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RiViSTA ••ATTIVITÀ DIDATTICHE•••• PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA ELABORATA DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE Con gli esami di Stato 2015 si completa il percorso di riordino dell’assetto della Scuola secondaria di secondo grado iniziato nell’anno scolastico 2010/2011. Alla maturità 2015 debutteranno pertanto i nuovi indirizzi degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali. In base a quanto indicato nella circolare del Ministero dell’Istruzione del 29 gennaio 2015, gli studenti che affronteranno la seconda prova scritta, in programma giovedì 18 giugno, si troveranno davanti alcune significative novità. Per gli Istituti Tecnici ̶ Settore economico l’articolazione della prova sarà questa: una prima parte obbligatoria, seguita da una seconda parte composta da quesiti tra i quali lo studente sceglie quali svolgere. Nella prova gli studenti – è questo il cambiamento più importante – dovranno cimentarsi con l’analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio, l’analisi di casi aziendali e delle simulazioni aziendali. In vista della prova scritta d’esame, il Ministero dell’Istruzione ha predisposto alcuni esempi di prova, preceduti dalle indicazioni di seguito riportate. «La tipologia di prove relative agli esempi presentati si caratterizza in una logica di continuità con le prove dei precedenti percorsi formativi confluiti nell’Istruzione Tecnica Settore Economico a conferma dell’evoluzione delle sperimentazioni in ordinamenti e nell’attuale riordino. Tutto ciò è confermato dalle prove assegnate negli anni precedenti che già prevedevano tipologie quali quelle indicate dalla Circolare Ministeriale n. 758 del 29/1/2015. Gli esempi di prove proposti sono stati elaborati partendo dall’utilizzo della prima tipologia prevista dalla citata circolare: Analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio. In particolare il documento da analizzare è rappresentato dalla Nota integrativa al Bilancio di una s.p.a. da cui sono stati tratti alcuni stralci. È da sottolineare come uno stesso testo possa essere utilizzato per costruire esempi di prove relativi a percorsi operativi di diversa difficoltà graduando e calibrando le richieste da formulare agli alunni. Nelle ipotesi proposte, infatti, le richieste operative e i quesiti risultano diverse tra la proposta per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing e l’articolazione Relazioni Internazionali e Marketing. Ciò è dovuto al minor numero di ore di Economia aziendale e geo-politica rispetto a quelle di Economia aziendale dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing nonostante la coincidenza di alcune competenze, abilità e conoscenze. Per quanto riguarda la struttura della simulazione dell’articolazione Sistemi Informativi Aziendale questa risulta coincidente per impostazione e richieste all’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing in quanto le competenze, le abilità e le conoscenze del quinto anno scelte come oggetto della simulazione operativa coincidono». Qui di seguito presentiamo il testo delle due tracce predisposte dal Ministero, accompagnato dalle indicazioni analitiche di svolgimento.

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PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA ELABORATA DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

Con gli esami di Stato 2015 si completa il percorso di riordino dell’assetto della Scuola secondaria di secondo grado iniziato nell’anno scolastico 2010/2011. Alla maturità 2015 debutteranno pertanto i nuovi indirizzi degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali. In base a quanto indicato nella circolare del Ministero dell’Istruzione del 29 gennaio 2015, gli studenti che affronteranno la seconda prova scritta, in programma giovedì 18 giugno, si troveranno davanti alcune significative novità. Per gli Istituti Tecnici ̶ Settore economico l’articolazione della prova sarà questa: una prima parte obbligatoria, seguita da una seconda parte composta da quesiti tra i quali lo studente sceglie quali svolgere. Nella prova gli studenti – è questo il cambiamento più importante – dovranno cimentarsi con l’analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio, l’analisi di casi aziendali e delle simulazioni aziendali. In vista della prova scritta d’esame, il Ministero dell’Istruzione ha predisposto alcuni esempi di prova, preceduti dalle indicazioni di seguito riportate. «La tipologia di prove relative agli esempi presentati si caratterizza in una logica di continuità con le prove dei precedenti percorsi formativi confluiti nell’Istruzione Tecnica Settore Economico a conferma dell’evoluzione delle sperimentazioni in ordinamenti e nell’attuale riordino. Tutto ciò è confermato dalle prove assegnate negli anni precedenti che già prevedevano tipologie quali quelle indicate dalla Circolare Ministeriale n. 758 del 29/1/2015. Gli esempi di prove proposti sono stati elaborati partendo dall’utilizzo della prima tipologia prevista dalla citata circolare: Analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio. In particolare il documento da analizzare è rappresentato dalla Nota integrativa al Bilancio di una s.p.a. da cui sono stati tratti alcuni stralci. È da sottolineare come uno stesso testo possa essere utilizzato per costruire esempi di prove relativi a percorsi operativi di diversa difficoltà graduando e calibrando le richieste da formulare agli alunni. Nelle ipotesi proposte, infatti, le richieste operative e i quesiti risultano diverse tra la proposta per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing e l’articolazione Relazioni Internazionali e Marketing. Ciò è dovuto al minor numero di ore di Economia aziendale e geo-politica rispetto a quelle di Economia aziendale dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing nonostante la coincidenza di alcune competenze, abilità e conoscenze. Per quanto riguarda la struttura della simulazione dell’articolazione Sistemi Informativi Aziendale questa risulta coincidente per impostazione e richieste all’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing in quanto le competenze, le abilità e le conoscenze del quinto anno scelte come oggetto della simulazione operativa coincidono». Qui di seguito presentiamo il testo delle due tracce predisposte dal Ministero, accompagnato dalle indicazioni analitiche di svolgimento.

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ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO Settore ECONOMICO

Indirizzo: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Articolazione: RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING

ESEMPIO DI SECONDA PROVA di ECONOMIA AZIENDALE E GEOPOLITICA

PRIMA PARTE Stralcio tratto dalla Nota integrativa al bilancio di Alfa spa, impresa industriale operante nel settore

tecnologico, al 31/12/2014.

Nota integrativa al bilancio 31/12/2014 – art. 2427 c.c. • ……………………

• Movimenti intervenuti nel Patrimonio netto

Descrizione Capitale sociale

Riserva legale

Riserva straordinaria

Utile dell’esercizio

Totale

Valori all’01/01/2014 3.000.000 112.000 220.000 158.800 3.490.800 Utile accantonato a riserva 7.940 15.860 -23.800 Dividendi pagati agli azionisti -135.000 -135.000 Utile dell’esercizio 2014 162.000 162.000 Valori al 31/12/2014 3.000.000 119.940 235.860 162.000 3.517.800

• Movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali Costo originario

Fondo ammortamento Valore di bilancio

Costi di ricerca, di sviluppo e pubblicità 60.000 24.000 36.000 Ammortamento 12.000 Valore di bilancio al 31/12/2014 60.000 36.000 24.000

• Movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali Costo originario

Fondo ammortamento Valore di bilancio

Terreni e fabbricati (*) 2.000.000 1.024.000 976.000 Ammortamento 42.000 Valore di bilancio al 31/12/2014 2.000.000 1.066.000 934.000 Impianti e macchinari 4.258.000 1.916.000 2.342.000 Acquisto (in data 01/07) +700.000 Vendita (in data 01/07) -450.000 -315.000 Ammortamento 657.604 Valore di bilancio al 31/12/2014 4.508.000 2.258.604 2.249.396

(*) valore del fabbricato 1.400.000 euro

• ……………………

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• che dal bilancio e dalla sua rielaborazione al 31/12/2014 si evidenziano i seguenti indicatori: o rigidità degli impieghi 50% o ROI 6% o ROS 5,50% o ROD 4%

• redigere il report sulla situazione patrimoniale e finanziaria di Alfa spa supportata dagli opportuni margini e indici.

SECONDA PARTE

Il candidato scelga due dei seguenti quesiti e presenti per ognuno le linee operative, le motivazioni delle soluzioni prospettate e la produzione dei relativi documenti, ove richiesto.

1. I valori dello Stato patrimoniale sintetico si ottengono dalla rielaborazione e sintesi, secondo diversi criteri, dei dati di bilancio redatto secondo le disposizioni degli art. 2423 e seguenti del Codice Civile. Ricostruire, partendo dai dati sintetici rielaborati nella prima parte e dagli indicatori forniti, lo Stato patrimoniale di Alfa spa al 31/12/2014 redatto secondo le disposizioni dell’art. 2424 codice civile.

2. Tra i dati dello Stato patrimoniale e quelli del Conto economico esistono collegamenti diretti e

indiretti. Partendo dai dati forniti dallo stralcio di Nota integrativa e dai dati elaborati nello Stato patrimoniale e nel Conto economico sintetici ricostruire il Conto economico di Alfa spa al 31/12/2014 redatto secondo le disposizioni dell’art. 2425 codice civile.

3. Beta spa, impresa industriale che produce una vasta gamma di prodotti di arredo bagni, opera su

sei Regioni del territorio nazionale. Il sistema informativo aziendale prevede la redazione di report trimestrali sulle vendite per il controllo della programmazione. Redigere i report, corredati da grafici e tabelle, dai quali si evidenzia il confronto tra le vendite effettivamente realizzate, quelle previste e quelle effettuate dalle imprese concorrenti nelle diverse zone in cui opera la società, da inviare: • al management per il controllo di gestione; • agli agenti di vendita, delle diverse zone, per informarli sui risultati raggiunti.

4. Gamma spa, impresa industriale riceve, nell’esercizio 2014, la richiesta di una fornitura di 60.000 unità del prodotto GFDR65 a un prezzo ridotto rispetto all’attuale prezzo di vendita. La struttura produttiva interna, attualmente non interamente utilizzata, non consente la realizzazione dell’intera produzione aggiuntiva. Analizzare la situazione aziendale e redigere il report dal quale emerga la soluzione ritenuta economicamente più conveniente per soddisfare la richiesta valutando la possibilità di: - esternalizzare interamente la produzione aggiuntiva - acquisire impianti e assumere personale per realizzare internamente la maggiore produzione

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- realizzare al proprio interno parte della produzione, sfruttando la capacità produttiva residua, ed esternalizzare la produzione mancante.

Dati mancanti opportunamente scelti. ______________

Durata della prova sei ore. Sono consentiti la consultazione del Codice Civile non commentato e l’uso di calcolatrici tascabili non programmabili. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura del tema.

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INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO

PRIMA PARTE

La prima parte della traccia propone uno stralcio dalla Nota integrativa al bilancio della impresa industriale Alfa spa, al 31/12/2014, e i seguenti vincoli:

• rigidità degli impieghi 50% • ROI 6% • ROS 5,50% • ROD 4%.

Dalle tabelle della Nota integrativa si ricavano i valori iniziali, i valori finali e le movimentazioni intervenute nel patrimonio netto, nelle immobilizzazioni immateriali e in alcune immobilizzazioni materiali. Integriamo le immobilizzazioni materiali come segue:

Costo originario

Fondo ammortamento Valore di bilancio

Attrezz. industriali e comm.li 500.000 125.000 375.000 Ammortamento 125.000 Valore di bilancio al 31/12/2014 500.000 250.000 250.000 Altri beni 400.000 160.000 240.000 Ammortamento 80.000 Valore di bilancio al 31/12/2014 400.000 240.000 160.000

Il valore complessivo delle immobilizzazioni immateriali e materiali risulta:

• al 31/12/2013: 3.969.000 euro; • al 31/12/2014: 3.617.396 euro.

Ipotizziamo i corrispondenti indici per l’esercizio 2013:

• rigidità degli impieghi 54% • ROI 5% • ROS 4,90% • ROD 3%

Indici 2014 2013

Rigidità degli impieghi

(immobilizzazioni / totale impieghi × 100)

3.617.396

-------------- × 100 = 50%

x

3.969.000

-------------- × 100 = 54%

x

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da cui ricaviamo il totale impieghi di 7.234.792 euro

da cui ricaviamo il totale impieghi di 7.350.000 euro

ROI (reddito operativo / totale impieghi × 100)

x

-------------- × 100 = 6%

7.234.792

da cui ricaviamo il reddito operativo di 434.088 euro

x

-------------- × 100 = 5%

7.350.000

da cui ricaviamo il reddito operativo di 367.500 euro

ROS (reddito operativo / ricavi di vendita × 100)

434.088

-------------- × 100 = 5,50%

x

da cui ricaviamo i ricavi di vendita 7.892.509 euro

367.500

-------------- × 100 = 4,90%

x

da cui ricaviamo i ricavi di vendita 7.500.000 euro

ROD (oneri finanziari / capitale di debito × 100)

x

-------------- × 100 = 4%

3.716.992

da cui ricaviamo gli oneri finanziari 148.680 euro

x

-------------- × 100 = 3%

3.859.200

da cui ricaviamo gli oneri finanziari 115.776 euro

Lo Stato patrimoniale sintetico riclassificato risulta:

Stato patrimoniale sintetico riclassificato Impieghi 2014 2013 Fonti 2014 2013 Attivo immobiliz. 3.617.396 3.969.000 Patrimonio netto 3.517.800 3.490.800 Attivo corrente 3.617.396 3.381.000 Debiti a media e lunga scadenza (**) 1.145.950 1.120.000 Debiti a breve scadenza 2.571.042 2.739.200 Totale impieghi 7.234.792 7.350.000 Totale fonti 7.234.792 7.350.000

(**) I debiti a medio/lungo termine sono costituiti da:

2014 2013 Debiti per TFR 745.950 620.000 Mutui ipotecari passivi 400.000 500.000 Totali 1.145.950 1.120.000

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Possiamo ora articolare gli elementi dell’attivo e del passivo nelle classi di valori presenti nello Stato patrimoniale civilistico.

Nell’Attivo patrimoniale i ratei e i risconti attivi risultano:

anno 2014: 15.000 euro;

anno 2013: 20.000 euro.

Nel passivo i debiti a breve termine comprendono:

• B) Fondi per rischi e oneri corrispondenti a 80.000 euro nell’esercizio 2014 e 70.000 euro nell’esercizio 2013;

• E) Ratei e risconti pari a 20.000 euro nell’esercizio 2014 e 25.000 euro nell’esercizio precedente;

• D) Debiti formati dai seguenti elementi:

(debiti a breve scadenza – fondi per rischi e oneri – ratei e risconti) + mutui ipotecari passivi

anno 2014: euro (2.571.042 – 80.000 – 20.000) + 400.000 = euro 2.871.042

anno 2013: euro (2.739.200 – 70.000 – 25.000) + 500.000 = euro 3.144.200

Stato patrimoniale sintetico Attivo 2014 2013 Passivo 2014 2013 A) Crediti verso i soci A) Patrimonio netto 3.517.800 3.490.800 B) Immobilizzazioni 3.617.396 3.969.000 B) Fondi per rischi e oneri 80.000 70.000 C) Attivo circolante 3.602.396 3.361.000 C)Trattamento di fine rapporto 745.950 620.000 D) Ratei e risconti 15.000 20.000 D) Debiti 2.871.042 3.144.200 E) Ratei e risconti 20.000 25.000 Totale attivo 7.234.792 7.350.000 Totale passivo 7.234.792 7.350.000

Per risalire ai valori del Conto economico sintetico ipotizziamo quanto segue:

a) A) Valore della produzione comprende, oltre i ricavi di vendita, anche la variazione delle rimanenze di prodotti e altri ricavi e proventi, rispettivamente per i seguenti importi:

2014 2013 Variazione rimanenze di prodotti -54.000 +40.000 Altri ricavi e proventi 212.970 360.000

Per cui il Valore della produzione risulta per esercizio 2014 8.051.479 euro, per l’esercizio 2013 7.900.000 euro;

b) otteniamo B) Costi della produzione per differenza tra A) Valore della produzione e il reddito operativo che ipotizziamo coincidente con la differenza (A –B);

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c) ipotizziamo il prezzo di cessione degli impianti e macchinari pari al valore contabile (135.000 euro);

d) ipotizziamo un carico fiscale pari al 35% del risultato al lordo delle imposte.

Conto economico sintetico 2014 2013 A)Valore della produzione 8.051.479 7.900.000 B) Costi della produzione 7.617.391 7.532.500 Differenza (A – B) 434.088 367.500 C) Proventi e oneri finanziari -146.000 -112.500 D) Rettifiche di valore di attività finanziarie - - E) Proventi e oneri straordinari -38.858 -10.692 Risultato prima delle imposte 249.230 244.308 Imposte sul reddito dell’esercizio 87.230 85.508 Utile dell’esercizio 162.000 158.800

La prima parte richiede inoltre il report sulla situazione finanziaria e patrimoniale di Alfa spa supportata dagli opportuni margini e indici.

L’analisi finanziaria esamina la capacità dell’azienda di fronteggiare il fabbisogno finanziario senza compromettere l’equilibrio economico della gestione. Si realizza utilizzando i dati tratti dallo Stato patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari tenendo conto della delibera di destinazione dell’utile.

Ipotizziamo la destinazione dell’utile dell’esercizio 2014 a riserva legale per 8.100 euro e a riserva straordinaria per 9.900 euro; la parte residua è destinata agli azionisti come dividendo (0,48 euro per ciascuna delle 300.000 azioni in cui è suddiviso il capitale sociale).

Stato patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari (tenendo conto della delibera di destinazione dell’utile)

Impieghi 2014 2013 Fonti 2014 2013

Attivo immobilizzato 3.617.396 3.969.000 Capitale proprio 3.373.800 3.355.800

Attivo corrente 3.617.396 3.381.000 Debiti a media e lunga scadenza 1.145.950 1.120.000

Debiti a breve scadenza 2.715.042 2.874.200

Totale impieghi 7.234.792 7.350.000 Totale fonti 7.234.792 7.350.000

Gli indici che consentono di realizzare l'analisi finanziaria sono i seguenti.

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a) Indici di solidità:

Indice 2014 2013

1) Indice di autocopertura delle immobilizzazioni

Capitale proprio

-------------------------- =

Immobilizzazioni

3.373.800

---------------- = 0,93

3.617.396

3.355.800

-------------- = 0,85

3.969.000

2) Indice di copertura globale delle immobilizzazioni

Capitale permanente

----------------------------- =

Immobilizzazioni

4.519.750

---------------- = 1,25

3.617.396

4.475.800

-------------- = 1,13

3.969.000

3) Indice di disponibilità

Attivo corrente

------------------------------- =

Debiti a breve scadenza

3.617.396

--------------- = 1,33

2.715.042

3.381.000

--------------- = 1,18

2.874.200

b) Indici di rotazione:

Indice 2014 2013

1) Indice di rotazione dell'attivo corrente

Ricavi di vendita

-------------------------- =

Attivo corrente

7.892.509

--------------- = 2,18 3.617.396

7.500.000

---------------- = 2,22

3.381.000

L'analisi patrimoniale esamina la struttura del patrimonio al fine di accertare le condizioni di equilibrio nella composizione delle fonti e degli impieghi e può essere realizzata attraverso il calcolo di indici e di margini.

Indici sulla composizione degli impieghi 2014 2013

1) Rigidità degli impieghi

Immobilizzazioni

---------------------- × 100 =

Totale impieghi

3.617.396

---------------- × 100 = 50%

7.234.792

3.969.000

-------------- × 100 = 54%

7.350.000

2) Elasticità degli impieghi

Attivo corrente

------------------------ × 100 =

Totale impieghi

3.617.396

-----------------× 100 = 50%

7.234.792

3.381.000

-------------- × 100= 46%

7.350.000

3) Indice di elasticità

Attivo corrente

------------------------ × 100 =

Immobilizzazioni

3.617.396

-------------- × 100 = 100%

3.617.396

3.381.000

------------- × 100 = 85,19%

3.969.000

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Indici sulla composizione delle fonti 2014 2013

1) Incidenza dei debiti a breve termine

Debiti a breve term.

---------------------- × 100 =

Totale impieghi

2.715.042

-------------- × 100 = 37,53%

7.234.792

2.874.200

-------------- × 100 = 39,10%

7.350.000

2) Incidenza dei debiti a medio-lungo termine

Debiti a m/l scad.

------------------------ ×100 =

Totale impieghi

1.145.950

------------- × 100 = 15,84% 7.234.792

1.120.000

-------------- × 100= 15,24%

7.350.000

3) Incidenza del capitale proprio Capitale proprio

------------------------ × 100 =

Totale impieghi

3.373.800

-------------- × 100 = 46,63%

7.234.792

3.355.800

-------------- × 100 = 45,66%

7.350.000

4) Grado di capitalizzazione

Capitale proprio

--------------------------- =

Capitale di debito

3.373.800

-------------- = 0,87

3.860.992

3.355.800

-------------- = 0,84

3.994.200

Il calcolo dei margini consente di ottenere informazioni sull’andamento della gestione.

a) Patrimonio circolante netto = (Attivo corrente – Debiti a breve scadenza).

Patrimonio

circolante netto

2014 2013

(3.617.396 –2.715.042) = 902.354 (3.381.000 – 2.874.200) =506.800

b) Margine di struttura primario = (Capitale proprio – Attivo immobilizzato).

Margine di

struttura

primario

2014 2013

(3.373.800 – 3.617.396) = -243.596 (3.355.800 – 3.969.000) = -613.200

c) Margine di struttura secondario = Capitale permanente (Patrimonio netto + Debiti a medio

e lunga scadenza) – Attivo immobilizzato.

Margine di

struttura

secondario

2014 2013

(3.373.800 + 1.145.950 – 3.617.396) = 902.354 (3.355.800 + 1.120.000 – 3.969.000) = 506.800

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Relazione

Gli indici di solidità, che mettono in evidenza la capacità dell’azienda di reperire adeguate fonti di finanziamento per investimenti in immobilizzazioni e la correlazione tra fonti e impieghi, segnalano un netto miglioramento.

L’indice di rotazione dell’attivo corrente evidenzia un risultato soddisfacente anche se in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente.

Dagli indici patrimoniali emerge la diminuzione della rigidità degli impieghi in quanto è crescita l’incidenza dell’attivo corrente sul totale degli impieghi. Inoltre l’azienda ha leggermente migliorato il grado di capitalizzazione e ha aumentato l’incidenza dei debiti a medio e lungo termine.

Il risultato positivo raggiunto dal patrimonio circolante netto segnala che l’azienda è in grado di coprire i debiti di prossima scadenza con gli impieghi liquidi o facilmente liquidabili.

Il margine di struttura primario negativo evidenzia l’incapacità dell’azienda a fronteggiare l’investimento in immobilizzazioni con il solo capitale proprio.

Il margine di struttura secondario mette in evidenza il miglioramento della capacità dell’impresa a fronteggiare l’investimento in immobilizzazioni con il capitale permanente.

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SECONDA PARTE

Il primo punto a scelta della parte seconda richiede la ricostruzione dello Stato patrimoniale di Alfa spa al 31/12/2014 redatto secondo le disposizioni dell’articolo 2424 del codice civile.

Stato patrimoniale al 31/12/2014 Attivo 2014 2013 Passivo 2014 2013

A) Crediti v/soci B) Immobilizzazioni I-Immobilizzazioni immateriali 2)costi di ricerca, sviluppo e pubb. Totale II - Immobilizzazioni materiali 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinario 3) attrezzature industr.li e comm.li 4) altri beni Totale Totale Immobilizzazioni (B)

-

24.000 24.000

934.000 2.249.396

250.000 160.000

3.593.396

3.617.396

-

36.000 36.000

976.000 2.342.000

375.000 240.000

3.933.000

3.969.000

A) Patrimonio netto I-Capitale IV- Riserva legale VII - Altre riserve IX – Utile dell’esercizio Totale B) Fondi per rischi e oneri 3)altri Totale C) TFR

3.000.000

119.940 235.860 162.000

3.517.800

80.000 80.000

745.950

3.000.000

112.000 220.000 158.800

3.490.800

70.000 70.000

620.000

C) Attivo circolante I-Rimanenze 1) materie prime e sussidiarie 4) prodotti finiti e merci Totale II - Crediti 1) verso clienti 5) verso altri Totale IV - Disponibilità liquide 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) denaro e valori in cassa Totale Totale attivo circolante (C)

496.000 896.000

1.392.000

2.124.415 38.000

2.162.415

30.000 4.000

13.981 47.981

3.602.396

480.000 950.000

1.430.000

1.844.000 46.000

1.890.000

28.000 5.000 8.000

41.000

3.361.000

D) Debiti 4) debiti verso banche (di cui euro 400.000 scadenti oltre l’esercizio successivo) 5)debiti verso altri finanziatori 7) debiti verso fornitori 8) debiti rappresentati da titoli 12) debiti tributari 13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 14) altri debiti Totale

950.000

150.000 1.640.042

12.000 44.000 65.000

10.000 2.871.042

1.070.000

300.000 1.602.200

15.000 65.000 82.000

10.000 3.144.200

D) Ratei e risconti

15.000

20.000

E) Ratei e risconti

20.000

25.000

Totale attivo 7.234.792 7.350.000 Totale passivo 7.234.792 7.350.000

Il secondo punto a scelta della parte seconda richiede la ricostruzione del Conto economico di Alfa spa al 31/12/2014 redatto secondo le disposizioni dell’articolo 2425 del codice civile.

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12

Conto economico dell’esercizio

Valore della produzione 1)ricavi delle vendite e delle prestazioni 2)variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 5)altri ricavi e proventi Totale Costi della produzione 6)per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7)per servizi 8)per godimento di beni di terzi 9)per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto 10)ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento immobilizzazioni immateriali b) ammortamento immobilizzazioni materiali d) svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide 11)variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12)accantonamenti per rischi 14)oneri diversi di gestione Totale Differenza tra valore e costi della produzione (A – B) C) Proventi e oneri finanziari 16)altri proventi finanziari 17)interessi e altri oneri finanziari Totale E) Proventi e oneri straordinari 21)oneri straordinari Totale Risultato prima delle imposte 22) Imposte sul reddito dell'esercizio 23) Utile dell'esercizio

2014

7.892.509 -54.000 212.970

8.051.479

3.656.300 672.000 25.000

1.600.000

560.000 129.112

12.000

904.604 10.900

-16.000 10.000 53.475

7.617.391

2013

7.500.000 + 40.000 360.000

7.900.000

3.612.000 700.000 35.000

1.550.000

542.500 125.065

12.000

885.700 12.600

-20.000 15.000 62.635

7.532.500 434.088

2.680 148.680

- 146.000

38.858

-38.858

367.500

3.276 115.776

- 112.500

10.692

-10.692 249.230 87.230

244.308 85.508

162.000 158.800

Il TFR è stato calcolato come segue:

Anno 2014 Anno 2013 1.600.000/13,5 118.519 1.550.000/13,5 114.815 -rivalsa 0,50% di 1.600.000 -8.000 -rivalsa 0,50% di 1.550.000 -7.750 110.519 107.065 +rivalutazione 3% di 620.000 +18.600 +rivalutazione 3,615% di 497.995 +18.000 129.112 125.065 -ritenuta fiscale 17% su 18.600 -3.162 -ritenuta fiscale 17% su 18.000 -3.060 125.950 122.005

Il terzo punto a scelta della seconda parte richiede la predisposizione di:

• un report da inviare al management per il controllo di gestione che evidenzi il confronto tra le vendite effettivamente realizzate, quelle previste e quelle effettuate dalle imprese concorrenti;

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13

• un report da inviare agli agenti di vendita per informarli sui risultati raggiunti.

Il report indirizzato al management fornisce le informazioni necessarie per la corretta interpretazione delle operazioni aziendali e consente di verificare se l’azienda è in linea con gli obiettivi stabiliti.

Nella tabella sottostante vengono evidenziate le vendite programmate e quelle realizzate nel primo trimestre dell’esercizio 2014 nelle sei Regioni su cui opera l’impresa.

Regioni Vendite programmate

Vendite effettive Vendite effettive Gennaio Febbraio Marzo

Valle d’Aosta 156.000 37.000 51.000 60.000 148.000 Piemonte 474.000 198.000 144.000 114.000 456.000 Liguria 227.000 65.000 84.000 87.000 236.000 Lombardia 558.000 254.000 176.000 180.000 610.000 Veneto 394.000 185.000 114.000 124.000 423.000 Trentino-Alto Adige 286.000 98.000 84.000 92.000 274.000 2.095.000 837.000 653.000 657.000 2. 147.000

Report per il management

Analisi della quota di mercato

Il mercato su cui opera la Beta spa vede la presenza di cinque imprese che attualmente assorbono il 94,87% della domanda e di altre imprese di dimensioni minori che detengono la restante quota di mercato.

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

Vendite programmate e realizzate per Regione

Vendite programmate

Vendite totali realizzate

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14

Al 31/03/2014 la quota di mercato dalle imprese operanti sul mercato è risultata la seguente:

Imprese operanti sul mercato Vendite primo trimestre 2014 Artusi spa 4.250.000 euro Fioresi spa 3.780.000 euro Beta spa 2.147.000 euro Arredi srl 1.870.000 euro Mario Gassi & C. snc 1.520.000 euro Altri 733.000 euro Totale 14.300.000 euro

La comparazione della quota di mercato delle diverse imprese è la seguente:

Imprese operanti sul mercato

Vendite quarto trimestre 2013

Vendite primo trimestre 2014

Artusi spa 27% 29,72% Fioresi spa 28% 26,43% Beta spa 13% 15,01% Arredi srl 12% 13,08% Mario Gassi & C. snc 13% 10,63% Altri 7% 5,13% Totale 100% 100%

30%

26% 15%

13%

11% 5%

Quote di mercato al 31/03/2014

Artusi spa Fioresi spa Beta spa Arredi srl Mario Gassi & C. snc Altri

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Analisi delle vendite

L’analisi delle vendite effettuate dall’impresa nel primo trimestre evidenzia, in termini di quota di mercato, un incremento di 2,01 punti percentuali rispetto all’ultimo trimestre dell’esercizio 2013.

Gli obiettivi prefissati nel budget non sono stati raggiunti nelle seguenti Regioni: Valle d’Aosta, Piemonte e Trentino-Alto Adige.

Le cause di tali risultati insoddisfacenti sono individuabili:

• nell’offerta di prodotti concorrenti competitivi sia nel prezzo che nella qualità; • nella campagna pubblicitaria aggressiva realizzata da una impresa concorrente; • nelle campagne promozionali realizzate da due imprese concorrenti.

Report agli agenti

Le vendite programmate e realizzate dai singoli agenti nelle zone di loro competenza sono:

Agenti Zona di competenza Vendite trimestrali Variazione % budget-effettivo budget effettive

Carlo Bassi Piemonte e Valle d’Aosta 630.000 604.000 - 4,13% Luca Anselmi Liguria 227.000 236.000 + 3,96% Valerio Garsi Lombardia 558.000 610.000 + 9,32% Paolo Maveni Veneto e Trentino-Alto Adige 680.000 697.000 + 2,50%

200.000

250.000

300.000

350.000

400.000

450.000

500.000

550.000

600.000

650.000

700.000

Carlo Bassi Luca Anselmi Valerio Garsi Paolo Maveni

Vendite trimestrali per agente

budget

effettive

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L’analisi del fatturato per agente mostra il conseguimento degli obiettivi in Liguria e Lombardia. Il fatturato realizzato in Veneto e Trentino-Alto Adige è risultato complessivamente in linea con quanto programmato; ad un’analisi più approfondita per Regione si individua il raggiungimento degli obiettivi in Veneto (+7,36%) e il mancato raggiungimento in Trentino-Alto Adige (- 4,20%).

In Piemonte e Valle d’Aosta non si sono raggiunti gli obiettivi di vendita prefissati (- 4,13%).

Il quarto punto a scelta della seconda parte richiede la predisposizione di un report dal quale emerga la soluzione economicamente più conveniente per soddisfare la richiesta di una fornitura di 60.000 unità del prodotto GFDR65 che non può essere realizzata completamente all’interno dell’azienda.

Ipotizziamo i seguenti dati.

Gamma spa, dispone di una capacità produttiva di 460.000 unità di prodotto GFDR65; attualmente produce e vende 440.000 unità al prezzo unitario di 60 euro, sostenendo costi variabili unitari di 32 euro e costi fissi totali di 8.800.000 euro.

La richiesta di fornitura di 60.000 unità del prodotto prevede un prezzo di 55 euro.

L’incremento della produzione interna comporterebbe il sostenimento di ulteriori costi fissi di 2.200.000 euro.

L’impresa Teta srl, contattata dalla Gamma spa per esternalizzare la produzione dei prodotti GFDR65, offre la produzione di 60.000 unità di prodotti al prezzo di 50 euro e di 40.000 unità di prodotti al prezzo di 52 euro.

Analizziamo le diverse alternative a disposizione di Gamma spa per individuare la soluzione economicamente più conveniente.

La prima alternativa prevede l’esternalizzazione dell’intera produzione richiesta che comporta il seguente risultato economico:

ricavi totali euro (55 × 60.000) = euro 3.300.000 costi totali euro (50 × 60.000) = euro 3.000.000 ------------------ Risultato economico euro 300.000 Tale risultato verrà aggiunto all’utile conseguito con la vendita di 440.000 unità come segue:

Ricavi totali:

euro (60 × 440.000) = euro 26.400.000 euro (55 × 60.000) = euro 3.300.000 --------------------- euro 29.700.000 Costi totali euro (22.880.000 + 3.000.000) = euro 25.880.000 -------------------- Risultato economico complessivo euro 3.820.000

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La seconda alternativa prevede la realizzazione interna della maggiore produzione e comporta il sostenimento dei seguenti costi:

Produzione di 440.000 unità Produzione di 500.000 unità Costi totali Costo unitario Costi totali Costo unitario

Costi fissi 8.800.000 20,00 11.000.000 22,00 Costi variabili 14.080.000 32,00 16.000.000 32,00 Costi totali 22.880.000 52,00 27.000.000 54,00 Il costo suppletivo risulta pari a: costo totale di 500.000 unità di prodotti euro 27.000.000 costo totale di 440.000 unità di prodotto euro 22.880.000 ---------- -------------------- Costo suppletivo di 60.000 unità di prodotto euro 4.120.000 Ogni unità di prodotto in più, rispetto alla precedente produzione, comporta un costo unitario suppletivo pari a:

costo suppletivo totale 4.120.000 ------------------------------- = ------------------ = 68,67 euro incremento di produzione 60.000 La richiesta di fornitura di 60.000 unità al prezzo di 55 euro non risulta conveniente in quanto il costo unitario per realizzare la produzione aggiuntiva all’interno dell’impresa è di 68,67 euro contro i 55 euro di prezzo offerto dal cliente.

La terza alternativa prevede la realizzazione di 20.000 unità all’interno dell’impresa, sfruttando in tal modo l’intera capacità produttiva, e l’esternalizzazione delle 40.000 unità rimanenti sostenendo un costo unitario di 52 euro.

In questa ipotesi i costi sostenuti sono:

Produzione di 460.000 unità Acquisto esterno di 40.000 unità Costi totali Costo unitario Costi totali Costo unitario

Costi fissi 8.800.000 19,13 - - Costi variabili 14.720.000 32,00 2.080.000 52,00 Costi totali 23.520.000 51,13 2.080.000 52,00 Ricavi totali: euro (60 x 440.000) = euro 26.400.000 euro (55 x 60.000) = euro 3.300.000 --------------------- euro 29.700.000 Costi totali euro (23.520.000 + 2.080.000) = euro 25.600.000 ------------------- Risultato economico complessivo euro 4.100.000

Quest’ultima alternativa consente di realizzare un risultato economico complessivo maggiore.