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PROPRIO DELLA LITURGIA DELLE ORE DELL’ORDINE DEI CARMELITANI SCALZI 1

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PROPRIODELLA

LITURGIA DELLE OREDELL’ORDINE

DEI CARMELITANI SCALZI

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PROPRIODELLA

LITURGIA DELLE OREDELL’ORDINE

DEI CARMELITANI SCALZI

Edizioni OCD

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La presente edizione in lingua italiana del «Proprium Liturgiæ Horarum O.C.D.» viene pubblicata a cura dellaConferenza Italiana Superiori Maggiori O.C.D.

La redazione è stata curata dalla Commissione Liturgica della Provincia Ligure OCD.

I edizione - 1975II edizione - 1986III edizione - 2002IV edizione - 2003

ISBN 88-7229-166-6

Tutti i diritti riservati

© Edizioni OCD - Anno 2003Via Anagnina 662/b00040 ROMA MORENATel. 06.79.89.08.1Fax 06.79.89.08.40Email [email protected] www.edizioniocd.it

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SACRA CONGREGATIO PRO CULTU DIVINO(Prot. n. 1131/72)

ORDINIS FRATRUM DISCALCEATORUMB. MARIÆ VIRGINIS DE MONTE CARMELO

Instante reverendo Patre Michaele Angelo a S. Ioseph, Praeposito Generali Ordinis Fratrum Discalceatorum. BeatæMariæ Virginis de Monte Carmelo, litteris die 2 iulii 1972 datis, vigore facultatum huic Sacrae Congre gationi aSummo Pontifice Paulo VI tributarum, textus Liturgiæ Horarum iuxta Calendarium proprium lingua latina exaratos,prout in adiecto exemplari, perlibenter probamus et confirmamus.

Contrariis quibuslibet minime obstantibus.

Ex ædibus Sacræ Congregationis pro Cultu Divino, die 22 septembris 1972.

ARTURUS Card. TABERAPræfectus

† A. BUGNINI, Archiep. tit. Diocletianen.a secretis

SACRA CONGREGATIO PRO CULTU DIVINO(Prot. n. 1949/74)

ORDINIS FRATRUM DISCALCEATORUMB. MARIÆ VIRGINIS DE MONTE CARMELO

Instante Reverendissimo Patre Finiano a Regina de Monte Carmelo, Præposito Generali Ordinis FratrumDiscalceatorum Beatæ Mariæ Virginis de Monte Carmelo, litteris die 21 mensis iulii 1974 datis, vigore facultatumhuic Sacræ Congregationi a Summo Pontifice Paulo VI tributarum, interpretationem italicam Proprii LiturgiæHorarum, prout in adiecto prostat exemplari, perlibenter probamus seu confirmamus.In textu autem imprimendo mentio fiat de confirmatione ab Apostolica Sede concessa. Eiusdem insuper textusimpressi duo exemplaria ad hanc Sacram Congregationem transmittantur.

Contrariis quibuslibet minime obstantibus.

Ex ædibus Sacræ Congregationis pro Cultu Divino, die 23 mensis septembris 1974.

IACOBUS. Card. KNOXPræfectus

† A. BUGNINI, Archiep. tit. Diocletianen.a secretis

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ORDINARIODELLA LITURGIA DELLE ORE

Invitatorio

V. Signore, apri le mie labbraR. e la mia bocca proclami la tua lode.

SALMO 94

Venite, applaudiamo al Signore, *acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.

Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *a lui acclamiamo con canti di gioia. (Ant.)

Poiché grande Dio è il Signore, *grande re sopra tutti gli dei.

Nella sua mano sono gli abissi della terra, *sono sue le vette dei monti.

Suo è il mare, egli l’ha fatto, *le sue mani hanno plasmato la terra. (Ant.)

Venite, prostrati adoriamo, *in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.

Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *il gregge che egli conduce. (Ant.)

Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, *come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: †mi misero alla prova, *pur avendo visto le mie opere. (Ant.)

Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *Non entreranno nel luogo del mio riposo». (Ant.)

Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.)

Il salmo 94 può essere sostituito dai seguenti (IGLO, 34)

SALMO 99 (si trova già nel I e III ven. del salterio)

Acclamate al Signore, voi tutti della terra, †servite il Signore nella gioia, *presentatevi a lui con esultanza. (Ant.)

Riconoscete che il Signore è Dio; †egli ci ha fatti e noi siamo suoi, *suo popolo e gregge del suo pascolo. (Ant.)

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Varcate le sue porte con inni di grazie, †i suoi atri con canti di lode, *lodatelo, benedite il suo nome; (Ant.)

poiché buono è il Signore, †eterna la sua misericordia, *la sua fedeltà per ogni generazione. (Ant.)

Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.)

SALMO 66 (si trova già nel II merc. e nel III mart. del salterio)

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, *su di noi faccia splendere il suo volto;

perché si conosca sulla terra la tua via, *fra tutte le genti la tua salvezza. (Ant.)

Ti lodino i popoli, Dio, *ti lodino i popoli tutti.

Esultino le genti e si rallegrino, †perché giudichi i popoli con giustizia, *governi le nazioni sulla terra. (Ant.)

Ti lodino i popoli, Dio, *ti lodino i popoli tutti.

La terra ha dato il suo frutto. *Ci benedica Dio, il nostro Dio,

ci benedica Dio *e lo temano tutti i confini della terra. (Ant.)

Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.)

SALMO 23(si trova già nel I mart. e nella IV domen. del salterio; inoltre nei comuni della Dedicazione, della B. V. Maria; il 1 gennaio, il Sabato santo e il mart. Dell’Ottava di Pasqua)

Del Signore è la terra e quanto contiene, *l’universo e i suoi abitanti.

È lui che l’ha fondata sui mari, *e sui fiumi l’ha stabilita. (Ant.)

Chi salirà il monte del Signore, *chi starà nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †chi non pronunzia menzogna, *chi non giura a danno del suo prossimo. (Ant.).

Egli otterrà benedizione dal Signore, †giustizia da Dio sua salvezza.

Ecco la generazione che lo cerca, *

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che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. (Ant.).

Sollevate, porte, i vostri frontali, †alzatevi, porte antiche, *ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? †Il Signore forte e potente, *il Signore potente in battaglia. (Ant.)

Sollevate, porte, i vostri frontali, †alzatevi, porte antiche, *ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? *Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (Ant.)

Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.)

PER LE SOLENNITÀ E FESTE

Alle Lodi mattutine

Salmi e cantico della domenica, I settimana

SALMO 62,2-9

O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco. *di te ha sete l’anima mia,

a te anela la mia carne, *come terra deserta, arida, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho cercato, *per contemplare la tua potenza e la tua gloria.

Poiché la tua grazia vale più della vita, *le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva, *nel tuo nome alzerò le mie mani.

Mi sazierò come a lauto convito, *e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Nel mio giaciglio di te mi ricordo *penso a te nelle veglie notturne,

tu sei stato il mio aiuto; *esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

A te si stringe *l’anima mia.

La forza della tua destra *mi sostiene.

CANTICO Dn 3,57-88.56

Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benedite, angeli del Signore, il Signore, *

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benedite, cieli, il Signore.

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.

Benedite, sole e luna, il Signore, *benedite, stelle del cielo, il Signore.

Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *benedite, o venti tutti, il Signore.

Benedite, fuoco e calore, il Signore, *benedite, freddo e caldo, il Signore.

Benedite, rugiada e brina, il Signore, *benedite, gelo e freddo, il Signore.

Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *benedite, notti e giorni, il Signore.

Benedite, luce e tenebre, il Signore, *benedite, folgori e nubi, il Signore.

Benedica la terra il Signore, *lo lodi e lo esalti nei secoli.

Benedite, monti e colline, il Signore, *benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.

Benedite, sorgenti, il Signore, *benedite, mari e fiumi, il Signore.

Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore, *

benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, *

benedite, figli dell’uomo, il Signore.

Benedica Israele il Signore, *lo lodi e lo esalti nei secoli.

Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *Benedite, o servi del Signore, il Signore.

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *benedite, pii e umili di cuore, il Signore.

Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, *lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, *degno di lode e di gloria nei secoli.

Alla fine di questo cantico non si dice il Gloria al Padre

SALMO 149

Cantate al Signore un canto nuovo: *la sua lode nell’assemblea dei fedeli.

Gioisca Israele nel suo Creatore, *esultino nel loro Re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze, *con timpani e cetre gli cantino inni.

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Il Signore ama il suo popolo, *incorona gli umili di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria, *sorgano lieti dai loro giacigli.

Le lodi di Dio sulla loro bocca *e la spada a due tagli nelle loro mani,

per compiere la vendetta tra i popoli *e punire le genti;

per stringere in catene i loro capi, *i loro nobili in ceppi di ferro;

per eseguire su di essi *il giudizio già scritto:

questa è la gloria *per tutti i suoi fedeli.

All’Ufficio delle letture

INNO TE DEUM

Noi ti lodiamo, Dio, *ti proclamiamo Signore,

O eterno Padre, *tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *e tutte le potenze dei cieli:

Santo, Santo, Santo *il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra *sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli *e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *la santa Chiesa proclama la tua gloria,

adora il tuo unico Figlio, *e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *eterno Figlio del Padre,

tu nascesti dalla Vergine Madre *per la salvezza dell’uomo.

Vincitore della morte, *hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *che hai redento col tuo sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria *nell’assemblea dei santi.

† Salva il tuo popolo, Signore, *guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo,

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lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *di custodirci senza peccato

Sia sempre con noi la tua misericordia: *in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza, *non saremo confusi in eterno.

† Quest’ultima parte dell’inno si può omettere.

All’Ora Media

SALMODIA COMPLEMENTAREPer le solennità quando cadono nei giorni feriali

I Serie (Terza)

SALMO 119

Nella mia angoscia ho gridato al Signore *ed egli mi ha risposto.

Signore, libera la mia vita dalle labbra di menzogna, *dalla lingua ingannatrice.

Che ti posso dare, come ripagarti, *lingua ingannatrice?

Frecce acute di un prode, *con carboni di ginepro.

Me infelice: abito straniero in Mosoch, *dimoro fra le tende di Kedar!

Troppo io ho dimorato *con chi detesta la pace.

Io sono per la pace, *ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra.

SALMO 120

Alzo gli occhi verso i monti: *da dove mi verrà l’aiuto?

Il mio aiuto viene dal Signore, *che ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede, *non si addormenterà il tuo custode.

Non si addormenta, non prende sonno, *il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode, †il Signore è come ombra che ti copre, *e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole, *né la luna di notte.

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Il Signore ti proteggerà da ogni male, *egli proteggerà la tua vita.

Il Signore veglierà su di te,quando esci e quando entri, *

da ora e per sempre.

SALMO 121

Quale gioia, quando mi dissero: *«Andremo alla casa del Signore».

E ora i nostri piedi si fermano *alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita *come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †secondo la legge di Israele, *per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio, *i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme: *sia pace a coloro che ti amano,

sia pace sulle tue mura, *sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *io dirò: «Su di te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio, *chiederò per te il bene.

II Serie (Sesta)

SALMO 122

A te levo i miei occhi, *a te che abiti nei cieli.

Ecco, come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni; *

come gli occhi della schiavaalla mano della sua padrona,

così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio, *finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi, *già troppo ci hanno colmato di scherni,

noi siamo troppo sazi degli scherni dei gaudenti, *del disprezzo dei superbi.

SALMO 123

Se il Signore non fosse stato con noi, – lo dica Israele – †

se il Signore non fosse stato con noi, *quando uomini ci assalirono,

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ci avrebbero inghiottiti vivi, *nel furore della loro ira.

Le acque ci avrebbero travolti; †un torrente ci avrebbe sommersi, *ci avrebbero travolti acque impetuose.

Sia benedetto il Signore, *che non ci ha lasciati in preda ai loro denti.

Noi siamo stati liberati come un uccello *dal laccio dei cacciatori:

il laccio si è spezzato *e noi siamo scampati.

Il nostro aiuto è nel nome del Signore, *che ha fatto cielo e terra.

SALMO 124

I monti cingono Gerusalemme: †il Signore è intorno al suo popolo, *ora e sempre.

Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi *sul possesso dei giusti,

perché i giusti non stendano le mani *a compiere il male.

La tua bontà, Signore, sia con i buoni *e con i retti di cuore.

Quelli che vanno per sentieri tortuosi †il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi. *Pace su Israele!

III Serie (Nona)

SALMO 125

Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, *ci sembrava di sognare.

Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, *la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.

Allora si diceva tra i popoli: *«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».

Grandi cose ha fatto il Signore per noi, *ci ha colmati di gioia.

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, *come i torrenti del Negheb.

Chi semina nelle lacrime *mieterà con giubilo.

Nell’andare, se ne va e piange, *portando la semente da gettare,

ma nel tornare, viene con giubilo, *portando i suoi covoni.

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SALMO 126

Se il Signore non costruisce la casa, *invano vi faticano i costruttori.

Se la città non è custodita dal Signore *invano veglia il custode.

Invano vi alzate di buon mattino, †tardi andate a riposare

e mangiate pane di sudore: *il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Ecco, dono del Signore sono i figli, *è sua grazia il frutto del grembo.

Come frecce in mano a un eroe *sono i figli della giovinezza.

Beato l’uomo *che piena ne ha la faretra:

non resterà confuso quando verrà alla porta *a trattare con i propri nemici.

SALMO 127

Beato l’uomo che teme il Signore *e cammina nelle sue vie.

Vivrai del lavoro delle tue mani, *sarai felice e godrai d’ogni bene.

La tua sposa come vite feconda *nell’intimità della tua casa;

i tuoi figli come virgulti d’ulivo *intorno alla tua mensa.

Così sarà benedetto l’uomo che teme il Signore. *Ti benedica il Signore da Sion!

Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme *per tutti i giorni della tua vita.

Possa tu vedere i figli dei tuoi figli. *Pace su Israele!

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SALMODIA DELLA I DOMENICA DEL SALTERIOPer le solennità quando cadono in domenica

SALMO 117

I (1-9)

Celebrate il Signore, perché è buono; *eterna è la sua misericordia.

Dica Israele che egli è buono: *eterna è la sua misericordia.

Lo dica la casa di Aronne: *eterna è la sua misericordia.

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Lo dica chi teme Dio: *eterna è la sua misericordia.

Nell’angoscia ho gridato al Signore, *mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.

Il Signore è con me, non ho timore; *che cosa può farmi l’uomo?

Il Signore è con me, è mio aiuto, *sfiderò i miei nemici.

È meglio rifugiarsi nel Signore *che confidare nell’uomo.

È meglio rifugiarsi nel Signore *che confidare nei potenti.

II (10-18)

Tutti i popoli mi hanno circondato, *ma nel nome del Signore li ho sconfitti.

Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, *ma nel nome del Signore li ho sconfitti.

Mi hanno circondato come api, †come fuoco che divampa tra le spine, *ma nel nome del Signore li ho sconfitti.

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, *ma il Signore è stato mio aiuto.

Mia forza e mio canto è il Signore, *egli è stato la mia salvezza.

Grida di giubilo e di vittoria, *nelle tende dei giusti:

la destra del Signore ha fatto meraviglie, †la destra del Signore si è alzata, *la destra del Signore ha fatto meraviglie.

Non morirò, resterò in vita *e annunzierò le opere del Signore.

Il Signore mi ha provato duramente, *ma non mi ha consegnato alla morte.

III (19-29)Apritemi le porte della giustizia: *

entrerò a rendere grazie al Signore. È questa la porta del Signore, *

per essa entrano i giusti.

Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, perché sei stato la mia salvezza.

La pietra scartata dai costruttori *è divenuta testata d’angolo;

ecco l’opera del Signore: *una meraviglia ai nostri occhi.

Questo è il giorno fatto dal Signore: *

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rallegriamoci ed esultiamo in esso.

Dona, Signore, la tua salvezza, *dona, Signore, la vittoria!

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.Vi benediciamo dalla casa del Signore;

Dio, il Signore è nostra luce. †Ordinate il corteo con rami frondosi *fino ai lati dell’altare.

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, *

sei il mio Dio e ti esalto.

Celebrate il Signore, perché è buono: *eterna è la sua misericordia.

CANTICI EVANGELICI

Alle Lodi mattutine

CANTICO DI ZACCARIA Lc 1,68-79

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *sulla via della pace.

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Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.

Come era nel principio e ora e sempre *nei secoli dei secoli Amen.

Vespri

CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1,46-55

L’anima mia magnifica il Signore *e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *nei secoli dei secoli. Amen.

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PROPRIO DEI SANTIDELL’ORDINE

DEI CARMELITANI SCALZI

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GENNAIO

3 gennaioSAN CIRIACO ELIA DELLA SANTA FAMIGLIA, SACERDOTE

Memoria facoltativa

Ciriaco Chavara, indiano del Kerala (1805-1871), fu cofondatore dei Carmelitani di Maria Immacolata e della Con-gregazione delle Suore della Madre del Carmelo. Durante tutta la vita lavorò al rinnovamento spirituale della Chiesa siro-malabarica. Fu uomo di orazione, pieno di zelo per l’Eucaristia e devoto della Madonna. È stato canonizzato da Francesconel 2014.

Dal Comune dei pastori o dei santi: religiosi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Da una «nota» di P. Leopoldo Beccaro, direttore spirituale di san Ciriaco Elia negli anni 1864-71Lottò giorno e notte per impedire la diffusione dello scisma

Oggi, martedì 3 gennaio 1871, alle 7,15 del mattino, è morto il Padre Ciriaco Elia della santa Famiglia (Kuriakos)dopo una vita di luminosa innocenza. Egli stesso, poco prima di morire, poté attestare di non aver mai per sol’innocenza battesimale e di essersi esercitato nelle più belle virtù, specialmente nella semplicità di cuore, nella fedevivissima, nella tenerissima obbedienza e devozione verso il SS. Sacramento, la Beata Vergine Maria e san Giuseppe.

Sopportò immense fatiche per il bene della cristianità del Malabar, specialmente al tempo dello scisma di Roc co.In questa circostanza venne nominato Vicario generale dei Soriani e dimostrò la sua straordinaria devozione e fedeltàalla Santa Sede. Lottò giorno e notte per arrestare l’espandersi dello scisma; e così poté salvare da esso almeno unaquarantina di comunità parrocchiali. Per questo il Santo Padre Pio IX gli indirizzò un Breve di compiacenza e lode. Fuil Fondatore e il primo Priore dei Terziari Carmelitani Scalzi nel Malabar. Fondò pure una congregazione femminile,superando difficoltà immense.

Per il suo culto della virtù, della scienza e soprattutto della profonda conoscenza della lingua siriaca acquistògrande autorevolezza presso tutta la cristianità del Malabar, compresi i Nestoriani e i pagani. Quasi per due mesisopportò la malattia con spirito di assoluta rassegnazione, anzi con gioia. Si mantenne distaccato dalle cose e dallepersone.

Dopo aver ricevuto i santi Sacramenti con rara pietà e in una pace di paradiso, spirò a 65 anni di età compianto datutti, ma specialmente da me che lo amavo quanto me stesso. Fu sepolto nella chiesa di santa Filomena pressoKoonammavu. O anima santa e bella, prega Gesù per me!

RESPONSORIO Cfr. Is 61,10; Ap 21,27R. Hai rivestito la mia anima di grandi grazie * e gli angeli si rallegrano immensamente.V. Con amore hai scritto il mio nome nel libro della vita.R. E gli angeli si rallegrano immensamente.

ORAZIONE

O Dio, che hai suscitato san Ciriaco Elia, sacerdote, per rafforzare l’unità della Chiesa, concedi che per sua in -tercessione sappiamo discernere i segni dei tempi ed essere testimoni del Vangelo. Per il nostro Signore.

8 gennaioSAN PIER TOMMASO, VESCOVO

Memoria facoltativa

Nacque in Francia, nel Périgord meridionale, verso il 1305 e sui 20 anni entrò nell’Ordine del Carmelo. Venne elettoprocuratore generale presso la curia di Avignone nel 1345. Vescovo di Patti e Lipari nel 1354, fu più volte Legato Pontificioin missione di pace e per promuovere l’unione con le Chiese orientali. Nel 1359 fu trasferito alla sede di Corone, nelPeloponneso, come Legato Pontificio per l’Oriente. Nel 1363 fu promosso arcivescovo di Creta e l’anno seguente patriarcalatino di Costantinopoli, nel quale ufficio si acquistò la fama di apostolo dell’unità della Chiesa. Morì nell’isola di Cipro, aFamagosta, l’anno 1366.

Dal Comune dei pastori con salmodia del giorno dal salterio.

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Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Da «Istituzione e gesta dei primi monaci» di Filippo Ribot, religioso.(Lib. I, cap. 6; Città del Vaticano 2002, pp. 47-48)

Amerai il prossimo tuo come ami te stesso

«Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama» (Gv 14,21) e «il primo di tutti i comandamenti» è:«Ascolta Israele, il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, contutta la tua mente e con tutta la tua forza... Non c’è altro comandamento più importante di questo (Mc 12,29-30; Dt6,4-5).

E poiché questo comandamento non si può osservare senza l’amore del prossimo, perché «chi... non ama il propriofratello che vede, non può amare Dio che non vede» (1Gv 4,20), perciò il secondo comandamento è simile a questo:«Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mt 22,39), cioè in quello e per quello che ti deve far amare te stesso. E tudevi amarti nel bene, non nel male, perché «tutto quanto vuoi che gli uomini facciano a te anche tu fallo a loro» (Mt7,12), e «non fare a nessuno ciò che non piace a te» (Tb 4,15); infatti, «l’amore non fa nessun male al prossimo» (Rm13,10). Perciò, devi amare e promuovere nel prossimo ciò che gli permetta di diventare giusto se è malvagio o che lofaccia mantenere giusto se è buono.

Ancora, devi amarti non per te stesso, ma per Dio. Infatti, in ciò che si ama per se stesso si stabilisce il fine dellafelicità e quella vita beata per ottenere la quale si nutre la speranza già in questa vita terrena. Ma in te o in un altrouomo non devi porre la speranza della vita beata, perché «maledetto l’uomo che confida nell’uomo, che pone nellacarne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore» (Ger 17,5). Devi quindi stabilire nel Signore il fine dellatua felicità e la vita beata, secondo le parole dell’Apostolo: «Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voiraccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna... in Cristo Gesù nostroSignore» (Rm 6,22-23). Dunque, se vedi con chiarezza, devi amare Dio per se stesso e te, invece, non per te, ma perDio. E che cosa è questo se non amare Dio nel prossimo? Come afferma l’apostolo Giovanni, «da questo conosciamodi amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti» (1Gv 5,2). E tutto questo l’ottieni se tidisponi nel tuo animo ad amare Dio per se stesso e il prossimo come te stesso; proprio «da questi due comandamentidipende tutta la Legge e i Profeti» (Mt 22,40); infatti «pieno compimento della legge è l’amore» (Rm 13,10).

RESPONSORIO Cfr. 1Ts 2,8; Gal 4,19R. Avrei desiderato darvi non solo il Vangelo di Dio, ma la mia stessa vita, * perché mi siete diventati cari.V. Figlioli miei, io di nuovo vi partorisco nel dolore finché non sia formato Cristo in voi.R. Perché mi siete diventati cari.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Io sono il buon pastore,e offro la vita per le pecore:diventeranno un solo gregge e un solo pastore.

ORAZIONE

O Padre, che hai reso il vescovo san Pier Tommaso apostolo della pace fra i popoli e dell’unità dei cristia ni,concedi a noi, per sua intercessione, di ricercare continuamente la concordia. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. La pace di Cristo regni nei vostri cuori,perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo.

9 gennaioSANT’ANDREA CORSINI, VESCOVO

Memoria

Nato a Firenze all’inizio del secolo XIV, si fece carmelitano nel convento della sua città; nel 1348 fu nominatoprovinciale della provincia toscana e l’anno seguente fu eletto vescovo di Fiesole. Resse la diocesi con grande carità, sidistinse per lo zelo apostolico, la prudenza e l’amore verso i poveri. Morì il 6 gennaio 1374. Fu canonizzato da Urbano VIIInel 1629.

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Dal Comune dei pastori con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalla «Regola Pastorale» di san Gregorio Magno, papa.(Parte I, cap. 10; PL 77, 23a)

I doveri del pastore

La vita spirituale e la morte alle passioni della carne, il disprezzo del successo e il coraggio nelle avversità, ildesiderio di beni interiori, sono i requisiti indispensabili, perché il prescelto diventi modello di vita agli altri. A questoscopo occorrono armonia ed equilibrio di corpo e di anima, poiché la fragilità e l’orgoglio impedirebbero l’ordinatosvolgersi del lavoro apostolico.

L’eletto non deve avere interesse ai beni degli altri, ma anzi sia largo dei propri. Il vivo senso di pietà lo porti achinarsi facilmente al perdono; e, tuttavia, non oltrepassi mai il limite del giusto. Non si macchi mai di colpa mo rale,ma pianga come proprie le colpe degli altri. Sappia compatire i deboli, perché ha cuore buono; gioisca come disuccessi personali, per il bene compiuto dagli altri. Diventi imitabile e non debba mai arrossire, stando tra gli altri,neppure per il passato.

La sua vita sia tale da poter irrigare, con la dottrina semplice, i cuori più induriti.L’uso e la pratica della preghiera gli servano ad apprendere la regola che gli permetterà di ottenere dal Signore

l’esaudimento delle sue richieste. A lui, infatti, è rivolta la parola: «Mentre ancora pregherai, dirò: eccomi, sono qui».Se qualcuno ci chiedesse di intercedere in suo favore presso un potente a noi sconosciuto, non avremmo incertezza

a dichiarare la nostra impossibilità, appunto perché non lo conosciamo. Se, pertanto, si ha vergogna di interporre i nostri buoni uffici presso uno che non conosciamo, come si può avere il

coraggio di intercedere per il popolo di Dio senza avere quei meriti che ci renderebbero accetti alla grazia divina?Non avere la sicurezza di godere dell’amicizia di Dio, toglie la possibilità di chiedere perdono anche per gli altri.

RESPONSORIO Ef 4,32; 5,1; 1Pt 5,2.3R. Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come Dio ha perdonato a voi inCristo. * Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi.V. Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, volentieri, come piace a Dio, facendovi modelli del gregge.R. Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.

ORAZIONE

O Dio, che chiami tuoi figli gli operatori di pace, per l’intercessione e l’esempio di sant’Andrea Corsini, donaci dilavorare per quella giustizia che garantisce pace vera e duratura. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Il regno di Dio è giustizia,pace e gioia nello Spirito Santo;chi serve Cristo in queste coseè bene accetto a Dio e stimato dagli uomini.

27 gennaioSANT’ENRICO DE OSSÓ, SACERDOTE

Memoria facoltativa

Nato a Vinebre in Catalogna il 16 ottobre 1840, Enrico de Ossó y Cervelló venne ordinato sacerdote il 21 settembre1867. Apostolo dei fanciulli nella catechesi, ispiratore di movimenti laicali, direttore di anime, subì il fascino spirituale disanta Teresa di Gesù, maestra di orazione. Fondò (1876) la Compagnia di santa Teresa, con il compito di formare la donnaalla scuola del Vangelo e della Santa di Avila. Missionario dei tempi nuovi con l’apostolato della stampa, dopo grandi provee sofferenze, morì a Gilet (Valencia) il 27 gennaio 1896. È stato canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1993.

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Dal Comune dei pastori o dei santi: educatori con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dagli «Scritti» di sant’Enrico de Ossó, sacerdote(Escritos, 3, Roma 1977, pp. 456-458)

Abbiate i sentimenti di Cristo

Pensare come Cristo Gesù, sentire come Cristo Gesù, amare come Cristo Gesù, agire come Cristo Gesù, con-versare come Cristo Gesù, parlare come Cristo Gesù, in una parola conformare tutta la nostra vita a quella di Cristo,rivestirci di Cristo Gesù: in questo consiste l’interesse unico, l’occupazione essenziale e primaria di ogni cristiano.Perché cristiano significa alter Christus, altro Cristo, e non si potrà salvare se non colui che sarà trovato conformeall’immagine di Cristo. E per conformarci alla vita di Cristo è necessario prima di tutto studiarla, conoscerla,meditarla, e non solo nella corteccia esterna, ma penetrando nei sentimenti, affetti, desideri, intenzioni di Cristo Gesù,allo scopo di poter fare tutto in unione perfetta con Lui.

Gesù stesso, con la sua bontà e le sue parole, ci invita a questo. Ma, come impareremo, ad esempio, la sua man-suetudine ed umiltà; come in ogni azione ci porremo davanti a Cristo per imitarlo, se non conosciamo i sentimenti delsuo Cuore nel compierla? Perché Cristo ha vissuto, ha mangiato, dormito, parlato, ha fatto silenzio, ha camminato, s’èstancato, ha riposato, ha sudato, ha patito fame, sete, povertà, in una parola, ha lavorato, ha patito, è morto per noi, perla nostra salvezza.

Per cui dobbiamo rappresentarci Gesù al naturale e nella realtà, e non in maniera teorica e ideale, ciò che porte-rebbe a non amarlo e imitarlo in tutto, come è nostro dovere. Gesù è nostro fratello, carne della nostra carne, sanguedel nostro sangue, ossa delle nostre ossa. Questo è il mio Gesù, Dio e uomo vero, vivo, personale, che si lasciò vederesulla terra, che visse e conversò con noi uomini per trentatré anni. Infatti, Verbo eterno del Pa dre, per la nostrasalvezza discese dal cielo, s’incarnò, patì, morì, risuscitò, salì al cielo, rimanendo tra noi fino alla consumazione deisecoli nel Santissimo Sacramento dell’altare per essere nostro compagno, conforto, cibo.

La vita eterna consiste nel conoscere sempre più Gesù Cristo, nostra unica felicità nel tempo e nell’eternità.Quanto sarà felice l’anima che imparerà ogni giorno questa lezione e la metterà in pratica. Che pensiero soa ve! Iovivrò, mangerò, dormirò, parlerò, tacerò, lavorerò, patirò, tutto farò e soffrirò in unione con Gesù, conformandomialla divina intenzione e ai sentimenti con cui operò Gesù e che Gesù vuole siano i miei nell’agire e patire.

Colui che agirà così – e dobbiamo farlo tutti –, vivrà sulla terra vita di cielo, si trasformerà in Gesù e potrà ripeterecon l’Apostolo: «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20).

RESPONSORIO Gal 2,20R. Questa vita che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio; * egli mi ha amato e ha consegnato se stessoper me.V. Non vivo più io, ma Cristo vive in me.R. Egli mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.

ORAZIONE

O Dio, che in sant’Enrico de Ossó, sacerdote, hai unito lo spirito di contemplazione alla dedizione pastorale, concedi a noi di rimanere nell’amore di Cristo e di servire in parole ed opere la tua Chiesa. Per il nostro Signore.

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FEBBRAIO

4 febbraioBEATO MARIA EUGENIO DI GESÙ BAMBINO, SACERDOTE

Memoria facoltativa

Nato a Le Gua, in Francia, il 2 dicembre 1894, Henri Grialou, divenuto sacerdote, venne conquistato dalla dottrina disanta Teresa di Gesù Bambino e di san Giovanni della Croce, tanto da decidere di entrare tra i Carmelitani Scalzi col nomedi padre Eugenio Maria. Dopo aver ricoperto vari incarichi di governo, sia a livello locale che centrale, dal 1955 potédedicarsi a tempo pieno all’Istituto secolare Notre Dame de Vie, da lui avviato nel 1929. Morì a Venasque il 27 marzo 1967,dov’è sepolto. È stato beatificato nel 2016, durante il pontificato di Francesco.

Dal Comune dei pastori o dei santi: religiosi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dagli «Scritti» del beato Maria Eugenio di Gesù Bambino, sacerdote()A

Pensare

RESPONSORIO GR. Q * i.V. N.R. m.

ORAZIONE

O Dio, . Per il nostro Signore.

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APRILE

1 aprileSAN NONIO ALVARES PEREIRA, RELIGIOSO

Memoria facoltativa

Nato nel 1360, fu per molti anni il portabandiera dell’indipendenza portoghese, arrivando ai vertici della carrieramilitare. Morta la moglie, entrò al Carmelo nel 1423 nel convento di Lisbona da lui stesso fondato. Volle essere semplicereligioso e prese il nome di fra Nonio di santa Maria. Morì nello stesso convento l’anno 1431, dopo aver dato a tuttiesempio di preghiera, di penitenza e di filiale devozione verso la Vergine. È stato canonizzato da Benedetto XVI nel 2009.

Dal Comune dei santi: religiosi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalla «Esposizione parenetica della Regola Carmelitana» del beato Giovanni Soreth, sacerdote(Testo 15, cap. 6; Paris, 1625, pp. 195-197)

L’elmo della speranza e la spada dello spirito

«Ponetevi sul capo l’elmo della salvezza affinché possiate sperare la salvezza solo dal Salvatore che può salvare ilsuo popolo dai propri peccati». L’elmo della salvezza è la speranza che suscita l’attesa del premio eterno.

La speranza è chiamata giustamente elmo della salvezza, perché come l’elmo costituisce la parte superioredell’armatura che difende il capo, così la speranza è al di sopra di ogni altra virtù in quanto ci aiuta a guardare in altoportando nel nostro cuore il desiderio delle cose eterne. E si aggiunge «della salvezza », per affermare che con lasperanza si ottiene ciò che si desidera, cioè la salvezza. Come infatti lo scudo della fede è la fede stessa, così l’elmodella salvezza è la stessa salvezza cioè Gesù Cristo, perché la salvezza è propria del Signore, cosicché solo dal Sal-vatore possiamo sperare la salvezza, la cui memoria ed attesa perseverante è la sola valida difesa dell’uomo contro idardi del nemico infernale.

Ma una volta che ci siamo assicurate le armi difensive, bisogna anche assicurarsi l’arma offensiva. Perciò laRegola soggiunge: «la spada poi dello spirito, cioè la parola di Dio, abiti abbondantemente nella vostra bocca e nelvostro cuore e tutte le cose che siete chiamati a fare, fatele sulla parola di Dio».

Senz’altro la corazza della giustizia, lo scudo della fede e l’elmo della salvezza sono una valida difesa contro gliattacchi del demonio o di qualunque altro suo fedele servitore, ma l’arma con cui potrete combattere più effica-cemente lui, i suoi seguaci e le loro opere è la spada dello spirito, cioè la spada spirituale, che è la parola di Dio.

Tale parola di Dio è detta «spada della salvezza » per quattro ragioni. Prima: perché lo Spirito Santo fa sì che nonsiete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parlerà per voi. Seconda: perché uccide i nemici spirituali;infatti nel capitolo sesto di Isaia si dice: «lo spirito della sua bocca ucciderà l’empio». Terza: perché divide lo spiritodalla carne. E Paolo nella lettera agli Ebrei dice: «viva ed efficace è la Parola di Dio, essa penetra fino al punto didivisione dell’anima e dello spirito». Quarta: perché colpisce e ferisce le profondità del nostro spirito, per cui neisalmi è paragonata alle frecce acute del Signore.

Molesta è per noi la tentazione del nemico, ma molto più dura per lui la proclamazione della Parola di Dio. E sel’esperienza dice che non è sufficiente la difesa delle armi senza la sicurezza del cibo necessario, a noi non mancheràmai il cibo, che è la Parola di Dio. Se devo affrontare la battaglia, se insorgono contro di me le tentazioni, confiderònella Parola di Dio che mi assicurerà il trionfo. Ed anche se fossi libero da qualunque lotta, è lui, il Signore, che miapparecchia il cibo, di modo che io non viva di solo pane ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio e, forte diquesto cibo, possa salire col nostro santo Padre Elia fino alla cima del monte di Dio, nell’osservanza dei divinicomandamenti. Perciò nella Regola è scritto: «la parola di Dio abiti abbondantemente nella bocca con la predicazionee nel cuore con la meditazione». E come la Beata Vergine Maria, patrona del nostro Ordine, serbava tutte queste cosemeditandole nel suo cuore, così noi dobbiamo possedere abbondantemente la parola di Dio nel cuore per meditarla esulla bocca per predicarla.

Dalla Regola e dalla sua fonte originaria, o fratelli, voi avete il compito di predicare la parola di Dio, come ilnostro santo Padre Elia, le cui parole erano ardenti come fiamma, ed a sua imitazione, ripeto, la parola di Dio abi tinella vostra bocca e nel vostro cuore, e tutto ciò che dovete fare, fatelo sulla parola di Dio.

RESPONSORIO Cfr. Rm 13,12.14; Sal 118,105R. Gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce: * rivestiamoci del Signore Gesù Cristo (T. P.alleluia).V. Lampada per i nostri passi è la parola del Signore, luce sul nostro cammino.

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R. Rivestiamoci del Signore Gesù Cristo (T. P. alleluia).

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Mio bene è il Signore,generoso con chi spera in lui (T. P. alleluia).

ORAZIONE

O Padre, che hai chiamato san Nonio dalle armi al servizio di Cristo sotto la protezione della Vergine Maria,concedi a noi, tuoi fedeli, di vincere ogni forma di egoismo e di vivere la legge dell’amore. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede (T. P. alleluia).

17 aprileBEATO BATTISTA SPAGNOLI, SACERDOTE

Memoria facoltativa

Nacque a Mantova il 17 aprile 1447. Ancora giovane, entrò a Ferrara tra i carmelitani della Congregazione Mantovana,ove emise i voti nel 1464. Ebbe numerosi incarichi in vari conventi e fu più volte Vicario Generale della suaCongregazione. Nel 1513 venne eletto Priore Generale di tutto l’Ordine. Morì a Mantova il 20 marzo 1516. Uomo dotato divirtù insigni, si spese per concorrere alla riforma della Chiesa che amava teneramente. Chiamato il «Virgi lio cristiano»,venne ritenuto tra i migliori poeti del suo tempo. Il suo culto venne confermato da Leone XIII nel 1885.

Dal Comune dei pastori o dei santi: religiosi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Da «La Pazienza» del beato Battista Spagnoli, sacerdote(Lib. 3, cap. 32; Opera omnia, 1576, IV, f. 170r. 171r)Nelle Sacre Scritture è la fonte della nostra speranza

Potrai trovare, leggendo le Sacre Scritture, rimedio efficace e meraviglioso contro i dolori fisici e le sofferenzedell’anima. A mio giudizio non v’è altro scritto, fosse pure il più accurato nel contenuto dottrinale e il più per fettonella eleganza della forma, che possa maggiormente consolare gli animi afflitti e alleviarne gli affanni. L’hosperimentato io stesso più volte. Quando, infatti, mi sono sentito circondare dalle molte preoccupazioni, dalle quali èresa inquieta questa nostra vita mortale, ho sempre cercato rifugio nei libri sacri, come in una rocca sicura e vi hotrovato l’opportuna medicina per le sofferenze dell’animo e il desiderato sollievo; e mai sono stato deluso nellesperanze e desideri.

Spesso ho cercato di capire da dove venga questa forza di persuasione della Scrittura, da dove le derivi tanta ca -pacità d’ispirazione e tanta energia di convincimento non solo da suscitare opinioni, ma anche per credere fer-mamente. Ciò non deve attribuirsi all’evidenza dei motivi che essa non si preoccupa di esporre e neppure all’abilitàdel discorso o all’impiego delle belle parole opportunamente scelte, delle quali non fa uso. Ma forse proprio perquesto ci convinciamo che procede dalla prima verità.

Chi, se non questa, riesce a persuaderci? È la sua autorità che ci spinge irresistibilmente a crederle. E da chi haderivato tanta autorità? Noi infatti non abbiamo visto Dio parlare, scrivere, insegnare; eppure crediamo come sel’avessimo visto e riteniamo ciò che leggiamo come proveniente dallo Spirito Santo.

Forse la ragione della nostra fede nelle Sacre Scritture sta nel fatto di trovarvi una verità sempre solida, anche senon sempre chiara. Quanto più valida, infatti, è la verità tanto più grande è la forza di persuasione. Ed allora perchénon tutti credono al Vangelo? Perché non tutti sono attratti da Dio. Ma non c’è bisogno di prolungare la discussione.

Crediamo fermamente nelle Sacre Scritture, per riceverne interiormente l’ispirazione divina.

RESPONSORIO Sal 118,14.16R. Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, * più che in tutte le ricchezze (T. P. alleluia).V. Non dimenticherò la tua parola; nei tuoi decreti è la mia delizia.

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R. Più che in tutte le ricchezze (T. P. alleluia).

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Fonte di vita è la bocca del giusto,le sue labbra nutrono molti (T. P. alleluia).

ORAZIONE

O Dio, che al beato Battista hai dato la grazia di custodire e predicare la tua Parola, concedi anche a noi dimeditarla con la Vergine Madre e di offrirti la lode della nostra vita. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Sono canti per me i tuoi precetti,nella terra del mio pellegrinaggio;sono essi la gioia del mio cuore (T. P. alleluia).

18 aprileBEATA MARIA DELL’INCARNAZIONE, RELIGIOSA

Memoria facoltativa

Nata a Parigi nel 1566, Barbara Avrillot sposò, ancora sedicenne, Pietro Acarie. Gli diede sette figli e seppe raggiungerealtezze mistiche pur vivendo in mezzo a travagli e lavori domestici. Ispirata dagli scritti e da apparizioni di santa Teresa, siadoperò intensamente per introdurre le carmelitane scalze in Francia. Dopo la morte del marito, chiese di esservi ammessacome semplice «conversa». Emise la professione nel 1615 al Carmelo di Amiens. Molto stimata dagli uomini del suotempo, venne ammirata anche da san Francesco di Sales. Dotata di profondo spirito di preghiera e di zelo apostolico, morì aPontoise il 18 aprile 1618. È stata beatificata da Pio VI nel 1791.

Dal Comune delle sante: religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dal «Cammino di perfezione» di santa Teresa di Gesù, vergine(Cam.V. 1,1.2.4-5; 3,6, Milano 2000, pp. 674-676.684)

Finalità apostoliche del Carmelo Teresiano

All’inizio della fondazione di questo monastero, non era mia intenzione che ci fosse tanto rigore nella formaesterna della Regola, né che il monastero mancasse di rendita.

Mi giunse, però, notizia dei danni e delle stragi che avvenivano in Francia. Ne provai gran dolore e, come s’iopotessi o fossi qualcosa, piangevo con il Signore e lo supplicavo di porre rimedio a tanto male. Mi sembrava che avreidato mille volte la vita per salvare una fra le molte anime che là si perdevano. Ma, vedendomi donna e dappoco,nonché incapace a essere utile in ciò che avrei voluto a servizio del Signore, poiché tutta la mia ansia era, come lo ètuttora, che avendo egli tanti nemici e così pochi amici, che questi almeno fossero buoni amici, decisi di fare quelpoco che dipendeva da me. Decisi cioè di seguire i precetti evangelici con tutta la perfezione possibile e di adoperarmiperché queste religiose che sono qui facessero lo stesso. Fiduciosa nella grande bontà di Dio, che aiuta sempre chidecide di lasciar tutto per amor suo, pensai che, essendo tali le mie consorelle come io le avevo immaginate nei mieidesideri, le loro virtù avrebbero compensato i miei difetti e così io avrei potuto contentare in qualche cosa il Signore;infine pensavo che, tutte dedite alla preghiera per i difensori della Chiesa, per i predicatori e per i teologi che lasostengono, avremmo aiutato come meglio si poteva questo mio Signore, così perseguitato da coloro che ha tantobeneficato, da sembrare che questi traditori lo vogliano crocifiggere di nuovo e che egli non abbia dove posare il capo.

Continua a spezzarmi il cuore vedere che tante anime si perdono. Del male ch’è stato non mi affliggo tanto, mavorrei che non si perdesse ogni giorno un maggior numero di anime.

Oh, mie sorelle in Cristo, aiutatemi a supplicare il Signore affinché ci conceda questa grazia, poiché è proprioquesto il motivo per cui egli vi ha qui radunate; questa è la vostra vocazione; questo dev’essere il vostro compito,queste le vostre aspirazioni, questo l’oggetto delle vostre lacrime, questo lo scopo delle vostre preghiere; non quello,sorelle mie, di interessi mondani.

Il mondo è in fiamme; vogliono nuovamente condannare Cristo, come si dice, raccogliendo contro di lui milletestimonianze; vogliono denigrare la sua Chiesa, e dobbiamo sprecare il tempo nel chiedere cose che, se per caso Dio

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ce le concedesse, ci farebbero avere un’anima di meno in cielo? Pertanto, vi prego per amore del Signore, di supplicare Sua Maestà di esaudirci in questo. Io stessa, pur essendo

così miserabile, ne supplico sempre Sua Maestà, perché i miei desideri siano rivolti solo alla sua gloria e al bene dellasua Chiesa.

RESPONSORIO 1Tm 2,1.4.3R. Raccomando che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti al Signore per tutti gli uomini; * eglivuole che siano salvati e giungano alla conoscenza della verità (T. P. alleluia).V. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore.R. Egli vuole che siano salvati e giungano alla conoscenza della verità (T. P. alleluia).

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, Egli ve la darà, dice il Signore (T. P. alleluia).

ORAZIONE

O Dio, che nella beata Maria dell’Incarnazione hai dato alla tua Chiesa un modello di intrepida fortezza e zelo peril tuo regno, concedi anche a noi di accettare con coraggio la nostra croce e di perseverare nel tuo amore. Per il nostroSignore.

Vespri

Ant. al Magn. Non ho lavorato solo per me,ma per quanti cercano la verità (T. P. alleluia).

23 aprileBEATA TERESA MARIA DELLA CROCE, VERGINE

Memoria facoltativa

Nata a Campi Bisenzio (Firenze) nel 1846, Teresa Manetti vi morì il 23 aprile 1910, dopo avervi fondato laCongregazione delle Carmelitane di santa Teresa (1874), da lei inviate anche nel Libano e in Terra Santa. Visse la gioiadella conformità al mistero della croce, nel corpo e nello spirito, distinguendosi per il fervore eucaristico e la tenerezzaverso i piccoli e gli umili. È stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 1986.

Dal Comune delle vergini o delle sante: religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Opere» di santa Teresa di Gesù, vergine(Cast. VII,4,4.8.5; Cam.V. 26,7; Cast. II,1,11; Milano 2000, pp. 1054, 1056, 1055, 775, 882)

Lo sguardo al Crocifisso: tutto diventa facile

Sua Maestà non può farci una grazia maggiore del dono di una vita conforme a quella vissuta dal suo amatissimoFiglio. Pertanto sono sicura che queste grazie hanno lo scopo di fortificare la nostra debolezza, come ho già dettoqualche volta, perché lo si possa imitare nelle sue grandi sofferenze.

Fissate il vostro sguardo sul Crocifisso e tutto vi sarà facile. Se Sua Maestà ci ha dimostrato il suo amore con cosìmeravigliose opere e con così atroci tormenti, come volete contentarlo soltanto con parole? Sapete in cosa consistaessere davvero spirituali? Farsi schiavi di Dio, marcati dal suo ferro, che è quello della croce, avendogli dato la nostralibertà, sì che egli ci possa vendere quali schiavi di tutto il mondo, come lo fu lui, e credere che non ci rechi, cosìfacendo, nessun torto, ma, al contrario, ci conceda una non piccola grazia.

Abbiamo sempre visto che coloro i quali si sono avvicinati di più a Cristo, nostro Signore, sono quelli che hannosofferto più gravi angosce: pensiamo alle sofferenze della sua gloriosa Madre e dei suoi gloriosi apostoli.

Prendete, figlie, su di voi parte del peso di quella croce; non curatevi di poter essere insultate dai giudei, purché ilfardello, che tanto l’aggrava, sia più leggero; non badate a quello che vi diranno; fingetevi sorde alle mormorazioni,inciampando e cadendo con il vostro Sposo, non separatevi mai dalla croce, né abbandonatela. Considerate con quantastanchezza si trascini e quanto il suo tormento superi i vostri patimenti. Per gravi che voi immaginiate che siano, e per

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quanto vi facciano soffrire, ne uscirete consolate, vedendo che sono uno scherzo in confronto a quelli del Cristo. Pertanto se non lo guardiamo mai e non consideriamo ciò che gli dobbiamo e la morte che egli ha sofferto per noi,

non so come possiamo conoscerlo o compiere opere al suo servizio, perché la fede senza le opere, e le opere disgiuntedai meriti di Gesù Cristo, nostro bene, che valore possono avere? E chi ci spronerà ad amare il Signore?

RESPONSORIO Col 1,24; Gal 2,19-20R. Sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nellamia carne * a favore del suo corpo che è la Chiesa (T. P. alleluia).V. Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me.R. A favore del suo corpo che è la Chiesa (T. P. alleluia).

ORAZIONE

O Dio, che hai sostenuto nella via della croce la beata Teresa Maria, vergine, e l’hai colmata di tenerezza verso i piccoli e poveri, concedi anche a noi, per sua intercessione, un ardente amore all’Eucaristia e la gioia di partecipare alla passione di Cristo. Per il nostro Signore.

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MAGGIO

16 maggioSAN SIMONE STOCK, RELIGIOSO

Memoria facoltativa

D’origine inglese, visse nel secolo XIII e morì a Bordeaux. Nell’Ordine del Carmelo è venerato specialmente per la suadevozione verso la Beata Vergine. Il culto liturgico iniziò localmente nel secolo XV, e nel secolo seguente fu esteso a tuttol’Ordine.

Dal Comune dei santi: religiosi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalla «Freccia di fuoco» di Nicolò Gallico, priore generale(Cap. 6; ed. Carmelus 1962, pp. 285-287)

La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore

Il nostro Signore e Salvatore, con la sua grazia, non ci ha forse condotto nella solitudine, dove parla al nostro cuorecon particolare familiarità? Egli dona ai suoi amici le consolazioni e rivela i misteri arcani non in pubblico, in piazza,nello strepitio e nel tumulto, ma nella cella.

Infatti nella solitudine di un monte per ordine del Signore ascese Abramo mosso dall’obbedienza per immolare ilfiglio Isacco; non esitò nella fede e scrutò da lontano il compimento della promessa che si realizza nella pas sione diCristo che è il vero Isacco. Anche a Lot, nipote di Abramo, fu imposto di affrettarsi ad uscire da Sodoma per salvarsinella solitudine dei monti. Nella solitudine del monte Sinai a Mosè fu data la legge. Lassù fu rivestito di talesplendore che, quando ne discese, gli altri non potevano fissare il suo volto radioso.

Mentre Maria e Gabriele colloquiano nella solitudine di una cella, il Verbo dell’Altissimo Padre si incarna. Dio,fatto uomo, nella Trasfigurazione mostra con evidenza la sua gloria ai rappresentanti dei due testamenti nellasolitudine del monte Tabor. Il nostro Salvatore sceglie la solitudine di un monte per pregare da solo. Nella solitudinedel deserto digiunò ininterrottamente per quaranta giorni e quaranta notti e lì volle essere tentato dal diavo lo permostrare qual è il luogo più adatto per pregare, mortificarsi e vincere il tentatore. Il Salvatore dunque si reca nellasolitudine di un monte o in un deserto per pregare; discende invece dal monte quando vuole predicare e mostrare lesue opere.

Colui che ha chiamato i nostri Padri nella solitudine di un monte si è mostrato loro e ai suoi successori comesegno, perché rivivessero nella loro vita le sue azioni che non sono mai prive di un significato profondo.

Alcuni nostri predecessori hanno seguito questa norma senz’altro santa del Salvatore. Riconoscendo la propriaimperfezione dimorarono a lungo nella solitudine dell’eremo; e poiché volevano aiutare il prossimo senza una minimadissipazione personale, di tanto in tanto, ma piuttosto raramente, scendevano dall’eremo e seminavano largamente ciòche avevano soavemente mietuto nel silenzio della contemplazione, spargendone i grani mediante la predicazione.

RESPONSORIO Sal 54,7-8; 1Gv 2,17R. Chi mi darà ali come di colomba, per volare e trovare riposo? * Ecco, errando, fuggirei lontano, abiterei nel deserto(T. P. alleluia).V. Il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!R. Ecco, errando, fuggirei lontano, abiterei nel deserto (T. P. alleluia).

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Mio bene è il Signore,generoso con chi spera in lui (T. P. alleluia).

ORAZIONE

O Dio, che hai chiamato san Simone tra i fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo, concedi anche a noi, per suaintercessione, di aderire a te con tutto il cuore e di cooperare alla salvezza degli uomini. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Dove i fratelli si riunisconoa lodare il Signore,

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scende come rugiada la sua benedizione (T. P. alleluia).

22 maggioSANTA GIOACCHINA DE VEDRUNA,

RELIGIOSA,Memoria facoltativa

Nata a Barcellona l’anno 1783, sposò nel 1799 Teodoro de Mas, del quale restò vedova nel 1816, dopo avergli dato novefigli. Nel 1826 fondò la Congregazione delle Carmelitane della Carità, per l’assistenza agli infermi e l’educazione dell’in-fanzia, soprattutto povera. Innamorata del mistero Trinitario, trasse da esso le caratteristiche della sua spiritualità: preghiera,mortificazione, distacco, umiltà e carità. Morì a Vich nel 1854. È stata canonizzata da Giovanni XXIII nel 1959.

Dal Comune delle sante: religiose o della carità con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Lettere» di santa Gioacchina de Vedruna, religiosa.(Epistolario, Vitoria, 1969, pp. 275, 245, 260, 297, 254, 297, 37)

Al di sopra di ogni cosa abbiate la carità

Volesse il cielo che tutti ardessimo di amore per il Signore! Se ne fossimo accesi, lo si annuncerebbe e mani-festerebbe al mondo con forza sempre maggiore, fino ad infiammarne tutta la terra. Perciò dico a tutti: nutriamograndi desideri e il Signore ci donerà certamente ciò che più sarà conveniente.

Sì, dobbiamo purificare il nostro cuore da tutto ciò che può impedire il vero amore per Gesù. Egli soltanto è l’a-more e nell’amore desidera comunicare con noi. Continuamente, senza sosta, il buon Gesù ci chiama: fino a quandosaremo sordi al suo invito? Offriamo a Gesù i nostri cuori, doniamogli la nostra volontà, mettiamo al suo servizio lenostre facoltà e i nostri sensi.

Nel nostro cuore non vi sia alcun attaccamento disordinato alle creature, ma vi sia soltanto amore, un amoresempre più ardente, perché l’amore non si contenta mai e non si acquieta finché non l’abbia consumato. E quan dol’amore purissimo di Gesù avrà infiammato completamente il nostro cuore, toglierà tutto ciò che non sia amore.

Non dormiamo, dunque: amiamo Dio senza posa. Dio solo, creatore del cielo e della terra, sia la nostra pace, ilnostro conforto. Infatti possiamo sempre trovare Colui che rimane in eterno; tutto il resto passa, è transitorio.L’amore, l’amore, vi raccomando un amore sempre più ardente, che mai si acquieti. Quanto più ameremo Dio, tantopiù desidereremo di amarlo. E quando avremo Gesù nel nostro cuore, saremo certi di possedere, in Lui e con Lui, tuttele cose.

RESPONSORIO Gv 15,9; 1 Gv 4,16; Ef 5,2R. Rimanete nel mio amore. * Chi rimane nell’amore, rimane in Dio e Dio rimane in lui (T. P. alleluia). V. Camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi.R. Chi rimane nell’amore, rimane in Dio e Dio rimane in lui (T. P. alleluia).

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli,se avrete amore gli uni per gli altri (T. P. alleluia).

ORAZIONE

O Dio, che hai ispirato a santa Gioacchina de Vedruna di consacrare la vita per l’educazione cristiana dei giovani eil sollievo degli infermi, fa’ che imitiamo il suo generoso servizio ai fratelli. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Ogni volta che avete fatto del benea uno di questi miei fratelli più piccoli,l’avete fatto a me, dice il Signore (T. P. alleluia).

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25 maggioSANTA MARIA MADDALENA DE’ PAZZI, VERGINE

Memoria

Nata a Firenze nel 1566, ricevette un’educazione profondamente cristiana. Entrata nel monastero delle Carmelitane diSanta Maria degli Angeli, condusse una vita nascosta di preghiera e di mortificazione. Sentiva profondamente il problemadella riforma della Chiesa. Divenne per le sue consorelle guida di perfezione. Arricchita da Dio di grazie straordinarie, morìnel 1607. È stata canonizzata da Clemente IX nel 1669.

Dal Comune delle vergini con salmodia del giorno dal salterio.Oppure, secondo l’opportunità, come segue:

_____________________________________________________INVITATORIO

Ant. Adoriamo Gesù, sposo delle Vergini,amato da Maria Maddalena sopra ogni cosa (T. P. alleluia).

Salmo invitatorio (p. ***)._____________________________________________________

Ufficio delle letture

INNO

Cantiamo a te, Maria Maddalena,sorella che ci indichi il cammino,unita a Cristo nella sua passione,sposa fedele, colma del suo amore.

Cristo ti dona il suo stesso cuoree a te si sposa con un patto eterno;vivendo in te il mistero della croce,sei consumata dalla carità.

Nella tua carne pura e verginaletu porti le sue stimmate d’amore,ti senti madre di ogni peccatore,ne soffri in te il prezzo del riscatto.

Sei tutta offerta per la Chiesa Santa,perché sia sempre in Cristo rinnovata,servendo tutti in povertà e amore,vivendo e annunciando il Vangelo.

Il Santo Spirito su te si effondee tutta ti trasforma in fuoco ardente,fa’ che consumi in noi ciò che impedisceche siamo consumati nel suo amore.

Umile ancella a Dio sempre fedeleconcedi la purezza al nostro cuore,perché con te riuniti nella lodecantiamo gloria eterna al Signore. Amen.

Oppure:Tu, Magdaléna, Etrúriaehonor, decúsque Ecclésiae,adépta felix óptimampartem nec umquam lábilem.

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O sidus alti lúminisCarméli adórnans átria,haec laeta nunc praecóniaac vota fida súscipe.

Te nuptiáli fóederedignátur ille cíngere,qui cuncta verbo cóndiditmundíque molem sústinet.

Amóris ictu pércitaedat Sponsus ipse múnera,dilectiónis ánulote pérpetim devínciens.

Crucis dat ipse insígniasponsus decórus sánguine,ut passiónis víctimapraeclára sis in sáecula.

Da, virgo, adúri cóngruisnos caritátis áestibus,ut Christi amórem cánticistecum canámus cáelicis. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Esultò come prode che percorre la via,la forza di Dio era con lei (T. P. alleluia).

Salmi dal Comune delle vergini.

2 ant. Le mie parole scorrono veloci, il mio cuore canta al mio re (T. P. alleluia).

3 ant. Dimentica la casa di tuo padre,perché al re è piaciuta la tua bellezza (T. P. alleluia).

V. Mi indicherai il sentiero della vita (T. P. alleluia).R. Gioia piena nella tua presenza (T. P. alleluia).

SECONDA LETTURA

Dai «Colloqui della rivelazione e della probazione» di santa Maria Maddalena de’ Pazzi, vergine.(Manoscritti: II, p. 622; III, pp. 70, 186, 14-6, 265; IV, p. 716; riproduzione quasi testuale)

Vieni, Spirito Santo

Com’è mirabile il Verbo di Dio! Per lui lo Spirito Santo si infonde nell ’anima, e così essa si unisce a Dio,concepisce Dio, gusta Dio, non si rallegra d’altro se non di Dio.

Lo Spirito Santo viene nell’anima sempre segnato dal prezioso sigillo del Sangue del Verbo, Agnello immolato.Anzi, è proprio il Sangue che lo muove a venire, sebbene da sé stesso egli si muova e voglia venire.

Lo Spirito è in sé la sostanza del Padre e la sostanza del Verbo, viene nell’anima come fonte che si diffonde, el’anima si annega in lui.

Come due fiumi, incontrandosi, si uniscono in modo che il minore lascia il nome e prende quello del maggiore,così avviene quando lo Spirito divino viene nell’anima per unirsi con lei: bisogna che l’anima, che è la minore, perdail nome e lo lasci allo Spirito Santo, e deve far questo col trasformarsi nello Spirito, tanto da divenire con lui una solacosa.

Questo Spirito, dispensatore dei tesori che sono nel seno del Padre e tesoriere dei consigli tra il Padre e il Verbo, siinfonde nell’anima in modo tanto delicato da non essere sentito e da pochi stimato in tutta la sua grandezza.

Col suo peso leggero si muove in tutti i luoghi adatti a riceverlo; con la sua frequente parola e col suo sommosilenzio si fa sentire da tutti; con un impeto rispettoso, immobile e mobilissimo, s’infonde in tutti.

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O Santo Spirito, tu non ti fermi nell’immobile Padre, non ti fermi nel Verbo, eppure sei sempre nel Padre, nelVerbo, in te stesso, in tutti gli spiriti beati e nelle creature. Tu sei necessario alla creatura, come il Verbo Unigenito,col suo Sangue sparso per affetto d’amore, si è reso necessario alla sua creatura.

Tu ti riposi nelle creature che con purezza si rendono adatte a ricevere in loro la tua somiglianza, tramite lacomunicazione dei tuoi doni. Ti riposi in quelle creature che ricevono in loro l’effetto del Sangue del Verbo e sonorese abitazioni degne di te.

Vieni, Santo Spirito, venga l’unione col Padre, venga la benedizione del Figlio. Spirito di verità, tu sei premio dei santi, ristoro delle anime, luce delle tenebre, ricchezza dei poveri, tesoro di chi ti

ama, sazietà di chi ha fame, consolazione dei pellegrini: in te è contenuto ogni tesoro.Vieni, tu che discendendo in Maria hai fatto incarnare il Verbo, e fa’ in noi per grazia ciò che hai fatto in lei per

grazia e per natura.Vieni, tu che sei nutrimento di ogni casto pensiero, fonte di ogni clemenza e sintesi di ogni purezza. Vieni e

consuma in noi tutto ciò che ci impedisce di essere consumati in te.

RESPONSORIO Cfr. 1Cor 2,9-10R. Occhio non vide, né orecchio non udì, né mai entrò in cuore d’uomo * ciò che Dio ha preparato per quelli che loamano.V. A noi fu rivelato per mezzo del suo Spirito,R. ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

O vergine pura e fedelenel ciel del Carmelo risplendi;tu, dono di Cristo alla Chiesa,sei lode di gloria al suo amore.

La viva divina Parolatu, umile e piena di luce,con quale sapienza amorosala vedi compiuta nel Cristo!

Sospinta da sacro fervoreesplori i segreti del Verboed ostia con Cristo t’immolioffrendo te stessa ai fratelli.

Compiuto il passaggio pasqualeseguendo ovunque l’Agnello,rimani associata al suo grido:che tutti riunisca l’amore.

Con te noi lodiamo con gioiail Padre che regna nei cieli,il Figlio che tutti ha redentolo Spirito fuoco d’amore. Amen.

Oppure:Quae nuptiále cánticumintácti amóris ínsonas,e sede cerne síderumCarméli ovántes áccolas.

Totíus orbis cópia,o Magdaléna, víluittibi paténti ad árduadivíni amóris múnia.

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Te quanta vinxit cáritas,cui vita Christus éxtitit,suo cor unxit nómine,cor mutuávit íntime!

Cum mentis in excéssibusvis te ferébat Spíritus,amóris usta vúlneremire docébas mýstica.

Sed et modésta, obóediens,intaminátis móribus,odóre cláustra, grátiatotam replésti Ecclésiam.

Sit Trinitáti gloria,quae te magístram próferens,nos, te favénte, cónsequidet sempitérna gáudia. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Per terra deserta ti ho cercato,per contemplare la tua potenza e la tua gloria (T. P. alleluia).

Salmi e cantico della domenica, I settimana (p. ***)

2 ant. Proclamo Cristo apertamente,ho sete ardente di Cristo,voglio essere sempre con Cristo (T. P. alleluia).

3. ant. Con squilli di tromba, con arpa e cetra,ogni vivente dia lode al Signore (T. P. alleluia).

LETTURA BREVE Fil 3,8.10-11Ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, perché io

possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla suamorte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.

RESPONSORIO BREVE

R. Di te ha detto il mio cuore: * io cerco il tuo volto. Di te ha detto il mio cuore: io cerco il tuo volto.V. Non nasconderti a me, Signore.Io cerco il tuo volto

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Di te ha detto il mio cuore: io cerco il tuo volto.

Nel Tempo di Pasqua:R. Signore, io cerco il tuo volto, * alleluia, alleluia. Signore, io cerco il tuo volto, alleluia, alleluia.V. Non nasconderti a me, Signore.alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Signore, io cerco il tuo volto, alleluia, alleluia.

Ant. al Ben. L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato (T. P. alleluia).

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Oppure:Gustate e vedete quanto è buono il Signore;chi cerca il Signore non manca di nulla (T. P. alleluia).

INVOCAZIONI

Il Padre e il Figlio godono eternamente nello Spirito Santo. Resi partecipi, per grazia, della loro vita, acclamiamo:Ti ringraziamo, o Padre, che ci hai predestinati in Cristo a lode della tua gloria.

O Cristo, Verbo eterno, che venendo sulla terra l’hai colmata della tua gioia,– allietaci con il dono della tua continua presenza.O Cristo, che sempre intercedi per noi presso il Padre con la forza del tuo Sangue sparso sulla croce,– guidaci puri e senza macchia nel seno della Santissima Trinità.O Cristo, che col Padre ci hai dato lo Spirito, fonte di santità e clemenza,– concedi che egli bruci in noi quanto ci impedisce di inabissarci in lui.O Cristo, che sulla croce hai generato dal tuo fianco la Chiesa,– purificala e rendila partecipe della gioia della Trinità beata.O Cristo, che hai assunto la nostra carne mortale,– saziaci con la pienezza della vita, nella risurrezione dei corpi.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, bene supremo della verginità consacrata, che a santa Maria Maddalena de’ Pazzi hai dato i doni della tuaintimità, concedi anche a noi di contemplarti con purezza di spirito e di servirti con ardente amore. Per il nostro Si-gnore.

Ora media del giorno dal salterio.

Vespri

INNO

Oggi con una voce solanoi ti cantiamo, Maddalena,ricolma di mistici doni,o sposa a Cristo associata.

Innamorata della croce,inebriata del suo sangue,ti offri vittima di amore,unita a lui nella passione.

Saziata dall’Eucaristia,la carità di Cristo annunci,con Lui tu sei «Pane spezzato»,con Lui, per tutti, «Sangue offerto».

Vergine pura e fedele,sei trasparenza di Mariae a tutti i figli del Carmelola Stella additi nel cammino.

Noi ti preghiamo per la Chiesa:sia sacramento di salvezza;tutte le genti in sé raccolga,nell’unità di un solo gregge.

Sia gloria alla Trinità Santadi cui tu sei lode perenne:al Padre, al Verbo e allo Spiritoper tutti i secoli dei secoli. Amen.

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Oppure:Spíritus, virgo, redimíta signis,stígmatum Christo sociáta vinclo,Vírginis matris generósi adéptapígnora amóris,

Édoce mundum crucis arte solumcorda formári nova, quae fruánturSánguinis Iesu prétio et salúbriCórporis esca.

Dic gregi Christi proba, vera sempermúndaque ut velit, pia Magdaléna,cuius optásti précibus laboransflensque salútem.

Ádmone fratres, soror et magístra,laeta Carméli fáciant ut arvafrúctibus sanctis, quibus ipsa nobisforma relúces.

Laus sit exsúltans Tríadi beátae,virgo, quam miro coluísti amóre,quae det et nobis per acúta terraescándere caelos. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Il mio cuore e la mia carneesultano nel Dio vivente (T. P. alleluia).

SALMO 112

Lodate, servi del Signore, *lodate il nome del Signore.

Sia benedetto il nome del Signore, *ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *sia lodato il nome del Signore.

Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere, *dall’immondizia rialza il povero,

per farlo sedere tra i principi, *tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *quale madre gioiosa di figli.

1 ant. Il mio cuore e la mia carneesultano nel Dio vivente (T. P. alleluia).

2 ant. Nella casa della Madre del mio Signoreparlavo di pace e di purezza (T. P. alleluia).

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SALMO 121

Quale gioia, quando mi dissero: *«Andremo alla casa del Signore».

E ora i nostri piedi si fermano *alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita *come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †secondo la legge di Israele, *per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio, *i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme: *sia pace a coloro che ti amano,

sia pace sulle tue mura, *sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *io dirò: «Su di te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio, *chiederò per te il bene.

2 ant. Nella casa della Madre del mio Signoreparlavo di pace e di purezza (T. P. alleluia).

3 ant. Redenti mediante il Sangue di Cristonel segno dello Spirito Santo,viviamo a lode della gloria del Padre (T. P. alleluia).

CANTICO Cfr. Ef 1,3-10

Benedetto sia Dio,Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *

che ci ha benedetticon ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *prima della creazione del mondo,

per trovarci, al suo cospetto, *santi e immacolati nell’amore.

Ci ha predestinati *a essere suoi figli adottivi

per opera di Gesù Cristo, *secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloria della sua grazia, *

che ci ha dato nel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzionemediante il suo sangue, *

la remissione dei peccatisecondo la ricchezza della sua grazia.

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Dio l’ha abbondantemente riversata su di noicon ogni sapienza e intelligenza, *

poiché egli ci ha fatto conoscereil mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristotutte le cose, *

quelle del cielocome quelle della terra.

Nella sua benevolenzalo aveva in lui prestabilito *

per realizzarlonella pienezza dei tempi.

3 ant. Redenti mediante il Sangue di Cristonel segno dello Spirito Santo,viviamo a lode della gloria del Padre (T. P. alleluia).

LETTURA BREVE Ef 3,8-11A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili

ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, affinché, per mezzo dellaChiesa, sia manifestata la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesùnostro Signore.

RESPONSORIO BREVE

R. O Padre, fonte di ogni bene, * fa’ che conosciamo l’amore di Cristo.O Padre, fonte di ogni bene, fa’ che conosciamo l’amore di Cristo.V. Perché siamo ricolmi della tua pienezza.Fa’ che conosciamo l’amore di Cristo.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.O Padre, fonte di ogni bene, fa’ che conosciamo l’amore di Cristo.

Nel Tempo di Pasqua:R. O Padre, fa’ che conosciamo l’amore di Cristo, * alleluia, alleluia.O Padre, fa’ che conosciamo l’amore di Cristo, alleluia, alleluia.V. Perché siamo ricolmi della tua pienezza.* alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.O Padre, fa’ che conosciamo l’amore di Cristo, alleluia, alleluia.

Ant. al Magn. Il Verbo si fece carnee venne ad abitare in mezzo a noi,per attirare a sé tutti gli uomini (T. P. alleluia).Oppure:Ti condurrò nel deserto e parlerò al tuo cuore;ti farò mia sposa per semprenella benevolenza e nell’amore.Nella fedeltà tu conoscerai il Signore (T. P. alleluia).

INTERCESSIONI

Per intercessione di santa Maria Maddalena, preghiamo il Signore perché susciti in noi lo spirito di carità e di servizio,e domandiamo:Signore, rendici partecipi del tuo immenso amore.

O Cristo, assisti la Chiesa tua sposa fino alla fine dei tempi, – e fa’ che il tuo Spirito la guidi nell’unità, nella carità e nella verità.O Cristo, fa’ che i sacerdoti siano tuoi veri testimoni e coloro che si sono smarriti tornino all’unico ovile: – la tua luce e il tuo amore si effondano su tutte le creature.O Cristo, riempi dei tuoi doni la famiglia del Carmelo,

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– perché dia sempre al mondo un’efficace testimonianza del tuo Vangelo.O Cristo, aumenta in tutti noi la vera carità– e uniscici in eterno a te, nel vincolo del tuo Spirito.O Cristo, che discendendo nel regno dei morti ne hai spalancato le porte,– conduci nel tuo regno i nostri fratelli defunti e rendili partecipi della tua beatitudine.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, bene supremo della verginità consacrata, che a santa Maria Maddalena de’ Pazzi hai dato i doni della tua intimità, concedi anche a noi di contemplarti con purezza di spirito e di servirti con ardente amore. Per il nostro Si-gnore.

29 maggioBEATA ELÌA DI SAN CLEMENTE, VERGINE

Memoria facoltativa

La beata Elìa di san Clemente (Teodora Fracasso) nacque a Bari il 17 gennaio 1901 da genitori profondamente cristiani.Fu battezzata con il nome di Teodora, dono di Dio. Tale fu di nome e di fatto nel breve corso della sua vita terrena. L’8aprile del 1920 entrò nel Carmelo di San Giuseppe in Bari. Il 9 dicembre 1924 scrisse con il suo san gue l’atto di offertatotale e definitiva a Cristo. È stata proclamata beata nel 2006, durante il pontificato di Benedetto XVI.

Dal Comune delle vergini con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle Letture

SECONDA LETTURA

Dagli «Scritti» della beata Elìa di san Clemente(Suor Elìa di san Clemente, Scritti, Edizioni OCD 2001, p. 282, 295, 322).

Il desiderio di perdersi in Dio e lo zelo apostolico

O dolce nascondimento, amo passare i miei giorni alla tua ombra e consumare così la mia esistenza, per amore delmio dolce Signore…

Talvolta, pensando a quelle eterne ricompense, così sproporzionate ai leggeri sacrifici di questa vita, la mia animane resta meravigliata e, presa da un’ardente brama, si slancia verso Dio, esclamando: «O mio buon Gesù, a qualunquecosto voglio raggiungere la meta, il porto di salvezza. Non mi negare nulla, dammi da soffrire. Sia questo il martiriopiù in timo del mio povero cuore, occulto ad ogni sguardo: una croce nuda io ti chiedo. Adagiata su questa, vogliopassare i miei giorni quaggiù».

Quando si soffre con Gesù, il patire è gioire; io bramo soffrire amando, fuori di questo non voglio più nulla.Mio Diletto, chi mai potrà separarmi da Te? Chi sarà capace di spezzarmi queste forti catene che tengono stretto il

mio cuore al Tuo? Forse l’abbandono delle creature? È proprio questo che unisce l’anima al suo Creatore… Forse letribolazioni, le pene, le croci? È in queste spine che il canto dell’anima che t’ama è più libero e più leggero. Forse lamorte? Ma non si può separare, neppure brevi istanti, quest’anima da te. Essa fu creata per te ed è scentrata se nonvive abbandonata in te.

La mia vita è amore: questo nettare soave mi circonda, questo amore misericordioso mi penetra, mi purifica, mirinnova e sento che mi consuma. Il grido di questo mio cuore è: «Amor del mio Dio, te solo cerca l’anima mia. Animamia, soffri e taci; ama e spera; immolati e nascondi la tua immolazione sotto un sorriso e vai sempre avanti… Vogliopassare la mia vita in un profondo silenzio per ascoltare nell’intimo dell’anima la delicata voce del mio dolce Gesù.

Anima io cercherò nel mare dell’amore misericordioso: anime di peccatori, ma soprattutto anime di sacerdoti ereligiosi. A questo scopo la mia esistenza si spegnerà lentamente, consumandosi come l’olio della lampada che vegliapresso il Tabernacolo». Sento la vastità della mia anima, la sua infinita grandezza, che non basta l’immensità di questomondo a contenere: essa fu creata per perdersi in te, mio Dio, perché tu solo sei grande, infi nito e perciò tu solo puoirenderla pienamente felice.

RESPONSORIO Cfr. Sal 72,26.25; 1Cor 7,34R. La roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre: * fuori di Lui, nulla desidero sulla terra (T. P. alle-luia).V. Una vergine si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito.R. Fuori di lui nulla desidero sulla terra (T. P. alleluia).

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Lodi mattutine

Ant. al Ben. Com’è soave, Signore, il tuo amore!Perduta in Te, vivo beata in eterno (T. P. alleluia).

ORAZIONE

O Dio, che hai gradito l’oblazione di sé offerta dalla beata Elìa di san Clemente, vergine, per sua intercessio neconcedi a noi, sostenuti dal pane eucaristico, di compiere fedelmente il tuo volere. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Non ho altro desiderio che amare Gesùin tutti gli eventi, con tutte le forze,e consumarmi nelle fiamme del suo ardente amore. (T. P. alleluia).

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GIUGNO

7 giugnoBEATA ANNA DI SAN BARTOLOMEO, VERGINE

Memoria

Anna Garcia nacque ad Almendral in Castiglia nel 1549. Accolta da santa Teresa nel monastero di san Giuseppe diAvila, professò come carmelitana scalza l’anno 1572. Scelta dalla Santa come compagna di viaggio ed infermiera, nepropagò ardentemente lo spirito fondando vari Carmeli in Francia ed in Fiandra. Si mostrò sempre, come santa Teresa, verafiglia della Chiesa, ardendo di zelo per la salvezza delle anime. Morì ad Anversa nell’anno 1626. È stata beatificata daBenedetto XV nel 1917.

Dal Comune delle vergini o delle sante: religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Riflessioni sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo» della beata Anna di san Bartolomeo, vergine(Dal manoscritto autografo del monastero «Santa Teresa» di Madrid)

Imparate da me che sono dolce e mansueto di cuore

San Bernardo scrive che possiede vera umiltà colui che sa serbare il silenzio in mezzo alle circostanze sfavorevoli.Se è segno di virtù squisita tacere quando veniamo ripresi per cose in cui siamo caduti colpevolmente, è molto più

perfetto serbare il silenzio quando siamo ingiustamente censurati, quando siamo falsamente indiziati di colpa.Ma ancora molto più santo è desiderare di essere coperti di offese, essere considerati stolti, amare cordialmente

coloro che così si comportano verso di noi, ad imitazione di Gesù Cristo, nostro Signore, il cui silenzio in croce nonfu interrotto da nessuna tentazione di vendetta, ma fu esaltato nella voce della preghiera: «Padre, perdona loro: nonsanno quello che fanno!».

O amore sconfinato del cuore di Cristo! Parlavi senza aprir bocca, e senza emettere una parola compivi la mi -steriosa opera, in vista della quale dal cielo eri sceso sulla terra: insegnare le strade di una vita virtuosa ai poveri, aiciechi, agli incolti. Non fu poca cosa, Signore! Da dove trarremmo la capacità di sopportazione, l’umil tà, ildisinteresse e l’energia necessaria per portare l’uno i pesi degli altri, la croce, se tu per primo, Signore Gesù, non ciavessi insegnato tutte queste cose, offrendoti a noi quale esempio vivente di ogni perfezione?

O felice silenzio! In esso, Signore, la tua voce risuona alta, invitando tutte le persone alla sapienza che è sparsa sututta la faccia della terra. Da quel tacere, meglio che dai libri e nello studio, coloro che ti amano attingono saggezza.

Il Signore è divenuto per noi sorgente di acqua viva, perché noi non perissimo nelle burrasche di questo mare.Ecco infatti che è scritto: «Non per essere servito sono venuto ma per servire». O bontà sconfinata! Di quanto rossoreci colmano le parole, gli atti, la tolleranza, con cui ci accogli ogni giorno. Opportunamente dicesti in una occasione:«Imparate da me che sono mite e umile di cuore».

Dove attingeremo questa capacità di tolleranza, questa dolcezza di cuore e dove troveremo il cammino per cui siarriva a questi atteggiamenti, se non amando frequentare le strade che Cristo ci addita, che ci insegna coi suoi esempi:cioè coltivando le virtù di fede, speranza e amore? Queste ci aiutano a correre quel cammino. Senza la fede nonpossiamo camminare per la via regale dei misteri divini. La fede ci apre gli occhi e ci ammaestra. Dove non c’è fede,non c’è luce né traccia di cammino che conduca al bene.

RESPONSORIO Pro 3,5-6R. Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non affidarti alla tua intelligenza. * Egli appianerà i tuoi sentieri (T. P.alleluia).V. Riconoscilo in tutti i tuoi passi.R. Egli appianerà i tuoi sentieri (T. P. alleluia).

Lodi mattutine

Ant. al Ben. La saggezza è presso gli umili;la sapienza dell’umile gli farà tenere alta la testa (T. P. alleluia)..

ORAZIONE

O Dio, grandezza degli umili, che nella beata Anna di san Bartolomeo hai dato alla Chiesa un sublime esempio dicarità e pazienza, fa’ che viviamo nella dedizione a Cristo e ai fratelli. Per il nostro Signore.

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Vespri

Ant. al Magn. Dio ha scelto i poveriper farli ricchi con la fede ed eredi del suo regno,che ha preparato a quelli che lo amano (T. P. alleluia).

12 giugnoBEATI ALFONSO MARIA MAZUREK,

SACERDOTE O. N., E COMPAGNI, MARTIRIMemoria facoltativa

Giuseppe Mazurek nacque il 1 marzo 1891 a Baranówka, vicino a Lubartów. Nel 1908 entrò nell’Ordine dei CarmelitaniScalzi a Czerna, prendendo il nome di Alfonso Maria dello Spirito Santo. Dopo aver emesso i voti, studiò a Cracovia, Linze Vienna, dove il 16 luglio 1916 fu ordinato sacerdote. Negli anni 1920-1930 lavorò come professore ed educatore nelseminario minore di Wadowice. Dal 1930 ricoprì l’incarico di Priore ed economo del convento di Czerna. Attento e delicatonei vari servizi comunitari e assiduo nel ministero delle confessioni, incoraggiava tutti a una tenera e solida devozione allaMadonna. Fucilato dai nazisti il 28 agosto 1944 a Nawojowa Góra, presso Krzeszowice, rese l’anima a Dio pregando il ro-sario. È stato beatificato da Giovanni Paolo II nel 1999 a Varsavia, insieme a 107 martiri polacchi.

Dal Comune di più martiri con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dai «Discorsi» di san Giovanni Paolo II, papa(pronunciati a Bygoszcz e a Wadowice, OR 7-8 giugno 1999, p. 11; 18 giugno 1999, p. 4)

Beati i perseguitati a causa della giustizia.

«Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,10). Questa beatitudine inmodo particolare ci pone davanti agli occhi gli eventi del Venerdì Santo. Cristo condannato a morte come unmalfattore, e poi crocifisso. Sul Calvario sembrava che fosse abbandonato da Dio e in balia dello scherno degliuomini.

Il Vangelo che Cristo annunziava, venne allora sottoposto ad una prova radicale: «È il re d’Israele, scenda ora dallacroce e gli crederemo» (Mt 27,42); così gridavano quanti furono testimoni di quell’evento. Cristo non scende dallacroce poiché è fedele al suo Vangelo. Soffre l’ingiustizia umana. Solo in questo modo, infatti, può compiere lagiustificazione dell’uomo. Voleva che prima di tutto si verificassero su di lui le parole del discorso della montagna:«Beati voi quando [gli uomini] vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro divoi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hannoperseguitato i profeti prima di voi» (Mt 5,11-12).

A chi ancora si riferiscono queste parole? A molti, a molti uomini ai quali, nel corso della storia dell’umanità, fudato di soffrire la persecuzione per causa della giustizia. Sappiamo che i primi tre secoli dopo Cristo furono segnati dapersecuzioni talvolta terribili, specialmente sotto gli imperatori romani, da Nerone a Diocleziano. E benché dai tempidell’Editto di Milano esse sono state cessate, tuttavia venivano riproposte nelle varie epoche storiche in numerosiluoghi della terra.

Anche il nostro secolo ha scritto un grande martirologio. Io stesso nel corso del ventennio del mio pontificato, hoelevato alla gloria degli altari numerosi gruppi di martiri: giapponesi, francesi, vietnamiti, spagnoli, messicani. Equanti ve ne furono nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e sotto il sistema totalitario comunista! Soffri vano edavano la loro vita nei campi di sterminio hitleriani oppure sovietici... È giunto ora il momento di ricordare tuttequeste vittime e di rendere loro l’onore dovuto. Questi sono dei «martiri spesso sconosciuti, quasi ‘militi ignoti’ dellagrande causa di Dio» – ho scritto nella Lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente (n. 7). Ed è bene che si parli diessi in terra polacca… poiché essa sperimentò una particolare partecipazione a questo martirologio contemporaneo...Costituiscono per noi un modello da seguire. Dal loro sangue dovremmo attingere forze per il sacrificio della nostravita, che dobbiamo offrire a Dio ogni giorno. Sono per noi esempio affinché, come loro, diamo una coraggiosatestimonianza di fedeltà alla Croce di Cristo...

Sono lieto perché mi è stato dato di beatificare, insieme a cento e otto martiri, anche il beato Padre Alfonso Ma riaMazurek, alunno, e più tardi bene merito educatore del seminario minore annesso al convento [dei CarmelitaniScalzi]. Ebbi occasione di incontrarmi personalmente con questo testimone di Cristo, che nel 1944, come priore delconvento di Czerna, suggellò la sua fedeltà a Dio con la morte del martirio. Mi inginocchio con venerazione presso le

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sue reliquie, che riposano proprio nella chiesa di san Giuseppe e rendo grazie a Dio per il dono della vita, del martirioe della santità di questo grande religioso.

RESPONSORIO Mt 5,11-12; Gv 15,20R. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi percausa mia. * Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (T. P. alleluia).V. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi.R. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (T. P. alleluia).

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Per me vivere è Cristoe morire un guadagno (T. P. alleluia).

ORAZIONE

O Dio onnipotente ed eterno, che ai beati martiri Alfonso Maria Mazurek e compagni hai dato la grazia di co-municare alla passione di Cristo, vieni in aiuto alla nostra debolezza e concedi anche a noi di vivere da forti nellaconfessione del tuo nome. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Amate il Signore, voi tutti suoi santi;il Signore protegge i suoi fedeli (T. P. alleluia).

14 giugnoBEATA MARIA CANDIDA DELL’EUCARISTIA,

VERGINEMemoria facoltativa

Maria Barba nasce a Catanzaro il 16 gennaio 1884 da Pietro e da Giovanna Florena. Trasferitasi a Palermo, riceve laprima comunione il 3 marzo 1894. Nel 1919 entra fra le Carmelitane Scalze del monastero di Ragusa dove emette la suaprofessione solenne il 23 aprile 1924. In questo monastero ricopre diverse volte l’ufficio di Priora e maestra delle novizie,irradiando il profumo della sua santità e il suo amore per l’Eucaristia, anche attraverso numerosi scritti. Muore il 12 giugno1949, solennità della Santissima Trinità. È beatificata da Giovanni Paolo II nel 2004.

Dal Comune delle vergini con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dagli «Scritti» della beata Maria Candida dell’Eucaristia, vergine (Colloqui eucaristici, Morena-Roma 2004, pp. 119-123)

Dalla contemplazione della presenza alla comunione eucaristica

Contemplare con doppia fede il nostro Diletto nel sacramento, vivere di Lui che ogni giorno viene, restare con Luinell’intimo dell’anima nostra, ecco la nostra vita!

Quanto più intensa sarà questa vita intima, tanto più noi saremo carmelitane e faremo progresso nella perfezione.Questo contatto, questa unione con Gesù è tutto: quali frutti di virtù non ne derivano! Bisogna farne l’esperienza.Vivere con Gesù è vivere delle sue stesse virtù, è ascoltare la dolcissima voce, l’amorosissima volontà e subitoubbidire, presto accontentarlo! I nostri occhi che si chiudono, nell’ansia amorosa di ritrovare Lui, di contemplarlo infondo al nostro cuore: non è il bisogno che ci ha lasciato la santissima comunione al mattino? Non è l’attrazione diLui che vi è rimasto, e là vive? Il ciborio del santo tabernacolo e il ciborio del nostro cuore, io non saprei dividerli! Ohquante volte, pur trovandoci in coro davanti a Lui sacramentato, fosse anche esposto, noi proviamo il grande bisognod’internarci in noi, e là ritrovare e restare col nostro Gesù!

Quale mistero di amore questa intimità con il nostro Diletto! Io vi rifletto, a volte, commossa, dandone lode al-l’Amore! E commossa la rimiro. Tutto quaggiù è scomparso per noi, segregate, lontano da chi tanto ci amò; i nostriocchi beati, più nulla vedono: e pur si chiudono ancora per astrarsi dallo stesso santo ambiente, si serrano ansiosi perritrovare Lui, per vedere Gesù! Mistero d’amore, tenerissimo incanto! Lui si lascia trovare dal cuore che lo cerca,dall’anima che sa fare a meno di tante cose per amore di Lui.

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Stare presso il nostro Dio sacramentato, come i beati stanno in cielo, nella visione del sommo Bene, è quello chedobbiamo fare, secondo la nostra santa Madre Teresa. Sette volte al giorno, noi circondiamo il trono del nostro Bene,il sacro tabernacolo, recitando le divine lodi: oh, quanta fede merita così alta azione, quale annichilimento!L’adorazione, l’amore tutto accompagni e abbellisca!

RESPONSORIO Cfr. Gv 6,51.58.56R. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. * Chi mangiaquesto pane vivrà in eterno. V. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.R. Chi mangia questo pane vivrà in eterno.

ORAZIONE

O Dio, che hai ispirato la beata Maria Candida, vergine, a contemplare le ricchezze dell’Eucaristia, per sua intercessione concedi a noi, che offriamo il sacrificio del Corpo e Sangue di Cristo, di magnificarti sempre in questo sacramento. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

26 giugnoBEATA MARIA GIUSEPPINA

DI GESÙ CROCIFISSO, VERGINEMemoria facoltativa

Giuseppina Catanea nacque a Napoli il 18 febbraio 1894. Entrata nel Carmelo di Santa Maria ai Ponti Rossi, il 6 agosto1933 emise la professione solenne. Nel 1945 fu eletta Priora. Sopportò le dure prove delle malattie e delle persecuzioniabbandonandosi alla volontà di Dio. Contagiava quanti si avvicinavano a lei per la sua profonda spiritualità, umiltà esemplicità, infondendo speranza e fiducia in Dio e nella Vergine Santa. Morì a Napoli il 14 marzo 1948. È stata proclamatabeata nel 2008, durante il pontificato di Benedetto XVI.

Dal Comune delle vergini con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dagli «Scritti» della beata Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso, vergine (Autobiografia, pp. 159; 296; 202 bis; Diari, pp. 2-3; 109; 121; 126)

Mi sono offerta a Gesù Crocifisso per essere crocifissa con Lui.

La volontà di Dio è stata sempre la brama ardente del mio cuore: mai null ’altro ho desiderato. Io ho vissuto e vivodi questa volontà divina. Essa mi è necessaria più del pane che mi nutre e dell’aria che respiro. Non saprei farne ameno neppure per un istante! Ho voluto sempre vivere e morire conforme al volere di Dio; ho voluto che la volontà diDio fosse sempre nei miei pensieri, nelle mie parole, in ogni mia azione, in ogni mio passo. Solo la volontà di Dio hasaputo tramutare i miei dolori in gioia e rendere un Tabor il Calvario della mia vita.

La volontà di Dio è un bacio del suo amore. La volontà di Dio è un abbraccio della sua bontà, che toglie l’animadalle proprie miserie, per sollevarla in alto nelle sue mani. La volontà di Dio è un atto di tenerezza che deve fareabbandonare l’anima all’amore.

O volontà di Dio, amore infinito, trasporta la mia volontà nella fiamma del tuo amore. Io voglio unirmi a te, mioDio e mio tutto. Voglio fare tutto quello che a te piace. Voglio che la mia vita sia una continua adorazione, un continuoinno di amore a te, o Dio Uno e Trino. Se anche fossi un serafino di amore, sarei degna del Si gnore? Se miconsumassi di sacrifici e di pene per Dio, e la mia vita fosse un olocausto, che cosa avrei fatto per te, mio Dio e miotutto?

Voglio amare Iddio con gli ardori stessi del suo divino Spirito, con l’ardente unzione del suo Amore, amarlo fino a non vivere che per lui solo e non fare più che una cosa sola con lui: una la volontà, uno il desiderio, uno lo spirito.

Nelle vita una cosa sola è necessaria: conoscere Dio, sommo Bene, per poterlo amare con tutto il cuore. Questaconoscenza fa sparire noi stessi al nostro spirito come gocce d’acqua nell’oceano, come scintille tra le fiamme.

Contemplare questo Dio infinito, Uno nell’essenza e Trino nelle persone. Nell’infinito ammirare l’unità semplice,nella Trinità cercare di vedere il principio unico, la sapienza sussistente nell’infinito amore, e in essa il movimentodelle piccole creature che hanno vita, che hanno amore di Dio.

Pensiamo che la nostra piccola voce un giorno sarà voce di gigante, perché voce di gloria per i mezzi che Dio ci dàsulla terra: i dolori, le sofferenze, le preghiere e i sacrifici che incontreremo nella vita. Inabissiamoci in Dio,fondiamoci, annulliamoci in lui solo, e cerchiamo di vivere esultando all’invito: «Veni Sponsa Christi».

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La sofferenza è un dolce e caro bacio del Crocifisso. Nulla desidero fuorché la croce che è luce e amore.Signore, tu mi dicesti che avrei patito ogni giorno sempre di più, che mi avresti stesa sulla croce e lì mi avresti dato ilbacio dell’eterna unione, ed io sospiro questo momento, sospiro questo incontro felice che pur mi costa l’agonia ditutta la vita.

La nostra santa Madre Teresa di Gesù vuole che noi siamo le crocifisse alla Croce di Gesù: è questo il programmadella nostra vita. Quando penso che Gesù mi ha messo con lui sulla Croce, sento in me una maternità spirituale, unatenerezza per le anime, una gioia grande, profonda che non so dire.

Quante tribolazioni sulla terra, quanti lamenti, quanti sospiri, quante lacrime. Io qui, lontana da tutti, divido le penedi ogni cuore; presento a Dio tutti i sospiri, tutte le lacrime che irrigano questa terra d’esilio. Vivo con l’u manitàsofferente...

Quanta consolazione oggi ho sentito nel mio povero cuore.Queste parole nella santa Comunione mi hanno sollevato: «Figlia, sarai tutta mia e sempre più mia». Proprio ciò

che brama ardentemente l’anima mia. O carità grande del mio Signore! O bontà ineffabile! O Gesù Amore, io tiringrazio e ti amo.

In tutti gli atomi di polvere vorrei scrivere col mio sangue: Ti amo, Gesù, salva le anime.

RESPONSORIO Ct 2,3.14R. Alla tua ombra desiderata mi siedo, * è dolce il tuo frutto al mio palato.V. Mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce.R. È dolce il tuo frutto al mio palato.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Associata alla Croce di Cristo,sono forte nella mia debolezza,grande nella mia piccolezza.

ORAZIONE

Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto conformare a Cristo crocifisso la beata Maria Giuseppina, vergine, qualevittima per i peccatori, concedi anche a noi di abbracciare ogni giorno la nostra croce, compiendo umilmente la tuavolontà. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Esultiamo con la Chiesa,cantiamo l’Alleluia; la via della gloria è la Croce di Cristo.

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LUGLIO

7 luglio [dal 19 luglio]BEATA VERGINE MARIA MADRE DELLA DIVINA GRAZIA

Memoria

Si suggerisce lo spostamento della ricorrenza in questo giorno in cui inizia la Novena di preparazione alla Solennità della B.V. Maria del Monte Carmelo. L’originaria collocazione al 23 luglio era motivato dalla conclusione dell’ottava della stessasolennità. Con l’elevazione di santa Brigida a Patrona d’Europa e quindi col grado di Festa, per il nostro continente non èpiù possibile celebrare la presente memoria nel giorno originario. Lo spostamento al 19 luglio non trova un significatoadeguato, per cui si propone, per l’Europa, di collocare tale Memoria in questo giorno, seguendo le indicazioni e i testiproposti il 19 luglio.

12 luglioSANTI LUIGI MARTIN E ZELIA GUÉRIN, SPOSI

Memoria facoltativa

Luigi Martin è nato a Bordeaux il 22 agosto 1823. Orologiaio ad Alençon, vi incontrò Maria-Azelia (Zelia) Guérin,merlettaia, nata a Gandelain il 23 dicembre 1831. Dal loro matrimonio, celebrato il 13 luglio 1858, nacquero nove figli, tra iquali la futura santa Teresa di Gesù Bambino, mentre quattro di essi morirono in tenera età. Sposi modelli, genitoriesemplari, imprenditori, attenti ai poveri, animati da spirito missionario, i coniugi Martin attinsero la loro forza dallafrequenza all’Eucaristia e da una profonda devozione mariana. Dopo una lunga malattia, Zelia morì ad Alençon il 28 agosto1877. Luigi, che ormai viveva di rendite, si trasferì a Lisieux, per assicurare un futuro migliore alle sue cinque figlie, di cuiquattro entrarono al Carmelo di Lisieux. Questo patriarca, dopo aver offerto a Dio tutte le sue figlie, conobbe la sofferenzae la malattia. Morì vicino a Evreux il 29 luglio 1894. Sono stati canonizzati da Francesco nel 2015, a conclusione delSinodo sulla famiglia.

Dal Comune dei santi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle Letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Lettere» di santa Maria Zelia Guérin(Zelia Guérin Martin, Lettere familiari (1863-1885), Morena-Roma 2004, L 1, 72, 130, 81, 110, 147, 179, 204)

Disponiamoci ad accettare generosamente la volontà del buon Dio

Mio caro Isidoro, io sono in grande inquietudine a tuo riguardo. Mio marito mi fa tutti i giorni delle tristi profezie.Egli conosce Parigi, e mi dice che tu sarai esposto a tentazioni alle quali non resisterai, perché non hai abbastanzapietà. Mi racconta quello che ha passato lui stesso, e quanto coraggio gli è occorso per uscire vittorioso da tutti queicombattimenti. Se tu sapessi per quali prove è passato... Te ne scongiuro, mio caro, fa come lui: prega, e così non tilascerai trascinare dalla corrente. Se tu soccombi una volta, sei perduto. Non è che il primo passo, sia nella strada delmale che in quella del bene; dopo sarai trascinato dalle onde.

Quando chiudevo gli occhi dei miei cari bambini e li mettevo nella bara, provavo un dolore molto grande, masempre rassegnato. Non rimpiangevo i dolori e gli affanni sopportati per loro. Parecchi mi dicevano: «Sarebbe statomolto meglio non averli mai avuti». Non potevo tollerare questo linguaggio. Non trovavo che i miei dolori e affannipotessero essere commisurati con la felicità eterna dei miei bambini. Poi essi non erano perduti per sempre: la vita ècorta e piena di miserie, li ritroveremo lassù.

La piccola Teresa sta sempre bene, ha un aspetto molto sano; è intelligentissima e fa conversazioni assai diver tenti.Sa già pregare il buon Dio. Tutte le domeniche va a una parte dei vespri e se per disgrazia tralasciassi di condurvela,piangerebbe senza consolarsi.

Nostra sorella mi ha parlato molto dei tuoi affari... Le ho detto di non lambiccarsi il cervello per tutto ciò, che nonvi era che una cosa da fare: pregare il buon Dio, perché né lei né io potevamo aiutarti in altra maniera. Ma Lui sapràben tirarci fuori di qui, quando troverà che abbiamo sofferto abbastanza e allora tu riconoscerai che non è per le tuecapacità, o per la tua intelligenza che devi la riuscita, ma solo per Dio, come accade a me con il punto d’Alençon:questa convinzione è molto salutare, l’ho provato di persona. Tu sai che siamo tutti portati all’orgoglio, e io notospesso che coloro che hanno fatto fortuna sono, per la maggior parte, di una presunzione insopportabile. Non dico chesarei diventata così e nemmeno tu, ma saremmo stati più o meno macchiati di questo orgoglio; è certo che la costanteprosperità allontana da Dio. Non ha mai condotto i suoi eletti per quella strada, essi sono passati prima per il crogiolodella sofferenza, per purificarsi. Tu dirai che ti faccio la predica, ma non ne ho l’intenzione; penso a queste cose molto

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spesso e te le dico; ora, chiama questo una predica, se vuoi!

Mie care figliolette, bisogna che ora vada ai vespri per pregare in suffragio dei nostri cari parenti defunti. Verrà ungiorno in cui vi andrete per me, ma devo fare in modo di non avere troppo bisogno delle vostre preghiere. Vogliofarmi santa: non sarà facile, vi è molto da sgrossare e il legno è duro come una pietra. Sarebbe sta to meglioincominciare prima, mentre ero meno difficile, ma «meglio tardi che mai».

Mercoledì è dunque l’Immacolata Concezione, una festa grande per me! In questo giorno la Santa Vergine mi haaccordato molte grazie speciali… Quest’anno andrò ancora a trovare la Santa Vergine di buon mattino... Le chiederòsoltanto che le figlie che ella mi ha dato siano tutte sante e che io le segua da vicino, ma è necessario che esse sianomigliori di me.

Il dottor Notta trova molto spiacevole che sin da principio non sia stata fatta l’operazione, ma ora è troppo tardi.Tuttavia ha l’aria di dire che posso andare avanti così per molto tempo. Perciò mettiamoci nelle mani del buon Dio,che sa meglio di noi quello che ci occorre: «È Lui che fa la ferita e la fascia». Andrò a Lourdes col primopellegrinaggio e spero che la Santa Vergine mi curerà, se è necessario. Frattanto siamo tranquilli.

Assisterò alla prima Messa qui, prima di partire, e arriverò a Le Mans alle nove, ancora in tempo per sentire laMessa cantata, dopo la quale verrò a prendervi... Da principio vostro padre non approvava che vi conducessi con metutte e tre, ma ora lo desidera e dice che si possono fare tanti sacrifici per ottenere un miracolo così grande. E anche senon l’ottengo, non mi pentirò mai di avervi condotte. Ci dobbiamo mettere nella disposizione di accettaregenerosamente la volontà di Dio, quale che sia, poiché sarà sempre quello che vi può essere di meglio per noi.

RESPONSORIO Cfr. Rm 12,2; Ef 4,24.R. Lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, * per poter discernere la volontà di Dio, ciò che èbuono, a lui gradito e perfetto.V. Non conformatevi a questo mondo, ma rivestite l’uomo nuovo.R. Per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Dono del Signore sono i figli,è sua grazia il frutto del grembo;così sarà benedetto l’uomo che teme il Signore.

ORAZIONE

O Padre, che hai dato ai santi Luigi e Zelia la grazia di santificarsi come sposi e genitori cristiani, concedi aciascuno, per loro intercessione, di saperti amare e servire fedelmente, rispondendo degnamente alla propriavocazione. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Portate rispetto ai vostri mariti,come la Chiesa a Cristo; amate le vostre mogli, come Cristo la sua Chiesa.Questo mistero è grande.

13 luglioSANTA TERESA DI GESÙ DI LOS ANDES,

VERGINEMemoria

Juana Fernández Solar nacque a Santiago del Cile il 13 luglio del 1900. Fin dalla sua adolescenza fu affascinata daCristo. Entrò nel Monastero delle Carmelitane Scalze di «Los Andes» il 7 maggio 1919 con il nome di Teresa di Gesù. Morìil 13 aprile dell’anno seguente dopo aver fatto la sua professione religiosa. Proposta come modello per i giovani, è statacanonizzata da Giovanni Paolo II nel 1993.

Dal Comune delle vergini o delle sante: religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

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SECONDA LETTURA

Dagli «Scritti spirituali» di santa Teresa di Gesù di Los Andes, vergine(Diario y cartas, Los Andes, 1983, 373. 359. 376)

Solo Gesù è bello

Solo Gesù è bello; Egli solo può rallegrarmi. Lo chiamo, lo piango, lo cerco dentro la mia anima. Desidero cheGesù mi trituri interiormente, affinché diventi un’ostia pura dove Egli possa riposare. Voglio essere assetata d’amoreperché altre anime possiedano questo amore. Che io muoia alle creature e a me stessa, affinché egli viva in me.

C’è qualche cosa di buono, di bello, di vero che possiamo pensare non sia in Gesù? Egli è sapienza, per la qualenon c’è alcun segreto. Potenza, per la quale nulla v’è d’impossibile. Giustizia, che lo ha fatto incarnare per soddisfareper il peccato. Provvidenza, che sempre veglia e sostiene. Misericordia, che non cessa mai di perdonare. Bontà, chedimentica le offese delle sue creature. Amore, che raduna tutte le tenerezze della madre, del fratello, dello sposo, e chefacendolo uscire dall’abisso della sua grandezza, lo lega strettamente alle sue creature. Bellezza, che estasia... Checosa puoi pensare che manchi a questo Uomo-Dio?

Temi forse che l’abisso della grandezza di Dio e quello del tuo nulla non si possano unire? C’è in Lui l’amore.Questa passione l’ha fatto incarnare affinché gli uomini, vedendo un Uomo-Dio, non temessero di avvicinarsi a Lui.Questa passione lo fece convertire in pane per poter assimilare e far scomparire il nostro nulla nel suo Essere infinito.Questa passione gli fece dare la vita, morendo sulla croce.

Temi forse di avvicinarti a Lui? Guardalo circondato dai bambini. Li accarezza, li stringe al suo cuore. Guardalo inmezzo al suo gregge fedele, mentre reca sulle spalle la pecorella infedele. Guardalo sulla tomba di Lazzaro. E ascoltaquello che dice alla Maddalena: «Le è stato perdonato molto, perché ha molto amato». Che scopri in questi raggi delVangelo se non un cuore buono, dolce, tenero, compassionevole, insomma il Cuore di un Dio?

Egli è la mia ricchezza infinita, la mia beatitudine, il mio cielo.

RESPONSORIO Fil 3,8.11.12.14R. Tutto io reputo una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, nella speranzadi giungere alla risurrezione dai morti, * perché sono stato conquistato da Cristo Gesù.V. Dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama aricevere lassù.R. Perché sono stato conquistato da Cristo Gesù.

Lodi mattutine

INNO

Teresa che la gioia dello Spirito,gridasti dalle Ande a tutto il mondo,ci sveli il volto giovane di Dioche ai piccoli si dà senza fine.

Hai colto il senso vero del vangelo:la fonte della vita è l’amore,nei piccoli frammenti di ogni giornohai visto la bontà del Signore.

Ai piedi della Croce del Signorehai condiviso in te il suo dolore;la vita hai offerto in sacrificio,unendoti a Gesù, tuo sposo.

E come goccia d’acqua nell’oceano,in Cristo sei perduta, innamorata,la sua bellezza canti e ti conformia immagine di lui, del suo cuore.

Cantiamo gloria al Padre che è nei cieli,al Figlio redentore, Dio e uomo,lodiamo il Santo Spirito d’Amore,che vita ci darà in eterno. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

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Ant. al Ben. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voie la vostra gioia sia piena.

ORAZIONE

O Dio, letizia dei santi, che hai infiammato di ardore per Cristo santa Teresa di los Andes, e l’hai resa testimonedella tua carità anche nell’ora della croce, per sua intercessione, concedi a noi di annunciare al mondo, con le parole ele opere, il lieto messaggio del tuo amore. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Dimentico del passato e proteso verso il futuro,corro verso la metaper arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù.

16 luglioCOMMEMORAZIONE SOLENNEDELLA BEATA VERGINE MARIA

DEL MONTE CARMELOSolennità

La Sacra Scrittura esalta la bellezza del Monte Carmelo, dove il profeta Elia difese la purezza della fede d’Israele nelDio vivente. Su questo monte, presso la fontana che prende il nome dallo stesso profeta, verso la fine del secolo XII sistabilirono alcuni eremiti, che costruirono un oratorio in onore della Madre di Dio, eleggendola a loro patrona e titolare. Laconsiderarono e sperimentarono madre e modello della vita contemplativa e del dono ai fratelli delle ricchezze attinte nellacomunione con Dio. Per questo furono chiamati «Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo». La commemorazionesolenne, celebrata già nel secolo XIV in diversi luoghi, si propagò in tutto l’Ordine come segno di gratitudine per i beneficiconcessi dalla purissima Madre di Dio alla «sua» famiglia.

Primi Vespri

INNO

Fior del Carmelo, vite fiorente,splendor del cielo, tu solamentevergine Madre.

O Madre dolce, Vergine pura,ai figli tuoi sii propizia,stella del mare.

Ceppo di Jesse, che doni il fiore,a noi concedi di rimanerecon te per sempre.

Giglio cresciuto tra molte spine,conserva pure le nostre mentie dona aiuto.

Forte armatura dei combattenti,la guerra infuria: poni a difesalo scapolare.

Nell’incertezza dacci consiglio,nella sventura dona dal cieloconsolazione.

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Madre e Signora del tuo Carmelo,riempi il cuore dei tuoi fedelicon la tua gioia.

O chiave e porta del Paradiso,fa’ che giungiamo dove di gloriasei coronata. Amen.

Oppure: Flos Carméli, vitis florigera, splendor caeli, Virgo puérperaSinguláris.

Mater mitis, sed viri néscia, carmelítis esto propítia, stella maris.

Radix Iesse gérminans flósculum, nos adésse tecum in saeculum patiáris.

Inter spinas quae crescis lílium, serva puras mentes fragílium,tuteláris!

Armatúra fortis pugnantium, furunt bella, tende praesídium scapuláris.

Per incérta prudens consílium, per advérsa iuge solátium largiáris.

Mater dulcis Carméli dómina, plebem tuam reple laetítia qua beáris.

Parádisi clavis et iánua, fac nos duci quo, Mater, gloria coronáris. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***), dal Comune della beata Vergine Maria o altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. A lei è data la gloria del Libano,lo splendore del Carmelo e di Saròn.

SALMO 112

Lodate, servi del Signore, *lodate il nome del Signore.

Sia benedetto il nome del Signore, *ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *sia lodato il nome del Signore.

Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *

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e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere *dall’immondizia rialza il povero,

per farlo sedere tra i principi, *tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *quale madre gioiosa di figli.

1 ant. A lei è data la gloria del Libano,lo splendore del Carmelo e di Saròn.

2 ant. Tu sei la gloria di Gerusalemmetu magnifico vanto d’Israele,tu splendido onore del nostro popolo.

SALMO 147

Glorifica il Signore, Gerusalemme, *loda, Sion, il tuo Dio.

Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli ha messo pace nei tuoi confini *e ti sazia con fior di frumento.

Manda sulla terra la sua parola, *il suo messaggio corre veloce.

Fa scendere la neve come lana, *come polvere sparge la brina.

Getta come briciole la grandine, *di fronte al suo gelo chi resiste?

Manda una sua parola ed ecco si scioglie, *fa soffiare il vento e scorrono le acque.

Annunzia a Giacobbe la sua parola, *le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

Così non ha fattocon nessun altro popolo, *

non ha manifestato ad altrii suoi precetti.

2 ant. Tu sei la gloria di Gerusalemmetu magnifico vanto d’Israele,tu splendido onore del nostro popolo.

3 ant. Tu gioisci ed esulti per i tuoi fratelli,perché in te saranno benedettie saranno radunati presso di te dal Signore.

CANTICO Cfr. Ef 1,3-10

Benedetto sia Dio,Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *

che ci ha benedetticon ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *

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prima della creazione del mondo,per trovarci, al suo cospetto, *

santi e immacolati nell’amore.

Ci ha predestinati *a essere suoi figli adottivi

per opera di Gesù Cristo, *secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloriadella sua grazia, *

che ci ha datonel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzionemediante il suo sangue, *

la remissione dei peccatisecondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l’ha abbondantemente riversata su di noicon ogni sapienza e intelligenza. *

poiché egli ci ha fatto conoscereil mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristotutte le cose *

quelle del cielocome quelle della terra.

Nella sua benevolenzalo aveva in lui prestabilito *

per realizzarlonella pienezza dei tempi.

3 ant. Tu gioisci ed esulti per i tuoi fratelli,perché in te saranno benedettie saranno radunati presso di te dal Signore.

LETTURA BREVE Ap 11,19; 12,1Si aprì il tempio di Dio nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Un segno grandioso apparve nel

cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle.

RESPONSORIO BREVE

R. Maria, tutta bella, * in te la nostra gioia.Maria, tutta bella, in te la nostra gioia.V. Ti innalzi sul Carmelo.In te la nostra gioia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Maria, tutta bella, in te la nostra gioia.

Ant. al Magn. O grande Madre di Dio,gloria del Monte Carmelo,rivesti delle tue virtù questa famiglia a te consacrata,difendila sempre con amore da tutti i pericoli.Oppure: Alma Dei Genitrix,Carmeli gloria montis:veste tua indutos

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pariter virtutibus orna;sempre et a cunctis clemensdefende periculis.

INTERCESSIONI

Lodiamo Dio, Padre onnipotente, che oggi ci concede di celebrare la solennità della beata Vergine Maria del MonteCarmelo e diciamo:La Madre e Regina del Carmelo interceda per noi.

Hai voluto che la Vergine Maria, figlia di Sion, divenisse erede delle promesse dei padri:– concedi alla tua Chiesa di amarla, per divenire sacramento di salvezza nel mondo.Hai suscitato nella Chiesa la famiglia del Carmelo, ponendola sotto la protezione di Maria: – concedi ai Carmelitani di vivere sempre con Lei al seguito di Gesù Cristo.Hai affidato al cuore materno di Maria tutti gli uomini, per sostenerli sulla via della carità:– fa’ che riproduciamo in noi la sua immagine e lavoriamo per la salvezza del mondo.Hai associato alla famiglia del Carmelo uomini e donne con diverse vocazioni:– fa’ che quanti sono attratti dall’ideale carmelitano siano un cuor solo e un’anima sola.Hai promesso a chi persevera nel tuo amore una corona di gloria:– concedi ai nostri fratelli e sorelle defunti di godere con te e con Maria la gioia del cielo.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo della beata Vergine Maria, concedi a noi, che ne celebriamooggi la solenne commemorazione, di giungere con il suo aiuto alla vetta del monte, che è Cristo Signore. Egli è Dio, evive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

_____________________________________________________INVITATORIO

Ant. Nella festa della Vergine Maria, Madre del Carmelo,adoriamo il Signore nostro Dio.

Salmo invitatorio (p. ***)._____________________________________________________

Ufficio delle letture

INNO

O Maria, sulla vetta del Carmelosei apparsa come nube all’orizzonteper portare a noi la pioggia della grazia,tu pura senza macchia.

Il profeta ed i santi del Carmeloci han portati sulle vie di questo monte:qui noi siamo i tuoi piccoli fratelli,o madre di bontà.

Gesù dice: «Ecco, Madre, i tuoi figli»,tu ci prendi con amore nel tuo manto,di esser veramente tuoi portiamo in cuoreil desiderio ardente.

A noi tutti dice: «Ecco la tua madre»,e lo sguardo rivolgiamo verso il cielo:si accende caldo nelle nostre animeil fuoco dell’amore.

Sii la guida per noi tutti al paradiso,alla fonte dell’amore che ti ha resa

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uno specchio intatto e puro del suo amore,il Dio trino ed unico. Amen.

Oppure:Virgo, quae caeli rútilas in aula,Virgo, Carméli decus atque nostrum,Mater, exíles sed amore plenassuscipe laudes.

Dona largíris, quibus aequa nemocónferat, longo numerósa tractuprole Carméli génita ferácimontis in alvo.

Haud neges nostris précibus favórem,Virgo, sit lumen radiántis astri,quo viam tuto dóceas in altumténdere caelum.

Monte sed nostro pia ne recédas;rore, quo flores colis usque caeliírriga, ut crescat tuus hortus, araquo tua vernat.

Ergo matérna quibus ipsa dextracónsulis, natos récreans benígne,lucis aetérnae fácias potírimúnere tecum.

Laus sit excélsae Tríadi perénnis,quae tibi, Virgo, tríbuit corónam,atque Carméli statuítque nostrampróvida Matrem. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***), dal Comune della beata Vergine Maria o altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. Chi salirà il monte del Signore,chi starà nel suo luogo santo?Chi ha mani innocenti e cuore puro.

SALMO 23

Del Signore è la terra e quanto contiene, *l’universo e i suoi abitanti.

È lui che l’ha fondata sui mari, *e sui fiumi l’ha stabilita.

Chi salirà il monte del Signore, *chi starà nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †chi non pronunzia menzogna, *chi non giura a danno del suo prossimo.

Egli otterrà benedizione dal Signore, *giustizia da Dio sua salvezza.

Ecco la generazione che lo cerca, *che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

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Sollevate, porte, i vostri frontali, †alzatevi, porte antiche, *ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? †Il Signore forte e potente, *il Signore potente in battaglia.

Sollevate, porte, i vostri frontali, †alzatevi, porte antiche, *ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? *Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

1 ant. Chi salirà il monte del Signore,chi starà nel suo luogo santo?Chi ha mani innocenti e cuore puro.

2 ant. Li condurrò sul mio monte santoe li colmerò di gioianella mia casa di preghiera.

SALMO 45

Dio è per noi rifugio e forza, *aiuto sempre vicino nelle angosce.

Perciò non temiamo se trema la terra, *se crollano i monti nel fondo del mare.

Fremano, si gonfino le sue acque, *tremino i monti per i suoi flutti.

Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, *la santa dimora dell’Altissimo.

Dio sta in essa: non potrà vacillare; *la soccorrerà Dio, prima del mattino.

Fremettero le genti, i regni si scossero; *egli tuonò, si sgretolò la terra.

Il Signore degli eserciti è con noi, *nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

Venite, vedete le opere del Signore, *egli ha fatto portenti sulla terra.

Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, †romperà gli archi e spezzerà le lance, *brucerà con il fuoco gli scudi.

Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.

Il Signore degli eserciti è con noi, *nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

2 ant. Li condurrò sul mio monte santoe li colmerò di gioianella mia casa di preghiera.

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3 ant. Di te si dicono cose stupende, città di Dio;il Signore posa le tue fondamentasui monti santi.

SALMO 86

Le sue fondamenta sono sui monti santi; †il Signore ama le porte di Sion *più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose stupende, *città di Dio.

Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono; †

ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *tutti là sono nati.

Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro è nato in essa *e l’Altissimo la tiene salda».

Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *«Là costui è nato».

E danzando canteranno: *«Sono in te tutte le mie sorgenti».

3 ant. Di te si dicono cose stupende, città di Dio;il Signore posa le tue fondamentasui monti santi.

V. Vi ho condotti nella terra del Carmelo.R. Perché mangiate i suoi frutti.

PRIMA LETTURA (a scelta)Dal primo libro dei Re 18,15.19-21.36-39.41-45a

Elia pregò sul monte Carmelo e la pioggia cadde a dirotto

Elia rispose: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, oggi stesso mi presenterò ad Acab». [Ecosì disse ad Acab:] «Fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme con quattrocentocinquantaprofeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele».

Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. Elia si accostò a tutto il popolo e disse: «Finoa quando salterete da una parte all’altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolonon gli rispose nulla.

Al momento dell’offerta del sacrificio si avvicinò il profeta Elia e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e diGiacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose sulla tuaparola. Rispondimi, Signore, rispondimi e questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il lorocuore!». Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l’acqua delcanaletto. A tal vista, tutto il popolo cadde con la faccia a terra e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!».

Elia disse ad Acab: «Va’ a mangiare e a bere, perché c’è già il rumore della pioggia torrenziale». Acab andò amangiare e a bere. Elia salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia tra le ginocchia. Quindi disse alsuo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c’è nulla!». Elia disse:«Tornaci ancora per sette volte». La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola come una mano d’uomo, sale dalmare». Elia gli disse: «Va’ a dire ad Acab: Attacca i cavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!». D’un tratto ilcielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia.

RESPONSORIO Sal 64,10.11.13R. Tu visiti la terra e la disseti, la ricolmi di ricchezze. * Così prepari la terra: la bagni con le piogge e benedici i suoigermogli.V. Stillano i pascoli del deserto e le colline si cingono di esultanza.R. Così prepari la terra: la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

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Oppure: Dal libro del profeta Isaia 35,1-10; 61,8-11

Le è dato lo splendore del Carmelo

Si rallegrino il deserto e la terra arida,esulti e fiorisca la steppa.Come fiore di narciso fiorisca;sì, canti con gioia e con giubilo.Le è data la gloria del Libano,lo splendore del Carmelo e di Saròn.Essi vedranno la gloria del Signore,la magnificenza del nostro Dio.Irrobustite le mani fiacche,rendete salde le ginocchia vacillanti.Dite agli smarriti di cuore:«Coraggio, non temete!Ecco il vostro Dio,giunge la vendetta,la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi».Allora si apriranno gli occhi dei ciechie si schiuderanno gli orecchi dei sordi.Allora lo zoppo salterà come un cervo,griderà di gioia la lingua del muto,perché scaturiranno acque nel deserto,scorreranno torrenti nella steppa.La terra bruciata diventerà una palude,il suolo riarso sorgenti d’acqua.I luoghi dove si sdraiavano gli sciacallidiventeranno canneti e giuncaie.Ci sarà un sentiero e una stradae la chiameranno via santa;nessun impuro la percorrerà.Sarà una via che il suo popolo potrà percorreree gli ignoranti non si smarriranno.Non ci sarà più il leone,nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà.Vi cammineranno i redenti.Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signoree verranno in Sion con giubilo;felicità perenne splenderà sul loro capo;gioia e felicità li seguirannoe fuggiranno tristezza e pianto.

«Io sono il Signore che amo il dirittoe odio la rapina e l’ingiustizia:io darò loro fedelmente il salario,concluderò con loro un’alleanza eterna.Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe,la loro discendenza in mezzo ai popoli.Coloro che li vedranno riconosceranno,che essi sono la stirpe benedetta dal Signore».Io gioisco pienamente nel Signore,la mia anima esulta nel mio Dio,perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,mi ha avvolto con il mantello della giustizia,come uno sposo si mette il diademae come una sposa si adorna di gioielli.Poiché, come la terra produce i suoi germogli

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e come un giardino fa germogliare i suoi semi,così il Signore Dio farà germogliare la giustiziae la lode davanti a tutte le genti.

RESPONSORIO Cfr. Sal 71,6.19; Is 35,1-2R. Scenda come pioggia sull’erba, come acqua che irrora la terra; * della sua gloria sia pieno tutto l’universo.V. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo.R. Della sua gloria sia pieno tutto l’universo.

SECONDA LETTURA (a scelta)Dai «Discorsi» del beato Paolo VI, papa

(Discorsi del 10-5-1967 e 22-6-1967; AAS 59 [1967], pp. 514-515. 779)Te beata, che hai creduto

La beata Vergine Maria fu certamente illuminata interiormente da un carisma di luce straordinaria, quale la suainnocenza e la sua missione le dovevano assicurare. Traspare dal Vangelo la limpidezza conoscitiva e l’intuizioneprofetica delle cose divine che inondavano la privilegiata sua anima.

E tuttavia la Madonna ebbe la fede, la quale suppone non l’evidenza diretta della conoscenza, ma l’accettazionedella verità per motivo della parola rivelatrice di Dio. «Anche la beata Vergine avanzò nella peregrinazione dellafede», dice il Concilio Vaticano II. È il Vangelo che indica il meritorio cammino, quando ricorda lo stupendo elogio diElisabetta, elogio rivelatore della psicologia e della virtù di Maria: «Te beata, che hai creduto!».

E potremmo trovare la conferma di questa primaria virtù della Madonna nelle pagine in cui il Vangelo registra ciòche Ella era, ciò ch’Ella disse, ciò ch’Ella fece, così da sentirci obbligati a sedere alla scuola del suo esempio, e atrovare negli atteggiamenti, che definiscono l’incomparabile figura di Maria davanti al mistero di Cristo, che in Lei sirealizza, le forme tipiche per gli spiriti che vogliono essere religiosi, secondo il piano divino della nostra salvezza.

Sono forme di ascolto, di esplorazione, di accettazione, di sacrificio; e più ancora di meditazione, di attesa e diinterrogazione, di possesso interiore, di sicurezza calma e sovrana nel giudizio e nell’azione, di pienezza infine dipreghiera e di comunione, proprie, sì, di quell’anima unica piena di grazia e avvolta dallo Spirito Santo, ma formealtresì di fede e, perché a noi vicine, da noi non solo ammirabili, ma imitabili.

La vostra via è quella stretta, austera e ardua d’una vita ascetica, così impegnata alla specifica ricerca della sublimearte dell’orazione e dell’intensità della conversazione spirituale, da qualificarvi davvero cercatori dell’unica pienezza,dell’unica pace, dell’unico amore nell’unione dell’anima a Dio.

La Madonna santissima vi conforti nella vostra vocazione carmelitana; Ella vi conservi il gusto delle cose spiri-tuali; Ella vi ottenga i carismi delle sante e ardue ascensioni verso la conoscenza del mondo divino e verso leineffabili esperienze delle sue notti oscure e delle sue luminose giornate; Ella vi dia l’anelito alla santità e allatestimonianza escatologica del regno dei cieli; Ella vi renda esemplari e fraterni nella Chiesa di Dio; Ella infi ne viintroduca un giorno a quel possesso di Cristo e della sua gloria a cui tutta la vostra vita vuol essere fin d’oraconsacrata.

RESPONSORIO Gc 1,21; Lc 11,28; Lc 2,19R. Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. * Beati coloro cheascoltano la parola di Dio e la osservano.V. Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.R. Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano.

Oppure:Dal libro «Questioni di mistica» del venerabile Michele di sant’Agostino, sacerdote.

(Lib. I, tratt. I, cap. 18; Antuerpiae, 1671, pp. 31-32)Maria ci conduce a Cristo

Non posso passare sotto silenzio – anzi mi sforzo d’inculcare a tutti – la cordiale devozione, l’amore filiale,l’affetto colmo di tenerezza verso la Madre, degna d’amore, Maria: quei sentimenti sono un mezzo singolare edefficace per educare a condurre una vita pia in Cristo. Poiché Maria è salutata Madre di grazia e di misericordia epoiché l’una e l’altra sono necessarie a condurre una vita di pietà, con quale diritto pretendiamo rifugiarci nella graziae conseguire misericordia senza cercare l’una e l’altra presso la Madre della grazia e della misericordia? Dirò dunquecon l’Apostolo: «Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia edessere aiutati al momento opportuno».

Ma per poterci accostare a questo trono di grazia con fiducia, è necessario conquistare l’amore di Maria verso dinoi.

Per questo tutti coloro che si gloriano di professarsi suoi figli, servitori o fratelli, devono sforzarsi di adeguare la

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loro vita alle esigenze della professione che hanno scelto, solleciti nell’emulare in qualche modo la loro santa Patrona,una Madre tanto degna d’amore e una Sorella tanto colma di benevolenza, imitandone gli atteggiamenti di perfezione,ereditandone l’indole meravigliosa. Perciò, tu che l’ami come Madre, imitane l’umiltà, la castità, la povertà, ladocilità; imitala nell’amore di Dio e del prossimo; in tutte le virtù.

Allo scopo di tributarle l’amore che le si deve e le conviene, dopo che avrai offerto giorno per giorno te stesso eogni cosa alla Santissima Trinità in Cristo e per i suoi meriti, prendi anche l’abitudine di offrire in modo parti colaretutto ciò che sei e hai a questa Madre amorevole: tutto ciò che fai nel nome del Signore, fallo ugualmente nel nome diMaria.

A lei affida tutto te stesso. A lei accostati come ad una maestra espertissima, consultala come vergine pruden-tissima. Comportati, insomma, come un bravo figlio; costaterai per esperienza che essa è madre del bell’amore e dellasanta speranza. Da lei scorrerà a te ogni grazia di vita, di via e di verità. In lei splenderà per te ogni speranza di vitavirtuosa. Essa non cesserà mai d’impetrare le grazie necessarie alla tua perseveranza; essa sarà per te una fonte diacqua viva.

Nell’ora della tua morte, non sdegnerà di dire che ti è sorella, anzi madre. Allora sarà il momento più bello per te ela tua anima si sentirà viva più che mai, in grazia di lei. Così conducendo nell’ossequio e nel culto di lei una vitadevota, meriterai di spirare tranquillo e fiducioso e pio, nell’abbraccio di lei. Tra quelle braccia materne sa rai guidatoal porto della tua salvezza. Chi ama Maria certamente si salverà.

RESPONSORIO Cfr. Sal 33,12; Is 2,3; Sir 24,22.18R. Venite, figli, ascoltatemi, saliamo sul monte del Signore. * Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mieopere non peccherà.V. Io sono la madre del bell’amore e della santa speranza; sono donata a tutti i miei figli.R. Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà.

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo della beata Vergine Maria, concedi a noi, che ne celebriamooggi la solenne commemorazione, di giungere con il suo aiuto alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, evive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Celebrazione vigiliare

Ant. Alla vetta del Carmelo, che è Cristo, vita del cielo,guidaci, o Maria.

CANTICO I Is 2,2-3

Alla fine dei giorni, †il monte del tempio del Signore *sarà elevato sulla cima dei monti,

e sarà più alto dei colli; *ad esso affluiranno tutte le genti.

Verranno molti popoli e diranno: †«Venite, saliamo sul monte del Signore, *al tempio del Dio di Giacobbe,

perché ci indichi le sue vie *e possiamo camminare per i suoi sentieri».

Poiché da Sion uscirà la legge *e da Gerusalemme la parola del Signore.

CANTICO II Is 61,10-62,3

Io gioisco pienamente nel Signore, *la mia anima esulta nel mio Dio,

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perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, *mi ha avvolto con il manto della giustizia,

come uno sposo che si cinge il diadema *e come una sposa che si adorna di gioielli.

Poiché come la terra produce la vegetazione †e come un giardino fa germogliare i semi, *

così il Signore Dio farà germogliare la giustiziae la lode davanti a tutti i popoli.

Per amore di Sion non mi terrò in silenzio, *per amore di Gerusalemme non mi darò pace,

finché non sorga come stella la sua giustizia *e la sua salvezza non risplenda come lampada.

Allora i popoli vedranno la tua giustizia, *tutti i re la tua gloria;

ti si chiamerà con un nome nuovo *che la bocca del Signore avrà indicato.

Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, *un diadema regale nella palma del tuo Dio.

CANTICO III Is 62,4-7

Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, *né la tua terra sarà più detta Devastata,

ma tu sarai chiamata Mio compiacimento *e la tua terra, Sposata,

perché di te si compiacerà il Signore *e la tua terra avrà uno sposo.

Sì, come un giovane sposa una vergine, *così ti sposerà il tuo creatore;

come gioisce lo sposo per la sposa, *così per te gioirà il tuo Dio.

Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle; *per tutto il giorno e tutta la notte

non taceranno mai.

Voi, che rammentate le promesse al Signore, *non prendetevi mai riposo

e neppure a lui date riposo, †finché non abbia ristabilito Gerusalemme, *finché non l’abbia resa il vanto della terra.

Ant. Alla vetta del Carmelo, che è Cristo, vita del cielo, guidaci, o Maria.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Luca 1,39-56L’anima mia magnifica il Signore

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa diZaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.

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Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuogrembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai mieiorecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che ilSignore le ha detto».

Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

INNO Te Deum (p. ***).

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

Figlia di Sion, che compi le Scritture,il Dio eterno è sceso nel tuo grembo,la sua Parola dimora nel tuo cuore,la sua presenza è ormai in mezzo a noi.

Sorella nostra, che vivi nella fede,che porti in cuore gli eventi e le parole,le tue orme seguiamo nella notte,faremo sempre ciò che dirà il Signore.

Sposa fedele, votata a Dio solo,sei come giglio cresciuto tra le spine,Lui è l’Amato che colma il tuo cuore,la nostra vita rivesti del suo amore.

Madre feconda, che ami i tuoi figli,a noi donata da Cristo sulla croce,noi ti accogliamo, tesoro più prezioso,genera in noi la vita della grazia.

Regina mite, che vegli su di noidonaci sempre la tua protezione,stella del mare, che orienti i naviganti,i tuoi fratelli conduci su nel cielo.

Eterno Padre, tu l’hai creata e scelta,Gesù Signore, in lei hai preso carne,Spirito Santo, l’hai resa tutta bella,

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a voi la gloria cantiamo per Maria. Amen.

Oppure:Carméli ad altos vérticesgressus ferámus; ádvocatnos Virgo Mater, grátiaeditémur inde ut flóribus.

Illic Dei mirábilemfas est tuéri glóriam;firmántur illic péctorarobúrque dextris ádditur.

Hinc et fluénta próruunt,erémus arens quae bibat;quibus viréscant ínviadeserta et almo grámine.

Almae Paréntis in fideCarmélus est. Quid ámbigas?Quocúmque Virgo réspicit,divína abúndant múnera.

Parens honórans fíliam,Matrémque adórnans Fílius,sponsámque comens Spírituslaudétur usque Trínitas. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***), dal Comune della beata Vergine Maria o altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. Beata colei che ha credutoalla Parola del Signore.

Salmi e cantico della dom. I sett. (p. ***).

2 ant. Maria ascoltava la Parola di Dioe la custodiva, meditandola, nel suo cuore.

3 ant. Beato il grembo che ti ha portato.Beato chi ascolta la Parola di Dio e la osserva.

LETTURA BREVE Is 35,1-2Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e

con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del Signore ela magnificenza del nostro Dio.

RESPONSORIO BREVE

R. Sotto il tuo manto ci rifugiamo, * santa Madre di Dio.Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio.V. Ascolta, propizia, le nostre suppliche.Santa Madre di Dio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio.

Ant. al Ben. O Maria, florida Rosa del Carmelo,custodiscici nel tuo grembo,e guidaci alla vita eterna nel cielo.

INVOCAZIONI

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In questa solennità onoriamo riconoscenti Cristo Salvatore, primogenito tra molti fratelli, che ci donò la Madre sua ediciamo:Gloria a te, Signore, per il dono della Madre tua.

Cristo Redentore, che nella Beata Vergine ti sei preparato una dimora immacolata,– conservaci poveri in spirito e puri di cuore nel servizio tuo e di Maria.Verbo del Padre, pronunciato nell’eterno silenzio e accolto con amore nel grembo della Vergine,– fa’ che i carmelitani siano fedeli custodi e annunciatori della parola di Dio, come Maria.Cristo Maestro, che a chi ti cerca hai dato Maria come modello di ogni virtù,– concedi a noi, suoi figli, di divenire nel mondo sue immagini viventi nella carità.Gesù crocifisso, che hai dato la Madre tua all’apostolo amato, perché la tenesse con sé, – fa’ che entriamo sempre più in intima familiarità con lei per fare l’esperienza del tuo amore.Cristo, Sposo della Chiesa, che hai inviato il tuo Spirito su Maria, raccolta in preghiera con gli Apostoli,– dona al Carmelo di essere assiduo e concorde nell’orazione con Maria, attento ai bisogni del mondo.Padre nostro

ORAZIONE

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo della beata Vergine Maria, concedi a noi, che ne celebriamooggi la solenne commemorazione, di giungere con il suo aiuto alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, evive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Ora media

Salmodia complementare (p. ***). Se però la solennità cade in domenica, si dicono i salmi della domenica, Isettimana (p. ***).

Terza

Ant. Tu sei nostra madre, o Maria,degna di perenne memoria.

LETTURA BREVE Pro 8,32-34Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie! Ascoltate l’esortazione e siate saggi, non trascuratela!

Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire gli stipiti della mia soglia.

V. Maria meditava nel suo cuoreR. gli eventi meravigliosi del suo Figlio.

Sesta

Ant. Con il frutto delle sue mani pianta una vigna.I suoi figli sorgono a proclamarla beata.

LETTURA BREVE Sir 24,17-18Io come vite ho prodotto splendidi germogli e i miei fiori danno frutti di gloria e ricchezza. Io sono la madre del

bell’amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza; eterna, sono donata a tutti i miei figli, a coloro chesono scelti da lui.

V. Volgiti, guarda dal cielo e vedi e visita questa tua vigna.R. Proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato.

Nona

Ant. Condurrò il mio popolo ai pascoli del Carmelo.

LETTURA BREVE Sir 24,10-12Mi sono stabilita in Sion. Nella città che egli ama mi ha fatto abitare e in Gerusalemme è il mio potere. Ho posto le

radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore è la mia eredità.

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V. Ecco io vengo, Signore,R. per fare la tua volontà.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Secondi Vespri

INNO

O Madre che il Carmeloonori col tuo nomesorridici dal cielo,o vergine Maria.

Rinati nel battesimo,lavacro della grazia,vestiamo il tuo abito,per vivere in purezza.

Maestra di orazione,uniscici al tuo Figlio,rivelaci il misterodell’intimo suo amore.

O Madre premurosa,Regina provvidente,proteggi i tuoi figliin lotta col maligno.

O sposa dello Spirito,infiammaci d’amoredistoglici dal malee aprici il tuo cielo.

Tu, porto di salvezza, ottienici il perdono,illumina il cammino,rafforza i nostri passi.

Lodiamo il Padre e il Figlioinsieme con lo Spirito,che ti hanno ricolmatadi grazia e di gloria. Amen.

Oppure:Carméli adórnans vérticemtui sigíllo nóminis,nos, Virgo, laeto réspicevultu piae cleméntiae.

Tu veste qua nos cándidosfecit lavácrum gratiae,fac induamur iúgiterpuris niténtes moribus.

Per te sacráto fóederenos nectat ad se Fílius,vivámus ut mystériodilectiónis íntimae.

Mater regéntis sáecula,

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regína cunctis ímperans,munimen esto filiisdolis ab hostis ímprobi.

Da, celsa Sponsa Spiritus,nos caritatis aestibusfervére, quo secúriusvitémus ignes víndices.

Quae fons es indulgéntiae,portus salutis próvidus,largíre quae nos róborentsaecli per artas sémitas.

Sit laus Patri cum Filioet Spíritu Paráclito,qui glóriae prae céteriste luce complent cáelica. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***), dal Comune della beata Vergine Maria o altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. Maria disse ai servitori:fate ciò che vi dirà.

SALMO 121

Quale gioia, quando mi dissero: *«Andremo alla casa del Signore».

E ora i nostri piedi si fermano *alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita *come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †secondo la legge di Israele, *per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio, *i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme: *sia pace a coloro che ti amano,

sia pace sulle tue mura, *sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *io dirò: «Su di te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio, *chiederò per te il bene.

1 ant. Maria disse ai servitori:fate ciò che vi dirà.

2 ant. Gesù disse alla madre: Donna, ecco tuo figlio.E al discepolo: Ecco tua madre.E il discepolo l’accolse con sé.

SALMO 126

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Se il Signore non costruisce la casa, *invano vi faticano i costruttori.

Se la città non è custodita dal Signore *invano veglia il custode.

Invano vi alzate di buon mattino, †tardi andate a riposare

e mangiate pane di sudore: *il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Ecco, dono del Signore sono i figli, *è sua grazia il frutto del grembo.

Come frecce in mano a un eroe *sono i figli della giovinezza.

Beato l’uomo *che piena ne ha la faretra:

non resterà confuso quando verrà alla porta *a trattare con i propri nemici.

2 ant. Gesù disse alla madre: Donna, ecco tuo figlio.E al discepolo: Ecco tua madre.E il discepolo l’accolse con sé.

3 ant. Gli Apostoli erano assidui e concordi nella preghiera con Maria, la madre di Gesù.

CANTICO Cfr. Ef 1,3-10

Benedetto sia Dio,Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *

che ci ha benedetticon ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *prima della creazione del mondo,

per trovarci, al suo cospetto, *santi e immacolati nell’amore.

Ci ha predestinati *a essere suoi figli adottivi

per opera di Gesù Cristo, *secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloriadella sua grazia, *

che ci ha datonel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzionemediante il suo sangue, *

la remissione dei peccatisecondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l’ha abbondantemente riversata su di noicon ogni sapienza e intelligenza, *

poiché egli ci ha fatto conoscereil mistero del suo volere,

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il disegno di ricapitolare in Cristotutte le cose, *

quelle del cielocome quelle della terra.

Nella sua benevolenzalo aveva in lui prestabilito *

per realizzarlonella pienezza dei tempi.

3 ant. Gli Apostoli erano assidui e concordinella preghiera con Maria, la madre di Gesù.

LETTURA BREVE Gal 4,4-6Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare

quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Diomandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà, Padre!».

RESPONSORIO BREVE R. Io gioisco pienamente nel Signore, * la mia anima esulta nel mio Dio.Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio.V. Mi ha rivestito delle vesti di salvezza.La mia anima esulta nel mio Dio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio.

Ant. al Magn. Oggi la Vergine Maria ci è data come Madre. Oggi ha steso su di noi la sua misericordia.Oggi il Carmelo, illuminato da così grande solennità della Vergine, gode di immensa gioia.Oppure:Oggi è onorata la Vergine Maria,madre e splendore del Carmelo.Oggi i suoi figli amati ne ricordano i benefici.Oggi la Stella del mare brilla dinanzi a loro quale segno di sicura speranza e di consolazione.

INTERCESSIONI

Celebrando la solennità della beatissima Madre di Dio, nostra titolare e patrona, supplichiamo con fiducia CristoSignore e diciamo:Per la Madre del Carmelo ti preghiamo, ascoltaci.

Signore, che hai detto: «Beati i poveri in spirito»,– fa’ che imitiamo Maria nella povertà di spirito, per essere ricchi solo di te.Signore, che hai detto: «Beati i puri di cuore»,– fa’ che imitiamo la purezza della Vergine, per poter contemplare sempre il tuo volto.Signore, che hai detto: «Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto»,– fa’ che camminiamo con Maria nella luce della fede, fiduciosi nel tuo amore per noi.Signore, che hai detto: «Bisogna sempre pregare, senza stancarsi»,– insegnaci a pregare, affinché perseveranti con Maria, custodiamo la tua parola e l’annunciamo ai fratelli.Signore, che hai detto: «Vi do un comandamento nuovo: amatevi come io vi ho amati»,– fa’ che, come Maria, non esitiamo a dare la vita per i fratelli, per essere un cuor solo e un’anima sola.Signore, che hai detto: «Voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io»,– concedi che tutti i fedeli possano gioire con te e con Maria nella gloria del Padre.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo della beata Vergine Maria, concedi a noi, che ne celebriamo

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oggi la solenne commemorazione, di giungere con il suo aiuto alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

17 luglioBEATE TERESA DI SANT’AGOSTINO

E CONSORELLE, VERGINI E MARTIRIMemoria

Sono le sedici carmelitane scalze del monastero dell’Incarnazione di Compiègne. Appena la Rivoluzione francesedegenerò, si offrirono a Dio come vittime di espiazione per implorare pace alla Chiesa e allo Stato. Arrestate e incatenate il24 giugno 1794, partecipavano anche agli altri la loro gioia e la loro fede, e li esortavano ad attingere fortezza dall’amore diDio. Condannate a morte per la loro fedeltà alla Chiesa e alla vita consacrata, furono giustiziate a Parigi il 17 luglio 1794,mentre cantavano inni e dopo aver rinnovato i voti nelle mani della priora, Teresa di Sant’Agostino. Sono state beatificateda Pio X nel 1906.

Dal Comune di più martiri o delle vergini con salmodia del giorno dal salterio, eccetto quanto segue:

Ufficio delle letture

INNO

O stelle luminose,immerse nell’amore,il sangue dell’Agnello,vi dona il suo splendore.

Col cuore fisso in Cristo,unite alla sua croce,donate a lui la vita seguendo le sue orme.

O spose del Signore,offerte per il mondo,fecondo e vivo semedi pace e nuova fede,

voi proclamate al mondola libertà più vera,l’autentica uguaglianza,la fratellanza santa.

Messaggio di speranza,annuncio di vittoria,guidate i nostri passial Regno del Signore.

Per sempre lode a Cristo,al Padre onnipotente,al soffio dell’Amore,nei secoli, in eterno. Amen.

Oppure:Gaudéntes festum cólimussanctárum Christi vírginum,quae puro corde Dominumsecútae sunt in láudibus.

O castitátis lílium,rex vírginum sanctíssime,

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tu, custos pudicítiae,fráudes repélle dáemonum.

Qui castis in viscéribusplacáris clementíssime,nostros reátus díluedimíttens quae peccávimus.

Grates precántes ágimus;errámus, viam dírige;tu, pater indulgéntiae,nobis succúrre, quaesumus.

Iesu, tibi sit glória,qui natus es de Virgine,cum Patre et almo Spírituin sempitérna saecula. Amen.

Oppure dal Comune di più martiri o delle vergini o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

SECONDA LETTURA

Dal «Cammino di perfezione» di santa Teresa di Gesù, vergine(Cam.V. 12,1-3; Milano 2000, pp. 716-717)

La vita del perfetto religioso e del vero amico di Dio è un lento martirio

Sulla via della perfezione tutto ci appare gravoso, e a ragione, perché si tratta di una guerra contro noi stessi, maappena ci mettiamo all’opera, Dio agisce così efficacemente nell’anima e le dona tante grazie che le sembra poco tuttociò che si può fare in questa vita. Per noi monache, poi il più è fatto, quanto rinunziamo alla libertà per amor di Dio,rimettendola nelle mani degli altri. Allora perché trattenerci dal praticare la mortificazione interiore che rende tutto ilresto molto più meritorio e perfetto e ce lo fa compiere con maggior pace e dolcezza? A questo stato ci si arriva a pocoa poco, rinnegando la propria volontà e il proprio istinto anche nelle piccole cose, fino ad assoggettare il corpo allospirito.

Tutto o quasi tutto consiste nel rinunciare a noi stessi e ai nostri agi. Chi comincia infatti a servire il Signore, ilmeno che gli può offrire è la vita. E che deve temere chi gli ha già dato la sua volontà? È evidente che se è un veroreligioso o una vera anima di orazione che pretende godere i doni di Dio e soffrire anche il martirio. Del resto, non losapere, sorelle, che la vita del buon religioso, che vuol essere fra i più intimi amici di Dio, è un lungo martirio?Lungo, perché tale può dirsi in confronto a quello di coloro cui veniva tagliata la testa. Ma la vita è breve, anzi a voltebrevissima. E che sappiamo se la nostra non sarà così breve che dopo un’ora o un momento dall’aver preso larisoluzione di servire totalmente Dio, si estinguerà? Sarebbe possibile perché, dopo tutto, non c’è da fareassegnamento su quanto ha fine. E, pensando che ogni ora può essere l’ultima, chi di voi non vorrà impiegarla cosìbene? Credetemi, questo pensiero è la cosa più sicura.

Adoperiamoci, pertanto, a contraddire in tutto la nostra volontà; se ci impegneremo a farlo, come ho detto, a pocoa poco, senza saper come, ci troveremo sulla vetta.

RESPONSORIO 1Pt 4,13-14R. Nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi * perché anche nella rivelazione della suagloria possiate rallegrarvi ed esultare.V. Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo.R. Perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

Voce d’amore, voce dello Sposovi ha chiamate, vergini beate.A chi vi ha scelte, presto rispondetelasciando tutto.

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Incontro a Cristo andate nella gioia,senza timore, generose, ardenti,voi, testimoni coraggiose e lieted’alto ideale.

Voi conservate la purezza in cuore,libere e forti per più grande amore,voi superate lotte e tentazioni,spose fedeli.

Vergini sagge, dalla luce accesa,vigili sempre, sobrie e operose,unite a Cristo nelle nozze eterne,Lui contemplate.

Riconoscenti per il vostro dono,pietre preziose dall’amor scolpite,al Padre e al Figlio con il Santo Spiritolode cantiamo. Amen.

Oppure:Vox sonat Sponsi: «Diutúrna cessitnunc hiems, tristes abiére nimbi,ver adest, flores rédolent, parátae,súrgite, sponsae».

Obviam Iesu properáte ovantes,vírgines; vestrum caput ipse cingetlíliis; secum thálamo recéptasipse beabit.

Vos enim nullus labor hoc in orbetérruit, Sponsi mémores amántis;huius et cáusa tolerastis ultroáspera quaeque.

Ipse qui vobis móriens supérnasáddidit vires, simul edomárecórporis sexum dedit et cruéntasvíncere pugnas.

Hinc fidem Christo, semel obligátam,usque servástis, rutilátque vestraímpigre lampas, nihil imbre et atrisvicta procéllis.

Terra nunc vobis patet, unde curaeéxsulant omnes, ubi nil opácatlímpidi caeli fáciem, perénnissol ubi fulget.

Summa laus Patri, genitóque Verbo,et tibi, compar utriúsque virtus,Spíritus semper, Deus unus, omnitémporis aevo. Amen.

Oppure dal Comune di più martiri o delle vergini o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

Ant. al Ben. Vergini sagge,preparate le vostre lampade.

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Ecco lo sposo, andategli incontro!

ORAZIONE

O Dio, che hai donato la forza del tuo Spirito alla beata Teresa e alle sue consorelle, e dalla soli tudine del Carmelole hai chiamate alla corona del martirio, concedi a questa famiglia di servirti con il loro stesso amore, per giungerealla visione del tuo volto. Per il nostro Signore.

Vespri

Inno come alle Lodi mattutine.

Ant. al Magn. Vergini del Signore, avete dovuto sopportare una grande e penosa lotta: con lui godete in eterno.

19 luglio [dal 23 luglio]BEATA VERGINE MARIA

MADRE DELLA DIVINA GRAZIAMemoria

La beata Vergine, predestinata fino dall’eternità, fu su questa terra la Madre del Redentore, sua discepola fedele e umileancella del Signore. Col concepire Cristo, generarlo, nutrirlo e accompagnarlo fino al Calvario, cooperò in modo tuttospeciale all’opera del Salvatore, al fine di restaurare la vita soprannaturale nelle anime. Per questo è riconosciuta qualenostra Madre nell’ordine della grazia (LG 61).

Dal Comune della beata Vergine Maria con salmodia del giorno dal salterio, eccetto quanto segue:

Ufficio delle letture

INNO

«Vergine madre, figlia del tuo figlio,umile e alta più che creatura,termine fisso d’eterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana naturanobilitasti sì, che ’l suo fattorenon disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amoreper lo cui caldo ne l’eternapace così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridïana facedi caritate, e giuso, intra i mortali,se’ di speranza fontana vivace.

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,che qual vuol grazia ed a te non ricorre,sua disianza vuol volar senz’ali.

La tua benignità non pur soccorrea chi domanda, ma molte fiateliberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,in te magnificenza, in te s’adunaquantunque in creatura è di bontate».

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Oppure:María, quae mortáliumpreces amánter éxcipis,rogámus ecce súpplices,nobis adésto pérpetim.

Adésto, si nos críminumcaténa stringit hórrida;cito resólve cómpedesquae corda culpis ílligant.

Succúrre, si nos sáeculifallax imágo péllicit,ne mens salútis trámitem,oblíta caeli, déserat.

Succúrre, si vel córporiadvérsa sors impéndeat;fac sint quiéta témpora,aetérnitas dum lúceat.

Tuis et esto fíliistutéla mortis témpore,ut, te iuvánte, cónsequiperénne detur práemium.

Patri sit et Paráclitotuóque Nato glória,qui veste te mirábilicircumdedérunt grátiae. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

SECONDA LETTURA

Dalle «Omelie» di san Cirillo d’Alessandria, vescovo(Om. 4; PG 77, 995-996)

Maria è la porta della divina grazia

Salve, o Vergine Madre di Dio, tesoro degno della venerazione di tutto il mondo, lampada inestinguibile, premiodella verginità, insegna regale di una retta dottrina, tempio non destinato a perire, spazio dove riposa Colui chenessuno spazio può contenere, madre e vergine ad un tempo. Per te è chiamato beato Colui che viene a noi nel nomedel Signore.

Salve! Tu hai ospitato nel tuo grembo verginale colui che è immenso e irraggiungibile. Per te la Santa Trinità vieneglorificata ed adorata. Per te il Cielo si colma di gioia e la croce preziosa viene celebrata e adorata in tut to il mondo.In te si rallegrano gli angeli e gli arcangeli. Per te i demoni vengono messi in fuga. Per te il demonio tentatore caddedai cieli. Per te la creatura umana, decaduta, irretita dalla diabolica follia, tornò alla conoscenza della Verità. Per te aicredenti tocca in sorte il dono del Battesimo. Per te l’olio della gioia si è sparso, le Chiese sono fiorite su tutta lafaccia della terra e i popoli sono ricondotti a penitenza.

Che cosa posso dire di più? L’Unigenito Figlio di Dio, a coloro che sedevano avvolti da tenebre nell’oscurità dellamorte, è apparso come una luce. Per te i profeti hanno profetato e gli apostoli hanno annunciato ai popoli la salvezza.Per te i sovrani esercitano la loro autorità, in nome della santa Trinità. E chi tra i mortali saprebbe celebrareadeguatamente questa nostra Maria, degna di ogni lode? Essa è Madre e Vergine ad un tempo. Che cosa meravigliosa!Al pensarla sono rapito di stupore. Chi mai ha sentito dire che al costruttore si possa proibire di stabilirsi nel tempio,che è sua proprietà, che lui stesso ha costruito? Chi ha sentito dire che uno sia degno di riprovazione perché ha elevatoalla dignità di madre, colei che era semplicemente una serva? Ecco, tutto si accende di gioia: oh, ci tocchi la sorte divenerare e di adorare l’unione dell’umano e del divino! Oh, ci tocchi la sorte di adorare con riverenza la Trinità, dicelebrare con lodi adeguate Maria, la sempre Vergine, santo tempio di Dio: e di esaltare il Figlio e lo Sposoimmacolato, a cui spetta la gloria nei secoli dei secoli! Amen.

RESPONSORIO Cfr. Eb 4,16

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R. Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia, * per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essereaiutati al momento opportuno.V. A te, Vergine, sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime.R. Per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

O Maria, sulla vetta del Carmelosei apparsa come nube all’orizzonteper portare a noi la pioggia della grazia,tu pura senza macchia.

Il profeta ed i santi del Carmeloci han portati sulle vie di questo monte:qui noi siamo i tuoi piccoli fratelli,o madre di bontà.

Gesù dice: «Ecco, Madre, i tuoi figli»,tu ci prendi con amore nel tuo manto,di esser veramente tuoi portiamo in cuoreil desiderio ardente.

A noi tutti dice: «Ecco la tua madre»,e lo sguardo rivolgiamo verso il cielo:si accende caldo nelle nostre animeil fuoco dell’amore.

Sii la guida per noi tutti al paradiso,alla fonte dell’amore che ti ha resauno specchio intatto e puro del suo amore,il Dio trino ed unico. Amen.

Oppure:Tu d’amore sei stella splendentee di grazia sei Madre, Maria.Tu per noi intercedi materna,mediatrice di misericordia.

Tanto grande è il tuo amore per noi,che previeni le nostre preghiere;tu ci guidi, sorreggi e conforti;sei speranza che mai non delude.

Trinità, che compisti in Mariameraviglie di grazia e d’amore,salga a te dal profondo del cuorel’inno nostro perenne di lode. Amen.

Oppure: Quae caritátis fúlgidumes astrum, Vírgo, súperis,spei nobis mortálibusfons vivax es et prófluus.

Sic vales, celsa Dómina,in Nati cor piíssimi,ut qui fidénter póstulat,

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per te secúrus ímpetret.

Opem tua benígnitasnon solum fert poscéntibus,sed et libénter saepiuspraecántum vota praevenit.

In te misericórdia,in te magnificéntia;tu bonitátis cúmulasquicquid creáta póssident.

Patri sit et Paráclitotuóque Nato glória,qui veste te mirábilicircumdedérunt grátiae. Amen.

Oppure altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

Ant. al Ben. Dal grembo di Maria è venuta la fonte di ogni grazia,Cristo Gesù, nostro Signore.

ORAZIONE

O Dio, che nella tua infinita sapienza hai scelto Maria come madre del Salvatore e cooperatrice della nostrasalvezza, concedi a noi, che confidiamo nel suo aiuto, l’abbondanza delle tue benedizioni, e guidaci al porto dellagioia eterna. Per il nostro Signore.

Vespri

INNO

O Maria, sei vestita con il sole della grazia,ai tuoi piedi è la lunacon le fioche cose umane,la corona che hai sul caposon le stelle degli eletti.

Sulla terra non è ancora pace eterna, ma tempesta,il dragone infernale cerca ancor di divorarechi rinasce nel tuo gremboalla vita della grazia.

Per i tuoi tu prepari un rifugio nel deserto,separandoli dal mondo,dalle fiamme del peccato:solitudine e silenzioli proteggono dal male.

Tu ci doni in nutrimentola Parola del Signoreed il pane della vita, che ci dà la vita eterna,la bevanda fresca e ardentedello Spirito di Dio.

Tu ci insegni ad alzare

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all’Eterno il nostro sguardo,ci rivesti di salvezza,ci proteggi da ogni male,con la mano tua maternaci conduci alla meta. Amen.

Oppure:Nel mistero di Cristo il perdonoè il trionfo d’amore di Dio.Nel peccato che porta alla morteil suo sangue è lavacro di vita.

Sulla croce ci è data Maria,vera Madre di grazia divina,dal costato di Cristo si aprela sorgente che dona salvezza.

Gloria al Padre, datore di vita,e al Figlio, Gesù Redentore,allo Spirito Santo, amore,a Maria, l’eletta di Dio. Amen.

Oppure:Christus, humáni gèneris misèrtus,morte nos ictos mérita supérnamrursus ad vitam génuit suóquesánguine tersit.

O pium flumen, scelus omne purgans!O inexháustum pélagus bonórum,unde septéno fluit usque fontevita salúsque.

Hos tamen sacros látices redémptisquis ministrábit? Datur hoc Maríaemunus, ut divae moderétur undae,árbitra, cursum.

Cuncta quae nobis méruit Redémptordona partítur génetrix María,cuius ad votum sua fundit ultromúnera Natus.

Sit decus Patri, genitaeque Proli,et tibi, compar utriúsque virtus,Spiritus semper, Deus unus, omnitémporis aevo. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***), dal Comune delle beata Vergine Maria altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

Ant. al Magn. Madre della divina grazia,umile serva del Signore,guidaci a Gesù salvatore.

20 luglioSANT’ELIA, PROFETA

Festa

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Il profeta Elia (IX sec. a.C.) appare nella Sacra Scrittura come l’uomo che cammina sempre alla presenza di Dio edifende, infiammato di zelo, il culto dell’unico vero Dio. Ne rivendica i diritti nella sfida con i profeti di Baal sul monteCarmelo, e vive sull’Oreb l’intima esperienza del Dio vivente.Nel solco della tradizione monastica, i primi eremiti, che alla fine del XII secolo si ritirarono sul monte Carmelo, siispirarono ad Elia, assumendolo come esempio della propria vita, insieme alla Madre di Dio._____________________________________________________INVITATORIO

Ant. Venite, adoriamo il Dio vivo, che ci parla per mezzo dei profeti.

Salmo invitatorio (p. ***)._____________________________________________________

Ufficio delle letture

INNO

O Padre Elia, luce che risplendi,fiaccola ardente, faro nella notte,su noi tuoi figli presso te raccoltivolgi lo sguardo.

Per noi fratello nelle nostre nottitu nel deserto hai sperimentatovuoto e abbandono come il Signoreche muore in croce.

Egli s’è fatto nostro nutrimento,sorgente d’acqua che ci dà la forzadi camminare fino al monte santoin cui dimora.

Non sei nel vento, Dio che noi cerchiamo,nel terremoto, dove c’è rumore,non è nel fuoco di passioni umaneche t’incontriamo.

È la tua voce silenziosa e mite,come un sussurro che ci parla al cuore:tu sei presenza che ci passa accantoin ogni istante.

A te, Signore, Padre della vita,Figlio obbediente, pane del cammino,Spirito Santo, raggio dell’amore,sia gloria e lode. Amen.

Oppure:Te, magne rerum Cónditor,mens nostra gliscit láudibus,in hoc Thesbíte máximoquem díligis, extóllere.

Hic námque, sacri nóministui zelátor, próvocatvates Baal nequíssimosvictósque iure intérficit.

Illo precánte, víctimasabsúmit ignis caelitus:

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hi perstrepéntes ácritersunt ómnibus ludíbrio.

Tum Iezabélis ímpiaevitat furórem nóxium,dórmiens sub árbuto,adésse cernit Angelum.

Qui pane Vati praébitolimpháque, iussit pérgerecibo reféctum strénuead montis Horeb vérticem.

Hoc in cibo ieiúniumtulit quadragenárium;hac vi dapes sunt praéditaequas dextra Patris pórrigit.

Omnis tibi sit glória,inseparáta Trínitas,Verbum, Pater, Paráclite,qui condidístis ómnia. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Ora basta, Signore!Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri.

SALMO 10

Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi: *«Fuggi come un passero verso il monte»?

Ecco, gli empi tendono l’arco; †aggiustano la freccia sulla corda *per colpire nel buio i retti di cuore.

Quando sono scosse le fondamenta, *il giusto che cosa può fare?

Ma il Signore nel tempio santo, *il Signore ha il trono nei cieli.

I suoi occhi sono aperti sul mondo, *le sue pupille scrutano ogni uomo.

Il Signore scruta giusti ed empi, *egli odia chi ama la violenza.

Farà piovere sugli empi brace, fuoco e zolfo, *vento bruciante toccherà loro in sorte.

Giusto è il Signore, ama le cose giuste, *gli uomini retti vedranno il suo volto.

1 ant. Ora basta, Signore!Prendi la mia vita,perché io non sono migliore dei miei padri.

2 ant. Ecco, l’angelo del Signore gli disse:

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Alzati e mangia,perché è troppo lungo per te il cammino.

SALMO 27,1-3.6-9

A te grido, Signore; *non restare in silenzio, mio Dio,

perché, se tu non mi parli, *io sono come chi scende nella fossa.

Ascolta la voce della mia supplica,quando ti grido aiuto, *

quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio.

Non travolgermi con gli empi, *con quelli che fanno il male.

Parlano di pace al loro prossimo, *ma hanno la malizia nel cuore.

Sia benedetto il Signore, *che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera;

il Signore è la mia forza e il mio scudo, *ho posto in lui la mia fiducia;

mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, *con il mio canto gli rendo grazie.

Il Signore è la forza del suo popolo, *rifugio di salvezza del suo consacrato.

Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici, *guidali e sostienili per sempre.

2 ant. Ecco, l’angelo del Signore gli disse:Alzati e mangia,perché è troppo lungo per te il cammino.

3 ant. Elia mangiò e bevve.Con la forza datagli da quel cibocamminò fino al monte di Dio.

SALMO 29

Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato *e su di me non hai lasciato esultare i nemici.

Signore Dio mio, *a te ho gridato e mi hai guarito.

Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, *mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, *rendete grazie al suo santo nome,

perché la sua collera dura un istante, *la sua bontà per tutta la vita.

Alla sera sopraggiunge il pianto *e al mattino, ecco la gioia.

Nella mia prosperità ho detto: *«Nulla mi farà vacillare!».

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Nella tua bontà, o Signore, *mi hai posto su un monte sicuro;

ma quando hai nascosto il tuo volto, *io sono stato turbato.

A te grido, Signore, *chiedo aiuto al mio Dio.

Quale vantaggio dalla mia morte, *dalla mia discesa nella tomba?

Ti potrà forse lodare la polvere *e proclamare la tua fedeltà nell’amore?

Ascolta, Signore, abbi misericordia, *Signore, vieni in mio aiuto.

Hai mutato il mio lamento in danza, *la mia veste di sacco in abito di gioia,

perché io possa cantare senza posa. *Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.

3 ant. Elia mangiò e bevve.Con la forza datagli da quel cibocamminò fino al monte di Dio.

V. Tu sei profeta del Dio vivente.R. La parola del Signore è sulla tua bocca.

PRIMA LETTURA (a scelta)Dal primo libro dei Re 19,4-9a.11-14a

Elia camminò fino al monte di Dio

Elia s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse:«Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». Si coricò e si addor mentò sottola ginestra. Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: «Alzati, mangia!». Egli guardò e vide vicino alla sua testa unafocaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d’acqua. Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò. Tornò per la secondavolta l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: «Alzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Si alzò,mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.

Là entrò in una caverna per passarvi la notte. Il Signore gli disse: «Esci e fermati sul monte alla pre senza delSignore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le roccedavanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Comel’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.

Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che fai qui, Elia?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore,Dio degli eserciti».

RESPONSORIO Cfr. 1Re 17,3-5R. A Elia fu rivolta questa parola del Signore: «Vattene di qui, dirigiti verso oriente». * Egli fece secondo la parola delSignore.V. Nasconditi presso il torrente Cherit; là berrai al torrente e i corvi per mio comando ti porteranno cibo.R. Egli fece secondo la parola del Signore.

Oppure:Dal libro del Siracide 48,1-12a

Elia si rese famoso coi prodigi

Sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia

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e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo, e così fece scendere per tre volte il fuoco.Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagli inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione e uomini gloriosi dal loro letto. Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero,sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendettae profeti come tuoi successori.Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco;tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno vistoe si sono addormentati nell’amore,perché è certo che anche noi vivremo.Appena Elia fu avvolto dal turbine, Eliseo fu pieno del suo spirito.

RESPONSORIO Cfr. 1Re 18,36-37R. Al momento dell’offerta del sacrificio si avvicinò il profeta Elia e disse: Rispondimi, Signore, * e questo popolosappia che tu, o Signore, sei Dio.V. Converti il loro cuore.R. E questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio.

SECONDA LETTURA

Dalle «Omelie su Ezechiele» di san Gregorio Magno, papa(Lib. II, om. I, n. 17; PL 76, 947-948)

Contemplazione mistica di Dio

Spesso l’animo è occupato nella divina contemplazione in modo tale che già per una certa immagine si rallegra dipregustare qualcosa di quell’eterna libertà che né occhio vide, né orecchio sentì; tuttavia, trascinato dal peso della suacondizione mortale, ritorna alle cose di questo mondo ed è avvinto dai legami delle sue pene. Pertanto pensa alla portachi, intravvedendo la gioia della vera libertà, ormai desidera di uscire, ma ancora ne è impedito. Così gli ebrei, liberatidalla schiavitù dell’Egitto guardando la colonna di nubi mentre parlava Dio, stavano in adorazione sulla porta dellapropria tenda.

Infatti noi stiamo dove teniamo fissi gli occhi della mente. Perciò Elia dice: «Vive il Signore, alla cui presenza iosto». Egli stava dove teneva fisso il cuore. Che cosa significa il popolo che contempla la colonna di nubi e sta inadorazione sulla porta della tenda? Significa che la mente umana, quando vede le cose superiori e divine, per quantonell’oscurità, già abbandona il corpo per mezzo del pensiero elevato e adora umilmente Dio; sebbene non ne possavedere l’essenza, tuttavia ne ammira la potenza per un’illuminazione dello spirito.

Perciò è detto che Elia, mentre ascolta la voce del Signore che parla, stava davanti alla spelonca e aveva la facciacoperta; perché, mentre per mezzo della grazia della contemplazione comprende una comunicazione del cielo, ormainon sta più nella spelonca, perché l’anima non si cura più delle cose terrene; ma stava davanti alla porta, perché pensadi fuggire dalle preoccupazioni di questa vita.

Ma chi sta davanti alla spelonca e percepisce col cuore le parole di Dio, deve coprirsi la faccia; perché, mentresiamo condotti alla comprensione di verità sublimi per mezzo di una grazia superiore, quanto più siamo elevati in alto,tanto più dobbiamo tenerci bassi nella nostra stima, per non presumere di sapere più del necessario, ma di sapere consobrietà; per non tralignare mentre trattiamo a fondo delle cose invisibili e per non cercare qualcosa di terreno inquella sostanza incorporea.

Infatti tendere l’orecchio e coprirsi la faccia significa ascoltare con lo spirito la voce di Dio e parimenti distoglieregli occhi del cuore da ogni immagine materiale; perché l’animo non pensi che abbia una certa materialità colui che sitrova tutto in ogni luogo senza essere circoscritto.

Pertanto, fratelli carissimi, noi che abbiamo conosciuto le gioie eterne per mezzo della morte e risurrezione del

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nostro Redentore e della sua ascensione al cielo, noi sappiamo che i suoi angeli, nostri cittadini, sono apparsi pertestimoniare la sua divinità, cerchiamo con ardore il Re, desideriamo quei cittadini che abbiamo conosciuto, e, standonell’edificio di questa santa Chiesa, teniamo gli occhi rivolti alla porta; distogliamo la mente dalla corruzione diquesta vita terrena, incliniamo il cuore alla libertà della patria celeste. Tuttavia ci trattengono ancora molteoccupazioni di questa vita mortale. Poiché non possiamo separarci completamente da esse, stiamo almeno davanti allaporta della nostra spelonca per uscire facilmente in qualunque tempo con la grazia del Redentore, che vive e regna colPadre nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

RESPONSORIO Cfr. 1Re 19,9.11.13.12R. Elia entrò in una caverna per passarvi la notte e il Signore gli disse: Che cosa fai qui, Elia? * Esci e fermati sulmonte alla presenza del Signore.V. Uscì e si fermò all’ingresso della caverna, ed ecco il Signore si manifestò nel sussurro di una brezza leggera.R. Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore.

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

Dio unico e vero, che hai concesso a sant’Elia profeta, nostro Padre, di vivere alla tua presenza e di consumarsi perlo zelo della tua gloria, dona ai tuoi servi di cercare sempre il tuo volto, per essere nel mondo testimoni del tuo amore.Per il nostro Signore.

Celebrazione vigiliare

Ant. Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore.Ecco, il Signore passa.

CANTICO I Ger 17,7-8

Benedetto l’uomo che confida nel Signore *e il Signore è sua fiducia.

Egli è come un albero piantato lungo l’acqua, †verso la corrente stende le radici; *non teme quando viene il caldo,

le sue foglie rimarranno verdi; †nell’anno della siccità non intristisce, *non smette di produrre i suoi frutti.

CANTICO II Sir 14,20-21; 15,3-5a.6b

Beato l’uomo che medita sulla sapienza *e ragiona con l’intelligenza,

considera nel cuore le sue vie: *ne penetra con la mente i segreti.

Lo nutrirà con il pane dell’intelligenza, *lo disseterà con l’acqua della sapienza.

Egli si appoggerà su di lei senza vacillare, *si affiderà a lei e non resterà confuso.

Essa l’innalzerà sopra i suoi compagni *e otterrà fama perenne.

CANTICO III Sir 51,1-3a.5a.8-10

Ti glorificherò, Signore mio re, *ti loderò, Dio mio salvatore.

Glorificherò il tuo nome, *

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perché fosti mio protettore e mio aiuto.

Hai liberato il mio corpo dalla perdizione, †dal laccio di una lingua calunniatrice, *dalle labbra che proferiscono menzogne.

Mi hai liberato,secondo la tua grande misericordia, *

dalla lingua impura e dalla parola falsa.

Mi ricordai delle tue misericordie, Signore, *delle tue opere che sono da sempre.

Innalzai dalla terra la mia supplica, *pregai per la liberazione dalla morte.

Esclamai: «Signore, mio padre tu sei; *non mi abbandonare nei giorni dell’angoscia».

Io loderò sempre il tuo nome, †canterò inni a te con riconoscenza, *perché la mia supplica fu esaudita.

Ant. Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore.Ecco, il Signore passa.

VANGELO Dal vangelo secondo Matteo 17,1-8

Apparvero Mosè ed Elia, che conversavano con Gesù

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un altomonte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore,è bello per noi restare qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancoraparlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è ilFiglio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con lafaccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete».Sollevando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.

INNO Te Deum (p. ***).

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

Profeta Elia, padre del Carmelo,uomo di fuoco, brucia sull’altaredel nostro cuore ciò che ci separa dal Dio eterno.

Tu del Dio vero testimone ardente,tu del suo volto cercatore assiduo,tu fiducioso e fedele orante,prega per noi.

Dà luce ai grandi, gli ultimi difendi,a Dio conduci umili e potenti, il tuo ardore dona ai nostri tempiper il Dio vivo.

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Piova dal cielo la Parola eternadisseti i cuori vinti dall’arsura,ridoni vita a noi peccatoriil suo perdono.

A te s’innalzi l’inno della lode,Trinità santa, fuoco consumante,e la tua grazia scenda senza finesulla tua Chiesa. Amen.

Oppure:Sorgi, o Elia simile al fuocola tua parola arde come fiaccola.Tu apri il cielo, piove sulla terraquella Parola che feconda i cuori.

Sei testimone dell’unico Dio,lui che ci parla solo nel silenzio.Tu hai percorso i passi della fedesotto il suo sguardo, alla sua presenza.

Con te compiamo l’esodo del cuoresalendo al monte d’alleanza nuova.Splende sul Tabor Cristo vera luce:è il nuovo Oreb dove Dio si svela.

Gloria al Padre, che hai annunciato,gloria al Figlio, che hai contemplato,gloria allo Spirito, che ti ha animato,grande profeta, noi ti celebriamo. Amen.

Oppure:Nunc iuvat celsi properáre ad altamente Carméli iuga, et ore plenovatis Elíae méritos reférrelaudis honóres.

Hic sacri est ductor, cólumen decúsqueOrdinis, cuius súboles ab ortuusque ad occásum bene prosperátacrevit in orbe.

Dum fames terras prémeret, minístroutitur corvo; víduae farínamsúfficit solers, oleóque manathydria píngui.

Hic, Deo fusis précibus, redúctumfínibus mortis púerum paréntireddit, orándo valet expetítamréddere lucem.

Cláudit et nubes aperítque verboímperat post tres properánter annospróferat caelum sitiénsque tellusháuriat imbres.

Sit Patri summo genitaeque Proli,et tibi, compar utriúsque Sancte

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Spiritus, virtus, decus et potéstastempus in omne. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Il Signore vive e io sto alla sua presenza.

Salmi e cantico della dom., I sett. (p. ***).

2 ant. Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore. Ecco, il Signore passa.

3 ant. Sono pieno di zelo per il Signore Dio dell’universo.

LETTURA BREVE 2Pt 1,19-21Abbiamo, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in

un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino. Sappiate anzi tuttoquesto: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana è mai venuta unaprofezia, ma mossi da Spirito Santo, parlarono alcuni uomini da parte di Dio.

RESPONSORIO BREVE R. Ricompensa i tuoi profeti, * ascolta la preghiera dei tuoi servi.Ricompensa i tuoi profeti, ascolta la preghiera dei tuoi servi.V. Tu sei il Signore, il Dio dei secoli.Ascolta la preghiera dei tuoi servi.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Ricompensa i tuoi profeti, ascolta la preghiera dei tuoi servi.

Ant. al Ben. Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israelee che io sono tuo servo.

INVOCAZIONI

Supplichiamo umilmente Dio Padre, che un tempo parlò per mezzo dei profeti e oggi ci parla per mezzo del Figliosuo:Attiraci a te, Signore.

Signore, che ti sei rivelato al profeta Elia nel silenzio e nella solitudine,– fa’ che, liberi da ciò che impedisce di udire la tua voce, ti cerchiamo e ti troviamo.Signore, che ad Elia assetato hai indicato il torrente Cherit,– fa’ che beviamo alle fonti vive della carità e della contemplazione.Signore, che hai sostenuto con il pane e l’acqua il profeta Elia nel cammino verso il monte Oreb,– fa’ che camminiamo incontro a te, sostenuti dal Corpo e dal Sangue di Cristo.Signore, che ti sei rivelato ad Elia nel sussurro di una brezza leggera,– fa’ che seguiamo docilmente ogni ispirazione dello Spirito Santo.Signore, che hai suscitato Elia come un fuoco e lo hai riempito di zelo per la tua gloria,– fa’ che, infiammati dal tuo amore, serviamo la Chiesa e i fratelli con generosità.Padre nostro.

ORAZIONE

Dio unico e vero, che hai concesso a sant’Elia profeta, nostro Padre, di vivere alla tua presenza e di consumarsi perlo zelo della tua gloria, dona ai tuoi servi di cercare sempre il tuo volto, per essere nel mondo testimoni del tuo amore.Per il nostro Signore.

Ora media

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Salmi del giorno dal salterio.

Terza

Ant. Elia invocò il Signore ed egli ascoltò il suo grido.

LETTURA BREVE Eb 12,1-2Noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia,

corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine allafede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzandoil disonore, e siede alla destra del trono di Dio.

V. Il tuo volto, Signore, io cerco.R. Non nasconderti a me, o Dio.

Sesta

Ant. Elia, poiché aveva dimostrato zelo ardente per il Dio unico e vero, fu assunto in cielo.

LETTURA BREVE Eb 4,12La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divi -

sione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

V. Ripongo nel cuore la tua promessa.R. Per non peccare contro di te.

Nona

Ant. Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto preparato da Elia.

LETTURA BREVE Eb 12,28-29Noi, che possediamo un regno incrollabile, conserviamo questa grazia, mediante la quale rendiamo culto in

maniera gradita a Dio con riverenza e timore, perché il nostro Dio è un fuoco divorante.

V. Limpida e pura è la tua promessa.R. Il tuo servo la ama.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Vespri

INNO

O profeta del Monte Carmelo,sant’Elia che in cielo risplendi,tu sei padre, modello e maestro,e patrono dell’Ordine nostro.

Tu proclami il Dio unico e vero,tu ravvivi la fede nei cuori,alle nubi comandi e ottienisiccità e abbondanza di acque.

Difensore dei deboli e oppressi,promotore di vera giustizia,tu denunci il re oppressorenella vigna dell’umile Nabot.

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Nella fame che strazia i paesiuna vedova, Elia, ti soccorre:a lei olio e farina non mancae suo figlio richiami alla vita.

Vivi sempre in presenza di Dioe con zelo diffondi il suo nome,nel silenzio dell’Oreb tu ascoltila sua voce che parla in segreto.

Sali in cielo su un carro di fuocoma ci lasci il mantello e il tuo spirito,tu prepari la via al Signore,e contempli il Cristo sul Tabor.

Al Dio unico, Padre e creatore,al Dio vero, Gesù salvatore,al Dio vivo, che è Fuoco d’amore,innalziamo la lode del cuore. Amen.

Oppure:Ti ringraziamo, Padre,per il profeta Elia,modello e intercessoredell’Ordine nel mondo.

Nell’intimo del cuoreha accolto con amorela viva tua presenza ed ogni tua parola.

Dei vizi dei potentis’è fatto accusatore,di poveri ed oppressi aiuto e difensore.

Tu hai sempre custoditoil servo tuo fedele, nell’ultimo suo giornoa te l’hai sollevato.

Così, come Eliseoraccolse il suo mantello,raccoglierne vogliamolo spirito e lo zelo.

A te sia lode, o Padre,da tutta la tua Chiesa,al Figlio e allo Spiritonei secoli sia gloria. Amen.

Oppure:Audiat miras oriens cadénsquesol tuas láudes, mare, terra et aër,Ordinis nostri cólumen tuaequeglória gentis.

O iubar caeli rádiis decórum,o potens signis meritísque felix,

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quem Deus gestis adhibére suévitgrándibus olim.

Te triumpháli super alta curruígneis vectum céleres quadrígisAngeli attóllunt, nímium corúscaluce micántem.

Unico aetérni Patris affuístiFílio testis: sócius fidélisMoysis, Thabor pósitus corúscovértice montis.

Nos tui laetos clypeo favóris,patris et mira pietáte fretos,líberos, dextra pétimus benígnaprótege semper.

Sit Patri summo genitaeque Proli,et tibi, compar utriúsque SancteSpíritus, virtus, decus et potéstastempus in omne. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Sorse Elia profeta simile al fuoco:la sua parola bruciava come fiaccola.

SALMO 110

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, *nel consesso dei giusti e nell’assemblea.

Grandi sono le opere del Signore, *le contemplino coloro che le amano.

Le sue opere sono splendore di bellezza, *la sua giustizia dura per sempre.

Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi: *pietà e tenerezza è il Signore.

Egli dà il cibo a chi lo teme, *si ricorda sempre della sua alleanza.

Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, *gli diede l’eredità delle genti.

Le opere delle sue mani sono verità e giustizia, *stabili sono tutti i suoi comandi,

immutabili nei secoli, per sempre, *eseguiti con fedeltà e rettitudine.

Mandò a liberare il suo popolo, *stabilì la sua alleanza per sempre.

Santo e terribile il suo nome. *Principio della saggezza è il timore del Signore,

saggio è colui che gli è fedele; *la lode del Signore è senza fine.

1 ant. Sorse Elia profeta simile al fuoco:

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la sua parola bruciava come fiaccola.

2 ant. Se il Signore è Dio, seguitelo!

SALMO 113 B

Non a noi, Signore, non a noi, †ma al tuo nome da’ gloria, *per la tua fedeltà, per la tua grazia.

Perché i popoli dovrebbero dire: *«Dov’è il loro Dio?».

Il nostro Dio è nei cieli, *egli opera tutto ciò che vuole.

Gli idoli delle genti sono argento e oro, *opera delle mani dell’uomo.

Hanno bocca e non parlano, *hanno occhi e non vedono,

hanno orecchi e non odono, *hanno narici e non odorano.

Hanno mani e non palpano, †hanno piedi e non camminano; *dalla gola non emettono suoni.

Sia come loro chi li fabbrica *e chiunque in essi confida.

Israele confida nel Signore *egli è loro aiuto e loro scudo.

Confida nel Signore la casa di Aronne: *egli è loro aiuto e loro scudo.

Confida nel Signore, chiunque lo teme: *egli è loro aiuto e loro scudo.

Il Signore si ricorda di noi, ci benedice: †benedice la casa d’Israele, *benedice la casa di Aronne.

Il Signore benedice quelli che lo temono, *benedice i piccoli e i grandi.

Vi renda fecondi il Signore, *voi e i vostri figli.

Siate benedetti dal Signore *che ha fatto cielo e terra.

I cieli sono i cieli del Signore, *ma ha dato la terra ai figli dell’uomo.

Non i morti lodano il Signore, *né quanti scendono nella tomba.

Ma noi, i viventi, benediciamo il Signore *ora e per sempre.

2 ant. Se il Signore è Dio, seguitelo!

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3 ant. Il Signore dà la ricompensa ai profeti, suoi servi.

CANTICO Cfr. Ap 11,17-18; 12,10b-12a

Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio onnipotente, *

che sei e che eri,

perché hai messo mano alla tua grande potenza, *

e hai instaurato il tuo regno.

Le genti fremettero, †ma è giunta l’ora della tua ira, *il tempo di giudicare i morti,

di dare la ricompensa ai tuoi servi, †ai profeti e ai santi *e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi.

Ora si è compiuta la salvezza,la forza e il regno del nostro Dio *

e la potenza del suo Cristo,

poiché è stato precipitato l’Accusatore; †colui che accusava i nostri fratelli, *davanti al nostro Dio giorno e notte.

Essi lo hanno vinto per il sangue dell’Agnello †e la testimonianza del loro martirio, *perché hanno disprezzato la vita fino a morire.

Esultate, dunque, o cieli, *rallegratevi e gioite,

voi che abitate in essi.

3 ant. Il Signore dà la ricompensa ai profeti, suoi servi.

LETTURA BREVE Gc 5,16c-18Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto. Elia era un uomo come noi: pregò intensamente che non

piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terraprodusse il suo frutto.

RESPONSORIO BREVE R. Confido nel Signore: * mi ascolta quando lo invoco.Confido nel Signore: mi ascolta quando lo invoco.V. Fa prodigi per il suo fedele.Mi ascolta quando lo invoco.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Confido nel Signore: mi ascolta quando lo invoco.

Ant. al Magn. Dio aveva già parlatonei tempi antichi ai padri per mezzo dei profeti;ultimamente, in questi giorni,ha parlato a noi per mezzo del Figlio,che ha costituito erede di tutte le cose.

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INTERCESSIONI

Lodiamo il Dio vivo e vero, che scelse il profeta Elia come testimone della sua onnipotenza e della sua misericordia, epreghiamolo:Signore, rendici testimoni del tuo amore.

Tu che ti sei reso presente al sacrificio di Elia e l’hai consumato col fuoco disceso dal cielo,– accetta il nostro sacrificio di lode per il bene della tua Chiesa.Tu che, per la preghiera di Elia sul monte Carmelo, hai mandato la pioggia ristoratrice,– ricolma dello spirito di orazione quanti si ispirano a lui, per ottenere sul mondo una pioggia di grazie.Tu che hai costituito il profeta Elia strumento di riconciliazione tra padri e figli,– fa’ di noi degli operatori di pace, perché sulla terra cessino odio e discordia.Tu che hai eletto il profeta Elia difensore della tua giustizia e della tua gloria,– sostieni i perseguitati a causa della giustizia, perché possano vedere riconosciuti i loro giusti diritti.Tu che hai assunto in cielo il profeta Elia in un turbine di fuoco,– ammetti i nostri fratelli e sorelle defunti all’abbraccio della tua gloria.Padre nostro.

ORAZIONE

Dio unico e vero, che hai concesso a sant’Elia profeta, nostro Padre, di vivere alla tua presenza e di consumarsi perlo zelo della tua gloria, dona ai tuoi servi di cercare sempre il tuo volto, per essere nel mondo testimoni del tuo amore.Per il nostro Signore.

24 luglioBEATE MARIA PILAR, TERESA

E MARIA ANGELES,VERGINI E MARTIRI

Memoria facoltativa

Maria Pilar di san Francesco Borgia (nata a Tarazona il 30 dicembre 1877), Teresa del Bambino Gesù e di san Giovannidella Croce (nata a Mochales il 5 marzo 1909), Maria Angeles di san Giuseppe (nata a Getafe il 6 marzo 1905), CarmelitaneScalze del Monastero di Guadalajara, furono martirizzate il 24 luglio 1936, dopo aver confessato la loro fede in Cristo Reed aver offerto la loro vita per la Chiesa. Sono le primizie degli innumerevoli martiri della guerra civile spagnola del 1936-1939. Furono beatificate da Giovanni Paolo II nel 1987.

Dal Comune di più martiri o delle vergini con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dal «Cantico Spirituale» di San Giovanni della Croce, sacerdote(Cant. B 30,7-9; Morena-Roma 2003, pp. 229-230)

I fiori della verginità e del martirio

«Faremo le ghirlande nel tuo amor fiorite,e in un capello mio intrecciate».

Questo verso si applica più propriamente alla Chiesa e a Cristo; in esso la Chiesa, sua sposa, parla con lui,dicendo: «faremo le ghirlande», intendendo per ghirlande tutte le anime sante generate da Cristo nella Chiesa, datoche ciascuna di loro è come una ghirlanda ornata di fiori di virtù e di doni, e tutte insieme sono una ghirlanda per ilcapo dello Sposo Cristo.

Si può anche intendere per le belle ghirlande, che con un altro nome si chiamano corone d’alloro, anch’esse fatte inCristo e nella Chiesa, che sono in tre modi: la prima, dei fiori belli e bianchi di tutte le vergini, ciascuna con la suacorona della verginità, e tutte insieme saranno una corona da porre sul capo dello Sposo Cristo. La seconda corona deifiori splendenti dei santi dottori, e tutti insieme saranno una corona da sovrapporre a quella delle vergini sul capo diCristo. La terza, di garofani rossi dei martiri, ciascuno con la sua corona di martire e tutti insieme saranno una coronache completa la corona dello Sposo Cristo. Con queste tre ghirlande Cristo Sposo sarà così adornato e così bello davedere, che in cielo.

Faremo dunque, dice, queste ghirlande «nel tuo amor fiorite». Il fiore che le opere e le virtù possiedono è la grazia

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e la virtù dell’amore di Dio che posseggono, senza il quale non solo non sarebbero fiorite, ma sarebbero secche esenza valore davanti a Dio, anche se umanamente fossero perfette. Tuttavia, poiché egli dà la sua grazia e il suoamore, le opere sono fiorite nel suo amore «e in un capello mio intrecciate».

Questo «suo capello» è la sua volontà e l’amore che ella ha per l’Amato; questo amore ha e assolve il compito delfilo nella ghirlanda. Infatti, come il filo unisce e tiene insieme i fiori nella ghirlanda, così l ’amore dell’anima unisce etiene insieme le virtù e le conserva in lei, Infatti, come dice san Paolo, «la carità è il vincolo e l’unione dellaperfezione» (Col 3,14).

RESPONSORIO 1Pt 3,14-15.17R. Se doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non sgomentatevi per paura di loro e non turbatevi, ma adorate ilSignore, Cristo, nei vostri cuori, * pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è invoi.V. Se questa è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male.R. Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Questa vita che vivo nella carne,la vivo nella fede del Figlio di Dio,che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

ORAZIONE

O Dio, forza dei deboli, che hai sostenuto nel martirio le beate Maria Pilar, Teresa e Maria Angeles, vergini,concedi a noi, per loro intercessione, di rimanere fedeli fino alla morte a Cristo Re e alla sua Chiesa. Per il nostroSignore.

Vespri

Ant. al Magn. Quale gioia quando mi dissero:andremo alla casa del Signore!

27 LuglioBEATO TITO BRANDSMA, SACERDOTE E

MARTIREMemoria facoltativa

Anno Sjoerd Brandsma, nato a Oegeklooster, in Frisia (Olanda) nel 1881, entrò fin da giovane nel Carmelo. Sacerdotenel 1905 e laureato in filosofia a Roma, fu poi docente in vari licei olandesi e professore di filosofia e storia della misticanell’Università Cattolica di Nimega, di cui divenne Rettore Magnifico. Giornalista professionista, nel 1935 venne nominatoConsulente ecclesiastico dei giornalisti cattolici. Era noto per la sua disponibilità verso tutti e in tutto. Prima e du rantel’occupazione nazista dell’Olanda egli lottò, con fedeltà al Vangelo, contro il diffondersi dell’ideologia nazionalsocialista,per la libertà delle scuole cattoliche e della stampa cattolica. Per questo venne arrestato. Avendo egli rifiutato la liberazionein cambio del suo silenzio, venne internato a Dachau ove, fra sofferenze e umiliazioni, infondeva serenità e conforto aglialtri deportati, e beneficava gli stessi aguzzini. È stato proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 1985.

Dal Comune di un martire o dei pastori con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dai «Pensieri» del beato Tito Brandsma, sacerdote e martire, sull’eroicità e sui santi Villibrordo e Bonifacio(Dal periodico «Viking», 7 novembre 1936, e dalla predica ms. del 16 luglio 1939)

Invito all’eroicità nella fede e nell’amore

Si dice che viviamo in un tempo magnifico, un tempo di grandi uomini e donne. Forse sarebbe meglio dire cheviviamo in un’epoca di decadenza, in cui però molti sentono la necessità di reagire, di difendere le cose più care e piùsacre. Si può comprendere il desiderio che emerga una guida capace e forte. Ma vogliamo che essa combatta per unacausa santa, un ideale fondato sui disegni divini, non sulle sole forze umane.

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Il neo-paganesimo considera tutta la natura come emanazione della divinità, e così ritiene delle varie e molteplicirazze e popoli della terra; ma come una stella differisce dall’altra per luce e chiarezza, così una razza è più nobile epura dell’altra. A misura che questa razza porta più luce in sé, ha anche il compito di farla risplendere e brillare sulmondo. E questo si ritiene possibile solo quando, individuando gli elementi ad essa estranei, si libera da ogni macchia.Da qui il culto della razza e del sangue, il culto degli eroi del proprio popolo.

Ecco come un punto sbagliato di partenza può condurre a fatali errori! È una scena pietosa vedere come un grandeentusiasmo, una grande energia vengano posti al servizio di un ideale così erroneo e infondato! Però «fas est ab hostedoceri»: possiamo dalla loro errata filosofia apprendere come purificare e migliorare il nostro ideale e pure comenutrire un grande amore per esso, mostrando così grande entusiasmo, disponibilità a vivere e morire per esso,coraggio a realizzarlo in noi stessi e negli altri.

Anche noi, infatti, confessiamo la nostra provenienza da Dio. Pure noi vogliamo quello che Egli vuole.Ma noi non accettiamo il concetto di emanazione dalla divinità e non divinizziamo noi stessi. Ammettiamo la

provenienza nella dipendenza, e quando parliamo e preghiamo per l’avvento del Suo regno, ciò non è per unadifferenza di razza e di sangue, ma per fratellanza universale, perché tutti gli uomini sono nostri fratelli, perfinocoloro che ci odiano e ci combattono, in unione con Colui che fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi.

Noi non vogliamo ricadere nel peccato del paradiso terrestre, nel peccato di farci uguali a Dio. Non vogliamofondare un culto di eroi sulla divinizzazione della natura umana.

Viviamo in un mondo nel quale si condanna persino l’amore chiamandolo debolezza da superare. Si dice: nienteamore, ma sviluppo della propria forza; ciascuno sia il più forte possibile e lasci perire i deboli. Dicono che lareligione cristiana con la predicazione dell’amore ha fatto il suo tempo, e debba essere sostituita dall’antica potenzagermanica. Oh, sì, vengono a noi con queste dottrine e trovano della gente che le accetta volentieri. L’amore non èconosciuto: «Amor non amatur», diceva già san Francesco d‘Assisi, e alcuni secoli dopo, a Firenze, anche SantaMaria Maddalena de’ Pazzi suonava, in estasi, la campana del monastero delle monache Carmelitane per dire allagente come sia bello l’amore. Anch’io vorrei far suonare le campane per dire al mondo com’è bello l’amore. Benché ilneo-paganesimo non voglia più l’amore, non di meno – lo insegna la storia – noi vinceremo con l’amore questo neo-paganesimo e non abbandoneremo il nostro amore. L’amore ci riguadagnerà il cuore dei pagani. La natura è superiorealla teoria. La teoria smetta di condannare e respingere l’amore e chiamarlo debolezza; e da parte nostra la praticadella vita lo faccia sempre nuovamente essere una forza che vincerà e terrà legati i cuori degli uomini.

RESPONSORIO Rm 8,35.28.18R. Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, ilpericolo, la spada? * Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio.V. Ritengo infatti che le sofferenze del momento presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata innoi.R. Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio.

ORAZIONE

O Dio, che hai dato la forza del tuo Spirito al beato martire Tito, perché nella persecuzione e negli orrori dei campidi concentramento testimoniasse la libertà della Chiesa e la dignità dell’uomo, concedi anche a noi di non vergognarcimai di Cristo. Egli è Dio e vive e regna.

28 luglioBEATO GIOVANNI SORETH, SACERDOTE

Memoria facoltativa

Nato nel 1394 presso Caen, in Normandia, entrò fin da giovane nel Carmelo. Laureatosi in Teologia a Parigi, fu presidedegli studi e Provinciale. Dal 1451 fino alla morte, che avvenne a Angers nel 1471, fu Priore Generale dell’Ordine.Restaurò e propagò l’osservanza; spiegò con grande competenza la Regola; revisionò e pubblicò le Costituzioni nel 1462.Sostenne e favorì fin dalle origini le monache. Il suo culto venne approvato da Pio IX nel 1866.

Dal Comune dei pastori o dei santi religiosi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalla «Esposizione parenetica della Regola Carmelitana» del beato Giovanni Soreth, sacerdote(Testo 15, cap. 4; Paris, 1625, pp. 191-192)

Impara da Cristo come si ama Dio

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Impara da Cristo, fratello, come si ama Dio. Impara ad amarlo con dolcezza ed intensità di cuore, con saggezza,con tutta l’anima, con fortezza e con tutte le energie. Con dolcezza, affinché tu non subisca lusinghe; con sag gezzaperché non sia ingannato da interessi; con fortezza perché non sia sottratto all’amore di Dio da pressioni; affinché tunon sia distratto dal successo mondano e dalle passioni carnali.

Al posto di questi allettamenti, tua dolcezza sia la salvezza che ti dona Cristo, così che tu non sia ingannato da unospirito di menzogna e di errore. Ti sorrida la luce, che è Cristo, che è verità, perché tu non sia scoraggiato dalleavversità. Ti rafforzi la fortezza di Dio, che è Cristo. San Basilio dice: «Noi ci sentiamo affezionati e obbligati versocoloro dai quali abbiamo ricevuto tanti benefici». E che c’è di più buono e benefico di Dio? Buono e indicibile iosento l’amore di Dio, e tale da non poterne sperimentare uno migliore! Poiché Dio ha gettato il seme della vitavirtuosa, senza dubbio ne attende un copioso raccolto. L’amore di Cristo accenda dunque il tuo zelo, il suo sapere tiispiri e ti faccia ricco di discernimento.

Ama il tuo Dio con affetto totale e pieno, amalo con tutta la tua anima, ossia con il controllo e con la prudenzadella tua ragione. Amalo con tutte le tue energie, tanto da non temere di morire per amore di lui.

Il Signore Gesù Cristo sia per te soave e amabile. Allontani gli allettamenti della vita sensibile, e con la sua dol-cezza ne vinca l’attrattiva. Sia luce viva per l’intelletto e guida alla ragione, non solo per prevenire le insidie del -l’errore e per custodire la fede da subdoli ragionamenti, ma anche perché tu possa controllare con prudenza gli eccessiinopportuni del tuo linguaggio.

Dio è saggezza: egli vuol essere amato non solo con il cuore, ma anche con sapienza. Diversamente, con tuttafacilità il tuo stesso zelo ti farà sbagliare. Se trascuri lo studio, il tuo astuto nemico non potrebbe trovare arma piùefficace per far morire l’amore nel tuo cuore, neppure se ti facesse camminare in esso senza criterio e senza prudenza.

Sia il tuo amore forte e fedele: non si arrenda a minacce, non si lasci sedurre da lusinghe, scoraggiare da fatiche.Non lasciarsi sedurre da lusinghe significa amare con tutto il cuore; non esser tratto in inganno da insinuazioni èamare con tutta l’anima; non lasciarsi spezzare da offese è amare con tutte le energie. Perciò nella Regola è scritto:«Amate il vostro prossimo come voi stessi». Chi ama Dio, ami anche il suo prossimo. Colui che non ama il fratelloche vede, come potrà amare Dio che non vede?

RESPONSORIO 1Gv 5,3; 3, 24R. In questo consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti. * I suoi comandamenti non sono gravosi.V. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui.R. I suoi comandamenti non sono gravosi.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Sii fedele fino alla mortee ti darò la corona della vita.

ORAZIONE

O Signore, che hai scelto il beato Giovanni Soreth per rinnovare la vita religiosa e per suscitare vergini a teconsacrate nella famiglia del Carmelo, fa’ che, per sua intercessione, diventiamo più fedeli nel seguire Cristo e Mariasua Madre. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. La vita di quest’uomo splende di luce,la sua prudenza ha superato ogni prova,al suo zelo è sempre unita la comprensione.

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AGOSTO

7 agostoSANT’ALBERTO DI TRAPANI, SACERDOTE

Memoria

Alberto degli Abbati nacque a Trapani, in Sicilia, nel secolo XIII. Entrò nell’Ordine ancora giovane e si distinse perl’ardore della predicazione e la fama dei prodigi. Nel 1296 era priore provinciale di Sicilia. Morì a Messina, probabilmentenell’anno 1307, luminoso esempio di purezza e di preghiera. Il suo culto, sorto subito dopo la morte, venne confermato daSisto IV nel 1476.

Dal Comune dei pastori o dei santi: religiosi con salmodia del giorno dal salterio, eccetto quanto segue:

Ufficio delle letture

INNO

Beato chi ha decisodi appartenere a Cristo,cammina fermamentee non si volta indietro.

Avanza in allegrezzainsieme ai suoi fratellisicuro di arrivareal fonte della vita.

Berrà dell’acqua vivae non avrà più sete,riverserà ai fratellil’amore ricevuto.

Percorre con coraggiola strada del Signore,fissando la sua mèta:Gesù, unico bene.

A te sia lode, o Cristo,che guidi i nostri passial Padre e al suo regno,donandoci il tuo Spirito. Amen.

Oppure:Audi, Deus omnípotens,preces tuórum súpplicum,tui praeclári fámulisolémnia coléntium.

Insígnis miris áctibushic fulsit et virtútibus,lucérna lucens ómnibusdomo Dei manéntibus.

Hic fuit vivens hóstiaper húius vitae spátia,mactávit in se vítiacrucis feréndo stígmata.

Huius, o Christe, glóriaiam factus et victória,ipsíus per suffrágia

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da nobis vitae gáudia.

Sit, Christe, tibi glóriapro multifórmi grátia,qui mundi post haec stádiadas iustis vitae práemia. Amen.

Oppure dal Comune dei pastori o dei santi: religiosi o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

SECONDA LETTURA

Da «Istituzione e gesta dei primi monaci» di Filippo Ribot, religioso.(Lib. I, cap. 2; Città del Vaticano 2002, pp. 34-36)

Nasconditi presso il torrente Cherit

«A Elia fu rivolta questa parola del Signore: “Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrenteCherit, che è a oriente del Giordano. Ivi berrai al torrente e i corvi per mio comando ti porteranno il tuo cibo”» (1Re17,2-4). Queste salutari intimidazioni, che Elia venne invitato dallo Spirito Santo ad osservare, e queste desiderabilipromesse, che egli fu incoraggiato a conseguire, tanto più attentamente debbono essere esaminate da noi monacieremiti nelle singole parole, nel loro significato non soltanto storico, ma piuttosto mistico, quanto più pienamente sene comprende l’insegnamento, cioè il modo di raggiungere la perfezione profetica ed il fine della vita religiosaeremitica.

Di questa vita viene riconosciuto un duplice fine. Uno è quello che conseguiamo con l’aiuto della grazia divinaattraverso l’esercizio faticoso e la pratica delle virtù; questo fine, che consiste nell’offrire a Dio un cuore santo e puroda ogni macchia attuale di peccato, lo conseguiamo quando siamo perfetti e nascosti «in Cherit», cioè inquell’«amore» che, secondo il Sapiente, «ricopre ogni colpa» (Pr 10,12). E volendo Dio che Elia conseguisse questofine, gli disse: «Nasconditi presso il torrente Cherit».

L’altro fine di questa vita, che ci viene assegnato per esclusivo dono di Dio, consiste nel gustare in qualche modonel proprio cuore e nello sperimentare nella propria mente, non solo dopo la morte, ma anche in questa vita mortale, lapotenza della presenza divina e la dolcezza della gloria celeste. Perciò questo significa «dissetarsi del torrente»dell’amore di Dio. E questo fine Dio promise ad Elia, dicendogli: «Ivi berrai al torrente» (1Re 17,4; cfr. Sal 109,7).

Per tutti e due questi fini il monaco deve intraprendere la vita profetica eremitica, secondo la testimonianza delProfeta: «...come terra deserta, arida, senz’acqua. Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e latua gloria» (Sal 62,3). Infatti, con lo scegliere di rimanere in una «terra deserta, arida, senz’acqua», perché possa «cosìnel santuario», cioè con il cuore puro dal peccato, apparire a Dio, egli mostra il primo fine della vita solitaria da luiscelta, che è quello di offrire a dio un cuore santo, cioè puro da ogni peccato attuale. Aggiungendo, poi, le parole «percontemplare la tua potenza e la tua gloria», egli mostra il primo fine della vita solitaria da lui scelta, che è quello disperimentare in qualche modo o contemplare misticamente nel proprio cuore già in questa vita la potenza dellapresenza divina e gustare la dolcezza della gloria celeste.

Al primo di questi fini, cioè la purezza del cuore, si arriva attraverso l’esercizio faticoso e la pratica delle virtù, conl’aiuto della grazia divina; e attraverso la purezza del cuore e l’amore perfetto si giunge al secondo, cioè allaconoscenza ottenuta con la propria esperienza della potenza divina e della gloria celeste, secondo le parole delSignore: «Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui» (Gv 14,21).

RESPONSORIO Cfr. Gv 15,15.4.16R. Non vi chiamo più servi, ma amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. *Rimanete in me e io in voi.V. Vi ho scelto e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.R. Rimanete in me e io in voi.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

Eleviamo, fratelli, la lodeal Signore potente e benigno,celebrando la gloria di Alberto, per noi segno d’amore divino.

Di virtù e di grazia fu pieno,

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sacerdote ed apostolo orante,fatto ostia vivente col Cristo,in unione al mistero di Croce.

O Gesù, nostra gloria e corona,che nei santi ci mostri il cammino,ti rendiamo la lode e l’onore,con il Padre e lo Spirito Santo. Amen.

Oppure:O Redemptóris píetas colénda,quae Patri exóptans hómines dicári,Spíritus miro varióque ducispéctora nutu!

Quos tua lympha facis esse natosex Deo vero, nova vis in illisgrátiam crebro dare cáritatisgérmina, Christe.

Tu vocas: currunt álacres vocáti,ábdicant cunctis, duce te voléntes,calle regáli crucis, usque solumquáerere Patrem.

Cáelitus fervens ita sanctus istevíribus totis tibi amánter haesit,atque virtútum cupiit tenérecúlmina laeta.

Laus Patri summo, tibi, Christe princeps,Flámini Sancto párilis resúltet,parva qui danti, bona corde magnocéntupla fertis. Amen.

Oppure dal Comune dei pastori o dei santi: religiosi o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

Ant. al Ben. La bocca del giusto proclama la sapienzae la sua lingua esprime la giustizia;la legge del suo Dio è nel suo cuore.

ORAZIONE

O Dio, che in sant’Alberto, fedele servitore della Vergine del Carmelo, ci hai dato un model lo di purezza e dipreghiera, fa’ che imitiamo la sua vita evangelica per condividere la gloria del cielo. Per il nostro Signore.

Vespri

INNO

O Cristo, pastore supremo,Alberto alla Chiesa hai donato fratello del monte Carmelo,pastore del gregge di Dio.

Raccolto in assidua preghiera,rifulse di santa purezza,con segni e parole di vitafu apostolo del tuo vangelo.

Unito al mistero di Croce,divenne un’ostia vivente,

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offrì con amore sé stessoportando gli uomini a te.

Gesù, sacerdote eterno,a te sia la lode e la gloria,col Padre e lo Spirito Santoper tutti i secoli eterni. Amen.

Oppure: Laeti coléntes fámulum qui te perfécte cóluit,tibi gratánter, Dómine,amóris hymnum prómimus.

Christi fidélis ássecla,ultro relíquit gáudiacuncta quae mundus éxhibetfugáces atque cópias.

Tibi se vovit súbditumhumilitáte obóediens,Christi, carnis mundítie,sponsi aemulátor vírginum.

Tibi placére géstiittibíque adháesit únice,mentem, verba vel óperaamóris fovens ígnibus.

His caritátis vínculisin terris tibi déditus,liber ad astra iúgitertriumphatúrus pródiit.

Eius exémplis éxcitosda gradi nos alácriter,ut te cum Nato et Spiritulaudémus hymnis cáelicis. Amen.

Oppure dal Comune dei pastori o dei santi: religiosi o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

Ant. al Magn. Beati i puri di cuoreperché vedranno Dio.

9 agostoSANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE,VERGINE E MARTIRE, PATRONA D’EUROPA

Festa

Edith Stein nacque a Breslavia il 12 ottobre 1891 da una famiglia ebrea. Appassionata ricercatrice della verità, la trovòdopo approfonditi studi di filosofia mediante la lettura dell’autobiografia di Santa Teresa di Gesù. Nel 1922 ricevette ilbattesimo nella Chiesa cattolica e nel 1933 entrò nel Carmelo di Colonia. Riparata in Olanda per sfuggire alla persecuzionenazista, venne arrestata e deportata ad Auschwitz dove morì il 9 agosto 1942, offrendo il suo olocausto per il popolod’Israele. Donna di singolare intelligenza e cultura, ha lasciato molti scritti di alta dot trina e profonda spiritualità. È statacanonizzata da Giovanni Paolo II nel 1998 e l’anno seguente proclamata compatrona d’Europa, insieme a santa Caterina daSiena e santa Brigida di Svezia.

Dal Comune di un martire o delle vergini eccetto quanto segue.

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Ufficio delle letture

INNO

Un raggio dal cielo colpì il tuo cuoree l’anima tua fu ferita d’amore,le membra sentirono il fuoco di Dio. Tu sei trasformata, non sei più la stessa, la luce divina ti ha rischiarata, da ogni illusione ti ha liberata.

Son sotto di te a profonda distanzale cose terrene e il loro ondeggiare,non può più raggiungerti il loro rumore. Son sopra di te, risplendenti, le stelle, e l’arco nel cielo che è segno di Dio: ti parlan di lui, del suo amore fedele.

Il raggio del cielo ti accende e ti spinge:chi accoglie la luce diventa lucerna,la tua missione è qui sulla terra. L’amore di Dio ti arde nel cuore, desidera accendere il mondo intero, ma gli uomini tengono chiusa la porta.

Vorresti far splendere a tutti le stelle,donare la luce a chi è nella notte,squarciare le tenebre oscure e profonde. Vorresti riunire il cielo e la terra, a tutti donare lo Spirito Santo e il mondo innalzare alla luce di Dio.

Lodiamo con te il Signore dei cieli,sorella e patrona sul nostro cammino,insegnaci a far della vita un dono. Cantiamo il Padre che è verità eterna, il Figlio Gesù immolato in Croce, lo Spirito Santo che è fuoco d’amore. Amen.

Oppure dal Comune di un martire o delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Per la via della Crocehai raggiunto il monte santo.

Salmi dal Comune di un martire.

2 ant. Il Signore dal cielo ti ha guardata,e ora contempli il suo volto.

3 ant. Hai tenuto i tuoi passi sulle sue viee ora ti sazi alla sua presenza.

PRIMA LETTURA Dal libro di Ester 3,8-9; 4,3.5-8.17k-17t

Ester intercede per il suo popolo

Aman disse al re Artaserse: «C’è un popolo disperso tra le nazioni in tutto il tuo regno, le cui leggi differiscono daquelle di tutte le altre nazioni; essi disobbediscono alle leggi del re e non è conveniente che il re glielo permetta. Sepiace al re, dia ordine di ucciderli, e io assegnerò al tesoro del re diecimila talenti d’argento ». Il re disse ad Aman:«Tieni pure il denaro, e tratta questo popolo come vuoi tu».

Nel tredicesimo giorno del primo mese furono chiamati gli scribi e, come aveva ordinato Aman, scrissero ai capi e

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ai governatori di ogni provincia, dall’India fino all’Etiopia, a centoventisette province, e ai capi delle nazioni, secondola loro lingua, a nome del re Artaserse. Le lettere furono mandate per mezzo di corrieri nel regno di Artaserse, perchéin un solo giorno del dodicesimo mese, chiamato Adar, fosse sterminata la stirpe dei Giudei e si saccheggiassero i lorobeni.

In ogni provincia in cui erano state pubblicate le lettere, c’erano grida e lamenti e grande afflizione tra i Giudei, iquali si stendevano sul sacco e sulla cenere. Allora Ester chiamò il suo eunuco Acrateo, che stava al suo servizio, e lomandò a chiedere informazioni precise a Mardocheo. Atac si recò da Mardocheo sulla piazza della città, davanti allaporta del re. Mardocheo gli fece conoscere quel che era accaduto e la promessa che Aman aveva fatto al re riguardo aidiecimila talenti per il tesoro, allo scopo di sterminare i Giudei. E gli diede la copia dell’editto promulgato nella cittàdi Susa e riguardante la loro distruzione, perché la mostrasse a Ester; gli disse di ordinarle di entrare dal re, perdomandargli grazia e intercedere a favore del popolo. «Ricòrdati – aggiunse – dei giorni in cui eri povera, quando erinutrita dalle mie mani, giacché Aman, il quale ha avuto il secondo posto dopo il re, ha parlato contro di noi per farcimorire. Invoca il Signore e parla al re in favore nostro, perché ci liberi dalla morte».

Allora la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un’angoscia mortale. Si tolse le vesti di lusso eindossò gli abiti di miseria e di lutto; invece dei superbi profumi si riempì la testa di ceneri e di immondizie. Umiliòduramente il suo corpo e, con i capelli sconvolti, coprì ogni sua parte che prima soleva ornare a festa. Poi supplicò ilSignore e disse: «Mio Signore, nostro re, tu sei l’unico! Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorsoall’infuori di te, perché un grande pericolo mi sovrasta. Io ho sentito fin dalla mia nascita, in seno alla mia famiglia,che tu, Signore, hai preso Israele tra tutte le nazioni e i nostri padri tra tutti i loro antenati come tua eterna eredità, ehai fatto per loro tutto quello che avevi promesso. Ma ora abbiamo peccato contro di te e ci hai consegnato nelle manidei nostri nemici, perché abbiamo dato gloria ai loro dei. Tu sei giusto, Signore! Ma ora non si sono accontentatidell’amarezza della nostra schiavitù: hanno anche posto le mani sulle mani dei loro idoli, giurando di abolire ildecreto della tua bocca, di sterminare la tua eredità, di chiudere la bocca di quelli che ti lodano e spegnere la gloria deltuo tempio e il tuo altare, di aprire invece la bocca delle nazioni per lodare gli idoli vani e proclamare per sempre lapropria ammirazione per un re mortale. Non consegnare, Signore, il tuo scettro a quelli che neppure esistono. Nonpermettere che ridano della nostra caduta; ma volgi contro di loro questi loro progetti e colpisci con un castigoesemplare chi è a capo dei nostri persecutori. Ricòrdati, Signore, manifèstati nel giorno della nostra afflizione e da’ ame coraggio, o re degli dei e dominatore di ogni potere. Metti nella mia bocca una parola ben misurata di fronte alleone e volgi il suo cuore all’odio contro colui che ci combatte, per lo sterminio suo e di coloro che sono d’accordocon lui. Quanto a noi, salvaci con la tua mano e vieni in mio aiuto, perché sono sola e non ho altri che te, Signore!”

RESPONSORIO Cfr. Est 4,17r.s.h; Gdt 6,19R. Ricordati, Signore, manifestati nel giorno della nostra afflizione e da’ a me coraggio, o Re degli dei e dominatore diogni potere; * metti nella mia bocca una parola ben misurata.V. Signore, Dio del cielo, guarda l’umiliazione della nostra stirpe.R. Metti nella mia bocca una parola ben misurata.

SECONDA LETTURA (a scelta)Dalle «meditazioni» di santa Teresa Benedetta della Croce, vergine e martire

(Nel castello dell’anima, Morena-Roma 2004, pp. 408-412)Ave o Croce, unica speranza!

«Ti salutiamo, Croce santa, nostra unica speranza!» – così ci fa dire la Santa Chiesa nel tempo dedicato allameditazione delle amare sofferenze di Nostro Signore Gesù Cristo.

Il mondo è in fiamme, la lotta tra Cristo e l’Anticristo è apertamente sferrata. Perciò, se ti decidi per Cristo, puòcostarti la vita. Rifletti bene su quanto prometti.

Davanti a te il Salvatore pende dalla Croce, perché è diventato obbediente fino alla morte di Croce. Venne nelmondo non per fare la sua volontà, ma la volontà del Padre. Se vuoi diventare la sposa del Crocifisso, devi allorarinunciare totalmente anche alla tua volontà e non avere altro desiderio che quello di compiere la volontà di Dio.

Il Redentore pende dalla Croce davanti a te spogliato e nudo, perché Egli ha scelto la povertà. Chi lo vuole seguire,deve rinunciare a tutti i beni terreni.

Il Redentore pende davanti a te con il Cuore squarciato. Egli ha versato il sangue del Suo Cuore per guadagnare iltuo cuore. Per lo vuoi seguire in santa castità, il tuo cuore deve essere libero da ogni desiderio terreno: GesùCrocifisso sia l’unico oggetto delle tue brame, dei tuoi desideri, dei tuoi pensieri.

Il mondo è in fiamme. L’incendio può cogliere anche la nostra casa. Sopra tutte le fiamme però si innalza la Croce.Non la possono bruciare – è il cammino dalla terra al cielo. Chi l’abbraccia con fede, amore e speranza, viene portatonel grembo della Trinità.

Il mondo è in fiamme. Desideri spegnerle? Guarda al Crocifisso. Dal Cuore squarciato sgorga il sangue delRedentore. Questo spegne le fiamme dell’inferno. Rendi il tuo cuore libero con l’adempimento completo dei tuoi voti,allora sgorgherà il flusso dell’amore divino nel tuo cuore, finché traboccherà e sarà fruttuoso fino ai confini della

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terra.Guarda al Crocifisso. Gli sei unita sponsalmente nella fedele osservanza dei tuoi santi voti, allora il Suo prezioso

Sangue diventa tuo. Unita a Lui diventi onnipotente come Lui. Potrai essere su tutti i fronti, in tutti i luoghi del dolorenella potenza della Croce, il suo amore misericordioso ti porta dovunque, l’amore attinto dal Cuore divino, diffondedovunque il suo prezioso Sangue, che lenisce, salva, redime.

Gli occhi del Crocifisso ti scrutano interrogativi per esaminarti. Vuoi di nuovo con ogni serietà stringere l’alleanzacon il Crocifisso? Che cosa vuoi rispondergli? «Signore dove andremo? Tu solo hai parola di vita eterna» (Gv 6,68).Ave Crux, spes unica!

RESPONSORIO 1Cor 1,23-24; Rm 10,1R. Noi annunciamo Cristo Crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; * per coloro che sono chiamati,sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.V. Il desiderio nel mio cuore e la mia preghiera salgono a Dio per la loro salvezza.R. Per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.

Oppure:Dalla «Scientia Crucis» di santa Teresa Benedetta della Croce, vergine e martire

(Sc. Cr. 1,2; Roma 2014, pp. 19-20)La porta della vita si apre ai credenti in Cristo

La Legge era solo un maestro sul cammino verso Cristo. Essa poteva preparare all’accoglienza della vita, ma da sestessa non poteva darla. Cristo si è accollato il giogo della Legge nel mentre la compì perfettamente e morì per eattraverso la Legge.

Perciò, Egli ha liberato dalla Legge coloro che vollero accogliere da Lui la vita. Potevano però accoglierla, solo sedisprezzavano la loro stessa vita. Infatti «coloro che sono stati battezzati in Cristo, sono battezzati nella Sua morte»(Rom 6,3). Essi si immergono nella Sua vita per diventare membri del suo Corpo e muoiono con Lui, ma anche perrisuscitare con Lui all’eterna vita divina. Questa vita giungerà per noi nella sua pienezza solo nel giorno della gloria.Vi abbiamo parte però – nella carne – in quanto crediamo già da ora: crediamo che Cristo è morto per noi, per darci lavita. Proprio questa fede ci fa diventare uno con Lui, come le membra con il capo, e ci apre alla corrente della Suavita. Così la fede nel Crocifisso – la fede viva, accompagnata dalla consegna amorosa – è per noi l’accesso alla vita el’inizio della gloria futura; perciò, la Croce è il nostro solo titolo di vanto: «Non mi avvenga mai di trarre vanto se nonnella Croce del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo è stato crocifisso per me ed io per ilmondo» (Gal 6,14). Chi si è deciso per Cristo è morto per il mondo, e il mondo per lui. «Egli porta le ferite delSignore sul proprio corpo» (Gal 6,17), è debole e disprezzato dagli uomini, ma proprio per questo forte, perché «nelladebolezza di Dio è potente la forza» (cfr. 2Cor 12,9). Convintone, il discepolo di Gesù non solo prende la Croce che èposta su di lui, ma crocifigge se stesso: «Coloro che appartengono al Cristo Gesù crocifissero la carne con le suepassioni e i suoi desideri» (Gal 5,24). Essi hanno combattuto un’inesorabile lotta contro la loro natura, perché la vitadel peccato morisse e si facesse spazio per la vita dello Spirito. Quest’ultima conta.

La croce non è fine a se stessa. Essa, ergendosi, indica la direzione verso l’alto. Quindi non è solo segno, è la fortearma di Cristo; la verga del pastore con cui il divino Davide esce incontro all’infernale Golia; con cui Egli bussa allaporta del Cielo e la spalanca. Allora sgorgano i flutti della luce divina e si estendono a tutti coloro che sono al seguitodel Crocifisso.

RESPONSORIO Gal 2,19-20R. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. * Egli mi ha amato e ha dato sestesso per me.V. Quello che io vivo nella carne, lo vivo nella fede del Figlio di Dio.R. Egli mi ha amato e ha dato se stesso per me.

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

Dio dei nostri padri, che hai riempito della scienza della Croce santa Teresa Benedetta, concedi a noi, per suaintercessione, di cercare sempre te, somma Verità e di rimanere fedeli fino alla morte alla Alleanza sigillata in croceda tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna.

Lodi mattutine

INNO Cantiamo a te la lode,

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Teresa Benedetta,unita al Redentorecol dono del tuo sangue.

Tu sei eucaristianel cuore della Chiesa,la tua vocazioneè luce per il mondo.

La verità hai cercatoe hai trovato il Cristoche svela ad ogni uomol’abisso del suo cuore.

La via della fedeè conoscenza oscura,è luce che abbaglia,e chiede l’abbandono.

Cammina insieme a noi,o figlia di Israele,sii guida per la Chiesae portaci al Signore.

A te sia lode, o Cristo,corona dei tuoi martiri,al Padre e allo Spiritonei secoli, in eterno. Amen

Oppure dal Comune di un martire o delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. L’anima mia ha cercato la verità,mi stringo a te, mio Dio.

Salmi dalla domenica I sett (p. ***).

2 ant. Israele benedica il Signore,lo lodi tutta la terra.

3 ant. Il Signore ama il suo popolo, mi ha dato la corona della vittoria.

LETTURA BREVE Gal 6,14-16Quanto a me, non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo

per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non cir concisione, mal’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.

RESPONSORIO BREVE

R. Mia forza, * mio canto è il Signore.Mia forza, mio canto è il Signore.V. Egli è stato la mia salvezza:mio canto è il Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Mia forza, mio canto è il Signore.

Ant. al Ben. Il desiderio del mio cuore e la mia preghierasalgono a Dio per la salvezza del mio popolo.

Invocazioni dal Comune di un martire.

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ORAZIONE

Dio dei nostri padri, che hai riempito della scienza della Croce santa Teresa Benedetta, concedi a noi, per suaintercessione, di cercare sempre te, somma Verità e di rimanere fedeli fino alla morte alla Alleanza sigillata in croceda tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna.

Ora Media: antifone e salmi del giorno, lettura breve e responsorio dal comune.

Vespri

INNO Alla croce con Maria,o Teresa Benedetta,sei unita al Redentoreall’offerta sua d’amore.

Alla Croce fu donataa noi tutti la sua Madre,che è fedele in eternoa quest’ultima missione.

Ci ha presi nel suo cuore,ci conosce nel profondo,nella nostra debolezza,e ci guida verso il cielo.

Anche tu, sua vera figlia,sei con lei alla Croce,per comprare col tuo sanguea noi tutti il paradiso.

Siamo anime costose,ma per te, come Maria,nessun prezzo è troppo altoper condurci alla meta.

Fa’ che, uniti al Redentore,anche noi possiamo offrirciper il bene dei fratellie raggiungerti nel cielo.

O Teresa Benedetta,noi con te lodiamo il Padre,il suo Figlio redentore,e lo Spirito d’amore. Amen.

Oppure dal Comune di un martire o delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Il Signore ha ascoltato al mia preghiera,camminerò sulla terra dei viventi.

Salmi dal Comune di un martire.

2 ant. Sono la tua serva, Signore,la mia morte è preziosa ai tuoi occhi.

3 ant. Ho seguito l’Agnello immolatoper la salvezza del mio popolo.

LETTURA BREVE 2Cor 4,8-10In tutto siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati;

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colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù simanifesti nel nostro corpo.

RESPONSORIO BREVE

R. O Dio, ci hai messo alla prova * e ci hai dato sollievo.O Dio ci hai messo alla prova e ci hai dato sollievo.V. Ci hai purificati, come l’argento.e ci hai dato sollievo.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.O Dio ci hai messo alla prova e ci hai dato sollievo.

Ant. al Magn. Quando verrà lo Spirito di Verità,Egli vi guiderà alla verità tutta intera.

Intercessioni dal Comune di un martire.

Orazione come alle Lodi mattutine.

16 agostoBEATA MARIA SAGRARIODI SAN LUIGI GONZAGA

VERGINE E MARTIREMemoria facoltativa

Elvira Moragas Cantarero nacque a Lillo (Toledo) l’8 gennaio 1881. Intraprese la professione di farmacista, divenendouna delle prime donne ad ottenere tale titolo in Spagna. Nel 1915 entrò nel Carmelo di Madrid. Per il suo spirito di orazionee il suo amore all’Eucaristia incarnò perfettamente l’ideale contemplativo ed ecclesiale del Carmelo Teresiano. Fu elettaPriora della sua comunità. Nel contesto della guerra civile spagnola, il 15 agosto 1936, subì il martirio, grazia da lei tantodesiderata. È stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 1998.

Dal Comune di un martire o delle vergini con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Lettere e scritti» della beata Maria Sagrario di san Luigi Gonzaga, vergine e martire.(Pensieri tratti dagli Scritti degli anni 1930-1936)

Seguire Cristo per il cammino dell’umiltà e della croce

Gesù regni sempre nel mio cuore. Il Signore mi chiede che sia umile, che pianga i miei peccati, che lo ami molto,che ami molto i miei fratelli, che non li mortifichi in nulla né io mi senta mortificata in nulla, che viva molto raccoltain Lui senza volontà propria, completamente abbandonata alla sua volontà divina. In questa valle di lacrime nonpossono mancare le pene e dobbiamo essere contente nel poter offrire qualcosa al nostro amatissimo Gesù, che volletanto soffrire per nostro amore. Il cammino della croce è il più immediato per unirsi a Dio e, quindi, è quello chedobbiamo sempre desiderare. Il Signore non permetta che io mi separi mai dalla sua volontà. Benedetto sia Dio che cidà questi travagli per offrirglieli in suo onore! Verrà il giorno in cui ci rallegreremo per averli sopportati. Nelfrattempo dobbiamo essere generose, soffrendo tutto, e se non lo possiamo fare con gioia, per lo meno facciamolo inconformità con la divina Volontà di chi tanto patì per nostro amore. Poiché per quanto grandi siano le nostresofferenze, mai saranno simili alle sue. Se vuoi essere perfetta, procura di essere innanzitutto umile nei pensieri,parole, opere e desideri, e studia bene quello che questo significa, e lavora con fervore per ottenerlo. Abbi semprepresente lo sguardo sul nostro amatissimo Gesù, domandandogli nell’intimo del cuore ciò che desidera da te, e nonglielo negare mai, anche se dovrai fare molta violenza all’inclinazione naturale.

Benedetto sia colui che ci dona tutto per il nostro bene! Se possediamo Lui, possediamo tutto.

RESPONSORIO Cfr. 2 Tm 4,7-8; Fil 3,8.10R. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. * Ora mi resta soltanto lacorona di giustizia.V. Ritengo che tutto sia una perdita a motivo della conoscenza di Cristo, facendomi conforme alla sua morte.R. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia.

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Lodi mattutine

Ant. al Ben. Beata la vergine che, rinnegando se stessa e portando la propria croce, imitò il Signore, sposo delle vergini e re dei martiri.

ORAZIONE

O Dio, che hai preparato la beata Maria Sagrario con lo spirito di orazione e la devozione eucaristica, per la provadel martirio, concedi anche a noi di offrirti la vita, compiendo fedelmente la tua volontà. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. In una sola vittimacelebriamo un duplice trionfo:la gloria della verginità e la vittoria sulla morte;rimase fedele e ottenne la palma del martirio.

18 AgostoBEATI GIAN BATTISTA DURVENEUIL,

MICHELE LUIGI BRULARD,GIACOMO CAGNOT,

SACERDOTI O.N., E COMPAGNI DIROCHEFORT, MARTIRI

Memoria facoltativa

Durante la Rivoluzione francese, nella rada di Rochefort, diocesi di La Rochelle (Francia), morirono ammassati in duenavi 547 sacerdoti e religiosi. Tra loro c’erano almeno tre Carmelitani Scalzi: P. Gian Battista Duverneuil, nato a Limogesnel 1759; P. Michele Luigi Brulard, nato a Chartres nel 1758; P. Giacomo Gagnot, nato a Frolois nel 1753. Tutti morironoper stenti e malattie nell’estate del 1794. L’amore incondizionato a Cristo, l’attaccamento e la fedeltà alla Chiesa, lacompassione verso tutti, il perdono ai propri persecutori furono i tratti comuni di questi figli di santa Teresa, bea tificati daGiovanni Paolo II nel 1995 assieme ad altri 61 martiri caduti nella stessa circostanza.

Dal Comune dei martiri con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dai «Propositi» redatti dai chierici rinchiusi nella nave della prigionia «I due soci»Portarono in silenzio la croce loro imposta

Non dovranno preoccuparsi con inutili inquietudini per la rimessa in libertà; ma dovranno approfittare del tempo didetenzione, meditando sugli anni passati, facendo santi propositi per il futuro, al fine di incontrare, nella schiavitù deicorpi, la libertà delle loro anime.

Nell’eventualità che Dio dovesse permettere di riottenere, totalmente o parzialmente, la libertà, per la quale sospirala natura, eviteranno di abbandonarsi al giubilo smisurato, quando ne giungesse la notizia. Conservando un animosereno, mostreranno di aver patito, senza mormorare, la croce loro imposta e che erano disposti a sopportarla più alungo, con coraggio e come veri cristiani che non si lasciano abbattere dalle avversità.

Nel caso che venissero loro restituiti gli effetti personali, non mostreranno alcuna avidità nel reclamarli, mamanifesteranno con modestia e nuda verità quanto potranno richiedere, e riceveranno, senza lamentele, quanto verràloro dato; tutto ciò abituati, come dovrebbe essere, a disprezzare i beni della terra e ad accontentarsi del poco,sull’esempio degli apostoli.

Non soddisferanno la curiosità di quanti potrebbero incontrare sulla propria strada, non risponderanno alle vuotedomande sul loro passato, faranno intravedere che hanno sopportato pazientemente i propri patimenti, senza entrare inparticolari e senza mostrare nessun risentimento verso coloro che ne sono stati gli autori e gli strumenti.

Conserveranno il silenzio più severo e assoluto circa i difetti dei fratelli e le debolezze in cui potrebbero esserecaduti nella loro dolorosa situazione, circa il loro stato di salute e la durata della loro pena; conserveranno la stessacarità verso tutti quelli la cui opinione religiosa sia diversa dalla loro; eviteranno ogni sentimento di du rezza oanimosità, limitandosi al compatimento interiore e sforzandosi di condurli sul cammino della verità con la loro

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dolcezza e moderazione.Non mostreranno nessuna afflizione per la perdita dei loro beni, nessuna fretta nel recuperarli, nessun risentimento

contro coloro che ne possiedono.

RESPONSORIO R. Dio ci contempla, Cristo e i suoi angeli ci guardano mentre lottiamo per la fede. * Quale grande dignità, qualepiena felicità lottare sotto lo sguardo di Dio ed essere coronati da Cristo.V. Rivestiamoci di forza e prepariamoci alla lotta con spirito indomabile, con fede sincera, con totale offerta.R. Quale grande dignità, quale piena felicità è lottare sotto lo sguardo di Dio ed essere coronati da Cristo.

ORAZIONE

O Dio, che ai beati martiri Giovanni Battista, Michele Luigi e Giacomo, sacerdoti, e ai loro compagni, hai donato la grazia della fedeltà e del perdono nella tremenda prova della deportazione, concedi a noi, per loro intercessione, di rimanere sempre fedeli alla Chiesa e disposti a perdonare i nostri fratelli. Per il nostro Signore.

25 agostoSANTA MARIA DI GESÙ CROCIFISSO, VERGINE

Memoria facoltativa

Myriam Baouardy nacque ad Abellin, in Galilea, nel 1846 in una famiglia di rito greco melchita cattolico. Nel 1867 en-trò tra le Carmelitane Scalze di Pau, in Francia, emettendo la professione a Mangalore, in India, dove si era recata comecofondatrice del Carmelo. Tornata in Francia nel 1872, nel 1875 si trasferì in Terra Santa erigendo un monastero aBetlemme e ideandone un altro a Nazareth. Famosa per i doni soprannaturali, ma soprattutto per l’umiltà, la devozione alloSpirito Santo e un grande amore per la Chiesa e il Papa, morì a Betlemme il 26 agosto 1878. È stata canonizzata daFrancesco nel 2015.

Dal Comune delle vergini o delle sante: religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

INNO

Come un seme senza sole né rugiada,come un albero che non ha più radice,come un ramo che è tagliato dalla pianta,è così l’anima mia senza te:

ma se mandi la rugiada della grazia,se rimango unito alla tua radice,i miei rami verdi avranno fiori e foglie,frutti buoni e maturi porterò.

Come rosa che è raccolta e presa in mano,poi si secca e perde tutto il suo profumo,come lampada rimasta senza l’olio,è così l’anima mia senza te:

versa l’olio della grazia nel mio cuore,non si spenga mai la lampada dell’anima,spanderò solo per te il mio profumo,arderò e brillerò davanti a te.

Come il ghiaccio senza sole è duro e freddo,come un morto senza vita si dissolve,come pietra che non ha calore e vita,è così l’anima mia senza te:

vieni e scalda il mio cuore inaridito,sciogli il gelo e riaccendi in me l’amore,fammi dono della tua risurrezione:te per sempre servirò e loderò.

Come piccoli uccelli dentro il nido,

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che aspettano il cibo dalla madre,come un pesce che non vive senza l’acqua,è così l’anima mia senza te:

o Signore, solo tu sei vero cibo, nutrimento per chi ha fame nel suo cuore,tu sei l’acqua che sostiene in noi la vita,se mi sazi e mi disseti, io vivrò.

Come madre affettuosa per il bimbo,o colomba che ai suoi piccoli provvede,come nulla che si trovi sulla terra,o Signore, sei prezioso tu per me:

strappa il velo che ti copre e ti nasconde,senza te non posso vivere, mio Dio,rendi vita al mio cuore che ti cercae la gloria a te per sempre canterò. (Amen.)

Oppure dal Comune delle vergini o delle sante: religiose o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

SECONDA LETTURA

Dalle «Catechesi» di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo.(Catech. 16, sullo Spirito Santo 1,12.16; PG 33, 932.940)

Lo spirito opera molteplici effetti

Lo Spirito Santo, pur essendo unico e di una sola forma e indivisibile, distribuisce ad ognuno la grazia come vuole.E come un albero inaridito, ricevendo l’acqua, torna a germogliare, così l’anima peccatrice, resa degna del dono delloSpirito Santo attraverso la penitenza, porta grappoli di giustizia. Lo Spirito, pur essendo uno solo, per disposizionedivina e per i meriti di Cristo, opera effetti molteplici.

Infatti si serve della lingua di uno per comunicare la sapienza. Illumina la mente di un altro con la profezia. A unoconferisce il potere di scacciare i demoni, a un altro largisce il dono di interpretare le divine Scritture. Rafforza latemperanza di questo, mentre a quello insegna la misericordia. Ispira a un fedele la pratica del digiuno, ad altri formeascetiche differenti. C’è chi da lui apprende la saggezza nelle cose temporali e chi riceve da lui persino la forza delmartirio. Nell’uno lo Spirito produce un effetto, nell’altro ne produce uno diverso, pur rimanendo sempre uguale a sestesso.

Mite e lieve il suo avvento, fragrante e soave la sua presenza, leggerissimo il suo giogo. Il suo arrivo è precedutodai raggi splendenti della luce e della scienza. Giunge come fratello e protettore. Viene infatti a salvare, a sanare, ainsegnare, a esortare, a rafforzare e a consolare. Anzitutto illumina la mente di colui che lo riceve e poi, per mezzo diquesti, anche degli altri. E come colui che prima si trovava nelle tenebre, all’apparire improvviso del sole riceve laluce nell’occhio del corpo e ciò che prima non vedeva, vede ora chiaramente, così anche co lui che è stato ritenutodegno del dono dello Spirito Santo, viene illuminato nell’anima e, elevato al di sopra dell’uomo, vede le cose cheprima non conosceva. Benché col corpo rimanga sulla terra, con lo spirito contempla i cieli come in uno specchio.

RESPONSORIO R. Contempliamo la tua bellezza, vergine di Cristo * hai ricevuto dal Signore una splendida corona. V. Non ti sarà tolto l’onore della verginità, non sarai più separata dall’amore del Figlio di Dio.R. Hai ricevuto dal Signore una splendida corona.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

O vergine, sposa di Cristo,unita al martirio di croce,gli doni il cuore e il nome,Maria di Gesù Crocifisso.

Attenta allo Spirito Santo,suo docile e pronto strumento,riflesso di verità e luce,

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risplendi in tutta la Chiesa.

Ricolma di doni e carismi,rinnovi il mistero di Cristovivendo una vita nascosta,in tutta umiltà e obbedienza.

Con fede attraversi in silenziole consolazioni e le notti,ti senti un “piccolo nulla”,ti affidi alle mani del Padre.

Ritrovi la vita in Maria,sedendoti accanto ai suoi piedi,con lei ti consacri al suo Figlio,lui solo è l’Amato del cuore.

Con te noi lodiamo il Signore,il Padre che regna nei cieli,il Figlio Gesù tuo sposo, lo Spirito Santo d’amore. Amen.

Oppure: Signore, la mia terraè arida e bruciata,in questo mio desertoinvia la tua rugiada.

Venendo a visitarmitu mi hai fortificato:è fertile la terrae tutto è germogliato.

Signore, le mie labbrason tanto inaridite,la bocca per chiamartinon riesco più ad aprire.

La fresca tua rugiada ha aperto le mie labbra,e possono cantarela lode del tuo nome.

Signore, le mie orecchieson chiuse e tanto dure,la voce tua che parlanon riesco più a sentire.

Le orecchie mi hai apertoperché possa ascoltarela dolce tua parola:sia gloria a te, Signore! (Amen.)

Oppure dal Comune delle vergini o delle sante: religiose o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

Ant. al Ben. Ti benedico, Padre,perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapientie le hai rivelate ai piccoli.

ORAZIONE

Padre misericordioso, che hai condotto santa Maria di Gesù Crocifisso, umile figlia della Terra Santa, allacontemplazione del Figlio tuo, e l’hai resa testimone dello Spirito Santo, concedi a noi, per sua intercessione, dipartecipare alle sofferenze di Cristo, per esultare nella rivelazione della sua gloria. Egli è Dio e vive e regna con te,

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nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Vespri

INNO

Venite a lodare l’amore,cantate da tutta la terra;o re e potenti del mondo,venite adoriamo!

È grande il nostro creatore,siam opera delle sue mani,siam prezzo del suo divin sangue,venite adoriamo!

Nessuno è simile a lui,son nulla le cose del mondo,son vane e finiscono presto,venite adoriamo!

Noi siamo quaggiù pellegrini,ma figli del Padre del cielo,è lui il Signore del mondo,venite adoriamo!

È grande la sua potenza,la sua bontà è paterna,per noi la sua misericordia:venite adoriamo!

Prostriamoci davanti a lui,doniamogli il nostro cuore,lodiamo e benediciamo:venite adoriamo!

Per Mariam, il “piccolo nulla”,prodigio di grazia divina,sorella che ci indica il cielo,venite adoriamo!

Lodiamo il Dio unico e trino,tre immensi che formano un solo:è grande il mistero d’amore,venite adoriamo! (Amen)

Oppure dal Comune delle vergini o delle sante: religiose o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

Ant. al Magn. L’Onnipotente si è chinato su di me,ha guardato l’umiltà della sua serva,per sempre canterò la sua misericordia.

26 agostoSANTA TERESA DI GESÚ, NOSTRA MADRE:NELLA TRASVERBERAZIONE DEL CUORE

Nei Monasteri memoria obbligatoriaNei Conventi memoria facoltativa

«Tra le virtù di Teresa ha un posto eminente l’amore di Dio, che il Signore stesso accrebbe in lei attraverso molte visionie rivelazioni. Un giorno la fece sua sposa. Un’altra volta Teresa vide un angelo che le trafiggeva il cuore con una freccia di

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fuoco. Per questi doni celesti la fiamma del divino amore divampò così grandemente in lei, che si legò con voto a faresempre ciò che avrebbe creduto più perfetto e che sarebbe riuscito a maggior gloria di Dio» (Gregorio XV, Bolla dicanonizzazione).

Dal 15 ottobre (p. ***), con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

INNO

Tutto a Dio ho consegnato,tutto in me così è cambiato:il mio Amato è per mee io son per il mio Amato.

Quando il dolce Cacciatore mi colpì e mi conquistò,nelle braccia dell’amore la mia anima finì, e acquistando nuova vita in tal modo fu cambiata, che il mio Amato è per me e io son per il mio Amato.

La sua freccia mi ferìcol veleno dell’amore,la mia anima fu resatutta unita al Creatore. Al mio Dio ho dato tutto e non voglio altro amore: il mio Amato è per me e io son per il mio Amato.

Oppure dal 15 ottobre (p. ***) o dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

SECONDA LETTURA

Dalla «Fiamma d’amor viva» di san Giovanni della Croce, sacerdote(Fiamma A 2,2-4.9.12.8; Morena-Roma 2010, pp. 62-63, 66-68, 65)

Cauterio soave e deliziosa piaga

«Oh cauterio soave». Questo cauterio è lo Spirito Santo, perché, come dice Mosè nel Deuteronomio: «il Signorenostro Dio è fuoco che consuma» (Dt 4,24), cioè fuoco d’amore. Egli, essendo di forza infinita, può inestimabilmenteconsumare e trasformare in sé l’anima che tocca; ma ciascuna la infiamma e la assorbe come la trova disposta: unapiù e un’altra meno, e ciò quanto lui vuole e come e quando vuole. E poiché egli è infinito fuoco d’amore, quandovuol toccare l’anima con una certa forza, l’ardore dell’anima è un grado d’amore così sommo, che le sembra di arderesopra tutti gli ardori del mondo.

E, dato che il divino fuoco in questo caso ha tutta l’anima trasformata in sé, non solamente sente «cauterio», matutta intera è divenuta «cauterio» di fuoco veemente.

Ed è cosa mirabile e degna di essere notata che, essendo questo fuoco di Dio un consumatore così veemente checonsumerebbe mille mondi con maggior facilità che il nostro fuoco un filo di lino, non consumi e distrugga l’anima incui arde in questo mondo, e neppure le produca alcun fastidio, ma che piuttosto a misura della forza dell’amore ladivinizzi e le diletti, mentre lei si infiamma e arde di lui soavemente.

Infatti, poiché il fine di Dio è innalzare l’anima, in queste comunicazioni non l’affatica né la angustia, ma la dilatae la delizia; non la oscura né la incenerisce, ma la illumina e la arricchisce

E così l’anima felice che per grande ventura arriva a questo «cauterio», sa tutto, gusta tutto, fa tutto ciò che vuole eprospera e nessuno prevale davanti a lei, nulla la tocca, poiché quest’anima è di colui del quale l’Apostolo dice: «Lospirituale giudica tutto e non è giudicato da nessuno» (1Cor 2,15). E ancora: «lo spirito scruta tutto, anche leprofondità di Dio» (1Cor 2,10).

Avverrà che, essendo l’anima infiammata d’amore di Dio, si senta investita da un serafino con una freccia o dardoaccesissimo di fuoco d’amore che trapassa quest’anima, già accesa come lingua di fuoco o, per meglio dire, comefiamma, e la cauterizza in modo sublime. E allora la fiamma dell’anima si affretta e si eleva repentinamente con

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veemenza.Poche anime giungono a tanto; ma alcune ci sono arrivate, soprattutto quelle di coloro la cui virtù e lo spirito si

doveva diffondere nella successione dei loro figli, poiché Dio dà la ricchezza e il valore ai capi nelle primizie dellospirito, secondo la maggiore o minore successione che dovrebbe avere la loro dottrina e il loro spirito.Oh, felice piaga, fatta da chi non sa che sanare! Oh, propizia e felicissima piaga, che non fosti fatta se non per deliziadell’anima piagata! Sei grande, o deliziosa piaga, perché è grande colui che ti fece, e grande è la tua delizia, poiché èinfinito il fuoco d’amore che ti delizia secondo la sua capacità e grandezza. Oh, dunque, deliziosa piaga, e tanto piùaltamente deliziata quanto più il «cauterio» ha toccato nell’infinito centro della sostanza dell’anima, infiammandotutto quanto si è potuto infiammare per deliziare tutto quanto si è potuto deliziare!

RESPONSORIO Dt 6,4-5; 4,24R. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. * Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore,con tutta l’anima e con tutte le forze.V. Il Signore, tuo Dio, è fuoco divoratore, un Dio geloso.R. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

Di Teresa cantiamo le lodiche lasciando la casa paternaall’Agnello che chiama alle nozze“o patire o morire” risponde.

Ora è sposa arricchita di grazie,di passione il suo cuore è trafitto,la sua vita si dona e si effondein un canto d’amore allo Sposo.

Oggi in festa un inno eleviamo:sia gloria nei secoli eternia Gesù, delle vergini sposo,con il Padre e lo Spirito Santo. Amen.

Oppure:Felix dies, qua cándidaeinstar colúmbae, cáelitumad sacra templa spíritusse tránstulit Terésiae.

Sponsíque voces áudiit:«Veni, soror, de vérticeCarméli ad Agni núptias,veni ad corónam glóriae».

Te, sponse Iesu vírginum,beati adórent órdines,et nuptiáli cánticoláudent per omne sáeculum. Amen.

Oppure dal 15 ottobre (p. ***) o dall’Appendice (p. ***) o dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adattoapprovato dall’autorità ecclesiastica.

LETTURA BREVE Ct 8,6-7Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore: le sue

vampe sono vampe di fuoco, una fiamma divina! Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumitravolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, non ne avrebbe che disprezzo.

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RESPONSORIO BREVE:R. Di te ha detto il mio cuore: * io cerco il tuo volto. Di te ha detto il mio cuore: io cerco il tuo volto.V. Non nasconderti a me, Signore.Io cerco il tuo volto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Di te ha detto il mio cuore: io cerco il tuo volto.

Ant. al Ben. Nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,trattenuto nelle mie ossa;mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo.

INVOCAZIONI

Lodiamo insieme il Signore che in Santa Teresa ha manifestato la potenza della sua misericordia e l’ha resa testimonedel suo amore per noi. Diciamo insieme:Gloria a te, o Signore.

Signore che con la vita di Teresa ci ricordi che siamo tutti chiamati alla tua amicizia,– concedici di aprire ogni giorno il nostro cuore alla tua grazia.Tu che ci chiami all’intimità con Te,– donaci un cuore attento all’ascolto della tua Parola.Tu che ci riveli i misteri del tuo cuore,– fa che annunciamo a tutti le meraviglie del tuo amore.Tu che con il Battesimo ci ha reso un solo corpo e un solo spirito,– donaci di essere membra vive della tua Chiesa.Tu che sei venuto a portare sulla terra il fuoco del tuo amore,– rendici come santa Teresa testimoni e strumenti della tua carità.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio onnipotente ed eterno, che hai trafitto con la fiamma dello Spirito il cuore di santa Te resa di Gesù, e l’haianimata a grandi imprese per la gloria del tuo Nome, accendi in noi il fuoco del tuo amore perché collaboriamoall’edificazione del tuo Regno. Per il nostro Signore.

Vespri

Inno come alle Lodi mattutine o dal 15 ottobre (p. ***).

LETTURA BREVE Rom 5,3-5Noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù

provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostricuori per mezzo dello Spirito santo che ci è stato dato.

RESPONSORIO BREVE

R. Il Signore è il mio bene, * è Lui la mia speranza.Il Signore è il mio bene, è Lui la mia speranza.V. Egli dona il suo amore a chi lo cerca:è Lui la mia speranza.

Gloria al padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Il Signore è il mio bene, è Lui la mia speranza.

Ant. al Magn. Gioisca il mio cuore nella salvezza del Signore e canti a Colui che mi ha beneficato.

INTERCESSIONI

Riconoscenti al Signore, che ha infiammato del suo amore santa Teresa, e l’ha resa figlia, amica e sposa ardente,eleviamo a Lui la nostra preghiera: Infiammaci, Signore, del tuo amore.

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Signore, fonte di vita e di santità, che manifesti nei santi le meraviglie della tua grazia,– fa che con santa Teresa cantiamo in eterno le tue misericordie.Tu che ci doni il tuo amore e la tua amicizia,– fa che possiamo amarti e lodarti con tutta la nostra vita.Tu che ci chiami a meditare giorno e notte la tua Parola,– abita in pienezza di grazia nei nostri cuori.Tu che hai dato a santa Teresa un amore ardente per la Chiesa– donaci di vivere ogni giorno al suo servizio.Tu che ci hai fatti per Te e ci chiami alla vita eterna,– accogli tutti i defunti nell’abbraccio del tuo amore.Padre nostro.

Orazione come alle Lodi mattutine.

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SETTEMBRE

1 settembreSANTA TERESA MARGHERITA DEL CUORE DI GESÚ, VERGINE

Festa

Anna Maria Redi nacque ad Arezzo, in Toscana, da famiglia nobile nel 1747. Entrò il 1 settembre del 1764 nel Mona-stero delle Carmelitane Scalze di Firenze. Ebbe una particolare esperienza contemplativa della parola dell’apostoloGiovanni: «Dio è amore». Visse nascosta nell’amore e nell’immolazione di sé, raggiungendo presto la perfezione nelservizio eroico delle sorelle. Morì a Firenze l’anno 1770. È stata canonizzata da Pio XI nel 1934._____________________________________________________INVITATORIO

Ant. Venite, adoriamo l’immacolato Agnello,seguito dalle vergini.

Salmo invitatorio (p. ***)._____________________________________________________

Ufficio delle letture

INNO

O Margherita Redi,ascoltaci dal cielo,accogli questa lodeche oggi ti offriamo.

Tu vieni ad insegnarcidi quali grandi donila carità di Cristoricolma chi lo cerca.

Lo spirito e il nometu porti di Teresa:hai scelto di seguirela grande tua maestra.

Lo Sposo ti ha mostratola più segreta stanza:rivela a noi mortalidi Cristo l’alta scienza.

Ci insegni ad esser figlidel Padre che è nei cieli,se amiamo i fratelliservendo con amore.

La Trinità lodiamo,e insieme a te speriamodi contemplarla un giorno,seguendo la tua via. Amen.

Oppure:O Margaríta, cáelitumredi benígna e sédibus,coetúmque nostrum vísitaqui te corónat láudibus

Veni, beáta, et édoce

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quae dona nobis grándiadet ad supérna práemiaimménsa Christi cáritas.

Adépta nomen máximaeac spíritum Terésiae,et aemuláta cándidistantam magístram móribus.

Tu grata per siléntiaascíta Sponsi ad ábdita,aegris refer mortálibusquae corde Christi prófluant.

Dic, Virgo, vere fíliosnos esse Patris cáelici,si cómpati nos fratribusac gestiámus óbsequi.

Sit Trinitáti glória,quam, te sequéntes áemuli,sperámus usque in sáeculatecum beáte cérnere. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Nella notte, anela a te l’anima mia.

Salmi dal Comune delle vergini.

2 ant. Ti fidanzerò con me nella fedeltàe tu conoscerai il Signore.

3 ant. Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza,quando mi seguivi nel deserto.

V. Ti ho amata di amore eterno,R. e ti ho attratta al mio cuore.

PRIMA LETTURA Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo 1Gv 4,7-19

Dio è amore

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosceDio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.

In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noiavessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi eha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ciamiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo inlui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito.

E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiun -que confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amoreche Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché comeè lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia iltimore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto.

Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.

RESPONSORIO 1Gv 4,7.16

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R. Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: * chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio.V. Noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi.R. Chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio.

SECONDA LETTURA

Dagli «Atti della canonizzazione» di Teresa Margherita del Sacro Cuore di Gesù(Decr. «Super tuto»; AAS, 26 [1934], pp. 105-106)

La carità di Cristo ci sospinge

La vita di Teresa Margherita, conclusa in breve volgere di anni, fu una continua ascesa verso Dio del suo cuoreinnocente.

Spontaneamente la sua anima pura cercava Dio e pareva che solamente in Lui potesse riposare. Al candore del-l’animo unì una profondissima umiltà, amando sinceramente di essere dimenticata e stimata da nulla; non solamentesopportando le umiliazioni, ma cercandole.

Questa purezza di cuore e umiltà di spirito le meritò di essere innalzata a un tale grado di carità, che in brevetempo crebbe così da infiammarla di serafico ardore. Arrivò al punto che non poteva quasi parlare di Dio senza chenel volto si manifestasse una radiosa fiamma.

Questo divino amore la rese piena di zelo verso il prossimo, in modo particolare verso i peccatori, per i quali sivotò generosamente a Dio come ostia.

Alle sorelle del monastero, soprattutto a quelle inferme, si dedicò con umile soavità, perfetta dedizione e abnega-zione di se stessa, così da sembrare un angelo di carità.

Nutriva la fiamma di questo amore con il pane eucaristico, che ardentemente desiderava. La nutriva pure con unculto speciale al sacratissimo Cuore di Gesù, con cui oltretutto veniva frenato con efficacia l’errore giansenista,serpeggiante qua e là anche in Toscana. Particolarmente viva fu la sua pietà verso la Vergine Madre di Dio, sceltacome patrona ed esempio di candore verginale.

Di giorno in giorno si avvicinava a Dio, arricchita di un dono di alta contemplazione, anticipando quasi glisplendori dell’eternità ormai vicina. Infatti verso la fine della vita, da vera figlia della santa Madre Teresa e fedelediscepola di san Giovanni della Croce, portò nel suo animo, in un mistico martirio, un’immagine più viva dello SposoCrocifisso. Ne fu causa la forza stessa dell’amore, che quanto più è fervido, tanto più spinge l’animo ad amare. Nonpotendo però giungere ad uguagliare la infinita amabilità di Dio, l’amore tormenta l’animo con un inestinguibiledesiderio di amare di più, mentre l’animo si sente quasi privo di amore verso Dio, e immerso in una oscura notte. Piùl’amore è grande, più appare piccolo a se stesso.

Tuttavia, l’anima crocifissa con Cristo da questo supremo martirio del cuore, acquista, sia per sé che per gli altri,frutti più abbondanti di redenzione.

Sono queste le anime più pure e più grandi esistenti nella Chiesa, che nella sofferenza, nell’amore, nella preghieraoffrono a tutti un aiuto primario con un apostolato silenzioso.

RESPONSORIO Dt 6,4-5; 4,24R. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. * Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, contutta l’anima e con tutte le forze.V. Il Signore, tuo Dio, è fuoco divoratore, un Dio geloso.R. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

O Dio, che a santa Teresa Margherita hai dato la grazia di attingere al cuore di Cristo tesori di umiltà e di mitezza,concedi anche a noi, per sua intercessione, di non separarci mai dalla fonte viva del tuo amore. Per il nostro Signore.

Celebrazione vigiliare

Ant. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo Sposo, andategli incontro.

Cantici dal Comune di una santa.

VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni 15,9-17

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri

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In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mioamore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padremio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amati voi. Nessuno ha un amore piùgrande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vichiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che houdito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchéandiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve loconceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

INNO Te Deum (p. ***).

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

O vergine fedele,Teresa Margherita,lo sposo hai atteso,con lampade accese.

A te non manca l’oliodell’umile preghiera,del fervido servizio,del dono di te stessa.

Rimani nell’amore,nascosta e silenziosa,il volto tuo risplendedel fuoco dello Spirito.

Nel cuore tuo ardentedi carità perfettal’immagine hai portatodel Cristo crocifisso.

Fedele hai superatola notte della fede:sii luce ai nostri passie guidaci all’aurora.

Sia lode al Padre e al Figliosia onore al Santo Spirito,al Dio trino ed uniconei secoli sia gloria. Amen.

Oppure:Iam flos odóre grátiaeCarméli adímplens átria,nunc gemma lucis cándidaecaeli corónis índita,

O Margaríta, vírginuminter choréas énitens,quae concinéntes prósequiAgni merent vestígia.

Da nos adúri ardóribusdiléctionis íntimae,

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ut vita Christus, gáudium,pax nostra sit per ómnia.

Sentíre da nos iúgiterexcélsa Patris múnera,qui cáritas est únicapuráeque fons dulcédinis.

Per te redúndet Spíritusin nos fluéntum vívidum,quo corda Patri, géstiantvices amóris réddere.

Experta, da nos pérfruinunc Trinitátis grátia,cuius canémus pérpetimtecum beáti glóriam. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. Di te ha sete l’anima della tua sposae la forza della tua destra la sostiene.

Salmi e cantico della domenica, I sett. (p. ***).

2 ant. Benedite, o vergini, il Signore;benedite, pii e umili di cuore, il Signore.

3 ant. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.

LETTURA BREVE Col 3,1-4Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle

cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! QuandoCristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

RESPONSORIO BREVE

R. Di te ha detto il mio cuore: * Io cerco il tuo volto.Di te ha detto il mio cuore: Io cerco il tuo volto.V. Non nasconderti a me, Signore.Io cerco il tuo volto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Di te ha detto il mio cuore: Io cerco il tuo volto.

Ant. al Ben. Io sono la via, la verità e la vita.Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

INVOCAZIONI

Adoriamo Gesù Cristo, che ci ha rivelato i segreti del Padre, e imploriamo con fede:Signore, mostraci il Padre.

O Cristo, via, verità e vita,– sii per noi la guida nel cammino verso il Padre.O Cristo, luce del mondo e splendore della gloria del Padre,– illumina i nostri occhi che cercano nell’oscurità della fede.O Cristo, mite e umile di cuore, che sei vissuto fra i tuoi come uno che serve,– aiutaci nel dono umile e quotidiano che solo il Padre vede.O Cristo, parola del Padre, che hai patito per noi,– fa’ che con santa Teresa Margherita ti seguiamo, sulla via della croce, per il bene della Chiesa tuo corpo.

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O Cristo, che hai amato la Vergine Maria, umile serva della redenzione,– rendici pronti a compiere con amore la volontà del Padre.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che a santa Teresa Margherita hai dato la grazia di attingere al cuore di Cristo tesori di umiltà e di mitezza,concedi anche a noi, per sua intercessione, di non separarci mai dalla fonte viva del tuo amore. Per il nostro Signore.

Ora media

Salmi del giorno dal salterio.

Terza

Ant. Corro per la via dei tuoi comandamenti, perché hai dilatato il mio cuore.

LETTURA BREVE Col 3,12-14Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di

magnanimità. Sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che unisce in modo perfetto.

R. Gli umili si rallegreranno nel Signore.V. I più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.

Sesta

Ant. Beato chi è fedele ai tuoi insegnamentie ti cerca con tutto il cuore.

LETTURA BREVE Pro 14,26.27; 15,33Nel timore del Signore sta la fiducia del forte. Il timore del Signore è fonte di vita, per sfuggire ai lacci della mor-

te. Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c’è l’umiltà.

R. Grande è la potenza del Signore.V. Dagli umili egli è glorificato.

Nona

Ant. Chi ha mani innocenti e cuore puro salirà il monte del Signore.

LETTURA BREVE 2Tm 2,22Sta’ lontano dalle passioni della gioventù; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che

invocano il Signore con cuore puro.

R. Beati voi poveri e umili,V. perché vostro è il regno dei cieli.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Vespri

INNO Gesù che sei la perlapreziosa delle verginiproteggi la tua Chiesache canta le tue lodi.

Agnello immolatole vergini ti seguono

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in vesti pure e candide lavate dal tuo sangue.

L’amore tuo fedeleha stretto in un abbraccioTeresa Margheritafacendola tua sposa.

A lei che ha scopertotesori nel tuo cuore,concedi che ci sveliil tuo infinito amore.

A te Gesù sia lode,corona delle vergini,al Padre ed allo Spirito,nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Imparate da me, che sono mite e umile di cuore.

Salmi e cantico dal Comune delle vergini.

2 ant. Attingerete acqua con gioia alle sorgenti del Salvatore.

3 ant. È in te la sorgente della vita; ci disseti al torrente delle tue delizie.

LETTURA BREVE 1Gv 4,16Noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e

Dio rimane in lui.

RESPONSORIO BREVE

R. Le grandi acque * non possono spegnere l’amore.Le grandi acque non possono spegnere l’amore.V. Né i fiumi travolgerlo.Non possono spegnere l’amore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Le grandi acque non possono spegnere l’amore.

Ant. al Magn. Come il Padre ha amato me,così anch’io ho amato voi.Rimanete nel mio amore.

INTERCESSIONI

Lodiamo Cristo che ci ha insegnato il grande comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, e invochiamo:Donaci il tuo amore, o Signore.

O Cristo, che nel tuo Cuore ci hai rivelato l’eterno amore del Padre,– rendici segni viventi della carità divina.O Cristo, che sei venuto a portare il fuoco sulla terra,– infiammaci di quell’amore che divampò in santa Teresa Margherita.O Cristo, che hai insegnato a fare ciò che piace al Padre,– aiutaci a corrispondere sempre al suo amore.O Cristo, che hai lasciato nel prossimo un sacramento della tua presenza,– fa’ che continuamente ti vediamo e amiamo nei fratelli.O Cristo, che hai chiamato a te santa Teresa Margherita, consumata in breve dal tuo amore,

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– introduci i nostri fratelli defunti nella gioia eterna.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che a santa Teresa Margherita hai dato la grazia di attingere al cuore di Cristo tesori di umiltà e di mitezza, concedi anche a noi, per sua intercessione, di non separarci mai dalla fonte viva del tuo amore. Per il nostro Signore.

12 settembreBEATA MARIA DI GESÙ, VERGINE

Memoria

Maria Lopez de Rivas nacque a Tartanedo, in Spagna, nel 1560. Nel 1577 entrò tra le Carmelitane Scalze di Toledo trale quali, nella lode di Dio, trascorse tutta la vita. Molto cara a santa Teresa di Gesù, fu insigne per una pro fondacontemplazione dei misteri di Cristo, attinta anche dalla Sacra Liturgia. Morì a Toledo il 13 settembre 1640. È stataproclamata beata da Paolo VI nel 1976.

Dal Comune delle vergini o delle sante religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dal «Castello interiore» di santa Teresa di Gesù, vergine (Cast. VI,7,7.10.11.13.15; II,1,11; Milano 2000, pp. 1001-1005, 882 )

Nessuno andrà dal Padre se non per me

Nella meditazione tutto consiste nel cercare Dio una volta che lo si è trovato e che l’anima ha preso l’abitudine ditornare a cercarlo per opera della volontà, non vuole staccarsi mettendo in azione l’intelletto.

Io chiamo meditazione un discorso continuato dell’intelletto che si svolge in questo modo: cominciamo con ilpensare alla grazia che Dio ci ha concesso nel darci il suo unico Figlio e non ci fermiamo lì, ma percorriamo tutti imisteri della sua vita gloriosa. Oppure, cominciamo con l’orazione nell’Orto degli ulivi, e l’intelletto segue nostroSignore fino alla sua crocifissione; oppure, prendiamo un brano della passione, per esempio la cattura, e meditiamo suquesto mistero, considerando in tutti i particolari le circostanze che sono motivo di riflessione o di commozione.

Dunque non ha ragione chi dice di non potersi trattenere in questi misteri né richiamarli spesso alla mente,specialmente quanto la Chiesa cattolica li celebra. Non è infatti possibile che un’anima, dopo aver ricevuto tantegrazie da Dio, perda il ricordo di così preziose testimonianze d’amore, che sono vive scintille, atte ad accenderesempre più quello da essa nutrito verso nostro Signore.

È troppo eccelsa la compagnia del buon Gesù per potercene separare, come lo è quello della sua santissima Madre.Egli gradisce molto che compatiamo le sue pene, anche se a volte dobbiamo rinunciare alle nostre gioie econsolazioni.

Ora, quand’anche potessi averlo, non vorrei nessun bene che non fosse acquistato per mezzo di colui dal quale cisono venuti tutti i beni.

Il Signore stesso dice: «Nessuno salirà da mio Padre se non per me»; e ancora: «Chi vede me, vede il Padre mio».Pertanto, se non lo guardiamo mai e non consideriamo ciò che gli dobbiamo e la morte che egli ha sofferto per noi,non so come possiamo conoscerlo o compiere opere al suo servizio, perché la fede senza le opere, e le opere disgiuntedai meriti di Gesù Cristo, nostro bene, che valore possono avere? E chi ci spronerà ad amare il Signore?

RESPONSORIO Cfr. Col 2,2.3.6.7R. I vostri cuori vengano consolati di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: * in lui sononascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.V. Camminate, radicati e costruiti sul Signore Gesù Cristo.R. In lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Benedetto sia Dio che ci ha benedetti con ogni benedizione in Cristo.

ORAZIONE

O Dio, che alla beata Maria di Gesù hai concesso di contemplare profondamente i misteri del tuo Figlio, per sua

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intercessione, donaci l’ardore della fede e la carità operosa. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.

17 settembreSANT’ALBERTO DI GERUSALEMME,

VESCOVO E LEGISLATOREDEL NOSTRO ORDINE

Festa

Alberto Avogadro, nato verso la metà del secolo XII a Castel Gualtieri, in Emilia, entrò tra i canonici re golari dellaSanta Croce di Mortara, divenendone priore l’anno 1180. Eletto vescovo di Bobbio (1184) e quindi di Vercelli (1185), nel1205 venne trasferito al patriarcato di Gerusalemme, ove con la parola e con l’esempio si mostrò autentico pastore alservizio della pace. Durante il suo patriarcato (1206-1214) su richiesta degli eremiti del monte Carmelo, scrisse per loro unaRegola. Dovette rimproverare e deporre per cattiva condotta il maestro dell’Ospedale di Santo Spirito e da lui fu ucci so il14 settembre 1214 ad Accon. Il suo culto, molto antico nell’Ordine, venne approvato da Roma nel 1609._____________________________________________________INVITATORIO

Ant. Venite, adoriamo il Signore, la sua Parola è la nostra legge.

Salmo invitatorio (p. ***)._____________________________________________________

Ufficio delle letture

INNO

Alberto, nostro padre,pastore della Chiesa,accogli con amorele lodi dei tuoi figli.

Apostolo di pacee riconciliatore,maestro buono e saggio,che insegni con la vita.

Spargesti il buon profumodi santità e di grazia,Gerusalemme videi meriti tuoi grandi.

Chiamato a servirela terra del Signore,ai figli del Carmelola Regola hai donato.

Quest’Ordine t’invocalegislatore santo:sii guida nel cammino,proteggi i nostri passi.

Accresci in noi i frutti

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di santità e d’amore,perché possiam lodarela Trinità Santissima. Amen.

Oppure:Albérte, nobis práenitesqui pastor atque légifer,benígnus audi cóncinuntquos laudis hymnos filii.

Pacis beátae núntius,efféctor et concórdiae,praesul fidéles próvidusverbo doces et móribus.

Virtútis implens pátriosfines odóre et grátiae,maióre tu Ierúsalemsplendes honóris póndere.

Tam clarae ubíque Ecclésiaedum rector áltius práesides,Carméli et apte frátribuspraecépta prima cómparas.

Patrem piúmque antístitemte dicit, effert, éxcolit,nunc Ordo, quem sanctíssimead caeli adúrges cúlmina.

Adáugeas nos frúctibussic sanctitátis plúrimis,ut Trinitátem pérpetimtecum ferámus láudibus. Amen.

Oppure dal Comune dei pastori o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Celebrate ogni giorno il Signore,fate tutto nel suo nome.

Salmi dal Comune dei pastori.

2 ant. Indossate le armi di Dio,sostenete la lotta col nemico.

3 ant. Il Signore al suo ritorno vi darà la ricompensa.

V. Cristo ha detto ai pastori della Chiesa:R. chi ascolta voi, ascolta me.

PRIMA LETTURA Dalla lettera agli Efesini di san Paolo, apostolo 6,5-8.10-18.23-24

Rivestitevi dell’armatura di Dio

Obbedite con rispetto e timore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per farvi vedere,come fa chi vuole piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo di cuore la volontà di Dio, prestando serviziovolentieri come chi serve il Signore e non gli uomini. Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo che libero, riceveràdal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.

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Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resisterealle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze,contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superatotutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giusti zia; i piedi, calzati epronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte lefrecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della

salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e disuppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.

Ai fratelli pace e carità con fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo. La grazia sia con tutti quelli cheamano il Signore nostro Gesù Cristo con amore incorruttibile.

RESPONSORIO Ef 4,1; 2Cor 10,5; Sal 1,2; Col 4,2R. Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, *sottomettendo ogni intelligenza all’obbedienza di Cristo.V. La sua legge meditate giorno e notte, perseverate nella preghiera.R. Sottomettendo ogni intelligenza all’obbedienza di Cristo.

SECONDA LETTURA (a scelta)Dalla «Regola» data da sant’Alberto di Gerusalemme agli eremiti del monte Carmelo

(Regola 16.18, Roma 1999, pp. 23-25)Esortazione a condurre una vita spirituale

La vita dell’uomo sulla terra è una prova (cfr. Gb 7,1) e coloro che vogliono piamente vivere in Cristo devonosoffrire persecuzione (cfr. 2Tm 3,12), e il diavolo, vostro nemico, va in giro come leone ruggente in cerca della predada divorare (cfr. 1Pt 5,8); quindi cercate con ogni cura di rivestire l’armatura di Dio, in modo da poter resistere alleinsidie dell’avversario (cfr. Ef 6,11).

I vostri fianchi siano cinti col cingolo della castità (cfr. Ef 6,14); il petto difeso da pensieri santi, poiché sta scritto:«Un pensiero santo ti custodirà» (Pr 2,11 LXX). Dovete indossare la corazza della giustizia (cfr. Ef 6,14), per poteramare il Signore Dio vostro con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la forza (cfr. Dt 6,5) e il vostro prossimocome voi stessi (cfr. Mt 19,19; 22,37.39).

Dovete sempre imbracciare lo scudo della fede, col quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del maligno(cfr. Ef 6,16). Infatti, senza la fede è impossibile piacere a Dio (cfr. Eb 11,6). Sul capo vi porrete l’elmo della salvezza(cfr. Ef 6,17), affinché attendiate la salvezza dall’unico Salvatore, che salva il suo popolo dal peccato (cfr. Mt 1,21).

La spada dello spirito, poi, cioè la parola di Dio (cfr. Ef 6,17), sia abbondantemente (cfr. Col 3,16) nella vostrabocca e nei vostri cuori (cfr. Rm 10,8), e tutto quello che dovete fare, fatelo nella parola del Signore (cfr. Col 3,17;1Cor 10,31).

L’Apostolo raccomanda pure il silenzio: prescrive infatti che mentre si lavora, lo si osservi (cfr. 2Ts 3,12). Anche ilProfeta afferma: «Il silenzio è il custode della giustizia» (cfr. Is 32,17). E inoltre: «Nel silenzio e nella speranza sarà lavostra fortezza» (cfr. Is 30,15).

Perciò stabiliamo che dalla fine di Compieta sino a dopo Prima del giorno seguente osserviate il silenzio. Duranteil resto del tempo, sebbene non si esiga il silenzio con tanto rigore, tuttavia si eviti con molta diligenza di parlaretroppo. Infatti, come sta scritto e come non meno insegna l’esperienza: «Quando si parla molto, non manca la colpa»(Pr 10,19), e: «Chi è irriflessivo nel parlare, ne avrà danno» (Pr 13,3). E inoltre, chi parla molto, ferisce la propriaanima (cfr. Sir 20,8). E il Signore nel vangelo dice: «Di ogni parola oziosa che avranno detto, gli uomini renderannoconto nel giorno del giudizio» (Mt 12,36).

Perciò ciascuno pesi le sue parole e ponga un freno alla sua bocca, affinché con la propria lingua non abbia ascivolare e a cadere, e la sua caduta sia insanabile e lo porti alla morte (cfr. Sir 28,29-30). Col Profeta custodisca lesue vie per non peccare con la lingua (cfr. Sal 38,2), impegnandosi diligentemente e attentamente a custodire ilsilenzio, in cui è riposto il culto della giustizia (cfr. Is 32,17).

RESPONSORIO 1Mac 2,64; Sal 18,8R. Figli, siate valorosi e forti nella Legge, * in essa sarete glorificati.V. La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima, rende saggio il semplice.R. In essa sarete glorificati.

Oppure: Dalla «Regola» data da sant’Alberto di Gerusalemme agli eremiti del monte Carmelo

(Regola 1-3.10.8.12-13.17.19.21, Roma 1999, pp. 19-22, 24, 26)Vegliate in preghiera

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Alberto, per grazia di Dio chiamato patriarca della Chiesa di Gerusalemme, ai diletti figli eremiti in Cristo chedimorano sul monte Carmelo, presso la fonte di Elia, salute nel Signore e benedizione dello Spirito Santo.

Più volte e in vari modi (cfr. Eb 1,1) i Santi Padri hanno stabilito come chiunque appartenga a questo o aquell’Ordine, seguendo qualsiasi forma di vita religiosa, debba vivere nell’ossequio di Gesù Cristo (cfr. 2Cor 10,5) e alui servire fedelmente con cuore puro e buona coscienza (cfr. 1Tm 1,5). Ma poiché ci chiedete che in corrispondenzacol vostro ideale vi fissiamo una norma di vita che possiate in avvenire osservare:

Stabiliamo per prima cosa che venga tra voi eletto un priore, col consenso unanime di tutti o della parte piùnumerosa e più valida. Ognuno a lui prometta obbedienza, impegnandosi a viverla veramente con le opere (cfr. 1Gv3,18), insieme alla castità e alla rinuncia della proprietà.

Nessun fratello dica di avere qualcosa di proprio, ma tra voi tutto sia comune (cfr. At 4,32; 2,44), e a ciascunovenga distribuito per mano del priore – o meglio del fratello da lui incaricato –, secondo le necessità di ognuno (cfr. At4,35), tenendo conto dell’età e dei bisogni dei singoli.

A meno che non sia occupato in altre legittime attività, ciascuno rimanga nella sua celletta o accanto ad essa,meditando giorno e notte la legge del Signore (cfr. Sal 1,2; Gs 1,8) e vegliando in preghiera (cfr. 1Pt 4,7).

L’oratorio, per quanto è possibile, sarà costruito in mezzo alle celle e in esso, se potrà farsi comodamente, dovreteriunirvi ogni mattino per partecipare alla celebrazione della Messa.

La domenica o in altro giorno, se è necessario, vi intratterrete su quanto riguarda la custodia dello spiritodell’Ordine e la salute spirituale. In tali riunioni siano corrette con carità le colpe e le mancanze eventualmenteriscontrate nei fratelli.

Dovete attendere a qualche lavoro, affinché il diavolo vi trovi sempre occupati e a causa del vostro ozio non riescaa trovare qualche via d’ingresso alle vostre anime. In questo avete l’insegnamento e l’esempio del beato apostoloPaolo, per bocca del quale parlava Cristo (cfr. 2Cor 13,3): se seguirete lui, scelto da Dio predicatore e maestro dellegenti nella fede e nella verità (cfr. 1Tm 2,7), non potrete sbagliare. Questa via è santa e buona: camminate in essa (cfr.Is 30,21).

Abbiate sempre in mente ed osservate con le opere quanto il Signore dice nel Vangelo: «Chi vuol essere grande travoi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti» (Mc 10,43-44; cfr. Mt 20,26-27).

Vi abbiamo scritto queste cose brevemente, fissando per voi una norma di vita, secondo la quale dovrete vivere. Se poi qualcuno farà di più, il Signore stesso, quando tornerà, lo ricompenserà. Tuttavia si comporti con

discrezione, moderatrice della virtù.

RESPONSORIO Cfr. Gs 1,7-9R. Sii forte e molto coraggioso, per osservare e mettere in pratica la legge che ti ho dato. Così porterai a buon fine iltuo cammino, * perché il Signore, tuo Dio, è con te, dovunque tu vada.V. Medita giorno e notte, per osservare e mettere in pratica quanto vi è scritto.R. Perché il Signore, tuo Dio, è con te, dovunque tu vada.

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

O Dio, che per mezzo di sant’Alberto ci hai donato una Regola di vita evangelica per guidarci alla perfetta carità,concedi a noi di vivere sempre nell’ossequio di Gesù Cristo e di servirlo fedelmente fino alla morte. Egli è Dio, e vivee regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Celebrazione vigiliare

Antifona e cantici dal Comune di un santo.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo 20,25-28

Il figlio dell’uomo è venuto per servire

In quel tempo Gesù, chiamò a sé i discepoli e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di essee i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuoleessere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per ser-vire e dare la propria vita in riscatto per molti».

INNO Te Deum (p. ***).

Orazione come alle Lodi mattutine.

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Lodi mattutine

INNO

Presso la fonte del profeta Eliasiamo raccolti per seguire Cristo,per vigilare sempre, giorno e notte,nella preghiera.

Presto, vestiamo le armi del Signoreper custodire saldo il nostro cuore,per superare la continua provadi questa vita.

L’amore sia l’unica corazza,cintura ai fianchi l’umile purezza,e la salvezza nata dalla croceprotegga il capo.

Ci custodisca un silenzio oranteed ogni azione nasca dall’amore,scudo a difesa sia la nostra fede,contro il nemico.

Ci doni ancora lo Spirito Santola forte spada della sua Parola,perché dimori con la sua ricchezzanei nostri cuori.

Padre fedele, dona a questi figlidi conformarsi al tuo Cristo amato,scorrano in noi fiumi d’acqua viva,oggi e per sempre. Amen.

Oppure:Laudis Albérto modulémur hymnum,eius et claras meritásque palmasore concórdi recolámus atquepéctore grato.

Póntifex celsis méritis corúscus,sédulus rector populíque amátor,ex Dei zelo périit cruéntocaesus honóre.

Ille quin nostri fuit et magísterOrdinis sancti pátribus vetústis,fórmulam vitae sapiénsque praebensiussa salútis.

Ipse nos firmet modo, qui docénteSpíritu Sancto dócuit peráltasancta Carméli quibus agri amóenigérmina ferrent.

Sit Deo soli decus et potéstas,patre qui tanto précibus favénte,cónsequi nobis det in omne saeclumcáelica regna. Amen.

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Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune dei pastori o un altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. Meditate giorno e nottela legge del Signoree vegliate in preghiera.

Salmi e cantico della domenica, I settimana (p. ***).

2 ant. Seguite e servite Gesù Cristocon cuore puro e buona coscienza.

3 ant. La spada dello spirito,che è la Parola di Dio,abiti con abbondanzanella vostra bocca e nel vostro cuore.

LETTURA BREVE Dt 6,4-7Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con

tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, neparlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

RESPONSORIO BREVE

R. Beato chi è integro nella sua via * e cammina nella legge del Signore.Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore.V. Lo cerca con tutto il cuore.e cammina nella legge del Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore.

Ant. al Ben. Custodite lo spirito dell’Ordinee la salute spirituale.Correggete con caritàle vostre colpe e mancanze.

INVOCAZIONI

Lodiamo Cristo, pastore grande delle nostre anime, che ama il suo popolo. Ponendo in lui la nostra speranza, diciamo:Proteggi, o Signore, il tuo popolo.

Accogli, o Signore, le nostre preghiere e i nostri propositi,– come primizie di questo giorno.Fa’, o Signore, che ispirati dalla nostra Regola,– proclamiamo con la vita il nostro amore per te.Rivestici, o Signore dell’armatura spirituale,– perché possiamo vincere ogni insidia del Maligno.Fa’ che i tuoi servi custodiscano fedelmente i tuoi precetti,– e ti cerchino sempre con tutto il cuore.Insegnaci la via che conduce alla vetta del Carmelo,– perché con cuore puro e retta coscienza giungiamo all’unione con te.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che per mezzo di sant’Alberto ci hai donato una Regola di vita evangelica per guidarci alla perfetta carità,concedi a noi di vivere sempre nell’ossequio di Gesù Cristo e di servirlo fedelmente fino alla morte. Egli è Dio, e vivee regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Ora media

Antifone e salmi del giorno dal salterio.

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Terza

LETTURA BREVE Lv 20,7-8Santificatevi e siate santi, perché io sono il Signore, vostro Dio. Osservate le mie leggi e mettetele in pratica. Io

sono il Signore che vi santifica.

V. Meritate il premio della vita eterna,R. con la vostra obbedienza.

Sesta

LETTURA BREVE 2Tim 3,12.14-15Tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Tu però rimani saldo in quello che

hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture findall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.

V. Non abbiate nulla di proprio,R. ma tutto tra voi sia comune.

Nona

LETTURA BREVE Fil 4,8-9Fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello

che è onorato, ciò che è virtù e merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, rice -vuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi.

V. Cingete i fianchi con la castità,R. difendete il petto con pensieri santi.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Vespri

INNO

Accogli, o Redentore,il nostro grato cantoper il tuo servo Alberto, amabile pastore.

Ai padri del Carmelo,con limpida sapienza,mostrò come cercarela perla del tuo Regno:

raccolti in obbedienza,preghiera e vigilanza,lavoro e accoglienza,fraterno amore e gioia.

Con le armi della pacelottò per la giustizia,vestito di fortezzaguidò la tua Chiesa.

Rispose al tuo amore col dono della vita,mostrandoci la viaper dimorare in te.

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A te sia lode, o Cristo,Via, Verità e Vita,al Padre e allo Spiritonei secoli dei secoli. Amen.

Oppure dal Comune dei pastori o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Nel silenzio e nella speranzasarà la vostra forza,non cadete in colpa con la lingua.

Salmi e cantico del Comune dei pastori (p. ***).

2 ant. Indossate la corazza della giustizia,amate Dio e il vostro prossimo.

3 ant. Tenete sul capo l’elmo della salvezza,attendete il Salvatoreche ci libera dal peccato.

LETTURA BREVE Gc 1,22-25Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi; perché, se uno

ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appenasi è guardato, se ne va, e subito dimentica come era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfet ta, la legge dellalibertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pra tica, questi troverà lasua felicità nel praticarla.

RESPONSORIO BREVE R. Piega il mio cuore, o Signore, * verso i tuoi insegnamenti.Piega il mio cuore, o Signore, verso i tuoi insegnamenti.V. Ho scelto la via della fedeltà.Verso i tuoi insegnamenti.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Piega il mio cuore, o Signore, verso i tuoi insegnamenti.

Ant. al Magn. Chi vuol essere il più grandesi faccia servitore,chi vuole essere il primosia il servo di tutti.

INTERCESSIONI

Lode e onore a Cristo che ci ha donato sant’Alberto come nostro legislatore e diciamo con fede: Ricordati, o Signore, della tua famiglia.

O Cristo, nella cui obbedienza abbiamo abbracciato la vita religiosa,– concedici di servirti con cuore puro e retta coscienza.Tu che nei superiori ci hai dato dei ministri a servizio dei fratelli,– fa’ che ti riconosciamo nelle loro parole ed esempi.Tu che ci hai chiamato a meditare giorno e notte la tua parola,– fa’ che sia sempre presente sulla nostra bocca e nei nostri cuori.Tu che ci raccomandi un silenzio pieno della tua presenza,– fa’ che nel silenzio e nella speranza troviamo la nostra forza.Tu che conosci quanto la vita dell’uomo sulla terra sia una prova,– rafforza i deboli, rialza i caduti, rianima gli sfiduciati. Tu che hai associato nei secoli tanti uomini e donne alla famiglia del Carmelo,– fa’ che ti lodino senza fine nella patria celeste.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che per mezzo di sant’Alberto ci hai donato una Regola di vita evangelica per guidarci alla perfetta carità,

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concedi a noi di vivere sempre nell’ossequio di Gesù Cristo e di servirlo fedelmente fino alla morte. Egli è Dio, e vivee regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

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OTTOBRE

1 ottobreSANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO, VERGINE,

DOTTORE DELLA CHIESA,PATRONA DELLE MISSIONI

Festa

Nacque nel 1873 ad Alençon, in Francia. Entrata, ancora ragazza, nel monastero delle Carmelitane di Lisieux, praticò inmodo singolare l’umiltà, la semplicità evangelica e l’abbandono in Dio. Insegnò instancabilmente queste virtù alle novizie,con la parola e con l’esempio. Ricolmata della scienza dell’amore divino, il 9 giugno 1895 si offrì come “vittima diolocausto all’Amore Misericordioso”. Morì il 30 settembre 1897, consacrando la sua vita per la salvezza delle anime el’incremento della Chiesa. Pio IX l’ha canonizzata nel 1925 e proclamata Patrona delle missioni nel 1927. Giovanni PaoloII l’ha dichiarata Dottore della Chiesa nel 1997.

Dal Comune delle vergini, eccetto quanto segue:_____________________________________________________INVITATORIO

Ant. Venite, adoriamo il Signore, nostro Dio,che si rivela ai piccoli.

Salmo invitatorio (p. ***)._____________________________________________________

Ufficio delle letture

INNO

O piccola Teresa,o fiore del Carmelo,dal cuore della Chiesaper te s’eleva un canto.

Pervasa dall’amoredel Cristo tuo sposonon riesci a contenerela gioia dello Spirito.

Da Cristo illuminatadischiudi a noi il mistero,maestra al mondo insegnila via del vangelo.

Chi bimbo s’abbandonaal Dio fatto bambinopercorre le tue orme,tu guidalo dal cielo.

Nel buio della fedea tutti sei vicina:non c’è un peccatoreche Dio non possa amare.

A te, o Dio, la lode,che splendi nei tuoi santie ai piccoli rivelila strada del tuo regno. Amen.

Oppure:Nel suo amore, in quell’ultima sera,

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Gesù diceva: «Se volete amarmi,la mia Parola sempre custodite,verremo io e il Padre a visitarvi. Nel vostro cuore avremo la dimora, venendo in voi, vi ameremo sempre. Colmi di pace, voi dimorerete nel nostro Amore».

Viver d’amore è dare senza sosta,non aspettando qui la ricompensa.Senza contare dono, e son sicurache nell’amore non c’è la misura. Al Cuor divino, pien di tenerezza, ho dato tutto e corro in leggerezza, non ho più altro che questa ricchezza: viver d’amore.

Viver d’amore è perdere il timore,e il ricordo d’ogni mio errore:non vedo più la traccia dei peccati,l’amore in un istante li ha bruciati. Fiamma divina, dolce mia fornace, voglio abitare nel tuo focolare, nel tuo fuoco io posso cantare: «Vivo d’amore».

Viver d’amore è asciugarti il Volto,è ottener perdono ai peccatori.O Dio d’amore, tornino alla grazia,per sempre benedicano il tuo nome. Le offese a te arrivano al mio cuore, per cancellarle, voglio a te cantare: «Adoro e amo il tuo santo nome, vivo d’amore!».

«Viver d’amore, che follia strana,– mi dice il mondo – ferma il tuo canto,sprechi il profumo della tua vita,in altro modo devi impiegarlo». Amar Gesù, che perdita feconda! I miei profumi sono per te solo, senza rimpianti lascio il mondo e canto: «Muoio d’amore».

Morir d’amore è la mia speranza,quando vedrò spezzar le mie catene,sarà il mio Dio la grande ricompensa,non voglio possedere altro bene. Del suo Amor desidero infiammarmi, voglio vederlo, unirmi a lui per sempre, ecco il mio cielo, ecco il mio destino: viver d’amore.

Oppure:Nomen decúsque cóncinantTerésiae almae vírginisqui sancta divi Párvulicredunt amántque múnera.

Carméli summos vértices

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Patróna Mater déligit;Terésia illuc ádvolat,Sponsi premens vestígia.

Affláta Iesu númine,secréta pandit grátiae;magístra mundo, símplicesinfántium docet vias.

Virtútis ipsa flósculosolent sacráta límina,quae casta virgo, ut ángelusimmíssus e caelo, colit.

At iúbilum non éxprimitomnes amóris ímpetus;non saepta magnos cláudereeius valent anhélitus.

Qui te revélas párvulisIesu, tibi sit glória,cum Patre et almo Spíritu,in sempitérna sáecula. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Il tuo amore misericordiosomi ha accompagnatotutti i giorni della mia vita.

SALMO 22

Il Signore è il mio pastore: *non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare, *ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, *per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura, †non temerei alcun male, *perché tu sei con me, Signore.

Il tuo bastone e il tuo vincastro *mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa *sotto gli occhi dei miei nemici;

cospargi di olio il mio capo. *Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne *tutti i giorni della mia vita,

e abiterò nella casa del Signore *per lunghissimi anni.

1 ant. Il tuo amore misericordioso mi ha accompagnatotutti i giorni della mia vita.

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2 ant. Quale grande amore ci ha dato il Padreper essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!

SALMO 102 I (1-7)

Benedici il Signore, anima mia, *quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia, *non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe, *guarisce tutte le tue malattie;

salva dalla fossa la tua vita, *ti corona di grazia e di misericordia;

egli sazia di beni i tuoi giorni *e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.

Il Signore agisce con giustizia *e con diritto verso tutti gli oppressi.

Ha rivelato a Mosè le sue vie, *ai figli d’Israele le sue opere.

2 ant. Quale grande amore ci ha dato il Padreper essere chiamati figli di Dio,e lo siamo realmente!

3 ant. Il Padre stesso vi ama,poiché voi mi avete amato, e avete creduto.

SALMO 102 II (8-22)

Buono e pietoso è il Signore, *lento all’ira e grande nell’amore.

Egli non continua a contestare *e non conserva per sempre il suo sdegno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati, *non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Come il cielo è alto sulla terra, *così è grande la sua misericordia

su quanti lo temono;

come dista l’oriente dall’occidente, *così allontana da noi le nostre colpe.

Come un padre ha pietà dei suoi figli, *così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

Perché egli sa di che siamo plasmati, *ricorda che noi siamo polvere.

Come l’erba sono i giorni dell’uomo, *come il fiore del campo, così egli fiorisce.

Lo investe il vento e più non esiste *e il suo posto non lo riconosce.

La grazia del Signore è da sempre, *

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dura in eterno per quanti lo temono;

la sua giustizia per i figli dei figli, †per quanti custodiscono la sua alleanza *e ricordano di osservare i suoi precetti.

Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono *e il suo regno abbraccia l’universo.

Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, †potenti esecutori dei suoi comandi, *pronti alla voce della sua parola.

Benedite il Signore, voi tutte, sue schiere, *suoi ministri, che fate il suo volere.

Benedite il Signore, voi tutte opere sue, †in ogni luogo del suo dominio. *Benedici il Signore, anima mia.

3 ant. Il Padre stesso vi ama,poiché voi mi avete amato, e avete creduto.

V. Lampada per i miei passi è la tua parola,R. luce sul mio cammino.

PRIMA LETTURA Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo

12,12.27-31; 13,1-13Siete corpo di Cristo e sue membra

Come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo:così anche il Cristo.

Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nellaChiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono imiracoli, poi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tuttiprofeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti leinterpretano?

Desiderate invece intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come

cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede

da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, non

sarei nulla.La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di

rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma sirallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà.Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto,quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo dabambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che era da bambino.

Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso cono-sco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora dunque rimangonoqueste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!

RESPONSORIO Gv 12,32; cfr. Ct 1,3-4R. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato daterra, * attirerò tutti a me.V. Inebrianti sono i tuoi profumi; trascinami con te, corriamo.

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R. Attirerò tutti a me.

SECONDA LETTURA

Dai «Manoscritti autobiografici» di santa Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa.(Man. B, 3rv; Città del Vaticano-Roma, 1997, p. 223)

Nella Chiesa sarò l’amore

Durante l’orazione i miei desideri mi facevano soffrire un vero e proprio martirio. Aprii le epistole di san Paolo percercare qualche risposta. Mi caddero sotto gli occhi i capitoli XII e XIII della prima lettera ai Corinzi. Nel primo lessiche non tutti possono essere apostoli, profeti, dottori, ecc..., che la Chiesa è composta da diverse membra e chel’occhio non potrebbe essere al tempo stesso la mano.

La risposta era chiara, ma non appagava i miei desideri, non mi dava la pace. Senza scoraggiarmi continuai lalettura e questa frase mi rincuorò: «Cercate con ardore i doni più perfetti; ma io vi mostrerò una via ancora piùeccellente». Finalmente avevo trovato il riposo!... Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ero riconosciutain nessuno dei membri descritti da San Paolo: o meglio, volevo riconoscermi in tutti!... La Carità mi diede la chiavedella mia vocazione. Capii che se la Chiesa aveva un corpo, composto da diverse membra, il più necessario, il piùnobile di tutti non le mancava: capii che la Chiesa aveva un Cuore e che questo Cuore era acceso d’Amore. Capii chesolo l’Amore faceva agire le membra della Chiesa: che se l’Amore si dovesse spegnere, gli Apostoli nonannuncerebbero più il Vangelo, i Martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue... Capii che l’Amore racchiudeva tuttele Vocazioni, che l’Amore era tutto, che abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi!... Insomma che è eterno!...

Allora, nell’eccesso della mia gioia delirante ho esclamato: O Gesù mio Amore... la mia vocazione l’ho trovatafinalmente! La mia vocazione è l’Amore!...

Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa e questo posto, mio Dio, sei tu che me l’hai dato: nel Cuore della Chiesa,mia Madre, sarò l’Amore!... Così sarò tutto... così il mio sogno sarà realizzato!!!

RESPONSORIO Cfr. Gb 31,18; Ef 3,18; Sal 30,20R. O Dio, il tuo amore mi è venuto incontro sin dall’infanzia ed è cresciuto con me. * Ora non so misurarne laprofondità e l’ampiezza.V. Quanto è grande la tua bontà, Signore, che hai riservato per coloro che ti temono.R. Ora non so misurarne la profondità e l’ampiezza

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

O Dio, nostro Padre, che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli, fa’ che seguiamo con serena fiducia lapiccola via tracciata da santa Teresa di Gesù Bambino, perché anche a noi si riveli la gloria del tuo volto. Per il nostroSignore.

Celebrazione vigiliare

Ant. Come un’aquila che veglia i suoi piccoliil Signore spiegò le ali e la prese,la sollevò sulle sue ali.Lui solo fu la sua guida.

CANTICO I Dt 32,3-7.9-12

Voglio proclamare il nome del Signore: *date gloria al nostro Dio!

Egli è la Roccia; perfetta è l’opera sua; *tutte le sue vie sono giustizia;

è un Dio verace e senza malizia; *Egli è giusto e retto.

Peccarono contro di lui i figli degeneri, *generazione tortuosa e perversa.

Così ripaghi il Signore, *o popolo stolto e insipiente?

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Non è lui il padre che ti ha creato, *che ti ha fatto e ti ha costituito?

Ricorda i giorni del tempo antico, *medita gli anni lontani.

Interroga tuo padre e te lo farà sapere, *i tuoi vecchi e te lo diranno.

Porzione del Signore è il suo popolo, *sua eredità è Giacobbe.

Egli lo trovò in terra deserta. *in una landa di ululati solitari.

Lo educò, ne ebbe cura, *lo custodì come pupilla del suo occhio.

Come un’aquila che veglia la sua nidiata, *che vola sopra i suoi nati,

egli spiegò le ali e lo prese, *lo sollevò sulle sue ali.

Il Signore lo guidò da solo, *non c’era con lui alcun dio straniero.

CANTICO II Ct 1,3-4; 2,8-10; 3,1b-4b

Profumo olezzante è il tuo nome, † per questo le giovinette ti amano. *Attirami dietro a te, corriamo!

M’introduca il re nelle sue stanze: †gioiremo e ci rallegreremo per te, *ricorderemo le tue tenerezze più del vino.

Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene, *saltando per i monti, balzando per le colline.

Somiglia il mio diletto a un capriolo, *ad un cerbiatto somiglia il mio diletto.

Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; *guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate.

Ora parla il mio diletto e mi dice: *«Alzati, amica mia, mia bella, e vieni!».

Ho cercato l’amato del mio cuore, *ma non l’ho trovato.

«Mi alzerò e farò il giro della città; *per le strade e per le piazze.

Voglio cercare l’amato del mio cuore». *L’ho cercato, ma non l’ho trovato.

Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:*«Avete visto l’amato del mio cuore?»

Da poco le avevo oltrepassate, †quando trovai l’amato del mio cuore; *lo strinsi fortemente e non lo lascerò.

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CANTICO III Ct 4,8a.9b.12.15; 5,2; 6,3; 8,6-7a

Vieni con me dal Libano, o sposa, *con me dal Libano, vieni!

Tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo, *con una perla sola della tua collana.

Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, *giardino chiuso, fontana sigillata.

Fontana che irrora i giardini, pozzo d’acque vive, *e ruscelli sgorganti dal Libano.

Io dormo, ma il mio cuore veglia. *Un rumore! È il mio diletto che bussa:

«Aprimi, sorella mia, *mia amica, mia colomba, perfetta mia:

perché il mio capo è bagnato di rugiada, *i miei riccioli di gocce notturne».

Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me; *egli pascola il gregge tra i gigli.

Mettimi come sigillo sul tuo cuore, *come sigillo sul tuo braccio;

perché forte come la morte è l’amore, *tenace come gli inferi è la gelosia:

le sue vampe son vampe di fuoco, *una fiamma del Signore!

Le grandi acque non possono spegnere l’amore *né i fiumi travolgerlo.

Ant. Come un’aquila che veglia i suoi piccoliil Signore spiegò le ali e la prese,la sollevò sulle sue ali.Lui solo fu la sua guida.

VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni 17,17-26

Siano perfetti nell’unità

In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: «Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tuhai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano an -ch’essi consacrati nella verità.

Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano unasola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una cosa sola come noi siamo una sola cosa. Io inloro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come haiamato me.

Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la miagloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi haimandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia inessi e io in loro».

INNO Te Deum (p. ***).

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Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

L’immenso amore di Cristoti chiama ad offrire la vita,ti dona, Teresa, la setedi martire e di missionario.

È un fuoco che tutto consuma,e tutto tu doni in risposta:nel cuor della Chiesa, tua madre,la tua vocazione è l’amore.

Volevi passare il tuo il cieloa compiere il bene qui in terra:aiutaci ad amare il Signorecosì come tu l’hai amato.

Ci insegni la scienza d’amore,ci mostri la piccola via:la vita è fiducia nel Padre,filiale abbandono con gioia.

O re di mitezza e di pace,che ai piccoli apri il tuo regno,il grido dei poveri ascolta,accogli la nostra preghiera.

Sia lode e onore a te, Cristo,che sei delle vergini Sposo,al Padre e allo Spirito Santoper sempre, nei secoli eterni. Amen.

Oppure: La mia vita è un istante, è un’ora che passa,la mia vita è un sol giorno, che ben presto svanisce. O mio Dio, lo sai: per amarti qui in terra io ho solo quest’oggi.

O Gesù, io ti amo, ti desidera il cuore:per un giorno soltanto sii mio dolce sostegno. Vieni e guida il mio cuore, dammi il tuo sorriso, ma soltanto per oggi.

Se io penso al domani, temo la mia incostanza,sento nascere in cuore la tristezza e l’affanno. Sì, io voglio, mio Dio, prove e sofferenza, ma soltanto per oggi.

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Fa’ che a te, Vite santaio sia sempre unitoe il mio debole tralcioporterà il suo frutto. E così potrò offrirti un bel grappolo d’oro, o Signore, fin d’oggi.

Questo frutto d’amoreha per chicchi le anime,e io ho per formarlosolo un giorno fugace. O Gesù, dammi il fuoco di un Apostolo vero ma soltanto per oggi.

Presto prenderò il voloper cantar le tue lodiquando il giorno eternosu di me sarà sorto. Alzerò il mio canto con angeliche arpe: ecco il mio eterno oggi!

Oppure:Imménsa Christi cáritasmaióra cogit ággrediApostolórum, Mártyrumauctam coróna vírginem.

Optans amóris víctimaex igne adúri mýstico,Sponsus precátur últimasflammas vorántes éxcitet.

Aeternitátis núntiaoptáta mors iam pérvenit;hoc íngemens: Te díligo!Christum petit Terésia.

Caeléstibus nunc gáudiisfruens, ab arce síderum,quae lárgiter promíseratmittat rosárum flúmina.

Tu corde rex mitíssime,regnum paras qui párvulis,nos hanc secútos íngredipraesta beáta límina.

Sit, Christe, sponse vírginum,tibi Patríque glória,Sancto simul Paráclitoin saeculórum sáecula. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. A te si stringe l’anima mia

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e la forza della tua destra mi sostiene.

Salmi e cantico della dom., I sett. (p. ***).

2 ant. Santi e umili di cuore, benedite il Signore.

3 ant. Il Signore ama il suo popolo, incorona gli umili di vittoria.

LETTURA BREVE Rm 8,14-17Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da

schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo:«Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamoanche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche allasua gloria.

RESPONSORIO BREVE R. Ecco io farò scorrere verso di essa, * come un fiume, la pace.Ecco io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.V. Come un torrente in piena la gloria delle genti;come un fiume, la pace.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Ecco io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.

Ant. al Ben. Pregate il padrone della messe,perché mandi operai nella sua messe.

INVOCAZIONI

Preghiamo il Signore nostro Gesù Cristo che ci ha dato Teresa come modello di vita evangelica:Ti preghiamo, ascoltaci.

Signore, che hai detto: «Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli»,– donaci di amarti con semplicità di cuore.Signore, che hai detto: «Ci sarà gioia in cielo per un peccatore convertito»,– concedici fiducia filiale nella tua misericordia.Signore, che hai detto: «Chi fa la volontà del Padre mio entrerà nel regno dei cieli»,– concedici di osservare fedelmente i tuoi comandamenti.Signore, che hai detto: «Ciò che avete fatto anche a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me»,– concedici di vedere ed amare te in tutti i nostri fratelli.Signore, che hai detto: «Pregate il padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe»,– concedici quello spirito missionario di cui fu infiammata santa Teresa.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, nostro Padre, che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli, fa’ che seguiamo con serena fiducia lapiccola via tracciata da santa Teresa di Gesù Bambino, perché anche a noi si riveli la gloria del tuo volto. Per il nostroSignore.

Ora media

Salmi del giorno dal salterio.

Terza

Ant. Il Signore ti ha scelta per sé;egli ti darà gloria, onore e splendore.

LETTURA BREVE 2Cor 12,9b-10Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio

nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando

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sono debole, è allora che sono forte.

V. Mia forza e mio canto è il Signore.R. Egli è stato la mia salvezza.

Sesta

Ant. La tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici.

LETTURA BREVE 1Gv 4,17-19In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come

è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia iltimore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore. Noi amiamo, perché egli ci ha amatiper primo.

V. Tu, Signore, sei nostro Padre,R. da sempre ti chiami nostro redentore.

Nona

Ant. Il Signore si volge alla preghiera del povero,la sua amicizia è per i giusti, agli umili concede la grazia.

LETTURA BREVE 1Gv 3,1-2Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il

mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremonon è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lovedremo così come egli è.

V. Corro sulla via dei tuoi comandi,R. perché hai allargato il mio cuore.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Vespri

INNO

Teresa, il tuo nomeè scritto su nel cielo,dall’alto tu ci indichila strada dei più piccoli.

La gioia del vangeloannunci con la vita,tu sei sorella e madredi ogni missionario.

È grande, sconfinato,l’amore che ricevi,l’accogli per donarlo,pienezza che si effonde.

Del Padre che è nei cielila tenerezza canti,ti offri interamenteal Dio misericordia.

Noi siamo figli amati,

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da sempre perdonati;in umile abbandonola notte attraversiamo.

In ogni cosa piccola,nei gesti più nascosti,ci mostri la tua via,risposta al Dio d’amore.

A te, Gesù, la lode,al Padre e allo Spirito;accoglici nel cielocon gli umili di cuore. Amen.

Oppure:O fiore che, dai solchi del Carmelo,gridasti a tutto il mondo il lieto annuncio,ci sveli il Padre misericordiosoche ai piccoli si dà senza fine.

Vedevi ogni cosa come un dono,e quando buio o nebbia ti opprimevasapevi far di questo la tua gioia,sull’orma di Gesù, nostra pace.

Capivi il senso vero del Vangelo:la fonte della vita è l’amore,nei piccoli frammenti di ogni giornoleggevi la bontà del Signore.

La gloria a Dio Padre che è nei cieli,al Figlio, che a Betlemme fu Bambino,insieme allo Spirito d’Amore,la Chiesa canterà in eterno. Amen.

Oppure:Luce divína rutilántis áulaesédibus, virgo, frúeris, secúndansvota, promísso réfoves precántesimbre rosárum.

Sint rosae nobis fídei supérnaelumen affúlgens, columénque rebusspes in advérsis, et amóris almivívida virtus.

Sint rosae nobis tuus ille fidenscandor infántis Dómino, patérnograta qui praebet vel acérba nostraenúmine vitae.

Praestet hoc nobis Déitas beataPatris, ac Nati paritérque SanctiSpíritus, cuius résonat per omnemglória mundum. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. Nessuno ha un amore più grande di questo:

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dare la vita per i propri amici.

SALMO 112

Lodate, servi del Signore, *lodate il nome del Signore.

Sia benedetto il nome del Signore, *ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *sia lodato il nome del Signore.

Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere, *dall’immondizia rialza il povero,

per farlo sedere tra i principi, *tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *quale madre gioiosa di figli.

1 ant. Nessuno ha un amore più grande di questo:dare la vita per i propri amici.

2 ant. Per loro io consacro me stesso,perché siano anch’essiconsacrati nella verità.

SALMO 130

Signore, non si inorgoglisce il mio cuore *e non si leva con superbia il mio sguardo;

non vado in cerca di cose grandi, *superiori alle mie forze.

Io sono tranquillo e sereno †come bimbo svezzato in braccio a sua madre, *come un bimbo svezzato è l’anima mia.

Speri Israele nel Signore, *ora e sempre.

2 ant. Per loro io consacro me stesso,perché siano anch’essiconsacrati nella verità.

3 ant. Dio ha scelto ciò che nel mondo è deboleper confondere i forti.

CANTICO Fil 2,6-11

Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, *non considerò un tesoro geloso

la sua uguaglianza con Dio;

ma spogliò se stesso, †

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assumendo la condizione di servo *e divenendo simile agli uomini;

apparso in forma umana, umiliò se stesso †facendosi obbediente fino alla morte *e alla morte di croce.

Per questo Dio l’ha esaltato *e gli ha dato il nome

che è al di sopra di ogni altro nome;

perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi †nei cieli, sulla terra *e sotto terra;

e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, *

a gloria di Dio Padre.

3 ant. Dio ha scelto ciò che nel mondo è deboleper confondere i forti.

LETTURA BREVE 1Tm 2,1.3-6aRaccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini.

Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati egiungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomi ni,l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti.

RESPONSORIO BREVE

R. Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli; * ti loderò in mezzo all’assemblea.Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli; ti loderò in mezzo all’assemblea.V. Perché non hai disprezzato l’afflizione del povero, ti loderò in mezzo all’assemblea.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli; ti loderò in mezzo all’assemblea.

Ant. al Magn. Padre, ho fatto conoscere il tuo nomea quelli che mi hai dato: consacrali nella verità.

INTERCESSIONI

Preghiamo Dio Padre per la Chiesa diffusa su tutta la terra e diciamo:Ricordati del tuo patto, Signore.

Affinché nessun peccatore disperi del tuo perdono,– concedi alla tua Chiesa di proclamare a tutti la sua Misericordia, sull’esempio di santa Teresa.Affinché il mondo creda in te,– concedi ai contemplativi di essere testimoni fedeli della tua bontà.Affinché i cristiani rispecchino il volto del tuo il Figlio,– concedi loro di vivere in fraterna unione di carità.Affinché tutti gli uomini conoscano Cristo, via, verità e vita,– infondi in noi un instancabile spirito missionario.Affinché dove Cristo regna, là siano anche coloro che tu gli hai dato,– concedi ai fedeli defunti la gioia del tuo volto.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, nostro Padre, che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli, fa’ che seguiamo con serena fiducia la piccola via tracciata da santa Teresa di Gesù Bambino, perché anche a noi si riveli la gloria del tuo volto. Per il nostro Signore.

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15 ottobreSANTA TERESA DI GESÙ, VERGINE,

DOTTORE DELLA CHIESA, NOSTRA MADRESolennità

Teresa de Aumada nacque ad Avila, in Spagna, nel 1515. Entrata nell’Ordine del Carmelo, avanzò nel cammino dellaperfezione, ricevendo numerose grazie mistiche. Nel 1562 intraprese la riforma del suo Ordine, dovendo sopportare moltetribolazioni e fatiche. Con l’aiuto di Dio e il sostegno di validi amici, tra cui san Giovanni della Croce, superò ognidifficoltà. Scrisse opere piene di altissima dottrina, fondate sulla sua esperienza personale. Morì ad Alba de Tormes il 4ottobre 1582, avendo fondato numerosi monasteri e avviato la riforma del ramo maschile dell’Ordine. Canonizzata daGregorio XV nel 1622, è stata proclamata Dottore della Chiesa da Paolo VI nel 1970.

Primi Vespri

INNO

O Teresa, che in terre lontane dare Cristo o la vita volevi, tu, donata a una vita nascosta,consumasti un martirio d’amore.

Sei di Cristo purissima sposa,trapassata da dolce ferita,La tua sete è vedere il Dio vivo,a lui solo hai donato la vita.

Dell’amore ci insegni i segreti e le grazie, o maestra sublime;del Carmelo rinnovi la vita,e riaccendi l’antico fervore.

Esser figli con te nella Chiesaci dà forza, speranza e conforto;accogliamo con te il Signoreche nell’anima vuole abitare.

A Dio Padre, al Figlio e allo Spiritoper te oggi innalziamo la lode,nell’unione con lui camminiamosulla via che tu hai tracciato. Amen.

Oppure:Regis supérni nuntiadomum patérnam déseris,terris, Terésa, bárbarisChristum datura aut sanguinem.

Sed te manet suáviormors, poena poscit dúlcior:divíni amoris cúspidein vulnus icta cóncides.

O caritátis víctima,tu corda nostra cóncrema,tibíque gentes créditasinférni ab igne líbera.

Te, sponse Iesu vírginum,beati adorent ordines,

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et nuptiáli canticolaudent per omne sáeculum. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. La tua parola nel rivelarsi illumina,dona saggezza ai semplici.

SALMO 112Lodate, servi del Signore, *

lodate il nome del Signore.Sia benedetto il nome del Signore, *

ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *sia lodato il nome del Signore.

Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere *dall’immondizia rialza il povero,

per farlo sedere tra i principi, *tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *quale madre gioiosa di figli.

1 ant. La tua parola nel rivelarsi illumina,dona saggezza ai semplici.

2 ant. I popoli parleranno della sua sapienza,l’assemblea proclamerà le sue lodi.

SALMO 145Loda il Signore, anima mia: †

loderò il Signore per tutta la mia vita, *finché vivo canterò inni al mio Dio.

Non confidate nei potenti, *in un uomo che non può salvare.

Esala lo spirito e ritorna alla terra; *in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, *chi spera nel Signore suo Dio,

creatore del cielo e della terra, *del mare e di quanto contiene.

Egli è fedele per sempre, †rende giustizia agli oppressi, *dà il pane agli affamati.

Il Signore libera i prigionieri, *il Signore ridona la vista ai ciechi,

il Signore rialza chi è caduto, *il Signore ama i giusti,

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il Signore protegge lo straniero, †egli sostiene l’orfano e la vedova, *ma sconvolge le vie degli empi.

Il Signore regna per sempre, *il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

2 ant. I popoli parleranno della sua sapienza,l’assemblea proclamerà le sue lodi.

3 ant. Dio le concesse saggezza e intelligenza molto grandi e una mente vasta come la sabbiache è sulla spiaggia del mare.

CANTICO Cfr. Ef 1,3-10

Benedetto sia Dio,Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *

che ci ha benedetticon ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *prima della creazione del mondo

per trovarci, al suo cospetto, *santi e immacolati nell’amore.

Ci ha predestinati *a essere suoi figli adottivi

per opera di Gesù Cristo, *secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloriadella sua grazia, *

che ci ha datonel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzionemediante il suo sangue, *

la remissione dei peccatisecondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l’ha abbondantemente riversata su di noicon ogni sapienza e intelligenza. *

poiché egli ci ha fatto conoscereil mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristotutte le cose *

quelle del cielocome quelle della terra.

Nella sua benevolenzalo aveva in lui prestabilito *

per realizzarlonella pienezza dei tempi.

3 ant. Dio le concesse saggezza e intelligenza molto grandi

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e una mente vasta come la sabbiache è sulla spiaggia del mare.

LETTURA BREVE 1Cor 2,6-9Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei

dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero,che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questomondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come stascritto: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate percoloro che lo amano».

RESPONSORIO BREVE

R. Ha detto le parole di Dio, * in mezzo all’assemblea.Ha detto le parole di Dio, in mezzo all’assemblea.V. Il Signore le ha dato sapienza e intelligenza,in mezzo all’assemblea.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Ha detto le parole di Dio, in mezzo all’assemblea.

Ant. al Magn. Santa Madre Teresa,luce nella Chiesa di Cristo,insegnaci il cammino della perfezioneche conduce all’unione eterna con Cristo.

INTERCESSIONI

Dio, infinitamente buono, ci ha dato il suo Figlio Gesù come amico e compagno del nostro cammino. Ringraziandoloper un amore così grande, preghiamolo:

Venga il tuo regno, Signore.

Tu che nel tuo Figlio ci doni la tua stessa vita,– fa’ che, ascoltando la sua voce, siamo sempre uniti a questa sorgente.Tu che in Gesù ci hai dato la via per ritornare a te,– concedici di percorrerla, perseverando in amoroso colloquio con te.Tu che insieme al Figlio dimori nel cuore degli uomini che ti amano,– rendici docili alla voce del tuo Spirito per progredire sempre più nella tua intimità.Tu che hai posto Gesù come capo e fondamento della tua Chiesa, – concedici di seguirlo fedelmente per essere pietre vive e feconde del suo mistico Corpo.Tu che hai glorificato il tuo Cristo e lo hai accolto alla tua destra,– concedi ai defunti di vedere il tuo volto e sedere accanto a lui.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù per guidarci nel camminodella perfezione, concedi a noi, che la veneriamo maestra e madre, di nutrirci della sua dottrina per essere infiammatida un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore.

INVITATORIO

Ant. Venite, adoriamo il Signore, che ha posto in noi la sua dimora.

Salmo invitatorio (p. ***).

Ufficio delle letture

INNO

A te guardando, Cristo Signore,Teresa ha visto l’Amico veroche condivide gioie e speranzeche non tradisce e ci sostiene.

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A te guardando, Cristo Signore,Teresa ha visto l’unico Bene,a cui donarsi senza riservelasciando tutto e trovando gioia.

A te guardando, Cristo Signore,Teresa ha visto il Figlio dell’uomo,l’Umanità santa e obbedienteche ci fa ricchi nel nostro niente.

A te guardando, Cristo Signore,Teresa ha visto la Veritàche ci rivela il nostro nulla,misericordia che ci solleva.

A te guardando, Cristo Signore,Teresa ha visto il Re e Sovranoche nel castello del nostro cuoretrova dimora e dona luce.

A te guardando, Cristo Signore,Teresa ha visto l’ultima metadi ogni cammino verso la fonteche appaga il cuore e lo disseta.

A te guardando, Cristo Signore,Teresa ha visto il Fuoco d’Amoreche si diffonde verso i fratellili porta al Padre, figli nel Figlio. Amen.

Oppure:Nacqui per te,appartengo a te,cosa vuoi far di me?

Appartengo solo a te,perché fosti tu a crearmi,a redimermi e rialzarmi,fosti tu a sopportarmi,ad attendermi e chiamarmi,io ti prego, non lasciarmi:cosa vuoi far di me?

Pongo nelle tue maniil mio cuore e la mia vita,la mia anima e il mio corpo,il mio affetto, il mio amore,dolce sposo e redentore,tutto ormai ho offerto a te:cosa vuoi far di me?

Dammi morte oppure vita,la salute o malattia,dammi onore o disonore,dammi guerra o grande pace,debolezza o forza piena,io a tutto dico sì:cosa vuoi far di me?

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Dammi fervida preghierao, se vuoi, aridità;dammi grazie e devozioneo, se vuoi, sterilità.O sovrana maestà,trovo pace solo in te:cosa vuoi far di me?

Oppure:Mira virtútis cláritas,Terésa fulges méntibus;secréta quae tu sénserascordis magístra détegis.

Tu, nupta Patris LúminiChristíque inníxa péctori,divíno affláta Spíritu,supérna verba súscipis.

Beáta mens, quae Séraphimpurgáta ab igne, cáelitusimmíssi amóris ímpetu,excélsa pandis dógmata.

Quo te profúsam mýsticoChristus odóre tráxerat,viam docéntem cértiussectémur ac fidéntius.

Triplex et una Véritas,ducénte nos Téresiada nosse caeli sémitam,laudemus ut te pérpetim. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:quando verrò e vedrò il volto di Dio?

SALMO 41Come la cerva anela ai corsi d’acqua, *

così l’anima mia anela a te, o Dio.L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: *

quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Le lacrime sono mio pane giorno e notte, *mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo Dio?».

Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: †attraverso la folla avanzavo tra i primi *fino alla casa di Dio;

in mezzo ai canti di gioia *di una moltitudine in festa.

Perché ti rattristi, anima mia, *perché su di me gemi?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

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In me si abbatte l’anima mia; †perciò di te mi ricordo *dal paese del Giordano e dell’Ermon,

dal monte Mizar.

Un abisso chiama l’abisso al fragore delle tue cascate; *

tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati.

Di giorno il Signore mi dona la sua grazia, †di notte per lui innalzo il mio canto: *la mia preghiera al Dio vivente.

Dirò a Dio, mia difesa: †«Perché mi hai dimenticato? *Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico? ».

Per l’insulto dei miei avversari sono infrante le mie ossa; *

essi dicono a me tutto il giorno: «Dov’è il tuo Dio?».

Perché ti rattristi, anima mia, *perché su di me gemi?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

1 ant. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:quando verrò e vedrò il volto di Dio?

2 ant. La tua grandezza, Signore,non si può misurare.Chi proclamerà i tuoi prodigi e lo splendore della tua gloria?

SALMO 144 I (1-9)O Dio, mio re, voglio esaltarti *

e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.Ti voglio benedire ogni giorno, *

lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Grande è il Signore *e degno di ogni lode,

la sua grandezza *non si può misurare.

Una generazione narra all’altra le tue opere, *annunzia le tue meraviglie.

Proclamano lo splendore della tua gloria *e raccontano i tuoi prodigi.

Dicono la stupenda tua potenza *e parlano della tua grandezza.

Diffondono il ricordo della tua bontà immensa *acclamano la tua giustizia.

Paziente e misericordioso è il Signore, *lento all’ira e ricco di grazia.

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Buono è il Signore verso tutti, *la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

2 ant. La tua grandezza, Signore,non si può misurare.Chi proclamerà i tuoi prodigi e lo splendoredella tua gloria?

3 ant. Il Signore è vicino a quanti lo cercano con cuore sincero: il suo regno non avrà fine.

SALMO 144 II (10-21)Ti lodino, Signore, tutte le tue opere *

e ti benedicano i tuoi fedeli.Dicano la gloria del tuo regno *

e parlino della tua potenza,

per manifestare agli uomini i tuoi prodigi *e la splendida gloria del tuo regno.

Il tuo regno è regno di tutti i secoli, *il tuo dominio si estende ad ogni generazione.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole, *santo in tutte le sue opere.

Il Signore sostiene quelli che vacillano *e rialza chiunque è caduto.

Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa *e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.

Tu apri la tua mano *e sazi la fame di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie, *santo in tutte le sue opere.

Il Signore è vicino a quanti lo invocano, *a quanti lo cercano con cuore sincero.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono, *ascolta il loro grido e li salva.

Il Signore protegge quanti lo amano, *ma disperde tutti gli empi.

Canti la mia bocca *la lode del Signore.

Ogni vivente benedica il suo nome santo, *in eterno e sempre.

3 ant. Il Signore è vicino a quanti lo cercano con cuore sincero: il suo regno non avrà fine.

V. Tu, Signore, sei vicino.R. Tutti i tuoi comandi sono verità.

PRIMA LETTURA Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo 3,8-21

Sublimità della conoscenza di Cristo Gesù

Ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho

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lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendocome mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene daDio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle suesofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.

Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perchéanch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo:dimenticando ciò che ormai sta alle mie spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premioche Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.

Tutti noi, che siamo perfetti, dobbiamo avere questi sentimenti; se in qualche cosa pensate diversamente, Dio viilluminerà anche su questo. Intanto, dal punto a cui siamo arrivati, insieme procediamo.

Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi.Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici dellacroce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il loro ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebberovergognarsi e non pensano che alle cose della terra. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo comesalvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, invirtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.

RESPONSORIO Col 3,3-4; Rm 8,38-39R. La vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. * Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voiapparirete con lui nella gloria.V. Né morte, né vita, né alcuna creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù.R. Quando si manifesterà Cristo, vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.

SECONDA LETTURA (a scelta)Dal «Castello interiore» di santa Teresa di Gesù, vergine

(Cast. I,1,1.2-3.5.7; 2,1.2.5.7; Milano 2000, pp. 857-861, 863-864, 866-867)La nostra anima è un castello, la porta è l’orazione

Possiamo considerare la nostra anima come un castello fatto di un solo diamante o di un tersissimo cristallo, dovesono molte dimore, come molte ve ne sono in cielo. Io non vedo nulla a cui paragonare la grande bellezza di un ’animae la sua immensa capacità.

Sì, sappiamo di avere un’anima, perché lo abbiamo sentito e perché ce lo insegna la fede. Ma i beni che puòracchiudere quest’anima o chi abita in essa, o il suo inesauribile pregio, sono cose che consideriamo raramente. Diconseguenza, ci si preoccupa poco di adoperarsi con ogni cura a conservarne la bellezza: tutta la nostra attenzione sivolge sulla rozza incastonatura di questo diamante o sul muro di cinta di questo castello, cioè il nostro corpo.

Questo castello contiene molte dimore, alcune in alto, altre in basso ed altre ai lati. Nel centro, in mezzo a tutte, sitrova la principale, che è quella nella quale si svolgono le cose di maggior segretezza tra Dio e l’anima.

Ora, dobbiamo vedere in che modo potremo entrare in questo nostro meraviglioso e delizioso castello. Sembra chedica uno sproposito, in quanto se questo castello è l’anima, evidentemente l’entrare non ha ragion d’essere, poiché si ègià dentro. Ma ci sono molte anime che restano nella cerchia esterna del castello, e non si preoccupano di entrare inesso né di sapere cosa racchiuda una così splendida dimora, né chi sia colui che la abita, né quali appartamenticontenga. Avrete già visto in alcuni libri di orazione che si consiglia all’anima di entrare in se stessa; ebbene, èproprio questo.

La porta di entrata a questo castello è costituita dall’orazione e dalla meditazione. Ma voglio esortarvi a considerare cosa deve essere lo spettacolo di questo castello così risplendente e così bello,

quando l’anima cade in un peccato mortale. Non vi sono tenebre più buie, né nulla di così oscuro e fosco che possareggerne il confronto. Non cercatene altro motivo che questo: lo stesso sole che le dava tanto splendore e bellezza, purstando nel centro di quest’anima, è come se non ci fosse più; come se l’anima non potesse più partecipare di lui.

Conosco una persona alla quale nostro Signore volle mostrare che cosa sarà di un’anima che ha commesso unpeccato mortale. Secondo lei, sarebbe impossibile che qualcuno, comprendendolo, potesse peccare. Per fuggirne leoccasioni, avrebbe preferito esporsi alle maggiori prove che sia dato immaginare.

Quella persona diceva di aver ricavato due vantaggi dalla grazia accordatale da Dio: anzitutto un timoregrandissimo di offenderlo, pertanto lo supplicava continuamente di non lasciarla cadere, essendo consapevole deiterribili danni che una caduta comporta; e, in secondo luogo, uno specchio di umiltà, nel quale vedeva come ilprincipio del bene che facciamo non sia in noi, ma in questa fonte nella quale è piantato l ’albero delle nostre anime, ein questo sole che feconda le nostre opere.

Queste cose interiori sono tanto difficili da capirsi, però è molto importante per voi che io ve le spieghi comemeglio potrò, perché sentiamo sempre parlare dell’eccellenza dell’orazione, ma non ci viene spiegato più di quello acui possiamo arrivare da noi stesse. Delle cose che il Signore opera in un’anima, intendo dire soprannaturali, si diceben poco, mentre parlandone e spiegandole in diverse maniere se ne trarrebbe un gran conforto, per la considerazione

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di questo celeste edificio interiore così poco capito dai mortali, benché siano molti quelli che vi si trovano.

RESPONSORIO Cfr. Gv 14,1.23.17R. Non sia turbato il vostro cuore. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà * e noi verremo alui e prenderemo dimora presso di lui. V. Lo Spirito della verità rimane presso di di voi e sarà in voi.R. E noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.

OppureDal «Libro della Vita» di santa Teresa di Gesù, vergine

(Vita 22,6.7.14; Milano 2000, pp. 255-256, 260-261)Gesù Cristo nella vita spirituale

Tutto si può sopportare con Gesù Cristo, con la presenza di un amico così buono e con l’esempio di un così valentecapitano, che per primo si espose ai patimenti. Egli ci dà aiuto e coraggio, non ci viene mai meno, è un vero amico.Infatti io vedo chiaramente che per essere graditi a Dio e per ottenere che ci doni speciali grazie, egli vuole che sipassi attraverso questa sacratissima umanità di Cristo, in cui Sua Maestà disse di compiacersi. Ne ho fatta l’esperienzamoltissime volte, me lo ha detto il Signore; ho visto chiaramente che dobbiamo entrare da questa porta, se vogliamoche la divina Maestà ci riveli i suoi grandi segreti.

L’anima non cerchi altra strada, anche se si trova all’apice della contemplazione; per tale cammino non correràrischi. Questo nostro Signore è la fonte di ogni nostro bene. Egli c’indicherà la strada; guardando alla sua vita, vitroveremo un modello senza uguali. Che vogliamo di più di un così fedele amico al nostro fianco, che non ciabbandonerà nelle sventure e nelle tribolazioni, come fanno quelli del mondo? Fortunato colui che lo ameràsinceramente e lo avrà sempre vicino a sé! Guardiamo al glorioso san Paolo che sembra avesse continuamente sullabocca il nome di Gesù, come colui che lo teneva bene impresso nel cuore. Io, dopo aver compreso questa verità, hoconsiderato attentamente la vita di alcuni santi, grandi spiriti contemplativi, e ho visto che non seguivano altra strada:san Francesco lo fa vedere con le stigmate, sant’Antonio di Padova con il bambino Gesù, san Bernardo con il goderedell’umanità di Cristo, e ancora lo provano santa Caterina da Siena e molti altri.

Bisogna camminare su questa strada con libertà, mettendosi nelle mani di Dio. Se Sua Maestà vuole innalzarci afar parte dei principi della sua corte e dei suoi intimi, seguiamolo di buon grado.

Per concludere: quando pensiamo a Cristo, dobbiamo sempre ricordarci dell’amore con il quale ci ha fatto tantegrazie, e di quello, immenso, che ci ha testimoniato Dio col darcene tale pegno. Amore chiama amore, e anche sesiamo agli inizi e tanto miserabili, cerchiamo di riflettere sempre su questa verità e di stimolarci all’amore, perché seil Signore ci facesse una volta la grazia di imprimercelo nel cuore, tutto diventerebbe facile e potremmo in brevissimotempo e senza alcuna fatica darci alle opere.

RESPONSORIO Cfr. Sal 72,27.28; 1Cor 6,17R. Ecco, perirà chi da te si allontana, Signore. * Il mio bene è stare vicino a Dio: in lui ho posto il mio rifugio.V. Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito.R. Il mio bene è stare vicino a Dio: in lui ho posto il mio rifugio.

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù per guidarci nel camminodella perfezione, concedi a noi, che la veneriamo maestra e madre, di nutrirci della sua dottrina per essere infiammatida un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore.

Celebrazione vigiliare

Ant. Ardo di zelo e d’amore per il mio Sposo, Gesù Cristo; per sempre canterò le sue misericordie.

CANTICO I Is 2,2-3Alla fine dei giorni, †

il monte del tempio del Signore *sarà elevato sulla cima dei monti,

e sarà più alto dei colli; *

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ad esso affluiranno tutte le genti.

Verranno molti popoli e diranno: †«Venite, saliamo sul monte del Signore, *al tempio del Dio di Giacobbe,

perché ci indichi le sue vie *e possiamo camminare per i suoi sentieri».

Poiché da Sion uscirà la legge *e da Gerusalemme la parola del Signore.

CANTICO II Is 61,10-62,3

Io gioisco pienamente nel Signore, *la mia anima esulta nel mio Dio,

perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, *mi ha avvolto con il manto della giustizia,

come uno sposo che si cinge il diadema *e come una sposa che si adorna di gioielli.

Poiché come la terra produce la vegetazione †e come un giardino fa germogliare i semi, *così il Signore Dio farà germogliare la giustizia

e la lode davanti a tutti i popoli.

Per amore di Sion non mi terrò in silenzio, *per amore di Gerusalemme non mi darò pace,

finché non sorga come stella la sua giustizia *e la sua salvezza non risplenda come lampada.

Allora i popoli vedranno la tua giustizia, *tutti i re la tua gloria;

ti si chiamerà con un nome nuovo *che la bocca del Signore avrà indicato.

Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, *un diadema regale nella palma del tuo Dio.

CANTICO III Is 62,4-7

Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, *né la tua terra sarà più detta Devastata,

ma tu sarai chiamata Mio compiacimento *e la tua terra, Sposata,

perché di te si compiacerà il Signore *e la tua terra avrà uno sposo.

Sì, come un giovane sposa una vergine, *così ti sposerà il tuo creatore;

come gioisce lo sposo per la sposa, *così per te gioirà il tuo Dio.

Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle; *per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai.

Voi, che rammentate le promesse al Signore, *non prendetevi mai riposo

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e neppure a lui date riposo, †finché non abbia ristabilito Gerusalemme, *e finché non l’abbia resa il vanto della terra.

Ant. Ardo di zelo e d’amore per il mio Sposo, Gesù Cristo; per sempre canterò le sue misericordie.

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni 14,1-11aIo sono la via, la verità e la vita

In quel tempo disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fedeanche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”?Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siateanche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Iosono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscereteanche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu nonmi hai conosciuto, Filippo” Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che iosono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me,compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me».

INNO Te Deum (p. ***).

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

Qual colomba di candide alialla casa del Padre celesteè tornata Teresa, la grande,tra le schiere di vergini sagge.

Fu lo Sposo a chiamarla: «Ora vieni,o sorella del monte Carmelo.Vieni a nozze, l’Agnello ti attende,troverai la corona di gloria».

A Gesù, delle vergini sposo,sia lode dai cori celesti;anche a noi sia donato in eternodi cantare il canto nuziale. Amen.

Oppure: Mistero inesprimibile d’amore!È l’anima un limpido cristallo:qui ami stare in nostra compagnia,o Dio, sole vivo e risplendente.

È l’anima un nobile castelloe l’orazione è la sua porta:qui attendi, Re divino, nostro Sposo,per incontrarci in dialogo d’amore.

Può entrarvi chi è umile di cuore,cammina in verità e con coraggio,è libero da tutto e sa donare,

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amando come il Figlio i suoi fratelli.

Da servi tu ci elevi a tuoi amici,guardando al Figlio diveniamo figli,il tuo desiderio è donartie dilatare il cuore che ti accoglie.

Per nascita noi siamo come bachi,che tu trasformi in splendide farfalle;tu imprimi in noi l’immagine di Cristo,nel cuore reso cera dal tuo fuoco.

Sia lode e onore a te, o Padre santo,a Cristo e allo Spirito d’Amore;cantando a voi la lode vi preghiamo:venite ad abitare dentro noi. Amen.

Oppure:Haec est dies, qua cándidaeinstar colúmbae, cáelitumad sacra templa spíritusse tránstulit Terésiae,

Sponsíque voces áudiit:«Veni, soror, de vérticeCarméli ad Agni núptias;veni ad corónam glóriae».

Te, sponse Iesu vírginum,beáti adórent órdines,et nuptiáli cánticolaudent per omne sáeculum. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Di te ha sete l’anima mia, o Signore;a te anela la mia carne.

Salmi e cantico della dom., I sett (p. ***).

2 ant. Ti lodino, Signore, tutte le tue opere,e ti benedicano i tuoi fedeli.

3 ant. Canterò senza fine, Signore,le tue misericordie nell’assemblea dei fedeli.

LETTURA BREVE 2Cor 4,5a.6-7Noi non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore. E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse

nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo. Noi però abbiamo questotesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi.

RESPONSORIO BREVE R. Di te ha detto il mio cuore: * io cerco il tuo volto.Di te ha detto il mio cuore: io cerco il tuo volto.V. Non nasconderti a me, Signore.Io cerco il tuo volto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Di te ha detto il mio cuore: io cerco il tuo volto.

Ant. al Ben. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio

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e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui.

INVOCAZIONI

Lodiamo il Signore della gloria, corona di tutti i santi, che ci dona la grazia di festeggiare santa Teresa, nostra madre,e diciamo:Gloria a te, o Signore.

Signore, fonte di vita e di santità, che manifesti nei tuoi santi le infinite meraviglie della tua grazia,– fa’ che con santa Teresa cantiamo in eterno le tue misericordie.Tu che hai trapassato il cuore di Teresa con il tuo amore,– infiamma il nostro spirito e rendici testimoni della tua carità.Tu che a Teresa ti sei rivelato come il Sole presente al centro dell’anima,– fa’ che sperimentiamo la tua ineffabile amicizia e annunciamo a tutti le meraviglie del tuo amore.Tu che ti sei rivelato a Teresa come somma Verità, in cui ogni cosa trova senso e compimento,– purifica il nostro sguardo, perché ti vediamo in tutte le creature e per esse arriviamo a te.Tu che resisti ai superbi e ti sveli ai piccoli,– rendici umili di cuore per attingere la sapienza spirituale a vantaggio dei fratelli. Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù per guidarci nel camminodella perfezione, concedi a noi, che la veneriamo maestra e madre, di nutrirci della sua dottrina per essere infiammatida un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore.

Ora media

Salmodia complementare (p. ***). Se però la solennità cade in domenica, si dicono i salmi della domenica, Isettimana (p. ***).

Terza

Ant. Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto.

LETTURA BREVE Ap 3,20Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed

egli con me.

V. La mia preghiera al Dio della mia vita.R. A lui dirò: tu sei la mia roccia.

Sesta

Ant. Rallegratevi nel Signore, sempre;ve lo ripeto ancora, rallegratevi!Il Signore è vicino.

LETTURA BREVE 1Ts 5,16-18Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cri sto

Gesù verso di voi.

V. Mi indicherai il sentiero della vita.R. Gioia piena alla tua presenza.

Nona

Ant. Vivendo secondo la verità nella carità,cerchiamo di crescere in ogni cosa verso Cristo.

LETTURA BREVE 3Gv 3-4

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Mi sono rallegrato molto quando sono giunti alcuni fratelli e hanno testimoniato che tu, dal modo in cui cammininella verità, sei veritiero. Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità.

V. Servite Dio e fate ciò che a lui piace.R. Chi fa la verità viene verso la luce.

Secondi Vespri

INNO Il Carmelo t’invoca, Teresa,nostra madre che ci hai rinnovati,tu dai teneri anni votataa donare la vita per Cristo.

Dentro te il Dio vivo ricerchi,nel suo cuore te stessa ritrovi,e all’Agnello che chiama alle nozze«o patire o morire» rispondi.

L’esperienza di Dio ci insegni,come guida sapiente e amorosa,tu sei lampada accesa, sei sale,sei maestra con scritti e parole.

Il tuo cuore è ferito d’amore,e ti offri a salvezza del mondo,arricchita di grazia e carismisei dottore per tutta la Chiesa.

Diamo lode coi cori celestia Gesù, delle vergini sposo,e preghiamo di giungere in cieloanche a noi al convito nuziale. Amen.

Oppure:Grande Carméli decus, o Terésia,quem pio gestis renováre coetu,prompta pro Christo téneris ab annisfúndere vitam.

Huic tuum gaudens sine labe floremdédicas, sacris operósa claustris;huic data sponsam sibi te requíritiúngere dextram.

Mentis humánae súperas perálta,dum, Deo virgo dócilis magístro,alma doctrínae popúlis supérnapábula praebes.

Sit Deo soli, sit ubíque sempersumma maiéstas, honor et suprémus,nosque consérva, précibus Terésiae,Christe Redémptor. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. Il Signore mi mostrò la città santa,risplendente della gloria di Dio,

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e il suo splendore è similea quello di una gemma preziosissima.

SALMO 121 Quale gioia, quando mi dissero: *

«Andremo alla casa del Signore».E ora i nostri piedi si fermano *

alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita *come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †secondo la legge di Israele, *per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio, *i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme: *sia pace a coloro che ti amano,

sia pace sulle tue mura, *sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *io dirò: «Su di te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio, *chiederò per te il bene.

1 ant. Il Signore mi mostrò la città santa,risplendente della gloria di Dio,e il suo splendore è similea quello di una gemma preziosissima.

2 ant. Ecco la dimora di Dio con gli uomini,il Signore dimorerà tra di loro.

SALMO 126Se il Signore non costruisce la casa, *

invano vi faticano i costruttori.Se la città non è custodita dal Signore *

invano veglia il custode.

Invano vi alzate di buon mattino, †tardi andate a riposare

e mangiate pane di sudore: *il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Ecco, dono del Signore sono i figli, *è sua grazia il frutto del grembo.

Come frecce in mano a un eroe *sono i figli della giovinezza.

Beato l’uomo *che piena ne ha la farètra:

non resterà confuso quando verrà alla porta *a trattare con i propri nemici.

2 ant. Ecco la dimora di Dio con gli uomini,il Signore dimorerà tra di loro.

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3 ant. Completo quanto dei patimenti di Cristomanca nella mia carnea favore del suo corpo che è la Chiesa.

CANTICO Cfr. Ef 1,3-10

Benedetto sia Dio,Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *

che ci ha benedetticon ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *prima della creazione del mondo,

per trovarci, al suo cospetto, *santi e immacolati nell’amore.

Ci ha predestinati *a essere suoi figli adottivi

per opera di Gesù Cristo, *secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloriadella sua grazia, *

che ci ha datonel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzionemediante il suo sangue, *

la remissione dei peccatisecondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l’ha abbondantemente riversata su di noicon ogni sapienza e intelligenza. *

poiché egli ci ha fatto conoscereil mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristotutte le cose *

quelle del cielocome quelle della terra.

Nella sua benevolenzalo aveva in lui prestabilito *

per realizzarlonella pienezza dei tempi.

3 ant. Completo quanto dei patimenti di Cristomanca nella mia carnea favore del suo corpo che è la Chiesa.

LETTURA BREVE Gd 20-21Voi carissimi, costruite voi stessi sopra la vostra santissima fede, pregate nello Spirito Santo, conservatevi

nell’amore di Dio, attendendo la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo per la vita eterna.

RESPONSORIO BREVE R. Voi siete dimora, * tempio del Dio vivente.Voi siete dimora, tempio del Dio vivente.V. E lo Spirito di Dio abita in voi,tempio del Dio vivente.

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Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Voi siete dimora, * tempio del Dio vivente.

Ant. al Magn. Non sia turbato il vostro cuore.Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore;io vado a prepararvi un posto.Oppure:Santa Madre Teresa, guarda dal cieloe vedi e visita questa vigna,e proteggi ciò che la tua destra ha piantato.

INTERCESSIONI

Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per santificarla. Supplichiamo affinché sia tutta santa e immacolata, ediciamo con fiducia:Assisti la tua Chiesa, Signore Gesù.

Tu che con la Parola e i Sacramenti comunichi alla Chiesa la vita della Grazia,– fa’ che tutti i fedeli rimangano uniti intimamente a te come membra vive del tuo Corpo.Tu che hai fondato la Chiesa su Pietro e sugli Apostoli,– fa’ che nelle nostre comunità regni l’amore e la concordia, ad immagine del piccolo Collegio di Cristo.Tu che hai scelto alcuni per mandarli ad evangelizzare e a sanare i fratelli, – manda ancora operai nella tua messe, poiché è molta e gli operai sono pochi.Tu che susciti negli animi il desiderio di seguire te, vergine, povero e obbediente,– concedi a tutti i religiosi di rimanere uniti a te.Tu che nella tua santissima umanità e nei misteri della tua vita terrena ci sveli e attiri al Padre,– fa’ che, fedeli alla dottrina di Teresa, non deviamo mai da questo cammino. Tu che sei morto e risorto per la nostra vita e risurrezione,– accogli nel tuo Paradiso tutti coloro che sono morti sperando in te.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù per guidarci nel camminodella perfezione, concedi a noi, che la veneriamo maestra e madre, di nutrirci della sua dottrina per essere infiammatida un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore.

30 ottobreBEATA MARIA TERESA DI SAN GIUSEPPE,

VERGINEMemoria facoltativa

Anna Maria Tauscher nacque nel 1855 a Sandow, nella Marca di Brandeburgo – oggi Polonia – da genitori lute raniprofondamente credenti. Venne educata nella fede dei suoi antenati, ma non aderì mai al Protestantesimo; nel 1888 entròquindi a far parte della Chiesa cattolica con la professione di fede e per questo venne espulsa dalla casa e dal suo impiego.Trovò asilo presso un Istituto religioso e, in seguito, in una famiglia come dama di compagnia. Il suo cammino di fedeproseguiva generoso e, dopo la lettura della «Vita» di santa Teresa di Gesù, divenne un desiderio di consacrazione nelCarmelo. Il Signore, però, attraverso di lei voleva dare vita a un nuovo istituto, aggregato al Carmelo di Teresa. Così nel1891, a Berlino, nasce la Congregazione delle “Suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù”. Dedicò la sua vita al-l’accoglienza dei bambini bisognosi e morì a Sittard, in Olanda, nel 1938. È stata beatificata nel 2006, durante il pontificatodi Benedetto XVI.

Dal Comune delle vergini con salmodia dal giorno del salterio.

Ufficio delle Letture

SECONDA LETTURA

Dall’«Autobiografia» della beata Maria Teresa di san Giuseppe, vergine (Una casa per fanciulli senza casa, 2a ed. 1991, 51-52).

Visione della vocazione

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Il 21 gennaio 1890 feci un sogno impressionante. Vidi un Crocifisso vivo, di grandezza naturale. Per tutta lalunghezza del corpo, dalle mani fino ai piedi, da ambo le parti, erano fortemente fissati nella carne due rami di spine,intrecciati saldamente a modo di corona di spine. E, dalla parte sinistra, sul cuore, un groviglio di spine, fortementepiantato, in forma di cuore.

Il capo non era coronato di spine, e le braccia non erano abbassate, ma tese, aperte, in segno di vita.Una visione così impressionante, così terribile, che mi afferrava talmente e suscitava tanta compassione, che non vi

sono parole per descriverla. Mentre i miei occhi indugiavano su di essa, il mio cuore tremava dal dolore.Il Divin Salvatore è il Capo che, in cielo, vive senza dolore e senza corona di spine; il corpo, le membra, rap-

presentano la santa Chiesa, che non solo è inchiodata alla Croce dalle potenze politiche, ma viene anche feritaprofondamente dai cattolici indolenti e ribelli. Questo significano le spine al corpo. Le spine al cuore significano,invece, l’indolenza e l’infedeltà delle anime a lui consacrate (sacerdoti e religiosi).

Mi svegliai e, siccome era giorno, mi recai subito in chiesa. Il mio cuore era agitato, anzi, ferito dal dolore e dallacompassione. Ora mi appariva chiaro ciò che il Signore voleva da me: preghiera e riparazione! Scongiurare grazie perla conversione dei peccatori. Lottare con Dio per la libertà della santa Chiesa.

Da quel mattino il mio cuore fu pieno di nuova «fame e sete» non soltanto della volontà del Signore, della perfe -zione, ma «fame e sete», brama ardente, di guadagnare anime al Divin Cuore.

Quel Crocifisso rimase e rimane dinanzi ai miei occhi ancora oggi come quella mattina, e alimenta il mio zelo dipregare per la conversione dei peccatori e di lavorare per la loro salvezza; non solo, ma lo fa sempre più ardente e mifa sospirare il mio fine: poter estinguere dinanzi al trono di Dio il mio tormentoso desiderio, la mia sete di anime.

RESPONSORIO Cfr. Col 1,24R. Io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi, * e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, mancanella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.V. Ho sempre stimato la Croce come segno massimo dell’amore divino.R. E do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.

ORAZIONE

O Dio, che hai dato alla beata Maria Teresa un mirabile zelo per il servizio del tuo popolo, con perseverante preghiera e attività, concedi a noi, per sua intercessione, di operare anche nelle difficoltà, per edificare generosamente la tua Chiesa. Per il nostro Signore.

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NOVEMBRE

6 novembreBEATA JOSEFA NAVAL GIRBÉS, VERGINE

Memoria facoltativa

Josefa Naval Girbés nacque in Algemesí, nell’arcidiocesi di Valenza, in Spagna, l’11 dicembre 1820. Sin dall’ado-lescenza si consacrò al Signore con il voto perpetuo di castità. Percorse il cammino della preghiera e della perfezioneevangelica, con una vita di semplicità e di ardente carità. Si dedicò con generosità alle opere di apostolato nella comunitàparrocchiale. Fece della sua casa un laboratorio e una scuola di preghiera e di virtù evangeliche, dove numerose giovani edonne si formarono nella sapienza umana e spirituale. Fu membro del Terz’Ordine Carmelitano e di santa Teresa di Gesù,professando un’intima devozione alla Vergine. Morì piamente il 24 febbraio del 1893. È stata beatificata da Giovanni PaoloII nel 1988.

Dal Comune delle vergini o delle sante con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dal «Decreto sulla eroicità delle virtù della Serva di Dio Josefa Naval Girbés»La Serva di Dio considerò la sua parrocchia come madre nella fede

Poiché le parrocchie rappresentano in qualche modo la Chiesa visibile costituita sulla terra (cfr. SacrosanctumConcilium, 42), la Serva di Dio considerò la parrocchia come madre nella fede e nella grazia, e, in quanto tale, la amòe la servì con umiltà e in spirito di sacrificio. Per questo, dimostrava una sincera venerazione verso il suo parroco e siaffidò alla sua direzione spirituale; ebbe cura delle suppellettili liturgiche, della loro confezione, conservazione e dellapulizia degli altari; frequentava quotidianamente la chiesa parrocchiale per assistere all’Eucaristia; si distinse,soprattutto, per il suo apostolato intelligente e fecondo, che sempre svolse in accordo con i suoi pastori, ai qualiprofessava assoluto rispetto e obbedienza.

Convinta come era che i cristiani devono essere sale della terra e luce del mondo (cfr. Mt 5,13-14), non si ac-contentò di praticare le virtù nella sua casa, ma cercò di adempiere pienamente al mandato del Signore che disse: «Lavostra luce risplenda in modo tale che, vedendo le vostre opere buone, gli uomini glorifichino il Padre vostro che è neicieli» (Mt 5,16); cercava inoltre ogni occasione per annunciare il Cristo con le parole e con le opere, sia ai noncredenti per attirarli alla fede, sia ai credenti per istruirli, confermarli nella stessa fede e stimolarli ad un maggiorfervore di vita (cfr. Apostolicam Actuositatem, 6). Con questo spirito insegnava ai poveri, consigliava quanti a leiricorrevano, riportava la pace nelle famiglie disunite, organizzava per le madri delle riunioni nella sua casa al fine diaiutarle nella formazione cristiana, riportava sul cammino della virtù le donne che si erano allontanate dal rettocammino e ammoniva con prudenza i peccatori. L’opera, tuttavia, nella quale maggiormente profuse il suo impegno ele sue energie fu l’educazione umana e religiosa delle giovani, per le quali aprì, nella sua casa, una scuola gratuita diricamo, in cui era molto esperta. Quel laboratorio si tramutò in un centro di convivenza fraterna, di preghiera, di lodea Dio e di spiegazione e approfondimento della Sacra Scrittura e delle verità eterne.

Con affetto materno la Serva di Dio fu per tutte le sue discepole una vera maestra di vita, modello di fervorosoamore verso Dio. Fu per loro esempio di fede viva, di carità diligente e di gioiosa sottomissione alla volontà di Dio edei superiori. Risplendeva per la grande sollecitudine per la salvezza delle anime, per la singolare prudenza, per lapratica costante dell’umiltà, della povertà, del silenzio, e per la pazienza nelle contrarietà. Era noto il fervore con cuicoltivava la vita interiore, la preghiera, la meditazione, l’accettazione delle difficoltà e la sua devozione all’Eucaristia,alla Vergine e ai Santi. In questo modo la Serva di Dio contribuì efficacemente all’incremento religioso della suaparrocchia.

RESPONSORIO Cfr. Fil 4,8-9R. Quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che èonorato, sia oggetto dei vostri pensieri. * E il Dio della pace sarà con voi.V. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto, mettetele in pratica.R. E il Dio della pace sarà con voi.

ORAZIONE

O Dio, che hai immesso nel mondo il fermento del Vangelo, concedi ai fedeli laici, per l’intercessione della beata Giuseppa, di dedicarsi generosamente alla costruzione del tuo Regno, nell’adempimento fedele degli impegni temporali. Per il nostro Signore.

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7 novembreBEATO FRANCESCO DI GESÙ MARIA GIUSEPPE, SACERDOTE

Memoria facoltativa

Francisco Palau y Quer nasce in Aytona (Lérida, Spagna) il 29 dicembre 1811. Carmelitano scalzo nel 1832, vieneordinato sacerdote nel 1836. Le vicende della sua patria lo costringono all’esclaustrazione e all’esilio. Al ritorno in Spagnanel 1851 fonda a Barcellona la «Scuola della Virtù», modello d’insegnamento catechetico. Soppressa la scuola e confinatoingiustamente ad Ibiza (1854-1860), vive nella solitudine di El Vedrá le vicissitudini della Chiesa. Nelle isole Baleari fondala congregazione dei Fratelli e delle Sorelle Carmelitani (1860-1861). Predica le missioni popolari, diffondendo ovunque ladevozione mariana. Muore a Tarragona il 20 marzo 1872. È stato beatificato da Giovanni Paolo II nel 1988.

Dal Comune dei pastori o dei santi religiosi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dagli «Scritti spirituali» del beato Francesco Palau, sacerdote(Lucha del alma con Dios, Roma 1981, 42-44, 135-136)

L’efficacia della preghiera in favore della Chiesa

Nella sua provvidenza Dio ha disposto di non porre rimedio ai nostri mali e di non concederci le sue grazie se nonper mezzo della preghiera, e vuole che attraverso la preghiera di alcuni si salvino gli altri (cfr. Gc 5,16ss.). Se i cielistillarono dall’alto la rugiada e le nubi fecero piovere il giusto, se si aprì la terra e germogliò il Salvatore (cfr. Is 45,8),Dio volle che precedessero la sua venuta fosse preceduta dalle grida e suppliche dei santi padri e specialmente diquella Vergine singolare che persuase i cieli con la fragranza delle sue virtù e attirò nel suo seno il Verbo increato.Venne il Redentore e per mezzo di una preghiera continua riconciliò il mondo con il suo Padre. Affinché la preghieradi Gesù Cristo e i frutti della sua redenzione si applichino a qualche nazione o popolo, e vi sia chi li illumini con lapredicazione del vangelo o amministri loro i sacramenti, è indispensabile che ci sia qualcuno o molti che con gemiti esuppliche, con preghiere e sacrifici abbiano prima conquistato quel popolo e lo abbiano riconciliato con Dio.

A questo, tra altri fini, mirano i sacrifici che offriamo sui nostri altari. L’ostia santa che su di essi presentiamo tuttii giorni al Padre, accompagnata dalle nostre suppliche, non ha solo lo scopo di rinnovare la memoria della vita,passione e morte di Gesù Cristo, ma anche di obbligare per mezzo di essa il Dio della bontà, affinché si degni diapplicare la redenzione del suo Figlio a nazione, provincia, città, villaggio, o a quella o quelle persone per le qualiviene celebrata la Messa. Proprio in essa si chiede al Padre la redenzione, ossia la conversione delle na zioni. Primache la redenzione fosse applicata al mondo o, che è lo stesso, prima che lo stendardo della croce fosse innalzato tra lenazioni, il Padre dispose che il suo Unigenito, fatto carne, ne trattasse con lui per mezzo di «suppliche continue, conforti grida e lacrime» (Eb 5,7), con angosce di morte e con lo spargimento di tutto il suo sangue, specialmentesull’altare della croce, che innalzò sulla cima del Calvario.

Per concedere la sua grazia anche a coloro che non la chiedono, né possono chiederla, o non vogliono, Dio hadisposto e comandato: «Pregate gli uni per gli altri, perché possiate salvarvi» (Gc 5,16ss.). Se Dio concesse la graziadella conversione a sant’Agostino, ciò fu dovuto alle lacrime di santa Monica; e la Chiesa non avrebbe san Paolo,afferma un santo Padre, se non fosse per la preghiera di santo Stefano.

Ed è degno di essere qui ricordato che gli apostoli, inviati a predicare e ad insegnare a tutte le nazioni, riconosconoche il frutto della loro predicazione era piuttosto effetto della preghiera che delle loro parole. Infatti, quando elessero isette diaconi perché si occupassero delle opere esterne di carità affermano: «Noi ci dedicheremo con continuità allapreghiera e al ministero della parola» (At 6,4). Si noti bene: dicono che si dedicheranno prima alla preghiera e solo inseguito al ministero della parola, perché senza dubbio non andarono mai a convertire un popolo prima di averneottenuto la conversione nella preghiera. Gesù Cristo trascorse tutta la sua vita in preghiera e predicò solo tre anni.

Come Dio non dispensa le sue grazie agli uomini se non mediante la preghiera, perché vuole che lo riconosciamocome fonte da cui deriva ogni bene, così nemmeno vuole salvarci dai pericoli, né curare le piaghe, né consolare nelleafflizioni se non per mezzo della preghiera stessa.

RESPONSORIO Lc 11,9-10; Gc 5,16R. Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. * Perché chiunque chiede riceve e chi cercatrova e a chi bussa sarà aperto. V. Pregate gli uni per gli altri per essere guariti.R. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.

ORAZIONE

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O Dio, che nel beato Francesco Palau, sacerdote, hai mirabilmente unito la preghiera contemplativa e la carità apostolica, fa’ che la Chiesa di Cristo, per sua intercessione, si manifesti al mondo come sacramento universale di salvezza. Per il nostro Signore.

8 novembreSANTA ELISABETTA DELLA TRINITÀ,

VERGINEMemoria facoltativa

Elisabetta Catez della Trinità, nata al Campo militare d’Avor (Francia) nel 1880 e orfana presto del padre, all’età di 14anni fece voto di verginità per Cristo. Brillante pianista, superò le resistenze della madre e nel 1901 entrò tra le CarmelitaneScalze di Dijon, emettendovi i voti nel 1903. Dopo lunga e dolorosa malattia, passò «alla luce, all’amore, alla vita» dellapatria celeste il 9 novembre 1906. Vera adoratrice in spirito e verità, fra pene interiori e sofferenze fisiche, si offrì come«lode di gloria» alla Trinità, percepita sensibilmente presente nell’anima Trovò così nel mistero dell’inabitazione trinitaria ilsuo «cielo in terra», la sua grazia e missione ecclesiale. È stata canonizzata da Francesco nel 2016.

Dal Comune delle vergini o delle sante religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

INNO

O Signore, in te vorrei rifluirecome goccia d’acqua in un immenso mare,brucia tutto ciò che in me non è divino,la mia anima si slanci dentro te.

Fammi entrare nel tuo spazio misterioso,nel tuo abisso insondabile e profondo,per amarti, o Gesù, come i beati e mai nulla possa togliermi da te.

Io desidero abitare nel tuo amore,sotto i raggi del tuo volto risplendente,come in cielo viver già di te soltanto,nella pace che sorpassa ogni bene.

Avverrà così la mia trasformazione,cambierò per diventar come te stesso,ma soltanto se avrò perduto tuttoper trovare l’infinita tua bellezza.

Non è chiuso in sé chi ama veramente,ma dimentica sé stesso in ogni istante,il suo cuore non ha pace né riposofinché trova a chi donare tenerezza.

O Gesù, il mio amore per te solonon desidera se non la tua presenza,vuole uscire da sé stesso in ogni istante,immolarsi in silenzio al tuo sguardo.

Nella calma del tuo essere profondogià qui in terra io possa seppellirmi,dimorare in questa vita come in cielo,nel tuo amore, nella pace infinita.

Non ti devo ricercare al di fuoriper trovarti e unirmi a te intimamente,ma nascondermi nel mio stesso cuore,e nel tuo divino perdermi per sempre.

Oppure dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

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SECONDA LETTURA

Dalle «Opere» di santa Elisabetta della Trinità, vergine(Opere; Cinisello Balsamo 1993, pp. 777-778)

Trinità che adoro

O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi interamente per stabilirmi in Te, immobile e quieta come sela mia anima fosse già nell’eternità. Che nulla possa turbare la mia pace né farmi uscire da te, o mio Immutabile, mache ogni istante mi porti più lontano, nella profondità del tuo Mistero. Pacifica la mia anima, fanne il tuo cielo, la tuadimora amata e il luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai solo, ma che sia là tutta intera, tutta desta nella miafede, tutta adorante, tutta abbandonata alla tua azione creatrice.

O mio Cristo amato, crocifisso per amore, vorrei essere una sposa per il tuo Cuore, vorrei coprirti di gloria, vor reiamarti... fino a morirne! Ma sento la mia impotenza e ti chiedo di «rivestirmi di te», di identificare la mia ani ma a tuttii movimenti della tua anima, di sommergermi, d’invadermi, di sostituirti a me, affinché la mia vita non sia cheun’irradiazione della tua. Vieni in me come Adoratore, come Riparatore e come Salvatore. O Verbo eterno, Parola delmio Dio, voglio passare la vita ad ascoltarti, voglio farmi tutta docilità per imparare tutto da te. Poi, attraverso tutte lenotti, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio fissarti sempre e restare sotto la tua grande luce; o mio Astro amato,affascinami, perché io non possa più uscire dallo splendore dei tuoi raggi.

O Fuoco consumante, Spirito d’amore, «scendi sopra di me», affinché si faccia nella mia anima comeun’incarnazione del Verbo: che io sia per lui un’umanità aggiunta nella quale egli rinnovi tutto il suo Mistero. E tu, oPadre, chinati sulla tua povera piccola creatura, «coprila della tua ombra» e non vedere in lei che il «Diletto nel qualehai posto tutte le tue compiacenze».

O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo, mi consegno a voi comeuna preda. Seppellitevi in me perché io mi seppellisca in voi, in attesa di venir a contemplare nella vostra luce l’abissodelle vostre grandezze.

RESPONSORIO 1Cor 3,16; 6,20; Ef 1,11-12R. Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? * Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.V. In Cristo siamo stati fatti eredi, predestinati a essere lode della sua gloria.R. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

Uniti nell’amore, Elisabetta,insegnaci a lodare con la vitaper adorare sempre in veritàla Trinità nascosta dentro noi.

O Padre buono e misericordiosoabisso nell’abisso di ogni cuorechinato sulla nostra piccolezza,ci abbandoniamo in te che sei l’amore.

O Cristo, Verbo amato di Dio Padre,ci illumini nel buio della notte,sei meta del terreno nostro viaggio,affascinati noi ti seguiamo.

O Spirito, o Fuoco consumante,tu Ospite che abiti in noitrasformaci ad immagine del Figlio,aggiunti alla sua Umanità.

La danza del tuo amore trinitario,e l’armonia della tua unità,risuoni sempre nella nostra vitae renda anche noi: “lode di gloria”. Amen.

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Oppure:Va’, Elisabetta, libera e felice,ciò che hai sognato ora si è compiuto:danza con gioia per il tuo Signore,lode di gloria.

Colma di gioia, nella notte oscurasempre scrutavi l’orma dell’Amatoe t’immergevi nella nuova vita,cielo dell’anima.

Preda d’amore, l’Aquila divinati ha sollevata e portata in alto;ora ti pone sulla nostra via,freccia di luce.

Gloria a te, Padre, fonte della vita,gloria a te, Figlio, Sposo della Chiesa,gloria a te, Fuoco, Spirito di pace,brezza d’amore. Amen.

Oppure dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

Ant. al Ben. Ho trovato il cielo sulla terra,perché il cielo è Dioe Dio è nella mia anima.

ORAZIONE

O Dio, ricco di misericordia, che a santa Elisabetta della Trinità hai dischiuso il mistero della tua viva presenzanell’anima del giusto, e l’hai resa tua adoratrice in spirito e verità, per sua intercessione concedi anche a noi diinnamorarci di Cristo e di essere tempio dello Spirito, a lode della tua gloria. Per il nostro Signore.

Vespri

INNO

Nel sen dei Tre, immersi nella luce,e nel fulgore del volto di Dioentriamo nel segreto del mistero.

Ed ogni giorno sorge più radioso:grandezza Infinita, abisso immenso,la tua divinità condividiamo.

O Trinità, o Dio Immutabile,o Padre, Figlio e Spirito d’amore,noi contempliamo te, nel tuo splendore.

Gli uomini e i santi del tuo cielounisci insieme in un solo amore:tu solo puoi saziarli in eterno!

Già sulla terra noi ti possediamo,raccolti tutti nella stessa luce,o Trinità, in te noi ci perdiamo.

Oppure dal Comune delle vergini o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

Ant. al Magn. Si faccia nella mia animacome un’Incarnazione del Verbo,e io gli sia un’umanità aggiunta

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in cui Egli rinnovi il suo mistero.

14 novembreTUTTI I SANTI DEL NOSTRO ORDINE

Festa_____________________________________________________INVITATORIO

Ant. Venite, adoriamo il Signore Gesù, figlio di Maria e fonte di ogni santità.

Salmo invitatorio (p. ***)._____________________________________________________

Ufficio delle letture

INNO

O Gesù, salvatore del mondo,e tu, Vergine Madre di Dio,con i santi e i beati del cielosoccorrete l’umana famiglia.

Risplendete nell’alto del cielo,ci chiamate a salire sul monte:siate guida nel nostro cammino,accogliete le nostre preghiere.

Santi martiri, dateci forzaper portare la croce con Cristo, e voi, vergini, amore indivisoper gustare la sua presenza.

Lode al Padre e allo Spirito Santoe a Cristo corona dei Giusti,nella gioia del regno celeste,canteremo nei secoli eterni. Amen.

Oppure: Laudémus omnes Vírginemquae vota fratrum súscipit,plebem sibi quos éligitCarméli in alto vértice.

Christo obsequéntes principi,fidi Mariae sérvuli,scriptis dicátis cáelicis,Deo precántes sérviunt.

Fide viréscunt íntegravates; rubéscunt mártyresfuso cruóre; gérminantintácto honóre vírgines.

Carméli avéte flósculi,salvéte, casti líliiconvállis atque mýsticaeRosae fragrántis áemuli.

In monte eódem cónsitis

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florére nobis póscite,semper virére in grátiamChristíque odórem fúndere.

Cum Patre et almo Spíritu,Iesu, tibi sit glória,qui natus es de Vírgine,decóre Carmelítidum. Amen.

Oppure dal Comune dei santi o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Beati coloro che ascoltano la parola di Dioe la osservano.

SALMO 1

Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi, †non indugia nella via dei peccatori *e non siede in compagnia degli stolti;

ma si compiace della legge del Signore, *la sua legge medita giorno e notte.

Sarà come albero piantato lungo corsi d’acqua, *che darà frutto a suo tempo

e le sue foglie non cadranno mai; *riusciranno tutte le sue opere.

Non così, non così gli empi: *ma come pula che il vento disperde;

perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, *né i peccatori nell’assemblea dei giusti.

Il Signore veglia sul cammino dei giusti, *ma la via degli empi andrà in rovina.

1 ant. Beati coloro che ascoltano la parola di Dio ela osservano.

2 ant. Il Signore ha dato l’eredità a chi teme il suo nome.

SALMO 60

Ascolta, o Dio, il mio grido, *sii attento alla mia preghiera.

Dai confini della terra io t’invoco; †mentre il mio cuore viene meno, *guidami su rupe inaccessibile.

Tu sei per me rifugio, *torre salda davanti all’avversario.

Dimorerò nella tua tenda per sempre *all’ombra delle tue ali troverò riparo;

perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti, *mi hai dato l’eredità di chi teme il tuo nome.

Ai giorni del re aggiungi altri giorni, *

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per molte generazioni siano i suoi anni.Regni per sempre sotto gli occhi di Dio; *

grazia e fedeltà lo custodiscano.

Allora canterò inni al tuo nome, sempre, *sciogliendo i miei voti giorno per giorno.

2 ant. Il Signore ha dato l’eredità a chi teme il suo nome.

3 ant. Li condurrò sul mio monte santoe li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.

SALMO 83

Quanto sono amabili le tue dimore, *Signore degli eserciti!

L’anima mia languisce *e brama gli atri del Signore.

Il mio cuore e la mia carne *esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova la casa, *la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli,

presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, *mio re e mio Dio.

Beato chi abita la tua casa: *sempre canta le tue lodi!

Beato chi trova in te la sua forza *e decide nel suo cuore il santo viaggio.

Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente, *

anche la prima pioggia l’ammanta di benedizioni.

Cresce lungo il cammino il suo vigore, *finché compare davanti a Dio in Sion.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, *porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.

Vedi, Dio, nostro scudo, *guarda il volto del tuo consacrato.

Per me un giorno nei tuoi atri *è più che mille altrove,

stare sulla soglia della casa del mio Dio *è meglio che abitare nelle tende degli empi.

Poiché sole e scudo è il Signore Dio; †il Signore concede grazia e gloria, *non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine.

Signore degli eserciti, *beato l’uomo che in te confida.

3 ant. Li condurrò sul mio monte santoe li colmerò di gioianella mia casa di preghiera.

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V. Per i tuoi santi, Signore, brillerà la luce perenne.R. La loro gloria splenderà per sempre.

PRIMA LETTURA Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo

19,1-10; 21,1-7La gloria dei santi nella nuova Gerusalemme

Io, Giovanni, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva: «Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; perché veri e giusti sono i suoi giudizi.Egli ha condannato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua prostituzione,vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!». E per la seconda volta dissero: «Alleluia! Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».

Allora i ventiquattro vegliardi e i quattro esseri viventi si prostrarono e adorarono Dio, seduto sul trono, dicendo:«Amen, alleluia».

Dal trono venne una voce che diceva: «Lodate il nostro Dio, voi tutti, suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi!».

Udii poi come una voce di una folla immensa, simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, chegridavano: «Alleluia. Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l’Onnipotente. Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché son giunte le nozze dell’Agnello; la sua sposa è pronta, le fu data una veste di lino puro e splendente». La veste di lino sono le opere giuste dei santi.

Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!». Poi aggiunse: «Questeparole di Dio sono vere». Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: «Guardati bene dal farlo! Iosono servo con te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare. Infatti latestimonianza di Gesù è lo Spirito di profezia».

E vidi un cielo nuovo e una terra nuova; il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidianche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suosposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.E asciugherà ogni lacrima dai loro occhie non vi sarà più la mortené lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate».

E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». E soggiunse: «Scrivi, perché questeparole sono certe e vere». E mi disse: «Ecco sono compiute! Io sono l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine.

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A colui che ha sete io darò gratuitamente acqua della vita. Chi sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio».

RESPONSORIO Ap 3,5; 21,6R. Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; * non cancellerò il suo nome dal libro della vita.V. A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell’acqua della vita.R. Non cancellerò il suo nome dal libro della vita.

SECONDA LETTURA

Dalle «Opere» di santa Teresa di Gesù, vergine (Cast. V,1,2; Cam.V. 11,4; Fond. 14,4; 4,6.7; 29,33; Milano 2000, pp. 924, 715, 1154, 1094-1095, 1297)

Siamo discendenza dei santi padri del Monte Carmelo

Noi, che portiamo questo sacro abito del Carmelo, siamo tutte chiamate all’orazione e alla contemplazione, perchéin ciò è la nostra origine: veniamo dalla stirpe di quei nostri santi Padri del monte Carmelo che in così grandesolitudine e con tanto disprezzo del mondo cercavano questo tesoro, questa perla preziosa della contemplazione.

Ricordiamo i nostri Padri, quei santi eremiti d’altri tempi, di cui pretendiamo imitare la vita. Quanti dolori hannodovuto sopportare e in quale isolamento!

Teniamo presenti i nostri veri fondatori, che sono quei santi Padri dai quali discendiamo, e che sappiamo esserepervenuti al godimento di Dio attraverso il cammino della povertà e dell’umiltà.

Sento dire, a volte, circa l’origine degli ordini religiosi, che il Signore faceva maggiori grazie a quei santi nostriantecessori, perché dovevano fungere da fondamenta dell’edificio; ed è così, ma dovremmo considerare che siamotutti fondamenta per quelli che verranno. Se, infatti, noi che viviamo ora mantenessimo la perfezione dei nostripredecessori e se quelli che verranno dopo di noi facessero altrettanto, l’edificio resterebbe sempre saldo. Di qualegiovamento è per me che i santi di una volta siano stati tali, se io poi sono così spregevole, che faccio rovinarel’edificio con le mie cattive abitudini? È evidente infatti che i nuovi venuti non hanno tanto in mente coloro che sonomorti da molti anni quanto quelli che vedono al presente. Curioso davvero che io faccia ricadere la colpa sul fatto dinon essere stata delle prime, e non consideri la differenza che c’è tra la mia vita e le mie virtù e quella di coloro aiquali Dio faceva così grandi grazie!

Dunque chi vedrà che il suo ordine va decadendo in qualche cosa, cerchi d’essere una pietra tale da poter con essafar rialzare l’edificio: il Signore l’aiuterà a riuscirvi.

Per amore di nostro Signore vi supplico di ricordarvi della rapidità con la quale tutto finisce, della grazia di cui eglici ha favorito nel farci abbracciare quest’Ordine e del rigoroso castigo che toccherà a chi introdurrà in esso qualcherilassamento. Tenete sempre gli occhi fissi sulla stirpe di quei sommi profeti da cui discendiamo. Quanti santiabbiamo in cielo che hanno portato quest’abito! Cerchiamo di avere la benedetta presunzione di essere, con la graziadi Dio, simili ad essi. La battaglia durerà poco e la meta è eterna. Lasciamo stare le cose di quaggiù che in se stessenon sono nulla, per occuparci solo di quelle che ci avvicinano a questo fine che non ha fine, e ci aiutano meglio adamare e a servire colui che vivrà per tutti i secoli. Amen. Amen.

RESPONSORIO 2Cor 6,16; Lv 26,11R. Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò * e sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.V. Stabilirò la mia dimora in mezzo a loro.R. E sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

O Signore, il patrocinio della beata Vergine Maria, nostra Madre, e l’intercessione di tutti i Santi del Carmelo ciaiutino a seguire fedelmente i loro esempi e a servire la tua Chiesa con la preghiera e con le opere. Per il nostroSignore.

Celebrazione vigiliare

Ant. A loro è dato lo splendore del Carmelo;essi vedranno la gloria del Signore,la magnificenza del nostro Dio.

Cantici dal Comune di più martiri.

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VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo 25,34-46

Venite, benedetti del Padre mio

In quel tempo il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità ilregno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avutosete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, eroin carcere e siete venuti a trovarmi».

Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, oassetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamovestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?»

E il re risponderà loro: «In verità vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,l’avete fatto a me». Poi dirà a quelli che saranno alla sua sinistra: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno,preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e nonmi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, ma lato e in carcere e non miavete visitato». Anch’essi allora risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero onudo o malato o in carcere e non ti abbiamo servito?» Allora egli risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quelloche non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me». E se ne andranno: questi al supplizioeterno, giusti alla vita eterna.

INNO Te Deum (p. ***).

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

Esultiamo, o fratelli e sorelle,celebrando in un giorno di festala beata famiglia dei Santiche risplendono sopra il Carmelo.

Han seguito il Cristo Signore,han guardato e imitato Maria,con la vita, gli scritti, i carismisono guide all’unione con Dio.

Salve, martiri, vergini, santi,da voi oggi accogliamo l’invito:queste orme seguite, e cercatesopra tutto il Regno dei cieli.

Non la morte, il dolore, la spadamai vi ha separato da Cristo,non la notte, né il dubbio ha potutosoffocare la fiamma che è in voi.

Sei tu, Cristo, la vetta del monte,ricompensa già ora e per sempre,per chi compie fedele allo Spiritol’amorosa obbedienza al Padre.

Gloria a Cristo, corona dei Santigloria al Padre e allo Spirito Santo,con Maria sorella e maestra,canteremo nei secoli eterni. Amen.

Oppure:Iesu, Salvátor saeculi,

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redémptis ope súbveni,et, pia Dei Génetrix,salútem posce míseris.

Coetus omnes angélici,patriarchárum cunei,ac prophetárum méritanobis precéntur véniam.

Carméli gentis fíliiSanctae cliéntes Vírginisvestris oratiónibusnos tóllite ad caeléstia.

Chorus sacrátus mártyrumsacerdótum conféssioet virginális cástitasnos a peccátis ábluant.

Monachórum suffrágiaomnésque cives cáeliciánnuant votis súpplicumet vitae poscant práemium.

Cum Patre et almo Spíritu,Iesu, tibi sit glória,qui natus es de Vírginedecóre Carmelítidum. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune dei santi o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Vigilanti nella preghiera,i tuoi Santi, Signore, hanno contemplatola tua potenza e la tua gloria.

Salmi e cantico della domenica, I settimana (p. ***).

2 ant. Santi e Sante di Dio, benedite il Signore in eterno.

3 ant. Occhio non vide, né orecchio udìquelle cose che Dio ha preparatoper coloro che lo amano.

LETTURA BREVE 1Pt 2,9-10Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere

ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, orainvece siete il popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.

RESPONSORIO BREVE R. Rallegratevi nel Signore * ed esultate, o giusti.Rallegratevi nel Signore, ed esultate, o giusti.V. Retti di cuore, gridate di gioia.ed esultate, o giusti.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Rallegratevi nel Signore, ed esultate, o giusti.

Ant. al Ben. Circondati da tale moltitudine di testimoni, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,

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tenendo fisso lo sguardo su Gesù, che dà origine e compimento alla fede.

INVOCAZIONI

Ringraziamo Dio che oggi ci concede di onorare i Santi carmelitani, nostri fratelli e sorelle, insieme alla Regina delCarmelo, Madre nostra, e diciamo:Signore, ti glorifichiamo.

Tu che ci hai fatto il dono di essere chiamati i Fratelli di Maria, perché custodiamo nel cuore la tua parola,– fa’ che riproduciamo nel mondo la sua immagine, servendo Cristo e la sua opera di salvezza.Tu che ci hai chiamati a un’intima comunione con te ad imitazione di Elia,– fa’ che viviamo sempre alla tua presenza e siamo apostoli della tua gloria.Tu che hai suscitato la famiglia del Carmelo, perché tenda all’unione mistica con te, attraverso l’orazione,– fa’ che, come i nostri Santi, cerchiamo sempre il tuo volto.Tu che hai riempito i nostri Santi di zelo apostolico e di carità nell’offrire la vita per i fratelli,– fa’ che, uniti a Cristo, cooperiamo con generosità all’opera della redenzione.Padre nostro.

ORAZIONE

O Signore, la protezione della beata Vergine Maria nostra Madre e l’intercessione di tutti i Santi del Carmelo ciaiutino a seguire fedelmente i loro esempi e a servire la tua Chiesa con la preghiera e con le opere. Per il nostroSignore.

Ora media

Antifona e salmi del giorno dal salterio.

Terza

LETTURA BREVE Ef 6,17-18Prendete l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione pregate con ogni

sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti isanti.

V. Lampada per i miei passi è la tua parola,R. luce sul mio cammino.

Sesta

LETTURA BREVE Ef 5,18b-20Siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore

con il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro GesùCristo.

V. Ti lodino, Signore, tutte le tue opere,R. e ti benedicano i tuoi fedeli.

Nona

LETTURA BREVE 2Cor 4,17-18Il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: noi non

fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un moment o, quelleinvisibili invece sono eterne.

V. I miei eletti non faticheranno invano,R. essi saranno stirpe di benedetti dal Signore.

Vespri

INNO

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Amici del Signore,in Cristo resi figli,guidati dallo Spirito,a voi la nostra lode.

Autentici fedeli,chiamati a vita piena,avete camminatoricolmi di sapienza.

L’amore non finisce,conduce nell’eterno,rinnova la speranza,trasforma l’esistenza.

La perla più preziosa,l’unione col Signore,donateci di accoglierein dono da Dio Padre.

Guidate il Carmelo,l’amore rinnovate,fratelli sostenete i passi nel cammino.

A te sia lode, o Cristo,al Padre e allo Spirito,insieme con Mariae ai santi del Carmelo. Amen

Oppure:Avéte solitúdinisclaustríque mites íncolae,qui pertulístis ímpiosastus furéntis tártari.

Gemma et auri póndera,et dignitátum cúlminacalcástis et levíssimaquae mundus offert gáudia.

Rebus procul mortálibusmens avolábat férvida,divúmque iuncta cóetui,haerébat inter sídera.

Amóris ictae cúspidelanguent Terésia et Mágdala:haec vult, «pati, non émori»,«pati vel émori» áltera.

Crucis notátus nóminesperni patíque flágitat:Crux ómnibus fit pórtio,honor, levámen, gáudium.

Passi labóres plúrimosvultu Dei iam cómpotes,vestris, precámur, áemulisidem paráte práemium.

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Cum Patre et almo Spíritu,Iesu, tibi sit glória,qui natus es de Vírgine,decóre Carmelítidum. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune dei santi o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti, dice il Signore.

SALMO 14

Signore, chi abiterà nella tua tenda? *Chi dimorerà sul tuo santo monte?

Colui che cammina senza colpa, *agisce con giustizia e parla lealmente,

chi non dice calunnia con la sua lingua, †non fa danno al suo prossimo *e non lancia insulto al suo vicino.

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, *ma onora chi teme il Signore.

Anche se giura a suo danno, non cambia; †se presta denaro non fa usura, *e non accetta doni contro l’innocente.

Colui che agisce in questo modo *resterà saldo per sempre.

1 ant. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti, dice il Signore.

2 ant. Non vi chiamo più servi, ma amici,perché tutto ciò che ho udito dal Padrel’ho fatto conoscere a voi.

SALMO 111

Beato l’uomo che teme il Signore *e trova grande gioia nei suoi comandamenti.

Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *la discendenza dei giusti sarà benedetta.

Onore e ricchezza nella sua casa, *la sua giustizia rimane per sempre.

Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *buono, misericordioso e giusto.

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, *amministra i suoi beni con giustizia.

Egli non vacillerà in eterno: *il giusto sarà sempre ricordato.

Non temerà annunzio di sventura, *saldo è il suo cuore, confida nel Signore.

Sicuro è il suo cuore, non teme, *finché trionferà dei suoi nemici.

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Egli dona largamente ai poveri, †la sua giustizia rimane per sempre, *la sua potenza s’innalza nella gloria.

L’empio vede e si adira, †digrigna i denti e si consuma. *Ma il desiderio degli empi fallisce.

2 ant. Non vi chiamo più servi, ma amici,perché tutto ciò che ho udito dal Padrel’ho fatto conoscere a voi.

3 ant. Udii la voce potentedi una folla immensa nel cielo che diceva:«Alleluia! salvezza, gloria e potenzasono del nostro Dio».

CANTICO Cfr. Ap 4,11; 5,9.10.12

Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, *

l’onore e la potenza,

perché tu hai creato tutte le cose, †per la tua volontà furono create *per il tuo volere sussistono.

Tu sei degno, o Signore, di prendere il libro *

e di aprirne i sigilli,

perché sei stato immolato †e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti *

e regneranno sopra la terra.

L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, †ricchezza, sapienza e forza, *onore, gloria e benedizione.

3 ant. Udii la voce potentedi una folla immensa nel cielo che diceva:«Alleluia! salvezza, gloria e potenzasono del nostro Dio».

LETTURA BREVE Rm 8,28-30Noi sappiamo che tutto concorre al bene per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il

suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immaginedel Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati;quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.

RESPONSORIO BREVE R. I giusti si rallegrano, * esultano davanti a Dio.I giusti si rallegrano, esultano davanti a Dio.V. Cantano di gioia,esultano davanti a Dio.

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Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.I giusti si rallegrano, esultano davanti a Dio

Ant. al Magn. Voi che avete lasciato tuttoe mi avete seguito,riceverete cento volte tantoe avrete in eredità la vita eterna.

INTERCESSIONI

Sostenuti dalla beata Vergine Maria, nostra Madre, per intercessione dei Santi Carmelitani invochiamo il SalvatoreGesù dicendo:Santificaci nella verità, Signore.

Tu che ci hai chiamato al Carmelo perché ti seguiamo più da vicino nella via dell’amore, – fa’ che viviamo e operiamo con vera carità, nel cuore della Chiesa.Tu che hai concesso ai Santi carmelitani la volontà di perseverare nella fraternità,– conserva nella tua pace le nostre comunità e rendici un cuor solo e un’anima sola.Tu che hai reso i nostri Santi, consacrati al servizio di Maria, sue immagini viventi,– fa’ che rimaniamo fedeli al proposito di vivere in unione con Gesù sotto la protezione della santa Vergine.Tu che hai suscitato l’Ordine del Carmelo, perché coltivi l’intima unione con te, sull’esempio del profeta Elia,– fa’ che attiriamo i fedeli alla vita di orazione.Tu che sei la gioia perenne dei Santi,– concedi ai nostri fratelli e sorelle defunti di godere con te in eterno.Padre nostro.

ORAZIONE

O Signore, la protezione della beata Vergine Maria nostra Madre e l’intercessione di tutti i Santi del Carmelo ci aiutino a seguire fedelmente i loro esempi e a servire la tua Chiesa con la preghiera e con le opere. Per il nostro Signore.

15 novembreCOMMEMORAZIONE DI TUTTI

I DEFUNTI DEL NOSTRO ORDINE

Radunati da uno stesso amore per Cristo e dall’affidamento alla sua dilettissima Madre, i membri della famiglia delCarmelo si amano fraternamente, siano essi ancora in cammino su questa terra, oppure attendano in Purgatorio la visionegloriosa del Signore. Perciò l’Ordine intero oggi raccomanda alla misericordia di Dio i fratelli e le sorelle defunti, affinché,per intercessione della Vergine Maria, siano accolti in Paradiso.

Dall’Ufficio dei defunti, eccetto quanto segue.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Opere» di san Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa(Cant. B 11,10, Morena-Roma, 2003, pp. 106-108)

Mi uccida la tua vista e la tua bellezza

Anticamente, i figli d’Israele, poiché non erano così forti nell’amore né così prossimi a Dio per amore, temevanodi morire alla vista di Dio. Ma ora ormai nella legge di grazia in cui, quando muore il corpo, l’anima può vedere Dio,è più sano voler vivere poco e morire per vederlo. E se così non fosse, se l’anima amasse Dio come lo ama questa delcantico, non temerebbe di morire alla sua vista; infatti il vero amore riceve allo stesso modo e alla stessa maniera tuttoquello che gli giunge da parte dell’Amato, tanto favorevole quanto avverso, anche gli stessi castighi, se è qualcosa chelui vuol fare, e gli procura gioia e piacere perché, come dice san Giovanni, «la carità perfetta scaccia ogni timore»(1Gv 4,18).

Per l’anima che ama, la morte non può essere amara, poiché in essa trova tutte le dolcezze e i piaceri d’amore. Nonle può essere triste il suo ricordo, poiché in lei trova unita la gioia; non le può essere pesante e penosa, perché è ilcoronamento di tutti i suoi patimenti e pene, e principio di tutto il suo bene. La ritiene amica e sposa, e gode del suoricordo come il giorno del suo fidanzamento e delle sue nozze, e desidera quel giorno e quell’ora in cui deve venire la

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sua morte più di quanto i re della terra abbiano desiderato i regni e i principati. Infatti di questa caratteristica della morte il Saggio dice: «O morte, è buono il tuo giudizio per l’uomo che si sente

nel bisogno» (Sir 41,3). Se essa è buona per l’uomo che si sente bisognoso delle cose di qua, non dovendo sovvenireai suoi bisogni, ma piuttosto spogliarlo di ciò che aveva, quanto migliore sarà il suo giudizio per l’anima che habisogno d’amore come questa, che sta invocando altro amore, poiché non solo non la spoglierà di ciò che aveva, mapiuttosto le sarà causa del completamento d’amore che desiderava e soddisfazione di tutti i suoi bisogni! Ha dunqueragione l’anima quando osa dire senza timore: «M’uccida la tua vista e la bellezza», perché sa che nello stessomomento in cui la vedesse sarebbe rapita alla stessa «bellezza» e assorta nella stessa «bellezza» e trasformata nellastessa «bellezza», e sarebbe bella come la stessa «bellezza» e dotata e arricchita come la stessa «bellezza».

Perciò Davide dice che «la morte dei santi è preziosa alla presenza del Signore» (Sal 115,15). Non sarebbe così seessi non partecipassero delle sue stesse grandezze, poiché davanti a Dio non vi è nulla di prezioso se non ciò che lui èin se stesso. Perciò l’anima non teme di morire quando ama, ma lo desidera; invece il peccatore teme sempre dimorire perché intravede che la morte gli toglierà tutti i beni e gli darà tutti i mali; infatti, come dice Davide, «la mortedei peccatori è pessima» (Sal 33,22); e perciò, come dice il Saggio, è loro «amaro il suo ricordo» (Sir 41,1). Infatti,poiché amano molto la vita di questo mondo e poco quella dell’altro, temono molto la morte.

Invece l’anima che ama Dio vive più nell’altra vita che in questa; infatti l’anima vive di più dove ama che doveanima, e così tiene in poca considerazione questa vita temporale. Per questo dice: «Mi uccida la tua vista e labellezza».

RESPONSORIO Fil 3,20-21; cfr. Sir 41,3R. La nostra patria è nei cieli, e di là * aspettiamo come Salvatore il Signore Gesù Cristo, che trasfigurerà il nostromisero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso.V. Non temete la sentenza della morte, ricordatevi di chi vi ha preceduto e di chi vi seguirà.R. Aspettiamo come Salvatore il Signore Gesù Cristo, che trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suocorpo glorioso.

ORAZIONE

Accogli, o Padre, nella pace della tua casa i nostri fratelli e sorelle defunti, che per mezzo del battesimo e dei santi voti hai riunito nella famiglia del Carmelo, e fa’ che contemplino in eterno Te, loro creatore e redentore. Per il nostro Signore.

19 novembreSAN RAFFAELE DI SAN GIUSEPPE,

SACERDOTEMemoria

Josef Kalinowski nacque a Vilna (Lituania), da famiglia polacca, nel 1835. Ufficiale dell’esercito zarista aderì alla fallitarivoluzione polacca e per un decennio fu esiliato in Siberia ai lavori forzati. Nel 1877 entrò tra i Carmeli tani Scalzi e venneordinato sacerdote nel 1882. Promosse con zelo l’unità della Chiesa e si dedicò instancabilmente al ministero dellaconfessione e direzione spirituale. Restaurò l’Ordine del Carmelo in Polonia. Morì a Wadowice nel 1907. È statocanonizzato da Giovanni Paolo II nel 1991.

Dal Comune dei pastori o dei santi religiosi con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Esortazioni» di san Raffaele, sacerdote(C. Gil, Ojciec Rafal Kalinowski, pp. 109-110)

Siate santi

Nella Sacra Scrittura nulla è tanto raccomandato quanto la vita perfetta e santa, e un esatto e perfetto compimentodei nostri doveri. Nell’Antico Testamento, il Signore nostro Dio invitava il suo Popolo ad essere santo, dicendo:«Siate santi, perché io sono santo» (Lv 11,44).

Il Signore nostro Gesù Cristo, datoci dal Padre come istruttore, maestro e guida, confermò e rafforzò questo invito,quando ci propose come modello da imitare la santità stessa, il suo Padre celeste: «Siate perfetti come è perfetto ilPadre vostro celeste» (Mt 5,48).

E che cosa si richiede per essere santi, per essere perfetti? La risposta ci è data dai dottori della Chiesa, che benconoscono le necessità delle anime e dai maestri della vita spirituale: «Se vuoi essere perfetto, compi fedelmente i tuoi

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doveri».Un giorno, un Padre del deserto venne interrogato da un giovane eremita su quali libri lo aiutassero a progredire

nel cammino della perfezione, e quegli rispose: «Conosco solo due libri: il Vangelo, che leggo il mattino, e la Regola,che leggo la sera. Il primo mi insegna come devo comportarmi per diventare discepolo del Signore nostro GesùCristo; il secondo che cos’è che devo fare per essere un buon monaco. Questo mi basta».

Leggiamo perciò le nostre Leggi, per imparare il cammino da percorrere: «Quando cammini ti guideranno; quandoti riposi veglieranno; quando ti desti ti parleranno» (Pr 6,22). Che siano con noi, guidando i nostri passi, dovunque citroviamo. Ci siano accanto quando ci addormentiamo, riempiano i nostri spiriti al risveglio: saranno come una voceche dà forza. Con esse saremo vittoriosi nella lotta; supereremo gli ostacoli e le resistenze della natura, nemica dellosforzo e del sacrificio, sempre pronta a giustificare le sue miserie. Ci aiuteranno a superare il timore di pericoliimmaginari e ci animeranno a camminare in fretta nella via dell’obbedienza. Siano sempre con noi tutto il giorno perchiedere loro consiglio e per avere subito la risposta da seguire con animo docile e con buona volontà.

RESPONSORIO 1Pt 1,15; Lv 11,44R. Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, ma, come il Santo che vi ha chiamati, * diventatesanti anche voi in tutta la vostra condotta.V. Io sono il Signore, vostro Dio. Santificatevi e siate santi, perché io sono santo.R. Diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Ricevete lo Spirito Santo;a coloro a cui perdonerete i peccatisaranno perdonati.

ORAZIONE

O Dio, che hai riempito san Raffaele, sacerdote, dello spirito di fortezza nelle avversità e di uno straordinarioardore per l’unità della Chiesa, per sua intercessione, concedi anche a noi di collaborare generosamente all’unità ditutti i cristiani. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Padre, siano perfetti nell’unitàe il mondo sappia che tu mi hai mandatoe li hai amati come hai amato me.

29 novembreBEATI DIONISIO DELLA NATIVITÁ,

SACERDOTE, E REDENTO DELLA CROCE,RELIGIOSO, MARTIRI

Memoria

Dionisio della Natività, sacerdote, al secolo Pietro Berthelot, nacque ad Honfleur in Francia nell’anno 1600.Cosmografo e capitano di nave dei re di Francia e di Portogallo, nel 1635 si fece Carmelitano Scalzo a Goa. Qui nel 1615aveva professato come «converso» Thomas Rodriguez da Cunha, portoghese, assumendo il nome di Redento della Croce.Era nato nell’anno 1598. Mandati nell’isola di Sumatra, il 29 novembre 1638 coronarono col martirio, presso la città diAchén, la loro fede in Cristo. Leone XIII li ha proclamati beati nel 1900.

Dal Comune di più martiri con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalla «Salita del Monte Carmelo» di san Giovanni della Croce, sacerdote(Salita II,7,4-5.7.8.9 ; Morena-Roma 2010, pp. 137, 139)Rinnegare veramente se stessi e portare la croce di Cristo

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«Se qualcuno vuol seguire il mio cammino, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Infatti colui chevuol salvare la sua anima, la perderà; ma colui che la perderà, la guadagnerà» (Mc 8,34-35).

Oh! Chi potrebbe ora qui mostrare, far praticare e gustare che cos’è il consiglio che ci dà il nostro Salvatore di«rinnegare noi stessi», affinché gli spirituali vedessero quanto è diverso il modo di comportarsi in questo cammino daquello che molti di loro pensano! Essi credono che basti qualsiasi modalità di ritiro e di riforma nelle cose; altri invecesi accontentano di esercitarsi in qualche modo nelle virtù, di perseverare nell’orazione e di praticare la mortificazione,ma non giungono alla nudità e alla povertà o al distacco o alla purezza spirituale, che sono tutt ’uno, che il Signore ciconsiglia; infatti ancora nutrono e vestono la loro natura di consolazioni e di sentimenti spirituali invece di spogliarlae di negarla in una cosa e nell’altra per Dio.

In ciò, spiritualmente, diventano «nemici della croce di Cristo» (Fil 3,18), poiché il vero spirito cerca in Dio ciòche è insipido piuttosto che ciò che è gustoso, e si inclina piuttosto al patire che alla consolazione, e ancor più adessere privo di ogni bene per Dio che a possederlo, e alle aridità e afflizioni che alle dolci comunicazioni, sapendo checiò è seguire Cristo e rinnegare se stessi, mentre l’altro, forse, è cercare se stessi in Dio, il che è fortemente contrarioall’amore.

Infatti, se l’uomo decide veramente di sottomettersi a portare la croce, cioè si decide veramente a voler trovare esopportare travagli in tutte le cose per Dio, in tutte troverà grande sollievo e soavità.

Infatti non si progredisce se non imitando Cristo, che è «la via, la verità, la vita e nessuno viene al Padre se non permezzo di lui» (Gv 14,6).

Cristo è il «cammino» e questo cammino è morire alla nostra natura.

RESPONSORIO Mt 16,24.25; Gv 15,20R. Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. * Chi perderà la propriavita per causa mia, la troverà.V. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi.R. Chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Beati voi quando vi perseguiteranno per causa mia: rallegratevi ed esultate,perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

ORAZIONE

O Dio, che hai dato ai beati Dionisio e Redento la grazia di comunicare alla passione del Cristo, vieni in aiuto allanostra debolezza, e come essi non esitarono a morire per te, concedi anche a noi di perseverare fino alla fine nellaconfessione del tuo nome. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. Hanno amato Cristo nella loro vitae lo hanno imitato nella morte,per questo regnano con lui in eterno.

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DICEMBRE

11 dicembreSANTA MARIA MARAVILLAS DI GESÙ,

VERGINEMemoria facoltativa

Maravillas Pidal y Chico de Guzmán nacque a Madrid nel 1891. Entrò tra le Carmelitane Scalze dell’El Escorial(Madrid) il 12 ottobre 1919. Nel 1924, sospinta da una ispirazione divina, fondò un Carmelo a Cerro de los Angeles, vicinoal monumento dedicato al Sacro Cuore di Gesù, a cui seguirono altre nove fondazioni in Spagna e una in India. Privile giòsempre l’orazione e l’immolazione. Possedeva una vera passione e zelo per la gloria di Dio e la salvezza delle anime. Dallaclausura, e conducendo una vita povera, sostenne varie iniziative apostoliche e opere sociali e caritative. Aiutò in modoparticolare il suo Ordine, i sacerdoti e varie Congregazioni religiose. Morì nel monastero di La Aldehuela (Madrid) l’11dicembre 1974. È stata canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2003.

Dal Comune delle vergini o delle sante: religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dalle «Lettere» di Santa Maria Maravillas di Gesù, vergine(Cartas a sus directores espirituales: 305, 254, 101, 458 bis, 80; años 1927-1938)

Mia delizia è stare con i figli degli uomini

Ieri, domenica, nel salire la scala per andare in coro alla messa cantata, raccolta, sì, ma senza alcun pensieroparticolare, udii chiaramente dentro di me: Mia delizia è stare con i figli degli uomini. Intesi che queste parole, che miimpressionarono fortemente, non erano tanto rivolte a me, ma erano una specie di richiesta che il Signore mi facevaaffinché mi offrissi interamente a favore delle anime che Egli tanto bramava. Vidi chiaramente, non so come, lafecondità nell’attrarre le anime a Dio da parte di un’anima che si santifica, e ciò mi commosse tanto profondamenteche mi offrii con tutta l’anima al Signore per questo scopo, nonostante la mia povertà, con tutti i patimenti del corpo edell’anima. Mi parve allora che questa offerta fosse cosa buona, ma che ancor più importante fosse quella diabbandonarmi alla volontà divina, interamente e completamente, affinché il Signore facesse in me quanto desiderava,e accettassi allo stesso modo sia il dolore che la gioia. Mi parve di intendere che non gradisse tanto il maggiorsacrificio, quanto il compimento preciso e amoroso di tale volontà, anche nei più piccoli particolari. In ciò intesi moltecose che non so spiegare, e come Egli desiderasse che fossi molto attenta in questo compimento, che mi avrebbeportato molto lontano nel sacrificio e nell’amore.

Mi offrii in modo tale che niente avrei rifiutato, neppure l’inferno se lì fosse possibile amare il Signore, anche sepoi mi sento tanto codarda. Pensando a quanto Egli ha fatto per loro mi sembrava mi dicesse che non poteva fare dipiù, ma che per mio mezzo lo avrebbe potuto fare. Nel provare questo immenso desiderio del Signore per la salvezzadelle anime, mi pareva spaventoso non volersi offrire a Dio, affinché Lui possa realizzare completamente la sua operanell’anima e così renderla, nonostante la sua povertà, feconda per donarle quanto Egli desidera.

Quale tesoro mi offriva il Signore nel darmi questa vita nel Carmelo! Tutto in essa è disposto con semplici tà, ma inmodo tale che, vivendola fino in fondo, posso realizzare tutto. Sentii come questo fosse il cammino della carmelitana,secondo l’esempio di Maria, come fosse nostro dovere farci bambini, essere veramente poveri, sacrificati, umili, nulla.Sentii molto profondamente come Gesù ci offra nella sua vita continui esempi di sacrificio, di umiliazione, diannichilimento, e non lo comprendiamo; sentii la sua misericordia e lo zelo delle anime in questo cammino. Misembrava anche di intendere che molte di queste luci non venivano date solo per me, ma anche per guidare le miesorelle. La sola cosa che faccio, molte volte al giorno, è dire al Signore che voglio vivere solo per amarlo e piacergli,desiderare quanto Lui vuole, e come Lui lo vuole.

RESPONSORIO Cfr. Mt 25,1.2.10; Sal 39,9R. Vergine prudente che, vegliando, sei andata incontro allo Sposo con la lampada accesa, * entra al banchetto dellenozze eterne.V. Desidero compiere la tua volontà, la tua legge è nel mio intimo.R. Entra al banchetto delle nozze eterne.

ORAZIONE

O Dio, che hai attirato la santa Maria Maravillas di Gesù ai segreti del suo Cuore, concedi a noi, per sua intercessione di sperimentare la gioia del tuo amore e di cooperare alla salvezza delle anime. Per il nostro Signore.

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14 dicembreSAN GIOVANNI DELLA CROCE,

SACERDOTE, DOTTORE DELLA CHIESA,NOSTRO PADRE

Solennità

Juan de Yepes nacque a Fontiveros, in Spagna, nel 1542. Entrato tra i Carmelitani del convento di Medina, nel 1568sotto la guida di santa Teresa di Gesù, iniziò la riforma maschile dell’Ordine, che portò avanti in mezzo a fati che e soffe-renze. Ricoprì incarichi di governo e di formazione, e si distinse per il ministero della direzione spirituale, il discernimentodegli spiriti e l’eminente santità, arricchita di grazie mistiche. Nel 1591 morì a Ubeda, lasciando un tesoro di elevatadottrina, di cui sono testimonianza le sue poesie e opere spirituali. Venne canonizzato da Benedetto XIII nel 1726, edichiarato dottore della Chiesa da Pio XI nel 1926.

Primi Vespri

INNO

Cantiamo il mistero dell’unione:colui che è puro e libero nel cuore,in Dio soltanto pone la sua gioia,e sale il monte nell’oscurità.

Già beve alla fonte, anche se è notte,è ricco senza possedere niente,raggiunge sempre più il profondo centro,guidato dalla luce della fede.

L’oscurità diviene viva fiammache unisce intimamente con l’Amato,e tutto in Amore trasformatogioisce della festa dello Spirito.

Il nostro canto sia eucaristiainsieme a te, Giovanni, nostro padre,per Dio e per il Figlio Gesù Cristo,uniti nello Spirito d’amore. Amen.

Oppure:Regis aetérni generóse miles,Ordinis nostri cólumen Ioánnes,quos tuis laeti méritis dicámus,súscipe pláusus.

Próspere miram téneris ab annisVírginis Matris, pereúnte vita,bis manum sentis: pia iam dicátumservat alúmnum.

Prima tu nostrae súboles Paréntis,quem tibi credit, pópulum refórmas;ínnovas templum, réficis vetústamVírginis aedem.

Sic Redemptóris similándo gesta,per crucem prímum réparas decórem,ipse qua mundi reparávit olimdamna ruéntis.

Tu fac in caelis Tríadi canámus,cui Pater lumen, tribuítque dona

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Spíritus, vitae réserat volúmencaelicus Agnus. Amen.

Oppure dall’Appendice (p. ***) o dal Comune dei pastori o un altro inno o canto adatto approvato dall’autoritàecclesiastica.

1 ant. Aprì la bocca alla preghiera e il Signore lo ricolmò di spirito di intelligenza.

SALMO 112

Lodate, servi del Signore, *lodate il nome del Signore.

Sia benedetto il nome del Signore, *ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *sia lodato il nome del Signore.

Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere, *dall’immondizia rialza il povero,

per farlo sedere tra i principi, *tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *quale madre gioiosa di figli.

1 ant. Aprì la bocca alla preghiera e il Signore lo ricolmò di spirito di intelligenza.

2 ant. Il Signore gli consegnò tesori nascostie ricchezze ben celate.

SALMO 145

Loda il Signore, anima mia: †loderò il Signore per tutta la mia vita, *finché vivo canterò inni al mio Dio.

Non confidate nei potenti, *in un uomo che non può salvare.

Esala lo spirito e ritorna alla terra; *in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, *chi spera nel Signore suo Dio,

creatore del cielo e della terra, *del mare e di quanto contiene.

Egli è fedele per sempre, †rende giustizia agli oppressi, *dà il pane agli affamati.

Il Signore libera i prigionieri, *il Signore ridona la vista ai ciechi,

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il Signore rialza chi è caduto, *il Signore ama i giusti,

il Signore protegge lo straniero, †egli sostiene l’orfano e la vedova, *ma sconvolge le vie degli empi.

Il Signore regna per sempre, *il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

2 ant. Il Signore gli consegnò tesori nascostie ricchezze ben celate.

3 ant. Quelle cose che occhio non vide né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo,sono state preparate da Dio per coloro che lo amano.

CANTICO Cfr. Ap 4,11; 5,9.10.12

Tu sei degno, o Signore e Dio nostro di ricevere la gloria, *

l’onore e la potenza,

perché tu hai creato tutte le cose, †per la tua volontà furono create, *per il tuo volere sussistono.

Tu sei degno, o Signore, di prendere il libro *

e di aprirne i sigilli,

perché sei stato immolato †e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti *

e regneranno sopra la terra.

L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, †ricchezza, sapienza e forza, *onore, gloria e benedizione.

3 ant. Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo,sono state preparate da Dio per coloro che lo amano.

LETTURA BREVE Ef 3,14-19Io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi con-

ceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suoSpirito. Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado dicomprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e conoscere l’amore diCristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

RESPONSORIO BREVE R. Dio che separò la luce dalle tenebre, * rifulse nei nostri cuori.Dio che separò la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori.V. Per farci conoscere la gloria di Cristo.Rifulse nei nostri cuori.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

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Dio che separò la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori.

Ant. al Magn. Ricercai assiduamente la sapienza nella preghiera; vi trovai un insegnamento abbondantee con essa avanzai verso Dio.

INTERCESSIONI

Onoriamo Cristo Redentore, che ha associato intimamente a sé san Giovanni della Croce, nostro Padre, e lo hainnalzato alla contemplazione della sua gloria, e diciamo:

Gloria a te nei secoli.

Cristo Signore, che hai arricchito il tuo servo Giovanni della sapienza della croce,– infiamma del tuo amore coloro che nella Chiesa hanno il compito di insegnare e governare.Cristo, luce vera, che ti riveli nella notte della fede ai poveri in spirito,– mostra il tuo volto a chi è nelle tenebre e ti cerca con cuore sincero.Cristo, unico maestro, che sveli le profondità dei misteri a coloro che ti amano e ti cercano,– concedi la sublime scienza della carità a coloro che hai chiamato alla tua imitazione nel Carmelo.Cristo, vittorioso in cielo, circondato da tutti i santi,– concedi ai nostri defunti il riposo e la pace eterna nella tua gloria.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce, nostro Padre, alla vetta del monte che è Cristo, attraverso la notteoscura della rinuncia e la fiamma viva del tuo amore, fa’ che lo seguiamo come maestro di vita spirituale, pergiungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore._____________________________________________________INVITATORIO

Ant. Venite, adoriamo Gesù Cristo,unica Parola del Padre.

Salmo invitatorio (p. ***)._____________________________________________________

Ufficio delle letture

INNO

Dov’è che sei nascosto?Amato, tu gemente mi hai lasciato,fuggendo come un cervo,avendomi ferito.Gridando ti ho cercato: eri partito.

Rivelati presente,mi uccida il veder la tua bellezza;la pena dell’amoretu sai che non si curase non con la visibile presenza.

Tu, quando mi guardavi,bellezza mi imprimevi coi tuoi occhi,perciò ancor più mi amavi,ed io meritavodi adorare ciò che in te vedevo.

Io l’anima ti ho dato,ho messo tutti i beni al tuo servizio;non guardo più il gregge,non ho più alcun pensiero,

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è solo nell’amare il mio esercizio.

Gioiamo insieme, Amato,e contempliamo in noi la tua bellezza,sul monte e la collina,dov’è la fonte pura,entriamo in folti boschi, nel segreto.

Oppure:Dum crucem gestat Dóminus, Ioánniálloquens óffert meritas corónas;is crucis tantum cálices amárossúmere poscit.

Sunt pati ac sperni sua vota, merces;at satis numquam cúmulo dolórum;émori nulli sub honóre notusinstat habétque.

Pérgraves tandem crucis hos labóresmorte conclúdit, meritúmque panditfinis extrémi globus igne flagranslapsus ab astris.

Fit micans aether rádiis cubíle,lámpadum lumen tenebréscit omne:testis est fragrans odor ipse vitaecórpore sparsus.

Summa laus Patri genitóque Verboet tibi compar utriúsque Flamen,cuius aetérno pia turba caelipáscitur igne. Amen.

Oppure dal Comune dei pastori o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Dio ci ha predestinati ad essere conformiall’immagine del Figlio suo.

SALMO 15

Proteggimi, o Dio: *in te mi rifugio.

Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *senza di te non ho alcun bene».

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *è tutto il mio amore.

Si affrettino altri a costruire idoli: †io non spanderò le loro libazioni di sangue, *né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *nelle tue mani è la mia vita.

Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *la mia eredità è magnifica.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *anche di notte il mio cuore mi istruisce.

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Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore, †esulta la mia anima; *anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita, †gioia piena nella tua presenza, *dolcezza senza fine alla tua destra.

1 ant. Dio ci ha predestinati ad essere conformiall’immagine del Figlio suo.

2 ant. Ritenni di non sapere altro in mezzo a voise non Gesù Cristo, e questi crocifisso.

SALMO 33 I (2-11)

Benedirò il Signore in ogni tempo, *sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore, *ascoltino gli umili e si rallegrino.

Celebrate con me il Signore, *esaltiamo insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore e mi ha risposto *e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti, *non saranno confusi i vostri volti.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta, *lo libera da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa *attorno a quelli che lo temono e li salva.

Gustate e vedete quanto è buono il Signore; *beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi, *nulla manca a coloro che lo temono.

I ricchi impoveriscono e hanno fame, *ma chi cerca il Signore non manca di nulla.

2 ant. Ritenni di non sapere altro in mezzo a voise non Gesù Cristo e questi crocifisso.

3 ant. Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno.

II (12-23)Venite, figli, ascoltatemi; *

v’insegnerò il timore del Signore.C’è qualcuno che desidera la vita *

e brama lunghi giorni per gustare il bene?

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Preserva la lingua dal male, *le labbra da parole bugiarde.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, *cerca la pace e perseguila.

Gli occhi del Signore sui giusti, *i suoi orecchi al loro grido di aiuto.

Il volto del Signore contro i malfattori, *per cancellarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta, *li salva da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, *egli salva gli spiriti affranti.

Molte sono le sventure del giusto, *ma lo libera da tutte il Signore.

Preserva tutte le sue ossa, *neppure uno sarà spezzato.

La malizia uccide l’empio *e chi odia il giusto sarà punito.

Il Signore riscatta la vita dei suoi servi, *chi in lui si rifugia non sarà condannato.

3 ant. Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno.

V. È in te, Signore, la sorgente della vita.R. Alla tua luce vediamo la luce.

PRIMA LETTURA Dalla lettera di san Paolo ai Colossesi 1,12-29

Ci ha portati nel regno del Figlio del suo amore

Ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose, nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.Egli è principio, primogenito di quelli che risuscitano dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di luisiano riconciliate tutte le cose,

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avendo pacificato con il sangue della sua croce, sia le cose che stanno sulla terra,sia quelle che stanno nei cieli.

Un tempo anche voi eravate stranieri e nemici, con la mente intenta alle opere cattive; ora egli vi ha riconciliati nelcorpo della sua carne mediante la morte, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili dinanzi a lui; purché restiatefondati e fermi nella fede, irremovibili nella speranza del Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunciato intutta la creazione che è sotto il cielo, e del quale io, Paolo, sono diventato ministro.

Ora io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, mancanella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missioneaffidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni,ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo allegenti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendociascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza cheviene da lui e che agisce in me con potenza.

RESPONSORIO Mt 17,5; Ger 26,13; Eb 1,2R. Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. * Ascoltate la voce del Signore, vostro Dio.V. Dio, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.R. Ascoltate la voce del Signore, vostro Dio.

SECONDA LETTURA (a scelta)Dalla «Notte Oscura» di san Giovanni della Croce, sacerdote

(Notte II,10,1-2; 11,1-2; Morena-Roma 2011, pp. 155-156, 161-162)L’anima trasformata dal fuoco divino

La conoscenza amorosa e purificatrice o luce divina di cui parliamo agisce con l’anima, purificandola edisponendola per unirla a sé perfettamente, come il fuoco con il ciocco al fine di trasformarlo in sé. Infatti il fuocomateriale, quando si attacca al ciocco, per prima cosa comincia ad asciugarlo, allontanandone l’umidità e facendonestillare l’acqua che ha in sé; poi lo fa diventare nero, oscuro e brutto, e anche di cattivo odore, e facendolo asciugare apoco a poco lo porta alla luce e ne espelle tutte le caratteristiche brutte e oscure contrarie al fuoco; e, infine,cominciando a infiammarlo dall’esterno e a riscaldarlo, finisce per trasformarlo in sé e farlo diventare bello come ilfuoco stesso. In questo processo, da parte del ciocco non vi è alcuna propria passione o azione, salvo la massa e laquantità più densa di quella del fuoco, poiché ha in sé le proprietà del fuoco e le sue azioni; infatti è asciutto, easciutto è caldo, è chiaro e rischiara; è molto più leggero di prima, dal momento che il fuoco opera in lui questecaratteristiche ed effetti.

In questo stesso modo, dunque, dobbiamo argomentare circa il fuoco divino d’amore di contemplazione che, primadi unire, di trasformare l’anima in sé, per prima cosa la purifica da tutte le caratteristiche a lui contrarie, le tira fuori lesue brutture e la fa diventare nera e oscura, in modo che sembra peggiore di prima e più brutta e abominevole dicom’era. Infatti, poiché questa divina purificazione rimuove tutti gli umori cattivi e viziosi che non vedeva, dato cheerano ben radicati e stabiliti nell’anima, e così essa non capiva di avere in sé tanto male, ora invece, per espellerli eannientarli, glieli mette davanti agli occhi e li vede così chiaramente, illuminata da questa oscura luce di divinacontemplazione, pur non essendo peggiore di prima, né in sé, come neppure nei confronti di Dio, poiché vede in séciò che prima non vedeva.

Il fuoco d’amore, quindi, come il fuoco materiale nel ciocco, si accende nell’anima in questa notte dicontemplazione dolorosa.

Infatti questa è un’infiammazione d’amore nello spirito, nella quale, in mezzo a tali oscure difficoltà, l’anima sisente ferita in modo vivo e acuto in forte amore divino con una certa percezione e nozione di Dio, benché non capiscanulla in particolare, dato che l’intelligenza è nell’oscurità.

Qui lo spirito si sente molto appassionato nell’amore, dato che questa infiammazione spirituale produce passioned’amore. Questo amore possiede già qualche elemento dell’unione con Dio, e così partecipa parzialmente delle suecaratteristiche, tanto che se l’anima presta il consenso, le si trasmette l’amore di Dio che si va unendo a lei.

RESPONSORIO 2Cor 3,18; Mt 3,11R. Noi tutti, a visto scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, * veniamo trasformati in quellamedesima immagine, secondo l’azione dello Spirito del Signore.V. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.R. Veniamo trasformati in quella medesima immagine, secondo l’azione dello Spirito del Signore.

Oppure:

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Dal «Cantico spirituale» di san Giovanni della Croce, sacerdote(Cant. B, 37,4; 36,13; Morena-Roma 2003, pp.264, 261-262)

La conoscenza di Cristo attraverso la croce

Per quanti misteri e meraviglie abbiano scoperto i santi dottori e compreso le anime sante nel presente stato di vita,è rimasta da dire e anche da comprendere la parte più importante; e così c’è molto da approfondire in Cristo, poiché ècome una miniera abbondante con molte insenature di tesori che, per quanto si approfondisca, non si trova la fine né iltermine; anzi, in ogni insenatura trovano nuove vene e nuove ricchezze qua e là. Perciò disse san Paolo dello stessoCristo: «In Cristo si trovano nascosti tutti i tesori e tutta la sapienza» (Col 2,3). In essi l’anima non può entrare e nonpuò arrivarci se non passa prima per la strettezza della sofferenza interna ed esterna alla divina Sapienza. Infatti,anche riguardo a ciò cui in questa vita si può arrivare circa i misteri di Cristo, non si può giungere senza aver soffertomolto e ricevuto da Dio molte grazie intellettuali e sensitive e avendo fatto molto esercizio spirituale; poiché tuttesono come disposizione per arrivare ad essa.

Oh, se si comprendesse una volta per tutte che non si può giungere alla «selva» e alla sapienza delle ricchezze diDio, che sono di molti generi, se non entrando nella «selva» del soffrire in molti modi, e l’anima vi riponga la suaconsolazione e il suo desiderio! E come l’anima che veramente desidera sapienza divina desidera per prima cosa ilsoffrire per entrare in essa, nella «selva» della croce! Perciò san Paolo ammoniva gli abitanti di Efeso a «non venirmeno nelle tribolazioni», a mantenersi ben forti e «radicati nella carità, in modo da poter comprendere con tutti i santiquale sia la larghezza e la lunghezza e l’altezza e la profondità e per conoscere anche la sovreminente carità dellascienza di Cristo, per essere ripieni di ogni pienezza di Dio» (Ef 3,17-19). Infatti, per entrare in queste ricchezze dellasua sapienza la porta è la croce, che è stretta. È di pochi desiderare di entrare attraverso di essa; ma è di moltidesiderare i piaceri a cui si giunge attraverso di essa.

RESPONSORIO Cfr. 1Cor 2,9-10R. Occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò in cuore umano, * ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.V. A noi fu rivelato, per mezzo del suo Spirito,R. ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.

INNO Te Deum (p. ***).

ORAZIONE

O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce, nostro Padre, alla vetta del monte che è Cristo, attraverso la notteoscura della rinuncia e la fiamma viva del tuo amore, fa’ che lo seguiamo come maestro di vita spirituale, pergiungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.

Celebrazione vigiliare

Ant. Venite, saliamo sul monte del Signore, il monte che Dio ha scelto a sua dimora, e dove risiedono solo l’onore e la gloria di Dio.

CANTICO I Tb 13,10-13.15.16c-17a

Tutti parlino del Signore *e diano lode a lui in Gerusalemme.

Gerusalemme, città santa, †ti ha castigata per le opere dei tuoi figli, *e avrà ancora pietà per i figli dei giusti.

Dà lode degnamente al Signore *e benedici il re dei secoli;

egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, *per allietare in te tutti i deportati,

per far contenti in te tutti gli sventurati, *per tutte le generazioni dei secoli.

Come luce splendida brillerai sino ai confini della terra; *

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nazioni numerose verranno a te da lontano;

gli abitanti di tutti i confini della terra †verranno verso la dimora del tuo santo nome, *portando in mano i doni per il re del cielo.

Generazioni e generazioni esprimeranno in te l’esultanza *

e il nome della città eletta durerà nei secoli.

Sorgi ed esulta per i figli dei giusti: †tutti presso di te si raduneranno *e benediranno il Signore dei secoli.

Beati coloro che ti amano, *beati coloro che gioiscono per la tua pace.

Anima mia, benedici il Signore, il gran sovrano: †

Gerusalemme sarà ricostruita *come città della sua residenza per sempre.

CANTICO II Is 2,2-3

Alla fine dei giorni, †il monte del tempio del Signore *sarà elevato sulla cima dei monti,

e sarà più alto dei colli; *ad esso affluiranno tutte le genti.

Verranno molti popoli e diranno: †«Venite, saliamo sul monte del Signore, *al tempio del Dio di Giacobbe,

perché ci indichi le sue vie *e possiamo camminare per i suoi sentieri».

Poiché da Sion uscirà la legge *e da Gerusalemme la parola del Signore.

CANTICO III Ger 7,2-7

Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda *che attraversate queste porte

per prostrarvi al Signore.

Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: †«Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni *e io vi farò abitare in questo luogo.

Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: *

«Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!»

Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta *e le vostre azioni,

se realmente pronunzierete giuste sentenze *fra un uomo e il suo avversario;

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se non opprimerete lo straniero, *l’orfano e la vedova,

se non spargerete il sangue innocente in questo luogo *

e se non seguirete per vostra disgrazia altri dei,

io vi farò abitare in questo luogo, †nel paese che diedi ai vostri padri *da lungo tempo e per sempre».

Ant. Venite, saliamo sul monte del Signore, il monte che Dio ha scelto a sua dimora, e dove risiedono solo l’onore e la gloria di Dio.

VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni 12,35-36a.44b-50

Chi vede me, vede colui che mi ha mandato

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora per poco tempo la luce è tra voi. Camminate mentre avete laluce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce, credetenella luce, per diventare figli della luce.

Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Iosono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta lemie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare ilmondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerànell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di checosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dicocosì come il Padre le ha dette a me».

INNO Te Deum (p. ***).

Orazione come alle Lodi mattutine.

Lodi mattutine

INNO

O fiamma viva dell’amore,teneramente tu feriscidell’anima il più profondo centro.Poiché ormai non hai timore,la tua opera finisci:il velo togli a questo dolce incontro.

O dolce marchio infuocato,o adorabile ferita,soave mano, tocco delicato!Tu fai gustare vita eterna,tu ogni debito ripaghi,tu uccidi, trasformando morte in vita.

O vive lampade di fuoco,nel vostro luminoso ardorel’abisso dei miei sensi e del mio cuore,che prima era oscuro e cieco,ormai con splendide finezzecalore e luce rende al mio Amato!

Quanto mansueto ed amoroso

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tu ti risvegli sul mio petto,in cui segretamente tu dimori.Col tuo respiro saporoso,che è d’ogni bene e gloria pieno,tu delicatamente m’innamori.

Oppure:Diem Ioánnes ádvehit,crucis micántem glória,cui fixus haesit spíritu,fixámque gessit córpori.

Non probra, nec ludíbria,fames, flagélla, víncula,sedáre iam valent sitim,qua dura fortis áppetit.

Haec poscit ille gáudia,haec vult labóris praemia,haec vota: confíxi Ducisvivam reférre imáginem.

Noctem volútans mýsticam,in nocte lucem pércipit;de luce flammam súscipit,Carméli ut agmen ínstruat.

Te, Christe, láudent cáelites:tibíque corda déditacurrant, Ioánne práevio,ad vera cáeli gáudia. Amen.

Oppure dal Comune dei pastori o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Veramente tu sei un Dio misterioso,Dio di Israele, salvatore.

Salmi e cantico della dom., I sett (p. ***).

2 ant. Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

3 ant. Con cantici spirituali cantate e inneggiate al Signorecon tutto il vostro cuore.

LETTURA BREVE 2Cor 3,17-18Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflet tendo come in

uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondol’azione dello Spirito del Signore.

RESPONSORIO BREVE

R. Fra le tenebre brillerà la tua luce, * e la notte sarà come il giorno.Fra le tenebre brillerà la tua luce, e la notte sarà come il giorno.V. Il Signore farà splendere su di te il suo volto.E la notte sarà come il giorno.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Fra le tenebre brillerà la tua luce, e la notte sarà come il giorno.

Ant. al Ben. Mentre avete la luce, credete nella luce,

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per diventare figli della luce.Oppure:Il Signore è venuto per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della mortee dirigere i nostri passi sulla via della pace.

INVOCAZIONI

Supplichiamo Cristo, Capo e Sposo della Chiesa, che oggi ci allieta con la festa di san Giovanni della Croce, ediciamo insieme:Tu sei il re della gloria, o Cristo.

Unica Parola del Padre, pronunciata dall’eternità nel silenzio e incarnata nella pienezza dei tempi,– fa’ che ascoltiamo nell’intimo le tue parole, per custodirle e tradurle nelle opere.Sapienza del Padre, che ci riveli il tuo amore nell’annientamento della Croce,– fa’ che i redenti dal tuo Sangue rimangano uniti intimamente a te.Immagine perfetta del Padre, in cui sono rivelati e donati tutti i misteri dell’Amore eterno,– fa’ che, purificati e trasformati dallo Spirito, risplendiamo dell’inaccessibile tua luce.Gioia immensa del Padre, che in te guarda benigno tutti gli uomini,– fa’ che siamo perfetti e misericordiosi come il Padre celeste.Primogenito di ogni creatura, grazie a cui il Padre creò e redense l’universo,– fa’ che passiamo dalle realtà visibili all’invisibile tua bellezza e, fatti voce di ogni creatura, ti glorifichiamo.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce, nostro Padre, alla vetta del monte che è Cristo, attraverso la notteoscura della rinuncia e la fiamma viva del tuo amore, fa’ che lo seguiamo come maestro di vita spirituale, pergiungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.

Ora media

Salmodia complementare (p. ***).

Terza

Ant. Se qualcuno vuol venire dietro a merinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

LETTURA BREVE Ef 4,23-24Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e

nella vera santità.

V. Crea in me, o Dio, un cuore puro.R. Rinnova in me uno spirito saldo.

Sesta

Ant. Chi s’accosta a Dio deve credere,perché il giusto vive mediante la fede.

LETTURA BREVE Rm 5,1-2Giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui

abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranzadella gloria di Dio.

V. Vivo questa vita nella fede del Figlio di Dio,R. che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.

Nona

Ant. Nel silenzio e nella speranza sta la vostra forza,

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nella fede e nell’amore la vostra salvezza.

LETTURA BREVE Rm 8,24-25Nella speranza siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che

uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.

V. Buono è il Signore con chi spera in lui,R. con l’anima che lo cerca.

Orazione come alle Lodi mattutine.

Secondi Vespri

INNO

Beato cercatoredel volto dell’Altissimo,sei martire nell’anima,sei mistico dottore.

Cantore dell’amorecon scritti luminosi,ci insegni a seguirele orme dell’Amato.

Tu scruti e ci rivelidel monte la salita,la notte della fede,la fiamma dell’amore.

Ci apri il misterodel Verbo di Dio Padre,che tutto dice e dona,e compie ogni parola.

A Dio per te cantiamo,o padre del Carmelo,l’amore della crocecon te ci porti in cielo. Amen.

Oppure:O Dei felix speculátor alti,fortis et votis animóque martyr,páenitens virgo, memoránde vatesmýstice doctor.

Saepe cum Christo, Genetríce castaverba commísces, Superísque vivensinde doctrínae tua scripta fulgentlumine tanto.

Mente perfúsa rádiis ab alto,montis ascénsum tenebrásque noctis,et facem vivam récolens amóris,alta revélas.

Te sacri verbi reseránte sensus,déserit nostras ánimas calígo,dum facis lumen rútilans oririnoctis ab umbris.

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Tu fac in caelis Tríadi canámus,cui Pater lumen, tribuítque donaSpíritus, vitae réserat volúmencáelicus Agnus. Amen.

Oppure dal Comune dei pastori o un altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1 ant. Per il grande amore con il quale Dio ci ha amati,ci ha fatti rivivere con Cristo.

SALMO 14

Signore, chi abiterà nella tua tenda ? *Chi dimorerà sul tuo santo monte?

Colui che cammina senza colpa, *agisce con giustizia e parla lealmente,

chi non dice calunnia con la sua lingua, †non fa danno al suo prossimo *e non lancia insulto al suo vicino.

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, *ma onora chi teme il Signore.

Anche se giura a suo danno, non cambia; †chi presta denaro senza fare usura, *e non accetta doni contro l’innocente.

Colui che agisce in questo modo *resterà saldo per sempre.

1 ant. Per il grande amore con il quale Dio ci ha amati, ci ha fatti rivivere con Cristo.

2 ant. Noi abbiamo conosciuto e credutol’amore che Dio ha per noi.

SALMO 111

Beato l’uomo che teme il Signore *e trova grande gioia nei suoi comandamenti.

Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *la discendenza dei giusti sarà benedetta.

Onore e ricchezza nella sua casa, *la sua giustizia rimane per sempre.

Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *buono, misericordioso e giusto.

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, *amministra i suoi beni con giustizia.

Egli non vacillerà in eterno: *il giusto sarà sempre ricordato.

Non temerà annunzio di sventura, *saldo è il suo cuore, confida nel Signore.

Sicuro è il suo cuore, non teme, *finché trionferà dei suoi nemici.

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Egli dona largamente ai poveri, †la sua giustizia rimane per sempre, *la sua potenza s’innalza nella gloria.

L’empio vede e si adira, †digrigna i denti e si consuma. *Ma il desiderio degli empi fallisce.

2 ant. Noi abbiamo conosciuto e credutol’amore che Dio ha per noi.

3 ant. L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuoriper mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

CANTICO Cfr. Ef 1,3-10

Benedetto sia Dio,Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *

che ci ha benedetticon ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *prima della creazione del mondo,

per trovarci al suo cospetto, *santi e immacolati nell’amore.

Ci ha predestinati *a essere suoi figli adottivi

per opera di Gesù Cristo, *secondo il beneplacito del suo volere.

A lode e gloria della sua grazia, *

che ci ha dato nel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzionemediante il suo sangue, *

la remissione dei peccatisecondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l’ha abbondantemente riversata su di noicon ogni sapienza e intelligenza, *

poiché egli ci ha fatto conoscereil mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, *

quelle del cielo come quelle della terra.

Nella sua benevolenza lo aveva in lui prestabilito *

per realizzarlo nella pienezza dei tempi:

3 ant. L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

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LETTURA BREVE 1Cor 13,8.10.12b-13La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà.

Quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Adesso conosco in modo imperfetto, ma alloraconoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza ela carità. Ma la più grande di tutte è la carità!

RESPONSORIO BREVE R. Forte come la morte è l’amore. * Le sue fiamme sono fuoco del Signore.Forte come la morte è l’amore. Le sue fiamme sono fuoco del Signore.V. Chi ci separerà dall’amore di Cristo?Le sue fiamme sono fuoco del Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Forte come la morte è l’amore. Le sue fiamme sono fuoco del Signore.

Ant. al Magn. Padre, voglio che anche quelli che mi hai datosiano con me dove sono io e l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro.

INTERCESSIONI

Glorifichiamo Dio Padre, che con il Figlio ci ha donato lo Spirito, perché, resi partecipi della natura divina,testimoniamo nel mondo il suo amore. Preghiamo insieme e diciamo:Per intercessione di san Giovanni, ascoltaci Signore.

Suscita in tutti gli uomini il desiderio di cercarti– e fa’ che giungano mediante la fede all’intima unione con te.A tutti quelli che ti cercano con cuore sincero, – concedi la vera speranza che ottiene quanto promette.Effondi su di noi la carità divina,– perché nel mettere amore dove non c’è amore, riceviamo amore.Concedici di imitare la Vergine Maria, avvolta dalla tua ombra e potenza,– e di essere docili come lei alle mozioni dello Spirito Santo.Concedi ai nostri defunti la piena purificazione,– perché possano contemplare la tua infinita bellezza insieme ai santi.Padre nostro.

ORAZIONE

O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce, nostro Padre, alla vetta del monte che è Cristo, attraverso la notteoscura della rinuncia e la fiamma viva del tuo amore, fa’ che lo seguiamo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.

16 dicembreBEATA MARIA DEGLI ANGELI, VERGINE

Memoria facoltativa

Marianna Fontanella nacque a Torino nel 1661, dove trascorse tutta la vita, e morì nel 1717. Entrò nel 1675 nelmonastero delle Carmelitane Scalze e fu più volte priora, educando le novizie all’autentico spirito teresiano. Immersa quasicostantemente nella notte dello spirito e in continuo stato di orazione, lasciò alle so relle innumerevoli esempi di amoreardente. Coltivò una singolare devozione per san Giuseppe ed in suo onore fondò un monastero a Moncalieri. Vennebeatificata da Pio IX nel 1865.

Dal Comune delle vergini o delle sante: religiose con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA

Dal «Cammino di perfezione» di santa Teresa di Gesù, vergine(Cam.V. 40,3.7.8; Milano 2000, pp. 836, 838)

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Il vero amore di Dio non può essere tenuto nascosto

Coloro che amano veramente Dio, amano tutto ciò che è buono, desiderano tutto ciò che è buono, favoriscono tuttociò che è buono, lodano tutto ciò che è buono, si uniscono sempre ai buoni, li aiutano e li difendono; non amano chela verità e ciò che è degno di essere amato. Pensate che sia possibile, per chi ama veramente Dio, amare cose vane? Sudi lui non hanno alcun potere le ricchezze, i piaceri del mondo, gli onori. Non conosce né contese né invidie. Tuttoperché non vuole altro se non accontentare l’Amato. Muore dal desiderio d’esserne riamato; pertanto fa consistere lasua vita nel cercare il modo di riuscirgli più gradito. Potrà mai nascondersi tale amore? Oh, l’amore di Dio – severamente amore – non si può nascondere! Se non mi credete, guardate san Paolo e la Maddalena: il primo, cioè sanPaolo, in tre giorni cominciò a dimostrare d’essere malato d’amore; la Maddalena fin dal primo giorno. E com’eraevidente il loro amore! È vero che può essere maggiore o minore, pertanto si rivela in proporzione della sua forza:molto, se è grande; poco, se è piccola, ma poco o molto, se è amore di Dio, si riconosce sempre.

E si dovrebbe poter nascondere un amore così forte, così giusto, che va sempre aumentando, che nulla è capace diestinguere che poggia su tal fondamento quale è la certezza di essere ricambiato da un altro amore di cui non si puòdubitare, perché si è manifestato tanto chiaramente, con tormenti e pene così grandi e con tanto spargimento disangue, fino all’immolazione della vita, proprio perché non ci restasse alcun dubbio su di esso?

Piaccia a Sua Maestà concederci l’amore divino, prima di farci lasciare questa vita, perché sarà d’incredibileconforto nel momento della morte pensare di dover essere giudicate da chi abbiamo amato sopra ogni cosa. Potremopresentarci sicure circa l’esito del processo dei nostri debiti: non sarà andare in terra straniera, ma nella propria patria,poiché è quella di chi tanto amiamo e che a sua volta ci ama tanto.

RESPONSORIO Sal 144,19-20; Rm 8,28R. Il Signore appaga il desiderio di quelli che lo temono, ascolta il loro grido e li salva. * Il Signore custodisce tuttiquelli che lo amano.V. Noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio.R. Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano.

Lodi mattutine

Ant. al Ben. Principio della sapienza è temere il Signore;corona della sapienza è la beatitudine in Dio.

ORAZIONE

O Dio, che ti compiaci di stabilire la tua dimora in coloro che ti servono con cuore puro, per intercessione dellabeata Maria degli Angeli, fa’ che viviamo con semplicità evangelica per averti sempre ospite in noi. Per il nostroSignore.

Vespri

Ant. al Magn. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me, Signore.

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APPENDICE

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I INNARIO FACOLTATIVO

16 luglioCOMMEMORAZIONE SOLENNE DELLA

BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO

Primi Vespri

O del Carmelo – fiore gentile,mi prostro umile – dinanzi a Te.Il tuo profumo – d’ogni virtù,Maria, a Gesù – m’attrae ognor.

O del Carmelo – bella Signora,da Gesù implora – per noi mercè.O del Carmelo – vite feconda,l’alma è gioconda – pel tuo vigor.

A noi promesso – il frutto desti,tu producesti – il Salvator.O del Carmelo – bella Signora,da Gesù implora – per noi mercè.

O del Carmelo – brillante stella,Madre ed Ancella – del tuo Fattor!Quel tuo splendore – lume è di vita,che il ben n’addita, – che mena al Ciel.

O del Carmelo – bella Signora,da Gesù implora – per noi mercè.

Ufficio delle letture

Vergine santa, splendore del cielo,con cuor di figli umili e devoti,noi ti lodiam, decoro del Carmelo,Madre Maria.

Tu stessa dono singolare,fonte sei di favori senza pari al mondo;per tanta prole è il mistico tuo monteseno fecondo.

Ed anche a noi, oranti, il tuo favore,Vergine, accorda; dacci la tua luceche illumini le vie del Signore,nostra salvezza.

Benigna il nostro monte non lasciare;effondi le tue grazie e rifiorisca.Materna accorri, tu ci puoi guidareal paradiso.

Gloria all’eccelsa Trinità beata,che sua ti volle Figlia Sposa Madre,decoro del Carmelo, incoronatadolce Regina. Amen.

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Lodi mattutine

Nella prece ai tuoi piedi raccoltial riparo d’insidie e d’errori,ti diciamo con l’ansie dei voltila cocente passione dei cuor.

O Madonna, dal candido altareche il Carmelo ti eresse per trono,porgi al mondo il segno salutaredi salvezza, di speme e d’amor.

Quando il limpido cielo scoloraed il dubbio crudele ci assale,brilla, o Madre, qual fulgida auroraad infranger l’incanto del male.

O Madonna, dal candido altareche il Carmelo ti eresse per trono,porgi al mondo il segno salutaredi salvezza, di speme e d’amor.

E nel dolce candor d’un sorriso,che dischiuda le labbra tue careper noi aperto sarà il Paradisoe cadranno le pene più amare.

O Madonna, dal candido altareche il Carmelo ti eresse per trono,porgi al mondo il segno salutaredi salvezza, di speme e d’amor.

Secondi Vespri

Salve, o apparsa, al grand’Elia,bianca nube del Carmelo,i tuoi figli, o Madre pia,qui si effondono in amor.

Quella grazia che dal cielosu di noi s’è riversatafa’ che l’alma immacolataci conservi, Madre, ognor.

Nelle lotte e nei periglitu per essa ci proteggi;spiega invano i crudi artigliil nemico insidiator.

Quella grazia che dal cielosu di noi s’è riversatafa’ che l’alma immacolataci conservi, Madre, ognor.

Salve o pura più dei gigli,salve o Madre generosa,siam tuoi sudditi, tuoi figli,tuoi fratelli siamo ancor.

Quella grazia che dal cielo

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su di noi s’è riversatafa’ che l’alma immacolataci conservi, Madre, ognor.

1 settembreSANTA TERESA MARGHERITA

DEL SACRO CUORE DI GESÚ, VERGINE

Lodi mattutine

Una nuova purissima stellasale e splende nell’alto del ciel!gloria a Dio! Il Carmelo s’abbellaor d’un altro vaghissimo fior.

O d’amore e purezza fiorente,nuovo giglio del sacro Carmelo,questo cor che di terra risenteporta e immergi nel Cor di Gesù.

Fu Gesù la tua vita, il suo Cuorefu il tuo nido, il rifugio tuo santo;pure a noi quel mistero d’amoresvela, o Sposa prudente e fedel.

O d’amore e purezza fiorente,nuovo giglio del sacro Carmelo,questo cor che di terra risenteporta e immergi nel Cor di Gesù.

Perché il mondo il tuo intatto candorenon avesse per poco a turbare,ti coglieva il celeste Cultore,non appena trascorso il mattin.

O d’amore e purezza fiorente,nuovo giglio del sacro Carmelo,questo cor che di terra risenteporta e immergi nel Cor di Gesù.

Or Beata qui in terra ed in cielo,tutto il mondo t’acclama ed onora;tutti ascolta, e nel grande tuo zelo,guida tutti all’amor di Gesù.

O d’amore e purezza fiorente,nuovo giglio del sacro Carmelo,questo cor che di terra risenteporta e immergi nel Cor di Gesù.

17 settembreSANT’ALBERTO DI GERUSALEMME,

VESCOVO E LEGISLATOREDEL NOSTRO ORDINE

Lodi mattutine

Di lode un inno salga al pio Alberto;

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le sue vittorie meritate e notecon cuore grato ricordiamo insiemequi riuniti.

Presule insigne per distinti onori,rettor zelante e delle genti amico,cadde trafitto per divino zeloqual grande atleta.

Benché non fosse dei fratelli nostri,divenne per i padri vera guida,la Regola ci die’ ed i precettipien di saggezza.

Il Carmelo rafforzi e lo proteggacolui che insegnò cose sublimi,perché produca, come un campo ameno,germi fecondi.

Sia onore e gloria al sommo Dio sovranoche, intercedendo un padre sì potente,la grazia dia di conseguire tuttiil regno eterno. Amen.

1 ottobreSANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO, VERGINE, DOTTORE DELLA CHIESA,

PATRONA DELLE MISSIONI

Lodi mattutine

O fiore gentile ch’ornasti il Carmelo,di rosa la porpora, di giglio il candoreinsieme giungesti su l’esile steloimmagin vivente di fede e d’amore.

La pioggia di rose che tu promettesti,o santa Teresa del Bimbo Gesù,copiosa discenda dagli orti celestie i semi fecondi di belle virtù.

Miravi rapita, quand’eri piccina,il fulgido sole, le stelle lucenti:del ciel trasvolando la volta azzurrinadegli angeli udivi gli arcani concenti.

La pioggia di rose che tu promettesti,o santa Teresa del Bimbo Gesù,copiosa discenda dagli orti celestie i semi fecondi di belle virtù.

Ed or che ne’ cieli potente risiedia noi qui meschini rivolgi il tuo sguardo:l’aiuto promesso benigna concedi,ci strappa alle reti del mondo maliardo.

La pioggia di rose che tu promettesti,o santa Teresa del Bimbo Gesù,copiosa discenda dagli orti celestie i semi fecondi di belle virtù.

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E l’odio che i petti degli uomini inondadeh, buona tu placa; raccendi lo zeloch’ognora di Dio il Regno diffondafinché su la terra sia legge il Vangelo.

La pioggia di rose che tu promettesti,o santa Teresa del Bimbo Gesù,copiosa discenda dagli orti celestie i semi fecondi di belle virtù.

Vespri

Gloria a Dio nell’alto del Cielo!Gloria al Cristo visibile in terra!Gloria a te «piccol fior» del Carmelo,redimito del novo splendor.

O Teresa, «possente santina»,fa’ che scenda la pioggia di rosesulla Chiesa e sull’alme che ansiosea te gridan la speme del cor.

O Teresa di Cristo Bambino,che – qui in terra – nel rapido corsohai diffuso un profumo divino,e – dal ciel – hai rapito ogni cor.

O Teresa, «possente santina»,fa’ che scenda la pioggia di rosesulla Chiesa e sull’alme che ansiosea te gridan la speme del cor.

Fu d’amore un sorriso tua vita:la tua morte, l’amplesso di Cristo:il tuo nome, ora in gloria salita,è messaggio, è poema d’amor.

O Teresa, «possente santina»,fa’ che scenda la pioggia di rosesulla Chiesa e sull’alme che ansiosea te gridan la speme del cor.

Gloria a Dio che in terra ed in cielonei suoi santi trionfa e consola,che nel piccolo fior del Carmeloci largisce tesori d’amor!

O Teresa, «possente santina»,fa’ che scenda la pioggia di rosesulla Chiesa e sull’alme che ansiosea te gridan la speme del cor.

15 ottobreSANTA TERESA DI GESÙ, VERGINE, DOTTORE DELLA CHIESA, NOSTRA MADRE

Primi Vespri

O Teresa, che Cristo o tua vita

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dar bramasti su l’afriche arene,ma serbata a più dolci cateneconsumasti un martirio d’amor.

Del Carmelo, o serafica Madre,o Maestra gloriosa e possente,l’inno ascolta del popol fidente,per noi prega il tuo Sposo Gesù.

Dell’amore gli arcani ci additala tua scienza, o Maestra sublime:il Carmelo alle glorie sue primetu rialzi, e all’antico fulgor.

Del Carmelo, o serafica Madre,o Maestra gloriosa e possente,l’inno ascolta del popol fidente,per noi prega il tuo Sposo Gesù.

Tu di Cristo purissima Sposavulnerata, in tuo dolce martire,«O morir – vai gemendo – o patire»,ne la brama insaziata del cor.

Del Carmelo, o serafica Madre,o Maestra gloriosa e possente,l’inno ascolta del popol fidente,per noi prega il tuo Sposo Gesù.

Al tuo nome, a’ tuoi scritti, a’ tue gesteplaude l’orbe, ogni fronte si china:salve, o grande, o sublime, o divina,a te l’inno, il sospiro dei cuor.

Del Carmelo, o serafica Madre,o Maestra gloriosa e possente,l’inno ascolta del popol fidente,per noi prega il tuo Sposo Gesù.

Come te essere figli alla Chiesac’è conforto, c’è speme e vittoria:pel Signore, e del ciel per la gloriasi combatte, si vince, si muor.

Del Carmelo, o serafica Madre,o Maestra gloriosa e possente,l’inno ascolta del popol fidente,per noi prega il tuo Sposo Gesù.

Ufficio delle letture

Cammino interminabile,lungo e crudele esilio,terra in cui debbo vivere,soggiorno di periglio!Signore amabilissimo,concedimi d’uscire,ché ansiosa in Te d’immergermi,desidero morire.

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Questo terreno vivereè un’iterata guerra:la vera vita vivesioltre la grama terra.Schiudi, Signor, l’empireo,fammi con Te venire,ché ansiosa in Te d’immergermi,desidero morire.

Chi potrà mai dolersenese questo fral perisce,quando in tal modo acquistasiil Ben che mai svanisce?Amarti, amarti, o Amabile,amarti e mai finire.Ansiosa in Te d’immergermi,desidero morire.

Invano, o Dio, ti supplico,invan ti cerco e bramo:ognora a me invisibile,non senti che ti chiamo:onde infiammata spasimomai stanca di ridireché ansiosa in Te d’immergermi,desidero morire.

Cessi, Gesù dolcissimo,quest’aspra pena mia!Appaghisi quest’animache Te, Signor, desia!Fugate alfin le tenebre,possa pur io gioire,ché ansiosa in Te d’immergermi,desidero morire.

14 novembreTUTTI I SANTI DEL NOSTRO ORDINE

Vespri

Al fulgore del brando d’Elia,che c’irraggia l’impreso cammino,sotto l’ombra benefica e piadi Colei che protegge il Carmel,

su, concordi in un solo ideale,alla mèta che bella ci attende:il vessillo che innanzi risplendeci ragiona d’amore e di zel.

Ci ragiona d’amore l’accesafiamma santa invincibile e bellache dell’una e dell’altra Teresabruciò l’alma illibata e fedel,

su, concordi in un solo ideale,alla mèta che bella ci attende:il vessillo che innanzi risplende

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ci ragiona d’amore e di zel.

Ci ragiona di zelo l’avitodi Giovanni apostolico ardoree dei prodi il manipolo unitoche die’ luce alla gente infedel,

su, concordi in un solo ideale,alla mèta che bella ci attende:il vessillo che innanzi risplendeci ragiona d’amore e di zel.

Questa mistica florida aiuolaSanti nostri dal ciel proteggete:alla vostra infallibile scuolacresca, olezzi e s’eterni nel ciel!

Su, concordi in un solo ideale,alla mèta che bella ci attende:il vessillo che innanzi risplendeci ragiona d’amore e di zel.

14 dicembreSAN GIOVANNI DELLA CROCE, SACERDOTE, DOTTORE DELLA CHIESA, NOSTRO PADRE

Primi Vespri

Giovanni, da secolit’invocano santo;da secoli ammiranoil divo tuo incanto.

Nel mite ed austerodi croce misterovivesti ineffabilecon Cristo Gesù.

Oh! Torna dai secolidi gloria fulgente;richiama ogni gentea fede e virtù.

O Padre amorevoledel novo Carmeloche il candido verticenasconde nel Cielo:

Fra l’ombre e i periglisorreggi i tuoi figli;li guida per gli arduisentieri lassù.

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II

INNI COMUNI

Inni per il Sabato o ricorrenze della beata Vergine Maria

Come noi, viandanti nella fede, Maria, tu attendi il disegno di Dio:fa’ che dimorino in noi silenzio e adorazione.

Come noi, chiamati ad esser figli, Maria, tu attendi il Dio vicino:fa’ che rinnovi in noi la sua incarnazione.

Come noi, sui passi del tuo Figlio,Maria, tu attendi la sua Parola:fa’ che germogli in noi il Regno del Signore.

Come noi, nel sabato di morte,Maria, tu attendi la risurrezione:fa’ che rinascano in noi speranza e vita nuova.

Come noi, dispersi e impauriti,Maria, tu attendi lo Spirito Santo:fa’ che sostenga in noi la forza e la missione.

Come noi, rigenerati in Cristo,Maria, tu attendi il suo ritorno:fa’ che realizzi in noi salvezza e gioia piena.

Come noi, chiamati alla gloria, Maria, tu attendi il cielo per tutti:fa’ che lodiamo il Signorecon te per tutti i secoli. Amen.

Oppure:Un arcangelo dal cieloil Signore giù mandavaa una giovane ragazzache Maria si chiamava.

ed in seguito al suo assensoil mistero si compiva:dentro il grembo di MariaDio, il Verbo si incarnava.

Quando il tempo fu compiutoin cui nascere doveva,la sua madre amorosanel presepio lo adagiava.

Canto e musica dagli uominie dagli angeli saliva,però Dio nel presepiole sue lacrime versava.

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È l’umanità, sua sposa,che tal gemme gli donava,e la madre era stupitaper lo scambio che vedeva:

pianto umano era in Dio,e nell’uomo gioia piena,una cosa che finoraad entrambi era aliena.

Alla Trinità d’amoreeleviamo il nostro canto,la sua vita ci ha offertoin meraviglioso scambio,

nel suo Verbo fatto carneuno sposo ci ha donatocon Maria vera madreche ci copre col suo manto. Amen.

Oppure:Flos Carmeli /Fior del Carmelo (pag. ***).

O Maria, sulla vetta del Carmelo (pag. ***).

Figlia di Sion, che compi le Scritture (pag. ***).

O Madre che il Carmelo (pag. ***).

O Maria sei vestita con il sole della grazia (pag. ***).

Inno per le Vergini

Voce d’amore, voce dello Sposovi ha chiamate, vergini beate.A chi vi ha scelte, presto rispondetelasciando tutto.

Incontro a Cristo andate nella gioia,senza timore, generose, ardenti,voi, testimoni coraggiose e lieted’alto ideale.

Voi conservate la purezza in cuore,libere e forti per più grande amore,voi superate lotte e tentazioni,spose fedeli.

Vergini sagge, dalla luce accesa,vigili sempre, sobrie e operose,unite a Cristo nelle nozze eterne,Lui contemplate.

Riconoscenti per il vostro dono,pietre preziose dall’amor scolpite,al Padre e al Figlio con il Santo Spiritolode cantiamo. Amen.

Inno per le Vergini martiri

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O stelle luminose,immerse nell’amore,il sangue dell’Agnello,vi dona il suo splendore.

Col cuore fisso in Cristo,unite alla sua croce,donate a lui la vita seguendo le sue orme.

O spose del Signore,offerte per il mondo,fecondo e vivo semedi pace e nuova fede,

messaggio di speranza,annuncio di vittoria,guidate i nostri passial Regno del Signore.

Per sempre lode a Cristo,al Padre onnipotente,al soffio dell’Amore,nei secoli, in eterno. Amen.

Inno per più Santi

Ascolta, Padre onnipotente,questa preghiera dei tuoi figli,tu che riveli nei tuoi santila forza del tuo immenso amore.

Veri discepoli di Cristo,per i fratelli sono guida,son come luce nella casa,come città posta sul monte.

Ostie viventi con l’Agnello,con lui offerti per amorehan preso parte alla sua gloriason segno della sua vittoria.

Sia gloria a te, o Padre buono,che con lo Spirito e il Figliosei ricco di misericordia,ci attendi tutti nel tuo Regno. Amen

Inno per un Santo

Beato chi ha decisodi appartenere a Cristo,cammina fermamentee non si volta indietro.

Avanza in allegrezzainsieme ai suoi fratellisicuro di arrivareal fonte della vita.

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Berrà dell’acqua vivae non avrà più sete,riverserà ai fratellil’amore ricevuto.

Percorre con coraggiola strada del Signore,fissando la sua mèta:Gesù, unico bene.

A te sia lode, o Cristo,che guidi i nostri passial Padre e al suo regno,donandoci il tuo Spirito. Amen.

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INDICE

Decreto di approvazione

Ordinario della liturgia delle Ore

Proprio della liturgia delle ore

GENNAIO3 S. Ciriaco Elia Chavara della santa Famiglia8 S. Pier Tommaso 9 S. Andrea Corsini 27 S. Enrico de Ossò

FEBBRAIO4 B. Maria Eugenio di Gesù Bambino

APRILE1 B. Nonio Alvares Pereira 17 B. Battista Spagnoli 18 B. Maria dell’Incarnazione23 B. Teresa Maria della Croce

MAGGIO16 S. Simone Stock 22 S. Gioacchina de Vedruna 25 S. Maria Maddalena 29 B. Elia di san Clemente

GIUGNO7 B. Anna di san Bartolomeo 12 BB. Alfonso Maria Mazurek e compagni 14 B. Maria Candida dell’Eucaristia26 B. Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso

LUGLIO12 SS. Luigi Martin e Zelia Guérin13 S. Teresa di Gesù di Los Andes 16 Commemorazione solenne della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo17 BB. Teresa di sant’Agostino e Consorelle19 Beata Vergine Maria Madre della Divina Grazia 20 S. Elia 24 BB. Maria Pilar, Teresa e Maria Angeles 27 B. Tito Brandsma 28 B. Giovanni Soreth

AGOSTO7 S. Alberto di Trapani9 S. Teresa Benedetta della Croce16 B. Maria Sagrario di S. Luigi Gonzaga18 BB. Gian Battista, Michele Luigi, Giacomo e Compagni 25 S. Maria di Gesù Crocifisso 26 S. Teresa di Gesù: nella trasverberazione del cuore

SETTEMBRE1 S. Teresa Margherita del sacro Cuore di Gesù 12 B. Maria di Gesù 17 S. Alberto di Gerusalemme

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OTTOBRE1 S. Teresa di Gesù Bambino 15 S. Teresa di Gesù 30 B. Maria Teresa di san Giuseppe

NOVEMBRE6 B. Josefa Naval Girbés 7 B. Francesco Palau y Quer di Gesù Maria Giuseppe 8 S. Elisabetta della Trinità 14 Tutti i Santi del nostro Ordine 15 Commemorazione di tutti i Defunti del nostro Ordine19 S. Raffaele Kalinowski 29 BB. Dionisio della Natività e Redento della Croce

DICEMBRE11 S. Maria Maravillas di Gesù 14 S. Giovanni della Croce 16 B. Maria degli Angeli

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