301 65796 78170 72208

Tab. 5 – Dimensionamento rete acqua sanitaria

Oggetto N3 - N2 N3 - N2 N2 - N1 N2 - N1Portata l/s 2,00 1,60 2,70 2,10 l/h 7200 5760 9720 7560Pressione l/s 1,90 1,60 2,30 1,90 l/h 6840 5760 8280 6840Dzquota mm c.a. 10765,1 9293,5 12634,9 10469,4 Pa 95916,4 87546,3 109975,9 97767,0L mmc.a. Di Pa De m 7,3 7,3 5,5 5,5r (diagr.) mm 33 33 33 33Dzd mm 40 40 40 40v mm/m 170 100 210 130Re mmc.a. 1241 730 1155 715fa m/s 2,22 1,87 2,69 2,22rv2 - 190906 160763 231096 190906r (calcolo) 0,015 0,016 0,014 0,015Dpd Pa 2406 1706 3525 2406curve Pa/m 1102 816 1540 1102xcurve Pa 8045 5956 8468 6061valvole n 0 0 1 1xvalvole - 3 3 3 3xcoll/radiat n 1 1 2 2Dzc - 2,5 2,5 2,5 2,5Dpc radiat. Dzcirc_tot mmc.a. 629 446 2949 2012Dpcirc_tot Pa 6014 4265 28202 19246

mmc.a. 12635 10469 16738 13197Pa 109976 97767 146646 123074

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6. IMPIANTO IDRICO-SANITARIOLa produzione dell’acqua calda sanitaria sarà affidata all’impianto di produzione e accumulo esistente.L’alimentazione all’impianto dell’impianto idrico-sanitario è fornita da una dorsale esistente posta a pavimento, che arriva all’interno di detti locali dalla centrale termica; i primi lavori da eseguire sono quelli di individuazione della condotta dorsale esistente, realizzata con tubi di diametro 1” 1/4, e porre in opera un pozzetto all’interno del quale sarà realizzata la giunzione tra la dorsale stessa e la linea che porterà ai diversi collettori.La nuova distribuzione sarà realizzata con tubazioni in multistrato isolate come previsto dal DM 311/06, posate sotto traccia fino ad arrivare ai collettori sanitari. Il progetto prevede la realizzazione di 3 collettori per acqua sanitaria, ed in particolare:

un collettore per i servizi dello spogliatoio atleti 1, con 8 derivazioni per acqua fredda e 6 derivazioni per acqua calda; un collettore per i servizi dello spogliatoio atleti 2, con 8 derivazioni per acqua fredda e 6 derivazioni per acqua calda; un collettore per i servizi dei spogliatoi arbitri, con 6 derivazioni per acqua fredda e 4 derivazioni per acqua calda.

Prima dell’ingresso in ogni servizio saranno installati rubinetti a sfera a cappuccio cromato per le tubazione sottotraccia e valvole a sfera per la distribuzione in vista. Il diametro dei rubinetti d’intercettazione sarà pari a quello della tubazione in cui sono inseriti.

Nel Calcolo Del Fabbisogno Idrico per il dimensionamento delle tubazioni che giungono ai singoli collettori sono state considerate le portate e contemporaneità come di seguito illustrato.COLLETTORE SERVIZI ATLETI 1

DOCCE n°4 x 0.15 l/s = 0.6 l/s LAVABI n°2 x 0.1 l/s = 0.2 l/s TOTALE = 0.8 l/s

Fattore di contemporaneità 1 (utilizzo 100%)Da tale calcolo la linea dorsale che porta al collettore sarà realizzata in multistrato diam. 26/32 mm.COLLETTORE SERVIZI ATLETI 2

DOCCE n°4 x 0.15 l/s = 0.6 l/s LAVABI n°2 x 0.1 l/s = 0.2 l/s TOTALE = 0.8 l/s

Fattore di contemporaneità 1 (utilizzo 100%)Da tale calcolo la linea dorsale che porta al collettore sarà realizzata in multistrato diam. 26/32 mm.COLLETTORE SERVIZI ARBITRI

DOCCE n°2 x 0.15 l/s = 0.3 l/s LAVABI n°2 x 0.1 l/s = 0.2 l/s TOTALE = 0.5 l/s

Fattore di contemporaneità 1 (utilizzo 100%)Da tale calcolo la linea dorsale che porta al collettore sarà realizzata in multistrato diam. 26/32 mm.LINEA DORSALE

DOCCE n°10 x 0.15 l/s = 1.5 l/s LAVABI n°6 x 0.1 l/s = 0.6 l/s TOTALE = 2.1 l/s

Fattore di contemporaneità 0.9 (utilizzo 90%)Da tale calcolo la linea dorsale principale sarà realizzata in multistrato diam. 33/40 mm.

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7. IMPIANTO SCARICHIGli scarichi previsti nell’intervento riguardano le acque saponate e fecali dei servizi igienici e delle docce.Preventivamente andranno individuate le uscite esistenti degli scarichi e degli sfiati di areazione, al fine di poter collegare i nuovi scarichi a queste uscite, che esternamente mandano le acque in adeguate vasche di trattamento.Gli scarichi delle acque nere e saponate saranno realizzati con tubazioni in PVC del tipo autoestinguente, con giunzioni ad innesto.Per quanto riguarda le acque saponate, in ogni servizio è prevista la posa di un pozzetto di ispezione a pavimento dove saranno convogliate le acque provenienti da lavabi e docce prima del collegamento con gli scarichi esistenti che escono dagli spogliatoi.Alla rete delle acque saponate saranno collegati anche gli scarichi della condensa dei macchinari installati per la ventilazione meccanica.

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