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LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA: IL SISTEMA INFORMATIVO PROVINCIALE 183 Gradi giorno di riscaldamento - PIANURA - Anni 98/99 552 447 396 254 92 26 2 8 67 21 7 445 592 17.8 14.4 12.8 8.2 3.0 0.8 0.1 0.3 2.2 7.0 14.3 19.1 0 100 200 300 400 500 600 700 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 mesi 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 media %mens. Fig. 10.23 – Gradi giorno mensili di riscaldamento (soglia 20°C); valori medi degli anni 98/99 nella pianura piacentina. Valori in °C e in % dell’anno. Provincia di Piacenza Provincia di Piacenza Sistema Informativo Provinciale delle emissioni inquinanti in atmosfera. 3 0 3 6 9 12 Kilometers Grigliato chilometrico (1kmx1km) Emissioni totali annuali di COV da evaporazione nella distrib. benzina (kg/anno*maglia) 0 - 14.4 14.4 - 31.7 31.7 - 83.5 83.5 - 123.8 123.8 - 924.5 Confini comunali Centri urbani Fig. 10.24 – Provincia di Piacenza. Emissione totale annuale stimata di COV da evap. da distribuzione di benzina per maglia (kg/anno*maglia).

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LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA: IL SISTEMA INFORMATIVO PROVINCIALE

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Grad i g io rno d i r iscald ament o - PIA N U R A - A nni 9 8 / 9 9

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mesi

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media% mens.

Fig. 10.23 – Gradi giorno mensili di riscaldamento (soglia 20°C); valori medi degli anni 98/99 nella pianura piacentina. Valori in °C e in % dell’anno.

Provincia di PiacenzaProvincia di PiacenzaSistema Informativo Provincialedelle emissioni inquinanti in atmosfera.

3 0 3 6 9 12 Kilometers

Grigliato chilometrico (1kmx1km)

Emissioni total i annuali di COV da evaporazione nella distrib. benzina (kg/anno*maglia)0 - 14.414.4 - 31.731.7 - 83.583.5 - 123.8123.8 - 924.5

Confini comunaliCentri urbani

Fig. 10.24 – Provincia di Piacenza. Emissione totale annuale stimata di COV da evap. da distribuzione di benzina per maglia (kg/anno*maglia).

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LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA: IL SISTEMA INFORMATIVO PROVINCIALE

Provincia di PiacenzaProvincia di PiacenzaSistema Informativo Provincialedelle emissioni inquinanti in atmosfera.

3 0 3 6 9 12 Kilometers

Grigliato chilometrico (1kmx1km)

Emissioni total i annuali di COV da consumo domestico di solventi (kg/anno*maglia)0 - 6.56.5 - 27.227.2 - 52.352.3 - 117.1117.1 - 31907.8

Confini comunaliCentri urbani

Fig. 10.25 – Provincia di Piacenza. Emissione totale annuale stimata di COV da consumo domestico di solventi per maglia (kg/anno*maglia).

Provincia di PiacenzaProvincia di PiacenzaSistema Informativo Provincialedelle emissioni inquinanti in atmosfera.

3 0 3 6 9 12 Kilometers

Grigliato chilometrico (1kmx1km)

Emissioni totali annuali di NOx (kg/anno)01 - 14141415 - 52965297 - 1195411955 - 2179221793 - 4239042391 - 7923979240 - 144177144178 - 226418226419 - 831634831635 - 5562048

Confini comunaliCentri urbaniViabilità principale

Fig. 10.26 – Provincia di Piacenza. Emissione totale annuale stimata di NOx da tutte le fonti per maglia (kg/anno*maglia).

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LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA: IL SISTEMA INFORMATIVO PROVINCIALE

Provincia di PiacenzaProvincia di PiacenzaSistema Informativo Provincialedelle emissioni inquinanti in atmosfera.

3 0 3 6 9 12 Kilometers

Grigliato chilometrico (1kmx1km)

Emissioni totali annuali di SO2 (kg/anno)01 - 186186 - 791.8791.8 - 33533353 - 13313.213313.2 - 32797.332797.3 - 67828.267828.2 - 359844.5359844.5 - 823213.2823213.2 - 5657424.45657424.4 - 15904577.2

Confini comunaliCentri urbaniViabilità principale

Fig. 10.27 – Provincia di Piacenza. Emissione totale annuale stimata di SO2 da tutte le fonti per maglia (kg/anno*maglia).

Provincia di PiacenzaProvincia di PiacenzaSistema Informativo Provincialedelle emissioni inquinanti in atmosfera.

3 0 3 6 9 12 Kilometers

Grigliato chilometrico (1kmx1km)

Emissioni totali annuali di COV (kg/anno)01 - 1203.91203.9 - 4292.14292.1 - 9896.59896.5 - 18812.118812.1 - 31817.831817.8 - 49157.749157.7 - 79678.179678.1 - 133139.1133139.1 - 334548.2334548.2 - 635718.2

Confini comunaliCentri urbaniViabilità principale

Fig. 10.28 – Provincia di Piacenza. Emissione totale annuale stimata di COV da tutte le fonti per maglia (kg/anno*maglia).

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LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA: IL SISTEMA INFORMATIVO PROVINCIALE

Provincia di PiacenzaProvincia di PiacenzaSistema Informativo Provincialedelle emissioni inquinanti in atmosfera.

3 0 3 6 9 12 Kilometers

Grigliato chilometrico (1kmx1km)

Emissioni totali annuali di CO (kg/anno)01 - 4686.74686.7 - 14743.414743.4 - 30524.530524.5 - 51791.251791.2 - 8057180571 - 124557124557 - 197582.4197582.4 - 306682306682 - 514051.5514051.5 - 1071202.6

Confini comunaliCentri urbaniViabilità principale

Fig. 10.29 – Provincia di Piacenza. Emissione totale annuale stimata di CO da tutte le fonti per maglia (kg/anno*maglia).

Provincia di PiacenzaProvincia di PiacenzaSistema Informativo Provincialedelle emissioni inquinanti in atmosfera.

3 0 3 6 9 12 Kilometers

Grigliato chilometrico (1kmx1km)

Emissioni totali annuali di PTS (kg/anno)01 - 216.5216.5 - 690.5690.5 - 1513.31513.3 - 2647.52647.5 - 59575957 - 12056.112056.1 - 25561.325561.3 - 60154.860154.8 - 120124.8120124.8 - 340304.4

Confini comunaliCentri urbaniViabilità principale

Fig. 10.30 – Provincia di Piacenza. Emissione totale annuale stimata di PTS da tutte le fonti per maglia (kg/anno*maglia).

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LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA: IL SISTEMA INFORMATIVO PROVINCIALE

10.9 BIBLIOGRAFIA SPECIFICA

[1] Lega P., Ponzini S., Benedusi L. “Catasto delle emissioni inquinanti in atmosfera autorizzate con atto esplicito ai sensi del DPR 203/88, artt. 6, 12 e 15, dal 1991 al 1997.”, R.I. n. 46/tam/97, Aprile 1997, pagg. 15.

[2] M.A., “Lo stato dell’ambiente in Italia.”, Ministero dell’Ambiente, Relazione al Parlamento 8.7.96, http://www.minambiente.it/.

[3] Maja R., Daleno M., “Rete viaria provinciale: modello di simulazione del traffico per la valutazione degli scenari alternativi.”, Milano 1997; allegato al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Piacenza.

[4] EMEP-CORINAIR, “Atmospheric Emission Inventory Guidebook.”, 2nd Edition, EEA – Environmental European Agency, Copenaghen 2000.

[5] Borgarello, Fontana, Fortunato, Mina, “Determinazione sperimentale delle emissioni allo scarico provenienti da motori di autoveicoli circolanti in ambiente urbano a differente livello di tecnologia di abbattimento delle emissioni e di combustibili impiegati.”, Programma Regione Emilia Romagna, CRF - Centro Ricerche Fiat, Bologna Aprile 1999.

[6] AAVV, “COPERT II, Computer Programme to calculate Emissions from Road Transport. Methodology and Emission Factors.”, Environmental European Agency, ETC/AEM, Tecnical Report N° 6, November 1997.

[7] Saija S., Contaldi M., De Lauretiis R., Ilacqua M., Liburdi R, “Le emissioni in atmosfera da trasporto stradale. I fattori di emissione medi per il parco circolante in Italia.”, ANPA, Serie ‘Stato dell’Ambiente’, 12/2000, Luglio 2000; da: http://www.sinanet.anpa.it/.

[8] IDROSER, “Censimento delle emissioni in atmosfera da sorgenti fisse e mobili nell’area metropolitana di Bologna. Relazione finale.”, Amministrazione Provinciale di Bologna, Maggio 1993.

[9] EPA, “Compilation of Air Pollutant Emission Factors AP-42, 5° Edition, Volume I: Stationary Point and Area Sources.”, EPA – OAQPS, Clearinghouse for Inventory and Emission Factors, Jan. 2000.

[10] M.I.C.A., “Bollettino Petrolifero Trimestrale”, MICA - Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato, Direz. Gen. Energia e Risorse Minerarie, Serie storica delle vendite provinciali agg. 1998, http://mica-dgfe.casaccia.enea.it/.

[11] ANPA, “Emissioni in atmosfera. Serie storiche dei dati nazionali.”, http://www.sinanet.anpa.it/aree/atmosfera/emissioni/emissioni.asp.

[12] RER, “Censimento della circolazione 1990. Elaborazione su dati provvisori forniti dal Compartimento ANAS di Bologna.”, Regione Emilia Romagna, Assessorato ai Trasporti e vie di comunicazione, Bologna, Marzo 1992.

[13] Comune di Piacenza, “Piano Generale del Traffico Urbano. Analisi e diagnosi della situazione attuale. Relazione.”, a cura di SISPLAN, 6316/5/I, Bologna, Novembre 1995.

[14] UNRAE, “Dati statistici”, http://www.unrae.it/press/. [15] UNIONCAMERE Emilia - Romagna, “La banca dati”,

http://www.rer.camcom.it/datiecon/guida/. [16] DPR 26 Agosto 1993, n° 412 (G.U. n° 96 del 14 Ottobre 1993): “Regolamento

recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della Legge 9 Gennaio 1991, n° 10.”, modificato in base al DM 6.8.94 n° 197, DM 31.8.94 n° 203 e DM 24.5.95 n° 119.

[17] Biasini G., Callegari A., Frigo F., “Mappe del carico inquinante da impianti fissi alimentati a metano distribuito da Camuzzi Gasometri Spa. Comune di Piacenza.”, ARPA, Piacenza, Agosto 2000.

[18] Bonanni P., “Inventari integrati e registro delle emissioni.”, ENEA – Dipartimento Ambiente, Sezione Inquinamento Atmosferico, Novembre 1998, http://wwwamb.casaccia.enea.it/cat/acinat-bck/inv_int/invintegr.html.

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ALLEGATO 1

RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE

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Legenda 1. Caorso 2. Castel San Giovanni – centro 3. Castel San Giovanni – Pievetta 4. Castel San Giovanni – Pizzo Po 5. Fiorenzuola 6. Lugagnano 7. Sarmato 8. Vernasca – Casa Segata 9. Vernasca – Mocomero 10. Cortemaggiore

A. P.le Medaglie d’Oro B. P.le Roma C. Pubblico Passeggio D. Torre Telecom E. Via Giordani F. Via Piatti G. Via Ceno

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COMUNE STAZIONE COMUNE STAZIONE Sarmato Sarmato Castel San GiovanniCastel San Giovanni - Centro

TIPOLOGIA TIPOLOGIA Chimica, B/i

Chimica, BC/u PARAMETRI PARAMETRI

SO2, NOx SO2, NOx, O3

COMUNE STAZIONE COMUNE STAZIONE Castel San GiovanniPizzo Po Castel San GiovanniPievetta TIPOLOGIA TIPOLOGIA

Meteo

Chimica, B/i PARAMETRI PARAMETRI VV, DV, T, UR, Rad, PTS

Prec., Press.

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COMUNE STAZIONE COMUNE STAZIONE Caorso Caorso Fiorenzuola d’Arda Fiorenzuola

TIPOLOGIA TIPOLOGIA Fisica e Meteo

Chimica, BC/u PARAMETRI PARAMETRI

VV, DV, T, ∆Τ, UR NOx Rad, Prec., Int. Exp.

COMUNE STAZIONE COMUNE STAZIONE

Lugagnano Lugagnano Vernasca Mocomero TIPOLOGIA TIPOLOGIA

Chimica e Meteo

Chimica e Meteo PARAMETRI PARAMETRI

NOx, PTS NOx, SO2, PTS VV, DV, T, UR VV, DV, T

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COMUNE STAZIONE COMUNE STAZIONE

Vernasca Casa Segata Piacenza Torre Telecom TIPOLOGIA TIPOLOGIA

Meteo

Meteo PARAMETRI PARAMETRI VV, DV, T, UR, Prec., VV, DV, T, ∆Τ

Press.

COMUNE STAZIONE COMUNE STAZIONE

Piacenza Via Giordani Piacenza Pubblico Passeggio TIPOLOGIA TIPOLOGIA

Chimica, BC/u

Chimica, A/u PARAMETRI PARAMETRI

NOx, CO NOx, SO2, CO, PTS PM10, O3

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COMUNE STAZIONE COMUNE STAZIONE Piacenza P.le Medaglie d’Oro Piacenza Via Piatti

TIPOLOGIA TIPOLOGIA Chimica, BC/u

Chimica, BC/u PARAMETRI PARAMETRI

NOx, CO NOx, CO

COMUNE STAZIONE COMUNE STAZIONE

Piacenza P.le Roma Piacenza Via Ceno TIPOLOGIA TIPOLOGIA

Chimica, C/u – B/i

Chimica meteo C/u C/iPARAMETRI PARAMETRI

NOx, SO2, CO, PTS NOX, CO, PM10, PTS* VV, DV

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COMUNE STAZIONE PROVINCIA STAZIONE

Cortemaggiore Cortemaggiore Piacenza Mezzo mobile TIPOLOGIA TIPOLOGIA

Chimica e Meteo

Chimica e Meteo PARAMETRI PARAMETRI SO2, NOX, CO, PM10, NOx, SO2, CO, PTS O3, UR, VV, DV, T, VV, DV, T, UR

Press.

Rad., Prec., Press.

PROVINCIA STAZIONE Piacenza Mezzo mobile - Tecnoborgo

TIPOLOGIA Chimica

PARAMETRI NOx, HC, NMHC, PM10

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ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA QUALITA' DELL'ARIA: VALUTAZIONE DELL'ANDAMENTO DEGLI INTERVENTI REGIONALI. OTTOBRE 2002 – MARZO 2003

ALLEGATO 2 ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA QUALITA' DELL'ARIA: VALUTAZIONE DELL'ANDAMENTO DEGLI INTERVENTI REGIONALI. OTTOBRE 2002 – MARZO 2003 SINTESI DELLA RELAZIONE I provvedimenti di restrizione della circolazione sono stati adottati da 81 comuni che hanno ricompreso anche aree vaste confinanti con il comune capoluogo. Inoltre la percezione della gravità del problema smog nelle città è risultata molto presente nei cittadini, in base al sondaggio effettuato ad inizio campagna (oltre il 90 % di un campione intervistato), sebbene emerga come evidente la necessità di intervenire strutturalmente, come segnalato dal 70% degli intervistati. Questo porta quindi a ritenere i provvedimenti individuati dalle targhe alterne come validi provvedimenti di supporto, ma non certo come unica e definitiva metodologia di intervento. Dovendo però valutare se davvero possono ritenersi provvedimenti efficaci nel supporto all’azione globale intrapresa, si è effettuata una valutazione di tutte le componenti presenti che potessero permettere di delineare un quadro preciso di quanto attuato. L’analisi dei dati rilevati dalle stazioni di misura di Arpa mostra come nelle due giornate di limitazione della circolazione si è registrata una riduzione della concentrazione del PM10, più significativa nella giornata di giovedì (dato medio 10%), minore la domenica che però già, in generale, mostra una riduzione fisiologica. A fronte di una diminuzione del traffico automobilistico da ottobre a marzo si è inoltre verificato un analogo incremento nell’uso dei mezzi pubblici. Il dato medio regionale per la settimana tipo evidenzia una minor concentrazione di particolato fine nei periodi di targhe alterne. La percentuale di riduzione del PM10 il giovedì rispetto alla media della settimana è visibile sia analizzando i dati tali e quali, sia osservando lo stesso andamento corretto in modo da considerare la particolarità dell’episodio critico avutosi nel periodo 16-18 gennaio, che si è contraddistinto per mostrare una improvvisa ascesa dei valori il giovedì con rapida discesa la domenica, falsando in generale il significato di settimana tipo così come considerato, soprattutto in funzione del ridotto periodo di osservazione disponibile. L’andamento dei valori settimanali così come mostrato anche durante il periodo di pausa dell’iniziativa, avutosi nel dicembre 2002, conferma ulteriormente il normale innalzamento dei valori il giovedì in caso di non applicazione dei provvedimenti di inibizione. Nel 2002 si è verificata una riduzione del valore medio annuo di PM10 rispetto al 2001. Così è stato in particolare a Piacenza (da 41 a 36 microgrammi per metro cubo), Parma (da 58 a 53), Reggio Emilia (da 51 a 45), Bologna (da 52 a 45) Ravenna (da 47 a 41), Cesena (da 44 a 42) e Rimini (da 43 a 40). Nelle tre città in cui la riduzione è stata più significativa e cioè Parma, Reggio Emilia e Bologna, il dato medio annuo è comunque rimasto al di sopra del valore limite di riferimento fissato dalla UE per il 2002 pari a 44,8 microgrammi per metro cubo. Negli altri casi, fatta eccezione per Piacenza che ha mostrato una riduzione di 5 microgrammi per metro cubo, la riduzione è stata meno spiccata, ma è servita a riportare il dato medio annuale entro i limiti previsti a livello comunitario. Resta invece problematico il dato relativo al numero dei superamenti del valore medio giornaliero. Il tetto massimo di 35 sforamenti all’anno, stabilito dalla UE, infatti è stato nel 2002

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ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA QUALITA' DELL'ARIA: VALUTAZIONE DELL'ANDAMENTO DEGLI INTERVENTI REGIONALI. OTTOBRE 2002 – MARZO 2003

abbondantemente superato in tutte le province emiliano-romagnole. Per quanto riguarda il 2003 i dati riferiti a tutto il 13 marzo mostrano una situazione già critica. Solo Rimini risulta non aver ancora superato per 35 volte il valore di 50 microgrammi per metro cubo, e solo Ravenna, Ferrara, Cesena, Forlì e Rimini quello di 60 microgrammi. In generale nel periodo della campagna si sono mostrati come maggiormente critici i periodi novembre e febbraio-marzo, caratterizzati da condizioni meteorologiche che hanno drasticamente diminuito la dispersione degli inquinanti in atmosfera creando in alcuni momenti episodi acuti di intensità rilevante che hanno reso critici alcuni periodi della campagna. Interessante e significativo è comunque osservare che anche durante le criticità si possa osservare un parziale risultato di diminuzione dei valori durante le targhe alterne che, anche se ottenuto non in modo uniforme su tutto il territorio regionale, resta indicativo dell’azione tampone di quanto impostato in modo preventivo e coordinato in confronto a modalità temporanee e non preventivate di inibizione al traffico. Si ritiene quindi opportuno continuare sul percorso intrapreso attivando al massimo gli interventi strutturali individuati con l’accordo di programma che partendo da quest’anno dovranno attivare benefici sempre maggiori negli anni futuri, e nel contempo attivando un processo di rivisitazione e calibrazione ulteriore degli interventi tampone da attuare che porti sempre più a ridurre le situazioni di criticità attuali e cogenti in attesa che l’assetto strutturale possa risolvere definitivamente la situazione. INTRODUZIONE L’accordo siglato per la gestione dell’emergenza PM10 mette in atto una struttura articolata che punta sopratutto a superare il semplice intervento sulla criticità. Con gli strumenti utilizzati nell’accordo si vengono a definire strategie basate su provvedimenti nel breve, medio e lungo termine strettamente interagenti tra di loro. Gli interventi previsti vanno infatti nella direzione di affrontare, in prima istanza, la gestione dell’emergenza con una programmazione di provvedimenti pianificati per la riduzione costante degli apporti inquinanti di PM10 sul territorio. Per la configurazione delle nostre aree urbane e provinciali, con forte interscambio di mezzi ed elevata mobilità privata, il principale apporto inquinante risulta essere il traffico veicolare. Infatti la domanda regionale di trasporto pubblico (autobus e ferrovia) per gli spostamenti interni riguarda circa 250.000 unità contro oltre 1.000.000 spostamenti su mezzi privati; inoltre dal confronto tra le province, si nota che i mezzi privati sono utilizzati in modo uniforme con un minimo a Piacenza (71,7%) e un massimo a Rimini (80,7%). In funzione delle tipologie produttive presenti in regione, e l’elevata metanizzazione del riscaldamento domestico, si può ipotizzare che, per la Regione Emilia-Romagna, l’apporto di PM10 dovuto ai veicoli circolanti presenti sia superiore al valore stimato a livello nazionale. La completa attuazione degli interventi previsti nell'Accordo di Programma, porterà ad un significativo miglioramento della qualità dell’aria. Si richiama in particolare la creazione di nuovi parcheggi scambiatori in prossimità della aree urbane, la razionalizzazione del sistema delle merci nelle fasce orarie più critiche, la razionalizzazione degli orari scolastici e della pubblica amministrazione, il coordinamento delle proposte organizzative dei mobility manager aziendali, nel breve periodo, il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locali con veicoli a

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ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA QUALITA' DELL'ARIA: VALUTAZIONE DELL'ANDAMENTO DEGLI INTERVENTI REGIONALI. OTTOBRE 2002 – MARZO 2003

ridotte emissioni inquinanti, l'adeguamento della distribuzione commerciale nei centri urbani con mezzi a basso impatto ambientale, transit-point, sistemi di e-governement, la realizzazione di stazioni di rifornimento di carburanti alternativi e di ricarica per i veicoli elettrici, nel medio e lungo periodo. Nello stesso quadro si inserisce anche l’impegno, assunto attraverso un comune protocollo d’intesa, di estendere il bollino blu a tutto il territorio regionale. LA GESTIONE DEI PROVVEDIMENTI DI LIMITAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE ED IL QUADRO DELLE AZIONI INTRAPRESE La gestione della fase transitoria prevede l’attuazione di interventi programmati di riduzione dell’apporto inquinante derivante dal traffico veicolare mediante l’introduzione di fasce orarie di targhe alterne nelle giornate di giovedì e domenica, nonché nella ulteriore inibizione, secondo precise modalità, della circolazione ai veicoli non catalizzati, non eco-diesel e per i motorini a due tempi non catalizzati. Hanno aderito ai provvedimenti tutte le province, tutti i comuni capoluogo ed i comuni con più di 50.000 abitanti nonché molti dei comuni contermini al capoluogo. In totale hanno aderito 81 comuni che rappresentano complessivamente oltre il 60% della popolazione residente nel territorio regionale. La partecipazione dei cittadini, superate le iniziali incertezze, è stata certamente positiva come testimoniato dai risultati del sondaggio effettuato allo scopo: oltre il 90 % c.a. del campione intervistato ha la netta percezione del rischio da inquinamento atmosferico ed inoltre il 70% degli intervistati ravvisa la necessità di interventi strutturali.

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LA MOBILITA’ L’analisi dei dati rilevati durante il periodo dei provvedimenti è stata effettuata sulla base di alcune indicazioni utili alla valutazione delle azioni di limitazione intraprese. Tali indicazioni sono state confermate dalle verifiche effettuate. Infatti i flussi di traffico monitorati all’interno delle aree urbane dei capoluoghi hanno evidenziato una riduzione dei veicoli circolanti pari al 15 %medio per ciascuna giornata di provvedimenti, sull’intero ambito regionale. Nel grafico che segue, l’altezza delle barre dell’istogramma mostra i veicoli circolanti in ciascuna fascia oraria confrontati con i valori stimati in una giornata senza provvedimento.

VEICOLI CIRCOLANTI (medie regionali)

140 000

120 000

100 000

80 000

60 000

40 000

20 000

n.veicoli circolanti

Giovedì Domenica Altro dato da sottolineare, anche se abbastanza intuitivo, è come la riduzione del traffico media ottenuta sia in realtà maggiore se si considerano esclusivamente i veicoli circolanti nelle fasce orarie di inibizione. Questo è maggiormente evidente nelle giornate di giovedì e meno la domenica, come si evince nei grafici forniti dal Comune di Bologna di cui di seguito presentiamo due giornate esemplificative.

COMUNE DI BOLOGNA - ANDAMENTO ORARIO FLUSSI DI TRAFFICO

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In generale i provvedimenti hanno determinato una riduzione dei flussi di traffico nelle giornate di limitazione della circolazione ed un contestuale aumento degli utenti del trasporto pubblico. Tale incremento raggiunge interessanti livelli che vanno dal 30 al 70% in particolare nel Comune di Ferrara. Volendo fare una stima della riduzione dell’apporto di particolato ottenuta dalle misure attuate, in base a elaborazioni che utilizzano fattori di emissione per ciascuna tipologia di alimentazione, è stato possibile rilevare una riduzione di inquinante immesso pari a circa il 18% il giovedì e il 5% la domenica. La riduzione più contenuta della domenica è dovuta all'assenza di veicoli commerciali in circolazione.

TIPOLOGIA DI ALIMENTAZIONE/ANNO DI IMMATRICOLAZIONE EMILIA-ROMAGNA (dati ACI)

250.000 50.000 150.000 450.000 350.000

Fino a 1984

1985-1987

1988-1990

1991-1992

1993-1994

1995-1996

1997-1998

1999-2000

In generale si può quindi affermare che il progressivo incremento nel parco circolante di auto con motore diesel, come deducibile dal grafico delle nuove immatricolazioni riportato sopra, pur in presenza di una generale flessione di veicoli di nuova immatricolazione, rappresenti un elemento negativo nella lotta all’inquinamento da PM10.

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LA METEOROLOGIA Le situazione meteorologica a scala regionale influenza in maniera determinante l’andamento dell’inquinamento atmosferico. In particolare studi dettagliati condotti recentemente da ARPA Emilia Romagna (Servizio Meteorologico ed Eccellenza Qualità dell’Aria), descritti nel Quaderno Tecnico ARPA-SMR 10/2002 Inquinamento da polveri in Emilia-Romagna. Analisi a fini previsionali e comparazione con la situazione meteorologica a larga scala, consentono di individuare alcuni indicatori meteorologici significativi per il loro impatto sulla qualità dell’aria e di distinguere l’area di pianura e costiera del territorio regionale in tre settori omogenei. Senza mai dimenticare la complessità dei fenomeni in gioco quando si parla di inquinamento atmosferico e di polveri sottili in particolare, è possibile comunque delineare un quadro meteorologico sintetico del periodo considerato (e confrontarlo con l’anno precedente), tenendo conto dei seguenti indicatori: − l’altezza di rimescolamento, poiché l’intensificarsi del rimescolamento turbolento

nello strato vicino alla superficie, e dunque un’elevata altezza di rimescolamento, consente una migliore dispersione degli inquinanti, favorendo una diminuzione delle concentrazioni;

− l’intensità del vento, il quale disperdendo gli inquinanti e allontanandoli dalle sorgenti di emissione, diminuisce le concentrazioni nelle aree urbane;

− le precipitazioni, assai efficaci nell’abbattimento del PM10.

In generale a tal fine si individuano 3 macrosettori omogenei all’interno del territorio regionale, questi sono:

1. pianura occidentale (aree urbane di pianura delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena);

2. pianura centro-orientale (aree urbane di pianura delle province di Ferrara, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena);

3. fascia costiera (aree urbane incluse in una fascia di circa 20 km lungo la costa).

Precipitazioni Complessivamente l’elemento più rilevante riscontrato nell’analisi delle caratteristiche meteorologiche del periodo ottobre 2002 – febbraio 2003 è una piovosità più consistente rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sebbene con modalità e tempistiche differenti.

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In particolare su tutto il territorio regionale si sono registrate precipitazioni abbondanti e frequenti nel mese di dicembre e nelle prime due settimane di gennaio, mentre l’unico periodo prolungato con scarse precipitazioni si è verificato tra metà gennaio e fine febbraio. Nel periodo invernale 2001-2002 i periodi più piovosi erano stati invece a novembre e in febbraio, mentre le precipitazioni erano state scarse tra fine novembre e metà gennaio.

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Vento e altezza di rimescolamento Generalmente la situazione nel periodo invernale 2002-2003 è stata lievemente più favorevole alla dispersione degli inquinanti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’intensità media del vento è stata leggermente superiore nel 2002-2003, in particolare nei settori occidentale e centroorientale; l’altezza di rimescolamento è stata sistematicamente più alta rispetto all’anno precedente a gennaio e all’inizio di febbraio, nei settori occidentale e centro-orientale.

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Periodi critici Le considerazioni precedenti consentono di individuare alcuni periodi critici dal punto di vista meteorologico per la qualità dell’aria nell’inverno 2002-2003:

− 24 ottobre – 2 novembre (assenza di piogge e scarsa ventilazione) − 10-13 novembre (vento debole e nuvolosità persistente) −13-18 gennaio

(vento debole, scarso rimescolamento, precipitazioni irrilevanti) − tutta la seconda metà di febbraio (periodo prolungato di alta pressione,

privo di piogge) Ulteriori approfondimenti sui periodi critici sono disponibili alla pagina web http://www.arpa.emr.it/smr/Ambiente/Eventi_acuti.asp .

Di seguito sono riportati alcuni grafici complessivi della situazione.

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LA QUALITA’ DELL’ARIA Dovendo valutare una serie di iniziative specificatamente volte ad incidere sullo stato di inquinamento da PM10, le presenti considerazioni si concentreranno esclusivamente nella descrizioni dei fenomeni specifici di questo inquinante, sebbene sia doveroso porre in risalto che la riduzione del carico inquinante prodotto dal traffico porta comunque alla riduzione dell’apporto antropico in atmosfera di sostanze quali benzene, IPA, metalli, oltre che agli inquinanti ormai considerati «classici» comunque da non sottovalutare. Passando quindi all’analisi specifica del fenomeno, cominciamo a fare alcune considerazioni sull’andamento generale dei valori misurati. Quanto osservato è proposto nel seguente grafico ove sono riportati gli andamenti regionali valutati elaborando una fascia all’interno della quale sono presenti tutti i valori presenti in regione, dal massimo al minimo con l’evidenziazione centrale della media regionale per ciascuno giorno del periodo considerato. In generale possiamo dire che la situazione odierna, confrontata con l’eguale periodo dell’anno 2002/01, si presenta con la presenza di alcune criticità ben definite ma, nel contempo con un andamento mediamente più basso rispetto a quello dell’anno precedente.

Volendo ulteriormente analizzare i mesi con la presenza di maggiori situazioni di criticità, questo può essere fatto osservando i grafici sottostanti. Qui è riportato l’andamento dei massimi comparato tra il periodo della campagna ottobre 2002-marzo 2003 e l’analogo periodo per gli anni 2001-2002. Emerge come quest’anno l’andamento si sia caratterizzato da una maggiore smussatura dei valori massimi

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rilevati che, come pure la media mensile si sono mantenuti su livelli minori e con meno picchi rispetto al periodo 2001-2002. Andando poi a osservare i valori medi rilevati si comprende maggiormente come i periodi di maggiore criticità possano essere per il 2002-2003 individuati in novembre e febbraio marzo, anche se, e in questo la situazione meteorologica è di fondamentale importanza, possa capitare, come è successo nel periodo 2001-2002, che in realtà anche dicembre e gennaio possano rivelarsi critici, portando alla conclusione che probabilmente non è, allo stato delle cose, con certezza individuabile un sottoperiodo di modulazione degli interventi tampone più piccolo del periodo generale utilizzato.

Detto questo, è comunque molto probabile, anche in relazione agli andamenti meteorologici, che le maggiori criticità si presentino nei periodi inizio autunno, ottobre novembre, e fine inverno, febbraio marzo solitamente caratterizzati da minori precipitazioni come per altro confermatosi nel 2002-2003. Passando quindi a valutare più nel particolare l’andamento dei valori rilevati, è interessante effettuare un confronto sulla presenza di superamenti del valore limite di 50 µg/m3 per la protezione della salute umana, in vigore dal 2005. E’ stata scelta la comparazione direttamente con il valore limite piuttosto che con il margine di tolleranza di 65 µg/m3 in quanto la variazione del medesimo a 60 µg/m3 allo scattare del 1 gennaio 2003 fa si che i periodi siano poco confrontabili. Questi dati, per omogeneità di valutazione, sono stati elaborati presentando le medie dei valori relativi all’area urbana in quanto adottando la media delle misurazioni sull’agglomerato si potevano avere sfasature di interpretazione dovute alla non

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omogenea presenza di misure nei comuni all’esterno del capoluogo. Si evidenzia una prima situazione generale in cui si possono individuare alcuni comuni in cui il numero dei superamenti è risultato maggiore nel periodo ottobre 2002- marzo 2003 rispetto al periodo ottobre 2001 – marzo 2002, per altro comuni ove l’andamento nel periodo 2001-2002 era risultato molto al di sotto dei valori individuati nei comuni limitrofi. Questo è, evidentemente, un fenomeno difficilmente imputabile a particolari situazioni delle singole province in se, bensì, forse, ad alcune situazioni meteoclimatiche locali occorse nel periodo 2001-2002 che hanno differenziato questi comuni dal tipico andamento relativo alla zona meteorologica di competenza, così come individuate nella sezione dedicata alla meteorologia.

In generale questo andamento si ripercuote anche sull’andamento regionale riportato nei grafici sottostanti che analizzano i superamenti del valore di 50 µg/m3 relativamente ai 3 periodi con cui si è caratterizzata la campagna che risentono della differente situazione relativamente ai vari comuni e nei diversi periodi.

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L’analisi meteorologica prima effettuata mostra comunque la riduzione riscontrata durante il periodo di pausa sia principalmente da imputare all’elevata piovosità avutasi nel mese di dicembre del 2002 rispetto all’anno precedente. Questo permette di evidenziare ulteriormente il risultato ottenuto dalla media dei dati nel secondo periodo che nell’anno 2002 aveva sicuramente beneficiato di una piovosità maggiore, come testimoniato per altro dal numero inferiore di superamenti riscontrato. In generale quindi abbiamo ottenuto mediamente valori più bassi nel corso del 2002-2003 ovvero ad un maggior contenimento del PM10 che però ha avuto punte di criticità maggiori in alcuni periodi, specialmente febbraio – marzo in virtù di una meteorologia meno favorevole all’abbattimento degli inquinanti. E’ inoltre interessante osservare come il periodo di pausa scelto per la prima

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valutazione dei risultati corrisponda in entrambi gli anni al periodo meno critico dal punto di vista acuto, anche se indicativo nello scorso anno di valori medi più elevati, e questo potrebbe forse essere ricondotto alle usuali iniziative di pedonalizzazione e incentivazione dell’utilizzo alternativo degli spazi urbani che solitamente si attuano nel periodo e che portano ad avere momenti e aree di dispersione delle concentrazioni più ampi dando luogo a maggiori dispersioni e quindi probabilmente a plateau più consistenti. Andando quindi ad analizzare quanto è correlabile con le iniziative intraprese, ovvero se sia possibile individuare specifiche risultanze dalle giornate di attuazione dei provvedimenti a targhe alterne, è interessante utilizzare lo strumento della settimana tipo, ove sono state effettuate le medie giornaliere nel periodo indicato utilizzando i dati suddivisi per giorno della settimana. Anche in questo caso è utile il confronto con l’anno precedente.

Dall’osservazione dei grafici proposti emerge come la situazione presentata nelle varie fasi della campagna sia abbastanza differenziata, il confronto inoltre tra quanto attuato nel periodo 2002-2003 con il 2001-2002 ci consente inoltre di trarre alcune considerazioni. Da quanto presentato, per il periodo 2001-2002 emerge la tipica situazione riscontrabile durante l’inverno e nei periodi più critici per l’inquinamento atmosferico, in cui vi è un accumulo, di solito progressivo, degli inquinanti con l’inizio della settimana per giungere ad un culmine infrasettimanale che poi ridiscende con l’avvicinarsi del week-end. Nel particolare l’andamento del periodo 2001-2002 presenta in generale valori giornalieri in media leggermente più elevati, inoltre se nel periodo ottobre-dicembre e gennaio-marzo, ha un andamento con valori massimi nelle giornate di giovedì, nei grafici individuate in giallo, questo non avviene nel periodo dicembre 2001 - gennaio 2002 ove il valore tende ad

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essere minore rispetto agli altri giorni. Ma indipendentemente da queste leggere fluttuazioni che possono sempre essere ritrovate, molto indicativo è il confronto con il periodo 2002-2003 in quanto nel primo periodo ritroviamo un vero e proprio andamento speculare che viene a presentare una concavità nel periodo 2002-2003 contro un massimo nel periodo 2001-2002. Addirittura osservando il periodo di pausa dei provvedimenti ovvero 8 dicembre – 6 gennaio i valori riscontrati nel periodo 2002-2003 mostrano un incremento proprio nella giornata di giovedì. Più complessa è l’analisi del secondo periodo dei provvedimenti ove, sebbene senza mostrare significative crescite dei valori misurati, in prima lettura si non si riscontra la discesa evidenziata nella prima fase della campagna. Lo studio degli andamenti, mostrato anche nel grafico iniziale, evidenzia, però, due episodi acuti nel periodo gennaio febbraio di cui il primo avutosi tra il 16 ed il 18 gennaio 2003 ha dato luogo ad un improvvisa ascesa dei valori sul territorio regionale proprio nella giornata di giovedì con immediata ridiscesa a breve termine falsando il parametro della settimana tipo dal punto di vista statistico a causa del periodo di osservazione piuttosto ridotto. Andando a correggere quanto mostrato nei grafici in funzione di questo episodio, si ottiene il grafico corrispondente che mostra il consueto avvallamento nella giornata di giovedì. L’andamento anomalo mostrato dall’episodio acuto è mostrato nei grafici sottostanti in comparazione con un altro episodio acuto avutosi nel periodo 28 febbraio – 1 marzo 2003.

Interessante notare come nel secondo periodo anche la giornata domenicale abbia avuto riscontri positivi sebbene chiaramente già indicativa di un abbassamento fisiologico dell’inquinamento dovuto alla minore presenza di veicoli in circolazione durante la giornata festiva. A conferma di quanto riscontrato si è però voluto effettuare un ulteriore analisi comparata dell’andamento del giovedì, più significativo come indicatore di efficacia degli interventi proposti, in relazione agli altri giorni della settimana. Per fare questo si è effettuata la stessa analisi predisposta per il primo periodo della campagna anche sui restanti periodi, per valutare eventuali differenze riscontrabili. Questo è stato effettuato andando a realizzare un grafico delle differenze percentuali di PM10 medio giornaliero rispetto alla media settimanale. Si sono insomma andati a valutare, per ciascuna provincia, gli scostamenti dei vari giorni tipo dalla media rilevata nel periodo. Questo permette di valutare i vari contributi giornalieri alla definizione del valore medio e quindi di valutare, indipendentemente dall’effettivo valore misurato, i contributi positivi o negativi di ciascun giorno della settimana,

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come osservabile nel grafico riportato di seguito.

Il grafico appare interessante per alcune informazioni contenute. Essendo le percentuali di riduzione indipendenti dal valore misurato ma semplicemente un confronto tra grandezze comparabili si vede come nel periodo di interruzione mediamente il giovedì risulti un giorno più elevato come valore di inquinamento da PM10 rispetto alla media della settimana salvo in alcuni comuni della parte orientale ove differenti situazioni meteorologiche possono aver fatto la differenza pur mantenendo il dato regionale dell’ordine di una aumento del 8 % rispetto alla media settimanale. In realtà pero effettuando la medesima correzione sui dati per “pesare” l’episodio acuto del 16 -18 gennaio 2003 come per le altre elaborazione, si ottiene il grafico sottostante che evidenzia la consueta diminuzione dei valori del giovedì su tutte le province.

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Nella prima parte della campagna, escluso il comune di Forlì ed in parte Rimini, dato su cui sarebbe necessario fare un approfondimento più specifico, in generale si hanno diminuzioni percentuali consistenti soprattutto se analizzate per aree meteoclimatiche omogenee, pianura occidentale (PC, PR, RE, MO), pianura orientale (BO, FE, CS, FO), costa (RA, RN) salvo per la Provincia di Parma che presenta una diminuzione inferiore al 2-3%. Questo è il dato più interessante in quanto nella prima fase delle attività la Provincia di Parma non attuava nessun provvedimento nelle giornate di giovedì, cosa che invece è stata attuata nella seconda parte della campagna con le stesse modalità delle altre province. Questo è interessante poiché proprio in questo secondo periodo la diminuzione percentuale dell’inquinamento riscontrata il giovedì si allinea con quella dei comuni limitrofi se non superandola e raggiungendo comunque valori di riduzione del 10 % più elevati rispetto al primo periodo in cui compariva esclusivamente la probabile riduzione fisiologica dovuta alla chiusura infrasettimanale degli esercizi commerciali del giovedì pomeriggio. Questo ci sembra molto significativo per poter affermare che, sebbene una percentuale di influenza meteorologica nella riduzione riscontrata sia comunque da stimare, sicuramente una parte non minima dei risultati ottenuti si sia avuta proprio grazie alle misure adottate che hanno funzionato come momentaneo polmone per la parziale riduzione degli effetti ottenuti. Come ultima analisi si è cercato di valutare l’effetto degli interventi straordinari di limitazione al traffico attuati al verificarsi del secondo periodo di criticità acuta per le giornate del 2 e 3 marzo 2003 nella Provincia di Piacenza. Dalla lettura dei dati emerge ancora una volta l’incertezza nel dover valutare iniziative su periodi temporali così brevi. Tali provvedimenti, seppure degni di nota per cercare d’arginare fenomeni acuti, non sono infatti immediatamente valutabili dal punto di vista dell’efficacia per quanto riguarda la riduzione degli inquinanti, soprattutto in questo caso, dato che il successivo variare delle condizioni meteorologiche non hanno consentito un reale confronto tra i due periodi. Proprio per questo si rimanda ad un’analisi più dettagliata dell’intera situazione, sicuramente attuabile a livello locale, che consenta di valutare l’apporto delle varie iniziative predisposte con maggiore definizione della realtà in cui si sta operando. CONCLUSIONI Quello che si è evidenziato in questo semestre di attuazione dei provvedimenti è che, ove sufficientemente supportata, vi sia stata una buona risposta del pubblico che, dopo un primo periodo di assestamento, ha trovato strumenti alternativi di movimento nel trasporto pubblico, così come testimoniato dal generale aumento delle obliterazioni rilevate sui mezzi pubblici, e nel contempo attuando, ove possibile, una concomitante riorganizzazione delle attività per sfruttare al meglio le ore in cui si aveva la sospensione dei provvedimenti (soprattutto nella pausa di mezza giornata) come testimoniato dalla presenza di un congruo numero di transiti nelle fasce extra provvedimento. In ogni caso i risultati ottenuti si allineano con quanto di norma rilevato con questo tipo di provvedimenti, ovvero un 16% di riduzione media di veicoli circolanti a livello regionale, che ha portato ad una maggior riduzione di particolato il giovedì piuttosto che la domenica anche se nella seconda parte della campagna, questa, ha ottenuto risultati comparabili con quelli

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del giovedì, sebbene in condizioni più facili a causa della minor presenza di traffico fisiologica. Molto interessante è risultata invece la situazione propostasi per le giornate di giovedì, ove si evidenzia chiaramente una diminuzione sia del traffico presente sulle nostre strade, e quindi conseguentemente dell’apporto inquinante, sia dei valori misurati di PM10 mediante la strumentazione automatica installata sul territorio regionale. Se in alcune giornate questo risultato può essere parzialmente attribuito a condizioni meteorologiche più favorevoli alla dispersione degli inquinanti, in generale l’analisi dei risultati porta a valutare come sicuramente positivo il beneficio derivante dalle misure attuate. Questo è ancora più evidente quando si confrontano province differenti a parità di condizioni meteoclimatiche ma con differente attuazione del provvedimento. Si ritiene quindi opportuno continuare sul percorso intrapreso attivando al massimo gli interventi strutturali individuati con l’accordo di programma che partendo da quest’anno dovranno attivare benefici sempre maggiori negli anni futuri, e nel contempo attivando un processo di rivisitazione e calibrazione ulteriore degli interventi tampone da attuare che porti sempre più a ridurre le situazioni di criticità attuali e cogenti in attesa che l’assetto strutturale risolva definitivamente la situazione. E’ da rimarcare come molto del risultato ottenuto sia da imputare ad un’attivazione concertata delle misure ed soprattutto alla loro pianificazione preventiva. In questa fase non abbiamo risultati garantiti, ma solo possibilità di mediare situazioni critiche altrimenti completamente ingovernabili e dobbiamo quindi mantenere alta la guardia, non potendo esclusivamente attendere immobili che interventi strutturali necessari, ma non immediati, ci traghettino verso situazioni di migliore vivibilità delle nostre città.

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COMUNE DI PIACENZA: VALUTAZIONE DELL’EFFICIACIA DEI PROVVEDIMENTI DI TARGHE ALTERNE

ALLEGATO 3

COMUNE DI PIACENZA: VALUTAZIONE DELL’EFFICIACIA DEI PROVVEDIMENTI DI TARGHE ALTERNE Durante il periodo ottobre 2002 – marzo 2003 il Comune di Piacenza ha adottato i provvedimenti programmati di limitazione del traffico veicolare privato, a supporto della strategia di contrasto all’inquinamento, seguendo le direttive regionali contenute nell’Accordo di Programma sulla Qualità dell’aria per la gestione delle emergenze da PM10, siglato il 15 luglio 2002. I provvedimenti comprendevano la circolazione a targhe alterne ed il blocco dei veicoli non catalizzati e non provvisti di bollino blu, nei giorni di giovedì e domenica per l’area vasta, ed il divieto di circolazione dei veicoli diesel non catalizzati (dal lunedì al sabato) in determinate fasce orarie per l’area ristretta. Nella sola Piacenza, diversamente dal resto della Regione, è stato adottato anche il divieto di circolazione totale per due giornate (domenica 23 febbraio e domenica 2 marzo 2003), a causa del persistere di alti livelli di PM10 e di condizioni atmosferiche favorevoli alla concentrazione di inquinanti. Il Servizio Ambiente del Comune ha accertato l’utilità delle limitazioni del traffico, con relativo miglioramento della qualità dell’aria:

1. i flussi di traffico riscontrati nelle fasce orarie di limitazione, rispetto al giovedì e alla domenica precedenti all’attivazione del provvedimento, sono diminuiti mediamente del 15-16% per il giovedì e del 19% la domenica;

2. la quantità di PM10 emessa il giovedì risulta in diminuzione del 15% per la zona vasta e del 29% per la zona stretta;

3. la quantità di PM10 emessa la domenica risulta in diminuzione del 20-22%;

Strade sempre percorribili +0.8% Zona vasta -14.7% Numero veicoli Zona stretta -15.7%

Strade sempre percorribili +0.2% Zona vasta -15.1% Emissioni PM10 Zona stretta -29.4%

Tab.1 Giovedì - Riduzione media flussi veicolari ed emissioni rispetto a giovedì 26/9/03

Fascia oraria del provvedimento (ore 8.30-12.30/14.30-19.30) Periodo ottobre 2002 – marzo 2003

Strade sempre percorribili +0.2%

Zona vasta -19.3% Numero veicoli Zona stretta -18.8%

Strade sempre percorribili -1.0% Zona vasta -21.8% Emissioni PM10 Zona stretta -19.8%

Tab.2 Domenica - Riduzione media flussi veicolari ed emissioni rispetto a domenica 29/9/03

Fascia oraria del provvedimento (ore 8.30-12.30/14.30-19.30) Periodo ottobre 2002 – marzo 2003

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COMUNE DI PIACENZA: VALUTAZIONE DELL’EFFICIACIA DEI PROVVEDIMENTI DI TARGHE ALTERNE

4. Le concentrazioni di PM10 a livello del suolo misurate in Viale Pubblico Passeggio hanno registrato una diminuzione del 12,4% per il giovedì e del 14,6% la domenica, rispetto alla media dei giorni privi di limitazione alla circolazione;

PM10 Media giorni senza

targhe alterne (lun-mar-mer-ven-sab)

56.3 µg/m3

Media Giovedì 49.3

µg/m3 Giovedì: riduzione %

PM10 -12.4%

Media Domenica 48.1

µg/m3 Domenica: riduzione

% PM10 -14.6%

Tab.3 Riduzione della concentrazione di PM10 nei giorni di giovedì e domenica, rispetto

alla media degli altri giorni 5. Confrontando la media dei rilevamenti ottobre – marzo dei due anni

precedenti ai provvedimenti, si osserva nei giovedì una diminuzione delle concentrazioni di PM10 di circa il 20% e nelle domeniche di circa il 5%;

PM10 (µg/m3) - Stazione di V.le P. Passeggioperiodo 3 ottobre - 6 dicembre / 8 gennaio - 31 marzo

0.0

10.0

20.0

30.0

40.0

50.0

60.0

70.0

Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

ug/m

3

Inverno 2002-2003 Media inverno 2000-2001 e inverno 2001-2002

Fig.1 Confronto tra le concentrazioni medie del semestre invernale 2002-2003 con le

concentrazioni medie dei due inverni precedenti

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COMUNE DI PIACENZA: VALUTAZIONE DELL’EFFICIACIA DEI PROVVEDIMENTI DI TARGHE ALTERNE

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6. la Polizia Municipale ha effettuato numerosi controlli sui veicoli circolanti:

Pattuglie impegnate

Veicoli controllati

Sanzioni per violazione

regime di traffico a targhe alterne

% veicoli sanzionati

Periodo 3 ottobre 2002 –

31 marzo 2003 492 8189 2168 26,5%

Tab.4 Controlli effettuati dalla Polizia Municipale nei giorni di limitazione della circolazione veicolare

7. A fronte della limitazione della circolazione dei veicoli, il Comune ha messo a

disposizione dei bus navetta gratuiti che collegavano il centro della città con i parcheggi di interscambio collocati in periferia. I dati dimostrano l’effettivo utilizzo del servizio da parte dei cittadini:

Bus navetta Totale giornate

di servizio Totale utenti trasportati

Stadio – P.za S. Antonino 24 8750 Veggioletta – P.za Cavalli 7 922

Ponte Trebbia - Veggioletta – P.za Cavalli 5 770 Cimitero – P.za Cavalli 2 619

Tab.5 Utilizzo dei “Bus navetta” gratuiti nelle giornate di limitazione della circolazione

8. In aggiunta ai provvedimenti di limitazione della circolazione, il Comune di

Piacenza ha inoltre firmato i protocolli d’intesa con le società Eurogen S.p.A. e Industria Cementi Giovanni Rossi S.p.A. per la riduzione delle polveri emisse, nel caso di raggiungimento o superamento per cinque giorni consecutivi del livello di 50 µg/m3 di PM10.

Centrale Piacenza

Levante Protocollo stipulato il

23/9/2002

Industria Cementirossi Protocollo stipulato il

14/10/2002

Numero di giorni di

applicazione del Protocollo

39 giorni 36 giorni

Tab.6 Applicazione dei Protocolli d’Intesa per la riduzione delle emissioni

nel periodo ottobre 2002 – marzo 2003

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23. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri - 28/3/83 - Limiti massimi di

accettabilità delle concentrazioni e di esposizione relativi ad inquinanti dell'aria

nell'ambiente esterno.

24. Decreto del Presidente della Repubblica - 24/5/88 n. 203 - Attuazione delle direttive

CEE n. 80/779, 82/884, 84/360 e 85//203 concernenti norme in materia di qualità

dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento prodotto dagli

impianti industriali, ai sensi dell'art. 15 della L. 16/4/1987 n. 183 .

25. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 20/5/91 - Criteri per l'elaborazione dei piani

regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria.

26. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 20/5/91 - Criteri per la raccolta dei dati inerenti

la qualità dell'aria.

27. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 6/5/92 - Definizione del sistema nazionale

finalizzato al controllo ed assicurazione di qualità dei dati di inquinamento atmosferico

ottenuti dalle reti di monitoraggio.

28. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 15/4/94 - Norme tecniche in materia di livelli e

di stati di attenzione e di allarme per gli inquinanti atmosferici nelle aree urbane ai

sensi degli artt. 3 e 4 del DPR 24/5/1988, n. 203 e dell'art. 9 del DM 20/5/91.

29. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 25/11/94 - Aggiornamento delle norme tecniche

in materia di limiti di concentrazione e di livelli di attenzione e di allarme per gli

inquinanti atmosferici nelle aree urbane e disposizioni per la misura di alcuni

inquinanti di cui al decreto ministeriale 15/4/94.

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30. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 16/5/96 - Attivazione di un sistema di

sorveglianza di inquinamento da ozono.

31. Legge ordinaria del Parlamento - 4/11/97 n. 413 - Misure urgenti per la prevenzione

dell'inquinamento atmosferico da benzene.

32. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 27/3/98 - Mobilità sostenibile nelle aree urbane.

33. Legge Regionale Regione Emilia - Romagna n. 3 - 21/4/99 - Riforma del sistema

regionale e locale.

34. 96/62/CE: Direttiva del Consiglio del 27 settembre 1996 in materia di valutazione e

gestione della qualità dell'aria ambiente - Direttiva CEE/CEEA/CE n. 62 del

27/09/1996.

35. 1999/30/CE: Direttiva del Consiglio del 22 aprile 1999, concernente i valori limite di

qualità dell'aria per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le

particelle ed il piombo - Direttiva CEE/CEEA/CE n. 30 del 22/04/1999.

36. Decreto Legislativo - 04/08/99 n. 351 - Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia

di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente.

37. Delibera Giunta Regionale Regione Emilia Romagna - 15/05/01 n.804 - Linee di

indirizzo per l'espletamento delle funzioni degli enti locali in materia di inquinamento

atmosferico (artt. 121 e 122, LR n.3/99).

38. F. Achilli, C. Curtoni, F. Frigo, L. Orlandini, A. Ponticelli: Misure di benzene in area

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convegno nazionale "Arie di città. La qualità dell'aria in ambiente urbano". ARPA

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39. Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - 02/04/02 n. 60 -

Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernete i

valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli

ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori

limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio.

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concernente i valori limite per il benzene ed il monossido di carbonio nell'aria

ambiente.

42. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 21/4/99 n. 163 - Regolamento recante norme

per l'individuazione dei criteri ambientali e sanitari in base ai quali i Sindaci adottano

le misure di limitazione della circolazione - testo coordinato con le modifiche

apportate dal DM 2 aprile 2002, n. 60.

43. 2002/3/CE: Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2002,

relativa all'ozono nell'aria.

221

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222

44. Decreto del Ministero dell'Ambiente - 01/10/2002 n. 261 - Regolamento recante le

direttive tecniche per la valutazione della qaulità dell'aria ambiente, i criteri per

l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto

legislativo 4 agosto 1999, n. 351.

45. Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il

Ministro della Salute - 20/09/02 - Modalità per la garanzia della qualità del sistema

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