Proprio come se nulla fosse avvenuto

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Proprio come se nulla fosse avvenuto Prossimamente al Napoli Teatro Festival Italia, dal 20 al 29 giugno P.O.M.P.E.I. 1° scavo: Poco Ortodossi Maldestri Piccoli E Inutili coreografia Caterina Sagna drammaturgia Roberto Fratini Serafide dal 19 al 23 giugno ore 20.00 Teatro Instabile Napoli Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo regia Geppy Gleijeses 18, 19 e 22 giugno ore 21.30 Teatro della Villa Comunale (18 e 19) e Teatro Grande di Pompei (22) A causa mia di Antonio Vladimir Marino, Antonio Marfella, Luciano Saltarelli, Francesco Saponaro regia Francesco Saponaro dal 18 al 21 giugno ore 21.30 Castel Capuano Tanto amor desperdiçado (Peine d’amour perdue) da Love’s Labours Lost di William Shakespeare regia Emmanuel Demarcy-Mota dal 20 al 22 giugno ore 21,30 Maschio Angioino L’opera di periferia di Peppe Lanzetta regia Pasquale De Cristofaro 21 e 22 giugno ore 21.30 Teatro della Villa Comunale The Sound of Silence regia Alvis Hermanis musiche Simon & Garfunkel dal 21 al 23 giugno ore 21.00 Auditorium Domenico Scarlatti della RAI Viaggio, naufragio e nozze di Ferdinando principe di Napoli da The Tempest di William Shakespeare regia Carlo Presotto 21, 22, dal 24 al 29 giugno ore 21.00 Real Albergo dei Poveri Don Juan, el burlador de Sevilla di Tirso De Molina regia Emilio Hernández 21, 22 giugno ore 22.00 Real Albergo dei Poveri De entre la luna y los hombres con Fuensanta “La Moneta” regia Hansel Cereza dal 24 al 27 giugno ore 24.00 Teatro Sannazaro Quanno ce vo ce vo di Gino Rivieccio e Gustavo Verde 24, 25 giugno ore 21.30 Teatro della Villa Comunale Pantagruel Sister-in-law regia Silviu Purcarete dal 26 al 28 giugno ore 20.00 Teatro Bellini Another Sleepy Dusty Delta Day di Jan Fabre con Ivana Jozic dal 26 al 28 giugno ore 20.00 Teatro Nuovo Death is certain (36 modi per torturare una ciliegia) performance di Eva Meyer-Keller dal 26 al 28 giugno ore 20.30 Real Albergo dei Poveri Lo Vommaro a duello di Roberto De Simone regia Roberto De Simone 27, 28 giugno ore 21.00 Teatro Stabile di Napoli Mercadante Temple di Natalie Hennedige regia Natalie Hennedige dal 27 al 29 giugno ore 22.00 Real Albergo dei Poveri Ogni giorno dalle 11 alle 13, conversazioni e incontri con i protagonisti del Napoli Teatro Festival Italia, alla sede del Premio Napoli a Palazzo Reale e al Gran Caffè Gambrinus Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Progetto cofinanziato dall’Unione Europea Unione Europea Napoli Teatro Festival Italia P.O.R. Campania 2007 / 2013 6 – 29 giugno 2008 napoli. teatro festival italia www.napoliteatrofestival.it tassinari/vetta

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Proprio come senulla fosse avvenuto

Prossimamente alNapoli Teatro Festival Italia,dal 20 al 29 giugno

P.O.M.P.E.I.1° scavo: Poco Ortodossi Maldestri Piccoli E Inutilicoreografia Caterina Sagna drammaturgia Roberto Fratini Serafidedal 19 al 23 giugnoore 20.00Teatro Instabile Napoli

Ditegli sempre di sìdi Eduardo De Filipporegia Geppy Gleijeses18, 19 e 22 giugnoore 21.30Teatro della Villa Comunale (18 e 19)e Teatro Grande di Pompei (22)

A causa miadi Antonio Vladimir Marino, Antonio Marfella, Luciano Saltarelli, Francesco Saponaroregia Francesco Saponarodal 18 al 21 giugnoore 21.30Castel Capuano

Tanto amor desperdiçado (Peine d’amour perdue)da Love’s Labours Lost diWilliam Shakespeareregia Emmanuel Demarcy-Motadal 20 al 22 giugnoore 21,30 Maschio Angioino

L’opera di periferiadi Peppe Lanzettaregia Pasquale De Cristofaro21 e 22 giugnoore 21.30Teatro della Villa Comunale

The Sound of Silenceregia Alvis Hermanismusiche Simon & Garfunkeldal 21 al 23 giugnoore 21.00Auditorium Domenico Scarlattidella RAI

Viaggio, naufragio e nozze di Ferdinando principe di Napolida The Tempest diWilliam Shakespeareregia Carlo Presotto21, 22, dal 24 al 29 giugno ore 21.00Real Albergo dei Poveri

Don Juan, el burlador de Sevilladi Tirso De Molinaregia Emilio Hernández21, 22 giugnoore 22.00Real Albergo dei Poveri

De entre la luna y los hombres con Fuensanta “La Moneta”regia Hansel Cerezadal 24 al 27 giugnoore 24.00Teatro Sannazaro

Quanno ce vo ce vodi Gino Rivieccio e Gustavo Verde24, 25 giugnoore 21.30Teatro della Villa Comunale

Pantagruel Sister-in-lawregia Silviu Purcaretedal 26 al 28 giugnoore 20.00 Teatro Bellini

Another Sleepy Dusty Delta Daydi Jan Fabrecon Ivana Jozicdal 26 al 28 giugnoore 20.00 Teatro Nuovo Death is certain(36 modi per torturare una ciliegia)performance di Eva Meyer-Kellerdal 26 al 28 giugnoore 20.30Real Albergo dei Poveri

Lo Vommaro a duello di Roberto De Simoneregia Roberto De Simone27, 28 giugnoore 21.00Teatro Stabile di Napoli Mercadante

Temple di Natalie Hennedigeregia Natalie Hennedigedal 27 al 29 giugno ore 22.00Real Albergo dei Poveri

Ogni giorno dalle 11 alle 13, conversazioni e incontri con iprotagonisti del Napoli Teatro FestivalItalia, alla sede del Premio Napoli aPalazzo Reale e al Gran CaffèGambrinus

Sotto l’Alto Patronatodel Presidente della Repubblica

Progetto cofinanziatodall’Unione Europea

Unione Europea

Napoli TeatroFestival Italia

P.O.R. Campania2007 / 2013

6 – 29 giugno 2008napoli. teatro

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Proprio come se nulla fosse avvenutoStill life per la Darsena Acton di Napoli

di Roberto Andò e Gianni Carlucciotesti di Anna Maria Ortese e di Diego De Silva e Vincenzo Pirrotta

drammaturgia e regia Roberto Andò

conAnna BonaiutoMaria NazionaleVincenzo PirrottaVirginia Da BresciaeLuigi TabitaPatricia Lopez, Autilia Ranieri, Pierino Vitello, Lucia ZazzeraAnnalisa Lacala, Giovanni Martino, Felice Pace, Gennaro Soprano, Annarita VitoloAlfredo Alfano, Francesco Angelo, Antonio Atria, Rosaria Avizzano, Gennaro Biclungo, Roland Bonson, Carmine Buonanno, Giovanni Caliano, Vincenzo Capuano, Giovanni Carrino, Antonella Cestaro, Michele Chiumeo, Mario Ciancio, Lucia Cimmino, Cristian Comiato, Miriana Comiato, Antonio D’Ambrosio, Salvatore D’Ambrosio, Vincenzo D’Amora, Silvio De Luca, Armida De Rosa, Paolo De Vita, Gigi Dell’Isola, Luisa Di Finizio, Antonio Donnarumma, Alessandro Esposito, Ettore Falcione, Francesco Falcione, Lucio Ferrigno, Salvatore Festa, Viola Forestiero, Roberta Frascati, Flavio Furno, Antonio Gallo, Raffaella Gargiulo, Erasmo Genzini, Antonio Iodice, Giada Laporta, Ya Li, Giuseppe Longo, Carmela Luongo, Pietro Mantelli, Assunta Massari, Rosaria Massari, Sara Missaglia, Umberto Nesi, Domenico Olivieri, Chiara Orefice, Monica Palomby, Rosario Pastore, Marialucia Paternostro, Camilla Pierri, Umberto Radice, Ornella Romano, Michele Romeo Di Tuosto, Eduardo Scarpetta, Ivano Schiavi, Angela Sellitto, Giovanni Sicignano, Giuseppe Talamo, Angela Tamburrino, Xu Tang, Domenico Testa, Barbara Varvazzo, Antonio Visconti, Zhiquiang Wu, Elio Zaia

musiche eseguite daGianfranco Campagnoli (tromba)Franco Izzo (trombone)Giovanni Minale (sassofono)Gianluca Mirra (percussioni)Salvatore Piedepalumbo (fisarmonica)

installazione Gianni Carlucciomusiche e paesaggi sonoriMarco Bettaingegnere del suono Giuseppe Rapisarda

art directorsSebastiana Di Gesu, Giada Palloniaiuto regia / casting Chiara Agnelloassistente alla regiaFelice Panicodirettore tecnicoFranco Sabatinodirettore allestimentoFabio Palmieri direttore di scenaMaria AutieromacchinistaValerio StrinoelettricistiCarmine Pierri e Salvatore Lanzuolo fonicoLello Tortoracapo sartaVincenza Cirillo assistenti allestimentoAndrea Gallo e Vincenzo Riccio aiuto macchinistaGiuseppe D’Alteriosegretaria di compagnia / aiuto castingGiulia CarlaccinicomunicazionePaola Manetta amministrazioneFrancesca Russoamministratore di compagnia Gianmarco Del Zozzo responsabile produzioneGiuliano D’AlterioorganizzazioneMelina Balsamo

produzioneNapoli Teatro Festival Italia in coproduzione conCompagnia Gli Ipocriti

L’utilizzazione dei testi di Anna Maria Ortese avviene su licenza di Adelphi Edizioni

spettacolo in lingua italiana durata 90 minuti

Prima Assoluta dal 20 al 22, dal 25 al 29 giugno ore 21.30 Darsena Acton

Sullo spettacolo di Roberto Andò incombe il fantasma di un tema, l’emigrazione, che l’autore coglie nel «sentimento di una colossale dimenticanza, di una lacuna incolmabile», nella dispersione, l’esilio, lo spaesamento derivante dal non possedere più un luogo. Andò propone l’idea di un teatro che preferisce l’azione alla narrazione per ragioni che hanno a che fare «con lo stato catastrofico del sud, con la sua odierna – caparbia – resistenza ad un uso meramente narrativo, per inadeguatezza, oggettiva impossibilità». L’azione è un unico paesaggio, suddiviso in due stazioni dotate di un universo sonoro particolare: il pubblico accede di volta in volta a ciascun paesaggio seguendo un disegno obbligato. I protagonisti dell’azione sono uomini e donne in fuga, sul punto d’imbarcarsi per un viaggio di sola andata. Luogo scelto per l’azione è la Darsena Acton, spazio del porto di Napoli oggi chiuso al pubblico, perché sede della Marina militare, e aperto per l’occasione. Andò affida lo spettatore ad una voce che riflette l’identità civile di questo paese, Anna Maria Ortese, capace di «incidere per noi veri e propri paesaggi morali proteggendoci dalla loro supposta irredimibilità». La drammaturgia disegna lo scalo marittimo come un luogo del destino dove convergono voci di vivi e di morti, depurato da preoccupazioni narrative e trasformato in paesaggio, profilo morale, natura morta, still life.

L’idea di still life o di natura morta richiama una tradizione iconologica illustre divenuta genere. Qui è maliziosamente convocata in riferimento a un’azione teatrale, quindi a qualcosa di vivo. La natura morta è un paesaggio di oggetti, raffigurati per allegorizzare il passaggio del tempo, la Vanitas. Nella darsena Acton, più che oggetti, io installerò persone chiuse nelle loro stanze, una fuga di stanze per una città mutata in sé stessa, ridotta a mero paesaggio. E’ una sigla paradossale quella di natura morta in questo caso, natura morta o paesaggio rinviano da un lato a un connotato morale, il paesaggio irredimibile del sud, dall’altra segnalano una difficoltà del teatro a narrare oggi il crimine che abita queste città. Questo uscire dalla cornice del teatro scegliendo un luogo vero, immerso nella storia della città, nel suo rumore, pone la necessità di pensare in modo diverso il rapporto col pubblico. L’installazione avrà i caratteri del lavoro d’artista, fruibile in quanto tale, ma sarà percorsa da un’azione, da uno sguardo che la giudica, la analizza: quello di una donna che osserva da un finestrino del tram il paesaggio della città e ne commenta l’aspetto già defunto. Ho ritrovato questo sguardo nella scrittura di Anna Maria Ortese: il suo romanzo Il mare non bagna Napoli è questo, ci consegna una città-natura morta percorsa dalla furia dolce e indagatrice di una voce che non vuole arrendersi all’intollerabile, come dimensione normale dell’esistere. Dal finestrino di quel tram la Ortese osserva Napoli come una città defunta, contemplata nella dimensione iperbolica del vivo che sa di essere morto. La scelta della natura morta, scelta non narrativa né rappresentativa, mi consente di raggiungere col teatro una risonanza civile, farne qualcosa di tutt’altro genere rispetto al consumarsi di quel rito conciliante e conciliatorio con se stessi, in qualche modo autoreferenziale, in cui una “parte” domanda al teatro qualcosa che già sa, in cui può riconoscersi e di cui, in qualche modo, può compiacersi.Roberto Andò

Il volume comprendente il testo di Proprio come se nulla fosse avvenuto è pubblicato da Guida Editore ed è disponibile nelle migliori librerie e presso i bookshop Guida nelle sedi di spettacolo del Napoli Teatro Festival Italia

Si ringrazia lo Stato Maggiore della Marina Militare, Distaccamento della Marina Militare di Napoli e il Comandante Bruno Puzone Bifulco.

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