Protocollo di Accoglienza INCLUSIONE · 2019-05-14 · Introduzione La Direttiva MIUR del...

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Protocollo di Accoglienza per l’integrazione di alunni con BES (D.L.gs. 66/17) A.S 2018/2019 Approvato dal Collegio dei Docenti il 25 gennaio 2019

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Protocollo di Accoglienza

per l’integrazione di alunni con BES

(D.L.gs. 66/17)

A.S 2018/2019

Approvato dal Collegio dei Docenti il 25 gennaio 2019

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INDICE

Prefazione pag.3Introduzione pag.3PROTOCOLLODIACCOGLIENZA pag.8FinalitàeMetodologiaRisorsedellascuolaedelterritorioSOGGETTICHEPROVVEDONOALL’ORGANIZZAZIONEDELLEAZIONIAFAVOREDELL’INCLUSIONEDEGLIALUNNICONBISOGNIEDUCATIVISPECIALI pag.11Gruppiperl’inclusionescolasticaRisorseperl’inclusioneStrumentiperl’inclusioneProgrammadelleattivitàdasvolgeredurantel’annoscolasticoperl’inclusioneContinuitàeducativa:ilraccordoconlascuolaprimariaFASIDELPROTOCOLLODIACCOGLIENZA pag.17STRUMENTIPERALUNNICONDISABILITA’ pag.20DiagnosiFunzionaleProfiloDinamicoFunzionaleDomandadiaccertamentodisabilitàComposizionedellecommissionimedicheProfilodiFunzionamentoProgettoIndividualePianoEducativoIndividualizzatoRelazionefinaleFormazionidelleclassiGruppidilavoroperladisabilitàRichiestaoredisostegnoMansionidelpersonaleATAVerificaevalutazionedeglialunnicondisabilitàCertificazionedellecompetenzeProveINVALSI,esamidistato,orientamentoALUNNICONDISTURBISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO pag.28CaratteristicheCosapuòfarelascuolaDocumentazioneCertificazioneValutazione,proveINVALSI,esamidistatoINTERVENTIAFAVOREDEGLIALUNNICONALTRIDISTURBIEVOLUTIVISPECIFICI pag.29IndividuazionePredisposizioneeattivazionedelPDPVerificaevalutazioneALUNNICONBISOGNIEDUCATIVISPECIALI pag.33ClassificazioneAlunniinfasediaccertamentodiagnosticoDocumentiVerifica,valutazione,esameconclusivodelprimocicloValutazionealunnistranieriProveINVALSI,Esameconclusivodelprimociclo

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Prefazione

Il protocollo di accoglienza della scuolamedia statale "F. Solimena" permette di definire, attraverso unaguida dettagliata di informazioni, tutti gli interventi intrapresi dalla scuola per raggiungere un obiettivoirrinunciabilecheèquellodell'accoglienzaedell'inclusionedeglialunniconBisogniEducativiSpeciali(BES).

Questoprotocollovuoleindividuareunpercorsounivocoaffinchétuttoilpersonalescolasticopossacontribuirealraggiungimentoditaleobiettivo.

Lapienaconsapevolezzanelriconoscereenell'accogliereladomandaformativaspecifica,attraversounostrumentoditutelaa360°,assicuraildirittoallostudio.

Per fare ciò è importante che la scuola riconosca in ogni alunno i suoi punti di forza, le suepotenzialitàperpoterprogettarepercorsidicrescitaesvilupposignificativi.

Introduzione

LaDirettivaMIURdel27/12/2012elaC.M.8del6/3/2013ridefinisconoecompletanoiltradizionaleapproccio all’inclusione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità (L.104/1992) e dei disturbispecificidell’apprendimento(L.170/2010),estendendoilcampodiinterventoediresponsabilitàdituttalacomunitàeducanteall’interaareadeiBisogniEducativiSpeciali(BES),comprendente:

“Svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivispecifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perchéappartenenti a culture diverse”. Specifica inoltre che “per “disturbi evolutivi specifici” siintendono “oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delleabilitànonverbali,dellacoordinazionemotoria,ricomprendendo,perlacomuneoriginenell’etàevolutiva,anchequellidell’attenzioneedell’iperattività”.

LaDirettivastessaneprecisasuccintamenteilsignificato:“L’areadellosvantaggioscolasticoèmoltopiù ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni chepresentanouna richiestadi speciale attenzioneperuna varietàdi ragioni: svantaggio socialee culturale,disturbispecificidiapprendimentoe/odisturbievolutivispecifici,difficoltàderivantidallanonconoscenzadellaculturaedellalinguaitalianaperchéappartenentiaculturediverse”.

L’utilizzo dell’acronimoBES sta, quindi, ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principiodella personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolariaccentuazioniinquantoapeculiarità,intensivitàeduratadellemodificazioni.

Fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguentiallesituazionididisabilitàediDSA,diventacompitodeidocentiindicareinqualialtricasisiaopportunaenecessarial’adozionediunapersonalizzazionedelladidatticaedeventualmentedimisurecompensativeodispensative,nellaprospettivadiunapresaincaricoglobaleedinclusivadituttiglialunni.

LaDisposizionedel27/12/12e laCircolaren.8del6/03/13hanno indicatocondecisione lastradadell’inclusione. Dal “vecchio” concetto di integrazione (consentire e facilitare al “diverso” la maggiorpartecipazione possibile alla vita scolastica degli “altri”) a quello di inclusione (strutturare i contestieducativiinmodotalechesianoadeguatiallapartecipazioneditutti,ciascunoconlepropriemodalità).

Conilnuovod.lgs.n.66/17,“Normeper lapromozionedell’inclusionescolasticadeglistudenticondisabilità”,sidettanonuovenormeinmateriadiinclusionedeglistudentidisabilicertificati,promuovendola partecipazione della famiglia e delle associazioni di riferimento, quali interlocutori dei processi diinclusionescolasticaesociale,rafforzanoilconcettodi“scuolainclusiva”.

I cambiamenti recati dal decreto sono stati introdotti a partire dall’1 gennaio 2019,mentre quellirelativiaiGruppidilavororegionaliediistitutosonogiàinvigoredal1°settembre2017.

Per realizzare una vera inclusionenonbasta più solo la scuola, occorre “unapresa in carico delleproblematichedegliutentidapartedi«tutte»leagenziedelterritorio.”

Ildecreto,attraversomodificheenuoveregolamentazioni,haportatoiseguenticambiamenti:

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• Lefamiglieeleassociazionisarannomaggiormentepartecipineiprocessidiinclusionescolastica;• Ruoliecompitidelleistituzioni(Stato,RegioniedEntilocali)sarannorigorosamentedisciplinati;• ÈprevistaunamigliorequalificazioneprofessionaledelleCommissionimedichepergliaccertamenti

inetàevolutiva;• Dal1settembre2017,sonostatirafforzatieriordinatiiGruppidilavoroperl’inclusionescolastica;

(il Gruppo di lavoro interistituzionale regionale (GLIR), con compiti di consulenza e propostaall’Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la definizione, l’attuazione e la verifica degli accordi diprogramma;ilGruppoperl’inclusioneterritoriale(GIT)perogniambitoterritoriale,concompitididefinizionedellerisorseper ilsostegnodidattico; ilGruppodiLavoroper l’Inclusione(GLI)pressociascunaistituzione,concompitidiprogrammazione,propostaesupporto).

• Neiprocessidivalutazionedellescuolesiterràcontodellaqualitàdell’inclusionescolastica;• Èprevistaunaformazioneperilpersonaledocente,dirigenteedATA,cosìcome• l’introduzionediunpercorsodiformazioneinizialeperidocentidisostegno;• Saràintrodottaunanuovaproceduraperilsostegnodidatticomaggiormentequalificata,cheterrà

inconsiderazioneilProfilodifunzionamento;• AltremodificheriguarderannoilPianoEducativoIndividualizzato(PEI),chediverràparteintegrante

delProgettoIndividuale.

AisensidelD.lgs.66/2017,lepratichedidatticheinclusiverispondonoaidifferentibisognieducatividegli alunni e si realizzano attraverso strategie didattico -educative finalizzate allo sviluppo dellepotenzialitàdiciascunonellaprospettivadellamigliorequalitàdivita.

L’inclusione scolastica, che nasce originariamente per garantire il diritto all’istruzione e il successoformativo dei minori con disabilità, rappresenta oggi un valore fondamentale delle singole istituzioniscolastiche.

Nel Decreto citato, essa viene individuata quale architrave dell’identità culturale, educativa eprogettuale delle scuole, caratterizzandone nel profondo la mission educativa, attraverso uncoinvolgimentodirettoecooperativodituttelecomponentiscolastiche.

Lanormativaestendea tutti gli alunniBES lapossibilitàdi attivarepercorsi scolastici inclusivi, cheprevedono l’utilizzodi strumenti compensativi emisuredispensative, prima riservati solo agli alunni concertificazioneDSA.

Pertantoestendeatuttiglistudenti indifficoltàildirittoallapersonalizzazionedell’apprendimento,richiamandosiespressamenteaiprincipienunciatidallaLegge53/2003.

BISOGNIEDUCATIVISPECIALI

DISABILITA’ DISTURBIEVOLUTIVISPECIFICIAreadellosvantaggio

socio-economico,linguisticoeculturale

Legge104/92art.3,co.1e3 Legge170/2010 DecretoMinisteriale27/12/2012

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S’intendonoalunnicon:-Minoratidellavista.-Minoratidell’udito.-Minoratipsicofisici

S’intendonoalunnicon:-DSA.-disturbispecificidellinguaggio.-disturbodellacoordinazionemotoria,disprassia.-disturbodellospettroautisticolieve.-A.D.H.D/DDAI-disturbooppositivoprovocatorio.-disturbodellacondotta.-disturbid'ansiaedell'umore.-funzionamentocognitivolimite.-comorbilità.

S’intendono coloro che concontinuità o per determinati periodipossono manifestare BisogniEducativi Speciali: opermotivi fisici,biologici, fisiologici, psicologici,sociali rispetto ai quali è necessarioche le scuole offrano adeguata epersonalizzatarisposta:-Svantaggiatilinguistici-Svantaggiaticulturali(difficoltà derivanti dalla nonconoscenza della cultura e dellalinguaitaliana).-Svantaggiatisocioeconomici-Alunnicondisagiocomportamentale/relazionale

Alunniinaccertamentodiagnostico

DOCUMENTAZIONE

DISABILITA’ DISTURBIEVOLUTIVISPECIFICIAreadellosvantaggio

socio-economico,linguisticoeculturale

Certificazioni:-VerbalecommissioneASL-DiagnosiFunzionale

-Certificatidall’ASLoentiaccreditati.-CertificatidaPrivati(purchéentroglianniterminalidiciascuncicloscolasticosiapresentatalaCertificazioneASL)-DSA:diagnosi;ancheinattesadelrilasciosidevonocomunqueaccogliereledifficoltàeadottareunpianodidatticoindividualizzatoepersonalizzato.-Altridisturbi:relazionidispecialisti,considerazionipedagogicheedidattiche,riscontrioggettivididifficoltà.

Svantaggidiversi:CertificatidalConsigliodiclasseefirmatodalDirigenteScolasticoedallafamiglia.QuestiBESdovrannoessereindividuatisullabasedielementioggettivi(es.segnalazionedeiServiziSocialiodieventualiesperti),ovverodibenfondateconsiderazionipsicopedagogicheedidattiche.

Situazioneacaratterepermanenteascuolasiredige:-PDF:ProfiloDinamico Funzionale.-PEI:PianoEducativoIndividualizzato.

SituazioneacaratterepermanenteascuolasiredigeilPDP:PianoDidatticoPersonalizzato-PDP/DSA*-PDP/BES*

Situazioneacaratteretransitorioascuolasiredige-PDP/BES*

Insegnantedisostegno Noinsegnantedisostegno Noinsegnantedisostegno

*Lalegge170/2010indicailPDPcomestrumentodilavoroobbligatorioperglialunniDSAmentrelarecentenormativasuiBESlorendefacoltativopertuttiglialtribes.Ènecessario,però,porrel'accentosualcuniaspetti:-ilPDPdeveesseresottoscrittodatuttiidocentichefirmandolosiassumonolaresponsabilitàdelpercorsochequestodocumentoprevede;-fondamentalerisultailruolodellafamiglia,senzal’approvazionedellaqualeilPDPnonhamododiesistere;-lamancatastesuradelPDPperalunniinpossessodidiagnosidiversadaDSAdeveesseremotivata

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dalConsigliodiclasse/teampedagogicoemessaagliatti;-lamancataadesionedellaFamigliaallastesuradelPDPnonsollevagliinsegnantidall’attuazionedeldirittoalla personalizzazione e all’apprendimento, dalmomento che la DirettivaMinisteriale richiama i principidellapersonalizzazionedellaLegge53/2003.

Larecentecircolareprot.n°1143,emanatail17maggio2018dalCapoDipartimentoperl’istruzionedelMIURsu“L’autonomiascolasticaquale fondamentoper il successoformativoperciascuno”,mette inrilievo il ruolodell’autonomia scolastica, rilanciataanchedalla l. n°107/15e la “personalizzazione”degliinterventieducativiedidatticisollecitatidatuttalanormativainclusiva.Lascuoladevefavorireilsuccessoformativo di ciascun alunno, qualunque sia la situazione personale " affinché a ciascuno sia data lapossibilità di vedersi riconosciuto nei propri bisogni educativi “normali”, senza la necessità di ricorrere adocumenticheattestinolaproblematicitàdel“caso”,fermorestandolegaranziericonosciutedallaLeggen.104/1992edallaLeggen.170/2010".

Tale circolare esplicita la non necessità, da parte della scuola, di dichiarazione di ulteriori BES inalunniconsvantaggioodisagiodiqualunquetipononcertificato,nélarelativaformulazionediPDPperquest'ultimi."

I docenti e i dirigenti che contribuisconoa realizzareuna scuoladiqualità, equae inclusiva, vannooltreleetichettee,senzalanecessitàdiaverealcunaclassificazione“conBES”odiredigerePianiDidatticiPersonalizzati, riconosconoevalorizzano lediversenormalità,per individuare, informandoecoinvolgendocostantementelefamiglie,lestrategiepiùadeguateafavorirel’apprendimento”.

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ILPROTOCOLLODIACCOGLIENZATutte le disposizioni contenute nel decreto (D.lgs. 66/17) saranno pienamente operative dal 1°

gennaio2019.Perquesteragionièfondamentale,giàall’iniziodiquestonuovoannoscolasticopredisporrel'accoglienzael'accompagnamentodeglialunniestudenticonBES,inconformitàallenuovenorme.

Il Protocollo di Accoglienza è senza dubbio, lo strumento che può supportare questo percorso,aiutando ad individuare nell’immediato procedure e pratiche per l’inserimento (fasi dell’accoglienza,attività di facilitazione, misure dispensative e strumenti compensativi, figure e compiti dentro e fuoridall’Istituto).AffinchélemisureindicatenelProtocollodiAccoglienzasitraducanoinuneffettivopercorsodiintegrazioneènecessariochesirealizzinoazioniconcretesulpianodidatticoegestionale.

Ilpresentedocumento,siproponedidefinirelemodalitàelestrategieconcuiilnostroistitutomiraagarantire l'inclusionedeglialunniconBES,favorendolacomunicazionee lacollaborazionetraDirigenteScolastico, referenti, docenti, famiglie, specialisti e studenti, al finedi garantire il successo formativoe ilbenessereascuola.

L’inclusione scolastica, che è parte fondamentale di questo istituto, è stata individuata dal PTOF(Piano Triennale dell’Offerta Formativa) come un obiettivo prioritario e viene monitorata con varistrumenti:RAV (RapportodiAutoValutazione), PDM (PianoDiMiglioramento)ePAI (PianoAnnualeperl’Inclusione).

NATURAEFINALITA’DELPROTOCOLLODIACCOGLIENZA

• ÈundocumentodeliberatodalCollegiodeiDocentiedannessoalPTOFdell’Istituto;• IlProtocolloèunostrumentochecontiene informazioni,principi, criteried indicazioni riguardanti le

procedure e le pratiche per un inserimento è una presa in carico efficace degli alunni con BisogniEducativiSpeciali;

• Definisceicompitiediruolidellefigurecoinvolteall’internodell’Istituzionescolastica;• Indica le procedure nelle diverse fasi dell’accoglienza, dell’individuazione dell’alunno BES,

dell’accertamento diagnostico, della certificazione /diagnosi, e traccia le linee da seguire per ladefinizionedelpercorsoeducativo/didatticodeglialunniBES;

• Indica le attività di facilitazione e quali provvedimenti dispensativi e compensativi adottare neiconfronti degli alunni BES (Disabilità, Disturbi Evolutivi Specifici: DSA, ADHD, disturbi del linguaggio,Borderline;situazionedisvantaggiosocialee/oculturale,linguistico).

• IlProtocollodiAccoglienzadelineainoltre,prassicondivisedicarattereamministrativo:ü acquisizionedelladocumentazionenecessariaeverificadelfascicolopersonaledeglialunni;ü prassi comunicative e relazionali: prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della

nuovascuola;ü prassi educative /didattiche: assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del team dei

docentiodelconsigliodiclasseü sociali: rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e le agenzie sanitarie e sociali del

territorio.Compito della scuola è quello di essere “una comunità educante, che accoglie ogni alunno nello

sforzoquotidianodicostruirecondizionirelazionaliesituazionipedagogichetalidaconsentirneilmassimosviluppo. Una scuola non solo per sapere dunque ma anche per crescere, attraverso l’acquisizione diconoscenze, competenze, abilità, autonomia, nei margini delle capacità individuali, mediante interventispecificidaattuaresullosfondocostanteeimprescindibiledell’istruzioneedellasocializzazione.

Sulla base di quanto affermato, questo protocollo contiene indicazioni sulle procedure e sullepraticheperunottimaleinserimentodeglialunnidiversamenteabilidefinendoruoliecompitidellefigureoperantiall'internodell'Istitutoedescrivelefasidaattuarenell'arcodell'interoannoscolastico.L’adozionedelProtocollodiAccoglienzaconsentediattuareinmodooperativoleindicazioninormativeperglialunni

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condisabilitàcontenutenellaLegge104/92e successividecretiapplicativi,nellaLegge170/2010 relativaagli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), nel Decreto Ministeriale del 27/12/2012 eCircolareapplicativadell’8/03/2013relativeaglialunniBES.FINALITA’IlprotocolloèparteintegrantedelPTOFd’Istitutoesiproponedi:ü sostenereglialunniconBESintuttoilpercorsodistudi;ü definire pratiche condivise tra tutto il personale (insegnanti, educatori, assistenti, ATA, personale di

segreteria…);ü favorire un clima di accoglienza e inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso

percorsi comuni, individualizzati o personalizzati che fanno coesistere socializzazione edapprendimento;

ü favorireilsuccessoscolasticoeformativoattraversol’accoglienza,l’integrazione,continuità;ü individuareglistilidiapprendimentodiognistudenteepotenziarnel’efficacia;ü sviluppare i punti di forza e le potenzialità di ciascuno attraverso una didattica personalizzata, che

permettadiraggiungereimedesimiobiettiviattraversoitineraridiversi,considerandoanchegliaspettimetacognitivicheagisconosull’apprendimento;

ü valorizzarelerisorseposseduteinuncontestocollettivo;ü ridurreidisagiemozionali,favorendoalcontempolapienaformazione;ü favorirel’acquisizionedicompetenzecollaborative;ü favorireladiagnosiprecoceeipercorsididatticiriabilitativi;ü incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il

percorsodiistruzioneediformazione;ü adottareformediverificaevalutazioneadeguateallenecessitàformativedeglistudenti;ü accompagnareadeguatamenteglistudenticonBisogniEducativiSpecialinelpercorsoscolasticoeformativo.ü delineareprassicondiviseall’internodell’Istitutodicarattere:ü amministrativoeburocratico(documentazionenecessaria);ü comunicativoerelazionale(primaconoscenza);ü educativoedidattico(assegnazioneallaclasse,accoglienza,coinvolgimentodelConsigliodiClasse);ü promuovereleiniziativedicomunicazioneedicollaborazionetrascuola,famigliaedEntiterritoriali

coinvolti(Comune,ASL,Provincia,Regione,Entidiformazione,…).

METODOLOGIAPerraggiungerelefinalitàindividuate,ilProtocollodiAccoglienzaèstrutturatoindiversipercorsi.●Sarannocurati i rapporti con specialisti e istituzioni locali siaper la realizzazionedieventuali “Progettiintegrati”,siaperlastesuracongiuntadelPianoEducativoIndividualizzatorelativoaglialunnicondisabilitào del Piano Didattico Personalizzato, sia per particolari situazioni problematiche che eventualmente siverrannoadeterminare.●Sicurerannolegamidicoerenzatraillavorodell’alunnoaquellodelgruppoclasse;accantoalnecessariointervento individualizzatoopersonalizzato,sarannoprivilegiatecomunqueleattivitàapiccoligruppie/olaboratorialisenzamaiperderedivistalefinalitàdell’integrazione.●Icompagnidiclasse,rappresenterannolarisorsapiùpreziosaperattivareprocessiinclusivi.Findalprimogiornosarànecessarioincentivareelavoraresucollaborazione,cooperazioneeclimaclasse.Inparticolaresarannodavalorizzarelestrategiedilavorocollaborativoincoppiaoinpiccoligruppi.● Per valorizzare le differenze individuali sarà necessario essere consapevoli e adattare i propri stili dicomunicazione, le forme di lezione e gli spazi di apprendimento (adattare significa variare i materiali

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rispettoaidiversilivellidiabilitàeaidiversistilicognitivipresentinellaclasse,materialiingradodiattivaremolteplicicanalidielaborazionedelleinformazioni).● Per attivare dinamiche inclusive, apparirà fondamentale potenziare le strategie logico-visive, inparticolare grazie all’uso di mappe mentali e mappe concettuali. Per gli alunni con maggiori difficoltà,potranno essere di grande aiuto tutte le forme di schematizzazione e organizzazione anticipata dellaconoscenzae,inparticolare,idiagrammi,lelineedeltempo,leillustrazionisignificativeelavalorizzazionedellerisorseiconografiche.●Leemozionigiocanounruolofondamentalenell’apprendimentoenellapartecipazione.Diverràcentralesviluppareunapositivaimmaginediséequindibuonilivellidiautostimaeautoefficacia.● Inunaprospettiva inclusiva la valutazionedovràessere sempre formativa, finalizzataalmiglioramentodeiprocessidiapprendimentoeinsegnamento.Diverrànecessariopersonalizzareleformediverificanellaformulazione delle richieste e nelle forme di elaborazione da parte dell’alunno. La valutazione, dovràsviluppare processi metacognitivi nell’alunno e pertanto il feedback dovrà essere continuo formativo emotivanteenonpunitivoecensorio.● Saranno previsti incontri di continuità con i diversi ordini di scuola, con particolare attenzione allarealizzazionediattività idoneeagli alunni conBisogniEducativi Speciali (primaria/secondariadi1°grado,secondariaII°).●Perglialunnicondisabilità,gliinsegnantidisostegnosiriunirannocoordinatidallaFunzioneStrumentalealfinedianalizzare,confrontareedelaborarelestrategied’interventopiùidoneealraggiungimentodegliobiettiviprogrammatineidiversiPianiEducativiIndividualizzati.● Per gli alunni con disabilità, sarà effettuato il rilevamento delle difficoltà oggettive nei campidell’apprendimento che l’alunno manifesta e compilato il “Piano Educativo Individualizzato” con lacollaborazionedeigenitori,deiservizisocio-sanitariecontuttoilteamdocentientroil30novembre.● Per gli alunni con DSA, entro il 30 novembre, gli insegnanti del C.d.C. si riuniranno, coordinati daireferenti DSA, al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee alraggiungimentodegliobiettiviprogrammatineidiversiPianiDidatticiPersonalizzati.●PerglialunniconaltroBESentroil30novembre,oincorsod’anno,verrannoindividuatigliinterventidaindicarenelPDP.●PerglialunniconDSAaidocenticurricularisarannoforniti:adeguateinformazionisuiDisturbiSpecificidiApprendimentoe/olapatologiaspecifica;riferimentiperreperirematerialedidatticoformativoadeguato;informazioni sulle tecnologie informatiche compensative; criteri sulla compilazione del Piano EducativoPersonalizzato.● Per gli alunni in situazione di svantaggio socio-economico, durante l’anno scolastico è auspicabile unincontroperinuoviingressinellaScuola,coordinatidallaFunzioneStrumentaledaeffettuarsientrolafinedell’anno scolastico con l’obiettivo di coordinare gli interventi sui casi, monitorare le situazioni piùcomplesseescambiarsileinformazioniutiliperunavisioneintegrata.●Perglialunnistranierineoarrivatiocondifficoltàconnesseallanonconoscenzadella linguaitaliana,sifaràespressamenteriferimentoal“Protocollodiaccoglienzaalunnistranieri”alle “Lineeguidaper l’accoglienzae l’integrazionedegli alunni stranieri" (notaprot.n.MIUR19 febbraio2014)●Perglialunnistranieri,perquantoconcernel’iscrizione,l’accoglienza,l’inserimentonelleclassielaprimaalfabetizzazione,laFunzioneStrumentalemonitoreràlesituazioninuoveosusegnalazionedegliinsegnanti.

RISORSEDELLASCUOLAü DirigenteScolasticoü Risorsedipersonaleinternoallascuola:ü Docenticurricolariedisostegno;ü Funzionistrumentali;

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ü Docenticoordinatori;ü Docentireferenti;ü (G.L.H.O.)gruppodilavorooperativoperl’integrazione(art.12,co5dellalegge104/92).ü (G.L.H.I.)gruppodilavorod’istitutoperl’integrazione(art.15,co2dellalegge104/92)ü GLI(GruppodiLavoroperl’Inclusione)circolare8del2013.ü CollegiodeiDocenti;ü PersonaleATA.

ALTRERISORSEDELLASCUOLA• SportellodiconsulenzaperlefamigliedeglialunniconBES;• Assistentiperl’autonomia;• Espertiesternicheoperanoall’internodellascuolaCentriprivatidelterritorio);• Famiglie;• Progettidiorientamentoconlescuolesecondariedisecondogrado(PON);• Attivitàdiformazionespecificaperidocenti“DislessiaAmica”;• Progettispecificiattivatidallascuola;• Progettispecificiattivatidallareteterritoriale;• Rapportitrascuolaeservizisocio-sanitari.

RISORSEDELTERRITORIO• GruppodilavoroInteristituzionaleregionale(GLIR)• Gruppoperl'inclusioneterritoriale(GIT)• CentroTerritorialediSupporto(CTS)

SOGGETTICHEPROVVEDONOALL’ORGANIZZAZIONEDELLEAZIONIAFAVOREDELL’INCLUSIONEDEGLIALUNNICONBISOGNIEDUCATIVISPECIALIGRUPPIPERL’INCLUSIONESCOLASTICA

L’articolo9deldecretolegislativo,sostituisceintegralmentel’art.15dellaL,104/92prevedendounanuovagovernanteorganizzativaarticolatasudiversilivelliterritorialichiamatiasviluppareazionisinergicheecoordinate:

v alivelloregionaleil(GLIR)GruppodilavoroInteristituzionaleRegionale;v alivelloambitoterritoriale(GIT)GruppodiInclusioneTerritoriale;v alivelloambitoterritoriale(CTS)CentroTerritorialediSupporto(scuolapoloperl’inclusione);v alivellodisingolaistituzionescolasticail(GLI)GruppodiLavoroperL’Inclusione.

Iseguentigrupposonoinfunzionedal1settembredel2017Gruppo di lavoro Interistituzionale regionalepresso ogni Ufficio Scolastico Regionale (USR) è istituito ilGLIR(a.s.2017)concompitidi:●consulenzaepropostaall'USRperladefinizione,l'attuazioneelaverificadegliaccordidiprogrammadicuiagliarticoli13,39e40dellapresente legge, integraticon le finalitàdicuialla legge13 luglio2015,n.107, con particolare riferimento alla continuità delle azioni sul territorio, all'orientamento e ai percorsiintegratiscuola-territorio-lavoro;●supportoaiGruppiperl'inclusioneterritoriale(GIT);●supportoalleretidiscuoleperlaprogettazioneelarealizzazionedeiPianidiformazioneinserviziodelpersonaledellascuola.

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IlGLIRèpresiedutodaldirigenteprepostodall’USRodaunsuodelegato,mentreglialtrimembrisarannoindividuati tramite un apposito decreto del Miur che ne definirà anche l’articolazione, le modalità difunzionamento,lasede,laduratael’assegnazionedialtrefunzioniperilsupportoall’inclusione.IlGLIRèistituitodal1°settembre2017.Gruppo per l'inclusione territoriale (GIT) a. s. 2019-2020 per ciascuno degli ambiti territoriali di cuiall'articolo1,comma66,dellalegge13luglio2015,n.107,èistituitoilGIT.

E’compostodaundirigentetecnicooscolasticoche lopresiede, tredirigenti scolasticidell'ambitoterritoriale,duedocentiperlascuoladell'infanziaeilprimociclodiistruzioneeunoperilsecondociclodiistruzione,nominaticondecretodell'USR.

IlGIT,ricevedaidirigentiscolasticilepropostediquantificazionedellerisorsedisostegnodidattico,leverificaeformulalarelativapropostaall'USR.

Perlosvolgimentodiulterioricompitidiconsultazioneeprogrammazionedelleattività,nonchéperilcoordinamentodegliinterventidicompetenzadeidiversilivelliistituzionalisulterritorio,ilGITèintegrato:a) dalle associazioni rappresentative delle persone con disabilità nel campo dell'inclusione scolastica; b)dagliEntilocaliedalleAziendesanitarielocali.IlGITèistituitodal1°gennaio2019.CentroTerritorialediSupporto (CTS), scuolapoloper l’inclusionecheoffre lapropriacollaborazioneallescuoleper l'utilizzoefficacedellenuovetecnologieinformatichedapartedeglialunnidisabili,per l'analisideibisognidegliutentielasperimentazione/validazionedeirisultatidiprogettidiricerca,perl'innovazionetecnologicaedidatticanell'utilizzodellenuovetecnologieperl'integrazionescolasticadeglialunnidisabili.IlCTSorganizzainiziativediformazionesuitemidell’inclusionescolasticaesuiBESnonchénell’ambitodelletecnologieperl’integrazionerivolteaidocenti,aglialunnieallelorofamiglie.Ruoloecompitidelgruppodilavoroperl’Inclusione(GLI)

La circolare n. 8 del 2013, dedicata ai Bisogni Educativi Speciali (BES), ha introdotto il gruppo dilavoroper l’inclusione(GLI),cheriguardanonsologlialunnicondisabilità,maanchetuttiglialtrialunniche, pur non in possesso della certificazione ai sensi della legge 104/92, necessitano comunque diattenzioni educative peculiari. A tal proposito ricordiamo che la direttiva del 27/12/12 individua tresottocategoriediBES, valeadire: ladisabilità, i disturbi specifici di apprendimentoe/odisturbi evolutivispecificielosvantaggiosocioeconomico,linguisticooculturale.

I GLI, dunque, sono gruppi che lavorano per l’inclusione di tutti gli alunni con BES. Essi trovanoorigine nei GLHI, integrati da nuove risorse professionali appartenenti alla scuola (funzioni strumentali,insegnantiperilsostegno,assistentiallacomunicazione,docentidisciplinariconesperienzae/oformazionespecifica o con compiti di coordinamento delle classi) e al territorio (genitori ed esperti istituzionali oesterni).IlGLIhailcompitodi:• rilevareiBESpresentinellascuola;• raccogliere,tuttalaprogettazionechesiriferisceall’attuazionedelPEIePDPedocumentaregliinterventididattico-educativipostiinessere,ancheinfunzionediazionidiapprendimentoorganizzativoinretetrascuolee/oinrapportoconazionistrategichedell’Amministrazione;

• focalizzare /confrontarsi sui casi, consultare e supportare i colleghi sulle strategie/metodologie digestionedelleclassi;

• rilevare,monitorareevalutareillivellodiinclusionedellascuola;• raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli dipartimenti e GLI sulla base delle effettiveesigenze,aisensidell’art.1,dellalegge3296/2006,tradotteinsededidefinizionedelPEIcomestabilitodall'art.10comma5dellaLegge30luglio2010n.122;

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• coordinare le proposte emerse dai GLHO ed elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusioneriferito a tutti gli alunni con BES, secondo le indicazioni previste dalla Direttiva MIUR del 12/12, daredigerealterminediogniannoscolastico(entroilmesedigiugno);

• analizzarelasituazionecomplessivadell’Istituto(numeroalunnicondisabilità).IGLI,dunque,nonsostituisconoiGLHI,maliaffiancanoeliintegranonelfavorireiprocessidiinclusione.IlGLIdell'Istitutoècompostoda:DirigenteScolastico,FunzioniStrumentali,Rappresentantideiservizisocio-sanitari,Rappresentanti dei genitori degli alunni con Bisogni educativi speciali frequentanti la scuola, Docenti disostegno,AssistenteSocialedelComune.Siriuniscetrevoltenell’arcodell’annoscolasticoperlaprogettazione,ilmonitoraggioelavalutazionedelleproposteoperative.LeriunionisonoconvocatedalDirigenteScolasticoedaessosonopresiedute.Diognisedutavieneredattoappositoverbale.IlGLIèistituitodal1settembredel2017.

RISORSEPERL’INCLUSIONE

RUOLODELCOLLEGIODEIDOCENTI Il Collegio dei Docenti inserisce nel P.T.O.F. la scelta inclusiva della scuola, indicando le prassididattiche che promuovono effettivamente l’inclusione (gruppi di livello eterogenei, apprendimentocooperativo,ecc.).SupropostadelGLI,ilCollegiodeiDocenti,nelmesedigiugno,deliberailPAI.IlCollegiodeiDocenti si impegnaapartecipareadazionidi formazionee/oprevenzioneconcordateanchea livelloterritoriale.

COMPITIDELLAFUNZIONESTRUMENTALEPERL’INCLUSIONEFF.SS.Area3–proff.RulloeAlvino

§ CollaboraconlaD.S.nellagestionedell’areaBES;§ svolgeun’azionediaggiornamento,rilevazioneemonitoraggio,verificadeglialunniBES;§ raccoglieesigenzeepropostedeidocentiedeigenitoridialunniconBESdituttalascuola.§ ristruttura/aggiornailProgettod’Inclusionealunnicondisabilità;§ coordinaleazionisisupportosiainternecheesterne;§ attivarapporticonGliEntiLocali,ASL,Provincia,coordinandosiconlaDirigenza;§ formulaproposte(inraccordoconlealtreF.S.)perlaformazioneel’aggiornamentodeidocenti;§ gestisceereperiscedellerisorseedeimateriali;§ predisposizione dellamodulistica in uso circa la documentazione di cui DPR 24/02/94(PEI, PDF per la

disabilità)eallaL.53/20033L.170/2010(DPDperglialtribisognieducativispeciali)ediusocorrenterelativaalladidattica;

§ attivazionediprogettiperlacontinuitàfraordinidiscuola;§ supportoaidocenti;§ attivaprogettidiaccoglienza,continuitàeorientamentoperglialunniBES;§ partecipaalGLI;§ curaeaggiornailmaterialespecificoindotazioneallascuolaerichiedequellonecessarioalleattivitàdi

sostegno;§ predisponematerialeecomunicazioniutiliall’utenzadapubblicaresulsitodellascuola;§ partecipaallastesuradelPTOFeRAV;

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§ promuoveattivitàdiformazioneeffettuabilidaespertiinternioesterniall’Istituto.

RUOLOECOMPITIDELREFERENTEPERL’INCLUSIONEProf.SabatoSpatuzzi(Coordinatore)

§ Presiede,ecoordinasudelegadelDirigenteScolastico,leriunionidelGLI;§ Collabora col Dirigente scolastico, all’ elaborazione del quadro riassuntivo generale della richiesta di

organicodeidocentidisostegno,sullabasedellenecessitàformativedeglialunnicondisabilità,desuntedairelativiPEIedallerelazionifinalisulleattivitàdiintegrazionemesseinattodaidocenti;

§ Collaboraall’accoglienzadeidocentispecializzati,perleattivitàdisostegnoetutteleazioniprevistedalleattivitàrelativeall’accoglienza;

§ Cura, in collaborazione con l’Ufficio di Segreteria, le comunicazioni dovute alle famiglie e all’UfficioScolasticoTerritorialedicompetenzae/oASLcompetente;

§ Cura, in collaborazione con l’ufficio di segreteria-area didattica, famiglie ed ASL, l’aggiornamento e ladocumentazione;

§ Partecipaaconvegnieacorsidiformazioneinerentiladisabilità;§ Coordina l’espletamento,dapartedeiconsiglidiclasseedapartedeidocentidisostegno,di tuttigliatti

dovutisecondolanormativavigente;§ Svolgefunzionidicoordinamentopedagogicoedorganizzativo;§ Gestiscedinamicherelazionaliecomunicativecomplesse(team,gruppi,ecc);§ Supportalaprogettazionedidatticadellaclasse;§ Ottimizzal’usodellerisorseperl’inclusione,compresequelletecnologiche;§ Facilitairapporticonlefamiglieeisoggettiistituzionalicoinvoltineiprocessidiintegrazione;RUOLOECOMPITODELCONSIGLIODICLASSEIlruolodelConsigliodiclasseèdeterminanteinquanto:§ collaboraall’attuazionediformedirilevazioneprecocedeldisturbospecificodell’apprendimento;§ invia,senecessario,alReferenteDSA/BESlarichiestaperuncolloquioconilserviziodiNPI

(NeuropsichiatriaInfantile)competente;§ richiede,senecessario,unconsultoalreferenteperl'inclusione;§ comunicaallafamiglialapossibilitàdiinvioalserviziosanitariodicompetenza;§ collaboraallastesuradelPDP/PEI;§ favoriscel’inclusionedell’alunnoDSA/BESnellaclasse;§ progettacurricoliadattatioindividualizzatiinbaseaquantostabilitodallanormativavigente;§ osservalecapacitàsocio-relazionalideldiscente,isuoiatteggiamentiecomportamentinell’ambitodella

classe;§ individuaedapplicamodalitàdiapprendimentopiùconsoneestabilisceicontenutiessenziali,adattando

adessilaverificaelavalutazione;§ verbalizzalemotivazioniperl’eventualemancatastesuradelPDP;§ effettualeverificheinitinereefinalerelativealPDP.COMPITIDELCOORDINATOREDICLASSE§ condurredirettamenteinterventispecialistici,centratisullecaratteristicheelecapacitàdellostudentesulla

basedellaconoscenzadimetodologieparticolari;§ facilitarel’integrazionetrapari,attraversoilpropriocontributonellagestionedelgruppoclasse.

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RUOLOECOMPITIDELL’ASSISTENTESPECIALISTICO(riferimentilegislativiL.104/1992art.13)

Il supporto educativo-assistenziale, è previsto dalla legge 104/92, art. 13 ed è compito dell'EnteLocale, fornire l’assistenza specialistica da svolgersi con personale qualificato, sulla base della richiestascrittaespressanellaDiagnosi Funzionale. Entro ilmesedi giugnodi ciascunanno scolastico, ilDirigenteScolastico, formula la richiesta di personale educativo assistenziale, per l’anno scolastico successivo, allecompetenti amministrazioni comunali. Nello svolgimento della propria attività educativa e di assistenza,l’assistenteeducatorehaiseguenticompiti:§ collaborareallaprogrammazioneeall’organizzazionedelleattivitàscolasticheinrelazioneallarealizzazione

delprogettoeducativo;§ partecipareall’elaborazioneinaccordoconidocentidelPEI;§ collaborareallacontinuitàneipercorsididattici,favorendoancheilcollegamentotrascuolaeinfunzione

delprogettodivitadellostudenteterritorio.

COMPITIDELREFERENTEBESProf.SabatoSpatuzzi–CaterinaIannaccone

§ CollaboraconlaF.S;§ svolgeazionidirilevazione,monitoraggioverificadelladocumentazionedeglialunniconBisogni

EducativiSpeciali(DSA,ADHDcertificato,BORDERLINECOGNITIVOcertificato,NAI(NeoArrivatiinItalia)alunnistraniericonparticolaridifficoltàlinguistiche,alunniconsvantaggiosocio-culturale,economico,alunnisegnalatidaiservizisocialiodaltribunaledeiminori,conproblemipsicologici,sociali,alunniarischiodispersioneodispersioneconclamata);

§ sioccupadellamodulisticarelativaaglialunniBESinsiemeaicolleghicurricolari,fornisceaicolleghiindicazionisustrumenticompensativi,misuredispensativeestesuradelPEI/PDP;

§ curairapporticonlefamigliedeglialunniindifficoltà;§ informacircalanormativavigente;§ coordinaleattivitàdiscreening;§ collaboraconlevarieagenzieeassociazioni;§ incontraserichiesto,lefamigliedeglialunnicertificati,ascoltandoneibisogniedandoinformazioni;§ offresupportoaicolleghiriguardoaspecificimaterialididattici.§ raccoglieecoordinapropostedeicolleghirelativeadazionididatticheversoalunniBES;§ forniscesupportoeconsulenzaaicolleghiduranteiConsiglidiClasseeimomentidiprogrammazione;§ partecipaallastesuradelPTOF.

ICOMPITIDELPERSONALEATACollaboratoriscolastici

Presta ausilio materiale agli alunni con disabilità nell'accesso dalle aree esterne alle strutturescolastiche, all’interno e nell'uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igienepersonaleancheconriferimentoalleattivitàprevistedall'art.47.

COMPITIDELLAFAMIGLIA

Su sollecitazione degli insegnanti fa richiesta di valutazione presso il servizio sanitario nazionale ostruttureaccreditate;-consegnaladiagnosialdirigentescolasticoenechiedeilprotocollo;-puòrichiedereuncolloquioconidocentidiriferimento;-condivideesottoscriveilPDPePEILa famiglia è corresponsabile del percorso educativo/formativo daattuare all’internodell’Istituto, perciòdovràesserecoinvoltaattivamente.

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SaràcompitodeiConsiglidiClasse individuare ilpercorsodidattico-educativoe lemetodologiepiùadeguate inaccordocon le famiglie,allequalispetta laprerogativa,maanche ildovere,dicondividereecontribuireall'attuazionedelpianoeducativoindividualizzato/personalizzatodeiproprifigli.Lecomunicazionisarannoassidue,puntualietempestive.

In accordo con le famiglie verranno individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alleeffettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degliobiettiviformativiprevistidalPEI/PDP.

Lefamigliesarannocoinvoltesiainfasediprogettazionesiadirealizzazionedegliinterventiinclusiviattraverso:-lacondivisionedellescelteeffettuate;- l'organizzazione di incontri per monitorare l’andamento delle azioni intraprese e individuare azioni dimiglioramento;-ilcoinvolgimentonellaredazionediPEI/PDP.-lacondivisionedelleattivitàdiorientamentofinalizzateallasceltadellascuolasuperiore.STRUMENTIPERL’INCLUSIONE–Sintesi

PROTOCOLLODIACCOGLIENZAEDIINCLUSIONEèunutilestrumento,inprimisperiDocenti,poipertuttalacomunitàeducante,perorientarsinelcomplessomondodeiBESedavviaredellebuoneprassi.

PIANOANNUALE INCLUSIVITA’ Il PianoAnnuale per l’Inclusività (PAI) è undocumento che è parteintegrantedelP.T.O.Fechesintetizzaglielementifinalizzatiamigliorarel’azioneeducativa/didatticadellascuola.Èlostrumentodiprogettazionedell’OffertaFormativadellaScuola,nell’otticadell’inclusione.

IlPAIèpredispostodalGLIevienepresentatoalCollegiodeiDocentiaffinché,dopocondivisioneediscussione, sia approvato ed inoltrato all’USR. Il PAI, raccoglie dati di tipo quantitativo e qualitativodell’utenzascolastica,èlostrumentocheconsentediindividuareipuntidiforzaeipuntididebolezzadelleattivitàinclusivesvoltedall'Istituto,dielaborareunpianodellerisorsedaoffrireedarichiedereasoggettipubbliciedelprivatosocialeperimpostareperl'annoscolasticosuccessivounamiglioreaccoglienzadeglialunni,conparticolareattenzioneacolorochehannoBisognoEducativiSpeciali.

IlPIANOEDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO(PEI)è lostrumentocardineper l'inclusionedegli studenticondisabilità.

Il PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) è lo strumento utilizzato per gli alunni con disturbievolutivispecificieinsituazionedisvantaggiosocioeculturale.Inquest'ultimacategoriailPDPpuòaverecarattere transitorio ed attenere ad aspetti didattici più che a strumenti compensativi e a misuredispensative. Inoltre, con la Direttiva MIIUR 12/12, il PDP assume una connotazione più ampia: potràincludereprogettazionididattico-educativecalibratesuilivelliminimiattesiperlecompetenzeinuscita,strumentiprogrammaticinonsolocompensazioniodispenseacaratteredidattico-strumentale.PROGRAMMADELLEATTIVITA’DASVOLGEREDURANTEL’ANNOPERL’INCLUSIONE

Inizioanno

-ConoscereilnumerodeglialunniBESelevarietipologiepresentinell’Istituto;-IndividuareleclassidovesonopresentialunniDSAcertificatioalunniBESnoncertificati,classiconalunnistranieri;-Rilevareleclassiincuisonopresentiproblematicheditiporelazionaleecomportamentale;-RiunionetraDirigenteScolasticoeinsegnantispecializzati,perl’assegnazioneaidocentialleclassieperl’organizzazionedegliorari;-Convocazioneteamdocentiperorganizzareorariestrategiefunzionaliall’inclusione;-OrganizzareincontriScuola/Famiglia;-StabilireincontriconOperatoriSocioSanitaripercondividerestrategieeinterventi;

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-Co-progettazioneconilC.diC.perPianiIndividualizzatiepersonalizzati;-Sostegnonelleattivitàaidocentiindifficoltànellagestionedelledinamiched’interazioneconclasseecongenitori;-Ipotesidigestionedellaclasseattraversoprogettazionidiclassiaperte,CoTeaching,CooperativeLearning,ecc.;-ProporreedorganizzareFormazioneerapporticonagenziepresentisulterritorio;-Fornireeconsigliarematerialespecifico.-Monitoraggioattivitàinclusivedaespletareametàannoscolastico;-Monitoraggiodelleattivitàprogettateattraversoincontricollegialiconivariteamdocenti;-Incontriscuolafamiglia;-IncontriconOperatoriSocioSanitaripermonitorareeapportareadeguamentiagliinterventiproposti;-VerificheProgettieformeorganizzativeproposteattraversogriglieerilevazioni.

Fineannoscolastico

-Incontriconiteamdocentipervalutareillavorosvolto;-Autovalutazione;-Formazionegruppididocentiperprogettarenuoviinterventiinclusivi.

CONTINUITA’EDUCATIVA:ILRACCORDOCONLASCUOLAPRIMARIA

PerilbambinoconBESilpassaggiodallascuolaprimariaallascuolasecondariadiprimogradoèunsignificativocambiamentodicontesto,dipersone,direlazionichedeveessereopportunamentefacilitatoconpercorsidicontinuitàprogrammati,condivisiecoordinatifrasoggettidiversi.

Lacontinuitàvacostruitasupratichedilavorosviluppateconilcoinvolgimentodituttiglieducatoriedellefamiglie,coninformazionieprocedureformali,conprogettispecifici.

Èunadimensione,dunque,chesicoltivasupiùversanti:versoilbambinoperfacilitarelatransizione,valorizzando le esperienze già maturate; verso la famiglia per rassicurarla e sostenerla nel percorsoformativodelpropriofiglio;versoglieducatoriperfavorireunconfrontopiùampiopossibilesullosviluppodelbambino,sullemetodologieinclusivedacondivideretraordinidiscuola.

È una dimensione anche istituzionale e come tale regolata da prassi e procedure formali edoperative.

Inparticolareesseriguardano:-ilpassaggiodiinformazionitramiteladocumentazioneufficiale(PEI,PDP,PDP-BES);- la programmazione di momenti di confronto e scambio tra docenti di ordine di scuola differenti, sulpercorsoevolutivodelbambinoconBES;-lapromozionediprogettidiaccompagnamentoodiprogettiponteversolanuovaesperienzascolastica.

FASIDELPROTOCOLLODIACCOGLIENZA

L’Istituto organizza a dicembre prima dell’iscrizione, un incontro per uno scambio d’informazioni e unOpen-Dayperfarconoscereidocentieleattivitàchecaratterizzanolascuola.Surichiestadellafamiglia,èpossibilevisitarelascuolaperfarconoscereaigenitori l’ambienteincuisaràinserito il bambino (soprattutto in caso di disabilità grave, in cui sono necessarie particolari attenzioni eadattamentistrutturali).Igenitoriprocedonoconl’iscrizioneonline(ancheassistitidallaSegreteria)dell’alunnoneiterministabiliti.La famigliadovrà, entrogiugno, farpervenire la certificazioneattestante ladiagnosi clinicadirettamenteallasegreteria:

-DiagnosidiunmedicospecialistaASL(Neurologo,Neuropsichiatrainfantile,Psichiatra)perglialunniconDSA;

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- In caso di richiesta di sostegno (legge 104/1992), la diagnosi funzionale redatta dalla équipemultidisciplinare della ASL di riferimento ed in caso di art. 3 comma 3 legge 104/1992 il verbale delleCommissionidelleAA.SS.LL.,integratedall’INPSsecondoleprevisionidellalegge111del15luglio2011;- Documentazione dei Servizi Sociali o di eventuali esperti. (Area dello svantaggio socio- economico,linguisticoeculturale).Nell’ambitodel “Progetto continuità” (gennaio/maggio) si organizzanouna seriedi attività ed incontri dicontinuitàtraordinidiscuolafunzionaliallareciprocaconoscenzatral’alunnoelascuolacheloaccoglierà(personale,struttura,attività).Presentazionedelcasodell’alunnodisabilealreferenteBES.(giugno).Inoccasionedella formazionedelle classi vengonopresentati inmodogenerale tutti gli alunni, compresiquellicondifficoltà(secondolemodalitàstabilitedalcollegiodocenti).Asettembrenelleprimesettimanediscuola ilC.diC. incontra igenitoriperunoscambiod’informazioniriguardoaibisogni,abitudini,interessidelbambino.DuranteilcolloquioconigenitorisaràcompitodegliinsegnantirendereesplicitociòchelascuolaproponeperglistudenticonBES.SiconvocaunConsigliodiClassespecificoperpresentareinmanieradettagliatailprofilodiciascunalunnocon bisogni educativi speciali (spazio adeguato per la presentazione del gruppo classe). Nello stessoincontrooinaltritempisiprogrammanodelleattivitàdiaccoglienza(rivoltealleclassicoinvolteenonsolo)perlaprimasettimanadiscuola.Taliattivitàsonofinalizzateaunpositivoinserimentodell’alunno.Successivamente ad ottobre/novembre, vengono contattati gli operatori sanitari e costruito un primopercorsodidattico(individualizzatoopersonalizzato)dadefinirsientroil30dinovembre.Taledocumentoèpresentatoeconsegnatoaigenitoridaduedocentidelconsigliodiclasse(sostegnoecoordinatore).

DETERMINAZIONEDELLACLASSESOGGETTICOINVOLTI:DirigenteScolastico-CommissioneComposizioneClassi-ReferenteDiArea.

Incasodi iscrizionedialunnoconBESallaclasseprima, la commissionecomposizioneclassiavràcuradiinserirlo inunasezionepiuttostoche inun’altra, inbaseallaeterogeneitàdelgruppoclasse,valutando ilnumerodialunniconbisognieducativispecialipresentietenendoinconsiderazioneleeventualiindicazionifornitedallaASLodaiServizisociali.NellacommissioneformazioneclassièprevistalapresenzadialmenounReferenteperl’Inclusionescolastica/Bes;●Incasodiinserimentosuccessivo(adannoscolasticoiniziatooinannisuccessivialprimo)lasceltadellasezioneincuiiscriverel'alunnosaràdicompetenzadelDirigentescolastico,tenutocontodeicriteridettatidalCollegioDocenti.●Nel casodialunni stranieri la legislazione italianadisponeche tutti ibambini,all’arrivo in Italia,hannodirittoall’Istruzioneepertantodevonoessereiscrittipressoun’istituzionescolasticaadeguataallaloroetà.Spessoquestialunnimanifestanodifficoltànell’usodellalinguaitaliana.La Scuola è pertanto impegnata a creare un clima di accoglienza, tale da poter favorire la loro pienaintegrazione,secondole“Lineeguidadiintegrazionedeglialunnistranieri”delfebbraio2014.Sulla base della documentazione raccolta, gli alunni vengono inseriti nella classe potenzialmente piùfavorevole per il successo scolasticoma, occorrerà tenere presente l’età anagrafica, l’ordinamento deglistudidelpaesediprovenienza,l’accertamentodicompetenzeedabilitàinriferimentoallaL2;Nelgarantireche si stabilisca un efficace processo d'insegnamento-apprendimento, la Scuola considera prioritarial'effettiva acquisizione di competenze linguistiche e, nei casi che lo richiedano, può avviare un vero eproprio programma di rinforzo linguistico, attraverso l'intervento di mediatori culturali e docentispecializzati.● A settembre il Dirigente scolastico e/o il referente d'area comunicherà il nuovo inserimentoall’insegnante coordinatore della classe coinvolta, che informerà il Consiglio di Classe e predisporrà il

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percorso di accoglienza, in collaborazione con il referente medesimo e l’insegnante di sostegno per glialunnicondisabilità.INSERIMENTOINCLASSESOGGETTICOINVOLTI:coordinatorediclasse-referentediAREA.

Quando in una classe viene inserito un allievo con BES, il referente d'area ed il coordinatore di classeforniscono adeguate informazioni sull'allievo e/o sulla patologia specifica ai docenti del team o delConsigliodiClasse.SUPPORTOALCONSIGLIODICLASSEIlConsigliodiClassenelladefinizionedellestrategiedaadottareneiconfrontidiunalunnoconBES,puòchiedereilsupporto:-DELDIRIGENTESCOLASTICO;-DELLAFUNZIONESTRUMENTALEPERL’INCLUSIONE;-DELGLI.PATTOFORMATIVOCONLAFAMIGLIAIn previsione del primo Consiglio di Classe, il coordinatore di classe, assistito dal referente di area edall'insegnante di sostegno, convoca i genitori/famiglia degli alunni in questione, per definire le lineeessenziali del patto formativo con la famiglia, nel quale vengono esplicitati e concordati gli interventiprogrammatici essenziali, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative accordate dalConsigliodiClasseaglialunni.PROCEDURADASEGUIREINCASODISOSPETTODIALUNNICONBESNel caso in cui un docente rilevi che un suo alunno possa avere bisogni educativi speciali/o venga aconoscenza di situazioni inerenti l’ambito di intervento di cui alla direttiva 27/12/2012 e CM 8 del06/03/2013,avviaunconfrontoall'internodeiC.d.C.Successivamente,informatoilDSeilreferentediarea,ilcoordinatorediclassee/oiteamdocentiprocederannocomesegue:

●convocazionedeigenitori/famiglia;●eventualeinvitorivoltoaigenitori/famigliaarecarsiallaASLdicompetenza,nelcasoincuisiipotizziunadisabilitàoundisturbospecificodiapprendimento;● per gli altri tipi di bisogni educativi speciali attivazione delle procedure previste dalla normativa nelConsigliodiclasse.

ORIENTAMENTO

Orientaresignificametterelapersonanellacondizionediprenderecoscienzadisé,conildupliceobiettivodiraggiungereilpienosviluppodellepropriepotenzialitàedicontribuirealprogressodellasocietà.L’orientamentoscolastico,hailcompitodiaiutareognistudenteelasuafamigliaadaffrontareunprocessodecisionale, per giungere ad una scelta coerente con il progetto personale di vita. Per lo studente condisabilità,talesceltaponeproblematichepiùcomplesse,daaffrontareprecocemente,considerandolonellasuaglobalità, conparticolareattenzioneacaratteristicheepotenzialità individualiedaccogliendolonellesuediversedimensioni:gliaspettidisalute,cognitivi,quelliaffettivo-emotiviequellisociali,attraversounapproccio biopsico-sociale (OMS, International Classification of Functioning, disability and health ICF CY,2007).NeiP.E.I.dovrannoessereprogrammati interventispecificiper l'orientamento,miratiadevidenziareeadesplicitarelepotenzialità,leattitudiniegliinteressideglialunninelquadrodelprogettodivita.Irisultaticheemergeranno,farannoparteintegrantedelP.D.F.cheaccompagneràl'alunnonell'accessoalla

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Scuolasecondariadi2°grado,alleIstituzioniFormativeaccreditateoadaltrestrutture.Il Collegiodeidocenti, ha il compitodidefinireun curricolo capacedi rispondereaibisognidi tutti ediciascuno, tenendo contodeidue criteri dell’individualizzazioneedellapersonalizzazioneall'internodi unPianodell'offerta formativaediunPianoannualeper l'inclusionecoerenti fradi loro; iConsiglidi classearticoleranno nella progettazione degli interventi didattico - educativi quanto previsto dal Collegio deidocenti, organizzando l'insegnamento in funzione dei diversi stili di apprendimento, adottando strategiedidattichediversificateinrelazioneairealibisognideglialunni,potenziandoformedivalutazioneformativaediautovalutazionechefavoriscanounarealepresadicoscienzadellepropriepotenzialitàelimitidapartedeglistudenti,con la finalitàdipensare,costruireerealizzareunautonomo“progettodivita” insinergiaconlafamiglia.STRUMENTIPERALUNNIDIVERSAMENTEABILI(LEGGE104)

Nella legge 104/92 (articolo 3 comma 1) il concetto di handicap si riferisce al grado effettivo dipartecipazione sociale della persona, facendo riferimento a difficoltà soggettive, oggettive, sociali eculturali.Sidefinisceinfatticomepersonaconhandicapcoluichepresentaunaminorazionefisica,psichicao sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o diintegrazionelavorativaetaledadeterminareunprocessodisvantaggiosocialeediemarginazione.Diversamente dalla valutazione dell’invalidità civile, quella per individuare e definire l’handicap si basaquindisucriterimedico-socialienonmedico-legaliopercentualistici.La legge104prevede inoltreun’ulteriorecondizione,definitahandicap insituazionedigravità (articolo3comma 3). Tale stato, secondo la normativa, si verifica qualora laminorazione, singola o plurima, abbiaridottol’autonomiapersonale,correlataall’età,inmododarenderenecessariouninterventoassistenzialepermanente,continuoeglobalenellasferaindividualeoinquellarelazionale.La certificazione di disabilità è il presupposto per l’attribuzione all’alunno con disabilità delle misure disostegnoediintegrazione.Il Decretodel Presidentedel Consiglio deiMinistri –23/02/2006n.185,Regolamento recantemodalità ecriteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell’articolo 35,comma7, della legge 27dicembre 2002, n. 289, all’art. 1, individuaper la certificazionedell’alunno condisabilitàunorganismocollegialeappartenentealServizioSanitarioNazionale.Da sottolineare, inoltre, l’art. 2 del DPCM in questione, ove si prescrive che le diagnosi funzionali sianorealizzatesecondoleclassificazioniinternazionalidell’OrganizzazioneMondialedellaSanità(OMS)che,tral’altro,devonoindicarel’eventualeparticolaregravitàdellapatologia.In base a tale premessa fino ad oggi per certificare la disabilità dell’alunno, l’ASL di competenzadocumentavaunverbaleeunaDiagnosifunzionale.LaDiagnosi Funzionale (in funzione fino al 31 dicembre del 2018) è un atto sanitariomedico legale chedescrivelacompromissionefunzionaledellostatopsico-fisicodell’alunnoinsituazionedihandicap”(D.P.R.24/02/1994).Essaèutileall’amministrazionescolasticaperlarichiestadell’insegnantedisostegnoemiraadindividuare:- L’insieme delle disabilità e delle difficoltà derivanti dalla menomazione stessa o derivanti da contestisocialieculturali;-Ilquadrogeneraledellecapacità(conparticolareattenzioneallarecuperabilitàedairesiduifunzionali);-Lepotenzialitàdisvilupposullequalielaborareunsuccessivointerventoeducativo.L’obiettivodellaDiagnosifunzionaleèquellodifornireunquadroclinicoingradodiorientareinterventiditiporiabilitativo, terapeuticoededucativo-didattico,daesserecondivisodallediversefigureprofessionalicoinvolte.LaDiagnosi funzionale, si suddivide in Aree diverse utili per identificare il rapporto tra laminorazione e

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determinatiaspettidelcomportamentocomplessivodelsoggetto:-Aspettocognitivo:esaminaillivellodisvilupporaggiuntoelacapacitàdiintegrazionedelleconoscenze;-Aspettoaffettivo-relazionale:valutaillivellodiautostimaedilrapportoconglialtribambini;-Aspettolinguistico(comprensione,produzioneelinguaggialternativi);-Aspettosensoriale:esaminailtipoedilgradodideficitconparticolareattenzioneavista,uditoetatto;-Aspettomotorio-prassico;valutalamotricitàglobaleemotricitàfine;- Aspetto neuro-psicologico: valuta la memoria, l’attenzione e l’organizzazione spazio-temporale delbambino.L’elaborazionedellaDiagnosifunzionalespettaadun’unitàmultidisciplinarecompostada:-Unmedicospecialistanellapatologiasegnalata-Unospecialistainneuropsichiatriainfantile-Unterapistadellariabilitazione-Glioperatorisociali.ILPROFILODINAMICOFUNZIONALESuccessivamente alla Diagnosi funzionale veniva redatto il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.), undocumentoindicantelecaratteristichefisiche,psichiche,socialiedaffettivedell’alunnomettendoinrilievosia le difficoltà di apprendimento conseguenti all’handicap, con relative possibilità di recupero, sia lecapacità possedute che invece dovevano essere sostenute e sollecitate inmodo continuo e progressivo(D.L.297/94).Come precedentemente illustrato nella premessa, dal 1 gennaio 2019 cambiano le norme per lapromozioneper l’inclusionescolasticadegli studenti condisabilità.Di seguito, sono illustrate leprincipalinovitàperladisabilità.Perché l’alunno in situazione di handicap possa esercitare il diritto all’istruzione, la normativa prevedel’elaborazionediunadocumentazionespecifica.Domandaaccertamentodisabilità(dal1/01/2019)Ladomandaperl’accertamentodelladisabilitàvapresentataall’INPS,chedevedareriscontrononoltre30giorni dalla data di presentazione. Alla domanda presentata all’Inps si abbina il certificato, rilasciato dalmedicocurante,attestantelanaturadelleinfermitàinvalidantidelrichiedente.ComposizionedelleCommissionimediche(Dal1/01/2019)IlD.LGS.n.66/17,introducedellenovitàriguardoallacomposizionedellecommissionimediche,integrandoquantoprevistodall’articolo4dellaleggen.104/92.Alla luce delle nuove disposizioni, le commissioni mediche, nel caso di accertamento della disabilità dipersoneinetàevolutiva,sonocosìcomposte:-unmedicolegale,cheassumelefunzionidipresidente;- due medici specialisti, scelti fra i pediatri, neuropsichiatri infantili o specialisti relativamente allacondizionedisalutedelsoggetto;-unmedicodell’INPS;-unassistentespecialisticoooperatoresociale,individuatidall’entelocale.L’art. 12, comma 5, della L. 104/92, così come modificato dal decreto legislativo, prevede che,successivamenteall’accertamentodellacondizionedidisabilità,vengaredattounprofilodifunzionamentosecondoicriteridelmodellobio-psico-socialedell’ICFai finidellaformulazionedelprogetto individualeedellapredisposizionedelPEI.ProfilodiFunzionamento(dal1/01/19)Il profilo di Funzionamento ricomprende, e in qualche modo sostituisce, gli strumenti della DiagnosiFunzionale(D.F.)edelProfiloDinamicoFunzionale(P.D.F)sinoadoraregolatidall’attodiIndirizzoalleASL

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delfebbraio1994.Ilprofilodifunzionamentoèredattodopol’accertamentodelladisabilità,secondoicriteridelmodellobio-psicosocialedellaClassificazioneInternazionaledelFunzionamento,dellaDisabilitàedellaSalute(ICF).L’iterperlaredazionedelPFparteconl’invioall’unitàdivalutazionemultidisciplinare,dapartedeigenitori,dellacertificazionedidisabilità.ConsuccessivoDecretodelMinisterodellaSalute,diconcertoconilMiur,coniMinisteridellavoroedellepolitichesociali,dell’economiaedellefinanze,sentitol’Osservatoriopermanenteperl’inclusionescolastica(introdottodall’articolo15deldecreto)epreviaintesainsedediConferenzaUnificata,sarannodefinitelelineeguidacontenenti:●Icriteri,icontenutielemodalitàdiredazionedellacertificazionedidisabilitàinetàevolutivasecondolaclassificazioneICDdell’OMS;●Icriteri,icontenutielemodalitàdiredazionedelProfilodiFunzionamentosecondolaclassificazioneICFdell’OMS.Taledecretodeveessereadottatoentro180giornidall’entratainvigore(ildecretoèentratoinvigoreil31maggio2017).Questodocumento,quindi,èpropedeuticoenecessarioallapredisposizionedelP.I.edelPEIedefinisceanche le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturalinecessarie per l’inclusione. Tali competenze non erano in precedenza riconosciute dalla DiagnosiFunzionaleedalPDF.

PROGETTOINDIVIDUALE,PIANOEDUCATIVOINDIVIDUALIZZATO

Il Progetto Individuale, il Piano Educativo Individualizzato e il Piano per l’Inclusione costituiscono idocumentidiprogettazione,dell’inclusionescolasticadegliallievicondisabilità.IpredettidocumentihannosubitodellemodificheinrelazioneallenuovedisposizioniintrodottedalD.lgs.n. 66/2017, recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, inattuazionediquantodettatodallaleggen.107/2015.ProgettoIndividualeL’art.6deldecretolegislativoperl’inclusioneregolalostrumentodelProgettoIndividualedicui l’art,14,comma2,dellaL.328/200Il Progetto è redatto, su richiesta dei genitori, dal competente Ente locale sulla base del Profilo diFunzionamento. Ricordiamo chequest’ultimoha sostituito, ricomprendendoli, laDiagnosi Funzionale e ilProfilo dinamico-funzionale. Nell’ambito della redazione del Progetto, i genitori collaborano con l’Entelocale.Il Progetto Individuale, come leggiamonel succitatoart. 14della leggen.328/2000comemodificatodaldecreto,comprende:●ilProfilodiFunzionamento;●leprestazionidicuraeriabilitazioneacaricodelServiziosanitarionazionale;●ilPianoEducativoIndividualizzatoacuradellescuole;●iserviziallapersonacuiprovvedeilComuneinformadirettaoaccreditataconparticolareriferimentoalrecuperoeall’integrazionesociale;●lemisureeconomichenecessarieperilsuperamentodicondizionidipovertà,emarginazioneedesclusionesociale;●lepotenzialitàeglieventualisostegniilperilnucleofamiliare.Ledisposizioni,dicuisopra,entranoinvigoredal1/01/2019.PianoEducativoIndividualizzato

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Apartiredal1settembre2019,laredazionedelPEIdeglialunnicondisabilitàsubiràdellemodificheparzialirispetto alla normativa attuale, sarà elaborato e approvato dai docenti contitolari della classe o dalconsigliodiclasse,conlapartecipazioneallaredazionedeigenitoriochineesercita laresponsabilitàe lefigureprofessionalispecificheinterneedesterneallascuola,cheinteragisconoconlaclasseeconl’alunnodisabile. Nell’ambito della redazione del PEI, i soggetti di cui sopra si avvalgono della collaborazionedell’Unitàdivalutazionemultidisciplinare.IlPEI:-èredattoall’iniziodiogniannoscolastico,apartiredallascuoladell’infanzia;-tienecontodellacertificazionedidisabilitàedelProfilodifunzionamento;-èaggiornatoinpresenzadisopraggiuntecondizionidifunzionamentodellapersona;- è soggetto a verifiche periodiche, nel corso dell’anno scolastico, per accertare il raggiungimento degliobiettivieapportareeventualimodifiche;Nel passaggio tra i diversi gradi di istruzione, compresi i casi di trasferimento fra scuole, i docentidell’istitutodiprovenienzadevonofornireagliinsegnantidellascuoladidestinazionetutteleinformazioninecessarieafavorirel’inclusionedell’alunnodisabile.Quantoaicontenuti,ilPEI:-individuastrumenti,strategieemodalitàperrealizzareunambientediapprendimentoefficaceintuttelesuedimensioni:relazionale;dellasocializzazione;dellacomunicazione;dell’interazione;dell’orientamentoedelleautonomie;-esplicitalemodalitàdidatticheedivalutazioneinrelazioneallaprogrammazioneindividualizzata.Finoalprimosettembre2019rimaneinvigorelanormativaattualeconleprocedurepreviste.Relazionedifineannoscolastico(deveessereredattaentroladatadell’ultimoscrutinio)Raccoltetutteleinformazionifornitedaciascuninsegnante,larelazionedifineannoscolasticodeldocentedisostegnoconterrà:1.Evoluzionedell’aspettoeducativorispettoallasituazionedipartenza(inmeritoall’autonomia,socializzazione,apprendimenti…);2.Evoluzionedell’aspettodidattico(giudiziosullivellodiacquisizionedelleautonomie,diconoscenzeecompetenze,perciascunamateria);3.Modalitàdell’interventodisostegno(accorgimentirelazionaliedidattici);4.Informazionisull’eventualeinterventodell’educatore(partecipazioneallaprogettualitàeducativo-didattica,modalitàdell’intervento);5.Informazionisullacollaborazionedellafamigliaedelpersonaleperl’assistenza;6. Per gli alunni delle classi terminali, la relazione dovrà contenere anche il programma effettivamentesvolto,lemodalitàdisvolgimentodelleproved’esamescritteedorale,icriteridivalutazione.PianoEducativoIndividualizzatoElaboratosullabasedellacertificazionedidisabilitàedelP.D.F.:-individuastrumenti,strategieemodalitàpercostruireunefficaceambientediapprendimentoefficaceintuttelesuedimensioni:

§ relazionale;dellasocializzazione;dellacomunicazione;dell’interazione;§ dell’orientamentoedelleautonomie;

-esplicitalemodalitàdidatticheedivalutazioneinrelazioneallaprogrammazioneindividualizzata;Nelpassaggiotraigradidiistruzioneeneicasiditrasferimentofrascuole,èassicuratal’interlocuzionetraidocentidellascuoladiprovenienzaequellidellascuoladidestinazione.FORMAZIONEDELLECLASSICon l’inserimento nella scuola, l’alunno si trova ad affrontare un passaggio critico della propria vita ecrescitapersonale.Èpertantonecessariomettereadisposizione tutte le risorseegli strumentinecessari

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all’ottimizzazionedell’integrazionedeglialunnicondisabilità.LaformazionedelleclassifariferimentoalregolamentoapplicativodellaL.133/2008(DPR81del20marzo2009) che stabilisce che “le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado, ivi comprese lesezionidiscuoladell’infanzia,cheaccolgonoalunnicondisabilitàsonocostituite,dinorma,connonpiùdi20 alunni, purché sia esplicitata e motivata la necessità di tale consistenza numerica, in rapporto alleesigenze formative degli alunni disabili, e purché il progetto articolato di integrazione definiscaespressamentelestrategieelemetodologieadottatedaidocentidellaclasse,dall’insegnantedisostegno,odaaltropersonaleoperantenellascuola.”(comma2).

GRUPPIDILAVOROPERLADISABILITÀ

GruppodiLavoroOperativoperlaDisabilità(G.L.H.O)All’internodiogni istituzionescolasticahasempreavutounruolodigrande importanza ilGLHOperativo(previstodall’art.12,co5dellalegge104/92),gruppocompostodalDirigenteScolastico,ConsigliodiClasse(insegnanticurricolariedisostegno),daoperatoriASLcheseguono ilpercorsoeducativodell’alunnocondisabilità,daigenitoridell’alunnooltrecheeventualmentedaunespertorichiestodaquestiultimi.Incasosiano previsti, fanno parte del GLHO anche l’operatore socio-sanitario che segue il percorso riabilitativodell’alunno, l’assistente per l’autonomia e la comunicazione o il collaboratore scolastico incaricatodell’assistenzaigienica.Ilsuocompitoè:● quello di predisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato delineando everificandolestrategiedidattico-educativeatteafavorirel’inclusionedell’alunno;●concordareconlafamigliailPEI;● di valutare, inoltre, l’opportunità di assegnare all’alunno il servizio di Assistenza per l’autonomia e lacomunicazione,suggerendonelemodalitàdierogazione(oresettimanalinecessarie–L.122/2010,art.10DL78/2010)●diproporreeventualimodificheall’erogazionedelsostegnodidattico.● di elaborare proposte relative all'individuazione delle risorse necessarie, compresa l'indicazione delnumerodelleoredisostegno.IlDirigentescolastico,nominaepresiedeilgruppodilavoroedindividuailcoordinatoreche,hailcompitodiredigereilverbaledelleriunioniepredisporreedaggiornareladocumentazione.quest’ultimo,incasodiassenzadeldirigente,losostituisce.Ilgrupposiriunisceperiodicamente,almenoduevolteall’anno.ILG.L.H.d’IstitutoI gruppi di lavoro d’istituto per l’integrazione sono esplicitamente previsti dall’art. 15, co 2 della legge104/92 che così recita: Presso ogni circolo didattico ed istituto di scuola secondaria di primo e secondogradosonocostituiti gruppidi studioedi lavorocompostida insegnanti,operatoridei servizi, familiariestudenti con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal pianoeducativo.Al GLH Operativo si affianca il GLH d’Istituto la cui composizione, come gruppo di studio e di lavoro,prevede la presenza di una rappresentanza di tutta la comunità scolastica: dirigenti scolastici, docenticurricolariedisostegno,genitori,operatorideiservizi(EntilocalieASL),studenti(nellascuolasecondariaIIgrado).Inoltre,nelpassaggiodaungradoscolasticoall’altro,ilGLHpuòessereapertoallarappresentanzadeidocenticurricolariedisostegnochehannoseguitol’alunnonelgradoprecedente.IlGLHdiIstitutonell’esplicazionedeisuoicompiti:●puòavanzarepropostealCollegioDocenti,perl’elaborazionedelPTOFeprogrammarelerisorse;●crearerapporticonilterritorioperl’individuazioneelaprogrammazionedellerisorse,utiliafavorirele

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iniziativeeducatived’integrazioneeperlarisoluzioneditutteleproblematicherelativealladiversaabilità;●collaboraalleiniziativeeducativeediintegrazionepredispostedalpianoeducativo;Al GLH Operativo e al GLH d’Istituto si è poi affiancato, all’interno di ogni istituzione scolastica, il GLI(Gruppodilavoroperl’inclusione)conilcompitodirealizzareilprocessodiinclusionescolasticaadottandostrumenti d’intervento anche per alunni con bisogni educativi speciali (BES) (Direttiva ministeriale 27dicembre2012eC.M.8/2013).ILGLI si occupadell’inclusionedi tutti gli alunniBESpresentinella scuola,manello specificoperquantoriguardaladisabilitàsioccupadi:●Analizzarelasituazionecomplessivadell’Istituto(numeroalunnicondisabilità,tipologiadeglihandicap,classicoinvolte);●individuareicriteriperl’assegnazionedeglialunnicondisabilitàalleclassi;●definiscelemodalitàdipassaggioediaccoglienzafraordinidiscuola;●formulaprogettiperlacontinuitàfraordinidiscuola;●individuaevalutaprogettispecificiperglialunnidisabili,inrelazionealletipologie;●formulaprogettirelativiall’organico(riduzionedelnumerodialunninelleclassicheospiterannoalunnidisabili;●formulaproposteperlaformazioneel’aggiornamentodelpersonale;●verificachesianoattuate leprocedurecorretteper losviluppoformativodeglialunninelrispettodellanormativa;●proponel’acquistodiattrezzature,strumenti,sussidi,ausilitecnologiciematerialedidatticoperglialunnicondisabilitàoperidocenticheseneoccupano,compatibilmenteconleesigenzedibilancio.IGLIistituitiinogniscuolanonhannosostituitoiGLH,checontinuanoadessereattivisiacomeGLHOchecomeGLHd’Istituto.TralefunzionidelGLIvièinfattianchequelladiraccogliereecoordinareleproposteformulatedaisingoliGLHOperativisullabasedelleeffettiveesigenze,aisensidell’art.1,comma605,lett.b),dellaleggen.296/2006,tradotteinsededidefinizionedelPEIcomestabilitodall’art.10,comma5dellalegge30luglio2010,n.122.RichiestaoredisostegnoLarichiestadelleoredisostegno(quindidell’organico)èattualmenteavanzatadirettamentedallascuolaall’USR/ATP di competenza, sulla base della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e delconseguentePianoEducativoIndividualizzato.All’entrata in vigore delle nuove disposizioni, non sarà più la scuola ad avanzare la richiesta delle ore disostegno,maunnuovoorganoistituitodalmedesimodecreto:ilGruppoperl’inclusioneterritoriale(GIT).IlGITèistituitoinciascunambitoterritorialedellaprovincia.PertantoinogniprovinciacisarannotantiGITquantisonogliambititerritoriali,chelacostituiscono.Comesuddetto,ilGITèilnuovoorgano(tecnico)cuispettailcompitodiavanzarelarichiestadelleoredisostegno da assegnare a ciascuna istituzione scolastica per gli allievi disabili, secondo la procedura diseguitodescritta:1. dirigentescolastico,sentitoilGLI(GruppodilavorodiIstituto)esullabasedeisingoliPEI,proponealGITlaquantificazionedell’organicorelativoaipostidisostegno;

2. ilGIT, inqualitàdiorganotecnico,sullabasedelPianoper l’inclusione,deiProfilidi funzionamento(ilProfilo di funzionamento sostituisce, ricomprendendoli, la Diagnosi funzionale e il Profilo dinamico-funzionale),deiPianieducativiindividualizzati,deiProgettiindividualioveesistenti,trasmessidaisingolidirigenti scolastici, sentitiquestiultimi in relazioneadognialunnocondisabilità certificata, verifica laquantificazionedellerisorsedisostegnodidatticoeffettuatadaciascunascuolaeformulaunapropostaall’USR;

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3. l’USRassegnalerisorsenell’ambitodiquelledell’organicodell’autonomiaperipostidisostegno.Insintesi,ildirigentescolasticoquantifical’organicodisostegnosullabasedeidocumentisummenzionati,trasmettendogli stessi alGIT.Quest’ultimo, sentiti i docenti riguardoa ciascunalunnodisabile, formulaunapropostaall’USRche,infine,assegnal’organicoallescuole.Lenuovedisposizionientrerannoinvigoredal1°gennaio2019.IlPersonaleATA.Il CCNL 1998/2001, Tabella A/1 Profilo del collaboratore scolastico, indica tra le mansioni: "l’ausiliomateriale agli alunni portatori di handicap nell’accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche enell’uscita da esse. Può, infine, svolgere: assistenza agli alunni portatori di handicap all’interno dellestrutturescolastiche,nell’usodeiserviziigienicienellacuradell’igienepersonale".VERIFICAEVALUTAZIONEDEGLIALUNNICONDISABILITA’Lavalutazione finaledegli alunni condisabilità riconosciuta vieneoperata sullabasedelpianoeducativoindividualizzato, al finedi valutarne il processo formativo in rapportoalle loropotenzialità edai livelli diapprendimentoediautonomiainiziali(art.16L.104/92).Lavalutazioneèespressaconvotiindecimi.L’O.M.n.128/99(ribaditadall’O.M.n.126/2000)affermache:▪ nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche e sensoriali non si procede, di norma ad alcunavalutazione differenziata; è consentito, tuttavia, l’uso di particolari strumenti didattici appositamenteindividuati dai docenti, al fine di accertare il livello di apprendimento non evidenziabile attraverso uncolloquiooprovescrittetradizionali;▪perglialunniinsituazionedihandicappsichicolavalutazione,perilsuocarattereformativoededucativoeper l’azionedi stimolocheesercitaneiconfrontidell’allievo,devecomunqueaver luogo. IlConsigliodiClasse, in sede di valutazione quadrimestrale e finale, sulla scorta del Piano Educativo Individualizzato,esaminaglielementidigiudiziofornitidaciascun insegnantesui livellidiapprendimentoraggiunti,ancheattraversol’attivitàdiintegrazioneedisostegnoeperqualidisciplinesianostatiadottatiparticolaricriterididatticiequaliattivitàspecifichesianostatesvolte,anche insostituzioneparzialeo totaledeicontenutiprevistinellaprogrammazionediclasse.QuindisiverificherannoirisultaticomplessivirispettoagliobiettiviprefissatidalPianoEducativoIndividualizzato;▪ La valutazione deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell’alunno e deve essereeffettuatainrapportoallepotenzialitàeailivellidiapprendimentoiniziali.▪qualoralagravitàdelcasolopreveda,ilPianoEducativoIndividualizzatosaràdiversificatoinfunzionediobiettivididatticieformativinonriconducibiliaiprogrammiministeriali.In questo caso il Consiglio di Classe valuta i risultati di apprendimento, con l’attribuzione di voti relativiunicamenteallosvolgimentodelPianoEducativoIndividualizzatoenonaiprogrammiministeriali.CertificazionedellecompetenzeIlDMn.742/2017prevedeche:“Perlealunneeglialunnicondisabilità,certificataaisensidella leggen.104/l992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa cherapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativoindividualizzato.”Ilmodello, dunque, laddove necessario, è accompagnato da una nota da cui si evinca il rapporto tra glienunciatidicompetenzadelmodellomedesimoegliobiettividelPEI.Al tal fine,adesempio,èpossibileallegare dei descrittori (rubriche, griglie …) tali da declinare la padronanza delle competenze chiave(descrittedalledimensionidelProfilo),incoerenzaconilPEI,neiquattrolivelliprevistidallacertificazione.

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ProveINVALSIALUNNIDISABILIGlialunnidisabili svolgono laprova Invalsi,avvalendosidiadeguatemisurecompensativeodispensative,secondoquantoprevistodalconsigliodiclassepurchépresentinelPEI.Misurecompensative:tempoaggiuntivo(finoa15min.perprova),ingrandimento;dizionario;calcolatrice(disponibileanchesullapiattaformaperlasomministrazioneCBTdelleproveINVALSI);letturadellaprovainformatodifileaudioperl’ascoltoindividualedellaprova;Braille;adattamentoprovaperalunnisordi(formatoword).Misuredispensative:daunaopiùprove(Italiano,Matematica,Inglese).Ladecisionedifarpartecipareomeno(esesìconqualimodalità)glialunniconcertificazionedidisabilitàintellettiva(odialtradisabilitàgrave),seguitidauninsegnantedisostegno,alleproveINVALSIèrimessaalgiudiziodellasingolascuola.Questapuò:1)nonfarparteciparealleproveglialunnicondisabilità intellettivaoaltradisabilitàgrave, impegnandolineigiornidelleproveinun’altraattività;2) farli partecipare insieme agli altri studenti della classe, purché sia possibile assicurare che ciò nonmodifichiinalcunmodolecondizionidisomministrazione,inparticolaresesitrattadiclassicampione;3)puòpredisporresecondelenecessitàdell’alunnounadattamentodellaprovamedesimaol’esonerodaunaopiùprove.Incasodiadattamentolaprovasaràelusivamentecartaceaoinformatoelettronicoicuidatinondevonoesseretrasmessiall’INVALSI.Le indicazioni, relative all’eventuale adattamento (o esonero) della prova, dovranno essere fornite dallescuoleinsedediverificadell’elencodeglialunnipartecipantiallaprova.CERTIFICAZIONECOMPETENZEGlialunnidispensatidaunaopiùproveochesostengonounaopiùprovedifferenziateinformacartacea,secondoquantoprevistodalconsigliodiclasse,nonricevonolarelativacertificazionedellecompetenzedapartedell’IstitutodiValutazione.Il consiglio di classe, nei casi sopra descritti, integra in sede di scrutinio finale, la certificazionedellecompetenzerilasciatadallascuolaconpuntualielementidiinformazione.EsamidiStatoGli alunni disabili certificati svolgono le proved’esameavvalendosi dell’ausilio di attrezzature tecniche esussidididatticiutilizzatidurantel’annoscolastico.Qualorasianecessario,lasottocommissioned’esamepredispone,sullabasedelPEI,provedifferenziateinlinea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del percorso formativo individualizzato, taliprovedevonoessereidoneeavalutarel’allievoinrapportoallesuepotenzialitàeailivellidiapprendimentoiniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e delconseguimentodeldiplomafinale.È previsto un attestato di credito formativo per gli alunni disabili che non si presentino all’esame.L’attestato di credito formativo è titolo valido per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria disecondogradoodeicorsidiistruzioneeformazioneprofessionale.L’alunno,inpossessodelpredettoattestato,si iscriveallascuolasecondariadiIIgradosoltantoaifinidelriconoscimento di ulteriori crediti formativi (gli alunni, che ricevono l’attestato di credito formativo nonpossono essere iscritti, l’anno scolastico successivo, alla classe terza della scuola secondaria di primogrado).Glialunnidisabilisonoammessiall’esamediStatopurnonpartecipandoalleproveInvalsi.

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ORIENTAMENTOLeazionidiorientamentoperglialunnicondisabilità,comepertuttiglialunni,dovrebberoiniziarefindallaScuola dell’Infanzia, venendo a costituire un processo che accompagna i ragazzi nel corso della crescita,supportandolinelpercorsodellaconoscenzadisé,dellepropriecapacità,desideri,aspirazioni.L’orientamentodovrebbe costituire un aspetto fondantedel "progettodi vita", termine con cui si indical’insiemecoordinatodegli interventimessi in campodalle varie istituzioni al finedi garantire supportoesostegnoallacrescitapersonaleedallosviluppodellecompetenzenecessarieepossibiliperciascunallievoconhandicap.Ènecessarioquindi che la scuoladefiniscapercorsi orientativimirati alle singole situazioni, non solo allaluce del proseguo formativo, ma anche, per chi ne avesse capacità e potenzialità, dell’inserimento nelmondodellavoro.Inbaseal“progettodivita”individuatonelP.E.I.l’alunnoelafamigliapossonousufruiredivarieattivitàdiorientamento.Taliattivitàvengonoprogettateincollaborazioneconlafigurastrumentalecompetente.ALUNNICONDISTURBISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO(DSA)CertificatidadiagnosispecialisticarilasciatedaiservizidiNeuropsichiatria InfantileodaimedicidelleASLdel Distretto Sanitario. Non possono essere più ammesse le certificazioni di medici privati: sarannoaccettatedallascuolasolodopochel’ASLdiappartenenzaavràrilasciatoladichiarazionediconformità.IcodicidiriferimentopresentinelladiagnosisonoriferitiallaClassificazioneStatisticaInternazionaledelleMalattieedeiProblemiSanitariCorrelati,DecimaRevisione(ICD-10).Con disturbi specifici di apprendimento - DSA - si intendono i disturbi delle abilità scolastiche: dislessia,disortografia, disgrafia e discalculia. Caratteristica comune a tali disturbi è la difficoltà di decodifica conconseguente rallentamento del processo didattico, soprattutto per quanto riguarda la capacità dicomprensione.IDSAspessosiaccompagnanoavissutidiinadeguatezza,riflessinegativisull’autostimaeingenere sulla formazione della personalità. Questo disagio può tradursi in disturbi di comportamento,atteggiamenti di disinteresse per tutto ciò che può richiedere impegno, chiusura in se stessi, ecc. Peraffrontare gli apprendimenti il soggetto con DSA è costretto a dipendere dagli altri per l’incapacità diaccedereagilmentealcodicescritto.E’possibiledistinguereiD.S.A.in-Dislessici:difficoltàspecificanellalettura.Ingenereilbambinohadifficoltàariconoscereecomprendereisegniassociatiallaparola.-Disgrafici:difficoltàa livellografo-esecutivo. Ildisturbodellascrittura riguarda la riproduzionedei segnialfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. È una difficoltà che investe la scritturama non ilcontenuto.-Disortografici:difficoltàortografiche.Ladifficoltàriguardal'ortografia.Ingeneresiriscontranodifficoltàascrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regoleortografiche(accenti,apostrofi,formeverbalietc.).-Discalculici:difficoltànelleabilitàdicalcoloodellascritturae letturadelnumero.LaDislessia,Disgrafia,Disortografia e Discalculia possono manifestarsi tutte insieme nel bambino (ed è il caso più frequente)oppurecomparireisolatamente.Talidisturbisonospessoaccompagnatida:- disnomia: disturbo specifico del linguaggio, che consiste nella difficoltà a richiamare alla memoria laparola corretta quando è necessaria, che può incidere sulle abilità del discorso, della scrittura o dientrambe,edèpresenteanchenellacomunicazionesociale;-disprassia:disordine funzionalequalitativonellaesecuzionecoordinatadiazionivolontarienel tempoenellospazio inassenzadi impedimentiorganiciodideficitsensoriali.Siaccompagnaa lentezza,difficoltànegliautomatismimotori rapidi,nell’integrazionesensorialeenellagrafo-motricità.Lapresenzadiunoo

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piùdisturbisievincedalladiagnosiredattadallospecialista.Purinteressandoabilitàdiverse,idisturbisopradescrittipossonocoesistereinunastessapersona,ciòchetecnicamentesidefinisce“comorbilità”.QUALICARATTERISTICHEPRESENTAUNALUNNODISLESSICOILragazzodislessicopuòleggereescrivere,mariesceafarlosoloimpegnandoalmassimolesuecapacitàele sueenergie,poichénon riescea farlo inmanieraautomatica si stanca rapidamente, commetteerrori,rimaneindietro,nonimpara.Unalunnodislessico:puòleggereunbranocorrettamenteenoncoglierneilsignificato;-puòaveregrossedifficoltà con le cifre (tabelline), la notazione musicale o qualsiasi cosa che necessità di simboli dainterpretare;-puòaveredifficoltànellaletturae/oscritturadilinguestraniere;-puòscrivereunaparoladuevolteononscriverla;-puòaveredifficoltànelmemorizzareterminispecifici,nondiusocomune;-puòaveredifficoltànello studio quandoquesto è vincolato alla lettura; - non prendebene gli appunti perché non riesce adascoltare e scrivere contemporaneamente; - quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo hagrosse difficoltà a ritrovare il punto; - lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, perciò è semprepressatodaltempo.COSA PUO’ FARE LA SCUOLA: Al centro delle ultime normative scolastiche c’è il concettodell'individualizzazione del percorso formativo, che deve portare verso l'uguaglianza degli esiti, non solodelleopportunità.La Legge170/2010“Nuovenorme inmateriadidisturbi specificidi apprendimento inambito scolastico”riconosceladislessia,ladisortografia,ladisgrafiaeladiscalculiaqualidisturbispecificidell’apprendimento“Chesimanifestano inpresenzadicapacitàcognitiveadeguate, inassenzadipatologieneurologicheedideficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vitaquotidiana”.(Art.1)Nel comma 1 della legge 170/2010 si definisce il diritto dello studente con diagnosi DSA di “fruire diappositiprovvedimentidispensativiecompensatividiflessibilitàdidatticanelcorsodeiciclidiistruzioneeformazioneeneglistudiuniversitari.”IndicazionioperativerelativeagliinterventifinalizzatiGlialunniconDSAhannoundiversomododiimparare;essirichiedonounprogrammadidatticoadeguatoallelorocaratteristiche,pertantoènecessariointrodurrealcuniaccorgimentinelladidatticaperoffrirelorolapossibilitàdiapprendereesvilupparelepropriepotenzialità.Dopo un’attenta valutazione svolta a cura di ogni componente del consiglio di classe si analizzano lepossibilimisurecompensativeedispensative:-nonfaremaileggereadaltavoceinpubblico;-consentirel’utilizzodeglistrumenticompensatividicuil’alunnohabisogno(computer,calcolatrice,registratore,ecc.);-concordare le interrogazioni; - incoraggiare l’usodischemi,tracce,mappeconcettualiconusodiparolechiaveperfavorirel’apprendimentoesvilupparelacomunicazioneel’ascolto;-favorirel’usodiinternetedelle enciclopedie multimediali per fare le ricerche; - caldeggiare la lettura di libri, testi, articoli suargomentidiinteresse;-valutareglielaboratiscrittiperilcontenuto,senzainsisteresuglierroriortografici,valorizzando lo svolgimento nella sostanza piuttosto che nella forma; - evitare di consegnare materialescrittoamanoeprediligerequellostampatoodigitale;-perseguirel’apprendimentodellelinguestraniereprivilegiandolavalutazionedelleproverelativeallaformaorale;-leggereiproblemi,iquesitielerisposteincasodiverificaconrisposteasceltamultipla, registrare il testo,scindere lasoluzionedelproblemadacalcolo,fornendol’opportunitàdiusarelacalcolatrice,tavolepitagoricheedaltrisupporti;-perleproveatempoosiriduceilmaterialedellaprovaosiaumentailtempo.Questi criteri sono applicati, oltre che per gli alunni con DSA, anche per gli alunni diversamente abilisempre,ovviamente,tenendocontodellediversedisabilità(DF).

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Strumentidispensativi:- lettura ad alta voce; - scrittura veloce sotto dettatura; - uso del vocabolario tradizionale; - studiomnemonicodelletabellinee/opoesie;-scritturaallalavagna;-usodelcorsivo;-prendereappunti;-studiodellalinguastraniereinformascritta;-assegnazionedicompititroppogravosi.Strumenticompensativi:-computerconprogrammidivideo-scritturaconcorrettoreortografico;-calcolatrice,registratore,tabelledelle misure e/o formule; - dizionari di lingua straniera anche computerizzati, traduttori; - cartinegeograficheestoriche;-prospettisinteticidilezioni;Metodologiaemodalitàdiaiuti:-scrivereallalavagnainstampatellomaiuscolo;-controllarespessocondomandeflashsequantoèstatospiegato o applicato è chiaro; - riprendere sempre all’inizio di una lezione quanto spiegato in quellaprecedente;-leggerepiùvoltegliargomentiassegnatiaccompagnandolicondomandeguidaesplicite;-assegnaresempreunargomentoinmodochiaroedefinito;-evidenziareleinformazioniprincipaliutiliallacomprensione; - lavorare in classe producendo schemi e tabelle; - leggere più volte le consegne deglieserciziodelleverificheaccertandosichesianochiare;-fornireunasolaconsegnaallavolta.Verifichescritte:-proporreverificheugualiaquelledellaclasse,contempipiùlunghipereseguirle;-proporreverifichediviseinduepartidasomministrareinmomentidiversi;-proporreverificheugualiaquelledellaclasse,conmenoesercizimaconobiettiviidentici(matematica);-proporreverificheugualiaquelledellaclasse,rispettandoilcriteriodellagradualità(grammatica, linguastraniera);-privilegiareeserciziasceltamultipla,converoofalso,acompletamentoecondomandeesplicite;-richiedererispostebrevi,coneventualidescrizionioimmagini;-perlosvolgimentodel“tema”,fornireunascalettaoaltropermegliogestireleoperazioniimportantinelprocessodicostruzionediuntesto.Perlalinguastraniera:-usarevignettedovefarinserireleparolemancantioilverboadattoallasituazione;- leggere testi semplici procedendo con domande V/F per verificarne la comprensione; - per la provad’ascolto fornire all’allievo il CD da ascoltare più volte; - per quanto riguarda il lessico, far costruireall’alunno“famigliediparole”eutilizzarecruciverbaoaltrigiochicheaiutinoavisualizzarelaparola.Verificheorali:-Sarannosempreprogrammateeguidatecondomandeesplicite;-sarannoconcessitempipiùlunghiperlarisposta, incoraggiandol’alunno;-nonsiterràcontodeglierroridipronuncia(linguastraniera);-sarannoutilizzatisupportivisiviperilrecuperodellessicogeneralmentecarente.Valutazione:-Nonsiterràcontodeglierroriditrascrizioneediortografia;-saràvalutatoilcontenutoenonlaforma;-nonverrannocorrettierroridispelling,maquellirelativialcontenuto;-siterràcontodeilivellidipartenzaedeirisultatiottenuti.

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DOCUMENTICertificazioneLa diagnosi presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura privata in via provvisoria,inattesadelrilasciodellacertificazionedapartedistrutturesanitariepubblicheoaccreditate.PianoEducativoPersonalizzato(PDP)Loredigonoilcoordinatorediclasse,eicomponentidelConsigliodiclasse.IlPDPèobbligatorioquandosihaunadiagnosidiDisturboSpecificodiApprendimento,dunqueconcodicicheinizianoconF81dell’ICD-10(disturbievolutividelleattivitàscolastiche).Va stilato sulla base della diagnosi entro novembre, o se arriva la diagnosi in corso d'anno si aspetta iltemponecessarioperstabilirelaprogrammazionedafaredopol'osservazione.SiricordacheilPDPpuòesseremodificatoincorsod'annoasecondadellenecessità,andràverificatoafineannoscolastico.Lacompilazionespettasempreallascuolaequestopuòavveniredurantel’annoancheinoltrato.Il PDP è a scelta della scuola quando si ha una diagnosi di Disturbo Evolutivo comeADHD,Disturbo delLinguaggio,DisturbodiCoordinazioneMotoriaovisuo-spaziale;oppurequandosihannodelledifficoltàdiapprendimento,svantaggiosocio-culturaleoalunnistranieri.In tutti questi casi il Consiglio di Classe è autonomonel decidere se formulareonon formulareunPDP.Questopuòesserecompilatoinqualsiasimomentodell’anno(notaMinisterialeMIURdel22/11/2013).IlPDPdevecontenereesviluppareiseguentipunti:

- descrizione del profilo didattico/cognitivo dello studente con allegata certificazione redatta dallospecialista;-strategiemetodologicheedidatticheadottate;-strumenticompensativiedispensativi;-criteriemodalitàdiverificaevalutazione;-assegnazionedeicompitiacasaerapporticonlafamiglia.

AlterminediogniquadrimestreilConsigliodiClasseverificheràlasituazionedidatticadeglistudentiDSA,fissandounpuntoall’O.d.G.deiConsigliodiclasseriunitiinsedediscrutinio(Monitoraggio).IlPDP,unavoltaredatto,deveessereconsegnatounacopiaallefamiglie,ancheperconsentirel’attivazionediindispensabilisinergietral’azionedellascuola,l’azionedellafamiglia,l’azionedell’allievo.NellaprogettazionedelPDPdovrannoessereindicatelemodalitàdiaccordotraidocentielafamiglia. Inparticolareandrannoconsideratiiseguentielementi:assegnazionedeicompitiacasaemodalitàsucomevengonoassegnati(confotocopie,registrati,...)quantitàdicompitiassegnati(tenendocontocheiragazziconDSAsonolentiefannomoltapiùfaticadeglialtri,,occorreselezionaregliaspettifondamentalidiogniapprendimento),scadenzeconcuiicompitivengonoassegnati,evitandosovrapposizioniesovraccarichi.Modalità di esecuzione e presentazione con cui il lavoro scolastico a casa può essere realizzato (uso distrumentiinformatici,presentazionidicontenutiappresiconmappe,PowerPoint…).Pertanto il coordinatore di classe incontra nella seconda parte del Consiglio di classe (se aperto allacomponente genitori) o attraverso colloqui i genitori per illustrare la proposta di PDP del Consiglio erichiedernelacondivisionepermezzodifirmadiaccettazione.IlPDPèobbligatorioquandosihaunadiagnosidiDisturboSpecificodiApprendimento,dunqueconcodicicheinizianoconF81dell’ICD-10(disturbievolutividelleattivitàscolastiche).AttivazionedelpianodidatticopersonalizzatoIlpianodidatticopersonalizzatopuòessereattivato solo se la famiglia lo sottoscrive. In casodi rifiuto lafamigliasottoscrivelanonaccettazionedelpiano.IncasodiAccettazione

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Il PDP diviene operativo, l’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolodell’alunno.IncasodiRifiutoIlPDPnondivieneoperativo, l’originalevienedepositatoinsegreteriadidatticaeconservatonelfascicolodell’alunno. Nel primo consiglio di classe utile si verbalizza che nonostante la mancata accettazione dapartedellafamigliailConsigliodiClassesiriservadiriformularloediripropornel’usoincasodinecessità.Alunniinfasediaccertamentodiagnostico.Ladocumentazionecomprende:1.Considerazionipsicopedagogicheedidattichedeidocenti;2.PianoDidatticoPersonalizzatoBES(PDP-BES).Gliinterventipredispostidovrannoesseredicaratteretransitorio.*Le situazioni di svantaggio socio-economico e culturale, vengono considerate nella misura in cuicostituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generanoscarsofunzionamentoadattivo,conconseguentepeggioramentodellasuaimmaginesociale.Rilevazionedellasituazionedisvantaggiosocio-economicoLa rilevazione del bisogno e la definizione del disagio in ambito scolastico, compete in prima analisi edazione alla scuola che, attiva le specifiche modalità di intervento in classe, sul singolo alunno e con lafamiglia,valutandolapossibilitàdicoinvolgereiServiziSociali.Lamodalitàprevistaèlaseguente:

-osservazioniinclasse;-incontrodocentiefamiglie;-attivazione/rilevazionediprogettiinterniallascuola;-eventualecontatto/invioaiservizispecialistici(neuropsichiatria,logopedia,…);-monitoraggiodellesituazionisegnalateeincaricoaiservizispecialistici.

SegnalazionealServizioSocialeIlDirigente,ildocentereferenteeidocentivalutanol’opportunitàdicoinvolgereilServizioSociale,quandosiverificanoleseguenticondizioni:

-inefficaciadegliinterventiattivatiascuola;-inadeguatacollaborazionedellafamiglia.

Lascuolainformalafamigliariguardoallasegnalazione(adesclusionedeicasidisospettomaltrattamentoe/oabuso).Modalitàdisegnalazione-LascuolasegnaladirettamentealServizioSocialesololesituazioniverificabilididifficoltàdelminoreesolonelcasoincuilacollaborazionedellafamigliarisultiinefficace-Lascuolainoltralasegnalazionepresentandounarelazioneeffettuatadaidocenti,indirizzataaldirigentescolastico,chelainoltraaiServiziSociali-IServiziSocialivalutanoilcasoedeventualmenteassegnanoadunoperatoredelservizio(assistentesociale)lapraticaperunapresaincarico-L’assistentesocialeincaricatadelcaso,convocailpersonalescolastico(dirigente,referente,docenti)perunincontroalfinedidefinirelamodalitàdeglieventualiinterventi.SegnalazionegiàavvenutaIncasodiunasituazionegiàinoltrataedincaricoalServizioSociale,iDocentipotrannoprendereicontatticon l’assistente sociale già attivo sulla situazione e viceversa. In caso di necessità, gli incontri potrannoeffettuarsiognivoltacheidocentiogliassistentisocialiabbianolanecessitàdicomunicaretradiloro.GliInsegnanticheavranno lanecessitàdieffettuareuncolloquiocon iServiziSociali,dovranno informare lareferenteche,asuavolta,provvederàacontattareiServiziSocialieafissareuncolloquiocongliAssistentiSocialiassegnatialcaso.

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All’incontrosarannopresenti:-gliinsegnantirichiedentiilcolloquio;-gliassistentisociali;-l’insegnantereferente;-genitori(quandoespressamenteprevisti);-eventualialtrefigure(membridiassociazioniodicomunità)chesioccupanodelminore.Adogniincontroverràredattounverbalechesaràpoiconservatoagliattidellascuola.VERIFICAEVALUTAZIONE.Le verifiche per gli studenti con bisogni educativi speciali saranno preventivamente calendarizzate, sullabasediunfunzionaleconfrontofraidocentidelconsigliodiclasseesarannoeffettuate,inrelazionealPDPeconl’usodeglistrumenticompensativie/olemisuredispensativepreviste.L’usodistrumenticompensativiediparticolarimetodologiedidattichenelcorsodell’annoscolastico,efinoalmomentoincuiilPDPeventualmentenondecada,deveesserefinalizzatoamettereingradolostudentediaffrontarel’esamedilicenzaconlestessepossibilitàdeglialtristudentidellastessaclasse,riducendoalminimolafaticaeledifficoltàconseguentilospecificobisognoeducativospeciale.ESAMECONCLUSIVODELPRIMOCICLO.InsedediesamediStatoperquestialunninonsonoattualmenteprevistemodalitàdifferenziatediverificadegliapprendimenti,ancheseciòpotrebbeessereauspicabile.L’usotemporaneodidispense,dicompensazioniediflessibilitàdidatticaèutilealfinediporrel’alunnoelostudentenellecondizionidisostenere,alterminedelpercorsodistudi,l’esamedilicenzael’esamediStatocon le stessemodalità e i medesimi tempi degli studenti che non vivono situazioni di bisogni educativispeciali.TuttavianellanotaMIURn.7885del09/05/2018sileggeche“perglialunniconbisognieducativispecialichenonrientranonelletuteledellaleggen.104/1992edellaleggen.170/2010,nonsonoprevistemisuredispensativenéstrumenticompensativi,lacommissione,insedediriunionepreliminare,nell’individuareglieventualistrumentichelealunneeglialunnipossonoutilizzareperleprovescritte,potràprevedernel’usopertuttiglialunnisefunzionaliallosvolgimentodellaprovaassegnata”.AlunniinsituazionedisvantaggiolinguisticoeculturaleindividuaticonBESLapresenzadiunnumerodialunnistranierinellascuolaèundatoormaistrutturaleeriguardatuttiilivellidel sistema scolastico. Per gli alunni stranieri, l’ostacolo linguistico è uno dei problemi maggiori perl’inserimento in una classe o per il percorso di apprendimento dei primi anni. Per gli alunni di originestraniera neo- arrivati in Italia e per quelli che non hanno ancora acquisito le adeguate competenzelinguistiche è possibile, sulla base di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche del teamdocenti,formulareunPDP.IlPianoDidatticoPersonalizzatoBES(PDP-BES)peralunniconsvantaggiolinguisticoeculturale,deveessereformulatoattraversoleindicazioniricavatedalprotocolloaccoglienzaalunnistranieri.Tutteleattivitàsarannofinalizzateallarealizzazionedeiseguentiobiettivi:

Ø Definirepratichecondiviseall’internodellescuoleintemadiaccoglienzasiaperglialunnistranieri,siapercolorocheprovengonodaaltrescuolee/odaaltrecittàitaliane;

Ø Facilitarel’ingressoascuoladeglialunnistranieri,sostenendolinellafasediadattamentoalnuovocontesto;

Ø Favorireunclimadiaccoglienzanellascuola,cheprevengaerimuovaeventualiostacoliallapienaintegrazione;

Ø Costruireun“climafavorevole”all’incontroconaltrecultureeconlestoriediognibambinaediognibambino.

Ø Proporremodalitàdiinterventoefficacialfinedell’apprendimentodellalinguaitalianacomeL2.IcritericheilconsigliodiclasseutilizzeràperstabilirelanecessitàdiunPDPsonoiseguenti:-informazioniraccoltesullasituazionepersonaleescolasticadell’alunno;-risultatideltestlinguisticooprovedimateriacheaccertanolecompetenzeiningresso;-livellodiscolarizzazionedell’alunno;-duratadellapermanenzainItalia/arrivoinItalia;-linguadiorigine.

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VALUTAZIONEALUNNISTRANIERI

LineeGuidaMIUR(febbraio2014)“Iminoriconcittadinanzaitalianapresentisulterritorionazionale,inquantosoggettiall’obbligod’Istruzione,sonovalutatinelleformeeneimodiprevistipericittadiniitaliani(DPR394/1999art.45).Pertanto,aglialunnistranieriiscrittinellescuoleitaliane,siapplicanotutteledisposizioniprevistedalregolamento:✓DirittodiunavalutazionesullabasedicriteristabilitidalCollegiodeiDocentidiogniordinediScuola;✓Assegnazionedivotiespressiindecimipertutteledisciplinedistudio;✓Ammissioneallaclassesuccessivaoall’esamedistatodelgradodiappartenenza,selavalutazioneloconsente;✓RilasciodicertificazionidicompetenzeacquisitealterminedellaScuolaPrimariaeSecondariadiPrimoGradoedell’obbligodiistruzione;✓GodimentodeibeneficiprevistidallaL.n.104/92seilsoggettopresentadisabilità,✓GodimentodeibeneficiprevistidallaL.n.170/2010seilsoggettopresentadiagnosidiDSA:✓GodimentodeibeneficiprevistidallaD.M.n.27del12/2012esueapplicazioniC.M.n.8del03/2013seilsoggettopresentaBisogniEducativiSpeciali”;Tuttavia,l’adattamentodeiprogrammidistudiorendenecessariounparalleloadattamentodeicriteridivalutazione.NelleLineeGuidadelMIUR8febbraio2014siafferma,inoltre,chesiprivilegialavalutazioneformativarispettoaquellacertificata.Allalucedeipunticitati,sidefiniscechelavalutazionedell’alunnostranierodovràtenerecontodeiprogressidell’allievoedellasuacrescitapersonale,inrelazioneagliobiettiviprevistinelPDP.Inquest’otticaidocentipotrannotenercontocheèpossibile:✓Prevederetempipiùlunghiperilraggiungimentodegliobiettivi;✓Valutareilprogressorispettoallasituazionedipartenza;✓Valorizzareilraggiungimentodegliobiettivinoncognitivi;✓Considerarechel’alunnostranieroèsottopostoadunadoppiavalutazione:quellarelativaalsuopercorsodiItalianocomesecondalingua;quellarelativaallediverseareedisciplinarieaicontenutidelcurricolocomune;✓Tenerpresenteilprocessodiapprendimentoavviatoeilivellidiintegrazioneconseguiti(dinamichesocio-relazionali);✓PerglialunniperiqualisisiapredispostounPDP,iparametridivalutazioneverrannostabilitiinbasealpianopersonalizzato.Perfarsìchealterminedelcorsodistudil’alunnostranieroottengaundiplomaequivalenteaquellodeglialtristudenti,èconsigliabilelimitareilPDPallesituazionidirealenecessità,passandoaunaprogrammazionecurricolare,nonappenapossibile.ProveINVALSIGlialunniconbisognieducativispecialinoncertificatisvolgonoleproveInvalsistandardalcomputersenzastrumenticompensativi.EsamediStatodelprimocicloPerglialunniBES,chenonrientranonelletuteledellaleggen.104/1992(disabilicertificati)edellaleggen.170/2010(DSAcertificati)nonsonoprevistenémisuredispensativenéstrumenticompensativi.AcuradelGruppodiLavoroperL’InclusionedellaScuolaSecondariadiSecondogrado“F.Solimena”