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PROVINCIA DI CREMONA DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014-2016 DICEMBRE 2014 DICEMBRE 2013

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PROVINCIA DI CREMONA

DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE

2014-2016

DICEMBRE 2014DICEMBRE 2013

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SOMMARIO 1. Premessa 2. Sezione strategica

a. Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente b. Analisi strategica delle condizioni interne all'ente c. Gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato d. Modalità di rendicontazione di fine mandato del proprio operato da parte dell’Amministrazione provinciale.

3. Sezione Operativa

a. Parte Prima - valutazione generale sui mezzi finanziari e sulle fonti di finanziamento, andamento storico e relativi vincoli, indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi;

b. Parte Seconda – Missioni –Programmi - Obiettivi Operativi

MISSIONE 01 – Servizi istituzionali, generali di gestione

MISSIONE 03 – Ordine pubblico e sicurezza

MISSIONE 04 – Istruzione e diritto allo studio

MISSIONE 05 – Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

MISSIONE 06 – Politiche giovanili, sport e tempo libero

MISSIONE 07 – Turismo

MISSIONE 08 – Assetto del territorio edilizia abitativa

MISSIONE 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

MISSIONE 10 – Trasporto e diritto alla mobilità

MISSIONE 11 – Soccorso civile

MISSIONE 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività

MISSIONE 15 – Politiche del lavoro e la formazione professionale

MISSIONE 16 – Agricoltura, politiche agro-alimentari, pesca

MISSIONE 17 – Energia e diversificazione fonti energetiche

Piano triennale 2014/2016 per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione e al contenimento delle spese di funzionamento- Settore Patrimonio e Provveditorato –

Piano triennale 2014/2016 per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione e al contenimento delle dotazioni strumentali Settore URP e Servizi interni

Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016 – cenni.

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PREMESSA

Con deliberazione n. 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di sperimentazione (a decorrere dall’esercizio 2014), della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro enti ed organismi, di cui all'art. 36 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n. 118, così come modificato dall'art. 9 del DL. n. 102/2013. Con decreto del MEF n. 92164 del 15/11/2013 sono state formalmente individuate le Amministrazioni locali, tra le quali il nostro Ente, che parteciperanno alla sperimentazione. Il periodo di sperimentazione è volto a verificare la rispondenza dei nuovi sistemi contabili alle esigenze conoscitive della finanza pubblica e ad individuarne eventuali criticità per le conseguenti modifiche a cura della Ragioneria Generale dello Stato. Per gli Enti in sperimentazione la Relazione Previsionale e Programmatica è sostituita dal Documento Unico di Programmazione. Della Relazione Previsionale e Programmatica viene, comunque, fatto cenno nella parte finale di questo documento, considerato che l’Ente è tenuto ad approvare, anche se solo a fini conoscitivi, il bilancio secondo gli schemi contabili utilizzato fino allo scorso esercizio. Il DUP è costruito con l’intento di mettere in evidenza, nella parte dedicata alla Sezione Strategica, le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e la programmazione regionale, gli indirizzi strategici dell’Ente, mentre nella Sezione Operativa, è stata dettagliata, sulla base degli indirizzi generali, la programmazione operativa dell’Ente con riferimento all’arco temporale pari a quello del bilancio di previsione e pertanto del triennio 2014-2016. La Sezione Operativa costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’Ente. Alla parte descrittiva riferita a valutazioni di natura economico-patrimoniale sono state affiancate specifiche tabelle riepilogative ed esplicative. Si è cercato, in particolare, di dare evidenza delle principali fonti di finanziamento, dei tributi e delle tariffe applicate, e delle risorse finanziarie necessarie all’attuazione dei vari programmi incardinati nelle pertinenti missioni; si è fatto cenno alla programmazione del fabbisogno di personale in coerenza con le specifiche disposizioni riferite alle Province, nonché alla valorizzazione e ed alienazione dei beni patrimoniali. Si è, altresì, dedicato ampio spazio ai limiti imposti all’indebitamento nonchè al patto di stabilità. Va, infine, osservato che la redazione del presente Documento tiene conto del fatto che nel corso del 2014 il mandato dell’Amministrazione andrà in scadenza.

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SEZIONE STRATEGICA

1. Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente

2. Analisi strategica delle condizioni interne all'ente

3. Gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato

4. Modalità di rendicontazione di fine mandato del proprio operato da parte dell’Amministrazione provinciale.

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1. Analisi strategica delle condizioni esterne all'ente

1.1 Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali

Si prendono in considerazione

• Le priorità strategiche del Governo Italiano;

• i macro-obiettivi e le priorità tematiche, identificate del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013;

• gli obiettivi del Documento Unitario di Programmazione 2007-2013 di Regione Lombardia;

• gli obiettivi del Programma Regionale di Sviluppo X Legislatura 2013-2018 di Regione Lombardia.

Priorità strategiche del Governo Italiano MINISTERO DEGLI ESTERI Diplomazia per la crescita. Il Ministero dovrà svolgere un ruolo sempre più dinamico per favorire i processi di crescita dell’economia nazionale. Nel rispetto dei principi di unitarietà e coerenza delle attività di promozione all’estero, occorre ricercare e cogliere nei mercati globali nuove opportunità, tramite iniziative che sappiano accrescere la competitività del Sistema Paese e quindi contribuire ad attrarre investimenti in Italia e a promuovere gli interessi delle nostre imprese per favorirne l’internazionalizzazione. Questa azione richiederà anche la valorizzazione delle nostre eccellenze scientifiche e del nostro ricco patrimonio culturale, prestando attenzione prioritaria al processo di preparazione di Expo Milano 2015. Sarà altresì necessario fornire servizi consolari sempre più efficienti ai cittadini, alle imprese e agli stranieri, anche grazie ai processi di digitalizzazione in atto. Va quindi accentuato lo spirito di missione di servizio per i cittadini e le imprese , nell’ottica della migliore valorizzazione della presenza italiana all’estero. La Farnesina dovrà avvicinarsi agli utenti anche con una più efficace comunicazione e con l’utilizzo sempre più diffuso delle nuove Tecnologie. Europa. Occorre consolidare la costruzione europea, perseguendo – anche nel quadro del Semestre di Presidenza dell’UE del 2014 – gli obiettivi di una maggiore integrazione, della crescita economica, dell’equità e della solidarietà. Speciale attenzione dovrà essere dedicata alle politiche dei flussi migratori e alla valorizzazione della dimensione europea dei rapporti con i nostri principali partners, con particolare riferimento al legame transatlantico e alle relazioni con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo. Sicurezza e diritti. La dimensione della tutela e promozione dei diritti umani deve essere ulteriormente rafforzata con la promozione di campagne sempre più incisive su dossier prioritari quali pena di morte, mutilazioni genitali femminili, diritti dei fanciulli e delle donne, ivi incluso il tema del matrimonio forzato o tra minori, libertà di religione e credo. Si dovrà intensificare il tradizionale impegno dell’Italia per il rafforzamento della pace, della sicurezza, della solidarietà e

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della cooperazione allo sviluppo, nel rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite e dei valori fondanti dell’Unione Europea. Particolare attenzione dovrà essere rivolta a iniziative diplomatiche e umanitarie nei teatri di crisi, a cominciare da quello siriano e in relazione ai dossier internazionali di maggiore interesse strategico per l’Italia, tra cui il Processo di Pace in Medio Oriente e la questione nucleare iraniana. Dovrà essere intensificato l’impegno per una Difesa europea integrata con un’Alleanza Atlantica rinnovata. Mediterraneo. Quale area di importanza vitale per la prosperità e la sicurezza del Paese, anche sotto il profilo dei flussi migratori, il bacino del Mediterraneo dovrà essere oggetto di prioritaria attenzione nella declinazione dei principi guida sopra illustrati. Dovrà essere compiuto ogni sforzo per orientare la proiezione e le politiche dell’Unione Europea nell’area secondo modalità coerenti con i nostri interessi, mentre i rapporti bilaterali con i Paesi interessati dagli attuali processi di transizione dovranno essere opportunamente modulati e adattati a tali complesse dinamiche. Riforma dell’azione amministrativa. Perché le direttrici fondamentali sopra indicate siano efficacemente perseguite, il processo di riforma dell’Amministrazione dovrà proseguire, con l’affermazione di principi improntati a responsabilità manageriale, decentramento decisionale, valorizzazione delle professionalità, innovazione tecnologica e procedurale, semplificazione procedimentale, misurazione e valutazione del merito individuale. Istituto Agronomico per l'oltremare. Il mutato scenario economico nazionale ed internazionale ha imposto di orientare il programma delle attività in linea con i nuovi indirizzi della cooperazione italiana, emersi anche dal Forum Internazionale organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Cooperazione ed Integrazione. In attesa di conoscere le eventuali future linee di azione date dal Superiore Ministero, l’Istituto continuerà a svolgere e rafforzare il proprio ruolo tradizionale nel settore della formazione, in Italia e all’estero, nella realizzazione dei progetti di cooperazione affidati, nonché nella valorizzazione delle collezioni documentali, come previsto nel DPR 243/2010 di riordino. Inoltre l’Istituto, sia pur con le limitate risorse a disposizione, sarà impegnato anche nella ricerca di fonti integrative di finanziamento per la realizzazione di progetti di cooperazione allo sviluppo, prioritariamente su indicazione della DGCS ma anche in paesi non necessariamente prioritari MAE ma comunque di interesse per l’Italia e l’Europa. Detti paesi dovranno essere dotati di risorse proprie o sostenuti da donatori internazionali, istituzionali o privati. In tali iniziative l’Istituto opererà in linea con gli indirizzi dati dal MAE stesso. MINISTERO DELLA SALUTE prevenzione comunicazione politiche in materia di ricerca sanitaria politiche sanitarie internazionali promozione della qualità e dell’appropriatezza dell’assistenza sanitaria sistema informativo e statistico sanitario dispositivi medici e farmaci; promozione della salute pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti; politiche per l’efficienza gestionale. MINISTERO DELLA CULTURA La tutela, lo sviluppo e la diffusione dei beni, delle attività, dei valori della cultura si collocano necessariamente al centro degli obiettivi di crescita civile, sociale ed economica del Paese . Individuazione degli interventi e delle attività, imponendo, unitamente al rigore, la trasparenza nella pianificazione e l’economicità nella gestione delle risorse e dei mezzi necessari al conseguimento dei risultati previsti. In tale contesto assume certamente una rilevanza peculiare il monitoraggio costante degli interventi pianificati, ai fini di una verifica puntuale degli esiti conseguiti e dell’effettivo e proficuo utilizzo delle risorse investite.

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In relazione all’attività normativa e regolamentare si segnalano di seguito i provvedimenti che hanno impegnato nel 2013 e impegneranno nel prossimo triennio il Ministero per i beni e le attività culturali: la legge 24 giugno 2013, n. 71, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE”; Decreto legge 28 giugno 2013, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, recante “Primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti”; decreto legge 8 agosto 2013, n. 91, recante “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”; Rilanciare lo sviluppo (priorità politica di governo relativa all'attività dell'intero MIPAAF, assegnata al CRA 1 - GABINETTO E UFFICI DI DIRETTA COLLABORAZIONE ALL'OPERA DEL MINISTRO - per il programma "indirizzo Politico".). MINISTERO DELLE POLITICHE GRICOLE Promozione dello sviluppo, della competitività e della qualità nel settore agricolo, agroalimentare e della pesca (priorità politica relativa alle attività svolte per il settore agricolo e della pesca dal CRA 3 -DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE DELLA QUALITA' AGROALIMENTARE, IPPICHE E DELLA PESCA - inserite nel programma "politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione" ed alle attività svolte dal CRA 4 - DIPARTIMENTO DELL' ISPETTORATO CENTRALE DELLA TUTELA DELLA QUALITA' E DELLA REPRESSIONE FRODI DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI -, inserite nel programma "vigilanza, prevenzione e repressione frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale" .) Tutela degli interessi nazionali in ambito di Unione Europea e internazionale e sostegno alla competitività dell'agricoltura e delle aree rurali (priorità politica relativa alle attività svolte dal CRA 2 - DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE - , inserite nel programma "politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale".) Nuova governance del territorio rurale e montano (priorità politica relativa alle attività del CRA 5 – Corpo forestale dello Stato- per i programmi : "sicurezza pubblica in ambito rurale e montano" per la missione 7; "interventi per soccorsi" per la missione 8; "tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità " per la missione 18) Riqualificazione e razionalizzazione della spesa (priorità politica relativa alle attività della Direzione generale degli affari generali, delle risorse umane e per i rapporti con le regioni e gli enti territoriali, inserite nel programma del CRA 3 "politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di Produzione"). MINISTERO DELLA DIFESA operatività ed impiego dello strumento militare ispirato agli accordi ed impegni assunti in ambito internazionale, al rispetto degli standard di addestramento ed interoperabilità delle forze e dei mezzi con i Paesi alleati e, soprattutto, all’espletamento delle missioni istituzionali di difesa dello Stato; ammodernamento dello strumento militare in grado di garantire all'Italia forze flessibili e integrate, al passo con i Paesi alleati, oltre che accrescere i requisiti di “sicurezza “ e “protezione” del personale in zona di impiego;

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razionalizzazione del modello organizzativo e miglioramento della governance, al fine di: - proseguire nell’opera di interforzizzazione e riduzione delle ridondanze organizzative (accrescendo, attraverso un’accentrata digitalizzazione delle informazioni “fondamentali”, le capacità di direzione e controllo, e migliorando la trasparenza e la certificazione dei processi interni) e nell’attuazione di una propria politica energetica quale strumento di efficientamento infrastrutturale e riduzione della spesa; - dare attuazione agli adempimenti normativi in tema di pari opportunità/benessere organizzativo, qualità dei servizi ed in materia di trasparenza ed integrità. MINISTEROD ELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Sicurezza Sviluppo delle infrastrutture Incremento di efficienza del sistema dei trasporti Impegni riformatori e ammodernamento del Ministero. MINISTERO DELL’AMBIENTE qualità dell’aria ed energia pulita gestione risorse idriche e uso del territorio rifiuti e bonifiche tutela e conservazione della biodiversità comunicazione ed educazione ambientale MINISTERO DELL’INTERNO l’azione del Ministero dell’Interno è fortemente influenzata da taluni fenomeni particolarmente rilevanti e critici emergenti dall’attuale scenario socio-economico, interno e internazionale, e precisamente:

la criminalità interna ed internazionale il fenomeno migratorio, il complesso delle “patologie” che inficiano la sicurezza del territorio - tra cui quelle

connesse alla dequalificazione dei centri urbani, alla sussistenza di reati diffusi, alla incidentalità sulle strade, allo scadimento delle forme di ordinata convivenza civile

le problematiche connesse all’economia la necessità di ridefinire gli assetti istituzionali degli Enti locali la sussistenza di emergenze ambientali di tipo convenzionale e non, il persistere della situazione di grave crisi economica, che ha reso necessario l’avvio di un

processo di revisione della spesa, allo scopo dì raggiungere obiettivi di razionalizzazione nella gestione

Fondo Edifici di Culto MINISTERO DELL’ISTRUZIONE azioni di sistema legate all’edilizia scolastica: - impiego delle tecnologie digitali a� supporto dell’attività didattica, al fine di consentire l’offerta di nuovi servizi e la riduzione della spesa posta in carico alle famiglie, in linea con le tre priorità strategiche coerenti con gli obiettivi di Strategia Europa 2020; - razionalizzazione e semplificazione� dell’attività amministrativa anche attraverso l’attuazione del processo di dematerializzazione delle procedure amministrative. l’attività degli Uffici di diretta collaborazione dell’On.le Ministro sarà rivolta all'incremento dell'efficienza della struttura amministrativa MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Il Ministero della Giustizia oltre ad occuparsi dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei

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servizi, ha funzioni amministrative strettamente connesse alla funzione giurisdizionale sia nel campo civile che penale quali: la gestione degli archivi notarili, la vigilanza sugli ordini e collegi professionali, l’amministrazione del casellario, la cooperazione internazionale in materia civile e penale, l’istruttoria delle domande di grazia da proporre al Presidente della Repubblica. Nel settore penitenziario, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria svolge compiti di attuazione della politica dell’ordine e della sicurezza degli istituti e servizi penitenziari e del trattamento dei detenuti, nonché di amministrazione del personale penitenziario e di gestione dei supporti tecnici necessari. Il Ministero ha inoltre competenza in materia di minori e di gestione del personale e dei beni relativi al settore della giustizia minorile. Nel settore penitenziario, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria svolge compiti di attuazione della politica dell’ordine e della sicurezza degli istituti e servizi penitenziari e del trattamento dei detenuti, nonché di amministrazione del personale penitenziario e di gestione dei supporti tecnici necessari. Il Ministero ha inoltre competenza in materia di minori e di gestione del personale e dei beni relativi al settore della giustizia minorile. La gestione degli archivi notarili; politiche per l’efficienza gestionale. MINISTERO DEL LAVORO intensificare il ricorso, più coordinato ed efficiente, ai fondi strutturali, quali possibili canali di finanziamento per iniziative e progetti innovativi in grado di favorire e stimolare il rilancio occupazionale. Sul fronte occupazionale, urgente per questa Amministrazione è affrontare il tema della disoccupazione aprirsi all’individuazione di nuove modalità idonee a favorire condizioni prodromiche alla ripresa produttiva e al rilancio dei consumi (tra queste, la riduzione del cuneo fiscale e contributivo ed il reddito minimo). Rafforzarsi il sistema delle tutele del reddito per coloro che si trovino in condizioni di discontinuità lavorativa e per coloro che siano stati coinvolti in procedure di integrazione salariale e di mobilità. Sul fronte della vigilanza, tanto sul versante degli assetti regolatori degli istituti contrattuali che sul versante degli obblighi di tutela della salute e sicurezza, sarà necessario proseguire nelle iniziative di controllo e sorveglianza, per favorire soprattutto la prevenzione dei comportamenti illeciti e delle condotte elusive delle normative di settore. Nel settore previdenziale, l’Amministrazione dovrà accompagnare il processo di cambiamento avviato con la legge n. 214/2011 e valutarne costantemente gli impatti sulle gestioni previdenziali e sul bilancio dello Stato e dovrà permanentemente monitorare e tutelare la platea dei cd. esodati, al fine di prevenire possibili situazioni di incertezza quanto alla dimensione quantitativa del fenomeno. Per quanto concerne le politiche di welfare non può trascurarsi il fatto che sono in aumento le famiglie e le persone in condizioni di povertà assoluta e cresce pesantemente il disagio sociale. A fronte di ciò è doveroso pensare a forme di ausilio e supporto e, tra queste, di sicuro figura il reddito minimo di garanzia. Più in generale, il Ministero sarà chiamato a rafforzare, nel prossimo triennio, le politiche di inclusione e promozione, mettendo in campo tutti gli strumenti necessari all’attuazione di mirate politiche di sussidio, nonché a sostenere le attività del terzo settore e delle formazioni sociali, quali soggetti del privato sociale cui è riconosciuto un ruolo strategico nella costruzione di un moderno welfare della società attiva. Unitamente a ciò dovrà proseguirsi nell’obiettivo di favorire le opportune forme di integrazione, anche lavorativa, dei soggetti stranieri immigrati politiche per l’efficienza gestionale.

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MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Ripresa del sistema produttivo rappresenta per il Ministero dello sviluppo economico la grande priorità anche per il Triennio 2014-2016 . In funzione complementare all’internazionalizzazione del nostro apparato produttivo, dovrà essere dato impulso efficace e incisivo all’attrazione degli investimenti esteri. Altro driver fondamentale di sviluppo su cui puntare è costituito dall’innovazione: si proseguirà nell’attuazione degli strumenti dedicati, quali il credito d’imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato ed il sostegno ai settori ad elevata tecnologia, gli interventi del Fondo per l’innovazione per la valorizzazione di brevetti, disegni e modelli, il sostegno alle start-up innovative. Alta dovrà rimanere l’attenzione sul tema dell’accesso al credito delle imprese . Analoga attenzione dovrà essere dedicata alla definizione dei progetti di riconversione e riqualificazione industriale e di rilancio delle aree colpite da crisi complesse. Il Ministero sarà inoltre chiamato ad affrontare la sfida della competitività e sostenibilità dell’energia. Altro settore chiamato a svolgere un ruolo fondamentale per la ripresa economica è quello delle comunicazioni. L’Agenda digitale è una delle best practices a livello europeo: entro la metà del 2014 l’Italia azzererà, primo Paese in Europa, il digital divide e realizzerà l’Anagrafe Unica. Nello stesso tempo, grazie all’approvazione del Piano Nazionale Banda Ultralarga, potrà immediatamente spendere i fondi FESR. Per quanto riguarda la ricerca nelle TLC sarà perseguito l’obiettivo di sviluppare l’utilizzo delle reti di nuova generazione e di tecnologie innovative, anche al fine di promuovere il risparmio energetico nelle reti di TLC e la crescita di consapevolezza dell'importanza della “green ICT” Nuova programmazione sulla base sarà avviata sulla base di quanto stabilito nell’Accordo di Partenariato 2014-20 con la Commissione europea. Da segnalare che il D.L. 101/2013 prevede la costituzione dell’Agenzia per la coesione territoriale, cui saranno demandate le politiche ora in avvalimento. politiche per l’efficienza gestionale. MINISTERO DELL’ECONOMIA E FINANZE 1. consolidare il percorso di risanamento finanziario del Paese attraverso il controllo del disavanzo pubblicola rigorosa azione di contenimento della spesa, con particolare riferimento a quella corrente primaria; assicurare nel limite delle risorse disponibili il tempestivo pagamento dei debiti scaduti; proseguire nella gestione del debito pubblico volta a contenerne il costo e a stabilizzarne o prolungarne la vita media; promuovere la valorizzazione del patrimonio delle AA.PP., migliorandone l'efficienza della gestione; contribuire alla selezione e alla verifica della finanziabilità di opere infrastrutturali prioritarie e strategiche per lo sviluppo del Paese, nonché al processo di revisione della regolamentazione dei servizi di interesse generale al fine di promuoverne l'efficienza e la qualità ; contribuire all'integrità del sistema finanziario rafforzando i sistemi di prevenzione del riciclaggio di denaro e degli altri crimini finanziari (Dipartimento del Tesoro, Ragioneria generale dello Stato e Dipartimento delle Finanze) 2. contribuire al rafforzamento del governo economico dell'Unione Europea e all'adozione delle riforme strutturali per favorire la stabilita e la solidità del sistema finanziario, la sostenibilità della ripresa economica, la competitività e lo sviluppo anche attraverso l'attività svolta in seno ai competenti Organismi internazionali (Dipartimento del Tesoro, Ragioneria generale dello Stato e Dipartimento delle Finanze) 3. continuare a operare secondo la logica di utilizzo prudente ed equo della leva fiscale, per ristabilire condizioni di crescita più robuste e contribuire a migliorare la produttività e la competitività del sistema produttivo nazionale; proseguire nell'azione di riforma dell'ordinamento tributario finalizzata a obiettivi di crescita ed equità del prelievo, maggiore certezza del diritto e

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semplificazione del rapporto tra Fisco e contribuenti (Dipartimento delle Finanze e Ragioneria generale dello Stato) 4. rafforzare ulteriormente la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, con misure di contrasto ai paradisi fiscali e agli arbitraggi fiscali internazionali; potenziare il contrasto agli illeciti che provocano il nocumento alla spesa pubblica nazionale e comunitaria; migliorare il livello di trasparenza fiscale e lo scambio di informazioni, incrementando la cooperazione Amministrativa tra Stati; mantenere una politica rigorosa nell'ambito delle concessioni in materia di giochi (Dipartimento delle Finanze e Guardia di Finanza) 5. completare l'attuazione della riforma del bilancio dello Stato, degli Enti territoriali e delle altre pubbliche amministrazioni; migliorare la raccordabilità dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, anche alla luce delle regole adottate dall'Unione Europea in materia di stabilita della finanza pubblica; coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri, per aumentare certezza, trasparenza e significatività delle informazioni e migliorare la qualità della spesa pubblica; consentire la tracciabilità della spesa in conto capitale e il monitoraggio delle opere pubbliche (Ragioneria generale dello Stato) 6. perseguire il contenimento dei costi interni di funzionamento e il miglioramento dell'efficienza delle attività svolte dal Ministero (tutti i Centri di responsabilità Amministrativa) 7. portare avanti il processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, in particolare attraverso la predisposizione di progetti di reingegnerizzazione di dei processi di maggior rilevanza sul piano tecnologico e dell'innovazione, dando evidenza, in sede sia di programmazione, sia di rendicontazione, dell'impatto di essi sull’efficienza e sulla qualità del servizio offerto (tutti i centri di responsabilità amministrativa, in particolare il Dipartimento dell’amministrazione generale) 8. coltivare il capitale umano attraverso l'attenta definizione del fabbisogno di formazione e specializzazione del personale; adeguare l'offerta formativa alla finalità di razionalizzazione dell'azione amministrativa, al contenimento dei costi e al miglioramento dell'efficienza, anche attraverso l'adozione di strumenti di valutazione dell'efficacia dell'attività di formazione (tutti i centri di responsabilità amministrativa, in particolare il Dipartimento dell’amministrazione generale e la Scuola superiore dell’economia e delle Finanze).

Il Quadro Strategico Nazionale (QSN)

Il Quadro Strategico Nazionale (QSN) è il documento strategico - programmatico che definisce gli interventi e le strategie di politica regionale da attuarsi in Italia. Elaborato congiuntamente dallo Stato centrale e dalle Regioni è lo strumento che inquadra la politica di coesione comunitaria, orientandola alla competitività e agli obiettivi di Lisbona tramite gli strumenti finanziari dell'UE (Fondi strutturali) e quelli nazionali (Fondo per le aree sottoutilizzate - FAS).

I macro-obiettivi e le priorità tematiche, identificate nel percorso partenariale di formulazione del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013, sono così articolati:

a) Sviluppare i circuiti della conoscenza

Priorità di riferimento:

• miglioramento e valorizzazione delle risorse umane (Priorità 1);

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• promozione, valorizzazione e diffusione della Ricerca e dell’innovazione per la competitività (Priorità 2).

La promozione dei circuiti della conoscenza è un obiettivo che accomuna oggi sia le aree più

avanzate, sia quelle in ritardo; vi è ormai consenso sull’impossibilità di avanzamento, innovazione e sviluppo economico sostenibile senza un potente motore di conoscenza e competenze diffuse. Il

capitale umano è quindi al centro della Priorità 1 Miglioramento e valorizzazione delle risorse

umane, finalizzata a promuovere la diffusione di elevati livelli di competenze, equità di accesso e capacità di apprendimento continuo nella popolazione; essa contribuisce in tal modo al perseguimento degli obiettivi comunitari per il 2010 e a promuovere interventi che possano innescare il necessario recupero, soprattutto al Sud, delle conoscenze, abilità e competenze dei

giovani ed integrare o aggiornare l’insieme delle competenze degli adulti. Nella Priorità 2

Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività - che

conferma la centralità del capitale umano nei processi innovativi119 - si concentra l’impegno della politica regionale unitaria per contribuire a colmare il ritardo più evidente del Paese. In questo ambito le risorse dovranno essere indirizzate, con criteri fortemente meritocratici, sulla base di

standard internazionali, ai punti di eccellenza presenti sul territorio; all’innesco e irrobustimento di

meccanismi di mediazione tra ricerca e mondo imprenditoriale in grado di valorizzare in termini di innovazione e di produttività i progressi della ricerca nazionale; alla trasformazione della conoscenza in applicazioni produttive, anche potenziando il ruolo delle tecnologie

dell’informazione come fattore essenziale di innovazione. b) Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori Priorità di riferimento:

• energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo (Priorità 3);

• inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale (Priorità 4). La qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori condizionano la capacità di

attrazione e il potenziale competitivo. Le condizioni di vita dei cittadini e l’accessibilità dei servizi

costituiscono oggi ovunque il metro dello sviluppo. Gli interventi sull’ambiente previsti nella

Priorità 3 Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo mirano ad

accrescere la disponibilità di risorse energetiche mediante il risparmio e l’aumento della quota di

energia prodotta da fonti rinnovabili. Saranno effettuati, in continuità con l’impostazione data nel 2000-2006 (e, nel caso del Mezzogiorno dove appaiono particolarmente carenti, con una

identificazione di precisi obiettivi di servizio espressi come risultati finali da conseguire entro il

2013, per i servizi idrici e della gestione dei rifiuti) investimenti rivolti all’efficiente gestione delle

risorse e alla tutela del territorio. La Priorità 4 Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e

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l’attrattività territoriale prevede interventi di miglioramento della organizzazione e disponibilità e qualità dei servizi sociali, nonché azioni di prevenzione e contrasto di fenomeni criminali, soprattutto in alcune regioni del Mezzogiorno. Esse andranno condotte con un forte impegno sulla qualità delle risorse umane coinvolte e con un legame alle iniziative territoriali più forte di quanto precedentemente sperimentato. c) Potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza Priorità di riferimento:

• valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività per lo sviluppo (Priorità 5);

• reti e collegamenti per la mobilità (Priorità 6);

• competitività dei sistemi produttivi e occupazione (Priorità 7);

• competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani (Priorità 8). Potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza costituisce ambizione fondamentale della politica regionale unitaria nel suo orientamento a promuovere lo sviluppo economico dei territori. La strategia propone diversi percorsi, da considerarsi a seconda degli ambiti di intervento e dei territori, accomunati da un richiamo comune al rilievo che hanno le condizioni di contesto e di

credibilità dell’agire pubblico per gli operatori privati, all’importanza di non frammentare

eccessivamente gli interventi per ottenere più rilevanti impatti. La Priorità 5 Valorizzazione delle

risorse naturali e culturali per l’attrattività per lo sviluppo, considera rilevante continuare a sviluppo anche per territori assai diversi individuando, come condizioni di successo di tale politica, la realizzazione di progetti effettivamente capaci di attivare la filiera del turismo culturale e ambientale e la concentrazione, anche nel Mezzogiorno, su progetti di eccellenza, in grado di sfruttare la potenzialità di grandi attrattori culturali e naturali che già beneficiano di flussi di

domanda turistica internazionale. La Priorità 6 Reti e collegamenti per la mobilità individua tipologie di azioni e condizioni sulla base delle quali la politica regionale può contribuire agli interventi per la mobilità e per le connessioni tra sistemi territoriali e tra le città. La Priorità 7

Competitività dei sistemi produttivi e occupazione declina obiettivi e metodo generale con cui la politica regionale unitaria interviene nei sistemi locali per cogliere specifiche opportunità, per integrare meglio politiche per le risorse umane e politiche di sviluppo economico, per aprire i territori a saperi e soggetti esterni e aggregare soggetti del territorio anche intorno a progetti di innovazione di rilievo nazionale (in sinergia con le proposte della Priorità 2). Simile connotazione,

ma con una precipua focalizzazione sui sistemi urbani – dove più potrebbero svilupparsi le filiere

dei servizi avanzati nel campo della scienza, delle nuove tecnologie – assume la Priorità 8

Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani. d) Internazionalizzare e modernizzare Priorità di riferimento:

• apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse (Priorità 9);

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• governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali e efficaci (Priorità 10).

Internazionalizzare e modernizzare l’economia, la società e l’amministrazione, assumendo a

riferimento i migliori standard, è condizione necessaria per l’innesco di recuperi di produttività. Una

connotazione trasversale caratterizza la Priorità 9 Apertura internazionale e attrazione di

investimenti e risorse finalizzata a promuovere condizioni di offerta territoriale – cui concorrono

assieme molte delle politiche attivate nell’ambito delle altre priorità – e di governance, in grado di

rafforzare le capacità del Paese nell’attrarre risorse di qualità e nel migliorare il posizionamento

competitivo italiano all’estero. Al recupero di produttività, come pure al miglioramento della qualità della vita, sono finalizzate politiche espressamente volte ad aggredire le carenze e innalzare la

qualità dell’offerta dei servizi pubblici e della competenze delle Amministrazioni definite nella

Priorità 10 Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci. Il Documento Unitario di Programmazione (DUP) di Regione Lombardia Il Documento Unitario di Programmazione è il documento che definisce la strategia territoriale di politica regionale unitaria individuando gli assi prioritari, gli obiettivi specifici e gli obiettivi operativi di interesse strategico regionale in coerenza con il Programma di Sviluppo Regionale e le Priorità del QSN 2007-2013. Di seguito si riportano in sintesi gli assi, gli obiettivi specifici ed operativi della strategia di politica regionale unitaria 2007-2013 di Regione Lombardia. Asse 1 – Potenziare le reti e i servizi della mobilità e della sicurezza per lo sviluppo sostenibile obiettivi specifici:

• riduzione del deficit infrastrutturale;

• rinnovo parco rotabili;

• nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico;

• sicurezza integrata; Asse 2 – Accrescere la competitività con lo sviluppo della conoscenza e del welfare obiettivi specifici:

• interventi a sostegno dei giovani, degli anziani e della maternità

• politiche per la casa;

• superamento del digital divide;

• valorizzazione del capitale umano;

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• energia innovativa;

• valorizzazione del territorio, del patrimonio architetttonico e degli eventi culturali. Il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) di Regione Lombardia Il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) è il documento che definisce gli obiettivi, le strategie e le politiche che la Regione si propone di realizzare nell'arco della legislatura, per promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale. Di seguito si riportano gli obiettivi del Programma Regionale di Sviluppo X Legislatura 2013-2018 di Regione Lombardia. Area istituzionale Assetti istituzionali, servizi istituzionali e generali, di gestione - Organi istituzionali

• Miglioramento del funzionamento Consiglio regionale e riduzione costi della politica - Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato

• Riduzione dei costi e riduzione della spesa

• Tempi di pagamento 30 gg

• Introduzione di strumenti innovativi di supporto al capitale circolante

• Completamento del percorso sperimentale e adozione del bilancio regionale definito secondo principi e schemi dettati dall’armonizzazione

• Revisione della normativa nazionale e regionale in materia di ordinamento contabile regionale e degli enti locali in linea con le esigenze regionali

- Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

• Razionalizzazione degli spazi e accorpamento delle sedi

• Valorizzazione del Patrimonio - Efficienza della P.A., Semplificazione, Trasparenza e altri servizi generali

• Attuazione dell’Agenda di Semplificazione

• Miglioramento della trasparenza e legalità

• Costruzione di un partenariato multilivello per la semplificazione

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• Miglioramento della capacità istituzionale e amministrativa della PA locale

• Semplificazione delle procedure di incentivazione regionale

• Semplificazione delle procedure autorizzatorie e concessorie

• Semplificazione della normativa di settore - Statistica e Sistemi Informativi

• Attuazione dell’Agenda digitale lombarda

• Valorizzazione delle piattaforme trasversali

• Integrazione dei sistemi informativi del SIREG e standardizzazione dei processi operativi di gestione e riduzione dei costi di gestione

• Sviluppo dell’interoperabilità tra sistemi informativi della PA

• Promozione dello sviluppo di competenze digitali per il superamento del divario digitale

• Approvazione del Piano Regionale per l’Open Government e valorizzazione del patrimonio informativo pubblico

• Introduzione di sistemi per la misurazione del dividendo di efficienza - Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

• Riduzione della pressione fiscale

• Lotta all’evasione fiscale

• Riscossione dei tributi a livello regionale - Programmazione comunitaria

• Approvazione e avvio della nuova Programmazione comunitaria 2014-2020, con particolare riferimento agli obiettivi: “Investimenti nella crescita e nell’Occupazione e “Cooperazione Territoriale Europea (Programma Italia-Svizzera)” e alla Politica Agricola Comune; incremento delle risorse della nuova programmazione e migliore efficienza di gestione

• Partecipazione ai nuovi Programmi di cooperazione territoriale

• Approvazione a livello europeo della Macroregione Alpina

• Interventi territoriali integrati - Pari opportunità

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• Rafforzamento di reti e organismi di parità che operano a livello territoriale

• Promozione della presenza delle donne negli organi elettivi e nelle nomine di competenza regionale

• Definizione del Piano regionale per il contrasto alla violenza di genere Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali Relazioni economiche e finanziarie, organiche e coordinate, con le altre autonomie territoriali

• Attuazione della Macroregione del Nord

• Patto di stabilità territoriale per consentire maggior investimenti sul territorio

• Semplificazione della normativa regionale in tema di Gestioni Associate

• Semplificazione e digitalizzazione di procedure amministrative degli Enti Locali

• Attuazione di interventi per l’efficienza e affiancamento agli Enti Locali (Gestioni Associate)

• Revisione del ruolo e dell’organizzazione delle STER Montagna

• Valorizzazione delle Comunità montane come soggetto idoneo allo svolgimento di funzioni associate

• Accessibilità ai territori montani

• Attrattività della montagna

• Ottimizzazione della programmazione economica per la Montagna (PISL Montagna) Relazioni internazionali Relazioni internazionali, Cooperazione allo sviluppo ed esposizione universale EXPO 2015

• Sviluppo di rapporti internazionali istituzionali e di supporto allo sviluppo economico

• Miglioramento delle relazioni con le istituzioni europee

• Rafforzamento delle reti internazionali (Es.WRF,…)

• Innovazione degli interventi di cooperazione allo sviluppo

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• Realizzazione Expo Milano 2015 come opportunità di promozione del sistema lombardo

• Valorizzazione e riqualificazione del sito espositivo (fase post-Expo) Area economica Sviluppo economico e competitività - Industria, PMI artigianato e terziario

• Sostegno e sviluppo di fattori di competitività del territorio attraverso strategie e iniziative definite in accordo con il Sistema Camerale

• Promozione e consolidamento della presenza del Made in Lombardia, anche all’estero, promuovendone l’eccellenza all’interno del Made in Italy

• Supporto all’internazionalizzazione delle imprese

• Sostenere ed incentivare in sinergia con il sistema camerale i Confidi lombardi, valorizzando i modelli virtuosi che hanno puntato alla loro sostenibilità”

• Promozione del consolidamento e della creazione di aggregazioni in forma stabile tra imprese (reti, cluster)

• Sostegno alle imprese in difficoltà sviluppando la rete di affiancamento delle imprese

• Attrazione di nuovi investimenti sul territorio lombardo

• Contrasto al fenomeno dell’usura

• Diffusione della Responsabilità Sociale di Impresa

• Attivazione di interventi straordinari per le imprese colpite dal sisma

• Sviluppo dell’imprenditorialità e sostegno allo start up di nuove imprese

• Sostegno alla competitività e innovazione delle imprese del terziario, la logistica, la mobilità delle merci e il trading

• Sostegno alla competitività delle imprese dei settori moda, design e creatività

• Supporto alle imprese digitali e promozione dello sviluppo di servizi smart

• Promozione all’internazionalizzazione delle filiere produttive lombarde

• Supporto al posizionamento competitivo globale delle fiere internazionali

• Valorizzazione del sistema fieristico quale fattore di attrattività nel quadro di una strategia di marketing territoriale

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- Commercio, reti distributive e tutela dei consumatori

• Promozione dell’equilibrio tra piccole medie e grandi strutture di vendita e riordino normativo della programmazione commerciale

• Sostegno e sviluppo alle reti e alle polarità commerciali (Distretti del commercio, centri commerciali naturali, reti d’impresa)

• Promozione integrata del territorio in una logica di marketing urbano ed interventi per l’attrattività territoriale

• Valorizzazione delle opportunità offerte da EXPO 2015 per i consumi, la rete distributiva e la promozione delle filiere di prodotti lombardi nel Mondo

• Accompagnamento ed incentivo alle start-up e alla trasformazione dell’impresa commerciale verso forme e canali innovativi e ad elevato valore aggiunto e contenuto tecnologico

• Sostegno al commercio storico, di vicinato e di prossimità sociale e valorizzazione delle eccellenze anche sostenendo la filiera Km 0.

• Contrasto alla crisi dei consumi e difesa dei diritti dei consumatori e degli utenti, anche attraverso l’attivazione di progetti pilota nell’ambito dei servizi pubblici locali

• Programmazione della rete dei carburanti per autotrazione e sviluppo dei sistemi distributivi di carburanti a basso impatto ambientale

- Ricerca e Innovazione

• Promozione della domanda di innovazione

• Valorizzazione dell’offerta di ricerca e conoscenza

• Valorizzazione del Parco Tecnologico Padano

• Valorizzazione della Fondazione Regionale per la ricerca biomedica Reti - Reti e altri servizi di pubblica utilità - Semplificazione per le imprese

• Semplificazione degli adempimenti inerenti il ciclo di vita delle imprese

• Rafforzamento della rete degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP)

• Razionalizzazione, semplificazione e coordinamento dei controlli sulle imprese allo scopo di ridurne gli oneri amministrativi

• Attrazione degli investimenti sul territorio lombardo

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• Contenimento degli oneri amministrativi sulle imprese in proporzione alla dimensione e al settore delle stesse secondo i principi dello ‘Small Business Act’

• Coinvolgimento attivo delle rappresentanze delle imprese nella semplificazione degli adempimenti inerenti il ciclo di vita delle imprese

• Diffusione della semplificazione nel sistema della Pubblica Amministrazione locale

• Incentivo alla partecipazione delle MPMI agli appalti, attraverso la definizione di criteri e modalità utili allo scopo

• Completamento del sistema di connettività a Banda Larga e Banda Ultra Larga - Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività

• Riqualificazione e valorizzazione del territorio per incrementarne l’attrattività e il turismo sostenibile

• Supporto alle PMI nell’individuazione di Piani di Rilancio Aziendale per mantenere e sviluppare una capacità competitiva adeguata

• Promozione dell’innovazione, della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale

• Promozione degli investimenti ad elevato contenuto innovativo nelle aree della ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica e sviluppo organizzativo-aziendale

• Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca applicata e sviluppo sperimentale nelle tematiche dei servizi digitali e delle Smart Cities and Communities

• Promozione di accordi per la ricerca, l’innovazione e la valorizzazione del capitale umano

• Efficientamento e semplificazione dei processi di gestione

• Miglioramento della Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

• Presidio da parte della Macroregione dei negoziati della nuova PAC

• Approvazione e avvio del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020, anche in logica di Macroregione

• Tutela della edditività d’impresa attraverso l’anticipazione strutturale alle imprese del premio PAC e promozione di strumenti finanziari per facilitare l’accesso al credito anche attraverso accordi da sviluppare con Finlombarda

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• Abbattimento dei costi burocratici e oneri fiscali e sviluppo servizi di business per l’impresa tramite sviluppo ed attivazione di nuovi strumenti informativi a servizio delle imp r e s e agricole ed agroalimentari

• Revisione e riordino delle deleghe e delle competenze pubbliche in campo agricolo anche nell’ottica della sussidiarietà

• Sviluppo della ricerca e del trasferimento dell’innovazione in campo agricolo e Agroalimentare

• Ridefinizione del sistema dei servizi e dell’assistenza tecnica a partire dal ruolo di ERSAF

• Sviluppo dell’imprenditoria giovanile

• Supporto all’aggregazione delle imprese e recupero del peso del settore primario nelle filiere di qualità

• Tutela, Promozione e sicurezza delle filiere agroalimentari e forestali di qualità e biologiche

• Sviluppo dell’export dell’agroalimentare lombardo: azioni coordinate nell’ambito di Expo 2015 e ricerca di nuovi mercati

• Sviluppo di iniziative per una gestione integrata e più efficiente della risorsa acqua in agricoltura e nei settori contigui anche attraverso la realizzazione degli interventi prioritari per l’equilibrio idrogeologico

• Direttiva Nitrati: azioni per la revisione in ambito macroregionale delle aree vulnerabili; confronto politico con la Commissione Europea per la revisione della normativa

• Servizio Fitosanitario: rilancio e attuazione del Piano regionale

• Azioni a tutela della risorsa suolo agricolo e per l’azzeramento del consumo di suolo

• Sostegno all’agricoltura di Montagna e alle azioni di Sviluppo locale e di valorizzazione e fruizione del territorio rurale

• Sostegno della filiera bosco - legno e tutela del patrimonio forestale demaniale

• Sviluppo di azioni per incrementare la diversificazione aziendale

• Revisione della pianificazione e della normativa in materia venatoria

• Azioni a sostegno dell’attività piscatoria professionale e dilettantistica

• Supporto allo sviluppo del Turismo Rurale e delle imprese di Agriturismo Energia e diversificazione delle fonti energetiche - Fonti Energetiche

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• Incentivazione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili

• Promozione dell’edilizia sostenibile

• Programma Energetico Ambientale Regionale

• Sviluppo di filiere a basso impatto ambientale Turismo - Sviluppo e valorizzazione del turismo

• Marketing territoriale integrato - Valorizzazione delle eccellenze del territorio

• Network turistici locali

• Coordinamento delle attività turistiche Expo a livello regionale e sovraregionale

• Creazione di nuove piattaforme tecnologiche per l’inserimento e la gestione dei contenuti turistici

• Organizzazione turistica - Strumenti orientati alla semplificazione normativa e all’innalzamento della qualità dell’offerta

• Sostegno alla filiera turistica e sistema delle imprese e sviluppo di nuove forme di ricettività alberghiera ed extralberghiera

• Sostegno all’innovazione e incentivi al sistema ricettivo (p.e.alberghi, b&b, etc.) Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

• Nuovi strumenti per la cultura e per i beni e le attività culturali: fondo per la cultura, valorizzazione dei talenti, riordino normativo, digitalizzazione e partenariato pubblico/privato, crowdfunding

- Valorizzazione dei beni di interesse storico

• Valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura (musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche, carta della cultura, catalogazione e digitalizzazione del patrimonio)

• Promozione e sviluppo della cultura materiale e immateriale (ecomusei, AESS, siti Unesco, tradizioni orali)

• Attrattività e valorizzazione del patrimonio culturale (itinerari)

• Completamento interventi Villa Reale di Monza - Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

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• Promozione educativa e culturale (fondo per la creatività, celebrazioni e nuovi talenti)

• Sostegno alle imprese culturali e creative e alla costituzione della rete lombarda degli incubatori d’impresa e dei centri di co-working

• Promozione di eventi e manifestazioni (Expo)

• Promozione dello spettacolo e dell’arte contemporanea Politiche giovanili, sport e tempo libero - Sport e tempo libero

• Sostegno alle realtà sportive di base

• Supporto alla pratica sportiva per concorrere alla tutela della salute

• Promozione dello sport per le categoria deboli

• Sport per tutti

• Grandi eventi e manifestazioni sportive, anche in funzione di Expo 2015

• Adeguamento, riqualificazione e realizzazione di impianti sportivi di base

• Piano di monitoraggio della geografia dello sport

• Sostegno ai comprensori sciistici e alle infrastrutture della montagna

• Riqualificazione e valorizzazione rifugi

• Sviluppo delle professioni sportive

• Riordino normativo del settore

• Semplificazione delle procedure burocratiche dei bandi per le piccole associazioni sportive dilettantistiche

- Giovani

• Sostegno alla programmazione locale in materia di politiche giovanili

• Sostegno all’occupazione, all’imprenditorialità e allo start up d’impresa giovanile

• Promozione della creatività e della partecipazione giovanile

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• Migliorare l’accoglienza delle strutture dedicate ai giovani, sostenendo il turismo low cost

• Nuova Programmazione comunitaria in materia di giovani e sport Istruzione e diritto allo studio - Istruzione prescolastica

• Consolidamento della rete dei servizi per l’infanzia - Altri ordini di istruzione non universitaria

• Rafforzamento dell’autonomia del sistema di istruzione e di IeFP

• Rafforzamento della collaborazione sistematica tra sistema di istruzione e IeFP e sistema economico

• Sviluppo infrastrutture e strumenti per la qualità del sistema di istruzione e IeFP

• Contrasto alla dispersione scolastica

• Nuovi ruoli di Stato e Regione in materia di istruzione - Istruzione universitaria

• Diritto allo studio che premi «i capaci e i meritevoli»

• Promozione del sistema universitario e attrazione dei talenti - Istruzione tecnica superiore

• Rafforzare l’istruzione e formazione tecnica superiore - Diritto allo studio

• Sviluppo del diritto allo studio ordinario (dote scuola) Politiche per il lavoro e la formazione professionale - Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro

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• Promozione dell’orientamento e del placement lavorativo dei giovani attraverso il coinvolgimento attivo del sistema scolastico e universitario lombardo

• Qualificazione del sistema degli accreditati ai servizi di istruzione e formazione ed ai servizi al lavoro attraverso la valutazione delle performance

• Sviluppo del sistema di certificazione delle competenze acquisite in qualsiasi ambito e registrazione sul libretto formativo del cittadino

• Promozione della riforma dei servizi pubblici per l’impiego valorizzando la rete degli operatori accreditati

• Sostegno all’inserimento e al reinserimento lavorativo delle persone con disabilità e dei soggetti deboli attraverso percorsi di inclusione socio-lavorativa

- Formazione professionale

• Sviluppo di un sistema della formazione professionalizzante coerente con i profili richiesti dal sistema produttivo lombardo, anche mediante il coinvolgimento dei fondi paritetici interprofessionali e rivolto anche agli imprenditori senza dipendenti.

• Valorizzazione della formazione in assetto lavorativo (tirocini e apprendistato)

• Realizzazione e sviluppo delle reti territoriali per l’apprendimento permanente - Sostegno all’occupazione

• Promozione dell’invecchiamento attivo sostenendo il passaggio intergenerazionale

• Valorizzazione della contrattazione di secondo livello sostenendo la flessibilità organizzativa e il miglioramento della produttività aziendale

• Valorizzazione e promozione di interventi volti a prevenire le crisi aziendali e a garantire interventi integrati

• Promozione di misure per sostenere l’occupazione e l’occupabilità femminile, anche attraverso di misure di fiscalità incentivante

- Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale

• Promozione dell’occupazione con particolare riguardo ai giovani, alle donne e agli over 40

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• Promozione della mobilità internazionale del capitale umano (studenti, apprendisti, lavoratori e imprenditori), anche favorendo accordi con altre regioni europee

• Promozione della ricollocazione di lavoratori espulsi o in fase di espulsione dal mercato del lavoro attraverso servizi personalizzati e orientati alle richieste delle imprese

• Attivazione del fondo di garanzia quale strumento per l’anticipazione sociale della CIG Diritti sociali, politiche sociali e famiglia - Interventi per le famiglie

• Valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e le reti di imprese che offrono servizi di welfare

• Sviluppo della legge regionale sulla famiglia e le azioni connesse

• Promozione della evoluzione dei consultori familiari in centri per la famiglia

• Semplificazione dell’accesso ai servizi

• Sostegno alla creazione di Fondi integrativi pensionistici

• Razionalizzazione della distribuzione delle risorse sociali regionali e nazionali e comunitarie compreso l’orientamento in chiave regionale dell’INPS

• Sostegno ai genitori separati - Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale

• Interventi a sostegno dell’inclusione e della coesione sociale

• Redazione di linee di indirizzo per gli interventi a favore delle persone soggette a provvedimenti dell’autorità giudiziaria

• Consolidamento delle realtà e delle relazioni con le comunità straniere presenti sul territorio regionale

• Formazione dedicata agli attori del sistema della sicurezza urbana sulle materie dell’immigrazione

- Interventi per l’infanzia, i minori e per gli asilo nido

• Sostegno alla natalità, alla maternità e alla paternità

• Rafforzamento degli interventi e i servizi per l’infanzia

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• Sviluppo delle politiche per la tutela dei minori - Interventi per la disabilità

• Attuazione del Piano Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità - Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali

• Promozione di una rete di unità di offerta qualificata

• Adeguamento del sistema di accreditamento e controllo

• Ottimizzazione dell’organizzazione territoriale

• Sviluppo della continuità assistenziale tra ospedale e territorio

• Differenziazione della rete di offerta sociosanitaria secondo il criterio dell’intensità assistenziale

• Attuazione del piano d’azione regionale per le Dipendenze - Cooperazione e associazionismo

• Promozione dell’associazionismo e del volontariato

• Sostegno delle vittime di violenza, con particolare riguardo alle donne

• Introduzione agli strumenti innovativi per il servizio civile - Interventi per gli anziani

• Potenziamento degli interventi domiciliari e valorizzare e sostenere l’invecchiamento attivo

• Differenziazione della rete delle Unità d’offerta sociale e sociosanitaria - Interventi per il diritto alla casa

• Welfare abitativo: sostegno all’acquisto e all’affitto dell’abitazione Tutela e promozione della salute - SSR – finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA

• Analisi del bisogno sanitario e sociosanitario alla luce delle evidenze epidemiologiche e di flussi di utenza

• Riorganizzazione della rete di offerta sociosanitaria

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• Rimodulazione del sistema delle compartecipazioni

• Efficiente programmazione, controllo e distribuzione delle risorse a garanzia della sostenibilità della spesa sanitaria

• Certificazione dei bilanci di tutte le aziende sanitarie e della gestione sanitaria accentrata regionale da completarsi entro la fine della legislatura

• Promozione della cultura della donazione con riferimento alla donazione del sangue e all’attività trapiantologica

• Promozione di azioni per la riduzione ulteriore delle liste di attesa

• Promozione del governo clinico e di una sempre maggiore appropriatezza gestionale degli erogatori

• Introduzione della contrattazione regionale per i medici lombardi

• Sostegno all’innovazione tecnologica di impianti e apparecchiature con un sistema di valutazione HTA

• Potenziamento del ruolo delle farmacie

• Sviluppo del sistema emergenza urgenza sanitaria con il progetto Numero unico di accesso all’emergenza 112, esteso a livello regionale

• Definizione di un sistema dei controlli della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare a tutela della salute pubblica e a sostegno delle filiere produttive

• Promozione di iniziative tese al superamento degli OPG

• Sostegno e aggiornamento della rete delle malattie rare

• Sviluppo del SISS attraverso l’armonizzazione dei sistemi informativi aziendali estendendo in particolare le funzionalità del fascicolo sanitario elettronico (FSE)

• Programmazione e sostegno di iniziative di prevenzione e di promozione della salute in ogni fascia d’età ed in ogni ambiente di vita e di lavoro

• Miglioramento della qualità dei programmi di screening oncologici di provata efficacia

• Sostegno e coordinamento della attività di controllo per la tutela e la sicurezza del lavoratore, del consumatore, del cittadino

• Partecipazione al progetto EXPO attraverso un contributo allo sviluppo dei temi previsti dalla manifestazione in materia di sicurezza alimentare

• Gestione sanitaria dell’evento EXPO con particolare attenzione alla sicurezza dei cittadini, dei lavoratori e alla tutela dei partecipanti

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• Organizzazione della sorveglianza sanitaria per il volontariato di Protezione Civile (D.lgs.81/2008)

• Sostegno alla ricerca biomedica (IRCCS, Fondazione regionale per la ricerca biomedica) - SSR – Investimenti sanitari

• Completamento dei progetti strategici di edilizia sanitaria compresa la realizza-zione/completamento dei nuovi ospedali

• Investimento negli interventi finalizzati al miglioramento e all’ammodernamento delle strutture sanitarie intervenendo prioritariamente per la messa a norma e sicurezza i presidi

• Sviluppo e rinnovo del parco tecnologico delle apparecchiature ad alta complessità - SSR - Ulteriori spese in materia sanitaria

• Sviluppo di progetti di sanità internazionale e nazionale, in funzione dell’attrattività del SSL e in connessione con “M19, Relazioni Internazionali”

Area territoriale Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente - Difesa del suolo

• Nuova legge sulla Governance della difesa del suolo e della gestione dei corsi d’acqua

• Piani ed interventi di difesa del suolo (AdP Ministero, AdP salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese e altri programmi di intervento)

• Promozione e gestione degli interventi in materia di bonifica e irrigazione anche attraverso la promozione sul territorio di tecniche e tecnologie per utilizzare metodi di irrigazione alternativi a quello di scorrimento, in un’ottica di maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche

• Regolamentazione della gestione e sicurezza degli invasi

• Gestione del drenaggio urbano

• Programma straordinario per la regolarizzazione delle occupazioni delle aree demaniali

• Ottimizzazione Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo)

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• Crescita operativa e sviluppo interregionale dei Consorzi di Bonifica

• Attuazione progetti Strategici di Sottobacino fluviale e Studi di sottobacino

• Semplificazione e razionalizzazione autorizzazioni idrauliche

• Nuove modalità di informazione e comunicazione ai cittadini per la realizzazione delle opere

• Individuazione/mappatura delle situazioni a rischio geologico, idrogeologico e sismico, e valanghivo

• Aggiornamento del Piano generale di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio rurale e approvazione dei Piani comprensoriali

• Politica regionale unitaria: sviluppo di piani integrati per la riqualificazione dei sottobacini

• Recupero, bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati - Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

• Promozione della riqualificazione dei siti estrattivi

• Promozione dell’educazione ambientale

• Integrazione procedure di autorizzazione e valutazione paesaggistico-ambientale

• Azioni integrate per lo sviluppo sostenibile

• Riequilibrio del rapporto urbano-rurale

• Creazione dei distretti paesaggistico ambientali

• Applicazione del principio di contabilità ambientale

• Recupero paesaggistico dei siti estrattivi in attuazione del Piano Paesaggistico

• Promozione dell’infrastrutturazione verde multifunzionale urbana e periurbana - Rifiuti

• Azioni finalizzate alla riduzione, riuso, riciclo e recupero dei rifiuti

• Prevenzione e contrasto all’illegalità

• Mappatura e smaltimento dell’amianto

• Riordino normativo e della disciplina del settore dei rifiuti e sostegno finanziario agli enti locali

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- Servizio Idrico Integrato

• Razionalizzazione e ottimizzazione del servizio idrico integrato

• Completamento pianificazione d’ambito e relativa attuazione

• Facilitazione dell’accesso al credito relativi agli interventi infrastrutturali del sistema Idrico - Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

• Armonizzazione, aggiornamento e semplificazione normativa

• Salvaguardia della biodiversità

• Valorizzazione delle aree protette

• Promozione della filiera bosco legno e delle attività economiche sostenibili - Tutela e valorizzazione delle risorse idriche

• Riordino normativo e disciplina delle risorse idriche

• Protezione, risanamento e miglioramento degli ecosistemi acquatici

• Implementazione e ottimizzazione degli strumenti regionali per la tutela delle acque (Piano di Tutela, Piano di Gestione del distretto idrografico del Po)

• Attuazione federalismo demaniale e riassegnazione concessioni grandi derivazioni idroelettriche, ottimizzazione della regolazione dei laghi

- Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento

• Riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera

• Sviluppo di reti di monitoraggio delle emissioni

• Approvazione e attuazione del Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria

• Ottimizzazione e razionalizzazione delle procedure per le imprese soggette alla disciplina “Seveso”

• Azioni a sostegno delle politiche regionali per l’adattamento ai cambiamenti climatici

• Prevenzione e riduzione dell’inquinamento da agenti fisici (rumore, vibrazioni, radiazioni)

• Controllo e prevenzione del rischio chimico nel trasporto delle sostanze pericolose

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ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA - Urbanistica ed assetto del territorio

• Aggiornamento e revisione del Piano Territoriale Regionale integrato con il Piano Paesaggistico confermando l’assetto pianificatorio multiscalare previsto dall’attuale legge regionale

• Accompagnamento agli enti locali per il completamento dei Piani di Governo del Territorio

• Implementazione di un modello di governo del territorio fortemente integrato (urbanistica, ambiente e paesaggio) anche attraverso la revisione della L.R.12/2005

• Rafforzamento della governance integrata dei dati territoriali e rilancio del Sistema informativo territoriale integrato anche in chiave interregionale (SIT)

• Costituzione di Centri servizi in forma associata per incentivare gli Enti Locali ad adottare procedure informatiche per la gestione territoriale e regole comuni

• Rafforzamento dell’utilizzo degli strumenti di co-pianificazione (ad es.i Piani Territoriali Regionali d’Area PTRA)

• Azioni e iniziative per la tutela e la promozione della qualità del paesaggio lombardo

• Definizione di disposizioni atte a limitare la dispersione insediativa (consumo e impermeabilizzazione di suolo, erosione del suolo agricolo, inquinamento, inefficienza del TPL etc.) in particolare valorizzando il ciclo demolizione/ricostruzione e incentivando l’utilizzo delle aree dismesse e/o abbandonate

• Implementazione degli strumenti della perequazione, compensazione e premialità per la realizzazione di un governo territoriale di equità, ambientalmente e finanziariamente sostenibile

• Sviluppo di un programma per le Smart Cities in Lombardia nell’ambito del relativo programma Nazionale

• Rinnovo e semplificazione delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) integrate con altra forme di valutazione ambientale in grado di garantire efficacemente la sostenibilità di piani e progetti

• Prevenzione del rischio idrogeologico attraverso la pianificazione dell’assetto geologico, idrogeologico e sismico e la disciplina di uso del suolo a scala di bacino (PAI, Direttiva alluvioni) in forte integrazione con gli altri strumenti di governo e gestione del territorio (PTR, PTCP, PGT)

• Sviluppo dell’Osservatorio dei Lavori Pubblici

• Interventi per lo sviluppo delle infrastrutture a livello locale

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• Sviluppo dell’Osservatorio del paesaggio lombardo

• Promozione paesaggistica degli ambiti periurbani e degradati

• Promozione di politiche per il coordinamento dei tempi e degli orari delle città - Edilizia residenziale pubblica e housing sociale

• Riforma delle Aziende lombarde per l’edilizia residenziale pubblica (ALER)

• Nuova programmazione di settore

• Housing sociale: progetti speciali e strumenti finanziari innovativi

• Sperimentazione di un sistema di accreditamento per l’housing sociale

• Incremento dell’offerta abitativa pubblica

• Riqualificazione energetica e ambientale del patrimonio abitativo pubblico

• Politiche abitative regionali: percorso di collaborazione, nell’ambito della Macroregione. Trasporti e diritto alla mobilità - Viabilità e mobilità ciclistica

• Accelerazione delle opere infrastrutturali prioritarie e della viabilità connessa

• Nuove modalità di partnership pubblico-privato per le nuove infrastrutture

• Riqualificazione e potenziamento della rete stradale di interesse regionale

• Completamento accessibilità al sito Expo

• Sviluppo della mobilità ciclistica

• Sviluppo e attuazione sul territorio del PNSS e Potenziamento del Centro di Governo e monitoraggio della Sicurezza Stradale

- Trasporto Ferroviario e mobilità innovativa

• Promozione della liberalizzazione ferroviaria

• Sviluppo sulle grandi direttrici europee delle rete ferroviaria AV/AC e dei collegamenti transalpini

• Interventi per il potenziamento delle rete ferroviaria RFI in ambito regionale e nel nodo di Milano

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• Riqualificazione, potenziamento e gestione della rete ferroviaria regionale concessa

• Miglioramento dell’offerta di servizi ferroviari

• Rinnovo materiale rotabile anche in vista di Expo

• Sviluppo forme innovative di mobilità - Trasporto Pubblico Locale

• Attuazione della legge sul TPL e adozione/attuazione del Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti

• Miglioramento dell’offerta di servizi di TPL

• Sviluppo della rete metropolitana e metrotranviaria

• Rinnovo parco autobus

• Attuazione dell’integrazione tariffaria

• Offerta di titoli di viaggio agevolati

• Miglioramento del servizio taxi - Trasporto per vie d’acqua e mobilità delle merci

• Recupero e valorizzazione del sistema dei Navigli • Regolamentazione della navigazione interna e gestione del demanio lacuale e idroviario • Investimenti per la valorizzazione del demanio lacuale • Interventi per la navigabilità del Po, lo sviluppo dei porti fluviali e delle idrovie collegate • Sviluppo del trasporto intermodale delle merci e della logistica

- Sistema aeroportuale

• Sviluppo di Malpensa e del sistema regionale aeroportuale Politica - Politica regionale unitaria per il diritto alla mobilità

• Potenziamento dell’utilizzo dei fondi nazionali e comunitari Ordine pubblico e sicurezza - Polizia locale e amministrativa

• Promozione del coordinamento intra regionale e a livello di Macroregione

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• Nuovo personale qualificato attraverso la revisione del patto di stabilità

• Coordinamento e raccordo delle polizie locali attraverso normazione di settore, promozione dell’associazionismo, interventi di formazione e cofinanziamento di iniziative e progetti.

- Sistema integrato di sicurezza urbana

• Sottoscrizione di Protocolli con Agenzia Nazionale beni sequestrati alla criminalità organizzata (per riutilizzo ai fini della sicurezza)

• Intese con lo Stato e con gli Enti locali per la realizzazione di interventi di prevenzione e controllo in materia di sicurezza

• Sviluppo di una piattaforma informatica integrata per il supporto alla conoscenza ed alle politiche di sicurezza urbana

• Azioni per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata, truffe agli anziani e iniziative di sensibilizzazione in tema di educazione alla legalità

Soccorso civile - Sistema di protezione civile

• Sviluppo del sistema di conoscenza, valutazione, monitoraggio e allertamento relativamente ai rischi naturali e antropici

• Prevenzione del rischio sismico

• Protezione delle infrastrutture critiche

• Sviluppo e potenziamento del sistema di protezione civile, anche a livello di Macroregione

• Promozione del volontariato di Protezione Civile tra i giovani

• Ampliamento del servizio civile alle attività di Protezione Civile

• Formazione di amministratori, tecnici e cittadini e interventi formativi nelle scuole

• Adeguamento e sviluppo sala operativa di protezione civile

• Completamento pianificazione emergenza a livello comunale e pianificazione emergenza regionale

- Interventi a seguito di calamità naturali

• Realizzazione di opere a salvaguardia dell’incolumità pubblica di competenza regionale

• Sostegno ai piccoli comuni per opere di pronto intervento

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• Sostegno ai cittadini e alle imprese colpiti da calamità

• Sostegno per il ristoro dei danni agli enti pubblici colpiti da calamità naturali

• Vigilanza sismica sulle costruzioni .

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1.2 Valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo socio-economico

AGRICOLTURA La Provincia di Cremona ha una profonda vocazione agricola che si esprime attraverso strutturate filiere produttive che si sono basate negli anni sulla sperimentazione e sull’introduzione delle tecnologie più avanzate che la ricerca nel settore offre. Da questo punto di vista si colloca tra le province italiane di riferimento per il settore agricolo a livello nazionale, tra le prime in campo europeo. La realtà cremonese spicca anche per alcune altre peculiarità rispetto al contesto lombardo, forse involontariamente frutto proprio della sua economia agricola: un contesto territoriale ancora preservato per l’84% della superficie (prima provincia in lombardia per percentuale di superficie rurale), un sistema di irrigazione e bonifica ed un reticolo idrografico avanzatissimo, un patrimonio genetico (bovino e suino) di livello mondiale, un sistema agroalimentare di qualità di altissimo livello in particolare nel settore del latte e derivati (con le Dop Grana Padano e Provolone), nella filiera del suino (coscie, insaccati, carne suina), nella produzione e trasformazione di cereali e di pomodoro da industria. L’attività agricola e le produzioni e le filiere che ne discendono testimoniano la vera vocazione della Provincia di Cremona: essere un territorio leader per la produzione di alimenti di qualità, conciliando sempre più grandi produzioni intensive (strategiche nel contesto nazionale e collegate ad uno straordinario indotto fatto di industria, servizi, ricerca, formazione) e la sempre crescente esigenza di ambiente, conservazione territoriale, sostenibilità delle attività produttive, e in definitiva di alti standard di qualità della vita.

Il settore agroalimentare cremonese si inserisce a pieno titolo in un contesto in cui:

• le produzioni alimentari sono sempre più strategiche nel mondo;

• alimenti ed acqua sono le risorse chiave attorno a cui si stanno sviluppando le strategie politiche ed economiche mondiali oltre che locali;

• il suolo è un bene assoluto e il suo consumo e il suo reperimento sta diventando un enorme problema (lombardo, nazionale, mondiale). Il mantenimento della fertilità è un ulteriore problema;

• il basso tasso di urbanizzazione e di sprawl urbano è indice di qualità dell’ambiente e di qualità della vita;

• la qualità, la sicurezza alimentare, il presidio sanitario delle produzioni e dei sistemi produttivi sono fattori determinanti;

• la conservazione ambientale e l’ambiente passa necessariamente dall’esistenza di una attività agricola anche intensiva ma esercitata secondo principi di sostenibilità a beneficio di una qualità ambientale diffusa e non confinata ad alcune aree definite e tutelate del territorio;

• il sistema agricolo cremonese dovrà reggere alla prospettiva di un taglio cospicuo dei pagamenti diretti (del 30-50%) della nuova PAC.

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Lo sviluppo dell’agricoltura in provincia di Cremona pone le radici in un connubio di favorevoli caratteristiche ambientali sulle quali l’uomo è intervenuto nel corso dei secoli con lavori di miglioramento; l’alto grado di sviluppo e professionalità raggiunti e la presenza del terreno più fertile d’Europa fanno del cremonese una delle aree di punta dell’agricoltura europea. L’agricoltura cremonese ha poi il pregio di operare nell’ambito di un sistema territoriale che, nonostante la tipicità delle tre vaste aree agricole della provincia (il cremasco, il cremonese ed il casalasco) è caratterizzato nel suo insieme da una positiva evoluzione della sua economia; la provincia di Cremona contribuisce con circa il 17% al PPB (valore della produzione ai prezzi di base) complessivo della regione Lombardia. Rispetto alle altre realtà lombarde, in cui l’incidenza dell’occupazione agricola sul totale degli occupati è inferiore al 3%, a Cremona l’occupazione del comparto agricolo continua a rivestire un peso rilevante, pari al 7,5% degli occupati, a cui si accompagna anche un aumento dell’incidenza del comparto agricolo sull’economia locale. Dall’analisi swot commissionata a Regione Lombardia, Direzione Generale Agricoltura, (elaborazione DEPAAA su dati DWH V censimento Agricoltura Regione Lombardia), si evidenzia che sul territorio della provincia di Cremona la distribuzione delle aziende agricole è al 100% in pianura per quanto riguarda la zona altimetrica mentre con riferimento all’aggregazione di tipologie il 46% delle aziende presenti può essere classificato come “professionale”, cioè la quantità di lavoro è superiore all’unità lavorativa ed il reddito è al livello principale (reddito superiore ai 24.000,00 euro l’anno) rispetto ad un dato regionale in cui la percentuale di aziende professionali scende al 26%.

La distribuzione della SAU segue sostanzialmente quella delle aziende: 134.577 ettari (dato VI censimento dell’agricoltura) con un totale condotto da aziende professionali pari al 46% (contro una percentuale su tutto il territorio regionale del 22%). Tali dati evidenziano pertanto un comparto agricolo caratterizzato da un’elevata presenza di imprenditori professionali, con propensione alle innovazioni (sia di prodotto che di processo) che conducono aziende di medio/grande dimensione, (dimensione aziendale media pari a 31,70 ettari): tale dimensione media aziendale è il risultato di un processo di concentrazione aziendale che ha interessato nel corso degli anni tutto il comparto agricolo locale. (dato VI censimento dell’agricoltura). Il comparto agroalimentare riveste un ruolo di primo piano sia per l’economia locale sia per l’intero sistema agroalimentare regionale, con un numero di addetti pari a circa 8.200 unità e il 6,2% di imprese alimentari e manifatturiere sul totale regionale. L’utilizzazione agricola dei terreni, che ha origine pre-romane, ed ha trovato la massima intensificazione con lo sviluppo della meccanizzazione, interessa circa il 84 % del territorio provinciale. Gli interventi sul territorio e l’introduzione dell’innovazione tecnologica a tutti i livelli hanno consentito all’agricoltura cremonese di raggiungere risultati produttivi di eccellenza: il comparto zootecnico rappresenta circa il 78% dell’intera PPB, il rimanente 22% è costituito da quello vegetale. La produzione di latte provinciale è pari circa al 10% dell’intera produzione nazionale; in buona parte utilizzato per la trasformazione nei prestigiosi Grana Padano e Provolone Valpadana Dop. La provincia di Cremona, che ha un’agricoltura a prevalente indirizzo zootecnico, vede la propria superficie coltivata soprattutto a foraggio e, tra i cereali, a mais (il 70% della SAU) che costituisce, sotto forma di granella e trinciato, la principale forma di alimentazione per il bestiame. Negli ultimi anni le produzioni cerealicole sono state parzialmente destinate ad alimentare i biodigestori. Questi impianti si sono diffusi sul territorio grazie alle politiche di incentivazione delle FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) e sono in parte entrati in competizione per l’utilizzo di materie prime di origine vegetale con il sistema zootecnico. Si stima una superficie potenziale impegnata in “equivalente mais” pari a circa 15.000 ettari, il 11% del totale. Sono inoltre diffusi il frumento, l’orzo e, tra le colture industriali, la soia ed il pomodoro.

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I prati stabili ed avvicendati, che occupano circa il 9,2% della SAU, sono prevalentemente coltivati nella parte settentrionale della provincia, quella a prevalente vocazione zootecnica; nella zona meridionale è concentrata una limitata, ma tipica, produzione di meloni ed angurie. La vocazione zootecnica provinciale è ben espressa dalle 1.597 aziende con allevamenti (ISTAT 2012) e da un consistente patrimonio di bestiame, in particolare bovini di elevato valore genealogico (circa 284.000 capi di cui 145.000 vacche da latte) e suini (974.000 capi ca.). Di rilievo è anche l’allevamento avicolo con 5.900.000 capi allevati annualmente. Con una produzione di latte pari a 11.355.640 quintali per la campagna 2012/2013, in gran parte trasformato in formaggi e burro, la Provincia di Cremona si colloca al secondo posto in Italia; elevatissime le produzioni medie, che raggiungono valori di 10-12 t/anno/capo nei migliori allevamenti e superano le 15 t/anno per capo nei casi d’eccellenza. Di notevole rilievo anche la produzione di carne suina (20% della regione), bovina ed avicola. Grande importanza riveste il sistema di irrigazione e bonifica sia ai fini delle produzioni agricole sia per l’importante ruolo di governo delle acque e di gestione e valorizzazione ambientale.

GLI AMBITI PRODUTTIVI

Complessivamente, al 30 settembre 2013, le imprese attive iscritte al Registro ditte della Camera di Commercio di Cremona ammontavano a 27.534, il dato più basso dal 2004 (questi dati e quelli riferiti successivamente sono tutti di fonte camerale). Gli ambiti di attività con il maggior numero di imprese iscritte risultavano quelli del commercio con 6.865 imprese pari al 28% circa del totale delle imprese; delle costruzioni con 5.351 imprese pari al 19% circa; dell’agricoltura con 4.320 imprese pari al 16% circa; delle manifatture con 3.574 imprese pari al 13% circa; dei servizi della ristorazione e alloggio con 2.083 imprese pari al 7%; seguivano poi gli altri ambiti di attività con consistenze minori. Come è noto, il tessuto produttivo provinciale è in gran parte costituito da piccole e piccolissime imprese. Semplificando la definizione comunitaria, per piccolissime aziende si intendono quelle con meno di venti addetti e per piccole aziende quelle con un numero di addetti compreso tra 21 e 99.

Il manifatturiero Come già detto, al 30 settembre 2013, risultavano iscritte circa 3.574 imprese manifatturiere. Nel settore lavoravano, alla stessa data, circa 31.100 unità, pari al 32% del totale degli occupati, in tendenziale calo. In ambito manifatturiero, predominano due settori - meccanico e agroalimentare – accompagnati da una varietà di altre produzioni che danno vita ad un tessuto produttivo molto diversificato. Nel dettaglio, i principali settori dell’industria cremonese sono i seguenti. Settore meccanico e metallurgico caratterizzato da una elevata concentrazione di addetti nella metallurgia e nella fabbricazione di autoveicoli dove, in effetti, si registra una media di addetti per impresa pari a circa 80. Medie leggermente inferiori si registrano nella fabbricazione di prodotti in metallo e di macchinari dove sono occupati circa 9.650 unità. Nel settore alimentare la maggiore parte della manodopera impiegata si trova nel comparto lattiero-caseario (con circa 1.400 addetti in 27 imprese), nella lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi (con 740 addetti) e nella produzione di pane e pasticceria e trattamento carni con circa 600 addetti. Il settore tessile, dell’abbigliamento, pelli-calzature costituisce la terza grande aggregazione delle industrie manifatturiere cremonesi, anche se negli anni si è osservata una contrazione notevole tanto delle imprese quanto degli addetti. Attualmente il comparto impiega circa 2.600 addetti. Il settore delle costruzioni, formato dalle attività di costruzione in senso stretto e dalle attività di impiantistica e di completamento degli edifici, costituisce l’insieme più consistente di attività non

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manifatturiere con oltre 5.300 imprese attive, in massima parte artigiane, ed ha, in questi anni, bruscamente interrotto la propria costante crescita. Gli altri settori presentano, come già detto, una variegata gamma di produzioni. Si ricordano, tuttavia, il settore del legno con le sue 229 imprese ed i 1.350 addetti e i comparti della chimica, della gomma-plastica e della carta con circa 1,000 addetti. L’artigianato A settembre 2013 l’artigianato cremonese comprendeva 9.481 imprese attive iscritte all’albo, cioè il 34% del totale delle imprese iscritte (più di un terzo). Negli ultimi anni il loro numero è progressivamente calato, soprattutto per la crisi che ha colpito le aziende artigiane nell’edilizia. Nel corso del 2012 le imprese artigiane sono calate del 3% e la tendenza prosegue ulteriormente per la parte di 2013 considerata. Quasi la metà (45%) delle imprese artigiane cremonesi opera nel settore delle costruzioni; un altro 23% nelle attività manifatturiere e il 12% opera nei servizi alla persona. Molto significativa (in termini di imprese e di addetti) è anche la presenza artigiana nei trasporti e nell’alimentare. Di particolare importanza, per la caratterizzazione territoriale, è l’eccellenza artigianale relativa alla realizzazione di strumenti musicali (liuteria e organaria). La cooperazione In provincia di Cremona è storicamente ben radicata la cooperazione con oltre 300 cooperative che occupano quasi 7.000 addetti. Il maggior numero di occupati, circa 1.700, è nel comparto alimentare, tipicamente nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi e nel lattiero-caseario. Un’altra percentuale significativa di addetti nella cooperazione si trova nei servizi alle imprese. Oltre 1000 sono, inoltre, gli occupati nell’assistenza sociale non residenziale e quasi 500 sono gli addetti nelle cooperative presenti nelle attività dei trasporti e del credito. IL COMMERCIO ESTERO I dati provinciali ISTAT relativi al 2012 sono ancora provvisori tuttavia, da quanto disponibile, si può dire che, rispetto al 2011, le importazioni sono calate del 5,5% mentre le esportazioni sono aumentate del 2,4%. Il dato negativo sulle importazioni è dovuto fondamentalmente all’interruzione, praticamente totale, delle importazioni di petrolio, causata dall’arresto delle lavorazioni alla raffineria Tamoil di Cremona. Variazioni negative appaiono però anche per “macchinari e apparecchi” e per “computer e apparecchi elettronici”. Con riferimento alle attività che più contribuiscono all’export cremonese, per la quasi totalità si tratta del settore manifatturiero/metalmeccanico. A questo seguono, per importanza, il settore alimentare e quello chimico. Tutte le voci principali dell’export cremonese sono in crescita rispetto al 2011, con il metalmeccanico e l’alimentare sempre in evidenza. Tra le seconde linee crescono il settore del legno e dei mezzi di trasporto. I paesi dai quali si importano più merci sono quelli appartenenti all’Unione Europea che forniscono beni per un valore pari a circa l’82% dell’import totale. A seguire, in ordine di importanza commerciale, i paesi dell’estremo Oriente (5,3%), gli altri paesi europei e l’America settentrionale, entrambi con una quota del 3,9%. I paesi dell’Unione europea sono anche i migliori acquirenti delle nostre esportazioni con il 75%, un ulteriore 10% viene invece esportato negli altri paesi europei (quindi in Europa si esporta l’85% del totale della provincia).

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La provincia di Cremona, a causa del crollo di importanti voci dell’import, vede ridursi drasticamente il proprio grado di apertura verso l’estero. Considerando però solo le esportazioni, il dato cremonese 2012 di propensione all’export è in crescita e ha raggiunto il 37% sul valore aggiunto provinciale. Anche il grado di apertura complessivo dell’economia cremonese sale al 70%, avvicinandosi ulteriormente al dato medio regionale del 74%, anche se ancora lontano dai livelli pre-crisi. VALORE AGGIUNTO E REDDITO PRO CAPITE La composizione del valore aggiunto - a prezzi correnti 2011 per attività economica - vede l’agricoltura al 4,9% del totale (la maggiore in Lombardia dove la media è dell’1,1%). Anche il contributo del settore industriale in senso stretto (28%) supera quello medio regionale fermo al 24,6 ma conferma il tendenziale calo degli ultimi anni. Cresce, invece, leggermente la quota dei servizi arrivando al 61,4% (molto al di sotto del dato medio regionale che si avvicina al 69% ma sul quale pesa in misura preponderante la provincia di Milano). Il reddito pro capite provinciale, ottenuto dalle stime dell’Istituto “G. Tagliacarne” e per il quale sono disponibili solo quelle per il 2011, indica in 25.315 euro il valore aggiunto prodotto da ogni singolo residente cremonese. Nella classifica nazionale della stima per il 2011 relativa al valore aggiunto pro capite a prezzi correnti, Cremona si colloca al trentacinquesimo posto, recuperando quattro posizioni rispetto a due anni prima. LAVORO E OCCUPAZIONE Le forze di lavoro cremonesi nel 2012 (ultimi dati Istat disponibili a livello provinciale) risultano composte da 167,2 mila individui, 5,6 mila in più rispetto ad un anno prima. I risultati relativi al tasso di attività, cioè la partecipazione della popolazione alla forza lavoro, collocano Cremona, con il 69,4%, in linea con i dati dell’intera regione (70%). Il tasso di attività provinciale ha segnato un andamento crescente fino al 2008/2009 per poi decrescere fino al 2011 e mostrare, nel 2012, i primi timidi segni di ripresa. Se si considera il tasso di occupazione, cioè gli occupati rapportati alla popolazione tra i 15 e i 64 anni, la provincia di Cremona, con il suo 64,6% è tra le province lombarde che crescono di più rispetto all’anno prima. Gli occupati sono per il 75,57% lavoratori dipendenti e per il 24,43% lavoratori autonomi, percentuale questa superiore alla media regionale. Il tasso di disoccupazione è stimato dall’Istat al 6,8%, in incremento rispetto al 5,4 del 2011, ma ancora tra i più bassi della Lombardia la cui media si attesta al 7,5%. Da tempo il semplice tasso di disoccupazione non è più considerato sufficiente per avere una corretta rappresentazione del fenomeno. Proprio per ovviare a questo limite l’Istat, da qualche anno, calcola il cosiddetto “tasso di disoccupazione esteso” che comprende anche quelle persone che non lavorano e che non cercano lavoro perché scoraggiate nella loro ricerca. Il tasso di disoccupazione esteso è pari al 10,1% per la provincia di Cremona, al 10,3% per l’intera regione e al 16.3% a livello nazionale. Un altro elemento da considerare – per le proprie implicazioni sociali - è il tasso di disoccupazione giovanile, quello cioè che riguarda i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. In questo caso, nella nostra provincia, la percentuale di disoccupazione sale al 27,1%, superiore alla media regionale (26,6%) e alla percentuale prevista dalla Unione Europea per far scattare la cosiddetta “Garanzia Giovani”, cioè quell’insieme di servizi che l’Unione finanzia affinché si intervenga in favore dei giovani, della loro occupazione e della loro autonomia.

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Un quarto elemento da considerare nella disoccupazione è la disoccupazione di lunga durata cioè quella che fa riferimento alla componente strutturale. Nel 2012 (ultimo dato disponibile a livello provinciale) il tasso di disoccupazione di lunga durata era pari al 5.6% (come rapporto tra disoccupati di lunga durata e forza lavoro), notevolmente superiore alla media regionale pari al 3,6%. La percentuale di lavoratori stranieri sul totale degli occupati è stimata al 12%, un dato tra i più alti in regione. Lo stato di difficoltà del mercato del lavoro cremonese è certificato anche dalla diminuzione del volume complessivo delle Comunicazioni Obbligatorie (COB) quelle cioè che i datori di lavoro devono obbligatoriamente fare ai Centri per l’impiego di fronte ad un nuovo contratto di lavoro, alla sua modifica o alla sua estinzione. Nel 2012 le COB erano diminuite del 9,3% rispetto al 2011 e la tendenza è confermata, seppure in modo più lieve, anche per i primi 9 mesi del 2013. Ciò testimonia una riduzione del livello di dinamicità del mercato del lavoro cremonese e riflette il processo di adattamento del mercato del lavoro provinciale al prolungarsi della crisi economica. POPOLAZIONE SCOLASTICA

STRUTTURE La Provincia esplica le proprie attività istituzionali e delegate con l'utilizzo delle seguenti strutture (beni mobili e immobili)

POPOLAZIONE SCOLASTICA La popolazione scolastica per a.s. 2013/2014 è suddivisa su 17 istituzioni scolastiche per un totale di 671 classi (15461 studenti). In considerazione dell'estrema variabilità delle motivazioni che influenzano l'andamento della popolazione scolastica, per le sole valutazioni relative agli edifici, le proiezioni effettuate qui di seguito sono collegate al tasso di variazione dell'intera popolazione scolastica degli ultimi 10 anni (dati proiettati con metodo della proiezione lineare).

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2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16

12.500

13.000

13.500

14.000

14.500

15.000

15.500

16.000

16.500

13.911

14.132

14.701

14.28214.445

14.80614.731 14.744

14.823

15.129 15.152

15.461

15.714

15.967

TOTALE ISCRITTI CORSI STATALI DIURNI SERALI

[Font e: dat i fornit i dalle is t it uzioni s colas t iche per rilevazione int egrat iva M I U R - dat i s t imat i con met odo della proiezione lineare ]

TOTALE I SCRI TTI SCU OLE SU PERI ORI STATALI

( cors i diurni e s erali)

anno scolastico

po

p. [n

.stu

de

nti]

OFFERTA FORMATIVA: l'offerta formativa sul territorio provinc iale è articolata nel seguente modo

[fonte dati – Servizio Istruzione {HYPERLINK "mailto:[email protected]" } - proiezione dati Ufficio Anagrafe dell'Edilizia Scolastica {HYPERLINK "mailto:[email protected]" }]

A.S. 2013/2014 A.S. 2014/2015 (proiezione lineare)

A.S. 2015/2016 (proiezione lineare)

TIPOLOGIA TOT. CLASSI

TOT.ALUNNI TOT. CLASSI

TOT.ALUNNI TOT. CLASSI

TOT.ALUNNI

ORDINAMENTO LICEALE

266 6190 273 6417 280 6644

ORDINAMENTO TECNICO

255 5940 256 6031 257 6122

ORDINAMENTO PROFESSIONALE

122 2752 103 2648 84 2544

PERCORSO IFP 28 579 29 618 30 657

TOT 671 15461 690 15714 651 15967

L'attuale offerta formativa è erogata attraverso 18 istituzioni scolastiche, le proiezioni seguenti sono state elaborate, per le sole valutazioni relative agli edifici scolastici, in base agli iscrizioni negli post

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“Riforma Gelmini” con il metodo della proiezione lineare a partire dalle rilevazioni statistiche presenti all'interno dell'Ente.(in corsivo i dati proiettati)

ISTITUZIONE SCOLASTICO 2009/2010 2010/2011 2011/2012 2012/2013 2013/2014 2014/2015 2015/2016

1 MANIN 725 787 859 887 938 989 1040

2 ANGUISSOLA 865 865 846 852 815 778 741

3 ASELLI 850 822 836 818 784 750 716

4 BELTRAMI 643 621 668 666 602 538 474

5 RACCHETTI 958 967 991 1.011 1.052 1093 1134

6 DA VINCI 863 777 682 620 555 490 425

7 PACIOLI 1597 1612 1581 1.605 1599 1593 1587

8

POLO PROFESSIONALE

“A.P.C. - MARAZZI” 743 773 628 601 703 805 907

9 MUNARI 675 662 697 671 749 827 905

10 GHISLERI 690 680 633 623 608 593 578

11 STRADIVARI 284 330 459 506 426 346 266

12 TORRIANI 961 1003 1024 1.039 1114 1189 1264

13 EINAUDI 937 942 911 903 920 937 954

14 STANGA 798 783 859 879 935 991 1047

15 ROMANI 743 751 712 700 775 850 925

16 GALILIEI 1218 1267 1405 1.471 1676 1881 2086

17 SRAFFA 1194 1181 1223 1.233 1210 1187 1164

* Le scuole Marazzi e l' A.P.C. a partire dall'anno scolastico 2013-2014 sono state accorpate con la creazione del POLO PROFESSIONALE “APC – MARAZZI”.

2009/2 010

2 010/2011

2 011/2012

2 012/2013

20 13/2014

2014/2015

2015/2016

0

500

1000

1500

2000

2500

MANIN

ANGUISSOLA

ASELLI

BELTRAMI

RACCHETTI

DA VINCI

PACIOLI

POLO PROF. "APC – MARAZZI"

MUNARI

GHISLERI

STRADIVARI

STRADIVARI

TORRIANI

EINAUDI

STANGA

ROMANI

GALILIEI

SRAFFA

Anno scolastico

Iscr

itti

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1.3 I parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella Decisione di Economia e Finanza (DEF).

L’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali (Aziende speciali) hanno sempre rispettato i parametri considerati nella Decisione di Economia e Finanza, in quanto i documenti contabili hanno sempre rispettato gli equilibri previsti dalla legislazione sugli enti locali. Si provvederà ad effettuare le eventuali variazioni qualora l’andamento della gestioni evidenzi scostamenti rispetto al DEF.

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Analisi strategica delle condizioni interne all'ente

2.1 Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali. Definizione degli indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate con riferimento alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’Ente.

Gli indirizzi e gli obiettivi che vengono individuati per le aziende speciali dell’Ente e per la società partecipata interamente da pubbliche amministrazioni sono i seguenti:

1) AZIENDA SPECIALE CR-FORMA L’azienda speciale Cr-Forma è interamente partecipata dalla Provincia di Cremona ed è stata costituita nel dicembre 2007 per la promozione e lo sviluppo di servizi di formazione. La Provincia di Cremona ha deciso quindi di affidare in concessione all’Azienda, in coordinamento con le funzioni provinciali, i servizi relativi a: � formazione per l’assolvimento dell'obbligo scolastico e del diritto dovere all’istruzione e alla

formazione ai sensi della vigente normativa nazionale e regionale di riferimento; � formazione superiore; � formazione continua e permanente relativa ai percorsi destinati ai soggetti occupati,

compresi i titolari e soci d’impresa, soggetti in CIG e mobilità, inoccupati, inattivi e a disoccupati per i quali la formazione è propedeutica all’occupazione nonché apprendisti che abbiano assolto il D.D.I.F.;

� orientamento; � servizi al lavoro finalizzati a promuovere lo sviluppo occupazionale e a favorire le

condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro.

La missione dell’azienda speciale di formazione può quindi essere sinteticamente declinata nel garantire al territorio un’offerta di servizi più efficiente ed efficace in grado di dare risposte coerenti ai bisogni che mutano in ragione dei profondi cambiamenti del mondo del lavoro e del tessuto socio-economico. L’Azienda Speciale Cr Forma deve quindi essere fortemente impegnata a: - garantire l’offerta di adeguati percorsi formativi che concorrano ad assicurare e promuovere lo

sviluppo occupazionale in relazione alle esigenze espresse dal mondo del lavoro ed alla caratterizzazione del territorio provinciale

- sviluppare rapporti strategici con i soggetti della società economica e civile - erogare servizi di qualità - assicurare un costante coordinamento ed una adeguata integrazione con i servizi

dell’Amministrazione Provinciale. In merito alla programmazione dei servizi facenti parte dell’oggetto sociale dell’Azienda Speciale, la Provincia di Cremona assegna i seguenti obiettivi : 1. consolidamento delle attività formative e di servizio rivolte alle fasce deboli, con particolare

riguardo alle persone disabili certificate; 2. ulteriore rafforzamento dell’attività di fund raising per il finanziamento dei servizi erogati

dall’azienda;

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3. consolidamento della formazione nel settore artistico-artigianale nell’ottica della valorizzazione dei beni culturali e in raccordo con il “Distretto culturale”;

4. mantenimento e ulteriore rafforzamento della formazione in campo musicale e della costruzione degli strumenti musicali con particolare attenzione per le specificità territoriali dell’organaria e della liuteria e in raccordo con la rete musicale recentemente costituitasi;

5. rafforzamento dell’attività e della collaborazione con la Provincia nella definizione dei fabbisogni formativi e professionali con specifica attenzione per la struttura produttiva provinciale;

6. assunzione di una sempre maggiore flessibilità nella organizzazione dei servizi in modo da corrispondere alle esigenze delle realtà produttive;

7. rafforzamento dei servizi formativi e per il lavoro rivolti in modo particolare ai giovani al fine di favorire il più possibile il loro avvicinamento e inserimento nel mercato del lavoro;

8. consolidamento e rafforzamento dell’impegno dell’azienda rispetto al diritto-dovere di istruzione e formazione come uno degli assi portanti dell’attività aziendale;

9. sviluppo di ulteriori forme di partecipazione attiva alla programmazione provinciale negli ambiti dell'istruzione, della formazione, dell'orientamento e del lavoro sia nella fase di elaborazione che in quella realizzativa, ivi comprese le attività di monitoraggio, trasmissione dei dati e delle informazioni nelle forme richieste;

10. valorizzazione della sede operativa di Crema nell’ottica di una risposta alla specifica vocazione del territorio cremasco;

11. costante coordinamento ed adeguata integrazione con i servizi per il lavoro, l’educazione e la formazione della Provincia di Cremona, in maniera da creare sinergie. A tal proposito si dovranno programmare incontri di verifica e coordinamento, da tenersi, ad intervalli regolari, fra le strutture dell’Azienda e quelle dell’Amministrazione Provinciale.

Pertanto:

• l'Azienda Speciale dovrà rapportarsi con gli Organi competenti, e con la Provincia di Cremona in un'ottica di confronto continuo e di coordinamento delle reciproche attività e delle scelte, garantendo la capacità di tradurre gli obiettivi individuati, di verificarne gli stadi di evoluzione e di fornire feedback tempestivi;

• le attività ordinarie previste nei documenti di programmazione dovranno essere ispirate al principio di continuità rispetto all'attività condotta nel 2013 e ulteriormente incrementata sulla base delle necessità emergenti;

• la gestione degli aspetti finanziari dell’azienda, fermo restando il rispetto degli ordinari principi di buona gestione, dovrà avere particolare attenzione al pagamento dei fornitori e collaboratori nei tempi previsti dalla normativa vigente;

• l’Azienda dovrà adempiere con la migliore cura alla legislazione vigente in tema di trasparenza dell’attività della Pubblica Amministrazione.

Nello specifico, CR Forma dovrà ispirare la propria attività secondo i seguenti principi :

1. adozione di misure di contenimento delle dinamiche retributive 2. mantenimento in equilibrio della gestione contabile dell’azienda 3. rispetto delle prescrizioni normative in merito all’acquisizione di beni e servizi,

reclutamento del personale, conferimento di incarichi 4. predisposizione e formazione degli operatori per l’avvio dell’armonizzazione contabile

prevista dalla normativa contenuta nel D.Lgs.118/2011 e s.m. per il “bilancio consolidato”, secondo la competenza economica

5. adozione del bilancio d’esercizio e del bilancio preventivo nei termini stabiliti dallo statuto e rispetto degli adempimenti conseguenti

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6. contenimento della consistenza del fondo delle risorse per la contrattazione decentrata del personale

7. riduzione spesa per incarichi professionali 8. comunicazione dei dati alla Provincia per la compilazione dei questionari richiesti dalle

Corte dei Conti 9. tempestiva comunicazione alla Provincia per prevenire situazioni di difficoltà economiche

e/o necessità di liquidità di cassa 10. invio della situazione economica semestrale con le opportune considerazioni e prospettive

sul raggiungimento dell’obiettivo del pareggio di bilancio 11. definizione di un sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari con l’azienda

mediante verifica dei crediti e debiti reciproci 12. aggiornamento del contratto di servizio; 13. report annuale sulla qualità dei servizi resi 14. report annuale per monitoraggio: a) rapporti finanziari con l’azienda, b) situazione contabile,

gestionale, organizzativa; c) contratto di servizio; d) effetti prodotti dai risultati di gestione dell’azienda sul bilancio finanziario dell’ente; e) dati sulla solidità economica, patrimoniale e finanziaria; dati sugli agenti contabili e consegnatari dei beni mobili.

15. confronto semestrale con l’Amministrazione Provinciale per l’analisi dello stato di attuazione degli obiettivi assegnati in questa sezione

16. la copertura di eventuali “costi sociali” dovranno essere preventivamente confrontati con la Provincia;

17. pubblicazione nel sito web dell’azienda dei propri bilanci.

Infine, il piano tariffario dovrà ispirarsi al complessivo pareggio di bilancio ed in particolare: • le tariffe dei corsi erogati attraverso il sistema “doti” della Regione Lombardia dovranno

essere strutturate secondo i parametri fissati dalla normativa regionale; • le tariffe dei corsi auto finanziati, che non sono determinati da eventuali appositi tavoli

provinciali, dovranno essere elaborati in modo tale da coprire i costi diretti e indiretti dell’Azienda Speciale con riferimento alle iniziative cui le stesse si riferiscono.

18. Le tariffe del settore DDIF non dovranno subire di anno in anno ritocchi superiori al tasso di inflazione dell'anno appena trascorso se non previo confronto con l'ente locale da attivarsi sulla base di una relazione tecnica che ne specifichi le motivazioni.

2) AZIENDA SPECIALE UFFICIO D’AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREM ONA Con DCP n. 40 del 21 marzo 2011 è stata costituita l'Azienda Speciale “Ufficio d'Ambito della Provincia di Cremona” per l'esercizio delle funzioni in materia di S.I.I.. In capo alla Provincia sono poste le funzioni di governance del S.I.I. secondo il principio di leale collaborazione, impostando le modalità più utili al concreto coinvolgimento dei Comuni nell'ambito delle fasi decisionali ed in quelle di indirizzo operativo. Ai sensi della normativa vigente, la Provincia: a) determina gli indirizzi strategici dell’Azienda, esercita la vigilanza, verifica i risultati della

gestione; b) approva gli atti fondamentali, ai sensi dell’art. 16 dello statuto: il piano-programma, i bilanci di

previsione pluriennale ed annuale, il bilancio d'esercizio e il piano d'ambito; c) definisce il limite dell’eventuale trasferimento finanziario annuale in conto gestione a favore

dell’Azienda, che deve trovare copertura nelle previsioni del piano d’ambito, nel canone di concessione del servizio idrico integrato o in altri trasferimenti statali e/o regionali.

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A tale scopo l’attività dell’Azienda dovrà ispirarsi ai seguenti principi:

• costante rapporto con gli Organi competenti, con la Conferenza dei Comuni e con la Provincia di Cremona, in un'ottica di confronto continuo e di coordinamento delle reciproche attività e delle scelte, garantendo la capacità di tradurre gli obiettivi individuati, di verificarne gli stadi di evoluzione e di fornire feedback tempestivi;

• le attività ordinarie previste nei documenti di programmazione saranno condotte secondo una linea di continuità rispetto all'attività del 2013;

• la gestione degli aspetti finanziari dell’Ente, fermo restando il rispetto degli ordinari principi di buona gestione, dovrà avere particolare attenzione all’ottimizzazione delle temporanee giacenze di cassa di somme destinate ad investimenti;

• l’Azienda adempirà con la migliore cura alla normativa dedicata alla lotta alla corruzione, nonché alla legislazione vigente in tema di trasparenza dell’attività della Pubblica Amministrazione.

In particolare l'Azienda Speciale Ufficio d'Ambito, nello svolgimento delle funzioni di competenza, dovrà tendere al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

1. Procedure conseguenti all’adozione della variante generale del Piano d’Ambito: pianificazione e gestione dei rapporti con gli Enti chiamati a vario titolo ad esprimere parere sullo stesso.

2. Procedure conseguenti all’adozione della variante generale del Piano d’Ambito: divulgazione dei contenuti, in primo luogo agli Amministratori Provinciali e Comunali nonché ai referenti dei Gestori e, quale seconda fase, ai cittadini/utenti.

3. Studio del sistema di articolazione tariffaria per gli anni 2014 e seguenti e, più in generale, dell’attuazione del nuovo sistema di riferimento in ambito tariffario introdotto dall’A.E.E.G.

4. Gestione integrale dell’iter di individuazione del Gestore Unico dell’ATO e correlata predisposizione degli atti di affidamento.

5. Avvio delle procedure di controllo sull’attività del Gestore Unico. 6. Introduzione programmatica ed operativa delle nuove disposizioni legislative in tema di:

- Patto di Stabilità - Utilizzo della contabilità finanziaria pubblica

7. Implementazione e razionalizzazione dell’operatività dell’Ente con riferimento ad alcuni campi d’azione. Tale complesso di attività viene declinato con particolare riferimento a: a) trasferimento al Gestore Unico delle informazioni tecniche e contabili relativi a tutti gli

Accordi di Programma in corso; b) adempimenti inerenti l’aggiornamento del Sistema Informativo Regionale (S.I.RE.) per

quanto di competenza; c) aggiornamento ed implementazione dei contenuti del sito istituzionale dell’Ente, con

specifica attenzione alle tematiche di interesse dei Comuni del territorio provinciale, nonché potenziando nel contempo le sezioni dedicate alla comunicazione con l’utenza (informazioni su costi e qualità del servizio idrico, indicazioni su diritti e garanzie della carta del servizio);

d) formazione del personale su tematiche correlate principalmente alle funzioni vigilatorie attribuite dal legislatore all’Ente rispetto al Gestore Unico, nonchè aggiornamento dei dipendenti su altre tematiche di interesse;

e) riallineamento delle procedure interne in attuazione delle innovazioni normative di cui al D.P.R. n. 59/2013 (A.I.A e S.U.A.P.);

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f) Implementazione di una piattaforma per la comunicazione on line con soggetti esterni, finalizzata a consentire la compilazione direttamente tramite terminale di schede di raccolta dati, istanze, modulistica varia.

Nello specifico, l’Azienda Ufficio d’Ambito dovrà ispirare la propria attività secondo i seguenti principi :

1) adozione di misure di contenimento delle dinamiche retributive 2) mantenimento della gestione contabile dell’azienda in equilibrio 3) rispetto delle prescrizioni in merito all’acquisizione di beni e servizi, reclutamento del

personale, conferimento di incarichi 4) formazione del personale per l’avvio dell’armonizzazione contabile prevista dalla

normativa contenuta nel D.Lgs.118/2011 e s.m. per il “bilancio consolidato” secondo la competenza economica a decorrere dall’1.1.2014 con il principio della “tassonomia”;

5) adozione del bilancio d’esercizio e del bilancio preventivo nei termini stabiliti dallo statuto e rispetto degli adempimenti conseguenti

6) rispetto dei limiti di spesa previsti dalla normativa vigente in ordine ai rapporti di lavoro flessibile instaurati

7) contenimento della consistenza del fondo delle risorse per la contrattazione decentrata 8) riduzione spesa per incarichi professionali; 9) comunicazione dei dati all’Ente Provincia per la compilazione dei questionari richiesti dalle

Corte dei Conti ; 10) rispetto dell’obiettivo del patto di stabilità nel rispetto dei tempi e della normativa vigente 11) tempestiva comunicazione motivata alla Provincia per prevenire situazioni di difficoltà

econimiche e/o necessità di liquidità di cassa ; 12) invio della situazione economica semestrale con le opportune considerazioni e prospettive

sul raggiungimento dell’obiettivo del pareggio di bilancio; 13) avvio di un sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari con l’azienda

mediante verifica dei crediti e debiti reciproci 14) report quadrimestrale per monitoraggio: a) rapporti finanziari con l’azienda, b) situazione

contabile, gestionale, organizzativa; c) effetti prodotti dai risultati di gestione dell’azienda sul bilancio finanziario dell’ente; d) dati sulla solidità economica, patrimoniale e finanziaria; dati sugli agenti contabili e consegnatari dei beni mobili

15) confronto almeno semestrale con l’Amministrazione Provinciale per l’analisi dello stato di attuazione degli obiettivi assegnati in questa sezione;

16) pubblicazione sul sito web dell’azienda dei propri bilanci approvati. 3) AGENZIA DELLA LOMBARDIA ORIENTALE PER I TRASPORTI – ALOT sc arl

L'art. 4, co. 1, del DL n. 95/12 prevede che nei confronti delle societa' controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, che abbiano conseguito nell'anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di pubbliche amministrazioni superiore al 90 per cento dell'intero fatturato, si proceda, alternativamente:

a) allo scioglimento della societa' entro il 31 dicembre 2013.

b) all'alienazione, con procedure di evidenza pubblica, dell'intera partecipazione detenuta alla data di entrata in vigore del decreto in oggetto entro il 31 dicembre 2013 ed alla

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contestuale assegnazione del servizio per cinque anni, non rinnovabili, a decorrere dal 1° luglio 2014.

Ove l'amministrazione non proceda secondo quanto stabilito ai sensi del comma 1, a decorrere dal 1° luglio 2014 le predette societa' non possono comunque ricevere affidamenti diretti di servizi, ne' possono fruire del rinnovo di affidamenti di cui sono titolari. I servizi gia' prestati dalle societa', ove non vengano prodotti nell'ambito dell'amministrazione, devono essere acquisiti nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.

Si evidenzia, tuttavia, che alcune sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti, nell'intervenire sulla materia con proprie pronunce, hanno espresso l'orientamento secondo cui le società in house ricadrebbero nella disciplina di cui al comma 8 dell'art. 4 DL. 95, intendendosi il comma 8 come disciplina speciale e alternativa rispetto al comma 1. In tal senso si sono espresse la sezione Liguria (parere n. 53 del 17 giugno 2013), la sezione Campania ( parere n. 188 del 9.05.2013), la sezione Abruzzo (parere n. 366 del 05/09/2013. In senso contrario si è espressa la sezione regionale della Puglia (parere n. 141 del 19/09/2013), secondo cui le società cc.dd. strumentali sono strutture costituite per svolgere attività rivolte essenzialmente alla p.a. e non al pubblico, come invece quelle costituite per la gestione dei servizi pubblici locali che mirano a soddisfare direttamente ed in via immediata esigenze generali della collettività. Pertanto, nel caso in cui una società svolga attività strumentale non può ritenersi possibile mantenere l’affidamento diretto, ma occorre avvalersi delle regole, di matrice europea, afferenti al libero mercato e normativamente indicate.

Va evidenziato che il maxiemendamento al disegno di Legge di stabilità per il 2014 proposto dal Governo, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera dei Deputati, rivoluziona nuovamente il quadro degli strumenti di controllo e razionalizzazione delle società a partecipazione pubblica. Anziché puntare sulle operazioni di alienazione e/o liquidazione forzata, il legislatore, nell’obbligare anche tali società a concorrere al risanamento dei conti pubblici, impone agli Enti locali proprietari di accantonare fondi di riserva a garanzia delle perdite delle società stesse nonché di valutare se la partecipazione detenuta sia strettamente necessaria per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali cedendo obbligatoriamente le partecipazioni che non lo sono.

L’assemblea dei soci, all’unanimità, nella seduta del 12.11.2013 ha adottato il seguente indirizzo, che dovrà essere fatto proprio dai rispettivi consigli delle Province socie :

a) verificare perentoriamente entro il 28.02.2014 le possibilità di cessione della partecipazione a soggetti pubblici con esperimento della procedura ad evidenza pubblica a valore di patrimonio netto od eventualmente sulla base di apposita valutazione peritale. La procedura, in considerazione dei costi che comporta, verrà esperita a discrezione dei soci cedenti solo in caso di prevedibile esito favorevole della stessa;

b) nel caso non si sia verificata la condizione di cui al punto a), verificare perentoriamente entro il 15.04.2014 le possibilità di cessione della partecipazione a soggetti privati, sulla base di apposito bando per la selezione del socio privato in società pubblica, mediante procedura ad evidenza pubblica a valore di patrimonio netto od eventualmente sulla base di apposita valutazione peritale. La procedura, in considerazione dei costi che comporta, verrà esperita a discrezione dei soci cedenti solo in caso di prevedibile esito favorevole della stessa;

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c) nel caso non si siano verificate le condizioni di cui ai punti a) e b), richiedere, perentoriamente entro il 30.04.2014, la convocazione dell'assemblea straordinaria dei soci per lo scioglimento di ALOT e la nomina del liquidatore.

E’ fatto salvo un percorso individuato dalla società in parte differente da quello sopra indicato, purchè sempre finalizzato alla dismissione della partecipazione delle Province in ALOT.

ALTRE SOCIETA’ Sulle altre società od enti si provvederà a verificare i bilanci prima della convocazione delle rispettive assemblee societarie e/o consortili chiamate a deliberarlo e ad acquisire reports indispensabili al fine di tenere monitorato l’andamento contabile. Tali verifiche sono necessarie anche ai fini della stesura della relazione di fine mandato provinciale, prevista dall’art. 4 del D.Lgs. n. 149/2011, che prevede, tra l’altro, che sia data evidenza di eventuali “anomalie riscontrate nella gestione degli enti controllati e conseguenti provvedimenti adottati”. Va osservato che relativamente alla Fondazione Ponchielli si terrà costantemente monitorato l’andamento finanziario anche sulla base delle indicazioni fornite nel corso del 2013; l’Ente verrà informato dal proprio rappresentante all’interno dell’assemblea dei soci.

ORGANISMI GESTIONALI Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 CONSORZI E PARCHI

n° 5 N° 5 n° 5 n° 5 n° 5

AZIENDE n° 2 N° 2 n° 2 n° 2 n° 2 ISTITUZIONI n° 0 N° 0 n° 0 n° 0 n° 0 SOCIETA' DI CAPITALI

n° 11 N° 10 n° 9 n° 9 n° 9

CONCESSIONI n° 0 N° 0 n° 0 n° 0 n° 0 Denominazione Consorzi e parchi: - Parco Adda Sud – Ente di diritto pubblico – via A. Grandi n.6 – Lodi - Parco Regionale del Serio – Ente di diritto pubblico - P.zza Rocca n. 1 - Romano di Lombardia (BG) - Parco Naturale dell'Oglio Sud – Ente di diritto pubblico - via Umberto I n. 136 - Calvatone (CR) - Parco Oglio Nord – Ente di diritto pubblico - via A. Da Brescia - Orzinuovi (BS) - Consorzio Crema Ricerche – via G. di Vittorio n. 2 – Crema (CR) Comuni ed enti associati: - Parco Adda Sud – Ente di diritto pubblico - Parco Regionale del Serio – Ente di diritto pubblico - Parco Naturale dell’Oglio Sud – Ente di diritto pubblico - Parco Oglio Nord – Ente di diritto pubblico - Consorzio Crema Ricerche Denominazione Azienda: - CR.FORMA Azienda Speciale per la Gestione dei Servizi di Formazione – via Cesari n. 7 – Cremona - Azienda Speciale Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona – C.so Vittorio Emanuele n. 28 - Cremona Denominazione S.p.a.: -Autocamionabile della Cisa S.p.a. - Via Camboara 26/a - Pontetaro (Pr) -Padania Acque S.p.a.- Via Macello n. 14 – Cremona

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-Autostrade Centro Padane S.p.a. - Località S. Felice – Cremona -Reindustria S.c.r.l. - Via Lanaioli n. 1 – Cremona -Banca Popolare Etica S.p.a.- P.tta Forzatè n. 2 -Società Cremasca Reti e Patrimonio S.p.a. – Via del Commercio n. 29 – Crema (Cr) -GAL “Oglio Po – Terre d’acqua” S.c.r.l. – via Umberto I, 136 – Calvatone (Cr) -Cremona Fiere S.p.a – P.zza Zelioli Lanzini n. 1 – Cremona -ALOT Agenzia della Lombardia Orientale per i Trasporti e la Logistica S.c.a r.l. – Via Milano n. 13 (c/o Provincia di Brescia) – Brescia Enti associati: - Autocamionale della Cisa S.p.a. n. 126 azionisti tra i quali le Amministrazioni Provinciali di Cremona, Lucca, Mantova, Massa, Parma, Pisa, Verona. - Padania Acque S.p.a. n. 113 Enti associati: Amministrazione Provinciale di Cremona e i comuni della Provincia di Cremona escluso Rivolta d’Adda, Torlino Vimercati e Soresina (per un totale di 112 comuni). - Autostrade Centro Padane S.p.a.: n. 17 Enti associati tra i quali le Amministrazioni Provinciali di Brescia, Cremona e Piacenza. - Banca Popolare Etica S.c.p.a.: 37.727 soci di cui 5.728 persone giuridiche e 31.999 persone fisiche. - Società Cremasca Reti e Patrimonio S.p.a. n. 52 Enti associati: Amministrazione Provinciale di Cremona ed i seguenti comuni in provincia di Cremona: Agnadello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve, Credera Rubbiano, Crema, Cremosano, Cumignano S/N, Dovera, Fiesco, Formigara, Genivolta, Gombito, Izano, Madignano, Monte Cremasco, Montodine, Moscazzano, Offanengo, Palazzo Pignano, Pandino, Pianengo, Pieranica, Pizzighettone, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivolta d’Adda, Romanengo, Salvirola, Sergnano, Soncino, Spino d’Adda, Ticengo, Torlino, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate, Annicco. - GAL Gruppo di Azione Locale “Oglio Po terre d’acqua” Soc. Cons. a r.l.: n. 67 Enti associati di cui 46 soci pubblici (tra i quali le Amministrazioni Provinciali di Cremona e Mantova) e 21 privati - Cremona Fiere S.p.a. n. 15 associati: Provincia di Cremona , Comune di Cremona, C.C.I.A.A. Cremona, Associazione Prov.le Allevatori Cremona, Associazione Industriali Cremona, Banca Popolare di Cremona, A.P.I. Cremona, Associazione Artigiani Cremona, Coldiretti Cremona, C.N.A. Cremona, Ascom Cremona, Consorzio Agrario Cremona, Libera Associazione Agricoltori Cremona, Banca Credito Cooperativo, Confcooperative Cremona.

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2.2 Indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

Spese correnti

ConsolidateTOTALE

Spese correnti

Di sviluppoTOTALE TOTALE

Spese correntiProgramma

Di sviluppo

Spese per investimento

Consolidate

Spese per investimento

Consolidate

Spese per investimentoDi sviluppo

3.3 QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA

13_01 28.935.748,9628.534.021,33 401.727,63 0,00 28.636.069,9628.636.069,96 0,00 0,00 28.436.354,7628.436.354,76 0,00 0,00

13_02 2.241.110,002.234.060,00 0,00 7.050,00 1.956.110,001.949.060,00 0,00 7.050,00 2.191.110,002.184.060,00 0,00 7.050,00

13_03 25.000,0025.000,00 0,00 0,00 25.000,0025.000,00 0,00 0,00 25.000,0025.000,00 0,00 0,00

13_04 150.750,00150.750,00 0,00 0,00 131.900,00131.900,00 0,00 0,00 131.900,00131.900,00 0,00 0,00

13_05 26.550,0026.550,00 0,00 0,00 26.550,0026.550,00 0,00 0,00 26.550,0026.550,00 0,00 0,00

13_06 449.430,00448.680,00 0,00 750,00 380.354,00379.604,00 0,00 750,00 380.354,00379.604,00 0,00 750,00

13_09 1.011.732,06629.732,06 0,00 382.000,00 759.732,06619.732,06 0,00 140.000,00 619.732,06619.732,06 0,00 0,00

13_10 5.046.300,006.300,00 0,00 5.040.000,00 3.706.000,000,00 0,00 3.706.000,00 26.250.000,000,00 0,00 26.250.000,00

13_11 8.275.791,376.577.791,37 273.000,00 1.425.000,00 12.610.791,376.850.791,37 0,00 5.760.000,00 19.572.791,377.582.791,37 0,00 11.990.000,00

13_12 4.765.300,00465.300,00 0,00 4.300.000,00 2.865.300,00465.300,00 0,00 2.400.000,00 465.300,00465.300,00 0,00 0,00

13_13 18.175.897,7315.154.240,57 0,00 3.021.657,16 15.654.240,5715.154.240,57 0,00 500.000,00 15.154.240,5715.154.240,57 0,00 0,00

13_14 0,000,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00

13_15 271.000,00271.000,00 0,00 0,00 271.000,00271.000,00 0,00 0,00 271.000,00271.000,00 0,00 0,00

13_16 317.540,00317.540,00 0,00 0,00 209.160,00209.160,00 0,00 0,00 80.000,0080.000,00 0,00 0,00

55

(*)

(*) comprende rimborso prestiti

24.434.021,33 28.835.748,9624.434.021,33

2.434.060,00 2.441.110,00

6.477.791,37 8.175.791,37

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

Spese correnti

ConsolidateTOTALE

Spese correnti

Di sviluppoTOTALE TOTALE

Spese correntiProgramma

Di sviluppo

Spese per investimento

Consolidate

Spese per investimento

Consolidate

Spese per investimentoDi sviluppo

3.3 QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA

13_17 8.829.600,001.284.600,00 0,00 7.545.000,00 4.984.600,001.284.600,00 0,00 3.700.000,00 5.684.600,001.284.600,00 0,00 4.400.000,00

13_19 410.500,00410.500,00 0,00 0,00 410.500,00410.500,00 0,00 0,00 410.500,00410.500,00 0,00 0,00

13_21 267.000,00207.500,00 0,00 59.500,00 267.000,00207.500,00 0,00 59.500,00 267.000,00207.500,00 0,00 59.500,00

13_22 1.914.591,43244.591,43 0,00 1.670.000,00 4.814.591,43244.591,43 0,00 4.570.000,00 10.964.591,43244.591,43 0,00 10.720.000,00

13_23 73.721,4343.571,43 0,00 30.150,00 43.571,4343.571,43 0,00 0,00 43.571,4343.571,43 0,00 0,00

TOTALE 57.031.728,19 674.727,63 23.481.107,16 77.752.470,8256.909.170,82 0,00 20.843.300,00 110.974.595,6257.547.295,62 0,00 53.427.300,0081.187.562,98

56

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2.351.546,75 3.663.121,75 3.269.406,55

2.907.550,00 2.907.550,00 2.943.550,00

23.676.652,21 22.065.398,21 22.223.398,21

166.014,55 122.299,35

31.910,00 31.910,00 31.910,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

2.140.862,20 3.465.197,20 3.115.197,20

2.907.550,00 2.907.550,00 2.943.550,00

23.676.652,21 22.065.398,21 22.223.398,21

13_01

28.935.748,96 28.636.069,96 28.436.354,76

178.774,55

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

57

23.576.652,21

23.576.652,21

28.835.748,96

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927.411,87 877.411,87 877.411,87

0,00 0,00 0,00

1.313.698,13 1.078.698,13 1.313.698,13

0,00 0,00

925.000,00 875.000,00 875.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

2.411,87 2.411,87 2.411,87

0,00 0,00 0,00

1.313.698,13 1.078.698,13 1.313.698,13

13_02

2.241.110,00 1.956.110,00 2.191.110,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

58

1.513.698,13

2.441.110,00

1.513.698,13

Page 59: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

1.467,00 1.467,00 1.467,00

15.000,00 15.000,00 15.000,00

8.533,00 8.533,00 8.533,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

1.467,00 1.467,00 1.467,00

15.000,00 15.000,00 15.000,00

8.533,00 8.533,00 8.533,00

13_03

25.000,00 25.000,00 25.000,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

59

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73.208,46 54.358,46 54.358,46

48.000,00 48.000,00 48.000,00

29.541,54 29.541,54 29.541,54

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

73.208,46 54.358,46 54.358,46

48.000,00 48.000,00 48.000,00

29.541,54 29.541,54 29.541,54

13_04

150.750,00 131.900,00 131.900,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

60

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0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

26.550,00 26.550,00 26.550,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

26.550,00 26.550,00 26.550,00

13_05

26.550,00 26.550,00 26.550,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

61

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449.430,00 380.354,00 380.354,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00

34.000,00 34.000,00 34.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

415.430,00 346.354,00 346.354,00

0,00 0,00 0,00

13_06

449.430,00 380.354,00 380.354,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

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739.205,53 397.205,53 397.205,53

272.526,53 362.526,53 222.526,53

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00

482.000,00 240.000,00 240.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

257.205,53 157.205,53 157.205,53

272.526,53 362.526,53 222.526,53

0,00 0,00 0,00

13_09

1.011.732,06 759.732,06 619.732,06

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

63

Page 64: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.416.948,13 2.004.648,13 24.604.648,13

0,00 0,00 0,00

1.629.351,87 1.701.351,87 1.645.351,87

0,00 0,00

3.406.000,00 0,00 9.600.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

10.948,13 2.004.648,13 15.004.648,13

0,00 0,00 0,00

1.629.351,87 1.701.351,87 1.645.351,87

13_10

5.046.300,00 3.706.000,00 26.250.000,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

64

Page 65: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

677.906,00 3.667.906,00 9.717.906,00

0,00 0,00 0,00

7.597.885,37 8.942.885,37 9.854.885,37

410.000,00 300.000,00

110.000,00 2.050.000,00 8.200.000,00

0,00 0,00 0,00

160.000,00 240.000,00 300.000,00

0,00 0,00 0,00

112.906,00 967.906,00 917.906,00

0,00 0,00 0,00

7.597.885,37 8.942.885,37 9.854.885,37

13_11

8.275.791,37 12.610.791,37 19.572.791,37

295.000,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

65

8.175.791,37

7.497.885,37

7.497.885,37

Page 66: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

4.765.300,00 556.000,00 465.300,00

0,00 2.309.300,00 0,00

0,00 0,00

4.714.000,00 414.000,00 414.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

51.300,00 142.000,00 51.300,00

0,00 2.309.300,00 0,00

13_12

4.765.300,00 2.865.300,00 465.300,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

66

Page 67: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

12.001.894,56 11.624.894,56 11.624.894,56

9.400,00 9.400,00 9.400,00

6.164.603,17 4.019.946,01 3.519.946,01

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

12.001.894,56 11.624.894,56 11.624.894,56

9.400,00 9.400,00 9.400,00

6.164.603,17 4.019.946,01 3.519.946,01

13_13

18.175.897,73 15.654.240,57 15.154.240,57

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

67

Page 68: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

271.000,00 271.000,00 271.000,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

271.000,00 271.000,00 271.000,00

13_15

271.000,00 271.000,00 271.000,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

68

Page 69: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

301.040,00 149.160,00 10.000,00

16.500,00 45.000,00 45.000,00

15.000,00 25.000,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

301.040,00 149.160,00 10.000,00

16.500,00 45.000,00 45.000,00

15.000,00 25.000,00

13_16

317.540,00 209.160,00 80.000,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

69

Page 70: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

8.004.600,00 2.559.600,00 4.359.600,00

0,00 0,00 0,00

825.000,00 2.425.000,00 1.325.000,00

0,00 0,00

7.668.000,00 2.513.000,00 4.313.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

336.600,00 46.600,00 46.600,00

0,00 0,00 0,00

825.000,00 2.425.000,00 1.325.000,00

13_17

8.829.600,00 4.984.600,00 5.684.600,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

70

Page 71: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

95.000,00 95.000,00 95.000,00

0,00 0,00 0,00

315.500,00 315.500,00 315.500,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

95.000,00 95.000,00 95.000,00

0,00 0,00 0,00

315.500,00 315.500,00 315.500,00

13_19

410.500,00 410.500,00 410.500,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

71

Page 72: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

112.000,00 112.000,00 112.000,00

0,00 0,00 0,00

155.000,00 155.000,00 155.000,00

6.000,00 6.000,00

0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

106.000,00 106.000,00 106.000,00

0,00 0,00 0,00

155.000,00 155.000,00 155.000,00

13_21

267.000,00 267.000,00 267.000,00

6.000,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

72

Page 73: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

1.083.064,34 4.682.806,43 10.832.806,43

131.785,00 131.785,00 131.785,00

699.742,09 0,00 0,00

0,00 0,00

200.000,00 2.100.000,00 8.189.300,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

883.064,34 2.582.806,43 2.643.506,43

131.785,00 131.785,00 131.785,00

699.742,09 0,00 0,00

13_22

1.914.591,43 4.814.591,43 10.964.591,43

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

73

Page 74: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

43.571,43 28.571,43 28.571,43

0,00 0,00 0,00

30.150,00 15.000,00 15.000,00

0,00 0,00

30.150,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

13.421,43 28.571,43 28.571,43

0,00 0,00 0,00

30.150,00 15.000,00 15.000,00

13_23

73.721,43 43.571,43 43.571,43

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

74

Page 75: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_01

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

28.935.748,96

28.636.069,96

28.436.354,76

100,00%

38,41%

100,00%

26,40%

98,61% 1,39% 37,06%0,0028.534.021,33 401.727,63

28.636.069,96 0,00 0,00

28.436.354,76 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

75

28.434.021,23 28.835.748,96 36,93%

Page 76: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_02

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

2.241.110,00

1.956.110,00

2.191.110,00

99,64% 0,36% 2,62%

99,68% 0,32% 2,03%

99,69% 0,31% 2,87%7.050,002.234.060,00 0,00

1.949.060,00 0,00 7.050,00

2.184.060,00 0,00 7.050,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

76

2.434.060,00 99,71% 2.441.110,00 3,13%

Page 77: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_03

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

25.000,00

25.000,00

25.000,00

100,00%

0,03%

100,00%

0,02%

100,00%

0,03%0,0025.000,00 0,00

25.000,00 0,00 0,00

25.000,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

77

Page 78: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_04

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

150.750,00

131.900,00

131.900,00

100,00%

0,18%

100,00%

0,12%

100,00%

0,19%0,00150.750,00 0,00

131.900,00 0,00 0,00

131.900,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

78

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_05

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

26.550,00

26.550,00

26.550,00

100,00%

0,04%

100,00%

0,02%

100,00%

0,03%0,0026.550,00 0,00

26.550,00 0,00 0,00

26.550,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

79

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_06

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

449.430,00

380.354,00

380.354,00

99,80% 0,20% 0,51%

99,80% 0,20% 0,35%

99,83% 0,17% 0,58%750,00448.680,00 0,00

379.604,00 0,00 750,00

379.604,00 0,00 750,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

80

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_09

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

1.011.732,06

759.732,06

619.732,06

81,57% 18,43% 1,02%

100,00%

0,58%

62,24% 37,76% 1,30%382.000,00629.732,06 0,00

619.732,06 0,00 140.000,00

619.732,06 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

81

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_10

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

5.046.300,00

3.706.000,00

26.250.000,00

100,00%

4,97%

100,00%

24,37%

0,12% 99,88% 6,46%5.040.000,006.300,00 0,00

0,00 0,00 3.706.000,00

0,00 0,00 26.250.000,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

82

Page 83: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_11

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

8.275.791,37

12.610.791,37

19.572.791,37

54,32% 45,68% 16,92%

38,74% 61,26% 18,17%

79,48% 3,30% 17,22% 10,60%1.425.000,006.577.791,37 273.000,00

6.850.791,37 0,00 5.760.000,00

7.582.791,37 0,00 11.990.000,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

83

6.477.791,3779,23% 8.175.791,37 10,47%

Page 84: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_12

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

4.765.300,00

2.865.300,00

465.300,00

16,24% 83,76% 3,84%

100,00%

0,43%

9,76% 90,24% 6,10%4.300.000,00465.300,00 0,00

465.300,00 0,00 2.400.000,00

465.300,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

84

Page 85: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_13

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

18.175.897,73

15.654.240,57

15.154.240,57

96,81% 3,19% 21,00%

100,00%

14,07%

83,38% 16,62% 23,28%3.021.657,1615.154.240,57 0,00

15.154.240,57 0,00 500.000,00

15.154.240,57 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

85

Page 86: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_14

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

0,00

0,00

0,00

0,000,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

86

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_15

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

271.000,00

271.000,00

271.000,00

100,00%

0,36%

100,00%

0,25%

100,00%

0,35%0,00271.000,00 0,00

271.000,00 0,00 0,00

271.000,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

87

Page 88: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_16

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

317.540,00

209.160,00

80.000,00

100,00%

0,28%

100,00%

0,07%

100,00%

0,41%0,00317.540,00 0,00

209.160,00 0,00 0,00

80.000,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

88

Page 89: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_17

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

8.829.600,00

4.984.600,00

5.684.600,00

25,77% 74,23% 6,69%

22,60% 77,40% 5,28%

14,55% 85,45% 11,31%7.545.000,001.284.600,00 0,00

1.284.600,00 0,00 3.700.000,00

1.284.600,00 0,00 4.400.000,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

89

Page 90: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_19

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

410.500,00

410.500,00

410.500,00

100,00%

0,55%

100,00%

0,38%

100,00%

0,53%0,00410.500,00 0,00

410.500,00 0,00 0,00

410.500,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

90

Page 91: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_21

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

267.000,00

267.000,00

267.000,00

77,72% 22,28% 0,36%

77,72% 22,28% 0,25%

77,72% 22,28% 0,34%59.500,00207.500,00 0,00

207.500,00 0,00 59.500,00

207.500,00 0,00 59.500,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

91

Page 92: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_22

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

1.914.591,43

4.814.591,43

10.964.591,43

5,08% 94,92% 6,46%

2,23% 97,77% 10,18%

12,78% 87,22% 2,45%1.670.000,00244.591,43 0,00

244.591,43 0,00 4.570.000,00

244.591,43 0,00 10.720.000,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

92

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_23

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

73.721,43

43.571,43

43.571,43

100,00%

0,06%

100,00%

0,04%

59,10% 40,90% 0,09%30.150,0043.571,43 0,00

43.571,43 0,00 0,00

43.571,43 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

93

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_01Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,10% 100,0% 0,1%100,0% 0,56%0438 0 71 0 71 0 0001_01 438 71 71

100,0% 0,03% 100,0% 0,0%100,0% 0,03%021 0 20 0 20 0 0001_02 21 20 20

100,0% 8,93% 100,0% 6,2%100,0% 8,52%06.656 0 6.656 0 6.656 0 0001_03 6.656 6.656 6.656

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%030 0 30 0 30 0 0001_04 30 30 30

100,0% 5,19% 100,0% 3,6%100,0% 5,05%03.944 0 3.866 0 3.866 0 0001_05 3.944 3.866 3.866

100,0% 0,97% 100,0% 0,6%38,4% 61,6% 0,83%0250 402 723 0 683 0 0001_06 652 723 683

100,0% 1,08% 100,0% 0,7%100,0% 1,03%0803 0 803 0 803 0 0001_08 803 803 803

100,0% 18,82% 100,0% 13,0%100,0% 18,05%014.093 0 14.028 0 14.028 0 0001_09 14.093 14.028 14.028

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%029 0 29 0 29 0 0001_11 29 29 29

100,0% 0,02%017 0 0 0 0 0 0002_01 17 0 0

100,0% 1,17% 100,0% 0,7%100,0% 0,91%0709 0 869 0 709 0 0003_01 709 869 709

100,0% 0,14% 100,0% 0,1%100,0% 0,13%0105 0 103 0 103 0 0005_01 105 103 103

100,0% 1,93% 100,0% 1,3%100,0% 1,84%01.438 0 1.438 0 1.438 0 0010_02 1.438 1.438 1.438

94

609 609 0,78%

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_02Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

96,0% 4,0% 0,24% 96,0% 4,0% 0,2%96,9% 3,1% 0,29%7221 0 171 0 171 0 7701_01 228 178 178

100,0% 0,36% 100,0% 0,3%100,0% 0,35%0272 0 272 0 272 0 0001_03 272 272 272

100,0% 0,58% 100,0% 0,4%100,0% 0,55%0432 0 432 0 432 0 0001_04 432 432 432

100,0% 0,06% 100,0% 0,0%100,0% 0,06%045 0 45 0 45 0 0001_05 45 45 45

100,0% 1,38% 100,0% 1,2%100,0% 1,62%01.265 0 1.030 0 1.265 0 0001_06 1.265 1.030 1.265

95

1.465 1.465 1,88%

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_03Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%05 0 5 0 5 0 0001_05 5 5 5

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%010 0 10 0 10 0 0001_06 10 10 10

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%010 0 10 0 10 0 0002_02 10 10 10

96

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_04Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%08 0 8 0 8 0 0001_01 8 8 8

100,0% 0,17% 100,0% 0,1%100,0% 0,16%0124 0 124 0 124 0 0001_02 124 124 124

100,0% 0,02%019 0 0 0 0 0 0001_03 19 0 0

97

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_05Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,03%027 0 27 0 27 0 0001_01 27 27 27

98

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_06Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

99,7% 0,3% 0,35% 99,7% 0,3% 0,2%99,7% 0,3% 0,33%1261 0 261 0 261 0 1101_01 261 261 261

100,0% 0,02% 100,0% 0,0%100,0% 0,02%018 0 18 0 18 0 0001_02 18 18 18

100,0% 0,13% 100,0% 0,1%100,0% 0,17%0130 0 100 0 100 0 0001_03 130 100 100

100,0% 0,05%039 0 0 0 0 0 0001_04 39 0 0

100,0% 0,00% 100,0% 0,0%100,0% 0,00%01 0 1 0 1 0 0001_05 1 1 1

99

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_09Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

7,2% 92,8% 0,13% 100,0% 0,0%2,8% 97,2% 0,32%2427 0 7 0 7 0 09001_01 249 97 7

100,0% 0,01%010 0 0 0 0 0 0004_02 10 0 0

100,0% 0,38% 100,0% 0,3%100,0% 0,36%0280 0 280 0 280 0 0005_01 280 280 280

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%43,3% 56,7% 0,09%4031 0 31 0 31 0 0007_02 71 31 31

44,4% 55,6% 0,12% 100,0% 0,0%28,6% 71,4% 0,18%10040 0 40 0 40 0 05008_02 140 90 40

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,05%040 0 40 0 40 0 0009_01 40 40 40

100,0% 0,29% 100,0% 0,2%100,0% 0,28%0217 0 217 0 217 0 0018_01 217 217 217

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%05 0 5 0 5 0 0019_01 5 5 5

100

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_10Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 2,15% 100,0% 4,15%3.2400 0 0 0 0 0 01.60601_11 3.240 1.606 0

100,0% 2,68% 100,0% 14,9% 100,0% 1,28%1.0000 0 0 0 0 0 16.0002.00001_32 1.000 2.000 16.000

100,0% 0,6% 00 0 0 0 0 0 650001_36 0 0 650

100,0% 0,07% 100,0% 8,9% 100,0% 0,51%4000 0 0 0 0 0 9.6005001_38 400 50 9.600

100,0% 0,07% 100,0% 0,51%4000 0 0 0 0 0 05001_41 400 50 0

100,0% 0,01%06 0 0 0 0 0 0002_01 6 0 0

101

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_11Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,63% 100,0% 0,4%100,0% 0,60%0470 0 470 0 470 0 0001_01 470 470 470

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%032 0 32 0 32 0 0001_02 32 32 32

100,0% 2,55% 100,0% 1,8%100,0% 2,43%01.901 0 1.901 0 1.901 0 0001_03 1.901 1.901 1.901

100,0% 0,06% 00 0 0 0 0 0 04501_06 0 45 0

100,0% 0,40% 100,0% 0,3% 00 0 0 0 0 0 30030002_01 0 300 300

100,0% 1,4% 00 0 0 0 0 0 1.500002_04 0 0 1.500

100,0% 0,20% 100,0% 0,9% 00 0 0 0 0 0 1.00015002_07 0 150 1.000

100,0% 1,21% 100,0% 0,6% 00 0 0 0 0 0 65090002_09 0 900 650

100,0% 0,6% 00 0 0 0 0 0 700002_11 0 0 700

100,0% 0,54% 100,0% 0,3% 100,0% 0,45%3550 0 0 0 0 0 30040502_13 355 405 300

100,0% 0,87% 100,0% 0,6% 00 0 0 0 0 0 65065002_15 0 650 650

100,0% 0,27% 100,0% 0,7% 00 0 0 0 0 0 80020002_16 0 200 800

100,0% 0,34% 100,0% 0,2% 00 0 0 0 0 0 25025002_20 0 250 250

100,0% 0,03%200 0 0 0 0 0 0002_21 20 0 0

100,0% 0,23% 100,0% 0,19%1500 0 0 0 0 0 017002_22 150 170 0

100,0% 0,06%500 0 0 0 0 0 0002_23 50 0 0

100,0% 0,27% 00 0 0 0 0 0 020002_31 0 200 0

100,0% 0,27% 100,0% 0,2% 00 0 0 0 0 0 20020002_33 0 200 200

100,0% 0,13% 100,0% 0,14%1100 0 0 0 0 0 010003_03 110 100 0

102

1.801 1.801 2,31%

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_11Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,07% 100,0% 0,1% 100,0% 0,07%550 0 0 0 0 0 555504_01 55 55 55

100,0% 3,2% 00 0 0 0 0 0 3.500004_02 0 0 3.500

100,0% 2,46% 100,0% 1,9% 100,0% 0,81%6350 0 0 0 0 0 2.0351.83504_06 635 1.835 2.035

100,0% 0,40% 100,0% 0,0% 100,0% 0,06%500 0 0 0 0 0 5030004_14 50 300 50

100,0% 5,12% 100,0% 4,2%92,8% 7,2% 4,89%03.544 273 3.817 0 4.549 0 0005_01 3.817 3.817 4.549

100,0% 0,85% 100,0% 0,6%100,0% 0,81%0631 0 631 0 631 0 0009_01 631 631 631

103

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_12Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,54% 100,0% 1,02%8000 0 0 0 0 0 040001_02 800 400 0

100,0% 0,30% 100,0% 0,2%100,0% 0,28%0220 0 220 0 220 0 0002_02 220 220 220

100,0% 2,68% 100,0% 4,48%3.5000 0 0 0 0 0 02.00003_01 3.500 2.000 0

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,05%039 0 39 0 39 0 0005_01 39 39 39

100,0% 0,22% 100,0% 0,2%100,0% 0,21%0165 0 165 0 165 0 0005_03 165 165 165

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,05%039 0 39 0 39 0 0006_01 39 39 39

100,0% 0,00% 100,0% 0,0%100,0% 0,00%03 0 3 0 3 0 0007_01 3 3 3

104

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_13Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%034 0 34 0 34 0 0001_01 34 34 34

100,0% 20,24% 100,0% 14,0%100,0% 19,32%015.088 0 15.088 0 15.088 0 0001_02 15.088 15.088 15.088

100,0% 1,28%1.0000 0 0 0 0 0 0001_03 1.000 0 0

100,0% 0,02% 100,0% 0,0%100,0% 0,02%012 0 12 0 12 0 0001_07 12 12 12

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%09 0 9 0 9 0 0001_11 9 9 9

100,0% 0,83%6450 0 0 0 0 0 0001_12 645 0 0

100,0% 0,67% 100,0% 1,76%1.3770 0 0 0 0 0 050005_01 1.377 500 0

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%010 0 10 0 10 0 0005_02 10 10 10

105

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_15Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,32% 100,0% 0,2%100,0% 0,31%0240 0 240 0 240 0 0001_02 240 240 240

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%031 0 31 0 31 0 0002_01 31 31 31

106

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_16Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,17% 100,0% 0,30%0238 0 129 0 0 0 0001_01 238 129 0

100,0% 0,11% 100,0% 0,1%100,0% 0,10%080 0 80 0 80 0 0002_05 80 80 80

107

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_17Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 1,66% 100,0% 1,1%100,0% 1,59%01.238 0 1.238 0 1.238 0 0001_01 1.238 1.238 1.238

100,0% 0,06% 100,0% 0,0%13,8% 86,2% 0,43%29047 0 47 0 47 0 0001_02 337 47 47

100,0% 4,68%3.6570 0 0 0 0 0 0002_01 3.657 0 0

100,0% 0,07% 100,0% 1,22%9500 0 0 0 0 0 05003_03 950 50 0

100,0% 0,60% 100,0% 0,4% 100,0% 1,09%8480 0 0 0 0 0 40045003_07 848 450 400

100,0% 1,4% 00 0 0 0 0 0 1.500004_02 0 0 1.500

100,0% 3,62% 100,0% 2,3% 100,0% 2,31%1.8000 0 0 0 0 0 2.5002.70004_03 1.800 2.700 2.500

100,0% 0,67% 00 0 0 0 0 0 050004_05 0 500 0

108

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_19Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,55% 100,0% 0,4%100,0% 0,53%0411 0 411 0 411 0 0001_01 411 411 411

109

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_21Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

76,7% 23,3% 0,34% 76,7% 23,3% 0,2%76,7% 23,3% 0,33%60196 0 196 0 196 0 606001_01 255 255 255

100,0% 0,02% 100,0% 0,0%100,0% 0,02%012 0 12 0 12 0 0001_02 12 12 12

110

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_22Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

4,3% 95,7% 6,41% 1,9% 98,1% 10,1%11,0% 89,0% 2,40%1.670207 0 207 0 207 0 10.7204.57001_02 1.877 4.777 10.927

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,05%038 0 38 0 38 0 0002_01 38 38 38

111

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_23Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%05 0 5 0 5 0 0001_02 5 5 5

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%14,2% 85,8% 0,05%305 0 5 0 5 0 0001_03 35 5 5

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%034 0 34 0 34 0 0001_04 34 34 34

112

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3.9 RIEPILOGO PROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO

Previsione pluriennale di spesaFONTI DI FINANZIAMENTO

(Totale della previsione pluriennale)Programma

2° Anno success.

1° Anno success.

Anno di competenza

Legge di Finanziamento

e regolamento U.E. (estremi)

Quote di Risorse Generali

Stato Regione Provincia Unione Europea

C.DDPP CR.SP Ist.Prev.

Altri Indebitamenti

Altre Entrate

467.088,45 95.730,00 0,00 0,00 0,00 0,00 17.479.906,6067.965.448,6313_01 28.935.748,96 28.636.069,96 28.436.354,76

0,00 2.675.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7.235,613.706.094,3913_02 2.241.110,00 1.956.110,00 2.191.110,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 49.401,0025.599,0013_03 25.000,00 25.000,00 25.000,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 325.925,3888.624,6213_04 150.750,00 131.900,00 131.900,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,0079.650,0013_05 26.550,00 26.550,00 26.550,00

0,00 102.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.108.138,000,0013_06 449.430,00 380.354,00 380.354,00

0,00 962.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.429.196,180,0013_09 1.011.732,06 759.732,06 619.732,06

0,00 13.006.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 17.020.244,394.976.055,6113_10 5.046.300,00 3.706.000,00 26.250.000,00

1.005.000,00 10.360.000,00 0,00 0,00 700.000,00 0,00 1.998.718,0026.395.656,1113_11 8.275.791,37 12.610.791,37 19.572.791,37

0,00 5.542.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 244.600,002.309.300,0013_12 4.765.300,00 2.865.300,00 465.300,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 35.279.883,6813.704.495,1913_13 18.175.897,73 15.654.240,57 15.154.240,57

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00813.000,0013_15 271.000,00 271.000,00 271.000,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 566.700,0040.000,0013_16 317.540,00 209.160,00 80.000,00

0,00 14.494.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 429.800,004.575.000,0013_17 8.829.600,00 4.984.600,00 5.684.600,00

113

28.835.748,96 67.865.448,63

2.441.110,003.906.094,39

8.175.791,37 26.295.656,11

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Previsione pluriennale di spesaFONTI DI FINANZIAMENTO

(Totale della previsione pluriennale)Programma

2° Anno success.

1° Anno success.

Anno di competenza

Legge di Finanziamento

e regolamento U.E. (estremi)

Quote di Risorse Generali

Stato Regione Provincia Unione Europea

C.DDPP CR.SP Ist.Prev.

Altri Indebitamenti

Altre Entrate

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 285.000,00946.500,0013_19 410.500,00 410.500,00 410.500,00

18.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 318.000,00465.000,0013_21 267.000,00 267.000,00 267.000,00

0,00 10.489.300,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6.504.732,20699.742,0913_22 1.914.591,43 4.814.591,43 10.964.591,43

0,00 30.150,00 0,00 0,00 0,00 0,00 70.564,2960.150,0013_23 73.721,43 43.571,43 43.571,43

81.187.562,98 83.118.045,3377.752.470,82 110.974.595,62 126.850.315,64 1.490.088,45 57.756.180,00 0,00 0,00 700.000,00TOTALE 0,00

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2.2.1 Gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento della SeS.

Va rilevato che la realizzazione delle opere pubbliche programmate non ha riflessi sulla spesa corrente nel triennio considerato dal bilancio di previsione, considerato che non è prevista l’assunzione di nuovi mutui, ma solo l’utilizzo di economie e di mutui precedentemente assunti. La realizzazione di eventuali nuove opere non comporta un aggravio di spesa, in virtù del fatto che la stessa è coperta da riduzione di spesa sostenuta in precedenza.

115

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 SPESE IN CONTO CAPITA LE - 2014 Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2014 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZ O.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI Cap.Coll.

35429 1

LICEO CLASSICO E LICEO SCIENTIFICO D I CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ELIMINAZIONE VU LNERABILITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI- RIDUZIONE INDICE DI VULNERABILITA SISMICA 2.02.01.01 04.02.2 4219 195.000,00 195.000,00 7389

35430 1

LICEO CLASSICO E LICEO SCIENTIFICO D I CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ELIMINAZIONE VU LNERABILITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI-RIDUZIONE INDICE DI VULNERABILITA SISMICA 2.02.01.01 04.02.2 5A18 160.000,00 160.000,00 8231

35436 1SCUOLE PROVINCIALI LAVORI DI A DEGUAMENTO NORMATIVO E RINNOVO LUCI DI EMERGENZA 2.02.01.01 04.02.2 4117 20.000,00 20.000,00 7109

35437 1

SCUOLE PROVINCIALI LAVORI DI SOSTITUZIONE E RINNOVO DI SERRA MENTI INTERNI ED ESTERNI E MAN IGLONI ANTIPANICO 2.02.01.01 04.02.2 4117 50.000,00 50.000,00 7109

35438 0SCUOLE PROVINCIALI LAVORI DI M ANUTENZIONE STRAORDINARIA- 2.02.01.01 04.02.2 4117 50.000,00 50.000,00 7109

35442 0ITC EINAUDI CREMONA- ACQUISTO NUOVA SEDE ISTITUTO EX DOROTEE 2.02.01.01 04.02.2 4117 635.000,00 635.000,00 7109

35445 1

UNIVERSITA DI CREMONA DI VIA MILANO CONTRIBUTO PER SISTEMAZIONE IMPIANTO ELETTRICO AREE ESTERNE E PARCO 2.02.03.07 04.04.2 AA03 50.000,00 50.000,00 6

35448 1

ACQUISIZIONE AREA DAL COMUNE D I CREMA PER EDILIZIA SCOLASTIC A PER 20 ANNI (DAL 2013 AL 203 2) 2.02.01.01 04.02.2 AA03 55.000,00 55.000,00 6

35450 1

LICEO ARTISTICO SEZIONE DI CREMONA- MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIDUZIONE INDICE DI VULNERABILITA SISMICA 2.02.01.01 04.02.2 4220 100.000,00 100.000,00 7391

35835 1 LAVORI ALLA DISCARICA DEL PORTO DI CREMONA 2.05.01.01 10.03.2 4A21 1.000.000,00 1.000.000,00 7799

35835 2LAVORI ALLA DISCARICA DEL PORTO DI CREMONA- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO IN C/CAPITALE 2.05.01.01 10.03.2 4A21 500.000,00 500.000,00 7799

35836 1PORTO CREMONA -REALIZZAZIONE T ERMINAL INTERMODALE 2.05.01.01 10.03.2 4A22 100.000,00 100.000,00 7886

36053 0ACQUISTO PUBBLICAZIONI PER BIB LIOTECHE PROFESSIONALE 2.03.01.05 05.02.2 1116 750,00 750,00 222

36262 1SP.CR EX SS 10 RIPRISTINO VIADOTTO CIRCONVALLAZIONE NORD DI PIADENA- III LOTTO 2.06.01.01 10.05.2 4A25 900.000,00 900.000,00 7964

36262 2

SP.CR EX SS 10 RIPRISTINO VIADOTTO CIRCONVALLAZIONE NORD DI PIADENA- III LOTTO- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO IN CONTO CAPITALE 2.06.01.01 10.05.2 4A25 50.000,00 50.000,00 7964

36291 0ACQUISIZIONE RISORSE INFORMATI CHE PROGETTO SIL 2.09.03.05 15.01.2 AE01 7.050,00 7.050,00 0

36349 1SP CR EXSS472 RIQUALIFICA ROTATORIA PANDINO E TRATTO FINO INTERSEZIONE SP.90 2.06.01.01 10.05.2 4A26 350.000,00 350.000,00 7914

36349 2

SP CR EXSS472 RIQUALIFICA ROTATORIA PANDINO E TRATTO FINO INTERSEZIONE SP.90- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO IN C/CAPITALE 2.06.01.01 10.05.2 4A26 50.000,00 50.000,00 7914

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 SPESE IN CONTO CAPITA LE - 2014 Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2014 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZ O.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI Cap.Coll.36350 1 SP 33 RIQUALIFICA ROTATORIA DI CICOGNOLO 2.06.01.01 10.05.2 4A27 350.000,00 350.000,00 7931

36350 2 SP 33 RIQUALIFICA ROTATORIA DI CICOGNOLO

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/CAPITALE 2.06.01.01 10.05.2 4A27 50.000,00 50.000,00 7931

36370 1

SPCR33 CONTRIBUTO ALLA PROVINC IA DI PARMA PER INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO I 2.06.01.07 10.05.2 4A23 300.000,00 300.000,00 7888

36370 2

SPCR33 CONTRIBUTO ALLA PROVINC IA DI PARMA PER INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO I- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/CAPITALE 2.06.01.07 10.05.2 4A23 1.500.000,00 1.500.000,00 7888

36371 1

LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA MEDIANTE RISAGOMATURA E CONSOLIDAMENTO DEL PIANO VIABILE DI TRATTI VARI DI STRADE EX STATALI 2.06.01.01 10.05.2 4A30 657.000,00 657.000,00 7934

36372 2

SPCREXSS498 SPCREXSS235 COMPLE TAMENTO DEL SISTEMA TANGENZIAL E DI SONCINO- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO IN C/CAPITALE 2.06.01.01 10.05.2 4A31 1.606.000,00 1.606.000,00 7942

36373 1SPCREXSS498 SPCREXSS235 COMPLE TAMENTO DEL SISTEMA TANGENZIAL E DI SONCINO 2.06.01.01 10.05.2 AA03 1.634.000,00 1.634.000,00 6

36381 1

LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA MEDIANTE RISAGOMATURA E CONSOLIDAMENTO DEL PIANO VIABILE DI TRATTI VARI DI STRADE EX STATALI 2.06.01.01 10.05.2 4A38 3.000.000,00 3.000.000,00 7967

36392 0

CONTRIBUTO RADDOPPIO TRATTA FERROVIARIA TRA LA STAZIONE DI CREMONA E CAVATIGOZZI DELLA LINEA CREMONA CODOGNO E CONSEGUENTE SPOSTAMENTO DELLO SCALO MERCI 2.05.01.07 10.01.2 AA03 1.000.000,00 1.000.000,00 6

36400 0CESSIONE DI TERRENO AGRICOLO SITO PRESSO LA STRADA SP.90 2.06.01.01 10.05.2 4118 100.000,00 100.000,00 7102

36401 0INTERVENTI STRAORDINARI SU INFRASTRUTTURE VIARIE 2.06.01.01 10.05.2 4118 90.000,00 90.000,00 7102

36427 0

SP. EX SS 415 PAULLESE AMMODERNAMENTO TRATTO CREMA-SPINO D ADDA- LOTTO N. 1 CREMA-DOVERA 2.06.01.01 10.05.2 4529 100.000,00 100.000,00 8029

36562 1INTERVENTI PUNTUALI MESSA IN SICUREZZA DI TRATTI STRADALI VIADOTTI PONTI ED INTERSEZIONI 2.06.01.01 10.05.2 4A24 448.000,00 448.000,00 7912

36563 1INTERVENTI PUNTUALI MESSA IN SICUREZZA DI TRATTI STRADALI VIADOTTI PONTI ED INTERSEZIONI 2.06.01.01 10.05.2 4A28 350.000,00 350.000,00 7932

117

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 SPESE IN CONTO CAPITA LE - 2014 Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2014 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZ O.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI Cap.Coll.

36563 2

INTERVENTI PUNTUALI MESSA IN SICUREZZA DI TRATTI STRADALI VIADOTTI PONTI ED INTERSEZIONI-FONDO PLURIENNALE VINCOLATO IN C/CAPITALE 2.06.01.01 10.05.2 4A28 50.000,00 50.000,00 7932

36729 1

SPCREXSS343 ASOLANA- GRONDA NORD INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IN COMUNE DI CASALMAGGIORE 2.06.01.01 10.05.2 4A29 1.000.000,00 1.000.000,00 7933

36816 1

ATTUAZIONE PROGRAMMA INVESTIME NTO PER PRODUZIONI AGROENERGET ICHE E PER IL CONTENIMENTO DEL CARICO DI AZOTO IN ZONE VULNE RABILI 2.09.01.07 16.01.2 4A19 1.500.000,00 1.500.000,00 7897

36816 2

ATTUAZIONE PROGRAMMA INVESTIME NTO PER PRODUZIONI AGROENERGET ICHE E PER IL CONTENIMENTO DEL CARICO DI AZOTO IN ZONE VULNE RABILI- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE 2.09.01.07 16.01.2 4A19 2.000.000,00 2.000.000,00 7897

36830 1CENTRI OPERATIVI STRADE MANUTENZIONE STRAORDINARIA 2.06.01.01 10.05.2 4A51 110.000,00 110.000,00 8004

37524 1

REALIZZAZIONE PERCORSI CIC LABILI PROVINCIALI IN BASE ALLA CONVENZIONESTIPULATA TRA LA PROVINCIA IL COMUNE DI BORDOLANO E LA STOGIT SPA QUALI COMPENSAZIONI AMBIENTALI NEI TERRITORI DIRETTAMENTE INTERESSATI DALLO STOCCAGGIO DEL GAS 2.06.01.01 10.05.2 AA03 500.000,00 500.000,00 6

37524 2

REALIZZAZIONE PERCORSI CIC LABILI PROVINCIALI IN BASE ALLA CONVENZIONESTIPULATA TRA LA PROVINCIA IL COMUNE DI BORDOLANO E LA STOGIT SPA QUALI COMPENSAZIONI AMBIENTALI . NEI TERRITORI DIRETT. INTER. STOCCAGGIO DEL GAS. FONDO PLURIENNALE C/CAPIT. VINCOL. 2.06.01.01 10.05.2 AA03 500.000,00 500.000,00 6

37526 1REALIZZAZIONE PERCORSI CIC LABILI TRA IL COMUNE DI CREMA E IL COMUNE DI OFFANENGO 2.06.01.01 10.05.2 4442 377.000,00 377.000,00 7331

37536 1ACQUISIZIONE BENI ED ATTREZZAT URE PER L ATTIVITA DELLA COLO NNA MOBILE PROVINCIALE 2.07.08.05 11.01.2 4364 30.150,00 30.150,00 7782

37582 1

EROGAZIONE CONTRIBUTI ALL AZIE NDE AGGIUDICATARIE DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO PER AC QUISTI NUOVI AUTOBUS 2.05.01.07 10.02.2 4333 644.657,16 644.657,16 7813

37587 1 MANUTENZIONE E RIPRISTINO BENI PORTUALI 2.05.01.01 10.03.2 3134 70.000,00 70.000,00 4250

37608 1FONDI PER L ATTUAZIONE DELLE P ROVVIDENZE INERENTI LE CALAMIT A NATURALI - 2.09.01.07 16.01.2 4A18 200.000,00 200.000,00 7894

37608 2

FONDI PER L ATTUAZIONE DELLE P ROVVIDENZE INERENTI LE CALAMIT A NATURALI- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE 2.09.01.07 16.01.2 4A18 200.000,00 200.000,00 7894

37610 1CONTRIBUTI AI CONSORZI PER DAN NI CAUSATI DA CALAMITA NATURA LI 2.09.01.07 16.01.2 4A18 200.000,00 200.000,00 7894

118

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 SPESE IN CONTO CAPITA LE - 2014 Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2014 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZ O.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI Cap.Coll.

37610 2

CONTRIBUTI AI CONSORZI PER DAN NI CAUSATI DA CALAMITA NATURA LI - FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE - 2.09.01.07 16.01.2 4A18 200.000,00 200.000,00 7894

37613 1SPESE PER MISURE ED INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE 2.07.02.01 09.06.2 4A20 152.000,00 152.000,00 7918

37613 2

SPESE PER MISURE ED INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE- FONDO PLURIENNALE C/CAPITALE VINCOLATO 2.07.02.01 09.06.2 4A20 90.000,00 90.000,00 7918

38172 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92 2.01.09.05 03.01.2 3156 45.000,00 45.000,00 4363

38173 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- PC PORTATILI 2.01.09.05 03.01.2 3156 10.000,00 10.000,00 4363

38174 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- PERIFERICHE 2.01.09.05 03.01.2 3156 2.000,00 2.000,00 4363

38175 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- SOFTWARE 2.01.09.05 03.01.2 3156 2.500,00 2.500,00 4363

38218 1SPESE PER INTERVENTI DI COMPEN SAZIONE FORESTALE 2.07.06.01 09.05.2 4530 50.000,00 50.000,00 8033

38218 2

SPESE PER INTERVENTI DI COMPEN SAZIONE FORESTALE- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE 2.07.06.01 09.05.2 4530 50.000,00 50.000,00 8033

38220 0INTERVENTI DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (AVANZO VINCOLATO PER INVESTIMENTI DA STOGIT) 2.07.06.01 09.05.2 AA03 40.000,00 40.000,00 6

23.481.107,16 160.000,00 3.779.000,00 137.300,00 18.459.807,16 945.000,00

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - SPESE IN CONTO C APITALE - 2015

Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2015 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI F.DO PLUR.VINC.Cap.Coll.

35400 1

COMPLESSO SCOLASTICO DI VIA PALESTRO CREMONA-LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI E ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE 2.02.01.01 04.02.2 4A39 300.000,00 300.000,00 0,00 7873

35401 1IMPIANTI FOTOVOLTAICI SU EDIFICI SCOLASTICI - SCUOLA CASEARIA DI PANDINO 2.02.01.01 04.02.2 4218 45.000,00 45.000,00 0,00 7388

35407 1

ITIS TORRIANI DI CREMONA LAVOR I DI MANUTENZIONE STRAORDINARI A E RIQUALIFICAZIONE DELLE ARE E ESTERNE 2.02.01.01 04.02.2 4A41 150.000,00 150.000,00 0,00 7875

35410 1

IIS ANGUISSOLA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORD INARIA ELIMINAZIONE VULNERABIL ITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTT URALI OPERE INTERNE E RIP.TETT 2.02.01.01 04.02.2 4A43 150.000,00 150.000,00 0,00 7877

35411 1

IIS ANGUISSOLA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORD INARIA ELIMINAZIONE VULNERABIL ITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTT URALI OPERE INTERNE E RIP.TETT 2.02.01.01 04.02.2 4444 400.000,00 400.000,00 0,00 7332

35411 2

IIS ANGUISSOLA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORD INARIA ELIMINAZIONE VULNERABIL ITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTT URALI OPERE INTERNE E RIP.TETTI FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/CAPITALE 2.02.01.01 04.02.2 4444 350.000,00 350.000,00 0,00 7332

35420 0 ACQUISTO COMPLESSO IMMOBILIARE SCOLASTICO 2.02.01.01 04.02.2 4114 635.000,00 635.000,00 7104

35429 1

LICEO CLASSICO E LICEO SCIENTIFICO D I CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ELIMINAZIONE VU LNERABILITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI- RIDUZIONE INDICE DI VULNERABILITA SISMICA 2.02.01.01 04.02.2 4219 65.000,00 65.000,00 0,00 7389

35430 1

LICEO CLASSICO E LICEO SCIENTIFICO D I CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ELIMINAZIONE VU LNERABILITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI-RIDUZIONE INDICE DI VULNERABILITA SISMICA 2.02.01.01 04.02.2 5A18 40.000,00 40.000,00 0,00 8231

35431 1

LICEO CLASSICO E LICEO SCIENTIFICO D I CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIFACIMENTO TETTI CON ELIMINAZIONE LASTRE DI ETERNIT 2.02.01.01 04.02.2 4220 300.000,00 300.000,00 0,00 7390

35432 1

ISTITUTO PACIOLI DI CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE 2.02.01.01 04.02.2 4A44 650.000,00 650.000,00 0,00 7879

35433 1

IIS GALILEI DI CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RISTRUTTURAZIONE DELLE OFFICINE 2.02.01.01 04.02.2 5A19 200.000,00 200.000,00 0,00 8232

35435 1

POLO SCOLASTICO DI CASALMAGGIORE LAVORI MANUTENZIONE STRAORD INARIA RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE RIPASSO TETTI. 2.02.01.01 04.02.2 4A46 250.000,00 250.000,00 0,00 7891

35439 1PALAZZO GHISALBERTI -CREMONA L AVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO 2 LOTTO 2.02.01.01 04.02.2 4A47 250.000,00 250.000,00 0,00 7986120

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - SPESE IN CONTO C APITALE - 2015

Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2015 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI F.DO PLUR.VINC.Cap.Coll.

35440 1

IPA SCUOLA CASEARIA DI PANDINO LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE 2.02.01.01 04.02.2 4A48 200.000,00 200.000,00 0,00 7909

35443 1ITC EINAUDI CREMONA- RISTRUTTURAZIONE EX ISTITUTO DOROTEE 2.02.01.01 04.02.2 4117 200.000,00 200.000,00 7109

35443 2

ITC EINAUDI CREMONA- RISTRUTTURAZIONE EX ISTITUTO DOROTEE- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/CAPITALE 2.02.01.01 04.02.2 4117 1.000.000,00 1.000.000,00 7109

35446 1

UNIVERSITA DI CREMONA DI VIA MILANO CONTRIBUTO PER SISTEMAZIONE IMPIANTO ELETTRICO AREE ESTERNE E PARCO 2.02.03.07 04.04.2 4101 50.000,00 50.000,00 7101

35447 1

UNIVERSITA STATALE DI MILANO SEDE DI CREMA VIA BRAMANTE FACOLTA DI INGEGNERIA INFORMATICA E AUTOMATICA CONTRIBUTO PER AMPLIAMENTO 2.02.03.07 04.04.2 4117 200.000,00 200.000,00 7109

35449 1

ACQUISIZIONE AREA DAL COMUNE D I CREMA PER EDILIZIA SCOLASTIC A PER 20 ANNI (DAL 2013 AL 203 2) 2.02.01.01 04.02.2 4101 55.000,00 55.000,00 7101

35451 1

LICEO ARTISTICO SEZIONE DI CREMONA- MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIDUZIONE INDICE DI VULNERABILITA SISMICA 2.02.01.01 04.02.2 4537 170.000,00 170.000,00 0,00 7392

35835 3 LAVORI ALLA DISCARICA DEL PORTO DI CREMONA 2.05.01.01 10.03.2 500.000,00 0,00 500.000,00 11

35836 1PORTO CREMONA -REALIZZAZIONE T ERMINAL INTERMODALE 2.05.01.01 10.03.2 4A22 2.000.000,00 2.000.000,00 0,00 7886

35837 1PORTO CREMONA -REALIZZAZIONE T ERMINAL INTERMODALE 2.05.01.01 10.03.2 4531 2.000.000,00 2.000.000,00 0,00 7906

36053 0ACQUISTO PUBBLICAZIONI PER BIB LIOTECHE PROFESSIONALE 2.03.01.05 05.02.2 1116 750,00 750,00 0,00 222

36262 3SP.CR EX SS 10 RIPRISTINO VIADOTTO CIRCONVALLAZIONE NORD DI PIADENA- III LOTTO 2.06.01.01 10.05.2 50.000,00 0,00 50.000,00 11

36291 0ACQUISIZIONE RISORSE INFORMATI CHE PROGETTO SIL 2.09.03.05 15.01.2 AE01 7.050,00 7.050,00 0,00 0

36349 3SP CR EXSS472 RIQUALIFICA ROTATORIA PANDINO E TRATTO FINO INTERSEZIONE SP.90 2.06.01.01 10.05.2 50.000,00 0,00 50.000,00 11

36350 3 SP 33 RIQUALIFICA ROTATORIA DI CICOGNOLO 2.06.01.01 10.05.2 50.000,00 0,00 50.000,00 11

36370 3

SPCR33 CONTRIBUTO ALLA PROVINC IA DI PARMA PER INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO I 2.06.01.07 10.05.2 1.000.000,00 0,00 1.000.000,00 11

36370 4

SPCR33 CONTRIBUTO ALLA PROVINC IA DI PARMA PER INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO I- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/CAPITALE 2.06.01.07 10.05.2 500.000,00 0,00 500.000,00 11

36372 3SPCREXSS498 SPCREXSS235 COMPLE TAMENTO DEL SISTEMA TANGENZIAL E DI SONCINO- 2.06.01.01 10.05.2 1.606.000,00 0,00 1.606.000,00 11

121

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - SPESE IN CONTO C APITALE - 2015

Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2015 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI F.DO PLUR.VINC.Cap.Coll.

36374 1

SPCR33 CONTRIBUTO ALLA PROVINC IA DI PARMA PER INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO 2 2.06.01.07 10.05.2 4A32 1.200.000,00 1.200.000,00 0,00 7943

36375 1CONTRIBUTO ALLA PROVINCIA DI MANTOVA PER PONTE FIUME OGLIO A CALVATONE 2.06.01.07 10.05.2 4A33 500.000,00 500.000,00 0,00 7962

36377 1INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DE LLE CONDIZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE 2.06.01.01 10.05.2 4A36 400.000,00 400.000,00 0,00 7965

36382 1SPCREXSS343 ASOLANA-GRONDA NORD DI CASALMAGGIORE 2.06.01.01 10.05.2 4532 1.000.000,00 1.000.000,00 0,00 8053

36382 2

SPCREXSS343 ASOLANA-GRONDA NORD - DI CASALMAGGIORE-FONDO PLURIENNALE VINCOLATO IN CONTO CAPITALE 2.06.01.01 10.05.2 4532 1.000.000,00 1.000.000,00 0,00 8053

36563 3INTERVENTI PUNTUALI MESSA IN SICUREZZA DI TRATTI STRADALI VIADOTTI PONTI ED INTERSEZIONI 2.06.01.01 10.05.2 50.000,00 0,00 50.000,00 11

36816 3

ATTUAZIONE PROGRAMMA INVESTIME NTO PER PRODUZIONI AGROENERGET ICHE E PER IL CONTENIMENTO DEL CARICO DI AZOTO IN ZONE VULNE RABILI 2.09.01.07 16.01.2 2.000.000,00 0,00 2.000.000,00 11

36830 1CENTRI OPERATIVI STRADE MANUTENZIONE STRAORDINARIA 2.06.01.01 10.05.2 4A51 100.000,00 100.000,00 0,00 8004

37524 3

REALIZZAZIONE PERCORSI CIC LABILI PROVINCIALI IN BASE ALLA CONVENZIONESTIPULATA TRA LA PROVINCIA IL COMUNE DI BORDOLANO E LA STOGIT SPA QUALI COMPENSAZIONI AMBIENTALI NEI TERRITORI DIRETTAMENTE INTERESSATI DALLO STOCCAGGIO DEL GAS 2.06.01.01 10.05.2 500.000,00 0,00 500.000,00 11

37588 1 MANUTENZIONE E RIPRISTINO BENI PORTUALI 2.05.01.01 10.03.2 3134 70.000,00 70.000,00 0,00 4250

37608 3FONDI PER L ATTUAZIONE DELLE P ROVVIDENZE INERENTI LE CALAMIT A NATURALI - 2.09.01.07 16.01.2 200.000,00 0,00 200.000,00 11

37610 3CONTRIBUTI AI CONSORZI PER DAN NI CAUSATI DA CALAMITA NATURA LI 2.09.01.07 16.01.2 200.000,00 0,00 200.000,00 11

37613 3SPESE PER MISURE ED INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE 2.07.02.01 09.06.2 90.000,00 0,00 90.000,00 11

38172 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92 2.01.09.05 03.01.2 3156 45.000,00 45.000,00 0,00 4363

38173 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- PC PORTATILI 2.01.09.05 03.01.2 3156 10.000,00 10.000,00 0,00 4363

38174 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- PERIFERICHE 2.01.09.05 03.01.2 3156 2.000,00 2.000,00 0,00 4363

38175 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- SOFTWARE 2.01.09.05 03.01.2 3156 2.500,00 2.500,00 0,00 4363122

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - SPESE IN CONTO C APITALE - 2015

Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2015 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI F.DO PLUR.VINC.Cap.Coll.

38218 3SPESE PER INTERVENTI DI COMPEN SAZIONE FORESTALE 2.07.06.01 09.05.2 50.000,00 0,00 50.000,00 11

20.843.300,00 240.000,00 0,00 137.300,00 11.480.000,00 2.140.000,00 6.846.000,00

123

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - SPESA IN CONTO C APITALE - 2016

Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2016 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI F.DO PLUR.VINC.Cap.Coll.

35400 1

COMPLESSO SCOLASTICO DI VIA PALESTRO CREMONA-LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI E ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE 2.02.01.01 04.02.2 4A39 300.000,00 300.000,00 0,00 7873

35402 1

APC DI CREMONA LAVORI DI ADEGU AMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI E INFORTU NI ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHI TETTONICHE 2.02.01.01 04.02.2 4A40 100.000,00 100.000,00 0,00 7874

35402 2

APC DI CREMONA LAVORI DI ADEGU AMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI E INFORTU NI ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHI TETTONICHE. FONDO PLURIENNALE VINCOLATO CONTO CAPITALE 2.02.01.01 04.02.2 4A40 1.400.000,00 1.400.000,00 0,00 7874

35408 1

IIS TORRIANI DI CREMONA LAVOR I DI MANUTENZIONE STRAORDINARI A E RIQUALIFICAZIONE DELLE ARE E ESTERNE 2.02.01.01 04.02.2 4A42 100.000,00 100.000,00 0,00 7876

35408 2

IIS TORRIANI DI CREMONA LAVOR I DI MANUTENZIONE STRAORDINARI A E RIQUALIFICAZIONE DELLE ARE E ESTERNE FONDO PLURIENNALE VINCOLATO CONTO CAPITALE 2.02.01.01 04.02.2 4A42 900.000,00 900.000,00 0,00 7876

35409 1

PALAZZO STANGA TRECCO -CREMONA- LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE -RESTAURO EX APPARTAMENTO SERVIZI IGIENICI E ALTRE OPERE DI RIQUALIFICAZIONE 2.01.06.01 01.06.2 4534 100.000,00 100.000,00 0,00 8024

35409 2

PALAZZO STANGA TRECCO -CREMONA- LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE -RESTAURO EX APPARTAMENTO SERVIZI IGIENICI E ALTRE OPERE DI RIQUALIFICAZIONE. FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/ CAPITALE 2.01.06.01 01.06.2 4534 600.000,00 600.000,00 0,00 8024

35410 1

IIS ANGUISSOLA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORD INARIA ELIMINAZIONE VULNERABIL ITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTT URALI OPERE INTERNE E RIP.TETT 2.02.01.01 04.02.2 4A43 300.000,00 300.000,00 0,00 7877

35411 3

IIS ANGUISSOLA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORD INARIA ELIMINAZIONE VULNERABIL ITA ELEMENTI ANCHE NON STRUTT URALI OPERE INTERNE E RIP.TETTI 2.02.01.01 04.02.2 350.000,00 0,00 350000 11

35420 0 ACQUISTO COMPLESSO IMMOBILIARE SCOLASTICO 2.02.01.01 04.02.2 4114 635.000,00 635.000,00 7104

35431 1

LICEO CLASSICO E LICEO SCIENTIFICO D I CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA RIFACIMENTO TETTI CON ELIMINAZIONE LASTRE DI ETERNIT 2.02.01.01 04.02.2 4220 300.000,00 300.000,00 0,00 7390

35432 1

ISTITUTO PACIOLI DI CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE 2.02.01.01 04.02.2 4A44 150.000,00 150.000,00 0,00 7879

124

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - SPESA IN CONTO C APITALE - 2016

Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2016 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI F.DO PLUR.VINC.Cap.Coll.

35432 2

ISTITUTO PACIOLI DI CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ADEGUAMENTO NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/CAPITALE 2.02.01.01 04.02.2 4A44 500.000,00 500.000,00 0,00 7879

35433 1

IIS GALILEI DI CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RISTRUTTURAZIONE DELLE OFFICINE 2.02.01.01 04.02.2 5A19 300.000,00 300.000,00 0,00 8232

35434 1

IIS GALILEI DI CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RISTRUTTURAZIONE DELLE OFFICINE 2.02.01.01 04.02.2 4A45 100.000,00 100.000,00 0,00 7880

35434 2

IIS GALILEI DI CREMA LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RISTRUTTURAZIONE DELLE OFFICINE- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO IN C/CAPITALE 2.02.01.01 04.02.2 4A45 400.000,00 400.000,00 0,00 7880

35435 1

POLO SCOLASTICO DI CASALMAGGIORE LAVORI MANUTENZIONE STRAORD INARIA RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE RIPASSO TETTI. 2.02.01.01 04.02.2 4A46 250.000,00 250.000,00 0,00 7891

35440 1

IPA SCUOLA CASEARIA DI PANDINO LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA PREVENZIONE INCENDI INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE 2.02.01.01 04.02.2 4A48 200.000,00 200.000,00 0,00 7909

35441 1LICEO ARTISTICO E ISTITUTO SRAFFA DI CREMA COSTRUZIONE AMPLIAMENTO IN VIA PIACENZA 2.02.01.01 04.02.2 4A49 100.000,00 100.000,00 0,00 7983

35441 2

LICEO ARTISTICO E ISTITUTO SRAFFA DI CREMA COSTRUZIONE AMPLIAMENTO IN VIA PIACENZA- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/CAPITALE 2.02.01.01 04.02.2 4A49 3.400.000,00 3.400.000,00 0,00 7983

35443 3ITC EINAUDI CREMONA- RISTRUTTURAZIONE EX ISTITUTO DOROTEE 2.02.01.01 04.02.2 1.000.000,00 0,00 1000000 11

35444 1ITC EINAUDI CREMONA- RISTRUTTURAZIONE EX ISTITUTO DOROTEE 2.02.01.01 04.02.2 4117 50.000,00 50.000,00 7109

35444 2

ITC EINAUDI CREMONA- RISTRUTTURAZIONE EX ISTITUTO DOROTEE- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO C/CAPITALE 2.02.01.01 04.02.2 4117 350.000,00 350.000,00 7109

35446 1

UNIVERSITA DI CREMONA DI VIA MILANO CONTRIBUTO PER SISTEMAZIONE IMPIANTO ELETTRICO AREE ESTERNE E PARCO 2.02.03.07 04.04.2 4101 50.000,00 50.000,00 7101

35449 1

ACQUISIZIONE AREA DAL COMUNE D I CREMA PER EDILIZIA SCOLASTIC A PER 20 ANNI (DAL 2013 AL 203 2) 2.02.01.01 04.02.2 4101 55.000,00 55.000,00 7101

35836 1PORTO CREMONA -REALIZZAZIONE T ERMINAL INTERMODALE 2.05.01.01 10.03.2 4A22 8.089.300,00 8.089.300,00 0,00 7886

35837 1PORTO CREMONA -REALIZZAZIONE T ERMINAL INTERMODALE 2.05.01.01 10.03.2 4531 2.560.700,00 2.560.700,00 0,00 7906

36053 0ACQUISTO PUBBLICAZIONI PER BIB LIOTECHE PROFESSIONALE 2.03.01.05 05.02.2 1116 750,00 750,00 0,00 222

36269 1

TRASFERIMENTO AL COMUNE DI CAP ERGNANICA LAVORI SP.62 ALLARGA MENTO CAPERGNANICA SP.17 2.06.01.07 10.05.2 4117 650.000,00 650.000,00 7109

36291 0ACQUISIZIONE RISORSE INFORMATI CHE PROGETTO SIL 2.09.03.05 15.01.2 AE01 7.050,00 7.050,00 0,00 0125

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - SPESA IN CONTO C APITALE - 2016

Cap. Art. Descrizione Cod.mecc. Armon. Vinc. STANZ.2016 MUTUI AVANZO.AMM. AVANZO.EC. CONTRIBUTI ALIENAZIONI F.DO PLUR.VINC.Cap.Coll.

36370 5

SPCR33 CONTRIBUTO ALLA PROVINC IA DI PARMA PER INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO I 2.06.01.07 10.05.2 500.000,00 0,00 500000 11

36374 1

SPCR33 CONTRIBUTO ALLA PROVINC IA DI PARMA PER INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL PONTE SUL FIUME PO IN LOCALITA A SAN DANIELE PO (CR) E ROCCABIANCA (PR) LOTTO 2 2.06.01.07 10.05.2 4A32 2.000.000,00 2.000.000,00 0,00 7943

36376 1SP.4 RIVOLTANA RISANAMENTO CONSERVATIVO PONTE FIUME ADDA A RICOLTA D ADDA 2.06.01.01 10.05.2 4A35 1.500.000,00 1.500.000,00 0,00 7963

36377 1INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DE LLE CONDIZIONI DI SICUREZZA SULLE STRADE 2.06.01.01 10.05.2 4A36 400.000,00 400.000,00 0,00 7965

36379 1SPCREXSS343 ASOLANA-GRONDA NORD DI CASALMAGGIORE 2.06.01.01 10.05.2 4533 1.000.000,00 1.000.000,00 0,00 8054

36379 2

SPCREXSS343 ASOLANA-GRONDA NORD DI CASALMAGGIORE- FONDO PLURIENNALE VINCOLATO IN CONTO CAPITALE 2.06.01.01 10.05.2 4533 14.000.000,00 14.000.000,00 0,00 8054

36380 1EXSS472 RIQUALIFICA TRATTO FINO INTERSEZ IONE SP.90 2.06.01.01 10.05.2 4A37 9.600.000,00 9.600.000,00 0,00 7966

36382 3SPCREXSS343 ASOLANA-GRONDA NORD DI CASALMAGGIORE 2.06.01.01 10.05.2 1.000.000,00 0,00 1000000 11

37589 1 MANUTENZIONE E RIPRISTINO BENI PORTUALI 2.05.01.01 10.03.2 3134 70.000,00 70.000,00 0,00 4250

38172 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92 2.01.09.05 03.01.2 3156 45.000,00 45.000,00 0,00 4363

38173 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- PC PORTATILI 2.01.09.05 03.01.2 3156 10.000,00 10.000,00 0,00 4363

38174 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- PERIFERICHE 2.01.09.05 03.01.2 3156 2.000,00 2.000,00 0,00 4363

38175 0

ACQUISTO ATTREZZATURE A SERVIZIO DELLA POLIZIA LOCAL E FINANZIATO CON SANZIONI STRADA LI LETT.B)ART.208 D.LGS 285/92- SOFTWARE 2.01.09.05 03.01.2 3156 2.500,00 2.500,00 0,00 4363

53.427.300,00 300.000,00 0,00 137.300,00 48.350.000,00 1.790.000,00 2.850.000,00

126

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2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

Interventi vari di messa in sicurezza di tratte stradali,viadotti e ponti

448.000 448.000

Interventi puntuali di messa in sicurezza intersezioni 400.000 400.000Rinnovo manti stradali 3.657.000 3.657.000PNSS- Interventi di miglioramento condizioni di sicurezza 400.000 400.000TOTALE 4.505.000 400.000 400.000 4.505.000

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

0 0S.P.33 riqualifica rotatoria Cicognolo

400.000 400.000Realizzazione percorsi ciclabili in base alla convenzione stipulata tra la Provincia, il Comune di Bordolano e la STOGIT spa quali compensazioni ambientali nei territori direttamente interessati dallo stoccaggio del gas

1.000.000 0 0 1.000.000

TOTALE 1.400.000 0 0 1.400.000

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

SP 4 Rivoltana - risanamento conservativo ponte fiume Adda a Rivolta d'Adda 1.500.000 1.500.000S.P.CR ex SS.472 riqualifica rotatoria Pandino e tratto fino intersezione S.P.90 0 9.600.000 9.600.000Ex SS 472 riqualifica rotatoria Pandino 400.000 0 400.000S.P.Cr ex SS.498 -ss.235 completamento raccordo sud Soncino (costo opera € 4.040.000)

3.240.000 0

già nell'elenco anni precedenti (di cui €

800.000 già versati da R.L.)

SP 62 Allargamento Capergnanica SP 17- trasferimento al Comune di Capergnanica 650.000Pista ciclabile fra Crema e Offanengo 377.000 377.000Interventi straord.su infrastrutture viarie 90.000SP ex SS 415 Paullese -ammodernamento tratto Crema Spino d'Adda lotto I 100.000Cessione terreno agricolo sito presso la SP 90 100.000TOTALE 4.307.000 0 11.750.000 11.877.000

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

Ex SS 10-Ripristino viadotto circonvallazione nord Piadena - 3° lotto 950.000 950.000S.P. CR SS343 Asolana-gronda nord Casalmaggiore 1.000.000 2.000.000 15.000.000 18.000.000Trasferimento Provincia di Mn ponte fiume Oglio-Calvatone 0 500.000Trasf.provincia di Parma I lotto -ponte fiume Po a San Daniele 1.800.000

VIABILITA'INTERO TERRITORIO PROVINCIALE

PIANO DELLE OO.PP. 2014-2016

ZONA CREMONESE

ZONA CREMASCA

ZONA CASALASCA

127

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Trasf.provincia di Parma II lotto -ponte fiume Po a San Daniele 3.200.000TOTALE 3.750.000 5.700.000 15.000.000 18.950.000

TOTALE GENERALE VIABILITA' 13.962.000 6.100.000 27.150.000 36.732.000

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

Scuole prov.li-lavoro di adeguamento normativo e rinnovo luci di emergenza 20.000Scuole prov.li-lavori di sostituzione e rinnovo di serramenti interni ed esterni e dei maniglioni antipanico 50.000Scuole prov.li-lavori di manutenzione straordinaria 50.000TOTALE 120.000 0 0 0

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

Stanga Palazzo Ghisalberti adeguam.norm.II lotto 250.000 250.000itc einaudi cr acquisto nuova sede ex istituto Suore Dorotee e ristrutturazione 635.000 635.000 635.000Palazzo Stanga Trecco - lavori straordinaria manutenzione: restauro ex appartamento Preside, servizi igienici e altre opere di riqualificazione

700.000

già nell'elenco anni precedenti

Compl.scolastico di Via Palestro - lavori di adeguamento alle norme di sicurezza,prevenz.incendi e infortuni ed eliminaz.barriere architettoniche III lotto 600.000 600.000

APC CR- sicurezza prevenzione incendieliminazione barriere architett. 1.500.000 1.500.000Itc Einaudi - ristrutturazione

1.200.000 400.000 1.600.000Ist.Anguissola- manut.straordinaria: eliminazione vulnerabilità elementi anche non strutturali -opere interne e ripasso tetti 1.200.000 1.200.000IIS Torriani CR- lavori di straordin.manutenzione e riqualificazione aree esterne

150.000 1.000.000 1.150.000TOTALE 635.000 4.035.000 4.235.000 6.300.000

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

Ist.Pacioli Crema-lavori adeguamentonorme sicurezza manutenzione straordinaria ed eliminaz.barriere architettoniche 650.000 650.000 1.300.000Liceo classico e scient.Crema-lavori dimanut.straordinaria: eliminaz.vulnerabilità elementi anche non strutturali e rifacim.tetti con eliminazione lastre eternit

460.000 460.000Licei classico e scient.di Crema - lavori di manut.straordinaria : rifacimento tetti con eliminazione lastre di eternit

600.000 600.000

ZONA CREMASCA

EDILIZIA SCOLASTICA

INTERO TERRITORIO PROVINCIALE

ZONA CREMONESE

128

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IIS Galilei di Crema --lavori di manut.straordin.e ristrutturazione delle officine 500.000 500.000 1.000.000

Caseificio di Pandino - manutenzione straordinaria tetti- impianto fotovoltaico 45.000

IPA Scuola casearia di Pandino -adeguamento norme sicurezza e eliminazione barriere architettoniche 200.000 200.000 400.000Liceo Artistico di Crema-costruzione ampliamento per biennio 3.500.000

già nell'elenco anni precedenti

Liceo Racchetti di Crema- trasferimento al Comune di Crema per acquisto area-realizz.della nuova sede 55.000 55.000 55.000

Liceo Classico, linguisto delle scienze umane Racchetti di Crema- nuova sede in via Piacenza -contratto di disponibilità 9.099.480 9.099.480

Università di Cremona via Milano - contributo per sistemazione impianto elettrico aree esterne e parco 50.000 50.000 50.000

Università statale di Milano sede di Crema- via Bramante - facoltà ingegneria informatica e automatica -contributo per ampliamento 200.000TOTALE 9.664.480 2.300.000 4.955.000 12.859.480

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

Polo scolastico Romani di Casalmaggiore - Lavori di manutenzione straordinaria: riqualificazione cortile, ripasso tetti, rifacim.tetto in eternit della palestra 500.000 500.000

TOTALE GENERALE EDILIZIA SCOLASTICA 10.419.480 6.835.000 9.190.000 19.659.480

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

Centri operativi strade- maut. Stradord.

110.000 100.000 0 110.000TOTALE GENERALE EDILIZIA PUBBLICA

110.000 100.000 0 110.000

2014 2015 2016 INSERITO NEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OO.PP.2014- 2016 ADOTTATO CON DGP N.260 del 15/10/13

MITIGAZIONI AMBIENTALI 40.000MOBILITA' SU ROTAIARaddoppio tratta ferroviaria tra la Stazione di Cremona e Cavatigozzi della Linea Crema-Codogno e conseguente spostamento dello scalo merci- trasferimento 1.000.000PORTO DI CREMONAPorto di Cremona- realizzazione di un nuovo terminal intermodale 14.750.000 14.750.000Manutenzione e ripristino beni portuali 70.000Lavori alla discarica del Porto 1.500.000TOTALE GENERALE ALTRI INTERVENTI 17.360.000 0 0 14.750.000

TOTALE VIABILITA' 13.962.000 6.100.000 27.150.000 36.732.000TOTALE EDILIZIA SCOLASTICA 10.419.480 6.835.000 9.190.000 19.659.480

EDILIZIA PUBBLICA

ALTRI INTERVENTI

ZONA CASALASCA

129

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TOTALE ALTRA EDILIZIA PUBBLICA 110.000 100.000 0 110.000TOTALE ALTRI INTERVENTI 17.360.000 0 0 14.750.000

TOTALE 41.851.480 13.035.000 36.340.000 71.251.480

TOTALE GENERALE 91.226.480 (di cui € 71.251.480 inseriti nel piano oo.pp.)

130

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2.2.2 I programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi

Importo (Euro)

Descrizione (oggetto

dell’opera)

Codice funzione

e servizio

Anno di

Imp. fondi

totale già liquidato

Fonti di finanziamento (descrizione

estremi)

Stato di attuazione

S.P. CR ex S.S. n. 498 “Soncinese” – Completamento tangenziale di

Soncino

06-01 2011 4.040.000 40.623,33 Contributo regionale

€.2.406.000

Provincia di Cremona

€.1.634.000 (alienazioni e

avanzo amministrazione)

in corso approvazione

progetto esecutivo e acquisizione

aree

4° E 5° PROGRAMMA DI

ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE -

Interventi puntuali finalizzati alla

messa in sicurezza dell'intersezione tra la S.P. ex S.S. n°

415 e la S.P. n° 22 ed al contenimento

delle fuoriuscite lungo la S.P. ex S.S. n° 472 e la S.P. n°

33. LOTTO I: SP CR

EX SS 415 Paullese - Messa in sicurezza

dell’intersezione con la SP 22 in

Comune di Castelleone. LOTTO II:

Interventi puntuali finalizzati al

contenimento delle fuoriuscite lungo la S.P. ex S.S. n° 472

e la S.P. n° 33.

06-01 2012

2012

500.000

300.000

11.533,12

0

Contributo regionale

€ 400.000

Provincia di Cremona

€ 400.000

in corso approvazione

progetto esecutivo e acquisizione

aree

in corso esecuzione e

collaudo lavori

131

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Ex Caserma Goito – Lavori di

ristrutturazione del complesso

monastico di Santa Monica destinato a sede università di

Pavia

I lotto – I stralcio

02-03 2005 2.939.380 1.464.819,62

Terminato il 31/10/2013

Lavori di ristrutturazione del complesso monastico di

Santa Monica:

Contributo Fondazione Cariplo €

2.420.000,00

Contributo Università di

Pavia € 85.000,00

Mutuo Cassa DD.PP. €

434.380,00

Risolto il contratto con la ditta Redilcom

per gravi inadempienze contrattuali e

liberata l’area di cantiere.

Approvata, dal comune di

Cremona, la variante al

piano attuativo che consente

anche la destinazione ad uffici non solo

pubblici. Redatto,

approvato, appaltato e concluso il progetto

esecutivo di ristrutturazione e restauro ad

uso uffici di una parte dell'ex complesso

monastico (ala chiostro) con

esclusione della fornitura e posa dei serramenti in ferro e legno e dell'ascensore compresi nel

secondo stralcio funzionale.

Ex Caserma Goito – Lavori di

ristrutturazione del complesso

monastico di Santa Monica destinato a sede università di

Pavia

I lotto – II stralcio

Opere da fabbro

01-05 2013 164.219,18

0,00 Mutuo Cassa DD.PP. €

164.219,18

Terminati i lavori del primo stralcio descritti

al punto precedente, sono ora in

corso i lavori del secondo

stralcio funzionale che prevedono la

fornitura e posa dei serramenti

132

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Opere da falegname

Opere da ascensorista

(51.053,88)

(43.150,75)

(41.514,00)

in ferro e legno nonché la

fornitura e posa dell'ascensore.

Si prevede che i lavori relativi alle suddette

opere, affidati a tre differenti

ditte specializzate,

potranno essere conclusi entro il corrente anno o,

al più tardi, entro il mese di gennaio 2014.

S.P. CR ex S.S. n. 498 “Soncinese” – Completamento tangenziale di

Soncino

06-01 2011 4.040.000 40.623,33 Contributo regionale

€.2.406.000

Provincia di Cremona

€.1.634.000 (alienazioni e

avanzo amministrazione)

in corso approvazione

progetto esecutivo e

acquisizione aree

4° E 5° PROGRAMMA DI

ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE -

Interventi puntuali finalizzati alla

messa in sicurezza dell'intersezione tra la S.P. ex S.S. n°

415 e la S.P. n° 22 ed al contenimento

delle fuoriuscite lungo la S.P. ex S.S. n° 472 e la S.P. n°

33. LOTTO I: SP CR

EX SS 415 Paullese - Messa in sicurezza

dell’intersezione

06-01 2012

2012

500.000

300.000

11.533,12

0

Contributo regionale

€ 400.000

Provincia di Cremona

€ 400.000

in corso approvazione

progetto esecutivo e

acquisizione aree

in corso esecuzione e

collaudo lavori

133

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con la SP 22 in Comune di Castelleone. LOTTO II:

Interventi puntuali finalizzati al

contenimento delle fuoriuscite lungo la S.P. ex S.S. n° 472 e

la S.P. n° 33.

Ex Caserma Goito – Lavori di

ristrutturazione del complesso

monastico di Santa Monica destinato a sede università di

Pavia

I lotto – I stralcio

02-03 2005 2.939.380 1.464.819,62

Terminato il 31/10/2013

Lavori di ristrutturazione del

complesso monastico di Santa

Monica:

Contributo Fondazione Cariplo €

2.420.000,00

Contributo Università di

Pavia € 85.000,00

Mutuo Cassa DD.PP. €

434.380,00

Risolto il contratto con la ditta Redilcom

per gravi inadempienze contrattuali e

liberata l’area di cantiere.

Approvata, dal comune di

Cremona, la variante al piano

attuativo che consente anche la destinazione ad uffici non solo pubblici.

Redatto, approvato, appaltato e concluso il progetto

esecutivo di ristrutturazione e restauro ad uso

uffici di una parte dell'ex complesso

monastico (ala chiostro) con

esclusione della fornitura e posa dei serramenti in ferro e legno e dell'ascensore compresi nel

secondo stralcio funzionale.

Ex Caserma Goito – Lavori di

ristrutturazione del complesso

01-05 2013 164.219,18

0,00 Mutuo Cassa DD.PP. €

164.219,18

Terminati i lavori del primo stralcio descritti

al punto

134

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monastico di Santa Monica destinato a sede università di

Pavia

I lotto – II stralcio

Opere da fabbro

Opere da falegname

Opere da ascensorista

(51.053,88)

(43.150,75)

(41.514,00)

precedente, sono ora in corso i

lavori del secondo stralcio funzionale che prevedono la

fornitura e posa dei serramenti in

ferro e legno nonché la

fornitura e posa dell'ascensore.

Si prevede che i lavori relativi alle suddette

opere, affidati a tre differenti

ditte specializzate,

potranno essere conclusi entro il corrente anno o, al più tardi, entro

il mese di gennaio 2014.

S.P.CRexS.S:n.415 “Paullese” - Lotto n.

2 “Realizzazione tronco Dovera-Spino d'Adda comprese le mitigazioni

dell’intera tratta”

51500000 Contributo regionale

€.48.401.000,00

Provincia di Cremona

€.3.099.000,00

In corso di esecuzione le

opere con ultimazione

prevista entro il primo semestre

2015

135

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2.2.3 I tributi e le tariffe dei servizi pubblici Nel mese di ottobre 2013 sono state determinate dalla Giunta le aliquote e le tariffe dei tributi e dei canoni di competenza provinciale, nonchè gli oneri di istruttoria e le spese di accertamento e notificazione per l’anno 2014: TRIBUTI RCAuto: DGP n. 263 del 15/10/2013 IPT: DGP n. 265 del 15/10/2013 TEFA: DGP n. 262 del 15/10/2013 TOSAP: DGP n. 261 del 15/10/2013 TARIFFE e ONERI DI ISTRUTTORIA TARIFFE previste dal Codice della Strada: DGP n. 264 del 15/10/2013 Oneri di Istruttoria Settore Patrimonio e Provveditorato: DGP n. 271 del 15/10/2013 Oneri di istruttoria Settore Strategie per lo Sviluppo e Turismo: DGP n. 278 del 15/10/2013 Oneri di istruttoria Settore Agricoltura e Ambiente: DGP n. 277 del 15/10/2013 Oneri di istruttoria Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti: DGP n. 272 del 15/10/2013.

E’ stato altresì determinato l’ammontare delle spese relative all’accertamento, procedimento e notificazione da richiedere ai destinatari delle sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada, nonché ai destinatari delle sanzioni di cui all'art. 14 della L. 689/1981 e di ordinanze di cui all'art. 18 della L. 689/1981.

136

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2.2.4 La spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riguardo alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio

Relativamente alle spese correnti continua la costante attività di controllo; nel 2014 viene mantenuto e si perfezionerà un sistema di contabilità analitica, avviato nel 2012, che tiene sotto esame i costi fissi, imputati per servizio (luce, acqua, riscaldamento e telefono, canoni) al fine di una loro razionalizzazione. Si è cercato anche nel 2014, pur nella scarsità di risorse disponibili, di confermare e/o ripristinare le medesime possibilità di spesa del 2013 al fine di soddisfare richieste reali che se non esaudite creerebbero un detrimento del servizio pubblico. Vengono mantenuti gli stanziamenti per interventi nell'ambito del funzionamento e della sicurezza degli edifici scolastici e quelli relativi alla sicurezza stradale. Vengono mantenute le appostazioni per gli interventi nel campo universitario, della cultura, nonchè delle quote di partecipazione ad associazione ed enti vari.

137

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE Pag.1

Provincia di Cremona SPESE CORRENTI ESERCIZIO: 2014c.f. : 00291650190

INTERVENTI CORRENTI

PersonaleAcquisto di benidi consumo e/odi materie prime

Prestazioni diservizi

Utilizzo di benidi terzi

TrasferimentiInteressi passivie oneri finanziari

diversiImposte e tasse

Oneristraordinari

della gestionecorrente

Ammortamentidi esercizio

Fondosvalutazione

creditiFondo di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

FUNZIONE 1 - FUNZIONI GENERALI DIAMMINISTRAZIONE, DI GESTIONE E DICONTROLLO

SERVIZIO 1 - ORGANI ISTITUZIONALI,PARTECIPAZIONE EDECENTRAMENTO

165.288,79 2.000,00 445.850,00 0,00 0,00 0,00 30.825,34 0,00 0,00 0,00 0,00 643.964,13

SERVIZIO 2 - SEGRETERIA GENERALE,PERSONALE E ORGANIZZAZIONE

2.405.350,26 0,00 139.120,00 0,00 24.769,39 0,00 158.512,25 0,00 0,00 0,00 0,00 2.727.751,90

SERVIZIO 3 - GESTIONE ECONOMICA,FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE,PROVVEDITORATO E CONTROLLO DIGESTIONE

895.990,99 64.500,00 950.680,00 821.229,96 0,00 0,00 252.512,75 10.000,00 0,00 0,00 0,00 2.994.913,70

SERVIZIO 5 - GESTIONE DEI BENIDEMANIALI E PATRIMONIALII

0,00 0,00 0,00 643.588,17 650,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 644.238,17

SERVIZIO 6 - UFFICIO TECNICO 222.629,78 0,00 163.100,00 386.789,84 0,00 168.299,00 14.973,97 0,00 0,00 0,00 0,00 955.792,59

SERVIZIO 7 - SERVIZIO STATISTICO 28.049,55 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.873,10 0,00 0,00 0,00 0,00 29.922,65

SERVIZIO 8 - SERVIZI DI ASSISTENZATECNICO AMMINISTRATIVA AGLI ENTILOCAI DELLA PROVINCIA

42.108,84 0,00 237.540,00 0,00 0,00 0,00 2.891,16 0,00 0,00 0,00 0,00 282.540,00

SERVIZIO 9 - ALTRI SERVIZI GENERALI 1.911.516,52 24.400,00 484.600,00 0,00 0,00 9.277,00 113.734,87 200,00 0,00 375.727,63 276.000,00 3.195.456,02

TOTALE FUNZIONE 1 5.670.934,73 90.900,00 2.420.890,00 1.851.607,97 25.419,39 177.576,00 575.323,44 10.200,00 0,00 375.727,63 276.000,00 11.474.579,16

FUNZIONE 2 - FUNZIONI DI ISTRUZIONEPUBBLICA

SERVIZIO 1 - ISTITUTI DI ISTRUZIONESECONDARIA

511.814,84 0,00 2.778.200,00 1.799.091,84 166.329,74 947.172,00 9.563,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6.212.171,42

SERVIZIO 3 - FORMAZIONEPROFESSIONALE ED ALTRI SERVIZIINERENTI L`ISTRUZIONE

239.147,61 0,00 33.440,00 0,00 2.114.118,08 103.563,00 38.706,93 0,00 0,00 0,00 0,00 2.528.975,62

TOTALE FUNZIONE 2 750.962,45 0,00 2.811.640,00 1.799.091,84 2.280.447,82 1.050.735,00 48.269,93 0,00 0,00 0,00 0,00 8.741.147,04

FUNZIONE 3 - FUNZIONI RELATIVEALLA CULTURA ED AI BENI CULTURALI

SERVIZIO 1 - BIBLIOTECHE, MUSEI, EPANINOTECHE

0,00 10.500,00 282.580,00 500,00 5.300,00 0,00 1.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 299.880,00

SERVIZIO 2 - VALORIZZAZIONE DIBENI DI INTERESSE STORICO,ARTISTICO, E ALTRE ATTIVITA`CLUTURALI

253.297,34 0,00 13.080,00 0,00 143.800,00 0,00 16.916,10 0,00 0,00 0,00 0,00 427.093,44

TOTALE FUNZIONE 3 253.297,34 10.500,00 295.660,00 500,00 149.100,00 0,00 17.916,10 0,00 0,00 0,00 0,00 726.973,44

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE Pag.2

Provincia di Cremona SPESE CORRENTI ESERCIZIO: 2014c.f. : 00291650190

INTERVENTI CORRENTI

PersonaleAcquisto di benidi consumo e/odi materie prime

Prestazioni diservizi

Utilizzo di benidi terzi

TrasferimentiInteressi passivie oneri finanziari

diversiImposte e tasse

Oneristraordinari

della gestionecorrente

Ammortamentidi esercizio

Fondosvalutazione

creditiFondo di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

FUNZIONE 4 - FUNZIONI NEL SETTORETURISTICO, SPORTIVO E RICREATIVO

SERVIZIO 1 - TURISMO 264.320,50 6.000,00 127.930,00 9.000,00 47.000,00 0,00 15.758,42 0,00 0,00 0,00 0,00 470.008,92

SERVIZIO 2 - SPORT E TEMPO LIBERO 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE FUNZIONE 4 264.320,50 6.000,00 127.930,00 9.000,00 47.000,00 0,00 15.758,42 0,00 0,00 0,00 0,00 470.008,92

FUNZIONE 5 - FUNZIONI NEL CAMPODEI TRASPORTI

SERVIZIO 1 - TRASPORTI PUBBLICILOCALI

447.280,28 24.006,50 14.796.629,05 0,00 576.526,45 0,00 29.144,36 0,00 0,00 0,00 0,00 15.873.586,64

TOTALE FUNZIONE 5 447.280,28 24.006,50 14.796.629,05 0,00 576.526,45 0,00 29.144,36 0,00 0,00 0,00 0,00 15.873.586,64

FUNZIONE 6 - FUNZIONI RIGUARDANTILA GESTIONE DEL TERRITORIO

SERVIZIO 1 - VIABILITA` 3.503.440,58 375.000,00 1.244.320,00 111.437,50 0,00 2.238.147,00 239.690,27 0,00 0,00 0,00 0,00 7.712.035,35

SERVIZIO 2 - URBANISTICA EPROGRAMMAZIONE TERRITORIALE

298.012,76 0,00 25.000,00 0,00 0,00 0,00 19.941,93 0,00 0,00 0,00 0,00 342.954,69

TOTALE FUNZIONE 6 3.801.453,34 375.000,00 1.269.320,00 111.437,50 0,00 2.238.147,00 259.632,20 0,00 0,00 0,00 0,00 8.054.990,04

FUNZIONE 7 - FUNZIONI NEL CAMPODELLA TUTELA AMBIENTALE

SERVIZIO 1 - DIFESA DEL SUOLO 63.411,66 30.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4.287,37 0,00 0,00 0,00 0,00 97.699,03

SERVIZIO 2 - SERVIZI DI TUTELA EVALORIZZAZIONE AMBIENTALE

1.098.887,14 2.500,00 226.377,40 0,00 0,00 18.899,00 72.152,14 0,00 0,00 0,00 0,00 1.418.815,68

SERVIZIO 3 - ORGANIZZAZIONE DELLOSMALTIMENTO DEI RIFIUTI A LIVELLOPROVINCIALE

273.472,01 0,00 65.860,00 0,00 0,00 0,00 18.392,86 0,00 0,00 0,00 0,00 357.724,87

SERVIZIO 4 - RILEVAMENTO,DISCIPLINA E CONTROLLO DEGLISCARICHI DELLE ACQUE E DELLEEMISSIONI ATMOSFERICHE ESONORE

362.812,45 1.000,00 286.000,00 0,00 0,00 6.667,00 22.071,33 0,00 0,00 0,00 0,00 678.550,78

SERVIZIO 5 - CACCIA E PESCA NELLAACQUE INTERNE

295.880,36 0,00 24.000,00 0,00 155.000,00 0,00 19.775,05 0,00 0,00 0,00 0,00 494.655,41

SERVIZIO 6 - PARCHI NATURALI,PROTEZIONE NATURALISTICA EFORESTAZIONE

171.013,91 13.900,00 49.544,66 0,00 217.210,00 0,00 9.801,67 0,00 0,00 0,00 0,00 461.470,24

SERVIZIO 7 - TUTELA EVALORIZZAZIONE RISORSE IDRICHE EENERGETICHE

132.079,39 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 8.740,27 0,00 0,00 0,00 0,00 140.819,66

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE Pag.3

Provincia di Cremona SPESE CORRENTI ESERCIZIO: 2014c.f. : 00291650190

INTERVENTI CORRENTI

PersonaleAcquisto di benidi consumo e/odi materie prime

Prestazioni diservizi

Utilizzo di benidi terzi

TrasferimentiInteressi passivie oneri finanziari

diversiImposte e tasse

Oneristraordinari

della gestionecorrente

Ammortamentidi esercizio

Fondosvalutazione

creditiFondo di riserva Totale

FUNZIONI E SERVIZI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

SERVIZIO 8 - SERVIZI DI PROTEZIONECIVILE

98.702,43 5.000,00 32.771,43 0,00 5.000,00 0,00 7.433,46 0,00 0,00 0,00 0,00 148.907,32

TOTALE FUNZIONE 7 2.496.259,35 52.400,00 684.553,49 0,00 377.210,00 25.566,00 162.654,15 0,00 0,00 0,00 0,00 3.798.642,99

FUNZIONE 8 - FUNZIONI NEL SETTORESOCIALE

SERVIZIO 2 - ASSISTENZA INFANZIA,HANDICAPPATI E ALTRI SERVIZISOCIALI

192.996,11 0,00 123.760,00 0,00 1.245.000,00 0,00 13.233,74 0,00 0,00 0,00 0,00 1.574.989,85

TOTALE FUNZIONE 8 192.996,11 0,00 123.760,00 0,00 1.245.000,00 0,00 13.233,74 0,00 0,00 0,00 0,00 1.574.989,85

FUNZIONE 9 - FUNZIONI NEL CAMPODELLO SVILUPPO ECONOMICO

SERVIZIO 1 - AGRICOLTURA 1.033.400,30 0,00 99.280,00 0,00 227.500,00 0,00 61.628,76 0,00 0,00 0,00 0,00 1.421.809,06

SERVIZIO 2 - INDUSTRIA, COMMERCIOE ARTIGIANATO

210.689,79 0,00 0,00 62.544,44 129.850,00 61.844,00 14.139,31 0,00 0,00 0,00 0,00 479.067,54

SERVIZIO 3 - MERCATO DEL LAVORO 1.529.632,22 0,00 150.600,00 93.129,88 115.000,00 0,00 100.167,04 0,00 0,00 0,00 0,00 1.988.529,14

TOTALE FUNZIONE 9 2.773.722,31 0,00 249.880,00 155.674,32 472.350,00 61.844,00 175.935,11 0,00 0,00 0,00 0,00 3.889.405,74

TOTALE GENERALE 16.651.226,41 558.806,50 22.780.262,54 3.927.311,63 5.173.053,66 3.553.868,00 1.297.867,45 10.200,00 0,00 375.727,63 276.000,00 54.604.323,82

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2.2.5 L’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni

141

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CRONOPROGRAMMA INVESTIMENTI 2014

D E S C R I Z I O N E IMPORTO INVESTIMENTO

2014

PAGAMENTI2014

PAGAMENTI2015

PAGAMENTI2016

PAGAMENTIANNI SUCC.

Acquisizione risorse informatiche progetto SIL 7.050,00 7.050,00Acquisto pubblicazioni per biblioteche professionali 750,00 750,00

Acquisto attrezzature a servizio della polizia locale 59.500,00 59.500,00

Acquisto beni ed attrezzature per attività della colonna mobile provinciale

30.150,00 30.150,00

Raddoppio tratta ferroviaria tra la Stazione di Cremona e Cavatigozzi della Linea Crema-Codogno e conseguente spostamento dello scalo merci-Trasferimento

1.000.000,00 1.000.000,00

Risanamento conservativo ponte fiume Po a San Daniele1 lotto- (Trasferimento alla Provincia di Parma)

1.800.000,00 300.000,00 1.000.000,00 500.000,00

Cessione terreno agricolo sito presso la SP 90 100.000,00 100.000,00Erogazione contributi alle aziende aggiudicatarie dei servizi di trasporto pubblico per acquisto nuovi autobus

644.657,16 644.657,16

Fondi per l'attuazione delle provvidenze inerenti le calamità naturali

400.000,00 200.000,00 200.000,00

Contributi ai Consorzi per danni causati da calamità naturali

400.000,00 200.000,00 200.000,00

Attuazione progrmma investimento per produzioni agroenergetiche

3.500.000,00 1.500.000,00 2.000.000,00

Spese per misure ed interventi di miglioramento e riqualificazione ambientale

242.000,00 152.000,00 90.000,00

Spese per interventi di compensazione forestale 100.000,00 50.000,00 50.000,00Interventi di mitigazione ambientale 40.000,00 40.000,00Interventi vari di messa in sicurezza di tratte stradali e ponti

448.000,00 448.000,00

Rinnovo manti stradali (indicati se non partono nel 2013)

3.000.000,00 3.000.000,00

Rinnovo manti stradali 657.000,00 657.000,00PNSS Interventi di miglioramento condizioni di sicurezza

0,00

SP CR ex SS 10-Ripristino viadotto circonvallazione nord Piadena - 3° lotto

950.000,00 900.000,00 50.000,00

SP CR ex SS 498 -SS 235 Completamento raccordo sud Soncino

3.240.000,00 1.634.000,00 1.606.000,00

SP CR ex SS 343 Asolana Gronda Nord Casalmaggiore ed opere di mantenimento tratta sottesa

1.000.000,00 1.000.000,00

SP CR ex SS 472 riqualifica rotatoria Pandino e tratto fino intersezione SP.90

400.000,00 350.000,00 50.000,00

SP 33 riqualifica rotatoria Cicognolo 400.000,00 350.000,00 50.000,00Interventi puntuali messa in sicurezza intersezioni 400.000,00 350.000,00 50.000,00Interventi straordinari su infrastrutture viarie 90.000,00 90.000,00SP ex SS 415 Paullese ammodernamento tratto Crema-Spino d'Adda-Lotto 1 Crema-Dovera

100.000,00 100.000,00

Liceo classico e Scientifico Crema - lavori dimanutenzione straordinaria: eliminazione vulnerabilità elementi anche non strutturali -riduzione indice di vulnerabilita' sismica

460.000,00 355.000,00 105.000,00

Scuole prov.li - lavoro di adeguamento normativo e rinnovo luci emergenza

20.000,00 20.000,00

Scuole prov.li - lavori di sostituzione e rinnovo di serramenti interni ed esterni e dei maniglioni antipanico

50.000,00 50.000,00

Scuole prov.li - lavori di manutenzione straordinaria 50.000,00 50.000,00

Stanga- Palazzo Ghisalberti - Adeguam.norm.II lotto 0,00

142

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D E S C R I Z I O N E IMPORTO INVESTIMENTO

2014

PAGAMENTI2014

PAGAMENTI2015

PAGAMENTI2016

PAGAMENTIANNI SUCC.

Liceo artistico sezione di Cremona - Manutenzione straordinaria eliminazione vulnerabilità degli elementi anche non strutturali

100.000,00 100.000,00

ITC Einaudi Cr acquisto nuova sede istituto ex Dorotee rata

635.000,00 635.000,00

Università di Cremona via Milano - Contributo per sistemazione impianto elettrico, aree esterne e parco

50.000,00 50.000,00

Liceo Racchetti - Crema - Trasferimento al comune di Crema per acquisto area realizzazione della nuova sede

55.000,00 55.000,00

Centri operativi strade - maut. Stradord. 110.000,00 110.000,00Realizzazione percorsi ciclabili provinciali in base alla convenzione stipulata tra la Provincia il comune di Bordolano e la Stogit quali compensazioni ambientali nei territori direttamente interessati dallo stoccaggio del gas

1.000.000,00 500.000,00 500.000,00

Pista ciclabile tra Crema e Offanengo 377.000,00 377.000,00Porto di Cremona . Realizzazione di un nuovo terminal intermodale

14.750.000,00 100.000,00 4.000.000,00 10.650.000,00

Lavori alla discarica del porto 1.500.000,00 1.000.000,00 500.000,00Manutenzione e ripristino beni portuali 70.000,00 70.000,00Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane "Racchetti" di Crema - Nuova sede in via Piacenza -Contratto di disponibilità

9.099.480,00

Totale investimenti anno 2014 47.335.587,16 16.635.107,1 6 10.451.000,00 11.150.000,00Pagamenti rinviati agli anni successivi non iscritti nel fondo pluriennale vincolato -14.755.000,00Liceo Racchetti - Crema - Contratto di disponibilità non iscritto in bilancio -9.099.480,00

TOTALE TITOLO II ANNO 2014 23.481.107,16

143

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CRONOPROGRAMMA INVESTIMENTI 2015

D E S C R I Z I O N E IMPORTO INVESTIMENTO

2015

PAGAMENTI2015

PAGAMENTI2016

PAGAMENTIANNI SUCC.

Acquisizione risorse informatiche progetto SIL 7.050,00 7.050,00Acquisto pubblicazioni per biblioteche professionali 750,00 750,00

Acquisto attrezzature a servizio della polizia locale 59.500,00 59.500,00

Risanamento conservativo ponte fiume Po a San Daniele 2 lotto- (Trasferimento alla Provincia di Parma)

3.200.000,00 1.200.000,00 2.000.000,00

Trasferimento a provincia di Mantova per ponte sul fiume Oglio (a Calvatone)

500.000,00 500.000,00

PNSS Interventi di miglioramento condizioni di sicurezza

400.000,00 400.000,00

SP CR ex SS 343 Asolana Gronda Nord Casalmaggiore ed opere di mantenimento tratta sottesa

2.000.000,00 1.000.000,00 1.000.000,00

Impianti fotovoltaici su edifici scolastici provinciali (scuola casearia di Pandino)

45.000,00 45.000,00

Complesso scolastico di via Palestro - Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione barriere architettoniche - 3 lotto

600.000,00 300.000,00 300.000,00

Ist.Anguissola - lavori di manutenzione straordinaria: eliminazione vulnerabilità elementi anche non strutturali opere interne e ripasso tetti

1.200.000,00 550.000,00 650.000,00 di cui € 300.000,00 non da fondo pluriennale vincolato

I.I.S Torriani CR - Lavori di straordinaria manutenzione e riqualificazione delle aree esterne

150.000,00 150.000,00

Licei Classico e Scientifico di Crema . Lavori di manutenzione straordinaria: rifacimento tetti con eliminazione lastre di eternit

600.000,00 300.000,00 300.000,00

Ist.Pacioli Crema - lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento alle norme di sicurezza prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione barriere architettoniche

650.000,00 650.000,00

IIS Galilei lavori di manutenzione straordinaria e ristrutturazione delle officine

500.000,00 200.000,00 300.000,00

Polo scolastico "Romani" di Casalmaggiore - Lavori di manutenzione straordinaria: riqualificazione del cortile, ripasso tetti

500.000,00 250.000,00 250.000,00

Stanga- Palazzo Ghisalberti - Adeguam.norm.II lotto 250.000,00 250.000,00Liceo artistico sezione di Cremona - Manutenzione straordinaria eliminazione vulnerabilità degli elementi anche non strutturali

170.000,00 170.000,00

I.P.A.Scuola Casearia di Pandino lavori di adeguamento alle norma ei sicurezza prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione barriere architettoniche

200.000,00 200.000,00

ITC Einaudi Cr acquisto nuova sede istituto ex Dorotee rata

635.000,00 635.000,00

ITC Einaudi Cr acquisto nuova sede istituto ex Dorotee e ristrutturazione

1.200.000,00 200.000,00 1.000.000,00

Università di Cremona via Milano - Contributo per sistemazione impianto elettrico, aree esterne e parco

50.000,00 50.000,00

144

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D E S C R I Z I O N E IMPORTO INVESTIMENTO

2015

PAGAMENTI2015

PAGAMENTI2016

PAGAMENTIANNI SUCC.

Università Statale di Milano - Sede di Crema - Via Bramante - Facoltà Ingegneria Informatica e Automatica - Contributo per ampliamento

200.000,00 200.000,00

Liceo Racchetti - Crema - Trasferimento al comune di Crema per acquisto area realizzazione della nuova sede

55.000,00 55.000,00

Centri operativi strade - maut. Stradord. 100.000,00 100.000,00Manutenzione e ripristino beni portuali 70.000,00 70.000,00

Totale investimenti anno 2015 13.342.300,00 7.542.300,00 5.800.000,00

Da 2014 10.451.000,00Pagamenti rinviati agli anni successivi non iscritt i nel fondo pluriennale vincolato -3.450.000,00F.do vincolato di opera 2014 pag.nel 2016 500.000,00

TOTALE TITOLO II ANNO 2015 20.843.300,00

145

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CRONOPROGRAMMA INVESTIMENTI 2016

D E S C R I Z I O N E IMPORTO INVESTIMENTO

2016

PAGAMENTI2016

PAGAMENTIANNI SUCC.

Acquisizione risorse informatiche progetto SIL 7.050,00 7.050,00Acquisto pubblicazioni per biblioteche professionali 750,00 750,00

Acquisto attrezzature a servizio della polizia locale 59.500,00 59.500,00

SP 62 allargamento Capergnanica SP 17-Trasferimento al Comune di Capergnanica

650.000,00 650.000,00

SP 4 Rivoltana risanamento conservativo ponte fiume Adda a Rivolta d'Adda

1.500.000,00 1.500.000,00

PNSS Interventi di miglioramento condizioni di sicurezza

400.000,00 400.000,00

SP CR ex SS 343 Asolana Gronda Nord Casalmaggiore ed opere di mantenimento tratta sottesa

15.000.000,00 1.000.000,00 14.000.000,00

SP CR ex SS 472 riqualifica rotatoria Pandino e tratto fino intersezione SP.90

9.600.000,00 9.600.000,00

APC CR - lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione barriere architettoniche

1.500.000,00 100.000,00 1.400.000,00

I.I.S Torriani CR - Lavori di straordinaria manutenzione e riqualificazione delle aree esterne

1.000.000,00 100.000,00 900.000,00

Palazzo Stanga Trecco - lavori di straordinaria manutenzione: restauro ex appartamento preside, servizi igienici ed altre opere di riqualificazione

700.000,00 100.000,00 600.000,00

Ist.Pacioli Crema - lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento alle norme di sicurezza prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione barriere architettoniche

650.000,00 150.000,00 500.000,00

IIS Galilei lavori di manutenzione straordinaria e ristrutturazione delle officine

500.000,00 100.000,00 400.000,00

I.P.A.Scuola Casearia di Pandino lavori di adeguamento alle norma ei sicurezza prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione barriere architettoniche

200.000,00 200.000,00

Liceo artistico e istituto Srafffa di Crema - Costruzione ampliamento

3.500.000,00 100.000,00 3.400.000,00

ITC Einaudi Cr acquisto nuova sede istituto ex Dorotee rata

635.000,00 635.000,00

ITC Einaudi Cr acquisto nuova sede istituto ex Dorotee e ristrutturazione

400.000,00 50.000,00 350.000,00

Università di Cremona via Milano - Contributo per sistemazione impianto elettrico, aree esterne e parco

50.000,00 50.000,00

Liceo Racchetti - Crema - Trasferimento al comune di Crema per acquisto area realizzazione della nuova sede

55.000,00 55.000,00

Manutenzione e ripristino beni portuali 70.000,00 70.000,00

Totale investimenti anno 2016 36.477.300,00 14.927.30 0,00 21.550.000,00

Da 2014 11.150.000,00Da 2015 5.800.000,00

TOTALE TITOLO II ANNO 2016 53.427.300,00

146

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PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3

2.1.12.1.12.1.12.1.1

4444 5555

2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO

6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

73.506.589,99 65.920.897,21

32.378.554,46 11.900.093,42 5.908.309,66 5.275.529,76 4.785.309,76 4.837.434,56 -10,71%

60.200.877,59

7.502.888,39 7.016.317,10 9.882.278,87 6.272.555,09 6.258.893,09 6.294.893,09 -36,53%

57.843.755,82 57.684.595,62 -3,92%57.046.470,82

Tributarie

Contributi e trasferimenti correnti

74.237.872,99 66.486.286,59 61.116.877,59 57.843.755,82 57.046.470,82 57.684.595,62 -5,36%

731.283,00 565.389,38 916.000,00 0,00

33.625.147,14 47.004.486,69 44.410.289,06 46.295.670,97 46.002.267,97 46.552.267,97 4,25%

Extratributarie

TOTALE ENTRATE CORRENTI

Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti

TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A)

147

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PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3

2.1.12.1.12.1.12.1.1

4444 5555

2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO

6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

156.178.775,83 175.444.010,50 105.903.994,77 81.187.562,98 70.906.470,82 108.124.595,62 -23,34%

11.812.120,16

7.241.210,36 106.111.869,21 39.510.117,18 19.404.807,16 13.620.000,00 50.140.000,00 -50,89%

108.957.723,91 44.787.117,18

4.145.231,90 1.795.931,11 1.100.000,00 160.000,00 240.000,00 300.000,00 -85,45%

23.343.807,16

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

13.860.000,00

0,00 0,00 0,00 0,00

50.440.000,00

425.677,90 1.049.923,59 4.177.000,00 3.779.000,00

-47,88%

70.128.782,68

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00

0,00

0,00 0,00 0,00 0,00

Alienazione di beni e trasferimenti di capitale

Accensione mutui passivi

Altre accensioni prestiti

Avanzo di amministrazione applicato per:

- fondo ammortamento

- finanziamento investimenti

TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (B)

Riscossione di crediti

Anticipazioni di cassa

TOTALE MOVIMENTO FONDI (C)

TOTALE GENERALE ENTRATE (A+B+C)

70.128.782,68

148

6.846.000,00 2.850.000,00fondo plurien.vincol.c/capitale

20.706.000,00 53.290.000,00

77.752.470,82 110.974.595,62

avanzo di amministr.applicato per

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Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

2.2.5 - Accensione di prestiti2.2.5.12.2.5.12.2.5.12.2.5.1

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3 4444 5555 6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

4.145.231,90 1.795.931,11

0,00

1.100.000,00

4.145.231,90 1.795.931,11 1.100.000,00 160.000,00 240.000,00 300.000,00 -85,45%

160.000,00 300.000,00 -85,45%240.000,00

Finanziamenti a breve termine

Assunzioni di mutui e prestiti

Emissione di prestiti obbligazionari

TOTALE

0,00

149

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Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

2.2.4 - Contributi e trasferimenti in c/capitale2.2.4.12.2.4.12.2.4.12.2.4.1

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3 4444 5555 6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

7.241.210,36

76.780,65 41.007.262,31 10.168.052,40 945.000,00 2.140.000,00 1.790.000,00 -90,71%

106.111.869,21

0,00 230.000,00 2.334.587,26 295.000,00 410.000,00 300.000,00 -87,36%

39.510.117,18

7.044.429,71 61.709.447,93 21.816.638,98 17.587.807,16 6.150.000,00 29.789.300,00 -19,38%

19.404.807,16

120.000,00 1.712.559,93 410.954,86 377.000,00 750.000,00 0,00 -8,26%

0,00 1.452.599,04 4.779.883,68 200.000,00 4.170.000,00 18.260.700,00 -95,82%

50.140.000,00 -50,89%13.620.000,00

Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico

Trasferimenti di capitale da altri soggetti

Alienazione di beni patrimoniali

Trasferimenti di capitale dallo Stato

Trasferimenti di capitale dalla Regione

TOTALE

150

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PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111

2.2.1 - Entrate Tributarie

2222 3

2.2.1.12.2.1.12.2.1.12.2.1.1

4444 5555

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

33.625.147,14

33.490.350,54 41.688.235,80 42.299.165,68 44.184.547,59 44.184.547,59 44.734.547,59 4,46%

47.004.486,69

134.621,07 130.223,63 150.000,00 150.000,00 150.000,00 150.000,00 0,00%

44.410.289,06

175,53 5.186.027,26 1.961.123,38 1.961.123,38 1.667.720,38 1.667.720,38 0,00%

46.295.670,97 46.002.267,97 46.552.267,97 4,25%

ImposteImposteImposteImposte

Tasse

Tributi speciali ed altre entrate proprie

TOTALE

151

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Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

2.2.3 - Proventi Extratributari2.2.3.12.2.3.12.2.3.12.2.3.1

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3 4444 5555 6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

Utili netti delle aziende spec. e partecipate, dividendi di societa'

Proventi diversi

Proventi dei servizi pubblici

Proventi dei beni dell'Ente

Interessi su anticipazioni e crediti

TOTALE 7.502.888,39

2.285.396,68 2.852.721,34 1.935.764,70 3.647.535,00 3.647.535,00 3.683.535,00 88,43%

7.016.317,10

1.307.142,88 1.314.837,56 1.895.874,85 917.470,34 917.470,34 917.470,34 -51,61%

9.882.278,87

482.893,83 443.495,38 501.862,11 246.500,00 296.500,00 296.500,00 -50,88%

6.272.555,09

51.475,32 24.650,24 14.081,74 10.337,75 10.337,75 10.337,75 -26,59%

3.375.979,68 2.380.612,58 5.534.695,47 1.450.712,00 1.387.050,00 1.387.050,00 -73,79%

6.294.893,09 -36,53%6.258.893,09

152

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2.2.6 La gestione del patrimonio

EDIFICI DESTINATI ALL'EDILZIA SCOLASTICA:

IN PROPRIETA'

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 TIPOLOGIA

23 23 23 23

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 5 Cascina "Abbadia" I.I.S. STANGA

2 18 Ex "Olivetti" – Polo Universitario Crema UNIVERSITA' STATALE DEGLI STUDI DI MILANO

3 24 Fabbricato di via Palestro, 29 Cremona (Ex Scuola Media "Campi")

I.I.S. EINAUDI (PALESTRA) +I.I.S. ARCANGELO GHISLERI+IST. MAGISTRALE ANGUISSOLA+I.I.S. LIUTAIO E DEL LEGNO A. STRADIVARI

4 38 Fabbricato di Via Dogali I.T.G.C. PACIOLI

5 41 Fabbricato di Via Matilde di Canossa I.I.S. G. GALILEI

6 43 Fabbricato di Via Seminario I.I.S. TORRIANI

7 45 Fabbricato Via delle Grazie I.T.G.C. PACIOLI

8 54 Palazzo "Stanga - Trecco" I.I.S. STANGA + Prov. Di Cremona - Fondaz. CARIPLO - Spazio Espositivo

9 59 Palestre di via Faerno L.S. ASELLI + I.I.S. STANGA + I.I.S. LIUTAIO E DEL LEGNO A. STRADIVARI +I TC BELTRAMI + SOC. ESTERNE -

10 60 Palestra Polivalente di Via Dogali I.T.G.C. PACIOLI

11 61 Polo Scolastico di Casalmaggiore - via Trento,15

I.I.S. G. ROMANI

12 62 Fabbricato ingresso via Stazione in Crema L.S. DA VINCI + L.C. ALESSANDRO RACCHETTI (SOLO PALESTRA)

13 63 Polo Scolastico di Crema – Porz. A -Via Piacenza 52

I.I.S. SRAFFA +LICEO ARTISTICO STATALE MUNARI

14 64 Polo Scolastico di Cremona - PORZ. B - Via Palestro 33

ITC BELTRAMI

15 68 Struttura geodetica - Via Dogali, 20 I.T.G.C. PACIOLI + I.I.S. G. GALILEI

16 69 Fabbricato Ex Dorotee I.I.S. EINAUDI

17 71 Nuovo Convitto di Pandino I.I.S. STANGA

18 101 Fabbricato di Via Sesto, 39 (ala nuova) POLITECNICO DI MILANO

19 104 Fabbricato ingresso da via Palmieri L.C. ALESSANDRO RACCHETTI

153

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20 110 Polo Scolastico di Cremona - PORZ. C- Via Palestro 31

L.S. ASELLI

21 113 Polo Scolastico di Cremona - Porz. A - Via Palestro 35

I.I.S. ARCANGELO GHISLERI

22 117 Palazzo "Stanga - Trecco" - Edificio secondario-Corpo aule

I.I.S. STANGA

23 118 Polo Scolastico di Crema - PORZ. B -Via Piacenza 52

LICEO ARTISTICO STATALE MUNARI

IN USO GRATUITO (CONVENZIONI O COMODATI EX L.23/96 E VARI)

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 TIPOLOGIA

26 26 26 26

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 15 Complesso Monastico di "SAN MARCELLINO"

L. C. DANIELE MANIN

2 17 Ex "Albergoni" + (ex S.E. De Luigi) L.C. ALESSANDRO RACCHETTI + scuola serale popolare.

3 22 Ex Nosocomio I.I.S. STANGA

4 25 Ex Torre civica Soresina Prov. di Cremona SETTORE 35 - CENTRO PER L'IMPIEGO I.I.S. ARCANGELO GHISLERI (SOLO PALESTRA) COMUNE DI SORESINA

5 33 Fabbricato di Via Bissolati I.I.S. EINAUDI

6 34 Fabbricato di Via Bovis - Caseificio I.I.S. STANGA

7 36 Fabbricato di Via Bovis - Istituto I.I.S. STANGA

8 39 Fabbricato di Via Inzoli I.P.S.I.A. MARAZZI

9 49 Palazzo “FRAGANESCHI” I.I.S. ALA PONZONE CIMINO LICEO ARTISTICO STATALE B. MUNARI (SOLO PALESTRA)

10

50 Palazzo "ARALDI ERIZZO" I.M. SOFONISBA ANGUISSOLA

11

51 Palazzo "Ghisalberti" I.I.S. STANGA + Università Cattolica Sacro Cuore

12

66 S. Elem "L. BISSOLATI" - via Tagliamento,2

Scuola elementare "L. BISSOLATI" I.I.S. EINAUDI

13

67 Fabbr. S. Media "VIDA" Via San Lorenzo

I.I.S. ALA PONZONE CIMINO, L.C. “D. MANIN” Scuola Media "VIDA"

14

75 Officine IPA c/o Palazzo Ghisalberti I.I.S. STANGA

1 89 Fabbricato Quartier Novo di via S. Maria I.I.S. LIUTAIO E DEL LEGNO A.

154

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5 in Betlem STRADIVARI (corso di moda )

16

90 Palazzo Pallavicino Ariguzzi I.I.S. LIUTAIO E DEL LEGNO A. STRADIVARI

17

95 Palestra Comune Casalmaggiore via Marconi

I.I.S. G. ROMANI + SCUOLE ELEMENTARI COMUNALI

18

96 Palestra Comune Cremona - Cavatigozzi I.I.S. STANGA

19

97 Officine Ist. Marazzi I.P.S.I.A. MARAZZI

20

106 Palazzetto comunale dello Sport P.Bertoni L. S. L. da VINCI

21

107 Palestra Comune Crema "Serio" I.I.S. STANGA

22

108 Convitto nel Castello I.I.S. STANGA

23

109 Palestra Comunale Pandino I.I.S. STANGA

24

111 Fabbricato ingresso via Mercato (Crema) I.P.S.I.A. MARAZZI SMS "AGELLO"

25

112 Palestra c/o Scuola elementare Braguti via Treviglio

I.P.S.I.A. MARAZZI S. ELEMENTARE BRAGUTI

26

115 Palestra comune Cremona "Barbieri" L. C. DANIELE MANIN LICEO ARTISTICO STATALE B. MUNARI

[Fonte dati Ufficio Anagrafe dell'Edilizia Scolastica {HYPERLINK "mailto:[email protected]" }]

IN LOCAZIONE O ALTRO TIPO DI RAPPORTO A CARATTERE ONEROSO

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 TIPOLOGIA

14 12 12 12

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 6 Cascina "Gallotta di Sotto" I.I.S. STANGA

2 26 Fabbricato di via Santa Maria della Croce, 10 Crema

L.C. ALESSANDRO RACCHETTI

3 27 Fabbricato di Via Libero Comune, 13 - Crema

I.I.S. G. GALILEI

4 28 Fabbricato "Zucchi-Falcina” I.I.S. ARCANGELO GHISLERI

5 35 Fabbricato di Via Bovis - Ex Scuola Media

I.I.S. STANGA

6 46 Istituto "Sacra Famiglia" LICEO ARTISTICO STATALE B. MUNARI

7 47 Istituto Canossiane Via Pesadori L. S. L. da VINCI, I.I.S. “G. GALILEI”

8 91 Cucine Einaudi presso Agr. Cà Nova I.I.S. EINAUDI- locazione dismessa dal

155

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2014

9 92 Cucine EINAUDI presso Soc. Sport. Stradivari

I.I.S. EINAUDI - locazione dismessa dal 2014

10

94 Cucine Sraffa presso “Trattoria Pensiero Felice”

I.I.S. SRAFFA

11

99 Locali in via Rivafredda COMUNE DI CREMA PER PERMUTA LOCAZIONE EX SM DE LUIGI

12

102 Palestra dell’ Opera Pia Oratorio S. Luigi I.I.S. SRAFFA L.C. ALESSANDRO RACCHETTI

13

105 Palestra privata parrocchia "Cuore immacolato di Maria"

LICEO ARTISTICO STATALE B. MUNARI

14

116 Cucine Sraffa presso Parrocchia Di San Bartolomeo Dei Morti

I.I.S. SRAFFA

EDILZIA NON SCOLASTICA EDIFICI DESTINATI AD ATTIVITA' NON SCOLASTICA:

IN PROPRIETA'

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 TIPOLOGIA

38 38- (25 immobili inseriti nei vari piani delle

alienazioni di cui 11 già conferiti /venduti al Fondo Immobiliare

Eridano)

38- (25 immobili inseriti nei vari piani delle

alienazioni di cui 11 già conferiti /venduti al Fondo Immobiliare

Eridano)

38- (25 immobili inseriti nei vari piani delle

alienazioni di cui 11 già conferiti /venduti al Fondo

Immobiliare Eridano)

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

3 Fabbricato di via T. Pombioli, 2 Cr Forma

4 Fabbricato di via Cesari, 7 - 9 Cr Forma

7 Cascina "STELLA"e Centro Visite Bosco Didattico

Prov. Di Cremona Settore 37

11 Magazzino di Crema Prov. Di Cremona Settore 43

12 Magazzino di Cremona Prov. Di Cremona Settore 43

13 Magazzino di Gussola Prov. Di Cremona Settore 43

14 Casa cantoniera di Soresina Prov. Di Cremona Settore 43

16 Piano 1 e 2 del Condominio Olimpia - uffici di corso V. Emanuele n. 28

Prov. Di Cremona Settore 27+ Vicepresidente E Gruppi Consiliari. Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012.

19 Ex Allevamento Selvaggina (Brancere) solo fabbricato

Utilizzato Dal Comune Di Stagno Lombardo Per Sede Protezione Civile

20 Ex Complesso Monastico di Santa Monica, Chiesa ed Immobili di pertinenza

Compendio immobiliare in corso di ristrutturazione. Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012.

21 Ex Chiesa di "S. Vitale" Prov. di Cremona Spazio Espositivo

156

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23 Fabbricato Piazza XXIV Maggio, 2 CREMONA (ex provveditorato agli studi)

MIUR-Ufficio Scolastico per la Lombardia – Sede territoriale di Cremona

29 Fabbricato di Borno compresi terreni all'intorno

non utilizzato

30 Fabbricato di Maderno Ceduto in comodato allo I.O.S. di Sospiro. Utilizzato per corsi di formazione.

31 Fabbricato di Via Belfuso Prov. di Cremona SETTORE 40

32 Fabbricato di Via Bella Rocca Prov. di Cremona SETTORE 39 + SETTORE 43 + u.o. Paullese

56 Palazzo Provinciale di Casalmaggiore Prov. di Cremona SETTORE 34 Prov. di Cremona SETTORE 37 UFFICI DECENTRATI INPS

57 Palazzo Provinciale di Crema [PALAZZO VIMERCATI]

Prov. Di Cremona Settore 34 Prov. Di Cremona Settore 37 + Gev +Spazi Espositivi

58 Palazzo Tinti-Pallavicino-Clavello (PALAZZO PROVINCIALE SEDE CENTRALE)

Prov. Di Cremona Presidenza, Organi Istituzionali Direzione Generale, Segreterie Generale Difensore Civico Settore 30+31+32+ 34+36+40+44 Prefettura Alloggio Prefetto

72 Casa cantoniera di Soncino Prov. Di Cremona Settore 43

73 Casa cantoniera di Cicognolo Non Utilizzato.

74 Deposito Adiacente Casa cantoniera di Calvatone

Prov. Di Cremona Settore 43

77 Cantoniera di Torre de Picenardi Non Utilizzato

78 Casa cantoniera di Calvatone Non Utilizzato

79 Casa cantoniera di Castelverde Prov. Di Cremona Settore 43

80 Magazzini di Castelverde Prov. Di Cremona Settore 43

85 Cantoniera di S. Giovanni in C. Non Utilizzato

98 Uffici ex Genio Civile Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012

120 Casa Cantoniera di Castelleone + Deposito

Non Utilizzato

122 Area Adiacente Palazzo Ghisalberti via Milano Cremona

Non Utilizzato

123 Casa Cantoniera e rustico - Crema 1 Appartamento Vuoto 1 Appartamento Occupato

124 Case Cantoniere Via Rosario - Cremona 1 Appartamento Vuoto 1 Appartamento Occupato

125 Casa cantoniera - Gussola 2 Appartamenti Occupati

127 Ex casa Custode Complesso di Via delle Grazie

Non Utilizzato

128 Area Esterna adiacente all'ex. Non Utilizzato

157

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Allevamento Selvaggina (lotto piccolo e lotto grande)

IN USO GRATUITO (CONVENZIONI, COMODATI O ALTRI TITOLO DI GODIMENTO)

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 TIPOLOGIA

18 18 18 18

COD. FABB. (UBICAZIONE INVENTARIO BENI MOBILI)

DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

1 10 Centro direzionale Crema - CPI Prov. Di Cremona Settore 35 - Centro Per L'impiego

2 40 Fabbricato di Via Massarotti – CPI Cremona

Prov. Di Cremona Settore 35 - Centro Per L'impiego

3 44 Fabbricato di Via Sesto (ala vecchia) Settore 37 (CENTRO Doc. Ambientale) Associazione Cr - Studi Universitari -POLITECNICO Di Milano

4 65 Regione Lombardia - via Dante 136 Prov. Di Cremona Settore 37 (SOLO Archivio)

5 70 Palazzina Uffici Porto-Canale (Piano T,1,3)

Prov. Di Cremona Settore 42

6 100 Casetta ex Custode Giardini Pubblici Sistema Turistico Provinciale 7 119 Area Esterna Depuratore di Montodine Prov. Di Cremona Settore 39 + Settore 43 8 129 Discarica di Castelleone In Gestione Al Settore 37 9 130 Altri immobili nell'area Porto In Gestione Al Settore 42

10 131 Palazzina Doganale Agenzia Delle Dogane (vedi Gestione Settore 42)

11 132 Vecchio Capannone Porto di Cremona In Gestione Al Settore 42 12 133 Nuovo Capannone Porto di Cremona In Gestione Al Settore 42 13 134 Capannone Dogana In Gestione Al Settore 42 14 135 Centro Servizi Porto In Gestione Al Settore 42 15 136 Cascina Maraschino Bosso In Gestione Al Settore 42 16 137 Cascina F67M69 In Gestione Al Settore 42 17 138 Discarica di tipo A al Porto di Cremona In Gestione Al Settore 42

18 140 Altri immobili nell'area Porto Pizzighettone

In Gestione Al Settore 42

IN LOCAZIONE O ALTRO TIPO DI RAPPORTO A CARATTERE ONEROSO

ESERCIZIO IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 TIPOLOGIA

14 14 14 14

COD. FABB. DENOMINAZIONE EDIFICIO UTILIZZATORE

158

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(UBICAZIONE INVENTARIO BENI MOBILI)

37 Fabbricato di via Dante, 134 Prov. di Cremona SETTORE 35 + Prov. di Cremona SETTORE 38 + Prov. di Cremona SETTORE 39

55 Palazzo del Comune I.A.T. -S36- Prov. di Cremona SETTORE SVILUPPO ECONOMICO E CULTURA

70 Palazzina Uffici Porto-Canale (Piano 2) Prov. di Cremona

84 Locali in Viale Trento Trieste per uso scolastico

Universita' degli studi di Pavia

86 Autorimessa ad uso magazzino in via Mocchino,11

CR FORMA

99 Locali in via Rivafredda, Crema Comune di Crema per permuta locazione Fabbricato S.E. De Lugi

103 Area in Gombito adibita ricovero veicoli e macchinari

Prov. di Cremona SETTORE 37

23 Fabbricato Piazza XXIV Maggio, 2 CREMONA (ex provveditorato agli studi)

MIUR-Ufficio Scolastico per la Lombardia – Sede territoriale di Cremona. Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012

31 Fabbricato di Via Belfuso Prov. Di Cremona Settore 40 Prov. Di Cremona Settore 42+ Prov. Di Cremona Settore 32.Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012

32 Fabbricato di Via Bella Rocca Prov. Di Cremona Settore 39 + Settore 43

56 Palazzo Provinciale di Casalmaggiore Prov. Di Cremona Settore 34 Prov. Di Cremona Settore 37 Uffici Decentrati Inps

58 Palazzo Tinti-Pallavicino-Clavello (Palazzo Provinciale Sede Centrale)

Uffici Provincia di Cremona e Prefettura. Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012

16 Piano 1 e 2 del Condominio Olimpia - uffici di corso V. Emanuele n. 28

Prov. Di Cremona Settore 27+ Vicepresidente E Gruppi Consiliari. Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012

14

98 Uffici ex Genio Civile Conferito al fondo immobiliare Eridano il 28/12/2012.

[Fonte dati Servizio Patrimonio {HYPERLINK "mailto:[email protected]" }]

BENI MOBILI:

TIPOLOGIA Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

Mezzi operativi n. 23 n. 21 n. 21 n. 21

Veicoli n. 86 n. 84 n. 84 n. 84

[Fonte dati Servizio Provveditorato – [email protected]]

159

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Centro elaborazione dati si si si si

Personal computers totali n. 541 n. 525 n. 510 n. 500 [Fonte dati Ufficio Servizi Informativi [email protected]]

Al Consiglio verrà sottoposta la proposta del piano delle alienazioni 2014-2016. Nel prospetto seguente sono indicati gli immobili che potranno essere alienati nel corso del triennio:

PIANO DELLE ALIENAZIONI LEGGE 133/2008 – ANNO 2014 TABELLA DI RAFFRONTO

Natura del bene Valore di stima (ex Del. Cons. 136/2010 ex Del. Cons. 152/2011 ex

Del. Cons. 68/2012 ex Del. Cons. 117/2012 ex Del. Cons. 155/2012 ex

Del.Cons.56/2013 in €.

Destinazione/classificazione/

valorizzazione

Casa cantoniera Calvatone 93.150,00 **83.835,00

Casa cantoniera S.Giovanni in Croce

80.000,00 **72.000,00

Casa Cantoniera di Cicognolo

122.000,00

Casa cantoniera di Torre de' Picenardi

30.850,00 **27.765,00

Ex Chiesa San Vitale - Cremona

2.267.000,00

Immobile di via Cesari n.7 - Cremona

3.535.000,00

Immobile di via Piomboli n.2 - Crema

3.240.000,00

EX ISTITUTO M. DI S. DOROTEA Via Manzoni

- Cremona

4.796.257,50 (€.4.298.057,50 valore di acquisto IVA inclusa

€.498.200,00 valore di riqualificazione)

Area adiacente palazzo Ghisalberti ex Aselli

111.300,00 Destinazione futura: ambito di trasformazione urbanistica, in

analogia alla medesima destinazione d'uso prevista per l'area di mq. 10.000

circa del quartiere “Incrociatello”, collocata tra via Milano e via Sesto;

Complesso immobiliare di Borno

2.294.000,00 Destinazione futura: come da variante approvata con D.G. n° 347

del 22/07/ 2010 e consegnata al Comune di Borno il 29 luglio 2010;

Complesso immobiliare di Toscolano / Maderno

13.400.000,00 Destinazione : parte alberghiera e parte residenziale

160

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Casa Cantoniera di Soncino

€. 120.000,00 (stima di massima redatta da tecnico interno sulla base dei valori

dell' Agenzia Territorio

Reliquati stradali siti in:

- Comune di Cremosano Foglio 7 tratto della s.p.n.02, nelle vicinan-ze del canale P.

Vacchelli (ancora da frazionare)

- Comune di Pandino Foglio 22 mappale 691

- Comune di Castel Gabbiano foglio n.1 mappale 273, 274, 210, 211, 212, 227.

- Comune Vaiano Cremasco fg.3 mapp.333, 337, 40, 42, 363, 343, 350, 35, 37, 126, 523 e 524

- ed altri reliquati già compresi negli atti indicati nella descrizione della colonna “Valore di stima”

221.589,27 (stima totale di massima)

Nuovo inserimento (valore di stima € 90.000,00)

Terreno Comune di Crema foglio 47 mappali 2, 4, 712, 710, 729, 736 - Superficie

catastale mq.30.554,00

1.816.700,00

161

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2.2. 7 Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale

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MEZZI DI FINANZIAMENTO SPESE IN CONTO CAPITALE

2014 2015 2016

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 3.779.000,00 0,00 0,00AVANZO ECONOMICO 68.050,00 68.050,00 68.050,00DIVERSI UTILIZZI MUTUI 160.000,00 240.000,00 300.000,00ALIENAZIONI PATRIMONIALI 755.000,00 2.140.000,00 1.790.000,00CONTRIBUTI 17.583.000,00 11.310.000,00 48.350.000,00UTILIZZO FONDO PLURIENNALE 6.846.000,00 2.850.000,00

22.345.050,00 20.604.050,00 53.358.050,00

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INVESTIMENTI 2014/2016 FINANZIATI DA ALIENAZIONI

2014 2015 2016SP 62 allargamento Capergnanica SP 17-Trasferimento al Comune di Capergnanica

650.000 Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare

Cessione terreno agricolo sito presso la SP 90 100.000

Interventi straordinari su infrastrutture viarie 90.000 Scuole prov.li - lavoro di adeguamento normativo e rinnovo luci emergenza

20.000 Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare

Scuole prov.li - lavori di sostituzione e rinnovo di serramenti interni ed esterni e dei maniglioni antipanico

50.000 Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare

Scuole prov.li - lavori di manutenzione straordinaria

50.000 Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare

ITC Einaudi Cr acquisto nuova sede istituto ex Dorotee

635.000 Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare

635.000 Alienazioni azioni 635.000 Alienazione azioni

ITC Einaudi Cr acquisto nuova sede istituto ex Dorotee e ristrutturazione

1.200.000 Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare

400.000 Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare

Università di Cremona via Milano - Contributo per sistemazione impianto elettrico, aree esterne e parco

50.000 Alienazioni case cantoniere

50.000 Alienazioni case cantoniere

Università Statale di Milano - Sede di Crema - Via Bramante - Facoltà Ingegneria Informatica e Automatica - Contributo per ampliamento

200.000 Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare

Liceo Racchetti - Crema - Trasferimento al comune di Crema per acquisto area realizzazione della nuova sede

55.000 Alienazioni case cantoniere

55.000 Alienazioni case cantoniere

TOTALE ALIENAZIONI 945.000 - 2.140.000 - 1.790.000

TOTALE ALIENAZIONI NEL TRIENNIO 2014/2016 4.875.000

BUDGET ALIENAZIONI

DESCRIZIONE 2014 2015 2016 TOTALE

Alienazione Borno - Alienazione Maderno trasferimento enti - Reliquati - Cessione terreni agricoli 190.000 190.000 Case cantoniere 105.000 105.000 210.000

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2014 2015 2016Alienazioni immobiliari/Alienazioni Fondo immobiliare 755.000 1.400.000 1.050.000 3.205.000 Alienazione azioni 635.000 635.000 1.270.000

TOTALE BUDGET 945.000 2.140.000 1.790.000 4.875.000

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2.2.8 L’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato

L'articolo 8 della Legge 12 novembre 2011, numero 183 (Legge di stabilità 2012) in vigore dall’01/01/2012, reca disposizioni in materia di riduzione del debito, modificando l'art. 204, comma 1 del testo unico di cui al D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e fissando, contestualmente, nuovi limiti agli interessi passivi sui prestiti a carico degli enti locali. La stessa legge prevede che a decorrere dall'anno 2013 gli enti territoriali debbano ridurre l'entità del debito pubblico sulla base di un decreto del MEF che dovrà stabilire: - la differenza percentuale rispetto al debito medio pro capite, oltre la quale l'ente ha l'obbligo di procedere alla riduzione del debito; - la percentuale annua di riduzione del debito; - le modalità con le quali può essere raggiunto l'obiettivo di riduzione del debito. A tal fine si considera comunque equivalente alla riduzione il trasferimento di immobili al fondo o alla società di cui al comma 1 dell'articolo 6 della legge n. 183/2011. Nel caso in cui non si dia corso a quanto sopra enucleato, sono previste l’applicazioni di sanzioni come contemplate dall’art. 7 del D.Lgs. N. 149/2011. Ad oggi, tuttavia, il suddetto decreto non è stato ancora emanato. Il DL n. 35/2013 convertito in L. n. 64/2013 ha rideterminato i citati limiti nelle seguenti percentuali: 1) 8% per l'anno 2012, 2) 8% per l'anno 2013, 3) 6% a decorrere dall'anno 2014. Tuttavia, dato l'andamento delle entrate correnti proprie, in riferimento agli obiettivi del patto di stabilità interno 2014-2016, non verranno assunti nuovi mutui per il 2014 e seguenti ma si prevedono solo diversi utilizzi di economie di mutui già in ammortamento per complessivi €. 700.000,00, di cui € 200.000 per il 2014 ed €. 500.000 per il 2015, che trovano nel bilancio armonizzato diversa distribuzione temporale con riferimento alle disposizioni previste dai nuovi principi contabili. La situazione della Provincia di Cremona è così riassunta:

ANNO INTERESSI PASSIVI

ENTRATE CORRENTI % INDEBIT. % LIMITE STABILITO DALLA LEGGE

2009 4.362.955,00 77.257.161,90 Su 2007 5,65 15

2010 4.353.975,21 73.103.710,00 Su 2008 5,96 15

2011 4.535.128,85 67.166.718,00 Su 2009 6,75 12

2012 2.431.047,46 73.001.155,29 Su 2010 3,33 8

2013 3.732.798,23 73.506.589,99 Su 2011 5,08 8

2014 3.464.718,00 65.920.899,21 Su cons. 2012 5,26 6

2015 3.377.418,00 60.200.877,59 Su assestato 2013 5,61 6

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2016 3.351.193,00 57.843.755,82 Su iniz. 2014 5,79 6

La situazione riguardante l’indebitamento della Provincia di Cremona proiettata al 31/12/2013, nella attuale situazione di bilancio, è così riassunta:

Anno 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Residuo debito 102.808.314,03 103.576.225,72 92.477.354,40 89.286.503,00 86.184.371,00 82.982.239,00

Nuovi prestiti 3.730.231,90 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Prestiti rimborsati

- 2.949.666,05 - 1.953.667,41 - 3.190.851,40 - 3.102.132,00 - 3.202.132,00 - 3.272.132,00

Estinzioni anticipate

- 12.654,16 - 10.087.608,16 0,00 0,00 0,00 0,00

Restit. rate da CDP

0,00 942.404,25 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale fine anno

103.576.225,72 92.477.354,40 89.286.503,00 86.184.371,00 82.982.239,00 79.710.107,00

La Provincia ha potuto beneficiare per il solo anno 2012 della previsione legislativa di cui all'art. 17 comma 13-bis del Decreto Legge n. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella Legge 7 agosto 2012 n. 135. Tale norma infatti ha disposto all'intero comparto province, ai fini dell’abbattimento del debito, l'attribuzione di un contributo pari a 100 milioni di euro. Il contributo non è stato conteggiato fra le entrate valide ai fini del patto di stabilità interno ed è stato destinato alla riduzione del debito, così come da deliberazione consiliare n. 130/12. Tale possibilità non è stata più riproposta per gli anni successivi. Anche nella sezione operativa del presente Documento, così come nella Relazione previsionale e programmatica relativa agli esercizi precedenti, è inserito uno specifico obiettivo operativo con il quale viene espresso l'indirizzo prioritario a non assumere ulteriori mutui, individuando altri differenti mezzi per il finanziamento degli investimenti, oltre a programmare una attenta gestione dello stock del debito con l’impegno precipuo di compiere ogni sforzo per raggiungere l’obiettivo di ridurre negli anni il debito contratto. Rimane, pertanto, fermo anche per il corrente anno l'obiettivo, di primaria importanza per l'Ente, finalizzato alla riduzione del valore finanziario delle passività totali, in allineamento con i principi di riduzione del debito pubblico indicati nelle disposizioni di legge degli ultimi anni a beneficio della minor incidenza della spesa per interessi passivi e quote di capitale sui bilanci degli esercizi futuri.

Si evidenzia che con atto n. 100 del 28/11/2013 il Consiglio ha approvato la restituzione alla Cassa Depositi e Prestiti SpA di Roma di un importo di €. 4.482.009,84 finalizzato all'estinzione anticipata di mutui a tasso fisso, individuati tra quelli interamente erogati. Pertanto il debito residuo al 31/12/2013 potrebbe ridursi ad €. 84.804.493,16. Si riportano di seguito i prospetti dimostrativi del rispetto dei vincoli di indebitamento della Provincia nella differenti annualità 2014, 2015 e 2016:

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€ 47.004.486,69

€ 11.900.093,42

€ 7.016.317,10

€ 65.920.897,21

€ 3.955.253,83

€ 3.553.868,00

€ 0,00

€ 89.150,00

€ 0,00

€ 490.535,83

Debito contratto al 31/12/2013 € 89.286.503,00

Debito autorizzato nell'esercizio in corso € 0,00

€ 89.286.503,00

0,0000

€ 0,00

€ 0,00

(2) Con riferimento anche ai finanziamenti imputati contabilmente agli esercizi successivi

* Il debito dell'Ente potrebbe ridursi di ulteriori € 4.482.009,84 per eventuale estinzione di mutui CD P entro 31.12.2013 Si fa presente che il prospetto non prevede la d eduzione delle quote capitale di ammortamento dei mu tui dell'anno 2014 pari a € 3.102.132,00

di cui, garanzie per le quali è stato costituito accantonamento

Garanzie che concorrono al limite di indebitamento

(1) - per gli enti locali l'importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate ed a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera l’6 per cento delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui. Per le comunità montane si fa riferimento ai primi due titoli delle entrate. Per gli enti locali di nuova istituzione si fa riferimento, per i primi due anni, ai corrispondenti dati finanziari del bilancio di previsione.

Allegato d) - Limiti di indebitamento Enti Locali - BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - ANNUALITA' 2014

TOTALE DEBITO CONTRATTO

TOTALE DEBITO DELL'ENTE*

DEBITO POTENZIALE

Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'Ente a favore di altre Amministrazioni pubbliche e di altri soggetti

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati nell'esercizio in corso

Contributi contributi erariali in c/interessi su mutui

Ammontare disponibile per nuovi interessi

TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI

SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI

Livello massimo di spesa annuale (1):

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati fino al 31/12/2013 (2)

1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I)

2) Trasferimenti correnti (titolo II)

3) Entrate extratributarie (titolo III)

Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE (rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/2000

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€ 44.410.289,06

€ 5.908.309,66

€ 9.882.278,87

€ 60.200.877,59

€ 3.612.052,66

€ 3.453.868,00

€ 0,00

€ 76.390,00

€ 0,00

€ 234.574,66

Debito contratto al 31/12/2014 € 86.184.371,00

Debito autorizzato nell'esercizio in corso € 0,00

€ 86.184.371,00

0,0000

€ 0,00

€ 0,00

(2) Con riferimento anche ai finanziamenti imputati contabilmente agli esercizi successivi

* Il debito dell'Ente potrebbe ridursi di ulteriori € 4.482.009,84 per eventuale estinzione di mutui CD P entro 31.12.2013 Si fa presente che il prospetto non prevede la d eduzione delle quote capitale di ammortamento dei mu tui dell'anno 2015 pari a € 3.202.132,00

di cui, garanzie per le quali è stato costituito accantonamento

Garanzie che concorrono al limite di indebitamento

(1) - per gli enti locali l'importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate ed a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera l’6 per cento delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui. Per le comunità montane si fa riferimento ai primi due titoli delle entrate. Per gli enti locali di nuova istituzione si fa riferimento, per i primi due anni, ai corrispondenti dati finanziari del bilancio di previsione.

TOTALE DEBITO CONTRATTO

TOTALE DEBITO DELL'ENTE*

DEBITO POTENZIALE

Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'Ente a favore di altre Amministrazioni pubbliche e di altri soggetti

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati nell'esercizio in corso

Contributi contributi erariali in c/interessi su mutui

Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento

Ammontare disponibile per nuovi interessi

TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI

SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI

Livello massimo di spesa annuale (1):

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati fino al 31/12/2014 (2)

1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I)

2) Trasferimenti correnti (titolo II)

3) Entrate extratributarie (titolo III)

Allegato d) - Limiti di indebitamento Enti Locali - BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - ANNUALITA' 2015

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE (rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/2000

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€ 46.295.670,97

€ 5.349.605,76

€ 6.198.479,09

€ 57.843.755,82

€ 3.470.625,35

€ 3.383.868,00

€ 0,00

€ 32.674,80

€ 0,00

€ 119.432,15

Debito contratto al 31/12/2015 € 82.982.239,00

Debito autorizzato nell'esercizio in corso € 0,00

€ 82.982.239,00

0,0000

€ 0,00

€ 0,00

(2) Con riferimento anche ai finanziamenti imputati contabilmente agli esercizi successivi

* Il debito dell'Ente potrebbe ridursi di ulteriori € 4.482.009,84 per eventuale estinzione di mutui CD P entro 31.12.2013 Si fa presente che il prospetto non prevede la d eduzione delle quote capitale di ammortamento dei mu tui dell'anno 2016 pari a € 3.272.132,00

Allegato d) - Limiti di indebitamento Enti Locali - BILANCIO DI PREVISIONE 2014/2016 - ANNUALITA' 2016

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE (rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/2000

1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I)

2) Trasferimenti correnti (titolo II)

3) Entrate extratributarie (titolo III)

TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI

SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI

Livello massimo di spesa annuale (1):

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati fino al 31/12/2015 (2)

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati nell'esercizio in corso

Contributi contributi erariali in c/interessi su mutui

Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento

Ammontare disponibile per nuovi interessi

di cui, garanzie per le quali è stato costituito accantonamento

Garanzie che concorrono al limite di indebitamento

(1) - per gli enti locali l'importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate ed a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera l’6 per cento delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui. Per le comunità montane si fa riferimento ai primi due titoli delle entrate. Per gli enti locali di nuova istituzione si fa riferimento, per i primi due anni, ai corrispondenti dati finanziari del bilancio di previsione.

TOTALE DEBITO CONTRATTO

TOTALE DEBITO DELL'ENTE*

DEBITO POTENZIALE

Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'Ente a favore di altre Amministrazioni pubbliche e di altri soggetti

171

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QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO 2014 - 2016Provincia di Cremona

ENTRATE CASSA ANNO DIRIFERIMENTO DEL

BILANCIO 2014

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2014

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2015

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2016

SPESE CASSA ANNO DIRIFERIMENTO DEL

BILANCIO 2014

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2014

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2015

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2016

Fondo di cassa presunto all'iniziodell'esercizio

56.000.000,00

Utilizzo avanzo presunto diamministrazione

3.779.000,00 0,00 0,00 Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 0,00 6.846.000,00 2.850.000,00

47.724.547,59 46.295.670,97 46.002.267,97 46.552.267,97 68.494.913,66 54.604.323,82 53.707.038,82 54.275.163,62Titolo 1 - Spese correntiTitolo 1 -Entrate correnti di naturatributaria, contributiva eperequativa

11.274.709,82 5.349.605,76 4.820.309,76 4.872.434,56 - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00Titolo 2 - Trasferimenti correnti

8.142.867,86 6.198.479,09 6.223.893,09 6.259.893,09Titolo 3 - Entrate extratributarie

- di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 6.846.000,00 2.850.000,00 21.550.000,0034.384.218,72 19.404.807,16 12.985.000,00 49.505.000,00

Titolo 2 - 39.261.750,08 23.481.107,16 20.843.300,00 53.427.300,00Spese in conto capitaleTitolo 4 - Entrate in conto capitale

51.360,07 0,00 635.000,00 635.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00Titolo 3 - Spese per incremento diattività finanziarie

Titolo 5 - Entrate da riduzione di attivitàfinanziarie

101.577.704,06Totale entrate finali ................... 77.248.562,98 70.666.470,82 107.824.595,62 Totale spese finali ................ 107.756.663,74 78.085.430,98 74.550.338,82 107.702.463,62

2.032.925,71 160.000,00 240.000,00 300.000,00 3.102.132,00 3.102.132,00 3.202.132,00 3.272.132,00Titolo 4 - Rimborso di prestitiTitolo 6 - Accensione di prestiti

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni daistituto tesoriere/cassiere

Titolo 7 - Anticipazioni da istitutotesoriere/cassiere

8.845.088,00 8.904.430,00 8.904.430,00 8.904.430,00 Titolo 7 - 8.206.163,95 8.904.430,00 8.904.430,00 8.904.430,00Spese per conto terzi e partitedi giro

Titolo 9 - Entrate per conto di terzi epartite di giro

10.878.013,71Totale Titoli 9.064.430,00 9.144.430,00 9.204.430,00 Totale Titoli 11.308.295,95 12.006.562,00 12.106.562,00 12.176.562,00

168.455.717,77TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE 90.091.992,98 86.656.900,82 119.879.025,62 TOTALE COMPLESSIVO SPESE 119.064.959,69 90.091.992,98 86.656.900,82 119.879.025,62

49.390.758,08Fondo di cassa finale presunto

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014 - 2016Provincia di Cremona

EQUILIBRI DI BILANCIO

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2014

COMPETENZAANNO 2015

COMPETENZAANNO 2016

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 56.000.000,00

A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti 0,00 0,00 0,00(+)

AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente 0,00 0,00 0,00(-)

B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 57.843.755,82 57.046.470,82 57.684.595,62(+)

0,00 0,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinabilial rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

0,00 0,00 0,00(+)

54.604.323,82 53.707.038,82 54.275.163,62D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-)

di cui:

0,00 0,00 0,00 - fondo pluriennale vincolato

375.727,63 445.531,94 405.816,74 - fondo crediti di dubbia esigibilità

0,00 0,00 0,00E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-)

3.102.132,00 3.202.132,00 3.272.132,00F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei mutui e prestitiobbligazionari

(-)

0,00 0,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti

G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) 137.300,00 137.300,00 137.300,00

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162,COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

0,00 0,00 0,00H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+)

0,00 0,00 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti

0,00 0,00 0,00I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifichedisposizioni di legge

(+)

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base aspecifiche disposizioni di legge

59.500,00 59.500,00 59.500,00(-)

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estizione anticipata di prestiti0,00 0,00 0,00(+)

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE

77.800,0077.800,00 77.800,00 77.800,00O=G+H+I-L+M

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014 - 2016Provincia di Cremona

EQUILIBRI DI BILANCIO

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2014

COMPETENZAANNO 2015

COMPETENZAANNO 2016

P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento 3.779.000,00 0,00 0,00(+)

Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale 0,00 6.846.000,00 2.850.000,00(+)

R) Entrate Titoli 4.00 - 5.00 - 6.00 19.564.807,16 13.860.000,00 50.440.000,00(+)

0,00 0,00 0,00C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati alrimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

(-)

0,00 0,00 0,00I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifichedisposizioni di legge

(-)

0,00 0,00 0,00S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (-)

0,00 0,00 0,00S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo termine (-)

0,00 0,00 0,00T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (-)

59.500,00 59.500,00 59.500,00L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base aspecifiche disposizioni di legge

(+)

23.481.107,16 20.843.300,00 53.427.300,00U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-)

6.846.000,00 2.850.000,00 21.550.000,00 di cui fondo pluriennale vincolato di spesa

0,00 0,00 0,00V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-)

0,00 0,00 0,00E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+)

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

-77.800,00 -77.800,00 -77.800,00Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-U-V+E

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BILANCIO DI PREVISIONE 2014 - 2016Provincia di Cremona

EQUILIBRI DI BILANCIO

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

COMPETENZAANNO DI

RIFERIMENTO DELBILANCIO 2014

COMPETENZAANNO 2015

COMPETENZAANNO 2016

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine 0,00 0,00 0,00(+)

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine 0,00 0,00 0,00(+)

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria 0,00 0,00 0,00(+)

X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine 0,00 0,00 0,00(-)

X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo termine 0,00 0,00 0,00(-)

0,00 0,00 0,00Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie (-)

EQUILIBRIO FINALE

0,00 0,00 0,00W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y

C) Si tratta delle entrate in conto capitale relative ai soli contributi agli investimenti destinati al rimborso prestiti corrispondenti alla voce del piano dei contifinanziario con codifica E.4.02.06.00.000.

E) Si tratta delle spese del titolo 2 per trasferimenti in conto capitale corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.2.04.00.00.000.

S1) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codificaE.5.02.00.00.000.

T) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle altre entrate per riduzione di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario concodifica E.5.04.00.00.000.

X1) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codificaU.3.02.00.00.000.

Y) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle altre spese per incremento di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario concodifica U.3.04.00.00.000.

S2) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario concodifica E.5.03.00.00.000.

X2) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario concodifica U.3.03.00.00.000.

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2.3 Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa

La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare è finalizzata a dare risposte adeguate alle esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e nel rispetto dei vincoli di legge e di finanza pubblica.

Tali vincoli sono rappresentati in primo luogo - dall’art. 91 del D.Lgs. n. 267/2000, il quale dispone che gli Enti locali programmano le proprie politiche di assunzione adeguandosi ai principi di riduzione complessiva della spesa di personale; - dall'art. 1, comma 557 della L. 296/2006, il quale stabilisce che gli enti assicurano la riduzione delle spese per il personale, al netto dei rinnovi contrattuali, mediante azioni autonome di contenimento degli oneri che si ispirino ai seguenti principi:

• riduzione dell'incidenza della spesa di personale rispetto alla spesa corrente, attraverso una parziale reintegrazione dei cessati e attraverso il contenimento della spesa per lavoro flessibile;

• razionalizzazione e snellimento delle strutture, anche mediante accorpamento di uffici con l'obiettivo di ridurre l'incidenza delle posizioni dirigenziali in organico;

• contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa. In caso di mancato rispetto dell'obbligo di riduzione della spesa,si applica il divieto, previsto dall'art. 76 comma 4 del D.L. 112/2008, di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione; - dall'art 76, comma 7 del D.L. 112/2008, che consente di procedere ad assunzioni qualora l'incidenza delle spese di personale sulle spese correnti sia uguale o inferiore al 50% (limite così aggiornato dal D.L. 201/2011 convertito in L. 214/2011). Nella presente fase storica tali vincoli sono, peraltro, ininfluenti, in quanto, ai sensi dell'art. 4, comma 9, del recente D.L. 101/2013, convertito nella L.125/2013, per le Province, si applica la previsione dell'art. 16 comma 9 del D.L. del 95/2012, che recita: “Nelle more dell'attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province e' fatto comunque divieto alle stesse di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato.” Al di là di tale divieto, recentemente reintrodotto, sulla cui legittimità, peraltro, non si nascondono dubbi, sottolineato, altresì, come la Provincia rispetti tutte i limiti e le condizioni di cui sopra, si conferma, comunque, l'intendimento di non procedere alla programmazione di assunzioni a tempo indeterminato nell'arco del triennio, in considerazione principalmente di tre motivazioni: la annunciata situazione di modifica degli assetti provinciali, la difficile situazione di bilancio, la necessità di contribuire al contenimento e riduzione del personale alle dipendenze della pubblica amministrazione.

Si potrà, invece, verificare, l'eventuale integrazione della programmazione delle assunzioni a tempo determinato per soddisfare esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale, nel rispetto delle condizioni previste dall'art. 36 del D.lgs. 165/01. A tal fine sono state inserite in bilancio, in via previsionale, le risorse necessarie al finanziamento per un anno di una posizione di lavoro a tempo determinato di cat. C.

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2.4 Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità interno e con i vincoli di finanza pubblica

Il DL 15 ottobre 2013 n. 120, all'art. 2 comma 5, ha apportato modifiche all'articolo 31 della legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di stabilità per il 2012), disciplinante le modalità applicative del Patto di Stabilità per le Province; in particolare viene previsto che per l'anno 2013 le percentuali da applicare alla media della spesa corrente registrata negli anni 2007-2009, sono pari, per le province a 19,61 per cento (rispetto al 19,80% precedente).

Il DL 31 agosto 2013, n. 102, convertito con modificazioni dalla L. 28 ottobre 2013, n. 124, ha disposto l'introduzione - con l'art. 9, comma 6, lettera a) - dei commi 4-bis, 4-ter e 4-quater all'art. 31. Il comma 4-ter citato prevede che per l'anno 2014, il saldo obiettivo del patto di stabilità interno per gli enti in sperimentazione di cui all'articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e' ridotto proporzionalmente di un valore compatibile con gli spazi finanziari derivanti dall'applicazione del comma 4-quater sopra indicato e, comunque, non oltre un saldo pari a zero. Alla compensazione degli effetti finanziari in termini di fabbisogno e di indebitamento netto derivanti dal comma 4-ter richiamato, verranno utilizzate le risorse finanziarie derivanti dalle percentuali relative al patto di stabilità interno applicate dagli enti locali che non partecipano alla sperimentazione e mediante utilizzo per 120 milioni di euro del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente. Va precisato che il disegno di legge di stabilità per il 2014, licenziato dal Governo e tutt'ora in Parlamento per la conseguente discussione e approvazione, prevede ulteriori modifiche alle modalità di calcolo del patto di stabilità per gli enti locali. In particolare, per il comparto Province, la percentuale da applicare è pari al 19,25% per gli anni 2014 e 2015 e al 20,05% per gli anni 2016 e 2017. Il disegno di legge di stabilità prevede che le province che risultano collocati nella classe non virtuosa, applicano le seguenti percentuali: 20,25% per il 2014 e 2015 e 21,05% per gli anni 2016 e 2017. In fase di stesura e approvazione del bilancio si applicano tali percentuali peggiorative. Il riferimento da considerare per gli anni dal 2014 al 2017 non è più la spesa corrente del triennio 2007-2009, ma quella registrata negli anni 2009-2011.

A fronte della partecipazione al terzo anno di sperimentazione gli enti sperimentatori potranno contare sulla ripartizione di un importo di €. 670.000.000,00 quale premio a valere sul Patto di stabilità interno, che potrebbe consentire di ridurre l’obiettivo fino all’azzeramento.

Fatte salve le riduzioni derivanti dall'adesione al terzo anno di sperimentazione, l'obiettivo della Provincia di Cremona è definito, per ora, in euro +10.720.398,01 nel 2014 e nel 2015 e in €. + 11.275.580,09 per il 2016. Nel calcolo dell’obiettivo del Patto di stabilità non si è considerato il riparto di un miliardo di euro a favore degli enti locali per l’estinzione dei debiti certi liquidi ed esigibili al 31/12/2013, ai sensi di quanto previsto nel disegno di legge di stabilità per il 2014. Tra le novità previste dal maxiemendamento al disegno di legge di stabilità per il 2014 vi è anche la clausola di salvaguardia per evitare che il nuovo calcolo della manovra comporti effetti peggiorativi superiori al 15% rispetto all’importo determinato dalla normativa precedente. Infine va evidenziato un ultimo cambiamento alla disciplina del patto di stabilità: il calendario dei patti di solidarietà è anticipato: il patto regionale verticale incentivato è anticipato al 15 marzo rispetto al termine del 30 giugno del 2013. Ai fini del patto regionale verticale gli enti devono comunicare le richieste entro il 1° marzo anziché entro il 15 settembre e la Regione le assegnerà entro il 15 marzo invece che il 31 ottobre. Il patto orizzontale nazionale anticipa al 15 giugno il termine per le richieste/offerte degli enti di spazi finanziari e sarà chiuso dal Ministero dell’Economia entro il 10 luglio, anziché il settembre.

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74.289.834,09

71.354.122,07

65.810.753,23

3.332.648,39

3.332.648,39

3.332.648,39

CALCOLO OBIETTIVI DI SALDO

Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2009

Dimensione demografica del Comune : popolazione residente al 31 dicembre 2011

Importo della riduzione dei trasferimenti di cui al comma 2 dell’articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,

convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 (solo_per_i_Comuni_con_popolazione_superiore_a 5.000

abitanti e Province)*.

Si evidenzia che per gli anni 2014 e 2015 le percentuali da applicare sono quelle determinate per gli enti non virtuosi

L'art. 31, comma 1, della Legge 183/2011 stabilisce che "Ai fini della tutela dell'unità economica della Repubblica, le province e i comuni con popolazione

superiore a 5.000 abitanti e, a decorrere dall'anno 2013, i comuni con popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 abitanti, concorrono alla realizzazione degli

obiettivi di finanza pubblica nel rispetto delle disposizioni di cui al presente articolo, che costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza

pubblica ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione".

Riduzione dei trasferimenti erariali previsto per l'esercizio 2015

Al comma 3 è stabilito che "Gli enti locali che, in esito a quanto previsto dal comma 2, risultano collocati nella classe virtuosa, fermo restando l'obiettivo del

comparto, conseguono un saldo obiettivo pari a zero. (almeno pari a 0).

Riduzione dei trasferimenti erariali previsto per l'esercizio 2013

Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2008

PATTO STABILITÀ INTERNO PER GLI ENTI LOCALI 2013 - 2014 - 2015(aggiornato D.L. 120/2013, pubblicato G.U. Generale n.242 del 15-10-2013 - Suppl. Ordinario n. 70)

Le province e i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti devono determinare, per gli anni 2012, 2013 e 2014, un OBIETTIVO SPECIFICO di saldo

finanziario oltrechè un OBIETTIVO STRUTTURALE.

TIPOLOGIA DI ENTE LOCALE SOGGETTO AL PATTO DI STABILITÀ

DETERMINAZIONE DELLO SPECIFICO OBIETTIVO DI SALDO FINANZIARIO

(ART.31, LEGGE 12 NOVEMBRE 2011, N. 183 E ART.20, DL 98/2011)

INFORMAZIONI PRELIMINARI PER IL CALCOLO DEGLI OBIETTIVI RELATIVI AL PATTO DI STABILITÀ

Riduzione dei trasferimenti erariali previsto per l'esercizio 2014

Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nel corso del triennio 2007, 2008 e 2009, così come desunta dai certificati di conto

consuntivo

Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2007

Il comma 3 prevede che "Il saldo finanziario tra entrate finali e spese finali calcolato in termini di competenza mista è costituito dalla somma algebrica degli

importi risultanti dalla differenza tra accertamenti e impegni, per la parte corrente, e dalla differenza tra incassi e pagamenti, per la parte in conto capitale, al

netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti, come riportati nei certificati di conto consuntivo".

DETERMINAZIONE DELL'OBIETTIVO STRUTTURALE (art. 20, c. 3, DL 98/2011)

COMUNE

PROVINCIA

- 1 -178

2014-2015-2016

2014-15-16

2009

2010

2011

65.810.753,23

71.667.546,12

70.714.980,72

2009-2010-2011

2014

2015

2016

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PATTO STABILITÀ INTERNO PER GLI ENTI LOCALI 2013 - 2014 - 2015(aggiornato D.L. 120/2013, pubblicato G.U. Generale n.242 del 15-10-2013 - Suppl. Ordinario n. 70)

70.484.903,13

2013 2014 2015

19,61% 19,80% 19,80%

13.822.089,50 13.956.010,82 13.956.010,82

2013 2014 2015

3.332.648,39 3.332.648,39 3.332.648,39

10.489.441,11 10.623.362,43 10.623.362,43

2013 2014 2015

10.489.441,11 10.623.362,43 10.623.362,43

3.005.583,64-

7.483.857,47 10.623.362,43 10.623.362,43 SALDO OBIETTIVO DEFINITIVO

Effetti PATTO NAZIONALE ORIZZONTALE

art.4-ter, c.1 e seguenti, D.L. 16/2012

Ulteriori riduzioni del saldo obiettivo annaule

Miglioramento obiettivo per DECRETO MEF

art.1, c.122, L. 220/2010

Miglioramento NON UTILIZZO RISORSE 2012 RIDUZIONE DEBITO

art.16, c.6-bis, D.L. 95/2012

Effetti PATTO REGIONALE ORIZZONTALE

art.1, c.141, L. 220/2010 e s.m.i.

Importo riduzione trasferimenti ex art.14, c.1 e 2, L. 122/2010

Il comma 4 stabilisce che "Ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica, gli enti di cui al comma 1 devono conseguire, per ciascuno degli anni

2012, 2013 e successivi, un saldo finanziario in termini di competenza mista non inferiore al valore individuato ai sensi del comma 2 diminuito di un importo pari

alla riduzione dei trasferimenti di cui al comma 2 dell'articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio

2010, n. 122".

DETERMINAZIONE DELL'OBIETTIVO SPECIFICO DI SALDO FINAZIARIO (art. 31, c. 2)

Effetti PATTO REGIONALE VERTICALE

art.1, c.138, L. 220/2010 e s.m.i.

Riduzione del saldo obiettivo e rideterminazione dello stesso per la partecipazione al Patto di solidarietà fra enti territoriali (patto regionalizzato

verticale e orizzontale e patto nazionale orizzontale)

Percentuali da applicare per il calcolo dell'entità della manovra

Media della spesa corrente registrata negli anni 2007-2009, come desunta dai certificati di conto consuntivo

SALDO OBIETTIVO DA LEGGE DI STABILITÀ

Miglioramento obiettivo per partecipazione alla SPERIMENTAZIONE

art.20, c.3-bis, D.L. 98/2011

Effetti PATTO REGIONALE VERTICALE INCENTIVATO

art.1, c.122 e seguenti, L. 228/2010 e s.m.i.

Sterilizzazione saldo obiettivo come disposto da art. 31, c. 4

Saldo obiettivo come definito da art. 31, comma 2

- 2 -179

2014-2015-2016

2014 2015 2016

69.397.760,022009-11

20,25% 20,25% 21,05%

14.053.046,40 14.053.046,40 14.608.228,48

2014 2015 2016

10.720.398,01 10.720.398,01 11.275.580,09

2014 2015 2016

10.720.398,01 10.720.398,01 11.275.580,09

10.720.398,01 10.720.398,01 11.275.580,09

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2013 2014 2015

7.483.857,47 10.623.362,43 10.623.362,43

Ipotesi previsioni 2013 - 2014 - 2015

2013 2014 2015

(+) 60.200.877,59 53.524.578,79 53.416.208,79

(-)

(-)

(-)

(-)

(-)

(-) 57.664.476,19 50.180.647,39 50.072.277,39

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

Saldo finanziario parte corrente 2.536.401,40 3.343.931,40 3.343.931,40

(+) 31.500.000,00 24.000.000,00 27.000.000,00

(-)

(-)

(-)

(-)

(-)

(-) 49.390.000,00 18.000.000,00 19.000.000,00

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+)

(+) 1.582.222,00 1.547.000,00

(+) 21.390.000,00

Saldo finanziario parte capitale 5.082.222,00 7.547.000,00 8.000.000,00

Spese correnti derivanti utilizzo entrate correnti provenienti da U.E. (impegnate)

OBIETTIVO DI SALDO FINANZIARIO DEFINITIVO (comp. mista)

C

O

M

P

E

T

E

N

Z

A

Entrate titoli I- II- III (accertate)

OBIETTIVO DI SALDO FINANZIARIO 2013 - 2014 - 2015

- Inserimento previsioni -

Spese correnti finanziate da Regione per sisma maggio 2012 (impegnate)

Spese correnti ISTAT connesse ai censimenti, art.31, c.12 (impegnate)

Spese in c/capitale derivanti utilizzo entrate in c/capitale da U.E. (pagate)

Entrate correnti dallo Stato per dichiarazione stato di emergenza (accertate)

Entrate correnti connesse con la dichiarazione di grande evento (accertate)

Spese correnti connesse con la dichiarazione di grande evento (impegnate)

Entrate correnti da Regione per sisma maggio 2012 (accertate)

Entrate correnti provenienti dall'Unione Europea (accertate)

Entrate correnti ISTAT connesse ai censimenti (accertate)

Spese titolo I (impegnate)

Spese correnti a segiuto dichiarazione stato di emergenza (impegnate)

Spese in c/capitale finanziate da Regione per sisma maggio 2012 (pagate)

C

A

S

S

A

Entrate titoli IV (riscosse)

Concessioni di crediti (pagate)

Spese in c/capitale a segiuto dichiarazione stato di emergenza (pagate)

Entrate in c/capitale connesse con la dichiarazione di grande evento (riscosse)

Spese c/capitale per investimenti infrastrutturali, art.31, c. 16 (pagate)

Spese c/capitale Scuola Europea di Parma, art.31, c. 14 (pagate)

Spese c/capitale Museo Nazionale Shoah - art.1, c.283, L. 288/2012 (pagate)

Spese in c/capitale per sisma maggio 2012 - art.7, c.1-ter, D.L.74/2012 (pagate)

Spese c/capitale per federalismo demaniale, art.31, c. 15 (pagate)

Spese c/capitale art.1, c. 1, D.L. 35/2013 (pagate)

Spese correnti per sisma maggio 2012 - art.7, c.1-ter, D.L.74/2012 (impegnate)

Spese in c/capitale connesse con la dichiarazione di grande evento (pagate)

Spese correnti Scuola Europea di Parma, art.31, c. 14 (impegnate)

Spese correnti Museo Nazionale Shoah - art.1, c.283, L. 288/2012 (impegnate)

Riscossione di crediti (riscosse)

Entrate in c/capitale dallo Stato per dichiarazione stato di emergenza (riscosse)

Entrate in c/capitale provenienti dall'Unione Europea (riscosse)

Spese correnti per federalismo demaniale, art.31, c. 15 (impegnate)

Spese titolo II (pagate)

Entrate in c/capitale da Regione per sisma maggio 2012 (riscosse)

- 1 -

180

2014-2015-2016

2014-2015-2016

2014 2015 2016

2014 2015 2016

10.720.398,01 10.720.398,01 11.275.580,09

57.843.755,82 57.046.470,82 57.684.595,62

54.604.323,82 53.707.038,82 54.275.163,62

3.239.432,00 3.339.432,00 3.409.432,00

42.000.000,00 27.000.000,00 26.500.000,00

35.500.000,00 19.000.000,00 18.000.000,00

1.547.000,00

8.047.000,00 8.000.000,00 8.500.000,00

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OBIETTIVO DI SALDO FINANZIARIO 2013 - 2014 - 2015

- Inserimento previsioni -

SALDO FINANZIARIO DI COMPETENZA MISTA PREVISTO 7.618.623,40 10.890.931,40 11.343.931,40

RIEPILOGO

2013 2014 2015

Obiettivo di saldo finanziario in termini di competenza mista 7.483.857,47 10.623.362,43 10.623.362,43

Obiettivo previsto 7.618.623,40 10.890.931,40 11.343.931,40

Azioni correttive - - -

Margine di manovra 134.765,93 267.568,97 720.568,97

La previsione per l'esercizio 2014 è in linea per il rispetto del patto di stabilità interno

La previsione per l'esercizio 2015 è in linea per il rispetto del patto di stabilità interno

La previsione per l'esercizio 2013 è in linea per il rispetto del patto di stabilità interno

- 2 -

181

11.286.432,00 11.339.432,00 11.909.432,00

2014-2015-2016

2014 2015 2016

10.720.398,01 10.720.398,01 11.275.580,09

11.339.432,00 11.909.432,0011.286.432,00

566.033,99 619.033,99 633.851,91

2014

2015

2016

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0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

90,00%

dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13

AN

DA

ME

NT

O P

ER

CE

NT

UA

LE

MESI

TEMPI DI PAGAMENTO FATTURE ANNO 2013

ENTRO 30 GG

FRA 31 E 50 GG

FRA 51 E 60 GG

OLTRE 60 GG

FATTURE IN SOSPESO

N° FATTURE 7139 616 1261 2832 2672 3326 3946 4565 5278 5714 6252 6782

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aggiornato

al 30-11

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3. Gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato

MISSIONE 01

SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell'ente in una ottica di governance e parternariato e per la comunicazione istituzionale. Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica. Obiettivo strategico 01.01 Bilancio – Copertura finanziaria

Attenta verifica degli impegni già assunti in passato e delle relative coperture finanziarie. Obiettivo strategico 01.02 Bilancio – Priorità

Individuazione delle priorità future su cui indirizzare le risorse finanziarie.

Obiettivo strategico 01.03 Bilancio – Nuove fonti di finanziamento Individuazione ed utilizzo di nuove fonti finanziarie, pubbliche e private.

Obiettivo strategico 01.04 Bilancio – Controllo di gestione

Miglioramento delle fasi relative alla programmazione, realizzazione, rendicontazione e controllo, per un controllo di gestione più efficace.

Obiettivo strategico 01.05 Bilancio – Cultura del controllo amministrativo e gestionale

Sviluppo della cultura del controllo amministrativo e gestionale.

Obiettivo strategico 01.06 Bilancio – Applicazione delle indicazioni nazionali e regionali

Approfondimento ed applicazione delle indicazioni nazionali e regionali relative alla gestione del bilancio provinciale.

Obiettivo strategico 01.07 Bilancio – Patrimonio - Risparmio e razionalizzazione

Ricerca di ogni possibile ed appropriata iniziativa di risparmio e razionalizzazione che produca nel tempo minori costi o maggiori entrate.

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Obiettivo strategico 01.08 Federalismo e semplificazione – Minore burocrazia

L'obiettivo è quello di avere meno burocrazia, incidendo sulla semplificazione sia normativa, sia amministrativa arrivando quindi ad avere meno regole ma più chiare ed una macchina amministrativa più snella ed efficiente con tempi di risposta brevi e certi. In questo ambito è doveroso rendere operativo il Codice dell’Amministrazione Digitale utilizzando, con le modalità più appropriate, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Questo permetterà di dotare l’ente di un regolamento dei procedimenti, con un catalogo aggiornato che definisca tempi certi della loro conclusione e una razionalizzazione delle procedure degli atti amministrativi e della modulistica.

Obiettivo strategico 01.09 Rapporti con il Consiglio – Efficienza

Saranno garantite le migliori condizioni per un corretto ed efficiente rapporto tra la Giunta ed il Consiglio Provinciale con le relative Commissioni, affinché ogni organo possa svolgere democraticamente il proprio compito, nell’ottica della massima partecipazione e trasparenza.

Obiettivo strategico 01.10 Statuto e regolamenti – Revisione dello Statuto della Provincia

Generale ricognizione, con successiva revisione, dello Statuto della Provincia e di tutti i regolamenti interni all’ente. L’obiettivo è quello di semplificare il linguaggio, rendendo i testi normativi più chiari e comprensibili, ma anche quello di eliminare norme superflue e ripetitive, riducendo il più possibile le regole allo stretto necessario. All’interno di questo lavoro è previsto inoltre il monitoraggio ed il contenimento dei costi di funzionamento degli organi istituzionali.

Obiettivo strategico 01.11 Personale – “La macchina amministrativa”

Riorganizzazione e rilancio della “macchina amministrativa” in coerenza con le nuove deleghe assessorili e le nuove linee programmatiche (es. organigramma, incarichi dirigenziali, posizioni organizzative).

Obiettivo strategico 01.12 Personale – Cultura della pubblica amministrazione

Sviluppo di una nuova cultura della pubblica amministrazione, puntando su competenza e responsabilità personale, qualità, efficienza, efficacia, spirito di squadra e di innovazione, meritocrazia, lavoro per obiettivi, soddisfazione del cittadino e del collaboratore, rendicontazione e valutazione oggettiva delle prestazioni, sistemi di incentivazione, superamento della “cultura della carta”, informatizzazione, riduzione e semplificazione dei regolamenti interni, mobilità interna.

Obiettivo strategico 01.13 Personale – Approfondimento e applicazione delle novità normative

Approfondimento e applicazione delle novità normative: a) i decreti legislativi in attuazione della legge delega n.15 del 4.3.2009 in vista della riforma della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni; b) il DPCM, previsto del D.L.112/08, convertito con modifiche nella L.133/08, che definirà criteri e modalità di comportamento ai fini del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica.

Obiettivo strategico 01.14 Personale – Sistema di valutazione

Aggiornamento del sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti, quale strumento obbligato per assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio reso all’utenza.

Obiettivo strategico 01.15 Personale – Misurazione delle performance

Aggiornamento degli strumenti per la misurazione delle performance, per un miglioramento della qualità dei servizi, la crescita delle competenze professionali e l’ incentivazione del personale secondo la logica del merito.

Obiettivo strategico 01.16 Personale – Formazione del personale dipendente

Efficace attività formativa, partendo dai livelli apicali, per coinvolgere progressivamente la generalità dei dipendenti per una crescita di tutti.

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Obiettivo strategico 01.17 Personale – Apertura di un confronto al tavolo sindacale

Apertura di un confronto al tavolo sindacale improntato alla chiara identificazione dei ruoli, al rispetto dei medesimi, ed alla trasparenza in ogni fase delle relazioni che saranno intraprese.

Obiettivo strategico 01.18 Personale – Collaborazione e comunicazione interna

Deciso miglioramento della collaborazione e comunicazione interna tra i diversi settori dell’amministrazione provinciale.

Obiettivo strategico 01.19 Personale – Nucleo di Valutazione

Aggiornamento delle funzioni e della collaborazione del Nucleo di Valutazione. Obiettivo strategico 01.20 Personale – Spese per il personale

Iniziative per conseguire nel tempo una riduzione delle spese per il personale, secondo quanto richiesto dalle norme di settore.

Obiettivo strategico 01.21 Personale – Tecnologice informatiche

Sviluppo e utilizzo delle tecnologie informatiche. Obiettivo strategico 01.22 Sicurezza nei luoghi di lavoro

Sviluppo del servizio dedicato alla sicurezza nei luoghi di lavoro (Dlgs 81/2008 ex 626). Obiettivo strategico 01.23 Patrimonio – Parco dei Monasteri e Palazzo “Stanga”

Attivazione di confronti e sinergie con gli attori coinvolti nel piano di recupero del parco dei Monasteri e di palazzo “Stanga” (Provincia, Comune, Regione, I.T.A.S. “Stanga”, Fondo immobiliare Eridano), al fine di individuare obiettivi e strategie comuni, nonché piani finanziari coerenti con le destinazioni d’uso e la tempistica di sviluppo dell’intero progetto di recupero urbanistico o del distretto culturale.

Obiettivo strategico 01.24 Rapporti con i piccoli Comuni – Sviluppo organizzativo e gestionale

Sostegno allo sviluppo organizzativo e gestionale dei piccoli comuni. Obiettivo strategico 01.25 Rapporti con i piccoli Comuni – Innovazione tecnologica

Promozione di progetti legati all’innovazione tecnologica. Obiettivo strategico 01.26 Rapporti con i piccoli Comuni – Formazione

Formazione e aggiornamento di amministratori e dipendenti dei piccoli comuni mediante corsi e seminari.

Obiettivo strategico 01.27 Innovazione – Centro di Servizio Territoriale

Realizzazione di un “Centro di Servizio Territoriale”, progetto di e-government per l’innovazione telematica dei servizi pubblici nel territorio. Il progetto avrà lo scopo di mettere a fattor comune i progetti SISCOTEL già in essere sul territorio e sarà realizzato da Provincia, Padanie Acque, SCRP (Società Cremasca Reti Patrimonio) e Unione dei Comuni del Soresinese.

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MISSIONE 03

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA Amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale e amministrativa. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Sono comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di ordine pubblico e sicurezza. Obiettivo strategico 03.01 Sicurezza del territorio – Programmazione

Attenta programmazione basata sulla previsione e la prevenzione delle criticità. Obiettivo strategico 03.02 Sicurezza del territorio – Macro/micro criminalità

Prevenzione della macro/micro criminalità. Obiettivo strategico 03.03 Sicurezza del territorio – Polizia locale

Miglioramento della qualità del servizio di Polizia Locale mediante: maggiore formazione per il personale. Migliore dotazione strumentale. Educazione stradale. Pattugliamenti e controlli. Revisione dei compiti. Collaborazione sinergica con le altre forze dell’ordine. Studio di nuove formule organizzative sul territorio.

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MISSIONE 04

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

Amministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei servizi connessi (quali assistenza scolastica ad personam, trasporto), ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di istruzione e diritto allo studio.

Obiettivo strategico 04.01 Istruzione – Programmazione Programmazione progettata in stretta collaborazione con le istituzioni scolastiche e formative e basata su una valutazione delle esigenze educative e delle necessità del mercato del lavoro. Obiettivo strategico 04.02 Istruzione – Attuazione della riforma della scuola secondaria Adeguata proposta relativa all’attuazione della riforma della scuola secondaria, articolata negli indirizzi liceali, tecnici e professionali previsti e basata sull’integrazione tra istruzione secondaria e formazione professionale. Obiettivo strategico 04.03 Istruzione – Offerta universitaria sul territorio Sostegno più efficace dell’offerta universitaria sul territorio, legata ad atenei diversi, ma che potrebbe essere caratterizzata da un’ articolazione complessiva più coordinata e basata su un progetto comune. Obiettivo strategico 04.04 Istruzione – Orientamento e riorientamento alla scuola secondaria Sviluppo e coordinamento degli interventi di orientamento e di riorientamento relativi alla scuola secondaria di primo e secondo grado. Obiettivo strategico 04.05 Istruzione – Soggetti svantaggiati Inserimento e corretta integrazione all’interno del sistema scolastico, formativo e lavorativo di soggetti svantaggiati, con particolare attenzione alle persone diversamente abili. Obiettivo strategico 04.06 Patrimonio – Sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione delle barriere architettoniche

Completamento delle opere di adeguamento normativo in materia di sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione delle barriere architettoniche. Ciò appare particolarmente importante nel campo dell'Edilizia Scolastica Media Superiore.

Obiettivo strategico 04.07 Patrimonio – Razionalizzazione delle varie sedi scolastiche

Completamento dell'opera di razionalizzazione delle varie sedi scolastiche attraverso la realizzazione di nuove strutture o l'acquisto di edifici già adattati o adattabili, con l'intento di limitare la

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suddivisione di scuole complesse in più sedi e ridurre, ove possibile, le locazioni onerose. Analoga attenzione dovrà essere posta alle sedi destinate ad uffici e servizi.

Obiettivo strategico 04.08 Patrimonio – Università presenti sul territorio

Mantenimento del rapporto di partenariato con i Comuni di Cremona e Crema, la Regione Lombardia e le Università presenti sul territorio, attraverso il completamento e la valorizzazione delle sedi e lo sviluppo di nuove proposte formative.

Obiettivo strategico 04.09 Patrimonio – Database

Completamento di un database relativo alle scuole ed agli edifici provinciali che potrà essere utilizzato anche per l’individuazione e la programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria nonché al costante aggiornamento dell’anagrafe dell’Edilizia Scolastica.

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MISSIONE 05

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI Amministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Obiettivo strategico 05.01 Cultura – Promozione della cultura

Promozione della cultura come accesso alla bellezza dell’arte e come bene collettivo di coesione, di crescita sociale, di sviluppo e riequilibrio socio-economico.

Obiettivo strategico 05.02 Cultura – Trasformazione del ruolo della Provincia

Radicale trasformazione del ruolo della Provincia, passando da Ente erogatore di patrocini e piccoli contributi a pioggia ad autorevole Ente gestore e coordinatore di uffici e centri servizio in grado di sviluppare una politica di coordinamento delle iniziative sul territorio, di produzione e distribuzione di eventi culturali, di promozione del territorio a livello locale, nazionale ed internazionale. La declinazione operativa risiede nel Distretto Culturale, la cui sfida consiste nel saper riconoscere e valorizzare i segnali che esprimono le giuste precondizioni e potenzialità di sviluppo a lungo termine.

Obiettivo strategico 05.03 Cultura – Distretto Culturale

Concretizzazione del lavoro svolto fino ad ora sul Distretto Culturale, perfezionando le strategie, superando il non facile passaggio dalle idee alla realtà. A tale scopo è indispensabile favorire e stimolare la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, delle fondazioni di origine bancaria, del volontariato e delle imprese. La sfida potrà essere raggiunta con successo se avremo una vera governance della cultura, in grado di dare ai portatori di interesse un nuovo protagonismo in una logica sussidiaria.

Obiettivo strategico 05.04 Cultura – Museo del violino

Museo del Violino – dar vita al Museo del violino significa rafforzare il Distretto della Musica, migliorare la sinergia del sistema teatrale, favorire la partecipazione proponendo rassegne che spazino oltre i circuiti tradizionali.

Obiettivo strategico 05.05 Cultura – Nuova “classe creativa”

La Provincia deve saper svolgere un ruolo di “incubatore” di una nuova “classe creativa”, deve saper trovare spazi e occasioni di valorizzazione dei propri talenti.

Obiettivo strategico 05.06 Cultura – Sistemi teatrale, museale, bibliotecario

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Potenziamento dei sistemi teatrale, museale, bibliotecario (sviluppo e potenziamento della rete bibliotecaria cremonese realizzata tra le biblioteche comunali).

Obiettivo strategico 05.07 Cultura – Applicazione delle nuove tecnologie Applicazione delle nuove tecnologie per avvicinare il patrimonio culturale alla gente, rivitalizzare i contenuti culturali e trasferirli al pubblico sotto forma di nuovi stimoli, incoraggiare la creatività, coinvolgere il pubblico facendo rivivere il passato ed aiutando a progettare il futuro. Obiettivo strategico 05.08 Cultura – Strategie di informazione e di promozione

Sviluppo di agili strategie di informazione e di promozione, necessarie per avvicinare nuove fasce d’utenza e far conoscere la Provincia oltre i propri confini.

Obiettivo strategico 05.09 Cultura – Storia locale

Messa in rete di tutti i soggetti che si occupano di storia locale e nascita di un vero e proprio laboratorio della storia cremonese.

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MISSIONE 06

POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO Amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la fornitura di servizi sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi e le misure di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di politiche giovanili, per lo sport e il tempo libero. Obiettivo strategico 06.01 Sport – Giusto approccio allo sport

Impegno per un giusto approccio allo sport, soprattutto giovanile, mediante la promozione di comportamenti incentrati su valori condivisi ed universali quali il fair play e l’etica sportiva.

Obiettivo strategico 06.02 Sport – Messaggi educativi nello sport

Sensibilizzazione delle Istituzioni locali, sia amministrative che scolastiche, nonché le federazioni, gli enti di promozione sportiva e le maggiori società sportive del territorio cremonese, sull’importanza della diffusione ed attuazione di messaggi educativi nello sport.

Obiettivo strategico 06.03 Sport – Educatori ed istruttori sportivi

Promozione di iniziative e percorsi formativi rivolti agli educatori ed istruttori sportivi, favorendo il coordinamento programmatico tra le Istituzioni locali, regionali e nazionali e l’associazionismo sportivo.

Obiettivo strategico 06.04 Sport – Patrocini, sovvenzioni e premi

Connessione tra la concessione di patrocini, sovvenzioni e premi e la promozione di iniziative volte alla diffusione dei valori fondanti lo sport.

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MISSIONE 07

TURISMO

Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo. Obiettivo strategico 07.01 Turismo – Strategia comune Invito rivolto a tutti gli attori a unire gli sforzi e condividere una strategia comune. Obiettivo strategico 07.02 Turismo – Immagine e contenuto dell'offerta turistica Ridefinizione dell’immagine turistica (nuovo format), del contenuto dell’offerta, del target di riferimento (strategia di mercato), delle risorse e delle azioni, facendo leva in modo innovativo sui punti di forza del proprio territorio e della propria storia. Obiettivo strategico 07.03 Turismo – Connessione e sinergia con altre aree complementari Forte connessione e sinergia con altre aree complementari (es. commercio, cultura, ambiente). Obiettivo strategico 07.04 Expo 2015 – Preparazione del territorio provinciale Expo 2015: preparazione del territorio provinciale all’Expo in termini di accoglienza turistica, professionalità, collegamenti con il sito in cui si svolgerà la manifestazione e, più in generale, di preparazione culturale del territorio.

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MISSIONE 08

ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa e per la viabilità, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa. Obiettivo strategico 08.01 Governo del territorio – Sostegno ai Comuni per l’approvazione dei P.G.T.

Sostegno ai Comuni per l’approvazione dei P.G.T. al fine di migliorare il controllo e la gestione del territorio.

Obiettivo strategico 08.02 Governo del territorio – S.I.T. provinciale

Avvio di un concreto percorso di realizzazione del S.I.T. provinciale, al quale i nostri comuni dovranno fare riferimento, per non rischiare di vedere respinti i propri P.G.T. nella fase di collaudo regionale.

Obiettivo strategico 08.03 Governo del territorio – Formazione

Realizzazione di corsi di formazione per i tecnici liberi professionisti e comunali per la conoscenza del P.T.C.P. e dei P.G.T.

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MISSIONE 09

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente. Obiettivo strategico 09.01 Ambiente – Mantenimento delle risorse maturali e ambientali

Politica volta a favorire, anche mediante iniziative educative, l'uso e il contestuale mantenimento delle risorse naturali e ambientali. La restituzione alla comunità di ambiti territoriali degradati rappresenta un obbiettivo importante non solo per la tutela della salute pubblica, ma anche per il recupero di un territorio progressivamente "eroso" dall'urbanizzazione.

Obiettivo strategico 09.02 Ambiente – Rifiuti

Messa in atto di azioni incisive per migliorare e rendere più omogeneo il servizio di raccolta differenziata su tutto il territorio provinciale; Interventi di sensibilizzazione ed educazione per cercare di ridurre la quantità totale di rifiuti prodotti; Sviluppo del “consumo consapevole”; Gestione dei rifiuti speciali per perseguire obiettivi di maggior efficacia nella differenziazione e diminuzione dei costi totali.

Obiettivo strategico 09.03 Ambiente – Cave

Massima attenzione per minimizzare l'utilizzo della risorsa suolo, favorendo anche il recupero di rifiuti inerti.

Obiettivo strategico 09.04 Ambiente – Acqua

Verrà declinato sotto i suoi aspetti qualitativi, quantitativi e gestionali. Il perseguimento degli obiettivi di qualità definiti dal Piano di Tutela delle Acque regionale sarà una priorità, anche perché le nostre acque superficiali vanno ad irrigare i terreni destinati a produzioni di eccellenza. Il risparmio di tale risorsa sarà principio divulgato presso le giovani generazioni e verrà perseguito anche attraverso un uso attento delle competenze autorizzative per quanto riguarda le concessioni.

Obiettivo strategico 09.05 Ambiente – Aria

Particolare attenzione sarà posta all'applicazione delle competenze provinciali in materia di autorizzazione alle emissioni, senza trascurare le collaborazioni con i comuni e Regione Lombardia per le campagne per limitare il traffico. Controllo prefissato delle caldaie.

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MISSIONE 10

TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ

Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e diritto alla mobilità.

Obiettivo strategico 10.01 Opere pubbliche – Rete stradale

• Terzo ponte con tutte le opere connesse; autostrada Cremona-Mantova;

• inizio lavori della Tibre con le opere stradali di interesse Provinciale connesse, come il completamento della variante di Casalmaggiore;

• opere connesse alla Bre.be.mi;

• avvio di un progetto di riqualificazione delle tratte Soncino-Crema-Lodi e Cremona-Crema-Lodi;

• realizzazione del tratto della nuova 591 (BG-PC);

• nuove circonvallazioni di Dovera sulla ex s.s. 472 Bergamina, di San Giovanni in Croce sulla ex s.s. 343 Asolana e di Soresina;

• ampliamento della S.P. CR ex 415 “Paullese”;

• riqualificazione del tratto tra Crema e Castelleone mediante la costruzione della variante a sud dell'abitato del Comune di Madignano;

• manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali;

• potenziamento della rete delle piste ciclabili su tutto il territorio cremonese, cremasco e casalasco.

Obiettivo strategico 10.02 Opere pubbliche – Ferrovie

• Raddoppio della linea ferroviaria tra la stazione di Cremona e quella di Cavatigozzi, con conseguente eliminazione dei passaggi a livello e trasferimento dello scalo merci di Cremona nella stazione di Cavatigozzi;

• completamento dei Magazzini raccordati del Porto di Cremona, con un terminal modale di interscambio e stoccaggio veloce nell'ambito della prevista integrazione delle attività intermodali del porto pubblico con il futuro potenziamento dello scalo ferroviario di Cavatigozzi;

• potenziamento infrastrutturale - stradale e ferroviario - tra il porto e l'area di Tencara a Pizzighettone lungo il Canale Navigabile;

• realizzazione del polo produttivo di Tencara nel tratto terminale del Canale navigabile, prevedendo l'infrastrutturazione dell'area in modo da garantire l'intermodalità dei trasporti (gomma, ferro, acqua);

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• raddoppio del tratto ferroviario Cremona-Olmeneta, che migliorerebbe le criticità della circolazione della tratta comune alle due linee Cremona-Treviglio e Cremona-Brescia.

Obiettivo strategico 10.03 Opere pubbliche – Navigazione

• Navigazione commerciale e turistica alle navi di V classe per almeno 340 gg/anno fino al porto di Cremona, tramite un progetto multifunzione che, attraverso la regimazione del fiume, consenta il raggiungimento di diversi obiettivi: navigabilità sia commerciale che turistica, produzione di energia idroelettrica, miglioramento della possibilità di derivazione a fini irrigui, maggiore disponibilità della risorsa idrica in periodi siccitosi, infrastrutturazione della banchina fluviale di Pizzighettone sul Canale Navigabile;

• potenziamento della banchina portuale di Casalmaggiore, con il potenziamento della struttura in collaborazione con Comune, Provincia e AIPO.

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MISSIONE 11

SOCCORSO CIVILE

Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per fronteggiare le calamità naturali. Programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di soccorso civile sul territorio, ivi comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre amministrazioni competenti in materia. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di soccorso civile. Obiettivo strategico 11.01 Protezione civile

Revisione del Regolamento del volontariato di protezione civile quale strumento necessario per la gestione del mondo del volontariato ed il suo finanziamento. Designazione di gruppi di volontari storicamente presenti sul territorio che faranno da tutor per l’inserimento dei numerosi gruppi di nuova costituzione. Attivazione di una collaborazione con il Corpo dei Vigili del Fuoco per poter migliorare la preparazione dei volontari di protezione civile. Sinergia tra Polizie Locali mediante la Sala Operativa Provinciale. Sostegno verso i Piani d’emergenza comunali (in versione informatica), nell’ottica di un loro collegamento ad un unico Piano d’emergenza provinciale.

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MISSIONE 12

DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Obiettivo strategico 12.01 Politiche sociali ed associative – Dialogo con gli attori sociali

Avvio con tutti gli attori sociali di un dialogo basato sul concetto della sussidiarietà, ponendo al centro le persone, le famiglie con i loro bisogni, mettendole nella condizione di decidere, in libertà ed autonomia, a chi rivolgersi per avere la risposta che più soddisfa i loro bisogni.

Obiettivo strategico 12.02 Politiche sociali ed associative – Famiglia, persona anziana, diversamente abili, affetti da disabilità nella integrazione scolastica, persone sole, non autosufficienti, colpite da dipendenze

Macro aree di intervento iniziali: sostegno alla famiglia, in tutti i suoi ambiti di criticità; sostegno alla persona anziana, sia nella condizione di malattia sia nella ricchezza della propria dimensione culturale; sostegno ai diversamente abili ed agli affetti da disabilità nella integrazione scolastica, lavorativa, relazionale; sostegno alle persone sole, non autosufficienti, colpite da dipendenze.

Obiettivo strategico 12.03 Politiche sociali ed associative – Attuazione efficiente e completa delle numerose ed importanti deleghe regionali

Attuazione efficiente e completa delle numerose ed importanti deleghe regionali, in modo da garantire alla Regione gli strumenti necessari per mettere in atto politiche di attenzione concreta ai bisogni del nostro territorio.

Obiettivo strategico 12.04 Politiche sociali ed associative – Superamento della tradizionale imposizione di una serie di misure prefabbricate, universali e dunque inadatte alle specificità della nostra zona

Superamento della tradizionale imposizione di una serie di misure prefabbricate, universali e dunque inadatte alle specificità della nostra zona. Non interverremo con logica burocratica ma cercheremo di favorire un approccio “dal basso”, focalizzato sui bisogni emergenti ed in grado di fornire livelli di risposta adeguata.

Obiettivo strategico 12.05 Politiche sociali ed associative – Creazione di un metodo di lavoro che sia in grado di far emergere le richieste ed i bisogni dalla nostra provincia

Creazione di un metodo di lavoro che sia in grado di far emergere le richieste ed i bisogni dalla nostra provincia, recuperando energie e risorse in precedenza disperse in iniziative di per sé lodevoli ma eccentriche rispetto allo scopo istituzionale di una Provincia.

Obiettivo strategico 12.06 Politiche sociali ed associative – Osservatorio delle Politiche Sociali, Osservatorio sulla Condizione della Persona Anziana e Consulta delle Famiglie

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Ascolto delle esigenze dei cittadini e sviluppo di strumenti quali l’Osservatorio delle Politiche Sociali, strutturandolo come base informativa e nucleo centrale del settore per gli ambiti sociali, l’Osservatorio sulla Condizione della Persona Anziana, poiché non possiamo ignorare che le dinamiche attuali di innalzamento della durata della vita media rendono sempre più importante il ruolo della terza età e la Consulta delle Famiglie, per dare voce alla famiglia che non sarà più concepita come destinatario passivo di assistenza ma come soggetto protagonista delle scelte in grado di portare alla soddisfazione dei propri bisogni, nel rispetto della libertà di ciascuno.

Obiettivo strategico 12.07 Politiche sociali ed associative – Collaborazione e coordinamento con le politiche sociali messe in atto dai Comuni

Sviluppo di una collaborazione efficace e di un coordinamento sinergico con le politiche sociali messe in atto dai Comuni.

Obiettivo strategico 12.08 Politiche sociali ed associative – Passaggio dalla logica del convenzionamento a quella dell’accreditamento

Passaggio dalla logica del convenzionamento a quella dell’accreditamento, riconoscendo la funzione pubblica delle attività svolte dal cosiddetto terzo settore. Così facendo metteremo gli operatori del sociale nella condizione di svolgere al meglio la loro opera di risposta ai bisogni delle comunità, con l’intento di valorizzare, e non disperdere, le realtà eccellenti già presenti sul nostro territorio. Naturalmente vigileremo affinché vengano garantite condizioni di accesso ai servizi paritarie e corrette e livelli di servizio qualitativamente omogenei ed adeguati. Questo approccio di collaborazione con il terzo settore permetterà anche di evitare inutili sforzi pubblici in aree già efficacemente presidiate e libererà risorse, tangibili ed immateriali, sempre più difficili da reperire e costose, da destinare alle nuove emergenze, purtroppo non ancora adeguatamente supportate.

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MISSIONE 14

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Attività di promozione e valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività. Obiettivo strategico 14.01 Sviluppo economico – Potenziamento degli strumenti di attrattività degli investimenti

Potenziamento degli strumenti di attrattività degli investimenti già individuati e sperimentati, a cominciare dalla semplificazione amministrativa per le aziende. Quanto fatto sino ad oggi, a partire dal “Patto per lo Sviluppo”, sarà esaminato con la dovuta attenzione al fine di intraprendere le debite azioni migliorative.

Obiettivo strategico 14.02 Sviluppo economico – Semplificazione burocratica

Semplificazione burocratica che eviti alle imprese di disperdere tempi ed energie non funzionali alla competitività del mondo produttivo e possa garantire risposte in tempi certi. In tal senso sarà avviata una ricognizione su tutto il territorio per verificare il reale funzionamento degli Sportelli Unici.

Obiettivo strategico 14.03 Sviluppo economico – Internazionalizzazione delle imprese

Incentivazione delle azioni sistemiche per il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese, aprendo il sistema e individuando nuove traiettorie di sviluppo settoriale che favoriscano lo sviluppo di forme di aggregazione imprenditoriale in relazione a specifici progetti.

Obiettivo strategico 14.04 Sviluppo economico – Percorsi di progettazione innovativa nelle PMI

Sostegno a percorsi di progettazione innovativa nelle PMI, per sviluppare progetti di ricerca sia in ambito tecnologico che gestionale-organizzativo e commerciale nel limite delle risorse disponibili.

Obiettivo strategico 14.05 Sviluppo economico – Aggregazione di imprese per l'elaborazione di progetti con caratteristiche tali da poter accedere ai bandi per i finanziamenti regionali, nazionali ed europei

Stimolo all'aggregazione di imprese per l'elaborazione di progetti con caratteristiche tali da poter accedere ai bandi per i finanziamenti regionali, nazionali ed europei.

Obiettivo strategico 14.06 Sviluppo economico – Accesso al credito Attivazione di interventi per facilitare l’accesso al credito e quindi l’incontro tra impresa e istituti di credito, attraverso il sostegno dei Confidi presenti sul territorio.

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Obiettivo strategico 14.07 Sviluppo economico – Nuovo “Polo della meccanica di eccellenza”

Valorizzazione della potenzialità strategica legata allo sviluppo di un nuovo “Polo della meccanica di eccellenza” che coinvolga le PMI di tutto il territorio cremonese, cremasco e casalasco.

Obiettivo strategico 14.08 Sviluppo economico – Sostegno alle nuove imprese

Sostegno alle nuove imprese, con un occhio di riguardo ai giovani imprenditori e in particolar modo all’imprenditoria femminile.

Obiettivo strategico 14.09 Sviluppo economico – Mantenimento e sviluppo di attività legate all'economia locale e allo sviluppo dei Distretti Industriali

Sostegno alle iniziative promosse da Associazioni di categoria, Comuni, Centri di Servizio alle imprese per la realizzazione di azioni atte al mantenimento e allo sviluppo di attività legate all'economia locale e allo sviluppo dei Distretti Industriali.

Obiettivo strategico 14.10 Sviluppo economico – Reti tecnologiche e telematiche

Appoggio alla messa in opera di reti tecnologiche e telematiche e il rispetto dei criteri di miglioramento ambientale e di risparmio energetico.

Obiettivo strategico 14.11 Sviluppo economico – Liuteria e arte organaria

Sostegno alla secolare tradizione artigiana nel campo della liuteria (Cremona) e dell’arte organaria (Crema), che rappresenta per il nostro territorio una risorsa di grandissimo valore.

Obiettivo strategico 14.12 Sviluppo economico – Sistema fieristico provinciale

Sviluppo del sistema fieristico provinciale, in un’ottica di reale innovazione ed internazionalizzazione, per competere al meglio sul mercato fieristico internazionale e poter così promuovere le eccellenze del nostro territorio a livello regionale, nazionale ed internazionale.

Obiettivo strategico 14.13 Expo 2015 – Proposte progettuali Attuazione dell’accordo sottoscritto con Camera di Commercio, Comune di Cremona e Associazioni di categoria.

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MISSIONE 15

POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Amministrazione e funzionamento delle attività di supporto: alle politiche attive di sostegno e promozione dell'occupazione e dell'inserimento nel mercato del lavoro; alle politiche passive del lavoro a tutela dal rischio di disoccupazione; alla promozione, sostegno e programmazione della rete dei servizi per il lavoro e per la formazione e l'orientamento professionale. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, anche per la realizzazione di programmi comunitari. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di lavoro e formazione professionale.

Obiettivo strategico 15.01 Formazione – Pari dignità del percorso di istruzione e formazione tecnico professionale Impegno affinché sia assicurata pari dignità, pur mantenendo le differenti specificità, al percorso di istruzione e formazione tecnico professionale rispetto a quello di istruzione liceale. Obiettivo strategico 15.02 Formazione – Orientamento e riorientamento alla formazione professionale Sviluppo e coordinamento degli interventi di orientamento e di riorientamento relativi alla formazione professionale. Obiettivo strategico 15.03 Lavoro – Stati di crisi e per la “regia” degli interventi Assunzione da parte della Provincia del ruolo fondamentale, riconosciuto dal Protocollo d’intesa stipulato tra Regione Lombardia e le Province, per l’individuazione degli stati di crisi e per la “regia” degli interventi volti a costruire soluzioni strutturali, riguardanti anche processi di riconversione e di recupero delle aree interessate. Obiettivo strategico 15.04 Lavoro – Sostegno all’occupazione Sostegno all’occupazione attraverso attività di orientamento al lavoro e di inserimento nel contesto occupazionale, tramite una concertazione degli interventi con tutti i soggetti privati e pubblici coinvolti e utilizzando al meglio gli strumenti regionali legati al “sistema dote” . Obiettivo strategico 15.05 Lavoro – Integrazione tra istruzione, formazione professionale e realtà territoriale Integrazione tra istruzione, formazione professionale e realtà territoriale riguardo al settore ambientale ed economico valorizzando la tradizione culturale e artistica della nostra provincia.

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MISSIONE 16

AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi inerenti lo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale, zootecnico, della caccia, della pesca e dell'acquacoltura. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione comunitaria e statale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di agricoltura, sistemi agroalimentari, caccia e pesca. Obiettivo strategico 16.01 Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole (rinnovamento tecnologico, riduzione dei costi di produzione) attraverso una chiara definizione delle priorità utili al settore agroalimentare e individuate nel Piano di Sviluppo Rurale. Obiettivo strategico 16.02 Agricoltura – Sburocratizzazione dell’intero settore Sburocratizzazione dell’intero settore riducendo gli adempimenti richiesti alle imprese agricole ai soli elementi essenziali per poter garantire la corretta e trasparente gestione delle risorse economiche disponibili. Eserciteremo inoltre, per quanto possibile, pressione sui livelli di governo superiori a quello provinciale affinché lo snellimento della burocrazia sia non solo un traguardo nostro ma anche di quei soggetti che con le loro scelte incidono nel settore agricolo. Obiettivo strategico 16.03 Agricoltura – Difesa delle produzioni agricole Difesa delle produzioni agricole dal punto di vista sia qualitativo sia commerciale. Obiettivo strategico 16.04 Agricoltura – “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”

Definizione di un piano di intervento nell’abito dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” al fine di migliorare la capacità dei nostri prodotti agroalimentari di collocarsi sul mercato ad un prezzo remunerativo per tutti i soggetti dell’intera filiera. La nutrizione del Pianeta non potrà prescindere dalla valorizzazione dei prodotti tipici della nostra filiera agroalimentare.

Obiettivo strategico 16.05 Agricoltura – Piano Agricolo Triennale

Pianificazione degli interventi all’interno del Piano Agricolo Triennale in fase di elaborazione. Obiettivo strategico 16.06 Agricoltura – Programmazione della caccia e della pesca

Programmazione della caccia e della pesca attraverso un costante dialogo con le realtà associative territoriali, per fare in modo che l’attività venatoria sia sempre perfettamente integrata con la necessità di salvaguardare la fauna e gli ambienti naturali del nostro territorio.

Obiettivo strategico 16.07 Agricoltura – Valorizzazione del concetto di gestione faunistico-venatoria

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Valorizzazione del concetto di gestione faunistico-venatoria, insistendo sul rapporto cacciatore-territorio, dell’autosufficienza del selvatico, del miglioramento degli habitat. Per questo motivo sosterremo ulteriormente i piani di controllo, in particolare della nutria, e rafforzeremo l’attività di vigilanza.

Obiettivo strategico 16.08 Agricoltura – Piano Ittico

Adozione del Piano Ittico che ci accompagnerà per i prossimi anni.

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MISSIONE 17

ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE Programmazione del sistema energetico e razionalizzazione delle reti energetiche nel territorio, nell’ambito del quadro normativo e istituzionale comunitario e statale. Attività per incentivare l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Programmazione e coordinamento per la razionalizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture e delle reti energetiche sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di energia e diversificazione delle fonti energetiche. Obiettivo strategico 17.01 Ambiente – Piano energetico Piano energetico: sfruttamento ai fini della produzione di energia di tutti i sottoprodotti di origine agricola o più genericamente antropica che possono essere recuperati ai fini energetici; sostegno al mini-micro idroelettrico; studio di un piano per la corretta istallazione del fotovoltaico nel rispetto del paesaggio rurale e dei centri storici; messa a punto di politiche per il risparmio energetico. Obiettivo strategico 17.02 Gestione calore

Nel campo dell’energia prosecuzione dell’esperienza della gestione calore con lo scopo di ridurre ulteriormente i consumi, produrre le certificazioni energetiche degli edifici gestiti dalla Provincia e proseguire nella politica di collegamento alle reti urbane del teleriscaldamento.

Obiettivo strategico 17.03 Riqualificazione energetica degli edifici gestiti dalla Provincia

Potranno essere considerati, anche a scopo dimostrativo e compatibilmente con le risorse economiche disponibili, alcuni progetti di riqualificazione energetica degli edifici gestiti dalla Provincia

Obiettivo strategico 17.04 Ampliamento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili

Sviluppo di un programma di ampliamento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, sia a scopo divulgativo e didattico sia di mera produzione di energia.

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4. Modalità di rendicontazione di fine mandato del proprio operato da parte dell’Amministrazione provinciale.

L’art. 4 del D.Lgs. 149/11 prevede che le Province sono tenuti a redigere una relazione di fine mandato, da sottoporre alla firma del Presidente, per garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto dell’unità economica e giuridica della Repubblica, il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa. Con decreto del 26 aprile 2013 del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, è stato approvato, tra l’altro, lo schema tipo per la redazione della relazione di fine mandato. Tale relazione, modulata secondo i criteri di sinteticità ed essenzialità, dovrà essere inviata entro dieci giorni dalla sottoscrizione alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e contestualmente pubblicata sul sito dell’ente per garantire la più ampia conoscibilità dell’azione amministrativa sviluppata nel corso del mandato elettivo. Nello specifico, la relazione darà evidenza delle principali attività normative e amministrative svolte durante il mandato, con particolare riferimento a:

1. sistema ed esiti dei controlli interni; 2. azioni intraprese per il rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati e stato del

percorso di convergenza verso i fabbisogni standard; 3. situazione finanziaria e patrimoniale dell’Ente e degli enti controllati; 4. azioni intraprese per contenere la spesa; 5. quantificazione della misura dell’indebitamento provinciale.

Appare utile rilevare in questa sezione, che, fin dal primo anno di mandato, la nuova Amministrazione ha dato vita a momenti di lavoro e di condivisione con tutti i Sindaci del territorio, sia attraverso cadenzate assemblee plenarie, sia avviando un lavoro di relazione costante con i Sindaci e le Giunte comunali, programmando una serie di incontri settimanali che hanno portato il Presidente della Provincia e la Giunta a visitare tutti i Comuni del territorio, per poter conoscere più da vicino i diversi problemi e le varie azioni di sviluppo che i Comuni stanno affrontando, con particolare riguardo a quelle problematiche che rendono necessario un rapporto o un intervento diretto dell’Amministrazione provinciale.

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SEZIONE OPERATIVA

PARTE PRIMA

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VALUTAZIONE GENERALE SUI MEZZI FINANZIARI E SULLE FONTI DI FINANZIAMENTO, ANDAMENTO STORICO E RELATIVI VINCOLI, INDIRIZZI IN

MATERIA DI TRIBUTI E TARIFFE DEI SERVIZI. COMPARTECIPAZIONE PROVINCIALE AL GETTITO IRPEF DALL’01/01/2012 FONDO

SPERIMENTALE DI RIEQUILIBRIO

CESPITI IMPONIBILI. L’art. 31 comma 8 della legge 289/02 ha istituito con decorrenza 1/1/2003 una compartecipazione dell’1% del gettito dell’IRPEF versata dai contribuenti sul territorio provinciale. L’art. 18 del D.Lgs. n. 68/2011 ha stabilito che a decorrere dal 2012 l’aliquota della compartecipazione all’IRPEF è definita da un DPCM, in modo tale da assicurare entrate corrispondenti ai trasferimenti statali soppressi (trasferimenti di parte corrente e, ove non finanziati tramite il ricorso all’indebitamento, in conto capitale aventi carattere di generalità e permanenza), nonché alle entrate derivanti dalla soppressa addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica. Entrambe confluiscono ora tra le entrate derivanti dal Fondo Sperimentale Statale di riequilibrio di cui all’art. 21 comma 1 del D.Lgs. n. 68/2011.

La suddetta aliquota è stata determinata con DPCM 10 luglio 2012 in misura pari allo 0,60% del gettito dell’IRPEF. EVOLUZIONE NEL TEMPO. Il gettito viene calcolato dal Ministero dell’Interno e negli anni ha avuto il seguente andamento: € 7.470.000,00 nel 2009; € 7.450.699,69 nel 2010, € 5.479.085,68 nel 2011.

La manovra estiva 2010 approvata con DL 78/2010 convertito in L. 122/10, ha drasticamente ridotto (art. 14, co. 2) i trasferimenti erariali alle province per 300 milioni di euro nel 2011 e di 500 milioni di euro nel 2012 e anni seguenti.

La c.d. manovra bis, approvata dal Governo il 12 agosto 2011 con il decreto legge n. 138/11 convertito nella L. 148/2011, ha ulteriormente aggravato il quadro finanziario per gli enti locali. Si tratta di una manovra aggiuntiva, che è intervenuta ad “appesantire”, tra l’altro, le disposizioni contenute nel decreto legge n. 98/11. L’art. 28 del successivo DL. 201/11 ha determinato ulteriori riduzioni al comparto delle Province per 415 milioni di euro, ammontanti, per la nostra Amministrazione, ad €. 3.728.396,33. In ultimo il DL 95/12 (Spending Review), all’art. 16, co. 7, ha previsto l’ennesima riduzione dei trasferimenti alle Province per 500 milioni di euro per il secondo semestre 2012 e di 1000 milioni di euro per il 2013 e il 2014.

Sulla base delle disposizioni del DM 25.10.2012 sopra citato il Ministero dell'Interno ha ripartito i tagli per l’anno 2012, che per la Provincia di Cremona ammontavano ad €. 3.854.259,57, determinando in €. 5.185.918,81 l’importo dei trasferimenti da federalismo fiscale. Tuttavia, a seguito di ricorso presentato dalla Provincia di Genova, il TAR Lazio, con sentenza n. 7022 del 15/7/2013 ha ritenuto fondate le ragioni dell'Amministrazione ricorrente, annullando il decreto ministeriale ed ordinando al Ministero di assumere le conseguenti determinazioni. Il TAR, infatti, ha precisato che, secondo la previsione dell’art. 16, comma 7, del d.l. n. 95/2012, il Ministero dell’Interno era tenuto “a prendere a riferimento, nella base di calcolo, le spese dei consumi intermedi. Tuttavia la stessa disposizione non imponeva di considerare tutte le voci qualificate nel sistema SIOPE quali di consumo intermedio, ben potendo - ed anzi dovendo - essere operato un distinguo tra quelle effettivamente integranti consumi intermedi, vale a dire input dei processi produttivi, in altre parole spese di funzionamento delle Province, e quelle che più propriamente, secondo anche la nozione fornita dal Regolamento CE 2223/1996, si sarebbero dovute qualificare come consumi finali, destinati alla collettività, ed espungere da tale base di calcolo appunto la seconda tipologia di voci”.

Ad oggi, il riparto dei tagli a valere sull'esercizio 2012 non è ancora stato reso noto dal Governo.

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La Legge di stabilità per il 2013 (L. 228/12), all’art. 1 comma 121, ha previsto, per il comparto Province, una ulteriore riduzione del Fondo sperimentale portando, per il 2013 e 2014, a 1200 i milioni di euro il taglio quantificato inizialmente dal DL 95/12 in 1000 milioni di euro; per il 2015 il taglio è di 1.250 milioni di euro anziché di 1050 (come era indicato nel DL 95/12).

Con il decreto-legge n. 126 del 31.10.2013 il Governo ha definito le riduzioni ai trasferimenti anno 2013, ai sensi dell'art. 16 del DL. 95/12. Per la Provincia di Cremona il taglio al fondo sperimentale di riequilibrio ammonta ad €. 7.079.055,00. Il comma 20 dell'art. 1 del citato decreto-legge 126 prevede che "in caso di mancata deliberazione della Conferenza Stato-città e autonomie entro il 5 novembre 2013, sono confermate le modalità di riparto del fondo sperimentale di riequilibrio delle province già adottate con DM del 4 maggio 2012". Tale decreto ministeriale prevede che la ripartizione delle risorse del fondo sperimentale di riequilibrio avvenga sulla base dei seguenti criteri: a) il 50 per cento del fondo in proporzione al valore della spettanza figurativa dei trasferimenti fiscalizzati di ciascuna provincia all’1 gennaio 2012; b) il 38 per cento del fondo in proporzione al gettito della soppressa addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica; c) il 5 per cento del fondo in relazione alla popolazione residente; d) il 7 per cento del fondo in relazione all’estensione del territorio provinciale. Pertanto, in relazione ai tagli operati sull'esercizio 2013, il fondo sperimentale destinato alla Provincia di Cremona, sulla base di quanto sopra indicato, sarebbe drasticamente ridotto, passando nell'arco di due anni da 9.040.178,38 € a 1.961.123,38 €. Lo stesso importo vale per il 2014. Per il 2015 e il 2016 dovrà essere considerato altresì l’ulteriore taglio di 50 milioni di euro.

Alla luce di quanto sopra evidenziato si è iscritto nell’Entrata del Titolo Primo Categoria Terza, nel bilancio 2014, una appostazione di €. 1.961.123,38 quale fondo sperimentale statale di riequilibrio.

In merito alla quantificazione del suddetto fondo sperimentale di riequilibrio, con

riferimento alla quota relativa alla soppressa addizionale all’accisa sull’energia elettrica, il Ministero dell’Interno ha attribuito per il 2012 alla Provincia di Cremona un importo di €. 3.872.654,63, ben al di sotto della somma effettivamente incassata negli anni precedenti per tale tributo, nonostante l’art. 18 comma 6 del D.Lgs. n. 68/2011 statuisca la garanzia “di un gettito non inferiore a quello della soppressa addizionale provinciale all’energia elettrica attribuita nell’anno di entrata in vigore del presente decreto”. Si segnala che l’articolo 17, comma 13 –bis del predetto decreto legge n. 95 del 2012, per l’anno 2012 ha alle province soggette alle riduzioni un contributo nei limiti di un importo complessivo di 100 milioni di euro, non conteggiabile fra le entrate valide ai fini del patto di stabilità interno e destinato alla riduzione del debito; con il decreto del Ministero dell’Interno del 25 ottobre 2012 sopra richiamato alla nostra Provincia è stato attribuito un contributo di €. 770.851,91, utilizzato per la riduzione del debito. Detto beneficio non si è ripetuto nell’annualità 2013 e non risulta previsto neppure per il 2014.

MEZZI UTILIZZATI PER ACCERTARLI Fino ad oggi non è stata possibile alcuna forma di verifica sulle somme introitate derivando il gettito da un trasferimento erariale; dal 2012 le somme introitate avrebbero dovuto corrispondere al gettito dell’addizionale all’accisa sull’energia elettrica oltre al gettito derivante da tutti i trasferimenti con carattere di generalità e permanenza individuati sulla base delle valutazioni effettuate dalla Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale. Tuttavia, come sopra ampiamente descritto, la continua riduzione di tali assegnazioni ha determinato una forte differenza fra l’ammontare previsto e quello, significativamente inferiore, effettivamente assegnato all’Ente. Al riguardo va osservato come già a decorrere dal 2013, a seguito della definizione dei tagli avvenuta con DL 126/13 citato, molte

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province non solo si vedranno azzerate le risorse derivanti dal fondo di riequilibrio, ma dovranno cedere risorse proprie fino a concorrenza dell’importo della riduzione.

TRIBUTO TUTELA PROTEZIONE E IGIENE DELL’AMBIENTE

CESPITI IMPONIBILI Questo tributo si applica sulla tassa/tariffa per i rifiuti solidi urbani, così come stabilito dall’art 19 del D.Lgs. 30/12/92 n. 504; ogni comune della Provincia di Cremona, infatti, inserisce nei propri ruoli la percentuale che viene stabilita annualmente dalla Provincia con apposita delibera di Giunta. Il D.L. 201/2011 convertito in legge 214/2011 all'art. 14 comma 1, ha istituito, a decorrere dal 1 gennaio 2013, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto mediante l'attribuzione di diritti di esclusiva nelle ipotesi di cui al comma 1 art. 4 del D.L. 138/2011 convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni. Il comma 28 del citato art. 14 D.L. 201/2011 stabilisce che è comunque fatta salva “l'applicazione del tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente di cui all'art. 109 del D.Lgs. 30/12/1992 n. 504. Il tributo provinciale, commisurato alla superficie dei locali ed aree assoggettabili a tributo, è applicato nella misura percentuale deliberata dalla Provincia sull'importo del tributo, esclusa la maggiorazione di cui al comma 13". In relazione a quanto disposto dal predetto comma 13 dell'art. 14, il tributo provinciale non è applicabile sulla maggiorazione stabilita dai Comuni a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili. Le disposizioni sulla TARES sono state oggetto di numerosi interventi legislativi. Tra questi il DL n. 35/2013, convertito in L. n. 64/2013 che ha stabilito, per il solo anno 2013, specifiche disposizioni in materia di tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, in deroga a quanto diversamente previsto dall'articolo 14 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. Con DL n. 102/2013 il Governo ha promosso un’ulteriore modifica al regime TARES; infine, con la Legge di conversione n. 124/2013 sono state riviste le norme del decreto n. 102, apportando le ennesime modifiche che, se da un lato hanno risolto alcuni problemi interpretativi emersi in sede di approvazione del DL 102, dall’altro lato, con riferimento alla Tares, hanno di fatto disegnato un quadro applicativo caotico, che autorizza nel 2013 l’applicazione di cinque diverse forme di prelievo sui rifiuti, ovvero: Tarsu, Tia 1, Tia 2, Tares integrale e Tares semplificata. Alla luce di tale quadro normativo, tutt’altro che chiaro, è risultato particolarmente difficoltoso riuscire ad ottenere dai Comuni non solo la quantificazione del gettito spettante a titolo di TEFA per l’anno 2013, ma anche il riversamento delle spettanze a titolo di TEFA. Molti Comuni, infatti, hanno stabilito il termine per il pagamento dell’ultima rata nel mese di gennaio o febbraio 2014. Il quadro normativo per l’anno 2014 viene ulteriormente stravolto considerato che il disegno di legge di stabilità per l’anno 2014, approvato dal Governo ed ora trasmesso in parlamento per la sua discussione e successiva approvazione, prevede l’introduzione della TRISE, ovvero la Tassa Rifiuti e Servizi o IUC. La Trise incorpora Imu, Tares e Tarsu e si basa su due componenti, la Tari, copertura dei costi di gestione dei rifiuti solidi urbani, e la Tasi, per i costi dei servizi dei Comuni. Le disposizioni ora in discussione fanno salva l'applicazione del tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504. Il tributo provinciale, commisurato alla superficie dei locali ed aree assoggettabili a tributo, è applicato nella misura percentuale deliberata dalla provincia sull'importo del tributo.

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EVOLUZIONE NEL TEMPO Dall’esame dell’evoluzione storica del tributo emerge tendenzialmente una conferma del gettito con un trend di aumento annuale fino al 2008 di circa il 3% con € 1.550.000,00 di incassi, mentre dal 2008 al 2009 l’aumento è stato più consistente, 9,60% con un incasso di € 1.700.000,00 dovuto all’aumento delle tariffe da parte dei Comuni ed alla revisione delle basi imponibili; nel 2010 si registra un ulteriore aumento di gettito a € 1.750.000,00 pari a circa il 3%, mentre per il 2011 il gettito accertato è stato di € 1.800.000,00, + 2,86% rispetto al 2010; per il 2012 il gettito accertato è di €. 1.850.000,00 + 2,78%. Per il 2014, in relazione alle considerazioni sopra svolte, si prevede un importo di €. 2.000.000,00. MEZZI UTILIZZATI PER ACCERTARLI

L’agenzia delle Entrate ha ritenuto di non istituire un apposito codice-tributo per il versamento diretto della TEFA alle Province: la sua istituzione avrebbe certamente contribuito a rendere più agevole l’introito delle somme spettanti all’Ente. L’auspicio è che se il TRISE o IUC verrà introitato mediante F24, l’Agenzia delle Entrate possa ritornare sulla sua decisione e istituire un apposito codice per il versamento immediato della quota a titolo di TEFA.

IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE AL PUBBLICO REGISTRO

CESPITI IMPONIBILI Ai sensi dell’art. 56 del D.Lgs 15/12/1997 n. 446 sono soggette ad I.P.T tutte le formalità di trascrizione, iscrizione ed annotazione relative a veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) avente competenza nell’ambito territoriale della Provincia di Cremona. EVOLUZIONE NEL TEMPO L’imposta provinciale di trascrizione è in vigore dal 1° gennaio 1999. Il trend dell’imposta è strettamente legato al mercato dell’auto. L’anno 2008, con un incasso di soli € 6.565.119,46, ha fatto registrare un drastico calo di gettito, circa il 7% in meno rispetto al 2007; tale diminuzione si è evidenziata anche nel 2009 con un –2% circa, assestando gli accertamenti a € 6.444.244,59; nel 2010 il particolare momento di congiuntura sfavorevole del mercato dell’auto ha fatto registrare un’ulteriore calo di gettito del 4,24% con incassi pari a € 6.171.274,27; nel 2011, anche in relazione alla soppressione della misura della tariffa specifica per gli atti soggetti ad IVA, il gettito del tributo è stato di €. 6.659.901,71, mentre nel 2012 è stato di €. 8.166.330,01. Nel corso del 2013 il gettito è andato aumentando, prevedendo che si assesti ad €. 9.000.000,00 pertanto nel 2014 si prevede un importo di €. 9.750.000,00, pari ad un aumento del 7,69%. L’evoluzione della normativa di riferimento. Il DL n. 138/2011 convertito in L. n. 148/11, riprendendo il comma 6 dell’art.17 del D.Lgs. 68/2011, ha stabilito, a decorrere dall’entrata in vigore della medesima legge di conversione, (17 settembre 2011) la soppressione della misura della tariffa specifica per gli atti soggetti ad IVA, equiparando questi ultimi agli atti non soggetti ad IVA. Tale disposto, recepito con deliberazione della Giunta provinciale n. 423 del 20.09.2011, ha consentito, come sopra descritto, un maggiore introito, sia per l’anno 2011, di circa 300.000 euro rispetto alla somma appostata ad inizio esercizio (€. 6.350.000,00), sia per il 2012. L’art. 17 comma 7 del D.Lgs. 68/2011 prevede inoltre che: - Con il disegno di legge di stabilità o con ulteriore disegno di legge a parte, il Governo promuove il riordino dell’IPT in conformità alle seguenti norme generali: a) individuazione del presupposto dell’imposta nella registrazione del veicolo e relativa trascrizione, e nelle successive intestazioni; b) individuazione del soggetto passivo nel proprietario e in ogni altro intestatario del bene mobile registrato;

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c) delimitazione dell’oggetto dell’imposta ad autoveicoli, motoveicoli eccedenti una determinata potenza e rimorchi; d) determinazione uniforme dell’imposta per i veicoli nuovi e usati in relazione alla potenza del motore e alla classe di inquinamento; e) coordinamento ed armonizzazione del vigente regime delle esenzioni ed agevolazioni; f) destinazione del gettito alla provincia in cui ha residenza o sede legale il soggetto passivo d’imposta. Il riordino dell’IPT è avvenuto, in parte, e unicamente rispetto a quanto sopra indicato, con l’art. 9, comma 2, del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 (convertito in L. 213/2012), che ha apportato alcune modifiche al D.Lgs. 446/97. Le nuove disposizioni consentono di eseguire le formalità relative all’IPT su tutto il territorio nazionale con destinazione del gettito dell’imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa o intestatario del veicolo. Pertanto, con riferimento alla criticità legata alle persone giuridiche con sede legale all’estero, la Provincia destinataria dell’IPT è quella dove ha la sede secondaria la società estera; nel caso di più sedi secondarie in Italia, la società stessa ha la facoltà di individuare la sede e conseguentemente la provincia destinataria del gettito del tributo. Nel caso in cui il soggetto passivo d’imposta sia persona giuridica, il criterio di calcolo dell’IPT è quello relativo alla Provincia dove si ha sede legale; non è rispondente al dettato normativo l’ipotesi di consentire ad un soggetto passivo che non abbia la sede legale nel territorio della provincia che per legge è individuata quale destinataria del gettito dell’IPT, di usufruire della tariffa stabilita da un’altra provincia. In caso di iscrizione di ipoteca, a prescindere dalla nazionalità dell’avente causa, si deve calcolare e versare l'IPT in base alla residenza/sede legale del soggetto passivo debitore ipotecario; la norma individua il soggetto passivo nell’avente causa (proprietario-acquirente) o nell’intestatario del veicolo (il locatario nel caso di locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di compravendita con patto di riservato dominio); pertanto, non è possibile far discendere la soggettività passiva in capo al creditore ipotecario. Nei casi in cui il veicolo sia stato oggetto di un contratto di locazione finanziaria, la provincia destinataria del gettito dell’imposta deve essere individuata in quella ove è situata la sede legale o la residenza del locatario a titolo di locazione finanziaria e non quella della società di leasing. Tali modifiche potrebbero aver creato le condizioni per ridistribuire il gettito dell’IPT, considerato che gli introiti per tale tributo sono andati in aumento rispetto alle previsioni. Va rilevato, inoltre, che con Decreto 21 marzo 2013, pubblicato in G.U. n.74 del 28-3-2013, il Ministro dell'Economia e Finanze, di concerto con il Ministro della Giustizia, ha provveduto ad adeguare il sistema tariffario da corrispondere all'Automobile Club d'Italia per le attivita' relative alla tenuta del Pubblico Registro Automobilistico. Con il provvedimento in oggetto è stata data attuazione all'art. 17 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 e, segnatamente, al disposto secondo cui la riscossione dell'imposta provinciale di trascrizione può essere effettuata dall'ACI senza oneri per le Province. A tale riguardo sono state individuate le nuove voci di tariffa e, al contempo, sono stati determinati gli importi degli emolumenti da corrispondere all'Automobile Club d'Italia per le formalita' inerenti alla tenuta del pubblico registro automobilistico, per il rilascio dei relativi certificati e per le visure ed ispezioni da effettuarsi nel pubblico registro automobilistico. Le nuove tariffe sono state applicate a partire dal quinto giorno successivo a quello della pubblicazione del decreto ministeriale nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e, pertanto, a decorrere dal 2 aprile 2013, non sono stati più corrisposti all’ACI i corrispettivi convenzionalmente stabiliti per la gestione dell'IPT sulle formalita' del pubblico registro automobilistico. MEZZI UTILIZZATI PER ACCERTARLI

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La Giunta provinciale, con atto giuntale n. 597 del 28/12/99, ha affidato la riscossione dell’imposta all’ACI - PRA di Cremona; per quanto riguarda il quinquennio 2010/2014 è stata stipulata con l’ACI apposita convenzione approvata dal Consiglio Provinciale con atto n. 114 del 22.12.2009. L’ACI invia mensilmente l’elenco delle formalità eseguite e della relativa imposta riscossa e versata; eventuali rimborsi di imposta non dovuta vengono effettuati direttamente da questo ente previo nulla osta del concessionario della riscossione ACI-PRA. Periodicamente vengono effettuati controlli presso gli uffici del PRA. L’ACI-PRA segnala i casi dubbi o anomali che richiedono supplementi di istruttoria volti a rilevare l’evasione dell’imposta. E’ stato avviato il collegamento telematico con l’archivio ACI-PRA sistema Data-Mart che permette il monitoraggio delle formalità eseguite nel territorio provinciale . Il comma 8 dell’art. 17 del D.Lgs. 68 citato prevede che la riscossione, allo scadere delle convenzioni stipulate, possa essere effettuata dall’ACI senza oneri per le province. L’UPI ha avviato i relativi contatti con l’ACI per chiarire la portata della disposizione e per definire le modalità di accesso da parte delle Province alle banche dati del Pubblico Registro Automobilistico.

Nel 2013 sono stati emessi n. 14 avvisi di accertamento per IPT non versata per i quali si è provveduto, stante il mancato pagamento degli stessi, alla riscossione coattiva mediante ruolo, attraverso Equitalia. Anche per il 2014 si prevede la predisposizione e la relativa notifica di circa 15-20 avvisi di accertamento.

Nel corso del 2013 sono stati effettuati più incontri con il Direttore dell’ACI di Cremona finalizzati ad analizzare le criticità inerenti l’applicazione dell’imposta e due verifiche ispettive volte, in particolare, a verificare la correttezza dei rimborsi effettuati per somme non dovute nonché la correttezza delle esenzioni applicate a soggetti disabili. Entrambe le verifiche non hanno rilevato elementi di criticità. Anche per il 2014 si prevedono almeno 2 verifiche ispettive presso gli uffici dell’ACI-PRA di Cremona e il mantenimento di un confronto costante sulle criticità che di volta in volta emergono in relazione a casi particolari o a situazioni impreviste.

IMPOSTA R.C. AUTO

CESPITI IMPONIBILI Tale imposta, fino al 31.12.2011, si sostanzia esclusivamente in un trasferimento di gettito di un’imposta erariale stabilito dall’art. 60 del D.Lgs. 446/97. Tale decreto, infatti, attribuisce alle Province, con decorrenza 1/1/1999, il gettito dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile sui veicoli a motore esclusi i ciclomotori. Ai sensi dell’art. 2 del decreto del Ministero delle Finanze n. 457 del 14/12/1998, le compagnie di assicurazione sono tenute a scorporare dal totale delle imposte dovute sui premi ed accessori incassati in ciascun mese solare l’importo dell’imposta relativa ai premi ed accessori contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e delle macchine agricole, al netto del contributo di cui all’art.6, comma 12 lettera a), del decreto-legge 31/12/91 n. 419, convertito con modificazioni nella legge 18/2/92 n.172, e ad effettuare, ai sensi dell’art.9 della legge 29/10/1961 n. 1216, distinti versamenti a favore di ogni provincia nella quale hanno sede i pubblici registri in cui sono iscritti i veicoli a motore o di residenza dell’intestatario.

Il D.Lgs. n. 68/11, nel dettare disposizioni in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e delle Province, in attuazione della L. n. 42/09 in materia di federalismo fiscale, ha stabilito che tale imposta, a decorrere dall’anno 2012, costituisce tributo proprio derivato delle Province. L’aliquota è fissata in 12,5 punti percentuali, tuttavia le province, a decorrere dal 2011 (entrata in vigore del decreto 12 maggio 2011), possono aumentare o diminuire l’aliquota fino a 3,5 punti percentuali.

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La Provincia con deliberazione n. 288 del 08/06/2011 ha stabilito l’aumento dell’aliquota fino al 16% a decorrere dall’01/08/2011. Tale percentuale è stata confermata anche per l’anno 2012, per l’anno 2013 e per l’anno 2014. EVOLUZIONE NEL TEMPO Anche l’imposta R.C. auto è in vigore dal 1 gennaio 1999. Nel 2008, con un gettito di € 12.240.029,29 è stata registrata una diminuzione del 2,50% rispetto al 2007, nel 2009 il gettito ha continuato la sua discesa con circa il -6,05% per un incasso di € 11.240.990,56; nel 2010 l'introito è stato di € 11.685.000,00 circa + 3,95% rispetto all'incassato 2009; per il 2011, anche a seguito dell’applicazione della nuova aliquota, il gettito dell’imposta è stato di € 12.900.000,00 (+10,4% rispetto al 2010); per il 2012 il gettito è di €. 15.589.083,69 pari al + 20,85%, per il 2013 si presume un gettito di €. 15.434.000,00, mentre per il 2014 il gettito che si ritiene di accertare è pari ad €. 16.950.000,00. Il trend dell’imposta è legato alle variazioni delle polizze di responsabilità civile auto che attualmente sono in notevole movimento. L’aumento iscritto nell’anno 2014 è giustificato dal possibile recupero dell’evasione emersa soprattutto nel 2013 (che ha determinato una diminuzione degli incassi), attraverso i controlli che verranno posti in essere dalla Polizia Locale avendo a disposizione la strumentazione “Falco” (acquistata) necessaria alla verifica delle autovetture in transito sulle SS.PP. con il possesso del tagliando dell’assicurazione. Queste tipologie di controlli consentiranno un duplice beneficio: rendere le strade più sicure in quanto vengono individuati gli automobilisti privi di polizza assicurativa, con tutela di coloro che subiscono incidenti e recuperare i nostri tributi con l’applicazione anche delle sanzioni. MEZZI UTILIZZATI PER ACCERTARLI L’imposta viene versata dalle compagnie di assicurazione tramite i concessionari della riscossione. Fino all’introduzione dei modelli F24, trattandosi di semplice trasferimento di gettito, la Provincia non possedeva alcun strumento di controllo, pertanto difficilmente era possibile riscontrare eventuali errori di versamento da parte delle compagnie di assicurazione. Con l’introduzione dei mod. F24 per il pagamento delle relative quote, è possibile verificare la rispondenza tra le somme dovute da parte delle singole compagnie assicurative e le somme effettivamente versate. Ai sensi del D.Lgs. n. 68/11, all’art. 17, co. 3, con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 29 dicembre 2011 è stato approvato il modello di denuncia dell’imposta sulle assicurazioni con l’individuazione dei dati specifici da indicare nel predetto modello. Tali denunce consentirebbero un controllo specifico sui versamenti. Con DPCM del 26 aprile 2012 il termine del 31 maggio, indicato nell’art. 9 della L. 1216/61 per la presentazione del modello di denuncia dell’imposta in oggetto è stato prorogato, limitatamente al 2012, al 2 luglio 2012. Il Settore Risorse Economiche e Finanziarie ha provveduto a chiedere chiarimenti all’Agenzia delle Entrate in ordine alla trasmissione dei dati di interesse per la Provincia ricavabili dalle stesse denunce considerato che lo stesso D.Lgs. 68 sopra richiamato prevede la possibilità per le Province di stipulare convenzioni non onerose con l’Agenzia delle entrate per l’espletamento delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dell’imposta. Nel 2012 è stato istituito un apposito tavolo tecnico con Agenzia delle Entrate, UPI, ANIA e il MEF finalizzato alla definizione delle modalità di attuazione del dettato normativo, tuttavia non è stato formulato alcun indirizzo specifico né è stato approvato una bozza di convenzione, anche a causa del riordino allora in essere delle Province e degli Enti periferici dello Stato, poi venuto meno, con la fine anticipata della legislatura e del Governo-Monti. Nel 2013 nulla è cambiato rispetto al passato.

La L. n. 183/2011 (legge di stabilità per il 2012) ha modificato l’art. 193 del Codice della strada (D.Lgs. n. 285/92) stabilendo che l’accertamento della mancanza di copertura assicurativa obbligatoria del veicolo può essere effettuato anche mediante il raffronto dei dati relativi alle polizze emesse dalle imprese assicuratrici con quelli provenienti dagli appositi dispositivi o apparecchiature omologati e gestiti direttamente dagli organi di polizia stradale (autovelox, tutor,

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telecamere per ztl); la documentazione fotografica prodotta da tali apparecchiature costituisce atto di accertamento. Al riguardo si osserva che per il 2014 è previsto l’acquisto di un’apposita apparecchiatura da parte della polizia provinciale utile ai fini della verifica dei veicoli in circolazione in ordine alla presenza della copertura assicurativa obbligatoria.

Ai fini del contrasto all’evasione fiscale, sarebbe inoltre importante riuscire ad incrociare i dati reperibili dall’Agenzia delle Entrate ({ HYPERLINK "https://puntofisco.agenziaentrate.it" }) con le banche dati del PRA e della Motorizzazione civile.

CRITICITA’ RELATIVE AGLI INTROITI DA IPT E RCAUTO

Il D.Lgs. 68/11, con il quale sono state stabilite le norme in materia di autonomia di entrata delle Province, ha di fatto formalizzato l’attribuzione alle stesse Province dei tributi connessi al trasporto su gomma. La criticità maggiore in ordine agli introiti da tali tributi è legata all’andamento del mercato dell’automobile. Le immatricolazioni nel 2012 sul territorio nazionale si sono assestate su 1.400.000 unità, con un calo del 20% sul 2011 e conseguentemente gli introiti da IPT e RCAuto ne hanno risentito. Le analisi degli economisti hanno rilevato come la crisi del mercato automobilistico sia dovuta non solo alla fase recessiva dell’economia italiana per effetto dei provvedimenti adottati per contenere la dinamica dell’indebitamento pubblico e calmierare i mercati finanziari, ma anche all’aumento dei prezzi dei carburanti oltre che alle forti difficoltà di accesso al credito e alla fiscalità specifica del settore. Nel 2013 pur assistendo ad un ulteriore calo delle immatricolazioni di circa il 5,6% a livello nazionale, i nostri incassi sono in leggero aumento..

Da rilevare il forte dato relativo all’evasione dell’imposta: l’ANIA stima in tre milioni le mancate coperture assicurative. Al riguardo va, tuttavia, precisato che con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 110/2013, in vigore a decorrere dal 18 ottobre 2013, è stata data attuazione al DL 1/2012, convertito in L. 27/2012, prevedendo la progressiva dematerializzazione dei contrassegni di assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi per danni derivanti dalla circolazione dei veicoli e la relativa sostituzione con sistemi elettronici (microchip). Il tagliando di carta posto sul vetro dell’auto, entro il 2015, verrà sostituito con apposito microchip elettronico, che permetterà alla polizia locale a alla polizia stradale di rilevare la copertura assicurativa dell’automobilista anche a distanza, grazie alla creazione di una banca dati predisposta ad hoc dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’obiettivo è ridurre il più possibile il fenomeno particolarmente diffuso della contraffazione dei contrassegni. Si tratta comunque di innovazioni che entreranno a regime solo progressivamente. Entro 18 mesi a partire dal 18 ottobre 2013 la Motorizzazione dovrà rendere operativa la banca dati elettronica, mentre per l’attuazione dell’intero processo di dematerializzazione dei tagliandi RC auto sono previsti due anni. Per questo si ritiene indispensabile attivare i controlli sulle SS.PP. con i sistemi sopra evidenziati.

TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE

CESPITI IMPONIBILI Per l’anno 2014 i cespiti imponibili TOSAP sono costituiti, come per gli anni precedenti, dall’occupazione permanente di suolo pubblico con tavoli e sedie, tende ecc., le occupazioni effettuate con condutture, cavi ed impianti destinati all’esercizio ed alla manutenzione delle reti di erogazione di pubblici servizi, nonché le occupazioni di suolo pubblico temporanee con ponteggi o altro. Sono esclusi dalla TOSAP tutti gli accessi carrai di qualsiasi natura. EVOLUZIONE NEL TEMPO Dal 2000, anno in cui è cambiato il sistema di tassazione per le occupazioni con cavi e condutture esercitate da gestori di pubblici servizi rapportata al numero di

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utenze servite nel territorio provinciale, il gettito è rimasto stabile con l’incremento annuale legato all’aumento delle tariffe delle utenze in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo rilevati al 31/12 dell’anno precedente.

Per gli altri tipi di occupazione rimane la tassazione a metro quadrato con tariffe uguali all’anno precedente. Il gettito rimane pressoché costante nel tempo; 2008: € 120.000,00, 2009: € 146.449,76, 2010: € 136.222,00, 2011: € 134.621,07 e 2012: €. 130.223,63; per il 2013 sono previsti introiti per € 150.000,00 e così pure per il 2014. MEZZI UTILIZZATI PER ACCERTARLI In base alle concessioni rilasciate dall’ufficio tecnico provinciale vengono annualmente emessi i bollettini di pagamento per quelle soggette a tassa; per i contribuenti soggetti al pagamento della tassa in base alle utenze (ENEL, TELECOM, AEM ASPM ecc.) viene inviata una richiesta per conoscere il numero di utenze per ogni comune calcolato al 31/12 dell’anno precedente come stabilito dall’ art. 18 comma 5 della legge 23/12/99 N. 418. ILLUSTRAZIONE DELLE ALIQUOTE APPLICATE E DIMOSTRAZIONE DELLA CONGRUITA’ DEL GETTITO ISCRITTO PER CIASCUNA RISORSA NEL TRIENNIO IN RAPPORTO AI CESPITI IMPONIBILI

COMPARTECIPAZIONE AL GETTITO DELL’IRPEF

Per il 2012 il gettito, quale fondo sperimentale statale di riequilibrio di cui all’art. 21 c.1 D.Lgs. 68/2011 proveniente dalla ex compartecipazione all’Irpef, è stato quantificato inizialmente in € 5.185.918,81; tuttavia, a seguito della sentenza del TAR Lazio n. 7022 del 15/7/2013, con la quale è stato annullato il decreto ministeriale DM 25.10.2012 che aveva ripartito i tagli per l’anno 2012, dovrà essere adottato un nuovo provvedimento che definisca i nuovi tagli e pertanto le spettanze a valere sul fondo di riequilibrio per la Provincia. Con il decreto-legge n. 126 del 31.10.2013 il Governo ha definito le riduzioni ai trasferimenti anno 2013, ai sensi dell'art. 16 del DL. 95/12. Per la Provincia di Cremona il taglio al fondo sperimentale di riequilibrio ammonta ad €. 7.079.055,00. Conseguentemente, per il 2013, il fondo sperimentale destinato alla Provincia di Cremona è drasticamente ridotto a 1.961.123,38 €. Lo stesso importo vale per il 2014. TRIBUTO TUTELA PROTEZIONE E IGIENE DELL’AMBIENTE Anche per l’anno 2014 la Giunta Provinciale ha stabilito di confermare, con deliberazione n. 262 del 15/10/2013, il Tributo tutela ambiente nella misura del 5% come per gli anni 2008/2009/2010/2011/2012/2013; gli aumenti di gettito che si sono determinati nel corso degli anni sono dovuti esclusivamente ad aumenti delle tariffe relative alla TARSU o alla TIA ovvero, in ultimo, alla TARES o IUC, applicati dai Comuni. IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE AL PUBBLICO REGISTRO Il Ministero delle Finanze con D.M. 435/98 ha stabilito le tariffe minime applicabili per ogni formalità con decorrenza 1/1/1999. Il comma 2 dell’art. 56 del D.Lgs. 446/97 ha concesso alle Province la facoltà di aumentare tali tariffe fino al 20%. L’art. 1 comma 154 della legge 296 del 27/12/2006 (legge finanziaria) ha aumentato tale percentuale dal 20% al 30%. L’aumento nella misura del 30% è stato definitivamente approvato dalla Giunta Provinciale e ha avuto decorrenza dal 1 gennaio 2007, confermato anche per gli anni successivi. Con l’entrata in vigore dell’art. 1, co. 12 del DL 138/2011, convertito in L. 148/2011, per gli atti soggetti ad IVA si applicano le tariffe previste per gli atti non soggetti ad IVA.

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L'art. 9 del Decreto-Legge n. 174 del 10.10.2012, convertito in L. 213/2012, ha modificato la disciplina in materia di IPT disponendo, tra l’altro, che il gettito dell’IPT è destinato alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa o intestatario del veicolo e non più alla Provincia di residenza dell’intestatario al PRA. Un’ulteriore novità attiene alla individuazione della provincia beneficiaria del gettito qualora il soggetto passivo dell’imposta sia una persona giuridica: per tali tipologie di soggetti, ai fini dell’intestazione del veicolo e della adozione dei criteri per il calcolo dell’imposta, rileva sempre la sede legale dell’impresa e non più l’eventuale sede secondaria. Le disposizioni sopra riportate sono entrate in vigore l'11.10.12. Con Decreto 21 marzo 2013, pubblicato in G.U. n.74 del 28-3-2013, il Ministro dell'Economia e Finanze, di concerto con il Ministro della Giustizia, ha provveduto ad adeguare il sistema tariffario da corrispondere all'Automobile Club d'Italia per le attivita' relative alla tenuta del Pubblico Registro Automobilistico. A tale riguardo sono state individuate le nuove voci di tariffa e, al contempo, sono stati determinati gli importi degli emolumenti da corrispondere all'Automobile Club d'Italia per le formalita' inerenti alla tenuta del pubblico registro automobilistico, per il rilascio dei relativi certificati e per le visure ed ispezioni da effettuarsi nel pubblico registro automobilistico. Le nuove tariffe sono state applicate a partire dal quinto giorno successivo a quello della pubblicazione del decreto ministeriale nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e, pertanto, a decorrere dal 2 aprile 2013, non sono stati più corrisposti all’ACI i corrispettivi convenzionalmente stabiliti per la gestione dell'IPT sulle formalita' del pubblico registro automobilistico. Le importanti novità legislative sopra richiamate, relativamente alla provincia di Cremona, sembrano aver inciso sul gettito dell’imposta, considerato che nel 2013 il trend di incassi è stato migliore rispetto a quanto previsto a inizio anno. Pertanto si ritiene che per il 2014 il gettito sia quantificabile in €. 9.750.000,00. IMPOSTA R.C. AUTO Con riguardo a questa imposta, la Provincia nel corso del 2011, in relazione alla facoltà concessa dall’art. 17 del D.Lgs. n. 68/11, attuativo della legge n. 42/09 in materia di federalismo fiscale, ha approvato l’aumento di 3,5 punti percentuali dell’aliquota indicata nel medesimo decreto (pari al 12,5%). L’aumento è stato confermato dalla Giunta provinciale anche per gli anni 2012,2013 e 2014. Dal 2012 l’imposta è diventata un tributo proprio derivato delle Province. Per il prossimo anno si prevede un gettito di € 16.950.000,00, anche in considerazione dell’attivazione di misure di contrasto attraverso l’utilizzo di specifiche apparecchiature da parte delle polizia provinciale, oltre che in relazione ad un miglioramento delle percentuali di immatricolazione delle auto. TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE Per l’anno 2014 non è possibile aumentare le tariffe in quanto la legge n. 133/2008 ne ha imposto il blocco fino all’attuazione del federalismo fiscale. L’art. 18, co. 2, della L. n. 498 del 23/12/1999 ha sostanzialmente modificato il sistema di tassazione per le occupazioni di suolo pubblico realizzate con cavi, condutture ed impianti destinati all’esercizio e alla manutenzione delle reti di erogazione di pubblici servizi e da quelle esercenti attività strumentali ai servizi medesimi, per le quali la tassa non è più calcolata forfetariamente a chilometro di occupazione, come stabilito dal D.Lgs. 507/93, ma è commisurata al numero complessivo delle utenze presenti nei comuni del medesimo ambito provinciale, con una tariffa pari al 20% di quella stabilita per i comuni stessi; lo stesso articolo prevede la rivalutazione annuale delle tariffe di occupazione del sottosuolo e soprasuolo effettuate da aziende di erogazione di pubblici servizi in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo rilevati al 31 dicembre dell’anno precedente.

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Il gettito complessivo previsto per l’anno 2014 sarà di € 150.000,00 confermato anche per il 2015 e per il 2016. Tutti gli altri proventi derivanti da concessioni di accessi carrai sono di natura patrimoniale e non tributaria e come tali sono compresi nelle entrate extratributarie di seguito illustrate. INDICAZIONE DEL NOME, DEL COGNOME E DELLA POSIZIONE DEI RESPONSABILI DEI SINGOLI TRIBUTI: Per tutti i tributi il funzionario Responsabile è il Dirigente del Settore Risorse Economiche e Finanziarie Gian Franco Antonioli.

ALTRE CONSIDERAZIONI E VINCOLI : A seguito del trasferimento alle Province delle strade di proprietà ANAS nell’anno 2002, il Consiglio Provinciale ha deliberato l’applicazione del canone previsto dall’art. 27 del D.Lgs. 285/92 (codice della strada) con gli stessi criteri adottati precedentemente dall’ANAS, per le concessioni di posa di impianti di cartellonistica pubblicitaria, concessioni di accessi ad impianti di distribuzione di carburante e di accessi ad insediamenti produttivi (commerciali, industriali artigianali ecc) con la sola esclusione degli accessi a civile abitazione e accessi agricoli.

Nell’anno 2008 il gettito per i canoni per impianti pubblicitari è stato di € 220.000,00 mentre per gli accessi è stato di € 385.650,00: l’aumento rispetto al 2007 è dovuto a recuperi di crediti relativi ad anni precedenti; l’anno 2009 ha stabilizzato il gettito in € 200.000,00 per impianti pubblicitari e € 350.000,00 per gli accessi, confermati anche per l’anno 2010; per il 2011 il gettito per gli impianti pubblicitari è di € 240.000,00 e quello per gli accessi è di € 345.000,00, mentre per il 2012 il gettito è stato di 230.000,00 per gli impianti pubblicitari e di 340.000,00 per gli accessi. Per il 2013 il gettito sembra assestarsi su €. 310.000,00 per accessi ed €. 225.000,00 per pubblicità. Per il triennio 2014/2016 il gettito previsto è di € 230.000,00 per gli impianti pubblicitari e 310.000,00 per gli accessi carrai ad attività produttive. Gli introiti derivanti dalle spese di istruttoria varie ammonteranno per il 2014 a circa € 220.000 annui, come per il 2013. Gli oneri di procedura e maggiore usura per il rilascio di autorizzazioni al transito di trasporti eccezionali garantiranno presumibilmente un gettito di € 120.000 annui, per il triennio.

IL FEDERALSMO PROVINCIALE:

Il D.Lgs. n. 68 del 5 maggio 2011, nel dare attuazione alla L. n. 42/2009, specifica le disposizioni in materia di autonomia di entrata delle province (in attesa della loro soppressione o razionalizzazione), individuando puntualmente le fonti di finanziamento delle loro spese. Appare utile evidenziare che in attuazione della Legge Delega n.42 del 2009, il D.Lgs. n.216 del 26/11/2010, pubblicato sulla G.U. n.294 del 17/12/2010 ha stabilito, tra le altre, disposizioni in materia di determinazione dei Fabbisogni Standard di Comuni, Città metropolitane e Province. La determinazione dei Fabbisogni standard punta a promuovere un uso più efficiente delle risorse. Il decreto citato affida a SOSE, società del Ministero dell’Economia e di Bankitalia che elabora gli studi di settore, la predisposizione delle metodologie utili all’individuazione e determinazione dei Fabbisogni Standard, con la collaborazione scientifica di IFEL – Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.

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Il processo di acquisizione dati, iniziato nel 2011, si è concluso agli inizi del 2013, con gli ultimi questionari relativi alle funzioni dei Trasporti, Polizia Locale e Ambiente: gli enti locali sono ora in attesa della definizione dei Fabbisogni Standard di tutte le loro funzioni fondamentali. Sulla base delle rilevazioni effettuate dagli Enti locali, la COPAFF, attraverso la rielaborazione dei dati in possesso di SOSE dovrebbe riuscire a definire i “costi giusti” delle attività degli enti per individuare i relativi fabbisogni standard, vale a dire i parametri di spesa ottimale. I fabbisogni standard dovrebbero, secondo le norme che disciplinano il federalismo fiscale, definire il livello di finanziamento da garantire a ogni ente locale e anche la legge di Stabilità per il 2013 li ha rilanciati come strumento per diversificare il trattamento fra le amministrazioni “parche” e quelle “sprecone” di risorse pubbliche. La definizione dei costi standard dovrebbe consentire di ripartire i tagli previsti, dalle numerose manovre economiche che si sono succedute negli ultimi anni, secondo il criterio sopra enucleato, superando quello basato sui “consumi intermedi” (spese di funzionamento) registrati in ogni ente locale nel 2011, che ha finito per premiare non i più parsimoniosi ma chi ha effettuato meno pagamenti non onorando i propri debiti. Il criterio dei consumi intermedi utilizzato quale parametro di riferimento per operare la spending review si è rivelato un grossolano errore, poiché non si è tenuto conto del fatto che, all’interno delle voci considerate, non vi sono solo le spese sostenute per l’acquisto di beni di consumo destinati alla produzione dei servizi, bensì vi sono i servizi stessi, e soprattutto le spese sostenute per funzioni esercitate, trasferite o delegate dallo Stato e Regioni: peraltro solo in tre casi è possibile individuarle con certezza: gestione rifiuti, TPL e corsi di formazione professionale; tutte le altre spese sostenute a fronte di competenze in materia di agricoltura, ambiente, utilizzo fondi comunitari ecc… e dunque competenze delegate o trasferite dalle Regioni, non possono essere desunte dalla banca-dati SIOPE. La non correttezza di tale principio (che omettere di considerare le spese sostenute per trasferimenti ad altri soggetti pubblici e privati (intervento 5 della spesa) né tanto meno del livello di spesa di personale e della relativa incidenza complessiva sulla spesa corrente) è stato, come già ampiamente evidenziato in precedenza oggetto di giudizio da parte del TAR Lazio, che ha annullato il decreto ministeriale con cui sono stati ripartiti i tagli al fondo sperimentale di riequilibrio del 2012.

ENTRATE DELLE PROVINCE Il decreto legislativo n. 68/2011 dedica quattro articoli alle fonti di finanziamento del complesso delle spese delle province, precisando che il gettito di tali fonti di finanziamento è senza vincolo di destinazione.

IMPOSTA R.C. AUTO

A decorrere dall’anno 2012 l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, costituisce tributo proprio derivato delle Province. L’espressione “tributo proprio” è da intendersi nel senso che le Province, nei limiti fissati dalla legge statale, hanno margini di manovra sul medesimo, oltre che la competenza all’accertamento. Con il termine “derivato” si intende che il gettito viene devoluto alle Province da parte dello Stato e/o che l’impianto base del tributo è disciplinato dallo stesso Stato. Le Province hanno, infatti, la possibilità di aumentare o diminuire fino a 3,5 punti percentuali l’aliquota dell’imposta fissata dalla legge in 12,5 punti percentuali. La normativa di riferimento resta l’articolo 60, comma 1, D.Lgs. 446/1997. Per la liquidazione, l’accertamento, la riscossione, i rimborsi, le sanzioni, gli interessi ed il contenzioso si applicano le disposizioni previste per le imposte sulle assicurazioni (legge 29 ottobre 1961, n. 1216). Con provvedimento del 29 dicembre 2011 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate sono stati approvati modello e contenuti della denuncia.

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Coerentemente con la natura “propria” del tributo, l’accertamento delle violazioni dovrebbe essere di competenza delle amministrazioni provinciali. Le Province, ai sensi del D.Lgs. 68/11 possono stipulare convenzioni con l’Agenzia delle entrate per l’espletamento, in tutto o in parte, delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dell’imposta, nonché per le attività concernenti il relativo contenzioso. In ogni caso, la norma prevede che sia l’Agenzia delle Entrate a svolgere queste funzioni fino alla stipula di apposite convenzioni con le Province.

IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE L'art. 9 del Decreto-Legge n. 174 del 10.10.2012, convertito in L. 213/2012, ha modificato la disciplina in materia di IPT disponendo, tra l’altro, che il gettito dell’IPT è destinato alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa o intestatario del veicolo e non più alla Provincia di residenza dell’intestatario al PRA. Un’ulteriore novità attiene alla individuazione della provincia beneficiaria del gettito qualora il soggetto passivo dell’imposta sia una persona giuridica: per tali tipologie di soggetti, ai fini dell’intestazione del veicolo e della adozione dei criteri per il calcolo dell’imposta, rileva sempre la sede legale dell’impresa e non più l’eventuale sede secondaria. Infine va rilevato che non è più dovuto alcun compenso all’ACI per l’attività di riscossione dell’imposta. Alla luce di quanto in ultimo evidenziato, andrà approfondita la necessità o meno di redigere ed approvare una nuova convenzione, considerato che l’attuale scade nel 2014.

SOPPRESSIONE DEI TRASFERIMENTI E DELLE COMPARTECIPAZIONI A decorrere dall’anno 2012, oltre alla soppressione dalla addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, sono soppressi i trasferimenti statali di parte corrente alle Province delle Regioni a Statuto ordinario aventi carattere di generalità e permanenza, così come stabilito dal Capo II del D.Lgs. 68/11. Si tratta di trasferimenti “fiscalizzabili” - ovvero sostituibili da quote di tributi erariali - perché destinati a tutte le Province e caratterizzati dalla continuità di erogazione nel tempo. Le entrate corrispondenti ai trasferimenti statali soppressi e alle entrate derivanti dalla addizionale all’accisa sull’energia elettrica sono assicurate dalla compartecipazione provinciale al gettito IRPEF, secondo l’aliquota stabilita con DPCM, assegnata in parte come quota del Fondo Sperimentale di Riequilibrio, strumento di passaggio verso il Fondo Perequativo. Entro novanta giorni dall’entrata in vigore del decreto n. 68, con apposito DPCM, avrebbero dovuto essere individuati i trasferimenti da sopprimere; ad oggi tale DPCM non risulta essere emanato. La legge stabilisce in due anni la durata del fondo sperimentale di riequilibrio, mentre le modalità di riparto vengono definite coerentemente alla definizione dei fabbisogni standard che, pure, rappresentano i riferimenti a cui rapportare progressivamente il finanziamento integrale della spesa relativa alle funzioni fondamentali e ai livelli essenziali delle prestazioni degli enti locali con l’obiettivo di valorizzare l’efficienza e l’efficacia, nella prospettiva del superamento del criterio della spesa storica. Appare utile evidenziare che se nel gennaio 2012 il fondo, per il comparto province, era determinato in €. 1.039.917.823,00, a luglio dello stesso anno, a seguito delle manovre economiche che si sono succedute negli ultimi anni, il fondo ammontava ad €. 539.917.823,00; nel 2013 il fondo risulta completamente azzerato per effetto dei tagli di 1,2 miliardi di euro..

Con riguardo alle Province, ad ogni manovra economica che si è succeduta nel corso degli ultimi tre anni il contributo richiesto dai Governi in termini di minori risorse per i bilanci e di vincoli alla spesa è andato crescendo. Considerando solo gli interventi dal 2011 al 2013, alle Province sono stati tagliati oltre 2 miliardi di euro. Il risultato di queste scelte è stato il progressivo impoverimento del tessuto economico dei territori, il continuo indebolimento della rete di servizi sociali garantiti ai cittadini e il crollo degli investimenti locali (dal 2008 ad oggi) pari al - 44% per le Province e - 38% per i Comuni.

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Ad incidere in maniera drammatica sullo stato attuale dei bilanci delle Province sono stati diversi provvedimenti economici. Il decreto legge n. 78/10, ha imposto un taglio di risorse di 300 milioni di euro per il 2011 e di 500 per il 2012; poi il cosiddetto decreto "Salva Italia" del 2011, ha portato il 2012 a -415 milioni. Successivamente la cosiddetta "Spending review" ha sommato altri 500 milioni per il 2012 che sarebbero diventati 1 miliardo per il 2013. Infine la Legge di stabilità ha aggiunto altri 200 milioni per il 2013 e il 2014, mentre ha aggiunto per il 2015 ulteriori 50 M€; il disegno di legge di stabilità per l'anno 2014 prevede per il 2016 ulteriori tagli per 69 M€. In totale, dal 2011 al 2013, i tagli alle Province sono stati di 2,1 miliardi di euro. Ciò vuol dire che si è chiesto alle Province, che rappresentano l’1,3% della spesa pubblica, di contribuire al risanamento del Paese tagliando i propri bilanci del 25%.

In particolare, sul versante della spesa corrente, la tabella riporta le incidenze della c.d. “spending review” sul comparto dei Comuni e delle Province.

Taglio Spending 2013

Consumi intermedi 2011

Spesa corrente 2011 incidenza % taglio 2013 su consumi intermedi

incidenza % taglio 2013

su spesa corrente

COMUNI € 2.250.000.000,00 € 25.896.336.502,00 € 51.744.562.573,00 8,69% 4,35%

PROVINCE € 1.200.000.000,00 € 3.788.071.881,00 € 8.454.113.632,00 31,68% 14,19%

Con il decreto-legge n. 126 del 31.10.2013 il Governo ha definito le riduzioni ai trasferimenti anno 2013, ai sensi dell'art. 16 del DL. 95/12: per la Provincia di Cremona il taglio al fondo sperimentale di riequilibrio ammonta ad €. 7.079.055,00. Conseguentemente, il fondo sperimentale destinato alla Provincia di Cremona, sulla base di quanto sopra indicato, è drasticamente ridotto, passando nell'arco di due anni da 9.040.178,38 € a 1.961.123,38 €. Lo stesso importo, fatte salve ulteriori manovre finanziarie comportanti maggiori tagli, vale anche per il 2014.

COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA AUTOMOBILISTICA

Dall'anno 2012 la Regione Lombardia, anticipando i termini previsti dalle disposizioni statali, ha provveduto alla soppressione dei trasferimenti regionali ai sensi del D.Lgs. 68/11 con la compartecipazione al bollo auto. E' un meccanismo che assicura alle province risorse tributarie certe e correlate al tributo compartecipato che risponde a criteri di premialità. L'eliminazione del vincolo di destinazione delle entrate costituisce un'opportunità per la valorizzazione delle politiche di settore preservando l'autonomia di spesa dell'ente. L'ammontare complessivo fiscalizzato spettante al nostro ente nell'esercizio 2014 di parte corrente è pari ad €. 15.484.547,59, come per il 2013; si è in attesa della DGR che confermi l'importo.

I lati positivi della compartecipazione provinciale al gettito della tassa automobilistica regionale, con la relativa soppressione dei trasferimenti regionali di parte corrente che hanno carattere di continuità, permanenza e generalità, consente all’ente provincia di avere certezza dell’importo spettante al fine di una ponderata e regolare programmazione dell’intera attività istituzionale, dell’erogazione regionale accordata con cadenza temporale mensile; l’aliquota di compartecipazione verrà applicata anche per il 2014 all’effettivo gettito della tassa automobilistica.

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I trasferimenti del bilancio regionale che non soddisfano i requisiti di continuità, permanenza e generalità, e pertanto non fiscalizzati, vengono corrisposti secondo le ordinarie modalità.

Anche per il 2014 gli interventi che beneficiano di risorse certe riguardano: - La protezione civile - Attività legate al turismo relative alla gestione delle agenzie turistiche, la classificazione

alberghiera, le professioni turistiche e il funzionamento dell’ex APT; - Funzioni amministrative di vigilanza e controllo delle persone giuridiche di diritto privato - Contributi e funzionamento dei sistemi bibliotecari comunali - Contributi ai comuni per iniziative di promozione educativa e culturale ai gruppi ed

associazioni - Censimento e inventariazione catalogazione dei beni culturali - I sistemi museali locali - Il fondo per la copertura del corrispettivo dei contratti di servizio per il trasporto pubblico

locale come erogato nel 2011, quindi senza ulteriori tagli - Ulteriori fondi nel campo dei trasporti per la predisposizione dei piani di bacino della

mobilità - Funzioni in materia paesaggistica ed ambientale - Il consolidamento delle funzioni in materia di pesca, caccia e per il personale trasferito

dell’agricoltura - Interventi connessi alla tutela di ambienti lacustri e fluviali - Funzioni amministrative inerenti l’esercizio delle attività di cava - Funzioni in materia di aree naturali protette - Servizio volontario ecologico - Servizi socio-assistenziali - Registro dell’Associazionismo regionale e provinciale e della cooperazione - Formazione professionale

ALTRI TRIBUTI PROVINCIALI Spettano, infine, alle Province gli altri tributi ad esse riconosciuti, nei termini previsti dalla legislazione vigente, che costituiscono tributi propri derivati (art. 20 D.Lgs. 68/11). Tra questi, possiamo citare la T.E.F.A. Rimane, infine, la possibilità, previa adozione di apposito regolamento da adottare d’intesa con la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, (avrebbe dovuto essere emanato entro il 31/10/2011) di avvalersi dell’imposta di scopo provinciale, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 6 del D.Lgs. n. 23/11 individuando i particolari scopi istituzionali in relazione ai quali la predetta imposta può essere istituita.

VALUTAZIONE DEI TRASFERIMENTI ERARIALI PER IL FINANZIAMENTO DEL BILANCIO E PER FUNZIONI CONFERITE A SENSI D.LGS.112/98 CONSIDERAZIONI SUI TRASFERIMENTI REGIONALI IN RAPPORTO ALLE FUNZIONI DELEGATE O TRASFERITE, AI PIANO O PROGRAMMI REGIONALI DI SETTORE TRASFERIMENTI CORRENTI DA ORGANISMI COMUNITARI TRASFERIMENTI DA ALTRI ENTI Le medesime previsioni sono ripetute per gli esercizi successivi. V.TABELLE

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MEZZI DI FINANZIAMENTO ESERCIZIO 2014

TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

1 1 1101

0000205 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (EX PERSONALE CRFORMA)

1438158,08 0,00

0018385 TRASFERIMENTO AZIENDA SPECIALE CR FORMA PER PERSONALE (CAP. E.205 COMPART.TASSA AUTO MOB.)

1.438.158,08

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 1.438.158,08 TOTALE VINCOLO USCITE : 1.438.158,081101

1 1 1110

0000216 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS.68/2011 (PROTEZIONE CI VILE)

28571,43 0,00

0031797 CORSI DI FORMAZIONE PROTEZIONE CIVILE -IRAP SU COMPENSI AI RELATORI

800,00

0031827 ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE

27.771,43

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 28.571,43 TOTALE VINCOLO USCITE : 28.571,431110

1 1 1112

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0000218 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 D.LGS .N. 68/2011 (CONTRATT I TPL)

11484377,6 0,00

0029214 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL)

11.080.890,00

0029218 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL) TRASFERIMENTO AL COMUNE DI CREMA

403.487,60

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 11.484.377,60 TOTALE VINCOLO USCITE : 11.484.377,601112

1 1 1113

0000219 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (TRASPORTO PU BBLICO)

128165,03 0,00

0029215 PIANO TRASPORTI PUBBLICI PROVI NCIALE

128.165,03

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 128.165,03 TOTALE VINCOLO USCITE : 128.165,031113

1 1 1114

0000220 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART.1 9 DLGS N. 68/2011 (TRASPORTO P UBBLICO)

12351,93 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0029216 SPESE PER INTERVENTI A FAVORE DELLA SICUREZZA E DELLE FERMAT E DEI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I

12.351,93

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 12.351,93 TOTALE VINCOLO USCITE : 12.351,931114

1 1 1116

0000222 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS. N.68/2011 (BIBLIOTECH E)

99418 0,00

0018529 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO DI CATALOGAZIONE PROVI NCIALE

98.668,00

0036053 ACQUISTO PUBBLICAZIONI PER BIB LIOTECHE PROFESSIONALE

750,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 99.418,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 99.418,001116

1 1 1117

0000223 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE DI CU I ART. 19 D.LGS. 68/2011 (EX APT)

21670 0,00

0020436 ONERI PRESTAZIONI DI SERVIZI PER TELEFONIA FISSA TURISMO- EX APT

400,00

0020437 ENERGIA ELETTRICA TURISMO CORSO V. EMANUELE 28

4.370,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031021 PRESTAZIONI DI SERVIZI EX APT -TURISMO

2.900,00

0031023 UTILIZZO BENI DI TERZI EX APT TURISMO

9.000,00

0031028 PRESTAZIONI DI SERVIZI EX APT -TURISMO

5.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 21.670,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 21.670,001117

1 1 1124

0000213 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (AREE NATURALI PROTETTE)

23444,66 0,00

0031908 SPESE PER SERVIZIO ACCOMPAGNAMENTO SCOLARESCHE CASCINA STELLA

9.544,66

0031910 ACQUISTO BENI CARBURANTE CASCINA STELLA

13.900,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 23.444,66 TOTALE VINCOLO USCITE : 23.444,661124

1 1 1125

0000209 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE DI C UI ALL'ART.19 DLGS N. 68/2011 (EX COMPITI MATERIA CACCIA)

115000 0,00

0029643 CONTRIBUTI PER INDENNIZZI DANN I DA SELVAGGINA

115.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 115.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 115.000,001125

1 1 1128

0000239 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (SERVIZIO VIGI LANZA ECOLOGICA)

7077,4 0,00

0031924 SPESE PER SERVIZIO VOLONTARIO DI VIGILANZA ECOLOGICA

4.577,40

0031925 SPESE DI GESTIONE PER IL SERVIZIO VOLONTARIO DI VIGILANZA ECOLOGICA

2.500,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 7.077,40 TOTALE VINCOLO USCITE : 7.077,401128

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 13.358.234,13 TOT. CATEGORIA USCITE 13.358.234,131 1

2 1 2104

0000851 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA P REFETTURA PER SERVIZI DI ORDIN E PUBBLICO

6000 0,00

0014108 COMPETENZE PER SERVIZI DI ORDI NE PUBBLICO IN ACCORDO CON LA PREFETTURA

4.400,00

0014109 ONERI CONTRIBUTIVI PER SERVIZI DI ORDINE PUBBLICO IN ACCORDO CON LA PREFETTURA

1.200,00

0014110 IRAP SU COMPENSI PER SERVIZI D I ORDINE PUBBLICO IN ACCORDO C ON LA PREFETTURA

400,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 6.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 6.000,002104

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 6.000,00 TOT. CATEGORIA USCITE 6.000,002 1

2 2 2208

0001656 CONTRIBUTO REGIONALE PER PROGR AMMA DI COMUNICAZIONE ED EDUCA ZIONE ALIMENTARE

10000 0,00

0029500 SPESE PER PROGRAMMA DI COMUNIC AZIONE ED EDUCAZIONE ALIMENTAR E

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002208

2 2 2209

0001670 CONTRIBUTO DELLA REGIONE LOMBA RDIA PER INDAGINI CAMPIONARIE

2000 0,00

0029560 CENSIMENTO GENERALE AGRICOLTUR A COMPETENZE STIPENDIALI PERSO NALE

2.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 2.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 2.000,002209

2 2 2214

0002746 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA RIBASSI D'AST A TRASPORTI

34107,41 0,00

0029252 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATERIA DI TRASPORTI PUB BLICI LOCALI

34.107,41

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 34.107,41 TOTALE VINCOLO USCITE : 34.107,412214

2 2 2220

0001674 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ROVENIENTE DAL FONDO NAZIONALE PER LA LEGGE 68/99

100000 0,00

0031190 TRASFERIMENTI ALLE AZIENDE CHE HANNO ASSUNTO DISABILI PER LA FISCALIZZAZIONE ONERI SOCIALI (LEGGE 68/99)

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002220

2 2 2221

0002754 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER L'ATTIVIT A' DEL CONSIGLIERE DI PARITA'

10000 0,00

0031170 ATTIVITA'CONCERNETI IL CONSIGL IERE DI PARITA'

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002221

2 2 2228

0001756 CONTRIBUTO DA PARTE DELLA REGI ONE LOMBARDIA SU INTERESSI PER VIABILITA'

28110 0,00

0028105 INT.SUI MUTUI PER COSTRUZIONE E SISTEMAZ.STRADE E PONTI PROV INCIALI E ACCESSORI VARI CONTR ATTUALI CASSA DD.PP

28.110,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 28.110,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 28.110,002228

2 2 2234

0001691 CONTRIBUTO REGIONALE PER PIANO CONTENIMENTO NUTRIE

70000 0,00

0029536 SPESA PER PIANO DI CONTENIMENTO NUTRIE

10.000,00

0029537 PIANO NUTRIE -ACQUISTO MUNIZIONI

15.000,00

0029538 SPESE DI GESTIONE -PIANO DI CONTROLLO

5.000,00

0029543 INDENNIZZI DANNI NUTRIA 40.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 70.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 70.000,002234

2 2 2291

0002361 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER SERVIZIO NAVIGAZIONE

100000 0,00

0029185 PRESTAZIONE DI SERVIZI DISCARICA SERVIZIO NAVIGAZIONE (DA CR)

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002291

2 2 2295

0001694 FONDI REGIONE LOMBARDIA PER SI STEMI VERDI

200000 0,00

0029512 SPESE PER SISTEMI VERDI E PIF- TRASFERIMENTI

200.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 200.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 200.000,002295

2 2 2296

0001698 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA L R. 27/04 PER SERVIZI EROGATI D AI CONSORZI FORESTALI

20000 0,00

0029509 CONTRIBUTI AI CONSORZI FORESTA LI PER SERVIZI FORESTALI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,002296

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 574.217,41 TOT. CATEGORIA USCITE 574.217,412 2

2 3 2331

0002767 CONTRIBUTI REGIONALI ALLE ASSO CIAZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO ED ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARI ATO PER PROGETTI INNOVATIVI

235000 0,00

0026102 CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO PER PROGETTI INNOVATIVI

190.000,00

0026104 CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI S ENZA SCOPO DI LUCRO PER PROGET TI INNOVATIVI

45.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 235.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 235.000,002331

2 3 2336

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0002780 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER VIABILITA

413000 0,00

0027230 MANUTENZIONE ORDINARIA SS.PP. ED EX SS.SS. PRESTAZIONE DI SERVIZI

283.000,00

0027230 MANUTENZIONE ORDINARIA SSPP RIPRISTINO SCORTE MATERIALE VA RIO

130.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 413.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 413.000,002336

2 3 2337

0002201 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA S ULL'IMMIGRAZIONE A SUPPORTO OS SERVATORIO REGIONALE PER L'INT EGRAZIONE E LA MULTIETNICITA'

25000 0,00

0025111 IRAP PER ATTIVITA' DI SUPPORTO OSSERVATORIO PROVINCIALE SULL 'IMMIGRAZIONE

1.750,00

0025115 SUPPORT O OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL L'IMMIGRAZIONE

23.250,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 25.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 25.000,002337

2 3 2362

0002666 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ER L'ESERCIZIO FUNZIONI IDRICHE

240000 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0024070 ONERI PER IL PERSONALE DIPENDE NTE TUTELA VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE (CA. 2666 REGIONE)

240.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 240.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 240.000,002362

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 913.000,00 TOT. CATEGORIA USCITE 913.000,002 3

2 5 2502

0003988 PROGETTO GRANDI COLTURE COMPAR TECIPAZIONE ERSAF

8000 0,00

0029650 COMPLETAMENTO SERVIZIO DI SUPP ORTO AGRO-FORESTALE (MEZZI VIN C.) INCARICHI

4.000,00

0029651 COMPLETAMENTO SERVIZIO DI SUPP ORTO AGRO-FORESTALE (MEZZI VIN C.) INDENNIZZI

4.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 8.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 8.000,002502

2 5 2509

0003880 CONTRIBUTI DA PARTE DI ENTI DI VERSI EX APT

20000 0,00

0031045 REALIZZAZIONE INIZIATIVE CON C ONTRIBUTI PUBBLICI E PRIVATI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,002509

2 5 2514

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234

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0003059 TRASFERIMENTI DA UNIONE DI COM UNI PER SERVIZI DI POLIZIA LOC ALE IN CONVENZIONE.

6000 0,00

0014105 COMPENSI PER SERVIZI DI POLIZI A LOCALE IN CONVENZIONE

4.400,00

0014106 ONERI PREVIDENZIALI E ASSISTEN ZIALI PER SERVIZI DI POLIZIA L OCALE IN CONVENZIONE

1.200,00

0014107 IRAP SU COMPENSI PER I SERVIZI DI POLIZIA LOCALE IN CONVENZIONE

400,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 6.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 6.000,002514

2 5 2558

0003023 CONTRIBUTI DA COMUNI E SISTEMI BIBLIOTECARI PER ATTIVITA' IN AMBITO BIBLIOTECARIO

10000 0,00

0018509 INTERVENTI E PROGETTI SPECIALI DIRETTAMENTE PROMOSSI DALLA P ROVINCIA IN MATERIA DI BIBLIOT ECHE

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002558

2 5 2564

0003030 TRASFERIMENTO DA PROVINCE PER ATTIVITA' DEL CRAS

5000 0,00

0031826 SPESA PER CENTRO RECUPERO ANIM ALI SELVATICI -PRESTAZIONI DI SERVIZI

5.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 5.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 5.000,002564

2 5 2567

0003038 TRASFERIMENTO DA PROVINCE PER ONERI STIPENDIALI

5665 0,00

0014064 RIMBORSO SPESE DI TRASFERTA PER PERSONALE DA ALTRE PROVINCE

1.800,00

0018952 COMPETENZE RETRIBUIZIONE DI PO SIZIONE DIRIGENTE DI SETTORE-TRASPORTI- DA PROVINCIA DI LODI

3.050,00

0018953 CONTRIBUTI RETRIBUZIONE DI POS IZIONE DIRIGENTE SETTORE TRASPORTI- DA PROVINCIA DI LODI

815,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 5.665,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 5.665,002567

2 5 2570

0003329 QUOTA ASSOCIATIVA DA COMUNI PER ADESIONE ALLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

146836 0,00

0017543 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

120.236,00

0017544 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

1.600,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0017545 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

6.000,00

0017546 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

7.500,00

0017547 VERSAMENTO I.R.A.P. PER COLLABORATORI IN MATERIA DI BIBLIOTECHE

500,00

0017548 SPESE PER ACQUISTO BENI RBC

10.000,00

0017549 AFFITTO SALE RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

500,00

0017550 ACQUISTO BENI PER RBC 500,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 146.836,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 146.836,002570

2 5 2573

0003131 TRASFERIMENTI DA COMUNI DIVERSI CONVENZIONI CONTROSTRADE 1 LOTTO "PAULLESE"

46600 0,00

0027238 SPESA PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA CONTROSTRADE "PAULLESE" - CONVENZIONE CON I COMUNI INTERESSATI

46.600,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 46.600,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 46.600,002573

2 5 2577

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0003113 DAI COMUNI PER GARA IN FORMA ASSOCIATA SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS

237540 0,00

0014066 PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE VARIE GARA DISTRIBUZIONE GAS

5.000,00

0014068 SERVIZIO DI SUPPORTO PER AFFIDAMENTO SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS

222.040,00

0014069 SPESE DI PUBBLICAZIONE E CONTRIBUTO AVCP PER GARA GAS

10.500,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 237.540,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 237.540,002577

2 5 2578

0003074 TRASFEREIMENTO FONDAZIONE COMUNITARIA DI CREMONA

30000 0,00

0017554 QUOTA DI ADESIONE AL MUSEO DEL VIOLINO

30.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 30.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 30.000,002578

2 5 2579

0003115 TRASFERIMENTO DAL COMUNE DI SORESINA PER RECUPERO COMPLESSO IMMOBILIARE AI SENSI DELL'ACCORDO DI COLLABORAZIONE SOTTOSCRITTO CON LA PROVINCIA DI CREMONA

45000 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0014080 COMPETENZE X DIREZIONI LAVORI- COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E COLLAUDO

34.013,60

0014081 CONTRIBUTI X DIREZIONI LAVORI- COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E COLLAUDO

8.095,24

0014082 CONTRIBUTI X DIREZIONI LAVORI- COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E COLLAUDO

2.891,16

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 45.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 45.000,002579

2 5 2580

0003027 CONTRIBUTI DAI PARCHI ALLE AZIONI DI SISTEMA DEL PIA LAGO INVISIBILE

564 0,00

0031157 SPESE PER AZIONI DI SISTEMA DEL PIA LAGO INVISIBILE

564,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 564,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 564,002580

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 561.205,00 TOT. CATEGORIA USCITE 561.205,002 5

2 A 2A01

0001659 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA I N CONTO INTERESSI MUTUO DI L.250.000.000(PARTE MUTUO CREDIOP 1.066.675.000)

3800 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0028104 INT.SUI MUTUI PER COSTRUZIONE E SISTEMAZ.STRADE E PONTI PROV INCIALI E ACCESSORI VARI CONTR ATTUALI CASSA DD.PP

3.800,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 3.800,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 3.800,002A01

2 A 2A22

0001786 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P SR 2007-2013 (MIS 111B)

17000 0,00

0029498 SPESE PER ATTIVITA' DIVULGATI VE

17.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 17.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 17.000,002A22

2 A 2A35

0001764 ASSEGNAZIONE ACCISA REGIONALE PER TPL

2025534,6 0,00

0029179 ACCISA REGIONALE PER TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

1.955.530,68

0029225 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL) TRASFERIMENTO AL COMUNE DI CREMA- ACCISA REGIONALE

70.003,92

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 2.025.534,60 TOTALE VINCOLO USCITE : 2.025.534,602A35

2 A 2A38

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240

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0001779 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER DOTI LAVO RO E AMMORTIZZATORI

50000 0,00

0031116 INTERVENTI A SOSTEGNO DELLE PO LITICHE PER IL LAVORO

50.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 50.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 50.000,002A38

2 A 2A39

0001750 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA A I SENSI L.R. 21/2008 -NORME IN MATERIA DI SPETTACOLO

34000 0,00

0018865 CONTRIBUTI PER ATTIVITA' TEATR ALE IN CAMPO DELLO SPETTACOLO AI SENSI DELLA L.R.21/08 (COMUNI )

20.000,00

0018866 CONTRIBUTI PER ATTIVITA' MUSIC ALE IN CAMPO DELLO SPETTACOLO AI SENSI DELLA L.R. N. 21/08

14.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 34.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 34.000,002A39

2 A 2A45

0001998 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ER TRASPORTO STUDENTI DISABILI

100000 0,00

0020313 TRASPORTO STUDENTI DISABILI -TRASFERIMENTI

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002A45

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

2 A 2A77

0001714 TRASFERIMENTO REGIONE LOMBARDIA PER INTERVENTI DI ASSISTENZA EDUCATIVA AD PERSONAM

400000 0,00

0026201 CONTRIBUTI AI COMUNI PER INTERVENTI DI ASSISTENZA EDUCATIVA AD PERSONAM

400.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 400.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 400.000,002A77

2 A 2A79

0001816 TRASFERIMENTO DA REGIONE LOMBA RDIA PER PROGRAMMAZIONE PROVIN CIALE FORMAZIONE APPRENDISTI 2014/2015

240000 0,00

0018397 AZIONI DI SISTEMA E ACCOMPAGNA MENTO PER APPRENDISTI 2014/2015

26.000,00

0018398 ATTIVITA' FORMATIVE PER APPREN DISTI 2014/2015

214.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 240.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 240.000,002A79

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 2.870.334,60 TOT. CATEGORIA USCITE 2.870.334,602 A

3 1 3105

0004427 RIMBORSO DA PARTE DEI PARTECIP ANTI AGLI ESAMI PER PROFESSION I TURISTICHE EX LR 65/86 ED EX LR 27/96

8000 0,00

0020501 SPESE PER COMMISSIONI ESAMI TURISTICI

8.000,00

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MEZZI DI FINANZIAMENTO ESERCIZIO 2015

TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

1 1 1101

0000205 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (EX PERSONALE CRFORMA)

1438158,08 0,00

0018385 TRASFERIMENTO AZIENDA SPECIALE CR FORMA PER PERSONALE (CAP. E.205 COMPART.TASSA AUTO MOB.)

1.438.158,08

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 1.438.158,08 TOTALE VINCOLO USCITE : 1.438.158,081101

1 1 1110

0000216 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS.68/2011 (PROTEZIONE CI VILE)

28571,43 0,00

0031797 CORSI DI FORMAZIONE PROTEZIONE CIVILE -IRAP SU COMPENSI AI RELATORI

800,00

0031827 ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE

27.771,43

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 28.571,43 TOTALE VINCOLO USCITE : 28.571,431110

1 1 1112

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0000218 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 D.LGS .N. 68/2011 (CONTRATT I TPL)

11484377,6 0,00

0029214 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL)

11.080.890,00

0029218 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL) TRASFERIMENTO AL COMUNE DI CREMA

403.487,60

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 11.484.377,60 TOTALE VINCOLO USCITE : 11.484.377,601112

1 1 1113

0000219 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (TRASPORTO PU BBLICO)

128165,03 0,00

0029215 PIANO TRASPORTI PUBBLICI PROVI NCIALE

128.165,03

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 128.165,03 TOTALE VINCOLO USCITE : 128.165,031113

1 1 1114

0000220 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART.1 9 DLGS N. 68/2011 (TRASPORTO P UBBLICO)

12351,93 0,00

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244

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0029216 SPESE PER INTERVENTI A FAVORE DELLA SICUREZZA E DELLE FERMAT E DEI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I

12.351,93

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 12.351,93 TOTALE VINCOLO USCITE : 12.351,931114

1 1 1116

0000222 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS. N.68/2011 (BIBLIOTECH E)

99418 0,00

0018529 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO DI CATALOGAZIONE PROVI NCIALE

98.668,00

0036053 ACQUISTO PUBBLICAZIONI PER BIB LIOTECHE PROFESSIONALE

750,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 99.418,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 99.418,001116

1 1 1117

0000223 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE DI CU I ART. 19 D.LGS. 68/2011 (EX APT)

21670 0,00

0020436 ONERI PRESTAZIONI DI SERVIZI PER TELEFONIA FISSA TURISMO- EX APT

400,00

0020437 ENERGIA ELETTRICA TURISMO CORSO V. EMANUELE 28

4.370,00

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245

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031021 PRESTAZIONI DI SERVIZI EX APT -TURISMO

2.900,00

0031023 UTILIZZO BENI DI TERZI EX APT TURISMO

9.000,00

0031028 PRESTAZIONI DI SERVIZI EX APT -TURISMO

5.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 21.670,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 21.670,001117

1 1 1124

0000213 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (AREE NATURALI PROTETTE)

23444,66 0,00

0031908 SPESE PER SERVIZIO ACCOMPAGNAMENTO SCOLARESCHE CASCINA STELLA

9.544,66

0031910 ACQUISTO BENI CARBURANTE CASCINA STELLA

13.900,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 23.444,66 TOTALE VINCOLO USCITE : 23.444,661124

1 1 1125

0000209 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE DI C UI ALL'ART.19 DLGS N. 68/2011 (EX COMPITI MATERIA CACCIA)

115000 0,00

0029643 CONTRIBUTI PER INDENNIZZI DANN I DA SELVAGGINA

115.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 115.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 115.000,001125

1 1 1128

0000239 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (SERVIZIO VIGI LANZA ECOLOGICA)

7077,4 0,00

0031924 SPESE PER SERVIZIO VOLONTARIO DI VIGILANZA ECOLOGICA

4.577,40

0031925 SPESE DI GESTIONE PER IL SERVIZIO VOLONTARIO DI VIGILANZA ECOLOGICA

2.500,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 7.077,40 TOTALE VINCOLO USCITE : 7.077,401128

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 13.358.234,13 TOT. CATEGORIA USCITE 13.358.234,131 1

2 1 2104

0000851 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA P REFETTURA PER SERVIZI DI ORDIN E PUBBLICO

6000 0,00

0014108 COMPETENZE PER SERVIZI DI ORDI NE PUBBLICO IN ACCORDO CON LA PREFETTURA

4.400,00

0014109 ONERI CONTRIBUTIVI PER SERVIZI DI ORDINE PUBBLICO IN ACCORDO CON LA PREFETTURA

1.200,00

0014110 IRAP SU COMPENSI PER SERVIZI D I ORDINE PUBBLICO IN ACCORDO C ON LA PREFETTURA

400,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 6.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 6.000,002104

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 6.000,00 TOT. CATEGORIA USCITE 6.000,002 1

2 2 2208

0001656 CONTRIBUTO REGIONALE PER PROGR AMMA DI COMUNICAZIONE ED EDUCA ZIONE ALIMENTARE

10000 0,00

0029500 SPESE PER PROGRAMMA DI COMUNIC AZIONE ED EDUCAZIONE ALIMENTAR E

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002208

2 2 2209

0001670 CONTRIBUTO DELLA REGIONE LOMBA RDIA PER INDAGINI CAMPIONARIE

2000 0,00

0029560 CENSIMENTO GENERALE AGRICOLTUR A COMPETENZE STIPENDIALI PERSO NALE

2.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 2.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 2.000,002209

2 2 2214

0002746 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA RIBASSI D'AST A TRASPORTI

34107,41 0,00

0029252 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATERIA DI TRASPORTI PUB BLICI LOCALI

34.107,41

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 34.107,41 TOTALE VINCOLO USCITE : 34.107,412214

2 2 2220

0001674 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ROVENIENTE DAL FONDO NAZIONALE PER LA LEGGE 68/99

100000 0,00

0031190 TRASFERIMENTI ALLE AZIENDE CHE HANNO ASSUNTO DISABILI PER LA FISCALIZZAZIONE ONERI SOCIALI (LEGGE 68/99)

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002220

2 2 2221

0002754 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER L'ATTIVIT A' DEL CONSIGLIERE DI PARITA'

10000 0,00

0031170 ATTIVITA'CONCERNETI IL CONSIGL IERE DI PARITA'

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002221

2 2 2228

0001756 CONTRIBUTO DA PARTE DELLA REGI ONE LOMBARDIA SU INTERESSI PER VIABILITA'

28110 0,00

0028105 INT.SUI MUTUI PER COSTRUZIONE E SISTEMAZ.STRADE E PONTI PROV INCIALI E ACCESSORI VARI CONTR ATTUALI CASSA DD.PP

28.110,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 28.110,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 28.110,002228

2 2 2234

0001691 CONTRIBUTO REGIONALE PER PIANO CONTENIMENTO NUTRIE

70000 0,00

0029536 SPESA PER PIANO DI CONTENIMENTO NUTRIE

10.000,00

0029537 PIANO NUTRIE -ACQUISTO MUNIZIONI

15.000,00

0029538 SPESE DI GESTIONE -PIANO DI CONTROLLO

5.000,00

0029543 INDENNIZZI DANNI NUTRIA 40.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 70.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 70.000,002234

2 2 2291

0002361 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER SERVIZIO NAVIGAZIONE

100000 0,00

0029185 PRESTAZIONE DI SERVIZI DISCARICA SERVIZIO NAVIGAZIONE (DA CR)

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002291

2 2 2295

0001694 FONDI REGIONE LOMBARDIA PER SI STEMI VERDI

200000 0,00

0029512 SPESE PER SISTEMI VERDI E PIF- TRASFERIMENTI

200.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 200.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 200.000,002295

2 2 2296

0001698 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA L R. 27/04 PER SERVIZI EROGATI D AI CONSORZI FORESTALI

20000 0,00

0029509 CONTRIBUTI AI CONSORZI FORESTA LI PER SERVIZI FORESTALI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,002296

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 574.217,41 TOT. CATEGORIA USCITE 574.217,412 2

2 3 2336

0002780 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER VIABILITA

413000 0,00

0027230 MANUTENZIONE ORDINARIA SS.PP. ED EX SS.SS. PRESTAZIONE DI SERVIZI

283.000,00

0027230 MANUTENZIONE ORDINARIA SSPP RIPRISTINO SCORTE MATERIALE VA RIO

130.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 413.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 413.000,002336

2 3 2337

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0002201 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA S ULL'IMMIGRAZIONE A SUPPORTO OS SERVATORIO REGIONALE PER L'INT EGRAZIONE E LA MULTIETNICITA'

25000 0,00

0025111 IRAP PER ATTIVITA' DI SUPPORTO OSSERVATORIO PROVINCIALE SULL 'IMMIGRAZIONE

1.750,00

0025115 SUPPORT O OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL L'IMMIGRAZIONE

23.250,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 25.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 25.000,002337

2 3 2362

0002666 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ER L'ESERCIZIO FUNZIONI IDRICHE

240000 0,00

0024070 ONERI PER IL PERSONALE DIPENDE NTE TUTELA VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE (CA. 2666 REGIONE)

240.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 240.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 240.000,002362

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 678.000,00 TOT. CATEGORIA USCITE 678.000,002 3

2 5 2502

0003988 PROGETTO GRANDI COLTURE COMPAR TECIPAZIONE ERSAF

8000 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0029650 COMPLETAMENTO SERVIZIO DI SUPP ORTO AGRO-FORESTALE (MEZZI VIN C.) INCARICHI

4.000,00

0029651 COMPLETAMENTO SERVIZIO DI SUPP ORTO AGRO-FORESTALE (MEZZI VIN C.) INDENNIZZI

4.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 8.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 8.000,002502

2 5 2509

0003880 CONTRIBUTI DA PARTE DI ENTI DI VERSI EX APT

20000 0,00

0031045 REALIZZAZIONE INIZIATIVE CON C ONTRIBUTI PUBBLICI E PRIVATI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,002509

2 5 2514

0003059 TRASFERIMENTI DA UNIONE DI COM UNI PER SERVIZI DI POLIZIA LOC ALE IN CONVENZIONE.

6000 0,00

0014105 COMPENSI PER SERVIZI DI POLIZI A LOCALE IN CONVENZIONE

4.400,00

0014106 ONERI PREVIDENZIALI E ASSISTEN ZIALI PER SERVIZI DI POLIZIA L OCALE IN CONVENZIONE

1.200,00

0014107 IRAP SU COMPENSI PER I SERVIZI DI POLIZIA LOCALE IN CONVENZIONE

400,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 6.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 6.000,002514

2 5 2558

0003023 CONTRIBUTI DA COMUNI E SISTEMI BIBLIOTECARI PER ATTIVITA' IN AMBITO BIBLIOTECARIO

10000 0,00

0018509 INTERVENTI E PROGETTI SPECIALI DIRETTAMENTE PROMOSSI DALLA P ROVINCIA IN MATERIA DI BIBLIOT ECHE

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002558

2 5 2564

0003030 TRASFERIMENTO DA PROVINCE PER ATTIVITA' DEL CRAS

5000 0,00

0031826 SPESA PER CENTRO RECUPERO ANIM ALI SELVATICI -PRESTAZIONI DI SERVIZI

5.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 5.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 5.000,002564

2 5 2570

0003329 QUOTA ASSOCIATIVA DA COMUNI PER ADESIONE ALLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

146836 0,00

0017543 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

120.236,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0017544 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

1.600,00

0017545 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

6.000,00

0017546 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

7.500,00

0017547 VERSAMENTO I.R.A.P. PER COLLABORATORI IN MATERIA DI BIBLIOTECHE

500,00

0017548 SPESE PER ACQUISTO BENI RBC

10.000,00

0017549 AFFITTO SALE RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

500,00

0017550 ACQUISTO BENI PER RBC 500,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 146.836,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 146.836,002570

2 5 2573

0003131 TRASFERIMENTI DA COMUNI DIVERSI CONVENZIONI CONTROSTRADE 1 LOTTO "PAULLESE"

46600 0,00

0027238 SPESA PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA CONTROSTRADE "PAULLESE" - CONVENZIONE CON I COMUNI INTERESSATI

46.600,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 46.600,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 46.600,002573

2 5 2577

0003113 DAI COMUNI PER GARA IN FORMA ASSOCIATA SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS

129160 0,00

0014066 PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE VARIE GARA DISTRIBUZIONE GAS

15.000,00

0014068 SERVIZIO DI SUPPORTO PER AFFIDAMENTO SERVIZIO DISTRIBUZIONE GAS

95.160,00

0014071 SPESE PER COMMISSIONE GARA DISTRIBUZIONE GAS

19.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 129.160,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 129.160,002577

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 371.596,00 TOT. CATEGORIA USCITE 371.596,002 5

2 A 2A01

0001659 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA I N CONTO INTERESSI MUTUO DI L.250.000.000(PARTE MUTUO CREDIOP 1.066.675.000)

3800 0,00

0028104 INT.SUI MUTUI PER COSTRUZIONE E SISTEMAZ.STRADE E PONTI PROV INCIALI E ACCESSORI VARI CONTR ATTUALI CASSA DD.PP

3.800,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 3.800,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 3.800,002A01

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

2 A 2A22

0001786 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P SR 2007-2013 (MIS 111B)

17000 0,00

0029498 SPESE PER ATTIVITA' DIVULGATI VE

17.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 17.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 17.000,002A22

2 A 2A35

0001764 ASSEGNAZIONE ACCISA REGIONALE PER TPL

2025534,6 0,00

0029179 ACCISA REGIONALE PER TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

1.955.530,68

0029225 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL) TRASFERIMENTO AL COMUNE DI CREMA- ACCISA REGIONALE

70.003,92

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 2.025.534,60 TOTALE VINCOLO USCITE : 2.025.534,602A35

2 A 2A39

0001750 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA A I SENSI L.R. 21/2008 -NORME IN MATERIA DI SPETTACOLO

34000 0,00

0018865 CONTRIBUTI PER ATTIVITA' TEATR ALE IN CAMPO DELLO SPETTACOLO AI SENSI DELLA L.R.21/08 (COMUNI )

20.000,00

0018866 CONTRIBUTI PER ATTIVITA' MUSIC ALE IN CAMPO DELLO SPETTACOLO AI SENSI DELLA L.R. N. 21/08

14.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 34.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 34.000,002A39

2 A 2A45

0001998 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ER TRASPORTO STUDENTI DISABILI

100000 0,00

0020313 TRASPORTO STUDENTI DISABILI -TRASFERIMENTI

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002A45

2 A 2A77

0001714 TRASFERIMENTO REGIONE LOMBARDIA PER INTERVENTI DI ASSISTENZA EDUCATIVA AD PERSONAM

400000 0,00

0026201 CONTRIBUTI AI COMUNI PER INTERVENTI DI ASSISTENZA EDUCATIVA AD PERSONAM

400.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 400.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 400.000,002A77

2 A 2A79

0001816 TRASFERIMENTO DA REGIONE LOMBA RDIA PER PROGRAMMAZIONE PROVIN CIALE FORMAZIONE APPRENDISTI 2014/2015

240000 0,00

0018397 AZIONI DI SISTEMA E ACCOMPAGNA MENTO PER APPRENDISTI 2014/2015

26.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0018398 ATTIVITA' FORMATIVE PER APPREN DISTI 2014/2015

214.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 240.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 240.000,002A79

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 2.820.334,60 TOT. CATEGORIA USCITE 2.820.334,602 A

3 1 3105

0004427 RIMBORSO DA PARTE DEI PARTECIP ANTI AGLI ESAMI PER PROFESSION I TURISTICHE EX LR 65/86 ED EX LR 27/96

8000 0,00

0020501 SPESE PER COMMISSIONI ESAMI TURISTICI

8.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 8.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 8.000,003105

3 1 3106

0004495 SPONSORIZZAZIONE PER INIZIATIV E EX APT (RILEVANTE EFFETTI IV A)

30000 0,00

0031046 SERVIZI PER ATTIVITA' TURISTICHE CON CONTRIBUTI ESTERNI

30.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 30.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 30.000,003106

3 1 3112

0004511 INTROITI PER VENDITA MATERIALE UFFICIO IAT (RILEVANTE AGLI E FFETTI IVA)

10000 0,00

0020511 SERVZIO PER I.A.T. (RILEVANTE AGLI EFFETTI IVA)

4.000,00

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MEZZI DI FINANZIAMENTO ESERCIZIO 2016

TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

1 1 1101

0000205 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (EX PERSONALE CRFORMA)

1438158,08 0,00

0018385 TRASFERIMENTO AZIENDA SPECIALE CR FORMA PER PERSONALE (CAP. E.205 COMPART.TASSA AUTO MOB.)

1.438.158,08

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 1.438.158,08 TOTALE VINCOLO USCITE : 1.438.158,081101

1 1 1110

0000216 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS.68/2011 (PROTEZIONE CI VILE)

28571,43 0,00

0031797 CORSI DI FORMAZIONE PROTEZIONE CIVILE -IRAP SU COMPENSI AI RELATORI

800,00

0031827 ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE

27.771,43

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 28.571,43 TOTALE VINCOLO USCITE : 28.571,431110

1 1 1112

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0000218 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 D.LGS .N. 68/2011 (CONTRATT I TPL)

11484377,6 0,00

0029214 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL)

11.080.890,00

0029218 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL) TRASFERIMENTO AL COMUNE DI CREMA

403.487,60

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 11.484.377,60 TOTALE VINCOLO USCITE : 11.484.377,601112

1 1 1113

0000219 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (TRASPORTO PU BBLICO)

128165,03 0,00

0029215 PIANO TRASPORTI PUBBLICI PROVI NCIALE

128.165,03

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 128.165,03 TOTALE VINCOLO USCITE : 128.165,031113

1 1 1114

0000220 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART.1 9 DLGS N. 68/2011 (TRASPORTO P UBBLICO)

12351,93 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0029216 SPESE PER INTERVENTI A FAVORE DELLA SICUREZZA E DELLE FERMAT E DEI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I

12.351,93

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 12.351,93 TOTALE VINCOLO USCITE : 12.351,931114

1 1 1116

0000222 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS. N.68/2011 (BIBLIOTECH E)

99418 0,00

0018529 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO DI CATALOGAZIONE PROVI NCIALE

98.668,00

0036053 ACQUISTO PUBBLICAZIONI PER BIB LIOTECHE PROFESSIONALE

750,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 99.418,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 99.418,001116

1 1 1117

0000223 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE DI CU I ART. 19 D.LGS. 68/2011 (EX APT)

21670 0,00

0020436 ONERI PRESTAZIONI DI SERVIZI PER TELEFONIA FISSA TURISMO- EX APT

400,00

0020437 ENERGIA ELETTRICA TURISMO CORSO V. EMANUELE 28

4.370,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0031021 PRESTAZIONI DI SERVIZI EX APT -TURISMO

2.900,00

0031023 UTILIZZO BENI DI TERZI EX APT TURISMO

9.000,00

0031028 PRESTAZIONI DI SERVIZI EX APT -TURISMO

5.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 21.670,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 21.670,001117

1 1 1124

0000213 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (AREE NATURALI PROTETTE)

23444,66 0,00

0031908 SPESE PER SERVIZIO ACCOMPAGNAMENTO SCOLARESCHE CASCINA STELLA

9.544,66

0031910 ACQUISTO BENI CARBURANTE CASCINA STELLA

13.900,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 23.444,66 TOTALE VINCOLO USCITE : 23.444,661124

1 1 1125

0000209 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE DI C UI ALL'ART.19 DLGS N. 68/2011 (EX COMPITI MATERIA CACCIA)

115000 0,00

0029643 CONTRIBUTI PER INDENNIZZI DANN I DA SELVAGGINA

115.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 115.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 115.000,001125

1 1 1128

0000239 COMPARTECIPAZIONE ALLA TASSA A UTOMOBILISTICA REGIONALE ART. 19 DLGS 68/2011 (SERVIZIO VIGI LANZA ECOLOGICA)

7077,4 0,00

0031924 SPESE PER SERVIZIO VOLONTARIO DI VIGILANZA ECOLOGICA

4.577,40

0031925 SPESE DI GESTIONE PER IL SERVIZIO VOLONTARIO DI VIGILANZA ECOLOGICA

2.500,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 7.077,40 TOTALE VINCOLO USCITE : 7.077,401128

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 13.358.234,13 TOT. CATEGORIA USCITE 13.358.234,131 1

2 1 2104

0000851 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA P REFETTURA PER SERVIZI DI ORDIN E PUBBLICO

6000 0,00

0014108 COMPETENZE PER SERVIZI DI ORDI NE PUBBLICO IN ACCORDO CON LA PREFETTURA

4.400,00

0014109 ONERI CONTRIBUTIVI PER SERVIZI DI ORDINE PUBBLICO IN ACCORDO CON LA PREFETTURA

1.200,00

0014110 IRAP SU COMPENSI PER SERVIZI D I ORDINE PUBBLICO IN ACCORDO C ON LA PREFETTURA

400,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 6.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 6.000,002104

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 6.000,00 TOT. CATEGORIA USCITE 6.000,002 1

2 2 2208

0001656 CONTRIBUTO REGIONALE PER PROGR AMMA DI COMUNICAZIONE ED EDUCA ZIONE ALIMENTARE

10000 0,00

0029500 SPESE PER PROGRAMMA DI COMUNIC AZIONE ED EDUCAZIONE ALIMENTAR E

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002208

2 2 2209

0001670 CONTRIBUTO DELLA REGIONE LOMBA RDIA PER INDAGINI CAMPIONARIE

2000 0,00

0029560 CENSIMENTO GENERALE AGRICOLTUR A COMPETENZE STIPENDIALI PERSO NALE

2.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 2.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 2.000,002209

2 2 2214

0002746 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA RIBASSI D'AST A TRASPORTI

34107,41 0,00

0029252 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATERIA DI TRASPORTI PUB BLICI LOCALI

34.107,41

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 34.107,41 TOTALE VINCOLO USCITE : 34.107,412214

2 2 2220

0001674 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ROVENIENTE DAL FONDO NAZIONALE PER LA LEGGE 68/99

100000 0,00

0031190 TRASFERIMENTI ALLE AZIENDE CHE HANNO ASSUNTO DISABILI PER LA FISCALIZZAZIONE ONERI SOCIALI (LEGGE 68/99)

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002220

2 2 2221

0002754 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER L'ATTIVIT A' DEL CONSIGLIERE DI PARITA'

10000 0,00

0031170 ATTIVITA'CONCERNETI IL CONSIGL IERE DI PARITA'

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002221

2 2 2228

0001756 CONTRIBUTO DA PARTE DELLA REGI ONE LOMBARDIA SU INTERESSI PER VIABILITA'

28110 0,00

0028105 INT.SUI MUTUI PER COSTRUZIONE E SISTEMAZ.STRADE E PONTI PROV INCIALI E ACCESSORI VARI CONTR ATTUALI CASSA DD.PP

28.110,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 28.110,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 28.110,002228

2 2 2234

0001691 CONTRIBUTO REGIONALE PER PIANO CONTENIMENTO NUTRIE

70000 0,00

0029536 SPESA PER PIANO DI CONTENIMENTO NUTRIE

10.000,00

0029537 PIANO NUTRIE -ACQUISTO MUNIZIONI

15.000,00

0029538 SPESE DI GESTIONE -PIANO DI CONTROLLO

5.000,00

0029543 INDENNIZZI DANNI NUTRIA 40.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 70.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 70.000,002234

2 2 2291

0002361 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER SERVIZIO NAVIGAZIONE

100000 0,00

0029185 PRESTAZIONE DI SERVIZI DISCARICA SERVIZIO NAVIGAZIONE (DA CR)

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002291

2 2 2295

0001694 FONDI REGIONE LOMBARDIA PER SI STEMI VERDI

200000 0,00

0029512 SPESE PER SISTEMI VERDI E PIF- TRASFERIMENTI

200.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 200.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 200.000,002295

2 2 2296

0001698 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA L R. 27/04 PER SERVIZI EROGATI D AI CONSORZI FORESTALI

20000 0,00

0029509 CONTRIBUTI AI CONSORZI FORESTA LI PER SERVIZI FORESTALI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,002296

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 574.217,41 TOT. CATEGORIA USCITE 574.217,412 2

2 3 2331

0002767 CONTRIBUTI REGIONALI ALLE ASSO CIAZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO ED ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARI ATO PER PROGETTI INNOVATIVI

235000 0,00

0026102 CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO PER PROGETTI INNOVATIVI

190.000,00

0026104 CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI S ENZA SCOPO DI LUCRO PER PROGET TI INNOVATIVI

45.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 235.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 235.000,002331

2 3 2336

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0002780 TRASFERIMENTO DA PARTE DELLA R EGIONE LOMBARDIA PER VIABILITA

413000 0,00

0027230 MANUTENZIONE ORDINARIA SSPP RIPRISTINO SCORTE MATERIALE VA RIO

130.000,00

0027230 MANUTENZIONE ORDINARIA SS.PP. ED EX SS.SS. PRESTAZIONE DI SERVIZI

283.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 413.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 413.000,002336

2 3 2337

0002201 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA S ULL'IMMIGRAZIONE A SUPPORTO OS SERVATORIO REGIONALE PER L'INT EGRAZIONE E LA MULTIETNICITA'

25000 0,00

0025111 IRAP PER ATTIVITA' DI SUPPORTO OSSERVATORIO PROVINCIALE SULL 'IMMIGRAZIONE

1.750,00

0025115 SUPPORT O OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL L'IMMIGRAZIONE

23.250,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 25.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 25.000,002337

2 3 2362

0002666 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ER L'ESERCIZIO FUNZIONI IDRICHE

240000 0,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0024070 ONERI PER IL PERSONALE DIPENDE NTE TUTELA VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE (CA. 2666 REGIONE)

240.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 240.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 240.000,002362

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 913.000,00 TOT. CATEGORIA USCITE 913.000,002 3

2 5 2502

0003988 PROGETTO GRANDI COLTURE COMPAR TECIPAZIONE ERSAF

8000 0,00

0029650 COMPLETAMENTO SERVIZIO DI SUPP ORTO AGRO-FORESTALE (MEZZI VIN C.) INCARICHI

4.000,00

0029651 COMPLETAMENTO SERVIZIO DI SUPP ORTO AGRO-FORESTALE (MEZZI VIN C.) INDENNIZZI

4.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 8.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 8.000,002502

2 5 2509

0003880 CONTRIBUTI DA PARTE DI ENTI DI VERSI EX APT

20000 0,00

0031045 REALIZZAZIONE INIZIATIVE CON C ONTRIBUTI PUBBLICI E PRIVATI

20.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 20.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 20.000,002509

2 5 2514

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0003059 TRASFERIMENTI DA UNIONE DI COM UNI PER SERVIZI DI POLIZIA LOC ALE IN CONVENZIONE.

6000 0,00

0014105 COMPENSI PER SERVIZI DI POLIZI A LOCALE IN CONVENZIONE

4.400,00

0014106 ONERI PREVIDENZIALI E ASSISTEN ZIALI PER SERVIZI DI POLIZIA L OCALE IN CONVENZIONE

1.200,00

0014107 IRAP SU COMPENSI PER I SERVIZI DI POLIZIA LOCALE IN CONVENZIONE

400,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 6.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 6.000,002514

2 5 2558

0003023 CONTRIBUTI DA COMUNI E SISTEMI BIBLIOTECARI PER ATTIVITA' IN AMBITO BIBLIOTECARIO

10000 0,00

0018509 INTERVENTI E PROGETTI SPECIALI DIRETTAMENTE PROMOSSI DALLA P ROVINCIA IN MATERIA DI BIBLIOT ECHE

10.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,002558

2 5 2564

0003030 TRASFERIMENTO DA PROVINCE PER ATTIVITA' DEL CRAS

5000 0,00

0031826 SPESA PER CENTRO RECUPERO ANIM ALI SELVATICI -PRESTAZIONI DI SERVIZI

5.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 5.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 5.000,002564

2 5 2570

0003329 QUOTA ASSOCIATIVA DA COMUNI PER ADESIONE ALLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

146836 0,00

0017543 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

120.236,00

0017544 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

1.600,00

0017545 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

6.000,00

0017546 SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

7.500,00

0017547 VERSAMENTO I.R.A.P. PER COLLABORATORI IN MATERIA DI BIBLIOTECHE

500,00

0017548 SPESE PER ACQUISTO BENI RBC

10.000,00

0017549 AFFITTO SALE RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE

500,00

0017550 ACQUISTO BENI PER RBC 500,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 146.836,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 146.836,002570

2 5 2573

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0003131 TRASFERIMENTI DA COMUNI DIVERSI CONVENZIONI CONTROSTRADE 1 LOTTO "PAULLESE"

46600 0,00

0027238 SPESA PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA CONTROSTRADE "PAULLESE" - CONVENZIONE CON I COMUNI INTERESSATI

46.600,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 46.600,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 46.600,002573

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 242.436,00 TOT. CATEGORIA USCITE 242.436,002 5

2 A 2A01

0001659 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA I N CONTO INTERESSI MUTUO DI L.250.000.000(PARTE MUTUO CREDIOP 1.066.675.000)

3800 0,00

0028104 INT.SUI MUTUI PER COSTRUZIONE E SISTEMAZ.STRADE E PONTI PROV INCIALI E ACCESSORI VARI CONTR ATTUALI CASSA DD.PP

3.800,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 3.800,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 3.800,002A01

2 A 2A22

0001786 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P SR 2007-2013 (MIS 111B)

17000 0,00

0029498 SPESE PER ATTIVITA' DIVULGATI VE

17.000,00

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 17.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 17.000,002A22

2 A 2A35

0001764 ASSEGNAZIONE ACCISA REGIONALE PER TPL

2025534,6 0,00

0029179 ACCISA REGIONALE PER TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

1.955.530,68

0029225 SVOLGIMENTO ATTIVITA' IN MATER IA DI TRASPORTI PUBBLICI LOCAL I (TPL) TRASFERIMENTO AL COMUNE DI CREMA- ACCISA REGIONALE

70.003,92

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 2.025.534,60 TOTALE VINCOLO USCITE : 2.025.534,602A35

2 A 2A39

0001750 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA A I SENSI L.R. 21/2008 -NORME IN MATERIA DI SPETTACOLO

34000 0,00

0018865 CONTRIBUTI PER ATTIVITA' TEATR ALE IN CAMPO DELLO SPETTACOLO AI SENSI DELLA L.R.21/08 (COMUNI )

20.000,00

0018866 CONTRIBUTI PER ATTIVITA' MUSIC ALE IN CAMPO DELLO SPETTACOLO AI SENSI DELLA L.R. N. 21/08

14.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 34.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 34.000,002A39

2 A 2A45

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

0001998 CONTRIBUTO REGIONE LOMBARDIA P ER TRASPORTO STUDENTI DISABILI

100000 0,00

0020313 TRASPORTO STUDENTI DISABILI -TRASFERIMENTI

100.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 100.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 100.000,002A45

2 A 2A77

0001714 TRASFERIMENTO REGIONE LOMBARDIA PER INTERVENTI DI ASSISTENZA EDUCATIVA AD PERSONAM

400000 0,00

0026201 CONTRIBUTI AI COMUNI PER INTERVENTI DI ASSISTENZA EDUCATIVA AD PERSONAM

400.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 400.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 400.000,002A77

2 A 2A79

0001816 TRASFERIMENTO DA REGIONE LOMBA RDIA PER PROGRAMMAZIONE PROVIN CIALE FORMAZIONE APPRENDISTI 2014/2015

240000 0,00

0018397 AZIONI DI SISTEMA E ACCOMPAGNA MENTO PER APPRENDISTI 2014/2015

26.000,00

0018398 ATTIVITA' FORMATIVE PER APPREN DISTI 2014/2015

214.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 240.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 240.000,002A79

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TIT VINCOL

CAT VINCOL

VINCOLO CAPITOLO ENTRATA

DESCRIZIONE COMPETENZA ENTRATE

CAPITOLO USCITE

DESCRIZIONE COMPETENZA USCITE

TOT. CATEGORIA ENTRATE: 2.820.334,60 TOT. CATEGORIA USCITE 2.820.334,602 A

3 1 3105

0004427 RIMBORSO DA PARTE DEI PARTECIP ANTI AGLI ESAMI PER PROFESSION I TURISTICHE EX LR 65/86 ED EX LR 27/96

8000 0,00

0020501 SPESE PER COMMISSIONI ESAMI TURISTICI

8.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 8.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 8.000,003105

3 1 3106

0004495 SPONSORIZZAZIONE PER INIZIATIV E EX APT (RILEVANTE EFFETTI IV A)

30000 0,00

0031046 SERVIZI PER ATTIVITA' TURISTICHE CON CONTRIBUTI ESTERNI

30.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 30.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 30.000,003106

3 1 3112

0004511 INTROITI PER VENDITA MATERIALE UFFICIO IAT (RILEVANTE AGLI E FFETTI IVA)

10000 0,00

0020511 SERVZIO PER I.A.T. (RILEVANTE AGLI EFFETTI IVA)

4.000,00

0020511 ACQUISTO PUBBLICAZ IONI E VARIE PER IAT (RILEVANTE EFFETT I IVA)

6.000,00

TOTALE VINCOLO ENTRATE: 10.000,00 TOTALE VINCOLO USCITE : 10.000,003112

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DIMOSTRAZIONE DEI PROVENTI DEI BENI DELL’ENTE ISCRITTI IN RAPPORTO ALL’ENTITA’ DEI BENI ED AI CANONI APPLICATI PER L’USO DI TERZI CON PARTICOLARE RIGUARDO AL PATRIMONIO DISPONIBILE Fitti attivi: • Ufficio d’Ambito –ATO- Cremona. € 38.721,48. • Recuperi e rimborsi diversi spese alloggi servizi diversi VALUTAZIONE SULL’ENTITA’ DEL RICORSO AL CREDITO E SULLE FORME DELL’INDEBITAMENTO A MEZZO DI UTILIZZO DI RISPARMIO PUBBLICO O PRIVATO Nel triennio 2014-2016 non è prevista la contrazione di mutui il cui onere di ammortamento è a totale carico provinciale. Nel titolo VI Entrata “Accensione di prestiti” sono indicati solo diversi utilizzi di economie di mutui già in ammortamento: 2014: €. 160.000,00 - DEVOLUZIONE MUTUI CASSA DDPP PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO DI CREMA; 2015: €. 240.000 – DEVOLUZIONE MUTUI CASSA DDPP PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA IIS GALILEI DI CREMA E MANUTENZIONE STRAORDINARIA LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO DI CREMA; 2016: €. 300.000,00 – DEVOLUZIONE MUTUI CASSA DDPP PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA IIS GALILEI DI CREMA. Si evidenzia che l’articolo 8 della legge n. 183 del 2011 reca disposizioni dirette a favorire il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del debito pubblico degli enti locali (inclusi quelli non soggetti al patto di stabilità interno). In particolare, il comma 1 del citato articolo 8, modificando il comma 1 dell’articolo 204 del decreto legislativo n. 267 del 2000 (TUEL), dispone che l’ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l’importo annuale dei correlati interessi, sommati agli oneri già in essere, non superi il 8% per l’anno 2013 e il 6% a decorrere dall’anno 2014, del totale relativo ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione dei mutui. Il comma 11 dell’articolo 16 del decreto legge n. 95 del 2012 ha chiarito che il predetto articolo 204 si interpreta nel senso che l’ente locale nell’assumere nuovi mutui e ad accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato deve esclusivamente prendere a riferimento il valore soglia previsto nell’anno di assunzione del nuovo indebitamento e non già nel triennio di riferimento. Il successivo comma 3 del predetto articolo 8, nel sancire che le disposizioni di cui al medesimo articolo 8 costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione, dispone che, ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica, a decorrere dall’anno 2013, gli enti locali riducono l’entità del debito pubblico. Le modalità attuative, da individuare con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata, dovranno in particolare stabilire:

1) la differenza percentuale, rispetto al debito medio pro-capite, oltre la quale i singoli enti hanno l’obbligo di procedere alla riduzione del debito;

2) la percentuale annua di riduzione del debito;

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3) le modalità con le quali può essere raggiunto l’obiettivo di riduzione del debito. A tal fine, la norma considera equivalente alla riduzione del debito il trasferimento di immobili al fondo o alla società di cui al comma 1 dell’articolo 6 della richiamata legge n. 183 del 2011. Infine, il comma 4 del citato articolo 8 dispone che, agli enti che non adempiono a quanto previsto dal comma 3, si applicano alcune delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno e cioè la limitazione delle spese correnti e delle assunzioni di personale. Resta fermo che fino all’adozione del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze volto ad individuare le modalità attuative per l’operazione di riduzione del debito di cui al comma 3 dell’articolo 8, non opera il disposto di cui ai commi 3 e 4. Tale decreto del Ministro dell’economia e delle finanze non risulta essere stato adottato. La Legge 24.12.2012 n. 243 ha dettato specifiche disposizioni in ordine all’attuazione del principio del pareggio del bilancio ai sensi dell’art. 81, co. 6 della Costituzione, così come modificato dalla Legge Costituzionale n. 1/2012. In particolare, l’art. 10, co. 1 della medesima Legge consente il ricorso all’indebitamento da parte delle Regioni, dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane esclusivamente per finanziare spese di investimento e contestualmente all’adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita utile dell’investimento stesso. In ogni caso, il ricorso all’indebitamento potrà essere effettuato sulla base di apposite intese concluse in ambito regionale che garantiscano, per l’anno di riferimento, l’equilibrio della gestione di cassa finale del complesso degli enti della Regione interessata, compresa la medesima Regione. Va al riguardo osservato che la Legge in argomento, all’art. 12, stabilisce che le Regioni e gli enti locali concorrono ad assicurare la sostenibilità del debito del complesso delle amministrazioni pubbliche, anche attraverso l’attribuzione di un contributo finalizzato alla costituzione del Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato. Si osserva, tuttavia, che il Capo IV della Legge in argomento, in cui sono compresi i citati articoli 10 e 12, è efficace per Regioni ed Enti locali a decorrere dal 1° gennaio 2016. Si ricorda che nell’anno 2013 al fine del raggiungimento di detto obiettivo, la Provincia di Cremona ha restituito alla Cassa DD.PP. mutui per un valore di €. 4.482.009,84.

La situazione della Provincia di Cremona è così riassunta:

ANNO INTERESSI PASSIVI

ENTRATE CORRENTI % INDEBIT. % LIMITE STABILITO

DALLA LEGGE

2009 4.362.955,00 77.257.161,90 Su 2007 5,65 15

2010 4.353.975,21 73.103.710,00 Su 2008 5,96 15

2011 4.535.128,85 67.166.718,00 Su 2009 6,75 12

2012 2.431.047,46 73.001.155,29 Su 2010 3,33 8

2013 3.732.798,23 73.506.589,99 Su 2011 5,08 8

2014 3.464.718,00 65.920.899,21 Su cons. 2012 5,26 6

2015 3.377.478.00 60.200.877,59 Su assestato 2013 5,61 6

2016 3.351.193,20 57.843.755,82 Su iniz. 2014 5,79 6

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La situazione riguardante l’indebitamento della Provincia di Cremona proiettata al 31/12/2013, nella attuale situazione di bilancio, è così riassunta:

Anno 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Residuo debito

102.808.314,03 103.576.225,72 92.477.354,40 89.286.503,00 86.184.371,00 89.982.239,00

Nuovi prestiti

3.730.231,90 0,00 0,00 0,00 0,00

Prestiti rimborsati

-2.949.666,05 -1.953.667,41 -3.190.851,40 -3.101.132,40 -3.202.132,00 -

3.272.132,00

Estinzioni anticipate

-12.654,16 -10.087.608,16 0 0,00 0,00

Restit. rate da CDP

942.404,25

Totale fine anno

103.576.225,72 92.477.354,40 89.286.503,00 86.184.371,00 89.982.239,00

79.710.107,00

DIMOSTRAZIONE DEL RISPETTO DEL TASSO DI DELEGABILITA’ DEI CESPITI DI ENTRATA E VALUTAZIONE SULL’IMPATTO DEGLI ONERI DI AMMORTAMENTO SULLE SPESE CORRENTI COMPRESE NELLA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE Per la dimostrazione della capacità di indebitamento si fa riferimento alla TABELLA : Va osservato che i commi 10 e 11 dell’art. 56 bis del “Decreto del Fare”, convertito in L. 98/2013 disciplinano la destinazione delle risorse derivanti dall’eventuale alienazione dei beni immobili trasferiti. Al comma 10 si conferma l’applicazione dell’art. 9 co. 5 del D.Lgs. 85/2010, il quale dispone che le risorse siano acquisite dall’ente territoriale per un ammontare pari al 75% delle stesse e destinate alla riduzione del debito o in assenza o per la quota eccedente, a spese di investimento. La residua quota del 25% è destinata al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato. Il comma 5 dispone anche che l’alienazione possa avvenire previa attestazione della congruità del valore del bene da parte dell’Agenzia delle Demanio o dell’Agenzia del Territorio entro il termine di trenta giorni dalla relativa richiesta. Il successivo comma 11, tuttavia, “in considerazione dell’eccezionalità della situazione economica e tenuto conto delle esigenze prioritarie di riduzione del debito pubblico” prevede che sia destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di stato anche il 10% delle risorse nette derivanti dall’alienazione dell’originario patrimonio immobiliare disponibile degli enti territoriali, salvo che una percentuale uguale o maggiore non sia destinata per legge alla riduzione del debito.

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tabella.

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SEZIONE OPERATIVA

PARTE SECONDA

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MISSIONI E PROGRAMMI OBIETTIVI OPERATIVI

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Descrizione della missione La missione risponde alla necessità di assicurare i servizi di supporto organizzativo, tecnico-amministrativo e finanziario agli Organi di governo dell’Amministrazione. Vengono svolte le attività relative al funzionamento degli organi istituzionali, in tutti gli aspetti legati alla necessità di garantire il supporto necessario, per lo svolgimento delle funzioni degli organi nelle loro diverse articolazioni. Vengono garantite le attività necessarie per presidiare la rappresentanza dell’Ente presso Enti o società ed il versamento delle quote associative di competenza della segreteria generale Il Segretario svolge inoltre tutti i compiti inerenti alla qualifica di Responsabile dell’applicazione della normativa anticorruzione, di responsabile del controllo amministrativo successivo.

-------------------------------- La missione comprende anche le finalità relative al reperimento ed alla successiva gestione delle risorse umane di cui l'ente necessita per il raggiungimento dei propri scopi istituzionali.

Le attività riguardano pertanto la cura di tutti gli aspetti della vita del dipendente presso l'amministrazione, dal momento dell'assunzione, nelle varie forme previste, a tutti gli eventi/istituti contrattualmente rilevanti e previsti, fino alle diverse forme di cessazione e alla cura degli aspetti previdenziali in capo all'ente. Parte rilevante di tale attività è dedicata alla formazione specifica e trasversale delle risorse impiegate, nonché alla cura di tutti gli aspetti legati alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Riguarda, inoltre, la migliore finalizzazione delle risorse rispetto alle esigenze dei settori, in base agli obiettivi strategici, agli obiettivi di peg. e alle attività ordinarie, con i necessari interventi intrasettoriali e intersettoriali.

E’ caratterizzata, infine, dalla messa a disposizione di altri soggetti (comuni di minori dimensioni, dipendenti di altre amministrazioni, mondo scolastico) delle competenze acquisite dai dipendenti nelle materia relative alle gestione del personale, alla previdenza e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

-------------------------------

Ai sensi degli artt.51 e 52 del Regolamento di Contabilità, al servizio provveditorato è affidata, la politica degli acquisti e della gestione dei beni, al fine di garantire il funzionamento degli uffici e dei servizi provinciali distribuiti fra il capoluogo di provincia e le sedi decentrate di Crema – Casalmaggiore e Soresina, nonché di Organismi di cui è promotrice o parte la Provincia di Cremona, nell’ottica di una corretta analisi dei consumi e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse, oltre alla gestione della polizze assicurative. Assicura all’Ente la disponibilità di risorse strumentali e di servizi per il funzionamento di uffici, servizi operando una politica di costante contenimento e monitoraggio dei costi. Attuare gli 'approvvigionamenti necessari al funzionamento dell'ente mediante il ricorso alle piattaforme informatiche per le gare online, il ricorso al mercato elettronico, il rispetto ed il potenziamento degli acquisti di prodotti”verdi o a basso impatto energetico.

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Assicura il patrimonio e le attività dell'ente trasferendo il rischio a carico delle compagnie di assicurazione mediante la stipula e la gestione di adeguate polizze. L’attività ordinaria su base annua si sviluppa attraverso i seguenti programmi: - l’acquisto di beni mobili e complementi; - l’acquisto/noleggio di automezzi per i Settori/Servizi provinciali; - l’approvvigionamento di carburanti vari per il funzionamento di tutti gli automezzi provinciali); - gli interventi di gestione e manutenzione degli automezzi; - il noleggio/acquisto di apparecchiature d’ufficio e loro manutenzione; - la gestione ed il controllo del servizio di telefonia; - la gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di pulizie degli edifici provinciali nonché interventi straordinari a seguito di lavori di ristrutturazione, adeguamento o nuova costruzione; - la gestione e il controllo del contratto di appalto del servizio di vigilanza, nonché interventi straordinari ed ampliamenti o potenziamenti degli impianti di sorveglianza a seguito di lavori di ristrutturazione, adeguamento o nuova costruzione; - l’approvvigionamento di vestiario ai dipendenti aventi diritto (Personale viabilità, Polizia locale, Messi ed Autisti, Tecnici….) con la gestione delle rispettive gare di appalto sulla base dell’apposito regolamento; - l’approvvigionamento di materiale vario e di cancelleria; - l’approvvigionamento di volumi, giornali e riviste; - l’affidamento e gestione servizio traslochi e facchinaggio; - l’affidamento e la gestione del servizio di distributori automatici di bevande e snaks in tutte le sedi dell’Ente; - la gestione delle spese ed il servizio di lavorazione della corrispondenza dell’Ente (con esclusione delle sedi decentrate per le quali il Servizio gestisce le risorse economiche necessarie ); - la gestione delle sale di S.Vitale e della sede decentrata di Crema

------------------------

La struttura organizzativa dei servizi interni gestisce attività di supporto generale trasversali alle

strutture istituzionali e gestionali in modo coordinato e omogeneo con risorse proprie strumentali e

di personale;

contempla sia attività istituzionali quali l’Archivio e il Protocollo che attività gestionali quali

sistemi informativi e la comunicazione attraverso l’URP.

-----------------------

La missione riunisce una serie di azioni volte a supportare e coordinare il territorio per la realizzazione di nuovi assetti costituzionali definiti dalla normativa vigente nell’ambito della gestione associata delle funzioni comunali. Sono previsti inoltre l’analisi e il monitoraggio dei dati statistici comunali. Il coordinamento della loro rilevazione sarà funzionale a renderne efficace la trasmissione al Sistema Statistico Nazionale e permetterà di costituire banche dati a supporto delle decisioni e delle azioni finalizzate alla valorizzazione del territorio.

---------------------------

In questa missione sono inseriti gli obiettivi operativi concernenti le competenze provinciali intersettoriali che comportano riflessi finanziari. Le attività sono rivolte, nel rispetto del

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decreto legislativo 267/00 e ss.mm.ii. e il D.Lgs. 118/2011, oltre alle disposizioni contenute nelle varie manovre finanziarie ed economiche degli ultimi anni, alla predisposizione dei documenti contabili di bilancio e alla loro successiva gestione.

La missione prevede, nello specifico, la registrazione degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa, il rilascio dei pareri di regolarità contabile e di copertura finanziaria su tutti gli atti giuntali e dirigenziali assunti nel periodo coperto dal bilancio 2014-2016 ed in base al PEG approvato dalla Giunta. Inoltre contempla il monitoraggio dell’acquisizione delle risorse in campo tributario relativamente ai cespiti di competenza provinciale nonché la verifica dei trasferimenti statali e regionali.

Sono previste anche le attività relative al controllo dei flussi di cassa sia in entrata che in uscita, per il rispetto dei parametri indicati nel patto di stabilità vigente, con particolare riferimento agli interventi relativi agli investimenti.

Sono previste, altresì, tutte le attività finalizzate all’emissione dei mandati di pagamento a favore dei fornitori e/o dei creditori nei tempi di legge o contrattualmente sottoscritti, al versamento delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze prestabilite, e alla gestione diretta delle utenze telefoniche acqua luce e gas degli uffici ed edifici scolastici provinciali. Strettamente connesse sono le numerose attività di verifica preliminari all’emissione dei mandati di pagamento: a titolo esemplificativo ma non esaustivo si ricorda l’acquisizione del Durc e la visura da acquisire da Equitalia spa per importi superiori a 10.000 euro relativa all’assenza di debiti contributivi. Da tenere monitorati sono altresì i tempi di pagamento ai sensi della Direttiva 2011/7/UE recepita dal D.Lgs. 192/2012.

Particolare attenzione deve essere data alla verifica giornaliera delle entrate tributari ed extratributarie, nonché delle entrate da trasferimenti, con particolare riferimento a quelli regionali. RL dovrà confermare anche per il 2014 l’importo di € 15.484.547,59 a titolo di risorse fiscalizzate. Di particolare rilevanza sono le entrate derivanti dall’IPT e dalla RCAuto, con riflessi inevitabili sull’attività di riscossione coattiva per tributi o canoni non pagati dall’utenza. Risulta, al riguardo, decisamente rilevante per l’Ente l’attività di contrasto all’evasione fiscale e tributaria, conseguentemente è di primaria importanza il controllo su tutte le entrate tributarie e patrimoniali.

Sono comprese anche le attività inerenti l’assolvimento degli obblighi tributari e fiscali derivanti dalla varie attività svolte dai Settori dell’Ente: a titolo esemplificativo possono essere citate l’IMU, l’imposta sui rifiuti e sui servizi, l’IVA, l’imposta di bollo.

Va considerata inoltre la rilevante attività relativa all’applicazione dei nuovi principi contabili e dei nuovi schemi di bilancio in considerazione dell’adesione dell’Ente al terzo anno di sperimentazione ai sensi del D.Lgs. 118/2011. Dal 1 gennaio 2014, infatti, alla contabilità finanziaria si affiancherà un sistema di contabilità economico-patrimoniale, che garantirà la rilevazione unitaria dei fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale. Dovrà essere data attuazione al Documento Unico di programmazione che, per gli enti in sperimentazione sostituisce la Relazione Previsionale e Programmatica, nel quale sono indicati, tra l’altro, gli obiettivi operativi che saranno a loro volta dettagliati e contestualizzati nel Piano esecutivo di gestione.

Vanno considerate, altresì, le attività connesse al Decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 149 “meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni” che rappresenta un tassello importante della riforma in senso federalista, diretto a rafforzare la responsabilizzazione, la trasparenza e l’effettività della governance delle autonomie territoriali. Il decreto introduce un sistema premiante nei confronti degli enti finanziariamente virtuosi ed elementi sanzionatori verso quegli enti che al contrario non garantiscono il

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conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica loro assegnati. Con riferimento ai meccanismi sanzionatori viene definita e sanzionata la responsabilità politica del Presidente della Provincia con conseguente interdizione ed ineleggibilità qualora sia ritenuto responsabile del verificarsi del disseto finanziario dell’ente. Dovrà essere predisposta la relazione di fine mandato del Presidente, fondamentale strumento obbligatorio di rendicontazione volto a garantire maggiore trasparenza sulla situazione finanziaria e patrimoniale dell’ente e sulle azioni intraprese dall’amministrazione uscente. La relazione finale di mandato permetterà ai cittadini di attuare in concreto, in termini certi e sintetici, un effettivo controllo democratico sull’attività e sul bilancio dell’ente.

Nella presente missione sono previste le attività inerenti la gestione del contratto relativo al servizio di tesoreria per il periodo 2014-2018.

Sono previste inoltre le attività inerenti l’esercizio del controllo e coordinamento di tutti i soggetti giuridici partecipati dalla Provincia di Cremona mediante l’elaborazione e la predisposizione di un piano di controllo specifico per ogni ente e/o società, con particolare riferimento alle due aziende speciali, ai sensi del D.L. 174/2012 convertito nella Legge 213/2012 “Disposizioni in materia di finanza e di funzionamento degli Enti territoriali” e del Regolamento dei controlli interni, approvato con DCP n. 4/2013. Il sistema di controlli sulle aziende speciali è attuato mediante la preventiva definizione degli obiettivi gestionali a cui deve tendere l’azienda e sulla base di standard qualitativi e quantitativi, nonché attraverso l’organizzazione di un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari con l’azienda, la situazione contabile, gestionale e organizzativa, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. In caso di scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati vanno individuate le opportune azioni correttive, anche con riferimento a possibili squilibri economico- finanziari rilevanti per il bilancio dell’ente.

I risultati complessivi della gestione saranno rilevati mediante bilancio consolidato, secondo la competenza economica.

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PROGRAMMA N. 1 : Organi istituzionali

Obiettivo operativo 1 Titolo: supporto al Consiglio, alla Presidenza del Consiglio ed alle Commissioni

Dirigente responsabile: Dott. Silvio Masullo Breve descrizione e finalità che si intendono perseguire: Si garantiscono le attività di segreteria amministrativa e supporto giuridico alla Presidenza del Consiglio, anche attraverso l’organizzazione di iniziative istituzionali o di carattere diverso su mandato del Presidente del Consiglio e dell'Ufficio di Presidenza. Viene curata la raccolta delle proposte di deliberazione provenienti dagli altri Settori per la formazione dell'ordine del giorno del Consiglio, con relative funzioni di segreteria dell'Ufficio di Presidenza ex art. 11 Reg. OO.II.. Si provvede alla convocazione del Consiglio, assistenza alla seduta, verbalizzazione delle sedute. Si provvede, inoltre, alla redazione degli atti secondo le procedure della digitalizzazione e alla loro pubblicazione. Si operano le verifiche sui dati delle presenze e sulle giustificazioni addotte per le assenze dai Consiglieri; si predispone, mediante l'inserimento dei dati in programmi appositi, il prospetto delle informazioni necessarie al settore finanziario per procedere al pagamento di gettoni di presenza, rimborsi chilometrici, rimborsi per trasferte. Si verifica il regime dei permessi degli amministratori e si predispongono i documenti giustificativi delle assenze da consegnare ai datori di lavoro. Si curano le comunicazioni relative all'anagrafe degli amministratori locali. Si procede alle necessarie verifiche, se necessario consultandosi con l'Ufficio territoriale di Governo, sulle incompatibilità degli amministratori, sul regime del cumulo delle indennità, e più in generale sulle questioni attinenti lo status di amministratore e sugli obblighi di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo. Viene garantito l'esercizio del diritto di iniziativa dei Consiglieri, in quanto si assicura la correttezza del procedimento che si instaura con la presentazione di mozioni o interrogazioni, anche a risposta scritta. Si garantisce ai consiglieri l’accesso diretto alle registrazioni audio delle sedute di Consiglio e si dà seguito alle loro richieste di accesso. Si assicura l'attività di segreteria delle Commissioni "Affari Istituzionali e Bilancio" e "Controllo e Garanzia" e la pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione dei verbali sintetici di tutte le commissioni consiliari. Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare: Funzionari amministrativi della Segreteria Generale.

Obiettivo operativo 2 Titolo: Supporto alla giunta provinciale

Dirigente responsabile: Dott. Silvio Masullo Breve descrizione e finalità che si intendono perseguire: Si predispone la raccolta delle pratiche per la preparazione dell'ordine del giorno e la convocazione della Giunta; si presta assistenza al Segretario Generale per la verbalizzazione della seduta e la redazione degli atti. Si prevede entro l’anno e in accordo con il Settore Sistemi Informativi, di dare piena attuazione alle procedure di digitalizzazione degli atti, già attivate per le delibere e le determine. Oltre alla preliminare funzione di assistenza e consulenza giuridico-amministrativa agli organi e ai Settori nella fase di formazione degli atti e di eventuale sottoposizione all'approvazione dell'organo competente, l’Ufficio, secondo la previsione dell'art. 14 dello Statuto, cura la raccolta, la

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pubblicazione all’albo pretorio on-line e la conservazione degli atti di Giunta e di Consiglio, delle determinazioni dirigenziali, dei decreti del Segretario Generale, e ne rilascia copia conforme ove richiesta; cura inoltre la pubblicazione di tutti i decreti del Presidente della Provincia, dei Dirigenti e di tutti i documenti soggetti a pubblicazione all’albo pretorio on-line provenienti dall’interno e dall’esterno dell’Ente (avvisi, bandi, …). Trovano in questo modo applicazione le norme di legge (artt. 10, 124, 134 del D.Lgs. 267/00) e di Statuto (art. 14) relative alla pubblicità degli atti e al raggiungimento dell'efficacia degli stessi. Vengono assicurate le comunicazioni previste per legge (Dipartimento della Funzione Pubblica e Corte dei Conti). Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare: Funzionari amministrativi della Segreteria Generale.

Obiettivo operativo 3 Titolo: Supporto alla presidenza e al consiglio per le nomine di competenza

Dirigente responsabile: Dott. Silvio Masullo Breve descrizione e finalità che si intendono perseguire: Si cura la fase di avvio e la fase istruttoria per le nomine dei rappresentanti della Provincia in enti, istituzioni, aziende ed organismi vari e le designazioni di competenza del Presidente o del Consiglio Provinciale; si predispongono le proposte di atto, che vengono poi sottoposte alla Presidenza. Si adempie a quanto previsto dall’ art. 1, co. 587, 718, 735 della legge 296/2006 con riferimento alle partecipazioni a società di capitali e a consorzi e agli incarichi in essi ricoperti da amministratori dell'Ente (verifica dati, inserimento sul sito"www.perlapa.gov.it", pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione). Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare: Funzionari amministrativi della Segreteria Generale.

Obiettivo operativo 4 Titolo: Partecipazione a organi rappresentativi delle province

Dirigente responsabile dell’attuazione. Dott. Silvio Masullo Breve descrizione e finalità che si intendono perseguire: Si assicura un’attività di assistenza tecnico - amministrativa qualificata a supporto della Presidenza, per la partecipazione agli organismi di rappresentanza delle Province a garanzia della corretta partecipazione dell'Ente agli organismi di partecipazione interistituzionali di rappresentanza delle Province. Si mantengono i contatti con le strutture organizzative, si partecipa alle sedute, si predispongono gli eventuali documenti richiesti. Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare: Funzionari amministrativi della Segreteria Generale.

Obiettivo operativo 5 Titolo: Quote associative

Dirigente responsabile. Dott. Silvio Masullo Breve descrizione e finalità che si intendono perseguire: Si procede, mediante predisposizione di tutti gli atti necessari, al pagamento delle quote degli enti e delle associazioni, a cui la Giunta provinciale ha deliberato di aderire, entro i termini e secondo le modalità indicate nei singoli statuti. La Giunta provinciale con atti n. 234 del 19.05.2010 e n. 401 del 30/10/2012, effettuata una ricognizione degli enti e delle associazioni afferenti in modo diretto alla Segreteria Generale, ha espresso i propri indirizzi rispetto al pagamento delle quote associative. Gli uffici, alla luce di tali

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indicazioni, hanno effettuato il monitoraggio delle scadenze e pongono in essere gli adempimenti finalizzati al pagamento delle quote. Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare: Funzionari amministrativi della Segreteria Generale.

Obiettivo operativo n.6 Titolo: Comunicazione istituzionale

Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori Descrizione: Una buona comunicazione è alla base di una buona azione di governo. L’attività comunicativa ha un ruolo strategico, in quanto deve essere concepita non alla fine del processo decisionale, ma quale parte integrante che ne accompagna gli sviluppi lungo tutto il percorso: è infatti il principale strumento di controllo nelle mani dei cittadini che devono essere dotati di tutte le risorse per valutare l’operato di chi amministra il territorio; un’Amministrazione pubblica che rinuncia alla comunicazione è artefice di una politica che vuole sottrarsi al giudizio degli elettori. L’Amministrazione provinciale incoraggia e organizza momenti di lavoro e di condivisione con tutti gli amministratori degli enti del territorio, sia attraverso cadenzate assemblee plenarie, sia in occasione di diversi incontri con le Consulte e la serie di incontri settimanali che portano la Giunta a visitare tutti i Comuni del territorio provinciale, per poter conoscere più da vicino i diversi problemi e le varie azioni di sviluppo che i Comuni stanno affrontando, con particolare riguardo a quelle problematiche che rendono necessario un rapporto o un intervento diretto dell’Amministrazione provinciale. Le visite vengono accompagnate da ampi servizi sulla stampa locale, e viene inoltre data un’informazione diretta ai cittadini tramite gli strumenti di comunicazione della Provincia (servizio su “L’informatore”, video sul canale YouTube del presidente). Si procede inoltre alla liquidazione delle spese di rappresentanza e di missione degli Amministratori, secondo quanto previsto dalla normativa di settore, dal regolamento di contabilità e dalle linee guida formulate dalla Corte dei Conti. Finalità che si intendono conseguire: Conoscere il territorio per impostare al meglio la programmazione dell’Ente e dar conto ai cittadini del lavoro svolto.

Motivazione delle scelte effettuate: La comunicazione si basa sui principi guida della trasparenza, dell’innovazione e dell’interattività; i canali utilizzati sfruttano la collaborazione dei media: conferenze stampa, attività di supporto al lavoro dei giornalisti e delle redazioni, presenza nelle testate locali e nazionali, servizi televisivi e radiofonici, social network. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare:

Normali dotazioni strumentali d’ufficio e personale appartenente al servizio di staff della presidenza.

PROGRAMMA N. 2 : Direzione - Segreteria Generale

Obiettivo operativo n.1

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Titolo: Progetti e iniziative speciali Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori

Descrizione: Particolare attenzione sarà dedicata al lavoro di coordinamento generale sia delle attività più ordinarie, che dei nuovi progetti (grandi opere, gestioni associate, idrico ecc.), applicando modalità di confronto e di interdisciplinarietà interna alla Provincia (sviluppo della cultura "unitaria" di ente attraverso la promozione di conferenze di servizi interne). Essenziale per il perseguimento di questi progetti, e per il corretto andamento delle attività ordinarie sarà quindi mantiene rapporti multidisciplinari con Regione Lombardia. Finalità che si intendono conseguire:

Programmazione strategica La Direzione Generale si impegna a rivedere e adeguare gli strumenti di programmazione, monitoraggio, valutazione e controllo dell’Ente, in maniera da garantire uno sviluppo coerente del ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio e del ciclo di gestione della performance.

In particolare, dovrà essere ulteriormente sviluppata una metodologia di programmazione dell’attività, che continui a declinare il Programma di Mandato dell’Amministrazione in obiettivi sia annuali che pluriennali di sviluppo, strategici, di miglioramento, di mantenimento. Tale programmazione dovrà essere calata su tutta la struttura organizzativa, attraverso un coinvolgimento “a cascata” che renda possibile la partecipazione dell’intero collettivo alle priorità che l’Amministrazione si è data. La capacità di coinvolgimento delle proprie strutture nell’intero ciclo della programmazione e della gestione sarà uno degli elementi di valutazione delle prestazioni dei Dirigenti.

Migliorare la qualità dei Servizi La pianificazione delle attività dovrà necessariamente trovare coerenza e corrispondenza prima nell’individuazione di corrette ed efficaci strategie finanziarie e di bilancio e poi negli strumenti di programmazione finanziaria e nell’assegnazione delle risorse: a tale scopo dovranno essere introdotti incisivi miglioramenti nella predisposizione del bilancio che diano specifica indicazione delle fonti di finanziamento e, per quanto possibile, certezza di stanziamento, oltre ad individuare e definire nuove modalità di controllo del sistema erogativo, anche attraverso l'introduzione di sistemi di analisi puntuale dei costi. Accanto allo sviluppo della programmazione, si dovranno prevedere adeguati strumenti di monitoraggio e controllo di gestione e strategico, in grado di misurare i risultati, l’efficacia e l’efficienza dell’Ente. La cultura della valutazione deve essere assimilata a tutti i livelli lavorativi, diventando strumento ordinario di gestione organizzativa

Un’attenzione particolare verrà riservata alla formazione, pur nel rispetto sia dei limiti imposti dalla normativa nazionale relativamente alla percentuale di spesa che può essere finalizzata al finanziamento di interventi formativi per il personale dipendente, sia in considerazioni della generale riduzione delle disponibilità finanziarie dell’Ente. Il patrimonio di competenze di cui è dotata la Provincia di Cremona deve essere costantemente aggiornato ed adeguato agli obiettivi e alle priorità dell’Ente, nonché ai principi generali della riforma del pubblico impiego. Saranno, pertanto, realizzati piani formativi e di aggiornamento in grado di accompagnare tali processi e garantire lo sviluppo culturale e professionale dell’Ente nelle sue diverse componenti. Motivazione delle scelte effettuate: La Direzione Generale sostiene, incoraggia e coordina il processo di crescita organizzativa, finalizzata al continuo miglioramento della qualità del lavoro e dei servizi, operato attraverso la rivisitazione del ciclo di programmazione e controllo (affinamento PEG e Piano degli Indicatori di performances), collegata alla ridefinizione del sistema di

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valutazione sia delle prestazioni di ente, sia di quelle individuali e la promozione della cultura della valutazione e del merito. Il tutto affiancato dal lavoro di costante ridefinizione dei processi lavorativi in termini di semplificazione e riduzione dei tempi e da un necessario percorso di formazione del personale con l’obiettivo di perseguire la modernizzazione degli apparati. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Normali dotazioni strumentali d’ufficio e personale amministrativo

Obiettivo operativo 2

Titolo :Piano anticorruzione Dirigente responsabile. Dott. Silvio Masullo Breve descrizione e finalità che si intendono perseguire: Ai sensi della legge n. 190/2012, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”, la figura del Responsabile anti-corruzione si identifica di norma nel Segretario Generale o in figure diverse previa opportuna motivazione. La Segreteria Generale, in collaborazione con i referenti di Settore che saranno individuati, provvederà, pertanto, a presentare il piano anti-corruzione e a verificarne l'effettiva attuazione. Il piano anti-corruzione si presenterà come un piano triennale di prevenzione della corruzione e sarà approvato, sul triennio 2013-2015, dall'organo di indirizzo politico. Detto piano, a regime, dovrà essere redatto/aggiornato, entro il 31 gennaio di ogni anno e dovrà contenere al suo interno la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici a rischio corruzione e l'indicazione degli interventi organizzativi da mettere in atto per prevenire il medesimo rischio. Per la prima applicazione il termine è posticipato al 31 gennaio 2014. Il piano dovrà essere conforme alle linee guida contenute nel piano nazionale anti-corruzione approvato dalla Commissione nazionale per la valutazione, l'integrità e la trasparenza della pubblica amministrazione (Civit). Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare: Funzionari amministrativi della Segreteria Generale.

Obiettivo operativo 3 Titolo: Funzioni di controllo e vigilanza sulle persone giuridiche private

ex artt. 23 e 25 del Codice Civile. Dirigente responsabile . Dott. Silvio Masullo Breve descrizione e finalità che si intendono perseguire: L’esercizio delle funzioni amministrative di vigilanza e controllo, ex artt. 23 e 25 del Codice Civile, sulle persone giuridiche di diritto privato di cui al Libro Primo, Titolo II, del C.C. che operano in tutti gli ambiti diversi da quello socio-sanitario e socio-assistenziale (in tali ultimi settori, infatti, le funzioni di vigilanza e controllo sono esercitate dalle ASL), è stato “conferito” alle Province dalla L.R. 5 gennaio 2000, n. 1 (Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia – attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112). Si provvede, mediante l’invio di questionari, all’attività di censimento e raccolta degli atti fondamentali delle persone giuridiche private e all’analisi degli stessi, onde verificarne la completezza e procedere alla successiva attività di monitoraggio e controllo. A supporto di tale attività si prevede la possibilità che venga assegnato un incarico di consulenza/professionale a soggetto estraneo all’amministrazione. Si predispone una relazione generale sulle funzioni amministrative di vigilanza e controllo sulle persone giuridiche di diritto privato che viene annualmente trasmessa alla Regione Lombardia. Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare: Funzionari amministrativi della Segreteria Generale.

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Obiettivo operativo 4: Titolo : Controlli interni

Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo Breve descrizione e finalità che si intendono perseguire: Il decreto legge 174 del 10 ottobre 2012, convertito con legge 7 dicembre 2012 n. 213, ha introdotto rilevanti modifiche al Testo unico degli Enti Locali ed in particolare all'art. 147 del citato d.lgs 267/2000 rafforzando ed integrando il sistema dei controlli interni che la singola Amministrazione deve disciplinare individuando modalità operative e strumenti, nell'ambito della propria autonomia normativa ed organizzativa. In attuazione della normativa sopra citata il Consiglio provinciale con delibera n. 4 del 29/01/2013 ha approvato il “Regolamento dei controlli interni” nel quale è previsto che il controllo successivo degli atti sia affidato al Segretario Generale che si avvale del personale del Servizio legale e del Controllo interno. Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare: Funzionari amministrativi della Segreteria Generale.

Obiettivo operativo 5

Titolo Attività di gestione documentale del servizio archivistico

Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini

Breve descrizione

L'attività del Servizio Archivistico è mirata alla gestione del patrimonio documentale per garantirne la conservazione in condizioni di validità giuridica e la fruibilità per finalità di natura giuridica, amministrativa, storica e culturale.

Al Servizio compete predisporre i processi necessari alla registrazione e l'archiviazione dei documenti dell'Ente avvalendosi degli strumenti prescritti dalla normativa archivistica ed ammnistrativa.

La registrazione dei documenti è realizzata attraverso la funzione del protocollo informatico, nonché utilizzando gli ulteriori sistemi di registrazione informatica che ne garantiscano la loro archiviazione all'interno dei processi digitali provinciali.

Il sistema del protocollo informatico e l'organizzazione degli archivi provinciali sono realizzati su base decentrata presso le sedi della Provincia per rispondere alle esigenze dell'utenza sulla base del principio di sussidiarietà.

Le azioni svolte dal Servizio Archivistico per le attività legate alla sue funzioni sono principalmente così individuate:

• aggiornamento del sistema di classificazione dei documenti nell'ambito del titolario d'archivio per garantirne l'ordinamento e il reperimento;

• svolgimento delle azioni relative all'attività ordinaria d'archivio, ovvero archiviazione e ricerca documenti, gestione dell'evidenza con l'invio delle pratiche in scadenza alla data segnalata dai RPA;

• attuazione delle procedure di selezione di documenti e le conseguenti operazioni di scarto dei materiali cartacei;

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• versamento dei fascicoli all'archivio di deposito previe operazioni di condizionatura dei carteggi;

• deposito nell'archivio storico dei fascicoli degli affari conclusi da oltre quarantanni o relativi a materie e funzioni non più in carico alla Provincia;

• collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per la Lombardia per il censimento e l'inventariazione degli archivi provinciali per il SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche;

• gestione della funzione di protocollo per le operazioni relative alla ricezione della corrispondenza tramite servizio postale, lo svincolo delle raccomandate, l'attivazione delle procedure di urgenza in ordine a scadenze o eventi imminenti, la registrazione dei documenti in arrivo e partenza per gli uffici dipendenti;

• svolgimento delle attività di formazione, supporto e coordinamento degli operatori per le funzioni decentrate di gestione degli archivi e per le operazioni di protocollo;

• gestione della casella di posta elettronica certificata PEC per le operazioni di ricezione e spedizione del protocollo e segnalazione ed assistenza agli uffici provinciali per anomalie ed errori nelle spedizioni delle PEC;

• aggiorna l'anagrafica provinciale e l'indirizzario delle caselle di posta elettronica certificata dei soggetti attivi e passivi dell'Ente;

• realizzazione di procedure per la gestione condivisa di informazioni e documenti inerenti i DURC.

Finalità che si intendono conseguire Realizzazione di soluzioni operative per la condivisione dei metadati e dei file acquisiti attraverso il protocollo informatico allo scopo di migliorare l'attività amministrativa in termini di efficacia, efficienza ed economicità. Collaborazione e partecipazione alle iniziative dei servizi provinciali per la gestione del patrimonio documentale digitale Motivazione delle scelte effettuate L'art.30 comma 1 del D.lgs. 42/2004 obbliga gli Enti Pubblici a conservare i propri archivi – analogici e digitali - garantendone l'organicità e l'ordinamento. I documenti confluiscono negli archivi attraverso diverse forme di registrazione tra cui il protocollo che rappresenta un obbligo ai sensi dell'art. 53 comma 5 del DPR 445/2000. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare Personale tecnico archivista ed amministrativo in servizio e dotazioni strumentali d'ufficio

PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

Obiettivo operativo n. 1

Dirigente responsabile: Gian Franco Antonioli

Titolo: “Ammortamento – mezzi di finanziamento. Reperimento risorse per investimenti”. Descrizione e finalità: Provvedere al puntuale pagamento delle rate di ammortamento dei mutui già contratti. Non è prevista per il 2104 la contrazione di nuovi mutui per il finanziamento di opere

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pubbliche previste in bilancio. In merito alle alienazioni dei beni immobili di proprietà dell’ente il Consiglio provinciale nella seduta di approvazione del bilancio.

PIANO DELLE ALIENAZIONI LEGGE 133/2008 – ANNO 2014 TABELLA DI RAFFRONTO

Natura del bene Valore di stima (ex Del. Cons. 136/2010 ex Del. Cons. 152/2011 ex

Del. Cons. 68/2012 ex Del. Cons. 117/2012 ex Del. Cons. 155/2012 ex

Del.Cons.56/2013 in €.

Destinazione/classificazione/

valorizzazione

Casa cantoniera Calvatone 93.150,00 **83.835,00

Casa cantoniera S.Giovanni in Croce

80.000,00 **72.000,00

Casa Cantoniera di Cicognolo

122.000,00

Casa cantoniera di Torre de' Picenardi

30.850,00 **27.765,00

Ex Chiesa San Vitale - Cremona

2.267.000,00

Immobile di via Cesari n.7 - Cremona

3.535.000,00

Immobile di via Piomboli n.2 - Crema

3.240.000,00

EX ISTITUTO M. DI S. DOROTEA Via Manzoni

- Cremona

4.796.257,50 (€.4.298.057,50 valore di acquisto IVA inclusa

€.498.200,00 valore di riqualificazione)

Area adiacente palazzo Ghisalberti ex Aselli

111.300,00 Destinazione futura: ambito di trasformazione urbanistica, in

analogia alla medesima destinazione d'uso prevista per l'area di mq. 10.000

circa del quartiere “Incrociatello”, collocata tra via Milano e via Sesto;

Complesso immobiliare di Borno

2.294.000,00 Destinazione futura: come da variante approvata con D.G. n° 347

del 22/07/ 2010 e consegnata al Comune di Borno il 29 luglio 2010;

Complesso immobiliare di Toscolano / Maderno

13.400.000,00 Destinazione : parte alberghiera e parte residenziale

Casa Cantoniera di Soncino

€. 120.000,00 (stima di massima redatta da tecnico interno sulla base dei valori

dell' Agenzia Territorio

Reliquati stradali siti in:

- Comune di Cremosano Foglio 7 tratto della s.p.n.02, nelle vicinan-ze del canale P.

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Vacchelli (ancora da frazionare)

- Comune di Pandino Foglio 22 mappale 691

- Comune di Castel Gabbiano foglio n.1 mappale 273, 274, 210, 211, 212, 227.

- Comune Vaiano Cremasco fg.3 mapp.333, 337, 40, 42, 363, 343, 350, 35, 37, 126, 523 e 524

- ed altri reliquati già compresi negli atti indicati nella descrizione della colonna “Valore di stima”

221.589,27 (stima totale di massima)

Nuovo inserimento (valore di stima € 90.000,00)

Terreno Comune di Crema foglio 47 mappali 2, 4, 712, 710, 729, 736 - Superficie

catastale mq.30.554,00

1.816.700,00

motivazione delle scelte effettuate: Il supplemento ordinario n. 134 della Gazzetta ufficiale n. 265 del 14/11/2011 ha pubblicato la legge n. 183 del 12/11/2011 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, la cosiddetta “legge di stabilità” per il 2012. L’art. 8 “disposizioni in materia di debito pubblico degli enti locali” impone il rispetto di aliquote diverse vigenti tempo per tempo circa il rapporto percentuale tra interessi passivi e accertamenti dei primi tre titoli dell’entrata per poter assumere nuovi mutui. Il comma 11 dell’articolo 16 del decreto legge n. 95 del 2012 ha chiarito che l’articolo 204 del TUEL si interpreta nel senso che l’ente locale nell’assumere nuovi mutui e ad accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato deve esclusivamente prendere a riferimento il valore soglia previsto nell’anno di assunzione del nuovo indebitamento e non già nel triennio di riferimento. La programmazione iscritta nel triennio 2014-2016 è conforme al dettato normativo essendo la percentuale di indebitamento inferiore per l’anno 2014 alla percentuale stabilita dalla legge. La situazione dell’ente attuale ha il seguente andamento:

ANNO INTERESSI PASSIVI

ENTRATE CORRENTI % INDEBIT. % LIMITE STABILITO

DALLA LEGGE

2009 4.362.955,00 77.257.161,90 Su 2007 5,65 15

2010 4.353.975,21 73.103.710,00 Su 2008 5,96 15

2011 4.535.128,85 67.166.718,00 Su 2009 6,75 12

2012 2.431.047,46 73.001.155,29 Su 2010 3,33 8

2013 3.732.798,23 73.506.589,99 Su 2011 5,08 8

2014 3.464.718,00 65.920.899,21 Su cons. 2012 5,26 6

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2015 3.377.478.00 60.200.877,59 Su assestato 2013 5,61 6

2016 3.351.193,20 57.843.755,82 Su iniz. 2014 5,79 6

Per il triennio 2014/2016 gli investimenti che si prevede di effettuare sono finanziati mediante un diverso utilizzo dei mutui in essere. Nel prospetto che segue sono evidenziati gli interventi e gli importi:

INVESTIMENTI SETT. ANNO 2014

ANNO 2015

ANNO 2016

LICEO CLASSICO E SCIENTIFICO DI CREMA – LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA: ELIMINAZIONE VULNERABILITA’ ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI – RIDUZIONE INDICE DI VULNERABILITA’ SISMICA

40 €. 200.000,00

IIS GALILEI DIC REMA – LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RISTRUTTURAZIONE DELLE OFFICINE

40 € 500.000,00

TOTALE COMPLESSIVO DIVERSI UTILIZZI 2014/2016

€. 200.000,00 €. 500.000,00 € 0,00

IMPUTAZIONE SPESA NEL BILANCIO 2014-2015

€. 160.000,00 €. 240.000,00 €. 300.000,00

La copertura finanziaria delle spese di investimento è costituita da risorse accertate esigibili nell’esercizio in corso di gestione o la cui esigibilità sia nella piena discrezionalità dell’Ente o di altra P.A., dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione o fino all’esercizio 2015, di una legge di autorizzazione all’indebitamento. Dall’1.1.2016 cambia la norma relativa all’indebitamento. In merito poi al 3^ comma dell’art. 8 della legge di stabilità 2012 gli enti territoriali riducono l’entità del debito pubblico a decorrere dall’anno 2013. Sarà un decreto del Mef che stabilirà le modalità di attuazione definendo la differenza percentuale rispetto al debito medio pro capite oltre il quale i singoli enti territoriali hanno l’obbligo di procedere alla riduzione del debito, la percentuale annua di riduzione, e le modalità con le quali può essere raggiunto l’obiettivo. Si dovrà porre particolare attenzione alla gestione dello stock di debito che è così riassunto:

Anno 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Residuo debito

102.808.314,03 103.576.225,72 92.477.354,40 89.286.503,00 86.184.371,00 89.982.239,00

Nuovi prestiti

3.730.231,90 0,00 0,00 0,00 0,00

Prestiti rimborsati

-2.949.666,05 -1.953.667,41 -3.190.851,40 -3.101.132,40 -3.202.132,00 -

3.272.132,00

Estinzioni anticipate

-12.654,16 -10.087.608,16 0 0,00 0,00

Restit. rate da CDP

942.404,25

Totale fine anno

103.576.225,72 92.477.354,40 89.286.503,00 86.184.371,00 89.982.239,00

79.710.107,00

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Con l’estinzione anticipata di alcuni mutui contratti con la C.DD.PP. effettuata nel mese (per complessivi €. 4.482.009,84) ai sensi della deliberazione consiliare n. 100/2013 il residuo debito al 31/12/2013 potrebbe ridursi ad €. 84.804.493,16. Gli oneri finanziari per l’ammortamento dei prestiti sono riassunti nella seguente tabella: ANNO 2011 2012 2013 2014 2015 2016 ONERI FINANZIARI

4.535.128,85 2.431.047,46 4.093.357,23 3.553.868,00 3.453.868,00 3.383.868,00

QUOTA CAPITALE 2.949.666,05 12.041.275,57 3.190.851,40 3.102.132,00 3.202.132,00 3.272.132,00 TOTALE 7.484.794,90 14.472.323,03 7.284.204,63 6.656.000,00 6.656.000,00 6.656.000,00 risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: le risorse umane impiegate comprendono funzionari del settore finanziario; è previsto l’utilizzo delle normali strumentazioni d’ufficio. dirigente responsabile dell’attuazione: Gian Franco Antonioli – Dirigente Settore Risorse economiche e finanziarie.

Obiettivo operativo n. 2 Dirigente responsabile: Gian Franco Antonioli

Titolo:“Funzionamento uffici provinciali: utenze, locazioni, trib uti passivi”

Descrizione e finalità: provvedere al puntuale pagamento delle utenze, delle locazioni passive. motivazione delle scelte effettuate: il progetto garantisce il pagamento di tutti i tributi passivi a carico dell’ente e la compilazione delle relative denunce:

1) IMU per tutti i fabbricati e terreni provinciali non adibiti a compiti istituzionali (verifiche conteggi,

pagamento e denunce annuali),

2) Tassa sui rifiuti, Canoni Consorzi Irrigui e quote associative (verifica cartelle esattoriali, pagamento

e denunce di variazione),

3) IVA: fatturazione, versamenti mensili e denuncia annuale,

4) IRAP su prestatori occasionali (versamenti mensili e denuncia annuale)

5) IRPEF su prestatori professionali e occasionali (versamenti mensili in qualità di sostituto d’imposta

e denuncia annuale 770 semplificato ed ordinario, invio attestati di pagamento)

6) INPS contributi su CO.CO.CO. (versamenti modello F24)

7) IMPOSTA DI BOLLO VIRTUALE tutti gli atti di autorizzazione e concessione emessi

dall’ente sono soggetti ad imposta di bollo tale imposta viene riscossa dall’ente e riversata

all’erario a scadenze fisse. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: le risorse umane impiegate comprendono funzionari del settore finanziario; è previsto l’utilizzo delle normali strumentazioni d’ufficio. dirigente responsabile dell’attuazione: Gian Franco Antonioli – Dirigente Settore Risorse economiche e finanziarie.

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Obiettivo operativo n. 3 Dirigente responsabile: Gian Franco Antonioli

Titolo:“Partecipazioni a Società di Capitale”

Descrizione e finalità: alienare quote societarie detenute dall’Ente in società di capitali. motivazione delle scelte effettuate: L’art. 5 del decreto legge 13 agosto 2011 n. 138 convertito nella legge 14 settembre 2011 n. 148 introduce la destinazione di una quota del fondo infrastrutture, con beneficio al Patto di Stabilità, pari a 250 milioni di euro nel 2013 e altrettanti nel 2014 ad investimenti infrastrutturali degli enti che procedono entro il 31 dicembre dell’anno precedente, alla dismissione di partecipazione azionare in società esercenti servizi pubblici locali di rilevanza economica (escluso il servizio idrico). Nel corso del 2012 l’Ente ha ceduto la propria quota di partecipazione in Tirreno-Brennero Srl, nonché parte della quota azionaria detenuta in Autocamionale della Cisa SpA e della quota detenuta in Autostrade Lombarde SpA. La rimanente parte della quota azionaria detenuta in Autostrade Lombarde è stata ceduta nel corso del 2013. Le quote societarie che potrebbero essere alienate, in tutto o in parte, nel triennio 2014-2016 sono indicativamente sotto elencate:

Società Capitale sociale Valore quota detenuta dalla Provincia

Autostrade Centro Padane Spa

30.000.000,00 euro corrispondente a n. 3.000.000,00 del valore nominale di €. 10,00

15,4% del capitale sociale corrispondente a n. 466.086 azioni per un valore complessivo di €. 4.660.860,00 euro.

* si evidenzia che l’ultima vendita effettuata in data 19/09/2013 dalla Provincia di Piacenza è avvenuta sulla base di un valore nominale pari ad €. 27,01; pertanto, assumendo tale valore a riferimento, la quota detenuta dalla provincia di Cremona avrebbe un valore di €. 12.588.982,86.

Padania Acque SpA 30.308.451,68 euro, corrispondenti a n. 58.285.484 azioni del valore

nominale di 0,52 euro

11,764% del capitale sociale corrispondente a n. 6.856.921 azioni per un valore complessivo di €. 3.565.598,92

* a seguito del processo di retrocessione delle quote da PA a PAGestione il valore della quota azionaria della Provincia in PA sarà pari ad €. 3.451.029,26, corrispondente a n. 6.636.595 azioni.

S.C.R.P. SpA 2.000.000 euro, corrispondenti a n. 400.000 azioni del valore nominale

di €. 5,00 4% del capitale sociale corrispondente a 16.000

azioni per un valore complessivo di €. 80.000,00

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BANCA ETICA Spa € 5.250,00 corrispondenti a n. 100 azioni del valore nominale di €.

52,50

0,02% del capitale corrispondente a 100 azioni

per un valore complessivo di €. 5.250,00

Alla Giunta è demandato il compito di stabilire il numero di azioni ovvero la percentuale di capitale sociale detenuto da alienare nonchè di definire gli indirizzi e i criteri a cui gli Uffici devono attenersi in ordine alla vendita di tutto o parte dei vari pacchetti azionari detenuti, anche mediante apposite convenzioni con altre Amministrazioni pubbliche. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: le risorse umane impiegate comprendono funzionari del settore finanziario; è previsto l’utilizzo delle normali strumentazioni d’ufficio. dirigente responsabile dell’attuazione: Gian Franco Antonioli – Dirigente Settore Risorse economiche e finanziarie.

Obiettivo operativo n. 4 Titolo:“Controllo e coordinamento di tutti i soggetti giuridici partecipat i dalla Provincia di

Cremona” Descrizione e finalità: La Provincia, ai sensi del nuovo art. 147-quater del TUEL, introdotto dal DL 174/2012, ed in relazione al Regolamento dei controlli interni approvato dal Consiglio il 29 gennaio 2013, è tenuta ad attuare un sistema di controlli sugli organismi partecipati. Il controllo è finalizzato a garantire il perseguimento degli interessi pubblici generali, ad assicurarne la stabilità economico-finanziaria nonché ad assicurare il corretto funzionamento degli organi societari. Il sistema dei controlli si attua mediante la definizione degli obiettivi gestionali a cui deve tendere l’organismo partecipato, la definizione degli indirizzi ai quali adeguare i piani-programma delle attività e gli schemi di bilancio, l’attivazione di un sistema che rilevi i rapporti finanziari tra l’ente proprietario e il soggetto partecipato, la situazione contabile, gestionale e organizzativa, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. La Provincia è tenuta, inoltre, ad effettuare il monitoraggio periodico sull’andamento dei soggetti partecipati, ad analizzare gli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e ad individuare le opportune azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico-finanziari.

Ai sensi dell’art. 17 del regolamento sui controlli interni, dovranno essere individuati per l’anno 2014, per le due aziende speciali dell’Ente, gli obiettivi a cui le medesime devono tendere. Il perseguimento di tali obiettivi sarà oggetto dell’attività di monitoraggio da parte degli uffici. Gli esiti di tale monitoraggio saranno illustrati in un rapporto annuale trasmesso dal responsabile del Servizio finanziario al Direttore Generale, al Segretario Generale, ai Dirigenti, ai Revisori dei conti, al NIV, al Presidente, alla Giunta e al Consiglio. Il rapporto sarà pubblicato sul sito internet dell’Ente. - La Provincia di Cremona con deliberazione consiliare n. 184 del 27/12/2007 ha costituito

l’azienda speciale Cr.Forma (fondo di dotazione €. 151.250,00) approvandone lo Statuto e il Piano programma affidando i servizi pubblici locali di formazione professionale svolti dai due centri. La modalità di gestione prescelta conferma la centralità dell’Ente come titolare della funzione, esercitando compiti di indirizzo, valutazione, vigilanza e controllo sugli obiettivi e sulla gestione dei servizi. La Provincia è tenuta ad effettuare l’opportuna vigilanza mediante i settori competenti. La Provincia previa istruttoria dei settori interessati è impegnata ad approvare sia gli atti fondamentali dell’Azienda che le tariffe a carico dell’utenza, oltre a dare gli indirizzi.

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Il consiglio provinciale nella seduta dell’11.04.2013 con atto n. 32 ha approvato le linee d’indirizzo dell’anno 2013, già peraltro individuate nella Relazione previsionale e programmatica 2013-2015, alle quali l’Azienda si è attenuta. Anche per il 2014 dovranno essere approvate specifiche linee di indirizzo a cui l’Azienda dovrà uniformarsi i cui principali contenuti sono già iscritti nel presente documento.

- La Provincia di Cremona con atto n. 40 del 21/03/2011 ha approvato lo statuto dell’Azienda speciale Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona (fondo di dotazione €. 120.000,00). Nella seduta del 10/05/2011 con deliberazione n. 69 è stato approvato l’atto di indirizzo che la stessa ha attuato per l’esercizio delle funzioni in materia di servizio idrico integrato come da legge regionale 27/12/2010 n. 21 riguardante: a) l’avvio dell’attività aziendale e organizzazione della nuova struttura b) aggiornamento del piano d’ambito c) definizione del modello gestionale d) predisposizione degli atti d’indirizzo. Anche per il 2014 dovranno essere approvate specifiche linee di indirizzo a cui l’azienda dovrà uniformarsi i cui principali contenuti sono già iscritti nel presente documento.

L'art. 4, co. 1, del DL n. 95/12 prevede che nei confronti delle societa' controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, che abbiano conseguito nell'anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di pubbliche amministrazioni superiore al 90 per cento dell'intero fatturato, si proceda, alternativamente: a) allo scioglimento della società entro il 31 dicembre 2013. b) all'alienazione, con procedure di evidenza pubblica, dell'intera partecipazione detenuta alla data di entrata in vigore del decreto in oggetto entro il 30 giugno 2013 ed alla contestuale assegnazione del servizio per cinque anni, non rinnovabili, a decorrere dal 1° gennaio 2014. Nella legge di conversione (L. 135/12) è stata introdotta una terza possibilità: il comma 3-sexies, infatti, consente alle pubbliche amministrazioni di predisporre appositi piani di ristrutturazione e razionalizzazione delle società controllate, a condizione che gli stessi individuino le attività "connesse esclusivamente all'esercizio di funzioni amministrative di cui all'articolo 118 della Costituzione, che possono essere riorganizzate e accorpate attraverso società che rispondono ai requisiti della legislazione comunitaria in materia di in house providing". Va evidenziato che qualora l'amministrazione non adempia al dettato normativo, dal 1° gennaio 2014 le predette società non potranno ricevere affidamenti diretti di servizi, nè potranno fruire del rinnovo di affidamenti di cui sono titolari. Restano escluse dalla normativa citata, tra le altre, "le società che svolgono servizi di interesse generale, anche aventi rilevanza economica" e le società che svolgono prevalentemente compiti di centrale di committenza ai sensi del c.d. Codice degli Appalti. Il comma 3 dello stesso art. 4 prevede una deroga agli obblighi di cessione/liquidazione delle società qualora l'amministrazione dimostri l'impossibilità di ricorrere al mercato, previa predisposizione di un'analisi di mercato e trasmissione di una relazione contenente gli esiti della stessa all'Antitrust, per acquisirne il parere vincolante; in questo caso la procedura da porre in essere è particolarmente complessa, richiedendo un'intensa attività istruttoria, in relazione a quanto indicato nella Comunicazione del 4 febbraio 2013 della stessa Antitrust. Tra le società di cui al citato art. 4, co. 1 DL 95/12 rientrerebbe anche ALOT scarl, partecipata dalla Provincia di Cremona e dalle Province di Mantova, Brescia e Bergamo nella misura del 25% ciascuna.

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Nella seduta del 12.11.2013 l’assemblea, sulla base di specifici indirizzi che le rispettive giunte provinciali hanno dato ai propri rappresentanti in seno alla società, è stato definito un percorso che porterà alla dismissione delle partecipazioni detenute dalle Province in ALOT. Spetterà al Consiglio formalizzare con apposito atto il percorso individuato e condiviso dai soci, dando mandato alla Giunta di dare esecuzione agli adempimenti previsti. Saranno poi oggetto di attenta verifica e controllo anche le diverse società di cui la provincia detiene azioni o quote come sotto indicato:

DENOMINAZIONE QUOTA PARTECIPAZIO

NE

VALORE NOMINALE QUOTA

1 Autocamionale della Cisa Spa 0,050% n. 41.600 azioni da €0,50 cad. TOTALE € 20.800,00

2 Autostrade Centro Padane Spa 15,536% n. 466.086 azioni da €10,00 cad. TOTALE € 4.660.860

3 Padania Acque Spa 11,764% n. 6.856.921 azioni da €0,52 cad. TOTALE € 3.565.598,92

4 Banca Etica Spa 0,020% n. 100 azioni da €52,50 cad. TOTALE € 5.250,00

5 Società Cremasca Reti e Patrimonio Spa 4,000% n. 16.000 azioni da €5,00 cad.

TOTALE € 80.000,00 6 Reindustria Scarl - quota 11% 11,000% quota di TOT ALE € 11.362,05

7 G.A.L. Gruppo Azione Locale Oglio Po Terre d'Acqua soc. cons. a r.l.

5,333% n. 16 quote da €200,00 cad. TOTALE € 3.200,00

8 Cremona Fiere Spa 10,000% n. 103.292 azioni da €1,00 cad. TOTALE € 103.292,00

9 FONDAZIONE POLITECNICO DI MILANO 6,670%

10 FONDAZIONE SAN DOMENICO 14,710% 11 FONDAZIONE TEATRO

AMILCARE PONCHIELLI 7,690%

12 CREMA RICERCHE CONSORZIO SVILUPPO VALORIZZAZIONE PROCESSI DI INNOVAZIONE E TRASFICO DI MILANO

16,130%

motivazione delle scelte effettuate: Per il 2014, si darà continuità all’attività di controllo “analogo” sulle aziende speciali, assestandone le modalità dopo l’avvio effettuato nel corso del 2013, come per i servizi gestiti direttamente dall’ente ed in attuazione delle disposizioni del Regolamento provinciale dei controlli interni . Sulle altre società od enti si provvederà a verificare i bilanci prima della convocazione delle rispettive assemblee societarie e/o consortili chiamate a deliberarlo e ad acquisire reports indispensabili al fine di tenere monitorato l’andamento contabile. Tali verifiche sono necessarie anche ai fini della stesura della relazione di fine mandato provinciale, prevista dall’art. 4 del D.Lgs. n. 149/2011, che prevede, tra l’altro, che sia data evidenza di eventuali “anomalie riscontrate nella gestione degli enti controllati e conseguenti provvedimenti adottati”. Si osserva che la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, nella seduta del 7 febbraio 2013, ha espresso parere favorevole in ordine allo Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto

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con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente la relazione di fine mandato comunale e provinciale, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: le risorse umane impiegate comprendono funzionari del settore finanziario; è previsto l’utilizzo delle normali strumentazioni d’ufficio. dirigente responsabile dell’attuazione: Gian Franco Antonioli – Dirigente Settore Risorse economiche e finanziarie.

Obiettivo operativo n. 5 Dirigente responsabile: Gian Franco Antonioli Titolo:“TERZO ANNO DI SPERIMENTAZIONE DELLA DISCIPLINA CONCERNENTE I SISTEMI CONTABILI E GLI SCHEMI DI BILANCIO DI CUI AL D. LGS. 118/2011” Descrizione e finalità: con deliberazione n. 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di sperimentazione, per il 2014, della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro enti ed organismi di cui all'art. 36 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n. 118, così come modificato dall'art. 9 del DL. n. 102/2013. Con decreto del MEF n. 92164 del 15/11/2013 sono state individuate le Amministrazioni locali che parteciperanno alla sperimentazione. La sperimentazione prevede, in particolare, l’adozione del bilancio di previsione finanziario annuale di competenza e di cassa, la classificazione del bilancio finanziario per missioni e programmi di cui agli articoli 13 e 14 del decreto legislativo n. 118 citato e la tenuta della contabilità finanziaria sulla base del principio della competenza finanziaria rafforzata, secondo la quale le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate sono registrate nelle scritture contabili con l’imputazione all’esercizio nel quale vengono a scadenza e i bilanci di previsione annuale e pluriennale assumono carattere autorizzatorio. Pertanto, la Provincia è tenuta ad affiancare ai propri bilanci che conservano solo funzione conoscitiva, i nuovi schemi di bilancio previsti dall’articolo 9 del DPCM 28.12.2011 che assumono valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria. Gli enti locali, a decorrere dall’avvio della sperimentazione, sono tenuti inoltre ad affiancare, a fini conoscitivi, la contabilità economico-patrimoniale alla contabilità finanziaria, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico. motivazione delle scelte effettuate: la scelta di aderire alla sperimentazione consentirà alla struttura provinciale di potersi impratichire con le nuove modalità di gestione delle entrate e delle uscite e di poter, conseguentemente, predisporre il bilancio 2015 con situazioni ormai già consolidate. Si provvederà a dare supporto e formazione agli operatori dei settori provinciali per gestire nel corso dell’esercizio l’intero bilancio. Nei primi mesi del 2014 occorrerà procedere al riaccertamento dei residui attivi e passivi alla luce del principio della competenza rafforzata in modo tale da poter iscrivere nel bilancio 2014 il Fondo pluriennale vincolato sia per la parte corrente che la parte in conto capitale con apposite variazioni di bilancio. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: le risorse umane impiegate comprendono tutti i funzionari del settore finanziario; è previsto l’utilizzo delle normali strumentazioni d’ufficio. dirigente responsabile dell’attuazione: Gian Franco Antonioli – Dirigente Settore Risorse economiche e finanziarie.

Obiettivo operativo n. 6

Dirigente responsabile: Gian Franco Antonioli

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Titolo:“Patto di Stabilità”

Descrizione e finalità: Il DL 15 ottobre 2013 n. 120, all'art. 2 comma 5, ha apportato modifiche all'articolo 31 della legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di stabilità per il 2012), disciplinante le modalità applicative del Patto di Stabilità per le Province; in particolare viene previsto che per l'anno 2013 le percentuali da applicare alla media della spesa corrente registrata negli anni 2007-2009, sono pari, per le province a 19,61 per cento (rispetto al 19,80% precedente).

Il DL 31 agosto 2013, n. 102, convertito con modificazioni dalla L. 28 ottobre 2013, n. 124, ha disposto l'introduzione - con l'art. 9, comma 6, lettera a) - dei commi 4-bis, 4-ter e 4-quater all'art. 31. Il comma 4-ter citato prevede che per l'anno 2014, il saldo obiettivo del patto di stabilità interno per gli enti in sperimentazione di cui all'articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e' ridotto proporzionalmente di un valore compatibile con gli spazi finanziari derivanti dall'applicazione del comma 4-quater sopra indicato e, comunque, non oltre un saldo pari a zero. Alla compensazione degli effetti finanziari in termini di fabbisogno e di indebitamento netto derivanti dal comma 4-ter richiamato, verranno utilizzate le risorse finanziarie derivanti dalle percentuali relative al patto di stabilità interno applicate dagli enti locali che non partecipano alla sperimentazione e mediante utilizzo per 120 milioni di euro del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente. Va precisato che il disegno di legge di stabilità per il 2014, licenziato dal Governo e tutt'ora in Parlamento per la conseguente discussione e approvazione, prevede ulteriori modifiche alle modalità di calcolo del patto di stabilità per gli enti locali. In particolare, per il comparto Province, la percentuale da applicare è pari al 19,25% per gli anni 2014 e 2015 e al 20,05% per gli anni 2016 e 2017. Il disegno di legge di stabilità prevede che le province che risultano collocati nella classe non virtuosa, applicano le seguenti percentuali: 20,25% per il 2014 e 2015 e 21,05% per gli anni 2016 e 2017. In fase di stesura e approvazione del bilancio si applicano tali percentuali peggiorative. Il riferimento da considerare per gli anni dal 2014 al 2017 non è più la spesa corrente del triennio 2007-2009, ma quella registrata negli anni 2009-2011.

A fronte della partecipazione al terzo anno di sperimentazione gli enti sperimentatori potranno contare sulla ripartizione di un importo di €. 670.000.000,00 quale premio a valere sul Patto di stabilità interno, che potrebbe consentire di ridurre l’obiettivo fino all’azzeramento. Fatte salve le riduzioni derivanti dall'adesione al terzo anno di sperimentazione, l'obiettivo della Provincia di Cremona è definito, per ora, in euro +10.720.398,01 nel 2014 e nel 2015 e in €. + 11.275.580,09 per il 2016. Tali obiettivi dovranno essere rivisti alla luce del riaccertamento dei residui attivi e passivi e con la reiscrizione dei medesimi sul Fondo pluriennale vincolato. motivazione delle scelte effettuate: l’obiettivo del patto di stabilità potrà essere raggiunto con la vendita delle azioni detenute dall’Ente in alcune società (Autostrade Centropadane, Banca Etica, SCRP, Padania Acque) e con parte degli incassi che perverranno da R.L. ai sensi del patto orizzontale e del patto verticale. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: le risorse umane impiegate comprendono funzionari del settore finanziario; è previsto l’utilizzo delle normali strumentazioni d’ufficio.

Obiettivo operativo n.7 Titolo: Programmazione

Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori Descrizione: Il progetto si svolge con attività strumentali a supporto dell'Amministrazione quali:

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• sostegno alla gestione del Ciclo della Performance, per orientare i comportamenti per migliorare il rapporto fra risorse consumate e bisogni soddisfatti e per garantire il “buon andamento e l'imparzialità dell'azione amministrativa";

• supporto alla Direzione in ordine alla predisposizione della proposta di PEG, (ex art. 169 D. Lgs. 267/00) affermando la negoziazione e condivisione degli obiettivi come metodo efficace di programmazione e di verifica dei risultati

• rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti ed ai destinatari dei servizi.

• coordinamento della programmazione lavori pubblici e della redazione del Piano Triennale LLPP 2014-2016 con il relativo Elenco annuale 2014;

• supporto al NIV nello svolgimento delle funzioni ad esso assegnate quali: - proposte di interventi di revisione del sistema di misurazione e valutazione delle prestazioni dei Dirigenti e delle P.O.; supporto alla Direzione generale nella redazione e nell’attuazione del PEG e degli altri strumenti volti a misurare la performance nei tre livelli e nella correlata attività di monitoraggio degli obiettivi assegnati; - altri adempimenti previsti dalla vigente normativa. Finalità che si intendono conseguire Finalità del progetto è supportare il regolare svolgimento della programmazione strategica e gestionale dell'Ente non come mero adempimento, ma come opportunità di gestione integrata e coordinata dei diversi strumenti di pianificazione e programmazione e di tensione al miglioramento continuo di risposta ai servizi richiesti. In particolare il progetto si pone la finalità di:

• orientare l’attività al perseguimento degli indirizzi strategici dell’amministrazione; • ridurre la complessità gestionale del sistema; • favorire la corretta allocazione delle risorse e delle responsabilità gestionali;

• “stressare” l’organizzazione sul raggiungimento dei risultati;

• migliorare gli standard quanti-qualitativi di erogazione dei servizi; • elevare la motivazione del personale; • accrescere il livello di conoscenza della Giunta in ordine alla perseguibilità dei programmi

proposti al Consiglio; • affinare le metodologie introdotte nei sistemi della Performance, della Valutazione e della

Trasparenza; • informare e supportare i processi decisionali.

Motivazione delle scelte effettuate: Il D. Lgs. 267/00 ed in tempi recenti la Riforma Brunetta hanno operato una revisione organica dei sistemi di programmazione e controllo a perfezionamento della precedente normativa. Il ciclo di programmazione e controllo attuato con gli strumenti definiti dal Dlgs 150/ 09 si articola nelle seguenti fasi: programmazione pianificazione monitoraggio valutazione e misurazione, con rendicontazione finalizzata alla distribuzione della premialità.

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L'attuale contesto normativo-istituzionale-finanziario, con il progressivo limite posto alla fruizione delle risorse finanziarie pone a livello prioritario governare il ciclo di programmazione e controllo nella reale definizione delle due dimensioni strategica e gestionale. I provvedimenti di contenimento della spesa e, in particolare, la Legge 135/2012 (spending review) rendono necessaria l’integrazione tra i due cicli (performance e bilancio) nonché un collegamento tra la performance organizzativa e quella individuale. Il progetto è motivato da

• esigenza di una reale gestione orientata ai risultati;

• indirizzo dell’organo politico amministrativo di promuove la cultura della responsabilità per il miglioramento della performance, del merito, della trasparenza e dell’integrità;

• garanzia del regolare svolgimento del processo di programmazione e controllo gestionale che non può prescindere dallo sviluppo e dall’impiego della contabilità generale ed analitica all’interno dell’Ente (applicazione degli art. 147, 196, 197 e 198 del D. Lgs. 267/2000 alla luce della rivisitazione in materia di programmazione e controllo introdotti dal Dlgs 150/09);

• finalizzazione attuativa del percorso di programmazione strategica che trae origine dal Programma di mandato del Presidente e si concretizza nel DUP, nei Bilanci di Previsione, nel Piano Esecutivo di Gestione nella sezione degli Obiettivi Strategici;

• individuazione di obiettivi individuali destinati a migliorare gli standard erogativi dei servizi derivati dalla rappresentazione dell’analisi conoscitiva delle attività istituzionali e dei servizi erogati o dell’esercizio delle funzioni istituzionali, intendendo con ciò il miglioramento di tutti o parte degli indicatori;

• utilizzo di sistemi premianti secondo criteri di valorizzazione del merito;

• ricerca del miglioramento della qualità del servizio – intendendo l’attitudine di un servizio a dare una risposta pronta coerente ed esauriente alle richieste potenziali degli utenti (esterni/interni);

• misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale e dello stato di salute dell'Ente;

• garanzia della trasparenza dei risultati conseguiti;

• rafforzamento dei controlli interni con l'evoluzione normativa introdotta dal D.L.b 174/12 convertito in L. 213/12 che apre una nuova stagione nella governance degli enti locali;

• rafforzamento e coordinamento del quadro metodologico del ciclo di gestione della performance.

• il collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse;

• il monitoraggio in corso di esercizio e l' attivazione di eventuali interventi correttivi; L'evoluzione normativa richiede quindi:

• la definizione di obiettivi di PEG:

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- rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della comunità, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell’amministrazione; - specifici e misurabili in termini concreti e chiari con precisi indicatori di risultato; - commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello nazionale ed internazionale, nonché da comparazioni con enti omologhi; - confrontabili con le tendenze della produttività dell’amministrazione con riferimento almeno al triennio precedente; - correlati alla quantità e qualità delle risorse disponibili;

- determinanti un significativo miglioramento della qualità dei servizi e degli interventi nelle dimensioni della:

• accessibilità intesa come capacità di garantire l’accesso ai servizi erogati a tutti gli utenti potenzialmente interessati;

• tempestività intesa come Tempo intercorrente fra la richiesta del servizio da parte dell’utente (o la promessa di servizio da parte dell’amministrazione) e l’effettiva erogazione dello stesso;

• trasparenza intesa come semplicità per l'utente di reperire, acquisire e comprendere le informazioni necessarie per poter usufruire al meglio del servizio di proprio interesse;

• efficacia intesa come capacità del servizio di raggiungere gli obiettivi prefissati, in termini di rispondenza ai bisogni e alle esigenze individuate dall’amministrazione, anche in funzione delle attese degli utenti;

• continuità intesa come capacità di garantire l’erogazione del servizio in maniera continua,regolare e senza interruzioni anche in presenza di minori risorse;

• la definizione di indicatori del Piano degli Standard che abbiano requisiti di:

• rilevanza: l’indicatore deve riferirsi in modo coerente e pertinente alla dimensione oggetto di misurazione;

• accuratezza: si riferisce il grado di approssimazione del valore fornito dall’indicatore al valore reale. Ai fini della valutazione e dell’accuratezza è importante che i dati siano confrontabili nel tempo;

• temporalità: gli indicatori devono essere prodotti con cadenze regolari e con puntualità;

• fruibilità: tempestività e trasparenza con le quali le fonti originarie rendono disponibili i dati;

• interpretabilità: facilità di comprensione, utilizzo e analisi dati;

• coerenza: gli indicatori devono essere coerenti e non configgenti. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Normali dotazioni strumentali d’ufficio e personale appartenente al Servizio Programmazione.

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Obiettivo strategico n.8 Titolo: : Assicurare all’Ente la disponibilità di risorse strumentali e di servizi per il

funzionamento di uffici, servizi ed istituti scolastici di competenza provinciale Dirigente responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Al Servizio Provveditorato è affidata (ai sensi degli artt.51 e 52 del Regolamento di Contabilità) la politica degli acquisti e della gestione dei beni al fine di garantire il funzionamento degli uffici e dei servizi provinciali distribuiti fra il capoluogo di provincia e le sedi decentrate di Crema – Casalmaggiore e Soresina, nonché di Organismi di cui è promotrice o parte la Provincia di Cremona, nell’ottica di una corretta analisi dei consumi e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse. L’attività ordinaria su base annuale si sviluppa attraverso: - l’acquisto di beni mobili e complementi; - l’acquisto/noleggio di automezzi per i Settori/Servizi provinciali; - l’approvvigionamento di carburanti vari per il funzionamento di tutti gli automezzi provinciali); - gli interventi di gestione e manutenzione degli automezzi; - il noleggio/acquisto di apparecchiature d’ufficio e loro manutenzione; - la gestione ed il controllo del servizio di telefonia; - la gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di pulizie degli edifici provinciali nonché interventi straordinari a seguito di lavori di ristrutturazione, adeguamento o nuova costruzione; - la gestione e il controllo del contratto di appalto del servizio di vigilanza, nonché interventi straordinari ed ampliamenti o potenziamenti degli impianti di sorveglianza a seguito di lavori di ristrutturazione, adeguamento o nuova costruzione; - l’approvvigionamento di vestiario ai dipendenti aventi diritto (Personale viabilità, Polizia locale, Messi ed Autisti, Tecnici….) con la gestione delle rispettive gare di appalto sulla base dell’apposito regolamento; - l’approvvigionamento di materiale vario e di cancelleria; - l’approvvigionamento di volumi, giornali e riviste; - l’affidamento e gestione servizio traslochi e facchinaggio; - l’affidamento e la gestione del servizio di distributori automatici di bevande e snaks in tutte le sedi dell’Ente; - la gestione delle spese ed il servizio di lavorazione della corrispondenza dell’Ente (con esclusione delle sedi decentrate per le quali il Servizio gestisce le risorse economiche necessarie

Obiettivo operativo n.9

Titolo: Garantire la tutela assicurativa dell’Ente

Dirigente responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Nel programma sono comprese le attività dell’ufficio Assicurazioni, servizio prevalentemente di supporto.

L’attività si esplica attraverso la gestione amministrativa delle polizze assicurative, dei sinistri attivi e passivi delle richieste di risarcimento danni a terzi e relativo contenzioso, al fine di garantire la tutela assicurativa dell’Ente.

Al Servizio Assicurazioni è attribuita altresì la gestione delle polizze assicurative stipulate dalla Provincia in ottemperanza alla normativa vigente nonché a quanto previsto dal CCNL al fine di contribuire alla corretta analisi e gestione dei rischi dell’Ente mediante trasferimento degli stessi

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alle Compagnie assicurative, utilizzando tra l’altro polizze assicurative idonee da un punto di vista normativo ed economico.

Nell'attività di gestione delle polizze è altresì compresa l’analisi dei rischi, e la gestione dei sinistri a valere sulle polizze dell’Ente stesso, nonché la gestione dei danni causati da terzi al patrimonio provinciale.

PROGRAMMA 4 “Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali” Dirigente responsabile: Gian Franco Antonioli

Obiettivo operativo n. 1

Titolo: “Applicazione di tributi, imposte e canoni” Descrizione e finalità: Garantire l’applicazione di tributi, imposte e canoni secondo le tariffe ed aliquote deliberate dalla Giunta e recepite dal Consiglio, secondo modalità improntate a trasparenza e correttezza, anche in relazione alle continue modifiche legislative o normative.

motivazione delle scelte effettuate: Il progetto garantisce tutte le operazioni necessarie per l’incasso dei Tributi Attivi Provinciali e dei canoni di natura patrimoniale nonché la messa in opera di tutte le attività di accertamento tendenti al recupero di eventuali evasioni di imposta:

1) Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche 2) Tributo Tutela Ambientale 3) Imposta Provinciale di Trascrizione 4) Tributo R.C. Auto 5) Canoni di occupazione stradale ai sensi del Codice della Strada 6) Riscossione coattiva delle Entrate Tributarie e Patrimoniali (sanzioni amministrative)

Poiché la riscossione dell’imposta provinciale di trascrizione è data in concessione all’ACI PRA Ufficio Provinciale di Cremona tramite convenzione, il progetto prevede periodiche verifiche presso il concessionario al fine di garantire il regolare svolgimento delle operazioni di riscossione e di riversamento del tributo nonché l’applicazione corretta di esenzioni ed agevolazioni previste dal vigente Regolamento Provinciale. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: le risorse umane impiegate comprendono funzionari del settore finanziario; è previsto l’utilizzo delle normali strumentazioni d’ufficio. dirigente responsabile dell’attuazione: Gian Franco Antonioli – Dirigente Settore Risorse economiche e finanziarie.

PROGRAMMA 6 – Ufficio Tecnico

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Interventi di manutenzione ordinaria nei fabbricati

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Il progetto è motivato dalla necessità di evitare il degrado delle strutture, mantenere in buona efficienza gli impianti e garantire un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

Le opere da eseguire, in genere, coinvolgono varie categorie di artigiani, muratori, idraulici, elettricisti, fabbri, falegnami, vetrai ecc. che, nell'arco dell'anno, compiono sia interventi di riparazione che di manutenzione e provvedono a rimuovere o sostituire elementi di finitura degli

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edifici ormai degradati, oppure ad integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici, gli ascensori e i presidi antincendio.

Obiettivo operativo n.2

Titolo:Edifici provinciali- appalto servizi energia

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

La Provincia di Cremona ha affidato ad una ditta specializzata la gestione degli impianti termici delle scuole, degli uffici e dei centri per la manutenzione stradale.

L’appalto, esperito nel mese di luglio 2008, ha la durata di anni sei e si concluderà nel 2014.

La ditta aggiudicataria ha il compito di assicurare le condizioni di comfort-ambientale (20° C) negli orari indicati dalla stazione appaltante operando nel rispetto delle condizioni imposte dalla legge 10/91 e dal D.P.R. 412/94 e successive modificazioni ed integrazioni, riguardanti il contenimento dei consumi ed il miglioramento del processo di trasformazione dell’energia.

A questo proposito, e per effetto delle condizioni d’appalto stabilite nel capitolato innovativo adottato, la ditta, nel corso della gestione, oltre alle normali operazioni di manutenzione previste dalle norme, ha realizzato interventi di riqualificazione quali la sostituzione di caldaie, con altre del tipo a condensazione, la sostituzione di corpi scaldanti in zone di edifici particolarmente sfavorite, il rinnovo di circuiti ammalorati, ed ha esteso il sistema di telegestione e telecontrollo ad alcuni impianti che ne risultavano ancora sprovvisti.

Sono stati altresì realizzati due piccoli impianti del tipo solare termico presso i centri operativi della manutenzione stradale e di un impianto fotovoltaico sulla palestra dell'istituo “Pacioli” di via Dogali.

Nel capitolo in argomento, infine, trovano allocazione le risorse per la sottoscrizione della quota associativa alla F.I.R.E. (Federazione Italiana Risparmio Energetico) che fornisce utili informazioni sulla evoluzione dei contratti di servizio energia e calore.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e / o di collaborazione a soggetti esterni.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Somma a disposizione per prove geotecniche, geologiche, idrologiche e varie di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, capitolati, progettazione, direzione

lavori, coordinamento sicurezza, collaudi , stime immobiliari, accatastamenti ecc.

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Il D.Lgs 163/2006 (già Legge 109/94) e le successive modificazioni ed integrazioni impone alle Pubbliche Amministrazioni tre livelli di progettazione: preliminare, definitivo, esecutivo.

Al fine di limitare il più possibile eventuali errori di progettazione, la legge stessa richiede che vengano preventivamente effettuate sui terreni di fondazione prove geologiche, geognostiche, idrologiche e che le prove stesse vengano eseguite ancora prima della progettazione preliminare o almeno della progettazione definitiva.

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La norma richiede altresì una validazione preventiva delle progettazioni preliminari e soprattutto esecutive che, in mancanza di specifiche professionalità all’interno degli uffici tecnici, dovranno effettuarsi con idonee consulenze esterne.

Nel programma si intendono altresì compresi incarichi per prove di laboratorio sui materiali e strutture o per attività per cui mancano nel settore specifiche professionalità.

Potranno essere assegnati anche incarichi di studio, ricerca e consulenza a soggetti esterni alla amministrazione con appropriate qualifiche e capacità professionali.

Obiettivo operativo n.4

Titolo: Uffici provinciali lavori vari di manutenzione straordinaria e adeguamento normativo

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Il programma prevede l'esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento normativo negli uffici o negli immobili provinciali secondo le priorità che verranno di volta in volta valutate, anche in relazione alle competenze connesse all'attività istituzionale, nonché agli adempimenti disciplinati dai contratti di conferimento al fondo immobiliare.

Obiettivo operativo n.5

Titolo: Centri operativi per la manutenzione stradale e case cantoniere – lavori di riqualificazione e straordinaria manutenzione

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Alcuni Centri Operativi della manutenzione stradale ed alcune Case Cantoniere risultano in stato di degrado o comunque necessitano di interventi di riqualificazione finalizzati in modo particolare ad adeguare le strutture alle norme igienico sanitarie al fine di migliorare la qualità dei luoghi di lavoro.

Altre strutture, invece, quali i magazzini di Gussola e Crema, richiedono opere di manutenzione straordinaria dei tetti con rimozione del materiale contenente fibre di amianto e predisposizione o installazione di piccoli impianti fotovoltaici.

La manutenzione straordinaria potrà riguardare altresì, in alcuni casi, anche le strutture verticali, i solai, l’adeguamento normativo degli impianti tecnologici, il rifacimento dei servizi igienici, il ripristino delle finiture.

Obiettivo operativo n.6

Titolo: Ex- caserma Goito lavori di ristrutturazione del complesso di Santa Monica completamento I lotto e riserve dell’impresa

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

La Provincia ha acquistato dal Ministero delle Finanze l’ex Caserma “Goito” di Cremona. Il complesso immobiliare comprende il Monastero di S. Monica ed il cosiddetto “Magazzino Carri”.

Il Monastero di S. Monica in virtù della destinazione d’uso prevista nel piano urbanistico denominato Parco dei Monasteri era destinato a contenere la sede della facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia.

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Le due amministrazioni Comunale e Provinciale, tuttavia, hanno avviato, di comune intesa, una generale ricognizione del patrimonio edilizio con particolare riferimento ad alcuni prestigiosi immobili cittadini quali Palazzo Pallavicino Ariguzzi, Palazzo Raimondi, Palazzo dell’Arte, l’ex Caserma “Goito” e più in generale il parco dei Monasteri, con lo scopo di individuare funzioni e destinazioni d’uso di rilievo, ma al tempo stesso economicamente sostenibili.

E’ stato così deciso che la facoltà di lettere e musicologia potrà ampliarsi nell’attuale sede di Palazzo Raimondi, occupando la porzione di edificio recentemente liberata dall’I.I.S. “Stradivari”, a sua volta trasferito in Palazzo Pallavicino Ariguzzi.

La Provincia di conseguenza ha ritenuto, in un primo tempo, di utilizzare il compendio immobiliare di S.Monica per riunire in un unico luogo tutti i suoi uffici attualmente distribuiti in più zone della città, alcuni dei quali in immobili in locazione onerosa, successivamente, stante i provvedimenti di riordino delle province e la ridefinizione delle competenze delle province medesime, ha ritenuto di portare a compimento solo gli appalti avviati, riservandosi di valutare in futuro il destino del complesso, ora conferito ad un fondo immobiliare.

I lavori in fase di completamento consentiranno di completare e rendere fruibile ad uso uffici (pubblici o privati) una parte di edificio denominata ala chiostro che occupa un lato del chiostro di S. Monica.

Nel presente programma si intendono altresì compresi eventuali oneri per fronteggiare il contenzioso e le riserve presentate dall’impresa che ha operato sul primo lotto lavori e con la quale si è proceduto ad una risoluzione unilaterale dell'appalto per inadempienza contrattuale.

Obiettivo operativo n.7

Titolo: Valorizzazioni dismissioni, alienazioni immobiliari

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Il patrimonio immobiliare è diventato ormai la principale, se non l'unica, fonte di risorse per la pubblica amministrazione.

L’ottimizzazione della redditività del patrimonio non può, quindi, non essere un obiettivo prioritario delle amministrazioni locali che sono, al tempo stesso, proprietarie di consistenti patrimoni immobiliari - che assorbono, più che produrre, risorse - ed assoggettate a sempre più stringenti vincoli di bilancio.

L’importanza della valorizzazione del patrimonio immobiliare è desumibile anche dai numerosi interventi legislativi che, nell’arco dell’ultimo decennio, hanno introdotto norme tese, direttamente o indirettamente, ad incentivare il concorso della leva immobiliare da parte della pubblica amministrazione al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario.

Si richiama, a tale proposito, il comma 15 dell’art. 4 della legge 488 del 1999 (Finanziaria 2000) che ha esteso alle Regioni e agli enti locali le disposizioni applicabili alle dismissioni dei beni pubblici statali, ricavabili dai testi di cui all’art. 3 comma 99, 99 bis e 100 della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e dell’art. 19 della legge n. 488 del 1999, alle operazioni di cartolarizzazione, alla creazione di fondi immobiliari (DL 351/2001 conv. con L. 410/2001) ed in generale alle disposizioni che, più o meno direttamente, sono volte ad incentivare le operazioni di dismissione e valorizzazione immobiliare per una gestione efficace e redditizia del patrimonio. In particolare, è stato previsto l’obbligo di adozione, da parte delle amministrazioni pubbliche, di piani triennali

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finalizzati alla razionalizzazione dell’utilizzo, tra l’altro, di beni immobili ad uso abitativo o di servizio e la trasmissione di apposite relazioni all’organo di controllo interno ed alla Sezione regionale della Corte dei conti competente per territorio (art. 2, comma 594, della L. 244/2007), mentre l’art. 58 del DL 25 giugno 2008, n. 112, conv. in L. n. 133/2008, ha imposto agli enti territoriali di redigere annualmente un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, da allegare al bilancio di previsione, in cui inserire i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non ritenuti strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali.

Si evidenziano, infine, i recenti interventi del legislatore, in special modo l’art. 27 del DL 201/2011 che prevedono “per la valorizzazione, trasformazione, gestione e alienazione del patrimonio immobiliare pubblico di proprietà dei Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni, Stato e degli Enti vigilati dagli stessi, nonché dei diritti reali relativi ai beni immobili, anche demaniali, la promozione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia del demanio di iniziative idonee per la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di società, consorzi o fondi immobiliari”.

La provincia, quindi, ha selezionato mediante procedura ad evidenza pubblica un fondo immobiliare chiuso, pubblico, della durata di quindici, anni al quale ha conferito i seguenti immobili: complesso immobiliare denominato “ Monastero di S. Monica” (ex Caserma Goito), terreni in località Brancere, palazzo Tinti Pallavicino Clavello, palazzo Provinciale di Casalmaggiore, aeroporto in località Migliaro, complesso immobiliare sede dell'ex Provveditorato agli Studi di Cremona, porzione di immobile sito in C.so Vittorio Emanuele II n. 28, palazzo Provinciale di Crema, immobile di via Bel Fuso n. 4 e 6 e di Via Bella Rocca n. 7, porzione di immobile ex Sede Genio Civile e ceduto i seguenti immobili:caserma cc di Casalmaggiore, caserma cc di Cremona, porzione di immobile sito in C.so Vittorio Emanuele II n. 28.

Nel piano delle alienazioni relativo all'anno 2014 si valuterà l'opportunità di conferire/cedere al fondo altri immobili quali il centro culturale di S. Vitale, sito a Cremona in via Altobello Melone, gli immobili di Borno e Toscolano Maderno, mentre sarà oggetto di valutazione, l’eventuale trasferimento degli immobili di via Cesari a Cremona, e di via Capergnanica a Crema, attuali sedi del CR-forma.

Oltre alla costituzione ed al conferimento diretto di beni nel fondo immobiliare, proseguirà l'azione diretta di vendita sia di abitazioni appartenenti al patrimonio storico della Provincia, sia delle case cantoniere

recentemente trasferite dall’ANAS, nonchè dei numerosi reliquati stradali, di varie dimensioni e valore di cui la provincia è proprietaria.

PROGRAMMA 8 “Statistica e sistemi informativi”

Obiettivo operativo n.1 Titolo Attività del C.E.D.

Dirigente responsabile dell'attuazione dott. Antonello Bonvini

Breve descrizione

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Il servizio Ced, centro elaborazione dati, è la struttura organizzativa che all'interno dell'ente si occupa dell'ICT, dimensione di attività che in progressione supporta tutte le funzioni e i servizi a vario livello in un obiettivo generale e trasversale rivolto all'automazione.

Il filo conduttore di tutto il lavoro della struttura si può riassumere nei contenuti dell'Agenda Digitale che ai vari livelli di governo delle amministrazioni pubbliche definisce le finalità e insieme le modalità dell'informatizzazione degli enti pubblici.

La diffusione della Posta Elettronica Certificata, la digitalizzazione degli atti, la messa on line dei servizi dell'ente, la pubblicazione degli atti e delle informazioni attraverso il sito costituiscono i capisaldi dell'informatizzazione.

A supporto degli obiettivi sopra delineati e pressoché raggiunti nella loro interezza sta una dotazione e una manutenzione di software e hardware che da una parte acquisisce beni e servizi all'esterno, dall'altra guida con risorse proprie di analisi e scelta l'orientamento tra i prodotti sul mercato informatico.

Alla base della finalizzazione orientata sull'Agenda stanno quindi le attività di committenti verso l'esterno, di monitoraggio del funzionamento, di garanzia dell'integrità dei dati e degli apparati informatici, di gestione delle postazioni interne attraverso una costante dialettica client-server web oriented un help desk interno e un supporto costante alla formazione e all'attivazione dei verticali di settore.

Lo sviluppo software completa ed integra questa attività supportando attività verticali di settore che non trovano sul mercato i prodotti adeguati oppure sconterebbero tempi e oneri non sostenibili ai acquisizione, customizzazione e sviluppo.

Nell'evoluzione del servizio che con gradualità si muove attraverso l'attività ordinaria nei suoi risvolti innovativi si fronteggia il rinnovo del centro sistema con le prospettive di raffronto verso le alternative del cluod computing e il passaggio alla conservazione digitale sostitutiva di atti e documenti, insieme ad un percorso purtroppo lento e costellato da ostacoli e impasse verso l'introduzione degli applicativi open.

Anche lo scambio e l'apertura ai dati in formato aperto costituiscono un orizzonte evolutivo di obbligatorio approdo e insieme un banco di prova per lo sviluppo del livello di prestazione offerto dalla struttura.

Finalità che si intendono conseguire

Il servizio CED sovraintende all'obiettivo di informatizzare e automatizzare le attività e i servizi dell'ente secondo il programma dell'Agenda Digitale e del Codice dell'Amministrazione Digitale. In linea generale presiede le attività connesse con l'ICT.

Motivazione delle scelte effettuate

La continuità di servizio attraverso una struttura che vede coinvolte professionalità di preparazione di livello accademico insieme ad altra figure comunque titolate colle professionalità a contenuto tecnologico risponde ad una scelta che vede nel governo dell'ICT un fattore determinante per elevare la qualità insieme all'attività amministrativa e dei servizi all'utenza.

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Le norme recentemente adottate in tema di organizzazione amministrativa degli enti locali confermano che l'ICT è una materia chiave nella sua trasversalità intorno alla quale ruotano le scelte organizzative di revisione degli apparati in chiave di economie di scala e razionalizzazione delle risorse.

Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare

Il servizio si avvale di personale dipendente in forza all'amministrazione con l'ausilio di collaborazione esterno ai fini di fronteggiare obiettivi che non possono essere conseguiti con il limitato numero di risorse, i mezzi strumentali sono di proprietà della amministrazione.

Obiettivo operativo n.2

Titolo:Sviluppo e coordinamento dell’attività statistica

Dirigente Responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione Gli Uffici Statistica delle Province fanno parte del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) istituito con Decreto Legislativo 322/89 ed avente lo scopo di disciplinare le attività di rilevazione, elaborazione, analisi, diffusione e archiviazione dei dati statistici, svolte dagli enti e dagli organismi pubblici di informazione statistica. In base alla Direttiva n. 6/2008 del Comstat “Disposizioni per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici di statistica delle Province”, gli Uffici di Statistica provinciali oltre a collaborare con l’ISTAT alle rilevazioni ufficiali (in quanto responsabili dell'acquisizione, della tutela, dell’elaborazione, della trasmissione dei dati, del rispetto dei tempi e delle modalità previste per le singole fasi delle rilevazioni comprese nel Programma Statistico Nazionale), svolgono anche funzioni di coordinamento statistico interno per le rilevazioni che interessano l'amministrazione di appartenenza; producono statistiche finalizzate all'attività istituzionale dell'ente; promuovono e sviluppano a fini statistici gli archivi gestionali e le raccolte di dati; controllano, validano ed analizzano i dati riferiti all'amministrazione di appartenenza; svolgono attività di ricerca e producono pubblicazioni statistiche (direttiva n. 1/91 del Comstat - art. 3). In conformità con quanto stabilito dalla normativa, l’Ufficio Statistica della Provincia di Cremona:

a) raccoglie, elabora e pubblica in un compendio statistico i dati sulla popolazione residente nei comuni della provincia di Cremona, a supporto delle attività di programmazione, dei progetti di intervento e delle iniziative dell'Ente;

b) pubblica sul sito internet provinciale dati di interesse socio-economico a supporto degli attori economici del territorio;

c) collabora con i settori che lo richiedono all’acquisizione dei dati ed alla loro elaborazione. Quest’anno proseguirà la collaborazione con il Servizio Turismo per la realizzazione della pubblicazione statistica sui flussi turistici e le consistenze alberghiere, che saranno integrati anche con i dati dei visitatori dei musei del sistema museale provinciale, raccolti in collaborazione con il servizio Distretto culturale ; con il settore URP e servizi interni per l’aggiornamento del Censimento degli archivi amministrativi provinciali, propedeutico alla realizzazione del Documento Organizzativo sulla Sicurezza; con i Servizi Sociali per la realizzazione della pubblicazione sugli stranieri residenti in provincia di Cremona, che

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implementa sia l’osservatorio provinciale sull’immigrazione che quello regionale sulla multietnicità e con il Servizio Istruzione e Formazione Professionale per la realizzazione del rapporto statistico sugli studenti iscritti alle università provinciali.

I dati acquisiti sono ordinati in programmi informatici che consentono di trasmettere precise elaborazioni a cittadini, enti ed organizzazioni che ne facciano richiesta, oltre ad essere pubblicati sul sito internet della Provincia di Cremona sotto forma di tabelle o di pubblicazioni commentate. L’Ufficio Statistica svolge anche attività di supporto ai Comuni, mettendo a disposizione, quando possibile, i dati disaggregati a livello comunale. Inoltre per facilitare i comuni che dovranno gestire obbligatoriamente in forma associata anche i “servizi in materia statistica” si provvederà a formulare una proposta per la costituzione di un ufficio di statistica associato che abbia come ufficio di coordinamento l’Ufficio Statistica della Provincia. Sempre nell’ottica di dare supporto ai comuni relativamente alle problematiche derivanti dalla gestione associata delle varie funzioni, l’ufficio statistica fornirà ai comuni alcuni indicatori per verificare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità delle funzioni erogate. Quest’anno l’ufficio collaborerà anche con i CUSPI (Coordinamento Uffici Statistica delle Province) e con l’ISTAT per la costruzione di indicatori provinciali del Benessere Equo e Sostenibile (BES delle province). Si sottolinea l’importanza di questo progetto che vede le Province agire in un’ottica di sistema, sia per valorizzare la funzione statistica all’interno dell’ente che per valorizzare il patrimonio di conoscenze e professionalità di cui le Province dispongono e che possono essere messe al servizio del governo di area vasta.

PROGRAMMA 9 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali

Obiettivo operativo n.1

Titolo:Gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali

Dirigente Responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione Il riacutizzarsi di un'intensa discussione sia politica che a livello dei media sulla necessità del rinnovarsi dell'architettura istituzionale e la situazione socioeconomica profondamente mutata, hanno portato ad una accelerazione anche a livello di produzione normativa di una serie di disposizioni che, a partire dal DL 78/2010 fino alla L. 135/2012 e s.m.i., sono state volte a provocare forti mutazioni sulla gestione degli enti locali, incidendo fortemente sui sistemi e sulle modalità di erogazione dei servizi ai cittadini. L’art. 19 della L. 135/2012 ha fornito un nuovo elenco delle funzioni fondamentali che i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti devono obbligatoriamente esercitare in forma associata ed il calendario delle scadenze, con il termine ultimo fissato nel 1° gennaio 2014, sarà probabilmente sottoposto ad ulteriori proroghe che destabilizzano ulteriormente uno scenario di difficile concretizzazione . A fronte della necessità di proseguire l’intenso lavoro richiesto ai Comuni e comprendendo la complessità della sua realizzazione, manifestando in modo pieno il ruolo di ente di coordinamento affidatole, anche in forza delle intese e della collaborazione con Regione Lombardia, ANCI, CCIAA e Prefettura, la Provincia proseguirà i propri intenti di supporto e assistenza all’interno di

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questa innovazione culturale. Il percorso intrapreso e l’impegno profuso dai Comuni hanno portato il territorio ad ottemperare complessivamente alla scadenza del 1° gennaio 2013. Se la proroga dei termini recentemente preannunciata si realizzerà, gli enti dovranno aggregare le restanti funzioni oltre la scadenza originariamente individuata nel 1 gennaio 2014 Controllo delle funzioni e dei servizi che i Comuni andranno a implementare. La legge ha previsto una gradualità nella realizzazione della gestione associata delle funzioni e una differenziazione nelle scelte che possono operare i Comuni obbligati a tale gestione (convenzione o unione di comuni). È anche prevista la facoltà per i Comuni sopra i 5.000 abitanti di aderire al processo. La Provincia si propone di continuare a seguire i processi aggregativi affiancando i Comuni con l’apporto delle proprie competenze tecniche e favorendo la costituzione di gestioni associate durature e strutturate. Attività di studio e di approfondimento Per garantire un’adeguata assistenza tecnico-amministrativa ed un’attività di affiancamento efficace, sono necessari continui aggiornamenti e approfondimenti della materia. Si proseguirà pertanto con lo studio e l’interpretazione della norma e delle novità che interverranno in tale senso, nonché dei quesiti e delle criticità che emergeranno nell’applicazione dei processi aggregativi. Le dinamiche emerse potranno essere oggetto di ulteriori condivisioni al Tavolo tecnico istituito presso la Prefettura (che vede coinvolti anche Regione Lombardia, CCIAA, Consulte territoriali dei Sindaci, ANCI e Legautonomie), nonché al Tavolo tecnico dei Segretari comunali.

Tavolo di confronto con i Segretari Comunali La figura del Segretario Comunale è disciplinata dalla Parte I, Titolo IV, Capo II del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali). Egli ha con il Comune un rapporto di servizio ma non un rapporto di lavoro dipendente, che intercorre invece con lo Stato attraverso il Ministero dell’Interno. È quindi un'importante figura di garanzia e di rapporto con l'istituzione centrale, inoltre svolge il ruolo di direzione del personale laddove non sia prevista la figura del direttore. Anche per effetto delle disposizioni normative, tra queste il D.L. 174/2012, il Segretario diviene un organo amministrativo di riferimento, tanto più prezioso in ragione del nuovo assetto evolutivo dei Comuni, in particolare di quelli di piccole dimensioni, le cui aggregazioni richiedono conoscenza normativa ma anche capacità direttiva e gestionale. Per questi motivi fin dall’inizio è stato individuata l'opportunità di costituire, con la collaborazione dei Segretari che operano in provincia, un Tavolo di lavoro che accompagni il percorso di aggregazione. Durante l’anno trascorso il Tavolo ha affrontato ed approfondito varie tematiche più che mai attuali e di grande interesse per i Comuni. I lavori proseguiranno per vagliare e monitorare gli sviluppi aggregativi, per sviluppare la proposta del passaggio dalle convenzioni alle unioni, per sviscerare le problematiche che emergeranno, e, in linea generale, per l’analisi di tutti i passaggi formali che si renderanno necessari.

Definizione territoriale delle AFI Il processo aggregativo parte da un presupposto di coesione territoriale che non può prescindere da un disegno geografico coerente che definisca fisicamente gli ambiti aggregativi. Questo processo già iniziato da tempo, richiederà ancora un intenso lavoro per arrivare ad un assetto definitivo che consenta di coniugare le aggregazioni amministrative con i sistemi infrastrutturali e dei servizi di larga scala. Si procederà quindi a monitorare e ridefinire le AFI proposte in base alle modifiche di legge che potranno intervenire ad opera di Regione Lombardia, in base all’evoluzione dei processi aggregativi e in base ad altre eventuali pianificazioni che interferiscano con l'esercizio delle funzioni fondamentali da parte dei comuni (ad esempio le Centrali Uniche di Committenza ai sensi art. 33 Codice contratti pubblici e s.m.i.).

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Il lavoro verrà svolto utilizzando vari canali, come i contatti diretti con i Comuni, gli atti adottati dagli stessi, le riunioni territoriali e i momenti di condivisione generali. Sarà necessario procedere a varie elaborazioni sia cartografiche che documentali per fornire gli opportuni strumenti di supporto alle decisioni.

Dalle Convenzioni alle Unioni Il territorio ha ottemperato ai termini della prima scadenza normativa per le gestioni associate (01.01.2013), ricorrendo complessivamente allo strumento della convenzione. Da quest’ultima, seppur individuata inizialmente come soluzione più facile, derivano scelte di forte impatto sull’organizzazione degli enti coinvolti, ed in particolare sul rapporto di lavoro del personale e sulla realizzazione ed operatività degli Uffici Unici. La difficoltà della gestione tramite uno strumento “leggero” come la convenzione delle funzioni fondamentali più complesse, invita a fare una forte riflessione ed a spingere i Comuni verso la riorganizzazione tramite la creazione di nuove Unioni o l’ampliamento delle esistenti. Si proseguirà in questa direzione, con una più approfondita definizione dello strumento dell’Unione, declinato nell’applicazione delle varie funzioni. In proposito verranno organizzati appositi incontri e attività di affiancamento ai Comuni, anche in collaborazione con il Tavolo tecnico dei Segretari, portando le dinamiche al Tavolo costituito con la Prefettura. Ci si propone di supportare il percorso con momenti formativi, in particolare volti ad approfondire il tema dell’organizzazione e della gestione degli Uffici Unici.

Individuazione di indicatori di efficienza ed economicità

Per fornire ai Comuni uno strumento utile a valutare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità derivante dalla gestione associata delle funzioni fondamentali, l’ufficio statistica, costruirà insieme al CED un data base per la gestione delle informazioni relative alle aggregazioni comunali e per il calcolo di indicatori di efficienza, efficacia ed economicità (già individuati), che monitorati annualmente, dovrebbero dimostrare la validità dei processi aggregativi in atto.

Coordinamento degli uffici Statistica comunali in relazione alla funzione l-bis (legge stabilità 2013) Gli obblighi di legge in materia di gestione associata di funzioni e servizi comunali, hanno subito nel tempo varie modifiche ed integrazioni. In particolare con il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135 è stato individuato un nuovo ed accurato elenco delle funzioni fondamentali dei Comuni. Tra queste, con le disposizioni della L. 24 dicembre 2012, n. 228 - Legge di stabilità 2013 - (art. 1, comma 305), sono stati successivamente annoverati anche i “servizi in materia statistica”. Il legislatore non ha fornito ulteriori indicazioni circa l'obbligatorietà di gestione associata o meno anche di tale funzione. L''interpretazione più plausibile, peraltro condivisa anche da Regione Lombardia, dall’ISTAT e dall'USCI (Unione Statistica Comuni Italiani), pare riportare agli obblighi di aggregazione anche la statistica. Tali condizioni non rappresentano peraltro una completa novità. Già con le disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 322 del 1989 “Norme sul Sistema Statistico Nazionale e sulla riorganizzazione dell’Istituto Nazionale di Statistica”, veniva stabilita per tutti gli enti l’obbligatorietà di istituire uffici di statistica, anche in forma associata o consortile (art. 3 – comma 3) e, con successiva circolare n. 3/SISTAN del 1999 “Costituzione dell’Ufficio Statistica in forma associata”, l’ISTAT proponeva la possibilità di organizzare l’ufficio statistica in forma associata attraverso intese tra Comuni e altri Enti locali, come le Province. Negli ultimi anni il carico di lavoro degli uffici anagrafe comunali, è stato appesantito dal susseguirsi, a livello nazionale, di importanti novità in campo statistico quali: l’avvio della sperimentazione del censimento permanente; la costituzione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente e la sua qualificazione come banca dati di interesse nazionale; la

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costituzione dell’Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici, utilizzato nel recente censimento della Popolazione e abitazioni. Considerate queste novità, la Provincia, tramite l'Ufficio statistica, potrebbe supportare i Comuni nello svolgimento delle attività tipicamente produttrici di informazione statistica ufficiale (es. annuari statistici e compilazione di riepiloghi statistici per ISTAT o altri enti), mantenendo in capo ai Comuni solo le attività legate ai procedimenti demografici. In questo contesto si potrebbe anche inserire l'attività dei CST, in quanto strutture dotate di strumenti informatici in grado di gestire i dati presi dall’Anagrafe Nazionale della Popolazione residente elaborandoli per gli enti richiedenti (es. ISTAT, Regione ecc.), in modo da togliere ai Comuni il cosiddetto “disturbo statistico” che comporta sempre un enorme carico di lavoro derivante dalla compilazione periodica di statistiche ufficiali e non. Verrà quindi proposto ai comuni un supporto attraverso il coordinamento di queste attività statistiche. Piano di formazione per i funzionari comunali delle aggregazioni di Comuni L’organizzazione e la gestione del personale sono tra gli aspetti più attuali e problematici che i Comuni sono chiamati ad affrontare per garantire l’operatività ed il funzionamento delle aggregazioni avviate e, soprattutto, per affrontare la gestione delle funzioni che dovranno essere gestite in forma aggregata nel 2013, con particolare riferimento alla funzione a) art. 19 L. 135/2012 “organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo”. Nella delicata fase di coinvolgimento diretto del personale dei comuni nella realizzazione della gestione associata delle funzioni e nell’ottica di offrire maggiori strumenti di conoscenza e di lavoro funzionali al nuovo approccio alle attività da parte del personale dei Comuni, la Provincia si propone di elaborare un Piano di formazione che approfondirà le dinamiche organizzative delle amministrazioni locali. La stesura di tale piano sarà preceduta da un primo coinvolgimento del personale, in particolare quello apicale, dei Comuni per stabilire quali siano nel dettaglio le loro esigenze formative. Verrà quindi interessata anche l’Unità Organizzativa competente di Regione Lombardia per verificare le disponibilità a collaborare con le attività previste anche nel quadro delle collaborazioni contenute nel Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2011. Nel progetto verranno coinvolti anche alcuni funzionari interni di vari settori che sono stati, negli anni scorsi, destinatari di corsi di formazione sulla gestione del personale e che possono trasferire la loro esperienza ai colleghi dei Comuni. Attività trasversali seminariali tra enti possono essere molto utili anche per creare un patrimonio comune di linguaggi e conoscenze che facilitano il lavoro tra le istituzioni. Altra parte della formazione potrà essere realizzata integrando il piano formativo 2013 della Provincia con la previsione di una fruizione delle lezioni da parte di un gruppo di funzionari di alcuni Comuni. Questi verranno individuati sulla base dello stato di avanzamento e sulla qualità dei processi aggregativi in atto. Consulte territoriali dei Sindaci Attraverso l’attività di coordinamento e di supporto alle quattro Consulte territoriali dei Sindaci (Cremasca, Soresinese, Cremonese e Casalasca), si potrà continuare a garantire un filo diretto con i Sindaci su varie tematiche di loro interesse, ivi compresa la complessa partita delle gestioni associate.

Obiettivo operativo n.2

Titolo:Centro Servizi Territoriale Dirigente Responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio.

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Risorse umane da impiegare Funzionari amministrativi

Descrizione I Centri Servizi Territoriali sono strutture di aggregazione studiate per risolvere non solo i problemi dei piccoli Comuni, termine con cui di solito si intendono i Comuni con meno di 5000 abitanti ma, di tutte quelle realtà medio piccole che si trovano ogni giorno a dover affrontare esigenze di:

- Scarsità di risorse finanziarie, che non permettono il raggiungimento di economie di scala, e che sono pressate dal patto di stabilità interno;

- Carenza di personale, e quindi di conoscenze e competenze necessarie a compiere scelte di mercato adeguate;

- Mancanza di infrastrutture, con particolare riferimento alla connettività. Di fronte a queste difficoltà il pericolo maggiore è quello di un divario digitale territoriale tra le realtà che sono in grado di investire con competenza nell'innovazione tecnologica delle infrastrutture e dei processi, offrendo servizi migliori ai propri cittadini e garantendo le condizioni adeguate per uno sviluppo economico del proprio territorio, e quelle che invece non possono permetterselo. Proprio per evitare questo pericolo di un digital divide sempre più imminente, per affiancare efficacemente il processo aggregativo dei piccoli comuni fornendo loro uno strumento reale e facilmente utilizzabile, si è previsto di mettere a punto un progetto che consenta di implementare ed aggiornare il CST della provincia rendendolo adeguato alle rinnovate esigenze ed, in particolare allo sforzo che il territorio è chiamato a compiere con il processo riformativo richiesto dalla sopravvenuta normativa.

I compiti del CST sono esemplificativamente: α) Erogazione dei servizi infrastrutturali agli Enti Locali associati; β) Erogazione dei servizi applicativi in modalità interattiva per gli Enti Locali associati; χ) Diffusione e riuso delle soluzioni; δ) Garantire la necessaria circolazione dei flussi documentazione tra i CST e gli Enti

Locali associati e le altre P.A.; ε) Definizione della policy e adeguamento agli standard di sicurezza; φ) Supporto all'utenza (amministrazioni ed utenti finali);

Attraverso il Centro Servizi Territoriale i Comuni potranno dotarsi di strumenti adeguati per gestire in forma associata tutte le funzioni fondamentali. Nel corso del 2013 si è proceduto all’approvazione del Protocollo d’Intesa che affida alla Provincia il ruolo di coordinamento del costruendo CST; si proseguirà con la condivisione di tale intesa e con la sottoscrizione del Protocollo anche con i Comuni che aderiranno successivamente al progetto. Si procederà contestualmente con un’attenta e puntuale attività di accompagnamento e di assistenza, finalizzati all’avvio ed al funzionamento del Centro stesso.

Obiettivo operativo n.3

Titolo:Strumenti di programmazione negoziata

Dirigente Responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi

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Descrizione La programmazione negoziata è definita dalla legge n. 662/1996, articolo 2, comma 203, lettera a), come regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l’attuazione di interventi diversi, riferiti ad un’unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza, nell’ambito delle regioni o degli enti locali territoriali, Province e Comuni. La programmazione negoziata è quindi quello strumento che fa confluire in modo sinergico le energie di vari soggetti interessati per perseguire un fine di interesse comune, ovvero per trovare soluzioni concordate che tengano conto delle varie esigenze dei soggetti interessati. A monte degli strumenti specifici previsti nella citata legge è largamente utilizzato anche il Protocollo d’Intesa o di Intenti, strumento costruito per esprimere una comune volontà politica, nel caso di enti pubblici, che potrà essere successivamente resa operativa attraverso la definizione di altri strumenti di programmazione negoziata di cui alla norma precedentemente citata. La programmazione negoziata prevede, per raggiungere il suo assetto finale, numerosi passaggi intermedi e numerose fasi di negoziazione a vari livelli che definiscono le varie fasi del processo. Tali passaggi vengono definiti in atti che contengono gli accordi che i Comuni definiscono e che costituiscono le pietre miliari del percorso. La Provincia seguirà le fasi inerenti la stipula delle convenzioni e degli atti che necessitano di un coordinamento e di un supporto, per esempio, per interventi con ricaduta sul territorio (v. ampliameto impianti di stoccaggio Stogit) oppure per l’accesso a fonti di finanziamento regionali e/o europee.

Obiettivo operativo 4 Titolo: Garantire l’attività di l'assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali ricompresi

nel territorio provinciale. Dirigente responsabile : Avv.Rinalda Bellotti Breve descrizione -svolgere gare per delega di altri comuni singolarmente, come nel caso del Comune di Soresina per i lavori del complesso Immacolata di Soresina, ovvero per una pluralità di comuni, come nel caso della gara per gli ambiti aggregati in materia di distribuzione del gas naturale e compiere tutti gli adempimenti a ciò correlati e finalizzati; -coadiuvare ed assistere i comuni fornendo loro supporti specialistici (guida operativa) con particolare riferimento alle novità normative in materia di qualificazioni per appalti di lavori Finalità che si intendono perseguire -assicurare ai comuni della provincia un supporto specialistico in materia di gare, sia in forma sostitutiva sia in forma consulenziale. Motivazione delle scelte effettuate L'aver compreso che i comuni del territorio, soprattutto quelli di piccole dimensione, spesso non dispongono di personale con competenze adeguatamente specialistiche per affrontare procedure concorsuali di particolare rilievo ha indotto a pensare ad un servizio non solo di staff ai settori interni ma anche rivolto all'esterno, ovviamente nei limiti consentiti dalla attuale struttura organizzativa. Quanto sopra è in linea e coerente con la vocazione dell'ente di area vasta ad essere riferimento per il territorio di competenza. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare Personale amministrativo del servizio appalti in collaborazione, se e ove necessario, con il servizio legale.

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Risorse finanziarie provenienti dagli enti affidatari delle deleghe per gli adempimenti di legge. Software giuridici (Leggi d’Italia), internet e riviste specializzate on-line in materia di gare di appalto. Verranno assegnati incarichi di studio, ricerca e consulenza a soggetti estranei all’amministrazione.

PROGRAMMA 10 Risorse umane

Obiettivo operativo n.1 Titolo: acquisire, gestire dal punto di vista giuridico, economico e previdenziale il personale a

tempo indeterminato e determinato dell'ente.

Dirigente responsabile:Avv. Rinalda Bellotti

- descrizione Acquisire le risorse umane a tempo indeterminato e a tempo determinato, a seguito della regolare effettuazione delle procedure selettive Erogare regolarmente il salario fondamentale e accessorio nel rispetto della contrattazione nazionale ed aziendale Assicurare il servizio sostitutivo di mensa mediante buono pasto elettronico Attivare le relazioni sindacali nelle forme previste Attuare il piano di sorveglianza sanitaria previsto dal D. Lgs. 81/08 Attivare gli stages e i tirocini formativi in relazione alle richieste degli studenti e alle esigenze dell’ente; Assicurare alle strutture il supporto necessario per la corretta applicazione degli istituti normativi e contrattuali. Predisporre il piano triennale delle azioni positive Migliorare il sistema di comunicazione e relazione con i dipendenti Fornire consulenza ai comuni del territorio in materia di gestione operativa del personale (istituti giuridico-economici, pensioni, previdenza e sicurezza) Promuovere la conoscenza del mondo del lavoro e del welfare nella scuola media superiore Favorire la diffusione della cultura della previdenza - finalità che si intendono conseguire

- in linea generale, garantire la soddisfazione dei fabbisogni di personale dell'ente in relazione ai programmi e alle funzioni assegnate, assicurando il rispetto delle previsioni normative sia n fase di selezione, sia in fase di gestione corrente del personale in servizio sotto il profilo giuridico, economico, previdenziale, sia nella gestione delle relazioni sindacali, sia sotto il profilo della sorveglianza sanitaria.

Nel presente periodo storico il processo di riordino delle province, di cui si sta parlando da alcuni anni, seppure non sia ancora approdato ad una previsione legislativa di valenza giuridicamente rilevante, l'attività è condizionata soprattutto per quanto attiene alla gestione dei fabbisogni di personale visto il riproposto divieto di assunzione a tempo indeterminato oltre che, più in generale, dalla necessità di compressione dei costi. Si continueranno a perseguire le necessarie azioni correttive e di miglioramento intrasettoriali e intersettoriali, mediante lo strumento della mobilità interna, nella convinzione che l’ente sia un insieme unitario, pur nella sua complessa articolazione, e in tal modo debba essere percepito da tutti coloro visto. Tali iniziative dovranno essere, al

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bisogno, addirittura intensificate, visto lo stop delle assunzioni, allo scopo di dare risposte adeguate ad esigenze che si potranno verificare, anche con carattere di urgenza; - coadiuvare in modo costante i settori e i dipendenti nell'applicazione degli specifici istituti. - individuare le linee-guida per la realizzazione di attività, iniziative finalizzate ad assumere le politiche di genere quale “valore” nelle pianificazioni e nell'impegno quotidiano dell'ente - porsi in modo propositivo e propulsivo ai fini della promozione e della attuazione del principio delle pari opportunità e della valorizzazione delle differenze nonché, più in generale, del benessere sul luogo di lavoro; -gestire in modo più efficiente, completa e semplificata delle procedure di rilevazione presenze/assenze; -migliorare le possibilità di controllo in tempo reale della situazione di presenze/assenze sia per il dipendente sia per i responsabili; -formare i dipendenti su diritti e doveri connessi al rapporto di lavoro; - coadiuvare i comuni di minori dimensioni, che spesso non hanno risorse dedicate alla gestione del personale, nell'interpretazione ed applicazione di una normativa assai complessa e in continua evoluzione; -favorire la interazione e l'interscambio tra la scuola e il mondo del lavoro; - promuovere la conoscenza delle problematiche previdenziali presso i dipendenti dei comuni di minori dimensioni del territorio provinciale analogamente a quanto fatto nel 2013 per i dipendenti provinciali. - motivazione delle scelte effettuate le motivazioni alla base delle scelte effettuate sono rappresentate da: - necessità di favorire e assecondare un'adeguata evoluzione della vita dell'ente coniugando la correttezza e la legittimità dell'azione con esigenze di efficienza, efficacia ed economicità; - volontà di orientare le attività a principi di semplificazione e di informatizzazione, rendendo più efficace ed efficiente la gestione amministrativa del rapporto di lavoro e indirizzando l'utilizzo delle risorse verso attività più qualificate e di controllo piuttosto che di carattere meramente esecutivo; - possibilità di sfruttare le possibilità offerte dall'informatizzazione degli strumenti di lavoro per ridurre i costi di gestione; - volontà di rendere trasparente e conoscibile l'attività dell'amministrazione nella gestione delle risorse umane; - volontà di coadiuvare i comuni del territorio nell'interpretazione ed applicazione di una normativa assai complessa e in continua evoluzione e nelle conoscenza degli istituti previdenziali.

- risorse umane, strumentali e finanziarie da impiegare - personale amministrativo del settore Risorse umane - medico competente e strutture esterne per la sorveglianza sanitaria - normali strumentazioni d’ufficio - risorse di bilancio per la copertura delle spese di personale, per la sorveglianza sanitaria, per i compensi di commissioni di concorso e per il NIV

Verranno assegnati incarichi professionali e/o di collaborazione autonoma a soggetti estranei all’amministrazione.

Obiettivo operativo n.2 Titolo:Sviluppo organizzativo

Dirigente responsabile e:Avv. Rinalda Bellotti - descrizione - coordinamento del completamento dell'analisi organizzativa per prodotti e processi

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- revisione della dotazione organica dell'ente - finalità che si intendono conseguire - ottenere un catalogo complessivo dei prodotti/processi dell'ente mappati e analizzati con criteri il più possibile omogenei con utilità a) a livello di settore per modifiche correzioni e reingegnerizzazione di processi,

b) a livello di analisi dei fabbisogni di personale,

c) come punto di partenza per definire il costo dei prodotti, adempiendo così agli obblighi di trasparenza, e per sostituire i prodotto al servizio come centro di costo nell'ambito del controllo di gestione;

- adattare la struttura teorica dell'organico provinciale alle necessità discendenti dall'esercizio delle competenze dell'ente e all'orientamento dei programmi dell'amministrazione

- motivazione delle scelte effettuate

Le dimensioni dell'ente e la complessità interna dei settori, unita alla eterogeneità delle competenze, impongono, come in qualunque moderna organizzazione, di disporre di un quadro completo, aggiornato e aggiornabile, dettagliato, dei prodotti forniti e delle modalità di realizzazione degli stessi.

La revisione della dotazione organica è un obbligo di legge che dovrà tener conto del criterio cardine secondo cui la consistenza dell'organico deve essere determinata dagli effettivi fabbisogni commisurati alla soddisfazione dell'utente secondo criteri di efficienza, di razionalizzazione e di contenimento dei costi. - risorse umane, strumentali e finanziarie da impiegare - personale amministrativo del settore Risorse umane - programma informatico sviluppato dal CED - normali strumentazioni d’ufficio

Obiettivo operativo n.3 Titolo:Formare il personale dipendente

dirigente responsabile:Avv. Rinalda Bellotti

descrizione: Garantire la formulazione e la attuazione del piano di formazione generale del personale. - finalità che si intendono conseguire Valorizzazione a incremento delle competenze del personale sia in ambiti trasversali sia specialistici - motivazione delle scelte effettuate La qualità del lavoro discende direttamente dalla qualità delle persone che lavorano e la qualità di queste è frutto principalmente del miglioramento dei comportamenti organizzativi e delle competenze, che con la formazione, rispettivamente, trasversale e di line, viene perseguito. - risorse umane, strumentali e finanziarie da impiegare - personale amministrativo del settore Risorse umane - programma informatico sviluppato dal CED - normali strumentazioni d’ufficio

Verranno assegnati incarichi professionali e/o di collaborazione autonoma a soggetti estranei all’amministrazione.

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Obiettivo operativo n.4 Titolo:coordinamento delle attività in materia di sicurezza sul lavoro

- dirigente responsabile:Avv. Rinalda Bellotti

- descrizione

in attuazione di quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 il SPP provvede alla fornitura di nuove attrezzature per i settori che prevedono l’utilizzo di macchinari, cartellonistica di sicurezza per gli immobili provinciali ed idonei DPI (dispositivi di protezione individuale) per i lavoratori esposti a rischi specifici. Nel corso dell'anno verranno effettuare indagini strumentali per la verifica periodica della presenza di rischi fisici , chimici e biologici nonché le verifiche periodiche degli impianti elettrici e di messa a terra, delle lampade e porte di sicurezza con l'eventuale ripristino delle anomalie riscontrate in fase di controllo.

Nel rispetto delle norme vigenti saranno realizzati anche corsi di formazione ed addestramento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro

- finalità che si intendono conseguire

mantenimento nel tempo del grado di efficienza richiesto dalle normative vigenti dei presidi di sicurezza e prevenzione presenti negli immobili provinciali, monitoraggio della presenza di fattori di rischio fisico, chimico e biologico quali radon, amianto, onde elettromagnetiche, promozione della conoscenza e della cultura della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per i dipendenti provinciali. - motivazione delle scelte effettuate le azioni e gli investimenti previsti, oltre ad essere un obbligo di legge, come tale assolutamente da rispettare, rappresentano per la Provincia uno strumento e una modalità per dare attenzione alle esigenze dei lavoratori e consolidare negli anni un ambiente di lavoro attento al benessere complessivo del dipendente. - risorse umane, strumentali e finanziarie da impiegare - personale amministrativo e tecnico del settore Risorse umane - normali strumentazioni d’ufficio

Verranno assegnati incarichi professionali e/o di collaborazione autonoma a soggetti estranei all’amministrazione.

PROGRAMMA 11 Altri servizi generali

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Garantire la realizzazione di opere e l'acquisizione di beni e servizi attraverso

l’individuazione del contraente e la stipula dei contratti derivanti sia da gare pubbliche che da procedure negoziate.

Assicurare il supporto ai vari Settori ai fini della corretta applicazione della normativa in materia di appalti, comprensivo dell'assistenza per l'espletamento delle procedure negoziate. Dirigente responsabile dell’attuazione: Avv.Rinalda Bellotti descrizione

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-studiare e verificare la documentazione di gara e svolgere la gara per l'affidamento dell'appalto calore per il triennio 2014/2017; -approfondire le novità normative con particolare riferimento alle novità in materia di qualificazione per appalti di lavori e recepirle negli schemi tipo dei bandi e lettere invito; -approfondire il funzionamento del nuovo servizio AVCPASS per la verifica del possesso dei requisiti da parte degli operatori economici; -svolgere e gestire direttamente le procedure negoziate per lavori di importo superiore ai 300.000,00 euro per l'area tecnica e per l'Unità Paullese; -divulgare presso i settori le novità normative e assisterli affinché svolgano le gare nel rispetto della normativa e con criteri di efficacia ed efficienza. Finalità che si intendono conseguire -assicurare per gli anni 2014/2017 la individuazione del soggetto per la gestione del calore negli edifici provinciali -assicurare un costante allineamento delle conoscenze interne dei settori rispetto alle novità normative e ai principali orientamenti giurisprudenziali e dottrinari -alleggerire le attività e incombenze in capo ai settori dell’area Infrastrutture stradali e patrimonio e alla unità per la Paullese, gestendo direttamente quelle procedure negoziate che, per l’importo possono presentare un grado di maggiore complessità. Motivazione delle scelte effettuate - necessità di favorire l'azione amministrativa dell'ente coniugando la correttezza e la legittimità della medesima con esigenze di efficienza, efficacia ed economicità; - volontà di orientare le attività a principi di semplificazione e di informatizzazione, rendendo più efficace ed efficiente la gestione amministrativa delle gare; - volontà di rendere trasparente e conoscibile l'attività dell'amministrazione nella gestione delle gare. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare Personale amministrativo del servizio appalti in collaborazione, se e ove necessario, con il servizio legale. Risorse finanziarie necessarie per le spese di pubblicazione e post informazione. Software giuridici (Leggi d’Italia), riviste specializzate on-line in materia di gare di appalto.

Obiettivo operativo 2 Titolo: Garanzia della legittimità e della regolarità dell’azione della Provincia

davanti agli organi giurisdizionali. Dirigente responsabile: Avv.Rinalda Bellotti Breve descrizione Cura degli adempimenti necessari per la difesa giudiziale ed extra giudiziale dell'Ente. Finalità che si intendono perseguire La finalità è quella di garantire la difesa in giudizio nelle liti attive e passive, che riguardano l'Amministrazione provinciale. Si garantisce quindi l’istruttoria amministrativa finalizzata alla presentazione alla Giunta provinciale del contenzioso in essere, affinché venga deliberata la costituzione o meno in giudizio a tutela degli interessi dell’Ente. Viene garantita assistenza ai legali incaricati, al fine di fornire la documentazione e quant’altro necessario ed utile alla difesa in giudizio. Viene curata anche la parte di impegno delle spese legali e delle relative liquidazioni.

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Viene svolta una complessa attività di precontenzioso volta ad evitare, per quanto possibile, l’attivazione della lite in giudizio nonché, durante la lite in corso, una attività volta a farla cessare allo scopo principale di evitare il protrarsi del contenzioso per lunghi anni. In collaborazione con il Settore Risorse economiche e finanziarie viene, inoltre, curata la delicata attività finalizzata al recupero dei crediti. Vengono regolarmente assegnati incarichi ad avvocati per la costituzione e la difesa delle ragioni dell’Amministrazione in giudizio in quanto l'ente non ha al suo interno un dipendente iscritto all'albo speciale degli avvocati.

Motivazione delle scelte effettuate L’attività volta alla tutela degli interessi dell’Ente in giudizio è obbligatoria per legge, non potendo l'Ente rinunciare a far valere i propri diritti o a difendere le proprie posizioni. Al riguardo si rileva come il diritto alla difesa sia un diritto costituzionalmente protetto. Si è effettuata una scelta di tipo strategico, volta ad implementare notevolmente l’attività di precontenzioso finalizzata a comporre le situazioni caratterizzate da rilevante potenzialità di evoluzione in contenzioso giudiziale e l’attività volta alla conclusione di accordi di natura transattiva. Ciò al fine di favorire la speditezza e l’economicità dell’azione amministrativa.

Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare Personale amministrativo (2 unità cat. D) – Stanziamento delle risorse finanziarie consultabile sui CAP 14300 e 14005 - 2 PC e 2 stampanti –Software giuridici (Leggi d’Italia) e testi specializzati in materie giuridiche.

Obiettivo operativo 3

Titolo:Supporto di tipo consulenziale in ambito giuridico-amministrativo ai settori dell’ente.

Dirigente responsabile: Avv.Rinalda Bellotti

Breve descrizione Attività di assistenza legale a favore degli organi istituzionali e dei dirigenti dell'Ente, attraverso redazione di pareri resi direttamente o forniti da legali a tal fine incaricati. Finalità che si intendono perseguire La finalità è quella di garantire attività di consulenza legale e giuridica in favore degli uffici dell'Ente che ne necessitino in quanto privi, al proprio interno, di figure idonee. Questa attività in fase di progressiva e continua espansione assume un ruolo di particolare rilevanza in quanto, anche attraverso di essa, l'Ente può orientare la propria azione amministrativa in conformità ai principi che la regolano, prevenendo, in tal modo, l'insorgere di contenzioso. Motivazione delle scelte effettuate La motivazione, che supporta le scelte effettuate, sta nella constatazione che la molteplicità delle attività svolte dall’Ente, la diversità di funzioni, il quadro giuridico-ordinamentale in continua e costante evoluzione necessitano di un supporto giuridico- amministrativo qualificato e dedicato, che consenta l’adozione di atti nei termini di legge e sulla base di un assetto procedimentale corretto ed orienti scelte giuridicamente motivate e sostenibili.

Poichè l’attività di consulenza legale può richiedere, in riferimento a talune materie, competenze spiccatamente specialistiche non in possesso dell'ufficio interno, viene stipulato un contratto con uno studio legale per la fornitura di servizi legali.

Nell’ottica della finalità di supporto agli uffici dell’Ente, il Servizio cura, inoltre, la pubblicazione bimestrale del periodico interno di informazione normativa e giurisprudenziale “INTRANEWS”.

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Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e/o di collaborazione a soggetti estranei. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare Personale amministrativo (2 unità cat. D) – Stanziamento delle risorse finanziarie consultabile sui CAP 14300 e 14005 - 2 PC e 2 stampanti –Software giuridici (Leggi d’Italia) e testi specializzati in materie giuridiche.

Obiettivo operativo 4

Titolo:Attività dell’URP Dirigente responsabile : dott. Antonello Bonvini

Breve descrizione

L'attività preponderante riguardante il servizio diretto all'utenza con la gestione degli sportelli dell'U.R.P., garantita attraverso il raccordo tra le sedi e tra il front-office e il back-office, sarà presidiata e monitorata.

Per favorire lo sviluppo della comunicazione interna tra i colleghi si avvierà un potenziamento delle funzionalità del portale INTRANET come supporto strategico all’ente, supporto alla vita professionale dei dipendenti, supporto alle risorse umane.

In tema di open government l'U.R.P. presterà attenzione alle forme di promozione e finanziamento di nuove procedure digitali previste da bandi. Inoltre, in collaborazione con il C.E.D. opererà sullo sviluppo del sito istituzionale dell'ente.

Per corrispondere alle istanze di un'amministrazione aperta alle nuove modalità di rapporti con i cittadini per una maggiore trasparenza e partecipazione l'U.R.P. rafforzerà la collaborazione con l’Unità per il controllo e la trasparenza per le attività che saranno programmate.

Continuerà l'attività mirata al sostegno delle P.A. Locali sul portale della Rete Unitaria Provinciale delle amministrazioni di Cremona.

Finalità che si intendono conseguire

Favorire l’utenza nell’esercizio dei propri diritto di conoscere, partecipare, fruire dei servizi offerti dall'Amministrazione Provinciale

Attivare l’uso della telematica da parte dell’utenza pubblica e istituzionale nei servizi delle Amministrazioni Pubbliche coerentemente con le competenze istituzionali attribuite dal protocollo sull’e-government e dal conseguente piano d’azione di digitalizzazione e semplificazione.

Motivazione delle scelte effettuate

L'amministrazione ha puntato sull'acquisita esperienza professionale ed ha scelto di sviluppare l'attività sull'innovazione attraverso la partecipazione attiva del servizio in progetti di e-gov che adempiano insieme alle finalità dell'Agenda Digitale e agli obiettivi di semplificazione dell'azione amministrativa nei rapporti con l'utenza supportati dalla comunicazione attraverso il sito e dalla modulistica in corso di semplificazione e digitalizzazione.

Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare

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Normali dotazioni d'ufficio e personale amministrativo in servizio Obiettivo operativo n.5

Titolo: Attività Servizi Interni

Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini

Breve descrizione

I Servizi Interni individuano una articolazione del Settore 34 rivolta a supportare le attività insieme di logistica, di vigilanza e orientamento del pubblico in sedi prive di front office, unitamente ad attività residuale di supporto alla prevenzione e protezione in forza della contiguità e della conoscenza approfondita delle strutture di lavoro dell'ente.

Si sostanzia in un'efficacia di raccordo di varie esigenze che fanno capo alla logistica e all'articolazione dell'ente in diverse sedi, oltre che alle necessarie fruizioni di servizi esterni, come la posta e la tesoreria solo per citare i più ricorrenti e quotidiani.

Il servizio si avvale di personale dipendente in forza all'amministrazione ed utilizzo mezzi propri dell'ente. Finalità che si intendono conseguire I Servizi Interni hanno come obiettivo sia il presidio degli accessi considerati strategici dall'amministrazione e della logistica tra le sedi. Motivazione delle scelte effettuate Il servizio è gestito con risorse interne in un'ottica di revisione della qualificazione delle risorse e dell'orientamento alle attività ampliando l'utilizzo in chiave di supporto alla funzione di prevenzione e sicurezza. Per questo l'attuale assetto è ad esaurimento con graduale integrazione di servizi esterni. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare

Normali dotazioni d'ufficio e personale amministrativo in servizio

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201601 Servizi istituzionali, generali e di gestione 01 Organi istituzionali 585.464,13 124.302,27 124.302,2701 Servizi istituzionali, generali e di gestione 02 Segreteria generale 1.023.300,44 1.023.300,44 1.023.300,44

01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 03Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato 3.450.560,50 3.462.560,50 3.462.560,50

01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 04Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 421.727,63 491.531,94 451.816,74

01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 643.588,17 643.588,17 643.588,1701 Servizi istituzionali, generali e di gestione 06 Ufficio tecnico 1.146.016,59 1.146.016,59 1.846.016,5901 Servizi istituzionali, generali e di gestione 08 Statistica e sistemi informativi 684.755,04 684.755,04 684.755,04

01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 09Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali 282.540,00 129.160,00 0,00

01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 10 Risorse umane 1.701.386,46 1.699.586,46 1.699.586,4601 Servizi istituzionali, generali e di gestione 11 Altri servizi generali 847.891,34 848.891,34 848.891,34Totale 01 10.787.230,30 10.253.692,75 10.784.817,55

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MISSIONE 03– ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

La missione risponde alla necessità di assicurare il funzionamento dei servizi di polizia locale per garantire la sicurezza urbana - anche in collaborazione con altre forze dell'ordine presenti sul territorio – nonché l’amministrazione e il funzionamento delle attività di accertamento di violazioni al codice della strada, tra le quali anche quelle cui corrispondano comportamenti illeciti di rilievo che comportano sanzioni amministrative pecuniarie e sanzioni accessorie quali il fermo amministrativo di autoveicoli e ciclomotori o la misura cautelare del sequestro, propedeutico al definitivo provvedimento di confisca, adottato dal Prefetto.

Le attività di polizia stradale per la prevenzione e la repressione di comportamenti illeciti tenuti nel territorio di competenza dell'ente contemplano anche l'attività materiale ed istruttoria per la gestione

dei procedimenti e del relativo contenzioso.

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PROGRAMMA 1 – Polizia locale e amministrativa Obiettivo operativo n.1

Titolo: servizi di polizia stradale

Dirigente responsabile : Marina Ristori

Descrizione:

l'obiettivo contempla attività e competenze della Polizia Locale della Provincia di Cremona in materia stradale; il Codice della Strada prevede che l'attività di polizia stradale venga espletata anche dai Corpi di polizia provinciale, nell’ambito del territorio di competenza.

I servizi sono svolti prioritariamente secondo la programmazione del servizio; numerose sono però anche le richieste di intervento da parte delle istituzioni e della cittadinanza.

L'attività – mirata alla salvaguardia e sicurezza dei cittadini – si esplica attraverso servizi stradali, educazione stradale e ambientale, collaborazione con le Polizie Locali del territorio attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza, attività di Polizia Giudiziaria e attività amministrativa.

Per garantire continuità, tempestività, qualità ed efficienza dell’attività si presta una particolare attenzione ad aggiornamento, adeguamento delle dotazioni in essere, adempimento delle necessità di esercitazioni e di formazione del personale nonché all’acquisizione degli strumenti necessari per un più adeguato svolgimento dei servizi.

Inoltre, si opera per l’efficientamento dell’attività amministrativa inerente la gestione dei verbali d’accertamento violazioni al C.d.S.

Nel campo della prevenzione e della educazione stradale si ricorda infine l’impegno nelle scuole primarie.

motivazione delle scelte effettuate:

Il programma si declina nel rispetto delle leggi che sottendono all’attività della Polizia Provinciale: dalla L.R. 14 aprile 2003 – n. 4 “Riordino e riforma della disciplina regionale in materia di polizia locale e sicurezza urbana” alla L. 65/1986 “Legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale”, oltre al D.M. 4.3.87 n. 145 “Norme concernenti l’armamento degli appartenenti alla polizia municipale ai quali è conferita la qualità di agente di pubblica sicurezza”, sino al Nuovo Codice della Strada. In particolare, le modifiche all'art. 12 del Codice della Strada (di cui al D.L. 27 giugno 2003, n. 151 convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2003, n. 214) hanno inserito al I comma lettera d) bis i Corpi di polizia provinciale, prevedendo che gli stessi, nell'ambito del territorio di competenza, espletino i servizi di polizia stradale previsti dal Codice stesso. Vengono dunque attribuite alla Polizia Provinciale tutte le funzioni di prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale.

In questi anni quindi sono state acquisite le attrezzature necessarie per lo svolgimento di detto servizio, e' stato improntato l'apposito programma per la gestione e registrazione dei verbali e tutti gli appartenenti al Corpo hanno frequentato un corso di formazione specifico. Naturalmente, si è

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puntato anche sulla formazione del personale amministrativo incaricato di gestire le sanzioni che vengono elevate.

Le competenze in tema di polizia stradale hanno rinnovato ed accresciuto l'attività di vigilanza della polizia provinciale: anche a questi compiti il Servizio fa fronte con la consueta professionalità per garantire continuità, tempestività, qualità ed efficienza a tutela della sicurezza del cittadino; si valuta positivamente la possibilità di perseguire l’ottimizzazione di detti servizi anche attraverso forme di collaborazione con enti del territorio, al fine di garantire la sicurezza urbana.

L'attivita' di polizia stradale viene effettuata sulla base di una pianificazione che tiene in considerazione le richieste dell'U.T.P, dei Comuni, nonche' delle altre Forze di Polizia, allo scopo di prevenire situazioni a rischio delle strade cremonesi e contestualmente educare i cittadini al rispetto delle norme di circolazione.

Sono ricomprese tutte le attività inerenti il servizio di polizia stradale; in particolare, vengono svolti controlli, prevalentemente sulle strade provinciali, soprattutto nei tratti ritenuti a maggior rischio d'incidenti.

Le pattuglie possono essere dotate di etilometro, edocubox (per il controllo dell'autenticità dei documenti), velomatic e telelaser ed effettuano le dovute contravvenzioni secondo quanto disposto dal Nuovo Codice della Strada.

Anche per il 2014, secondo gli indirizzi dell'amministrazione in linea con quanto espresso dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza e dalla Prefettura, sono previsti turni serali e notturni per l'effettuazione del maggior numero possibile di servizi stradali, a tutela della sicurezza dei cittadini e sulle strade. In collaborazione con la Questura di Cremona la Polizia Provinciale effettua servizi interforze (nel numero di 4 al mese) su obiettivi mirati, legati alla sicurezza e al contrasto della microcriminalità.

La presenza sul territorio è stata estesa e migliorata mediante l’introduzione di servizi appiedati oltre a quelli svolti da pattuglie su autoveicoli e/o motomontate o ciclomontate.

I controlli di polizia stradale possono essere svolti anche nel corso dei servizi congiunti svolti a seguito delle diverse convenzioni stipulate con i Comuni del territorio; inoltre, i Sindaci avanzano sempre più spesso richieste circostanziate per interventi su particolari tratti di strada.

Ciò è reso possibile – come accade per la vigilanza ambientale - anche grazie al funzionamento della Sala Operativa e dei ponti radio che consentono l'interconnessione per una miglior sicurezza degli operatori, il collegamento alle altre Polizie Locali e favoriscono il servizio di reperibilita'.

Vengono ricomprese nell'attività anche le procedure conseguenti a contestazione di violazioni al Nuovo Codice della Strada (ad es.: registrazione e chiusura verbali, notifiche, iscrizione ai ruoli, decurtazione punti patenti). Si considerano parte del progetto infine anche i necessari adempimenti amministrativi per il corretto funzionamento del Servizio, che garantiscono tra l'altro anche l'eventuale acquisizione di dotazioni rese necessarie da eventuali urgenze.

L'attivita' di polizia stradale svolta dal Corpo di Polizia Locale si esplica anche attraverso l'impegno nel campo della prevenzione e della educazione; con finalità di formazione e aggiornamento vengono organizzati incontri periodici nel corso dei quali si affrontano anche le novità normative.

Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare:

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La struttura della Polizia Locale della Provincia è così composta: 1 Comandante 1 Vicecomandante 2 Ufficiali 1 Sottufficiale 16 Agenti 1 Responsabile amministrativo 3 Funzionari amministrativi Occorre organizzare al meglio il personale a disposizione per raggiungere l’obiettivo di un controllo attento e sistematico del territorio .

Al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse umane, garantendone la presenza omogenea sul territorio, il Corpo è strutturato in due nuclei operativi, e precisamente il nucleo “Polizia stradale e sicurezza” e il nucleo “Ambientale – Ittico – Venatorio”, coordinati dal Vicecomandante, due Ufficiali e un Sottufficiale. La Centrale Operativa fa riferimento al Comandante.

L’attività del Corpo viene a coprire l’intero arco della giornata dalle 7 alle 19 sette giorni su sette; in queste fasce orarie, dal lunedì alla domenica, la Centrale Operativa è costantemente presidiata, le pattuglie sono in servizio ed è garantita anche la reperibilità nelle ore notturne (su richieste di intervento da parte delle Istituzioni e dei Corpi di Polizia). Inoltre, i turni di servizio possono essere programmati anche in fasce orarie diverse laddove ritenuto più efficace. Gli appartenenti al Corpo rivestono la qualifica di Agenti di Pubblica Sicurezza e di Agenti di Polizia Giudiziaria.

Tutti gli atti prodotti dalla Polizia Locale hanno la prerogativa di essere esclusivi e non soggetti a nessuna forma di controllo se non da parte del Comandante che dirige e controlla i servizi nel rispetto degli obiettivi di PEG e della pianificazione intersettoriale e che risponde al Vicepresidente (con delega presidenziale alla sicurezza) anche per il tramite del Direttore Generale.

Vengono utilizzati dotazioni ed appannaggi specifici per le Forze di Polizia oltre alle normali dotazioni d’ufficio; armi e munizioni; automezzi; dispositivi per la comunicazione anche satellitare, ponti radio; strumenti informatici e softwares, dotazioni della sala operativa; strumenti di controllo e misurazione in dotazione

Per garantire continuità, tempestività, qualità ed efficienza dell’attività del Corpo di Polizia Locale si presta una particolare attenzione ad aggiornamento, manutenzione e adeguamento delle dotazioni in essere, anche attraverso l'acquisizione e/o implementazione di nuove dotazioni.

Vengono organizzati incontri periodici nel corso dei quali si affrontano anche le novità normative nelle diverse materie di competenza. Si rendono infine necessari una serie di adempimenti amministrativi per il corretto funzionamento del Settore.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201603 Ordine pubblico e sicurezza 01 Polizia locale e amministrativa 915.645,86 915.645,86 915.645,8603 Ordine pubblico e sicurezza 02 Sistema integrato di sicurezza urbana 0,00 0,00 0,00Totale 03 915.645,86 915.645,86 915.645,86

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MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

Descrizione della missione

La missione affidata al settore patrimonio e provveditorato prevede investimenti per interventi di manutenzione ordinaria, appalto servizi di energia, prove geologiche, geognostiche, idrologiche, incarichi professionali e consulenze (ex D.lgs. 163) da finanziare con i fondi della spesa corrente, nonchè programmi di manutenzione straordinaria, riqualificazione restauro, risanamento conservativo, adeguamento normativo, ampliamenti, completamenti, nuove costruzioni. I programmi finanziati con la spesa corrente sono motivati dalla necessità di mantenere in efficienza strutture ed impianti, garantire il confort ambientale, eseguire prove sui terreni o assegnare incarichi specialistici per per la successiva redazione dei progetti. Gli investimenti comprendono, invece lo sviluppo di programmi necessari per : - la costruzione ed il completamento di edifici scolastici, nonchè l'acquisto e l'eventuale riadattamento di immobili adibiti o da adibire ad uso scolastico al fine di eliminare le locazioni a carattere oneroso, i doppi turni di frequenza scolastica e l'utilizzazione impropria di stabili che non siano riadattabili; - le ristrutturazioni e le manutenzioni straordinarie dirette ad adeguare gli edifici alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza, igiene ed eliminazione delle barriere architettoniche; - la riconversione di edifici scolastici da destinare ad altro tipo di scuola; - la realizzazione di impianti sportivi di base o polivalenti, eventualmente di uso comune a più scuole, anche aperti all'utilizzazione da parte della collettività .

Finalità da conseguire: - il soddisfacimento del fabbisogno immediato di aule; - la riqualificazione del patrimonio esistente in particolare di quello avente valore storico e monumentale; - l'adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità sicurezza e igiene; - l'adeguamento delle strutture edilizie alle esigenze della scuola, ai processi di riforma degli orientamenti e dei programmi, all'innovazione didattica ed alla sperimentazione; - una equilibrata organizzazione territoriale del sistema scolastico, anche in riferimento agli andamenti demografici; - la disponibilità da parte di ogni scuola di palestre ed impianti sportivi di base, - la piena utilizzazione delle strutture scolastiche da parte della collettività.

Mantenere in efficienza strutture ed impianti, garantire il confort ambientale, provvedere alla fornitura di arredi ordinari, alle spese varie d’ufficio, a quelle per le utenze elettriche, telefoniche, per la provvista d’acque e del gas, per il riscaldamento ed i relativi impianti.

------------- Amministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei servizi connessi quali assistenza scolastica e trasporto . Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione.

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PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Interventi di manutenzione ordinaria nelle scuole provinciali

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Il progetto è motivato dalla necessità di evitare il degrado delle strutture, mantenere in buona efficienza gli impianti e garantire un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

Le opere da eseguire, in genere, coinvolgono varie categorie di artigiani, muratori, idraulici, elettricisti, fabbri, falegnami, vetrai ecc. che, nell'arco dell'anno, compiono sia interventi di riparazione che di manutenzione e provvedono a rimuovere o sostituire elementi di finitura degli edifici ormai degradati, oppure ad integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici, gli ascensori e i presidi antincendio.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Edifici ad uso scolastico – appalto servizi energia – rimborso spese riscaldamento ai

Comuni, quote associative

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

La Provincia di Cremona ha affidato ad una ditta specializzata la gestione degli impianti termici delle scuole,

L’appalto, esperito nel mese di luglio 2008, ha la durata di anni sei e si concluderà nel 2014.

La ditta aggiudicataria ha il compito di assicurare le condizioni di comfort-ambientale (20° C) negli orari indicati dalla stazione appaltante operando nel rispetto delle condizioni imposte dalla legge 10/91 e dal D.P.R. 412/94 e successive modificazioni ed integrazioni, riguardanti il contenimento dei consumi ed il miglioramento del processo di trasformazione dell’energia.

A questo proposito, e per effetto delle condizioni d’appalto stabilite nel capitolato innovativo adottato, la ditta, nel corso della gestione, oltre alle normali operazioni di manutenzione previste dalle norme ed ha realizzato interventi di riqualificazione quali la sostituzione di caldaie, con altre del tipo a condensazione, la sostituzione di corpi scaldanti in zone di edifici particolarmente sfavorite, il rinnovo di circuiti ammalorati, ed ha esteso il sistema di telegestione e telecontrollo ad alcuni impianti che ne erano ancora sprovvisti.

Sono stati realizzati altresì due piccoli impianti del tipo solare termico presso i centri operativi della manutenzione stradale e di un impianto fotovoltaico sulla palestra dell'istituo “Pacioli” di via Dogali.

Il programma comprende altresì le risorse destinate al rimborso spese ai comuni per l’uso delle loro palestre da parte delle scuole provinciali, nonchè di alcune porzioni di edifici scolastici occupati dalle succursali degli istituti “Einaudi” “Manin” ed “Ala Ponzone Cimino”.

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Nel programma in argomento, infine, troveranno allocazione le risorse per la sottoscrizione della quota associativa alla F.I.R.E. (Federazione Italiana Risparmio Energetico) che fornisce utili informazioni sulla evoluzione dei contratti di servizio energia e calore.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e / o di collaborazione a soggetti esterni.

Obiettivo operativo n.3 Titolo: Somma a disposizione per prove geotecniche, geologiche, idrologiche e varie di

laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, capitolati, progettazione, direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudi, stime immobiliari, accatastamenti ecc.

Dirigente responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Il D.Lgs 163/2006 (già Legge 109/94) e le successive modificazioni ed integrazioni impone alle Pubbliche Amministrazioni tre livelli di progettazione: preliminare, definitivo, esecutivo.

Al fine di limitare il più possibile eventuali errori di progettazione la legge stessa richiede che vengano preventivamente effettuate, sui terreni di fondazione, prove geologiche, geognostiche, idrologiche e che le prove stesse vengano eseguite ancora prima della progettazione preliminare o almeno della progettazione definitiva.

La norma richiede altresì una validazione preventiva delle progettazioni preliminari e soprattutto esecutive che, in mancanza di specifiche professionalità all’interno degli uffici tecnici, dovranno effettuarsi con idonei professionisti esterni.

Nel programma si intendono altresì compresi incarichi per prove di laboratorio sui materiali e strutture o per attività per cui mancano nel settore specifiche professionalità.

Potranno essere assegnati anche incarichi di studio, ricerca e consulenza a soggetti esterni alla amministrazione con appropriate qualifiche e capacità professionali.

Obiettivo operativo n.4

Titolo: Edifici scolastici provinciali- lavori di adeguamento normativo e rinnovo luci di emergenza

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Negli edifici scolastici provinciali occorre provvedere all'integrazione delle luci di emergenza secondo le più recenti disposizioni dei comandi prov.li dei Vigili del Fuoco che ne prevedono l'installazione anche nelle aule normali.

E' altresì necessario provvedere ad una sistematica revisione delle lampade già installate ed alla sostituzione di quelle guaste al fine di mantenere costante il livello di efficienza del sistema di illuminazione di emergenza.

Obiettivo operativo n.5

Titolo: Edifici scolastici provinciali – lavori di sostituzione e rinnovo di serramenti interni ed esterni e dei maniglioni antipanico

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

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Da una ricognizione generale e dai sopralluoghi effettuati dalle competenti strutture A.S.L. presso alcuni plessi scolastici provinciali, emerge la necessità di provvedere alla sostituzione di una notevole quantità di porte dei servizi igienici che versano in condizioni di degrado tale da non essere più consigliabile la riparazione.

Esse purtroppo sono state, in genere, danneggiate da atti di vandalismo che è difficile tenere sotto controllo senza una fattiva collaborazione da parte dei responsabili della scuola.

Al fine di eliminare le situazioni di degrado più eclatanti, si prevede la fornitura e posa di un congruo numero di serramenti nuovi che dovranno possedere caratteristiche di particolare robustezza e resistenza agli urti sia del telaio che del battente.

Si prevede altresì un costante controllo delle porte di emergenza e la sostituzione dei maniglioni antipanico più ammalorati.

Obiettivo operativo n.6

Titolo: Edifici scolastici provinciali – lavori vari di manutenzione straordinaria (compresa manutenz.alberi d’alto fusto )

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Per mantenere il decoro, la sicurezza e garantire l’innovazione e l’ammodernamento delle Scuole prov.li, spesso non sono più sufficienti i fondi della manutenzione ordinaria, ma occorrono appositi e mirati stanziamenti che consentano di rimuovere o sostituire parti strutturali o elementi di finitura, eseguire interventi aventi carattere di durabilità nel tempo, rinnovare o adeguare laboratori ed impianti, realizzare laboratori nuovi e tutte quelle opere che rientrano nel comma b) art. 31 della Legge 457.

Si consideri altresì che le aree cortilizie di alcune scuole provinciali sono ricche di essenze arboree d’alto fusto che necessitano costantemente di lavori di potatura, sia per contenere lo sviluppo della chioma, sia per eliminare, con interventi di rimonda, le parti secche o malate.

Le operazioni di taglio e potatura hanno carattere straordinario e devono essere affidate a ditte qualificate dotate di adeguati strumenti di lavoro oltre che di tecnici esperti e capaci di eseguire in maniera corretta le indicazioni degli agronomi.

Obiettivo operativo n.7

Titolo: Complesso scolastico di Via Palestro, Cremona – Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, prevenzione, incendi, infortuni ed eliminazione barriere architettoniche- 3^lotto

[IMM.64-104-110]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Gli interventi di messa a norma del complesso scolastico di Via Palestro sono stati eseguiti per lotti o per stralci funzionali successivi, in ragione delle disponibilità economiche che la Provincia ha attinto da mezzi propri di bilancio o da finanziamenti statali.

Essi possono considerarsi completati per la parte che riguarda le opere richieste dal D.M. 26/08/1992, mentre rimangono da eseguire interventi di adeguamento alle norme di superamento delle barriere architettoniche e lavori di cui al D.Lgs. 81/2008.

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In particolare, l’intervento in programma prevede la riqualificazione di tutti i blocchi dei servizi igienici, compresa la realizzazione di un bagno per disabili ad ogni piano, presso gli Istituti “Ghisleri”, “Beltrami”, ed il Liceo Scientifico“Aselli”, nonché la sostituzione di alcuni sopraluce costituiti da lastre di vetro normale, con vetri di sicurezza.

Obiettivo operativo n.8

Titolo:Palazzo Ala Ponzone Cimino - Cremona – I.I.S “A.P.C.” – lavori di eliminazione delle problematiche di vulnerabilità degli elementi anche non strutturali [IMM.49]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

A seguito dei sopralluoghi richiesti dal Ministero negli edifici scolastici, al fine di valutare le vulnerabilità degli elementi anche non strutturali, è stato redatto un progetto che tende ad eliminare le situazioni non conformi riscontrate.

In particolare verranno adeguati i controsoffitti di molte parti dell’edificio scolastico, realizzati anche con tavelline in laterizio intonacate oppure in gesso, ma con pendinature ai solai non conformi agli attuali standard di sicurezza.

Si provvederà altresì alla sostituzione degli apparecchi illuminanti fissati in maniera non corretta ai plafoni.

Sarà infine restaurata la facciata che prospetta su via S. Lorenzo che già presenta ampie zone di distacco degli intonaci, con possibile rischio di caduta dall’alto di calcinacci.

Obiettivo operativo n.9

Titolo: Palazzo Ala Ponzone Cimino .-Cremona – I.I.S “A.P.C.” – lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione barriere architettoniche

[IMM.49]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

L’edificio sede dell'istituto Ala Ponzone Cimino di Cremona è stato oggetto, in passato, di un importante intervento di ristrutturazione ed adeguamento normativo quando ancora rientrava nelle competenze del Comune di Cremona.

La Provincia intende ora completare le opere in argomento adeguando l’edificio alle più recenti disposizioni di sicurezza come ad esempio l’installazione di luci di emergenza in ogni locale didattico, il completamento delle compartimentazioni, la realizzazione di scale di emergenza, la sistemazione di alcune sale comuni, la rimozione delle ultime coperture in lastre di fibrocemento-amianto, nonché vari altri interventi di straordinaria manutenzione relativi a servizi igienici, portoni, facciate, controsoffitti.

Obiettivo operativo n.10 Titolo: Fabbricato Via Seminario – Cremona - I.I.S. “Torriani” – Lavori di straordi naria

manutenzione, riqualificazione aree esterne. [IMM.43]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

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L'istituto di istruzione superiore “J. TORRIANI “ di Cremona è dotato di palestre e di strutture sportive all'aperto che versano attualmente in stato di degrado. Le palestre, in particolare, necessitano di lavori di manutenzione straordinaria degli spogliatoi, delle pavimentazioni elastiche e delle opere di finitura quali tinteggiature ed impianti. Gli impianti sportivi esterni, invece, presentano le pavimentazioni dei campi da tennis, pallacanestro e della pista di atletica in condizioni fatiscenti, rovinate in parte per l'invecchiamento dei materiali, in parte dai frequenti atti di vandalismo che l'impianto subisce dal vicino quartiere Cambonino.

Il programma, pertanto, prevede una radicale ristrutturazione delle aree suddette mediante la realizzazione di nuovi impianti di calcetto, pallavolo, pallacanestro e una generale riqualificazione del cortile principale.

Obiettivo operativo n.11

Titolo: Fabbricato Via Seminario – Cremona – I.I.S. “Torriani” – Lavori di manutenz ione straordinaria e rinnovo impermeabilizzazione tetti delle officine [IMM.43]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Dopo aver completato le opere di rimozione delle lastre di copertura in fibrocemento-amianto, con prodotti ecologicamente compatibili, occorre provvedere ad un intervento di manutenzione straordinaria dei tetti delle officine che sono impermeabilizzati con guaine bituminose.

Il programma prevede l’applicazione a rullo o a pennello di due mani di allumina sulle cupole con funzione di protezione della guaina, soprattutto dall’invecchiamento prodotto dai raggi ultravioletti ovvero la completa sostituzione delle parti più ammalorate.

Si provvederà invece al rifacimento completo della guaina sui percorsi orizzontali.

Obiettivo n.12

Titolo: Fabbricato – Via Seminario - Cremona- I.I.S. “Torriani” – Lavori di eliminazi one delle problematiche di vulnerabilità degli elementi anche non strutturali [IMM.43]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

A seguito dei sopralluoghi richiesti dal Ministero negli edifici scolastici, al fine di valutare la vulnerabilità degli elementi anche non strutturali, è stato redatto un progetto che tende ad eliminare tutte le situazioni non conformi riscontrate, in particolare è stato previsto:

- il rifacimento di numerosi tratti di intonaco in fase di distacco sulle lesene delle facciate esterne dell’edificio;

- la sostituzione o la messa in sicurezza dei pesanti contorni in marmo delle finestre, che si presentano fessurati e danneggiati;

- il rifacimento del controsoffitto dell’atrio della scuola, che presenta pendinature non conformi agli attuali standard di sicurezza.

Sono stati altresì computati diversi interventi localizzati all’interno dell’edificio per eliminare situazioni di sfondellamento di solai, distacchi di elementi metallici di finitura, fessurazioni su alcune pareti interne.

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L’intervento verrà finanziato dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture tramite appositi fondi stanziati con delibera CIPE.

Obiettivo operativo n.13

Titolo: Palazzo Araldi Erizzo – Cremona - I.M."Anguissola" – Lavori di eliminazione vulnerabilità’ elementi non strutturali, manutenzione straordinari a, opere interne e ripasso

del tetto [IMM.50]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Il tetto dell’Istituto Magistrale “Anguissola” di Cremona richiede un radicale intervento di manutenzione straordinaria consistente nel controllo e nell’eventuale ripristino della struttura portante, nella realizzazione di un assito con sovrastante guaina bituminosa e nella successiva rimessa in pristino dei coppi vecchi o delle tegole marsigliesi.

L’intervento si prefigge lo scopo di eliminare le infiltrazioni localizzate che a volte si manifestano in alcuni punti della struttura e di impedire che i piccioni, spostando i coppi che ora poggiano su delle semplici cantinelle, possano infiltrarsi nella soffitta dando luogo a problemi igienico-sanitari.

Rimangono altresì da completare alcuni interventi di adeguamento normativo come la fornitura e posa delle luci di emergenza in tutti i locali della scuola, la verifica delle compartimentazioni, la fornitura e posa di vetri di sicurezza sui serramenti interni.

E’ infine opportuno procedere alla verifica di stabilità degli elementi non strutturali ed alla loro successiva sostituzione/stabilizzazione.

Obiettivo operativo n.14 Titolo: Complesso San Marcellino - Cremona – L.C. “Manin” – Lavori di straordinaria

manutenzione e riqualificazione del cortile interno [IMM.15]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Il liceo classico “Manin” trasferito alla Provincia ai sensi della Legge 23/96 ha manifestato rilevanti problemi nella copertura, che la Provincia ha provveduto a risolvere mediante due distinti interventi di ripasso dei tetti.

Ora è necessario progettare la riqualificazione del cortile e del giardino interni rimasti incompiuti durante i lavori di ristrutturazione eseguiti dal Comune.

Le opere previste riguardano l’individuazione, il controllo e l’eventuale ripristino di tutte le tubazioni dei servizi tecnologici e degli scarichi che transitano nel cortile, il rinnovo dei marciapiedi, la piantumazione finale del terreno vegetale con cespugli e prato all’inglese.

Obiettivo operativo n.15

Titolo: Palazzo Stanga Trecco – Cremona – IIS Stanga – Lavori di straordinaria manutenzione e restauro – arredi e complementi d’arredo. [IMM.54]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

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L’edificio di Palazzo “Stanga-Trecco” è stato trasferito in proprietà alla Provincia di Cremona in forza della legge 23/96.

Data la particolarità dell’edificio, di straordinario interesse culturale, nonché la presenza di un giardino storico al proprio interno, è stato completato un intervento di riqualificazione di una parte dell’immobile e del giardino stesso, che sono stati utilizzati per l’allestimento di mostre.

Nei prossimi anni è necessario prevedere altre opere di manutenzione straordinaria per una corretta conservazione e salvaguardia del bene e per un graduale recupero sia degli ambienti di maggiore interesse storico- artistico sia delle porzioni meno nobili dei piani primo e secondo da utilizzare come ampliamento degli spazi espositivi e, in parte, per uffici provinciali.

Si ipotizza, in particolare, la realizzazione di un presidio del distretto culturale e la sede di prestigiose associazioni.

E' necessario altresì prevedere la realizzazione di lavori di manutenzione straordinaria al piano terra, nella porzione di immobile occupata dall'istituto Stanga, finalizzati a migliorare la tenuta dei serramenti esterni, potenziare il riscaldamento e l'illuminazione di alcuni ambienti, ricavare nuove aule, migliorare i servizi e rifare alcune tinteggiature.

Obiettivo operativo n.16

Titolo: Palazzo Ghisalberti – Cremona – I.I.S. “Stanga” – Lavori di adeguamento normativo - 2^ lotto [IMM.51]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Presso l’I.I.S. “Stanga” di via Milano occorre completare alcune opere di adeguamento alle misure di sicurezza e prevenzione incendi, in particolare, sulla base delle più recenti disposizioni impartite dai Vigili del Fuoco, rimane da completare la realizzazione degli impianti di ventilazione forzata nei laboratori più complessi, nonché la revisione delle compartimentazioni dopo l’ultima ridistribuzione degli spazi tra la scuola media e l’università, nonché il rinnovo di alcune linee elettriche e dei relativi quadri di zona.

Un primo lotto di lavori è già stato completato nell’ala Est dell’immobile, ora rimane da eseguire un secondo e definitivo lotto nell’ala Ovest.

Obiettivo operativo n.17

Titolo: Liceo artistico “B. Munari” Sezione di Cremona. – lavori di manutenzione straordinaria eliminazione vulnerabilità degli elementi anche non strutturali e miglioramento

dell’indice di resistenza sismica [IMM. 046]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

A seguito delle verifiche effettuate negli edifici scolastici al fine di valutare la vulnerabilità degli elementi anche non strutturali, sono stati programmati interventi finalizzati a migliorare gli standard di sicurezza dell'immobile mediante lavori di manutenzione straordinaria da realizzare su elementi di finitura quali: fissaggio marmi di rivestimento, sistemazione intonaci di facciata e delle gronde previa passivazione dei ferri di armatura .Sono stati altresì previsti interventi atti a migliorare l'indice di resistenza sismica della struttura mediante il consolidamento dell'innesto di alcuni tramezzi e la realizzazione di controventature sui telai in c.a.

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Obiettivo operativo n.18 Titolo:Fabbricato di Via Manzoni e di Via Bissolati – Acquisto e ristrutturazione di immobile

da destinare a nuova sede dell' I.I.S. Einaudi ed opere varie di manutenzione straordinaria [IMM.69 E IMM.033].

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

L’istituto “Einaudi di Cremona risulta attualmente dislocato su tre sedi necessarie per lo svolgimento dell’attività didattica.

Il recente acquisto dell’immobile di proprietà delle suore maestre di S. Dorotea, che già ospita una succursale della scuola, ha consentito altresì di ricavare i nuovi laboratori di cucina e sala per mettendo alla provincia di dismettere due locazioni onerose presso l'agriturismo Cascina Nuova ed il centro sportivo Stradivari.

Successivamente, la completa ristrutturazione dell’edificio consentirà all’istituto di ridurre a due le sedi della scuola con un evidente beneficio per la didattica e la riduzione delle spese di locazione e di trasporto. Nel programma sono altresì previsti interventi di sistemazione dei cortili, sia in via Manzoni che nella sede di via Bissolati.

Obiettivo operativo n.19

Titolo: Polo scolastico Via Stazione/Via Palmieri - Crema – Liceo Classico “Racchetti” e Liceo Scientifico “Da Vinci” – Eliminazione vulnerabilità degli elementi anche non strutturali,

rifacimento tetti con eliminazione lastre fibrocemento e miglioramento dell’indice di resistenza sismica [IMM. 046] [IMM.62-113]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

A seguito delle verifiche effettuate negli edifici scolastici al fine di valutare la vulnerabilità degli elementi anche non strutturali, è stata programmata la progressiva sostituzione dei controsoffitti in gesso che risultano agganciati ai solai con pendinature non conformi agli attuali standard di sicurezza.

Successivamente si dovrà procedere al rinnovo dei manti di copertura con l’eliminazione delle attuali lastre in cemento-amianto.

Si collocheranno pertanto in opera nuove coperture costituite da materiali ecocompatibili, adeguatamente coibentate e predisposte per l’accoglimento di impianti fotovoltaici.

Sono stati altresì previsti interventi atti a migliorare l'indice di resistenza sismica della struttura mediante il consolidamento dell'innesto di alcuni tramezzi e la realizzazione di controventature sui telai in c.a.

Obiettivo operativo n.20

Titolo: Fabbricato di Via Seminario - Crema – I.T.G.C. "Pacioli" – Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni ed eliminazione barriere

architettoniche. [IMM.45]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

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La sede dell’I.T.C. “Pacioli” di via Seminario necessita di alcuni lavori di completamento delle opere di adeguamento normativo sulla base delle disposizioni contenute nel del D.M. 26/08/92;

I lavori che si prevede di realizzare riguarderanno principalmente l’adeguamento delle luci di emergenza, la realizzazione di una vasca d’accumulo per l’impianto antincendio, l'adeguamento delle vie d’esodo, delle compartimentazioni e dei laboratori.

Obiettivo operativo n.21

Titolo: Fabbricato di Via M. di Canossa – Crema - I.I.S. "Galilei" – Lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione. [IMM.41]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Presso la sede centrale dell’I.I.S. “Galilei” di Crema sono stati recentemente realizzati importanti interventi di adeguamento normativo.

In particolare si è provveduto al rinnovo dell’impianto elettrico, del quadro elettrico principale e dei quadri di piano. Sono state altresì realizzate nuove compartimentazioni antincendio e adeguata la resistenza al fuoco delle strutture prefabbricate delle officine.

Si è infine provveduto alla realizzazione di un’ulteriore scala esterna di sicurezza, nonché ad alcuni interventi di adeguamento normativo sia nei laboratori che nei servizi igienici.

Ora è necessario prevedere la realizzazione di opere di ristrutturazione e riqualificazione di alcuni ambienti, quali le officine, che sono sottoutilizzate a causa del mutamento dei programmi di studio, per ricavare un maggior numero di aule didattiche ed altri ambienti funzionali per attività collettive come ad esempio la biblioteca e nuovi laboratori.

Obiettivo operativo n.22

Titolo: Fabbricato di Via M. di Canossa – Crema - I.I.S. "Galilei" – Lavori di elimin azione delle problematiche di vulnerabilità degli elementi anche non strutturali [IMM.41]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Dopo aver effettuato i sopralluoghi richiesti dal Ministero negli edifici scolastici, al fine di valutare la vulnerabilità degli elementi anche non strutturali, è stato redatto un progetto finalizzato alla eliminazione di tutte le situazioni non conformi riscontrate, in particolare è stato previsto:

- il rifacimento dei numerosi controsoffitti installati all’interno del plesso scolastico, che presentano pendinature non adeguate;

- la sostituzione dei corpi illuminanti che presentano rischio di caduta ed il rifacimento degli impianti elettrici non conformi alle vigenti norme;

- il rifacimento dei tratti di intonaco in fase di distacco sulle lesene delle facciate esterne dell’edificio.

L’intervento verrà finanziato dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture tramite appositi fondi stanziati con delibera CIPE.

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Obiettivo operativo n.23 Titolo: Polo scolastico di Via Piacenza, Crema. Accordo quadro per l’utilizzo di aree e

strutture scolastiche. Costruzione nuova sede del L.C. “Racchetti” mediante contratto di disponibilità'.

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

La Provincia di Cremona ed il Comune di Crema, mediante apposita convenzione, hanno individuato soluzioni operative che possono risolvere, a breve/media scadenza, i problemi legati alla localizzazione di alcune funzioni istituzionali nel territorio del Comune stesso.

In particolare, il Comune di Crema ha ceduto alla Provincia l’area ritenuta idonea per il completamento del polo scolastico di via Libero Comune, che prevede la realizzazione delle seguenti opere:

- costruzione nuova sede del liceo classico - linguistico - socio pedagogico “Racchetti” con relativa palestra;

- ampliamento dell’istituto “Sraffa” e del liceo artistico “Munari”;

- la realizzazione di una palestra polifunzionale a servizio del liceo artistico “Munari” e dell’istituto “Sraffa”;

- la realizzazione di un auditorium a servizio delle scuole superiori dell’area;

- la sistemazione delle aree esterne, attraverso la realizzazione di strade e parcheggi;

La Provincia di Cremona, invece, ha ceduto al Comune di Crema la porzione dell’area dell’I.I.S. Galilei posta fra via Matilde di Canossa e via Libero Comune che ha consentito la messa in sicurezza dell’incrocio stradale, inoltre si è impegnata a restituire al Comune di Crema, allorché saranno ultimati i lavori di costruzione della nuova sede del liceo Racchetti, l’attuale sede del liceo socio-pedagogico sito in Largo Falcone Borsellino.

La provincia intende ora dare corso alla realizzazione della prima importante opera di edilizia scolastica prevista nel comparto, vale a dire la nuova sede del liceo classico, tramite il metodo del contratto di disponibilità, una nuova forma di investimento che non è sottoposta alle regole del patto di stabilità, poichè consente di porre la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di un'opera in capo ad un soggetto privato il quale, successivamente, metterà a disposizione della pubblica amministrazione l'opera stessa in cambio della corresponsione di un canone di locazione /disponibilità.

Al termine del periodo di locazione/disponibilità, l'opera potrà essere riscattata dalla pubblica amministrazione ed entrerà a far parte del patrimonio disponibile.

Il nuovo edifico è destinato a contenere circa 1100 studenti e consentirà di eliminare locazioni onerose per circa 480.000 euro. Consentirà altresì di eliminare le succursali accorpando il liceo classico un unico edificio, con evidenti vantaggi anche per la didattica e riduzione delle spese di trasporto.

Nel nuovo fabbricato troveranno posto anche i laboratori di cucina destinati all’indirizzo turistico alberghiero dell’I.I.S. “Sraffa”.

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Quest'ultima struttura consentirà di evitare le convenzioni onerose fin'ora stipulate con ristoranti privati esterni alla scuola, eliminando altresì i continui spostamenti di docenti e studenti con costi di trasporto a carico della Provincia.

L'obiettivo potrà essere raggiunto anche attraverso il conferimento dell'area al fondo immobiliare Eridano, che la provincia ha selezionato mediante procedura pubblica, affidando poi al fondo stesso la realizzazione dell'immobile con successiva locazione alla provincia.

Rimane altresì aperto il tema dell'immobile allo stato rustico realizzato in Crema dalla fondazione Charis per il quale la provincia ha aperto un confronto con il comune di Crema il curatore fallimentare ed i creditori della fondazione.

Obiettivo operativo n.24

Titolo: Polo scolastico Via Piacenza a Crema – Costruzione ampliamento

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Il liceo artistico e l'istituto Sraffa di Crema hanno fatto registrare negli anni scorsi un significativo aumento di iscrizioni. Si intende pertanto costruire, a fianco dell'attuale sede recentemente realizzata in via Piacenza, un nuovo fabbricato in grado contenere lo sviluppo delle due scuole, evitando locazioni onerose e problemi di trasporto.

Nel nuovo fabbricato troveranno posto anche nuove aule didattiche a beneficio dell'intero polo scolastico Crema Sud.

Obiettivo operativo n.25 Titolo: Polo scolastico Via Trento Casalmaggiore – I.I.S. "Romani" – Lavori di manutenzione straordinaria. Riqualificazione del cortile, rifacimento tetto in fibrocemento della palestra ed

installazione impianto fotovoltaico. [IMM.61]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Dopo aver concluso l’intervento di sostituzione del tetto in lastre di fibro cemento con amianto della palestra, ed aver installato sul medesimo edificio un impianto fotovoltaico della potenza di 19 kw è ora necessario completare l'opera di rinnovamento dell'intero complesso scolastico mediante la riqualificazione del cortile con adeguata pavimentazione e piantumazione, ispirandosi ad alcune interessanti proposte progettuali elaborate dagli studenti del polo Romani con l'assistenza dei loro insegnanti.

Obiettivo operativo n.26

Titolo: Polo scolastico di Pandino – I.I.S. “Stanga” – Lavori di manutenzione straordinaria, adeguamento norme sicurezza,prevenzione incendi ed infortuni, eliminazione barriere

architettoniche [IMM.34-36]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

Il trasferimento alla Provincia della sede di Pandino dell’I.I.S “Stanga” ha comportato per l’ente la programmazione e la realizzazione degli interventi di adeguamento normativo.

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Innanzi tutto è stato realizzato il nuovo convitto che ha consentito di trasferire gli studenti in un edificio nuovo, con caratteristiche tecnologiche e di sicurezza d’avanguardia, liberando la corrispondente zona del castello visconteo che è stata rimessa nella disponibilità del comune.

Successivamente si avvieranno trattative con il comune stesso per definire le modalità di erogazione del servizio mensa.

E' prevista, infine, la realizzazione di opere di adeguamento normativo della scuola e del caseificio.

In particolare sono stati recentemente completati i lavori di sostituzione dei tetti in eternit, che consentiranno, in futuro, anche l'installazione di un impianto fotovoltaico, mentre restano da progettare le opere per la realizzazione di un ascensore, di una scala esterna di emergenza, l’adeguamento degli impianti tecnologici e la realizzazione di servizi igienici a norma per disabili.

Obiettivo operativo n.27

Titolo: Scuola Casearia e Caseificio– Pandino – IIS Stanga – Manutenzione straordinaria dei tetti ed installazione di impianto fotovoltaico [IMM.71]

Dirigente: Ing.Rossano Ghizzoni

La scuola casearia ed il caseificio di Pandino sono stati recentemente oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria del tetto, finalizzato alla rimozione delle lastre di fibro cemento con amianto ed alla loro sostituzione con una copertura metallica. Il progetto sarà completato dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico per il quale è stata inoltrata richiesta di contributo al Ministero dell'Ambiente, della Ricerca e del Mare.

La realizzazione dell'impianto consentirà di sensibilizzare gli studenti nei confronti dell'uso delle energie rinnovabili e contemporaneamente permetterà alla provincia di scontare l’energia prodotta dalle proprie bollette elettriche.

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Obiettivo operativo n.28

Titolo: Gli interventi in ordine ai sistemi di istruzione e di istruzione e formazione professionale

Dirigente responsabile : dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale. Descrizione: Saranno attuati i seguenti interventi:

a) Il dimensionamento scolastico b) La programmazione dell’offerta scolastica e formativa c) Il sostegno e il miglioramento dell’offerta formativa nelle scuole superiori d) La formazione professionale in DDIF e) La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente

a)Il dimensionamento scolastico. La Provincia deve annualmente provvedere al monitoraggio e all’aggiornamento del piano di dimensionamento ottimale della rete scolastica, mediante acquisizione ed elaborazione dei dati relativi agli allievi iscritti in tutte le scuole statali di ogni ordine e grado del territorio. Risulta, pertanto, fondamentale mantenere un sistema efficiente di rilevazione dell’utenza scolastica e formativa, delle sue caratteristiche e della sua ripartizione territoriale. Si tratta di un piano che la Provincia provvede ad elaborare dal 1999 e che ha come oggetto la composizione di istituzioni scolastiche autonome di dimensioni cosiddette “ottimali” per una migliore e più efficiente erogazione dei servizi scolastici, nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia. Il triennio 2011/2013 è stato interamente dedicato a definire, a seguito delle riforme istituzionali del sistema scolastico pubblico, la riorganizzazione della rete scolastica territoriale. Nel 2014 si dovrà, pertanto, monitorare con grande attenzione gli effetti delle decisioni assunte, in particolare riguardo ad alcune situazioni (l’ambito 9 di Cremona, il nuovo Polo Professionale Provinciale APC-Marazzi, l’accorpamento degli Istituti Ghisleri e Beltrami di Cremona e dei Licei Racchetti e Da Vinci di Crema e l’istituzione del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti). b)La programmazione dell’offerta scolastica e formativa. La Provincia deve annualmente elaborare il piano territoriale della complessiva offerta del “secondo ciclo di istruzione” degli istituti scolastici superiori e degli enti di formazione. Tale offerta, caratterizzata dalla ri-articolazione dei percorsi scolastici e formativi introdotta dalle recenti riforme in materia, è stata programmata per la prima volta alla fine del 2009 ed è stata profondamente riveduta nel 2011 e nel 2012. Nel 2013 si è, inoltre, provveduto ad ulteriori aggiornamenti, in particolare con l’introduzione del nuovo percorso di Liceo Scientifico – Sezione ad indirizzo sportivo. Nel corso del 2014 sarà quindi necessario un attento monitoraggio dell’impatto che la programmazione provinciale continua ad avere sul territorio al fine di provvedere entro l’anno a formulare una nuova proposta programmatoria per il 2015/2016. Si opererà, in particolare, per una

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sempre maggiore integrazione tra l’offerta scolastica e l’offerta di formazione professionale in modo da disporre di un complessivo assetto formativo razionale, sostenibile e il più possibile rispondente ai fabbisogni territoriali. A tale scopo appare fondamentale rafforzare le azioni di raccordo con tutti i soggetti interessati: istituti scolastici superiori, enti di formazione, enti locali, commissioni istituzionali competenti in materia. In concomitanza con il periodo delle iscrizioni degli alunni (febbraio/marzo 2014) si provvederà alla rilevazione dei dati riferiti alla popolazione scolastica sia degli enti di formazione sia degli istituti superiori, per consentire la programmazione di varie attività di competenza provinciale quali il trasporto studenti (dati di provenienza degli allievi da comunicare al Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti), la pianificazione dell’utilizzo delle aule, dei laboratori esterni e delle palestre delle strutture scolastiche superiori (dati da comunicare al Settore Patrimonio e Provveditorato e al Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti), il monitoraggio della presenza di allievi disabili e stranieri (dati da comunicare anche al Servizio Politiche Sociali).

c)Il sostegno e il miglioramento dell’offerta formativa nelle scuole superiori. L'ambito di lavoro prevede la realizzazione di interventi volti a supportare l'offerta formativa delle scuole secondarie superiori di competenza provinciale; a tale proposito si potranno realizzare iniziative finalizzate al miglioramento dei servizi erogati dalle scuole stesse. Nell’ambito dell’intervento si intende, inoltre, sostenere lo sviluppo di un sistema scolastico provinciale che valorizzi la sinergia e la collaborazione tra le scuole in una logica di rete nell’erogazione di servizi. d)La formazione professionale in DDIF. Si provvederà, oltre alla programmazione dell’offerta già descritta al punto b), ad espletare le attività amministrative connesse alle commissioni d’esame dei percorsi di istruzione e formazione professionale erogati dagli enti accreditati (individuazione dei presidenti di commissione, gestione delle domande di candidati privatisti, supporto agli operatori durante lo svolgimento delle prove, rilascio degli attestati finali). e)La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente. Si provvederà in particolare: - alla previsione dell’impegno di spesa per l’affitto di sale idonee ad ospitare le assemblee

studentesche per gli istituti scolastici superiori di competenza provinciale privi di aula magna; - al trasferimento alla Provincia di Milano della quota a carico della Provincia di Cremona

relativa alle spese dell’Ufficio Scolastico Regionale, determinata da accordi e da disposizioni normative.

Motivazione delle scelte effettuate: Gli ambiti di intervento della Provincia nel settore scolastico e formativo sopra descritti sono principalmente definiti dalla normativa statale e regionale di riferimento e riguardano soprattutto gli aspetti programmatori. Il progetto è, quindi, determinato dalla necessità di acquisire le conoscenze necessarie per esplicare le funzioni attribuite anche con la legge regionale n. 19/2007. Per operare al meglio negli interventi previsti occorre tenere presenti diversi fattori:

- le importanti trasformazioni introdotte nel sistema scolastico e formativo dalle recenti riforme istituzionali,

- il consolidamento – nel sistema formativo regionale – dello strumento delle “doti” che richiede una puntuale e precisa conoscenza del quadro complessivo dell’offerta formativa,

- la necessità di un maggiore e migliore investimento nella programmazione di un’offerta formativa sempre più in sintonia con le necessità del sistema produttivo, necessità non

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semplici da definire e che, data l’attuale situazione di crisi economica ed occupazionale, appaiono in continua e rapida evoluzione.

Da tale complesso contesto deriva l’opportunità di un coordinamento tra i vari soggetti (istituzioni scolastiche e formative) e, naturalmente, tra le varie tipologie di attività formativa, specialmente quelle che possono fungere quali veri e propri strumenti di politica attiva del lavoro. Ne deriva, altresì, la necessità di integrare sempre più e meglio – nell’ambito delle funzioni che la normativa attribuisce alla Provincia - gli interventi di formazione professionale con quelli che si realizzano nel campo dell’istruzione. Ciò al fine di rendere il sistema formativo locale più capace di dialogare con il sistema produttivo e di creare quelle sinergie tra sistemi formativo e lavorativo che da tempo tutti auspicano: sinergie che si ritiene prioritario rafforzare anche attraverso gli strumenti dell’orientamento scolastico e professionale descritti al Programma 02 della Missione 15. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.29 Titolo: La gestione di borse di studio derivanti da donazione modale

Dirigente responsabile:dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi. Descrizione: Sarà attuato il seguente intervento: assegnazione della borsa di studio “Maria Vailati Checchi ed Enrico Checchi”. Annualmente – sulla base di proposte di un’apposita Commissione incaricata di valutare le segnalazioni che pervengono dalle scuole – la Provincia provvede ad assegnare la borsa di studio intitolata alla memoria di "Maria Vailati Checchi ed Enrico Checchi", destinata agli studenti più meritevoli di età compresa fra i sei e i quattordici anni che si trovino in disagiate condizioni economiche e siano residenti da almeno tre anni in un comune della provincia di Cremona. Motivazione delle scelte effettuate: Derivante da una donazione degli eredi della sig.ra Maria Vailati vedova Checchi, accettata dalla Provincia con D.C.P. n. 714 del 14/12/1987, la borsa permette di sostenere situazioni di oggettiva difficoltà e di pieno merito anche scolastico. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate.

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PROGRAMMA 4 “Istruzione universitaria”

Obiettivo operativo n.1 Titolo:La gestione di borse di studio derivanti da donazione modale

Dirigente responsabile:dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi. Descrizione: Sarà attuato il seguente intervento: assegnazione della borsa di studio “Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al Fiume Po”. La Provincia è destinataria di una donazione modale del Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al Fiume Po da finalizzare, attraverso il vaglio preventivo di un’apposita Commissione, alla concessione di borse di studio. Anche nel 2014, una somma, pari a tre quarti della rendita derivante dal capitale donato, verrà destinata alla erogazione di borse di studio per studenti universitari (prioritariamente frequentanti i corsi ordinari di laurea delle Facoltà di Ingegneria Idraulica, Agraria, Veterinaria, Scienze dell’alimentazione, Geologia) residenti da almeno tre anni in uno dei diciassette comuni del Comprensorio: Bonemerse, Casteldidone, Cella Dati, Cingia de’ Botti, Gussola, Martignana Po, Motta Baluffi, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Sospiro, Spineda, Stagno Lombardo, Torricella del Pizzo. Motivazione delle scelte effettuate: Derivante da una donazione modale del Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al Fiume Po, accettata dalla Provincia con D.C.P. n. 47 del 18/04/1994, la borsa permette di sostenere in particolare il merito scolastico. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Il sostegno al sistema universitario locale

Dirigente responsabile:dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi. Descrizione: Si continuerà a garantire il sostegno finanziario e l’approfondimento delle relazioni con il sistema universitario locale, con particolare riferimento alle prospettive di sviluppo dell’attività formativa e di ricerca inerente alle emergenze territoriali della provincia. Motivazione delle scelte effettuate. L’intervento è motivato dalla necessità di sostenere il sistema universitario locale e promuovere la maggior possibile aderenza dell’offerta formativa universitaria alle esigenze del sistema produttivo locale. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare.

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Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Fabbricato ex Olivetti – Via Bramante – Crema – Università statale di Milano –sede di Crema- rinforzo dei tegoli di copertura [IMM.18]

Dirigente responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Presso l’Università di Crema in via Bramante, sede della Facoltà di Informatica, si è riscontrata la necessità di eseguire opere di rinforzo dei tegoli della copertura al fine di consentire il pieno utilizzo della sede.

A tale proposito sono già stati eseguiti i rinforzi su tutto il secondo lotto del complesso immobiliare, compresa l’aula magna, il bar-caffetteria, la biblioteca ed i locali annessi, nonché nei laboratori di informatica e della zona occupata dai locali tecnici.

L’intervento è stato finanziato dalla Provincia e dal Comune di Crema, comproprietari del fabbricato. Rimangono ora da completare i rinforzi di alcuni locali appartenenti al primo lotto che tuttavia, al momento, non sono necessari allo svolgimento dell’attività didattica.

Obiettivo operativo n.4

Titolo: Palazzo Ghisalberti – Cremona – Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Cremona - contributo per opere di manutenzione straordinaria impianti elettrici. [IMM.51]

Dirigente responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

Nel corso del 2004/2005, presso Palazzo “Ghisalberti” di via Milano 24, sono stati ultimati i lavori di restauro delle facciate esterne, ed inoltre è stato realizzato un primo intervento di riqualificazione del parco mediante potatura degli alberi ancora in buone condizioni, taglio e trasporto a rifiuto delle piante secche.

E’ stata altresì realizzata la sistemazione dei piazzali, dei viali e del parco con un progetto curato dall’Università Cattolica di Piacenza e finanziato in parti uguali dalla Provincia e dal Comune di Cremona.

Rimangono ancora da eseguire alcune opere di manutenzione straordinaria dell’immobile, in particolare sono necessari interventi di adeguamento normativo dell’impianto elettrico che riguardano la distribuzione delle linee, il rinnovo dei quadri elettrici e delle plafoniere. Sono previste altresì opere di compartimentazione e di realizzazione di filtri aerati per completare le opere di adeguamento ai vigenti standard di sicurezza.

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Obiettivo operativo n.5

Titolo: Politecnico di Milano Sede di Cremona – Via Sesto – Regolarizzazione comodato nuova sede [IMM.44]

Dirigente responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

La Provincia ed il Comune di Cremona hanno finanziato in parti uguali l’ampliamento della sede cittadina del Politecnico situata in via Sesto. Il nuovo edificio che comprende l’aula magna e vari laboratori è già stato utilizzato dal Politecnico nel presupposto che l’immobile potesse essere conferito nei beni della fondazione. I due enti locali, tuttavia, ritengono più opportuno e rispondente ai propri interessi optare per un trasferimento in comodato d’uso, poiché questa formula, in caso di cessata attività da parte del Politecnico, conserva la proprietà dell’immobile in capo agli enti locali cremonesi, a differenza di quanto previsto dallo statuto della fondazione, che invece destina il bene all’università. Si rende necessario, pertanto, provvedere alla ricognizione degli atti che hanno determinato nel tempo l'attuale situazione patrimoniale e l' assegnazione delle proprietà, alla regolarizzazione catastale ed alla redazione e stipula del comodato d'uso.

PROGRAMMA 6 “Servizi ausiliari all’istruzione”

Obiettivo operativo n.1 Titolo: L’alfabetizzazione degli studenti stranieri

Dirigente responsabile:dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale. Descrizione: Sarà attuato il seguente intervento: Rafforzamento del sistema provinciale di interventi di alfabetizzazione per alunni non italofoni frequentanti percorsi di secondo ciclo di istruzione. Il progetto, avviato nel 2005 e consolidatosi e perfezionatosi negli anni, coinvolge i tre Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, l’Ufficio Scolastico Territoriale, le scuole e i centri di formazione professionale. In particolare, i tre Comuni capo-distretto sopra indicati, l’UST e la Provincia hanno formalizzato, attraverso la stipula annuale di un Accordo di programma, la collaborazione e le modalità di sostegno agli interventi, mentre le scuole hanno dato vita a reti territoriali che consentono loro di partecipare a progetti ministeriali per reperire ulteriori fondi, generalmente finalizzati agli interventi dedicati alla lingua dello studio. Il progetto si è, quindi, rivelato innovativo sia a livello regionale che a livello nazionale e ha dato vita ad un sistema di relazioni territoriali molto forti: ciascun soggetto apporta, in una logica sistemica, risorse finanziarie, umane, professionali e strumentali che arricchiscono le conoscenze reciproche e innalzano il livello qualitativo reso dai servizi previsti. Nel 2012 la Provincia ha presentato il progetto alla Regione Lombardia che, riconoscendolo meritevole di sostegno, lo ha inserito nelle azioni finanziate mediante l’Atto Negoziale – Ambito Istruzione e Formazione sottoscritto il 18/06/2012 da Regione e Provincia. Pertanto, anche per tutto l’anno scolastico 2013/2014 si garantirà la prosecuzione dell’intervento, nell’ambito del quale la Provincia continuerà a ricoprire

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anche un ruolo di coordinamento dei soggetti coinvolti, al fine di consolidare il funzionamento della rete provinciale già costituita. Motivazione delle scelte effettuate: Con tale obiettivo operativo si intende favorire, mediante un servizio coordinato di accoglienza e sostegno linguistico, l’integrazione degli studenti non italofoni nelle Scuole secondarie di secondo grado e nei Centri di formazione professionale dell’intero territorio provinciale, anche al fine di prevenire un loro eventuale abbandono scolastico. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.2 Titolo:Il trasporto degli studenti disabili

Dirigente responsabile:dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale. Descrizione: Dall’a.s. 2009/2010 la Regione Lombardia trasferisce alle Province le risorse destinate al parziale rimborso degli oneri sostenuti da famiglie e Comuni per l’organizzazione del servizio di trasporto degli studenti disabili iscritti alle scuole superiori e ai centri di formazione professionale. Anche per l’a.s 2013/2014 la Regione si è impegnata a confermare il medesimo finanziamento assegnato per l’anno scolastico precedente, pertanto nel corso del 2014 si provvederà ad erogare ai Comuni le risorse regionali secondo le modalità ed i criteri che saranno individuati dalla Giunta Provinciale. Motivazione delle scelte effettuate: L’obiettivo è volto a favorire la partecipazione scolastica degli alunni con disabilità che frequentano percorsi del secondo ciclo di istruzione. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate.

La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201604 Istruzione e diritto allo studio 02 Altri ordini di istruzione non universitaria 8.248.382,15 12.753.382,15 19.155.382,1504 Istruzione e diritto allo studio 04 Istruzione universitaria 780.737,00 980.737,00 780.737,0004 Istruzione e diritto allo studio 06 Servizi ausiliari all'istruzione 700.000,00 500.000,00 500.000,0004 Istruzione e diritto allo studio 07 Diritto allo studio 20.000,00 20.000,00 20.000,00Totale 04 9.749.119,15 14.254.119,15 20.456.119,15

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MISSIONE N.5 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE

ATTIVITÀ CULTURALI Descrizione della missione Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali non finalizzate al turismo. Comprende le spese per la programmazione, l'attivazione e il coordinamento sul territorio di programmi strategici in ambito culturale finanziati anche con il concorso delle risorse comunitarie. Comprende le spese per la ricerca storica e artistica correlata ai beni archeologici, storici ed artistici dell'ente, e per le attività di realizzazione di iniziative volte alla promozione, all'educazione e alla divulgazione in materia di patrimonio storico e artistico dell'ente.

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La missione affidata al settore patrimonio e provveditorato prevede investimenti per interventi di manutenzione ordinaria, appalto servizi di energia prove geologiche, geognostiche, idrologiche, incarichi professionali e consulenze (ex D.lgs. 163) da finanziare con i fondi della spesa corrente, nonchè programmi di manutenzione straordinaria, riqualificazione restauro, risanamento conservativo, adeguamento normativo. I programmi finanziati con la spesa corrente sono motivati dalla necessità di mantenere in efficienza strutture ed impianti, garantire il confort ambientale, eseguire prove sui terreni o assegnare incarichi specialistici per per la successiva redazione dei progetti. Gli investimenti comprendono, invece lo sviluppo di programmi necessari per : - le ristrutturazioni e le manutenzioni straordinarie dirette ad adeguare gli edifici a destinazione culturale/espositiva/museale (quali palazzo “Stanga Trecco” ed il centro culturale di S. Vitale) alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza, igiene ed eliminazione delle barriere architettoniche.

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PROGRAMMA n. 1

Valorizzazione dei beni di interesse storico

Obiettivo operativo 1 Titolo: Censimento e catalogazione beni culturali. Progetto SIRBeC

Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori Descrizione della missione La L.R. 1/2000 prevede la delega alle Province delle funzioni amministrative in materia di “coordinamento a livello provinciale delle attività di censimento, inventariazione e catalogazione dei beni culturali secondo parametri organizzativi e strumentali approvati dalla Regione“ (art. 4, comma 134, lett. c). La Provincia di Cremona ha effettuato nel corso degli anni numerose campagne di catalogazione sia di beni mobili che di beni architettonici con i parametri di catalogazione SIRBeC. Per quanto riguarda i beni architettonici è stata avviata negli anni 2004/2005 una campagna di catalogazione che è stata realizzata solo parzialmente. Pertanto, nel 2011 è stato approvato, in accordo con Regione Lombardia, un piano di catalogazione (catalogazione di 455 beni con schede inventariali con vincolo, di cui 131 siti nel comune di Cremona e 15 musei segnalati da Regione Lombardia, compilazione di schede A livello precatalogo di 20 beni) volto a rappresentare nella sua completezza la ricchezza di beni culturali presenti nel territorio provinciale. Detta campagna si concluderà nel dicembre 2013. Nel frattempo è stato presentato un progetto per la catalogazione SIRBeC dei reperti delle collezioni civiche liutarie del museo del violino di Cremona, nell'ambito degli interventi straordinari di Regione Lombardia per la catalogazione del patrimonio culturale in prospettiva di Expo 2015. Verrà inoltre valutata la possibilità di intervenire con campagne mirate di catalogazione, ove ciò sia ritenuto opportuno dai Direttori e conservatori in relazione alle collezioni o parte di esse. Finalità che si intendono conseguire: Interventi nell'ambito del censimento, inventariazione e catalogazione dei Beni culturali nel rispetto degli indirizzi e dei progetti Regionali. motivazione delle scelte effettuate: La Provincia intende mantenere il proprio ruolo di coordinamento nel campo della tutela e valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio architettonico. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale amministrativo (incarichi professionali o prestazioni di servizio) Normali dotazioni d’ufficio.

Obiettivo operativo n.2

Titolo: Palazzo Stanga Trecco – Cremona - IIS Stanga – Lavori di straordinaria manutenzione restauro dei piani primo e secondo – arredi e complementi d’arredo. [IMM.54]

Dirigente responsabile: Ing.Rossan Ghizzoni

L’edificio di Palazzo “Stanga-Trecco” è stato trasferito in proprietà alla Provincia di Cremona in forza della legge 23/96.

Data la particolarità dell’edificio, di straordinario interesse culturale, nonché la presenza di un giardino storico al proprio interno, è stato completato un intervento di riqualificazione di una parte dell’immobile e del giardino stesso, che sono stati utilizzati per l’allestimento di mostre.

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Nei prossimi anni è necessario prevedere altre opere di manutenzione straordinaria per una corretta conservazione e salvaguardia del bene e per un graduale recupero sia degli ambienti di maggiore interesse storico- artistico sia delle porzioni meno nobili dei piani primo e secondo da utilizzare come ampliamento degli spazi espositivi, conferenze, attività di formazione e, in parte, per uffici provinciali.

Si ipotizza, in particolare, la realizzazione di un presidio del distretto culturale e la sede di prestigiose associazioni.

Obiettivo operativo n.3 Titolo: Centro Culturale di S. Vitale – Cremona-

Dirigente responsabile: Ing.Rossan Ghizzoni

L'immobile sede del centro culturale di s. vitale a Cremona è attualmente inserito nel piano delle alienazioni immobiliari e pertanto si ipotizzano solo interventi di carattere manutentivo.

PROGRAMMA 02 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Obiettivo operativo 1

Titolo: Rete bibliotecaria cremonese Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori Descrizione Il Programma provinciale triennale 2010-2012 (e sua proroga per l'anno 2013) per l'organizzazione bibliotecaria territoriale, fra i suoi obiettivi fondamentali, in sintonia con le indicazioni contenute nel Programma regionale, comprende la riorganizzazione e razionalizzazione della rete bibliotecaria nel suo complesso onde ottimizzare le economie di scala e l'efficienza dei servizi di rete. A seguito di un percorso di riorganizzazione dei sistemi bibliotecari locali, la Rete Bibliotecaria Cremonese (d'ora in avanti, RBC) è stata istituita attraverso Convenzione, approvata da Regione Lombardia il 31 maggio 2013 con deliberazione di Giunta Regionale, tra Provincia – ente capofila – e i soggetti del territorio cremonese individuati nell’art. 2 della Convenzione (98 Comuni). Essa ha sede legale presso la Provincia, ed ha fra le sue finalità fondamentali la promozione, con procedure omogenee, dello sviluppo e dell’implementazione delle attività delle biblioteche e dei punti di prestito sul territorio. Da un punto di vista della rappresentanza politica la cabina di regia è costituita dall'ufficio di presidenza e dall'assemblea dei sindaci di RBC (organi entrambe operativi dal 10 luglio 2013), da un punto di vista tecnico il centro-servizi della Rete è costituito dall'ufficio comune di RBC nel quale lavorano due dipendenti della Provincia e un coordinatore unico del sistema incaricato attraverso convenzione con il Comune di Crema. Per l'anno 2014 gli obiettivi che si intendono raggiungere si possono sintetizzare come di seguito: - consolidamento e sviluppo dei servizi centralizzati: catalogazione, interprestito, sviluppo organico delle raccolte delle biblioteche, supporto alle biblioteche e ai punti prestito - sviluppo e promozione della biblioteca digitale - piano di comunicazione e di promozione dei servizi offerti da RBC Finalità che si intendono conseguire: la Rete bibliotecaria cremonese, conformemente alle indicazioni espresse da IFLA, UNESCO e legge regionale 81/85, persegue la finalità di facilitare il pieno accesso all’informazione, alla cultura

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e alla conoscenza, quali strumenti di crescita personale e per lo sviluppo della comunità, promuovendo la lettura in tutte le sue forme, e di promuovere e diffondere una cultura della biblioteca pubblica, da intendere quale spazio aperto alla collettività e come soggetto sociale integrato nella realtà locale, che opera assieme ai cittadini, istituzioni e organizzazioni sociali per il progresso della comunità. La Provincia di Cremona, nel suo ruolo di ente capofila di RBC, intende perseguire con particolare riguardo due finalità: - integrazione tra le reti culturali e formative all’interno del Distretto culturale della provincia di Cremona; - incremento della qualità e del valore dei servizi bibliotecari, garantendo standard uniformi e valorizzando il patrimonio umano, professionale e documentario presente nelle biblioteche del territorio e apportando nuove risorse (economiche, tecnologiche, umane) per il loro sviluppo. motivazione delle scelte effettuate: necessità per la Provincia di assumere il ruolo di ente capofila di RBC rispondendo ai dettami della legge regionale n. 81 del 1985 per quanto riguarda i compiti del centro-sistema bibliotecario e, contestualmente, di sviluppare i servizi bibliotecari nell'orizzonte dell'attuale rivoluzione nell'ambito delle scienze dell'informazione e della comunicazione digitale. risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: personale amministrativo, prestazioni di servizi esterne per la catalogazione, l’interprestito ed altri servizi di rete Normali dotazioni d'ufficio

Obiettivo operativo 2

Titolo: Sistema museale della provincia di Cremona Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori Descrizione: Lo Studio di fattibilità del Distretto culturale della provincia di Cremona aveva individuato nei Musei una delle aree di azione strategica su cui concentrare l’attenzione progettuale del Distretto e, infatti, alcune azioni specifiche hanno come obiettivi la valorizzazione degli spazi fisici della conservazione ed esposizione e l’aumento della disponibilità di spazi per l’esposizione di patrimonio culturale con la contestuale valorizzazione di edifici e strutture di pregio e di importanza storico-artistica. L’orizzonte del Distretto culturale è stato dunque determinante per attivare un ripensamento e una nuova proposta di organizzazione del Sistema museale provinciale1. Il Sistema Museale provinciale, attivo dal 1993, venne formalizzato in una convenzione il cui contenuto è rimasto invariato fino alla convenzione, attivata in via sperimentale nel 2009 e scaduta nel 2010. Nel 2012 sono stati approvati un protocollo d'intesa ed un regolamento previsti tra i requisiti per il riconoscimento del Sistema museale da parte di Regione Lombardia. Il “Sistema Museale Cremonese” è ora un organismo di coordinamento fra i Musei e le Raccolte museali della provincia di Cremona per fare sintesi tra i sistemi museali già esistenti sul territorio, migliorare funzioni e servizi e promuovere la valorizzazione delle raccolte. Ha come obiettivi: gestire in maniera coordinata i servizi museali; sviluppare servizi integrati di promozione e comunicazione; favorire la relazione con i sistemi culturali e turistici del territorio; realizzare programmi di aggiornamento e di formazione per operatori museali sul tema della valorizzazione del patrimonio museale e della didattica museale; promuovere la catalogazione 1 Il Distretto Culturale prevede alcune azioni che interesseranno il sistema museale sia in modo diretto, incrementando i

potenziali soggetti partecipanti (Azione 8 – realizzazione del Museo dei Cordai), sia in modo indiretto, mettendo a

disposizione edifici di valenza culturale recuperati alla fruizione (Azione 7 – Recupero di Palazzo Martinelli; Azione 9 –

Recupero di Palazzo Brunenghi; Azione 10 - Recupero e valorizzazione della Rocca di Romanengo).

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SIRBeC (Sistema informativo regionale Beni Culturali); rafforzare la rete di collaborazioni e di interscambio di esperienze per il miglioramento dell’offerta museale. Fanno parte del sistema museale: Il Civico museo di Castelleone, Museo Civico di Crema e del Cremasco, il Museo Civico di Pizzighettone, il Museo Diotti e Museo del Bijoux di Casalmaggiore, il Museo del lino di Pescarolo, il Museo Paleoantropologico del Po di San Daniele Po, il Museo del Mulino di Malignano, il Museo della civiltà contadina di Offanengo, Il Museo Civico di Ostiano, Il Museo Civico Casa Natale di Amilcare Ponchielli, il Museo civico archeologico “Platina” di Piadina, il Museo Francesco Genala di Soresina, il Museo della Stampa di Soncino, il Sistema museale città di Cremona. Il Sistema museale sta operando con proposte di interventi trasversali che vedono la realizzazione in primo luogo di iniziative di formazione e comunicazione, oltre che l’impostazione di una pianificazione delle attività comuni, prima fra tutte la didattica. La Provincia ha infatti candidato al bando Regionale L.R. 39/74 in materia di musei di enti locali o di interesse locale il progetto “Dentro al museo”, un corso base per operatori e volontari dei musei, nella convinzione che disporre di riferimenti teorici ed indicazioni di metodo in forma condivisa sia un punto di partenza fondamentale per la gestione dei musei quali istituzioni al servizio della società. Finalità che si intendono conseguire: Coordinamento della rete dei musei e delle collezioni museali, nel rispetto degli indirizzi regionali. Motivazione delle scelte effettuate: La Provincia intende mantenere il proprio ruolo di coordinamento nel campo dei Musei perseguendo obiettivi di qualità e facendo emergere le forti vocazioni territoriali. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale amministrativo, un coordinatore Sistema museale (incarico professionale). Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione. Normali dotazioni d'ufficio

Obiettivo operativo 3 Titolo: Sistema teatrale

Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori Descrizione: La Legge Regionale n. 21 del 30 luglio 2008 e la conseguente Delibera-quadro triennale in materia di spettacolo (D.c.r. n. IX/535 del 24 luglio 2012) definiscono il quadro degli interventi che la Regione, in collaborazione con Province e Comuni e in concorso con altri soggetti pubblici e privati, realizza nel campo delle attività teatrali, musicali, di danza, cinematografiche e audiovisive, gli obiettivi, le azioni prioritarie, le modalità di attuazione e le procedure per il triennio 2012-2014. Con delibera n. 344 del 18.09.2012 la Giunta Provinciale ha approvato il testo del Protocollo d’intesa con Regione Lombardia per il triennio 2012-2014. Le aree di attività in materia di spettacolo su cui Provincia di Cremona si è concentrata riguardano i progetti in collaborazione con i teatri del territorio ed in particolare il Circuito Teatrale Lombardo. Il Sistema teatrale della provincia di Cremona è uno dei soggetti coordinati dalla Provincia coinvolti nella fase di start-up del Distretto culturale con un progetto preliminare, pensato per indirizzare il Sistema verso una revisione interna, simile a quella avviata dalla Rete bibliotecaria e dal Sistema Museale, coerente con l'assetto del Distretto culturale. Gli otto teatri del Sistema – Ponchielli di Cremona, Comunale di Casalmaggiore, Sociale di Soresina, Galilei di Romanengo, Bellini di Casalbuttano, San Domenico di Crema, Gallerani di San Giovanni in Croce, Gonzaga di Ostiano – con i loro cartelloni diversificati e complementari, i

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progetti di teatro per le scuole e le famiglie, la programmazione dedicata alle forme della sperimentazione, e alcuni festival tematici di respiro nazionale ed internazionale (il Festival Claudio Monteverdi del Teatro Ponchielli, per fare un esempio), sono importanti interlocutori per le reti che operano nel campo della musica, della formazione e del turismo. L'esperienza delle altre reti ha confermato la difficoltà di raggiungere in tempi brevi un'integrazione funzionale e ha suggerito l'opportunità di far passare la cooperazione prioritariamente da un'integrazione su progetto: gli obiettivi che il Sistema teatrale si pone vengono perseguiti in modo trasversale attraverso un progetto culturale tematico condiviso. Per la stagione 2012/2013, il Sistema realizza una rassegna tematica in linea con la precedente “Labirinto degli affetti”, che ha consentito – grazie al coordinamento artistico attuato a livello di sistema – di raggiungere un pubblico più vasto e una diversificazione maggiore nei generi di spettacolo proposti. Si intende procedere anche per la stagione teatrale 2013/14 con una rassegna tematica che riunisca le forze e le idee dei vari teatri per dare un segnale della vitalità del Sistema Teatrale Cremonese. Finalità che si intendono conseguire: Interventi in ambito teatrale e dello spettacolo nel rispetto degli indirizzi e dei progetti Regionali (L.R.21/08). Motivazione delle scelte effettuate: La Provincia intende mantenere il proprio ruolo di coordinamento nel campo degli interventi in materia di spettacolo sul territorio locale attraverso il Sistema Teatrale Cremonese. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale amministrativo. Normali dotazioni d'ufficio

Obiettivo operativo 4

Titolo: Distretto culturale

Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori Descrizione: Il Distretto culturale della provincia di Cremona è uno dei risultati del progetto promosso da Fondazione Cariplo per la valorizzazione del patrimonio culturale tangibile ed intangibile della Lombardia, in un'ottica più ampia di sviluppo territoriale. L'iniziativa sperimenta un processo di promozione delle risorse culturali per creare nuove opportunità di sviluppo economico e sociale, lavorando in sinergia tra cultura, attività produttive, risorse sociali e capitale umano. Il partenariato del Distretto è composto da 24 soggetti rappresentanti il territorio provinciale che hanno sottoscritto la Carta del Distretto, di cui è capofila la Provincia di Cremona. Il Distretto culturale entra nella fase di regime a partire dal 2014, molte azioni di avvio si sono completate e alcuni importanti interventi relativi alla valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musicale, come il restauro di Palazzo Raimondi a Cremona sede del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell'Università di Pavia, e degli immobili dedicati ad attività culturali e formative, come la Rocca di Romanengo e Palazzo Martinelli di Casalmaggiore, troveranno pieno compimento nel corso del 2014 . Il sistema di governance del Distretto, composto dal coordinamento delle reti culturali e della formazione, dovrà trovare piena attuazione con azioni che consentano un governo reale in termini programmatici, di coordinamento progettuale, di presidio amministrativo e contabile, di presidio sulla comunicazione e sulla identità visiva; di diffusione delle informazioni capillare e mirata, ai fini della costruzione di una comunità più ampia.

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Finalità che si intendono conseguire: Azioni centrali del Distretto culturale nel 2014 saranno le attività di comunicazione, secondo le linee guida di identità visiva, lo sviluppo di progetti che partono dai temi condivisi della liuteria, della musica, del riconoscimento Unesco, dell'investimento sulla ricerca e sull'innovazione, ed innestano su questi temi proposte di lettura legate all'arte contemporanea, a progetti di alfabetizzazione, alla contaminazione fra arte e scienza e alla sperimentazione di laboratori didattici innovativi. Grazie all'intersecarsi di queste azioni l'obiettivo si declina in azioni di elaborazione creativa, costruzione di comunità, animazione delle reti. Dovrà essere inoltre portata a compimento la ricerca avviata sul capitale umano e il trasferimento di conoscenza in provincia di Cremona sul tema della formazione musicale, e tradursi in proposte operative di azioni di internazionalizzazione (innovative o di consolidamento di relazioni). Proseguiranno gli step di rendicontazione, monitoraggio e valutazione previsti da fondazione Cariplo. Motivazione delle scelte effettuate: Il Distretto culturale vuole rafforzare la capacità di coordinamento, anche interdisciplinare, delle reti che lo compongono e vuole valorizzare il potenziale creativo e innovativo delle reti e della loro azione integrata. Il Distretto culturale vuole, inoltre, proporsi come ambito di riflessione e di elaborazione di proposte condivise che abbiamo come obiettivo una migliore comunicazione del potenziale culturale territoriale e una capacità di orientare le scelte verso temi e proposte innovativi, che abbiano come punto di riferimento l'identità locale ma che sappiano confrontarsi con temi internazionali e abbiamo come obiettivo anche la nuova produzione in campo culturale. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale amministrativo e collaborazioni esterne.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione. Normali dotazioni d'ufficio

Obiettivo operativo n.5

Titolo: Attivita’ e progetti di promozione educativa e culturale

Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori Descrizione: Con la legge regionale 9/1993 Regione Lombardia delega alle Province, nell’ambito delle azioni volte al sostegno di iniziative di promozione educativa e culturale, ed in particolare al sostegno di azioni di conoscenza e divulgazione dei valori storici, etnografici, artistici e culturali, le funzioni amministrative relative alle iniziative di preminente interesse locale. Le Province sono chiamate a declinare a livello locale gli obiettivi della legge 9 attraverso l’adozione di un proprio programma annuale di promozione educativa e culturale, tenendo conto delle iniziative proposte da Enti locali, Associazioni, Fondazioni ed altre organizzazioni culturali. I programmi annuali devono rispecchiare e specificità locali in una logica di coordinamento delle realtà territoriali e di integrazione dei servizi e dei sistemi culturali. Il programma annuale provinciale può focalizzarsi su azioni ed aree di intervento ampie: eventi culturali con forte ricaduta territoriale (mostre, rassegne, festival, convegni ed iniziative periodiche e ricorrenti a carattere rievocativo) con lo scopo di incrementare la fruizione culturale e di valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale; progetti di formazione e sensibilizzazione dei giovani alla cultura; attività di formazione ed aggiornamento degli operatori culturali; iniziative di studio, ricerca e documentazione attinenti i beni e le attività culturali per valorizzare la storia, la cultura e le

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tradizioni e analizzare i fenomeni, le dinamiche, le politiche in ambito culturale con particolare riferimento alla domanda e all’offerta di cultura sul territorio; azioni di comunicazione per la promozione di progetti, eventi e attività culturali anche attraverso supporti editoriali e diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo, al fine di aumentare la visibilità e riconoscibilità dell’attività del territorio in ambito culturale. L’approvazione del programma annuale e del bando per l’erogazione di contributi a sostegno di progetti che perseguano gli obiettivi sopra delineati è condizionata dalla presenza, nel bilancio annuale, dei necessari appostamenti. Finalità che si intendono conseguire: Interventi in ambito di promozione educativa e culturale per la crescita del territorio nel rispetto degli indirizzi e dei progetti Regionali (L.R.9/93). Motivazione delle scelte effettuate: La Provincia intende non abbandonare il proprio ruolo di coordinamento nell'ambito della promozione educativa e culturale sul territorio, perseguendo obiettivi di qualità e facendo emergere le forti e diversificate vocazioni territoriali. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale amministrativo Normali dotazioni d'ufficio

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 2016

05Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 01 Valorizzazione dei beni di interesse storico 18.470,00 18.470,00 18.470,00

05Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 02

Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale 709.253,44 640.177,44 640.177,44

Totale 05 727.723,44 658.647,44 658.647,44

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MISSIONE N.6 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO Descrizione della missione Azioni di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi e misure di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Comprende le spese per l'erogazione di sovvenzioni e di contributi ad enti e società sportive. Comprende le spese per iniziative e manifestazioni sportive amatoriali e dilettantistiche e per le attività di promozione e diffusione della pratica sportiva in collaborazione con: associazioni sportive dilettantistiche locali, enti di promozione sportiva, società e circoli senza scopo di lucro,centri di aggregazione giovanile, oratori, CONI e altre istituzioni.

------------- Gli interventi programmati sono volti allo sviluppo di “politiche giovanili” a dimensione provinciale, caratterizzate da una forte integrazione e trasversalità tra i diversi ambiti di intervento (quali welfare, lavoro, istruzione e formazione, orientamento, partecipazione, pari opportunità, inclusione sociale, associazionismo e volontariato) e tra i servizi presenti sul territorio. Particolare attenzione sarà volta all'individuazione di forme sperimentali di sostegno allo sviluppo della partecipazione giovanile al fine di coinvolgere in modo diretto e sempre meno mediato i giovani nelle politiche che li riguardano.

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PROGRAMMA n. 01 Sport e tempo libero

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Azioni di sostegno alle manifestazioni sportive

Responsabile dr.ssa Marina Ristori Descrizione: In occasione di gare, eventi sportivi, ricreativi e del tempo libero di particolare rilievo od interesse territoriale, vengono conferiti premi di rappresentanza (tipologia: coppa o targa) ai soggetti che ne fanno richiesta con apposita modulistica. Soggetti beneficiari di premi di rappresentanza possono essere organismi affiliati alla competente federazione C.O.N.I., enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I., organizzatori di manifestazioni regolarmente autorizzate dai competenti organi sportivi nazionali, Società sportive, Associazioni, Scuole, Oratori ed Enti del territorio provinciale che ne facciano richiesta in occasione di gare, eventi sportivi, ricreativi e del tempo libero di particolare rilievo od interesse territoriale. Le iniziative devono rispettare i requisiti previsti dalla D.G.P. n. 147 del 17.2.2010. Nel contesto delle attività di promozione dello sport si collocano anche le iniziative come il Premio Ferri, durante il quale vengono consegnate le onorificenze al merito sportivo in ambito provinciale, e le collaborazioni con il CONI , Panathlon e l’Ufficio scolastico territoriale. Finalità che si intendono conseguire: Aiutare, attraverso l’erogazione di premi, gli enti che fanno promozione sportiva e che hanno sottoscritto la “Dichiarazione di Gand sull’etica nell osport giovanile” che fa propria la “Carta dei diritti del ragazzo nello sport” (DGP n. 147 del 17.2.2010). Motivazione delle scelte effettuate: Si tratta di specifica funzione che annualmente viene gestita tramite azioni dirette dalla Provincia di Cremona per le attività di promozione sportiva di preminente interesse locale. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare Personale amministrativo

PROGRAMMA 2 Giovani Obiettivo operativo n.1

Titolo:Sviluppo di azioni di empowerment per la costruzione di politiche giovanili integrate e trasversali

Dirigente Responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti; miglioramento del sistema territoriale di welfare.

Descrizione: Saranno attuati i seguenti interventi:

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a. Formazione su nuovi interventi e modalità operative delle politiche giovanili rivolta agli operatori dell’ambito pubblico

b. Forme di sostegno allo sviluppo della partecipazione giovanile c. Partecipazione al Piano di Lavoro territoriale per le politiche giovanili

a) Formazione su nuovi interventi e modalità operative delle politiche giovanili rivolta agli operatori dell’ambito pubblico.

L’intento è quello di analizzare gli aspetti più significativi sulla questione giovanile in Lombardia e nel nostro Paese per realizzare un percorso formativo, elaborativo e propositivo. Si prevede la realizzazione di “Officine formative”, ovvero di laboratori sperimentali di confronto su politiche di transizione e di autonomia rivolte ai giovani da destinare agli operatori di politiche giovanili e tecnici delle amministrazioni locali. Il percorso, che si avvarrà di contributi regionali e nazionali, si propone di sviluppare una riflessione comune, individuare linee di lavoro possibili a livello locale, discutere e sperimentare alcune modalità e ipotesi di intervento e costruire possibili contributi di miglioramento. Possibili temi oggetto della formazione:

• il futuro delle politiche giovanili (inquadramento generale) • l'autonomia dei giovani: lo stato dell'arte in Lombardia e nella provincia di Cremona

(contesto, dati) • la questione dell'autonomia giovanile in Italia • politiche a sostegno delle transizioni giovanili tra formazione e lavoro • politiche abitative e per l'affitto • il mercato del lavoro in Italia per i giovani

• promuovere la partecipazione. I principi ispiratori del percorso formativo sono contenuti nella Comunicazione della Commissione Europea del 2009 “Una strategia dell'Unione Europea per investire nei giovani e conferire loro maggiori responsabilità”:

• la politica giovanile non può fare progressi senza un coordinamento efficace con altri settori; • la politica giovanile può dare un contributo in settori quali la famiglia, l'infanzia,

l'istruzione, l'occupazione, l'inclusione sociale, gli alloggi, la sanità e la parità uomo-donna. Le politiche giovanili, che hanno per definizione una natura trasversale, operano per far sì che venga tenuto in considerazione il “fattore gioventù” nell’ambito delle politiche settoriali, quali:

• le politiche di istruzione, formazione e mobilità dei giovani; • le politiche per il lavoro, l’imprenditorialità e la lotta alla disoccupazione giovanile; • le politiche per la lotta all’esclusione sociale, alla violenza, al razzismo e alla xenofobia; • le politiche per la cultura e la creatività; • le politiche per la salute e il benessere.

Le “Officine formative” verranno realizzate nell'ambito del Piano provinciale per la formazione degli operatori del welfare per il biennio 2014/2015.

b) Forme di sostegno allo sviluppo della partecipazione giovanile

Lo strumento-guida per ipotizzare nuove modalità di partecipazione giovanile sarà la Carta Europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale (21 maggio 2003). Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono offrire nuove possibilità di informare e di fare partecipare i giovani. A tal proposito si ritiene opportuno avviare forme di comunicazione dedicata ai giovani che possano favorire la partecipazione.

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Per raggiungere tale obiettivo è necessario sviluppare la formazione dei giovani in materia di partecipazione, mantenerli informati, fornire loro dei mezzi di comunicazione e un’assistenza per la realizzazione dei loro progetti, oltreché riconoscere e valorizzare i loro impegni e il volontariato.

c) Partecipazione al Piano di Lavoro Territoriale per le Politiche Giovanili La Provincia garantirà la propria partecipazione, in qualità di soggetto partner, al Gruppo tecnico di piano relativo al Piano di Lavoro Territoriale per le Politiche Giovanili – Anno 2013/2014, così come approvato dalla Regione Lombardia nel novembre 2012 e che vede come ente capofila l’Azienda Sociale Cremonese ed a cui hanno aderito in qualità di partner soggetti del Pubblico e del Privato Sociale. In linea con quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale 16 novembre 2011 n. IX/2508 “Linee di indirizzo per una governance delle politiche giovanili in Lombardia 2012-2015”, la Provincia intende sviluppare “il raccordo tra iniziative provinciali e iniziative regionali”, mediante azioni di carattere sistemico citate nei punti precedenti, nonché con un approccio che veda finalmente il superamento della settorialità tra interventi per costruire politiche giovanili efficaci, volte al rafforzamento degli strumenti di autonomia e partecipazione dei giovani alla società. Motivazione delle scelte effettuate: Deliberazione della Giunta Regionale 16 novembre 2011 n. IX/2508 “Linee di indirizzo per una governance delle politiche giovanili in Lombardia 2012-2015” che definisce le “politiche giovanili” come un “sistema di obiettivi, interventi ed azioni che hanno la finalità generale di offrire opportunità e percorsi verso l'adultità, intesa come condizione di maggiore autonomia, consapevolezza e status di cittadinanza attiva”. Per quanto riguarda il ruolo delle Province nella programmazione regionale sul tema si individua una funzione di supporto per il raccordo e il coordinamento a livello intermedio, ed in particolare si afferma che esse:

• “concorrono alla traduzione degli indirizzi regionali nello specifico contesto provinciale, anche proponendo a livello territoriale interventi coordinati e sovralocali”;

• “mettono a disposizione i dati complessi relativi al territorio di riferimento; sostengono i sistemi informativi finalizzati ad offrire informazioni/opportunità; concorrono a valorizzare, attraverso l'apporto conoscitivo e la circolazione di buone prassi, l'esperienza di reti già esistenti”;

• “sostengono lo sviluppo del modello di governance, attraverso la formazione del personale dedicato alle politiche giovanili”;

• “garantiscono il raccordo tra iniziative provinciali e iniziative regionali”;

• “partecipano, in base a valutazioni e accordi locali, allo sviluppo di azioni di sistema e ad iniziative sperimentali”.

La Comunicazione della Commissione Europea del 2009 “Una strategia dell'Unione Europea per investire nei giovani e conferire loro maggiori responsabilità”:

• la politica giovanile non può fare progressi senza un coordinamento efficace con altri settori;

• la politica giovanile può dare un contributo in settori quali la famiglia, l'infanzia, l'istruzione, l'occupazione, l'inclusione sociale, gli alloggi, la sanità e la parità uomo-donna.

Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare:

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Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione.

La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201606 Politiche giovanili, sport e tempo libero 01 Sport e tempo libero 0,00 0,00 0,00Totale 06 0,00 0,00 0,00

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MISSIONE 07 TURISMO Descrizione della missione La legislazione nazionale di riforma del turismo (Legge 135/2001) e la normativa emanata in materia dalla Regione Lombardia (in particolare la recente ) ora riunite nella legge regionale del 16 luglio 2007 n. 15, hanno attribuito alla Provincia un ruolo di programmazione, controllo e coordinamento. La missione riunisce una serie di programmi volti a favorire concretamente, e in un’ottica di qualità, lo sviluppo economico del turismo e il suo passaggio da progetto a risorsa del territorio.

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PROGRAMMA 02 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Obiettivo operativo 1 Titolo:EXPO 2015 dal protocollo ai manuali per EXPO 2015

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione L’appuntamento di EXPO 2015, rappresentando un ‘occasione unica, a livello internazionale, di valorizzazione territoriale con le proprie eccellenze e peculiarità turistiche, all’interno dei circuiti mondiali sia di T.O che Incoming oltrechè di attrazione economica, deve essere accompagnato da un’adeguata produzione di materiale editoriale relativamente alla presentazione di tematismi e percorsi dedicati all’offerta locale.

Si prevede un percorso per la realizzazione di manuali per l'offerta rispetto ai diversi mercati in collaborazione con CCIAA e gli operatori territoriali (Agenzie e T.O.) e il Sistema Turistico Po di Lombardia. E’ Prevista la presenza a due importanti Fiere quali BIT 2014, preceduta da incontri di coordinamento della Governance provinciale del Turismo, e Salone del Gusto di Torino.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Progetto integrato fra turismo, commercio e altri settori tra cui Cultura e Istruzione

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione L’offerta integrata del territorio richiede una visione complessiva che va a sostenere l’interrelazione tra il commercio ed il turismo, declinandosi nelle varie opportunità di fruibilità sia per la popolazione locale che per i turisti.

Il progetto viene denominato Shopping & show: animazioni culturali nei centri storici di Cremona, Crema, Casalmaggiore attraverso l'esperienza dei DUC e produzione di un’offerta integrata fra Distretto della Musica, Rete Musicale e Strada del Gusto, attraverso la formazione di una figura di accompagnatore/guida incaricata.

Nello specifico il Shopping Expert o Guida turistica multitasking dovrà occuparsi all’ideazione e illustrazione di percorsi alla scoperta dei centri storici, con animazioni soprattutto musicali in luoghi specifici, a cadenza permanente, includendo negozi storici, con tipicità locali ma anche di esercizi generici commerciali, con momenti degustativi.

Obiettivo operativo n.3

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01 Sviluppo e valorizzazione del turismo

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Titolo: Servizio di informazione ed Accoglienza turistica – IAT, rete provinciale Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare Funzionari amministrativi Descrizione La presenza di differenti Uffici di Informazione ed accoglienza turistica sul territorio provinciale richiede una rinnovata integrazione, anche attraverso le reti informatiche, dei differenti IAT, al fine di un più funzionale coordinamento anche in relazione alla crescente offerta turistica locale. L’Ufficio di Accoglienza ed Informazione Turistica (IAT) rappresenta il veicolo di immagine diretto nei confronti dell’utenza, oltre che delle iniziative, eventi ed informazioni del territorio, delle medesime attività dei servizi turistici provinciali. La LR n.15/2007 vede impegnata la Provincia da un lato a coordinarsi con la CCIAA ed il Comune di Cremona per la stabilizzazione ed il rafforzamento della struttura presso il capoluogo, dall’altro – a seguito del Regolamento Regionale n. 7 del 26/10/06 di normazione degli IAT – a stimolare o verificare le trasformazioni delle strutture similari oggi presenti sul territorio provinciale, comunque a collaborare con le medesime per il rafforzamento e la sinergia della rete informativa e promozionale. Per il 2014 viene consolidato il coordinamento fra gli IAT territoriali e gli uffici turistici attraverso l’attività di formazione degli addetti IAT ed il monitoraggio mensile dell’utenza al front office.

Tale formazione verrà gestita in collaborazione con la Camera di Commercio di Cremona attraverso moduli formativi differenziati per operatori IAT/uffici turistici e Pro Loco oltre ad operatori del settore turistico ricettivo e ristorativo. Questi incontri saranno tenuti nelle tre aree territoriali dal Cremasco al Casalasco, con particolare riguardo alla prima accoglienza, accoglimenti T.O e turisti ed EXPO 2015.

Si prevedono incontri di formazione e aggiornamento con gli addetti IAT del territorio di cui uno o più dedicati alla realizzazione di un progetto finanziato dal Sistema Turistico Po di Lombardia denominato “Information Center”, garantirà alle sedi IAT della Provincia di Cremona e delle quattro province del Sistema Po di Lombardia la condivisione dello stesso database di informazione turistica, già in uso per Mantova.

Le sedi IAT saranno quindi in grado di consultare e arricchire in tempo reale il panorama dell’offerta turistica dei territori del Sistema Turistico Po di Lombardia assicurando al pubblico un’informazione omogenea e sempre aggiornata. All’interno delle attività ordinarie dell’Ufficio, gli operatori IAT somministreranno il questionario di gradimento (Customer satisfaction), per cogliere e qualificare maggiormente l’offerta del servizio. Il Servizio di Promozione Turistica inoltre:

• parteciperà a Fiere e Workshop dedicati al settore turistico di carattere locale, regionale e nazionale. Nello specifico vi saranno, per esempio, Info point IAT a CremonaFiere, Salone Mondomusica, Fiera Internazionale del Bovino da Latte, Il Bontà, Salone dello Studente a Cremona, presenze ad iniziative organizzate dall’Associazione Strada del Gusto Cremonese e dal Sistema Turistico Po di Lombardia (circa 15 eventi previsti all’anno).

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• svolgerà attività di assist alla stampa e per Educational Tour.

• raccoglierà di adesioni e convenzioni per la CITY CARD del territorio rinnovata nel 2014 con “qrcode” e adesioni scaricabili dal web; vendita della stessa e gestione servizi guidati festivi.

• Gestirà ed organizzerà gli incontri della Governance del Turismo con ruolo di programmazione, controllo e coordinamento.

Nello specifico, la normativa emanata in materia dalla Regione Lombardia, legge regionale del 16 luglio 2007 n.15, ha attribuito alla Provincia tale ruolo per favorire concretamente, e in un’ottica di qualità, lo sviluppo economico del turismo e il suo passaggio da progetto per il territorio a risorsa del territorio. La Governance rilanciata nel maggio 2010 (delibera di Giunta n. 233 del19/05/2010) si incontrerà, secondo la compagine attuale, per condividere le linee di indirizzo delle politiche turistiche ed il coordinamento delle iniziative ed eventi. Per il 2014 sono previsti almeno nr. 3 incontri annuali ed un paio di incontri del gruppo tecnico.

Obiettivo operativo n.4 Titolo: Distretto della Musica : progetto di marketing territoriale per la creazione di un

“network” provinciale pubblico/privato – Supporto della comunicazione e valorizzazione dell’offerta musicale anche attraverso dispositivi multimediali – Sensibilizzazione e

informazione sul tema, rivolta agli operatori dell’offerta turistica – Facilitazione incontro domanda/offerta musicale anche con i soggetti della rete musicale Cremonese.

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione Il riconoscimento dell’UNESCO al “saper fare liutario” del dicembre 2012 coniugato alla ricchezza del patrimonio musicale ed artistico locale, comprendendo la presenza degli strumenti antichi di Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù, con l’avvio del Museo del Violino, ha posto le premesse per la realizzazione del Distretto della Musica quale eccellenza nel panorama italiano, mettendo in rete i vari soggetti pubblici e privati per una migliore fruibilità ed attrattività turistica. Questo progetto si propone di valorizzare e diffondere il tema della musica nelle diverse espressioni dell’offerta turistica: dagli operatori di settore (ristoratori, alberghi, agenzie viaggio, pubblici esercizi) agli enti privati e pubblici attraverso azioni promozionali e formative. Esiste una governance tecnica e politica di Distretto con un protocollo d’intesa siglato a luglio 2009. Il Distretto della musica è un'azione del Distretto culturale della provincia di Cremona, nell'ambito del progetto Distretti culturali di Fondazione Cariplo Per il 2014 si prevedono in particolare azioni volte a favorire la promozione dell’offerta musicale (complessi e gruppi musicali afferenti alle decine di soggetti che compongono la Rete musicale cremonese), quale componente peculiare dell’offerta turistica cremonese, e gli operatori economici aderenti al Distretto della Musica (strutture ricettive, della ristorazione, agenzie viaggi, bar e altri esercizi commerciali) a diretto contatto con i visitatori, che rappresentano la domanda turistica, oltre a favorirne l’incontro. Azioni specifiche: animazione musicale durante il Workshop del Turismo musicale (maggio) e MondoMusica (settembre); organizzazione di esibizioni musicali a cadenza regolare a Casalmaggiore, Crema e Cremona; effettuazione sopralluoghi ed incontri formativi presso gli aderenti anche potenziali del Distretto della Musica, consegna materiale aggiornato, invio

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calendario eventi mensile, appuntamenti musicali e news, organizzazione, con la CCIAA, del workshop sul turismo musicale, implementazione ed aggiornamento dei contenuti dei totem multimediali presso IAT e altre location.

Obiettivo operativo n.5 Titolo: Eventi ricorrenti: raccolta e calendarizzazione per la promozione di

un’offerta turistica integrata Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione Festa del Torrone. Commissione di gara, componente del gruppo di lavoro, controllo qualità del progetto con valenza territoriale. E’ prevista l’organizzazione e assistenza per gli educational tour dedicati agli operatori turistici e alla stampa Città murate e castellate – Incontri e gruppi tecnici, promozione, editoria, organizzazione delle Giornate Italiane dei Castelli. BIT 2014: evento fieristico ricorrente cui il Servizio di Promozione Turistica da tre anni funge da capofila per la realizzazione di una presenza coordinata in termini di immagine e di contenuti in collaborazione e con il contributo della Governance del Turismo. Si garantisce altresì la presenza con il Sistema PO di Lombardia presso lo stand della Regione Lombardia.

Obiettivo operativo n.6 Titolo: Piano della comunicazione. Gestione portale del turismo con redazione di documenti

informativi Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione La varietà e la ricchezza dell’offerta turistica territoriale va sostenuta e diffusa attraverso moderni canali comunicativi sia attraverso portali dedicati sia con strumenti informativi a cadenza periodica che presentano le opportunità e peculiarità turistiche locali. La realizzazione di materiale promozionale e informativo ha una rilevanza notevole per la comunicazione turistica ed il supporto all’Ufficio IAT. Prodotti editoriali ricorrenti :

• Agenda del Turista 2014 • Carta turistica di Cremona – edizione 2014 • Depliant illustrativo di Cremona con pianta 3-D, in italiano e altre edizioni linguistiche • Percorsi del gusto in collaborazione con CCIAA, Ass. Agricoltura e Strada del Gusto • Percorsi territoriali legati a progetti del ST Po di Lombardia per la Bit 2014 testo di

immagini coordinato per itinerari tematici

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• Redazione della sezione "EVENTI GASTRONOMICI" inserita nella pubblicazione "ANDIAMO A TAVOLA"

• Aggiornamento e implementazione dei siti { HYPERLINK "http://www.turismocremona.it/"} e www.podilombardia.it

• Rilevazione degli accessi al portale del turismo tramite Google analytics • Newsletter periodica del turismo rivolta a Pro Loco, referenti Città Murate e Castellate,

Comuni e mailing-list dello IAT. • Invio mensile del calendario eventi provinciale alla mailing-list dello IAT (Governance

Turismo, Giunta Provinciale e Consiglieri, strutture ricettive provinciali, stampa locale, Pro Loco, agenzie viaggio e lista utenti che hanno fatto specifica richiesta)

• Redazione guida degli “Appuntamenti musicali e Principali eventi” n. 3 edizioni annuali (febbraio, maggio, settembre) in collaborazione con il Distretto Culturale

• Redazione guida “Cremona e il suo territorio – L’offerta turistica” in collaborazione con il Distretto Culturale (2 edizioni annuali).

Obiettivo operativo n.7 Titolo: Promozione Strada del Gusto Cremonese. Proposte, itinerari, eventi per il turista

“goloso” nell’ottica di una promozione turistica integrata (storia, tipicità ma anche servizi e commercio)

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione La ricchezza e la varietà del patrimonio agroalimentare, comprese alcune eccellenze e produzioni tipiche, anche IGP e DOP rappresentano un unicum a livello nazionale ed internazionale tale da richiede una diffusa promozione e conoscenza dei singoli prodotti e produzioni. Inoltre la tradizione gastronomica locale costituisce una parte fondamentale dell’offerta turistica integrata del territorio. La “Strada del gusto” è un’associazione nata nel 2002, operativa dal 2003, ha come soci fondatori la Provincia di Cremona, il Comune di Cremona e la Camera di Commercio di Cremona. Promuove lo sviluppo di un turismo integrato, con un’attenzione particolare verso la gastronomia tipica e le produzioni locali, da sempre uno dei maggiori attrattori turistici. L’associazione raccoglie circa 90 fra enti pubblici, consorzi, associazioni di categoria e privati. Il personale del servizio promozione turistica della Provincia di Cremona ha in carico la gestione della segreteria organizzativa della Strada del Gusto Cremonese che prevede principalmente: - gestione degli eventi ricorrenti con redazione di apposito materiale e azione promozionale, presenza a fiere ed eventi - studio, reperimento preventivi ed incarichi, candidatura e realizzazione di progetti regionali ed europei e relativa rendicontazione - gestione contabilità, invio quote associative, sollecito pagamenti, emissione ricevute di pagamento - convocazione e la redazione di verbali del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea - contatti con utenti e con associati - gemellaggi con realtà nazionali ed estere; per il 2014 consolidamento rapporti con la città di Grenoble e la Regione autonoma del Trentino Alto Adige

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- promozione dell’associazione e degli eventi tramite comunicati stampa, gestione e aggiornamento del sito dell’associazione, la pagina facebook dedicata ed una news letter periodica (almeno 4 numeri anno).

Obiettivo operativo n.8 Titolo: Sistema Turistico Po di Lombardia: network tra le province di Pavia, Lodi, Cremona,

Mantova, finalizzato all’elaborazione ed attuazione congiunta di programmi, progetti di promozione integrate, volte al riconoscimento di un sistema turistico interprovinciale

coordinato, con il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione La partecipazione al Sistema Turistico Po di Lombardia richiede una costante attività di promozione e presenza nei vari circuiti informativi e turistici al fine di valorizzare le peculiarità ambientali, storiche, gastronomiche e folcloristiche dei quattro territori aderenti. La Provincia di Cremona è una delle quattro Province che compongono il Sistema Turistico “Po di Lombardia” insieme a Pavia, Lodi e Mantova. Il Servizio Promozione Turistica si occupa di tradurre e attuare le scelte prese dal coordinamento degli Assessori provinciali e del Gruppo Tecnico. Si prevede - la partecipazione ad incontri periodici del coordinamento assessori e gruppo tecnico; - lo svolgimento di attività per aggiornamento del portale web e partecipazione ad iniziative promozionali, fiere e workshop, tra cui la Bit, con incontri BTB con agenzie viaggio del sistema, CCIAA delle quattro province, anche attraverso la predisposizione di protocolli d’intesa con nuovi partner e Accordo di Programma per la partecipazione a fiere con Regione e enti camerali. - lo sviluppo di progetti editoriali e la realizzazione del programma turistico e di promozione concordato, tra cui: • L’aggiornamento e realizzazione di calendari tematici (cartaceo e web) • L’aggiornamento e realizzazione di schede relative al turismo scolastico (cartaceo e web) • La realizzazione di educotour e assist ai referenti giornalistici • La redazione di una newsletter locale (PoInforma) in collaborazione con il coordinatore del

Sistema • Lo sviluppo del “progetto eccellenze”: 1) per la realizzazione della rete informatica degli IAT

delle quattro province denominato “Information Center”, finanziato da Regione Lombardia (in relazione anche al progetto obiettivo operativo 3); 2) per l’aggiornamento dello spazio web-GIS; 3) la realizzazione di una GeoGuida multimediale per iPad, iPhone e dispositivi Android e di un sito ottimizzato per dispositivi mobili e la promozione sui social network

• L’attuazione dei progetti presentati della Provincia di Cremona all’interno del nuovo PST 2013_2015 presentato dal Sistema Turistico Po di Lombardia a Regione Lombardia.

Obiettivo operativo n.9 Titolo: Isole e foreste

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Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione E’ un progetto integrato d’area (PIA), strumento individuato da Regione Lombardia per l’attuazione degli obiettivi del IV Asse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, asse destinato a finanziare azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. I progetti integrati d’area prevedono, in forma complementare fra loro, più tipologie di operazioni, concentrate su una medesima area, la cui finalità sia identificata nell’integrazione tra la tutela e la valorizzazione del sistema delle risorse culturali ed ambientali con la possibilità di creare condizioni per lo sviluppo imprenditoriale e la crescita economica. I PIA sono presentati da un soggetto capofila (Enti locali ed Enti gestori di parchi), ma sono articolati in una serie di operazioni gestite dai partner del progetto, beneficiari finali della quota relativa di contributo. Isole e foreste è, dal punto di vista infrastrutturale, un percorso che si sviluppa lungo le aste del Po, dell’ Adda e del Serio. La Provincia di Cremona, capofila del PIA, dovrà monitorare la realizzazione degli interventi infrastrutturali inseriti nel progetto integrato. La delicata fase di rendicontazione sarà l’azione più onerosa in termini di risorse umane da dedicare e si concluderà alla fine dell’anno 2013. Alla realizzazione delle operazioni è associata, in modo unitario sull’intero progetto, la realizzazione di azioni di sistema destinate alla valorizzazione e alla promozione dei luoghi in funzione dello sviluppo turistico sostenibile del territorio. In particolare:

• implementazione di un sistema georeferenziato degli itinerari su palmare in collaborazione con il Sistema Turistico Po di Lombardia

• laboratori del racconto, • educotur, • gadgets e totem statici • monografie e cartine illustrativi del territorio interessato.

Obiettivo operativo n.10 Titolo: Il Lago invisibile

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione Per quanto riguarda il PIA finanziato con il secondo bando del IV Asse del POR denominato “Il Lago Invisibile”, sarà prevista una collaborazione con il Settore cui fa capo l’attività di rendicontazione e di monitoraggio sull’andamento dello stato di attuazione delle singole operazioni. Si attiveranno le prime azioni di sistema che andranno a sostegno delle riqualificazioni ambientali e infrastrutturali previste. Una particolare attenzione sarà rivolta alla raccolta di dati e informazioni che permetteranno all’ente capofila di misurare l’efficacia delle azioni implementate all’interno del PIA e di restituire alla Regione Lombardia, ma anche a tutto il partenariato, utili analisi di come andrà ad impattare le attività avviate sul territorio che comprende l’itinerario “Il Lago Invisibile”. Per entrambi i progetti integrati d’area fondamentale sarà il lavoro di raccolta della

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documentazione che ogni singolo partner dovrà fornire, per permettere alla Provincia, capofila di entrambi i PIA, di poter rendicontare in tempi rapidi e puntuali. Un attento presidio del flusso della documentazione rendicontativa, permette di anticipare la richiesta a Regione Lombardia delle tranche di cofinanziamento, anticipando il flusso delle risorse al partenariato.

Obiettivo operativo n.11

Titolo: Progetto Competitività filiera turistica

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione Si tratta di un bando che Regione Lombardia ha pubblicato per favorire il miglioramento della competitività delle imprese turistiche lombarde. Dopo un delicato lavoro di coordinamento degli operatori turistici, il progetto presentato dalla Provincia di Cremona in qualità di capofila è stato finanziato, piazzandosi al primo posto in graduatoria fra i vari progetti presentati. Le azioni da realizzare riguarderanno, come per tutti i progetti integrati, il monitoraggio sugli stati di avanzamento dei lavori degli interventi inseriti e assicurare ai soggetti beneficiari un’adeguata consulenza in fase di rendicontazione.

Obiettivo operativo n.12 Titolo: Attività in materia di operatori turistici: Classificazione st rutture alberghiere ed extra

alberghiere Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Il Settore, in attuazione delle funzioni delegate dalla Regione Lombardia, svolge attività di classificazione alberghiera con la gestione delle relative tariffe e conseguente vigilanza. Con la classificazione rilasciata per il quinquennio 2007-2013, la Provincia ha approvato un proprio Regolamento con il preciso obiettivo di valutare qualitativamente i requisiti previsti dalla norma regionale in vigore. Le dotazioni degli alberghi previsti dalla L.R.15/07 saranno infatti valutate ponendo anche l’attenzione su comfort, atmosfera, pulizia e decoro complessivo delle singole strutture, elementi considerati imprescindibili da un’utenza sempre più attenta ed esigente. Il percorso operativo ed attuativo del Regolamento Provinciale è stato condiviso con gli addetti ai lavori, gestori delle strutture alberghiere e le associazioni di categoria. Per l’anno 2013 sono previsti dei sopralluoghi nelle strutture che hanno presentato, durante la recente riclassificazione, alcune criticità nell’ottica di rendere più competitive le aziende e nella prospettiva di poter rispondere alla necessità di dotare il territorio della provincia di Cremona di un’offerta alberghiera di qualità capace di soddisfare le aspettative di turisti sempre più esigenti. In tale contesto si proseguirà la promozione del logo ecologico “Ospitalità Verde” per l’adozione di pratiche eco-compatibili. Il controllo dei requisiti previsti dalla normativa e dal regolamento provinciale vigente, ma soprattutto la consulenza, l’informazione e la formazione dei gestori delle strutture ricettive sono

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garantiti mediante la programmazione di visite (sopralluoghi) che i funzionari del Servizio effettuano sul territorio.

Obiettivo operativo n.13 Titolo: Attività in materia di operatori turistici: Verifica agenzie di viaggio

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione La Provincia si occupa anche della verifica delle segnalazione certificate di inizio attività (S.C.I.A.) relative alle agenzie di viaggio e turismo, del controllo e vigilanza delle agenzie stesse, ai sensi della L.R.15/07. Con la finalità di svolgere un’ azione di informazione e consulenza a favore delle imprese turistiche si intende promuovere e garantire un supporto tecnico adeguato.

Obiettivo operativo n.14 Titolo: Attività in materia di operatori turistici: Esami abilitativi all e professioni turistiche

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Ai sensi della L.R.15/2007 la Provincia deve bandire ogni anno gli esami abilitativi alle professioni turistiche di Guida Turistica, Accompagnatore Turistico e di Direttore Tecnico di Agenzie di Viaggio. I candidati devono presentare, entro i termini previsti dal bando, la domanda di ammissione alle prove abilitanti. Per ogni professione turistica una Commissione d'esame valuta i candidati ai fini del rilascio dell'idoneità.

Obiettivo operativo n.15 Titolo: Attività in materia di operatori turistici: Raccolta ed elaborazi one

dati turistici Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione

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L’attività di raccolta dei flussi turistici per conto di ISTAT viene sviluppata raccogliendo i dati delle strutture turistiche e implementandoli nel portale regionale newturismo. Nello stesso portale sono inseriti i dati delle strutture ed i prezzi praticati, i cui cartellini vengono trasmessi alle strutture stesse per l'esposizione. Dal 2013 le procedure si giovano del supporto dell’applicativo Midap, cofinanziato dal RL, che consente la raccolta in automatico dei dati delle strutture ricettive e la successiva rielaborazione e trasmissione alla Regione.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201607 Turismo 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo 470.008,92 451.158,92 451.158,92Totale 07 470.008,92 451.158,92 451.158,92

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MISSIONE N. 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED

EDILIZIA ABITATIVA

Descrizione della missione L’ambito della missione riguarda le attività relative alla pianificazione degli interventi riguardanti l’assetto territoriale nonché degli studi per l’implementazione delle conoscenze di carattere territoriale, storico ed economico, il coordinamento e il monitoraggio delle relative politiche, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione. In particolare si opererà per la gestione del Piano Territoriale di coordinamento e il suo aggiornamento in variante; la valutazione dei P.G.T. e l’espressione del parere di competenza; l’analisi e gli studi del territorio; il funzionamento degli organismi consultivi e di indirizzo territoriale. Si opererà per valorizzare il territorio attraverso l’elaborazione di Piani d’area; per indagare le realtà comunali; per conoscere il patrimonio edilizio dimesso e di valore e per costruire politiche di marketing territoriali.

Elaborazione di progetti e gestione di forme di interventi riguardanti l’assetto territoriale; verifica e concertazione delle politiche ed erogazione di contributi a favore dei Parchi sovracomunali espressione pareri di competenza. Gli studi, i piani, le elaborazioni e gli atti amministrativi conseguenti discendono dalle norme e dagli indirizzi contenuti nei documenti nazionali e regionali e vanno ad esplicitarne, ad una scala diversa, le valenze. In particolare sono coerenti con la pianificazione in materia di pianificazione e programmazione territoriale (L.R. 12/05, DPR 160/2012, DPR 440/2000).

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PROGRAMMA N. 1 Urbanistica e assestto del territorio

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Studi, elaborazioni ed interventi sul territorio Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire: La pianificazione d’area vasta è uno degli strumenti principali di applicazione del PTCP. E’ stata introdotta al fine di favorire uno sviluppo armonico del territorio gestendo in questo modo tutti gli ‘argomenti territoriali’ che, per loro natura, hanno caratteristiche di sovracomunalità e/o interesse provinciale.

Erogazione di servizi di consumo

Proseguirà la gestione delle attività relative ai piani d’area già approvati; si concluderà la redazione del Piano d’Area del Cremonese, si accompagnerà l’esecuzione del PTdA dell’Alto Cremasco e si darà forma al PTdA del Casalasco nella forma di sperimentazione approvata con i protocolli e gli accordi di programma sottoscritti con i Comuni.

Motivazione delle scelte: Applicazione di quanto previsto nel PTCP, e dei principi ispiratori di cui al Titolo I della L.R.12/05. L’efficacia della programmazione del territorio passa dalla ottimizzazione della sua gestione e dalla capacità di costruire uno scenario pianificatorio che con nuove infrastrutture sappia raggiungere lo sviluppo socio economico che l’Ente si prefigge e ritiene utile per la costruzione di uno scenario di sviluppo sostenibile che sappia rilanciare il territorio provinciale.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Gestione del piano territoriale di coordinamento

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire: Elaborazione di progetti e gestione di forme di interventi riguardanti l’assetto territoriale

Il PTCP recentemente adottato è in fase di approvazione si adeguerà ai sensi della L.R. 12/2005, sarà parzialmente aggiornato ai contenuti del Piano Paesaggistico Regionale.

La proposta si inserisce in una più ampia rivisitazione del PTCP che si ritiene debba prevedere oltre all'adeguamento dello stesso al PTR (obbligatorio) anche l’approfondimento della tematica degli ambiti agricoli strategici attraverso la loro ridefinizione, la rilettura delle modalità regolamentari di gestione delle variazioni e della tematica della messa in sicurezza del territorio. Ciò in sinergia con i progetti sul reticolo idrografico minore già approcciati dall'ambiente e con i lavori e gli studi dei Consorzi di bonifica. Il lavoro dovrebbe trovare la compartecipazione dei Comuni ed essere applicato in via sperimentale all'interno degli studi dei P.d.A.

Sulla scorta delle indagini del Piano provinciale verranno predisposti i pareri per le conferenze di servizio e attraverso il monitoraggio si elaboreranno informazioni per i Comuni da utilizzarsi in sede di adeguamento della loro pianificazione urbanistica che viene poi valutata dal Settore Territorio in sede di espressione del parere sui P.G.T.

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Erogazione di servizi di consumo In particolare si opererà per la valutazione dei PGT e l’espressione del parere di competenza. Si supporteranno le attività dell’Osservatorio Provinciale per la pianificazione territoriale e la Conferenza dei Sindaci

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201608 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 01 Urbanistica e assetto del territorio 342.954,69 342.954,69 342.954,69Totale 08 342.954,69 342.954,69 342.954,69

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MISSIONE 09 “SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE”

Descrizione della missione L’ambito della missione riguarda la tutela e la salvaguardia del territorio, la finalizzazione alla riduzione del rischio idraulico e alla stabilizzazione dei fenomeni dei dissesto idrogeologico, comprende la predisposizione dei sistemi di cartografia e del sistema informatico territoriale. Comprende le azioni relative alla valutazione di impatto ambientale dei Piai e dei Progetti per la predisposizione di standard ambientali, la fornitura di servizi e le attività a favore dello sviluppo sostenibile in materia ambientale. Comprende le attività a tutela del verde urbano. I processi individuati si ritiene possano promuovere lo sviluppo economico e sociale coerentemente con le pianificazioni di scala superiore. Si è scelto come obiettivo la sostenibilità e si tende a valorizzare con atti concreti le risorse presenti secondo il principio di equità tra i soggetti e i luoghi interessati. Le finalità da conseguire sono le elaborazione di pareri e di autorizzazioni inerenti la realizzazione di progetti edilizi e di programmi a valenza ambientale

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La missione risponde alla necessità di assicurare i servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria attraverso la vigilanza della polizia locale in materia ittico-venatoria ed ambientale.

Le attività di tutela ambientale prevedono prioritariamente una costante formazione interna; sono inoltre contemplati interventi per l'educazione ambientale nonchè la necessaria attività materiale ed istruttoria anche per l’eventuale avvio dei procedimenti a seguito di accertamenti di trasgressioni e dell’inoltro del relativo contenzioso al soggetto competente.

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La tematica ambientale attraversa trasversalmente tutte le attività produttive ed antropiche, riguarda tutte le pianificazioni, interessa le opere pubbliche, i piani di governo del territorio dei comuni, la tutela del territorio ed in particolare di alcune porzioni di esso che esprimono un particolare valore ambientale e sono soggette a tutela o a vincolo. Per questo, alla tutela dell'ambiente concorrono diverse competenze ed attività. Nella presente missione si fa riferimento alle competenze provinciali relative alla prevenzione ambientale (vigilanza e controllo), al contenimento e riduzione delle principali matrici di alterazione della qualità ambientale ed alla gestione sostenibile delle principali risorse (energia, acque, suolo, aria, flora e fauna). In queste attività la Provincia vedrà, nel triennio, la continuazione della collaborazione con tutti i soggetti coinvolti (Regione Lombardia, ARPA, Parchi regionali, ecc.) nonché con i Comuni, oggi ancor più responsabilizzati, dal progressivo decentramento normativo, nella gestione del territorio.

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La Provincia è chiamata, in applicazione del D.lgs. 152/06 e della L.R. 26/03 e sue modificazioni, a formulare le principali pianificazioni di settore.

Per quanto riguarda il Piano Rifiuti della Provincia la L.R. 26/03 e s.m.i. stabilisce la durata dei piani quinquennale ed è prevista la conclusione del nuovo Piano rifiuti entro il 2014.

In particolare si individueranno i nuovi obiettivi da conseguire nel quinquennio di vigenza del Piano, nonché le necessarie azioni di supporto ed accompagnamento. Proseguiranno le attività inerenti la bonifica dei siti inquinati, ai sensi del D.lgs 152/06.

Sarà necessaria una ampia ed incisiva azione di sensibilizzazione e informazione capillare sul territorio sulle tematiche legate alla corretta gestione dei rifiuti e politiche di sostenibilità ambientale.

Importanti le attività che riguardano le risorse idriche sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

L'impegno sarà rivolto, attraverso la conclusione del percorso di rilascio delle nuove autorizzazioni, a guidare i Comuni e i Gestori verso il miglioramento degli impianti di collettamento e depurazione, attuando, nel rispetto degli indirizzi del PTUA, il controllo preventivo degli scarichi nell’ambiente delle abitazioni e delle aziende, il tutto in pieno coordinamento con l’ufficio d’Ambito.

Grande impegno comporterà la diffusione, condivisione e verifica con gli Enti irrigui (Consorzi di Bonifica e Consorzi di irrigazione) del quadro delle conoscenze sul sistema irriguo e sulle dotazioni irrigue nel territorio provinciale oltre che l’attività volta alla definizione di strategie ed interventi per il riordino irriguo, in collaborazione con le Associazioni Agricole, anche attraverso l’attività della consulta delle acque. Proseguirà il monitoraggio sulla efficienza degli impianti termici al fine di prevenire ulteriori fonti di inquinamento dell'aria, così pure come di autorizzazione e controllo delle emissioni in atmosfera delle attività produttive.

Per quanto riguarda l'educazione ambientale, oltre alle consuete attività che si svolgono con le scuole presso il Bosco Didattico di Castelleone, proseguirà la collaborazione con il Politecnico di Milano sede di Cremona che ora ospita il Centro di Documentazione Ambientale, che verrà utilizzato anche per attività didattiche appositamente predisposte per le scuole.

Presso le strutture didattiche di Cascina Stella continuerà l’offerta didattica attraverso lo svolgimento di un programma di corsi per il corpo docente e le iniziative culturali rivolte ad un pubblico più vasto. Per ragioni di bilancio le attività sopra descritte verranno ridimensionate in termini di quantità dei servizi offerti mentre si cercherà di garantire la tipologia dei servizi anche tramite l’apporto di risorse interne al settore.

Proseguirà, pur in forma ridotta a causa della riduzione delle risorse, la pubblicazione della rivista “Pianura, scienze e storia dell’ambiente padano”e la pubblicazione di altri sussidi di divulgazione naturalistica.

Tutte le attività brevemente descritte saranno puntualmente seguite e messe a disposizione del pubblico attraverso l'aggiornamento continuo del sito internet, dove troverà spazio anche la biblioteca on-line. Elemento qualificante del Settore rimane la tutela dell'ambiente naturale, che proseguirà con le attività intraprese quali il Museo del paesaggio padano e l'Ecomuseo, la gestione delle riserve naturali istituite dalla Regione Lombardia, la prosecuzione delle azioni e dei lavori, a suo tempo iniziati con il progetto LIFE – natura.

La Provincia proseguirà, sulla base delle regole introdotte dal nuovo Piano di Indirizzo Forestale, l’attività relativa ai tagli piante e al rilascio delle autorizzazioni paesaggistico-forestali che prevedono la trasformazione dei boschi; nell’ambito di tali attività verrà pianificata la destinazione dei fondi derivanti dalle suddette trasformazioni, realizzando nuovi rimboschimenti. Si procederà all’accompagnamento dei comuni per l’implementazione effettiva del PIF nei PGT.

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Compete alla Provincia, per delega di Legge, anche la valutazione degli interventi che possono avere effetti sugli obiettivi di conservazione delle aree Natura 2000 (SIC e ZPPS), attraverso lo strumento della Valutazione di Incidenza.

La Provincia partecipa inoltre all'attività dei Parchi regionali tramite la nomina di un proprio rappresentante, contribuendo con l'assegnazione di risorse finanziarie, esprimendo pareri ed esercitando le verifiche di competenza.

La Provincia svolge un importante ruolo di individuazione delle regole, dei vincoli e delle opportunità, attraverso la realizzazione delle pianificazioni.

Ciò si realizza in un contesto in cui la qualità delle acque superficiali presenta alcune criticità. L'atmosfera (soprattutto nelle zone urbanizzate e nelle aree produttive) denota condizioni di deterioramento qualitativo. Il suolo si dimostra quale componente più fragile ed è necessario individuare per esso l'equilibrio tra l'esigenza della sua conservazione e del suo sfruttamento per limitarne al massimo il consumo a beneficio della continuità della connotazione rurale e agricola del territorio.

Parimenti devono essere tenuti sotto controllo il consumo e le modalità di utilizzo della risorsa idrica.

La Provincia, consapevole dell'importanza di far comprendere come agire quotidianamente per evitare il progressivo aggravarsi di problemi ambientali derivanti da una scorretta gestione dei rifiuti, propone iniziative che coinvolgono il mondo della scuola, ma anche i comparti sociali nell'ottica di promuovere buone pratiche in materia di rifiuti anche nella realtà produttiva.

Le attività provinciali tendono quindi ad una corretta gestione dell'ambiente, privilegiando, sino a dove possibile, la prevenzione, l'informazione e la diffusione di una corretta coscienza ambientale. Per questo motivo sono previsti interventi di tutela, la realizzazione e la pubblicazione di studi e materiale didattico, la gestione di centri di diffusione di cultura ambientale come il Bosco Didattico e il Centro di Documentazione Ambientale (CDA). Sono stati creati e se ne proseguirà l'attività di gestione.

Gli investimenti sono rivolti principalmente alla realizzazione di un sistema che tende al miglioramento, alla conservazione e al controllo ambientale, all'informazione e alla formazione in una logica di sviluppo sostenibile di cui l’impresa sia il soggetto protagonista. Questo comprende mezzi, strumenti tecnologici e strutture specificatamente destinate. Tra queste il Museo del Paesaggio Padano - le Stazioni dell'Ecomuseo - le aree di proprietà nelle Riserve e nei SIC (Siti di interesse comunitario) - le superfici boscate del territorio - lo sviluppo del CDA.

Saranno necessari investimenti in formazione e aggiornamento per la definizione e l'attuazione dei piani di settore.

Si proseguirà la gestione della ex discarica in loc. Corte Madama, Comune di Castelleone, effettuando i controlli all'impianto al fine di assicurare il buon funzionamento dello stesso per garantire la necessaria salvaguardia ambientale.

I servizi erogati sono così individuati: informazione ambientale, autorizzazioni, monitoraggio, controllo e vigilanza. Sono da indicare anche i servizi di consulenza e collaborazione con altri, in particolare i Comuni e tutti i soggetti coinvolti nelle attività di vigilanza sul territorio.

Il Programma è coerente con la Pianificazione Regionale Generale nonché con la pianificazione territoriale provinciale.

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PROGRAMMA 01 Difesa del suolo

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Sistema Informativo Territoriale

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire: Si predisporrà l’implementazione delle attività di supporto ai Comuni attraverso: le attività sinergiche con gli altri Settori dell’amministrazione, l’Agenzia del Territorio e con le aziende pubbliche. Si proseguirà nelle attività di ampliamento e aggiornamento del SIT, con particolare riguardo alla fornitura di servizi ai Comuni e ai professionisti: l’attività di assistenza diretta attraverso l’utilizzo di programmi in tele assistenza. Si proseguirà l’importante attività di verifica di conformità dei PGT al PTCP e l’assistenza ai Comuni per il collaudo informatico dei piani. Tale attività si configurerà come emissione di nulla osta alla pubblicazione sul BURL dei Piani di governo del territorio. Si garantirà all’interno e all’esterno la formazione per l’uso di arcview e arcgis e di tutti gli strumenti informatici/cartografici.

Motivazione delle scelte: Applicazione di quanto disposto dalla l.r.12/2005; volontà di esercitare un ruolo di supporto

ai comuni pur mantenendo il più ampio rispetto del principio di sussidiarietà.

PROGRAMMA 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Parchi sovracomunali

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire:

Alla Provincia è delegato il compito del riconoscimento dei parchi sovracomunali, la determinazione delle modalità di pianificazione e l'erogazione dei contributi ordinari. Per i parchi sovracomunali, stante la natura consorziata degli enti, la Provincia svolge un ruolo di coordinamento tra i Comuni aderenti del proprio territorio provinciale e le altre amministrazioni provinciali. Secondo le indicazioni si procede a seguirne la realizzazione in conformità alle direttive provinciali. La Provincia partecipa alla formulazione di progetti atti ad ottenere finanziamenti su fonti esterne.

Motivazione delle scelte: Necessita sviluppare progetti di valorizzazione del territorio che diano slancio anche economico alle comunità che vi risiedono, permettendo una loro fattiva partecipazione alle iniziative di mantenimento delle caratteristiche ambientali, di promozione del turismo locale e promozione del territorio.

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Obiettivo operativo n.2

Titolo:Valutazione di impatto ambientale

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire:

Uno degli obiettivi prioritari del Settore Pianificazione Territoriale è la promozione di un’attività di governo del territorio ispirata ai principi di corretto inserimento delle attività nel contesto ambientale e salvaguardia delle componenti ambientali determinanti per la qualità della vita. La procedura di VIA rappresenta uno degli strumenti principali per il raggiungimento di tale obiettivo ai sensi del D.lgs 152/2006 e leggi regionali. In base alla l.r. 5/2010 e al regolamento regionale n. 5/2011, dal 2012 sono svolte direttamente dall’Ente le attività di valutazione di impatto ambientale e le verifiche di VIA non di competenza regionale o nazionale. L’impegno è molto importante e gravoso poiché si tratta di impianti complessi e di svariata tipologia. Per lo svolgimento di questi compiti occorre anche un forte coordinamento con gli altri Settori dell’Ente, con i Comuni, con Arpa e ASL. Saranno a tal fine svolti corsi di formazione interni all’Amministrazione per rendere coerenti le azioni del personale circa le istanze pluridisciplinari inerenti l’ambiente, la mobilità e la produzione di beni. Si parteciperà anche con le opportune professionalità ad esprimere i pareri in ordine alle Autorizzazioni Integrate Ambientali coordinandosi con i Settori di riferimento: Agricoltura e Ambiente, Viabilità.

Motivazione delle scelte: Rispondere ad adempimenti previsti dalla normativa vigente e dare il miglior servizio conseguente al cittadino.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: servizi di polizia in materia ambientale e di tutela del territorio - dirigente responsabile dell’attuazione: Marina Ristori descrizione:

La Polizia Locale della Provincia svolge tutti i diversi servizi di vigilanza di competenza dell'Ente che vanno dal controllo ittico-venatorio a quello ambientale, a quello stradale e fluviale, anche in collaborazione con l’attività propria dei Settori: questo obiettivo declina le attività e le competenze storiche della Polizia Locale della Provincia di Cremona in materia ambientale.

Formalmente la Polizia Provinciale è stata istituita attraverso l’approvazione, con deliberazione di Giunta Provinciale n. 70 del 13.2.2001, di apposito Regolamento Speciale.

Con la L.R. 4/2003 la Regione Lombardia riordinava e riformava la Polizia Locale e la Giunta Provinciale ne prendeva atto con deliberazione n. 380 del 1.07.03.

Il Regolamento Speciale del Corpo prevede all’art. 7 che la Polizia Locale effettui la vigilanza su tutto il territorio provinciale in materia ittico-venatoria, ambientale e di tutela della fauna e della flora; è disposto anche che cooperi con le altre Forze di Polizia e con l’Autorità Giudiziaria e che assolva incarichi.

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La Polizia Provinciale partecipa inoltre ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza (a tal proposito il Settore utilizza un natante appositamente acquistato dal Settore Territorio) di informazione, accertamento e rilevazione a richiesta degli Uffici e Servizi Provinciali. Si sono anche consolidate sinergie e forme di collaborazione con Comuni, Parchi e ATC.

Numerose sono le richieste di intervento da parte delle istituzioni e della cittadinanza; gli agenti della polizia provinciale si contraddistinguono per la profonda conoscenza del territorio, delle persone e dei problemi locali.

Le variegate competenze della Polizia rivestono carattere di disomogeneità - in quanto sviluppano tematiche appartenenti ad ambiti diversi tra loro - e comportano una adattabilità ad intervenire su più fronti e in tempi rapidi; tale specificazione è resa più efficace dalla riorganizzazione in nuclei operativi (ambientale e stradale).

Al Corpo è attribuita competenza anche in materia di reperibilità provinciale: è infatti attivo un numero telefonico unico per attivare i servizi di reperibilità dei vari Settori di questa Provincia, ad esclusivo appannaggio delle Istituzioni e delle Forze di Polizia (durante l’orario di chiusura degli Uffici provinciali e nelle giornate non lavorative; nelle ore notturne invece è attivo un dispositivo automatico di smistamento chiamate).

finalità che si intendono conseguire:

L'obiettivo si propone di garantire la salvaguardia e sicurezza dell’ambiente e del territorio. Le modalità vanno dalla vigilanza, alla educazione ambientale, alla collaborazione con le Polizie Locali del territorio o partecipazione ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza, oltre alle attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria.

La Polizia Provinciale svolge il servizio di vigilanza in materia paesistica, ambientale, territoriale e ittico-venatoria su tutto il territorio provinciale e assolve incarichi di informazione, accertamento e rilevazione a richiesta degli Uffici e Servizi Provinciali.

Relativamente alle competenze ambientali, si annoverano attività di controllo e monitoraggio, tutela delle riserve e dei parchi naturali, tutela della fauna minore e della flora spontanea, controlli su cave, boschi e su autorizzazioni in materia forestale, vigilanza sull’abbandono di rifiuti, controlli alle attività di gestione rifiuti, vigilanza in materia di inquinamento atmosferico e tutela delle acque. In materia faunistico-venatoria si contemplano la vigilanza sull’attività venatoria e sugli istituti di tutela (attività intensificata anche nelle ore notturne, allo scopo di prevenire azioni di bracconaggio), la concorrenza nell’istruttoria delle pratiche autorizzative per appostamenti fissi di caccia e il recupero di animali selvatici o rapaci in difficoltà. Competono ancora alla Polizia i controlli in materia di pesca e sulle gare di pesca, la vigilanza sui ripopolamenti e la collaborazione con la vigilanza volontaria ittico-venatoria provinciale.

La Polizia Locale partecipa inoltre ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza (ed è impegnata nelle esercitazioni provinciali in materia di protezione civile) anche mediante l’utilizzo del natante da diporto di questa Provincia; collabora con il Settore Territorio per controlli su autobus di linea e sull’attività delle autoscuole, delle officine autorizzate alla revisione e delle agenzie d’auto.

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Partecipa all’attività del Settore Turismo per l’effettuazione di controlli su alberghi e agenzie di viaggio.

E’ attiva la convenzione con il Parco Oglio Sud per attività di vigilanza all'interno del territorio del Parco.

Nell’anno 2011 è stata approvata dal Consiglio Provinciale una bozza di convenzione che viene sottoposta soprattutto ai piccoli Comuni della provincia per l'effettuazione di servizi di polizia in collaborazione con gli agenti del posto o – in assenza di un Corpo di Polizia Locale – in accordo con le esigenze manifestate dai primi cittadini per rispondere ai bisogni di sicurezza dei cittadini all’interno del Comune. Sempre più spesso vengono organizzati servizi intercomunali per lo svolgimento di pattugliamenti mirati. Inoltre, i Sindaci avanzano sempre più spesso richieste circostanziate per interventi su particolari tratti di strada o per esigenze ambientali ben definite. La Provincia continuerà a farsi interprete presso i piccoli Comuni illustrando la possibilità di dar corso a interventi mirati per migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini; tali servizi verranno erogati secondo una attenta pianificazione che tenga conto delle risorse umane disponibili.

Ciò è reso possibile anche grazie al funzionamento della Sala Operativa e dei ponti radio che consentono l'interconnessione per una miglior sicurezza degli operatori, il collegamento alle altre Polizie Locali e favoriscono il servizio di reperibilita'.

La rilevante attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza (la Polizia Provinciale è inserita nel Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico che fa capo al Prefetto) e di Polizia Giudiziaria (particolarmente complessa in quanto il riferimento diretto è l’Autorità Giudiziaria, che può disporre ulteriori accertamenti e interrogatori di persone sottoposte a indagini) è svolta sia d’iniziativa che su richiesta della Procura della Repubblica di Cremona. Vengono tra l'altro garantiti i servizi di vigilanza fissa alle sezioni elettorali e sono svolti servizi collaborando con le forze di polizia dello Stato quando richiesto dal Prefetto e dal Questore.

In collaborazione con la Questura di Cremona la Polizia Provinciale effettua servizi interforze (nel numero di 4 al mese) su obiettivi mirati, legati alla sicurezza e al contrasto della microcriminalità.

Vengono svolti anche servizi appiedati che si rivelano efficaci non solo per lo svolgimento delle attività d’iniziativa ma rispondono perfettamente anche alle richieste dei Comuni.

In materia ambientale con il progetto “Guardiano della natura” vengono proposti alle scuole del territorio corsi formativi sulle modalità per soccorrere fauna selvatica in difficoltà.

motivazione delle scelte effettuate:

Il programma si declina nel rispetto delle leggi che sottendono all’attività della Polizia Provinciale in materia ambientale: dalla L.R. 14 aprile 2003 – n. 4 “Riordino e riforma della disciplina regionale in materia di polizia locale e sicurezza urbana” alla L. 65/1986 “Legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale”, oltre al D.M. 4.3.87 n. 145 “Norme concernenti l’armamento degli appartenenti alla polizia municipale ai quali è conferita la qualità di agente di pubblica sicurezza”, sino alla vigente normativa regionale e statale in materia di salvaguardia ambientale ed ittico-venatoria.

In molti degli ambiti normati da dette leggi le competenze del Servizio si intersecano con le attività svolte da altri Settori e per questo vengono programmati interventi concordati con i Dirigenti.

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La vigilanza ed il controllo in campo ambientale, fondamentali per le esigenze di sicurezza del territorio e del cittadino, sono peculiari della Provincia che è oggi da considerarsi l’unico Ente, tra le Pubbliche Amministrazioni, protagonista e responsabile di questa attività, richiesta, pretesa ed auspicata da tutta la comunità. A questi si aggiungono tutti quei compiti (in materia ittico-venatoria, di tutela della fauna e della flora, di cooperazione con le altre Forze di Polizia e con l’Autorità Giudiziaria, di Protezione Civile, di collaborazione con gli altri Settori Provinciali) che nascono da un allargamento delle competenze del Servizio, cui si affianca un impegno formativo ed educativo con forte valenza preventiva.

Alle variegate competenze il Settore fa fronte con la necessaria professionalità per garantire continuità, tempestività, qualità ed efficienza dell’attività del Corpo di Polizia Locale, a tutela della sicurezza del cittadino e dell’ambiente. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: La struttura della Polizia Locale della Provincia è così composta: 1 Comandante 1 Vicecomandante 2 Ufficiali 1 Sottufficiale 16 Agenti 1 Responsabile amministrativo 3 Funzionari amministrativi

Occorrerà organizzare al meglio il personale a disposizione per raggiungere l’obiettivo di un controllo attento e sistematico del territorio.

Al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse umane, garantendone la presenza omogenea sul territorio, il Corpo è strutturato in due nuclei operativi, e precisamente il nucleo “Polizia stradale e sicurezza” e il nucleo “Ambientale – Ittico – Venatorio”, coordinati dal Vicecomandante, due Ufficiali e un Sottufficiale. La Centrale Operativa fa riferimento al Comandante.

L’attività del Corpo viene a coprire l’intero arco della giornata dalle 7 alle 19 sette giorni su sette; in queste fasce orarie, dal lunedì alla domenica, la Centrale Operativa è costantemente presidiata, le pattuglie sono in servizio ed è garantita anche la reperibilità nelle ore notturne (su richieste di intervento da parte delle Istituzioni e dei Corpi di Polizia). Inoltre, i turni di servizio possono essere programmati anche in fasce orarie diverse laddove ritenuto più efficace. Gli appartenenti al Corpo rivestono la qualifica di Agenti di Pubblica Sicurezza e di Agenti di Polizia Giudiziaria.

Tutti gli atti prodotti dalla Polizia Locale hanno la prerogativa di essere esclusivi e non soggetti a nessuna forma di controllo se non da parte del Comandante che dirige e controlla i servizi nel rispetto degli obiettivi di PEG e della pianificazione intersettoriale e che risponde al Vicepresidente (con delega presidenziale alla sicurezza) anche per il tramite del Direttore Generale.

Vengono utilizzati dotazioni ed appannaggi specifici per le Forze di Polizia oltre alle normali dotazioni d’ufficio; armi e munizioni; automezzi; dispositivi per la comunicazione anche satellitare, ponti radio; strumenti informatici e softwares, dotazioni della sala operativa; strumenti di controllo e misurazione in dotazione

Per garantire continuità, tempestività, qualità ed efficienza dell’attività del Corpo di Polizia Locale si presta una particolare attenzione ad aggiornamento, manutenzione e adeguamento delle dotazioni in essere, anche attraverso l'acquisizione e/o implementazione di nuove dotazioni.

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Vengono organizzati incontri periodici nel corso dei quali si affrontano anche le novità normative nelle diverse materie di competenza. Si rendono infine necessari una serie di adempimenti amministrativi per il corretto funzionamento del Settore.

Obiettivo operativo n.4

Titolo: Attività di aggiornamento, sensibilizzazione, formazione e ditattica in campo ambientale

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: L'obiettivo si propone lo svolgimento di attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione per un corretto e sostenibile utilizzo delle risorse naturali. In particolare la Provincia opera su diversi fronti:

- visite didattiche delle scolaresche e apertura al pubblico presso la struttura Bosco Didattico di Castelleone, Museo del Paesaggio Padano e Cascina Stella. Inoltre, presso la Cascina Stella, si organizzano corsi di aggiornamento per insegnanti e riunioni di gruppi naturalistici volontari;

- aggiornamento e funzionamento del C.D.A., che è il riferimento culturale e bibliotecario più attrezzato della provincia nelle materie ambientali, tramite l’acquisizione di nuovo materiale bibliografico e multimediale, la continuazione e l’ampliamento degli scambi bibliografici, la prosecuzione della catalogazione nel Catalogo collettivo interprovinciale di Brescia e Cremona e l’assistenza al pubblico. Attività di sportello di prestito interbibliotecario della Rete bibliotecaria cremonese. Si prevede la collaborazione con la sede cremonese del Politecnico di Milano, anche attraverso la gestione dei prestiti della biblioteca dell’Istituto. Potenziamento della sezione bambini e ragazzi;

- pubblicazione di monografie di argomento naturalistico - ambientale sia di carattere divulgativo, sia di tenore più specialistico. Realizzazione di periodiche pubblicazioni afferenti alla rivista “Pianura”;

- adozione di comportamenti coerenti con i principi di sviluppo sostenibile che si prefigge la realizzazione di azioni volte a promuovere un uso sostenibile di parte del territorio provinciale, nell’ambito del progetto denominato “Il territorio come Ecomuseo”. Tali azioni, sviluppate su più fronti, vanno dall’adeguamento degli strumenti urbanistici dei Comuni interessati alle necessità contingenti mirate alla salvaguardia dei rispettivi territori sotto il profilo ambientale e paesaggistico, agli interventi di restauro o di riqualificazione ambientale di singoli siti ritenuti di particolare valore contestuale. Il collegamento di tali siti ad una rete di percorsi accessibili dal pubblico trasforma, infine, tali siti in luoghi di apprendimento e di approfondimento dei valori ambientali e della storia del paesaggio locale, prima ancora che mete di ricreazione e di svago. Attività di promozione del territorio e realizzazione nonché di consolidamento delle Stazioni che fanno parte del progetto Ecomuseo.

- Per quanto riguarda invece l’attività di sensibilizzazione in materia di rifiuti, si intende operare su più fronti per sviluppare la cultura della prevenzione, del riciclo e del recupero coinvolgendo sia il mondo della scuola sia il mondo produttivo ed in particolare le imprese del territorio.

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio, del C.D.A. e del Centro di Castelleone.

Mezzi esterni di comunicazione: stampa, radio, TV, internet.

Avvalimento di ditte esterne per la stampa e per attività connesse.

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Avvalimento di ditte esterne per la realizzazione di lavori o attrezzature necessarie al conseguimento degli obiettivi e per il coordinamento delle azioni.

- Risorse umane da impiegare: Personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti.

Incarichi esterni per le azioni di informazione e sensibilizzazione, per le attività didattiche e per la gestione delle visite presso il Centro di Castelleone.

Incarichi esterni per consulenze, studi e progettazioni.

- Motivazione delle scelte: La stazione di Castelleone è soggetta ad un costante sviluppo finalizzato a soddisfare la crescente domanda di fruizione e di ricerca scientifica. Quest’ultimo aspetto trova attuazione nelle ricerche di carattere naturalistico espletato da gruppi spontanei di ricerca, con base presso C.na Stella, nell’istituzione di un “Museo del paesaggio padano” nonchè in altre sperimentazioni concordate con altri enti (Università, Regione) e in programmi di rilevamento e monitoraggio di flora e fauna del territorio provinciale.

La creazione di una cultura di tipo ambientale e naturalistico costituisce un presupposto irrinunciabile per la comprensione delle leggi e dei meccanismi che governano la biosfera, il che equivale ad innescare modi di vita e comportamenti, da parte della specie uomo e della sua complessa società, il più possibile compatibili ed in sintonia con questo grande sistema globale. Pertanto ogni sforzo diretto a creare una consapevolezza e una sensibilità profonda e radicata in ciascun cittadino va a favore di questo ambizioso disegno. In questo senso la Provincia è impegnata ad offrire supporti documentali (Centro di documentazione ambientale), pubblicazioni di carattere naturalistico e ambientale, nonché ad organizzare manifestazioni e mostre a tema. Relativamente al Centro di Documentazione Ambientale, esso continuerà a rappresentare un eccellente punto di riferimento sia ai ricercatori che ai singoli appassionati che vogliono materiale bibliografico e multimediale di consultazione o in prestito.

Risulta sempre importante la produzione di pubblicazioni o monografie naturalistiche oltre che della rivista “Pianura”. La rivista “Pianura” costituisce un periodico appuntamento per l’approfondimento di temi legati alla conoscenza ed allo studio del territorio. Tramite gli scambi con altre testate scientifiche da tutto il mondo è stata istituita e viene mantenuta la “Sezione periodici” del C.D.A. Attraverso la rivista si mantengono attivi contatti con Università ed altre istituzioni scientifiche. Mentre si tiene vivo l’interesse per il territorio provinciale e per il suo studio. Rimangono salvaguardati (e se possibile potenziati) gli studi naturalistici volti alla conoscenza e monitoraggio delle specie animali o arboree a rischio e delle situazioni ambientali particolarmente sensibili.

La corretta gestione del territorio nel suo complesso oltre a passare attraverso una pianificazione generale deve scendere anche nei dettagli; risvegliando e, poi, applicando una consapevolezza territoriale che si rispecchia nella realtà quotidiana. Tali misure possono essere attuate preferibilmente in sede locale, sia coordinando le diverse iniziative più o meno spontanee che sorgono nelle diverse parti del territorio provinciale, sia sollecitando e sostenendo le conoscenze del singolo cittadino, accompagnandolo in percorsi di “scoperta” del proprio ambiente e illustrandogli le particolarità più significative e più bisognose di rispetto e di conservazione. In tale ottica continuerà l’attuazione dei nuclei territoriali già programmati sul territorio provinciale.

La Provincia, assume il ruolo di coordinatore dell’attività di promozione e comunicazione, anche in collaborazione con altri soggetti, con l’obiettivo di divulgare azioni concrete, condivise, e quindi omogenee, da attuare su tutto il territorio in tema di rifiuti, ciclo idrico ed energia, fornendo un indirizzo unitario comune e sensibilizzando la coscienza di ognuno sull’importanza di adottare comportamenti attenti all’ambiente ed al territorio.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

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Obiettivo operativo n.5

Titolo: Gestione del servizio volontario di vigilanza ecologica

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Il servizio volontario di vigilanza eroga il servizio di controllo e monitoraggio ambientale a favore di tutta la comunità.

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio e d’attribuzione alla Vigilanza Volontaria.

- Risorse umane da impiegare: Guardie Ecologiche Volontarie, personale del Servizio Caccia e Pesca

- Motivazione delle scelte: La vigilanza ed il controllo in campo ambientale sono fondamentali per la Provincia che insieme a Regione, Enti gestori dei parchi, raggruppamenti di comuni e Comune di Cremona si occupa dell’organizzazione dei Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica su gran parte del territorio provinciale, mirata alla salvaguardia dell’ambiente tramite la partecipazione dei cittadini alla difesa del patrimonio naturale e paesaggistico, integrando in tal modo le funzioni istituzionali dei vari enti territoriali, ed al controllo del rispetto delle normative vigenti in materia ambientale. Si sta provvedendo ad incrementare le azioni di rilevamento, di controllo e di educazione ambientali attuate dalle stesse GG.EE.VV, anche nell’ambito dei progetti in partenariato, cui le GG.EE.VV. partecipano.

Obiettivo operativo n.6

Titolo: Spesa per l'esercizio funzioni in materia di cave.

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Gli Uffici provvedono all’attuazione del Piano provinciale delle cave, in stretto contatto con gli uffici regionali, mediante il rilascio delle autorizzazioni di competenza provinciale (apertura o ampliamento di cava, esecuzione di bonifica agricola, variante del progetto autorizzato, proroga, subentro, deroga alle distanze di sicurezza); a fornire assistenza tecnica ai Comuni nelle loro funzioni di vigilanza; alla gestione della Consulta provinciale cave e alla partecipazione, qualora delegati dal Presidente, alle riunioni del Comitato Tecnico Regionale; all’aggiornamento dell’inventario delle cave attive. Controllano i documenti di Sicurezza e Salute; svolgono funzioni di vigilanza in materia di Polizia Mineraria.

Gli Uffici provvedono alle competenze pianificatorie in materia estrattiva delegate alla Provincia; in particolare elaborano la prima bozza di proposta di Piano, anche coordinando il lavoro dei consulenti; svolgono le funzioni amministrative necessarie a conseguire l’adozione della proposta di Piano da parte del Consiglio provinciale; partecipano all’istruttoria regionale sulla proposta.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, autoveicoli, dispositivi di protezione individuale.

- Risorse umane da impiegare:

Parte del personale del Servizio Aria, Scarichi e Cave con contributi del Servizio Amministrativo: incarichi esterni per l’esecuzione dei rilievi topografici al fine di fornire assistenza tecnica ai Comuni anche per funzioni connesse all’esercizio della delega in materia di Polizia Mineraria o per

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altre specifiche consulenze, se ritenute necessarie. Incarichi esterni per la elaborazione del nuovo PPC.

Parte del Servizio di Vigilanza Provinciale.

- Motivazione delle scelte:

Il Piano Provinciale delle cave individua le migliori strategie per conciliare i fabbisogni di sostanze minerali di cava con la preservazione e riqualificazione dell’ambiente, secondo profili di sviluppo sostenibile. L’attività autorizzativa della Provincia costituisce l’attuazione dei contenuti del Piano e l’assistenza ai Comuni garantisce un serio ed imparziale controllo sull’effettivo raggiungimento dei risultati pianificatori. L’attività della Consulta cave e l’aggiornamento dell’inventario delle cave, entrambe previste dalla normativa di settore, costituiscono un significativo contributo conoscitivo per l’attività degli uffici provinciali. Le norme in materia di Polizia Mineraria sono finalizzate a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori operanti nelle aziende estrattive. Di particolare rilievo la collaborazione con i Comuni per l’attività di vigilanza relativa all’attuazione dei prescritti recuperi ambientali.

A seguito della predisposizione della proposta di nuovo P.P.C. relativo al periodo 2013 – 2023, gli uffici parteciperanno all'istruttoria regionale coadiuvando gli amministratori nei rapporti istituzionali.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n.7

Titolo:Sanzioni amministrative in materia di ambiente e caccia e pesca

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Gli uffici garantiscono la corretta gestione delle sanzioni amministrative. In particolare gestiscono la fase successiva all’emissione di verbali di accertamento in materia di ambiente, agricoltura e caccia e pesca, provvedendo all’evasione della richieste di audizione, alla valutazione delle memorie difensive e alla emissione di ordinanze- archiviazione o ordinanze ingiunzione. Gli uffici provvedono inoltre, in collaborazione con l’ufficio tributi provinciale, alla eventuale iscrizione a ruolo delle somme non versate dai trasgressori e in collaborazione con l’ufficio legale alla gestione di eventuale contenzioso davanti al giudice ordinario. - Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio.

- Risorse umane da impiegare: Personale tecnico ed amministrativo.

- Motivazione delle scelte: La provincia è competente all'irrogazione di ordinanze su verbali d'accertamento in tema ambientale in base al D.lgs 152/06 che stabilisce per ogni singola violazione quale sia l'ente competente. La competenza provinciale in materia di caccia e pesca è stabilita dalla L.31/08 (pesca) e dalla L. 26/93 (caccia). Il procedimento amministrativo seguito per l'emissione delle suddette ordinanze è fissato dalla L. 689/81.

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PROGRAMMA 3 Rifiuti

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Autorizzazioni paesaggistiche provincviali e supporto ai Comuni

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire: Saranno svolti tutti i compiti preordinati al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, sia di competenza provinciale sia quelle svolte vicariando i Comuni, compresa la gestione della Commissione per il paesaggio e i rapporti con la Soprintendenza.

Motivazione delle scelte: Applicazione di quanto disposto dal D.LGS.42/2004; dalla l.r.12/2005; dal DPR

139/2010.

Obiettivo operativo n.2

Titolo: Tutela del verde urbano

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire: Alla Provincia è delegata la gestione della giornata del verde pulito che viene annualmente individuata con decreto del Presidente della Regione Lombardia. L’organizzazione di questa giornata riveste un ruolo significativo sia di sensibilizzazione e informazione ai cittadini sulle questioni ambientali che di realizzazione di azioni concrete di pulizia e sistemazione di aree verdi. A seguito delle richieste di contributo pervenute la Provincia provvederà ad individuare le risorse da trasferire.

Motivazione delle scelte: Necessita sviluppare progetti di valorizzazione del territorio.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Spese per organizzazione sistema smaltimento rifiuti

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea AzzoniI

- Descrizione e Finalità da conseguire:

La Provincia ha vigente il Piano Provinciale di Gestione dei Rifuti, approvato dalla Regione Lombardia in data 25.11.2009 ed è relativo al quinquennio 2006-2011.

La L.R. 26/03 e s.m.i. stabilisce la durata dei piani quinquennale, pertanto il Piano Rifiuti della Provincia dovrebbe avere efficacia sino al 2014.

Poiché però gli scenari di piano, stante il ritardo con cui è stato approvato, sono prossimi alla scadenza, la Provincia ha in corso la nuova pianificazione.

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Ad oggi sono state affrontate le fasi prodrominche al processo di pianificazione affidando, a professionisti esterni, l'incarico di redigere l’analisi merceologica e il documento sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti speciali sulla base dei dati MUD trasmessi a questi Uffici da ARPA Lombardia.

Successivamente è stato affidato l’incarico ad uno studio di consulenza esterno di avviare la redazione del nuovo piano rifiuti, sulla base dei risultati degli studi e della ricerca condotti. Nel corso del 2012 sono stati quindi individuati gli obiettivi specifici da conseguire nel quinquennio di vigenza del Piano con l’elaborazione dei seguenti elaborati: “Documento di indirizzo” e “la Bozza dell’Analisi dello stato attuale della gestione dei RU, criticità nuovi obiettivi e modello di riferimento della pianificazione in Provincia di Cremona”.

Ai sensi della L.R. 10/09, non è più di competenza della Provincia la definizione della tariffa di esercizio agli impianti. Per quanto riguarda le tariffe di esercizio agli impianti di smaltimento in discarica e dei corrispettivi da versare a favore degli enti locali interessati sarà garantita comunque, in tale ambito, un’attività di coordinamento nonché il supporto tecnico – amministrativo

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio.

- Risorse umane da impiegare: Parte del personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti, incarichi esterni per la redazione del Piano Provinciale Rifiuti.

- Motivazione delle scelte: Il Piano Provinciale di Gestione Rifiuti riguarda la pianificazione relativa ai rifiuti speciali e ai rifiuti urbani. Il Piano Provinciale sulla base delle linee guida di redazione contenute nella pianificazione regionale, contiene: i dati di rilevazione e stima della produzione dei rifiuti e la determinazione dei flussi da avviare a smaltimento e a recupero, gli obiettivi di contenimento della produzione dei rifiuti e di riduzione del conferimento in discarica, la individuazione delle necessità impiantistiche e di completamento per quanto riguarda gli impianti per rifiuti urbani nonché l’individuazione dell’offerta di recupero e smaltimento da parte del sistema industriale per i rifiuti speciali. Infine, ma non da ultimo, l’individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti urbani e speciali. Potranno essere organizzati incontri sul tema per aggiornare i soggetti interessati circa il monitoraggio degli indicatori di piano.

Per quanto riguarda le tariffe di esercizio agli impianti di smaltimento in discarica e dei corrispettivi da versare a favore degli enti locali interessati si garantisce comunque in tale ambito un’attività di coordinamento nonché il supporto tecnico – amministrativo

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione.

Obiettivo operativo n.4 Titolo: Spese per la tenuta del registro ditte

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Iscrizione nel registro provinciale delle imprese che effettuano la comunicazione di inizio attività ai sensi dell’art. 216 del D.lgs. 152/06 e successive modificazioni ed integrazioni.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, autoveicoli.

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- Risorse umane da impiegare:

Personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti.

- Motivazione delle scelte:

Ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., sono in capo alle Province le funzioni relative all'iscrizione delle imprese che effettuano attività di recupero rifiuti mediante procedura semplificata. In particolare l'art. 216 del D.lgs. 152/06, così come modificato dal D.lgs. 4/08, prevede la competenza della Provincia ad istruire le comunicazioni di inizio attività di gestione rifiuti in regime semplificato; entro 90 giorni si effettua la verifica della sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti dalle norme vigenti. La Provincia, accertata la sussistenza dei requisiti, iscrive l'impresa in un apposito registro. La stessa procedura si applica anche alle imprese che realizzano attività di smaltimento dei rifiuti non pericolosi qualora sia effettuato dai produttori nei luoghi di produzione dei rifiuti stessi (autosmaltimento) con l'esclusione del deposito in discarica. Attualmente quest'ultima attività non può essere svolta mediante procedura semplificata in quanto non sono state ancora emanate le relative norme tecniche.

Obiettivo operativo n.5 Titolo: Spese per organizzazione riutilizzo rifiuti in agricoltura

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Effettuazione dei controlli in materia di recupero rifiuti in agricoltura per tutelare e garantire il suolo e le risorse idriche.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio nonché autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare:

Personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti.

- Motivazione delle scelte:

La Provincia ai sensi di legge provvede al controllo, sia amministrativo sia sul campo, dello smaltimento dei fanghi in agricoltura predisponendo anche idonea pianificazione degli stessi.

Nel controllo si avvale della collaborazione dell’ARPA per l’effettuazione di campionamenti e successive analisi.

A tal proposito dovrà essere sottoscritta con ARPA una convenzione circa le modalità d’intervento e procedure da seguirsi durante eventuali episodi di grave inquinamento ambientale che possono aver luogo.

L’ufficio a seguito di richiesta dei dati relativi agli smaltimenti effettuati sul territorio provinciale provvede all’inserimento degli stessi in apposita banca dati. Inoltre gli uffici sono impegnati nell’informatizzare le comunicazioni delle campagne di smaltimento fanghi al fine di ottenere idoneo riscontro tra le date annunciate e quelle di effettivo smaltimento.

Obiettivo operativo n.6 Titolo: Attività dell'Osservatorio provinciale rifiuti

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

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- Descrizione e Finalità da conseguire:

Attività di supporto, monitoraggio e programmazione dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti all’Osservatorio Nazionale Rifiuti.

Si provvede all’aggiornamento costante del sito della Provincia al fine di fornire all’utenza la situazione reale circa l’attività di gestione dei rifiuti su tutto il territorio provinciale.

La Provincia svolge inoltre attività di assistenza ai Comuni volta a divulgare le buone pratiche di gestione dei rifiuti.

Si deve procedere al rilevamento statistico dei dati inerenti la produzione e gestione di rifiuti urbani, nonché al monitoraggio della percentuale delle frazioni merceologiche avviate al recupero ai sensi della L.R. 26/03 e successive modifiche. Devono essere raccolti i dati al fine di redigere una relazione annuale sullo stato d’attuazione del Piano Rifiuti, sulla funzione autorizzatoria conferita e sulla attività di controllo esercitata nell’anno precedente; inoltre si procede alla elaborazione ed organizzazione dei dati sulla produzione e gestione dei rifiuti compresi i dati sugli impianti che effettuano operazioni di recupero ed autosmaltimento in regime semplificato e ordinario.

L’Osservatorio funge da supervisore nell’attività riguardante la gestione dei rifiuti; inoltre fornisce supporto e funge da coordinatore delle parti firmatarie le Convenzioni riguardanti il recupero dei rifiuti lungo le strade provinciali extraurbane al fine di prevenire il degrado ambientale causato dai frequenti episodi di abbandono di rifiuti in certe zone del territorio.

L’Osservatorio fornisce un supporto tecnico-amministrativo ai Comuni nell’ambito della gestione del servizio di gestione dei rifiuti.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, automezzi.

- Risorse umane da impiegare:

Personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti.

- Motivazione delle scelte:

La Provincia prevede, nel proprio Piano Rifiuti, programmi ed obiettivi per incentivare la riduzione della produzione dei rifiuti, la valorizzazione e recupero di materia ed energia.

Obiettivo operativo n.7 Titolo: Interventi di protezione ambientale nella gestione dei rifiuti

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Ai sensi della legislazione vigente, il D.lgs. 152/06 e delle deleghe in materia, in particolare della L.R. 26/03 e successive modifiche si proseguirà nell’attività di rilascio autorizzazioni per l’approvazione di progetti di impianti per discarica di rifiuti inerti nonché quelli di stoccaggio provvisorio di rifiuti speciali presso il produttore. Si provvederà ad approvare i progetti di impianti per la gestione dei rifiuti, anche pericolosi, nonché al rilascio di autorizzazioni alla realizzazione ed esercizio delle operazioni di smaltimento e/o recupero di cui agli artt. 208, 209, 210 del D.lgs. 152/06. Per tali attività devono essere attivate operazioni di controllo.

L’Ufficio fornisce inoltre consulenza in materia di rifiuti qualora richiesto da altri Servizi del Settore, in materia di AIA e relativamente alla promozione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nonché dal Settore Territorio in materia di VIA, stilando un parere tecnico di competenza.

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Per quanto riguarda la ex discarica - Corte Madama - in Comune di Castelleone, in attesa di attuare quanto previsto nel provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciato dalla Regione ad AEM Gestioni srl e precisamente di affidare alla medesima società la gestione del post chiusura dell’impianto di Castelleone , verrà affidato l’incarico di gestione del post-chiusura della discarica in argomento, ai sensi della normativa vigente in materia di appalti e contratti.

Gli uffici garantiscono comunque l’effettuazione dei necessari i controlli all'impianto al fine di assicurarne il buon funzionamento nonché per garantire la necessaria salvaguardia ambientale.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio e autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare:

Parte del personale Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti.

- Motivazione delle scelte:

Legittimità dell’azione amministrativa nel rispetto delle procedure previste per legge.

PROGRAMMA 4 Servizio idrico integrato

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Spese per l'esercizio delle funzioni in materia di pianificazione utilizzo delle risorse idriche, di demanio idrico

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Gli Uffici provvedono all'applicazione delle linee guida e dei criteri definiti da Regione Lombardia e riportati nel Programma di Tutela e Uso delle Acque e nel Piano d’Ambito .

Gli Uffici provvedono al rilascio delle concessioni all’uso di piccole derivazioni di acque superficiali e sotterranee, delle licenze annuali di attingimento dai corsi d’acqua pubblici e delle comunicazioni relative ai pozzi per uso domestico; svolgimento delle istruttorie tecniche relative alle nuove grandi derivazioni; svolgimento delle funzioni di vigilanza e di polizia delle acque, in collaborazione con la Polizia Provinciale; ordinata archiviazione delle pratiche e aggiornamento del catasto informatico delle utenze idriche, prodotto dalla Regione; archiviazione ordinata delle denunce della quantità di acqua prelevata e svolgimento delle relative funzioni di vigilanza, comprendenti anche quelle derivanti dall’obbligo di installazione dei misuratori delle portate; coordinamento della relativa informatizzazione.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare:

Servizio Miglioramenti Fondiari, acque e calamità e soggetti terzi per l'informatizzazione delle denunce acque prelevate

- Motivazione delle scelte:

Solo una pianificazione delle risorse idriche basata su forme di utilizzo che rispettino i principi dello sviluppo sostenibile può garantire una loro effettiva tutela; la Provincia partecipa attivamente al processo programmatorio nei modi stabiliti dalla Legge.

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Le attività amministrative in materia di demanio idrico devono essere svolte nel modo migliore possibile in quanto, oltre a costituire una competenza giuridica della Provincia, hanno l’obbligo di garantire un uso sostenibile delle risorse idriche provinciali; a tale scopo è necessario disporre di un quadro conoscitivo adeguato dei corpi idrici superficiali e sotterranei del territorio provinciale e provvedere ad una razionale gestione dei dati contenuti nelle pratiche di concessione e nelle denunce annuali della quantità di acqua prelevata, che la Provincia riceve per dare appunto seguito a quanto di competenza.

L’informatizzazione delle informazioni in materia di acque e l’assistenza tecnica tendono ad agevolare il cittadino nello svolgimento dei propri obblighi di legge e ad aggiornarlo su tutti i relativi adempimenti.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione.

PROGRAMMA 5 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Spese per interventi e studi relativi ai parchi, riserve naturali, aree natura 2000, zone

di interesse ambientale e faunistico

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità’ da conseguire: Conservazione e sviluppo del patrimonio naturalistico delle riserve naturali delle aree della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) e di altri ambienti rari o particolarmente fragili, anche attraverso la partecipazione a progetti partecipati (ad es. progetto CARIPLO o progetti regionali). Studi e ricerche sulle emergenze naturalistiche delle aree protette.

Pubblicazione di parte dei risultati conseguiti attraverso gli studi, redazione e gestione dei piani delle riserve naturali e delle aree della rete Natura 2000.

Si provvederà inoltre a stipulare Convenzioni con Enti, Istituti, Università, Associazioni

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio, delle riserve naturali, della rete Natura 2000 e delle aree di rilevanza ambientale. Autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare: Personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti. Eventuali incarichi esterni per progettazioni, pianificazioni, studi, ricerche e allestimenti. Avvalimento di ditte esterne per lavori e servizi.

- Motivazione delle scelte: Le aree protette e gli ambienti pregiati devono trovare nell’Ente Gestore la capacità di valorizzare le zone ove maggiore è la ricadenza vincolistica perché maggiori sono le ricchezze ambientali, con lo scopo di proteggerle e svilupparle attraverso una politica gestionale di livello che sappia consolidarne gli equilibri interni.

La Provincia intraprende gli interventi di ricostruzione e riqualificazione ambientale nelle aree di proprietà o in gestione, che necessitano di interventi di riqualificazione e manutenzione.

Inoltre la tutela dell’ambiente deve trovare uno spazio permanente nel bagaglio culturale di ogni persona.

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La gestione diretta di aree protette, o ad elevato valore ambientale, impone l’approfondimento conoscitivo delle stesse sia allo scopo di documentarle sia quale premessa necessaria alla programmazione degli interventi di conservazione e sviluppo.

Alla Provincia competono alcune funzioni consultive o di indirizzo relative alla pianificazione territoriale dei Parchi regionali.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n.2

Titolo:Interventi per infrastrutture, conservazione e gestione stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura e fauna selvatica

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Con l'obiettivo ci si propone di mettere in atto attività di riqualificazione naturalistica delle aree presso la stazione di Castelleone, aree già in proprietà provinciale. Si prevede il costante potenziamento delle infrastrutture dell’immobile “Cascina Stella” all’interno della stazione di Castelleone, tese al miglior funzionamento del complesso e a soddisfare la continua domanda di fruizione e di ricerca scientifica.

Inoltre si provvede alla gestione della “C.na Stella” e del “Museo del paesaggio padano” collocato in tali spazi.

All'interno di tali strutture vengono svolte attività tese alla produzione di essenze arboree ed arbustive autoctone da destinare a programmi di rinaturalizzazione attuati dalla Provincia o ad interventi pubblici di riqualificazione.

Per quanto riguarda la conservazione e sviluppo del patrimonio naturalistico locale vengono realizzati periodicamente monitoraggi ambientali.

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio e del complesso di Castelleone.

Autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare: Personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti. Incarichi esterni per progettazioni, pianificazioni, studi, ricerche e allestimenti.. Stagisti o altro personale derivante da convenzioni. Avvalimento di ditte esterne per lavori e servizi. Coordinamento del volontariato.

- Motivazione delle scelte: La tutela dell’Ambiente deve trovare uno spazio permanente nel bagaglio culturale di ogni persona. Attraverso le aperture al pubblico con visite guidate si consente un diretto contatto con l’ambiente naturale, nelle sue diverse e caratteristiche manifestazioni per conoscere e verificare quali e quante potenzialità ambientali possa avere la nostra pianura. Nel complesso della cascina Stella di Castelleone trova spazio anche il Museo del paesaggio padano. L’istituzione, di particolare complessità tematica e conseguentemente organizzativa, risulta essere un unicum nel panorama museale regionale e mira ad illustrare la millenaria vicenda storica che ha portato alla formazione dei paesaggi attuali attraverso le stratificazioni degli avvenimenti naturali e antropici. Nel Bosco didattico di Castelleone si conservano esempi di tutti gli ambienti tipici della Pianura Padana e si riproducono alcune essenze autoctone.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

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Obiettivo operativo n.3

Titolo: Conservazione e gestione della riserva naturale Naviglio di Melotta

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: All'interno della Riserva vengono realizzati interventi di riqualificazione ambientale, di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche attraverso l'eventuale acquisto di aree per proseguire nei programmi previsti dal piano di gestione della riserva stessa; tutto ciò anche richiedendo finanziamenti regionali e partecipando a progetti in parternariato.

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio e della Riserva Naturale “della Melotta”.

- Risorse umane da impiegare: Personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti. Incarichi a ditte esterne per i lavori di riqualificazione e manutenzione ordinaria e straordinaria.

- Motivazione delle scelte: La Riserva Naturale, per quanto biotopo ben individuato, necessita comunque di interventi di sviluppo per caratterizzare al meglio il costante processo di naturalizzazione eliminando quindi, in modo non traumatico, le ingressioni non coerenti, anche in modo spontaneo, favorendo le comunità autoctone e perseguendo uno stadio di equilibrio sufficientemente stabile. Sono previsti costanti interventi di manutenzione e di riqualificazione ambientale dell’area.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n.4

Titlolo: Spese per le pratiche forestali espletate sul territorio provinciale

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni - Finalità da conseguire: Il progetto ha come obiettivo l'acquisizione di aree ed interventi di impianto arboreo-arbustivo relativi ad azioni di compensazione forestale ex D.G.R. 1.8.2003 n. 7/13900 e D.lgs. 227/2001.

Si svolge l'istruttoria delle pratiche connesse a:

• autorizzazioni per l’abbattimento o il governo della vegetazione arborea;

• autorizzazioni paesistiche e forestali di trasformazione d’uso dei suoli boscati con obbligo di rimboschimento;

• autorizzazioni paesaggistiche in particolari casi di ordine forestale (ad esempio nei parchi regionali).

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio, automezzi.

- Risorse umane da impiegare: Personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti

- Motivazione delle scelte:

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La gestione forestale del territorio di propria competenza deve essere svolta, per delega regionale, dalla Provincia; lo svolgimento delle relative funzioni è finalizzato al governo, alla protezione e al miglioramento del patrimonio vegetazionale del territorio provinciale, oltre al rilascio di autorizzazioni paesistiche in materia forestale nel caso di trasformazione d’uso dei suoli boscati. La Provincia, oltre ad autorizzare la trasformazione d’uso dei suoli boscati sovrintende anche all’obbligo di compensazione degli stessi, divenendo in vari casi anche soggetto delegato alla realizzazione di tali compensazioni forestali che hanno preso avvio anche attraverso lo strumento “dell’Albo delle opportunità”, previsto dalla disciplina forestale regionale.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n. 5 Titolo: Parchi

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità’ da conseguire: La Provincia per legge partecipa finanziariamente alla gestione dei parchi regionali dell’Adda Sud, dell’Oglio Nord, dell’Oglio Sud e del Serio.

Per i Parchi regionali la quota di partecipazione è determinata secondo i Regolamenti approvati. Gli uffici provvedono all'acquisizione dei Bilanci e alla conseguente predisposizione degli atti necessari alla liquidazione.

I parchi devono investire le risorse assegnate in progettualità nel campo ambientale.

Gli uffici sono tenuti a verificarne le compatibilità, ad esprimere i pareri di competenza nonché a tenere conto delle modifiche di piano e statutarie degli enti parco.

- Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni d’ufficio.

- Risorse umane da impiegare: Dirigente, personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti.

- Motivazione delle scelte: Verifica delle attività degli Enti parco a cui la Provincia partecipa con quote finanziarie obbligatorie anche attraverso l’espressione dei pareri di competenza, nonché sviluppare progetti di valorizzazione del territorio che diano slancio anche economico alle comunità che vi risiedono permettendo una loro fattiva partecipazione alle iniziative.

PROGRAMMA 6 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Spese per l'esercizio delle funzioni in materia di scarichi di acque reflue e per studi finalizzati alla tutela delle acque

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Gli Uffici provvedono alla collaborazione con la Regione Lombardia all’attuazione del Programma di Tutela e Uso delle Acque e del Piano d’Ambito relativo al Servizio idrico integrato, nonché

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all’elaborazione dei Piani di gestione dei bacini idrici rendendo disponibili sia i dati utili presenti nei propri archivi e nelle proprie banche dati, sia la conoscenza del territorio acquisita dagli uffici provinciali, sia la rappresentanza delle esigenze locali relative agli usi dei principali corpi idrici di competenza.

Curano i rapporti tra Provincia e Ufficio d'Ambito (ex A.T.O.)

Gli Uffici provvedono a: istruttoria delle domande e all'eventuale rilascio delle autorizzazioni di nuovi scarichi e di rinnovo di atti autorizzativi in scadenza (ad eccezione di quelli nelle reti fognarie); rilascio delle autorizzazioni degli scarichi nelle unità geologiche profonde; emissione delle comunicazioni relative all’archiviazione dei procedimenti riguardanti alcuni tipi di acque meteoriche; emissione di ordinanze, diffide, sospensioni e revoche in materia di scarichi di acque reflue; ordinata archiviazione delle pratiche e aggiornamento delle banche dati relative agli scarichi; invio di avvisi ai titolari di scarichi con autorizzazione in scadenza; assistenza tecnica ai soggetti, pubblici e privati, individuali e collettivi, che la richiedono; vigilanza, mediante ispezioni su segnalazione, sui fenomeni di inquinamento o sugli scarichi, in collaborazione con la Polizia Provinciale; redazione di processi verbali di accertamento di illeciti amministrativi e di notizie di reato relativi agli scarichi; tenuta del registro dei gestori di impianti di trattamento di acque reflue urbane che hanno effettuato la comunicazione in merito al trattamento di rifiuti costituiti da acque reflue.

Al fine di conoscere lo stato della qualità delle acque e progettare eventuali misure di salvaguardia e/o miglioramento gli Uffici coordinano studi e ricerche in campo scientifico ed applicativo relative ai corpi idrici superficiali e sotterranei.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare:

Parte del Servizio Aria, Scarichi e Cave con contributi del Servizio Amministrativo e della Polizia Provinciale.

- Motivazione delle scelte:

L’attività autorizzativa degli scarichi di acque reflue rappresenta uno strumento di tutela preventivo, affidato alla Provincia dalla Legge, che concorre alla formazione di una forte sensibilità ambientale presso la pubblica opinione; la vigilanza, attribuita anche alla Provincia dalla normativa vigente, è necessaria per rendere efficace l’attività autorizzativa.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n.2

Titolo: Spesa per l'esercizio delle funzioni in materia di interventi di tutela e risanamento delle acque superficiali e sotterranee e di riqualificazione ambientale delle aree connesse

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e finalità’ da conseguire: Gli Uffici provvedono, in caso di contaminazione di corpi idrici minori, al coordinamento degli interventi di contenimento degli idrocarburi nei corpi idrici superficiali, avvalendosi della Polizia Provinciale, dei Vigili del Fuoco e del Dipartimento A.R.P.A. di Cremona; attivano l’azienda incaricata dello smaltimento dei rifiuti prodotti da ogni intervento.

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Gli Uffici provvedono all’organizzazione, in collaborazione con soggetti esterni adeguatamente attrezzati, di interventi (anche costituiti da studi) di tutela e risanamento delle acque superficiali e sotterranee e di riqualificazione delle aree connesse; gli interventi sono finanziati mediante compartecipazione al gettito della tassa automobilistica.

Gli Uffici provvedono alla predisposizione di adeguate scorte di materiale oleoassorbente, con loro collocazione ordinata presso i punti prestabiliti.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, autoveicoli, materiali oleoassorbenti per il contenimento degli idrocarburi.

- Risorse umane da impiegare:

Parte del Servizio Aria, Scarichi e Cave con contributi del Servizio Amministrativo e della Polizia Provinciale. Incarichi esterni per l’acquisizione di scorte di materiale oleoassorbente e per lo smaltimento dei rifiuti prodotti. Incarichi a soggetti esterni di adeguata qualificazione tecnico-scientifica per l’attuazione di interventi connessi alla tutela degli ambienti fluviali.

- Motivazione delle scelte:

Gli interventi diretti di eliminazione dell’inquinamento da idrocarburi, posti dalla Legge sotto la responsabilità della Provincia, assicurano una pronta reazione alle emergenze, che circoscriva al minimo l’area soggetta a danni ambientali. Considerata la elevata diffusività dell’inquinamento da idrocarburi, risulta indispensabile garantire un pronto intervento di contenimento ed eliminazione di questo tipo di fenomeni, così come previsto dalla Legge, ai fini della tutela delle acque superficiali e della riduzione dell’inquinamento.

Le attività di studio e di censimento degli ambienti fluviali, nonché le attività di riqualificazione e rinaturalizzazione delle aree perifluviali, concorrono ad una efficace e sostenibile tutela di queste fasce territoriali.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

PROGRAMMA 8 Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Spese per la tutela dell'atmosfera.

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Gli Uffici provvedono alla vigilanza in ambiti territoriali ricadenti su più comuni relativamente a segnalazioni di fenomeni di inquinamento acustico, mediante attivazione del Dipartimento A.R.P.A. di Cremona ed emissione dei relativi atti.

Gli Uffici provvedono al coordinamento delle attività di verifica in materia di impianti termici localizzati nei comuni con popolazione inferiore a 40.000 abitanti e, più nel dettaglio: gestione del catasto unico regionale degli impianti termici (CURIT); tenuta della contabilità finanziaria relativa alle autodichiarazioni di avvenuta manutenzione; archiviazione delle autodichiarazioni stesse; cura dei rapporti con gli ispettori; individuazione di impianti termici di cui nel CURIT non risulta la dichiarazione di avvenuta manutenzione; invio degli avvisi di ispezione; invio delle prescrizioni relative agli impianti irregolari; partecipazione allo specifico gruppo di lavoro costituito dalla

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Regione Lombardia; predisposizione dei documenti tecnici necessari per l’affidamento mediante gara di evidenza pubblica del servizio di ispezione agli impianti termici e svolgimento delle funzioni tecniche relative all’aggiudicazione; progettazione delle campagne di ispezioni.

Gli Uffici provvedono al rilascio dei patentini di abilitazione per la conduzione di impianti termici.

Gli Uffici provvedono al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività finalizzata al controllo delle emissioni degli autoveicoli; al rilascio alle autofficine dei contrassegni attestanti l’avvenuta taratura degli analizzatori di fumi; alla vigilanza, in collaborazione con la Polizia Provinciale e con il Dipartimento A.R.P.A. di Cremona, sul rispetto delle relative prescrizioni autorizzative, con emanazione degli atti conseguenti.

Gli Uffici provvedono all'istruttoria sulle domande e all'eventuale rilascio delle autorizzazioni semplici e ordinarie all’emissione derivanti da tutti i tipi di impianti (ad eccezione di quelli di incenerimento dei rifiuti), delle autorizzazioni all’emissione di impianti o attività in deroga, le cui emissioni non sono scarsamente rilevanti, con la relativa vigilanza, in collaborazione con il Dipartimento A.R.P.A. di Cremona.

Gli Uffici hanno competenza al rilascio dell’autorizzazione dei depositi di oli minerali in base alla L.R. 24/2006.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare:

Parte del Servizio Aria, Scarichi e Cave con contributi del Servizio Amministrativo e della Polizia Provinciale.

- Motivazione delle scelte:

L’inquinamento acustico, rispetto al quale la Legge affida alla Provincia un ruolo secondario, è tuttavia un fenomeno particolarmente avvertito dall’opinione pubblica, per cui deve essere affrontato con la massima efficacia. Le normative in materia di inquinamento acustico investono la Provincia in modo solo marginale per quanto riguarda la vigilanza sul territorio; tuttavia la Provincia è anche giuridicamente responsabile di numerose infrastrutture rumorose (strade, aeroporto, …), di cui deve garantire la conformità acustica alle leggi.

Le funzioni amministrative in materia di controllo dei gas di scarico degli autoveicoli e di emissioni costituiscono attività attribuite alla competenza provinciale dalle rispettive normative ed hanno una funzione preventiva nei confronti dell’inquinamento atmosferico; in particolare permettono di conoscere localizzazione e caratteristiche principali di numerose fonti di inquinamento, la cui attività incide direttamente o indirettamente sulla qualità dell’aria del territorio provinciale, promuovendo la corretta gestione delle emissioni da fonti fisse e mobili.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n. 2

Titolo: Spese per organizzazione sistemi controllo bonifica siti inquinati

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Controllo e verifica sugli interventi di bonifica dei siti inquinati nonché attività istruttoria ed indagini circa le procedure operative ed amministrative inerenti gli interventi di bonifica.. Rilascio

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di certificazione circa interventi di messa in sicurezza e di avvenuta bonifica sulla base di una relazione tecnica di ARPA nonchè realizzazione degli stessi. Svolgimento di indagini per le situazioni di rischio concreto o potenziale di superamento delle soglie di contaminazione qualora sia necessario identificare il soggetto responsabile.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, nonché automezzi.

- Risorse umane da impiegare:

Parte personale del Servizio Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti.

- Motivazione delle scelte:

Per i siti inquinati alla Provincia spetta ai sensi del D.lgs. 152/06 e successive modificazioni ed integrazioni, il controllo e la verifica sugli interventi di bonifica degli stessi.

Rilascia all’uopo, previo sopralluogo, apposita certificazione attestante il completamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale e la realizzazione degli stessi. Inoltre la Provincia è altresì tenuta ad effettuare controlli e verifiche periodiche sull’efficacia delle misure di sicurezza e degli interventi di messa in sicurezza permanente adottati.

L’intervento della Provincia si esplica anche nel coinvolgimento diretto, nelle singole fasi progettuali, attraverso la partecipazione a conferenze di servizio e riunioni tecniche presso e con gli enti interessati al procedimento amministrativo.

L’ufficio funge da supporto tecnico della struttura regionale competente in quanto annualmente deve rendicontare alla stessa Regione le situazioni di rischio concreto o potenziale di superamento delle soglie di contaminazione per i siti di ridotte dimensioni o per eventi accidentali che interessino aree circoscritte e per le quali la Provincia è spesso chiamata in causa. Potrebbe essere necessario avvalersi di servizi tecnici per il raggiungimento degli obiettivi.

L’Ufficio inoltre partecipa ai tavoli tecnici che vengono organizzati dalla Struttura regionale nell’ambito delle attività propedeutiche alla redazione del Piano regionale per la bonifica dei siti contaminati in cui è previsto l’aggiornamento dell’Anagrafe dei siti da bonificare.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Autorizzazioni IPPC – Autorizzazione integrata ambientale

Dirigente Responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di valutazione e controllo del rispetto dei requisiti ambientali (ippc)

La Provincia è l’autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) prevista dal D.lgs 152/06 e s.m. L’attività consiste nell’istruttoria delle domande, acquisizione di pareri da soggetti esterni ed interni, sopralluogo istruttorio, conferenza dei servizi, rilascio di decreto di autorizzazione.

Le attività coinvolte sono elencate nell’ ALLEGATO VIII - Categorie di attività industriali di cui all'art. 6, comma 12, e attività zootecniche di cui ai punti 6.6 a.b.c. In provincia le attività coinvolte

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sono circa 210 impianti che spaziano dalle acciaierie, all’industria chimica, macelli, discariche, inceneritore, allevamenti ecc.

Oltre alla gestione delle nuove domande, delle modifiche sostanziali e non sostanziali, vi è tutta la gestione delle aziende autorizzate sulle quali verrà svolta un’attività di controllo da parte di ARPA con conseguente procedura di diffida nel caso di esito del controllo non conforme, gestione delle variazioni impiantistiche, annualmente il settore verifica le dichiarazioni (PTPR) ed effettua la validazione delle stesse sul portale del Ministero dell’Ambiente.

Gli uffici provvedono al rilascio di:

• decreto di autorizzazione per nuovi impianti e rinnovi

• decreto di valutazione delle modifiche sostanziali e non sostanziali

• attività di controllo sulle prescrizioni

• emissione di decreti di diffida

• decreti di voltura

• validazione delle dichiarazioni ex INES

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia. Per i controlli in loco impiego di automezzi.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica del Servizio Produzioni Vegetali, Sviluppo Agricolo, Aia ed Energia

- Motivazione delle scelte: L’autorizzazione AIA è l’atto conclusivo che permette alle aziende sopra soglia di poter esercire nel rispetto degli obblighi sul contenimento delle emissioni e sul loro monitoraggio. La Regione Lombardia ha delegato la competenza alle province e questa attività riveste un’importanza fondamentale in quanto sono coinvolte le aziende più impattanti sul territorio ma anche quelle economicamente vitali.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 2016

09Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 01 Difesa del suolo 67.699,03 67.699,03 67.699,03

09Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 02

Tutela, valorizzazione e recupero ambientale 1.417.574,68 1.417.574,68 1.417.574,68

09Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 03 Rifiuti 397.724,87 387.724,87 387.724,87

09Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 04 Servizio idrico integrato 248.715,73 248.715,73 248.715,73

09Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 05

Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione 606.270,24 516.270,24 466.270,24

09Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 06 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche 315.808,90 163.808,90 73.808,90

09Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 08

Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento 428.014,05 428.014,05 428.014,05

Totale 09 3.481.807,50 3.229.807,50 3.089.807,50

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’

Descrizione della missione La missione è relativa alla regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio, al monitoraggio delle relative politiche che rientrano nell'ambito del trasporto e del diritto alla mobilità. Le competenze amministrative della Provincia in ordine ai Trasporti sono attinenti ai servizi di trasporto pubblico di linea interurbano, non di linea, ferroviario e merci nonché le funzioni in materia di motorizzazione civile trasferite dallo Stato. Inoltre afferiscono al funzionamento, all'utilizzo e alla manutenzione dei sistemi e delle infrastrutture per il trasporto lacuale e fluviale, alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture inserite nei porti e negli interporti. La missione comprende anche la gestione delle risorse inerenti il funzionamento, la gestione, l'utilizzo, la costruzione, la manutenzione, ordinaria e straordinaria dei percorsi ciclabili. Alla missione sono riconducibile anche le funzioni sono inerenti i compiti che concernono il riconoscimento di consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore; gli esami per il riconoscimento dell’idoneità degli insegnanti ed istruttori di autoscuole; il rilascio di autorizzazioni alle imprese di autoriparazione per l’esercizio della revisione; il rilascio di licenze per autotrasporto di merci in conto proprio; gli esami per il conseguimento dei titoli professionali.

Nel settore del trasporto pubblico con l’adozione del nuovo contratto di servizio si cercherà di migliorare la qualità del servizio oltre che la sua efficacia permettendo un migliore utilizzo delle risorse economiche sia per l’esercizio che per gli investimenti tecnologici ed infrastrutturali. Gli interventi progettuali da sviluppare nel prossimo triennio riguardano lo sviluppo del sistema della navigabilità e le attività portuali ad essa connesse in particolare quelle relative al potenziamento dell’intermodalità e al rafforzamento delle strutture presenti.

Si opererà in sinergia con R.F.I. E gli operatori privati per la razionalizzazione dello scalo merci di Cavatigozzi, nonché per la realizzazione delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria necessarie all’adeguamento delle strutture portuali.

Nell’ambito del processo di riforma del trasporto pubblico locale, in sinergia con il comune di Cremona e di Crema, si opererà per la gestione del nuovo servizio all’utenza che garantirà più efficienza e migliori condizioni “ambientali” nei trasferimenti e controllo sulla sicurezza veicolare e stradale. Si opererà per realizzare gli obiettivi posti dalla Legge 30/06, tra cui l'istituzione della futura Agenzia, e dagli accordi di programma sottoscritti con la Regione. Si concretizzerà con R.F.I. il rinnovo del contratto per la gestione dei binari ferroviari come gestore unico comprensoriale: C.G.U.

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Per quanto attiene le infrastrutture viarie, l’azione della Provincia negli ultimi anni è stata particolarmente mirata a rispondere alla domanda di infrastrutturazione del territorio finalizzata alla razionalizzazione e allo sviluppo della rete stradale provinciale nel suo complesso per favorire lo sviluppo delle relazioni, della mobilità ed il rilancio economico delle aziende locali. La missione del prossimo triennio – anche attraverso un percorso partecipato con gli Enti locali interessati - prevede alcuni interventi di progettazione e di realizzazione, che hanno un forte impatto sulle risorse finanziarie e organizzative dell’Amministrazione, ma anche interventi di basso costo finanziario altrettanto importanti ai fini della messa in sicurezza della reticolo provinciale, all’interno di uno scenario di sviluppo infrastrutturale complessivo, condiviso con la Regione Lombardia in quanto i progetti sono normalmente coerenti con il P.T.C.P., con il piano della viabilità provinciale, con l’AdPQ e/o i piani regionali e urbanistici locali. Nella missione sono inoltre compresi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria atti a garantire condizioni di sicurezza e percorribilità dell’intero reticolo provinciale. Si ritiene infatti necessario privilegiare gli interventi conservativi rispetto a quelli destinati a grandi opere la cui costruzione non sia ancora stata avviata, in quanto dal trascurare la necessaria manutenzione di un’opera infrastrutturale deriva la perdita di valore della rete stradale che costituisce un patrimonio dal valore altissimo. Solo interventi monitorati, programmati ed eseguiti possono fermare il degrado di questo patrimonio che, trascurato, perde valore anno dopo anno, fino ad arrivare al punto in cui il ripristino non è più possibile, la percorrenza diviene poco confortevole e la perdita di funzionalità è definitiva.

Interventi correttamente individuati e realizzati permetteranno di mantenere il valore del patrimonio, favorendo la sicurezza degli utenti della strada, la fluidificazione del traffico con minori tempi di percorrenza e la diminuzione dell’inquinamento acustico/ambientale con costi minori e risparmi anche in termini di danno sociale complessivo.

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PROGRAMMA 01 Trasporto ferroviario

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Trasporto ferroviario

Dirigente responsabile: arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire:

Gli studi in materia di trasporto ferroviario, pur essendo una materia non delegata in quanto di competenza regionale e nazionale, assumono importanza fondamentale per lo sviluppo socio-economico del nostro territorio.

Si proseguirà con il monitoraggio relativo ai disagi e, in particolare, partecipando, in concertazione con Regione Lombardia, agli incontri di “quadrante” con RFI, Trenord, ed i Comitati viaggiatori, affinché si riesca a garantire una maggiore regolarità del servizio e una maggiore rispondenza dell’offerta alle esigenze della popolazione.

Con riferimento al trasporto ferroviario delle merci si opererà in concertazione con le ditte raccordate alla stipula di un nuovo Contratto di gestione Unica CGU comprensoriale per la gestione del raccordo Cavatigozzi – Porto – Aziende area industriale portuale.

La Provincia di Cremona collabora con RFI per l’attuazione del progetto co-finanziato dalla Regione Lombardia (FESR/POR 2007-2013) per il raddoppio della tratta di linea compresa tra Cavatigozzi e la stazione di Cremona. L’ambito dei fondi di finanziamento è quello FESR che prevedono contributi per opere di potenziamento di tratte ferroviarie.

Motivazione delle scelte:

Accordi di programma e protocolli d’intesa con Regione e R.F.I. per la gestione dei contratti di servizio ferroviario.

Verranno assegnati eventuali incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

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che economici.

La Provincia di Cremona, il Comune di Cremona ed il Comune di Crema stanno gestendo un servizio tra le diverse modalità urbane ed extraurbane, volto a perseguire obiettivi di economicità ed efficienza e ad assicurare alla comunità locale la migliore e più efficiente mobilità in ambito territoriale ed extra provinciale. Il fine è quello di permettere l’integrazione tra le diverse modalità di trasporto su gomma e ferro, tutelando principalmente il trasporto dedicato ai lavoratori ed agli studenti, perseguendo al contempo l’individuazione di forme alternative al servizio ripetitivo, quali il servizio a chiamata che nel 2014 sarà oggetto assieme al progetto bus navetta, di una nuova elaborazione.Tale azione risulta in linea con la L.R. 6/2011.

Per la gestione del Contratto è stato istituito il Comitato di gestione al quale partecipano, in qualità di componenti i rappresentanti di ogni Ente con il compito di rilasciare le autorizzazioni per le eventuali modifiche del programma e monitorare i report previsti nel Contratto.

L’attività di rilievo riguarda sia i dati relativi all’esercizio (orari, percorsi, fermate, mezzi, personale) che la qualità e l’informazione all’utenza.

Si evidenzia che nella gestione del Contratto TPL è stato inserito il servizio di trasporto scolastico da svolgersi a favore degli Istituti provinciali che, non disponendo dei locali per svolgere attività didattiche, devono trasportare gli studenti nelle sedi distaccate. Gli Istituti interessati sono quelli di Cremona e di Crema.

Motivazione delle scelte:

Sono tutte funzioni delegate e trasferite dalla Regione Lombardia con Legge Regionale 14 luglio 2009 n. 11, L.R. n. 6/2012 e dallo Stato con il D.lgs. 112/98.

E’ stato previsto un unico Contratto di Servizio. Ma le responsabilità contrattuali degli Enti affidanti saranno separate e disgiunte nei rapporti reciproci e verso terzi.

Obiettivo operativo n.3

Titolo:Piano trasporti pubblici provinciale

Dirigente responsabile: arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire:

E' necessario adeguare il Programma Triennale dei Servizi in ottemperanza alle nuove programmazioni e al nuovo contratto di servizio assegnato.

In particolare l’aggiornamento dovrà tener conto del lavoro svolto dalla consulenza in ordine alla predisposizione dei servizi posti a gara e del monitoraggio effettuato nella prima semestralità del servizio.

Il sistema del Piano dei Trasporti Pubblici, dopo l'aggiudicazione del nuovo Contratto, sarà oggetto di azioni di monitoraggio necessarie per coniugare i costi con il mantenimento dei servizi di trasporto e le proposte legislative regionali innovative inerenti la costituzione dei bacini interprovinciali e delle agenzie.

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Verranno effettuati studi ed approfondimenti per addivenire ad una diversa pianificazione relativamente ad alcune aree territoriali interessate dal servizio a chiamata o dal servizio bus navetta per collegare il i servizxio su gomma con il servizio ferroviario.

PROGRAMMA N. 3 Trasporto vie d'acqua

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Programmazione attività portuale

Dirigente responsabile: arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire:

Le funzioni e le attività di programmazione si riferiscono, per la sub area di Cremona :

alla realizzazione di nuove opere e interventi di manutenzione straordinaria;

alla promozione di accordi con i soggetti competenti per la realizzazione e gestione dei raccordi ferroviari e stradali con il porto e in particolare del nuovo Terminal ferroviario in sinergia con la Regione Lombardia, Autostrade Centropadane e soggetti privati;

alla ricollocazione della discarica di inerti sita nel porto, al fine di recuperare nuovi spazi su cui realizzare piazzali da destinare alle attività portuali;

alla realizzazione dei piazzali e di nuove e più confacenti strutture.

Nel corso del 2014 proseguirà la realizzazione del programma di interventi finanziati dalla Regione Lombardia, per circa 4 milioni di euro, iniziato nel 2013.

Gli interventi riguarderanno la sistemazione delle coperture dei capannoni portuali con sostituzione dei tetti in fibro cemento-amianto (eternit); la sistemazione dei piazzali portuali;; la realizzazione di un impianto antincendio automatico sprinkler all’interno del capannone della darsena del Porto.

Risorse strumentali da utilizzare:

normale dotazione d'ufficio e programmi informatici acquistati dalla Provincia e trasferiti dalla regione.

Risorse umane da impiegare:

personale del settore ed incarichi a professionisti.

Motivazione delle scelte:

Realizzazione dei progetti secondo gli accordi di programma sottoscritti con i soggetti istituzionali e privati e secondo le indicazioni programmatiche di Provincia , Regione e le indicazioni della legge regionale n.30/06, nonché della d.g.r.1585 del 20/04/2011.

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Obiettivo operativo n.2

Titolo: Gestione attività portuale

Dirigente responsabile: arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire:

Le funzioni e le attività svolte saranno relative a :

gestione dei servizi tecnico-amministrativi connessi al funzionamento dell'attività del porto; gestione degli atti amministrativi relativi alle locazioni, alle concessioni, alla movimentazione e successioni in termini di rapporti attivi e passivi;

programmazione, coordinamento, promozione, controllo delle operazioni portuali di carico, scarico e movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolte nell'ambito portuale, nonchè le altre attività di carattere commerciale con potere di regolamentazione e di ordinanza anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi a tale attività ed in genere tutte le attività di polizia amministrativa nell'ambito dei Porti e nelle zone portuali;

tenuta dei registri delle navi e dei galleggianti e del personale della navigazione; rilascio e rinnovo licenze di navigazione;

gestione diretta, ovvero mediante rilascio di concessione, del patrimonio del demanio costituente i Porti definendo e riscuotendo i relativi canoni;

cura della manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni ivi compresa quella del mantenimento dei fondali negli ambiti portuali;

gestione della discarica di categoria 1A presente sulle aree portuali, in attesa della sua rimozione.

Si dovrà operare per le funzioni tipicamente portuali ma anche per le funzioni intermodali che comprendono la gestione delle banchine e delle aree ad esse collegate, la valorizzazione delle aree attigue dove insediare attività industriali connesse al sistema intermodale, la gestione degli impianti e dei magazzini portuali ivi compresi i raccordi ferroviari, la gestione delle opere di urbanizzazione e dei servizi portuali.

Si opererà, altresì, per il rinnovo con RFI della convenzione per la gestione del raccordo ferroviario.

Risorse umane da impiegare:

personale del settore ed incarichi a professionisti.

Motivazione delle scelte:

Realizzazione dei progetti secondo gli accordi di programma sottoscritti con i soggetti istituzionali e privati e secondo le indicazioni programmatiche di Provincia, Regione e le indicazioni della legge regionale 30/2006 e degli atti conseguenti successivi.

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PROGRAMMA N . 4 Altre modalità di trasporto

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Spese per svolgimento funzioni trasporti privati

Dirigente responsabile: arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire:

Stante che sono trasferite alle Province le funzioni inerenti l’autorizzazione e vigilanza tecnica sull’attività svolta dalle autoscuole e dalle scuole nautiche, il riconoscimento di consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore, gli esami per il riconoscimento dell’idoneità degli insegnanti ed istruttori di autoscuole; il rilascio di autorizzazione alle imprese di autoriparazione allo svolgimento dell'attività di revisione dei veicoli; il rilascio di licenze per l’autotrasporto di merci in conto proprio e la gestione dell’Albo autotrasportatori in conto terzi; gli esami per il conseguimento dell’idoneità professionale per l’autotrasporto di merci e viaggiatori per conto terzi, la Provincia si deve far carico della tenuta dell'albo provinciale e deve provvedere alla pubblicazione dello stesso sul sito della Provincia.

Gli uffici procedono, inoltre, ad aggiornare le posizioni degli autotrasportatori nel database del Ministero dei Trasporti, gestendo le variazioni (iscrizioni, cancellazioni, cambio di sezione ed adeguamento requisiti), attraverso la consultazione di apposite commissioni.

Motivazione delle scelte:

La programmazione illustrata è specificatamente attribuita dal D.Lgs 112/98 – art.105, dalla Legge n.21 del 15/6/92 e dalla L.R. 11 del 14/7/2009.

PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali

Obiettivo operativo n.1

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Finalità da conseguire:

Il Piano dei percorsi ciclopedonali è composto di oltre 200 Km di Green ways da Spino d’Adda a Casalmaggiore. Gli itinerari di interesse culturale, turistico e ricreativo sono: la ciclabile delle Città Murate, del Canale Vacchelli, dell'Antica Regina, della Golena del Po e della Postumia .

Nel 2013 si è conclusa la realizzazione del percorso ciclabile Montodine-Ripalta-Gombito nell’ambito del progetto PIA finanziato con risorse regionali.

Inoltre si è realizzato in concertazione con il Comune di Crema il percorso ciclabile Crema-Izano e nel 2014 verrà realizzato con risorse proprie dell'Ente il percorso ciclabile Crema – Offanengo. Verrà progettato e realizzato nel 2014, in concertazione con i Comuni di Cremona, Pozzaglio e Persico Dosimo, il percorso ciclabile Cremona-Corte de' Frati, per una lunghezza di circa 9 chilometri.

AMMODERNAMENTI, VARIANTI STRADALI E SICUREZZA

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Interventi puntuali sistemazioni innesti, per ampliamento curve, allargamento di

sedi stradali nell’ambito della messa in sicurezza strade, ecc.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire: Messa in sicurezza di intersezioni e/o tratti stradali che, per caratteristiche geometriche, costituiscono punti pericolosi per la circolazione stradale o risultano inadeguati rispetto alle attuali condizioni di traffico.

Motivazione delle scelte: I punti stradali su cui intervenire sono caratterizzati da una elevata incidentalità o da evidenti inadeguatezze strutturali e verranno individuati anche sulla base di tavoli di confronto con il territorio. I tratti stradali e le intersezioni per le quali si ipotizzano riqualifiche o nuove realizzazioni, su cui verranno effettuati approfondimenti finalizzati alla verifica di fattibilità riguardano in particolare, per il 2014: - SP CR EX SS 472 “Bergamina »- riqualifica rotatoria di Pandino - SP CR EX SS 10 “Padana Inferiore” - riqualifica rotatoria a Cicognolo,

intersezione SP33”Seniga – Isola Pescaroli”.

- Riqualifica e messa in sicurezza di intersezioni – Risoluzione di criticità puntuali in funzione della sinistrosità rilevata e delle priorità valutate in contraddittorio con le amministrazioni comunali. A valere sui prossimi esercizi potranno essere valutati ulteriori interventi, anche attraverso la compartecipazione di partner privati, tra cui:

- SP CR EX SS 472 “Bergamina »- riqualifica a Pandino e tratto fino

all’intersezione con la S.P. 90 “Di Cassano”. - SP 33 “Seniga – Isola Pescaroli”- riqualifica a rotatoria intersezione con la SP 3

“Montanara – Gabbioneta” in località Pescarolo. - SP CR EX SS 10 “Padana Inferiore” – riqualifica a rotatoria intersezione con SP

29 “Cicognolo – Isola Dovarese” in località Cappella de’ Picenardi

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- SP CR EX SS 234 “Codognese” – riqualifica a rotatoria intersezione con SP 47 “Soresina – Crotta d’Adda” in località Crotta d’Adda e dell’intersezione con la SP 84 a Pizzighettone.

.

Obiettivo operativo n.3

TITOLO: S.P. CR EX S.S. N. 498 "SONCINESE" - CIRCONVALLAZI ONE DI CASALMORANO.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire: Riqualifica e ammodernamento dell’itinerario stradale di collegamento tra Cremona e Soncino nel territorio di Casalmorano. Realizzazione del nuovo tracciato stradale e di tre rotatorie compatte che hanno eliminato completamente il traffico di attraversamento dal centro abitato.

Motivazione delle scelte: Il tratto stradale su cui si è intervenuti è stato caratterizzato negli anni da una elevata incidentalità e da evidenti inadeguatezze strutturali. Nel 2014 si prevede l’ultimazione del pagamento residuo della liquidazione dei terreni, in quanto le opere sono state ultimate e collaudate.

Obiettivo operativo n.4 Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 591 “CREMASCA”. CIRCONVALLAZIONE DI

MONTODINE Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire:

Realizzazione della variante della ex S.S. n° 591 “Cremasca” all’abitato di Montodine.

Motivazione delle scelte: L’opera si inserisce funzionalmente nel programma di riqualificazione della ex S.S. n° 591 “Cremasca” in territorio di Cremona. La variante permette di ovviare almeno in parte ai problemi viari che sono sorti con la messa in esercizio del nuovo ponte sull’Adda a Montodine. Nel 2014 si prevede l’ultimazione del pagamento residuo della liquidazione dei terreni ed il completamento delle opere compensative e di mitigazione, in quanto le opere relative al primo tratto della infrastruttura sono state ultimate e collaudate.

Obiettivo operativo n.5

Titolo: SP CR EX S.S. N. 591 “Cremasca” – Variante tra la Cascina Fustragno e la S.P.CR EX SS N. 415 “Paullese” a Castelleone.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

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Finalita’ da conseguire:

Riqualifica e ammodernamento dell’itinerario stradale interprovinciale Bergamo – Crema Codogno – Piacenza.

Motivazione delle scelte: Costituire un funzionale collegamento viario fra il bergamasco – cremasco ed il lodigiano, di cui l’opera costituisce un lotto funzionale. Nel 2014, non essendo stato possibile reperire risorse sufficienti per la realizzazione del 2°lotto della tangenziale di Montodine, si prevede l’aggiudicazione e l’esecuzione dei lavori di realizzazione di una bretella di collegamento con la nuova rotatoria realizzata sulla SP CR EX SS 415 “Paullese” funzionale al miglioramento della sicurezza dell’intersezione con la SP22 e che costituiscono parte del 3°lotto dell’opera complessiva.

Obiettivo operativo n.6

Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 498 – S.P. CR EX S.S. N° 235 – Completamento del sistema tangenziale di Soncino.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire: Intervento atto a completare il sistema tangenziale di Soncino

Motivazione delle scelte: L’opera consentirà di rendere funzionale il previsto sistema tangenziale di Soncino non completato dall’A.N.A.S. in quanto le risorse impegnate sono risultate insufficienti. Nel 2014 si prevede il pagamento residuo dell’acconto per l’acquisizione dei terreni, la progettazione esecutiva e l’aggiudicazione dei lavori del tratto di completamento.

Obiettivo operativo n.7 Titolo: S.P. N. 27 “POSTUMIA” – Allargamento dal KM 12,800 a Cà d’Andrea”.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Motivazione delle scelte: Migliorare il livello di servizio e la sicurezza della circolazione mediante un intervento di allargamento, riqualifica e la messa in sicurezza del tratto stradale interessato. Nel 2014 si prevede l’ultimazione della liquidazione residua dei terreni, in quanto le opere sono state ultimate e collaudate.

Obiettivo operativo n.8 Titolo: Contributi ai Comuni per opere di messa in sicurezza e/o declassificazioni di

tratte di strade provinciali Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire:

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Ricognizione delle caratteristiche geometriche e funzionali della rete stradale nel suo complesso atta ad individuarne una corrette classificazione.

Motivazione delle scelte: Contributi od interventi per favorire la riqualifica e la messa in sicurezza della rete viaria provinciale in vista di un riordino della rete di competenza e della sua corretta classificazione.

Obiettivo operativo n.9 Titolo: SP 62 “Capergnanica – Chieve “ – Allargamento da Capergnanica alla S.P. N. 17 “Bagnolo- Casaletto Ceredano”.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire: Messa in sicurezza ed aumento della capacità della strada in rapporto alla funzione di collegamento della zona industriale comunale di Capergnanica con la viabilità principale costituita dal sentiero dell’Adda..

Motivazione delle scelte: La carreggiata stradale presenta una larghezza talmente modesta da non rendere possibile realizzare la doppia corsia. Si ipotizza un intervento di allargamento o la la realizzazione di piazzuole di interscambio che consentano comunque di migliorare il livello di servizio della strada oltre che la circolazione in condizioni di sicurezza.

Obiettivo operativo n.10

Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 358 “Di Castelnuovo” Collegamento da Casalbellotto – Quattrocase a Viadana Via Kennedy con rondò a raso – Concorso negli oneri per realizzazione.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba Finalità da conseguire Intervento per la realizzazione della variante a Viadana.

Motivazione delle scelte: L’opera costituisce un lotto funzionante della programmata circonvallazione di Casalmaggiore e Viadana, che troverà completamento con la realizzazione della gronda nord di Casalmaggiore, opera compensativa sul territorio cremonese della realizzanda autostrada Ti.bre. Essa permetterà di eliminare l’attraversamento di tutti i centri abitati compresi fra Vicomoscano e Viadana. L’intervento, nel tratto indicato verrà realizzato dalla Provincia di Mantova.

Obiettivo operativo n.11

Titolo:S.P. CR EX S.S. N° 343 ”ASOLANA” Circonvallazione est di S.Giovanni in Croce.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

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Finalità da conseguire Opera viaria di circonvallazione dell’abitato di S. Giovanni in Croce con conseguente soppressione di P.L. ferroviari.

Motivazione delle scelte: La S.P. CR EX SS n. 343 «Asolana » attraversa il centro abitato di S.Giovanni in Croce costituendo una fonte di pericolo e di inquinamento per i cittadini di S.Giovanni in Croce e con riduzione del livello di servizio della struttura viaria.

L’intervento prevede la realizzazione di una circonvallazione che eliminerà completamente il traffico dal centro abitato di S. Giovanni in Croce e la soppressione di n.2 P.L. ferroviari.

Potrà trovare realizzazione come opera compensativa nell’ambito dell’esecuzione della autostrada Cremona-Mantova e della Ti.bre.

Obiettivo n.12

Titolo: Piano contenimento ed abbattimento rumore

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Motivazione delle scelte: Prosecuzione delle attività necessarie per valutazione e mappatura acustica della rete

viaria e relativi adempimenti normativi.

Obiettivo operativo n.13

Titolo: Spesa per la commissione per la determinazione dell’indennità di espropriazione e di occupazione

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire:

Rimborsare le spese sostenute dai componenti la commissione provinciale espropri

Motivazione delle scelte: Adempiere alla delega regionale inerente la determinazione dell’indennità di esproprio.

Obiettivo operativo n.14

Titolo: Interventi di ordinaria manutenzione delle SS.PP.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

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Motivazione delle scelte: Per ordinaria manutenzione si intendono tutti quei lavori ed opere che debbono essere eseguite per mantenere il demanio stradale ad un costante livello d’efficienza e sicurezza. Fra i principali lavori di manutenzione rientrano lo sfalcio dell’erba sulle banchine e scarpate, la chiusura delle buche sulla carreggiata, lo spargimento dei materiali antigelivi e lo sgombero della neve nel periodo invernale, la regolarizzazione delle banchine e dei fossi di colo, la sistemazione dei manufatti, il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale ecc. I vari lavori e le forniture e i noli essenziali per l’esecuzione della manutenzione ordinaria possono essere così suddivisi: a) fornitura di materiali e mezzi necessari al personale del settore per eseguire i lavori in economia diretta; b) sistemazione degli automezzi ed attrezzature attualmente utilizzati dal personale del settore; c) lavori che debbono essere eseguiti da imprese specializzate in quanto per la loro realizzazione è necessario impiegare operai specializzati od attrezzature speciali delle quali il settore è sprovvisto; d) fornitura di vernice spartitraffico per la realizzazione di modesti interventi di segnaletica orizzontale e di segnali stradali per la segnaletica verticale.

Inoltre, in considerazione del fatto che molti sinistri stradali sono conseguenza di un comportamento indeciso da parte dell’utenza, risulta opportuno procedere alla razionalizzazione ed al mantenimento in efficienza della segnaletica verticale, secondo precisi piani di segnalamento che verranno redatti.

Si dovrà quindi provvedere all’acquisto di pali in acciaio inox e di segnali stradali verticali ed accessori vari da posizionare sulle strade provinciali per segnalare agli utenti un pericolo, una prescrizione od una indicazione secondo le leggi vigenti.

Di norma detti segnali vengono impiegati in sostituzione di quelli deteriorati oppure per adeguare la segnaletica stradale a precise disposizioni legislative.

Il posizionamento delle varie attrezzature e della vernice spartitraffico viene effettuato in parte dal personale dell’Amministrazione, in parte da Ditte specializzate nel settore.

Obiettivo operativo n.15

Titolo: Rinnovo manti bituminosi per l’ammodernamento della rete stradale provinciale ed ex statale ed interventi puntuali

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire: Rinnovo manti bituminosi per l’ammodernamento della rete stradale provinciale ed ex statale e interventi puntuali

Motivazione delle scelte: Gli strati superficiali in conglomerato bituminoso delle carreggiate stradali necessitano di una costante manutenzione ed in particolare, dopo circa 14-16 anni, debbono essere rinnovati in quanto sotto l’azione degli agenti atmosferici e del traffico si deformano, si fessurano e si sgretolano. Pertanto, constatato che il demanio stradale della Provincia, a seguito

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dell’attribuzione delle competenze sulle strade statali si estende per circa 900 km, sarebbe necessario ricostruire ogni anno gli strati superficiali di collegamento e d’usura in conglomerato bituminoso di circa 65 km di strade onde mantenere scorrevole e sicura la circolazione, anche in considerazione dell’elevata intensità di traffico presente sulle strade ex statali. L’esatta individuazione degli interventi di ripristino, le localizzazioni e le tipologie degli interventi saranno determinate in funzione delle condizioni di degrado riscontrate e sulla base di analisi comparate delle situazioni di traffico ed incidentalità, finalizzate alla miglior transitabilità, in sicurezza delle strade, od anche sulla base di accordi già assunti con i Comuni interessati. Al fine di una corretta programmazione degli interventi ed in ottemperanza a quanto previsto dalla Regione Lombardia è stato predisposto il “Piano di manutenzione delle pavimentazioni stradali a livello di rete”, che individua gli indicatori, gli indici di stato, il catalogo dei dissesti e le soglie d allerta e di sicurezza oltre che l’estensione, le modalità e periodicità dei monitoraggi, sulla base del quale viene annualmente redatto ed aggiornato l’elenco delle necessità di ripristino. Il Piano contiene inoltre indicazioni sugli interventi di manutenzione, sugli standard prestazionali – analisi costi-benefici e sui criteri di pianificazione e programmazione della manutenzione.

Obiettivo operativo n.16

Titolo: Macchine operatrici complesse, autocarri o autocarri leggeri – Interventi di acquisto o messa a norma

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalita’ da conseguire: Acquisto o messa a norma di attrezzature ed automezzi

Motivazione delle scelte: Il servizio di manutenzione ordinaria della viabilità provinciale viene eseguito, oltre che da Ditte specializzate, anche attraverso interventi in economia diretta eseguiti dal personale della viabilità con automezzi ed attrezzature per lo sfalcio dell’erba, la pulizia delle strade, lo sgombro della neve, le salature in presenza di gelo. Per tale motivo è indispensabile mantenere in efficienza ed in armonia con la normativa vigente il parco macchine, in funzione della vita media di un autocarro o di una macchina operatrice, della diminuzione del livello di rendimento e del piano di ammortamento della spesa. La valutazione delle sostituzioni da effettuare, fortemente condizionata dagli esigui finanziamenti disponibili, è stata pianificata in funzione dei tempi di entrata in vigore della normativa regionale in materia di inquinamento atmosferico. Considerato il consistente parco macchine a disposizione, è opportuno vengano eseguiti interventi atti a migliorare le condizioni di sicurezza delle attrezzature, secondo quanto previsto dalla direttiva macchine e dalle norme vigenti.

Obiettivo operativo n.17

Titolo: INTERVENTI VARI DI MESSA IN SICUREZZA DI TRAT TE STRADALI, VIADOTTI E PONTI

Finalita’ da conseguire: Ripristino manufatti stradali, consolidamenti strutturali, verifiche e monitoraggi.

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Motivazione delle scelte: Nella rete viaria provinciale sono presenti un elevato numero di manufatti stradali, di varie dimensioni, tipologie ed epoche di costruzione, alcuni dei quali di notevole rilevanza in quanto costituiscono collegamenti viari interprovinciali o addirittura interregionali su importanti corsi d'acqua. E’ previsto un costante ed assiduo programma di controllo, monitoraggio, verifica e mantenimento di tali strutture per garantire la percorribilità in sicurezza dell’intera rete stradale Si è potuto constatare che molte di queste opere presentano un consistente stato di degrado, principalmente imputabile alla vetustà ed anche ad una scarsa manutenzione da parte del precedente Ente gestore (ANAS), tale da comportare in taluni casi, la necessità di imporre limitazioni per la circolazione. In particolare per l’anno 2014 è stata ipotizzata l'esecuzione del terzo lotto degli interventi di ripristino e consolidamento strutturale del viadotto della tangenziale di Piadena, cui non si è potuto dar corso negli esercizi precedenti per mancanza di finanziamenti e opere di rifacimento giunti e di mantenimento di alcuni manufatti minori. Inoltre, avendo richiesto alla Prov. di Parma di realizzare ulteriori verifiche sullo stato conservativo del ponte sul fiume Po sulla SP33 "Seniga-Isola Pescaroli" in località S.Daniele, è prevista la progettazione di un primo lotto di lavori di risanamento e ristrutturazione da attuarsi da parte della Provincia di Parma, ente gestore del manufatto sulla base di una convenzione sottoscritta tra i due enti. Sono in corso di valutazione le opere che potrebbero rendersi necessarie sul ponte sul fiume Oglio, in località Calvatone, in gestione alla Provincia di Mantova e sul ponte sul fiume Adda, in località Rivolta, da realizzarsi anche tramite contributo regionale.

Si prevede l’eventuale progettazione/esecuzione di interventi straordinari conseguenti ad eventi eccezionali o all'attribuzione di risorse da parte della Regione o di altri Enti (alluvione, sicurezza, etc.), anche in base agli esiti del lavoro di valutazione e verifica dei principali ponti stradali avviato dalla Regione Lombardia lo scorso anno.

Obiettivo operativo n.18 Titolo. Miglioramento delle condizioni di sicurezza della rete stradale mediante

barriere di sicurezza in acciaio e dotazioni accessorie e/o interventi sugli impianti di illuminazione su tratti vari di SS.PP.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Motivazione delle scelte: Si ipotizza l’esecuzione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza della rete stradale di competenza mediante il posizionamento di barriere di protezione e dotazioni accessorie, conformi alle normative vigenti da utilizzare per nuovi impianti che la legge e le norme C.N.R. prevedono d’adottare. Le stesse norme prescrivono inoltre misure più restrittive per la protezione dei manufatti stradali che dovranno pertanto essere messe in atto. Si prevedono inoltre interventi di ripristino, messa a norma e risparmio energetico da attuarsi sugli impianti di illuminazione, presenti prevalentemente sulle ex strade statali e che si presentano spesso in mediocri condizioni. Le priorità d’intervento verranno determinate per quanto attiene le barriere stradali in funzione della presenza di rilevati di notevole altezza, di rogge o canali, di ostacoli rigidi in

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fregio alle strade ed in base al traffico ed ai mezzi pesanti transitanti, mentre per quanto riguarda gli impianti di illuminazione in funzione della presenza dei piani di illuminazione, da redigersi a cura dei Comuni. In particolare per il 2014 è previsto il collaudo degli interventi eseguiti nell’ambito dei finanziamenti previsti a valere sul Piano Nazionale della Sicurezza Stradale ed in accordo con le analisi sulla localizzazione e tipologia dei sinistri e le previsioni di intervento della Regione Lombardia, realizzati a livello puntuale di messa in sicurezza sulla SS472 “Bergamina” in tratti vari compresi tra l’intersezione con la SP90 “Di Cassano” e la rotatoria di Pandino e sulla SP33 “Seniga – Isola Pescaroli” in località Gazzo.

Obiettivo operativo n.19

Titolo: Catasto strade

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalità’ da conseguire: Interventi aggiornamento o nuovo inserimento dati relativi alla formazione del catasto su tutto il demanio di competenza provinciale

Motivazione delle scelte: Per mantenere il catasto stradale ad un costante livello d’efficienza è necessario provvedere al suo costante aggiornamento, integrando i dati relativi a situazioni modificate che riguardano la strada e le sue pertinenze. Si prevede per il 2014 la prosecuzione dell’aggiornamento e dell'integrazione dei dati inerenti le strade provinciali, e la prosecuzione del monitoraggio dei dati di traffico su tutte le strade. La presenza di un catasto stradale completo risulta particolarmente importante per la gestione della manutenzione stradale, per la programmazione degli interventi e per la pianificazione della sicurezza stradale.

Obiettivo operativo n.20

Titolo: Sistema integrato della sicurezza stradale Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Finalità’ da conseguire: Miglioramento delle condizioni di sicurezza sulle strade della Provincia attraverso interventi operativi, formativi ed informativi da attuarsi sul territorio in collaborazione con altri soggetti

Motivazione delle scelte: Il fenomeno dell’incidentalità è da tempo oggetto di interesse da parte della Provincia di Cremona che, attraverso gli studi effettuati in questi anni dall’Osservatorio Provinciale della Sicurezza Stradale, sta proponendo diverse azioni di mitigazione. Gli incidenti stradali, infatti, risultano determinati in massima parte da comportamenti di guida scorretti: ne consegue la necessità di una campagna di sensibilizzazione e formazione di tutti gli utenti che utilizzano la rete, con azioni che investono il tessuto sociale e produttivo, nonché le categorie di lavoratori della

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strada.

Sulla base di queste considerazioni, e coerentemente a quanto proposto a livello nazionale e regionale, è stato avviato il progetto “Sistema Integrato della Sicurezza Stradale”, che vede come punti fondamentali della sua attuazione la comunicazione, l’informazione e formazione.

Attraverso il lavoro dell’Osservatorio è possibile fornire dati aggiornati sulla incidentalità presente nel nostro territorio, aggregando i dati per tematismi e fornendo utili indicazioni ai Comuni ed alle Forze dell’Ordine sia per individuare priorità di interventi infrastrutturali e/o segnaletici sia per pianificare le attività di controllo. Il lavoro di inserimento e aggiornamento dati e di informazione e monitoraggio verrà proseguito anche per il 2014, in sinergia con il progetto “Incidere” di Regione Lombardia e con l’Osservatorio Sicurezza istituito presso la locale Prefettura anche al fine di integrare/modificare i tratti sui cui vige il decreto prefettizio per la rilevazione automatizzata della velocità.

Obiettivo operativo n.21

Titolo : Sviluppo rete viaria provinciale: a) Paullese I lotto: chiusura espropri; b) Paullese manutenzione I lotto: esecuzione appalti asta principale e controstrade

comunali.

Dirigente responsabile dell'Unità di Progetto Paullese Ing. Cristiano Rebecchi

Descrizione

Ultimazione atti tecnici e amministrativi relativi all'appalto di ammodernamento della Paullese tra Crema e Dovera, di cui è già stato approvato l'atto di collaudo provvisorio in data 24/10/2013. In particolare è necessario completare le pratiche relative agli espropri e manutenere la rete composta dalla superstrada e dalle relative controstrade per l'anno 2014.

Finalità da conseguire

Completamento dell'appalto Paullese lotto 1 per la rendicontazione finale in regione Lombardia e mantenimento delle condizioni di sicurezza delle strade eseguite, sia provinciali che comunali, in sinergia con i comuni interessati.

Motivazioni delle scelte

Relativamente agli espropri, si è scelto di effettuare il passaggio di proprietà alla Provincia di Cremona tramite decreto di esproprio ovvero tramite atti rogati entro il 2014 per permettere la conclusione della procedura esproriativa in tempi compatibili e coerenti con quelli di realizzazione e collaudo dell'opera.

Relativamente alla manutenzione dell'opera eseguita, si è deciso di prevedere un unico appalto che coinvolgerà sia la superstrada provinciale che le controstrade comunali, con il contributo economico da parte dei comuni interessati, per ottimizzare le spese di gestione e permettere un intervento omogeneo ed in continuità su tutta la rete stradale costruita.

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Obiettivo operativo n.22

Titolo: Sviluppo rete viaria provinciale: a) Paullese II lotto: esecuzione lavori; b) Paullese II lotto: progettazione varianti.

Dirigente responsabile dell'Unità di Progetto Paullese Ing. Cristiano Rebecchi

Descrizione

Prosecuzione nella realizzazione del lotto 2 Paullese, allargamento dell'arteria provinciale tra Dovera e Spino d'Adda, iniziato in data 22/07/2013. All'interno dell'appalto si prevedono varianti migliorative e di completamento dell'opera relative alla circonvallazione nord di Spino d'Adda, alla pista ciclabile di collegamento tra Spino d'Adda e la zona del parco Adda sud, alla controstrada di collegamento tra la S.P. n.1 eil Santuario Madonna del Bosco, alla sistemazione della Paullese esistente in abitato di Spino d'Adda, tratto che diverrà comunale dopo la realizzazione della superstrada.

Finalità da conseguire

Realizzazione del tratto di superstrada tra Dovera e Spino d'Adda e relative controstrade entro la metà del 2015, comprese le varianti finalizzate a completare gli interventi di corollario non inseriti nel progetto definitivo ma utili per la completezza dell'opera.

Motivazioni delle scelte

L'opera in oggetto è strategica per tutto il territorio cremonese e cremasco per il collegamento con il capoluogo milanese e è molto importante per l'economia dell'intera regione che venga ultimata entro l'inizio dell'Expo 2015, comprese le opere di completamento.

L'opera è finanziata in conto capitale all'interno del finanziamento Paullese, in parte con fondi regionali relativi alla legge 112/2001, in parte con fondi provinciali.

Obiettivo operativo n.23

Titolo: Progettazione Paullese in corrispondenza del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi alle province di Cremona e Lodi.

Dirigente responsabile dell'Unità di Progetto Paullese Ing. Cristiano Rebecchi

Descrizione

Proposta tecnica di progettazione e relativa esecuzione del ponte di attraversamente del fiume Adda, continuazione della Paullese già in fase di allargamento da Crema a Spino d'Adda, con soluzioni economiche e che valorizzino le strutture e i manufatti esistenti.

Finalità da conseguire

Completamento del tratto di superstrada Paullese in provincia di Cremona tra Crema ed il confine con la provincia di Lodi.

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Motivazioni delle scelte

La realizzazione del ponte sul fiume Adda relativo alla Paullese tra Spino d'Adda e Zelo Buon Persico è attualmente in capo alla provincia di Milano, che ha proposto un progetto definitivo con costi al momento non finanziabili dalla Regione Lombardia, il quale progetto non è stato ancora approvato da alcun ente preposto. La provincia di Cremona, fortemente interessata all'opera, vuole accelerarne i tempi di attuazione e dare continuità al proprio progetto di allargamento della Paullese tra Crema e Spino d'Adda, che entro il 2015 verrà ultimato.

Risorse umane finanziarie strumentali

Sono impegnati nell'obiettivo 2 tecnici dell'Unità di Progetto Paullese. Attualmente non sono previsti finanziamenti, mentre si prospetta una concreta collaborazione con AIPO relativamente alla fattibilità delle proposte dal punto di vista idraulico.

Obiettivo operativo n.24

Titolo: Compensazioni ambientali: a) Esecuzione appalto compensazioni della Paullese tra Crema e Spino d'Adda; b) Realizzazione progetto Cariplo

Dirigente responsabile dell'Unità di Progetto Paullese Ing. Cristiano Rebecchi

Descrizione

Per completare l'opera di raddoppio della Paullese tra Crema e Spino d'Adda, ottemperando alle prescrizioni del Ministero per l'Ambiente in materia di impatto ambientale, dovranno essere eseguiti appalti di compensazioni ambientali per ricucitura ambientale del territorio cremasco con posa di numerosi filari arborei e arbustivi soprattutto lungo le rive delle rogge irrigue.

Finalità da conseguire

La finalità di queste opere è quella di realizzare le compensazioni ambientali necessarie a fronte dell'esecuzione di un'arteria stradale così impattante come la Paullese tra crema e Spino d'Adda, unica superstrada in tutto il territorio cremonese.

Motivazioni delle scelte

Le scelte adottate per le mitigazioni ambientali sono state quelle proposte e poi approvate con modifiche dal Ministero per l'Ambiente in fase di progetto preliminare e definitivo, recepite nella Valutazione d'Impatto Ambientale.

Risorse umane finanziarie strumentali

Sono impegnati nell'obiettivo 4 tecnici dell'Unità di Progetto Paullese. L'opera è finanziata in conto capitale all'interno del finanziamento Paullese, con eccezione di un intervento di mitigazione nel territorio di monte Cremasco, che verrà in parte finanziato con progetto Cariplo.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201610 Trasporti e diritto alla mobilità 01 Trasporto ferroviario 1.000.000,00 0,00 0,0010 Trasporti e diritto alla mobilità 02 Trasporto pubblico locale 16.106.496,36 15.457.974,20 15.457.974,2010 Trasporti e diritto alla mobilità 03 Trasporto per vie d'acqua 2.010.308,23 4.909.258,23 11.059.258,2310 Trasporti e diritto alla mobilità 04 Altre modalità di trasporto 71.439,21 71.439,21 71.439,2110 Trasporti e diritto alla mobilità 05 Viabilità e infrastrutture stradali 23.634.402,35 17.562.102,35 40.206.102,35Totale 10 42.822.646,15 38.000.773,99 66.794.773,99

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MISSIONE N° 11 SOCCORSO CIVILE

Descrizione della missione Compito della missione è quello di gestire le attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per fronteggiare le calamità naturali attraverso la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi di soccorso civile, ivi comprese le attività di collaborazione con la altre amministrazioni competenti. In particolare la Provincia è titolare di numerose competenze in materia di protezione civile tra le quali emergono la predisposizione dei piani di previsione e prevenzione, dei piani di emergenza, il coordinamento delle Organizzazioni di volontariato, la gestione della colonna mobile provinciale e la partecipazione agli eventi calamitosi.

La motivazione delle scelte è costruire un quadro coerente di conoscenze, che permettano di intervenire nel settore della protezione civile con elementi di previsione dei fenomeni, di costruzione di politiche di prevenzione, di gestione dell’emergenza e di divulgazione della cultura della protezione civile. Coordinare e gestire i gruppi di volontariato e la colonna mobile, in modo efficace ed efficiente permettendo forme programmate di intervento senza sovrapposizione di compiti al fine di garantire in sicurezza e con tempestività, gli aiuti necessari alle popolazioni colpite da calamità.

Si opererà per la piena operatività della colonna mobile provinciale attraverso l’acquisto di materiali utilizzando i finanziamenti regionali.

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PROGRAMMA N. 01 SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

Dirigente Responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Obiettivo operativo n.1

Titolo:Gestione delle organizzazioni di volontariato della Protezione Civile

Finalità da conseguire:

Va svolta l'attività amministrativa delegata dalla Regione relativa agli adempimenti amministrativi annuali, iscrizioni/cancellazioni/dichiarazioni, operatività/DB regionale, istruttorie ex DPR 194/2001, relativamente alle Organizzazioni di volontariato. Necessita il, coordinamento della Consulta del volontariato garantendo gli incontri periodici con il Direttivo. Si opererà per la realizzazione di corsi specifici per i volontari. Verranno realizzate esercitazioni di Colonna Mobile e di Area.

Motivazione delle scelte: Coordinare e gestire i gruppi di volontariato in modo efficace ed efficiente permettendo forme programmate di intervento senza sovrapposizione di compiti, al fine di garantire in sicurezza e con tempestività gli aiuti necessari alle popolazioni colpite da calamità. L'ufficio deve garantire una costante partecipazione ai gruppi di lavoro regionali e prefettizi.

Obiettivo operativo n.2

Titolo: Formazione Volontari di Protezione Civile e diffusione della cultura

di Protezione Civile

Dirigente Responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire:

Nel corso del 2014 verranno attivati nuovi corsi di formazione per volontari e soprattutto si proseguirà nell’importante lavoro di formazione, informazione dell’attività di Protezione Civile rivolta alle scuole e alla ricerca di nuovi volontari. Si opererà anche per la realizzazione di corsi specifici per i volontari in particolare verranno realizzati corsi di formazione base, specifici corsi operativi, relativi al D.lgs 81/2010. Tali corsi saranno conformi agli standard formativi regionali.

Motivazione delle scelte: Rendere sempre più specializzati i volontari per operare nell’emergenza e diffondere la cultura della Protezione Civile perché nell’emergenza i comportamenti messi in atto dalla popolazione siano più consapevoli ed efficaci. Verranno eventualmente assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’Amministrazione.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Piani Provinciali di previsione e prevenzione e di emergenza

Dirigente Responsabile: Arch.Maurizio Rossi

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Finalità da conseguire:

A seguito delle competenze attribuite dalle normative regionali e nazionali, la Provincia negli anni passati ha approvato alcune pianificazioni di propria competenza. Nel corso dell’anno 2012 e 2013 si è concretizzata la realizzazione della redazione del piano provinciale di Emergenza del fiume Po che ha portato all’aggiornamento delle banche dati relative allegate al medesimo piano. Nel corso dell’anno 2014 verrà aggiornato il Piano di emergenza del rischio sismico sulla scorta dell’esercitazione interprovinciale effettuata nell’ottobre 2013. La Provincia collaborerà alla redazione di uno studio idraulico relativo al bacino idrografico del Colatore Tagliata, che sarà realizzato nel corso dell’anno 2014.

Motivazione delle scelte: La pianificazione di emergenza e di previsione e prevenzione è un elemento fondamentale per garantire un grado di sicurezza minimale al territorio.

Obiettivo operativo n.4

Titolo:Acquisizione Attrezzature

Dirigente Responsabile: Arch.Maurizio Rossi

Finalità da conseguire: Si opererà per la piena operatività dell’intero sistema di Protezione Civile Provinciale attraverso la messa a disposizione di materiali e strutture, utilizzando i finanziamenti regionali.

Erogazione di servizi di consumo

La Provincia di Cremona, fa parte del sistema di Protezione Civile della Regione e come tale è destinataria di una colonna mobile provinciale di protezione civile composta di mezzi e materiali che uniti a quelli già in possesso dell’ufficio sono utili per le esigenze del nostro territorio. La colonna mobile risulta tuttavia carente di alcune attrezzature che andrebbero a completare la dotazione della stessa. Risulta necessario acquisire attrezzature che per la loro natura sono indispensabili per le emergenze della provincia, es. servizio radar meteo, sacchetti di yuta, di plastica e autoespandenti nonché di sabbia per le emergenze del territorio, al fine di poter meglio rispondere, in situazioni critiche, alle necessità dei cittadini.

Motivazione delle scelte: Coordinare e gestire le situazioni emergenziali nonché integrare la colonna mobile provinciale. Le azioni intraprese, sono rivolte a garantire la sicurezza e la tempestività gli aiuti necessari alle popolazioni colpite da eventi calamitosi.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201611 Soccorso civile 01 Sistema di protezione civile 179.057,32 148.907,32 148.907,3211 Soccorso civile 02 Interventi a seguito di calamità naturali 0,00 0,00 0,00Totale 11 179.057,32 148.907,32 148.907,32

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MISSIONE 12 “DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA” Descrizione della missione: Gli interventi programmati saranno volti a rendere effettivo il concorso della Provincia alla programmazione sociale territoriale, soprattutto per gli aspetti relativi alla pianificazione ed individuazione dei bisogni socio-assistenziali. L'attività di coordinamento e di elaborazione programmatica avverrà sulla base di una sempre più precisa conoscenza ed aderenza alle esigenze del territorio, nonché attraverso il costante confronto e raccordo con gli altri soggetti – pubblici e privati – competenti per le tematiche sociali. In particolare, si procederà soprattutto con riguardo ad alcune aree di intervento ritenute prioritarie – in quanto maggiormente incidenti sulle complessive problematiche del territorio – quali quelle inerenti alle persone con disabilità, alle famiglie e alla solidarietà sociale, alla conciliazione dei tempi di vita lavorativa e vita familiare, alle persone affette da dipendenze, all’integrazione dei cittadini immigrati e al Terzo Settore. Di particolare rilievo sarà il percorso, affrontato sia sotto il profilo formativo, sia di intreccio delle competenze, sia di progettazione concreta, volto all’integrazione tra politiche sociali e politiche per il lavoro e la formazione. Sul fronte delle deleghe regionali, si proseguirà nella gestione dei registri dell’associazionismo e delle organizzazioni di volontariato e dell'Albo regionale delle cooperative sociali. Nel 2014 particolare attenzione verrà rivolta alla costituzione di strumenti di analisi quali-quantitativa della presenza del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale. Proseguiranno, altresì, in una logica di programmazione annuale e di concertazione con i bisogni del territorio, le iniziative in tema di formazione nell’ambito del welfare e delle competenze ad esso connesse, come da delega regionale. La Provincia potrà contribuire efficacemente alla realizzazione delle politiche di welfare locale se perseguirà anche una logica, sia verso il proprio interno, sia verso l’esterno, volta ad integrare le politiche sociali tradizionalmente intese con quelle più affini, come, ad esempio, le politiche del lavoro, dell’istruzione e della formazione, della conciliazione, delle politiche giovanili, delle politiche abitative e di pianificazione del territorio e della mobilità. Tale integrazione avrà la necessaria ricaduta operativa nell'elaborazione di nuovi progetti territoriali. Per svolgere questo ruolo, all’Ente e, in particolare, al Settore Lavoro, Formazione e Politiche sociali, è richiesto un elevato grado di specializzazione, necessario anche per sviluppare forme di negoziazione territoriale con gli altri attori che si occupano di politiche sociali, a partire dai Distretti e dagli altri soggetti istituzionali che sono coinvolti nella programmazione sociale territoriale, fino alle rappresentanze del terzo settore e alle parti sociali. Di particolare rilevanza è inoltre il diretto coinvolgimento, in un’ottica di alleanza territoriale, degli attori privati, delle associazioni di categoria, delle imprese, analogamente a quanto già sperimentato con la realizzazione dello Sportello Famiglia-Lavoro.

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Programma 02 “Interventi per la disabilità”

Dirigente responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, per il potenziamento della collaborazione tra la Provincia e i Comuni negli interventi a sostegno delle persone con disabilità sensoriali finalizzati all'integrazione scolastica e di assistenza educativa ad personam per alunni disabili frequentanti le scuole secondarie di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione. Descrizione: Saranno attuati i seguenti interventi:

Interventi in favore dei disabili sensoriali finalizzati all'integrazione scolastica Interventi di assistenza educativa ad personam per alunni disabili frequentanti le scuole secondarie di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione Portale web “Cremona Disabilità” - azioni di informazione e orientamento per i cittadini con disabilità Rinnovo dell'Accordo-Quadro di Programma provinciale per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap Tavoli tecnici territoriali per l'integrazione scolastica degli alunni disabili e per la protezione giuridica delle persone fragili.

a) Interventi in favore dei disabili sensoriali finalizzati all'integrazione scolastica

In linea con la normativa regionale, la Provincia garantisce, in convenzione con i Comuni del territorio, il proprio sostegno alle persone con disabilità sensoriale durante i percorsi scolastici e formativi, a partire dalla scuola materna per terminare con la formazione scolastica ed universitaria, favorendone l'autonomia comunicativa-relazionale e sostenendo l'apprendimento didattico allo scopo di agevolarne l'integrazione scolastica e sociale. Destinatari del servizio sono i portatori di handicap sensoriale (ipovedenza ed ipoacusia totale o parziale) attestata da apposita certificazione medica. I servizi vengono attivati sulla base di un progetto sociale redatto dal Servizio Sociale comunale in accordo con la famiglia del minore o con lo stesso soggetto, se maggiorenne. Il progetto tiene conto delle indicazioni provenienti dai servizi, dagli specialisti e dalle diverse realtà che, a vario titolo, si occupano del soggetto (la scuola, l'azienda sanitaria, il servizio di neuropsichiatria ecc.). Il progetto può prevedere i seguenti interventi:

• concessione, tramite il Comune di residenza, di contributi finalizzati al sostegno extrascolastico per ipovedenti ed ipoacusici mediante l'affiancamento di un educatore a domicilio scelto dalla famiglia ed in possesso di adeguata professionalità per i nove mesi dell'anno scolastico di pertinenza;

• assunzione del costo della retta relativa al soggiorno degli utenti ipovedenti ed ipoacusici presso istituti specializzati per la formazione professionale e universitaria;

• fornitura del supporto tiflodidattico in convenzione con l'Istituto dei Ciechi di Milano a favore di studenti con disabilità visiva;

• assunzione del costo della retta per il soggiorno in istituti specializzati nella riabilitazione funzionale;

• supporto per materiale specialistico non sanitario per non vedenti nell'ambito delle attività scolastiche.

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L'elenco delle succitate prestazioni può essere integrato da altre iniziative secondo specifiche esigenze del soggetto, adeguatamente motivate dal Servizio Sociale comunale che ne segnala la necessità ed inserite in un progetto globale di intervento, sempre finalizzato ad una facilitazione delle facoltà di comunicazione ed al completamento del percorso scolastico e formativo. b) Interventi di assistenza educativa ad personam per alunni disabili frequentanti le scuole secondarie di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione Con atto di Giunta n. 475 dell’11.12.2012 la Provincia di Cremona ha istituito, dopo un’attenta verifica in merito alla situazione dei residui passivi iscritti nel Bilancio 2012 e relativi al periodo ante 31.12.2012, il fondo di sostegno ai Comuni per interventi relativi all’assistenza ad personam per alunni disabili frequentanti gli istituti di istruzione superiore ed i centri di formazione professionale. In seguito è stato dato avvio ad un percorso di confronto e condivisione con i tre Distretti. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 1930/13 dell'aprile 2013, ha radicalmente mutato il contesto in cui si era sviluppato il percorso finora descritto, ponendo l’ente Provincia in una prospettiva alquanto diversa, con alcuni elementi di ulteriore certezza rispetto alle competenze istituzionali in materia di assistenza educativa (ad personam). In sintesi la Sentenza del Consiglio di Stato, che segue temporalmente alcune sentenze della giustizia amministrativa avverse alle Province, afferma che:

“quanto all’individuazione dell’ente locale competente ad assicurare tale misura (che costituisce la fondamentale questione controversa) la competenza appartiene all’amministrazione provinciale, come correttamente ritenuto dai primi giudici”; dall’art. 139 del d.lgs. n. 112 del 1998 “emerge la ripartizione tra la provincia, per quanto riguarda l’istruzione secondaria superiore, e i comuni, per quanto concerne gli altri gradi inferiori di scuola, dei compiti e delle funzioni ivi indicate, in osservanza del principio di sussidiarietà predicato dal comma 2 dell’art. 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59”; “se, per un verso, la specificità della materia cui ineriscono i predetti compiti e funzioni, nonché le peculiari e concrete misure che ne costituiscono la relativa attuazione, esclude in radice che gli stessi possano essere genericamente ricompresi nell’ambito dei servizi integrati sociali alla persona, trattandosi di particolari modalità di concreta attuazione del diritto allo studio ed all’integrazione scolastica…per altro verso non può negarsi l’esistenza in capo all’amministrazione provinciale di compiti e funzioni anche operativi e gestionali”.

Si aggiunga che il Consiglio Regionale della Lombardia ha deliberato nella seduta del 7 maggio scorso la “Mozione concernente la modifica della L.R. 19/2007 – servizi a carico dei comuni e delle province in materia di assistenza agli studenti con handicap”, con cui si prende atto della succitata sentenza del Consiglio di Stato e si individua l’assistenza ad personam a favore dello studente disabile “tra gli obblighi a carico delle province”. Accanto ad una presa d’atto della situazione esistente, soprattutto alla luce del dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato, il Consiglio Regionale della Lombardia impegna la Giunta Regionale a:

“intraprendere tutte le azioni necessarie con lo Stato affinché vengano garantite adeguate risorse per l’erogazione dei servizi essenziali…dall’inizio del prossimo anno scolastico” [ndr. 2013/2014]; “sollecitare e finanziare per quanto di competenza della Regione stessa gli enti che per legge sono tenuti a erogare il servizio scolastico nel suo complesso”.

Gli atti succitati hanno introdotto una modifica nel quadro delle competenze in ordine all'assistenza educativa ad personam tale da determinare la necessità di rivedere quanto previsto nell'atto istitutivo

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del “Fondo provinciale di sostegno ai Comuni” di cui alla delibera giuntale n. 475 dell'11/12/2012 implementando le risorse da mettere a disposizione e riconsiderando il complesso di interventi e di risorse che la Provincia, da anni, mette a disposizione – peraltro con efficacia nei risultati ed efficienza nell’utilizzo delle risorse – a favore di nuclei famigliari con situazioni di disagio sociale (in particolare, nuclei monogenitoriali con figli minori a carico, generalmente donne sole con figli). Vi è stata dunque la necessità di definire la priorità nell'assegnazione delle risorse, stanti le attuali disponibilità del bilancio 2013, tra l'assistenza ad personam degli alunni disabili, da una parte, e il sostegno alle famiglie ed ai minori in situazione di disagio sociale, dall'altra. Con atto n. 202 del 23.07.2013 la Giunta Provinciale ha quindi:

• implementato il “Fondo di sostegno ai Comuni per interventi di assistenza ad personam per alunni disabili frequentanti gli istituti di istruzione superiore ed i centri di formazione professionale”, istituito con delibera di giunta n. 475 dell'11/12/2013, con le risorse previste sul bilancio 2013 per il capitolo 26604 “Spesa assistenza minori ex onmi e illegittimi (mezzi provinciali) trasferimenti ai comuni”;

• autorizzato il Settore Lavoro, Formazione e Politiche Sociali a procedere nella rilevazione in modo puntuale presso i Comuni di tutti gli elementi utili per definire il quadro di interventi di assistenza educativa realizzati per gli alunni con disabilità frequentanti le scuole secondarie di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione negli anni scolastici ricompresi nel periodo dall’1.01.2012 al 31.12.2013.

Con nota prot. 98560 dell'8.08.2013 il Servizio Politiche Sociali ha trasmesso a tutti i Comuni il prospetto utile alla rilevazione degli interventi di assistenza educativa ad personam realizzati dai Comuni per gli alunni disabili frequentanti scuole superiori di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione. La rilevazione, con scadenza il 13.09.2013, copre i periodi scolastici che vanno dall'1.01.2012 al 31.12.2013, ovvero:

• anno scolastico 2011/2012, limitatamente al periodo scolastico dall'1.01.2012 al 9.06.2012; • anno scolastico 2012/2013: dal 12.09.2012 all'8.06.2013; • anno scolastico 2013/2014, limitatamente al periodo scolastico dal 12.09.2013 al

31.12.2013. La rilevazione puntuale ha consentito alla Provincia di costruire un quadro definito degli interventi realizzati dai Comuni nel periodo indicato così da poter procedere alla definizione della quota di rimborso per le spese sostenute dai Comuni, che, comunque, per i primi due periodi scolastici verrà liquidata entro l'anno 2013. Con DGR n. X/887 del 31.10.2013, avente ad oggetto “Protocollo d'intesa tra Regione Lombardia e Unione delle Province Lombarde per l'anno 2013 in materia di misure a favore delle persone disabili presso le istituzioni scolastiche”, sono state approvate le modalità di riparto delle risorse regionali per le Province. Per il 2014 verranno definite modalità di collaborazione con i Comuni rispetto alla materia, a partire dall'esatta individuazione del profilo dell'intervento e dalle risorse che la Regione renderà disponibili. c) Portale web “Cremona Disabilità” - azioni di informazione e orientamento per i cittadini con disabilità Proseguirà la costante attività di informazione ed aggiornamento sviluppata ormai da oltre un anno con il Portale “Cremona Disabilità”({ HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/disabilita/"}), gestito direttamente dal Servizio Politiche Sociali con l’obiettivo di offrire un orientamento ragionato verso la rete dei servizi e le opportunità di inclusione sociale offerte dal territorio. Per il territorio provinciale si tratta della prima sistematizzazione delle informazioni afferenti la disabilità con il preciso intento di rivolgersi, sia come oggetto della comunicazione che come

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modalità di informazione, alle famiglie ed ai disabili, in sinergia con il patrimonio informativo dello Sportello Disabilità della Regione, rivolto agli enti ed agli operatori. In tal senso la Provincia ha aderito con atto di Giunta n. 421 del 14.11.2012 al Progetto regionale denominato “Sistema informativo lombardo sulla disabilità 2011/2013”. d) Rinnovo dell'Accordo-Quadro di Programma provinciale per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap L’art. 13, comma 1, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” prevede che gli enti locali, gli organi scolastici e le unità sanitarie locali, nell’ambito delle rispettive competenze, stipulano accordi di programma a dimensione provinciale, di cui all’art. 27 della Legge 8 giugno 1990, n. 142, al fine di predisporre, attuare e verificare in modo congiunto progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché a forme di integrazione tra attività scolastiche e attività integrative extrascolastiche per alunni in situazione di handicap. L'Accordo-Quadro di programma è volto a garantire alla persona in situazione di handicap il diritto all’educazione scolastica nelle sue forme di apprendimento, comunicazione, relazione interpersonale, autonomia e socializzazione relativamente alle sue potenzialità e andrà a definire:

- i reciproci impegni istituzionali in ordine all’integrazione degli alunni disabili; - le modalità ed i tempi degli interventi istituzionali; - le iniziative comuni e le collaborazioni per qualificare gli interventi; - gli accordi per la gestione dei servizi e delle risorse.

Nel corso del 2014, nell'ambito del Gruppo di lavoro appositamente costituito dall'Ufficio Scolastico Territoriale, si contribuirà alla ridefinizione dell'Accordo, anche alla luce delle nuove competenze in capo alla Provincia, quali il trasporto alunni disabili e l'assistenza educativa ad personam, oltreché ai consueti interventi per gli alunni con disabilità sensoriale. e) Partecipazione ai Tavoli tecnici territoriali per l'integrazione scolastica degli alunni disabili e per la protezione giuridica delle persone fragili La Provincia garantirà la propria partecipazione ed apporto ai lavori del Tavolo tecnico OCNPIA (Organismo di coordinamento neuropsichiatria infantile e adolescenza) sull'integrazione scolastica coordinato dal Servizio Fragilità dell'ASL di Cremona e del Tavolo tecnico interistituzionale dell'Ufficio per la protezione giuridica delle persone fragili (con particolare attenzione all'ambito della formazione), coordinato dal Dipartimento ASSI dell'ASL. Motivazione delle scelte effettuate: Con Atto del Consiglio Provinciale n. 60 del 08.06.1992 (in seguito parzialmente modificato con Deliberazione Consiliare n. 94 del 31.7.1995) si è deliberato: - di approvare, in applicazione dell'art. 14, 2° comma, e dell'art. 24 della Legge 142/90, lo schema

di Convenzione tra la Provincia ed i singoli Comuni per l'esercizio di funzioni socio-assistenziali,

- di approvare, ai sensi dell'art. 12 della Legge 7.8.1990 n. 241, i criteri per la messa in opera dei necessari atti di amministrazione e contabilità volti all'erogazione delle prestazioni in materia di assistenza ai ciechi e sordomuti di cui alla L.R. 4/1991.

L’art. 4, comma 5, lettera e), della Legge Regionale 14 dicembre 2004 n. 34 “Politiche regionali per i minori” ha confermato l’attribuzione per le Province della funzione in materia di disabilità sensoriale; in tal senso anche l’art. 12, comma 1, lettera e), della Legge Regionale 12 marzo 2008 n. 3 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario”, definisce, tra le competenze delle Province, quella relativa alla realizzazione di “interventi a sostegno delle persone con disabilità sensoriali finalizzati all’integrazione scolastica”.

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La legge del 5 febbraio 1992 n. 104 “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” che, all'art. 13, stabilisce “l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali”. Il decreto legislativo del 31 marzo 1998 n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997 n. 59” in cui, all'art. 139, si specifica che “sono attribuiti alle Province, in relazione all'istruzione secondaria superiore e ai Comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola....il supporto organizzativo del servizi di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio”. il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, con sentenza n. 1930 dell'aprile 2013, ha confermato quanto già stabilito in occasione di altre istanze affermando, in particolare, i seguenti elementi:

- “quanto all’individuazione dell’ente locale competente ad assicurare tale misura (….) la competenza appartiene all’amministrazione provinciale, come correttamente ritenuto dai primi giudici”....”in osservanza del principio di sussidiarietà predicato dal comma 2 dell’art. 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

- quanto alla “specificità della materia cui ineriscono i predetti compiti e funzioni”.... “esclude in radice che gli stessi possano essere genericamente ricompresi nell’ambito dei servizi integrati sociali alla persona, trattandosi di particolari modalità di concreta attuazione del diritto allo studio ed all’integrazione scolastica”;

- quanto alla natura dei compiti, “non può negarsi l’esistenza in capo all’amministrazione provinciale di compiti e funzioni anche operativi e gestionali”;

- infine, dal punto di vista metodologico, “la misura in questione non può essere considerata statica, fissa ed immutabile, ma è collegata al profilo dinamico del disabile che costituisce il necessario substrato del Piano Educativo Individualizzato, da aggiornarsi costantemente”.

In materia di assistenza educativa ad personam la Provincia di Cremona è intervenuta con gli atti della Giunta Provinciale n. 475 del 11.12.2012 e n. 202 del 23.07.2013. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Programma 04 “Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale”

Dirigente responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, per il miglioramento della capacità degli immigrati di accedere e permanere nel mercato del lavoro e la loro inclusione sociale. Descrizione: Saranno attuati i seguenti interventi:

a) L’Osservatorio provinciale delle Politiche Sociali e gli interventi in collaborazione con l’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (O.R.I.M)

b) Il Piano Esecutivo Annuale dell’Osservatorio provinciale sull’immigrazione

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c) Progetto STAFF – realizzazione della rete territoriale in materia di assistenza alla persona d) Progetti per il miglioramento della capacità degli immigrati di accedere e permanere nel

mercato del lavoro e) La rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne f) Partecipazione ai Tavoli tecnici territoriali sulla prevenzione delle dipendenze e sul gioco

d’azzardo patologico

a) L’Osservatorio provinciale delle Politiche Sociali e gli interventi in collaborazione con l’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (O.R.I.M).

La Provincia, con D.C.P. n. 29 del 16.03.2010, ha approvato la Convenzione per il quinquennio 2010-2015 tra Regione Lombardia, Province Lombarde e Fondazione ISMU per il piano delle attività della Rete degli Osservatori Provinciali sull’Immigrazione e in raccordo con l’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (ORIM). La stipula della Convenzione formalizza nel medio periodo la realizzazione della collaborazione istituzionale tra le Province lombarde e Regione Lombardia in tema di Osservatorio, prevedendo le corrispettive risorse economiche per il quinquennio. Per il 2014, nell’ambito dell’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali e sulla base delle indicazioni condivise in sede regionale ed interprovinciale, verranno realizzati attività ed approfondimenti in stretta collaborazione con l’O.R.I.M.:

• partecipazione ai lavori del Tavolo interprovinciale presso l’ISMU e degli organismi dell’Osservatorio Regionale (Comitato Direttore Integrato, Comitato scientifico): in particolare la Provincia di Cremona svolgerà attività di coordinamento delle Province lombarde e di supporto alla Fondazione ISMU per la realizzazione delle attività pianificate;

• raccolta ed elaborazione di dati a livello comunale e distrettuale riferiti al 31.12.2013 sulle caratteristiche strutturali della popolazione immigrata, sulle risorse territoriali per l’immigrazione e sui bisogni e le emergenze evidenziati dalla presenza di immigrati sul territorio provinciale, con particolare riferimento a:

- caratteristiche degli immigrati residenti nei comuni (sesso, età e nazionalità) - movimento anagrafico della popolazione immigrata - permessi e carte di soggiorno rilasciati o rinnovati - richieste e concessioni di cittadinanza - iscrizioni ai Centri per l’Impiego, avviamenti al lavoro e cessazioni - fornitura dei dati all’Osservatorio Regionale;

• predisposizione, stampa, presentazione e diffusione dell’Annuario Statistico 2013 relativo alla provincia di Cremona in collaborazione con la Fondazione ISMU;

• aggiornamento della rilevazione sulle caratteristiche del sistema locale di prima e seconda accoglienza e implementazione del data base messo a disposizione dall’Osservatorio Regionale (www.orimregionelombardia.it);

• supporto all’Osservatorio Regionale per attività di mappatura e monitoraggio delle associazioni di migranti, per attività di monitoraggio relativamente ai progetti territoriali finanziati dalla L. n. 40/98 e non;

• supporto all’Osservatorio Regionale per l’azione di monitoraggio del ruolo e della operatività dei Consigli Territoriali per l'immigrazione in Lombardia, alla luce anche di quanto indicato nella Circolare prot. n. 1363 del 2 aprile 2009 del Ministero dell'interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione;

• definizione ed approvazione del Piano Esecutivo Annuale delle attività dell’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità per l’anno 2014.

b) Il Piano Esecutivo Annuale dell’Osservatorio provinciale sull’immigrazione.

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Per il 2014 si prevede:

• elaborazione dei dati e la realizzazione di report di sintesi a livello territoriale inerenti specifiche tematiche relative all’immigrazione e/o alla progettazione

• lo sviluppo di percorsi e sinergie progettuali per l’integrazione di competenze e professionalità degli operatori impiegati nei servizi territoriali e per il lavoro, relativamente agli interventi in materia di immigrazione

• progettazione e realizzazione di incontri in-formativi sulla presenza dei cittadini stranieri in provincia di Cremona, rivolta agli attori territoriali: amministratori, mediatori, operatori dei servizi, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, terzo settore, e produzione di materiale plurilingue;

• collaborazione con l’ORIM e la Regione Lombardia per attività di progettazione condivisa, di rilevanza regionale e locale;

• progettazione di interventi condivisa con la rete dei soggetti locali, del Pubblico e del Privato;

• predisposizione di materiali per l’aggiornamento della sezione web del portale della Provincia dedicata alla progettazione sul tema e all’Osservatorio sull’immigrazione;

• collaborazione con il Centro Interculturale “Mondinsieme” sulla base del protocollo d’intesa stipulato con il Comune di Cremona;

• consolidamento delle azioni di sistema realizzate nell’ambito del progetto “STAFF-Sistema Territoriale per l’Assistenza Familiare e la Formazione per la qualificazione dei servizi di cura ed assistenza da parte dei lavoro immigrati e promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso;

• collaborazione con i tre Distretti per la realizzazione del progetto provinciale (a valere su bando ASL 2012) denominato “FAST – Favorire l’accesso ai Servizi Territoriali dell’utenza straniera”, di cui è capofila il Consorzio Casalasco Servizi Sociali e nel cui ambito la Provincia dovrà strutturare un Albo provinciale di mediatori culturali;

• mettere a sistema e rafforzare le iniziative rivolte agli adulti stranieri finalizzate all’apprendimento e alla certificazione della lingua italiana, nonché l’eventuale accreditamento di ulteriori sedi di esame in convenzione con uno dei quattro enti certificatori riconosciuti dal Ministero delgi Affari Esteri e dal MIUR;

• prosecuzione delle attività nell’ambito dell’Accordo di rete territoriale per la realizzazione del progetto “Certifica il tuo italiano. La lingua per l’inclusione sociale, il lavoro e la cittadinanza”, promosso e attuato dalla Regione Lombardia – Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, Ufficio Scolastico Regionale, ORIM e Fondazione ISMU;

• partecipazione al Gruppo di lavoro territoriale per la realizzazione del progetto “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza”, finanziato dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi.

c) Progetto STAFF – realizzazione della rete territoriale in materia di assistenza alla persona.

La Provincia di Cremona, con atto di Giunta n. 552 del 29.11.2011 ha aderito al Piano Operativo Regionale, predisposto dalla Regione Lombardia, per la realizzazione di interventi in materia di servizi alla persona mediante l’attivazione di un Sistema di Governance territoriale per la qualificazione dei servizi di cura e assistenza alla persona, per l’erogazione di servizi socio-assistenziali domiciliari da parte dei lavoratori immigrati, per l’attivazione di percorsi di formazione e qualificazione professionale degli operatori del settore e per la promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso. Il progetto intende connettere in modo strutturale le competenze e le risorse dei diversi soggetti pubblici e del privato sociale e delle loro reti di riferimento, attraverso la condivisione delle informazioni, dei processi e delle metodologie, cardine per la costruzione di un sistema di

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governance territoriale. L'obiettivo generale del Progetto è la costituzione di un sistema territoriale, una “rete”, attraverso un percorso condiviso volto a garantire una risposta strutturata ai bisogni delle persone non autosufficienti. Con D.G.P. n. 347 del 18.09.2012 è stato istituito Elenco Pubblico Provinciale per Assistenti Familiari quale strumento per la qualificazione e il supporto al profilo professionale dell’assistente familiare e per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore dell’assistenza familiare attraverso l’evidenziazione di un’offerta territoriale qualificata di lavoratori e lavoratrici. L'Elenco per assistenti familiari è consultabile on line ({ HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/assistenti/"}) e raccoglie i nominativi dei lavoratori e delle lavoratrici del settore (ad oggi sono quasi 400 )per i quali è stata verificata la presenza di un'esperienza lavorativa e di formazione. L'Elenco si colloca nell'ambito delle attività dei Centri per l'Impiego e dei servizi per il lavoro, anche al fine di far acquisire agli operatori competenze e conoscenze specifiche relativamente a questo peculiare e delicato segmento del mercato del lavoro ed alle professioni “nuove”, ovvero quelle legate all'assistenza alla persona, che rimarranno quale patrimonio interno e offerta di servizi ordinari evitando la creazione di azioni ad hoc legate esclusivamente alla durata del progetto. Per il 2014 le attività saranno concentrate su: - Sostegno al percorso di costruzione della rete territoriale, anche con una formalizzazione della

stessa (accordo di rete) - Prosecuzione alle attività di supporto alle assistenti familiari nell’ambito di gruppi di confronto

e sostegno psicosociale - Formazione per gli operatori della rete territoriale - Promozione dell’Elenco Pubblico provinciale al fine di un suo inserimento nel sistema dei

servizi territoriali - Monitoraggio delle attività realizzate.

d) Progetti per il miglioramento della capacità degli immigrati di accedere e permanere nel mercato del lavoro.

1) Progetto "CERTIFICA IL TUO ITALIANO. La lingua per l’inclusione sociale, il lavoro

e la cittadinanza”. Il progetto, a valenza regionale, prevede l’organizzazione di corsi di apprendimento della lingua italiana finalizzati al conseguimento della certificazione quale titolo riconosciuto e utile per l’inserimento socio-lavorativo delle fasce deboli della popolazione adulta immigrata. La Provincia, nell’ambito della rete territoriale, provvederà alla promozione e alla diffusione del progetto e delle buone pratiche.

2) Progetto “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza” – Seconda edizione. Finanziato dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi – Programma Annuale 2010 - Azioni di sistema a valenza regionale per l’erogazione di percorsi di formazione linguistica ed educazione civica, intende contribuire al rafforzamento dell’offerta formativa territoriale per gli adulti stranieri, proponendo una serie di strumenti che accompagnino gli immigrati ad adattarsi al cambiamento e ad integrarsi nella società di accoglienza.

3) Progetto “Un sistema territoriale per la certificazione della lingua italiana”. Si intende proseguire nell’azione di mettere a sistema e rafforzare le iniziative rivolte agli adulti stranieri finalizzate all’apprendimento e alla certificazione della lingua italiana, nonché l’eventuale accreditamento di ulteriori sedi di esame in convenzione con uno dei quattro enti certificatori riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

4) Progetto “FAST – Favorire l’accesso ai servizi territoriali dell’utenza straniera”. Nell’ambito del progetto, con capofila il Consorzio Casalasco Servizi Sociali, la Provincia promuoverà la costruzione condivisa con i tre Distretti ed altri attori del

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territorio di un Elenco provinciale per mediatori culturali, per promuoverne una più efficace funzione nella rete dei servizi, nonché una qualificazione sotto il profilo delle competenze.

e) La rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne.

Nel corso del 2012, attraverso il Progetto “Territorio in rete contro la violenza sulle donne”, cofinanziato dalla Regione Lombardia, la Provincia ha avviato un percorso per la definizione e la formalizzazione della Rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne. In particolare, attraverso un percorso formativo che ha coinvolto oltre cento operatori dei servizi territoriali (pubblici e privati accreditati), realizzato in modo decentrato a Cremona, Crema e Casalmaggiore, è stato prodotto materiale informativo sulla rete dei servizi che si occupano di violenza; è stata elaborata una bozza di “Linee-guida operative per addetti ai lavori” e una bozza di Protocollo interistituzionale per la costituzione della Rete. A seguito dell’entrata in vigore della Legge regionale 3 luglio 2012, n. 11, "Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza", si è giunti alla sottoscrizione del Protocollo territoriale sul tema ed alla definizione di un progetto cofinanziato dalla Regione. Nell’ambito del Protocollo si definisce la governance territoriale ed in tal senso la Provincia intende supportare ulteriormente gli operatori rafforzandone l’empowerment ed il lavoro in rete. f) Partecipazione ai Tavoli tecnici territoriali sulla prevenzione delle dipendenze e sul gioco d’azzardo patologico.

Nell’ambito delle attività di informazione e orientamento ai servizi alla persona, relativamente alle persone affette da dipendenze, il Servizio Politiche Sociali parteciperà ai lavori del Tavolo Provinciale Prevenzione dalle Dipendenze, coordinato dal SERD (Servizio Dipendenze) dell’ASL, in cui si condividono dati ed informazioni in merito ai fenomeni legati agli abusi di sostanze, alle dipendenze, ai progetti territoriali. Il Servizio garantirà inoltre la propria partecipazione all’interno del Gruppo di lavoro, coordinato dall’ASL, con la partecipazione del pubblico e del privato sociale (enti pubblici, forze dell’ordine, servizi territoriali, terzo settore), volto alla costruzione di una rete per fronteggiare il disagio sociale provocato dalla diffusione del gioco d’azzardo patologico. In tal senso si proseguirà anche con le collaborazioni territoriali, in special modo in ambito formativo, sul tema della legalità e del gioco d’azzardo. Motivazione delle scelte effettuate: Le scelte sono motivate dalla necessità di realizzare gli interventi previsti dalla vigente normativa regionale e per sostenere quei percorsi territoriali volti all’inclusione dei lavoratori appartenenti alle cosiddette fasce deboli nel mercato del lavoro, alla promozione di servizi mirati ed alla loro emersione dalle situazioni di irregolarità. L’opportunità degli interventi a sostegno della dimensione di genere è dettata da indicazioni comunitarie, statali e regionali, oltre che, ovviamente, da scelte suggerite dalle condizioni sociali e locali. Gli interventi rispondono inoltre alla necessità di operare in modo integrato tra servizi afferenti il welfare e i servizi per il lavoro, anche con la definizione di specifiche sperimentazioni. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione.

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La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Programma 05 “Interventi per le famiglie” Dirigente responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, per lo sviluppo di interventi di promozione delle donne del mercato del lavoro e di sostegno ai bisogni di conciliazione famiglia-lavoro. Descrizione: Saranno attuati i seguenti interventi:

a) Sportello provinciale Famiglia-Lavoro b) Elenco provinciale per babysitter c) Piano Territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e il lavoro d) Interventi e politiche territoriali in tema di pari opportunità e) Interventi di mediazione penale minorile

a) Sportello provinciale Famiglia-Lavoro

Lo Sportello territoriale per la conciliazione, costruito dopo un percorso intensivo di co-progettazione e istituito con la stipula di uno specifico Accordo operativo (approvato con DGP n. 441 del 27.11.2012), è un servizio diffuso nel territorio provinciale, attivato presso tutti quegli attori locali che hanno aderito alla sperimentazione (istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali ed alcune realtà del terzo settore), dove persone/famiglie ed imprese possono trovare informazioni specialistiche e consulenza orientativa per individuare soluzioni che risolvano esigenze di conciliazione famiglia-lavoro. Gli operatori dei diversi punti di accesso del Servizio sono coordinati dalla Provincia di Cremona. Allo Sportello aderiscono: Provincia di Cremona, ASL, Camera di Commercio, Servimpresa, Comune di Cremona, Comune di Crema, Comune di Casalmaggiore, Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Associazione degli Industriali, Confcommercio, Asvicom, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Consorzio Mestieri, Consorzio Arcobaleno, Coop. Soc. Altana, Istituto Santa Chiara. Per il 2014 verranno realizzate le seguenti attività:

• promozione dello Sportello e dei servizi che eroga, • organizzazione e supporto alle attività degli organismi di governance dello

Sportello (Tavolo di coordinamento composto dai referenti politico-istituzionali degli Enti aderenti e Gruppo tecnico, formato dagli operatori degli Enti aderenti che hanno attivato un punto di accesso allo Sportello),

• coordinamento e sostegno agli operatori dello Sportello attraverso: predisposizione e aggiornamento degli strumenti operativi, analisi dei bisogni formativi ed organizzazione di un corso di formazione per nuovi operatori e di un aggiornamento delle competenze per quelli già coinvolti,

• monitoraggio periodico delle attività dello Sportello, • predisposizione, nell’ambito del Gruppo tecnico dello Sportello, del piano

annuale di attività e del piano della comunicazione. b) Elenco provinciale per babysitter

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L’Elenco Provinciale per Babysitter è una banca dati, pubblica e consultabile on-line(http://www.provincia.cremona.it/babysitter/), contenente i nominativi di persone, con titoli e/o formazione, che offrono servizi di babysitting. L’obiettivo è di promuovere la figura professionale del/la babysitter, anche stimolando la diffusione di un’offerta formativa locale specifica; di offrire alle famiglie un’opportunità in più, rispetto all’offerta già presente a livello locale, per conciliare i tempi di lavoro con i tempi dedicati alla cura di minori. Con D.G.P. n. 348 del 18.09.2012 è stato approvato il Regolamento operativo che istituisce e disciplina il funzionamento dell’Elenco a seguito di un percorso di co-progettazione realizzata nell’ambito di un Gruppo di azione appositamente costituito dalla Provincia a cui partecipano i rappresentanti di: ASL, Ambiti territoriali di Cremona, Crema e Casalmaggiore, Comune di Cremona, Coop. Soc. Altana, Coop. Soc. Filikà, Coop. Soc. Gioc’Onda S.I., Coop. Soc. Il Cortile, Coop. Soc. Iride, Coop. Soc. L’Umana Avventura, Coop. Soc. Sentiero. Nel 2014 proseguiranno le attività di gestione dell’Elenco, a cura del Servizio Politiche Sociali e che ad oggi conta oltre 70 persone iscritte, ovvero: raccolta delle domande di iscrizione, colloqui conoscitivi e redazione della scheda-profilo individuale, predisposizione del decreto di iscrizione e contestuale inserimento nell’elenco on line; raccolta delle domande di accesso da parte dei nuclei familiari che necessitano di un servizio di babysitting, assegnazione e contetsuale invio tramite e-mail delle credenziali d’accesso. Nel 2014 proseguirà inoltre, in collaborazione con Servimpresa-Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, la formazione rivolta ad aspiranti babysitter e l’aggiornamento per coloro che sono già iscritti all’Elenco. Nell’ambito del prossimo Piano territoriale sulla conciliazione e nella prossima programmazione sociale dei Distretti (2015/2017) si porrà anche l’attenzione agli strumenti di incentivo alla domanda di questo tipo di servizi. c) Piano Territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e il lavoro

Nel corso del 2014 la Provincia proseguirà nella partecipazione agli organismi di governance del Piano Territoriale per la Conciliazione (Tavolo di indirizzo politico-istituzionale e Gruppo di tecnico di lavoro) che dovranno definire priorità ed azioni in ragione delle nuove linee-guida regionali attuative della seconda Intesa nazionale per la conciliazione. Si dovrà pertanto predisporre il secondo Piano territoriale e la Provincia, in qualità di ente responsabile per le azioni “Elenco provinciale babysitter” e “Sportello Famiglia-lavoro” opererà per un loro ulteriore rafforzamento. In questo quadro, la Provincia proseguirà nel proprio impegno nella diffusione e nella promozione, in modo sistematico e aggiornato, delle misure di conciliazione proposte dalla Regione Lombardia (doti, bandi, incentivi ed eventuali altre sperimentazioni della Rete territoriale per la conciliazione) e a livello nazionale. d) Interventi e politiche territoriali in tema di pari opportunità

L’attività del Servizio Politiche Sociali si concentrerà sui seguenti ambiti di intervento: • supporto alla Commissione Provinciale Pari Opportunità (istituita con Deliberazione del Consiglio

Provinciale n. 60 del 19.04.2011), per quanto concerne l’attività di segreteria, di comunicazione e il supporto tecnico-operativo e progettuale, nonché l’adozione di atti e provvedimenti che riguardano gli obiettivi previsti dall’organismo;

• raccordo degli interventi e delle politiche territoriali in tema di pari opportunità con le più ampie politiche di conciliazione famiglia-lavoro e nel quadro dei lavori del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale.

e) Interventi di mediazione penale minorile

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In linea con le’esperienza avviata nel 2010, si proseguirà nella collaborazione tra le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova, il Comune di Brescia e il Centro Giustizia Minorile per la Lombardia in tema di interventi di mediazione penale minorile ed a supporto dell’Ufficio per la mediazione penale minorile, istituito a Brescia nel marzo 2008 nell’ambito del Distretto di Corte d’Appello. Motivazione delle scelte effettuate: L’opportunità degli interventi a sostegno della dimensione di genere è dettata da indicazioni comunitarie, statali e regionali, oltrechè, ovviamente, da scelte suggerite dalle condizioni sociali e locali. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Programma 07 “Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali”

Obiettivo operativo n.1

Titolo:Sviluppo delle funzioni in tema di welfare territoriale Dirigente responsabile: Dario Rech Descrizione: Saranno attuati i seguenti interventi:

a) Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale b) Coordinamento e gestione del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale c) Partecipazione alla programmazione sociale territoriale e promozione di una progettazione

territoriale integrata a) Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale In data 16.04.2012, con nota prot. n. 48085 “Nota esplicativa in attuazione alla DGR n. 2704 del 22.12.2011 'Modalità applicative della compartecipazione alla tassa automobilistica regionale a favore delle Province”, la Regione Lombardia ha definito le linee guida con cui predisporre i Piani Provinciali per la formazione degli operatori del welfare locale, sottolineando come debbano essere “sviluppati nell'ottica di convergenza e congruenza con la nuova programmazione sociale e sociosanitaria e in raccordo con i servizi del territorio”. La nota regionale indica quali obiettivi prioritari di intervento in ambito formativo:

1. spostamento del modello di welfare dall’offerta alla domanda con la necessità di approfondire la conoscenza relativa ai cambiamenti del bisogno sociale e dei diversi fenomeni emergenti, per arrivare a costruire indicatori di bisogno;

2. supporto alla programmazione territoriale nella costruzione di interazioni e nella promozione di sinergie nella comunità locale in una logica di rete integrata dei servizi che possa rispondere ai bisogni delle persone e delle famiglie: • accompagnamento al processo di attuazione dei nuovi Piani di Zona;

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• sviluppo delle forme di collaborazione e co-progettazione tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore;

3. supporto allo sviluppo degli accordi di conciliazione sottoscritti a livello territoriale, con particolare riferimento all’adeguamento dei modelli organizzativi delle unità d’offerta stesse, nonché al miglioramento dell’accessibilità e della flessibilità dei servizi, al potenziamento delle reti attivate al fine di garantire lo sviluppo di forme di partnership con attori plurali che si occupano di temi diversi ma convergenti allo scopo family-friendly;

4. miglioramento delle conoscenze e delle competenze degli operatori sulle problematiche dell’assistenza alle persone con disabilità e sull’accessibilità e fruibilità dei servizi a loro dedicati;

Inoltre, si è tenuto conto delle indicazioni operative contenute nella DGR n. 2505 del 16.11.2011 “Approvazione documento 'Un welfare della sostenibilità e della conoscenza – Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2012-2014”, in cui la Regione ha evidenziato:

• la funzione della programmazione come ambito di integrazione sovracomunale delle politiche e degli interventi,

• il compito degli enti – del Pubblico, del Privato Sociale e del Privato – di promuovere alleanze tra di loro, avviando una rilettura degli ambiti di intervento e delle scelte di posizionamento, non in una logica difensiva,

• il contributo degli enti locali alla connessione delle reti territoriali attraverso la promozione di strumenti operativi a supporto delle competenze e della capacità degli attori della programmazione di partecipare in modo qualificato alle reti (modello costituito dal Piano territoriale sulla conciliazione),

• l'obiettivo dell'integrazione e del coordinamento delle politiche quale tratto distintivo di una specifica politica istituzionale, con la necessità che i diversi strumenti di programmazione si parlino ed interagiscano a livello territoriale e che il piano di zona si coordini con gli strumenti di programmazione,

• la funzione della formazione quale dimensione della conoscenza, consolidamento e sviluppo delle competenze per la comprensione dello scenario, per lo sviluppo del capitale sociale del territorio, per l'integrazione delle reti locali, per la definizione di strumenti di supporto informativo per la programmazione e la ricomposizione delle risorse e degli interventi.

La Provincia definirà un Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento per gli operatori del welfare territoriale per il biennio 2014-2015, concentrando le risorse su esigenze trasversali, strutturali e strategiche, in una logica di integrazione territoriale e settoriale degli interventi. Alcuni possibili temi di formazione potranno essere:

- modalità e strumenti di integrazione tra i servizi sociali e i servizi per il lavoro - modalità condivise in tema di assistenza educativa ad personam - approccio integrato alle politiche giovanili - strumenti di valutazione delle situazioni di povertà economica - strumenti di consulenza orientativa per i Comuni in tema di accompagnamento e

supporto al lavoro - strumenti operativi di conciliazione.

Proseguirà inoltre la collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali in ordine all’accreditamento dei corsi del Piano Provinciale ed il supporto al Gruppo di lavoro territoriale degli assistenti sociali rispetto alla rilevazione del fabbisogno formativo, analogamente a quanto realizzato in altre province lombarde. b) Coordinamento e gestione del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale Con Deliberazione di Consiglio n. 111 del 05.10.2010 è stato istituito il Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale che vede la presenza della Provincia, dei Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, degli Uffici di Piano e delle loro aziende strumentali, dell’ASL, della

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Consigliera provinciale di parità, dell’Ufficio Scolastico Territoriale, delle Organizzazioni Sindacali, nonché dei rappresentanti delle realtà del Terzo Settore, dell’Unione immigrati e delle associazioni famigliari. Compiti fondamentali del Tavolo sono l’approfondimento e la definizione di linee-guida utili per la programmazione sociale degli enti territoriali e delle varie realtà che si occupano di tematiche sociali. Alla luce degli approfondimenti realizzati nel corso del 2013 nell'ambito dei Gruppi di lavoro su “Nuove povertà” e “Spesa sociale” verranno individuate le piste di lavoro per l'anno 2014, che potrebbero orientarsi verso:

• una definizione territoriale condivisa di valutazione delle situazioni di povertà, partendo dal concetto che per prevenire e contrastare la povertà è necessario promuovere ed attivare capacità al lavoro

• la promozione di azioni di rafforzamento delle competenze degli operatori sociali e degli operatori dei servizi per il lavoro e la formazione, in una logica di stretta integrazione

• la promozione, in favore dei Comuni di un servizio di informazione specialistica e di consulenza orientativa sulle politiche attive e passive del lavoro e sulle opportunità presenti nel territorio.

c) Partecipazione alla programmazione sociale territoriale e promozione di una progettazione territoriale integrata E' evidente l’esigenza di promuovere due livelli di integrazione: tra le diverse aree di intervento e politiche, finora troppo separate (come le politiche sociali, le politiche del lavoro ed occupazionali attive e passive e formative) ed anche all’interno delle stesse politiche sociali in senso stretto a partire dall’esigenza di una maggiore integrazione e coordinamento anche nella fase programmatoria e di definizione degli interventi a matrice sociale. A tale proposito, viene ribadita l’importanza fondamentale della “governance” territoriale di cui si è fatto cenno in precedenza. Infatti, per le considerazioni sinora espresse, la Provincia assume senz'altro un ruolo strategico di raccordo proprio per la sua collocazione intermedia tra i diversi attori locali, garantendo il coordinamento delle loro azioni - come peraltro previsto dalla normativa statale e regionale - ed integrando le proprie attività in più complessive politiche di sviluppo locale. Tale ruolo si concretizzerà anche nella predisposizione di progetti territoriali condivisi ed in linea con le indicazioni UE, capaci di rispondere con un approccio trasversale e intersettoriale ai bisogni locali e dunque candidabili a valere sulla prossima programmazione comunitaria 2014-2020. Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti; miglioramento del sistema territoriale di welfare. Motivazione delle scelte effettuate: Le scelte adottate sono motivate dalla considerazione che, con l’assetto istituzionale introdotto con la riforma del Titolo V, parte II, della Costituzione (Legge Costituzionale n. 3/2001), le Province vengono a concorrere alla programmazione sociale regionale e di zona per gli aspetti relativi alla pianificazione ed individuazione dei bisogni socio-assistenziali e alle funzioni e compiti relativi alla promozione e al coordinamento operativo dei soggetti e delle strutture. I riferimenti normativi sono i seguenti: - il D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 ("Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali”)

attribuisce alla Provincia, tra le altre, la funzione di collaborare con i Comuni e, sulla base di

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programmi da essa proposti, promuovere e coordinare attività, nonché realizzare opere di rilevante interesse provinciale nel settore sociale;

- la Legge 8 novembre 2000 n. 328 ("Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali") all’art. 7 stabilisce che le Province concorrono alla programmazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, per i compiti previsti dall'art. 15 della legge 8 giugno 1990, n. 142, nonché dall'art. 132 del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112, secondo le modalità definite dalle Regioni che ne disciplinano il ruolo in ordine: 1) alla raccolta delle conoscenze e dei dati sui bisogni e sulle risorse rese disponibili dai Comuni e da altri soggetti istituzionali presenti in ambito Provinciale per concorrere all'attuazione del sistema informativo dei servizi sociali; 2) all'analisi dell'offerta assistenziale per promuovere approfondimenti mirati sui fenomeni sociali più rilevanti in ambito Provinciale fornendo, su richiesta dei Comuni e degli enti locali interessati, il supporto necessario per il coordinamento degli interventi territoriali; 3) alla promozione, d'intesa con i Comuni, di iniziative di formazione, con particolare riguardo alla formazione professionale di base e all'aggiornamento; a questo proposito la normativa regionale precisa che è attribuita alle Province la rilevazione dei fabbisogni formativi del personale operante nei servizi sociali, nonché la programmazione e la gestione delle attività di formazione e di aggiornamento professionale degli addetti ai servizi sociali anche ad integrazione sanitaria; 4) alla partecipazione alla definizione e all'attuazione dei piani di zona;

- l’articolo 21 della Legge n. 328/2000 che attribuisce alle Province ed ai Comuni l’onere di istituire un sistema informativo dei servizi sociali per assicurare una compiuta conoscenza dei bisogni sociali, del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali e poter disporre tempestivamente di dati ed informazioni necessari alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali, per la promozione e l'attivazione di progetti europei, per il coordinamento con le strutture sanitarie, formative, con le politiche del lavoro e dell'occupazione;

- la Legge Regionale 5 gennaio 2000 n. 1 “Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia” che attribuisce alla Provincia: 1) la rilevazione dei fabbisogni formativi del personale operante nei servizi sociali, nonché la programmazione e la gestione delle attività di formazione e di aggiornamento professionale degli addetti ai servizi sociali anche ad integrazione sanitaria; 2) la promozione e il monitoraggio delle attività dei soggetti che agiscono nell’ambito dei servizi sociali, con particolare riferimento alle cooperative sociali ed alle iniziative rivolte alla famiglia; 3) il coordinamento delle attività di formazione professionale e di sviluppo della cooperazione sociale.

Tra le competenze attribuite dalle Leggi nazionali e regionali alle Province vi è quella relativa all’aggiornamento formativo del personale impiegato nei servizi socio-assistenziali ed educativi. In particolare qui si intendono richiamare le seguenti norme:

• Legge regionale 7 gennaio 1986, n. 1 “Riorganizzazione e programmazione dei servizi socio-assistenziali della regione Lombardia”, art. 16, comma 1;

• Legge regionale 11 luglio 1997, n. 31 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale e sua integrazione con le attività dei servizi sociali”, art. 6, comma 4;

• Legge 8 giugno 1990, n. 142 “Ordinamento delle autonomie locali” (recepita nel Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, art. 2, comma 3, e art. 14, comma 1;

• Legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1 “Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112”, art. 4, comma 43;

• Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, art. 7;

• Legge regionale 12 marzo 2008, n. 3 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario”;

• Legge regionale 1/2008 “Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale”.

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In data 16.04.2012, con nota prot. n. 48085 “Nota esplicativa in attuazione alla DGR n. 2704 del 22.12.2011 'Modalità applicative della compartecipazione alla tassa automobilistica regionale a favore delle Province”, la Regione Lombardia ha definito le linee guida con cui predisporre i Piani Provinciali per la Formazione degli operatori del welfare locale.

I suddetti riferimenti legislativi definiscono un ruolo e una funzione della Provincia quale ente territoriale di secondo livello, la cui collocazione permette di svolgere le attività previste dalla Legge n. 328/2000 in capo alla formazione, ed in particolare diviene un luogo di raccolta e sintesi di bisogni del territorio: domande di evoluzione culturale e professionale degli operatori dei servizi; domande relative al supporto per la condivisione di iniziative e/o sperimentazioni innovative; domande di elaborazione culturale e sistematizzazione di acquisizioni raggiunte; domande relative allo sviluppo di connessioni tra servizi, enti e soggetti del Pubblico e del Privato Sociale. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

PROGRAMMA 8- “Cooperazione e associazionismo” Dirigente responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, con particolare riferimento al sostegno e allo sviluppo del volontariato, dell'associazionismo e della cooperazione sociale. Descrizione: Saranno attuati i seguenti interventi:

d) Gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo e) Gestione dell’Albo Regionale delle Cooperative sociali – Ripartizione provinciale di

Cremona f) Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo e monitoraggio dei

progetti approvati g) Realizzazione di un rapporto sulla situazione del Terzo Settore in provincia di Cremona

a) Gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo Nel 2008 sono entrate in vigore la Legge Regionale 14.03.2008 n. 1 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso” e la legge regionale 12.03.2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” che hanno ribadito le competenze delle Province in capo: • alla tenuta delle sezioni provinciali del registro regionale delle organizzazioni di volontariato e

del registro provinciale delle associazioni e delle associazioni di promozione sociale; • all’attività di verifica per il permanere dei requisiti per l’iscrizione nei registri; • all’attività di gestione dei bandi biennali regionali per l’assegnazione contributi a sostegno dei

progetti presentati dalle Associazioni e dalle Organizzazioni di Volontariato.

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Le iscrizioni ai registri comportano per le Organizzazioni di Volontariato l’acquisizione dello status di “Onlus” di diritto, con conseguenti agevolazioni fiscali e la possibilità di accedere al cosiddetto “5 per mille”; per l’associazionismo i vantaggi consistono in talune agevolazioni fiscali e l’accesso al “5 per mille”, ma non allo status di “Onlus”. L’iscrizione è comunque richiesta per quanti intendono strutturare relazioni di carattere economico con qualsiasi ente pubblico (convenzioni, contratti ecc.) al fine della realizzazione di attività e/o fornitura di servizi. Al 15.10.2013 risultano iscritte ai rispettivi Registri provinciali: n. 374 Organizzazioni di Volontariato, di cui:

• n. 285 appartenenti alla Sezione A (sociale) • n. 61 appartenenti alla Sezione B (civile) • n. 28 appartenenti alla Sezione C (culturale)

n. 94 Associazioni, di cui n. 72 sono Associazioni di Promozione Sociale e n. 22 sono Associazioni senza scopo di lucro, di cui:

• n. 19 appartenenti alla Sezione A (sociale/civile) • n. 42 appartenenti alle Sezione B (culturale) • n. 7 appartenenti alla Sezione C (ambientale) • n. 1 appartenenti alla Sezione D (relazioni internazionali) • n. 21 appartenenti alla Sezione E (sport/tempo libero) • n. 4 appartenenti alla Sezione F (altre attività di utilità sociale).

A partire dal 2012 l'attività di verifica annuale dei requisiti necessari per i mantenimento dell'iscrizione per entrambe i registri provinciali si realizza esclusivamente per via telematica, (sito http://www.registriassociazioni.servizirl.it/). Con il 2013 il sistema telematico ha compreso anche tutte le attività connesse alle richieste di iscrizione ai Registri e alle comunicazioni di variazioni relative alle associazioni ed organizzazioni iscritte. Il Servizio garantisce consulenze d’ufficio alle organizzazioni che necessitano di un supporto alla compilazione del suddetto questionario ed agli approfondimenti del caso. Riguardo all’iscrizione ai Registri, il Servizio svolgerà, inoltre, oltre alla consueta attività di consulenza per le Associazioni al fine di indirizzarle verso una corretta formulazione della richiesta corredata di tutti i documenti necessari ed al fine di agevolare la scelta di collocarsi all’interno di ciascun registro secondo il proprio esatto profilo, anche l'attività di consulenza rivolta alle associazioni ed organizzazioni circa le nuove modalità di richiesta d'iscrizione e di comunicazione delle variazioni. Circa la tempistica, non esistono scadenze per la presentazione delle richieste di iscrizione. Ma si evidenzia la complessità dell’ambito del Terzo Settore sotto il profilo della corretta configurazione in organizzazione di volontariato o associazione (con, inoltre, la peculiarità dell’associazione di promozione sociale), del costante aggiornamento normativo e dei provvedimenti di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. b) Gestione dell’Albo Regionale delle Cooperative sociali – Ripartizione provinciale di Cremona.

Nell’ottobre 2009 la Giunta Regionale ha approvato il nuovo Regolamento che disciplina l'Albo Regionale delle Cooperative Sociali, stabilendo i requisiti per l'iscrizione e la permanenza nell'Albo, i tempi e le modalità di presentazione delle domande, i casi di cancellazione, le modalità di gestione e di raccordo con le Province cui viene delegata la gestione dell'Albo. La Provincia proseguirà - in linea con la delega regionale – con tutte quelle attività di verifica e accompagnamento rivolte alle cooperative sociali del territorio rispetto all'iscrizione ed alla cancellazione, alla verifica annuale sul mantenimento dei requisiti, alle ispezioni programmate annualmente (condizionate, queste ultime, alla previa emanazione delle previste “linee guida” regionali). L'insieme di queste operazioni dal 2011 avviene esclusivamente tramite web (portale

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dedicato { HYPERLINK "http://www.coopsociali.servizirl.it/ArcosWebapp/flex/ArcosWebapp.html"}). Al 31.12.2013 le cooperative sociali iscritte alla ripartizione provinciale dell’Albo Regionale delle Cooperative Sociali sono n. 74, così suddivise:

• n. 40 cooperative sociali di tipo A • n. 30 cooperative sociali di tipo B • n. 4 consorzi

Accanto all'esercizio della delega regionale in tale ambito, la Provincia si pone in un’ottica di servizio verso il territorio ed in tal senso il Servizio Politiche Sociali proseguirà nelle attività di consulenza d’ufficio per le Cooperative Sociali su questioni attinenti l’iscrizione all’Albo: elementi di lettura del conto economico, della compagine sociale, delle convenzioni/contratti con la P.A., del contratto di lavoro e della situazione occupazionale, anche con riferimento alle persone svantaggiate (art. 4 L. n. 381/91). Il servizio di consulenza è reso possibile grazie alla presenza di personale interno costantemente formato ed aggiornato. Si è ancora in attesa che la Regione Lombardia approvi le Linee Guida per l’effettuazione dei controlli alle cooperative sociali iscritte, nel cui ambito presumibilmente – in linea con l’art. 9 del Regolamento regionale - alle Province spetterà l’attività di controllo (mirata o effettuata su base campionaria, anche con specifiche ispezioni) finalizzata alla verifica dell’effettivo possesso dei requisiti. Il Servizio garantirà, inoltre, la presenza attiva al Tavolo tecnico di lavoro presso la Regione Lombardia che nel corso di questi ultimi anni sta accompagnando il complesso trasferimento della gestione dell’Albo alle Province, con particolare attenzione alla nuova gestione totalmente via web dell’Albo, avviato a giugno 2011. Analogamente a quanto si realizzerà in termini di analisi del volontariato e dell’associazionismo, anche per la cooperazione sociale si intende sperimentare un approfondimento territoriale, a partire dal giacimento informativo del portale informatizzato, in cui rappresentare consistenza, presenza ed elementi di particolare significato. c) Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo e monitoraggio dei progetti approvati. A partire dal 2002, con cadenza biennale, Regione Lombardia stanzia specifici fondi destinati alle Organizzazioni di Volontariato ed alle associazioni per contributi su progetti presentati dai soggetti interessati, iscritti ai rispettivi registri, ai sensi della L.R. n. 1/2008. Nel corso del 2014 è prevista la pubblicazione del bando regionale relativo al biennio 2014/2015. Alla Provincia spetta il compito di promuovere il bando presso le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni iscritte nei rispettivi Registri, di svolgere attività di supporto e consulenza, di raccogliere i progetti presentati e di valutarli con l’ausilio dell’apposita commissione tecnica, di predisporre la graduatoria di merito. L’iter prosegue con il perfezionamento degli atti amministrativi per il riparto dei contributi regionali e con i decreti di erogazione degli anticipi e dei saldi, sulla base degli atti di adesione mediante i quali le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni si impegnano all’esecuzione dei progetti e ne definiscono i tempi d’attuazione. Da ultimo l'attività di verifica delle rendicontazioni dei progetti. Dal 2006 al 2013, la Provincia ha valutato, monitorato e finanziato, nonché verificato la effettiva realizzazione e rendicontazione finanziaria per poter procedere con la liquidazione, n. 122 progetti finanziati per complessivi € 878.993. d) Realizzazione di un rapporto sulla situazione del Terzo Settore in provincia di Cremona. Grazie al bacino informativo in possesso della Provincia e riguardante circa 470 organizzazioni iscritte ai Registri provinciali, si intende realizzare un Rapporto capace di rappresentare la ricchezza e la varietà delle attività del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale del nostro territorio.

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Si tratta di una ricchezza in termini di “tenuta” della comunità territoriale, di relazioni sociali, di partecipazione attiva dei cittadini al bene comune e spesso di risposta ai bisogni più vicini alle persone. Un presenza silenziosa ed operosa da valorizzare anche tramite una conoscenza dei suoi aspetti più salienti, delle caratteristiche, della consistenza e presenza nei diversi Distretti.

Motivazione delle scelte effettuate: Legge regionale n. 1/2008 “Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale”. In tema di volontariato, associazionismo e cooperazione sociale i finanziamenti della Regione sono destinati all’esercizio della delega, che non comporta solo la tenuta dei registri, ma la promozione e lo sviluppo dell’associazionismo e del volontariato, l’informazione e la consulenza agli operatori delle associazioni e la gestione dei bandi biennali per il finanziamento di progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni. Più in generale, anche sulla base delle indicazioni fornite dalla legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, la Provincia, unitamente agli altri Enti Locali, promuove azioni per il sostegno e la qualificazione dei soggetti operanti nel terzo settore. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione.

La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 2016

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 01Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido 5.358,60 5.358,60 5.358,60

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 02 Interventi per la disabilità 591.486,05 591.486,05 591.486,05

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 04Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale 145.145,20 145.145,20 145.145,20

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 05 Interventi per le famiglie 0,00 0,00 0,00

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 07Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali 0,00 0,00 0,00

12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 08 Cooperazione e associazionismo 235.000,00 0,00 235.000,00Totale 12 976.989,85 741.989,85 976.989,85

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MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’

La missione focalizza alcuni contenuti volti prioritariamente alla realizzazione di progetti integrati d’area cofinanziati da fondi comunitari. Il Settore mantiene costante l’attenzione sulle possibilità di reperimento risorse attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Fondazione CARIPLO, da Regione Lombardia, dallo Stato e dalla Comunità Europea proseguendo nella collaborazione fattiva con la Sede Territoriale Regionale. L’attenzione è rivolta in particolare all’approfondimento e allo studio delle scelte strategiche e prioritarie della Comunità Europea

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Programma 01 Industria, PMI e Artigianato

Obiettivo operativo n.1

Titolo Coordinamento con le politiche regionali per lo sviluppo del territorio

Dirigente responsabile. Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Il progetto focalizza alcuni contenuti volti prioritariamente alla realizzazione di progetti integrati d’area (PIA) cofinanziati da fondi comunitari. Il 2014 sarà l’anno cruciale per la conclusione delle attività previste nelle azioni di sistema di promozione del progetto “Isole e Foreste” e sarà l’anno in cui il secondo PIA, “Il Lago Invisibile”, vedrà avviate tutte le progettualità previste. Il Settore manterrà costante l’attenzione sulle altre possibilità di ottenere risorse attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Fondazione CARIPLO, da Regione Lombardia, dallo Stato e dalla Comunità Europea proseguendo nella collaborazione fattiva con la Sede Territoriale Regionale. Proprio attraverso questa collaborazione si procederà, in linea con le politiche regionali in materia di sviluppo territoriale che si andranno a definire a seguito del nuovo assetto istituzionale regionale, alla definizione dei nuovi atti di programmazione territoriale. L’attenzione del Settore sarà rivolta in particolare all’approfondimento e allo studio delle scelte strategiche e prioritarie della Comunità Europea che saranno declinate nella prossima programmazione 2014-2020. L’accordo Quadro di Sviluppo Territoriale è uno strumento di programmazione negoziata previsto dalla legge regionale n. 2 del 14 marzo 2003 – [Regolamento attuativo della stessa legge: n. 18 del 12 agosto 2003]. La programmazione negoziata è la modalità con cui la Regione si rapporta con i soggetti locali per la condivisione e l’attuazione delle politiche regionali sul territorio. L’AQST si qualifica come strumento prioritario per la programmazione, il finanziamento e l’attuazione degli interventi che contiene, per i quali possono essere previste forme di agevolazioni nell’accesso ai finanziamenti regionali. Questo strumento, per la provincia di Cremona, ha preso avvio con delibera di promozione dell’accordo da parte della Giunta Regionale n. 8/1639 del 29 dicembre 2005. Nel 2012, insieme ai sottoscrittori dell’AQST e con il coordinamento dello STER di Cremona, è stato avviato un processo di revisione e di modifica dell’accordo, per metterlo in linea con il Documento Strategico di Regione Lombardia. Nel 2014 saranno monitorate le decisioni in merito al sistema di rapporti con il territorio che Regione Lombardia assumerà.

Obiettivo operativo n.2 Titolo :Coordinamento delle politiche locali per lo sviluppo del territorio

Dirigente responsabile. Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi

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Descrizione Reindustria Società consortile a responsabilità limitata, a maggioranza pubblica, per il 55% del capitale e per il restante 45% del capitale suddiviso tra numerosi privati: associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e banche. La Provincia di Cremona è socia per l’11% del capitale della società. Reindustria è nata nel 1994 per gestire i contributi statali e regionali ottenuti in conseguenza della crisi “Olivetti”. Oggi il suo funzionamento è sostenuto dai fondi che i soci trasferiscono annualmente sulla base di un programma triennale approvato dall’Assemblea dei soci e sulla base di stralci annuali di programma. I risultati conseguiti nel cremasco hanno spinto Reindustria ad interessarsi dello sviluppo economico dell’intera provincia di Cremona, attraverso la valorizzazione, il consolidamento, il potenziamento e lo sviluppo delle risorse del territorio, con i mezzi propri del marketing e dell’economia territoriale. Crema Ricerche Il Consorzio Crema Ricerche è stato costituito nel 1999 da Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Comune di Crema, Associazione Cremasca Studi Universitari e dall'Agenzia d'Area Reindustria S. cons.r.l., quali soci fondatori. Esso ha sede nell'area “ex Olivetti” – oggi recuperata - e svolge la propria attività senza fini di lucro, ponendosi l'obiettivo di favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese innovative, nonché il trasferimento tecnologico. Si tratta di una realtà consortile che ha sviluppato molteplici attività a favore del sistema locale, a partire dal comprensorio cremasco, ma aprendosi ad un territorio più vasto e andando a promuovere iniziative a favore anche dei territori delle province di Bergamo e di Brescia. In particolare, il Consorzio si propone l'obiettivo di prestare servizi soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese, nell'intento di promuovere la diffusione delle innovazioni e il trasferimento tecnologico. Con il Consorzio si è collaborato, insieme a Reindustria, alla programmazione formativa rivolta ai distretti del Commercio. Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese - Casalasca Si tratta di un’associazione senza scopi di lucro, che promuove lo sviluppo economico, sociale e la valorizzazione dell'area tramite il coordinamento delle attività tra soggetti pubblici e privati, sia sul versante della programmazione socio-economica che su quello della pianificazione territoriale. Promuove inoltre attività formative e progetti di sviluppo economico. Con delibera del Consiglio Provinciale n. 115 del 25 novembre 1997, la Provincia di Cremona approva lo Statuto e aderisce alla “Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese – Casalasca”, conferendo una quota costitutiva di capitale, con l’impegno di corrispondere una quota associativa annuale.

Obiettivo operativo n.3 Titolo: Favorire l’accesso alle risorse comunitarie, nazionali e regionali

Dirigente responsabile. Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio.

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Risorse umane da impiegare Funzionari amministrativi

Descrizione Il programma 2014 vedrà la Provincia proseguire nell’azione di valorizzazione e sviluppo economico locale, sia tramite azioni dirette sia in sintonia con altri enti pubblici e privati del territorio. Proprio la possibilità di sviluppare un’azione di marketing territoriale ed anche di coordinamento nei confronti di tutti gli attori interessati o coinvolti nelle logiche di sviluppo economico rappresenta uno degli obiettivi principali e più complessi . Gli obiettivi principali saranno di due ordini: il primo è finalizzato a favorire l’accesso a fondi europei – nazionali – regionali. La Provincia sarà impegnata nell’individuazione delle possibili fonti di finanziamento finalizzate alla realizzazione di progetti inseriti negli strumenti programmatori territoriali e nella difficile azione di coordinamento degli stakeholder interessati per la costruzione di progetti integrati da candidare sulle misure comunitarie, nazionali e regionali. In considerazione della imminente nuova programmazione europea, si attiverà un approfondimento delle linee prioritarie della Comunità previste nel prossimo settennio 2014-2020, in modo da restituire al territorio una sintesi delle future scelte strategiche comunitarie. Questo permetterebbe al territorio di iniziare a tessere delle relazioni e a delineare delle progettualità in sintonia con le priorità europee e regionali. il secondo è finalizzato alla gestione dei Progetti Integrati d’Area “Isole e Foreste” e “Il Lago Invisibile”. I progetti integrati d’area prevedono, in forma complementare fra loro, più tipologie di operazioni, concentrate su una medesima area, la cui finalità è identificata nell’integrazione tra la tutela e la valorizzazione del sistema delle risorse culturali ed ambientali con la possibilità di creare condizioni per lo sviluppo imprenditoriale e la crescita economica. Per quanto riguarda il PIA finanziato con il primo bando del IV Asse del POR denominato “Isole e Foreste”, sarà prevista nel corrente anno una intensa attività relativa alla conclusione delle azioni di sistema previste nel piano di lavoro, finalizzate a promuovere l’itinerario e a valorizzare il territorio, e alla rendicontazione a saldo delle operazioni previste dal progetto. Il PIA in oggetto, che ha come termine naturale il mese di gennaio 2014, ha necessitato di alcune proroghe concesse con atto formale nel mese di novembre da Regione Lombardia. I soggetti beneficiari che hanno ottenuto la proroga della conclusione lavori al prossimo mese di luglio 2014 sono: Comune di Pizzighettone, Comune di Sabbioneta e Comune di Viadana. Visto il protrarsi del termine di queste progettualità, si è inoltrata a RL la richiesta di proroga delle azioni di sistema, in particolare per le attività di presentazione della conclusione dell’intero Progetto Integrato d’Area. Per quanto riguarda il PIA finanziato con il secondo bando del IV Asse del POR denominato “Il Lago Invisibile”, sarà prevista una intensa attività di monitoraggio sull’andamento dello stato di attuazione delle singole operazioni in capo ai singoli soggetti partner, attraverso una attenta e collaborativa attività di coordinamento del partenariato. Si attiveranno le prime azioni di sistema che andranno a sostegno delle riqualificazioni ambientali e infrastrutturali previste. Una particolare attenzione sarà rivolta alla raccolta di dati e informazioni che permetteranno all’ente capofila di misurare l’efficacia delle azioni implementate all’interno del PIA e di restituire a Regione Lombardia, ma anche a tutto il partenariato, utili analisi di come andranno ad impattare le attività avviate sul territorio che comprende l’itinerario “Il Lago Invisibile”. Per entrambi i progetti integrati d’area fondamentale sarà il lavoro di raccolta della documentazione che ogni singolo partner dovrà fornire, per permettere alla Provincia, capofila di entrambi i PIA, di poter rendicontare in tempi rapidi e puntuali. Un attento presidio del flusso della documentazione per la rendicontazione, permette di anticipare la richiesta a Regione Lombardia delle tranche di cofinanziamento, anticipando il flusso delle risorse al partenariato.

Programma 02

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Commercio – reti distributive – tutela dei consumatori

Obiettivo operativo n.1

Titolo:Strategie a sostegno del commercio

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro Risorse strumentali da utilizzare

Normali dotazioni d’ufficio. Risorse umane da impiegare

Funzionari amministrativi Descrizione Nel corso degli ultimi anni è maturata l’esigenza di sostenere iniziative finalizzate a promuovere l’innovazione organizzativa e di processo tra operatori commerciali collocati in polarità commerciali specifiche, oltre che l’adozione e il coinvolgimento in una visione comune di un unico progetto di sviluppo, da parte degli operatori commerciali, delle loro associazioni, degli Enti Locali, delle Camere di Commercio e degli altri attori del territorio. L’obiettivo è la promozione di progetti capaci di incidere strutturalmente e in modo duraturo sulle caratteristiche competitive dell’offerta commerciale locale, nel contesto di una più ampia riqualificazione urbana. Tale obiettivo è ben presente negli atti di programmazione regionale, quali il Programma Regionale di Sviluppo della VII legislatura e il DPEFR 2008-2010. L’obiettivo della Provincia è quello di coordinare la fitta rete di relazioni di cui il settore del commercio è composto, partendo da un ruolo di coordinatore dei vari stakeholder per poter mirare le strategie in cantiere e cercare di rendere il territorio maggiormente competitivo. Nella nostra provincia sono stati riconosciuti e finanziati 2 Distretti Urbani del Commercio(DUC) e 9 Distretti Diffusi del Commercio (DID): - “Un salotto per Cremona: verso l’eccellenza”, del Comune di Cremona (DUC); - “Centro storico: il naturale e qualificato centro commerciale della città di Crema” del Comune

di Crema (DUC); f) “Sulle vie dell’Adda, tra innovazione e tradizione”, dei Comuni di Pizzighettone (capofila),

Crotta d’Adda, Formigara e San Bassano (DID); g) “Distretto diffuso del commercio” dei Comuni di Soresina (capofila), Annicco, Castelleone,

Genivolta, Soncino e Trigolo (DID); h) “Distretto tra ville e cascine” dei Comuni di Casalbuttano (capofila), Bordolano,

Castelverde, Corte de’ Cortesi, Persico Dosimo, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d’Oglio (DID);

i) “Terre casalasche”, dei Comuni di Casalmaggiore (capofila), Casteldidone, Gussola, Martignana Po, Torricella del Pizzo (DID);

j) “Est Serio” tra il Comune di Offanengo (in qualità di capofila), i Comuni di Casaletto di Sopra, Romanengo, Ticengo e Salvirola (riconosciuto con il 2° bando e finanziato nel 4° bando) (DID);

k) “Distretto del Commercio Visconteo”, dei Comuni di Pandino (capofila), Dovera, Rivolta d’Adda, Spino d’Adda (DID);

l) “Distretto del Commercio delle Cascine e delle Pievi”, dei Comuni di Sospiro (capofila), Bonemerse, Cella Dati, Derovere, Gerre de’ Caprioli, Malagnino, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Stagno Lombardo (DID);

m) “Distretto del Commercio tra Oglio e Postumia”, tra il Comune di Piadena (in qualità di capofila), i Comuni di Tornata, Calvatone, Ca’ D’Andrea, Drizzona, Isola Dovarese, Pessina Cremonese, Torre De’ Picenardi (DID);

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n) “Terre della Via Giuseppina”, tra il Comune di Cingia de' Botti (in qualità di capofila), i Comuni San Martino al Lago, Solarolo Rainerio, San Giovanni in Croce, Voltino (DID riconosciuto con il 4° bando ma non finanziato per esaurimento delle risorse a disposizione).

Visto il Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura, che individua tra gli obiettivi di sviluppo delle reti commerciali e distributive quello di orientare il processo di modernizzazione e razionalizzazione del settore del commercio secondo un modello di sviluppo sostenibile ed equilibrato, favorendone anche la complementarietà e l’integrazione tra i settori produttivi e commerciali, la Provincia intende svolgere quel ruolo di coordinatore e facilitatore per favorire le partenership finalizzate a produrre reale integrazione tra investimenti di diretta competenza pubblica e investimenti privati per qualificare la struttura economica locale in una logica di lungo periodo. In questa ottica. Le azioni che il Settore ha già delineato a partire dal 2012 e che proseguiranno con azioni di rafforzamento e sviluppo nel 2014, sono di due ordini:

• il primo riguarda la presenza della Provincia come ente che può esercitare quel ruolo di coordinatore dei distretti del territorio, garantendo la governance auspicata dalla Regione e sottolineata fra gli obiettivi del V bando emanato nel 2013. Il progetto elaborato dalla Provincia denominato “IL Pentagramma dello Shopping”, candidato fra le azioni collaterali dei progetti presentati dal DUC di Crema e Cremona e finanziati da RL, è un contenitore proposto ai vari distretti del Commercio del territorio all’interno del quale si devono innestare i prodotti specifici dei singoli ambiti, che devono agire in modo sinergico per costituire quella necessaria massa critica indispensabile per attrarre attenzione. E’ un progetto che facilita la costruzione di un’immagine identitaria, quella legata alla musica, che deve essere condivisa dal territorio. Dietro l’immagine comune, che deve essere “univoca” ed “unica” per essere fortemente attrattiva, si possono rappresentare tutte le peculiarità e le eccellenze del territorio, patrimonio tangibile e intangibile della nostra cultura e del nostro vissuto. Nel 2014 proseguiranno le azioni necessarie a rafforzare l’immagine dei Distretti del Commercio all’interno del progetto “Il Pentagramma dello Shopping”.

• Il secondo riguarda il portale “Icompro”. Sempre nell’ottica che la Provincia deve giocare il ruolo di facilitatore per favorire e far emergere i vantaggi delle logiche aggregative, il Settore nel 2013 ha messo a punto un portale che offre ai commercianti ed artigiani del territorio l’opportunità di competere anche nel mondo virtuale, proponendo ai potenziali clienti della rete prodotti, offerte ed iniziative uniche e legate alle tipicità del nostro territorio. I contenuti del portale sono veicolati anche attraverso una costante azione di promozione sui principali Social Network, strumenti che costituiscono un ottimo veicolo per contaminare quel pubblico che sempre più condivide i propri acquisti sulla rete. Sostenere i negozianti di vicinato vuol dire sostenere il tessuto urbano dei nostri piccoli comuni, favorendo un riposizionamento competitivo del commercio urbano. Il 2014 vedrà il Settore fortemente impegnato nel proseguimento dell’implementazione del portale che necessita, come tutti gli strumenti che operano sul web, di continui aggiustamenti per intercettare le necessità degli internauti che usano il web per i loro acquisti e per sostenere le azioni di promozione e gestione dei social network. Il sostegno che la Provincia assicurerà anche per il 2014 al commercio attraverso il portale “Icompro”, dovrà prevedere il passaggio della gestione del portale a cura dei commercianti ed artigiani che lo popolano, anche attraverso le associazioni di categorie interessate e dei distretti del commercio del territorio.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 201614 Sviluppo economico e competitività 01 Industria PMI e Artigianato 249.829,10 249.829,10 249.829,10

14 Sviluppo economico e competitività 02Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori 190.566,00 190.566,00 190.566,00

14 Sviluppo economico e competitività 03 Ricerca e innovazione 142.544,44 142.544,44 142.544,4414 Sviluppo economico e competitività 04 Reti e altri servizi di pubblica utilità 0,00 0,00 0,00Totale 14 582.939,54 582.939,54 582.939,54

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MISSIONE 15 “POLITICHE PER IL LAVORO E

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ” Descrizione. I Servizi che si occupano di lavoro sono gli ambiti maggiormente chiamati a corrispondere alle esigenze pressanti delle imprese e dei lavoratori derivanti dalla fase recessiva che continua a determinare rilevanti conseguenze sul mercato del lavoro cremonese. La Provincia ritiene opportuno effettuare tutti gli sforzi possibili – nell’ambito delle risorse disponibili - nella predisposizione dei servizi e degli interventi che si renderanno necessari per sostenere le persone e le imprese in questa difficile fase e nella previsione di futuri percorsi di crescita. Negli ambiti del lavoro e della formazione professionale, le scelte sono determinate dalla necessità di assolvere alle funzioni attribuite e delegate alle Province, nonché dalla volontà di introdurre innovazioni sia nelle attività formative che nella gestione del mercato del lavoro – così da renderlo più capace di fornire servizi alle persone e alle imprese – e dalla necessità di una governance complessiva degli interventi espressa dalla generalità degli attori pubblici e privati coinvolti. Si provvederà, dunque, alla gestione di interventi di sostegno e promozione dell'occupazione e dell'inserimento nel mercato del lavoro; alla gestione di interventi di politica passiva del lavoro a tutela dal rischio di disoccupazione; alla promozione e al sostegno della rete dei servizi per il lavoro e per la formazione e l'orientamento professionale. Sarà riservata particolare attenzione anche alle attività di programmazione, coordinamento e monitoraggio delle relative politiche, anche per la realizzazione di programmi comunitari.

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PROGRAMMA 1 “Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro”

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Il sostegno e lo sviluppo dei Servizi Per il Lavoro (SPL) Dirigente responsabile : Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, per sostenere, in particolare, i lavoratori appartenenti alle c.d. face deboli e a promuovere servizi mirati a favore delle imprese del territorio per cercare di dare risposte concrete alle istanze del mercato del lavoro locale nella attuale situazione di crisi e nella previsione di futuri percorsi di crescita. Descrizione: Saranno attuati interventi inerenti a: a) il potenziamento dei servizi per il lavoro b) il mantenimento del Sistema di Gestione Qualità c) il mantenimento del sistema informativo lavoro “SINTESI” a) Il potenziamento dei servizi per il lavoro La Provincia ritiene opportuno effettuare tutti gli sforzi possibili – nell’ambito delle risorse disponibili – nell’erogazione, da parte dei Centri per l’Impiego, dei servizi che si renderanno necessari per sostenere le persone e le imprese. Si continuerà a garantire l’attività di sostegno, da parte degli Uffici centrali, ai CpI provinciali attraverso:

• il costante coordinamento nelle modalità di erogazione dei servizi, al fine di garantire modalità d’accesso ed opportunità omogenee su tutto il territorio provinciale;

• il coinvolgimento continuo della “rete provinciale” degli Operatori accreditati ai servizi per il lavoro e ai servizi di istruzione e formazione;

• il potenziamento di tutti i servizi finalizzati all’accompagnamento al lavoro anche attraverso un’intensa attività di marketing del servizio “Incontro Domanda Offerta” (IDO) finalizzato a favorire l’incontro tra le esigenze occupazionali delle aziende e i profili professionali delle persone in cerca di lavoro inseriti nella banca dati dedicata;

• il contenimento dei tempi necessari allo svolgimento delle attività amministrative ordinarie per cercare di erogare un maggior numero di servizi a lavoratori e imprese;

• ulteriore estensione dell’accesso al Sistema Informativo Sintesi da parte degli operatori accreditati SpL, delle agenzie per il lavoro (APL) ed altri Enti che, per le loro attività istituzionali, devono procedere alla verifica della situazione occupazionale dei lavoratori.

Per garantire la massima concretezza ed efficacia alle attività di incontro domanda/offerta di lavoro (IDO), sarà fondamentale:

• proseguire nelle attività di trasferimento del know-how agli operatori dei Centri per l’impiego che si occupano del servizio di incontro domanda/offerta attraverso percorsi di formazione e auto-formazione che continueranno ad essere organizzati con il contributo dei consulenti di Italia Lavoro SpA;

• rafforzare il servizio IDO attraverso la definizione di articolati piani di marketing per aumentare i contatti con le aziende già “fidelizzate” e per instaurare relazioni con nuovi

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datori di lavoro utilizzando a tal fine le risorse messe a disposizione dall’Atto Negoziale siglato tra Regione Lombardia e Provincia di Cremona il 18/06/2012.

b) Il mantenimento del Sistema di Gestione Qualità Si proseguirà nello svolgimento delle attività volte al mantenimento del Sistema di Gestione Qualità (audit interni e visite periodiche di sorveglianza da parte dell’ente certificatore, verifiche trimestrali, verifica e adeguamento delle procedure operative) che consentiranno, attraverso una puntuale attività di raccordo operativo, il raggiungimento degli specifici obiettivi di risultato stabiliti annualmente e tesi al miglioramento continuo dei servizi al lavoro erogati dai Centri per l’Impiego, dal Servizio Inserimento Lavorativo Disabili e dal Servizio Orientamento Scolastico e Professionale. c) Il mantenimento del sistema informativo lavoro “SINTESI” Sarà costantemente garantito il mantenimento in esercizio, l’aggiornamento - con riferimento alle continue innovazioni normative - e l’implementazione del nodo provinciale “SINTESI” del Sistema Informativo Lavoro. Si tratta di un sistema basato su tecnologia web, interconnesso con le altre Province lombarde, con la Regione Lombardia e con il Ministero del Lavoro e attraverso il quale tutti i datori di lavoro pubblici e privati, con sede operativa sul territorio della provincia di Cremona, assolvono l’obbligo di legge della trasmissione ai CPI delle comunicazioni relative ai rapporti di lavoro (assunzioni, cessazioni, proroghe e trasformazioni, prospetti informativi relativi all’assolvimento degli obblighi previsti dalla L. n. 68/99) e alle variazioni relative ai datori di lavoro (variazioni di denominazione, cessioni, fusioni, incorporazioni), assolvendo contestualmente anche l’obbligo delle analoghe comunicazioni nei confronti degli enti previdenziali (INPS, INAIL, ENPALS). Tale sistema alimenta una corposa banca dati, indispensabile per disporre informazioni fondamentali sullo stato del mercato del lavoro locale: informazioni finalizzate sia alla migliore programmazione delle proprie politiche per il lavoro e sociali sia alle necessità informative espresse dalle frequenti richieste di dati statistici sul mercato del lavoro che provengono costantemente da parte di istituzioni pubbliche e private locali. Sarà garantita l’elaborazione di tali dati a fini informativi e statistici e, nel contempo, sarà garantito un apposito servizio di Help Desk che offrirà l’assistenza tecnica per il corretto utilizzo del sistema a tutti i datori di lavoro pubblici e privati, ai CPI e a tutti gli altri operatori pubblici e privati dei servizi al lavoro e formativi accreditati al sistema web. Sarà, altresì, garantita la costante interazione con Regione Lombardia e con le altre Province lombarde e, in primis, con la Provincia di Milano che funge da “capofila” e da referente principale nell’attività di manutenzione correttiva ed evolutiva, aggiornamento (tecnologico e normativo) e implementazione del sistema Sintesi: ciò in quanto il sistema Sintesi non rappresenta un semplice dominio applicativo che eroga servizi in modalità isolata, ma un “nodo” che opera in modalità completamente integrata nel sistema informativo lavoro regionale e nazionale. Proprio per questo motivo, sarà costantemente presidiata l’adeguatezza degli applicativi del sistema alle continue evoluzioni normative regionali e nazionali, anche in funzione degli sviluppi del sistema che saranno necessari per implementarne l’interoperabilità con il sistema informativo regionale GEFO, come espressamente richiesto da Regione Lombardia a tutte le Province lombarde. Sarà, inoltre, implementata la progressiva estensione dell’accessibilità diretta al sistema da parte di soggetti esterni quali operatori accreditati, APL, altri enti pubblici e privati. Motivazione delle scelte effettuate: Le scelte sono determinate dalla necessità di assolvere alle funzioni attribuite e delegate alle Province, nonché dalla volontà di introdurre elementi innovativi nella gestione del mercato del

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lavoro – così da renderlo più capace di fornire servizi alle persone e alle imprese – e dalla necessità di una governance complessiva degli interventi espressa dalla generalità degli attori pubblici e privati coinvolti. In tutti gli ambiti sopra citati, la Provincia può senz’altro – per le considerazioni sinora espresse – assumere un ruolo strategico di raccordo proprio per la sua collocazione intermedia tra i diversi attori locali e idonea al fine di garantire il coordinamento di tutte le loro azioni. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.2 Titolo:Il coordinamento dei C.p.I. sotto il profilo amministrativo e la gestione delle funzioni amministrative derivanti dalla legislazione vigente (D.Lgs n. 469/97, L.R. n. 22/06) Dirigente responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, al fine di assicurare il corretto e costante funzionamento degli Uffici e il raggiungimento degli obiettivi annuali. Descrizione: Saranno attuati interventi inerenti a:

• il mantenimento del sistema di accreditamento • il coordinamento amministrativo dei Centri per l’Impiego • il finanziamento delle spese di funzionamento dei CPI

a) Il mantenimento del sistema di accreditamento. Saranno attivate le procedure dirette al mantenimento dell’accreditamento delle sedi dei Centri per l’impiego provinciali e dell’Ufficio Inserimento Lavorativo Disabili, condizione necessaria per l’erogazione dei servizi al lavoro e la partecipazione ad azioni di politica attiva finanziate da risorse pubbliche (es. Doti Lavoro), ai sensi della L.R. n. 22/2006 e tenuto conto delle disposizioni emanate dalla Regione Lombardia con D.G.R. n. 9749 del 31.10.2012. L’obiettivo sarà perseguito in stretta collaborazione con il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità per quanto riguarda la definizione, la verifica e l’implementazione delle procedure di erogazione dei servizi per il lavoro e con il supporto dei Settori della Provincia responsabili della manutenzione dei fabbricati provinciali e della sicurezza degli edifici, che provvederanno a fornire la certificazione aggiornata degli impianti e degli immobili. b) Il coordinamento amministrativo dei Centri per l’Impiego. Considerata la costante evoluzione della normativa nazionale e regionale in materia di lavoro, si provvederà a garantire al Settore, ai Centri per l’impiego, all’Ufficio Inserimento Lavorativo Disabili ed agli altri Servizi provinciali il supporto sia per la definizione di procedure amministrative uniformi sia per ogni necessario approfondimento su specifiche tematiche.

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c) Il finanziamento delle spese di funzionamento dei CPI. Si continuerà a provvedere, come prescritto dalla normativa vigente, a sostenere le spese di funzionamento delle sedi dei Centri per l’impiego del territorio provinciale che vengono messe a disposizione dai Comuni di Cremona, Crema e Soresina. Si attiveranno i necessari contatti con le Amministrazioni comunali interessate per acquisire le informazioni di costo necessarie per assolvere all’onere. Motivazione delle scelte effettuate: Le scelte sono determinate dalla necessità di assolvere alle funzioni attribuite e delegate alle Province in materia di servizi per il lavoro. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.3 Titolo: L’Osservatorio provinciale per il mercato del lavoro

Dirigente responsabile : Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. Descrizione: Proseguirà l’impegno per lo sviluppo dell’Osservatorio del mercato del lavoro, finalizzato a disporre di analisi approfondite in ordine alla situazione del mercato del lavoro locale e ad acquisire elementi indispensabili per un’efficace programmazione dei servizi e delle politiche per il lavoro. Soprattutto in una situazione di crisi economica e occupazionale quale quella attuale, è indispensabile disporre di conoscenze comuni e condivise, che possano costituire una base comune di partenza per confronti proficui sulle politiche da programmare: confronti che potranno avere luogo sia in sedi istituzionali – come la Commissione Provinciale per il Lavoro e la Formazione e la Commissione Consiliare Istruzione, Formazione, Lavoro e Sviluppo economico – sia in contesti di volta in volta appositamente deputati al confronto sui temi legati alla crisi economica e occupazionale, come il Tavolo di governance delle politiche attive e passive per il lavoro e i singoli tavoli costituiti per la gestione delle crisi aziendali. Ciò si pone pienamente in linea con quanto previsto dalla legge regionale n. 22/2006 che ha istituito l’osservatorio regionale per il mercato del lavoro presso ARIFL (Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro) e ha previsto che tutte le Province istituiscano Osservatori provinciali sul mercato del lavoro che si coordinino con l’osservatorio regionale. Nella sua mission l’Osservatorio sarà supportato dal CRISP (Centro di Ricerca Interuniversitario sui Servizi di pubblica utilità alla Persona della Facoltà di scienze statistiche dell’Università degli studi di Milano Bicocca che si occupa di rielaborazione e analisi dei dati sul mercato del lavoro a livello regionale per incarico dell’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro, costituito presso ARIFL), grazie al quale si potrà valorizzare ancor meglio la banca dati COB e approfondire le

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conoscenze sui fabbisogni di figure professionali nel sistema produttivo locale, con la collaborazione delle parti sociali territoriali. Motivazione delle scelte effettuate: Disporre di analisi approfondite in ordine alla situazione del mercato del lavoro locale, per acquisire elementi conoscitivi indispensabili per un’efficace programmazione dei servizi e delle politiche per il lavoro. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

PROGRAMMA02- “Formazione professionale”

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Programmazione ed erogazione di servizi di orientamento scolastico e professionale e

partecipazione ad iniziative correlate Dirigente responsabile:dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del collegamento tra sistema scolastico e formativo provinciale e il mercato del lavoro. Descrizione: Saranno attuati i seguenti interventi:

o) Interventi di orientamento p) Tavolo provinciale per l'orientamento q) Partecipazione a manifestazioni locali di orientamento r) Progetto “Identità al lavoro” s) Alternanza scuola-lavoro

a) Gli interventi di orientamento. Tali interventi, erogati direttamente dalla Provincia con proprio personale e con professionisti esterni, in raccordo con altri enti locali interessati, riguardano in particolare l’orientamento scolastico, il ri-orientamento, la rimotivazione, l’orientamento professionale e le attività finalizzate alla ricerca attiva del lavoro, nella loro dimensione sia informativa sia consulenziale, e sono rivolti a docenti, genitori e alunni delle classi finali di scuole medie inferiori e superiori e degli enti di formazione. b) Il Tavolo provinciale per l’orientamento. Il Tavolo provinciale per l’orientamento è un organismo formato da tutti i soggetti del territorio che intervengono sulla materia (sportelli Informagiovani e Orientagiovani, UST, Associazioni di categoria, referenti scolastici per l’orientamento). Nell’ambito del Tavolo, oltre a condividere

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calendarizzazione, modalità e strumenti di erogazione dei servizi, si elabora un catalogo degli interventi che raccoglie, in modo integrato, tutte le azioni orientative garantite gratuitamente all’utenza di istituti scolastici ed universitari (allievi, famiglie, docenti). A seguito dell’emanazione delle Linee guida nazionali sull’orientamento approvate in sede di Conferenza Stato Regioni, la Regione dovrà conformare i propri interventi ai criteri definiti a livello nazionale. Ciò avrà nel 2014 un importante impatto anche sulle azioni realizzate nei singoli territori provinciali e, pertanto, il Tavolo acquisterà un ruolo ancora più importante nelle sue funzioni di monitoraggio e raccordo. c) La partecipazione a manifestazioni locali di orientamento. Il Salone dello studente a Cremona e il Link e Mediaexpo a Crema si propongono come momenti informativi di tutte le realtà scolastiche e formative che possono essere di interesse per i ragazzi in uscita dalle scuole secondarie di primo grado e dal secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. La presenza della Provincia a tali iniziative trova, quindi, la sua motivazione nella generale funzione informativa che le manifestazioni svolgono. d) Il progetto Identità al lavoro. Si tratta di un progetto, sperimentale e innovativo anche nel panorama nazionale, avviato nel 2013, volto alla promozione dell’identità al lavoro nei docenti e studenti del secondo ciclo di istruzione. Infatti, durante l’erogazione dei servizi orientativi e di ricerca attiva del lavoro condotti dalla Provincia con gli studenti in uscita dai percorsi del secondo ciclo di istruzione, si è rilevato un disallineamento tra la rappresentazione che gli studenti hanno del mondo del lavoro e la realtà del contesto socio-professionale di riferimento: disallineamento confermato anche dai risultati delle indagini sui fabbisogni di figure professionali in tensione attuate negli ultimi anni. Da qui l’idea di un progetto che facesse leva non tanto sull’identità dei singoli mestieri e professioni, quanto sulle risorse che vanno a comporre una identità lavorativa, in senso più generale. Attraverso un’azione formativa mirata e con il ricorso a modalità didattiche interattive, il progetto intende promuovere e diffondere tra questi soggetti la consapevolezza che presupposto fondamentale per la costruzione di qualsiasi identità professionale è la formazione di una più complessa “identità al lavoro”, attraverso la quale acquisire e sviluppare la conoscenza delle dinamiche, degli strumenti e delle risorse che possono sostenere negli studenti i processi decisionali riguardanti il loro futuro lavorativo. Il tema oggetto degli specifici interventi formativi riguarda, quindi, l’approfondimento di alcune competenze di tipo trasversale, cosiddette competenze chiave, che sono individuate sia negli indirizzi comunitari sull’apprendimento permanente, sia nella normativa nazionale che disciplina l’obbligo di istruzione e rappresentano, pertanto, un patrimonio culturale collettivo. A fronte della positiva esperienza condotta lo scorso anno con la partecipazione di dieci classi di studenti di altrettante strutture scolastiche e formative del territorio provinciale, nel 2014 si intende potenziare la sperimentazione, coinvolgendo ulteriori classi di studenti. e) L’alternanza scuola-lavoro. I dati statistici diffusi negli ultimi tre anni evidenziano che i giovani sono una delle categorie più in difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro. Si è ritenuto, opportuno, dunque, avviare un progetto a sostegno della diffusione dell’alternanza scuola-lavoro e dei tirocini curriculari, come strumenti finalizzati ad agevolare le scelte professionali dei giovani, attraverso una conoscenza diretta del mondo del lavoro. Infatti, a fronte di intervenute criticità dovute a restrizioni normative che hanno in qualche modo disincentivato le aziende ad accogliere tirocinanti soprattutto minorenni, nel triennio 2011/2013 si è provveduto, al fine di incoraggiare il dialogo fra il sistema scolastico e quello produttivo, a mettere in campo - attraverso la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale (UST), Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di

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Commercio, l’ASL, la Direzione Territoriale del Lavoro (DTL) e le locali sedi di INPS ed INAIL - una serie di interventi di sensibilizzazione del territorio sulla materia. Nel 2014 si intende proseguire con tale progetto, programmando le seguenti azioni:

h) prosecuzione delle attività del Gruppo di Lavoro, formato dagli enti sottoscrittori del protocollo, al fine di condividere, anche alla luce delle nuova regolamentazione regionale in materia, l’aggiornamento delle Linee Guida territoriali elaborate e diffuse lo scorso anno, finalizzate ad accompagnare scuole e imprese, con l’ausilio di strumenti e metodologie, nel percorso giuridicamente corretto per l’inserimento di studenti, anche minorenni, in stage, tirocini formativi e percorsi di alternanza scuola-lavoro, al fine di presidiare al meglio tali esperienze;

i) realizzazione di incontri di formazione rivolti al personale delle istituzioni scolastiche e formative del territorio (dirigenti scolastici, direttori di enti di formazione, tutor, referenti per l’alternanza) attraverso i quali, approfondendo la complessa normativa in materia, si intende supportare il sistema scolastico/formativo negli aspetti di programmazione, gestione e controllo dei percorsi in alternanza scuola-lavoro;

j) supporto alle imprese che, ai sensi della normativa vigente, devono ottemperare, nel caso di accoglimento di studenti in alternanza scuola-lavoro, soprattutto se minorenni, ad una serie di obblighi: sorveglianza sanitaria, adeguamento del Documento di Valutazione dei Rischi in previsione dell’inserimento di un tirocinante minorenne, formazione specifica in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, individuazione del tutor aziendale.

Motivazione delle scelte effettuate: Gli interventi della Provincia nel settore dell’orientamento scolastico e professionale rispondono alle indicazioni comunitarie, nazionali e regionali in materia, che invitano ad una sempre maggiore attenzione ed investimento in tale ambito. In particolare, oltre a sostenere le azioni che possono aiutare gli studenti a scegliere con maggior consapevolezza i percorsi formativi per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere di istruzione e formazione, la Provincia concentra le proprie risorse professionali e strumentali nello sforzo di favorire negli studenti una sempre maggiore conoscenza della realtà del mondo del lavoro al fine di favorirne il progressivo avvicinamento. La perdurante fragilità dei giovani nell’accesso al mercato del lavoro, impone, infatti, di riservare una particolare attenzione ai servizi orientativi ed ai progetti volti a promuovere una sempre maggior connessione fra il sistema scolastico e formativo da un lato e il sistema delle imprese dall’altro e ridurre, così, la grave distanza che oggi viene lamentata fra il sistema educativo e il mercato del lavoro. Tutti gli interventi descritti rientrano nelle azioni finanziate mediate l'Atto negoziale – Ambito Istruzione e Formazione, sottoscritto il 18.06.2012 da Regione e Provincia. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.2 Titolo:La Rete musicale cremonese

Dirigente responsabile:dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per la valorizzazione del patrimonio musicale locale.

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Descrizione: Sarà implementata la Rete musicale cremonese. In particolare, nel 2011 la Provincia ha promosso la costituzione di una rete territoriale a sostegno del sistema provinciale di istruzione e formazione per la musica e la valorizzazione dell’arte liutaria ed organaria, con lo scopo precipuo di creare sinergie tra i soggetti aderenti (34 sottoscrittori tra enti locali, istituzioni scolastiche/formative pubbliche e private, fondazioni, associazioni culturali e di categoria), in modo che le reciproche attività possano meglio coordinarsi, integrarsi ed espandersi. Nel 2014 la rete continuerà ad operare attivamente su progetti che saranno proposti dall’assemblea dei firmatari e la Provincia proseguirà l’impegno nel proprio ruolo di segreteria tecnica della rete e di coordinamento delle iniziative condivise. Motivazione delle scelte effettuate: Il territorio della provincia di Cremona è storicamente connotato da una profonda e radicata cultura musicale così come da una prestigiosa tradizione nella costruzione di strumenti musicali, in particolare strumenti ad arco, a pizzico e organi. Per tale motivo i soggetti che a vario titolo operano in ambito musicale, riconoscendo alla musica un elevato valore formativo per la crescita della persona e della società nel suo complesso, hanno concordato sulla opportunità di dare sempre più evidenza a tale valore, costituendo una rete che avesse tra i propri scopi quello di rafforzare i soggetti ad essa aderenti e la loro attività, nonché di implementare la conoscenza della musica e dell’arte liutaria ed organaria quali caratteri distintivi del territorio provinciale. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.3 Titolo:La formazione professionale degli apprendisti e le attività collaterali

Dirigente responsabile dell’attuazione:dr. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per l’assolvimento da parte delle imprese degli obblighi formativi in materia di apprendistato. Descrizione: Sarà attuato il seguente intervento: Programmazione e gestione dell’offerta pubblica di servizi formativi per l’apprendistato. A seguito dell'introduzione dell'obbligatorietà della formazione per gli apprendisti volta all'acquisizione di una qualifica professionale al termine di un periodo di lavoro/formazione, la Provincia deve periodicamente provvedere, sulla base di finanziamenti e direttive regionali specifici, alla emanazione di avvisi pubblici provinciali in base ai quali viene definita l’offerta formativa degli operatori accreditati, nonché a tutte le attività di raccordo con le aziende, le parti sociali, gli operatori della formazione ed il Servizio ispettivo della Direzione Provinciale del Lavoro previste dalla normativa di settore. In particolare, nel corso del 2014 si proseguirà con gli adempimenti amministrativi, contabili e di coordinamento previsti dalla programmazione 2012/2013 rivolta ad apprendisti assunti nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante disciplinato sia dall’art. 49 del D.Lgs n. 276/2003 sia dall’art. 4 del D.Lgs n. 167/2011. Si provvederà, inoltre, ad elaborare la programmazione delle attività per l’anno 2014,

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sulla base delle nuove indicazioni regionali che recepiranno le linee guida nazionali in materia di apprendistato professionalizzante, in corso di approvazione dalla Conferenza Stato-Regioni Così come si continuerà con azioni di supporto, informazione e coordinamento rivolte agli operatori accreditati, alle imprese, ai consulenti del lavoro e alle associazioni di categoria al fine di diffondere al meglio la conoscenza degli obblighi formativi connessi a questa tipologia contrattuale. Motivazione delle scelte effettuate: Gli ambiti di intervento della Provincia nel settore dell’apprendistato sopra descritti sono definiti dalla normativa statale e regionale di riferimento e riguardano sia gli aspetti programmatori che gli aspetti gestionali. L’intervento è, quindi, determinato dalla necessità di organizzare al meglio l’offerta di servizi formativi, al fine di consentire alle aziende di adempiere agli obblighi previsti dalla legge in materia di apprendistato. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

PROGRAMMA 03 “Sostegno all'occupazione”

Obiettivo operativo n.1 Titolo: L’implementazione dell’atto negoziale come strumento di collaborazione fra la

Provincia di Cremona e la Regione Lombardia in materia di politiche del lavoro e formative nel territorio provinciale

Dirigente responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire. Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. Descrizione. Si proseguirà, attraverso lo strumento dell’atto negoziale, nella collaborazione con la Regione Lombardia ai fini della programmazione degli interventi volti al sostegno all’occupazione, ma anche all’implementazione del sistema formativo locale. In particolare, si procederà ad una complessiva riprogrammazione degli interventi di politica attiva del lavoro oggetto dell’“Atto negoziale – Area Lavoro” e degli interventi volti all’implementazione del sistema di istruzione e formazione provinciale oggetto dell’”Atto negoziale – Area Istruzione e Formazione”, entrambi sottoscritti dalla Regione e dalla Provincia lo scorso 18.06.2012 e mediante i quali la Provincia è stata autorizzata ad utilizzare un notevole volume di risorse finanziarie residue, oltre a risorse proprie, per realizzare interventi: 1) di formazione, riqualificazione, inserimento/reinserimento lavorativo; 2) volti al riconoscimento di incentivi all'assunzione di lavoratori in particolare difficoltà nell'inserimento nel mercato del lavoro e di lavoratori provenienti dal cosiddetto "indotto Tamoil"; 3) per promuovere la ricollocazione di lavoratori provenienti da crisi aziendali mediante il coinvolgimento diretto delle imprese del territorio aventi potenzialità di espansione occupazionale; 4) di riqualificazione finalizzati a immediata e diretta nuova occupazione; 5) di sostegno al reddito dei lavoratori sospesi o espulsi dal mercato del lavoro;

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6) per migliorare la conoscenza del mercato del lavoro locale e rilevare i fabbisogni di figure professionali nel territorio provinciale; 7) per la realizzazione dell'Accordo di programma "Servizi alla persona" (progetto STAFF); 8) per programmare e gestire le attività formative e amministrative inerenti l’apprendistato; 9) per promuovere l’alternanza scuola-lavoro; 10) per potenziare la rete dei servizi di orientamento sul territorio; 11) per incrementare la qualità e la quantità di servizi di orientamento erogati sul territorio; 12) per migliorare la conoscenza della lingua italiana da parte degli alunni stranieri; 13) per programmare e monitorare le attività in diritto dovere di istruzione e formazione (DDIF). Motivazione delle scelte effettuate. L’obiettivo è motivato dalla necessità di integrare, a livello locale, le politiche per il sostegno all’occupazione promosse dalla Provincia con quelle promosse dalla Regione, al fine di accrescerne rispettivamente l’efficacia ed ottimizzare le risorse umane e finanziarie impiegate, evitando inutili ed antieconomiche sovrapposizioni. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare. Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Realizzare le iniziative sostenute dal Fondo di solidarietà

Dirigente responsabile. Dario Rech Finalità che si intendono conseguire. Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. Descrizione. Grazie al Fondo di solidarietà costituito sin dal 2009 dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Cremona e poi incrementato da ulteriori fonti di finanziamento pubbliche e private, si proseguirà nell’attuazione di interventi volti:

• a sostenere il reddito dei lavoratori e delle loro famiglie; • a promuoverne l’effettiva occupazione; • a rafforzare l’occupabilità.

a) Il sostegno al reddito. Proseguirà la collaborazione con alcune banche di credito cooperativo e popolari locali (Banca Cremonese di Credito Cooperativo, Banca Cremasca di Credito Cooperativo, Cassa Padana, Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo Mantovano, Credito Cooperativo dell’Adda e del Cremasco Cassa Rurale, Banca di Credito Cooperativo di Dovera e Postino, Banco Popolare), la Camera di Commercio, CGIL, CISL e UIL per: - l’anticipazione degli ammortizzatori sociali ai lavoratori in cassa integrazione guadagni

ordinaria, straordinaria e in deroga e in mobilità (in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 26.03.2009 anche da tutte le associazioni di categoria dei datori di lavoro del territorio provinciale);

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- l’erogazione di microcrediti a tasso zero – a condizioni particolarmente agevolate e garantite da un apposito Fondo gestito dalla Provincia – a favore di lavoratori in cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria, in deroga e in mobilità e a lavoratori disoccupati con indennità (in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 08.03.2010);

- l’anticipazione della CIGS ai lavoratori di imprese ammesse a procedure concorsuali, nei casi in cui l’ordinaria anticipazione dell’ammortizzatore sociale sarebbe impedita dalle particolari situazioni nelle quali si trova l’impresa (in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 21.09.2011).

b) La promozione dell’effettiva occupazione. Proseguirà la collaborazione con la Camera di Commercio e CGIL, CISL e UIL, per l’attuazione di interventi che mirano a favorire non solo l’occupabilità – che rimane fondamentale – ma direttamente l’occupazione, mediante:

• l’erogazione di incentivi alle imprese che assumono determinate categorie di lavoratori ritenute particolarmente deboli nell’ingresso o nel reingresso nel mercato del lavoro (in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 30.11.2012);

• la realizzazione di percorsi di riqualificazione per l’acquisizione di specifiche competenze professionali a favore di lavoratori provenienti da situazioni di crisi aziendale e per i quali un nuovo datore di lavoro già individuato si sia già formalmente impegnato all’assunzione (in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 29.05.2012).

c) Il rafforzamento dell’occupabilità. Proseguirà la collaborazione con la Camera di Commercio e CGIL, CISL e UIL, per l’attuazione di tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo a favore di due categorie di persone che, in base all’analisi delle banche dati dei Centri per l’Impiego, sono risultate particolarmente colpite dalla crisi occupazionale: gli over 45 disoccupati e non percettori di forma di sostegno al reddito (ammortizzatori sociali) e gli under 35 che hanno conseguito un titolo di studio da oltre 12 mesi e siano inoccupati o disoccupati e non percettori di forme di sostegno al reddito (in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 10.09.2013). L’intervento è finanziato, in particolare, da risorse provenienti dalla Fondazione Cariplo, nell’ambito del progetto 2013-1340 “LAVORO SUBITO” ammesso al finanziamento nell’ambito del Bando “Emblematiche Minori – Annualità 2012”, presentato in partenariato con Camera di Commercio, Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, Consigliera di Parità, CGIL, CISL e UIL. Motivazione delle scelte effettuate. L’obiettivo è motivato dalla necessità di contrastare gli effetti negativi che la perdurante crisi economica ed occupazionale ha prodotto e sta tuttora producendo nei confronti di lavoratori, famiglie e imprese del territorio provinciale. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare. Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale e nazionale in materia.

Obiettivo operativo n.3

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Titolo:Gli interventi di politica passiva del lavoro Dirigente responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: gli interventi previsti sono finalizzati ad individuare tutte le possibili azioni volte a prevenire, contenere e gestire le situazioni di crisi aziendali che interesseranno il territorio provinciale, oltre che a garantire alle parti interessate lo svolgimento delle procedure nei modi e nei tempo stabiliti. Descrizione. Saranno attuati interventi inerenti a: a) la gestione di crisi aziendali b) l’istruttoria e la validazione delle istanze di CIG in deroga c) l’istruttoria e la validazione della lista di mobilità a) La gestione di crisi aziendali In attuazione delle disposizioni regionali, che riconoscono in capo alla Provincia un ruolo strategico in tema sia di interventi di prevenzione e gestione di crisi aziendali che di programmazione e promozione condivisa con la Regione di politiche attive, il Settore continuerà a rendersi parte attiva, fornendo il proprio supporto tecnico-giuridico, nella individuazione di tutte le possibili azioni volte a prevenire, contenere e gestire le situazioni di crisi che interesseranno il territorio provinciale. Ciò avverrà in stretta sinergia con le Parti Sociali, con gli operatori accreditati, con altre amministrazioni pubbliche e con gli enti locali interessati. b) l’istruttoria e la validazione delle istanze di CIG in deroga La Provincia garantirà la gestione della fase istruttoria ed endoprocedimentale delle istanze di CIG in deroga, seguendo le indicazioni regionali che disciplineranno l’accesso, per il 2014, agli ammortizzatori sociali in deroga. La Provincia continuerà a fornire puntuali e tempestive informazioni alla rete, da tempo consolidata, tra le parti sociali, gli studi di consulenza, i datori di lavoro e gli operatori accreditati SpL e IFP per la corretta gestione della CIG in deroga. Continuerà la proficua collaborazione sia con la sede provinciale dell’INPS che con l’Ordine dei consulenti del lavoro per l’organizzazione di incontri tematici ed operativi sulla materia degli ammortizzatori. c) l’istruttoria e la validazione della lista di mobilità In attuazione dalle disposizioni regionali (L.R. n. 22/2006, Decreto Dirigenziale n. 8259 del 24/07/2008 e Decreto Dirigenziale n. 567 del 27/01/2009) la Provincia attraverso l’Ufficio Mobilità costituito presso il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili e Centri per l’impiego provvederà ad esercitare le funzioni attribuite in materia di procedure di mobilità collettiva ai sensi della Legge 223/91, artt. 4 e 24 . L’Ufficio Mobilità si occuperà dell’istruttoria e della predisposizione delle liste di mobilità di competenza provinciale e di ogni altro adempimento amministrativo collegato, fornendo il necessario supporto tecnico e informativo ai Centri per l’impiego, alle Aziende, Associazioni datoriali e sindacali, consulenti del lavoro e lavoratori. Speciale attenzione sarà dedicata alla puntuale verifica della normativa in materia, in stretto raccordo con i preposti Uffici regionali.

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Motivazione delle scelte effettuate: Le scelte sono determinate dalla necessità di assolvere alle funzioni attribuite e delegate alle Province, nonché dalla volontà di introdurre elementi innovativi nella gestione del mercato del lavoro – così da renderlo più capace di fornire servizi alle persone e alle imprese – e dalla necessità di una governance complessiva degli interventi espressa dalla generalità degli attori pubblici e privati coinvolti. In tutti gli ambiti sopra citati, la Provincia può senz’altro – per le considerazioni sinora espresse – assumere un ruolo strategico di raccordo proprio per la sua collocazione intermedia tra i diversi attori locali e idonea al fine di garantire il coordinamento di tutte le loro azioni. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.4 Titolo: Gli interventi di politica attiva del lavoro

Dirigente responsabile dell'attuazione:Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, per contribuire concretamente, con ogni possibile azione utile, a sostenere lavoratori e imprese nella attuale situazione di crisi e nella previsione di futuri percorsi di crescita. Descrizione. Saranno attuati i seguenti interventi: a) lo sviluppo del confronto con le parti sociali, mediante la Commissione provinciale per il lavoro e la formazione e il Tavolo di governance. b) il progetto “Destinazione Lavoro” a) Lo sviluppo del confronto con le parti sociali, mediante la Commissione provinciale per il lavoro e la formazione e il Tavolo di governance. La Commissione provinciale per il lavoro e la formazione è un organismo previsto dalla normativa vigente e, principalmente, dall’art. 6 D.Lgs. n. 469/1997 che ha conferito alle regioni e agli enti locali funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro e prevede l’istituzione di un apposita commissione provinciale “quale organo tripartito permanente di concertazione e di consultazione delle parti sociali“, in relazione alle attività e alle funzioni attribuite alla Provincia. La costituzione di tale organismo è volta ad assicurare la realizzazione concreta del principio della concertazione e della consultazione delle parti sociali. La sua composizione, oltre a tener conto del principio della rappresentatività delle parti sociali, deve rispettare, così come previsto dall’art 6, comma 1, del D.Lgs. n. 469/97, i seguenti principi: · il principio della pariteticità tra le parti sociali; · la presidenza in capo al Presidente della Provincia; · la presenza del/la consigliere di parità di cui alla Legge n. 125/95 e al D.Lgs. n. 198/06; · la possibilità di costituire sotto comitati tematici al proprio interno.

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In particolare, la CPLF cremonese – rinnovata nel 2011 – ha durata quinquennale e comprende due sotto-organismi, per quanto concerne le tematiche dell’inserimento lavorativo dei disabili: il Sottocomitato per il collocamento mirato e il Comitato tecnico. Il “Tavolo di governance delle politiche attive e passive del lavoro”, costituito nel 2011, è composto dalla Provincia, dalla Camera di Commercio e dalle parti sociali ed ha due compiti fondamentali:

• l’individuazione – in coerenza con le linee programmatiche dello sviluppo territoriale - di linee di intervento per la realizzazione di politiche attive per cercare di dare risposte ai numerosi lavoratori coinvolti in politiche passive;

• la costruzione di un raccordo tra il sistema di istruzione, formazione e università e mercato del lavoro, al fine di promuovere uno sviluppo di figure professionali più in equilibrio con le caratteristiche e le esigenze del mercato del lavoro locale.

Accanto ai due compiti principali, il Tavolo promuove lo scambio di informazioni tra le parti nonché le attività di controllo, monitoraggio e ricerca sui temi di interesse: il Tavolo funziona, dunque, come “organismo di rete” dove tutti i soggetti devono svolgere un ruolo attivo sia nella proposizione dei problemi che nella loro soluzione, assumendo una veste parzialmente diversa da quella legata alla loro appartenenza istituzionale o di parte sociale. b) Il progetto “Destinazione Lavoro”. Si darà continuità alle azioni di politica attiva anche attraverso la gestione del progetto denominato “Destinazione Lavoro: interventi di formazione, riqualificazione, inserimento e reinserimento lavorativo”. L’intervento è stato finanziato per complessivi € 620.039,44 da Regione Lombardia nel contesto del già citato Atto negoziale – Ambito Lavoro, sottoscritto tra Regione Lombardia e Provincia di Cremona in data 18.06.2012. I beneficiari del progetto sono: • lavoratori in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi attualmente privi di lavoro, • lavoratori in CIGS, • lavoratori iscritti nelle liste di mobilità ai sensi della legge n. 223/91 e n. 236/93 cui manchino

meno di 12 mesi all’uscita dalla lista, • giovani under 30 iscritti presso un CpI come inoccupati. All’interno delle suddette categorie andranno evidenziate le seguenti priorità:

• over 45 (con valenza trasversale sui target a, b, e c), • donne in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi ed attualmente prive di lavoro, • persone sole con figli e/o familiari a carico.

Il progetto prevede che i beneficiari siano titolari di Doti Lavoro / Formazione che saranno modulate tenendo conto delle loro specifiche esigenze. Sono previsti anche incentivi all’assunzione da riconoscere ai datori di lavoro che assumeranno i beneficiari della Dote. Motivazione delle scelte effettuate: Le scelte sono determinate dalla necessità di assolvere alle funzioni attribuite e delegate alle Province, nonché dalla volontà di introdurre elementi innovativi nella gestione del mercato del lavoro – così da renderlo più capace di fornire servizi alle persone e alle imprese – e dalla necessità di una governance complessiva degli interventi espressa dalla generalità degli attori pubblici e privati coinvolti. In tutti gli ambiti sopra citati, la Provincia può senz’altro – per le considerazioni sinora espresse – assumere un ruolo strategico di raccordo proprio per la sua collocazione intermedia tra i diversi attori locali e idonea al fine di garantire il coordinamento di tutte le loro azioni. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare:

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Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.5 Titolo: La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro

Dirigente responsabile: Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, al fine di accrescere l’occupabilità dei giovani. Descrizione. Saranno attuati interventi di:

γ) potenziamento dei servizi di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro per giovani in uscita dai percorsi di istruzione e formazione (progetto FixO)

η) promozione di tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo (progetto “LAVORO SUBITO”)

ι) realizzazione del progetto “LAVORO E PARTECIPO” a) Il potenziamento dei servizi di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro per giovani in uscita dai percorsi di istruzione e formazione (progetto FixO). Si proseguirà nell’attuazione dell’Accordo di rete per la collaborazione nell'erogazione di servizi di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro da parte di istituzioni scolastiche in provincia di Cremona, sottoscritto dalla Provincia insieme a CrForma – Ente strumentale della Provincia, Camera di Commercio di Cremona, Servimpresa – Ente strumentale della CCIAA di Cremona, IIS “Torriani” di Cremona, IPIA “Marazzi” di Crema, IIS “Ala Ponzone Cimino” di Cremona, IIS “Galilei” di Crema, IIS “Sraffa” di Crema, Istituto tecnico Agrario “Stanga” di Cremona, Liceo scientifico “Aselli” di Cremona. L’accordo ha la duplice finalità, da un lato, di sostenere le scuole del territorio provinciale che intendono avviare e qualificare servizi di intermediazione ai sensi dell’art. 29 L. n. 111/2011, mediante la strutturazione di servizi di placement e di orientamento al lavoro e alle professioni, e, dall’altro, di sviluppare le reti e i raccordi tra le scuole e gli operatori pubblici/privati del mercato del lavoro presenti sul territorio regionale, a partire dai Centri per l’Impiego, inclusi i servizi della rete Eures - servizi europei per l’impiego. b) La promozione di tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo (progetto “LAVORO SUBITO”). A partire dal gennaio 2014 si aprirà, anche per i giovani under 35 inoccupati/disoccupati e che hanno conseguito un titolo di studio da almeno 12 mesi, la possibilità di attivare tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo, promossi dalla Provincia e caratterizzati, da un lato, da un servizio di tutoraggio specificamente dedicato e, dall’altro, dalla corresponsione di una consistente indennità di partecipazione a favore del tirocinante: elementi, entrambi, che hanno la finalità di rendere lo strumento particolarmente “appetibile” per i potenziali datori di lavoro ospitanti.

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L’intervento è finanziato, in particolare, da risorse provenienti dalla Fondazione Cariplo, nell’ambito del progetto 2013-1340 “LAVORO SUBITO” ammesso al finanziamento nell’ambito del Bando “Emblematiche Minori – Annualità 2012”, presentato in partenariato con Camera di Commercio, Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, Consigliera di Parità, CGIL, CISL e UIL.

C) realizzazione del progetto “LAVORO E PARTECIPO” Il Progetto si pone l’obiettivo specifico di riattivare/sostenere i percorsi motivazionali al lavoro con particolare attenzione ai giovani fuori dal circuito formativo/lavorativo e in condizioni di “disempowerment” (sentimento di impotenza, inefficacia della propria azione, perdita di speranza, di motivazione) attraverso servizi di sostegno e una modalità comunicativa e di coinvolgimento che utilizzi al meglio le nuove tecnologie di informazione e comunicazione.

Il Progetto si sviluppa attraverso due fasi, strettamente collegate e a loro volta articolate in singole unità di servizio. La prima fase prevede una serie di interventi di empowerment finalizzati a mobilitare nei beneficiari le risorse per incrementare la propria “occupabilità”. La seconda fase promuove (anche in esito alle attività della prima fase) alcuni servizi finalizzati all’incremento dell’“occupazione” tra i giovani coinvolti, mediante attività di inserimento al lavoro in parte già poste in essere dai servizi provinciali ed in parte da implementare all’interno del progetto. Queste due fasi del Progetto si configurano in una duplice dimensione: come insieme di attività a cui potranno accedere tutti i beneficiari o una parte di questi, secondo le caratteristiche e i bisogni che emergeranno in un primo contatto; come fasi di un unico dispositivo progettuale che si connota come un programma innovativo finalizzato a incrementare l’occupabilità dei beneficiari, attraverso la valorizzazione delle risorse ed esperienze individuali, la promozione della capacità di attivazione e della progettualità personale, il riconoscimento di competenze acquisite in contesti formali, non formali e informali ed il potenziamento del sistema di offerta dei servizi. Si prevedono in sintesi le seguenti attività:

• campagna di comunicazione motivazionale e sui servizi per il lavoro da parte dei giovani per i giovani;

• attivazione di servizi di accoglienza e counselling; • attivazione di servizi di sostegno e di empowerment; • tirocini finalizzati all’inserimento lavorativo; • inserimento lavorativo mediante contratto di apprendistato; • servizio di matching domanda/offerta; • percorsi formativi finalizzati all’inserimento lavorativo; • percorsi formativi per essere imprenditori e servizi di supporto all’imprenditorialità

giovanile; • costituzione gruppo di lavoro sui “patti generazionali” e produzione materiale informativo

I beneficiari diretti del Progetto sono tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni che abbiano concluso o abbandonato un percorso di istruzione/formazione da almeno 12 mesi e risultino:

• non iscritti al Centro per l’Impiego, • privi di lavoro, • inoccupati, • disoccupati.

Sono beneficiari del Progetto anche le associazioni giovanili coinvolte per la realizzazione delle attività di comunicazione e informazione. Motivazione delle scelte effettuate:

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L’obiettivo è determinato dalla necessità di sostenere – mediante interventi che ne accrescano l’occupabilità – l’inserimento lavorativo dei giovani, che rappresentano una fetta della popolazione caratterizzata da un elevato tasso di disoccupazione e da uno scarso livello di partecipazione al mercato del lavoro. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.6 Titolo: Il sostegno all'inserimento lavorativo delle persone disabili

Dirigente responsabile:Dario Rech Finalità che si intendono conseguire: Erogazione di servizi di consumo: effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. Descrizione. Saranno attuati interventi inerenti a:

- Il sostegno e sviluppo del collocamento mirato ex L. n. 68/99. - L’implementazione del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex L.R.

n. 13/2003. - La gestione dei contributi alle aziende.

a) Il sostegno e sviluppo del collocamento mirato ex L. n. 68/99. L’Ufficio Inserimento Lavorativo Disabili, sul piano dell’attività amministrativa, Si provvederà, in collaborazione con i Centri per l’impiego provinciali, all’aggiornamento e alla gestione degli elenchi provinciali delle persone disabili e degli appartenenti alle “categorie protette” adottando gli atti necessari. Si provvederà, inoltre, al rilascio del “nulla osta” all’assunzione, al controllo dei prospetti informativi annuali, delle istanze di esonero parziale e di sospensione degli obblighi di assunzione; trimestralmente, si gestiranno le procedure di “avviamento numerico”, fornendo supporto normativo e informativo alle aziende, associazioni, consulenti e lavoratori. Inoltre, si promuoverà presso le aziende soggette agli obblighi di assunzione previsti dalla legge 68/99 la stipula di convenzioni per l’inserimento lavorativo di persone disabili nelle aziende del territorio o presso cooperative sociali di tipo B, verificandone periodicamente lo stato di attuazione. Saranno intensificati i contatti con le Associazioni Datoriali per migliorare la comunicazione rivolta alle aziende e, quando necessario, concordare incontri informativi su temi di loro interesse. Saranno, inoltre, adottate misure utili a consolidare e migliorare il lavoro in rete tra i vari soggetti pubblici e privati accreditati che erogano servizi alle persone svantaggiate. Si provvederà, infine, alla programmazione e realizzazione di azioni di politica attiva del lavoro mediante il ricorso alle risorse economiche trasferite dalla Regione Lombardia destinate all’attuazione dei Piani Provinciali per il sostegno e l’inserimento lavorativo delle persone disabili (di cui, più diffusamente, al paragrafo successivo) attraverso il sistema della Dote Lavoro o altra modalità indicata da Regione Lombardia. Il Servizio garantirà alle persone disabili l’accesso alle risorse attraverso avvisi pubblici, provvederà a monitorare e rendicontare il loro impiego.

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b) L’implementazione del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex L.R. n. 13/2003. Si provvederà alla programmazione e realizzazione di azioni di politica attiva del lavoro, secondo il modello Dote Lavoro o altra modalità indicata da Regione Lombardia, che saranno finanziate da risorse economiche trasferite dalla Regione Lombardia, nel rispetto delle linee guida e delle modalità operative che la stessa Regione definirà. Si lavorerà, quindi, in stretto accordo con gli operatori pubblici e privati accreditati ai servizi al lavoro ed alla formazione che si renderanno disponibili all’attuazione degli interventi. In considerazione delle specificità professionali richieste dall’attività di supporto al sostegno e all’inserimento lavorativo delle persone disabili, si prevede l’intervento anche di esperti della mediazione e dell’inserimento mirato, nonché di esperti del sistema di valutazione dei percorsi individuali personalizzati: in particolare, si intende consolidare la collaborazione con i Servizi socio sanitari territoriali (SIL, CPS), al fine di ottimizzare le azioni di sostegno/inserimento per gli utenti inseriti in percorsi di collocamento mediato. Saranno anche individuate azioni di sistema per sviluppare e migliorare i modelli di intervento nel campo della disabilità e migliorare il lavoro di rete. Considerata la crisi economica che ha investito il territorio provinciale e gli effetti negativi sull’occupazione e sull’occupabilità delle persone disabili, si valuteranno eventuali interventi territoriali promuovendo il lavoro di rete . c) La gestione dei contributi alle aziende. Si provvederà, in stretto raccordo con i preposti Uffici regionali, a gestire le procedure di conferimento di contributi alle aziende per l’assunzione di lavoratori disabili nel quadro di convenzioni di inserimento lavorativo, finanziati dalle risorse del Fondo nazionale di cui all’art. 13 della Legge n. 68/99. Si fornirà il necessario supporto informativo e tecnico alle aziende beneficiari e provvederà periodicamente all’istruttoria, al monitoraggio ed alla liquidazione delle istanze ricevute. Motivazione delle scelte effettuate: Le scelte sono determinate dalla necessità di assolvere alle funzioni attribuite e/o delegate alle Province in materia di servizi al lavoro rivolti alle persone disabili. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare: Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale in materia.

Obiettivo operativo n.7 Titolo: Le attività della Consigliera provinciale di parità

Dirigente responsabile . Dario Rech Finalità che si intendono conseguire. Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività.

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Descrizione. Si continuerà a garantire il sostegno amministrativo alle attività della Consigliera provinciale di parità che procederà alla realizzazione del “Programma di lavoro” a suo tempo definito e sostenuto dall’apposito finanziamento ministeriale. Tale programma prevede il costante aggiornamento di una sezione dedicata del sito istituzionale della Provincia; il mantenimento dei contatti istituzionali con le maggiori organizzazioni rappresentative del mondo imprenditoriale, sindacale e cooperativo, ordini e professioni, enti e Comuni del territorio; la partecipazione alla rete regionale delle Consigliere di Parità e agli incontri di lavoro e approfondimento organizzati dalla Consigliera Nazionale di Parità; interventi volti a promuovere l’adozione di bilanci di genere da parte di enti locali e imprese e dei Piani Triennali delle Azioni Positive da parte degli enti locali, ai sensi dell’art. 48 del D.Lgs. 198/2006; la partecipazione ai comitati e alle commissioni consiliari di Pari Opportunità istituite presso gli enti del territorio, nonché iniziative volte a promuoverne la costituzione; iniziative ed interventi di formazione nelle scuole, soprattutto nelle scuole medie superiori coinvolgendo i referenti in materia di pari opportunità; la sensibilizzazione delle imprese del territorio provinciale, in relazione ad azioni di “genere”, garantendo un servizio di consulenza a supporto delle imprese che intendano utilizzare i finanziamenti previsti dalla Legge 53/2000; attività previste in accordo con la Direzione Provinciale del Lavoro, in attuazione del protocollo sottoscritto a livello territoriale per la verifica delle condizioni di lavoro femminile. Particolare attenzione sarà riservata all’individuazione di strumenti per la tutela delle donne discriminate e vittime di violenza; al sostegno all’accesso delle donne nelle istituzioni; agli interventi di conciliazione dei tempi di vita familiare e di vita lavorativa, per favorire il rientro dopo la maternità e le relazioni familiari; all’osservazione, alla verifica e all’eventuale patrocinio di casi di discriminazione di genere sul luogo di lavoro, attraverso una stretta collaborazione con i Centri per l’Impiego. L’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la Promozione delle Politiche di Parità, promosso dalla Consigliera di Parità nel 2008, sarà ulteriormente valorizzato e capitalizzato all’interno della Rete locale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Motivazione delle scelte effettuate. L’obiettivo è motivato dalla necessità di intraprendere ogni utile iniziativa, nell'ambito delle competenze della Provincia, ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici. Risorse umane, finanziarie e strumentali da impiegare. Personale tecnico e amministrativo; normali dotazioni d'ufficio; risorse finanziarie dedicate. Saranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti esterni all'Amministrazione. La pianificazione è coerente con la programmazione regionale e nazionale in materia.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 2016

15Politiche per il lavoro e la formazione professionale 01

Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro 1.390.410,20 1.390.410,20 1.390.410,20

15Politiche per il lavoro e la formazione professionale 02 Formazione professionale 1.747.695,89 1.747.695,89 1.747.695,89

15Politiche per il lavoro e la formazione professionale 03 Sostegno all'occupazione 605.168,94 555.168,94 555.168,94

Totale 15 3.743.275,03 3.693.275,03 3.693.275,03

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MISSIONE 16 “AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI

E PESCA”

- Descrizione della missione

Si conferma la finalità di fondo del programma che è quello di accompagnare il sistema agricolo cremonese in questa fase di revisione della programmazione agricola Europea (Nuova PAC), che introdurrà nuove regole e misure che porteranno alla riduzione degli aiuti diretti condizionandoli sempre di più ad impegni stringenti da parte delle imprese agricole, accentuando l’esposizione delle imprese alla competizione sui mercati, tutelare nel contempo occupazione, livelli adeguati di reddito e conservazione e valorizzazione dell’ambiente e del territorio. A ciò si aggiungono gli obiettivi connessi alla tutela della fauna selvatica, il miglioramento e la gestione dell’ambiente ad essa favorevole, la programmazione e gestione dell’attività ittico-venatoria.

Breve analisi degli elementi che caratterizzano in questa fase il settore primario:

• Si è conclusa la negoziazione a livello europeo per la definizione della nuova Politica Comunitaria (PAC 2014-2020)

• Alla luce degli elementi della negoziazione si evince che il settore agricolo dovrà ancor più affrontare nuovi scenari all’interno del quadro più generale di crisi economica globale e rispondere alle sfide future di:

- sicurezza economica (sicurezza alimentare, variabilità dei prezzi).

- sfide ambientali (Gas serra, degrado dei suoli, qualità dell’aria e dell’acqua, habitat e biodiversità).

- sfide territoriali ( vitalità delle zone rurali, conservazione idrogeologica).

• Le previsioni FAO attestano una progressiva scarsità di materie prime agricole a livello internazionale a causa dell’aumento della popolazione mondiale e della riduzione delle superfici produttive. Il primo obiettivo dell’agricoltura è produrre alimenti (food security).

• Dalla riforma Mc Sharry (1992) in poi, le politiche europee hanno consegnato sempre di più le imprese al mercato, smantellando quasi totalmente il sistema delle protezioni e contemporaneamente esponendo il settore ad una perenne instabilità. Di fronte a ciò, occorre valutare la possibilità reale da parte della nostra filiera agroalimentare di reggere l’urto di economie verso le quali le nostre imprese hanno uno svantaggio competitivo. La PAC nel corso degli anni, pur contestata a livello europeo, ha avuto l’indubbio effetto di stabilizzare i mercati ed ha difeso i nostri produttori dalle oscillazioni dei prezzi delle commodities. Il progressivo smantellamento di alcune misure di protezione (prezzi di intervento, aiuti alle esportazioni e dazi alle importazioni) ha esposto le imprese alle instabilità dei mercati e alle speculazioni mondiali. Senza la PAC, chi produce dovendo rispettare regole ferree di condizionalità in tema di igiene, sicurezza alimentare, sicurezza dei lavoratori, rispetto ambientale, rischia di trovarsi in condizione di svantaggio competitivo verso produzioni provenienti da paesi in cui queste regole non vengono rispettate. Inoltre i benefici della Pac si scaricano non solo sugli agricoltori, ma su tutti i cittadini perché essa consente di mantenere bassi i prezzi dei prodotti agricoli e quindi anche il tasso di inflazione. Pur consapevoli della limitatezza delle competenze della Provincia su questo tema, si promuoveranno azioni affinchè si comprenda che la PAC debba continuare ad essere una

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importante politica dell’Unione anche dopo il 2013, con un occhio di riguardo alle produzioni intensive.

• Il mercato agricolo presenta un carattere fortemente concorrenziale dove ogni agricoltore produce una quota molto bassa della produzione totale e pertanto non ha alcuna influenza sul prezzo. Al contrario, le imprese della trasformazione e ancor più quelle della distribuzione, detengono una quota di mercato sufficientemente grande da influire fortemente sul prezzo. Da ciò deriva che tutti i vantaggi di efficienza che il settore primario riesce ad acquisire non sono mantenuti al suo interno, ma vengono trasferiti, in misura consistente, agli anelli che si trovano a valle della filiera o ai consumatori finali.

• Nel frattempo sul territorio provinciale si conclude la programmazione dello sviluppo rurale 2007-2014 e la partecipazione al processo di strutturazione del nuovo PSR 2014-2020. In relazione a quanto sopra si intende proseguire nella richiesta di ulteriore semplificazione delle misure del futuro PSR anche attraverso la semplificazione dei manuali delle procedure e dei controlli emanati dall’Organismo Pagatore Regionale. Nella vecchia programmazione in fase di esaurimento la spesa richiesta e gli elenchi processati in provincia di Cremona superano la quantità di risorse disponibili a soddisfare la domanda e questo grazie anche all’efficienza del sistema cremonese di gestione delle pratiche .

All’interno di questo quadro, cinque sono gli elementi strategici principali:

1. La emergente necessità di produrre alimenti come elemento strategico di un paese e di riconsiderare l’attività agricola come attività economica e di impresa: produrre cibo in modo sostenibile rafforzando l’uso di tecniche agronomiche sostenibili (ad esempio l’agricoltura conservativa);

2. La qualificazione e la capacità produttiva basata sulla professionalità e l’innovazione tecnologica e gestionale delle imprese agricole, con l’obiettivo di ottenere un livello adeguato di reddito attraverso lo sviluppo compiuto delle potenzialità commerciali dei nostri prodotti d’eccellenza, anche in presenza di una riduzione dei sostegni;

3. il miglioramento del rapporto tra produttori agricoli, trasformatori (interprofessione), grande distribuzione e consumatori, allo scopo valorizzare l’intera filiera e di fissare le regole contrattuali che consentano una adeguata distribuzione del valore lungo la stessa e una effettiva gestione dell’offerta;

4. la valorizzazione della multifunzionalità e delle esternalità dell’agricoltura come elementi di complemento dell’attività produttiva in chiave di differenziazione del reddito e di conservazione territoriale;

5. la nuova frontiera dello sviluppo rurale in cui l’agricoltore e l’impresa agricola sana e redditiva diventino preziosi alleati nella preservazione dell’ambiente e del territorio provinciale.

L'azione della Provincia si confronterà con alcune evidenti criticità

• Le dinamiche e le politiche mondiali attorno all’approvvigionamento alimentare e alla produzione sostenibile, senza le protezioni comunitarie, hanno esposto in questi anni il settore ai mercati e a dinamiche di elevata variabilità e volatilità dei prezzi. Ciò ha determinato l’uscita di molte aziende agricole dal settore (circa il 20% dal 2000).

• La politica agricola comunitaria e la sua evoluzione, dalle prime simulazioni, colpirà pesantemente la zootecnia da latte in particolare e l’agricoltura intensiva più in generale, con riduzioni dei premi unici per oltre il 40% rispetto alla precedente programmazione. Questo avviene in una situazione in cui la forbice tra prezzi e costi non fornisce più reddito e

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marginalità e con l’incertezza sugli effetti derivanti dall’ abolizione del regime delle quote latte. In profonda crisi ormai da almeno un quinquennio l’allevamento del suino e l’industria di trasformazione;

• Le politiche specifiche introdotte dall’Europa (pacchetto latte, pacchetto qualità) sono a budget “zero” e gli operatori del settore chiedono di chiarire meglio la strategia applicativa da percorrere per favorire processi e modalità di sostegno all’aggregazione dell’offerta (Cooperazione, OP) e lo sviluppo delle relazioni contrattuali che introducano elementi di certezza e trasparenza.

• Lo sviluppo rurale sostiene sempre meno la competitività e l’innovazione e ha prodotto nella programmazione 2007-2014 un eccesso di burocrazia e controlli. Si auspica l’adozione di Programmi di Sviluppo Rurale più semplici ed accessibili.

• Esiste un problema crescente legato all’accesso al credito, alla mancanza di liquidità e dell’indebitamento eccessivo delle imprese.

• Le aziende cremonesi sono enormemente penalizzate dalla applicazione della Direttiva Nitrati, che oltre a richiedere disponibilità di terreni per lo smaltimento reflui, e a introdurre divieti di spandimento invernali, impone un limite severo sulla possibilità di distribuzione di refluo zootecnico ad ettaro, determinando un danno economico, agronomico e ambientale (perdita di fertilità) alle imprese agricole.

• Si sta aprendo un nuovo fronte relativo al problema delle emissioni in campo agricolo, ove occorre un approccio equilibrato evitando misure di protezione ambientale non giustificate né da un punto di vista del bilancio ambientale, né da un punto di vista economico (es. investimenti per copertura dei masconi di stoccaggio dei reflui).

• la risorsa suolo deve essere definitivamente protetta con strumenti normativi chiari che disincentivino il consumo di suolo.

• Si esigono chiare regole nel settore delle fonti rinnovabili (digestato, sottoprodotti, dimensione impianti, vincoli agli investimenti).

• Per tutti questi obiettivi la Provincia anche per l’anno 2014 intende svolgere un ruolo connesso alle competenze che le sono attribuite dalla L.R. 31/08 e succ. mod. e assicurando efficienza nell’accesso alle misure del Piano di sviluppo Rurale sia per quanto riguarda l’asse “competitività”, sia per quanto riguarda l’asse “agroambientale e forestale” che per ciò che riguarda l’asse destinato ad incentivare la differenziazione del reddito (agroenergia, agriturismo, sviluppo della ruralità). La funzione di accompagnamento del sistema verrà inoltre rafforzata da alcune progettazioni e dalle attività di promozione e divulgazione.

Sul versante della gestione faunistica, la legge 157/92 e la legge regionale 26/93 di recepimento della legge nazionale hanno introdotto un importante concetto secondo il quale tale gestione deve essere finalizzata al conseguimento delle densità ottimali per tutte le specie di fauna selvatica omeoterme presenti in stato di naturale libertà sul territorio nazionale e alla loro conservazione.

Questi obiettivi saranno perseguiti attraverso il sostentamento delle popolazioni con azioni di miglioramento degli habitat, la riduzione degli impatti negativi sulla fauna selvatica e mediante il corretto dimensionamento e la programmazione del prelievo venatorio.

Per questo si proseguirà l’attività di studio delle consistenze e delle dinamiche della popolazione che, unitamente allo studio degli habitat, consente di migliorare i modelli matematici e statistici capaci di esprimere il grado di vocazione e le potenzialità faunistiche del territorio, nelle sue diverse specificità provinciali, indicando gli obiettivi di programmazione faunistico-venatoria e le priorità di azione. Queste previsioni di attività sono contenute nel Piano faunistico venatorio oggi vigente, vero strumento di programmazione pluriennale del territorio agro-silvo-pastorale. Il Piano

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faunistico venatorio ha mantenuto i preesistenti sette ambiti territoriali della caccia. Tale scelta è motivata dalla necessità di conservare una esperienza gestionale ben maturata e seguire le indicazioni di massima dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica in fatto di superfici. Verrà verificata inoltre la possibilità di aumentate ulteriormente le superfici destinate a Zone di Ripopolamento e Cattura e a Oasi di protezione della fauna. Tale scelta, proposta e condivisa da parte degli ambiti della caccia, risulterà utile all’obiettvo di incrementare ulteriormente gli habitat destinati al ripopolamento delle specie di valore gestionale.

La gestione delle deleghe regionali in materia venatoria sarà effettuata tenendo conto delle ridotte disponibilità di risorse. In materia di ristoro dei danni da fauna selvatica verrà ridotto lo stanziamento previsto e anche le attività di censimento dovranno essere ridimensionate.

Per quanto riguarda la gestione del patrimonio ittico, essa interesserà molteplici aspetti caratterizzanti gli ecosistemi acquatici, le diverse destinazioni d’uso delle acque, nonché il repentino variare delle condizioni ambientali. Nella nostra provincia infatti la fitta rete irrigua costituisce il vero polmone per lo sviluppo e la conservazione delle specie ittiche. Stagioni estive sempre più siccitose e il deficit idrico degli ultimi anni creano gravi difficoltà, insieme al degrado e alle continue modificazioni degli ambienti ripari che non riescono più a svolgere le loro funzioni nei processi autodepurativi delle acque. A questo si aggiunge la carenza di substrati idonei alla frega di talune specie, nonché le frequenti e repentine asciutte. Si intende proseguire nel 2012 nel confronto attivo e una comune progettazione con i gestori dei corsi d’acqua secondo gli indirizzi contenuti nel Piano Ittico.

Il nuovo Piano Ittico provinciale, ovvero lo strumento di pianificazione territoriale volto alla tutela dell’ecosistema acquatico e alla regolamentazione dell’attività di pesca, è stato approvato a fine 2010 e deve sviluppare ancora tutta la sua potenzialità anche attraverso l’applicazione di tutti le Regolamentazioni Provinciali annesse (Regolamento Pesca, Regolamento Gare e Regolamento Immissioni) . Il nuovo Piano Ittico Provinciale, ai sensi della L.R. 31/08, ha una valenza molto più cogente rispetto all’attuale e permetterà di attuare nuove strategie volte alla tutela dell’ecosistema acquatico.

Ai sensi del Piano Ittico Provinciale attualmente in vigore, il Settore provvederà a rinnovare l’affidamento dei campi gara fissi provinciali all’Associazione FIPSAS.

Proseguirà ancora per un anno l’attività di recupero dell’ittiofauna effettuata dai volontari durante le asciutte dei corsi d’acqua. Di pari passo proseguirà l’attività dell’incubatoio provinciale e degli impianti di riproduzione e svezzamento, i progetti di reintroduzione dello storione e di salvaguardia della trota mormorata e dell’anguilla nonché una serie di altri progetti di conservazione di specie di interesse conservazionistico ed alieutica. Tali attività andranno ad esaurimento in ragione del venir meno delle risorse disponibili.

A tutti è nota la particolarità del settore agricolo e più in generale agroalimentare.

Oggi infatti rappresenta l’unico settore in cui le politiche europee si sviluppano compiutamente e in cui è possibile realizzare le politiche di coesione della UE.

In questo senso, si tratta di un comparto in cui la programmazione è forte e investe dal livello comunitario a quello locale (Province), passando dai livelli intermedi, rispettivamente nazionale e regionale. I regolamenti comunitari, le norme di recepimento nazionale e regionale, l’attuazione delle deleghe a livello provinciale si confrontano inoltre con un mondo agricolo e con una filiera agroalimentare fortemente organizzati e strutturati.

In ogni provincia esistono tavoli di confronto sulle diverse tematiche agricole, mentre a livello regionale sono istituiti per legge il Tavolo Tecnico, che riunisce i dirigenti dei settori agricoltura provinciali e il Tavolo Istituzionale che riunisce gli assessori all’agricoltura provinciali e i presidenti di comunità montana.

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Parlare di progettazione negoziata e concertata non è quindi una novità per i soggetti del settore, istituzionali e non.

Il processo di trasformazione dell’agricoltura appare poi fortemente influenzato dalla crescente capacità del mercato, ossia della domanda, di orientare la produzione. Una capacità che deriva dal ruolo dominante oggi assunto dal consumatore e dalle nuove esigenze della distribuzione moderna e dell’industria alimentare ma che sconta il periodo di crisi da un lato, e di potenziale aumento della domanda di cibo, dall’altro. Tutto ciò, in assenza di meccanismi di controllo della stabilità dei prezzi, determina volatilità dei prezzi stessi.

Le imprese del sistema agro-alimentare devono comunque essere accompagnate, pur nel sistema del mercato globale, ad investire sulla qualità e sul carattere distintivo dei loro prodotti. Pur tuttavia, sebbene nel linguaggio corrente l’espressione “qualità” venga abitualmente usata per indicare il livello superiore di un prodotto, l’eccellenza, specie in rapporto alle caratteristiche organolettiche, nella nuova realtà dominata dall’esigenza di adeguare l’offerta alla domanda, il concetto di qualità è invece più ampio e tende ad assumere una dimensione fortemente soggettiva perché serve a specificare un prodotto in rapporto ai bisogni che è chiamato a soddisfare. La qualità può cioè essere definita come l’attitudine di un prodotto a soddisfare i bisogni espressi o potenziali del consumatore.

Significativa, come indice dei nuovi bisogni, è la crescente inquietudine del consumatore per i rischi che possono derivare alla propria salute sia dalla presenza negli alimenti di residui di prodotti antiparassitari, di farmaci ad uso veterinario e di sostanze anabolizzanti, sia dall’impiego di additivi alimentari e di organismi geneticamente modificati, sia infine dalla non corretta conservazione degli alimenti.

Una sintomatica manifestazione di questa forma di preoccupazione alimentare è rappresentata dall’emergere della consapevolezza di un rischio sanitario per il quale vengono espressi giudizi contrastanti, una dubbiosa incertezza riguardo a certe tecniche agricole e dell’industria alimentare, l’impossibilità di ritrovare la traccia esatta dei vari passaggi del circuito produttivo della maggior parte degli alimenti.

La capacità di organizzarsi in modo da gestire lo strumento della rintracciabilità o tracciabilità, ossia l’abilità nel seguire il prodotto lungo la catena alimentare a partire dalle materie prime sino all’acquisto da parte del consumatore, allo scopo di garantirne la sanità, sta assumendo un’importanza cruciale per le imprese dell’industria alimentare, della grande distribuzione e della stessa agricoltura.

Per le ragioni sopra elencate, confrontando lo scenario di crisi attuale con gli elementi conseguenti all’applicazione delle politiche comunitarie presenti e future, attraverso una analisi dei dati statistici e delle tendenze riguardanti il comparto e con la rilevazione delle caratteristiche strutturali e dei servizi destinati all’agricoltura provinciale (dati ISTAT e fonti statistiche interne), si evidenzia la necessità di proseguire nell'opera di ammodernamento delle strutture delle aziende agricole soprattutto tramite investimenti che conducano ad una progressiva riduzione dei costi di produzione, all'introduzione di nuove tecnologie, al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie degli allevamenti nonché al miglioramento delle condizioni di vita e di sicurezza sul lavoro degli imprenditori agricoli.

Inoltre, la necessità crescente di ridurre l’impatto ambientale dei sistemi produttivi intensivi propri della nostra agricoltura, induce ad incentivare un’applicazione sempre più puntuale delle misure agroambientali da parte degli imprenditori agricoli e lo sviluppo di sistemi di autocontrollo e di gestione delle scelte produttive in chiave di sostenibilità ambientale e la valorizzazione di alcuni aspetti multifunzionali dell’impresa agricola (energetici, ambientali, turistici, culturali).

Particolare attenzione sarà rivolta alla necessità di un armonico sviluppo sul territorio degli impianti che producono energia da fonti rinnovabili perché rimangano un utile integrazione di reddito e non

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snaturino l’economia agricola della nostra provincia pur in una logica di efficienza ed efficacia nell’eventuale rilascio delle autorizzazioni.

La Provincia, attraverso le funzioni delegate, continuerà ad accompagnare il potenziale utente fin dalla fase della divulgazione delle opportunità di accesso ai contributi, attraverso un qualificato sostegno tecnico, sino all'erogazione del contributo.

Questo percorso verrà sempre più perfezionato in particolare per ciò che attiene la trasparenza dei procedimenti (chiarezza delle informazioni, certezza dei tempi) e il rapporto con l'utenza. In coerenza con quanto appena affermato, sono state operate scelte che saranno ulteriormente perseguite, volte a creare un adeguato clima organizzativo e a migliorare funzionalmente i rapporti sia con il cliente esterno che con quello interno e creare una immagine decisamente positiva del settore agricoltura e ambiente (certificato ISO9001:VISION2008).

L’attività di progettazione è motivata dalla necessità di reperire fondi su bandi nazionali, comunitari e internazionali, volti alla creazione di rapporti di scambio (economici, commerciali e di know-how) con paesi europei ed extraeuropei in campo agroalimentare. Le attività istituzionali in materia di caccia, pesca e tutela della fauna selvatica omeoterma ed ittica vengono svolte dalla Provincia, ai sensi delle leggi regionali e nazionali vigenti

Il peso che viene attribuito agli aspetti conservazionistici appare prioritario e in tal senso vengono individuate le attività cui dare maggiore rilievo. Una buona pratica dell’attività venatoria e di pesca si ottiene soltanto attraverso la migliore gestione del patrimonio faunistico ed ittico.

Il servizio Caccia e Pesca porterà avanti progetti di recupero di specie autoctone e di interesse conservazionistico, anche partecipando a progetti Life e ad altri bandi;

Il settore attualmente svolge attività totalmente conforme ai dettati regionali (leggi, circolari della Regione Lombardia)

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PROGRAMMA 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – potenziamento capitale umano

Dirigente responsabile: Dr.Andrea Azzoni - Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo:

a- il sostegno all’insediamento dei giovani imprenditori

La misura 112 del PSR 2007-2013 “insediamento giovani agricoltori” garantisce un finanziamento al primo insediamento dei giovani in azienda. Questa attività finalizzata a garantire il ricambio generazionale viene realizzata attraverso l’accompagnamento tecnico e amministrativo, dal momento della domanda sino alla eventuale liquidazione del premio. La gestione avviene attraverso il SIARL. Gli uffici saranno impegnati nelle fasi conclusive collegate alle istanze presentate negli anni precedenti.

b- la valutazione ed il controllo con efficacia ed efficienza dei progetti formativi

In particolare, attraverso la misura del PSR 2007-13 n. 111” formazione, informazione e diffusione della conoscenza” sono finanziati progetti realizzati da soggetti esterni, enti formazione accreditati presso la Regione Lombardia relativamente alla sottomisura 111 A “formazione”. Per la sottomisura B “informazione e diffusione della conoscenza” vengono finanziati progetti su domande provenienti da enti esterni quali Organizzazioni professionali, Cooperative, riviste specializzate del settore ecc. All’interno della sottomisura B viene realizzata l’attività svolta direttamente a livello Provinciale, di informazione e diffusione della conoscenza. In questo ambito trova spazio la realizzazione della rivista trimestrale “La Sentinella Agricola” o altre pubblicazioni che vengono decise anno per anno sulla base delle esigenze di informazione che provengono dal mondo agricolo.

c- il riconoscimento delle qualifiche previste dalla normativa in ambito agricolo (tesserini fitosanitari, iap, tartufi, complementarietà, biologico, fattorie didattiche)

La Provincia ai sensi della normativa comunitaria (Reg. Ce 834/07 e s.m.i) provvede alle attività relative alla tenuta dell' Albo Provinciale delle imprese agricole che si sono impegnate all'introduzione e conversione del proprio ordinamento produttivo secondo il metodo biologico. Ai sensi della D.P.R. 290/01, della Dir. Cee 91/414 e del DPR 1255/68 si deve provvedere al rilascio delle autorizzazioni alla raccolta dei tartufi e al rilascio dei patentini per l'acquisto e l'uso dei presidi fitosanitari .

L'attività consiste nel coordinamento delle iniziative di formazione, nell'organizzazione delle sedute d'esame, nel rilascio dei tesserini e nella vidimazione annuale dei tesserini per la raccolta dei tartufi. Per quanto concerne le fattorie didattiche si tratta di un’azienda agricola/agrituristica che si impegna, oltre che nell’attività produttiva tradizionale, anche in quella didattico formativa. Per poter ottenere il riconoscimento devono dimostrare particolari requisiti verificati in sede di istruttoria della domanda. Oltre al decreto di riconoscimento l’attività consiste nel coordinamento delle fattorie didattiche, nel controllo periodico di verifica di mantenimento dei requisiti, nella loro promozione.

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d- Rilascio qualifica Imprenditore Agricolo Professionale in ottemperanza al d. lgs 99/04 e del d. lgs 101/05 si procede al riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale, alla verifica dei riconoscimenti rilasciati in base alla L.R. 18/74 ed ai controlli previsti dal DPR 445/00. Viene effettuata un'istruttoria tecnica amministrativa volta a verificare il possesso di una serie di requisiti che danno diritto al riconoscimento. e- Il Settore provvede inoltre all'istruttoria delle domande volte al rilascio dei certificati di connessione ex novo o alle varianti di quelli già emessi ed al riconoscimento della qualifica di operatore agrituristico; l’attività svolta comprende anche controlli a campione in misura non inferiore al 10% delle aziende agrituristiche attive/autorizzate sul territorio provinciale, volte a verificare il rispetto/ mantenimento dei requisiti che hanno determinato il rilascio del certificato di cui trattasi; Gli uffici provvedono inoltre all’implementazione e all’aggiornamento del software regionale dedicato all’agriturismo e denominato “Sistemi Informativi rurali della Pianura della Collina”.

Il Settore provvede a rilasciare:

a- verbali di istruttoria, liquidazione e controllo delle domande provenienti da soggetti esterni

b- verbali di istruttoria, liquidazione e controllo delle domande provenienti da soggetti esterni e pubblicazione periodica della rivista “La Sentinella Agricola” e di pubblicazioni a tema

c- decreto di accreditamento per fattorie didattiche, istruttoria positiva ed aggiornamento dell’albo provinciale delle aziende biologiche, verbali di controllo sulle fattorie didattiche già accreditate, verbali di controllo sulle aziende agricole ed organismi di certificazione, rilascio di patentini per l’impiego dei prodotti fitosanitari, rilascio patentino per la raccolta tartufi, sua vidimazione annuale, organizzazione e gestione delle sessioni di esame.

d- riconoscimento di Imprenditore Agricolo Professionale agli imprenditori (ditte individuali o società) in possesso di specifici requisiti professionali, di tempo e reddito;

e- certificati/varianti ai certificati di connessione, riconoscimento qualifica di operatore agrituristico, relativa iscrizione degli operatori agricoli nell’elenco degli operatori agrituristici ed aggiornamento del Sistema informativo regionale.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet), Sistema Informatico Regione Lombardia e Sistemi Informativi Rurali della Pianura e della Collina. Per i controlli in loco impiego di automezzi, magazzini per lo stoccaggio delle pubblicazioni.

- Risorse umane da impiegare:

Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica. Utilizzo di ditte esterne per l’ideazione grafica, testi, tavole e stampa delle pubblicazioni periodiche e non. Incarico professionale per l’ideazione di testi.

- Motivazione delle scelte:

L’attività è relativa alle funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 31/2008. Le modalità di svolgimento delle attività vengono regolate in relazione all’istruttoria, controllo e liquidazione delle domande di adesione alle misure del Programma di Sviluppo Rurale di Regione Lombardia 2007-2013 dalle disposizioni attuative di Misura approvate dalla D.G. Agricoltura e dal Manuale delle Procedure dei controlli e delle sanzioni Approvato dall’Organismo Pagatore Regionale. Per quanto concerne le attività di rilascio dei patentini per i prodotti fitosanitari, raccolta tartufi e iscrizione all’albo degli operatori biologici l’attività è regolamentata da normative regionali e nazionali. Con le stesse modalità vengono gestiti gli accreditamenti delle fattorie didattiche. Per quanto concerne le attività di divulgazione diretta provinciale svolta a domanda sulla misura 111 B, questa rientra tra i compiti istituzionali dell’Ente previsti dalla L.R. 31/08, la discrezionalità è sugli

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argomenti da trattare nella divulgazione. La scelta è però incentrata sulla continuazione della pubblicazione della rivista “La Sentinella Agricola” che ha oltre un secolo di attività e su pubblicazioni divulgative in accordo con le esigenze formative e informative raccolte dal mondo agricolo cremonese.

La qualifica di imprenditore agricolo professionale riconosciuta a persone fisiche e/o a persone giuridiche consente l’accesso a diversi benefici sia in ambito fiscale (imposta di registro agevolata) sia in ambito edilizio (esenzione oneri di urbanizzazione) sia in fase di attribuzione di punteggi per l'allestimento graduatorie del PSR.

In relazione all’attività agrituristica questa rappresenta ancora oggi una delle principali forme di diversificazione del reddito agricolo interessando oggi in provincia oltre 90 aziende che spaziano dall’alloggio, alla ristorazione interessando anche le attività delle aziende agrifaunistiche. L’attività è sempre delegata attraverso la L.R. (Testo Unico) N. 31/2008.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – potenziamento capitale fisico e

innovazione

Dirigente responsabile: Dr.Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo:

a) la valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti in apicoltura; Il Settore provvede, ai sensi del manuale delle procedure e dei controlli dell’Organismo Pagatore Regionale a dare esecuzione alle disposizioni attuative delle misure dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura nell’ambito del programma nazionale triennale apicolo così come previsto dall’art.105 del Regolamento CE 1234/2007;

b) la valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti nelle aziende agricole. All’interno del PSR 2007-2013 la misura in provincia di Cremona con la spesa più alta in termini di investimento e contributo erogato è rappresentata dalla Misura 121 “investimenti nelle aziende agricole”. All’interno di questa misura sono state attivate delle sottomisure che riguardano investimenti specifici nel comparto Lattiero-Caseario e di adeguamento alla Direttiva Nitrati con l’obiettivo di implementare ed aumentare la redditività e la competitività dei settori in crisi. Il Settore provvede, ai sensi del manuale delle procedure e dei controlli dell’Organismo Pagatore Regionale e delle disposizioni attuative di misura, all’istruttoria, all’accertamento ed ai controlli previsti relativamente alle domande di finanziamento per il miglioramento dell’efficienza delle strutture agricole; detto controllo prevede accertamenti di tipo amministrativo, tecnico, di verifica delle dichiarazioni rese in sede di presentazione dell’istanza, l’effettuazione dei collaudi, la redazione degli elenchi di liquidazione e la realizzazione di controlli ex post.

Nell’ambito dell’applicazione del Programma di Sviluppo Rurale (PS.R. 2007-2013) è attivo uno specifico Asse “Leader” di applicazione del “Programma di Sviluppo Locale (P.S.L.) Gal Oglio-Po” che ha la finalità di promuovere un ulteriore sviluppo del sistema territoriale locale.

Il settore provvede, ai sensi delle disposizioni attuative vigenti all’istruttoria, all’accertamento ed ai controlli previsti relativamente alla tipologia delle domande di finanziamento presentate in analogia con quanto effettuato per le Misure del P.S.R.

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c) di valutazione, controllo e liquidazione delle aziende agricole e Consorzi di Bonifica colpite da eventi climatici avversi. Valutazione controllo e liquidazione di bandi specifici per epizoozie/zoopatie

La Provincia ai sensi del d.lgs. n. 102/04 e s.m.i, su delega del MI.PAF e di Regione Lombardia provvede, nel caso si verifichi una calamità naturale, alla delimitazione dell'area danneggiata e alla quantificazione del danno subito entro 45 giorni dalla segnalazione dell’evento. Tale delimitazione viene inviata a Regione Lombardia affinché approvi la zona colpita ed inoltri al Ministero competente la richiesta di declaratoria per il riconoscimento dell’evento climatico avverso. Successivamente sulla base dei fondi concessi dal Ministero, la Provincia, provvede alla quantificazione dei contributi da erogare ed alle attività di controllo, provvede quindi alla comunicazione dei benefici e alla loro liquidazione in seguito a controllo amministrativo e sul campo. Analogamente, mediante l’attivazione di Bandi specifici emanati da Regione Lombardia, il settore provvede nei termini e con le modalità previste dal bando stesso, alla valutazione, controllo e liquidazione delle aziende agricole che hanno subito danni conseguenti epizoozie/zoopatie.

Il Settore svolge le seguenti attività:

· delimitazione aree calamitate

· decreto provinciale di approvazione elenco beneficiari

· erogazione di contributi alle aziende agricole e/o Consorzi di Bonifica colpite da calamità e da epizoozie/zoopatie.

· incontri con soggetti anche esterni

· divulgazione sul territorio con convegni, incontri, pubblicazioni

· verbali di istruttoria, controllo, liquidazione

· verbali di controllo ex post

· verbali di sanzione ai sensi del Reg. Cee 898/92

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia. - Risorse umane da impiegare:

Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica

- Motivazione delle scelte: L’attività è relativa alle funzioni delegate da Regione Lombardia con la L.R. N. 31/08 “Testo unico delle leggi regionali in materia di Agricoltura, Foreste, Pesca e Sviluppo Rurale” – Art. 34 Lett. N “ Funzioni conferite alla Province”. Le modalità di svolgimento delle attività rivolte alle domande di adesione alle misure del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia 2007-2013 vengono regolate in relazione all’istruttoria, controllo e liquidazione sulla base delle disposizioni attuative di Misura approvate dalla D.G. Agricoltura e dal Manuale delle Procedure dei controlli e delle sanzioni approvato dall’Organismo Pagatore Regionale. Per quanto concerne, gli eventi calamitosi (sulla base del d.lgs102/04 e del Manuale dei controlli regionale) in prima istanza si provvede alla delimitazione delle aree nelle quali il danno stimato risulti pari ad almeno il 35% della PLV. Successivamente dette stime vengono inviate, per il

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tramite di Regione Lombardia, come richieste di indennizzo al Ministero competente affinchè possa procedere al riparto delle risorse finanziarie necessarie. In seguito all’assegnazione alla Provincia delle risorse finanziare atte al ripristino dei danni si deve procedere previa istruttoria tecnico- amministrativa all’erogazione dei contributi in conto capitale ed alle successive attività di collaudo e controllo.

Infine, sulla base del riconoscimento regionale di emergenze sanitarie o epizoozie, si procede, su attivazione di Regione Lombardia, all’istruttoria delle istanze ricevute o semplicemente alla liquidazione dell’importo del rimborso deciso e trasferito nel bilancio provinciale.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo tentativi di conciliazione

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione della legge 203/82 che regola dal 1982 la disciplina dell’affitto dei fondi rustici. La Provincia, a cui sono state trasferite le funzioni dalla Regione ex L.R. 31/08, è l’organo che sovrintende alcune delle norme fondamentali della legge e, in ultima analisi determina il passaggio o no delle controversie alle Sezioni specializzate del Tribunale Agrario.

Le mansioni relative alla gestione della legge n. 203/82 comprendono:

a) Commissione Tecnica Provinciale, che determina annualmente i coefficienti di adeguamento dei canoni di affitto dei fondi rustici vigenti nella provincia;

b) tentativo di conciliazione delle parti;

Viene rilasciato verbale nel quale vengono precisate le posizione delle parti, verbale che nel caso in cui gli interessati adiscano successivamente l’autorità giudiziaria, costituisce atto indispensabile all’inizio della controversia in sede processuale

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) - Risorse umane da impiegare:

Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica - Motivazione delle scelte:

L’attività è relativa alle funzioni trasferite dalla Regione Lombardia con L.R 31/08

Obiettivo operativo n.4

Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – Promozione qualità produzione e conoscenza prodotto tipico di qualità’

Dirigente responsabile: Dr.Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo la promozione della qualità alimentare.

L’Autorità competente per la presentazione in Commissione Europea delle richieste di registrazione di prodotti agroalimentari nelle categorie DOP (Denominazione d’Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) ai sensi del Regolamento CE. N. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine

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dei prodotti agricoli e alimentari è il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La provincia ha la funzione di predisporre un parere da inviare in Regione sulle istanze di riconoscimento di nuovi DOP, IGP e prodotti agroalimentari tradizionali, affianca e promuove le istanze che nascono dal territorio volte al riconoscimento della tipicità del prodotto. Inoltre effettua l’istruttoria, controllo e liquidazione delle domande di adesione alla Misura 132 del PSR “sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare”.

Il Settore provvede a:

• rilascio parere provinciale

• redazione verbali di istruttoria, liquidazione, controllo

• divulgazione sul territorio con convegni, incontri, pubblicazioni

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia. Per i controlli in loco impiego di automezzi, magazzini per lo stoccaggio delle pubblicazioni.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica. Utilizzo di ditte esterne per l’ideazione grafica, testi, tavole e stampa delle pubblicazioni periodiche e non.

- Motivazione delle scelte: L’attività è relativa alle funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 31/08. Le modalità di svolgimento delle attività vengono regolate in relazione all’istruttoria, controllo e liquidazione delle domande di adesione alle misure del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia 2007-2013 dalle disposizioni attuative di Misura approvate dalla D.G. Agricoltura e dal Manuale delle Procedure dei controlli e delle Sanzioni Approvato dall’Organismo Pagatore Regionale. Il parere provinciale è regolato dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale già citata in precedenza.

Obiettivo operativo n.5 Titolo:Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile attività

agricole/produttive

Dirigente responsabile: Dr.Andrea Azzoni - Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di

a- valutazione, controllo e liquidazione degli impegni per l'introduzione di misure agroambientali

Con l’attivazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale si è dato seguito all’apertura delle misure 214”pagamenti agroambientali”, 216 “interventi non produttivi”, e si chiuderanno le istruttorie sui trascinamenti di spesa del precedente PSR 2000-2007 sulla misura 2078 “pagamenti agroambientali”. Proseguono i controlli in loco totalmente svolti con l’ausilio del GPS con misurazione diretta in campo delle domande sorteggiate da OPR/AGEA. I controlli in loco o amministrativi possono portare anche all’irrogazione di sanzioni amministrative ai sensi del Reg. Cee 898/92

b – corretta applicazione degli strumenti di pianificazione territoriale (l.r 12/05, via, pgt- progetti concordati)

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Il settore è attivamente coinvolto nell’espressione dei pareri sui temi ambientali e di impatto sull’agricoltura relativamente a:

- parere provinciale sui PGT comunali.

- parere relativo alla dismissione dei manufatti destinati all’agricoltura ai sensi dell’art. 89 lr 12/05

- parere di edificabilità di opere destinate all’agricoltura su richiesta di privati e comuni.

- in relazione alla VIA il settore supporta il settore Territorio sui pareri di VIA inerenti gli impatti sul territorio dei nuovi insediamenti produttivi, infrastrutture, impianti. In relazione ai Progetti Concordati, questa è una nuova modalità di adesione al PSR prevista dalla nuova programmazione regionale in cui l’adesione non avviene all’interno di un progetto di filiera o di area che coinvolge partner diversi sul territorio. La provincia ha il compito di valutare in prima istanza i progetti, di trasmettere in Regione la valutazione, di monitorare lo stato del progetto, di valutare le istanze sulle singole misure, di valutare il raggiungimento degli obiettivi e la concessione di eventuali proroghe o varianti.

c- supporto dell'utilizzo sostenibile degli effluenti da allevamento (pua)

Con l’attivazione in Regione Lombardia della Direttiva Nitrati e la definizione delle nuove aree vulnerabili la provincia è attiva nell’opera di divulgazione degli obblighi derivanti dalle nuove norme e nell’istruttoria dei PUA presentati all’interno delle domande di Autorizzazione Integrata Ambientale per le quali la provincia di Cremona è l’autorità competente. L’approvazione della deroga da parte della Commissione Europea al limite dei 170 kg di azoto ad ettaro dai reflui provenienti dall’attività agricola e l’approvazione del nuovo programma di azione regionale daranno in capo alla provincia la competenza diretta in merito all’autorizzazione alla deroga su istanza di parte ed al controllo delle comunicazioni nitrati. Questo controllo interessa il 4% delle comunicazioni presentate ed annualmente ammontano a circa 100 controlli.

Il settore provvede a :

• rilascio parere di settore che concorre al parere provinciale

• incontri con soggetti anche esterni

• divulgazione sul territorio con convegni, incontri, pubblicazioni

• redazione verbali di istruttoria, controllo, liquidazione

• redazione verbali di sanzione ai sensi del Reg. Cee 898/92

• emissione certificato di dismissione art. 89

• rilascio di parere di edificabilità in base alla L R 12/05.

• rilascio autorizzazioni alla deroga nitrati

• effettuazione controlli corretta applicazione reflui

• emissione di verbali di sanzione

- Risorse strumentali da utilizzare:

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Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia. Per i controlli in loco impiego di automezzi, GPS.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica

- Motivazione delle scelte: L’attività è relativa alle funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 31/08. Le modalità di svolgimento delle attività vengono regolate in relazione all’istruttoria, controllo e liquidazione delle domande di adesione alle misure del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia 2007-2013 dalle disposizioni attuative di Misura approvate dalla D.G. Agricoltura e dal Manuale delle Procedure dei controlli e delle sanzioni approvato dall’Organismo Pagatore Regionale. Il parere provinciale è regolato dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale con particolare riferimento alla D. Lgs 152/2006 e s.m.i.. Alcuni pareri di Settore sono regolati da delibere di Giunta Provinciale che hanno sancito tempi e modalità di espressione del parere.

Obiettivo operativo n.6 Titolo: Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile della forestazione

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo il supporto alla realizzazione di sistemi verdi multifunzionali sul territorio (g.f., s.v., f.u., verde stradale, fitodepurazione)

L’attività consiste nell’istruttoria delle domande di adesione ai bandi regionali con riparto provinciale. L’istruttoria consiste nella valutazione dei progetti che possono pervenire dai comuni e dai privati e l’invio del progetto e della relativa valutazione alla Regione Lombardia e ad ERSAF. Nel corso triennio le modalità di apertura saranno a bando Regionale e la Provincia sarà impegnata ad istruire i progetti con modalità simili a quanto previsto dal Programma di Sviluppo Rurale. La liquidazione dei progetti avviene direttamente da parte della tesoreria provinciale con fondi trasferiti dalla Regione. In relazione al Verde Stradale il Settore è impegnato a supportare l’Ufficio Tecnico provinciale nella progettazione e gestione degli interventi di mitigazione e compensazione ambientale imposti o da normative di settore o da conferenze di servizio decisorie. Tra gli interventi a verde è prevista anche l’erogazione di contributi ed interventi di fitodepurazione su bandi regionali e l’espressione di pareri su interventi di forestazione.

Abbiamo altresì valutato/controllato/liquidato la prima forestazione di terreni non agricoli e l'imboschimento di superfici agricole (mis 223- 2.2.1, reg. 2080, mis. h)

Con l’attivazione del Piano di Sviluppo Rurale si è dato seguito all’apertura delle misure 221”imboschimento terreni agricoli” , 223 “imboschimento terreni non agricoli”, e si continuerà con l’istruttoria, controllo e liquidazione degli impegni pluriennali assunti dagli agricoltori sul Reg. Cee 2080/92 e Misura h e set aside forestato. L’attività prevede il controllo in loco su tutti i nuovi investimenti, il controllo in loco su un campione rappresentativo delle vecchie domande totalmente svolti con l’ausilio del GPS con misurazione diretta in campo di tutte le superfici oggetto di aiuto. L’istruttoria si chiude con l’inserimento in elenchi di liquidazione annuali dei beneficiari che hanno avuto l’istruttoria positiva. I controlli in loco o amministrativi possono portare anche all’irrogazione di sanzioni amministrative ai sensi del Reg. Cee 898/92.

Il settore provvede a:

• incontri con soggetti anche esterni

• divulgazione sul territorio con convegni, incontri, pubblicazioni

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• verbali di istruttoria, controllo, liquidazione

• verbali di sanzione ai sensi del Reg. Cee 898/92

• incarichi professionali esterni su opere di progettazione e direzione lavori

• affidamento realizzazione lavori di manutenzione verde e realizzazione opere

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia. Per i controlli in loco impiego di automezzi, GPS.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica

- Motivazione delle scelte: L’attività è relativa alle funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 31/08. Le modalità di svolgimento delle attività vengono regolate in relazione all’istruttoria, controllo e liquidazione delle domande di adesione alle misure del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia 2007-2013 dalle disposizioni attuative di Misura approvate dalla D.G. Agricoltura e dal Manuale delle Procedure dei controlli e delle sanzioni Approvato dall’Organismo Pagatore Regionale. Alcuni pareri di Settore sono regolati da delibere di Giunta Provinciale che hanno sancito tempi e modalità di espressione del parere. L’attività relativa alla forestazione urbana, sistemi verdi, grandi foreste, e fitodepurazione sono regolati da delibere di giunta regionale.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n.7 Titolo: Sviluppo diversificazione produttiva

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di:

a) valutazione, controllo e liquidazione della produzione di agroenergia da biomasse (l.r. 31/08 e Misura 311 B del PSR 2007-2013)

b) valutazione, controllo e liquidazione dell'attività' agrituri stica (3.1.1. A) e le altre diversificazioni produttive.

Con l’attivazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale sono state aumentate le risorse relative all’asse 3 “qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione verso attività non agricole”. Inoltre rispetto al vecchio PSR in cui la provincia di Cremona è stata esclusa da alcune misure riservate alle zone di montagna trovano applicazione una serie di misure che si elencano:

Misura 311 A – agriturismo

Misura 311 b – energia

Misura 311 c – altre diversificazioni

Misura 312 – sostegno alla creazione e sviluppo delle microimprese

Misura 313 – incentivazione di attività turistiche

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Misura 321 – servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale

Misura 323 – tutela e riqualificazione del patrimonio rurale

Si tratta di misure di sviluppo che vanno a premiare tutte le forme di diversificazione dell’azienda agricola. Per tutte le misure la gestione delle domande avviene attraverso la raccolta delle domande, le istruttorie, il controllo amministrativo, il collaudo dell’intervento, la predisposizione di elenchi di liquidazione e di controlli ex post per la verifica del mantenimento dell’intervento. Relativamente alla produzione di energia è attivo il bando regionale sul contenimento del carico di azoto che prevede l’erogazione di contributi in conto interesse per l’inserimento in azienda di impianti energetici a biomasse abbinati ad un impianto per la corretta gestione dei nitrati in agricoltura.

Il Settore provvede a:

· divulgazione sul territorio con convegni, incontri, pubblicazioni

· redazione verbali di istruttoria, controllo, liquidazione

· redazione verbali di sanzione ai sensi del Reg. Cee 898/92

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia. Per i controlli in loco impiego di automezzi.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica.

- Motivazione delle scelte: L’attività è relativa alle funzioni delegate da Regione Lombardia con L.R 31/08. Le modalità di svolgimento delle attività vengono regolate in relazione all’istruttoria, controllo e liquidazione delle domande di adesione alle misure del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia 2007-2013 dalle disposizioni attuative di Misura approvate dalla D.G. Agricoltura e dal Manuale delle Procedure dei controlli e delle sanzioni approvato dall’Organismo Pagatore Regionale. La divulgazione sul territorio ha la funzione di mettere a conoscenza di tutti i possibili beneficiari le possibilità di finanziamento derivanti dal PSR 2007-2013. Questa attività rientra tra i compiti istituzionali dell’ente in un’ottica di promozione economica del territorio.

Obiettivo operativo n.8 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno

produzione lattiera

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni - Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di presidio dell'attività' di vigilanza e controllo nell'ambito del regime di contingentamento della produzione lattiera.

Il Settore provvede a :

• Autenticazione firme su contratti di compravendita di quota latte;

• Vidimazione registri per la tenuta della contabilità di magazzino;

• Gestione dei ricorsi dei produttori avverso le comunicazioni regionali di assegnazione di quota latte;

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- Risorse strumentali da utilizzare: Dotazioni strumentali funzionali allo svolgimento dell’attività tipica di istruttorie amministrative, sopralluoghi per verifiche tecniche e accertamenti in aziende agricole, quali ad esempio: autoveicoli, personal computer, software, telefoni, telefax, indumenti protettivi adatti all’impiego in stalle.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica.

- Motivazione delle scelte: Trattasi di funzioni conferite dalla Regione Lombardia (dapprima con L.R. 11/98 e successivamente con L.R 31/08) con riferimento all’istruttoria, accertamento e controllo connessi alla gestione della quote di produzione; la legislazione nazionale ha, in più riprese, affidato le funzioni amministrative relative all’attuazione della normativa comunitaria in materia di quote latte alle regioni; con deliberazione n. 44244 del 16 luglio 1999 la Regione Lombardia ha provveduto ad una puntuale determinazione delle funzioni proprie della Direzione Generale Agricoltura della Regione e di quelle delle province, attribuendo in particolare a queste ultime le funzioni amministrative connesse all’esame, all’istruttoria e alla decisione in merito alle istanze presentate dai produttori, oltre alle attività di accertamento e controllo sul territorio degli adempimenti a carico degli operatori coinvolti (produttori, acquirenti e trasportatori), con l’intento di assicurare la massima tempestività ed efficacia della pubblica amministrazione a vantaggio di tutti gli operatori della filiera e di garantire nel contempo l’affidabilità dell’attività di controllo nei confronti dell’Unione Europea;

Obiettivo operativo n.9 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno mercato

OCM -Ortofrutta

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione e realizzazione dei controlli e monitoraggi presso le o.p. di trasformazione del pomodoro ed altre OP operanti sul territorio, l’effettuazione dei controlli relativi al comparto vitivinicolo e presso i centri raccolta patate da industria

Il Settore Agricoltura e Ambiente provvede alla gestione delle attività connesse a svolgere gli adempimenti amministrativi e i controlli necessari a consentire l'agevolazione prevista dai regolamenti comunitari (Reg. 2200/96, 2201/96, 504/97, 449/2001 e s.m.i) e dall'Accordo interprofessionale per i trasformati a base di prodotti ortofrutticoli.

Relativamente al pomodoro il controllo interessa un centro di trasformazione del pomodoro da industria e le Organizzazioni Professionali di prodotto operanti sul territorio. L’attività consiste in una serie di controlli oggettivi in campo: verifica delle superfici in campo, verifica della corretta tenuta dei libri contabili. Periodicamente ai controlli ordinari si affiancano i controlli straordinari per verificare il mantenimento dei requisiti per l’industria di trasformazione del pomodoro e il riconoscimento delle Organizzazioni di produttori.

Per quanto concerne i centri di ammasso della patata da industria l’attività consiste in un controllo quindicinale che ha inizio con la raccolta delle patate e termina con la richiesta di aiuto a conclusione delle operazioni di ammasso.

Per il settore vitivinicolo si provvede a svolgere gli adempimenti amministrativi e i controlli tecnici previsti dal Reg. CE n. 1439/99 relativo al settore con sopralluoghi in campo sulle domande di espianto e rilascio dei diritti di reimpianto.

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Il Settore provvede a redigere:

• Verbali di controllo

• Verbali di estirpo

• Rilascio diritti di reimpianto

• Verbali di attestazione chiusura centri patate

• Verbali di mantenimento dei requisiti industria di trasformazione

• Verbali di istruttoria, controllo e liquidazione.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia. Per i controlli in loco impiego di automezzi, GPS.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica

- Motivazione delle scelte: L’attività è relativa alle funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 31/08. Le modalità di svolgimento delle attività sono indicate nelle disposizioni nazionali emanate dal Ministero per quanto concerne i prodotti ortofrutticoli recepite poi in Lombardia da un manuale operativo dei controlli sui prodotti ortofrutticoli emanato dall’organismo pagatore regionale. Relativamente al settore delle patate da industria l’attività è regolata dall’accordo interprofessionale nazionale che delega alle province i compiti di controllo e dalle disposizioni regionali in materia di procedure per il rilascio dei diritti di reimpianto e di aiuto al settore vitivinicolo.

Obiettivo operativo n.10 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo e sostegno mercato

delle carni

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione dei controlli relativi all’OCM (carni bovine, suine ed ovicaprine)

- Risorse strumentali da utilizzare: Dotazioni strumentali funzionali allo svolgimento dell’attività tipica di istruttorie amministrative, sopralluoghi per verifiche tecniche e accertamenti in aziende agricole, quali ad esempio: autoveicoli, personal computer, software, telefoni, telefax, indumenti protettivi adatti all’impiego in stalle.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica

- Motivazione delle scelte: Funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 31/08 connesse all’istruttoria, accertamento e controlli per l’erogazione di premi e incentivi previsti dalle normative comunitarie, nazionali e regionali; ci si riferisce principalmente a:

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- organizzazione comune dei mercati nel settore delle carni bovine, ovine e caprine, in particolare i controlli inerenti la concessione di premi supplementari concessi in applicazione dell’art.68 del reg. CE 73/2009 a taluni produttori di carni bovine e ovicaprine;

- eventuali interventi finalizzati alla stabilizzazione del mercato delle carni attraverso la concessione di aiuti all’ammasso privato di prodotti a base di carne bovina o suina (interventi attivati dalla Commissione Europea in presenza di particolari crisi di mercato);

Obiettivo operativo n.11 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Accesso controllato a

contributi e agevolazioni fiscali a sostegno normali attività agricole

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni - Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo la gestione di tutte le richieste di prelievo ed uso di carburante agevolato.

La Provincia provvede ad effettuare i necessari aggiornamenti dell’archivio delle ditte iscritte in qualità di Utenti Motori Agricoli ai sensi del DM 454/01 (variazioni di intestazione, cancellazione delle ditte cessate, ecc.).

L’ufficio UMA provvede all’assegnazione del carburante per uso agricolo a prezzo agevolato ed ai relativi controlli e ogni bimestre invia un elenco riassuntivo all’Ufficio Tecnico di Finanza.

Provvede inoltre, se richiesto, all’espressione di un parere tecnico, per conto dell’Ufficio Tecnico di Finanza, ai fini dell’applicazione dell’imposta ridotta per il consumo del gas metano; oltre all’espressione di un parere al fine dell’istallazione di depositi per carburante agricolo.

La Provincia, ai sensi del Codice della Strada provvede, anche per conto delle Associazioni di Categoria, all’inoltro presso la Motorizzazione Civile, delle pratiche relative all’immatricolazione delle macchine agricole, alle eventuali variazione di intestazione ed alle demolizioni.

Il settore provvede ad effettuare:

Assegnazione di carburante a prezzo agevolato

Gestione pratiche immatricolazione mezzi agricoli;

Gestione anomalie bloccanti su fascicolo aziendale

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa

- Motivazione delle scelte: Necessità di soddisfare le richieste degli utenti in merito alla fornitura di carburante a prezzo agevolato, all’aggiornamento dei dati contenuti nel sistema informatico “S.I.A.R.L.”, alle comunicazioni all’U.T.I.F., e all’esecuzione dei controlli dovuti per legge. Inoltre, in base ad apposite convenzioni stipulate con le principali organizzazioni agricole, ci si occupa di parte del procedimento relativo alle pratiche di immatricolazioni mezzi agricoli presso la locale Motorizzazione Civile

Si provvede inoltre ai controlli sulle autocertificazioni/autodichiarazioni depositate c/o la Provincia in ottemperanza alla normativa di settore.

Obiettivo operativo n.12

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Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo e sostegno comparto zootecnico

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Si inseriscono in questo obiettivo tutte le attività di supporto al settore zootecnico locale in particolare monitorando l’attività di assistenza tecnica fornita agli allevatori dagli Enti assegnatari dei bandi regionali (APA).

La Provincia partecipa con un proprio rappresentante alla Commissione d'esame per l'abilitazione degli Operatori Pratici di Fecondazione artificiale animale ed alla Commissione provinciale mangimi;

Vengono inoltre svolte ispezioni c/o strutture e operatori di fecondazione artificiale animale ai sensi della L 30/91.

- Risorse strumentali da utilizzare: Dotazioni strumentali funzionali allo svolgimento dell’attività tipica di istruttorie amministrative, sopralluoghi per verifiche tecniche e accertamenti in aziende agricole, quali ad esempio: autoveicoli, personal computer, software, telefoni, telefax, indumenti protettivi adatti all’impiego in stalle.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato nell’area amministrativa e tecnica.

- Motivazione delle scelte: Si adempie alle Funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 31/08 relativamente alla partecipazione a Commissioni zootecniche provinciali inerenti la prevenzione igienico-sanitaria negli allevamenti, la preparazione e l’impiego dei mangimi, l’etichettatura delle uova, la disciplina della riproduzione animale oltre che con riferimento alla realizzazione, a livello provinciale, del Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti, servizio appaltato dalla Regione Lombardia all’ARAL ed alle APA, il quale mira a diffondere tra gli allevatori conoscenze idonee a perseguire il miglioramento della fertilità degli animali di interesse zootecnico, il miglioramento qualitativo dei prodotti, il miglioramento dell’efficienza gestionale degli allevamenti, il rispetto delle sempre più complesse normative di carattere igienico-sanitario ed ambientale (tracciabilità, condizionalità, ecc.);

Obiettivo operativo n.13 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo corretta erogazione

contributi agricoli

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di verifica della condizionalità ai fini dell’erogazione dei premi.

Con la riforma di medio termine della PAC è stato vincolato l’aiuto previsto alle aziende agricole sulla domanda unica di aiuto al rispetto delle norme di condizionalità. Si tratta di una verifica su una serie di direttive comunitarie, normative nazionali e regionali divise in due grandi ambiti: criteri di gestione obbligatori e mantenimento delle buone condizioni agronomiche ambientali dei terreni agricoli. La Provincia è responsabile dei controlli relativamente ai criteri di gestione obbligatori che

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a loro volta sono divisi in 18 atti da controllare. Si tratta di un’attività che richiede anche il costante aggiornamento dei funzionari per la vastità del campo di indagine; si passa dalla verifica degli impegni nella Rete Natura 2000 al corretto stoccaggio di carburanti e rifiuti, alla tracciabilità alimentare, alla marchiatura degli animali, alla verifica del corretto impiego dei fitofarmaci. Richiede inoltre la verifica documentale di eventuali infrazioni con acquisizione di dati da altri enti/settori e la verifica delle superfici irregolari con la misurazione diretta in campo con l’ausilio del GPS.

Il Settore provvede a redigere:

• Relazione di controllo

• Check list

• Relazione finale a SIARL

• Eventuale segnalazione ad organismi competenti per l’irrogazione di sanzioni amministrative

• irrogazione diretta di sanzioni amministrative

- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio (comprensive di personal computer e accesso internet) e Sistema Informatico Regione Lombardia. Per i controlli in loco impiego di automezzi, GPS.

- Risorse umane da impiegare: Personale inquadrato principalmente nell’area tecnica adeguatamente formato

- Motivazione delle scelte: L’attività di controllo rientra tra le attività istituzionali delegate con la legge regionale 31/08. Le modalità di effettuazione sono regolamentate dal Manuale delle Procedure dell’Organismo Pagatore Regionale. L’attività oggi è diventata l’unico vero momento di controllo a 360° di tutte le attività aziendali che possano avere un impatto sull’ambiente, sulla sanità degli animali, sulla salute pubblica rientrando pertanto tra i compiti istituzionali dell’ente di verifica del territorio.

Obiettivo operativo n.14 Titolo: Pianificazione, progettazione e divulgazione in ambito agricolo – Progetti divulgativi ed interventi di sensibilizzazione a tema sullo sviluppo delle filiere

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire: Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione e realizzazione di progetti divulgativi, didattici, di promozione e di sensibilizzazione a tema (poster, pubblicazioni, incontri) e la partecipazione a progetti inter-istituzionali

Si intendono sviluppare progetti e reperire risorse attraverso la partecipazione a bandi relativi ad iniziative comunitarie tramite la presentazione di progetti indirizzati allo sviluppo rurale o alla trattazione di argomenti di politica agricola anche con l’istituzione di parternariati con altri Paesi membri della CE. Lo scopo è di consentire all’agricoltura cremonese di accedere in modo organico a risorse legate ad attività di progettazione nel campo dei fondi strutturali e in particolare delle iniziative comunitarie. Viene confermata per il periodo 2007-2013 l’area GAL Oglio Po nel territorio provinciale in parternariato con parte del territorio mantovano.

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La provincia eserciterà la competenza relativa all’istruttoria e collaudo delle domande sui bandi previsti dal PSL dell’area Leader. In continuità con il passato si mantiene l’obiettivo relativo alla possibile partecipazione su richiesta ed eventuale adesione a progetti di cooperazione decentrata con funzioni di assistenza tecnica in campo agroalimentare.

Il Settore parallelamente ai fondi comunitari previsti dal Piano di Sviluppo Rurale, promuove progetti, nell’ambito della legge di Orientamento in agricoltura, art. 13 d. lgs. 228/2001, in ordine alla creazione dei distretti rurali e agroalimentari di qualità. In particolare ha attivato e mantiene una presenza costante nel Distretto del Pomodoro da Industria Nord Italia. Partecipa all’esplorazione di nuovi distretti, supporta la Regione Lombardia nella fase di accreditamento di nuovi distretti.

Viene svolta attività di progettazione di attività di divulgazione, di informazione e di assistenza tecnica con l'obiettivo principale di fornire servizi di supporto mirati allo sviluppo del comparto agricolo ricorrendo in parte a risorse del PSR o cercando opportunità di finanziamento sui bandi regionali per la ricerca e lo sviluppo economico.

Le attività divulgative riguardano l’organizzazione e la partecipazione ad incontri pubblici (convegni, seminari ecc.), la partecipazione alla Fiera di Cremona, nonché la realizzazione di documenti e pubblicazioni come la rivista trimestrale ”La Sentinella Agricola”.

Viene promossa inoltre la divulgazione attraverso soggetti esterni attraverso l'erogazione di contributi ad Enti ed organismi vari per la realizzazione di interventi formativi, divulgativi e di promozione; oltre a quanto sopra si attivano una serie di iniziative che riguardano la promozione dei prodotti tipici (anche attraverso la Associazione strada del gusto cremonese).

Le attività di assistenza tecnica riguardano anche con la realizzazione di campi dimostrativi e di prove agronomiche.

Nell'ambito di un programma interregionale, finanziato in parte dalla Regione, viene realizzato un progetto di comunicazione ed educazione alimentare che prevede corsi, incontri, azioni informative - divulgative, attività didattiche nelle scuole, visite guidate ad aziende agricole, attività laboratoriali. Il progetto “Spaventapasseri” al XII anno di vita vede il coinvolgimento di centinaia di classi ogni anno alle varie iniziative proposte.

Il Settore gestisce una serie di attività sperimentali all’interno del programma “grandi colture” della Regione al fine di testare i principali ibridi di mais e realizzare sperimentazioni di tecniche agronomiche.

E’ prevista inoltre la partecipazione a fiere agroalimentari per divulgare l’attività condotta dell’Ente e per promuovere i prodotti tradizionali e tipici.

Piano agricolo provinciale: attività di divulgazione e completamento del piano agricolo provinciale, approfondimento tematico anche con organizzazione di convegni e tavole rotonde.

Piano di Indirizzo Forestale: continuano le attività necessarie all’aggiornamento e gestione del PIF. Nel 2012 a seguito dell’approvazione del Piano di indirizzo forestale è prevista un’attività di divulgazione e supporto ai tecnici comunali al fine di coinvolgerli nel corretto recepimento del Piano negli strumenti di pianificazione comunale e nella sua corretta applicazione.

Partecipazione con un proprio membro alla commissione dell’Argine Maestro.

Erogazione contributi ai Consorzi Forestale per servizi agroambientali.

Il Settore provvede a redigere:

Piani di settore in ambito agricolo e forestale

Progetto di educazione alimentare ed ambientale

Cartografie e studi di settore

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Pubblicazioni periodiche e non

Realizzazione eventi

Realizzazione progetti

- Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni di ufficio, oltre a

* Utilizzo del SIARL per gestione del “fascicolo aziendale” e delle domande via internet.

* utilizzo di programmi GIS per simulare a livello territoriale l'applicazione dei risultati;

* collegamenti in rete (internet) con agenzie di informazione

*Strumenti necessari per una adeguata divulgazione

*Magazzini per il deposito delle pubblicazioni

- Risorse umane da impiegare: Esperti area tecnica e amministrativi. incarichi professionali per lezioni in classe, attività divulgative, redazione testi, supporto nella pianificazione.

- Motivazione delle scelte: Tutte le attività rientrano tra i compiti delegati e trasferiti alla provincia con la legge regionale 31/08. Per quanto concerne le attività di partecipazione a bandi comunitari, nazionali e regionali lo scopo è di consentire all’agricoltura cremonese di accedere in modo organico a risorse legate ad attività di progettazione nel campo dei fondi strutturali e in particolare delle iniziative comunitarie. In relazione alla promozione dei prodotti tipici e dell’agricoltura cremonese in generale questo offre una possibilità di sviluppo all’intero comparto che si colloca in termini di PLV ai primi posti in Italia. La promozione del territorio ha inoltre ricadute positive anche sulle attività turistiche e commerciali. Gli studi di settore e la pianificazione di settore (PAT – PIF) oltre ad essere un compito istituzionale rappresentano uno strumento di analisi dei comparti che possono aiutare gli imprenditori nelle scelte di medio periodo. La progettazione ambientale; minima lavorazione, grandi colture, rappresentano strumenti di salvaguardia ambientale importanti per un territorio fortemente antropizzato.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all'amministrazione

Obiettivo operativo n.15 Titolo: Attività amministrativa del settore Agricoltura e ambiente, servizi statistici e qualità

Dirigente responsabile: Dr.Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Il Settore Agricoltura e Ambiente supporta i settori centrali nello svolgimento di servizi generali ed in particolare in attività quali:

- Gestione protocollo: gestione della corrispondenza in entrata ed in uscita, ricezione diretta documenti da parte dell’utenza;

- Convocazione e gestione amministrativa della Commissione Agricoltura e Ambiente e di vari Tavoli provinciali nel comparto agro-alimentare e ambientale.

- Accesso agli atti e documentazione amministrativa applicando i principi dettati dalla Legge 241/90 e s.m.i nonché dal regolamento sull' accesso approvato dal Consiglio provinciale

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- Correttezza e speditezza dell’azione amministrativa; si provvede alla verifica e rifinitura delle attività procedurali connesse alla emanazione di atti amministrativi: Decreti, Determinazioni, Deliberazioni

- supporto tecnico e materiale al servizio Affari Legali e Contenzioso della Provincia necessario alla corretta gestione del contenzioso, sia con riferimento al contenzioso nuovo, sia con riferimento a ricorsi pervenuti negli anni precedenti che, a causa dei lunghi tempi della giustizia, non risultano ancora conclusi;

- Gestione PEG e bilancio; adempimenti riguardanti la stesura della proposta e le variazioni di PEG, di Bilancio, del DUP. Si collabora con il Settore Risorse Economiche e Finanziarie al fine di dare seguito a una corretta attività di programmazione e consuntivazione delle attività svolte.

- Forniture economali; - Assegnazione e gestione incarichi professionali ed a società di consulenza;

- collaborazione attiva con gli altri servizi dell’area, in particolare per la realizzazione di progetti cofinanziati da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia e cura il progetto Fabbrica della Bioenergia

- attenzione all’applicazione dei contenuti del protocollo di “Agenda 21”, che implica l’adozione di comportamenti coerenti con i principi dello “sviluppo sostenibile” all'interno dell'Ente tramite l'applicazione del PAL GPP approvato.

- Supporto e sviluppo all’informatizzazione; attività di coordinamento e realizzazione di un sistema informativo integrato sia a livello provinciale che regionale In particolar modo si provvede al coordinamento delle attività fra la Provincia e Regione nell'attuazione del SIARL e all’adeguamento della strumentazione informatica del Settore.

- Realizzazione del Piano di Formazione del Settore e gestione del personale; atti necessari per la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento del personale del Settore. Si provvede a organizzare, secondo il programma di formazione del Settore e con il parere positivo del Dirigente, anche tramite la partecipazione ai bandi FSE formazione continua, viaggi studio, corsi di aggiornamento e formazione presso la sede del Settore, sia con docenti interni che esterni, oppure incontri di autoformazione tra personale del settore.

- Realizzazione della convenzione con la Regione Lombardia dell’Organismo Delegato (O.D.) all’interno dell’Organismo Pagatore Regionale (O.P.R.). Gestione delle funzioni previste dalla convenzione

- gestione delle attività necessarie per la tenuta della statistica estimativa agraria e statistica campionaria ISTAT. Da fine novembre 2013 partirà la rilevazione sulla struttura e produzione delle aziende agricole con riferimento all'annata agraria 2012-2013. Tale rilevazione sarà eseguita su un campione di aziende agricole scelte tra quelle rilevate nel 6°censimento generale dell'agricoltura.

- certificazione del Sistema qualità, attivo presso il Settore Agricoltura e Ambiente; l’obiettivo è quello di proseguire nello sforzo di migliorare la trasparenza dei procedimenti (chiarezza delle informazioni, certezza dei tempi) e il rapporto con l'utenza. In coerenza con quanto appena affermato, sono state operate scelte volte a creare un adeguato clima organizzativo e a migliorare funzionalmente i rapporti sia con il cliente esterno (indagini di customer satisfaction da parte di tutti i Servizi che compongono il Settore) che con quello interno. Nel Settembre 2013 è stata confermata da parte dall’Ente di Certificazione Certiquality la “conformità” del Settore ai principi previsti dalla norma UNI EN ISO 9001:2008. Il settore è attivo per l'implementazione informatica dei processi mediante applicativo fornito dal CED. Si intende inoltre proseguire nell’utilizzo degli strumenti di monitoraggio e controllo dei

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processi previsti dal “Sistema di gestione per la Qualità. Vengono realizzate indagini di customer satisfaction volte ad appurare i risultati raggiunti e l'adeguatezza del sistema nei confronti delle esigenze del cliente esterno. E' previsto un monitoraggio delle prestazioni finalizzato al miglioramento delle attività svolte in termini qualitativi e temporali (dimensionamento).

Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio.

Mezzi esterni di comunicazione: stampa, radio, internet.

Avvalimento di ditte esterne per la stampa e per attività connesse.

Avvalimento di ditte esterne per la realizzazione di lavori o attrezzature necessarie al conseguimento degli obiettivi e per il coordinamento delle azioni.

- Risorse umane da impiegare: Personale tecnico ed amministrativo.

Incarichi esterni per rilevatori e funzionali allo svolgimento delle attività, personale a tempo determinato

- Motivazione delle scelte: L’attività della PA in generale si basa su una gestione amministrativa di procedimenti che si deve ispirare a criteri di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza; a tal fine si deve realizzare una equipe di persone in grado di gestire i flussi documentali dalla ricezione alla conclusione dell’atto secondo regole certe, conosciute, garantendo efficienza della struttura nel suo complesso. Altrettanto importante risulta l’introduzione della semplificazione e della valutazione della qualità dell’attività amministrativa, e da ultimo si ricorda la riforma del processo amministrativo che richiede una amministrazione sempre più attenta ai propri risultati pena la possibilità di risarcimento del danno. In quest’ambito di fondamentale importanza sono le attività necessarie per la digitalizzazione dei procedimenti mediante l’applicativo fornito dal CED ed il mantenimento degli strumenti previsti dal Sistema atti a consentire una gestione in “qualità” delle proprie attività in prospettiva anche della conferma della certificazione ai sensi della norma ISO 9001:2008 posseduta dal Settore.

L'effettuazione delle rilevazioni statistiche in ambito agricolo sono previste dal reg. Ce n. 1166/2008 del Parlamento europeo e del consiglio del 19/11/2008, vengono effettuate su direttive di Istat di concerto con le Regioni che a loro volta si avvalgono delle Amministrazioni Provinciali nell'ambito delle funzioni delegate.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

PROGRAMMA 2 Caccia e Pesca

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Pianificazione ittica e faunistico-venatoria - vigilanza nell'ambito del progetto di gestione del territorio

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione :

Il territorio provinciale è soggetto alla pianificazione faunistico venatoria ed ittica ai sensi delle leggi regionali in materia (L.R. 26/93 e 31/2008).

In particolare:

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attraverso il piano ittico la Provincia pianifica gli interventi di gestione a tutela del patrimonio ittico, normando nello specifico l’attività di pesca;

il Piano faunistico, differenziando la destinazione del territorio in zone con diversi regimi di tutela e con altre finalità consente la conservazione del patrimonio faunistico e, contestualmente, regolamenta l’attività venatoria; si pone inoltre l’obiettivo della gestione sostenibile delle risorse faunistiche promuovendo la tutela e la protezione della fauna di interesse conservazionistico e degli habitat che consentano ad essa di trovare migliori condizioni di vita e riproduzione e nel contempo di garantire lo svolgimento dell’attività venatoria.

A questi strumenti si aggiungono i piani di controllo (nutria, piccione torraiolo, corvidi e volpe); l’obiettivo è quello di ridurre il danno arrecato da queste specie che, per svariati motivi, hanno raggiunto densità tali da costituire delle anomalie nell’ecosistema in cui si trovano, sia in termini di danni alle attività antropiche, quali le attività agricole, sia in termini di impatto ecologico su altre specie presenti nell’ecosistema locale in quanto provenienti da altri ecosistemi. Attualmente sono vigenti i piani di controllo di nutria, piccione torraiolo, volpi e corvidi. Queste attività si traducono in un enorme numero di operatori attivi sul territorio che vanno adeguatamente formati, autorizzati e dai quali vengono raccolte le informazioni relative agli abbattimenti, al fine di verificare gli indici cinegetici di popolazione, e tutte le altre informazioni che oltre 1000 operatori attivi sul territorio comportano.

A partire dal 2007 il servizio Caccia e Pesca è inoltre impegnato nell’attività di coordinamento del servizio di vigilanza volontaria in materia ittica e venatoria;grazie al servizio vengono garantiti interventi efficaci e puntuali sia nel campo della vigilanza vera e propria che nell’ambito dei piani di controllo. Il servizio Caccia e Pesca prosegue l’attività di organizzazione dei corsi di formazione e aggiornamento per guardie volontarie ittiche e venatorie oltre all’attività di rinnovo e riconoscimento della qualifica di guardia particolare giurata ai fini della vigilanza ittica e venatoria.

- Finalità da conseguire: Pianificazione ittico-faunistico-venatoria e svolgimento della vigilanza nell'ambito del progetto di gestione del territorio in materia ittico-faunisico-venatoria.

Per garantire ed assicurare il controllo dell’attività ittica e venatoria, vigilare sul raggiungimento degli obiettivi dei Piani ed anche per intervenire direttamente nell’attuazione di piani di controllo la Provincia ha istituito e coordina un servizio di guardie ittico-venatorie provinciali costituito da 14 volontari, adeguatamente formati ed attrezzati, operanti dal 2007 su tutto il territorio provinciale. Grazie al servizio vengono garantiti interventi efficaci e puntuali sia nel campo della vigilanza vera e propria che nell’ambito dei piani di controllo.

Il servizio Caccia e Pesca prosegue l’attività di organizzazione dei corsi di formazione e aggiornamento per guardie volontarie ittiche e venatorie oltre all’attività di rinnovo e riconoscimento della qualifica di guardia particolare giurata ai fini della vigilanza ittica e venatoria. La Provincia coordina infine, grazie anche alla collaborazione delle Associazioni di categoria, le circa 180 guardie volontarie attive in provincia di Cremona.

L’amministrazione provinciale investe annualmente quanto necessario per l’acquisto di mezzi, soprattutto gabbie trappola, cloroformio, ma anche cartucce per le guardie, per il corretto espletamento dei piani di controllo in essere. Investe nelle attività di monitoraggio faunistico. Il Settore provvede a gestire:

-Contributi in campo faunistico- venatorio

-Attività in materia di gestione faunistico-venatoria

-Attività in materia di pesca

- Risorse strumentali da utilizzare:

Normale dotazione degli uffici.

Automezzi, strumentazione in dotazione alla vigilanza, strumentazione informatica.

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Strumenti necessari per una adeguata divulgazione dei piani di contenimento.

Incubatoio e avanotteria.

- Risorse umane da impiegare:

Personale interno assegnato al Servizio, consulenti esterni e volontari delle associazioni di categoria.

- Motivazione delle scelte: Alla Provincia compete la programmazione ed il controllo dell’attività faunistico venatoria ed ittica. Questi obiettivi vengono raggiunti attraverso molteplici strumenti tra cui la predisposizione del calendario venatorio integrativo provinciale, l’attuazione dei piani di controllo, il monitoraggio delle consistenze di fauna selvatica omeoterma ai fini di calibrare il prelievo venatorio, l’aggiornamento dei piani ittico e faunistico-venatorio, l’adozione di convenzioni con i soggetti portatori di interesse quali le associazioni piscatorie per la gestione dei campi gara, il controllo del funzionamento delle zone di tutela con l’aiuto e la collaborazione degli ATC, la gestione degli incubatoi al fine di migliorare la consistenza di specie endemiche e di interesse conservazionistico, spese per l'adempimento delle attività previste in materia di pesca e tutela dell’ittiofauna, da finanziarsi con contributi regionali e con i proventi delle autorizzazioni amministrative piscatorie. Sono previste altresì spese per ripopolamenti ittici, per le gare di pesca, la divulgazione del Piano Ittico e Carta delle Vocazioni Ittiche ed incarichi professionali specifici a supporto dell'Ufficio. Proseguiranno anche nei prossimi anni le attività, volte alla produzione di materiale ittico autoctono di “pregio” con la proficua collaborazione dell’Associazione Spinning Club di Lodi e FIPSAS Cremona. L’attività consiste nel recupero delle uova di trota marmorata, provvedendo al ricollocamento delle stesse presso gli impianti di incubazione e svezzamento della Provincia al fine di poter procedere alla loro successiva reimmissione nel corso d’acqua d’origine. L’attività è possibile grazie alla dotazione provinciale di due incubatoi, quello di Spino Adda presso la cascina Reseghina e quello di Soncino all’interno del SIC Cave Danesi. Vi è inoltre l’attività di censimento dei nidi, spremitura diretta delle uova da un parco riproduttori di proprietà provinciale. L’attività è supportata anche da una collaborazione con la Provincia di Lodi. È prevista la continuazione di un accordo di collaborazione con la F.I.P.S.A.S. Cremona per i recuperi d’ittiofauna nei corsi d’acqua posti in asciutta.

Le attività amministrative previste dalla legge regionale 26/93 e ss.mm.ii. possono essere sinteticamente riassunte come segue:

- Gestione del Piano Faunistico;

- Consulta Faunistico Venatoria;

- Integrazioni Provinciali al Calendario Venatorio Regionale e sua divulgazione;

- Gestione piani di contenimento fauna selvatica (nutrie, corvidi, piccioni, volpe);

- Indennizzo dei danni alle colture agricole arrecai dalla fauna selvatica;

- Controllo istituti faunistici/venatori ;

- Vigilanza provinciale volontaria e suo coordinamento;

- Verifica dei bilanci e delle attività degli ATC;

- Verifica dei ricorsi in materia di iscrizione agli ATC;

- Informatizzazione dei dati del Piano;

- Stesura del piano di gestione per le Zone di Protezione Speciale;

- Formazione ed aggiornamento dei nuovi e vecchi operatori dei piani di controllo con il rilascio delle autorizzazioni necessarie attraverso specifici corsi di preparazione alla gestione faunistica, in particolare per il controllo della specie nutria e piccione ma seguendo anche le squadre impegnate al controllo della volpe e dei corvidi;

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- Gestione ambientale con la collaborazione di alcune associazioni ambientaliste per la gestione e lo studio delle oasi faunistiche;

- Coordinamento e gestione del servizio dei trapper per il contenimento delle nutrie;

- Rilascio dei tesserini venatori ai 4500 cacciatori cremonesi;

- Assegnazione degli aiuti alla pesca professionale, associazioni piscatorie e acquacoltori secondo quanto stabilito dalle norme comunitarie vigenti;

- Ripopolamento ittico provinciale, gestione incubatoio, censimenti ittici e attivazione impianto di svezzamento;

- Rilascio contributi in materia di pesca;

- Gestione istituti piscatori e progetti di riqualificazione ittica;

- Consulta Provinciale Pesca;

- Diritti esclusivi di pesca;

- Rapporti con il pubblico e le Associazioni piscatorie;

- Divulgazione Carta delle Vocazioni Ittiche e Piani Ittico Provinciale;

- Realizzazione di pubblicazioni e articoli scientifici;

- Informatizzazione dati piano ittico e dati amministrativi;

- Attività didattica rivolta al mondo scolastico di ogni ordine e grado con lo scopo di approfondire i temi della fauna ittica, della vegetazione acquatica e riparia, della fauna selvatica omeoterma e degli ambienti in cui essa vive

Il servizio gestisce la pagina Web su internet aggiornandola costantemente ed inserendo tutte le informazioni di cui necessita in materia l’utenza (modulistica, normativa, note esplicative, news).

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Pianificazione ittica e faunistico-venatoria – rilascio autorizzazioni/tesserini/licenze

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

La Provincia, attraverso l’adozione dei piani faunistico-venatorio ed ittico pianifica l’attività venatoria ed ittica sul territorio provinciale.

L’attività faunistico- venatoria ed ittica si svolge anche attraverso tutta una serie di attività, di seguito riportare dettagliatamente, le cui autorizzazioni competono alla Provincia e che vengono rilasciate sulla scorta di norme e modalità previste dalle leggi vigenti in materia, integrate da regolamenti regionali nonchè da norme e regolamenti provinciali che tengono conto della specificità territoriale.

Il Settore provvede al rilascio delle autorizzazioni previste dalla normativa in ambito ittico-venatorio.

E’ previsto il rilascio di pareri, autorizzazioni, concessioni,licenze-tesserini.

- Risorse strumentali da utilizzare: Normale dotazione degli uffici.

Automezzi, strumentazione informatica, G.P.S.

- Risorse umane da impiegare:

Personale interno assegnato.

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- Motivazione delle scelte:

Il Servizio Caccia e Pesca provvede a rilasciare le seguenti autorizzazioni, concessioni, pareri per ottemperare alle disposizioni di legge in materia di caccia e pesca:

Rilascio concessioni e rinnovi di aziende venatorie

Rilascio autorizzazioni allevamenti e detenzione fauna selvatica

Rilascio autorizzazione per gare cinofile

Rilascio autorizzazioni per zone addestramento cani

Rilascio autorizzazione per la detenzione di anseriformi e cardriformi

Rilascio tesserini venatori regionali

Rilascio autorizzazioni per appostamenti fissi di caccia

Rilascio decreti per gli operatori dei piani di controllo

Esami di abilitazione alla caccia

Esami di abilitazione alla caccia degli ungulati (selecontrollori e cacciatori di cinghiali in squadre autorizzate)

Autorizzazioni ripopolamenti fauna selvatica

Rilascio dei decreti di guardia venatoria ed ittica volontaria

Formazione delle Guardie in materia ittica e volontaria

Derivazioni ed attingimenti d’acqua

Licenze di pesca

Rilascio autorizzazione centri privati di pesca

Autorizzazioni immissioni ittiofauna

Autorizzazioni all’uso dell’elettrostorditore

Obblighi ittiogenici

Autorizzazione asciutte corsi d’acqua

Recupero dell’ittiofauna con relativo coordinamento dell’attività delle guardie.

Per quanto riguarda le attività venatorie si provvede inoltre a rinnovare quando necessario tutti i componenti degli ATC, a seguire le attività di insediamento dei Comitati di Gestione degli ATC, a individuare i componenti per le commissioni di esame per il conseguimento dell’abilitazione all’attività venatoria e per il rilascio delle abilitazioni alla caccia agli ungulati, ad individuare i componenti del Comitato danni, coordinandole le attività, ad individuare i nominativi per la consulta faunistico venatoria e a coordinarne le attività.

Prosegue con cadenza annuale l’attività relativa al rilascio dei tesserini venatori (circa 4.500 all’anno) con le successive fasi di verifica delle cedole, analisi del cacciato, corretta riconsegna, sanzioni per omesso o ritardata consegna e aggiornamento della banca dati anagrafica.

Per quanto riguarda le attività ittiche si procederà con il monitoraggio dei disciplinari delle derivazioni idriche in essere in provincia ai fini di una corretta attuazione delle normativa vigente in materia prevista dalla L.R. 31/08. Proseguiranno le attività amministrative relative al comparto ittico in precedenza dettagliate. Vengono individuati i nominativi per la consulta ittica e se ne coordina le attività.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione.

Obiettivo operativo n.3 Titolo: Contributi ed indennizzi in materia faunistico-venatoria ed ittica

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Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

Fra gli obiettivi del Piano Faunistico-Venatorio c’è la creazione di istituti di tutela all’interno dei quali la fauna selvatica possa riprodursi e trovare ambienti idonei alla costituzione di popolazioni stabili.

Inoltre un altro obiettivo della programmazione faunistico-venatoria del territorio è quella di mantenere ed agevolare la presenza di una densità di fauna ottimale proporzionata alle disponibilità e recettività ambientale del territorio stesso che viene migliorata attraverso interventi di riqualificazione e miglioramento ambientali agevolati anche da contributo provinciale ai sensi degli artt. 15 e 36 L.R. 26/93.

Tali popolazioni di fauna selvatica possono avere, in una provincia ad agricoltura estremamente intensiva e sovente specializzata come la nostra, un impatto sempre maggiore sulle colture agricole risultando sovente fonte di danni. Per questo la L.R. 26/93 prevede che le Province, fra l’altro, abbiano anche il compito di indennizzare i danni prodotti dalla fauna selvatica alle colture agricole così come di poter erogare contributi sui costi di opere di prevenzione danni messi in opera dagli imprenditori agricoli a difesa delle loro colture.

Tali attività vengono svolte dalla Provincia di Cremona secondo le modalità previste da un apposito e specifico regolamento provinciale in materia di indennizzo e prevenzione danni da fauna selvatica a colture agricole.

Il Settore provvede al finanziamento delle domande relative a danni ambientali e miglioramenti faunistici

La Provincia istruisce e finanzia le domande relative alle richieste di indennizzo danni da fauna selvatica alle colture agricole, le richieste di contributo sulle spese sostenute per la messa in opera di interventi di prevenzione danni da fauna selvatica alle colture agricole e finanzia, nell’ambito della disponibilità economica, richieste di miglioramento ambientale a fini faunistici.

- Motivazione delle scelte:

La Provincia è tenuta a risarcire, nell’ambito del fondo regionale assegnato, agli imprenditori agricoli i danni arrecati dalla selvaggina e dalla fauna domestica inselvatichita (es: corvidi, lepri, fagiani ecc.), inoltre eroga contributi agli imprenditori agricoli che effettuano miglioramenti ambientali a favore della fauna, in relazione alle misure ed ai fondi disponibili (L.R. 26/93 – artt. 15 e 36).

Le attività amministrative previste dalla L.R. 26/93 sono:

Stima e liquidazione danni da selvaggina a colture agricole

Erogazione contributi su interventi di prevenzione danni da fauna selvatica a colture agricole

Erogazione contributi per interventi di miglioramenti ambientale a fini faunistici.

Gestione e coordinamento del Comitato danni fauna selvatica.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

Obiettivo operativo n.4 Titolo: Recupero animali selvatici-spese per la convenzione con associazioni autorizzate

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità da conseguire:

L'obiettivo ha la finalità della tutela della fauna attraverso il soccorso agli animali in difficoltà provvedendo alla loro assistenza, recupero e liberazione.

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- Risorse strumentali da utilizzare: Strutture ed attrezzature d’ufficio e del complesso di Castelleone. Autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare: Personale del Servizio Aree Ambienti naturali, pianificazione e gestione dei rifiuti.

Convenzioni con la Provincia di Lodi e incarico per la gestione del C.R.A.S. all'associazione ANPANA..

- Motivazione delle scelte: La tutela della fauna è disciplinata dalle norme regionali e statali in materia di tutela della fauna omeoterma e la gestione di centri deputati a questa attività è affidata ad associazioni ambientali riconosciute a seguito di specifica autorizzazione regionale. Le Province, nell’ambito delle loro attribuzioni in materia di tutela faunistica, possono stipulare convenzioni con dette associazioni. Dal 2012 in provincia di Cremona opera la società ANPANA autorizzata all'uopo allo svolgimento dell'attività.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 2016

16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 01Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare 5.721.809,06 3.792.202,61 1.392.202,61

16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 02 Caccia e pesca 524.655,41 524.655,41 524.655,41Totale 16 6.246.464,47 4.316.858,02 1.916.858,02

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MISSIONE 17 “ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE”

Dirigente responsabile Dr.Andrea Azzoni

- Descrizione della missione

La Provincia nell’ambito delle proprie competenze in materia di energia, si sta impegnando al fine di tutelare e valorizzare le risorse energetiche del suo territorio e promuovere concretamente le energie da fonti rinnovabili, il risparmio e l’efficienza energetica.

Nel mondo cresce in misura esponenziale la richiesta di energia, e ciò potrebbe comportare effetti dannosi per l’ambiente e le risorse naturali. La Commissione Europea ha indicato i nuovi obiettivi rispetto alle emissioni di gas serra nell’ambito dell’Unione Europea: riduzione del 20% di gas serra immessi, aumento del 20% di risparmio energetico e aumento del 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020. (Europa 2020).

Le amministrazioni pubbliche, le imprese, le organizzazioni pubbliche e private, i singoli cittadini concorrono, attraverso investimenti nel settore delle FER, al raggiungimento di tali obiettivi, utili a perseguire uno sviluppo sostenibile. La Provincia esercita le proprie competenze in tema di autorizzazioni, misure di sostegno, verifica tecnica e controllo degli investimenti in tema di agroenergia e di fonti energetiche rinnovabili (biogas, fotovoltaico, idroelettrico).

Per ciò che riguarda le attività connesse allo sviluppo delle politiche degli acquisti verdi, la Provincia di Cremona, intende proseguire nell'implementazione di politiche GPP attraverso la effettiva realizzazione del Piano di azione Locale all'interno dell'Ente. Prosegue nella diffusione delle buone pratiche anche verso l'esterno

L'utilizzo dell'energia deve raggiungere il massimo rendimento possibile sia per limitare l'uso della risorsa sia perché il livello del consumo energetico è proporzionalmente incidente sulla "pressione" sull'ambiente.

I servizi erogati sono così individuati: informazione ambientale, autorizzazioni, monitoraggio, controllo e vigilanza. Sono da indicare anche i servizi di consulenza e collaborazione con altri, in particolare i Comuni e tutti i soggetti coinvolti nelle attività di vigilanza sul territorio.

Il Programma è coerente con la Pianificazione Regionale Generale nonché con la pianificazione territoriale provinciale.

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In particolare, le funzioni autorizzative, così come previste dalla Legge, costituiscono un efficace strumento di monitoraggio del comparto energetico locale e di razionale localizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica e termica sul territorio provinciale.

La partecipazione alle istruttorie ministeriali, pur avendo il carattere consultivo stabilito dalla Legge, permette di rappresentare all’autorità statale decidente il punto di vista delle popolazioni locali relativo ai progetti presentati, oltre alle eventuali osservazioni tecniche.

L’ottimale allocazione delle scarse risorse finanziarie disponibili in materia di uso delle fonti energetiche rinnovabili, peraltro prevista dalla normativa in materia, è una funzione strategica per la Provincia che, per le condizioni atmosferiche del territorio, è scarsamente vocata ad ospitare impianti termoelettrici convenzionali.

Una consapevole politica energetica locale non può prescindere da una visione sistemica dei problemi legati alla produzione ed al consumo di energia elettrica e termica; l’attuazione di una programmazione energetica scientificamente rigorosa e basata su azioni di piano concretizzabili e misurabili nei loro effetti, elaborata nel rispetto dei principi di Agenda 21 locale, costituisce un approccio insostituibile per un efficiente e condiviso governo della materia.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei all’amministrazione

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PROGRAMMA 1 Fonti energetiche

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Interventi in materia di energia, spese per l'esercizio delle funzioni relalative alle autorizzazioni ed ai finanziamenti in materia energetica e pianificazione.

Dirigente responsabile Dr.Andrea Azzoni

- Descrizione e Finalità’ da conseguire:

Emanazione delle autorizzazioni per l’installazione di gruppi elettrogeni di grande potenza e per la realizzazione di alcuni tipi di impianti di produzione di energia elettrica e di linee elettriche (emanazione delle autorizzazioni per l’installazione di gruppi elettrogeni di potenza superiore a 1 Mwe, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti convenzionali di potenza non superiore a 300 MWt e per la realizzazione di impianti e di linee elettriche di tensione non superiore a 150 kV).

Partecipazione all’istruttoria ministeriale delle domande di realizzazione di centrali termoelettriche di potenza superiore a 300 MWt.

Attuazione della pianificazione energetica di livello provinciale, con particolare attenzione ai temi del risparmio energetico, delle fonti alternative (micro idro, biomasse, solare) e dell’inquinamento luminoso (attuazione della revisione del Piano Energetico Ambientale Provinciale, in collaborazione con qualificati soggetti esterni; attuazione delle procedure partecipative, secondo i principi di Agenda 21 locale).

Verifica dei progetti attuati con i finanziamenti regionali del programma tetti fotovoltaici e promozione degli impianti micro-idroelettrici attraverso la diffusione dei risultati del progetto SMART (cofinanziato con il programma Energia Intelligente Europa).

Inoltre saranno realizzate le azioni previste dal progetto denominato fabbrica della Bioenergia svolto con il contributo di Fondazione Cariplo ed il supporto di ERSAF, Politecnico di Milano, Camera di Commercio di Cremona e Comune di Cremona.

Vengono autorizzati i metanodotti di competenza provinciale.

- Risorse strumentali da utilizzare:

Strutture ed attrezzature d’ufficio, autoveicoli.

- Risorse umane da impiegare:

Parte del Servizio Produzioni Vegetali Sviluppo agricolo, AIA ed Energia con contributi del Servizio Amministrativo e della Polizia Provinciale. Incarichi esterni di consulenza per problematiche tecniche complesse. Incarichi esterni per l’esecuzione di alcuni studi e informatizzazioni.

- Motivazione delle scelte:

I temi della produzione e del consumo di energia, che hanno un rilevantissimo impatto sulla realtà economica ed ecologica del territorio provinciale, devono essere affrontati secondo i principi dello sviluppo sostenibile per non produrre danni ambientali inaccettabili; le funzioni autorizzative e istruttorie sono esplicitamente previste dalle relative normative, mentre la pianificazione energetica è collegata alla pianificazione energetica regionale.

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MISSIONE descr MISSIONE PROGRAMMA descr PROGRAMMA 2014 2015 2016

17Energia e diversificazione delle fonti energetiche 01 Fonti energetiche 74.010,76 74.010,76 74.010,76

Totale 17 74.010,76 74.010,76 74.010,76

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER MISSIONEBILANCIO DI PREVISIONE 2014 - 2016

Provincia di Cremona

Previsionidell'anno 2016

RIEPILOGO DELLE MISSIONI DENOMINAZIONERESIDUI PRESUNTI AL

TERMINEDELL'ESERCIZIO 2013 Previsioni

dell'anno 2014Previsioni

dell'anno 2015

PREVISIONIDEFINITIVE

DELL'ANNO 2013

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE

TOTALE MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 1.560.177,66previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

16.997.857,48

(0,00)

10.787.230,30

1.091.726,95

0,00

10.253.692,75

(125.617,42)

(0,00)

10.784.817,55

(0,00)

(600.000,00)previsioni di cassa 11.035.111,85

TOTALE MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 69.831,11previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

952.076,48

(0,00)

915.645,86

0,00

0,00

915.645,86

(0,00)

(0,00)

915.645,86

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 959.380,85

TOTALE MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 5.681.937,58previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

11.967.804,77

(845.000,00)

9.749.119,15

2.293.906,98

0,00

14.254.119,15

(89.000,00)

(1.350.000,00)

20.456.119,15

(0,00)

(6.950.000,00)previsioni di cassa 12.256.180,98

TOTALE MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e attivitàculturali

3.048.162,52previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

1.067.495,34

(100.000,00)

727.723,44

8.080,00

0,00

658.647,44

(0,00)

(0,00)

658.647,44

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 3.085.500,66

TOTALE MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 316,97previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

0,00

(0,00)

0,00

0,00

0,00

0,00

(0,00)

(0,00)

0,00

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 316,97

TOTALE MISSIONE 07 Turismo 2.921.809,44previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

442.955,95

(0,00)

470.008,92

6.210,00

0,00

451.158,92

(0,00)

(0,00)

451.158,92

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 2.778.906,27

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER MISSIONEBILANCIO DI PREVISIONE 2014 - 2016

Provincia di Cremona

Previsionidell'anno 2016

RIEPILOGO DELLE MISSIONI DENOMINAZIONERESIDUI PRESUNTI AL

TERMINEDELL'ESERCIZIO 2013 Previsioni

dell'anno 2014Previsioni

dell'anno 2015

PREVISIONIDEFINITIVE

DELL'ANNO 2013

TOTALE MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 95.102,35previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

338.179,11

(0,00)

342.954,69

0,00

0,00

342.954,69

(0,00)

(0,00)

342.954,69

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 438.057,04

TOTALE MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorioe dell'ambiente

2.004.916,24previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

3.889.228,81

(130.000,00)

3.481.807,50

55.860,00

140.000,00

3.229.807,50

(0,00)

(0,00)

3.089.807,50

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 4.252.416,30

TOTALE MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 67.799.854,95previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

57.764.599,38

(22.267.404,00)

42.822.646,15

13.293.510,03

4.306.000,00

38.000.773,99

(0,00)

(1.500.000,00)

66.794.773,99

(0,00)

(14.000.000,00)previsioni di cassa 59.635.546,50

TOTALE MISSIONE 11 Soccorso civile 111.227,89previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

184.000,38

(0,00)

179.057,32

0,00

0,00

148.907,32

(0,00)

(0,00)

148.907,32

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 242.527,08

TOTALE MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 648.685,07previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

884.515,00

(0,00)

976.989,85

3.750,00

0,00

741.989,85

(0,00)

(0,00)

976.989,85

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 1.624.164,56

TOTALE MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 333.142,12previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

621.957,45

(0,00)

582.939,54

0,00

0,00

582.939,54

(0,00)

(0,00)

582.939,54

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 916.081,66

TOTALE MISSIONE 15 Politiche per il lavoro e la formazioneprofessionale

4.407.267,77previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

4.257.972,91

(0,00)

3.743.275,03

32.011,78

0,00

3.693.275,03

(0,00)

(0,00)

3.693.275,03

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 6.625.294,44

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RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER MISSIONEBILANCIO DI PREVISIONE 2014 - 2016

Provincia di Cremona

Previsionidell'anno 2016

RIEPILOGO DELLE MISSIONI DENOMINAZIONERESIDUI PRESUNTI AL

TERMINEDELL'ESERCIZIO 2013 Previsioni

dell'anno 2014Previsioni

dell'anno 2015

PREVISIONIDEFINITIVE

DELL'ANNO 2013

TOTALE MISSIONE 16 Agricoltura, politiche agroalimentari epesca

14.583.918,84previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

6.375.507,94

(1.907.026,60)

6.246.464,47

62.080,00

2.400.000,00

4.316.858,02

(0,00)

(0,00)

1.916.858,02

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 6.158.109,82

TOTALE MISSIONE 17 Energia e diversificazione delle fontienergetiche

1.591.139,75previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

72.154,24

(0,00)

74.010,76

0,00

0,00

74.010,76

(0,00)

(0,00)

74.010,76

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 763.510,76

TOTALE MISSIONE 50 Debito pubblico 0,00previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

87.689,53

(0,00)

87.690,00

0,00

0,00

87.690,00

(0,00)

(0,00)

87.690,00

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 87.690,00

TOTALE MISSIONE 99 Servizi per conto terzi 34.522,42previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

10.844.490,00

(0,00)

8.904.430,00

0,00

0,00

8.904.430,00

(0,00)

(0,00)

8.904.430,00

(0,00)

(0,00)previsioni di cassa 8.206.163,95

TOTALE GENERALE DELLE SPESE

104.892.012,68 116.748.484,77

25.249.430,60

90.091.992,98

6.846.000,00

86.656.900,82

2.850.000,00

119.879.025,62

21.550.000,00

16.847.135,74 214.617,42 0,00

previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

119.064.959,69previsioni di cassa

TOTALE MISSIONI104.892.012,68

previsione di competenza

di cui già impegnato

di cui fondo pluriennale vincolato

116.748.484,77

(25.249.430,60)

90.091.992,98

16.847.135,74

6.846.000,00

86.656.900,82

(214.617,42)

(2.850.000,00)

119.879.025,62

(0,00)

(21.550.000,00)previsioni di cassa 119.064.959,69

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N. d'ord.345 reg deliberazioni

GIUNTA PROVINCIALE DI CREMONAEstratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza

del 03/12/2013

L'anno duemilatredici, questo giorno tre del mese di dicembre alle ore 15:00 in Cremona,nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunita, a seguito di invito del Presidente,la Giunta Provinciale con l'intervento dei Sigg.:

Presenti Assenti

Salini Massimiliano Presidente X -

Bongiovanni Filippo Assessore X -

Capelletti Chiara Assessore X -

Leoni Giovanni Assessore X -

Orini Paola Assessore X -

Pinotti Gianluca Assessore X -

Schiavi Silvia Assessore - X

Soccini Matteo Assessore X -

Partecipa il Segretario Generale della Provincia, Dott. Silvio Masullo

Il Sig. Presidente, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiaraaperta la seduta ed invita la giunta alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno.

345 1 di 6

ART. 2 DELLA LEGGE 244/2007 - PIANO TRIENNALE 2014/2016 PERL'INDIVIDAZIONE DI MISURE FINALIZZATE ALLA RAZIONALIZZAZ IONE - PARTESETTORE PATRIMONIO E PROVVEDITORATO - APPROVAZIONE DEL PREVENTIVO

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LA GIUNTA PROVINCIALE

Sentito il relatore Assessore LEONI e con voto unanime dei presenti espresso nei modi dilegge : _____________________________________________________________________________

DECIDE

di approvare l’allegato prospetto preventivo di piano triennale 2014/2016, parteintegrante e sostanziale del presente atto, redatto dal Settore Patrimonio eProvveditorato contenente le misure finalizzate alla riduzione delle voci di spesa indicateai sensi e per gli effetti previsti dall'art. 2 commi 594 e 595 della Legge 244/2007, cosìcome meglio esplicitato:

STAMPANTI E FOTOCOPIATRICIProseguire nella verifica, di concerto con il CED, del numero delle stampanti personali adisposizione di ogni settore, della loro ubicazione e del numero di copie fatte daciascuna al fine di perseguire l'obiettivo della loro rimozione e sostituzione con stampantimultifunzione; proseguirà altresì il collegamento dei vari PC in dotazione alle stampanti direte multifunzione (copiatrice, scanner, stampante), mantenendo per ogni Settore/pianouna/due stampanti di servizio da utilizzare in caso di guasto o altre necessità (es. diprivacy..ecc.). Alla scadenza di contratti di noleggio o in occasione di sostituzione di stampanti diproprietà verranno sistemate stampanti di rete multifunzione.Tutte le apparecchiature di riproduzione dovranno essere impostate prioritariamente conle funzioni bianco/nero e fronte/retro.

- BENI A MAGAZZINOSarà quantificato il limite di spesa di massima rapportata ad un budget per Settoreproporzionale ai dati monitorati fino al mese di ottobre 2013 al netto dei vari trasferimentidi risorse, e calcolati in proiezione dell'intero anno. Nel 2014 tale target sarà comunqueridimensionato sulla base delle effettive risorse di bilancio.

- GESTIONE PARCO AUTOMEZZI E CARBURANTEL'art. 5 comma 2 del DL 95/2012 (ora L. 135/2012) dispone che non possono essereeffettuate “ ..spese di ammontare superiore al 50% della spesa sostenuta nell'anno 2011per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture ...omissis... Lapredetta disposizione non si applica alle autovetture utilizzate …omissis... per i serviziistituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica...”.La norma salvaguarda solo l'attività di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica dellaPolizia Locale e della Protezione Civile per la loro valenza istituzionale, unici daconsiderare esonerati dal limite imposto dalla legge 135/2012.Conseguentemente il taglio delle spese sostenute nel 2011, che riguarda le soleautovetture, esclusi quindi i mezzi in dotazione al personale della viabilità, dovrà essereindirizzato soprattutto al numero delle autovetture di proprietà individuando quali e,soprattutto, quante potranno essere mantenute in esercizio. I contratti di noleggio delle autovetture in scadenza nel 2014 non potranno essererinnovati.Per le vetture di proprietà che potranno essere mantenute in esercizio saranno calcolatele spese fisse di gestione quali bollo e assicurazione, nonché il canone di manutenzione. La differenza tra il budget stabilito dalla legge (pari ad € 109.051,76) e detto importocostituirà l'importo massimo di spesa per i carburanti. Considerando che la disponibilitàcomplessiva di carburante nell'arco di un anno è fortemente condizionata anche daiprezzi in continuo aumento imposti dalle compagnie petrolifere e dall'aliquota IVA, saràmaggiormente utilizzato il sistema di monitoraggio dei consumi di carburante chedovranno essere centellinati costantemente dai singoli settori, fin dall'inizio dell'anno,attuando le necessarie azioni di riorganizzazione dei servizi. La manutenzione dei mezzi è

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in capo al Settore Patrimonio e Provveditorato, anche con implementazione delle risorseassegnate attraverso il trasferimento di disponibilità economiche dei singoli settori.

- VESTIARIOA seguito delle ridotte disponibilità di bilancio, pur tenendo in debita considerazione lenecessità di appannaggio, e con l'obiettivo di contenere tale voce di spesa, siprocederà con un'indagine capillare presso le maestranze che hanno diritto agliappannaggi per verificare se alcuni capi possano essere utilizzati per periodi più lunghirispetto a quelli previsti dalle scadenze dei regolamenti mantenendo comunqueadeguate caratteristiche di decoro e di funzionalità. Particolare attenzione sarà riservataalla fornitura di appannaggio al personale avente diritto per regolamento regionale e/oper normative in materia di sicurezza le cui scadenze matureranno nel corso del 2014,nonché alle sostituzioni dei D.P.I ammalorati.

- PULIZIEAlle ditte che attualmente gestiscono il sevizio, in relazione alla disponibilità di bilancio2014, sarà sottoposta una proposta di ridimensionamento delle attività e delleprestazioni..

- SERVIZIO DI VIGILANZADopo l'interruzione del servizio di vigilanza presso le scuole provinciali attivata nel cosrodel 2013, stante la non obbligatorietà della prestazione medesima, e la interruzione delservizio di guardiania presso alcuni uffici provinciali meglio dotati di requisiti di sicurezzapassiva, si prevede di valutare, stanti le ristrettezze di bilancio, la soppressione pressochètotale del servizio di vigilanza.

- TELEFONIA MOBILELa Giunta provinciale, con proprio atto n. 421 del 27.9.2008, esecutivo, ha approvato icriteri per l’uso e l’assegnazione delle apparecchiature di telefonia e di strumenti per laconnettività IP da rete mobile.La Provincia di Cremona nel giugno del 2011 ha adottato la convenzione CONSIPtelefonia mobile 5, che prevede la creazione di una rete costituita da un certo numero ditelefoni cellulari che dialogano tra loro ad una tariffa estremamente conveniente. Taleconvenzione non permette, in generale, l’utilizzo dei terminali per telefonate daeffettuarsi al di fuori della rete, se non per quelle destinazioni individuate in una listapredefinita approntata dall’Ente. Restano esclusi dal blocco gli Amministratori, i Dirigentied alcuni terminali per ragioni di reperibilità ed urgenza (soluzione open). A settembre 2013 risultano attive 345 utenze, di cui 147 dati; nelle utenze di fonia gliAmministratori, i Dirigenti ed il CED dispongono anche di scarico dati.Per il 2014 si ritiene di perseguire l’obiettivo di non aumentare le utenze della rete, e dicontenere le richieste di apparecchiature e relative connessioni (rete, dati, fonia) al finedi evitare l'aumento dei costi di gestione e manutenzione.Si procederà a verificare e monitorare gli apparati per la connettività , terminali OPEN edelle connessioni dati che dovessero risultare sottoutilizzati per valutarne l'eventualedismissione, oltre che a monitorare i costi per l'attivazione di una nuova convenzione.

- BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO E DI SERVIZIOSi procederà alla alienazione di beni immobili ad uso abitativo e di servizio secondoquanto previsto dal piano delle alienazioni approvato dal Consiglio provinciale.

Con votazione unanime e palese dichiara immediatamente eseguibile la presentedeliberazione, ai sensi dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267

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______________________________________________________________________________

MOTIVAZIONI

La Legge Finanziaria n. 244/2007 prevede alcune rilevanti disposizioni dirette alcontenimento ed alla razionalizzazione delle spese di funzionamento delle pubblicheamministrazioni. L'art. 2 della citata Leggere prevede:- al comma 594 che ai fini del contenimento delle spese di funzionamento delle propriestrutture, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decretolegislativo 30 marzo 2001, n. 165, adottano piani triennali per l'individuazione di misurefinalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo:a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoronell'automazione d'ufficio; b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilita', a mezzialternativi di trasporto, anche cumulativo; - al comma 595 che nei piani relativi alle dotazioni strumentali occorre prevedere lemisure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile a solicasi in cui il personale debba assicurare la reperibilità per esigenze di servizio, e che pertale fine sono stati a suo tempo approvati i criteri di attribuzioni di tali apparecchiaturecon atto giuntale n. 431 in data 29/7/2008;- al comma 596 che in caso di dismissione delle strumentazioni di cui al comma 594 ilpiano debba essere corredato da dimostrazione della congruità dell’operazione.- l'art. 2 comma 594 lettera c) della Legge Finanziaria n. 244/2007 prevede inoltre che aifini del contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture, leamministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo2001, n. 165, adottano piani triennali per l'individuazione di misure finalizzate allarazionalizzazione dell'utilizzo dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, conesclusione dei beni infrastrutturali;- il comma 599 art. 2 impone alle Amministrazioni Pubbliche, sulla base di criteri emodalità definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di adottare, sentital'Agenzia del Demanio, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, l'esitodella ricognizione propedeutica all'adozione dei piani triennali di cui alla lettera c) delcomma 594 provvedendo a comunicare al Ministero dell'Economia e delle Finanze i datirelativi a:1) beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione di beni infrastrutturali, suiquali vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo,determinandone la consistenza complessiva e indicando gli eventuali proventiannualmente ritratti dalla cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione, inrelazione agli stessi, di diritti in favore di terzi;2) beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali, deiquali abbiano, a qualunque titolo, la disponibilità, distinguendoli in base al relativo titoloper assicurarne la disponibilità.Tale norma va ad inquadrarsi in un più ampio processo di dismissione e razionalizzazionedel patrimonio immobiliare già realizzato dall'Ente.- l'art. 2 comma 597 della Legge Finanziaria n. 244/2007 impone infine alle AmministrazioniPubbliche di trasmettere a consuntivo con cadenza annuale, una relazione agli organi dicontrollo interno ed alla sezione regionale della Corte dei Conti competente, mentre ilcomma 598 prevede che piani triennali siano resi pubblici con le modalità previstedall’art. 11 del Dlgs 165/2001 e dall’art. 54 del codice dell’amministrazione digitale di cuial Dlgs 82/2005. ______________________________________________________________________________

PERCORSO ISTRUTTORIO

- deliberazione di Consiglio Provinciale N. 31 dell'11/04/2013, avente per oggetto:“Relazione previsionale e programmatica 2013-2015 - bilancio triennale 2013-2015

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-bilancio di previsione per l'esercizio 2013 - programma triennale 2013-2015 ed elencoannuale dei lavori pubblici – approvazione”;- deliberazione di Giunta Provinciale N. 97 del 18 aprile 2013, avente come oggetto“Piano esecutivo di gestione esercizio 2013 – approvazione”;- decreto N. 95/Presidenza del 30/6/2011, relativo alla proroga del conferimentodell'incarico di direzione del Settore Patrimonio per il periodo dal 1/7/2011 fino a terminemandato.______________________________________________________________________________

NORMATIVA

- art. 74 del vigente Statuto Provinciale;- D.Lgs. 267/2000- Legge Finanziaria n. 244/2007 ______________________________________________________________________________

PARERI

Pareri favorevoli espressi ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000 in ordine alla regolaritàtecnico-amministrativa e alla regolarità contabile.______________________________________________________________________________

ADEMPIMENTI CONSEGUENTI

• Invitare i Dirigenti a porre la massima attenzione alla concreta realizzazione delleazioni e degli interventi previsti nel piano.

• Incaricare il Dirigente del Settore Patrimonio e Provveditorato alla predisposizione aconsuntivo della relazione annuale di cui al comma 597 dell’art. 2 della Legge244/2007 ed all’inoltro agli Organi di controllo interni all’Ente per la trasmissione allacompetente sezione di controllo della Corte dei Conti.

• Trasmettere al competente Settore il presente atto affinché sia reso pubblicosecondo quanto in premessa specificato.

• Verranno assolti gli obblighi di pubblicazione previsti dall'art. 23 del d.lgs. 14/3/2013n. 33

______________________________________________________________________________

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE

- prospetto preventivo di piano triennale 2014/2016

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Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Silvio Masullo

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs 82/2005 esuccessive modifiche ed integrazioni.

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Foglio1

Pagina 1

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Notedescrizione indicatore

DOTAZIONI STRUMENTALI

1 Fotocopiatrici e stampanti 2014/2016

2 beni a magazzino 2014/2016

3 2014/2016

4 vestiario 2014/2016

5 pulizie 2014/2016

6 vigilanza 2014/2016

7 2014/2016

eventuali dismissioni

BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO

1 72.000,00 non utilizzata 2014

2 83.835,00 non utilizzata 2014

3 122.000,00 2014 non necessaria

4 27.765,00 non utilizzata 2014

5 APPALTO CALORE 2014 non necessaria aggiudicazione

6 2014/2016 non necessaria

PROVINCIA DI CREMONA

Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazioneart. 2 della Legge 244 del 2007 (legge finanziaria 2008)

Triennio 2014 –2016

Codice misura

Dotazioni strumentali in campo informatico e di automazione,

autovetture di servizio eimmobili ad uso abitativo e di

servizio (esclusi i beni infrastrutturali)

Valore patrimoniale

Destinazione d'uso(compilare solo se bene

immobile)

Azioni di miglioramento(come contenuti nella DGP che ha

approvato il Piano )

Anno di realizzazione

(come contenuto nella DGP che ha approvato il

Piano )

Documentazione necessaria a dimostrare la congruenza

dell'operazione in termini di costi e benefici qualora gli

interventi di cui al c. 594 art. 2 della Legge 244/2007 implichino

la dismissione di dotazioni strumentali

Indicatore (come contenuto nella DGP che ha approvato il Piano )

valore atteso indicatoreAnno 2014

consuntivo indicatoreAnno 2014

valore atteso indicatoreAnno 2015

consuntivo indicatore Anno 2015

valore atteso indicatoreAnno 2016

consuntivo indicatore Anno 2016

macchine fotocopiatrici a

noleggio – stampanti in

proprietà

riduzione del numero di stampanti personali o di sistema onerose e sostituzione con macchine multifunzione a noleggio dotate di scheda di rete per un utilizzo condiviso

la dismissione delle stampanti personali determina il

contenimento della spesa per la fornitura di cartucce toner ed altro

materiale di usura, a favore dell'utilizzo delle stampanti di

sistema che sono state noleggiate con la formula del tutto compreso

ad eccezione della carta, dimensionandone la tiratura

secondo necessità

Continuazione collegamento dei vari PC in dotazione alle stampanti di rete multifunzione (copiatrice, scanner, stampante), mantenendo per ogni settore/piano 1-2 stampanti di servizio monofunzione da utilizzare in caso di guasto o di altra necessità (privacy, ecc.)

numero stampanti personali dismesse

Alla scadenza di contratti di noleggio o in occasione di sostituzione di stampanti di proprietà verranno sistemate stampanti di rete multifunzione.

numero delle macchine multifunzione eventualmente installate

sensibilizzazione dei settori all'attento utilizzo del materiale di magazzino sulla base delle effettive risorse di bilancio

rispetto della spesa sulla base delle effettive risorse di bilancio

monitoraggio spesa per Settore

parco automezzi dell'Ente inteso come mezzi circolanti su strada e

targati

parco mezzi parte di proprietà e

parte a noleggio

Riduzione del parco mezzi tramite demolizione di veicoli obsoleti. Maggior sviluppo del sistema di condivisione di autovetture

il parco mezzi provinciale è obsoleto. La dismissione degli automezzi più sfruttati determina la riduzione della spesa e l'utilizzo più intenso dei mezzi in condivisione

perseguire l'obiettivo del contenimento delle spese di gestione delle autovetture nel rispetto della Legge finanziaria

riduzione del parco mezzi e comunque non oltre il numero di mezzi 2013

contenimento della spesa pur tenendo in debita considerazione le necessità di appannaggio

indagine capillare presso le maestranze che hanno diritto agli appannaggi per verificare se alcuni capi possano essere utilizzati per periodi più lunghi rispetto a quelli previsti dalle scadenze dei regolamenti mantenendo comunque adeguate caratteristiche di decoro e di funzionalità

fornitura di appannaggio al personale avente diritto per regolamento regionale e/o per normative in materia di sicurezza

mantenimento dei servizi essenziali in relazione della disponibilità

economica assegnata

valutazione circa la possibilità di ridimensionare l'attività richiesta alle imprese di pulizia

riduzione del numero di giornate di intervento e delle prestazioni richieste

riorganizzazione del servizio e riduzione della spesa

contenimento della spesa ai fini del rispetto dei limiti di

bilancio adottando limitazioni al servizio di vigilanza

Valutazione della sospensione del servizio in funzione delle disponibilità di bilancio

Telefonia mobile: rete aziendale dell'Ente che assicura

comunicazioni voce e dati in maniera efficace e veloce.

Costituita da telefoni cellulari e chiavette che dialogano tra loro

ad una tariffa estremamente conveniente, è strutturata

secondo le necessità

strumentazioni a noleggio tranne pochi terminali

prosecuzione adesione alla convenzione CONSIP per la telefonia

mobile e connettività Ip con valutazione della nuova eventuale

convenzione

perseguire l’obiettivo di non aumentare le utenze della rete, e di contenere le richieste di apparecchiature e relative connessioni (rete, dati, fonia) al fine di evitare l'aumento dei costi di gestione e manutenzione

mantenimento del numero di linee in fonia rispetto al 2013 ed aumento delle linee dati secondo necessità con mantenimento dell'importo di spesa rispetto al 2013 con valutazione nuova eventuale convenzione

perfezionamento del valore atteso 2014

monitoraggio degli apparati per la connettività , terminali OPEN e delle connessioni dati che dovessero risultare sottoutilizzati per valutarne l'eventuale dismissione.

perfezionamento del valore atteso 2014

Casa cantoniera ex ANAS Comune di San Giovanni in Croce

dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

non necessaria in quanto immobile non utilizzato

Perfezionamento piano precedente di alienazione

riproposizione procedura di gara mediante asta pubblica

Casa cantoniera ex ANAS Comune di Calvatone

dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

non necessaria in quanto immobile non utilizzato

Perfezionamento piano precedente di alienazione

riproposizione procedura di gara mediante asta pubblica

Casa cantoniera ex ANAS Comune di Cicognolo

magazzino per manutenzione viabilità

dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

Perfezionamento piano precedente di alienazione

riproposizione procedura di gara mediante asta pubblica

Casa cantoniera ex ANAS Comune di Torre de' Picenardi

dismissione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare

non necessaria in quanto immobile non utilizzato

Perfezionamento piano precedente di alienazione

riproposizione procedura di gara mediante asta pubblica

Al servizio di edifici di competenza provinciale

nuova gara mediante procedura aperta

FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE

Al servizio di edifici di competenza provinciale

installazione impianti fotovoltaici tetti palestre e magazzini viabilità

aumento potenza installata fino a 3kw/h

aumento potenza installata ulteriori 5 kw/h rispetto al 2014

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N. d'ord.346 reg deliberazioni

GIUNTA PROVINCIALE DI CREMONAEstratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza

del 03/12/2013

L'anno duemilatredici, questo giorno tre del mese di dicembre alle ore 15:00 in Cremona,nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunita, a seguito di invito del Presidente,la Giunta Provinciale con l'intervento dei Sigg.:

Presenti Assenti

Salini Massimiliano Presidente X -

Bongiovanni Filippo Assessore X -

Capelletti Chiara Assessore X -

Leoni Giovanni Assessore X -

Orini Paola Assessore X -

Pinotti Gianluca Assessore X -

Schiavi Silvia Assessore - X

Soccini Matteo Assessore X -

Partecipa il Segretario Generale della Provincia, Dott. Silvio Masullo

Il Sig. Presidente, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiaraaperta la seduta ed invita la giunta alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno.

346 1 di 8

CONTENIMENTO SPESE DI FUNZIONAMENTO PROPRIE STRUTTURE - PIANOTRIENNALE 2014/2016 FINALIZZATO ALLA RAZIONALIZZAZIONE E ALCONTENIMENTO DELLE DOTAZIONI STRUMENTALI. ARTICOLO 2, COM MA 594,LEGGE 21/12/2007 N. 244. SETTORE URP E SERVIZI INTERNI

532

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LA GIUNTA PROVINCIALE

Sentito il relatore Assessore SOCCINI e con voto unanime dei presenti espresso nei modidi legge :

______________________________________________________________________________

DECISIONE

Approva il piano per il triennio 2014/2016 degli approvvigionamenti informatici, parteintegrante e sostanziale del presente atto, concernente misure finalizzate alla riduzionedelle voci di spesa ivi indicate ai sensi e per gli effetti previsti nell’art. 2 commi da 594 a598 della legge 244/2007.

Con votazione unanime e palese dichiara immediatamente eseguibile la presentedeliberazione, ai sensi dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267______________________________________________________________________________

MOTIVAZIONI

La legge n. 244 del 24/12/2007 (legge finanziaria 2008) prevede alcune rilevantidisposizioni dirette al contenimento e alla razionalizzazione delle spese di funzionamentodelle pubbliche amministrazioni.In particolare l’art. 2 comma 594 prevede che ai fini del contenimento delle spese difunzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1,comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, adottano piani triennali perl’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazionistrumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazioned’ufficio.______________________________________________________________________________

PERCORSO ISTRUTTORIO

• Il comma 595 stabilisce che nei piani relativi alle dotazioni strumentali occorreprevedere le misure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature ditelefonia mobile a soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio,pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimentodelle particolari attività che ne richiedono l’uso, individuando nel rispetto dellanormativa sulla riservatezza dei dati personali , forme di verifica, anche a campione ,circa il corretto utilizzo delle relative utenze.

• Il comma 596 prevede, che nei casi in cui gli interventi esposti nel piano triennaleimplichino dismissione di dotazioni strumentali, lo stesso piano sia corredato delladocumentazione necessaria a dimostrare la congruenza dell’operazione in termini dicosti e benefici.

• Il comma 597 impone alle amministrazioni pubbliche di trasmettere a consuntivo e concadenza annuale una relazione agli organi di controllo interno e alla sezione regionaledella Corte dei Conti competente.

• Dato atto che il responsabile del servizio ha provveduto a rilevare i dati e leinformazioni necessarie per la predisposizione del piano triennale per larazionalizzazione delle voci di spesa indicate dall’art. 2 comma 594 della leggefinanziaria 2008;

______________________________________________________________________________

NORMATIVA

• art. 3 della legge 241/90

346 2 di 8533

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• D.Lgs. 18/8/2000 n. 267

• art. 5 del vigente Statuto______________________________________________________________________________

FINANZIAMENTO

______________________________________________________________________________

PARERI

Pareri favorevoli espressi ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000 in ordine alla regolaritàtecnico-amministrativa e alla regolarità contabile.______________________________________________________________________________

ADEMPIMENTI CONSEGUENTI

• invito a tutti i responsabili dei servizi a porre la massima attenzione sulla concretarealizzazione delle azioni e degli interventi previsti nel piano;

• pubblicazione del piano triennale 2014/2016 sul sito istituzionale dell’ente;

• predisposizione di una relazione a consuntivo, con cadenza annuale, da inviare agliorgani di controllo interno dell’ente e alla competente sezione di controllo dellaCorte dei Conti;

______________________________________________________________________________

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE

PIANO TRIENNALE 2014/2016 DEGLI APPROVVIGIONAMENTI INFORMATICI

1 SISTEMA INFORMATIVO - SITUAZIONE ATTUALE

Il sistema informativo dell'Ente eroga servizi agli uffici interni e ai soggetti cheinteragiscono con l'Amministrazione attraverso un'infrastruttura la cui gestione è affidataal CED che cura con proprio personale la gestione, la manutenzione e lo sviluppoinnovativo.

L'architettura di questa soluzione può essere classificata in quattro blocchi sottodescritti.

1.1 NUCLEO CENTRALE Le funzionalità di base sono realizzate nel sistema centrale attraverso la

“virtualizzazione” di server operanti in modo ridondato e parallelo collegati ad unaStorage Area Network che contiene i dati. In particolare sono ospitate tutte le proceduregestionali amministrative dell'Ente (Protocollo, Atti, Gestione Finanziaria, Risorse Umane,ecc.) la cui gestione occupa la parte preponderante in termini di risorse umane e risorsefinanziarie.

Particolare attenzione è posta nel governare e guidare il passaggio alladematerializzazione dei processi amministrativi attraverso la firma digitale, la gestione econservazione documentale, la PEC.

1.2 SERVIZI INTERNET Questi servizi sono: il sito web istituzionale dell'Ente, il portale intranet per i dipendenti e

la posta elettronica per i quali il CED cura la corretta visibilità agli utenti esterni e interni,rende sicura e protetta la navigazione in internet e rende possibile l'accesso alla reteaziendale da parte dei colleghi in telelavoro.

1.3 SERVIZI RUP (Rete Unitaria Provinciale)

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L'Ente mette a disposizione del territorio provinciale ulteriori servizi fruibili attraverso laRete Unitaria Provinciale quali ad esempio quelli di SISCOTEL a cui aderiscono i comunidella provincia e altre realtà territoriali

1.4 RETE La rete dati costituisce una parte fondamentale per l'elaborazione distribuita e lo

scambio delle informazioni. Il CED progetta la topologia dei collegamenti, cura leconfigurazioni degli apparati di rete e segue sia il cablaggio interno agli edifici (LAN) chele interconnessioni tra le varie sedi (WAN).

Le sedi centrali di c.so V.Emanuele n.17 e di via Dante 134 svolgono le funzioni dicentro stella nel collegamento con le altre sedi provinciali. Le sedi con maggior numerodi utenti sono collegate con reti veloci (1 GB o 100 MB) e sono ridondate con reti dibackup.

In dettaglio la seguente tabella riporta la tipologia di collegamento per ogni sede.

SEDE Puntirete

Capacità di banda

UFFICI CENTRALI C.so V.Emanuele 17 200 100 Mbit + backup 10 Mbit

INFRASTRUTTURE STRADALI Via Bellarocca 100 100 Mbit + backup 10 Mbit

AGRICOLTURA AMBIENTE LAVORO Via Dante134 200 100 Mbit + backup 10 Mbit

CONTRATTI C.so V.Emanuele 28 20 1 Gbit + backup 2 Mbit

PORTO CREMONA via Conca 40 100 Mbit

SPT CREMONA p.zza comune 10 10 Mbit

CDA CREMONA via Sesto 2 10 Mbit

CPI CREMONA via Massarotti 20 10 Mbit

CPI CREMA via de Gasperi 30 1 Mbit

CPI SORESINA 10 1 Mbit

CPI URP AGRI CASALMAGGIORE 50 1 Mbit

URP AGRI CREMA via Matteotti 39 10 256 Kbit

Sono attive anche diverse connessioni verso internet nelle varie sedi in funzione dellenecessità come riportato nella seguente tabella.

SEDE Capacità di banda

Utilizzo

SEDE CENTRALE C.so V.Emanuele 17

2 Mbit + 256 Kbit

Navigazione internet + accesso al sito + telelavoro

SEDE di via Dante134 700 Kbit + 500 Kbit + 256 Kbit

Accesso al sito cartografia ambientaleAccesso al sito lavoro (sintesi)Accesso a Lombardia Integrata con vpn

CPI - CASALMAGGIORE 1 Mbit Navigazione internet

URP - CREMA 1 Mbit Navigazione internet

S.VITALE CREMONA 1 Mbit Navigazione internet

Sono inoltre attive alcune connessioni per il telelavoro. Per ogni connessione internet sono stati predisposti e configurati gli apparati necessari

(firewall e router) per proteggerne l'utilizzo e per impedire accessi malevoli o conintenzioni dannose.

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2 SISTEMA INFORMATIVO - INDIRIZZI OPERATIVI

Il CED svolge l'attività ordinaria e affronta il rinnovo del sistema con prospettive diraffronto verso le alternative del cluod computing e il passaggio alla conservazionedigitale sostitutiva di atti e documenti, insieme ad un percorso già avviato versol'introduzione degli applicativi open.

Continua lo sviluppo software a completamento ed integrazione di attività verticali disettore che non trovano sul mercato i prodotti adeguati oppure sconterebbero tempi eoneri non sostenibili di acquisizione, customizzazione e mantenimento.

Anche lo scambio e l'apertura ai dati in formato aperto costituiscono un orizzonteevolutivo di obbligatorio approdo e insieme un banco di prova per lo sviluppo del livellodi prestazione offerto dalla struttura.

E' ormai consolidata l'attenzione ad adottare ove possibile soluzioni open-source condue finalità: evitare i costi di licenza dei software proprietari e ridurre la dipendenza dalfornitore del software.

In particolare il sito istituzionale e i servizi RUP sono sviluppati e gestiti con softwareopen-source mentre prosegue il passaggio graduale all'utilizzo di prodotti open-sourceper l'attività di 'office automation' riducendo in tal modo i costi che si dovrebberosostenere per tenere aggiornato il software proprietario “Office” di Microsoft attualmenteutilizzato.

La sostituzione di alcuni apparati di rete renderà possibile una riorganizzazione delleconnessioni dati tra le varie sedi che consentirà l'introduzione di soluzioni più modernecon migliori prestazioni e la conseguente dismissione di due vecchi collegamenti dibackup con un risparmio annuale di 2.400 €.

Nella scelta delle caratteristiche dei PC per le postazioni di lavoro si pone attenzioneai consumi energetici in ottemperanza alle specifiche degli acquisti verdi. Il piano degliapprovvigionamenti della strumentazione informatica, in particolare, risponde a dueesigenze principali:

• ammodernare le postazioni di lavoro del personale tecnico con stazioni più potentiin grado di far funzionare con prestazioni ottimali le nuove versioni dei programmidi disegno tecnico e cartografia;

• rimpiazzare i vecchi computer che sono diventati inadatti allo svolgimento delleusuali attività degli uffici.

Per quanto riguarda i dispositivi di stampa, in accordo con l'Economato prosegue laconvergenza verso l'utilizzo di dispositivi multifunzione in rete mantenendo per ogniSettore/piano una/due stampanti di servizio da utilizzare in caso di guasto o altrenecessità (es. di privacy..ecc.).

Un utilizzo più razionale dei dispositivi di rete più robusti, con conseguente riduzionedel numero delle stampanti individuali piccole, più inquinanti e con costi di gestionemaggiori, porta un sensibile risparmio.

3 SISTEMA INFORMATIVO - PROSPETTO SPESA ANNUALE

Gli investimenti nel triennio, necessari per consentire l'innovazione tecnologica degliapparati, uniti a un utilizzo più razionale, comporteranno un risparmio dei costi digestione, ma sarà necessario aumentare gli investimenti nei prossimi anni rispetto a quelliattualmente previsti per innovare e garantire livelli di servizio idonei

descrizione

2014 2015 2016

Importi Numero Importi Numero Importi Numero

Accesso a banche dati 6.750 6.750 6.750

Manutenzione applicazioni 141.000 141.000 141.000

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Manutenzione sistemi 42.000 42.000 42.000

Gestione documentale 6.250 6.250 6.250

Sviluppo rete unitaria provinciale 31.000 31.000 31.000

Manutenzione postazioni di lavoro 12.000 12.000 12.000

tot MANUTENZIONE 239.000 239.000 239.000

4 TELEFONIA FISSA - SITUAZIONE ATTUALE

Il CED si occupa della telefonia fissa per le sedi dell'Ente e per gli istituti di istruzionesecondaria del territorio provinciale.

Il sistema telefonico dell'Ente è costituito da 4 centraline interconnesse che operanosulle sedi principali dell'Ente di cui due anno superato i 13 anni di esercizio e due sonostate sostituite di recente. Le due più vecchie di tipo tradizionale, per le interconnessioniinterne tra le sedi, sfruttano in parte la rete dati già esistente e in parte soluzionitecnologiche con apparati che abbattono i costi pur consentendo grande larghezza dibanda. Le due nuove centrali invece sono connesse in VOIP attraverso la rete dati.

5 TELEFONIA FISSA - INDIRIZZI OPERATIVI

La sostituzione delle altre due centrali dell'Ente, ormai obsolete, è stata ulteriormenterimandata per questioni di bilancio. Sono possibili solo alcuni interventi di modesta entitàcome l'uso di apparati VOIP da utilizzare presso alcune sedi remote in cui è preferibileutilizzare le connessioni di rete già esistenti

La distribuzione di interni in modalità VOIP resa possibile dalle nuove centraliconsentirà di sostituire due connessioni di fonia tradizionale attualmente necessarie perl'utilizzo di due apparecchi telefonici in una sede senza centralino. Ciò permetterà ladismissione delle due linee di fonia esistenti tra sede e sede con un risparmio annuo di1.200 €.

Si prevede una diminuzione dei servizi di manutenzione per interventi sui cablaggidelle linee telefoniche e assistenza ai centralini delle scuole secondarie sul territorioprovinciale dovuto alla diminuzione operata sugli stanziamenti di bilancio.

6 TELEFONIA FISSA - PROSPETTO SPESA ANNUALE

descrizione

2014 2015 2016

Importi Numero Importi Numero Importi Numero

Nuovo centralino sede 0 0 0 0 0 0

Nuovi centralini scuole 0 0 0 0 0 0

tot.ACQUISTI TELEFONI 0 0 0

Manutenz. centralini e impianti sede 22.000 4 22.000 4 22.000 4

Manutenz. centralini e impianti scuole 10.000 40 10.000 40 10.000 40

tot MANUTENZIONE 32.000 32.000 32.000

7 RIEPILOGO ANNUALE DEI COSTI DI GESTIONE: RETE DATI CED, TELEFONIA FISSA

Si prevedono i seguenti risparmi sui costi per la trasmissione dati, per i consumi e perla manutenzione degli impianti

346 6 di 8537

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RISPARMI ANNUI RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE

2014 2015 2016

Rete dati del CED 2.400 0 0

Centralino (connessioni tra sede e sede) 1.200 0 0

346 7 di 8538

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Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Silvio Masullo

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs 82/2005 esuccessive modifiche ed integrazioni.

539

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Relazione Previsionale e Programmat ica

per il triennio 201 4-2016

540

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Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016 - cenni -

Per gli Enti in sperimentazione, come già indicato nelle premesse del presente documento, la Relazione Previsionale e Programmatica è sostituita dal Documento Unico di Programmazione. Appare utile in questa sede evidenziare nelle tabelle di seguito riportate i principali dati del bilancio 2014-2016, estrapolati sulla base degli schemi contabili previsti dal D.P.R. 194 del 31.1.1996. Va osservato che i progetti inseriti nei vari programmi della Relazione previsionale e programmatica sono ora denominati “obiettivi operativi”, incardinati nel Documento Unico di Programmazione nelle varie missioni e programmi. V.TABELLE

541

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SOMMARIO DENOMINAZIONE PROGRAMMI- DENOMINAZIONI MISSIONI

Programma 01 - Spese istituzionali, della comunicazione, gestionali funzioni generali

MISSIONE 01 – Servizi istituzionali, generali di gestione

MISSIONE 18 – Relazione con le altre autonomie territoriali e locali

MISSIONE 20 – Fondi e accantonamenti

MISSIONE 50– Debito pubblico

MISSIONE 60 – Anticipazioni finanziarie

MISSIONE 99 – Servizi per conto terzi

----------------------

Programma 02 - Lavoro Istruzione e Formazione politiche sociali

MISSIONE 4 – Istruzione e diritto allo studio

MISSIONE 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

MISSIONE 15 – Politiche del lavoro e la formazione professionale

MISSIONE 06 – Politiche giovanili, sport e tempo libero

-----------------------

Programma 03 - Territorio e Parchi

MISSIONE 08 – Assetto del territorio edilizia abitativa

MISSIONE 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

-----------------------

Programma 04 - Sviluppo di attività in ambito turistico

MISSIONE 07 – Turismo

------------------------

Programma 05- Strategie per lo sviluppo del territorio

MISSIONE 01 – Servizi istituzionali, generali di gestione

MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività

Programma 06 - Sviluppo di attività in ambito culturale

MISSIONE 05 – Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

-------------------------

Programma 09 - Tutela dell’Ambiente

MISSIONE 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

MISSIONE 17 – Energia e diversificazione fonti energetiche

--------------------------

542

, ORA

,ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

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Programma 10 - Infrastrutture viarie:ammodernamenti e varianti

MISSIONE 10 – Trasporto e diritto alla mobilità

--------------------------

Programma 11 - Infrastrutture edilizie, patrimonio e provveditorato

MISSIONE 04 – Istruzione e diritto allo studio

MISSIONE 05 – Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

Programma 12 - Agricoltura Caccia e Pesca

MISSIONE 16 – Agricoltura, politiche agro-alimentari, pesca

--------------------------------

Programma 13 - Trasporti pubblici e privati –piste ciclabili

MISSIONE 10 – Trasporto e diritto alla mobilità

--------------------------------

Programma 15 - Sistemi informativi e servizi al cittadino

MISSIONE 01 – Servizi istituzionali, generali di gestione

---------------------------------

Programma 16- Appalti e legale

MISSIONE 01 – Servizi istituzionali, generali di gestione

---------------------------------

Programma 17 - Infrastrutture viarie:manutenzioni

MISSIONE 10 – Trasporto e diritto alla mobilità

---------------------------------

Programma 19 Garantire la tutela assicurativa dell’ente

MISSIONE 01 – Servizi istituzionali, generali di gestione

---------------------------------

Programma 21 Polizia locale

MISSIONE 03 – Ordine pubblico e sicurezza

MISSIONE 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

-----------------------------------

Programma 22 Porto di Cremona

MISSIONE 10 – Trasporto e diritto alla mobilità

----------------------------------

Programma 23 Protezione civile

MISSIONE 11 – Soccorso civile

543

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

, ORA

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PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3

2.1.12.1.12.1.12.1.1

4444 5555

2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO

6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

73.506.589,99 65.920.897,21

32.378.554,46 11.900.093,42 5.908.309,66 5.275.529,76 4.785.309,76 4.837.434,56 -10,71%

60.200.877,59

7.502.888,39 7.016.317,10 9.882.278,87 6.272.555,09 6.258.893,09 6.294.893,09 -36,53%

57.843.755,82 57.684.595,62 -3,92%57.046.470,82

Tributarie

Contributi e trasferimenti correnti

74.237.872,99 66.486.286,59 61.116.877,59 57.843.755,82 57.046.470,82 57.684.595,62 -5,36%

731.283,00 565.389,38 916.000,00 0,00

33.625.147,14 47.004.486,69 44.410.289,06 46.295.670,97 46.002.267,97 46.552.267,97 4,25%

Extratributarie

TOTALE ENTRATE CORRENTI

Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti

TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A)

544

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PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3

2.1.12.1.12.1.12.1.1

4444 5555

2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO

6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

156.178.775,83 175.444.010,50 105.903.994,77 81.187.562,98 70.906.470,82 108.124.595,62 -23,34%

11.812.120,16

7.241.210,36 106.111.869,21 39.510.117,18 19.404.807,16 13.620.000,00 50.140.000,00 -50,89%

108.957.723,91 44.787.117,18

4.145.231,90 1.795.931,11 1.100.000,00 160.000,00 240.000,00 300.000,00 -85,45%

23.343.807,16

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

13.860.000,00

0,00 0,00 0,00 0,00

50.440.000,00

425.677,90 1.049.923,59 4.177.000,00 3.779.000,00

-47,88%

70.128.782,68

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00

0,00

0,00 0,00 0,00 0,00

Alienazione di beni e trasferimenti di capitale

Accensione mutui passivi

Altre accensioni prestiti

Avanzo di amministrazione applicato per:

- fondo ammortamento

- finanziamento investimenti

TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (B)

Riscossione di crediti

Anticipazioni di cassa

TOTALE MOVIMENTO FONDI (C)

TOTALE GENERALE ENTRATE (A+B+C)

70.128.782,68

545

6.846.000,00 2.850.000,00fondo plurien.vincol.c/capitale

20.706.000,00 53.290.000,00

77.752.470,82 110.974.595,62

avanzo di amministr.applicato per

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PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111

2.2.1 - Entrate Tributarie

2222 3

2.2.1.12.2.1.12.2.1.12.2.1.1

4444 5555

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

33.625.147,14

33.490.350,54 41.688.235,80 42.299.165,68 44.184.547,59 44.184.547,59 44.734.547,59 4,46%

47.004.486,69

134.621,07 130.223,63 150.000,00 150.000,00 150.000,00 150.000,00 0,00%

44.410.289,06

175,53 5.186.027,26 1.961.123,38 1.961.123,38 1.667.720,38 1.667.720,38 0,00%

46.295.670,97 46.002.267,97 46.552.267,97 4,25%

ImposteImposteImposteImposte

Tasse

Tributi speciali ed altre entrate proprie

TOTALE

546

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Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

2.2.2 - Contributi e trasferimenti correnti2.2.2.12.2.2.12.2.2.12.2.2.1

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3 4444 5555 6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

32.378.554,46

1.021.509,43 1.399.234,78 251.402,55 184.774,55 172.014,55 128.299,35 -26,50%

11.900.093,42

17.419.940,13 8.732.231,09 4.192.507,91 3.553.903,01 3.499.552,01 3.499.552,01 -15,23%

5.908.309,66

4.587.399,84 1.298.101,72 678.000,00 913.000,00 678.000,00 913.000,00 34,66%

5.275.529,76

427.221,86 137.321,95 0,00 0,00 0,00 0,00

8.922.483,20 333.203,88 786.399,20 623.852,20 435.743,20 296.583,20 -20,67%

4.837.434,56 -10,71%4.785.309,76

Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali

Contributi e trasferimenti da altri enti del Settore Pubblico

Contributi e trasferimenti correnti dalla Stato

Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione

Contributi e trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate

TOTALE

547

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Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

2.2.3 - Proventi Extratributari2.2.3.12.2.3.12.2.3.12.2.3.1

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3 4444 5555 6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

Utili netti delle aziende spec. e partecipate, dividendi di societa'

Proventi diversi

Proventi dei servizi pubblici

Proventi dei beni dell'Ente

Interessi su anticipazioni e crediti

TOTALE 7.502.888,39

2.285.396,68 2.852.721,34 1.935.764,70 3.647.535,00 3.647.535,00 3.683.535,00 88,43%

7.016.317,10

1.307.142,88 1.314.837,56 1.895.874,85 917.470,34 917.470,34 917.470,34 -51,61%

9.882.278,87

482.893,83 443.495,38 501.862,11 246.500,00 296.500,00 296.500,00 -50,88%

6.272.555,09

51.475,32 24.650,24 14.081,74 10.337,75 10.337,75 10.337,75 -26,59%

3.375.979,68 2.380.612,58 5.534.695,47 1.450.712,00 1.387.050,00 1.387.050,00 -73,79%

6.294.893,09 -36,53%6.258.893,09

548

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Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

2.2.4 - Contributi e trasferimenti in c/capitale2.2.4.12.2.4.12.2.4.12.2.4.1

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3 4444 5555 6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

7.241.210,36

76.780,65 41.007.262,31 10.168.052,40 945.000,00 2.140.000,00 1.790.000,00 -90,71%

106.111.869,21

0,00 230.000,00 2.334.587,26 295.000,00 410.000,00 300.000,00 -87,36%

39.510.117,18

7.044.429,71 61.709.447,93 21.816.638,98 17.587.807,16 6.150.000,00 29.789.300,00 -19,38%

19.404.807,16

120.000,00 1.712.559,93 410.954,86 377.000,00 750.000,00 0,00 -8,26%

0,00 1.452.599,04 4.779.883,68 200.000,00 4.170.000,00 18.260.700,00 -95,82%

50.140.000,00 -50,89%13.620.000,00

Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico

Trasferimenti di capitale da altri soggetti

Alienazione di beni patrimoniali

Trasferimenti di capitale dallo Stato

Trasferimenti di capitale dalla Regione

TOTALE

549

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Esercizio Anno 2011 (Accertamenti Competenza)

Esercizio Anno 2012 (Accertamenti Competenza)

2.2.5 - Accensione di prestiti2.2.5.12.2.5.12.2.5.12.2.5.1

2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALEPROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Esercizio in Corso (Previsione)

Previsione del Bilancio Annuale

1° Anno Successivo

2° Anno Successivo

% scostamento della col. 4

rispetto alla col. 3

1111 2222 3 4444 5555 6666 7777

ENTRATE

TREND STORICO

4.145.231,90 1.795.931,11

0,00

1.100.000,00

4.145.231,90 1.795.931,11 1.100.000,00 160.000,00 240.000,00 300.000,00 -85,45%

160.000,00 300.000,00 -85,45%240.000,00

Finanziamenti a breve termine

Assunzioni di mutui e prestiti

Emissione di prestiti obbligazionari

TOTALE

0,00

550

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

Spese correnti

ConsolidateTOTALE

Spese correnti

Di sviluppoTOTALE TOTALE

Spese correntiProgramma

Di sviluppo

Spese per investimento

Consolidate

Spese per investimento

Consolidate

Spese per investimentoDi sviluppo

3.3 QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA

13_01 28.935.748,9628.534.021,33 401.727,63 0,00 28.636.069,9628.636.069,96 0,00 0,00 28.436.354,7628.436.354,76 0,00 0,00

13_02 2.241.110,002.234.060,00 0,00 7.050,00 1.956.110,001.949.060,00 0,00 7.050,00 2.191.110,002.184.060,00 0,00 7.050,00

13_03 25.000,0025.000,00 0,00 0,00 25.000,0025.000,00 0,00 0,00 25.000,0025.000,00 0,00 0,00

13_04 150.750,00150.750,00 0,00 0,00 131.900,00131.900,00 0,00 0,00 131.900,00131.900,00 0,00 0,00

13_05 26.550,0026.550,00 0,00 0,00 26.550,0026.550,00 0,00 0,00 26.550,0026.550,00 0,00 0,00

13_06 449.430,00448.680,00 0,00 750,00 380.354,00379.604,00 0,00 750,00 380.354,00379.604,00 0,00 750,00

13_09 1.011.732,06629.732,06 0,00 382.000,00 759.732,06619.732,06 0,00 140.000,00 619.732,06619.732,06 0,00 0,00

13_10 5.046.300,006.300,00 0,00 5.040.000,00 3.706.000,000,00 0,00 3.706.000,00 26.250.000,000,00 0,00 26.250.000,00

13_11 8.275.791,376.577.791,37 273.000,00 1.425.000,00 12.610.791,376.850.791,37 0,00 5.760.000,00 19.572.791,377.582.791,37 0,00 11.990.000,00

13_12 4.765.300,00465.300,00 0,00 4.300.000,00 2.865.300,00465.300,00 0,00 2.400.000,00 465.300,00465.300,00 0,00 0,00

13_13 18.175.897,7315.154.240,57 0,00 3.021.657,16 15.654.240,5715.154.240,57 0,00 500.000,00 15.154.240,5715.154.240,57 0,00 0,00

13_14 0,000,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00

13_15 271.000,00271.000,00 0,00 0,00 271.000,00271.000,00 0,00 0,00 271.000,00271.000,00 0,00 0,00

13_16 317.540,00317.540,00 0,00 0,00 209.160,00209.160,00 0,00 0,00 80.000,0080.000,00 0,00 0,00

55

(*)

(*) comprende rimborso prestiti

24.434.021,33 28.835.748,9624.434.021,33

2.434.060,00 2.441.110,00

6.477.791,37 8.175.791,37

551

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

Spese correnti

ConsolidateTOTALE

Spese correnti

Di sviluppoTOTALE TOTALE

Spese correntiProgramma

Di sviluppo

Spese per investimento

Consolidate

Spese per investimento

Consolidate

Spese per investimentoDi sviluppo

3.3 QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA

13_17 8.829.600,001.284.600,00 0,00 7.545.000,00 4.984.600,001.284.600,00 0,00 3.700.000,00 5.684.600,001.284.600,00 0,00 4.400.000,00

13_19 410.500,00410.500,00 0,00 0,00 410.500,00410.500,00 0,00 0,00 410.500,00410.500,00 0,00 0,00

13_21 267.000,00207.500,00 0,00 59.500,00 267.000,00207.500,00 0,00 59.500,00 267.000,00207.500,00 0,00 59.500,00

13_22 1.914.591,43244.591,43 0,00 1.670.000,00 4.814.591,43244.591,43 0,00 4.570.000,00 10.964.591,43244.591,43 0,00 10.720.000,00

13_23 73.721,4343.571,43 0,00 30.150,00 43.571,4343.571,43 0,00 0,00 43.571,4343.571,43 0,00 0,00

TOTALE 57.031.728,19 674.727,63 23.481.107,16 77.752.470,8256.909.170,82 0,00 20.843.300,00 110.974.595,6257.547.295,62 0,00 53.427.300,0081.187.562,98

552

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2.351.546,75 3.663.121,75 3.269.406,55

2.907.550,00 2.907.550,00 2.943.550,00

23.676.652,21 22.065.398,21 22.223.398,21

166.014,55 122.299,35

31.910,00 31.910,00 31.910,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

2.140.862,20 3.465.197,20 3.115.197,20

2.907.550,00 2.907.550,00 2.943.550,00

23.676.652,21 22.065.398,21 22.223.398,21

13_01

28.935.748,96 28.636.069,96 28.436.354,76

178.774,55

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

57

23.576.652,21

23.576.652,21

28.835.748,96

553

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927.411,87 877.411,87 877.411,87

0,00 0,00 0,00

1.313.698,13 1.078.698,13 1.313.698,13

0,00 0,00

925.000,00 875.000,00 875.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

2.411,87 2.411,87 2.411,87

0,00 0,00 0,00

1.313.698,13 1.078.698,13 1.313.698,13

13_02

2.241.110,00 1.956.110,00 2.191.110,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

58

1.513.698,13

2.441.110,00

1.513.698,13

554

Page 555: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

1.467,00 1.467,00 1.467,00

15.000,00 15.000,00 15.000,00

8.533,00 8.533,00 8.533,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

1.467,00 1.467,00 1.467,00

15.000,00 15.000,00 15.000,00

8.533,00 8.533,00 8.533,00

13_03

25.000,00 25.000,00 25.000,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

555

Page 556: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

73.208,46 54.358,46 54.358,46

48.000,00 48.000,00 48.000,00

29.541,54 29.541,54 29.541,54

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

73.208,46 54.358,46 54.358,46

48.000,00 48.000,00 48.000,00

29.541,54 29.541,54 29.541,54

13_04

150.750,00 131.900,00 131.900,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

556

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0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

26.550,00 26.550,00 26.550,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

26.550,00 26.550,00 26.550,00

13_05

26.550,00 26.550,00 26.550,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

557

Page 558: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

449.430,00 380.354,00 380.354,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00

34.000,00 34.000,00 34.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

415.430,00 346.354,00 346.354,00

0,00 0,00 0,00

13_06

449.430,00 380.354,00 380.354,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

558

Page 559: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

739.205,53 397.205,53 397.205,53

272.526,53 362.526,53 222.526,53

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00

482.000,00 240.000,00 240.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

257.205,53 157.205,53 157.205,53

272.526,53 362.526,53 222.526,53

0,00 0,00 0,00

13_09

1.011.732,06 759.732,06 619.732,06

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

559

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3.416.948,13 2.004.648,13 24.604.648,13

0,00 0,00 0,00

1.629.351,87 1.701.351,87 1.645.351,87

0,00 0,00

3.406.000,00 0,00 9.600.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

10.948,13 2.004.648,13 15.004.648,13

0,00 0,00 0,00

1.629.351,87 1.701.351,87 1.645.351,87

13_10

5.046.300,00 3.706.000,00 26.250.000,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

560

Page 561: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

677.906,00 3.667.906,00 9.717.906,00

0,00 0,00 0,00

7.597.885,37 8.942.885,37 9.854.885,37

410.000,00 300.000,00

110.000,00 2.050.000,00 8.200.000,00

0,00 0,00 0,00

160.000,00 240.000,00 300.000,00

0,00 0,00 0,00

112.906,00 967.906,00 917.906,00

0,00 0,00 0,00

7.597.885,37 8.942.885,37 9.854.885,37

13_11

8.275.791,37 12.610.791,37 19.572.791,37

295.000,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

65

8.175.791,37

7.497.885,37

7.497.885,37

561

Page 562: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

4.765.300,00 556.000,00 465.300,00

0,00 2.309.300,00 0,00

0,00 0,00

4.714.000,00 414.000,00 414.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

51.300,00 142.000,00 51.300,00

0,00 2.309.300,00 0,00

13_12

4.765.300,00 2.865.300,00 465.300,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

562

Page 563: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

12.001.894,56 11.624.894,56 11.624.894,56

9.400,00 9.400,00 9.400,00

6.164.603,17 4.019.946,01 3.519.946,01

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

12.001.894,56 11.624.894,56 11.624.894,56

9.400,00 9.400,00 9.400,00

6.164.603,17 4.019.946,01 3.519.946,01

13_13

18.175.897,73 15.654.240,57 15.154.240,57

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

563

Page 564: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

271.000,00 271.000,00 271.000,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

271.000,00 271.000,00 271.000,00

13_15

271.000,00 271.000,00 271.000,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

564

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301.040,00 149.160,00 10.000,00

16.500,00 45.000,00 45.000,00

15.000,00 25.000,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

301.040,00 149.160,00 10.000,00

16.500,00 45.000,00 45.000,00

15.000,00 25.000,00

13_16

317.540,00 209.160,00 80.000,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

565

Page 566: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

8.004.600,00 2.559.600,00 4.359.600,00

0,00 0,00 0,00

825.000,00 2.425.000,00 1.325.000,00

0,00 0,00

7.668.000,00 2.513.000,00 4.313.000,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

336.600,00 46.600,00 46.600,00

0,00 0,00 0,00

825.000,00 2.425.000,00 1.325.000,00

13_17

8.829.600,00 4.984.600,00 5.684.600,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

566

Page 567: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

95.000,00 95.000,00 95.000,00

0,00 0,00 0,00

315.500,00 315.500,00 315.500,00

0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

95.000,00 95.000,00 95.000,00

0,00 0,00 0,00

315.500,00 315.500,00 315.500,00

13_19

410.500,00 410.500,00 410.500,00

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

567

Page 568: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

112.000,00 112.000,00 112.000,00

0,00 0,00 0,00

155.000,00 155.000,00 155.000,00

6.000,00 6.000,00

0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

106.000,00 106.000,00 106.000,00

0,00 0,00 0,00

155.000,00 155.000,00 155.000,00

13_21

267.000,00 267.000,00 267.000,00

6.000,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

568

Page 569: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

1.083.064,34 4.682.806,43 10.832.806,43

131.785,00 131.785,00 131.785,00

699.742,09 0,00 0,00

0,00 0,00

200.000,00 2.100.000,00 8.189.300,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

883.064,34 2.582.806,43 2.643.506,43

131.785,00 131.785,00 131.785,00

699.742,09 0,00 0,00

13_22

1.914.591,43 4.814.591,43 10.964.591,43

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

569

Page 570: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

43.571,43 28.571,43 28.571,43

0,00 0,00 0,00

30.150,00 15.000,00 15.000,00

0,00 0,00

30.150,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

13.421,43 28.571,43 28.571,43

0,00 0,00 0,00

30.150,00 15.000,00 15.000,00

13_23

73.721,43 43.571,43 43.571,43

0,00

3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

Anno 2014

ENTRATE SPECIFICHE

PROVENTI DEI SERVIZI

Anno 2015 Anno 2016 Legge di finanziamento e articolo

• STATO

• REGIONE

• UNIONE EUROPEA

• CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO -

• ALTRI INDEBITAMENTI (1)

• ALTRI ENTRATE

TOTALE (A)

QUOTE DI RISORSE GENERALI

TOTALE (B)

TOTALE (C)

TOTALE GENERALE (A+B+C)

ISTITUTI DI PREVIDENZA

ENTRATE

570

Page 571: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_01

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

28.935.748,96

28.636.069,96

28.436.354,76

100,00%

38,41%

100,00%

26,40%

98,61% 1,39% 37,06%0,0028.534.021,33 401.727,63

28.636.069,96 0,00 0,00

28.436.354,76 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

75

28.434.021,23 28.835.748,96 36,93%

571

Page 572: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_02

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

2.241.110,00

1.956.110,00

2.191.110,00

99,64% 0,36% 2,62%

99,68% 0,32% 2,03%

99,69% 0,31% 2,87%7.050,002.234.060,00 0,00

1.949.060,00 0,00 7.050,00

2.184.060,00 0,00 7.050,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

76

2.434.060,00 99,71% 2.441.110,00 3,13%

572

Page 573: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_03

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

25.000,00

25.000,00

25.000,00

100,00%

0,03%

100,00%

0,02%

100,00%

0,03%0,0025.000,00 0,00

25.000,00 0,00 0,00

25.000,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

573

Page 574: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_04

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

150.750,00

131.900,00

131.900,00

100,00%

0,18%

100,00%

0,12%

100,00%

0,19%0,00150.750,00 0,00

131.900,00 0,00 0,00

131.900,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

574

Page 575: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_05

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

26.550,00

26.550,00

26.550,00

100,00%

0,04%

100,00%

0,02%

100,00%

0,03%0,0026.550,00 0,00

26.550,00 0,00 0,00

26.550,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

575

Page 576: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_06

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

449.430,00

380.354,00

380.354,00

99,80% 0,20% 0,51%

99,80% 0,20% 0,35%

99,83% 0,17% 0,58%750,00448.680,00 0,00

379.604,00 0,00 750,00

379.604,00 0,00 750,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

576

Page 577: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_09

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

1.011.732,06

759.732,06

619.732,06

81,57% 18,43% 1,02%

100,00%

0,58%

62,24% 37,76% 1,30%382.000,00629.732,06 0,00

619.732,06 0,00 140.000,00

619.732,06 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

577

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_10

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

5.046.300,00

3.706.000,00

26.250.000,00

100,00%

4,97%

100,00%

24,37%

0,12% 99,88% 6,46%5.040.000,006.300,00 0,00

0,00 0,00 3.706.000,00

0,00 0,00 26.250.000,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

578

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_11

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

8.275.791,37

12.610.791,37

19.572.791,37

54,32% 45,68% 16,92%

38,74% 61,26% 18,17%

79,48% 3,30% 17,22% 10,60%1.425.000,006.577.791,37 273.000,00

6.850.791,37 0,00 5.760.000,00

7.582.791,37 0,00 11.990.000,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

83

6.477.791,3779,23% 8.175.791,37 10,47%

579

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_12

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

4.765.300,00

2.865.300,00

465.300,00

16,24% 83,76% 3,84%

100,00%

0,43%

9,76% 90,24% 6,10%4.300.000,00465.300,00 0,00

465.300,00 0,00 2.400.000,00

465.300,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

580

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_13

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

18.175.897,73

15.654.240,57

15.154.240,57

96,81% 3,19% 21,00%

100,00%

14,07%

83,38% 16,62% 23,28%3.021.657,1615.154.240,57 0,00

15.154.240,57 0,00 500.000,00

15.154.240,57 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

581

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_14

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

0,00

0,00

0,00

0,000,00 0,00

0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

582

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_15

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

271.000,00

271.000,00

271.000,00

100,00%

0,36%

100,00%

0,25%

100,00%

0,35%0,00271.000,00 0,00

271.000,00 0,00 0,00

271.000,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

583

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_16

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

317.540,00

209.160,00

80.000,00

100,00%

0,28%

100,00%

0,07%

100,00%

0,41%0,00317.540,00 0,00

209.160,00 0,00 0,00

80.000,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

584

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_17

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

8.829.600,00

4.984.600,00

5.684.600,00

25,77% 74,23% 6,69%

22,60% 77,40% 5,28%

14,55% 85,45% 11,31%7.545.000,001.284.600,00 0,00

1.284.600,00 0,00 3.700.000,00

1.284.600,00 0,00 4.400.000,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

585

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_19

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

410.500,00

410.500,00

410.500,00

100,00%

0,55%

100,00%

0,38%

100,00%

0,53%0,00410.500,00 0,00

410.500,00 0,00 0,00

410.500,00 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

586

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3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_21

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

267.000,00

267.000,00

267.000,00

77,72% 22,28% 0,36%

77,72% 22,28% 0,25%

77,72% 22,28% 0,34%59.500,00207.500,00 0,00

207.500,00 0,00 59.500,00

207.500,00 0,00 59.500,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

587

Page 588: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_22

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

1.914.591,43

4.814.591,43

10.964.591,43

5,08% 94,92% 6,46%

2,23% 97,77% 10,18%

12,78% 87,22% 2,45%1.670.000,00244.591,43 0,00

244.591,43 0,00 4.570.000,00

244.591,43 0,00 10.720.000,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

588

Page 589: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

IMPIEGHI

13_23

Anno 2014

Anno 2015

Anno 2016

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

73.721,43

43.571,43

43.571,43

100,00%

0,06%

100,00%

0,04%

59,10% 40,90% 0,09%30.150,0043.571,43 0,00

43.571,43 0,00 0,00

43.571,43 0,00 0,00

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.% sul

totale spese finali

tit. I e II

entità (a)

% su tot

entità (c)

% su tot

entità (b)

% su tot

589

Page 590: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_01Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,10% 100,0% 0,1%100,0% 0,56%0438 0 71 0 71 0 0001_01 438 71 71

100,0% 0,03% 100,0% 0,0%100,0% 0,03%021 0 20 0 20 0 0001_02 21 20 20

100,0% 8,93% 100,0% 6,2%100,0% 8,52%06.656 0 6.656 0 6.656 0 0001_03 6.656 6.656 6.656

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%030 0 30 0 30 0 0001_04 30 30 30

100,0% 5,19% 100,0% 3,6%100,0% 5,05%03.944 0 3.866 0 3.866 0 0001_05 3.944 3.866 3.866

100,0% 0,97% 100,0% 0,6%38,4% 61,6% 0,83%0250 402 723 0 683 0 0001_06 652 723 683

100,0% 1,08% 100,0% 0,7%100,0% 1,03%0803 0 803 0 803 0 0001_08 803 803 803

100,0% 18,82% 100,0% 13,0%100,0% 18,05%014.093 0 14.028 0 14.028 0 0001_09 14.093 14.028 14.028

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%029 0 29 0 29 0 0001_11 29 29 29

100,0% 0,02%017 0 0 0 0 0 0002_01 17 0 0

100,0% 1,17% 100,0% 0,7%100,0% 0,91%0709 0 869 0 709 0 0003_01 709 869 709

100,0% 0,14% 100,0% 0,1%100,0% 0,13%0105 0 103 0 103 0 0005_01 105 103 103

100,0% 1,93% 100,0% 1,3%100,0% 1,84%01.438 0 1.438 0 1.438 0 0010_02 1.438 1.438 1.438

94

609 609 0,78%

590

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_02Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

96,0% 4,0% 0,24% 96,0% 4,0% 0,2%96,9% 3,1% 0,29%7221 0 171 0 171 0 7701_01 228 178 178

100,0% 0,36% 100,0% 0,3%100,0% 0,35%0272 0 272 0 272 0 0001_03 272 272 272

100,0% 0,58% 100,0% 0,4%100,0% 0,55%0432 0 432 0 432 0 0001_04 432 432 432

100,0% 0,06% 100,0% 0,0%100,0% 0,06%045 0 45 0 45 0 0001_05 45 45 45

100,0% 1,38% 100,0% 1,2%100,0% 1,62%01.265 0 1.030 0 1.265 0 0001_06 1.265 1.030 1.265

95

1.465 1.465 1,88%

591

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_03Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%05 0 5 0 5 0 0001_05 5 5 5

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%010 0 10 0 10 0 0001_06 10 10 10

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%010 0 10 0 10 0 0002_02 10 10 10

592

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_04Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%08 0 8 0 8 0 0001_01 8 8 8

100,0% 0,17% 100,0% 0,1%100,0% 0,16%0124 0 124 0 124 0 0001_02 124 124 124

100,0% 0,02%019 0 0 0 0 0 0001_03 19 0 0

593

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_05Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,03%027 0 27 0 27 0 0001_01 27 27 27

594

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_06Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

99,7% 0,3% 0,35% 99,7% 0,3% 0,2%99,7% 0,3% 0,33%1261 0 261 0 261 0 1101_01 261 261 261

100,0% 0,02% 100,0% 0,0%100,0% 0,02%018 0 18 0 18 0 0001_02 18 18 18

100,0% 0,13% 100,0% 0,1%100,0% 0,17%0130 0 100 0 100 0 0001_03 130 100 100

100,0% 0,05%039 0 0 0 0 0 0001_04 39 0 0

100,0% 0,00% 100,0% 0,0%100,0% 0,00%01 0 1 0 1 0 0001_05 1 1 1

595

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_09Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

7,2% 92,8% 0,13% 100,0% 0,0%2,8% 97,2% 0,32%2427 0 7 0 7 0 09001_01 249 97 7

100,0% 0,01%010 0 0 0 0 0 0004_02 10 0 0

100,0% 0,38% 100,0% 0,3%100,0% 0,36%0280 0 280 0 280 0 0005_01 280 280 280

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%43,3% 56,7% 0,09%4031 0 31 0 31 0 0007_02 71 31 31

44,4% 55,6% 0,12% 100,0% 0,0%28,6% 71,4% 0,18%10040 0 40 0 40 0 05008_02 140 90 40

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,05%040 0 40 0 40 0 0009_01 40 40 40

100,0% 0,29% 100,0% 0,2%100,0% 0,28%0217 0 217 0 217 0 0018_01 217 217 217

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%05 0 5 0 5 0 0019_01 5 5 5

596

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_10Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 2,15% 100,0% 4,15%3.2400 0 0 0 0 0 01.60601_11 3.240 1.606 0

100,0% 2,68% 100,0% 14,9% 100,0% 1,28%1.0000 0 0 0 0 0 16.0002.00001_32 1.000 2.000 16.000

100,0% 0,6% 00 0 0 0 0 0 650001_36 0 0 650

100,0% 0,07% 100,0% 8,9% 100,0% 0,51%4000 0 0 0 0 0 9.6005001_38 400 50 9.600

100,0% 0,07% 100,0% 0,51%4000 0 0 0 0 0 05001_41 400 50 0

100,0% 0,01%06 0 0 0 0 0 0002_01 6 0 0

597

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_11Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,63% 100,0% 0,4%100,0% 0,60%0470 0 470 0 470 0 0001_01 470 470 470

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%032 0 32 0 32 0 0001_02 32 32 32

100,0% 2,55% 100,0% 1,8%100,0% 2,43%01.901 0 1.901 0 1.901 0 0001_03 1.901 1.901 1.901

100,0% 0,06% 00 0 0 0 0 0 04501_06 0 45 0

100,0% 0,40% 100,0% 0,3% 00 0 0 0 0 0 30030002_01 0 300 300

100,0% 1,4% 00 0 0 0 0 0 1.500002_04 0 0 1.500

100,0% 0,20% 100,0% 0,9% 00 0 0 0 0 0 1.00015002_07 0 150 1.000

100,0% 1,21% 100,0% 0,6% 00 0 0 0 0 0 65090002_09 0 900 650

100,0% 0,6% 00 0 0 0 0 0 700002_11 0 0 700

100,0% 0,54% 100,0% 0,3% 100,0% 0,45%3550 0 0 0 0 0 30040502_13 355 405 300

100,0% 0,87% 100,0% 0,6% 00 0 0 0 0 0 65065002_15 0 650 650

100,0% 0,27% 100,0% 0,7% 00 0 0 0 0 0 80020002_16 0 200 800

100,0% 0,34% 100,0% 0,2% 00 0 0 0 0 0 25025002_20 0 250 250

100,0% 0,03%200 0 0 0 0 0 0002_21 20 0 0

100,0% 0,23% 100,0% 0,19%1500 0 0 0 0 0 017002_22 150 170 0

100,0% 0,06%500 0 0 0 0 0 0002_23 50 0 0

100,0% 0,27% 00 0 0 0 0 0 020002_31 0 200 0

100,0% 0,27% 100,0% 0,2% 00 0 0 0 0 0 20020002_33 0 200 200

100,0% 0,13% 100,0% 0,14%1100 0 0 0 0 0 010003_03 110 100 0

102

1.801 1.801 2,31%

598

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_11Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,07% 100,0% 0,1% 100,0% 0,07%550 0 0 0 0 0 555504_01 55 55 55

100,0% 3,2% 00 0 0 0 0 0 3.500004_02 0 0 3.500

100,0% 2,46% 100,0% 1,9% 100,0% 0,81%6350 0 0 0 0 0 2.0351.83504_06 635 1.835 2.035

100,0% 0,40% 100,0% 0,0% 100,0% 0,06%500 0 0 0 0 0 5030004_14 50 300 50

100,0% 5,12% 100,0% 4,2%92,8% 7,2% 4,89%03.544 273 3.817 0 4.549 0 0005_01 3.817 3.817 4.549

100,0% 0,85% 100,0% 0,6%100,0% 0,81%0631 0 631 0 631 0 0009_01 631 631 631

599

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_12Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,54% 100,0% 1,02%8000 0 0 0 0 0 040001_02 800 400 0

100,0% 0,30% 100,0% 0,2%100,0% 0,28%0220 0 220 0 220 0 0002_02 220 220 220

100,0% 2,68% 100,0% 4,48%3.5000 0 0 0 0 0 02.00003_01 3.500 2.000 0

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,05%039 0 39 0 39 0 0005_01 39 39 39

100,0% 0,22% 100,0% 0,2%100,0% 0,21%0165 0 165 0 165 0 0005_03 165 165 165

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,05%039 0 39 0 39 0 0006_01 39 39 39

100,0% 0,00% 100,0% 0,0%100,0% 0,00%03 0 3 0 3 0 0007_01 3 3 3

600

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_13Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%034 0 34 0 34 0 0001_01 34 34 34

100,0% 20,24% 100,0% 14,0%100,0% 19,32%015.088 0 15.088 0 15.088 0 0001_02 15.088 15.088 15.088

100,0% 1,28%1.0000 0 0 0 0 0 0001_03 1.000 0 0

100,0% 0,02% 100,0% 0,0%100,0% 0,02%012 0 12 0 12 0 0001_07 12 12 12

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%09 0 9 0 9 0 0001_11 9 9 9

100,0% 0,83%6450 0 0 0 0 0 0001_12 645 0 0

100,0% 0,67% 100,0% 1,76%1.3770 0 0 0 0 0 050005_01 1.377 500 0

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%010 0 10 0 10 0 0005_02 10 10 10

601

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_15Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,32% 100,0% 0,2%100,0% 0,31%0240 0 240 0 240 0 0001_02 240 240 240

100,0% 0,04% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%031 0 31 0 31 0 0002_01 31 31 31

602

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_16Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,17% 100,0% 0,30%0238 0 129 0 0 0 0001_01 238 129 0

100,0% 0,11% 100,0% 0,1%100,0% 0,10%080 0 80 0 80 0 0002_05 80 80 80

603

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_17Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 1,66% 100,0% 1,1%100,0% 1,59%01.238 0 1.238 0 1.238 0 0001_01 1.238 1.238 1.238

100,0% 0,06% 100,0% 0,0%13,8% 86,2% 0,43%29047 0 47 0 47 0 0001_02 337 47 47

100,0% 4,68%3.6570 0 0 0 0 0 0002_01 3.657 0 0

100,0% 0,07% 100,0% 1,22%9500 0 0 0 0 0 05003_03 950 50 0

100,0% 0,60% 100,0% 0,4% 100,0% 1,09%8480 0 0 0 0 0 40045003_07 848 450 400

100,0% 1,4% 00 0 0 0 0 0 1.500004_02 0 0 1.500

100,0% 3,62% 100,0% 2,3% 100,0% 2,31%1.8000 0 0 0 0 0 2.5002.70004_03 1.800 2.700 2.500

100,0% 0,67% 00 0 0 0 0 0 050004_05 0 500 0

604

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_19Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,55% 100,0% 0,4%100,0% 0,53%0411 0 411 0 411 0 0001_01 411 411 411

605

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_21Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

76,7% 23,3% 0,34% 76,7% 23,3% 0,2%76,7% 23,3% 0,33%60196 0 196 0 196 0 606001_01 255 255 255

100,0% 0,02% 100,0% 0,0%100,0% 0,02%012 0 12 0 12 0 0001_02 12 12 12

606

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_22Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

4,3% 95,7% 6,41% 1,9% 98,1% 10,1%11,0% 89,0% 2,40%1.670207 0 207 0 207 0 10.7204.57001_02 1.877 4.777 10.927

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,05%038 0 38 0 38 0 0002_01 38 38 38

607

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Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità

(a)%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

Spesa Corrente

consolidata Di sviluppo

Spesa per investimento

Totale (a+b+c)

V.%sul totale spese finali

tit.I e IIentità (a)

%su tot

entità (c)

%su tot

entità (b)

%su tot

3.8 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI D EL PROGRAMMA : IMPIEGHI

13_23Importi Espressi In Migliaia di Euro

Progetto Spesa Corrente

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%100,0% 0,01%05 0 5 0 5 0 0001_02 5 5 5

100,0% 0,01% 100,0% 0,0%14,2% 85,8% 0,05%305 0 5 0 5 0 0001_03 35 5 5

100,0% 0,05% 100,0% 0,0%100,0% 0,04%034 0 34 0 34 0 0001_04 34 34 34

608

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3.9 RIEPILOGO PROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO

Previsione pluriennale di spesaFONTI DI FINANZIAMENTO

(Totale della previsione pluriennale)Programma

2° Anno success.

1° Anno success.

Anno di competenza

Legge di Finanziamento

e regolamento U.E. (estremi)

Quote di Risorse Generali

Stato Regione Provincia Unione Europea

C.DDPP CR.SP Ist.Prev.

Altri Indebitamenti

Altre Entrate

467.088,45 95.730,00 0,00 0,00 0,00 0,00 17.479.906,6067.965.448,6313_01 28.935.748,96 28.636.069,96 28.436.354,76

0,00 2.675.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7.235,613.706.094,3913_02 2.241.110,00 1.956.110,00 2.191.110,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 49.401,0025.599,0013_03 25.000,00 25.000,00 25.000,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 325.925,3888.624,6213_04 150.750,00 131.900,00 131.900,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,0079.650,0013_05 26.550,00 26.550,00 26.550,00

0,00 102.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.108.138,000,0013_06 449.430,00 380.354,00 380.354,00

0,00 962.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.429.196,180,0013_09 1.011.732,06 759.732,06 619.732,06

0,00 13.006.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 17.020.244,394.976.055,6113_10 5.046.300,00 3.706.000,00 26.250.000,00

1.005.000,00 10.360.000,00 0,00 0,00 700.000,00 0,00 1.998.718,0026.395.656,1113_11 8.275.791,37 12.610.791,37 19.572.791,37

0,00 5.542.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 244.600,002.309.300,0013_12 4.765.300,00 2.865.300,00 465.300,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 35.279.883,6813.704.495,1913_13 18.175.897,73 15.654.240,57 15.154.240,57

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00813.000,0013_15 271.000,00 271.000,00 271.000,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 566.700,0040.000,0013_16 317.540,00 209.160,00 80.000,00

0,00 14.494.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 429.800,004.575.000,0013_17 8.829.600,00 4.984.600,00 5.684.600,00

113

28.835.748,96 67.865.448,63

2.441.110,003.906.094,39

8.175.791,37 26.295.656,11

609

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Previsione pluriennale di spesaFONTI DI FINANZIAMENTO

(Totale della previsione pluriennale)Programma

2° Anno success.

1° Anno success.

Anno di competenza

Legge di Finanziamento

e regolamento U.E. (estremi)

Quote di Risorse Generali

Stato Regione Provincia Unione Europea

C.DDPP CR.SP Ist.Prev.

Altri Indebitamenti

Altre Entrate

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 285.000,00946.500,0013_19 410.500,00 410.500,00 410.500,00

18.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 318.000,00465.000,0013_21 267.000,00 267.000,00 267.000,00

0,00 10.489.300,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6.504.732,20699.742,0913_22 1.914.591,43 4.814.591,43 10.964.591,43

0,00 30.150,00 0,00 0,00 0,00 0,00 70.564,2960.150,0013_23 73.721,43 43.571,43 43.571,43

81.187.562,98 83.118.045,3377.752.470,82 110.974.595,62 126.850.315,64 1.490.088,45 57.756.180,00 0,00 0,00 700.000,00TOTALE 0,00

610

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5.2 DATI ANALITICI DI CASSA DELL'ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO PER L'ANNO 2012VALORI IN EURO

PROVINCIA DI CREMONA

Classificazione funzionale 1 2 3 4 5 6 7 8 9Totale

Tutela ambientale Settore sociale Sviluppo economico generale

Classificazione economica Amm.ne

gestione e controllo

Istruz. pubblicaCultura e beni

culturali

Settore turismo, sport

e ricreativoTrasporti

Gestione del terrritorio

Tutela ambient. serv.

da 01 a 04

Caccia e pesca serv. 05

Altri serv. da 06 a 08

TotaleSanità

serv. 01Assistenz. a

serv. 02Totale

Agricolt. serv. 01

Industr. comm. e artig.

serv. 02

Mercato del lavoro serv. 03

Totale

A) SPESE CORRENTI1. Personale 6.661.415,75 761.654,24 380.058,37 259.780,26 457.153,04 2.567.191,98 2.036.581,54 584.381,38 108.069,03 2.729.031,95 - 211.641,81 211.641,81 1.400.384,34 1.549.114,21 2.949.498,55 16.977.425,95

di cui:- oneri sociali 1.376.066,14 160.102,47 77.042,91 52.293,06 96.530,65 570.962,14 438.825,09 124.667,66 20.223,65 583.716,40 34.118,37 34.118,37 298.852,83 333.142,23 631.995,06 3.582.827,20 - ritenute IRPEF 937.799,82 107.306,86 53.533,93 36.565,59 64.288,52 361.354,06 286.788,94 82.212,83 15.295,41 384.058,19 - 29.873,85 29.873,85 197.167,39 - 217.959,59 415.126,99 2.389.907,81

2. Acquisto beni e servizi 4.091.925,88 2.970.479,40 235.765,91 294.494,81 15.721.522,00 2.465.316,99 427.139,86 138.198,05 295.815,62 861.153,53 116.231,46 116.231,46 544.729,29 137.718,42 417.970,99 1.100.418,70 27.857.308,68

Trasferimenti correnti 3. Trasferimenti a famiglie e Ist. Soc. 100.602,74 582.044,10 446.078,85 38.703,75 4.459,94 1.500,00 2.200,00 1.600,00 297858,75 301.658,75 143.855,00 143.855,00 500,00 334.331,65 372.166,27 706.997,92 2.325.901,05

4. Trasferimenti a imprese private 654.865,90 131.715,07 40.000,00 30.000,00 52.750,02 118.369,93 - 171.119,95 95.841,00 166.291,38 212.175,78 474.308,16 1.502.009,08

5. Trasferimenti a Enti pubblici 33.795,11 2.603.676,35 420.560,80 339.459,13 10.789,03 1.068,95 130.343,85 - 253.825,14 384.168,99 - 473.202,49 473.202,49 35.607,02 426.575,73 253.528,61 715.711,36 4.982.432,21

di cui:- Stato e Enti Amm.ne C.le- Regione 513.902,79 130.343,85 130.343,85 35.607,02 213.670,07 249.277,09 893.523,73 - Province e Città metropolitane - 38.765,81 17.983,68 8.038,92 - - 64.788,41 - Comuni e Unione Comuni 600,00 248.302,54 222.285,05 312.475,45 1.068,95 31.068,28 31.068,28 446.708,19 446.708,19 412.627,25 18.663,54 431.290,79 1.693.799,25 - Az. sanitarie e Ospedaliere - - - - - Consorzi di comuni e istituzioni - - - - Comunità montane - - - - Aziende di pubblici servizi 1.438.000,00 161.882,17 - 26.494,30 26.494,30 - 1.626.376,47 - altri Enti Amm.ne Locale 33.195,11 364.705,21 36.393,58 9.000,00 2.750,11 222.756,86 222.756,86 - 13.948,48 21.195,00 35.143,48 703.944,35

6. Totale trasferimenti correnti 789.263,75 3.317.435,52 906.639,65 378.162,88 45.248,97 2.568,95 185.293,87 119.969,93 551.683,89 856.947,69 617.057,49 617.057,49 131.948,02 927.198,76 837.870,66 1.897.017,44 8.810.342,34 (3+4+5)

7. Interessi passivi 188.100,44 589.558,72 1.559.698,86 19.442,97 19.442,97 - 45.653,83 45.653,83 2.402.454,82

8. Altre spese correnti 1.205.713,24 1.317.676,95 346.663,19 85.064,87 31.699,10 286.481,91 350.346,97 37.391,69 28.394,82 416.133,48 14.143,09 14.143,09 108.793,22 40.972,59 100.127,69 249.893,50 3.953.469,33

TOTALE SPESE CORRENTI 12.936.419,06 8.956.804,83 1.869.127,12 1.017.502,82 16.255.623,11 6.881.258,69 3.018.805,21 879.941,05 983.963,36 4.882.709,62 - 959.073,85 959.073,85 2.185.854,87 1.151.543,60 2.905.083,55 6.242.482,02 60.001.001,12 (1+2+6+7+8)

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Page 612: PROVINCIA DI CREMONA · 248 del 24.09.2013 la Giunta ha stabilito di partecipare al terzo anno di ... le linee programmatiche di mandato del Presidente, individuando, in coerenza

5.2 DATI ANALITICI DI CASSA DELL'ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO PER L'ANNO 2012VALORI IN EURO

PROVINCIA DI CREMONA(continua)

Classificazione funzionale 1 2 3 4 5 6 7 8 9Totale

Tutela ambientale Settore sociale Sviluppo economico generale

Classificazione economicaAmm.ne

gestione e controllo

Istruz. pubblicaCultura e beni

culturali

Settore turismo, sport

e ricreativoTrasporti

Gestione del terrritorio

Tutela ambient. serv.

da 01 a 04

Caccia e pesca serv. 05

Altri serv. da 06 a 08

TotaleSanità serv. 01

Assistenz. a serv. 02

TotaleAgricolt. serv.

01

Industr. comm. e artig.

serv. 02

Mercato del lavoro serv. 03

Totale

B) SPESE in C/C CAPITALE1. Costituzione di capitali fissi 421.386,95 2.405.855,28 717,48 545,00 1.870.386,78 28.445.209,64 16.671,23 148.452,73 165.123,96 - - 511,00 13.425,36 13.936,36 33.323.161,45

di cui:- beni mobili, macchine a attrezz. tecnico- scient. 83.972,22 4.994,88 717,48 545,00 98.225,01 13.668,77 16.671,23 - 16538,28 33.209,51 - 511,00 13.425,36 13.936,36 249.269,23

Trasferimenti in c/c capitale2. Trasferim. a famiglie e Ist. Soc. - - 10.000,00 31.378,15 - 2.868,14 34.246,29 - 98.521,73 98.521,73 142.768,02

3. Trasferimenti a imprese private - - 2.223.804,86 2.223.804,86 2.223.804,86

4. Trasferimenti a Enti pubblici - - 17.790,08 15.000,00 536.416,34 1.031.856,94 - - 270.081,70 270.081,70 - - - - - - - 1.871.145,06

di cui:- Stato e Enti Amm.ne C.le - - - - - Regione - - - - - Province e Città metropolitane 902.866,00 - - - 902.866,00 - Comuni e Unione Comuni 17790,08 15.000,00 47.500,00 57.628,51 57.628,51 - - 137.918,59 - Az. sanitarie e Ospedaliere - - - - - Consorzi di comuni e istituzioni - - - - - Comunità montane - - - - - Aziende di pubblici servizi 536.416,34 - - - 536.416,34 - altri Enti Amm.ne Locale - - 81.490,94 212.453,19 212.453,19 - - 293.944,13

5. Totale trasferimenti in - - 27.790,08 15.000,00 536.416,34 1.031.856,94 31.378,15 - 272.949,84 304.327,99 - - - 2.322.326,59 - - 2.322.326,59 4.237.717,94 c/capitale (2+3+4)

6. Partecipazioni e Conferimenti - - - - - -

7. Concess. cred. e anticipazioni - - - - -

TOTALE SPESE in C/CAPITALE 421.386,95 2.405.855,28 28.507,56 15.545,00 2.406.803,12 29.477.066,58 48.049,38 - 421.402,57 469.451,95 - - - 2.322.837,59 - 13.425,36 2.336.262,95 37.560.879,39 (1+5+6+7)

TOTALE GENERALE SPESA 13.357.806,01 11.362.660,11 1.897.634,68 1.033.047,82 18.662.426,23 36.358.325,27 3.066.854,59 879.941,05 1.405.365,93 5.352.161,57 - 959.073,85 959.073,85 4.508.692,46 1.151.543,60 2.918.508,91 8.578.744,97 97.561.880,51

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