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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON D.S.A.

a.s. 2019/2020

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Sommario

PREMESSA ................................................................................................................................3

FINALITÀ ..................................................................................................................................3

CHE COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ................................3

NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI DSA ..................................................................5

AZIONI ......................................................................................................................................6

AZIONI PER L’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DI DSA ....................................................7

ASPETTI DA OSSERVARE PER L’INDIVIDUAZIONE DI UN POSSIBILE ALUNNO

CON DSA ...................................................................................................................................7

ACQUISIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE .................................................................8

INSERIMENTO IN CLASSE ...................................................................................................8

PREDISPOSIZIONE DEL P.D.P. (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) ...............8

PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DSA. ........................................9

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ............................................9

CONSIGLI/BUONE PRASSI DIDATTICHE A LEZIONE ............................................... 10

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE .................................................................... 10

LE LINGUE STRANIERE ..................................................................................................... 11

PROVE INVALSI .................................................................................................................... 11

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE ....................... 12

LA COMMISSIONE D.S.A. .................................................................................................... 12

LA FIGURA DEL REFERENTE D’ISTITUTO PER ALUNNI CON DSA ....................... 13

LINK UTILI............................................................................................................................. 14

SOFTWARE ............................................................................................................................. 15

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PREMESSA Questo documento è il protocollo di accoglienza di Istituto e costituisce la linea guida di informazione, riguardante l’accoglienza e l’inserimento ottimale degli alunni che presentano Disturbi Specifici di Apprendimento. Nella scuola odierna le differenze relative a situazioni individuali degli alunni, ai livelli socio-culturali, a modalità di acquisizione ed elaborazione delle informazioni, agli stili personali di apprendimento rendono di fatto necessario un lavoro individualizzato, la progettazione di interventi e azioni mirate. La personalizzazione dell’apprendimento (a differenza dell’individualizzazione) non impone un rapporto di uno a uno tra docente e allievo con conseguente aggravio del lavoro dell’insegnante, ma indica l’uso di “strategie didattiche finalizzate a garantire a ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso possibilità elettive di coltivare le proprie potenzialità intellettive (capacità spiccata rispetto ad altre/punto di forza). In altre parole, la PERSONALIZZAZIONE ha lo scopo di far sì che ognuno sviluppi propri personali talenti” (M. Baldacci). L’idea principale di questo protocollo per l’accoglienza degli alunni con DSA, nasce dalla volontà di rendere concrete nella consuetudine didattica di ogni giorno queste indicazioni. Contiene le linee guida per favorire un ottimale inserimento dell’alunno con DSA, le indicazioni che definiscono i compiti e le figure coinvolte nel processo di inclusione e le diverse fasi dell’ingresso, accoglienza e percorso didattico di questi alunni. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto è soggetto a integrazioni e rivisitazioni, sulla base delle esperienze realizzate. FINALITÀ Il Protocollo, conformemente alla normativa vigente, ha lo scopo di:

• garantire il diritto all'istruzione e i necessari supporti agli alunni; • favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell'apprendimento, agevolando la piena

integrazione sociale e culturale; • ridurre i disagi formativi ed emozionali; • assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità; • adottare forme di verifica e di valutazione adeguate; • sensibilizzare e preparare gli insegnanti e i genitori nei confronti delle problematiche legate ai

D.S.A.; • prestare attenzione ai segnali deboli, indicatori di rischio di D.S.A., mediante screening e

osservazioni attente a partire dalla scuola dell’infanzia. CHE COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Per una adeguata definizione di cosa siano i D.S.A. riportiamo di seguito quanto specificato nelle “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con D.S.A.” del 12 Luglio 2011: “I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i D.S.A. assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i D.S.A. sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati. Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. E’ da notare, inoltre (e ciò non è affatto irrilevante per la didattica), che gli alunni con D.S.A. sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo”. 1.1 La dislessia Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta. Risultano più o meno deficitarie - a seconda del profilo del disturbo in base all’età - la lettura di lettere, di parole e non-parole, di brani. In generale, l’aspetto evolutivo della dislessia può farlo somigliare a un semplice rallentamento del regolare processo di sviluppo. Tale considerazione è utile per l’individuazione di eventuali segnali anticipatori, fin dalla scuola dell’infanzia. 1.2 La disgrafia e la disortografia Il disturbo specifico di scrittura si definisce disgrafia o disortografia, a seconda che interessi rispettivamente la grafia o l’ortografia. La disgrafia fa riferimento al controllo degli aspetti grafici, formali,

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della scrittura manuale, ed è collegata al momento motorio-esecutivo della prestazione; la disortografia riguarda invece l’utilizzo, in fase di scrittura, del codice linguistico in quanto tale. La disgrafia si manifesta in una minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della scrittura, la disortografia è all’origine di una minore correttezza del testo scritto; entrambi, naturalmente, sono in rapporto all’età anagrafica dell’alunno. In particolare, la disortografia si può definire come un disordine di codifica del testo scritto, che viene fatto risalire ad un deficit di funzionamento delle componenti centrali del processo di scrittura, responsabili della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio scritto. 1.3 La discalculia La discalculia riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale), sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo. Nel primo ambito, la discalculia interviene sugli elementi basali dell’abilità numerica: il subitizing (o riconoscimento immediato di piccole quantità), i meccanismi di quantificazione, la seriazione, la comparazione, le strategie di composizione e scomposizione di quantità, le strategie di calcolo a mente. Nell’ambito procedurale, invece, la discalculia rende difficoltose le procedure esecutive per lo più implicate nel calcolo scritto: la lettura e scrittura dei numeri, l’incolonnamento, il recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio. 1.4 La comorbilità Pur interessando abilità diverse, i disturbi sopra descritti possono coesistere in una stessa persona - ciò che tecnicamente si definisce “comorbilità”. Ad esempio, il Disturbo del Calcolo può presentarsi in isolamento o in associazione (più tipicamente) ad altri disturbi specifici. La comorbilità può essere presente anche tra i D.S.A. e altri disturbi di sviluppo (disturbi di linguaggio, disturbi di coordinazione motoria, disturbi dell’attenzione) e tra i D.S.A. e i disturbi emotivi e del comportamento. In questo caso, il disturbo risultante è superiore alla somma delle singole difficoltà, poiché ognuno dei disturbi implicati nella comorbilità influenza negativamente lo sviluppo delle abilità complessive”.

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NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI DSA Il presente protocollo è stato stilato tenendo conto della normativa vigente di cui si elencano di seguito i riferimenti:

a) DPR n. 275/99 art. 4 – “Le istituzioni scolastiche riconoscono e valorizzano le diversità,

promuovendo le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del

successo formativo. (…) Le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell’insegnamento e dello

sviluppo delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di

apprendimento.”

b) Nota ministeriale n. 4099 del 05 ottobre 2004

c) Nota ministeriale n. 26 del 05 gennaio 2005

d) Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Unità Sanitarie Locali in materia di

alunni portatori di handicap.

e) Nota ministeriale n. 1787 del 01 marzo 2005

f) Esami di Stato 2004-2005 - Alunni affetti da dislessia

g) Nota ministeriale n. 4674 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative

h) C.M. n. 28 del 15 marzo 2007 - Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle

scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007. Per quanto riguarda gli alunni con DSA

si veda in particolare il punto 4.

i) Ordinanza Ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007 - Istruzioni e modalità organizzative ed operative

per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria

superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2006/2007. Per quanto riguarda gli

alunni con DSA si veda in particolare l'art. 12, 7° comma, quarto punto

j) Legge 169/2008 conversione DL 137/08 Art. 3 co. 5 sulla valutazione dei DSA

k) DPR N. 122 del 2009 – ART.10 – Regolamento sulla Valutazione

l) Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010

m) D.M. 5669 del 12 luglio 2011, Regolamento e Linee-Guida sui DSA

n) Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali

e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e successiva C.M. n. 8 del 6/3/2013 contenente

“indicazioni operative”

o) Legge 13 luglio 2015, n. 107. Riforma della scuola “La Buona scuola”

p) D.M. 13 aprile 2017, n. 66, Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità,

a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107

q) D.M. 13 aprile 2017, n. 62, Valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato

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AZIONI QUANDO CHI COSA FA

Iscrizione

La famiglia Presenta la certificazione diagnostica all’assistente amministrativo

L’assistente amministrativo

Verifica la presenza del modulo di iscrizione e della certificazione diagnostica (se la diagnosi è redatta da specialisti privati, verifica l’eventuale convalida dalle strutture sanitarie pubbliche. Nel caso di trasferimenti verifica la presenza di eventuali altre segnalazioni provenienti da ordini di scuola inferiori o di pari grado) Protocolla la consegna della certificazione e lo comunica al D.S. e al Referente DSA. Acquisisce la liberatoria per l’utilizzo dei dati sensibili (Dgls.196/2003) firmato dai genitori.

Referente DSA Controlla e censisce la documentazione

Colloquio informativo

La famiglia, i docenti, il D.S., il Referente DSA

Il colloquio preliminare si può svolgere o al momento dell’iscrizione o eventualmente dopo.

Formazione classi Commissione classi Inserimento dello studente in una classe non numerosa e

possibilmente senza altri casi di alunni con d.s.a.

Stesura e consegna del P.D.P. (entro il primo trimestre)

Il Consiglio di classe o il team docente

Dopo aver elaborato una prima bozza del P.D.P. sulla base delle informazioni desunte dalla documentazione e dall’osservazione e scaturite anche dalla famiglia, si sottopone alla firma dei genitori dell’alunno. Il P.D.P. va condiviso e con l’équipe socio-sanitaria e con gli educatori del doposcuola, se presenti. Viene sottoscritto da tutti i docenti, dal D.S. ed eventualmente dagli operatori del servizio sanitario che hanno redatto la certificazione diagnostica. Una copia resta agli atti della scuola nel fascicolo personale dell'alunno, una copia viene data alla famiglia dell'alunno. Nel caso in cui non si trovi un accordo e la famiglia decida di non firmare il documento, è opportuno chiedere la motivazione, per iscritto, del diniego, protocollarla ed inserirla nel fascicolo personale dell’alunno.

Fine anno scolastico

Il Consiglio di classe/team docente

Analisi dei risultati del P.D.P. Suggerimenti e osservazioni per il successivo a.s.

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AZIONI PER L’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DI DSA

Tutto l’anno Docenti scuola dell’Infanzia

Osservare: - disturbo del linguaggio - inadeguatezza nei giochi metafonologici - difficoltà a memorizzare filastrocche - difficoltà nella motricità fine - goffaggine nel vestirsi

Tutto l’anno Docenti scuola primaria

Osservare i seguenti segnali di difficoltà: - Difficoltà e lentezza nell’acquisizione del codice - alfabetico e nella corrispondenza fonema/grafema e - viceversa

- Difficoltà nella sintesi fonemica - Accesso lessicali limitato - Eccessiva lentezza nella lettura - Errori nelle parole omofone non omografe

- (letto/l’etto) - Difficoltà nei fonemi complessi - Difficoltà a memorizzare fatti aritmetici

Inizio anno e mesi seguenti

Il Consiglio di classe o il team docente

- Identificazione di alunni con problematiche riconducibili a DSA (difficoltà significative nella lettura, scrittura e calcolo)

- predisposizione attività di recupero - segnalazione dei soggetti “resistenti” all’intervento

didattico - Informazione alla famiglia delle persistenti difficoltà

nonostante gli interventi di recupero - Compilazione richiesta di valutazione presso il S.S.N.

Famiglia Visione e accettazione richiesta di valutazione presso il S.S.N.

ASPETTI DA OSSERVARE PER L’INDIVIDUAZIONE DI UN POSSIBILE ALUNNO CON DSA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

- Memoria verbale - Metafonologia sillabica - Difficoltà visuo-spaziali - Pregresso disturbo del linguaggio (ad esempio forti

alterazioni nella produzione dei suoni sia in accesso che in uscita).

NELLA SCUOLA PRIMARIA

- Metafonologia sillabica - Stabilizzazione del riconoscimento grafema/fonema - Rilevanti difficoltà nel grafismo - Difficoltà nella memorizzazione delle serie vincolate

(giorni della settimana, mesi ecc.) - Difficoltà nel conteggio regressivo da 20 a 1.

NELLA SCUOLA MEDIA

- Lettura lenta e stentata - Errori talmente banali da non poter essere giustificati

con la mancanza di studio - Difficoltà rilevanti nella strumentalità degli

apprendimenti di base - Presenza di errori fonologici (errori che alterano il

suono della parola)

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- Difficoltà lessicale o di vocabolario disatteso rispetto al background culturale dello studente.

ACQUISIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo. Occorre che la famiglia consegni la certificazione e/o diagnosi dell’équipe specialistica (Neurologo, Neuropsichiatra infantile, Psicologo, Logopedista) per gli alunni con D.S.A. L’assistente amministrativo che si occupa delle iscrizioni deve verificare la presenza di certificazione medica all’interno dei moduli e comunicare al Dirigente Scolastico e al referente DSA eventuali segnalazioni provenienti da ordini di scuola inferiori o di pari grado. Chiunque erroneamente riceva una certificazione di DSA è tenuto a consegnarla al Dirigente Scolastico o al referente DSA. Il Dirigente Scolastico ed il referente DSA accertano che la certificazione specialistica indichi: tipologia di disturbo/i (dislessia, discalculia, etc), livelli di gravità, indicazioni dello specialista sulle ricadute che compromettono l’apprendimento e il rendimento scolastico dello studente. Nel caso la diagnosi sia stata redatta da uno studio privato e non dall’ASL competente, occorre che la famiglia alleghi il documento di conformità dell’ASL. I documenti acquisiti vanno protocollati e conservati nell’apposito archivio degli alunni con D.S.A, dove possono essere consultate dai docenti.

INSERIMENTO IN CLASSE Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA ed il coordinatore di classe devono preparare il Consiglio di Classe sull’argomento: fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento e/o la patologia specifica, fornendo ai docenti materiale didattico formativo adeguato, presentando le eventuali strategie didattiche alternative e/o compensative e relativi strumenti. Il coordinatore, in sede del primo consiglio di classe (settembre/ottobre), mette a conoscenza del caso l’intero gruppo docenti, raccoglie le eventuali osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente DSA) una bozza di PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.). Il Consiglio di Classe, nella definizione delle strategie da adottare nei confronti di un alunno con DSA, può chiedere il supporto: • del Dirigente Scolastico della scuola • del referente DSA della scuola • degli Enti territoriali preposti L’inserimento di alunni con DSA nelle classi terrà possibilmente conto dell’indice di complessità della classe stessa.

PREDISPOSIZIONE DEL P.D.P. (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) Entro il 30/11 di ogni anno scolastico il CdC deve redigere il P.D.P. attraverso un apposito modulo elaborato e adottato dall’Istituto che comprende: • diagnosi specialistica; • descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo); • aspetti emotivo-affettivo motivazionali; • consapevolezza da parte dell’alunno del proprio modo di apprendere; • strumenti compensativi e dispensativi; • criteri e modalità di valutazione; • patto con la famiglia. Una volta redatto il P.D.P., il coordinatore di classe incontra i genitori ed eventualmente l’equipe che ha in carico l’alunno o ha effettuato la diagnosi, per illustrare e integrare la proposta del CdC; viene poi richiesta la sua condivisione per mezzo di firma di accettazione da parte dei genitori. Ai genitori viene consegnata copia del P.D.P., verbalizzando la richiesta e l’avvenuta consegna. Il coordinatore provvederà quindi a consegnare il P.D.P. in segreteria affinchè sia visionato e firmato dal dirigente. Il Referente D.S.A. si occuperà successivamente della collocazione del documento nell’apposito archivio dove potrà essere consultato ed eventualmente aggiornato dai docenti in corso d’anno.

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PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DSA. L’Istituto ha aderito al Protocollo di Intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’art. 7 comma 1 della Legge 8 ottobre 2010 n. 170. Le osservazioni vengono effettuate sui bambini delle classi prime e seconde della scuola primaria con lo scopo di inviare tempestivamente agli specialisti eventuali casi sospetti di DSA. Quanto alle classi successive, eventuali sospetti circa la presenza di DSA devono essere condivisi dai docenti nel team/consiglio di classe. Gli insegnanti utilizzeranno la griglia di osservazione prevista dal modulo di invio all’ASL di Rimini. Una volta compilato tale documento, i docenti o il coordinatore contatteranno i genitori e consiglieranno di intraprendere il percorso di osservazione, condividendo il documento di invio all’ASL stilato dal team docenti/consiglio di classe e richiedendo la loro firma. Il modulo verrà poi consegnato dagli insegnanti all’assistente amministrativo, che provvederà ad inviarlo all’ASL. La famiglia verrà poi contattata telefonicamente per un appuntamento. In seguito all’acquisizione di una nuova diagnosi in corso d’anno, il team docenti/consiglio di classe si attiverà per la stesura del P.D.P. che dovrà essere condiviso con la famiglia entro tre mesi dalla consegna della diagnosi.

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE La legge 170 prevede l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative che possano agevolare l’alunno nel percorso scolastico. In particolare per strumenti compensativi si intendono tutti quegli strumenti che facilitano le prestazioni dell’alunno con DSA, ad esempio:

• uso di font ad alta leggibilità; • evitare sovraffollamento del testo; • uso dei libri digitali; • uso di canali di comunicazione differenti; • uso del registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della

lezione; • uso di programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di

testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;

• uso della calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; • uso di altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali,

etc. • incentivo dell’utilizzo di computer con sintesi vocale e dizionari digitali utilizzabili soprattutto per

lo studio delle lingue straniere; • uso della sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; • messa in evidenza dei concetti – chiave del testo; • modalità di lettura strategiche per cogliere il significato generale del testo (caratteristiche

tipografiche, immagini, evidenziazione di parole chiave, inferenze e collegamenti guidati); • verifiche più brevi, su contenuto significativo ma ridotto, o tempi più lunghi (30%), riconoscendo

un impegno maggiore in fase di decodifica di items e di doppia lettura del testo scritto dallo studente (la prima per l’autocorrezione degli errori ortografici, la seconda per la correzione degli aspetti sintattici e di organizzazione complessiva del testo);

• durante le verifiche, lettura delle consegne del compito e con supporto audio e/o digitale qualora questo strumento sia accettato dallo studente;

• riduzione nelle verifiche scritte del numero delle richieste senza modificare il livello di conoscenze, abilità e competenze previste.

L’alunno va anche guidato all’uso di tali strumenti che potrebbe non essere immediato.

Alcune strategie utili di semplificazione per gli alunni dislessici:

Fermo restando che la lettura per un bambino dislessico non sarà mai del tutto automatica, ci sono alcune regole che i docenti possono tener presente per facilitare la lettura di testi cartacei (senza sintesi vocale). La grafica:

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• Corredare il testo di schemi, immagini e tabelle ma in modo chiaro, senza “affollare” le pagine. • Usare se possibile lo stampato maiuscolo. È più chiaro e stanca meno la vista. • Non usare l’allineamento giustificato perché lo spazio variabile non aiuta i movimenti saccadici, cioè i

movimenti oculari che si compiono durante la lettura. • Privilegiare i Fonts “sans sarif”; sono i fonts con le lettere a bastoni, cioè senza trattini e abbellimenti.

Ad esempio il font ARIAL o VERDANA. Il corpo deve essere abbastanza grande, 12 o 14 punti, dipende dal font.

Il testo e il lessico: • Usare frasi brevi, privilegiando la coordinazione alla subordinazione. • Non usare doppie negazioni. • Evitare di inserire molti pronomi: costringono a inferenze e aumentano il carico cognitivo a scapito

della strumentalità della lettura. • Per quanto possibile usare forme attive e al modo indicativo. Le misure dispensative riguardano la dispensa da alcune prestazioni L’alunno può essere dispensato: • Dalla lettura ad alta voce. • Dal copiare alla lavagna. • Dal prendere appunti. • Dalla dettatura di testi. • Da un eccessivo carico di compiti. • Dallo studio mnemonico di poesie, formule definizioni. • Dal sostenere verifiche scritte per le materie orali. Le misure dispensative devono essere calibrate sulla base dell’effettiva necessità degli alunni in modo da non differenziare, per quanto riguarda gli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’allievo.

CONSIGLI/BUONE PRASSI DIDATTICHE A LEZIONE

• Insegnamento sistematico: ripetere gli stessi concetti e contenuti più volte, ripetere l’argomento della lezione precedente;

• mantenere viva l’attenzione con domande flash; • dividere gli obiettivi di un compito in sotto-obiettivi; • insegnare a utilizzare tecniche di lettura che facilitino la comprensione del testo(osservare immagini,

leggere le parole chiave, leggere mappe e schemi già compilati, etc.); • far lavorare l’alunno nel piccolo gruppo; • utilizzare il tutoraggio; • utilizzare il rinforzo positivo; • nello studio delle lingue straniere privilegiare l’oralità.

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Ai fini di una valutazione corretta e in linea con quanto già stabilito nel POF d’Istituto, deve essere sempre chiaro cosa si sta valutando; si deve dare maggior attenzione alla competenza più che alla forma e ai processi più che al solo “elaborato”, prestando attenzione alla padronanza dei contenuti e prescindendo dagli errori connessi al disturbo. Per gli alunni DSA la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di Esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione, devono tenere conto delle particolari situazioni soggettive. Lo svolgimento di verifiche e prove, durante l’Esame di Stato, deve avvenire in condizioni analoghe a quelle abituali, anche con l’eventuale uso di tecnologie e strumenti già adottati e indicati nel PDP. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non vengono nominate le modalità di svolgimento delle prove e dell’eventuale differenziazione delle stesse. Gli insegnanti potranno ritenere opportuni i seguenti punti (o alcuni di essi) esplicitati nel PDP: • presentazione di verifiche uguali nei contenuti a quelle della classe, ma con un numero inferiore di

esercizi; • flessibilità nei tempi di consegna di verifiche scritte;

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• presentazione di verifiche uguali a quelle della classe, rispettando il criterio della gradualità delle difficoltà;

• preferenza per esercizi a scelta multipla, con vero o falso, a completamento e con domande esplicite, che richiedano risposte brevi (accettare eventualmente che l’alunno si aiuti tramite l’uso di immagini e vignette);

• per lo svolgimento della produzione scritta, eventuale fornitura di una scaletta; • programmazione delle interrogazioni, che saranno guidate con domande esplicite e dirette; • concessione di tempi più lunghi per la risposta; • uso di supporti visivi per l’ampliamento lessicale; • predisposizione di verifiche di ascolto modificate in base alle esigenze (utilizzo di film/documentari,

ausilio anche di immagini); • previsione di una sola verifica orale/scritta al giorno; • possibile esenzione dalla valutazione sommativa delle prove scritte (lingue straniere), per favorire le

performance orali; • da valutare la convenienza della lettura ad alta voce, per evitare sensazioni di disagio di fronte ai

compagni; • valutazioni che tengano conto degli errori ortografici ai soli fini del miglioramento e dell’evoluzione

positiva, ma che si basino sui contenuti espressi; • considerazione dei risultati ottenuti rispetto ai livelli di partenza e all’impegno profuso.

LE LINGUE STRANIERE L’Istituto attua ogni strategia didattica per consentire l’apprendimento delle lingue straniere nel rispetto dei seguenti criteri: • privilegiare l’espressione orale • ricorrere agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune • progettare, presentare e valutare le prove scritte secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA. a) DISPENSA DALLE PRESTAZIONI SCRITTE nelle lingue straniere (In corso d’anno scolastico e in sede di Esami di Stato). La dispensa può essere concessa in presenza di: • certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle

prove scritte; • richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia; • approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o

permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica;

• in sede di Esami di Stato, modalità e contenuti delle prove orali –sostitutive delle prove scritte –sono stabiliti dalle Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe.

b) ESONERO DALL’INSEGNAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE Casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe –seguono un percorso didattico differenziato con esonero dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e (Art. 6, comma 6, del D.M.12 luglio 2012). In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe, con l’attribuzione di voti relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. 323/1998. Per detti candidati, in riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato unicamente nell’attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto.

PROVE INVALSI L’articolo 20, comma 14, del summenzionato D.lgs. 62/2017, , in merito alla partecipazione alla prove da parte degli studenti con DSA, così dispone:

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Le studentesse e gli studenti con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all’articolo 19. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le studentesse e gli studenti con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese. Gli studenti con DSA, dunque:

• possono beneficiare di strumenti compensativi, in coerenza con previsto nel PDP; • non sostengono la prova di Inglese, se dispensati dalla prova prova scritta di lingua straniera o

esonerati dall’insegnamento della lingua straniera. Queste le misure compensative che possono essere previste:

• tempo aggiuntivo (fino a 15 min. per ciascuna prova) • dizionario • sintetizzatore vocale per l’ascolto individuale in audio-cuffia • calcolatrice

Queste le misure dispensative: • esonero dalla prova di lingua Inglese alle condizioni suddette, ossia se dispensati dalla prova scritta

di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE Il D.P.R. n. 122 /2009 all’art. 10 afferma che “Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede d’esame, conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive degli alunni” Nella relazione finale della classe terza, si dovranno indicare le informazioni utili relative all’alunno (percorso realizzato, risorse utilizzate, strategie, dispense, tempi, sistema valutativo, obiettivi raggiunti, richiesta assistenza per le prove, personalizzazione delle prove…) di cui la Commissione d’Esame dovrà tenere in considerazione. Salvo eventuali modifiche, per le prove d’esame si fa riferimento alla C.M. 48 del 2012, la quale regolamenta l’espletamento delle prove stesse. I candidati con DSA, di cui alla L. 170/2010, possono utilizzare per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio 2011. È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono utilizzare idonei strumenti compensativi, usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova, registrati in formato audio digitale. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato nel citato decreto ministeriale, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento delle prove scritte, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi più attenti al contenuto che alla forma. Al candidato può essere consentito l’uso di apparecchiature e strumenti informatici, nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti utili nello svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove. I candidati con DSA sostengono la prova nazionale INVALSI con l’ausilio degli strumenti compensativi impiegati durante l’anno scolastico (tabelle, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore, computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico, sintesi vocale, etc.).

LA COMMISSIONE D.S.A. All’interno del nostro Istituto, all’inizio di ogni a.s., viene istituita una Commissione composta da docenti appartenenti ai diversi plessi, che si riunisce più volte sotto il coordinamento del Referente d’Istituto per gli alunni con D.S.A., per discutere e stabilire come applicare la Normativa, per condividere strumenti e buone prassi, per mettere a conoscenza i colleghi di situazioni particolari, per predisporre documenti e materiali utili.

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LA FIGURA DEL REFERENTE D’ISTITUTO PER ALUNNI CON DSA Le Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento prevedono la figura di un Referente d’istituto che sia di supporto ai colleghi interessati alle tematiche dei disturbi specifici di apprendimento, che svolga attività di sensibilizzazione nei confronti di queste problematiche e che acquisisca una specifica e approfondita formazione in modo da assumere di fronte al Collegio dei Docenti il compito di: • dare informazioni sulla normativa vigente;

• dare indicazioni su quelli che sono strumenti compensativi, misure dispensative, valutazione;

• dare supporto ai colleghi indicando specifici materiali didattici da utilizzare;

• diffondere e pubblicizzare iniziative di formazione e aggiornamento;

• coordinare le attività della commissione D.S.A.;

• fornire informazioni riguardo a siti e piattaforme utili alla didattica;

• fungere da mediatore tra colleghi / famiglie /associazioni.

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LINK UTILI Guida utile per chi vuole conoscere i DSA e trovare informazioni, risorse, software: DSA: guida di sopravvivenza per le famiglie Il sito ufficiale dell’Associazione Italiana Dislessia, principale riferimento per normativa, novità, libri digitali ecc: http://www.aiditalia.org/ SOS Dislessia è una società di Servizi che promuove l’attività clinica, riabilitativa ed educativa a favore dei bambini e degli adulti con dislessia evolutiva: http://sosdislessia.it Uno spazio per conoscere la dislessia e i DSA attraverso informazioni, approfondimenti e storie: http://www.dislessiaioticonosco.it/ Il progetto di Giacomo Stella per la Regione Emilia. Per chiarirsi le idee sui disturbi specifici dell’apprendimento: http://dsanotizie.it/index.php Il sito più importante per ausili e strumenti nel campo della disabilità, Edizioni Centro Studi Erickson: educazione e didattica, recupero e sostegno integrato. Per la dislessia, il software Alfa Reader: http://www.erickson.it/Pagine/default.aspx Sito di un’appassionata maestra che fornisce informazioni per la scuola primaria ma non solo: http://www.maestrantonella.it/DSA/link_strumenti_DSA.html Raccolta di mappe concettuali, mappe mentali, siti, video per aiutare al meglio i ragazzi/e, le famiglie e gli insegnanti: http://www.dislessia-passodopopasso.it/ http://www.aiutodislessia.net/schede-didattiche/ https://www.mappe-scuola.com/ Il Metodo Analogico di Camillo Bortolato. Un modo naturale di apprendere mediante metafore e analogie, come fanno i bambini che nella loro genialità imparano a giocare, a parlare o usare il computer ancor prima degli adulti: http://www.camillobortolato.it/ Luogo di incontro di un gruppo di studio e lavoro di genitori e ricercatori che mettono in comune esperienze, dubbi e domande sulla dislessia e altri DSA: http://www.dislessiainrete.org/ Il sito della cooperativa Anastasis: innovazione tecnologica, software riabilitativo, formazione professionale in campo informatico e altro ancora: http://www.anastasis.it/ Sito di un’insegnante elementare con tanti materiali utili e interessanti da leggere e da scaricare: www.lannaronca.it Libri parlati che possono essere letti da tutti coloro che non possono leggere autonomamente: https://librivox.org/search?primary_key=4&search_category=language&search_page=1&search_form=get_results http://www.libroparlatolions.it/ https://www.ilnarratore.com/it/ https://www.raiplayradio.it/programmi/ilibridiradiokids/ http://www.libroaudio.it/

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www.libroparlato.org http://www.ibs.it/ebook/hme/hmepge.asp E-book gratis in tantissime lingue (naturalmente anche in italiano): https://www.gutenberg.org/wiki/Category:Bookshelf Materiali didattici free per insegnanti e genitori interessati all’uso delle nuove tecnologie nell’educazione: http://vbscuola.it/ SOFTWARE Si trovano tutti i software consigliati qui: - https://www.aiditalia.org/it/pagina-dei-software - http://www.dislessiaioticonosco.it/p/software-gratuiti-voce-gratuita-silvia.html - https://www.trainingcognitivo.it/Strumenticompensativi/Lettura/index.htm - https://tempdsa.iprase.tn.it/ricerca.php Il presente documento è stato elaborato da Federica Ferri, Referente d’Istituto per gli alunni con D.S.A., e dagli insegnanti della Commissione D.S.A.: Angela Serafina Carolei, Olga Falconi, Lorena Iacovelli, Antonella Lattanzi, Donatella Maltoni, Diego Marcelli, Laura Montebelli, Barbara Vignali.