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REPUBBLICA ITALIANA Sped. in A.P - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Cagliari Anno 61° - Numero 6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Parte I e II Si pubblica ogni decade ed eccezionalmente quando oc- corre esclusi i giorni festivi Cagliari, giovedì 19 febbraio 2009 PREZZI E CONDIZIONI DI ABBONAMENTO E VENDITA - a) abbonamento (anno solare); Parti I e II (esclusi i supplementi straordinari) Euro 51,65; Parti I e II (inclusi i supplementi straordinari) Euro 180,76; Parte III Euro 77,47. Il termine utile per la sottoscrizione degli abbonamenti scade il 28 febbra- io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno in corso. Eventuali abbona- menti sottoscritti dopo il 28 febbraio e, in ogni caso, prima del 30 giugno non danno diritto all’invio dei fascicoli arretrati. I versamenti per abbonamento effettuati dopo il 30 giugno si considerano validi per l’anno solare successivo, salvo conguaglio. La sostituzione di fascicoli disguidati è subordinata alla richiesta scritta ed alla trasmissione, entro 30 giorni, della relativa fascetta di abbonamento. - b) vendita a fascicoli separati: Parti I e II Euro 1,03, Parte III Euro 1,81, Supplementi ordinari e straordinari: Euro 0,52 ogni sedicesimo (sedici pagine) o frazione di esso; i fascicoli relativi ad anni arretrati, il doppio del prezzo indicato in copertina. Eventuali richieste saranno soddisfatte secondo la disponibilità di magazzino. I prezzi di cui alle lettere a) e b) sono rad- doppiati per l’estero, esclusi i paesi dell’Unione Europea. L’importo dovuto per l’attivazione o il rinnovo dell’abbonamento al Bollettino ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna, per le inserzioni e per l’acquisto dei medesimi bollettini dovrà essere versato esclusivamente sul conto corrente postale n.4093 intestato a Regione Autonoma della Sardegna - Tesoreria regionale - causale: BURAS (abbonamento/inserzione/acquisto) riferimento entrate EC312.001 - Cdr 01.02.04. DIREZIONE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - CAGLIARI V. Nazario Sauro, 9 - Tel. 070 6061 AVVERTENZE - Il Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna è suddiviso in tre parti: nella PRIMAparte sono pubblicati tutte le leggi e i regolamenti della Regione, i decreti del Presidente della Regione e quelli degli Assessori - integralmente o in sunto - che possono interessare la generalità dei cittadini, nonché le disposizioni e i comunicati emanati dal Presidente della Regione del Consiglio e dagli Assessori; nella SECONDA parte sono pub- blicati le leggi e i decreti dello Stato che interessano la Regione, le circolari la cui divulgazione sia ritenuta opportuna e gli annunzi ed avvisi prescritti dalle leggi e dai regolamenti vigenti nella Regione; nella TERZA sono pubblicati gli annunzi e gli avvisi di cui per legge era obbligatoria la pubblicazione nei soppressi fogli annunzi legali delle Province e quelli liberamente richiesti dagli interessati, ovvero prescritti dalle leggi dello Stato. braio 2009, n. 242/14. Disposizioni per l’attuazione del PSR 2007/2013 – Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” – Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione” . Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL). Proroga dei termini di presentazione delle domande di parteci- pazione. pag. 15 DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 31 dicembre 2008, n. 27834/43. Consulta regionale per la formazione in sanità, nomina componenti. pag. 16 DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 19 gennaio 2009, n. 913/1. Nomina del Gruppo tecnico scientifico di suppor- to per i corsi Triennali di Formazione Specifica in Medicina Generale. pag. 18 DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 28 gennaio 2009, n. 1586/3. Ridefinizione compiti e articolazione della Commissione regionale per la formazione sanitaria AVVISO AGLI ABBONATI Ad evitare che, nel caso di mancato rinnovo del- l’abbonamento, si verifichi interruzione nell’invio del periodico e poiché in seguito non sarà possibile spedire ai ritardatari tutti i fascicoli arretrati, si pregano i Sigg. Abbonati di voler rinnovare al più presto l’abbonamento al “Bollettino Ufficiale” alle tariffe e alle condizioni riportate in testata. SOMMARIO PARTE PRIMA LEGGI E DECRETI DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOL- TURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 30 gen- naio 2009, n. 156/7. Reg CE 1257 - POR 2000/2006 - Misura 4.10 “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli”- Attuazione procedure straordinarie per la chiusura del Programma. Proroga dei termini di cui ai Decreti n. 2334/Dec/71 del 30.09.2008 e n. 3171/DecA/106 del 18.12.2008. pag. 14 DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOL- TURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 9 feb-

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REPUBBLICA ITALIANA

Sped. in A.P - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Cagliari Anno 61° - Numero 6

BOLLETTINO UFFICIALEDELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Parte I e II Si pubblica ogni decade edeccezionalmente quando oc-corre esclusi i giorni festiviCagliari, giovedì 19 febbraio 2009

PREZZI E CONDIZIONI DI ABBONAMENTO E VENDITA - a) abbonamento (anno solare); Parti I e II (esclusi i supplementi straordinari) Euro 51,65;Parti I e II (inclusi i supplementi straordinari) Euro 180,76; Parte III Euro 77,47. Il termine utile per la sottoscrizione degli abbonamenti scade il 28 febbra-io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno in corso. Eventuali abbona-menti sottoscritti dopo il 28 febbraio e, in ogni caso, prima del 30 giugno non danno diritto all’invio dei fascicoli arretrati. I versamenti per abbonamentoeffettuati dopo il 30 giugno si considerano validi per l’anno solare successivo, salvo conguaglio. La sostituzione di fascicoli disguidati è subordinata allarichiesta scritta ed alla trasmissione, entro 30 giorni, della relativa fascetta di abbonamento. - b) vendita a fascicoli separati: Parti I e II Euro 1,03, Parte IIIEuro 1,81, Supplementi ordinari e straordinari: Euro 0,52 ogni sedicesimo (sedici pagine) o frazione di esso; i fascicoli relativi ad anni arretrati, il doppiodel prezzo indicato in copertina. Eventuali richieste saranno soddisfatte secondo la disponibilità di magazzino. I prezzi di cui alle lettere a) e b) sono rad-doppiati per l’estero, esclusi i paesi dell’Unione Europea. L’importo dovuto per l’attivazione o il rinnovo dell’abbonamento al Bollettino ufficiale dellaRegione Autonoma della Sardegna, per le inserzioni e per l’acquisto dei medesimi bollettini dovrà essere versato esclusivamente sul conto corrente postalen.4093 intestato a Regione Autonoma della Sardegna - Tesoreria regionale - causale: BURAS (abbonamento/inserzione/acquisto) riferimento entrateEC312.001 - Cdr 01.02.04.

DIREZIONE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - CAGLIARI V. Nazario Sauro, 9 - Tel. 070 6061

AVVERTENZE - Il Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna è suddiviso in tre parti: nella PRIMA parte sono pubblicati tutte le leggi ei regolamenti della Regione, i decreti del Presidente della Regione e quelli degli Assessori - integralmente o in sunto - che possono interessare la generalitàdei cittadini, nonché le disposizioni e i comunicati emanati dal Presidente della Regione del Consiglio e dagli Assessori; nella SECONDA parte sono pub-blicati le leggi e i decreti dello Stato che interessano la Regione, le circolari la cui divulgazione sia ritenuta opportuna e gli annunzi ed avvisi prescritti dalleleggi e dai regolamenti vigenti nella Regione; nella TERZA sono pubblicati gli annunzi e gli avvisi di cui per legge era obbligatoria la pubblicazione neisoppressi fogli annunzi legali delle Province e quelli liberamente richiesti dagli interessati, ovvero prescritti dalle leggi dello Stato.

braio 2009, n. 242/14.Disposizioni per l’attuazione del PSR 2007/2013

– Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” –Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppolocale – Qualità della vita/Diversificazione” . Bandoper la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL)e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL). Proroga deitermini di presentazione delle domande di parteci-pazione.

pag. 15

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE ESANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 31dicembre 2008, n. 27834/43.Consulta regionale per la formazione in sanità,

nomina componenti.pag. 16

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE ESANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 19gennaio 2009, n. 913/1.Nomina del Gruppo tecnico scientifico di suppor-

to per i corsi Triennali di Formazione Specifica inMedicina Generale.

pag. 18

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE ESANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 28gennaio 2009, n. 1586/3.Ridefinizione compiti e articolazione della

Commissione regionale per la formazione sanitaria

AVVISO AGLI ABBONATIAd evitare che, nel caso di mancato rinnovo del-

l’abbonamento, si verifichi interruzione nell’inviodel periodico e poiché in seguito non sarà possibilespedire ai ritardatari tutti i fascicoli arretrati, sipregano i Sigg. Abbonati di voler rinnovare al piùpresto l’abbonamento al “Bollettino Ufficiale” alletariffe e alle condizioni riportate in testata.

SOMMARIOPARTE PRIMA

LEGGI E DECRETI

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOL-TURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 30 gen-naio 2009, n. 156/7.Reg CE 1257 - POR 2000/2006 - Misura 4.10

“Miglioramento delle condizioni di trasformazione edi commercializzazione dei prodotti agricoli”-Attuazione procedure straordinarie per la chiusuradel Programma. Proroga dei termini di cui ai Decretin. 2334/Dec/71 del 30.09.2008 e n. 3171/DecA/106 del18.12.2008.

pag. 14

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOL-TURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 9 feb-

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(Deliberazione della Giunta Regionale n. 72/23 del19 dicembre 2008).

pag. 20

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008,n. 317/10215.Bilancio regionale 2008 – Trasferimento della

somma di euro 3.290,11 dal Fondo per spese obbliga-torie e d’ordine di cui al Cap. SC08.0001 U.P.B.S08.01.001 a favore del Cap. SC08.0048 - U.P.B.S08.01.004 – C.D.R. 00.08.01.01. Pagamento interes-si a favore della Soc. Deep. Green S.r.l.

pag. 21

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008,n. 318/10217.Bilancio regionale 2008 – Trasferimento della

somma di euro 20.000,00 dal Fondo per spese obbli-gatorie e d’ordine di cui al Cap. SC08.0001 – U.P.B.S08.01.001 a favore del Cap. SC08.0281 – U.P.B.S08.02.001 - C.D.R. 00.03.01.03. Rimborsi allaTesoreria Regionale.

pag. 21

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008,n. 319/10219.Bilancio regionale 2008 – Iscrizione e accertamen-

to della somma di euro 617.076,35 in conto del capi-tolo EC349.039 – U.P.B. E349.003 e contestuale iscri-zione della medesima somma in conto del capitoloSC05.0016 – U.P.B. S05.01.001. Pay Back

pag. 22

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008,n. 323/10256.Bilancio regionale 2008: Variazioni al Bilancio

2008 e rettifiche a decreti vari.pag. 22

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 31 dicembre 2008,n. 326/10263.Bilancio regionale 2008 – Fondi P.O.R. 2000-2006

– Misura 4.2B (Assessorato Industria) e Misura 6.2 –Asse VI – (Assessorato Trasporti). Riassegnazioni ai

capitoli competenti delle somme recuperate in appli-cazione dell’art. 8, comma 2, della L.R. n. 4 del 2008.

pag. 23

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 31 dicembre 2008,n. 327/10284.Bilancio regionale 2008 – Variazioni di bilancio in

attuazione dell’articolo 7, comma 34 della L.R. 5marzo 2008, n. 3. Infrastrutturazione del sito diArbatax.

pag. 23

DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PRO-GRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 2 febbraio 2009, n.12/672.Agenzia della Regione autonoma della Sardegna

per le entrate. Determinazione del DirettoreGenerale n. 125 del 17.12.2008 Concorso per titoliper l’assunzione a tempo determinato di n. 8 istrut-tori informatici cat. C - livello retributivo C1,approvazione bando di concorso.

pag. 24

DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PRO-GRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 2 febbraio 2009, n.13/673.Agenzia della Regione autonoma della Sardegna

per le entrate. Determinazione del DirettoreGenerale n. 126 del 17.12.2008 Concorso per titoliper l’assunzione a tempo determinato di n. 25Istruttori informatici cat. C - livello retributivo Cl,approvazione bando di concorso.

pag. 24

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7novembre 2007, n. 45/26.Presa d’atto del Programma Operativo Regiona-

le Sardegna “Competitività Regionale e Occupa-zione" FESR 2007-2013.

pag. 25

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE15 luglio 2008, n. 39/34.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di unacava di granito, in località Riccinu”, nel comune diCalangianus. Proponente: Ditta Lovato GranitiGalluresi di Lovato Leonardo (subentrata alla DittaLovato Umberto).

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pag. 26

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE22 luglio 2008, n. 40/34.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto per la coltivazione diuna cava di granito in località Monti di Lu Colbu”,comune di Tempio Pausania. Proponente: GruppoCave Mistral S.r.l.

pag. 28

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE22 luglio 2008, n. 40/35.Procedura di Valutazione di Impatto

Ambientale, ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999n. 1 e s.m.i. e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2,relativa al progetto “Prosecuzione ed ampliamentodell'attività di cava di materiali per uso civile deno-minata Sa Grutta e Su Sparau”, in comune diSerdiana. Proponente: Calcestruzzi S.p.A.

pag. 31

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE29 luglio 2008, n. 41/13.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12MW”, in località Bassacutena nel comune di TempioPausania. Proponente: Tittmann Solar GmHb(s.r.l.).

pag. 34

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE29 luglio 2008, n. 41/14.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Realizzazione di un condominio fotovoltaico per laproduzione di energia elettrica da fonte solare, peruna potenza complessiva di circa 1,5 MW, in locali-tà Biunisi” nel comune di Porto Torres. Proponente:VALCERASA s.r.l.

pag. 36

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/3.Procedura di Valutazione di Impatto

Ambientale, ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999n. 1 e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i., rela-tiva al progetto “Interventi di riassetto idraulico delRio Solanas, in comune di Sinnai”. Proponente:Comune di Sinnai.

pag. 38

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/4.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i., e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i., relativa al progetto“Demolizione ponte sulla S.P. n. 22 Ballao –Escalaplano e costruzione nuovo viadotto”.Proponente: Comune di Ballao.

pag. 39

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/5.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al progetto “Cava di materialiinerti per uso civile ed industriale in LocalitàGarroni”, in Comune di Maracalagonis.Proponente: Società S.I.FRA. S.n.c.

pag. 40

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/6.Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale

ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 1 del 18.1.1999 es.m.i. e della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 e s.m.i.relativa al progetto “Completamento della bonificadello Stagno di Colostrai. Acquisizione dello Stagnoal demanio. Completamento funzionale di primafase”. Proponente: Comune di Muravera.

pag. 42

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/7.Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale

ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 1 del 18.1.1999 es.m.i. e della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 e s.m.i.relativa al progetto “Ristrutturazione del compen-dio ittico di Colostrai – Feraxi. Completamento fun-zionale di prima fase, secondo intervento Stagno diFeraxi”. Proponente: Comune di Muravera.

pag. 44

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/8.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Autorizzazione esercizio attività di cava di marmoper usi civili e industriali sita in loc. Oroe, comunedi Orosei”. Proponente: Società P.A.I. - PietraArtistica Internazionale s.r.l.

pag. 47

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/9.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Realizzazione di un impianto fotovoltaico dellapotenza di 793 kWp in comune di Tertenia – zonaIndustriale”. Proponente: Società Edil Sud S.r.l.

pag. 50

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/26.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Sistemazione idraulica a protezione dell’abitato”in comune di Gergei. Proponente: comune diGergei.

pag. 51

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/27.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di unacava esistente in località Cubeddu nel comune diGhilarza”. Proponente: Edilterra s.n.c.

pag. 53

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/28.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione eripristino di una cava di calcare metamorfico inlocalità Tialesi”, nel comune di Gadoni (Nu).Proponente: Ditta Moi Mario.

pag. 55

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/29.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di unacava esistente in località Sa Perda Scritta, in comu-ne di Sarroch”. Proponente: Ditta Vacca EdilmovSrl.

pag. 57

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/30.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al progetto “Cava di materiali

inerti per costruzioni ed opere civili in località SanRocco”, in comune di Bortigiadas. Proponente:Alpes Costruzioni Srl.

pag. 59

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/3.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al progetto “Autorizzazioneall’esercizio dell’attività di cava di materiali inertiad uso civile e industriale, in località Monte Oladri,in comune di Monastir”. Proponente: SocietàD.O.S. s.r.l. (subentrata alla Società Ugas Vitalio).

pag. 60

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/4.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di unacava di granito arenizzato per inerti in località“Piscina Nuscedda”, nel comune diMaracalagonis”. Proponente: Società S.I.FRA.S.n.c.

pag. 62

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/5.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. relativa al progetto“Rinnovo autorizzazione mineraria esercizio attivi-tà di cava in località Monte Austidu in territorio delcomune di Torralba”. Proponente: S.L.P. SocietàLavorazione Pomice .

pag. 64

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/6.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione eripristino di una cava di materiale per costruzionied opere civili”, in Comune di Serdiana.Proponente: Società F.lli Pinna S.n.c.

pag. 65

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/7.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di una cava di mate-riali inerti per costruzioni ed opere civili in LocalitàPranu Pirastru” nel comune di San Basilio.

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Proponente: Ditta Mascia Enrico s.n.c.pag. 67

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9settembre 2008, n. 48/12.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di una cava di mate-riali calcarei per inerti e materiali di scogliera inlocalità Perdas Siddas”, nel comune di Villaputzu(Ca). Proponente: Ditta Solinas Giancarlo.

pag. 68

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9settembre 2008, n. 48/15.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto per la coltivazione diuna cava di granito in località Pinu Toltu” nel comu-ne di Calangianus. Proponente: Società SardinyaGraniti S.r.l.

pag. 70

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE16 settembre 2008, n. 50/14.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa a “Autorizzazione all'esercizio dicava e ripristino ambientale per rocce ornamentalidestinate alla produzione di blocchi e lastre in loca-lità Nelva”, comune di Arzachena. Proponente:Società Virginio s.r.l.

pag. 72

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE19 dicembre 2008, n. 72/12.Direttiva 91/676 /CEE relativa alla protezione

delle acque dall’inquinamento provocato dai nitratiprovenienti da fonti agricole. Modifiche alProgramma d’Azione per la zona vulnerabile danitrati di origine agricola di Arborea approvato conDelib.G.R. n. 14/17 del 4 aprile 2006.

pag. 75

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE20 dicembre 2008, n. 73/7.D.Lgs. n. 152/2006, art. 199. Approvazione del

Piano regionale di gestione dei rifiuti - Sezione rifiu-ti urbani.

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PRESIDENZA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE

SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 56.L.R. 23.12.2005 n. 23, art. 12. Registro regionale

delle associazioni di promozione sociale. IscrizioneAssociazione “Comunità Libanese in Sardegna -Centro Servizi Interculturali Fairuz”, con sede inQuartu Sant’Elena.

pag. 79

PRESIDENZA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE

SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 57.L.R. 23.12.2005 n. 23, art. 12. Registro regionale

delle associazioni di promozione sociale. IscrizioneAssociazione “COSPES - Centro di OrientamentoScolastico, Professionale e Sociale SalesianiSardegna”, con sede in Sassari.

pag. 79

PRESIDENZA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE

SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 5 febbraio 2009, n. 78.L.R. 13.9.1993 n. 39 - Iscrizione al Registro

Generale del Volontariato. Unione NazionaleItaliana Volontari Pro Ciechi Sezione Prov. diCarbonia lglesias con sede in Carbonia.

pag. 79

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO STRUTTUREESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 1404/14 .Reg. (CE) n. 1698/2005 - Programma di Sviluppo

Rurale della Regione Sardegna 2007/2013 - Misura121 Ammodernamento delle aziende agricole.Modifica al bando.

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19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 5

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ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1690/30.Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle

Strade del vino”; D.M. 12 .07. 2000; DeliberazioneG.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazionedella legge n. 268/1999, art.4.; D.A. n. 1 del14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della“Strada del vino” denominata “Strada delVermentino di Gallura D.O.C.G”.

pag. 93

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1695/31.Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle

Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; DeliberazioneG.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazionedella legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della“Strada del vino” denominata “Strada dellaVernaccia di Oristano”.

pag. 93

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1698/32.Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle

Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; DeliberazioneG.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazionedella legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della“Strada del vino” denominata “Strade del vinodella Sardegna Nord Ovest”.

pag. 93

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1699/33.Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle

Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; DeliberazioneG.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione

della legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della“Strada del vino” denominata ‘Strada dellaMalvasia di Bosa”.

pag. 93

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO SVILUPPO LOCALEDETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-

VIZIO 11 febbraio 2009, n. 2436/53.Programma di Sviluppo Rurale per la Sardegna

2007/2013. Asse 4 “Attuazione dell’approccioLeader” – Misura 413 “Attuazione di strategie disviluppo locale – Qualità della vita/Diver-sificazione”. Bando per la selezione dei Gruppi diAzione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale(PSL). Modifica bando e proroga termini presenta-zione domande di partecipazione.

pag. 94

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 16 dicembre 2008, n. 1177.Economia formale - Prelevamento della somma

complessiva di Euro 216.911,90 dal fondo speciale dicui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR00.05.01.00 a favore della U.P.B. S06.05.001 - cap.SC06.1358 - CdR 00.05.01.03 - bilancio regionale2008 a favore della Provincia di Cagliari.

pag. 96

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 16 dicembre 2008, n. 1178.Perenzione amministrativa - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 644.379,30 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B.S04.02.002 - cap. SC04.0164 - CdR 00.05.01.03 delbilancio regionale 2008, a favore del Consorzio diBonifica del Cixerri.

pag. 96

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 16 dicembre 2008, n. 1179.Perenzione amministrativa - Prelevamento della

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 66

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somma complessiva di Euro 774.685,35 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.03.004 - cap. SC04.0361 - CdR 00.05.01.06 delbilancio regionale 2008, a favore del Consorzio diBonifica della Sardegna Meridionale di Cagliari.

pag. 96

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1181.Economia degli impegni - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 27.060,21 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008.

pag. 97

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1182.Economia degli impegni - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 22.388,40 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favoredel Comune di Villasimius.

pag. 97

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1183.Economia degli impegni - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 57.404,11 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favoredel Comune di Villasimius.

pag. 97

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1184.Economia degli impegni - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 77.468,53 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favoredel Comune di Dorgali.

pag. 98

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1185.Perenzione amministrativa - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 62.456,74 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B.S04.07.002 - cap. SC04.1478 - CdR 00.05.01.02 delbilancio regionale 2008, a favore della Provincia diSassari.

pag. 98

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 30 dicembre 2008, n. 1229.Perenzione amministrativa - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 122.661,07 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.02.001 - cap. SC04.0133 - CdR 00.05.01.03 - delbilancio regionale 2008, a favore della TEI S.p.A. -Milano.

pag. 98

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

SERVIZIO TUTELA DEL SUOLO E POLITICHEFORESTALI

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERA-LE 5 febbraio 2009, n. 54.Procedura comparativa per selezione pubblica di

figure professionali per assistenza tecnica pianifica-zione e attuazione di misure di intervento in materiadi pianificazione forestale. Pubblicazione graduato-ria provvisoria collaboratori di Fascia 2.

pag. 99

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 7

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ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 28 luglio 2008, n. 2688/EL.Bilancio regionale 2008 – Perenzione ammini-

strativa – prelevamento della somma di euro328.483,12 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, afavore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dellostato di previsione della spesa dell’Assessorato EntiLocali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazionesomme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R.37/98 – annualità 2002.

pag. 100

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 31 luglio 2008, n. 2733/EL.Bilancio regionale 2008 – Perenzione ammini-

strativa – prelevamento della somma di euro878.535,88 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, afavore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dellostato di previsione della spesa dell’Assessorato EntiLocali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazionesomme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R.37/98 – annualità 2002.

pag. 100

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 25 novembre 2008, n. 3874/EL.Bilancio regionale 2008 – Perenzione ammini-

strativa – prelevamento della somma di euro669.397,70 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, afavore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dellostato di previsione della spesa dell’Assessorato EntiLocali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazionesomme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R.37/98 – annualità 2002.

pag. 100

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

SERVIZIO CENTRALE DEMANIO E PATRIMONIOESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 26 gennaio 2009, n. 175.Vendita al sig. Boi Ettore dei terreni di nuova

formazione ubicati nel Comune di Ussana, distintial N.C.T. al foglio 19, Mapp. 1903 della superficie dimq. 4.563, Foglio 19 Mapp. 1904 della superficie dimq 658.

pag. 101

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

SERVIZIO CENTRALE DEMANIO E PATRIMONIOESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 3 febbraio 2009, n. 210.Vendita al Comune di Settimo S. Pietro dei terre-

ni di nuova formazione ubicati nel medesimoComune, distinti al N.C.T. al Foglio 13, Mapp. 1836della superficie di mq. 45, Mapp. 1837 della super-ficie di mq 62, Mapp. 1838 della superficie di Mq.100, Mapp. 1839 della superficie di Mq. 70.

pag. 101

ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀSERVIZIO ASSISTENZA DISTRETTUALE E

OSPEDALIERA E OSSERVATORIOEPIDEMIOLOGICO

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 28 novembre 2008, n. 1096.Convenzione per l’incarico di collaborazione per

il funzionamento del Nucleo Tecnico per le autoriz-zazioni e gli accreditamenti delle strutture sanitariee socio sanitarie.

Assunzione di impegno con l’Agenzia Sanitaria eSociale Regionale dell’Emilia Romagna e conl’Azienda USL di Ferrara.

pag. 101

ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 15 dicembre 2008, n. 1141.Convenzione per l’affidamento di incarico di

consulenza economico finanziaria.Assunzione di impegno con la SFIRS S.p.a.

pag. 102

ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 68

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DIREZIONE DIREZIONE GENERALE SANITÀII SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SANITARIA

ED ECONOMICO-FINANZIARIA E CONTROLLI DI GESTIONE

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-VIZIO 23 gennaio 2008, n. 1226.Formazione specifica in medicina generale:

Individuazione sedi - Attribuzione tirocinanti allesedi - Nomina coordinatori.

pag. 102

ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

Graduatoria Definitiva Medici Veterinari a rap-porto convenzionale - Azienda Usl n. 1 - Sassari.

pag. 104

ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

Graduatoria Definitiva Medicina SpecialisticaAmbulatoriale Interna e altre professionalità:Biologi e Psicologi - Anno 2009 - Azienda Usl n. 5 -Oristano.

pag. 108

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 27 ottobre 2008 n. 37577/3402.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 4.538,13 dall’U.P.B.S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B.S04.06.004 - CAP. SC04.1341 e impegno - ParcoGeominerario della Sardegna compensi aggiuntivi afavore dipendenti regionali.

pag. 131

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 27 ottobre 2008 n. 37578/3403.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 38.292,23dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0462 e impegno- Agenzia Formativa I.R.I.S. (L. 236/93).

pag. 131

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 3 novembre 2008 n. 38324/3483.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 64.072,16dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S05.03.011 - CAP. SC 05.0597 e impegno- Comune di Tissi, Comune di San Gavino, Comunedi Santadi, Comune di Sini. L. 68/99.

pag. 131

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 11 novembre 2008 n. 39640/3608.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 185.924,48dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- Auxa Nova s.r.l.

pag. 132

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 18 novembre 2008 n. 40676/3731.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 103.905,73dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0461 e impegno- I.F.O.L.D. Onlus.

pag. 132

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 19 novembre 2008 n. 40982/3778.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 107.698,02dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- AL.CO.S. s.r.l. L.R. 28/84.

pag. 133

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 19 novembre 2008 n. 40990/3779.

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 9

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Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-sferimento della somma di euro 118.785,09dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- RI.MA.SE s.r.l. L.R. 28/84.

pag. 133

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 20 novembre 2008 n. 41175/3794.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 5.000,00 dall’U.P.B.S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B.S05.05.002 - CAP. SC05.1068 e impegno -Associazione culturale e sociale sarda lnc. Auburn-Sidney (Australia) L.R. 7/91.

pag. 134

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42680/3925.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 166.088,31dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0462 e impegno- IAL Sardegna (Apprendistato).

pag. 134

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42700/3926.Bilancio anno 2008. Economia formale - L.R.

6/2004, Art. 1 Comma 5. Trasferimento della sommadi euro 123.949,66 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP.SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP.SC06.0742 - Sardinian foods s.r.l. L.R. 28/84.

pag. 135

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42702/3927.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 294.611,18dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- I.S.P.E.S. s.r.l. L.R. 28/84.

pag. 135

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 4 dicembre 2008 n. 43200/3983.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 196.253,62dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- Gruppo Lesa s.r.l. L.R. 28/84 saldo 2°anno.

pag. 136

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 10 dicembre 2008 n. 43818/4074.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 144.775,43dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- Orefice s.r.l. L.R. 28/84.

pag. 136

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 10 dicembre 2008 n. 43825/4075.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 175.662,97dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- La Biol snc di Medico Angelo & C. L.R. 28/84.

pag. 137

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 16 dicembre 2008 n. 44456/4185.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 29.386,42dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S05.03.011 - CAP. SC 05.0597 e impegno- Comuni di Tissi, Oristano L. 68/99.

pag. 137

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALE

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 610

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ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 16 dicembre 2008 n. 44460/4186.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 40.000,96dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- SICOTES s.r.l. L.R. 28/84.

pag. 138

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 18 dicembre 2008 n. 44813/4208.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 20.292,73dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- K.I. di Davide Cappai & C. S.n.c. L.R. 28/84.

pag. 138

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 27 gennaio 2009 n. 2051/94.Gara con procedura aperta per l’affidamento del

servizio di attuazione del Piano di ComunicazionePluriennale del Programma Operativo 2007/2013della Regione Sardegna - Fondo Sociale Europeo –Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione–Indizione procedura di gara.

pag. 139

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALESERVIZIO PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL

SISTEMA DELLA FORMAZIONEPROFESSIONALE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 2 febbraio 2009 n. 2737/160.Gara con procedura aperta per l’affidamento del

servizio di “Riorganizzazione dei processi lavorativie di ottimizzazione delle risorse degli uffici giudizia-ri della Regione Autonoma della Sardegna –Tribunale Ordinario di Cagliari, Procura dellaRepubblica di Cagliari e Tribunale di Sorveglianzadi Sassari - PO FSE 2007/2013 Regione Sardegna -Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione –Asse V Transnazionalità Interregionalità –Eliminazione parziale ultimo comma art. 17 e modi-fica art. 18 del Capitolato d’Oneri – Modifica art. 6del Disciplinare e del Bando di gara punto IV.3.4 epunto IV.3.8.

pag. 139

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL VICE-DIRETTORE 28 dicembre 2007 n. 7619/567.Esecutività convenzioni stipulate in data

28.12.2007 tra l’Amministrazione Regionale e idott.ri Simona Argiolas, Vincenzo Maria Giordano,Sergio Mureddu e Rosa Maria Pala per l’attività diassistenza tecnica di supporto per la programmazio-ne, l’attuazione, il monitoraggio e il controllo degliaccordi di programma quadro Ricerca e SviluppoLocale.

pag. 140

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSA-BILE 2 dicembre 2008 n. 6937/612.Esecutività convenzione stipulata in data

1.10.2008 tra l’Amministrazione Regionale e l’ing.Sandro Sanna.

pag. 140

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSA-BILE 15 dicembre 2008 n. 7296/662.Esecutività convenzione stipulata in data

29.10.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Manuela Murru.

pag. 141

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7537/691.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Daniela Utzeri.

pag. 141

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 11

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BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO

CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

22 dicembre 2008 n. 7538/692 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e il dr.Paolo Bertoleoni.

pag. 141

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7545/693 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Carmela Corrias.

pag. 142

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7546/694 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Daniela Desogus.

pag. 142

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7547/695 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Francesca Floris.

pag. 142

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7548/696.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Luciana Anania Emilia Martini.

pag. 143

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7549/697 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ildott. Mauro Manca.

pag. 143

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7550/698.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Maria Assunta Podda.

pag. 144

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7551/699.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Silvia Zedda.

pag. 144

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7552/700.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Teresa Mulas.

pag. 144

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 612

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22 dicembre 2008 n. 7553/701 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Valentina Manca.

pag. 145

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7554/702.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Rita Troja.

pag. 145

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 26 gennaio2009 n. 462/20.Bando di gara per gli interventi di sostegno pub-

blico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA –Pacchetti Integrati di Agevolazioni “Industria,Artigianato e Servizi" – approvate conDeliberazione della Giunta Regionale n. 49/22 del28.11.2006 e n.27/19 del 13.05.2008: Autorizzazionealla decorrenza anticipata delle spese, ai sensi del-l’art. 4, comma 3, lett. a) del bando.

pag. 146

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE26 gennaio 2009 n. 470/22.Bando di gara per gli interventi di sostegno pub-

blico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA –Pacchetti Integrati di Agevolazione “Turismo ePosadas”– approvato con Deliberazioni dellaGiunta Regionale nn. 49/22 del 28.11.2006 e 36/28del 01.2007: Circuito Posadas: approvazione elencodomande validate e presentate entro i termini cheaccedono alla fase istruttoria.

pag. 157

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE27 gennaio 2009 n. 483/24.Esecutività convenzione stipulata in data

14/01/2009 tra l’Amministrazione Regionale e idott.ri Simona Argiolas, Vincenzo Marco Giordano,Rosa Maria Pala e Sergio Mureddu.

pag. 157

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSA-BILE 28 gennaio 2009 n. 551/27.Esecutività convenzione stipulata in data

01/01/2009 tra l’Amministrazione Regionale e ildott. Sandro Sanna.

pag. 157

ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO ECOMMERCIO

SERVIZIO TURISMODETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-

VIZIO 3 novembre 2008 n. 2148.L.R. 13 Luglio 1988, n. 13 -Iscrizione nel

Registro regionale. Agenzia di viaggio e turismodenominata “MMV PERLE” -CAGLIARI.

pag. 158

ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO ECOMMERCIO

SERVIZIO TURISMODETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-

VIZIO 3 novembre 2008 n. 2149.L.R. 13 Luglio 1988, n. 13 - Iscrizione nel

Registro regionale. Agenzia di viaggio e turismodenominata “METE INCANTATE” - CAGLIARI.

pag. 158

ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO ECOMMERCIO

SERVIZIO TURISMODETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-

VIZIO 3 febbraio 2009 n. 1732/102.L.R. 20/2006. Iscrizione al Registro regionale

delle Guide turistiche.pag. 159

ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO ECOMMERCIO

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 13

Page 14: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

GENERALE 6 febbraio 2009 n. 1968/122.Incarico di Alta Professionaiìtà Dott. Stefano

Cao - Integrazione determinazione n. 21973/2736del 31.12.2008.

pag. 164

PARTE SECONDA

ASSESSORATO DEGLI AFFARI GENERALI, PERSONALE E RIFORMA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEL PERSONALE

SERVIZIO RECLUTAMENTO E MOBILITÀ

AVVISOConvocazione prova preliminare accertamento

lingua inglese a livello B2 - Concorso per titoli edesami per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1dirigente – Area tecnica dell’agricoltura, indetto conD.A. n. 7269/50 del 3 marzo 2008.

pag. 164

COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZAALLUVIONE IN SARDEGNA

DEL 22 OTTOBRE 2008

ORDINANZA 3 febbraio 2009, n. 1Legge Regionale 29.10.2008 n. 15 “Interventi

urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di disse-sto idrogeologico del mese di ottobre 2008” –Vincolo fondi.

pag. 164

COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZAALLUVIONE IN SARDEGNA

DEL 22 OTTOBRE 2008

ORDINANZA 5 febbraio 2009, n. 2Approvazione progetto “Ripristino della funzio-

nalità del servizio idrico integrato nei comuni colpi-ti dall’alluvione del 22 ottobre 2008”

pag. 165

PRESIDENZA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE

SERVIZIO AFFARI REGIONALI E NAZIONALIValutazione Ambientale (VAS) del Programma

Attuativo Regionale FAS (PAR FAS)AVVISO DI DEPOSITO

pag. 169

SUPPLEMENTI

SUPPLEMENTO STRAORDINARIO

AL BOLLETTINO UFFICIALE n. 6

del 19 febbraio 2009 (n. 6)ASSESSORATO DELLA DIFESA

DELL’AMBIENTE

Disciplina regionale degli scarichiDeliberazione della Giunta Regionale 10 dicembre

2008, n. 69/25.

Misure di tutela quali-quantitativa delle risorse idriche tramite il riutilizzo

delle acque reflue depurateDeliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre

2008, n. 75/15.

(prezzo euro 2,60)

PARTE PRIMA

LEGGI E DECRETI

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOL-TURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 30 gen-naio 2009, n. 156/7.Reg CE 1257 - POR 2000/2006 - Misura 4.10

“Miglioramento delle condizioni di trasformazione edi commercializzazione dei prodotti agricoli”-Attuazione procedure straordinarie per la chiusuradel Programma. Proroga dei termini di cui ai Decretin. 2334/Dec/71 del 30.09.2008 e n. 3171/DecA/106 del18.12.2008.

L’AssessoreVisto lo Statuto Speciale per la Sardegna e relative

norme di attuazione;Visto il Regolamento CE n. 1257/99 del Consiglio

del 17.05.1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da partedel Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia(FEOGA);

Visto il Regolamento CE n. 445/2002 dellaCommissione del 26.02.2002 recante disposizioni diapplicazione del Regolamento CE n. 1257/99;

Visto il Programma Operativo Regionale (POR)Sardegna 2000-2006, riapprovato dalla Commissionedelle Comunità Europee con Decisione C(2004) 5191del 15.12.2004;

Visto il vigente Complemento di Programmazionedel POR Sardegna 2000-2006;

Visto il proprio Decreto n. 2334/DecA/71 del30.09.2008, con il quale è stato concesso a tutti i sogget-ti beneficiari positivamente inseriti nelle graduatorie

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 614

Page 15: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

della misura 4.10, anche se non titolari di determinazio-ni di concessione, di presentare richiesta di collaudo perlotti funzionali regolarmente eseguiti, corredata dellaprevista documentazione di spesa, entro il 31.12.2008;

Visto il proprio Decreto n. 3171/DecA/106 del18.12.2008, con il quale è stato prorogato fino al30.01.2009 il termine ultimo posto con il Decreto n.2334/DecA/71;

Considerato che sono pervenute all’Assessorato del-l’agricoltura alcune richieste di proroga al termine di cuisopra;

Considerato che la DG della Politica Regionale dellaCommissione Europea ha valutato positivamente larichiesta di proroga alla chiusura dei programmi operati-vi 2000/2006 e che, pertanto, con tutta probabilità il ter-mine per la rendicontazione finale del POR Sardegnasubirà uno slittamento;

Considerato inoltre che, per oggettive difficoltà, iltermine del 30.01.2009 potrebbe creare problemi per laformale rendicontazione delle opere e delle forniture neilimiti di tempo indicati;

Ritenuto, pertanto, di dover concedere una proroga altermine previsto dal citato Decreto n. 2334/DecA/71 del30.09.2008, già prorogato con il Decreto n.3171/DecA/106 del 18.12.2008;

Decreta

Art. 1Il termine ultimo previsto dal Decreto n.

2334/DecA/71 del 30.09.2008, a sua volta prorogato conil 3171/DecA/106 del 18.12.2008, per l’inoltro dellarichiesta di collaudo e della prevista documentazione dispesa, da parte dei soggetti beneficiari positivamenteinseriti nelle graduatorie della Misura 4.10, è prorogatofino al 02.03.2009.

Art. 2Quanto disposto con il Decreto n. 2334/DecA/71 del

30.09.2008 e con il Decreto 3171/DecA/106 del18.12.2008, non modificato con il presente, rimane vali-do a tutti gli effetti.

Foddis

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOL-TURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 9 feb-braio 2009, n. 242/14.Disposizioni per l’attuazione del PSR 2007/2013

– Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” –Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppolocale – Qualità della vita/Diversificazione” . Bandoper la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL)e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL). Proroga deitermini di presentazione delle domande di parteci-pazione.

L’AssessoreVisto Lo Statuto Speciale per la Sardegna e le rela-

tive norme di attuazione;Vista la Legge Regionale n. 1 del 7 gennaio 1977 e

successive modifiche e integrazioni, recante “Normesull’organizzazione amministrativa della Regione esulle competenze della Giunta, della Presidenza e degliAssessorati Regionali”;

Vista la Legge Regionale n. 31 del 13 novembre1998 e successive modifiche e integrazioni, recante“Disciplina del personale regionale e dell’organizza-zione degli uffici della Regione”;

Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 delConsiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte delFondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale(FEASR);

Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 dellaCommissione, recante disposizioni di applicazione delregolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sulsostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo euro-peo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

Vista la Decisione della Commissione EuropeaC(2007) 5949 del 28 novembre 2007, concernente l’ap-provazione del Programma di sviluppo rurale dellaRegione Sardegna per il periodo di programmazione2007/2013 (di seguito PSR 2007/2013);

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 3/7del 16 gennaio 2008, concernente il Programma diSviluppo Rurale 2007/2013 - Presa d’atto della versio-ne finale e disposizioni per l’istituzione del Comitato diSorveglianza;

Visto il Programma di Sviluppo Rurale per laSardegna 2007 – 2013 (di seguito PSR) ed in particola-re l’Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader”;

Considerato che la Misura 413 del PSR “Attuazionedi strategie di sviluppo locale – Qualità dellavita/Diversificazione” prevede un processo di selezio-ne dei Gruppi di Azione Locale (di seguito GAL) e deirelativi Piani di Sviluppo Locale (di seguito PSL)mediante procedure a bando predisposte dall’Autoritàdi Gestione e articolate nelle seguenti due fasi:

1.invito a manifestare interesse rivolto ai partenaria-ti pubblico/privati dei territori ammissibili, per la veri-fica dei requisiti essenziali di ammissibilità previsti dalPSR;

2.bando rivolto alle aggregazioni partenariali cheabbiano superato la prima fase, finalizzato alla selezio-ne contestuale dei GAL e dei relativi PSL;

Visto il proprio decreto n. 998/Dec.A del23.04.2008, che avvia la prima fase della proceduracon l’approvazione dell’“Invito a manifestare interessein relazione alla formazione dei partenariati tra sogget-ti pubblici e privati finalizzati alla costituzione deiGAL e all’identificazione dei territori di riferimento”(di seguito “Invito”) e il proprio decreto n. 1245/Dec.A/44, del 26.05.2008, che apporta modifiche e integra-zioni all’“Invito” medesimo;

Vista la determinazione del Direttore del ServizioSviluppo Locale n. 9945/311 del 26 05.2008, che dàattuazione ai propri decreti n. 998/Dec. A e n.1245/Dec. A/44 dianzi citati;

Visto il proprio decreto n. 2363/Dec. a/74 del01.10.2008, con il quale sono impartite al Direttore delServizio Sviluppo Locale le proprie direttive finalizza-te alla conclusione del processo di formazione dei par-

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 15

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tenariati di cui all’“Invito”;Vista la determinazione del Direttore del Servizio

Sviluppo Locale n. 19876/732 del 14.10.2008, cheammette alla seconda fase i 13 partenariatipubblico/privati che hanno partecipato all’“Invito” dicui alla prima fase;

Visto il proprio decreto n. 0003078/Dec. a/98 del09.12.2008, con il quale sono impartite al Direttore delServizio Sviluppo Locale le proprie direttive per l’at-tuazione della seconda fase di attuazione dell’Asse 4del PSR 2007-2013 “Attuazione dell’approccioLeader” ed in particolare l’art. 4 che prevede, tra lealtre disposizioni, la data del 31.03.2009 quale termineultimo di scadenza ai fini della presentazione delledomande di partecipazione al Bando per la selezionedei GAL e dei relativi PSL;

Vista la determinazione del Direttore del ServizioSviluppo Locale n. 25017/958 del 10.12.2008 di appro-vazione del “Bando per la selezione dei Gruppi diAzione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale(PSL)”, ed in particolare l’art. 2 che stabilisce la datadel 31.03.2009 quale termine ultimo di presentazionedelle domande di partecipazione e della documentazio-ne di cui all’articolo 9 del bando;

Visto il bando per la selezione dei Gruppi di AzioneLocale e dei Piani di Sviluppo Locale e i relativi alle-gati pubblicato in data 23.12.2008;

Viste le seguenti: 1)nota n. 62, del 4 febbraio 2009, inviata dall’ANCI

- Associazione Regionale dei Comuni della Sardegna; 2)nota s. n., acquisita in data 05.02.2009 al n. 2073

del protocollo entrata dell’Assessorato dell’Agricolturae riforma agro pastorale, inviata dalla ComunitàMontana n. XIII “Sarcidano – Barbagia di Seulo”,quale soggetto capofila del partenariato del costituendoGAL del Sarcidano;

3)nota n. 136/09, del 6 febbraio 2009, inviatadall’Unione dei Comuni dell’Anglona e della bassavalle del Coghinas quale soggetto capofila del partena-riato del costituendo GAL dell’Anglona – Romangia;

con le quali viene richiesta una proroga ai termini discadenza della presentazione delle domande di parteci-pazione al bando per la selezione dei Gruppi di AzioneLocale e dei Piani di Sviluppo Locale, anche al fine diagevolare la costituzione dei nuovi GAL, in particolarenei territori non beneficiari degli aiuti del precedenteLeader plus, ed in generale per consentire la più ampiapartecipazione dei soggetti privati al processo di condi-visione e adozione delle più adeguate strategie di svi-luppo locale;

Valutate e ritenute congrue e condivisibili le moti-vazioni addotte;

Ritenuto di dover disporre, anche al fine di consen-tire la più ampia partecipazione dei partenariati alleprocedure di costituzione dei GAL e all’adozione diadeguate strategie di sviluppo locale per ogni singoloterritorio ammesso all’attuazione dell’approccioLeader, la proroga al 15.05.2009 della scadenza del ter-mine ultimo di presentazione delle domande di parteci-pazione al bando di selezione dei GAL e dei relativiPSL;

Decreta

Art. 1Per le motivazioni addotte in premessa è disposta la

proroga al 15.05.2009 del termine ultimo di presenta-zione delle domande di partecipazione al Bando per laselezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e deirelativi Piani di Sviluppo Locale (PSL).

Art. 2Si dispone che gli uffici competenti provvedano a

porre in essere gli atti necessari per l’applicazione delledirettive di cui al precedente articolo 1.

Art. 3Il presente decreto è trasmesso all’Autorità di

Gestione del PSR 2007/2013 per la sua attuazione esarà integralmente pubblicato su Internet nel sito uffi-ciale della Regione all’indirizzo www.regione.sarde-gna.it.

Foddis

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE ESANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 31dicembre 2008, n. 27834/43.Consulta regionale per la formazione in sanità,

nomina componenti.L’Assessore

Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relati-ve norme di attuazione;

Visto l’articolo 16 ter, comma 3, del decreto legisla-tivo 502/92;

Visto l’articolo 1, comma 6, della legge regionale n.10 del 28 luglio 2006;

Visto l’articolo 25 della legge regionale n. 10 del 28luglio 2006;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n.38/18 del 2 agosto 2005;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.49/13 del 28 novembre 2006 “Istituzione dellaCommissione regionale per la formazione sanitaria edel sistema regionale di Educazione Continua inMedicina (ECM);

Visto il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-2008;

Considerato che il Piano Regionale dei ServiziSanitari 2006-2008 prevede l’istituzione di unaConsulta regionale per la formazione in sanità costitui-ta da rappresentanti designati dagli Ordini, dai Collegie dalle Associazioni professionali del ruolo sanitariodella Regione;

Atteso che, al fine di promuovere le competenzeprofessionali e la partecipazione degli operatori ai pro-cessi decisionali in tema di formazione, la Consultaregionale svolge le seguenti funzioni:

- rappresentare le esigenze formative delle categoriedel ruolo sanitario coinvolte nel processo di formazio-ne continua;

- esprimere suggerimenti e valutazioni in ordine al

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 616

Page 17: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

complesso delle attività formative realizzate;Considerato altresì che la Consulta regionale deve

essere così composta:Presidente - Direttore Generale della Sanità o un

suo Delegato- un rappresentante per ciascuno degli Ordini pro-

fessionali delle Province di Cagliari, Sassari, Nuoro edOristano dei: Medici, Veterinari, Farmacisti,Odontoiatri, Biologi, Chimici, Fisici e Psicologi;

- un rappresentante per ciascun Collegio Provincialeo Interprovinciale, presenti nel territorio regionale,degli Infermieri professionali, Ostetriche, Tecnici diradiologia medica;

- un rappresentante per ciascuna delle Associazioniprofessionali del ruolo sanitario della Regione;

- un funzionario dell’Assessorato dell’Igiene eSanità e dell’Assistenza Sociale, rappresentante l’uffi-cio regionale competente in materia, con funzionianche di segreteria tecnica;

Viste le note pervenute dagli Ordini, dai Collegi edalle Associazioni delle professioni sanitarie, a seguitodella richiesta dell’ufficio regionale, del 7 maggio 2007prot. 10311, inviata ad ogni Organismo su citato, per ladesignazione di un proprio rappresentante nellaConsulta regionale;

Decreta

Art. 1E’ nominata la Consulta regionale per la formazio-

ne sanitaria prevista dalla Deliberazione della GiuntaRegionale n. 49/13 del 28/11/2006 “Istituzione dellaCommissione regionale per la formazione sanitaria edel sistema regionale di Educazione Continua inMedicina (ECM).

Art. 2La Consulta sarà un organismo di supporto alla

Commissione regionale per la formazione in sanità e alGruppo tecnico per l’ECM e svolgerà le seguenti fun-zioni:

- rappresentare le esigenze formative delle categoriedel ruolo sanitario coinvolte nel processo di formazio-ne continua;

- esprimere suggerimenti e valutazioni in ordine alcomplesso delle attività formative realizzate.

Art. 3La Consulta è così composta:- Direttore Generale sanità, o un suo delegato, in

qualità di Presidente;- Ordine dei Medici Cagliari: Dott. Emilio

Montaldo;- Ordine dei Medici Sassari: Dott. Agostino

Sussarellu;- Ordine dei Medici Nuoro;- Ordine dei Medici Oristano;- Ordine dei Veterinari Cagliari: Dott. Stefano Fini;- Ordine dei Veterinari Sassari: Dott. Andrea Sartia;- Ordine dei Veterinari Nuoro: Dott. Pasqualino

Manca;- Ordine dei Veterinari Oristano: Dott. Ignazio

Francesco Putzu;- Ordine dei Farmacisti Cagliari;- Ordine dei Farmacisti Sassari: Dott. Michele

Palomba;- Ordine dei Farmacisti Nuoro;- Ordine dei Farmacisti Oristano: Dott. Gianfranco

Picciau;- Ordine Naz.- Delegazione Prov.le - Biologi: Dott.

Francesco Piredda;- Collegio Provinciale Infermieri professionali

IP.AS.VI. di Cagliari: Sig.ra Laura Pili;- Collegio Provinciale Infermieri professionali

IP.AS.VI. di Sassari: Sig.ra Francesca Deledda;- Collegio Interprovinciale delle Ostetriche CA-OR-

NU: Dott.ssa Susanna Marongiu;- Collegio Provinciale delle Ostetriche Sassari:

Sig.ra Michelina Fadda;- Collegio Interprovinciale dei Tecnici di Radiologia

Medica - Cagliari/Oristano: Sig.ra Maria Porru;- Associazione Italiana Podologi A.I.P.: Dott.ssa

Gianfranca Davoli;- Associazione Italiana Fisioterapisti A.I.F.I.-

Sardegna: Sig. Massimo Cinus;- Associazione Italiana Terapisti Occupazionali

A.I.T.O.- Sardegna: Sig.ra Daniela Oliva;- Associazione Italiana Tecnici Riabilitazione

Psichiatrica A.I.T.R.P.;- Associazione Italiana Ortottisti - Assistenti in

Oftalmologia A.I.O.R.A.O.- Sardegna: Sig.ra LauraMocci;

- Associazione Italiana Tecnici AudiometristiA.I.T.A. - Sardegna: Sig.ra Rosa Maria Murru;

- Associazione lgienisti Dentali Italiani - A.I.D.l. -Sardegna: Dott.ssa Maria Franca Setzu;

- Associazione Nazionale Dietisti - A. N. D. I. D. -Sardegna: Sig. ra Adriana Medda;

- Associazione Nazionale Tecnici di LaboratorioA.N.T.E.L. - Sardegna: Sig.ra Soru Maria Bonaria;

- Associazione Nazionale Assistenti Sanitari -A.N.A.S. - Sardegna: Sig.ra Caterina Puddu;

- Federazione Italiana Operatori Tecnica OrtopedicaF.I.O.T.O. - Sardegna: Dott. Giovanni Moi;

- Unione Nazionale Personale lspettivo d’ItaliaU.N.P.I.S.I. (Tecnici della Prevenzione nell’ambiente enei luoghi di lavoro) - Sardegna: Sig.ra FrancescaMonni;

- funzionario dell’Assessorato dell’Igiene, Sanità eAssistenza Sociale, rappresentante l’ufficio competen-te, con funzioni anche di segreteria.

Art. 4La Consulta potrà essere integrata con i rappresen-

tanti non ancora designati all’atto del presente provve-dimento.

Art. 5Al fine di soddisfare l’esigenza di un più efficace

funzionamento la Consulta potrà articolare il propriolavoro in sottogruppi operativi che si costituiscono insede di incontri in plenaria.

Art. 6

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 17

Page 18: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

Ai componenti esterni della Commissione si appli-cano le previsioni della LR n. 27/1987, e s.m. e i. Lespese relative troveranno copertura nella UPB(S05.01.004, Cap. SC 05.0087, Centro diResponsabilità 00.12.01.01.)

Art. 7La Consulta ha sede presso gli uffici

dell’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità e dellaAssistenza Sociale.

Art. 8Il supporto organizzativo ed operativo necessario

per il regolare svolgimento del lavoro della Consultadovrà essere assicurato dalla Direzione Generale Sanitàdell’Assessorato all’Igiene, Sanità e AssistenzaSociale.

Art. 9Il presente decreto sarà pubblicato sul Bollettino

Ufficiale della Regione Sarda e sul sito internet dellaRegione Sardegna.

Dirindin

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE ESANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 19gennaio 2009, n. 913/1.Nomina del Gruppo tecnico scientifico di sup-

porto per i corsi Triennali di Formazione Specificain Medicina Generale.

L’AssessoreVisto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relati-

ve norme di attuazione,Vista la Legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva

del Servizio Sanitario Nazionale;Visto il Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 368,

adottato in attuazione della Direttiva n. 93/16/CEE, inmateria di libera circolazione dei medici e di reciprocoriconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri tito-li, come modificato dal Decreto Legislativo 8 luglio2003 n. 277, in attuazione della direttiva 2001/19/CE;

Visto il Decreto del Ministro della Salute 7 marzo2006, pubblicato nella G.U.R.I. n. 60 del 13 marzo2006 che sancisce i “Principi fondamentali per la disci-plina unitaria in materia di formazione specifica inmedicina generale”;

Visto l’articolo 15 di detto provvedimento che, nellostabilire i criteri per la definizione dell’organizzazionedei corsi, sancisce quanto segue:

Le regioni o province autonome gestiscono diretta-mente, attraverso i propri uffici, i corsi di formazionespecifica in medicina generale. Per gli adempimentiriguardanti lo svolgimento del corso, esse possonoavvalersi della collaborazione degli Ordini dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri dei rispettivi capoluoghidi regione, delle Università degli studi, di un appositocentro formativo regionale, ove presente, ovvero pos-sono istituire un centro regionale per la formazionespecifica in medicina generale. In ogni caso, esse nomi-

nano almeno un gruppo tecnico scientifico di supporto;Considerato che, attualmente nella Regione

Sardegna è attivato il 2° anno del corso triennale riferi-to al 2006/2009 e il l° anno del triennio 2007/2010, eche il Comitato Tecnico Scientifico, costituito per i pre-cedenti corsi, è composto dalla maggior parte dei suoicomponenti in sopraggiunta posizione di quiescenza epertanto occorre procedere al suo rinnovo e alla rìdefi-nizione delle funzioni, alla luce del Decreto 7 marzo2006;

Ritenuto di dovere provvedere, con apposito prov-vedimento regionale, alla ridefinizione in dettagliodegli aspetti organizzativi e gestionali dei corsi di for-mazione dei medici di medicina generale relativamen-te a:

- definizione dei criteri e delle modalità per la deter-minazione dei requisiti di idoneità della rete formativae delle singole strutture che la compongono e verifica,nel tempo, del permanere dei suddetti requisiti;

- individuazione delle sedi nelle quali si svolgono leattività formative (strutture ospedaliere, distrettuali,studi medici, aule semplici e attrezzate secondo i giàpreesistenti programmi ministeriali) avendo cura diverificarne l’adeguatezza alla luce dei requisiti d’ido-neità prefissati;

- definizione dei criteri e delle modalità di indivi-duazione dei coordinatori delle attività didattiche teori-che e pratiche;

- definizione dei criteri per l’abbinamento dei medi-ci in formazione ai poli formativi (strutture ospedalieree distrettuali) ed ai tutori medici di medicina generale,ai fini dell’espletamento dei vari periodi formativi pre-visti dai programmi;

- definizione dei requisiti dei docenti dei corsi diformazione dei medici di medicina generale;

- definizione di un modello di libretto individualeper il medico in formazione che preveda le modalità diverifica delle presenze, l’indicazione del periodo di fre-quenza e il giudizio finale di ciascun periodo formativoespresso da ogni tutor;

- monitoraggio dei corsi, attraverso l’individuazionedi modalità operative che garantiscano la corretta edomogenea attuazione dei programmi ed il raggiungi-mento degli obbiettivi didattici programmati, preve-dendo anche la possibilità di eventuali integrazioni emodifiche qualora risultassero necessarie ed opportu-ne;

- riformulazione del Programma formativo deicorsi, in coerenza con quanto definito dalla normativanazionale, al fine di garantire omogeneità di contenutitra le due sedi del corso;

- aggiornamento annuale dei Programmi, sulla basedelle eventuali novità introdotte dai documenti di pro-grammazione, anche con il coinvolgimento di testimo-ni esperti (coordinatori dei corsi di formazione specifi-ca dei medici di medicina generale, componenti internedell’Assessorato, rappresentanti delle Aziende);

- definizione dei criteri per la realizzazione di corsiper coordinatori, tutor e docenti secondo le necessitàformative emergenti, nonché individuare le modalità ei criteri per la loro valutazione periodica;

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 618

Page 19: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

- individuazione dei requisiti minimi delle tesi fina-li e formulazione di indicazioni sui criteri di sceltadegli argomenti per la redazione delle suddette tesi.

Ritenuto di volersi avvalere di un Gruppo TecnicoScientifico di supporto agli uffici regionali nell’elabo-razione di tale provvedimento e nell’attuazione opera-tiva delle disposizioni in esso contenute;

Ritenuto che, per garantire l’apporto professionalenecessario allo svolgimento delle funzioni assegnate algruppo tecnico scientifico di supporto, esso deve esse-re composto dalle seguenti figure professionali:

- il Direttore Generale della Sanità dell’AssessoratoIgiene e sanità e dell’assistenza sociale (Presidente)

- il Direttore del Servizio Programmazione dellaDirezione Generale della Sanità

- 1 rappresentante degli Ordini dei medici- 3 dipendenti delle ASL (2 medici operanti nei

Distretti e 1 medico operante in struttura ospedaliera)- 3 Medici di Medicina Generale con competenze

nel campo della formazione, che non svolgano contem-poraneamente la funzione di coordinatore in uno deicorsi di formazione specifica dei MMG

- 3 esperti di formazione (2 responsabili della for-mazione delle Aziende Sanitarie e 1 dell’AssessoratoIgiene, Sanità e assistenza sociale)

- il responsabile del Settore Gestione del personaledelle Aziende sanitarie, programmazione della forma-zione di base e continua del personale del sistema sani-tario regionale della Direzione Generale della Sanità

- 1 rappresentante della Direzione Generale dellePolitiche Sociali

- 1 funzionario dell’Assessorato Igiene e sanità edell’assistenza sociale con funzioni di segreteria.

Il Gruppo Tecnico Scientifico potrà avvalersi, perspecifici problematiche, dell’apporto di esperti esterni.

Ritenuto che il Gruppo Tecnico Scientifico debba,in relazione alle funzioni assegnate, predisporre unpiano di lavoro che espliciti i tempi, l’organizzazionedel gruppo e le modalità di perseguimento degli obiet-tivi, da aggiornare annualmente e presentare alDirettore Generale della Sanità dell’Assessorato regio-nale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, insie-me ad una relazione annuale sullo svolgimento dell’at-tività;

Decreta

Art. 1In adempimento dell’ art. 15 Decreto del Ministro

della Salute 7 marzo 2006, è costituito il GruppoTecnico Scientifico di supporto agli uffici regionali, perla ridefinizione degli aspetti organizzativi e gestionalidel Corso di Formazione Specifica in MedicinaGenerale (GTS Formazione MMG);

Art. 2Al GTS Formazione MMG è attribuita la funzione

di supporto agli uffici regionali per la definizione deicontenuti di un provvedimento relativo alla ridefinizio-ne in dettaglio degli aspetti organizzativi e gestionalidei corsi di formazione dei medici di medicina genera-

le relativamente a:- definizione dei criteri e delle modalità per la deter-

minazione dei requisitì di idoneità della rete formativae delle singole strutture che la compongono e verifica,nel tempo, del permanere dei suddetti requisitì;

- individuazione delle sedi nelle quali si svolgono leattività formative (strutture ospedaliere, distrettuali,studi medici, aule semplici e attrezzate secondo i giàpreesistenti programmi ministeriali) avendo cura diverificarne l’adeguatezza alla luce dei requisiti d’ido-neità prefissati;

- definizione dei criteri e delle modalità di indivi-duazione dei coordinatori delle attività didattiche teori-che e pratiche;

- definizione dei criteri per l’abbinamento dei medi-ci in formazione ai poli formativi (strutture ospedalieree distrettuali) ed ai tutori medici di medicina generale,ai fini dell’espletamento dei vari periodi formativi pre-visti dai programmi;

- definizione dei requisiti dei docenti dei corsi diformazione dei medici di medicina generale;

- definizione di un modello di libretto individualeper il medico in formazione che preveda le modalità diverifica delle presenze, l’indicazione del periodo di fre-quenza e il giudizio finale di ciascun periodo formativoespresso da ogni tutor;

- monitoraggio dei corsi, attraverso l’individuazionedi modalità operative che garantiscano la corretta edomogenea attuazione dei programmi ed il raggiungi-mento degli obiettivi didattici programmati, preveden-do anche la possibilità di eventuali integrazioni e modi-fiche qualora risultassero necessarie ed opportune;

- riformulazione del Programma formativo deicorsi, in coerenza con quanto definito dalla normativanazionale, al fine di garantire omogeneità di contenutitra le due sedi del corso;

- aggiornamento annuale dei Programmi, sulla basedelle eventuali novità introdotte dai documenti di pro-grammazione, anche con il coinvolgimento di testimo-ni esperti (coordinatori dei corsi di formazione specifi-ca dei medici di medicina generale, componenti internedell’Assessorato, rappresentanti delle Aziende);

- definizione dei criteri per la realizzazione di corsiper coordinatori, tutor e docenti secondo le necessitàformative emergenti, nonché individuare le modalità ei criteri per la loro valutazione pedodica;

- individuazione dei requisiti minimi delle tesi fina-li e formulazione di indicazioni sui criteri di sceltadegli argomenti per la redazione delle suddette tesi.

Al GTS è inoltre attribuita la funzione di attuazioneoperativa delle disposizioni contenute nel provvedi-mento regionale.

Art. 3Il Gruppo Tecnico Scientifico è così composto:- il Direttore Generale della Sanità dell’Assessorato

Igiene e sanità e dell’assistenza sociale (Presidente) - il Direttore del Servizio Programmazione della

Direzione Generale della Sanità - rappresentante degli Ordini dei medici: dr.

Nicolino Sanna

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- 3 dipendenti delle Asl: - 2 medici operanti nei Distretti: dr Giuseppe Frau

(Asl 8) e dr. Bachisio Sanna (Asl 1)- 1 medico operante in struttura ospedaliera: dr.

Alberto Arru (AO Brotzu) - 3 Medici di Medicina Generale/Pediatri di libera

scelta, con competenze nel campo della formazione,che non svolgano contemporaneamente la funziorìe dicoordinatore in uno dei corsi di formazione specificadei MMG: dr. Anna Rita Serra (MMG), dr. GiuseppeLixia (Pls), dr. Piero Marrosu (MMG)

- 3 esperti di formazione: - 2 responsabili della formazione delle Aziende

Sanitarie: dr.ssa Simonetta Dettori (Asl 1) e dr.ssaGrazia Cattina (ASL 4);

- 1 dell’Assessorato Igiene Sanità e Assistenzasociale: dr.ssa Paola Pau;

- il responsabile del Settore Gestione del personaledelle Aziende sanitarie, programmazione della forma-zione di base e continua del personale del sistema sani-tario regionale della Direzione Generale della Sanità

- il direttore del Servizio dell’integrazione sociosanitaria della Direzione Generale delle PoliticheSociali

- 1 Funzionario dell’Assessorato Igiene e sanità edell’assistenza sociale con funzioni di segreteria.

Il Gruppo Tecnico Scientifico potrà avvalersi, perspecifici problematiche, dell’apporto di esperti esterni.

Art. 4Ai Componenti esterni del Gruppo Tecnico

Scientffico si applicano le previsioni della L.R.27/1987 e s.m.i.. Le spese relative faranno carico allespese di organizzazione dei corsi.

Art. 5Il presente decreto verrà pubblicato sul Bollettino

Ufficiale della Regione Sarda e sul sito Internet dellaRegione Sardegna.

Dirindin

DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE ESANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 28gennaio 2009, n. 1586/3.Ridefinizione compiti e articolazione della

Commissione regionale per la formazione sanitaria(Deliberazione della Giunta Regionale n. 72/23 del19 dicembre 2008).

L’AssessoreVisto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relati-

ve norme di attuazione;Visto l’articolo 16 ter, comma 3, del decreto legisla-

tivo 502/92;Visto l’articolo 25 della legge regionale n. 10 del 28

luglio 2006;Vista la deliberazione della Giunta regionale n.

38/18 del 2 agosto 2005;Visto il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-

2008;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.49/13 del 28/11/2006 “Istituzione della Commissioneregionale per la formazione sanitaria e del sistemaregionale di Educazione Continua in Medicina (ECM);

Visto il Decreto dell’Assessore dell’Igiene e Sanitàe dell’Assistenza Sociale n. 0016982/DecA/20 del18/07/2007, “Istituzione del Gruppo tecnico perl’Educazione Continua in Medicina previsto dalla deli-berazione della Giunta Regionale n. 49/13 del28/11/2006 “Istituzione della Commissione regionaleper la formazione sanitaria e del sistema regionale diEducazione Continua in Medicina (ECM);

Visto l’Accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2007“Riordino del sistema di Formazione continua in medi-cina”

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.72/23 del 19 dicembre 2008, “Riordino del sistemaregionale di educazione continua in medicina”;

Ritenuto di dover provvedere alla ridefinizionedegli organismi regionali di supporto alla formazione,così come previsto dalla DGR n. 72/23 del 19 dicembre2008;

Decreta

Art. 1Le funzioni della Commissione regionale per la for-

mazione sanitaria sono quelle stabilite al punto tre delparagrafo “Gli organismi regionali di supporto alla for-mazione”, di cui alle lettere A, B, C, del documento“Indirizzi per il riordino del sistema regionale della for-mazione continua in medicina” allegato alla D.G.R. n.72/23 del 19 dicembre 2008;

Art. 2In relazione a tali funzioni il Gruppo tecnico ECM,

istituito con decreto dell’Assessore dell’Igiene e Sanitàe dell’Assistenza Sociale, protocollo numero0016982/DecA/20 del 18/07/2007, opererà all’internodella Commissione stessa;

Art. 3La Commissione Regionale per la Formazione sani-

taria è articolata nelle seguenti sezioni di lavoro:1) Accreditamento degli eventi e dei Provider, con il

compito di accreditare i programmi e gli eventi forma-tivi dei Provider provvisoriamente accreditati e diaccreditare i Provider stessi nella seconda fase del pro-gramma ECM; la sezione è composta da membri ester-ni della Commissione;

2) Piani di formazione regionali e aziendali, con ilcompito di contribuire alla definizione delle linee diprogrammazione della formazione a livello regionale,al coordinamento della pianificazione aziendale eregionale, garantendo la necessaria integrazione delleattività rivolte a tutti i professionisti, sia dipendenti siaconvenzionati; la sezione è composta dai Responsabilidella Formazione delle Aziende e dai Dirigenti deiServizi dell’Assessorato, sia della Direzione Sanità siadella Direzione delle Politiche Sociali;

3) Formazione Universitaria, con il compito di sup-portare l’Assessorato nella programmazione del fabbi-

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 620

Page 21: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

sogno formativo della formazione universitaria medicae delle professioni sanitarie, dei tirocini di base e dellespecialistiche, in stretta connessione con gli organismigià esistenti che si occupano di questa tematica; lasezione è composta da Responsabili della Formazionedelle Aziende, in particolare delle AziendeOspedaliero-Universitarie, da rappresentanti dell’As-sessorato che si occupano della specifica tematica, dacomponenti dell’Università;

4) Innovazione, ricerca e sperimentazioni in campoformativo/organizzativo, con il compito di elaborareproposte in merito alle tematiche di interesse regionale,quali dossier formativi e sperimentazioni di percorsimetodologici innovativi; inoltre questa sezione curerà,in coerenza con le indicazioni del Comitato Tecnicodelle Regioni e dell’Osservatorio Nazionale in via dicostituzione, l’avvio dell’Osservatorio Regionale sullaqualità della formazione; la sezione è composta daresponsabili della Formazione delle Aziende sanitarie,da rappresentanti dell’Assessorato, da componentidell’Università e da eventuali membri esterni;

Art. 4Sono confermati i componenti della Commissione

regionale per la formazione sanitaria e i componenti delGruppo tecnico ECM già individuati con i precedentidecreti; i dirigenti e i funzionari rappresentantidell’Assessorato saranno individuati con apposito attodei Direttori Generali della Direzione Sanità e dellaDirezione Politiche Sociali.

Art. 5Per i componenti esterni della Commissione si

applicano le previsioni e le applicazioni della LeggeRegionale n. 27/1987, e successive modificazioni eintegrazioni, e la relativa copertura delle spese già acarico del cap.SC05.0087, Centro di Responsabilità00.12.01.01.

Art. 6La Commissione ha sede presso gli uffici

dell’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità edell’Assistenza Sociale.

Art. 7La Commissione si dota di un regolamento entro

sessanta giorni dal suo insediamento, da sottoporreall’approvazione della Direzione della Sanitàdell’Assessorato. La Commissione è presieduta dalDirettore Generale della Sanità, o suo delegato; laprima riunione della Commissione è convocata entrotrenta giorni dalla emanazione del presente decreto;

Art. 9Il presente decreto è pubblicato sul Bollettino

Ufficiale della Regione Sarda e sul sito internet dellaRegione Sardegna.

Dirindin

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E

ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008,n. 317/10215.Bilancio regionale 2008 – Trasferimento della

somma di euro 3.290,11 dal Fondo per spese obbliga-torie e d’ordine di cui al Cap. SC08.0001 U.P.B.S08.01.001 a favore del Cap. SC08.0048 - U.P.B.S08.01.004 – C.D.R. 00.08.01.01. Pagamento interes-si a favore della Soc. Deep. Green S.r.l.

L’Assessore

Omissis

DecretaPer le motivazioni citate in premessa, nello stato di

previsione della spesa del bilancio della Regione perl’anno finanziario 2008 sono introdotte le seguenti varia-zioni:

SpesaIn diminuzioneU.P.B. S08.01.001 Fondi riserva spese obbligatorie,

impreviste e revisione prezziCap. SC08.0001 - Fondo di riserva per le spese obbli-

gatorie e d'ordine (art. 19, L.R. 2 agosto 2006, n. 11)Competenza euro 3.290,11 C.D.R. 00.03.00.00In aumentoU.P.B. S08.01.004 - Somme per le quali sussiste l’ob-

bligo a pagareCap. SC08.0048 - Spese derivanti da transazioni,

sentenze, arbitrati, titoli esecutivi nonchè dalla risoluzio-ne di riserve afferenti ad appalti gestiti direttamentedall'Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici (spesaobbligatoria)

Competenza euro 3.290,11 C.D.R. 00.08.01.01

Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria gene-rale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Secci

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008,n. 318/10217.Bilancio regionale 2008 – Trasferimento della

somma di euro 20.000,00 dal Fondo per spese obbli-gatorie e d’ordine di cui al Cap. SC08.0001 – U.P.B.S08.01.001 a favore del Cap. SC08.0281 – U.P.B.S08.02.001 - C.D.R. 00.03.01.03. Rimborsi allaTesoreria Regionale.

L’Assessore

Omissis

DecretaPer le motivazioni citate in premessa, nello stato di

previsione della spesa del bilancio della Regione perl’anno finanziario 2008 sono introdotte le seguentivariazioni:

Spesa

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 21

Page 22: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

In diminuzioneU.P.B. S08.01.001 Fondi riserva spese obbligatorie,

impreviste e revisione prezziCap. SC08.0001 Fondo di riserva per le spese obbli-

gatorie e d’ordine (art. 19, L.R. 2 agosto 2006, n. 11)C.D.R. 00.03.00.00 Competenza euro 20.000,00In aumentoU.P.B. S08.02.001 Rimborsi vari e sanzioni a carico

della RegioneCap. SC08.0281 Rimborso alla Tesoreria regionale

delle spese relative a bolli, imposte e tasse gravanti gliordinativi di incasso e di pagamento ed a carico dellaRegione per legge o convenzione, ovvero assunti a suocarico per espressa indicazione sui titoli emessi (art. 6,comma 3, del capitolato speciale allegato alla L.R. 7luglio 1975, n. 27) (spesa obbligatoria)

C.D.R. 00.03.01.03 Competenza euro 20.000,00

Il presente decreto è trasmesso alla RagioneriaGenerale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale dellaRegione.

Secci

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008,n. 319/10219.Bilancio regionale 2008 – Iscrizione e accertamen-

to della somma di euro 617.076,35 in conto del capi-tolo EC349.039 – U.P.B. E349.003 e contestuale iscri-zione della medesima somma in conto del capitoloSC05.0016 – U.P.B. S05.01.001. Pay Back

L’Assessore

Omissis

Decreta1) Nei sottoindicati stati di previsione del bilancio

della Regione per l’anno 2008 sono introdotte le seguen-ti variazioni:

EntrataU.P.B. E349.003 Pay Back Aziende FarmaceuticheCap. EC349.039 Entrate ricevute dalle aziende far-

maceutiche a titolo di pay back - Misure di contenimen-to della spesa farmaceutica (Legge 27 dicembre 2006, n.296, art. 1, comma 796, lett. g) C.D.R. 00.12.01.02

euro 617.076,35SpesaU.P.B. S05.01.001 Spese per il Servizio Sanitario

Regionale. Parte correnteCap. SC05.0016 Somme da ripartire alle Aziende

Sanitarie quale concorso per ripiano disavanzi in corre-lazione alle misure di contenimento della spesa farma-ceutica (Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma796, lett. g) C.D.R. 00.12.01.02 euro 617.076,35

2) E’ accertato in euro 617.076,35 lo stanziamento dicui al punto 1) iscritto per l’anno 2008 in conto del capi-tolo EC349.039 – CDR 00.12.01.02 dello stato di previ-sione dell’entrata.

Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria gene-rale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Secci

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008,n. 323/10256.Bilancio regionale 2008: Variazioni al Bilancio

2008 e rettifiche a decreti vari.L’Assessore

Omissis

Decreta1) Nel decreto n. 272 del 25 novembre 2008, il dispo-

sitivo è così rettificato:U.P.B. S03.02.005 Interventi per manifestazioni e

attività culturaliII capitolo SC03.0336 passa dal C.d.R. 00.11.01.02 al

C.d.R. 00.01.00.00, con contestuale trasferimento dellerelative somme stanziate in conto competenza e in contoresidui.

2) Nel dispositivo del decreto n. 314 del 22 dicembre2008, la parte relativa alle variazioni in aumentosull’U.P.B. S05.03.003 è cosi rettificata:

U.P.B. S05.03.003 Contributi per danni da eventicalamitosi

Cap.SC05.0577 D.V. Contributi per il ristoro deldanni subiti dalle imprese e dai privati per i beni immo-bili a seguito dei danni arrecati da calamità naturale (art.1, comma 2, lett. c) e 2, L.R. 29 ottobre 2008, n. 15 e art.3 L.R. 21 novembre 2008, n.16) C.D.R. 00.05.02.03

Competenza 2008 euro 2.895.000,00Cap.SC05.0576 D.V. Contributi per il ristoro del

danni subiti dai privati a seguito del danni arrecati dacalamità naturale e per il pagamento al familiari dellevittime del contributo di solidarietà (artt. 1, comma 2,lett. c) e 2, L.R. 29 ottobre 2008, n. 15 e art. 3 L.R. 21novembre 2008, n. 16)

II Capitolo SC05.0576 è attribuito anche al C.D.R.00.10.01.02

C.D.R. 00.10.01.02 Competenza 2008 euro 210.000,00C.D.R. 00.05.02.03 Competenza 2008 euro 2.895.000,003) Nei sottoindicati stati di previsione del bilancio

della Regione per l’anno 2008 sono introdotte le seguen-ti variazioni:

EntrataIn aumentoU.P.B. E613.001 Altre partite di giroCap. EC613.006 Riscossioni derivanti da somme

eccedenti il limite di cassa, versate ai sensi dell’articolo40 della legge 30 marzo 1981, n. 119

Rif. cap. spesa SCO8.0353C.D.R. 00.01.03.03Competenza 2008 euro 33.000.000,00Cap. EC613.009 Altre partite di giro C.D.R.

00.01.03.03Competenza 2008 euro 7.000.000,00

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 622

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U.P.B. E362.004 Recupero di somme erogate peragevolazioni e contributi vari

Cap. EC362.031 Versamenti quote di partecipazioneaziendali a Fiere Agroalimentari (art. 12, L.R. 14 novem-bre 2000, n. 21 e art. 29 della legge di bilancio)

C.D.R. 00.06.01.06Competenza 2008 euro 112.000,00SpesaIn aumentoU.P.B. S08.02.004 Partite di giroCap. SC08.0353 Versamento di somme ecce-

denti il limite di cassa di cui aII’articolo 40 della legge30 marzo 1981, n. 119. Rif. cap. entrata EC613.006

C.D.R. 00.01.03.03Competenza 2008 euro 33.000.000,00Cap. SC08.0362 Altre partite di giro C.D.R.

00.01.03.03Competenza 2008 euro 7.000.000,00U.P.B. S06.04.015 Tutela, valorizzazione e marke-

ting del prodotti agricoli - Spese correntiCap. SC06.1145 Spese per la partecipazione

delle aziende alle Fiere Agroalimentari nonché per larestituzione di versamenti dovuti a seguito della manca-ta partecipazione (art. 12, L.R. 14 novembre 2000, n. 21e art. 29, della legge di bilancio) C.D.R. 00.06.01.06

Competenza 2008 euro 112.000,00II presente decreto è trasmesso alla Ragioneria gene-

rale e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione.Secci

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 31 dicembre 2008,n. 326/10263.Bilancio regionale 2008 – Fondi P.O.R. 2000-2006

– Misura 4.2B (Assessorato Industria) e Misura 6.2 –Asse VI – (Assessorato Trasporti). Riassegnazioni aicapitoli competenti delle somme recuperate in appli-cazione dell’art. 8, comma 2, della L.R. n. 4 del 2008.

L’Assessore

Omissis

Decreta1)Per le motivazioni citate in premessa, nei sottoelen-

cati stati di previsione del bilancio della Regione perl’anno finanziario 2008 sono introdotte le seguenti varia-zioni:

In aumentoEntrataU.P.B. E362.002 Entrate e recuperi vari ed eventualiCap. EC362.008 Entrate e recuperi vari ed eventualiCDR 00.09.01.01 C0MPETENZA euro 361.937,47CDR 00.13.01.00 C0MPETENZA euro 5.535.270,00Spesa09 – INDUSTRIAU.P.B. S06.03.017 Interventi per la promozione dello

sviluppo industriale ed il potenziamento del sistema pro-duttivo

Cap. SC06.0540 Programma Operativo Regionale2000-2006 - Misura 4.2 - Pubblica amministrazione perl'impresa: animazione, servizi reali, semplificazione,infrastrutturazione selettiva - Azione B - Servizi realialle P.M.I. - Quota Regione (Decisioni CommissioneEuropea 8 agosto 2000, n. c (2000)2359) e 15 dicembre2004 n. C (2004)5191)

CDR 00.09.01.01 Competenza euro 54.290,62Cap. SC06.0541 Programma Operativo Regionale

2000-2006 - Misura 4.2 - Pubblica amministrazione perl'impresa: animazione, servizi reali, semplificazione,infrastruttuazione selettiva - Azione B - Servizi reali alleP.M.I. - Quote Unione Europea e Stato (DecisioniCommissione Europea 8 agosto 2000, n. C (2000)2359)e 15 dicembre 2004 n. C (2004)5191)

CDR 00.09.01.01 Competenza euro 307.646,8513 - TRASPORTIU.P.B. S07.05.002 POR 2000-2006 - Accessibilità e

governo delle mobilità nei maggiori contesti urbaniCap. SC07.0503 Programma Operativo Regionale

2000-2006 - Misura 6.2 - Finanziamenti per l'ottimizza-zione dell'accessibilità entro i maggiori contesti urbani -Quote Unione Europea e Stato (Decisioni CommissioneEuropea 8 agosto 2000, n. c (2000)2359) e 15 dicembre2004 n. C (2004)5191)

CDR 00.13.01.03 Competenza euro 5.535.270,002) E’ accertato in complessivi euro 5.897.207,47 lo

stanziamento di cui al punto 1) iscritto per l’anno 2008in conto del capitolo EC362.008 di cui: euro 361.937,47,in capo al C.D.R. 00.09.01.01 ed euro 5.535.270,00, incapo al C.D.R. 00.13.01.00, nello stato di previsione del-l’entrata.

Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria gene-rale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Secci

ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLAPROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 31 dicembre 2008,n. 327/10284.Bilancio regionale 2008 – Variazioni di bilancio in

attuazione dell’articolo 7, comma 34 della L.R. 5marzo 2008, n. 3. Infrastrutturazione del sito diArbatax.

L’Assessore

Omissis

DecretaAll’Allegato Tecnico di cui al Decreto n. 5 del 10

marzo 2008 sono apportate le seguenti variazioni:SPESAU.P.B. S06.03.017 Interventi per la promozione dello

sviluppo industriale e il potenziamento del sistema pro-duttivo

In diminuzioneCap. SC06.0535 Spese per gli interventi di rilancio e

di reindustrializzazione dell’area di Arbatax (art. 7,comma 34, L.R. 5 marzo 2008, n. 3)

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 23

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C.d.R. 00.09.01.01 Residui euro 9.779.000In aumentoC.d.R. 00.08.01.02 Competenza 2008 euro 9.779.000

Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria gene-rale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Secci

DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PRO-GRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 2 febbraio 2009, n.12/672.Agenzia della Regione autonoma della Sardegna

per le entrate. Determinazione del DirettoreGenerale n. 125 del 17.12.2008 Concorso per titoliper l’assunzione a tempo determinato di n. 8 istrut-tori informatici cat. C - livello retributivo C1,approvazione bando di concorso.

L’AssessoreVista la Legge regionale 11 maggio 2006,. n. 4 e

specificamente l’articolo 1 che istituisce l’Agenziadella Regione autonoma della Sardegna per le entrate;

Visto lo Statuto dell’Agenzia, approvato con deli-berazione della Giunta Regionale n. 41/4 del 29 luglio2008, ed in particolare gli artt.12 e ss., che ne discipli-nano il sistema di controllo;

Visto il proprio decreto n. 3 del 16.01.09, che appro-va la deliberazione n. 124 del 17.12.2008 del DirettoreGenerale dell’Agenzia, concernente l’approvazione delbilancio di previsione per l’anno 2009;

Vista la determinazione del Direttore n. 104 del 10settembre 2008 che approva il progetto“Domiciliazione fiscale delle imprese”, approvata condecreto assessoriale n. 205 del 22 settembre 2008;

Visto l’art 1, comma 6, della citata Legge regionale11 maggio 2006, n. 4, il quale stabilisce che l’Agenziaè soggetta alle disposizioni della legge regionale 13novembre 1998, n. 31, e successive modifiche e inte-grazioni;

Vista la L.R. 13 novembre 1998 n. 31 concernentela disciplina del personale regionale dell’organizzazio-ne degli uffici della regione;

Visto l’art 16 dello Statuto dell’Agenzia (Proceduredi selezione del personale), ai sensi del quale il diretto-re generale provvede al reclutamento del personale edei dirigenti con procedure pubbliche che garantiscanol’imparzialità, la trasparenza e l’oggettività, nel rispet-to dei requisiti, dei criteri e delle modalità stabiliti dalregolamento;

Considerato che in assenza di specifico regolamen-to si applicano le disposizioni del decreto delPresidente della Repubblica n. 487 del 1994 e succes-sive modifiche ed integrazioni, per le parti non incom-patibili con le disposizioni regionali;

Vista la determinazione del Direttore Generale n.125 del 17.12.2008, “Concorso per titoli per l’assun-zione a tempo determinato di n. 8 istruttori informaticicat. C - livello retributivo C1, approvazione bando diconcorso”

Decretal’approvazione della Determinazione n. 125 del

17.12.2008, “Concorso per titoli per l’assunzione atempo determinato di n. 8 istruttori informatici cat. C -livello retributivo Cl, approvazione bando di concor-so”.

Il presente decreto è pubblicato sul BollettinoUfficiale della Regione.

Secci

DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PRO-GRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO EASSETTO DEL TERRITORIO 2 febbraio 2009, n.13/673.Agenzia della Regione autonoma della Sardegna

per le entrate. Determinazione del DirettoreGenerale n. 126 del 17.12.2008 Concorso per titoliper l’assunzione a tempo determinato di n. 25Istruttori informatici cat. C - livello retributivo Cl,approvazione bando di concorso.

L’AssessoreVista la Legge regionale 11 maggio 2006, n. 4 e spe-

cificamente l’articolo 1 che istituisce l’Agenzia dellaRegione autonoma della Sardegna per le entrate;

Visto lo Statuto dell’Agenzia, approvato con delibe-razione della Giunta Regionale n. 41/4 del 29 luglio2008, ed in particolare gli artt.12 e ss., che ne discipli-nano il sistema di controllo;

Visto il proprio decreto n. 3 del 16.01.09, che appro-va la deliberazione n. 124 del 17.12.2008 del DirettoreGenerale dell’Agenzia, concernente l’approvazione delbilancio di previsione per l’anno 2009;

Vista la determinazione del Direttore Generale n.120 del 28 novembre 2008 che approva il progetto“Impianto Banca dati immobiliare regionale”, approva-ta con decreto assessoriale n. 292 del 11 dicembre2008;

Visto l’art 1, comma 6, della citata Legge regionale11 maggio 2006, n. 4, il quale stabilisce che l’Agenziaè soggetta alle disposizioni della legge regionale 13novembre 1998, n. 31, e successive modifiche e inte-grazioni;

Vista la L.R. 13 novembre 1998 n. 31 concernentela disciplina del personale regionale dell’organizzazio-ne degli uffici della regione;

Visto l’art 16 dello Statuto dell’Agenzia (Proceduredi selezione del personale), ai sensi del quale il diretto-re generale provvede al reclutamento del personale edei dirigenti con procedure pubbliche che garantiscanol’imparzialità, la trasparenza e l’oggettività, nel rispet-to dei requisiti, dei criteri e delle modalità stabiliti dalregolamento;

Considerato che in assenza di specifico regolamen-to si applicano le disposizioni del decreto delPresidente della Repubblica n. 487 del 1994 e succes-sive modifiche ed integrazioni, per le parti non incom-patibili con le disposizioni regionali;

Ritenuto di dover inviare, per opportuna conoscen-

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 624

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za, la determinazione all’Assessorato degli AffariGenerali, dell’Organizzazione e Metodo del personale;

Vista la determinazione del Direttore Generale n.126 del 17.12.2008, “Concorso per titoli per l’assun-zione a tempo determinato di n. 25 istruttori informati-ci cat. C - livello retributivo Cl, approvazione bando diconcorso”

Decretal’approvazione della Determinazione n. 126 del

17.12.2008, “Concorso per titoli per l’assunzione atempo determinato di n. 25 istruttori informatici cat. C- livello retributivo Cl, approvazione bando di concor-so”.

Il presente decreto è pubblicato sul BollettinoUfficiale della Regione.

Secci

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7novembre 2007, n. 45/26.Presa d’atto del Programma Operativo Regiona-

le Sardegna “Competitività Regionale e Occupa-zione" FESR 2007-2013.

L’Assessore della Programmazione, Bilancio,Credito e Assetto del Territorio riferisce che l’attualefase di programmazione dei Fondi comunitari per lapolitica di coesione ha portato alla conclusione delnegoziato con la Commissione Europea per ilProgramma Operativo Regionale Sardegna 2007-2013, cofinanziato dal Fondo Europeo di SviluppoRegionale (POR FESR) e che gli esiti del negoziatoverranno formalizzati nella conseguente Decisionecomunitaria.

A livello nazionale, è stato definito e trasmesso allaCommissione, in data 3 marzo 2007, il Quadro diRiferimento Strategico Nazionale (QRSN), che indivi-dua la strategia, gli obiettivi e le priorità di intervento,che saranno realizzate attraverso i ProgrammiOperativi elaborati dalle Amministrazioni Centrali edalle Regioni.

A livello regionale, prosegue l’Assessore, è statopredisposto il Documento Strategico RegionalePreliminare (DSRP), approvato con deliberazione dellaGiunta regionale n. 5/34 del 7.2.2007.

Successivamente l’Amministrazione regionale, peril tramite del Centro Regionale di Programmazione, haavviato il processo di elaborazione del ProgrammaOperativo Regionale FESR 2007-2013 con il coinvol-gimento degli Assessorati di riferimento, i quali hannofatto pervenire i loro contributi, relativamente allematerie di propria competenza.

L’Assessore sottolinea che il Programma è statopredisposto sulla base degli Orientamenti StrategiciComunitari per la politica di coesione e di quanto pre-visto nei Regolamenti (CE) n. 1080/2006 delParlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006,relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale(FESR), n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio2006, recante disposizioni generali sui Fondi Strutturali

e n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre2006 che stabilisce modalità di applicazione delRegolamento (CE) n. 1083/2006.

L’Amministrazione regionale, con la deliberazionen. 23/14 del 13.6.2007, ha conferito mandato per ilnegoziato con la Commissione Europea al CentroRegionale di Programmazione, Autorità di Gestione delPOR FESR 2007/2013, nella persona del suo Direttore.

Il negoziato con la Commissione, avviato formal-mente in data 26 giugno 2007 sulla base della propostaufficiale di Programma Operativo FESR, dopo le osser-vazioni pervenute dalla Commissione europea e delleconseguenti modifiche concordate dal CentroRegionale di Programmazione con gli Assessorati dicompetenza, si è concluso il 26 ottobre 2007.

Nella definizione del POR FESR, proseguel’Assessore, così come previsto dai regolamenti comu-nitari, l’Amministrazione regionale ha coinvolto ilPartenariato Istituzionale e Socio-economico organiz-zando un incontro per la presentazione della prima pro-posta del Documento e, a seguito dell’avvio del nego-ziato formale con la Commissione, il Programma èstato nuovamente inviato al Partenariato che ha fattopervenire le proprie osservazioni scritte.

Il Partenariato istituzionale, economico e sociale èstato, inoltre, coinvolto nel processo di ValutazioneAmbientale Strategica (VAS) del POR FESR 2007-2013.

L’Assessore ricorda, a tal fine, che i Regolamentidei Fondi Strutturali nonché le disposizioni normativenazionali e comunitarie, prevedono che gli strumenti diprogrammazione ai vari livelli siano sottoposti a speci-fiche procedure di valutazione. In particolare, ilRegolamento generale 1083/2006 prevede che iProgrammi Operativi relativi ai diversi Fondi siano sot-toposti alla Valutazione ex-ante.

In considerazione di ciò la Valutazione AmbientaleStrategica è stata predisposta dal competente Serviziodell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente mentre laValutazione ex ante è stata predisposta nella 1° versio-ne dal Valutatore indipendente (ISRI di Roma) e inte-grata, nel corso del negoziato dal Nucleo diValutazione Regionale.

Il documento presentato contiene, pertanto, ilProgramma Operativo Regionale FESR 2007-2013 e irelativi allegati (Valutazione ex ante; ValutazioneAmbientale Strategica, relazione sulle PariOpportunità) che costituiscono tutti parte integrante esostanziale della presente deliberazione.

La Giunta regionale, sentita la relazionedell’Assessore della Programmazione, Bilancio,Credito e Assetto del Territorio, acquisito il parere dilegittimità del Direttore del Centro Regionale diProgrammazione

Delibera- di prendere atto del Programma Operativo

Regionale Sardegna “Obiettivo Competitività regiona-le e occupazione Fondo Europeo di SviluppoRegionale 2007-2013”;

- di stabilire che gli esiti del negoziato, come forma-

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lizzati nella conseguente Decisione comunitaria, sianotrasmessi per conoscenza alla competenteCommissione del Consiglio regionale;

- di disporre la pubblicazione integrale della presen-te deliberazione nel BURAS.

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE15 luglio 2008, n. 39/34.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di unacava di granito, in località Riccinu”, nel comune diCalangianus. Proponente: Ditta Lovato GranitiGalluresi di Lovato Leonardo (subentrata alla DittaLovato Umberto).

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Ditta Lovato Umberto ha presentato l’istanza diverifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato “Progetto di coltivazione di una cava digranito, in località Riccinu”, nel comune diCalangianus. Il progetto, ascrivibile alla categoria“Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’al-legato A1 della deliberazione della Giunta regionale n.5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura diverifica in adempimento all’art. 8, comma 2, dellalegge regionale n. 15/2002 in quanto attività autorizza-ta dopo l’entrata in vigore del DPCM 3 settembre 1999e della legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1. Connulla-osta dell’Assessorato regionale dell’Industria n.1919 del 21.2.2005, la Ditta Lovato Graniti Galluresi diLovato Leonardo è subentrata alla Ditta LovatoUmberto nella titolarità dell’attività di cava in oggetto.

La cava in esame è ubicata nel territorio comunaledi Calangianus, in località “Riccinu”, ad una distanzadi circa 5 km dall’abitato.

L’area interessata dall’attività di estrazione occupauna superficie pari a 5,64 ettari; rispetto alla volumetriadi progetto, datato 2003, pari a 63.000 m3 da estrarrenell’arco di 20 anni, con una resa pari al 40%, in baseai dati forniti dall’Assessorato regionale dell’Industria,aggiornati al 2008, risulta che la volumetria residua èpari 55.000 m3.

L’attività estrattiva prevede la coltivazione median-te l’impiego di esplosivo e di mezzi meccanici con unaconfigurazione a gradoni.

Il progetto di recupero ambientale consiste nell’ade-guamento dei fronti di cava alla morfologia del terrenocircostante, cui seguirà il rinverdimento con speciearbustive ed arboree.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, tenuto conto della istrutto-ria preliminare della Task – Force Progemisa, haespresso il parere che il progetto non sia sottoposto alla

ulteriore procedura di VIA, a condizione che sianorispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel pro-getto da sottoporre ad autorizzazione:

1. dovranno essere immediatamente intrapresi gliinterventi di recupero ambientale nelle aree dismessee/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essereattuate contestualmente e funzionalmente alle fasi disfruttamento del giacimento;

2. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzionedelle attività estrattive dovranno essere obbligatoria-mente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi(granulati, elementi per pavimentazioni, semilavoratidecorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stra-dali, etc.); gli sfridi già accumulati nelle discariche, siainterne che esterne alle aree oggetto di scavi, dovrannoessere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfo-logico e per la restante quota parte reimpiegati negliutilizzi di cui sopra; inoltre, il rimodellamento e recu-pero ambientale potrà avvenire attraverso la frantuma-

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zioni nel rispetto della normativa vigente, dotando imezzi meccanici di dispositivi di attenuazione delrumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le piùopportune misure e accorgimenti per contrastare l'im-patto acustico delle volate (es. temporizzazione dellavolata con detonatori elettrici, frazionamento dellacarica con l'uso di microritardi);

9. dovrà essere predisposto un organico piano digestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luo-ghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degliinterventi di recupero ambientale ed evitare il deterio-ramento delle condizioni di protezione e stabilitàambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evita-ta ogni forma di pascolamento sino a completo recupe-ro pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi;

10. prima di procedere al rinverdimento dei piazza-li di scavo si dovrà provvedere al colmamento deglistessi con adeguati volumi di sterili fino all’eliminazio-ne dell’acqua eventualmente presente;

11. al termine dell'attività, la configurazione finaledell'area di cava dovrà garantire il corretto convoglia-mento delle acque superficiali verso i collettori natura-li;

12. il recupero morfologico dovrà prevedere lariprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione dellapendenza e smussamento del ciglio superiore di ognisingola scarpata, nonché il raccordo graduale con lasommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e confe-rendo alle stesse condizioni di stabilità permanente;

13. al fine di favorire il recupero ambientale dei gra-doni e la formazione di un substrato idoneo allo svilup-po degli apparati radicali delle piante, dovrà essereeffettuata una iniziale scarificazione meccanica dellapedata del gradone; al di sopra della superficie scarifi-cata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale,dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi dipezzatura minuta; lo spessore finale del substrato edella terra vegetale dovrà essere di almeno 80 cm;

14. al fine di aumentare il grado di biodiversità erinaturalizzazione, dovranno essere evitate le pianta-gioni monospecifiche o la netta prevalenza di una spe-cie; è invece da favorire l’uso di più specie semprever-di autoctone, previa analisi della coerenza con la vege-tazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione dellespecie legnose, arboree ed arbustive, dovrà esseremista, alternata ed irregolare, il più possibile naturali-forme;

15. per gli interventi di rinverdimento e rinaturaliz-zazione, tutto il materiale di propagazione vegetaledovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza conl’obiettivo di conservazione della biodiversità come daPiano Forestale Ambientale Regionale;

16. per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze tra le specie arboree e arbustive;

17. in fase di predisposizione ed esecuzione degli

interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavoridovrà essere costantemente supportata da personaleesperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche edi ingegneria naturalistica, al fine di verificare la con-formità ecologica delle specie e la corretta esecuzionepratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventidovranno essere effettuati in accordo con il ServizioTerritoriale Ispettorato Ripartimentale del CorpoForestale e di Vigilanza Ambientale competente per ilterritorio d'intervento;

18. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte leinfrastrutture funzionali alle attività di cava per il perio-do di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i resi-dui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro siapaesaggisticamente motivo di disturbo ambientale epaesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’effi-cienza di strade e le piste utilizzate dai mezzi di cantie-re, e tutte le aree compromesse dall’area estrattiva.

Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre cheagli Enti competenti, copia del piano di monitoraggiodelle attività, anche in forma di “Relazione tecnica diaggiornamento” o “Stato di avanzamento dei lavori”,riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di colti-vazione autorizzato dall’Assessorato regionaledell’Industria.

Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e alServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria il progetto di recupero ambientale ade-guato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate.

Nel progetto di recupero ambientale dovranno esse-re quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esi-stenti, la quota parte da destinare al reimpiego per ilrimodellamento morfologico e la riqualificazione delsito di cava e la quota parte da destinare ad altri impie-ghi.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA

l’intervento denominato “Progetto di coltivazione diuna cava di granito, in località Riccinu”, nel comune diCalangianus, presentato dalla Ditta Lovato GranitiGalluresi di Lovato Leonardo, a condizione che sianorispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad auto-rizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sulrispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto dicompetenza, il Servizio Attività Estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, il ServizioIspettorato Ripartimentale del CFVA di Olbia-Tempiodell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,la Provincia di Olbia- Tempio e l’ARPAS;

- di stabilire che la durata dell’autorizzazione darilasciare dal Servizio Attività estrattive

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dell’Assessorato regionale dell’Industria non potràavere durata superiore a 5 anni;

- di stabilire che preliminarmente alla prosecuzionedell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono esse-re eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interes-sate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tuttele cave dismesse coltivate nel passato dal proponentenella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ulti-ma fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività dicava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI);

- di disporre che, qualora, entro 90 giorni dalla noti-fica della presente deliberazione, la Ditta non trasmettail nuovo progetto di recupero ambientale al ServizioSAVI e al Servizio Attività estrattive dell’Assessoratoregionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i prov-vedimenti di competenza per la sospensione dell’attivi-tà estrattiva;

- di dare mandato all’Assessore dell’Industria, diconcerto con l’Assessore della Difesa dell’Ambiente,di favorire le attività consortili di recupero e di valoriz-zazione degli scarti di cava anche incentivando l’abbat-timento dei costi energetici mediante l’utilizzo di fontienergetiche rinnovabili.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE22 luglio 2008, n. 40/34.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto per la coltivazione diuna cava di granito in località Monti di Lu Colbu”,comune di Tempio Pausania. Proponente: GruppoCave Mistral S.r.l.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Ditta Gruppo Cave Mistral S.r.l. ha presentatol’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione diimpatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’in-tervento denominato “Progetto per la coltivazione diuna cava di granito in località Monti di Lu Colbu”,comune di Tempio Pausania. Il progetto, ascrivibilealla categoria “Cave e torbiere”, di cui alla lettera j),punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione dellaGiunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottopo-sto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8,

comma 2, della legge regionale n. 15/2002 in quantoattività autorizzata dopo l’entrata in vigore del DPCM3 settembre 1999 e della legge regionale 18 gennaio1999, n. 1. La cava è stata autorizzata con la determi-nazione dell’Assessorato regionale dell’Industria n.289 dal 14.2.2000 e scadenza il 13.2.2010, su unaestensione di 6,37,38 ettari.

L’area di pertinenza della cava è ubicata nel territo-rio del Comune di Tempio Pausania, in località “Montidi Lu Colbu”, circa 3 km a nord della frazione diBassacutena.

La volumetria del giacimento, in base al progettodatato 2001, è stimata in 211.000 m3, con una resa del50%, e una produzione di blocchi commerciali estraibi-li di circa 105.700 m3. La durata presunta dell’attività èdi 21 anni. In base ai dati aggiornati al 2008, la volu-metria residua, riferita al progetto del 2001, è pari180.000 m3.

L’attività estrattiva si svolge con una coltivazione agradoni su tre fronti principali e su 3-4 gradoni maggio-ri, di circa 7-8 metri, che generano, nella configurazio-ne finale, un piazzale di cava a quota 181 metri s.l.m.,infossato di almeno 15 metri rispetto alle quote circo-stanti.

Il progetto di recupero ambientale prevede lo smus-samento dei gradoni e il rinverdimento delle pedatedegli stessi gradoni e delle discariche.

Nel marzo 2008 la ditta proponente ha trasmesso,volontariamente, alcuni elaborati integrativi nei qualiviene previsto un ampliamento dell’area di coltivazio-ne dagli attuali 6,37 ettari autorizzati a 8,70,23 ettari,con una corrispondente volumetria complessiva di232.750 m3 e una produzione di circa 6.000 m3 /annonell’arco di 15 anni.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, tenuto conto della istrutto-ria preliminare della task – force Progemisa, ha espres-so il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulte-riore procedura di VIA, a condizione che siano rispet-tate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto dasottoporre ad autorizzazione:

1. il ciclo di coltivazione dovrà limitarsi al periododi vigenza dell’autorizzazione rilasciatadall’Assessorato regionale dell’Industria nel febbraio2000, con scadenza a febbraio 2010;

2. i lavori di coltivazione dovranno interessareesclusivamente le superfici autorizzatedall’Assessorato regionale dell’Industria nel febbraio2000, restando escluse, le attività di cava e le modifica-zioni d'uso del suolo nelle aree esterne al perimetroautorizzato;

3. il recupero dell'area di cava dovrà essere comple-tato entro due anni dalla scadenza dell’autorizzazionerilasciata dall’Assessorato regionale dell’Industria. Incaso di richiesta di rinnovo della stessa, dovrà esserepresentata una nuova istanza di verifica;

4. dovranno essere immediatamente intrapresi gliinterventi di recupero ambientale nelle aree dismessee/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essereattuate contestualmente e funzionalmente alle fasi disfruttamento del giacimento;

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5. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzionedelle attività estrattive dovranno essere obbligatoria-mente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi(granulati, elementi per pavimentazioni, semilavoratidecorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stra-dali, etc.); gli sfridi già accumulati nelle discariche, siainterne che esterne alle aree oggetto di scavi, dovrannoessere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfo-logico e per la restante quota parte reimpiegati negliutilizzi di cui sopra; inoltre, il rimodellamento e recu-pero ambientale potrà avvenire attraverso la frantuma-zione dei blocchi e degli informi di più grosse dimen-sioni da effettuarsi anche mediante il ricorso ad impian-ti mobili;

6. i cumuli di terreno vegetale preventivamenteasportati o da asportare e dei materiali fini da destinar-si alle operazioni di recupero ambientale, dovrannoessere adeguatamente conservati in aree idonee, evitan-do mescolamenti con lo sterile o con altri materiali dirisulta;

7. l'asportazione degli strati superficiali di suolodovrà essere effettuata attraverso l'uso di macchinariidonei al fine di minimizzare la compattazione del ter-reno;

8. qualora si preveda un periodo di stoccaggio supe-riore a un anno del suolo asportato, sui cumuli di terre-no vegetale asportato o da asportare dovranno essererealizzate idonee semine protettive con miscugli di spe-cie erbacee ad elevato potere aggrappante, allo scopo diconservare la fertilità e di limitare l'inaridimento, ildilavamento e la dispersione di polveri;

9. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte learee di cava, evitando la creazione di discariche ecumuli di materiali sparsi, l'accantonamento di mezzi eattrezzature in disuso e quanto altro non necessario allaconduzione dell'attività che possa creare un ulterioreimpatto visivo negativo; a tal fine dovranno essereadottate le seguenti misure:

a) entro sei mesi dalla notifica della presente delibe-razione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allosmaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati;

b) i blocchi lavorati, sia pure sotto misura, dovran-no essere accumulati ordinatamente in un unico settoreall’interno della cava;

c) si dovrà procedere all’organica sistemazione, inun’unica discarica interna al perimetro di cava, deglieventuali materiali lapidei inerti e di sfrido prodottidurante l’attività pregressa e attualmente dispersiall’interno del cantiere, evitando la diffusione di cumu-li di materiali sparsi; per gli sfridi di futura produzione,destinati al riutilizzo, si dovrà individuare un’areainterna di stoccaggio provvisorio;

10. la coltivazione della cava dovrà essere condottaper lotti sequenziali e contestuali alle fasi di recuperoambientale, secondo un cronoprogramma delle attivitàche dovrà essere elaborato dal momento attuale e sinoalla scadenza dell’attività estrattiva autorizzata;

11. al fine di consentire il riscontro periodico dellaconduzione delle attività estrattive, in termini di sfrut-tamento del giacimento e di recupero ambientale, dovràessere disposto un piano di monitoraggio in cui siano

riferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con pre-cisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materialiestratti e ancora da coltivare;

12. i gradoni operativi e finali dovranno essere con-tenuti in alzate non superiori a 8÷10 metri;

13. dovranno essere poste in essere le attività fina-lizzate all’immediato recupero di qualsiasi materialeinquinante sversato accidentalmente in superficie;

14. in fase di esercizio dovranno essere minimizza-ti gli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibra-zioni nel rispetto della normativa vigente, dotando imezzi meccanici di dispositivi di attenuazione delrumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le piùopportune misure e accorgimenti per contrastare l'im-patto acustico delle volate (es. temporizzazione dellavolata con detonatori elettrici, frazionamento dellacarica con l'uso di microritardi);

15. nelle aree di potenziale emissione di polveri,quali i cumuli, i piazzali, le piste percorse dai mezziadibiti all’estrazione, al carico e trasporto dei materia-li, si dovrà procedere all’innaffiamento periodico, conparticolare riguardo alle giornate con presenza di ventoe alle stagioni secche;

16. le aree di accumulo provvisorio dei materialicavati, utili o di sfrido, dovranno essere lontane dasuperfici soggette ad eccessivo dilavamento da partedelle acque di deflusso superficiale. Dovrà essere,altresì, assicurata la stabilizzazione dei cumuli di mate-riale e posta particolare attenzione alla loro ubicazionerispetto alla direzione del vento dominante;

17. dovrà essere predisposto un organico piano digestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luo-ghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degliinterventi di recupero ambientale ed evitare il deterio-ramento delle condizioni di protezione e stabilitàambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evita-ta ogni forma di pascolamento sino a completo recupe-ro pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi;

18. in relazione alla conformazione topografica deiluoghi e al progredire della geometria degli scavi, leacque meteoriche provenienti dall’esterno del sitodovranno essere adeguatamente intercettate tramitecanalizzazioni di guardia e allontanate verso i complu-vi naturali. Dovrà essere assicurato, attraverso un siste-ma di canalizzazioni e/o conferendo ai piazzali unaadeguata pendenza, il deflusso delle acque meteoricheafferenti l’interno delle aree in coltivazione, garanten-do, inoltre, una adeguata decantazione delle torbide,prima della loro immissione nei compluvi naturali;

19. prima di procedere al rinverdimento dei piazza-li di scavo si dovrà provvedere al colmamento deglistessi con adeguati volumi di sterili fino all’eliminazio-ne dell’acqua eventualmente presente; in fase di recu-pero morfologico del sito si dovrà evitare la formazio-ne di qualsiasi depressione che possa essere, anchepotenzialmente, sede di ristagno idrico;

20. al termine dell'attività, la configurazione finaledell'area di cava dovrà garantire il corretto convoglia-mento delle acque superficiali verso i collettori natura-li;

21. il recupero morfologico dovrà prevedere la

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riprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione dellapendenza e smussamento del ciglio superiore di ognisingola scarpata, nonché il raccordo graduale con lasommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e confe-rendo alle stesse condizioni di stabilità permanente;qualora si ravvisassero condizioni di instabilità dellescarpate si dovrà procedere ad azioni di riprofilatura econtenimento al fine di conferire alle stesse condizionidi sicurezza adeguate;

22. al fine di favorire il recupero ambientale dei gra-doni e la formazione di un substrato idoneo allo svilup-po degli apparati radicali delle piante, dovrà essereeffettuata una iniziale scarificazione meccanica dellapedata del gradone; al di sopra della superficie scarifi-cata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale,dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi dipezzatura minuta; lo spessore finale del substrato edella terra vegetale dovrà essere di almeno 80 cm;

23. al fine di aumentare il grado di biodiversità erinaturalizzazione, dovranno essere evitate le pianta-gioni monospecifiche o la netta prevalenza di una spe-cie; è invece da favorire l’uso di più specie semprever-di autoctone previa analisi della coerenza con la vege-tazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione dellespecie legnose, arboree ed arbustive, dovrà esseremista, alternata ed irregolare, il più possibile naturali-forme;

24. per gli interventi di rinverdimento e rinaturaliz-zazione, tutto il materiale di propagazione vegetaledovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza conl’obiettivo di conservazione della biodiversità come daPiano Forestale Ambientale Regionale;

25. per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze tra le specie arboree e arbustive;

26. in fase di predisposizione ed esecuzione degliinterventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavoridovrà essere costantemente supportata da personaleesperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche edi ingegneria naturalistica, al fine di verificare la con-formità ecologica delle specie e la corretta esecuzionepratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventidovranno essere effettuati in accordo con il ServizioTerritoriale Ispettorato Ripartimentale del CorpoForestale e di Vigilanza Ambientale competente per ilterritorio d'intervento;

27. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte leinfrastrutture funzionali alle attività di cava per il perio-do di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i resi-dui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro siapaesaggisticamente motivo di disturbo; inoltre dovràessere ripristinata l’efficienza di strade e piste utilizza-te dai mezzi di cantiere, compromesse dall’area estrat-tiva.

Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre cheagli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio

delle attività, anche in forma di “Relazione tecnica diaggiornamento” o “Stato di avanzamento dei lavori”,riferito alle fasi attuale e finale del periodo di coltiva-zione autorizzato dall’Assessorato regionaledell’Industria.

Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e alServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria il progetto di recupero ambientale ade-guato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate.

Nel progetto di recupero ambientale dovranno esse-re quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esi-stenti, la quota parte da destinare al reimpiego per ilrimodellamento morfologico e la riqualificazione delsito di cava e la quota parte da destinare ad altri impie-ghi.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA

l’intervento denominato “Progetto per la coltivazionedi una cava di granito in località Monti di Lu Colbu”nel comune di Tempio Pausania, presentato dalla DittaGruppo Cave Mistral S.r.l. autorizzato con la determi-nazione dell’Assessorato regionale dell’Industria n.289 dal 14.2.2000 a condizione che siano recepite leprescrizioni descritte in premessa, sul rispetto dellequali dovranno vigilare, per quanto di competenza, ilServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale delCFVA di Olbia-Tempio dell’Assessorato regionaledella Difesa dell’Ambiente, la Provincia di Olbia-Tempio e l’ARPAS;

- di stabilire che preliminarmente alla prosecuzionedell’attività, e funzionalmente alla stessa, dovrannoessere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già inte-ressate dalla coltivazione, nonché eventualmente ditutte le cave dismesse coltivate nel passato dal propo-nente nella stessa area, che, qualora non ricada in que-st’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiara-zione;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività dicava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI);

- di disporre che, qualora entro 90 giorni dalla noti-fica della presente deliberazione, la Ditta non trasmettail progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e alServizio Attività estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti dicompetenza per la sospensione dell’attività estrattiva;

- di dare mandato all’Assessore dell’Industria, di

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concerto con l’Assessore della Difesa dell’Ambiente,di favorire le attività consortili di recupero e di valoriz-zazione degli scarti di cava anche incentivando l’abbat-timento dei costi energetici mediante l’utilizzo di fontienergetiche rinnovabili.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE22 luglio 2008, n. 40/35.Procedura di Valutazione di Impatto

Ambientale, ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999n. 1 e s.m.i. e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2,relativa al progetto “Prosecuzione ed ampliamentodell'attività di cava di materiali per uso civile deno-minata Sa Grutta e Su Sparau”, in comune diSerdiana. Proponente: Calcestruzzi S.p.A.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Società Calcestruzzi S.p.A. ha presentato, il 21novembre 2002, l’istanza di valutazione di impattoambientale relativa al progetto “Prosecuzione edampliamento dell'attività di cava di materiali per usocivile denominata Sa Grutta e Su Sparau”, in comunedi Serdiana, ascrivibile alla categoria di cui all’allegatoB1 della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005, punto 17,“cave e torbiere con più di 500.000 m3 /a di materialeestratto o di un'area interessata superiore a 20 ettari”. Ilprogetto è stato sottoposto alla procedura di VIA inadempimento all’art. 8, comma 2, della legge regiona-le n. 15/2002 in quanto attività autorizzata dopo l’en-trata in vigore del DPCM 3 settembre 1999 e dellalegge regionale 18 gennaio 1999, n. 1.

L’Assessore fa presente che la cava in esame è inesercizio dal 1977 ed è localizzata a circa 3 Km a Norddegli abitati di Dolianova e Serdiana.

Il progetto di coltivazione, datato 2007, interessa,con scavi e impianti, una superficie di 33 ettari, su 42complessivi oggetto della richiesta di autorizzazione.In base alla revisione progettuale del luglio 2008, lesuperfici interessate dall’attività estrattiva sono pari a26,3 ettari, incluso l’ampliamento proposto di 8,4 etta-ri da realizzarsi nella fase finale di coltivazione. Lavolumetria stimata nel progetto originario, datato 1994,era pari a 2,7 Mm3, di cui 1,7 Mm3 già coltivati e 1,0Mm3 da estrarre. Con l'ampliamento di 8,4 ettari, pro-posto con il progetto datato 2007, risultano disponibilicomplessivamente 2,0 Mm3 di materiali, ai quali vannosommati ulteriori 1,1 Mm3 di sabbie e ghiaie, recupera-bili in seguito allo smantellamento e demolizione del-l’esistente impianto di frantumazione e successiva

installazione di un nuovo impianto in settori di cava giàcoltivati. Pertanto, la volumetria complessiva è di circa3,0 Mm3 di materiali coltivabile nell’arco di un venten-nio.

La coltivazione del giacimento avviene medianteabbattimento meccanico, impiegando escavatori idrau-lici, su trance discendenti orizzontali di altezza mediapari a 5-6 metri e configurazione finale a fossa. Il fron-te di cava, finora coltivato, ha un'altezza totale di circa20 metri e una lunghezza di circa 50 metri, con scarpa-te caratterizzate da inclinazioni comprese tra 40° e 45°.

Il progetto di recupero inizialmente proposto preve-deva lo sbancamento parziale della collina, di proprie-tà del proponente, per una superficie di circa 8,7 ettari,con lo scopo di reperire i volumi di materiali necessariper il riempimento degli scavi e per la successiva riqua-lificazione ambientale.

In merito all’iter, l’Assessore fa presente che il pro-cedimento è stato avviato a gennaio 2003, in seguito aldeposito della prescritta documentazione e alle pubbli-cazioni di rito. A gennaio 2005, sono pervenute leosservazioni di un anonimo comitato di cittadini diSerdiana che ha evidenziato criticità connesse all’am-piezza e altezza degli scavi, all’alterazione del paesag-gio anche in considerazione dell’assenza di adeguateattività di recupero. A tale segnalazione anonima hafatto seguito un sopralluogo congiunto da parte delServizio Attività Estrattive e del Corpo di PoliziaMunicipale competente per territorio a seguito delquale è risultata la coerenza con le previsioni del pro-getto di coltivazione a suo tempo presentato.

L’Assessore prosegue riferendo che il ServizioSostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI),valutati gli elaborati tecnici e lo SIA trasmessi dallaSocietà, a seguito del sopralluogo effettuato in data 17aprile 2007 e della conferenza istruttoria tenutasi indata 14 giugno 2007, ha rilevato criticità in merito allaproposta di recupero ambientale, in accordo con leosservazioni del Servizio Tutela del Paesaggio diCagliari (ora Servizio governo del territorio e tutelapaesaggistica) che ha valutato il suddetto progetto direcupero in contrasto con le vigenti prescrizioni delPPR. Il proponente, invitato a riformulare e ripresenta-re il progetto di recupero, ha provveduto a trasmetterloin data 15 ottobre 2007, integrandolo ulteriormente nelluglio 2008.

Detto progetto, volto alla conservazione dell'areacollinare seminaturale e delle colture olivicole adiacen-ti alla cava, prevede il riempimento dei vuoti di cavaprincipalmente con materiali inerti provenienti da scaviautorizzati nella provincia di Cagliari e, in misuraminore, con i materiali sterili non commerciabili deri-vanti dalla stessa attività di cava, oltre al rimodella-mento morfologico di raccordo con i terreni circostantiper consentire la restituzione delle aree all'attività agri-cola preesistente.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, tenuto conto della prelimi-nare istruttoria della Progemisa e della comunicazionedel Servizio Governo del Territorio che attesta la coe-renza del nuovo progetto di recupero alle prescrizioni

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del PPR, ha concluso l’istruttoria con un parere tecnicopositivo in merito alla compatibilità ambientale dell’in-tervento, a 2/8 condizione che siano rispettate leseguenti prescrizioni, da recepire nel progetto da sotto-porre ad autorizzazione:

1. il progetto di coltivazione e recupero ambientaledovrà essere realizzato secondo le modalità tecniche eil cronoprogramma descritto in progetto, così comemodificato ed aggiornato a luglio 2008, in cui sono pre-viste 4 fasi temporali, rispettivamente di 5,5 e 6,5 anni(breve e medio termine) e di 6,5 e 1,5 anni (fasi finali edi post coltivazione), limitatamente ai primi 10 anni diattività;

2. il completamento del recupero ambientale del-l’area denominata A dovrà essere realizzato entro iprimi tre anni di attività;

3. sono escluse le attività estrattive o di modifica-zione del suolo in aree attualmente integre, con partico-lare riferimento all'area denominata E di 8,4 ettari edell’area F, come delimitate nel progetto modificato edaggiornato a luglio 2008;

4. allo scopo di mitigare gli effetti sul paesaggio e dilimitare gli effetti cumulativi con altre cave vicine, sidovrà dare priorità d'esecuzione agli interventi di riem-pimento dei vuoti di cava, di rimodellamento morfolo-gico e di riqualificazione ambientale delle aree di cavadismesse, da attuarsi contestualmente e funzionalmen-te alle fasi di sfruttamento del giacimento;

5. i materiali inerti, le terre e le rocce da scavo dautilizzarsi per il riempimento degli scavi dovrannoessere preventivamente caratterizzati sotto l'aspettogeomeccanico e chimico-fisico, al fine di confermarel'idoneità all'uso previsto e di accertare l'assenza dicontaminazioni, alterazioni o mineralizzazioni secon-darie; il riutilizzo di tali materiali dovrà essere obbliga-toriamente autorizzato dagli Enti competenti, nelrispetto dell'art. 186 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. edelle eventuali prescrizioni di altre Autorità competen-ti;

6. dovrà essere predisposto, sino alla conclusionedell’attività estrattiva autorizzata, un accurato piano dimonitoraggio ambientale in cui siano rilevate e descrit-te le fasi e attività di utilizzazione del giacimento, conindicazione dei quantitativi di materiali estratti e daestrarre e, per le fasi di recupero ambientale, dei volu-mi e tipologie di materiali utilizzati per il riempimentodegli scavi, con precisa indicazione della loro prove-nienza e periodo di utilizzo; inoltre, la prosecuzione deilavori dovrà essere documentata con periodicità seme-strale mediante fotografie panoramiche e di dettaglio;

7. al fine di consentire il riscontro periodico delleprevisioni progettuali, i dati e le informazioni inerential monitoraggio ambientale dovranno essere trasmessecon periodicità biennale e in forma di “Relazione dimonitoraggio ambientale e stato di avanzamento deilavori” al Servizio Sostenibilità Ambientale eValutazione Impatti, oltre che agli Enti competenti;

8. al fine di mitigare gli impatti visivi, gli impattiacustici e la dispersione di polveri, dovranno essererealizzate opportune "barriere verdi" di larghezza noninferiore a 3 metri lungo le porzioni perimetrali del-

l'area di cava adiacenti a strade e piste;9. per la realizzazione delle barriere verdi, dovran-

no essere utilizzate piantine arbustive ed arboree autoc-tone, anche di carattere agrario, di altezza iniziale noninferiore a 1 metro, da posizionare alternativamente intermini di specie vegetali e su distinti filari; durante larealizzazione delle barriere verdi, si dovrà aver cura dimantenere e conservare le siepi spontanee eventual-mente presenti;

10. al fine di garantire la massima sicurezza del-l'area, dovrà essere posta in opera una adeguata recin-zione perimetrale alla cava, oltre alla collocazione,lungo la recinzione, di un appropriato numero di cartel-li ammonitori di pericolo;

11. dovrà essere evitata ogni interferenza dell'attivi-tà estrattiva con falde idriche profonde e superficiali,con i corsi d'acqua e i compluvi principali prossimi allacava; inoltre, dovrà essere escluso qualsiasi scambioreciproco o diretto tra acque di dilavamento dei piazza-li di cava e di lavaggio degli inerti nelle fasi di lavora-zione con le acque di scorrimento dei corsi d’acqua;

12. al fine di evitare l'accumulo d'acqua nelle aree discavo, dovrà essere realizzato un appropriato sistema didrenaggio e convogliamento delle acque meteoricheverso la rete idrografica naturale, anche mediante cana-li di guardia e di intercettazione dei deflussi superficia-li; funzionalmente al sistema di drenaggio dovrà esserepredisposto un bacino di dimensioni idonee, finalizza-to alla decantazione e chiarificazione delle acque primadella loro immissione finale nei corpi idrici naturali;

13. al fine di assicurare la funzionalità del sistema diregimazione idraulica dell'area di cava, dovrà essereperiodicamente effettuata la necessaria manutenzionedel sistema di drenaggio, delle canalette e della vascadi decantazione, inclusa la rimozione del carico solidodepositatosi e il riutilizzo dei sedimenti nei lavori direcupero morfologico;

14. la pendenza conferita ai piazzali di fondo, siadurante le fasi di coltivazione sia all’atto del recuperomorfologico e ambientale, dovrà essere tale da impedi-re la formazione diffusa di aree acquitrinose e assicura-re il normale deflusso delle acque dilavanti; inoltre, laconfigurazione dell'area di cava dovrà garantire il cor-retto drenaggio delle acque superficiali verso i colletto-ri naturali;

15. dovranno essere contenuti al minimo indispen-sabile gli spazi destinati alle aree per lo stoccaggio tem-poraneo del materiale movimentato e per le piste distretta pertinenza dei cantieri, oltre agli ingombri dipiste e strade di servizio esistenti;

16. dovranno essere messi in atto gli accorgimentitecnico-progettuali e le più efficaci misure di mitiga-zione al fine di:

- garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo,acque superficiali ed atmosfera e minimizzare gli effet-ti ambientali indotti dal rumore e dalle vibrazioni;

- controllare la stabilità dei terreni per prevenirescoscendimenti e smottamenti di ogni genere;

- contenere le polveri dovute alla movimentazionedei macchinari in fase di escavazione, carico e traspor-to, sui piazzali e sulle aree potenzialmente polverose,

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soprattutto durante le stagioni secche e le giornate ven-tose;

- mantenere in perfetta efficienza gli impianti dilavorazione, anche mediante l'adozione di idonei siste-mi di depolverizzazione;

- mantenere in perfetta efficienza la strada che con-duce all'area di cava;

17. la verifica di stabilità dei fronti di scavo, ai sensidella normativa vigente, dovrà essere ripetuta concadenza annuale e, in ogni caso, ogni qual volta possa-no essere modificati i principali parametri utilizzati nelprogetto;

18. in fase di cantiere dovrà essere garantita edaccertata:

- la periodica revisione e la perfetta funzionalità ditutte le macchine ed apparecchiature di cantiere, inmodo da minimizzare i rischi per gli operatori, le emis-sioni anomale di gas e la produzione di vibrazioni erumori non a norma, anche mediante l’adozione dimisure gestionali che obblighino i conducenti allo spe-gnimento dei mezzi durante il non utilizzo;

- il rapido intervento per il contenimento e l’assor-bimento di eventuali sversamenti accidentali interes-santi acqua e suolo;

- lo smaltimento in conformità alle leggi vigenti inmateria dei materiali inquinati e di tutti i rifiuti prodot-ti durante l’esecuzione delle attività e opere;

19. tutte le aree di cava dovranno essere tenute inmodo decoroso, evitando la creazione di discariche,l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso equanto altro non necessario alla conduzione dell'attivi-tà che possa creare un ulteriore impatto visivo negati-vo;

20. i muri a secco di separazione tra i terreni even-tualmente interessati dall'intervento dovranno esseredisfatti, il pietrame dovrà essere accumulato in luogoidoneo e funzionale alla prosecuzione dei lavori di col-tivazione; a fine lavori i muretti a secco divisori delleproprietà dovranno essere ricostituiti, per forma esezione, secondo la tradizione locale e restituiti ai limi-ti catastali originari;

21. preventivamente all’avanzare dei fronti di cavae alla rimozione degli strati superficiali di terra agraria,dovranno essere rimossi tutti gli esemplari vegetaliautoctoni di qualsiasi specie arbustiva e arborea, meri-tevoli di conservazione per dimensioni e portamento; lepiante, dovranno essere asportate con idoneo pane diterra, evitando di arrecare danni irreversibili agli indi-vidui o a parti degli stessi, e accuratamente reimpianta-te nei settori in fase di recupero;

22. preliminarmente alla fase di coltivazione e alloscopo di favorire il successivo recupero dei suoli, il ter-reno agrario dovrà essere asportato avendo cura di sele-zionare e stoccare separatamente gli orizzonti superfi-ciali ricchi di humus (primi 50 cm) e quelli più profon-di e argillosi (oltre 50 cm di profondità);

23. l'asportazione degli strati superficiali di suolodovrà essere effettuata attraverso l'uso di macchinariidonei al fine di minimizzare la compattazione del ter-reno; qualora fosse necessario lo stoccaggio tempora-neo, il suolo asportato dovrà essere accumulato ordina-

tamente in aree idonee, prestando particolare attenzio-ne alla direzione del vento dominante in modo da ridur-re la potenziale dispersione della frazione fine del ter-reno;

24. sui cumuli di terreno vegetale asportato e stoc-cato dovranno essere realizzate idonee semine protetti-ve con miscugli di specie erbacee ad elevato potereaggrappante, allo scopo di conservare la fertilità e dilimitare l'inaridimento, il dilavamento e la dispersionedi polveri;

25. nelle zone di raccordo dei settori di cava dismes-si con le aree attigue non modificate, dovranno essereadottati criteri e tecniche di transizione graduale sottol'aspetto morfologico, agronomico e pedologico, al finedi evitare variazioni nette tra le aree di cava e quellemantenute allo stadio originario;

26. al fine di consentire il riutilizzo dei suoli perscopi agricoli, tutte le superfici pianeggianti e subpia-neggianti, recuperate mediante il riempimento dei vuotidi cava, dovranno essere adeguatamente rigeneratesotto l'aspetto pedologico mediante lo stendimentodella terra asportata secondo la stratificazione origina-ria del suolo; inoltre, dovrà essere evitata la formazio-ne di un'eccessiva pietrosità superficiale;

27. qualora il terreno vegetale asportato ed accanto-nato in precedenza non dovesse essere sufficiente alcompleto ripristino del suolo agrario, i volumi mancan-ti dovranno essere compensati mediante apporti di ter-reno con caratteri chimico-fisici coerenti con i suolioriginari dell'area e con le semine e piantagioni previ-ste in progetto;

28. dovranno essere adottate le migliori praticheagronomiche al fine di ricostituire i caratteri e la ferti-lità originaria del terreno; inoltre, per la ricostituzionedi adeguati tenori in sostanza organica ed elementinutritivi del suolo, dovranno essere utilizzati esclusiva-mente ammendanti, concimi organici o compost diqualità, privi di materiali non conformi (vetro, plastica,rifiuti metallici, ecc.);

29. tutte le aree residuali che, per acclività, roccio-sità, pietrosità o altri fattori limitanti non risultasserorecuperabili sotto il profilo agricolo, dovranno essereopportunamente riqualificate mediante appropriatiinterventi di rinaturalizzazione e reinserimento vegeta-zionale, in coerenza con la vegetazione potenziale delsito;

30. durante l’esecuzione degli interventi di recupe-ro ambientale, la Direzione Lavori dovrà essere sup-portata da personale esperto in discipline agronomico-forestali e tecniche vivaistiche, al fine di verificare lacoerenza agronomica ed ecologica e la corretta esecu-zione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli inter-venti dovranno essere effettuati in accordo con ilServizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale delCorpo Forestale e di Vigilanza Ambientale;

31. per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-

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ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze tra le specie arboree e arbustive;

32. dovrà essere predisposto un organico piano digestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luo-ghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degliinterventi di recupero ambientale ed evitare il deterio-ramento delle condizioni di protezione e stabilitàambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evita-ta ogni forma di pascolamento sino a completo recupe-ro pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi;

33. al termine delle attività e delle operazioni direcupero, il cantiere dovrà essere completamente sman-tellato, dovrà essere effettuato lo sgombero dai macchi-nari e lo smaltimento dei materiali utilizzati, evitandola creazione di accumuli permanenti in situ; dovrannoaltresì essere recuperate, rinaturalizzate e rinverditeanche le aree delle piste di servizio, dei piazzali di stoc-caggio e accumulo, della vasca di decantazione e ognieventuale area dismessa compresa all’interno dell'areadi cava.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio Sostenibilità Ambientale e ValutazioneImpatti.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di esprimere, per le motivazioni indicate in pre-

messa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambien-tale per il progetto “Prosecuzione ed ampliamento del-l'attività di cava di materiali per uso civile denominataSa Grutta e Su Sparau”, in comune di Serdiana, propo-sto dalla Società Calcestruzzi S.p.A., a condizione chesiano rispettate le prescrizioni descritte in premessa,sull’osservanza delle quali dovranno vigilare, per quan-to di competenza, il Servizio Attività Estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, la Provinciadi Cagliari, il Servizio Ispettorato Ripartimentale delC.F.V.A. di Cagliari e l’ARPAS;

- di stabilire che la durata dell’autorizzazione darilasciare dal Servizio Attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria non potràavere durata superiore a 10 anni;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la presente deliberazione ha vali-dità coincidente con il periodo di vigenza dell’autoriz-zazione dell’Assessorato regionale dell’Industria.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori

Il PresidenteSoru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE29 luglio 2008, n. 41/13.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12MW”, in località Bassacutena nel comune di TempioPausania. Proponente: Tittmann Solar GmHb(s.r.l.).

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la società Tittmann Solar in data 21 giugno 2007(protocollo assessoriale n. 21353 del 22/6/2007; Reg. P.Ver. n. 28/07), ha presentato l’istanza di verifica diassoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale peril progetto denominato “Realizzazione di una fattoriafotovoltaica da 12 MW”, in località Bassacutena nelcomune di Tempio Pausania. L’intervento è ascrivibilealle categorie di opere di cui all’allegato A1 dellaDelib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 punto 2, lettera e)“impianti industriali non termici per la produzione dienergia, vapore, acqua calda”.

Il progetto prevede la realizzazione di un impiantofotovoltaico per la generazione di energia elettrica dellapotenza nominale di 12 MW, in un’area agricola neipressi della frazione di Bassacutena.

L’impianto è costituito da stringhe collegate inparallelo fra loro e connesse ad un inverter per la con-versione CC/CA, a sua volta connessa alla cabina elet-trica. Ogni stringa è ottenuta dal collegamento in seriedi moduli fotovoltaici ciascuno dei quali è costituito dacelle di silicio monocristallino, ha dimensioni pari a5,00 x 3,00 metri e una potenza nominale di 2 Kw. Imoduli saranno fissati al terreno tramite pali trivellatiin acciaio zincato; in alternativa potranno essere anco-rati a plinti isolati di fondazione in cemento armatodelle dimensioni di 2,00 x 2,00 x 0,80 metri.

Il progetto contempla l’installazione di 8.000 pan-nelli fotovoltaici del tipo a inseguimento montati su unsupporto alto 2,5 metri e che hanno un’altezza da terrapari a circa 3,8 metri. È previsto un sistema di cavidot-ti che convoglia l’energia elettrica all’inverter e da que-sto alla cabina elettrica.

Tutti i cavi sono interrati a una profondità di 70 cm.La superficie captante totale dell’impianto è di circa120.000 m2, quella lorda occupata dall’impianto è inve-ce pari a 34 Ha.

L’intervento, il cui costo complessivo è pari a euro50.000.000 beneficia delle tariffe incentivantiGRTN/GSE ai sensi dei D.M. 27/7/2005 e D.M.6/2/2006.

In merito all’iter amministrativo, l’Assessore prose-gue informando che il proponente ha depositato il31/7/2007, successivamente al deposito presso ilServizio SAVI, l’istanza di verifica e gli elaborati pro-gettuali anche presso il comune di Tempio Pausania.

La Giunta regionale, con la deliberazione n. 36/15

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del 18.9.2007, ha dichiarato non procedibile il procedi-mento di verifica in questione in quanto in contrastocon gli indirizzi stabiliti con la deliberazione n. 28/56del 26.7.2007, di attuazione dell’art. 112 delle NTA delPiano Paesaggistico Regionale, essendo l’interventoproposto in area agricola.

Il proponente ha fatto ricorso presso il TribunaleAmministrativo Regionale (TAR) della Sardegna perl’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione,della succitata deliberazione n. 36/15 del 18.9.2007.

Il TAR, con ordinanza n. 9/2008, ha accolto l’istan-za cautelare del ricorrente, sospendendo l’efficaciadegli atti impugnati.

L’Assessore continua riferendo che il ServizioSostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e SistemiInformativi Ambientali (SAVI), tenuto conto dell’ordi-nanza del TAR, ha dato seguito all’istruttoria a seguitodella quale sono emerse le seguenti criticità:

a) con riferimento al Piano Paesaggistico Regionale(PPR):

- l’impianto ricade nell’ambito di paesaggio costie-ro n. 17 (Gallura costiera nord – orientale);

- il sito d’intervento, interessante una superficie di34 Ha è caratterizzato dalla presenza di aree naturali eseminaturali per le quali gli articoli 23 e 26 delle NTAdel PPR vietano qualunque nuovo intervento suscetti-bile di pregiudicare la fruibilità paesaggistica dell’area,nonché gli interventi infrastrutturali che comportinoalterazioni permanenti della copertura forestale.L’impianto fotovoltaico proposto potrebbe alterare lafruibilità paesaggistica e la copertura forestale, dalmomento che interessa una vasta area pari a circa 34Ha;

- le aree non classificate naturali e seminaturali sonoaree ad utilizzazione agroforestale per le quali l’artico-lo 29 delle citate NTA prescrive che gli usi diversi daquello agricolo implichino che venga dimostrata la rile-vanza pubblica economica e sociale dell’opera e l’im-possibilità di localizzazioni alternative;

- il sito fa parte delle aree caratterizzate da insedia-menti storici, in quanto sono presenti forme di insedia-mento storico sparso (stazzi) che il PPR, all’articolo 52delle NTA, tutela non solo come singoli episodi edilizi,ma anche come elementi d’insieme caratterizzanti ilpaesaggio, tanto da prescrivere interventi di riqualifica-zione e recupero che devono riguardare non solo i corpidi fabbrica tradizionali ma anche le recinzioni e le rela-zioni originarie con gli spazi vuoti di pertinenza degliorganismi edilizi, da considerare e salvaguardare nellaloro integrità.

b) con riferimento agli aspetti tecnico-ambientali:- l’intervento, ricadente in zona agricola, compor-

tando la sottrazione di suolo per una superficie pari a34 Ha necessita di una valutazione adeguata al fine diaccertare se la sottrazione di detta superficie è in con-flitto con altri potenziali utilizzi coerenti con la destina-zione d’uso dell’area;

- dall’analisi degli elaborati allegati al progetto èemerso come le modifiche apportate dall’opera su stra-tigrafie e acquiferi superficiali possano essere conside-rate “rilevanti”, se non in termini di profondità, in ter-

mini di quantità di interventi puntuali, dato il conside-revole numero di opere di fondazione (circa 8.000),nonché la necessità di effettuare, in un’area moltovasta, consistenti scavi per l’istallazione dei cavidottiinterrati. Gli studi allegati alla istanza di verifica, noncontestualizzati al sito di intervento, non hanno per-messo di escludere la presenza di impatti negativisignificativi su queste componenti ambientali, per lequali sono necessari studi di carattere idrogeologico,geologico e geomorfologico riferiti ad un livello di pro-gettazione definitivo, non limitati ad una sempliceconoscenza bibliografica o all’analisi di rilevamenti “insitu” derivanti da studi pregressi, o a risultati riferitisostanzialmente all’area vasta;

- vista la consistenza dell’intervento in termini discavi, reinterri, produzione di imballaggi e produzionedi rifiuti in fase di dismissione, è necessario fornire unaaccurata analisi quali/quantitativa dei rifiuti in fase dicantiere (es. quantità e tipologia di imballaggi, terre discavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrificanti) edecommissioning;

- considerato l’impatto visivo dell’intervento, ricon-ducibile all’installazione di 8.000 pannelli fotovoltaicidel tipo ad inseguimento montati su un supporto alto2,5 metri, che avrebbero una altezza da terra desumibi-le dagli elaborati progettuali pari a circa 4 metri, occu-panti una superficie lorda complessiva di 34 Ha, ènecessario uno studio adeguato di detti impatti.

Sulla base di quanto sopra esposto il Servizio SAVIha concluso l’istruttoria con il parere di assoggettarel’intervento in questione all’ulteriore procedura divalutazione di impatto ambientale (VIA), in quanto sol-tanto lo studio di impatto ambientale (SIA) ed un livel-lo progettuale di maggior dettaglio consentono di indi-viduare e valutare più approfonditamente l’entità degliimpatti potenziali, nonché indicare le opportune misu-re per la conseguente mitigazione e compensazione.

Lo studio di impatto ambientale (SIA), da predi-sporre nel rispetto della normativa vigente, dovrà:

1. contemplare l’esame di soluzioni localizzativealternative e dell’opzione zero;

2. contenere l’analisi costi-benefici, sviluppata conmetodologia rigorosa e basata su di un sistema di sup-porto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti icriteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta,anche alla luce degli indirizzi regionali;

3. esaminare la coerenza dell’intervento con la pia-nificazione paesaggistica e di settore.

Considerato, infatti, che l’impianto ricade in ambitodi paesaggio tutelato ai sensi del Piano PaesaggisticoRegionale come ambito di paesaggio costiero n. 17(Gallura costiera nord – orientale), dovrà essere dimo-strata la rilevanza pubblica economica e sociale del-l’opera e l’impossibilità di localizzazioni alternative,così come richiesto all’art. 29 delle NTA. Inoltre, dovràessere adeguatamente motivata la ubicazione dell’im-pianto in area agricola alle luce degli indirizzi regiona-li;

4. approfondire mediante indagini in situ le proble-matiche connesse agli aspetti idrogeologici, geologici egeomorfologici;

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5. esaminare gli aspetti relativi alla produzione dirifiuti attraverso una accurata analisi quali/quantitativain fase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballag-gi, terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrifi-canti) e decommissioning;

6. effettuare delle idonee simulazioni fotograficheper la valutazione dell’impatto visivo. A tal fine,andranno messi in evidenza tutti i punti visuali “sensi-bili” del territorio dai quali costruire adeguate fotosi-mulazioni, individuabili sia in prossimità del sito chenell’ambito dell’area vasta: ad esempio punti panora-mici e siti d’importanza naturalistica e storico – archeo-logica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo laChiesa di San Giovanni, l’abitato di Bassacutena, ilMonte Valdareddu, i numerosi stazzi presenti nell’areavasta. Le simulazioni fotografiche dovranno inoltrecontenere anche il rendering delle opere connesseall’impianto (es. le cabine di trasformazione) e dovran-no essere accompagnate, data la notevole estensionedell’intervento, da una rappresentazione cartografica inscala adeguata, riportante le zone di influenza visuale(ZVI) dell’impianto.

L’Assessore, vista l’istruttoria del Servizio SAVI, esottolineato che le criticità correlate alla ubicazionedell’impianto in area agricola, anche alla luce dei piùrecenti indirizzi regionali adottati dalla Giunta regiona-le con la deliberazione n. 30/2 del 23.5.2008, rendononecessario un’adeguata e approfondita valutazione, inparticolare, delle soluzioni alternative di localizzazio-ne, constatato che il Direttore Generale ha espresso ilparere favorevole di legittimità, propone alla Giuntaregionale di sottoporre il progetto in epigrafe all’ulte-riore procedura di valutazione di impatto ambientale.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Deliberadi sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le

motivazioni esposte in premessa, il progetto“Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12 MW”,in località Bassacutena nel comune di TempioPausania, proposto dalla società Tittmann Solar GmHb.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, ealla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale dellaRegione Autonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE29 luglio 2008, n. 41/14.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Realizzazione di un condominio fotovoltaico per la

produzione di energia elettrica da fonte solare, peruna potenza complessiva di circa 1,5 MW, in locali-tà Biunisi” nel comune di Porto Torres. Proponente:VALCERASA s.r.l.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la società Valcerasa s.r.l. in data in data 25 giugno2007 (protocollo assessoriale n. 21601 del 25.6.2007;Reg. P. Ver. n. 36/07), ha presentato l’istanza di verifi-ca di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambien-tale per l’intervento denominato “Realizzazione di uncondominio fotovoltaico per la produzione di energiaelettrica da fonte solare, per una potenza complessivadi circa 1,5 MW, in località Biunisi” nel comune diPorto Torres. L’intervento è ascrivibile alle categorie diopere di cui all’allegato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 del15.2.2005 punto 2, lettera e) “impianti industriali nontermici per la produzione di energia, vapore, acquacalda”.

Il progetto prevede la realizzazione di un condomi-nio fotovoltaico costituito da ventinove impianti singo-li da 49.9 kW ciascuno per una potenza complessivainstallata pari a 1,5 MW, in un’area agricola situata nel-l’agro di Porto Torres avente una superficie complessi-va di circa 14,3 Ha.

La superficie complessiva occupata dai pannellisarà pari a circa 4,7 Ha i pannelli fotovoltaici sarannoappoggiati su una orditura metallica resa solidale al ter-reno attraverso otto chiodi in acciaio del tipo KrinnerKSF PV M24 della lunghezza di 1,60 metri ed un dia-metro di 7,61 cm. La struttura metallica portapannelliavrà un’altezza minima dal suolo di 0,70 metri edimensioni di 11,23 x 4,80 metri, mentre le dimensionidei pannelli saranno di 11,23 x 5,60 metri. I collega-menti elettrici fra pannelli fotovoltaici, così come quel-li fra detti pannelli e le cabine nonché l’anello di colle-gamento fra le cabine stesse sino al punto di raccoltaENEL, saranno tutti realizzati con cavidotti adeguata-mente dimensionati ed interrati alla profondità di 1,50metri. Il complessivo sviluppo lineare dei cavidotti saràpari a 6983 metri ed i relativi scavi avranno un volumedi 5237 m3.

Verranno inoltre realizzate due cabine di trasforma-zione, di superficie pari rispettivamente a circa 86 e 58m2.

L’intervento, il cui costo complessivo è pari a euro8.000.000 beneficia delle tariffe incentivantiGRTN/GSE ai sensi dei D.M. 27/7/2005 e D.M.6/2/2006.

In merito all’iter amministrativo, l’Assessore prose-gue informando che il procedimento è stato avviato il1° luglio 2007, in seguito alle pubblicazioni sul quoti-diano La Nuova Sardegna, nel rispetto di quanto previ-sto dalla Delib.G.R. n. 5/11 del 15/2/2005.

La Giunta regionale, con la deliberazione n. 36/15del 18.9.2007, ha disposto la non procedibilità del pro-cedimento di verifica in questione in quanto in contra-sto con gli indirizzi stabiliti con la deliberazione n.28/56 del 26.7.2007, di attuazione dell’art. 112 delleNTA del Piano Paesaggistico Regionale, essendo l’in-tervento proposto in area agricola.

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Il proponente ha fatto ricorso presso il TribunaleAmministrativo Regionale della Sardegna per l’annul-lamento, previa sospensione dell’esecuzione, della suc-citata deliberazione n. 36/15 del 18.9.2007.

Il TAR, con ordinanza n. 112/2008, ha accoltol’istanza cautelare del ricorrente, sospendendo l’effica-cia degli atti impugnati.

L’Assessore continua riferendo che il ServizioSostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e SistemiInformativi Ambientali (SAVI), tenuto conto dell’ordi-nanza del TAR, ha dato seguito all’istruttoria a seguitodella quale sono emerse le seguenti criticità:

a) con riferimento al Piano Paesaggistico Regionale(PPR):

- l’impianto ricade in ambito di paesaggio tutelato aisensi del Piano Paesaggistico Regionale come ambitodi paesaggio costiero n. 14 (Golfo dell’Asinara);

- l’area di intervento è identificata come area ad uti-lizzazione agroforestale dalla cartografia di piano, perle quali l’articolo 29 delle NTA prescrive che gli usidiversi da quello agricolo implichino che venga dimo-strata la rilevanza pubblica economica e sociale del-l’opera e l’impossibilità di localizzazioni alternative.

b) con riferimento agli aspetti tecnico-ambientali:- non possono escludersi consistenti impatti sulla

componente storico – archeologica, dal momento che,come evidenziato dallo stesso proponente nella REA,“tutto il territorio che circonda l’area esaminata è dis-seminato di nuraghi, il che denota una frequentazionein epoca preistorica, protrattasi poi probabilmente finoal medioevo”, e ancora “il solo quadro storico daun’idea precisa dell’importanza storico – archeologicadell’area che per questo necessita di un’attenta indagi-ne di superficie al fine di riconoscere e delimitare even-tuali strutture o tracce di frequentazione”;

- vista la consistenza dell’intervento in termini discavi, reinterri, produzione di imballaggi e produzionedi rifiuti in fase di dismissione, sarebbe necessario for-nire una accurata analisi quali/quantitativa dei rifiuti infase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballaggi,terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrifican-ti) e decommissioning;

- considerato l’impatto visivo come fra i più rilevan-ti per il presente progetto, in un’area vasta d’interventodove lo stesso proponente intende realizzare altri inter-venti simili (Sant’Elena, Biunisi, Bacchileddu Chessa,Margone), è necessario uno studio adeguato di dettiimpatti.

Sulla base di quanto sopra esposto il Servizio SAVIha concluso l’istruttoria con il parere di assoggettarel’intervento in questione all’ulteriore procedura divalutazione di impatto ambientale (VIA), in quanto sol-tanto lo studio di impatto ambientale (SIA) ed un livel-lo progettuale di maggior dettaglio consentono di indi-viduare e valutare più approfonditamente l’entità degliimpatti potenziali, nonché indicare le opportune misu-re per la conseguente mitigazione e compensazione.

Lo studio di impatto ambientale (SIA), da predi-sporre nel rispetto della normativa vigente, dovrà:

1. contemplare l’esame di soluzioni localizzativealternative e dell’opzione zero;

2. contenere l’analisi costi-benefici, sviluppata conmetodologia rigorosa e basata su di un sistema di sup-porto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti icriteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta,anche alla luce degli indirizzi regionali;

3. esaminare la coerenza dell’intervento con la pia-nificazione paesaggistica e di settore.

Considerato, infatti, che l’impianto ricade in ambitodi paesaggio tutelato ai sensi del Piano PaesaggisticoRegionale come ambito di paesaggio costiero n. 14(Golfo dell’Asinara), dovrà essere dimostrata la rile-vanza pubblica economica e sociale dell’opera e l’im-possibilità di localizzazioni alternative, così comerichiesto all’art. 29 delle NTA;

4. approfondire mediante indagini in situ le proble-matiche connesse agli impatti sulla componente storico– archeologica, dal momento che, come evidenziatodallo stesso proponente nella relazione sugli effettiambientali, “tutto il territorio che circonda l’area esa-minata è disseminato di nuraghi, il che denota una fre-quentazione in epoca preistorica, protrattasi poi proba-bilmente fino al medioevo”;

5. esaminare gli aspetti relativi alla produzione dirifiuti attraverso una accurata analisi quali/quantitativain fase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballag-gi, terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrifi-canti) e decommissioning;

6. effettuare delle simulazioni fotografiche realisti-che per la valutazione dell’impatto visivo. A tal fine,andranno messi in evidenza tutti i punti visuali “sensi-bili” del territorio dai quali costruire adeguate fotosi-mulazioni, individuabili sia in prossimità del sito chenell’ambito dell’area vasta: ad esempio punti panora-mici e siti d’importanza naturalistica e storico – archeo-logica. Le simulazioni fotografiche dovranno inoltrecontenere anche il rendering delle opere connesseall’impianto (es. le cabine di trasformazione) e dovran-no essere accompagnate, data la notevole estensionedell’intervento, da una rappresentazione cartografica inscala adeguata, riportante le zone di influenza visuale(ZVI) dell’impianto. Inoltre, visto che lo stesso propo-nente ha presentato altre istanze di verifica di assogget-tabilità a VIA nella stessa area vasta d’intervento, lefoto simulazioni dovranno consentire di valutare anchein maniera cumulativa gli impatti visivi.

L’Assessore, vista l’istruttoria del Servizio SAVI, esottolineato che le criticità correlate alla ubicazionedell’impianto in area agricola, anche alla luce dei piùrecenti indirizzi regionali adottati dalla Giunta regiona-le con la deliberazione n. 30/2 del 23.5.2008, rendononecessario un’adeguata e approfondita valutazione, inparticolare, delle soluzioni alternative di localizzazio-ne, constatato che il Direttore Generale ha espresso ilparere favorevole di legittimità, propone alla Giuntaregionale di sottoporre il progetto in epigrafe all’ulte-riore procedura di valutazione di impatto ambientale.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera

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di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per lemotivazioni esposte in premessa, il progetto“Realizzazione di un condominio fotovoltaico per laproduzione di energia elettrica da fonte solare”, per unapotenza complessiva di circa 1,6 MW, in localitàSant’Elena nel comune di Porto Torres, proposto dallasocietà Valcerasa.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, ealla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale dellaRegione Autonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/3.Procedura di Valutazione di Impatto

Ambientale, ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999n. 1 e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i., rela-tiva al progetto “Interventi di riassetto idraulico delRio Solanas, in comune di Sinnai”. Proponente:Comune di Sinnai.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche l'amministrazione comunale di Sinnai, in data 13novembre 2006, ha presentato l’istanza di VIA per ilprogetto denominato “Interventi di riassetto idraulicodel Rio Solanas”, ascrivibile alla categoria di cui all’al-legato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 punto 7, lettera n,"opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti,canalizzazione e interventi di bonifica ed altri similidestinati ad incidere sul regime delle acque, compresiquelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio flu-viale e lacuale". L’opera, rientrante tra le categorie diinterventi da assoggettare alla preliminare procedura discreening, in base a quanto previsto dall'art. 20, comma12 della legge regionale 29 aprile 2003, n. 3, è stataimmediatamente sottoposta alla valutazione di impattoambientale in quanto ricadente parzialmente all'internodel perimetro del Sito di Importanza Comunitaria"Costa di Cagliari", codice ITB040021.

L’intervento, il cui costo è quantificato in euro1.102.987, usufruisce, per il 90% dell’importo com-plessivo, di un finanziamento dell’Assessorato regiona-le della Difesa dell’Ambiente – Servizio Tutela delSuolo, e per il restante 10% di un finanziamento delComune di Sinnai.

I lavori in progetto hanno l’obiettivo di riconfigura-re l’alveo del rio Solanas per migliorarne le condizionidi deflusso, al fine di limitare possibili danni agli abi-tanti, alle infrastrutture e ai terreni agricoli derivantidagli eventi di piena.

Le opere in progetto, sulla base della revisione data-ta luglio 2008, scaturita dalle osservazioni e indicazio-ni emerse in sede di conferenza istruttoria e di succes-sivi incontri tecnici, prevedono i seguenti interventi,

procedendo da monte verso valle:1. pulizia selettiva di vegetazione infestante ed

ostruente il deflusso delle portate di piena e rimozionedei rifiuti presenti;

2. risagomatura con sezione trapezia non rivestitadel fondo alveo, con inerbimento della parte bassa dellesponde mediante idrosemina;

3. integrazione della vegetazione esistente nellaparte alta della sponda mediante la piantumazione ditalee e arbusti;

4. rimozione del cordolo esistente in gabbionimetallici e ripristino della sponda con terreni sabbiosi epiantumazione di tamerici;

5. interventi localizzati di difesa spondale in mate-rassi reno e gabbioni metallici, con ricarica di terreno epiantumazione di specie arbustive;

6. demolizione e ricostruzione del guado di attraver-samento in località Piscina Bertula.

In merito all’iter, l’Assessore fa presente che il pro-cedimento è stato avviato in data 17 febbraio 2007 inseguito al deposito della prescritta documentazione ealle pubblicazioni di rito.

Successivamente non sono pervenute osservazioni.In data 9 marzo 2007, nei locali del centro culturale

di Solanas, si è tenuta la presentazione al pubblico delprogetto e dello studio di impatto ambientale, nel corsodella quale alcuni cittadini hanno richiesto informazio-ni sulle caratteristiche del progetto e hanno sottolinea-to la necessità di assicurare la costanza degli interventidi manutenzione delle opere e del corso d’acqua.

In data 12 giugno 2007, presso la sededell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,si è tenuta la conferenza istruttoria, a seguito dellaquale sono stati richiesti chiarimenti e integrazioni, daultimo depositati a luglio 2008.

Il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggi-stica per le Province di Cagliari e di Carbonia –Iglesias, ha manifestato, in corso di istruttoria, alcunecriticità, che sono state superate nell’ambito degli ela-borati consegnati a luglio 2008.

Il Servizio Sostenibilità Ambientale, ValutazioneImpatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.),vista la documentazione agli atti, ha concluso l’istrutto-ria con un giudizio tecnico positivo in merito alla com-patibilità ambientale dell’intervento, a condizione chesiano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre adautorizzazione le prescrizioni di seguito riportate:

1. il progetto dovrà essere realizzato in conformitàagli elaborati progettuali datati luglio 2008;

2. in relazione alla fase di esecuzione delle opere:a) le aree di deposito dei materiali e dei mezzi mec-

canici dovranno essere rispondenti a quelle indicate nelprogetto allegato alla istanza di verifica del 2006;

b) i lavori in alveo dovranno essere pianificati e rea-lizzati nei periodi di magra, prevedendo la sospensionedei lavori nelle fasi critiche di riproduzione e di svilup-po della fauna acquatica (erpetofauna e ittiofauna)potenzialmente presente nel sito, nonché dell’avifaunavulnerabile;

c) durante le varie fasi dei lavori, dovrà essere per-messo il regolare deflusso delle acque e il normale

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apporto idrico verso i tratti più a valle; tutti i lavoridovranno essere eseguiti con modalità e precauzioniche limitino il trasporto di materiali solidi verso valle el’intorbidimento delle acque;

d) per i lavori in alveo dovranno essere impiegatemacchine movimento terra ed operatrici gommate e dipiccole dimensioni, escludendo il ricorso a mezzi mec-canici invasivi;

e) al fine di prevenire lo sversamento di sostanzeinquinanti sul suolo o nel corso d’acqua, le operazionidi manutenzione sulle macchine operatrici e sui mezzid’opera dovranno essere effettuate in aree apposita-mente attrezzate all’interno delle aree di cantiere di cuial punto a), opportunamente distanziate dal corso d’ac-qua;

3. in fase di esecuzione dei lavori in alveo, gli esem-plari arborei e arborescenti meritevoli di conservazioneper dimensioni e portamento dovranno essere preserva-ti; sono ammessi gli interventi di sfoltimento di polloniin eccesso e potature fino alla quota della piena di pro-getto;

4. nel corso dei lavori, dovranno essere eradicati gliesemplari di specie esotiche, ad eccezione di alberimonumentali, eventualmente presenti lungo il tratto dasistemare e sostituiti con l’impianto di specie coerenticon il contesto vegetazionale locale;

5. l’eventuale materiale vegetale di propagazioneproveniente da vivaio dovrà appartenere ad ecotipilocali, in coerenza con l’obiettivo di conservazionedella biodiversità del Piano Forestale AmbientaleRegionale;

6. per tutta la durata degli interventi, la DirezioneLavori dovrà avvalersi del supporto di un esperto indiscipline naturalistiche, con competenze specialistichein botanica ed ecologia, al fine di:

a. evitare/mitigare eventuali impatti non previsti infase progettuale, con particolare riguardo verso lafauna acquatica e la vegetazione;

b. verificare la coerenza delle specie messe a dimo-ra con l’habitat ripariale e la vegetazione potenziale delsito, nonché la corretta esecuzione delle opere di rina-turalizzazione;

c. predisporre il piano di manutenzione delle areerinaturalizzate, nel quale siano previsti gli eventualirisarcimenti e, nei primi tre anni, le necessarie cure col-turali, escludendo l’impiego di prodotti chimici nellearee di pertinenza fluviale;

d. nel corso dei lavori, provvedere, in caso di rinve-nimento di specie faunistiche oggetto di tutela(Convenzione di Berna; DIR. CEE 43/92; L.R. n.23/1998) alle opportune azioni di allontanamento,custodia temporanea e reinserimento delle stesse, inconformità alle leggi vigenti e di concerto con gli enticompetenti;

7. contestualmente alla emissione degli stati diavanzamento dei lavori, dovrà essere predisposta unarelazione tecnica descrittiva, corredata di documenta-zione fotografica, attestante la attuazione delle misuredi mitigazione previste in progetto e delle prescrizionisopra elencate, che dovrà essere inviata ai ServiziSostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI)

e Tutela della Natura dell’Assessorato regionale dellaDifesa dell’Ambiente.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità sulla propo-sta in esame, propone alla Giunta regionale di far pro-pria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale eValutazione Impatti.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di esprimere, per le motivazioni indicate in pre-

messa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambien-tale del progetto in esame denominato “Interventi diriassetto idraulico del Rio Solanas, in comune diSinnai” proposto dal Comune di Sinnai, a condizioneche siano rispettate, e recepite nel progetto da sottopor-re ad autorizzazione, le prescrizioni descritte in pre-messa, sull’osservanza delle quali dovranno vigilare,per quanto di competenza, il Servizio Tutela del Suolodell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,il Servizio del Genio Civile di Cagliari, il Servizio ter-ritoriale dell'ispettorato ripartimentale del CFVA diCagliari e l’A.R.P.A.S.;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, i lavori, la cui data di inizio dovràessere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale,Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali(S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro tre anni dal-l’adozione della presente deliberazione, pena l’attiva-zione di una nuova procedura di valutazione di impattoambientale.

Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/4.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i., e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i., relativa al progetto“Demolizione ponte sulla S.P. n. 22 Ballao –Escalaplano e costruzione nuovo viadotto”.Proponente: Comune di Ballao.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche il Comune di Ballao ha presentato l’istanza di veri-fica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2007, regolarizzata nel marzo

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2008, relativa all’intervento “Demolizione ponte sullaS.P. n. 22 Ballao – Escalaplano e costruzione nuovoviadotto”. Il progetto è ascrivibile alla categoria di cuiall’allegato A1 della deliberazione della Giunta regio-nale n. 5/11 del 15.2.2005, punto 7, lett. n), “opere diregolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canaliz-zazione ed interventi di bonifica ed altri simili destina-ti ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli diestrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale elacuale”.

L’intervento, il cui costo complessivo è quantificatoin euro 2.558.405,55, finanziato con fondi delProgramma Operativo Regionale (POR) dellaSardegna 2000-2006, Asse I, Misura 1.3 Difesa delsuolo “Ambito di Intervento Suolo”, rientra tra quelli diprotezione idraulica del Comune di Ballao, relativi allascheda d’intervento B7FLTC001 del Piano per l’asset-to idrogeologico (PAI).

Sono previsti, in sintesi:- la demolizione del ponte esistente sul Fiume

Flumendosa lungo la strada provinciale n. 22 Ballao -Escalaplano nel Comune di Ballao;

- la realizzazione di un nuovo ponte in cls di lun-ghezza pari a 198 metri a sei campate da 33 metri, 5pile in cls del tipo a colonna circolare (D = 2,5 metri) eimpalcato del tipo a campate appoggiate alle estremità.Ogni campata sarà costituita da 5 travi a I in c.a.p. epiastra in c.a.;

- la variazione del tracciato della strada Provincialedi raccordo con il nuovo viadotto derivante dall’au-mento dell’altezza di quest’ultimo e dalla diversa incli-nazione rispetto al ponte esistente, con formazione dirilevato;

- la risagomatura del fiume nel tratto interessato allarealizzazione del nuovo ponte e sistemazione a verdedell’argine del fiume e dei rilevati stradali.

L’Assessore continua riferendo che il ServizioSostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemiinformativi ambientali (S.A.V.I.), a conclusionedel’istruttoria, a fronte degli impatti negativi significa-tivi sull’ambiente rilevati, non mitigabili in fase discreening, ha ritenuto di dover assoggettare l’interven-to in questione all’ulteriore procedura di Valutazione diImpatto Ambientale (VIA), al fine di:

- individuare, valutare e raffrontare diverse ipotesidi tracciato, compresa la ricostruzione in corrisponden-za dell’attuale attraversamento, oltre che diverse tipo-logie strutturali, al fine di minimizzare le interferenzecon l’alveo di magra, con gli habitat fluviali e ripariali,con il paesaggio;

- valutare gli impatti cumulativamente per l’insiemedegli interventi che insistono nello stesso tratto dialveo, citati nella documentazione (quali, per es., lasopraelevazione della S.P. nei tratti a monte e a valledel ponte, la realizzazione di una arginatura della spon-da destra del fiume a ridosso della spalla del nuovoponte, ecc.);

- sviluppare un’approfondita analisi costi beneficidelle diverse soluzioni individuate.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha

espresso il parere favorevole di legittimità sulla propo-sta in esame, propone alla Giunta regionale di far pro-prio il parere del Servizio Sostenibilità Ambientale eValutazione Impatti.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Deliberadi sottoporre alla procedura di valutazione di impat-

to ambientale l’intervento denominato “Demolizioneponte sulla S.P. n. 22 Ballao – Escalaplano e costruzio-ne nuovo viadotto”, proposto dall’Amministrazionecomunale di Ballao;

Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, ealla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale dellaRegione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/5.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al progetto “Cava di materialiinerti per uso civile ed industriale in LocalitàGarroni”, in Comune di Maracalagonis.Proponente: Società S.I.FRA. S.n.c.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Società S.I.FRA. S.n.c. ha presentato l’istanza diverifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato “Cava di materiali inerti per uso civile edindustriale in Località Garroni”, in Comune diMaracalagonis. Il progetto, ascrivibile alla categoria“Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’al-legato A1 della deliberazione della Giunta regionale n.5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura diverifica in adempimento all’art. 8, comma 2, dellalegge regionale n. 15/2002.

La cava è ubicata in località “Garroni”, in comunedi Maracalagonis, ad una distanza di circa 4 km dalpaese.

L’area interessata dall’attività di estrazione occupauna superficie di circa 19.50 ettari; rispetto alla volu-metria di progetto, datato 2006, pari a 300.000 m3, inbase ai dati forniti dall’Assessorato regionaledell’Industria, aggiornati al 2008, risulta che la volu-metria residua è pari 220.000 m3.

Il progetto prevede la coltivazione di due areedistanti fra loro circa 500 metri, identificate con le sigleF1 e F2, la prima in pianura la seconda in versante,aventi, rispettivamente, superficie di circa 13,5 ettari e6 ettari. L’estrazione avviene per trance orizzontali

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discendenti mediante l’impiego di mezzi meccanici.All’interno dell’area di cava F1 è ubicato l’impianto difrantumazione, adibito alla lavorazione del materialeproveniente da entrambi i fronti (F1 e F2), oltre ad unimpianto di betonaggio.

La metodologia d’intervento proposta per il recupe-ro ambientale, prevede, per entrambe le aree, l’addolci-mento delle scarpate e la piantumazione con essenzevegetali. Nel sito F1 è prevista la realizzazione di unbacino d’acqua artificiale.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio Sostenibilità Ambientale,Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali(SAVI), considerato che la documentazione allegataalla istanza di verifica e le successive integrazioni nonhanno permesso di escludere la presenza di potenzialiimpatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, haconcluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il pro-getto alla valutazione di impatto ambientale.

L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che:- l'estensione dell’area di cava è considerevole,

infatti la superficie dichiarata sulla quale insistono leattività estrattive è pari a circa 19,50 ettari;

- un’ulteriore area pari a circa 26 ettari, indicatacome “ripristinata nelle tavole allegate al progetto2006” risulta occupata da laghetti artificiali, mentre nelprogetto depositato nel 2002 era previsto il colmamen-to ai fini del recupero agricolo o boschivo;

- è presente una sostanziale compromissione idro-geologica del sito, in particolare a seguito dell’intercet-tazione ed esposizione di acquiferi sotterranei;

- è necessario valutare adeguatamente i possibiliimpatti riconducibili alla vicinanza del sito al RioCorongiu, importante corpo idrico superficiale, anchein relazione alle probabili interferenze, a seguito del-l’intercettazione della falda, sul deflusso idrico in sub-alveo;

- risulta necessario verificare la visibilità dell’areadi cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazioneprincipali e da altri elementi sensibili presenti sia nel-l’immediato intorno sia a distanza dal sito;

- risulta necessario uno studio di coltivazione erecupero ambientale esauriente che preveda configura-zioni finali coerenti con il contesto;

- è necessario valutare con il dovuto approfondi-mento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, conl’indicazione della sostenibilità delle attività e i giusti-ficativi delle esigenze di mercato.

In considerazione delle criticità rilevate in corso diistruttoria si rende necessario che il proponente valuti eproponga soluzioni alternative, compresa l’opzionezero, tenendo nella debita considerazione, a fronte dellemotivazioni che sottendono la proposta progettuale, dagiustificare in funzione degli indirizzi regionali inmateria, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIAdovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa allevarie opzioni, condotta con metodologia rigorosa ebasata su di un sistema di supporto alle decisioni, ingrado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggial’ipotesi progettuale proposta.

Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen-

ti in materia, in ragione di quanto emerso nella faseistruttoria, dovrà contenere, in particolare:

1. analisi di soluzioni progettuali alternative, conparticolare riguardo alle modalità di prosecuzione dellacoltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alte-razione della morfologia dei luoghi che verrebbe adeterminarsi a seguito del completamento della coltiva-zione;

2. la descrizione dettagliata delle attività di recupe-ro ambientale sinora realizzate nelle aree dismesse,indicando le motivazioni per le quali si è optato per larealizzazione di laghi artificiali non previsti nel proget-to datato 2002;

3. la descrizione e la valutazione degli impatti cau-sati dalla prosecuzione dell’attività, con particolareriferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzio-ne di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle piùopportune misure di mitigazione e, se necessarie, dicompensazione;

4. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idro-geologiche del settore, al fine di evidenziare le modali-tà più opportune per il controllo delle acque dilavanti ele modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recet-tori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso lafalda profonda e le analisi sulle caratteristiche deldeflusso idrico sotterraneo;

5. l’indicazione delle opere e degli interventi oppor-tuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative,per il contenimento degli impatti visivi sia a breve chea lunga distanza;

6. l’analisi costi-benefici, con indicazione dellasostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato, anche in relazione agli interventi neces-sari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messain sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz-zo di tutti i materiali estratti.

Lo SIA dovrà essere corredato da:1. adeguati elaborati cartografici relativi all'indivi-

duazione e distinzione delle superfici a disposizionedella cava in oggetto e funzionalmente connesse all’at-tività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventualestoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamentodei materiali estratti e aree di servizio;

2. documentazione fotografica relativa allo statoattuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti diosservazione più significativi e sensibili;

3. idonee simulazioni grafiche tridimensionali dellamorfologia del sito e simulazioni fotografiche per lefasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quellapost recupero ambientale, con rappresentazioni pro-spettiche dai punti di osservazione più significativi esensibili;

4. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e direcupero ambientale;

5. piano di monitoraggio, in cui siano riportate leattività realizzate e residue, con precisa indicazione deiquantitativi e delle tipologie di materiali estratti e anco-ra da coltivare, dello stato di attuazione delle misure dimitigazione ambientale, dello stato di avanzamentodegli interventi di recupero morfologico e naturalisticonei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione.

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Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impattie Sistemi Informativi Ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le

motivazioni indicate in premessa, il progetto “Cava dimateriali inerti per uso civile ed industriale in LocalitàGarroni”, in Comune di Maracalagonis, presentatodalla Società S.I.FRA. S.n.c.;

- di stabilire che la procedura di impatto ambientaledovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica dellapresente deliberazione. In caso di mancata attivazioneentro detto termine il Servizio SostenibilitàAmbientale, Valutazione Impatti e Sistemi InformativiAmbientali (SAVI) procederà a darne comunicazioneall’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti dicompetenza.

Il Servizio Sostenibilità Ambientale, ValutazioneImpatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) prov-vederà alla comunicazione della presente deliberazioneai soggetti interessati al procedimento, a tutte leAmministrazioni competenti, anche in materia di con-trollo ambientale, e alla pubblicazione nel BollettinoUfficiale della Regione Autonoma della Sardegna(BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/6.Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale

ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 1 del 18.1.1999 es.m.i. e della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 e s.m.i.relativa al progetto “Completamento della bonificadello Stagno di Colostrai. Acquisizione dello Stagnoal demanio. Completamento funzionale di primafase”. Proponente: Comune di Muravera.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche il Comune di Muravera, in data 13 novembre 2007,ha presentato l’istanza di VIA per il progetto denomi-nato “Completamento della bonifica dello Stagno diColostrai. Acquisizione dello Stagno al demanio.Completamento funzionale di prima fase”, ascrivibilealla categoria di cui all’allegato A1, punto 7, lettera n,della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 “opere di rego-lazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazio-ne e interventi di bonifica ed altri simili destinati adincidere sul regime delle acque, compresi quelli diestrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e

lacuale”. Il progetto costituisce una rimodulazione diquello già sottoposto alla procedura di VIA, conclusasicon la deliberazione della Giunta regionale n. 20/7 del18 maggio 2006.

L’intervento proposto, il cui costo è pari ad euro2.858.271,96, finanziato attraverso il P.O.R. Sardegna– Misura 1.3 – Ambito di intervento zone umide, con-siste in una serie di opere finalizzate al miglioramentodella funzionalità idraulica dello Stagno di Colostrai,alla manutenzione del compendio ittico e in altre opereaccessorie, di seguito elencate:

1. lavori finalizzati al miglioramento della funziona-lità idraulica:

- recupero “fascia di transizione” dalle acque dolcia quelle dello stagno, consistente nell’escavo di unarete di canali in terra nel settore nord-ovest dello sta-gno, a partire dal punto di immissione del canale di ali-mentazione delle acque dolci proveniente dal RioPicocca;

- canale di collegamento del corpo idrico SuStanieddu - Su Stani ‘e Mesu;

- disinterrimento della bocca a mare mediante dra-gaggio dei sedimenti; viene proposto l’escavo fino auna profondità di -2 metri con la rimozione di 22.350m3 di sedimenti e il loro riutilizzo, in parte, per la rea-lizzazione di piste provvisorie;

2. lavori funzionali all’attività di pesca:- ripristino della paratoia di presa dal rio Picocca;- ampliamento delle griglie dell’opera di richiamo

del novellame dal Picocca;3. altri interventi accessori:- strada di accesso alla zona della “fascia di transi-

zione”;- monitoraggio bocca a mare.L’area di intervento ricade all’interno del Sito

d’Importanza Comunitaria (SIC) contrassegnato con ilcodice ITB040019 e denominato “Stagno di Colostraie delle saline” e della Zona a Protezione Speciale (ZPS)con codice ITB043025 e denominata “Stagno diColostrai”.

In merito all’iter amministrativo, l’Assessore fa pre-sente che il procedimento è stato avviato in data 24novembre 2007, in seguito al deposito della prescrittadocumentazione e alle pubblicazioni di rito.Successivamente non sono pervenute osservazioni. Indata 21 dicembre 2007, nella Sala consiliare delComune di Muravera, si è tenuta la presentazione alpubblico del progetto in esame unitamente allo Studiodi Impatto Ambientale, cui ha fatto seguito il sopralluo-go nell’area di intervento. Non sono state formulateosservazioni.

In data 11 marzo 2008, presso la sededell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,si è tenuta la conferenza istruttoria, a seguito dellaquale sono stati richiesti integrazioni e chiarimenti,pervenuti in data 6 giugno 2008.

Il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggi-stica per le Province di Cagliari e di Carbonia –Iglesias, nella citata conferenza dell’11 marzo 2008, haespresso parere favorevole al progetto in esame.

Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione

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Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.),vista la documentazione agli atti e preso atto del succi-tato parere favorevole del Servizio Governo del territo-rio e tutela paesaggistica, ha concluso l’istruttoria conun giudizio tecnico positivo in merito alla compatibili-tà ambientale dell’intervento, a condizione che sianorispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad auto-rizzazione le prescrizioni di seguito riportate:

1. tutte le superfici di cui è previsto l’espropriocomprese tra la nuova strada di accesso e le rive dellostagno dovranno essere destinate alla rinaturalizzazio-ne, mettendo in atto misure che favoriscano la ricolo-nizzazione spontanea, quali la eliminazione selettiva dispecie esotiche, o non appartenenti alle serie di vegeta-zione locali; gli interventi di rinverdimento sulle scar-pate del rilevato stradale, nel rispetto di quanto dispo-sto dal D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i. circa l’inserimentodi specie in natura, dovranno prevedere l’utilizzo dispecie autoctone, presenti nel sito e appartenenti alleserie vegetazionali locali;

2. il dragaggio della bocca a mare dovrà essere effet-tuato limitando il prelievo di sedimenti ai quantitativiprevisti nel progetto precedente, già sottoposto a valuta-zione di impatto ambientale, corrispondenti a circa11.000 m3 e limitando la profondità di escavo a -1,5metri;

3. i lavori di escavo dei canali del “bacino acquedolci” nella zona ovest, dovranno essere realizzatisecondo quanto previsto nell’aggiornamento progettua-le del 2008, e in particolare:

a. lo sviluppo dei canali dovrà corrispondere a quan-to indicato nella tavola 5a datata aprile 2008;

b. la larghezza media dei canali, alla sommità dellasponda, dovrà essere ridotta a 18 metri, come indicatonella relazione A1 datata aprile 2008;

4. al fine di evitare il consumo della risorsa natura-le e conseguenti impatti sulle dinamiche costiere, dovràessere escluso il conferimento in discarica dei materia-li dragati dalle bocche a mare e predisposto un piano diriutilizzo secondo le indicazioni contenute nel Manualeper la movimentazione dei sedimenti marini APAT –Icram; a tal fine:

a. i sedimenti da dragare dovranno essere caratteriz-zati attraverso la determinazione dei parametri indicatinel Manuale; la caratterizzazione chimica potrà essereomessa qualora il contenuto in sabbia, o in componen-ti di granulometria superiore a 2 mm, superi il 90%;

b. individuata la classe di qualità sulla base dellacaratterizzazione, dovrà essere scelta l’opzione di riuti-lizzo compatibile secondo le priorità di gestione indica-te nel citato Manuale;

c. nel caso di ridistribuzione sull’arenile, si dovràverificare preliminarmente la compatibilità dei mate-riali dragati con il sito destinato allo spargimento, nelrispetto delle prescrizioni contenute nella Delib.G.R. n.20/7 del 18.5.2006, finalizzate all’individuazione deitratti di spiaggia più idonei a tale operazione, di segui-to riportate:

– al fine di individuare le aree più idonee allo spar-gimento delle sabbie, il sedimento costituente la spiag-gia emersa dovrà essere sottoposto a campionamento.

Il prelievo di campioni dovrà essere effettuato lungosezioni trasversali alla linea di costa, ad interasse ade-guato, sulla cresta e sul piede dell’eventuale duna, sullaspiaggia interna (berma di tempesta) e sulla battigia;

– il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allospargimento se il fuso granulometrico, nonché i para-metri statistici, individuati nei campioni prelevati dalmateriale dragato, saranno compatibili con il fuso gra-nulometrico e i parametri statistici rilevati lungo l’are-nile, nelle aree in cui si intende effettuare lo spargimen-to del materiale;

– nel caso in cui il materiale dragato abbia, rispettoalle sabbie presenti nell’arenile, code nel fuso granulo-metrico dovute alla presenza di sedimenti eccessiva-mente fini o eccessivamente grossolani, questo potrà,eventualmente, essere setacciato o lavato preventiva-mente allo spargimento sulla spiaggia;

– il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allospargimento se la composizione mineralogica e chimi-co fisica delle sabbie dragate sarà compatibile con lacomposizione mineralogica delle sabbie presenti sul-l’arenile nelle aree in cui si intende effettuare lo spargi-mento del materiale;

d. eventualmente, l’opzione di ricostruzione distrutture naturali, su superfici peristagnali degradate eprive di vegetazione, potrà essere valutata anche peruna quota parte dei volumi dragati; in ogni caso, lesuperfici individuate per lo spargimento dovrannoescludere depressioni interdunali e aree con presenza dihabitat di cui alla Direttiva 92/43/CEE;

e. l’opzione di immersione in mare del materialedragato, che dovrà essere scelta solo qualora non pos-sano essere attuate le altre opzioni, dovrà essere con-dotta previa acquisizione dell’autorizzazione di cuiall’art. 109 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i, secondo lespecifiche tecniche del Manuale Apat - Icram (Manualeper la movimentazione dei sedimenti marini);

f. prima dell’avvio dei lavori, i risultati della carat-terizzazione dei materiali e specifico progetto stralciopredisposto per il riutilizzo, comprensivo di piano dimonitoraggio, dovranno essere trasmessi, oltre che allaProvincia, anche al Servizio SAVI, al Servizio Tuteladella Natura dell’Assessorato della Difesadell’Ambiente; il piano dovrà chiaramente indicare sucartografia a scala adeguata le aree interessate, e dovràessere sottoposto a preventivo parere di Valutazione diIncidenza ai sensi del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.;

5. con riferimento alla fase di cantiere:a. la realizzazione delle piste temporanee non dovrà

comportare occupazione di superfici diverse da quelleindividuate per l’escavo degli stessi canali;

b. per la realizzazione delle piste temporanee dovràessere verificata la possibilità di utilizzo dei materialiderivanti dall’escavo del canale di collegamento delbacino Su Stanieddu;

c. relativamente alle operazioni di dragaggio dellabocca a mare, al fine di minimizzare l’aumento di tor-bidità delle acque marine nell’area esterna durante tuttoil corso dei lavori di dragaggio, lo specchio acqueoandrà confinato mediante la posa in opera di panne gal-leggianti munite di gonne;

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6. al fine di evitare impoverimenti delle comunitàmacrozoobentoniche, preventivamente al dragaggionella bocca a mare, mediante l’utilizzo di mezzi idoneiquali rastrello da natante o a mano, gli invertebrati pre-senti dovranno essere prelevati dai fondali e immessi inaree attigue interne al bacino;

7. dovrà essere effettuata una campagna di pulizia erimozione di ogni genere di rifiuto presente nelle areesoggette ai lavori, compresi i fondali degli specchiacquei, nonché su tutte le aree del compendio ittico elungo le strade comunali e vicinali interne al perimetrodel SIC; tale campagna dovrà essere conclusa entro seimesi dall’inizio dei lavori;

8. dovrà essere effettuata un’eliminazione degliesemplari di specie vegetali alloctone (gen. Acacia) evarietà ornamentali (ad es. di Nerium oleander) presen-ti nell’area del compendio ittico e lungo le stradecomunali e vicinali interne al perimetro del SIC;

9. con riferimento al cronoprogramma dei lavori: a. l’escavo dei canali, la realizzazione della strada e

gli interventi di manutenzione dei manufatti dovrannoessere sospesi nel periodo marzo-giugno, al fine di evi-tare potenziali disturbi durante il periodo di riproduzio-ne delle specie di avifauna presenti nell’area umida;

b. le operazioni di dragaggio della bocca a maredovranno essere eseguite escludendo i periodi corri-spondenti alle migrazioni stagionali della fauna ittica;

c. lo spargimento del materiale dragato dalla boccaa mare nell’arenile dovrà essere effettuato nel periodoautunnale-invernale, nei mesi da ottobre a gennaio;

10. si dovrà effettuare un monitoraggio quali-quan-titativo degli habitat prioritari e non prioritari, indivi-duati nella carta degli habitat nelle aree interessate dailavori, allo scopo di contribuire alla conservazionedegli habitat e delle specie di importanza comunitaria.Il monitoraggio in questione, attraverso rilievi floristi-ci e vegetazionali, con la misurazione di parametriquali estensione, densità, stato fitosanitario, indice dibiodiversità, dovrà permettere il confronto della distri-buzione degli habitat prima dei lavori, immediatamen-te dopo la conclusione degli stessi, e a distanza di unanno. I risultati del monitoraggio dovranno essere illu-strati in una relazione tecnica descrittiva sottoscritta daun tecnico naturalista, con competenze specialistiche inbotanica ed ecologia, che dovrà essere inviata aiServizi S.A.V.I. e Tutela della Natura dell’Assessoratodella Difesa dell’Ambiente;

11. il monitoraggio delle dinamiche sedimentariedelle bocche a mare dovrà essere attuato così come pre-visto nella specifica relazione di progetto; inoltre, perlo stesso periodo, si dovranno effettuare misurazionidella salinità delle acque del bacino, con cadenza men-sile, in corrispondenza di diversi punti dei canali, delbacino di Su Stanieddu e dello stagno, anche in prossi-mità delle opere di cattura;

12. a conclusione dei lavori dovrà essere predispo-sta e trasmessa al servizio S.A.V.I. una relazione con-clusiva attestante il recepimento delle prescrizioni dicui ai punti precedenti e contenente documentazionefotografica rappresentativa; inoltre, dovrà essere tra-smessa annualmente allo stesso Servizio una relazione

sui risultati dei monitoraggi di cui ai punti 10 e 11;13. per tutta la durata degli interventi, la Direzione

Lavori dovrà avvalersi del supporto di un esperto indiscipline naturalistiche al fine di evitare/mitigareeventuali impatti non previsti in fase progettuale, non-ché provvedere alle opportune azioni di allontanamen-to, custodia temporanea e reinserimento di specie fau-nistiche oggetto di tutela (Convenzione di Berna; DIR.CEE 43/92; L.R. n. 23/1998) eventualmente rinvenutenel corso dei lavori, in conformità alle leggi vigenti e diconcerto con gli enti competenti.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far proprio il giudizio delServizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impattie Sistemi Informativi Ambientali.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di esprimere, per le motivazioni indicate in pre-

messa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambien-tale dell’intervento in esame denominato“Completamento della bonifica dello Stagno diColostrai. Acquisizione dello Stagno al demanio.Completamento funzionale di prima fase”, proposto dalComune di Muravera, a condizione che siano rispetta-te, e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazio-ne, le prescrizioni descritte in premessa, sull’osservan-za delle quali dovranno vigilare, per quanto di compe-tenza, la Provincia di Cagliari, il Servizio Tutela delleAcque dell’Assessorato regionale della Difesadell’Ambiente, il Servizio territoriale dell'ispettoratoripartimentale del CFVA di Cagliari e l’A.R.P.A.S.;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, i lavori, la cui data di inizio dovràessere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale,Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali(S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro tre anni dal-l’adozione della presente deliberazione, pena l’attiva-zione di una nuova procedura di valutazione di impattoambientale.

Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/7.Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale

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ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 1 del 18.1.1999 es.m.i. e della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 e s.m.i.relativa al progetto “Ristrutturazione del compen-dio ittico di Colostrai – Feraxi. Completamento fun-zionale di prima fase, secondo intervento Stagno diFeraxi”. Proponente: Comune di Muravera.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche il Comune di Muravera, in data 13 novembre 2007,ha presentato l’istanza di VIA per il progetto denomi-nato “Ristrutturazione del compendio ittico diColostrai – Feraxi. Completamento funzionale di primafase, secondo intervento Stagno di Feraxi”, ascrivibilealla categoria di cui all’allegato A1, punto 7, lettera n,della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 “opere di rego-lazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazio-ne e interventi di bonifica ed altri simili destinati adincidere sul regime delle acque, compresi quelli diestrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale elacuale”. Il progetto costituisce una rimodulazione diquello già sottoposto alla procedura di VIA, conclusasicon la deliberazione della Giunta regionale n. 20/8 del18 maggio 2006.

L’intervento proposto, il cui costo è pari ad euro1.383.242,19, finanziato attraverso il P.O.R. Sardegna– Misura 1.3 – Ambito di intervento zone umide, con-siste in una serie di opere finalizzate ad attenuare il pro-cesso di interrimento dello Stagno di Feraxi e a miglio-rare la circolazione delle acque interne, oltre che in unaserie di interventi funzionali alle attività di pesca. Nellospecifico dette opere possono essere così schematizza-te:

1. Opere di ristrutturazione e difesa del compendio:- ripristino della mantellata del molo nord;- dragaggio tra i moli per la rimozione della sabbia

di interrimento della bocca stagnale (1.145 m3).2. Opere di riconfigurazione ambientale ed accesso-

rie:- creazione di due zone di transizione. Queste ver-

ranno realizzare mediante escavi di profondità limitata(0,6 m), con l’ottenimento di due isolotti e due peniso-le all’interno di una nuova superficie acquea diretta-mente comunicante col canale di adduzione delle acquedolci;

- costruzione del manufatto di controllo dell’area ditransizione;

- ampliamento e approfondimento del canale subar-ginale;

- realizzazione della strada di accesso al manufattodi controllo;

- monitoraggio per la valutazione delle dinamichedei sedimenti sabbiosi.

L’area di intervento ricade all’interno del Sitod’Importanza Comunitaria (SIC) contrassegnato con ilcodice ITB040019 e denominato “Stagno di Colostraie delle saline” e della Zona a Protezione Speciale (ZPS)con codice ITB043025 e denominata “Stagno diColostrai”.

In merito all’iter amministrativo, l’Assessore fa pre-sente che il procedimento è stato avviato in data 24novembre 2007, in seguito al deposito della prescritta

documentazione e alle pubblicazioni di rito.Successivamente non sono pervenute osservazioni.

In data 21 dicembre 2007, nella sala consiliare delComune di Muravera, si è tenuta la presentazione alpubblico del progetto in esame unitamente allo Studiodi Impatto Ambientale, cui ha fatto seguito il sopralluo-go nell’area di intervento. Non sono state formulateosservazioni.

In data 11 marzo 2008, presso la sededell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,si è tenuta la conferenza istruttoria, a seguito dellaquale sono stati richiesti integrazioni e chiarimenti,pervenuti in data 6 giugno 2008.

Il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggi-stica per le Province di Cagliari e di Carbonia –Iglesias, nella citata conferenza dell’11 marzo 2008, haespresso parere favorevole al progetto in esame.

Il Servizio Sostenibilità Ambientale, ValutazioneImpatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.),vista la documentazione agli atti e preso atto del succi-tato parere favorevole del Servizio Governo del territo-rio e tutela paesaggistica, ha concluso l’istruttoria conun giudizio tecnico positivo in merito alla compatibili-tà ambientale dell’intervento, a condizione che sianorispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad auto-rizzazione le prescrizioni di seguito riportate:

1. al fine di preservare i nuclei di vegetazione riferi-bili all’habitat non prioritario 1420 (Sarcocornetea fru-ticosi) presenti nelle aree interessate dagli interventi, imateriali risultanti dallo scavo nella prima zona (areagià prevista nel precedente progetto) dovranno esseredepositati, in alternativa, nell’area compresa tra laseconda zona (nuova area) e lo stradello sulla riva dellostagno, su superfici degradate indicate nella carta dellavegetazione con il numero 219;

2. al fine di mitigare ulteriormente gli impatti sullavegetazione, nonché favorire la rinaturalizzazione, conla creazione di nuove aree di vegetazione con composi-zione e struttura simile alle formazioni locali, preventi-vamente alle operazioni di escavo nelle due aree previ-ste dovranno essere selezionati gli esemplari arbustivipresenti (quali tamerici, lentisco, mirto) ed erbaceiperenni, allo scopo di trapiantarli sulle superfici degra-date nell’area compresa tra la seconda zona e lo stradel-lo;

3. relativamente alle operazioni di dragaggio dellabocca a mare, al fine di minimizzare l’aumento di tor-bidità delle acque marine nell’area esterna durante tuttoil corso dei lavori di dragaggio, lo specchio acqueoandrà confinato mediante la posa in opera di panne gal-leggianti munite di gonne;

4. al fine di evitare il consumo della risorsa natura-le e conseguenti impatti sulle dinamiche costiere, dovràessere escluso il conferimento in discarica dei materia-li dragati dalle bocche a mare e predisposto un piano diriutilizzo, secondo le indicazioni contenute nelManuale per la movimentazione dei sedimenti mariniAPAT – Icram; a tal fine:

a. i sedimenti da dragare dovranno essere caratteriz-zati attraverso la determinazione dei parametri indicatinel Manuale; la caratterizzazione chimica potrà essere

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omessa qualora il contenuto in sabbia, o in componen-ti di granulometria superiore a 2 mm, superi il 90%;

b. individuata la classe di qualità sulla base dellacaratterizzazione, dovrà essere scelta l’opzione di riuti-lizzo compatibile secondo le priorità di gestione indica-te nel citato Manuale;

c. nel caso di ridistribuzione sull’arenile, si dovràverificare preliminarmente la compatibilità dei mate-riali dragati con il sito destinato allo spargimento, nelrispetto delle prescrizioni contenute nella Delib.G.R. n.20/8 del 18.5.2006, finalizzate all’individuazione deitratti di spiaggia più idonei a tale operazione, di segui-to riportate:

– al fine di individuare le aree più idonee allo spar-gimento delle sabbie, il sedimento costituente la spiag-gia emersa dovrà essere sottoposto a campionamento.Il prelievo di campioni dovrà essere effettuato lungosezioni trasversali alla linea di costa, ad interasse ade-guato, sulla cresta e sul piede dell’eventuale duna, sullaspiaggia interna (berma di tempesta) e sulla battigia;

– il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allospargimento se il fuso granulometrico, nonché i para-metri statistici, individuati nei campioni prelevati dalmateriale dragato, saranno compatibili con il fuso gra-nulometrico e i parametri statistici rilevati lungo l’are-nile, nelle aree in cui si intende effettuare lo spargimen-to del materiale;

– nel caso in cui il materiale dragato abbia, rispettoalle sabbie presenti nell’arenile, code nel fuso granulo-metrico dovute alla presenza di sedimenti eccessiva-mente fini o eccessivamente grossolani, questo potrà,eventualmente, essere setacciato o lavato preventiva-mente allo spargimento sulla spiaggia;

– il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allospargimento se la composizione mineralogica e chimi-co fisica delle sabbie dragate sarà compatibile con lacomposizione mineralogica delle sabbie presenti sul-l’arenile nelle aree in cui si intende effettuare lo spargi-mento del materiale;

d. eventualmente, l’opzione di ricostruzione distrutture naturali, su superfici peristagnali degradate eprive di vegetazione, potrà essere valutata anche peruna quota parte dei volumi dragati; in ogni caso, lesuperfici individuate per lo spargimento dovrannoescludere depressioni interdunali e aree con presenza dihabitat di cui alla Direttiva 92/43/CEE;

e. l’opzione di immersione in mare del materialedragato, che dovrà essere scelta solo qualora non pos-sano essere attuate le altre opzioni, dovrà essere con-dotta previa acquisizione dell’autorizzazione di cuiall’art. 109 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., secondo lespecifiche tecniche del Manuale Apat - Icram (Manualeper la movimentazione dei sedimenti marini);

f. prima dell’avvio dei lavori, i risultati della carat-terizzazione dei materiali e lo specifico progetto stral-cio predisposto per il riutilizzo, comprensivo di pianodi monitoraggio, dovranno essere trasmessi, oltre chealla Provincia, anche al Servizio S.A.V.I., al ServizioTutela della Natura dell’Assessorato della Difesadell’Ambiente; il piano dovrà chiaramente indicare sucartografia a scala adeguata le aree interessate, e dovrà

essere sottoposto a preventivo parere di Valutazione diIncidenza ai sensi del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.;

5. al fine di evitare impoverimenti delle comunitàmacrozoobentoniche, preventivamente al dragaggionella bocca a mare, mediante l’utilizzo di mezzi idoneiquali rastrello da natante o a mano, gli invertebrati pre-senti dovranno essere prelevati dai fondali e immessi inaree attigue interne al bacino;

6. dovrà essere effettuata una campagna di pulizia erimozione di ogni genere di rifiuto presente nelle areesoggette ai lavori, compresi i fondali degli specchiacquei, nonché su tutte le aree del compendio ittico elungo le strade comunali e vicinali interne al perimetrodel SIC; tale campagna dovrà essere conclusa entro seimesi dall’inizio dei lavori;

7. dovrà essere effettuata l’eliminazione degli esem-plari di specie vegetali alloctone (gen. Acacia) e varie-tà ornamentali (ad es. di Nerium oleander) presenti nel-l’area del compendio ittico e lungo le strade comunalie vicinali interne al perimetro del SIC;

8. con riferimento al cronoprogramma dei lavori:a. gli escavi, la realizzazione della strada e del

manufatto di controllo dovranno essere sospesi nelperiodo marzo-giugno, al fine di evitare potenzialidisturbi durante il periodo di riproduzione delle speciedi avifauna presenti nell’area umida;

b. le operazioni di dragaggio nella bocca a maredovranno essere eseguite escludendo i periodi corri-spondenti alle migrazioni stagionali della fauna ittica;

c. lo spargimento del materiale dragato dalla boccaa mare nell’arenile dovrà essere effettuato nel periodoautunnale-invernale, nei mesi da ottobre a gennaio;

9. si dovrà effettuare un monitoraggio quali-quanti-tativo degli habitat prioritari e non prioritari, individua-ti nella carta degli habitat nelle aree interessate dailavori, allo scopo di contribuire alla conservazionedegli habitat e delle specie di importanza comunitaria.Il monitoraggio in questione, attraverso rilievi floristi-ci e vegetazionali, con la misurazione di parametriquali estensione, densità, stato fitosanitario, indice dibiodiversità, dovrà permettere il confronto della distri-buzione degli habitat prima dei lavori, immediatamen-te dopo la conclusione degli stessi, e a distanza di unanno. I risultati del monitoraggio dovranno essere illu-strati in una relazione tecnica descrittiva sottoscritta daun tecnico naturalista, con competenze specialistiche inbotanica ed ecologia, che dovrà essere inviata aiServizi S.A.V.I. e Tutela della Natura dell’Assessoratodella Difesa dell’Ambiente;

10. il monitoraggio delle dinamiche sedimentariedelle bocche a mare dovrà essere attuato così come pre-visto nella specifica relazione di progetto; inoltre, perlo stesso periodo, si dovranno effettuare misurazionidella salinità delle acque del bacino, con cadenza men-sile, in corrispondenza di diversi punti delle zone diescavo in progetto e dello stagno;

11. a conclusione dei lavori dovrà essere predispo-sta e trasmessa al Servizio S.A.V.I. una relazione con-clusiva attestante il recepimento delle prescrizioni dicui ai punti precedenti e contenente documentazionefotografica rappresentativa; inoltre, dovrà essere tra-

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smessa annualmente allo stesso Servizio una relazionesui risultati dei monitoraggi di cui ai punti 9 e 10;

12. per tutta la durata degli interventi, la DirezioneLavori dovrà avvalersi del supporto di un esperto indiscipline naturalistiche al fine di evitare/mitigareeventuali impatti non previsti in fase progettuale, non-ché provvedere alle opportune azioni di allontanamen-to, custodia temporanea e reinserimento di specie fau-nistiche oggetto di tutela (Convenzione di Berna; DIR.CEE 43/92; L.R. n. 23/1998) eventualmente rinvenutenel corso dei lavori, in conformità alle leggi vigenti e diconcerto con gli enti competenti.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far proprio il giudizio delServizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impattie Sistemi Informativi Ambientali.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di esprimere, per le motivazioni indicate in pre-

messa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambien-tale dell’intervento in esame denominato“Ristrutturazione del compendio ittico di Colostrai –Feraxi. Completamento funzionale di prima fase,secondo intervento Stagno di Feraxi”, proposto dalComune di Muravera, a condizione che siano rispetta-te, e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazio-ne, le prescrizioni descritte in premessa, sull’osservan-za delle quali dovranno vigilare, per quanto di compe-tenza, la Provincia di Cagliari, il Servizio Tutela delleAcque dell’Assessorato Regionale della Difesadell’Ambiente, il Servizio territoriale dell'ispettoratoripartimentale del CFVA di Cagliari e l’A.R.P.A.S.;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, i lavori, la cui data di inizio dovràessere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale,Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali(S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro tre anni dal-l’adozione della presente deliberazione, pena l’attiva-zione di una nuova procedura di valutazione di impattoambientale.

Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/8.

Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 dellaL.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Autorizzazione esercizio attività di cava di marmoper usi civili e industriali sita in loc. Oroe, comunedi Orosei”. Proponente: Società P.A.I. - PietraArtistica Internazionale s.r.l.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la società Società P.A.I. - Pietra ArtisticaInternazionale s.r.l. ha presentato l’istanza di verifica diassoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel2005, relativa all’intervento denominato “Autorizza-zione esercizio attività di cava di marmo per usi civili eindustriali sita in loc. Oroe, comune di Orosei”. Il pro-getto è stato sottoposto alla procedura di verifica inquanto ascrivibile alla categoria “Cave e torbiere”, dicui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della delibe-razione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005.

La cava in esame, ubicata in località Oroe, ricadeall’interno del complesso estrattivo “Canale Longu” incomune di Orosei. Il progetto, datato 2005, invariato atutt’oggi, interessa un’area di 2,66 ettari (di cui circa 1ettaro relativo ad una vecchia area di scavo dismessa) eprevede l’estrazione, nell’arco di 10 anni, di circa500.000 m3 di calcare.

L’attività estrattiva prevede una coltivazione a gra-doni di alzata pari a 9 metri, l’estrazione del materialesarà effettuata mediante l’impiego di esplosivo e dimezzi meccanici quali: filo diamantato, per il tagliodella bancata e la riquadratura della stessa in blocchi didimensione commerciale, la gru derrik e la pala mecca-nica, per la movimentazione dei blocchi. I blocchiinformi, che rappresentano il 60% della produzione dicava, saranno inviati alle segherie locali per la produ-zione di filagne.

Il progetto di recupero ambientale consiste nell’ade-guamento dei fronti di cava alla morfologia del terrenocircostante, cui seguirà il rinverdimento con speciearbustive ed arboree.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, vista la istruttoria preceden-temente svolta dal Servizio SIVIA con il supportodell’OTI, già conclusasi con la richiesta di un progettocomplessivo di recupero ambientale per il polo estratti-vo “Canale Longu”, ritiene di confermare il parere cheil progetto non sia sottoposto alla ulteriore procedura diVIA, a condizione che:

a) il progetto di coltivazione e recupero ambientale,al fine di garantire una razionale prosecuzione delleattività di cava, nonché un organico e progressivo risa-namento morfologico e paesaggistico del polo estratti-vo, sia aggiornato, raccordato e coordinato con i pro-getti delle altre attività del complesso estrattivo tramiteun esaustivo piano di completamento della coltivazio-ne e di riqualificazione ambientale dell’intero compar-to sito in località “Canale Longu”;

b) il piano di coltivazione e riqualificazioneambientale, di cui al punto precedente, individui per lacava in esame le condizioni per la prosecuzione delleattività estrattive secondo lotti sequenziali e contestua-

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li al recupero ambientale, tenendo conto dell'interocomparto sito in località “Canale Longu".

Inoltre, dovranno essere rispettate le seguenti pre-scrizioni da recepire nel progetto da sottoporre ad auto-rizzazione:

A) in relazione alla mitigazione degli impatti pae-saggistici attuali:

1) dovranno essere immediatamente intrapresi gliinterventi di recupero ambientale nelle aree dismessee/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essereattuate contestualmente e funzionalmente alle fasi disfruttamento del giacimento e alle fasi di recuperoambientale dell'intero comparto estrattivo;

2) gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzionedelle attività estrattive dovranno essere obbligatoria-mente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi(granulati, elementi per pavimentazioni, semilavoratidecorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stra-dali, etc.); gli sfridi già accumulati nelle discariche, siainterne che esterne alle aree oggetto di scavi, dovrannoessere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfo-logico e per la restante quota parte reimpiegati negliutilizzi di cui sopra; inoltre, il rimodellamento e recu-pero ambientale potrà avvenire attraverso la frantuma-zione dei blocchi e degli informi di più grosse dimen-sioni da effettuarsi anche mediante il ricorso ad impian-ti mobili;

3) non dovranno essere create discariche e dovran-no essere progressivamente rimossi tutti i materiali discarto della lavorazione delle cave dell'intero compartoestrattivo conferiti nella discarica unica predispostadall’Amministrazione Comunale di Orosei nell’ambitodella pianificazione del territorio (P.I.P. e P.P. dellazona “D”), ubicata a sud del polo estrattivo in localitàSanta Rughe;

4) i cumuli di terreno vegetale preventivamenteasportati e dei materiali fini da destinarsi alle operazio-ni di recupero ambientale, dovranno essere adeguata-mente conservati e riqualificati mediante periodicirimescolamenti con mezzi idonei, apporti di sostanzaorganica ed elementi nutritivi e semine di miscugli dispecie erbacee ad elevato potere aggrappante, al fine diconservare e recuperare la fertilità, di limitare l'inaridi-mento, il dilavamento e la dispersione di polveri;

5) dovranno essere tenute in modo ordinato tutte learee di cava, evitando la creazione di cumuli di mate-riali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature indisuso e quanto altro non necessario alla conduzionedell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivonegativo; a tal fine dovranno essere adottate le seguen-ti misure:

a) entro sei mesi dalla notifica della presente delibe-razione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allosmaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati;

b) i blocchi lavorati, sia pure sotto misura, dovran-no essere accumulati ordinatamente in un unico settoreall’interno della cava;

B) in relazione alla fase di esercizio:1) la coltivazione dovrà essere condotta secondo un

cronoprogramma delle attività da elaborare con caden-ze annuali e sino alla conclusione dell’attività estratti-

va da autorizzare;2) al fine di consentire il riscontro periodico della

conduzione delle attività estrattive, in termini di sfrut-tamento del giacimento e di recupero ambientale, dovràessere disposto un piano di monitoraggio a cui sianoriferiti tutti i tipi di interventi finora realizzati e quellida realizzare, con precisa indicazione dei quantitativi edei tipi di materiali estratti e ancora da coltivare;

3) durante l'attività estrattiva, dovrà essere assicura-to il regolare deflusso e la razionale gestione delleacque meteoriche, evitando che le stesse si riversinoall’interno delle fosse di coltivazione; dovrà, inoltre,essere garantita la funzionalità del sistema di regima-zione idraulica delle aree di cava mediante la manuten-zione periodica della rete di drenaggio;

4) dovranno essere contenuti al minimo indispensa-bile gli spazi destinati alle aree per lo stoccaggio tem-poraneo del materiale movimentato e alle piste di stret-ta pertinenza dei cantieri oltre agli ingombri delle pistee strade esistenti; inoltre, dette aree dovranno esserechiaramente definite e delimitate per garantire sia i piùopportuni requisiti di sicurezza che le opere di riquali-ficazione ambientale;

5) le aree di stoccaggio temporaneo dei materialicavati, utili o di sfrido, dovranno essere distanti dasuperfici soggette ad eccessivo dilavamento da partedelle acque di deflusso superficiale evitando, altresì, ladispersione dei materiali lungo i pendii naturali; inol-tre, dovrà essere assicurata la stabilità dei cumuli prov-visori e posta particolare attenzione alla loro ubicazio-ne rispetto alla direzione del vento dominante;

6) dovranno essere adottati tutti gli accorgimentitecnico-progettuali e le più efficaci misure di mitiga-zione, al fine di:

a. garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo,acque superficiali, acque sotterranee ed atmosfera econtrollare la stabilità del terreno o dei fronti per pre-venire scoscendimenti e smottamenti di ogni genere;

b. minimizzare gli effetti ambientali indotti dalrumore e dalle vibrazioni nel rispetto della normativavigente, dotando i mezzi meccanici di dispositivi diattenuazione del rumore e, in caso di uso di esplosivo,adottando le più opportune misure e accorgimenti percontrastare l'impatto acustico delle volate;

c. contenere le polveri prodotte dalle perforatricimeccaniche mediante apparecchiature di captazione eassorbimento e di quelle dovute alla movimentazionedei macchinari in fase di escavazione, carico e traspor-to, sui piazzali e sulle aree potenzialmente polverose,soprattutto durante le stagioni secche e le giornate ven-tose, anche mediante l’innaffiatura regolare dei piazza-li e delle piste;

d. mantenere in perfetta efficienza la viabilitàsecondaria utilizzata per l’accesso all'area di cava,soprattutto se utilizzata anche dalla popolazione locale;

7) dovrà essere garantita ed accertata:a. la periodica revisione e la perfetta funzionalità di

tutte le macchine ed apparecchiature di cantiere, inmodo da minimizzare i rischi per gli operatori, le emis-sioni anomale di gas e la produzione di vibrazioni erumori non a norma, anche mediante l’adozione di

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misure gestionali che obblighino i conducenti allo spe-gnimento dei mezzi durante il non utilizzo;

b. il rapido intervento per il contenimento e l’assor-bimento di eventuali sversamenti accidentali interes-santi acqua e suolo e lo smaltimento in conformità alleleggi vigenti in materia dei materiali inquinati e di tuttii rifiuti prodotti durante l’esecuzione delle attività eopere;

c. la verifica di stabilità dei fronti di scavo, ai sensidella normativa vigente, da ripetersi con cadenzaannuale e ogni qual volta possano essere modificati iprincipali parametri utilizzati nel progetto;

C) in relazione alla fase di recupero ambientale:1) è da escludere la realizzazione di “laghetti” di

cava e, comunque, di bacini idrici permanenti sul fondodelle fosse di coltivazione; in fase di recupero morfolo-gico del sito si dovrà evitare la formazione di qualsiasidepressione che possa essere, anche potenzialmente,sede di ristagno idrico;

2) il recupero morfologico dovrà prevedere la ripro-filatura dei fronti di scavo con diminuzione della pen-denza e smussamento del ciglio superiore di ogni sin-gola scarpata mitigando, in tal modo, l'eccessiva artifi-cialità del pendio e conferendo allo stesso le più oppor-tune condizioni di stabilità permanente; inoltre, dovràessere garantito il raccordo graduale con i versanti delsistema del Monte Tuttavista e con le aree pedemonta-ne a valle. Dovrà essere, altresì, assicurato il raccordomorfologico con le cave confinanti e con tutti i terreniadiacenti non interessati dalle lavorazioni;

3) al fine di favorire il recupero ambientale dellapedata dei gradoni e la formazione di un substrato ido-neo alla rinaturalizzazione e allo sviluppo degli appara-ti radicali delle piante, dovrà essere effettuata una ini-ziale scarificazione meccanica della pedata del grado-ne; al di sopra della superficie scarificata, preliminar-mente ai riporti di terreno vegetale, dovrà essere realiz-zato uno strato di pietrame e sfridi di pezzatura minuta;lo spessore finale del substrato dovrà essere di almeno50 cm, quello della terra vegetale di almeno 30 cm;

4) il terreno vegetale precedentemente asportatodalle aree di estrazione e accantonato in settori apposi-ti, dovrà essere totalmente riutilizzato per il recuperoambientale; se necessari, dovranno essere effettuatisufficienti apporti dall'esterno di terra vegetale compa-tibile con i suoli originari, in termini di caratteri chimi-co-fisici e di fertilità;

5) al fine di aumentare il grado di rinaturalizzazionee di biodiversità vegetale, gli interventi di rinaturalizza-zione delle pedate dei gradoni dovranno privilegiarel'impianto di molteplici specie sempreverdi autoctone(es. Quercus ilex, Juniperus oxycedrus, Juniperus turbi-nata, Olea europaea var. sylvestris, Pistacia lentiscus,Rhamnus alaternus, Phillyrea latifolia), riferibili allaserie termo-mesomediterranea del leccio e ai relativistadi evolutivi (vegetazione riferibile alle associazioniPrasio majoris-Quercetum ilicis e Clematido cirrhosae-Pistacietum lentisci); la disposizione delle specie dovràessere mista, alternata ed irregolare, il più possibilenaturaliforme;

6) con riferimento agli interventi di rinaturalizzazio-

ne delle scarpate dei gradoni, sulle stesse dovrannoessere realizzati gradoncini minori e concavità funzio-nali al trattenimento duraturo della terra vegetale eall'insediamento di specie arbustive pioniere e di liano-se rampicanti sempreverdi (es.: Helichrysum micro-phyllum, Rosmarinus officinalis, Cistus monspeliensis,Cistus salvifolius, Teucrium marum, Hedera helix,Clematis cirrhosa, Prasium majus, Smilax aspera,Rubia peregrina, Lonicera implexa, Tamus communis,ecc.), previa analisi della coerenza con la vegetazionepotenziale del sito;

7) allo scopo di mitigare ulteriormente, nel breveperiodo, gli impatti visivi e paesaggistici, tra le specielegnose impiantate sia sulle pedate che sulle scarpatedei gradoni, dovrà essere effettuata la semina o idrose-mina di miscugli di specie erbacee ad elevato potereaggrappante e buona capacità di rigenerazione/propa-gazione (specie autoctone arido-resistenti), previa ana-lisi delle condizioni ecologiche stazionali e della floraerbacea potenziale;

8) sulle superfici finali di cava localizzate alle alti-tudini minori, di maggiore estensione e subpianeggian-ti, in alternativa al recupero di tipo naturalistico, èammessa la riqualificazione agronomico-produttivamediante il reimpianto di colture legnose (es.: olivo,vite, ecc.) appartenenti alle varietà e cultivar locali,previa analisi sull'attitudine dei suoli di neoformazionealla riqualificazione di tipo agronomico;

9) allo scopo di garantire le maggiori probabilità diattecchimento, tutte le attività di piantagione, semina eidrosemina dovranno essere realizzate nei tempi e neimodi più coerenti con i caratteri autoecologici dellespecie vegetali, con particolare riferimento ai periodiautunnoinvernali per quelle arboree/arbustive e aiperiodi primaverile-estivo per le erbacee;

10) tutto il materiale di propagazione vegetale desti-nato agli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazio-ne dovrà provenire da ecotipi locali, in accordo conl’obiettivo di conservazione della biodiversità come daPiano Forestale Ambientale Regionale;

11) per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze riscontrate tra le specie arboree e arbu-stive;

12) in fase di predisposizione ed esecuzione degliinterventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavoridovrà essere costantemente supportata da personaleesperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche eingegneria naturalistica, al fine di verificare la rispon-denza ecologica delle specie e la corretta esecuzionepratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventidovranno essere effettuati in accordo con il ServizioTerritoriale Ispettorato Ripartimentale del CorpoForestale e di Vigilanza Ambientale competente per ilterritorio d'intervento;

13) a fine attività dovranno essere smantellate tutte

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le infrastrutture funzionali alle attività di cava per ilperiodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed iresidui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altrosia paesaggisticamente motivo di disturbo; inoltredovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e pisteutilizzate dai mezzi di cantiere, contermini all’areaestrattiva.

Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre cheagli Enti competenti, copia del piano di monitoraggiodelle attività, anche in forma di “Relazione tecnica diaggiornamento” o “Stato di avanzamento dei lavori”,riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di colti-vazione da sottoporre ad autorizzazione dell’Asses-sorato regionale dell’Industria.

Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e alServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria il progetto di recupero ambientaleaggiornato ai contenuti delle prescrizioni sopra riporta-te oltre che al piano di riqualificazione ambientale del-l’intero comparto delle attività di cava site in località“Canale Longu”.

Nel progetto di recupero ambientale dovranno esse-re quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esi-stenti, la quota parte da destinare al reimpiego per ilrimodellamento morfologico e la riqualificazione delsito di cava e la quota parte da destinare ad altri impie-ghi.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA

l’intervento denominato “Autorizzazione esercizio atti-vità di cava di marmo per usi civili e industriali sita inloc. Oroe, comune di Orosei”, presentato dalla SocietàP.A.I. - Pietra Artistica Internazionale s.r.l., a condizio-ne che siano rispettate e recepite nel progetto da sotto-porre ad autorizzazione le prescrizioni descritte in pre-messa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, perquanto di competenza, il Servizio Attività Estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, il ServizioTerritoriale Ispettorato Ripartimentale del CFVA diNuoro, la Provincia di Nuoro e l’ARPAS;

- di stabilire che la durata dell’autorizzazione darilasciare dal Servizio Attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria non potràavere durata superiore a 6 anni;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività dicava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI);

- di stabilire che il proponente dovrà elaborare, con-

giuntamente alle Società di cui alla Delib.G.R. n. 39/35del 15.7.2008, un adeguato ed esaustivo piano di com-pletamento della coltivazione e di riqualificazioneambientale dell’intero comparto delle attività di cavaubicate in località "Canale Longu", al quale dovrà esse-re adeguato il progetto di recupero ambientale riferitoalla cava in esame. Se entro 90 giorni dalla notificadella presente deliberazione il progetto generale e i sin-goli progetti di riqualificazione ambientale non sarannotrasmessi al Servizio SAVI e al Servizio Attività estrat-tive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ul-timo adotterà i provvedimenti di competenza per lasospensione dell’attività estrattiva;

- di dare mandato all’Assessore dell’Industria, diconcerto con l’Assessore della Difesa dell’Ambiente,di favorire le attività consortili di recupero e di valoriz-zazione degli scarti di cava anche incentivando l’abbat-timento dei costi energetici mediante l’utilizzo di fontienergetiche rinnovabili.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/9.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Realizzazione di un impianto fotovoltaico dellapotenza di 793 kWp in comune di Tertenia – zonaIndustriale”. Proponente: Società Edil Sud S.r.l.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Società Edil Sud S.r.l. in data 12 novembre 2007,ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità avalutazione d’impatto ambientale per il progetto“Realizzazione di un impianto fotovoltaico della poten-za di 793 kWp in comune di Tertenia – zona industria-le”, completata e regolarizzata in data 5 marzo 2008.L’intervento è ascrivibile alla categoria di opere di cuiall’allegato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005punto 2, lettera e) “impianti industriali non termici perla produzione di energia, vapore, acqua calda”.

Il progetto prevede la realizzazione, nella zona PIPdel comune di Tertenia, di un impianto fotovoltaicoinstallato a terra, della potenza nominale di 793 kWp.La superficie lorda d’intervento è di 9.165 m2. É previ-sta l’installazione di 3.528 moduli in silicio monocri-stallino, suddivisi in 17 campi costituiti da un numerovariabile di stringhe, per una superficie netta totale del-l’impianto di 5.681,06 m2. Il fissaggio al suolo dei pan-nelli sarà realizzato tramite plinti in calcestruzzo; l’al-

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tezza massima rispetto al suolo degli stessi pannellisarà di circa 2,6 metri. É prevista inoltre l’installazionedi tre inverter. I blocchi di pannelli solari saranno col-legati, per mezzo di cavidotti interrati, a una cabinaelettrica la cui realizzazione è già stata pianificata dalgestore elettrico locale.

Il costo complessivo delle opere, quantificato incirca euro 3.800.000, è finanziato con capitali privati eintende ottenere l’incentivazione in conto energia pre-vista dal D.M. 19/2/2007.

Il Servizio governo del territorio e della tutela pae-saggistica per le provincie di Nuoro e dell’Ogliastra, hacomunicato, con nota prot. n. 3913 del 14 luglio 2008,che “l’area oggetto della proposta d’intervento ricadenell’ambito di paesaggio n. 24 - Salto di Quirra -, inarea classificata insediamenti produttivi dell’allegatacartografia del PPR, non soggetta a vincoli paesaggisti-ci. Si evidenzia, peraltro, che l’intervento proposto nonpresenta uno studio di mitigazione dell’impatto visivo,essenziale per attenuare gli effetti negativi derivantidalla rilevante estensione della superficie interessatadall’installazione dei pannelli fotovoltaici”.

L’Assessore continua riferendo che il Serviziosostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemiinformativi ambientali (S.A.V.I.), preso atto della notadel Servizio governo del territorio, a conclusione del-l’istruttoria, propone di non sottoporre alla proceduradi Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) l’inter-vento denominato “Realizzazione di un impianto foto-voltaico della potenza di 793 kWp in comune diTertenia – zona Industriale”, proposto dalla società EdilSud S.r.l. a condizione che siano rispettate le seguentiprescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre aautorizzazione:

1. dovrà essere predisposto uno studio di mitigazio-ne dell’impatto visivo dell’impianto, tramite la piantu-mazione di essenze arboree e/o arbustive autoctone,previo accordo con il Servizio governo del territorio etutela paesaggistica per le province di Nuoro edell’Ogliastra;

2. dovranno essere verificate le prescrizioni di cuiall’art. 26 del D.P.R. 495/1992 e s.m.i., e dell’art. 16,comma 3, del Nuovo Codice della Strada concernentile fasce di rispetto stradale;

3. in fase di cantiere, i rifiuti generati, dovrannoessere opportunamente separati a seconda della classe,come previsto dal D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e debita-mente riciclati o inviati a impianti di smaltimento auto-rizzati;

4. in fase di dismissione degli impianti fotovoltaici:a. le varie parti dell’impianto dovranno essere sepa-

rate in base alla composizione chimica in modo dapoter riciclare il maggior quantitativo possibile dei sin-goli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte chesi occupano di riciclaggio e produzione di tali elemen-ti; i restanti rifiuti dovranno essere inviati in discaricaautorizzata;

b. si dovrà provvedere al completo ripristino morfo-logico e vegetativo dell’area restituendola agli usi ori-ginari;

5. prima dell’approvazione del progetto da sottopor-

re ad autorizzazione e comunque prima dell’inizio deilavori, dovranno essere trasmessi al Servizio S.A.V.I.gli elaborati progettuali che recepiscono le prescrizionisopra descritte, in particolare quelle di cui ai punti 1 e2.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità sulla propo-sta in esame, propone alla Giunta regionale di far pro-pria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale,valutazione impatti e sistemi informativi ambientali(S.A.V.I.).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di V.I.A.

il progetto “Realizzazione di un impianto fotovoltaicodella potenza di 793 kWp in comune di Tertenia – zonaIndustriale”, proposto dalla Società Edil Sud S.r.l. acondizione che siano recepite nel progetto le prescri-zioni descritte in premessa, sul rispetto delle qualidovranno vigilare per quanto di competenza,l’Assessorato regionale dell’Industria – ServizioEnergia, il Servizio del Genio Civile di Nuorodell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici el’ARPAS;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, i lavori relativi all’intervento inoggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata alServizio Sostenibilità Ambientale e ValutazioneImpatti (S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro treanni dall’adozione della presente deliberazione, penal’attivazione di una nuova procedura di screening.

Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/26.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R.15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto“Sistemazione idraulica a protezione dell’abitato”in comune di Gergei. Proponente: comune diGergei.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche il comune di Gergei ha presentato l’istanza di veri-fica di assoggettabilità a valutazione di impatto

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ambientale a marzo 2008 relativa all’intervento“Sistemazione idraulica a protezione dell’abitato”. Ilprogetto è ascrivibile alla categoria di cui all’allegatoA1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11del 15.2.2005, punto 7, lett. n), “opere di regolazionedel corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione edinterventi di bonifica ed altri simili destinati ad incide-re sul regime delle acque, compresi quelli di estrazionedi materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale”.

L’intervento, il cui costo complessivo è quantificatoin euro 400.000 è finanziato dall’Assessorato regionaledei Lavori Pubblici, nell’ambito del POR Misura 1.3Difesa del Suolo, e rappresenta un primo lotto funzio-nale di un più ampio intervento per la mitigazione delrischio idraulico nel territorio comunale di Gergei.

Le opere in progetto hanno lo scopo di intercettareil ruscellamento superficiale proveniente dai versanti anord dell’abitato, convogliandolo verso il Rio Caronas,riducendo in tal modo l’apporto di deflussi sull’areaurbana e mitigando le situazioni di rischio idraulicoindividuate dal Piano stralcio per l’assetto idrogeologi-co.

Le opere previste possono essere così riassunte:– realizzazione di un canale di guardia a nord del-

l’abitato di Gergei in località “Pissedu” della lunghez-za di 680 metri, a sezione trapezia con larghezza delfondo di circa 1 metro; il canale avrà sponde e fondo interra; lungo il canale saranno realizzate anche alcunesoglie in gabbioni;

– rivestimento delle sponde con geostuoie e inerbi-mento delle stesse mediante idrosemina;

– impianto di specie autoctone per la creazione difasce vegetate ai lati del canale;

– realizzazione di due piccoli attraversamenti, incorrispondenza dell’intersezione con due strade rurali,in calcestruzzo rivestito con pietrame locale;

– risagomatura delle cunette lungo la strada comu-nale Isili-Gergei e la via Oristano alla periferia dell’abi-tato.

Inoltre, sono previste alcune piccole opere accesso-rie, quali la ricostruzione di cunette stradali, la sistema-zione di una strada campestre, una condotta per la rac-colta delle acque stradali dall’ingresso del campo spor-tivo.

Il Servizio governo del territorio e tutela paesaggi-stica di Cagliari ha comunicato, a luglio 2008, che l’in-tervento, pur ricadendo in ambito di tutela paesaggisti-ca, “…è coerente con i valori paesaggistici tutelati inquanto gli elementi introdotti risultano mitigati dallapresenza delle essenze arbustive nella fascia di rispettodel canale e dal rivestimento in pietra dei muri in c.a.degli attraversamenti stradali a condizione che:

- sia salvaguardata, per quanto possibile, la tessitu-ra particellare presente sul territorio;

- sia salvaguardata la vegetazione naturale presentesui confini degli appezzamenti agricoli;

- nella realizzazione del rivestimento in pietra lamalta sia allettata solo all’interno”.

L’Assessore continua riferendo che il ServizioSostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e SistemiInformativi Ambientali (S.A.V.I.), vista la nota del

Servizio governo del territorio e tutela paesaggistica erichiamatene le condizioni, ha concluso l’istruttoriaritenendo di non dover sottoporre il progetto in questio-ne alla procedura di valutazione d’impatto ambientale,a condizione che siano rispettate le prescrizioni diseguito riportate, le quali dovranno essere recepite nelprogetto da sottoporre ad autorizzazione:

1. con riferimento alle caratteristiche del progetto:a. la protezione prevista sul tratto di alveo del rio

Caronas, in corrispondenza della confluenza del canaledi dreno, dovrà essere realizzata mediante la posa discogliera in massi ciclopici, senza uso di leganti,opportunamente dimensionata;

b. lo stradello di servizio e le fasce vegetate dovran-no essere realizzati con le caratteristiche dimensionalirappresentate nella tavola 4 di aggiornamento del giu-gno 2008;

c. la protezione delle sponde in terra del canale diguardia dovrà essere realizzata mediante l’impiego dibiostuoie in fibra naturale, unita a semina di specieerbacee autoctone;

d. le fasce vegetate dovranno essere realizzatemediante l’utilizzo di specie arbustive e basso-arbusti-ve autoctone coerenti con il contesto vegetazionale delsito (ad esempio Pistacia lentiscus, Ceratonia siliqua,Pyrus sp.) evitando l’impianto monospecifico, ed inte-grando le piantumazioni con la vegetazione spontaneaesistente;

2. il cantiere dovrà essere ubicato nell’area indicatanegli elaborati progettuali, al di fuori delle aree di per-tinenza fluviale; la manutenzione dei mezzi d’operaimpiegati dovrà essere effettuata in aree appositamenteattrezzate, interne al cantiere; gli accumuli temporaneidel materiale movimentato da conferire a discaricadovranno essere ubicati all’interno della stessa area;

3. in relazione alla fase di realizzazione delle opere:a. la vegetazione spontanea, sia arborea che arbusti-

va, i filari e le siepi esistenti, andranno integrati con larealizzazione delle fasce vegetate previste ai due latidel canale; in particolare, i lavori di realizzazione deltratto in scogliera sul rio Caronas dovranno essere ese-guiti salvaguardando gli esemplari di Ulmus sp. eFraxinus sp. presenti lungo l’alveo;

b. I mezzi di lavoro dovranno spostarsi nelle aree dicantiere utilizzando le piste create a lato del canale diguardia (stradelli) ed evitando il passaggio su terreni etratti di alveo non interessati dalla realizzazione diopere;

c. i lavori in alveo dovranno essere pianificati e rea-lizzati nei periodi di magra, prevedendo la sospensionedei lavori nelle fasi critiche di riproduzione e di svilup-po della fauna vulnerabile potenzialmente presente nelsito d’intervento e nei tratti a valle;

d. durante le varie fasi dei lavori, dovrà essere per-messo il regolare deflusso delle acque e il normaleapporto idrico verso i tratti più a valle; tutti i lavoridovranno essere eseguiti con modalità e precauzioniche limitino il trasporto di materiali solidi verso valle el’intorbidimento delle acque;

e. il terreno vegetale, derivante dallo scavo delcanale, dovrà essere asportato e stoccato separatamen-

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te dagli altri materiali, al fine del suo riutilizzo per laricostituzione del substrato pedologico nelle aree diintervento;

4. per tutta la durata degli interventi, la DirezioneLavori dovrà avvalersi del supporto di un esperto indiscipline naturalistiche al fine di evitare/mitigareeventuali impatti non previsti in fase progettuale, non-ché:

– verificare la coerenza delle specie messe a dimoracon il contesto ecologico del sito e la corretta esecuzio-ne delle opere di ingegneria naturalistica;

– predisporre un piano di manutenzione delle operea verde, nel quale siano previsti gli eventuali risarci-menti e le necessarie cure colturali, escludendo l’uso difertilizzanti e pesticidi in alveo;

– provvedere alle opportune azioni di allontanamen-to, custodia temporanea e reinserimento di specie fau-nistiche oggetto di tutela (Convenzione di Berna; DIR.CEE 43/92; L.R. n. 23/1998) eventualmente rinvenutenel corso dei lavori, in conformità alle leggi vigenti e diconcerto con gli enti competenti.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità sulla propo-sta in esame, propone alla Giunta regionale di far pro-prio il parere del Servizio Sostenibilità Ambientale,Valutazione Impatti e Sistemi Informativi.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre alla procedura di valutazione di

impatto ambientale l’intervento denominato“Sistemazione idraulica a protezione dell’abitato” darealizzarsi nel comune di Gergei, a condizione chesiano recepite nel progetto le prescrizioni descritte inpremessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare perquanto di competenza, il Servizio Difesa del Suolodell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, ilServizio del Genio Civile di Cagliari, il Serviziodell’Ispettorato Ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliarie l’A.R.P.A.S.;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, i lavori relativi all’intervento inoggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata alServizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impattie Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.) e agli Entidi cui al punto precedente, dovranno essere avviatientro tre anni dall’adozione della presente deliberazio-ne, pena l’attivazione di una nuova procedura di scree-ning.

Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, ealla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale dellaRegione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori

Il PresidenteSoru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/27.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di unacava esistente in località Cubeddu nel comune diGhilarza”. Proponente: Edilterra s.n.c.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la società Edilterra s.n.c. ha presentato l’istanza diverifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato ”Progetto di coltivazione di una cava esi-stente in località Cubeddu”, in comune di Ghilarza. Ilprogetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, dicui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della delibe-razione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, èstato sottoposto alla procedura di verifica in adempi-mento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n.15/2002.

L’area interessata dall’attività di estrazione occupauna superficie pari a 4,90 ettari; rispetto alla volumetriadi progetto, datato 1992, pari a 340.000 m3, con unaresa del 90%, in base ai dati aggiornati al 2008, risultache la volumetria residua è pari a 287.800 m3.

Il metodo di coltivazione prevede l’estrazione dellesabbie e dei basalti per fette parallele alla direzione dimaggiore pendenza del terreno procedendo dall’altoverso il basso; l’estrazione del materiale è effettuatacon l’ausilio di mezzi meccanici e di esplosivo.

Il progetto di recupero ambientale prevede la rego-larizzazione delle pendenze delle scarpate; alla base diqueste successivamente verrà depositato uno strato dimateriale drenante che avrà la duplice funzione di rac-cordo tra le diverse pendenze e protezione delle litolo-gie dai fenomeni erosivi, mentre nelle scarpate stesse èprevista la piantumazione di specie vegetali autoctonesia in fase di coltivazione che di recupero.

Il progetto prevede, altresì, nell’area di raccoltadelle acque di lavaggio dei materiali estratti, la realiz-zazione di un laghetto con dimensioni pari a 37 metri dilunghezza, 12 metri di larghezza e 3 metri di profondi-tà massima.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, tenuto conto della prelimi-nare istruttoria della task – force Progemisa, ha espres-so il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulte-riore procedura di VIA, a condizione che siano rispet-tate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto dasottoporre a autorizzazione:

1. la continuazione della coltivazione in nuove areedel perimetro della cava in esame dovrà essere prece-duta dal recupero e riqualificazione di quelle non piùoggetto dell’attività estrattiva; dovranno comunqueessere immediatamente avviate le attività di riqualifica-zione delle aree già attualmente dismesse;

2. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzione

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delle attività estrattive e quelli eventualmente accumu-lati nelle aree di cava, dovranno essere riutilizzati, nellaloro totalità, per il rimodellamento morfologico;

3. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte learee di cava, evitando l'accantonamento di mezzi eattrezzature in disuso e quanto altro non necessario allaconduzione dell'attività che possa creare un ulterioreimpatto visivo negativo, nonché la creazione di cumulidi materiali sparsi;

4. la coltivazione della cava dovrà essere condottasecondo un cronoprogramma delle attività che dovràessere elaborato con cadenze annuali e sino alla conclu-sione dell’attività estrattiva;

5. i gradoni operativi e finali dovranno essere con-tenuti in alzate non superiori a 3 metri;

6. dovranno essere poste in essere le attività finaliz-zate all’immediato recupero di qualsiasi materialeinquinante sversato accidentalmente in superficie;

7. in fase di esercizio dovranno essere minimizzatigli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibra-zioni nel rispetto della normativa vigente, dotando imezzi meccanici di dispositivi di attenuazione delrumore;

8. dovrà essere predisposto un organico piano digestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luo-ghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degliinterventi di recupero ambientale ed evitare il deterio-ramento delle condizioni di protezione e stabilitàambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evita-ta ogni forma di pascolamento sino a completo recupe-ro pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi;

9. in fase di recupero morfologico del sito, prima diprocedere al rinverdimento dei piazzali di scavo, sidovrà evitare qualsiasi depressione che possa essere,anche potenzialmente, sede di ristagno idrico, evitando,pertanto, la formazione di laghi o di bacini;

10. al fine di consentire il riscontro periodico dellaconduzione delle attività estrattive, in termini di sfrut-tamento del giacimento e di recupero ambientale, dovràessere disposto un piano di monitoraggio in cui sianoriferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con pre-cisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materialiestratti e ancora da coltivare;

11. al fine di favorire il recupero ambientale dei gra-doni e la formazione di un substrato idoneo allo svilup-po degli apparati radicali delle piante; lo spessore fina-le del substrato e della terra vegetale dovrà essere dialmeno 40 cm;

12. al fine di aumentare il grado di biodiversità erinaturalizzazione, dovranno essere evitate le pianta-gioni monospecifiche o la netta prevalenza di una spe-cie; è invece da favorire l’uso di più specie semprever-di autoctone, previa analisi della coerenza con la vege-tazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione dellespecie legnose, arboree e arbustive, dovrà essere mista,alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme;

13. per gli interventi di rinverdimento e rinaturaliz-zazione, tutto il materiale di propagazione vegetaledovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza conl’obiettivo di conservazione della biodiversità come daPiano Forestale Ambientale Regionale;

14. per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze tra le specie arboree e arbustive;

15. in fase di predisposizione ed esecuzione degliinterventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavoridovrà essere costantemente supportata da personaleesperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche edi ingegneria naturalistica, al fine di verificare la con-formità ecologica delle specie e la corretta esecuzionepratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventidovranno essere effettuati in accordo con il ServizioTerritoriale Ispettorato Ripartimentale del CorpoForestale e di Vigilanza Ambientale competente per ilterritorio d'intervento;

16. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte leinfrastrutture funzionali alle attività di cava per il perio-do di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i resi-dui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro siapaesaggisticamente motivo di disturbo ambientale epaesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’effi-cienza di strade e piste utilizzate dai mezzi di cantiere,contermini all’area estrattiva.

Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre cheagli Enti competenti, copia del piano di monitoraggiodelle attività, anche in forma di “Relazione tecnica diaggiornamento" o "Stato di avanzamento dei lavori”,riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di colti-vazione autorizzato dall’Assessorato regionaledell’Industria;

Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e alServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria il progetto di recupero ambientale ade-guato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA

l’intervento denominato ”Progetto di una cava di grani-to in località Cubeddu”, in comune di Ghilarza, presen-tato dalla società Edilterra s.n.c., a condizione chesiano recepite nel progetto le prescrizioni descritte inpremessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare perquanto di competenza, il Servizio Attività Estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, il ServizioIspettorato Ripartimentale del C.F.V.A. di Oristanodell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,la provincia di Oristano e l’ARPAS;

- di stabilire che la durata dell’autorizzazione da

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rilasciare dal Servizio attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria non potràavere durata superiore a 5 anni;

- di stabilire che preliminarmente alla prosecuzionedell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono esse-re eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interes-sate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tuttele cave dismesse coltivate nel passato dal proponentenella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ulti-ma fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività dicava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI);

- di disporre che, qualora, entro 60 giorni dalla noti-fica della presente deliberazione, la società non tra-smetta il nuovo progetto di recupero ambientale alServizio SAVI e al Servizio attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimoadotterà i provvedimenti di competenza per la sospen-sione dell’attività estrattiva.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/28.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione eripristino di una cava di calcare metamorfico inlocalità Tialesi”, nel comune di Gadoni (Nu).Proponente: Ditta Moi Mario.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Ditta Moi Mario ha presentato l’istanza di veri-fica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato “Progetto di coltivazione e ripristino diuna cava di calcare metamorfico in località Tialesi, nelcomune di Gadoni (Nu). Il progetto, ascrivibile allacategoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto8 dell’allegato A1 alla deliberazione della Giuntaregionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto allaprocedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma2, della legge regionale n. 15/2002. La cava opera inregime di prosecuzione, ai sensi dell’art 42 della leggeregionale n. 30/1989.

L’area della cava è ubicata nel territorio del comunedi Gadoni, in località “Tialesi”, circa 4,5 Km a sud del

centro abitato; è ubicata a mezza costa sul pendio dellasponda destra del rio Sarraxino, qualche centinaio dimetri prima della sua confluenza nel Flumendosa.

In base al progetto, datato 1991, allegato alla istan-za di verifica presentata nel 2002, la superficie dichia-rata è di 6,85.20 ettari, con una volumetria stimata in60.000 m3 di calcare metamorfico da estrarre nell’arcodi 30 anni, con una produzione media annua pari a circa2.000 m3 /anno ed una resa dell’80%. In base ai datiaggiornati al 2008, resi disponibili dall’Assessoratoregionale dell’Industria, la volumetria residua è pari a50.000 m3.

L’attività estrattiva prevede una coltivazione pertrance discendenti, a gradoni di altezza di circa 7 metrie inclinazione di circa 40 gradi sulla verticale. La peda-ta dei gradoni varierà dai 5 metri dei gradoni a monte,ai circa 30 metri dell’ultimo gradone a valle. É previstol’utilizzo di mezzi meccanici (benna rovescia, martel-lone e pala cingolata), limitando l’uso di esplosivo allasola fase di preminaggio della base delle bancate. Laconfigurazione finale è quella di una cava a mezzacosta con piazzale di scavo a 552 metri s.l.m., fino aquota 612 metri, per un dislivello totale di circa 60metri.

Sono previsti cumuli temporanei di sfridi che, a fineattività, verranno riutilizzati in parte per il ripristinoambientale, in parte commercializzati.

Il progetto di recupero ambientale prevede il rimo-dellamento morfologico dei gradoni contemporanea-mente alle fasi coltivazione, con accumulo del materia-le di sfrido al piede di questi, cui seguirà il rinverdi-mento con specie erbacee di tipo preparatorio e la pian-tumazione finale con specie arbustive e arboree. A fineattività, l’area ripristinata sarà destinata alla silvicoltu-ra.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, tenuto conto della istrutto-ria preliminare della task – force Progemisa, ha espres-so il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulte-riore procedura di VIA, a condizione che siano rispet-tate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto dasottoporre ad autorizzazione:

1. dovranno essere immediatamente intrapresi gliinterventi di recupero ambientale nelle aree dismessee/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essereattuate contestualmente e funzionalmente alle fasi disfruttamento del giacimento;

2. non dovranno essere create discariche e dovrannoessere progressivamente rimossi tutti i materiali discarto della lavorazione della cava;

3. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzionedelle attività estrattive dovranno essere obbligatoria-mente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi(granulati, elementi per pavimentazioni, semilavoratidecorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stra-dali, etc.); gli sfridi eventualmente accumulati siaall’interno che all’esterno delle aree oggetto di scavi,dovranno essere in parte riutilizzati per il rimodella-mento morfologico e per la restante quota parte reim-piegati negli utilizzi di cui sopra;

4. i cumuli di terreno vegetale preventivamente

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asportati e dei materiali fini da destinarsi alle operazio-ni di recupero ambientale, dovranno essere adeguata-mente conservati e riqualificati mediante periodicirimescolamenti con mezzi idonei, apporti di sostanzaorganica ed elementi nutritivi e semine di miscugli dispecie erbacee ad elevato potere aggrappante, al fine diconservare e recuperare la fertilità, di limitare l'inaridi-mento, il dilavamento e la dispersione di polveri;

5. l'asportazione degli strati superficiali di suolodovrà essere effettuata attraverso l'uso di macchinariidonei al fine di minimizzare la compattazione del ter-reno;

6. dovrà essere tenuta in modo ordinato tutta l’areadi cava, evitando i cumuli di materiali sparsi, l'accanto-namento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altronon necessario alla conduzione dell'attività che possacreare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal finedovranno essere adottate le seguenti misure:

a. entro sei mesi dalla notifica della presente delibe-razione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allosmaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati;

b. i materiali lavorati, sia pure sotto misura, dovran-no essere accumulati ordinatamente in un unico settoreall’interno della cava;

c. gli eventuali materiali lapidei inerti e di sfrido,pregressi e futuri, eventualmente sparsi all’interno delcantiere, dovranno essere sistemati in un’area di stoc-caggio provvisorio, interna al perimetro di cava;

7. la coltivazione della cava dovrà essere condottaper lotti sequenziali e contestuali alle fasi di recuperoambientale, secondo un cronoprogramma delle attivitàche dovrà essere elaborato con cadenze annuali e sinoalla conclusione dell’attività estrattiva autorizzata;

8. al fine di consentire il riscontro periodico dellaconduzione delle attività estrattive, in termini di sfrut-tamento del giacimento e di recupero ambientale, dovràessere disposto un piano di monitoraggio in cui sianoriferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con pre-cisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materialiestratti e ancora da coltivare;

9. i gradoni operativi dovranno essere contenuti inalzate non superiori a 7 metri;

10. dovranno essere poste in essere le attività fina-lizzate all’immediato recupero di qualsiasi materialeinquinante sversato accidentalmente in superficie;

11. le attrezzature ed i mezzi meccanici impiegatidurante l’attività lavorativa dovranno essere dotati didispositivi di attenuazione del rumore, nel rispetto dellanormativa vigente;

12. il recupero morfologico dovrà prevedere lariprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione dellapendenza e smussamento del ciglio superiore di ognisingola scarpata, nonché il raccordo graduale con lasommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e confe-rendo alle stesse condizioni di stabilità permanente.Dovrà essere inoltre garantito il raccordo morfologicocon i terreni adiacenti non interessati dalle lavorazioni;

13. al fine di favorire il recupero ambientale dei gra-doni e la formazione di un substrato idoneo allo svilup-po degli apparati radicali delle piante, dovrà essereeffettuata una iniziale scarificazione meccanica della

pedata del gradone; al di sopra della superficie scarifi-cata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale,dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi dipezzatura minuta; lo spessore finale del substrato dovràessere di almeno 50 cm, quello della terra vegetale dialmeno 30 cm;

14. in fase di recupero morfologico del sito si dovràevitare la formazione di qualsiasi depressione chepossa essere, anche potenzialmente, sede di ristagnoidrico;

15. al termine dell'attività, la configurazione finaledell'area di cava dovrà garantire il corretto convoglia-mento delle acque superficiali verso i collettori natura-li;

16. al fine di aumentare il grado di biodiversità erinaturalizzazione, dovranno essere evitate le pianta-gioni monospecifiche o la netta prevalenza di una spe-cie; è invece da favorire l’uso di più specie semprever-di autoctone previa analisi della coerenza con la vege-tazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione dellespecie legnose, arboree ed arbustive, dovrà esseremista, alternata ed irregolare, il più possibile naturali-forme;

17. per gli interventi di rinverdimento e rinaturaliz-zazione, tutto il materiale di propagazione vegetaledovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza conl’obiettivo di conservazione della biodiversità come daPiano Forestale Ambientale Regionale;

18. per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze tra le specie arboree e arbustive;

19. in fase di predisposizione ed esecuzione degliinterventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavoridovrà essere costantemente supportata da personaleesperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche edi ingegneria naturalistica, al fine di verificare la con-formità ecologica delle specie e la corretta esecuzionepratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventidovranno essere effettuati in accordo con il Servizioterritoriale ispettorato ripartimentale del CorpoForestale e di Vigilanza Ambientale competente per ilterritorio d'intervento;

20. a fine attività dovranno essere smantellate tuttele infrastrutture funzionali alle attività di cava per ilperiodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed iresidui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altrosia paesaggisticamente motivo di disturbo; inoltredovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e pisteutilizzate dai mezzi di cantiere, contermini all’areaestrattiva.

Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre cheagli Enti competenti, copia del piano di monitoraggiodelle attività, anche in forma di “Relazione tecnica diaggiornamento" o "Stato di avanzamento dei lavori”,riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di colti-vazione autorizzato dall’Assessorato regionale

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dell’Industria.Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al

Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria il progetto di recupero ambientale ade-guato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate.

Nel progetto di recupero ambientale dovranno esse-re quantificate, inoltre, per i cumuli temporanei di sfri-di previsti, la quota parte da destinare al reimpiego peril rimodellamento morfologico e la riqualificazione delsito di cava e la quota parte da destinare ad altri impie-ghi.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA

l’intervento denominato “Progetto di coltivazione eripristino di una cava di calcare metamorfico in locali-tà Tialesi”, nel comune di Gadoni (Nu), presentatodalla Ditta Moi Mario, a condizione che siano recepitenel progetto le prescrizioni descritte in premessa, sulrispetto delle quali dovranno vigilare per quanto dicompetenza, il Servizio attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizioispettorato ripartimentale del CFVA di Nuorodell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,la provincia di Nuoro e l’ARPAS;

- di stabilire che la durata dell’autorizzazione darilasciare dal Servizio attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria non potràavere durata superiore a 5 anni;

- di stabilire che preliminarmente alla prosecuzionedell’attività, e funzionalmente alla stessa, dovrannoessere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già inte-ressate dalla coltivazione nonché eventualmente ditutte le cave dismesse coltivate nel passato dal propo-nente nella stessa area, che, qualora non ricada in que-st’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiara-zione;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività dicava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI);

- di disporre che, qualora entro 90 giorni dalla noti-fica della presente deliberazione, la ditta non trasmettail progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e alServizio attività estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti dicompetenza per la sospensione dell’attività estrattiva.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,

anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/29.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di unacava esistente in località Sa Perda Scritta, in comu-ne di Sarroch”. Proponente: Ditta Vacca EdilmovSrl.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Ditta Vacca Edilmov Srl ha presentato l’istanzadi verifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato ”Progetto di coltivazione di una cava esi-stente in località Sa Perda Scritta”, in comune diSarroch. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave etorbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verificain adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regio-nale n. 15/2002.

L’area interessata dall’attività occupa una superficiepari a 12,25 ettari; rispetto alla volumetria di progetto,datato 1996, pari a 680.000 m3, con una resa dell’80%,risulta, sulla base dei dati forniti dal proponente, unavolumetria residua di circa 300.000 m3.

Il metodo di coltivazione è per gradoni sovrapposticon fronte articolato in due-tre gradini di limitata altez-za, massimo 3 metri, secondo orientamenti localmentevariabili. E’ previsto l’impiego di soli mezzi meccaniciche svolgeranno operazioni di carico e trasporto; all’in-terno del sito di cava non sono previste infrastrutture dilavorazione e/o di servizio.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio sostenibilità ambientale, valuta-zione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI),considerato che la documentazione allegata alla istanzadi verifica e le successive integrazioni non hanno per-messo di escludere la presenza di potenziali impattinegativi riconducibili all’attività estrattiva, ha conclusol’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto allavalutazione di impatto ambientale.

L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che:- la prosecuzione della coltivazione comporterebbe

l’alterazione dell’attuale configurazione dell’area discavo, attualmente in parte già ricoperta da vegetazio-ne spontanea, da cui potrebbero conseguire permanen-ti modificazioni del paesaggio e della morfologia deiluoghi;

- la cava è inserita in un contesto ambientale di rile-vante pregio paesaggistico e naturalistico in quanto

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limitrofa al proposto Parco Regionale del Sulcis conno-tato dalla presenza di significative formazioni a mac-chia mediterranea e lembi forestali a quercia da leccio;

- è necessario verificare la visibilità dell’area dicava dalle principali vie di comunicazione e da altrielementi sensibili presenti sia nell’immediato intornosia a distanza dal sito;

- occorre accertare l’eventuale alterazione dellecaratteristiche idrologiche e l’interferenza con le moda-lità di deflusso superficiale in quanto l’area di cava èattraversata da un corso d’acqua a carattere stagionale;

- risulta necessario uno studio di coltivazione erecupero ambientale approfondito che preveda confi-gurazioni finali coerenti con il contesto;

- è necessario valutare con il dovuto approfondi-mento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, conl’indicazione della sostenibilità delle attività e i giusti-ficativi delle esigenze di mercato.

In considerazione delle criticità rilevate in corso diistruttoria si rende necessario che il proponente valuti eproponga soluzioni alternative, compresa l’opzionezero, tenendo nella debita considerazione, a fronte dellemotivazioni che sottendono la proposta progettuale, dagiustificare in funzione degli indirizzi regionali inmateria, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIAdovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa allevarie opzioni, condotta con metodologia rigorosa ebasata su di un sistema di supporto alle decisioni, ingrado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggial’ipotesi progettuale proposta.

Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen-ti in materia, in ragione di quanto emerso nella faseistruttoria, dovrà contenere, in particolare:

1. analisi di soluzioni progettuali alternative, conparticolare riguardo alle modalità di prosecuzione dellacoltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alte-razione della morfologia dei luoghi che verrebbe adeterminarsi a seguito del completamento della coltiva-zione;

2. la descrizione e la valutazione degli impatti cau-sati dalla prosecuzione dell’attività, con particolareriferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzio-ne di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle piùopportune misure di mitigazione e, se necessarie, dicompensazione;

3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idro-geologiche del settore, al fine di evidenziare le modali-tà più opportune per il controllo delle acque dilavanti ele modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recet-tori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso lafalda profonda e le analisi sulle caratteristiche deldeflusso idrico sotterraneo;

4. l’indicazione delle opere e degli interventi oppor-tuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative,per il contenimento degli impatti visivi sia a breve chea lunga distanza;

5. l’analisi costi-benefici, con indicazione dellasostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato, anche in relazione agli interventi neces-sari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messain sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz-

zo di tutti i materiali estratti.Lo SIA dovrà essere corredato da:1. adeguati elaborati cartografici relativi all'indivi-

duazione e distinzione delle superfici a disposizionedella cava in oggetto e funzionalmente connesse all’at-tività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventualestoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamentodei materiali estratti e aree di servizio;

2. documentazione fotografica relativa allo statoattuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti diosservazione più significativi e sensibili;

3. idonee simulazioni grafiche tridimensionali dellamorfologia del sito e simulazioni fotografiche per lefasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quellapost recupero ambientale, con rappresentazioni pro-spettiche dai punti di osservazione più significativi esensibili;

4. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e direcupero ambientale;

5. piano di monitoraggio, in cui siano riportate leattività realizzate e residue, con precisa indicazione deiquantitativi e delle tipologie di materiali estratti e anco-ra da coltivare, dello stato di attuazione delle misure dimitigazione ambientale, dello stato di avanzamentodegli interventi di recupero morfologico e naturalisticonei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le

motivazioni indicate in premessa, il progetto di “colti-vazione e ripristino di una cava di misti alluvionali inlocalità Sa Perda Scritta”, in comune di Sarroch, pre-sentato dalla Ditta Vacca Edilmov Srl;

- di stabilire che la procedura di impatto ambientaledovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica dellapresente deliberazione. In caso di mancata attivazioneentro detto termine il Servizio sostenibilità ambientale,valutazione impatti e sistemi informativi ambientali(SAVI) procederà a darne comunicazioneall’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti dicompetenza.

Il Servizio sostenibilità ambientale, valutazioneimpatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) prov-vederà alla comunicazione della presente deliberazioneai soggetti interessati al procedimento, a tutte leAmministrazioni competenti, anche in materia di con-trollo ambientale, e alla pubblicazione nel BollettinoUfficiale della Regione Autonoma della Sardegna(B.U.R.A.S.).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori

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Il PresidenteSoru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6agosto 2008, n. 44/30.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al progetto “Cava di materialiinerti per costruzioni ed opere civili in località SanRocco”, in comune di Bortigiadas. Proponente:Alpes Costruzioni Srl.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Società Alpes Costruzioni S.r.l. ha presentatol’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione diimpatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’in-tervento denominato “Cava di materiali inerti percostruzioni ed opere civili in località San Rocco”, incomune di Bortigiadas. Il progetto, ascrivibile allacategoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giuntaregionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto allaprocedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma2, della legge regionale n. 15/2002.

La cava è ubicata in località “San Rocco”, in comu-ne di Bortigiadas, ad una distanza di circa 6 km dal cen-tro abitato.

L’area interessa una superficie di circa 10,63 ettari;rispetto alla volumetria di progetto, datato 2001, pari a950.000 m3, in base ai dati forniti dall’Assessoratoregionale dell’Industria, aggiornati al 2008, risulta chela volumetria residua è pari 700.000 m3.

Il progetto prevede la coltivazione del giacimentocon impiego di mezzi meccanici per l’estrazione dellamaggior parte dei volumi di materiale, mentre l’utiliz-zo dell’esplosivo sarà limitato ad un terzo delle quanti-tà previste; l’abbattimento del materiale è eseguito supiù fronti che complessivamente determinano una tipo-logia di cava a mezza costa. Il materiale cavato saràcaricato su mezzi meccanici per il trasporto all’impian-to di trattamento ubicato nell’area di cava ed in gradodi trattare fino a 500 m3 /giorno.

La metodologia d’intervento proposta per il recupe-ro ambientale, prevede, per i fronti di coltivazione, larealizzazione di gradoni che successivamente sarannooggetto di riprofilatura e piantumazione di specie vege-tali autoctone; le attività di recupero procederanno dal-l’alto verso il basso compatibilmente alle attività diestrazione. Le restanti superfici, occupate dai piazzali edalle aree adibite a servizi, costituiranno un’unica este-sa superficie sub orizzontale.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio sostenibilità ambientale, valuta-zione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI),considerato che la documentazione allegata alla istanzadi verifica e le successive integrazioni non hanno per-messo di escludere la presenza di potenziali impattinegativi riconducibili all’attività estrattiva, ha conclusol’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto allavalutazione di impatto ambientale.

L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che:- l'estensione dell’area di cava è considerevole in

quanto, rispetto alla superficie dichiarata nel progettodatato 2001, pari a 10,63 ettari, dall’analisi degli alle-gati cartografici, parrebbe che l’estensione complessivasia superiore a 17 ettari;

- la prosecuzione della coltivazione comporterebbel’aumento della depressione morfologica nell’area discavo, da cui potrebbero conseguire permanenti modi-ficazioni del paesaggio e della morfologia dei luoghi ;

- sono significativi gli impatti visivi dalle principalivie di comunicazione e risulta necessario verificare lavisibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, e da altrielementi sensibili presenti sia nell’immediato intornosia a distanza dal sito;

- la cava è inserita in un contesto morfo-paesaggisti-co e vegetazionale significativo, con formazioni a mac-chia mediterranea e lembi forestali a quercia da sughe-ro;

- è necessario valutare adeguatamente gli eventualiimpatti riconducibili alla vicinanza del sito al RioPuddinga affluente del fiume Coghinas, importantecorpo idrico superficiale, anche in relazione alle proba-bili interferenze, a seguito dell’intercettazione dellafalda, sul deflusso idrico in sub-alveo;

- l'intervento determina l’alterazione delle caratteri-stiche idrologiche del rilievo e l’interferenza con lemodalità e le caratteristiche del deflusso superficiale;

- risulta necessario uno studio di coltivazione erecupero ambientale approfondito che preveda confi-gurazioni finali coerenti con il contesto;

- è necessario valutare con il dovuto approfondi-mento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, conl’indicazione della sostenibilità delle attività e i giusti-ficativi delle esigenze di mercato.

In considerazione delle criticità rilevate in corso diistruttoria si rende necessario che il proponente valuti eproponga soluzioni alternative, compresa l’opzionezero, tenendo nella debita considerazione, a fronte dellemotivazioni che sottendono la proposta progettuale, dagiustificare in funzione degli indirizzi regionali inmateria, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIAdovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa allevarie opzioni, condotta con metodologia rigorosa ebasata su di un sistema di supporto alle decisioni, ingrado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggial’ipotesi progettuale proposta.

Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen-ti in materia, in ragione di quanto emerso nella faseistruttoria, dovrà contenere, in particolare:

1. analisi di soluzioni progettuali alternative, conparticolare riguardo alle modalità di prosecuzione dellacoltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alte-razione della morfologia dei luoghi che verrebbe adeterminarsi a seguito del completamento della coltiva-zione;

2. la descrizione e la valutazione degli impatti cau-sati dalla prosecuzione dell’attività, con particolareriferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzio-ne di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle piùopportune misure di mitigazione e, se necessarie, di

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compensazione;3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idro-

geologiche del settore, al fine di evidenziare le modali-tà più opportune per il controllo delle acque dilavanti ele modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recet-tori finali, nonché le possibili interazioni con i corpiidrici adiacenti, le infiltrazioni verso la falda profondae le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sot-terraneo;

4. l’indicazione delle opere e degli interventi oppor-tuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative,per il contenimento degli impatti visivi sia a breve chea lunga distanza;

5. l’analisi costi-benefici, con indicazione dellasostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato, anche in relazione agli interventi neces-sari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messain sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz-zo di tutti i materiali estratti.

Lo SIA dovrà essere corredato da:1. adeguati elaborati cartografici relativi all'indivi-

duazione e distinzione delle superfici a disposizionedella cava in oggetto e funzionalmente connesse all’at-tività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventualestoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamentodei materiali estratti e aree di servizio;

2. documentazione fotografica relativa allo statoattuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti diosservazione più significativi e sensibili;

3. idonee simulazioni grafiche tridimensionali dellamorfologia del sito e simulazioni fotografiche per lefasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quellapost recupero ambientale, con rappresentazioni pro-spettiche dai punti di osservazione più significativi esensibili;

4. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e direcupero ambientale;

5. piano di monitoraggio, in cui siano riportate leattività realizzate e residue, con precisa indicazione deiquantitativi e delle tipologie di materiali estratti e anco-ra da coltivare, dello stato di attuazione delle misure dimitigazione ambientale, dello stato di avanzamentodegli interventi di recupero morfologico e naturalisticonei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le

motivazioni indicate in premessa, il progetto “Cava dimateriali inerti per costruzioni ed opere civili localitàSan Rocco”, in comune di Bortigiadas, presentato dallaSocietà Alpes Costruzioni Srl;

- di stabilire che la procedura di impatto ambientale

dovrà essere attivata entro cinque mesi dalla notificadella presente deliberazione. In caso di mancata attiva-zione entro detto termine il Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI) procederà a darne comunicazioneall’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti dicompetenza.

Il Servizio sostenibilità ambientale, valutazioneimpatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) prov-vederà alla comunicazione della presente deliberazioneai soggetti interessati al procedimento, a tutte leAmministrazioni competenti, anche in materia di con-trollo ambientale, e alla pubblicazione nel BollettinoUfficiale della Regione Autonoma della Sardegna(B.U.R.A.S.).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/3.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al progetto “Autorizzazioneall’esercizio dell’attività di cava di materiali inertiad uso civile e industriale, in località Monte Oladri,in comune di Monastir”. Proponente: SocietàD.O.S. s.r.l. (subentrata alla Società Ugas Vitalio).

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Società Ugas Vitalio ha presentato l’istanza diverifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato ” Autorizzazione all’esercizio dell’attivitàdi cava di materiali inerti ad uso civile e industriale, inlocalità Monte Oladri, in comune di Monastir”. Il pro-getto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cuialla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della delibera-zione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, èstato sottoposto alla procedura di verifica in adempi-mento all’art. 8, comma 2, della legge regionale15/2002. Con Nulla-Osta dell’Assessorato regionaledell’Industria n. 13217 del 23.7.2004, la Società D.O.S.s.r.l. è subentrata alla Società Ugas Vitalio nella titola-rità dell’attività di cava in oggetto.

La cava è ubicata in località “Monte Oladri”, incomune di Monastir, ad una distanza di circa 2 km dalpaese.

L’area interessata dall’attività di estrazione occupauna superficie di circa 15 ha; il progetto prevede la col-tivazione nell’arco di 20 anni di 25.000 – 30.000 m3

/anno di materiale.Il progetto, allegato alla istanza di verifica 2002,

prevede la coltivazione di due aree distanti fra lorocirca 100 m, identificate come settore A e B, aventi,rispettivamente, superficie di circa 9,0 ha e 6,0 ha.L’estrazione avviene per trance orizzontali discendentimediante l’impiego di mezzi meccanici.

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L’impianto di trattamento del materiale, ubicatoall’interno del settore A, ha una capacità produttiva dicirca 35.000 m3 /anno.

La metodologia d’intervento proposta per il recupe-ro ambientale, prevede, per entrambe le aree, l’adegua-mento dei fronti di cava alla morfologia del terreno cir-costante, cui seguirà il rinverdimento con specie arbu-stive ed arboree.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio Sostenibilità Ambientale,Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali(SAVI), considerato che la documentazione allegataalla istanza di verifica e le successive integrazioni nonhanno permesso di escludere la presenza di potenzialiimpatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, haconcluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il pro-getto alla valutazione di impatto ambientale.

L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che:- l'estensione dell’area di cava è considerevole,

infatti la superficie dichiarata sulla quale insistono leattività estrattive è pari a circa 15 ha;

- sono presenti nelle vicinanze dell’area di cava iresti di un insediamento prenuragico come attestatodalla nota della Soprintendenza Archeologica;

- è necessario valutare adeguatamente i possibiliimpatti dovuti all’interferenza dell’attività estrattiva suldeflusso delle acque superficiali;

- risulta necessario verificare l’opportunità di intra-prendere azioni di recupero ambientale nelle aree nonpiù interessate dalla coltivazione;

- è necessario verificare se la prosecuzione dell’atti-vità estrattiva è coerente con le previsioni urbanistichedel Comune di Monastir, infatti l’area interessata dal-l’attività di cava ricade in zona H, sottozona H1 (Areedi salvaguardia);

- è necessario verificare se la prosecuzione dell’atti-vità estrattiva è coerente con le previsioni degli stru-menti di pianificazione territoriale, infatti l’attività dicava ricade all’interno di un’oasi permanente di prote-zione faunistica, inoltre è limitrofa ad aree agroforesta-li ed aree seminaturali;

- risulta necessario verificare la visibilità dell’areadi cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazioneprincipali quali la S.S. 131, da altri elementi sensibilipresenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dalsito;

- è necessario valutare con il dovuto approfondi-mento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, conl’indicazione della sostenibilità delle attività e i giusti-ficativi delle esigenze di mercato.

In considerazione delle criticità rilevate in corso diistruttoria si rende necessario che il proponente valuti eproponga soluzioni alternative, compresa l’opzionezero, tenendo nella debita considerazione, a fronte dellemotivazioni che sottendono la proposta progettuale, dagiustificare in funzione degli indirizzi regionali inmateria, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIAdovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa allevarie opzioni, condotta con metodologia rigorosa ebasata su di un sistema di supporto alle decisioni, ingrado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia

l’ipotesi progettuale proposta.Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen-

ti in materia, in ragione di quanto emerso nella faseistruttoria, dovrà contenere, in particolare:

1. analisi di soluzioni progettuali alternative chetengano conto della vicinanza di siti di pregio archeo-logico e di aree collinari con valenze paesaggistiche,naturalistiche e agroforestali, con particolare riguardoalle modalità di prosecuzione della coltivazione e direcupero finale, vista l’ulteriore alterazione della mor-fologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a segui-to del completamento della coltivazione;

2. la descrizione dettagliata delle eventuali attivitàdi recupero ambientale sinora realizzate nelle areedismesse;

3. la descrizione e la valutazione degli impatti cau-sati dalla prosecuzione dell’attività, con particolareriferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzio-ne di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle piùopportune misure di mitigazione e, se necessarie, dicompensazione;

4. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idro-geologiche del settore, al fine di evidenziare le modali-tà più opportune per il controllo delle acque dilavanti ele modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recet-tori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso lafalda profonda e le analisi sulle caratteristiche deldeflusso idrico sotterraneo;

5. l’indicazione delle opere e degli interventi oppor-tuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative,per il contenimento degli impatti visivi sia a breve chea lunga distanza;

6. l’analisi costi-benefici, con indicazione dellasostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato, anche in relazione agli interventi neces-sari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messain sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz-zo di tutti i materiali estratti.

Lo SIA dovrà essere corredato da:7. adeguati elaborati cartografici relativi all'indivi-

duazione e distinzione delle superfici a disposizionedella cava in oggetto e funzionalmente connesse all’at-tività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventualestoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamentodei materiali estratti e aree di servizio;

8. documentazione fotografica relativa allo statoattuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti diosservazione più significativi e sensibili;

9. idonee simulazioni grafiche tridimensionali dellamorfologia del sito e simulazioni fotografiche per lefasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quellapost recupero ambientale, con rappresentazioni pro-spettiche dai punti di osservazione più significativi esensibili;

10. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e direcupero ambientale;

11. piano di monitoraggio, in cui siano riportate leattività realizzate e residue, con precisa indicazione deiquantitativi e delle tipologie di materiali estratti e anco-ra da coltivare, dello stato di attuazione delle misure dimitigazione ambientale, dello stato di avanzamento

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degli interventi di recupero morfologico e naturalisticonei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impattie Sistemi Informativi Ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le

motivazioni indicate in premessa, il progetto“Autorizzazione all’esercizio dell’attività di cava dimateriali inerti ad uso civile e industriale, in localitàMonte Oladri, in comune di Monastir”, presentato dallaSocietà D.O.S. s.r.l.;

- di stabilire che la procedura di impatto ambientaledovrà essere attivata entro tre mesi dalla notifica dellapresente deliberazione. In caso di mancata attivazioneentro detto termine il Servizio SostenibilitàAmbientale, Valutazioni Impatti e Sistemi InformativiAmbientali (SAVI) procederà a darne comunicazioneall’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti dicompetenza.

Il Servizio Sostenibilità Ambientale, ValutazioneImpatto e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) prov-vederà alla comunicazione della presente deliberazioneai soggetti interessati al procedimento, a tutte leAmministrazioni competenti, anche in materia di con-trollo ambientale, e alla pubblicazione nel BollettinoUfficiale della Regione Autonoma della Sardegna(BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/4.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di unacava di granito arenizzato per inerti in località“Piscina Nuscedda”, nel comune diMaracalagonis”. Proponente: Società S.I.FRA.S.n.c.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Società S.I.FRA. S.n.c. ha presentato l’istanza diverifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato “Progetto di coltivazione di una cava digranito arenizzato per inerti in località “PiscinaNuscedda”, nel comune di Maracalagonis”. Il progetto,ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui allalettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione

della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è statosottoposto alla procedura di verifica in adempimentoall’art. 8, comma 2, della legge regionale 15/2002.

La cava è ubicata in località “Piscina Nuscedda”, incomune di Maracalagonis, ad una distanza di circa 6,5km dal paese.

L’area interessata dall’attività di estrazione occupauna superficie di circa 1,8 ha; rispetto alla volumetriadi progetto, datato 2006, pari a 1.010.000 m3, da estrar-re nell’arco di 20 anni, in base ai dati fornitidall’Assessorato Regionale dell’Industria, aggiornati al2008, risulta che la volumetria residua è pari a 850.000m3.

Il progetto prevede la coltivazione per “trance” oriz-zontali discendenti mediante l’impiego di mezzi mec-canici; a fine coltivazione risulterà un profilo a gradonicon angolo di inclinazione di circa 45 gradi.

La metodologia d’intervento proposta per il recupe-ro ambientale prevede l’addolcimento delle scarpate ela piantumazione con essenze vegetali autoctone.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, considerato che la docu-mentazione allegata alla istanza di verifica e le succes-sive integrazioni, non hanno permesso di escludere lapresenza di potenziali impatti negativi riconducibiliall’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con ilparere di sottoporre il progetto alla valutazione diimpatto ambientale.

L’istruttoria, supportata anche da sopralluogo, hamesso in evidenza che l’area è in uno stato di generaledegrado ed abbandono, con presenza diffusa di rifiutidi vario genere, assenza di interventi di recupero, pre-senza di una rada ricolonizzazione spontanea di essen-ze erbacee ed arbustive, oltre alla presenza, in prossi-mità della cava, di attività agricole di pregio, in parti-colare vigneti e frutteti.

Inoltre, è stato rilevato che:- le volumetrie residue, in base ai dati aggiornati al

2008, sono particolarmente elevate rispetto alla super-ficie oggetto di attività, in quanto si prevede l’estrazio-ne di 850.000 m3 di materiali su una superficie di soli1,8 Ha;

- l’attività di cava ricade in prossimità di zone agro-forestali e seminaturali, tra cui attività agricole di pre-gio e corsi d’acqua caratterizzati dalla presenza di habi-tat ripariali ad elevato interesse naturalistico per i qualiè necessario valutare gli impatti potenziali derivantidalla prosecuzione dell’attività estrattiva anchemediante esame di differenti alternative progettuali;

- è necessario valutare adeguatamente i possibiliimpatti dovuti all’interferenza dell’attività estrattiva suldeflusso delle acque superficiali, conseguenti allevariazioni morfologiche, oltre agli impatti connessi allavisibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, dalle vie dicomunicazione principali e da altri elementi sensibilipresenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dalsito;

- risulta necessario uno studio di coltivazione erecupero ambientale chiaro e approfondito che prevedafasi operative e configurazioni finali coerenti con ilcontesto territoriale in oggetto, modalità di rinaturaliz-

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zazione pertinenti alle potenzialità dei luoghi e adegua-te garanzie di esecuzione ed efficacia degli interventi direcupero ambientale;

- è necessario valutare con il dovuto approfondi-mento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, conl’indicazione della sostenibilità delle attività e i giusti-ficativi delle esigenze di mercato.

In considerazione delle criticità rilevate in corso diistruttoria si rende necessario che il proponente valuti eproponga soluzioni alternative, compresa l’opzionezero, tenendo nella debita considerazione, a frontedelle motivazioni che sottendono la proposta proget-tuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regio-nali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopolo SIA dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativaalle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa ebasata su di un sistema di supporto alle decisioni, ingrado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggial’ipotesi progettuale proposta.

Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen-ti in materia, in ragione di quanto emerso nella faseistruttoria, dovrà contenere, in particolare:

1. analisi di soluzioni progettuali alternative, conparticolare riguardo alle modalità di prosecuzione dellacoltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alte-razione della morfologia dei luoghi che verrebbe adeterminarsi a seguito del completamento della coltiva-zione;

2. la descrizione e la valutazione degli impatti cau-sati dalla prosecuzione dell’attività, con particolareriferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzio-ne di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle piùopportune misure di mitigazione e, se necessarie, dicompensazione;

3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idro-geologiche del settore, al fine di evidenziare le modali-tà più opportune per il controllo delle acque dilavanti ele modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recet-tori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso lafalda profonda e le analisi sulle caratteristiche deldeflusso idrico sotterraneo;

4. l’indicazione delle opere e degli interventi oppor-tuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative,per il contenimento degli impatti visivi sia a breve chea lunga distanza;

5. l’analisi costi-benefici, con indicazione dellasostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato, anche in relazione agli interventi neces-sari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messain sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz-zo di tutti i materiali estratti.

Lo SIA dovrà essere corredato da:6. adeguati elaborati cartografici relativi all'indivi-

duazione e distinzione delle superfici a disposizionedella cava in oggetto e funzionalmente connesse all’at-tività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventualestoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamentodei materiali estratti e aree di servizio;

7. documentazione fotografica relativa allo statoattuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti diosservazione più significativi e sensibili;

8. idonee simulazioni grafiche tridimensionali dellamorfologia del sito e simulazioni fotografiche per lefasi intermedie e finali delle lavorazioni, oltre a quellapost recupero ambientale, con rappresentazioni pro-spettiche dai punti di osservazione più significativi esensibili;

9. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e direcupero ambientale;

10. piano di monitoraggio, in cui siano riportate leattività realizzate e residue, con precisa indicazione deiquantitativi e delle tipologie di materiali estratti e anco-ra da coltivare, dello stato di attuazione delle misure dimitigazione ambientale, dello stato di avanzamentodegli interventi di recupero morfologico e naturalisticonei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio Sostenibilità Ambientale, Valutazioni Impattoe Sistemi Informativi Ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di sottoporre alla procedura di VIA, per le motiva-

zioni indicate in premessa, l’intervento denominato”Progetto di coltivazione di una cava di granito areniz-zato per inerti in località “Piscina Nuscedda”, nelcomune di Maracalagonis”, proposto dalla SocietàS.I.FRA. S.n.c.;

- di stabilire che la procedura di valutazione diimpatto ambientale dovrà essere attivata entro tre mesidalla notifica della presente deliberazione. In caso dimancata attivazione entro detto termine il Serviziosostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemiinformativi ambientali (SAVI) procederà a darne comu-nicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adem-pimenti di competenza;

- di stabilire che l’Assessorato regionaledell'Industria provveda alla verifica della sussistenzadelle condizioni di inattività superiore a tre anni ai finidell’avvio del procedimento di cessazione dell’attivitàestrattiva in esame, come indicato nella deliberazionedella Giunta regionale n 37/14 del 25 settembre 2007relativa agli atti di indirizzo programmatico per il set-tore estrattivo.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 63

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/5.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. relativa al progetto“Rinnovo autorizzazione mineraria esercizio attivi-tà di cava in località Monte Austidu in territorio delcomune di Torralba”. Proponente: S.L.P. SocietàLavorazione Pomice .

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Società S.L.P. ha presentato, a marzo 2008,l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione diimpatto ambientale relativa al “Rinnovo autorizzazionemineraria esercizio attività di cava in località MonteAustidu, in territorio del comune di Torralba”. Il pro-getto è ascrivibile alla categoria di cui al punto 8, lette-ra j - Cave e torbiere -dell’allegato A1 della delibera-zione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005. Lacava, interessante una superficie pari a 21.15.80 ha, èstata autorizzata, per un periodo di 10 anni, conDecreto dell’Assessore dell’Industria n. 196 del 6marzo 1998.

La cava, ubicata in località “Monte Austidu”, incomune di Torralba, ad una distanza di circa 3 km dalcentro abitato, occupa una superficie di circa 18,94 ha;la volumetria prevista nel progetto datato 2008 è di1.700.000 m3, da estrarre nell’arco di 12 anni, risultan-do estratti, sino ad oggi, circa 1.000.000 di m3.

Il progetto prevede la prosecuzione della coltivazio-ne del giacimento con impiego esclusivo di mezzi mec-canici per l’estrazione del materiale (inerti di matricevulcanica effusiva); le attività comprendono la rimo-zione del cappellaccio e lo stoccaggio in apposite aree,la realizzazione di sei gradoni aventi alzata 5-8 metri epedata pari a 5 metri ed infine la predisposizione di unpiano di coltivazione a quote inferiori con fasce di spla-teamento, sino al raggiungimento della quota di piazza-le a 380 m slm.

La metodologia d’intervento proposta per il recupe-ro ambientale, prevede, per i fronti di coltivazione, larealizzazione di gradoni che successivamente sarannooggetto di riprofilatura e piantumazione di specie vege-tali autoctone; le attività di recupero procederanno dal-l’alto verso il basso compatibilmente alle attività diestrazione. Le restanti superfici, occupate dai piazzali edalle aree adibite a servizi, costituiranno un’unica este-sa superficie sub orizzontale.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio Sostenibilità Ambientale,Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali(SAVI), considerato che la documentazione allegataalla istanza di verifica non ha permesso di escludere lapresenza di potenziali impatti negativi riconducibiliall’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con ilparere di sottoporre il progetto alla valutazione diimpatto ambientale.

L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che:- nonostante la proposta riduzione di 2 ha rispetto

alla superficie di 21.15.80 ha del progetto autorizzatodall’Assessorato dell’Industria nel 1998, l'estensionedell’area di cava, in base al progetto presentato nel

2008, è considerevole, risultando pari a circa 19 ha;- la prosecuzione della coltivazione, con l’estrazio-

ne di 1.700.000 m3 comporterebbe l’aumento delladepressione morfologica nell’area di scavo, da cuipotrebbero conseguire permanenti modificazioni delpaesaggio e della morfologia dei luoghi ;

- sono significativi gli impatti visivi dalle principalivie di comunicazione e risulta necessario verificare lavisibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, e da altrielementi sensibili presenti sia nell’immediato intornosia a distanza dal sito;

- l'intervento potrebbe determinare l’alterazionedelle caratteristiche idrologiche del rilievo e l’interfe-renza con le modalità e le caratteristiche del deflussosuperficiale;

- risulta necessario uno studio di coltivazione erecupero ambientale approfondito che preveda confi-gurazioni finali coerenti con il contesto ambientale;

- è necessario valutare con il dovuto approfondi-mento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, conl’indicazione della sostenibilità delle attività e i giusti-ficativi delle esigenze di mercato.

In considerazione delle criticità rilevate in corso diistruttoria si rende necessario che il proponente valuti eproponga soluzioni alternative, compresa l’opzionezero, tenendo nella debita considerazione, a fronte dellemotivazioni che sottendono la proposta progettuale, dagiustificare in funzione degli indirizzi regionali inmateria, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIAdovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa allevarie opzioni, condotta con metodologia rigorosa ebasata su di un sistema di supporto alle decisioni, ingrado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggial’ipotesi progettuale proposta.

Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen-ti in materia, in ragione di quanto emerso nella faseistruttoria, dovrà contenere, in particolare:

1. l’analisi di soluzioni progettuali alternative, conparticolare riguardo alle modalità di prosecuzione dellacoltivazione, in rapporto anche a possibili riduzionidelle volumetrie di progetto e alle soluzioni di recupe-ro finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologiadei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito delcompletamento della coltivazione;

2. la descrizione e la valutazione degli impatti cau-sati dalla prosecuzione dell’attività, con particolareriferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzio-ne di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle piùopportune misure di mitigazione e, se necessarie, dicompensazione;

3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idro-geologiche di settore, al fine di evidenziare le modalitàpiù opportune per il controllo delle acque dilavanti e lemodalità di scarico delle acque nei corpi idrici recetto-ri finali, nonché le possibili interazioni con i corpi idri-ci adiacenti, le infiltrazioni verso la falda profonda e leanalisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterra-neo;

4. l’indicazione delle opere e degli interventi oppor-tuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative,per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che

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a lunga distanza;5. l’analisi costi-benefici, con indicazione della

sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato, anche in relazione agli interventi neces-sari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messain sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz-zo di tutti i materiali estratti.

Lo SIA dovrà essere corredato da:6. adeguati elaborati cartografici relativi all'indivi-

duazione e distinzione delle superfici a disposizionedella cava in oggetto e funzionalmente connesse all’at-tività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventualestoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamentodei materiali estratti e aree di servizio;

7. idonee simulazioni grafiche tridimensionali dellamorfologia del sito e simulazioni fotografiche per lefasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quellapost recupero ambientale, con rappresentazioni pro-spettiche dai punti di osservazione più significativi esensibili;

8. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e direcupero ambientale;

9. piano di monitoraggio, in cui siano riportate leattività realizzate e residue, con precisa indicazione deiquantitativi e delle tipologie di materiali estratti e anco-ra da coltivare, dello stato di attuazione delle misure dimitigazione ambientale, dello stato di avanzamentodegli interventi di recupero morfologico e naturalisticonei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impattie Sistemi Informativi Ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le

motivazioni indicate in premessa, il progetto “Rinnovoautorizzazione mineraria esercizio attività di cava inlocalità Monte Austidu”, in comune di Torralba, pre-sentato dalla S.L.P. Società Lavorazione Pomice;

- di stabilire che la procedura di impatto ambientaledovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica dellapresente deliberazione. In caso di mancata attivazioneentro detto termine il Servizio SostenibilitàAmbientale, Valutazione Impatti e Sistemi InformativiAmbientali (SAVI) procederà a darne comunicazioneall’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti dicompetenza.

Il Servizio Sostenibilità Ambientale, ValutazioneImpatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) prov-vederà alla comunicazione della presente deliberazioneai soggetti interessati al procedimento, a tutte leAmministrazioni competenti, anche in materia di con-trollo ambientale, e alla pubblicazione nel BollettinoUfficiale della Regione Autonoma della Sardegna(BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/6.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione eripristino di una cava di materiale per costruzionied opere civili”, in Comune di Serdiana.Proponente: Società F.lli Pinna S.n.c.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Società F.lli Pinna S.n.c. ha presentato l’istanzadi verifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato “Cava di materiali inerti per uso civile edindustriale in Località S’Arenargiu”, in Comune diSerdiana. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave etorbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verificain adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regio-nale 15/2002. In data 11 luglio 2000 è stata rilasciatadall’Assessorato regionale dell’Industria l’autorizza-zione per l’esercizio della cava in questione allaSocietà F.lli Pinna snc con scadenza il 10 luglio 2010.

La cava è ubicata in località “S’Arenargiu”, incomune di Serdiana, ad una distanza di circa 4,5 km indal paese.

L’area interessata dall’attività di estrazione occupauna superficie di circa 17.00 ha; rispetto alla volume-tria di progetto, datato 1999, pari a 3.400.000 m3. Sullabase di quanto previsto nel piano di coltivazione lavolumetria residua dovrebbe essere pari a circa la metàdel dato progettuale.

Il metodo di coltivazione adottato è per tagli oriz-zontali procedenti dall’alto verso il basso con impiegodi mezzi meccanici, escavatori e pale, mentre il traspor-to del materiale all’impianto di lavaggio e separazione,presente all’interno dello stesso sito, avverrà con idumper.

Il profilo risultante dagli splateamenti sarà rappre-sentato da una conformazione a gradoni, con alzata di10 metri e pedata finale di circa 20 metri. Gli steriliderivanti dal lavaggio degli inerti, i fanghi, sarannoricollocati su porzioni di giacimento esauriti, mentre iresidui grossolani saranno anch’essi impiegati nellefasi di ripristino

La metodologia d’intervento proposta per il recupe-ro ambientale, prevede una prima fase destinata alrimodellamento morfologico del sito di cava conte-stualmente alle fasi di coltivazione in particolare neisettori in cui si è ultimata l’estrazione; successivamen-te si provvederà alla concimazione di tutte le superficioggetto di coltivazione ed alla piantumazione di specieerbacee, arbustive ed arboree autoctone.

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In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio Sostenibilità Ambientale,Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali(SAVI), considerato che la documentazione allegataalla istanza di verifica e le successive integrazioni nonhanno permesso di escludere la presenza di potenzialiimpatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, haconcluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il pro-getto alla valutazione di impatto ambientale.

L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che:- l'estensione dell’area di cava è considerevole,

infatti la superficie dichiarata sulla quale insistono leattività estrattive è pari a circa 17,00 ha;

- le volumetrie di estrazione previste rilevanti,anche in considerazione della vicinanza della cava adaltri siti estrattivi e degli effetti cumulativi ;

- è presente una sostanziale modificazione idrogeo-logica del sito, in particolare a seguito della formazio-ne di diversi bacini acquiferi superficiali;

- risulta necessario verificare la visibilità dell’areadi cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazioneprincipali e da altri elementi sensibili presenti sia nel-l’immediato intorno sia a distanza dal sito;

- risulta necessario uno studio di coltivazione erecupero ambientale esauriente che preveda configura-zioni finali coerenti con il contesto;

- è necessario valutare con il dovuto approfondi-mento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, conl’indicazione della sostenibilità delle attività e i giusti-ficativi delle esigenze di mercato.

In considerazione delle criticità rilevate in corso diistruttoria si rende necessario che il proponente valuti eproponga soluzioni alternative, compresa l’opzionezero, tenendo nella debita considerazione, a fronte dellemotivazioni che sottendono la proposta progettuale, dagiustificare in funzione degli indirizzi regionali inmateria, i costi ambientali connessi. A tale scopo loStudio di Impatto Ambientale (SIA) dovrà contenerel’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, con-dotta con metodologia rigorosa e basata su di un siste-ma di supporto alle decisioni, in grado di rendere evi-denti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettualeproposta.

Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen-ti in materia, in ragione di quanto emerso nella faseistruttoria, dovrà contenere, in particolare:

1. analisi di soluzioni progettuali alternative, conparticolare riguardo alle modalità di prosecuzione dellacoltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alte-razione della morfologia dei luoghi che verrebbe adeterminarsi a seguito del completamento della coltiva-zione;

2. la descrizione e la valutazione degli impatti cau-sati dalla prosecuzione dell’attività, con particolareriferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzio-ne di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle piùopportune misure di mitigazione e, se necessarie, dicompensazione;

3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idro-geologiche del settore, al fine di evidenziare le modali-tà più opportune per il controllo delle acque dilavanti e

le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recet-tori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso lafalda profonda e le analisi sulle caratteristiche deldeflusso idrico sotterraneo;

4. l’indicazione delle opere e degli interventi oppor-tuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative,per il contenimento degli impatti visivi sia a breve chea lunga distanza;

5. l’analisi costi-benefici, con indicazione dellasostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato, anche in relazione agli interventi neces-sari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messain sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz-zo di tutti i materiali estratti.

Lo SIA dovrà essere corredato da:6. adeguati elaborati cartografici relativi all'indivi-

duazione e distinzione delle superfici a disposizionedella cava in oggetto e funzionalmente connesse all’at-tività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventualestoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamentodei materiali estratti e aree di servizio;

7. documentazione fotografica relativa allo statoattuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti diosservazione più significativi e sensibili;

8. idonee simulazioni grafiche tridimensionali dellamorfologia del sito e simulazioni fotografiche per lefasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quellapost recupero ambientale, con rappresentazioni pro-spettiche dai punti di osservazione più significativi esensibili;

9. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e direcupero ambientale;

10. piano di monitoraggio, in cui siano riportate leattività realizzate e residue, con precisa indicazione deiquantitativi e delle tipologie di materiali estratti e anco-ra da coltivare, dello stato di attuazione delle misure dimitigazione ambientale, dello stato di avanzamentodegli interventi di recupero morfologico e naturalisticonei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impattie Sistemi Informativi Ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le

motivazioni indicate in premessa, il “Progetto di colti-vazione e ripristino di una cava di materiale per costru-zioni ed opere civili”, in Comune di Serdiana, presen-tato dalla Società F.lli Pinna S.n.c.,

- di stabilire che la procedura di impatto ambientaledovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica dellapresente deliberazione. In caso di mancata attivazioneentro detto termine il Servizio SostenibilitàAmbientale, Valutazioni Impatto e Sistemi InformativiAmbientali (SAVI) procederà a darne comunicazione

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all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti dicompetenza.

Il Servizio Sostenibilità Ambientale, ValutazioneImpatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) prov-vederà alla comunicazione della presente deliberazioneai soggetti interessati al procedimento, a tutte leAmministrazioni competenti, anche in materia di con-trollo ambientale, e alla pubblicazione nel BollettinoUfficiale della Regione Autonoma della Sardegna(BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3settembre 2008, n. 46/7.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto di una cava di mate-riali inerti per costruzioni ed opere civili in LocalitàPranu Pirastru” nel comune di San Basilio.Proponente: Ditta Mascia Enrico s.n.c.

L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisceche la Ditta Mascia Enrico s.n.c. ha presentato l’istan-za di verifica di assoggettabilità a valutazione di impat-to ambientale nel novembre 2002, relativa all’interven-to denominato ”Progetto di una cava di materiali inertiin Loc. “Pranu Pirastru” nel comune di S. Basilio”. Ilprogetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, dicui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 alla delibe-razione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, èstato sottoposto alla procedura di verifica in adempi-mento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n.15/2002. La cava opera in regime di prosecuzione, aisensi dell’art 42 L. n. 30/1989.

La cava è ubicata in località “Pranu Pirastru”, in ter-ritorio del comune di S. Basilio, da cui dista circa 5 km,mentre circa 3 km dal centro abitato di Silius.

L’area interessata dall’attività occupa una superficiepari a 2.66 ha; rispetto alla volumetria di progetto paria 300.000 m3, in base ai dati aggiornati al 2008, risultache la volumetria residua è pari a 170.000 m3, da estrar-re nell’arco di 8 anni. Il materiale estratto (scisto) èimpiegato quale materia prima per la realizzazione dirilevati stradali, riempimenti e per la ripiena meccanicanella vicina miniera di Silius.

Il metodo di coltivazione del giacimento è imposta-to su tre gradoni di altezza compresa tra 7 e 10 metri epedata pari a 5 metri; per l’estrazione del materiale èprevisto l’impiego di una pala meccanica sia per losbancamento del fronte sia per carico sugli automezziadibiti al trasporto. Non sono previste aree destinateall’accumulo di scarti di lavorazione in quanto tutto ilmateriale estratto è impiegato nel ciclo produttivo.

Il progetto di recupero ambientale prevede il rimo-dellamento dei fronti di scavo mediante la riprofilaturadei gradoni, il successivo impianto di specie vegetali a

macchia mediterranea nelle pedate dei gradoni e ripetu-te semine di essenze erbacee nelle alzate.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, tenuto conto della prelimi-nare istruttoria della Task – Force Progemisa, haespresso il parere che il progetto non sia sottoposto allaulteriore procedura di VIA, a condizione che sianorispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel pro-getto da sottoporre a autorizzazione:

1. dovranno essere immediatamente intrapresi gliinterventi di recupero ambientale nelle aree dismessee/o abbandonate che ricadono all’interno della superfi-cie dichiarata nel progetto datato 1992, e aggiornato al2008, ed anche in tutte le restanti superfici limitrofeinteressate da attività di coltivazione pregressa e daiservizi annessi; le azioni di recupero dovranno essereattuate contestualmente e funzionalmente alle fasi disfruttamento del giacimento;

2. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte learee di cava, evitando la creazione di cumuli di mate-riali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature indisuso e quanto altro non necessario alla conduzionedell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivonegativo; a tal fine entro sei mesi dalla notifica dellapresente deliberazione si dovrà provvedere alla rimo-zione e avvio allo smaltimento/recupero dei mezzi nonpiù utilizzati;

3. la coltivazione della cava dovrà essere condottasecondo un cronoprogramma delle attività che dovràessere elaborato con cadenze annuali e sino alla conclu-sione dell’attività estrattiva autorizzata;

4. i gradoni operativi e finali dovranno essere con-tenuti in alzate non superiori a 8 metri;

5. durante le attività di coltivazione si dovranno pre-vedere sistemi di captazione (intercettazione) finalizza-ti all’immediato recupero di qualsiasi materiale inqui-nante sversato accidentalmente in superficie;

6. le attrezzature ed i mezzi meccanici impiegatidurante l’attività lavorativa dovranno essere dotati didispositivi di attenuazione del rumore, nel rispetto dellanormativa vigente;

7. dovrà essere predisposto un organico piano digestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luo-ghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degliinterventi di recupero ambientale ed evitare il deterio-ramento delle condizioni di protezione e stabilitàambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evita-ta ogni forma di pascolamento sino a completo recupe-ro pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi;

8. il recupero morfologico dovrà prevedere la ripro-filatura dei fronti di scavo con diminuzione della pen-denza, nonché il raccordo graduale con la sommità,evitando, in tal modo, passaggi netti e conferendo allestesse condizioni di stabilità permanente;

9. al termine dell'attività, la configurazione finaledell'area di cava dovrà garantire il corretto convoglia-mento delle acque superficiali verso i collettori natura-li;

10. in fase di recupero morfologico del sito si dovràevitare la formazione di qualsiasi depressione chepossa essere, anche potenzialmente, sede di ristagno

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idrico;11. al fine di favorire il recupero ambientale dei gra-

doni e la formazione di un substrato idoneo allo svilup-po degli apparati radicali delle piante, lo spessore dellaterra vegetale dovrà essere di almeno 50 cm;

12. al fine di aumentare il grado di biodiversità erinaturalizzazione, dovranno essere evitate le pianta-gioni monospecifiche o la netta prevalenza di una spe-cie; è invece da favorire l’uso di più specie semprever-di autoctone, previa analisi della coerenza con la vege-tazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione dellespecie legnose, arboree e arbustive, dovrà essere mista,alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme;

13. per gli interventi di rinverdimento e rinaturaliz-zazione, tutto il materiale di propagazione vegetaledovrà provenire da ecotipi locali, comprese le specieerbacee impiegate nelle semine/idrosemine, in coeren-za con l’obiettivo di conservazione della biodiversitàcome da Piano Forestale Ambientale Regionale;

14. per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze tra le specie arboree e arbustive;

15. in fase di predisposizione ed esecuzione degliinterventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavoridovrà essere costantemente supportata da personaleesperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche edi ingegneria naturalistica, al fine di verificare la con-formità ecologica delle specie e la corretta esecuzionepratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventidovranno essere effettuati in accordo con il ServizioTerritoriale Ispettorato Ripartimentale del CorpoForestale e di Vigilanza Ambientale competente per ilterritorio d'intervento;

16. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte leinfrastrutture funzionali alle attività di cava per il perio-do di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i resi-dui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro siapaesaggisticamente motivo di disturbo ambientale epaesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’effi-cienza di strade e piste utilizzate dai mezzi di cantiere,contermini all’area estrattiva.

Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre cheagli Enti competenti, copia del piano di monitoraggiodelle attività, anche in forma di “Relazione tecnica diaggiornamento" o "Stato di avanzamento dei lavori”,riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di colti-vazione autorizzato dall’Assessorato regionaledell’Industria.

Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e alServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria il progetto di recupero ambientale ade-guato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta del

Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA

l’intervento denominato ” Progetto di una cava di mate-riali inerti per costruzioni ed opere civili in LocalitàPranu Pirastru”, in comune di S. Basilio, presentatodalla Ditta Mascia Enrico s.n.c., a condizione che sianorispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad auto-rizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sulrispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto dicompetenza, il Servizio Attività Estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, il ServizioIspettorato Ripartimentale del CFVA di Cagliaridell’Assessorato Regionale della Difesadell’Ambiente, la Provincia di Cagliari e l’ARPAS;

- di stabilire che la durata dell’autorizzazione darilasciare dal Servizio Attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria non potràavere durata superiore a 5 anni;

- di stabilire che preliminarmente alla prosecuzionedell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono esse-re eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interes-sate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tuttele cave dismesse coltivate nel passato dal proponentenella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ulti-ma fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività dicava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI);

- di disporre che, qualora, entro 90 giorni dalla noti-fica della presente deliberazione, la Società non tra-smetta il nuovo progetto di recupero ambientale alServizio SAVI e al Servizio Attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimoadotterà i provvedimenti di competenza per la sospen-sione dell’attività estrattiva.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS)

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9settembre 2008, n. 48/12.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,

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comma 2 relativa al “Progetto di una cava di mate-riali calcarei per inerti e materiali di scogliera inlocalità Perdas Siddas”, nel comune di Villaputzu(Ca). Proponente: Ditta Solinas Giancarlo.

L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce chela Ditta Solinas Giancarlo ha presentato l’istanza diverifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato “Progetto di una cava di materiali calcareiper inerti e materiali di scogliera in località PerdasSiddas”, nel comune di Villaputzu (Ca). Il progetto,ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui allalettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazionedella Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è statosottoposto alla procedura di verifica in adempimentoall’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002.

La cava opera in regime di prosecuzione ai sensi art.42 della L.R. n. 30/1989.

L’area di cava, ubicata nel territorio del comune diVillaputzu, in località “Perdas Siddas”, a circa 7.5 Kmdall’abitato di Villaputzu, sulla base del progettoaggiornato al 2008, ha un’estensione di circa 3,47 etta-ri ed una volumetria, da estrarre nell’arco dei prossimi10 anni, pari a 86.500 m3, con una produzione mediaannua di 8.000 m3. Rispetto al progetto datato 1994,allegato alla istanza di verifica presentata nel 2002, èstata leggermente incrementata la superficie di coltiva-zione, precedentemente pari a 2.42.61 ettari e ridotta lavolumetria da 260.000 agli attuali 86.500 m3.

Il metodo di coltivazione è impostato con 2 gradoniunici discendenti, di altezza pari a circa 10 metri epedata di 6 metri, tramite impiego di mezzi meccanicie uso di esplosivo.

Il progetto di recupero ambientale prevede il rimo-dellamento dei gradoni, mediante la risagomatura e lafrastagliatura delle pareti e il successivo riempimentodegli scavi sia con materiale di sfrido proveniente dallacava che con detriti e materiali di risulta provenienti dademolizioni e scavi di opere edilizie, per consentire lasuccessiva copertura con il terreno vegetale preceden-temente asportato; seguirà la semina di specie erbaceee la piantumazione finale con specie arbustive ed arbo-ree autoctone.

Il Servizio SAVI, vista la pre-istruttoria della task-force Progemisa, considerati i modesti livelli di produ-zione dichiarati, sulla cui base risulta che dal 1959 al2008 sono stati estratti circa 45.000 m3 dei 260.000 ini-zialmente previsti, valutato che la cava è ubicata inun’area particolarmente sensibile sotto il profiloambientale e paesaggistico e che la documentazioneallegata alla istanza di verifica non ha permesso diescludere la presenza di potenziali impatti negativiriconducibili al proseguo dell’attività estrattiva, ritienedi dover concludere l’istruttoria con il parere di sotto-porre il progetto alla valutazione di impatto ambienta-le.

L’istruttoria ha permesso di rilevare in particolareche:

- il sito di cava ricade all’interno dell’ambito di pae-saggio denominato Salto di Quirra ad una distanza dicirca 1,3 km dal mare ed incluso nelle "aree naturali e

subnaturali" come delimitate dalla cartografia allegataal Piano Paesaggistico Regionale;

- l’attività estrattiva è ubicata su un versante collina-re inserito in un contesto vegetazionale boschivo a lati-foglie e prossima a superfici pianeggianti caratterizza-te da "aree ad utilizzazione agro-forestale" e, in parti-colare, da “colture erbacee specializzate, aree agrofore-stali, aree incolte”, come delimitati dalla cartografiaallegata al Piano Paesaggistico Regionale;

- il sito di cava è limitrofo al SIC ITB 000017 deno-minato "Stagni di Murtas e S’Acqua Durci", dai cuiconfini dista circa 400 metri;

- l’attività di estrazione è prossima alla zona umidaproposta Riserva Naturale denominata "Stagni diMurtas e S’Acqua Durci" (L.R. n. 31/1989), dai cuiconfini dista circa 500 metri;

- a circa 200 metri dall’area di cava è presenteun’area archeologica rappresentata dal NuragheS.Lorenzo;

- risulta necessario verificare la visibilità dell’areadi cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazioneprincipali e da altri elementi sensibili presenti sia nel-l’immediato intorno sia a distanza dal sito;

- risulta necessario uno studio di coltivazione erecupero ambientale esauriente che preveda configura-zioni finali coerenti con il contesto;

- considerati i livelli di produzione modesti è neces-sario valutare con il dovuto approfondimento il rappor-to costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione dellasostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato.

In considerazione delle criticità rilevate in corso diistruttoria si rende necessario che il proponente valuti eproponga soluzioni alternative, compresa l’opzionezero, tenendo nella debita considerazione, a fronte dellemotivazioni che sottendono la proposta progettuale, dagiustificare in funzione degli indirizzi regionali inmateria, i costi ambientali connessi. A tale scopo loStudio di Impatto Ambientale (SIA) dovrà contenerel’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, con-dotta con metodologia rigorosa e basata su di un siste-ma di supporto alle decisioni, in grado di rendere evi-denti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettualeproposta.

Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen-ti in materia, in ragione di quanto emerso nella faseistruttoria, dovrà contenere, in particolare:

1. analisi di soluzioni progettuali alternative, conparticolare riguardo alle modalità di prosecuzione dellacoltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alte-razione della morfologia dei luoghi che verrebbe adeterminarsi a seguito del completamento della coltiva-zione;

2. la descrizione e la valutazione degli impatti cau-sati dalla prosecuzione dell’attività, con particolareriferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzio-ne di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle piùopportune misure di mitigazione e, se necessarie, dicompensazione;

3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idro-geologiche del settore, al fine di evidenziare le modali-

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tà più opportune per il controllo delle acque dilavanti ele modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recet-tori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso lafalda profonda e le analisi sulle caratteristiche deldeflusso idrico sotterraneo;

4. l’indicazione delle opere e degli interventi oppor-tuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative,per il contenimento degli impatti visivi sia a breve chea lunga distanza;

5. l’analisi costi-benefici, con indicazione dellasostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigen-ze di mercato, anche in relazione agli interventi neces-sari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messain sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz-zo di tutti i materiali estratti.

Lo SIA dovrà essere corredato da:1. adeguati elaborati cartografici relativi all'indivi-

duazione e distinzione delle superfici a disposizionedella cava in oggetto e funzionalmente connesse all’at-tività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventualestoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamentodei materiali estratti e aree di servizio;

2. documentazione fotografica relativa allo statoattuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti diosservazione più significativi e sensibili;

3. idonee simulazioni grafiche tridimensionali dellamorfologia del sito e simulazioni fotografiche per lefasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quellapost recupero ambientale, con rappresentazioni pro-spettiche dai punti di osservazione più significativi esensibili;

4. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e direcupero ambientale; piano di monitoraggio, in cuisiano riportate le attività realizzate e residue, con preci-sa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di mate-riali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attua-zione delle misure di mitigazione ambientale, dellostato di avanzamento degli interventi di recupero mor-fologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa lafase di coltivazione.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di sottoporre alla procedura di VIA, per le motiva-

zioni indicate in premessa, l’intervento denominato“Progetto di una cava di materiali calcarei per inerti emateriali di scogliera in località Perdas Siddas”, nelcomune di Villaputzu (Ca), proposto dalla Ditta SolinasGiancarlo;

- di stabilire che la procedura di valutazione diimpatto ambientale dovrà essere attivata entro sei mesidalla notifica della presente deliberazione. In caso dimancata attivazione entro detto termine il Servizio

sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemiinformativi ambientali (SAVI) procederà a darne comu-nicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adem-pimenti di competenza;

- di stabilire che l’Assessorato regionaledell'Industria provveda alla verifica della sussistenzadelle condizioni di inattività superiore a tre anni ai finidell’avvio del procedimento di cessazione dell’attivitàestrattiva in esame, come indicato nella deliberazionedella Giunta regionale n. 37/14 del 25 settembre 2007relativa agli atti di indirizzo programmatico per il set-tore estrattivo.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9settembre 2008, n. 48/15.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa al “Progetto per la coltivazione diuna cava di granito in località Pinu Toltu” nel comu-ne di Calangianus. Proponente: Società SardinyaGraniti S.r.l.

L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce chela Società Sardinya Graniti S.r.l. ha presentato l’istanzadi verifica di assoggettabilità a valutazione di impattoambientale nel novembre 2002, relativa all’interventodenominato “Progetto per la coltivazione di una cava digranito in località Pinu Toltu” nel comune diCalangianus. Il progetto, ascrivibile alla categoria"cave e torbiere”, di cui al punto 8, lettera j), dell’alle-gato A1 della deliberazione della Giunta regionale n.5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura diverifica in adempimento all’art. 8, comma 2 della leggeregionale n.15/2002.

La cava in esame è ubicata nel territorio comunaledi Calangianus, in località “Pinu Toltu”, ad una distan-za di circa 8 km dall’abitato.

L’area interessata dall’attività di estrazione occupa-va in origine una superficie pari a 10,44 ettari, in segui-to alla realizzazione di una strada comunale che attra-versa parte dell’area di cava, la superficie di coltivazio-ne è stata ridotta di circa 2 ettari. Rispetto alla volume-tria di progetto, datato 2002, pari a 111.650 m3 daestrarre nell’arco di 20 anni, con una resa pari al 40%,in base ai dati aggiornati al 2008, risulta che la volume-tria residua è pari a 100.000 m3.

L’attività estrattiva prevede la coltivazione median-te l’impiego di esplosivo e di mezzi meccanici con unaconfigurazione a gradoni.

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Il progetto di recupero ambientale consiste nell’ade-guamento dei fronti di cava alla morfologia del terrenocircostante, nel modellamento delle discariche e deipiazzali di lavorazione, nel riempimento parziale dellearee di scavo, cui seguirà il rinverdimento con speciearbustive ed arboree.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, tenuto conto della istrutto-ria preliminare della task – force Progemisa, ha espres-so il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulte-riore procedura di VIA, a condizione che siano rispet-tate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto dasottoporre a autorizzazione:

1. dovranno essere immediatamente intrapresi gliinterventi di recupero ambientale nelle aree dismessee/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essereattuate contestualmente e funzionalmente alle fasi disfruttamento del giacimento;

2. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzionedelle attività estrattive dovranno essere obbligatoria-mente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi(granulati, elementi per pavimentazioni, semilavoratidecorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stra-dali, etc.); gli sfridi già accumulati nelle discariche, siainterne che esterne alle aree oggetto di scavi, dovrannoessere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfo-logico e per la restante quota parte reimpiegati negliutilizzi di cui sopra; inoltre, il rimodellamento e recu-pero ambientale potrà avvenire attraverso la frantuma-zione dei blocchi e degli informi di più grosse dimen-sioni da effettuarsi anche mediante il ricorso ad impian-ti mobili;

3. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte learee di cava, evitando o minimizzando la creazione didiscariche e di cumuli di materiali sparsi, l'accantona-mento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altronon necessario alla conduzione dell'attività che possacreare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal finedovranno essere adottate le seguenti misure:

a. entro sei mesi dalla notifica della presente delibe-razione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allosmaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati;

b. i blocchi lavorati, sia pure sotto misura, dovrannoessere accumulati ordinatamente in un unico settoreall’interno della cava;

c. si dovrà procedere all’organica sistemazione, inun’unica discarica interna al perimetro di cava, deglieventuali materiali lapidei inerti e di sfrido prodottidurante l’attività pregressa e attualmente dispersiall’interno del cantiere, evitando la diffusione di cumu-li di materiali sparsi. Per gli sfridi di futura produzione,destinati al riutilizzo, si dovrà individuare un’areainterna di stoccaggio provvisorio;

4. la coltivazione della cava dovrà essere condottasecondo un cronoprogramma delle attività che dovràessere elaborato con cadenze annuali e sino alla conclu-sione dell’attività estrattiva autorizzata;

5. al fine di consentire il riscontro periodico dellaconduzione delle attività estrattive, in termini di sfrut-tamento del giacimento e di recupero ambientale, dovràessere disposto un piano di monitoraggio in cui siano

riferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con pre-cisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materialiestratti e ancora da coltivare;

6. i gradoni operativi e finali dovranno essere con-tenuti in alzate non superiori a 8÷10 metri;

7. dovranno essere poste in essere le attività finaliz-zate all’immediato recupero di qualsiasi materialeinquinante sversato accidentalmente in superficie;

8. in fase di esercizio dovranno essere minimizzatigli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibra-zioni nel rispetto della normativa vigente, dotando imezzi meccanici di dispositivi di attenuazione delrumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le piùopportune misure e accorgimenti per contrastare l'im-patto acustico delle volate (es. temporizzazione dellavolata con detonatori elettrici, frazionamento dellacarica con l'uso di microritardi);

9. dovrà essere predisposto un organico piano digestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luo-ghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degliinterventi di recupero ambientale ed evitare il deterio-ramento delle condizioni di protezione e stabilitàambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evita-ta ogni forma di pascolamento sino a completo recupe-ro pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi;

10. il deposito e il riutilizzo degli scarti di lavorazio-ne nelle fasi di riempimento e rimodellamento morfo-logico, dovrà avvenire secondo gli indirizzi del D.Lgs.n. 117/2008, che prevede la predisposizione di un pianodi gestione e di caratterizzazione dei materiali secondole indicazioni degli allegati I e II;

11. al termine dell'attività, la configurazione finaledell'area di cava dovrà garantire il corretto convoglia-mento delle acque superficiali verso i collettori natura-li;

12. il recupero morfologico dovrà prevedere lariprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione dellapendenza e smussamento del ciglio superiore di ognisingola scarpata, nonché il raccordo graduale con lasommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e confe-rendo alle stesse condizioni di stabilità permanente;

13. al fine di favorire il recupero ambientale dei gra-doni e la formazione di un substrato idoneo allo svilup-po degli apparati radicali delle piante, dovrà essereeffettuata una iniziale scarificazione meccanica dellapedata del gradone; al di sopra della superficie scarifi-cata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale,dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi dipezzatura minuta; lo spessore finale del substrato edella terra vegetale dovrà essere di almeno 80 cm;

14. al fine di aumentare il grado di biodiversità erinaturalizzazione, dovranno essere evitate le pianta-gioni monospecifiche o la netta prevalenza di una spe-cie; è invece da favorire l’uso di più specie semprever-di autoctone, previa analisi della coerenza con la vege-tazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione dellespecie legnose, arboree ed arbustive, dovrà esseremista, alternata ed irregolare, il più possibile naturali-forme;

15. per gli interventi di rinverdimento e rinaturaliz-zazione, tutto il materiale di propagazione vegetale

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dovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza conl’obiettivo di conservazione della biodiversità come daPiano Forestale Ambientale Regionale;

16. per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze tra le specie arboree e arbustive;

17. in fase di predisposizione ed esecuzione degliinterventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavoridovrà essere costantemente supportata da personaleesperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche edi ingegneria naturalistica, al fine di verificare la con-formità ecologica delle specie e la corretta esecuzionepratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventidovranno essere effettuati in accordo con il ServizioTerritoriale Ispettorato Ripartimentale del CorpoForestale e di Vigilanza Ambientale competente per ilterritorio d'intervento;

18. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte leinfrastrutture funzionali alle attività di cava per il perio-do di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i resi-dui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro siapaesaggisticamente motivo di disturbo ambientale epaesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’effi-cienza di strade e le piste utilizzate dai mezzi di cantie-re, e tutte le aree compromesse dall’area estrattiva.

Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre cheagli Enti competenti, copia del piano di monitoraggiodelle attività, anche in forma di “relazione tecnica diaggiornamento" o "stato di avanzamento dei lavori”,riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di colti-vazione autorizzato dall’Assessorato regionaledell’Industria.

Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e alServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria il progetto di recupero ambientale ade-guato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate.

Nel progetto di recupero ambientale dovranno esse-re quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esi-stenti, la quota parte da destinare al reimpiego per ilrimodellamento morfologico e la riqualificazione delsito di cava e la quota parte da destinare ad altri impie-ghi.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali (SAVI).

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA

l’intervento denominato ”Progetto per la coltivazionedi una cava di granito in località Pinu Toltu” nel comu-

ne di Calangianus, presentato dalla società SardinyaGraniti S.r.l., a condizione che siano recepite nel pro-getto le prescrizioni descritte in premessa, sul rispettodelle quali dovranno vigilare, per quanto di competen-za, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessoratoregionale dell’Industria, il Servizio IspettoratoRipartimentale del C.F.V.A. di Olbia-Tempiodell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,la provincia di Olbia-Tempio e l’ARPAS;

- di stabilire che la durata dell’autorizzazione darilasciare dal Servizio attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria non potràavere durata superiore a 5 anni;

- di stabilire che preliminarmente alla prosecuzionedell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono esse-re eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interes-sate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tuttele cave dismesse coltivate nel passato dal proponentenella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ulti-ma fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività dicava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI);

- di disporre che, qualora, entro 60 giorni dalla noti-fica della presente deliberazione, la società non tra-smetta il progetto di recupero ambientale al ServizioSAVI e al Servizio attività estrattive dell’Assessoratoregionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i prov-vedimenti di competenza per la sospensione dell’attivi-tà estrattiva;

- di dare mandato all’Assessore dell’Industria, diconcerto con l’Assessore della Difesa dell’Ambiente,di favorire le attività consortili di recupero e di valoriz-zazione degli scarti di cava anche incentivando l’abbat-timento dei costi energetici mediante l’utilizzo di fontienergetiche rinnovabili.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE16 settembre 2008, n. 50/14.Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della

L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8,comma 2 relativa a “Autorizzazione all'esercizio dicava e ripristino ambientale per rocce ornamentalidestinate alla produzione di blocchi e lastre in loca-lità Nelva”, comune di Arzachena. Proponente:

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Società Virginio s.r.l.L'Assessore della Difesa dell'Ambiente, con nota n.

2167/gab del 12.9.2008, riferisce che la SocietàVirginio s.r.l. ha presentato l’istanza di verifica diassoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nelnovembre 2002, relativa all’intervento denominato“Autorizzazione all'esercizio di cava e ripristinoambientale per rocce ornamentali destinate alla produ-zione di blocchi e lastre, in località Nelva”, comune diArzachena. Il progetto, ascrivibile alla categoria “cavee torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegatoA1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di veri-fica in adempimento all’art. 8, comma 2, della leggeregionale n. 15/2002.

La cava in esame è ubicata nel territorio comunaledi Arzachena, in località “Nelva”, a sud-ovest del cen-tro abitato e ad una distanza di circa 9 km. L’attivitàestrattiva avviene principalmente mediante l’impiegodi mezzi meccanici, con eventuale uso di esplosivo, etaglio delle bancate mediante filo diamantato. Lasuperficie totale dichiarata dal proponente è di circa 13ettari, suddivisa in circa 8 ettari di aree di scavo, 4 etta-ri occupati dalle discariche e circa 0,22 ettari di piazza-li e viabilità.

La volumetria totale del progetto, presentato nel2002, è pari a 62.025 m3, con una resa del 60% e unavolumetria dei blocchi commerciabili pari a 37.239 m3.Sulla base delle informazioni aggiornate al 2008, lavolumetria residua totale è pari a circa 50.000 m3.

Il progetto di recupero ambientale prevede interven-ti di rimodellamento, riporto di terreno vegetale e rin-verdimento delle aree di scavo e delle discariche oltreal recupero delle aree accessorie e di stoccaggio prov-visorio dei materiali estratti. Per la rinaturalizzazionesono previste specie arbustive e arboree e interventi ditipo agronomico con semina di miscugli di specie erba-cee.

In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa pre-sente che il Servizio SAVI, tenuto conto della prelimi-nare istruttoria della task-force Progemisa, esaminati icontenuti della documentazione tecnica presentata nel2002, integrata nel 2007 ed aggiornata nel 2008, consi-derate le caratteristiche complessive del progetto inesame, ha espresso il parere che lo stesso non sia sotto-posto alla ulteriore procedura di VIA, a condizione chesiano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nelprogetto da sottoporre ad autorizzazione:

1. dovranno essere immediatamente intrapresi gliinterventi di recupero ambientale nelle aree dismessee/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essereattuate contestualmente e funzionalmente alle fasi disfruttamento del giacimento;

2. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzionedelle attività estrattive dovranno essere obbligatoria-mente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi(granulati, elementi per pavimentazioni, semilavoratidecorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stra-dali, etc.);

3. gli sfridi già accumulati nelle discariche dovran-

no essere riutilizzati per il rimodellamento morfologicoe, per la restante quota parte, reimpiegati a fini produt-tivi e di servizio; inoltre, il rimodellamento e il recupe-ro ambientale potrà avvenire anche attraverso la frantu-mazione dei blocchi e degli informi di più grossedimensioni da effettuarsi mediante il ricorso ad impian-ti mobili;

4. al termine dell'attività, la configurazione finaledell'area di cava dovrà garantire il corretto convoglia-mento delle acque superficiali verso i collettori natura-li;

5. il deposito e il riutilizzo degli scarti di lavorazio-ne nelle fasi di riempimento e rimodellamento morfo-logico, dovrà avvenire secondo gli indirizzi del D.Lgs.n. 117/2008, che prevede la predisposizione di un pianodi gestione e di caratterizzazione dei materiali secondole indicazioni degli allegati I e II;

6. dovrà essere predisposto un organico piano digestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luo-ghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degliinterventi di recupero ambientale ed evitare il deterio-ramento delle condizioni di protezione e stabilitàambientale raggiunte;

7. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte learee di cava, evitando o minimizzando la creazione didiscariche e di cumuli di materiali sparsi, l'accantona-mento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altronon necessario alla conduzione dell'attività che possacreare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal finedovranno essere adottate le seguenti misure:

a. entro sei mesi dalla notifica della presente delibe-razione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allosmaltimento o recupero dei mezzi non più utilizzati;

b. i blocchi lavorati, sia pure sotto misura, dovrannoessere accumulati ordinatamente in un unico settoreall’interno della cava;

c. si dovrà procedere all’organica sistemazione, inun’unica discarica interna al perimetro di cava, deglieventuali materiali lapidei inerti e di sfrido prodottidurante l’attività pregressa e attualmente dispersiall’interno del cantiere, evitando la diffusione di cumu-li di materiali sparsi;

d. per gli sfridi di futura produzione, destinati al riu-tilizzo, si dovrà individuare un’area interna di stoccag-gio provvisorio;

8. le operazioni di coltivazione e recupero dellacava dovranno essere condotte secondo un cronopro-gramma delle attività che dovrà essere elaborato concadenze annuali e sino alla conclusione dell’attivitàestrattiva autorizzata;

9. al fine di consentire il riscontro periodico dellaconduzione delle attività estrattive, in termini di sfrut-tamento del giacimento e di recupero ambientale, dovràessere disposto un piano di monitoraggio in cui sianoriferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con pre-cisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materialiestratti e ancora da coltivare;

10.dovranno essere poste in essere le attività finaliz-zate all’immediato recupero di qualsiasi materialeinquinante sversato accidentalmente;

11.in fase di esercizio dovranno essere minimizzati

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gli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibra-zioni nel rispetto della normativa vigente, dotando imezzi meccanici di dispositivi di attenuazione delrumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le piùopportune misure e accorgimenti per contrastare l'im-patto acustico delle volate (es. temporizzazione dellavolata con detonatori elettrici, frazionamento dellacarica con l'uso di microritardi);

12.in fase di rimodellamento morfologico dell'area,gli interventi dovranno garantire transizioni gradualisotto l'aspetto morfologico, pedologico e naturalistico,evitando sia le variazioni nette tra le aree modificate equelle già recuperate o allo stadio originario, sia la for-mazione di scarpate ripide e facilmente assoggettabiliai fenomeni di erosione e ruscellamento superficiale;

13.contestualmente o successivamente ai rimodella-menti morfologici, nelle aree da rinverdire dovrà esse-re eseguita una preparazione preliminare delle superfi-ci mediante la realizzazione di uno strato drenante inpietrame di scarto e successivo apporto di terra vegeta-le idonea, per uno spessore complessivo del substratonon inferiore a 80 cm, tale da sostenere la rigenerazio-ne del suolo e della vegetazione;

14.al fine di aumentare il grado di biodiversità erinaturalizzazione, dovranno essere evitate le pianta-gioni monospecifiche o la netta prevalenza di una spe-cie; è invece da favorire l’uso di più specie semprever-di autoctone, previa analisi della coerenza con la vege-tazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione dellespecie legnose, arboree ed arbustive, dovrà esseremista, alternata ed irregolare, il più possibile naturali-forme;

15.per gli interventi di rinverdimento e rinaturaliz-zazione, tutto il materiale di propagazione vegetaledovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza conl’obiettivo di conservazione della biodiversità come daPiano Forestale Ambientale Regionale;

16.per almeno due anni dall’impianto del materialevegetale vivo, e comunque sino al completo affranca-mento delle piantine e delle erbe introdotte artificial-mente, si dovrà provvedere alle necessarie cure coltu-rali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualorasi riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven-ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimen-to delle fallanze tra le specie arboree e arbustive;

17.in fase di predisposizione ed esecuzione degliinterventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavoridovrà essere costantemente supportata da personaleesperto, al fine di verificare la rispondenza ecologicadelle specie e la corretta esecuzione pratica delle operea verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essereeffettuati in accordo con il Servizio TerritorialeIspettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e diVigilanza Ambientale competente per il territorio d'in-tervento;

18.a fine lavori dovranno essere smantellate tutte leinfrastrutture funzionali alle attività di cava per il perio-do di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i resi-dui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro siapaesaggisticamente motivo di disturbo ambientale epaesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’effi-

cienza di strade e le piste utilizzate dai mezzi di cantie-re, e tutte le aree compromesse dall’area estrattiva.

Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre cheagli Enti competenti, copia del piano di monitoraggiodelle attività, anche in forma di “Relazione tecnica diaggiornamento” o “Stato di avanzamento dei lavori”,riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di colti-vazione autorizzato dall’Assessorato regionaledell’Industria.

Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e alServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria un nuovo progetto di recupero ambienta-le adeguato ai contenuti delle prescrizioni sopra ripor-tate. Nel progetto di recupero ambientale dovrannoessere quantificate, inoltre, per le discariche di sfridiesistenti, la quota parte da destinare al reimpiego per ilrimodellamento morfologico e la riqualificazione delsito di cava e la quota parte da destinare ad altri impie-ghi.

Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesadell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale haespresso il parere favorevole di legittimità, proponealla Giunta regionale di far propria la proposta delServizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti esistemi informativi ambientali.

La Giunta regionale, condividendo quanto propostoe rappresentato dall'Assessore della Difesadell'Ambiente

Delibera- di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA

l’intervento denominato “Autorizzazione all'eserciziodi cava e ripristino ambientale per rocce ornamentalidestinate alla produzione di blocchi e lastre, in localitàNelva”, comune di Arzachena, presentato dalla SocietàVirginio s.r.l., a condizione che siano rispettate e rece-pite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le pre-scrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle qualidovranno vigilare, per quanto di competenza, ilServizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionaledell’Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale delCFVA di Olbia-Tempio dell’Assessorato regionaledella Difesa dell’Ambiente, la Provincia di Olbia-Tempio e l’ARPAS;

- di stabilire che la durata dell’autorizzazione darilasciare dal Servizio Attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria non potràavere durata superiore a 5 anni;

- di stabilire che preliminarmente alla prosecuzionedell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono esse-re eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interes-sate dalla coltivazione nonché eventualmente di tutte lecave dismesse coltivate nel passato dal proponentenella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ulti-ma fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione;

- di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acqui-sire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previstidalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività dicava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilitàambientale, valutazione impatti e sistemi informativiambientali (SAVI);

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- di disporre che, qualora, entro 60 giorni dalla noti-fica della presente deliberazione, la Società non tra-smetta il nuovo progetto di recupero ambientale alServizio SAVI e al Servizio Attività estrattivedell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimoadotterà i provvedimenti di competenza per la sospen-sione dell’attività estrattiva.

Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazionedella presente deliberazione ai soggetti interessati alprocedimento, a tutte le Amministrazioni competenti,anche in materia di controllo ambientale, e alla pubbli-cazione nel Bollettino Ufficiale della RegioneAutonoma della Sardegna (BURAS).

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE19 dicembre 2008, n. 72/12.Direttiva 91/676 /CEE relativa alla protezione

delle acque dall’inquinamento provocato dai nitratiprovenienti da fonti agricole. Modifiche alProgramma d’Azione per la zona vulnerabile danitrati di origine agricola di Arborea approvato conDelib.G.R. n. 14/17 del 4 aprile 2006.

L'Assessore della Difesa dell’Ambiente, di concertocon l’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale ricorda alla Giunta che con la deliberazionen. 1/12 del 18.1.2005 è stata designata vulnerabile danitrati di origine agricola una superficie di 55 Kmqricadente interamente nel Comune di Arborea e che conla successiva deliberazione n. 14/17 del 4.4.2006 èstato approvato il Programma d’Azione per la ZonaVulnerabile da Nitrati (ZVN) di origine agricola diArborea.

L’Assessore della Difesa dell’Ambiente riferisceche il paragrafo 11 del Programma d’azione reca lestrategie di gestione degli effluenti zootecnici per il rie-quilibrio del rapporto agricoltura – ambiente.

L’Assessore segnala in proposito la necessità diadottare alcuni adeguamenti alle disposizioni delProgramma d’Azione riguardo alle modalità per il trat-tamento dei liquami, già previste alla lett. c) del para-grafo 11 sopra citato “raccolta e trattamento dei liqua-mi nell’esistente sistema fognario - depurativo centra-lizzato di acque reflue urbane di Arborea gestita dalGestore Unico del Servizio Idrico Integrato (SII)Abbanoa S.p.A.”,

In particolare, per la conduzione di tale sistema, lalett. c ) prevede che, a cura dell’azienda siano effettua-ti pretrattamenti tendenti ad eliminare la frazione soli-da (croste, paglia, sabbie, etc.) per ottenere un refluosufficientemente fluido per il successivo invio, attra-verso pompaggio in condotte fognarie, all’impianto didepurazione centralizzato di acque reflue urbane diArborea.

L’Assessore ritiene opportuno, tra le modalità di cui

alla sopra citata lett. c), l’introduzione della possibilitàdi effettuare il pretrattamento, oltre che presso ogniazienda, nel caso di conferimento diretto in fognatura,anche presso l’impianto di separazione-recupero postonell’area dell’impianto depurativo centralizzato diacque reflue urbane di Arborea, al fine del recuperodella materia separata da parte di ogni azienda conferi-trice dell’effluente previo apposito accordo con ilGestore del SII.

Per tale fine, l’Assessore sottolinea che il predettoimpianto di pretrattamento deve essere destinato alrecupero ai sensi dell’art. 181 del D.Lgs. n. 152/2006che stabilisce tra l’altro che “ai fini di una correttagestione dei rifiuti le pubbliche amministrazioni favo-riscono la riduzione dello smaltimento finale dei rifiutiattraverso: a) il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio;b) le altre forme di recupero per ottenere materia primasecondaria dai rifiuti”.

La frazione solida residua derivante dal suddettopretrattamento di recupero può assumere la qualità disottoprodotto se destinata a un successivo utilizzo, adesempio come lettiere o compost, in quanto pienamen-te corrispondente alla definizione di sottoprodotto datadall’art. 183, lett. n), del D.Lgs. n. 152/2006.

L’Assessore, pertanto, evidenzia che le aziendeagricole e di allevamento coinvolte ed il Gestore del-l’impianto di recupero dovranno stipulare appositiaccordi formali al fine dello svolgimento del servizio direcupero e ritiene pertanto di proporre apposita modifi-ca integrativa alla lett. c) del paragrafo 11 delProgramma d’Azione della ZVN di Arborea come diseguito riferita: al paragrafo 11 nella lett. c) dopo leparole “..attraverso pompaggio in condotte fognarie,all’impianto di depurazione centralizzato di acquereflue urbane di Arborea” è aggiunto il seguente capo-verso: “Il pretrattamento tendente ad eliminare la fra-zione solida (croste, paglia, sabbie, etc.) può essereeffettuato anche mediante utilizzo di apposito impiantodi recupero posto nell’area dell’impianto depurativocentralizzato di acque reflue urbane di Arborea, ed a talfine:

- le aziende agricolo-zootecniche dovranno sotto-scrivere apposito accordo formale con il Gestore del-l’impianto destinato al recupero dei sottoprodotti, deri-vanti dal refluo aziendale misto conferito con autobot-te, nel quale accordo, verificata la rispondenza aglistandard qualitativi richiesti per l’utile impiego nonchéalle norme tecniche e di sicurezza, deve essere attesta-ta la destinazione del sottoprodotto ad effettivo utilizzonelle aziende mediante dichiarazione del produttore,controfirmata dal titolare dell'azienda agricolo-zootec-nica dove avviene l'effettivo utilizzo;

- le aziende agricole e/o zootecniche dovranno sot-toscrivere apposito impegno al ritrasporto nelle rispet-tive aziende agricole o di allevamento e specifico impe-gno al riutilizzo del sottoprodotto nelle stesse aziende.L'utilizzo del sottoprodotto non deve comportare perl'ambiente o la salute condizioni peggiorative rispetto aquelle delle normali attività produttive e devono essererispettate le condizioni di divieto e limitazioni d’usopreviste dal presente Programma d’azione.

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In caso di conferimento mediante autobotte senzacontestuale sottoscrizione e impegno al ritrasporto,recupero e riutilizzo del sottoprodotto, le aziende agri-cole e zootecniche sono tenute al pagamento della tarif-fa derivante dalla qualità del refluo conferito, aumenta-ta del costo del servizio di smaltimento successivo deirifiuti derivanti dal processo di separazione della fra-zione solida”.

La Giunta regionale, condividendo quanto rappre-sentato e proposto dall’Assessore della Difesadell’Ambiente di concerto con l’Assessoredell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, constatatoche il Direttore Generale dell’Assessorato della Difesadell’Ambiente ha espresso il parere favorevole di legit-timità sulla proposta in esame

Deliberadi modificare come segue il Programma d’azione

per la Zona vulnerabile da nitrati di origine agricola diArborea approvato con la deliberazione della Giuntaregionale n. 14/17 del 4.4.2006: al paragrafo 11 nellalett. c) dopo le parole “…attraverso pompaggio in con-dotte fognarie, all’impianto di depurazione centralizza-to di acque reflue urbane di Arborea” è aggiunto ilseguente capoverso:

“Il preliminare pretrattamento tendente ad elimina-re la frazione solida (croste, paglia, sabbie, etc.) puòessere effettuato anche mediante utilizzo di appositoimpianto di recupero posto nell’area dell’impiantodepurativo centralizzato di acque reflue urbane diArborea, ed a tal fine:

- le aziende agricolo-zootecniche dovranno sotto-scrivere apposito accordo formale con il Gestore del-l’impianto destinato al recupero dei sottoprodotti, deri-vanti dal refluo aziendale misto conferito con autobot-te, nel quale accordo, verificata la rispondenza aglistandard qualitativi richiesti per l’utile impiego nonchéalle norme tecniche e di sicurezza, deve essere attesta-ta la destinazione del sottoprodotto ad effettivo utilizzonelle aziende mediante dichiarazione del produttore,controfirmata dal titolare dell'azienda agricolo-zootec-nica dove avviene l'effettivo utilizzo;

- le aziende agricole e/o zootecniche dovranno sot-toscrivere apposito impegno al ritrasporto nelle rispet-tive aziende agricole o di allevamento e specifico impe-gno al riutilizzo del sottoprodotto nelle stesse aziende.L'utilizzo del sottoprodotto non deve comportare perl'ambiente o la salute condizioni peggiorative rispetto aquelle delle normali attività produttive e devono essererispettate le condizioni di divieto e limitazioni d’usopreviste dal presente Programma d’azione.

In caso di conferimento mediante autobotte senzacontestuale sottoscrizione e impegno al ritrasporto,recupero e riutilizzo del sottoprodotto, le aziende agri-cole e zootecniche sono tenute al pagamento della tarif-fa derivante dalla qualità del refluo conferito, aumenta-ta del costo del servizio di smaltimento successivo deirifiuti derivanti dal processo di separazione della fra-zione solida”.

Le disposizioni modificative del Programma d’azio-ne per la Zona vulnerabile da nitrati di origine agricola

di Arborea entrano in vigore alla data di pubblicazionedella presente deliberazione sul BURAS.

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Viceresidente

Mannoni

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE20 dicembre 2008, n. 73/7.D.Lgs. n. 152/2006, art. 199. Approvazione del

Piano regionale di gestione dei rifiuti - Sezione rifiu-ti urbani.

L'Assessore della Difesa dell’Ambiente, con nota n.3323 del 18.12.2008, ricorda che con la deliberazionen. 21/59 del 8.4.2008 la Giunta regionale ha adottato ilPiano regionale di gestione dei rifiuti – sezione rifiutiurbani.

Il Piano è stato elaborato da un gruppo di lavorointerno della Direzione Generale della Difesadell’Ambiente, coadiuvato dalle collaborazioni esternedi figure accademiche e professionali che hanno inte-grato le competenze interne.

Il gruppo di lavoro si è confrontato con i funzionaridelle Province, appositamente delegati, sull’imposta-zione del lavoro inerente la costruzione degli scenarifuturi sull’articolazione anche gestionale del servizio digestione integrata dei rifiuti, al fine di pervenire ad unaconfigurazione condivisa e partecipata.

Il Piano costituisce un profondo aggiornamento del-l’originario Piano di gestione dei rifiuti del 1998,tenendo conto di obiettivi strategici innovativi nonchédella nuova configurazione istituzionale degli Entilocali:

- l’istituzione di nuove Province, che richiede unarivisitazione della programmazione regionale in mate-ria di rifiuti, stante le funzioni ad esse attribuite dallanormativa statale;

- il riordino delle Comunità Montane e dei ConsorziIndustriali, individuati dal Piano regionale del 1998come Enti sovracomunali titolari degli impianti consor-tili di trattamento/smaltimento di rifiuti urbani.

L’Assessore della Difesa dell’Ambiente rappresentache la redazione del nuovo Piano è frutto di una appro-fondita analisi dell’attuale situazione organizzativa delsistema regionale di trattamento dei rifiuti, del futuroassetto impiantistico e logistico alla luce degli ambizio-si obiettivi che la Giunta regionale ha voluto dare allaraccolta differenziata e alla riduzione della produzionedi rifiuti, nonché delle innovazioni tecniche e organiz-zative che oggi rappresentano lo stato dell’arte in mate-ria di trattamento finale dei rifiuti.

Il documento di Piano è impostato sul concetto digestione integrata dei rifiuti, posto a fondamento dellanuova direttiva comunitaria del Parlamento europeo edel Consiglio Ue n. 2008/98/Ce. Come riportato nellamedesima direttiva, il ciclo di gestione dei rifiuti deveessere innanzitutto fondato sulla riduzione della produ-zione dei rifiuti.

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A tal proposito il Piano prevede la redazione di unapposito programma attuativo, così come richiestonella stessa direttiva. Altre iniziative finalizzate allariduzione sono:

- raccolte domiciliari dei rifiuti per limitare i confe-rimenti impropri di rifiuti speciali nel circuito dei rifiu-ti urbani;

- circuiti di raccolta dedicati per rifiuti speciali daattività produttive o di servizio in ambito urbano; - pro-gramma di sensibilizzazione, monitoraggio e controlloa livello di singolo Comune;

- penalizzazioni tariffarie per i Comuni in relazioneagli obiettivi di contenimento stabiliti in funzione dellecaratteristiche dei Comuni (vocazione turistica, consi-stenza demografica, polo di attrazione per le areevaste);

- il passaggio dalla tassa alla tariffa;- interventi per promuovere l’utilizzo di beni a mag-

gior vita utile e minore produzione di rifiuti;- interventi di riduzione, recupero imballaggi e pro-

mozione di manufatti ottenuti con materiale riciclato.La seconda fase della gestione integrata del rifiuto

costituisce il vero cardine della pianificazione dei rifiu-ti, ovvero la progettazione di raccolte differenziate adalta efficienza, che consentano di intercettare già alivello domiciliare frazioni di rifiuto (frazione organi-ca, carta, cartone, plastica, vetro, alluminio, legno) abasso grado di impurità, da inviare direttamente al rici-clo; solo con un’attenta progettazione è possibile rag-giungere gli obiettivi di raccolta differenziata, che ven-gono fissati nella soglia del 65%, in modo imperativo,e al 70%, come obiettivo d’indirizzo, della produzionecomplessiva dei rifiuti, da raggiungersi nel quinquen-nio 2008-2012. L’Assessore ricorda che in questi annila Sardegna è passata da un livello di raccolta differen-ziata del 2,8% del 2002 ad una percentuale di raccoltadifferenziata di circa il 28% al 2007. Al fine di incenti-vare ulteriormente la raccolta differenziata, sino a con-seguire i seguenti obiettivi:

- 40 % al 31.12.2008,- 50 % al 31.12.2009,- 60 % al 31.12.2010,- 65 % al 31.12.2011,- 70 % al 31.12.2012.il Piano prevede i seguenti interventi:- raccolte domiciliari estese alle utenze domestiche

e specifiche dei territori comunali;- realizzazione di almeno un ecocentro per ogni

Comune;- il passaggio dalla tassa alla tariffa;- individuazione di target a livello comprensoriale e

comunale con conseguenti meccanismi di premialità-penalità;

- programma di sensibilizzazione, monitoraggio econtrollo a livello di singolo Comune.

Altro pilastro della gestione integrata dei rifiuti èl’implementazione del recupero di materia dai rifiutiattraverso:

- la realizzazione di almeno un impianto di compo-staggio per territorio provinciale, anche adeguando lelinee di biostabilizzazione esistenti;

- la promozione del recupero del compost attraver-so accordi di programma con gli utilizzatori (Coldirettie Ente Foreste) e i produttori;

- la revisione dell’accordo di programma con ilCONAI;

- l’attuazione di interventi sulle esistenti piattaformedi prima valorizzazione dei materiali provenienti dallaraccolta differenziata, e la progettazione di nuovi inter-venti, per creare impresa e lavoro in Sardegna;

- il sostegno ai centri riciclo degli imballaggi esi-stenti in Sardegna;

- la costituzione di un sistema integrato regionaleper il recupero dei rifiuti da apparecchiature elettricheed elettroniche;

- il monitoraggio dell’attuazione dell’accordo diprogramma stipulato con il COBAT e la promozione dialtri accordi con gli altri consorzi obbligatori;

- la promozione degli acquisti verdi da parte dellepubbliche amministrazioni;

- la massimizzazione del recupero del biostabilizza-to nei ripristini ambientali e delle scorie di combustio-ne nel comparto industriale.

Infine il Piano regionale, alla luce delle elevate per-centuali di raccolta differenziata da raggiungere attri-buisce un’importanza marginale allo smaltimento, cheriguarderà una quota ridotta del rifiuto urbano. In par-ticolare le analisi eseguite hanno portato ad affermareche, stante i divieti di conferimento in discarica di rifiu-ti ad alto potere calorifico, la frazione secca residuapotrà essere direttamente sottoposta a termovalorizza-zione, riducendo il conferimento in discarica ai rifiutida spazzamento stradale e gli scarti dei trattamenti non-ché ad altre frazioni di rifiuto trattato.

A tal proposito l’Assessore sottolinea che il Pianoha anche esaminato e valutato, sotto l’aspetto degliimpatti ambientali e dell’assetto tariffario finale, cin-que diversi scenari relativi agli impianti necessari perconsentire lo smaltimento finale della frazione non rici-clabile. Questo ha comportato l’esame comparato dimolteplici variabili e la pesatura dei diversi parametriambientali ed economici in gioco, dando priorità allamigliore qualità ambientale, per giungere alla redazio-ne di una valutazione finale che viene riassunta nelRapporto ambientale che accompagna il Piano e checostituisce il documento guida per lo svolgimento dellaValutazione ambientale strategica.

Alla luce degli studi effettuati il Piano regionaledefinisce uno schema impiantistico di riferimentocaratterizzato dall’individuazione di due centri di ter-movalorizzazione, di cui uno già esistente e da adegua-re ed uno, per l’area centro nord, da inserire preferibil-mente in un impianto di potenza già esistente. Questaconfigurazione prevede inoltre l’adeguamento dell’im-pianto esistente a Macomer almeno per la gestione deltransitorio necessario per il raggiungimento della con-figurazione a regime. In questi impianti, con annessediscariche di servizio, sarà conferito il secco residuoprodotto dalle aree servite, ed essi saranno sufficientialla valorizzazione del secco intercettato con le raccol-te differenziate ad alta efficienza, anche in assenza delpretrattamento.

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Dal punto di vista gestionale, il Piano prevede l’isti-tuzione di un unico Ambito Territoriale Ottimale coin-cidente con l’intero territorio regionale, con conse-guente individuazione di un’unica Autorità d’ambitocui sarà affidato il servizio regionale integrato digestione dei rifiuti urbani (costituito dall’insieme deiservizi pubblici di raccolta, trasporto, recupero e smal-timento dei rifiuti), ottenendo la semplificazione delsistema organizzativo attualmente incentrato su unapluralità di enti di riferimento. L’Autorità prenderà incarico gli impianti pubblici di trattamento/smaltimentodei rifiuti e ne garantirà l’affidamento della gestionemediante procedure ad evidenza pubblica. Il Pianoindividua inoltre, in base a criteri di efficacia ed econo-micità, due livelli di gestione integrata, coordinatidall’Autorità d’ambito regionale:

- il livello provinciale per l’organizzazione dellafase di raccolta e trasporto dei materiali, in cui avrannoun ruolo preponderante le Province e gli Enti Locali;

- il livello regionale per la gestione della filiera delrecupero e della filiera del trattamento/smaltimento delrifiuto residuale, attraverso le fasi di termovalorizza-zione, garantendo la determinazione di una tariffa, rap-portata a tali lavorazioni, unica per tutto l’ambito regio-nale e la minimizzazione del ricorso allo smaltimentoin discarica.

L’Assessore rappresenta che già dal mese di marzo2008 è stato deliberato dalla Giunta e depositato pressola competente Commissione del Consiglio regionale,un disegno di legge relativo alla proposta d’istituzionedell’ATO dei rifiuti e alla relativa attribuzione dellecompetenze.

Infine, l’Assessore precisa che il Piano regionaleriporta i nuovi criteri per l'individuazione, da partedelle Province, delle aree idonee e non idonee alla loca-lizzazione degli impianti di recupero e smaltimento deirifiuti; tali criteri, sostitutivi di quelli riportati nelladeliberazione della Giunta regionale n. 26/6 del20.6.2000, riguardano anche gli impianti dei rifiuti spe-ciali.

L’Assessore ricorda che il Piano regionale di gestio-ne dei rifiuti urbani è stato inoltre assoggettato alla pro-cedura di valutazione ambientale strategica, attivata dalcompetente Servizio dell’Assessorato regionale dellaDifesa dell’Ambiente con nota n. 3330 del 4.2.2008.Per la redazione del Rapporto ambientale, previstodalla stessa procedura, in data 25.2.2008 si è provvedu-to ad effettuare una consultazione preliminare (fase discoping) con i soggetti competenti in materia ambien-tale, al fine di definire la portata e il livello di dettagliodelle informazioni da includere nel rapporto stesso. Indata 21.4.2008 il Piano di gestione dei rifiuti urbani e ilrapporto ambientale sono stati presentati ai soggetticompetenti in materia ambientale, mentre in data15.4.2008 i medesimi documenti sono stati depositatipresso l’autorità competente, ovvero il Servizio SAVIdell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente,presso le Amministrazioni provinciali e pressol’ARPAS; di tale deposito è stato dato avviso con pub-blicazione sul BURAS del 21.4.2008. Infine il Piano èstato pubblicato sul portale SardegnaAmbiente del sito

dell’Amministrazione regionale ed è trasmesso in data23.4.2008 alla Commissione Ambiente del Consiglioregionale.

Il Piano e il relativo rapporto ambientale sono statipresentati al pubblico con un incontro regionale svolto-si in data 30.4.2008 a Tramatza, e con 8 incontri pro-vinciali svoltisi dal 6 al 30 maggio 2008.

Durante le riunioni provinciali e successivamente,sino a 60 giorni dalla pubblicazione sul BURAS delsopra citato avviso di deposito, per iscritto sono stateacquisite le osservazioni del pubblico e dei soggetticompetenti in materia ambientale, le quali sono stateanalizzate dall’autorità procedente, ovvero il Serviziotutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessoratoregionale della Difesa dell’Ambiente, e accolte overitenute pertinenti. L’analisi di tali osservazioni è ripor-tata nel rapporto ambientale del Piano regionale.

Con determinazione n. 1187 del 19.12.2008 l’auto-rità competente, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. n.152/2006, ha espresso parere positivo con prescrizionisul Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani; suc-cessivamente le medesime prescrizioni sono state rece-pite dal documento di Piano, come riportato in allegatoal rapporto ambientale.

Tutto ciò premesso, l’Assessore propone alla Giuntaregionale di approvare il Piano regionale di gestionedei rifiuti – sezione rifiuti urbani e di trasmetterlo alConsiglio regionale, al Ministero dell’Ambiente e dellaTutela del Territorio e del Mare e alla CommissioneEuropea.

La Giunta regionale, sentita la propostadell’Assessore della Difesa dell’Ambiente, visto ilparere favorevole di legittimità del Direttore Generale

Delibera- di approvare il Piano regionale di gestione dei

rifiuti – Sezione rifiuti urbani, che viene allegato allapresente deliberazione per farne parte integrante esostanziale;

- di trasmettere il Piano regionale di gestione deirifiuti – Sezione rifiuti urbani al Consiglio regionale;

- di dare mandato al competente Serviziodell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambienteper la trasmissione del Piano regionale di gestione deirifiuti – Sezione rifiuti urbani al Ministerodell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ealla Commissione Europea;

- di dare mandato al competente Serviziodell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambienteper la pubblicazione della presente deliberazione nelBollettino ufficiale della Regione con l'indicazionedella sede ove si possa prendere visione del piano oprogramma adottato e di tutta la documentazioneoggetto dell'istruttoria;

- di dare mandato al competente Serviziodell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambienteper la pubblicazione sul sito internet istituzionale dellaRegione Sardegna:

a) del parere motivato espresso dall'autorità compe-tente;

b) di una dichiarazione di sintesi in cui si illustra in

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che modo le considerazioni ambientali sono state inte-grate nel piano o programma e come si è tenuto contodel rapporto ambientale e degli esiti delle consultazio-ni, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il pianoo il programma adottato, alla luce delle alternative pos-sibili che erano state individuate;

c) delle misure adottate in merito al monitoraggio dicui all'articolo 18 del D.Lgs. n. 152/2006.

Letto, confermato e sottoscritto.Il Direttore Generale

Dettori Il Presidente

Soru

PRESIDENZA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE

SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 56.L.R. 23.12.2005 n. 23, art. 12. Registro regionale

delle associazioni di promozione sociale. IscrizioneAssociazione “Comunità Libanese in Sardegna -Centro Servizi Interculturali Fairuz”, con sede inQuartu Sant’Elena.

Il Direttore del Servizio affari generali ed istituzio-nali, con propria determinazione n. 56 del 28 gennaio2009, ha disposto l’iscrizione dell’ Associazione“Comunità Libanese in Sardegna - Centro ServiziInterculturali Fairuz’, con sede in Quartu Sant’Elena,via Danimarca n. 16, nella prima sezione del Registroregionale delle associazioni di promozione sociale conil numero 18.

Manca

PRESIDENZA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE

SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 57.L.R. 23.12.2005 n. 23, art. 12. Registro regionale

delle associazioni di promozione sociale. IscrizioneAssociazione “COSPES - Centro di OrientamentoScolastico, Professionale e Sociale SalesianiSardegna”, con sede in Sassari.

Il Direttore del Servizio affari generali ed istituzio-nali, con propria determinazione n. 57 del 28 gennaio2009, ha disposto l’iscrizione dell’Associazione“COSPES - Centro di Orientamento Scolastico,Professionale e Sociale Salesiani Sardegna”, con sede

in Sassati, via De Martini n. 18, nella prima sezione delRegistro regionale delle associazioni di promozionesociale con il numero 17.

Manca

PRESIDENZA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE

SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 5 febbraio 2009, n. 78.L.R. 13.9.1993 n. 39 - Iscrizione al Registro

Generale del Volontariato. Unione NazionaleItaliana Volontari Pro Ciechi Sezione Prov. diCarbonia lglesias con sede in Carbonia.

Il Direttore del Servizio affari generali ed istituzio-nali, con propria determinazione n. 78 del 5 febbraio2009 ha disposto l’iscrizione della AssociazioneUnione Nazionale Italiana Volontari Pro CiechiSezione Prov. di Carbonia Iglesias con sede inCarbonia al Registro Generale del Volontariato, alSettore Sociale, Sezione Assistenza Sociale.

Manca

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO STRUTTUREESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 1404/14 .Reg. (CE) n. 1698/2005 - Programma di Sviluppo

Rurale della Regione Sardegna 2007/2013 - Misura121 Ammodernamento delle aziende agricole.Modifica al bando.

Il Direttore del ServizioVisto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relati-

ve norme di attuazione;Vista la L.R. 07.01.1977, n. 1, e successive modifi-

cazioni e integrazioni;Vista la L.R. 13.11.1998, n. 31 concernente la disci-

plina del personale regionale e dell’organizzazionedegli uffici della Regione;

Visto il Decreto del Presidente della Regione n. 109del 19 ottobre 2007 con il quale è stata disposta l’ap-provazione del nuovo assetto organizzativo della dire-zione generale dell’Assessorato dell’Agricoltura eriforma agro-pastorale;

Visto il decreto dell’Assessore degli Affari Generalin° 8751/54 del 18.03.2008 con il quale sono state con-ferite al dott. Claudio Saba le funzioni di Direttore delServizio Strutture della Direzione Generaledell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale;

Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 sul soste-

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gno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeoagricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 recantedisposizioni di applicazione del regolamento (CE) n.1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo svilupporurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo svi-luppo rurale (FEASR);

Visto il Regolamento (CE) n. 1975/2006 dellaCommissione, del 7 dicembre 2006 che stabiliscemodalità di applicazione del Regolamento (CE) n.1698/05 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazionedelle procedure di controllo e della condizionalità perle misure di sostegno dello sviluppo rurale;

Visto il Programma di Sviluppo Rurale dellaRegione Sardegna per il periodo di programmazione2007/2013 approvato con decisione della CommissioneEuropea numero C(2007)5949 del 28 novembre 2008 esuccessive modifiche e integrazioni;

Visto il Decreto dell’Assessore dell’Agricoltura eRiforma Agro Pastorale n. 111 del 22.12.2008, recante“Disposizioni regionali per l’attuazione della misura121 del PSR 2007/2013”;

Vista la propria precedente Determinazione n.26109/1012 del 23.12.2008 con la quale è stato appro-vato il bando della misura 121 del PSR 2007/2013;

Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura eRiforma Agro Pastorale n. 101/Dec.A/5 del 23.1.2009con il quale è stato modificato l’Allegato B alle diretti-ve, che descrive per ciascun comparto produttivo gliinterventi ammissibili e le relative priorità;

Ritenuto pertanto di dover modificare il corrispon-

dente Allegato C) – Interventi ammissibili e priorità -del bando della Misura 121 del PSR 2007/2013;

Determina

Art. 1L’Allegato C) - Interventi ammissibili e priorità -

del bando relativo alla Misura 121 del PSR 2007/2013,approvato con determinazione n. 26109/1012 del23.12.2008, è sostituito come da allegato.

Art. 2Restano confermate tutte le altre disposizioni della

determinazione n. 26109/1012 del 23.12.2008.Art. 3

Avverso le disposizioni del presente provvedimentoè ammesso ricorso gerarchico al Direttore Generaledell’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pasto-rale e ricorso giurisdizionale al TAR Sardegna rispetti-vamente entro 30 e 60 giorni dalla data di pubblicazio-ne della presente determinazione.

Art. 4La presente Determinazione sarà pubblicata per

estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegnaed integralmente su internet nel sito ufficiale dellaRegione all’indirizzo www.regione.sardegna.it.

Saba

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ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1690/30.Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle

Strade del vino”; D.M. 12 .07. 2000; DeliberazioneG.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazionedella legge n. 268/1999, art.4.; D.A. n. 1 del14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della“Strada del vino” denominata “Strada delVermentino di Gallura D.O.C.G”.

Il Direttore del Servizio

Omissis

Determina

Art. 1E’ riconosciuta, ai sensi della legge 27 luglio 1999,

n. 268 e della D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, la “Stradadel Vermentino di Gallura D.O.C.G”

Art. 2Il riconoscimento ha carattere provvisorio in quanto

il Comitato Promotore della “Strada del Vermentino diGallura D.O.C.G” nel rispetto delle disposizioni di cuiall’art.6, punto 1, delle direttive di attuazione dellalegge n. 268/1999, allegate alla D.G.R. n. 45/14 del7.11.2006, è tenuto a trasformarsi in Comitato diGestione entro il termine perentorio di 120 giorni dallapubblicazione sul BURAS della presente determinazio-ne.

Art. 3E’disposta la pubblicazione della presente determi-

nazione sul Bollettino Ufficiale.Sanna

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1695/31.Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle

Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; DeliberazioneG.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazionedella legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della“Strada del vino” denominata “Strada dellaVernaccia di Oristano”.

Il Direttore del Servizio

Omissis

Determina

Art. 1

E’ riconosciuta, ai sensi della legge 27 luglio 1999,n. 268 e della D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, la “Stradadella Vernaccia di Oristano”.

Art. 2Il riconoscimento ha carattere provvisorio in quanto

il Comitato Promotore della “Strada della Vernaccia diOristano”, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art.6,punto 1, delle direttive di attuazione della legge n.268/1999, allegate alla D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006,è tenuto a trasformarsi in Comitato di Gestione entro iltermine perentorio di 120 giorni dalla pubblicazionesul BURAS della presente determinazione.

Art. 3E’ disposta la pubblicazione della presente determi-

nazione sul Bollettino Ufficiale.Sanna

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1698/32.Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle

Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; DeliberazioneG.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazionedella legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della“Strada del vino” denominata “Strade del vinodella Sardegna Nord Ovest”.

Il Direttore del Servizio

Omissis

Determina

Art. 1E’ riconosciuta, ai sensi della legge 27 luglio 1999,

n. 268 e della D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, la “Stradedel vino della Sardegna Nord Ovest”.

Art. 2Il riconoscimento ha carattere provvisorio in quanto

il Comitato Promotore della “Strade del vino dellaSardegna Nord Ovest’, nel rispetto delle disposizioni dicui all’art.6, punto 1, delle direttive di attuazione dellalegge n. 268/1999, allegate alla D.G.R. n. 45/14 del7.11.2006, è tenuto a trasformarsi in Comitato diGestione entro il termine perentorio di 120 giorni dallapubblicazione sul BURAS della presente determinazio-ne.

Art. 3E’ disposta la pubblicazione della presente determi-

nazione sul Bollettino Ufficiale.Sanna

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 93

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RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1699/33.Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle

Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; DeliberazioneG.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazionedella legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della“Strada del vino” denominata ‘Strada dellaMalvasia di Bosa”.

Il Direttore del Servizio

Omissis

Determina

Art. 1E’ riconosciuta, ai sensi della legge 27 luglio 1999,

n. 268 e della D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, la “Stradadella Malvasia di Bosa”.

Art. 2Il riconoscimento ha carattere provvisorio in quanto

il Comitato Promotore della “Strada della Malvasia diBosa”, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art.6,punto 1, delle direttive di attuazione della legge n.268/1999, allegate alla D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006,è tenuto a trasformarsi in Comitato di Gestione entro iltermine perentorio di 120 giorni dalla pubblicazionesul BURAS della presente determinazione.

Art. 3E’ disposta la pubblicazione della presente determi-

nazione sul Bollettino Ufficiale.Sanna

ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

SERVIZIO SVILUPPO LOCALEDETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-

VIZIO 11 febbraio 2009, n. 2436/53.Programma di Sviluppo Rurale per la Sardegna

2007/2013. Asse 4 “Attuazione dell’approccioLeader” – Misura 413 “Attuazione di strategie disviluppo locale – Qualità della vita/Diver-sificazione”. Bando per la selezione dei Gruppi diAzione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale(PSL). Modifica bando e proroga termini presenta-zione domande di partecipazione.

Il Direttore del ServizioVisto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le rela-

tive norme di attuazione;Vista la Legge Regionale n. 1 del 7 gennaio 1977 e

successive modifiche e integrazioni, recante “Normesull’organizzazione amministrativa della Regione esulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli

Assessori Regionali”;Vista la Legge Regionale n. 31 del 13 novembre

1998 e successive modifiche e integrazioni, recante“Disciplina del personale regionale e dell’organizza-zione degli uffici della Regione”;

Visto il Decreto dell’Assessore degli AffariGenerali, Personale e Riforma della Regione n.2934/16 del 25.01.2008, con il quale alla Dott.ssaMarinuccia Sanna sono state conferite le funzioni diDirettore del Servizio Sviluppo Locale presso laDirezione Generale dell’Assessorato dell’Agricoltura eRiforma Agro – Pastorale;

Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 delConsiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo svi-luppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per losviluppo rurale (FEASR);

Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 dellaCommissione, del 15 dicembre 2006, recante disposi-zioni di applicazione del regolamento (CE) n.1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo svilupporurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo svi-luppo rurale (FEASR);

Vista la Decisione della Commissione EuropeaC(2007) 5949 del 28 novembre 2007, concernente l’ap-provazione del Programma di sviluppo rurale dellaRegione Sardegna per il periodo di programmazione2007/2013 (di seguito PSR 2007/2013);

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 3/7del 16 gennaio 2008, concernente il Programma diSviluppo Rurale 2007 - 2013 - Presa d’atto della ver-sione finale e disposizioni per l’istituzione delComitato di Sorveglianza;

Visto il PSR 2007 – 2013 ed in particolare l’Asse4: “Attuazione dell’approccio Leader”;

Considerato che la Misura 413 del PSR “Attuazionedi strategie di sviluppo locale – Qualità dellavita/Diversificazione” prevede un processo di selezio-ne dei Gruppi di Azione Locale (di seguito GAL) e deirelativi Piani di Sviluppo Locale (di seguito PSL)mediante procedure a bando predisposte dall’Autoritàdi Gestione e articolate nelle seguenti due fasi:

1.invito a manifestare interesse rivolto ai partenaria-ti pubblico/privati dei territori ammissibili, per la veri-fica dei requisiti essenziali di ammissibilità previsti dalPSR;

2.bando rivolto alle aggregazioni partenariali cheabbiano superato la prima fase, finalizzato alla selezio-ne contestuale dei GAL e dei relativi PSL;

Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura eRiforma Agro – Pastorale n. 998/Dec.A del 23.04.2008,con il quale si dà avvio alla prima fase della proceduramediante l’approvazione dell’“Invito a manifestareinteresse in relazione alla formazione dei partenariatitra soggetti pubblici e privati finalizzati alla costituzio-ne dei GAL e all’identificazione dei territori di riferi-mento” (di seguito “Invito”);

Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura eRiforma Agro – Pastorale n. 1245/Dec. A/44, del26.05.2008, che apporta modifiche e integrazioniall’“Invito” medesimo;

Vista la propria determinazione n. 9945/311 del

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26.05.2008, che dà attuazione ai citati decreti n.998/Dec. A e n. 1245/Dec. A/44;

Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura eRiforma Agro – Pastorale n. 2363/Dec. a/74 del01.10.2008, con il quale sono impartite al Direttore delServizio Sviluppo Locale le direttive finalizzate allaconclusione del processo di formazione dei partenaria-ti di cui all’“Invito”;

Vista la propria determinazione n. 19876/732 del14.10.2008, che ammette alla seconda fase del proces-so di selezione i 13 partenariati pubblico/privati chehanno partecipato all’“Invito” di cui alla prima fase;

Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura eRiforma Agro – Pastorale n. 0003078/Dec A/98 del09.12.2008, con il quale sono state impartite alDirettore del Servizio Sviluppo Locale le necessariedisposizioni per l’attuazione del PSR 2007/2013 – Asse4 “Attuazione dell’approccio Leader” – Misura 413“Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualitàdella vita/Diversificazione”;

Vista la propria determinazione n. 25017/958 del10.12.2008 che approva il bando per la selezione deiGruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di SviluppoLocale (PSL);

Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura eRiforma Agro – Pastorale n. 242/Dec A/14 del09.02.2009, con il quale sono state impartite alDirettore del Servizio Sviluppo Locale le direttive perla proroga al 15.05.2009 del termine ultimo di presen-tazione delle domande di partecipazione al bando per laselezione dei GAL e dei relativi PSL, a seguito dellerichieste pervenute dall’ANCI, dai partenariati delSarcidano e dell’Anglona – Romangia, a cui si sonoaggiunte le seguenti richieste:

- nota n. 183, del 9 febbraio 2009, inviata dalConsorzio BIM Taloro quale soggetto capofila del par-tenariato del costituendo GAL “Distretto Rurale delleRegioni Storiche di Barbagia, Mandrolisai,Gennargentu, Supramonte”;

- nota congiunta di Coldiretti Sardegna, CIASardegna e Confagricoltura Sardegna del 02.02.2009;

Considerato che in occasione di diversi incontri coni partenariati, organizzati dal Servizio Sviluppo Localedell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro –Pastorale, è stato evidenziato che:

- all’art. 6 del bando “Criteri di ammissibilità deiGruppi di Azione Locale e dei Piani di SviluppoLocale”, vi è un’incongruenza tra la lettera c), 1° punto,là dove è scritto “ . . . possono far parte dell’assembleacoloro che hanno partecipato ad almeno due riunionidel processo partenariale di cui all’articolo 3 . . .” e l’ul-timo capoverso, là dove è scritto “I requisiti di ammis-sibilità di cui al presente articolo devono essere mante-nuti per tutto il periodo di programmazione 2007-2013”. Tale ultima disposizione non consentirebbe, pertutto il periodo di programmazione fino al 2013, even-tuali nuove adesioni ai GAL da parte di soggetti chenon abbiano partecipato ad almeno due riunioni delprocesso di consultazione in atto;

- all’articolo 9 del bando “Documentazione da pro-durre”, lettera d), è richiesto “nel caso di GAL costitui-

to come società di capitali: certificato di iscrizione alregistro delle imprese . . .”, i cui tempi di rilascio daparte degli organismi competenti non risultano certi.Nel caso di GAL non iscritto al registro delle imprese,invece, si è omesso di richiedere il certificato di iscri-zione ai pertinenti registri delle persone giuridiche;

Valutate condivisibili le richieste e le osservazionidei partenariati;

Ritenuto che, per le motivazioni sopra riportate, siaopportuno procedere alle necessarie modifiche del“Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale(GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL)”;

Determina

Art. 1E’ stabilita la data del 15.05.2009 quale termine ulti-

mo di presentazione delle domande di partecipazione albando per la selezione dei GAL e dei PSL, corredatedei relativi allegati;

Art. 2Al bando per la selezione dei GAL e dei PSL sono

apportate le seguenti modifiche:a)all’articolo 6 “Criteri di ammissibilità dei Gruppi

di Azione Locale e dei Piani di Sviluppo Locale”, il 1°punto della lettera c) è modificato come segue: “l’elen-co dei soggetti pubblici e privati che entrano a far partedell’Assemblea del GAL (All. A2). Si precisa, inoltre,che rispetto al protocollo d’intesa firmato nella 1^ fasesono ammesse sostituzioni e integrazioni in aumentosia della componente privata che di quella pubblica,con esclusione dei comuni non ricompresi nell’allegato10 del PSR”;

b)all’articolo 9 “Documentazione da produrre”, lalettera d) è modificata come segue: “nel caso di GALcostituito come società di capitali: copia della doman-da di iscrizione al registro delle imprese della Cameradi Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, nellemore del rilascio del certificato di iscrizione con leannotazioni di cui all’articolo 5 del decreto ministeria-le 16.12.1997, n. 486 (certificazione antimafia); nelcaso di GAL non iscritto al registro delle imprese:copia della domanda di iscrizione al pertinente registrodelle persone giuridiche, nelle more del rilascio del cer-tificato di iscrizione; dichiarazione sostitutiva di atto dinotorietà resa dal legale rappresentante ai sensi dell’art.47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, recante leseguenti informazioni relative agli amministratori:carica, nominativo, luogo e data di nascita, richieste aifini del rilascio della certificazione antimafia”;

c)conseguentemente alle modifiche di cui al puntob), l’articolo 12 “Approvazione della graduatoria eattribuzione delle risorse“, al 3° capoverso è modifica-to come segue: “Entro i successivi 30 giorni i GALselezionati devono dimostrare l’avvenuto versamentodel capitale sociale pari ad almeno euro 150.000 e pro-durre i certificati di iscrizione di cui alla lettera d) del-l’articolo 9.

Art. 3La presente determinazione è trasmessa

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all’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro –Pastorale ed all’Autorità di Gestione e sarà integral-mente pubblicata su Internet nel sito ufficiale dellaRegione all’indirizzo www.regione.sardegna.it.

Sanna

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 16 dicembre 2008, n. 1177.Economia formale - Prelevamento della somma

complessiva di Euro 216.911,90 dal fondo speciale dicui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR00.05.01.00 a favore della U.P.B. S06.05.001 - cap.SC06.1358 - CdR 00.05.01.03 - bilancio regionale2008 a favore della Provincia di Cagliari.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 -

Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte leseguenti variazioni:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi spesa di parte capitale

Co.Ge. 1030 Competenza euro 216.911,90In aumentoU.P.B. S06.05.001 - Cap. SC06.1358 “interventi nei

compendi ittici ...” FR Competenza euro 216.911,90Art. 2

La presente determinazione è trasmessa allaRagioneria regionale per gli adempimenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 16 dicembre 2008, n. 1178.Perenzione amministrativa - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 644.379,30 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B.S04.02.002 - cap. SC04.0164 - CdR 00.05.01.03 delbilancio regionale 2008, a favore del Consorzio diBonifica del Cixerri.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 -

Direzione Generale dell’Ambiente sono introdotte leseguenti variazioni tra le quali quelle in aumento costi-tuiscono impegno ai sensi dell’art. 38 della L.R.11/2006 comma 3 lett. d):

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi spesa di parte capitale

Cod. Gest. 1030 Competenza euro 644.379,30In aumentoU.P.B. S04.02.002, - Cap.SC04.0164 “Finanzia-

menti per la realizzazione dei sistemi ...”ASCompetenza euro 644.379,30

a favore dei Consorzio di Bonifica del Cixerri - cod.forntore 2071 - Cod.Gest. 2249

Art. 2La presente determinazione è trasmessa alla

Ragioneria regionale per gli adempimenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 16 dicembre 2008, n. 1179.Perenzione amministrativa - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 774.685,35 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.03.004 - cap. SC04.0361 - CdR 00.05.01.06 delbilancio regionale 2008, a favore del Consorzio diBonifica della Sardegna Meridionale di Cagliari.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008,

Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte leseguenti variazioni tra le quali quelle in aumento costi-tuiscono impegno ai sensi dell’art. 38 della L.R.11/2006 comma 3 lett. d):

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi...”, spesa di parte capitale

Co.Ge. 1030 Competenza euro 774.685,35In aumentoU.P.B. S04.03.004 - Cap. SC04.0361 “Spese per

l’attuazione degli schemi ASCompetenza euro 774.685,35

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 696

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Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale -Cagliari - Cod. fornitore 2046 - cod.gest. 2108

Art. 2La presente determinazione è trasmessa alla

Ragioneria regionale per gli adempimenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1181.Economia degli impegni - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 27.060,21 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 -

Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte leseguenti variazioni:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi...”, spesa di parte capitale

Cod. Gest. 1030 Competenza euro 27.060,21In aumentoU.P.B. S04.08.003 - Cap. SC04.1778 “Programma

operativo piurifondo 1994/1999...” FR Competenzaeuro 3.247,23

Cap. SC04.1779 “Programma operativo plurifondo1994/1999 ... .... AS” Competenza euro 23.812,98

Art. 2La presente determinazione è trasmessa alla

Ragioneria regionale per gli adempimenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1182.Economia degli impegni - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 22.388,40 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.

S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favoredel Comune di Villasimius.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 -

Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte leseguenti variazioni:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi...”, spesa di parte capitale

Cod. Gest. 1030 Competenza euro 22.388,40In aumentoU.P.B. S04.08.003,Cap. SC04.1778 “Programma operativo plurifondo

1994/1999... “ FR Competenza euro 2.686,61Cap. SC04.1779 “Programma operativo plurifondo

1994/1999 ... .... AS” Competenza euro 19.701,79Art. 2

La presente determinazione è trasmessa allaRagioneria regionale per gli adempimenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1183.Economia degli impegni - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 57.404,11 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favoredel Comune di Villasimius.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 -

Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte leseguenti variazioni:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi” spesa di parte capitale

Cod. Gest. 1030 Competenza euro 57.404,11In aumento

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 97

Page 98: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

U.P.B. S04.08.003 - Cap. SC04.1778 “Programmaoperativo piurifondo 1994/1999...” FR Competenzaeuro 6.888,50

Cap. SC04.1779 “Programma operativo piurifondo1994/1999 ... .... AS” Competenza euro 50.515,61

Art. 2La presente determinazione è trasmessa alla

Ragioneria regionale per gli adempimenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1184.Economia degli impegni - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 77.468,53 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favoredel Comune di Dorgali.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 -

Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte leseguenti variazioni:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi” spesa di parte capitale

Cod. Gest. 1030 Competenza euro 77.468,53In aumentoU.P.B. S04.08.003 - Cap. SC04.1778 “Programma

operativo piurifondo 1994/1999...” FR Competenzaeuro 9.296,22

Cap. SC04.1779 “Programma operativo piurifondo1994/1999 ... .... AS” Competenza euro 68.172,31

Art. 2La presente determinazione è trasmessa alla

Ragioneria regionale per gli adempimenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 17 dicembre 2008, n. 1185.

Perenzione amministrativa - Prelevamento dellasomma complessiva di Euro 62.456,74 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B.S04.07.002 - cap. SC04.1478 - CdR 00.05.01.02 delbilancio regionale 2008, a favore della Provincia diSassari.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 -

Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte leseguenti variazioni tra le quali quelle in aumento costi-tuiscono impegno ai sensi dell’art. 38 della L.R.11/2006 comma 3 lett. d):

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi...”, spesa di parte corrente

Cod. Gest. 1030 Competenza euro 62.456,74In aumentoU.P.B. S04.07.002 - Cap. SC04.1478 “contributi per

la redazione dei Piani ... ... .. . ... FR” Competenza euro 62.456,74 a favore della

Provincia di Sassari - Cod. fornitore 6000005 -cod.gest. 1532

Art. 2La presente determinazione è trasmessa alla

Ragioneria regionale per gli adempimenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 30 dicembre 2008, n. 1229.Perenzione amministrativa - Prelevamento della

somma complessiva di Euro 122.661,07 dal fondospeciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap.SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B.S04.02.001 - cap. SC04.0133 - CdR 00.05.01.03 - delbilancio regionale 2008, a favore della TEI S.p.A. -Milano.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 -

Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte leseguenti variazioni tra le quali quelle in aumento costi-

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 698

Page 99: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

tuiscono impegno ai sensi dell’art. 38 della L.R.11/2006 comma 3 lett. d):

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo specia-

le per la riassegnazione dei residui dichiarati perentiagli effetti amministrativi...”, spesa di parte corrente

Cod. Gest. 1030 Competenza euro 122.661,07In aumentoU.P.B. S04.02.001 - Cap. SC04.0133 “Spese per le

attività di monitoraggio ... ... AS” Competenza euro122.661,07 a favore della Tei S.p.A. Milano - Cod. for-nitore 3000491 - cod.gest. 1347

Art. 2La presente determinazione è trasmessa alla

Ragioneria regionale per gli adempìmenti di competen-za e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sulbollettino ufficiale della Regione.

De Martini

ASSESSORATO DELLA DIFESADELL’AMBIENTE

SERVIZIO TUTELA DEL SUOLO E POLITICHEFORESTALI

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERA-LE 5 febbraio 2009, n. 54.Procedura comparativa per selezione pubblica di

figure professionali per assistenza tecnica pianifica-zione e attuazione di misure di intervento in materiadi pianificazione forestale. Pubblicazione graduato-ria provvisoria collaboratori di Fascia 2.

Il Direttore del ServizioVisto Lo Statuto speciale per la Sardegna emanato

con Legge costituzionale 26/2/1948, n° 3 e successivemodifiche e relative norme di attuazione;

Visto la L.R. 7/1/1977, n° 1 e successive modifiche,recante norme sull’organizzazione amministrativadella Regione Sarda e sulle competenze della Giunta,della Presidenza e degli Assessorati regionali;

Vista la L.R. 13/11/1998, n° 31, concernente“Disciplina del Personale regionale edell’Organizzazione degli Uffici della Regione” es.m.i.;

Visto il Decreto dell’Assessore degli AffariGenerali, Personale e Riforma della Regione n.2935/17/P del 25.01.08 con il quale sono state conferi-te al Dott. Antonino Liori le funzioni di Direttore delServizio Tutela del suolo e politiche forestali;

Vista la propria determinazione n. 1180(prot.31928) del 17.12.2008 di avvio della proceduracomparativa di selezione pubblica nonché di nominadella Commissione esaminatrice;

Vista la propria Determinazione n. 1227 del24.12.2008 che costituisce la prima graduatoria provvi-soria;

Vista la propria Determinazione n. 17 (Prot 1701)del 26.01.2009 che approva la graduatoria definitiva

per i collaboratori di fascia 1;Vista la propria Determinazione n. 11 (Prot. 1586)

del 23.01.2009 che completa il procedimento di sele-zione pubblica per i collaboratori di fascia 2;

Preso atto degli esiti dell’attività della Commissioneesaminatrice riunitasi nella giornata del 04 febbraio u.s.presso gli uffici dell’Assessorato regionale della Difesadell’Ambiente, Servizio Tutela del suolo e politicheforestali, piano quinto via Roma n. 253 Cagliari, cosìcome riportati da apposito verbale dei lavori allegatoalla presente determinazione per costituirne parte inte-grante e sostanziale, nonché dei criteri di valutazione eattribuzione dei punteggi secondo le disposizioni di cuialla predetta Det. n. 11 del 23.01.2009;

Ritenuto pertanto di aggiornare la graduatoria prov-visoria di cui alla Det. n. 1227 del 24.12.2008 relativa-mente ai collaboratori di fascia 2

Determina

Art. 1E’ approvata la graduatoria provvisoria per i colla-

boratori di fascia 2 connessa agli esiti della proceduracomparativa di selezione pubblica di cui alle propriedeterminazioni citate in premessa, secondo la tabellache segue:

Art. 2La predetta graduatoria provvisoria aggiorna e inte-

gra la precedente graduatoria provvisoria per i collabo-ratori di fascia 2 riportata nella propria Det. n. 1227 del24.12.2008;

Art. 3La predetta graduatoria sarà pubblicata nel sito

internet della Regione e sul Buras ai fini dell’adempi-mento degli obblighi di trasparenza e pubblicizzazionedegli atti concorsuali;

Art. 4E’ stabilito un periodo di presentazione di eventuali

osservazioni o ricorsi alla presente graduatoria provvi-soria pari a giorni 30 a far data dalla pubblicazione sulsito internet istituzionale della Regione;

Art. 5gli incarichi, in numero e attribuzione, saranno indi-

cati successivamente all’approvazione della graduato-ria definitiva sulla base delle disponibilità contabili edelle caratteristiche fiscali dei contratti da redigersi,

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 99

Page 100: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

con apposita determinazione.Liori

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 28 luglio 2008, n. 2688/EL.Bilancio regionale 2008 – Perenzione ammini-

strativa – prelevamento della somma di euro328.483,12 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, afavore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dellostato di previsione della spesa dell’Assessorato EntiLocali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazionesomme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R.37/98 – annualità 2002.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Per le motivazioni citate in premessa, è disposta,

nello stato di previsione della spesa dell’Assessoratodegli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica per l’anno2008, la seguente variazione:

In diminuzioneSC08.0045 - UPB S08.01.004 “Fondo speciale per

la riassegnazione dei residui dichiarati perenti aglieffetti amministrativi e per la riassegnazione di sommeper le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L.R. 2agosto 2006, n. 11)”:

Competenza CASSAEuro 328.483,12 Euro 328.483,12In aumento SC02.0898 - UPB S02.03.007 “Finanziamento ai

Comuni per l'attuazione degli interventi destinati adiniziative per lo sviluppo e l'occupazione previsti dal-l'art. 19 della L.R. 24 dicembre 1998, n. 37” :

Competenza CASSAEuro 328.483,12 Euro 328.483,12

Art. 2La presente determinazione verrà trasmessa alla

Ragioneria regionale per la registrazione e, successiva-mente, pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficialedella Regione.

Asunis

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 31 luglio 2008, n. 2733/EL.

Bilancio regionale 2008 – Perenzione ammini-strativa – prelevamento della somma di euro878.535,88 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, afavore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dellostato di previsione della spesa dell’Assessorato EntiLocali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazionesomme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R.37/98 – annualità 2002.

Il Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Per le motivazioni citate in premessa, è disposta,

nello stato di previsione della spesa dell’Assessoratodegli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica per l’anno2008, la seguente variazione:

In diminuzioneSC08.0045 - UPB S08.01.004 “Fondo speciale per

la riassegnazione dei residui dichiarati perenti aglieffetti amministrativi e per la riassegnazione di sommeper le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L.R. 2agosto 2006, n. 11)”:

Competenza CASSAEuro 878.535,88 Euro 878.535,88In aumento SC02.0898 - UPB S02.03.007 “Finanziamento ai

Comuni per l'attuazione degli interventi destinati adiniziative per lo sviluppo e l'occupazione previsti dal-l'art. 19 della L.R. 24 dicembre 1998, n. 37” :

Competenza CASSAEuro 878.535,88 Euro 878.535,88

Art. 2La presente determinazione verrà trasmessa alla

Ragioneria regionale per la registrazione e, successiva-mente, pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficialedella Regione.

Asunis

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 25 novembre 2008, n. 3874/EL.Bilancio regionale 2008 – Perenzione ammini-

strativa – prelevamento della somma di euro669.397,70 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, afavore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dellostato di previsione della spesa dell’Assessorato EntiLocali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazionesomme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R.37/98 – annualità 2002.

Il Direttore Generale

Omissis

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6100

Page 101: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

Determina

Art. 1Per le motivazioni citate in premessa, è disposta,

nello stato di previsione della spesa dell’Assessoratodegli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica per l’anno2008, la seguente variazione:

In diminuzioneSC08.0045 - UPB S08.01.004 “Fondo speciale per

la riassegnazione dei residui dichiarati perenti aglieffetti amministrativi e per la riassegnazione di sommeper le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L.R. 2agosto 2006, n. 11)”:

Competenza CASSAEuro 669.397,70 Euro 669.397,70In aumento SC02.0898 - UPB S02.03.007 “Finanziamento ai

Comuni per l'attuazione degli interventi destinati adiniziative per lo sviluppo e l'occupazione previsti dal-l'art. 19 della L.R. 24 dicembre 1998, n. 37” :

Competenza CASSAEuro 669.397,70 Euro 669.397,70

Art. 2La presente determinazione verrà trasmessa alla

Ragioneria regionale per la registrazione e, successiva-mente, pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficialedella Regione.

Asunis

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

SERVIZIO CENTRALE DEMANIO E PATRIMONIOESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 26 gennaio 2009, n. 175.Vendita al sig. Boi Ettore dei terreni di nuova

formazione ubicati nel Comune di Ussana, distintial N.C.T. al foglio 19, Mapp. 1903 della superficie dimq. 4.563, Foglio 19 Mapp. 1904 della superficie dimq 658.

Si rendo noto che, con determinazione 175 del 26gennaio 2009, a firma del Direttore del ServizioCentrale Demanio e Patrimonio dell’Assossorato degliEnti Locali, Finanze ed Urbanistica, è stato determina-to di vendere al Sig. Boi Ettore, i terreni siti nelComune di Ussana distinta al N.C.T. al Foglio 19,Mapp. 1903 della superficie di Mq. 4.563, Foglio 19Mapp. 1904 della superficie di Mq 658, al prezzo diEuro 22.500,00 (Euro ventiduemilacinquecento/00).

Pilia

ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZEED URBANISTICA

DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE

SERVIZIO CENTRALE DEMANIO E PATRIMONIOESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

DEL SERVIZIO 3 febbraio 2009, n. 210.Vendita al Comune di Settimo S. Pietro dei terre-

ni di nuova formazione ubicati nel medesimoComune, distinti al N.C.T. al Foglio 13, Mapp. 1836della superficie di mq. 45, Mapp. 1837 della super-ficie di mq 62, Mapp. 1838 della superficie di Mq.100, Mapp. 1839 della superficie di Mq. 70.

Si rende noto che, con determinazione 210 del 3febbraio 2009, a firma del Direttore del ServizioCentrale Demanio e Patrimonio dell’Assessorato degliEnti locali, Finanze ed Urbanistica, è stato determinatodi vendere al Comune di Settimo S. Pietro, i terreni sitinel medesimo Comune distinti al N.C.T. al Foglio 13,Mapp. 1836 della superficie di Mq. 45, Mapp. 1837della superficie di Mq 62, Mapp. 1838 della superficiedi Mq. 100, Mapp. 1839 della superficie di Mq. 70, alprezzo di Euro 12.509,32 (Euro dodicimilacinquecen-tonove/32).

Pilia

ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀSERVIZIO ASSISTENZA DISTRETTUALE E

OSPEDALIERA E OSSERVATORIOEPIDEMIOLOGICO

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 28 novembre 2008, n. 1096.Convenzione per l’incarico di collaborazione per

il funzionamento del Nucleo Tecnico per le autoriz-zazioni e gli accreditamenti delle strutture sanitariee socio sanitarie.

Assunzione di impegno con l’Agenzia Sanitaria eSociale Regionale dell’Emilia Romagna e conl’Azienda USL di Ferrara.

Il Direttore del Servizio Assistenza Distrettuale eOspedaliera e Osservatorio Epidemiologico, con deter-minazione n. 1096 del 28.11.2008 ha assunto l’impe-gno dell’importo di euro 157.420,00 (euro centocin-quantasettemilaquattrocentoventi/00) - di cui euro25.000,00 (euro venticinquemila/00) in favoredell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale dell’EmiliaRomagna euro 132.1420,00 (euro centotrentaduemila-quattrocentoventi/00) in favore dell’Azienda USL diFerrara per la stipula della convenzione per il supportoal nucleo tecnico per lo svolgimento delle funzioniattribuite dalla vigente normativa e in particolare:

- nella definizione delle linee di indirizzo e di rego-lamentazione del processo di revisione degli accredita-menti e di funzionamento del nucleo tecnico;

- nella predisposizione di materiali e documenti utilialla definizione del manuale dei requisiti generali e

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 101

Page 102: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

specifici per l’accreditamento delle strutture sanitarie esocio-sanitarie, che rappresenta lo strumento tecnicoindispensabile per il funzionamento del nucleo tecnico;

- nel monitoraggio e valutazione continua dell’im-patto organizzativo e della sostenibilità del sistema dìrevisione degli accreditamenti;

- nel coordinamento didattico dei percorsi formatividegli operatori sanitari e tecnici funzionalmente inte-grati con il nucleo tecnico.

Durata dell’incarico dal 07.11.2008 al 31.12.2009Sechi

ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 15 dicembre 2008, n. 1141.Convenzione per l’affidamento di incarico di

consulenza economico finanziaria.Assunzione di impegno con la SFIRS S.p.a.Il Direttore Generale della Sanità con determinazio-

ne n.1141 del 15.12.2008 ha assunto l’impegno del-l’importo di euro 27.000,00 (euro ventisettemila/00) +IVA al 20%, per la stipula della convenzione con laSFIRS S.p.a. per l’incarico di consulenza per l’attivitàdi valutazione della sostenibilità economico finanziariadell’integrazione del piano economico finanziario pro-dotto dall’ASL n. 8 di Cagliari in data 9 dicembre 2008,dal 10.12.2008 al 20.12.2008.

Pintus

ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

DIREZIONE DIREZIONE GENERALE SANITÀII SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SANITARIA

ED ECONOMICO-FINANZIARIA E CONTROLLI DI GESTIONE

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-VIZIO 23 gennaio 2008, n. 1226.Formazione specifica in medicina generale:

Individuazione sedi - Attribuzione tirocinanti allesedi - Nomina coordinatori.

Il Direttore del ServizioVisto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relati-

ve norme di attuazione;Vista la L.R. n. 31/98;Vista la Legge 23 dicembre 1978, n° 833;Visto il Decreto Legislativo 17 agosto 1999 n° 368,

come modificato dal D.Lgs. 8 Luglio 2003 n° 277,recante “Attuazione della direttiva 93/16/CEE in mate-ria di libera circolazione dei medici e di reciproco rico-noscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli”;

Visto il Decreto del Ministro della Salute del 7

marzo 2006, G.U. n. 60 del 13 marzo 2006, con il qualesono fissati i “Principi fondamentali per la disciplinaunitaria in materia di formazione specifica in medicinagenerale”;

Vista la determinazione n. 47 del 22 febbraio 2008del Direttore del II Servizio, con la quale è stato appro-vato il bando regionale per il concorso per l’ammissio-ne al corso triennale di formazione specifica in medici-na generale 2008-2011 per n. 25 medici;

Vista la determinazione n. 801 del 6 ottobre 2008del Direttore del II Servizio, con la quale è stata appro-vata la graduatoria di merito del concorso, tenutosi aCagliari in data 18 settembre 2008, per l’ammissione alcorso in argomento e da cui risultano i 25 vincitori daavviare alla su menzionata formazione;

Vista la determinazione n. 450 del 4 luglio 2008 delDirettore del II Servizio, con la quale è stato emanatol’Avviso pubblico per l’ammissione in soprannumerodi n. 3 medici, per la frequenza senza borsa del corsoper la formazione specifica in medicina generale trien-nio 2008/2011;

Vista la determinazione n. 802 del 6 ottobre 2008del Direttore del II Servizio, con la quale è approvata lagraduatoria provvisoria del suddetto avviso, formulatasulla base dei titoli di studio e di servizio dichiarati, eche pertanto i tirocinanti da ammettere alla frequenzarisultano complessivamente n. 28, di cui n. 25 conborsa di studio e n. 3 senza borsa;

Considerato che:- il 27 novembre 2008 è stato attivato il corso in

argomento, come indicato nei Decreti legislativi n.368/99 e n. 277/03 nonché dal D.M.S. del 7 marzo2006, e che da tale data i tirocinanti sono ufficialmenteammessi alla frequenza;

- la gestione del corso fa capo alle ASL n. 1 diSassari e n. 8 di Cagliari, individuate quali sedi e Polididattici, e che le medesime operano uniformandosialle direttive e ai programmi vigenti impartiti dall’Assessorato, sentiti i Coordinatori del corso e ilComitato Tecnico Scientifico, in via di ricostituzione;

- l’Assessorato emana Direttive e Circolari per losvolgimento uniforme del corso, indirizzate alle ASL n.1 e n. 8 e a tutti gli Organismi e operatori che interagi-scono nello svolgimento del tirocinio in base al DecretoLegislativo n. 368/99 e s.m.i.e dal D.M S. 7 marzo2006;

Considerato che l’assegnazione dei tirocinanti alledue sedi didattiche avviene in base ai risultati del con-corso tenutosi a Cagliari in data 18 settembre 2008, edai quali si assegnano per residenza e preferenzadichiarata dai tirocinanti stessi, all’atto dell’accettazio-ne formale per la frequenza del corso, e pertanto risul-ta la seguente suddivisione:

- Sede di Cagliari n. 21 tirocinanti, di cui n. 20 conborsa e n. 1 senza borsa;

- Sede di Sassari n. 7 tirocinanti di cui n. 5 con borsae n. 2 senza borsa;

Ritenuto di dover procedere alla designazione deiCoordinatori per il triennio 2008/2011, di cui rispetti-vamente, uno a Cagliari e uno a Sassari per le attivitàseminariali e uno a Cagliari e uno a Sassari per le atti-

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vità pratiche che si individuano nelle persone di: per la sede di Cagliari:Attività pratiche: Dott. Giorgio Pia Responsabile

Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SS Trinità,ASL n. 8 di Cagliari

Attività seminariali: Dott. Emilio Montaldo Medicodi Medicina Generale SSR, ASL. n. 8 di Cagliari;

per la sede di Sassari:Attività pratiche: Dott. Giorgio Pia Responsabile

Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SS Trinità,ASL n. 8 di Cagliari

Attività pratiche: Dott. Mario Oppes ResponsabilePronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SSAnnunziata, ASL n. 1 di

Attività seminariali Dr. ssa Chiara Musio Medico diMedicina Generale SSR, ASL. n. 1 di Sassari

Determina

Art. 1Per quanto citato nelle premesse, sono individuate e

confermate, presso le ASL n. 1 di Sassari e n. 8 diCagliari, le Sedi per lo svolgimento del corso per la for-mazione specifica in medicina generale 2008/2011.

Art. 2Con riserva di provvedere alla sostituzione di tiroci-

nanti, dimissionari o decaduti, entro 10 giorni lavorati-vi a partire dal 27 novembre 2008, data di inaugurazio-ne/attivazione del corso 2008/2011, come previstodalla normativa vigente citata nelle premesse, alle dueSedi, più sopra individuate, sono assegnati i n. 28 tiro-cinanti secondo la seguente ripartizione:

· Sede di Cagliari: n. 21 tirocinanti, di cui n. 20 conborsa e n. 1 senza borsa;

· Sede di Sassari: n. 7 tirocinanti, di cui n. 5 conborsa e n. 2 senza borsa:

Art. 3Sono nominati i Coordinatori delle attività semina-

riali e pratiche: per la sede di Cagliari e la sede diSassari sono designati 1 Coordinatore ciascuno per ladifferente attività:

per la sede di Cagliari:Attività pratiche: dott. Giorgio Pia Responsabile

Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SS Trinità,Asl n. 8 di Cagliari.

Attività seminariali: dott. Emilio Montaldo Medicodi Medicina Generale SSR, ASL. n. 8 di Cagliari;

per la sede di Sassari:Attività pratiche: Dott. Mario Oppes Responsabile

Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SSAnnunziata, ASL n. 1 di

Attività seminariali Dott.ssa Chiara Musio Medicodi Medicina Generale SSR, ASL. n. 1 di Sassari

Art. 4Con successivo atto si provvederà ad individuare

l’ammontare del finanziamento, occorrente alle dueASL, per l’erogazione delle borse e per il funziona-mento del corso.

Art. 5Per quanto non riportato nella presente determina-

zione si demanda a successive direttive e circolari cheverranno emanate in corso d’opera dal Direttore delServizio interessato dell’ Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità e della Assistenza Sociale.

Art. 6la presente determinazione viene trasmessa

all’Assessore dell’Igiene e Sanità e della AssistenzaSociale ai sensi dell’ art. 21, comma 9, della L.R.31/98.

Balata

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19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6104ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ

E DELL’ASSISTENZA SOCIALE

Graduatoria Definitiva Medici Veterinari a rapporto convenzionale - Azienda Usl n. 1 - Sassari.Approvata con Deliberazione del Direttore Generale Azienda Usl n. 1 - Sassari n. 46 - del 2 febbraio 2009.

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19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6108ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ

E DELL’ASSISTENZA SOCIALE

Graduatoria Definitiva Medicina Specialistica Ambulatoriale Interna e altre professionalità: Biologi ePsicologi - Anno 2009 - Azienda Usl n. 5 - Oristano.

Approvata con Deliberazione del Direttore Generale Azienda Usl n. 5 - Oristano n. 59 - del 20 gennaio 2009.

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ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 27 ottobre 2008 n. 37577/3402.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 4.538,13 dall’U.P.B.S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B.S04.06.004 - CAP. SC04.1341 e impegno - ParcoGeominerario della Sardegna compensi aggiuntivi afavore dipendenti regionali.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11)” Competenza euro 4.538,13

In aumentoU.P.B. S04.06.004 - C.d.R. 00.10.01.02Cap. SC04.1341 “Interventi regionali e cantieri

comunali di salvaguardia e valorizzazione ambientale,propedeutici alla realizzazione del Parco Geominerariodella Sardegna - Spese per prestazioni di servizi”

Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1364Competenza euro 4.538,13

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore diBeneficiari Vari (cod. fornitore 9000001), sul CapitoloSC04.1341 - U.P.B. S04.06.004 - C.d.R. 00.10.01.02 -Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1364.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 27 ottobre 2008 n. 37578/3403.

Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-sferimento della somma di euro 38.292,23dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0462 e impegno- Agenzia Formativa I.R.I.S. (L. 236/93).

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “

Competenza euro 38.292,23In aumentoU.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03- Capitolo SC02.0462 ‘Altri finanziamenti statali

per la formazione professionale - Acquisti di beni e pre-stazioni di servizi”

Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1350Competenza euro 38.292,23

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L. R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favoredell’Organismo Agenzia Formativa I.R.I.S. (cod. fisc.02785190923), avente sede in Tortolì - via MonsignorVirgilio 91, cod. fornitore 279, Capitolo SC02.0462 -U.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03 - CodiciSIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1350.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 3 novembre 2008 n. 38324/3483.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 64.072,16dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S05.03.011 - CAP. SC 05.0597 e impegno

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- Comune di Tissi, Comune di San Gavino, Comunedi Santadi, Comune di Sini. L. 68/99.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoeleneati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) Competenza euro 64.072,16

In aumentoU.P.B. S05.03.011 - C.d.R. 00.10.01.02Capitolo SC05.0597 “Fondo per il diritto al lavoro

dei disabili (Legge 12 marzo 1999, n. 68 - art. 13,comma 1 lett. c ) - Trasferimenti ai Comuni per finan-ziamenti di nuove attività imprenditoriali a favore deidisabili”

Competenza euro 64.072,16Art. 2

Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008, CapitoloSC05.0597- U.P.B. S05.03.011 - C.d.R. 00.10.01.02 -Codici SIOPE: di Bilancio 20203 - gestionale 2234,come segue:

OmissisLa presente determinazione viene trasmessa

all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 11 novembre 2008 n. 39640/3608.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 185.924,48dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- Auxa Nova s.r.l.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11)

Competenza euro 185.924,48In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 185.924,48

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà “Auxa Nova s.r.I.” (cod. fornitore 1585),Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R.00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 -gestionale 1623.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 18 novembre 2008 n. 40676/3731.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 103.905,73dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0461 e impegno- I.F.O.L.D. Onlus.

II Direttore Generale

Omissis

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6132

Page 133: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “

Competenza euro 103.905,73In aumentoU.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03Cap. SC02.0461 “Spese per la formazione profes-

sionale dei lavoratori in Sardegna (art. 1, L.R. 26 gen-naio 1976, n. 3, L.R. 1 giugno 1979, n. 47...) e per ilcofinanziamento, del Programma Operativo Regionale2000-2006 Misure 1.8 - 2.4 - 3.2 - 3.3 - 3.4 - 3.5 - 3.8- 3.9 - 3.10 - 3.11 - 4.6- 5.3 - 6.4 - Formazione -Acquisto di beni e prestazione di servizi - Quota regio-nale (Decisioni Commissione Europea ...)”

Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1350Competenza euro 103.905,73

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dell’Ente I.F.O.L.D. Onlus (cod. fornitore 425), sulCapitolo SC02.0461 - U.P.B. S02.02.001 - C.d.R.00.10.01.03 - Codici SIOPE: di Bilancio 10301 -gestionale 1350.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 19 novembre 2008 n. 40982/3778.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 107.698,02dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- AL.CO.S. s.r.l. L.R. 28/84.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11)

Competenza euro 107.698,02In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (art. 12 e14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 107.698,02

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà “AL.CO.S s.r.l.” (cod. fornitore 1577),Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R.00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 -gestionale 1623.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 19 novembre 2008 n. 40990/3779.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 118.785,09dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- RI.MA.SE s.r.l. L.R. 28/84.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 133

Page 134: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “

Competenza euro 118.785,09In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 118.785,09

Art. 2Ai sensi dell’ art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà, “RI.MA.SE s.r.I.” (cod. fornitore 1768),Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R.00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 -gestionale 1623.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 20 novembre 2008 n. 41175/3794.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 5.000,00 dall’U.P.B.S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B.S05.05.002 - CAP. SC05.1068 e impegno -Associazione culturale e sociale sarda lnc. Auburn-Sidney (Australia) L.R. 7/91.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1

Nei sottoeleneati capitoli di spesa del Bilancio dellaRegione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11)

Competenza euro 5.000,00In aumentoU.P.B. S05.05.002 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC05.1068 “Contributi alle

Organizzazioni dei sardi nel mondo, alle Associazionidi Tutela e alla loro Federazione (artt. 3, 6, 7, 8, 9, 10,11, 12 13, 19 e 36, L. R. 15 gennaio 1991, n. 7 e art.4,comma 28, L. R. 5 marzo 2008, n.3)

Codici SIOPE: di Bilancio 10603 - gestionale 1634Competenza euro 5.000,00

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - I ettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 - -a favore delCircolo “Associazione culturale e sociale sarda Inc”avente sede in 1-2 Melton Street, Auburn nws 2144 -Sidney (Australia), cod. fornitore 1000150, CapitoloSC05.1068 - U.P.B. S05.05.002 - C.d.R. 00.10.01.04 -Codici SIOPE: di Bilancio 10603 - gestionale 1634.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro,, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9,della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42680/3925.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 166.088,31dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0462 e impegno- IAL Sardegna (Apprendistato).

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6134

Page 135: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

variazioni compensative:In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “

Competenza euro 166.088,31In aumentoU.P.B.S02.02.001-C.d.R. 00.10.01.03Capitolo SC02.0462 “”Altri finanziamenti statali

per la formazione professionale - Acquisti di beni e pre-stazioni di servizi” Codici SIOPE: di Bilancio 10301 -gestionale 1350

Competenza euro 166.088,31Art. 2

Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L. R.11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione per l’anno 2008 a favoredell’Ente IAL Sardegna (cod. fornitore 332), capitoloSC02.0462 - U.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03 -Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1350.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42700/3926.Bilancio anno 2008. Economia formale - L.R.

6/2004, Art. 1 Comma 5. Trasferimento della sommadi euro 123.949,66 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP.SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP.SC06.0742 - Sardinian foods s.r.l. L.R. 28/84.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per le

quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “ Competenza euro 123.949,66

In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1) “

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 123.949,66La presente determinazione viene trasmessa

all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42702/3927.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 294.611,18dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- I.S.P.E.S. s.r.l. L.R. 28/84.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “ Competenza euro 294.611,18

In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)”

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 294.611,18

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 135

Page 136: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà “I.S.P.E.S. s.r.l.” (cod. fornitore 1636),Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R.00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 -gestionale 1623.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 4 dicembre 2008 n. 43200/3983.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 196.253,62dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- Gruppo Lesa s.r.l. L.R. 28/84 saldo 2°anno.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) Competenza euro 196.253,62=

In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)”

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 196.253,62

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato

nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà “Gruppo Lesa s.r.I.” (cod. fornitore 1578),Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R.00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 -gestionale 1623.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto, riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 10 dicembre 2008 n. 43818/4074.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 144.775,43dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- Orefice s.r.l. L.R. 28/84.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In dimìnuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “ Competenza euro 144.775,43

In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)”

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 144.775,43

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà ‘Orefice s.r.l.” (cod. fornitore 1925), CapitoloSC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 -

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6136

Page 137: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623.La presente determinazione viene trasmessa

all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa aliaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 10 dicembre 2008 n. 43825/4075.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 175.662,97dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- La Biol snc di Medico Angelo & C. L.R. 28/84.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11)”

Competenza euro 175.662,97In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1) “

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 175.662,97

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà “la Biol S.n.c. di Medico Angelo & C.” (cod.fornitore 1661), Capitolo SC06.0742 - U.P.B.S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: diBilancio 10602 - gestionale 1623.

La presente determinazione viene trasmessa

all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 16 dicembre 2008 n. 44456/4185.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 29.386,42dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S05.03.011 - CAP. SC 05.0597 e impegno- Comuni di Tissi, Oristano L. 68/99.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In dirninuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11)” Competenza euro 29.386,42

In aumentoU.P.B. SOS.03.011 - C.d.R. 00.10.01.02Capitolo SCO5.0597 “Fondo per il diritto al lavoro

dei disabili (Legge 12 marzo 1999, n. 68 - art. 13,comma 1 lett. c ) - Trasferimenti ai Comuni per finan-ziamenti di nuove attività imprenditoriali a favore deidisabili” Competenza euro 29.386,42

Art. 2Ai sensi, dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008, CapitoloSC05.0597- U.P.B. SO5.03.011 - C.d.R. 00.10.01.02 -Codici SIOPE: di Bilancio 20203 - gestionale 2234,come segue:

- euro 14.665,98 - a favore del Comune di Oristano(cod.fisc. 00052090958) cod. forn. 6000008;

- euro 14.720,44 - a favore Comune di Tissi(cod.fisc 00248560906) cod. forn. 6000115;

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 137

Page 138: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 16 dicembre 2008 n. 44460/4186.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 40.000,96dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- SICOTES s.r.l. L.R. 28/84.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “ Competenza euro 40.000,96

In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)”

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 40.000,96

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà “SICOTES s.r.l.” (cod. fornitore 1923),Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R.00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 -gestionale 1623

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativa

pubblicazione.Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 18 dicembre 2008 n. 44813/4208.Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, tra-

sferimento della somma di euro 20.292,73dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favoredell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno- K.I. di Davide Cappai & C. S.n.c. L.R. 28/84.

II Direttore Generale

Omissis

Determina

Art. 1Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della

Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguentivariazioni compensative:

In diminuzioneU.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riasse-

gnazione dei residui dichiarati perenti agli effettiamministrativi e per la riassegnazione di somme per lequali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 ago-sto 2006, n. 11) “ Competenza euro 20.292,73

In aumentoU.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e

per le spese di gestione alle società e cooperative gio-vanili operanti nel settore della produzione di beni eservizi, nonché spese per gli interessi da corrispondereagli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)”

Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623Competenza euro 20.292,73

Art. 2Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R.

11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnatonel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dellaSocietà “K.I. di Davide Cappai & C. s.n.c.” (cod. for-nitore 1658), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027- C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio10602 - gestionale 1623.

La presente determinazione viene trasmessaall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21,commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

La presente determinazione sarà trasmessa allaRagioneria Regionale per il prescritto riscontro e suc-cessivamente sarà inviata al BURAS per la relativapubblicazione.

Carta

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6138

Page 139: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

GENERALE 27 gennaio 2009 n. 2051/94.Gara con procedura aperta per l’affidamento del

servizio di attuazione del Piano di ComunicazionePluriennale del Programma Operativo 2007/2013della Regione Sardegna - Fondo Sociale Europeo –Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione–Indizione procedura di gara.

II Direttore Generale

Omissis

Assume la seguente

Determinazione

Art. 1E’ indetta una gara mediante procedura aperta per

l’affidamento del servizio di attuazione del Piano diComunicazione Pluriennale del Programma Operativo2007/2013 della Regione Sardegna, ai sensi dell’art. 17comma 4 lett. a) della L.R. 5/2007, selezionando l’of-ferta migliore con l’utilizzo del criterio dell’offertaeconomicamente più vantaggiosa di cui all’art. 18comma 1 lett. c) della L.R. n. 5/2007, per un importo dieuro 1.000.000,00 (euro unmilione/00) IVA esclusa,per un periodo di 36 (trentasei) mesi, utilizzando lerisorse finanziarie presenti sull’Asse VI AssistenzaTecnica;

Art. 2Si approva il bando di gara, il capitolato d’oneri e la

modulistica allegata costituente lex specialis;Art. 3

Si procede alle pubblicazioni di seguito indicatecosì come previste dalla normativa comunitaria, nazio-nale e regionale vigente:

Determinazione: pubblicazione dell’estratto, nellaparte concernente il solo dispositivo, nel BollettinoUfficiale della Regione Autonoma della Sardegna.Pubblicazione della versione integrale sul sito internetdella Regione Autonoma della Sardegna.

Bando di gara: pubblicazione sulla GUUE, sullaGURI e sul BURAS.

Bando di gara, capitolato d’oneri e modulistica alle-gata: pubblicazione sul sito internet della RegioneAutonoma della Sardegna e sul portale S.I.L. Sardegna,dedicato all’Assessorato del Lavoro;

Avviso contenente i dati essenziali dell’appalto dicui all’art. 22 comma 3 L.R. 5/2007: pubblicazione sudue quotidiani a diffusione nazionale e su due quotidia-ni a diffusione regionale.

Art. 4Il costo del servizio verrà imputato sull’Asse VI

Assistenza Tecnica del POR FSE Regione Sardegna2007/2013.

La presente Determinazione è comunicataall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale,Cooperazione e Sicurezza Sociale.

Carta

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONEPROFESSIONALE, COOPERAZIONE E

SICUREZZA SOCIALESERVIZIO PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL

SISTEMA DELLA FORMAZIONEPROFESSIONALE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREDEL SERVIZIO 2 febbraio 2009 n. 2737/160.Gara con procedura aperta per l’affidamento del

servizio di “Riorganizzazione dei processi lavorativie di ottimizzazione delle risorse degli uffici giudizia-ri della Regione Autonoma della Sardegna –Tribunale Ordinario di Cagliari, Procura dellaRepubblica di Cagliari e Tribunale di Sorveglianzadi Sassari - PO FSE 2007/2013 Regione Sardegna -Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione –Asse V Transnazionalità Interregionalità –Eliminazione parziale ultimo comma art. 17 e modi-fica art. 18 del Capitolato d’Oneri – Modifica art. 6del Disciplinare e del Bando di gara punto IV.3.4 epunto IV.3.8.

II Direttore del Servizio

Omissis

Assume la seguente

Determinazione

Art. 1Si rettifica parzialmente poiché limitativa del prin-

cipio di libera concorrenza e, comunque, non pertinen-te con la natura e l’oggetto della gara di cui trattasi,l’articolo 17 del capitolo d’oneri rubricato “Altri oneried obblighi dell’aggiudicatario”, eliminando la primaparte dell’ultimo comma “ – a non assumere diretta-mente o per il tramite dei componenti il gruppo di lavo-ro, in caso di esito positivo della gara, incarichi in pro-getti, opere e/o attività finanziabili con le risorse delmedesimo POR FSE Sardegna ed a non usufruire deiregimi di aiuto alle imprese co-finanziati con le risorsedel predetto Programma, ovvero a rinunciarvi, se già incorso, dandone comunicazione alle RelazioniInternazionali e Comunitarie;

Art. 2Si modifica l’art. 8 del medesimo capitolato,

aggiungendo alla rubrica la dicitura “-Istituzione dellaCabina di Regia”, sostituendo nel medesimo articolo iltermine “Il gruppo di lavoro” con il termine “La cabi-na di regia” ed eliminando il termine “semestrale” allapenultima riga del medesimo articolo;

Art. 3

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 139

Page 140: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

140 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6Si modifica l’art. 6 del Disciplinare di gara e il

Bando di gara al punto IV.3.4 e al punto IV.3.8. circa ladata di presentazione delle offerte – 24.03.2009 ore13:00 anziché 06.03.2009 ore 13:00 e di apertura delleofferte – 01.04.2009 ore 11:00 anziché 19.03.2009 ore11:00;

Art. 4Le rettifiche e le modifiche indicate negli articoli

precedenti sono pubblicizzate con le seguenti modalità:- Determinazione: pubblicazione dell’estratto, nella

parte concernente il solo dispositivo, nel BollettinoUfficiale della Regione Autonoma della Sardegna.Pubblicazione della versione integrale sul sito internetdella Regione Autonoma della Sardegna e sul portaleS.I.L. Sardegna, dedicato all’Assessorato del Lavoro;

- Bando di gara, capitolato d’oneri, disciplinare digara aggiornati: pubblicazione sul sito internet dellaRegione Autonoma della Sardegna e sul portale S.I.L.Sardegna, dedicato all’Assessorato del Lavoro;

- Avviso relativo a informazioni complementari,informazioni su procedure incomplete o rettifiche:GUUE e GURI;

- Avviso di rettifica e proroga scadenza: pubblica-zione su due quotidiani a diffusione nazionale e su duequotidiani a diffusione regionale.

La presente Determinazione è trasmessa al DirettoreGenerale ai sensi dell’art. 21, VII comma, L.R. n° 31del 13.11.1998 e, ai sensi del IX comma del medesimoarticolo è altresì comunicata all’Assessore del Lavoro,Formazione Professionale, Cooperazione e SicurezzaSociale.

Mascia

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL VICE-DIRETTORE 28 dicembre 2007 n. 7619/567.Esecutività convenzioni stipulate in data

28.12.2007 tra l’Amministrazione Regionale e idott.ri Simona Argiolas, Vincenzo Maria Giordano,Sergio Mureddu e Rosa Maria Pala per l’attività diassistenza tecnica di supporto per la programmazio-ne, l’attuazione, il monitoraggio e il controllo degliaccordi di programma quadro Ricerca e SviluppoLocale.

II Direttore

Omissis

Determina

Art. 1Per le motivazioni citate in premessa sono approva-

te e rese esecutive le convenzioni stipulate in data28.12.2007, con decorrenza 14 gennaio 2008, con gliesperti senior Simona Argiolas e Vincenzo Maria

Giordano e gli esperti junior Rosa Maria Pala e SergioMureddu.

Art. 2E’ autorizzato l’impegno di spesa complessivo di

euro 117.384,00 (centodiciasettemilatrecentoottanta-quattro) per il pagamento dei compensi dovuti ai con-sulenti indicati nella tabella allegata alla presente deter-minazione per farne parte integrante e sostanziale, deicontributi, a carico dell’Amministrazione, dovutiall’INPS e all’INAIL e per il pagamento degli eventua-li rimborsi spese di vitto, alloggio e trasporto per mis-sioni, sul capitolo SC01.0743 UPB S01.04002 delBilancio di Previsione es. 2007: Centro di responsabi-lità 00.03.60.00 SIOPE: Bilancio 10301, gestionale1348, cod. beneficiari 9000001.

OmissisVentroni

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSA-BILE 2 dicembre 2008 n. 6937/612.Esecutività convenzione stipulata in data

1.10.2008 tra l’Amministrazione Regionale e l’ing.Sandro Sanna.

Il Responsabile

Omissis

Determina

Art. 1E’ reso esecutivo il contratto di proroga stipulato in

data 1.10.2008 tra la dott.ssa Graziella PisuResponsabile della Misura 7.1 del POR Sardegna el’Ing. Sandro Sanna, nato a Quartu Sant’Elena (CA) il18.11.1974, residente in Cagliari, via Guido Bacelli n.13/B, C.F. SNN SDR 74S18H118L, disciplinante ilrapporto di collaborazione con la Regione Autonomadella Sardegna per l’assistenza tecnica per l’attuazionedelle Misure 4.7 e 4.8 del POR Sardegna 2000-2006.

Art. 2E’ conseguentemente autorizzato l’impegno della

somma complessiva di euro 12.014,30 (dodicimila-quattordici/30), che graverà, in conto residui, sullaUPB S01.04.002 del Bilancio della Regione per l’anno2008; CDR: 00.03.60.00 Cod. Gestionale: 1348, Cod.di bilancio: 10301, secondo la seguente ripartizione:

euro 10.212,15 pari all’85% sul Cap. SC01.0747RS 8070000358

euro 1.802,15 pari al 15% sul Cap. SC01.0749 RS8070000363

OmissisPisu

Page 141: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

14119 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,

BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO

CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSA-

BILE 15 dicembre 2008 n. 7296/662.Esecutività convenzione stipulata in data

29.10.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Manuela Murru.

Il Responsabile

Omissis

Determina

Art. 1Per l’esecuzione del Contratto stipulato il 29

Ottobre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonomadella Sardegna – Assessorato della Programmazione,Bilancio, Credito e Assetto del Territorio – CentroRegionale di Programmazione – con sede in Cagliari,Via Mameli n. 88, C.F. 80002870923, rappresentatadalla Dr.ssa Graziella Pisu, nata a Laconi (CA) il18.12.1952, C.F. PSIGZL52T58E400R, Responsabiledella Misura 7.1 del POR Sardegna 2000/2006, domi-ciliata per la carica presso il medesimo Ufficio e laDott.ssa Manuela Murru (Codice Fornitore 10929470),nata a Cagliari il 28.08.1971, e ivi residente in ViaEnrico Sanjust n. 16, C.F. MRRMNL71M68B354N,regolante l’incarico di consulenza per l’assistenza tec-nica per l’attuazione del principio di pari opportunita’ emainstreaming di genere nell’ambito del PORSardegna 2000-2006, con decorrenza dal 1° Novembre2008 al 31 Dicembre 2008, è autorizzato l’impegnocomplessivo di euro 4.699,34 (quattromilaseicentono-vantanove/34), di cui euro 685,87 per contributi INPSed euro 13,47 per contributi INAIL a caricodell’Amministrazione regionale.

Art. 2L’impegno di spesa graverà sui fondi del Bilancio

della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese diAssistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 -in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap.SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro diResponsabilità 00.036000 - SIOPE: Codice Bilancio10301 – Codice Gestionale 1348.

OmissisPisu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7537/691.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Daniela Utzeri.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Daniela Utzeri – CodiceFornitore 3000268 - nata a Cagliari, il 9.11.1972, C.F.TZRDNL72S49B354D, P.I. 02923290924, residente aVillaputzu (CA), in Via Trieste n. 32, per la consulen-za relativa alle attività inerenti la chiusura del PORSardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un impor-to complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7538/692 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e il dr.Paolo Bertoleoni.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.

Page 142: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

142 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e il Dr. Paolo Bertoleoni – CodiceFornitore 3000266 - nato ad Oristano, il 2.05.1966,C.F. BRTPLA66E02G113V, P.I. 01190940914, resi-dente a Bosa (NU), in Piazza Zanetti n. 1, per la con-sulenza relativa alle attività inerenti la chiusura delPOR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per unimporto complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7545/693 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Carmela Corrias.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Carmela Corrias (CodiceFornitore 10929486), nata a Baunei (NU), il2.05.1969, C.F. CRRCML69E42A722X, residente aCagliari, in via Bologna n. 18, per la consulenza rela-tiva alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo com-plessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-

nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7546/694 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Daniela Desogus.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Daniela Desogus –Codice Fornitore 10929489 - nata a San GavinoMonreale (CA) il 3.05.1973, C.F.DSGDNL73E43H856E, residente a Guspini (CA) , inVico II Manno, n. 44, per la consulenza relativa alleattività inerenti la chiusura del POR Sardegna2000/2006, fino al 15.03.2009, per un importo com-plessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

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14319 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6DEL TERRITORIO

CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONEESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE

22 dicembre 2008 n. 7547/695 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Francesca Floris.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Francesca Floris –Codice Fornitore 10929488 - nata a San GavinoMonreale, il 13.11.1970, C.F. FLRFNC70S53H856Q,residente a Cagliari in via Barbusi n. 6, per la consulen-za relativa alle attività inerenti la chiusura del PORSardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un impor-to complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7548/696.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Luciana Anania Emilia Martini.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Luciana Anania EmiliaMartini – Codice Fornitore 10929485 - nata a Nuoro, il28.05.1963, C.F. MRTLNN63E68F979R, residente aNuoro, in via Gramsci n. 53, per la consulenza relativaalle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo com-plessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7549/697 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ildott. Mauro Manca.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e il Dr. Mauro Manca – CodiceFornitore 10929490 - nato a Carbonia (CA) il27.04.1976, C.F. MNCMRA76D27B745K e residentea San Sperate (CA) in Via Matteotti n. 41, per la con-sulenza relativa alle attività inerenti la chiusura delPOR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per unimporto complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

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144 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6Art. 2

Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzatol’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7550/698.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Maria Assunta Podda.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Maria Assunta Podda –Codice Fornitore 10929483 - nata ad Orgosolo (NU), il29.07.1965, C.F. PDDMSS65L69G097J, residente aNuoro, in via P.Borrotzu n. 26, per la consulenza rela-tiva alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo com-plessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7551/699.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e ladott.ssa Silvia Zedda.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Silvia Zedda – CodiceFornitore 10929481 - nata a Cagliari, il 18.03.1968,C.F. ZDDSLV68C58B354U, residente a Cagliari, invia Cugia n. 1, per la consulenza relativa alle attivitàinerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, finoal 15.03.2009, per un importo complessivo di euro5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000.

SIOPE: Codice Bilancio 10301 – CodiceGestionale 1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7552/700.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Teresa Mulas.

Il Direttore

Omissis

Page 145: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

14519 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Teresa Mulas – CodiceFornitore 10929484 - nata a Sassari, il 29.01.1970, C.F.MLSTRS70A69I452C, residente a Sorso (SS), in viaSebastiano Satta n. 11, per la consulenza relativa alleattività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivodi euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, avalere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n.8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 -SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7553/701 .Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Valentina Manca.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Valentina Manca –Codice Fornitore 10929487 - nata a San Vero Milis(OR), il 10.06.1974, C.F. MNCVNT74H50I384Q eresidente a Cagliari, in via Foscolo 41, per la consulen-za relativa alle attività inerenti la chiusura del POR

Sardegna 2000-2006, fino al 30.03.2009, per un impor-to complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annua-lità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sullaUPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207),Centro di Responsabilità 00.036000 - SIOPE: CodiceBilancio 10301 – Codice Gestionale 1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE22 dicembre 2008 n. 7554/702.Esecutività convenzione stipulata in data

10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e laDott.ssa Rita Troja.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di colla-

borazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008,in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, eper essa, nella funzione di Autorità di Gestione delProgramma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr.Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso ilmedesimo Ufficio e la Dr.ssa Maria Rita Troja –Codice Fornitore 10929482 - nata a Cagliari, il2.06.1957, C.F. TRJ MRT 57H42 B354D, residente aCagliari, in via Noto, n. 11, per la consulenza relativaalle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna2000-2006 nell’ambito del Nucleo di Valutazione eVerifica degli Investimenti Pubblici e di programma-zione, fino al 15.03.2009, per un importo complessivodi euro 5.000,00 (cinquemila/00).

Art. 2Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato

l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00(cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, chegraverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an-nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnicadel Nucleo di Valutazione e Verifica degli InvestimentiPubblici (NVVIP) - in conto residui, a valere sulla UPBS01.04.002, Cap. SC01.0741 (R.S. n. 8070000438),Centro di Responsabilità 00.036000 - SIOPE: Codice

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146 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 26 gennaio2009 n. 462/20.Bando di gara per gli interventi di sostegno pub-

blico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA –Pacchetti Integrati di Agevolazioni “Industria,Artigianato e Servizi" – approvate conDeliberazione della Giunta Regionale n. 49/22 del28.11.2006 e n.27/19 del 13.05.2008: Autorizzazionealla decorrenza anticipata delle spese, ai sensi del-l’art. 4, comma 3, lett. a) del bando.

Il DirettoreVisto lo Statuto speciale per la Sardegna e le relati-

ve norme di attuazione;Vista la L.R. n. 33 del 1.08.1975;Vista la L.R. n.1 del 7.01.1977;Vista la L.R. n. 31 del 13.11.1998, concernente la

“Disciplina del Personale regionale e dell’Organizza-zione degli Uffici della Regione”;

Vista la L.R. n. 3 del 5.03.2008 concernente“Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale epluriennale della Regione (Legge finanziaria 2008)” ela L.R. n. 4 del 05.03.2008 di approvazione del“Bilancio di previsione per l’anno 2008 e Bilancio plu-riennale per gli anni 2008/2011”;

Visti gli Orientamenti in materia di Aiuti di Stato aFinalità Regionale 2007-2013 (2006/C 54/08) dellaCommissione Europea, pubblicati nella G.U.C.E. serieC n. 54/13 del 04.03.2006;

Vista la Carta degli Aiuti a Finalità Regionale 2007-2013, conforme alla Decisione della CommissioneEuropea di approvazione dell’Aiuto di Stato n.324/2007 – Italia;

Visti i Regolamenti (CE) n. 68/2001, n. 1998/2006,n. 70/2001, n. 1628/2006, n. 363/2004, n. 364/2004, n.448/2004, n. 1976/2006, n. 800/2008;

Vista la disciplina comunitaria in materia di Aiuti diStato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, pub-blicata nella G.U.C.E. serie C n. 323/01 del30.12.2006;

Vista la L. n. 488 del 19.12.1992 “Conversione inlegge, con modificazioni, del D.L. n. 415 del22.10.1992, recante modifiche alla L. n. 64 del01.03.1986, in tema di disciplina organica dell’inter-vento straordinario nel Mezzogiorno e norme per l’age-volazione delle attività produttive” e s.m.i., comprensi-va della Circolare del Ministero delle AttivitàProduttive n. 980902 del 23.03.2006;

Vista la Decisione della Commissione EuropeaC(2000) 2359 dell’8.08.2000 che approva il

Programma Operativo Regionale della Sardegna(POR) nell’ambito del Quadro Comunitario diSostegno 2000-2006 per le Regioni Italianedell’Obiettivo 1 e ultimamente modificata conDecisione C(2007) 1991 del 30.4.2007;

Visto il Complemento di Programmazione nellaversione approvata dal Comitato di Sorveglianza il17.12.2000 e successivamente modificato con le proce-dure previste dall’art 34 del Regolamento (CE) n.1260/1999;

Considerato che la Regione Autonoma dellaSardegna, Assessorato della Programmazione,Bilancio, Credito e Assetto del Territorio – CentroRegionale di Programmazione, nella persona del suodirettore pro tempore, svolge la funzione di Autorità diGestione del Programma Operativo Regionale2000/2006, con sede in via Mameli 88 – Cagliari, C.F.80002870923, è responsabile delle attività di gestione,attuazione e controllo del POR Sardegna;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n.13/2 del 30.03.2006 con la quale si approva il percorsodella Progettazione Integrata per lo sviluppo dei territo-ri della Sardegna e si individuano gli strumenti di attua-zione e il quadro finanziario di riferimento;

Vista la Determinazione n. 145/CRP del 26.04.06con la quale si approva l’Avviso Pubblico per la pre-sentazione di Progetti Integrati di Sviluppo;

Viste le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 16/2del 24.04.2007, n. 22/33 del 07.06.2007, n. 28/58 del26.07.2007, n. 30/40 del 02.08.2007, e n. 36/8 del18.09.2007 con le quali si approvano i progetti integrati;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n.49/22 del 28.11.2006 con la quale si approvano leDirettive di attuazione per la definizione degli strumen-ti di incentivazione ai sensi della L.R. n. 7/2005, art. 11e di attuazione della Progettazione integrata;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n.27/19 del 13.05.2008, con la quale si approvano lemodifiche alle Direttive di attuazione del PIA –Pacchetti Integrati di Agevolazioni “Industria,Artigianato e Servizi”, secondo il testo ad essa allega-to, di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n.49/22 del 28.11.2006;

Vista la Determinazione n. 3756/276/CRP del30.06.2008, con la quale si approva il Bando di garaper gli interventi di sostegno pubblico alle imprese inattuazione delle Direttive PIA – Pacchetti Integrati diAgevolazioni “Industria, Artigianato e Servizi”, aisensi delle Deliberazioni di Giunta sopra richiamate, esi individua, quale responsabile del procedimento, ilDott. Antonello Piras;

Vista la Determinazione 5333/432/CRP del24.09.2008 di approvazione modifiche e proroga deitermini di presentazione delle domande del Bando PIAIndustria, Artigianato e Servizi;

Vista la Determinazione 5609/470/CRP del08.10.2008 di Integrazioni e precisazioni al sopraccita-to Bando di gara PIA Industria, Artigianato e Servizi;

Considerato che il 14.10.2008 è scaduto il termineper la presentazione delle domande di agevolazione, aisensi dell’art. 26, comma 1 del Bando;

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14719 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6Vista la Determinazione n. 6328/550/CRP del

06.11.2008 di approvazione dell’elenco delle domandevalidate e presentate entro i termini, che hanno avutoaccesso alla fase istruttoria;

Considerato che per n. 185 domande di agevolazio-ne ammesse alla fase istruttoria è stata richiesta l’auto-rizzazione all’avvio anticipato dell’investimento previ-sto dai Piani di Sviluppo Aziendali ai sensi dell’art. 4,comma 3, lett. a) del bando (allegato B –Autorizzazione richiesta ai sensi dell’art. 4, comma 3,lett. a);

Considerato che per ulteriori n. 16 domande di age-volazione richiedenti l’autorizzazione ai sensi delmedesimo articolo, lett. b), in assenza di requisiti pre-visti da tale punto del bando si è ritenuto di verificarela sussistenza delle condizioni per procedere all’auto-rizzazione ai sensi dell’articolo 4, comma 3, lettera a)(allegato C - Autorizzazione richiesta originariamenteai sensi dell’art. 4, comma 3, lett. b);

Considerato che il medesimo art. 4, comma 3, lett.a) stabilisce che l’autorizzazione possa intervenire conspecifico provvedimento scritto dell’AmministrazioneRegionale prima del provvedimento di concessioneprovvisoria in favore dei soggetti interessati che hannopresentato richiesta di autorizzazione alla decorrenzaanticipata delle spese rispetto alla data del provvedi-mento di concessione provvisoria;

Preso atto che l’autorizzazione all’avvio anticipatorileva ai soli fini della decorrenza per l’ammissibilitàdelle spese, salvo riserva di verifica dettagliata in ordi-ne all’ammissibilità del soggetto e del programma, eche l’attività istruttoria verifica esclusivamente che glistessi sono conformi e coerenti in linea di principio alregime d’aiuto come previsto dal punto 38, articolo 4,degli Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalitàregionale 2007-2013 (2006/C 54/08) dellaCommissione Europea.

Visto quanto previsto dal medesimo articolo chestabilisce che “Un Piano si considera ammissibile inlinea di principio quando dalla domanda di agevolazio-ne è desumibile il possesso dei requisiti previsti dalpresente bando, in particolare in ordine alla tipologiadel soggetto beneficiario, al settore di attività e ai mas-simali di investimento previsti dal regime di aiuto.” eche “L’autorizzazione all’avvio anticipato non assicural’accoglimento della domanda di agevolazione, masolo l’ammissibilità della spesa in caso positivo, restan-do pertanto in capo al soggetto richiedente il rischioderivante dall’avvio anticipato dei lavori rispettoall’adozione del provvedimento di concessione provvi-soria di cui al precedente comma 1.”

Ritenuto di rinviare ad un successivo provvedimen-to la concessione dell’autorizzazione per le attivitàammissibili ai sensi del Regolamento n. 800/2008, peril quale devono essere espletate le procedure per lacomunicazione alla Commissione Europea dello speci-fico intervento, e le attività per le quali sussistono ele-menti di incertezza, allo stato attuale dell’istruttoria, inordine al raggiungimento della soglia di ammissibilitàriferita al punteggio;

Verificato l’attuale stato dell’istruttoria da parte del

Soggetto Attuatore;Verificato che per le domande di agevolazione di

cui all’allegato A risultano sussistere tutte le condizio-ni di ammissibilità, in linea di principio, in ordine allatipologia del soggetto beneficiario, al settore di attivitàe ai massimali di investimento previsti dal regime diaiuto sulla base delle informazioni autocertificate dal-l’impresa;

Visto l’art. 47, della L. R. 2 agosto 2006, n. 11,“Norme in materia di programmazione, di bilancio e dicontabilità della Regione Autonoma della Sardegna”,recante disposizioni in materia di firma del Direttoredel Centro Regionale di Programmazione;

Visto il D.P.G.R. n. 7 del 23 gennaio 2008 relativoalla nomina del Direttore del Centro Regionale diProgrammazione nella persona del Dr. GianlucaCadeddu;

Determina

Art. 1E’ approvato un primo elenco di n. 90 domande di

agevolazione per le quali risultano verificate le condi-zioni di ammissibilità, in linea di principio, in ordinealla tipologia del soggetto beneficiario, al settore diattività e ai massimali di investimento previsti dal regi-me di aiuto sulla base delle informazioni autocertifica-te dall’impresa (allegato A – Autorizzazione all’avvioanticipato art. 4, comma 3, lett. a – I Elenco);

Art. 2Per le domande di cui al precedente art. 1, è autoriz-

zata la decorrenza anticipata delle spese previste nelPiano di Sviluppo Aziendale a partire dalla data di ado-zione della presente determinazione, fermo restandoche la concessione dell’aiuto è condizionata all’esitopositivo dell’attività istruttoria, alla veridicità dei daticomunicati e alla collocazione in posizione utile in gra-duatoria. Alle iniziative, a conferma dell’autorizzazio-ne, sarà trasmessa dall’Amministrazione Regionale unaformale nota raccomandata con avviso di ricevimentoo, qualora l’impresa abbia dato espressa autorizzazionein Domanda, con fax o posta elettronica certificata;

Art. 3Quanto determinato con la presente sarà divulgato

attraverso i mezzi di comunicazione, sarà pubblicato inestratto sul Bollettino della Regione Autonoma dellaSardegna e sul sito della Regione Autonoma dellaSardegna ai seguenti indirizzi:

www.regione.sardegna.it/argomenti/europa/proget-tazione integrata

www.regione.sardegna.it/servizi/imprese/bandiwww.regione.sardegna.it/servizi/imprese/incenti-

vi.htmlArt. 4

La presente Determinazione sarà trasmessaall’Assessore della Programmazione, Bilancio, Creditoe Assetto del Territorio ai sensi dell’art. 21, comma 9,della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

Cadeddu

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ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE26 gennaio 2009 n. 470/22.Bando di gara per gli interventi di sostegno pub-

blico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA –Pacchetti Integrati di Agevolazione “Turismo ePosadas”– approvato con Deliberazioni dellaGiunta Regionale nn. 49/22 del 28.11.2006 e 36/28del 01.2007: Circuito Posadas: approvazione elencodomande validate e presentate entro i termini cheaccedono alla fase istruttoria.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1Di prendere atto che entro i termini di ammissibili-

tà è stata validata e presentata esclusivamente ladomande del proponente “Consorzio Arianna” pratican. 4, che può accedere alla successiva attività istrutto-ria di cui all’art. 23 del bando;

Art. 2Quanto determinato con la presente sarà divulgato

attraverso i mezzi di comunicazione, sarà pubblicato inestratto sul Bollettino della Regione Autonoma dellaSardegna e sul sito della Regione Autonoma dellaSardegna ai seguenti indirizzi:

www.regione.sardegna.it/argomenti/programmazio-ne/progettazioneintegrata

www.regione.sardegna.it/servizi/imprese/bandiwww.regione.sardegna.it/servizi/imprese/incenti-

vi.htmlArt. 3

La presente Determinazione sarà trasmessaall’Assessore della Programmazione, Bilancio, Creditoe Assetto del Territorio ai sensi dell’art. 21, comma 9,della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31.

Cadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE27 gennaio 2009 n. 483/24.Esecutività convenzione stipulata in data

14/01/2009 tra l’Amministrazione Regionale e idott.ri Simona Argiolas, Vincenzo Marco Giordano,Rosa Maria Pala e Sergio Mureddu.

Il Direttore

Omissis

Determina

Art. 1Per le motivazioni citate in premessa sono approva-

te e rese esecutive le convenzioni aggiuntive stipulatecon decorrenza 14 gennaio 2009, per la durata di 6mesi prorogabili di altri 6 mesi, tra la RegioneAutonoma della Sardegna Centro Regionale diProgrammazione nella persona del direttore dott.Gianluca Cadeddu, e gli esperti senior dott.ssa SimonaArgiolas e ing. Vincenzo Maria Giordano; espertijunior dott.ssa Rosa Maria Pala e dott. Sergio Muredduper il proseguo dell’attività di assistenza tecnica di sup-porto per la programmazione, l’attuazione, il monito-raggio e il controllo degli Accordi di ProgrammaQuadro Ricerca e Sviluppo Locale in esecuzione del-l’incarico di cui alla convenzione stipulata il 28 dicem-bre 2007.

Art. 2Per la causale di cui all’art. 1 gli oneri derivanti da

tale proroga fanno carico sull’impegno n. 3060021926assunto con la determinazione n. 7687/714 del 31dicembre 2008 per la spesa totale di euro117.384,00(centodiciasettemilatrecentoottantaquat-tro/00), Centro di Responsabilità 00.03.60.00,Cap.SC01.0743, UPB S01.04.002 del BilancioRegionale per l’anno 2008 come da tabella esplicativaallegata.

OmissisCadeddu

ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE,BILANCIO, CREDITO E ASSETTO

DEL TERRITORIOCENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSA-BILE 28 gennaio 2009 n. 551/27.Esecutività convenzione stipulata in data

01/01/2009 tra l’Amministrazione Regionale e ildott. Sandro Sanna.

Il Responsabile

Omissis

Determina

Art. 1E’ reso esecutivo il contratto di prosecuzione della

proroga stipulato in data 01/01/2009 tra la dott.ssaGraziella Pisu Responsabile della Misura 7.1 del PORSardegna e l’ing. Sandro Sanna, nato a QuartuSant’Elena (CA) il 18/11/1974, residente in Cagliari,Via Guido Bacelli n° 13/B, C.F. SNN SDR 74S18H118L, disciplinante il rapporto di collaborazione conla Regione Autonoma della Sardegna per l’assistenza

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tecnica per l’attuazione delle misure 4.7 e 4.8 delP.O.R. Sardegna 2000-2006.

Art. 2E’ conseguentemente autorizzato, l’impegno della

somma complessiva di euro 24.158,57 (ventiquattromi-lacentocinquantotto/57), che graverà, in conto residui,sulla UPB S01.04.002 del Bilancio della Regione perl’anno 2009; C.D.R.:00.03.60.00 Cod. gestionale:1348, Cod. di bilancio: 10301, secondo la seguenteripartizione:

- euro 20.534,78 pari all’85% sul cap. SC01.0747RS 8070000358

- euro 3.623,79 pari all’15% sul cap. SC01.0749RS 8070000363

OmissisPisu

ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO ECOMMERCIO

SERVIZIO TURISMODETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-

VIZIO 3 novembre 2008 n. 2148.L.R. 13 Luglio 1988, n. 13 -Iscrizione nel

Registro regionale. Agenzia di viaggio e turismodenominata “MMV PERLE” -CAGLIARI.

Il DirettoreVisto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relati-

ve norme di attuazione;Vista la L.R. 07.01.1977, n. 1, e successive modifi-

cazioni ed integrazioni;Vista la L.R. 13.07.1988, n.13 “Disciplina in

Sardegna delle Agenzie di Viaggio e Turismo, e succes-sive modificazioni e integrazioni ed in particolare l’ar-ticolo 12;

Vista la L.R. 13.11.1998, n. 31, e successive modi-ficazioni e integrazioni;

Vista la L.R.12.06.2006 n.9, “Conferimento di fun-zioni e compiti agli Enti locali”, art.30, comma 1, lette-ra p), art.31, comma l. lettera c) e art.32, comma 1, let-tera a) e lettera b);

Visto il Decreto dell’Assessore degli AA.GG.Personale e Riforma della Regione n.7/P del01.02.2007 con il quale sono state conferite le funzionidi Direttore del Servizio Turismo dell’Assessorato delTurismo, Artigianato e Commercio alla Dott.ssa MariaLaura Corda;

Vista la Determinazione n.1626 del 03.08.2007 cheha istituito il Registro regionale dei direttori tecnici diagenzia di viaggio e turismo;

Vista la Determinazione n.76 del 19.09.2008, delDirigente del Servizio Turismo, della Provincia diCagliari, che autorizza il sig.Muller Michael Peter natoa Crimmitschau (Germania) il 08.07.1952 e residentein Cagliari, Via Puccini n.36, nella sua qualità diPresidente del Consiglio di Amministrazione della

società “MMV Consulting s.r.l.”, con sede in CagliariVia Palestrina n.60, all’apertura e all’esercizio di unaagenzia di viaggio e turismo denominata “MMVPERLE”, ubicata nel comune di Cagliari, ViaPalestrina n.64/A, con la direzione tecnica della sig.raMelis Jolanda, iscritta al n.248 del Registro regionaledei Direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo;

Considerato che l’iscrizione al Registro regionaledelle agenzie di viaggio e turismo costituisce condizio-ne indispensabile, congiuntamente al possesso delleautorizzazioni prescritte, per il legittimo esercizio delleattività delle agenzie di viaggio e turismo;

Ritenuto pertanto di dover provvedere in merito,iscrivendo l’agenzia di viaggio di cui trattasi nelRegistro regionale;

Determina

Art. 1L’agenzia di viaggio e turismo MMV PERLE”, con

sede nel comune di Cagliari, Via Palestrina n.64/A, conla titolarità del sig. Muller Michael Peter nato aCrimmitschau (Germania) il 08.07.1952 e residente inCagliari, Via Puccini n.36, nella sua qualità diPresidente del Consiglio di Amministrazione dellasocietà “MMV Consulting s.r.l.”, con sede in Cagliari,Via Palestrina n.60, e con la direzione tecnica dellasig.ra Melis Jolanda, iscritta al n.248 del Registroregionale dei Direttori tecnici di agenzia di viaggio eturismo, è iscritta con il numero 290 al Registro regio-nale delle agenzie di viaggio e turismo.

Art. 2Il materiale avvio dell’attività di impresa dell’agen-

zia è, ai sensi dell’art.10, comma 2 della L.R.13/1988,in ogni caso subordinato al preventivo adempimentodell’obbligo di cauzione, che, ai sensi dell’art.32,comma 1, lettera b) della L.R.9/2006, dovrà essere ver-sata alla tesoreria della Provincia di Cagliari, entroventi giorni dalla data di notifica dei rilascio dell’auto-rizzazione provinciale per l’apertura e l’esercizio.

Art. 3Qualsiasi variazione dovrà essere comunicata tem-

pestivamente alla Provincia di Cagliari.Art. 4

La presente determinazione ai sensi e per gli effettidell’art. 21, comma 9, della L.R. 13.11.1998, n. 31 ècomunicata all’Assessore del Turismo, Artigianato eCommercio e alla Provincia di Cagliari e pubblicata perestratto sul Bollettino Ufficiale della RegioneSardegna.

Corda

ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO ECOMMERCIO

SERVIZIO TURISMODETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-

VIZIO 3 novembre 2008 n. 2149.

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6158

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L.R. 13 Luglio 1988, n. 13 - Iscrizione nelRegistro regionale. Agenzia di viaggio e turismodenominata “METE INCANTATE” - CAGLIARI.

Il DirettoreVisto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relati-

ve norme di attuazione;Vista la L.R. 07.01.1977, n. 1, e successive modifi-

cazioni ed integrazioni;Vista la L.R. 13.07.1988, n.13 “Disciplina in

Sardegna delle Agenzie di Viaggio e Turismo”, e suc-cessive modificazioni e integrazioni ed in particolarel’articolo 12;

Vista la L.,R. 13.11.1998, n. 31, e successive modi-ficazioni e integrazioni;

Vista la L.R.12.06.2006 n.9, “Conferimento di fun-zioni e compiti agli Enti locali”, art.30, comma 1, lette-ra p), art.31, comma 1, lettera c) e art.32, comma 1, let-tera a) e lettera b);

Visto il Decreto dell’Assessore degli AA.GG.Personale e Riforma della Regione n.7/P del01.02.2007 con il quale sono state conferite le funzionidi Direttore del Servizio Turismo dell’Assessorato delTurismo, Artigianato e Commercio alla Dott.ssa MariaLaura Corda;

Vista la Determinazione n.1626 del 03.08.2007 cheha istituito il Registro regionale dei direttori tecnici diagenzia di viaggio e turismo;

Vista la Determinazione n.78 del 22.09.2008, delDirigente del Servizio Turismo della Provincia diCagliari, che autorizza la sig.ra Speziale Cristina nata aSan Gavino Monreale il 01.11.1967 e residente inSelargius, Via San Nicolò n.87, nella sua qualità diPresidente del Consiglio di Amministrazione dellasocietà “I Tour di Bacco s.r.l.”, con sede in Cagliari,Via Zagabria n.30, all’apertura e all’esercizio di unaagenzia di viaggio e turismo denominata “METEINCANTATE”, ubicata nel comune di Cagliari, ViaZagabria n.30, con la direzione tecnica della sig.raCerina Sandra, iscritta al n.296 del Registro regionaledei Direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo;

Considerato che l’iscrizione al Registro regionaledelle agenzie di viaggio e turismo costituisce condizio-ne indispensabile, congiuntamente al possesso delleautorizzazioni prescritte, per il legittimo esercizio delleattività delle agenzie di viaggio e turismo;

Ritenuto pertanto di dover provvedere in merito,iscrivendo l’agenzia di viaggio di cui trattasi nelRegistro regionale;

Determina

Art. 1L’agenzia di viaggio e turismo “METE INCANTA-

TE”, con sede nel comune di Cagliari, Via Zagabrian.30, con la titolarità della sig.ra Speziale Cristina, nataa San Gavino Monreale il 01.11.1967 e residente inSelargius, Via San Nicolò n.87, nella sua qualità diPresidente del Consiglio di Amministrazione dellasocietà “I Tour di Bacco s.r.l.”, con sede in Cagliari,Via Zagabria n.30, e con la direzione tecnica della

sig.ra Cerina Sandra, iscritta al n.296 del Registroregionale dei Direttori tecnici di agenzia di viaggio eturismo, è iscritta con il numero 291 al Registro regio-nale delle agenzie di viaggio e turismo.

Art. 2Il materiale avvio dell’attività di impresa dell’agen-

zia è, ai sensi dell’art.10, comma 2 della L.R.13/1988,in ogni caso subordinato al preventivo adempimentodell’obbligo di cauzione, che, ai sensi dell’art.32,comma 1, lettera b) della L.R.9/2006, dovrà essere ver-sata alla tesoreria della Provincia di Cagliari, entroventi giorni dalla data di notifica del rilascio dell’auto-rizzazione provinciale per l’apertura e l’esercizio.

Art. 3Qualsiasi variazione dovrà essere comunicata tem-

pestivamente alla Provincia di Cagliari.Art. 4

La presente determinazione ai sensi e per gli effettidell’art. 21, comma 9, della L.R. 13.11.1998, n. 31 ècomunicata all’Assessore del Turismo, Artigianato eCommercio e alla Provincia di Cagliari e pubblicata perestratto sul Bollettino Ufficiale della RegioneSardegna.

Corda

ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO ECOMMERCIO

SERVIZIO TURISMODETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SER-

VIZIO 3 febbraio 2009 n. 1732/102.L.R. 20/2006. Iscrizione al Registro regionale

delle Guide turistiche.Il Direttore

Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relati-ve norme di attuazione;

Vista la L.R.07.01.1977, n. 1, e successive modifi-che ed integrazioni;

Vista la L.R. 13.11.1998 n. 31, e successive modifi-che ed integrazioni;

Vista la L.R.18.12.2006, n. 20, riguardante il riordi-no delle professioni turistiche di accompagnamento edei servizi ed in particolare gli articoli 6 (commi 1 e 2),8 e l’art. 13;

Visto il Decreto dell’Assessore del Turismo,Artigianato e Commercio n .4 del 21.02.2007, integra-to dal Decreto n. 15 del 14.05.2007;

Visto il Decreto dell’Assessore degli AA.GG.Personale e Riforma della Regione n. 7/P del01.02.2007 con il quale sono state conferite le funzionidi Direttore del Servizio Turismo dell’Assessorato delTurismo, Artigianato e Commercio alla Dott.ssa MariaLaura Corda;

Vista la determinazione del Direttore Generale n.21002/2136 del 14.11.2007 relativa all’esercizio dellefunzioni di Direttore del Servizio in caso di assenza deltitolare;

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Vista la Determinazione del Direttore del Servizio,n. 1627 del 03.08.2007 che istituisce il Registro regio-nale delle Guide turistiche;

Preso atto dell’esito positivo delle istruttorie, effet-tuate dalle Province competenti per territorio, nelrispetto delle procedure di cui alla L.R. 20/2006;

Ritenuto di dovere conseguentemente provvedere,ai sensi della succitata L.R.18.12.2006, n. 20, alla iscri-zione nel Registro regionale delle Guide Turistiche deinominativi segnalati dalle Province;

Determina

Art. 1Sono iscritti al Registro regionale delle Guide turi-

stiche i nominativi di cui all’elenco (dal n. 960 al n.1006) allegato alla presente determinazione, per farneparte integrante e sostanziale.

Art. 2L’iscrizione ha valenza triennale a decorrere dalla

data della presente determinazione.

Art. 3La richiesta di rinnovo dell’iscrizione deve essere

presentata alla segreteria dei registri, entro e non oltresessanta giorni antecedenti la scadenza, pena la sospen-sione o la cancellazione d’ufficio dal Registro.

Art. 4La presente determinazione, ai sensi e per gli effet-

ti dell’art. 21, comma 9, della L.R. 11.11.1998 n. 31, ècomunicata all’Assessore del Turismo, Artigianato eCommercio ed è trasmessa ai competenti uffici dellaPresidenza della Giunta Regionale per la pubblicazionenel Bollettino Ufficiale della Regione.

Art. 5La pubblicazione nel BURAS della presente deter-

minazione costituisce notifica a tutti gli effetti ai sog-getti interessati.

per il Direttore del ServizioFancello

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ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO ECOMMERCIO

ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTOREGENERALE 6 febbraio 2009 n. 1968/122.Incarico di Alta Professionaiìtà Dott. Stefano

Cao - Integrazione determinazione n. 21973/2736del 31.12.2008.

Il Direttore Generale

Omissis

DeterminaCon decorrenza dal 03.02.2009 e sino al 31.12.

2009 al dipendente Stefano Cao è conferito l’incaricodi alta professionalità relativo al supporto nelle attivitàdi studio, pianificazione, programmazione, organizza-zione e realizzazione progetti di sviluppo turistico. Aldipendente è attribuita l’indennità di posizione mensiledi euro 600 a carico della somma destinata allaDirezione Generale del Turismo, Artigianato eCommercio dal fondo per la retribuzione di posizioneex art. 102 bis CCRL.

La presente Determinazione per il seguito di com-petenza è inviata all’Assessorato degli Affari Generali,personale e Riforma della Regione, nonché allaRagioneria Generale.

Il Direttore Generale f.f.Demuro

PARTE SECONDA

ASSESSORATO DEGLI AFFARI GENERALI, PERSONALE E RIFORMA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEL PERSONALE

SERVIZIO RECLUTAMENTO E MOBILITÀ

AVVISOConvocazione prova preliminare accertamento

lingua inglese a livello B2 - Concorso per titoli edesami per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1dirigente – Area tecnica dell’agricoltura, indetto conD.A. n. 7269/50 del 3 marzo 2008.

Si comunica che la prova preliminare per l’accerta-mento della conoscenza della lingua inglese a livelloautonomo B2, secondo le procedure ed i parametridell’Associazione europea di esperti di testing linguisti-co (ALTE) e del Quadro di Riferimento Europeo (QRE),per i candidati che supereranno la prova preselettiva delconcorso in oggetto, sarà espletata nei giorni 1 e 2 Aprile2009 secondo il seguente calendario:

1 aprile:ore 9.00: (prima parte della prova) tutti i candidati

idonei alla prova preselettiva, a norma dell’art. 6 delbando di concorso, sono convocati presso i locali delLaboratorio Multimediale n. 58 del Centro Linguistico

di Ateneo – complesso “Sa Duchessa” – Via IsMirrionis, 1 – Cagliari;

ore 16: (parte orale della prova) i primi 15 candidatiidonei alla prova preselettiva, individuati in ordine alfa-betico, secondo un apposito elenco che sarà pubblicatosul sito web della Regione unitamente agli esiti dellaprova preselettiva, sono convocati presso il CentroLinguistico di Ateneo - Viale S. Vincenzo (fianco n. 57)- Cagliari;

2 aprile ore 17.30: (parte orale della prova) i restanticandidati idonei alla prova preselettiva, individuati inordine alfabetico, secondo un apposito elenco che saràpubblicato sul sito web della Regione unitamente agliesiti della prova preselettiva, sono convocati presso ilCentro Linguistico di Ateneo - Viale S. Vincenzo (fian-co n. 57) - Cagliari.

Desogus

COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZAALLUVIONE IN SARDEGNA

DEL 22 OTTOBRE 2008

ORDINANZA 3 febbraio 2009, n. 1Legge Regionale 29.10.2008 n. 15 “Interventi

urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di disse-sto idrogeologico del mese di ottobre 2008” –Vincolo fondi.

Il Commissario DelegatoVisto il Decreto del Presidente del Consiglio dei

Ministri in data 31.10.2008 con il quale, ai sensi e pergli effetti dell’art. 5, comma 1 della Legge 24.02.1992,n. 225, è stato dichiarato, sino al 31.10.2009, lo stato diemergenza in Sardegna nel territorio della provincia diCagliari per gli eventi alluvionali del 22 ottobre 2008;

Vista l’Ordinanza del Presidente del Consiglio deiMinistri n. 3711 del 31.10.2008 con la quale ilPresidente della Regione Autonoma della Sardegna èstato nominato Commissario delegato per il supera-mento dell’emergenza derivante dagli eventi alluviona-li predetti;

Vista la Legge regionale n. 15 del 29.10.2008recante “Interventi urgenti conseguenti agli eventi allu-vionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre2008” che ha autorizzato, tra l’altro, lo specifico stan-ziamento di Meuro 20 ad integrazione dei finanziamen-ti disposti dallo Stato con l’Ordinanza del Presidentedel Consiglio dei Ministri relativa alla dichiarazionedello stato di emergenza;

Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 61/1 del6.11.2008 con la quale sono stati individuati i comunicolpiti dall’evento alluvionale del 22.10.2008 e sonostate ripartite le relative risorse finanziarie fra le lineedi intervento previste dalla stessa L.R. 15/08;

Atteso che, rientrano fra queste linee di intervento iseguenti stanziamenti:

- 2.500.000,00 per i finanziamenti ai comuni per leoperazioni di emergenza di cui alla legge regionale 21novembre 1985, n. 28 (capitolo SC04.0408 – UPBS04.03.005);.

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Page 165: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

- 15.000.000,00 euro per per i contributi ai privatied alle attività produttive per dei danni subiti a seguitodell’evento alluvionale del 22.10.2008 (capitoliSC05.0576 – UPB S05.03.003 SC05.0577 – UPBS05.03.003).

Atteso che, con la medesima deliberazione 61/1 del6.11.2008, sono state approvate le direttive per la con-cessione di contributi ai privati ed alle attività produtti-ve per i danni subiti in conseguenza dell’evento allu-vionale del 22.10.2008;

Atteso che il Servizio di Protezione Civile e antin-cendio, con nota prot. 6837 del 27.01.2009, ha richie-sto la conservazione dei residui dei capitoli SC04.0408SC05.0576 – UPB S05.03.003 SC05.0577 – UPBS05.03.003 al fine di dare attuazione ai procedimentiattivati in esecuzione della predetta deliberazione, conl’attribuzione delle risorse finanziarie ai comuni per lespese di prima emergenza e per procedere al pagamen-to dei contributi previsti per i danni subiti dai privati edalle attività produttive;

Atteso che, al fine di garantire la conservazione didette risorse, indispensabili ai fini delle erogazioni pre-viste nell’ambito dei procedimenti in corso di svolgi-mento, non essendo intervenuto l’impegno formaledelle stesse, si rende necessario disporre apposito vin-colo commissariale ai sensi dell’art. 9, comma 2,dell’OPCM 3711 e conseguente deroga alla leggeregionale di contabilità;

Ordina

Art.11.Per le motivazioni indicate in premessa, ai sensi

dell’art. 9, comma 2, dell’OPCM 3711 del 31.10.2008,gli stanziamenti dei seguenti capitoli del bilancio regio-nale: SC04.0408, SC05.0576, SC05.0577 non impe-gnati entro l’esercizio 2008, permangono nel conto deiresidui, in deroga all’articolo 60 della L.R. 11/2006,per essere utilizzati nell’esercizio 2009 per le medesi-me finalità previste dai relativi provvedimenti regiona-li di assegnazione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e difar osservare la presente Ordinanza.

La presente Ordinanza è immediatamente esecutiva,ed è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica Italiana, ai sensi dell’art. 5 della Legge24/02/1992 n. 225, e sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Sardegna, parte II.

Il Commissario DelegatoMannoni

COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZAALLUVIONE IN SARDEGNA

DEL 22 OTTOBRE 2008

ORDINANZA 5 febbraio 2009, n. 2Approvazione progetto “Ripristino della funzio-

nalità del servizio idrico integrato nei comuni colpi-ti dall’alluvione del 22 ottobre 2008”

Il Commissario DelegatoVisto il Decreto del Presidente del Consiglio dei

Ministri in data 31.10.2008 con il quale, ai sensi e pergli effetti dell’art. 5, comma 1 della Legge 24.02.1992,n. 225, è stato dichiarato, sino al 31.10.2009, lo stato diemergenza in Sardegna nel territorio della provincia diCagliari per gli eventi alluvionali del 22 ottobre 2008;

Vista l’Ordinanza del Presidente del Consiglio deiMinistri n. 3711 del 31.10.2008 con la quale ilPresidente della Regione Autonoma della Sardegna èstato nominato Commissario delegato per il supera-mento dell’emergenza derivante dagli eventi alluviona-li predetti;

Visto l’articolo 1, comma 3, lettera b) della predettaOrdinanza che dispone che il Commissario delegatoprovvede al ripristino, in condizioni di sicurezza, delleinfrastrutture pubbliche danneggiate, agli interventiurgenti di manutenzione straordinaria della viabilità edegli alvei dei corsi d’acqua e alle opere di prevenzio-ne dei rischi idrogeologici ed idraulici;

Visto in particolare l’articolo 9, comma 2, della cita-ta Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministrin. 3711 del 31.10.2008 nella parte in cui dispone che ilCommissario delegato può utilizzare per le finalità e gliinterventi previsti nella stessa Ordinanza “ulteriori edeventuali risorse finanziarie disponibili sul Bilanciodella Regione Autonoma della Sardegna, in deroga alledisposizioni normative regionali”;

Vista la propria Ordinanza n. 2 del 10 Novembre2008 con la quale si dispone, ai sensi del predetto arti-colo 9, comma 2 dell’OPCM n. 3711 del 31.10.2008, ilvincolo dello stanziamento di cui alla Deliberazionedella Giunta Regionale n. 57/2 del 23.10.2008, desti-nando l’importo di euro 5.000.000 di detto stanziamen-to per la realizzazione degli interventi urgenti di ripri-stino delle reti idriche e fognarie nel comune diCapoterra danneggiato dall’alluvione del 22.10.2008 eper gli altri ed analoghi interventi nei comuni limitrofi,con attribuzione dello stesso finanziamento alla societàpubblica Abbanoa Spa, gestore unico del servizio idri-co integrato in Sardegna;

Atteso che Abbanoa Spa, con nota prot. 80879 del14.11.2008, ha trasmesso, sulla base di quanto previstodalla predetta Ordinanza n. 2/2008 il piano degli inter-venti urgenti di ripristino delle reti idriche e fognarienel comune di Capoterra, volto ad assicurare il norma-le approvvigionamento idrico-potabile alle zone densa-mente popolate che ne sono attualmente sprovviste edil ritorno alle normali condizioni igieniche sanitariedell’area interessata, priva del servizio fognario per ladistruzione delle opere di collettamento delle acquereflue;

Vista la propria Ordinanza n. 3 del 25 Novembre2008 con la quale sono stati approvati e dichiarati indif-feribili, urgenti e di pubblica utilità gli interventi urgen-ti di ripristino del servizio idrico integrato nel comunedi Capoterra e di alcuni altri comuni dell’area diCagliari, è stato approvato il relativo quadro di spesa edefinite le modalità di realizzazione degli stessi;

Atteso che nel corso dell’incontro del giorno

19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 165

Page 166: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

11.12.2008, convocato dall’Ufficio del Commissario,con la partecipazione di Abbanoa Spa, degliAssessorati dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente edell’Autorità d’Ambito, è stato esaminato lo stato diattuazione della progettazione delle opere e delle rela-tive problematiche attuative ed è stato condiviso daisoggetti presenti il quadro complessivo degli interven-ti illustrato da Abbanoa Spa;

Atteso che l’Ufficio del Commissario, con nota n.68 del 12.12.2008, ha richiesto ad Abbanoa Spa, unaproposta puntuale per la realizzazione di detti interven-ti con la massima urgenza, anche in relazione alle pos-sibilità di deroga alla normativa vigente previste dal-l’art.8 dell’ O.P.C.M. n.3711 del 31.10. 2008, in esitoalle risultanze del citato incontro;

Atteso che Abbanoa Spa con nota prot. n. 781 del7.01.2009 ha trasmesso il progetto preliminare degliinterventi di “Ripristino della funzionalità del servizioidrico integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22ottobre 2008”, inviato per le vie brevi all’AssessoratoRegionale dei Lavori Pubblici ai fini dell’acquisizionedel parere tecnico istruttorio;

Atteso che, allo scopo di approfondire le problema-tiche inerenti alle modalità attuative dei lavori, ed inparticolare le eventuali deroghe normative da attivareai fini dell’accelerazione delle procedure di realizza-zione degli interventi, anche in modifica di quanto pre-visto dall’Ordinanza n. 3/08, si è tenuto - nella giorna-ta del 20 gennaio u.s. - un incontro tra l’Ufficio delCommissario Delegato, i rappresentanti della SocietàAbbanoa Spa e l’Assessorato dei Lavori Pubblici;

Atteso che, in riferimento agli aspetti esaminati nelcorso del predetto incontro, Abbanoa Spa, ha espressol’intendimento di articolare i lavori previstidall’Ordinanza n. 3/08 per il ripristino del ServizioIdrico Integrato nel Comune di Capoterra, nei seguentitre comparti:

Comparto A - Lavori da mandare in appalto sullabase di un progetto preliminare;

Comparto B - Lavori di somma urgenza, già realiz-zati nei giorni immediatamente successivi all’evento;

Comparto C - Lavori da effettuare con estremaurgenza, non inseribili per questo nel comparto a), evi-denziati sulla base di criticità ulteriormente emerse darimuovere immediatamente e che possono determinare,ad esempio, l’interruzione completa del servizio idro-potabile in tutti i centri abitati serviti dall'acquedotto, avalle di Sestu e fino a Capoterra;

Atteso che, in riferimento ai tre comparti individua-ti, Abbanoa Spa ha formulato nel corso del predettoincontro, le seguenti proposte operative, successiva-mente formalizzate con nota prot. n. 8564/D1 del2.02.2009:

Comparto A – Lavori da mandare in appalto sullabase di un progetto preliminare (comparto idrico ecomparto fognario)

Ai fini di una significativa compressione dei tempioccorrenti per le procedure di affidamento dei lavoririspondente alla esigenze di celerità dettate dallo statoemergenziale, Abbanoa propone di procedere all’affi-damento, con procedura aperta, in deroga all’art. 53,

comma 2, lett. c del D.lvo 163/06, della progettazioneesecutiva e dei lavori riducendo i termini per la presen-tazione dell’offerta a 10 giorni. In tal modo, all’aggiu-dicatario verrà richiesto di elaborare direttamente ilprogetto esecutivo, in quanto il progetto elaborato eposto a base di gara è di fatto assimilabile ad un proget-to definitivo.

Per quanto attiene alla contrazione dei termini per lapresentazione delle offerte, considerato che AbbanoaSpA opera ai sensi della parte III del codice dei contrat-ti, propone altresì di derogare alle previsioni art. 122,comma 6, lett. a) del D.Lgs. 163/06 ed al comma 5dello stesso articolo, per la pubblicità del bando di gara,richiamato dall’art. 238, prevedendo la pubblicazionesui siti di Abbanoa e della Regione Autonoma dellaSardegna.

Il criterio di aggiudicazione dell’appalto sarà quellodel prezzo più basso sull’elenco prezzi posto a base digara che consentirà la successiva contabilizzazione amisura. Abbanoa chiede inoltre di poter derogareall’art. 86, comma 1 del codice dei contratti al fine dinon procedere all’individuazione della soglia di ano-malia delle offerte, pur richiedendo ai concorrenti dipresentare le giustificazioni all’atto dell’offerta. Si pro-cederà pertanto ai sensi del comma 3 del medesimoarticolo 86.

Comparto C: Lavori da effettuare con estremaurgenza, non inseribili nel comparto A in quanto atti-nenti ad ulteriori criticità da rimuovere immediatamen-te

Si tratta in questo caso di lavori di estrema urgenzaper i quali si farà ricorso alla procedura negoziata senzaprevia indizione di gara, ai sensi dell’articolo 221,comma 1), lett. d) del decreto legislativo 163 del 14aprile 2006 e s.m.i. I lavori ivi previsti sono sommaria-mente quelli di rifunzionalizzazione del serbatoio pen-sile di Su Loi, predisposizione delle prese di alimenta-zione idropotabile delle varie lottizzazioni costiere,ripristino del funzionamento dell'impianto di solleva-mento fognario di Poggio dei Pini, ripristino dell'attra-versamento del rio Mazzeu (Sestu), rifacimento di circa80 m di condotta premente in partenza dall'impianto disollevamento di S. Lucia. L'estrema urgenza risiedenelle sempre più precarie condizioni dell'attraversa-mento del rio Mazzeu e della linea premente in uscitadal sollevamento di S.Lucia che possono comportare laimprovvisa disalimentazione di tutti i centri serviti dal-l'acquedotto a valle di Sestu e fino a Capoterra, nellanecessità di rendere disponibile nel più breve tempopossibile l'acqua del pubblico acquedotto all'ingressodelle reti distributrici delle varie lottizzazioni, oggi ali-mentati da pozzi a rischio di inquinamento a causa delcontinuo sversare di liquami nella rete idrografica,nella necessità di riavviare al più presto il funziona-mento dell'impianto di sollevamento fognario diPoggio dei Pini per limitare l'inquinamento. L'appaltodi tali lavori in via ordinaria comporterebbe tempi lun-ghi per l'elaborazione del progetto da mettere a base digara e per l'espletamento delle procedure di affidamen-to, incompatibili con la situazione di fatto.

Atteso che con nota prot. n. 43 del 30.01.2009, è

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Page 167: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

stato chiesto all’Assessorato Regionale dei LavoriPubblici un parere sulle predette modalità di realizza-zione degli interventi urgenti nel settore idrico fogna-rio;

Vista la nota dell’Assessorato Regionale dei LavoriPubblici, prot. n. 3565 del 30.01.2009, con la quale siritengono condivisibili le predette modalità attuative inquanto fondate sull’utilizzo delle deroghe normativeconsentite dall’ordinanza n. 3711/08, nel rispetto dellecondizioni poste dalla stessa ordinanza, con la precisa-zione che in ordine ai lavori del comparto c) si fa pre-sente che l’ipotesi dell’”estrema urgenza”, quale pre-supposto per l’utilizzo del sistema della proceduranegoziata senza previa pubblicazione del bando, previ-sta dall’art. 221, comma 1, lett. d) del Codice dei con-tratti, implica, ex art. 57, comma 6, la selezione dialmeno tre operatori economici, se sussistono in talenumero soggetti idonei, individuati previa indagine dimercato;

Atteso che l’Assessorato di Lavori Pubblici,Servizio Infrastrutture e Risorse Idriche, con nota prot.n. 2881 del 27.01.2009 ha trasmesso il pareredell’Ufficio Tecnico Istruttore, parere UTI n. 62 del23.01.2009, con il quale si esprime parere favorevole,in linea tecnica, all’approvazione del progetto prelimi-nare “Ripristino della funzionalità del Servizio IdricoIntegrato nei comuni colpiti dall’alluvione del22.10.2008” con un importo lavori di euro3.583.803,00, subordinata agli adempimenti indicatinel parere medesimo, richiesti ad Abbanoa con notaprot. 587 del 12.01.2009, e fatte salve le prescrizioni dicui alla nota del Servizio del Genio Civile di Cagliari n.1357 del 16.01.2009 e della Determinazione n. 46 del20.01.2009 rilasciata, ai sensi dell’art. 146 del D.lvo42/2004, dall’Assessorato degli Enti Locali, Finanze eUrbanistica;

Atteso che gli adempimenti indicati nel predettoparere attengono a:

1)il cronoprogramma, indicato dall’art. 7 delloschema di contratto come allegato al progetto prelimi-nare;

2)l’indicazione planimetrica delle gabbionate, la cuiprevisione progettuale si evince dall’elaborato 4.1“sezioni tipo di scavo” nonché dalla voce D.31-039 dielenco prezzi e del computo metrico estimativo;

3)la “validazione del progetto” in analogia conquanto previsto all’art. 47, comma 1 del DPR 554/99;

Atteso che Abbanoa Spa, con nota prot. n. 9302 D1del 3 febbraio 2009 ha provveduto a trasmettere il pro-getto preliminare da porre a base di gara, integrato emodificato secondo quanto richiesto nel predetto pare-re UTI, unitamente all’aggiornamento del quadro eco-nomico articolato in tre quadri economici relativi ai trecomparti in cui sono stati ripartiti i lavori previsti dal-l’ordinanza n. 3 del 25.11.08 e comprendente la dichia-razione del RUP di verifica del progetto preliminar-mente alla sua approvazione, recante, tra l’altro, l’elen-co dei visti, pareri, autorizzazioni da conseguire in sededi approvazione del progetto ai sensi dell’articolo 2,comma 2, dell’OPCM n. 3711 del 31.10.2008 ;

Atteso che l’Autorità dell’Ambito Territoriale

Ottimale della Sardegna ha condiviso, nel corso delcitato incontro del 11.12.2008 tenutosi presso l’Ufficiodel Commissario delegato all’Emergenza Alluvione inSardegna del 22.10.2008, il programma di interventi,finalizzato al superamento delle criticità presenti nel-l’ambito delle opere del Servizio Idrico Integrato, poisviluppato nei documenti progettuali elaborati dallaSocietà Abbanoa Spa;

Ritenuto di dover procedere:- all’approvazione del progetto preliminare dell’in-

tervento “Ripristino della funzionalità del ServizioIdrico Integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del22.10.2008 - comparto A” relativo ai lavori del com-parto idrico e fognario da appaltarsi sulla base del pro-getto preliminare;

- all’approvazione del quadro economico dell’inter-vento “Ripristino della funzionalità del Servizio IdricoIntegrato nei comuni colpiti dall’alluvione del22.10.2008 – comparto B” relativo ai lavori di sommaurgenza già realizzati;

- all’approvazione del quadro economico dell’inter-vento “Ripristino della funzionalità del Servizio IdricoIntegrato nei comuni colpiti dall’alluvione del22.10.2008 – comparto C” relativo ai lavori immediatida realizzarsi con procedure di estrema urgenza;

- alla previsione delle deroghe normative individua-te ai fini dell’urgente realizzazione dei lavori;

Ordina

Art.1

(Approvazione progetto)1.Per le motivazioni indicate in premessa, è appro-

vato il progetto preliminare dei lavori indifferibili,urgenti e di pubblica utilità di “Ripristino della funzio-nalità del servizio idrico integrato nei comuni colpitidall’alluvione del 22 ottobre 2008 – Comparto A”,redatto dalla società Abbanoa in attuazione dell’ordi-nanza n. 3 del 25.11.2008, dell’importo complessivo dieuro 3.997.000,00, recante il seguente quadro econo-mico.

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Page 168: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

2.Ai sensi dell’art. 2, comma 2 dell’OPCM n. 3711del 31.10.2008 trattandosi di interventi dichiaratiurgenti indifferibili e di pubblica utilità con Ordinanzan. 3 del 25.11.2008, la presente ordinanza di approva-zione sostituisce i seguenti visti pareri autorizzazioni econcessioni, individuati nella dichiarazione del RUP diverifica del progetto preliminare propedeutica alla suaapprovazione:

- le autorizzazioni dei Comuni interessati,Capoterra, Assemini, Quartu S. Elena, Cagliari – chehanno visionato gli elaborati progettuali trasmessi daAbbanoa su supporto informatico;

- autorizzazione all’attraversamento della strada sta-tale SS 195 dell’ANAS e della strade provinciali pre-senti nelle aree di intervento;

- autorizzazione all’attraversamento delle condotteindustriali del Consorzio Industriale ProvincialeCagliari;

- parere dell’Assessorato regionale della DifesaAmbiente, Servizio Tutela delle Acque, che si è favore-volmente pronunciato nel’incontro citato in premessadel 11 dicembre 2008;

- nulla osta del Corpo Forestale relativamenteall’eventuale presenza del vincolo idrogeologico;

- nulla osta dell’ente Parco Regionale Molentargius– Saline che ha richiesto lo specifico intervento diAbbanoa Spa sul rio Is Cungiaus con nota n. 2747 del19.11.2008;

Art.2

(Modalità di attuazione)1.Abbanoa Spa, gestore del servizio idrico integrato

in Sardegna, incaricata quale soggetto attuatore, aisensi dell’art. 1, comma 2, dell’O.P.C.M. 3711 del31.10.2008, provvederà alla realizzazione degli inter-venti di ripristino della funzionalità del sistema idricointegrato secondo il quadro economico di cui all’artico-lo precedente, alle condizioni di seguito indicate.Abbanoa Spa provvederà ad avviare con immediatezzale procedure per l’espletamento della gara d’appaltocon procedura aperta per l’affidamento, in derogaall’art. 53, comma 2, lett. C del D.Lgs. 163/06 nellaparte in cui prevede l’acquisizione del progetto defini-tivo in sede di offerta, della progettazione esecutiva edei lavori, sulla base del progetto preliminare approva-to con la presente ordinanza;

2.In deroga al disposto di cui all'art. 122, comma 6,lett. a) del D.Lgs. 163/06, al fine di contrarre i tempi direalizzazione della gara per l’affidamento dei lavori, iltermine per la presentazione delle offerte è fissato in 10giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bandodi gara.

3.In deroga al disposto di cui al comma 5 dello stes-so art. 122, del D.Lgs. 163/06, richiamato dall’art. 238dello stesso D.Lgs. 163/06, il bando di gara verrà pub-blicato nel sito di Abbanoa Spa ed in quello dellaRegione Autonoma della Sardegna;

4.In deroga al disposto di cui all’art. 86, comma 1,del D.Lgs. 163/06, Abbanoa Spa non procederà all’in-dividuazione della soglia di anomalia, pur provveden-

do a richiedere ai concorrenti le giustificazioni all’attodell’offerta. Abbanoa Spa, procede, quindi, ai sensi delcomma 3 del medesimo articolo 86;

5.Le eventuali economie realizzate a seguito dellagara d’appalto sull’importo previsto per i lavori a based’asta e, proporzionalmente dalla voce I.V.A. sui lavo-ri, restano a disposizione del Commissario Delegatoper eventuali successive riprogrammazioni.

6.Le eventuali varianti in corso d’opera non in con-trasto con norme di legge saranno approvate daAbbanoa Spa che dovrà darne immediata comunicazio-ne al Commissario Delegato ed all’AssessoratoRegionale dei Lavori Pubblici ai fini dell’adozione deiprovvedimenti di competenza.

Art.3

(Approvazione quadro economico lavori di sommaurgenza)

1.E’ approvato il seguente quadro economico ailavori in somma urgenza realizzati ai sensi dell’art. 146del D.P.R. 554/99, dell’importo complessivo di euro341.000,00, nell’ambito dell’intervento “Ripristinodella funzionalità del servizio idrico integrato neicomuni colpiti dall’alluvione del 22 ottobre 2008 –Comparto

Art.4

(Approvazione quadro economico lavori di estrema urgenza)

E’ approvato il seguente quadro economico dell’in-tervento “Ripristino della funzionalità del servizio idri-co integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22ottobre 2008 – Comparto C” relativo ai lavori di estre-ma urgenza dell’importo complessivo di euro662.000,00

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Page 169: Provincia di Oristano - REPUBBLICA ITALIANA ......io; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno

In relazione all’estrema urgenza rilevata per talilavori, di cui al dettaglio in premessa, Abbanoa Spaprovvederà con procedura negoziata senza previa indi-zione di gara, ai sensi dell’articolo 221, comma 1, lett.d) del D.Lgs. 163/06, previa selezione, ex art. 57,comma 6, di 3 operatori individuati fra i titolari di con-tratti di manutenzione delle opere del Servizio IdricoIntegrato;

Art. 5

(Quadro di spesa e finanziamento)1.Il quadro finanziario di spesa approvato con l’ar-

ticolo 2, dell’ordinanza n. 3 del 25.11.2008, è sostitui-to dal seguente quadro economico, che riunisce i trequadri economici approvati con gli articoli che prece-dono;

2.Resta fermo l’importo complessivo del finanzia-mento di euro 5.000.000, a valere sui fondi del bilan-cio regionale vincolati con Ordinanza n.2 del10/11/2008 a carico dello stanziamento di cui alla DGR57/2 del 23.10.2008, disciplinato dalla Convenzionestipulata in data 27.11.2008 tra Abbanoa Spa e laRegione Autonoma della Sardegna - AssessoratoRegionale dei Lavori Pubblici, Servizio Infrastrutture eRisorse Idriche;

Art. 6

(Disposizioni finali)1.Le disposizioni di cui alla presente ordinanza inte-

grano, modificano e sostituiscono per le parti in contra-sto quanto disposto con Ordinanze n. 2 del 10.11.2008e n. 3 del 25.11.2008.

2.Per quanto non espressamente previsto dalla pre-sente ordinanza, si richiamano tutte le leggi generaliche regolano l'esecuzione delle opere pubbliche e lenorme del Codice Civile in quanto applicabili nonchéla convenzione tra Abbanoa Spa e Regione Autonomadella Sardegna.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e difar osservare la presente Ordinanza.

La presente Ordinanza è immediatamente esecutiva,ed è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica Italiana, ai sensi dell’art. 5 della Legge

24/02/1992 n. 225, e sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Sardegna, parte II.

Il Commissario DelegatoMannoni

PRESIDENZA DELLA REGIONE

DIREZIONE GENERALE

SERVIZIO AFFARI REGIONALI E NAZIONALIValutazione Ambientale (VAS) del Programma

Attuativo Regionale FAS (PAR FAS)D.Lgs n.152/06 così come modificato dal D.Lgs

n.4\2008AVVISO DI DEPOSITO

Vista La Delibera CIPE n. 166 del 21 dicembre 2007;Viste le disposizioni attuative contenute nella DGR n.

24/23 del 23 aprile 2008;Visto l’Avviso di avvio del procedimento prot. n. 764

del 15 gennaio 2009;Considerati i risultati dell’incontro di scoping svolto-

si in data 22 gennaio 2009 presso la sede della RegioneAutonoma della Sardegna - Direzione Generale dellaPresidenza - Servizio Affari Regionale e Nazionali,viale Trento, 69 - 09123 Cagliari

si rende notoChe il Programma Attuativo Regionale FAS, unita-

mente al Rapporto Ambientale e alla Sintesi non tecnicasono depositati in libera visione sino al 60° giorno dallapubblicazione del presente avviso presso i seguenti uffi-ci:

- Regione Autonoma della Sardegna – DirezioneGenerale della Presidenza – Servizio Affari Regionali eNazionali, Viale Trento, 69 - Cagliari;

- Regione Autonoma della Sardegna - Assessoratodella Difesa dell’Ambiente - Servizio della sostenibilitàambientale e valutazione impatti, Via Roma, 80 -Cagliari;

- Agenzia regionale per la protezione dell'ambientedella Sardegna (ARPAS), Via Palabanda, 9 - Cagliari;

- Provincia di Cagliari - Assessorato Ambiente, ViaCadello 9/B - Cagliari;

- Provincia di Sassari - Assessorato Ambiente,Piazza Italia, 31 - Sassari;

- Provincia di Nuoro - Assessorato Ambiente, PiazzaItalia, 22 - Nuoro;

- Provincia di Oristano - Assessorato Ambiente, ViaLiguria, 61 - Oristano;

- Provincia Medio Campidano - AssessoratoAmbiente, Via Paganini, 22 - Sanluri;

- Provincia Carbonia Iglesias - AssessoratoAmbiente, Via Argentaria, 14 - Iglesias;

- Provincia Ogliastra - Assessorato Ambiente,Assetto del Territorio, Via Pietro Pistis - Lanusei;

- Provincia Olbia Tempio - Assessorato Ambiente,Via A. Nanni n. 17/19 – Olbia.

Il piano e il rapporto ambientale saranno consultabilianche nel sito web della Regione all’indirizzo

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www.regione.sardegna.it alla voce: programmazione,2007-2013, programmazione FAS, programmazioneFAS Regionale.

Chiunque abbia interesse, anche per la tutela degliinteressi diffusi, può presentare osservazioni, suggeri-menti e proposte, fornendo nuovi e ulteriori elementiconoscitivi e valutativi.

Le eventuali osservazioni vanno presentate alServizio Affari Regionali e Nazionali della DirezioneGenerale della Presidenza, viale Trento 69, 09123

Cagliari, e-mail: [email protected] al Servizio SAVI via Roma 80, 09123 Cagliari e-mail:[email protected], entro il termine di 60giorni dalla pubblicazione del presente avviso.

Berry

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